AA 2011/2012 - Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura

Transcript

AA 2011/2012 - Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura
Politecnico di Bari
Facoltà di Architettura
Guida agli Studi
di Architettura (XXII)
e Disegno industriale (X)
Guide to Degree Programs
in Architecture (XXII)
and Industrial Design (X)
Anno Accademico 2011/2012
Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura (XXII)
Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (ICAR)
Anno Accademico 2011-2012
Guida agli studi di Architettura e Disegno industriale
Guide to degree programs in Architecture and Industrial Design
a cura di
Claudio D’Amato Guerrieri
Progetto grafico
Nino Perrone
Redazione e impaginazione
- Rosanna Visaggi, Segreteria di redazione
- Giovanna Serena Pagliarulo, Studentessa
- Serena Sciannameo, Studentessa
Composizione tipografica in Meta
(Erik Spiekermann, 1993)
Stampato da
Arti Grafiche Favia, Modugno (Bari)
©2012, Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura,
Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (ICAR)
Giugno 2012
INDICE
Presentazione, 5
1. Strutture didattiche e di supporto alla didattica
1.1. La Facoltà (XXII), 8
1.1.1 La Facoltà, 8
1.1.2 Il Preside, 8
1.1.3 Il Consiglio di Facoltà, 9
1.1.4 Composizione del Consiglio di Facoltà, 9
1.1.5 Funzionamento del Consiglio di Facoltà, 10
1.1.6 Osservatorio della Didattica, 10
1.1.7 Il Consiglio Unitario di Classe, 10
1.1.8 Composizione del Consiglio Unitario di Classe, 11
1.1.9 Funzionamento del Consiglio Unitario di Classe, 11
1.1.10 Professori a contratto, 11
1.2. La Presidenza di Facoltà, 12
1.2.1 La Presidenza di Facoltà, 12
1.2.2 Il Personale tecnico-amministrativo, 12
1.3. La Biblioteca di Facoltà, 13
1.3.1 La Biblioteca di Facoltà, 13
1.3.2 Il Personale tecnico-amministrativo, 13
1.3.3 Organi della Biblioteca centrale per il
triennio 2009 /2012, 13
1.3.4 Regolamento della Sala di lettura, 13
1.3.5 Website http://architettura.poliba.it, 14
2. Strutture di ricerca e di supporto alla ricerca
2.1. Il dipartimento ICAR, 16
2.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR (XII), 16
2.1.2 Le sezioni del Dipartimento ICAR, 16
2.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR
nell’A.A. 2011/2012, 16
2.1.4 Il personale tecnico-amministrativo, 17
2.1.5 Organi del Dipartimento:
Il Direttore del Dipartimento per il triennio 2010/2013, 17
Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2009/2010, 18
La Giunta di Dipartimento per il triennio 2009 /12, 20
2.1.6 Il Responsabile dei servizi amministrativi
del Dipartimento, 20
2.1.7 Il Responsabile del Servizio Prevenzione, 20
2.2. I laboratori, 21
2.2.1 Il sistema “a rete” dei laboratori, 21
2.2.2 Organizzazione dei laboratori, 21
2.2.3 Finanziamenti dei laboratori, 21
2.3. Le biblioteche d’area, 21
2.3.1 Le biblioteche specialistiche d’area, 21
2.3.2 La biblioteca “Mimar Sinan”, 22
2.3.3 Utenti, 22
3. Servizi agli studenti
3.1. Segreteria studenti, 24
3.2 Orientamento, 24
3.2.1 Orientamento in entrata, 24
3.3 Portale ARCHINAUTI: e-learning system, 24
3.4 Laboratori didattici, 25
4. 4.1.
Regolamenti didattici
Regolamento didattico della Facoltà, 28
4.1.1 Regolamento didattico di Facoltà, 28
4.1.2 Titoli di studio rilasciati dalla Facoltà, 28
4.1.3 Durata dei corsi di studio, 28
4.1.4 Calendari delle attività didattiche, 28
4.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio, 28
4.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento, 28
4.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc…), 28
4.1.8 Status degli studenti, 28
4.1.9 Frequenza delle attività didattiche, 29
4.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti, 29
4.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie, 29
4.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio, 29
4.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento, 29
4.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame, 30
4.1.15 Commissioni d’esame, 30
4.1.16 Valutazioni d’esame, 30
4.1.17 Esame di laurea, 30
4.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico, 31
4.2. Regolamento didattico del corso di laurea
magistrale (CdLM) in Architettura (XXII), 32
4.2.1 Carattere del corso di laurea in Architettura, 32
4.2.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea specialistica in Architettura, 32
4.2.3 Ambiti disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base, 32
4.2.4 Definizione delle aree disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea specialistica in Architettura, 32
4.2.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento, 33
4.2.6 Cicli didattici, 33
4.2.6.1 Primo ciclo (1° e 2° anno), 33
4.2.6.2 Secondo ciclo (3° e 4° anno), 33
4.2.6.3 Terzo ciclo (5° anno), 34
4.2.7 Equipollenze fra laurea
e laurea specialistica, 36
4.2.7.1 Indirizzo “generale”, 37
4.2.7.2 Indirizzo “classico”, 42
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche
Aree disciplinari insegnamenti e docenti, 47
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo, 56
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo, 81
4.2.11 Progetti didattici del III ciclo, 110
5. Relazioni internazionali
4.3. Regolamento didattico del corso di laurea (CdL) in Disegno industriale (X), 115
4.3.1 Laurea, 115
4.3.2 Accesso al CdL in Disegno industriale, 115
4.3.3 Durata degli studi, 115
4.3.4 Obiettivi formativi qualificanti, 115
4.3.5 Capacità professionali, 115
4.3.6 Sbocchi professionali, 116
4.3.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione, 116
4.3.8 Esame di laurea, 116
4.3.9 Crediti assegnati all’offerta formativa, 117
4.3.10 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti, 117
4.3.10.1 1° anno, 118
4.3.10.2 2° anno, 118
4.3.10.3 3° anno, 118
4.3.11 Norme relative all’accesso, 118
4.3.12 Manifesto degli studi 1° anno, 119
4.3.13 Manifesto degli studi 2° anno, 120
4.3.14 Manifesto degli studi 3° anno, 121
4.3.15 Organizzazione delle attività didattiche
Aree disciplinari insegnamenti e docenti, 122
4.3.16Insegnamenti e docenti per anni di corso
1° anno, 123
4.3.17Insegnamenti e docenti per anni di corso
2° anno, 123
4.3.18Insegnamenti e docenti per anni di corso
3° anno, 124
4.3.19Progetti didattici 1° anno, 125
4.3.20Progetti didattici 2° anno, 130
4.3.21Progetti didattici 3° anno, 136
6.1 6.2 6.3 5.1 Programma Socrates / Azione Erasmus, 140
5.2 Accordi internazionali, 141
6. Post lauream
Dottorato di Ricerca in Ingegneria
Civile e Architettura (XXVII):
Regolamento didattico per l’A.A. 2011/2012, 144
6.1.1 Caratteri generali, 144
6.1.2 Il collegio dei Docenti, 145
6.1.3 Il regolamento interno, 145
Assegni di Ricerca, 153
Esami di Stato, 153
a.Appendici
a.1 Planimetria del campus e del dipartimento Icar, 156
a.2 Status accademico dei docenti
della Facoltà di Architettura, 160
a.3 Indice dei nomi, 163
a.4 Calendario annuale delle attività didattiche
del cdlm in Architettura
e del cdl in Disegno industriale - a.a. 2011/2012, 165
a.5 Architettura didattica della Facoltà di Architettura
per l’Anno Accademico 2011/2012, 167
3
Presentazione
Foreword
with the complex world of technology.
This guide number 22 to the studies of Architecture and
Industrial Design will be the last made by the
Faculty of Architecture, because the new statute of the
Polytechnic of Bari, published on May 23, 2012, abolishes
in order to law 240/2010 (Gelmini) the Faculty, whose
responsibilities are absorbed by the Departments:
for studies of Architecture and Industrial Design, the
department of reference will always be DICAR, whose
dimensions are now increased (from 41 to 69 teachers)
because many colleagues have joined to it from
deactivated departments.
In these twenty years, the Faculty of Architecture of Bari, in
contrast, has built its own identity that made it
recognizable and respected in Italy and abroad, based on
the integration between teaching and research in
some subject areas in which holds positions distinction: I
think to the themes of innovation of traditional building
techniques , to studies on the Mediterranean architecture
and cities, to the studies on the architecture of classical
antiquity, to the typological architectural and urban studies.
So starting next academic year 2012/2013 all the
organization of the studies in Architecture and
Industrial Design assured till now by the Faculty with his
“organic” model focused on subject areas, will switch
into a “network” provided by the various disciplines of
Department ICAR: a much broader spectrum of interests
that will tend inevitably to privilege a “specialist” vision
rather than “general”. And this will be, in my own way of
seeing, one of the major problems for years to come for the
training of graduates of class LM-4 (Architecture and
Building Engineering / Architecture), in consideration also of
the possible continuations of career .
On the other hand, these results represent, in a closer look,
the exhaustion of a cultural cycle that began
nearly ninety years ago with the birth of the Schools of
Architecture in Italy as they were designed by Gustavo
Giovannoni, based on the hypothesis of a possible synthesis
between art, science and technique of building, born
from the unification of the cultural hypothesis of the French
Ecoles Polytechniques with those of the beaux arts.
And this crisis is now evidenced by the identity crisis of the
Italian Faculties of Architecture, undecided between an
artistic will and the difficulty in establishing a relationship
4
In this new scenario, what challenges await studies of
Architecture and Industrial Design in Bari in the coming
years? Continuity or discontinuity with its tradition of
teaching and research? Differentiation or integration
between the engineering and architectural approach? It is
very complex responses that depend on our ability to
accept and deal with a competition which will become
harder, both in Italy and internationally. And from this point
of view the scenario to be considered should also extend to
the post graduate studies who will be the true test
of excellence. It is well known that a first differentiation
between public and private facilities (departments and
schools) that operate in the field of Architecture and
Industrial Design is among those who will be able to provide
a service mainly educational, and those capable of support
the teaching with a real and strong research initiative;
among those that are mainly involved in their home territory
and those who will be able to export research and
technological know-how in international contexts. In other
words, I am convinced that the excellence of our School
of Architecture and Industrial Design will depend on our
ability to carry on (few) qualified research areas both on
graduate and post graduate studies.
Therefore in the new edition (2012/2013) of the guide it
seems important that the strategies of the four levels
of research postgraduate acquire importance: PhD,
Postgraduate, Masters, Advanced courses. These programs
will offer outdoors the identity of our school. And thus
among the first tasks of the near future I think should be
there to set up and start the postgraduate levels currently
missing: the School of Specialization in Restoration
of architectural and archaeological monuments, Masters and
Courses aimed at making preparations by highly
qualified spending on labor market (3D modeling, rapid
prototyping, surveys and surveys, seismic structural
design, environmental technical physics, etc..).
And it is with the hope of a future of greater satisfaction and
increasing academic feedback in the national and
international scientific community, that we ought to believe
concluded the 22 years of the 1990-2012 season of
the Faculty of Architecture of Bari.
Ad maiora
Claudio D’Amato
Dean for Academic Years 2009/2012
June 2011
Presentazione
Questa edizione 2011/2012 della guida degli studi di Architettura e Disegno industriale, la XXII, sarà l’ultima
editata dalla Facoltà di Architettura, poiché il nuovo statuto
del Politecnico di Bari, pubblicato sulla GURI del 23
maggio 2012, abolisce, per effetto della legge 240/2010
(Gelmini), le Facoltà, le cui competenze sono assorbite
dai Dipartimenti: per gli studi di Architettura e di Disegno
industriale il dipartimento di riferimento resterà sempre
quello di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura
(DICAR), le cui dimensioni sono nel frattempo cresciute
(da 41 docenti a 69) perché ad esso hanno afferito, in maniera totale o parziale, colleghi di dipartimenti disattivati.
Dunque a partire dal prossimo anno accademico 2012/2013
tutta l’organizzazione degli studi di Architettura e
Disegno industriale fin qui assicurata dalla Facoltà con il suo
modello “organico” (autoriale) incentrato sulle aree
disciplinari (da I a XII), passerà ad un modello a “rete” (tendenzialmente anonimo) assicurato dal Dipartimento
ICAR con i suoi SSD: uno spettro molto più vasto di interessi
che però tenderà inevitabilmente a privilegiare le
visioni “specialistiche” rispetto a quelle “generaliste”. E ciò
costituirà a mio modo di vedere uno dei problemi più
rilevanti per gli anni a venire per la formazione dei laureati
magistrali della classe LM-4 (Architettura e Ingegneria
Edile/Architettura), anche in considerazione delle eventuali
prosecuzioni di carriera post–laurea.
D’altra parte questi esiti rappresentano a ben vedere l’esaurimento di un ciclo culturale iniziato quasi
novant’anni fa con la nascita delle Scuole di Architettura in
Italia così come furono pensate da Gustavo
Giovannoni, fondate sull’ipotesi di una sintesi possibile fra
arte, scienza e tecnica del costruire, nata
dall’unificazione delle ipotesi politecnica con quella beaux
arts. Un ciclo culturale che non ha retto sulla lunga
distanza, e la cui crisi è oggi testimoniata dalla crisi d’identi-
tà delle Facoltà di Architettura. Una crisi che le vede
dibattersi fra impossibili sogni di autoreferenzialità, derive
artistiche e la difficoltà a stabilire un rapporto privo di
complessi con il mondo della tecnica.
In questi vent’anni la Facoltà di Architettura di Bari, in controtendenza, ha costruito una sua propria identità
che l’ha resa riconoscibile e rispettata in Italia e all’estero,
basata sull’integrazione fra didattica e ricerca in alcuni
campi disciplinari nei quali ha conseguito posizioni di eccellenza: penso ai temi della costruzione con le tecniche
tradizionali innovate, agli studi sull’architettura e la città del
Mediterraneo, agli studi sull’architettura del mondo
antico classico, agli studi tipologici architettonici e urbani.
In questo nuovo scenario quali sfide attendono gli studi di
Architettura e Disegno industriale a Bari nei prossimi
anni? Continuità o discontinuità con la propria tradizione
didattica e di ricerca? Differenziazione o integrazione fra
l’approccio architettonico e quello ingegneristico? Si tratta
di risposte molto complesse che dipenderanno dalla
nostra capacità di accettare e affrontare una competizione
che si farà sempre più dura, sia in Italia che a livello
internazionale. E da questo punto di vista lo scenario da
considerarsi dovrà necessariamente estendersi al post
laurea che sarà il vero banco di prova delle eccellenze. E’
noto che una prima differenziazione a livello nazionale
fra le strutture pubbliche e private (dipartimenti e scuole)
che opereranno nel campo dell’Architettura e del
Disegno industriale sarà fra quelle che saranno in grado di
garantire prevalentemente un servizio didattico, e
quelle capaci di supportare la didattica con una reale e forte
iniziativa di ricerca; fra quelle che si rivolgeranno in
esterno prevalentemente al loro territorio di appartenenza e
quelle che saranno in grado di esportare ricerca e
know how tecnologico in contesti internazionali. In altri
termini, sono convinto che l’eccellenza degli studi di
Architettura e Disegno industriale che il nostro Dipartimento
sarà in grado offrire, dipenderà dalla nostra capacità
di realizzare filiere ante e post laurea in (pochi) qualificati
filoni di ricerca.
Pertanto nella nuova edizione (2012/2013) della guida
degli studi mi sembra importante che acquisiscano
spessore strategie didattiche e di ricerca dei quattro
livelli post laurea, Dottorato, Scuola di specializzazione,
Master, Corsi di perfezionamento. Saranno loro a offrire
la cifra distintiva dell’identità della nostra Scuola in
esterno. E conseguentemente fra i primi compiti del prossimo futuro ritengo debba esserci quello di istituire ed
attivare i livelli attualmente mancanti del post laurea: la
Scuola di Specializzazione in Restauro architettonico ed
archeologico dei Monumenti; Master e Corsi di perfezionamento volti a fornire preparazioni di alta qualificazione
da
spendere sul mercato del lavoro (modellazione 3D, prototipazione rapida, rilievi e rilevamenti, progettazione
strutturale antisismica, fisica tecnica ambientale, ecc.).
Ed è con l’auspicio di un futuro di maggiori soddisfazioni
accademiche e di riscontri sempre più positivi
nella comunità scientifica nazionale e internazionale che
dobbiamo ritenere conchiusi i 22 anni della stagione
19902012 della Facoltà di Architettura di Bari.
Ad maiora
Claudio D’Amato
Preside per gli anni accademici 2009/2012
Giugno 2011
5
Le strutture didattiche e di supporto alla didattica
1.1. La Facoltà (XXII)
1.1.1 La Facoltà
1.1.2 Il Preside
1.1.3 Il Consiglio di Facoltà
1.1.4 Composizione del Consiglio di Facoltà
1.1.5 Funzionamento del Consiglio di Facoltà
1.1.6 Osservatorio della Didattica
1.1.7 Il Consiglio Unitario di Classe
1.1.8 Composizione del Consiglio Unitario di Classe
1.1.9 Funzionamento del Consiglio Unitario di Classe
1.1.10 Professori a contratto
1.2. La Presidenza di Facoltà
1.2.1 La Presidenza di Facoltà
1.2.2 Il Personale tecnico-amministrativo
1.3. La Biblioteca di Facoltà
1.3.1 La Biblioteca di Facoltà
1.3.2 Il Personale tecnico-amministrativo
1.3.3 Organi della Biblioteca centrale per il
triennio 2009-2012
1.3.4 Regolamento della Sala di lettura
1.3.5 Website http://architettura.poliba.it
1
1.1. La Facoltà/ The Faculty
1.1.1 La Facoltà (XXII)
L’Università di Bari istituì nel 1989 la
Facoltà di Architettura, e nel 1990 l’attivò.
L’anno successivo le facoltà di Architettura
e di Ingegneria si staccarono dall’Università
di Bari e diedero vita al Politecnico.
La Facoltà di Architettura ha come fine
primario lo sviluppo scientifico e
professionale dei propri ambiti disciplinari;
tale fine è perseguito mediante
l’organizzazione ed il coordinamento delle
attività didattiche dei corsi di studio che ad
essa fanno capo.
I docenti, articolati per ruolo e per
anzianità accademica, sono nel corrente
A.A.:
Professori ordinari:
1 Mezzina Mauro
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
2 D’Amato Guerrieri Claudio
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
3 Ficarelli Loredana
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
4 Petruccioli Attilio
Icar 15, Architettura del paesaggio
5 Rocco Giorgio
Icar 18, Storia dell’architettura
6 Morano Pierluigi
Icar 22, Estimo
8
Ricercatori confermati:
1 Foti Pilade Icar 08, Scienza delle costruzioni
2 Greco Rita Icar 09, Tecnica delle costruzioni
3 Raffaele Domenico
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
4 Ardito Vitangelo
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
5 Paris Spartaco
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
6 Defilippis Francesco
Icar 14, Composizione architettoni ca e urbana
7 Fallacara Giuseppe
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
8 Ieva Matteo
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
9 Montalbano Calogero
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
10 Montemurro Michele Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
11 Riondino Antonio
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
12 Carullo Rossana
Icar 16, Architettura degli interni e
allestimento
13 De Simone Vincenzo Icar 17, Disegno
14 Perfido Paolo
Icar 17, Disegno
15 Livadiotti Monica
Icar 18, Storia dell’architettura
16 Carabellese Ignazio
Icar 19, Restauro
17 Calace Francesca Icar 21, Urbanistica
18 Rignanese Leonardo
Icar 21, Urbanistica
19 Bisciglia Sergio Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del
territorio
Ricercatori non confermati:
1 Di Roma Annalisa
Icar 13, Disegno Industriale
2 Parisi Nicola
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
3 Neglia Giulia Annalinda
Icar 15, Architettura del paesaggio
4 Pagliarulo Rosa
Icar 16, Architettura degli interni e
allestimento
5 Romanazzi Grazia Teresita
Icar 17, Disegno
6 Martines Giacomo
Icar 19, Restauro
Sono organi della Facoltà:
il Preside,
il Consiglio di Facoltà (CdF),
il Consiglio Unitario di Classe (CUC).
cfr. art. 22 dello Statuto del Politecnico
1.1.2 Il Preside
Il Preside rappresenta la Facoltà, è
responsabile dell’attività didattica e
organizzativa, esercita funzioni di iniziativa
e di promozione culturale e didattica
nell’ambito della Facoltà.
Spetta al Preside:
• convocare e presiedere il Consiglio di
Facoltà curandone i rispettivi ordini del
giorno e dando, quindi, esecutività alle
rispettive deliberazioni;
• convocare e presiedere l’Osservatorio
della didattica;
• vigilare sulle attività didattiche che fanno
capo alla Facoltà;
• redigere il calendario annuale delle
attività didattiche;
• redigere la relazione annuale
sull’andamento delle attività didattiche
tenendo conto della relazione
dell’Osservatorio della didattica;
• nominare le Commissioni per gli esami di
profitto, di laurea e di diploma per il
conseguimento dei titoli accademici;
• esercitare tutte le altre attribuzioni che gli
sono demandate dalle norme generali e
speciali concernenti l’ordinamento
universitario, dallo Statuto e dai
regolamenti.
cfr. art. 23 dello Statuto del Politecnico.
È Preside della Facoltà di Architettura per il
triennio 2009-2012 il Prof. Claudio D’Amato
Guerrieri.
1.1.3 Il Consiglio di Facoltà (CdF)
• programma e definisce l’utilizzazione delle
risorse umane e materiali a disposizione
della Facoltà rendendo possibile una
efficace offerta didattica e formativa, con un
razionale ed equilibrato impiego dei
docenti;
• formula proposte per la modifica degli
ordinamenti didattici, sentito il Consiglio
Unitario di Classe;
• predispone, per quanto di sua
competenza, gli elementi per l’elaborazione
del piano di sviluppo triennale dell’Ateneo;
• procede annualmente alla
programmazione didattica provvedendo, in
particolare, all’attivazione degli
insegnamenti, nonché all’assegnazione dei
compiti didattici ai docenti, sentito il
Consiglio del Dipartimento ICAR e il
Consiglio Unitario di Classe; e individua i
progetti di miglioramento qualitativo della
didattica;
• approva la relazione delle attività
didattiche svolte;
• procede annualmente alla definizione dei
criteri generali per i regolamenti didattici dei
corsi di studio per la parte di propria
competenza, verificandone il rispetto da
parte del Consiglio Unitario di Classe;
• delibera, nell’ambito della relativa
dotazione finanziaria assegnata,
l’attribuzione di supplenze, affidamenti e,
laddove motivata da particolari e specifiche
esigenze didattiche e scientifiche, la stipula
di contratti di diritto privato per la copertura
di corsi ufficiali ed integrativi di
insegnamento, acquisito il parere del
Consiglio Unitario di Classe;
• procede alla richiesta di nuovi posti in
organico di docenti, in coerenza con il
programma di sviluppo dell’Ateneo, tenendo
conto delle necessità prospettate dal
Consiglio del Dipartimento ICAR e dal
Consiglio Unitario di Classe. Con gli stessi
criteri attribuisce alle aree didattiche e,
quindi, ai singoli settori scientificodisciplinari i posti di docente assegnati dal
Senato Accademi-co alla Facoltà;
• delibera in merito alla chiamata dei professori
di ruolo, sentito il Consiglio del Dipartimento
ICAR e il Consiglio Unitario di Classe;
• definisce i criteri di utilizzazione dei fondi
per attività didattiche, specificamente
assegnati alla Facoltà;
• esprime parere sulle norme di
funzionamento del Consiglio Unitario di
Classe;
• esprime parere sui regolamenti di Ateneo;
• esprime parere in merito alla disciplina
degli accessi ai corsi di studio;
• esprime parere in merito alla costituzione
delle strutture didattiche, scientifiche e di
servizio ed alla modifica di quelle esistenti;
• ottempera a tutti gli altri compiti che gli
sono demandati dalla legge, dallo Statuto e
dai regolamenti;
• approva le norme per il funzionamento del
Consiglio di Facoltà, contenute in apposito
regolamento;
• esprime parere sulla concessione di nulla
osta ai docenti per lo svolgimento di attività
didattiche o di ricerca presso altre sedi e per
la fruizione di periodi di esclusiva attività di
ricerca, sentito il Consiglio Unitario di
Classe.
1.1.4 Composizione del CdF
Il CdF è composto:
• da tutti i docenti della Facoltà
(PO+PA+RU)
• da una rappresentanza di studenti nella
misura di una unità per ogni mille iscritti o
frazione, con un minimo di tre, fino ad un
numero massimo pari al 10 % di quello dei
docenti;
• da due rappresentanti del personale
tecnico-amministrativo.
Tutti i rappresentanti di cui s’è detto
durano in carica tre anni ad eccezione della
componente studentesca che viene
rinnovata ogni due anni secondo le norme
contenute nel Regolamento degli Studenti.
cfr. art. 24 dello Statuto del Politecnico
Per il corrente A.A. il CdF è così composto:
Professori Ordinari
1 D’Amato Guerrieri Claudio, Preside
2 Ficarelli Loredana
3 Mezzina Mauro
4 Morano Pierluigi
5 Petruccioli Attilio
6 Rocco Giorgio Professori Associati
5 Beccu Michele
6 Belli Roberta
7 Bozzo Luciana
8 De Cadilhac Rossella
9 Martinelli Nicola
10 Menghini Anna Bruna
11 Moccia Carlo
12 Paris Spartaco
13 Ruggiero Francesco
14 Uva Giuseppina
15 Zattera Ariella
Ricercatori
16 Ardito Vitangelo
17 Bisciglia Sergio
18 Calace Francesca
19 Carabellese Ignazio
20 Carullo Rossana
21 De Simone Vincenzo
22 Defilippis Franco
23 Di Roma Annalisa
24 Fallacara Giuseppe
25 Foti Pilade
26 Greco Rita
27 Ieva Matteo
28 Livadiotti Monica
29 Martines Giacomo
30 Montalbano Calogero
1
1.1 La facoltà
1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica
1
Professori Associati
1 Uva Giuseppina
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
2 Paris Spataco
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
3 Beccu Michele
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
4 Menghini Anna Bruna
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
5 Moccia Carlo
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
6 Zattera Ariella
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
7 De Cadillhac Rossella
Icar 19, Restauro
8 Martinelli Nicola
Icar 21, Urbanistica
9 Ruggiero Francesco
Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale
10 Belli Roberta
L-Ant/07, Archeologia classica
11 Bozzo Luciana
Sps 10, Sociologia dell’ambiente e
del territorio
9
10
rappresentanti nel Consiglio di Facoltà.
L’Osservatorio può operare
“temporaneamente” in difetto di
componenti di una o più categorie.
I componenti dell’Osservatorio al termine
delle elezioni, vengono nominati dal
Rettore con proprio decreto, durano in
carica due anni e si insediano nella prima
seduta del Consiglio di Facoltà successiva
alla emanazione, da parte del Rettore, della
norma relativa all’Osservatorio della
Didattica.
cfr. art. 27 dello Statuto del Politecnico
Per il corrente A.A. l’Osservatorio della
Didattica è così composto:
1 Prof. Claudio D’Amato, Presidente;
2Prof. Mauro Mezzina;
3 Prof. Pierluigi Morano;
4 Prof. Giacomo Martines;
5 Studente Stefania Lamaddalena,
Vicepresidente;
6 Studente Valerio Nicoletti;
7 Studente Valerio Verrino.
1.1.7 Il Consiglio Unitario di Classe
Nella Facoltà di Architettura è istituito ed
attivato un unico Consiglio Unitario di
Classe con competenza su tutte le lauree e
le lauree specialistiche della Facoltà.
Il Consiglio ha il compito di organizzare e
coordinare, nell’ambito dei corsi di studio
attivati, le attività didattiche.
In particolare, ad esso spetta:
• approvare il Regolamento didattico dei
Corsi di Studio afferenti;
• deliberare e gestire le attività didattiche
che attengono a cooperazioni nazionali ed
internazionali anche nell’ambito di accordi
quadro;
• convalidare l’attività didattica di studenti
nell’ambito di cooperazioni internazionali;
• fissare gli obblighi per coloro che
provengono da altra sede o da altro corso
di studi, e per la convalida delle lauree e
dei diplomi universitari;
• organizzare l’attività di tutorato degli
studenti;
• esprimere pareri per lo svolgimento di
attività didattiche o di ricerca dei docenti
presso altre sedi e per la fruizione di
periodi di esclusiva attività di ricerca;
• formulare proposte per la eventuale
modifica del Regolamento didattico di
Ateneo;
• formulare per il Consiglio di Facoltà
proposte e pareri in merito a:
• destinazione dei posti in organico di
docenti;
• richiesta di nuovi posti in organico;
• chiamata e destinazione di professori per
gli insegnamenti del corso;
• esprimere pareri relativi alle supplenze,
agli affidamenti, ai contratti a supporto
della didattica;
• esprimere proposte per il piano triennale
di sviluppo dell’Ateneo;
• esprimere pareri sui compiti didattici dei
docenti;
• presentare al Consiglio di Facoltà
proposte relative alla programmazione ed
all’impiego delle risorse didattiche, alla
sperimentazione di nuove modalità
didattiche, all’attivazione ed al
potenziamento dei servizi didattici.
• effettuare su richiesta del Senato
Accademico l’autovalutazione dei Corsi di
Studio afferenti.
cfr. art. 28 dello Statuto del Politecnico.
1.1.8. Composizione del Consiglio Unitario
di Classe in Architettura
Ne fanno parte:
• i docenti di ruolo che svolgono il loro
carico didattico principale nei Corsi di
Studio afferenti;
• una rappresentanza degli studenti per
ciascun Corso di Studio appartenente al
Consiglio, costituita da un numero pari a 1,
3, 5 e 7 se il numero degli iscritti è,
rispettivamente, minore di 150, compreso
tra 150 e 500, compreso tra 500 e 1.000,
maggiore di 1.000;
• un rappresentante del personale
tecnico-amministrativo;
• tutti gli altri docenti di ruolo, anche di
altre Università, che a qualsiasi titolo
svolgono attività didattica. Tali docenti
concorrono alla formazione del quorum
strutturale solo se presenti alla seduta;
• i professori fuori ruolo che abbiano fatto
parte in qualità di professori di ruolo del
Consiglio Unitario di Classe l’anno
accademico precedente.
Cfr. art. 28 dello Statuto del Politecnico.
E’ Presidente del Consiglio Unitario di
Classe per il triennio 2009-2012 il Prof.
Giorgio Rocco.
Per il corrente A.A. il Consiglio Unitario di
Classe è così composto:
Professori Ordinari
1 D’Amato Guerrieri Claudio
2 Ficarelli Loredana
3 Mezzina Mauro
4 Morano Pierluigi
5 Petruccioli Attilio
6 Rocco Giorgio, Presidente
Professori Associati
5 Beccu Michele
6 Belli Roberta
7 Bozzo Luciana
8 De Cadilhac Rossella
9 Martinelli Nicola
10 Menghini Anna Bruna
11 Moccia Carlo
12 Paris Spartaco
13 Ruggiero Francesco
14 Uva Giuseppina
15 Zattera Ariella
37 Raffaele Domenico
38 Rignanese Leonardo
39 Riondino Antonio
40 Romanazzi Hilde
Docenti supplenti,
art. 28, comma 5, lettera d, dello statuto43
43 D’Ambrosio Pietro,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
44 Devillanova Giuseppe,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
45 Di Noia Tommaso,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
46 Fioriello Custode Silvio Carmelo,
Università di Bari
47 Giannuzzi Vincenzo,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
48 Gorgoglione Michele,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
49 Mangone Annarosa,
Università di Bari
50 Moschini Francesco,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
51 Netti Lorenzo,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
52 Politi Tiziano,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
53 Rossi Gabriele,
Politecnico di Bari, Ingegneria Taranto
Ricercatori
16 Ardito Vitangelo
17 Bisciglia Sergio
18 Calace Francesca
19 Carabellese Ignazio
20 Carullo Rossana
21 De Simone Vincenzo
22 Defilippis Franco
23 Di Roma Annalisa
24 Fallacara Giuseppe
25 Foti Pilade
26 Greco Rita
27 Ieva Matteo
Rappresentante del personale Tecnico
28 Livadiotti Monica
Amministrativo e Bibliotecario
29 Martines Giacomo
55 Cucci Giovanni
30 Montalbano Calogero
31 Montemurro Michele
Rappresentanti degli studenti nel CUC in
32 Neglia Giulia Annalinda
Architettura
34 Pagliarulo Rosa
56 Benedetto Lorenzo
35 Parisi Nicola
57 D’Addabbo Nicola
36 Perfido Paolo
58 Masciopinto Maria Lucia
59 Parisi Ciro
60 Verrino Valerio
Rappresentante degli studenti nel CUC in
Disegno Industriale
63 Nevzat Zaffir Erdil
64 Nicoletti Valerio
1
1.1 La facoltà
1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica
1
31 Montemurro Michele
propositivi, nell’ambito delle proprie
32 Neglia Giulia Annalinda
competenze, nei confronti del Consiglio di
33 Pagliarulo Rosa
Facoltà.
34 Parisi Nicola
Esso è presieduto dal Preside o da un suo
35 Perfido Paolo
delegato, ed è composto per una metà da
36 Raffaele Domenico un professore ordinario, un associato e da
37 Rignanese Leonardo un ricercatore e l’altra metà da tre
38 Riondino Antonio
rappresentanti degli studenti in seno al
39 Romanazzi Hilde
Consiglio di Facoltà e ai Corso di Studio. Le
funzioni di presidente e vicepresidente
Rappresentante del personale tecnico
sono svolte rispettivamente dal Preside o
amministrativo e bibliotecario
suo delegato e da uno studente individuato
43 Balice Michele
dagli studenti nell’ambito della
44
Cascione Vito
componente studentesca membro
dell’Osservatorio.
Rappresentanti degli studenti di
L’Osservatorio redige annualmente una
Architettura nel CdF
relazione sull’organizzazione e sul
45 Boccadoro Nicola
funzionamento della didattica e sul
46 D’Onofrio Marcella
complesso dei servizi forniti agli studenti.
47 Minervini Claudia
Nella relazione potranno essere formulate
proposte di interventi, predisposte anche
sulla base delle carenze e degli
1.1.5 Funzionamento del CdF
inconvenienti eventualmente riscontrati.
Alle sedute del Consiglio di Facoltà
La relazione è oggetto di esame in uno
partecipa di norma il Direttore
specifico punto all’Ordine del Giorno di una
Amministrativo o un suo delegato.
seduta del Consiglio di Facoltà e deve
I professori fuori ruolo, i ricercatori e le
essere opportunamente valutata in sede di
altre rappresentanze concorrono alla
definizione della programmazione didattica
formazione del quorum strutturale solo se
annuale.
presenti alle sedute.
I professori e il ricercatore dell’Osservatorio
Tutte le delibere del Consiglio di Facoltà
sono eletti con voto limitato alle singole
vengono assunte a maggioranza dei
componenti.
presenti.
La componente studentesca è costituita dai
cfr. art. 24 dello Statuto del Politecnico
primi tre studenti eletti per la
rappresentanza nel Consiglio di Facoltà.
Per la componente studentesca la
1.1.6 Osservatorio della didattica
sostituzione di uno o più rappresentanti
Presso la Facoltà di Architettura è istituito
avviene utilizzando le stesse norme
l’Osservatorio della Didattica con poteri
previste per la sostituzione dei
1.1.9 Funzionamento del Consiglio Unitario
di Classe
Il CUC é presieduto da un Presidente, eletto
tra i professori di ruolo del Politecnico. Le
modalità di elezione sono stabilite dal
Regolamento Generale. L’elettorato attivo
del Presidente spetta a tutti i membri del
Consiglio che ne abbiano diritto. Il
Presidente dura in carica tre anni
accademici, convoca e presiede il
Consiglio, dà esecuzione alle sue delibere
ed esercita ogni altra attribuzione prevista
dalle norme vigenti.
Le norme di funzionamento e la durata del
Consiglio Unitario di Classe sono contenute
nel Regolamento di Facoltà.
Il Presidente designa un vicario, scelto tra i
professori di ruolo afferenti al Consiglio
Unitario di Classe, che lo sostituisce
nell’esercizio delle sue funzioni in caso di
impedimento o assenza.
cfr. art. 28 dello Statuto del Politecnico.
1.1.10 Professori a contratto
Sono inoltre professori ufficiali della
Facoltà in qualità di docenti a contratto:
CdLm in Architettura
1 Bagnato Vincenzo
11
12
CdL in Disegno Industriale
20 Baiardi Giannicola
21 Colonna Michele
22 De Ceglia Irma
23 Dellerba Costanza
24 Ferrieri Caputi Olinda
25 Fittipaldi Francesco
26 Iavernaro Fulvio
27 Latessa Carlotta
28 Lisco Margherita
29 Lovino Giuseppe
30 Lusardi Richard
31 Marrone Marcella
32 Mele Rocco
33 Pagliarulo Rosa
34 Perrone Nunzio
35 Reina Massimiliano
36 Scarcelli Alessandra
37 Schiraldi Vincenzo
38 Scintilla Leonardo Daniele
39 Tafuni Vito
40 Zito Gabriele
1.2. La Presidenza di Facoltà
1.2.1 La Presidenza di Facoltà
La Presidenza di Facoltà collabora con gli
organi di Facoltà alle attività istituzionali
attribuite alla Facoltà stessa.
Essa è una struttura permanente.
La Presidenza dispone di una dotazione
finanziaria assegnata dal Consiglio di
Amministrazione su proposta del Senato
Accademico, con cui provvede alla gestione
operativa degli uffici, del Consiglio di
Facoltà e delle sue articolazioni.
La Presidenza della Facoltà per il corrente
A.A., attesa la non congruità delle risorse
umane e strumentali, è stata configurata
dal Consiglio di Amministrazione ancora
come centro di gestione e non come centro
di spesa.
Cfr art. 42 dello Statuto del Politecnico
1.2.2 Il personale tecnico-amministrativo
Per il corrente A.A. risulta attribuito alla
presidenza di Facoltà il seguente personale
tecnico-amministrativo:
Categoria C
• Rosanna Devito
Area Amministrativa
• Giovanni Cucci
Area Tecnica Tec. Scient. - Elab. Dati
• Ennio Cusano
Area Tecnica Tec. Scient. - Elab. Dat
• Nico Fusaro
Area Amministrativa - Contabile
• Tiziana Mariani
Area Amministrativa - Contabile
con le seguenti competenze:
• Rosanna Devito
Responsabile segreteria di Presidenza
• Giovanni Cucci
Responsabile della didattica e
dei servizi agli studenti
• Ennio Cusano
Amministrazione
• Nico Fusaro
Amministrazione
• Tiziana Mariani
Corsi di studio
1.3. La Biblioteca di Facoltà
1.3.1 La Biblioteca della Facoltà
La Biblioteca della Facoltà è associata al
Coordinamento Nazionale Biblioteche di
Architettura; e fa parte del sistema
bibliotecario del Politecnico di Bari. Il
sistema informativo per la gestione
bibliotecaria del Politecnico di Bari è
l’insieme delle strutture di servizio cui
compete la gestione del patrimonio
bibliotecario dell’Ateneo e l’accesso alle
informazioni documentali.
Parti integranti del sistema sono le
biblioteche centrali di Ingegneria e
Architettura e numerose biblioteche di
settore afferenti a uno o più dipartimenti o
comunque relative a specifiche aree
culturali e scientifiche.
Finalità del sistema bibliotecario d’ateneo
è di assicurare in modo coordinato la
migliore fruizione, l’aggiornamento e la
conservazione del patrimonio bibliografico
del Politecnico di Bari e lo sviluppo dei
servizi bibliotecari e documentari a
supporto della didattica e della ricerca.
L’informatizzazione del sistema
bibliotecario è iniziata nel 1990 ma solo dal
2004 è stato possibile interrogare gli
archivi delle registrazioni catalografiche
attraverso un’interfaccia web, lavorando
alla creazione di un sistema di
catalogazione partecipativa con catalogo
unico, trasferendo in Aleph 500 i dati
archiviati negli anni passati in diversi
softwares, facendo in modo che Aleph 500
risulti l’unico software in uso per effettuare
ricerche sull’intero patrimonio bibliotecario.
Il patrimonio librario del sistema
bibliotecario comprende, oltre a testi
scientifici e tecnici, collezioni di periodici
ed anche collezioni storiche di libri.
Attualmente questi conta circa 100.000
schede di monografie e circa 5.000 schede
di periodici, incluse anche le consistenze
della biblioteca centrale della II facoltà di
Ingegneria (Taranto).
La Biblioteca di Facoltà è stata fondata nel
1992, e il suo patrimonio documentale è di
circa 800 volumi.
La superficie totale della sala di lettura è di
528,44 mq di cui quella destinata agli
utenti è di 288 mq per 96 posti. I giorni di
apertura settimanale sono 5; le ore di
apertura settimanale al pubblico sono 32;
quelle settimanali di accessibilità completa
ai servizi sono 39; i metri lineari di
scaffalatura occupati dai materiali sono
490.
Le aree disciplinari presenti in essa sono:
• progettazione architettonica
• storia dell’architettura
• archeologia e storia antica
• storia dell’arte
• storia della città e del territorio
• restauro
• scienza delle costruzioni
• tecnologia
• fisica tecnica
• estimo
• urbanistica
• sociologia
• matematica
• disegno e rappresentazione
• dizionari e manuali
• enciclopedie
• cartografia
1.3.2 Il personale tecnico-amministrativo
Per il corrente A.A. risulta attribuito alla
Biblioteca di Facoltà il seguente personale
tecnico-amministrativo:
Categoria EP
Francesco Mastrogiacomo
(Area Biblioteche)
Categoria C
Giuseppe Dalfino (Area Biblioteche)
Michele Passalacqua (Area Biblioteche)
Giuseppina Stea
con le seguenti competenze:
Direttore:
Sig. Francesco Mastrogiacomo.
Catalogazione:
Sig. Michele Passalacqua.
Sala lettura:
Dott. Giuseppe Dalfino
Dott.ssa Giuseppina Stea
1.3.3 Organi della Biblioteca centrale per il
triennio 2009-2012
Sono organi della Biblioteca centrale di
Facoltà: il Presidente, il Consiglio, il Direttore. I
componenti del Consiglio sono eletti dal
Consiglio di Facoltà nel suo seno, per un
triennio. La sua composizione è stabilita dal
Regolamento Generale delle Strutture.
Il Presidente è un professore di ruolo del
Politecnico, eletto dal Consiglio per un
triennio. Il Presidente designa un professore
di ruolo che lo sostituisce in caso di assenza o
impedimento.
Il Direttore è nominato dal Direttore
Amministrativo per un triennio e partecipa alle
sedute del Consiglio in qualità di segretario
verbalizzante. Al Direttore vengono assegnate
le funzioni proprie del responsabile dei servizi
amministrativi di un centro di spesa.
Le Biblioteche Centrali di Facoltà dispongono
di un fondo di dotazione assegnato dal
Consiglio di Amministrazione su richiesta del
Consiglio.
Per l’AA 2009-2012 gli organi della Biblioteca
centrale di Facoltà risultano così definiti:
Presidente:
Prof. Giorgio Rocco
Consiglio:
Prof. Mauro Mezzina
Prof. Annalisa Di Roma
Prof. Attilio Petruccioli
Prof. Giorgio Rocco
Prof. Vincenzo De Simone
Prof. Rossella De Cadilhac
Prof. Francesca Calace
Sig.ra Loredana Basile
Sig.ra Rossella Sardano
Direttore:
Sig. Francesco Mastrogiacomo
1.3.4 Regolamento della Sala di lettura
Disposizioni generali
1. La biblioteca è un luogo deputato alla
lettura e allo studio individuale:
qualsiasi comportamento che rechi
disturbo a tali attività non può essere
consentito.
2. L’accesso alla biblioteca è consentito
agli studenti del Politecnico e
dell’Ateneo di Bari previa presentazione
del libretto universitario.
3. L’accesso alla biblioteca è limitato alla
disponibilità dei posti a sedere nella sala
lettura, esauriti i quali l’accesso sarà
1
1.2 La presidenza di Facoltà | 1.3 La biblioteca di Facoltà
1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica
1
2 Bernardini Chiara
3 Caliò Luigi
4 Calvano Riccardo
5 Capoccia Paolo
6 Castagnolo Valentina
7 Cellie Diego
8 Fiore Massimiliano
9 Fittipaldi Graziella
10 Giglio Annalisa
11 Luisi Giannangelo
12 Lusardi Richard
13 Masiello Laura
14 Marvulli Annarita
15 Pirro Patrizia Paola
16 Porco Francesco
17 Ricciuti Umberto
18 Rociola Giuseppe Francesco
19 Stigliano Marco
13
1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica
1
14
interrotto sino al verificarsi di nuove
vacanze. All’atto dell’ingresso, è prevista
l’identificazione dello studente e la
consegna del libretto universitario.
4. E’ consentito introdurre nella sala lettura
solo quaderni per appunti ed
eventualmente computer portatili previa
autorizzazione del Preside (la borsa del
pc deve sempre essere depositata negli
armadietti metallici posti all’esterno.
Salvo per i posti adiacenti le apposite
prese elettriche, l’uso dei computer
portatili è limitato alle batterie).
5. L’uso della biblioteca è strettamente
riservato alla consultazione e allo studio
dei testi della struttura stessa; non è
permesso occupare i posti della sala
lettura per altro scopo, né tantomeno per
studiare materiali non appartenenti alla
biblioteca.
6. E’ vietato introdurre nella sala lettura
libri e stampati di proprietà personale o
di altra provenienza.
7. E’ vietato introdurre nella sala lettura
borse o zaini, che dovranno essere
depositati negli appositi armadietti
situati all’ingresso.
8. E’ vietato introdurre telefoni cellulari e
lettori CD nella sala lettura; in particolare
eventuali telefoni cellulari dovranno
essere depositati negli armadietti
all’ingresso.
9. E’ vietato parlare a voce alta nella sala
lettura; non è consentito lo studio di
gruppo.
10.E’ vietato introdurre nella sala lettura cibi
o bevande di qualsiasi genere.
Modalità di consultazione dei testi
1. Il personale della biblioteca non ha il
compito di fornire indicazioni inerenti la
ricerca bibliografica, che rientra tra i
compiti specifici dello studente.
2. La ricerca bibliografica deve essere
svolta autonomamente utilizzando lo
schedario elettronico sulle due
postazioni messe a disposizione; si fa
presente che lo schedario elettronico è
anche accessibile in rete.
3. Gli utenti della biblioteca accedono
direttamente agli scaffali, prendono i
volumi prescelti, collocando al loro posto
le apposite schede, e si recano al proprio
posto dove consultano i testi; alla fine
della consultazione i volumi, non vanno
ricollocati, bensì lasciati negli appositi
carrelli posti presso la testata di ciascun
tavolo.
4. Il prestito dei volumi della biblioteca è
consentito previa autorizzazione del
Preside.
5. La consultazione dei volumi in grande
formato, nonché di vocabolari ed
enciclopedie, deve svolgersi presso gli
appositi banchi.
6. La consultazione è rigorosamente
limitata a 3 volumi, terminata la
consultazione dei quali l’utente dovrà
lasciare il suo posto ai colleghi in attesa.
7. Si raccomanda di trattare i libri con la
massima cura, evitando di lasciare segni
di qualsiasi genere, e di segnalare
tempestivamente al personale eventuali
danni riscontrati.
La mancata osservanza del regolamento
della biblioteca comporta l’adozione di
provvedimenti limitativi della frequenza
alla biblioteca stessa, proporzionali alla
gravità delle violazioni stesse.
1.3.5 Website http://architettura.poliba.it
Dall’anno accademico 2009/2010 la Facoltà
si è dotata di un sito web articolato nelle
seguenti voci:
- News
- Facoltà e Dipartimento ICAR
- Didattica
- Ricerca
- Dottorato
- Alumni
2. Strutture di ricerca e di supporto alla ricerca
Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2011-2012
2.1. Il dipartimento ICAR
2.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR
2.1.2 SSD Dipartimento ICAR
2.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR
nell’A.A. 2011/2012
2.1.4 Il personale tecnico-amministrativo
2.1.5 Organi del Dipartimento:
Il Direttore del Dipartimento per il triennio 2010-2013
Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2011/2012
La Giunta di Dipartimento per il triennio 2010/2013
2.1.6 Il Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento
2.1.7 Il Responsabile del Servizio Prevenzione e
Protezione
2.2. I laboratori
2.2.1 Il sistema “a rete” dei laboratori
2.2.2 Organizzazione dei laboratori
2.2.3 Finanziamenti dei laboratori
2.3. Le biblioteche d’area
2.3.1 Le biblioteche specialistiche d’area
2.3.2 La biblioteca “Mimar Sinan”
2.3.3Utenti
2
2.1. Il dipartimento ICAR (XII)
16
2.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR
Il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria
Civile e dell’Architettura (ICAR) è stato
istituito ed attivato nel 2000, in occasione
della conclusione del processo di
dipartimentazione attivato dal Politecnico
di Bari all’atto della sua nascita (1991).
Esso costituisce la principale struttura di
ricerca e di supporto alla ricerca del
Politecnico di Bari, per quel che attiene agli
studi di Architettura e Disegno industriale.
Esso nasce dall’Istituto di Progettazione,
l’unico della Facoltà, a cui facevano capo
tutte le discipline che avevano
insegnamenti attivati nella Facoltà. Una
scelta unitaria e generalista mantenuta a
base del Dipartimento ICAR, che nella
collaborazione interdisciplinare fra i settori
scientifico-disciplinari dell’area
dell’ingegneria civile e dell’architettura
vede il fondamento di una concezione
unitaria e umanistica del sapere, capace di
superare gli specialismi e i settorialismi
propri del pensiero analitico moderno.
Esso promuove e coordina le attività di
ricerca dei docenti ad esso afferenti, fermi
restando la loro autonomia ed il loro diritto
di accedere direttamente ai finanziamenti
per la ricerca; e garantisce a tutti gli
afferenti l’utilizzo delle risorse, secondo i
criteri fissati nel Regolamento di
Dipartimento.
Il Dipartimento ICAR concorre
all’organizzazione ed allo svolgimento delle
attività didattiche, nei settori di propria
competenza, secondo le indicazioni del
2.1.2 SSD del Dipartimento ICAR
Nel dipartimento ICAR sono presenti i
seguenti settori scientifico-disciplinari:
1
2
3
4
5
GEO 05, Geologia applicata
ICAR 02, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia
ICAR 06, Topografia e cartografia
ICAR 08, Scienza delle costruzioni
ICAR 09, Tecnica delle costruzioni
6 ICAR 10, Architettura tecnica
7 ICAR 12, Tecnologia dell’architettura
8 ICAR 13, Disegno industriale
9 ICAR 14, Composizione architettonica e urbana
10 ICAR 15, Architettura del paesaggio
11 ICAR 16, Architettura degli interni e allestimento
12 ICAR 17, Disegno
13 ICAR 18, Storia dell’architettura
14 ICAR 19, Restauro
15 ICAR 20, Tecnica e pianificazione urbanistica
16 ICAR 21, Urbanistica
17 ICAR 22, Estimo
18 ING-IND 10, Fisica tecnica industriale
19 ING-IND 11, Fisica tecnica ambientale
20 IUS 10, Diritto amministrativo
21 L-Ant/07 Archeologia classica
22 SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio
ICAR 06, Topografia e cartografia (1)
4 Domenica Costantino / RuC
ICAR 08, Scienza delle costruzioni (11)
5 Domenico De Tommasi / Po
6 Salvatore Marzano / Po
7 Pietro D’Ambrosio / Pa
8 Mario Daniele Piccioni / Pa
9 Francesco Trentadue / Pa
10 Pilade Foti / RuC
11 Aguinaldo Fraddosio / RuC
12 Luigi La Ragione / RuC
13 Antonio V. G. Oliva / RuC
14 Giuseppe Puglisi / RuC
15 Angelantonio Sallustio / RuC
ICAR 09, Tecnica delle costruzioni (6)
16 Pietro Monaco / Po
17 Vincenzo Di Paola / Pa
18 Dora Foti / Pa
19 Mariella Diaferio /RuC
20 Giuseppe Carlo Marano / RuC
2.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento
ICAR nell’A.A. 2011-2012
I docenti di ruolo afferenti al Dipartimento
ICAR, articolati per settori scientificodisciplinari (e quindi per fasce e per anzianità
accademica), sono nel corrente A.A., i seguenti:
ICAR 10, Architettura tecnica (1)
21 Carla Antonia Chiarantoni / Ru
ICAR 12, Tecnologia dell’architettura (2)
22Vitangelo Ardito / RuC
23Spartaco Paris / RuC
GEO 05, Geologia applicata (1)
1 Vincenzo Simeone / Po
ICAR 13, Disegno Industriale (1)
24 Annalisa Di Roma / Ru
ICAR 02, Costruzioni idrauliche e marittime
e idrologia (2)
2 Orazio Giustolisi / Po
3 Daniele Biagio Laucelli / RuC
ICAR 14, Composizione architettonica e
urbana (15)
25Claudio D’Amato Guerrieri/ Po
26Michele Beccu / Pa
27Carlo Moccia / Pa
28Anna Bruna Menghini / Pa
29Loredana Ficarelli / Pa
30 Ariella Zattera / Pa
31 Antonella Calderazzi / Pa
32 Mauro Scionti / Pa
33Michele Montemurro / RuC
34Franco Defilippis / RuC
35Antonio Riondino / RuC
36Matteo Ieva / RuC
37Calogero Montalbano / RuC
38Giuseppe Fallacara / RuC
39 Nicola Parisi / Ru
ICAR 15, Architettura del paesaggio (2)
40Attilio Petruccioli / Po
41 Giulia Annalinda Neglia / Ru
ICAR 16, Architettura degli interni e
allestimento (2)
42Rossana Carullo / RuC
43 Rosa Pagliarulo / Ru
ICAR 17, Disegno (5)
44Paolo Perfido / RuC
45Vincenzo De Simone / RuC
46 Lorenzo Netti / RuC
47 Gabriele Rossi/ RuC
48 Hilde Romanazzi / Ru
ICAR 18, Storia dell’architettura (3)
49 Giorgio Rocco / Po
50 Gian Paolo Consoli / Pa
51Monica Livadiotti / Ru
ICAR 19, Restauro (3)
52Rossella De Cadilhac / Pa
53Ignazio Carabellese / RuC
54 Giacomo Martines / Ru
ICAR 20, Tecnica e pianificazione
urbanistica
55 Francesco Selicato / Po
Per il corrente A.A. risulta attribuito al
Dipartimento ICAR il seguente personale
tecnico e amministrativo:
ICAR 21, Urbanistica (3)
56Nicola Martinelli / Pa
57Leonardo Rignanese / RuC
58Francesca Calace / RuC
Categoria EP
• Michele Balice
Area Amministrativa - Gestionale
• Giovanni Pimpinelli
Area Tecnica - Laboratorio
ICAR 22, Estimo (2)
59Pierluigi Morano / Pa
60 Carmelo Maria Torre / RuC
ING-IND 10, Fisica tecnica industriale (1)
61 Ubaldo Ayr / Pa
ING-IND / 11, Fisica tecnica ambientale (4)
62 Francesco Ruggiero / Pa
63 Francesco Piccininni / Pa
64 Pietro Stefanizzi / Pa
65 Francesco Martellotta / RuC
IUS 10, Diritto amministrativo (1)
66 Giovanni Guzzardo / RuC
L-Ant/07 Archeologia classica (1)
67 Roberta Belli
SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e
territorio (2)
68Luciana Bozzo / Pa
69Sergio Bisciglia / RuC
2.1.4 Il Personale Tecnico e Amministrativo
Al Dipartimento è assegnato il personale
tecnico ed amministrativo dal Consiglio di
Amministrazione nell’ambito della
dotazione organica del Politecnico.
Categoria B
• Nicoletta Valido
Area Amministrativa - Presidenza di Facoltà
• Giuseppe Caldarola
Area Tecnica - Segr. Dipartimento
• Cosimo Latorre
Area Tecnica - Laboratorio
• PGiuseppe Mineccia
Area Tecnica - Laboratorio
Categoria C
• Annamaria Aloisio
Area Amministrativa - Segr. Dipartimento
• Pasquale Balena
Area Tecnica - Laboratorio
• Vito Cascione
Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati
• Francesco Colonna
Area Tecnica - Segr. Dipartimento
• Antonio Imbimbo
Area Tecnica - Laboratorio
• Maria Martiradonna
Area Amministrativa - Contabile
• Silvana Milella
Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati
• Mariapia Monno
Area Amministrativa - Contabile
• Giulia Ranieri
•
•
Area Biblioteche
Enza Romano
Area Amministrativa - Contabile
Francesco Settembrini
Area Tecnica - Laboratorio
Categoria D
• Angiolina Anzivino
Area Amministrativa - Segr. Dipartimento
• Rita Biancofiore
Area Amministrativa - Presidenza di Facoltà
• Rosa Campanale
Area Amministrativa - Segr. Dipartimento
• Michele D’Alba
Area Tecnica - Laboratorio
• Vito Giannelli
Area Tecnica - Laboratorio
• Francesco Paparella
Area Tecnica - Laboratorio
2
2.1 Il Dipartimento ICAR
2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca
2
Consiglio di Facoltà e del Consiglio Unitario
di Classe.
Il Dipartimento ICAR organizza e coordina il
supporto didattico, scientifico e logistico ai
corsi post lauream (Dottorato di ricerca e
Master) nell’ambito delle proprie attività.
Il Dipartimento ICAR è un centro di spesa
con autonomia finanziaria, amministrativa
e contabile dotato di personale tecnico amministrativo, spazi ed attrezzature,
adeguati alle attività istituzionali svolte.
Il Dipartimento ICAR, nel rispetto dei suoi
fini istituzionali, può stipulare contratti con
le Amministrazioni statali, con enti pubblici
e privati e può fornire prestazioni a terzi
secondo le modalità definite dal
Regolamento per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità.
Fino al passato A. A. ad esso afferivano
soltanto i docenti della Facoltà di
architettura. Dal presente A.A. con la
riforma del “regolamento delle strutture”
(che anticipa specifiche norme dello statuto
rinnovato) la soglia minima per l’attivazione
dei dipartimenti è stata fissata in 50
docenti. E pertanto i docenti ad esso
afferenti sono diventati 69.
Personale a contratto
• Maria Teresa Di Marzio
Area Amministrativa - Contabile
• Rosanna Visaggi
Redazione Archinauti
2.1.5 Organi del Dipartimento
Sono organi del Dipartimento:
il Direttore, il Consiglio di Dipartimento,
la Giunta di Dipartimento.
Il Direttore
Il Direttore del Dipartimento è eletto dal
Consiglio di Dipartimento tra i Professori
Ordinari; nel caso di indisponibilità di
questi, l’elettorato passivo è esteso ai
Professori Associati. Il Direttore resta in
17
carica tre anni accademici ed il suo
mandato inizia il 1° ottobre.
18
Per il triennio 2009-2012 il Direttore è il Prof.
Attilio Petruccioli.
Il Direttore ha la rappresentanza del
Dipartimento ed è responsabile della sua
gestione; esercita funzioni di iniziativa e di
promozione.
Spetta comunque, al Direttore:
• convocare e presiedere l’adunanza del
Consiglio e della Giunta e dare esecuzione
alle relative deliberazioni;
• adottare, in caso di necessità e di
indifferibile urgenza, i necessari
provvedimenti amministrativi di
competenza del Consiglio di Dipartimento,
portandoli a ratifica nell’adunanza del
Consiglio immediatamente successiva;
• assicurare l’osservanza delle leggi, dello
Statuto e dei regolamenti nell’ambito del
Dipartimento;
• curare i rapporti con gli organi accademici;
• curare la gestione dei beni inventariati, in
qualità di loro consegnatario, dei locali e
dei servizi di Dipartimento in base a criteri
di funzionalità;
• curare l’organizzazione del lavoro del
personale tecnico-amministrativo ed
assicurarne una corretta gestione secondo
principi di professionalità e responsabilità;
• curare, coadiuvato dal Segretario
Amministrativo, che il personale svolga
correttamente i compiti assegnatigli
nell’ambito del Dipartimento;
• disporre, coadiuvato dal Segretario
Amministrativo, tutti gli atti amministrativi,
finanziari e contabili del Dipartimento, con
la stipula di convenzioni e contratti con enti
pubblici e privati.
• predisporre l’organizzazione del
personale amministrativo anche in
riferimento alla costituzione di sezioni
senza autonomia amministrativa.
Il Direttore designa il suo Vicario tra i
professori di ruolo del Dipartimento con
l’incarico di sostituirlo in caso di assenza o
di temporaneo impedimento e ne dà
comunicazione al Consiglio di
Dipartimento.
Il Direttore può delegare parte delle sue
funzioni a professori di ruolo.
Cfr. art. 34 dello Statuto
Il Consiglio di Dipartimento
Il Consiglio di Dipartimento è costituito dai
docenti afferenti al Dipartimento e dal
Responsabile dei servizi amministrativi
anche con funzioni di verbalizzante.
Fanno inoltre parte del Consiglio:
• due rappresentati del personale
tecnico-amministrativo;
• due rappresentanti eletti dai dottorandi e
dai titolari di borse di studio riuniti in un
unico corpo elettorale;
• due rappresentanti degli studenti
designati dal Consiglio degli Studenti tra i
propri membri e/o tra i rappresentanti degli
studenti nei Consigli Unitari di Classe;
Per l’A.A. 2011-2012, il Consiglio di
Dipartimento articolato per ruoli e
anzianità accademica è così composto:
Professori ordinari (12)
1 Simeone Vincenzo
Geo 05, Geologia applicata
2 Giustolisi Orazio
Icar 2, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia
3 Domenico De Tommasi
Icar 08, Scienza delle costruzioni
4 Marzano Salvatore
Icar 08, Scienza delle costruzioni
5 Piccioni Mario Daniele
Icar 08, Scienza delle costruzioni
6 Monaco Pietro
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
7 D’Amato Guerrieri Claudio
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
8 Ficarelli Loredana
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
9 Petruccioli Attilio
Icar 15, Architettura del paesaggio
10 Rocco Giorgio
Icar 18, Storia dell’architettura
11 Selicato Francesco
Icar 20, Tecniche e pianificazione Urbanistica
12 Morano Pierluigi
Icar 22, Estimo
Professori associati
1 D’Ambrosio Pietro
Icar 08, Scienza delle costruzioni
2 Trentadue Francesco
Icar 08, Scienza delle costruzioni
3 Di Paola Vincenzo
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
4 Foti Dora
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
5 Marano Giuseppe Carlo
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
6 Paris Spartaco
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
7 Beccu Michele
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
8 Calderazzi Antonella
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
9 Menghini Anna Bruna
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
10 Moccia Carlo
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
11 Scionti Mauro
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
12 Zattera Ariella
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
13 Consoli Gian Paolo
Icar 18, Storia dell’architettura
14 De Cadilhac Rossella Icar 19, Restauro
15 Martinelli Nicola
Icar 21, Urbanistica
16 Ayr Ubaldo
Ing-Ind 10, Fisica tecnica industriale
17 Martellotta Francesco
Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale
18 Piccininni Francesco
Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale
19 Ruggiero Francesco
Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale
20 Stefanizzi Pietro
Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale
21 Belli Roberta
L-Ant/07, Archeologia classica
22 Bozzo Luciana
Sps 10, Sociologia dell’ambiente e
del territorio
Ricercatori:
1 Laucelli Daniele Biagio
Icar 02, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia
2 Costantino Domenica
Icar 06, Topografia e cartografia
3 Foti Pilade
Icar 08, Scienza delle costruzioni
4 Fraddosio Aguinaldo
Icar 08, Scienza delle costruzioni
5 La Ragione Luigi
Icar 08, Scienza delle costruzioni
6 Oliva Antonio V.G.
Icar 08, Scienza delle costruzioni
7 Puglisi Giuseppe
Icar 08, Scienza delle costruzioni
8 Sallustio Angelantonio
Icar 08, Scienza delle costruzioni
9 Diaferio Mariella
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
10 Chiarantoni Carla Antonia
Icar 10, Architettura tecnica
11 Ardito Vitangelo
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
12 Di Roma Annalisa
Icar 13, Disegno Industriale
13 Defilippis Francesco
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
14 Fallacara Giuseppe
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
15 Ieva Matteo
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
16 Montalbano Calogero
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
17 Montemurro Michele Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
18 Parisi Nicola
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
19 Riondino Antonio
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
20 Neglia Giulia Annalinda
Icar 15, Architettura del paesaggio
21 Carullo Rossana
Icar 16, Architettura degli interni e
allestimento
22 Pagliarulo Rosa
Icar 16, Architettura degli interni
e allestimento
23 De Simone Vincenzo Icar 17, Disegno
24 Netti Lorenzo
Icar 17, Disegno
25 Perfido Paolo
Icar 17, Disegno
26 Romanazzi Hilde
Icar 17, Disegno
27 Rossi Gabriele
Icar 17, Disegno
28 Livadiotti Monica
IIcar 18, Storia dell’architettura
29 Carabellese Ignazio
Icar 19, Restauro
30 Martines Giacomo
Icar 19, Restauro
31 Calace Francesca Icar 21, Urbanistica
32 Rignanese Leonardo
Icar 21, Urbanistica
33 Torre Carmelo Maria
Icar 22, Estimo
34 Guizzardo Giovanni
Ius-10, Diritto amministrativo
35 Bisciglia Sergio Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del
territorio
Personale tecnico-amministrativo
• Segretario amministrativo:
Dott. Michele Balice
• Rappresentanti del personale tecnicoamministrativo:
Silvana Milella, Vincenza Romano
• Rappresentanti dei dottorandi e borsisti:
Vincenzo Minenna, Francesco Scricco
• Rappresentanti degli studenti:
Lorenzo Donato Benedetto, Paola Panza
Il Consiglio di Dipartimento è l’organo di
indirizzo, di programmazione, di
coordinamento e di deliberazione delle
attività del Dipartimento. In particolare, il
Consiglio di Dipartimento:
• promuove il potenziamento scientifico e
organizzativo del Dipartimento, sia
attraverso il coordinamento degli afferenti
sia tramite lo stimolo a nuove iniziative;
• definisce i criteri in merito
all’utilizzazione dei fondi assegnati al
Dipartimento per il perseguimento dei
propri fini istituzionali, alla destinazione di
quote dei fondi, diversi dalla dotazione, per
le spese generali del Dipartimento, all’uso
coordinato del personale, dei mezzi, delle
attrezzature in dotazione al Dipartimento;
• approva il programma annuale della
didattica e della ricerca del Dipartimento e
le richieste e le iniziative ad esso connesse
nonché la relazione relativa alle attività
svolte;
• approva il bilancio preventivo e le relative
2
2.1 Il Dipartimento ICAR
2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca
2
l’accordo dei titolari dei fondi, diversi dalla
dotazione, per quanto attiene alle spese
gravanti sui fondi stessi, con l’esclusione
delle quote destinate dal Consiglio di
Dipartimento alla copertura delle spese
generali;
• autorizzare preventivamente, solo in
relazione all’accertamento della copertura
finanziaria, le missioni dei docenti, qualora
la spesa gravi sui fondi assegnati agli stessi
docenti;
• esercitare tutte le altre attribuzioni che gli
sono conferite dalle leggi, dallo Statuto e
dai Regolamenti;
• sottoscrivere i contratti di diritto privato,
di propria competenza, a tempo
determinato per l’affidamento di incarichi
retribuiti a personale esterno
all’amministrazione relativamente ad
attività di supporto alla didattica ed alla
ricerca a norma del Regolamento di
Amministrazione, Finanza e Contabilità.
Spetta inoltre al Direttore, coadiuvato dalla
Giunta e con il supporto del responsabile
dei servizi amministrativi:
• predisporre le richieste di finanziamento
corredate dalla proposta di programma
annuale della didattica e della ricerca,
quest’ultima anche in comune con altri
Dipartimenti o con altre istituzioni
scientifiche;
• predisporre il bilancio preventivo e il
conto consuntivo corredati da una
dettagliata relazione;
• predisporre le richieste di assegnazione
di personale tecnico-amministrativo.
• promuovere le azioni opportune per il
reperimento dei fondi necessari per le
attività del Dipartimento, anche attraverso
19
20
quanto previsto dall’art. 11;
• presenta al Senato Accademico, ai fini
della predisposizione del piano pluriennale
di sviluppo del Politecnico, le iniziative
ritenute opportune per lo sviluppo del
Dipartimento;
• esercita tutte le altre attribuzioni che gli
sono demandate dalle norme vigenti;
• delibera in ordine al Regolamento di
funzionamento del Dipartimento;
• avanza al Senato Accademico le richieste
per l’istituzione e l’attivazione di Master,
anche in concorso con altri Dipartimenti e/o
Atenei;
• approva la struttura organizzativa del
Dipartimento, anche in riferimento alla
costituzione di sezioni senza autonomia
amministrativa e le posizioni organizzative
del personale tecnico ed amministrativo.
Cfr. art. 35 dello Statuto
La Giunta di Dipartimento per il triennio
2009-2012
La Giunta di Dipartimento è composta dal
Direttore (Prof. Attilio Petruccioli), dal
Vicario (Prof. Loredana Ficarelli) con voto
consultivo, dal Segretario Amministrativo
(Dott. Michele Balice), anche in funzione di
verbalizzante. Tale Giunta può essere
integrata da una rappresentanza dei
professori di I e II fascia e dei ricercatori e
del personale TAB.
La Giunta dura in carica tre anni
accademici.
2.1.6 Responsabile dei servizi
amministrativi del Dipartimento
Responsabile è il Dott. Michele Balice.
Egli predispone tutti gli atti, ivi compresi
quelli a rilevanza esterna e le misure
idonee ad assicurare l’esecuzione delle
deliberazioni assunte dagli organi del
Dipartimento. Inoltre:
• collabora con il Direttore del
Dipartimento alle attività volte al miglior
funzionamento della struttura;
• predispone tecnicamente il bilancio
preventivo e consuntivo, nonché la
situazione patrimoniale;
• coordina, d’intesa con il Direttore del
Dipartimento, le attività amministrativocontabili assumendo, in solido, la
responsabilità dei conseguenti atti.
• è titolare di compiti attribuiti dal
Regolamento di Ateneo per
l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità.
Cfr. art. 35 dello Statuto
2.1.7 Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione
Il Responsabile del Servizio Prevenzione e
Protezione della Facoltà di Architettura e
del Dipartimento ICAR è l’Arch. Vito
Cascione.
I compiti principali a lui assegnati sono: - individuare i fattori di rischio e le misure
di sicurezza, ai fini della stesura del
D.V.R.(documento di valutazione dei rischi),
nel rispetto delle normative vigenti; - elaborare le misure preventive; - elaborare le procedure di sicurezza; - proporre programmi di informazione e
formazione del personale;
- partecipare alle consultazioni in materia
di tutela della salute e sicurezza;
- fornire formazione e informazione ai
lavoratori.
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione
e Protezione può proporre al Datore di
Lavoro (Preside e Direttore del
Dipartimento) di emanare normative
interne di esecuzione, regolamenti
specifici, procedure o altri provvedimenti
riguardanti la sicurezza e la salute sul
luogo di lavoro.
2.2 I laboratori
2.2.1 Il sistema “a rete” dei Laboratori di
ricerca del Dipartimento ICAR
La trasformazione dell’Istituto di
Progettazione in Dipartimento di Scienze
dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura ha
reso necessaria, con l’aumentato numero di
docenti, di ricercatori e di altre figure legate
all’attività di ricerca (dottorandi, postdottorandi, assegnisti, borsisti, personale
a contratto) e didattica (professori a
contratto, laureandi) l’articolazione del suo
unico Laboratorio generalista in molteplici
laboratori specialistici. Ma per garantirne
comunque l’unità del processo conoscitivo,
il Consiglio di Dipartimento ha deliberato
nella seduta del 24 luglio 2002 una loro
organizzazione “a rete” i cui “nodi” sono
proprio i laboratori, coincidenti con uno
solo dei settori scientifico-disciplinari del
Dipartimento, oppure raggruppati per
settori affini.
Responsabile della gestione tecnica di ogni
laboratorio è un coordinatore scientifico
designato dai docenti del settore stesso.
Attualmente i Laboratori attivati sono i
seguenti:
1. Laboratorio di “Progettazione
architettonica” articolato in due sezioni:
1.1 CAD/CAM & Rapid Processing
1.2 Arti Grafiche e Multimedia
Il Laboratorio per la modellazione cad/cam è
dedicato alla produzione virtuale di modelli
di architettura, in particolare stereotomica,
e di design, finalizzati al processo finale di
“stampa in 3d” del proprio prototipo in
materiale plastico (abs).
1 Laboratorio di “Progettazione strutturale”;
2 Laboratorio di “Storia dell’architettura e
Restauro;
3 Laboratorio di “Rappresentazione”;
4 Laboratorio di “Urbanistica;
5 Laboratorio di “Tecnologia e Disegno
industriale”;
6 Laboratorio di “Fotogrammetria”;
7 Scienza delle costruzioni “Salvati”;
8 Tecniche delle costruzioni.
9 Fisica Tecnica
2.2.2 Organizzazione dei Laboratori di
ricerca
Dal modello “a rete” derivano alcuni
importanti principi organizzativi, quali la
dislocazione flessibile e la gestione diffusa:
i vari laboratori sono dotati di spazi
operativi assegnati in base alle reali
necessità e alle risorse disponibili.
Per quanto attiene alla gestione in senso
proprio, alla fine di ogni anno accademico
ogni laboratorio presenta due tipi di
rendicontazione: una a carattere contabile,
in cui sono riportati i risultati finanziari e
patrimoniali conseguiti al termine della
gestione annuale; e una a carattere
scientifico, in cui sono evidenziati i risultati
raggiunti, in rapporto agli obiettivi posti
all’inizio della gestione.
2.2.3 Finanziamenti dei Laboratori di ricerca
La attuale scarsità delle risorse
economiche messe centralmente a
disposizione del Dipartimento da parte del
Consiglio di Amministrazione, suggerisce
per ciascun laboratorio la formula (difficile,
ma non impossibile)
dell’autofinanziamento da conseguirsi in
primo luogo attraverso la partecipazione a
bandi di ricerca regionali (Ateneo),
nazionali (PRIN, FIRB, CNR) ed europei
(Programmi Quadro, ecc.), e
secondariamente attraverso finanziamenti
specifici erogati dall’Ateneo per il
potenziamento di laboratori didattici e di
ricerca su presentazione di progetti.
Vanno infine considerate le risorse che
possono ottenersi da partner privati per la
ricerca, attraverso convenzioni e
prestazioni conto terzi.
2.3 Le biblioteche d’area
2.3.1 Le biblioteche specialistiche d’area
La Biblioteca di Dipartimento ICAR si
configura come una federazione di
biblioteche specialistiche d’area, con propri
spazi e dotazioni di libri.
La Biblioteca del Dipartimento ICAR è lo
strumento che assicura la continuità della
ricerca e dei suoi principi etici fra le
generazioni di ricercatori, docenti e
dottorandi che si avvicendano nel
Dipartimento ICAR.
La Biblioteca del Dipartimento ICAR assolve
al compito fondamentale di fornire il
supporto bibliografico e informativo
necessario allo svolgimento della ricerca
negli ambiti di specializzazione del
Dipartimento e della didattica delle
discipline ad esso afferenti.
Pertanto, sue finalità principali sono:
• aggiornamento dei suoi strumenti,
realizzato attraverso la costante opera
redazionale dei suoi ricercatori, capace di
mettere a disposizione dell’intera comunità
scientifica il lavoro di ricerca individuale;
• aggiornamento dei suoi mezzi, realizzato
attraverso una costante opera di
accrescimento del suo patrimonio librario e
telematico, cui contribuiscono il
bibliotecario, in primis, e tutti i suoi
membri in relazione alle loro possibilità e ai
loro fondi di ricerca;
• diffusione dei risultati della ricerca,
realizzata attraverso adeguate iniziative
editoriali, a stampa e telematiche.
Con riferimento alle sezioni dipartimentali
di cui al punto 2.1.2, le biblioteche
2
2.2 I laboratori | 2.3 Le biblioteche d’area
2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca
2
variazioni in corso d’anno, con le modalità
previste dal Regolamento di
Amministrazione, Finanza e Contabilità;
• approva annualmente il conto consuntivo
del Dipartimento;
• approva le spese superiori ai limiti fissati
nel Regolamento per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità e approva la
relativa imputazione a carico del bilancio;
• approva le convenzioni, i contributi di
ricerca e i contratti, inclusi quelli di lavoro
autonomo, verificandone preventivamente
la possibilità di attuazione;
• approva le richieste di cicli di dottorato di
ricerca di competenza del Dipartimento,
inclusa la proposta del coordinatore e dei
membri del collegio dei docenti;
• assicura, nei limiti delle disponibilità del
Dipartimento, i mezzi e le attrezzature
necessarie per la preparazione dei
dottorandi di ricerca, degli specializzandi,
dei laureandi e degli assegnatari di borse
di studio presso il Dipartimento;
• esprime pareri e formula proposte ai
Consigli di Facoltà, con cui il Dipartimento
è correlato, in merito alla richiesta di nuovi
posti, alla destinazione dei posti esistenti
di docenti e alla chiamata di professori di
ruolo per i settori scientifico-disciplinari e
le discipline afferenti al Dipartimento;
• esprime pareri obbligatori
sull’inserimento, la soppressione o la
modifica delle discipline contenute nel
Regolamento Didattico di Ateneo,
relativamente ai settori scientificodisciplinari di propria competenza;
• esprime pareri sulle domande di
afferenza dei docenti;
• esprime pareri sui regolamenti, secondo
21
specialistiche, relative a specifici settori
scientifico-disciplinari, sono:
2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca
2
Biblioteca d’area:
• ICAR 09, Tecnica delle costruzioni;
Biblioteca d’area:
• ICAR 12, Tecnologia dell’architettura,
• ICAR 13, Disegno industriale;
Biblioteca d’area:
• ICAR 18, Storia dell’architettura,
• ICAR 19, Restauro;
Biblioteca d’area:
• ICAR 17, Disegno;
Biblioteca d’area:
• ICAR 21, Urbanistica,
• SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e
territorio.
Esse trovano ospitalità presso i laboratori
di cui al punto 2.2.1.
2.3.2 La Biblioteca Mimar Sinan
Biblioteca d’area di progettazione
architettonica, denominata Mimar Sinan
relativa ai seguenti ssd:
• ICAR 14, Composizione architettonica e
urbana,
• ICAR 15, Architettura del paesaggio,
• ICAR 16, Architettura degli interni e
allestimento,
• ICAR 18, Storia dell’architettura antica e
archeologia,
• ICAR 22, Estimo.
22
La Biblioteca Mimar Sinan è anche la
biblioteca di riferimento del Dottorato di
Ricerca in Progettazione architettonica per
i paesi del Mediterraneo.
La biblioteca Mimar Sinan, dell’area della
Progettazione Architettonica è anche la
sede cui fa capo la posizione organizzativa
della Biblioteca di Dipartimento, ossia il
luogo ove si espletano le procedure
amministrative (acquisto, inventariazione)
e catalografiche (catalogazione,
soggettazione e collocazione fisica dei
testi) e si assicurano i servizi.
