ibm system storage

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ibm system storage
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27-04-2007
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QUI
STORAGE
IBM SYSTEM STORAGE:
STRATEGIE, SOLUZIONI E TESTIMONIANZE PER IT MANAGER.
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n°
ibm.com/systems/it/storage
Maggio 2007
IBM, il logo IBM, IBM Systems, IBM System z9, IBM System p5, IBM System i5, IBM System Storage, IBM BladeCenter, IBM TotalStorage,
IBM eServer, IBM System z, IBM System p, IBM System i, IBM System x sono marchi registrati di IBM Corp. negli Stati Uniti e/o in altri Paesi.
Altre denominazioni ivi citate, prodotti e nomi di servizi possono essere marchi registrati dei rispettivi titolari. © 2007 IBM Corp. Tutti i diritti riservati.
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QUI STORAGE.
IBM SYSTEM
STORAGE:
STRATEGIE,
SOLUZIONI,
TESTIMONIANZE
PER IT
MANAGER.
QUI STORAGE.
IBM SYSTEM
STORAGE:
STRATEGIE,
IN QUESTO NUMERO:
IN PRIMO PIANO
IBM SYSTEM STORAGE N SERIES
IN INPRIMO
PRIMO PIANO PIANO
Benvenuti al terzo numero di QUI STORAGE, appuntamento periodico di approfondimento per gli utenti
italiani interessati alle tematiche relative allo storage e al loro migliore utilizzo per affrontare le esigenze
di business più significative.
Nel precedente numero abbiamo analizzato i temi legati alla semplificazione delle infrastrutture storage;
un punto di partenza irrinunciabile per ottenere:
• miglioramento della continuità operativa per il supporto adeguato dei processi di business
• gestione più efficiente del ciclo di vita delle informazioni aziendali per valorizzarne i contenuti
ed ottemperare ad esigenze di conservazione di lungo periodo.
Seguendo questo percorso logico, affronteremo insieme nel presente numero gli argomenti legati alla
protezione dati e alla continuità operativa, che si declinano in tre aree di possibili soluzioni:
- back-up e restore: soluzione tradizionale per la protezione dei dati aziendali
- rapid data recovery: accelerazione del processo di recupero delle informazioni critiche
- continuous availability: integrazione con i server applicativi per assicurare la disponibilità
dei processi critici in ottica 24x7.
La validità del percorso suggerito dalla IBM, che affronta per gradi le esigenze di semplificazione, continuità e gestione del ciclo di vita, è confermata dalle recenti analisi di IDC e Gartner Group relative al
mercato storage. La IBM cresce più del mercato e si colloca a livello mondiale nel 2006 al primo posto
con il 21 per cento del mercato totale dei sistemi storage a disco, interni ed esterni. Per quanto riguarda
il mercato italiano, oltre alla leadership sul totale sistemi storage a disco è da segnalare il primato
anche nel segmento dei sistemi a disco esterni dove la IBM è prima con il 25,9 per cento di mercato,
grazie anche ad un ottimo quar to trimestre, nel corso del quale lo “share” è cresciuto
al 32.2 per cento.
Inoltre la IBM conserva la leadership nel comparto “total storage” - tecnologie disco e nastro - ed entra
nella casella di “leader” nel quadrante “magico” di Gartner relativo al software per la gestione dello
storage e delle reti SAN.
SU MISURA PER LE PMI
Una conferma dei significativi passi avanti fatti dalla IBM nel software di gestione e virtualizzazione
delle infrastrutture storage.
SOFTWARE IBM PER LA VIRTUALIZZAZIONE
Parleremo poi di novità: sempre in tema di semplificazione e riduzione dei costi per la protezione dati,
la IBM ha recentemente annunciato nuove unità nastro e librerie automatizzate che utilizzano la tecnologia LTO4 che raddoppia la capacità a 800 GB nativi per cartuccia e porta la velocità di trasferimento
dati da 80 a 120MB/sec. LTO4 introduce inoltre le funzionalità di crittografia integrate nelle unità nastro
che assicurano la massima sicurezza delle informazioni conservate su cartucce per loro natura facilmente asportabili. Sempre in tema di protezione dati, si colloca il rilascio della nuova generazione
di sistemi Virtualization Engine for Tape, studiati per ridurre le finestre di back-up e i tempi di restore
in ambienti UNIX, Windows e Linux.
IL MONDO DEI SERVIZI IN AREA STORAGE
NUOVI SISTEMI STORAGE ENTRY
IBM E CISCO
L’ESPERIENZA DI UN PARTNER
SYSTEM STORAGE NEWS
Infine come di consueto la parola ai nostri business partner e ai nostri clienti che ci parleranno
di realizzazioni dove le esigenze di protezione dati e continuità operativa sono state risolte con successo.
Confidando nel vostro rinnovato interesse per queste tematiche, cordiali saluti e buona lettura.
MAUDEN E IBM UNA PARTNERSHIP DI SUCCESSO
TESTIMONIANZE
Stefano Gamboni
Manager of System Storage, IBM Italy
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VUOI SAPERNE DI PIÙ? Va i s u i b m . c o m / s y s t e m s / i t / s t o r a g e
VUOI SAPERNE DI PIÙ? Va i s u i b m . c o m / s y s t e m s / i t / s t o r a g e
PAROLA D’ORDINE: VASTA GAMMA
VERSATILITÀ
DI RETI STORAGE
IBM SYSTEM STORAGE N SERIES:
la versatilità come parola d’ordine
IBM System Storage N series rappresenta un’opportunità di scelta in più per le organizzazioni che
si trovano ad affrontare le sfide legate alla gestione
dei dati aziendali. Le caratteristiche integrate
di manutenibilità e gestibilità consentono
di aumentare l’affidabilità, semplificare e unificare
l’infrastruttura di storage e la manutenzione, con
una riduzione dei costi eccezionale.
che desiderano una piattaforma economica per
scenari di backup da disco a disco, scenari
di disaster recovery, dati di archiviazione, o dati
quali le directory personali che non richiedono
ambienti transazionali ad alte prestazioni.
Stiamo parlando dei sistemi di storage più versatili disponibili oggi sul mercato: forniscono una
vasta gamma di reti storage supportate per diversi
sistemi host e client, utilizzando diversi protocolli
di accesso alla rete, inclusi i protocolli NAS basati
su file system (CIFS, NFS) e i protocolli di block
I/O iSCSI e FCP in una unica piattaforma hardware
e contemporaneamente.
SnapShot™
Backup e recovery di file istantaneo e self-service
per gli utenti finali.
Efficiente in termini di spazio. Solo le modifiche
a livello di blocco vengono memorizzate, richiedendo così una quantità minima di spazio
per ogni “copia istantanea” successiva.
(incluso)
SnapRestore®
Recovery a livello volumi istantanea e self-service
per grandi quantità di singoli file.
Consente il ripristino di volumi con un singolo
comando, a differenza del ripristino a livello di file
offerto da SnapShot.
SnapMirror®
Replica remota asincrona, sincrona e semi-sincrona
tramite i convenienti protocolli Internet.
Il backup completo è seguito da aggiornamenti
a blocchi di tipo incrementale.
Origine
Destinazione
SyncMirror®
?
Inoltre offrono un’estrema flessibilità: consentono
infatti di popolare questa soluzione sia con moduli
disco Fibre Channel (FC) di prestazione che con
moduli disco SATA di capacità. A titolo di esempio, una soluzione N series popolata con unità
disco FC può essere adatta per ambienti “mission
critical” di tipo transazionale ad alte prestazioni,
mentre una soluzione N series popolata con unità
disco SATA può essere interessante per i clienti
Tutti i sistemi N series utilizzano un unico sistema
operativo per l’intera piattaforma e offrono una
combinazione di diverse funzionalità software
avanzate, che costituiscono una delle piattaforme
più flessibili del settore, dalla gestione completa
del sistema, alla gestione dello storage, ai servizi
di copia interni ed esterni, alle tecnologie di virtualizzazione e alle soluzioni di disaster recovery
e backup.
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Mirroring locale sincrono da un volume a un altro
volume collegato allo stesso filer.
Comprende il mirroring di volumi tra due nodi
in cluster.
Inoltre, il software opzionale di protezione dei
dati con tecnica WORM garantisce una maggiore sicurezza dei dati nei contesti normativi,
che prevedono l’archiviazione in formato non
cancellabile e non riscrivibile, per soddisfare
le più recenti e severe prescrizioni del settore
in materia di conservazione del patrimonio
informativo aziendale.
SnapLockTM
Tecnologia WORM basata su dischi, conforme
alle disposizioni internazionali più diffuse (SEC,
HIPPA, SOX, CFR, DoD). Fornisce la protezione
dei dati in forma non cancellabile e non riscrivibile,
per conformità alle normative in materia di conservazione delle informazioni.
È possibile partizionare l’intero dispositivo
o una parte di esso per archiviare i dati protetti
in tecnologia WORM.
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CONTENERE
I COSTI
LockVaultTM
Single MailBox Recovery
for Exchange
Spazio disco utilizzato
Nearline
Storage
secondario
Nearline
DR
Destinazione
MIGLIORARE
IL TCO
Consente all’amministratore IT di “bloccare” una
copia Snapshot in formato non cancellabile e non
riscrivibile per una conservazione a normativa.
I backup notturni di Snapshot salvano solo i blocchi
modificati; viene conservata l’immagine di backup
completa.
ComplianceJournal™ registra le modifiche tra le
diverse copie di Snapshot.
(SMBR)
N series
Il portafoglio dei prodotti N series offre strumenti
semplici da utilizzare che consentono ai clienti
di gestire ambienti di database come Microsoft
Exchange, Microsoft SQL, IBM DB2 e Oracle.
