tripla presentazione

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tripla presentazione
GLOBETROTTER
periodico volvo TRUCK CORPORATION - SEDE ITALIANA
n. 2 2008
il socio del sole
energia pulita fai da te
la cittÀ che non dorme mai
UN VIAGGIO NELLA CAPITALE SPAGNOLA
la discarica delle meraviglie
come trasformare i rifiuti in oro
tripla
presentazione
in arrivo NON UNO, MA TRE NUOVI VOLVO TRUCKS:
FH, FM E FH16
globetrotter
contenuti n.2/2008
editorialE
Nuovo FM 11, nuovo
FH e nuovo Volvo FH16.
Andiamo oltre la
performance.
C
12 Tripla presentazione
In arrivo i nuovi Volvo Trucks: FH16, FH e FM. Tre modelli diversi con sistemi esclusivi
per una guida più sicura. Tra le novità spicca un inedito sistema per evitare gli incidenti dovuti alla stanchezza o alla distrazione.
4 il socio del sole
C'è chi paga la bolletta della corrente senza batter ciglio e c'è chi non
ci sta. Come realizzare il più grande impianto fotovoltaico da "tetto"
esistente in Europa per soddisfare le proprie esigenze energetiche.
20 La cittÀ che non dorme mai
Madrid ha sei milioni di abitanti e continua a crescere. Scoprite
insieme a noi una giornata di lavoro nella capitale spagnola in un
viaggio ricco di immagini.
24 belvedere: la discarica delle meraviglie
Il progetto rivoluzionario che in provincia di Pisa ha trasformato una
discarica malsana in una fonte di energia, diventando una fabbrica di
soldi per tutti i cittadini.
ari lettori,
dopo mesi di attesa, eccoci pronti a
esibire con orgoglio la nostra gamma
interamente rinnovata. Con il nostro nuovo
Volvo FM abbiamo creato un potente strumento
di lavoro che soddisferà le esigenze di operatori
e conducenti. È un veicolo elegante con più
spazio per riporre gli oggetti. Con il motore
D11, il Volvo FM offre una soluzione reale
per le applicazioni in cui il peso è un fattore
fondamentale. Con il nostro nuovo Volvo FH,
ci siamo spinti oltre anche in termini di stile e
comfort. Abbiamo migliorato il design esterno
dal punto di vista dell'immagine, della praticità
e della sicurezza. Mentre il design degli interni
innalza Volvo verso un nuovo livello di spazio e
comfort per guidare, vivere e riposare. Il design
degli esterni sottolinea decisamente che si
tratta di un veicolo di qualità superiore, mentre
gli interni di lusso dimostrano che la bellezza
dell'FH16 non è solo esteriore, ma va oltre. Buona
lettura!
e inoltre: 3 start 23 io e il mio volvo 29 la cena dei 44 cavalieri 30 volvo TRUCKS UPDATE
globetrotter Periodico Volvo TRUCK CORPORATION - Anno 13 2/2008
Direzione, Redazione, Amministrazione: Corso Europa 2, 24040 Zingonia-Boltiere (Bg) Tel: 035
88 91 11 Fax: 035 80 75 64 ­Direttore responsabile: Cristina Gmeiner Hanno collaborato:
Dario de Rosa, Daniele Pelosi, Raimondo Santucci Stampa: Trydells, Sweden Foto: Marco
Riva, Archivio Volvo Italia S.p.A. - Registrazione tribunale di Milano n° 83 del 12-02-96
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g lob etrot te r N. 2 2008
Marco Lazzoni
Amministratore Delegato
Volvo Truck Corporation
Sede Italiana
Start
novitÀ e approfondimenti
Ulteriori test
sui veicoli
lunghi in
Scandinavia
Studio
European
Truck Accident
Causation
Il governo danese investirà circa
6 milioni di euro aggiuntivi per
sottoporre a test i veicoli modulari
da 25,25 metri in altri porti e
centri di smistamento logistici.
Il test avrà inizio nel mese di
novembre di quest'anno.
Anche la Norvegia ha deciso di
effettuare per tre anni attività di
test sui camion da 25,25 metri.
Le prove sono iniziate nel mese
di giugno dell'anno in corso.
Attualmente, l'uso di veicoli
modulari è consentito in Svezia e
Finlandia, mentre nei Paesi Bassi
e in Germania sono ancora in fase
di verifica.
La Commissione dell'Unione
europea e l'IRU (International
Road Transport Union) hanno
condotto una ricerca scientifica
unica: lo studio ETAC (European
Truck Accident Causation), per
approfondire la conoscenza delle
cause alla base degli incidenti in
cui sono coinvolti mezzi pesanti.
L'obiettivo della ricerca parte dal
presupposto che ogni incidente
è provocato da numerosi fattori
legati tra loro. Lo studio dimostra
che l'errore umano è alla base
dell'85% dei casi analizzati.
Tuttavia, di questo 85%, il 75%
è provocato da altri utenti della
strada e solo il 25% da conducenti
di veicoli pesanti.
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costruttori, accedere a foto e video inediti.
I sapori semplici di Don Ciccio
Si trova a Bagheria, città delle ville a 13 chilometri da Palermo, questa
antica trattoria che dagli anni 40 custodisce le ricette della cucina
popolare siciliana. Se fra le vostre tappe è prevista una sosta oltre
lo Stretto, trovate il tempo di farvi un salto, anche solo per un uovo.
Proprio così. Fra le specialità della trattoria a gestione familiare
c’è un piatto prelibato composto da uovo sodo con sale e zibibbo.
E’ l’antipasto dei carrettieri, chiamato così dai trasportatori che nel
passato attraversavano l’isola con un carretto trainato da un cavallo.
Dopo l’antipasto, se avete tempo, provate anche il resto del menu.
Fra i primi la pasta con le sarde alla bagarese, con finocchio e uva
sultanina, e i maccaroncini coi broccoli e molliche di pane abbrustolito.
Per secondo si può scegliere il robusto bruciuluni di carne o il tonno
ammuttunatu. Il tutto annaffiato da vino della casa. Senza dimenticare
il dolce: cannoli o cassata di ricotta al forno.
Trattoria Don Ciccio - Via del Cavaliere, 87 - Bagheria
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ENERGIA PULITA
IL SOCIO DEL
SOLE
C’è chi paga la bolletta della corrente senza batter ciglio, ma c’è
anche chi non ci sta: Antonio Ferrari – logistica ad alto livello in tutta
Italia con base nel lodigiano – ha pensato bene di “emanciparsi” dalla
fornitura Enel per mettersi in “proprio”, anzi, è diventato fornitore
dell’Enel: ha realizzato il più grande impianto fotovoltaico da “tetto”
esistente in Europa per soddisfare le esigenze del gigantesco
magazzino frigorifero sottostante, ponendo una pietra miliare per
questo tipo di utenza.
TESTO rai mon do santucci FOTO marco r iva
S
ignor Ferrari, come
si arriva a decidere
di “imbrigliare” il
sole?
Diciamo che non
è proprio il mio lavoro. Ho preso
spunto dai miei viaggi all’estero,
in Inghilterra e Germania,
dove sono molti questi pannelli
fotovoltaici e mi sono chiesto
perché non farlo in Italia, dove il
clima è più favorevole. Così mi
sono informato sulle opportunità
di finanziamento e le modalità
di messa in opera. La nostra
attività, che consiste nel gestire la
logistica per multinazionali della
grande distribuzione con questo
importante polo del freddo, ci ha
portato a un consumo di energia
elettrica davvero impegnativo.
Stiamo parlando di una bolletta di
quasi un milione e mezzo di euro
all’anno, dovuta alla necessità di
raffreddare la merce.
Da quando è in funzione questo
super impianto?
Da 15 giorni e offre una produzione
superiore a quella prevista. È una
bella sorpresa.
Cosa avviene dopo la
trasformazione luce-corrente?
Al primo passaggio c’è un contatore
con cui viene misurata la corrente
prodotta. Se supera quella che
adoperiamo internamente, viene
“messa in rete” e cioè venduta
al gestore pubblico. Stiamo
preparando anche un collegamento
video in Internet per consentire a
tutti di osservare l'attività
dell’impianto.
Ma questo nuovo impianto
fotovoltaico può realmente
ridurre i costi energetici?
Oggi riusciamo a coprire quasi
tutto il fabbisogno, ma abbiamo un
progetto ancora più ambizioso:
renderci totalmente autonomi con
l’aggiunta di un secondo impianto
di “cogenerazione”, in modo da
poter recuperare
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tutto il materiale di risulta,
che altrimenti buttiamo via, e
trasformarlo in energia.
Di che scarti si tratta?
Più che altro di legno, dato che
facciamo anche riparazioni di
bancali per una multinazionale.
Produciamo, infatti, una grande
quantità di “cippato” (legno
macinato, n.d.r.), in più abbiamo
montagne di cellophane dagli
imballaggi, con un alto potere
calorico da aggiungere a tutta la
carta e cartone che smaltiamo in
questo impianto. La cogenerazione,
tra l’altro, consente un grande
recupero di energia grazie
all’acqua calda prodotta che, con lo
scambiatore di calore, contribuisce
al raffreddamento, col doppio
beneficio. Quindi, in poche
parole, potremmo realizzare un
impianto centrale coprendo quasi
completamente tutta la “bolletta”
tra fotovoltaico e “cogenerato”.
Che tempi vi proponete per
realizzare questo “cogeneratore”?
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Con l’autorizzazione in mano sono
necessari sei mesi per costruirlo.
Con pochissimo ingombro:
circa 300 m².
C'è un punto debole di questa
iniziativa, a parte l'elevato costo?
No, anzi, penso che perfino l'Enel
sarebbe contenta di questa nuova
situazione, visto che non sono rari
i “buchi” nella fornitura estiva:
in queste occasioni noi siamo in
grado di andare in autonomia
compensando la carenza esterna.