2.3.3 Utenti
Costituiscono di norma l’utenza della
Biblioteca del Dipartimento ICAR, secondo
le modalità stabilite da ciascuna biblioteca
d’area:
• i docenti che afferiscono al Dipartimento
ICAR e in generale i docenti del Politecnico
di Bari;
• i dottori di ricerca che abbiano
conseguito il titolo nel DR in Progettazione
per i paesi del Mediterraneo e in generale
dottori di ricerca del Politecnico di Bari;
• i dottorandi del DR in Progettazione per i
paesi del Mediterraneo e in generale del
Politecnico di Bari e in particolare;
• i titolari di borse di studio post lauream
e post dottorato che svolgano la loro
ricerca nel Dipartimento;
• gli assegnisti di ricerca che svolgano la
loro ricerca nel Dipartimento;
• i laureandi;
• gli studiosi esterni qualificati;
• tutti coloro che abbiano contribuito con
elargizione di mezzi materiali
all’innalzamento e al miglioramento delle
condizioni operative e alla crescita del
patrimonio librario e telematico della
Biblioteca.specialistiche, relative a specifici
settori scientifico-disciplinari, sono:
Biblioteca d’area:
• ICAR 09, Tecnica delle costruzioni;
3. Servizi agli studenti
3.1. Segreteria studenti
3.2Orientamento
3.2.1 Orientamento in entrata
3.3 Progetto Archinauti - e-learning system
Biblioteca d’area:
• ICAR 12, Tecnologia dell’architettura,
• ICAR 13, Disegno industriale;
Biblioteca d’area:
• ICAR 18, Storia dell’architettura,
• ICAR 19, Restauro;
Biblioteca d’area:
• ICAR 17, Disegno;
Biblioteca d’area:
• ICAR 21, Urbanistica,
• SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e
territorio.
Esse trovano ospitalità presso i laboratori
di cui al punto 2.2.1.
3.4 Laboratori didattici
3
3.1 Segreteria studenti
24
Segreteria studenti
Sig.ra Assunta Castellana
Tel.(+39) 080 5962556
Fax(+39) 080 5962560
e-mail: [email protected]
Servizi resi:
• iscrizioni alle prove di ammissione
(secondo le modalità previste dai Bandi di
Ammissione);
• immatricolazioni (secondo le modalità
previste dai Bandi di Ammissione);
• iscrizioni ad anni successivi al primo
(ottobre);
• certificazioni;
• aggiornamento carriere;
• trasferimenti dal Politecnico di Bari ad
altre Università (ottobre, salvo diverse
disposizioni dell’Università accettante);
• nulla osta per trasferimenti da altre
Università al Politecnico (secondo le
modalità previste dai Bandi di Ammissione);
• rinuncia al proseguimento agli studi;
• esami di laurea.
Orari di ricevimento
Lunedì: dalle ore 9,30 alle ore 12,30 (solo
consegna pergamene di laurea)
Martedì: dalle ore 9,30 alle ore 12,30.
Durante il periodo delle immatricolazioni e
delle iscrizioni si provvederà a pubblicare
3.2. Orientamento
3.2.1 Orientamento in entrata
La difficile scelta della Facoltà per lo
studente della scuola media superiore
comporta da una parte l’esigenza pratica di
trovare e raccogliere informazioni precise e
dettagliate sui programmi formativi e sulle
offerte relative ai singoli corsi di studio;
dall’altro la necessità di una un’attività di
orientamento che lo aiuti a scegliere il
proprio percorso di studio in maniera più
consapevole e motivata.
La Facoltà di Architettura del Politecnico di
Bari assolve a questo compito di
orientamento sulla natura della Facoltà, sui
corsi, sulle metodologie, sui servizi, sulle
strutture, sulle attrezzature, sui test di
ingresso, sugli sbocchi occupazionali, con
una serie di attività diversificate.
1. Orientamento
Fornire agli studenti delle scuole medie
superiori gli strumenti per far emergere
eventuali interessi e attitudini verso gli
studi di architettura attraverso incontri
presso le sedi scolastiche del bacino di
utenza anche con sistemi telematici e via
Internet, stabilendo forme di collegamento
e di collaborazione con gli istituti scolastici
e gli enti locali.
In particolare le attività di orientamento in
entrata consistono:
• in incontri con le scuole interessate e un
operatore dell’informazione orientativa
(azione gestita dallo “sportello
Orientamento” del Politecnico di Bari);
• nella distribuzione di materiale
informativo distribuito dallo “sportello
Orientamento” del Politecnico di Bari;
• nella distribuzione di materiale
informativo relativo ai test e bibliografia
specifica;
• nell’adozione di una serie di strumenti
telematici attraverso la rete informatica per
agevolare le relazioni e lo scambio di
informazioni tra tutti i soggetti coinvolti;
• nella somministrazione di test on line con
risposta multipla sul sito della facoltà;
• nella gestione di un sito on line: Modulo
FAQ (Frequently Asked Questions) con
risposte alle domande poste dagli studenti,
forum on line per al discussione e per lo
scambio di informazioni.
L’azione di orientamento raccordandosi con
le diverse azioni del Politecnico si alterna
nel lavoro di front e back office con
particolare riguardo alle aree della
comunicazione.
2. Comunicazione
L’azione di comunicazione del Politecnico
ai fini dell’orientamento consiste:
• nella elaborazione di brochure
informative;
• nella creazione di campagne
pubblicitarie;
• nella distribuzione di depliant e brochure
alle scuole, contenenti informazioni e
numeri utili ai fini di una buona fruizione
del servizio.
3. Sportello on line
Le attività dello sportello sono finalizzate a:
• orientare gli studenti nella fase di
accesso
• collaborare alla valutazione d’ingresso
• orientare lo studente alla conoscenza dei
procedimenti elementari delle funzioni
svolte dal Politecnico (conoscenza delle
figure istituzionali e gerarchie funzionali,
uffici amministrativi, programmazione dei
corsi di studi, calendario delle
manifestazioni culturali e didattiche
integrative
• organizzare incontri con gli studenti
• realizzare un contatto con gli studenti
pre-iscritti con un servizio di mailing
• informare sui servizi extradidattici offerti
• informare sui servizi offerti dall’EDISU
(Ente per il diritto allo studio)
3.3 Progetto Archinauti
e-learning system
Il progetto “Archinauti”, finanziato con
fondi di miglioramento della didattica, ha
consentito di dotare la facoltà di una
infrastruttura informativa di supporto alla
didattica tradizionale.
Il progetto è stato pensato per
implementare il lavoro didattico svolto
direttamente dalla docenza in aula
attraverso il pieno sfruttamento delle
potenzialità dello strumento informatico in
un portale internet utilizzato come consolle
dinamica per il lavoro condiviso.
Dopo una serie di test iniziati nel novembre
2003 e condotti con varie piattaforme
(Elinux-Nuke, Spaghetti learning), nell’A.A.
2004/2005 è stato varato il portale
Archinauti - e-learning system su
piattaforma Moodle che ha dimostrato
maggiori requisiti di affidabilità.
Oggi la nostra Facoltà è l’unica in Italia che
utilizza Moodle per tutta la sua offerta
didattica (Corsi di laurea e di dottorato),
gestendo un enorme quantitativo di utenti
e di dati.
Mediante il portale Archinauti - e-learning
system è stato possibile offrire, con un
costo limitato, i contenuti di ciascun
insegnamento dei CCdL in Architettura e
Disegno industriale anche mediante la rete
Internet, consentendo a ciascun docente:
• la piena autonomia di gestione del
proprio spazio web;
• la possibilità di colloquiare con gli allievi
on line;
• la possibilità di sottoporre avvisi, materiale
didattico e prove di verifica on line;
• la possibilità di monitorare l’attività on
line degli allievi;
e offrendo allo studente:
• la possibilità di reperire facilmente
programmi, bibliografie, dispense e
contenuti didattici;
• la possibilità di conoscere
preventivamente la programmazione
didattica dei corsi e delle attività extra
moenia;
• la possibilità di incontrare virtualmente
(chat) il professore anche da casa propria;
• la possibilità di apprendere le tecniche di
comunicazione telematica mediante l’uso
di strumenti di comunicazione integrata
sincroni ed asincroni.
3.4 Laboratori didattici
La Facoltà mette a disposizione degli
studenti spazi attrezzati per lo svolgimento
di particolari attività didattiche che non
prevedono la presenza continuativa in
classe dei docenti.
Essi sono:
• laboratori di laurea: atelier dedicati alla
elaborazione sia del progetto di sintesi
finale che della tesi di ricerca;
• laboratori di dottorato: atelier dedicati
alla elaborazione della tesi di ricerca e allo
sviluppo delle attività didattiche e di
tirocinio previste dal curriculum.
Per quanto attiene alla prestazioni di
servizi gli studenti fanno riferimento ai
laboratori di ricerca di cui al punto 2.2.
Tali prestazioni di servizi riguardano:
• prestito attrezzature per laboratori di
laurea e per alcuni corsi di disegno
(portatili, distanziometri laser, aste
metriche, stazione totale laser, macchine
fotografiche digitali, ecc.);
• fotogrammetria e fotoraddrizzamento
digitale;
• scansioni (A0 a colori e bn, diapositive,
trasparenti, opache);
• stampe e plottaggi (A0 a colori e bn, laser
a colori fino all’A3, laser bn, getto
d’inchiostro);
• workstations e software per modelli 3d
digitali (modellazione solida e rendering);
• stampe 3d con macchina a prototipazione
rapida;
• modelli con tecniche cam e centro di
lavoro a CN;
• cartografia digitale;
• servizio web (e-learning, siti di facoltà e dip.);
• progettazione grafica (locandine e
pubblicazioni);
• diagnostica dei monumenti (restauro e
tecnica delle costruzioni); ecc.
3
3.1 Segreteria studenti | 3.2 Servizi agli studenti
3. La didattica e gli studenti
3
La segreteria studenti della Facoltà di
Architettura (Via Amendola, 126/b - 70126
Bari) fa capo alla Direzione per la Didattica
e la Ricerca (Dirigente: dott.ssa Francesca
Santoro) e alla Area Segreteria Studenti.
un orario di ricevimento adeguato alle
scadenze della presentazione delle
domande.
25
4. I Regolamenti didattici
4.1. Regolamento didattico della Facoltà (XXII)
4.1.1 Regolamento didattico di Facoltà
4.1.2 Titoli di studio rilasciati dalla Facoltà
4.1.3 Durata dei corsi di studio
4.1.4 Calendari delle attività didattiche
4.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio
4.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento
4.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc…)
4.1.8 Status degli studenti
4.1.9 Frequenza delle attività didattiche
4.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti
4.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie
4.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio
4.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento
4.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame
4.1.15 Commissioni d’esame
4.1.16 Valutazioni d’esame
4.1.17 Esame di laurea
4.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico
4.2. Regolamento didattico del corso di laurea specialistica
in Architettura (XXII)
4.2.1 Carattere del corso di laurea in Architettura
4.2.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Architettura
4.2.3 Ambiti disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base
4.2.4 Definizione delle aree disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea magistrale in Architettura
4.2.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento
4.2.6. Cicli didattici
4.2.6.1. Primo ciclo (1° e 2° anno)
4.2.6.2. Secondo ciclo (3° e 4° anno)
4.2.6.3. Terzo ciclo (5° anno)
4.2.7. Equipollenze fra laurea
e laurea specialistica
4.2.7.1. Curriculum “generale”
4.2.7.2 Curriculum “classico”
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche
Aree disciplinari insegnamenti e docenti
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo
4.2.11 Progetti didattici del III ciclo
4.3. Regolamento didattico del corso di laurea (CdL) in Disegno industriale (X)
4.3.1 Laurea
4.3.2 Accesso al CdL in Disegno industriale
4.3.3 Durata degli studi
4.3.4 Obiettivi formativi qualificanti
4.3.5 Capacità professionali
4.3.6 Sbocchi professionali
4.3.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione
4.3.8 Esame di laurea
4.3.9 Crediti assegnati all’offerta formativa
4.3.10 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti
4.3.10.1 1° anno
4.3.10.2 2° anno
4.3.10.3 3° anno
4.3.11 Norme relative all’accesso
4.3.12 Manifesto degli studi 1° anno
4.3.13 Manifesto degli studi 2° anno
4.3.14 Manifesto degli studi 3° anno
4.3.15 Organizzazione delle attività didattiche
Aree disciplinari insegnamenti e docenti
4.3.16Insegnamenti e docenti per anni di corso
1° anno
4.3.17Insegnamenti e docenti per anni di corso
2° anno
4.3.18Insegnamenti e docenti per anni di corso
3° anno
4.3.19Progetti didattici 1° anno
4.3.20Progetti didattici 2° anno
4.3.21Progetti didattici 3° anno
4
4.1. Regolamento didattico della
Facoltà (XXII)
28
4.1.2 Titoli di studio rilasciati dalla Facoltà
Per l’A.A. 2011/2012 la Facoltà di
Architettura del Politecnico di Bari rilascia i
seguenti titoli di studio:
• Laurea in Architettura ex DPR 09.09.1982
(Tabella XXX);
• Laurea in Architettura ex DM 24.02.1993
(Tabella XXX)
• Laurea specialistica, cinque anni a ciclo
unico, in Architettura (Classe n. 4/S) ex DM
03.11. 1999, n. 509;
• Laurea in Disegno industriale (Classe n.
42), ex DM 03.11.1999, n. 509;
• Laurea magistrale, cinque anni a ciclo
unico, in Architettura (Classe LM-4) ex DM
22.10. 2004, n. 270;
• Laurea magistrale, tre anni a ciclo unico,
in Disegno Industriale (Classe L-4) ex DM
22.10. 2004, n. 270;
4.1.3 Durata dei corsi di studio
Laurea (quinquennale) ex DPR 09.09.1982
(Tabella XXX)
Per conseguire la Laurea in Architettura ex
DPR 09.09.1982, lo studente deve aver e
sostenuto esami per 30 annualità e avere
conseguito l’idoneità della lingua inglese.
Laurea specialistica quinquennale a ciclo
unico (classe 4S), ex DM 03,11,1999, n. 270.
Laurea magistrale quinquennale a ciclo unico
(classe LM-4), ex DM 22,10,2004, n. 270.
Per conseguire questa laurea lo studente
deve avere sostenuto esami per 300 crediti
universitari (CFU) ed avere certificato la
conoscenza obbligatoria della lingua
inglese.
Laurea (triennale) in Disegno industriale
(Classe n. 42), ex DM 03.11.1999, n. 509.
Laurea (triennale) in Disegno industriale
(Classe L-4), ex DM 22.10.2004, n. 270.
Per conseguire la Laurea in Disegno
industriale lo studente deve aver acquisito
almeno 180 crediti formativi universitari
(cfu), e avere certificato la conoscenza
obbligatoria della lingua inglese.
Crediti formativi universitari (cfu)
Unità di misura temporale dei corsi di
studio sono i crediti formativi universitari
(cfu).
Ad 1 credito corrispondono 25 ore di lavoro
complessivo dello studente.
La quantità media di lavoro di
apprendimento (sapere + saper fare) svolto
in un anno da uno studente impegnato a
tempo pieno negli studi universitari è
convenzionalmente fissata in 60 crediti.
4.1.4 Calendari delle attività didattiche
L’organizzazione temporale della didattica
dei singoli corsi di studio è curata dal
Preside d’intesa con il Presidente del
Consiglio Unitario di Classe. Essa è relativa:
• al calendario annuale delle attività
didattiche;
• al calendario settimanale delle lezioni,
con l’indicazione dei professori ufficiali del
corso di insegnamento e delle aule ove si
svolgeranno le lezioni.
Contestualmente alla pubblicazione dei
calendari didattici, sono pubblicate anche
le date delle sessioni e degli appelli
d’esame, e le relative commissioni.
4.1.5 Architettura didattica dei corsi di
studio
Il CdLM in Architettura è strutturato su base
annuale e per cicli didattici biennali e
annuali.
Il CdL in Disegno industriale è organizzato
su base annuale e per cicli didattici
semestrali e/o annuali.
4.1.6 Architettura didattica dei singoli
corsi di insegnamento
Per ciascun corso di insegnamento di
ciascun corso di studi attivato, il presente
regolamento individua:
• l’appartenenza a un settore scientificodisciplinare e/o a un ambito didattico, allo
scopo di assicurarne la corretta copertura
didattica;
• l’appartenenza ad un anno di corso o a
un ciclo didattico con cui condivide gli
obiettivi parziali (d’anno o di ciclo) definiti
dal curriculum del corso di studi;
• gli obiettivi formativi specifici ed i
contenuti disciplinari minimi in base ai
quali il professore ufficiale del corso
articolerà il suo progetto didattico;
• i crediti corrispondenti, con la specifica
individuazione di quelli dedicati al “sapere”
e di quelli dedicati al “saper fare”;
• le tipologie didattiche previste,
nell’ambito di quelle individuate dal
presente regolamento;
• le propedeuticità di esami richieste;
• le modalità di verifica del profitto,
necessaria per l’acquisizione dei relativi
crediti, nell’ambito di quelle individuate dal
presente regolamento.
4.1.7 Architettura didattica di altre attività
formative (stage, tirocini, ecc.)
Per ciascun corso di studi attivato a norma
del presente regolamento didattico può
essere prevista, oltre ai corsi di
insegnamento ufficiali l’attivazione di altre
attività formative previste dalle norme in
vigore, ritenute adeguate al conseguimento
degli obiettivi formativi.
4.1.8 Status degli studenti
Le norme specifiche, fissate dal
regolamento d’Ateneo, attribuiscono a
ciascuno studente, all’inizio di ogni A.A., lo
status di:
• studente iscritto “in corso”;
• studente iscritto “fuori corso”;
• studente “ripetente” d’anno (solo per gli
studenti trasferiti con debito formativo).
4.1.9 Frequenza delle attività didattiche
La regolare frequenza a tempo pieno dei
corsi di insegnamento secondo le forme e i
modi previsti dalla docenza, volta
all’acquisizione del “sapere” e allo
svolgimento delle attività applicate relative
all’esercizio del “saper fare”, sono la
condizione indispensabile per essere
ammessi a sostenere gli esami di profitto
che, se superati, consentono l’acquisizione
dei crediti.
4.1.10 Trasferimento e riconoscimento dei
crediti
Gli studenti che abbiano acquisito crediti
presso altre istituzioni universitarie
nazionali e della Unione Europea potranno
richiederne il riconoscimento al Consiglio
Unitario di Classe, in Architettura e Disegno
Industriale, previa presentazione di
documentata certificazione, anche
sostituendo alcune delle attività formative
previste nel corso di studio, con altre svolte
in precedenza e a quelle affini.
La richiesta potrà essere accolta (anche
parzialmente) dal Consiglio Unitario di
Classe, in Architettura e Disegno
Industriale, previa verifica dell’equivalenza
dei contenuti culturali e degli obiettivi
formativi fra le attività svolte dallo studente
e quelle per cui si richiede la sostituzione.
Le norme che regolano i trasferimenti o i
passaggi da altri Corsi di Studio o da altre
Facoltà del Politecnico o di altra Università
sono riportate negli specifici regolamenti
didattici di ciascun corso di studi.
In mancanza di norme specifiche il
Consiglio Unitario di Classe valuterà
l’eventuale riconoscimento totale o parziale
della carriera di studio fino a quel momento
seguita, con la convalida di esami sostenuti
e crediti acquisiti, e indicherà l’anno di
corso al quale lo studente viene iscritto e
l’eventuale debito formativo da assolvere.
Non è ammesso il riconoscimento della
carriera di studio ai fini dell’ammissione ai
corsi di studio a numero programmato
(CdLs in Architettura e CdL in Disegno
industriale), il cui esame di ammissione
dovrà essere sostenuto da tutti i
provenienti da altri corsi di studio.
Il riconoscimento da parte del Consiglio
Unitario di Classe, in Architettura e Disegno
Industriale, di crediti acquisiti presso altre
università italiane o estere (o ad esse
assimilabili) può essere determinato in
forme automatiche da apposite
convenzioni approvate dal Senato
Accademico; tali convenzioni potranno
altresì prevedere la sostituzione diretta,
all’interno dei curricula individuali, di
attività formative impartite dall’Ateneo e
richieste dai Regolamenti didattici dei Corsi
di studio con attività formative impartite
presso altre Università italiane o estere (o
ad esse assimilabili).
4.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti
per attività formative pre-universitarie
Potrà altresì essere richiesto il
riconoscimento di crediti acquisiti dallo
studente, sempre previa documentata
certificazione, in attività formative di livello
post-secondario alla cui progettazione e
realizzazione abbia concorso questo
Ateneo, finalizzate all’acquisizione di
competenze e abilità professionali, nonché
di altre competenze e abilità maturate. In
tal caso, previo parere del Consiglio
Unitario di Classe, in Architettura e Disegno
Industriale, le attività formative svolte
potranno essere riconosciute ai fini del
raggiungimento dei crediti necessari per
conseguire il titolo di studio.
4.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso
ai corsi di studio
Sia per il CdLM in Architettura che per il CdL
in Disegno industriale, entrambi a numero
programmato, l’accesso è regolato da
specifiche norme contenute nei rispettivi
Regolamenti didattici, in conformità alle
norme vigenti in materia di accesso agli
studi universitari.
Il numero di accessi è stabilito dal S.A., su
proposta del Consiglio di Facoltà.
L’iscrizione al 1° anno di corso avviene per
concorso.
Esso è espletato anche se il numero delle
domande è inferiore al numero
programmato dei posti disponibili.
È titolo per l’iscrizione il Diploma previsto
dal D.M. n.509/99 “Regolamento recante
norme concernenti l’autonomia didattica
degli Atenei” ed il collocamento in
posizione utile nella graduatoria
dell’esame di concorso.
Tutte le norme e le procedure relative al
concorso per l’iscrizione al 1° anno del
corso di laurea specialistica in Architettura,
sono stabilite annualmente dal MIUR con
apposito decreto.
4.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento
I corsi di insegnamento sono strutturati
secondo differenti tipologie in relazione
agli obiettivi didattici affidati a ciascuno di
essi nell’ambito dell’architettura didattica
generale del corso di studio cui
appartengono.
Essi pertanto sono:
• monodisciplinari annuali, costituiti da
almeno 7 crediti;
• monodisciplinari corrispondenti a mezza
annualità, costituiti da almeno 4 crediti;
• integrati, formati dal coordinato apporto
di più moduli didattici che sommati sono
corrispondenti a una annualità o a mezza
annualità. Il corso di insegnamento
integrato è costituito come un corso di
insegnamento monodisciplinare, ma le
lezioni sono svolte in moduli coordinati di
almeno 1 credito ciascuno (25 ore), e svolti
da due o al più tre professori ufficiali che
faranno parte della commissione di esame;
• laboratori, costituiti da almeno 9 crediti.
Sono strutture didattiche di natura
interdisciplinare destinate allo svolgimento
di attività teorico-pratiche (comprensive di
esercitazioni, attività tecniche, visite
guidate, prove di accertamento, correzione
e discussione di elaborati, ecc…) che hanno
per fine la conoscenza, la cultura, la pratica
e l’esercizio del progetto. Alla costituzione
di un corso di laboratorio concorrono due
insegnamenti di differente settore
scientifico-disciplinare, uno dei quali è
dominante (ad esso sono assegnati o 2/3 o
3/4 dei crediti complessivi). Responsabile
del laboratorio è il professore ufficiale della
disciplina caratterizzante il laboratorio
medesimo.
4
4.1 I regolamenti didattici della Facoltà
4. I regolamenti didattici
4
4.1.1 Regolamento didattico di Facoltà
Il regolamento dell’A.A. 2011/2012 è la
versione annuale approvata con modifiche.
in accordo all’articolo 1.18 (cfr. in questa
guida punto 4.1.18) delle norme generali.
Laurea (quinquennale) ex DM 24.02.1993
(Tabella XXX)
Per conseguire la Laurea in Architettura ex
DM 24-02-1993 lo studente deve avere
sostenuto esami per 32 annualità e avere
conseguito l’idoneità della lingua inglese.
29
30
deroghe per gravi ed eccezionali motivi,
devono essere autorizzate dal Preside. In
nessun caso la data d’inizio di un appello
può essere anticipata.
Gli appelli dei singoli corsi di insegnamento
sono soltanto due per ogni sessione; e non
possono essere articolati in più di due
sedute d’esame (comunque tali sedute
devono restare confinate nello spazio
temporale assegnato a ciascuno dei due
appelli).
4.1.15 Commissioni d’esame
Le Commissioni d’esame sono costituite
esclusivamente da professori ufficiali della
facoltà, e sono composte da almeno due
componenti:
• il professore ufficiale dell’insegnamento,
con funzioni di Presidente;
• un docente dello stesso settore
scientifico-disciplinare o di settore affine.
Le Commissioni d’esame possono
comprendere, oltre ai componenti effettivi,
anche componenti supplenti, che possono
partecipare alle sedute di esame ad
integrazione della Commissione.
Le Commissioni sono nominate dal Preside
per la durata di un anno accademico, su
proposta del Consiglio Unitario di Classe.
In caso di impedimento del Presidente
della Commissione, il Preside della Facoltà
nomina temporaneamente un suo
sostituto.
4.1.16 Valutazioni d’esame
Gli esami sono tutti valutati in trentesimi,
quale che sia il numero di crediti loro
attribuiti.
La Commissione, per esprimere
collegialmente il proprio giudizio, dispone
di 30 punti interi. L’esame si intende
superato quando il voto conseguito è pari o
superiore a 18/30. Nel caso in cui la
votazione conseguita sia di 30/30 la
Commissione può concedere all’unanimità
la lode.
Non essendo uguale il numero di crediti per
ogni insegnamento, la “media” degli esami
di profitto, necessaria ai fini della
ricostruzione della carriera, è “pesata” in
relazione ai crediti attribuiti a ciascun
insegnamento.
Esempio:
a) esame 7 crediti con voto 30
b) esame 3,5 crediti con voto 30
c) esame 5 crediti con voto 28
30 x (7) + 30 x (3,5) + 28 x (5)
15,5
media pari a 29,35
L’esame viene verbalizzato sugli appositi
verbali predisposti dalla segreteria
didattica del Consiglio Unitario di Classe in
Architettura e Disegno Industriale. Per
ciascuna sezione d’esame è predisposto un
apposito verbale.
In ciascun verbale vanno apposte le firme
dei candidati ed indicati gli argomenti
discussi ed i voti finali.
Per ciascun candidato sono apposte le
firme dei Commissari che hanno effettuato
l’esame.
A fine di ciascuna sessione d’esame i
Presidenti delle Commissioni hanno
l’obbligo di curare la consegna dei verbali e
degli statini alla “Segreteria didattica” del
corso di studi.
4.1.17 Esame di laurea
La prova finale prevede la presentazione di
un elaborato, eventualmente articolato in
più parti e sviluppato attraverso l’apporto
di più discipline, nonché la discussione dei
contenuti dell’elaborato stesso da parte
del laureando, con una successiva
valutazione da parte della Commissione.
La tesi è svolta sotto la guida di un relatore
e di eventuali correlatori.
La valutazione conclusiva tiene conto
dell’intera carriera dello studente
all’interno del corso di studi e della prova
finale, nonché di ogni altro elemento
rilevante.
La Commissione giudicatrice può essere di
undici (11) membri o di sette (7) membri.
I membri della Commissione esaminatrice
sono docenti ufficiali del Corso di studi.
Nel caso di undici (11) membri la
Commissione, per esprimere
collegialmente il proprio giudizio, dispone
di 110 punti interi, avendo a disposizione
ciascun commissario 10 punti interi a
propria disposizione. L’esame si intende
superato quando il voto finale conseguito è
pari o superiore a 66/110. Nel caso in cui la
votazione conseguita sia di 110/110, la
Commissione può concedere all’unanimità
la lode.
Nel caso di sette (7) membri la
Commissione, per esprimere
collegialmente il proprio giudizio, dispone
di 70 punti interi, avendo a disposizione
ciascun commissario 10 punti interi a
propria disposizione. L’esame si intende
superato quando il voto finale conseguito è
pari o superiore a 42/70. Nel caso in cui la
votazione conseguita sia di 70/70, la
Commissione può concedere all’unanimità
la lode. Il voto finale sarà comunque
espresso in centodecimi, attraverso
opportuna riconversione proporzionale.
L’elaborato consiste in un progetto e in uno
studio su argomenti che rientrano fra gli
obiettivi del singolo corso di studio.
I regolamenti didattici di ciascun corso di
studi, riportano le norme particolari
relative alla presentazione e alla
elaborazione della tesi di laurea.
Le modalità di presentazione orale saranno
concordate di volta in volta con i relatori; i
candidati comunque potranno avvalersi di
strumenti audiovisivi e/o informatici
disponibili presso la Facoltà, ovvero forniti
dal candidato, compatibili con
l’organizzazione della seduta di Laurea. Lo
svolgimento delle prove finali è pubblico.
Possono essere ammessi a sostenere
l’esame di laurea solo gli studenti che
abbiano conseguito il numero minimo di
crediti previsti nel presente regolamento
didattico, e che siano in regola con il
pagamento delle tasse universitarie.
4.1.18 Revisione annuale del regolamento
didattico
Nel rispetto degli ordinamenti didattici di
Facoltà e in accordo alle valutazioni
strategiche del Consiglio Unitario di Classe,
in Architettura e Disegno Industriale, i
regolamenti didattici dei corsi di studio
sono annualmente rivisitati nei tempi e nei
modi indicati dal Senato Accademico.
Consiglio di Facoltà e Consiglio Unitario di
Classe definiscono i piani di studi ufficiali
dei corsi di studio attivati, comprendenti le
denominazioni degli insegnamenti da
attivare.
In particolare essi:
a) deliberano in merito al numero dei posti
a disposizione degli iscritti al 1° anno e
stabiliscono i criteri per le prove di
ammissione, laddove non previsti dal
MIUR;
b) stabiliscono i corsi ufficiali di
insegnamento (monodisciplinari od
integrati) che costituiscono le singole
annualità, nel rispetto dei vincoli fissati
dal presente regolamento;
c) definiscono (quando necessario)
l’articolazione di eventuali moduli
didattici coordinati di corsi
monodisciplinari, di corsi integrati e
delle loro corrispondenze a frazioni di
annualità o ad annualità piene;
d) ripartiscono il monte crediti di ciascuna
area fra le annualità che vi afferiscono,
precisando per ogni corso la frazione
destinata alle attività teorico-pratiche;
e) fissano le eventuali frazioni temporali
delle discipline afferenti ad una
medesima annualità integrata;
f ) deliberano in merito alle discipline
attraverso cui sono sviluppati i corsi di
studio, rispettando il contenuto
dell’ordinamento didattico;
g) deliberano in merito all’organizzazione
dei corsi monodisciplinari e/o integrati,
nonché dei laboratori, secondo percorsi
didattici coerenti di cui sono
formalizzati i criteri di impostazione e le
finalità formative, purché nel rispetto
dei vincoli fissati dagli ordinamenti
didattici della Facoltà.
Per quanto riguarda il monte complessivo
dei crediti, i regolamenti didattici dei
singoli corsi di studio definiscono
univocamente quante e quali ore sono
dedicate a ciascun tipo di corso di
insegnamento (monodisciplinari, integrati,
laboratori), e quante e quali ore sono
dedicate a ciascun modulo eventuale.
Inoltre i regolamenti didattici devono
specificare pure univocamente la
titolazione di ogni corso o modulo.
4
4.1 I regolamenti didattici della Facoltà
4. I regolamenti didattici
4
4.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame
L’acquisizione dei crediti relativi a ciascuna
attività formativa è subordinata al
superamento di una verifica.
Per essere ammesso a sostenere la verifica
lo studente deve risultare regolarmente
iscritto all’anno accademico in corso ed
averne frequentato le relative attività
didattiche.
Gli esami di profitto sono rivolti ad
accertare la maturità e la preparazione
dello studente nella materia del corso di
insegnamento in relazione al percorso di
studio seguito.
Gli esami di profitto consistono di norma in
un colloquio o esame orale pubblico.
Altre modalità di verifica
dell’apprendimento sono indicate, laddove
previste, nella guida annuale degli studi,
pubblicata all’inizio dell’ A. A. Tali altre
modalità di verifica dell’apprendimento
consistono in prove scritte: in genere
svolgimenti di tracce o esercizi, di cui sono
rese note all’inizio dei corsi le tipologie.
Per tutte le modalità integrative o
sostitutive il candidato ha il diritto di
prendere visione dei propri elaborati dopo
la valutazione.
Il materiale prodotto dallo studente, a
qualsiasi titolo e quale che sia la sua
natura (cartacea, informatica, ecc.), per la
valutazione del profitto, rimane di proprietà
dello studente stesso.
Gli appelli d’esame hanno luogo
esclusivamente nelle sessioni di esame,
estiva, autunnale e invernale, nei giorni
definiti dal calendario annuale delle attività
didattiche.
Essi hanno inizio alla data fissata. Eventuali
31
Il Corso di laurea magistrale
(CdLM)
in Architettura (XXII)
32
4.2.1 Carattere del corso di laurea in
Architettura
La Facoltà di Architettura di Bari attiva
per il corrente AA il corso di laurea
magistrale (CDLM) di cinque anni a ciclo
unico in “Architettura” (Classe LM/4)
conformandosi alle prescrizioni del D.M.
28.11.2000 “Determinazione delle classi
delle Lauree Specialistiche Universitarie”
nonché a quelle del D.M. n. 270 del
2.10.2004 “Modifiche al regolamento
recante norme concernenti l’autonomia
didattica degli Atenei” ed in particolare
all’art. 6 c. 3 di quest’ultimo D.M.
La Laurea magistrale in Architettura della
Facoltà di Architettura del Politecnico di
Bari fa parte di quei diplomi, certificati
ed altri titoli di formazione nel settore
dell’architettura che sono oggetto di
reciproco riconoscimento tra gli Stati
membri dell’Unione Europea, e come
tale è stata pubblicata sulla “Gazzetta
ufficiale dell’Unione Europea” C 294 (IT),
del 4.12.2003 (pp.2-4). Il corso di studi è di
durata quinquennale, e prevede il rilascio
del titolo di “laureato magistrale”.
In ottemperanza a quanto prescritto dal
D.M. 509/99 il cdls adotta il sistema dei
crediti per agevolare la mobilità degli
studenti, compresi quelli in corso e fuori
corso già iscritti al corso di Laurea in
Architettura ex Tab. XXX (D.M. 24.02.1993),
verso il cdls di nuova istituzione.
Il corso di studi prevede due indirizzi:
uno “generale” e uno “classico”.
Per l’A.A. 2010-11 (XXI) il numero
complessivo dei posti a disposizione per
gli iscritti al 1° anno è 150 (di cui quello
degli studenti ammissibile all’indirizzo
classico è fissato in 25) integrati dagli
eventuali trasferimenti di studenti della
Facoltà di Architettura di Bari provenienti
da anni successivi sino al numero massimo
complessivo non superiore a 50.
4.2.2 Durata degli studi e spendibilità
della laurea magistrale in Architettura
La sua durata è di cinque anni per un monte
totale di almeno 300 crediti (di cui almeno
180 da svilupparsi intra moenia) pari a 30
annualità d’esame.
L’intero corso di studi è strutturato in tre cicli
didattici, ciascuno dotato di una sua finalità
specifica:
• il primo ciclo, destinato alla formazione di
base, corrisponde ai primi due anni di corso;
• il secondo ciclo, destinato alla formazione
scientifico-tecnica e professionale,
corrisponde al terzo e al quarto anno;
• il terzo ciclo, infine, corrispondente al
quinto anno, è destinato a specifici
approfondimenti tematici e disciplinari e alla
elaborazione della tesi di laurea.
Ciascun anno di corso comprende 30
settimane di attività didattica, che possono
essere articolate anche in distinti periodi (p.
es. due semestri).
Dopo il superamento degli esami previsti, lo
studente è ammesso a sostenere l’esame di
laurea con il quale la Facoltà gli conferisce il
titolo di “laureato specialista in architettura”.
Questo titolo costituisce qualifica
esclusivamente accademica: esso consente
l’ammissione all’esame di Stato, che, se
sostenuto con successo, è certificato da un
altro diploma, rilasciato dal Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
che abilita all’esercizio indipendente della
professione di architetto (questa potrà
essere effettivamente praticata solo dopo
l’iscrizione all’albo professionale).
4.2.3 Ambiti disciplinari e ripartizione del
monte-crediti di base
L’attività didattica dei tre cicli è organizzata
in corsi ufficiali di insegnamento,ognuno
dei quali è articolato ai soli fini didattici, in
aree disciplinari. Ogni area disciplinare fa
capo ad uno o più settori scientifico
disciplinari. Ad esse è assegnato un numero
di crediti di base.
In accordo al D.M. 509/1999, in ciascun
corso di insegnamento il numero
complessivo di crediti è successivamento
stabilito in funzione degli obiettivi specifici
della formazione e dello svolgimento di
attività formative stabilite dal manifesto
annuale degli studi.
4.2.4 Definizione degli ambiti disciplinari
e discipline inserite nel corso di laurea
specialistica in Architettura
Al fine di garantire agli studenti le
fondamentali conoscenze teoriche e la
pratica di attività di sperimentazione
applicata, i contributi didattici e formativi
di ciascuno degli ambiti disciplinari
assumono a loro fondamento i contenuti
minimi disciplinari così come già definiti
nella tabella XXX ex D.M. 24 febbraio 1993,
e successivamente nella declaratoria dei
settori scientifico-disciplinari contenuta
nell’allegato B al D.M. 4 ottobre 2000, di
cui già all’art.1 del D.M. 23 dicembre 1999.
4.2.5 Organizzazione della didattica e
corsi di insegnamento
L’attività didattica del corso di laurea
specialistica in Architettura si articola in una
parte formativa orientata all’apprendimento
e alla conoscenza di teorie, metodi e
discipline; ed in una parte teorico-pratica
orientata all’apprendimento e all’esercizio
del “saper fare” nel campo delle attività
strumentali o specifiche della professione.
L’attività didattica è organizzata sulla base
di annualità, costituite da corsi ufficiali di
insegnamento.
Al fine di consentire un’articolazione
dell’attività didattica, gli insegnamenti
possono strutturarsi in moduli didattici
corrispondenti a frazioni di annualità.
Pertanto gli esami di profitto possono
essere sostenuti su (cfr. 4,1,13):
• corsi di insegnamento monodisciplinari
annuali;
• corsi di insegnamento monodisciplinari
corrispondenti a mezza annualità;
• corsi di insegnamento integrati;
• laboratori.
Per assicurare un’idonea assistenza
didattica, anche secondo quanto previsto
dalla raccomandazione CEE n. 3, marzo
1990, nei Laboratori è assicurato un
rapporto personalizzato fra discenti e
docenti tale da consentire il controllo
individuale della pratica del progetto; e
pertanto non possono essere ammessi più
di 50 allievi per ogni Laboratorio.
I laboratori da attivarsi sono:
• Laboratori 1-4 di Progettazione
architettonica, caratterizzato da discipline
del ssd ICAR 14 (Composizione
architettonica e urbana);
• Laboratori 1-2 di Costruzione
dell’architettura, caratterizzato da discipline
del ssd ICAR 12 (Tecnologia dell’architettura)
e del ssd ICAR 09 (Tecnica delle costruzioni);
• Laboratorio di Restauro, caratterizzato da
discipline del ssd ICAR 19 (Restauro);
• Laboratorio di Urbanistica, caratterizzato
da discipline del ssd ICAR 21 (Urbanistica);
• Laboratorio di sintesi finale, caratterizzato
da discipline del ssd ICAR 14 (Composizione
architettonica e urbana), e da un’altra
disciplina presa dai settori: ICAR 09 (Tecnica
delle costruzioni), ICAR12 (Tecnologia
dell’architettura), ICAR 19 (Restauro), ICAR
21 (Urbanistica).
Nel Laboratorio di sintesi finale lo studente
è guidato, in accordo al proprio piano di
studi, attraverso l’apporto di più discipline
alla matura e completa preparazione di un
progetto d’architettura nei diversi campi
dell’applicazione professionale.
I laboratori di sintesi finale fanno parte dei
laboratori di laurea (cfr. 4.2.6.3) e vengono
istituiti all’inizio di ogni semestre dal
Consiglio di Facoltà, che ne definisce la
correlazione con la tesi di Laurea.
Il laboratorio di sintesi finale non prevede un
esame di profitto ma rilascia una
ammissione all’esame di laurea certificata
dai docenti che hanno condotto il
laboratorio frequentato dallo studente.
Alcuni segmenti dell’attività didattica pratica
potranno essere svolti anche presso
qualificate strutture degli istituti di ricerca
scientifica nonché dei reparti di ricerca e
sviluppo di enti ed imprese pubbliche o
private operanti nel settore dell’architettura,
dell’ingegneria civile e dell’urbanistica,
previa stipula di apposite convenzioni che
possono prevedere anche l’utilizzazione di
esperti appartenenti a tali strutture ed
istituti, per attività didattiche speciali (corsi
intensivi, seminari, stage). Su delibera del
Consiglio di Facoltà tali attività didattiche
sono quotate in crediti fino alla concorrenza
massima di una annualità.
Nell’ambito dell’indirizzo classico alcuni
corsi del I e II ciclo si svolgono nell’ambito di
stage previsti sia in località archeologiche
italiane che estere. Le spese per i viaggi e le
permanenze fuori sono a carico degli
studenti salvo i contributi previsti dal
Politecnico di Bari e la disponibilità di
alloggi nelle sedi di missione durante gli
stage di scavo del II ciclo.
4.2.6. Cicli didattici
I tre cicli dell’attività didattica di cui al
punto 4.2.2 sono così definiti per finalità
didattiche:
4.2.6.1 Primo ciclo (1° e 2° anno)
È destinato alla formazione di base.
Alla fine del primo ciclo lo studente deve
dimostrare attraverso le verifiche di profitto
di avere appreso gli elementi fondamentali
della logica dell’architettura, della sua
costruzione, della storia dei componenti
essenziali dello spazio dell’architettura,
nonché le tecniche fondamentali della
rappresentazione dell’architettura e le
discipline propedeutiche al controllo
tecnico del progetto; e deve saper
pervenire ad una prima sintesi di progetto
nei suoi aspetti estetici, tecnici e funzionali.
Inoltre per l’indirizzo “classico” lo studente
deve dimostrare di avere appreso le
tecniche fondamentali del rilievo e della
rappresentazione manuale e digitale
dell’architettura; e deve inoltre dimostrare
di aver acquisto le conoscenze storiche,
archeologiche e architettoniche di base
relative al mondo antico.
Discipline del primo ciclo
Concorrono alla definizione del I ciclo
discipline appartenenti a differenti settori
scientifico-disciplinari (organizzate a fini
esclusivamente didattici in “aree
disciplinari”), cui fanno riferimento
insegnamenti di diversa natura e durata,
per un totale di 120 crediti, pari a 12
annualità, per ciascuno degli indirizzi.
4.2.6.2 Secondo ciclo (3° e 4° anno)
È destinato alla formazione scientificotecnica e professionale.
Alla fine del secondo ciclo lo studente deve
dimostrare attraverso le verifiche di
profitto, di essere in grado di pervenire a
sintesi progettuali esecutive nei campi
della progettazione architettonica e
urbanistica, della costruzione
dell’architettura, del restauro dei
monumenti (lo strumento progettuale è
adesso il metodo specifico di conoscenza
4
4.3. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X)
4. I regolamenti didattici
4
4.2. Regolamento didattico
del corso di laurea magistrale
in Architettura (XXII)
33
Discipline del secondo ciclo
Concorrono alla definizione del II ciclo
discipline appartenenti a differenti settori
scientifico-disciplinari (organizzate a fini
esclusivamente didattici in “ambiti
disciplinari”), cui fanno riferimento
insegnamenti di diversa natura e durata,
per totale di 129,5 crediti.
34
4.2.6.3 Terzo ciclo (5° anno)
È destinato a specifici approfondimenti
tematici e disciplinari e all’elaborazione
dell’esame di laurea.
Qui lo studente, avendo ormai delineato i
propri specifici interessi, deve dimostrare
attraverso sue originali proposte, la
raggiunta capacità di operare sintesi
progettuali, pertinenti e verificabili
nell’ambito delle conoscenze e del dibattito
culturale sulla costruzione dello spazio in
ogni scala.
I piani di studio individuali sono strutturati
all’interno di particolari strutture didattiche
denominate “laboratori di laurea”.
Discipline ed esami del terzo ciclo
Concorrono alla definizione del III ciclo
discipline che fanno riferimento a
insegnamenti di diversa natura e durata,
per un totale di 52,5 crediti, pari a 5
annualità.
Dei 52,5 crediti complessivi, 6 sono da
assegnarsi ad attività didattico-pratiche da
svolgersi ai fini del tirocinio/stage o sotto
la guida diretta del Collegio dei docenti del
laboratorio di laurea, o presso qualificate
strutture di istituti di ricerca scientifica
nonché reparti di ricerca e sviluppo di Enti
e imprese pubbliche e/o private operanti
nel settore dell’architettura, dell’ingegneria
civile e dell’urbanistica, previa stipula di
apposite convenzioni. Esse possono
consistere anche in attività didattiche
speciali (corsi intensivi, seminari) svolte
con l’utilizzazione di esperti.
I Laboratori di laurea
Il laboratorio di laurea è una struttura
didattica a cui fanno riferimento tutti i corsi
del 5° anno per un totale di 52,5 crediti.
In particolare esso comprende:
• il laboratorio di sintesi finale;
• tre insegnamenti (ciascuno di 10 crediti),
le cui ore sono tutte dedicate allo
svolgimento di attività di ricerca finalizzate
alla redazione della tesi (i docenti ufficiali
hanno il ruolo di tutor);
• lo stage (6 crediti).
Disciplinarmente ciascun laboratorio di
laurea si caratterizza in base a tre
parametri:
• la scala dimensionale (architettura, città,
territorio);
• i settori scientifico-disciplinari di
riferimento (almeno tre);
• la tematica di ricerca e di progetto, che fa
riferimento al patrimonio consolidato di
ricerche e progetti della Facoltà e del
Dipartimento ICAR.
Programmazione e istituzione dei
laboratori di laurea
Al fine di favorire l’iscrizione ai laboratori di
laurea, per ciascun A.A.:
• due serie di laboratori di laurea:
- una parte in ottobre e si conclude a luglio;
- l’altra parte a marzo e si conclude a
febbraio;
• un appello straordinario a dicembre,
come prolungamento della sessione
autunnale; destinato unicamente agli
esami del 4° anno.
Prima dell’inizio di ciascun semestre
(ottobre e marzo), il Consiglio di Facoltà, su
proposta del Consiglio Unitario di Classe:
-determina il numero dei laboratori di
laurea da attivare in base al numero degli
studenti che si trovano a quella data nelle
condizioni di potersi iscrivere;
-definisce e rende note le denominazioni
dei laboratori di laurea sulla base dei
progetti didattici elaborati dai collegi dei
docenti;
-approva le afferenze dei docenti ai
differenti laboratori.
Successivamente il Consiglio di Facoltà, in
base al numero degli studenti iscritti ai
differenti laboratori di laurea:
• approva la composizione complessiva del
laboratorio di laurea;
• procede alla loro attivazione
(assegnazione di spazi e attrezzature).
Iscrizione ai laboratori di laurea e loro
attivazione
Condizioni necessarie per iscriversi ai
laboratori di laurea sono:
• avere superato tutti gli esami del I e II ciclo;
• avere sostenuto possibilimente le
propedeuticità di Storia IV indcate come
necessarie al progetto didattico del
laboratorio di laurea celto;
• essere in possesso della certificazione
della conoscenza obbligatoria della lingua
inglese.
Dopo la presentazione pubblica e on line
dei progetti didattici, i laureandi fanno la
loro opzione per i laboratori.
Alla domanda di iscrizione sono allegati:
• il vertificato della segreteria studenti che
attesti il superamento di tutti gli esami
richiesti;
• una breve relazione dalla quale dovranno
evincersi le motivazioni per le quali si
chiede l’iscrizione a quel laboratorio di
laurea, quel tipo di progetto di sintesi
finale, quella specifica tesi di ricerca, ecc.;
• il curriculum studiorum, costituito da una
descrizione dei momenti ritenuti più
significativi della propria formazione,
comprendente il portfolio (elaborati grafici)
dei progetti e delle ricerche prodotti
individualmente, ritenuti più significativi.
Struttura e composizione dei laboratori di
laurea
Ciascun laboratorio di laurea è costituito di
norma:
• da un Collegio di Docenti, in genere 3
docenti di ruolo, di cui uno con funzione di
coordinatore e responsabile del laboratorio
di sintesi finale. Il Collegio dei docenti
prima dell’inizio di ogni semestre
elaborano un progetto didattico e di ricerca
esecutivo, necessario all’istituzione del
laboratorio stesso;
• da 6 laureandi, ciascuno dei quali è
tenuto ad elaborare individualmente, di
intesa con il Collegio e nell’ambito del
progetto didattico e di ricerca proposto dal
Collegio stesso e in collaborazione con gli
altri laureandi, un progetto di architettura e
una ricerca il cui obiettivo è la stesura del
capitolo di propria competenza della tesi.
tratta in genere di materiali cartacei
provenienti da archivi o biblioteche: libri,
disegni esistenti, documenti ma anche
rilievi, foto, ecc.;
• apparati critici: bibliografia ragionata,
nomi, luoghi, elenco delle fonti, ecc.
Il progetto di sintesi
Il progetto d’architettura elaborato dai
laureandi è in stretta correlazione con
l’attività di ricerca, che ne costituisce la
base scientifica.
Esame di laurea magistrale in Architettura
Per essere ammesso a sostenere l’esame di
laurea magistrale in Architettura è
necessario:
• avere ottenuto almeno 300 crediti per
attività didattiche e di ricerca;
• avere ricevuto la idoneità rilasciata dal
laboratorio di sintesi finale.
L’esame di laurea consiste:
• nella discussione del progetto di sintesi
finale;
• nella discussione della tesi di ricerca.
La valutazione si riferisce sia al progetto di
sintesi che alla tesi di ricerca, e assume
come base la media dei voti riportati negli
esami di profitto.
La tesi di ricerca
La sua elaborazione serve a dimostrare
l’attitudine del laureando alla ricerca,
all’approfondimento critico, alla
speculazione teorica sui problemi di
architettura. Si configura generalmente
costituita di tre parti:
• testo critico;
• documentazione: sono i materiali
“inediti” rintracciati durante il lavoro,
materiale prima del tutto sconosciuto alla
comunità scientifica. In questo caso si
Esami del laboratorio di laurea
Per ciascun insegnamento dei laboratori di
laurea è istituita una commissione
costituita da professori ufficiali della
Facoltà, appartenenti allo stesso ssd. Gli
insegnamenti di stessa denominazione
hanno la stessa commissione. Ciascuna
commissione esamina gli studenti iscritti
all’esame, indipendentemente dal
Laboratorio di appartenenza.
I laboratori di sintesi rilasciano soltanto
un’idoneità che vale come ammissione
all’esame di laurea.
Commissioni di laurea
La Commissione esaminatrice é formata da
undici membri, professori ufficiali della
Facoltà.
Della Commissione fa parte solo il
coordinatore del laboratorio di laurea, ma
non gli altri membri del collegio.
Presidente della Commissione di norma é il
Preside o il Presidente del Consiglio
Unitario di Classe.
Le Commissioni sono nominate dal Preside.
In apertura di seduta il Presidente dà la
parola al coordinatore del laboratorio di
laurea.
Successivamente la parola passa ai
candidati che espongono in sequenza:
• il progetto di sintesi finale;
• la tesi di ricerca.
La seduta d’esame é pubblica per quanto
attiene alla tesi di ricerca.
Al termine il Presidente invita la
Commissione a ritirarsi per la discussione
di merito e per la valutazione.
prodotta dai laboratori di laurea con
l’elaborazione delle tesi, la Facoltà
promuove l’acquisizione dei risultati
formalizzati:
• dei progetti di sintesi finale,
• delle tesi di ricerca
attraverso la loro elaborazione elettronica e
garantendo comunque il copyright agli
autori.
4
4.2 Il corso di laurea magistrale in Architettura (XX)
4. I regolamenti didattici
4
degli allievi).
In particolare per l’indirizzo classico lo
studente deve dimostrare, attraverso le
specifiche verifiche di profitto, di aver
acquisito gli elementi essenziali della
metodologia della ricerca archeologica, di
saper affrontare un rilievo ai diversi livelli
di scala, facendo ricorso alle metodologie
di volta in volta ritenute più idonee, di aver
acquisito le cognizioni necessarie ad
interpretare i resti architettonici, di saper
produrre elaborati che restituiscano
scientificamente le forme originarie di
un’architettura antica, nei limiti consentiti
dal sopravvissuto nonché di sapersi
avvalere di tale prodotto ai fini della
comprensione storica dell’edificio stesso e
dell’elaborazione di eventuali progetti di
restauro.
Criteri di valutazione
Il voto dell’esame di laurea deriva da:
• media degli esami di profitto espressa in
centodecimi (a), cui va a sommarsi:
• la media pesata delle valutazioni
espressa in decimi (b) dei singoli
commissari relativa al progetto di sintesi
finale e alla tesi di ricerca.
Solo nel caso in cui a + b = (o maggiore) di
110 é possibile avanzare la proposta di
lode.
Acquisizione dei risultati e loro
pubblicazione
Al fine di non disperdere l’attività di ricerca
35
36
Equivalenze fra insegnamenti
dell’ordinamento CdLS Classe n.4/SD.M.28/XI/2000 con il precedente
ordinamento ex D.M. 24.02.1993 (G.U. 2
luglio 1993, n. 153), Tabella XXX + ex D.R.
Bari, 19 ottobre 1993 (G.U. 13.01.1994, serie
generale n. 9)
Per quanto attiene all’ordinamento
precedente comunemente detto N. O.,
valgono le seguenti equivalenze fra
insegnamenti:
Vecchio Ordinamento / 1982-1990
1° e 2° anno
Storia dell’architettura 1a annualità
Storia dell’architettura 2a annualità
Tecnologie dei materiali da costruzione
Istituzioni di matematica
Istituzioni di matematica II
Urbanistica 1a annualità
Disegno e rilievo
Applicazioni di geometria descrittiva
Statica
3° e 4° anno
Caratteri tipologici dell’architettura
Storia dell’architettura contemporanea
Fisica tecnica e impianti
Sociologia urbana e rurale
Strumenti e metodi per il rilievo architettonico
Cultura tecnologica della progettazione I
Cultura tecnologica della progettazione II
5° anno
Estimo ed esercizio professionale
Nuovo Ordinamento / 1993-1994
Primo ciclo ex tabella XXX
Storia dell’arch. antica + Storia dell’arch. medioevale
Storia dell’architettura moderna
Materiali e progettazione di elementi costruttivi
Istituzioni di matematiche 1a annualità
Istituzioni di matematiche 2a annualità
Urbanistica
Disegno dell’architettura I + Disegno dell’architettura II
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
Statica I + Statica II
Secondo ciclo ex tabella XXX
Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura
Storia dell’architettura contemporanea
Fisica tecnica ambientale I + Fisica tecnica ambientale II
Sociologia urbana
Rilievo dell’architettura I + Rilievo dell’architettura II
Progettazione ambientale
Tecnologie del recupero edilizio
Terzo ciclo
Esercizio professionale dell’architettura
1993-1994
Primo ciclo n.o. ex tabella XXX
Storia dell’arch. antica + Storia dell’arch. medioevale (9 cfu)
Storia dell’architettura moderna (7,5 cfu)
Istituzioni di matematiche 1 (4,5 cfu) + Elementi di geometria analitica
(4,5 cfu) (Modulo del corso integrato di modellazione solida dell’architettura)
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (4,5 cfu) + Stereotomia
(4,5 cfu) (Modulo del corso integrato di modellazione solida dell’architettura)
Secondo ciclo n.o. ex tabella XXX
Urbanistica II (4 cfu)
Storia e metodi dell’architettura (3,5 cfu)
Caratteri tipologici e morfologici dell’arch. I (4 cfu) + Caratteri tipologici e
morfologici dell’arch. II (3,5 cfu)
Storia dell’architettura contemporanea I + II (7 cfu)
2000
Primo ciclo CdLs (classe n.4/s)
Storia dell’arch. Antica (esonerati al 2° della parte di medioevale) (9 cfu)
Storia dell’architettura medioevale e storia dell’architettura moderna (7,5 cfu)
Istituzioni di matematiche 1 (9 cfu)
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (9 cfu)
Secondo ciclo CdLs (classe n.4/s)
Teorie e tecniche della progettazione urbanistica (4 cfu)
Storia dell’architettura IV (3,5 cfu)
Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura (7,5 cfu)
Storia dell’architettura contemporanea (7 cfu)
4.2.7.1 Indirizzo “generale”
CDLM in Architettura
L’indirizzo “generale” è dedicato alla
formazione specifica nel settore
dell’Architettura, e cioè alla formazione per
lo svolgimento di quelle attività “esercitate
abitualmente con il titolo professionale di
architetto” (direttive n. 85/384/CEE, n.
85/14/CEE, n. 86/17/CEE), tesa ad
assicurare il raggiungimento:
1. della capacità di creare progetti
architettonici che soddisfino le esigenze
estetiche e tecniche;
2. di una adeguata conoscenza della storia
e delle teorie dell’architettura, nonché
delle arti, tecnologie e scienze umane ad
essa attinenti;
3. di una conoscenza delle belle arti in
quanto fattori che possono influire sulla
qualità della concezione architettonica;
4. di una adeguata conoscenza in materia
di urbanistica, pianificazione e tecniche
applicate nel processo di pianificazione;
5. della capacità di cogliere i rapporti tra
uomo e creazioni architettoniche e tra
creazioni architettoniche e il loro ambiente,
nonché la capacità di cogliere la necessità
di adeguare fra loro creazioni
architettoniche e spazi in funzione dei
bisogni e della misura dell’uomo;
6. della capacità di capire l’importanza
della professione e delle funzioni
dell’architetto nella società, in particolare
elaborando progetti che tengano conto dei
fattori sociali;
7. di una conoscenza dei metodi di
indagine e di preparazione del progetto di
costruzione;
8. della conoscenza dei problemi di
concezione strutturale, di costruzione e di
ingegneria civile connessi con la
progettazione degli edifici;
9. di una conoscenza adeguata dei
problemi fisici e delle tecnologie, nonché
della funzione degli edifici, in modo da
renderli intimamente confortevoli e
proteggerli dai fattori climatici;
10. di una capacità tecnica che consenta di
progettare edifici che rispondano alle
esigenze degli utenti nei limiti imposti dal
fattore costo e dai regolamenti in materia
di costruzione;
11. di una conoscenza adeguata delle
industrie, organizzazioni, regolamentazioni
e procedure necessarie per realizzare
progetti di edifici e per l’integrazione dei
piani nella pianificazione.
In esso, con riferimento alla natura e alle
finalità proprie del CdLM in Architettura,
tutti gli insegnamenti ruotano intorno a un
nucleo centrale costituito dalla cultura
della progettazione, cioè da quella serie di
metodologie di natura storica e scientifica
e di procedimenti di natura tecnico-estetica
necessari alla costruzione dello spazio
fisico. Essi, conseguentemente,
garantiscono il conseguimento degli
obiettivi indicati dalla direttiva CEE 85/384
sull’architettura, attraverso:
• l’attività di progettazione applicata al
campo dell’architettura, della città, del
restauro, dell’urbanistica, e dell’ambiente
costruito in senso lato;
• la preparazione specifica nel campo delle
tecniche di rappresentazione in quanto
strumento conoscitivo fondamentale per la
progettazione e il disegno dello spazio
fisico;
• la preparazione storica tesa:
all’acquisizione delle conoscenze
specifiche relative alle architetture
prodotte nel corso del tempo come base
indispensabile per una cosciente attività di
progettazione; e conseguentemente
all’acquisizione di metodologie finalizzate
alla comprensione critica del fare
architettura;
• la preparazione tecnica e tecnologica
applicata alla conoscenza delle tecniche di
trasformazione dei materiali e di
produzione dei manufatti edilizi, nonché
delle analisi esigenziali e di costo;
• la preparazione scientifica per quel che
riguarda la conoscenza delle matematiche,
degli strumenti e metodi di calcolo delle
strutture, delle tecniche di analisi dei
fenomeni attinenti all’uso dello spazio
fisico e alla sua trasformazione.
Iscrizione al 2° anno di corso
Per iscriversi nell’A.A. successivo al 2° anno
di corso, è necessario che lo studente
abbia sostenuto con esito positivo almeno
due annualità. In difetto, lo studente si
iscrive fuori corso.
Tuttavia è possibile iscriversi con riserva ai
corsi del II anno qualora lo studente
intenda sostenere l’esame, di cui si
richiede la propedeuticità, nella sessione
straordinaria di febbraio; nel caso l’esame
non venga superato l’iscrizione al corso
decade.
Trasferimenti al 2° anno di corso da altri
atenei
È necessario aver superato almeno le
seguenti annualità:
1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica
2 Materiali e progettazione di elementi costruttivi; oppure altra disciplina annuale appartenente alla stessa area disciplinare V (Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia)
Passaggio dal I al II ciclo (dal 2° al 3° anno)
Per iscriversi al II ciclo (terzo anno) è
necessario aver superato, almeno tutti i
seguenti 10 esami su 12 complessivi:
1 Laboratorio 1° di Progettazione
architettonica
2 Laboratorio 2° di Progettazione
architettonica
3 Storia dell’architettura antica
4 In alternartiva: Statica / Storia Moderna
/Urbanistica
5 Materiali e progettazione di elementi
costruttivi
6 Laboratorio 1° di Costruzione
dell’architettura
7 Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica
8 Disegno dell’architettura
9 Fondamenti e applicazioni di geometria
descrittiva
Coloro che allo scadere del 2° anno di
corso non abbiano superato tali annualità
entro l’appello straordinario invernale,
sono considerati studenti fuori-corso: tale
status permane fino a che non si superano
dette annualità.
Gli eventuali due esami mancanti del I ciclo
di cui al punto 4, dovranno essere
stostenuti prima di quelli di cui essi sono
4
4.2 Il corso di laurea magistrale in Architettura (XX)
4. I regolamenti didattici
4
4.2.7 Equipollenze fra laurea V.O. e laurea
specialistica
4.2.7.1 Disattivazione dei corsi di laurea
(cdl) in Architettura ex D.M. 24.02.1993
(G.U. 2 luglio 1993, n. 153), Tabella XXX, ed
ex D.R. Bari, 19 ottobre 1993 (G.U.
13.01.1994, serie generale n. 9); e loro
equipollenza con il corso di laurea
specialistica (cdls) in Architettura ex D.M.
03.11.1999, n. 509.
A partire dall’A.A. 2006/2007 sono
disattivati tutti i cicli del CdL in Architettura
ex D.M. 24.02.1993; e contemporaneamente
sono attivati tutti i cicli del Corso di laurea
specialistica in Architettura.
37
propedeutici (Storia moderna prima di
Storia contemporanea; Urbanistica prima
del Laboratorio di progettazione
urbanistica; Statica prima di Scienza delle
costruzioni)
38
Mobilità studentesca: programmi Socrates
Al fine di favorire il processo di
internazionalizzazione e di integrazione fra
gli Stati membri della UE, a partire dal terzo
anno di corso è consentita la
partecipazione ai concorsi per
l’attribuzione di borse di studio Socrates
per la mobilità studentesca, bandite dal
Politecnico di Bari.
Condizioni essenziali per parteciparvi sono:
• avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo;
• avere sostenuto almeno l’esame di
Laboratorio 3° di Progettazione
architettonica.
Trasferimenti al 4° anno di corso da altri
atenei
È necessario aver sostenuto tutti gli esami
del primo ciclo e inoltre aver superato
almeno le seguenti annualità:
1 Laboratorio 3° di Progettazione
architettonica
2 Scienza delle costruzioni
3 Esami per un totale di 2 annualità;
oppure: 1 annualità + 2 semestralità;
oppure: 4 semestralità rivenienti dalle
seguenti aree disciplinari:
II Discipline storiche per l’architettura
III Teoria e tecniche per il restauro
architettonico
V Discipline tecnologiche per
l’architettura e la produzione edilizia
VI Discipline fisico-tecniche e
impiantistiche per l’architettura
VIII Progettazione urbanistica e
pianificazione territoriale
IX Discipline economiche, sociali,
giuridiche per l’architettura e l’urbanistica
Passaggio dal II al III ciclo (dal 4° al 5° anno)
Per iscriversi ad ottobre nel successivo A. A. al
III ciclo (quinto anno) lo studente dovrà aver
superato tutte le annualità del I e nel II ciclo.
Qualora avesse ancora esami da sostenere, si
iscriverà con riserva, contando ancora
sull’appello straordinario invernale per il
completamento degli esami.
Coloro che nell’appello straordinario invernale
non abbiano superato gli esami residui sono
considerati studenti fuori-corso.
Tuttavia al fine di favorire l’ingresso degli
studenti nei laboratori di laurea alle date
previste (ottobre e marzo), sono stabiliti degli
appelli straordinari per tutti coloro che, ancora
in debito di max 3 annualità, li chiederanno,
impegnandosi a concluderli prima
dell’apertura del successivo laboratorio. Il
calendario di questi appelli, tenuto conto
dell’elenco di tali studenti fornito dalla
Segreteria didattica, sarà concordato nelle
sue sequenze (distinte per ciascuno studente)
dal Presidente del Consiglio Unitario di Classe
con i gli studenti stessi.
Trasferimenti al 5° anno di corso da altri
atenei
È necessario aver superato tutti gli esami
relativi al I e II ciclo inseriti nel regolamento
didattico del corso di laurea specialistica in
Architettura della Facoltà di Architettura di Bari.
Gli studenti che intendono trasferirsi
dovranno presentare alla Segreteria Studenti,
al fine di ottenere il nulla-osta del Politecnico,
il certificato di iscrizione nel precedente A.A.
con l’elenco degli esami sostenuti.
Conoscenza della lingua inglese
Inoltre per iscriversi al terzo ciclo lo studente
dovrà essere in possesso almeno del B1
(Thershold) Preliminary English Test (PET).
Propedeuticità d’esame del I ciclo
Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “generale” - I ciclo (ex DM 270/2004)
Anno
Tipo di
Numero esami Totale Insegnamenti
Ciclo
crediti (annualità e moduli didattici concorrenti
didattico di corso insegnamento
alla definizione delle annualità)
i
1°
l
m
m
m
m
m
2°
l
1
1
1
1
1
1
6
1
15
9
9
9
9
9
60
12
I
1
9
m
l
1
1
9
12
I
m
1
1
6
9
9
60
Monte crediti complessivo = 120 | Totale esami = 13
Laboratorio 1° di Progettazione architettonica
- Composizione architettonica 1a. annualità
- Composizione elettronica della progettazione
architettonica
- Teoria dell’architettura
Storia dell’architettura antica
Materiali e progettazione di elementi costruttivi
Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica
Disegno dell’architettura
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
Laboratorio 2° di Progettazione architettonica
- Composizione architettonica 2a. annualità
- Caratteri dell’architettura
Storia dell’architettura medioevale + storia
dell’architettura moderna
Statica
Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura
- Progettazione di sistemi costruttivi
- Progettazione esecutiva dell’architettura
Laboratorio di Urbanistica
- Storia e teorie dell’urbanistica
- Tecniche dell’urbanistica
Caratteri dell’Architettura
Settori
scientificodisciplinari
Ambiti
disciplinari
Crediti per
insegnamento
icar 14
icar 14
i
i
9
3
icar 14
icar 18
icar 12
mat 05
icar 17
icar 17
i
ii
v
x
xi
xi
3
9
9
9
9
9
60
icar 14
icar 14
icar 18
i
i
ii
8
4
9
icar 08
iv
9
icar 12
icar 12
v
v
9
3
icar 21
icar 21
icar 14
viii
viii
I
4
5
9
60
Non si può sostenere
l’esame di:
Se non si è sostenuto
l’esame di:
Laboratorio 2°
di Progettazione
architettonica
- Laboratorio 1° di
Progettazione
architettonica
Storia dell’architettura - Storia
medioevale
dell’architettura
+
antica
Storia dell’architettura
moderna
Laboratorio 1°
di Costruzione
dell’architettura
- Materiali e
progettazione di
elementi costruttivi
4
4.2 Il corso di laurea magistrale in Architettura (XX)
4. I regolamenti didattici
4
Trasferimenti al 3° anno di corso da altri
atenei
È necessario aver superato almeno le
seguenti annualità:
1 Laboratorio 1° di Progettazione
architettonica (almeno 15 cfu)
2 Laboratorio 2° di Progettazione
architettonica (almeno 12 cfu)
3 Materiali e progettazione di elementi
costruttivi (almeno 9 cfu)
4 Laboratorio 1° di Costruzione
dell’architettura (almeno 12 cfu)
5 Storia dell’architettura antica (9 cfu)
6 Statica (almeno 9 cfu)
7 Istituzioni di matematiche
8 Disegno dell’architettura (9 cfu)
9 Fondamenti e applicazioni di geometria
descrittiva (9 cfu)
Iscrizione al 4° anno di corso
Per iscriversi nel successivo A.A. al 4° anno
di corso è necessario che lo studente abbia
superato almeno 2 annualità. In difetto, lo
studente si iscrive fuori corso.
esami
Legenda
l
m
i
Laboratorio
Corso monodisciplinare
(una annualità)
Corso integrato
39
Propedeuticità d’esame del II ciclo
Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “generale” - II ciclo (1° anno ex DM 270/2004 - 2° anno ex DM 509/1999)
Anno
Tipo di
Numero esami Totale Insegnamenti
Ciclo
crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla
didattico di corso insegnamento
definizione delle annualità)
l
1
Laboratorio 3° di Progettazione architettonica
12
ii
3°
m
m
m
m
1
1
1
1
4
5
9
9
l
1
12
i
m
4°
l
m
l
l
m
I
I
1
1
8
1
1
1
1
1
1
4
9
64
10,5
4
10,5
11
7,5
11
1
11
7
65,5
icar 14
- Progettazione architettonica 1a annualità
icar 09
- Tecnica delle costruzioni
Storia dell’architettura contemporanea III (1°semestre) icar 18
Storia dell’architettura contemporanea III (2°semestre) icar 18
icar 08
Scienza delle costruzioni
ii
ii
iv
vi
Storia dell’architettura - Storia dell’architettura
contemporanea
antica e medioevale
- Storia dell’architettura
moderna
Laboratorio 4°
di Progettazione
architettonica
- Laboratorio 3°
di Progettazione
architettonica
- Scienza delle costruzioni
- Storia dell’architettura
contemporanea
Laboratorio
di Restauro
architettonico
- Laboratorio 3° di
Progettazione
architettonica
- Scienza delle
costruzioni
Laboratorio 2°
di Costruzione
dell’architettura
- Scienza delle
costruzioni
- Laboratorio 3°
di Progettazione
architettonica
Metodi e tecniche di
analisi ambientale II
- Metodi e tecniche di
analisi ambientale I
Laboratorio di
progettazione
urbanistica
- Urbanistica
ing-ind
11
Laboratorio di Progettazione urbanistica
- Progettazione urbanistica
- Gestione urbana
icar 21
icar 21
viii
viii
9
3
Architettura del paesaggio
Rilievo dell’architettura
icar 15
icar 17
xi
4
9
64
Laboratorio 4° di Progettazione architettonica
Laboratorio di Restauro
- Restauro architettonico
- Tecnica delle costruzioni
Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura
- Progetto di strutture
- Teorie e tecniche della progettazione architettornica
- Sistemi statici e forme strutturali
Estimo
Metodi e tecniche di analisi ambientale II
- Fisica tecnica ambientale
- Tecnologie del recupero edilizio
- Tecnologia dell’architettura
Sociologia urbana + Economia urbana
i
i
i
ii
7,5
1,5
1,5
3,5
icar 19
icar 09
iii
iv
7,5
3
icar 09
icar 14
icar 14
icar 22
iv
i
i
vii
8
1,5
1,5
7,5
ing-ind 11
icar 12
icar 12
sps 10 +
secs p06
Se non si è sostenuto
l’esame di:
9
3
4
5
9
9
i
iv
Metodi e tecniche di analisi ambientale I
(fisica tecnica ambientale I)
icar 14
- Composizione architettonica e urbana
- Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie icar 15
icar 16
- Riqualificazione del paesaggio urbano
icar 18
Storia dell’architettura IV
Non si può sostenere
l’esame di:
vi
v
v
ix
3,5
3,5
4
11
65,5
Anno
Tipo di
Numero esami Totale Insegnamenti
Ciclo
crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla
didattico di corso insegnamento
definizione delle annualità)
lsf
1
16,5
Laboratorio di sintesi finale
iii
5°
- Progettazione architettonica 2a. annualità
- Un insegnamento in alternativa fra
m
m
m
1
1
1
10
10
10
Tre insegnamenti da scegliersi fra
m/2
0,5
6
Stage
52,5
Monte crediti complessivo = 52,5 Totale = 5 esami
Settori
scientificodisciplinari
Ambiti
Crediti per
disciplinari insegnamento
icar 14
icar 14
icar 18
icar 19
icar 09
icar 12
icar 21
i
i
ii
iii
iv
v
viii
icar 14
icar 18
icar 19
icar 08/09
icar 12
ing-ind 11
icar 22
icar 21
sps 10
icar 17
i
ii
iii
iv
v
vi
vii
viii
ix
xi
icar 14
icar 19
icar 09
icar 12
icar 17
i
iii
iv
v
xi
Non ci si può iscrivere al laboratorio di Laurea
se non si sono superati tutti gli esami del I
e II ciclo
16,5
4
4.2.7.1 Curriculum “generale” CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
Settori
Ambiti
Crediti per
scientifico- disciplinari insegnamento
disciplinari
Propedeuticità d’esame del III ciclo
Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “generale” - III ciclo (ex DM 509/1999)
10
6
52,5
Legenda
l
m
i
Laboratorio
Corso monodisciplinare
(una annualità)
Corso integrato
Monte crediti complessivo = 129,5 | Totale esami = 15 esami
40
41
4.2.7.2 Indirizzo “classico”
CdLM in Architettura
42
Iscrizione al 2° anno di corso
Per iscriversi nell’A.A. successivo al 2° anno
di corso, è necessario che lo studente
abbia sostenuto con esito positivo almeno
due annualità. In difetto, lo studente si
iscrive fuori corso.
Tuttavia è possibile iscriversi con riserva ai
corsi del II anno qualora lo studente
intenda sostenere l’esame di cui si richiede
la propedeuticità, nella sessione
straordinaria di febbraio; nel caso l’esame
non venga superato l’iscrizione al corso
decade.
Trasferimenti al 2° anno di corso da altri
atenei
È necessario aver superato almeno le
seguenti annualità:
1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica
2 Materiali e progettazione di elementi costruttivi; oppure altra disciplina annuale appartenente alla stessa area disciplinare V (Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia)
Passaggio dal I al II ciclo (dal 2° al 3°
anno)
Per iscriversi nel successivo A.A. al II ciclo
(terzo anno) lo studente dovrà aver
superato i seguenti esami:
1 Laboratorio 1 di Progettazione
architettonica
2 Laboratorio 2 di Progettazione
architettonica
3 Storia dell’architettura antica
4 In alternativa: Statica / Storia moderna / Urbanistica
5 Materiali da costruzione e tecniche costruttive
6 Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura
7 Istituzioni di geometria + Istituzioni di
matematiche
8 Fondamenti e applicazioni di geometria
descrittiva
9 Laboratorio 1 di Archeologia
Coloro che allo scadere del 2° anno di
corso non abbiano superato tali annualità
entro l’appello straordinario invernale,
sono considerati studenti fuori-corso: tale
status permane fino a che non si superino
dette annualità.
Gli eventuali due esami mancanti del I ciclo
di cui al punto 4, dovranno essere
stostenuti prima di quelli di cui essi sono
propedeutici (Storia moderna prima di
Storia contemporanea; Urbanistica prima
del Laboratorio di progettazione
urbanistica; Statica prima di Scienza delle
costruzioni)
Trasferimenti al 3° anno di corso da altri
atenei
Per le specificità proprie dell’indirizzo
‘classico’ non è possibile accedere al II ciclo
provenendo da altri Atenei.
Conoscenza della lingua inglese
Inoltre per iscriversi al terzo ciclo lo studente
dovrà essere in possesso almeno del B1
(Thershold) Preliminary English Test (PET).
Mobilità studentesca: programmi Socrates
Al fine di favorire il processo di
internazionalizzazione e di integrazione fra
gli Stati membri della UE, a partire dal terzo
anno di corso è consentita la
partecipazione ai concorsi per
l’attribuzione di borse di studio Socrates
per la mobilità studentesca, bandite dal
Politecnico di Bari.
Condizioni essenziali per parteciparvi sono:
• avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo;
• avere sostenuto almeno l’esame di
Laboratorio 3° di Progettazione
architettonica.
Iscrizione al 4° anno di corso
Per iscriversi nel successivo A.A. al 4° anno
di corso è necessario che lo studente abbia
superato almeno 2 annualità. In difetto, lo
studente si iscrive fuori corso.
Trasferimenti al 4° anno di corso da altri
atenei
Per le specificità proprie dell’indirizzo
‘Classico’ non è possibile accedere al II
ciclo provenendo da altri Atenei.
È possibile iscriversi con riserva ai corsi del
4° anno qualora lo studente intenda
sostenere l’esame di cui si richiede la
propedeuticità nella sessione straordinaria
di febbraio; nel caso l’esame non venga
superato l’iscrizione al corso decade.
Passaggio dal II al III ciclo (dal 4° al 5°
anno)
Per iscriversi ad ottobre nel successivo A.
A. al III ciclo (quinto anno) lo studente
dovrà aver superato tutte le annualità del I
e nel II ciclo. Qualora avesse ancora esami
da sostenere, si iscriverà con riserva,
contando ancora sull’appello straordinario
invernale per il completamento degli
esami.
Coloro che nell’appello straordinario
invernale non abbiano superato gli esami
residui sono considerati studenti fuoricorso.
Tuttavia al fine di favorire l’ingresso degli
studenti nei laboratori di laurea alle date
previste (ottobre e marzo), sono stabiliti
degli appelli straordinari per tutti coloro
che, ancora in debito di max 3 annualità, li
chiederanno, impegnandosi a concluderli
prima dell’apertura del successivo
laboratorio. Il calendario di questi appelli,
tenuto conto dell’elenco di tali studenti
fornito dalla Segreteria didattica, sarà
concordato nelle sue sequenze (distinte
per ciascuno studente) dal Presidente del
Consiglio Unitario di Classe con i gli
studenti stessi.
Trasferimenti al 5° anno di corso da altri
atenei
Per le specificità proprie dell’indirizzo
‘Classico’ non è possibile accedere al III
ciclo provenendo da altri Atenei.
Conoscenza di una seconda lingua
straniera
Per iscriversi al terzo ciclo lo studente
dovrà certificare la conoscenza di base di
una seconda lingua straniera, in aggiunta a
quella della lingua inglese già
precedentemente certificata, da scegliersi
tra il francese, il tedesco e il greco
moderno.
4
4.2.7.1 Curriculum “generale” CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
In aggiunta agli obiettivi strategici
dell’indirizzo generale, il curriculum
“classico” è finalizzato a fornire
competenze specifiche nel settore dei beni
archeologici e monumentali del mondo
antico e medievale mediterraneo, al fine di
formare una figura professionale dotata di:
• adeguate cognizioni storiche nell’ambito
del contesto cronologico e geografico in cui
è chiamato ad intervenire;
• adeguate conoscenze delle
manifestazioni artistiche e più in generale
produttive del mondo mediterraneo tra
l’età del bronzo e la fine dell’età medievale,
nonché della capacità di classificazione,
comprensione e interpretazione dei
materiali archeologici, anche ai fini della
loro fruizione museale;
• idonee conoscenze dei fondamenti
metodologici basilari delle discipline
archeologiche, non escluse di quelle
metodiche di ricerca analitica che si
avvalgono del supporto di metodologie
scientifiche sussidiarie e dell’applicazione
delle nuove tecnologie;
• idonea padronanza delle metodologie del
rilievo manuale e strumentale ai diversi
livelli di scala, non escluse la
fotogrammetria digitale, le tecnologie
satellitari e di scansione digitale
tridimensionale.
Tali conoscenze sono volte ad assicurare a
tale figura professionale una specifica
capacità di intervento in quei contesti
specifici inerenti il patrimonio archeologico
e monumentale mediterraneo.