La soluzione brevettata RAID-DP (doppia parità)
assicura i livelli più elevati di disponibilità e la prevenzione di ogni perdita dei dati, utilizzando
dischi economici in tecnologia SATA.
SnapManager per Oracle
SnapManager automatizza e semplifica i processi
associati al backup, restore, recovery e cloning
di database Oracle, che solitamente sono lunghi
e complessi.
Fornisce la possibilità di creare, utilizzare e clonare
un database per utilizzarlo in test o sviluppo.
SnapManager identifica automaticamente il backup
data set e configura in database in “hot backup
mode” mentre viene creata la copia di Snapshot,
per assicurare la consistenza dei dati.
Ogni backup puo’ essere immediatamente verificato, oppure la verifica puo’ essere deferita.
Per aziende alla ricerca di una semplice soluzione
storage “all-in-one-box” per la gestione delle
e-mail, i sistemi storage IBM N series sono dotati
di funzionalità integrate per la gestione e la protezione della posta elettronica. In particolare
per ambienti Microsoft Exchange IBM N series
consente il consolidamento dello storage per i
server di posta elettronica che possono accedere
indifferentemente via rete SAN FC o via rete IP
con protocollo ad alta efficienza iSCSI. N series
fornisce le funzionalità integrate di:
I backup possono essere effettuati a intervalli
regolari durante il giorno onde assicurare che il
restore sia rapido e con minime interferenze
sull’operatività.
Integra anche tecnologia nativa Oracle come
RAC, RMAN e ASM, con protocolli sia iSCSI che
NFS permettendo alle organizzazioni IT di:
- Scalare la loro infrastruttura storage
- Raggiungere gli obbiettivi di SLA sempre più
stringenti
- Migliorare la produttività degli amministratori
storage in tutta la struttura aziendale.
• SnapManager for Exchange: copia istantanea
del database di posta su volumi secondari
all’interno del sistema N series
• SnapRestore: per ripristino completo del database di posta oppure a livello di singola casella
postale (Single Mail Box Restore)
• SnapMirror: possibilità di copia addizionale su
N series remoto o cartuccia nastro per esigenze
di continuità operativa e disaster recovery
• SnapDrive: consente di ampliare a caldo il database di posta (aggiunta nuove LUN o espansione
LUN esistenti)
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Server
Exchange
Software
SMBR
Consente il recupero di una singola casella
di posta da un archivio dati Microsoft Exchange.
A differenza di Lotus Domino, che archivia ogni
casella di posta in un database separato (e quindi
è implicitamente recuperabile come unità indipendente), Exchange raggruppa diverse caselle
di posta nei file .edb e .stm.
Ciò rende il recupero della casella di posta di un
singolo utente estremamente complicato e nella
maggior parte dei casi impossibile, a meno che non
sia presente un software di backup brick-level.
Con SMBR, non è richiesto un backup brick-level
(a livello di transazione).
SMBR è in grado di estrarre una singola casella
di posta direttamente e rapidamente da un archivio
dati di Exchange.
• Cluster Failover: sistemi N series possono
essere abbinati in cluster per supportare configurazioni ad alta disponibilità MS Cluster Server
• Archiviazione su dischi di capacità SATA
a basso costo per conservazione di lungo periodo
e protetti da schema RAID a doppia parità
(in grado di assorbire il fermo di due dischi nello
stesso array)
• SnapLock Compliance: inibisce modifiche
e cancellazioni degli oggetti archiviati per una
conservazione a normativa per un periodo
predefinito.
In sintesi, le potenzialità delle soluzioni storage
IBM N series permettono di consolidare in un
unico sistema le risorse storage utilizzate per reti
NAS (Network Attached Storage) con protocollo
IP su LAN aziendali e dipartimentali, per reti SAN
(Storage Area Network) con connessione in fibra
FC, oppure iSCSI (IP SAN) garantendo elevata
affidabilità, versatilità e contribuendo in maniera
determinante al contenimento dei costi
e al miglioramento del TCO (Totale Cost of
Ownership).
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SEMPLICITÀ
AFFIDABILITÀ
DI GESTIONE E ACCESSIBILITÀ
SU MISURA PER LE PMI
Nel corso degli ultimi decenni l’avvento di nuove
la continuità operativa del business, oltre che
tecnologie ha profondamente alterato lo scenario
a garantire il rispetto alle varie normative di legge.
macroeconomico italiano e mondiale, chiamando
Le PMI però non dispongono di budget IT
le piccole e medie imprese a giocare un ruolo
per le soluzioni di storage di classe midrange
d'importanza fondamentale. Le piccole e medie
o enterprise, e oltretutto non hanno a loro dispoimprese (PMI) italiane sono oggi unanimemente
sizione degli amministratori IT sufficientemente
considerate una delle più interessanti componenti
esperti nella configurazione e nella gestione
del sistema produttivo e commerciale, per dimendi dispositivi di storage. È interessante notare
sioni complessive e prospettive di crescita.
come molte aziende nel mercato delle PMI utilizE come strumento fondamentale a supporto delle
zino ancora sistemi storage interni ai server. Sotto
PMI nella loro crescita, si inserisce l’innovazione
la spinta della crescita del business, questi
tecnologica, che rappresenta una valida fonte
approcci si rivelano presto difficilmente
di vantaggio competitivo, a patto che la stessa
scalabili e gestibili, con un conseguente impiego
venga utilizzata in modo
inefficiente delle risorse,
strategico all’interno delun livello di servizio inacLa IBM ha introdotto di recente
l’impresa. In effetti,
cettabile e un sensibile
due nuovi sistemi di storage
il sistema delle piccole
incremento dei costi.
DS3200 e DS3400, che completano
e medie imprese è finora
Proprio per rispondere
la famiglia di soluzioni entryrimasto ai margini di questo
a queste sfide, la IBM ha
level System Storage DS3000,
fenomeno dato che tali
introdotto di recente due
e che sono stati ideati per offrire
tecnologie apparivano
nuovi sistemi di storage
sia alle PMI che alle grandi aziende
superflue nella gestione
DS3200 e DS3400, che
una soluzione semplice,
di entità di dimensioni
completano la famiglia
affidabile e accessibile in termini
comunque
limitate.
di soluzioni entry-level
di prezzo.
Oggi, invece, si rende
System Storage DS3000,
necessario
valutare
e che sono stati ideati per
le potenzialità insite nell’utilizzo di tali strumenti
offrire sia alle PMI che alle grandi aziende distrisia a livello produttivo, sia a livello commerciale
buite una soluzione semplice, affidabile e accese finanziario. Le PMI odierne devono affrontare
sibile in termini di prezzo. I sistemi DS3200 costimolti dei problemi presenti presso le grandi orgatuiscono una soluzione DAS esterna e sono dotati
nizzazioni: ambienti IT complessi, costi elevati
di interfacce host SAS da 3 Gb/s. Le piattaforme
del personale, scarsa protezione dei dati, difficoltà
DS3400 invece possono essere collegate
nel seguire la crescita, prestazioni meno che ottidirettamente a un server, come un sistema DAS,
mali, e soluzioni onerose e difficili da implementare.
oppure possono essere impiegate in una configuIn particolare, un fenomeno di rilievo è dettato dalla
razione di natura Storage Area Network, grazie
crescita incontrollata delle informazioni che le PMI
ad una connettività Fibre Channel da 4 Gb/s.
sono costrette a dover raccogliere, memorizzare
La semplicità di configurazione, amministrazione
e gestire, sotto forma di dati, file ed e-mail, a supe gestione dei DS3000 è un aspetto importante
porto del proprio business. Oggi è comune per le
per le PMI e per gli uffici remoti di una grande
aziende dovere gestire terabyte di dati, che devono
azienda, che potrebbero non avere accesso alla
essere sempre disponibili al fine di assicurare
competenza informatica necessaria per l’installa-
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zione di una rete di storage. Entrambi i sistemi
sono in grado di supportare fino a 14.4 terabyte di
spazio disco e sono dotati di funzionalità avanzate
che permettono di semplificare l’amministrazione
ed automatizzare, senza interruzione di servizio,
la riconfigurazione dinamica dei sistemi e la
gestione dei dati.
Una delle esigenze più comuni è rappresentata,
ad esempio, dalla necessità di incrementare
la capacità di storage ad un server che dispone
di limitato spazio disco. Grazie alla serie DS3000,
questo obiettivo è facilmente ottenibile attraverso
le funzionalità di riconfigurazione dinamica
del sistema. Se la capacità a disposizione in un
server scende sotto una soglia predefinita, è sufficiente allocarne una maggiore quantità dal pool
o riassegnare una parte della capacità degli altri
server. Questa operazione non comporta alcuna
interruzione delle attività per le applicazioni o gli
utenti. È sempre possibile, inoltre, aggiungere
dinamicamente ulteriori unità disco per aumentare
la capacità di storage totale e adeguarla così
all’espansione delle attività aziendali. Infine,
in caso di guasto di un server, l’accesso ai dati potrà
essere ripristinato velocemente, grazie alla possibilità di riassegnare lo storage corrispondente a un
altro server connesso a un DS3200 o DS3400.
I sistemi DS3000 sono ideati per applicazioni PMI
e per implementazioni di ambienti enterprise
distribuiti o con storage multilivello, quali:
• Microsoft Exchange/SQL Server, ERP, CRM,
database o applicazioni di backup - mirando
al miglioramento della disponibilità dei dati e dei
tempi di attività delle applicazioni.
• Archiviazione, protezione e conservazione a
lungo termine dei dati sulla base del loro valore
di business.
• A bb i n a m e n t o a l l o s t o ra g e d i c l a s s e
midrange/enterprise per soluzioni di gestione
completa di Information Lifecycle Management
all’interno dell’azienda.