Finché c'è la luce del giorno
disponiamo di energia
elettrica, quindi fino al tramonto,
che a luglio avviene intorno alle
nove di sera, per ripartire poi alle
sei di mattina.
Ma l'impianto funziona anche se
il sole non splende?
Sì, anche quando è in ombra, come
ieri pomeriggio, è in grado di
produrre 800 kWh! È un gran
risultato perché servirebbero due
motori enormi per produrre la
stessa quantità di energia elettrica e
il bello è che l'impianto non
consuma niente, è silenzioso e
va per tutta la giornata. Il vero
rovescio della medaglia è il
discorso economico. Al nostro
livello di spesa, di contributi
purtroppo non se ne vedono: ho
dovuto rischiare del mio perché le
banche, che continuano a parlare
di finanziamenti sul fotovoltaico,
quando sentono che l’investimento
sfiora i 10 milioni di Euro si
defilano…
È una difficoltà soprattutto
italiana?
All'estero non so, ma da noi è così.
La sua intenzione è quella di
allargare questa formula anche
alle altre vostre sedi?
Un impianto come questo ha senso
dove c'è un forte assorbimento
di energia. A Soresina abbiamo
una superficie di 60.000 m² con
una bolletta annuale di 140.000 €
all'anno, in quel caso non conviene.
Cosa succederebbe se altri
seguissero il suo esempio?
Sarebbe un vantaggio per tutti,
soprattutto per l'ambiente!
Facciamo un passo indietro:
quando ha cominciato la sua
attività?
La nostra è una famiglia di
trasportatori. Io ho cominciato
nell’82, aiutando mio padre.
Guidava anche lei?
Sì, ho cominciato come autista, poi
ho deciso di staccarmi dal settore
chimico, quello seguito da mio
padre, per iniziare ad operare nel
settore dell'industria meccanica
e, dopo un paio di anni, mi sono
spostato sull'alimentare.
Poi ha proseguito da solo?
La scelta di seguire il trasporto
dell'alimentare è stata solo mia, l’ho
preferita perché si poteva
combinare più facilmente con i
“ritorni” del magazzino e del carico
e scarico. Ma la mia idea è
sempre stata quella di costruire un
magazzino mio per gestire il lavoro
“da casa”.
La crescita è avvenuta
ENErGIA PULITA
gradualmente: un Daf nell’85, poi
dei Fiat. Oggi i mezzi sono circa
160. I primi Volvo li ho presi nel
‘92; ricordo benissimo che trattai
con Angelo Adami ed è stata quella
la prima occasione in cui ne ho
acquistati due in una volta. Una
cosa molto interessante di questo
marchio è la straordinaria tenuta
del mercato dell'usato. Per questo
stiamo cercando di abbassare
sempre più l’età del parco mezzi:
siamo scesi a tre anni e forse la
ridurremo ancora per avere sempre
macchine perfette, consumare di
meno e con meno problematiche.
Se riusciamo ad avere un veicolo
sempre freschissimo abbattiamo i
tempi morti del fermo macchina,
lasciando al mezzo una super
valutazione dell'usato che ne
facilita il ricambio.
È un circolo virtuoso...
Per i mezzi sì, anche se attualmente
il settore dei trasporti è quanto mai
faticoso per la grande
concorrenza. Vedo maggiori
prospettive di crescita costruendo e
gestendo magazzini per conto dei
nostri clienti, elaborando insieme le
migliori soluzioni per ottimizzare
la loro logistica.
Quindi offrite una specie di
superconsulenza?
Sì, abbiamo creato una bella equipe
con cui siamo in grado di studiare
tutte le esigenze del cliente e
di proporre soluzioni ad hoc, dove
si individua l'area adatta, la si
trasforma edificandola, per offrire
infine il sito idoneo, pronto
per l’attività. Direi che così
soddisfo tre esigenze: sono
immobiliarista, perché realizzo
l'immobile e in seguito lo affitto,
contemporaneamente seguo la
movimentazione interna e, per
ultimo, mi occupo del trasporto
finale.
Perciò l'immobile rimane di sua
proprietà?
Sì, ora possediamo circa 300.000
m² coperti sparsi per l'Italia.
Qual è il suo fatturato globale?
Quest'anno pensiamo di
raggiungere i 70 milioni di Euro,
ma puntiamo ai 100 nel 2010.
E tutto fa capo a lei?
Non ho soci, sono sempre rimasto
da solo, l’AF è una S.r.l.
Oltre al pannello fotovoltaico
coltiva qualche altro “hobby”?
No, diciamo che il mio vero hobby
è quello di portare avanti altre
iniziative: siamo proprietari di più
di 2 milioni di metri quadrati
di terreno edificabile, tutti nella
nostra zona, e stiamo pensando di
offrirci come consulenti anche per i
nostri concorrenti, perché abbiamo
capito che una parte del loro
lavoro riusciamo a svilupparla noi.
Abbiamo la “fortuna” di aver creato
questo pool di persone che
lavorano bene insieme, per cui
pensiamo di mettere a disposizione
questa competenza anche ai
nostri concorrenti.
Perché non dare anche agli altri il
nostro know how, visto che siamo
una piccola azienda (!) e loro
sono degli elefanti come DHL e
TNT?
La soluzione per "emanciparsi"
dalla fornitura Enel
Per far fronte a una
bolletta di quasi un
milione e mezzo di
euro all’anno, Antonio
Ferrari ha realizzato il
più grande impianto
fotovoltaico da "tetto"
d'Europa. Grazie a
questa soluzione
oggi è in grado di
coprire quasi tutto il
suo fabbisogno. E in
estate, quando non
sono rari i "buchi"
nella fornitura,
può permettersi di
lavorare in autonomia,
compensando la
carenza di energia
esterna. E ora
rifornisce anche l'Enel.
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7
nuovi prodotti
3x novità
Innovativi sistemi avanzati che aumentano
la sicurezza del conducente. Nuovi interni
cabina con più spazio e maggiore capienza.
Presentiamo inoltre il Volvo FM con il nuovo
motore da 11 litri, un’ottima alternativa a elevata
efficienza energetica per i trasporti in cui il peso
è un fattore decisivo.
Testo TOB IAS HAM MAR foto volvo tr ucks
Il nuovo Volvo FH16
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
Il nuovo Volvo FH
Il nuovo Volvo FM
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
nuovi prodotti
Sistemi esclusivi per
una guida più sicura
Maggiore sicurezza sia per il conducente che per gli
altri utenti della strada. È uno degli obiettivi principali
della nuova generazione di veicoli pesanti Volvo. Tra le
novità spicca un inedito sistema per evitare gli incidenti
dovuti alla stanchezza o alla distrazione.
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G LOB ETROT TE R N. 2 2008
Una novità mondiale nel campo della sicurezza
Il Driver Alert Support è un
nuovo sistema avanzato per la
prevenzione degli incidenti dovuti
alla distrazione del conducente.
Registra il comportamento al
volante dell'autista analizzando
i dati inviati dal Lane Keeping
Support (LKS) che, grazie a
una telecamera all’interno del
parabrezza, rileva la posizione
del mezzo rispetto alle linee
di delimitazione della corsia.
Inoltre, il sistema raccoglie le
informazioni inviate dai sensori
di velocità e dall'angolo di
sterzata del veicolo. Questi
N
egli ultimi anni, numerosi
rapporti di sicurezza hanno
indicato la distrazione
come prima causa degli
incidenti stradali. Secondo
un recente studio del
prestigioso istituto americano di ricerca sul
traffico Virginia Tech Transportation Institute,
VTTI, oltre otto incidenti su dieci sono
imputabili alla perdita di concentrazione da
parte del conducente, dovuta a diversi motivi.
Ora Volvo Trucks presenta il Driver Alert
Support (DAS), il sistema più avanzato sul
mercato dedicato alla prevenzione degli incidenti
di questo tipo. Il sistema avvisa automaticamente
il conducente se viene rilevato un calo di
attenzione (vedere riquadro in alto). Il DAS
si basa sui dati del sistema di supporto attivo
al conducente lanciato lo scorso anno con il
nome di Lane Keeping Support, dotato di una
dati sono alla base di un’analisi
completa delle caratteristiche di
guida del conducente.
Se il sistema rileva un
comportamento anomalo per
un certo periodo di tempo, ad
esempio se il conducente inizia
telecamera che per mezzo di un processore
grafico rileva automaticamente le linee laterali di
demarcazione e avverte il conducente se il mezzo
sta accidentalmente uscendo dalla carreggiata.
– Si tratta di un sistema di prima
generazione per i veicoli pesanti, afferma
Lars-Göran Löwenadler, responsabile della
sicurezza stradale per Volvo Trucks. È da
molto che siamo impegnati nella ricerca
e consideriamo fondamentale sviluppare
questo tipo di sistemi di supporto per il
conducente.
Una nuova versione perfezionata del Volvo
Adaptive Cruise Control (ACC) aumenta
ulteriormente la sicurezza. Il sistema ACC è
un sofisticato regolatore di velocità che, con
l’aiuto di un radar collegato al motore e ai
freni, mantiene la distanza dal veicolo che
precede. La nuova versione del sistema è in
grado di rilevare un mezzo anche a 200 metri.