Saranno quindi suoi interlocutori le
autorità preposte alla tutela del patrimonio
e costituiranno ambiti peculiari di
intervento:
Il rilievo archeologico ai diversi livelli di
scala, dal particolare architettonico alla
documentazione topografica;
Il restauro archeologico, dal monitoraggio
alla manutenzione dell’esistente e fino
all’elaborazione di progetti di anastilosi;
La progettazione e l’allestimento museale
nei lori diversi aspetti;
La sistemazione d’area e la progettazione
di parchi archeologici, nella complessità
delle problematiche che discendono dalle
specifiche esigenze di conservazione e di
fruizione.
43
Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “classico” - I ciclo (ex DM 270/2004)
Anno
Tipo di
Composizione Totale
Ciclo
crediti
didattico di corso insegnamento annualità
I
1°
1
Settori
Aree
Crediti per
scientifico- disciplinari insegnamento
disciplinari
Laboratorio 1° di Progettazione architettonica
- Composizione architettonica e urbana 1a. annualità
- Disegno dal vero dell’architettura
icar 14
icar 17
i
i
9
3
m
1
9
Storia dell’architettura antica
icar 18
ii
9
I
m
m
I
1
1
1
1
9
9
9
9
Materiali da costruzione e Tecniche costruttive
Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
Laboratorio 1° di Archeologia (Greca)
- Archeologia egea
- Storia dell’arte greca
icar 12
mat 05
icar 17
v
x
xi
9
9
9
l-fil let/01 xii
l-ant/02 xii
3
3
- Archeologia Classica
l-ant/07
6
2°
15
Insegnamenti
(annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
l
1
xii
60
12
3°
l
Storia dell’architettura - Storia
romana
dell’architettura greca
- Storia
dell’architettura della
Magna Grecia
m
m
m
Laboratorio 2° di
- Laboratorio 1° di
archeologia (Romana) archeologia (Greca)
l
m
1
12
9
m
m
l
1
1
1
9
9
12
icar 12
icar 12
v
v
9
3
9
- Progettazione di sistemi costruttivi
- Progettazione esecutiva dell’architettura
Laboratorio 2° di archeologia (Romana)
- Storia romana
- Etruscologia e antichità italiche
- Archeologia e storia dell’arte romana + archeologia
delle province romane
l-ant 02
l-ant/06
l-ant/07
xii
xii
xii
1,5
1,5
6
icar 14
icar 14
icar 18
i
i
ii
9
3
9
icar 21
icar 08
viii
iv
9
9
60
l
I
I
l
I
Legenda
l
60
l
icar 14
icar 09
i
iv
9
3
iii
iv
vi
4
9
9
Propedeuticità d’esame del II ciclo
Non si può
sostenere
l’esame di:
se non si è
sostenuto
l’esame di:
Storia
dell’architettura IV
- Storia
dell’architettura
romana
- Laboratorio 3°
di progettazione
architettonica
Scienza delle
costruzioni
- Istituzioni di
geometria e
istituzioni di
matematica
- Statica
Storia dell’Architettura contemporanea III (1° semestre) icar 08
icar 08
Scienza delle costruzioni
Metodi e tecniche di analisi ambientale I
ing-ind11
(fisica tecnica ambientale I)
1
12
Laboratorio di Progettazione urbanistica
- Progettazione urbanistica
- Gestione urbana
icar 21
icar 21
viii
viii
9
3
Disegno e rilievo dell’architettura
icar 17
xi
9
Laboratorio di
progettazione
urbanistica
- Urbanistica
fis/07
l-ant 10
xii
xii
4
5
62
Laboratorio 4°
di Progettazione
architettonica
- Scienza delle
costruzioni
- Laboratorio 3°
di Progettazione
architettonica
i
i
7,5
1,5
i
ii
ii
1,5
4
7,5
Laboratorio
di restauro
architettonico
- Scienza delle
costruzioni
- Laboratorio 3°
di Progettazione
architettonica
- Scienza delle
costruzioni
iii
iv
9
3
Laboratorio di
costruzione
dell’architettura
Metodi e tecniche di
analisi ambientale II
- Metodi e tecniche di
analisi ambientale I
Laboratorio 4° di
Archeologia
- Laboratorio 3° di
Archeologia
Estimo
- Laboratorio 3°
di Progettazione
architettonica
1
9
9
7
1
1
1
1
1
1
62
10,5
4
7,5
12
11
11
Laboratorio
Corso monodisciplinare
(una annualità)
Corso integrato
Settori
Aree
Crediti per
scientifico- disciplinari insegnamento
disciplinari
4
9
9
Laboratorio 3° di Archeologia
- Archeometria
-Metodologie della ricerca archeologica
i
6
56
Monte crediti complessivo = 118 | Totale esami = 14 annualità
Monte crediti complessivo = 120 | Totale esami = 12 annualità
Insegnamenti
(annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
Laboratorio 3° di Progettazione architettonica
- Progettazione architettonica
- Tecnica delle costruzioni
1
1
1
1
m
44
II
4°
1
6
- Laboratorio 1°
di Progettazione
architettonica
Anno
Tipo di
Ciclo
Composizione Totale
crediti
didattico di corso insegnamento annualità
60
m
1
Laboratorio 2°
di Progettazione
architettonica
Se non si è sostenuto
l’esame di:
3
Laboratorio 2° di Progettazione architettonica
- Composizione architettonica 2a. annualità
- Caratteri dell’architettura
Storia dell’architettura medievale + Storia
dell’architettura moderna
Laboratorio di urbanistica
Statica
Laboratorio 1° di costruzione dell’architettura
l
Non si può sostenere
l’esame di:
Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “classico” - II ciclo (3° anno ex DM 270/2004 - 4° anno ex DM 509/1999)
Laboratorio 4° di Progettazione architettonica
icar 14
- Composizione architettonica e urbana
- Analisi della morfologia urbana e delle tipologie ed. icar 15
icar 16
- Riqualificazione del paesaggio urbano
icar 18
Storia dell’architettura IV
icar 22
Estimo
Laboratorio di Restauro
- Restauro architettonico
- Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico
Metodi e tecniche di analisi ambientale II
- Fisica tecnica ambientale II
- Tecnologie del recupero dell’architettura
- Tecnologia dell’architettura
Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura
- Progetto di strutture
- Teoria e tecniche dellam progettazione architettonica
- Sistemi statici e forme strutturali
icar 19
icar 09
ing-ind 11 vi
icar 12
v
icar 12
v
3,5
3,5
4
icar 09
icar 14
8
1,5
1,5
iv
i
4
4.2.7.2 Curriculum “classico” CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
l
Propedeuticità d’esame del I ciclo
56
45
Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “classico” - III ciclo (ex DM 509/1999)
Anno
Tipo di
Composizione Totale
Ciclo
crediti
didattico di corso insegnamento annualità
iii
5°
lsf
1
16,5
Insegnamenti
(annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
Laboratorio di sintesi finale
- Progettazione architettonica 2a. annualità
m
m
m
m/2
1
1
1
0,5
5,5
10
10
10
6
52,5
Settori
Aree
Crediti per
scientifico- disciplinari insegnamento
disciplinari
icar 14
icar 18
icar 19
icar 09
icar 17
l-ant/07
l-ant/08
i
ii
iii
iv
xi
xii
xii
icar 14
icar 19
icar 12
icar 21
i
iii
v
viii
icar 14
icar 15
icar 19
icar 21
i
i
iii
viii
Non ci si può iscrivere al laboratorio di Laurea
se non si sono superati tutti gli esami del I
e II ciclo
6
Stage
51
Monte crediti complessivo = 52,5| Totale = 4,5 annualità
Legenda
l
m
m/2
i
46
Insegnamenti
Area I: Progettazione architettonica e urbana
01
Composizione architettonica 1/A
02
10
Tre insegnamenti da scegliersi fra
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Architettura
Insegnamenti e docenti per aree disciplinari
ssd
Crediti
icar/14
9
Composizione architettonica 1/B (c.s.)
03
Composizione architettonica 1/C (c.s.)
04
Composizione elettronica della prog. arch. 1/A
icar/14
3
Laboratorio di appartenenza
Docenti
Laboratorio 1/A di Progettazione architettonica
Giuseppe Fallacara
Laboratorio 1/B di Progettazione architettonica
Calogero Montalbano
Laboratorio 1/C di Progettazione architettonica
Annalisa Di Roma
Laboratorio 1/A di Progettazione architettonica
Marco Stigliano
05
Composizione elettronica della prog. arch. 1/B (c.s.)
Laboratorio 1/B di Progettazione architettonica
Graziella Fittipaldi
06
Composizione elettronica della prog. arch. 1/C (c.s.)
Laboratorio 1/C di Progettazione architettonica
Nico Parisi
07
Composizione architettonica 2/A
08
Composizione architettonica 2/B (c.s.)
09
Composizione architettonica 2/C (c.s.)
10
Caratteri dell’architettura A
11
Caratteri dell’architettura B (c.s.)
icar/14
icar/14 8
4
12
Caratteri dell’architettura C (c.s.)
13
Teoria dell’architettura
icar/14
3
14
Progettazione architettonica 1/A
icar/14
9
15
Progettazione architettonica 1/B (c.s.)
Laboratorio 2/A di Progettazione architettonica
Franco Defilippis
Laboratorio 2/B di Progettazione architettonica
Michele Montemurro
Laboratorio 2/C di Progettazione architettonica
Antonio Riondino
Laboratorio 2/A di Progettazione Architettonica
Annalisa Giglio
Laboratorio 2/B di Progettazione Architettonica
Annalinda Neglia
Laboratorio 2/C di Progettazione Architettonica
Giuseppe Rociola
Claudio D’Amato
Laboratorio 3/A di Progettazione architettonica
Claudio D’Amato
Laboratorio 3/B di Progettazione architettonica
Ariella Zattera
16
Progettazione architettonica 1/C (c.s.)
Laboratorio 3/C di Progettazione architettonica
Michele Beccu
17
Progettazione architettonica 1/D (c.s.)
Laboratorio 3/D di Progettazione architettonica
Matteo Ieva
18
Progettazione architettonica 1/E (c.s.)
Laboratorio 3/E di Progettazione architettonica
Calogero Montalbano
19
Progettazione architettonica 1/F (c.s.)
Laboratorio 3/F di Progettazione architettonica
Nicola Parisi
20
Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura A
21
Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura B
22
Composizione e progettazione urbana A
icar/14
9
icar/14
9
Attilio Petruccioli
Matteo Ieva
Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica
Carlo Moccia
23
Composizione e progettazione urbana B (c.s.)
Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica
Anna Bruna Menghini
24
Composizione e progettazione urbana C (c.s.)
Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica
Loredana Ficarelli
25
Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie A
26
Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie B (c.s.)
Laboratorio
27
Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie C (c.s.)
Corso monodisciplinare
(una annualità)
Corso monodisciplinare
(mezza annualità)
Corso integrato
28
Riqualificazione del paesaggio urbano A
29
Riqualificazione del paesaggio urbano B (c.s.)
30
Riqualificazione del paesaggio urbano C (c. s.)
31
Composizione architettonica e urbana A
4
4.2.7.2 Curriculum “classico” CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
Propedeuticità d’esame del III ciclo
icar/15
icar/16
icar/14
1,5
Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica
Franco Defilippis
Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica
Michele Montemurro
Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica
Antonio Riondino
1,5
Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica
Franco Defilippis
Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica
Michele Montemurro
3
Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica
Antonio Riondino
3
Laboratorio 2/A di Costruzione dell’architettura
Claudio D’Amato
47
30
Teorie e tecniche della progettazione architettonica
icar/14
1,5
31
Riqualificazione del paesaggio urbano
icar/15
3
Insegnamenti
33
Sistemi statici e forme strutturali
ssd
icar/14
Crediti
1,5
icar/18
9
Laboratorio 2/A/B di Costruzione dell’architettura
Laboratori 4/A/B/C/D/E/F di Progettazione architettonica
Laboratorio di appartenenza
Laboratori 2/A e 2/B di Costruzione dell’architettura
Claudio D’Amato
Attilio Petruccioli
Docenti
Francesco Porco
Area II: Discipline storiche per l’architettura e l’urbanistica
Storia dell’architettura antica A
02
Storia dell’architettura antica B (c.s.)
Materiali e progettazione di elementi costruttivi A
Materiali e progettazione di elementi costruttivi B
03
Materiali da costruzione naturali
icar/12
9
Paolo Capoccia
icar/12
4,5
Diego Cellie
Riccardo Calvano
04
Tecniche e tecnologie del mondo greco e romano
icar/12
4,5
05
06
Progettazione di sistemi costruttivi A
Progettazione di sistemi costruttivi B (c.s.)
icar/12
9
icar/12
3
07
Progettazione esecutiva dell’architettura A
Giorgio Rocco
08
Progettazione esecutiva dell’architettura B (c.s.)
Monica Livadiotti
09
Tecnologia del recupero edilizio
icar/12
10
Tecnologia dell’architettura
icar/12
03
Storia dell’architettura medioevale
icar/18
4,5
Giacomo Martines
04
Storia dell’architettura moderna
icar/18
4,5
Giacomo Martines
05
Storia dell’architettura contemporanea (I + II semestre)
icar/18
4+5
Claudio D’Amato
icar/18
3,5
Giorgio Rocco
06
Storia dell’architettura IV: Antica
07
Storia dell’architettura IV: Islamica
Attilio Petruccioli
08
Storia dell’architettura IV: Stereotomica
Giuseppe Fallacara
09
Storia dell’architettura IV: Moderna
Claudio D’Amato
Monica Livadiotti
Laboratorio 1/A di Costruzione dell’architettura
Laboratorio 1/B di Costruzione dell’architettura
Vitangelo Ardito
Spartaco Paris
Laboratorio 1/A di Costruzione dell’architettura
Massimiliano Fiore
Laboratorio 1/B di Costruzione dell’architettura
Vincenzo Bagnato
3,5
Metodi e tecniche di analisi ambientale I
Vitangelo Ardito
4
Metodi e tecniche di analisi ambientale I
Vitangelo Ardito
Area VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura
01
Fisica tecnica ambientale I A
ing-ind/11
9
Metodi e tecniche di analisi ambientale I
Francesco Ruggiero
02
03
Fisica tecnica ambientale I B
Fisica tecnica ambientale II
ing-ind/11
ing-ind/11
9
3,5
Metodi e tecniche di analisi ambientale I
Metodi e tecniche di analisi ambientale II
Francesco Piccininni
Francesco Ruggiero
icar/22
7,5
Pierluigi Morano
9
Nicola Martinelli
Area VII: Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica
Area III: Teorie e tecniche per il restauro architettonico
01
Restauro architettonico A
Laboratorio di Restauro architettonico A
Rossella De Cadilhac
Restauro architettonico B (c.s.)
Laboratorio di Restauro architettonico B
Ignazio Carabellese
03
Restauro architettonico C (c.s.)
Laboratorio di Restauro architettonico C
Giacomo Martines
01
Area IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura
02
Progettazione urbanistica A
03
Progettazione urbanistica B (c.s.)
01
Statica A
02
Statica B (c.s.)
03
Scienza delle costruzioni
icar/19
7,5
Estimo
02
Area VIII: Progettazione urbanistica
Urbanistica
icar/08
9
Pietro D’Ambrosio
Umberto Ricciuti
04
Gestione urbana A
icar/08
9
Pilade Foti
05
Gestione urbana B (c.s.)
icar/21
icar/21
9
3
Laboratorio di Urbanistica A
Leonardo Rignanese
Laboratorio di Urbanistica B
Francesca Calace
Laboratorio di Urbanistica A
Patrizia Paola Pirro
Laboratorio di Urbanistica B
Anna Rita Marvulli
04
Tecnica delle costruzioni A
icar/09
1,5
Laboratorio 3/A, 3/B, 3/C, 3/D, 3/E di Progettazione architettonica
Domenico Raffaele
05
Progetto di strutture A
icar/09
8,5
Laboratorio 2/A di Costruzione dell’architettura
Mauro Mezzina
Laboratorio 2/B di Costruzione dell’architettura
Giosi Uva
01
Sociologia urbana A
sps/10
11
Luciana Bozzo
icar/09
3
Laboratorio di Restauro Architettonico A
Giuseppina Uva
02
Sociologia urbana B (c.s.)
sps/10
11
Sergio Bisciglia
mat/03-05
9
Giannangelo Luisi
06
Progetto di strutture B (c.s.)
07
Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico A
08
Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico B (c.s.)
Laboratorio di Restauro Architettonico B
Domenico Raffaele
09
Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico C (c.s.)
Laboratorio di Restauro Architettonico C
Rita Greco
Area V: Discipline tecnologiche per l’architettura
48
01
4
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
01
01
02
Area IX: Discipline sociali, economiche e giuridiche per l’architettura e l’urbanistica
Area X: Scienze matematiche per l’architettura
01
Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica A
49
02
Istituzioni di geometria +istituzione di matematica B
mat/03-05
9
Giuseppe Devillanova
Area XI: Rappresentazione dell’architettura
01
02
Disegno dell’architettura B (c.s.)
icar/17
03
Disegno dal vero dell’architettura antica
icar/17
9
Valentina Castagnolo
3
Valentina Castagnolo
Gabriele Rossi
04
Fondamenti e appl. di geometria descrittiva A
icar/17
7,5
Vincenzo De Simone
05
Fondamenti e appl. di geometria descrittiva B
icar/17
7,5
Hilde Romanazzi
06
Rilievo dell’architettura A
icar/17
9
Paolo Perfido
07
Rilievo dell’architettura B
icar/17
9
Vincenzo De Simone
08
Rilievo dell’architettura C
icar/17
9
Gabriele Rossi
Area XII: Discipline integrative di cultura umanistica
21/21
01
9
02
03
04
50
icar/17
Laboratorio I di Archeologia
- Archeologia egea
3
Dario Puglisi
- Archeologia della Magna Grecia
2
Luigi Caliò
Laura Masiello
- Archeologia e storia dell’arte greca
4
Laboratorio II di Archeologia
9
Etruscologia e antichità italiche
3
Chiara Bernardini
Archeologia e storia dell’arte romana e delle province
Romane
6
Roberta Belli
Laboratorio III di Archeologia
9
Metodologie e tecniche di ricerca archeologica
4,5
Silvio Fioriello
Archeometria
4,5
Annarosa Mangone
Laboratorio IV di Archeologia
10
- Museografia
5
Rossana Carullo
- Museologia
5
Roberta Belli
oggetti d’uso
• Stage ICAR 16
AMBITO DISCIPLINARE II:
Storia dell’Architettura
• Storia dell’architettura. 5
• Storia dell’architettura ellenistica. 5
• Storia dell’architettura islamica. 5
• Storia dell’architettura antica. 5
• Storia dell’architettura bizantina e
islamica
• Storia dell’architettura contemporanea. 5
• Storia dell’architettura greca. 5
• Storia dell’architettura medioevale in
pietra da taglio. 5
• Storia dell’architettura moderna in pietra
da taglio. 5
• Storia dell’architettura romana in pietra
da taglio. 5
• Storia della città e del territorio in pietra
da taglio
• Storia della critica e della letteratura
architettonica
• Storia e metodi di analisi dell’architettura
• Storia urbana della città
AMBITO DISCIPLINARE III:
Restauro architettonico
• Cantieri per il restauro architettonico
• Caratteri costruttivi dell’edilizia storica
• Conservazione dei materiali nell’edilizia
storica
• Consolidamento degli edifici storici
• Restauro architettonico. 5
• Restauro dei monumenti
• Restauro urbano
• Teoria e storia del restauro. 5
• Teorie e tecniche costruttive nel loro
sviluppo storico
• Stage ICAR 19
AMBITO DISCIPLINARE IV:
Scienza e Tecnica delle Costruzioni
• Costruzioni in zona sismica
• Progetto di strutture. 5
• Progetto di strutture antisismiche
• Scienza delle costruzioni. 5
• Sistemi statici e forme strutturali. 5
• Statica. 5
• Tecnica delle costruzioni. 5
• Teorie e tecniche costruttive nel loro
sviluppo storico. 5
• Stage ICAR 09
AMBITO DISCIPLINARE V:
Tecnologia dell’Architettura
• Cultura tecnologica della progettazione
• Materiali e progettazione di elementi
costruttivi. 5
• Progettazione ambientale
• Progettazione esecutiva dell’architettura. 5
• Progettazione di sistemi costruttivi. 5
• Progettazione esecutiva dell’architettura. 5
• Tecnologia dell’architettura. 5
• Tecnologie del recupero edilizio. 5
• Tecnologie dei sistemi impiantistici
• Tecnologie dei sistemi strutturali
• Tecnologie per l’igiene edilizia e
ambientale
• Stage ICAR 12
AMBITO DISCIPLINARE VI:
Fisica Tecnica Ambientale
• Acustica applicata
• Climatologia dell’ambiente costruito
• Fisica tecnica ambientale
• Gestione dei servizi energetici
• Gestione dei servizi energetici del
territorio
• Illuminotecnica
• Impianti tecnici
AMBITO DISCIPLINARE VIII:
Progettazione urbanistica
• Progettazione urbanistica. 5
• Recupero e riqualificazione ambientale,
urbana e territoriale
• Sistemi informativi territoriali e
telerilevamento. 5
• Tecniche di progettazione urbanistica
• Teorie e tecniche della progettazione
urbanistica. 5
• Urbanistica.5
• Stage ICAR 21
AMBITO DISCIPLINARE IX:
Socio-economica
• Sociologia urbana. 5
AMBITO DISCIPLINARE XI:
Disegno
• Applicazioni di geometria descrittiva
• Cartografia tematica per l’architettura e
l’urbanistica
• Disegno automatico
• Disegno dell’architettura. 5
• Percezione e comunicazione visiva
• Rappresentazione del territorio e
dell’ambiente
• Rilevamento fotogrammetrico
dell’architettura
• Rilievo dell’architettura. 5
• Rilievo urbano e ambientale
• Tecniche della rappresentazione
• Teorie e storia dei metodi di
rappresentazione
• Stage ICAR 17
4
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
Disegno dell’architettura A
Insegnamenti attivabili al 5° anno
AMBITO DISCIPLINARE I:
Progettazione architettonica e urbana
• Analisi della morfologia urbana e delle
tipologie edilizie. 5
• Caratteri dell’architettura. 5
• Caratteri tipologici e morfologici
dell’architettura. 5
• Composizione architettonica. 5
• Composizione e progettazione urbana. 5
• Composizione elettronica della
progettazione architettonica. 5
• Elaborazione elettronica della
progettazione architettonica
• Progettazione architettonica 2a. annualità
• Progettazione architettonica esecutiva. 5
• Progettazione architettonica per il
recupero degli edifici
• Progettazione architettonica per il
recupero urbano
•Progettazione Stereotomica
• Teoria dell’architettura. 5
• Teorie e tecniche della progettazione
architettonica. 5
• Stage ICAR 14
• Arte dei giardini
• Progettazione del paesaggio
• Riqualificazione del paesaggio
• Teorie e storia della progettazione del
paesaggio
• Stage ICAR 15
• Allestimento
• Architettura degli interni
• Arredamento
• Arredamento di imbarcazioni
• Decorazione
• Museografia
• Progettazione del prodotto d’arredo
• Teorie e storia dell’arredamento e degli
51
Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo
Anno
Insegnamenti
di corso (annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
Laboratorio 1° di Progettazione architettonica
1°
Corso A
52
Corso B
Corso C
generale e classico
Estensione
temporale
Tipo di
insegnamento
Crediti
Annuale
L
15
- Composizione architettonica 1
Giuseppe Fallacara
Calogero Montalbano Annalisa Di Roma
9
- Composizione elettronica della progettazione architettonica
Graziella Fittipaldi
Marco Stigliano
3
Nico Parisi
3
- Teoria dell’architettura
generale
Claudio D’Amato
- Disegno dal vero dell’architettura antica
classico
Valentina Castagnolo
Storia dell’architettura antica
generale
Giorgio Rocco
Monica Livadiotti
Materiali e progettazione di elementi costruttivi
generale
Paolo Capoccia
Riccardo Calvano
Materiali da costruzione e tecniche costruttive
classico
M/4
2
Annuale
M
9
Annuale
M
9
9
Anno
Insegnamenti
di corso (annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
3°
Laboratorio 3° di Progettazione architettonica
Indirizzo
Docenti
Docenti
Docentit
Corso A
Corso D
Corso B
Corso E
Corso C
Corso F
generale e classico
9
Ariella Zattera
9
- Tecnica delle costruzioni (A, B, C, D, E, F)
Domenico Raffaele
Nicola Parisi
3
Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura
generale
Attilio Petruccioli
Annuale
M
7
Storia dell’architettura contemporanea
generale
Claudio D’Amato
Semestrale
M/2
4+5
Scienza delle costruzioni
generale e classico Pilade Foti
Annuale
M
9
generale e classico Francesco Ruggiero
Annuale
M
9
Annuale
L
12
- Tecniche costruttive e tecnologia del mondo antico
Monica Livadiotti
Semestrale
M
4,5
Annuale
M
9
Metodi e tecniche di analisi ambientale I
(Fisica tecnica ambientale I)
Laboratorio di progettazione urbanistica
Annuale
M
9
- Progettazione urbanistica
Leonardo Rignanese
Francesca Calace
Annuale
M
9
- Sistemi informativi territoriali e telerilevamento
Patrizia Paola Pirro
Annarita Marvulli
Annuale
L
Paolo Perfido
Vincenzo De Simone
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
generale e classico Vincenzo De Simone
Laboratorio 1° di Archeologia
classico
Giuseppe Devillanova
Valentina Castagnolo Gabriele Rossi
Hilde Romanazzi
12
Calogero Montalbano
4,5
generale
L
- Progettazione architettonica 1 (D/E)
M
generale e classico Giannangelo Luisi
Annuale
Matteo Ieva
Semestrale
Disegno dell’architettura
Tipo di
Crediti
insegnamento
Claudio D’Amato Guerrieri Michele Beccu
Diego Cellie
Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica
Estensione
temporale
- Progettazione architettonica 1 (A/B/C)
- Materiali da costruzione naturali
Francesco Piccininni
generale e classico
9
3
9
Rilievo dell’architettura
generale
- Archeologia egea
Dario Puglisi
3
Laboratorio 3° di archeologia
classico
- Archeologia e storia dell’arte greca
Luigi Caliò
3
- Archeometria
Annarosa Mangone
4,5
Laura Masiello
3
- Metodologie e tecniche della ricerca archeologica
Silvio Fioriello
4,5
- Archeologia della Magna Grecia
2°
Docenti
Laboratorio 2° di Progettazione architettonica
generale e classico
- Composizione architettonica 2
Annuale
Michele Montemurro Antonio Riondino
8
4
generale
Annalisa Giglio
Annalinda Neglia
Caratteri morfologici e tipologici dell’architettura
generale
Matteo Ieva
Annalinda Neglia
Storia dell’architettura medioevale +
Storia dell’architettura moderna
generale
Giacomo Martines
Statica
generale e classico Piero D’Ambrosio
Laboratorio 1° di costruzione dell’architettura
generale e classico
Umberto Ricciuti
Vitangelo Ardito
Spartaco Paris
- Progettazione esecutiva dell’architettura
Massimiliano Fiore
Vincenzo Bagnato
Laboratorio 2° di archeologia
classico
Nicola Martinelli
Giuseppe Rociola
Annuale
- Progettazione di sistemi costruttivi
generale
12
Franco Defilippis
- Caratteri dell’architettura
Urbanistica
L
M
9
Annuale
M
9
Annuale
L
12
Monte crediti complessivo = 64
Gabriele Rossi
Annuale
M
Annuale
L
9
9
4
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo
Indirizzo
9
3
Annuale
L
9
Annuale
L
9
- Etruscologia ed antichità italiche
Chiara Bernardini
3
- Archeologia e storia dell’arte romana + Arch delle provincie
romane
Roberta Belli
6
53
Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo
Anno Insegnamenti
di
(annualità e moduli didattici concorrenti
corso alla definizione delle annualità)
4°
Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo
Docenti
Docenti
Docenti
Corso A
Corso B
Corso C
generale e classico
- Composizione e progettazione urbana
Carlo Moccia
Anna Bruna Menghini
Loredana Ficarelli
- Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie
Franco Defilippis
Michele Montemurro
Antonio Riondino
- Riqualificazione del paesaggio urbano A/B/C/D/E/F
Franco Defilippis
Michele Montemurro
Antonio Riondino
Storia dell’architettura IV(a scelta tra)
generale e classico
Composizione
annualità
Tipo di
Crediti
insegnamento
Annuale
L
10,5
7,5
Semestrale
M/2
Anno Insegnamenti
di
(annualità e moduli didattici concorrenti
corso alla definizione delle annualità)
5°
Laboratorio di sintesi finale
- ICAR 09 - 12 - 14- 15 - 16 - 19 - 21
3,5
Stage e verifica lingua inglese
Un insegnamento a scelta tra:
Claudio D’Amato
3,5
- ICAR 09 - 12 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 21
- Storia dell’architettura islamica
Attilio Petruccioli
3,5
- ING-IND / 11
Giuseppe Fallacara
3,5
- SPS / 10
10,5
- L - ANT / 07
- Restauro architettonico
Rossella De Cadilhac
Ignazio Carabellese
Giacomo Martines
- Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico
Giuseppina Uva
Domenico Raffaele
Rita Greco
Laboratorio 2° di costruzione dell’architettura
generale e classico
L
Un insegnamento a scelta tra:
L
11
- ICAR 09 - 12 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 21
- Progetto di strutture
Mauro Mezzina
8
- ING-IND / 11
- Teorie e tecniche della progettazione architettonica
Claudio D’Amato
1,5
- SPS / 10
- Sistemi statici e forme strutturali
Francesco Porco
1,5
- L - ANT / 07
4
- L- ART / 04
Giosi Uva
Annuale
- Fisica tecnica ambientale II
Francesco Ruggiero
- Tecnologia dell’architettura + Tecnologia del recupero
edilizio
Estimo
Vitangelo Ardito
Laboratorio di allestimento di musei e parchi archelogici
M
Un insegnamento a scelta tra:
Pierluigi Morano
classico
4
- ICAR 09 - 12 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 21
- ING-IND / 11
Annuale
M
9
Annuale
L
10
- L - ANT / 07
- L- ART / 04
Rossana Carullo
5
- Museologia
Roberta Belli
5
generale e classico
Luciana Bozzo
Sergio Bisciglia
Corso C
Crediti
Annuale
LSF
16,5
generale e classico
5+1
generale e classico
M
10
generale e classico
M
10
generale e classico
M
10
Annuale
M
4
- SPS / 10
- Museografia
Sociologia urbana
Corso B
Tipo di
insegnamento
- L- ART / 04
Annuale
Metodi e tecniche di analisi ambientale II
Corso A
Composizione
annualità
6 / 1,5
1,5
- Storia dell’architettura contemporanea
Annuale
Docenti
9
3,5
generale e classico
Docenti
- Un insegnamento a scelta tra:
Giorgio Rocco
Laboratorio di Restauro architettonico
generale e classico
Docenti
- Progettazione architettonica
- Storia dell’architettura antica
- Storia dell’architettura stereotomica
Indirizzo
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
Laboratorio 4° di Progettazione architettonica
Indirizzo
8
Monte crediti complessivo = 51
Monte crediti complessivo = 65
54
55
4.2.9 Progetti didattici
del I ciclo del CdLM in Architettura
• 1° ANNO - 1st YEAR
56
L1PA - 15 cfu
1° anno / Corso annuale
Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’
Area didattica I
Progettazione architettonica e urbana
Corso A
• Giuseppe Fallacara
Composizione architettonica 1A (Icar 14-9 cfu)
•• Graziella Fittipaldi
Composizione elettronica della
progettazione architettonica 1A (Icar 14-3
cfu)
••• Claudio D’Amato
Modulo “Teoria dell’architettura” (indirizzo
generale 3 cfu)
••• Valentina Castagnolo
Modulo “Disegno dal vero dell’architettura
antica” (indirizzo classico 3 cfu)
Corso B
• Calogero Montalbano
Composizione architettonica 1B (Icar 14-9
cfu)
•• Marco Stigliano
Composizione elettronica della
progettazione architettonica 1B (Icar 14-3
cfu)
••• Claudio D’Amato
Modulo “Teoria dell’architettura” (indirizzo
Corso C
• Annalisa Di Roma
Composizione architettonica 1C (Icar 14-9
cfu)
•• Nicola Parisi
Composizione elettronica della
progettazione architettonica 1C (Icar 14-3
cfu)
••• Claudio D’Amato
Modulo “Teoria dell’architettura” (indirizzo
generale 3 cfu)
••• Valentina Castagnolo
Modulo “Disegno dal vero dell’architettura
antica” (indirizzo classico 3 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Nel Laboratorio 1 di Progettazione
architettonica gli allievi affrontano i
fondamenti della progettazione e della
composizione architettonica, a partire da
un semplice organismo architettonico
pensato per essere costruito in maniera
tradizionale.
Aims and contents
In the 1st year Architectural Design Studio
students face the basics of design and of
architectural composition, starting from a
simple architectural organism, to be built in
a traditional way.
Tema d’anno
Progettazione di una residenza
monofamiliare da costruirsi in pietra da
taglio, in mattoni e in legno.
Design problem
A small house to be built in cut stone,
bricks and wood.
Articolazione delle attività didattiche
Le attività didattiche previste sono di tre
tipi:
a) Lezioni teoriche (sapere).
b) Apprendimento di metodi e tecniche
informatiche di progettazione e costruzione
dell’architettura (saper fare).
c) Esercizio del progetto (saper fare).
Esse sono così articolate:
I semestre
Ottobre 2010
• Lezione 1: Introduzione al corso
• Lezione 2: il muro
• Esercitazione 1 (elaborazione elettronica): modellazione solida del muro.
Novembre 2010
• Lezione 3: Tipo e genius loci;
• Lezione 4: Le discontinuità murarie;
• Esercitazione 2 (elaborazione elettronica): le discontinuità murarie.
• Lezione 5: La trasformazione della natura in architettura. Il paesaggio antropico pugliese
• Esercitazione 3: Le volte
Dicembre 2010
• Lezione 6: Costruire con la pietra ed il legno
• Lezione 7: Solai lignei e volte piane
• Lezione 8: Gerarchie e distribuzione
Gennaio 2010
• Lezione 9: Le coperture
• Lezione 10: Ornamento e tettonica in architettura
• Lezione 11: Le scale
• Lezione 12: L’ornato
II semestre
Febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno
2011
• Elaborazione del progetto
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Ammissione all’esame e sua modalità di
svolgimento
Per essere ammessi a sostenere l’esame
bisogna avere svolto nel primo semestre
tutte le esercitazioni previste, da farsi in
aula sotto la guida della docenza; e nel
secondo semestre avere sviluppato in aula
il tema d’anno.
L’esame consiste nella valutazione e
discussione delle tavole prodotte.
Teoria dell’architettura
Theory of Architecture
Area didattica I:
Progettazione architettonica e urbana
••• Claudio D’Amato
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone di integrare la riflessione
teorica che gli allievi affrontano nel
laboratorio 1 di progettazione architettonica
attraverso la illustrazione di temi e problemi
progettuali che si sono determinati nel
mondo antico, medioevale e moderno, letti
attraverso il commento di architetti che
hanno scritto nelle loro opere intorno a tali
temi e problemi.
Particolare attenzione sarà posta alla
“riscoperta” dell’antico nel mondo
moderno.
Aims and contents
The objective of the course is to enrich
theory’s notions of Design studio 1,
focusing themes and problems of
architectural design in the ancient,
medieval and modern worlds through the
lecture of architectural treatises.
Special attention will pay to the
“rediscovering” of the ancient world during
the Renaissance.
Articolazione delle attività didattiche
- Il mondo classico: la Grecia e Roma (tre
lezioni);
- Il mondo medioevale: l’eredità del mondo
romano in occidente (tre lezioni);
- Il mondo moderno: il Rinascimento
italiano (tre lezioni).
Articulation of educational activities
- The classical world: Greece and Rome
(three lessons).
- The medieval world: the heritage of Rome
in Western Europe (three lessons).
- The modern world: the Italian renaissance
(three lessons).
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Per ogni ciclo di tre lezione è prevista una
esercitazione in aula. Queste prove, se
sostenute con esito positivo, sostituiscono
l’esame finale. Coloro che in esse otterranno
una valutazione media negativa,
sosterranno l’esame negli appelli previsti dal
calendario accademico.
Storia dell’architettura antica
History of Ancient Architecture
Icar 18-9 cfu
1° anno / Corso annuale
Indirizzo ‘generale’
Area didattica II:
Discipline storiche per l’architettura
Corso A
Giorgio Rocco
Corso B
Monica Livadiotti
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è fornire gli
strumenti metodologici necessari alla
lettura degli organismi architettonici nella
loro articolazione spaziale e costruttiva,
analizzati nel loro sviluppo diacronico e
nello specifico contesto ambientale. La
conoscenza degli eventi storici salienti
nell’ambito dell’età antica, insieme ad un
corretto inquadramento dei temi affrontati
nelle relative coordinate geografiche,
costituisce, di conseguenza, il presupposto
fondamentale di una corretta
interpretazione delle realizzazioni
architettoniche del periodo in esame.
L’apprendimento teorico è relativo alle fasi
principali della storia dell’architettura e
delle tecniche costruttive del mondo
antico, inquadrate nello specifico contesto
storico-geografico.
La componente applicativa riguarda sia
l’esercizio al ridisegno dell’architettura,
finalizzato ad una più compiuta
comprensione del linguaggio formale e
dell’articolazione strutturale
dell’architettura antica, sia lo studio e
l’attività di ricerca in biblioteca, volti ad
acquisire gli strumenti e le metodologie
fondamentali per la ricerca bibliografica.
Aims and contents
The primary objective of the course is
acquiring the necessary methodological
tools for reading architectural organisms in
their spatial and constructive articulation,
analyzed in their diachronic development
and in their specific environmental context.
The knowledge of the main historical
events in the ancient age, together with
correct organization of the themes faced in
the relative geographical coordinates,
constitutes the fundamental prerequisite
for correct interpretation the architecture of
the examined period.
The theoretical learning is related to the
principal phases of the history of
architecture and the construction
techniques of the ancient world, organized
in their specific historical-geographical
context.
The applications concern both the
redrawing of architecture, for more
complex understanding of the formal
language and the structural articulation of
ancient architecture, to acquire the tools
and fundamental methodologies of
bibliographical research.
Tema del corso
L’architettura del mondo antico dall’età del
bronzo alla caduta dell’impero romano
d’Occidente.
PARTE I (primo semestre) –
ARCHITETTURA GRECA
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
Laboratorio 1 di Progettazione
architettonica
Architectural Design Studio 1st year
generale 3 cfu)
••• Valentina Castagnolo
Modulo “Disegno dal vero dell’architettura
antica” (indirizzo classico 3 cfu)
57
PARTE II (secondo semestre; solo per
l’indirizzo generale) ARCHITETTURA ROMANA
Lezioni
– L’architettura etrusca ed italica. L’architettura romana di età repubblicana.
- L’architettura romana di età
tardorepubblicana. - Architettura romana di
età giulio-claudia. - Architettura delle
province romane in età giulio-claudia. –
Architettura romana dell’età medio
imperiale. - Architettura delle province
romane in età medio imperiale. –
Architettura romana dell’età tardo
imperiale. - Architettura delle province
romane in età tardo imperiale. –
L’architettura paleocristiana a Roma e nelle
province.
Seminari:
- Tecniche costruttive di età romana. - La
domus italica ed ellenistica. - Domus,
insulae e villae di età imperiale. - Palazzi e
residenze imperiali. – Gli edifici per lo
spettacolo: teatri, anfiteatri, circhi. Thermae e balnea. Architettura e
tecnologia degli edifici termali. - Leptis
Magna: Crescita e sviluppo di una grande
città tra mondo punico e romano.
Esercitazioni grafiche e scrittografiche.
Viaggi di studio.
Topics
The architecture of the ancient world from
the Bronze Age to the fall of Roman empire.
1st PART (1st semester) –
GREEK ARCHITECTURE
- The role of archeological, literary and
epigraphical source in the study of ancient
architecture. Archaeological evidence and
cronology. - Elements of Minoic and
Mycenean palatial architecture. - The greek
culture in the Mainland and in the east: the
birth of the polis. Egyptian influence in the
origins of greek architecture. - The origin of
doric and ionic architecture: the geometric,
orientalising and protoarcaic period. Archaic architecture in Greece. - Archaic
architecture in western colonies. - Archaic
architecture in the Cyclades. - Archaic
architecture in Asia Minor. - Classical
architecture in Greece. - Classical
architecture in Western Colonies. - Lateclassical architecture in Greece. - Lateclassical architecture in Asia Minor. - The
Hellenistic Architecture in Greece and in the
West. - The Hellenistic Architecture in the
East Mediterranean.
Seminary
- Generality on the architectural orders: the
doric order. - Generality on the architectural
orders: the ionic order. - Greek building
techniques. - The sanctuaries: the cult
buildings. - The building for the agones:
theatres, odeion, stadia, hyppodromes.
- The agora: stoai and planned space. - The
buildings of politic: ekklesiasteria,
bouleuteria, pritaneia, dikasteria. Spontaneous city and planned city. The
model house.
Written and graphic exercitations.
2nd PART (2nd semester; only for general
curriculum)–
ROMAN ARCHITECTURE
Lessons
- Etruscan and italic architecture. - Roman
architecture of Republican age. - Roman
architecture of Late Republican age. Roman architecture of the first empire. Roman provincial architecture of the first
empire. - Roman architecture of the second
empire. - Roman provincial architecture of
the second empire. - Roman architecture of
the late empire. - Roman provincial
architecture of the late empire. –
Palaeochristian architecture in Rome and
its provinces.
Seminars
- Roman building techniques. - Italic and
hellenistic domus. - Domus, insulae and
villae during the empire. - Palaces and
imperial villas. – The entertainment
building: theatres, anphitheatres, circuses.
- Thermae e balnea. Architecture and
technology of the roman baths. - Leptis
Magna: a city between punic heritage and
roman development.
Written and graphic exercitations.
Instructing journeis.
Articolazione delle attività didattiche
L’attività didattica si articola in lezioni,
destinate ad affrontare la materia in forma
rigorosamente diacronica; seminari,
orientati ad analizzare in forma
prevalentemente tematica aspetti specifici
relativi agli argomenti affrontati;
esercitazioni bibliografiche; esercitazioni
grafiche, finalizzate ad una più compiuta
comprensione del linguaggio formale e
dell’articolazione strutturale
dell’architettura antica; viaggi di istruzione,
destinati ad integrare con l’esperienza
diretta le cognizioni teoriche acquisite
nell’ambito del corso.
Articulation of educational activities
Lessons in diachronic form; thematic
seminarson specific aspects of the subjects
studied; bibliographical exercises; directed
to acquire the tools and the methodology
necessary to conduct bibliographical
research, graphic exercisesfor more
complex understanding of the formal
language and the structural articulation of
the ancient architecture; educational trips,
destined to integrate the theoretical
knowledges with the directed experience.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Ammissione all’esame e sua modalità di
svolgimento
Per sostenere l’esame è necessaria la
frequenza del corso che consente
l’acquisizione dei crediti previsti: tale
frequenza verrà rilevata nei modi e nelle
forme che il docente riterrà più opportuni.
In sede di esame sarà valutata la
conoscenza e la capacità di valutazione
storico-critica della materia, attraverso un
colloquio integrato da semplici disegni
eseguiti a mano libera.
Materiali e progettazione di elementi
costruttivi
Materials and elements of building design
Icar 12-9 cfu
1° anno / Corso annuale
indirizzo ‘generale’
Area didattica V:
Discipline tecnologiche per l’architettura
Corso A
Paolo Capoccia
Corso B
Riccardo Calvano
Finalità e contenuti disciplinari
Il percorso formativo (intra moenia + extra
moenia = 9,0 crediti) è teso a far acquisire
allo studente le prime conoscenze
di metodi e strumenti necessari alla
comprensione del processo di costruzione
attraverso l’individuazione degli elementi
logici e fisici, distinti ed organizzati,
che ne costituiscono la finalizzazione,
la formazione, l’evoluzione storica, la
complessità. La conoscenza dei materiali
dalla produzione all’applicazione,
delle tecniche costruttive tradizionali,
contemporanee e di quelle innovative
permetterà
di affrontare i principi costruttivi
dell’architettura e dell’edilizia. I materiali
vengono presentati in un inquadramento
che li propone nella loro evoluzione
applicativa storica e territoriale d’uso.
Verranno considerati, quindi, in funzione
delle loro modalità di produzione,
lavorazione, messa in opera in funzione
delle potenzialità intrinseche espressive
e prestazionali aventi come obiettivo
la realizzazione di un manufatto
architettonico (tra espressività e
matericità).
Particolare attenzione verrà posta
nell’analisi degli aspetti legati al loro
uso e trasformazione ai fini della
realizzazione di sistemi ed elementi
costruttivi, contemplandone la sostenibilità
ambientale. Eguale attenzione si porrà
alle pratiche operative che vanno a
definire la “perfetta regola d’arte” del
costruire. Progettare per costruire, infatti,
significa accettare fin dall’inizio difficoltà
e compromessi che la materia ed i
materiali offrono a chi intenda utilizzarne
le potenzialità nei modi e con le tecniche
opportune. In sostanza sapere per saper
fare.
In tal senso e con queste finalità gli
argomenti saranno affrontati avendo come
base formativa la consapevolezza che ogni
atto costruttivo è fondato sul rapporto
triplice tra materia-lavoro-cultura così da
conciliare l’arte e le conoscenze tecnicoscientifiche, le tradizioni costruttive e le
innovazioni, controllandone la sintesi, i
mezzi simbolici della composizione e quelli
oggettivi della concretizzazione dell’opera.
Argomenti del corso
Saranno affrontati i principi di base che
legano i processi di progettazione con
quelli di esecuzione così da avere una
visione generale delle problematiche
inerenti l’arte del costruire in particolare:
- la concezione dell’organismo costruttivo
derivato dal triplice rapporto materia-
lavoro-cultura da collocare in uno specifico
contesto storico, geografico e sociale. Le
peculiarità del carattere dell’organismo
derivate da quelle della materia (e del suo
successivo riconoscimento), del materiale
e degli elementi che sono alla base della
definizione del significato dell’opera nei
suoi aspetti tecnico-funzionali ed esteticofigurativi;
- le necessità dei fruitori riferite ad un
approccio al progetto che costituisce la
risposta ad una domanda sociale in grado
di valutare le risorse materiali e tecniche
in termini di requisiti, corrispondenti alle
diverse esigenze ed alle relative prestazioni
fornite dalle soluzioni tecnologiche mai
scisse dal più ampio significato dell’opera;
- l’attuale progressiva complessità del
processo costruttivo che, attraverso la
collaborazione dei diversi operatori del
settore sempre più specializzati, conduce
all’elaborazione di soluzioni tecnologiche
avanzate del progetto nei diversi rapporti
con il contesto economico, produttivo e
culturale.
Saranno trattati argomenti relativi ai
materiali ed alle tecniche costruttive
della tradizione occidentale (remota
e recente) in diversi percorsi storici,
sociali e culturali, in relazione al modo
di costruire (techne), alla concezione
strutturale, spaziale e semantica dell’opera
architettonica ed edilizia. In questo senso
i cenni di storia di tecnologia costruttiva,
e gli approfondimenti dei nodi tettonici
che saranno trattati, potranno essere di
ausilio per una migliore comprensione
della genesi del rapporto inscindibile tra
prestazione del materiale, tecnologia
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
Lezioni:
– Le fonti per lo studio dell’architettura
antica. Il dato materiale. Il problema della
datazione. – Elementi di architettura
palaziale minoica e micenea. - La cultura
greca nella madrepatria e in oriente: la
nascita della polis. Influenze egiziane ed
orientali nella nascita dell’architettura
greca. - L’architettura dorica e ionica delle
origini: l’età geometrica, orientalizzante e
protoarcaica. - Architettura di età arcaica in
Grecia.
– Architettura di età arcaica nelle colonie
occidentali. – Architettura arcaica nelle
Cicladi. – Architettura arcaica in Asia
Minore. – Architettura di età classica in
Grecia. – Architettura di età classica in nelle
colonie occidentali. – Architettura
tardo-classica in Grecia. - Architettura
tardo-classica in Asia Minore. L’architettura dell’ellenismo in Grecia e in
Occidente. - L’architettura dell’ellenismo
nel Mediterraneo orientale.
Seminari:
– Generalità sugli ordini: l’ordine dorico. Generalità sugli ordini: l’ordine ionico. Tecniche costruttive di età greca. - Il
santuario: gli edifici per il culto. - Gli edifici
per gli agoni: teatri, odeia, stadi e
ippodromi. - L’agorà: stoai e organizzazione
dello spazio. - Gli edifici della politica:
ekklesiasteria, bouleteuria, pritaneia,
dikasteria. - Città spontanea e città
pianificata. La casa tipo.
Esercitazioni grafiche e scrittografiche.
59
Percorso didattico
Da intendersi come sequenza di contenuti
essenziali si articola nei seguenti 6 ambiti
di analisi.
1) Principali mateziali da costruzione
2) Ciclo di vita dei materiali. In riferimento a
tecniche di produzione, lavorazioni, posa in
opera, dal materiale all’elemento finito
3) Aspetti di statica
4) Proprietà dei materiali
5) Le unità tecnologiche dell’organismo
costruttivo. Carattere degli elementi
costruttivi determinato dai materiali
impiegati (elementi tecnici strutturali,
di partizione esterna ed interna, di
attrezzature ecc.)
6) Aspetti di organizzazione del cantiere
7) Progettazione sostenibile
60
Modalità didattica
Il corso annuale (n. 9 crediti) si articola
secondo il programma descritto al p.to 08.
che prevede lezioni teoriche, visite fuori
sede e verifiche didattiche consistenti in
esercitazioni in aula e in extra aula. Tali
esercitazioni avranno come argomento la
descrizione della produzione di materiali
e delle loro applicazioni con restituzione
grafica di dettagli tecnologici come
esperienza pratica progettuale relativa al
trasferimento dell’informazione tecnica dei
prodotti e all’analisi degli aspetti operativi
del cantiere.
Lo svolgimento delle esercitazioni verrà
istruita mediante specifiche regole e linee
guida fornite durante il corso sia attraverso
le lezioni teoriche, sia attraverso esaurienti
dispense articolate secondo il programma.
Le lezioni si svolgeranno provvisoriamente
nell’aula G2 (via Celso Ulpiani) il giovedì
dalle ore 12,30 alle ore 18,30; vi saranno
eccezioni per consentire visite fuori sede.
Frequenza del corso e modalità d’esame
Gli studenti sono tenuti a frequentare
il corso in modo da poter svolgere le
esercitazioni previste in aula.
In sede d’esame la valutazione della
preparazione e formazione dello studente
risulterà:
- dalla valutazione ottenuta dalle
valutazioni delle esercitazioni svolte
durante il corso;
- dalla valutazione complessiva risultante
da un colloquio finale relativo alla
presentazione delle esercitazioni e alla
relativa discussione degli argomenti teorici
e pratici ad esse connessi.
Materiali da costruzione e tecniche
costruttive
Natural building materials and building
techniques
Materiali da costruzione naturali
Natural building materials
Icar 12-4,5 cfu
1° anno / corso semestrale (II semestre)
Indirizzo ‘classico’
Area didattica V:
Discipline tecnologiche per l’Architettura
Building techniques
Diego Cellie
Finalità e contenuti disciplinari
Il percorso formativo è teso a far acquisire
allo studente le prime conoscenze di
metodi e strumenti necessari alla
comprensione del processo di costruzione
attraverso l’individuazione degli elementi
logici e fisici, distinti ed organizzati, che ne
costituiscono la finalizzazione, la
formazione, l’evoluzione storica, la
complessità. La conoscenza dei materiali
dalla produzione all’applicazione, delle
tecniche costruttive tradizionali,
contemporanee e di quelle innovative
permetterà
di affrontare i principi costruttivi
dell’architettura e dell’edilizia. I materiali
vengono presentati in un inquadramento
che li propone nella loro evoluzione
applicativa storica e territoriale d’uso.
Verranno considerati, quindi, in funzione
delle loro modalità di produzione,
lavorazione, messa in opera in funzione
delle potenzialità intrinseche espressive e
prestazionali aventi come obiettivo la
realizzazione di un manufatto
architettonico (tra espressività e
matericità).
Tra i diversi materiali impiegati nelle
costruzioni saranno approfonditi, in modo
particolare, quelli “naturali”. Per tali sono
da intendere quei materiali nella cui
produzione e lavorazione sono stati,
specialmente nel passato, impiegati
procedimenti e metodi di lavorazione di
tipo semplice. Ovvero lavorazioni nelle
quali non si è fatto ricorso a processi ed
artifici complessi (in genere con impiego di
combustibili) che implicano una profonda
trasformazione della natura molecolare dei
materiali che costituiscono il prodotto
finale inteso come elemento costruttivo.
In primo luogo saranno considerati
materiali come la pietra ed il legno il cui
prodotto finale è ottenuto con
procedimenti di tipo sottrattivo.
Particolare attenzione verrà posta
nell’analisi degli aspetti legati al loro uso e
trasformazione ai fini della realizzazione di
sistemi ed elementi costruttivi,
contemplandone la sostenibilità
ambientale. Eguale attenzione si porrà alle
pratiche operative che vanno a definire la
“perfetta regola d’arte” del costruire.
Progettare per costruire, infatti, significa
accettare fin dall’inizio difficoltà e
compromessi che la materia ed i materiali
offrono a chi intenda utilizzarne le
potenzialità nei modi e con le tecniche
opportune. In sostanza sapere per saper
fare.
In tal senso e con queste finalità gli
argomenti saranno affrontati avendo come
base formativa la consapevolezza che ogni
atto costruttivo è fondato sul rapporto
triplice tra materia-lavoro-cultura così da
conciliare l’arte e le conoscenze tecnicoscientifiche, le tradizioni costruttive e le
innovazioni, controllandone la sintesi, i
mezzi simbolici della composizione e quelli
oggettivi della concretizzazione dell’opera.
- alla comprensione delle potenzialità
offerte dalle risorse materiali disponibili ai
fini degli aspetti tecnologici del progetto
con particolare riferimento alle
realizzazioni del passato;
- ad una metodologia progettuale fondata
sul sapere tecnico e scientifico mai scisso
dal più ampio significato che si intende
fornire all’opera (tra espressività e
matericità).
La metodologia progettuale terrà conto
dell’approccio disciplinare orientato non
solo al controllo del soddisfacimento
dell’uomo nell’ambiente in cui vive, ma
anche alle tematiche della sostenibilità
ambientale.
Argomenti del corso
Saranno affrontati i principi di base che
legano i processi di progettazione con
quelli di esecuzione così da avere una
visione generale delle problematiche
inerenti l’arte del costruire in particolare:
- alla concezione dell’organismo costruttivo
derivato dal triplice rapporto materialavoro-cultura da collocare in uno specifico
contesto storico, geografico e sociale;
- alle peculiarità del carattere
dell’organismo derivate da quelle della
materia (e del suo successivo
riconoscimento), del materiale e degli
elementi che sono alla base della
definizione del significato dell’opera nei
suoi aspetti tecnico-funzionali ed
estetico-figurativi;
- alle necessità dei fruitori riferite ad un
approccio al progetto che costituisce la
risposta ad una domanda sociale in grado
di valutare le risorse materiali e tecniche in
termini di requisiti, corrispondenti alle
diverse esigenze ed alle relative prestazioni
fornite dalle soluzioni tecnologiche.
Soluzioni mai scisse dal più ampio
significato dell’opera e sempre nell’ottica
della sostenibilità ambientale.
Con tali premesse nel corso saranno trattati
argomenti relativi ai materiali ed alle
tecniche costruttive della tradizione
occidentale (remota e recente) in diversi
percorsi storici, sociali e culturali, in
relazione al modo di costruire (techne), alla
concezione strutturale, spaziale e
semantica dell’opera architettonica.
In questo senso i cenni di storia di
tecnologia costruttiva, e gli
approfondimenti dei nodi tettonici che
saranno trattati nel corso, potranno essere
di ausilio per una migliore comprensione
della genesi del rapporto inscindibile tra
prestazione del materiale, tecnologia
costruttiva (che deve rispondere prima di
tutto alle leggi della statica) e concezione
architettonica dell’opera.
Per questo sono previsti un primo
approccio ad aspetti di statica ed
approfondimenti sulle proprietà, sulle
prestazioni e sul comportamento dei
materiali.
Le tecniche costruttive trattate sono
quelle delle strutture anelastiche delle
murature e degli archi, e quelle elastiche
del legno, del calcestruzzo armato, e dei
metalli.
Percorso didattico
Il percorso didattico, da intendersi come
sequenza di contenuti essenziali, si articola
nei seguenti quattro ambiti di analisi:
1) principali materiali da costruzione;
2) ciclo di vita dei materiali. In riferimento a
tecniche di produzione, lavorazioni, posa
in opera, dal materiale all’elemento finito;
3) aspetti elementari di statica;
4) proprietà, prestazioni e comportamento
dei materiali.
5) progettazione sostenibile.
Modalità didattica
Il corso si articolerà in lezioni teoriche e
verifiche didattiche consistenti in
esercitazioni.
Tali esercitazioni consisteranno nella
descrizione della produzione di materiali e
delle loro applicazioni con restituzione
grafica di dettagli tecnologici come
esperienza pratica progettuale relativa al
trasferimento dell’informazione tecnica dei
prodotti. Inoltre, saranno oggetto di
esercitazioni alcuni aspetti elementari di
statica.
Lo svolgimento delle esercitazioni verrà
istruita mediante specifiche regole e linee
guida fornite durante il corso sia attraverso
le lezioni teoriche, sia attraverso esaurienti
dispense articolate secondo il programma.
Sia le dispense che gli schemi grafici di
supporto alle esercitazioni, insieme ad
altro materiale didattico a stampa, saranno
a disposizione degli studenti con ampio
anticipo.
Si terrà presenta l’apporto fondamentale
delle attività connesse al concetto di
“sapere e saper fare” e compatibilmente
con gli impegni didattici si cercherà di
fornire agli studenti esperienze di attività
pratica che vedranno tradurre in realtà i
concetti e le teorie apprese durante il
percorso didattico.
Programma del corso
Parte prima: i materiali da costruzione
1. Da materia a materiale. Aspetti
espressivi e simbolici della trasformazione
della natura in architettura
1.1. L’uomo nell’età della tecnica
Riconoscimento del carattere dei materiali
e loro classificazione
La fabbrilità consapevole
Aspetti espressivi e simbolici delle
lavorazioni dei materiali
Lavorazioni tradizionali e lavorazioni
innovative 1.2. La matrice dei processi operativi
Materia-lavoro-cultura: le aree culturali
omogenee
I materiali elastico-lignei
I materiali plastico-murari o plastico-lapidei
2. Le pietre naturali
2.1. Classificazione delle rocce
Proprietà tecniche, caratteristiche fisiche,
morfologiche e prestazionali delle pietre
2.2. Produzione e lavorazione,
movimentazione e trasporto delle pietre
2.3.Componenti strutturali e strutture di
pietra - Generalità
Murature di pietra (di pietrame, di pietra da
taglio, miste)
Strutture murarie di pietra - L’ arco e le volte
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
costruttiva (che deve rispondere prima di
tutto alle leggi della statica) e concezione
architettonica dell’opera. Per questo sono
previsti un primo approccio agli elementi di
statica ed approfondimenti sulle proprietà,
sulle prestazioni e sul comportamento dei
materiali.
Le tecniche costruttive trattate sono quelle
delle strutture anelastiche delle murature,
degli archi e delle volte, e quelle elastiche
del legno, del cemento armato, e dei
metalli. Ogni tecnica costruttiva, infine,
sarà affrontata attraverso l’analisi dei
materiali, delle diverse unità tecnologiche
dell’organismo costruttivo (fondazioni,
solai, scale, coperture ecc.), e delle
modalità esecutive previste nella fase di
cantiere.
61
62
costruttivi, tecniche esecutive)
7. Il vetro e i materiali vetrosi
Costituzione e classificazione,
denominazioni e caratteristiche dei vetri e
cristalli
Tipi di vetro e di materiali vetrosi impiegati
nelle costruzioni
Aspetti produttivi
Montaggio dei vetri nei serramenti
Parte seconda: Elementi di statica
- proprietà dei materiali
8. Elementi di statica
8.1. Concetto di forza, gravità e peso, unità
di forza
Composizione e scomposizione delle forze
8.2. Momento di una forza
Coppie di forze
Determinazione grafica del baricentro
Concetti elementari sulla statica delle
strutture
Ripartizione delle sollecitazioni sulle
strutture di elevazione e sulle fondazioni
9. Proprietà, prestazioni e comportamento
dei materiali
9.1. Elasticità dei corpi e loro
caratteristiche meccaniche
Sollecitazioni semplici
Proprietà fondamentali dei materiali
Resistenza dei materiali alle sollecitazioni
meccaniche
9.2. Aspetti comportamentali e
prestazionali dei materiali
La trasmissione del calore
10. Progettazione sostenibile
10.1. Il concetto di sostenibilità
10.2. Materiali ed elementi costruttivi
sostenibili: la tradizione nel
contemporaneo.
Tecniche costruttive e tecnologia del
mondo antico
Building techniques and technologies of
the ancient world
Icar 12-4,5 cfu
1° anno / corso semestrale (I semestre)
Indirizzo ‘classico’
Area didattica V:
Discipline tecnologiche per l’Architettura
Monica Livadiotti
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso tende ad offrire gli strumenti
metodologici necessari alla comprensione
dello sviluppo nel tempo dei processi
costruttivi e dei materiali impiegati nelle
costruzioni del mondo greco, ellenistico e
romano. Particolare risalto sarà dato alle
fonti antiche sull’argomento, di cui saranno
discussi e commentati in aula i testi
principali. Il corso sarà preceduto da un
breve excursus sulle tecniche costruttive
del mondo egiziano ed orientale
fondamentali per comprendere la
successiva evoluzione del mondo greco.
Aims and contents
The course offers the necessary
methodological instruments to
comprehend the historical development of
the building processes and to know the
principal materials used in constructions of
the Greek, Hellenistic and Roman world.
Particular relevance will be given to the
ancient writers and treatises dealing on
this matter, whose most
interesting topics will be discussed and
commented in classroom with the students.
The course will be preceded by a short
excursus on the Egyptian and Oriental
constructive techniques, regarded as
fundamental in order to comprise the
successive evolution of the Greek world.
Articolazione delle attività didattiche:
Oltre alle lezioni ex cathedra, il corso prevede delle esercitazioni, durante le quali
l’allievo sarà invitato a dedurre dall’osservazione diretta, mediante schizzi e appunti
grafici, considerazioni sulle caratteristiche
costruttive degli organismi esaminati. Altre
esercitazioni saranno invece destinate alla
lettura critica e al commento di passi di
autori antichi sul tema.
Articulation of educational activities:
Besides the ex cathedra lectures, the
course includes practical exercises, during
which the student will be invited to deduce
from direct observations, by means of
graphical sketches and notes,
considerations on the constructive
characteristics of the architectural
organisms examined. Other exercises will
be destined to the translation, critical
reading and commenting of passages of
ancient sources on the topic.
Argomenti delle lezioni
Tecniche costruttive del mondo egiziano ed
orientale: costruzioni in terra, costruzioni in
pietra. Lo sfruttamento delle cave. Il
cantiere: sistemi di sollevamento e di
fissaggio.
Tecniche costruttive del mondo greco:
cenni sui materiali e le tecniche impiegati
nel mondo minoico e miceneo. Il mondo
greco classico ed ellenistico: la lavorazione
dell’argilla e le sue diverse applicazioni; la
terracotta e l’introduzione dei tetti in
tegole; la lavorazione del legno; la
lavorazione della pietra e del marmo.
L’organizzazione del cantiere: sistemi di
fissaggio e di sollevamento. I diversi tipi di
tessiture murarie e loro impiego
nell’architettura greca.
Tecniche costruttive del mondo romano e
tardo-romano: l’eredità del mondo greco
ed ellenistico. I diversi tipi di tessiture
murarie e loro impiego nell’architettura
romana. La creazione dell’opus
caementicium e le sue applicazioni. Lo
sviluppo dell’opus testaceum. L’impiego
dell’opus testaceum come possibile
elemento di datazione delle strutture
murarie. Laterizi speciali e loro impiego nei
sistemi idraulicic e di riscaldamento/
isolamento. L’organizzazione del cantiere:
le fondazioni, i sistemi di sollevamento, le
impalcature. La diffusione dei marmi
colorati. Le cave di proprietà imperiale e la
circolazione dei manufatti in marmo. La
circolazione delle maestranze Materiali e
tecniche per rivestimenti parietali e
pavimentali. L’evoluzione del mosaico. I
diversi “stili” degli affreschi pompeiani.
Topics
Building techniques of the Egyptian and
Oriental world: earth constructions, stone
constructions. The stone quarries
exploitation. The yard organization:
fastening and raising systems.
Building techniques of the Greek world:
materials and techniques employed in the
Minoan and Mycenean world. The Greek
world in archaic, classic and hellenistic
period: the clay and its various
applications; the “terracotta” and the
introduction of the tile roofs; the timber
working; the stone and marble working.
The organization of the yard: transport of
materials, raising and fastening systems.
The different types of wall textures and
their employment in the Greek architecture.
Building techniques of the Roman and
late-Roman world: the inheritance of the
Greek and Hellenistic world. The various
types of wall textures and their
employment in the Roman architecture. The
invention of the opus caementicium and its
applications. The development of the opus
testaceum. The employment of the opus
testaceum like possible dating element of
the archaeological structures. Special tiles
and they employment in the hydraulic and
healing systems. The organization of the
yard: the foundations, the raising systems,
the scaffoldings. The spread of coloured
marbles. Imperial owned quarries and
trade and circulation of marble. The
evolution of the mosaic and other types of
revestments. The techniques and various
“styles” of Pompeians frescoes.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
È obbligatoria la frequenza ai fini del
superamento dell’esame. La partecipazione
alle attività didattiche è infatti
indispensabile per poter usufruire della
possibilità di sostenere l’esame.
In sede di esame sarà valutata la
conoscenza e la capacità di valutazione
storico-critica della materia, attraverso un
colloquio ed eventualmente semplici
disegni a mano libera eseguiti davanti alla
commissione, a chiarimento degli
argomenti proposti dagli esaminatori.
Istituzioni di geometria + Istituzioni di
matematica
Institutions of Geometry + Institutions of
Mathematic
Mat 03 + Mat 05 - 9 cfu
1° anno / Corso annuale
Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’
Area didattica X:
Scienze matematiche per l’architettura
Corso A
Giannangelo Luisi
Corso B
Giuseppe Devillanova
Finalità e contenuti disciplinari
La prima parte del corso fornisce strumenti
idonei a:
-rappresentare oggetti tridimensionali sul
piano, con riferimento a diversi tipi di
proiezione
-ricostruire un oggetto tridimensionale
partendo da rappresentazioni piane di sue
parti.
La seconda parte del corso si occupa delle
idee fondamentali e concetti basilari del
Calcolo, finalizzati allo studio
dell’andamento di funzioni in una variabile
reale. Tali elementi costituiscono un primo
bagaglio per la comprensione di discipline
che, pur non rientrando nella matematica,
ne fanno un uso considerevole (es. tutti i
corsi relativi alla Meccanica Strutturale, a
partire dalla Statica).
Aims and contents
The first part of the course teaches
students:
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
La Pietra nella scena urbana
3. I prodotti ceramici
3.1. Definizione e costituzione dei prodotti
ceramici
Classificazione e produzione dei prodotti
ceramici (a pasta porosa,a pasta compatta)
I laterizi
3.2. Murature di laterizi
Strutture murarie di laterizi - L’ arco, le
piattabande
4. Il legno e i derivati
Costituzione del legno, classificazione delle
specie legnose, caratteri fisici e proprietà
tecniche
Difetti dei legnami. Stagionatura
Produzione e lavorazione. Misure e tipi
commerciali
Materiali legnosi impiegati nelle costruzioni
Rifinitura del legno
Le strutture di legno (generalità, elementi
costruttivi di legno, tecnica esecutiva delle
opere di legno)
5. I materiali cementanti e le malte
Definizione e classificazione dei materiali
cementanti
Il calcestruzzo armato (generalità, elementi
costruttivi, tecniche esecutive)
Strutture di cemento armato a telaio
I cementi, il gesso, le calci, le malte
6. I metalli e le principali leghe
Costituzione e classificazione
Principali proprietà tecnologiche dei metalli
Principali metalli e leghe impiegate nelle
costruzioni (ferro, acciaio, ghisa, alluminio,
rame, zinco, piombo)
Lavorazioni plastiche dei metalli
Lavorazioni plastiche a freddo delle lamiere
Saldatura
Strutture di acciaio (generalità, elementi
63
64
Articolazione delle attività didattiche.
Il corso prevede lezioni ed esercitazioni.
Articulation of educational activities
The course consists of lessons and
exercises.
Temi del corso
Elementi di teoria degli insiemi. Relazioni di
equivalenza.
Relazioni funzionali e funzioni. Applicazioni
surgettive, ingettive e bigettive.
I numeri reali. I numeri complessi. Matrici e
determinanti. Sistemi lineari.
I vettori liberi ordinari. Spazi vettoriali.
Applicazioni lineari. Endomorfismi,
autovalori, autovettori ed autospazi.
Geometria analitica nel piano e nello spazio.
Il piano e lo spazio proiettivo complesso.
Le coniche e le quadriche. Prospettiva tra
rette. Birapporto di quattro punti allineati.
Proiettività ed omologia. Omografia.
Funzioni reali. Funzioni elementari.
Definizione di limite e relative operazioni.
Le successioni. Funzioni continue.
Definizione di derivata ed interpretazione
geometrica. Regole di derivazione. Derivate
delle funzioni elementari. Differenziale di
una funzione. Applicazione del calcolo
differenziale. Studio del grafico delle
funzioni reali.
Topics
Elements of theory of sets. Relationships of
equivalence.
Functional relationships and functions.
Surjective, injective and bijective
applications.
Real numbers. Complex numbers. Matrixes
and determinants. Linear systems.
Ordinary free vectors. Vectorial spaces.
Linear applications. Endomorphisms,
eigenvalues, eigenvectors and
eigenspaces. Analytical geometry on a
plane and in space. Projective plans and
projective spaces.
Conics and quadrics. Perspective among
straight lines. Ratios of four lined up
points. Perspective and homology.
Homography.
Real functions. Elementary functions.
Definition of limit and relative operations.
Successions. Continuous functions.
Definition of derived and geometric
interpretation. Rules of derivation.
Derivatives of elementary functions.
Differential of a function. Applications of
differential calculus. Study of the graph of
the real functions
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Esame scritto ed orale.
Disegno dell’architettura
Architectural Drawing
Icar 17-9 cfu
1° anno / corso annuale
Indirizzo ‘generale’
Area didattica XI:
Rappresentazione dell’architettura e
dell’ambiente costruito
Corso A
Valentina Castagnolo
Corso B
Gabriele Rossi
Finalità e contenuti disciplinari
Le finalità che il corso si pone sono:
fornire gli strumenti teorici e storici per un
approccio critico alla disciplina;
fornire gli strumenti pratici per
l’elaborazione e l’esecuzione degli
elaborati grafici, alle diverse scale, utili alla
rappresentazione dell’architettura, dal
particolare costruttivo alla scala urbana.
In particolare:
saranno dedicate lezioni ed esercitazioni al
disegno a mano libera al fine di una
migliore comprensione dei rapporti
spazio-volumetrici e al raggiungimento
della capacità di produrre schizzi
preparatori e di base necessari al rilievo
architettonico;
saranno dedicate lezioni ed esercitazioni
all’analisi e alla comprensione dei principali
componenti delle architetture (individuazione
della gerarchia nei volumi e
negli spazi, proporzioni, simmetrie, moduli,
ordini);
saranno dedicate lezioni ed esercitazioni
all’ausilio della fotografia e del disegno
assistito nella rappresentazione
dell’architettura.
Aims and contents
The course objectives are:
to provide theoretical and historical tools
as an introduction to critical knowledge;
to provide technical and practical tools to
the correct graphic representation of
different scales: from the construction
detail to the urban and territorial scale.
Particularly:
lesson and exercitations will be devoted to
free hand drawing for a better
understanding of spatial and volumetric
relationships, and for a better capacity of
producing sketches in survey operations;
lesson and exercitations will be devoted to
the analysis of architectural monuments in
relation to the hierarchy of their spatial
articulation, and of their proportions,
symmetries, etc.
lesson and exercitations will be devoted to
the use of photography and computer in
the representation of the architecture.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso sarà articolato in lezioni ex
cathedra ed esercitazioni anche extra
moenia.
Sono previste inoltre attività seminariali
per lezioni di disegno automatico.
Articulation of educational activities
Besides the ex cathedra lectures, the
course includes practical exercises, also
extra moenia; and seminars devoted to
computer aided design.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame, previo ottenimento della firma di
frequenza, consisterà nella valutazione
dell’intero percorso formativo dello
studente e nella valutazione della qualità
degli elaborati grafici prodotti. Le tavole
dovranno essere redatte nelle tecniche e
nei formati che saranno indicati durante il
corso. L’esame prevede altresì un colloquio
sui temi teorici trattati tendente a valutare
il livello critico raggiunto dallo studente sui
temi della rappresentazione
dell’architettura e del territorio.
Fondamenti e applicazioni di
geometria descrittiva
Basics and Applications of Descriptive
Geometry
Icar 17-9 cfu
1° anno / Corso annuale
Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’
Area didattica XI:
Rappresentazione dell’architettura e
dell’ambiente costruito
Corso A
Vincenzo De Simone
Corso B
Hilde Romanazzi
Contenuti disciplinari e finalità
l corso di Fondamenti e Applicazioni di
Geometria descrittiva contribuisce alla
formazione di un allievo sviluppandone
due competenze:
· la prima è la capacità di analizzare le forme
che appartengono allo spazio a tre
dimensioni con il fine di conoscerne le
principali proprietà geometriche;
· la seconda è la capacità di eseguire una
rappresentazione grafica di tali forme
geometriche su un superficie piana.
La prima fase del corso impegna per intero
le lezioni del primo semestre e qualche
lezione del secondo semestre.
All’inizio di questa fase, dopo aver ricordato
alcuni tra gli elementi più significativi della
Geometria euclidea, sono esposti i principi
teorici sui quali si fondano i procedimenti
che permettono di rappresentare su una
superficie piana una forma dello spazio a
tre dimensioni, cioè sono esposti alcuni tra i
più importanti principi della Geometria
proiettiva grafica. Le lezioni successive sono
invece dedicate al metodo delle proiezioni
ortogonali. Prima della pausa natalizia sono
esaminate le proprietà e i procedimenti per
la rappresentazione nel metodo delle
proiezioni ortogonali delle ellissi, parabole
e iperboli, cioè delle curve che si ottengono
per sezione piana di un cono (curve
coniche). Lo studio del metodo
dell’assonometria impegna le lezioni con le
quali si conclude il primo semestre. In
seguito, si espone il metodo della
prospettiva e si fa cenno alla teoria delle
ombre, cioè ai procedimenti che, nel
metodo delle proiezioni ortogonali o
nell’assonometria, consentono di
rappresentare gli effetti determinati dalla
luce sulle forme geometriche.
Alla conclusione di questa prima fase,
l’allievo dovrà aver acquisito le capacità di
analizzare le qualità geometriche delle più
semplici forme dello spazio; dovrà anche
aver acquisito la capacità di applicare i
principi teorici della geometria proiettiva e i
procedimenti dei principali metodi di
rappresentazione.
L’inizio della seconda fase del corso
coincide con il rientro dalle vacanze
pasquali e con lo studio delle proprietà di
alcuni poliedri. Per questo argomento e per
tutti quelli che seguono, si fa ricorso ai
programmi di modellazione di superfici.
I rudimenti relativi al funzionamento di
questo tipo di programmi sono esposti
durante le lezioni dedicate ai poliedri e
durante quelle dedicate ai principali tipi di
archi e volte. Una migliore capacità di
utilizzo dei programmi di modellazione si
acquisisce nelle lezioni dedicate allo studio
delle curve piane e sghembe di grado
superiore al secondo. Altre lezioni sono
dedicate alle superfici quadriche, alle
superfici di grado superiore al secondo e
alle superfici rigate. La conoscenza dei
principali procedimenti di modellazione
sarà conseguita al termine delle lezioni
dedicate allo studio del rapporto tra i
principi teorici del metodo della prospettiva
e i procedimenti della tecnica fotografica e
della prospettiva generata con
procedimenti informatici. Le lezioni con le
quali si conclude il corso sono dedicate alle
proprietà dei geoidi, alle tassellazioni nello
spazio e alle strutture nexorade.
Al termine di questa seconda fase del corso,
l’allievo non soltanto sarà in grado di fare
ricorso ai programmi di modellazione di
superfici per le proprie esigenze di
progettista, ma avrà anche acquisito la
capacità di conferire alle idee una forma
nella quale i problemi geometrici sono
posti con la consapevolezza e risolti con la
perizia che si richiedono a ogni buon
progettista.
Argomenti delle lezioni
- Geometria proiettiva grafica
Enti e forme geometriche. Le proprietà
proiettive. Elementi impropri. Operazioni
fondamentali della geometria proiettiva nel
piano e nello spazio. Proiezione centrale e
proiezione cilindrica. Tracce, fughe, punti e
rette limiti. Condizioni di appartenenza, di
parallelismo e di perpendicolarità. Cenni
sull’affinità ortogonale.
- Metodo della doppia proiezione
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
to represent three-dimensional objects on
a plan, with reference to different types of
projection;
to reconstruct a three-dimensional object
starting from representations of its parts
on a plan.
The second part of the course teaches
students basic concepts of calculus, aimed
at the study of the trend of functions in a
real variable. Such elements constitute a
first approach to for understanding
disciplines that, while not belonging to
mathematics, make considerable use of it
(e.g. other courses related to structural
mechanics).
65
66
ottico-geometrico. Le variabili di una
prospettiva realizzata con strumenti
tradizionali e i parametri per la generazione
automatica di un’immagine prospettica.
Rappresentazioni prospettiche mediante
strumenti informatici.
- Forme geometriche nello spazio a tre
dimensioni
Piramidi e prismi, coni e cilindri,
prallelepipedi, superfici di rotazione, sfera
ed ellissoide. Generatrice e direttrice.
Geodetica, ortodromia, lossodromia.
Contorno apparente. Rappresentazione dei
solidi in generale e rappresentazione di
quelli di rotazione mediante sezioni piane
normali. Poliedri. Intersezione di solidi con
rette o con piani e intersezioni tra solidi.
Operazioni booleane tra solidi.
• Curve piane e sghembe
Le coniche come sezioni piane del cono;
ellisse, parabola e iperbole. Concetto di
curva; grado di una curva piana; altre
proprietà delle curve; tangenza a una curva;
curvatura di una curva; cerchio osculatore.
Curve per approssimazione e
interpolazione, curve NURBS e di Bézier.
Spirale e voluta. Grado di una curva
sghemba. Curve di intersezione tra
superfici. Torsione di una curva. Eliche.
- Superfici
Classificazione delle superfici. Grado di una
superficie. Grado delle curve di sezione di
una superficie. Normale alla superficie e
sezioni normali. Piano tangente a una
superficie. Quadriche e loro sezioni. Il toro e
le sue sezioni piane. Punti ellittici, parabolici
e iperbolici. Curvatura media e gaussiana di
una superficie. Generatrici e direttrici di una
superficie. Superfici rigate e non rigate.
Superfici sviluppabili e non sviluppabili.
Conoidi ed elicoidi. Cenni sulle superfici di
minima. Superfici NURBS: di estrusione,
sweep, loft, uv, patch, di Coons, di Gordon,
ecc. Raccordi tra superfici.
Rappresentazione di una superficie per
curve di livello. Cenni sul metodo delle
proiezioni quotate.
