AA 2011/2012 - Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura
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AA 2011/2012 - Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura
Politecnico di Bari Facoltà di Architettura Guida agli Studi di Architettura (XXII) e Disegno industriale (X) Guide to Degree Programs in Architecture (XXII) and Industrial Design (X) Anno Accademico 2011/2012 Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura (XXII) Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (ICAR) Anno Accademico 2011-2012 Guida agli studi di Architettura e Disegno industriale Guide to degree programs in Architecture and Industrial Design a cura di Claudio D’Amato Guerrieri Progetto grafico Nino Perrone Redazione e impaginazione - Rosanna Visaggi, Segreteria di redazione - Giovanna Serena Pagliarulo, Studentessa - Serena Sciannameo, Studentessa Composizione tipografica in Meta (Erik Spiekermann, 1993) Stampato da Arti Grafiche Favia, Modugno (Bari) ©2012, Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura, Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (ICAR) Giugno 2012 INDICE Presentazione, 5 1. Strutture didattiche e di supporto alla didattica 1.1. La Facoltà (XXII), 8 1.1.1 La Facoltà, 8 1.1.2 Il Preside, 8 1.1.3 Il Consiglio di Facoltà, 9 1.1.4 Composizione del Consiglio di Facoltà, 9 1.1.5 Funzionamento del Consiglio di Facoltà, 10 1.1.6 Osservatorio della Didattica, 10 1.1.7 Il Consiglio Unitario di Classe, 10 1.1.8 Composizione del Consiglio Unitario di Classe, 11 1.1.9 Funzionamento del Consiglio Unitario di Classe, 11 1.1.10 Professori a contratto, 11 1.2. La Presidenza di Facoltà, 12 1.2.1 La Presidenza di Facoltà, 12 1.2.2 Il Personale tecnico-amministrativo, 12 1.3. La Biblioteca di Facoltà, 13 1.3.1 La Biblioteca di Facoltà, 13 1.3.2 Il Personale tecnico-amministrativo, 13 1.3.3 Organi della Biblioteca centrale per il triennio 2009 /2012, 13 1.3.4 Regolamento della Sala di lettura, 13 1.3.5 Website http://architettura.poliba.it, 14 2. Strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 2.1. Il dipartimento ICAR, 16 2.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR (XII), 16 2.1.2 Le sezioni del Dipartimento ICAR, 16 2.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2011/2012, 16 2.1.4 Il personale tecnico-amministrativo, 17 2.1.5 Organi del Dipartimento: Il Direttore del Dipartimento per il triennio 2010/2013, 17 Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2009/2010, 18 La Giunta di Dipartimento per il triennio 2009 /12, 20 2.1.6 Il Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento, 20 2.1.7 Il Responsabile del Servizio Prevenzione, 20 2.2. I laboratori, 21 2.2.1 Il sistema “a rete” dei laboratori, 21 2.2.2 Organizzazione dei laboratori, 21 2.2.3 Finanziamenti dei laboratori, 21 2.3. Le biblioteche d’area, 21 2.3.1 Le biblioteche specialistiche d’area, 21 2.3.2 La biblioteca “Mimar Sinan”, 22 2.3.3 Utenti, 22 3. Servizi agli studenti 3.1. Segreteria studenti, 24 3.2 Orientamento, 24 3.2.1 Orientamento in entrata, 24 3.3 Portale ARCHINAUTI: e-learning system, 24 3.4 Laboratori didattici, 25 4. 4.1. Regolamenti didattici Regolamento didattico della Facoltà, 28 4.1.1 Regolamento didattico di Facoltà, 28 4.1.2 Titoli di studio rilasciati dalla Facoltà, 28 4.1.3 Durata dei corsi di studio, 28 4.1.4 Calendari delle attività didattiche, 28 4.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio, 28 4.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento, 28 4.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc…), 28 4.1.8 Status degli studenti, 28 4.1.9 Frequenza delle attività didattiche, 29 4.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti, 29 4.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie, 29 4.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio, 29 4.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento, 29 4.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame, 30 4.1.15 Commissioni d’esame, 30 4.1.16 Valutazioni d’esame, 30 4.1.17 Esame di laurea, 30 4.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico, 31 4.2. Regolamento didattico del corso di laurea magistrale (CdLM) in Architettura (XXII), 32 4.2.1 Carattere del corso di laurea in Architettura, 32 4.2.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea specialistica in Architettura, 32 4.2.3 Ambiti disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base, 32 4.2.4 Definizione delle aree disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea specialistica in Architettura, 32 4.2.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento, 33 4.2.6 Cicli didattici, 33 4.2.6.1 Primo ciclo (1° e 2° anno), 33 4.2.6.2 Secondo ciclo (3° e 4° anno), 33 4.2.6.3 Terzo ciclo (5° anno), 34 4.2.7 Equipollenze fra laurea e laurea specialistica, 36 4.2.7.1 Indirizzo “generale”, 37 4.2.7.2 Indirizzo “classico”, 42 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari insegnamenti e docenti, 47 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo, 56 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo, 81 4.2.11 Progetti didattici del III ciclo, 110 5. Relazioni internazionali 4.3. Regolamento didattico del corso di laurea (CdL) in Disegno industriale (X), 115 4.3.1 Laurea, 115 4.3.2 Accesso al CdL in Disegno industriale, 115 4.3.3 Durata degli studi, 115 4.3.4 Obiettivi formativi qualificanti, 115 4.3.5 Capacità professionali, 115 4.3.6 Sbocchi professionali, 116 4.3.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione, 116 4.3.8 Esame di laurea, 116 4.3.9 Crediti assegnati all’offerta formativa, 117 4.3.10 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti, 117 4.3.10.1 1° anno, 118 4.3.10.2 2° anno, 118 4.3.10.3 3° anno, 118 4.3.11 Norme relative all’accesso, 118 4.3.12 Manifesto degli studi 1° anno, 119 4.3.13 Manifesto degli studi 2° anno, 120 4.3.14 Manifesto degli studi 3° anno, 121 4.3.15 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari insegnamenti e docenti, 122 4.3.16Insegnamenti e docenti per anni di corso 1° anno, 123 4.3.17Insegnamenti e docenti per anni di corso 2° anno, 123 4.3.18Insegnamenti e docenti per anni di corso 3° anno, 124 4.3.19Progetti didattici 1° anno, 125 4.3.20Progetti didattici 2° anno, 130 4.3.21Progetti didattici 3° anno, 136 6.1 6.2 6.3 5.1 Programma Socrates / Azione Erasmus, 140 5.2 Accordi internazionali, 141 6. Post lauream Dottorato di Ricerca in Ingegneria Civile e Architettura (XXVII): Regolamento didattico per l’A.A. 2011/2012, 144 6.1.1 Caratteri generali, 144 6.1.2 Il collegio dei Docenti, 145 6.1.3 Il regolamento interno, 145 Assegni di Ricerca, 153 Esami di Stato, 153 a.Appendici a.1 Planimetria del campus e del dipartimento Icar, 156 a.2 Status accademico dei docenti della Facoltà di Architettura, 160 a.3 Indice dei nomi, 163 a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del cdlm in Architettura e del cdl in Disegno industriale - a.a. 2011/2012, 165 a.5 Architettura didattica della Facoltà di Architettura per l’Anno Accademico 2011/2012, 167 3 