Questi sistemi comprendono inoltre la funzionalità
di FlashCopy, cioè la copia point-in-time istantanea di un volume, che non richiede alcuna interruzione delle attività, e che offre la possibilità
di ridurre, o addirittura eliminare, la finestra di
backup dei dati su nastro, oltre che a permettere
il testing di applicazioni/database o il data mining,
senza alcun impatto sull’ambiente di produzione.
Un’altra funzionalità dei DS3000 di sicuro interesse è data dalla VolumeCopy, che fornisce una
soluzione di copia da disco a disco rapida e centralizzata, per scopi di protezione o di migrazione
dei dati all’interno del sistema DS3000.
Il consolidamento su piattaforme storage esterne
è sempre stato un fattore determinante per ridurre
il TCO, per semplificare gli ambienti IT complessi,
per migliorare l’utilizzo dei server e dello storage
e incrementare la produttività. Le soluzioni di storage su misura delle PMI devono combinare
caratteristiche di semplicità d’uso, prestazioni,
capacità, affidabilità, con costi abbordabili, semplicità d'uso e un grado di flessibilità tale da consentire alle aziende di espandere le risorse di pari
passo con i propri obiettivi.
La serie DS3000 offre una soluzione
ottimale, che aiuta le aziende a
gestire con facilità i propri dati, in
grado di crescere di pari passo con
le loro esigenze e che permette agli
amministratori IT di concentrarsi
sulle priorità aziendali.
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REAGIRE
NUOVI LIVELLI
PRONTAMENTE DI FLESSIBILITÀ
SOFTWARE IBM
per la virtualizzazione dello storage in rete SAN
Essere in grado di reagire prontamente ad
acquisizioni, fusioni, moltiplicazione dei servizi
applicativi, cambiamenti delle strategie aziendali…
ma anche semplificare la gestione delle risorse
al minore dei costi possibili. Arrivare primi nel
mercato alle migliori condizioni, con l’offerta più
completa e più adeguata, è vitale. Non solo.
Conoscere quali sono i propri clienti, rispondendo
e anticipando le loro richieste e i loro desideri,
ed essere in grado di seguirli in maniera personalizzata diventa l’arma vincente per acquisire
un ruolo sempre più significativo nel mercato.
Queste sono le sfide di ogni impresa - è quello
che la IBM definisce un ambiente “on demand” dove la flessibilità e il controllo dei costi rivestono
un ruolo cruciale.
In questo contesto il ruolo delle risorse dedicate
allo storage diventa strategico. Non è un caso che
secondo International Technology Group gli investimenti dedicati all’area storage sono la voce
a più alto tasso di crescita: se nel ‘96 una tipica
azienda della classifica Fortune 500 gestiva
meno di 7 terabyte di dati (un terabyte = 1000
miliardi di caratteri), nel 2002 ne gestiva 48
e, con questo trend, nel 2007 ne gestirà 230.
È evidente che occorre impostare la strategia
storage in modo differente da quanto fatto
in passato e occorre realizzare una infrastruttura
storage in grado di supportare un ambiente
on demand. Ma quali sono le caratteristiche
che una infrastruttura storage deve avere per
poter supportare adeguatamente un ambiente
on demand?
In un ambiente on demand l’infrastruttura storage
deve raggiungere nuovi livelli di flessibilità e deve
poter essere facilmente modificata per adeguarsi
alle esigenze della azienda in modo trasparente
alle applicazioni. Espansione della capacità per i
server applicativi con aggiunta di nuovi dispositivi
storage, sostituzione di unità storage obsolete,
migrazione trasparente di dati applicativi verso
nuove tecnologie con migliori prestazioni devono
essere possibili senza interferire con le applicazioni che generano il business per l’azienda.
Questo può essere ottenuto attraverso la virtualizzazione delle risorse storage ovvero presentando alle applicazioni risorse virtuali che vengono
poi successivamente mappate sulle risorse
fisiche effettivamente disponibili. La virtualizzazione consente la omogeneizzazione delle varie
risorse della infrastruttura (server, storage, file,
sistemi distribuiti ) nei confronti delle applicazioni
che le utilizzano e consente di standardizzare
e unificare le procedure di gestione.
Per poter realizzare una infrastruttura storage
per ambienti “on demand” è assolutamente
indispensabile utilizzare elementi aperti
e interoperabili, pronti a intereagire con i più diffusi
server, storage, applicativi e software di gestione.
Per quanto riguarda lo storage è fondamentale
l’utilizzo dello standard SMI-S (Storage
Management Interface Specifications) definito
da SNIA (Storage Networking Industr y
Association) che consente di gestire l’infrastruttura, anche eterogenea e multi-fornitore, da un
unico punto di controllo, con strumenti omogenei,
migliorando così la produttività della gestione
e riducendo gli errori.
Infine l’ultima peculiarità di una infrastruttura
storage per ambienti on demand, e forse la più
importante, è la possibilità di automatizzare
la gestione dello storage attraverso soluzioni
di “monitoring” e “automatic provisioning”
per arrivare ad una infrastruttura che si gestisce
da sola.
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Virtualizzazione a tutto campo
La IBM ha rilasciato nel 2003 la soluzione SAN
Volume Controller (SVC) per la virtualizzazione
delle risorse storage. SVC è un dispositivo che si
inserisce in una rete SAN e isola logicamente
i server applicativi dai vari sistemi storage a disco
della rete consentendo l’aggregazione logica
delle varie unità a disco sia IBM che non-IBM
in un unico pool di risorse omogenee. Questo
consente la modifica della infrastruttura in modo
trasparente per le applicazioni, caratteristica
molto importante per un ambiente on demand.
SVC consente inoltre di unificare e portare a livello
di SAN le funzionalità di copia dati locali e/o
remoti rendendole trasparenti rispetto ai sistemi
a disco installati e semplificando notevolmente
le procedure di gestione. SVC può essere gestito
tramite tool standard SMI-S e si differenzia dagli
altri prodotti similari sul mercato in quanto è stato
progettato per offrire elevata scalabilità mediante
aggiunta di più dispositivi SVC in cluster sulla rete
SAN. Inoltre ha caratteristiche di affidabilità
di livello enterprise grazie appunto alla “clusterizzazione” dei dispositivi, alla presenza di memorie
cache multi-livello per la ridondanza dei dati e alla
presenza in SAN di connessioni multiple tra i vari
dispositivi controllati.
SVC è indipendente dalla rete SAN, dai server
applicativi e dai dispositivi storage installati e quindi
non richiede modifiche architetturali per essere
utilizzato.
La soluzione IBM System Storage SAN Volume
Controller è in grado di ottimizzare le attività
storage attraverso:
Eliminazione del downtime derivante
da manutenzioni, interventi e backup
programmati – SVC consente la migrazione
dinamica dei dati, permette di riassegnare
e ampliare la capacità storage senza ostacolare
il regolare funzionamento delle applicazioni.
Gestione centralizzata e impiego ottimizzato
di tutte le risorse storage – SVC è stato sviluppato per consentire un uso più efficiente delle
risorse tecnologiche e del personale. L'obiettivo
è quello di accrescere la produttività degli
amministratori centralizzando su un'unica
interfaccia utente la gestione dei volumi appartenenti a più controller storage. Consente
inoltre di ottimizzare la capacità storage
disponibile riunendo in pool le risorse storage
appartenenti a più dispositivi.
Tiered Storage - La capacità di virtualizzazione
delle risorse storage di IBM e di altri produttori
rende possibile l'uso di componenti storage più
semplici e meno costosi per effettuare copie di
backup, disaster recovery e la memorizzazione
di dati in pool con differenti livelli di servizio per
affrontare le tematiche ILM.
Scalabilità elevata - Architettura progettata
per gestire fino a 2 petabyte di capacità storage
utilizzabile totale, nella evoluzione del prodotto
è stato in grado di offrire prestazioni ancor più
elevate con l'aggiunta di ulteriori engine storage
alla configurazione iniziale.
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ELIMINAZIONE
CONTINUOUS
DEL DOWNTIME
AVAILABILITY
IL MONDO DEI SERVIZI IN AREA
STORAGE
Servizi di copia avanzati - Con gli array
di dischi convenzionali, le operazioni di copia
sono limitate all'interno dello stesso dispositivo
o tra dispositivi simili. Le implementazioni dei
servizi di copia possono inoltre variare anche
considerevolmente da un produttore all'altro
e il loro utilizzo sulla rete SAN può essere fonte
di notevoli difficoltà. SVC è stato progettato
per eliminare queste restrizioni trasferendo
a livello di rete SAN i servizi di copia. In questo
modo gli amministratori hanno la possibilità
di utilizzare tali servizi in maniera omogenea
e indipendente dai vari dispositivi storage
della rete.
Prestazioni certificate - SVC è stato certificato
con i benchmark standard SPC-1 (carichi
di tipo transazionale) e SPC-2 (carichi di tipo
sequenziale) dimostrandosi come la soluzione
di virtualizzazione più performante del mercato.
Questi risultati sono ottenuti grazie alle memorie
cache presenti nei nodi e alla capacità di parallelizzare le operazioni di I/O su tutti i volumi fisici
presenti sulla rete SAN.
In un'epoca in cui le aziende fanno a gara
per innovare e per integrare i processi presenti
nelle rispettive organizzazioni, SVC favorisce
la loro trasformazione in realtà on demand assicurando la flessibilità e l'agilità necessarie
per rispondere tempestivamente alle richieste dei
clienti, alle opportunità di mercato o alle sfide
competitive.