• Rappresentazione degli effetti di
illuminazione e ombra
Descrizione del fenomeno luminoso e
relativo modello geometrico. Effetti della
luce sulle superfici. Cenni della teoria delle
ombre e sue applicazioni nei metodi di
rappresentazione. La generazione degli
effetti di illuminazione mediante gli
strumenti informatici.
- Geometria degli archi e delle volte
Nomenclatura delle parti strutturali degli
archi; arco a tutto sesto, a sesto acuto,
ribassato, oltrepassato, a collo d’oca.
Volte semplici e composte; volta sferica;
volta a botte; volta a schifo; volta a botte
lunettata; cupola su pennacchi; volta a
crociera, volta a padiglione.Le Applicazioni
dei Metodi di Rappresentazione con
l’ausilio degli strumenti informatici
Rappresentazione di una superficie per
curve di livello. Cenni sul metodo delle
proiezioni quotate.
- Geoidi, tassellazioni nello spazio, strutture
nexorate
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede:
• lezioni ex cathedra;
• esercitazione intra mœnia ed extra mœnia,
consistenti nella realizzazione di elaborati
grafici da realizzare con gli strumenti
tradizionali del disegno o con software di
modellazione tridimensionale;
• revisioni, durante le quali il docente è a
disposizione dell’allievo per correzioni,
chiarimenti ecc.4.
Laboratorio 1° di Archeologia
Archaeology Design Studio 1st year
Modalità d’esame
All’inizio dell’anno accademico, a ciascuno
studente è attribuito il voto iniziale di
16/30. Per essere ammesso agli esami di
profitto dell’anno accademico 2011/2012,
lo studente deve rispettare i due obblighi
che seguono:
•
deve aver consegnato tutti gli
elaborati almeno una settimana prima della
data d’esame;
•
deve aver raggiunto almeno il
voto di 18/30 con i punteggi riportati per le
esercitazioni intra moenia ed extra moenia
eseguite durante l’anno.
La somma del voto iniziale (16/30) con i
punteggi positivi o negativi ottenuti per
effetto delle consegne delle esercitazioni
intra moenia o extra moenia eseguite
durante l’anno forma il voto di ammissione
all’esame di profitto.
L’esame di profitto si svolge in tre fasi:
1 .una prova nell’uso del software di
modellazione 3D;
2. una prova grafica, che consiste
nell’esecuzione a mano libera di tre esercizi;
3. un esame orale individuale.
Per ciascuna delle cinque prove d’esame, lo
studente riceve dei punteggi, da sommare
al voto di ammissione ai fini della
formulazione del voto di profitto.
L-FIL LET/01-3 cfu
1° anno / Corso semestrale (I semestre)
Indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
- Archeologia egea
- Aegean archaeology
Dario Puglisi
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è di fornire gli
strumenti metodologici necessari alla
lettura degli eventi storici salienti
nell’ambito della preistoria egea, insieme
ad un corretto inquadramento dei temi
affrontati nelle loro relative coordinate
geografiche.
Aims and contents
Primary objective of the course is to supply
the necessary methodological instruments
to read the principal historical events
within Aegean prehistory, with a corrected
phases organization in their relative
geographic coordinates.
Argomenti delle lezioni
- Cenni di geografia fisica della Grecia; i
sistemi di datazione: cronologia relativa e
cronologia assoluta; cenni di storia degli
studi: la paletnologia e l’archeologia egea.
- Il popolamento dell’area egea dalle origini
al Neolitico.
- Età del Bronzo Antico nell’area egea:
l’Antico Elladico I-IIA; l’Antico Elladico
IIB-III (Lerna, Troia, Poliochni, Phylakopì,
con particolare riferimento all’architettura
monumentale: corridor houses,
fortificazioni); Creta nell’Antico Minoico:
insediamenti (Myrtos, Vasilikì) e necropoli
(tholoi).
- Età del Bronzo Medio in Grecia:
insediamenti (Kolonna a Egina) e necropoli
(Maratona).
- Età Protopalaziale a Creta: il problema
della nascita dei palazzi; la società
palaziale; l’architettura nell’Età dei Primi
Palazzi (Festòs, Quartier Mu); la nascita
della scrittura.
- Età Neopalaziale a Creta: insediamenti,
architettura monumentale (Festòs, Mallia,
Haghia Triada) e domestica (Haghia Triada),
arti figurative, società, religione.
- La minoicizzazione dell’Egeo (Phylakopì,
Haghia Irini); la catastrofe di Thera; le tombe
a fossa a Micene; la caduta dei palazzi
minoici e l’arrivo dei Micenei a Creta; la
distruzione del palazzo di Cnosso.
- Età palaziale micenea: palazzi e tombe
(Micene, Tirino, Pilo, Gla); la società
micenea; proiezione dei Micenei sui mari;
Creta post-palaziale.
- Cause e conseguenze della caduta dei
palazzi micenei; la Grecia, Creta e Cipro
dopo la caduta dei regni micenei.
Topics
- Simple notions of physical geography of
Greece; the dating systems: relative
chronology and absolute chronology;
historical phases: the Aegean paletnology
and archaeology.
- the demographic development of the
Aegean area from the origins to the
Neolithic one.
- The Ancient Bronze age in the Aegean
area: the Ancient Helladic I-IIa; the Ancient
Helladic IIb-III (Lerna, Troy, Poliochni,
Phylakopì, with particular reference to the
monumental architecture: corridor houses,
fortifications); the Ancient Minoic Crete:
settlements (Myrtos, Vasilikì) and necropolis
(tholoi).
- The Medium Bronze age in Greece:
settlements (Kolonna at Aegina) and
necropolis (Maratona).
- Protopalatial Age in Crete: the problem of
the raising of palaces; the palatial society;
the architecture in the Age of the First
Palaces (Festòs, the Mu district); the
beginning of writing.
- Neopalatial Age in Crete: settlements,
monumental architecture (Festòs, Mallia,
Haghia Triada) and residential district
(Haghia Triada),figurative arts, society,
religion.
- the spread of Minoan culture in the
Aegean (Phylakopì, Haghia Irini); the Thera
catastrophe; the earth burial at Mycenae;
the Minoan palaces fall and the
Mycenaeans arrival in Crete; the
destruction of the Knossos palace.
- Mycenaean palatial Age: palaces and
tombes (Mycenae, Tyrins, Pilos, Gla); the
Mycenaean society; maritime Mycenaean
trading; Post-palatial Crete.
- Causes and consequences of the
Mycenaeans palaces fall; Greece, Crete and
Cyprus after the fall of the Mycenaean
reigns.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad
affrontare la materia in forma
rigorosamente diacronica, e seminari,
orientati ad analizzare in forma
prevalentemente tematica aspetti specifici
relativi agli argomenti affrontati; saranno
effettuate inoltre alcune esercitazioni
bibliografiche, volte ad acquisire gli
strumenti e la metodologia necessari a
condurre ricerche bibliografiche.
Articulation of educational activities
The course will be articulated in lectures,
intended to display the matter in a
diacronical manner, and seminaries,
oriented to analyze in a thematic manner
specific aspects; the course includes also
exercises in library, necessary to acquire
instruments and methodology to carry out
bibliographical searches.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
La partecipazione alle attività didattiche è
indispensabile per poter usufruire della
possibilità di sostenere l’esame finale.
In sede di esame sarà valutata la
conoscenza e la capacità di valutazione
storico-critica della materia, attraverso un
colloquio con gli esaminatori.
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
ortogonale o metodo di Monge
Generalità e classificazione dei metodi di
rappresentazione. Il sistema di riferimento
del metodo di Monge. Rappresentazione di
punti, di rette e di piani. Condizioni di
appartenenza, parallelismo e
perpendicolarità. Cambiamento del
secondo piano di proiezione o piano di
proiezione ausiliario. Il problema della
misura nel metodo di Monge.
- Metodo dell’assonometria
Generalità e sistema di riferimento
assonometrico. L’assonometria nella
normativa UNI. Il teorema di Pohlke.
Assonometria ortogonale e assonometria
isometrica come caso particolare di quella
ortogonale. Isometria teorica e isometria
pratica. Assonometria obliqua, cavaliera e
militare. Assonometria di elementi su un
piano generico. Rappresentazioni
assonometriche mediante strumenti
informatici.
- Prospettiva o metodo della proiezione
centrale
Generalità e prospettiva a quadro verticale
come caso particolare del metodo delle
proiezioni centrali. Sistema di riferimento
del metodo della prospettiva.
Circonferenza di distanza.
Rappresentazione dei punti, delle rette e
dei piani. Tracce e fughe di rette e di piani.
Proprietà di appartenenza e di parallelismo.
Punti di misura e di distanza.
Perpendicolarità tra rette e piani.
Prospettiva di rette generiche. Cenni sui
principi geometrici comuni alla
rappresentazione prospettica, alla
rappresentazione fotografica e alla
percezione visiva come fenomeno
67
the archaeological research and through
the study of the main artistic forms.
L-ANT/07-3t cfu
1° anno / Corso semestrale integrato (II
semestre)
Indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Argomenti delle lezioni
Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia
continentale
Problematiche generali dell’archeologia
greca e della colonizzazione. Madre patria
e colonie: la fine del periodo geometrico e
la colonizzazione in Occidente. Il periodo
arcaico in Grecia: il caso di Atene. Il periodo
arcaico in Magna Grecia. La polis classica.
Crescita e struttura urbanistica della città
di Atene tra V e IV secolo a.C. Le arti
figurative in periodo classico. Democrazia e
arti figurative ad Atene nel periodo
classico. Caratteri generali dell’ellenismo in
Grecia e Magna Grecia. Arte e urbanistica
nel regno di Macedonia. Atene nel periodo
ellenistico.
Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia
insulare e microasiatica
Introduzione alla archeologia classica.
Cronologia di riferimento; la nascita
dell’arte greca; il periodo geometrico. Il
periodo arcaico: insediamenti urbani e
santuari; le arti figurative. La polis classica:
strutture e caratteri. Greci e Persiani in Asia
Minore in V e IV secolo a.C. Le arti
figurative nel periodo classico. Caratteri
generali dell’ellenismo in Grecia orientale.
Arte e urbanistica nei regni Seleucide e
Pergameno. Arte e urbanistica nel regno
tolemaico.
Topics
Archaeology and History of the Art in
continental Greece
Preliminar discussion on general problems
about Greek archaeology and the
Laura Masiello
Archeologia e storia dell’arte greca e della
Magna Grecia
Archaeology and history of greek art and
Magna Grecia
L-ANT/07-3 cfu
1° anno / Corso semestrale (II semestre)
Indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Luigi Caliò
68
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è di fornire gli
strumenti metodologici necessari
all’inquadramento del’evoluzione della
civiltà greca attraverso i dati forniti dalla
ricerca archeologica e tramite lo studio
delle principali forme artistiche.
Aims and contents
Primary objective of the course is to supply
the necessary and methodological
instruments to comprehend the
organization and evolution of the Greek
civilization through the data supplied by
colonization phaenomenon. Greek poleis
and their colonies: the geometric period
and the western colonization. The archaic
period in Greece: the case of Athens. The
archaic period in Magna Graecia. The polis
in classical period. Increase and urban
planning of Athens between V and IV
century b.C. The figurative arts in classical
period. Democracy and figurative arts in
Athens in classical period. General
characters of the Hellenismus in Greece
and Magna Graecia. Art and urban planning
in the Macedonian reign. Athens in the
Hellenistic period.
Archaeology and History of the Art in
insular and Minor Asian Greece
Introduction to classic archaeology.
Chronological frame; the beginning of the
Greek art; the geometric period; the archaic
period: urban settlements and sanctuaries;
the figurative arts. Structures and
characters of the classical polis. Greeks and
Persians in Asia Minor in V and IV century
b.C. The figurative arts in the classical
period. General characters of the
Hellenismus in the oriental Greek world.
Arts and urban planning in Seleucide,
Pergamene and Tolemaic reigns.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede lezioni ex cathedra per un
totale di 40 ore così suddivise:
Per Archeologia e Storia dell’Arte della
Grecia continentale:
2 ore di argomenti introduttivi
2 ore: il periodo geometrico
4 ore: l’arcaismo
6 ore: il periodo classico
6 ore: l’ellenismo
Per Archeologia e Storia dell’Arte della
Grecia insulare e microasiatica:
2 ore di argomenti introduttivi
2 ore: il periodo geometrico e la fase della
colonizzazione
4 ore: l’arcaismo
6 ore: il periodo classico
6 ore: l’ellenismo
Articulation of educational activities
The course includes 40 hours of ex
cathedra lectures subdivided as follows:
For Archaeology and History of the Art in
continental Greece:
2 hours devoted to introductory arguments
2 hours: the geometric period and the
colonization phase
4 hours: the archaism
6 hours: the classical period
6 hours: the Hellenismus
For Archaeology and History of the Art in
insular and Minor Asian Greece:
2 hours devoted to introductory arguments
2 hours: the geometric period and the
colonization phase
4 hours: the archaism
6 hours: the classical period
6 hours: the Hellenismus
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
È obbligatoria la frequenza ai fini del
superamento dell’esame. In sede di esame
saranno tenute presenti la conoscenza e la
capacità di valutazione storico-critica della
materia, attraverso un colloquio.
• 2° ANNO - 2nd YEAR
Laboratorio 2 di Progettazione
Architettonica
Architectural Design Studio 2nd year
L2PA-12 cfu
2° anno / corso annuale
indirizzi ‘generale’ e ‘classico’
Area didattica I:
Progettazione architettonica e urbana
Corso A
Franco Defilippis
Composizione architettonica 2A (Icar 14-8 cfu)
Annalisa Giglio
Caratteri dell’architettura A (Icar 14-4 cfu)
in alternativa (indirizzo classico)
Corso B
Michele Montemurro
Composizione architettonica 2B (Icar 14-9 cfu)
Annalinda Neglia
Caratteri dell’architettura B (Icar 14-3 cfu)
in alternativa (indirizzo classico)
Corso C
Antonio Riondino
Composizione architettonica 2C (Icar 14-9
cfu)
Giuseppe Rociola
Caratteri dell’architettura C (Icar 14-3 cfu)
in alternativa (indirizzo classico)
Nel secondo anno lo studente di
architettura è chiamato ad acquisire la
fondamentale nozione di insieme
architettonico (inteso sia nel senso di
incremento scalare rispetto all’unità edilizia,
sia nel senso di incremento di complessità
per le relazioni che si stabiliscono tra unità
edilizie) e di quella, conseguente e
necessaria, di legame tipico e processuale
(tessuto) tra organismi edilizi diversi.
Lo studente dovrà quindi apprendere i
principi fondamentali della logica
aggregativa tra unità edilizie (il formarsi,
trasformarsi, specializzarsi degli aggregati
secondo processi tipici) con il controllo, alle
diverse scale, del rapporto fra gli edifici in
uno specifico contesto di appartenenza.
Articolazione delle attività didattiche
L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed
esercitazioni applicative: il primo semestre
è dedicato prevalentemente alle lezioni, alle
esercitazioni propedeutiche al progetto; il
secondo semestre è prevalentemente
dedicato all’esercizio progettuale.
Le attività didattiche del corso sono così
articolate:
Ottobre – Febbraio
• Introduzione al corso
• Organicità e frammentazione nella città
antica, moderna e contemporanea
• Studio della nozione di organismo edilizio
nei suoi aspetti spaziali, tettonici e
linguistici;
• Definizione ed evoluzione processuale di
tipi architettonici residenziali: la casa a
schiera;
• Esercitazione 1 (elaborazione elettronica):
Prototipo abitativo a schiera;
• Definizione ed evoluzione processuale di
tipi architettonici residenziali: la casa in
linea;
• Esercitazione 2 (elaborazione elettronica):
Prototipo abitativo in linea;
• Studio dell’organismo urbano e delle leggi
di aggregazione dei tessuti;
• Studio dello spazio urbano nel rapporto di
continuità tra le diverse scale edilizie e tra
diversi tipi;
• Esercitazione 3: analisi urbana della città
luogo dell’area scelta per l’esercizio
progettuale;
Febbraio - Giugno
Elaborazione del progetto;
-lo spazio urbano come esito di un processo
di formazione, aggregazione e sintesi
formale di unità edilizie attraverso
gerarchizzazione e nodalità di percorsi;
-le scelte progettuali come individuazione
del rapporto tipico tra sistemi distributivi,
spaziali, costruttivi;
-articolazione dei nodi tettonici;
-introduzione al problema del linguaggio in
architettura.
Le lezioni saranno costituite da tre cicli
coordinati:
- lo studio della nozione di organismo
edilizio nei suoi aspetti spaziali, tettonici e
linguistici;
- lo studio dell’organismo aggregativo;
- lo studio dello spazio urbano nel rapporto
di continuità tra le diverse scale edilizie e tra
diversi tipi (passaggio dall’unità abitativa al
tessuto e all’edilizia specialistica);
Tema d’anno
Analisi urbana delle città, luogo delle aree
di progetto (corso A: Castellaneta, Mottola,
Palagianello; corso B; Putignano; corso C:
Manfredonia, Mattinata, Vieste; progetto di
un tessuto urbano residenziale in un’area
non risolta delle città, studiate attraverso
l’aggregazione di tipi abitativi a schiera,
linea, corte ed il ridisegno dello spazio di
relazione.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning della Facoltà di
Architettura entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Per iscriversi lo studente deve avere
sostenuto tutte le propedeuticità previste.
È ammessa l’iscrizione con riserva per
quegli studenti che sosterranno tutte le
propedeuticità previste entro la sessione
invernale.
La mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
dell’iscrizione.
Modalità d’esame
Per essere ammessi a sostenere l’esame, è
obbligatorio avere frequentato con profitto
tutte le attività didattiche previste dal
corso.
L’esame consisterà in un colloquio:
- sugli argomenti trattati a lezione;
- sugli elaborati progettuali propedeutici e
finali.
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
Archeologia della Magna Grecia
Archaeology of Magna Graecia
69
Storia dell’architettura medioevale +
Storia dell’architettura moderna
History of Medieval and Modern Architecture
4. I regolamenti didattici
70
Giacomo Martines
Storia dell’architettura medioevale
(primo semestre - 4,5 crediti)
Giacomo Martines
Storia dell’architettura moderna
(secondo semestre - 4,5 crediti)
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso di Storia dell’architettura
medievale e moderna si propone di
presentare i fondamenti della materia
relativamente all’arco temporale di
competenza. Si presterà una particolare
attenzione alla tradizione locale pugliese
ove l’architettura dei cosiddetti secoli
bui acquisisce un valore di primo
piano nel panorama internazionale.
Obiettivi del corso sono:
- Far acquisire agli allievi una conoscenza
base della storia dell’architettura
medievale e moderna, con particolare
attenzione a quella italiana e pugliese.
- Far acquisire agli allievi le tecniche base
per lo studio dell’architettura medievale e
moderna, e fornire gli strumenti per una
lettura trasversale delle permanenze e
delle articolazioni delle tipologie e delle
Articolazione delle attività didattiche
Si tratta di un corso integrato, articolato in
lezioni ed esercitazioni.
Pur con i necessari riferimenti alla storia
della società, della cultura, delle idee e
dell’arte in generale, il corso si occuperà
specificatamente di delineare una storia
delle forme architettoniche nei loro diversi
significati, del come si siano evolute la
composizione e la tecnologia, di come
alcune di esse permangano o ritornino,
mentre altre mutino e si evolvano.
Articulation of educational activities
The course is divided into lessons and
exercises.
Even while making the necessary references
to the history of society, culture, ideas and
art in general, the course will deal above all
with the delineation of a history of the forms
of architecture in their various meanings,
with the evolution of their conception and
construction, of how some of them remain
or return while others mutate and evolve.
Storia dell’architettura medioevale
Sarà esaminato lo sviluppo dell’architettura
nel mondo medievale, attraverso le
testimonianze dei più importanti organismi
architettonici, anche nei loro riflessi sulle
epoche successive. Gli edifici saranno posti
in relazione all’evoluzione delle tecniche
costruttive, tra la tradizione della massa
muraria portante e quella nord-europea
della struttura a telaio, con le conseguenti
sperimentazioni compositive e spaziali,
riconoscibili fino ai nostri giorni.
La materia sarà presentata secondo un
percorso cronologico con alcune lezioni
specifiche per aree geografiche. Saranno
messi in evidenza i portati del mondo
antico, in riferimento ai diversi periodi di
‘rinascenze’, ed ai periodi di transizione,
quali il tardo-antico e protobizantino, o il
‘primo rinascimento toscano’.
History of medieval architecture
The course concerns the architectural
development in Medieval period,
considering the main monuments of the
Mediterranean and Continental Europe. The
architectures will be considered in their
historical background, according to the
evolution of the building techniques. The
contrast between the traditional
Mediterranean masonry and the Nordic
European skeletal frames. The History of
Medieval Architecture will put emphasis on
the Classical heritage, considering the
different Renaissances: for example the
Perennial Hellenism of early Byzantium, or
the first modern Renaissance in Tuscany.
Argomenti delle lezioni
L’organismo architettonico:
- lo spazio essenziale
- un excursus - tipi e tipologie - lo spazio e la
percezione dello spazio
- i primi secoli del cristianesimo - L’edificio
ecclesiastico - piante centrali e piante
basilicali
- L’alto Medioevo - sec. VIII-X
- La cultura Tardo-Antica (Ravenna e Milano)
- il Romanico
- il Romanico in Europa
- il Romanico in Italia (settentrionale) (centrale) - (meridionale)
- il Romanico in Puglia e sulle coste
dell’adriatico
- il Gotico
- il primo Gotico in Europa
- l’espansione del Gotico, Francia, inghilterra
e Spagna
L’organismo architettonico complesso
- il sistema seriale e composito
- il tardogotico
L’organismo urbano
- le forme simboliche - la forma della città:
insediamenti di pianura e di crinale
- sistemi difensivi e forma urbana
- Pieno Trecento ed inizi Quattrocento in
Europa ed in Italia
- La ricerca dello “stile” e l’avvio al
Rinascimento: La Toscana, Firenze e Roma
Topics
The architectonic organism
- The essential space.
- An excursus - types and typologies - the
space and the feeling of the space.
- The first years of Christianesim - The
religious building - central and basilical plants.
- The High Medio Evo - VIII-X century.
- The late ancient culture of Ravenna and
Milan.
- The Romanesque Architecture.
- Romanesque Architecture in Europe..
- Romanesque Architecture in Italy
(settentrional) - (central) - (meridional).
- Romanesque Architecture in Apulia and
on the adriatic coastes.
- The Gothic Architecture.
- The Early Gotic Architecture in Europe.
- The affirming of Gothic Architecture: France,
England and Spain.
The complex architectonic organism
- The serial and composit system
- The Late Gothic Architecture.
The urban organism
- The simbolic shapes - the shape of the town:
settlements of the plains and the crinal.
- Defensive systems and urban shape.
Full fourteenth and early fifteenth century in
Europe and in Italy.
- Searching the “style“ and the starting of the
Renaissance: Tuscany, Florence and Rome.
Il corso prevede una consegna intermedia
(da assolvere entro la data del 17 dicembre)
di una tesina su un tema concordato con il
docente relativo allo studio di una cattedrale
o di un monumento dell’area pugliese. Tale
lavoro concorrerà alla definizione della
valutazione finale. Nel corso delle lezioni
sarà dato un elenco di casi di studio e si
concorderanno date ed orari per le revisioni.
The course includes a delivery term (by the 17
of december) consisting in a relation dealing
with a cathedral or a monument of Apulia,
that will be concorded with the teacher. This
work will contribute to the definition of the
final evaluation. During the lessons will be
given a list of case studies and agree on dates
and times for revisions.
Storia dell’architettura moderna
Si indagherà lo sviluppo del linguaggio
dell’architettura del classicismo ed il suo
continuo evolversi e mutare attraverso le
opere dei principali architetti del
Rinascimento, prevalentemente con
riferimenti alla cultura italiana.
Si studierà l’evolversi delle forme
architettoniche dal manierismo al pieno
rinascimento fino al barocco ed alla crisi dei
modelli che condusse al neoclassicismo. Si
concluderà con qualche riferimento allo
storicismo ed all’eclettismo ottocentesco.
History of modern architecture
the course will investigate the development
of the language of the classicism
architecture and its evolution and mutation
through the works of the principal architects
of the Renaissance, above all in Italy. Then
the course will concentrate on its “mutation”
from first manner to the Baroque period, up
until the crisis of the very idea of Classicism,
coinciding with the affirmation of neoclassicism.
Argomenti delle lezioni
- la ripresa dell’antico nel 400 con
Brunelleschi e Alberti
- Il rinascimento tra Firenze, Milano e Roma
- la “grande maniera” di Bramente e
Raffaello nella Roma del Cinquecento
- Michelangelo, Vignola ed il pieno
Cinquecento
- La scuola di Raffaello, Giulio Romano, il
rinascimento a Mantova
- Il Rinascimento nel Veneto: (Sammicheli,
Sansovino, Palladio)
- Pieno Cinquecento, Maderno e l’apertura
al Barocco
- Gian Lorenzo Bernini
- Francesco Borromini
- Architettura del 600 in Italia (Pietro da
Cortona, Carlo Rainaldi, Baldassarre
Longhena
- Il barocco a Torino: da Guarini a Juvarra, il
barocco leccese
- Il settecento ed il neoclassico (da Vanvitelli
a Piranesi a Valadier)
- L’Architettura della Ragione in Europa
Topics
- The revival of the ancient in the 400 with
Brunelleschi and Alberti.
- The Renaissance among Florence, Milan and
Rome.
- The “grand manner“ of Bramante and
Raffaello in the sixteenth century Rome.
- Michelangelo, Vignola and the full Sixteenth
century.
- Raffaello’ school, Giulio Romano , the
Renaissance in Mantova.
- The Renaissance in Venetian area:
Sammicheli, Sansovino, Palladio.
- Full sixteenth century, Maderno and the
opening to the Baroque.
- Gian Lorenzo Bernini.
- Francesco Borromini.
- Architecture of XVIIth in Italy: Pietro da
Cortona, Carlo Rainaldi, Baldassarre
Longhena.
- The Baroque Architecture in Torino: from
Guarini to Juvarra; the Baroque in leccese
area.
- The XVIIIth and the Neoclassicism: from
Vanvitelli to Piranesi and Valadier.
- The Architecture of Reason in Europe.
Il corso prevede lo svolgimento di
un’esercitazione svolta dagli studenti
individualmente: le esercitazioni saranno
dedicate all’analisi di un’opera di
architettura monumentale in Italia, tra
quelle citate nel corso delle lezioni. Si
richiederà ad ogni studente di predisporre
una tesina critica sintetica su un edificio
compreso nell’arco cronologico trattato;
dell’edificio si opererà una lettura
bibliografica, archivistica e grafica. La scelta
degli edifici sarà concordata con la docenza.
The course includes an individual delivery
term consisting in the analisys of an
architectural italian building selected above
the studied ones. Will be requested a relation
dealing with a monument, with a
bibliographic, archivistic and graphic lecture.
The choice of the buildings will be concorded
with the teacher.
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4
Icar 18-9 cfu
2° anno / corso annuale integrato
indirizzo ‘generale’
Area didattica II:
Discipline storiche per l’architettura
strutture attraverso il processo storico.
- Far acquisire agli allievi le capacità di
lettura necessarie al riconoscimento
delle tipologie, delle forme
architettoniche e della permanenza
degli stilemi nel processo storico.
Aims and Contents
Objectives of the course are to give the
students:
- a basic knowledge of the history of
medieval and modern architecture, with
particular attention to Italian and apulian
architecture;
- the fundamental techniques for the
study of the middle ages and modern
architecture;
- the knowledge about the stile, for
recognize permanences and changes in
historical proces.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro la prima settimana
dall’inizio dei corsi.
Per iscriversi lo studente deve avere
sostenuto tutte le propedeuticità previste.
È ammessa l’iscrizione con riserva per
quegli studenti che sosterranno tutte le
propedeuticità previste entro la sessione
invernale (sessione straordinaria dell’anno
precedente). La mancata verifica di questa
condizione implica l’automatica decadenza
dell’iscrizione.
Modalità d’esame
71
4
L’esame finale sarà costituito dal
commento della tesina consegnata nel
corso del semestre e da un colloquio orale
obligatoriamente in lingua italiana.
72
Icar 08-9 cfu
2° anno / corso annuale
Indirizzi ‘generale’ e ‘classico’
Area didattica IV:
Analisi e progettazione strutturale
dell’architettura
Corso A
Pietro D’Ambrosio
Corso B
Umberto Ricciuti
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone principalmente di
realizzare una solida base propedeutica per
l’apprendimento delle discipline dell’area
strutturale. Prettamente propedeutici sono
i primi due argomenti, ossia la teoria dei
vettori applicati e la geometria delle masse.
I successivi hanno invece anche un diretto
interesse applicativo, in quanto, pur
trattando principi generali della statica,
sono già orientati alla posizione e alla
risoluzione di basilari problemi strutturali.
Tutti i temi del corso hanno carattere
direttamente applicativo. Tali sono ad
esempio l’analisi cinematica e statica della
trave piana o dei sistemi piani di travi, rigidi
od articolati, nonché la definizione e la
determinazione delle caratteristiche della
sollecitazione, tema quest’ultimo cui è
dedicato notevole spazio. Particolare
interesse applicativo presenta poi l’ultimo
tema ossia lo studio delle travature
reticolari piane, classici e sempre attuali
tipi strutturali.
Aims and contents
The aim of the course is to provide a
preparatory basis for the learning of
structural subjects.
The first two sections are devoted to
vectorial theory applied to statics and
geometry of solids. Thereafter, attention is
focused on applications and the general
principles of statics are oriented to the
solution of basic structural problems.
The whole course has a practical
connotation: kinematical and static
analysis of plane beams, plane systems of
rigid or articulated beams; definition and
determination of internal actions are some
of the practical questions that will be
developed. Particular attention is reserved
to the study of plane trusses, a classical
but still relevant structural type, which
represents a very interesting applicationoriented issue.
Lezioni ed esercitazioni del 1° semestre
1
-Illustrazione e introduzione al corso.
Definizione di “vettore”. Somma di vettori e
prodotto di un vettore per un numero reale.
-Prodotto “interno”, prodotto “esterno” e
prodotto “misto” fra vettori. Proprietà delle
operazioni fra i vettori.
2
-Esercitazioni sulle operazioni con i vettori.
Doppio prodotto vettoriale.
Lezione
-Rappresentazione cartesiana dei vettori.
Operazioni con i vettori nella
rappresentazione cartesiana.
3
-Equazione parametrica della retta per un
punto e parallela ad un vettore. Equazione di
un piano per un punto e perpendicolare ad un
vettore. Spazi vettoriali.
-Applicazioni lineari. Proprietà delle
applicazioni lineari.
4
-Esercitazione sulle “applicazioni lineari”.
-Rotazioni. Rappresentazione di Eulero.
5
Esercizi vari sulle “Rotazioni”. Rotazioni
“infinitesime”. Determinante di una
“applicazione” lineare. Applicazione “inversa”
e applicazione “ortogonale”.
“Vettori applicati”. Risultante e momento
risultante di un sistema di vettori applicati.
Trasporto dei momenti. Sistemi di v.a.
“equilibrati”, “equivalenti” ed “equilibranti”.
Coppie di forze.
6
-Riduzione statica ad un punto. Invariante
scalare. Asse centrale. Risultante
“equivalente”. Sistemi a invariante scalare
nullo.
-Poligono funicolare. Esercitazioni sul
poligono funicolare. Normal poligono.
7
Scomposizione di una forza secondo due rette
concorrenti in un punto o parallele.
Scomposizione di una forza lungo tre rette
non incidenti in un punto. Composizione di
una forza e una coppia.
-Scomposizione di una coppia lungo tre rette
non incidenti in un punto. Determinazione
grafica dei momenti di forze piane.
Equilibranti di forze parallele secondo due
rette parallele.
8
-Cinematica. Sistemi materiali discreti. Sistemi
materiali continui. Deformazioni e
spostamenti rigidi. Corpo rigido.
Rototraslazione.
-Spostamenti rigidi piani. Spostamenti rigidi
infinitesimi. Spostamenti rigidi infinitesimi
piani. Esercitazione sugli spostamenti rigidi e
rigidi infinitesimi.
9
-Definizione di vincolo. Vincoli piani semplici,
doppi e tripli. Prestazioni cinematiche dei
vincoli piani.
10
-Analisi cinematica di un corpo rigido piano
vincolato. Matrice cinematica [C]. Esercitazione
sull’analisi cinematica per via analitica di un
corpo rigido piano vincolato.
-Centri di rotazione assoluti di corpi rigidi
piani vincolati. Esempi di analisi cinematica
per via analitica e per via geometrica di corpi
rigidi piani vincolati. Labilità per insufficienza
o per inefficacia dei vincoli.
11
-Statica del corpo rigido. Forze di contatto e di
volume. Forze concentrate e distribuite.
Lavoro di una forza e di una coppia.
Prestazioni statiche dei vincoli piani lisci.
-Configurazione di equilibrio del corpo rigido.
Equazioni cardinali della Statica.
Determinazione delle reazioni dei vincoli
applicati a corpi rigidi in configurazione di
equilibrio.
12
-Analisi statica di un corpo rigido vincolato.
Matrice statica [S]. Esempi di analisi statica di
un corpo rigido vincolato.
-Teorema dei Lavori Virtuali. Esercizi vari,
risolti: con il teorema dei lavori virtuali, con le
equazioni cardinali della statica e
graficamente.
13
-Analisi statica di vari corpi rigidi labili in
equilibrio (labili sia per insufficienza che per
inefficacia dei vincoli).
-Definizione di “trave”. Travi rigide. Prestazioni
cinematiche e statiche dei vincoli. Definizione
delle caratteristiche di sollecitazione.
14
-Esempi di travi isostatiche semplici.
Risoluzione di travi isostatiche sia
analiticamente che graficamente. Diagrammi
delle caratteristiche della sollecitazione.
-Risoluzione analitica di alcune travi semplici
isostatiche e diagrammi delle caratteristiche
della sollecitazione.
15
-Esercitazione in aula relativa alla
determinazione delle reazione dei vincoli
applicati a corpi rigidi isostatici applicando il
teorema dei lavori virtuali.
-Determinazione per via analitica delle
caratteristiche di sollecitazione e disegno dei
diagrammi relativi per un portale isostatico.
Lezioni ed esercitazioni del 2° semestre
16
-Definizione delle caratteristiche di
sollecitazione dal punto di vista
dell’equilibrio.
-Risoluzione di portali isostatici sia
analiticamente che graficamente e disegno
dei diagrammi delle caratteristiche di
sollecitazione.
17
-Risoluzione di portali isostatici sia
analiticamente che graficamente.
Determinazione delle caratteristiche di
sollecitazione e disegno dei relativi
diagrammi.
- Risoluzione di portali isostatici sia per via
analitica che per via grafica. Determinazione
analitica delle caratteristiche di sollecitazione
e disegno dei relativi diagrammi.
18
-Definizione dei vincoli interni. Prestazioni
cinematiche e statiche dei vincoli interni.
-Analisi cinematica di sistemi di travi. Primo e
secondo teorema delle catene cinematiche.
19
-Esercitazione sull’analisi cinematica di
sistemi articolati di travi.
-Analisi statica di sistemi articolati di travi.
20
-Esercizi vari sull’analisi cinematica e statica di
sistemi articolati di travi. Determinazione
delle caratteristiche di sollecitazione.
-Risoluzione sia per via analitica che per via
grafica di sistemi articolati di travi. Diagrammi
delle caratteristiche di sollecitazione.
21
-Risoluzione di sistemi articolati di travi.
Determinazione delle caratteristiche di
sollecitazione. Equilibrio del nodo incastro.
-Risoluzione sia per via analitica che per via
grafica di sistemi articolati di travi. Diagrammi
delle caratteristiche di sollecitazione.
22
-Risoluzione di sistemi articolati di travi e
determinazione delle caratteristiche di
sollecitazione e relativi diagrammi. Nodo
incastro triplo.
-Risoluzione sia per via analitica che per via
grafica di sistemi articolati di travi.
Determinazione analitica e diagrammi delle
caratteristiche di sollecitazione.
23
-Equazioni indefinite di equilibrio per le travi.
-Esercizi vari sulle equazioni indefinite di
equilibrio per le travi.
24
-Telai a maglia chiusa. Risoluzione di alcuni
portali semplici isostatici a maglia chiusa.
Diagrammi delle caratteristiche di
sollecitazione.
-Esercizi vari relativi a portali semplici
isostatici a maglia chiusa con determinazione
e diagrammi delle caratteristiche di
sollecitazione.
25
-Travi Gerber. Risoluzione analitica e grafica di
alcune travi Gerber.
-Travature reticolari piane. Principali tipi di
travature reticolari. Analisi cinematica delle
travature reticolari.
26
-Metodo dell’equilibrio dei nodi per la
risoluzione delle travature reticolari piane.
Applicazione del metodo dell’equilibrio dei
nodi ad alcune travature reticolari piane.
-Metodo della sezione di Ritter per la
risoluzione delle travature reticolari piane.
Applicazione del metodo della sezione di
Ritter per la risoluzione di alcune travature
reticolari piane.
27
-Sistemi materiali discreti. Baricentro di un
sistema materiale discreto. Proprietà del
baricentro. Momento statico. Teorema di
Varignon. Cambiamento di coordinate.
-Sistemi materiali continui. Determinazione
analitica e grafica di baricentri di figure piane.
28
-Momento di inerzia e momento centrifugo di
sistemi materiali discreti e di sistemi materiali
continui. Teorema di Huyghens e teorema di
Steiner.
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
Statica
Statics of structures
73
74
3
-Parametric equation of a line parallel to a
vector, passing for an assigned point.
Equation of a plane perpendicular to a
vector and passing for an assigned point.
Vector spaces.
-Linear applications. Properties of linear
applications.
4
-Exercise on linear applications.
-Rotations. Euler representation.
5
Exercises on “rotations”. Infinitesimal
rotations. Determinants. Inverse and
orthogonal applications.
“Applied vectors “. Resultants of a system
of applied vectors. Transportation
moments. Equivalent systems of applied
vectors, balanced systems of applied
vectors, balancing systems of applied
vectors. Couples of forces.
6
- Reduction of a Force and Couple System
to a point. Scalar invariant. Central axis.
Equivalent resultant. Systems having null
scalar invariant.
- Funicular polygon and related exercises.
Normal polygon.
7
Decomposition of a force along two parallel
or non parallel lines. Decomposition of a
force along three lines not belonging to the
same pencil. Composition of a force and a
couple.
Decomposition of a couple along two
parallel or non parallel lines. Graphic
determination of the moments of a system
of plane forces. Systems equilibrating
parallel forces along parallel lines.
8
-Kinematics. Discrete material systems.
Continuum material systems. Rigid
deformations and rigid displacements.
Rigid bodies. Rotations and translations.
-Rigid displacements in a plane.
Infinitesimal rigid displacements.
Infinitesimal rigid displacements in a plane.
Exercises on rigid displacements and
infinitesimal rigid displacements.
9
- Constraint. Plane constraints: simple,
double and triple constraints. Kinematical
properties of plane constraints.
10
-Kinematical analysis of constrained plane
rigid bodies. Kinematical matrix [C].
Exercises.
-Rotation centres of constrained plane rigid
bodies. Examples of analytical and
geometrical solution of constrained plane
rigid bodies. Ineffective or insufficient
constraint conditions.
11
-Statics of rigid bodies. Contact forces and
body forces. Singular loads, distributed
loads. Definition of work for forces and for
couples. Static characterization of plane
smooth constraints.
- Conditions for Rigid-Body Equilibrium.
Equations of Equilibrium. Reactions.
12
-Static analysis of a constrained rigid body.
Static matrix [S]. Exercises.
-Virtual work principle. Exercises solved
with different solution methods: virtual
work principle, equilibrium equations,
graphic solution.
13
-Static analysis for statically indeterminate
bodies under equilibrium conditions.
-Beams. Rigid beams. Kinematical and
static characterization of constraints.
Internal forces.
14
-Simple examples of statically determinate
beams. Static and graphic solution.
Diagrams of internal forces.
-Analytical solution of simple statically
determinate beams and diagrams of
internal forces.
15
Classwork: determination of reactions for
statically determinate systems using the
virtual work principle.
Analytical determination of internal forces
for a statically determinate frame and
related diagrams.
Lessons and teaching seminars of the 2nd
semester
16, 17
-Definition of the equilibrium of internal
actions.
- Analytical and graphical solution of
statically determinate frames and related
diagrams.
18, 19, 20, 21, 22
-Internal constraints: kinematical and static
aspects.
-Kinematical and static analysis of beams.
First and second theorem of kinematical
chains.
-Exercises on Kinematical and Static
analysis of beams. Determination of
internal forces.
-Analytical and graphic solution of complex
systems of beams. Diagrams of internal
forces. Nodal equilibrium at fixed ends.
23
-Indefinite equilibrium equations for
beams.
-Exercises on indefinite equilibrium
equations for beams.
24
-Closed frames. Simple examples of
statically determinate closed frames and
related diagrams of internal forces.
-Exercises on simple statically determinate
closed frames and related diagrams of
internal forces.
25
-Gerber beams. Some examples of
analytical and graphic solution.
-Plane Trusses. Main types of grid
structures. Kinematical analysis of grid
structures.
26
-The method of nodal equilibrium for the
solution of plane trusses. Applications.
- Ritter’s method of sections for the
solution of plane trusses. Applications..
27
-Discrete material systems. Centre of
gravity for discrete systems. Properties of
the centre of gravity. First order moment.
Varignon’s Theorem. Transformation of
coordinates.
-Continuum material systems. Determining
the centre of gravity for plane bodies.
28
-Moments of inertia and centrifugal
moment of discrete and continuum
material systems. Huyghens’ Theorem and
Steiner’s Theorem.
- Principal inertia axis and principal
moments of inertia. Determination of the
principal moments of inertia for some plane
figures.
29
-Relative centre about an axis. Conjugated
axes. Reciprocity theorem. Inertia Polarity.
Central ellipse of inertia.
-Analytical determination of the central
ellipse of inertia for structural sections.
-Central core of inertia and properties.
Examples.
-Classwork on the geometry of masses:
analytical determination of the centre of
gravity; principal axis of inertia; principal
axes of inertia; principal moments of
inertia; central ellipse of inertia and central
core for plane figures.
Laboratorio 1 di Costruzione
dell’architettura
Building Design Studio 1
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Tema d’anno
Progetto di una casa a torre in muratura
Modalità d’esame
L’esame consta di una prova scritta
riguardante temi applicativi e di una prova
orale vertente principalmente sui principi
teorici.
L1CA-12 cfu
2° anno / corso annuale
indirizzo ‘generale’
Area didattica V:
Discipline tecnologiche per l’architettura
Corso A
Vitangelo Ardito
Progettazione di sistemi costruttivi (Icar 12-9 cfu)
Massimiliano Fiore
Progettazione esecutiva dell’architettura
(Icar 12-3 cfu)
Struttura del Laboratorio
1^parte: ottobre – dicembre
Nel corso della prima parte del laboratorio
bisognerà ridisegnare un progetto indicato
dal docente, tra i 16/18 progetti significativi
selezionati dai due Laboratori degli anni
precedenti. Il lavoro verrà svolto in gruppi
formati da 3 studenti. Il metodo suggerito è
la conoscenza del tema di progetto
attraverso il ridisegno di questi esempi
precedenti. Nel ridisegno bisogna curare
l’aspetto grafico e tecnico proprio del
disegno e uniformarlo per i diversi progetti.
1. Approfondire il tema del luogo, cioè del
rapporto col suolo. Fare un plastico dei
progetti ridisegnati (scala 100 con il
cartoncino sottile) per indicare la
condizione scelta nel rapporto con il suolo
(lo scavo e la cava).
2. Ridisegnare vuol dire riprogettare.
Nell’operazione del ridisegno controllare
l’aspetto della decorazione del progetto, le
proporzioni, la geometria, una
semplificazione razionale e non “etica”
dell’architettura.
Lezioni del Laboratorio
1^parte: ottobre – dicembre.
Lezione introduttiva su un edificio pensato
nel rapporto forma/costruzione.Cappella A.
Le lezioni saranno incentrate sul lavoro in
corso: spiegare i temi del progetto
attraverso la descrizione dei progetti, non
in termini teorici. Soprattutto i temi devono
essere “manualistici”: gli spazi minimi
(cucina, bagno, studiolo, camere ecc.), la
costruzione (costruzione del muro, degli
orizzontamenti cioè solai e copertura, nodi
tettonici importanti), il dettaglio (pannelli
interni e esterni in legno, infissi interni ed
esterni, pavimenti, camino).
Alcune lezioni serviranno a capire la
necessità/utilità della lettura di alcuni libri
(Tessenow, Loos, Rossi, ecc.) come lezioni
teoriche ma dette attraverso il commento
del pensiero altrui.
Struttura del Laboratorio
2^parte (premessa): gennaio
Nel corso della seconda parte del
laboratorio bisognerà iniziare il lavoro sul
nuovo progetto. Non è ancora deciso se il
luogo sarà lo stesso (la cava) o sarà diverso
(la cava sul mare). Nelle 3 settimane di
lavoro bisogna elaborare il progetto (scala:
100 o 50): uno schema significativo di
progetto.
2^parte: marzo – maggio.
Il progetto sarà sviluppato fino ad una
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
-Assi principali di inerzia e momenti principali
di inerzia. Determinazione dei momenti
principali di inerzia di alcune figure piane.
29
-Centro relativo ad un’asse. Assi coniugati.
Teorema di reciprocità. Polarità di inerzia.
Ellisse centrale di inerzia.
-Determinazione per via analitica dell’ellisse
centrale di inerzia di alcune “sezioni”
geometriche significative utilizzate per la
realizzazione degli elementi strutturali (travi e
pilastri).
30
-Nocciolo centrale di inerzia. Proprietà del
nocciolo centrale di inerzia. Determinazione
del nocciolo centrale di inerzia di alcune
sezioni significative.
-Esercitazione in aula sulla geometria delle
masse consistente nella determinazione per
via analitica del baricentro, degli assi
principali di inerzia, dei momenti principali di
inerzia, dell’ellisse centrale di inerzia e del
nocciolo centrale di inerzia di una figura piana
composta.
Lessons and teaching seminars of the 1st
semester
1
-Presentation of the course. Definition of
“vector”. Vectorial sum and multiplication
by a real number.
“Dot” product, “outer” or cross product
among vectors. Properties of vectorial
operations.
2
-Exercises on vector operations. Double
vectorial product.
-Vector components in Cartesian
coordinates. Vectorial operations in
Cartesian coordinates.
75
76
Lezioni del Laboratorio
2^parte: marzo – maggio
Saranno svolte lezioni che sono di
supporto al progetto, riferite ad esperienze
significative: le case del Deutscher
Werkbund, in particolare alcuni esempi di
H.Tessenow e P. Schmitthenner;
l’esperienza Viennese attraverso l’opera di
A. Loos; le case di un architetto greco, A.
Konstantinidis; alcune architetture di A.
Siza; esperienze significative italiane.
Ma anche lezioni che riguardano anche
edifici significati per la conoscenza del
rapporto forma/costruzione: la costruzione
del Municipio di Hechingen e del cimitero
di Bourdon S. di P. Schmitthenner; la
piscina municipale e la Neue Wache a
Berlino di Tessenow; le chiese di Klippan e
Stoccolma di Lewerentz; l’opera di Le
Corbusier a Ronchamp e a La Tourrette;
ecc.
Modalità di frequenza
La frequenza è obbligatoria.
La modalità di lavoro è il disegno in aula:
disegno informatico nella 1^parte, disegno
a matita nella 2^parte. Nel periodo
conclusivo della 2^parte il progetto sarà
ridisegnato al computer e studiato in
dettaglio con programmi di modellazione
per la realizzazione di 3D.
Saranno richiesti plastici alle due scale di
progetto (100 e 25) realizzati in cartoncino
e in legno: il primo deve studiare il
rapporto col suolo e col luogo, il secondo
gli aspetti costruttivi.
Corso B
Spartaco Paris
Progettazione di sistemi costruttivi (Icar
12-9 cfu)
Vincenzo Bagnato
Progettazione esecutiva dell’architettura
(Icar 12-3 cfu)
Elaborati e materiali da produrre per
l’esame
I disegni saranno in numero sufficiente per
la presentazione del progetto e in scale
appropriate: inserimento nel luogo (100),
progetto generale (50), progetto di
dettaglio (25/20).
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo del corso è quello di fornire
strumenti e metodi per la progettazione
architettonica esecutiva e per il controllo
del processo di costruzione
dell’architettura.In tal senso sono ritenute
indispensabili le conoscenze delle regole
dell’arte del costruire, dell’interpretazione
critica delle tecnologie, dell’utilizzo dei
materiali e degli elementi e dei sistemi
costruttivi, dei requisiti tecnici e normativi
che li riguardano. A fianco a queste lo
studente dovrà comprendere il sistema di
relazioni che intercorrono tra la definizione
del programma esigenziale e
l’organizzazione del sistema edilizio.
All’approccio “esigenziale/prestazionale”
proprio di un’area culturale delle discipline
della tecnologia dell’architettura si affianca
pertanto, nel corso, un approccio in
continuità con quello “per categorie di
opere”, attento agli aspetti propriamente
legati alla costruzione, che metta in
condizione lo studente di comprendere le
relazioni tra elemento architettonico e
l’insieme della costruzione, tra la
correttezza tecnologica e l’istanza
espressiva delle scelte costruttive.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Per iscriversi lo studente deve avere
sostenuto tutte le propedeuticità previste.
È ammessa l’iscrizione con riserva per
quegli studenti che sosterranno tutte le
propedeuticità previste entro la sessione
invernale.
La mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
della iscrizione.
Modalità d’esame
L’esame è individuale e consiste nella
presentazione degli elaborati grafici
prodotti durante l’anno, nella loro
discussione e nella discussione degli
argomenti trattati nelle lezioni.
Il Laboratorio pone il progetto al centro
dell’attività didattica; pertanto l’insieme
delle attività di tipo teorico (sapere) e di
esercitazione progettuale (saper fare)
tenderà ad essere integrato e sincronico,
considerando l’opportunità di iniziare
l’esercitazione didattica parallelamente al
ciclo di comunicazioni teoriche, fin dal
primo semestre.
Le conoscenze inerenti il sapere
riguardano:
- I sistemi tettonici primari e complessi
(sistema trilitico, sistema voltato, telai,
strutture a gabbia, ecc.), chiarendo gli
aspetti concettuali e fisici, formali e
costruttivi in rapporto con l’attività di
progetto (costruzione/struttura, ossatura/
rivestimento, dettaglio architettonico/
particolare tecnologico, ecc.);
- I sistemi costruttivi, a partire dalle
caratteristiche tecniche dei materiali
(pietra, legno, cls, ferro) fino ai rispettivi
elementi e sistemi, in rapporto alle
tecnologie di impiego correnti e in rapporto
alla sostenibilità del progetto
contemporaneo.
Tali aspetti sono indagati anche attraverso
apposite visite di studio o a cantieri, edifici
o mostre rappresentative di questioni
architettoniche e costruttive.
Quest’anno:
-Cantiere Centro Congressi Eur, Roma
-Viaggio di Studio a Berlino: Casa Lemke,
Mies Van der Rohe
Articolazione dell’attività didattica
L’attività del Laboratorio è strutturata in tre
periodi. Ognuno di questi è caratterizzato
da uno specifico contenuto didattico che
trova la sua sintesi nella pratica del
progetto e nel suo risultato.
1a fase [ottobre/dicembre]: definizione
dell’impianto architettonico preliminare e
sua variazione in rapporto al sistema
costruttivo scelto. Modelli di base
2° fase [gennaio/aprile]:studio dei dettagli
architettonici di nodi tettonici in sistemi
costruttivi differenti.
3a fase [maggio/giugno]: Rielaborazione
del progetto esecutivo in 1 / 2 sistemi
costrutttivi di variante
Tema d’anno
Il tema dell’esercitazione progettuale è
una casa unifamiliare per vacanze a patio
in un lotto di dimensioni , forma,
orientamento e vincoli fornite dalla
docenza (8x12 m) compreso in un
complesso residenziale a schiera.
A partire dai vincoli forniti dalla docenza
(affacci, distacchi, patii, ecc) gli studenti,
in gruppi di due, redigono due versioni di
massima del progetto (elaborati in scala
1/100 - 1/50) utilizzando materiali e sistemi
costruttivi differenti, e comparano
successivamente gli esiti progettuali in
relazione alla congruenza tra materiale,
tecnica e forma, logica costruttiva e
linguaggio.
Partendo dalle specificità del contesto
geografico mediterraneo, particolare
attenzione viene posta in una corretta e
adeguata progettazione sotto il profilo
energetico/ambientale, attraverso verifiche
e simulazioni del comportamento
dell’edificio dal punto di vista morfologico
e delle soluzioni tecnologiche adottate.
4. PROGETTO DI COSTRUZIONE
Dal punto di vista costruttivo, lo studente
scompone, analizza e progetta l’edificio
nei suoi elementi e nodi tettonico-costuttivi
attraverso disegni e modelli fisici,
perseguendo l’obiettivo didattico di
considerare la relazione tra forma /
linguaggio e sistema costruttivo.
Tali elementi e nodi, analizzati in due
sistemi costruttivi differenti, portano all’
elaborazione di quattro disegni
rappresentativi di dettaglio costruttivo in
scala 1/10-1/1.
Lo studente ritorna sul progetto preliminare
riformulando le scelte già operate e
riprogettando l’edificio a partire dal
progetto di dettaglio. Il progetto definitivo
diventa così il risultato di una pratica
continua e inesauribile del progetto,
dall’insieme al dettaglio e dal dettaglio
all’insieme.
L’attività progettuale viene svolta
prevalentemente in aula, con verifiche
intermedie, prevalententemente attraverso
critiche collettive.
Elaborati e materiali da produrre per
l’esame
- 4 tavole A1 del progetto finale in 2
versioni, ognuna con 1 tavola di progetto
esecutivo ed 1 di dettaglio contenente una
sezione verticale significativa dal
basamento al coronamento nei due sistemi
costruttivi assegnati e una tranche di
facciata;
- 2 tavole sui nodi tettonici prodotte
- 2 modelli ( scala 1/50 e scala 1/20)
Urbanistica
Urban planning design studio
Icar 21- 9 cfu
2° anno / corso annuale
indirizzo ‘generale’
Area didattica VIII:
Progettazione urbanistica e pianificazione
territoriale
Nicola Martinelli
Finalità e contenuti disciplinari
Finalità del corso sono:
- dar conto delle problematiche di
trasformazione e progettazione dello
spazio, della storia e cultura della città e
dell’ambiente;
- far maturare la capacità degli allievi di
leggere e interpretare il contesto
(territoriale, paesistico, urbano) nel quale
ogni trasformazione si inserisce;
- indagare lo stato della strumentazione e
delle pratiche reali, mostrando proposte,
sperimentazioni, conflitti.
Il corso si svilupperà secondo due percorsi
paralleli:
- uno di carattere teorico riguarderà: le
tradizioni della disciplina; i significati e le
idee di città, le teorie del piano nel
passaggio dai modelli tradizionali alle
nuove forme di governo del territorio;
- l’altro più operativo sarà dedicato agli
strumenti disciplinari, e affronterà i
problemi di descrizione e interpretazione
del territorio, della città e delle sue parti
costitutive.
Aims and contents
- to give an account of the transformation
and design of space, of the history and
culture of the city and the environment;
- to develop the students’ ability to read
and interpret the context (territorial,
landscape, urban) in which every
transformation is inserted;
- to investigate the state of the
instrumentation and real practices,
showing proposals, experimentation and
conflicts.
The course develops with two parallel
strategies:
- one of theoretical character concerns the
traditions of the discipline, the significance
and the idea of a city, the theory planning
in the passage from traditional models to
new forms of territorial management;
- the other is devoted to the disciplinary
tools, and it deals with the problems of
description and interpretation of the
territory of the city and of its constituent
parts.
Tema d’anno
L’insegnamento assume come proprio
tema d’anno l’indagine sul territorio della
recentemente istituita provincia
policentrica BAT ed in particolare dei suoi
centri capoluogo (Barletta Andria e Trani).
Design Problem
The investigation of the territory of the
recently estabilished policentric District
BAT, and specifically of its chief towns
(Barletta, Andria and Trani).
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede lezioni ed esercitazioni.
Le lezioni (sapere) saranno articolate come
segue:
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
scala di dettaglio significativo (scala 25 o
20, forse 10). Il dettaglio deve essere
schematico e soprattutto deve individuare i
problemi. Il progetto in generale deve
essere dettagliato raggiungendo la scala
del 25. Bisogna produrre un plastico (scala
100) all’inizio di marzo con il progetto
elaborato a gennaio; poi un plastico
“costruttivo” in legno (scala 25) col
progetto sviluppato a maggio.
77
78
Articulation of educational activities
The course offers lessons and exercises.
The lessons will be arranged as follows:
1. Introduction to urban planning:
definitions and lexical issues
2-3. Elements of history of the city
4. basis of discipline statute: the origins of
urban planning in XIX century: technical
efficiency, urban beauty, social equity.
5. the meaning of City: urban limits, “big”
and terrible cities, the cosmic, the
mechanicalism, the organic metaphors in
urban theories
6-7-8-9. The plan: theories and practices,
levels and scales of urban and regional
planning in Italy.
10-11. “Materials” of urban projects:
Housing; open spaces: streets, squares
12-13. “Materials” of urban projects: open
spaces: parks and gardens.
14-15-16-17. From building recover to urban
and environmental renewal: the evolution
of urban renewal theory in Italy,
Methodologies e practice of urban renewal,
elements on so called ‘programmi
complessi’
18-19-20. Environmental issue in urban and
regional planning: from the limits of growth
to sustainable development, the
environmental system and the ‘statuto dei
luoghi’.
21. Final considerations.
The exercises (to know how to do) will be
devoted to get the urban planning design
tools and techniques needed for a
pertinent approach to professional
practice.
Moreover a particular importance will be
devoted to the use and interpretation of
traditional cartography and the GIS for the
construction of a Geographic Information
System.
Laboratorio 2° di Archeologia
Archaeology Design Studio 2nd year
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Etruscologia
Etruscology
Modalità d’esame
L’esame consisterà:
- nella esposizione individuale degli
argomenti trattati durante lo svolgimento
delle lezioni (sapere);
- nella verifica degli esiti dell’attività
applicata e degli esoneri (saper fare).
L-ANT/06 - 3 cfu
2° anno
indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Chiara Bernardini
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è fornire gli
strumenti metodologici necessari
all’inquadramento dei principali aspetti
della storia, della società e della cultura
artistica degli Etruschi.
La conoscenza degli eventi storici salienti
nell’ambito delle principali civiltà del bacino
del Mediterraneo nel corso del primo
millennio aC, insieme al corretto
inquadramento geografico di eventi e
luoghi, costituisce, quindi, il presupposto
fondamentale per la comprensione delle
realizzazioni artistiche del periodo in esame.
L’apprendimento teorico riguarda le fasi
principali della civiltà etrusca dalla prima
età del ferro alla romanizzazione, la
conoscenza della documentazione
archeologica, la comprensione dei legami
dell’arte etrusca con l’arte della Grecia e
del vicino Oriente.
La componente applicativa consiste nella
lettura ed interpretazione della
documentazione archeologica ed epigrafica
finalizzata alla comprensione del
linguaggio formale dell’arte etrusca e
all’apprendimento dei fondamenti della
lingua etrusca.
Aims and contents
Primary course objective is to supply the
necessary and methodological instruments
to comprehend the main themes of the
Etruscan history, society and artistic
culture.
The knowledge of the main historical
events in the Mediterranean area
throughout the first millennium, together
with a correct geographical location of
events and ancient sites, constitutes the
fundamental prerequisite for a correct
interpretation of the artistic realizations of
the examined period.
The theoretical learning concerns the
principal phases of the Etruscan history
from the Iron Age to the Roman conquest,
the knowledge of the archaeological
documentation, the comprehension of the
relationships between the Etruscan art and
the artistic tradition of Greek and Near
Eastern areas.
The applications concern the reading and
interpretation of archaeological
monuments and epigraphic documentation,
for a more complete understanding of the
Etruscan art and a basic knowledge of the
Etruscan language.
Argomenti delle lezioni
La storia e la documentazione archeologica
etrusca dall’età del ferro alla
romanizzazione.
La questione delle origini: fonti letterarie e
dati linguistici – La cultura villanoviana – Il
contatto con il mondo greco – Società e
cultura artistica in età orientalizzante – Il
periodo arcaico e la thalassocrazia etrusca:
relazioni commerciali e conflitti politici –
Urbanistica e architettura nei centri urbani
– La scultura e la pittura tombale – La ‘crisi’
del V secolo - L’Etruria costiera e l’Etruria
interna. – La recezione dell’arte classica.
– La ‘rinascita’ di IV secolo e le lotte con
Roma. – L’artigianato artistico
Il pensiero scientifico e religioso. – Le
divinità di culto – Il sistema cosmico e
l’organizzazione dello spazio - I santuari: le
strutture architettoniche, i programmi
decorativi e le pratiche cultuali nei santuari
etruschi tra arcaismo e primo ellenismo.
Topics
Etruscan history and archaeological
documentation from the Iron Age to the
Roman conquest.
The origins of the Etruscans: literary sources
and linguistic arguments - The Villanovians
and the origin of the city – The contacts with
the Greek world - Society frame and artistic
realizations in the Orientalizing period – The
Archaic period and the Etruscan rule over the
sea: commercial relationships and political
conflicts – Urban planning and architecture in
the Archaic cities – Sculpture and tomb
painting – The ‘Fifth Century crisis’ – The
Etruscan cities on the shore and the regions of
the interior – The contacts with the Greek
classical art – The fourth century revival and
the struggles against Rome – The Hellenistic
art and artistic craftsman.
The Etruscan scientific and religious thoughts.
The Etruscan Pantheon – Cosmography and
spatial organization – The sanctuaries: the
cult buildings, the architectural decoration
and the rituals, from the Archaic to the
Hellenistic period.
Articolazione delle attività didattiche
L’attività didattica si articolerà in lezioni,
destinate ad affrontare la materia in forma
rigorosamente diacronica; esercitazioni
bibliografiche, volte ad acquisire gli
strumenti e la metodologia necessari a
condurre ricerche bibliografiche, e di
lettura di un contesto archeologico
finalizzate ad una più compiuta
comprensione del linguaggio formale e
dell’articolazione dell’arte etrusca; visite di
istruzione, destinate ad integrare con
l’esperienza diretta le cognizioni teoriche
acquisite nell’ambito del corso.
Articulation of educational activity
The educational activities are articulated in
lectures in diachronic form, interpreting
exercises of an archaeological context for a
more complex understanding of the formal
language and articulation of the Etruscan
art, bibliographical exercises to acquire the
tools and necessary methodology to carry
out bibliographical searches, educational
journeys, intended to integrate with direct
experience the theoretical knowledge
acquired within the course.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessaria la
frequenza del corso che consente
l’acquisizione dei crediti previsti: tale
frequenza verrà rilevata nei modi e nelle
forme che il docente riterrà più opportuni.
In sede di esame sarà valutata la
conoscenza e la capacità di valutazione
storico-critica della materia, attraverso un
colloquio integrato da lettura e
interpretazione di immagini di materiali e
contesti archeologici.
Archeologia e Storia dell’Arte Romana +
Archeologia delle Province Romane
Archaeology and History of Roman Art +
Archaeology of Roman Provinces
L-ANT/07 - 6 cfu
2° anno / Corso annuale
indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Roberta Belli
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è fornire gli
strumenti metodologici necessari
all’inquadramento dell’evoluzione della
civiltà romana attraverso i dati forniti dalla
ricerca archeologica e tramite lo studio
delle principali forme artistiche.
La conoscenza degli eventi storici salienti
nell’ambito dell’età romana, insieme ad un
corretto inquadramento dei temi affrontati
nelle relative coordinate geografiche,
costituisce, di conseguenza, il presupposto
fondamentale per una corretta
interpretazione delle realizzazioni artistiche
del periodo in esame.
L’apprendimento teorico è relativo alle fasi
principali della storia dell’arte romana, alla
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
1. Introduzione all’urbanistica: definizioni e
questioni di lessico disciplinare
2-3. Elementi di storia della città
4. I fondamenti dello statuto disciplinare: la
nascita della disciplina nel XIX secolo:
l’efficienza tecnica, la bellezza civica,
l’equità sociale.
5. Il significato di città: le soglie
dell’urbano,“grandi” e terribili città, le
metafore cosmica, meccanicista e organica
nelle teorie urbane
6-7-8-9. Il Piano: teoria e pratiche, livelli e
scale della pianificazione urbana e
territoriale in Italia
10-11. I materiali del progetto urbano: la
residenza; gli spazi aperti: strade, piazze
12-13. I materiali del progetto urbano: gli
spazi aperti: giardini e parchi.
14-15-16-17. Dal recupero edilizio alla
riqualificazione urbana e ambientale:
l’evoluzione della teoria del recupero
urbano in Italia, metodologie e pratiche di
recupero urbano, cenni sui cosiddetti
‘programmi complessi’.
18-19-20. La questione ambientale nella
pianificazione urbana e territoriale: dai
limiti dello sviluppo allo sviluppo
sostenibile, il sistema ambientale e lo
“statuto dei luoghi”.
21. Riflessioni conclusive.
Le esercitazioni (saper fare) saranno
dedicate all’acquisizione di quegli
strumenti di progettazione e tecnica
urbanistica necessari ad un approccio
pertinente alla pratica professionale.
Inoltre particolare rilievo viene dato all’uso
e all’interpretazione della cartografia
tradizionale e al GIS per la costruzione di
un Sistema Informativo Territoriale.
79
80
interpretation of the archaeological
documentation, for a more complex
understanding of the formal language and
of the articulation of the Roman art, and
exercises in library, to acquire the tools and
fundamental methodologies of
bibliographical research.
Argomenti delle lezioni
La storia dell’arte e la documentazione
archeologica a Roma e nelle province
romane.
Primo semestre: Archeologia e storia
dell’arte romana: il contesto di Roma.
Problematiche generali dell’archeologia
romana – Cronologia di riferimento –
Caratteristiche generali e formazione
dell’arte romana – La conquista delle città
greche e l’incontro con la cultura artistica
greca – L’arte dell’età repubblicana – Il
classicismo e l’arte del primo impero: i
programmi urbani, i complessi
monumentali e l’arte dell’età di Augusto
– Le produzioni artistiche dell’età
giulio-claudia – Lo sviluppo della pittura
dell’età repubblicana e dell’età augustea –
L’età dei Flavii: i programmi urbani, i
ritratti, i rilievi – Lo sviluppo della pittura
romana nel I secolo d.C. – L’arte urbana del
medio impero: i monumenti e le arti
figurative nell’età di Traiano, nell’età di
Adriano, nell’età degli Antonini – I
sarcofagi: tipologie, luoghi della
produzione e del commercio - L’arte urbana
nell’età dei Severi – Gli sviluppi delle arti
figurative nel III secolo – L’arte urbana
nell’età della Tetrarchia – La scultura in
marmi colorati: tipologie, luoghi della
produzione e del commercio – Caratteri
delle arti figurative nell’età di Costantino
– Gli sviluppi della pittura romana e del
mosaico tra II e IV secolo d.C.
Secondo semestre: La documentazione
archeologia nelle province romane.
Collocazione geografica e raggruppamenti
territoriali delle province romane –
modalità di formazione delle varie province
– topografia e urbanistica delle province
romane –– tradizioni culturali e artistiche
locali e la diffusione dell’arte romana – il
problema dell’arte provinciale – la
documentazione archeologica più
significativa delle singole province – esame
approfondito delle esperienze artistiche di
una provincia romana.
Esercitazioni: lettura e interpretazione di
immagini di contesti e documenti
archeologici di età romana, ricerche
bibliografiche.
Viaggi di studio.
Topics
The history of the art and the archaeological
documentation in Rome and in the Roman
provinces.
1st semester: Archaeology and history of
Art in Rome.
Preliminar discussion on general problems
about Roman archaeology – Chronology
frame – General characters and formation of
the Roman art - The conquest of the Greek
cities and the meeting with the Greek culture
- The art of the Republican age - The
classicism and the art of the first empire: the
urban programs, the monumental complexes
and the figurative arts of the age of Augustus
– The figurative arts of the age of the
Julio-Claudii – The paintings of the Republican
age and of the age of Augustus - The age of
the Flavii: the urban programs, the portraits,
the reliefs – The development of roman
paintings in the 1° century a.D.- The urban art
of the middle empire: the monuments and the
figurative arts in Trajan age, in Adrian age and
in Antonine age - The Roman sarcophagi:
typologies, places of the production and the
commerce - The urban programs and the
figurative arts in the Severan age - The
development of the figurative arts in the III
century - The urban art in the age of the
Tetrarchism - The sculpture in coloured
marbles: typologies, places of production and
commerce – General characters of the
figurative arts in Costantinian age– The
development of Roman paintings and mosaic
between II and IV century a.D.
2nd semester: Archaeology and History of
Roman art: the Roman provinces.
Geographical position and territorial
groupings of the Roman provinces – history
and formation of the Roman provinces topography and urbanistic of the roman
provinces - local cultural, artistic traditions
and phaenomena of Roman culture diffusion
- the problem of the provincial art - the more
meaningful archaeological documentation of
the single provinces – deep examination of
the artistic experiences of a Roman province.
Exercises: reading and interpretation of
images regarding archaeological contexts and
documents of Roman age, bibliographical
searches.
Instructing journeys.
Articolazione delle attività didattiche
L’attività didattica si articolerà in lezioni,
destinate ad affrontare la materia in forma
rigorosamente diacronica, esercitazioni
bibliografiche, volte ad acquisire gli
strumenti e la metodologia necessari a
condurre ricerche bibliografiche, e di
lettura di un contesto archeologico
finalizzate ad una più compiuta
comprensione del linguaggio formale e
dell’articolazione dell’arte romana, viaggi
di istruzione, destinati ad integrare con
l’esperienza diretta le cognizioni teoriche
acquisite nell’ambito del corso.
Articulation of educational activity
Lessons in diachronic form, interpreting
exercises of an archaeological context for
a more complex understanding of the
formal language and articulation of the
Roman art, bibliographical exercises to
acquire the tools and necessary
methodology to conduct bibliographical
searches, educational journeys, destined
to integrate with directed experience the
theoretical knowledges acquired within
the course..
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessaria la
frequenza del corso che consente
l’acquisizione dei crediti previsti: tale
frequenza sarà rilevata nei modi e nelle
forme che il docente riterrà più opportuni.
In sede di esame sarà valutata la
conoscenza e la capacità di valutazione
storico-critica della materia, attraverso un
colloquio integrato da lettura e
interpretazione di immagini di materiali.
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del
CdLM in Architettura
• 3° ANNO - 3rd YEAR
Laboratorio 3 di Progettazione
Architettonica
Architectural Design Studio, 3rd year
L3PA-10 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica I:
Progettazione architettonica e urbana
• Progettazione architettonica (Icar 14-7 cfu)
•• Tecnica delle costruzioni A (Icar 14-3 cfu)
Corso A
• Claudio D’Amato Guerrieri
•• Domenico Raffaele
Corso B
• Michele Beccu
•• Domenico Raffaele
Corso C
• Matteo Ieva
•• Domenico Raffaele
Corso D
• Calogero Montalbano
•• Domenico Raffaele
Corso E
• Nicola Parisi
•• Domenico Raffaele
Corso F
• Ariella Zattera
•• Domenico Raffaele
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo del corso è portare gli allievi ad
un più alto e complesso grado di
comprensione delle problematiche proprie
di un organismo architettonico complesso
(specialistico).
Lo studente dovrà acquisire, mediante
l’apprendimento teorico e le applicazioni
progettuali, la capacità di lettura e
controllo del processo di definizione della
struttura formale assumendo come
atteggiamento fondativo la concezione
unitaria della forma architettonicostrutturale. A tal fine dovrà produrre
modelli di studio che rendano evidente il
principio morfologico-strutturale e insieme
logico–formale da assumere a fondamento
dell’esercizio del progetto. Lo studente
dovrà eseguire lo sviluppo del progetto alle
diverse scale di approfondimento,
controllandone le implicazioni legate alla
concezione strutturale e alla coerente
logica impiantistica.
Aims and contents
The aim is to bring the students to an
higher and more complex understanding
degree of the intrinsic problems of a
complex architectural organism (specialist).
The student will have to acquire, through
theoretical and practical learning, the
ability to read and control the definition
process of the form structure by assuming
the unitary conception of the architectural/
structural form as a starting point.
For this end he will realize study-models
that could show the principle both
morphologic-structural and formal-logic to
assume as designing exercise base.
The student will develope the architectural
project at the different scales of search,
verifying its implications in order to its
structural conception and to coherent logic
of equipments.
Tema d’anno
Il tema d’anno è costituito dal progetto di
un organismo architettonico caratterizzato
dalla compresenza di spazi, scalarmente
differenziati, di cui il “centrale”, dominante
ed unitario.
La riflessione progettuale si concentrerà
soprattutto sul ruolo della struttura nella
definizione spaziale e sul significato e i
caratteri dei temi proposti: museo, chiesa,
palazzetto dello sport.
tNell’ambito dell’insegnamento di Tecnica
delle Costruzioni, gli studenti dovranno
realizzare elaborati che illustrino il modello
strutturale complessivo del progetto ed
il suo funzionamento statico.
Design problem
The year design problem is a multi space
architectural organism, differentiated by
scale and hierarchy, whose “central” space
is unitary and dominant.
Main attention will tribute to structure’s
role in characterizing the space, the
meaning and features of the different
buildings: archeaological museum, libraru,
bank agency.
In the module “Construction techniques”
the students will realize both the structural
and the static model.
Articolazione delle attività didattiche
Progettazione architettonica
Il corso prevede lo svolgimento di lezioni e
l’esercizio costante di una attività di
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
conoscenza della documentazione
archeologica, infine alla comprensione dei
legami tra l’arte romana e la tradizione
artistica italica, greca e delle singole
province romane.
La componente applicativa riguarda sia
l’esercizio alla lettura e l’interpretazione
della documentazione archeologica, per
una più compiuta comprensione del
linguaggio formale e dell’articolazione
dell’arte romana; sia lo studio e l’attività di
ricerca in biblioteca, volti ad acquisire
strumenti e metodologie fondamentali per
la ricerca bibliografica.
Aims and contents
Primary course objective is to supply the
necessary and methodological instruments
to comprehend the Roman civilization
organization and evolution through the
data supplied by the archaeological
research and through the study of the main
artistic forms.
The knowledge of the main historical
events in Roman age, together with a
correct arguments organization with their
relative geographical coordinates,
constitutes the fundamental prerequisite
for a correct interpretation of the artistic
realizations of the examined period.
The theoretical learning concerns the
principal phases of the history of the
Roman art, the knowledge of the
archaeological documentation, eventually
the comprehension of the relationships
between the Roman art and the Italic
artistic tradition, the Greek artistic tradition
and the local ones of the different Roman
provinces.
The applications concerns the reading and
81
82
supervision.
Lectures will refer to theoretical questions
which have, at the third year of the school,
a central role for training. They will deal
with architectural organism subjects (by
treating arguments as: “the structure of
form”, “form-construction unity”,
“serial-organic characteristic”), with
construction expressiveness (by
considering architectural characteristics of
masonry and skeleton building), with
evocative relation between language and
historical forms.
The learning of “know how” will be
organized into three phases: first phase
(October-December) will be dedicated to
the critic reading of structural-architectural
organisms and to the settlement of
morphological-structural and logical-formal
models. In the second phase (JanuaryMarch) the students will deepen the
principles of the union among the parts of
the architectural organism and the
static-building principles that characterize
the “invention” of the structural
morphology. Third phase (March-June) will
be dedicated to the refinement of the
chosen solutions. Into this phase, the
formal problem of the language will be
constantly referred to the role of building
elements. So, a big care will be token to
“detail”.
Tecnica delle costruzioni
Il corso si prefigge la finalità di preparare
l’allievo a cogliere gli aspetti strutturali di
un organismo architettonico attraverso la
definizione di “modelli” dell’assetto
formale e costruttivo, calibrati in funzione
dei materiali utilizzati e del comportamento
statico globale.
In particolare l’allievo sarà seguito nel
passaggio fondamentale fra la fase di
intuizione della forma strutturale a quella
che analizza l’interazione e l’integrazione
della modellazione costruttiva con la
visione più ampia della concezione
architettonica.
A tal fine le lezioni saranno impostate
sull’analisi dei principi generali di
funzionamento statico di organismi
strutturali a composizione muraria ovvero a
telaio. Saranno evidenziate le peculiarità
dei modelli strutturali la cui risposta statica
dipende essenzialmente dalla loro
configurazione formale e di quelli il cui
comportamento è principalmente regolato
dalla distribuzione delle masse resistenti.
Technique of constructions
The aim of the course is prepare the
student to understanding the structural
features of the architectural organism,
through the definition of formal and
constructive bonds “models”, calibrated in
connection with the materials used and
static behaviour.
In particular, the student will be driven
trough the essential passage from the
structural form intuition phase towards the
integration phase between building
modelling and architectural concept as a
wider point of view.
For this end, lessons will be turned on the
analysis of general principles of static
working of structural organisms both in
masonry and concrete frame. Will be put in
evidence the structural models
characteristics in which static response
depends to the formal configuration and to
the resistant masses distribution.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio delle lezioni. Possono iscriversi
al corso gli studenti che hanno sostenuto
tutte le propedeuticità previste. È ammessa
l’iscrizione con riserva per quegli studenti
che sosterranno tutte le propedeuticità
previste entro la sessione invernale. La
mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
dalla iscrizione al corso.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessario:
-avere sostenuto tutte le propedeuticità
previste;
-avere ottenuto l’ammissione al secondo
semestre;
-sviluppare individualmente con profitto il
tema progettuale, fino alla chiusura del
lavoro nel workshop conclusivo di giugno.
L’esame consisterà nella discussione critica
delle esercitazioni svolte e del progetto
d’anno, con particolare riferimento alle
scelte progettuali, alle metodologie
seguite, alla congruenza dei diversi aspetti
formali, costruttivi e impiantistici.
L’esposizione dei fondamenti teorici della
disciplina, trattati durante il corso, mirerà a
verificare il livello di conoscenza e il grado
di consapevolezza raggiunto dallo
studente.
Caratteri tipologici e morfologici
dell’architettura
Typological and morphological characters
of architecture
Icar 14-4 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica I:
Progettazione architettonica e urbana
Corso A
Attilio Petruccioli
Finalità del corso
Il Corso di Composizione architettonica 3 si
propone lo studio e l’applicazione al
progetto della nozione fondamentale di
organismo architettonico complesso
(specialistico) nella sua sintesi distributivofunzionale, statico-strutturale ed esteticospaziale.
Il corso intende comunicare allo studente:
la nozione di organismo edilizio;
la nozione di tipo specialistico seriale e
nodale-polare, riguardati sotto l’aspetto
processuale, con particolare riguardo (nel
secondo caso) al problema della grande
copertura e, nello stesso tempo,
dell’aggregazione alle diverse scale.
Il fine del corso verrà perseguito attraverso
lo studio dell’organismo edilizio nei suoi
rapporti con le scale in cui esso è
contenuto (sistemi costruttivi, distributivi,
spaziali; strutture di elementi; elementi) ed
in quelle contenenti, proprie degli insiemi
aggregativi intesi come parte di organismi
urbani a scala maggiore.
Il tema progettuale del Laboratorio 3D
riguarderà lo studio di una chiesa con
annesso centro parrocchiale da inserire in
un contesto reale dell’area geograficoculturale pugliese.