Presentazione Foreword with the complex world of technology. This guide number 22 to the studies of Architecture and Industrial Design will be the last made by the Faculty of Architecture, because the new statute of the Polytechnic of Bari, published on May 23, 2012, abolishes in order to law 240/2010 (Gelmini) the Faculty, whose responsibilities are absorbed by the Departments: for studies of Architecture and Industrial Design, the department of reference will always be DICAR, whose dimensions are now increased (from 41 to 69 teachers) because many colleagues have joined to it from deactivated departments. In these twenty years, the Faculty of Architecture of Bari, in contrast, has built its own identity that made it recognizable and respected in Italy and abroad, based on the integration between teaching and research in some subject areas in which holds positions distinction: I think to the themes of innovation of traditional building techniques , to studies on the Mediterranean architecture and cities, to the studies on the architecture of classical antiquity, to the typological architectural and urban studies. So starting next academic year 2012/2013 all the organization of the studies in Architecture and Industrial Design assured till now by the Faculty with his “organic” model focused on subject areas, will switch into a “network” provided by the various disciplines of Department ICAR: a much broader spectrum of interests that will tend inevitably to privilege a “specialist” vision rather than “general”. And this will be, in my own way of seeing, one of the major problems for years to come for the training of graduates of class LM-4 (Architecture and Building Engineering / Architecture), in consideration also of the possible continuations of career . On the other hand, these results represent, in a closer look, the exhaustion of a cultural cycle that began nearly ninety years ago with the birth of the Schools of Architecture in Italy as they were designed by Gustavo Giovannoni, based on the hypothesis of a possible synthesis between art, science and technique of building, born from the unification of the cultural hypothesis of the French Ecoles Polytechniques with those of the beaux arts. And this crisis is now evidenced by the identity crisis of the Italian Faculties of Architecture, undecided between an artistic will and the difficulty in establishing a relationship 4 In this new scenario, what challenges await studies of Architecture and Industrial Design in Bari in the coming years? Continuity or discontinuity with its tradition of teaching and research? Differentiation or integration between the engineering and architectural approach? It is very complex responses that depend on our ability to accept and deal with a competition which will become harder, both in Italy and internationally. And from this point of view the scenario to be considered should also extend to the post graduate studies who will be the true test of excellence. It is well known that a first differentiation between public and private facilities (departments and schools) that operate in the field of Architecture and Industrial Design is among those who will be able to provide a service mainly educational, and those capable of support the teaching with a real and strong research initiative; among those that are mainly involved in their home territory and those who will be able to export research and technological know-how in international contexts. In other words, I am convinced that the excellence of our School of Architecture and Industrial Design will depend on our ability to carry on (few) qualified research areas both on graduate and post graduate studies. Therefore in the new edition (2012/2013) of the guide it seems important that the strategies of the four levels of research postgraduate acquire importance: PhD, Postgraduate, Masters, Advanced courses. These programs will offer outdoors the identity of our school. And thus among the first tasks of the near future I think should be there to set up and start the postgraduate levels currently missing: the School of Specialization in Restoration of architectural and archaeological monuments, Masters and Courses aimed at making preparations by highly qualified spending on labor market (3D modeling, rapid prototyping, surveys and surveys, seismic structural design, environmental technical physics, etc..). And it is with the hope of a future of greater satisfaction and increasing academic feedback in the national and international scientific community, that we ought to believe concluded the 22 years of the 1990-2012 season of the Faculty of Architecture of Bari. Ad maiora Claudio D’Amato Dean for Academic Years 2009/2012 June 2011 Presentazione Questa edizione 2011/2012 della guida degli studi di Architettura e Disegno industriale, la XXII, sarà l’ultima editata dalla Facoltà di Architettura, poiché il nuovo statuto del Politecnico di Bari, pubblicato sulla GURI del 23 maggio 2012, abolisce, per effetto della legge 240/2010 (Gelmini), le Facoltà, le cui competenze sono assorbite dai Dipartimenti: per gli studi di Architettura e di Disegno industriale il dipartimento di riferimento resterà sempre quello di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (DICAR), le cui dimensioni sono nel frattempo cresciute (da 41 docenti a 69) perché ad esso hanno afferito, in maniera totale o parziale, colleghi di dipartimenti disattivati. Dunque a partire dal prossimo anno accademico 2012/2013 tutta l’organizzazione degli studi di Architettura e Disegno industriale fin qui assicurata dalla Facoltà con il suo modello “organico” (autoriale) incentrato sulle aree disciplinari (da I a XII), passerà ad un modello a “rete” (tendenzialmente anonimo) assicurato dal Dipartimento ICAR con i suoi SSD: uno spettro molto più vasto di interessi che però tenderà inevitabilmente a privilegiare le visioni “specialistiche” rispetto a quelle “generaliste”. E ciò costituirà a mio modo di vedere uno dei problemi più rilevanti per gli anni a venire per la formazione dei laureati magistrali della classe LM-4 (Architettura e Ingegneria Edile/Architettura), anche in considerazione delle eventuali prosecuzioni di carriera post–laurea. D’altra parte questi esiti rappresentano a ben vedere l’esaurimento di un ciclo culturale iniziato quasi novant’anni fa con la nascita delle Scuole di Architettura in Italia così come furono pensate da Gustavo Giovannoni, fondate sull’ipotesi di una sintesi possibile fra arte, scienza e tecnica del costruire, nata dall’unificazione delle ipotesi politecnica con quella beaux arts. Un ciclo culturale che non ha retto sulla lunga distanza, e la cui crisi è oggi testimoniata dalla crisi d’identi- tà delle Facoltà di Architettura. Una crisi che le vede dibattersi fra impossibili sogni di autoreferenzialità, derive artistiche e la difficoltà a stabilire un rapporto privo di complessi con il mondo della tecnica. In questi vent’anni la Facoltà di Architettura di Bari, in controtendenza, ha