è il cosiddetto
Lane Changing Support (LCS), che aiuta
il conducente a cambiare carreggiata in
autostrada avvisandolo nel caso in cui un
altro veicolo si trovi nell’angolo cieco sul lato
passeggero del mezzo. Il sistema LCS si attiva
quando il conducente aziona gli indicatori di
direzione a una velocità superiore ai 30 km/h
e individua eventuali rischi di collisione grazie
a un radar situato proprio sotto il bagagliaio
esterno sul lato passeggero. Una spia luminosa
sul montante A all’altezza dello specchietto
retrovisore, avvisa il conducente appena il
radar rileva la presenza di un veicolo nello
Un’altra g ran de novità
a far oscillare il volante da una
parte all’altra o se il mezzo si
avvicina ripetutamente a una
linea laterale, il conducente viene
avvisato mediante un segnale
acustico e un messaggio di
testo sul pannello strumenti. Il
Driver Alert Support ha due livelli
di avviso: il primo emette un
segnale acustico basso e invita
il conducente ad aumentare
la sorveglianza; il secondo è
composto da un segnale acustico
più forte e un messaggio di
testo che invita il conducente
a fermarsi immediatamente.
spazio in questione. Si può impostare anche
l’emissione di un segnale acustico.
Volvo è il primo costruttore sul mercato
a lanciare anche un sensore di pioggia che
aumenta sia il comfort sia la sicurezza del
conducente. Il sensore, situato sulla parte
inferiore del parabrezza sul lato passeggero,
registra i dati relativi a pioggia e umidità e regola
automaticamente la velocità dei tergicristalli. La
sensibilità del sensore si regola facilmente grazie
a un dispositivo di comando situato sulla parte
superiore della leva del tergicristallo.
I nuovi fari migliorano notevolmente la
visibilità al buio. Offrono un fascio di luce
molto più ampio, consentendo al conducente di
individuare più facilmente i pericoli sul ciglio
della strada. Come optional sono disponibili
anche le luci di svolta, che illuminano gli angoli
superiori della strada, ad esempio prima di una
curva stretta. I fari si attivano automaticamente
quando si inseriscono gli indicatori di direzione
e funzionano solo a velocità inferiori ai
40 km/h.
Un ultimo esempio della serie di nuove
soluzioni di sicurezza è una versione perfezionata
del sistema di controllo della stabilità ESP
(Electronic Stability Program). Il sistema oggi
è disponibile solo per gli autoarticolati ma, a
partire dal 2009, verrà esteso a un gran numero
di altri modelli e combinazioni di rimorchi.
Il sistema ESP è complementare al sistema
frenante del veicolo e consente di evitare gli
incidenti dovuti a sbandamenti e ribaltamenti,
distribuendo attivamente la forza frenante su
varie ruote durante la frenata e in curva. n
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
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Foto: christer ehrling
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7
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novità in cabina
1
5
La nuova mensola centrale ha due
supporti per tazze e un posacenere
facile da rimuovere e lavare.
Sotto il blocco centrale della
plancia è situato un cassetto
estraibile per le cartine e i documenti.
2
6
Il design rinnovato del quadro
strumenti ne aumenta la leggibilità
e la semplicità d’uso. Il display è in
bianco e nero, offre una migliore
risoluzione e contrasti più netti. Al
display è stato aggiunto un indicatore
di AdBlue.
9
7
10
Per aumentare la libertà di
movimento e la sensazione di
spazio, il vano portaoggetti centrale
della mensola anteriore è stato ridotto.
Una nuova illuminazione con sei
inediti faretti, dimmer e comando
luminosità garantisce una migliore
qualità della luce e il massimo controllo
della luminosità in cabina.
3
4
Il nuovo e potente impianto audio offre
connessioni USB, AUX, MP3 e TV.
Due prese elettriche per avere la
massima flessibilità: una da 12V e
una da 24V.
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Ai piedi del letto si trovano un
nuovo vano portaoggetti con una
capacità di 8-10 litri e uno scomparto
per una bottiglia da 1,5 litri.
8
La larghezza del letto è passata
da 70 a 76 cm. Ora può essere
sollevato completamente per facilitare
l’accesso al vano portaoggetti e ai vani
esterni. Lo schienale a regolazione
continua offre il massimo comfort per
leggere o guardare la televisione.
Il nuovo pannello è dotato
di “tasche” con piccoli spazi
intelligenti per conservare libri e
giornali.
Il vano centrale sotto il letto è stato
ampliato e allungato. La struttura in due
parti offre grande flessibilità. È possibile
ordinare come optional un frigorifero da
installare nel grande vano contenitore.
11
Il sedile passeggero può essere
inclinato all’indietro di 15 gradi e
ruotato di 90 gradi.
12
Una nuova scala in alluminio
facilita l’accesso al letto
superiore.
una cabina
che offre al
conducente
“quel tutto
in più”
2
Più spazio, migliore capacità di stivaggio
e maggiore comfort: i nuovi interni della
cabina Volvo offrono al conducente le migliori
condizioni per lavorare efficacemente e
riposare nel veicolo.
– In linea di principio, tutte
le modifiche sono basate
sulle richieste formulate
dal mercato, dice Joakim
Nilsson, product manager
di Volvo Trucks.
Christer Pehrsson (indietro)
è business area manager
per il settore lungo raggio.
11
È
possibile combinare più spazio
per il conducente con maggiore
capienza e migliore distribuzione,
in un luogo ristretto come la
cabina di un camion? La risposta
finale è sì. Ma solo dopo una
meticolosa caccia al millimetro che ha impegnato
gran parte del team di progettisti Volvo.
– Considerando il risultato finale, abbiamo
raggiunto il nostro obiettivo. Il conducente ha
più libertà di movimento e lo spazio per gli
effetti personali è stato aumentato. Inoltre, tutti
gli interni sono più moderni e di utilizzo più
intuitivo. Ne siamo molto orgogliosi, afferma
Joakim Nilsson, product manager di Volvo Trucks.
In realtà, il lavoro di sviluppo è in corso sin
dal lancio dell’attuale gamma di cabine sei anni
fa. In collaborazione con clienti e conducenti,
Volvo ha raccolto negli anni numerose
proposte, tutte volte a creare il migliore interno
cabina del mercato in termini di comfort,
funzionalità e sicurezza per il conducente.
– In linea di principio, tutte le modifiche che
abbiamo realizzato sono basate sulle richieste
formulate dal mercato, dice Joakim Nilsson.
La nuova cabina conta su una serie di
soluzioni innovative. Un’inedita conformazione
del vano portaoggetti nella mensola anteriore,
sopra il sedile conducente, offre più spazio per
muovere le spalle e le braccia quando si è in
piedi. Allo stesso tempo, gli scompartimenti
sotto il letto sono stati ridistribuiti e ampliati, ad
esempio grazie a un nuovo telaio molto meno
ingombrante.
– Inoltre il letto ora può essere sollevato,
facilitando l’accesso ai vani di custodia esterni
senza la necessità di uscire dalla cabina. In
sintesi, abbiamo cercato di rendere tutti gli spazi
di magazzinaggio più accessibili e flessibili, dice
Joakim Nilsson.
Un’altra novità è il notevole aumento del
comfort in cabina, soprattutto tenendo in
mente la necessità di riposo del conducente
quando il mezzo è fermo. Il letto è più largo,
sfrutta lo spazio tra i sedili ed è stato dotato di
uno schienale regolabile. Il sedile passeggero è
stato modificato per consentirne l’inclinazione
all’indietro e una rotazione di 90 gradi. La
nuova illuminazione esclusiva, composta da 17
sorgenti luminose, un dimmer e un avanzato
comando luminosità, garantisce al conducente
la massima libertà nel distribuire e regolare la
luce secondo necessità, di notte e di giorno.
Inoltre, i materiali esterni perfezionati e
lo schema cromatico di nuova introduzione
aumentano ulteriormente la robustezza e la
resistenza allo sporco, dando al contempo
la massima sensazione di luce, spazio ed
esclusività della cabina.
– L’obiettivo del nostro lavoro è sempre
stato semplificare al massimo la vita a bordo,
offrendo allo stesso tempo un qualcosa in più,
dice Joakim Nilsson. n
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
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nuovi prodotti
Quando il peso
ha un peso
Il nuovo trattore FM Volvo con motore da
11 litri offre nuove prestazioni per garantire
l’efficienza dei trasporti in cui il peso è
un fattore importante. Il motore unisce la
qualità a una trazione potente dai bassi
costi operativi, un elevato comfort per
il conducente e la massima capacità di
carico utile.
I
l nuovo motore da 11 litri completa
l’offerta di Volvo Trucks per i clienti
che cercano soluzioni di trasporto
potenti, di alta qualità e affidabili.
– La cabina bassa del Volvo FM,
unita a una trazione più leggera capace
tuttavia di fornire una straordinaria potenza
di 430 CV, ci consente di offrire grandi
vantaggi. L’ideale per i trasporti in cui il peso
è un fattore importante, quando il conducente
dorme fuori per non più di una o due notti,
afferma Mats Franzén, product manager di
Volvo Trucks.
Questo veicolo punta a un nuovo segmento
in cui Volvo non ha offerto finora una gamma
particolarmente estesa: il mercato dei trasporti
nazionali e regionali a lungo raggio, in cui
il peso ridotto e la potenza del motore sono
fattori critici, ad esempio nel trasporto di
serbatoi/cisterne o container.
La più interessante innovazione del nuovo
motore da 11 litri è il peso ridotto, per un
totale di 140 kg in meno rispetto al motore da
13 litri, cosa che consente al veicolo un’ottima
capacità di carico utile. È l’avvicinamento
ai più severi requisiti di emissione in
14
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
tutta Europa che rende il peso un fattore
sempre più importante per chi opera nel
settore trasporti. Indipendentemente dalla
tecnologia utilizzata dai costruttori per
soddisfare i requisiti, i motori tendono a
essere sempre più pesanti. Questo incide
direttamente su tutte le imprese di trasporti il
cui carico non è determinato dal volume ma
dal peso totale del veicolo come, ad esempio,
il trasporto di oli, prodotti chimici, cereali o
container.
