Ciclo di conferenze con l`antropologa Michela Zucca
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Ciclo di conferenze con l`antropologa Michela Zucca
Ciclo di conferenze con l’antropologa Michela Zucca Abitare la montagna I musei etnografici di Bosco Gurin, Loco e Sonogno organizzano a partire dal prossimo 26 settembre tre conferenze attorno al tema della vita in montagna. Relatrice sarà l’antropologa e specialista in culture alpine Michela Zucca. Il ciclo di conferenze “Abitare la montagna” nasce dalla volontà del Museo Onsernonese, del Museo Walserhaus, e del Museo di Val Verzasca di far conoscere le peculiarità di un territorio geograficamente piccolo eppure culturalmente e storicamente molto diversificato come le valli del Locarnese. La casa e il rapporto dell’uomo con la natura saranno i temi ricorrenti nelle tre conferenze che ne approfondiranno di volta in volta un particolare aspetto. Il 26 settembre l’appuntamento è fissato per le ore 17.00 presso il Centro Sociale Onsernonese di Russo. L’argomento della conferenza sarà strettamente legato alla mostra temporanea “La casa di montagna tra arte e storia: omaggio a Massimo Terribilini”, dove risulta centrale l’interpretazione dei luoghi in rapporto alla propria sensibilità e storia soggettiva. Il 5 novembre alle ore 21.00 presso la Casa comunale di Bosco Gurin, la relatrice approfondirà la cultura Walser, testimoniata dalla mostra temporanea di foto e del filmato d’epoca di Karl Skripsky. Infine, il 12 novembre alle ore 21.00 presso la Casa comunale di Vogorno, si rifletterà sulle condizioni di vita delle regioni dell’arco alpino dedite alla transumanza, di cui la valle Verzasca ne è stato un chiaro esempio. Le conferenze sono gratuite e aperte al pubblico. Per maggiori informazioni: Veronica Carmine 079/800 33 84 Abitare la montagna ciclo di conferenze di Michela Zucca, antropologa e specialista in culture alpine Museo Onsernonese 26 settembre 2010, ore 17.00 Centro Sociale Onsernonese Russo La montagna e i luoghi dell’anima Per i cittadini, la “casa” inizia dietro la porta: non include neanche il quartiere in cui si trova. Ma per chi è nato sulle Alpi, “casa” è la valle intera che racchiude i profili delle cime, un universo circolare, aperto ai passi di valico che portano dall’altra parte, prati boschi sentieri ghiacciai torrenti ponti, estate e inverno. Per chi ci abita vuol dire i secoli che gli antenati ci hanno messo per terrazzarne i versanti e renderla coltivabile; vuol dire i sentieri che sono stati tracciati nel corso degli anni; vuol dire casa, paesaggio familiare. Chi ci è nato, là, parla delle “mie montagne” con un’emozione incomprensibile agli altri. Museo Walserhaus 5 novembre 2010, ore 21.00 Casa comunale Bosco Gurin Tecniche di (r)esistenza in quota: le case dei popoli delle terre alte Ancora oggi ben poco è stato svelato del mistero dei Walser: popolo in cerca di nuove terre, con la speranza di potersi ricostruire un'esistenza là dove nessuno vuole andare: le montagne più alte. Nessuno sa quanti di loro sono morti lungo il cammino; quanto ci hanno impiegato, a colonizzare e a rendere abitabili e sfruttabili i territori in quota. Quello che è certo, è che disponevano di tecniche ben sperimentate di sopravvivenza in ambienti limite: primo fra tutti, la capacità di costruire case che – col minimo sforzo in energia e materiali reperibili sul posto – consentissero di stare al caldo durante inverni che dovevano sembrare interminabili, di immagazzinare le scorte alimentari e – all'occorrenza – anche di smontare le pareti, caricarle su una slitta e di rimontarle da un'altra parte. Museo di Val Verzasca Museo di Val Verzasca 12 novembre 2010, ore 21.00 Casa comunale Vogorno Nomadi delle terre alte. La transumanza dei popoli alpini Una delle caratteristiche fondamentali e tipiche dei popoli alpini è la non sedentarietà. Il nomadismo si è conservato nelle pratiche dell’alpeggio e della transumanza, oltre che dell’emigrazione stagionale. Molti erano i mestieri specializzati, sia maschili che femminili, che causavano spostamenti continui e prolungati. Non mancavano pellegrinaggi tra le valli, che portavano uomini e donne lungo interminabili sentieri tracciati su percorsi preistorici, ad adorare e a propiziarsi le divinità dei monti e delle cime trasformate in Madonne sante e vergini. Dall’antichità, e in molti casi anche adesso, dove continua la tradizione dell’alpeggio, la transumanza verso i pascoli alti non si serviva di salariati ma si esauriva all’interno della famiglia. Quando si spostavano le mucche traslocava il paese, spesso anche il prete: chi aveva bestie, saliva per dar loro da mangiare l’erba fresca, gli altri, in villeggiatura per non stare “al piano” da soli. Ci si muoveva con tutte le masserizie: una volta nella gerla, poi in macchina, negli ultimi anni perfino in elicottero: ma fermi, mai. Abitare la montagna ciclo di conferenze di Michela Zucca, antropologa e specialista in culture alpine Museo Onsernonese 26 settembre 2010, ore 17.00 Centro Sociale Onsernonese Russo La montagna e i luoghi dell’anima Museo Walserhaus 5 novembre 2010, ore 21.00 Casa comunale Bosco Gurin Tecniche di (r)esistenza in quota: le case dei popoli delle terre alte Museo di Val Verzasca 12 novembre 2010, ore 21.00 Casa comunale Vogorno Nomadi delle terre alte. La transumanza dei popoli alpini Museo di Val Verzasca