costruito una sua propria identità che l’ha resa riconoscibile e rispettata in Italia e all’estero, basata sull’integrazione fra didattica e ricerca in alcuni campi disciplinari nei quali ha conseguito posizioni di eccellenza: penso ai temi della costruzione con le tecniche tradizionali innovate, agli studi sull’architettura e la città del Mediterraneo, agli studi sull’architettura del mondo antico classico, agli studi tipologici architettonici e urbani. In questo nuovo scenario quali sfide attendono gli studi di Architettura e Disegno industriale a Bari nei prossimi anni? Continuità o discontinuità con la propria tradizione didattica e di ricerca? Differenziazione o integrazione fra l’approccio architettonico e quello ingegneristico? Si tratta di risposte molto complesse che dipenderanno dalla nostra capacità di accettare e affrontare una competizione che si farà sempre più dura, sia in Italia che a livello internazionale. E da questo punto di vista lo scenario da considerarsi dovrà necessariamente estendersi al post laurea che sarà il vero banco di prova delle eccellenze. E’ noto che una prima differenziazione a livello nazionale fra le strutture pubbliche e private (dipartimenti e scuole) che opereranno nel campo dell’Architettura e del Disegno industriale sarà fra quelle che saranno in grado di garantire prevalentemente un servizio didattico, e quelle capaci di supportare la didattica con una reale e forte iniziativa di ricerca; fra quelle che si rivolgeranno in esterno prevalentemente al loro territorio di appartenenza e quelle che saranno in grado di esportare ricerca e know how tecnologico in contesti internazionali. In altri termini, sono convinto che l’eccellenza degli studi di Architettura e Disegno industriale che il nostro Dipartimento sarà in grado offrire, dipenderà dalla nostra capacità di realizzare filiere ante e post laurea in (pochi) qualificati filoni di ricerca. Pertanto nella nuova edizione (2012/2013) della guida degli studi mi sembra importante che acquisiscano spessore strategie didattiche e di ricerca dei quattro livelli post laurea, Dottorato, Scuola di specializzazione, Master, Corsi di perfezionamento. Saranno loro a offrire la cifra distintiva dell’identità della nostra Scuola in esterno. E conseguentemente fra i primi compiti del prossimo futuro ritengo debba esserci quello di istituire ed attivare i livelli attualmente mancanti del post laurea: la Scuola di Specializzazione in Restauro architettonico ed archeologico dei Monumenti; Master e Corsi di perfezionamento volti a fornire preparazioni di alta qualificazione da spendere sul mercato del lavoro (modellazione 3D, prototipazione rapida, rilievi e rilevamenti, progettazione strutturale antisismica, fisica tecnica ambientale, ecc.). Ed è con l’auspicio di un futuro di maggiori soddisfazioni accademiche e di riscontri sempre più positivi nella comunità scientifica nazionale e internazionale che dobbiamo ritenere conchiusi i 22 anni della stagione 19902012 della Facoltà di Architettura di Bari. Ad maiora Claudio D’Amato Preside per gli anni accademici 2009/2012 Giugno 2011 5 Le strutture didattiche e di supporto alla didattica 1.1. La Facoltà (XXII) 1.1.1 La Facoltà 1.1.2 Il Preside 1.1.3 Il Consiglio di Facoltà 1.1.4 Composizione del Consiglio di Facoltà 1.1.5 Funzionamento del Consiglio di Facoltà 1.1.6 Osservatorio della Didattica 1.1.7 Il Consiglio Unitario di Classe 1.1.8 Composizione del Consiglio Unitario di Classe 1.1.9 Funzionamento del Consiglio Unitario di Classe 1.1.10 Professori a contratto 1.2. La Presidenza di Facoltà 1.2.1 La Presidenza di Facoltà 1.2.2 Il Personale tecnico-amministrativo 1.3. La Biblioteca di Facoltà 1.3.1 La Biblioteca di Facoltà 1.3.2 Il Personale tecnico-amministrativo 1.3.3 Organi della Biblioteca centrale per il triennio 2009-2012 1.3.4 Regolamento della Sala di lettura 1.3.5 Website http://architettura.poliba.it 1 1.1. La Facoltà/ The Faculty 1.1.1 La Facoltà (XXII) L’Università di Bari istituì nel 1989 la Facoltà di Architettura, e nel 1990 l’attivò. L’anno successivo le facoltà di Architettura e di Ingegneria si staccarono dall’Università di Bari e diedero vita al Politecnico. La Facoltà di Architettura ha come fine primario lo sviluppo scientifico e professionale dei propri ambiti disciplinari; tale fine è perseguito mediante l’organizzazione ed il coordinamento delle attività didattiche dei corsi di studio che ad essa fanno capo. I docenti, articolati per ruolo e per anzianità accademica, sono nel corrente A.A.: Professori ordinari: 1 Mezzina Mauro Icar 09, Tecnica delle costruzioni 2 D’Amato Guerrieri Claudio Icar 14, Composizione architettonica e urbana 3 Ficarelli Loredana Icar 14, Composizione architettonica e urbana 4 Petruccioli Attilio Icar 15, Architettura del paesaggio 5 Rocco Giorgio Icar 18, Storia dell’architettura 6 Morano Pierluigi Icar 22, Estimo 8 Ricercatori confermati: 1 Foti Pilade Icar 08, Scienza delle costruzioni 2 Greco Rita Icar 09, Tecnica delle costruzioni 3 Raffaele Domenico Icar 09, Tecnica delle costruzioni 4 Ardito Vitangelo Icar 12, Tecnologia dell’architettura 5 Paris Spartaco Icar 12, Tecnologia dell’architettura 6 Defilippis Francesco Icar 14, Composizione architettoni ca e urbana 7 Fallacara Giuseppe Icar 14, Composizione architettonica e urbana 8 Ieva Matteo Icar 14, Composizione architettonica e urbana 9 Montalbano Calogero Icar 14, Composizione architettonica e urbana 10 Montemurro Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana 11 Riondino Antonio Icar 14, Composizione architettonica e urbana 12 Carullo Rossana Icar 16, Architettura degli interni e allestimento 13 De Simone Vincenzo Icar 17, Disegno 14 Perfido Paolo Icar 17, Disegno 15 Livadiotti Monica Icar 18, Storia dell’architettura 16 Carabellese Ignazio Icar 19, Restauro 17 Calace Francesca Icar 21, Urbanistica 18 Rignanese Leonardo Icar 21, Urbanistica 19 Bisciglia Sergio Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio Ricercatori non confermati: 1 Di Roma Annalisa Icar 13, Disegno Industriale 2 Parisi Nicola Icar 14, Composizione architettonica e urbana 3 Neglia Giulia Annalinda Icar 15, Architettura del paesaggio 4 Pagliarulo Rosa Icar 16, Architettura degli interni e allestimento 5 Romanazzi Grazia Teresita Icar 17, Disegno 6 Martines Giacomo Icar 19, Restauro Sono organi della Facoltà: il Preside, il Consiglio di Facoltà (CdF), il Consiglio Unitario di Classe (CUC). cfr. art. 22 dello Statuto del Politecnico 1.1.2 Il Preside Il Preside rappresenta la Facoltà, è responsabile dell’attività didattica e organizzativa, esercita funzioni di iniziativa e di promozione culturale e didattica nell’ambito della Facoltà. Spetta al Preside: • convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà curandone i rispettivi ordini del giorno e dando, quindi, esecutività alle rispettive deliberazioni; • convocare e presiedere l’Osservatorio della didattica; • vigilare sulle attività didattiche che fanno capo alla Facoltà; • redigere il calendario annuale delle attività didattiche; • redigere la relazione annuale sull’andamento delle attività didattiche tenendo conto della relazione dell’Osservatorio della didattica; • nominare le Commissioni per gli esami di profitto, di laurea e di diploma per il conseguimento dei titoli accademici; • esercitare tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dalle norme generali e speciali concernenti l’ordinamento universitario, dallo Statuto e dai regolamenti. cfr. art. 23 dello Statuto del Politecnico. È Preside della Facoltà di Architettura per il triennio 2009-2012 il Prof. Claudio D’Amato Guerrieri. 