Articolazione del corso
Il corso di Composizione Architettonica 3D
si articolerà nelle seguenti fasi didattiche:
a. studio della relazione dialettica lettura
(della realtà costruita in rapporto ai tipi
specialistici) - progetto (dell’edificio di
culto);
b. studio dell’organismo edilizio
specialistico (come processo logico,
costruttivo e progettuale) nella sua
evoluzione moderna e contemporanea, dal
quale derivare le nozioni fondamentali
necessarie a comprendere i nessi di
relazione esistenti tra i vani subordinatiseriali ed il grande vano spazialmente
dominante.
- Prima fase
Nel primo semestre lo studente svilupperà
tre gruppi di esercitazioni in aula
corrispondenti ad una serie di lezioni
teoriche relative ai fondamenti generali del
progetto, con cui si tenterà di fornire un
quadro di riferimento metodologico per
leggere e progettare lo spazio della chiesa
con le annesse strutture di servizio
attraverso:
1. nozione di organismo e tipo e studio dei
rapporti di stretta necessità fra le diverse
parti (distribuzione, struttura, spazialità ed
esito estetico-leggibile);
2. nozione di tipo specialistico seriale nella
sua evoluzione processuale. Richiamo alla
nozione di serie e di aggregazione seriale
di elementi che costituiscono la struttura
del centro parrocchiale. Approfondimento
del carattere dei tipi seriali nelle differenti
aree geografico-culturali, accezioni del tipo
e analisi dello sviluppo di tali impianti e dei
filoni differenziati gemmati in età moderna
e contemporanea. Di seguito alle lezioni
teoriche lo studente svolgerà extra-moenia:
- uno studio di casi esemplari antichi e
moderni, attraverso i quali “leggere”, con i
criteri indicati, gli ingredienti trasmissibili
degli edifici;
- la riprogettazione di impianti seriali
semplici (a corpo doppio – triplo –
quintuplo – triplo e doppio rigirante),
finalizzata a far cogliere il progresso di
organicità che lega tra loro i diversi filoni
tipologici di età moderna e contemporanea.
Elemento di complessità, da introdurre
nella riprogettazione di alcuni di essi, sarà
l’applicazione del passo binato come
trasformazione possibile e congruente del
tipo che induce ai sistemi seriali maggiore
organicità;
3. nozione di “annodamento” degli spazi
aperti interni agli edifici o ai tessuti.
Riflessione sull’incremento di organicità
che si genera in quegli edifici in cui lo
spazio interno, o lo stesso cortile, è stato
coperto e l’edificio si è progressivamente
trasformato sia sotto l’aspetto staticocostruttivo, sia sotto quello distributivo e
spaziale;
4. studio dei sistemi statico-costruttivi ed
in particolare del sistema a telaio in
calcestruzzo armato, in concomitanza allo
studio del sistema della muratura portante.
Comprensione del carattere degli edifici a
seguito della differente interpretazione
areale e culturale; problema della coerenza
del sistema costruttivo in rapporto al tipo
edilizio ed all’area culturale di riferimento,
con particolare riguardo al moderno
italiano in cui il sistema della struttura
intelaiata viene intesa come massimo
alleggerimento di una struttura muraria,
prima dequantificata e poi ricomposta;
5. nozione di tipo specialistico nodalepolare riguardato sotto l’aspetto
processuale, e studio dell’edificio di culto
cristiano nelle sue varie accezioni. Alcune
lezioni sui processi formativi e sulle
varianti diacroniche e sincroniche avranno
lo scopo di fornire agli studenti quel
necessario supporto conoscitivo per
l’elaborazione di una serie di impianti di
tipo nodale, basilicale, polare o speciale
complesso in progresso di organicità.
Contemporaneamente saranno ricercati, da
singoli gruppi di studenti, alcuni esempi di
chiese nella loro evoluzione storicotipologica e impianti dello stesso tipo non
necessariamente destinati al culto sui quali
esercitarsi nella lettura.
Durante questa fase di apprendimento
metodologico, gli studenti dovranno fare
un esercizio di disegno dal vero di una
chiesa romanica pugliese (periodo che
rappresenta uno dei momenti più
significativi ed originali dell’architettura
cultuale in Puglia).
Inoltre, parallelamente alle direttive
condivise dai laboratori del III anno,
saranno riprodotti in scala o
semplicemente ridisegnati alcuni edifici di
culto premoderni e moderni. Essi saranno
discussi a lezione affinché
l’approfondimento specifico, eseguito da
ogni singolo gruppo di studenti, diventi
patrimonio comune. I gruppi che si
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
progettazione in aula sotto la guida della
docenza.
Le lezioni sono riferite alle questioni della
teoria che assumono, al terzo anno, un
ruolo centrale nella formazione. Saranno
affrontati i temi dell’organismo
architettonico (attraverso la trattazione dei
concetti di “struttura formale”, di “unità
formale-costruttiva”, di “serialitàorganicità”), dell’espressività della
costruzione (attraverso l’esame dei
“caratteri architettonici” della costruzione
muraria e della costruzione a scheletro),
della relazione evocativa che il linguaggio
stabilisce con la forma storica.
L’apprendimento del “saper fare” sarà
organizzato secondo tre fasi: la prima fase
(ottobre-dicembre) sarà dedicata alla
lettura critica di organismi architettonicostrutturali e alla definizione dei modelli
morfologico-strutturali e logico-formali. Gli
studenti approfondiranno, nella successiva
fase (gennaio-marzo), la definizione dei
principi di aggregazione tra le parti
dell’organismo architettonico e la
definizione dei principi statico-costruttivi
che caratterizzeranno l’”invenzione” della
morfologia strutturale. La terza fase
(marzo–giugno) sarà dedicata
all’affinamento delle scelte adottate. In
questo fase il problema formale del
linguaggio sarà costantemente ricondotto
al ruolo degli elementi nella costruzione.
Per questo grande attenzione si dedicherà
al “dettaglio” costruttivo.
Architectural design studio
The course consists of theoretical lectures
and constant exercise of designing activity
in classroom under the teacher’s
83
84
congruenza coi caratteri dell’area e con la
vocazione del sito. Di conseguenza lo
studente potrà scegliere, fra i diversi filoni
tipologici principali studiati (monoassiali,
pluriassiali, polari), il tipo che più si presta
a rispettare, congruentemente, le
condizioni e le gerarchie lette nella
porzione di organismo urbano di progetto;
fissare le relazioni interne, proprie al
complesso parrocchiale, in rapporto alle
gerarchie urbane; quindi, approfondire il
problema della coerenza e del principio di
organicità, sia a scala dell’aggregato
parrocchiale, sia a scala urbana, stabilendo
adeguate “correlazioni strutturali”, con
particolare riguardo alla congruenza fra
chiesa e percorsi urbani maggiormente
gerarchizzati. Ne consegue un esercizio
progettuale sviluppato su un doppio ordine
di problemi che tenga conto, da una parte,
delle ordinate interdipendenze che si
instaurano tra le componenti il centro
parrocchiale, e dall’altra, della coesione
con il quartiere, quale parte di organismo
urbano quasi sempre privo di gerarchie
evidenti. A tal proposito la chiesa e le
strutture annesse avranno lo scopo di
qualificare, in una periferia sempre più
costituita di frammenti scarsamente
relazionati, il luogo in cui sorgeranno. Nello
stesso tempo, l’edificio di culto dovrà esso
stesso identificarsi quale “emergenza” (e
non solo per il fedele) capace di restituire
quelle necessarie relazioni organiche di cui
è priva la città contemporanea.
Il progetto dell’edificio di culto, che farà
esplicito riferimento ad uno degli impianti
studiati e riconosciuti, non richiamerà
imitativamente l’assetto dei tipi derivato
dalla tradizione, ma dovrà dimostrare,
nell’esito progettuale di ogni singolo
studente, una consapevole e matura
riflessione critica. Essi saranno da
intendersi, proprio nel loro richiamo alla
storia, una sorta di “archetipo mentale”,
aggiornato e declinato alle necessità rituali
e funzionali, soprattutto alla luce delle
nuove istanze religiose proposte dal
Concilio Vaticano II.
Pur nella elementarità degli strumenti
impiegati, le lezioni e le esercitazioni
condotte in questa seconda fase
tenderanno ad introdurre lo studente
all’impiego critico degli strumenti
progettuali: la condizione di crisi
dell’architettura contemporanea sarà letta
non come inevitabile stato di disgregazione
della nozione di organismo ma come
momento di trasformazione storicamente
in atto, nel quale vanno riconosciuti
processualmente tanto i momenti formativi
(lettura), quanto un nuovo ordine possibile
(progetto).
Entrambe le fasi si articoleranno in lezioni,
attività di atelier, seminari didattici.
Le tavole riguardanti l’esercitazione finale,
tranne giustificate eccezioni, verranno
redatte nel formato unificato indicato dalla
docenza.
- Atelier
L’attività relativa al “saper fare” svolta
intra moenia avrà il carattere di lavoro di
atelier progettuale. Lo studente svolgerà,
come indicato, il tema assegnato per
approssimazioni successive, con verifiche
in aula, collettive o singole.
Periodicamente verranno organizzate
verifiche del lavoro in corso di svolgimento
con discussione pubblica degli elaborati.
Al termine delle esercitazioni
propedeutiche gli elaborati saranno vistati
e valutati dalla docenza e costituiranno,
insieme al tema progettuale del corso,
argomento per la discussione d’esame.
Storia dell’architettura contemporanea
History of Contemporary Architecture
Modalità d’esame
Per essere ammessi a sostenere l’esame è
obbligatoria la frequenza.
L’esame consisterà in:
- colloquio sull’apprendimento degli
argomenti trattati a lezione;
- discussione degli elaborati progettuali
finali consistenti in:
a. breve relazione introduttiva sui principi
generali che hanno informato il progetto
del complesso parrocchiale alle diverse
scale (max 2 cartelle A4);
B. tavole di progetto con disegni in scala
1:500, 1:100, 1:50, eseguite nel formato
unificato che verrà in seguito indicato.
C. prospettive, assonometrie e render;
D. modello in scala opportuna.
Claudio D’Amato
Icar 18- 7 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica II:
Discipline storiche per l’architettura
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso è intimamente connesso con
il Laboratorio 3° di Progettazione
architettonica (Lab3/PA) di cui ne
costituisce una estensione concettuale:
infatti i suoi 7 cfu si saldano con gli
1,5 cfu del Lab3/PA dedicati alla storia
dell’architettura, e sono sviluppati insieme
in un unico corso.
Storia–progetto–costruzione sono i termini
principali della formazione degli allievi di
architettura: essi interagiscono fra loro,
e cogliere il senso della loro connessione
è una delle sfide più complesse
dell’insegnamento. Al terzo anno –cruciale
nella formazione degli allievi– questo
rapporto è indagato in forma integrata
assumendo come punto di vista privilegiato
quello “operativo” dell’architetto
progettista.
Se dunque l’obiettivo istituzionale del
corso è far acquisire una conoscenza
di base della storia dell’architettura
occidentale nel periodo compreso
fra il 1800 e il 2000, con particolare
attenzione ai nodi critici intorno ai quali
si svilupparono la progettazione e la
costruzione dell’architettura e della città;
l’obiettivo culturale è invece introdurre
consapevolmente gli allievi a quell’intreccio
di temi e problemi progettuali che ebbero
come conseguenza la costruzione di alcune
architetture significative. Ciò con la finalità
di indurli a pensare “da architetti” al
progetto di architettura, con le sue proprie
categorie figurative, costruttive e tecniche.
Quindi un corso di storia fatto da architetti
per allievi-architetti che ha l’ambizione di
leggere le architetture ai fini di una fervida
riflessione utile al progettare oggi.
Un corso in cui le esercitazioni,
coerentemente con l’impostazione criticoteorica, saranno prevalentemente basate
su un uso critico del disegno.
Il primo semestre è dedicato a lezioni di
carattere generale; il secondo semestre è
dedicato a lezioni monografiche.
Gli studenti iscritti all’indirizzo classico
sostengono l’esame solo sulle lezioni del
primo semestre.
Gli studenti iscritti all’indirizzo generale
sostengono l’esame su tutte le lezioni del
corso.
Articolazione delle attività didattiche
Le lezioni, tutte a carattere monografico e
spesso tenute da specialisti invitati nel
corso, saranno articolate in quattro sessioni
tematiche:
1. Origini dell’architettura e della città
contemporanea in Europa;
2. Il passaggio del secolo (dall’Ottocento al
Novecento in Europa): dissoluzione degli
ordini e ritorno alla natura Vs ritorno
all’ordine e classicismo.
3. L’architettura moderna negli Stati Uniti
4. Il cosiddetto Movimento Moderno e
l’international Style
5. Ritorno alla storia e postmodernità
6. L’architettura contemporanea globalizzata
Articulation of the educational activities
All lessons –all by specialist- are
monographic: they are articulated in four
thematic sessions.
1st session. Origins of contemporary
architecture: the ‘split’ between form and
structure.
2nd session. Origins of contemporary city:
the ‘split’ between techniques of building
architecture and techniques of building the
city.
3rd session. Modern architecture in the
United States.
4th session. The so called Modern
Movement and the International Style.
5. Come back to the history and
postmodernism.
6. Contemporary architecture and
globalization.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni al corso avvengono
obbligatoriamente sulla piattaforma
e-learning entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi. Per frequentare il corso
e sostenere l’esame lo studente deve
essere regolarmente iscritto al terzo anno.
È ammessa l’iscrizione con riserva (e quindi
la possibilità di sostenere l’esame negli
appelli straordinari invernali) per quegli
studenti che sosterranno prima gli esami
mancanti del secondo anno.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessario essersi
iscritti al corso all’inizio delle lezioni ed
averne frequentato le lezioni.
L’esame consiste in una prova grafica e in
una prova scritta.
A) La prova grafica consiste nel disegno
quotato in scala a mano libera o con
squadrette (unicamente piante, prospetti,
sezioni) di 4 architetture (2 per l’indirizzo
classico) esaminate nel corso delle lezioni
e contenute in un elenco di 50 (25 per
l’indirizzo classico) architetture presente
sul portale e-learning con allegati esempi
di modalità esecutiva.
I disegni dovranno riportare i tracciati
geometrici della composizione.
L’esito positivo della prova grafica
consente l’accesso alla prova orale.
B) La prova scritta consiste nella risposta a
4 quesiti (2 per l’indirizzo classico) relativi
a temi e problemi della progettazione
architettonica contemporanea affrontati nel
corso delle lezioni.
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
occuperanno dell’analisi o della redazione
dei plastici di studio eseguiranno, peraltro,
una ricerca sugli edifici di culto progettati
e/o costruiti da alcuni architetti del
moderno italiano;
6. studio dell’articolazione del complesso
specialistico nell’aggregato come esito di
un processo nel quale si generano
gerarchizzazioni in rapporto alle diverse
condizioni del tessuto. Esso sarà condotto
su un campione di tessuto reale. A tal
proposito sarà impiegata la pianta del
rione di Campo Marzio, tratta da Studi per
un’operante storia urbana di Roma di S.
Muratori, dove saranno riconosciuti i nessi
di relazione tra edifici speciali (seriali e di
culto) ed edilizia abitativa, con
individuazione della gerarchia dei percorsi,
delle nodalità e delle polarità urbane.
- Seconda fase
Nella seconda fase, che coincide col
secondo semestre, verrà sviluppata
l’esercitazione finale (mesi di marzo, aprile,
maggio e giugno). Essa consisterà nella
progettazione, come sintesi delle nozioni
acquisite nelle esercitazioni precedenti, di
un centro parrocchiale da collocarsi nella
periferia di un contesto urbano reale
dell’area geografico-culturale pugliese (la
scelta delle aree, proposta dagli studenti e
valutata dalla docenza, dovrà mostrarsi
idonea allo scopo e dovrà, soprattutto,
consentire di impiegare la varietà dei tipi
studiati, come vocazione del luogo riletta
attraverso lo studio dei percorsi e delle
gerarchie a scala urbana e di quartiere).
Lo studio del centro cultuale dovrà porsi i
seguenti obiettivi:
stabilire un adeguato rapporto di
85
Scienza delle costruzioni
Structural Mechanics
86
Pilade Foti
Finalità del corso
Il corso si propone di fornire una
introduzione ai principi, metodi e problemi
della Scienza delle Costruzioni, riguardata
come integrazione della meccanica dei
solidi, dei materiali e delle strutture. Un
fondamento teorico del corso è costituito
dalla meccanica dei solidi che viene
presentata nel suo assetto attuale e nelle
sue relazioni con l’evoluzione della ricerca
teorica e sperimentale sul comportamento
dei materiali da costruzione. Altro
fondamento del corso è costituito dalla
meccanica delle strutture che viene
affrontata nei problemi più rilevanti per la
progettazione strutturale.
Contenuti disciplinari
1. Travature elastiche.
Richiami sulla nozione di trave.
Determinazione delle linee elastiche
estensionali, flessionali, torsionali. Cenni
sulle deformazioni di scorrimento.
Applicazioni ed esempi. Equazione dei
lavori virtuali. Calcolo di spostamenti e
rotazioni. Risoluzione di strutture
iperstatiche: metodo delle forze, metodo
Criteri energetici. Verifiche di sicurezza.
Progetto e verifica.
Modalità d’esame
Lo studente deve dimostrare di aver
appreso i concetti fondamentali introdotti,
di aver conseguito un adeguato livello di
conoscenza degli argomenti specifici, di
saper utilizzare autonomamente gli
strumenti forniti cimentandosi nella
risoluzione di problemi semplici ma
paradigmatici della Scienza delle
Costruzioni.
Per quanto attiene alle modalità di esame,
lo studente deve sostenere una prova
scritta preliminare, mentre la prova
conclusiva che determina il voto finale
consiste in un colloquio orale. Sono inoltre
previste due prove di esonero durante lo
svolgimento del corso. A tali prove di
esonero è consentito l’accesso solo agli
studenti in corso.
Metodi e tecniche di analisi ambientale I
Methods and technics of environmental
analysis I
Ing-Ind 11-8 cfu
3° anno / corso semestrale (II semestre)
indirizzo ‘generale’
Area didattica VI:
Discipline fisico-tecniche e impiantistiche
per l’architettura
Corso A
Francesco Ruggiero
Corso B
Francesco Piccininni
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone di fornire agli allievi le
conoscenze relative alla quantificazione ed
alla qualificazione degli scambi energetici.
Atal fine nella prima parte del corso
vengono sviluppati i fondamenti teorici
della termodinamica e della trasmissione
del calore. Successivamente vengono
trattati tutti gli aspetti legati alla
valutazione delle modalità di produzione,
approvvigionamento e utilizzo dell’energia.
Si passa poi allo studio dei metodi di
calcolo dei rendimenti e dei C.O.P. e dei
principali parametri di qualificazione
dell’energia. Le esercitazioni sono di
carattere numerico.
Nella seconda metà del corso l’attenzione è
rivolta all’applicazione dei concetti fisici
fondamentali e alla definizione dei modelli
di impianti a servizio degli edifici.
L’obiettivo è quello di consentire allo
studente di comprendere le diverse
esigenze di benessere termoigrometrico
negli ambienti confinati e di determinare e
dimensionare correttamente gli impianti ed
i luoghi ad essi necessari.
Articolazione delle attività didattiche
1. Sistemi di unità di misura. Grandezze
fisiche. Sistema Internazionale. Analisi
dimensionale.
2. Termodinamica. Sistema
termodinamico. Temperatura assoluta.
Energia interna. Principio zero della
termodinamica. Temperatura assoluta.
Primo principio. Entalpia. Ciclo di Carnot.
Rendimento di ciclo. Secondo principio.
Entropia.
3. Termodinamica applicata. Diagrammi
termodinamici. Cicli diretti a combustione
interna ed esterna. Cicli inversi a
compressione ed assorbimento. Pompe di
calore.
4. Trasmissione del calore. Conduzione.
Convezione. Irraggiamento. Coefficiente di
scambio globale.
5. Aria Umida. Trasformazioni dell’aria
umida. Psicrometro.
6. Condizioni di benessere
termoigrometrico: bilancio termoigrometrico del corpo umano; indici di
comfort (PMV); cause del discomfort;
strumentazione e metodi per la
determinazione delle grandezze fisiche.
7. La ventilazione delgi ambienti confinati:
l’inquinamento dell’aria negli ambienti
confinati; determinazione del carico di
inquinamento; de-terminazione della
qualità dell’aria interna ed esterna;
valutazione dell’efficienza di ventilazione;
determinazione della portata d’aria di
ventilazione.
8. Il bilancio energetico di un edificio: la
stima dei carichi termici: le dispersioni
termiche, gli apporti di calore, i carichi
interni e gli apporti gratuiti
9. Gli impianti tecnologici a servizio delle
costruzioni: considerazioni generali sulla
progettazione degli impianti tecnologici a
servizio delle costruzioni, gli impianti
termotecnici.
10. Impianti di condizionamento dell’aria:
la direttiva europea sul rendimento
energetico in edilizia, la legge n° 311/06 e il
decreto 59/09, elementi di impianti per la
produzione dei fluidi energetici nel
condizio-namento; calcolo termico degli
impianti di condizionamento dell’aria;
distribuzione dell’aria negli ambienti;
tipologie e caratteristiche degli im-pianti di
condizionamento dell’aria.
11. Principi e tecniche di progettazione
bioclimatica: il corretto approccio alla
progettazione bioclimatica, sistemi passivi
per lo sfrutta-mento della radiazione
solare, esempi di progetti bioclimatici.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame è annuale e consiste in una prova
scritta con esercizi e domande orali. E’
possibile sostenere l’esame anche
attraverso due esoneri previsti a metà e a
fine corso.
Laboratorio di progettazione urbanistica
Urban Planning Studio
LU-10,5 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica VIII:
Progettazione urbanistica e pianificazione
territoriale
• Progettazione urbanistica - Icar 21 – 7,5
crediti
•• Sistemi informativi territoriali e
telerilevamento - Icar 21 – 3 crediti
Corso A
• Leonardo Rignanese
•• Patrizia Paola Pirro
Corso B
• Francesca Calace
•• Annarita Marvulli
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo del corso è l’acquisizione da
parte degli studenti di conoscenze, di
capacità critico-interpretative e progettuali
applicate a un caso concreto di un ambito
urbano.
L’offerta didattica è finalizzata a riflettere
sulla costruzione della città e del territorio,
sul carattere dei luoghi, sulle condizioni di
vivibilità degli spazi. Il tema della qualità e
della forma dello spazio urbano è un
contenuto essenziale, qualificante e
caratterizzante dell’urbanistica; è essenza
stessa della disciplina, e non elemento o
contenuto secondario, accessorio o minore.
Questo percorso necessita di una parallela
riflessione su alcuni aspetti fondamentali
del modello di pianificazione in formazione
nella nostra regione, per guidare
l’applicazione concreta ed evitare
l’aleatorietà di formulazioni non verificabili.
Il laboratorio avrà come contenuto
privilegiato le scale della struttura urbana e
del progetto urbanistico esecutivo
applicato a parti urbane circoscritte e di
rilievo strategico, nelle quali siano
necessari interventi di riordino,
riqualificazione e ridisegno dell’esistente.
Le proposte saranno costantemente
valutate rispetto alle loro implicazioni
ambientali, paesaggistiche e insediative, al
loro inserimento nel contesto locale, alla
configurazione fisica degli spazi pubblici e
privati, alla vivibilità degli spazi progettati.
Aims and educational contents
Course purposes are the acquisition by the
students of knowledge, critical and
planning skills applied to a concrete urban
area.
Courses are structured to think about the
construction of the city and territory, the
character of the places, the quality of urban
spaces.
The quality and form of urban space is a
qualifying, characteristic and summary
content of urbanism; the main essence of
the discipline, and not a secondary
element, content or accessory.
This path needs a parallel discussion on
some key aspects of the planning model
which is nowadays taking new shapes in
our region, to guide to practical application
and to avoid uncertain and unverifiable
applications.
The Studio will focus its attention on both
the scale of the urban structure and of the
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
Icar 08- 8 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica IV:
Analisi e progettazione strutturale
dell’architettura
dei momenti. Esercizi e applicazioni. Cenni
all’analisi qualitativa di strutture
iperstatiche.
2. Deformazione.
Cenni di algebra dei tensori di ordine II.
Deformazione di un corpo continuo. Analisi
locale della deformazione: misure di
deformazione. Teoria lineare della
deformazione. Direzioni e dilatazioni
principali. Formula di rappresentazione di
una deformazione infinitesima. Cenni sulle
equazioni di compatibilità.
3. Sforzo.
Nozione di sistema di forze. Assiomi di
Eulero. Teorema di Cauchy. Tensioni e
direzioni principali. Esempi di stati di sforzo
elementari.
4. Equazioni costitutive. Cenni di algebra
dei tensori di ordine IV. Generalità. Materiali
linearmente elastici e iperelastici. Isotropia
elastica. Formula di rappresentazione per
materiali isotropi linearmente elastici.
Moduli tecnici e loro restrizioni. Teorema
dei Lavori Virtuali. Cenni ai Teoremi
Energetici. Formulazione del problema
dell’equilibrio elastico. Teorema di Kirchhoff.
5. Problema di Saint-Venant.
Formulazione generale. Sforzo Normale.
Flessione semplice. Sforzo Normale
Eccentrico. Torsione. Flessione e Taglio.
6. Comportamento dei materiali e criteri di
resistenza.
Prove sperimentali sui materiali da
costruzione. La prova di trazione sui
materiali metallici. Cenni ad alcune prove
secondarie. Criteri di resistenza. Criterio
della massima e minima tensione normale.
Criterio della massima tensione tangenziale.
Criterio delle massime e minime dilatazioni.
87
88
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede sia attività teoriche che
applicate progettuali.
Lezioni e comunicazioni verteranno intorno
ad alcuni temi centrali inerenti gli strumenti
di piano, la progettazione urbanistica e il
disegno urbano.
L’attività di progettazione consisterà nella
produzione di elaborati grafici descrittivi,
interpretativi e progettuali riferiti all’ambito
di studio prescelto.
Il modulo di gestione urbana fornirà attività
di supporto alla attività di progettazione
attraverso un approfondimento sugli
strumenti di ausilio alla progettazione
urbanistica.
Articulation of educational activities
The course foresees both theoretical and
practical activities.
Lessons and other kind of communication
will focus attention on urban planning tools
as well as urban planning tout court.
The practical activity will consist in
production of graphic works related to the
study area such as descriptive,
interpretative sheets and projects.
The urban management module will
provide support to design activities
through a deepening on urban design
tools.
Tema d’anno
Il tema d’anno è riferito ad aree
problematiche che necessitano di profondi
interventi di rigenerazione urbana,
collocate in comuni medio-grandi. È
prevista anche la possibilità di un percorso
di costruzione di uno strumento urbanistico
generale per piccoli comuni.
Esso si articola su tre momenti distinti di
un unico processo progettuale: la
costruzione di un framework strategico che
contiene l’analisi del contesto, gli obiettivi,
le strategie, la visione; la costruzione di un
masterplan quale strumento tecnico per
definire una strategia per la trasformazione
fisica, sociale ed economica del luogo; la
costruzione delle regole (design guides)
per l’implementazione del masterplan e per
la sua attuazione.
Year’s Topics
Year’s Topic is related to problematic areas
that require a significant urban
regeneration process, areas located in
medium-sized towns.
It is also planned the opportunity to build a
general tool for small urban municipalities.
Divided into three distinct phases of a
single design process it foresees:
- the construction of a strategic framework
that contains context analysis, objectives,
strategies, vision; the construction of a
master plan as a technical tool to define a
physical, social and economic site
transformations; the construction of rules
(design guides) for the masterplan
implementation and realization.
Lezioni di Progettazione urbanistica
Modulo 1 - Il progetto della città moderna e
della città contemporanea
Città e progetto urbano
La formazione della città moderna
Le teorie e le tecniche dell’espansione
Modulo 2 – La città contemporanea e il
piano come strumento
Trasformazioni territoriali e trasformazioni
del piano in Italia
Lo statuto del piano oggi
Il modello di pianificazione in Puglia:
natura e contenuti del DRAG
Modulo 3 - Sul progetto urbanistico
I manuali di arte urbana
L’approccio percettivo al tema della forma
urbana
Lo spazio aperto e lo spazio pubblico
Rinnovo urbano e vicende urbanistiche
Il progetto urbano e il Town Design
L’Urban Design e le guideline
Modulo 4 - La costruzione del progetto
urbanistico
Schema direttore, progetto di suolo,
progetto normativo
Il progetto urbanistico nei Criteri PUE
La costruzione della qualità dell’ambiente
urbano
Aspetti estimativi e valutazioni di fattibilità
La costruzione sociale del progetto
Le regole per il disegno del progetto
urbanistico
Modulo 5 – Metodo del progetto
urbanistico
Esplorazione e sguardo sui luoghi: dal
sopralluogo alla mappa
Gli strumenti della pianificazione: area
vasta e piani sovraordinati
Tecniche della rappresentazione nel
progetto urbanistico (concept e schema
strutturale)
Materiali urbani
Tempi e attori per l’attuazione del progetto
urbanistico
Topics of Urban planning
Module 1 – The contemporary city
- The contemporary city: images and
themes
- From the modern urban planning to the
contemporary city
- Figures of the urban expansion
- Urban transformation of the last 50 years
Module 2 – Tools and practices
- Territorial plans, strategic plans, structural
plans
- Project’s strategic value and relationships
among plan, politics and projects
- Experiences: Paris, Barcelona, Battery
Park City, Milan, Genoa
- Urban renewal, urban regeneration,
‘programmi complessi’
Module 3 – The Urban space
- Public space and open space
- Residential system
- Urban materials: the block, the square,
the street, the park
Module 4 – The construction of urban plan
- Master plan, soil project, normative
project
- Evaluation
- The rules for the urban planning drawing
SIT and remote sensing
- SIT and territorial planning
- SIT and local government
- Remote Sensing principles
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente
deve avere sostenuto tutte le
propedeuticità previste. E’ ammessa
l’iscrizione con riserva per quegli studenti
che sosterranno tutte le propedeuticità
previste entro la sessione invernale.
Course Registration
Registrations must take place on the web
platform. To book in students must have
completed all preparatory exams.
Conditional Registration admitted only for
students who will support all preparatory
exams by the winter session.
Modalità d’esame
L’esame verterà sulla esposizione delle
conclusioni delle attività applicate e sulla
discussione degli argomenti principali
emersi durante lo svolgimento del corso e
dei seminari.
Exams
Exam will focus both on exposure of the
conclusions of the practical activities and
on discussion of the main course and
seminars topics.
Rilievo dell’architettura
Architectural Survey
Icar 7- 7,5 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica XI:
Rappresentazione dell’architettura e
dell’ambiente costruito
Corso A
Paolo Perfido
Corso B
Vincenzo De Simone
Corso C
Gabriele Rossi
Finalità e contenuti disciplinari
IIl corso di Rilievo intende fornire un
contributo allo sviluppo della capacità di
analisi dell’architettura costruita, le
dimensioni della quale possono variare
dalla scala del dettaglio a quella del
contesto urbano, insegnando a
riconoscerne e documentarne le qualità
storiche, compositive, ambientali, strutturali
e formali. Lo studente perfeziona tali
capacità attraverso una formazione teorica
e pratica che prevede lezioni ex cathedra,
esercitazioni in aula e campagne di rilievi.
Gli argomenti delle lezioni riguardano la
descrizione dei principali metodi e
strumenti del rilievo e gli aspetti dell’analisi
dell’oggetto di studio.
Durante le esercitazioni in aula, eseguite
sotto la guida del docente, lo studente
applica una parte delle conoscenze
acquisite nelle lezioni di teoria, utilizzando
alcuni strumenti e relativi procedimenti che
più recentemente sono stati introdotti nella
pratica del rilievo dell’architettura.
L’esercitazione principale è eseguita in
gruppi formati da non più di quattro
componenti e riguarda il rilievo e la
restituzione di un edificio ecclesiastico di
epoca compresa tra il XVII e il XVIII secolo.
Esponendo le sue conoscenze di teoria e
con la presentazione di elaborati individuali
e di gruppo, al termine del corso, lo
studente deve dimostrare di aver
sviluppato le menzionate capacità di analisi
e di aver acquisito le competenze per
eseguire autonomamente le operazioni di
rilievo più usuali, anche mediante l’impiego
di tecniche e strumentazioni meno
tradizionali.
Attività del corso
1. Lezioni di teoria
Argomenti delle lezioni di teoria (durata di
ciascuna lezione: 2 ore circa).
- Lezione 1 Introduzione al corso; teoria e
storia del rilievo dell’architettura;
introduzione al tema d’anno.
- Lezione 2 Strumenti e metodi del rilievo
manuale e diretto; trilaterazoni,
triangolazioni, piano quotato; teoria
dell’errore.
- Lezione 3 Strumenti e metodi del rilievo
indiretto e a distanza; livello ottico, laser,
teodolite, stazione totale.
- Lezione 4 Cenni di tecnica fotografica.
- Lezione 5 Principi matematici del
fotoraddrizzamento (nozioni di
fotogrammetria).
- Lezione 6 Rilievo con laserscanner.
- Lezione 7 Il progetto del rilievo; analisi
visuale, eidotipo, copertura fotografica;
convenzioni ed elaborati grafici; normativa
di riferimento; collaudo del rilievo; ricerca
bibliografica e archivistica.
- Lezione 8 Il rilievo del colore.
- Lezione 9 Il progetto del rilievo; analisi
visuale, eidotipo, copertura fotografica;
convenzioni ed elaborati grafici; normativa
di riferimento; collaudo del rilievo; ricerca
bibliografica e archivistica.
- Lezione 10 Cenni di metrologia e teoria
dell’errore.
- Lezione 11 Esperienze di rilievo di edifici
del XVII e XVIII secolo nella terra di Bari.
- Lezione 12 Il rilievo archeologico.
2. Esercitazioni intra moenia
Le esercitazioni individuali saranno svolte
prevalentemente in aula e tratteranno gli
argomenti indicati di seguito. Ciascuna
esercitazione individuale ha la durata di 4
ore circa.
- Esercitazione 1 rilievo e relativa
restituzione di un ambiente della sede della
facoltà eseguito con strumenti e metodi del
rilievo manuale e diretto;
- Esercitazione 2 rilievo tramite stazione
totale;
- Esercitazione 3 fotoraddrizzamento;
Per ciascuna delle esercitazioni in elenco
ogni studente deve eseguire
individualmente o in gruppo una serie di
elaborati come da indicazioni fornite dal
docente.
3. Esercitazioni extra moenia
Le chiese dell’architettura locale edificate
tra il XVII e il XVIII secolo costituiscono il
tema relativo all’anno accademico in corso.
Oltre agli esempi indicati dal docente, sono
accettate le indicazioni di quelli proposti da
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
executive urban planning applied to limited
and strategic parts of the city, in which are
required reorganization, upgrading and
redesign of the existing.
Proposals will be constantly evaluated in
terms of their environmental, landscape
and settlement implications; of their
inclusion in the local context; of their
physical configuration of public and private
spaces and of the quality of designed
spaces.
89
90
Laboratorio 3° di Archeologia
Archaeology Design Studio 3rd year
Archeometria
Archaeometry
L-ANT/09 - 4,5 cfu
3° anno / Corso semestrale
indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Annalisa Mangone
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone l’obiettivo primario di
rendere familiari i metodi scientifici
impiegati dagli archeologi per la
risoluzione dei problemi archeometrici.
Verranno illustrate varie tecniche
scientifiche usate nell’analisi dei materiali
archeologici, con una particolare
attenzione ai progressi delle applicazioni
delle scienze a questo tipo di studi.
Verranno inoltre messi in rilievo i risultati di
questa integrazione (scienza/archeologia)
nella progettazione e risoluzione dei
problemi archeologici.
Argomenti delle lezioni
Tecniche analitiche applicate allo studio dei
reperti:
Metodi di indagine scientifica in
archeologia: test non distruttivi,
metodologia dell’analisi sistematica.
Analisi chimica:
campionamento, preparazione del
campione, determinazione analitica dei
costituenti e misura, accuratezza,
microanalisi e analisi in traccia, calcolo,
valutazione ed interpretazione dei risultati,
presentazione dei dati.
Trattamento statistico dei dati analitici: test
di significatività, tecniche multivariate
Metodi spettroscopici:
- spettroscopia di raggi x, spettroscopie
atomiche, spettroscopia UV-Vis, IR e Raman
Metodi radiochimici:
radioattività ed energia nucleare: isotopi
stabili in archeologia, reazioni nucleari, tipi
di decadimento radioattivo, rivelazione
delle radiazioni nucleari, analisi di
attivazione neutronica
Tecniche di microscopia:
microscopia ottica, SEM, TEM.
Caratterizzazione dei connotati tecnologici
dei reperti
- ceramici
- lapidei
- vitrei.
Tecniche scientifiche di datazione
- radiocarbonio
- termoluminescenza
- archeomagnetismo
- dendrocronologia
Articolazione delle attività didattiche
Il corso si svolge durante il primo semestre
e si articola in lezioni frontali, nelle quali
saranno affrontati i fondamenti della
disciplina, ed esercitazioni di laboratorio, in
cui saranno approfonditi casi di studio
particolarmente rappresentativi.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning, entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
La frequenza del corso è obbligatoria ai fini
del superamento dell’esame. In sede
d’esame sarà valutata la conoscenza dei
contenuti disciplinari attraverso un
colloquio.
Metodologia e tecniche della ricerca
archeologica
Methodology and techniques of the
archaeological research
L-ANT/10 - 4,5 cfu
3° anno / Corso semestrale
indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Silvio Fioriello
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è fornire gli
strumenti metodologici necessarî alla
ricostruzione storica delle società passate
attraverso l’uso comparato di diversi sistemi
di fonti – non
solo dunque quelle legate alla cultura
materiale –, nonché proporre gli elementi
diagnostici e tecnici
fondamentali relativi allo scavo
archeologico stratigrafico ed all’archeologia
dei paesaggi attraverso lo
studio esemplificativo di alcuni contesti.
Contenuti del corso
- Archeologia e ricostruzione storica
attraverso lo studio globale delle fonti.
Elementi di metodologia e tecnica
dell’indagine archeologica: euristica e
diagnostica. Introduzione
all’archeologia dei paesaggi urbani e rurali,
con approfondimento di alcuni contesti.
Modulo A
- archeologia e ricostruzione storica
- archeologia, storia, storia dell’arte
- saperi e saper fare: la cultura materiale
- studio e analisi delle fonti archeologiche
Modulo B
- scavo archeologico stratigrafico: storia e
tecnica
- archeologia dei paesaggi urbani e rurali
- metodo crono-tipologico
- scienze applicate all’archeologia.
Organizzazione del corso
Si individuano due moduli, articolati
secondo lezioni frontali, nei quali
sono affrontati i fondamenti della disciplina
ed approfonditi alcuni casi di studio
esemplari. La definizione del corso prevede
altresì incontri seminariali ed esercitazioni
in laboratorio – gestiti anche con l’ausilio di
esperti esterni –, nonché visite guidate
presso musei ed aree archeologiche. È
inoltre consigliata la partecipazione ad
attività di scavo ovvero di survey
archeologici da concordare con il docente.
Modalità d’esame
L’insegnamento prevede la verifica finale,
che si svolge in forma orale su tutti gli
argomenti del
programma.
• 4° ANNO - 4th YEAR
Laboratorio 4 di Progettazione
architettonica
Architectural Design Studio, 4th year
L4PA-10,5 cfu, 4° anno / corso annuale
Area didattica I:
Progettazione architettonica e urbana
• Composizione urbana (Icar 14-7,5 cfu)
•• Riqualificazione del paesaggio urbano
(Icar 15-3 cfu)
Corso A
• Carlo Moccia
•• Franco Defilippis
Corso B
• Anna Bruna Menghini
•• Michele Montemurro
Corso C
• Loredana Ficarelli
•• Antonio Riondino
Finalità e contenuti disciplinari
Nel Laboratorio 4° di Progettazione
Architettonica lo studente apprende teorie
e tecniche d’intervento della composizione
e della progettazione urbana, affrontando
le problematiche del progetto e della
costruzione di una parte di città, sia
autonomamente che nelle relazioni con il
contesto di appartenenza.
L’ambito teorico e applicativo di riferimento
è quello della città mediterranea, con
riferimento alle problematiche spaziali,
tipo-morfologiche e costruttive tipiche
dell’area culturale plastico-muraria.
L’apprendimento teorico (sapere) è relativo
ai principi del progetto urbano indagati:
-attraverso la concreta storia degli
organismi urbani che ebbero la loro origine
nella civiltà greca e romana
(Riqualificazione del paesaggio urbano) e
l’analisi delle teorie che li generarono;
-attraverso l’analisi dei processi di
trasformazione degli organismi urbani
riletti nel concreto rapporto fra norma
edilizia (disegnata o scritta) e il suo esito
costruito (Analisi della morfologia urbana e
delle tipologie edilizie).
Le applicazioni progettuali (saper fare)
riguardano in particolare l’assetto
morfologico e tipologico (edilizio e urbano)
d’insieme, indagato nel rapporto fra
tecniche di “urbanizzazione” e tecniche di
edificazione, attraverso la definizione del
tessuto edilizio, delle emergenze e degli
spazi di relazione fra gli edifici.
Tema d’anno
Il tema d’anno riguarda il progetto di una
piazza intesa come spazio di relazione tra
gli edifici (emergenze architettoniche e
residenze) che lo determinano.
Con riferimento alla storia della città
mediterranea, saranno individuati alcuni
tipi morfologico-spaziali da applicare e
sviluppare all’interno di contesti diversi,
connotati ciascuno da specifici caratteri
tipo-morfologici e paesaggistici.
Tali contesti saranno assegnati all’interno
di ciascun laboratorio e saranno
rappresentativi di aree omogenee della
Puglia (terra dauna, area metropolitana
barese, arco ionico tarantino, fascia
costiera tra Mola di Bari, Polignano e
Monopoli).
Ogni progetto sarà sviluppato secondo
norme architettoniche riferite alle tecniche
di edificazione (allineamenti, altezze,
continuità dei fronti,…), ai sistemi
costruttivi (sistema trilitico e sistema
murario) e ai materiali (pietra, mattone,
cemento armato). Tali norme consentiranno
di verificare la coerenza interna al progetto
stesso del rapporto tra forma, costruzione
e idea di spazio.
Il progetto sarà svolto in forma individuale,
attraverso l’attività di atelier in aula e il
lavoro extra-moenia.
Il tema descritto ha validità annuale.
Articolazione delle attività didattiche
Le attività didattiche sono articolate in due
periodi, corrispondenti al primo e al
secondo semestre del calendario
accademico.
Il primo periodo è destinato alle attività
propedeutiche del progetto (sapere e saper
fare). Esse consistono in:
-lezioni relative ai contenuti teorici dei tre
insegnamenti che concorrono a strutturare
il laboratorio;
-sviluppo teorico e applicativo del tema
d’anno attraverso esercitazioni mirate,
orientate alla lettura dei luoghi di progetto
e all’individuazione delle strategie di
intervento (messa a punto di un “sistema
di norme” per il progetto).
Tale sviluppo è individuale e sarà valutato
di volta in volta (attraverso verifiche di
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
ciascun gruppo di lavoro, purché attinenti
allo stesso tema d’anno e approvati dal
docente.
Le operazioni di rilievo devono essere
eseguiti con strumenti di tipo tradizionale e
con alcuni strumenti per il rilievo indiretto
messi a disposizione dal docente.
L’esercitazione si conclude con l’esecuzione
di elaborazioni informatiche e redazioni di
tavole in formato A1 verticale atte a
documentare gli aspetti metrici, morfologici
e tipologici dell’edificio preso in esame
utilizzando tutte le tecniche apprese
durante lo svolgimento del corso.
91
profitto) e il suo positivo svolgimento
consentirà l’ammissione al secondo
semestre.
Argomenti delle lezioni
Lezioni di Composizione architettonica e
urbana / Analisi della morfologia urbana e
delle tipologie edilizie
Sezione 1. Introduzione ai temi dello spazio
urbano
1. Le concezioni dello spazio urbano nella
città occidentale pre-moderna.
2. La città dell’Ottocento e del Novecento.
Caratteri dello spazio urbano e sviluppo dei
tessuti edilizi.
Sezione 2. Paradigmi dello spazio urbano
3. La piazza monocentrica
4. La piazza monoassiale
5. La piazza policentrica
Sezione 3. Elementi della composizione
dello spazio urbano
6. Le forme architettoniche del suolo
urbano.
7. La facciata muraria.
8. La facciata intelaiata.
9. Il coronamento e la grande copertura.
92
Lezioni di Riqualificazione del paesaggio
urbano
1. Il giardino come laboratorio sperimentale
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono solo attraverso la
piattaforma e-learning del corso. Per
iscriversi lo studente deve avere sostenuto
tutte le propedeuticità previste. E’
ammessa l’iscrizione con riserva per quegli
studenti che sosterranno tutte le
propedeuticità previste entro la sessione
straordinaria (febbraio 2012).
Modalità d’esame
L’esame è individuale. Per sostenerlo è
necessario:
-avere sostenuto gli esami propedeutici di
Laboratorio 3° di Progettazione
architettonica, Scienza delle Costruzioni e
Storia dell’Architettura Contemporanea;
-avere superato con profitto tutte le
verifiche previste;
-avere sviluppato individualmente il
proprio tema progettuale nel seminario di
appartenenza sotto la guida dei docenti,
fino alla chiusura del corso.
L’ultima sessione utile per sostenere
l’esame con questo tema è quella
straordinaria invernale dell’anno
accademico in corso (Febbraio 2013).
Storia dell’architettura IV
History of architecture IV
Corso A/ Storia dell’architettura antica
Giorgio Rocco
Icar 18-3,5 + 3,5 cfu, due moduli a scelta
dello studente
4° anno / corso semestrale (I e II semestre)
Area didattica II:
Discipline storiche per l’architettura
Tema monografico: Atene tra tirannide e
democrazia. L’architettura religiosa e politica
nell’Atene arcaica e classica.
Case study: Athens between tyranny and
democracy. Religious and political
architecture in arcaic and classical Athens.
Corso A
Storia dell’architettura antica (3,5 cfu)
Giorgio Rocco
Corso B
Storia dell’architettura islamica (3,5 cfu)
Attilio Petruccioli
Corso C
Storia dell’architettura stereotomica (3,5 cfu)
Giuseppe Fallacara
Corso D
Storia dell’architettura contemporanea (3,5 cfu)
Claudio D’Amato
Finalità e contenuti disciplinari
I corsi di Storia dell’architettura IV sono
finalizzati ad approfondire tematiche
specifiche della storia dell’architettura
funzionali al successivo impegno nei
laboratori di laurea del V anno.
Aims and contents
The course is devoted to deepening specific
themes of the history of the architecture
functional to the following engagement in the
final thesis in the 5th year.
Argomenti delle lezioni
- Il territorio dell’Attica prima e dopo la riforma
clistenica: la Paralia, la Mesogeia e l’Asti e la
ripartizione in Trittie e Demi. - Inquadramento
topografico di Atene. - Cenni sugli
insediamenti dell’età preistorica e del bronzo.
- I santuari delle pendici settentrionali e
meridionali dell’acropoli. - L’acropoli in età
arcaica (577- 480). - L’acropoli in età classica
(479-404). - L’agorà in età arcaica (577- 480).
- L’agorà in età classica e tardoclassica
(479-323). - I santuari presso l’Ilisso. - L’area
monumentale del ceramico. - Il santuario di
Dioniso Eleuthereo. - L’evoluzione della
tipologia teatrale tra età arcaica e tardo
classica in Attica: i teatri tardoarcaici e
protoclassici in attica (Dionisos/Icaria,
Rhamnus, Thorikos, l’orchestra nell’agorà di
Atene); il teatro classico e tardoclassico (il
teatro di Dioniso ad Atene, il teatro
trapezoidale di Drakones). - L’odeion di Pericle
presso la precinzione di Dioniso Eleuthereo.
- Il santuario di Demetra ad Eleusi. - I santuari
di Athena e Poseidone al Sounion. - Themis e
Nemesis a Ramnunte. - I santuari di Brauron,
Thorikos e Maratona. - Le dediche Ateniesi nel
santuario di Delfi (il Tempio di Apollo, il
Thesauros degli Ateniesi, la Stoà degli
Ateniesi). - Le dediche Ateniesi nel santuario
di Delos (il Porinos Naos, il Tempio degli
Ateniesi).
Seminari
- Materiali e tecniche costruttive ad Atene. - Le
istutuzioni politiche della democrazia
Ateniese. - Gli edici della politica:
l’ekklesiasterion della Pnice,il Pritaneion, il
Bouleuterion, la Tholos,la Stoà Basileios, la
Stoà di Zeus. - Gli edifici della giustizia: il
dikasterion presso il Palladion, il dikasterion
presso il Delphinion, l’Heliaia, il Parabyston, il
Synedrion, la Stoà Basileios,la Stoà Poikile. - Il
teatro attico: le forme del dramma letterario.
Topics
- The attic territory before and after the
Kleisthenic reforms: Paralia, Mesogeia and
Asty and the reorganization with trittyes and
demes. - Topographical organization of the
ancient city. - Notes about preihistoric and
bronze age settlements. - The sanctuaries of
north and south slopes of the acropolis. - The
Acropolis in the arcaic period (577- 480). - The
Acropolis in classical period (479-404). - The
arcaic agora (577- 480). - The agorà in
classical and late-classical period (479-323). The sanctuaries near the Ilissos. - the
monumental area of Kerameikos. - The
precinct of Dionysos Eleuthereos. - The
evolution of the theatre from arcaic through
late classical period: The arcaic and
protoclassical examples in Attica (Dionysos/
Icaria, Rhamnus, Thorikos, the ‘orchestra’ in
the agora); the classical and late-classical
examples (the theatre in the precinct of
Dionysos at Atene, the trapezoidal theatre of
Drakones). - the odeion of Perikles in the
precinct of Dionysos Eleuthereos. - Eleusis
and the ‘Mysteria’. - the sanctuaries of Athena
and Poseidon at Sounion. - Themis and
Nemesis at Rhamnus. - the sanctuaries of
Brauron, Thorikos and Maratona.
- The Athenian dedication at Delphoi (the
temple of Apollo, The Athenian thesauros, the
Athenian Stoa). - The Athenian dedication at
Delos (the Porinos Naos, the temple of
Apollo).
Seminars
- Materials and building techniques at Athens.
- The political institutions of democracy. - The
buildings of politics: The ekklesiasterion on
the Pnyx, the Pritaneion, the Bouleuterion, the
Tholos,the Stoà Basileios, the Stoà of Zeus. The buildings of justice: the dikasterion at
Palladion, the dikasterion at Delphinion, the
Heliaia, the Parabyston, the Synedrion, the
Stoà Basileios, the Stoà Poikile. - The theatre
in Attica: birth and development of literary
dramas.
tipo. La Grande moschea di Damasco. Modelli
spaziali iterati e tecniche costruttive della
moschea a sala ipostila. La moschea di
Cordova. I Fatimidi: La pianta a T e la pianta a 9
cupole . Verso una maggiore organicità: la
moschea a qa’a Mamelucca. La Grande
Moschea di Kairouan, la moschea di Sousse, la
Moschea di Ibn Tulun al Cairo, Moschea di
Al-Azhar, moschea di al-Hakim, moschea di
al-Juyushi, al-Aqmar al Cairo.
Corso B/ Storia dell’architettura islamica
Attilio Petruccioli
Course og history of islamic architecture
I sistemi di transizione negli spazi cupolati
Triangolo turco, archi intrecciati, trombe e
muqarnas
Tema monografico
La città, la moschea, il giardino
Case study
The city, the mosque, the garden
La città islamica
Khitta: le regole di insediamento tribale. La città dei cavalieri
La città spontanea medievale: Le componenti
funzionale della città: il suq, l’edilizia speciale religiosa, il tessuto
residenziale
Il ruolo della moschea nel contesto urbano
Argomenti delle lezioni
Il contesto storico e culturale
Il recinto: la casa del profeta
La pianta centrale: dal tardo antico alla
Cupola della Roccia
Il modello della moschea araba
Le specializzazioni delle moschee a sala
ipostila
Gli Omayyadi: agorà + basilica: l’invenzione del
Il modello della moschea persiana e la
specializzazioni della moschea a iwan.
Tecniche costruttive dei Selgiuchidi di Persia e
dei Safavidi
Dalla sala ipostila all’impianto a 4 iwan. Modelli spaziali e tecniche costruttive della
moschea a iwan. I Timuridi e i Safavidi: la
moschea a 4 iwan.
Dall’edilizia di base ai palazzi del Cairo e di
Samarra.
I Sistemi palaziali delle grandi dinastie
islamiche
Architettura, Città e Paesaggio del
subcontinente indiano.
Architettura e natura nel paesaggio indù: il
concetto di ksetr, trattatistica e geomanzia, il
tirtayatra. Architettura di sottrazione e
composizione.
Architettura, Città e Paesaggio del
subcontinente indiano.
Le città sull’acqua del Rajasthan (XVI – XIX
secolo)
Tessuto, palazzo e giardino.
Amber : relazione col lago artificiale.
Bundi: l’acqua e l’architettura idraulica.
Jaipur: la tradizione inventata.
Architettura, Città e Paesaggio del
subcontinente indiano.
L’edilizia specialistica indo-islamica. XIII-XVII
secolo.
Dal Qutb Minar al Taj mahal
Architettura, Città e Paesaggio del
subcontinente indiano.
L’impero Moghul: Piramide amministrativa e
assetto del paesaggio. L’accampamento e il
palazzo.
Il piano di Delhi. L’architettura di pietra.
Architettura, Città e Paesaggio del
subcontinente indiano.
Il palazzo indo-islamico tra tradizione e
contaminazione.
I palazzi rajput di Amber, Chittorgarh e
Gwalior.
I palazzi moghul di Delhi, Agra e Fathpur Sikri
Ibridazione del tipo: Amber, Bundi, Dig.
Topics
Historical and Cultural Background
The enclosure: the Profet’s house
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
Il secondo periodo è dedicato allo sviluppo
del tema progettuale individuale.
Questo periodo si concluderà con la mostra
dei progetti in corso d’opera, organizzata
nell’ambito dell’annuale “mostra della
didattica”.
della città
2. La crisi della città contemporanea: la
periferia infinita
3. La crisi della città moderna e dei suoi
modelli: dalla città giardino ai grandi
contenitori
4. La città dell’ottocento
5. Il continuum urbano: dal campo marzio
di Piranesi ai supermercati dell’attuale
generazione
93
The central layout: from the late antique to the
Dome of the Rock
Architecture, City and Landscape of the Indian
subcontinent.
Rajasthan Water cities (16th – 19th century)
Urban fabric, palaces and gardens.
Amber : the relationship with the artificial lake
Bundi: water and hydraulic architecture.
Jaipur: the invented tradition.
The persian mosque and the development of
the iwan mosque. Persian Seljuks and Safavids
building techniques.
From the hypostyle mosque to the 4 iwan
layout.
Spatial layout and building techniques.
Timurids and Safavids: the 4 iwan mosque.
Architecture, City and Landscape of the Indian
subcontinent.
The hindo-Islamic architecture. (13th – 17th
century)
From Qutb Minar to Taj mahal
Transition systems in domed spaces
Turkish triangles, crossed arches, squinches
and muqarnas
Architecture, City and Landscape of the Indian
subcontinent.
Mughal Empire: administrative pyramid and
landscape structure. The camp and the palace.
Delhi urban plan. Stone architecture.
The islamic city
Khitta: the tribal settlements rules
The knights city
The medieval spontaneous city: systems of the
urban organism: suq, religious buildings,
domestic fabric.
The mosque within the urban fabric
94
Architecture, City and Landscape of the Indian
subcontinent.
Architecture and nature of the hindu
landscape: the ksetr, treatise and geomancy,
the tirtayatra.
Digging and composing architecture
From domestic architecture to the palaces of
Cairo and Samarra
Palace complexes of the great Islamic
Architecture, City and Landscape of the Indian
subcontinent.
The hindo-Islamic palace between tradition
and contamination.
Rajput palaces in Amber, Chittorgarh and
Gwalior.
Mughal palaces in Delhi, Agra and Fathpur
Sikri the type hybridization: Amber, Bundi,
Dig.
Corso C/ Storia dell’architettura stereotomica
Giuseppe Fallacara
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso di Storia dell’Architettura IV –
“Architettura stereotomica: storia, tecniche ed
evoluzioni costruttive” ha l’obiettivo di far
conoscere la disciplina stereotomica nel
duplice aspetto teorico-pratico nell’evoluzione
storica dal medioevo ad oggi.
Si analizzeranno gli autori della codifica
disciplinare, i trattati storici e le tecniche
grafico-costruttive nella loro evoluzione
cronologica. Il corso si conclude con la
presentazione di nuove prospettive operative
per l’architettura contemporanea in pietra da
taglio.
Iscrizione al corso
Sul portale e-learning nella settimana dal 5
all’11 marzo.
Modalità d’esame
L’esame si divide in due parti:
- Esame orale sugli argomenti trattati a lezione
e la bibliografia consigliata;
- Presentazione della maquette in legno di un
elemento stereotomico progettato dallo
studente con l’elaborato grafico di riferimento,
sottoforma di dossier descrittivo.
Lo studente dovrà comunicare l’esame,
presentando gli elaborati richiesti, non oltre la
settimana precedente alla data d’appello.
Il corso consta di nove lezioni divise in tre parti
intervallate da tre esercitazioni. Le tre parti
sono così concepite:
1. Origini e definizione della stereotomia
moderna (1-3);
2. Apice, diffusione e crisi della disciplina
(4-7);
3. Scienza e cultura contemporanea della
stereotomia (8-9).
The course consists of nine lessons divided
into three parts interspersed with three
exercises. The three parts are:
1. Origins and modern stereotomy
definition (1-3);
2. Summit, dissemination and discipline
crisis (4-7);
3. Science and culture of contemporary
stereotomy (8-9).
Argomenti delle lezioni
Marzo
1_Introduzione alla stereotomia
2_ Origini della stereotomia
3_ Tecniche di taglio: dal medioevo all’epoca
moderna
Aprile
4_ La stereotomia secondo Philibert Delorme
Maggio
5_ La stereotomia secondo Girard Desargues
e
Guarino Guarini
6_ Francia, Spagna e Italia: stereotomia a
confronto
7_ Crisi della stereotomia: Ecoles des Beaux
Arts vs Ecoles Politecniques
8_ Stereotomia e topologia: avanzamento
disciplinare
Giugno
9_ Organizzazione della modalità d’esame
Corso D/ Storia dell’architettura
contemporanea
Claudio D’Amato
Il corso si occuperà di quell’architettura
che ebbe modo di svilupparsi in Europa e in
Italia prima del secondo conflitto mondiale
(fra l’inizio degli anni trenta e la prima metà
degli anni quaranta) generalmente definita
l’altra modernità per distinguerla dalla
modernità propriamente detta, espressione
del cosiddetto Movimento moderno.
Laboratorio di Restauro architettonico
Architectural restoration design studio
Icar 19-10,5 cfu
4° anno / corso annuale
Area didattica III:
Teoria e tecniche per il restauro
architettonico
• Restauro architettonico (Icar 19-7,5 cfu)
••Teorie e tecniche costruttive nel loro
sviluppo storico (Icar 09-3 cfu)
Iscrizione al corso
Sul portale e-learning nella settimana dal 7
all’11 marzo.
Corso A
• Rossella De Cadilhac
•• Giosi Uva
Modalità d’esame
E’ prevista la produzione di elaborati grafici
di opere analizzate nel corso ed un
colloquio.
Corso B
• Ignazio Carabellese
•• Domenico Raffaele
Corso C
• Giacomo Martines
•• Rita Greco
Finalità e contenuti disciplinari
Il Laboratorio di restauro è finalizzato a
fornire gli strumenti metodologici necessari
ad affrontare le problematiche proprie del
restauro dell’architettura, il cui progetto è
imprescindibile dalla conoscenza del
monumento (storica, strutturale,
tecnologica, ecc.). In tal senso è
fondamentale la fase di analisi, che trova
nel rilievo del manufatto il presupposto di
ogni ulteriore indagine.
L’intervento progettuale, che segue la fase
di analisi ed è funzionale alla valorizzazione
e alla conservazione delle antiche
testimonianze, non può prescindere dalla
loro consistenza materiale e strutturale.
Aims and contents
The Restoration Studio is aimed at
providing proper methodological tools for
facing the problems of Architectural
Restoration, whose project is strictly
related to the knowledge of the monument
(from the historical, structural and
technologic point of view). In this sense,
fundamental is the moment of the analysis,
which finds in the survey the necessary
condition for every further investigation.
The applicative project which follows the
analysis phase is aimed at the conservation
and protection of the historical significance
of monuments, but can not disregard their
material and structural foundation.
Articolazione delle attività didattiche
Il Laboratorio di restauro si articola in due
insegnamenti, Restauro architettonico e
Teorie e tecniche costruttive nel loro
sviluppo storico, le cui lezioni teoriche ed
applicative sono svolte in forma coordinata.
L’apprendimento teorico (sapere) è relativo
alla conoscenza del manufatto nei suoi
diversi aspetti, nonché alla definizione di
una metodologia di intervento coerente
con i principi teorici orientati alla
conservazione e alla restituzione della
leggibilità dell’immagine storica del
monumento.
La componente applicativa (saper fare) è
riconducibile sia alla documentazione del
monumento nello stato attuale (rilievo
dell’architettura), sia all’attività
progettuale, direttamente discendente
dalla definizione del modello formale,
costruttivo e strutturale della stessa
architettura.
Articulation of educational activities
The Restoration Studio is composed of two
teachings: Architectural Restoration,
Theory and Techniques of Construction in
their historical development, whose
theoretical lessons and applied activities
are developed in a strict coordination.
Theoretical learning is aimed at the
knowledge of the construction and of its
different connotations, and at the definition
of a methodology for the intervention
which is coherent with the theoretical
principles of conservation of the historical
image of the monument. Applied activities
are related both to the documentation of
the monument in the actual conditions
(architectural survey) and to the
development of the restoration project,
which directly derives from the formal,
constructive and structural model.
Corso A/ Rossella de Cadilhac, Giosi Uva
Lo svolgimento delle lezioni, che riguarda
argomenti di carattere generale e
problematiche specifiche, privilegia un
criterio che trae spunto dal tema d’anno
scelto per le esercitazioni, con il quale si
intende aprire un percorso di conoscenza
volto ad analizzare ed approfondire alcuni
connotati che definiscono l’identità
architettonica pugliese. Il tema d’anno
indaga le architetture mendicanti, le quali
sono particolarmente diffuse in Puglia e
confermano una continuità costruttiva sul
territorio pugliese, la quale si è avvalsa
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
The Arab mosque. Development of the
hypostyle mosque
The Umayyads: agora and basilica: the type
invention. Damascus Umayyad mosque.
Spatial iteration and building techniques of
the hypostyle mosque. The mezquita of
Cordoba. Fastimids: the T-shape plan and the 9
domed bays layout. Increasing the organicity:
the Mameluk qa’a mosque. The Jami mosque
in Kairouan, the Jami in Sousse, the Ibn Tulun,
al-Hakim, al-Juyusi and al-Aqmar mosques in
Cairo.
dynasties.
95
96
Lezioni ex cathedra (n.14 lezioni per un
numero complessivo di 28 ore)
I contenuti delle lezioni sono illustrati in
successione logica dalla fase della
conoscenza alle problematiche progettuali:
a - Questioni di metodo, lettura e
interpretazione storica del monumento
attraverso:
• la storia intesa come momento
propedeutico al progetto di restauro. Lo
studio delle fonti indirette (ricerche
bibliografiche e archivistiche)
• il rilievo come strumento sussidiario. Lo
studio delle fonti dirette (il rilievo grafico e
fotografico)
b - I materiali dell’edilizia storica:
• la pietra (strumenti, lavorazioni,
trattamenti nella posa in opera)
• i laterizi (processo produttivo tradizionale,
posa in opera e trattamenti superficiali)
• i leganti, le malte, gli intonaci e le
tinteggiature
• il legno: caratteristiche, lavorazioni e
connessioni negli elementi costruttivi
c - I sistemi costruttivi:
• murature, scale, archi, volte, cupole, solai,
coperture
d - I fenomeni di degrado:
• i difetti e i fattori intrinseci di alterazione
dei materiali
• gli agenti chimici, fisici e biologici
• l’umidità, le sue cause, gli effetti del
deterioramento
• i dissesti strutturali (v. modulo prof. G. Uva)
e - La diagnostica:
• il rilievo del degrado (accertamenti,
campionature, prove in laboratorio,
controlli non distruttivi)
• il riconoscimento di un quadro igroscopico
• l’identificazione di un quadro fessurativo
(v. modulo prof. G. Uva)
f - Il restauro dei materiali, delle superfici e
degli elementi costruttivi:
• ll restauro delle superfici lapidee:
consolidamento, integrazione, pulitura,
protezione
• il restauro delle cortine laterizie:
consolidamento, integrazione, pulitura,
protezione
• gli interventi sugli intonaci e sulle
tinteggiature: dalle metodologie
puramente conservative ai criteri fondati
sulla reintegrazione dell’immagine
• il restauro degli elementi lignei:
disinfestazione, consolidamento,
integrazione, pulitura, trattamenti
preventivi
• il restauro delle strutture murarie e lignee:
criteri orientativi negli interventi a carattere
statico (murature, solai, volte, coperture)
(v. modulo prof. G. Uva)
g - I nodi problematici del restauro:
• il concetto di minimo intervento
• il principio della reversibilità
• il rapporto conservazione/innovazione,
anche in relazione agli orientamenti teorici
nel dibattito attuale
• i problemi di integrazione
Lessons (14 lessons for 28 hours)
Lessons regards general and specific
problems connected with the design
problem choosed and developed this year
during the seminars. The aim is to
undertake a research that analyses and
deepens the characters of Puglia’s
architectural identity. The design problem
of teaching seminars are mendicant
cloisters. They confirm a particular
architectural tradition that underwent a
characteristic development in Puglia.They
bear witness to a form of building
continuity over the territory that bears the
use of stone, as its distinctive, unequivocal
mark. A knowledge of the specific
architectural expression that characterizes
axial domed churches is an essential
premise in order to be able to operate with
a full historical-critical awareness and due
technical skills on those identified instances
requiring restoration work.
Lessons (14 lessons for 28 hours)
The contents of the lessons are illustrated in
sequence from knowledge to project:
a - History as foundation of restoration and
the survey as a subsidiary instrument (2
hours)
b - Materials of historical architecture
constructive elements and traditional
building techniques (8 hours)
c - Decay phenomena (2 hours)
d - Diagnosis (4 hours)
e - Restoration of materials, constructive
elements and surfaces (8 hours)
f - Restoration problem nodes (2 hours)
g - An exemplary case of restoration (2
hours)
Esercitazioni (n.23 esercitazioni per un
numero complessivo di 92 ore)
Le esercitazioni in aula, che hanno carattere
seminariale, si conducono in gruppi di non
più di tre allievi su monumenti concordati
con la docenza, i quali siano esemplificativi
di alcune delle problematiche disciplinari.
Il tema d’anno verrà studiato per fasi
successive:
i - La conoscenza:
• Rilievo metrico, rilevamento fotografico,
rilievo dei materiali, rilievo del degrado e
restituzione grafica
• Analisi storica, attraverso indagini
bibliografiche e archivistiche, volta ad
indagare le trasformazioni e far luce sulle
fasi costruttive
l - L’analisi:
• Esame dell’articolazione spaziale, della
consistenza materiale, delle specificità
costruttive e figurative, dei fenomeni di
degrado e dei meccanismi di danno
m - Il progetto:
• Individuazione dei nodi problematici del
restauro dell’opera (questioni di
integrazione delle lacune, rimozione di
aggiunte, sostituzione, completamento,
smontaggio e rimontaggio, risanamento
dei materiali, consolidamento,
miglioramento statico, riconversione d’uso).
Teaching seminars (23 seminars for 92
hours)
The projects are drawn up by groups of
three students gathered together in
teaching seminars. The churches that each
group analyses exemplify some of
restoration problem nodes. The design
problem is studied along successive phases:
1- Knowledge (architectural survey and
historical study)
2- Analysis (spatial articulations, physical
consistency, formal aspects, decay
phenomena, structural damage)
3- Project (problems concerning
disassembling and reassembling of the
works, filling in the gaps in walls, removing
additions, completing structures, looking
for consolidation solutions, changing the
function of buildings).
Insegnamento di Teorie e Tecniche
L’insegnamento di Teorie e Tecniche
Costruttive nel loro sviluppo storico, in
stretta integrazione con la disciplina del
Restauro Architettonico, ha l’obiettivo di
fornire agli allievi gli strumenti specialistici
per la progettazione degli interventi di
restauro strutturale dell’Architettura, in
modo da garantire il grado di sicurezza
richiesto nel rispetto della identità storica e
costruttiva dell’edificio.
Il percorso di apprendimento,
coerentemente con quella che è la
caratterizzazione del secondo ciclo, si
svolge attraverso il contatto diretto con il
monumento e l’esercizio del progetto di
Restauro.
A supporto dello sviluppo del tema
progettuale, durante le lezioni ex-cathedra
verranno fornite le basi teoriche e tecniche
per la comprensione del funzionamento
strutturale degli edifici monumentali,
affinché l’allievo acquisisca la capacità di
definire il modello strutturale e costruttivo
e che sarà poi al centro delle attività del
laboratorio.
Particolare attenzione sarà dedicata
all’individuazione della “regola dell’arte”,
sulla base della trattatistica storica e
dell’esame di alcuni edifici esemplari, e alla
definizione di un modello di edificio ad
ossatura muraria “ideale” in termini di
organizzazione strutturale, apparecchiatura
e tessitura dei vari elementi portanti e cura
degli elementi di connessione tra le parti e
dei dettagli costruttivi. Su questa base si
potranno riconoscere tutte le carenze di
impianto strutturale, congenite o acquisite
durante l’evoluzione storica dell’organismo
edilizio. Saranno poi illustrate le attuali linee
guida per la sicurezza strutturale, con
riferimento ad un sistematico esame delle
modalità di collasso più frequenti per la
tipologia edilizia muraria e alle normative
tecniche adottate a livello nazionale ed
internazionale.
A supporto della modellazione strutturale e
dei calcoli e delle verifiche statiche su cui il
progetto di restauro deve basarsi si farà
riferimento, oltre agli strumenti classici
della statica grafica e della Meccanica dei
Materiali, a strumenti innovativi di
modellazione, anche tridimensionale.
Theory and Techniques of Construction and
their historical development A
The course of Theory and Techniques of
Construction and their historical
development, in a strict relationship with
the teaching of Architectural Restoration, is
aimed at providing to the students
specialist tools for designing architectural
rehabilitation interventions, in order to
guarantee the required safety level while
respecting, at the same time, the
architectural and constructive identity of
the monument.
The learning method is based on the direct
contact with the monument and the
practical application of the Restoration
Design.
During the lessons, theoretical and
technical bases will be provided, in order to
support the practical development of the
individual design theme, allow the
comprehension of the structural behaviour
of monumental buildings and the definition
of the constructive and structural model.
A specific attention will be devoted to the
study of the “rule of the art” (on the base of
historical treatises and the analysis of
paradigmatic case studies) and to the
definition of the ideal model (with regard to
the structural arrangement, masonry
texture, constructive elements,
connections, structural details). It will then
be possible to identify the defects in the
structural organization (either intrinsic or
induced by external events).
During the course the modern guidelines
for the structural safety of historical
constructions will be illustrated, by a
systematic analysis of recurrent collapse
modes and of the technical codes actually
adopted at international and national level.
The phase of the structural modelling and
verification will be supported by the
traditional tools of graphical statics and by
advanced 3D modelling methods.
Lezioni ex cathedra (n.9 lezioni per un
numero complessivo di 18 ore)
I contenuti delle lezioni sono illustrati in
successione logica dalla fase della
conoscenza alle problematiche progettuali:
a - Problemi strutturali dei monumenti e
dell’edilizia storica. (Approccio
metodologico alla conoscenza e all’analisi;
Dai sistemi strutturali elementari all’edificio
complesso in muratura). (2 ore)
b - Analisi strutturale applicata allo studio
degli edifici storici; statica delle costruzioni
in blocchi lapidei. (4 ore)
c- Elementi strutturali e tecniche costruttive
murarie tradizionali (la regola dell’arte
dell’opera muraria. Dissesti e meccanismi di
collasso; elementi portanti orizzontali:
piattabande ed archi; sistemi voltati e
cupolati; sistemi lignei. (6 ore)
d - Diagnostica e riabilitazione strutturale
per le costruzioni in muratura (2 ore).
e - La sicurezza strutturale per gli edifici in
muratura: quadro normativo (2 ore).
f - criteri orientativi negli interventi a
carattere statico (murature, solai, volte,
coperture) (2 ore)
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
dell’uso della pietra come segno distintivo
ed inequivocabile. Conoscere il preciso
linguaggio architettonico che le connota è
la ineliminabile premessa per intervenire
con consapevolezza critica e cognizione
tecnica su quelle testimonianze che
reclamano un intervento di restauro.
Architectural Restoration A
Lessons regards general and specific
problems connected with the design
problem choosed and developed this year
during the seminars. The aim is to
undertake a research that analyses and
deepens the characters of Puglia’s
architectural identity. The design problem
of teaching seminars are mendicant
cloisters. They confirm a particular
architectural tradition that underwent a
characteristic development in Puglia.They
bear witness to a form of building
continuity over the territory that bears the
use of stone, as its distinctive, unequivocal
mark. A knowledge of the specific
architectural expression that characterizes
axial domed churches is an essential
premise in order to be able to operate with
a full historical-critical awareness and due
technical skills on those identified instances
requiring restoration work.
97
98
Esercitazioni(n.8 esercitazioni per un
numero complessivo di 32 ore)
Il laboratorio prevede: esercitazioni di
carattere seminariale e attività in aula
(elaborazioni grafiche, verifiche e calcoli,
utilizzo di software e strumentazioni
tecniche); verifiche ex-tempora delle
conoscenze acquisite; discussione e
valutazione periodica del lavoro svolto.
L’attività progettuale avrà come oggetto un
monumento proposto dai docenti
nell’ambito del tema d’anno (le architetture
mendicanti), e si svilupperà per fasi
successive, in ciascuna delle quali vi è uno
specifico e autonomo apporto di ciascuna
disciplina, e al termine delle quali l’allievo
dovrà produrre delle sintesi grafiche
significative:
1- Conoscenza (Raccolta della
documentazione disponibile sul progetto
originale, l’esecuzione e le fasi costruttive
Rilievo e restituzione grafica degli elementi
strutturali, dei materiali e delle
caratteristiche fisico-meccaniche. Rilievo e
restituzione grafica dei quadri fessurativi e
dei meccanismi di danno e collasso parziali
e globali.)
2 - Analisi e modellazione strutturale
(comprensione e schematizzazione
dell’organizzazione strutturale dell’edificio e
dei carichi; scomposizione costruttiva e
rilievo di dettaglio degli elementi strutturali
e dei nodi costruttivi); analisi critica
dell’organizzazione strutturale spaziale e
delle carenze di impianto strutturale
preesistenti. Sintesi critica dei meccanismi
di collasso rilevati, con individuazione di un
modello “schematico” per la verifica statica.
Definizione dettagliata del modello di
analisi strutturale (geometria, nodi
costruttivi, materiali, carichi). Calcolo e
verifica strutturale. Sintesi grafica della fase
di analisi strutturale.)
3 - Progetto (Definizione del nuovo modello
strutturale che scaturisce dallo specifico
progetto di restauro sviluppato. Verifica
strutturale, scelta e definizione tecnica degli
interventi di consolidamento, integrazione,
sostituzione, etc. (coerentemente con il
modello formale e costruttivo individuato).
Teaching seminars (8 teaching seminars
for 32 hours)
During the course workshops and
classroom activities are scheduled
(graphical class-works, static verifications,
software applications; tests for the
verification of the acquired knowledge).
The individual design will concern a
monument related to the specific
year-theme (mendicant cloisters), and will
be developed through progressive steps,
each of which will be completed by a
graphical synthesis:
1- Knowledge (Retrieval of information and
documents about the original project, the
execution, constructive phases; Survey and
graphic processing of the structural
elements, materials; cracking patterns; local
and global failure modes).
2 – Structural analysis and modelling
(comprehension and modelling of the
structural organisation and loads;
constructive resolution and detailed survey
of the structural elements and constructive
nodes); critical analysis of the spatial
structural arrangement and its actual
defects. Critical synthesis of the collapse
mechanisms, and elaboration of a
schematic model for the static assessment.
Refinement of the structural model
(geometry, nodes, materials, loads).
Structural assessment and graphical
synthesis of the structural analysis.
3 – Rehabilitation design (definition of the
updated structural model; assessment,
definition of the guidelines for the
structural rehabilitation and operational
definition of the specific choices,
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente
deve avere sostenuto tutte le
propedeuticità previste. E’ ammessa
l’iscrizione con riserva per quegli studenti
che sosterranno tutte le propedeuticità
previste entro la sessione invernale. La
mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
dalla iscrizione al corso.
Organization of educational activities
Enrolment should be made in the
e-learning system. Abilitation In order to
enrol, students should have passed the
provided propaedeutics. Enrolment with
reserve is allowed only for students that
will pass all the propaedeutics within the
winter session.
Modalità d’esame
L’esame consiste in un colloquio sugli
elaborati grafici di progetto e sul contenuto
delle lezioni teoriche.
Exam
The exam is individual and will consist in an
oral exam about the content of theoretical
lessons and, and a discussion about the
project developed during the year.
Corso B/ Ignazio Carabellese, Domenico
Raffaele
Definizione - Finalità.
La disciplina ‘Restauro’ ha per fine la
sopravvivenza dei beni culturali. Con il
termine `restauro’ definiamo “... il
complesso degli interventi tecnico scientifici intesi a garantire, nell’ambito di
una metodologia storico-critica ed estetico,
la continuità temporale di un’opera d’arte”.
La finalità del corso è pertanto orientata
all’acquisizione dei criteri, seguiti in
passato e attuati ai nostri giorni, delle
metodologie e delle tecniche atte a
perseguire tale obiettivo. Poiché il concetto
di tutela si è esteso dai singoli monumenti
ai valori di ambiente, l’impegno del
restauratore si rivolge oggi alla prospettiva
molto più complessa del restauro inteso
anche in senso urbanistico, prendendo in
considerazione gli interessi della vita
associata come prioritari ai tini delle scelte;
è pertanto indispensabile la acquisizione
critica dei fondamenti normativi e dei
documenti della cultura che, a livello
nazionale ed internazionale, sintetizzano il
pensiero e indirizzano la prassi.
Il Laboratorio di Restauro Architettonico
ambisce a conseguire molteplici obiettivi:
contribuire a formare la capacità di leggere
l’architettura storica nella verità del suo
messaggio;
contribuire a formare architetti in possesso
della strumentazione critica necessaria per
affrontare in maniera consapevole le
tematiche culturali, scientifiche e tecniche
sottese alla disciplina del restauro;
contribuire a formare architetti in grado di
operare responsabilmente e con
discernimento delle conseguenze delle
proprie scelte sul patrimonio storico e
architettonico.
Contenuti
Va ricordato che l’attività del restauro
nasce dalla convinzione della ìneludibilità
del bisogno di raccogliere il messaggio di
civiltà proveniente dal passato e
dall’imperativo etico della sua trasmissione
al futuro nella propria integrità. Il
messaggio di civiltà è racchiuso in tutto ciò
che veicola la memoria (monumentum)
La nozione di monumento comprende
dunque ogni oggetto che sia in grado di
evocare il ricordo e di testimoniare la
dinamica storica ed estetica.
Con tale definizione si introduce il concetto
di Bene Culturale.