Il nuovo motore da 11 litri è basato sulla
stessa piattaforma degli altri motori pesanti
Volvo, ed ha per questo le stesse caratteristiche
di affidabilità e durata degli altri membri
della famiglia Volvo. Proprio come il motore
Volvo da 13 litri, il nuovo propulsore abbina
un’eccezionale efficienza energetica alla
massima guidabilità.
sia il motore da 11
litri che quello da 13 sono risultati i migliori
in Europa per efficienza energetica in base
ai requisiti di emissione Euro 4 ed Euro 5. La
massima efficacia si raggiunge abbinando al
motore il cambio I-Shift di Volvo.
N e lle prove e ffettuate,
– Si tratta di una straordinaria aggiunta
alla gamma già molto vasta di Volvo Trucks.
Nessuno dei nostri concorrenti ha un’offerta
così estesa in termini di versioni di potenza
e livelli di emissioni. In combinazione con
I-Shift e l’ampia gamma di assali posteriori
possiamo costruire il mezzo ideale per
qualsiasi applicazione, dice Mats Franzén.
Il nuovo motore da 11 litri per ora è
disponibile solo per i trattori 4x2 e 6x2
con assale pusher. Per chi desidera più
spazio, sarà disponibile anche una cabina
Globetrotter LXL. L’obiettivo è offrire un FM
con una cabina in grado di fornire lo spazio
ottimale per il sonno, la massima capacità
di magazzinaggio e le migliori condizioni di
lavoro e relax. n
D11 B 430, D11 B 390 Power / Torque
Power, kW
Torque, Nm
340
320
300
280
D11 B 430 316kW
(430 hp metric)
1800-1900 r/min
3500
D11 B 390 287kW
(390 hp metric)
1800-1900 r/min
3000
Net output
according to:
- ISO 1585
- Dir. 89/491/EEC
- ECE Reg 85
260
240
220
2500
200
2000
180
1500
160
140
D11 B 430
2100 Nm
1100-1300 r/min
Economy
120
100
1000
D11 B 390
1880 Nm
1000-1400 r/min
80
500
60
800
1000
1200
1400
1600
Engine speed, r/min
1800
2000
dati su d11b
Il D11B è un motore a basse
emissioni in termini sia acustici che
di scarico. È basato sulla piattaforma
dei motori pesanti Volvo da cui
derivano anche le versioni D13,
D16 e D9. Il motore è conforme ai
requisiti di emissione europei Euro
4 ed Euro 5. È installato su Volvo FM
nelle versioni da 390 CV e 430 CV.
caratteristiche principali:
■ Coppia massima all’interno di una
vasta gamma di giri.
■ Alta efficienza energetica.
■ Centralina motore elettronica
(EMS).
■ Elevata potenza freno motore
(optional).
■ Carter a ventilazione chiusa
(optional).
designazione del tipo:
D11B 390, EU4 SCR / EU5 SCR.
D11B 430, EU4 SCR / EU5 SCR.
potenza massima: vedere
schema potenza.
coppia massima: vedere schema
coppia.
Regime massimo: 2.100 giri/min.
Numero cilindri: 6.
Alesaggio: 123 mm.
corsa: 152 mm.
cilindrata: 10,8 dm3.
potenza freno gas di scarico
(epg):
160 kW (2.400 g/min).
potenza freno motore (veB):
290 kW (2.400 g/min).
Regime economico:
1.050-1.500 g/min.
gamma di regime ottimale:
1.200-1.350 g/min.
presa di forza motore:
650 Nm std, 1.000 Nm opt.
volume cambio olio:36 litri.
Numero filtri olio: 2 full-flow,
1 bypass.
peso a secco: circa 980 kg.
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
15
nuovi prodotti
In missione
segreta
Sono arrivati i nuovi veicoli Volvo, da oggi
ancora più potenti. Ma il fatto che siano nuovi
non significa che non siano stati provati, anzi.
In gran segreto e con la collaborazione di
pochi clienti scelti sono stati testati su strada
nei mesi prima di essere ultimati e lanciati alla
conquista del mondo.
È
accanto a un nuovissimo Volvo
FH 6x2 con motore da 13 litri.
Il veicolo è bianco candido,
con dettagli e componenti
impossibili da trovare altrove e
con fari mascherati che indicano
che siamo davanti a un FH diverso dal solito.
Lui è altrettanto misterioso. Non può dire
il suo nome “per la concorrenza”, ma dice di
lavorare come conducente di mezzi pesanti
per un’azienda di trasporti nella Svezia
occidentale. Trasporta merci sfuse tra la
Svezia, la Norvegia e la Danimarca a bordo
di un semirimorchio, un lavoro che implica
molte notti nel camion e molti chilometri sulle
fredde strade del Nord Europa.
– Mi occupo dei test-drive per Volvo
Trucks. La mia azienda di trasporti ha un
accordo con Volvo in base al quale provo i
nuovi prodotti in situazioni reali sulle mie
tratte in Scandinavia. È molto interessante, ho
la possibilità di partecipare ed esprimere la
mia opinione sui mezzi, racconta.
16
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
Prima del lancio della nuova e migliorata
gamma Volvo, in totale sono stati nove i veicoli
provati in questo modo. I test fanno parte
dello sviluppo del prodotto di Volvo Trucks,
e i conducenti di prova segnalano eventuali
guasti o difetti dei camion in modo da poter
prendere provvedimenti prima di avviare la
produzione in serie.
strada è naturalmente
importantissima nel ciclo di sviluppo di
ogni prodotto: consente di testare i nuovi
veicoli e componenti in condizioni esigenti,
molto prima della loro uscita sul mercato. I
commenti dei conducenti di prova descrivono
situazioni spesso difficili, per non dire
impossibili, da individuare per mezzo di
calcoli, simulazioni o prove su circuito.
Dato che i computer di bordo dei veicoli
di prova sono dotati di connessione GSM, gli
ingegneri responsabili dei test Volvo possono
seguirli sempre in tempo reale, ovunque si
trovino.
La prova su
– Possiamo collegarci quando vogliamo e
studiare il funzionamento dei mezzi. Possiamo
sapere con esattezza per quanto tempo sono
stati utilizzati, quanto carburante consumano,
a quale carico è sottoposto il motore e quali
sono le temperature di esercizio, oltre a molti
altri dati. Otteniamo così informazioni preziose
sulle condizioni a cui sono esposti sulla strada,
afferma Kimmo Ansas, ingegnere responsabile
dei test del reparto Prove su strada Volvo.
I test continueranno fino a giugno 2009.
Tutte le osservazioni ottenute mediante le
prove su strada saranno inoltrate al team di
progettazione Volvo Trucks.
– Interveniamo in una fase avanzata del
progetto, quindi è raro apportare modifiche
Foto: Sören Håkanlind
al design o alle soluzioni di progettazione dei
prodotti. Il nostro compito è individuare i
guasti diretti o i potenziali problemi futuri,
spiega Kimmo Ansas.
I veicoli di prova sono configurati in base alle
richieste di ogni cliente, ma sono anche dotati
delle parti e dei componenti da testare. Spesso
si eseguono vari test allo stesso tempo per
ottimizzare al massimo la procedura di prova.
– Questo tipo di veicoli di prova
è piuttosto costoso. È per questo che
cerchiamo di sfruttarli al massimo lavorando
contemporaneamente a diversi progetti. Su
questo mezzo, ad esempio, effettuiamo test su
un nuovo motore, un nuovo cambio e su tutte
le novità della cabina.
È facile capire la segretezza che circonda i
test: pieni di novità, i veicoli rappresentano
autentici segreti industriali su ruote. Se,
ad esempio, si fermano per strada, non
possono essere rimorchiati fino a un’officina
qualunque. Devono rivolgersi solo alle officine
di prova autorizzate Volvo.
hanno ricevuto i nuovi Volvo
FH dai conducenti che li hanno provati?
Il conducente del Volvo bianco con motore da
13 litri è sicuro:
– È una sensazione molto positiva.
L’illuminazione interna, il frigorifero
e gli spazi di stivaggio sono eccellenti.
Le condizioni necessarie per riposare e
Ma quale voto
Informazioni relative alle
prove su strada
Il reparto Prove su strada è un gruppo del reparto
Veicoli Completi di Volvo 3P. All’interno di Veicoli
Completi vengono realizzate prove interne, con
circuiti e vari tipi di strutture, oltre a test esterni con
la collaborazione dei clienti. Lo scopo delle prove
su strada è individuare e segnalare eventuali guasti
o difetti di progettazione dei nuovi prodotti. Le
prove sono iniziate a febbraio di quest’anno e sono
previste fino a giugno 2009.