1.1.3 Il Consiglio di Facoltà (CdF) • programma e definisce l’utilizzazione delle risorse umane e materiali a disposizione della Facoltà rendendo possibile una efficace offerta didattica e formativa, con un razionale ed equilibrato impiego dei docenti; • formula proposte per la modifica degli ordinamenti didattici, sentito il Consiglio Unitario di Classe; • predispone, per quanto di sua competenza, gli elementi per l’elaborazione del piano di sviluppo triennale dell’Ateneo; • procede annualmente alla programmazione didattica provvedendo, in particolare, all’attivazione degli insegnamenti, nonché all’assegnazione dei compiti didattici ai docenti, sentito il Consiglio del Dipartimento ICAR e il Consiglio Unitario di Classe; e individua i progetti di miglioramento qualitativo della didattica; • approva la relazione delle attività didattiche svolte; • procede annualmente alla definizione dei criteri generali per i regolamenti didattici dei corsi di studio per la parte di propria competenza, verificandone il rispetto da parte del Consiglio Unitario di Classe; • delibera, nell’ambito della relativa dotazione finanziaria assegnata, l’attribuzione di supplenze, affidamenti e, laddove motivata da particolari e specifiche esigenze didattiche e scientifiche, la stipula di contratti di diritto privato per la copertura di corsi ufficiali ed integrativi di insegnamento, acquisito il parere del Consiglio Unitario di Classe; • procede alla richiesta di nuovi posti in organico di docenti, in coerenza con il programma di sviluppo dell’Ateneo, tenendo conto delle necessità prospettate dal Consiglio del Dipartimento ICAR e dal Consiglio Unitario di Classe. Con gli stessi criteri attribuisce alle aree didattiche e, quindi, ai singoli settori scientificodisciplinari i posti di docente assegnati dal Senato Accademi-co alla Facoltà; • delibera in merito alla chiamata dei professori di ruolo, sentito il Consiglio del Dipartimento ICAR e il Consiglio Unitario di Classe; • definisce i criteri di utilizzazione dei fondi per attività didattiche, specificamente assegnati alla Facoltà; • esprime parere sulle norme di funzionamento del Consiglio Unitario di Classe; • esprime parere sui regolamenti di Ateneo; • esprime parere in merito alla disciplina degli accessi ai corsi di studio; • esprime parere in merito alla costituzione delle strutture didattiche, scientifiche e di servizio ed alla modifica di quelle esistenti; • ottempera a tutti gli altri compiti che gli sono demandati dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti; • approva le norme per il funzionamento del Consiglio di Facoltà, contenute in apposito regolamento; • esprime parere sulla concessione di nulla osta ai docenti per lo svolgimento di attività didattiche o di ricerca presso altre sedi e per la fruizione di periodi di esclusiva attività di ricerca, sentito il Consiglio Unitario di Classe. 1.1.4 Composizione del CdF Il CdF è composto: • da tutti i docenti della Facoltà (PO+PA+RU) • da una rappresentanza di studenti nella misura di una unità per ogni mille iscritti o frazione, con un minimo di tre, fino ad un numero massimo pari al 10 % di quello dei docenti; • da due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo. Tutti i rappresentanti di cui s’è detto durano in carica tre anni ad eccezione della componente studentesca che viene rinnovata ogni due anni secondo le norme contenute nel Regolamento degli Studenti. cfr. art. 24 dello Statuto del Politecnico Per il corrente A.A. il CdF è così composto: Professori Ordinari 1 D’Amato Guerrieri Claudio, Preside 2 Ficarelli Loredana 3 Mezzina Mauro 4 Morano Pierluigi 5 Petruccioli Attilio 6 Rocco Giorgio Professori Associati 5 Beccu Michele 6 Belli Roberta 7 Bozzo Luciana 8 De Cadilhac Rossella 9 Martinelli Nicola 10 Menghini Anna Bruna 11 Moccia Carlo 12 Paris Spartaco 13 Ruggiero Francesco 14 Uva Giuseppina 15 Zattera Ariella Ricercatori 16 Ardito Vitangelo 17 Bisciglia Sergio 18 Calace Francesca 19 Carabellese Ignazio 20 Carullo Rossana 21 De Simone Vincenzo 22 Defilippis Franco 23 Di Roma Annalisa 24 Fallacara Giuseppe 25 Foti Pilade 26 Greco Rita 27 Ieva Matteo 28 Livadiotti Monica 29 Martines Giacomo 30 Montalbano Calogero 1 1.1 La facoltà 1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica 1 Professori Associati 1 Uva Giuseppina Icar 09, Tecnica delle costruzioni 2 Paris Spataco Icar 12, Tecnologia dell’architettura 3 Beccu Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana 4 Menghini Anna Bruna Icar 14, Composizione architettonica e urbana 5 Moccia Carlo Icar 14, Composizione architettonica e urbana 6 Zattera Ariella Icar 14, Composizione architettonica e urbana 7 De Cadillhac Rossella Icar 19, Restauro 8 Martinelli Nicola Icar 21, Urbanistica 9 Ruggiero Francesco Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 10 Belli Roberta L-Ant/07, Archeologia classica 11 Bozzo Luciana Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio 9 10 rappresentanti nel Consiglio di Facoltà. L’Osservatorio può operare “temporaneamente” in difetto di componenti di una o più categorie. I componenti dell’Osservatorio al termine delle elezioni, vengono nominati dal Rettore con proprio decreto, durano in carica due anni e si insediano nella prima seduta del Consiglio di Facoltà successiva alla emanazione, da parte del Rettore, della norma relativa all’Osservatorio della Didattica. cfr. art. 27 dello Statuto del Politecnico Per il corrente A.A. l’Osservatorio della Didattica è così composto: 1 Prof. Claudio D’Amato, Presidente; 2Prof. Mauro Mezzina; 3 Prof. Pierluigi Morano; 4 Prof. Giacomo Martines; 5 Studente Stefania Lamaddalena, Vicepresidente; 6 Studente Valerio Nicoletti; 7 Studente Valerio Verrino. 