Grazie alla perfetta integrazione
in ambienti multi-vendor, al supporto
degli standard aperti, alle ampie
capacità di virtualizzazione e di
autonomic computing di questa
soluzione, le aziende hanno a
disposizione
una
soluzione
ottimale per superare le sfide poste
dalla gestione storage.
Diffusione sul mercato - Sul mercato in vari
settori di industria SVC si qualifica come
una soluzione affidabile e testata in molteplici
realtà aziendali con oltre 2.200 installazioni
(versione 4.1.1), più di 15.000 TBdi risorse storage
virtualizzate e più di 3 anni di disponibilità.
Il modo in cui le aziende approcciano ai loro
processi IT è cambiato radicalmente fin
dagli anni ’90.
Siamo passati dall’euforia intorno al boom
delle dot-com, quando gli investimenti IT erano
impressionanti, agli anni della disillusione in cui
la focalizzazione delle aziende si concentrava
solo intorno alla riduzione dei costi.
La situazione oggi vede le aziende con un maggiore controllo sui propri processi di business
e con una visione che rende sostanzialmente
indivisibili Business ed IT.
Ogni settore industriale ha delle esigenze specifiche
in materia di storage e dati, ed alcuni ne hanno
più di altri. Per esempio, le compagnie assicuratrici
sono state inondate da un ammontare ingente
di documentazione elettronica per la gestione
dei sinistri, analogamente le banche utilizzano
un grande quantitativo di dati relativamente alla
gestione dei crediti, mentre le aziende sanitarie
stanno sperimentando un incremento repentino
dei referti medici correlati di immagini diagnostiche...
e la lista potrebbe continuare.
Le aziende in generale memorizzano molti più
contenuti multimediali, così come messaggi
di posta elettronica ed allo stesso tempo debbono
rispettare i requisiti legislativi in termini di sicurezza
e privacy. In alcuni casi abbiamo il quaranta
percento dei dati, in media, che è duplicato
– frequentemente per ragioni di sicurezza
e recovery – il che significa occupazione di spazio
prezioso. In altri casi, l’utilizzo dello spazio disco è
inferiore al cinquanta percento. La crescita incontrollata e la complessità possono portare ad un
livello di servizio insoddisfacente, ad obiettivi non
raggiunti e scarsa flessibilità. Molte aziende risolvono i problemi relativi alla crescita di informazioni
semplicemente aggiungendo nuovi dispositivi
storage che portano con effetto immediato
un incremento di complessità e di costi.
Quindi il mondo del business – e l’industria IT
in particolare – sta cambiando velocemente.
Per continuare a portare valore ai propri clienti,
anche IBM sta cambiando.
Oggi IBM offre un portfolio servizi che indirizza
ogni aspetto dell’ambiente Storage IT. I nostri
servizi sono disegnati per essere standardizzati,
integrati ed efficenti, ma comunque personalizzabili
per venire incontro alle esigenze del cliente.
Abbiamo lavorato per utilizzare al meglio l’esperienza accumulata nelle decadi precedenti nello
sviluppo di servizi che rispondano alle sfide del
mercato odierno. Ci sono in sostanza quattro aree
che devono essere indirizzate essenzialmente
per poter risolvere i problemi sopra riportati : ILM,
Ottimizzazione, Virtualizzazione ed Automatizzazione.
IBM può fornire un aiuto importante in ognuna
di queste aree.
DISASTER
GESTIONE
RECOVERY
CENTRALIZZATA
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32
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VUOI SAPERNE DI PIÙ? Va i s u i b m . c o m / s y s t e m s / i t / s t o r a g e
CENTRALIZZARE CONTINUOUS
LA GESTIONE
OPERATIONS
Information Life Cycle Management
Definire politiche, procedure ed architetture
storage multi-tier per la gestione efficace
delle informazioni durante il loro ciclo di vita,
dalla creazione fino all’archiviazione, nonchè
alla loro distruzione garantendo la rispondenza
alle regole aziendali o alle normative di legge.
Ottimizzazione (consolidamento)
Valutare l’infrastruttura storage del cliente,
definire i piani di sviluppo strategici e disegnare
un architettura ottimizzata che eviti la sovrallocazione di spazio nei dispositivi storage.
Migliorare le prestazioni generali, la complessità
delle struttura dati e l’affidabilità dell’infrastruttura.
Semplificare l’ambiente operativo e centralizzare
la gestione anche nel caso di infrastrutture
multi-vendor.
Virtualizzazione
Aggregare pool di risorse storage anche
multi-vendor per realizzare un unico repository
di risorse utili alla memorizzazione ed archiviazione dei dati, realizzando storage pool logici,
gestibili centralmente tramite set di policy
opportunamente.
Semplificare la gestione dell’infrastruttura
astraendo dalle specifiche di ciascun vendor
e realizzando quindi una piattaforma unica
di management.
Ridurre il downtime per fermi pianificati e non,
nonchè per le operazioni di manutenzione
e per operazioni di backup, aumentando
di conseguenza la continuità operativa.
Automazione
Realizzare sistemi integrati di controllo
e gestione automatizzata delle configurazioni
dello storage con l’obiettivo di incrementare la
produttività aumentando il rapporto TB/FTE.
Semplificare la gestione riducendo lo skill
richiesto.
Aumentare la disponibilità dei sistemi storage
riducendo il rischio di errore insito nelle
procedure manuali.
Quindi lo scopo dei servizi storage IBM è quello
di soddisfare le esigenze di un mercato storage
ed IT in continua evoluzione.
A partire da aziende che hanno risorse tecniche
interne e che necessitano semplicemente
di rendere operative apparecchiature e software
nel minor tempo possibile e con il minor rischio
per l’azienda, utilizzando i nostri servizi di implementazione, fino ad arrivare ad aziende che
vogliono focalizzare le loro risorse interne sul
core-business lasciando a professionisti di esperienza le attività di realizzazione e di gestione
dell’infrastruttura storage.
La IBM non vende solo prodotti, ma
aiuta le aziende nella loro integrazione ed evoluzione fino alla gestione
delle soluzioni implementate.
Questo consente ai clienti di ottenere
i l m a s s i m o va l o r e p o s s i b i l e
dalla IBM.
IT RESILIENCY: la soluzione GDPS
availability e continuous operations, un sistema IT
deve essere in grado di “riprendersi” da un disastro adottando le metodologie che vengono
Ai giorni nostri, in un mondo in cui i processi
messe a disposizione dalla disciplina del disaster
aziendali di business sono sempre più legati ai
recovery.
processi dell’IT, quest’ultimo deve sempre più
Un ulteriore elemento di qualità di un sistema IT
essere in grado di reagire rapidamente ad eventi
sarebbe quello di fornire la continuous availability
imprevisti, sia interni che esterni, quali per esempio
anche a fronte di un disastro. Occorre dire però
un’improvvisa crescita nella domanda di servizi,
che questa possibilità pone al momento serie
attacchi al sistema informatico, eventi naturali,
limitazioni riguardanti la distanza fra i due siti,
e continuare a fornire i propri servizi affinchè
quello primario, dove normalmente vengono eroi processi di business possano continuare.
gati i servizi IT, e quello
Il raggiungimento di questo
secondario, che viene
importante traguardo è
Uno dei principali obiettivi
utilizzato solo per far
possibile applicando
è quello di utilizzare sistemi
fronte a determinati eventi.
la disciplina dell’IT
che siano disegnati
Se il proprio centro primario
Resiliency.
per fornire la continuous
è soggetto a disastri
availability
e
il
disaster
naturali, come per esemIn questo contesto, uno
pio terremoti o alluvioni,
recovery.
dei principali obiettivi è
si potrebbe essere
quello di utilizzare sistemi
costretti
a
dover
scegliere
fra il disaster recovery
che siano disegnati per fornire la continuous
(ponendo
il
sito
secondario
ad una sufficiente
availability ed il disaster recovery. I primi combinano
distanza di sicurezza) o la continuous availability
le caratteristiche del high availability con quelle
(ponendo il sito secondario ad una distanza più
della continuous operations al fine di fornire livelli
ravvicinata), che potrebbe però essere messa
di servizio che traguardino il tanto decantato 7x24.
in discussione a fronte di un disastro che si estende
ad una area geografica relativamente ampia. Una
La high availability è un attributo di quei sistemi
alternativa, che viene oggi spesso presa in consiin grado di fornire determinati livelli di servizio
derazione, è quella di adottare una strategia a tre
mascherando eventuali eventi imprevisti agli
siti, dove il secondo sito è sufficientemente vicino
occhi dell’utente finale. La continuous operations,
da poter fornire continuous availability nel caso
d’altro canto, è un attributo di quei sistemi
in cui l’evento colpisca il solo sito primario, ed un
disegnati per operare continuamente mascherando
terzo sito è posto ad una distanza di sicurezza,
eventi pianificati agli occhi dell’utente finale.
e viene utilizzato solo a fronte di un disastro
naturale che colpisca entrambi i primi due siti.
Ovviamente oltre alla capacità di fornire high
HIGH
CONTINUITÀ
AVAILIBILITY
OPERATIVA
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32
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RECOVERY
GLOBAL
TIME OBJECTIVE
MIRROR
NUOVI SISTEMI STORAGE ENTRY
Quando si devono scegliere gli elementi che
andranno a definire la resiliency di un sistema IT,
vi sono due misuratori che devono sempre essere
tenuti in considerazione:
Recovery Time Objective (RTO). Esprime
il tempo che un processo di business può tollerare prima che i processi IT vengano riattivati
a fronte di un disastro o comunque di un evento
che ne ha pregiudicato l’operatività.
Recovery Point Objective (RPO). Esprime
la quantità di dati che un’applicazione può
tollerare di dover ricostruire a fronte di un disastro
o comunque di un evento che ne ha pregiudicato l’operatività.