lavorare in cabina sono state notevolmente
migliorate. E poi c’è lo spazio: la cabina è
molto più ampia adesso, un grande vantaggio
per chi, come me, trascorre sul camion quasi
tutta la settimana. n
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
17
nuovi prodotti
Tutti i dati sui nuovi veicoli
Il nuovo Volvo FH
Dati sul nuovo Volvo FH:
n D13A da 400, 440, 480 o 520 CV
n D13B da 400, 440 o 500 CV
n Coppia massima 2000, 2200,
2400 o 2500 Nm (D13A) e 2000,
2150 o 2400 Nm (D13B)
n VEB/VEB+ (Volvo Engine Brake),
potenza 422 CV/510 CV
n I-Shift - cambio automatico a 12
marce
n EBS (electronic braking system) ed
ESP (electronic stability program)
n Cabine: cabina giorno, cabina
notte, Globetrotter e Globetrotter
XL
n Driver Alert Support
n Lane Changing Support
n Soddisfa i requisiti Euro 4/Euro 5
n Sensore pioggia per tergicristalli
Novità in cabina:
Esterno:
n Insegna Globetrotter
n Parasole
n Inserto anteriore in acciaio
n Griglia superiore
n Migliore flusso d’aria
n Fari principali
n Fari antinebbia separati
n Luci di svolta
Il nuovo Volvo FH16
n Luci di posizione
n Griglia inferiore
n Indicatori di direzione
Interno:
n Migliore illuminazione interna
n Tavolino pieghevole
n Spazio per il frigorifero
n Letto regolabile
n Predisposizione per tv
n Cassetti estraibili
n Portaoggetti laterale
n Sedile passeggero girevole
n Mensola anteriore
n Migliori finiture
n Colori finiture coordinati
n Quadro strumenti rinnovato
n Volante in pelle
n Leva cambio spostata
n Cassetto centrale
n Inserto a pannello
n Sezione centrale con supporto
tazze/posacenere
n Global Audio System
n Letto superiore più in alto
n Pannello di controllo
n Spazio per cassetta di sicurezza
n Spazio di stivaggio accessibile
dall’esterno
n Esclusivi colori di lancio
Dati sul nuovo Volvo FH 16:
n D16E da 540, 580 o 660 CV
n Coppia massima 2600, 2800 o
3100 Nm
n VEB+ (Volvo Engine Brake),
potenza 578 CV
n I-Shift - cambio automatico a
12 marce
n EBS (electronic braking system)
ed ESP (electronic stability
program)
n Cabine: cabina notte,
Globetrotter e Globetrotter XL
n Driver Alert Support
n Lane Changing Support
n Soddisfa i requisiti Euro 4/Euro 5
n Sensore pioggia per tergicristalli
Novità in cabina:
Esterno:
n Insegna Globetrotter
n Parasole
n Inserto anteriore in acciaio
n Griglia superiore
n Migliore flusso d’aria
n Fari principali dal disegno
esclusivo
n Fari antinebbia separati
n Luci di svolta
n Luci di posizione
n Griglia inferiore
n Indicatori di direzione
Interno:
n Migliore illuminazione interna
n Tavolino pieghevole
18
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
n Spazio per il frigorifero
n Letto regolabile
n Predisposizione per tv
n Cassetti estraibili
n Portaoggetti laterale
n Sedile passeggero girevole
n Mensola anteriore
n Migliori rifiniture
n Colori rifiniture coordinati
n Quadro strumenti rinnovato
n Volante in pelle
n Leva cambio spostata
n Cassetto centrale
n Inserto a pannello
n Sezione centrale con supporto
tazze/posacenere
n Global Audio System
n Letto superiore più in alto
n Pannello di controllo
n Spazio per cassetta di
sicurezza
n Spazio di magazzinaggio
accessibile dall’esterno
n Esclusivi colori di lancio
n Dettagli cromati e stemma FH16
n Maniglia cromata con stemma
FH16
n Plancia dal design unico
n Rivestimenti esclusivi, tra cui
sedile in pelle con stemma FH16
n Nuovi tappetini con stemma
FH16
n Stemma FH16 all’interno della
porta e sul cruscotto
Non solo camion
Volvo non è solo camion. L’azienda offre anche una vasta gamma di
servizi complementari studiati su misura per le esigenze e i desideri
di ogni cliente:
n Volvo Service Contracts. Contratto di servizio che
Il nuovo Volvo FM
Dati sul nuovo Volvo FM:
n D9B da 300, 340 o 380 CV
n D13A da 360, 400, 440 o 480 CV
n D13B da 360, 400 o 440 CV.
n I-Shift - cambio automatico a 12
marce.
n Presa di forza motore fino a
1000 Nm.
n Sospensioni pneumatiche ed
EBS (Electronic Braking System)
n Cabine: cabina giorno, cabina
notte bassa, cabina Globetrotter
e Globetrotter
n Lane Changing Support
(optional)
n Soddisfa i requisiti Euro 4/Euro 5
n Sensore pioggia per tergicristalli
Dati sul NUOVO Volvo FM
con D11B:
n Trattori 4x2 e 6x2 con assale
pusher o assale ruota portante
n D11A da 390 o 430 CV
n I-Shift - cambio automatico a 12
marce
n Presa di forza motore fino a 1000
Nm
n Sospensioni pneumatiche ed
EBS (Electronic Braking System)
n Cabine: cabina notte,
Globetrotter e Globetrotter XL.
n Lane Changing Support
(optional)
n Soddisfa i requisiti Euro 4/Euro 5
n Sensore pioggia per tergicristalli
Novità in cabina:
Esterno:
n Parasole
n Fari principali
Interno:
n Mensola anteriore
n Quadro strumenti rinnovato
n Global Audio System
n Sezione centrale con supporto
tazze/posacenere
n Cassetto centrale
n Migliore illuminazione interna
n Migliori finiture
n Colori finiture coordinati
n Inserto a pannello
n Esclusivi colori di lancio
garantisce che il veicolo sia sempre nelle migliori condizioni, a
un prezzo chiuso. Ne esistono quattro tipi: Blue, Silver, Gold ed
EuroGold a seconda del livello di manutenzione richiesto dal
cliente;
n Genuine Volvo Service. Servizio di riparazione e
manutenzione fornito dai migliori meccanici del mercato, dalla
rete di officine e garage più estesa del settore;
n Genuine Volvo Parts. Ricambi Volvo originali che
garantiscono le prestazioni del veicolo a lungo termine;
n Volvo Financial Services. Servizi finanziari e assicurazioni
flessibili studiate in base alle esigenze operative del cliente;
n Volvo Truck Accessories. Accessori extra interni ed
esterni, per personalizzare il mezzo dal punto di vista estetico e
funzionale.
n Products from Selected Suppliers. Un vasto assortimento
di prodotti di alta qualità provenienti da fornitori scelti, come
componenti per il rimorchio, pneumatici, ecc.
n Dynafleet. Lo straordinario sistema online Volvo di informazioni
di trasporto: massimizza l’utilizzo del veicolo, minimizza il consumo
di carburante e ottimizza i flussi logistici complessi.
n Selected Used Trucks. Veicoli usati di alta qualità provati e
riparati dai meccanici Volvo;
n Volvo Truck Rental. Servizi di noleggio completi per clienti con
esigenze di trasporto temporanee;
n Soluzioni assicurative flessibili. Ad esempio Volvo Towing
Assurance e Volvo Uptime Assurance, che coprono i costi di
rimorchio del mezzo e quelli derivanti dalle lunghe soste in
officina;
n Fuel Management Service. Servizi di consulenza per una
riduzione dei consumi a lungo termine;
n Volvo Trucks Driver Development. Formazione dei
conducenti per aumentare la sicurezza e ridurre i consumi, a cura
di Volvo o di uno dei suoi partner scelti.
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
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20
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
24 ore a M a drid
JESÚS MARTINEZ LÓPEZ
Azienda: Trans Zurita
Attività: realizza consegne di varia
natura, spesso per conto dell’azienda
di logistica DHL.
MIGUEL BARDERAS
Azienda: Transportes Barderas.
Attività: consegna materiali ai cantieri
edili.
JESÚS MARTINEZ LÓPEZ
Azienda: Combustibles Salas.
Attività: trasporto di combustibili nella
zona sud di Madrid.
MARTIN ALEGRE
Azienda: Rodriguez Castanares.
Attività: tra altri prodotti, consegna
alimentari ai negozi della città.
La città che
non dorme mai
Madrid non dorme mai. Ma senza i trasporti
assicurati dagli agili veicoli Volvo FL, la città
entrerebbe in coma. La capitale spagnola ha circa
sei milioni di abitanti e continua a crescere. I mezzi
autorizzati a percorrere le sue strade sono 567.220:
ne abbiamo seguiti cinque nel corso di una lunga e
movimentata giornata di lavoro. Scoprite insieme a
noi una città in un viaggio ricco di immagini.
TESTO AN DR EAS UTTE RSTRÖM FOTO SÖR E N HÅKAN LI N D
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
21
24 ore a M a drid
Miguel Barderas ha fondato la sua azienda Transportes Barderas nel febbraio 2007. Ora ricopre la carica di direttore,
riceve gli ordini e lavora come conducente. Fa tutto da solo e gli piace così. Il sole non dà tregua, e in centro a Madrid ci
sono 35 gradi. Sono le 11 del mattino e Miguel Barderas è al lavoro dalle 4.
– Il traffico è caotico, ma inizio molto presto e durante le prime ore le strade sono quasi deserte.
Jesús Martinez López è di buon umore mentre scarica i colli che ha ritirato dall’aeroporto di Barajas. Trans Zurita,
l’azienda per cui lavora, effettua numerose consegne per DHL.
– Lavoro come conducente di camion da 20 anni e ho trasportato di tutto: telefoni cellulari, animali, profumi, fiori...
E negli ultimi tempi molti giocattoli.
22
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
24 ore a Madrid
Sono passate le sette di sera, ma il sole non
dà tregua. Nell’azienda a conduzione familiare
Combustibles Salas si lavora a pieno ritmo.
L’impresa ha alle sue dipendenze sei
conducenti che trasportano combustibili
nella zona sud di Madrid. Juan Carrasco
López è uno di loro. Ha 35 anni di
esperienza professionale.
– Anche mio padre e mio nonno erano
conducenti di camion, spiega mentre entra
nella cabina del suo Volvo FL.
Grazie a tutti gli anni trascorsi al volante
conosce indirizzi e strade secondarie senza
dover usare il GPS o le cartine.
I privati che si rivolgono a Combustibles
Salas spesso chiamano senza preavviso:
“Ho appena scoperto che stiamo per finire
il gasolio. Potete venire domani a rifornirci
il serbatoio?”
Il veicolo ha una capacità di 7.500
litri ed è dotato di due serbatoi che
permettono all’azienda di trasportare
contemporaneamente due combustibili
diversi. Ora sono le riserve della famiglia
Gonzales a scarseggiare.