1.1.7 Il Consiglio Unitario di Classe Nella Facoltà di Architettura è istituito ed attivato un unico Consiglio Unitario di Classe con competenza su tutte le lauree e le lauree specialistiche della Facoltà. Il Consiglio ha il compito di organizzare e coordinare, nell’ambito dei corsi di studio attivati, le attività didattiche. In particolare, ad esso spetta: • approvare il Regolamento didattico dei Corsi di Studio afferenti; • deliberare e gestire le attività didattiche che attengono a cooperazioni nazionali ed internazionali anche nell’ambito di accordi quadro; • convalidare l’attività didattica di studenti nell’ambito di cooperazioni internazionali; • fissare gli obblighi per coloro che provengono da altra sede o da altro corso di studi, e per la convalida delle lauree e dei diplomi universitari; • organizzare l’attività di tutorato degli studenti; • esprimere pareri per lo svolgimento di attività didattiche o di ricerca dei docenti presso altre sedi e per la fruizione di periodi di esclusiva attività di ricerca; • formulare proposte per la eventuale modifica del Regolamento didattico di Ateneo; • formulare per il Consiglio di Facoltà proposte e pareri in merito a: • destinazione dei posti in organico di docenti; • richiesta di nuovi posti in organico; • chiamata e destinazione di professori per gli insegnamenti del corso; • esprimere pareri relativi alle supplenze, agli affidamenti, ai contratti a supporto della didattica; • esprimere proposte per il piano triennale di sviluppo dell’Ateneo; • esprimere pareri sui compiti didattici dei docenti; • presentare al Consiglio di Facoltà proposte relative alla programmazione ed all’impiego delle risorse didattiche, alla sperimentazione di nuove modalità didattiche, all’attivazione ed al potenziamento dei servizi didattici. • effettuare su richiesta del Senato Accademico l’autovalutazione dei Corsi di Studio afferenti. cfr. art. 28 dello Statuto del Politecnico. 1.1.8. Composizione del Consiglio Unitario di Classe in Architettura Ne fanno parte: • i docenti di ruolo che svolgono il loro carico didattico principale nei Corsi di Studio afferenti; • una rappresentanza degli studenti per ciascun Corso di Studio appartenente al Consiglio, costituita da un numero pari a 1, 3, 5 e 7 se il numero degli iscritti è, rispettivamente, minore di 150, compreso tra 150 e 500, compreso tra 500 e 1.000, maggiore di 1.000; • un rappresentante del personale tecnico-amministrativo; • tutti gli altri docenti di ruolo, anche di altre Università, che a qualsiasi titolo svolgono attività didattica. Tali docenti concorrono alla formazione del quorum strutturale solo se presenti alla seduta; • i professori fuori ruolo che abbiano fatto parte in qualità di professori di ruolo del Consiglio Unitario di Classe l’anno accademico precedente. Cfr. art. 28 dello Statuto del Politecnico. E’ Presidente del Consiglio Unitario di Classe per il triennio 2009-2012 il Prof. Giorgio Rocco. Per il corrente A.A. il Consiglio Unitario di Classe è così composto: Professori Ordinari 1 D’Amato Guerrieri Claudio 2 Ficarelli Loredana 3 Mezzina Mauro 4 Morano Pierluigi 5 Petruccioli Attilio 6 Rocco Giorgio, Presidente Professori Associati 5 Beccu Michele 6 Belli Roberta 7 Bozzo Luciana 8 De Cadilhac Rossella 9 Martinelli Nicola 10 Menghini Anna Bruna 11 Moccia Carlo 12 Paris Spartaco 13 Ruggiero Francesco 14 Uva Giuseppina 15 Zattera Ariella 37 Raffaele Domenico 38 Rignanese Leonardo 39 Riondino Antonio 40 Romanazzi Hilde Docenti supplenti, art. 28, comma 5, lettera d, dello statuto43 43 D’Ambrosio Pietro, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 44 Devillanova Giuseppe, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 45 Di Noia Tommaso, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 46 Fioriello Custode Silvio Carmelo, Università di Bari 47 Giannuzzi Vincenzo, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 48 Gorgoglione Michele, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 49 Mangone Annarosa, Università di Bari 50 Moschini Francesco, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 51 Netti Lorenzo, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 52 Politi Tiziano, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 53 Rossi Gabriele, Politecnico di Bari, Ingegneria Taranto Ricercatori 16 Ardito Vitangelo 17 Bisciglia Sergio 18 Calace Francesca 19 Carabellese Ignazio 20 Carullo Rossana 21 De Simone Vincenzo 22 Defilippis Franco 23 Di Roma Annalisa 24 Fallacara Giuseppe 25 Foti Pilade 26 Greco Rita 27 Ieva Matteo Rappresentante del personale Tecnico 28 Livadiotti Monica Amministrativo e Bibliotecario 29 Martines Giacomo 55 Cucci Giovanni 30 Montalbano Calogero 31 Montemurro Michele Rappresentanti degli studenti nel CUC in 32 Neglia Giulia Annalinda Architettura 34 Pagliarulo Rosa 56 Benedetto Lorenzo 35 Parisi Nicola 57 D’Addabbo Nicola 36 Perfido Paolo 58 Masciopinto Maria Lucia 59 Parisi Ciro 60 Verrino Valerio Rappresentante degli studenti nel CUC in Disegno Industriale 63 Nevzat Zaffir Erdil 64 Nicoletti Valerio 1 1.1 La facoltà 1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica 1 31 Montemurro Michele propositivi, nell’ambito delle proprie 32 Neglia Giulia Annalinda competenze, nei confronti del Consiglio di 33 Pagliarulo Rosa Facoltà. 34 Parisi Nicola Esso è presieduto dal Preside o da un suo 35 Perfido Paolo delegato, ed è composto per una metà da 36 Raffaele Domenico un professore ordinario, un associato e da 37 Rignanese Leonardo un ricercatore e l’altra metà da tre 38 Riondino Antonio rappresentanti degli studenti in seno al 39 Romanazzi Hilde Consiglio di Facoltà e ai Corso di Studio. Le funzioni di presidente e vicepresidente Rappresentante del personale tecnico sono svolte rispettivamente dal Preside o amministrativo e bibliotecario suo delegato e da uno studente individuato 43 Balice Michele dagli studenti nell’ambito della 44 Cascione Vito componente studentesca membro dell’Osservatorio. Rappresentanti degli studenti di L’Osservatorio redige annualmente una Architettura nel CdF relazione sull’organizzazione e sul 45 Boccadoro Nicola funzionamento della didattica e sul 46 D’Onofrio Marcella complesso dei servizi forniti agli studenti. 47 Minervini Claudia Nella relazione potranno essere formulate proposte di interventi, predisposte anche sulla base delle carenze e degli 1.1.5 Funzionamento del CdF inconvenienti eventualmente riscontrati. Alle sedute del Consiglio di Facoltà La relazione è oggetto di esame in uno partecipa di norma il Direttore specifico punto all’Ordine del Giorno di una Amministrativo o un suo delegato. seduta del Consiglio di Facoltà e deve I professori fuori ruolo, i ricercatori e le essere opportunamente valutata in sede di altre rappresentanze concorrono alla definizione della programmazione didattica formazione del quorum strutturale solo se annuale. presenti alle sedute. I professori e il ricercatore dell’Osservatorio Tutte le delibere del Consiglio di Facoltà sono eletti con voto limitato alle singole vengono assunte a maggioranza dei componenti. presenti. La componente studentesca è costituita dai cfr. art. 24 dello Statuto del Politecnico primi tre studenti eletti per la rappresentanza nel Consiglio di Facoltà. Per la componente studentesca la 1.1.6 Osservatorio della didattica sostituzione di uno o più rappresentanti Presso la Facoltà di Architettura è istituito avviene utilizzando le stesse norme l’Osservatorio della Didattica con poteri previste per la sostituzione dei 1.1.9 Funzionamento del Consiglio Unitario di Classe Il CUC é presieduto da un Presidente, eletto tra i professori di ruolo del Politecnico. Le modalità di elezione sono stabilite dal Regolamento Generale. L’elettorato attivo del Presidente spetta a tutti i membri del Consiglio che ne abbiano diritto. Il Presidente dura in carica tre anni accademici, convoca e presiede il Consiglio, dà esecuzione alle sue delibere ed esercita ogni altra attribuzione prevista dalle norme vigenti. Le norme di funzionamento e la durata del Consiglio Unitario di Classe sono contenute nel Regolamento di Facoltà. Il Presidente designa un vicario, scelto tra i professori di ruolo afferenti al Consiglio Unitario di Classe, che lo sostituisce nell’esercizio delle sue funzioni in caso di impedimento o assenza. cfr. art. 28 dello Statuto del Politecnico. 