Bene culturale è un termine moderno che
vuol dire: testimonianza materiale avente
valore di civiltà. Esso comprende i beni
architettonici, tra i quali vi sono, oltre ai
manufatti architettonici dal tardo antico in
poi, anche quelli archeologici e quelli
ambientali e paesaggistici (infrastrutture,
opere di coltura agraria in quanto aventi
valore paesistico), ambienti naturali o
artificiali di valore paesistico. Beni culturali
sono anche le pitture, le sculture, i libri, i
fondi archivistici, le vetrate, i mosaici, le
ceramiche i mobili, gli oggetti in metallo,
ogni qual volta in ognuno di essi è
possibile individuare; un autentico
documento di civiltà.
Il corso, inteso come disciplina per formare
alla comprensione della problematica della
tutela attiva dei beni culturali, riguarderà il
patrimonio architettonico e ambientale. Si
ritiene questa precisazione indispensabile,
essendo esso indirizzato ad allievi
architetti, cioè ad un gruppo di futuri
operatori per i quali gli interventi sul
patrimonio architettonico, artistico e
storico, e su quello paesistico urbano e
naturale, sono riconosciuti dalla legge
professionale di loro esclusiva
competenza. Per essi la disciplina
costituisce irrinunciabile peculiarità della
futura attività specialistica e soprattutto
dell’intera formazione culturale, per il cui
raggiungimento non si può trascurare la
costante incidenza che hanno i valori
ambientali per territori come quello italiano
o europeo in generale, dei quali la tutela,
che si attua mediante il Restauro, è tenuta
ad occuparsi.
Sul Bene Culturale si esercita:
un’azione giuridica di tutela;
un’azione amministrativa di salvaguardia;
una specialistica di conservazione, di
esclusiva competenza degli architetti, che
si realizza mediante il Restauro.
Il Corso si configura dunque come la
disciplina con maggiore incidenza
operativa e specialistica e, per la voluta
caratterizzazione critica e metodologica,
pone il proprio fondamento scientifico nella
conoscenza storica.
Solo questa, infatti, consente di individuare
in quali termini si posero e si formarono le
intenzioni delle comunità che promossero
la realizzazione delle opere che oggi
costituiscono la testimonianza di civiltà il
cui valore si intende preservare. Essa
soltanto, ancora, consente di ricondurre
mentalmente il bene culturale da tutelare
nelle condizioni del suo tempo e di
ricercarne l’interna unità, i significati e di
individuarne gli eventuali “quozienti”
letterari.
L’estensione dell’istanza storica ed estetica
dal monumento isolato all’ambiente
urbano e rurale ed a quello paesaggistico
configura l’intimo intreccio fra urbanistica e
restauro e fra programmazione economica,
pianificazione territoriale e restauro. Il
corso postula una reciproca influenza fra
queste discipline, pur nella definita
autonomia dei propri ambiti culturali e
specialistici che sono diversi, essendo però
comuni i principi di tutela degli aspetti
umani e sociali e la strumentazione delle
leggi sulla protezione delle bellezze
naturali e paesaggistiche.
E’ evidente che la conservazione non può
prescindere dalla fisicità del Bene
Culturale, quello che la cultura germanica
chiama Bausubstanz. Il Corso dovrebbe
avere quindi, come logico corollario, il
cantiere di restauro, cioè il luogo dove in
maniera univoca e irripetibile è possibile
verificare sul campo idee e tecniche di
conservazione, alla stesso modo in cui per
la formazione di un vero archeologo non
dovrebbe mancare la partecipazione ad
una campagna di scavi.
Alla storia dell’architettura, e in generale a
quella dell’arte, appartengono i “testi” e i
“materiali” degli edifici oggetto del nostro
studio, ma bisogna osservare che quasi
sempre un’architettura del passato si
presenta a noi come il prodotto, il risultato
delle azioni di numerose generazioni,
compiuto attraverso secoli di lavoro,
durante i quali sono andati sedimentandosi
i valori che l’occasione del restauro
permette di riscoprire. Gli studi che
precedono e accompagnano le operazioni
di restauro che perseguono la
conservazione del Bene Culturale,
restituiscono alle discipline storiche
elementi di conferma, di aggiornamento e
di sempre nuova comprensione del
significato del Bene.
Ciò si fonda sulla conoscenza oggettiva del
bene da conservare. Essa si realizza tramite
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
Lessons (9 lessons for 18 hours)
The contents of the lessons are illustrated
in a logical progression, starting from the
knowledge phase and arriving to the design
applications:
a – Structural problems of monuments and
historical buildings (methodological
approach to knowledge and analysis;
elementary structural systems and complex
buildings) (2 hours)
b – Structural analysis applied to historical
constructions; statics of stone blocks
constructions (4 hours)
c- Traditional constructive methods and
structural elements for masonry buildings
(rule of the art; failure modes ; horizontal
structural systems: flat arches, arches,
vaults, domes; wooden structures) (6 hours)
d – Diagnostics and structural rehabilitation
for masonry constructions (2 hours)
e – Vulnerability assessment for historical
buildings (2 hours)
f – Structural safety and masonry
constructions: technical requirements and
guidelines (2 hours)
99
100
da conservare Essa non si compie se non
attraverso l’incontro con la fabbrica.
Per la parte riguardante la metodologia
operativa del Restauro si intende precisare
la netta distinzione del Restauro dalle
discipline della progettazione alle varie
scale che si configurano in altri ambiti. A
parte l’opposta angolatura determinata dal
significato della “utilizzazione”, che per le
discipline compositive é un dato mentre
per gli interventi di restauro è un risultato,
non sembra pensabile oggi immaginare
una qualsiasi progettazione che si possa
sovrapporre all’oggetto da restaurare, se
non quella strettamente necessaria
imposta dalla sua conservazione. Essa
esclude, ovviamente, il ricorso a qualsiasi
malintesa “artisticità”, ma comprende
quella della riutilizzazione compatibile con
la struttura fisica e la vocazione del
manufatto restaurato. In questa ottica è
evidentemente esclusa la possibilità di
considerare il Restauro come l’insieme di
operazioni tendente ad adeguare gli edifici
antichi alle esigenze moderne,
assimilandolo al Recupero edilizio, mentre
si afferma che alla disciplina dei Restauro
spetta certamente la progettazione della
Conservazione integrata, vale a dire la
riutilizzazione compatibile del patrimonio
architettonico che, nel rispetto dei valori
derivati dal modello distributivo e
costruttivo propri dell’edificio antico sappia
ricercare una riutilizzazione conforme alla
vocazione del manufatto, la quale serva a
prolungare la vita senza alterai-ne la
sostanza e l’autenticità storica ed estetica.
Tale approccio alla disciplina fa capo alla
più moderna cultura ed in particolare alla
lezione dei maestri italiani che hanno
contribuito alla definizione del Corpus
disciplinare del Restauro, mirabilmente
sintetizzato nella Carta di Venezia del 1964.
A distanza di oltre quaranta anni, la validità
di tale documento é confermata dalla
evidenza quasi profetica delle affermazioni
contenute nei suoi articoli e dalla
constatazione quotidiana della pressione
crescente dei meccanismi del profitto, che
in maniera sempre meglio dissimulata
svuotano - letteralmente - il patrimonio
architettonico e ambientale dei propri
contenuti.
La proposta scientifica e didattica si ispira
al solco tracciato dal pensiero e dalle opere
di quelle figure e tende a trovare la
conferma degli assunti culturali innanzi
richiamati nel contesto storico e geografico
delle regioni meridionali e del bacino
mediterraneo.
Si affronteranno quindi argomenti di
carattere generale, aspetti metodologici e
problematiche specifiche che traggono
spunto dal tema d’anno scelto per le
esercitazioni. Con esso si intende
intraprendere un percorso di conoscenza
volto ad analizzare ed approfondire i tratti
che definiscono l’identità dell’architettura
pugliese. Ciò nella prospettiva della
conservazione di un patrimonio dalla
individualità irripetibile, ai fini della sua
trasmissione alle generazioni future.
1.2 Metodologia didattica
li metodo adottato é induttivo:
dall’osservazione paziente e approfondita
della fabbrica si ricava da un lato
l’apprendimento dell’architettura nel suo
farsi, dall’altro si scoprono le ragioni della
sua tutela
L’apprendimento teorico (sapere) é relativo
ai principi che guidano le fasi di
conoscenza, il riconoscimento,
l’interpretazione dei valori storici, artistici,
estetici e le scelte nel progetto di restauro:
- lo studio della storia delle stratificazioni
architettoniche e dei criteri che consentono
di valutarne la forma, la consistenza
materiale, il degrado (Restauro
Architettonico);
- la definizione del modello statico e lo
studio dei processi che alterano le
condizioni di stabilità, collocati
criticamente entro la rivisitazione della
dinamica evolutiva degli assetti costruttivi.
(Teorie e Tecniche costruttive nel loro
sviluppo storico).
Le applicazioni progettuali (saper fare)
riguardano la capacità di pervenire,
attraverso l’impostazione, l’articolazione e
l’elaborazione di un progetto di restauro,
alla sintesi critica e alla dimostrazione della
maturità progettuale relativa alla finalità
della conservazione dei monumenti tramite
appropriati interventi. Essi richiamano
tanto la cognizione tecnico scientifica che
consente l’impiego criticamente
consapevole di tecnologie e di materiali
moderni, quanto la capacità di creare
soluzioni progettuali originali e coerenti
rispetto agli obiettivi conservativi
individuati.
Argomenti delle lezioni
1. La conoscenza della fabbrica:
metodologia della ricerca storica e le fonti;
Le fonti ed i luoghi della ricerca, rapporto
fra conoscenza storica e progetto, la
conoscenza della “fabbrica comune”
2. La conoscenza della fabbrica: Il rilievo
per il restauro
Dal rilievo geometrico a quello per il
restauro: strutturale, materico, degrado,
dissesto, etc…
3. La conoscenza della fabbrica: le indagini
distruttive e non;
4. Il progetto ed il cantiere premoderno: La
trattatistica e la fabbrica ;
5. Il progetto ed il cantiere premoderno:
Tecnologia edilizia, le murature;
6. Il progetto ed il cantiere premoderno:
Tecnologia edilizia, i sistemi spingenti;
7. Il progetto ed il cantiere premoderno:
Tecnologia edilizia, solai e capriate;
8. Il progetto ed il cantiere premoderno:
Tecnologia edilizia, finiture e serramenti;
9. Degrado e Dissesto: il degrado dei
materiali;
Degrado chimico fisico e umidità;
10. Degrado e Dissesto: il dissesto ed i
quadri fessurativi;
Diagnostica, Cause e rimedi nei dissesti.
Rapporto tra forma e resistenza delle
strutture storiche agli eventi sismici;
11. Il progetto di restauro:
Impostazione del progetto,
predisposizione degli elaborati;
12. Tecnologie d’intervento: Risanamento e
Consolidamento dei materiali lapidei Tecnologie ed esempi;
13. Tecnologie d’intervento: Risanamento e
Consolidamento del legno; Tecnologie ed
esempi;
14. Cantieri e progetti: presentazione in
aula
15. Cantieri e progetti: visita in cantiere
16. Grandi Cantieri e progetti di restauro
17. La legislazione: il T.U. 42/2004
18. Il restauro a grande scala: il restauro
urbano ed i problemi dei centri antichi;
19. Il restauro a grande scala: il restauro
del paesaggio ed i PUTT;
20. Il restauro a grande scala: il restauro
preventivo e la conservazione
programmata;
21. Il restauro archeologico e il rudere;
22. La stratigrafia nel restauro;
23. Il restauro in Puglia: L’Ottocento;
24. Il restauro in Puglia: gli interventi negli
anni ’50 e ’60.
Corso C/ Giacomo Martines, Rita Greco
Tema d’anno
Architetture monumentali in pietra di terra
di Bari
Design Problem
Monumental stone architecture of Bari
Lezioni di Restauro architettonico C
Il corso prende come oggetto di studio
alcuni Monumenti significativi della
tradizione costruttiva in pietra della terra di
Bari.
Lo scopo del laboratorio è di fornire gli
strumenti teorico-operativi necessari allo
sviluppo del progetto di restauro del
manufatto architettonico. Tale operazione è
inscindibile dalla conoscenza profonda
dell’oggetto dell’intervento, dal punto di
vista storico-documentario, geometrico
(rilievo), tecnico-costruttivo, delle
condizioni di conservazione.
La prima fase del corso sarà tesa
all’acquisizione da parte degli allievi delle
conoscenze storco-critiche, formali e
tipologiche sul manufatto d’interesse.
Nella seconda fase del corso si forniranno
gli strumenti metodologici atti a definire lo
“stato normale” dell’oggetto e quindi ad
elaborare il progetto di restauro, attraverso
l’analisi e l’interpretazione dei dati di
“rilievo”. Infine si opererà un saggio di
ricostruzione dell’opera, imprescindibile
per l’approfondimento della conoscenza
dell’oggetto, delle tecniche costruttive e
quindi dei valori intrinseci del manufatto e
delle valenze da tutelare e tramandare (fine
ultimo della disciplina del restauro
architettonico).
I principali argomenti delle lezioni saranno
relativi a:
- Le ragioni del restauro architettonico
- Metodi del restauro architettonico
- Differenze d’approccio metodologico:
Restaurare, ripristinare o conservare.
- Ricerca storico-archivistica finalizzata al
restauro architettonico
- Tecniche costruttive: fondazioni,
murature,strutture voltate, orizzontamenti
e coperture in legno, collegamenti verticali
e scale
- Lo “stato normale”
- La progettazione dell’antico
- Tipologie di degrado
- Tecniche di consolidamento
- Esempi applicativi e modelli di lavoro
- Guida alla redazione del progetto di
restauro
Topics of architectural restoration C
The monuments used as study cases are
chosen for their constructive characteristics
typical of the apulia tradition
The Laboratory aim is to build theoreticalpractical instruments for a restoration
project. This step needs the deep historical,
technical, conservative knowledge on the
object and his survey.
The first step of the laboratory is dedicated
to collect this knowledge. The second step
is to chose the “normal configuration” of
the study case and to design the
restoration project. The third step is on a
reconstruction exercise to prove the
acquisition of the instruments collected in
the laboratory.
The main topics will be referred to the
problem of restoration design:
- The architectural restoration reasons
- The architectural restoration methods
- Methodological differences: Restoration,
reconstruction or conservation
- Historical research finalized to the
restoration
- Building technologies
- The “correct form” of the monument
- Design for the historical architecture
- The architectural process of decay
- The structural restoration
- Work examples
- Guide to the restoration project
Lezioni di Teorie e tecniche costruttive nel
loro sviluppo storico C
- Problemi strutturali dei monumenti e
dell’edilizia storica.
- Elementi strutturali e tecniche costruttive
murarie tradizionali
- Il legno: caratteristiche fisiche e
meccaniche; elementi strutturali;
l’assessment delle strutture lignee.
- La vulnerabilità strutturale: Metodi di
valutazione: Le schede di I e II livello: Casi
di studio.
- Diagnostica e riabilitazione strutturale per
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
una parola antica ma sempre attuale, il
Disegno, che si concretizza nell’operazione
del rilievo. Gli strumenti del rilievo possono
variare dalla corda metrica alla stazione
totale e alla fotogrammetria o alle camere
termografiche e ai georadar. Tali
strumentazioni servono a dare alla nostra
disciplina non il bel disegno fine a se
stesso, ma la buona ed efficace
rappresentazione oggettiva, senza la quale
non è possibile stabilire il dialogo con
l’oggetto ed operare le scelte per la
definizione del programma di intervento.
Essa partecipa a costituire l’analisi critica
che imprescindibilmente contrassegna la
fase di “ approccio al Bene Culturale.
Attraverso le difficoltà del rilievo,
l’operatore addetto alla conservazione dei
beni culturali mette a fuoco ed
approfondisce la cultura geometrica
dell’autore e dei tempi in cui si realizzò
l’opera. Essa, nel caso delle strutture
murarie, coincide con la struttura statica.
Ciò consente anche di verificare, attraverso
gli indispensabili processi di
schematizzazione, i rapporti intercorrenti
tra i vari elementi nell’oggetto da rilevare e
tra l’oggetto e il contesto. In realtà si opera
un processo di conoscenza che ripercorre 1’
iter progettuale dell’opera in esame,
individuando le scelte tecniche e formali
dei materiali e î caratteri costruttivi e
tecnologici della fabbrica.
Tutto ciò permette di fissare il programma
di intervento per la conservazione, che
evidentemente non può essere una
progettazione intesa come esercizio di
inventiva ma ha bensì carattere
processuale, un’indagine continua sul bene
101
le costruzioni in muratura.
- La sicurezza strutturale per gli edifici in
muratura: quadro Normativo.
- Linee Guida per la valutazione e riduzione
del rischio sismico del patrimonio culturale
con riferimento alle norme tecniche per le
costruzioni.
102
Topics of Theory and Techniques of
Construction in their historical
development
- Structural problems of Monuments and
historical buildings
- Structural elements and traditional
construction techniques
- Woods: physical and mechanical
characteristics; structural elements,
assessment
- Structural risk: evaluation methods, study
cases.
- Structural investigation and remedy
- Structural security: Normative.
- Guide-lines for the evaluation and
reduction of the seismic risk in the cultural
values
Esercitazioni
Le esercitazioni costituiscono lo sviluppo
del tema d’anno e si articolano in:
a. studio del monumento: indagine
tipologica e morfologica, indagine
storicodocumentaria, indagine dell’oggetto
nel suo contesto;
b. studio degli elementi e delle tecniche
costruttive del monumento;
c. rilievo architettonico del monumento e
delle sue parti; rilievo tematico del
fabbricato e delle sue condizioni di degrado.
d. identificazione dello “stato normale” e
Exercises
There are planned some exercises during
the course:
a. typological and morphological analysis,
historical analysis, the monument and his
surrounding area;
b. constructive technique and elements of
the monument;
c. architectural survey; state of decay.
d. chose the “normal configuration” and
reconstruction project
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio delle lezioni. È ammessa
l’iscrizione con riserva per quegli studenti
che sosterranno tutte le propedeuticità
previste entro gli appelli straordinari
invernali. La mancata verifica di questa
condizione implica a febbraio la decadenza
dalla iscrizione al corso.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame lo studente deve
avere sostenuto tutte le propedeuticità
previste, e deve avere frequentato con
regolarità e svolto con profitto tutte le
attività didattiche previste. L’esame
consiste in un colloquio sugli elaborati
grafici di progetto e sul contenuto delle
lezioni teoriche.
Laboratorio 2 di Costruzione
dell’architettura
Building Design Studio 2
L2CA-11 cfu
4° anno / corso annuale
Area didattica IV:
Analisi e progettazione strutturale
dell’architettura
• Progetto di strutture - Icar 09 – 8 crediti
•• Teorie e tecniche della progettazione
architettonica - Icar 14 – 1,5 crediti
••• Sistemi statici e forme strutturali - Icar
09 – 1,5 crediti
Corso A
• Mauro Mezzina
•• Claudio D’Amato
••• Francesco Porco
Corso B
• Giosi Uva
•• Claudio D’Amato
••• Francesco Porco
Finalità e contenuti disciplinari
I corsi, attraverso i tre insegnamenti che
concorrono a definirli, hanno come
obiettivo prioritario quello di far pervenire
l’allievo a sintesi complete nel campo della
progettazione strutturale –relativa sia alla
muratura portante che al cemento
armato– di un organismo architettonico di
medie dimensioni (edificio specialistico).
Infatti una volta che sia stata definita la
natura dell’edificio, la progettazione della
sua firmitas –coinvolgendo problemi non di
rado ardui per la sicurezza della
costruzione– costituisce uno degli
argomenti più complessi e per ciò stesso
più affascinanti della progettazione
strutturale così come si sono venuti
concretamente definendo nella storia del
costruire come arte, come scienza, come
tecnica.
Aims and contents
The course, through the three teachings that
define it, aims mainly to guide the student
towards a structural design synthesis – in the
field of masonry structures as well as
reinforced concrete structures – of an
architectural organism. Once defined the
building nature, its firmitas design - involving
problems not uncommonly difficult for
building safety – represents one of the most
complex, and at the same time, most
fascinating subjects of structural design as
they have been really defined in the
construction history seen as art, science and
technique.
Articolazione delle attività didattiche
Le attività intra moenia sono articolate in:
lezioni; seminari finalizzati alla lettura
tecnico-costruttiva di casi di studio
significativi; esercitazioni per
l’apprendimento guidato in aula dei
contenuti disciplinari proposti nelle lezioni
e nei seminari; atelier di progettazione
strutturale, condotto su esempi
personalizzati, con progetto e
dimensionamento delle soluzioni adottate,
elaborazione di disegni d’insieme e di
dettaglio costruttivo, calcolo di verifica
condotto alla luce delle vigenti normative
strutturali.
Articulation of educational activities
The intra-moenia educational activities are
articulated into: lessons; workshops finalised
to the technical/constructive reading of
significant study-cases; exercitations in
classroom, for the guided learning of the
theoretical contents; atelier of structural
design on personalised examples, consisting
of the structural dimensioning of a project,
and its adopted solutions, but also of the
elaboration of overall drawings and of
constructive details’ ones, and of their
verification calculation following the current
structural regulations.
Progetto di strutture
Nell’insegnamento saranno forniti gli
elementi di base inerenti le tematiche della
progettazione strutturale intese come
aspetto fondamentale del processo di
sintesi rappresentato dalla progettazione
in senso lato dell’organismo architettonico.
Particolare attenzione sarà rivolta al
delicato momento di passaggio della
conformazione strutturale (schema
resistente, grandi scelte, ecc.) alla
definizione, propriamente detta della forma
architettonica, alla dialettica tra forma e
struttura.
Lezioni:
1. La concezione strutturale dell’edificio in
muratura e a telaio.
2. La progettazione con il controllo di
duttilità.
3. La sicurezza strutturale.
4. Le azioni sulle costruzioni.
5. I materiali e le tecnologie produttive: il
cemento armato.
6. Verifiche allo s.l.u. di strutture in c.a. per
tensioni normali.
7. Verifiche allo s.l.u. di elementi in c.a.
soggetti a flessione e taglio.
8. Progetto e verifica degli orizzontamenti
in latero-cemento.
9. Analisi e progettazione strutturale
dell’edificio in muratura portante.
10. Verifiche allo s.l.u. di pannelli murari
soggetti a tensioni normali.
11 Verifiche allo s.l.u. di pannelli murari
soggetti a taglio.
Structural design
In the course, basic elements regarding
structural design themes seen as a
fundamental aspect of the synthesis process
of the architectural organism general design
will be illustrated. Particular attention will be
devoted to the delicate moment of the
passage from the structural configuration
(resistant model, fundamental choices, etc.)
to the definition of the architectural form, to
the dialectics between form and structure.
Topics:
1. Structural conception of masonry and frame
building.
2. Design with ductility control.
3. Structural safety.
4. Actions on constructions.
5. Materials and productions technologies:
the reinforced concrete.
6. U.L.S. verifications of r.c. members with
axial stresses.
7. U.L.S. verifications of r.c. members with
bending and shear.
8. Design and verification of composite r.c.
beam – brick block floor systems.
9. Analysis and structural design of the
masonry building.
10. U.L.S. verifications of masonry walls with
axial stresses.
11. U.L.S. verifications of masonry walls with
shear.
Teorie e tecniche della progettazione
architettonica
Finalità
Il modulo di T&T intende offrire all’interno
del Lab2CA alcuni strumenti culturali,
scientifici e tecnici che, riprendendo gli
studi fatti negli anni precedenti,
favoriscano negli allievi una scelta
strutturale consapevole nell’ambito del
progetto di architettura complesso che essi
dovranno affrontare nei laboratori di laurea
del quinto anno.
Valutazione del profitto
La verifica del profitto sarà affidata alla
elaborazione di un progetto di dettaglio
architettonico–strutturale derivato da uno
degli argomenti trattati nelle lezioni stesse
(il voto farà media con quello di “Progetto
di strutture”).
Gli elaborati grafici consisteranno
nell’elaborazione di un modello
tridimensionale virtuale e o reale; e
dovranno essere consegnati almeno una
settimana prima dell’appello d’esame
prescelto.
Sono previste 9 lezioni così articolate per
argomenti:
- Teorie e tecniche della costruzione
plastico-muraria: il progetto in pietra da
taglio e in muratura
- Teorie e tecniche della costruzione
elastico-lignea: progettare con il legno, il
ferro, l’acciaio e il vetro
- Teorie e tecniche della costruzione
elastico-lignea: progettare con il cemento
armato
Sistemi statici e forme strutturali
Nell’insegnamento saranno forniti gli
elementi per la comprensione della tecnica
abile che spesso si cela dietro le scelte
della forma architettonica attraverso la
rivisitazione critica dei principali aspetti
strutturali, spesso non disgiunti da quelli
storici, sia delle strutture più antiche, che
delle opere moderne.
Nell’ambito del Corso, infatti, si illustra
l’efficacia dell’applicazione alle strutture di
modelli che ne ripropongono i profili
geometrici (la forma architettonica)
riconoscendo in essi la traccia del fluire dei
carichi: dagli itinerari interrotti ed
abbandonati, alle varie esplorazioni di
percorsi alternativi, in un dinamico
susseguirsi di momenti di equilibrio statico
nel quale si identifica la storia e quindi la
vita della struttura, il Corso intende
mostrare che, dalle capriate alle cupole,
fino ai più moderni ponti e grattacieli,
l’armonia dell’opera nel suo complesso, si
traduce nell’ottimizzazione del modello
strutturale, che riesce a guidare, in maniera
semplice, anche nel predimensionamento
di elementi di strutture apparentemente
complesse.
Static systems and structural forms
The Course aims mainly to develop the
capability of making design choices in the
wide field of the Architecture Construction, by
revealing the skilful techniques behind the
architectural forms throughout the critical
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
saggio di ricostruzione.
103
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente
deve avere sostenuto tutte le
propedeuticità previste. È ammessa
l’iscrizione con riserva per quegli studenti
che sosterranno tutte le propedeuticità
previste entro la sessione invernale.
La mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
dalla iscrizione al corso.
Modalità d’esame
L’esame è individuale e consiste in un
colloquio sugli argomenti svolti a lezione e
sugli elaborati di progetto sviluppati
durante l’anno.
104
Metodi e tecniche di analisi ambientale II
Methods and technics of environmental
analysis II
1° modulo:
Fisica tecnica ambientale II
Applied Physics of the built environment II
Ing-Ind 11-3,5 cfu
4° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica VI:
Discipline fisico-tecniche e impiantistiche
per l’architettura
Francesco Ruggiero
Finalità del corso
il corso si prefigge di fornire i concetti
fisici fondamentali mediante lo studio dei
fenomeni, delle leggi fisiche e la definizione
dei modelli matematici rappresentativi;
inoltre di rendere lo studente capace
di effettuare l’esame di significative
applicazioni a carattere elementare anche
con esercitazioni numeriche.
Contenuti disciplinari
1. Acustica
Caratteristiche delle onde sonore: natura
del suono; onde sonore piane e sferiche;
suoni puri e suoni complessi; spettri
acustici; campi sonori; sorgenti sonore;
grandezze acustiche. Propagazione del
suono nello spazio esterno: divergenza
delle onde; attenuazioni aggiuntive;
barriere acustiche; presenza del
suolo; disomogeneità atmosferiche.
Propagazione del suono nei grandi
ambienti: assorbimento acustico; materiali
fonoassorbenti; campo sonoro diretto e
riverberante; tempo di riverberazione.
Propagazione del suono tra due o
più ambienti: interazione tra onde
sonore e strutture solide; isolamento
acustico; potere fonoisolante. Elementi
di psicoacustica: caratteristica della
sensazione uditiva; audiogramma normale;
caratteristiche acustiche del parlato.
Misure acustiche: fonometria; misura di
livello sonoro; spettrometria acustica. La
legislazione acustica in campo ambientale:
la zonizzazione acustica.
2. Illuminotecnica
Il fenomeno luminoso: luce naturale;
luce artificiale; caratteristiche della
visione. Elementi di fotometria e
colorimetria: sensazione visiva; grandezze
fotometriche; leggi di grassmann;
sistema normalizzato x-y-z e diagramma
cromatico. Le sorgenti luminose: lampade
e apparecchi illuminanti. Metodi di
calcolo dell’illuminamento all’interno ed
all’esterno degli edifici. Illuminazione
naturale: fattore di luce diurna
3. Le energie rinnovabili e gli impianti
di conversione dell’energia solare la
radiazione solare disponibile; i collettori
solari; schemi di impianti di riscaldamento
ad energia solare, il principio fotovoltaico
e le sue applicazioni, l’integrazione in
architettura.
Modalità d’esame
L’esame corrisponde a mezza annualità
e consiste in una prova scritta sugli
argomenti e gli esercizi trattati nelle lezioni
e nelle esercitazioni.
2° modulo:
Tecnologia dell’architettura
Technology of Architecture
Icar 12-7,5 cfu
4° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica V:
Discipline tecnologiche per l’architettura
Vitangelo Ardito
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso è dedicato all’analisi delle
morfologie strutturali più comuni oltre a
quelle a gabbie cementizie: muratura,
legno, ferro; e quindi alla loro risposta in
termini di benessere ambientale.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma. Poiché il corso si svolge
nel secondo semestre, è necessario, ai fini
dell’iscrizione, che lo studente abbia
sostenuto tutte le propedeuticità previste.
Modalità d’esame
L’esame consiste in un colloquio sugli
argomenti sviluppati nelle lezioni.
Sociologia urbana
The Urban Sociology
Sps 10-9 cfu
4° anno / corso annuale
Area didattica IX:
Discipline sociali, economiche e giuridiche
per l’architettura e l’urbanistica
Corso A
Luciana Bozzo
Corso B
Sergio Bisciglia
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si profila come un vero e proprio
laboratorio in cui conoscenza e
sperimentazione si affiancano nella
costruzione di possibili scenari futuri per la
cui efficace previsione saranno necessarie
riflessioni non solo sociologiche, ma
storiche, politiche , economiche,
urbanistiche , tutte legate da un fil rouge
culturale che spazierà dalla letteratura al
cinema, alla musica, al folklore come
elementi significativi di una nuova società
che si sta costruendo su nuovi valori, credi,
tradizioni e che, pertanto, formula ancora
una nuova domanda di città contribuendo,
in misura sempre più significativa, alla sua
costruzione.
Laboratorio come spazio per conoscere,
interpretare, comprendere, costruire
sperimentando
1. Conoscere : la città data, i suoi aspetti
morfologici architettonici ed urbanistici, la
città ‘sociale’ e le sue azioni sul territorio
2. Interpretare: gli elementi caratterizzanti
e i produttori di trasformazione
3. Comprenderne la natura e la capacità di
riproduzione ed evoluzione
4. Costruire sperimentando in Laboratorio e
sul campo, tramite strategie e strumenti di
analisi e sintesi innovativi :ipotesi di CITTA’
FUTURA
Aims and contents
The course is outlined like a real laboratory
in which knowledge and experimentation
are placed side by side in the construction
of possible future scenarios for which
effective forecasts are necessary reflections
not only sociologically, but historically,
politically, economically, and urbanistically,
all tied from a cultural fil rouge that will
span from literature, to cinema, to music,
and to folklore like meaningful elements of
a new society that are being constructed on
new values, beliefs and traditions that,
therefore, still formulate new demands of
the city, while increasingly contributing in
significant measures, to its construction.
The laboratory is a space for knowledge,
interpretation, comprehension, and to
conduct experimentation
1. Knowledge: the given city, its
morphological architectural and urbanistic
aspects, the “social” city and its actions
affecting territory
2. Interpretation: the characterizing
elements and the producers of
transformation
3. Comprehension the nature and the
capacity of reproduction and evolution
4. To conduct experimentation in the
Laboratory and in the field, through
strategies and innovative instruments of
analysis and syntheses: FUTURE CITY
hypothesis
Articolazione delle attività didattiche
1. La città
La composizione della città
La città come sistema di relazioni materiali
ed immateriali
Periferie, centralità e luoghi centrali
Workshop: La campagna urbanizzata e il
nuovo significato di città
2. Tecniche e piano di ricerca: Gli strumenti
dell’analisi sociologica
- osservazione visiva
- osservazione uditiva
- teoria del campo
- cartografia posizionale
- vignette tematiche
- mappe mentali
- mappe sonore
- i ntervista libera
- intervista con questionario
Seminario;
Esercitazione applicativa
3. La città, work in progress
Gli spazi della tradizione : usi, significati
Gli spazi della contemporaneità: usi,
significati, trasformazioni
Utili o pericolosi invasori? Immigrati e
trasformazioni urbane
‘Gentrificazione’ e degrado: nobilitazione e
nuove povertà urbane
Seminario;
Esercitazione applicativa
4. Previsioni per una città futura: “if ... then”
Tecniche , metodi, strumenti di previsione
Conoscenza della città e scenari futuri
i nuovi strumenti urbanistici e i Piani
integrati di sviluppo locale
gli strumenti sociologici di supporto:
- la partecipazione
- la valutazione ante
- il POE
Seminario;
Esercitazione applicativa
5. La città impresa
Pianificazione strategica e nuove forme di
governance urbana
Le politiche di comunicazione del territorio
Il Marketing strategico
La costruzione del prodotto città
La promozione del prodotto città
Le metropoli future : nuove pre/visioni e
nuovi cittadini
Seminario;
Esercitazione applicativa
Attività extra moenia:
Studio individuale
Ricerca sul campo
Verifiche intermedie
Articulation of educational activities
The course consists of general lessons with
exercises and practices applied to the case
studies.
1. The city
The composition of the city
The city as a system of material and
immaterial relations
Suburbs, burrows and central places
WORKSHOP : The urban country and the
new significance of the city
2. Techniques and search plan: The
instruments of sociological analysis
- Visual observation
- Auditory observation
- Field theory
- Cartography positions
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
revisiting of the principal structural aspects
both of ancient and modern structures.
In this perspective, the search for models and
their application, the continuous critical check
of their reliability during all the design steps
(from the study of the overall structural
behaviour to the detailing), the choice of the
materials in the consciousness of their
influence on the firmitas of the structure, are
considered.
Therefore the Course intends to show that,
from trusses and domes to modern bridges
and skyscrapers, it is possible to find the
overall harmony of the work in the
optimization of the structural model, that can
lead, in a simply way, to the preliminary
design of elements of apparently complex
structures.
105
106
Applicative exercises;
Estra outside activities:
Individual study
Fiel research
Intermediate verifications
Laboratorio 4 di Archeologia (Allestimento
di Musei e Parchi Archeologici)
Archaeology Design studio 4th year
(Design of Museums and Archaeological
Parks)
Modalità d’esame
Orale
A scleta dello studente la prova d’esame
potrà essere integrata con la presentazione
di un elaborato, sintesi di ricerche
riflessioni teorico-pratiche, svolte sul
territorio, sia individualemente che in
gruppo.
Exams
Oral
To be chosen by the student, the
examination will hate to be integrate whit a
presentation of a work that will be a
synthesis of research whit theoretical and
pratical observations, carried out on the
terroritory, either individually or in a group.
Il Laboratorio di Allestimento di Musei e
Parchi Archeologici si occupa delle
problematiche connesse agli allestimenti
museali, con particolare riferimento al
tema del Museo Archeologico, presentando
in una visione complessiva e unitaria quelle
tematiche che interessano sia la fase
progettuale (museografia) sia la natura e le
modalità di trasmissione dei contenuti
delle collezioni che si intendono esporre
(museologia).
Per tale motivo si caratterizza come corso
integrato in cui sono affrontate le singole
tematiche, esaminandole in sinergia nei vari
aspetti delle loro componenti, attivando un
costruttivo momento di confronto tra le
due discipline.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessaria la
frequenza del corso che consente
l’acquisizione dei crediti previsti: tale
frequenza verrà rilevata nei modi e nelle
forme che i docenti riterranno più
opportuni. In sede d’esame sarà valutata sia
la qualità del progetto che la conoscenza e
la capacità di valutazione storico-critica
della materia, attraverso un colloquio
integrato da lettura e commento di
immagini di contesti espositivi di materiali
archeologici.
Museologia
Museology
L/ANT 07-5 cfu
4° anno / indirizzo classico
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Roberta Belli
Il progetto didattico
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è fornire gli
strumenti metodologici necessari alla
conoscenza e alla comprensione
dell’istituzione “Museo” e del ruolo da
quest’ultimo svolto ai fini della
conservazione, valorizzazione e diffusione
del Bene Culturale in esso conservato, con
particolare riferimento al tema del Museo
Archeologico. Particolare attenzione sarà
riservata, pertanto, agli elementi e alle
caratteristiche distintive dell’ordinamento
e dell’esposizione di materiale
archeologico e agli aspetti legati alla
conservazione, alla ricerca scientifica e alla
didattica in tale ambito museale. Un
ulteriore elemento di analisi riguarderà
anche i parchi archeologici, nei vari aspetti
della tematica: attività di ricerca e scavo,
tutela e conservazione, fruizione e
valorizzazione, rapporto con eventuali altri
musei del territorio. L’apprendimento
teorico è relativo alla conoscenza della
nascita e dello sviluppo nel tempo del
concetto di Museo, degli elementi di base
della legislazione relativa ai Beni Culturali,
delle tematiche relative alla didattica e alla
comunicazione nei musei archeologici. La
componente applicativa riguarda sia
l’esercizio alla lettura e all’esame di varie
esperienze di allestimento museale di tipo
archeologico, sia esercitazioni relative
all’ordinamento e classificazione di
materiali destinati all’esposizione in un
museo archeologico e all’apparato
didattico relativo.
In sede di esame l’allievo dovrà dimostrare
buona conoscenza e capacità di
valutazione critica di tutta la materia
attraverso un colloquio orale.
Aims and contents
Primary course objective is to supply the
necessary and methodological instruments
to comprehend the institution “Museum”
with particular reference to the topic of the
Archaeological Museum. Particular
prominence will be given, therefore, to the
exhibition of archaeological material and to
conservation and valorization of such
material in the archaeological museum.
Further analysis will regard also the
archaeological parks, analyzed in several
aspects, such as activity of search and
digging, protection, conservation and
valorization, relationship with possible
others connected museums in the same
territory.
The theoretical learning concerns the
principal phases of the history of
archaeological museum, the acquaintance
of basilar elements of Italian legislation
about cultural heritage, and of the
problems about didactics and
communication in the archaeological
museum.
The practical applications concern the
reading and examination of some
significant archaeological museums and
exercises about organization of materials
and about didactics in the archaeological
museum.
Argomenti delle lezioni
(1° semestre) Definizione della disciplina e
dei suoi rapporti con le discipline affini
– caratteri generali dell’ordinamento e della
classificazione di una collezione di
materiale archeologico – il fenomeno del
collezionismo nell’età ellenistica e romana
– la formazione delle collezioni di antichità
a Roma nell’età rinascimentale – la
scoperta delle antichità della Grecia - la
trasformazione dalla collezione privata al
museo pubblico nel Settecento – la nascita
delle scuole archeologiche, l’esperienza del
Bauforschung, la promozione dei grandi
scavi nei Paesi del Mediterraneo e del
Vicino Oriente – la formazione dei grandi
musei archeologici europei nel XIX secolo
– elementi di base della legislazione relativa
alla conservazione e valorizzazione dei Beni
Culturali – problematiche generali relative
ai parchi archeologici – didattica e
comunicazione nei musei e nei parchi
archeologici; casi esemplificativi di
allestimenti museali.
(2° semestre): esercitazioni relative
all’ordinamento e classificazione di materiali
destinati all’esposizione in un museo
archeologico e all’apparato didattico
relativo.
(1° semester) The discipline basis – general
character of the archaeological museum
- the phenomenon of “collezionismo” in
Hellenistic and Roman age - the formation
of collections of antiquities in Rome in the
Reinassance age - the discovery of the
antiquities in Greece – the transformation
from the private Collection to the Museum
in the XVIII century - the archaeological
schools, the “Bauforschung” experience,
the great archaeological explorations in
Mediterranean and Near East countries and
the formation of the great European
archaeological museums in XIX century –
basilar elements of legislation about the
cultural heritage – thematic about the
archaeological parks – didactics and
communication in the archaeological
museum and parks – close examination of
some significant cases of study.
(2°semester): exercises regarding
organization of materials and about
didactics in the archaeological museum.
Articolazione delle attività didattiche
L’attività didattica si articolerà in lezioni
frontali riguardanti gli argomenti basilari
della disciplina e l’esame di alcuni casi
esemplificativi di organizzazione di musei
archeologici ed esercitazioni pratiche
relative all’ordinamento del materiale e alla
didattica nel museo archeologico,
finalizzate ad integrare con l’esperienza
diretta le cognizioni teoriche acquisite
nell’ambito del corso.
Articulation of the educational activities
Frontal lessons concerning the discipline
basis and the study of significant cases of
study; exercises about organization of
materials and didactics in the
archaeological museum, aimed to
integrate with direct experience the
theoretical knowledges acquired within the
course.
Organizzazione delle attività didattiche
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Didactic activities organization
The registrations take place obligatorily on
the e-learning platform within the first ten
days since the beginning of the course.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessaria la
frequenza del corso che consente
l’acquisizione dei crediti previsti: tale
frequenza verrà rilevata nei modi e nelle
forme che il docente riterrà più opportuni.
In sede d’esame sarà valutata la conoscenza
e la capacità di valutazione storico-critica
della materia, attraverso un colloquio
integrato da lettura e commento di
immagini di contesti espositivi di materiali
archeologici.
Modality of examination
The lectures frequency is necessary to
obtein the previewed credits and to have
the possibility to take the examination.
Such frequency will be registered in the
ways and manners chosen by the teacher.
The examination will consist in the
appraisal of the entire formative growth
within a colloquium about the theoretical
topics with the aim to estimate the student
critical level on the matter.
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
- Thematic vignettes
- Mental maps
- Sound maps
- Free interview
- Interview with questionnaire
Seminar;
Applicative exercises;
3. The city, work in progress
Traditional spaces : uses, significances
Contempoary spaces: uses, significances,
tranformations
Useful or dangerous invaders? Immigrants
and urban transformations
‘Gentrification’ and degradation: social
classes and new urban poverty
Seminar;
Applicative exercises;
4. Forcats for city of the future: “if...then”,
tecniques methods and instruments of
forcasting
Knowledge of the city and future scenarios
New urban instruments and integrated
plans of local development
Sociological instruments of support:
- participation
- evaluation ante
- POE
Seminar;
Applicative exercises;
5. City interprise
Strategic planning and new forms of city
governance
The politics of territorial communication
Strategical marketing
Construction of the “city product”
Promotion of the “city product”
The metropolitan future : new forecasts and
new citizens
Seminar;
107
Museografia
Museography
ICAR 16-5 cfu
4° anno / indirizzo classico
Area didattica I:
Progettazione Architettonica
108
Tema d’anno:
Progetto di allestimento per un museo
archeologico.
Rossana Carullo
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso offre gli strumenti metodologici,
critici e tecnici relativi alle forme dell’esporre.
Queste vanno intese come riflessione sul
“potenziale spaziale” di ogni oggetto in
rapporto allo spazio architettonico che lo
ospita ed in rapporto al posto che gli
compete nell’ordinamento generale della
collezione, con il fine di trasmettere la
conoscenza di quell’oggetto nel modo più
appropriato ed efficace. Saranno enucleate
le problematiche di cui il progetto di
allestimento si occupa per raggiungere
quell’efficacia: l’organizzazione dei percorsi
e delle funzioni, il ruolo dei sistemi espositivi
in rapporto alla percezione dell’osservatore
ed allo spazio museale, il ruolo
dell’illuminazione naturale ed artificiale, i
problemi tecnici di conservazione e
sicurezza. In particolare ci si soffermerà sugli
allestimenti di musei archeologici al fine di
circoscriverne i tratti di specificità sino a
trattarne i rapporti con le aree di scavo ed in
generale con la nozione di parco
archeologico. Se nel museo archeologico ci
troviamo di fronte ad un caso specifico di
una più generale e consolidata prassi
museografica che approfondisce la dialettica
tra contenuto e contenitore; per quanto
Articolazione delle attività didattiche
I semestre (ottobre-gennaio): Lezioni ex
cathedra
1. La Museografia: definizione della
disciplina e suoi rapporti con le disciplini
affini; dalla Museographia di F. Neickel alle
competenze attuali della museografia.
– Progetto museologico e progetto
museografico: dai criteri di ordinamento e
classificazione della collezione, agli elementi
dell’organizzazione museale, gli schemi
teorico-planimetrici delle funzioni museali in
rapporto alla specificità delle collezioni.
– Caratteri comuni e caratteri distintivi delle
differenti categorie di musei con attenzione
alle specificità del museo archeologico.
2. Problematiche generali nei progetti di
allestimento museale: dagli schemi teorici
sull’organizzazione museale alle tipologie e
qualità dello spazio museale.
– Il ruolo del percorso espositivo in rapporto
alla “potenzialità spaziale” delle opere
esposte ed alla loro connessione percettiva e
logico-conoscitiva.
– Tipologie di percorsi museali.
– Elementi e sistemi espositivi: la
collocazione delle opere in rapporto allo
spazio architettonico ed alle fonti luminose.
– Supporti espositivi: pannelli, vetrine e
pedane, pannelli divisori in rapporto ai
problemi di percezione visiva.
– Supporti espositivi in rapporto alle
tipologie di fonti luminose: luce naturale
laterale, zenitale, riflessa, meccanismi di
diffusione della luce naturale.
– Luce artificiale tra finalità espositive e
connotazione architettonica dello spazio.
– Supporti espositivi: materiali, texture,
colore.
3. Fasi dello sviluppo dei progetti di
allestimento museale: dalla pianta del
palazzo all’architettura del museo: gli edifici
museali di nuova costruzione a cavallo tra
Settecento e Ottocento.
– Alla ricerca di una tipologia; caratteristiche
spaziali e allestitive del museo archeologico
in rapporto alla specificità delle collezioni.
– Trasformazioni dell’idea di museo agli inizi
del XX secolo: nuove istituzioni e nuove
sperimentazioni tra tradizione ed
innovazione. Il museo negli edifici storici. I
musei archeologici contemporanei.
4. Il parco archeologico e le problematiche
generali: dal rapporto contenuto-contenitore
alla musealizzazione all’aperto.
– Il rapporto tra rovina paesaggio e
ambiente.
– Problemi di accessibilità e percorrenza;
problemi di decontestualizzazione e
conservazione.
– L’operazione museografica tra frammento
e trasmissibilità: problemi di restituzione
dell’immagine originaria.
– Immagine bidimensionale ed evocazione
tridimensionale; immagine originaria e
stratificazioni temporali.
II semestre (maggio – giugno): Elaborazione
del progetto
Estimo
Real estate appraisal
Icar 22-7,5 cfu
4° anno / corso annuale
Area didattica VII:
Discipline estimative per l’architettura e
l’urbanistica
Pierluigi Morano
Finalità e contenuti disciplinari
Articolato nei due moduli di Estimo ed
esercizio professionale e di Valutazione
economica dei progetti, afferenti
rispettivamente al primo e al secondo
semestre, il corso si pone l’obiettivo di
fornire ai futuri architetti le nozioni
teoriche, gli strumenti metodologici e
operativi e i riferimenti normativi necessari
per affrontare e risolvere le problematiche
di carattere economico-estimativo che si
presenteranno nell’arco della loro attività
professionale.
Aims and contents
The aim of the course is to provide the
theoretical notions, the methodological
and operational tools and the necessary
normative references to face and to resolve
the economic problems of evaluation.
Lezioni
1. Presentazione del corso: struttura, obiettivi
e modalità di svolgimento delle lezioni.
2. Introduzione all’Economia. Definizioni
fondamentali.
3. La teoria del consumatore: l’approccio
quantitativo.
4. La teoria del consumatore: l’approccio
ordinale.
5. La teoria della produzione. La produzione
come problema tecnico ed economico.
6. La teoria della produzione. La legge della
produttività marginale decrescente.
7. La teoria della produzione. L’isoquanto e
l’isocosto. Le curve dei costi nel breve e nel
lungo periodo.
8. Il mercato. Definizioni di ricavo e di profitto.
9. Il mercato e lo scambio. Le principali forme
di mercato.
10. Un esempio: il punto di pareggio di un
investimento con la break even analysis.
Testo e modalità di svolgimento
dell’Esercitazione n. 1.
11. Nozioni di matematica finanziaria. Il
trasferimento dei capitali nel tempo.
Applicazioni. Testo e modalità di svolgimento
dell’Esercitazione n. 2.
12. Revisione degli elaborati delle Esercitazioni
n. 1 e n. 2
13. Nozioni di matematica finanziaria.
Accumulazione ad uno stesso istante di
somme che maturano in momenti diversi.
Applicazioni. Testo e modalità di svolgimento
dell’Esercitazione n. 3.
14. Definizioni fondamentali. Nessi tra
l’Economia e l’Estimo.
15. I principi dell’Estimo. Relazioni tra valore di
un bene e scopo della stima.
16. I principi dell’Estimo. La previsione
carattere immanente del giudizio di stima. Il
prezzo come fondamento della stima.
17. I principi dell’Estimo. Oggettività e
generale validità del giudizio di stima. Giudizi
di stima e giudizi di convenienza economica. Il
metodo dell’Estimo.
18. Il valore di mercato. I procedimenti di
stima. Un esempio: la stima diretta
monoparametrica del valore di mercato di un
appartamento a civile abitazione.
19. Revisione degli elaborati delle
Esercitazioni n.1, n.2 e n.3.
20. Il valore di mercato. Un esempio: la stima
diretta del valore di mercato di un
appartamento per civile abitazione con
procedimento pluriparametrico “per punti di
merito”.
21. Il valore di mercato. La stima per
capitalizzazione dei redditi. La determinazione
del reddito da capitalizzare.
22. Il valore di mercato. La stima per
capitalizzazione dei redditi. Il saggio di
capitalizzazione. Un esempio: la stima
indiretta del valore di mercato di un
appartamento per civile abitazione col
procedimento per capitalizzazione dei redditi.
23. L’espropriazione per pubblica utilità.
24. La stima delle aree fabbricabili. Nozione di
area fabbricabile. Scopo della stima e aspetti
economici per le aree fabbricabili.
25. La stima diretta e la stima indiretta delle
aree edificabili. Il valore di trasformazione per
i giudizi di convenienza economica sulle aree
fabbricabili.
26. Il valore di costo. La valutazione dei costi
nel processo edilizio con particolare
riferimento al progetto di opere e lavori
pubblici.
27. Il valore di costo. Gli attori del processo
edilizio e le relative finalità. Riferimenti
normativi.
28. valore di costo. Tipologie di committenza.
29. Il valore di costo. Il ciclo del progetto: fasi,
contenuti, strumenti di valutazione del costo e
relativa tolleranza.
30. Il valore di costo. La stima o diretta del
costo di costruzione. Strumenti operativi: il
prezziario della DEI.
31. testo e modalità di svolgimento
dell’Esercitazione n. 4.
32. Il valore di costo. I documenti di contratto.
33. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 4.
34. Il valore di costo. La stima del costo di
costruzione con il Computo Metrico
Estimativo. Le fasi del Computo Metrico
Estimativo e i relativi documenti.
35. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 4.
36. Il valore di costo. La stima del costo di
costruzione con il Computo Metrico
Estimativo (CME). Le norme di misurazione.
37. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 4.
38. Il valore di costo. La stima del costo di
costruzione con CME. La determinazione dei
prezzi unitari.
39 Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 4.
40. Il valore di costo. La stima del costo di
costruzione con CME. Testo e modalità di
svolgimento dell’Esercitazione n.5.
L’aggiudicazione degli appalti.
41. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
42. Il valore di costo. L’Aggiudicazione degli
appalti. Il quadro tecnico-economico.
43. Un esempio concreto di Computo Metrico
estimativo.
44. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
45. La contabilità dei lavori e i relativi
documenti.
46. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
47. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
48. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
49. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
50. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
51. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
52. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
53. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
Lessons
1. Presentation of the course: structure,
objects and modality of the lessons.
2. Introduction to the Economy. Fundamental
definitions.
3. The theory of the consumer: the
quantitative approach.
4. The theory of the consumer: the ordinal
approach.
5. The theory of the production: a technical
and economic problem.
6. The theory of the production. The law of the
decreasing marginal productivity.
7. The theory of the production. The isoquanto
and the isocosto curves. The curves of the
costs in the short and in the long period.
8. The market. Concepts of revenue and profit.
9. The market and the exchange. The main
systems of market.
10. An example: the break-even point of an
investment with the break even analysis. Text
and modality of development of the Practice
n.1.
11. Fundamentals of mathematical financial
institution. The transfer of the money in the
time. Applications. Text and modality of
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
riguarda il parco archeologico il dibattito è
ancora acceso ed i termini della dialettica
compiono un salto di scala che coinvolge le
nozioni di territorio, ambiente e paesaggio.
109
110
24. Notion of building area. Scope of the
esteem and economic aspects for the building
areas.
25. The direct esteem and the indirect esteem
of the building areas. The value of
transformation for the judgments of economic
convenience on the building areas.
26. The cost value. The cost appraisal in the
building process for the plan of works and
jobs publics.
27. The cost value. The actors of the building
process and the relative purposes. Normative
references.
28. The cost value. Kinds of committee
29. The cost value. The cycle of the plan:
contents, instruments of appraisal of the
construction cost and their tolerance.
30. The cost value. The appraisal of the
construction costs.
The prezziario of DEI.
31. text and modality of development of the
Practice n.4.
32. The cost value. The contract documents.
33. Review of elaborates of the Practice n.4.
34. The cost value. The appraisal of the
construction cost with Computo Metrico
Estimativo (CME). Steps and documents of
CME.
35. Review of elaborates of the Practice n.4.
36. The cost value. The appraisal of the
construction costs with CME. The
measurement norms.
37. Review of elaborates of the Practice n.4.
38. The cost value. The appraisal of the
construction costs with CME. The
determination of the unit prices.
39. Review of elaborates of the Practice n.4.
40. The cost value. The esteem of the cost of
construction with CME. Text and modality of
development of the Practice n.5.
41. Review of elaborates of the Practice n.5.
42. The cost value. The Award of the contracts.
43. A concrete example of CME.
44 Review of elaborates of the Practice n.5.
45. The accounting of the jobs and the relati to
you documents.
46. Review of elaborates of the Practice n.5.
47. Review of elaborates of the Practice n.5.
48. Review of elaborates of the Practice n.5.
49. Review of elaborates of the Practice n.5.
50. Review of elaborates of the Practice
n.5.
51. Review of elaborates of the Practice n.5.
52. Review of elaborates of the Practice n.5.
53. Review of elaborates of the Practice n.5
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma.
Per iscriversi lo studente deve avere
sostenuto tutti gli esami del primo e del
secondo ciclo.
Possono altresì iscriversi al corso gli
studenti ripetenti del 4° anno al fine di
sostenere l’esame di Estimo in
concomitanza con la sessione di laurea.
Modalità d’esame
L’esame, unico per entrambi i moduli, è di
tipo orale e verte sugli argomenti trattati
nel corso e sulle esercitazioni svolte.
4.2.11 Progetti didattici del III ciclo
• 5° ANNO - 5th YEAR
Laboratorio di sintesi finale
Final Synthesis Studio
LSF-16,5 cfu
5° anno / corso annuale
Insegnamenti
1 Progettazione architettonica 2a
annualità (Icar 14-10 cfu)
2 Un insegnamento (6,5 cfu)
appartenente a uno dei seguenti settori
scientifico-disciplinari:
• Icar 09, Tecnica delle costruzioni
• Icar 12, Tecnologia dell’architettura
• Icar 15, Architettura del paesaggio
• Icar 16, Architettura degli interni e
allestimento
• Icar 17, Disegno
• Icar 18, Storia dell’architettura
• Icar 19, Restauro
• Icar 21, Urbanistica
• Icar 22, Estimo
• Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale
Lessons
1 Architectural Design (Icar 14-10 credits)
2 A teaching (6,5 credits) belonging to
one of the following scientific-disciplinary
sectors:
• Icar 09, Structural design
• Icar 12, Technology of architecture
• Icar 15, Landscape architecture
• Icar 16, Interior design and stage design
• Icar 17, Architectural drawing
• Icar 18, History of architecture
• Icar 19, Restoration of architecture
• Icar 21, Urbanism
• Icar 22, Building evaluation
• Ing-inf 11, Applied physics of the built
environment
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo del laboratorio di sintesi finale è
la preparazione del progetto architettonico
necessario ai fini dell’esame di laurea. Esso
è intimamente connesso alla tesi di laurea,
di cui ne rappresenta una delle possibili
applicazioni.
Aims and contents
The objective of the final synthesis studio
is the preparation of the architectural
project necessary for the final degree
examination. It is intimately connected to
the research thesis, of which it represents
one of the possible applications.
Tema d’anno
È definito dal collegio dei docenti
unitamente al progetto didattico del
Laboratorio di laurea.
Design problem
It is defined by the college of teachers in
relation to the general educational project
of the Degree Studio.
Articolazione delle attività progettuali
L’esercizio del progetto è prevalentemente
concentrato nel secondo semestre, a valle
della elaborazione della tesi di ricerca.
Articulation of the educational activities
The completion of the project is
predominantly concentrated in the second
semester, after the elaboration of the
research thesis.
Modalità d’esame
L’esame prevede sia elaborati collettivi che
individuali; e si svolge di norma un mese
prima della seduta di laurea.
Piano di studi
Plan of studies
n. 3 insegnamenti monodisciplinari annuali
(ciascuno di 10 cfu), da scegliersi fra quelli
appartenenti a uno dei seguenti settori
scientifico-disciplinari:
• Icar 09, Tecnica delle costruzioni
• Icar 12, Tecnologia dell’architettura
• Icar 14, Composizione architettonica e urbana
• Icar 15, Architettura del paesaggio
• Icar 16, Architettura degli interni e allestimento
• Icar 17, Disegno
• Icar 18, Storia dell’architettura
• Icar 19, Restauro
• Icar 21, Urbanistica
• Icar 22, Estimo
• Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale
• SPS 10, Sociologia dell’ambiente e del
territorio
n. 3 annual teaching belonging to one of the
following scientific-disciplinary sectors:
• Icar 09, Structural design
• Icar 12, Technology of architecture
• Icar 14, Architectural and urban composition
• Icar 15, Landscape architecture
• Icar 16, Interior design and stage design
• Icar 17, Architectural drawing
• Icar 18, History of architecture
• Icar 19, Restoration of architecture
• Icar 21, Urbanism
• Icar 22, Building evaluation
• Ing-inf 11, Applied physics of the built
environment
• SPS 10, Sociology of the built environment
and of territory
Finalità e contenuti disciplinari
Si tratta di tre corsi di insegnamento
coordinati, finalizzati alla preparazione
della tesi di ricerca e propedeutici alla
elaborazione del progetto di laurea.
I contenuti di ciascun corso e i relativi
obiettivi di ricerca sono definiti dal collegio
dei docenti unitamente al progetto didattico
complessivo del “laboratorio di laurea”.
Aims and contents
It consists of three coordinated taught
courses, aimed at the preparation of the
research thesis and the elaboration of the
final synthesis project.
The contents of every course and the
relative research objectives are defined
together with the college of teachers in
relation to the general educational project
of the “Degree studio”.
Articolazione delle attività di ricerca
Lo sviluppo dell’attività di ricerca è
prevalentemente concentrato nel primo
semestre, a monte della elaborazione
progetto di laurea.
Articulation of the activities of search
The development of the research activity is
predominantly concentrated in the first
semester, before the elaboration of the
degree project.
Iscrizione ai corsi
Avviene attraverso l’iscrizione al
laboratorio di laurea.
Modalità d’esame
Gli esami sono individuali e si svolgono
sugli elaborati individuali prodotti per la
tesi di ricerca (scritti e grafici) di norma un
mese prima della seduta di laurea.
Stage
Stage
6 cfu da attribuire a uno dei seguenti
settori scientifico-disciplinari:
• Icar 09, Tecnica delle costruzioni
• Icar 12, Tecnologia dell’architettura
• Icar 14, Composizione architettonica e
urbana
• Icar 15, Architettura del paesaggio
• Icar 16, Architettura degli interni e
allestimento
• Icar 17, Disegno
• Icar 18, Storia dell’architettura
• Icar 19, Restauro
• Icar 21, Urbanistica
• Icar 22, Estimo
• Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale
• SPS 10, Sociologia dell’ambiente e del
territorio
5 cfu belonging to one of the following
scientific-disciplinary sectors:
• Icar 09, Structural design
• Icar 12, Technology of architecture
• Icar 14, Architectural and urban composition
• Icar 15, Landscape architecture
• Icar 16, Interior design and stage design
• Icar 17, Architectural drawing
• Icar 18, History of architecture
• Icar 19, Restoration of architecture
• Icar 21, Urbanism
• Icar 22, Building evaluation
• Ing-inf 11, Applied physics of the built
environment
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
development of the Practice n.2.
12. Review of elaborates of the Practices n.1
and n.2
13. Fundamentals of mathematical financial
institution. Accumulation of sums that mature
in different times. Applications. Text and
modality of development of the Practice n.3.
14. Fundamental definitions. Nexuses
between the Economy and real estate
evaluation.
15. The principles of real estate appraisal.
Relations between value of an economic good
and scope of the esteem.
16. The principles of real estate appraisal. The
forecast immanent character of the esteem
judgment. The price like foundation of the
esteem.
17. The principles of real estate appraisal.
General validity of the esteem. Judgments of
esteem and judgments of economic
convenience. The method of real estate
valuation.
18. The market value. The appraisal
approaches. An example: the monoparametric
esteem of the market value of a civil
apartment.
19. Review of elaborates of the Practices n.1,
n.2 and n.3.
20. The market value. An example: the direct
esteem of the market value of a civil
apartment with procedure “for merit points”.
21. The market value. The capitalization of the
yields. The determination of the yield to
capitalize.
22. The market value. The capitalization rate.
An example: the indirect esteem of the market
value of a civil apartment with the approach
for capitalization of the yields.
23. The expropriation for public usefullness.
111
• SPS 10, Sociology of the built environment
and of territory
Articolazione delle attività di ricerca sul
campo
Lo sviluppo dell’attività di ricerca è
prevalentemente concentrato in due
settimane, a monte della elaborazione
progetto di laurea.
Articulation of the activities of research in
the field
The development of the research activity is
mainly concentrated in the two weeks
before the elaboration of the degree
project.
112
Iscrizione ai corsi
Avviene attraverso l’iscrizione al
laboratorio di laurea.
Modalità d’esame
L’esame è individuale e si svolge sugli
4
4.3. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X)
4. I regolamenti didattici
4
Finalità e contenuti disciplinari
Si tratta di una attività di raccordo fra
l’elaborazione della tesi di ricerca e il
progetto di sintesi finale. Generalmente viene
svolto presso una istituzione universitaria
all’estero, o presso qualificate strutture di
ricerca italiane, o enti, ecc. Responsabile di
esso è uno dei docenti del collegio.
Aims and contents
The placement involves an activity that
links the research thesis and the final
synthesis project. It is generally carried out
at a foreign university, or at a qualified
Italian research structure or corporate
body, etc. One of the members of the
college of teachers will be responsible for
the placement.
elaborati individuali prodotti (scritti e
grafici) di norma un mese prima della
seduta di laurea.
113
Il Corso di Laurea (CdL)
in Disegno industriale (X)
114
4.3.1 Laurea
La Facoltà di Architettura conferisce la
laurea in Disegno industriale prevista
dall’ordinamento didattico del Politecnico
di Bari.
4.3.2 Accesso al Corso di laurea in Disegno
industriale
Costituiscono titoli di ammissione al corso
di laurea in Disegno industriale quelli
previsti dalle vigenti disposizioni di legge.
Il numero strutturato degli iscrivibili al
primo anno del Corso di Laurea in Disegno
industriale è stabilito annualmente dal
Senato Accademico su proposta della
Facoltà, motivata sulla base delle strutture
e delle risorse disponibili, delle previsioni
del mercato del lavoro, degli standards
europei e secondo eventuali criteri generali
fissati dal Ministro dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca.
Il numero strutturato corrisponde a una
“unità didattica” di max 50 allievi, ovvero a
suoi multipli: ciò al fine di garantire
un’efficace attività didattica e di tirocinio,
in rapporto all’effettiva disponibilità di
risorse in docenti, spazi e attrezzature (per
“unità didattica” deve pertanto intendersi
un insieme strutturato di docenti e allievi,
di spazi e di attrezzature, capace di
garantire nei tempi stabiliti dall’architettura
didattica del CdL e per un numero massimo
di 50 studenti, il conseguimento degli
obiettivi didattici fissati per tutti gli
insegnamenti dell’anno di corso così come
definiti dall’ordine degli studi, sia in
relazione all’apprendimento del sapere,
che del saper fare).
Il Consiglio di Facoltà stabilisce i criteri di
valutazione per l’ammissione dei candidati.
4.3.3 Durata degli studi
La durata del Corso di laurea in Disegno
industriale è fissata in tre anni, per un
totale di 180 crediti (60 crediti l’anno), pari
a 15 annualità d’esame.
Ciascun anno di corso comprende 30
settimane di attività didattica, che possono
essere articolate anche in distinti periodi
(p.es. due semestri).
4.3.4 Obiettivi formativi qualificanti
Il Corso di laurea in Disegno industriale ha
come obiettivo la formazione di tecnici
progettisti del prodotto industriale, capaci
di comprendere criticamente (sapere) e
percorrere operativamente (saper fare)
l’intero processo di definizione del prodotto
industriale, dalla sua ideazione alla sua
realizzazione.
In particolare, per quanto attiene ai
prodotti industriali di natura
tridimensionale lo studente dovrà, al
conseguimento del diploma di laurea:
• saper eseguire la progettazione degli
oggetti industriali ricorrendo anche alle più
avanzate tecnologie cad di modellazione
matematica (geometrica);
• saper eseguire la derivata modellazione
cam degli stessi prodotti al fine di
ottenerne il prototipo in scala;
• saper eseguire il modello numerico del
prototipo stesso (post produzione) al fine
di procedere al controllo di qualità del
prodotto stesso.
E pertanto egli dovrà:
• possedere criticamente i fondamenti
teorici e pratici della cultura del progetto
del prodotto industriale;
• conoscere criticamente la storia delle
forme dei prodotti industriali;
• avere padronanza delle tecniche di
rappresentazione e in particolare quelle di
modellazione cad/cam;
• possedere i fondamenti teorico-pratici
della costruzione del prodotto industriale;
• possedere criticamente le nozioni di base
economiche, legislative e gestionali relative
all’intero processo di definizione del
prodotto industriale.
A tal fine la sua formazione dovrà garantire:
• che sia in grado di comunicare per via
multimediale l’esito delle sue ricerche;
• che sia capace di comunicare
efficacemente, in forma scritta e orale, oltre
che in italiano, in almeno un’altra lingua
dell’Unione Europea, preferibilmente
l’inglese.
4.3.5 Capacità professionali
Il Corso di studi ha come obiettivo quello di
fornire competenze dirette ad acquisire le
seguenti capacità professionali:
• saper sviluppare proposte di oggetti
d’uso innovativi tanto in rapporto ai
requisiti prestazionali, quanto in rapporto
alle tecnologie di produzione;
• saper predisporre progetti esecutivi per
4
4.2.11 Progetti didattici del III ciclo
4. I regolamenti didattici
4
4.3. Regolamento didattico del
Corso di Laurea (CdL) in Disegno
industriale (X)
115
116
4.3.6 Sbocchi professionali
I laureati potranno operare direttamente e
collaborare alla produzione nei settori di
specifico interesse del corso di laurea, e
potranno svolgere attività professionali in
diversi ambiti, quali la libera professione, le
istituzioni e gli enti pubblici e privati, gli
studi e le società di progettazione, le
imprese e le aziende che operano nel campo
del disegno industriale, dell’arredamento e
delle comunicazioni visive e multimediali.
4.3.7 Quadro generale dell’offerta
formativa e sua articolazione
Al compimento degli studi si consegue il
titolo di Laureato in Disegno industriale.
Gli insegnamenti, le esercitazioni, la
sperimentazione di laboratorio, gli stage e
il complesso delle attività didattiche e di
ricerca programmate saranno strutturati,
per via teorica e applicata durante i tre anni
di corso, sincronicamente e secondo una
strategia di approccio dal semplice al
complesso basata:
• sul saper fare, cioè sull’esercizio del
progetto (conoscenza sintetica);
• sul sapere, ovvero sulla conoscenza
analitica di base della storia delle forme,
delle tecniche di rappresentazione di
produzione e di gestione dei processi dei
prodotti industriali.
E pertanto:
1° anno
Alla fine del primo anno lo studente:
per quanto attiene al saper fare dovrà
sapere scomporre e ricomporre un
artefatto nei suoi componenti per coglierne
la conformazione tecnica, e stilistica, le
componenti materiali e le caratteristiche
produttive, le forme d’impiego nel suo ciclo
di vita anche in relazione alle compatibilità
con le esigenze ambientali;
per quanto attiene al sapere, cioè alla
conoscenza analitica di base, dovrà
conoscere e comprendere:
• la scienza della rappresentazione, le
tecniche di comunicazione visiva, i
fondamenti del disegno automatico;
• l’analisi numerica;
• lo svolgimento dell’industria artistica
prima, e del design dopo (dalla rivoluzione
industriale ad oggi) cogliendone i principali
mutamenti di stile in relazione al progresso
scientifico, alle trasformazioni
tecnologiche, e ai contenuti della cultura
materiale.
materiali naturali e artificiali, le tecnologie
che ne consentono la trasformazione e
l’impiego nella formazione dell’oggetto
d’uso;
• i rapporti tra la società e il mondo della
produzione dei beni.
2° anno
Alla fine del secondo anno lo studente
per quanto attiene al saper fare dovrà
sapere controllare i problemi del progetto
del prodotto industriale, a diverse scale, in
relazione all’impiego dei materiali, all’uso
delle tecniche ed al rinnovarsi dei modi di
produzione;
per quanto attiene al sapere, cioè alla
conoscenza analitica di base, dovrà
conoscere e comprendere:
• le potenzialità prestazionali dei nuovi
materiali e le tecnologie che ne consentono
l’impegno nei prodotti di serie;
• le nozioni fondamentali della statica, la
fenomenologia dei linguaggi artistici dalle
avanguardie all’odierna condizione
postmoderna, e i rapporti tra quei
linguaggi, e i metodi della progettazione, e
le proposte teoriche;
e dovrà comprendere:
• la struttura logica ed operativa dei metodi
di progettazione del design ai vari livelli di
complessità richiesti dai tipi di progetto e
di processo produttivo;
• il valore del contenuto comunicativo del
prodotto di serie;
• la natura e applicabilità delle componenti
materiali e delle caratteristiche produttive
dell’oggetto, e le compatibilità con le
esigenze ambientali.
• le caratteristiche fisico-tecniche dei
3° anno
All’inizio del terzo anno lo studente opta
per uno dei laboratori di sintesi finale,
scegliendo fra tre differenti percorsi:
• Disegno industriale, Arredamento,
Alla fine del terzo anno per quanto attiene
al saper fare, dovrà sapere controllare gli
specifici problemi di un progetto
specialistico di un prodotto industriale
nello specifico campo di competenza
prescelto;
per quanto attiene al sapere, cioè alla
conoscenza analitica di base, dovrà
conoscere e comprendere:
• il contesto culturale e figurativo esterno
per saper colloquiare con esso;
• il potenziale dell’innovazione tecnologica
in ordine al miglioramento della qualità dei
requisiti prestazionali dei prodotti, del loro
contenuto comunicativo, del loro impatto
sull’ambiente;
• le conoscenze di base del marketing
industriale;
• le principali tecnologie e sistemi di
lavorazione del prodotto industriale
Per essere ammesso a sostenere l’esame di
laurea lo studente dovrà avere seguito con
esito positivo tutti gli esami previsti.
4.3.8 Esame di laurea
Per essere ammesso a sostenere l’esame di
laurea, lo studente dovrà:
• presentare un portfolio dell’attività
didattica svolta;
• dovrà inoltre avere la certificazione
dell’attività di tirocinio.
L’esame di laurea tende ad accertare la
preparazione complessiva, attraverso una
specifica proposta di progetto, coerente
con il proprio percorso di studi e inerente
un prodotto o un sistema di prodotti
verificati con i metodi propri della
produzione industriale e/o i metodi della
comunicazione multimediale.
L’esame di laurea consiste nella
discussione del lavoro teorico e pratico
svolto nel laboratorio di sintesi finale.
finito alle sollecitazioni esterne; infine
conoscenze di termodinamica applicata,
della trasmissione del calore, della
meccanica dei fluidi, dell’acustica e
dell’illuminazione
• Si forniscono le conoscenze delle tecniche
grafiche, al fine di raggiungere il pieno
controllo degli strumenti della
rappresentazione, sia applicandoli all’analisi
dei valori di uno specifico oggetto, sia al
progetto;
• Si forniscono le conoscenze generali dei
fondamenti teorici e degli strumenti
operativi dell’arte contemporanea ivi
compresi i rapporti i mutamenti e le
principali tendenze delle società industriali
mature.
strumenti per comprendere le caratteristiche
chimiche e meccaniche dei materiali naturali
ed artificiali e per i controlli di qualità degli
oggetti tecnici e dei prodotti, per la verifica
delle prestazioni richieste al prodotto; per
comprendere le tecnologie ed i processi di
produzione degli oggetti, l’uso dei materiali
e delle risorse disponibili anche in relazione
agli altri settori produttivi; per la
sperimentazione di tecnologie di progetto;
• Si forniscono infine i metodi d’indagine e
le conoscenze tecnologiche per il controllo
delle risorse in termini sia ambientali che
energetici, con particolare riferimento ai
problemi di impatto ambientale e di
integrazione dei sistemi di produzione e di
distribuzione dell’energia.
4.3.9 Crediti assegnati all’offerta
formativa
L’ordinamento didattico è formulato con
riferimento ad attività formative attraverso il
concorso di aree disciplinari intese come
insiemi di discipline raggruppate per
raggiungere obiettivi didattico-formativi, per
le quali è definito il numero minimo di crediti
didattici.
Le attività formative indispensabili sono
raggruppate nelle seguenti sei tipologie:
Conoscenze fornite dalle attività formative
caratterizzanti:
• Si forniscono i principi teorici e le tecniche
della progettazione, così come la tradizione
disciplinare li ha definiti nei metodi e negli
apparati strumentali;
• Si forniscono attraverso le attività
sperimentali svolte in un rapporto integrato
di altre discipline, i principi teorici e gli
strumenti per la progettazione di prodotti
controllati attraverso il disegno
particolareggiato fino alle scale esecutive,
nella fattibilità, nei requisiti tecnici, nelle
prestazioni d’uso, negli aspetti estetici e nei
significati comunicativi all’interno dei
contesti socio-economici e produttivi di
appartenenza;
• Si forniscono altresì competenze per
gestire le problematiche specifiche
dell’arredamento e dell’allestimento;
• Si forniscono, i principi teorici e gli
Conoscenze fornite dalle attività formative
affini o integrative:
• Si forniscono le integrazioni relative alla
formazione in uno o più ambiti disciplinari
integrativi di quelli caratterizzanti, con
particolare riguardo alle culture di contesto e
alla formazione interdisciplinare e attraverso il
concorso della formazione nell’area scientifica
ingegneristica ed architettonica che
relativamente alle comunicazioni multimediali e
alle tecnologie informatiche fornisce, in un
rapporto integrato di altre discipline,
i metodi e le tecniche di gestione della
documentazione di prodotti, di modellazione
dei processi di sviluppo del prodotto, di
interazione con modelli virtuali, di modellazione
dei prodotti nel loro ciclo di vita, di sviluppo ed
ingegnerizzazione dei prodotti industriali.
Conoscenze fornite dalle attività formative
di base:
• Si forniscono le conoscenze dei concetti di
base, degli strumenti e dei metodi
matematici operativi dell’analisi
matematica, della geometria e dell’algebra
lineare; le conoscenze per costruire semplici
modelli matematici; gli strumenti per
comprendere il comportamento del prodotto
4.3.10 Organizzazione della didattica e
acquisizione dei crediti
L’attività didattica del Corso di Laurea in
Disegno industriale si articola:
• in una parte formativa orientata
all’apprendimento e alla conoscenza di
teorie, metodi e discipline;
• in una parte teorico-pratica orientata
all’apprendimento e all’esercizio del “saper
fare” nel campo delle attività strumentali o
specifiche professionali.
L’attività didattica è organizzata sulla base
di annualità e di mezze annualità, costituite
da corsi ufficiali d’insegnamento: essa è
organizzata in moduli didattici
(corrispondenti a frazioni di annualità)
formati da lezioni ex cathedra, attività di
laboratorio progettuale (atelier), di
sperimentazione (costruzione di prototipi,
grafica, ecc..) e di tirocinio.
Un modulo didattico corrisponde ad 1
credito pari a 25 ore, da destinarsi
complessivamente allo svolgimento di:
• attività formative con lezioni e conferenze;
• seminari e workshop;
• apprendimento guidato;
• studio e ricerca individuali.
Il monte ore complessivo è articolato in:
• ore intra moenia dedicate a tutte le
attività svolte all’interno delle strutture del
Politecnico;
• ore extra moenia dedicate a tutte le
attività svolte all’esterno delle strutture del
Politecnico.
La didattica del Corso di Laurea si
organizza in corsi di insegnamento
articolati secondo diversi rapporti tra ore di
aula di laboratorio strumentale, di tirocinio
e ore destinate allo studio individuale o
4
4.3. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X)
4. I regolamenti didattici
4
la costruzione di prototipi o sistemi di
prodotti;
• saper sviluppare proposte di
comunicazione visiva (grafica di prodotti
editoriali, grafica per packaging e per
prodotti di immagine coordinate, immagini
di sintesi e animazione, interfacce iconiche
per l’uso di reti informatiche) controllando
con proprietà linguaggi, strumenti e
tecnologie necessarie e possibili;
• saper gestire i controlli di qualità di
singoli prodotti industriali, tanto in
rapporto alle prestazioni funzionali
(ottimizzazione, sicurezza, ecc.) quanto in
rapporto alla compatibilità ambientale in
tutto il suo ciclo di vita;
• saper svolgere funzioni di direzione
tecnica di aziende produttrici nel campo sia
dell’industrial design che dell’arredamento
nei processi produttivi, nella gestione della
distribuzione e del marketing dei prodotti;
• saper predisporre analisi e verifiche dei
requisiti ergonomici del prodotto di serie,
prove e controlli delle prestazioni tecniche
di materiali e dei componenti impiegate nel
prodotto di serie.
117
118
• Lingua inglese
A conclusione dei primi due anni di corso lo
studente dovrà dimostrare, attraverso
specifiche prove di idoneità, la conoscenza
pratica e la comprensione della lingua inglese.
4.3.10.1 1° anno
Concorrono alla definizione degli
insegnamenti del 1° anno, discipline delle aree
didattiche I, II, III, IV, per un totale di dieci
insegnamenti, cinque nel primo semestre e
cinque nel secondo (Cfr. manifesto 1° anno,
punto 4.3.13).
Iscrizione al 2° anno di corso
Per iscriversi a ottobre nell’A.A. successivo
al 2° anno di corso, è necessario che lo
studente abbia sostenuto con esito
positivo almeno 4 esami per almeno di 42
crediti, fra cui obbligatoriamente i due
laboratori; qualora risultasse in debito di
esami per complessivi di 18 Cfu egli si
iscriverà “con riserva”, potendoli sostenere
nell’appello straordinario invernale (entro il
28 febbraio).
Se lo studente non supera tali esami
nell’appello straordinario invernale, egli
assume lo status di fuori-corso.
Trasferimenti al 2° anno di corso da altri
Atenei
È necessario aver superato almeno 4
esami, per almeno 42 crediti.
4.3.10.2 2° anno
Concorrono alla definizione degli
insegnamenti del 2° anno, discipline delle
aree didattiche I, II, III, IV, V per un totale di
dieci insegnamenti, cinque nel primo
semestre e cinque nel secondo (Cfr.
manifesto 2° anno, punto 4.3.14).