Queste due misuratori sono fondamentali nella
scelta delle metodologie che si vogliono utilizzare
per raggiungere il livello di resiliency che ci si è
posti come obiettivo. Essi, ovviamente, non possono che essere significativamente influenti sui
costi necessari per raggiungere i suddetti livelli.
In altre parole, più sono stringenti i valori di RTO
e RPO che ci si prefigge, e più saranno alti i costi
che dovranno essere sostenuti per raggiungere
detti valori.
Per raggiungere i più alti livelli di continuous
availability e disaster recovery, un sistema IT non
può prescindere dall’utilizzo di tecnologie di clustering geografico dei sistemi e di mirroring dei
dati. Queste tecnologie costituiscono la spina
dorsale della soluzione GDPS (Geographically
Dispersed Parallel Sysplex).
1 La soluzione GDPS basata su mirroring sincrono
Peer to Peer Remote Copy (PPRC) - recentemente rinominata IBM TotalStorage Metro
Mirror) – viene normalmente referenziata
GDPS/PPRC.
2 La soluzione GDPS basata su mirroring
asincrono Extended Remote Copy (XRC)
- recentemente rinominata IBM TotalStorage
z/OS Global Mirror - che viene normalmente
referenziata come GDPS/XRC.
3 La soluzione GDPS basata su mirroring
asincrono IBM TotalStorage Global Mirror, che
viene nor malmente referenziata come
GDPS/Global Mirror.
GDPS/PPRC è disegnata con tutte le caratteristiche di una soluzione di continuous availability
e disaster recovery. La Metro Mirror (PPRC) è una
funzionalità hardware dei sottosistemi disco IBM
TotalStorage DS8000 e DS6000, che in modalità
sincrona realizza un mirroring dei dati che risiedono
su un set di volumi, chiamati volumi primari, verso
volumi a disco secondari che solitamente risiedono
in un sito secondario distante fino a 100 Km dal
sito primario. IBM Parallel Sysplex è una tecnologia
di clustering dei sistemi z/OS disegnata per rendere
possibile la condivisione delle risorse e il bilanciamento dinamico dei carichi di lavoro. Grazie
a questa tecnologia, gli ambienti IT che si basano
su sistemi z/OS possono gestire dinamicamente
i carichi di lavoro su più siti ed essere quindi
in grado di raggiungere i più alti livelli di availability.
Con l’introduzione della funzionalità di
HyperSwap fornita dalla soluzione GDPS/PPRC,
la availability fornita dal Parallel Sysplex viene
RECOVERY
POINT OBJECTIVE
GDPS offre tre differenti soluzioni basate sulla
tipologia di mirroring dei dati adottata:
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estesa ai sottosistemi disco, anche laddove non
si fosse in presenza di più siti (single site) ed il
Parallel Sysplex sia configurato all’interno dello
stesso sito. GDPS/PPRC è una soluzione indipendente dai dati e dalle applicazioni. Essa può
essere adottata per fornire processi di recovery
dei dati consistenti
GDPS/XRC è una soluzione che offre i più alti
livelli di servizio fra tutte le soluzioni di disaster
recovery disponibili sul mercato. z/OS Global
Mirror (XRC) combina tecnologia hardware e software per fornire una funzionalità di mirroring dei
dati in modalità asincrona. Le I/O applicative in
scrittura vengono considerate completate quando
l’aggiornamento del dato è stato effettuato sul
solo volume disco primario. Siccessivamente un
componente del DFSMSdfp chiamato System
Data Mover (SDM), che gira tipicamente nel sito
secondario, in modalità asincrona si occuperà di
leggere lo stesso dato dalla cache del sottosistema disco primario ed aggiornare i volumi disco
secondari. Poichè XRC è una tecnologia di mirroring dei dati asincrona, il sito secondario può
essere distante migliaia di chilometri dal sito primario a cui è connesso tramite linee di telecomunicazione. Il protocollo FICON utilizato da XRC
può essere convertito nel protocollo utilizzato
dalle linee di telecomunicazione tramite l’impiego
di estensori di canale in entrambi i siti.
GLOBAL MIRROR è una funzionalità di replica
dei dati basata su PPRC asincrona. Quando una
applicazione richiede un’operazione di scrittura
ad un volume primario che fa parte della configurazione di mirroring, l’operazione si conclude non
appena viene ricevuta dal sottosistema disco pri-
mario. Poco dopo, lo stesso aggiornamento del
dato viene spedito al sottosistema disco secondario usando la funzionalità PPRC-XD (extended
distance, conosciuta anche come Global Copy)
e ad intervalli regolari viene utilizzata
la Flashcopy per salvare immagini consistenti
di tutti i volumi che fanno parte della sessione
di Global Mirror. Estensori di canale possono
essere utilizzati per posizionare il sito secondario
fino a migliaia di chilometri di distanza da quello
primario. Il GDPS/Global Mirror è indipendente
dai dati e dalle applicazioni utilizzate. Può essere
utilizzato per fornire una recovery consistente dati
z/OS così come dei dati Open. Questo è molto
importante qaulora vi siano applicazioni multi
strato che hanno dipendenze dipendenti da diversi
tipi di sistema operativo. Non è in questo caso
sufficiente che i dati z/OS siano consistenti ma lo
devono essere anche con i dati dei sistemi Open.
Oltre al mirroring dei dati a disco, GDPS supporta
anche il mirroring dei dati a nastro effettuato
da Peer-to-Peer Virtual Tape Server (PtP VTS).
La soluzione GDPS non è una soluzione proprietaria: essa è infatti in grado di gestire le funzionalità dei sottosistemi disco e nastro IBM, e quelle
di altri fornitori di sottosistemi disco fintanto
che questi rispettino le specifiche della funzionalità
di Metro Mirror (PPRC), z/OS Global Mirror
(XRC), Global Mirror o PtP VTS.
GDPS in generale è una soluzione integrata
per la gestione della disponibilità delle applicazioni
e dei dati, disegnata per fornire la gestione semplificata della configurazione di mirroring dei dati,
automatizzare le operazioni di un Parallel
Sysplex, effettuare operazioni di recovery da con-
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CONDIVISIONE
PARTNER PER
DELLE RISORSE L’INTEGRAZIONE
IBM E CISCO, PARTNER
PER L’INTEGRAZIONE
dizioni di failure da un singolo punto di controllo,
aiutando così ad aumentare la disponibilità delle
applicazioni.
Adottare le funzionalità di mirroring dei dati a
disco e a nastro è un prerequisito fondamentale
per essere in grado di effettuare una recovery a
fronte di un disastro rispettanto certi livelli di servizio in termini di RTO e RPO. Questo non è tuttavia sufficiente: per raggiungere i più alti livelli di
RTO e RPO è assolutamente necessario legare
queste funzionalità di mirroring dei dati con delle
funzionalità d automazione. Sono proprio queste
funzionalità di automazione che costituiscono il
cuore delle soluzioni GDPS.
Come abbiamo visto sopra le diverse soluzioni
GDPS forniscono funzionalità diverse e hanno lo
scopo di soddisfare necessità diverse. Vi sono tuttavia degli aspetti che sono comuni a tutte le
offerte GDPS, e queste sono :
Il codice di automazione GDPS. Ognuna delle
offerte GDPS fornisce del codice software di
automazione. Questo codice è stato sviluppato e
migliorato lungo il corso di un certo numero di
anni (il primo codice GDPS è stato reso disponibile nel 1998), per includere nuove potenzialità
offerta dalle funzionalità hardware e software, per
riflettere le best practice basate sull’esperienza
IBM sui clienti GDPS dal momento della sua
disponibiltà, e per far fronte ai cambiamenti in termini di requirement dei clienti.
Lo sfruttamento delle capability hardware
e software. I prodotti IBM hardware e software
sono disegnati per sopperire ad eventuali problemi
che potrebbero mettere in discussione la disponibilità di alcuni componenti, e per facilitare le azioni
di ripristino. Un esempio è quello del Enhanced
Long Busy che mette sostanzialmente in pausa
un sottosistema disco fintanto che la sessione di
mirrroring possa essere rimossa a fronte di un
errore.
Servizi professionali. Questa è la parte fondamentale e più importante delle soluzioni GDPS. Vi
è probabilmente solo una cosa comune a tutte le
implementazioni GDPS, e questa è il fatto che
ognuna ha necessità o caratteristiche che la
fanno differire da tutte le altre implementazioni. I
servizi professionali che vanno a comporre tutte
le soluzioni GDPS forniscono l’accesso all’esperienza di specialisti IT che ha un valore altissimo
nella realizzazione delle soluzioni di continuous
availability e disaster recovery.
In conclusione, GDPS è disegnato per fornire non
solo la condivisione delle risorse, il bilanciamento
del carico di lavoro ed i benefici dati dal Parallel
Sysplex in termini di continuous availability, ma
anche per migliorare la capacità di un ambiente
IT di recuperare da situazioni di disastro ed altra
situazioni di crisi e di gestire condizioni di fermo
painifcate. GDPS può permettere a qualsiasi tipologia di business di raggiungere i propri target di
continous availability e disaster recovery.
Attraverso un’appropriata pianificazione ed implementazione delle funzionalità del GDPS, gli
ambienti IT possono ottemperare alla protezione
delle applicazioni più critiche per il proprio business da eventi pianificati o imprevisti.