1.1.10 Professori a contratto Sono inoltre professori ufficiali della Facoltà in qualità di docenti a contratto: CdLm in Architettura 1 Bagnato Vincenzo 11 12 CdL in Disegno Industriale 20 Baiardi Giannicola 21 Colonna Michele 22 De Ceglia Irma 23 Dellerba Costanza 24 Ferrieri Caputi Olinda 25 Fittipaldi Francesco 26 Iavernaro Fulvio 27 Latessa Carlotta 28 Lisco Margherita 29 Lovino Giuseppe 30 Lusardi Richard 31 Marrone Marcella 32 Mele Rocco 33 Pagliarulo Rosa 34 Perrone Nunzio 35 Reina Massimiliano 36 Scarcelli Alessandra 37 Schiraldi Vincenzo 38 Scintilla Leonardo Daniele 39 Tafuni Vito 40 Zito Gabriele 1.2. La Presidenza di Facoltà 1.2.1 La Presidenza di Facoltà La Presidenza di Facoltà collabora con gli organi di Facoltà alle attività istituzionali attribuite alla Facoltà stessa. Essa è una struttura permanente. La Presidenza dispone di una dotazione finanziaria assegnata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Senato Accademico, con cui provvede alla gestione operativa degli uffici, del Consiglio di Facoltà e delle sue articolazioni. La Presidenza della Facoltà per il corrente A.A., attesa la non congruità delle risorse umane e strumentali, è stata configurata dal Consiglio di Amministrazione ancora come centro di gestione e non come centro di spesa. Cfr art. 42 dello Statuto del Politecnico 1.2.2 Il personale tecnico-amministrativo Per il corrente A.A. risulta attribuito alla presidenza di Facoltà il seguente personale tecnico-amministrativo: Categoria C • Rosanna Devito Area Amministrativa • Giovanni Cucci Area Tecnica Tec. Scient. - Elab. Dati • Ennio Cusano Area Tecnica Tec. Scient. - Elab. Dat • Nico Fusaro Area Amministrativa - Contabile • Tiziana Mariani Area Amministrativa - Contabile con le seguenti competenze: • Rosanna Devito Responsabile segreteria di Presidenza • Giovanni Cucci Responsabile della didattica e dei servizi agli studenti • Ennio Cusano Amministrazione • Nico Fusaro Amministrazione • Tiziana Mariani Corsi di studio 1.3. La Biblioteca di Facoltà 1.3.1 La Biblioteca della Facoltà La Biblioteca della Facoltà è associata al Coordinamento Nazionale Biblioteche di Architettura; e fa parte del sistema bibliotecario del Politecnico di Bari. Il sistema informativo per la gestione bibliotecaria del Politecnico di Bari è l’insieme delle strutture di servizio cui compete la gestione del patrimonio bibliotecario dell’Ateneo e l’accesso alle informazioni documentali. Parti integranti del sistema sono le biblioteche centrali di Ingegneria e Architettura e numerose biblioteche di settore afferenti a uno o più dipartimenti o comunque relative a specifiche aree culturali e scientifiche. Finalità del sistema bibliotecario d’ateneo è di assicurare in modo coordinato la migliore fruizione, l’aggiornamento e la conservazione del patrimonio bibliografico del Politecnico di Bari e lo sviluppo dei servizi bibliotecari e documentari a supporto della didattica e della ricerca. L’informatizzazione del sistema bibliotecario è iniziata nel 1990 ma solo dal 2004 è stato possibile interrogare gli archivi delle registrazioni catalografiche attraverso un’interfaccia web, lavorando alla creazione di un sistema di catalogazione partecipativa con catalogo unico, trasferendo in Aleph 500 i dati archiviati negli anni passati in diversi softwares, facendo in modo che Aleph 500 risulti l’unico software in uso per effettuare ricerche sull’intero patrimonio bibliotecario. Il patrimonio librario del sistema bibliotecario comprende, oltre a testi scientifici e tecnici, collezioni di periodici ed anche collezioni storiche di libri. Attualmente questi conta circa 100.000 schede di monografie e circa 5.000 schede di periodici, incluse anche le consistenze della biblioteca centrale della II facoltà di Ingegneria (Taranto). La Biblioteca di Facoltà è stata fondata nel 1992, e il suo patrimonio documentale è di circa 800 volumi. La superficie totale della sala di lettura è di 528,44 mq di cui quella destinata agli utenti è di 288 mq per 96 posti. I giorni di apertura settimanale sono 5; le ore di apertura settimanale al pubblico sono 32; quelle settimanali di accessibilità completa ai servizi sono 39; i metri lineari di scaffalatura occupati dai materiali sono 490. Le aree disciplinari presenti in essa sono: • progettazione architettonica • storia dell’architettura • archeologia e storia antica • storia dell’arte • storia della città e del territorio • restauro • scienza delle costruzioni • tecnologia • fisica tecnica • estimo • urbanistica • sociologia • matematica • disegno e rappresentazione • dizionari e manuali • enciclopedie • cartografia 1.3.2 Il personale tecnico-amministrativo Per il corrente A.A. risulta attribuito alla Biblioteca di Facoltà il seguente personale tecnico-amministrativo: Categoria EP Francesco Mastrogiacomo (Area Biblioteche) Categoria C Giuseppe Dalfino (Area Biblioteche) Michele Passalacqua (Area Biblioteche) Giuseppina Stea con le seguenti competenze: Direttore: Sig. Francesco Mastrogiacomo. Catalogazione: Sig. Michele Passalacqua. Sala lettura: Dott. Giuseppe Dalfino Dott.ssa Giuseppina Stea 1.3.3 Organi della Biblioteca centrale per il triennio 2009-2012 Sono organi della Biblioteca centrale di Facoltà: il Presidente, il Consiglio, il Direttore. I componenti del Consiglio sono eletti dal Consiglio di Facoltà nel suo seno, per un triennio. La sua composizione è stabilita dal Regolamento Generale delle Strutture. Il Presidente è un professore di ruolo del Politecnico, eletto dal Consiglio per un triennio. Il Presidente designa un professore di ruolo che lo sostituisce in caso di assenza o impedimento. Il Direttore è nominato dal Direttore Amministrativo per un triennio e partecipa alle sedute del Consiglio in qualità di segretario verbalizzante. Al Direttore vengono assegnate le funzioni proprie del responsabile dei servizi amministrativi di un centro di spesa. Le Biblioteche Centrali di Facoltà dispongono di un fondo di dotazione assegnato dal Consiglio di Amministrazione su richiesta del Consiglio. Per l’AA 2009-2012 gli organi della Biblioteca centrale di Facoltà risultano così definiti: Presidente: Prof. Giorgio Rocco Consiglio: Prof. Mauro Mezzina Prof. Annalisa Di Roma Prof. Attilio Petruccioli Prof. Giorgio Rocco Prof. Vincenzo De Simone Prof. Rossella De Cadilhac Prof. Francesca Calace Sig.ra Loredana Basile Sig.ra Rossella Sardano Direttore: Sig. Francesco Mastrogiacomo 1.3.4 Regolamento della Sala di lettura Disposizioni generali 1. La biblioteca è un luogo deputato alla lettura e allo studio individuale: qualsiasi comportamento che rechi disturbo a tali attività non può essere consentito. 