Iscrizione al 3° anno di corso
Per iscriversi a ottobre nell’A.A. successivo
al 3° anno di corso, è necessario che lo
studente abbia sostenuto con esito
positivo tutti gli esami del primo anno e del
secondo anno; qualora risultasse in debito
di solo tre esami(per un massimo
complessivo di 20 Cfu), egli si iscriverà con
riserva, potendoli sostenere nell’appello
straordinario invernale (entro il 28
febbraio).
Se lo studente non supera tali esami
nell’appello straordinario invernale, egli
assume lo status di fuori-corso.
Inoltre lo studente per iscriversi ai
laboratori di sintesi finale dovrà avere
sostenuto tutti gli esami del 1° e del 2°
anno.
Trasferimenti al 3° anno di corso da altri
atenei
È necessario aver superato tutti gli esami
relativi al 1° e al 2° anno di corso inseriti nel
regolamento didattico del corso di laurea in
Disegno industriale della Facoltà di
Architettura di Bari.
Gli studenti che intendono trasferirsi
dovranno presentare alla Segreteria
Studenti, al fine di ottenere il nulla osta del
Politecnico, il certificato di iscrizione nel
precedente A.A. con l’elenco degli esami
sostenuti.
4.3.10.3 3° anno
Concorrono alla definizione degli
insegnamenti del 3° anno, discipline delle
aree didattiche I, II, III, IV, V. Tali
insegnamenti sono articolati in tre indirizzi,
ciascuno dotato di cinque insegnamenti
per un totale di 60 Cfu (Cfr. manifesto 2°
anno, punto 4.3.15).
4.3.11 Norme relative all’accesso
L’iscrizione al Corso di Laurea in Disegno
industriale è regolata in conformità alle
norme vigenti in materia di accesso agli
studi universitari. Le modalità della prova
di ammissione, compresi i criteri da
adottare per definire i relativi “debiti
formativi”, sono stabilite dal Senato
Accademico sentito il Consiglio di Facoltà e
il Consiglio Unitario di Classe, ed emanate
con Decreto Rettorale.
4.3.12 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 1° anno (ex DM 270/2004)
Anno di
corso
Tipo di
insegnamento
Composizione
annualità
Totale
crediti
Insegnamenti
(annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
1°
l
1
12
Laboratorio di Disegno industriale 1
- Disegno industriale 1
- Disegno del prodotto industriale 1
Laboratorio di Arredamento 1
- Progettazione del prodotto d’arredo
- Disegno del prodotto di arredo 1
Laboratorio di Progettazione grafica 1
- Progettazione grafica 1
- Cultura tecnologica della progettazione grafica 1
Storia dell’arte contemporanea
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
Calcolo numerico
Statica
icar 08
l
l
m
m/2
m/2
m/2
1
1
1
0,5
0,5
0,5
12
12
6
6
6
6
60
Settori
scientifico-disciplinari
Aree
disciplinari
Crediti per insegnamento
icar 13
icar 17
i
iii
9
3
icar 16
icar 17
i
iii
9
3
icar 13
icar 12
l-art 03
icar 17
mat 08
i
iii
ii
iii
iv
i
9
3
6
6
6
6
60
4
4.3. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X)
4. I regolamenti didattici
4
guidato, e differenti modalità di frequenza
e valutazione.
Specificamente gli esami di profitto previsti
possono essere sostenuti su:
• Corsi monodisciplinari annuali (M = 10
crediti):
corsi costituiti da insegnamenti di uno
specifico settore disciplinare, orientati
all’apprendimento e alla conoscenza di
teorie, metodi e strumenti disciplinari.
• Corsi monodisciplinari semestrali (M/2 =
5 crediti).
• Laboratori semestrali (L = 7,5 crediti):
corsi costituiti da due o più insegnamenti,
di norma appartenenti a diversi settori
disciplinari, con l’indicazione di quello che
svolge “funzione guida”. Sono condotti in
forma coordinata da più docenti e si
concludono con un esame basato anche
sull’esito di prove intermedie e finali.
Essi sono destinati sia all’esercizio del
progetto, che all’esercizio delle attività
operative necessarie alla formalizzazione del
progetto, alla prototipazione e alle loro
verifiche tecniche.
• Laboratori di sintesi finale (LSF = 35 crediti):
corsi di durata annuale. In essi lo studente è
guidato, in accordo al proprio piano di studi,
attraverso l’apporto di più discipline alla
matura e completa preparazione di un
progetto di prodotto industriale in uno dei
campi dell’applicazione professionale.
• Tirocinio e stage:
essi devono essere svolti presso qualificate
strutture pubbliche o private italiane o
straniere con le quali si siano stipulate
apposite convenzioni, e dovranno essere
certificati da specifici attestati.
Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 5,5 annualità
Note
1 Credito 25 ore
Legenda
lLaboratorio.
m
Corso monodisciplinare annuale
m/2 Corso monodisciplinare semestrale
119
4.3.13 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 2° anno (ex DM 270/2004)
Tipo di
insegnamento
Composizione
annualità
Totale
crediti
Insegnamenti
(annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
2°
l
1
12
Laboratorio di Disegno industriale 2
- Disegno industriale 2
- Realizzazione del prodotto industriale
Laboratorio di Arredamento 2
- Architettura degli interni e allestimento 2
- Disegno del prodotto di arredo 2
Laboratorio di Progettazione grafica 2
- Progettazione grafica 2
- Cultura tecnologica della progettazione grafica
Fondamenti di informatica
Storia delle arti decorative ed industriali
Economia ed organizzazione aziendale
Disegno
l
4. I regolamenti didattici
4
l
m/2
m/2
m/2
m/2
1
1
0,5
0,5
0,5
0,5
12
12
6
6
6
6
4.3.14 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 3° anno (ex DM 270/2004)
Settori
scientifico-disciplinari
Aree
disciplinari
Crediti per insegnamento
icar 13
icar 12
iv
i
9
icar 16
icar 17
i
iii
icar 13
icar 12
i
iv
iv
ii
v
iv
ing-inf / 05
icar 18
ing-ind 35
icar 17
Anno di
corso
3°
Curriculum
Tipo di
insegnamento
Composizione
annualità
Totale
crediti
Insegnamenti
(annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
Disegno
Industriale
lsf
2,5
27
Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale 3
- Prova finale
- Tirocinio
- Lingua inglese
-Disegno del prodotto industriale 2
-Realizzazione del prodotto industriale 2
Statica
Marketing industriale
Gestione dell’innovazione del prodotto
Storia del design e dell’arredamento contemporaneo
Tecnologia dell’architettura d’interni
3
9
3
m/2
m
m/2
9
3
6
6
6
6
m
0,5
1
0,5
0,5
1
6
6
6
6
9
6
60
Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 6 annualità
5
60
60
Note
1 Credito 25 ore
Legenda
lLaboratorio.
m
Corso monodisciplinare annuale
m/2 Corso monodisciplinare semestrale
Settori
scientificodisciplinari
Aree
disciplinari
icar 13
icar 13
icar 12
icar 13
icar 08
ing-ind 35
ing-ind 35
icar 18
icar 12
III
iii
v
iv
Crediti per
insegnamento
9
5
1
6
6
6
6
6
6
9
60
4
4.3. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X)
Anno di
corso
Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 5 annualità
120
Note
1 Credito 25 ore
Legenda
lLaboratorio.
m
Corso monodisciplinare annuale
m/2 Corso monodisciplinare semestrale
121
4.3.16 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 1° anno
4.3.15 Organizzazione delle attività didattiche - Aree disciplinari, insegnamenti e docenti
122
Insegnamenti
12
Laboratorio di Disegno industriale 2
9
- Disegno industriale 2
Alessandra Scarcelli
9
3
- Realizzazione del prodotto industriale
Massimiliano Reina
3
12
Laboratorio di Arredamento 2
Rosa Pagliarulo
9
- Arredamento
Costanza Dell’erba
3
- Disegno del prodotto di arredo 2
ssd
Crediti
Laboratorio di appartenenza
Docenti
Insegnamenti
Area I: Progetto del prodotto industriale
01 Disegno industriale 1
02 Disegno industriale 2
03 Disegno del prodotto industriale
04 Progettazione grafica 1
05 Progettazione grafica 2
06 Progettazione del prodotto d’arredo 1
07 Arredamento
08 Tirocinio
icar/13
icar/13
icar/13
icar/13
icar/13
icar/16
icar/16
9
9
6
9
9
9
9
9
Laboratorio di Disegno industriale 1
Laboratorio di Disegno industriale 2
Laboratorio di sintesi finale
Laboratorio di Progettazione grafica 1
Laboratorio di Progettazione grafica 2
Laboratorio di Arredamento 1
Laboratorio di Arredamento 2
Laboratorio di sintesi finale
Annalisa Di Roma
Massimiliano Reina
Laboratorio di Disegno industriale 1
- Disegno industriale 1
Annalisa Di Roma
Annalisa Di Roma
Nunzio Perrone
Nino Perrone
- Disegno del prodotto industriale
Francesco Fittipaldi
Area II: Storia delle forme del prodotto industriale
01 Storia delle arti decorative e industriali
02 Storia dell’arte contemporanea
icar/18
l-art/03
6
6
Area III: Tecniche di rappresentazione e modellazione del prodotto industriale
01 Disegno del prodotto industriale
icar/17
02 Disegno del prodotto d’arredo 1
icar/17
03 Disegno del prodotto d’arredo 2
icar/17
04 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
icar/17
05 Disegno
icar/17
08 Fondamenti di informatica
ing-inf/05
3
3
2
6
6
6
Area IV: Realizzazione del prodotto industriale
01 Calcolo numerico
02 Statica
03 Realizzazione del prodotto industriale
04 Realizzazione del prodotto industriale
05 Cultura tecnologica della progettazione grafica 1
06 Cultura tecnologica della progettazione grafica 2
07 Tecnologia dell’architettura di interni
mat/08
icar/08
icar/12
icar/12
icar/12
icar/12
ing-ind/14
6
6
6
2
2
2
6
Area V: Economia, legislazione e gestione del prodotto industriale
01 Economia ed organizzazione aziendale
ing-ind/35
02 Gestione dell’innovazione del prodotto
ing-ind/35
03 Marketing industriale
ing-ind/35
6
6
6
Rosa Pagliarulo
Rocco Mele
Alessandra Scarcelli
Francesco Moschini
Laboratorio di Disegno industriale 1
Laboratorio di Arredamento 1
Laboratorio di Arredamento 2
Francesco Fittipaldi
Margherita Lisco
Giuseppe Lovino
Olinda Ferrieri Caputi
Lorenzo Netti
Tommaso Di Noia
Laboratorio di sintesi finale
Laboratorio di Disegno industriale 2
Laboratorio di Progettazione grafica 1
Laboratorio di Progettazione grafica 2
Docenti per corso
Laboratorio di Arredamento 1
-Progettazione del prodotto di arredo 1
- Disegno del prodotto di arredo
Docenti per corso
Crediti
12
12
Rocco Mele
9
Giuseppe Lovino
3
12
12
Laboratorio di Progettazione grafica 2
- Progettazione grafica 1
Nunzio Perrone
9
- Progettazione grafica 2
Carlotta Latessa
9
- Cultura tecnologica della progettazione grafica 1
Vito Tafuni
3
- Cultura tecnologica della progettazione grafica 2
Michele Colonna
3
Storia dell’arte contemporanea 1
Francesco Moschini
6
Storia delle arti decorative e industriali
Alessandra Scarcelli
6
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
Olinda Ferrieri Caputi
6
Economia ed organizzazione aziendale
Fulvio Iavernaro
6
Calcolo numerico
Tiziano Politi
6
Fondamenti di informatica
Tommaso Di Noia
6
Statica
Pilade Foti
6
Disegno
Lorenzo Netti
6
Laboratorio di Progettazione grafica 1
4
4.3. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X)
4. I regolamenti didattici
4
4.3.17 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 2° anno
Crediti
Insegnamenti
Tiziano Politi
Pilade Foti
Rosa Pagliarulo
Massimiliano Reina
Vito Tafuni
Michele Colonna
Spartaco Paris
Fulvio Iavernaro
Gabriele Zito
Michele Gorgoglione
123
4.3.18 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 3° anno
Insegnamenti
124
Crediti
Laboratorio di sintesi finale
27
- Disegno del prodotto industriale 3
Annalisa Di Roma
6
- Realizzazione del prodotto industriale 3
Rosa Pagliarulo
6
- Lingua inglese
Richard Lusardi
3
- Tirocinio
Rosa Pagliarulo
5
- Prova finale
Rossana Carullo
7
Marketing industriale
Michele Gorgoglione
6
Storia del design e dell’arredamento contemporaneo
Alessandra Scarcelli
6
Tecnologia dell’architettura di interni
Spartaco Paris
6
Gestione dell’innovazione del prodotto
Gabriele Zito
6
4.3.19 Progetti didattici
1° anno
Laboratorio di Disegno industriale 1
Industrial Design Studio 1
• Laboratorio di Disegno industriale 1
• Laboratorio di Arredamento 1
• Laboratorio di Progettazione grafica 1
• Storia dell’arte contemporanea 1
• Fondamenti e applicazioni di geometria
descrittiva
• Calcolo numerico
• Tecniche ingegneristiche I
LDI 1- 12 cfu
1° anno
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 17, Disegno
Annalisa Di Roma
Disegno industriale 1 (Icar 13-9 cfu)
Francesco Fittipaldi
Disegno del prodotto industriale (Icar 17-3
cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo principale del corso è consentire
agli studenti del primo
anno di gestire l’intero processo di design
dall’ideazione alla produzione di prodotti
da realizzare in materiali naturali.
Lo studente applicherà, nell’ambito dei
processi di simulazione virtuale, le
tecnologie di trasformazione e produzione
della pietra e del legno in
funzione delle possibilità applicative e
prestazionali del prodotto di
design.
Gli strumenti critici, sviluppati nel corso
delle lezioni teoriche (sapere), condurranno
all’analisi sistematica dell’esistente da cui
trarre tutte le istanze espresse e le relative
risposte in termini prestazionali; inoltre,
attraverso l’approccio sperimentale, si
interpreteranno i segnali provenienti dalle
trasformazioni sociali, dal mondo
produttivo e/o tecnologico più in generale,
ponendo le risposte a quelle istanze
inespresse, mutate o specificate da parte
degli attori coinvolti nel sistema design, in
grado di ampliare i confini del campo delle
prestazioni già offerte.
Sul piano dell’esercizio della prassi (saper
fare) l’approccio integrato dei sistemi di
modellazione e prototipazione mediante
tecnologie cad/cam/cae consentirà la
simulazione dell’intero processo di
ideazione formale e di produzione
oggettuale, senza interruzioni del flusso di
informazioni: dalle peculiaritàgeometriche
(matematiche di progetto) agli impulsi di
elaborazione elettronica dei prototipi
(matematiche di costruzione).
Il piano delle lezioni teoriche (sapere)
indagherà la teoria del disegno industriale
e proporrà approfondimenti critici su temi e
prodotti attraverso delle schede relative ai
“casi di studio”.
obbligatoriamente sulla piattaforma
e-learning, secondo le modalità che
saranno esplicate nel corso della
prima lezione.
Modalità d’esame
Gli studenti che avranno svolto nei tempi e
nei modi previsti le
esercitazioni e le prove extempora,
conseguendo esito positivo, saranno
ammessi a sostenere l’esame finale.
’esame consisterà nella valutazione degli
elaborati progettuali dai quali dovrà
emergere la comprensione delle
problematiche teoriche e pratiche che
regolano il rapporto di forma- tecnica e
materia nei sistemi progettati e da una
discussione critica sui temi esposti durante
le lezioni teorico-critiche
4
4.3.20 Progetti didattici 1° anno
4. I regolamenti didattici
4
Docenti per corso
Programmazione e organizzazione delle
attività didattiche
Il corso è organizzato in due moduli
didattici che si svolgeranno nel
corso dell’annualità (DISEGNO
iNDUSTRIALE 1 e DISEGNO DEL PRODOTTO
INDUSTRIALE 1).
Entrambi i moduli prevedono esercitazioni
e prove extempora nel corso del primo
semestre. Lo svolgimento di tali prove sarà
obbligatorio al fine dell’ottenimento della
firma di frequenza del corso ed oggetto di
valutazione.
Entrambi i moduli si concluderanno con un
esercizio progettuale.
L’esame finale formalizzerà gli esiti dei due
moduli didattici.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni al corso avvengono
125
Laboratorio di Arredamento 1
Interior Design Studio 1
LA 1- 12 cfu
1° anno
• Icar 16, Architettura degli interni
• Icar 17, Disegno
126
Rosa Pagliarulo
Progettazione del prodotto di arredo 1
(Icar 16-9 cfu)
Costanza Dell’erba
Disegno del prodotto d’arredo (Icar 17-3
cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo del laboratorio del primo anno è
far acquisire allo studente la
consapevolezza delle diverse forme e tipi
del legno nell’arredo e di introdurlo alla
teoria e alla pratica realizzativi del prodotto
d’arredo. Ciò avverrà da una parte
attraverso una rilettura critico-analitica di
oggetti significativi per quanto riguarda
l’evoluzione del rapporto tra forma/
tecnica/materia del prodotto d’arredo,
dall’altra attraverso la messa a punto di un
progetto esecutivo di una sedia e di un
tavolo.
Lo studio delle forme e dei tipi degli arredi
in legno secondo le varianti stilistiche e
tecnologiche sarà condotto attraverso il
ridisegno critico di tre tipi di sedie d’autore
(sedia ed elementi piani, sedia ad elementi
curvi e torniti, sedia ad elementi plastici) e
costituirà il momento della riflessione
analitica (sapere).
L’apprendimento e l’uso degli strumenti
informatici di modellazione, la
Tema d’anno
Il tema d’anno è l’analisi ed il progetto di
una sedia e di un tavolo in legno.
Per quanto attiene l’insegnamento di
Progettazione del prodotto d’arredo 1 ciò
avverrà mediante l’elaborazione del
modello costruttivo (prototipo virtuale) e di
un breve testo: dal primo devono risultare
individuati con esattezza geometrica e
coerenza formale i “nodi” costruttivi; dal
secondo devono risultare individuate con
chiarezza concettuale il tema del rapporto
tra forma, tecnica e materia.
Per quanto attiene l’insegnamento di
Disegno del Prodotto d’Arredo 1/ciò
avverrà mediante l’analisi delle geometrie
costruttive dalle diverse tipologie di sedie,
tavoli e mediante l’esplicitazione del
processo di modellazione informatica con
un breve testo per le diverse tipologie di
sedie e tavoli proposte nel corso delle 6
esercitazioni.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso è organizzato in quattro moduli
didattici il cui oggetto corrisponde ai
diversi approcci formali, tecnici e
tecnologici, assunti quali caratteri di
riferimento per la comprensione degli
oggetti del tema d’anno.
Periodi didattici
- Modulo I
- Esercitazione (I): “Ridisegno di una
sedia con tutti gli elementi piani”.
- Modulo II
- Esercitazione (II): “Ridisegno di una
sedia con elementi curvi e/o torniti”.
- Modulo III
- Esercitazione (III): “Ridisegno di una
sedia ad elementi plasticamente curvati”
- Modulo IV
- Esercitazione (IV): “Ridisegno di un
tavolo d’autore”.
- Modulo V
- Elaborato d’esame
Iscrizione al corso
Le iscrizioni al corso avvengono
obbligatoriamente sulla piattaforma
e-learning, secondo le modalità che
saranno esplicate nel corso della prima
lezione.
Modalità d’esame
Gli studenti che avranno svolto nei tempi e
nei modi previsti le quattro esercitazioni
(durante i primi quattro moduli didattici)
conseguendo esito positivo saranno
ammessi a sostenere l’esame finale.
L’esame consisterà nella valutazione
dell’elaborato grafico finale (oggetto del
quinto modulo didattico) dal quale dovrà
emergere la comprensione delle
problematiche teoriche e pratiche che
regolano il rapporto di forma- tecnica e
materia nel prodotto d’arredo in legno e da
una discussione critica sui temi esposti
durante le lezioni teorico-critiche.
Laboratorio di Progettazione grafica 1
Graphic Design Studio 1
LPG 1/II-12 cfu
1° anno / II semestre
Area didattica I:
Progetto del prodotto industriale:
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 16, Architettura degli interni
Nunzio Perrone
Progettazione grafica 1/II (Icar 13-9 cfu)
Vito Tafuni
Cultura tecnologica della progettazione
grafica (Icar 12-3 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Il laboratorio ha l’obiettivo di introdurre gli
studenti del primo anno di corso alle
problematiche generali del progetto di
comunicazione visiva.
Le lezioni verteranno sui seguenti
argomenti:
• La nozione di sistema grafico:
rappresentazione e raffigurazione; i segni
per la comunicazione; sistemi coerenti;
codici aperti e codici chiusi.
• La scrittura: lingua e scrittura; scritture
alfabetiche e non alfabetiche; scritture non
orientate alla lingua.
• La percezione: costanti fisiologiche e
variabili culturali; visibilità e leggibilità; i
fattori di scala; il colore; il movimento.
• Introduzione alla tipografia: la tipografia
come varietà della scrittura per la
produzione industriale; la tipografia come
sistema progettuale; tipografia digitale e
codice Unicode.
• Grafica e tipografia: da Gutenberg alla
fine dell’Ottocento; le avanguardie del
Novecento; Jan Tschichold e Anthony
Froshaug; scritture digitali non
tipografiche.
• Rappresentazioni diagrammatiche:
sistemi per la rappresentazione di
informazioni quantitative e qualitative;
rappresentazioni analitiche e sintetiche;
rappresentazione di fenomeni dinamici.
• L’organizzazione dello spazio: sistemi di
impaginazione, sistemi di relazioni; griglie
e gabbie; dai supporti bidimensionale finiti
alle reti virtuali; sistemi dinamici.
Aims and contents
The target of the course is to introduce the
students to the general problems of a
project of visual communication.
The lessons concern the following topics:
• The notion of a graphic system:
representation and figuration; the signs for
communication; coherent systems; open
and closed codes.
• Writing: language and writing;
alphabetical and not alphabetical writing;
writing not directed to language.
• Perception: physiological constants and
cultural variations; visibility and legibility;
scale factors; colour; movement.
• Introduction to typography: typography
as a variety of writing for industrial
production; typography as a project
system; digital typography and Unicode.
• Graphics and typography: from
Gutenberg to the end of the nineteenth
century; the nineteenth century avantgarde; Jan Tschichold and Anthony
Froshaug; non-typographic digital writing.
• Diagramatic representations: systems for
the representation of quantitative and
qualitative information; analytical and
synthetic representations; representation
of dynamic phenomena.
• Organization of space: systems of
pagination, systems of relationships; grills
and cages; from the two-dimensional
ended supports to virtual nets; dynamic
systems.
Articolazione delle attività didattiche
Verranno distribuiti materiali didattici
specifici e ospiti esterni terranno lezioni o
workshop.
Gli argomenti trattati saranno seguiti da
esercitazioni estemporanee da parte degli
studenti.
Articulation of the educational activities
In addition to lessons, lectures will be given
by external guests.
The acquisition of knowledge will be
followed by exercises and workshops.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Un’esercitazione finale costituirà la prova
d’esame.
Storia dell’arte contemporanea
History of Contemporary art
L-Art 03-6 cfu
1° anno / corso semestrale
Francesco Moschini
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si occupa delle forme e dei modi in
cui l’arte si manifesta dalla crisi del
classicismo tardo-settecentesco fino alle
ultime tendenze contemporanee, comprese
le varie intersezioni con il “sistema delle
arti”.
Aims and contents
The course deals with forms and ways
according to which art has manifested itself
from the crisis of eighteenth-century
classicism up to the latest contemporary
tendencies, including the various
intersections with the “system of the arts.”
Articolazione delle attività didattiche
È prevista una parallela attività “esterna”
attraverso la puntuale attenzione alle
offerte culturali fornite dalla stessa città di
Bari e dal suo territorio, quali rassegne
cinematografiche, conferenze e mostre. Di
questa parte del corso che lo studente è
chiamato a dar conto, in maniera
operativa, attraverso l’elaborazione di
momenti riflessione, scritta e grafica, su
“quaderni di ricerca”, che saranno via via
seguiti e verificati da gruppo docente.
Articulation of the educational activities
In addition to institutional lessons there is
a parallel activity of monitoring of the
cultural opportunities offered by the city of
Bari and its territory, such as films, lectures
and shows. The student will produce an
account of this activity in writing and
graphically in “research notebooks “, that
will be followed and verified by teachers.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame consisterà in un colloquio sui temi
esposti delle lezioni e sugli elaborati
prodotti.
4
4.3.20 Progetti didattici 1° anno
4. I regolamenti didattici
4
rappresentazione e la gestione informatica
della fase costruttiva dei modelli (prototipi
virtuali) costituiranno il training di
apprendimento degli strumenti (saper
fare).
127
Fondamenti e applicazioni di geometria
descrittiva
Basics and Applications of Descriptive
Geometry
Olinda Ferrieri Caputi
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso vuole fornire all’allievo gli
strumenti utili alla progettazione e
rappresentazione delle forme degli oggetti
di design industriale, prima illustrando le
principali figure e forme dello spazio
bidimensionale e tridimensionale, le loro
proprietà e le loro costruzioni geometriche,
poi illustrando i metodi di rappresentazione
di tali figure e forme su una superficie
piana (che si identifica con il foglio da
disegno).
In particolare i contenuti del corso saranno
i seguenti argomenti:
Cenni di Geometria Euclidea (finalità,
concetti fondamentali, enti e forme
fondamentali, postulati e costruzioni
geometriche mediante compasso e riga
non graduata);
Geometria Proiettiva (concetti introduttivi e
omologie con i suoi casi particolari);
Classificazione dei metodi della Geometria
Descrittiva (proiezioni centrali e parallele) e
loro elementi di riferimento;
Rappresentazione degli enti fondamentali
prima, delle figure piane e tridimensionali
poi, e loro intersezioni mediante i metodi
della Geometria Descrittiva (doppie
proiezioni ortogonali, proiezioni quotate,
128
Aims and contents
The purpose of the course is to make the
student able to design and represent the
shape of industrial design object. The
purpose is persecuted showing to the
student
1) the main figures and shapes of the
bi-dimensional o three-dimensional space,
their properties, their geometric
construction;
2) the representation methods of such
figures and shapes on a plane surface (the
sheet).
In particular the contents of the course will
be the following arguments:
- Outlines of Euclidean Geometry
(purposes, fundamental concepts,
fundamental entity and form, postulate and
geometric constructions to make by
calipers and not-graded line);
- Projective Geometry (introductory
concepts and omologie with its particular
cases);
- Purpose of Descriptive Geometry and
classification of its methods (central and
parallel projections) and elements of
reference;
- Rapresentation of the fundamental
entity; the bi-dimensional and threedimensional form and their intersections by
the methods of Descriptive Geometry
(double orthogonal projections, quoted
projections, orthogonal and oblique
axonometries, perspective with orthogonal
frame).
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro la data
comunicata all’inizio del corso.
Modalità d’esame
L’esame consisterà in un colloquio sui temi
esposti delle lezioni e sugli elaborati
assegnati durante il corso.
Calcolo numerico
Numerical Analysis
Statica
Statics
Mat 08-6 cfu
1° anno / corso semestrale
Icar 08-6 cfu
3° anno / corso semestrale
Tiziano Politi
Pilade Foti
Finalità e contenuti disciplinari
I contenuti del corso abbracciano differenti
settori della matematica il cui obiettivo è
l’associazione fra concetti e forme
matematiche.
• teoria delle matrici;
• elementi di geometria analitica nel piano
e nello spazio;
• elementi di analisi matematica;
• trasformazioni geometriche nel piano e
nello spazio;
• curve nel piano e nello spazio;
• approssimazione di curve nel piano e
nello spazio.
Aims and contents
The contents of the course span different
sectors of mathematics and their target is
to associate concepts to mathematical
forms.
The following subjects are studied during
the course:
• theory of matrixes;
• elements of analytical geometry in plan
and in space;
• elements of mathematical analysis;
• geometric transformations in plan and in
space;
• curves in plan and in space;
• approximation of curves in plan and in
space.
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone di fornire una
introduzione alla statica dei solidi e delle
strutture. I metodi e gli strumenti sviluppati
da tali discipline rappresentano un
bagaglio di conoscenze indispensabile per
l’analisi e la progettazione degli oggetti di
interesse del disegno industriale.
L’argomento centrale del corso è costituito
dalla statica dei corpi rigidi. Nel corso viene
anche affrontato, in maniera
necessariamente semplificata, il problema
della modellazione degli oggetti reali, cioè
del passaggio dalla realtà fisica al modello
teorico di calcolo.
Aims and contents
The aim of the course is to provide an
introduction to the statics of solids and
structures. The methods and the tools
developed by these disciplines represent
an essential basis of knowledge for the
analysis and design of objects from an
industrial design perspective. The central
topic treated during the course is the
statics of rigid bodies. The problem of the
modelling real objects (that is to say, the
passage from physical reality to theoretical
model of calculation) is also dealt with,
even if in a simplified manner.
Articolazione delle attività didattiche
Nell’ambito del corso verranno affrontati i
seguenti argomenti.
• Vettori
• Cinematica dei corpi rigidi
• Statica dei corpi rigidi
• Resistenza dei materiali
Articulation of the educational activities
The main contents are:
• Vectors
• Kinematics of rigid bodies
• Statics of rigid bodies
• Strength of materials
Applicazioni
Alla fine del corso l’allievo sarà in grado di
adoperare gli strumenti per la modellazione
meccanica di semplici oggetti di disegn. Per
questi ultimi egli sarà in grado di risolvere
significativi problemi di progettazione e
verifica. In particolare, attraverso alcune
esercitazioni guidate, gli allievi
analizzeranno dal punto di vista statico un
semplice oggetto di arredamento.
Application
At the end of the course, the student will be
able to use the tools for mechanical
modelling on simple objects of design. He
or she will be able to solve meaningful
problems of design and verification. In
particular, a simple furniture piece will be
analyzed from the static point of view.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame consisterà nella discussione
del tema d’anno riguardante lo studio di
un oggetto di disegn e nella prova orale
riguardante i principali argomenti del
corso.
4
4.3.20 Progetti didattici 1° anno
4
4. I regolamenti didattici
Icar 17-6 cfu
1° anno / corso semestrale
assonometrie ortogonali ed oblique,
prospettiva a quadro ortogonale).
129
130
Laboratorio di Disegno industriale 2
Industrial design studio 2
• Laboratorio di Disegno industriale 2
• Laboratorio di Arredamento 2
• Laboratorio di Progettazione grafica 2
• Disegno 2
• Storia delle arti decorative e industriali 2
• Economia ed organizzazione aziendale
• Fondamenti di informatica
LDI-12 cfu
2° anno
Alessandra Scarcelli
Disegno industriale 2 (Icar 13-9 cfu)
Massimiliano Reina
Realizzazione del prodotto industriale (Icar
12-3 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso è volto ad approfondire, completare
e sperimentare le tecniche progettuali del
design, in continuità con le esperienze
condotte nei laboratori di Disegno
industriale del primo anno, affrontando
tematiche di maggiore impegno come
quelle derivanti dalla progettazione di
“sistemi complessi” (multi-materiali,
multi-aziendali, ecc.).
Aims and contents
The target of the course is to deepen,
complete and to experiment with design
techniques, in continuity with experiences
of the two first year studios, facing more
complex themes like those deriving from
the design of “complexes systems”
(multi-materials, multi-companies, etc.).
Articolazione delle attività didattiche
Il corso si articola in cicli di lezioni teoriche
e pratiche ed in esercitazioni tematiche
rivolte a verificare le conoscenze acquisite:
le lezioni analizzeranno le linee evolutive
dei sistemi produttivi complessi e ne
illustreranno l’applicazioni a casistiche
significative; le elaborazioni progettuali
saranno riferite ad oggetti e sistemi di
oggetti complessi, anche ad assetto e
prestazioni variabili.
I principali argomenti trattati nelle lezioni
riguarderanno:
• la definizione del programma esigenzialeprestazionale;
• l’innovazione tecnologica;
• la globalizzazione e le questioni connesse
alla distribuzione dei prodotti;
• i sistemi complessi.
Articulation of the educational activities
Theoretical and practical lessons will be
held in addition to thematic exercises, to
verify the knowledge acquired: the lessons
analyze the evolutionary lines of the
complex production systems and illustrate
their meaningful applications. The design
elaborations involved in systems of
complex objects, also with varying order
and performances.
The principal contents are the following:
• definition of the design program;
• technological innovation;
• globalization and distribution of
products;
• complex systems.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame si baserà sulla valutazione del
grado di conoscenza raggiunto dallo
studente in merito ai temi trattati nel corso,
e documentati nella “Bibliografia” allegata
a programma particolareggiato e nei
“Complementi di tecnologia per il C.d.L. in
Disegno industriale” (consegnati nel
corso).
Si baserà inoltre sulla valutazione del
grado di interesse, di competenza e di
compiutezza riscontrati nelle esercitazioni
svolte.
Si baserà inoltre sulla valutazione del
grado di interesse, di competenza e di
compiutezza riscontrati nelle esercitazioni
svolte.
Laboratorio di Arredamento 2
Interior Design Studio 2
LA2-12 cfu
2° anno
Rocco Mele
Arredamento (Icar 16-9 cfu)
Giuseppe Lovino
Disegno del prodotto d’arredo 2
(Icar 17-3 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Il Laboratorio 2° di Arredamento è un
laboratorio di progettazione del prodotto
d’arredo costituito da due insegnamenti
coordinati:
Arredamento (corso caratterizzante);
Disegno del prodotto d’arredo (corso
integrativo)
Obiettivo del Laboratorio è far acquisire
allo studente attraverso l’analisi delle
forme e dei tipi del legno nell’arredo, delle
tecniche di lavorazione e delle sue
possibilità espressive (sapere) la
competenza sintetico-critica e gli strumenti
operativi necessari alla formalizzazione del
progetto di un prodotto d’arredo (saper
fare).
I riferimenti alla produzione teorica e
materiale storica e contemporanea,
costituiranno la base su cui sviluppare il
proprio pensiero critico e progettuale.
La modellazione informatica
tridimensionale viene indirizzata verso le
tecniche di gestione digitale della fase
produttiva (tecniche cad-cam; rapid
prototyping).
Articolazione dell’insegnamento
Si alterneranno i contenuti della disciplina
secondo la doppia modalità del sapere e
del saper fare.
Il sapere è inteso come momento di
acquisizione dei fondamenti teorici e
tecnici della disciplina e si articolerà in cicli
di lezioni teoriche anche coordinate tra i
due insegnamenti e in seminari su temi
specifici ritenuti utili o con contributi
scientifici di docenti esterni.
Il saper fare, è inteso come momento di
applicazione e verifica dell’acquisizione dei
fondamenti teorici e tecnici attraverso
esercitazioni ed attività progettuale in aula.
In particolare l’attività dell’Arredamento
prevede 9 crediti complessivi suddivisi in
-sapere intra-moenia (lezioni ex cathedra)
-saper fare intra-moenia esercitazioni
(esercitazioni)
-sapere extra-moenia (studio individuale)
-saper fare extra-moenia (disegno a casa)
Mentre l’insegnamento di Disegno del
prodotto d’arredo prevede 3 crediti
complessivi suddivisi in:
-sapere intra-moenia (lezioni ex cathedra)
-saper fare intra-moenia esercitazioni
(esercitazioni)
-saper fare e saper fare extra-moenia
1.3Temi progettuali d’anno
1.3.1. Modulo di Arredamento
Lo studente dovrà progettare una scala
interna in legno scegliendo fra alcune
tipologie proposte dagli insegnanti ed
individuare i nodi, tecnico-formali in cui le
relazioni tra forma, materia si rivelano con
maggior chiarezza. La progettazione sarà
orientata verso processi produttivi di tipo
artigianale.
Dovrà darne, quindi, coerente
rappresentazione predisponendo disegni
esecutivi e modelli tridimensionali
necessari ad una descrizione corretta del
prodotto ed alla sua costruzione.
Si prevede la possibilità di pensare a prime
ipotesi progettuali che in riferimento a
quanto appreso durante le esercitazioni
analitico conoscitive, introducano ad un
momento di maggiore sintesi.
1.3.2. Modulo di Disegno
Lo studente dovrà ridisegnare e scomporre
alcuni arredi in legno proposti dagli
insegnanti (delle stesse tipologie del
progetto) analizzandoli nei nodi tecnicoformali dandone rappresentazione
attraverso la modellazione informatica
tridimensionale.
Quest’utima sarà di supporto alla
progettazione del prodotto d’arredo e
indirizzata verso la fase produttiva e di
prototipazione attraverso le tecniche
cad-cam.
Programmazione delle attività del
lamoratorio e modalità d’esame
2.1Svolgimento delle attività didattiche
L’attività del laboratorio sarà scandita in
due periodi,
Primo periodo: ottobre-gennaio 2010:
caratterizzato da lezioni teoriche,
esercitazioni di tipo analitico, la
progettazione, escursioni in luoghi di
produzione.
Secondo periodo: marzo-giugno 2011:
caratterizzato da seminari con correzioni
collettive finalizzati a rendere l’esperienza
individuale dello studente un patrimonio
collettivo, verifiche del progetto.
Eventuale mostra didattica finale dei lavori.
Programma in cicli di lezioni: percorsi
teorico-critici fondativi nella concezione del
prodotto d’arredo
2.2.1 Prolusione al corso: finalità e obiettivi
La materia: Il Legno
-Cenni sull’anatomia della pianta
-Proprietà tecnologiche del legno:
-Processi di lavorazione iniziali:
-Legnami indigeni e di importazione:
-essenze: tenere, dure, semidure.
-Componenti in legno massello:
-nodi di unione degli elementi.
-I lavorati:
-mdf, compensati, multistrati, paniforti,
lamellari.
Il prodotto d’arredo.
-Cenni storici sui sistemi costruttivi del
mobile in legno massello:
-il mobile placcato
-costruzioni di superfici in legno massello a
carena.
-Costruzione dei telai piani:
-struttura interna.
-Costruzione dei telai in curva:
-struttura interna.
-Costruzione degli elementi in curva:
-collatura dei compensati.
-curvatura per mezzo del vapore
-Le strutture degli arredi “sostenitori”
-Le strutture delle sedute imbottite.
-Le strutture degli arredi “contenitori”
-Finitura del prodotto d’arredo.
Elementi distintivi del progetto d’interni:
-definizioni ed ambiti
-elementi e loro interazioni
-atlante figurativo
I collegamenti verticali:
la scala:
4
4.3.20 Progetti didattici 1° anno
4. I regolamenti didattici
4
4.3.20 Progetti didattici
2° anno
131
132
Esercitazioni di Laboratorio
2.5.1. Modulo di Progettazione del Prodotto
d’Arredo
Le esercitazioni sono finalizzate a
sviluppare l’analisi analitico-conoscitiva dei
prodotti d’arredo scelti dalla docenza
attraverso processi di scomposizione e
ricomposizione degli stessi da attuarsi con
lo strumento principale del disegno
computerizzato ed al fine di individuare di
volta in volta le categorie progettuali che li
costituiscono.
2.6Modalità d’esame
L’esame riguarderà entrambi gli
insegnamenti del laboratorio e consisterà
nella discussione critica dei progetti, dei
riferimenti teorici, la loro rappresentazione
e la realizzazione ponendo attenzione alla
congruenza tra i diversi aspetti che
compongono l’unità dell’opera.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Laboratorio di Progettazione grafica 2
Graphic Design Studio 2
LPG 2/II-12 cfu
2° anno
Carlotta Latessa
Progettazione grafica 2 (Icar 13-9 cfu)
Michele Colonna
Cultura tecnologica della progettazione
grafica 2/II (Icar 12-3 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Tema del laboratorio sarà la progettazione
di un carattere tipografico.
Gli studenti realizzeranno una font
funzionante, installabile su computer,
completa del set alfanumerico e di una
serie di simboli integrati.
Si tratterà di un carattere per testi:
questo, a differenza di un generico
carattere per titolazione, dovrà prevedere
una cura particolare agli aspetti percettivi,
di visibilità e di leggibilità, in grado di
assicurarne la fruizione.
Gli aspetti di progettazione sistemica
saranno altrettanto importanti, perché il
sistema di segni costituito dal carattere
possa avere le appropriate qualità di
coerenza formale funzionali alla
leggibilità.
Aims and contents
The design problem is of a typographical
character.
The students will realize a real font, to be
installed on a computer, complete with an
alphanumeric set and of a series of
integrated symbols.
It will deal with a character for textswhich,
unlike a generic character for titles, paying
particular attention to the perceptive,
visibility and legibility aspects to assure its
fruition.
The aspects of systemic planning will be as
important, because the system of signs
constituted by the character could have a
appropriate formal coherence quality
functional to its legibility.
Articolazione delle attività didattiche
Il lavoro di laboratorio sarà integrato da
una serie di lezioni teoriche relative a
diversi aspetti della progettazione
tipografica, della sua storia e delle sue
applicazioni nella comunicazione:
• la tipografia a base calligrafica, in
particolare quella quattro-cinquecentesca;
• l’emancipazione dalla calligrafia e la
scientifizzazione della tipografia, in
particolare il caso del Romain du Roi;
• l’evoluzione dall’incisione manuale dei
punzoni a quella realizzata con il pantografo;
• usi editoriali della tipografia a piombo;
• i limiti della tipografia razionalista;
• la progettazione al computer;
• l’integrazione del carattere tipografico
nella grafica contemporanea;
• prospettive di scrittura non tipografica al
computer.
Articulation of the educational activities
Theoretical lessons will be related to
different aspects of the typographic design,
its history and its applications in
communication, as follows:
• typography with a handwriting base,
particularly that of the fifth to sixteenthcentury;
• the emancipation from calligraphy and
the science of typography, particularly the
case of the Romain du Roi;
• the evolution from manual incision with
punches to incision realized with the
pantograph;
• editing with lead typography;
• the limits of rationalist typography;
• computer graphic design;
• the integration of the typographical
character in contemporary graphics;
• perspectives of non typographical writing
for the computer
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame finale consisterà nella
presentazione di testi composti nel
carattere progettato, e nella loro
discussione e valutazione.
Disegno
Drawing
Icar 17-6 cfu
2° anno / corso semestrale
Lorenzo Netti
Finalità e contenuti disciplinari
L’ambito di interesse del corso
monodisciplinare di Disegno e costituito
dalla rappresentazione degli oggetti nella
sua ampia accezione di mezzo conoscitivo
delle leggi che governano la struttura
formale, di strumento di analisi dei loro
valori, di atto espressivo e di
comunicazione visiva.
Nel corso di Disegno l’allievo pratica il
disegno come linguaggio grafico,
infografico e multimediale applicato al
processo progettuale dalla formazione
dell’idea alla sua definizione esecutiva. Il
percorso formativo propone lo sviluppo e il
controllo dei problemi del progetto
contemporaneo, a diverse scale, in
relazione all’impiego dei materiali, all’uso
delle tecniche e al rinnovarsi dei modi di
produzione.
Attraverso l’uso degli strumenti e delle
tecniche del disegno si promuove la
comprensione critica (sapere) e l’esercizio
operativo (saper fare) dei processi per
determinare la forma del prodotto
industriale. Per quanto attiene il ‘sapere’
inteso come conoscenza analitica di base,
l’allievo dovrà indagare il rapporto tra
realtà e rappresentazione sia teoricamente
che attraverso esperienze tese a disvelare
le potenzialità del disegno come
modellazione grafica. II ‘saper fare’
svilupperà la conoscenza del disegno
automatico e delle relazioni tra disegno a
mano libera e modello per lo sviluppo
dell’idea-progetto.
Articolazione della didattica
Al corso semestrale di Disegno sono
assegnati 6 crediti così ripartiti:
I° semestre (ottobre 2011 - gennaio 2012)
• 3 crediti intra moenia
• 3 crediti extra-moenia
Sia le attività intra-moenia che quelle
extra-moenia prevedono a loro volta una
distinzione fra attività destinate al ‘sapere’,
e cioè alle lezioni ex cathedra e allo studio
individuale della teoria e attività destinate
al ‘saper fare’, con attività di esercizio e
apprendimento guidati in aula, seminari,
ricerche in biblioteca.
Programmazione e organizzazione delle
attività
1 Attività didattiche
Le attività didattiche sono articolate in
lezioni settimanali costituite ognuna da
una trattazione teorica e da
un’applicazione grafico-esecutiva.
Le lezioni ex-cathedra introdurranno o
seguiranno le esercitazioni con l’obiettivo
di promuovere la riflessione intorno al tema
degli oggetti e delle loro rappresentazioni.
Le esercitazioni guidate in aula saranno
condotte attraverso l’applicazione delle
tecniche di rappresentazione CAD o anche
eseguendo disegni a mano libera. L’attività
di esecuzione di grafici sarà integrata da
esercizi di ripresa fotografica e di
costruzione di modelli.
2. Seminario didattico
Al termine del corso di Disegno si terrà un
seminario didattico con finalità applicative
che si svolgerà in aula nelle ultime tre
settimane del semestre. Obiettivi del
seminaro sono l’approfondimento degli
argomenti oggetto dell’azione didattica
svolta e lo sviluppo delle capacità di sintesi
dell’allievo.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessario:
• elaborare in forma definitiva le
esercitazioni sviluppate durante il corso
attraverso la presentazione in
formato digitale dei materiali prodotti
anche con tecniche tradizionali
• partecipare con profitto al seminario
didattico di fine semestre.
L’esame è basato su un colloquio nel quale
l’allievo presentando gli elaborati delle
esercitazioni e del seminario dà prova della
conoscenza critica degli argomenti trattati
nel corso delle lezioni e sviluppati nelle
esercitazioni.
4
4.3.21 Progetti didattici 2° anno
4. I regolamenti didattici
4
-gli elementi e l’analisi tecnico-statica
-morfologia e tipologie
-riferimenti storici
-la scala su misura: la produzione
artigianale e tecniche costruttive
-i nodi di unione degli elementi: particolari
costruttivi e rapporto con i paramenti
murari
Percorso teorico-critico nella concezione
del prodotto d’arredo in riferimento al
progetto d’anno:
-approccio metodologico alla progettazione
dei collegamenti verticali:
-analisi degli spazi individuati per il
progetto
-matrici fondative e riferimenti tipologici.
-analisi di elementi ritenuti
concettualmente portanti dalla ricerca
contemporanea sulla qualità formale e
costruttiva dell’arredo in legno.
-il prodotto artigianale: l’arredo su misura
ed il rapporto con l’involucro.
Il Prototipo:
-Il modello virtuale
-Tecnologie di modellazione CAD-CAM
-Cenni sulla prototipazione rapida (RP)
2. 4 Aspetti tecnico-formali delle
concezione del prodotto d’arredo che
s’intendono
evidenziare durante le lezioni teoriche in
rapporto alle esercitazioni in aula
2.4.1 Caratteristiche tecniche e formali del
prodotto
Dimensionamento e tipi.
Dati antropometrici.
Matrici strutturali e componenti.
Il ruolo del giunto.
Materiali, finiture.
Produzione artigianale
133
Storia delle arti decorative e
industriali
History of Decorative and Industrial Arts
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi
conoscitivi e gli strumenti critici per la
comprensione della storia del prodotto
industriale, di arredo e della grafica a
partire dalla rivoluzione industriale fino al
primo ventennio del Novecento. Specifica
attenzione verrà posta alla identificazione
delle posizioni teoriche delle diverse scuole
o movimenti che hanno caratterizzato il
passaggio dall’arte applicata alla
produzione in serie: il processo di
trasformazione delle tecniche industriali,
del gusto e delle teorie progettuali verrà
analizzato utilizzando come strumento di
lavoro i manifesti di scuole e movimenti
quali Wiener Werkstätte, Deutsche
Werkbund, Arbeitsrait für Kunst, Bauhaus e
le posizioni teoriche dei designer.
Aims and contents
The aim of the course is to provide
students cognitive elements and critical
tools for the comprehension of the history
of the product of industrial, interior, and
graphic design from the age of the
Industrial Revolution to the ‘20s of last
century.
Particular attention will be paid to the
different theoretical positions of schools
and movements that led from applied arts
Articolazione delle attività didattiche
L’attività del corso è articolata in tre periodi
relativi alle tre fasi principali che hanno
caratterizzato il processo del passaggio
dall’arte applicata alla produzione in serie:
1. La rivoluzione industriale e le Arts and
Crafts
-Arte decorativa e arte industriale
nell’epoca della sua riproducibilità tecnica
-La rivolta verso in nuovi sistemi industriali:
William Morris e il movimento delle Arts & Crafts
-Grafica e comunicazione visiva tra il XVIII e
il XIX secolo
2. La nascita del prodotto industriale
-I mobili Thonet come mobili brevettati in serie
-Il design e la grafica nel periodo Liberty
-La nascita del disegno industriale: Wiener
Werkstätte; Deutsche Werkbund;
Arbeitsrait für Kunst; USA
3. La produzione artistica industriale
Il Bauhaus: l’affermazione del concetto di
standard
-Il design e la grafica del Movimento
Moderno
-Il design scandinavo
Alla fine di ciascun ciclo è previsto un ex
tempore di sintesi critica dei temi trattati
consistente nella redazione di una scheda
critica relativa a un prodotto industriale, di
arredo o di grafica, di cui saranno messi in
Icar 18-6 cfu
2° anno / corso semestrale
4. I regolamenti didattici
4
134
evidenza i caratteri morfologici e linguistici
in relazione al contesto storico in cui è
stato progettato.
Articulation of the educational activities
The educational activity is articulated into
three main periods, concerning the three
main phases of the process of leading from
the applied arts to the serial production:
1. The Industrial Revolution and the Arts
and Crafts Movement
-Decorative and Industrial Arts in the age of
mechanical reproduction
-The uprising against the new industrial
systems: William Morris and the Arts &
Crafts Movement
-Graphic art and visual communication
between the XVIII and the XIX century
2. The rise of the industrial product
-Thonet’s furniture as patented furniture
and in series
-Design and graphic art in the age of the
Liberty
-The rise of the Industrial Design: Wiener
Werkstätte; Deutsche Werkbund;
Arbeitsrait für Kunst; USA
3. The artistic industrial production
-The Bauhaus: the achievement of the
concept of standard
-Design and graphic art of the Modern
Movement
-Design from Scandinavia
At the end of each period an ex tempore of
critical synthesis of the main arguments is
expected, consisting in a critical record on
a product of industrial, graphic or interior
design. These records will point out
morphological and linguistic characters of
products related to the historical context in
which these were designed.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Periodi didattici
L’attività del corso sarà scandita in tre
periodi:
Ciascun periodo è caratterizzato da cicli di
lezioni omogenee e scandito da una
esercitazione ex tempore di sintesi critica
dei temi trattati.
Coordinamento con altri corsi
Il corso è coordinato con i: Laboratorio di
disegno industriale 1, Laboratorio di
arredamento 1 e Laboratorio di
progettazione grafica 1.
Le sue tematiche progettuali e teoriche
sono finalizzate a rendere l’azione didattica
più efficace per lo sviluppo del tema d’anno
dei laboratori.
Modalità d’esame
L’esame è individuale, e consiste in un
colloquio sui temi trattati nelle lezioni.
Oltre ai libri in bibliografia, ogni studente
dovrà elaborare le schede critiche
impostate durante l’ex tempore. Le schede
dovranno contenere notizie storiche e
notizie tecniche in relazione agli oggetti
presi in esame.
Economia ed organizzazione aziendale
Economy and Business Organization
Ing-Ind 35-6 cfu
2° anno / corso semestrale
Fulvio Iavernaro
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso intende fornire nozioni
fondamentali di gestione aziendale (con
cenni a tutte le principali funzioni), di
organizzazione formale, di contabilità
generale ed industriale, di tecniche per la
valutazione degli investimenti e per la
programmazione ed il controllo dei lavori.
Lo studente acquisirà le principali
conoscenze teoriche su tali argomenti,
imparando a comprendere i più importanti
fenomeni economici, ad interpretare e
progettare l’organizzazione di una impresa,
a leggerne il bilancio, a programmare
attività produttive, ed a valutare-in termini
di analisi marginale-la convenienza di
investimenti alternativi.
Il programma sintetico del corso è:
• Misurazione e valutazione dei risultati,
• Analisi di convenienza economica degli
investimenti,
• La gestione dei grandi progetti per
commessa,
• L’organizzazione dell’impresa.
Aims and contents
The course provides fundamental notions
of business management (with all the
principal functions), formal organization,
general and industrial accounting,
techniques for the evaluation of investment
and for the planning and control of
projects. The student will acquire the
principal theoretical knowledge on such
matters, learning to understand the most
important economic phenomena, to
interpret and plan the organization of an
enterprise, to read its budget, to program
productive activity, and to appraise - in
terms of marginal analysis - the
convenience of alternative investments.
The program of the course is:
• Measurement and evaluation of the
results,
• Analysis of economic convenience of the
investments,
• The management of great projects to
order,
• The organization of the enterprise.
Articolazione delle attività didattiche
Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche.
Articulation of the educational activities
Theoretical lessons and practical exercises
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame consisterà in una prova orale;
sono previste due prove scritte di verifica
intermedia, facoltative.
Fondamenti di informatica
Basic Computer Science
Ing-Inf 05-6 Cfu
2° anno / corso semestrale
Tommaso Di Noia
Finalità e contenuti disciplinari
Prima Parte (Architettura dei computer:
Hardware e Software)
Algebra di Boole
Operatori logici semplici e composti
Postulati e teoremi dell’algebra di Boole
Rappresentazione delle funzioni logiche in
forma canonica e mediante mintermini
Minimizzazione di funzioni mediante
mappe di Karnaugh
Half-adder, full-adder, decoder, multiplexer.
Aritmetica dei computer
Rappresentazione degli interi (numeri
positivi e negativi)
Algoritmi per le comuni operazioni
aritmetiche (addizione, sottrazione,
moltiplicazione e divisione), in binario e in
BCD
Cifre significative, precisione nella
rappresentazione ed errori di calcolo
Rappresentazione dei numeri reali (formati
standard per la rappresentazione
aritmetica floating-point)
Codifica delle immagini (pixel B/W e RGB)
Architettura degli elaboratori
Organizzazione della macchina di Von
Neumann
Linee di interfaccia della CPU (bus di clock,
control, data e address)
Decodifica degli indirizzi e interfacciamento
con la memoria
Rapporto tra architettura e processo di
compilazione
Organizzazione ed architettura della
memoria
Gerarchia di memoria
Memorie cache (principi di località spaziale
e temporale)
Tecnologie delle memorie (elettronica,
magnetica, ottica)
Tipi di memoria (SRAM, DRAM, EPROM,
FLASH, etc.)
Dispositivi periferici
Memoria esterna (struttura e
organizzazione di dischi e memorie ottiche)
Controllori I/O simplex e multiplex
Prestazioni dell’I/O (tempi di accesso ai
dati in funzione della tipologia di accesso)
Costrutti di Programmazione
Lessico, sintassi e semantica di un
linguaggio ad alto livello
Tipi di variabili, espressioni ed I/O
Strutture di controllo condizionali e
iterative
Funzioni e passaggio dei parametri
Confronto tra interpreti e compilatori
Fasi di traduzione del linguaggio (analisi
lessicale, sintattica e semantica,
compilazione e assemblaggio, linking e
loading, ottimizzazione per occupazione di
memoria o tempo di elaborazione)
Sistemi Operativi
Concetto di macchina virtuale
Tipi di S.O.: righe di comando, iconici,
multiprogrammazione, batch, multitasking,
time-sharing, real-time
4
4.3.22 Progetti didattici 3° anno
Alessandra Scarcelli
to serial production. The process of
transformation of the industrial techniques,
of the taste and of design theories will be
analyzed using as a working tool manifestos
of schools and movements such as Wiener
Werkstätte, Deutsche Werkbund, Arbeitsrait
für Kunst, Bauhaus, plus the theoretical
position of designers.
135
136
4.3.21 Progetti didattici
3° anno
Laboratorio di sintesi finale
Final Synthesis Studio
• Laboratorio di sintesi finale in Disegno
industriale
• Laboratorio di sintesi finale in
Arredamento
• Marketing industriale
• Gestione dell’innovazione e del prodotto
• Tecniche ingegneristiche II
• Statica
LSF A-30 cfu
3° anno / corso annuale
Annalisa Di Roma
Disegno del prodotto industriale 3
(Icar 16-22,5 cfu)
Rossana Pagliarulo
Realizzazione del prodotto industriale 3
(Icar 17- 7,5 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso è per quegli studenti che hanno
deciso di laurearsi nell’indirizzo di
Arredamento. Esso si propone di condurre
lo studente ad una matura e completa
definizione del progetto del prodotto
d’arredo capace di confrontarsi con il
contesto culturale figurativo e produttivo
esterno.
Apprendendo la modellazione informatica
tridimensionale lo studente giungerà al
pieno controllo delle tecniche di gestione
digitale della fase produttiva (tecniche
cad-cam; rapid prototyping) e quindi alla
definizione del prototipo del proprio
progetto.
Come tema d’anno si propone da un lato
quello dell’ “imbottito” in quanto prodotto
d’arredo fortemente legato al contesto
produttivo del territorio pugliese; dall’altro
si propone quello del
“design navale”, relativamente agli interni.
Aims and contents
The course is for students who have
decided to graduate in “interior design”. It
leads them to a mature and complete
definition of the furnishing product project,
to be compared with the figurative and
cultural production context.
By learning three-dimensional computer
modelling, the students will reach full
control of the techniques of digital
management of the production phase
(technical cad-cam; rapid prototyping) and
therefore to the definition of the prototype
of their own projects.
The One of the design problems of the year
is an upholstered divan and armchair as a
furnishing product strongly connected to
the production context of Puglia and the
other is a “nautical design”, relative to the
interior of a boat.
Articolazione delle attività didattiche
Lezioni e seminari di carattere teorico e
applicativo sui caratteri formali, tecnologici
e produttivi dei due temi d’anno.
Esercizio del progetto, come momento di
applicazione e verifica dell’acquisizione dei
fondamenti teorici e tecnici
dell’arredamento.
Articulation of the educational activities
Lessons and seminars on the formal,
technological and production
characteristics of the two themes of the
year;
Development of the project, as a process of
application and verification of the
theoretical and technical basis of interior
design.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame si baserà sulla valutazione del
grado di conoscenza raggiunto dallo
studente in merito ai temi trattati nel corso,
e sulla valutazione del grado di interesse,
di competenza e di compiutezza riscontrati
nelle esercitazioni svolte e nel progetto di
tesi.
Marketing industriale
Industrial Marketing
Ing-Ind 35-6 cfu
3° anno / corso semestrale
Michele Gorgoglione
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso tratta i principali temi relativi al
marketing. I principali argomenti trattati
sono i seguenti: l’analisi del
comportamento del consumatore, la
segmentazione, la definizione dei mercati
obiettivo, il posizionamento, le principali
decisioni di marketing (prodotto, prezzo e
comunicazione.) Il corso prevede lezioni
teoriche ed esercitazioni anche attraverso
l’uso di software di analisi.
Articolazione delle attività didattiche
Introduzione al marketing strategico:
- pianificazione strategica a livello
corporate
Analisi delle opportunità di marketing:
- il comportamento dei consumatori
Definizione dei mercati obiettivo:
- segmentazione
- tecniche di clustering
- targeting
- posizionamento
- factor analysis e rappresentazione del
posizionamento
Sviluppo di nuovi prodotti :
- generazione dell’idea: creatività e
marketing
- modello del ciclo di vita del prodotto.
Decisioni e attuazione delle strategie di
marketing:
- prezzo
- prodotto
- comunicazione.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono
obbligatoriamente sulla piattaforma
entro i primi dieci giorni dall’inizio dei
corsi.
Modalità d’esame
L’esame finale consiste in due prove
d’esonero scritte o in alternativa una
prova orale sugli argomenti teorici
trattati nel corso. È possibile discutere
una esercitazione, da concordare con il
docente, elaborata in forma di slide.
Gestione dell’innovazione del prodotto
Innovation and Product Management
Ing-Ind 35-6 cfu
3° anno / corso semestrale
Gabriele Zito
Finalità e contenuti disciplinari
I principali temi del corso sono i seguenti:
a) Introduzione al Project Management:
• Progetti di innovazione
• Contesto
• Processi
• Organizzazione
b) Tecniche di programmazione temporale
dei progetti:
• Diagramma di Gantt
• Tecniche reticolari: CPM e PERT
c) Tecniche di gestione economica dei
progetti:
• Budget di commessa
• Curve di costo
d)Cenni sul software “Microsoft Project”
e)Project work
Aims and contents
Principal themes of the course:
a)Introduction to Project Management:
• Innovation Projects
• Context
• Processes
• Organization
b)Techniques of temporal planning of
projects:
• Diagram of Gantt
• Network techniques: CPM and PERT
c)Techniques of economic management of
projects:
• Budget of order
4
4.3.22 Progetti didattici 3° anno
4. I regolamenti didattici
4
Seconda Parte (Formazione,
Memorizzazione e Trattamento delle
Immagini)
Algoritmi e strategie risolutive
Strategie risolutive (top-down e bottom-up)
Rappresentazione degli algoritmi
(flow-chart)
Strategie di implementazione degli
algoritmi (ricorrenza e ricorsività)
Strategie di messa a punto degli algoritmi
(verifica di correttezza e test dei moduli)
Algoritmi numerici semplici (soluzione di
equazioni)
Trasformazioni geometriche (2D e 3D)
Ambiente integrato MATHEMATICA
Strutture dati
Tipi di dati (primitivi, array, tabelle, file,
record)
Rappresentazione dei dati in memoria
Rappresentazione in memoria delle
immagini 2D e 3D
Concetto di SceneGraph
Formato delle immagini (RAW, BMP, JPG,
JP2, J2F, TIF, GIF, PNG, WRL, ASE, …)
Tecniche di imaging (con Laboratorio)
Acquisizioni 2D e 3D (laser, luce
strutturata; interferometria, stereoscopia)
Sensori spaziali: a pantografo, ottici,
elettromagnetici, inerziali e gravitazionali
(es. Wii)
Tecniche di Morphing
Tecniche di Rendering (Texture, es. Avatar)
137
• Cost curves
d)Notes on the software “Microsoft
Project”
e)Project work.
4. I regolamenti didattici
4
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede lezioni teoriche e la
discussione di casi di studio.
Articulation of the educational activities
Theoretical lessons and case study
discussions are planned.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame consiste in una prova orale e si
baserà sulla valutazione del grado di
conoscenza raggiunto dallo studente in
merito ai temi trattati nel corso.
138
Tecnologia dell’architettura d’interni
Tecnology of interior design
Ing-Ind 14-6 cfu
3° anno / corso semestrale
Spartaco Paris
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso di Tecnologie dell’architettura
degli interni è rivolto agli studenti del III
anno ed è propedeutico all’attività di tesi
finale. Essendo destinato a tutti gli studenti
del III anno- indipendentemente
dell’indirizzo di laurea scelto- si propone di
superare le restrittiva titolazione- che lo
limiterebbe all’ambito degli interni- per
costituire una esperienza di indagine nel
campo delle tecnologie e dei materiali per il
design- dal prodotto all’arredo al progetto
cross mediale.
Il grado di complessità dei processi
produttivi e nello sviluppo dei materiali
comportano una riflessione sugli elementi
invarianti di tale sviluppo, capaci di
orientare le scelte progettuali di fronte alla
smisurata estensione del territorio del
design. Il corso ha l’obiettivo di fornire
conoscenze di supporto all’attività di tesi,
attraverso comunicazioni ed esercitazioni
che impongano allo studente l’acquisizione
di consapevolezza e conoscenza sul ruolo
delle tecnologie e dei materiali nella
definizione del processo progettuale e
produttivo nel design.
Articolazione delle attività didattiche
Concluso il ciclo formativo di base, l’attività
del corso è orientata a guidare le scelte
degli studenti che sono proiettati nel
percorso di tesi, con una particolare
attenzione alle questioni che riguardano
le tecnologie produttive dei materiali,
sistemi e componenti del prodotto di
design e che possono essere determinanti
nell’incidere sulle scelte progettuali.
A tale fine sono previste due principali
attività di sperimentazione applicata che
gli studenti dovranno svolgere su temi
selezionati congiuntamente con la
docenza:
Prima esercitazione:
1) Ricerca individuale su prodotto di arredo
o design, selezionati con la docenza ( si
suggerisce la scelta tra i prodotti presenti
nella collezione permanente alla Triennale
di Milano).La ricerca dovrà riguardare
l’analisi del prodotto attraverso la
definizione di un quadro esistenziale di
riferimento, analisi dei materiali, dei
processi produttivi, delle tecnologie
impiegate, Sarà svolta attraverso la
redazione di un fascicolo formato A4
orizzontale e relativo file digitale in formato
.pdf, che illustri e analizzi le caratteristiche,
modalità di produzione dalla materia
prima, applicazioni. L’esercitazione sarà
verificata nel corso della redazione con
critiche programmate con la docenza e
dovrà essere conclusa entro le prime 4
settimane del semestre.
2) Esercitazione integrata con i Laboratori
di Sintesi del III anno: analisi critica di un
materiale e relative tecnologie produttive
relativo al tema monografico definito
nell’ambito del Laboratorio del ||| anno. E’
richiesto il packaging di un campione del
materiale analizzato, in modo da
contribuire a realizzare una materioteca del
Corso (cfr. Materilaconnexion.com). e sarà
oggetto di valutazione ai fini del
superamento dell’esame. L’esercitazione
sarà verificata nel corso della redazione
con critiche programmate con la docenza e
dovrà essere conclusa entro la fine del
corso settimane del semestre.
L’attività del corso sarà svolta attraverso lo
sviluppo delle esercitazioni guidato dalla
docenza, con critiche
individuali e collettive.
Modalità d’esame
L’esame è costituto dalla presentazione e
discussione con la docenza delle due
esercitazioni previste.
5. Relazioni internazionali
5.1 Programma Socrates / Azione Erasmus
5.2 Accordi internazionali
ICELAND
5.1 Programma Socrates
Azione Erasmus
140
Mobilità studenti in uscita
Possono presentare domanda gli studenti,
specializzandi e dottorandi, cittadini di uno
stato membro dell’Unione Europea iscritti
nel Corso di Laurea Specialistica in
Architettura o nel Corso di Laurea in
Disegno industriale del Politecnico di Bari e
con residenza permanente in Italia, a
condizione di non aver mai usufruito di una
borsa Socrates/Erasmus e di non usufruire
contemporaneamente di altre borse
finanziate dalla UE (1)
Il soggiorno all’estero degli studenti
assegnatari delle borse dovrà svolgersi nel
periodo compreso tra il 1° luglio 2008 e il
30 settembre 2009.
La domanda deve essere effettuata con
registrazione on line entro e non oltre le
ore 14:00 del trentesimo giorno successivo
a quello di emanazione del Decreto
Rettorale relativo al Bando di concorso
Erasmus. In particolare, per quanto attiene
al Corso di Laurea specialistica in
Architettura, è consentita la partecipazione
a partire dal terzo anno di corso.
Condizioni necessarie sono:
• avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo;
• avere sostenuto almeno il Laboratorio 3°
di Progettazione architettonica.
La selezione degli studenti viene effettuata
dalla Commissione Socrates della FdA, che
redigerà una graduatoria di merito sulla
base dei seguenti criteri:
• numero dei crediti acquisiti, media dei
voti riportati, durata degli studi;
• conoscenza della lingua del Paese nel
quale lo studente intende recarsi;
• motivazione dello studente a svolgere la
borsa.
Gli studenti selezionati dovranno definire,
coadiuvati dal Coordinatore accademico (2)
e con il supporto del collaboratore
amministrativo, il percorso formativo da
seguire all’estero, formalizzandolo
attraverso un Learning Agreement. Tale
piano di studio sarà sottoposto
all’approvazione del Consiglio Unitario di
Classe che stabilisce le equivalenze dei
corsi e dei rispettivi crediti.
Regolamento didattico
Il Regolamento Didattico della FdA prevede
il riconoscimento dei programmi di studio e
degli esami sostenuti all’estero
(Regolamento didattico della FdA, punto
3.3.10), sulla base di una normativa
approvata dal Senato Accademico (cfr. il
D.R. n. 461 del 28.8.2003, Art. 16).
Al termine del periodo di studio all’estero,
un certificato (Transcript of Records)
rilasciato dall’Istituto ospitante attesterà
l’effettivo svolgimento del programma
convenuto e i risultati conseguiti dallo
studente.
Mobilità studenti in entrata
Le sedi straniere consorziate con il
Politecnico di Bari, dovranno inviare
all’Ufficio Scambi Internazionali le
domande di mobilità degli studenti in
entrata e le corrispondenti proposte di
Learning Agreement, da sottoporre
all’approvazione del Coordinatore Eramus
della FdA.
Gli studenti stranieri frequenteranno i corsi
e gli esami presso La Facoltà di Architettura
secondo quanto riportato nel Learning
Agreement. Il voto d’esame è riportato dal
docente della materia su un libretto fornito
dalla Segreteria Studenti e sullo statino.
Alla fine del periodo di mobilità l’Ufficio
Scambi Internazionali provvede a redigere
il Transcript of Records, che è consegnato
allo studente o inviato alla sede straniera
di appartenenza.
5.2 Accordi internazionali
SWEDEN
FINLAND
Norwegian
University
of Science
and Technology
Trondheim
NORWAY
Helsinki
University
of Tecnology
Departement
of Architecture
ESTONIA
LATVIA
RUSSIA
LITHUANIA
Istituto
Superior
Politecnico
“Josè Antonio
Echeverria”
di La Habana
University
of Maryland
Samarkand
State Architectural
and Civil Engineering
Institute
Hanoi
Architectural
University
(HAU)
School
of Architecture,
Centre for
Enviromental
Planning and
Technology
(CEPT) di Ahmedabad
IRELAND
5
DENMARK
University
of Manchester
University
of Liverpool
NETHERLANDS
U. K.
POLAND
London
South Bank
University
BYELARUS
Katholieke
Universiteit
Institut Superieur Leuven
d’Architecture
Universitè
Brandenburgische
de Bruxelles
de Liege
Technische
La Cambre
Rheinisch Westfalische Universität
BELGIUM
Technische Hochschule Cottbus
LUX.
Aachen
École
• École d’Architecture
CZECH Universitat
d’Architecture
de Paris-Belleville
SLOVAKIA
Universitat
für Angewandte
de Versailles
• École d’Architecture
Stuttgart
Kunst
de Paris-La Villette
Budapesti
• École d’Architecture Fachhochshule
Muszaki
AUSTRIA
Paris Malaquais
Liechtenstein
És Gazdaságtudományi
Egyetèm
Technische
SWITZERLAND
Universitat
HUNGARY
Graz
École
d’Architecture
Arhitektonski
de Lyon
fakultet Sveucilicta
École
u Zagrebu
École d’Architecture
Zagabria
SLOVENIA
d’Architecture de Grenoble
BOSNIA
du Languedoc
École
SERBIA
Rouissillon
CROATIA
d’Architecture
de Marsille
ANDORRA
GERMANY
UKRAINE
MOLDOVA
FRANCE
ROMANIA
Note
1 Gli studenti Erasmus assegnatari di borsa dovranno
essere in regola con il pagamento delle tasse universitarie
presso il Politecnico di Bari e non sarà loro richiesto alcun
pagamento di tasse di iscrizione presso la sede ospitante.
L’università ospitante potrà esigere tuttavia il pagamento
di modesti contributi per costi quali assicurazioni,
sindacati studenteschi e utilizzo di materiali vari.
2 Il Coordinatore Erasmus per la Facoltà di Architettura
è la prof. Anna Bruna Menghini; il collaboratore
amministrativo è la dott.ssa Maria Fanelli (m.fanelli@
poliba.it)
Universidad
Escuela
la Coruna
Técnica Superior
de Arquitectura
Pamplona
Universidade
do Porto
Faculdade
de Arquitectura
Escuela
Técnica Superior
de Arquitectura
de Madrid
Universidade
Universidad
Tecnica De Lisboa
Politècnica
Faculdade
de València
de Arquitectura
Escuela
Técnica Superior
de Arquitectura
de Granada
École Nationale
d’Architecture
di Rabat
MONTENEGRO
MACEDONIA
SARDINIA
BALEARIC
ISLANDS
Institut
d’Architecture
de l’Université
de Blida
ALBANIA
• Université
La Zitonna Idi Tunisi
• École Nationale
d’Architecture
et d’Urbanisme SICILY
(ENAU)
Université
de 7 Novembre
a Carthage
Istanbul
Teknik
Universitesi
TURKEY
Technological
Educationall
Institute
of Patra
SYRIA
CYPRUS
MALTA
University
of Malta
LEBANON
University
of Damascus
IRAQ
Birzeit University
ISRAEL
TUNISIA
Accordi culturali
IRAN
Middle East
Technical University
Ankara
GREECE
MOROCCO
Accordi Erasmus
AZERBAIJAN
ARMENIA
Polytecnical
University Bul,
Deshmoret e Kombit
Democritus
Tirana
University
of Thrace
Aristotle
University
of Thessaloniki
BARI
SPAIN
Escuela
Técnica Superior
de Arquitectura
de Sevilla
BULGARIA
ITALY
CORSICA
PORTUGAL
GEORGIA
5.1 Programma Socrates, Azione Erasmus | 5.2 Accordi internazionali
5. Relazioni internazionali
5
Il Politecnico di Bari, all’interno del
Programma di Istruzione Socrates/
Erasmus dell’Unione Europea, bandisce
borse per incentivare la mobilità
studentesca interuniversitaria in Europa.
Il Programma Socrates/Erasmus favorisce
flussi di mobilità tra due sedi partner, sia in
entrata che in uscita. Esso consente agli
studenti di svolgere una parte del
curriculum accademico presso le Università
consorziate, dove possono seguire corsi e
sostenere esami.
ALGERIA
Università
di Amman
JORDAN
LIBYA
EGYPT
International
University
of Cairo
SAUDI ARABIA
141
6. Post Lauream
6.1.
Dottorato di Ricerca in Progettazione
architettonica e paesistica per i paesi del Mediterraneo (XVI)
Regolamento didattico per l’A.A. 2010/2011
6.1.1 Caratteri generali
6.1.2 Il collegio dei Docenti
6.1.3 Il regolamento interno
6.2 Assegni di Ricerca
6.3 Esami di Stato
6.1. Dottorato di Ricerca in
Ingegneria civile e architettura:
regolamento didattico per l’A.A.
2011/2012
144
Area disciplinare e settori scientificodisciplinari di riferimento
Area 08, Ingegneria Civile e Architettura
(ICAR ):
• ICAR 14, Composizione architettonica e
urbana;
• ICAR 15, Architettura del paesaggio;
• ICAR 16, Arredamento e architettura degli
interni;
• ICAR 18, Storia dell’architettura antica;
• ICAR 19, Restauro.
Dal presente A.A. 2011-2012 il Dottorato
di Ricerca in “Progettazione architettonica
e paesistica per i paesi del Mediterraneo”
fa parte della Scuola di Dottorato del
Politecnico di Bari e cambia il suo nome in
Dottorato di Ricerca in “Ingegneria civile e
architettura”.
Tematica generale
Il DR in “Ingegneria civile e architettura” ha
come obiettivi principali:
• l’alta formazione nell’ambito degli specifici
settori scientifico-disciplinari del DR;
• il conseguente organico sviluppo delle
tematiche e dei temi di ricerca svolti dal
Collegio dei docenti sia in gruppi che
individualmente sia nel Dipartimento ICAR
che nel Corso di laurea in Architettura.
6.1.1 Caratteri generali
Requisiti indispensabili di partecipazione al
corso:
• Laurea quinquennale in Architettura
(classe delle lauree: 4/S), e titoli
accademici (europei, americani, ecc...)
equipollenti;
• Frequenza quotidiana obbligatoria alle
attività del Dottorato;
• Conoscenza obbligatoria della lingua
inglese;
Obiettivi formativi
Il Dottorato di Ricerca si articola per l’A.A.
2011/2012in due curricula: Architettura e
Ingegneria delle Strutture.
IL curriculum INGEGNERIA DELLE
STRUTTURE si inserisce in quell’area di
studi, di esperienze e di ricerche che si
occupa di sviluppare modelli e metodi per
l’analisi del comportamento meccanico
dei materiali, dei sistemi e dei componenti
strutturali e di fornire una descrizione del
comportamento dell’organismo resistente
di una costruzione quanto più possibile
aderente alla realtà, allo scopo di garantirne
la stabilità, assicurare che la risposta
alle azioni esterne sia compatibile con la
funzione, ottimizzare il comportamento
della struttura e pervenire a soluzioni
innovative.
L’analisi di una struttura quale sistema
meccanico in grado di garantire rigidezza
e resistenza, si articola in diverse fasi,
organizzate attraverso la scelta dei
materiali, la definizione dei requisiti, la
concezione strutturale, la formulazione
del modello, il calcolo, l’ottimizzazione,
l’analisi della sicurezza, il controllo. Queste
fasi costituiscono momenti distinti dello
studio, imperniato su competenze anche
significativamente differenziate. In tal senso,
il curriculum in “Ingegneria delle Strutture”
si inserisce naturalmente nell’intersezione
tra queste ampie tematiche, nell’ambito
delle quali metodi e contenuti spesso
consolidati sono chiamati a confrontarsi
con problemi talvolta del tutto inediti, quali
quelli posti, da un lato dallo sviluppo e
dall’impiego dei cosiddetti nuovi materiali
(materiali compositi laminati e fibro–
rinforzati, materiali multifasici e materiali
cosiddetti intelligenti, etc.); dall’altro ad
esempio dalla necessità di interpretare e
modellare il comportamento di costruzioni
di elevato valore storico e monumentale.
La formazione del Dottore di Ricerca in
“INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA”
avviene attraverso tre fasi distinte ma al
tempo stesso strettamente interrelate
temporalmente (sincroniche), che si
svolgono lungo l’arco complessivo dei tre
anni di corso, per un totale di 180 CFU:
– D attività didattiche (alcuni segmenti o
moduli possono essere svolti in comune
con il corso di laurea magistrale, indirizzo
classico; ovvero con corsi di master
promossi dal Dipartimento);
– T attività di tirocinio interno /esterno
– R attività di ricerca
Questi segmenti formativi, volti alla
acquisizione delle competenze necessarie
per esercitare attività di ricerca di alta
qualificazione, si sviluppano attraverso la
pratica:
– del sapere (D, attività didattiche, 60 CFU)
– del saper fare (T, tirocinio)
– della attività di ricerca (R, ricerca)
Attività didattiche e di tirocinio (sapere e
saper fare)
– L’acquisizione del sapere avviene
attraverso la frequenza di lezioni e seminari
(anche organizzati in moduli didattici).
– L’acquisizione del saper fare avviene
attraverso:
• un tirocinio interno, basato sulla frequenza
di esercitazioni, stages ecc. e sulla
partecipazione ai programmi di ricerca e ai
progetti d’architettura che vedono coinvolti
in prima persona i componenti del Collegio
dei Docenti;
• un tirocinio esterno basato sulla la
frequenza di qualificate strutture istituzionali
e produttive, e rivolto a specifiche
conoscenze pratiche e di know-how
indispensabili per il concreto svolgimento
della attività di ricerca.
D’accordo con il Collegio dei Docenti e
sotto la guida del Coordinatore, ciascun
dottorando predispone un piano di studi
individuale per un totale complessivo
di 1500 ore, pari a un anno di corso,
equivalente a 60 CFU.
Alla fine del secondo anno di corso, il
dottorando deve avere acquisito i 60 crediti
corrispondenti al complesso delle attività
didattiche e di tirocinio stabilite per il suo
specifico curriculum.
Attività di ricerca
Lo svolgimento della attività di ricerca è volta
alla elaborazione di una tesi. La tesi di ricerca
è discussa periodicamente con il Collegio dei
docenti, ed è sviluppata sotto la guida di uno
dei componenti del Collegio, che svolge le
funzioni di tutor.
La tesi di ricerca dev’essere caratterizzata da
originalità di contributi allo specifico campo
di studi.
Generalmente è previsto un periodo di
perfezionamento all’estero.