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Cisco è al fianco delle aziende che desiderano
gestire in modo più razionale, semplice e qualitativamente migliore i data center. Gli utenti manifestano sempre più il desiderio di gestire più semplicemente gli ambienti multi-vendor e, nel contempo, ridurre i costi di amministrazione, controllo
ed utilizzo delle infrastrutture.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA
NELLO STORAGE NETWORKING
E PARTNER DI INDISCUSSO PRESTIGIO
Cisco e IBM collaborano strettamente nella proposizione di una soluzione integrata per massimizzare i benefici derivanti dall’adozione di data
center di nuova generazione. In breve tempo,
Cisco si è affermata quale uno dei principali protagonisti nell’ambito dello storage networking
e fornisce servizi avanzati e pieno supporto per
l’intero ciclo di vita delle informazioni dei clienti.
Cisco opera commercialmente nel mercato
attraverso i propri OSM (Original Storage
Manufacturer) ed, insieme alla IBM, supporta
strategicamente le aziende nel rispondere
al meglio alle richieste del mercato in ogni ambito.
Oggi nei data center è presente spesso un’eterogeneità di ambienti, sistemi di diversa natura e di
diversi vendor, talvolta non coerenti con le direttive
SNIA (Storage Networking Industry Association),
l’associazione no-profit che ha lo scopo di promuovere l’adozione di standard aperti all’interno
del settore dello storage. Cisco offre sia un consolidamento all’interno dei data center sia un consolidamento degli uffici remoti grazie a soluzioni studiate per semplificare l’ambiente, migliorare le
prestazioni e per garantire un veloce ritorno dell’investimento. In linea con l’obiettivo della creazione di un data center ottimizzato e performante,
primo passo è la verifica dell’infrastruttura fisica
esistente con una particolare attenzione per
l’analisi di fattori importanti quali l’alimentazione e
la refrigerazione.
Tra le funzionalità innovative poposte da Cisco in
ambito Data Center, le Virtual SAN (VSAN), oltre
ad offrire supporto multiprotocollo di Fibre
Channel, iSCSI, FCIP e FICON (Fiber
Connector), permettono di consolidare l’infrastruttura fisica della rete storage, con particolare
riferimento a un utilizzo più efficiente delle porte
fisiche, mantenendo al tempo stesso delle partizioni logiche indipendenti. Con un approccio
analogo a quello delle VLAN, le VSAN consentono
anche di realizzare architetture che impiegano un
numero inferiore di switch.
Nell’ambito del consolidamento si manifesta
spesso anche la necessità di effettuare un ulteriore
passo. Nello storage si avverte in misura sempre
maggiore il desiderio di portare la tecnologia
verso i 4 Gigabit al secondo. Cisco risponde
a queste esigenze con la gamma di switch multiprotocollo MDS 9000 in grado di fornire maggiore
scalabilità alle architetture, semplificare la gestione
operativa e garantire affidabilità completa. La
famiglia MDS 9000 include apparati modulari e a
configurazione fissa che comprende i Multilayer
Director della serie MDS 9500, i Multilayer Fabric
Switch 9216, 9020 e il nuovo 9124.
NOVITÀ: il nuovo switch Cisco MDS 9124
Il sistema Cisco MDS 9124 è stato realizzato
per soddisfare le esigenze di piccole e medie
aziende, assistendole nello sviluppo di SAN
di elevate prestazioni, efficienti, scalabili e con un
costo reale di gestione (TCO) ridotto.
Il nuovo Multilayer Fabric Switch Cisco MDS 9124
mette a disposizione 24 porte Fibre Channel
autosensing a 1,2 e 4 Gbps (la configurazione di
base è 8 porte) e offre un'attivazione flessibile
delle porte; infatti attraverso le autorizzazioni
on-demand su licenza è possibile attivare le porte
in incrementi di 8 unità.
Cisco MDS 9124 è competitivo nel prezzo
e supporta caratteristiche di classe enterprise
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32
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VERSO I 4 Gb/s
quali le virtual storage area network (VSAN), Port
Channel, aggiornamento codice di tipo non
disruptive, sicurezza (autenticazione, autorizzazione e accounting [AAA], controllo dell'accesso
in base ai ruoli [RBACL], ecc.), funzioni estese
di troubleshooting e diagnostica.
Supporta, come tutti i prodotti della famiglia MDS
9000, il software Cisco MDS 9000 SAN-OS. La
procedura guidata di configurazione semplifica
e accelera l'attivazione iniziale del prodotto.
CONSOLIDAMENTO
AUTOMAZIONE
ca o il mirroring dei dati, in modo che le applicazioni e i dati stessi possano essere recuperati
anche nei casi di interruzioni gravi del data center
principale.
Cisco fornisce prodotti e tecnologie utili
per garantire l’elevata disponibilità, la scalabilità
e la sicurezza nell’ambito dello storage e delle reti
dati e permette di aumentare le distanze in modo
ottimizzato su reti IP e ottiche a livello locale,
metropolitano e su lunga distanza.
È possibile utilizzare le reti ottiche e IP per estendere una rete SAN su distanze notevoli.
Le reti ottiche possono essere basate su dark
fiber o managed fiber oppure sul servizio
wavelength. Per la creazione delle reti necessarie
per aumentare le distanze sono disponibili
quattro tecnologie di base:
C W D M ( C o a r s e Wa v e l e n g t h D i v i s i o n
Multiplexing)
DW D M ( D e n s e Wave l e n g t h D i v i s i o n
Multiplexing)
SONET/SDH
Fibre Channel su IP (FCIP)
Fig. 1 - L’infrastruttura di rete per il Data Center
L’ESTENSIONE DELLA SAN
Cisco è leader del mercato dell’ IP Communication
e la riconosciuta competenza dell’azienda si
traduce nell’offerta di soluzioni SAN che permettono remotizzazione e funzioni di disaster recovery
dei data center negli ambienti IP MPLS, sempre
più diffusi presso i clienti, indipendentemente dai
protocolli applicati nei Data Center stessi. La IBM
è al fianco di Cisco nell’individuazione delle peculiari necessità dei clienti e nella realizzazione
delle soluzioni che meglio rispondono alle loro
esigenze.
L’interconnessione dei data center principali e
secondari consente di eseguire il backup, la repli-
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32
Fig. 2 - La visione di Cisco nel Data Center
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32
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NUOVA
L’ESPERIENZA DI
GENERAZIONE
UN PARTNER
L’ESPERIENZA DI UN PARTNER
Grazie alle competenze acquisite in più di 25 anni di esperienza nel mercato
italiano, il Gruppo DI.GI. è attualmente uno dei system integrator più completi, con competenze che vanno dai sistemi più piccoli ai server enterprise
e alle più complesse soluzioni di Storage Area Network.
LA VISION DI CISCO NEL “DATA CENTER”
Cisco assiste le aziende nel percorso che conduce
alla realizzazione di un Data Center di nuova generazione attraverso le fasi di consolidamento, virtualizzazione e automazione.Tra gli strumenti che consentono di ottimizzare, attraverso questi passi, il
data center, oltre alle soluzioni di storage networking,
Cisco propone agli utenti i sistemi AVS (Application
Velocity System) e WAAS (Wide Area Application
Services) nell’ambito applicativo e HPC (High
Performance Computing) in quello infrastrutturale.
Il contributo della IBM, in particolare per quanto
riguarda l’ambiente HPC, laddove i computer
sono configurati per fornire prestazioni estremamente elevate connessi tramite la soluzione di
Cisco InfiniBand, è di essenziale importanza.
Insieme alla IBM Cisco può vantare, infatti, la realizzazione di una delle più rilevanti installazioni
Infiniband in Italia.
Le soluzioni AVS e WAAS vanno ad ampliare il
framework per data center basato sull’architettura
Cisco SONA (Service Oriented Network
Architecture), che definisce le modalità di installazione e gestione efficiente delle risorse server,
storage e di networking all’interno dell’azienda.
La soluzione Cisco WAAS (Wide Area Application
Services), ideale per le aziende con più filiali, è in
grado di ottimizzare la larghezza di banda in WAN
(wide-area network) e di accelerare l’accesso alle
applicazioni, permettendo di sostenere elevate
prestazioni. Eliminando dalle filiali i server per le
applicazioni, i branch office possono collegarsi
direttamente ai server dei Data Center riducendo
la gestione tecnica in remoto, consolidando
l’infrastruttura all’interno di un unico Data Center
e garantendo un maggior livello di sicurezza
dei dati.
Dopo aver realizzato la fase di consolidamento, le
aziende possono sfruttare tutti i vantaggi delle
funzioni di virtualizzazione, ovvero di una logica
gestione delle risorse, indipendentemente dall’infrastruttura fisica che permette un aumento
dell’efficacia e della flessibilità e che si traduce
in una valorizzazione delle piattaforme. Per
mezzo, infine, dell’automazione e delle funzioni
di provisioning dinamico per abilitare l’Information
Lifecycle Management (ILM), è possibile ottimizzare applicazioni e servizi.
Il reale valore della partnership fra IBM e CISCO
è espresso in maniera evidente dalle potenzialità delle due società; non solamente una collaborazione per vendere prodotti hardware, ma
una vera e propria offerta congiunta di soluzioni:
CISCO con la sua esperienza e professionalità
decennale nel networking, trasferita da diversi
anni anche in ambito Storage, IBM con l'integrazione di prodotti disco, nastro, virtualizzazione, server e servizi a completamento della
soluzione da offrire al cliente.
DI.GI. nasce nel 1980 come società specializzata
nella consulenza organizzativa e nello sviluppo
di soluzioni gestionali per ambienti mainframe.
Nel 1995 il Gruppo DI.GI. rafforza la propria
presenza nel mercato con la costituzione
di DI.GI. International la cui missione tecnologica
è stata, fin da subito, quella della system
integration, per rispondere alla sfida della
gestione e integrazione di ambienti sempre
più complessi ed eterogenei.
Con l’obiettivo di offrire ai propri clienti maggiori
competenze architetturali in ambito Open
Systems e Storage ed incrementare la copertura
territoriale, nel 2004 viene creata DI.GI.