Juan Carrasco López supera la rotatoria
sulla piazza alla guida del suo veicolo e si
dirige verso la villa.
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
23
24 ore a M a drid
Juan Carrasco López ha parcheggiato il veicolo davanti alla villa dei Gonzales. Scende dalla cabina, gira attorno al
mezzo ed estrae il flessibile di rifornimento del combustibile.
– La cosa più importante quando si trasportano alimentari è
controllare sempre la temperatura, dice Martin Alegre.
È a capo dell’azienda Rodriguez Castanares, a cui spesso la
catena di supermercati Caprabo affida il trasporto dei prodotti dal
magazzino ai negozi in tutta Madrid. Quando manca personale,
come oggi, si mette anche lui alla guida. Come molti altri madrileni,
Martin Alegre è abituato a lavorare dal mattino presto alla sera tardi.
Forse è per questo che Madrid non dorme mai.
24
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
Martin Alegre sopporta bene lo stress. Lavora da 25
anni nel settore e conosce tutti i trucchi del mestiere.
Il futuro
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Veicoli intelligenti per un traffico più ecologico
I produttori di veicoli hanno fatto grandi progressi
nello sviluppo di veicoli più efficienti ed ecologici. In
futuro, l’informatica e la telematica avranno un ruolo
ancora più decisivo nella limitazione dell’impatto
ambientale.
TESTO e r ic lu n de krans foto volvo tr ucks
S
ensori integrati
che registrano
dettagliatamente
l’emissione di particelle, diossido di
carbonio e altri agenti inquinanti.
Per Jan Unander, direttore generale
del gruppo svedese Telematics
Valley, probabilmente saranno la
norma per i camion del futuro.
– In seguito, i dati potranno
essere inviati all’autorità
competente, che a sua volta invierà
una fattura. Il sistema, chiamato
“Pay-as-you-pollute”, è più giusto
rispetto, ad esempio, ai pedaggi
urbani, dal momento che si paga
in base alle effettive emissioni
prodotte, spiega Jan Unander.
– Le quantità indicate nelle
caratteristiche tecniche di un
veicolo coincidono di rado con
la realtà. Il comportamento
al volante del conducente è
assolutamente determinante da
questo punto di vista.
Affinché possa modificare
le sue abitudini e guidare nel
modo più ecologico possibile, un
conducente deve trovarsi nelle
condizioni adatte per farlo.
– Non basta sapere quanto
consuma il veicolo in ogni
momento, e aumentare
semplicemente la quantità di
informazioni non risolve affatto
i problemi. È necessaria una
tecnologia che comunichi al
conducente quali misure adottare
per aumentare l’efficienza
energetica.
i veicoli
del futuro non si limiteranno a
fornire al conducente consigli e
suggerimenti durante la guida.
In certi casi, il mezzo regolerà
automaticamente la potenza del
motore, cambierà la marcia o
innesterà la frizione se la guida
non dovesse essere ottimale dal
punto di vista ambientale.
Secon do Jan U nan de r,
– Ma dovremo aspettare
ancora alcuni anni per questi
sviluppi. Cercare di sostituire
la guida spontanea di un
conducente implica grandi rischi.
Immaginate di superare un
mezzo in salita: cosa accade se
il mezzo scala improvvisamente
una marcia? Per far fronte a
queste situazioni sono necessari
sistemi di incredibile intelligenza.
I sistemi di fleet management
delle aziende di trasporti
sono sempre più sofisticati e
contribuiscono già adesso a una
riduzione dei consumi.
– Probabilmente i fornitori
di servizi integreranno questi
sistemi nella loro offerta quando
con le aziende di trasporto verrà
concordato un certo consumo
di carburante e magari anche un
costo operativo totale. n
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
25
Funzionamento
Un contributo per l’ambiente
L’iniettore pompa fornisce il carburante al motore. Un buon
iniettore garantisce maggiore efficienza e consumi ridotti. Il
perfezionamento della tecnologia ha reso gli iniettori pompa Volvo
più ecologici, e le due valvole solenoidi assicurano un’iniezione
ancora più precisa. La combustione è migliore e i gas di scarico
sono meno contaminanti, anche a pressioni superiori.
testo si mon an drén illustrazioni volvo tr ucks
IL CARBURANTE È ASPIRATO nella
sezione di pompaggio
Nella fase di riempimento, il pistoncino all’interno
dell’iniettore si sposta verso l’alto e il carburante viene
aspirato dai canali carburante della testa cilindro.
Nella fase di emissione, il pistoncino si sposta verso
il basso e il carburante viene spinto nuovamente
nei canali della testa cilindro. Dato che le bobine
magnetiche non sono elettrizzate (entrambe le valvole
sono in posizione di riposo) e la valvola di scarico è
aperta, nel canale carburante collegato al diffusore
non si accumula pressione.
LE VALVOLE FORNISCONO LA
PR ESSION E ESATTA
Nella zona di azionamento di questo nuovo
tipo di iniettori sono presenti due valvole
solenoidi, la valvola di scarico e la valvola
a spillo, che garantiscono un’iniezione di
carburante esatta anche ad alta pressione
(250-2.200 bar). La combustione risulta
quindi migliore e l’emissione di particelle
viene ridotta, con gas di scarico meno
contaminanti.
La bob i na mag n etica vi e n e
e lettr i z zata
Ogni valvola è dotata di una bobina
magnetica. Nella fase di accumulo di
pressione, la bobina magnetica della valvola
a spillo viene elettrizzata, provocando la
chiusura della valvola a spillo e l’accumulo di
un’elevata pressione nel canale carburante.
Anche nella camera dietro la valvola a spillo
si verifica un accumulo di pressione, che
impedisce l’apertura dell’ago diffusore.
G LI O-RING ASSICURANO LA TE NUTA
Anche lo spazio circolare per l’alimentazione di
carburante attorno a ogni iniettore è sigillato da
due O-ring.
26
G LOB ETROT TE R N. 2 2008
I l car b u rante vi e n e i n i ettato
Una volta raggiunta la pressione carburante
desiderata ha inizio la fase di iniezione.
La bobina magnetica della valvola a spillo
viene elettrizzata e apre la valvola a spillo.
L’alta pressione viene scaricata sul pistone
della valvola a spillo e l’ago diffusore si
apre, iniettando il carburante finemente
distribuito a pressione estremamente
elevata nella camera di combustione del
motore.
L’iniezione di carburante viene interrotta
dalla nuova apertura della valvola a spillo,
che determina l’abbassamento della
pressione sul pistone e la chiusura dell’ago
diffusore.
io e il mio volvo
La passione si fa strada
Nome:
Fabio Giorgini.
Età? 47.
Sposato? Si, e ho un figlio
(trasportatore anche lui), Ivan
Giorgini, 25 anni.
Hobby? Sono un appassionato
di motocross, correvo quando
ero più giovane, ora seguo mio
figlio nelle sue gare.
Che tratte percorre?
Emilia Romagna.
Che merci trasporta?
Betonaggio.
Perché ha scelto Volvo?
Sicurezza, consumi e affidabilità
(prima del marzo 2004 avevo
un Iveco, ora sono contento e
soddisfatto).
Ha contratti di Servizio sul
veicolo? Non ho contratti.
Presso quale concessionaria
ha acquistato il Suo Volvo?
AVI Rimini.
Dati veicolo
Trattore:
VOLVO FM12 460.
Cambio: manuale.
Sospensione: balestra.
Posteriore: balestra.
Semirimorchio: 4 assi.
Tipologia: betoniera.
Indirizzo:
Autotrasporti Giorgini
Via Vecchia Emilia
2085 Sant'Arcangelo (RN)
Tel. 335 6382875
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SOSTENIBILITà AMBIENTALE
Belvedere: la discarica
delle meraviglie
Il rebus: 1988, cosa fare a Peccioli, comune in provincia di Pisa, di una discarica che andava chiusa, ma
che avrebbe lasciato una situazione di degrado, in una zona ad elevato valore paesaggistico?
Semplice, s'inventa un progetto di risanamento che contribuisce a risolvere l’emergenza rifiuti di
Firenze di quel periodo e, in sette anni, si porta il fatturato all’equivalente di quasi 36 milioni di euro.
Un miracolo. Così, nel ’97, nasce la Belvedere S.p.A. che smaltisce e trasforma i rifiuti urbani in energia
elettrica e, come commenta un contadino: “Non è una discarica, è una fabbrica di soldi”.
Ma i profitti ricadono su tutta la comunità e il “Sistema Peccioli” è già un modello. Ascoltiamo da Paolo
Ceccotti, responsabile tecnico, e dal presidente Renzo Macelloni come sia stato possibile.
TESTO rai mon do santucci FOTO marco r iva
S
ignor Ceccotti, lei è
“l’artefice operativo”
di questa realtà, come
funziona il “Sistema Peccioli”?
Con l’espressione “Sistema Peccioli”
si definisce oggi l'insieme delle
attività connesse all’ottimizzazione
del ricavato dalla gestione
dell’impianto. Il meccanismo è
complesso perché buona parte dei
ricavi torna ai cittadini: o perché
direttamente azionisti o perché il
comune, che è il maggior azionista,
li ridistribuisce in opere pubbliche,
sgravi fiscali e agevolazioni per
ristrutturare le abitazioni.
Da cosa è scaturito tutto ciò?
La riuscita dell’impresa è dovuta a
un’intuizione degli amministratori
degli anni 90. Oggi il presidente
della società è il sindaco di
allora che, con la giunta, decise
di affrontare il problema della
gestione dei rifiuti. Era un periodo
in cui i rifiuti erano “alla porta”
e gli impianti poco seguiti. Gli
amministratori ebbero il coraggio
di gestire direttamente l'impianto,
senza appalti. Ma la storia inizia
alla fine degli anni 70, quando il
comune di Peccioli chiuse la sua
discarica nel capoluogo e la spostò
presso la frazione di Legoli, fra le
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proteste degli abitanti.