2. L’accesso alla biblioteca è consentito agli studenti del Politecnico e dell’Ateneo di Bari previa presentazione del libretto universitario. 3. L’accesso alla biblioteca è limitato alla disponibilità dei posti a sedere nella sala lettura, esauriti i quali l’accesso sarà 1 1.2 La presidenza di Facoltà | 1.3 La biblioteca di Facoltà 1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica 1 2 Bernardini Chiara 3 Caliò Luigi 4 Calvano Riccardo 5 Capoccia Paolo 6 Castagnolo Valentina 7 Cellie Diego 8 Fiore Massimiliano 9 Fittipaldi Graziella 10 Giglio Annalisa 11 Luisi Giannangelo 12 Lusardi Richard 13 Masiello Laura 14 Marvulli Annarita 15 Pirro Patrizia Paola 16 Porco Francesco 17 Ricciuti Umberto 18 Rociola Giuseppe Francesco 19 Stigliano Marco 13 1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica 1 14 interrotto sino al verificarsi di nuove vacanze. All’atto dell’ingresso, è prevista l’identificazione dello studente e la consegna del libretto universitario. 4. E’ consentito introdurre nella sala lettura solo quaderni per appunti ed eventualmente computer portatili previa autorizzazione del Preside (la borsa del pc deve sempre essere depositata negli armadietti metallici posti all’esterno. Salvo per i posti adiacenti le apposite prese elettriche, l’uso dei computer portatili è limitato alle batterie). 5. L’uso della biblioteca è strettamente riservato alla consultazione e allo studio dei testi della struttura stessa; non è permesso occupare i posti della sala lettura per altro scopo, né tantomeno per studiare materiali non appartenenti alla biblioteca. 6. E’ vietato introdurre nella sala lettura libri e stampati di proprietà personale o di altra provenienza. 7. E’ vietato introdurre nella sala lettura borse o zaini, che dovranno essere depositati negli appositi armadietti situati all’ingresso. 8. E’ vietato introdurre telefoni cellulari e lettori CD nella sala lettura; in particolare eventuali telefoni cellulari dovranno essere depositati negli armadietti all’ingresso. 9. E’ vietato parlare a voce alta nella sala lettura; non è consentito lo studio di gruppo. 10.E’ vietato introdurre nella sala lettura cibi o bevande di qualsiasi genere. Modalità di consultazione dei testi 1. Il personale della biblioteca non ha il compito di fornire indicazioni inerenti la ricerca bibliografica, che rientra tra i compiti specifici dello studente. 2. La ricerca bibliografica deve essere svolta autonomamente utilizzando lo schedario elettronico sulle due postazioni messe a disposizione; si fa presente che lo schedario elettronico è anche accessibile in rete. 3. Gli utenti della biblioteca accedono direttamente agli scaffali, prendono i volumi prescelti, collocando al loro posto le apposite schede, e si recano al proprio posto dove consultano i testi; alla fine della consultazione i volumi, non vanno ricollocati, bensì lasciati negli appositi carrelli posti presso la testata di ciascun tavolo. 4. Il prestito dei volumi della biblioteca è consentito previa autorizzazione del Preside. 5. La consultazione dei volumi in grande formato, nonché di vocabolari ed enciclopedie, deve svolgersi presso gli appositi banchi. 6. La consultazione è rigorosamente limitata a 3 volumi, terminata la consultazione dei quali l’utente dovrà lasciare il suo posto ai colleghi in attesa. 7. Si raccomanda di trattare i libri con la massima cura, evitando di lasciare segni di qualsiasi genere, e di segnalare tempestivamente al personale eventuali danni riscontrati. La mancata osservanza del regolamento della biblioteca comporta l’adozione di provvedimenti limitativi della frequenza alla biblioteca stessa, proporzionali alla gravità delle violazioni stesse. 1.3.5 Website http://architettura.poliba.it Dall’anno accademico 2009/2010 la Facoltà si è dotata di un sito web articolato nelle seguenti voci: - News - Facoltà e Dipartimento ICAR - Didattica - Ricerca - Dottorato - Alumni 2. Strutture di ricerca e di supporto alla ricerca Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2011-2012 2.1. Il dipartimento ICAR 2.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR 2.1.2 SSD Dipartimento ICAR 2.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2011/2012 2.1.4 Il personale tecnico-amministrativo 2.1.5 Organi del Dipartimento: Il Direttore del Dipartimento per il triennio 2010-2013 Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2011/2012 La Giunta di Dipartimento per il triennio 2010/2013 2.1.6 Il Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento 2.1.7 Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione 2.2. I laboratori 2.2.1 Il sistema “a rete” dei laboratori 2.2.2 Organizzazione dei laboratori 2.2.3 Finanziamenti dei laboratori 2.3. Le biblioteche d’area 2.3.1 Le biblioteche specialistiche d’area 2.3.2 La biblioteca “Mimar Sinan” 2.3.3Utenti 2 2.1. Il dipartimento ICAR (XII) 16 2.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR Il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (ICAR) è stato istituito ed attivato nel 2000, in occasione della conclusione del processo di dipartimentazione attivato dal Politecnico di Bari all’atto della sua nascita (1991). Esso costituisce la principale struttura di ricerca e di supporto alla ricerca del Politecnico di Bari, per quel che attiene agli studi di Architettura e Disegno industriale. Esso nasce dall’Istituto di Progettazione, l’unico della Facoltà, a cui facevano capo tutte le discipline che avevano insegnamenti attivati nella Facoltà. Una scelta unitaria e generalista mantenuta a base del Dipartimento ICAR, che nella collaborazione interdisciplinare fra i settori scientifico-disciplinari dell’area dell’ingegneria civile e dell’architettura vede il fondamento di una concezione unitaria e umanistica del sapere, capace di superare gli specialismi e i settorialismi propri del pensiero analitico moderno. Esso promuove e coordina le attività di ricerca dei docenti ad esso afferenti, fermi restando la loro autonomia ed il loro diritto di accedere direttamente ai finanziamenti per la ricerca; e garantisce a tutti gli afferenti l’utilizzo delle risorse, secondo i criteri fissati nel Regolamento di Dipartimento. Il Dipartimento ICAR concorre all’organizzazione ed allo svolgimento delle attività didattiche, nei settori di propria competenza, secondo le indicazioni del 2.1.2 SSD del Dipartimento ICAR Nel dipartimento ICAR sono presenti i seguenti settori scientifico-disciplinari: 1 2 3 4 5 GEO 05, Geologia applicata ICAR 02, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia ICAR 06, Topografia e cartografia ICAR 08, Scienza delle costruzioni ICAR 09, Tecnica delle costruzioni 6 ICAR 10, Architettura tecnica 7 ICAR 12, Tecnologia dell’architettura 8 ICAR 13, Disegno industriale 9 ICAR 14, Composizione architettonica e urbana 10 ICAR 15, Architettura del paesaggio 11 ICAR 16, Architettura degli interni e allestimento 12 ICAR 17, Disegno 13 ICAR 18, Storia dell’architettura 14 ICAR 19, Restauro 15 ICAR 20, Tecnica e pianificazione urbanistica 16 ICAR 21, Urbanistica 17 ICAR 22, Estimo 18 ING-IND 10, Fisica tecnica industriale 19 ING-IND 11, Fisica tecnica ambientale 20 IUS 10, Diritto amministrativo 21 L-Ant/07 Archeologia classica 22 SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio ICAR 06, Topografia e cartografia (1) 4 Domenica Costantino / RuC ICAR 08, Scienza delle costruzioni (11) 5 Domenico De Tommasi / Po 6 Salvatore Marzano / Po 7 Pietro D’Ambrosio / Pa 8 Mario Daniele Piccioni / Pa 9 Francesco Trentadue / Pa 10 Pilade Foti / RuC 11 Aguinaldo Fraddosio / RuC 12 Luigi La Ragione / RuC 13 Antonio V. G. Oliva / RuC 14 Giuseppe Puglisi / RuC 15 Angelantonio Sallustio / RuC ICAR 09, Tecnica delle costruzioni (6) 16 Pietro Monaco / Po 17 Vincenzo Di Paola / Pa 18 Dora Foti / Pa 19 Mariella Diaferio /RuC 20 Giuseppe Carlo Marano / RuC 2.