Technology, che permette al gruppo di presentarsi
oggi con un’offerta ancora più completa nell’area delle piattaforme Unix, Linux e Storage
High End.
La missione del gruppo consiste nel
portare innovazione ai propri clienti,
supportandoli nella progettazione
di soluzioni specifiche e nell’integrazione di nuovi componenti dell’infrastruttura preesistente, per ottenere un
ambiente con migliori prestazioni,
affidabilità e sicurezza.
DI.GI. è un veicolo di competenze tecnologiche
attraverso le quali, coordinando le capacità presenti all’interno del gruppo, supporta i clienti
nella scelta e garantisce loro la realizzazione di
soluzioni complete.
All’interno del gruppo si sono sviluppate divisioni
altamente specializzate in grado di rispondere
alle esigenze di integrazione in un mondo IT
sempre più complesso ed eterogeneo.
I principali prodotti e servizi offerti dalla
Divisione Infrastrutture sono:
fornitura di sistemi IBM System z, System p,
System x e System Storage
platform design (high availability, business
continuity…)
server and storage virtualizzazione and
consolidation; design di NAS e SAN
supporto sistemistico su ambienti mainframe
e open.
Negli anni il Gruppo DI.GI. ha realizzato, in area
storage, alcune delle soluzioni architetturali più
innovative. Grazie al proprio know how e alle soluzioni IBM System Storage, sono state progettate
e realizzate strutture di gestione, condivisione
e virtualizzazione dei dati per alcune delle più
importanti aziende italiane. Sfide quali la business continuity, la data replication, il disaster
recovery sono state affrontate e superate e per
consentire ai clienti di essere ancora più competitivi nel loro core business.
RAZIONALIZZARE
I DATA CENTER
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IBM SYSTEM
STORAGE NEWS
IBM SYSTEM STORAGE NEWS
Lettore Nastro IBM LTO Full High Ultrium 4.
LE NOVITÀ
TECNOLOGICHE
Virtual Tape Library IBM Virtualization Engine TS7520.
LE NOVITA' PIU' IMPORTANTI
LA QUARTA GENERAZIONE DI LETTORI
NASTRO LTO RAPPRESENTA IL TOP
PER CAPACITÀ E PRESTAZIONI.
Lettore nastro IBM LTO Ultrium 4
Offre una velocita' di trasferimento dati fino
a 240 MBps1 per ridurre i tempi di salvataggio
Fornisce una capacita' fino a 1.6 TB1 per
cartuccia, per indirizzare la necessita'
di memorizzazione di quantita' di dati sempre
piu' rilevanti
Disegnato per essere compatibile con le precedenti generazioni di lettori nastro e cartucce
LTO Ultrium, garantendo la protezione
dell' investimento
Disegnato per supportare la crittografia dei dati
per offrire maggiore sicurezza nel trasporto
e nella memorizzazione dei dati sensibili
Disegnato per fornire la compressione dei dati
adattiva, la regolazione digitale della velocità
Digital Speed Matching (DSM) ed un buffer
di 256 MB buffer per migliorare le prestazioni
e la capacità di memorizzazione
Disponibile con interfaccia SAS a 3 Gb, Ultra
SCSI 160 LVD oppure in Fibra a 4Gbps per
massima flessibilita' di configurazione
Incorpora funzioni avanzate di regolazione
del posizionamento del nastro, elettronica
ridisegnata e funzioni di correzione degli errori
migliorate per aumentare la affidabilità e robustezza del lettore
LE NOVITA' PIU' IMPORTANTI
LA VIRTUALIZZAZIONE NASTRO NEI
SISTEMI OPEN PER SEMPLIFICAZIONE
ED OTTIMIZZAZIONE DELL' AMBIENTE I/T.
FUNZIONI E PECULIARITÀ
Lettore nastro IBM LTO Ultrium 4
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Semplifica i processi di salvataggio e ripristino
dei dati incorporando in un sistema integrato
il servente, i dischi ed i nastri.
Disegnato per proteggere i dati importanti
del cliente, con ripristino dei dati piu' veloce
per migliorare la continuita' operativa.
Semplifica l'infrastruttura di memorizzazione
consolidando libreria e lettori nastro in un
unica soluzione centralizzata ed ad alte
prestazioni.
Funzione
Beneficio
Remote Copy
Permette ai dati memorizzati su TS7520 di
risiedere su una Virtual Tape Library remota
Scaleable
Configuration
Permette la crescita dei dati memorizzati
senza cambiare macchina da 6 TB fino
a 884 TB non compressi, a seconda
della configurazione
Hardware Assisted
Compression
Garantisce migliori prestazioni durante
la scrittura/lettura del dati scarica il lavoro
del processore nel modo di funzionamento
con compressione
Active Failover
Fornisce funzioni di alta affidabilità
automatiche per i nodi TS7520
Call Home
Permette di segnalare problemi di servizio
prima che possano causare fermi macchina
TS7520 Supports 1, 2
or 4 servers
Fornisce funzioni di alta disponibilità
Permette al TS7520 Virtualization Engine
di essere condiviso
Permette di aumentare le prestazioni
4096 Virtual Drives
Backup piu' veloci grazie alla disponibilità di
risorse virtuali da allocare anche con un
minor numero di lettori nastro a disposizione
Encryption Support
Fornisce la sicurezza dei dati sulla rete e
quando il dato viene memorizzato su nastro
grazie alle funzioni del lettore IBM TS1120
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SERVER
STORAGE
CONSOLIDATION CONSOLIDATION
MAUDEN E IBM,
una partnership di successo
Mauden SpA nasce nel 1987 come broker nel
settore ICT per poi divenire Value Added Reseller
e Business Partner a partire dal 1997. Oggi produce
un volume di fatturato annuale intorno ai 30 milioni
di euro.
L’attività svolta è di tipo tecnico/commerciale,
con specializzazioni nei settori mainframe IBM
(con la linea System z), nello storage (sia su
disco che su nastro) e nella piattaforma server
Intel (Windows e Linux); su tutte queste linee
di prodotto, incluse le soluzioni software, Mauden
è Business Partner di IBM.
In particolare, grazie agli anni di specializzazione,
Mauden si presenta al mercato come vero e proprio
consulente con la capacità di sviluppare, realizzare
e integrare attività progettuali nei settori della server
consolidation, dello storage consolidation e del
backup centralizzato.
LA VISIONE
Ormai da almeno dieci anni la visione della società
è quella di consolidare la propria presenza sul
mercato nazionale di riferimento, essere un partner
serio, affidabile, resistente nel tempo.
La visione è sempre stata sviluppata con una precisa
attenzione alla conoscenza degli aspetti tecnologici
dei prodotti commercializzati, una caratteristica
fondamentale per il successo iniziale delle attività
di brokeraggio e ancora oggi determinante nel
rapporto con i clienti. Continua ad essere confermata la missione della società, focalizzata sulla
validità della tecnologia con il valore aggiunto
della conoscenza dei prodotti, delle problematiche
e, soprattutto, del mercato.
LE AREE DI BUSINESS
Server Consolidation: soluzioni che utilizzano
tecniche e strumenti di virtualizzazione per
semplificare e razionalizzare l’infrastruttura IT,
con l’obiettivo di contenere i costi complessivi
di gestione
Storage Consolidation: soluzioni architetturali
e tecnologiche volte all’ottimizzazione della
gestione e delle prestazioni del sistema di storage
Backup Centralizzato: soluzioni architetturali
e tecnologiche per la gestione del ciclo di vita
dei dati, in ottica di business continuity
e di corretta collocazione delle informazioni
sulla base del valore di business
UN CASO DI STORAGE CONSOLIDATION
La società SNC SpA fa parte del gruppo Equitalia
i cui soci sono Agenzia delle Entrate (51%)
e Istituto Nazionale della Previdenza Sociale –
I.N.P.S. (49%).
Il suo compito istituzionale è quello di provvedere
alla formazione, con mezzi e procedure automatizzati, dei ruoli, degli elenchi e degli altri
documenti relativi alla riscossione nazionale
delle entrate; ha inoltre il compito di gestire
lo smistamento dei flussi telematici del ‘Conto
fiscale’, degli ex ’Servizi Autonomi di Cassa
(SAC)’ e dei ‘Versamenti Unificati’ e della gestione
della banca dati delle dichiarazioni e dei versamenti ICI.
La società CNC S.p.A ha inoltre sviluppato una
serie di prodotti e soluzioni informatiche che oggi
sono offerti attraverso le società del gruppo
Equitalia ( Agenti del servizio riscossione tributi)
alla Pubblica Amministrazione Centrale e Locale
(Erario, Dogane, Conser vatorie, Comuni,
Consorzi di Bonifica, Ordini Assistenziali
e Previdenziali).
Ad oggi sono più di 5000 gli enti che colloquiano
attraverso il portale CNC, usufruendo dei servizi
sviluppati in logica di e-government e quindi
di efficienza e contenimenti dei costi per la pubblica amministrazione e sfruttando al meglio
le tecnologie ad oggi disponibili.
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LE ESIGENZE
In questi anni la continua crescita dell’infrastruttura
IT di CNC ha portato ad un aumento irrazionale
dello spazio disco rendendo necessaria una rivisitazione dell’architettura di storage.
La parte più consistente e di maggior valore
del patrimonio dati del CNC era distribuito su differenti sistemi di storage (uno o più per ognuno
degli ambienti operativi del cliente Mainframe,
Unix e Windows) oltre che sui dischi interni di tutti
i server dell’infrastruttura.