Le attività di ricerca individuali dei singoli
dottorandi generalmente iniziano nel
secondo semestre del primo anno di corso;
proseguono in parallelo alle altre attività
durante il secondo anno; e infine occupano
completamente l’intero terzo anno.
Attività di ricerca
Lo svolgimento della attività di ricerca è
volta alla elaborazione di una tesi. La tesi
di ricerca è discussa periodicamente con il
Collegio dei docenti, ed è sviluppata sotto
la guida di uno dei componenti del
Collegio, che svolge le funzioni di tutor.
La tesi di ricerca dev’essere caratterizzata
dall’originalità dei contributi allo specifico
campo di studi.
Generalmente è previsto un periodo di
perfezionamento all’estero.
Le attività di ricerca individuali dei singoli
dottorandi generalmente iniziano nel
secondo semestre del primo anno di corso;
proseguono in parallelo alle altre attività
durante il secondo anno; e infine occupano
completamente l’intero terzo anno.
Sedi di svolgimento dell’attività di ricerca
sono quelle messe a disposizione:
• dal Politecnico di Bari;
• dalle Università straniere con cui il
Dottorato di Ricerca ha rapporti di
collaborazione scientifica;
• da tutte quelle Istituzioni o Enti, pubblici
o privati, italiani o stranieri, con cui il
Politecnico ha siglato convenzioni per il
Dottorato di Ricerca in Progettazione
architettonica.
Strutture operative e scientifiche disponibili
Per le attività didattiche, di studio, di
ricerca il DR dispone di una sua propria
sede, posta al terzo piano della Facoltà.
Essa è costituita da:
• una biblioteca specialistica d’area (la
“Mimar Sinan”), partizione della biblioteca
dipartimentale relativa ai settori Icar 14, 15,
16, 18, di circa 6000 volumi;
• quattro laboratori ciascuno con 3
postazioni di lavoro completamente
informatizzate;
• una sala riviste con circa 4000 fascicoli;
• una sala per le attività didattiche
ex-cathedra (G.Giovannoni) con 50 posti a
sedere, dotata di attrazzature multimediali.
Dimensionamento del corso
Considerando che ogni ciclo può prevedere
fino a 6 allievi, tutto il corso è
dimensionato su un numero massimo di 18
dottorandi.
Docenti e lingue del DR
Le lezioni possono essere tenute, oltre che
dal Collegio dei Docenti, anche da
professori di ruolo del Politecnico di Bari e
da professori a contratto, da studiosi
(italiani o stranieri) di chiara fama o da
esperti delle differenti discipline
individuate.
La lingua ufficiale del DR è l’italiano; ma le
lezioni possono essere tenute anche in
inglese, francese e spagnolo.
6.1.2 Il collegio dei docenti
Per l’A.A. 2011-2012 è così costituito:
Professori ordinari
D’Amato Guerrieri Claudio
De Tommasi Domenico
Giustolisi Orazio
Marzano Domenico
Monaco Pietro
Petruccioli Attilio
Rocco Giorgio
Selicato Francesco
Simeone Vincenzo
Professori associati
Beccu Michele
Calderazzi Antonella
Consoli Gian Paolo
D’Ambrosio Pietro Antonio
Dipaola Vincenzo
Ficarelli Loredana
Foti Dora
Menghini Anna Bruna
Moccia Carlo
Piccioni Mario Daniele
Scionti Mauro
Stefanizzi Pietro
Ricercatori
Ardito Vitangelo
Calace Francesca
Carullo Rossana
Diaferio Mariella
Defilippis Francesco
Fallacara Giuseppe
Foti Pilade
Fraddosio Aguinaldo
Ieva Matteo
La Ragione Luigi
Marano Giuseppe Carlo
Martellotta Francesco
Martines Giacomo
Montalbano Calogero
Montemurro Michele
Neglia Giulia Annalinda
Pagliarulo Rosa
Paris Spartaco
Parisi Nicola
Perfido Paolo
Puglisi Giuseppe
Riondino Antonio Vito
Romanazzi Hilde
Rossi Gabriele
Torre Carmelo Maria
6.1.3 Il regolamento interno
Il presente regolamento “interno” trae
origine, in qualità di specificazione:
a) per quanto attiene al suo
funzionamento:
• dal “Regolamento Generale di DR” del
Politecnico di Bari (RGDR), così come
modificato ed approvato con DR n.583
del 07.12.2001;
6
6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo:
regolamento didattico per il 2009 (X)
6. Post Lauream
6
Il corso di Dottorato di Ricerca in “Progettazione architettonica e paesistica per i paesi
del Mediterraneo” è stato istituito ed attivato
nell’A.A. 1999-2000, in corrispondenza del XV
ciclo. Precedentemente la Facoltà aderiva, dal
1992 (VI ciclo) come sede consorziata, al Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica con sede amministrativa nell’Università
degli Studi di Palermo (altre sedi consorziate:
Università di Reggio Calabria; Università di
Napoli “Federico II”)
Titolo che si consegue al termine del ciclo
Dottore di Ricerca in Ingegneria civile e
architettura
145
146
Il collegio dei docenti
Composizione
(cfr. RGDR art. 6.1.)
Il Collegio dei docenti è costituito da
membri ordinari con diritto di voto, ovvero:
a) i docenti del Politecnico di Bari
appartenenti ai settori scientificodisciplinari ICAR 14 che hanno
promosso l’istituzione del DR e che non
abbiano richiesto di essere sostituiti.
Possono inoltre farne parte:
b) docenti del Politecnico di Bari
appartenenti anche ad altri settori
scientifico-disciplinari oltre a ICAR 14
successivamente cooptati. Per quanto
attiene ai ricercatori universitari essi
devono necessariamente essere
“confermati”;
c) studiosi di chiara fama, italiani o
stranieri, successivamente cooptati;
d) esperti qualificati, designati da aziende
o enti esterni, pubblici o privati, che
abbiano messo a disposizione del DR, a
seguito di apposite convenzioni, borse
di studio per la frequenza dei corsi.
Per quanto attiene a c) e d), tali esperti
sono sovrannumerari ovvero, quando
assenti, il loro voto non è determinante ai
fini della formazione:
• di maggioranze assolute (meta’ + 1 dei
voti dei presenti);
• di maggioranze qualificate (meta’ + 1 dei
voti degli aventi diritto).
Cooptazione
(cfr. RGDR art. 6.2.)
La cooptazione di membri ordinari con
diritto di voto avviene su proposta motivata
di un membro del Collegio.
La deliberazione del Collegio deve essere
assunta all’unanimità, con maggioranze
qualificate.
La deliberazione di integrazione del
Collegio con membri ordinari con diritto di
voto è comunicata al Senato Accademico.
Sostituzione
(cfr. RGDR art. 6.2.)
La sostituzione di membri ordinari con
diritto di voto avviene solo su motivata
richiesta dell’interessato.
La deliberazione del Collegio deve essere
assunta all’unanimità, con maggioranze
qualificate.
La deliberazione di sostituzione di membri
ordinari con diritto di voto è comunicata al
Senato Accademico.
Adunanze
Convocazioni
All’inizio dell’anno accademico il
Coordinatore propone un calendario delle
adunanze, prevedendone almeno una ogni
due mesi. L’approvazione del calendario
vale come convocazione per tutto l’anno.
Validità
Le adunanze sono valide quando è
presente una maggioranza assoluta (meta’
+ 1 degli aventi diritto, con esclusione degli
assenti giustificati).
Votazioni
Sono effettuate a scrutinio palese, per
alzata di mano.
Composizione allargata del Collegio
Partecipano alle adunanze dedicate alle
verifiche di progetto, oltre ai dottorandi,
ricercatori ICAR 14/15/16/17/18/19, titolari
di borse post-dottorato (di norma ICAR 14)
e i dottori di ricerca dei precedenti cicli.
Il Coordinatore provvede a convocarli
nominalmente in occasione dell’adunanza.
Verbali
Di norma il processo verbale è redatto dal
membro accademicamente più giovane del
Collegio, che funge da segretario
dell’adunanza.
Deliberazioni obbligatorie
Annualmente il Collegio delibera
obbligatoriamente sui seguenti argomenti,
anche in relazione alle scadenze dettate dal
Senato Accademico:
a) Ordine degli studi e manifesto degli
studi:
• definizione delle strategie didattiche
da confermare o da attivare nel
successivo anno accademico;
b) Architettura didattica e calendario
accademico:
nel mese di maggio, in relazione a
ordine e manifesto degli studi, il
Collegio dei docenti mette a punto
l’architettura didattica e definisce il
calendario dell’anno accademico
successivo.
c) Commissione per l’ammissione al corso:
in prossimità del concorso per
l’ammissione al corso di DR, il Collegio
dei Docenti provvede:
• alla designazione del supplente del
coordinatore (cfr. RGDR art. 6.5, lettera a):
di norma esso è scelto fra i professori di
prima e seconda fascia del Collegio, e
non deve essere stato proposto l’anno
precedente;
• alla designazione di “rose” di nomi da
fornire al Rettore (cfr RGDR art. 6.5.
lettera b), relative a:
• cinque membri interni al Collegio;
• cinque membri esterni al Collegio.
Per il membro interno la rosa è
costituita da tre professori e due
ricercatori.
Per il membro esterno la rosa è
costituita da professori di prima o
seconda fascia o da ricercatori del
settore scientifico-disciplinare ICAR 14
di altre Facoltà italiane, generalmente
facenti parte di altri Collegi di DR.
Di tali “rose” non ne fanno parte coloro
che sono stati designati l’anno
precedente.
d) Commissione per l’esame finale di
Dottorato:
in prossimità dell’esame finale per il
rilascio del titolo di DR, il Collegio dei
docenti (cfr. RGDR art. 12. comma 2)
designa nove docenti esterni sulla base
delle competenze scientifiche specifiche
sugli argomenti delle tesi dei dottorandi
iscritti al terzo anno di corso e afferenti
ai settori scientifico-disciplinari dei
relativi curricula. Il Collegio dei docenti
propone, tramite il Coordinatore, i
nominativi dei nove docenti entro
l’ultimo giorno del mese che precede la
fine del corso di Dottorato.
Almeno due componenti devono
appartenere a università, anche
straniere, non partecipanti al Dottorato.
La Commissione può essere integrata
da non più di due esperti appartenenti a
strutture di ricerca pubbliche e private,
anche straniere.
e) Modalità del tutorato e assegnazione
dei tutor ai dottorandi (cfr. RGDR, art.
6.5. lettera c).
L’attività di tutorato nel DR in
“Progettazione architettonica per i
paesi del Mediterraneo” è svolta:
• sia in forma collettiva dal Collegio dei
docenti in apposite sue adunanze;
• che individualmente dai singoli
docenti.
Durante il 1° anno di corso di ciascun
ciclo di dottorato l’azione di tutorato è
prevalentemente svolta dal Collegio nel
suo complesso.
All’inizio del 2° anno di corso di ciascun
ciclo di dottorato il Collegio dei docenti,
di intesa con i dottorandi, provvede ad
assegnare loro il membro del Collegio
che per le sue specifiche competenze
svolgerà nei loro confronti il ruolo di
tutor.
Al tutor interno può affiancarsi, per le
particolari e specifiche competenze, un
tutor esterno, la cui candidatura sarà
avanzata al Collegio dallo stesso tutor
interno.
f ) Approvazione dei piani di studio e di
ricerca dei singoli dottorandi.
A partire dal primo semestre del primo
anno di corso di ciascun ciclo di DR il
Collegio dei docenti bimestralmente
verifica (e approva le eventuali
modifiche) i piani di studio e di ricerca
predisposti dai singoli dottorandi.
g) Valutazione dell’attività dei dottorandi.
Per ciascun ciclo di DR sono valutati
bimestralmente, secondo il calendario
accademico del DR:
• il profitto nell’attività didattica
(sapere) svolta dai dottorandi;
• il profitto nell’attività di tirocinio
(saper fare), sia interna (esercizio del
progetto, addestramento alla didattica)
che esterna, svolta dai dottorandi;
• lo stato di avanzamento delle ricerche,
per eventuali, conseguenti
deliberazioni.
h) Ammissione dei dottorandi all’anno di
corso successivo (cfr. RGDR art. 6.5.
lettera d).
Alla fine del primo e del secondo anno
di ogni ciclo, il Collegio, se ha valutato
positivamente in corso d’anno l’attività
di profitto dei dottorandi, delibera sulla
loro ammissione all’anno di corso
successivo.
i) Eventuale esclusione dei dottorandi dal
corso (cfr. RGDR art. 6.5. lettera e; art.
10. 2.).
Alla fine del primo e del secondo anno
di ogni ciclo, il Collegio, se ha valutato
negativamente in corso d’anno l’attività
di profitto dei dottorandi, ovvero in caso
di assenze ingiustificate e prolungate,
delibera, con decisione motivata, sulla
loro esclusione dal corso di DR.
l) Approvazione dell’argomento di tesi di
ricerca (cfr. RGDR art. 6.5., lettera f ).
All’inizio del secondo semestre del
secondo anno di corso il Collegio dei
docenti, assegna in forma definitiva
l’argomento della tesi di ricerca a
ciascuno di essi.
m)Valutazione della tesi ed eventuale
ammissione all’esame finale (cfr RGDR
art. 6.5. lettera g; art. 11.3.).
Nel secondo semestre del terzo anno di
corso i dottorandi consegnano la bozza
finale (è obbligatoria la stesura in
inglese di un abstract per ciascun
paragrafo di ciascun capitolo) della loro
tesi al Collegio dei docenti che si
riunisce quindi per la valutazione di
merito.
In caso di valutazione positiva, da
assumersi all’unanimità, il Collegio
delibera l’ammissione all’esame finale
dei dottorandi che hanno svolto con
profitto la loro attività di ricerca e di
sintesi della stessa, pervenendo a
risultati originali formalizzati.
Il giudizio di ammissione del Collegio
sulla tesi e sull’attività
complessivamente svolta dal
dottorando nei tre anni di corso (da
redigersi entro trenta giorni dalla fine
del corso di dottorato), è allegato alla
stesura finale della tesi.
n) Svolgimento di attività didattiche dei
dottorandi all’interno dei corsi di studio
(cfr. RGDR art.10.5.).
Nei primi due anni di corso il Collegio
dei docenti può deliberare, sulla base
del profitto delle attività didattiche di
tirocinio e di ricerca svolte e con il
consenso degli interessati,
l’affidamento di una limitata attività
didattica, sussidiaria o integrativa di
quella ufficiale, all’interno dei corsi di
competenza del Collegio dei Docenti.
Tale attività rientra nell’attività di
tirocinio interno (addestramento alla
didattica), ed è essenzialmente rivolta
allo svolgimento di lezioni su argomenti
attinenti all’attività di ricerca svolta dai
dottorandi.
Generalmente i corsi di riferimento sono
quelli del 4° anno e i Laboratori di
laurea, nei quali possono svolgere
anche attività di ricerca.
Ammissioni ai corsi
Prova scritta
La prova scritta fa riferimento ai curricula e
alle tematiche di ricerca proprie del
Dottorato in “Progettazione architettonica
per i paesi del Mediterraneo”.
Colloquio
Il colloquio é volto ad accertare:
• l’attitudine del candidato alla ricerca;
• l’esistenza di particolari requisiti, come
p.es. le conoscenze culturali di base per
poter proficuamente affrontare le attività di
studio, tirocinio e ricerca richieste nel corso
6
6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo:
regolamento didattico per il 2009 (X)
6. Post Lauream
6
• dalla “Proposta di istituzione” del DR
in Progettazione architettonica per i
paesi del Mediterraneo (così come fu
approvata dal Nucleo di Valutazione e
successivamente fatta propria ai fini
istitutivi e attuativi dal Senato
Accademico nell’A.A. 1999-2000);
b) per quanto attiene alla composizione
degli organi collegiali, alla validità delle
adunanze ecc...:
• dallo “Statuto” del Politecnico di Bari.
Tale regolamento interno si è reso
necessario:
• per la specificità didattica e di ricerca
propria dei settori scientifico-disciplinari
della Progettazione architettonica ( ICAR
14, 15, 16, 18);
• per la natura della architettura didattica
così come definita dal Collegio dei docenti.
Per tutto ciò che in esso non è
espressamente contenuto si fa riferimento
al “Regolamento generale di DR” del
Politecnico di Bari.
147
di DR;
• l’effettiva conoscenza della lingua
inglese.
Argomenti specifici del colloquio sono:
• il tema svolto;
• il curriculum vitae presentato all’atto
della domanda.
Il colloquio si svolge anche in inglese.
148
Dottorandi: obblighi e diritti
Frequenza e profitto
(cfr. RGDR art.10.1.; art.10.2.)
I dottorandi godono dello status di studenti
interni, e il Dottorato mette a loro
disposizione i mezzi finanziari e gli
strumenti per svolgere la loro attività
didattica e di ricerca.
Lo svolgimento dell’attività di ricerca deve
necessariamente e responsabilmente
concretarsi nella produzione di risultati
originali, sia teorico-critici che sperimentali,
da mettere a disposizione della comunità
scientifica.
a) Orario di frequenza
I dottorandi hanno l’obbligo di
frequentare i locali del Dottorato con
continuità dal lunedì al venerdì, sia al
mattino che al pomeriggio, durante
c)
d)
e)
del progetto didattico e di ricerca.
f ) Esclusione dal corso per scarso profitto
Il dottorando che venga meno ai propri
doveri didattici e di ricerca è escluso dal
corso con decisione motivata del
Collegio dei docenti.
g) Progetto di studi e bibliografia ragionata
A partire dal primo semestre del primo
anno di corso (marzo), ciascun
dottorando è tenuto ad elaborare un
suo piano di studi, coerente con il
proprio curriculum studiorum, che vada
a potenziare armonicamente i contenuti
svolti nei moduli didattici ufficiali
relativi al curriculum scelto.
Questo progetto, che sarà periodicamente
verificato con il Collegio dei docenti e con
il tutor, si concreta in un piano di studi di
base e specialistico, necessario per
affrontare l’attività di ricerca.
Tale piano di studi consiste
• nella descrizione delle ipotesi di base
e delle metodologie che saranno
seguite nello studio;
• nella descrizione delle fasi di lavoro;
• nella individuazione degli obiettivi;
• nella dichiarazione degli strumenti per
conseguirli, di cui in primo luogo la
definizione di criteri per una bibliografia
ragionata che produca schede critiche
per ciascun testo considerato.
h) Diario di bordo
Ciascun dottorando ha il dovere di
tenere il proprio diario di bordo, che
rende conto cronologicamente
dell’insieme delle sue attività
(didattiche, di tirocinio e di ricerca).
Tale diario, in fotocopia sarà allegato ai
rapporti bimestrali che il dottorando è
tenuto a consegnare al Collegio dei
docenti.
i) Rapporti bimestrali dell’attività
didattica svolta
Ciascun dottorando deve produrre un
rapporto bimestrale sullo sviluppo del
proprio progetto didattico da
consegnarsi al Collegio dei docenti per
la verifica periodica.
l) Rapporti bimestrali dell’attività di
ricerca svolta
Ciascun dottorando deve produrre un
rapporto bimestrale sullo sviluppo del
proprio progetto di ricerca da
consegnarsi al Collegio dei docenti per
la verifica periodica.
m)Curriculum vitae (CV)
Ciascun dottorando è tenuto ad
aggiornare con continuità il proprio
curriculum vitae e a riversarlo nel
data-base del DR.
n) Contributo alla “costruzione” della
Biblioteca “Mimar Sinan” del DR
Ciascun dottorando è tenuto a
contribuire alla “costruzione” della
biblioteca specialistica del DR
riversando nel suo data-base i risultati
delle sue ricerche bibliografiche.
Progetto di ricerca e tesi di DR
a) Assegnazione della tesi
I temi delle tesi di ricerca sono
assegnati dal Collegio ai dottorandi, cui
spetta il compito di una prima scelta e
di una successiva, originale
articolazione.
b) Progetto di ricerca e tesi di dottorato
A partire dal secondo semestre del
primo anno di corso, ciascun
dottorando è tenuto ad elaborare un
proprio progetto di ricerca che si
concreterà nella elaborazione della
dissertazione finale.
Il progetto di ricerca sarà periodicamente
verificato e messo a punto con il Collegio
dei docenti e con il tutor; sarà articolato
in fasi e in obiettivi parziali e complessivi
da conseguire; e dovrà contenere con
chiarezza la metodologia di lavoro e
l’individuazione dei luoghi in cui svolgere
la ricerca stessa.
La tesi è di norma costituita di tre parti:
• la prima, teorico-critica, costituisce la
dissertazione propriamente detta;
• la seconda parte, applicata, è
costituita da elaborati grafici originali;
• la terza parte, documentaria, è
costituita da materiali originali raccolti
(a quel momento non pubblicati e non
conosciuti dalla comunità scientifica) e
dagli apparati critici.
c) Stesura della tesi (abstract in inglese)
A partire dal terzo anno di corso ciascun
dottorando è tenuto a integrare il
proprio rapporto bimestrale con
abstract in inglese.
Soggiorno all’estero
È obbligatoria la predisposizione nel
progetto di ricerca di ciascun dottorando di
un soggiorno di studi presso una delle sedi
universitarie straniere con cui il DR
intrattiene relazioni organiche. Tale
soggiorno sarà funzionale allo sviluppo della
ricerca o alla acquisizione del saper fare.
Tale soggiorno può variare da un minimo di
un mese ad un massimo di un anno, e può
essere variamente articolato nel tempo.
Di tale progetto dovranno essere forniti fasi
tempi e obiettivi.
Conoscenza della lingua inglese
La conoscenza obbligatoria della lingua
inglese, qualora non certificata all’atto di
iscrizione all’esame di ammissione da
a) diploma Toefl (Test Of English as a Foreign Language), livello 230;
o in alternativa
b) il Cambridge Certificate in Advanced English (livello C1 European Framework),
dovrà essere comprovata dal possesso di
uno dei due diplomi prima del giudizio di
ammissione al secondo anno di corso.
Spazi e attrezzature in dotazione
Per l’intera durata del corso, al fine di
rendere possibile lo svolgimento della
ricerca e concretamente utile la
permanenza nei locali del Dottorato, sono
assicurati ai dottorandi:
• gli spazi individuali (postazione di lavoro:
tavolo, cassettiera, ecc.);
• gli strumenti di lavoro (personal
computer, software, ecc...; uso delle
macchine fotocopiatrici, scanner,
stampanti, ecc.);
• la disponibilità di materiale di consumo
per svolgere la propria attività di studio, di
tirocinio e di ricerca;
• l’acquisto di libri e di materiale
bibliografico in genere.
Mobilità
Ai dottorandi il Dottorato assicura un
contributo per tutte quelle spese di viaggio
e di soggiorno connesse allo svolgimento
delle attività di tirocinio e di ricerca
previste dai piani di studi.
A tal fine i dottorandi appronteranno di
volta in volta il relativo progetto di spesa e
il preventivo conseguente.
Partecipazione al Collegio dei docenti
I dottorandi possono chiedere che, nelle
adunanze del Collegio dei docenti, siano
inseriti all’odg specifici punti di loro
interesse su cui discutere e deliberare.
A tal fine fanno pervenire al Coordinatore
una richiesta formale.
Progettazione dell’ordine degli studi
Fra marzo e giugno, in relazione alle
scadenze accademiche di rinnovo e
attivazione del DR, il Collegio dei docenti:
• procede a verificare ed eventualmente a
ridefinire i contenuti culturali e i caratteri
del corso, ovvero
• le tematiche generali di ricerca, i temi
specifici di ricerca, anche in riferimento a
quelli in cui sono impegnati direttamente i
docenti del Collegio in ambito
dipartimentale;
• procede a verificare ed eventualmente a
ridefinire l’architettura didattica del corso,
ovvero:
a dimensionare il corso;
a verificarne l’articolazione in fasi e
periodi;
a definirne in linea di massima il
calendario accademico;
a verificare l’organizzazione delle
attività didattiche in moduli e il loro
“peso” in crediti;
a progettare le attività di tirocinio interno;
a progettare le attività di tirocinio
esterno;
a progettare le migliori condizioni per lo
svolgimento delle attività di ricerca;
a definirne conseguentemente il piano
finanziario;
a definirne conseguentemente le risorse
finanziarie necessarie;
a promuovere conseguentemente
opportune convenzioni con istituzioni
ed enti di ricerca;
• procede a verificare ed eventualmente a
ridefinire i curricula specialistici e il
manifesto degli studi, ovvero:
alla verifica delle finalità formative dei
differenti curricula;
alla verifica (ed eventuale ri-definizione)
dei contenuti delle aree didattiche e dei
relativi ambiti disciplinari (nonché dei
loro nomi);
alla definizione temporale e
quantitativa dei cicli didattici e dei
moduli settimanali;
• procede a verificare ed eventualmente a
ridefinire l’attribuzione degli insegnamenti,
ovvero:
alla assegnazione ai membri del
Collegio dei moduli didattici di loro
spettanza;
all’individuazione dei “professori a
contratto” cui affidare la quota-parte di
moduli da affidare in esterno.
Modifiche al regolamento interno
Per quanto attiene alle specifiche norme di
funzionamento del DR in “Progettazione
architettonica per i paesi del Mediterraneo”, il
Collegio annualmente provvede alla eventuale
modifica di tutte quelle parti che dovessero
risultare obsolete o comunque non funzionali.
Funzionamento / Budget del DR
Il Dr dispone:
6
6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo:
regolamento didattico per il 2009 (X)
6. Post Lauream
6
Conoscenza della lingua inglese
All’atto della domanda di ammissione, la
conoscenza della lingua inglese dovrà
essere preferibilmente certificata
attraverso:
• diploma Toefl (Test Of English as a
Foreign Language), livello 230; o in
alternativa;
• il Cambridge Certificate in Advanced
English (livello C1 European Framework).
b)
tutto l’anno accademico, e per l’intera
durata del corso, tranne nei periodi di
permanenza in altre sedi per attività di
tirocinio e di ricerca così come
concordata con il Collegio dei docenti.
Esclusione dal corso per mancata
frequenza
Il dottorando che si assenti in maniera
ingiustificata e prolungatamente, è
escluso dal corso con decisione
motivata del Collegio dei docenti.
Attività didattiche e di studio
I dottorandi hanno l’obbligo di
partecipare con profitto a tutte le
attività previste dal curriculum scelto:
tali attività sono regolate da un
calendario reso noto all’inizio dell’anno
accademico.
Attività di tirocinio
I dottorandi hanno l’obbligo di svolgere
le attività di tirocinio interne ed esterne
previste dal loro specifico curriculum in
tutte quelle sedi, italiane e straniere,
che saranno indicate dal Collegio dei
docenti.
Fra tali attività di tirocinio rientrano
quelle didattiche di natura sussidiaria o
integrativa da svolgersi nel corso di
laurea in architettura, di cui alla lettera
n del punto “Deliberazioni
obbligatorie”.
Attività di ricerca
I dottorandi hanno l’obbligo di svolgere
la propria attività di ricerca in tutte
quelle sedi, italiane o straniere, che il
Collegio dei docenti indicherà come
necessarie; e secondo quelle modalità
che saranno di volta in volta concordate
con il tutor in relazione alla specificità
149
• di fondi ordinari, attribuiti sui bilancio del
Politecnico, ivi comprese tasse e contributi
di frequenza;
• di fondi straordinari, rivenienti dalla firma
di accordi e convenzioni.
La gestione di questi fondi è affidata al
Dipartimento di Scienze dell’ingegneria
civile e dell’architettura (ICAR).
Il Collegio dei docenti avanza proposte
sulla loro utilizzazione al Consiglio del
Dipartimento.
Spese di investimento
Di norma nel periodo marzo-giugno, in
concomitanza della programmazione delle
attività didattiche, di tirocinio e di ricerche
del successivo anno accademico, il Collegio
dei docenti provvede a formulare il piano
d’acquisto di:
• attrezzature;
• libri;
• sotware;
• ecc.
Spese di funzionamento
Per quanto attiene ai materiali di
cancelleria e facile consumo, i dottorandi di
ciascun ciclo attivo, provvedono
annualmente a formulare un piano di
acquisto e rendicontazione.
Diffusione dei risultati
Il DR promuove la diffusione dei risultati
delle ricerche prodotte attraverso:
• la pubblicazione di volumi dedicati alle
tesi prodotte;
• un sito web destinato alla informazione in
progress delle ricerche in atto.
150
Autovalutazione
Di norma il Collegio dei docenti, in
corrispondenza delle procedure di
attivazione del ciclo successivo di DR,
esegue una “autovalutazione” relativa alla
permanenza dei requisiti richiesti al DR al
momento della sua istituzione/attivazione
per quanto attiene a:
• risorse umane (docenti, non docenti e
dottorandi);
• attività svolte (didattiche, di tirocinio e di
ricerca);
• attrezzature per la ricerca;
• rispondenza del corso agli obiettivi
prefissati;
• numero delle convenzioni siglate;
• livello di formazione conseguito;
• funzionamento.
a)
Docenti
• numero di pubblicazioni;
• inviti;
• riconoscimenti.
b)Dottorandi
• risultati della ricerca di base;
• qualità della tesi svolte.
c) Attività didattiche
• docenti esterni (chiara fama);
• corsi svolti;
• rispondenza dei corsi agli obiettivi prefissati;
• livello di formazione conseguito.
d)Tirocinio
• numero di convenzioni firmate;
• rispondenza delle attività svolte agli obiettivi prefissati;
• livello di formazione conseguito.
e) Attività di ricerca
• numero di convenzioni firmate;
• iniziative scientifiche;
• rispondenza delle attività agli obiettivi
prefissati;
• livello di formazione conseguito.
f )
Rapporti con altre università
• italiane;
• straniere (internazionalizzazione,
programmi di cooperazione, ecc.).
g)Funzionamento
Budget del DR
Consistenza dei fondi straordinari, rivenienti dalla firma di accordi e convenzioni.
h)
Spese di investimento
Consistenza delle somme investite in:
• attrezzature;
• libri;
• software;
• ecc.
Spese di funzionamento
Consistenza delle somme investite.
Spazi e attrezzature
Qualità ed efficienza degli spazi e delle
relative attrezzature in disponibilità del
Dottorato.
Diffusione dei risultati
Numero di volumi pubblicati
relativamente alle tesi prodotte, e
comunque saggi o articoli scritti dai
Dottori di ricerca; consistenza e
aggiornamento del sito web destinato
alla informazione in progres delle
ricerche in atto.
Immagine del DR
Consistenza e aggiornamento del sito
web dedicato a:
• collegio dei docenti;
• dottorandi;
• tesi assegnate;
• calendario delle attività (didattiche, di
tirocinio e di ricerca);
• collegamento con le sedi consorziate;
• ecc.
Consiglieri Scientifici del DR
PhD Scientific Committee
IX ciclo, AA AA 1994 – 1997
- Vincent Joseph Scully, Jr., Sterling
Professor Emeritus of the History of Art in
Architecture at Yale University
X-XI ciclo, AA AA 1995 – 1999
- André Malicot, Directeur de la formation à
l’association ouvrière des Compagnons du
Devoir du Tour de France
- prof. Paolo Marconi, Università di Roma
Tre, Facoltà di Architettura
- Felice Ragazzo, Roma
XIV ciclo, AA AA 1999 - 2002
- prof. Enrique Rabasa Diaz, Universidad
Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica
Superior de Arquitectura (ETSAM)
- Mario Docci, Università di Roma La
Sapienza, Facoltà di Architettura “L.
Quaroni”
XV ciclo, 29 marzo 2000 – 28 marzo 2003
- prof. Doris Behrens Abuseif, London
University, School of Oriental and African
Studies
- prof. Giancarlo Cataldi, Università di
Firenze, Facoltà di Architettura
- prof. Heinz Gaube, Orientalisches
Seminar, Universität Tübingen
- prof. Nasser Rabbat, Massachusetts
Institute of Technology, Aga Khan Program
for Islamic Architecture
- prof. Renata Holod, University of
Pennsylvania, Philadelphia, Department of
the History of Art
XVI ciclo, 15 novembre 2001 - 14 novembre
2004
- Lothar Haselberger, Morris Russell
Williams and Josephine Chidsey Williams
Associate Professor in Roman Architecture,
University of Pennsylvania, Philadelphia
- Jean-Marie Pérouse de Montclos, CNRS
France et École de Chaillot, Paris
- Lucio Russo, Università di Roma Tor
Vergata, Facoltà di Scienze
XVII ciclo, 13 dicembre 2002 - 12 dicembre
2005
- Sofoklis Alevridis, Grecia, Ministero della
Cultura, Eforia Z (Peloponneso), Ufficio
tecnico della Commissione per il Restauro
del Tempio di Apollo Epicurio a Bassai
XVIII ciclo, 2 dicembre 2002 – 1 dicembre
2005
- prof. Dogan Kuban, Istanbul Technical
University (ITU);
XIX ciclo, 7 aprile 2004 – 6 aprile 2007
- Gaianè Casnati, Centro Studi e
Documentazione della Cultura Armena,
Venezia-Milano
- Atanasios Peppas, Eforia of Modern
Monuments of Dodecanese, Rhodes,
Greece
XX ciclo, 6 aprile 2005 – 5 aprile 2008
- prof. Giuseppe Miano, Università di Roma
La Sapienza, Facoltà di Architettura, “Valle
Giulia”
- prof. Amerigo Restucci, Università IUAV,
Venezia, Facoltà di Architettura
XXI ciclo, 2009
- prof. Gianfranco Carrara, Università di
Roma “La Sapienza”
- prof. Raffaella Cassano, Università di Bari
- prof. Antonino Di Vita, Università di
Macerata
XXIII ciclo, 2011
- prof. Edoardo Piccoli, Politecnico di Torino
- prof. Marco Trisciuoglio, Politecnico di
Torino
Commissioni d’esame finale / Final
Examination Jury
XV ciclo, 2003
- prof. Lucio Valerio Barbera, Università di
Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura
“L. Quaroni”
- prof. Carlo Giammarco, Politecnico di
Torino
- prof. Aldo De Poli, Università di Genova,
Facoltà di Architettura
XVI ciclo, 2004
- Lothar Haselberger, Morris Russell
Williams and Josephine Chidsey Williams
Associate Professor in Roman Architecture,
University of Pennsylvania, Philadelphia
- prof. Michele Piccirillo, Studium Biblicum
Franciscanum, Jerusalem
- prof. Franco Purini, Università di Roma “La
Sapienza”, Facoltà di Architettura “Valle
Giulia”
XVII ciclo, 2005
- prof. Nasser Rabbat, Massachusetts
Institute of Technology, Aga Khan Program
for Islamic Architecture
- prof. Guido Canella, Politecnico di Milano,
Facoltà di Architettura “Bovisa”
- prof. Enrico Bordogna, Politecnico di
Milano, “Bovisa”
XVIII ciclo, 2006
- prof. Dogan Kuban, Istanbul Technical
University (ITU)
- prof. Santiago Huerta, Universidad
Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica
Superior de Arquitectura (ETSAM)
- prof. Giancarlo Cataldi, Università di
Firenze, Facoltà di Architettura
XIX ciclo, 2007
- prof. Gianni Braghieri, Università di
Bologna, Facoltà di Architettura “Aldo
Rossi”
- prof. José Carlos Palacios Gonzalo,
Universidad Politécnica de Madrid, Escuela
Tecnica Superior de Arquitectura (ETSAM)
- prof. Amerigo Restucci, Università IUAV,
Venezia, Facoltà di Architettura
XX ciclo, 2008
- prof. Franco Laner, Università IUAV di
Venezia, Facoltà di Architettura
- prof. Giorgio Muratore, Università di Roma
La Sapienza, Facoltà di Architettura, “Valle
Giulia”
- prof. Luciano Re, Politecnico di Torino, I
Facoltà di Architettura
XXI ciclo, 2009
- prof. Antonino Di Vita, Università di
Macerata
- prof. Vittorio Franchetti Pardo, Università
di Roma “La Sapienza”
- prof. Angelo Torricelli, Politecnico di
Milano
XXIII ciclo, 2011
- prof. Francesco Cellini, Università Roma
Tre
- prof. Angelo Torricelli, Politecnico di
Milano
- prof. Marco Trisciuoglio, Politecnico di
Torino
6
6.2 Borse di perfezionamento | 6,3 Borse per l’estero
6,4 Post dottorato | 6,5 Esami di Stato
6. Post Lauream
6
Immagine del DR
Il DR promuove la sua immagine attraverso
un suo proprio sito web dedicato a:
• collegio dei docenti;
• dottorandi;
• tesi assegnate;
• calendario delle attività (didattiche, di
tirocinio e di ricerca);
• collegamento con le sedi consorziate;
• ecc.
Dottorandi
XXVII ciclo
- Claudia Calabria
- Lucia Del Coret
- Vito De Bellis
- Claudia Piscitelli
- Claudio Rubini
- Valentina Santoro
151
XXVI ciclo
- Francesca Barone
- NIcola Panzini
XXV ciclo
- Luisa Boccardi
- Frida Pashako
- Stefania Petralla
IX ciclo, AA AA 1994 - 1997
- Rossana Carullo, L’insegnamento
dell’architettura nell’IUAV dal 1945 al 1964.
Percorsi didattici e aspetti di una identità
culturale
- Antonio Vito Riondino, L’insegnamento di
Ludovico Quaroni nella Facoltà di
Architettura di Roma dal 1963 al 1971
- Fabrizio Tramontano, L’attività didattica di
Louis I. Kahn: Student, Lecturer, Critic and
Professor of Architecture
X ciclo, AA AA 1995 - 1998
- Michele Montemurro, La costruzione in
pietra da taglio in Francia e in Italia nei
secc. XVIII-XX
152
XII ciclo, AA AA 1997 - 2000
- Daniela Catalano, L’arte della replica.
Questioni d’architettura nel rifacimento di
elementi in pietra da taglio nell’architettura
muraria
- Luca Labate, Caratteri architettonici e
riforma costruttiva della casa tradizionale
in muratura in Terra di Bari
XIV ciclo, AA AA 1999 - 2002
- Eliana de Nichilo, Sistemi architettonici
archivoltati e cupolati in pietra da taglio in
Spagna. Secc. XVI-XX. Sequenze, nodi
tettonici e tecniche stereotomiche a
confronto
- Calogero Montalbano, La riforma del
paesaggio mediterraneo: le forme del suolo
e del sottosuolo nella progettazione
architettonica contemporanea degli spazi
di cava
XV ciclo, 29 marzo 2000 – 28 marzo 2003
- Palma Librato, Paesaggi del Mediterraneo:
Jebel Sim’an ed il Massiccio Calcareo della
Siria del Nord
- Giulia Annalinda Neglia, Città del
Mediterraneo: Aleppo. Forme e tipi della
città intra moenia
- Rosa Pagliarulo, Città del Mediterraneo:
Molfetta. Forme e caratteri della città intra
moenia
XVI ciclo, 15 novembre 2000 - 14 novembre
2003
- Annalisa Di Roma, La produzione in serie
dell’ornato architettonico: dall’industria
artistica ellenistica alla prototipazione con
processi cad–cam
- Giuseppe Fallacara, Il paradigma
stereotomico nell’arte del costruire. Dalla
natura sincretica della modellazione
digitale alla progettazione/costruzione di
elementi architettonici in pietra da taglio
- Stefania Tateo, Il paesaggio del Limes
Arabicus: dai castra difensivi romani ai
palazzi Omayyadi
XVII ciclo, 13 dicembre 2001-12 dicembre
2004
- Mariangela Alicino, Il progetto di
anastilosi del tempio di Apollo Epicurio a
Bassae
- Mourad Bouteflika, Tartous (Syrie):
Lecture stratigraphique et restauration
urbaine
- Valeria Chieti, La trilogia neoclassica
ateniese dei fratelli Hansen attraverso i
suoi modelli di riferimento
- Gemma Pinto, Sintesi formale e
costruttiva nell’architettura mamelucca del
Cairo tra il XIV ed il XV secolo: i mausolei
del cimitero settentrionale
- Giuseppe F. Rociola: Forme e strutture dei
“paesaggi di sale” del Mediterraneo.
Margherita di Savoia e Aigues Mortes: dal
paesaggio naturale all’organismo
infrastrutturato
- Mohamed Saidi, Le formes et le
fonctionnement du paysage de Tartous
(Syrie): du model interprétatif au model de
project
- Marco Stigliano, Modernità
d’esportazione. Florestano Di Fausto e lo
stile del costruire nei territori italiani
d’oltremare.
XVIII ciclo, 2 dicembre 2002 – 1 dicembre
2005
- Valeria Loliva, La riforma tipologica e
costruttiva della casa a corte mediterranea.
Tipo edilizio, organismo murario e modello
strutturale reagente a sisma nel caso
studio di Algeri
- Nicola Parisi, Modello formale e modello
strutturale dello spazio cupolato ottomano:
l’architettura di Mimar Sinan
XXI ciclo, 2009
- Daniela De Mattia, L’architetto e
l’intervento sull’architettura antica. Dalla
Bauforschung al progetto di ricostruzione,
in situ e in museo, dell’architettura antica.
Il tempio romano dell’Asklepieion di Kos.
- Grazia Nanna, Museografia applicata
all’archeologia: metodi di conservazione e
musealizzazione in area mediterranea.
Dallo scavo al museo e al parco
archeologico. Il sito archeologico e il
museo di Egnazia
- Marco Orsini, Aggiornamento revisioni e
permanenze del linguaggio classico nel
progetto di architettura, nel passaggio alla
modernità (1920-1940), con particolare
riferimento all’opera di G. Battista Milani
- Mariangela Turchiarulo, Il modo di
costruire importato dalla comunità italiana
in Egitto tra il 1850 ed il 1950. Lo stile di
Mario Rossi
XIX ciclo, 7 aprile 2004 – 6 aprile 2007
- Annalisa Giglio, Il progetto della città
moderna mediterranea: l’esperienza
italiana nel Dodecaneso 1912-43.
L’architettura dello spazio urbano nel caso
studio di Coo
- Hilde Romanazzi, Forma e costruzione
delle architetture cupolate armene della
regione storica dell’Ayrarat nei secoli VI-XIII
XX ciclo, 6 aprile 2005 – 5 aprile 2008
- Maria Rita Campa, E. E. Viollet-le-Duc:
innovazione e tradizione in architettura.
Linguaggio formale e coincidenza tra forma
e struttura nella concezione di volte
poliedriche
- Alessandra Mongelli, L’involucro ligneo
nello spazio domestico tradizionale
inglese: l’esperienza progettuale di Sir
Edwin Lutyens tra gli anni 1890-1910
- Alessandra Scarcelli, Architettura
tradizionale lignea in Norvegia. Il sistema
stav e le stavkirker
XXIII ciclo, 2011
- Graziella Fittipaldi, Il rapporto forma–
struttura nelle architetture cupolate ad
archi incrociati di Guarino Guarini
- Alessandro Iacovuzzi, Le variazioni
morfologiche dei complessi monumentali
nel periodo storico tra età imperiale e tardo
antico
- Francesco Scricco, Modello strutturale e
modello formale nell’architettura di
Bernardo Antonio Vittone
XXIV ciclo, 2012
- Enrica Leonardis, Architettura romanica
pugliese. Il progetto e la costruzione in
pietra portante.
- Vincenzo Minenna, Forma e struttura dei
sistemi voltati complessi nell’opera
Vandelviresca, prolegomeni alla relazione
fra la pratica della stereotomia e l’apparato
ornamentale nel progetto architettonico.
L’apporto del “Libro di Tracas de cortes de
piedra” di Alonso de Vandelvira.
- Ubaldo Occhinegro, Costruzione e
progettazione dell’architettura federiciana.
Rilettura criticadell’opera architettonica
palaziale e castrale sveva in Italia
meridionale. Il caso di Catsel del Monte.
- Fiore Resta, Gli spazi stereotomici
complessi voltati e cupolati nelle
architetture di Jules Hardouin Mansart.
6.2 Assegni di Ricerca
Vincenzo Minenna
Vitandrea Marzano
Carlo Alverto Sanjust
Sara Sgobba
Andrea Fiore
6.3 Esami di Stato
Dopo il superamento dell’esame di laurea
specialistica, la Facoltà conferisce al
laureato il titolo di Dottore in Architettura.
Il diploma di laurea costituisce qualifica
esclusivamente accademica: esso consente
l’ammissione all’esame di stato, che
sostenuto con successo è certificato da un
altro diploma (Dott. Architetto).
Questo diploma, rilasciato dal MIUR, abilita
all’esercizio indipendente della professione
di architetto, che potrà essere
effettivamente praticata solo dopo
l’iscrizione all’albo professionale.
Nella Facoltà di Architettura del Politecnico
di Bari, così come in tutte le Facoltà di
Architettura italiane, si possono sostenere
ogni anno, in due distinte sessioni, gli
esami di Stato per l’esercizio della
professione di Architetto così come definiti
dal DPR del 5 giugno 2001, n. 328,
indipendentemente dalla facoltà di
Architettura dove si è conseguito il titolo. A
seconda del titolo conseguito - architetto
junior (tre anni), o architetto specialista
(cinque anni) - le prove sono diversamente
articolate.
a)
Per i candidati che hanno conseguito la
Laurea specialistica (4/S)/magistrale
(LM-4) in Architettura : iscrizione nel
settore “Architettura”.
L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove:
1. una prova pratica avente ad oggetto
la progettazione di un’opera di edilizia
civile o di un intervento a scala urbana;
2. una prova scritta relativa alla
giustificazione del dimensionamento
strutturale o insediativo della prova
pratica;
3. una seconda prova scritta vertente
sulle problematiche culturali e
conoscitive dell’architettura;
4. una prova orale consistente nel
commento dell’elaborato progettuale e
nell’approfondimento delle materie
b)
oggetto delle prove scritte, nonché sugli
aspetti di legislazione e deontologia
professionale.
La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica e le prove scritte.
Per i candidati che hanno conseguito la Laurea in Architettura (Architetto junior).
L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove:
1. una prova pratica consistente nello
sviluppo grafico di un progetto
esistente o nel rilievo a vista, e nella
stesura grafica di un particolare
architettonico;
2. una prova scritta avente ad oggetto la
valutazione economico-quantitativa
della prova pratica;
3. una seconda prova scritta consistente
in un tema o prova grafica nelle materie
caratterizzanti il percorso formativo;
4. una prova orale nelle materie oggetto
delle prove scritte, e in legislazione e
deontologia professionale.
La prova orale può essere sostenuta
solo dai candidati che hanno superato
la prova pratica e le prove scritte.
c) Per i candidati che hanno conseguito la
Laurea in Architettura secondo
l’ordinamento previgente alla riforma di
cui al DM 3 novembre 1999, n.509, (per
l’iscrizione nel settore “Architettura”).
L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove:
1. una prova pratica avente ad oggetto
la progettazione di un’opera di edilizia
civile o di un intervento a scala urbana;
6
6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo:
regolamento didattico per il 2009 (X)
6. Post Lauream
6
Tesi di dottorato / PhD Dissertations
VI-VII ciclo, AA AA 1992 - 1996
- Valerio Palmieri (VI ciclo), L’insegnamento
di Saverio Muratori nella Facoltà di
Architettura di Roma dal 1954 al 1968: lo
studio dei tessuti edilizi e degli impianti
urbani
- Anna Bruna Menghini (VII Ciclo),
L’insegnamento di Saverio Muratori nella
Facoltà di Architettura di Roma dal 1954 al
1973: lo studio dell’organismo
architettonico
XI ciclo, AA AA 1996 - 1999
- Francesco Defilippis, Architettura in pietra
e stereotomia. Rapporto tra tecniche
stereotomiche e forma degli elementi
costruttivi nel progetto moderno di
strutture archivoltate
- Marco Valenti, Caratteri dell’architettura
italiana nel Dodecanneso (1924-1944). La
transizione al moderno nell’area culturale
plastico-muraria del Mediterraneo
153
6. Post Lauream
6
154
2. una prova orale consistente nel
commento dell’elaborato progettuale e
nell’approfondimento delle materie
oggetto delle prove scritte, nonché sugli
aspetti di legislazione e deontologia
professionale.
La prova orale può essere sostenuta
solo dai candidati che hanno superato
la prova pratica.
a.Appendici
a.1 Planimetria del campus e edifici del Dipartimento ICAR
a.2 Status accademico dei docenti
della Facoltà di Architettura
a.3 Indice dei nomi
a.4 Calendario annuale delle attività didattiche
del CdLM in Architettura
e del CDL in Disegno industriale - a.a. 2011/2012
a.5 Architettura didattica della Facoltà di Architettura
per l’Anno Accademico 2011/2012
a.1 Planimetria del campus e
edifici del Dipartimento ICAR
Pianta piano terra
Parcheggio docenti
Aree della didattica
Servizi agli studenti
Aree della didattica
a
Appendici
a
Pianta piano interrato
156
157
Pianta 2° piano
Pianta 3° piano
Aree della comunicazione
Aree della didattica
Aree della ricerca
Aree della ricerca
a.2 Status accademico
dei docenti della Facoltà
di Architettura
a
Appendici
a
Pianta 1° piano
Servizi agli studenti
Aree della didattica
158
159
Facoltà/Faculty: status accademico dei docenti
Docente
Appendici
a
Status
accademico
In servizio al Luogo
Politecnico e data di nascita
di Bari dal
Laurea in
Data
laurea
Altri titoli accademici
01.12.99
01.12.1999
Bari
25.03.70
Ingegneria Civile,
Politecnico di Bari
14.04.94
DR in Ingegneria delle Strutture presso Università
degli Studi di Firenze
01.11.91
01.11.91
02.12.99
01.03.02
01.03.02
08.01.04
09.01.04
Ingegneria Civile,
Università di Bari
Ingegneria Civile,
Politecnico di Bari
Ingegneria Civile,
Politecnico di Bari
Ingegneria Civile,
Università di Bari
03.70
29.12.04
Molfetta (Bari)
11.06.46
Bari
22.02.69
Carbonara di Bari
25.12.69
Ruvo di Puglia (Ba)
27.03.53
27.04.12
03.01.05
Roma
02.02.73
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
Ricercatore
universitario
29.12.04
29.12.04
Casamassima (Ba)
15.04.60
Architettura,
11.07.85
Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”
Ricercatore
universitario
30.12.2008
30.12.2008
Gioia Colle (Ba)
28.07.73
Architettura,
Politecnico di Bari
icar 08, Scienza delle costruzioni
1 Pilade Foti
Ricercatore
universitario
icar 09, Tecnica delle costruzioni
2 Mauro Mezzina
Professore
Ordinario
3 Giosi Uva
Professore
Associato
4 Rita Greco
Ricercatore
universitario
5 Domenico Raffaele
Ricercatore
universitario
icar 12, Tecnologia dell’architettura
6 Spartaco Paris
Professore
Associato
7 Vitangelo Ardito
icar 13, Disegno Industriale
8 Annalisa Di Roma
Facoltà/Faculty: status accademico dei docenti
Dal
07.07.94
10.07.95
DR in Meccanica Computazionale,
sede, X ciclo, 1997
DR in “Ingegneria delle Strutture”,
Università di Napoli “Federico II”, ciclo XI, 1999
04.79
21.12.99
DR in Tecnologie energetiche e ambientali per lo
sviluppo, XV ciclo, Università di Roma “La Sapienza”,
2003
25.02.00
DR in Progettazione architettonica per i paesi del
Mediterraneo, Politecnico di Bari, XVI ciclo, 2004
04.03.71
Diploma di specializzazione per lo Studio e il
Restauro dei Monumenti, Roma “La Sapienza”,
28.11.1978
icar 14, Composizione architettonica e urbana
9 Claudio D’Amato Guerrieri
Professore
Ordinario
22.10.87
01.11.91
Bari,
2.12.44
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
10 Loredana Ficarelli
Professore
Ordinario
27.04.12
06.07.99
Foggia
20.03.57
Architettura,
24.04.92
Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio“
11 Ariella Zattera
Professore
Associato
01.11.98
01.11.98
Venezia
05.05.42
Architettura,
Venezia, iuav
29.03.69
12 Michele Beccu
Professore
Associato
01.10.01
03.03.94
Cagliari
27.12.52
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
14.02.80
13 Carlo Moccia
Professore
Associato
Professore
Associato
Ricercatore
universitario
20.12.03
25.02.94
08.07.99
08.01.04
09.01.04
Architettura,
Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
Architettura,
Venezia, iuav
20.04.83
29.12.04
Rutigliano (Ba)
12.01.56
Canino (Vt)
25.07.60
Bari,
19.05.62
14 Anna Bruna Menghini
15 Michele Montemurro
160
24.07.90
21.07.89
Docente
Dal
icar 14, Composizione architettonica e urbana
16 Franco Defilippis
Ricercatore
08.01.04
universitario
17 Antonio Riondino
Ricercatore
03.01.05
universitario
18 Matteo Ieva
Ricercatore
03.01.05
universitario
19 Calogero Montalbano
Ricercatore
03.01.05
universitario
20 Giuseppe Fallacara
Ricercatore
03.01.05
universitario
21 Nicola Parisi
Ricercatore
30.03.11
universitario
non confermato
icar 15, Architettura del paesaggio
22 Attilio Petruccioli
Professore
01.10.01
Ordinario
23 Giulia Annalinda Neglia
Ricercatore
30.03.11
universitario
non confermato
icar 16, Architettura degli interni e allestimento
24 Rossana Carullo
Ricercatore
03.01.05
universitario
25 Rosa Pagliarulo
Ricercatore
2005
universitario
non confermato
icar 17, Disegno
26 Paolo Perfido
27 Vincenzo De Simone
28 Hilde Grazia Teresa
Romanazzi
DR in Progettazione architettonica,
Università di Palermo, VII ciclo, 1996
DR in Progettazione architettonica,
Università di Palermo, X ciclo, 2000
Status
accademico
Ricercatore
01.07.01
universitario
Ricercatore
01.01.02
universitario
Ricercatore
30.03.11
universitario
non confermato
icar 18, Storia dell’architettura
29 Giorgio Rocco
Professore
Ordinario
30 Monica Livadiotti
Ricercatore
universitario
In servizio al Luogo
Politecnico e data di nascita
di Bari dal
Laurea in
Data
laurea
Altri titoli accademici
09.01.04
Rutigliano (Bari),
09.03.66
Margherita di S. (Fg)
01.01.61
Canosa di P. (Ba)
20.07.61
Taranto
03.07.71
Bitonto (Ba)
17.12.73
Bitonto (Ba)
19.11.77
Architettura,
Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
Architettura,
Politecnico di Bari
Architettura,
Politecnico di Bari
Architettura,
Politecnico di Bari
21.04.93
DR in Progettazione architettonica,
Università di Palermo, XI ciclo, 2000
DR in Progettazione architettonica,
Università di Palermo, IX ciclo, 1998
Bevagna (Pg)
13.01.45
Putignano (Ba)
11.09.73
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
Architettura,
Politecnico di Bari
Bassano del G. (Vi)
29.05.65
05.04.93
27.04.71
Architettura,
Venezia, iuav
Architettura,
Politecnico di Bari
Bari
04.04.57
Molfetta (Ba)
11.04.56
Putignano (Ba)
17.01.80
Architettura,
Venezia, iuav
Architettura,
Università di Firenze
Architettura,
Politecnico di Bari
14.07.88
Taranto
13.07.53
Roma
04.05.57
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
03.01.05
03.01.05
03.01.05
03.01.05
30.03.11
01.11.98
30.03.11
03.01.05
2005
01.07.96
01.01.02
30.03.11
30.12.02
30.12.02
29.12.04
29.12.04
30.10.86
30.11.89
28.06.98
23.02.00
23.07.02
07.70
27.07.99
27.07.99
09.11.82
DR in Progettazione architettonica,
Università di Palermo, XIV ciclo, 2001
DR in Progettazione architettonica per i paesi del
Mediterraneo, Politecnico di Bari, XVI ciclo, 2004
DR in Progettazione architettonica per i paesi del
Mediterraneo, Politecnico di Bari, XV ciclo, 2003
a
Laurea in Lingue e letterature orientali,
Venezia, Università Ca’ Foscari,.07.1980
DR in Progettazione architettonica per i paesi del
Mediterraneo, Politecnico di Bari, XV ciclo, 2003
DR in Progettazione architettonica,
Università di Palermo, VIII ciclo, 1998
DR in Progettazione architettonica per i paesi del
Mediterraneo, Politecnico di Bari, XV ciclo, 2003
DR in Rilievo e rappresentazione del costruito,
Università di Firenze, XI ciclo, 1998
23.07.03
02.81
26.11.81
Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA),
1985-1987, 1988-1992
DR in Scuola dell’Architettura, Università di Roma
“La Sapienza”, III ciclo, 1991. Scuola archeologica
italiana di Atene (SAIA), 1985-1987,1988-1992,
1998-2000. Master in Didattica dell’Antico, Univ.
Ferrara, Facoltà di Lettere, 2000-2001
161
Facoltà/Faculty: status accademico dei docenti
Docente
icar 19, Restauro
31 Rossella De Cadilhac
32 Ignazio Carabellese
33 Giacomo Martines
icar 21, Urbanistica
34 Nicola Martinelli
Appendici
a
Status
accademico
Professore
Associato
Ricercatore
universitario
A.3 Indice dei nomi
In servizio al Luogo
Politecnico e data di nascita
di Bari dal
27.04.12
16.09.99
16.09.02
16.09.99
Ricercatore
universitario
Laurea in
Data
laurea
Amandola (AP)
08.10.60
Bari
28.07.56
Architettura,
Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”
Architettura,
Venezia, iuav
23.07.90
23.07.90
21.03.80
Roma
13.10.75
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza“
2001
Professore
Associato
29.12.04
18.10.94
Bari
12.12.57
Architettura,
Università di Napoli “Federico II”
08.11.83
35 Leonardo Rignanese
Ricercatore
universitario
18.10.97
18.10.94
Manfredonia (Fg)
13.08.55
Architettura,
Università di Firenze
13.07.83
36 Francesca Calace
Ricercatore
universitario
01.11.03
01.11.00
Bari
22.06.61
Architettura,
Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”
15.07.87
icar 22, Estimo
37 Pierluigi Morano
Professore
Ordinario
ing-ind 11, Fisica tecnica ambientale
Professore
38 Francesco Ruggiero
Associato
sps 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio
Professore
39 Luciana Bozzo
Associato
Ricercatore
40 Sergio Bisciglia
universitario
L-ant 07, Archeologia classica
Professore
41 Roberta Belli
Associato
162
Dal
27.04.12
29.12.04
Napoli
31.07.68
Ingegneria civile-trasporti,
Università di Napoli “Federico II”
31.03.94
Altri titoli accademici
DR in Conservazione dei Beni Architettonici,
Università di Napoli “Federico II”, VIII ciclo 1996
DR in Conservazione dei Beni Architettonici,
Università di Napoli “Federico II”, VII ciclo 1995
DR in Pianificazione territoriale e urbana,
Università di Roma “La Sapienza”, IV ciclo, 1993
DR in Valtuazione economica dei progetti,
Università Mediterranea di Reggio C., X ciclo,
1998
Master europeo in Pianificazione territoriale e
mercato immobiliare, COREP-Politecnico di
Torino, 1998
29.12.04
01.07.96
Bari
17.08.64
Ingegneria meccanica,
Università di Bari
05.04.90
01.03.02
28.12.95
Bari
03.03.47
Scienze politiche,
Università di Bari
09.12.69
DR in “Sociologia”,
Università di Catania, VI ciclo, 1993
28.12.00
28.12.95
Bari
18.03.61
Filosofia,
Università di Bari
23.03.88
DR in “Sociologia”,
Università di Catania, V ciclo, 1993
Roma
03.04.58
Lettere, indirizzo archeologico
Università di Roma “La Sapienza”
07.07.83
01.10.06
01.10.06
DR in “Antichità classiche”, Università di Roma
“Tor Vergata”, 1993
Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA),
1985
A
Alevridis, Sofoklis, 151;
Alicino, Mariangela, 152;
Aloisio, Annamaria, 17;
Anzivino, Angiolina, 17;
Ardito, Vitangelo, 8, 9, 11, 16, 19, 49, 52, 54, 75,
104, 145, 160;
Atanasios, Peppas, 151;
Ayz, Ubaldo, 17, 19;
B
Bagnato, Vincenzo, 11, 49, 52, 76;
Baiardi, Giannicola, 12;
Balena, Pasquale, 17;
Balice, Michele, 10, 17, 19, 20;
Barbera, Lucio Valerio, 151;
Barone, Francesca, 151;
Basile, Loredana. 13;
Beccu, Michele, 8, 9, 11, 19, 47, 53, 81, 145, 160;
Behrens Abuseif, Doris, 151;
Belli, Roberta, 8, 9, 11, 17, 19, 50, 52, 54, 79, 106,
162;
Benedetto, Lorenzo, 11, 19;
Bernardini, Chiara, 12, 50, 52, 78;
Biancofiore Rita, 17;
Bisciglia, Sergio, 8, 9, 11, 17, 19, 49, 54, 105, 162;
Bordogna, Enrico, 151;
Braghieri, Gianni, 151;
Boccadoro, Nicola, 10;
Boccardi Luisa, 152;
Bouteflika, Mourad, 152;
Bozzo, Luciana, 8, 9, 11, 17, 19, 49, 54, 105, 162;
C
Calabria, Claudia, 151;
Calace, Francesca, 8, 9, 11, 13, 17, 19, 49, 53, 87,
145, 162;
Caldarola, Giuseppe, 17;
Calderazzi, Antonella, 17, 19, 145;
Caliò, Luigi, 12, 50, 52, 68;
Calvano, Riccardo, 12, 49, 52, 59;
Campa, Maria Rita, 152;
Canella, Guido, 151;
Capoccia, Paolo, 12, 49, 52, 59;
Carabellese, Ignazio, 8, 9, 11, 17, 19, 48, 54, 95,
98, 162;
Carullo, Rossana, 8, 9, 11, 17, 19, 50, 54, 108, 124,
145, 152, 161;
Cascione, Vito, 10, 17, 20;
Casnati, Gaianè, 151;
Castagnolo, Valentina, 12, 50, 52, 56, 64;
Castellana, Assunta, 24;
Catalano, Daniela, 152;
Cataldi, Giancarlo, 151;
Cellie, Diego, 12, 49, 52, 60;
Chiarantoni, Carla Antonia, 16, 19;
Chieti, Valeria, 152;
Colonna, Francesco, 17;
Colonna, Michele, 122, 123, 132;
Consoli, Giampaolo, 17, 19, 145;
Costantino, Domenica, 16, 19;
Cucci, Giovanni, 11, 12;
Cusano, Ennio, 12;
D
D’Addabbo, Nicola, 11;
D’Alba Michele, 17;
Dalfino, Giuseppe, 13;
D’Amato Guerrieri, Claudio, 8, 9, 10, 11, 16, 18, 47,
48, 52, 53, 54, 56, 81, 85, 92, 95, 102, 145, 160;
D’Ambrosio, Pietro, 11, 16, 18, 48, 52, 72, 145;
De Bellis, Vito, 151;
De Cadilhac, Rossella, 9, 11, 13, 17, 19, 48, 54,
95, 162;
De Ceglia, Irma, 12;
Defilippis, Francesco, 8, 9, 11, 17, 19, 47, 52, 54,
69, 91, 145, 152, 161;
Del Core, Lucia, 151;
Dellerba, Costanza, 12;
De Mattia, Daniela, 153;
de Nichilo, Eliana, 152;
De Poli, Aldo, 151;
De Simone, Vincenzo, 8, 9, 11, 13, 17, 19, 50, 52,
53, 65, 89, 161;
De Tommasi, Domenico, 16, 18, 145;
Devillanova, Giuseppe, 11, 50, 52, 63;
De Vito, Rosanna, 12;
Diaferio, Mariella, 16, 19, 145;
Di Marzio, Maria Teresa, 17;
Di Noia, Tommaso, 11, 122, 123, 135;
Di Paola, Vincenzo, 16, 18;
Di Roma, Annalisa, 8, 9, 11, 13, 16, 19, 47, 52, 56,
122, 123, 124, 125, 136, 160;
Docci, Mario, 151;
D’Onofrio Marcella, 10;
F
Fallacara, Giuseppe, 8, 9, 11, 17, 19, 47, 48, 52,
54, 56, 92, 94, 145, 152, 161;
Ferrieri Caputi, Olinda, 12, 122, 123, 123;
Ficarelli, Loredana, 8, 9, 11, 17, 18, 20, 47, 54, 91,
145, 160;
Fiore, Massimiliano, 12, 49, 52, 75;
Fioriello, Silvio, 11, 50, 53, 90;
Fittipaldi, Francesco, 12;
Fittipaldi, Graziella, 12, 47, 52, 56, 153;
Foti, Dora, 16, 18, 145;
Foti, Pilade, 8, 9, 11, 16, 19, 48, 53, 86, 122, 123,
129, 145, 160;
Fraddosio, Aguinaldo, 16, 19, 145;
Fusaro, Nico, 12
G
Gaube, Heinz, 151;
Giammarco, Carlo, 151;
Giannelli, Vito, 17;
Giannuzzi, Vincenzo, 11;
Giglio, Annalisa, 12, 47, 52, 69, 152;
Giustolisi, Orazio, 16, 18,145;
Gorgoglione, Michele, 11, 122, 124, 137;
Greco, Rita, 8, 9, 11, 48, 54, 95, 101, 160;
Guzzardo, Giovanni, 17;
H
Holod, Renata, 151;
Haselberger, Lothar, 151;
Huerta, Santiago, 151;
I
Iacovuzzi, Alessandro, 153;
Ieva, Matteo, 8, 9, 11, 17, 19, 47, 52, 53, 81, 145,
161;
Iavernaro, Fulvio, 12, 122, 123, 135;
Imbimbo, Antonio, 17;
K
Kuban, Dogan, 151;
L
Labate, Luca, 152;
Laner, Franco, 151;
La Ragione, Luigi 16, 19, 145;
Latessa, Carlotta, 12, 123, 132;
Latorre, Cosimo, 17;
Laucelli, Daniele Biagio, 16, 19;
Leonardis, Enrica, 153;
Librato, Palma, 152;
Lisco, Margherita, 12, 122;
Livadiotti, Monica, 8, 9, 11, 17, 19, 48, 49, 52, 57,
62, 161;
Loliva, Valeria, 152;
Lovino, Giuseppe, 12, 122, 123, 131;
Luisi, Giannangelo, 12, 49, 52, 63;
Lusardi, Richard, 12, 124;
M
Malicot, André, 150;
Mangone, Annalisa, 11, 50, 53, 90;
Marano, Giuseppe Carlo, 16, 18, 145;
Marconi, Paolo, 150;
Mariani, Tiziana, 12;
Marrone, Marcella, 12;
Martellotta, Francesco, 17, 19, 145;
Martinelli, Nicola, 8, 9, 11, 17, 19, 49, 52, 77, 162;
Martines, Giacomo, 8, 9, 10, 11, 17, 19, 48, 51, 54,
70, 95, 101, 145, 162;
Martiradonna, Maria, 17;
Marvulli, Annarita, 12, 49, 53, 87;
Marzano, Salvatore, 16, 18;
Masiello, Laura, 12, 50, 52, 68;
Mastrogiacomo, Francesco, 13;
Masciopinto, Maria Lucia, 11;
Mele, Rocco, 12, 122, 123, 131;
Menghini, Anna Bruna, 8, 9, 11, 16, 19, 47, 54, 91,
140, 145, 152, 160;
Mezzina, Mauro, 8, 9, 10, 11, 13, 48, 54, 102, 160;
Miano, Giuseppe, 151;
Milella, Silvana, 17, 19;
Mineccia, Giuseppe, 17;
Minenna, Vincenzo, 19, 153;
Minervini, Claudia, 10;
Moccia, Carlo, 8, 9, 11, 16, 19, 47, 54, 91, 145, 160;
Monaco, Pietro, 16, 18, 145;
Mongelli, Alessandra, 152;
Monno, Mariapia, 17;
Montalbano, Calogero, 8, 9, 11, 17, 19, 47, 52, 53,
56, 81, 145, 152, 161;
Montemurro, Michele, 8, 10, 11, 17, 19, 47, 52, 54,
69, 91, 145, 152, 160;
Morano, Pierluigi, 8, 9, 10, 11, 17, 18, 49, 54, 108,
162;
Moschini, Francesco, 11, 122, 123, 127;
a
N
Nanna, Grazia, 153;
Neglia, Annalinda Giulia, 8, 10, 11, 17, 19, 47, 52,
69, 145, 152, 161;
Netti, Lorenzo, 11, 17, 19, 122, 123, 133;
Nevzat, Zaffir Erdil, 11;
Nicoletti Valerio, 10,11;
O
Occhinegro, Ubaldo, 153;
163
Oliva, Antonio V. G., 16, 19 ;
Orsini, Marco, 153;
Appendici
a
164
P
Pagliarulo, Rosa, 8, 10, 11, 12, 17, 19, 122, 123,
124, 126, 136, 145, 152, 161;
Palacios Gonzalo, José Carlos, 151;
Palmieri, Valerio, 152;
Panza, Paola, 17;
Panzini, Nicola, 151;
Paparella, Francesco, 17;
Paris, Spartaco, 8, 9, 11, 16, 18, 49, 52, 76, 122,
124, 138, 145, 160;
Parisi, Ciro, 11;
Parisi, Nicola, 8, 10, 11, 17, 19, 47, 52, 53, 56, 81,
145, 152, 161;
Pashako Frida, 152;
Passalacqua, Michele, 13;
Perfido, Paolo, 8, 10, 11, 17, 19, 50, 53, 89, 145,
161;
Pérouse de Montclos, Jean-Marie, 151;
Perrone, Nunzio, 12, 122, 123, 126;
Petralla Stefania, 152;
Petruccioli, Attilio, 8, 9, 11, 13, 17, 18, 20, 47, 48,
53, 54, 83, 92, 93, 145, 161;
Piccininni, Francesco, 17, 19, 49, 53, 86;
Piccioni, Mario Daniele, 16, 18, 145;
Pimpirelli, Giovanni, 17;
Pinto, Gemma, 152;
Pirro, Patrizia Paola, 12, 49, 53, 87;
Piscitelli, Claudia, 151;
Politi, Tiziano, 11;
Porco, Francesco, 12, 48, 54, 102;
Puglisi, Dario, 50, 52, 67;
Puglisi, Giuseppe, 16, 19, 145;
Purini, Franco, 151;
R
Rabasa Diaz, Enrique, 151;
Rabbat, Nasser, 151;
Raffaele, Domenico, 8, 10, 11, 48, 53, 54, 81, 95,
98, 160;
Ragazzo, Felice, 150;
Ranieri, Giulia, 17;
Re, Luciano, 151;
Reina, Massimiliano, 12, 122, 123, 130;
Resta, Fiore, 153;
Restucci, Amerigo, 151;
Ricciuti, Umberto, 12, 48, 52, 72;
Rignanese, Leonardo, 8, 10, 11, 17, 19, 49, 53,
87, 162;
Riondino, Antonio, 8, 10, 11, 17, 19, 47, 52, 69, 91,
145, 152, 161;
Rociola, Giuseppe, 12, 47, 52, 69, 152;
Rocco, Giorgio, 8, 9, 11, 12, 13, 17, 18, 48, 52, 54,
57, 92, 145, 161;
Romanazzi, Hilde Grazia Teresita, 8, 10, 11, 17, 19,
50, 52, 65, 145, 152, 161;
Romano, Enza, 17, 19;
Rossi, Gabriele, 64, 89, 145;
Rubini, Claudio, 151;
Ruggiero, Francesco, 8, 9, 11, 17, 19, 49, 53, 54,
86, 104, 162;
S
Saidi, Mohamed, 152;
Sallustio, Angelantonio, 16, 19;
Santoro, Francesca, 24;
Santoro, Valentina, 151;
Sardano Rossella, 13;
Scarcelli, Alessandra, 12, 122, 123, 124, 130, 134,
152;
Schiraldi, Vincenzo, 12;
Scintilla, Leonardo Daniele, 12;
Scionti, Mauro, 17, 19, 145;
Scricco, Francesco, 19, 153;
Scully, Vincent Joseph, 150;
Selicato, Francesco, 17, 18, 145;
Settembrini, Francesco, 17;
Simeone, Vincenzo, 16, 18, 145;
Stea, Giuseppina, 13;
Stefanizzi, Pietro, 17, 19, 145;
Stigliano, Marco, 12, 47, 52, 56, 153;
T
Tafuni, Vito, 12, 122, 123, 126;
Tateo, Stefania, 152;
Tramontano, Fabrizio, 152;
Trentadue, Francesco, 16, 18;
Turchiarulo, Mariangela, 153;
U
Uva, Giuseppina, 8, 9, 11, 48, 54, 95, 96, 102, 160;
V
Valenti, Marco, 152;
Valido, Nicoletta, 17;
Verrino, Valeria, 10, 11;
Visaggi, Rosanna, 17
a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del cdlm in Architettura e del cdl in Disegno Industriale- a.a. 2011/2012
I semestre
Ottobre 2011
1 s
41
45
2 d
2 m
Lezioni
2 v
3 g
4 v
5^ settimana
3 s
4 d
5 m
Lezioni
5 s
6 g
1^ settimana
6 d
8 s
46
2 g
5 l
5 g
5 d
6 m
6 v
6 l
6
m
7
m
Lezioni
8
g
17^ settimana
v
7 m
Lezioni
7 s
8 m
8 g
10^ settimana
8 d
Lezioni
9 v
6^ settimana
10 s
Lezioni
13 g
2^ settimana
2
Epifania
6
Esami 1° appello
7 m
8 m
10
Esami 1° appello
2
v
3
s
4
d
5
l
9 l
9 g
9
10 m
10 v
10 s
11 v
11 d
11 m
Lezioni
11 s
11 d
12 s
12 l
12 g
13^ settimana
12 d
12 l
13 d
51
14 l
47
1
7 l
9 m
11 m
Marzo 2012
1 g
3 v
4 s
10 g
12 m
Febbraio 2012
1 m
Capodanno
2 l
9 d
15 s
15 m
13 m
13 v
13 l
Lezioni
14 s
15 g
11^ settimana
15 d
15 m
16 l
16 g
16 v
17 v
17 s
7
14 m
11
Esami 2° appello
14 m
Lezioni
15 g
18^ settimana
16 m
Lezioni
16 v
17 l
17 g
7^ settimana
17 s
18 m
18 v
18 d
18 m
Lezioni
18 s
18 d
19 s
19 l
19 g
14^ settimana
19 d
19 l
19 m
Lezioni
20 g
3^ settimana
20 d
22 s
48
52
20 m
Lezioni
21 s
22 m
22 g
12^ settimana
22 d
23 m
Lezioni
23 v
24 g
8^ settimana
24 s
Lezioni
27 g
4^ settimana
29 s
30 d
31 l
21 m
22 m
Esami 2° appello
+ Lauree
12
21 m
Lezioni
22 g
19^ settimana
23 l
23 g
23 v
24 m
24 v
24 s
25 d
Natale
25 m
Lezioni
25 s
25 d
26 s
26 l
Santo Stefano
26 g
15^ settimana
26 d
26 l
53
28 l
49
4
20 m
20 l
8
25 v
27 d
28 v
20 v
21 m
23 d
25 m
17 m
21 l
24 l
26 m
3
27 m
27 v
28 m
28 s
29 m
Lezioni
29 g
29 d
30 m
9^ settimana
30 v
31 s
30 l
31 m
5
27 l
9
a
13 m
14 m
16 d
21 v
44
50
Gennaio 2012
1 d
3 m
4 m
10 l
14 v
43
Dicembre 2011
1 g
3 l
4 m
7 v
42
Novembre 2011
1 m
Tutti i Santi
28 m
Lezioni
29 m
16^ settimana
13
27 m
Lezioni
28 m
20^ settimana
29 g
30 v
31 s
Z
Zattera, Ariella, 8, 9, 17, 19, 47, 53, 81, 160;
Zito, Gabriele, 12, 122, 124, 137.
165
Maggio 2012
1 d
1 m
2 l
18
3 m
14
4 v
5 s
6 d
Appendici
8 m
Lunedì dell’Angelo
Agosto 2012
Settembre 2012
1 d
1 m
1
s
2 g
2
d
3 v
3
l
23
2 l
Festa della Repubblica
27
3 m
32
4 l
4 m
4 s
4
m
5 m
5 g
5 d
5
m
Esami 1° appello
6 m
Lezioni
6 v
6 l
6
g
7 g
28^ settimana
7 s
7 m
7
v
8 d
8 m
8
s
9 g
9
d
10 v
10 l
Festa di San Nicola
8 v
9 m
Lezioni
9 s
10 m
10 g
24^ settimana
10 d
11 m
11 v
11 l
11 m
11 s
11 m
12 g
12 s
12 m
12 g
12 d
12 m
13 v
13 d
14 s
14 l
19
15 d
20
17 m
18 m
24
15 m
16 l
Viaggi di studio
19 g
16 m
Lezioni
17 g
25^ settimana
9 l
28
10 m
33
Esami 2° appello
13 m
Lezioni
13 v
13 l
13 g
14 g
29^ settimana
14 s
14 m
14 v
15 v
15 d
15 m
15 s
16 s
16 l
16 g
16 d
17 v
17 l
18 s
18 m
19 g
19 d
19 m
17 d
18 v
18 l
19 s
19 m
29
17 m
18 m
Workshop e Mostra didattica
34
Esami 2° appello
20 v
20 d
20 m
Lezioni
20 v
20 l
20 g
21 s
21 l
21 g
30^ settimana
21 s
21 m
21 v
22 d
22 m
22 v
22 d
22 m
22 s
23 g
23 d
24 v
24 l
23 l
21
24 m
17
Luglio 2012
1 v
3 d
7 l
Pasqua
9 l
16
23^ settimana
Lezioni
8 d
a
Lezioni
21^ settimana
7 s
15
3 g
5 g
Giugno 2012
2 s
2 m
4 m
6 v
Festa dei lavoratori
25 m
Lezioni
Festa della Liberazione
26 g
22^ settimana
25
23 m
Lezioni
23 s
24 g
26^ settimana
24 d
23 l
30
24 m
35
25 v
25 l
25 m
25 s
25 m
26 s
26 m
26 g
26 d
26 m
27 v
27 l
27 g
27 m
Lauree
27 v
27 d
28 s
28 l
28 g
28 s
28 m
28 v
29 d
29 m
Lezioni
29 v
29 d
29 m
29 s
30 m
27^ settimana
30 s
30 l
30 g
30 d
30 l
22
31 g
26
Esami 1° appello
31 m
36
anni
Corso di Laurea in Disegno industriale
1° anno
1°
CdL
2° anno
2°
3° anno
3°
4° anno
4°
3° ciclo specialistico 5° anno
5°
Corso di Laurea Magistrale in Architettura
CdLs
1° ciclo di base
Esami 1° appello
2° ciclo applicativo
Esami 1° appello
anni
1° anno
1°
2° anno
2°
3° anno
3°
Laurea
a
Laurea Specialistica
<
Aprile 2012
a.5 Architettura didattica della Facoltà di Architettura per l’Anno Accademico 2011/2012 (XXII)
II semestre
Esami 2° appello
Dottorato di Ricerca
Post lauream
1° anno (60 cr)
6°
2° anno (60 cr)
7°
3° anno (60 cr)
8°
Esami 2° appello
31 v
Legenda
Attività didattiche (lezioni, revisioni...)
Esami
166
Festività e vacanze
Sistema di misurazione delle attività didattiche in “crediti”: 1 credito (CR) è l’unità di misura
dell’attività complessivamente svolta dagli allievi.
1
credito = 25 ore
5 anni
300 crediti = 7.500 ore
1 anno
60 crediti = 1.500 ore (pari a 42 settimane di 36 ore circa)
1 settimana 1,5 crediti = 36 ore (pari a 5 giorni ciascuno di 4+3 ore)
• Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 42 settimane.
• Le attività didattiche propriamente dette sono articolate in due periodi (A e B), ciascuno di 15
settimane e in tre sessioni di esami ciascuna di 4 settimane.
• Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 42 settimane.
167
a
a