Le condizioni del territorio erano
favorevoli?
Fu un colpo di fortuna. Il sito
è risultato essere quanto di più
adatto: argille impermeabili per
80 m che assicurano l’assenza
di drenaggio, in un’area priva di
falde acquifere. Dal ‘90 al ‘97 la
discarica è stata amministrata con
gare d’appalto che assegnavano
al vincitore uno o due anni di
gestione; allora il controllo era
affidato a me, l’unica persona
presente in ufficio per verificare i
flussi e la fatturazione.
Quindi forniture esterne…
Sì, e buona parte dei profitti andava
nelle tasche del gestore esterno che
ci lavorava. Nel ‘97 la svolta: con la
legge per le privatizzazioni di Stato,
il comune di Peccioli decise di
diventarne il gestore, privatizzando
il servizio e creando una società
ad hoc. Inizialmente il comune
possedeva l’80% delle azioni contro
il 20% dello Stato, come prevede la
legge che impone anche, dopo due
anni di esercizio, che lo Stato ceda
al mercato la sua quota.
È stato allora che avete coinvolto i
cittadini?
Gli amministratori dell’epoca
fecero una scommessa: è bastato
mettere sul mercato le azioni
a disposizione dei cittadini
per venderle tutte! Una public
company, partecipata al 38% da
piccoli risparmiatori.
Parliamo dell’impianto, quali
sono le sue principali prerogative?
Appena nata, la società ha
deciso di superare la severa
certificazione EMAS per la gestione
ecocompatibile. Ci sono voluti
cinque anni: abbiamo lavorato
sull'ottimizzazione ambientale per
eliminare i problemi dell’impianto
appena rilevato dalla conduzione
privata; così abbiamo sfruttato al
massimo la captazione del biogas
con cui produciamo energia
elettrica (7.535.200 Kwh nel 2006),
pari al fabbisogno di 2.600 famiglie,
ed energia termica (1.380 Kwh
nel 2006), utile anche per il
teleriscaldamento di Legoli.
Il biogas è anche utilizzato come
combustibile per autotrazione?
Sì: dal biogas si separa il metano e,
dopo i lavori di movimento terra
affrontati per sbancare 500.000 m³
di argilla, costati 500.000 euro in
gasolio all’anno, abbiamo deciso
di procedere alla trasformazione
del nostro parco veicoli. È stato
però necessario selezionare la
fornitura dei mezzi, per conservare
la certificazione EMAS.
Quindi la scelta della marca ha
indirettamente certificato anche
i mezzi?
Esatto. La scelta è caduta su Volvo
VCE, anche per i bassi consumi: a
fine anno, coi risparmi consentiti
dai veicoli Volvo, paghiamo lo
stipendio dell’operatore! Per non
parlare delle emissioni, per cui
Volvo è molto più avanti della
concorrenza.
Come funziona l’estrazione del
gas?
Abbiamo due sistemi di captazione
del biogas: uno è profondo, l’altro
superficiale. Il primo presenta
molto metano nella miscela ed è
destinato alla cogenerazione, cioè
alla produzione di energia elettrica
da cui si recupera anche l’energia
termica che alimenta il depuratore
e il resto. L’altro biogas è una
miscela più povera di metano
con in più ossigeno e anidride
carbonica e che, per ora,
bruciamo in “torcia” perché
insufficiente a far girare i motori
del cogeneratore. Ma l’idea è di
trasformare tutte le macchine,
alimentandole col metano di “serie
B”, in una prospettiva di massima
ottimizzazione, così che tutto
ciò che deriva dal rifiuto venga
sfruttato; è per questo che da noi
non si avvertono odori fastidiosi.
Cosa ne pensa Renzo Macelloni,
presidente della Belvedere S.p.A.
Presidente, come riassume questa
straordinaria esperienza?
Gli investimenti all’inizio sono stati
impegnativi. Siamo stati agevolati
dalla Regione, da cui abbiamo
ricevuto 4 miliardi a fronte della
nostra proposta, formulata ad arte.
La situazione era drammatica:
Firenze era in “crisi di rifiuti”, era
stato fermato il suo ‘bruciatore’
e gli scarti dirottati su Napoli. In
quel contesto la nostra discarica era
disastrosa. Così abbiamo stabilito
che non bastava chiuderla, ma
andava bonificata per evitare che
i liquami arrivassero ai ruscelli.
Fatto l’ampliamento e risanato
tutto, abbiamo messo la discarica a
disposizione della Regione, a fronte
di un robusto finanziamento.
Abbiamo ampliato l’impianto
di smaltimento, così da estrarre
biogas per produrre acqua calda e
riscaldare il paese vicino. Quando
proponemmo questo progetto ci
presero per pazzi e passarono tre
anni di scontri, ma poi è finita.
Viviamo quindi di un progetto del
1990 e oggi, usciti dall’emergenza,
ci siamo stabilizzati. Inoltre, da
quando abbiamo realizzato l’ultimo
lotto, è stata portata al massimo
la ricerca per l’uso delle risorse
energetiche. Ci piaceva l’idea di
recuperare biogas da trasformare
in metano liquido utile anche per
autotrazione.
È l’ultimo anello di una complessa
ricerca…
Sì, una ricerca che continua tutt'ora
per capire come far evolvere una
discarica in un impianto innovativo
e per far comprendere che uno
degli argomenti più forti della
nostra impresa è la sostenibilità
ambientale.
Volvo Trucks ospite della Rai
Sabato 29 Marzo, su
Rai 3, la trasmissione
Ambiente Italia ha
riservato uno spazio
alla Belvedere S.p.A. Nel
corso del programma si
sono posti in evidenza
l’innovativo sistema di
smaltimento dei rifiuti
e il procedimento che
le consente di ricavare
energia dal biogas.
All’interno della
trasmissione, Volvo
Trucks ha illustrato i suoi
7 mezzi ad alimentazione
alternativa, rappresentati
per l’occasione da un
Volvo FM alimentato
a Biogas, giunto
appositamente dalla
Svezia. Oltre al Bio Diesel,
i veicoli Volvo sono
alimentati da DME,
Diesel Sintetico,
Metanolo/Etanolo,
Bio Gas, Idrogeno
gassoso+Biogas e
Biogas+Bio Diesel.
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LA VIE EN ROSE
Un sogno in rosa
Un mezzo aggressivo dal colore sgargiante non passa certo inosservato.
L’ha capito subito una giovane ventiquattrenne islandese che, per
pubblicizzare l’impresa di trasporti del fratello, si è messa alla guida di
un esuberante FH16.
TESTO e FOTO r e daz ion e volvo tr ucks
Cos'è quella cosa rosa che pesa
diverse tonnellate e trasporta una
ventiquattrenne proprietaria di un
negozio di articoli per matrimoni?
La risposta è Pink Lady, un FH16
660 Volvo Globetrotter che ha
recentemente suscitato un forte
interesse in tutta l'Islanda.
"Quando mio fratello Víðir mi
ha parlato del camion rosa, gli
ho chiesto di acquistarlo e di
lasciarmelo guidare. Pensavo che
avrebbe rappresentato un'ottima
pubblicità per la sua azienda
di trasporti. E così è stato",
spiega Lilja Maria Ivarsdottir, la
ventiquattrenne conducente del
veicolo rosa.
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Dal mese di febbraio Lilja
trasporta rifiuti in tutta l'Islanda
con questo camion che non passa
certo inosservato, e solo ora la
giovane autista si sta abituando
all'attenzione che continua a
suscitare.
"Alcuni si fermano e scendono
dall'auto per fotografarmi
o salutarmi. Per me non c'è
problema, in fondo è divertente",
dichiara con un sorriso.
Anche se Lilja adora il colore rosa,
la parte del veicolo che preferisce è
quella interna. Ma a ben vedere non
è poi così strano.
"È come un hotel a cinque stelle! Ci
sono due letti, un frigorifero e una
TV con lettore DVD. Dire che è
accogliente è dire poco.
Ma anche il resto non è da meno.
C 'è un sistema di sicurezza che
consente l'attivazione automatica
dei freni in caso di necessità".
Lilja lavora per l'impresa di
trasporti del fratello da ormai tre
anni e, anche se sta per aprire un
negozio di articoli per matrimoni
insieme alle sorelle, non intende
smettere di guidare il suo
esuberante Pink Lady.
"Adoro guidare. Anche se
presto inizierò un nuovo lavoro,
continuerò sempre a condurre
il mio camion, come potrei
separarmene", dichiara decisa.
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UN EVENTO SPECIALE
La cena dei 44 cavalieri
Sembrava di essere a Camelot, alla corte di Artù: mancava solo Merlino, forse era nascosto in qualche
angolo segreto, magari nel “muscoloso” FH parcheggiato all’ingresso della splendida fortezza
duecentesca dei Malatesta e che, maestosamente, “riceveva” gli invitati.
Teatro della scena l’imponente Castello Marcosanti in pieno Montefeltro, tra Verucchio e Santarcangelo
di Romagna, a due passi dalla sede dei padroni di casa: l’AVI di Rimini.
Le origini del prestigioso edificio risalgono alla fine del XIII secolo e riportano a storie suggestive, a
volte misteriose, di quello che era considerato il “Castello dei Matrimoni” proprio perché, anticamente,
si celebravano le nozze tra le più illustri e potenti famiglie dell'epoca. Nozze e alleanze, proprio come
questa serata, nata come occasione di confronto, ma anche di possibili collaborazioni.