Questa eterogeneità di sistemi storage ha creato
una situazione di difficoltà gestionale in particolare
nell’allocazione della capacità realmente necessaria, nella impossibilità di un controllo della
capacità installata, nell’utilizzo di diversi strumenti
per l’operatività quotidiana.
A tutto ciò si aggiungeva la richiesta di livelli
prestazionali più elevati, adeguati ai tempi
di risposta richiesti dalle nuove applicazioni
“on line”, e di far fronte alla crescente mole di dati
da spostare da un ambiente all’altro.
La nuova architettura doveva quindi essere
in grado di introdurre tutti gli strumenti di semplificazione, di miglioramento gestionale, prestazionale e di sicurezza richiesti dal cliente.
LA SOLUZIONE
La nuova infrastruttura ha come cuore una
Storage Area Network (SAN) che ha permesso
di consolidare tutto lo spazio disco proveniente
dai diversi ambienti utilizzati dal cliente
(Mainframe, Unix, Windows).
La scelta del sistema di storage è stata orientata
sul prodotto di fascia Enterprise di IBM, System
Storage DS8000, che ha permesso di garantire
al cliente i livelli di sicurezza, prestazione e affidabilità richiesti.
Alla SAN, costituita da una coppia di Switch Fiber
Channel, sono stati connessi tutti i server di produzione del mondo Open (IBM System p e IBM
Blade Server) che necessitavano di uno spazio
disco performante, escludendo i server di sviluppo
e test o quelli per uso interno non di produzione.
Inoltre, grazie alla possibilità di utilizzo
contemporaneo di diverse tipologie di connessione
(FICON, ESCON, Fibre Channel), è stato possibile
connettere, utilizzando 4 canali FICON,
al System Storage DS8000 anche il mainframe
IBM z890.
Attualmente il sistema DS8000 ospita circa 12 TB
di spazio disco condiviso tra i vari ambienti operativi del cliente ed è in continua crescita.
VANTAGGI
La nuova architettura storage quindi ha
permesso a CNC di:
utilizzare lo spazio disco in maniera efficiente
e condiviso tra l’ambiente Mainframe e il
mondo Open (Unix e Windows);
unificare l’interfaccia di gestione dei volumi
logici per il mondo zSeries, AIX e Windows e
quindi la semplificazione di tutte le attività
gestionali dello storage;
di far fronte alla crescita della richiesta di spazio
disco;
ottenere una maggiore affidabilità del sistema
e della sicurezza del dato;
garantire un adeguato livello di servizio a fronte
di un numero crescente di clienti e di accessi
ai servizi;
predisporsi per futuri ampliamenti verso soluzioni
di Business Continuity e Disaster Recovery.
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BARTOLINI
SICUREZZA CONSOLIDATA
Bartolini Corriere Espresso ha scelto una soluzione IBM per consolidare la propria infrastruttura storage e automatizzare la gestione delle
procedure per il disaster recovery.
In particolare gli obiettivi del cliente erano quelli
di migliorare la flessibilità dei sistemi riducendo
i tempi di fermo macchina per manutenzione,
incrementare la capacità di archiviazione
e accelerare le operazioni di disaster recovery,
con funzioni di copia su diversi sistemi storage
all’interno della Storage Area Network (SAN).
può trasferire i dati tra i due sistemi in pochi
secondi. Nel complesso, la qualità delle funzioni
di disaster recovery ha fatto un significativo
salto di livello. Prima della nuova installazione,
infatti, per archiviare, gestire e duplicare i dati
nella sede secondaria utilizzata per il disaster
recovery venivano utilizzati processi manuali.
Inoltre, grazie alla funzione di virtualizzazione,
l’infrastruttura nel suo complesso è anche più
flessibile rispetto all’ambiente precedente.
Bartolini ha installato due sistemi a disco IBM
TotalStorage DS4800, ciascuno con la capacità
di 5 TB. Per ragioni di sicurezza i due sistemi
sono stati installati in due sedi distanti tra loro
duecento chilometri. Il cliente ha anche installato il software IBM TotalStorage SAN Volume
Controller, che “gira” su un IBM System x
e lavora in congiunzione con un altro System x
usato per il back up.
Sono state realizzate, utilizzando switch IBM,
due SAN (Storage Area Network). La prima collega undici System x, il SAN Volume Controller,
due sistemi a disco - un DS 4800 e un DS4500
– entrambi con 5 TB di capacità. La seconda
collega sei System x e due sistemi a disco –
un DS4800 e un DS4300 – anche questi con la
capacità di 5 TB ciascuno.
Grazie alla nuova soluzione IBM, l’ambiente
storage della Bartolini ha una maggiore disponibilità ed è più facile da gestire. Ora il cliente
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COLACEM
SEMPLIFICARE PER CRESCERE
La strategia IT scelta da Colacem – un’azienda
con sede a Gubbio leader nel settore del cemento
– per riuscire a crescere in nuovi mercati, migliorare il servizio ai clienti e ridurre i costi operativi è
stata quella della semplificazione. In sintesi:
consolidare tutti i processi di business, dalle vendite, all’amministrazione, alla gestione dei materiali, su un ambiente applicativo ERP (Enterprise
Resource Planning) costituito da SAP R/3; ridurre
quindi il numero delle risorse e dei relativi tempi
di gestione, incrementando nel contempo la flessibilità complessiva del sistema per rispondere
in modo più adeguato e tempestivo alle esigenze
del mercato.
Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi,
Colacem ha scelto una infrastruttura basata
su un IBM System z con i sistemi operativi
z/OS V1.6 e SUSE Linux Enterprise Server
e sul DB2 quale database a supporto del software
applicativo SAP R/3. Il server System z è organizzato in partizioni logiche per gli ambienti
di produzione, test e quality assurance.
Uno dei punti di forza della soluzione è la piattaforma storage, costituita da un sistema
a disco IBM TotalStorage 8100 e da una libreria
a nastri IBM TotalStorage 3584 con quattro
unità a nastro IBM TotalStorage 3592
Enterprise.
Grazie a tale ambiente, la gestione del backup
dei dati ha fatto un impressionante salto di qualità.
Nonostante la grande mole di informazioni utilizzate, i tempi si sono sostanzialmente ridotti:
in particolare, è diminuito del 50% il tempo
necessario per accedere ai dati di produzione.
Il DS8100 fornisce inoltre prestazioni e affidabilità di alto livello a fronte di costi d’acquisto
e di manutenzione ridotti mentre la libreria
a nastri, scalabile e automatizzata, è in grado
di supportare entrambi gli ambienti operativi –
quello open e quello mainframe – che risiedono
sul System z.
L’IBM TotalStorage DS8100 dispone di 14 terabyte di memoria per i dati e di 16 gigabyte di
memoria “cache”. Il software IBM TotalStorage
Flashcopy consente il backup in tempo reale
dei dati DB2. I nastri installati dal cliente sono
in tutto 100: ogni nastro può archiviare 500
gigabyte di dati nativi, o circa un terabyte di
dati compressi. La capacità totale del sistema
a nastri è quindi di circa 50 terabyte, di cui
Colacem utilizza attualmente circa il 65%.
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SAFILO GROUP
SERVER DISTRIBUITI,
UNA SOLA SICUREZZA
Nel quadro della sua strategia volta a migliorare
le soddisfazione dei clienti, la Safilo, azienda produttrice di occhiali ed emblema del made in Italy
nel mondo, ha dato la massima priorità al miglioramento della gestione del suo ambiente di server
distribuito.
Una sfida non facile, a causa della presenza
di una infrastruttura dalla limitata scalabilità
e dalle prestazioni modeste. In particolare, nell’ambiente open, la maggior parte dei dati era
distribuita su numerosi server, ciascuno dei quali
aveva una propria procedura di recovery. Proprio
l’eterogeneità di tali procedure era fonte di rischio
sul fronte della sicurezza e della business continuity.
Il software IBM TotalStorage FlashCopy V2 consente al cliente di copiare i dati attivi dal sistema
DS8100 su una IBM TotalStorage 3583 Tape
Library senza penalizzare in alcun modo le operazioni di business. Le librerie a nastro sono due:
la prima ospita 4 unità e 40 cartucce da 400
gigabyte, la seconda ospita due unità con altrettante cartucce.
L’infrastruttura preesistente utilizzata dal cliente
comprendeva in tutto 48 server; dopo questo
primo progetto il cliente sta valutando un ulteriore
processo di consolidamenti e di ampliamento
della piattaforma.
Per passare ad una infrastruttura di più alta affidabilità, più flessibile e scalabile, la Safilo si è rivoltà
alla IBM che, in collaborazione con il suo business partner Delta Dator, ha avviato un radicale
progetto di consolidamento.
Due nuovi IBM System x3850 sono andati a sostituire 18 server non IBM; l’ambiente maniframe è
stato potenziato con l’installazione di un IBM
eServer zSeries 900. I nuovi server System x
“fanno girare” il data warehouse Oracle, il software
Microsoft SQL e le applicazioni per la gestione
delle vendite.
Il rinnovamento più radicale ha però riguardato lo
storage. La situazione di partenza preevedeva
che ogni singolo server avesse il suo ambiente
storage. Il consolidamento ha portato all’installazione di due sistemi a disco IBM TotalStorage
DS8100, il primo a supporto dei server System x,
il secondo per i dati delle applicazioni gestionali
su mainframe. Complessivamente, i due DS8100
hanno una capacità di 7,2 terabyte, che viene
attualmente utilizzata al 50%.
NUOVO SISTEMA
INFORMATIVO
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QUI STORAGE.
IBM SYSTEM
STORAGE:
STRATEGIE,
SOLUZIONI,
TESTIMONIANZE
PER IT
MANAGER.
QUI STORAGE.
IBM SYSTEM
STORAGE:
STRATEGIE,