TESTO rai mon do santucci FOTO marco r iva
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I
n una cornice medioevale
che conferiva all’evento
un’atmosfera particolare,
si è riunita a un solo tavolo la crema
della clientela Volvo da Bologna a
Macerata. Per aperitivo, a proposito
di re Artù, c’era l’assaggio del
“Formaggio nella Roccia” (versione
hard di quello di fossa), poi, nel
salone d’onore, hanno trovato posto
44 “cavalieri” che occupavano
una lunga tavola impreziosita con
decorazioni floreali.
“Per noi è stata la prima volta
– dice Luca Moretti, direttore
commerciale dell’AVI, – non
abbiamo mai organizzato una cena
del genere: l'intento è stato quello
di invitare i nostri più importanti
clienti degli ultimi anni”.
Danilo Donati
"Penso che fare
conoscenza
fra colleghi sia
sempre piacevole,
e anche occasione
per uno scambio
di opinioni sulla situazione del
mercato. La mia azienda trasporta
prodotti chimici con cisterna
e lavora su tutto il territorio
nazionale. Ha base a Ravenna e
oggi muove 120 automezzi. Da
poco abbiamo fatto un ordine
importante: entro il prossimo luglio
ci consegneranno 60 FH! Forse la
serata è nata proprio per festeggiare
la firma del contratto".
Fulvio Formenti:
“E' stata una
serata cordiale,
fra trasportatori
si cerca sempre
di collaborare.
Operiamo per il
60% sul territorio nazionale. Siamo
di Ravenna e trasportiamo prodotti
chimici, materiali per l'edilizia e
pvc. Tutto in cisterna, con 46 mezzi
per metà Volvo. Siamo sei fratelli
più nostro padre, io mi occupo
degli acquisti e sono responsabile
della qualità. Fatturiamo 8 milioni e
mezzo ma ci siamo dovuti adeguare
alla concorrenza straniera. Per
fortuna dal 2006 abbiamo creato
anche una azienda in Romania, che
sta andando bene”.
Marco
Marchesini: “La
cena è stata una
bella idea. Io sono
un tipo conviviale,
poi l'ambiente
è bellissimo!
Quando AVI si muove fa le cose per
bene. Rispetto a quello degli altri
invitati il mio è un lavoro diverso:
offro servizi di smaltimento nel
settore dell’ecologia. I miei camion
sono differenti, per me è difficile
trovare concorrenza. Mi muovo da
Bologna con sette mezzi, sempre
all’interno dell'Emilia. Siamo in
attività da quarant'anni, e ci stiamo
trasformando in un'azienda di
servizio, anche in collaborazione
con le municipalizzate.
Massimo Ercolani
Volta: “Sono molto
colpito, anche se
sapevo che qui
l'accoglienza è
sempre splendida.
Ho conosciuto
una persona e faremo sicuramente
qualcosa insieme, quindi è stata
una serata ancora più positiva. La
mia azienda è a San Marino ma il
mio mercato è l’Italia, mi occupo
di gruppage industriale, novanta
persone e 7 milioni di fatturato.
Lavoro nell'edilizia con sessanta
mezzi e penso di consolidare presto
il mio rapporto con Volvo Trucks.
Ma il settore non sta attraversando
un bel momento.
Bruno Amantini
“Sono molto
contento della
serata , ho un ottimo
rapporto con i miei
colleghi. Lavoro a
Cesena, con una
cinquantina di camion frigoriferi,
trasporto pesce fresco e la mia
tratta è Italia-Spagna. Abbiamo
due piattaforme: una in Spagna e
l’altra qui, a Chioggia. In azienda
siamo in tutto 130. Il nostro giro di
affari è sui 30 milioni. Ma il 2008 è
cominciato faticosamente per tutti
e noi, per diversificarci, stiamo
realizzando una piattaforma anche
a Cesena, per la logistica.”
Paolo Morolli
“Ottima la serata!
Andava fatta. La
nostra azienda
opera soprattutto
nella logistica.
Lavoro nell'area
di Pesaro e combatto contro
una concorrenza sleale, senza
professionalità. A Fano ci serviamo
di quaranta camion di proprietà,
ma abbiamo altre due aziende, per
un totale di duecento macchine.
Per noi l'affidabilità della macchina
è molto importante. Per questo
abbiamo scelto Volvo. Per quanto
riguarda il mercato noi non siamo
‘attaccati’ al costo chilometrico,
quando una macchina ‘esce’ si
porta dietro 500 consegne!”
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VOLVO TRUCKS UPDATE
Più opportunità alle donne, più produttività
Anders Olausson, direttore
dell'impianto Volvo Trucks
di Tuve, Göteborg, ha
dimostrato un forte impegno
per aumentare il numero
di lavoratrici addette
all'assemblaggio. Nel corso
degli ultimi due anni, infatti,
tale numero è nettamente
aumentato. "Dobbiamo
cambiare atteggiamenti e
schemi mentali. Questo
richiede tempo, ma ne vale
la pena", dichiara Olausson.
Nell'impianto di Tuve, alla
periferia di Göteborg, Volvo
Trucks produce ogni anno
quasi 30.000 veicoli delle
serie Volvo FH e Volvo FM.
Dalla fondazione, avvenuta
più di 25 anni fa, in questo
impianto ha sempre prevalso
la presenza maschile. Ma ora
la situazione sta cambiando.
In due soli anni, il direttore
Olausson e il suo team hanno
aumentato la percentuale
femminile del 72%, da 237 a
408 donne. "Ma non è ancora
abbastanza. I dipendenti dello
stabilimento sono 2.500 e il
numero delle lavoratrici deve
aumentare ulteriormente",
afferma. L'obiettivo da
raggiungere prevede la
presenza di una donna ogni
tre addetti all'assemblaggio.
L'aumento riguarderà anche
la percentuale femminile tra i
quadri dirigenti, sia per quanto
riguarda l'assemblaggio che
la gestione. "Un maggiore
equilibrio tra i sessi implica
maggior creatività e
soddisfazione professionale
all'interno del gruppo",
spiega Olausson, la cui tesi è
dimostrata da prove concrete.
"L'anno scorso abbiamo
ottenuto i migliori risultati
in assoluto nel sondaggio
VGAS sull'atteggiamento.
Anche l'atmosfera all'interno
dell'impianto è migliorata.
L'elemento più importante,
tuttavia, è l'impatto positivo
sulle nostre attività. Nel
2007 abbiamo battuto di
quasi 5.000 veicoli il record
di volume di produzione
dello stabilimento". Poiché la
maggior parte dei dirigenti
viene reclutata internamente,
l'aumento di presenze
femminili crea una base più
ampia per future assunzioni.
Anders Olausson è stato
insignito dalla rivista svedese
Chef di un riconoscimento
per l'impegno dimostrato
nel campo della diversità.
"Ne sono veramente lieto
e dimostra che siamo sulla
strada giusta. Il premio spetta
all'intera organizzazione".
Tolleranza zero verso la guida in stato di ebbrezza
Con la quarta conferenza
Safe & Sober, svoltasi ieri a
Bruxelles presso la Camera dei
Deputati, la campagna Safe
& Sober ha ottenuto un altro
successo nella promozione
d'iniziative contro la guida
in stato di ebbrezza nei
trasporti commerciali e di
un'uniformazione paneuropea
dei livelli di concentrazione di
alcool nel sangue.
All'incontro, presieduto da
ETSC, hanno partecipato
entrambi i rappresentanti del
parlamento belga, il Federal
Public Service for Mobility and
Transport (Servizio pubblico
federale per la mobilità e i
trasporti), la Polizia Federale e
il Belgian Road Safety Institute
(Istituto per la sicurezza
stradale belga).
La presentazione della visione
di Volvo sull'argomento,
esposta da Lennart Pilskog,
responsabile del reparto
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Relazioni pubbliche di
Volvo Truck Corporation,
ha avviato un dibattito che
si è concluso con un'intensa
sessione di domande
e risposte. Lennart ha
commentato: "È singolare
che nell'ambito dell'UE siano
stati stabiliti standard tecnici
e definizioni appropriate per
quasi tutto, tranne che per
gli etilometri, denominati
anche Alcolock. Abbiamo
l'opportunità di svolgere un
ruolo di primaria importanza
in questo processo e diventare
uno dei principali promotori
dell'uso volontario di tali
sistemi". I punti fondamentali
discussi hanno riguardato le
azioni da intraprendere per
creare database nazionali
contenenti i nominativi dei
recidivi e la possibilità di
ridurre il tasso alcolemico
consentito non solo per
principianti e conducenti
commerciali, ma per tutti gli
utenti della strada. Questa
visione è condivisa anche dalla
Polizia Federale belga.
La campagna Safe & Sober
prevede una serie di attività
nel cui ambito il Gruppo
Volvo e l'ETSC (European
Transport Safety Council)
sostengono l'uniformazione
in tutti i paesi dell'Unione
Europea del livello massimo
di concentrazione di alcool
nel sangue (0,2%) nei test del
respiro eseguiti dai conducenti
commerciali. L'obiettivo è
aumentare la consapevolezza
dell'importanza di questa
sfida, il cui scopo è ridurre
il numero d'incidenti letali
causati dall'abuso di alcool.
g lob etrotte r N. 2 2008
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NUOVO Volvo FH
Un carico di servizi
Quando acquistate un nuovo Volvo FH, acquistate molto più di un
camion dalle linee eleganti o di una cabina Globetrotter dagli interni
riprogettati in modo ergonomico. Acquistate molto più di un sistema
di sicurezza attiva e passiva per affrontare qualsiasi imprevisto. Quello
che acquistate è una collaborazione con una rete di concessionari
che possiedono una conoscenza approfondita del vostro lavoro, che
ascoltano le vostre richieste e vi affiancano in ogni momento. Per creare
il pacchetto finanziario, di manutenzione e di assistenza più adatto a voi.
La soluzione giusta per voi. Chiedete al vostro concessionario.
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