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2011-2012 I docenti di ruolo afferenti al Dipartimento ICAR, articolati per settori scientificodisciplinari (e quindi per fasce e per anzianità accademica), sono nel corrente A.A., i seguenti: ICAR 10, Architettura tecnica (1) 21 Carla Antonia Chiarantoni / Ru ICAR 12, Tecnologia dell’architettura (2) 22Vitangelo Ardito / RuC 23Spartaco Paris / RuC GEO 05, Geologia applicata (1) 1 Vincenzo Simeone / Po ICAR 13, Disegno Industriale (1) 24 Annalisa Di Roma / Ru ICAR 02, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia (2) 2 Orazio Giustolisi / Po 3 Daniele Biagio Laucelli / RuC ICAR 14, Composizione architettonica e urbana (15) 25Claudio D’Amato Guerrieri/ Po 26Michele Beccu / Pa 27Carlo Moccia / Pa 28Anna Bruna Menghini / Pa 29Loredana Ficarelli / Pa 30 Ariella Zattera / Pa 31 Antonella Calderazzi / Pa 32 Mauro Scionti / Pa 33Michele Montemurro / RuC 34Franco Defilippis / RuC 35Antonio Riondino / RuC 36Matteo Ieva / RuC 37Calogero Montalbano / RuC 38Giuseppe Fallacara / RuC 39 Nicola Parisi / Ru ICAR 15, Architettura del paesaggio (2) 40Attilio Petruccioli / Po 41 Giulia Annalinda Neglia / Ru ICAR 16, Architettura degli interni e allestimento (2) 42Rossana Carullo / RuC 43 Rosa Pagliarulo / Ru ICAR 17, Disegno (5) 44Paolo Perfido / RuC 45Vincenzo De Simone / RuC 46 Lorenzo Netti / RuC 47 Gabriele Rossi/ RuC 48 Hilde Romanazzi / Ru ICAR 18, Storia dell’architettura (3) 49 Giorgio Rocco / Po 50 Gian Paolo Consoli / Pa 51Monica Livadiotti / Ru ICAR 19, Restauro (3) 52Rossella De Cadilhac / Pa 53Ignazio Carabellese / RuC 54 Giacomo Martines / Ru ICAR 20, Tecnica e pianificazione urbanistica 55 Francesco Selicato / Po Per il corrente A.A. risulta attribuito al Dipartimento ICAR il seguente personale tecnico e amministrativo: ICAR 21, Urbanistica (3) 56Nicola Martinelli / Pa 57Leonardo Rignanese / RuC 58Francesca Calace / RuC Categoria EP • Michele Balice Area Amministrativa - Gestionale • Giovanni Pimpinelli Area Tecnica - Laboratorio ICAR 22, Estimo (2) 59Pierluigi Morano / Pa 60 Carmelo Maria Torre / RuC ING-IND 10, Fisica tecnica industriale (1) 61 Ubaldo Ayr / Pa ING-IND / 11, Fisica tecnica ambientale (4) 62 Francesco Ruggiero / Pa 63 Francesco Piccininni / Pa 64 Pietro Stefanizzi / Pa 65 Francesco Martellotta / RuC IUS 10, Diritto amministrativo (1) 66 Giovanni Guzzardo / RuC L-Ant/07 Archeologia classica (1) 67 Roberta Belli SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio (2) 68Luciana Bozzo / Pa 69Sergio Bisciglia / RuC 2.1.4 Il Personale Tecnico e Amministrativo Al Dipartimento è assegnato il personale tecnico ed amministrativo dal Consiglio di Amministrazione nell’ambito della dotazione organica del Politecnico. Categoria B • Nicoletta Valido Area Amministrativa - Presidenza di Facoltà • Giuseppe Caldarola Area Tecnica - Segr. Dipartimento • Cosimo Latorre Area Tecnica - Laboratorio • PGiuseppe Mineccia Area Tecnica - Laboratorio Categoria C • Annamaria Aloisio Area Amministrativa - Segr. Dipartimento • Pasquale Balena Area Tecnica - Laboratorio • Vito Cascione Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Francesco Colonna Area Tecnica - Segr. Dipartimento • Antonio Imbimbo Area Tecnica - Laboratorio • Maria Martiradonna Area Amministrativa - Contabile • Silvana Milella Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Mariapia Monno Area Amministrativa - Contabile • Giulia Ranieri • • Area Biblioteche Enza Romano Area Amministrativa - Contabile Francesco Settembrini Area Tecnica - Laboratorio Categoria D • Angiolina Anzivino Area Amministrativa - Segr. Dipartimento • Rita Biancofiore Area Amministrativa - Presidenza di Facoltà • Rosa Campanale Area Amministrativa - Segr. Dipartimento • Michele D’Alba Area Tecnica - Laboratorio • Vito Giannelli Area Tecnica - Laboratorio • Francesco Paparella Area Tecnica - Laboratorio 2 2.1 Il Dipartimento ICAR 2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 2 Consiglio di Facoltà e del Consiglio Unitario di Classe. Il Dipartimento ICAR organizza e coordina il supporto didattico, scientifico e logistico ai corsi post lauream (Dottorato di ricerca e Master) nell’ambito delle proprie attività. Il Dipartimento ICAR è un centro di spesa con autonomia finanziaria, amministrativa e contabile dotato di personale tecnico amministrativo, spazi ed attrezzature, adeguati alle attività istituzionali svolte. Il Dipartimento ICAR, nel rispetto dei suoi fini istituzionali, può stipulare contratti con le Amministrazioni statali, con enti pubblici e privati e può fornire prestazioni a terzi secondo le modalità definite dal Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità. Fino al passato A. A. ad esso afferivano soltanto i docenti della Facoltà di architettura. Dal presente A.A. con la riforma del “regolamento delle strutture” (che anticipa specifiche norme dello statuto rinnovato) la soglia minima per l’attivazione dei dipartimenti è stata fissata in 50 docenti. E pertanto i docenti ad esso afferenti sono diventati 69. Personale a contratto • Maria Teresa Di Marzio Area Amministrativa - Contabile • Rosanna Visaggi Redazione Archinauti 2.1.5 Organi del Dipartimento Sono organi del Dipartimento: il Direttore, il Consiglio di Dipartimento, la Giunta di Dipartimento. Il Direttore Il Direttore del Dipartimento è eletto dal Consiglio di Dipartimento tra i Professori Ordinari; nel caso di indisponibilità di questi, l’elettorato passivo è esteso ai Professori Associati. Il Direttore resta in 17 carica tre anni accademici ed il suo mandato inizia il 1° ottobre. 18 Per il triennio 2009-2012 il Direttore è il Prof. Attilio Petruccioli. Il Direttore ha la rappresentanza del Dipartimento ed è responsabile della sua gestione; esercita funzioni di iniziativa e di promozione. Spetta comunque, al Direttore: • convocare e presiedere l’adunanza del Consiglio e della Giunta e dare esecuzione alle relative deliberazioni; • adottare, in caso di necessità e di indifferibile urgenza, i necessari provvedimenti amministrativi di competenza del Consiglio di Dipartimento, portandoli a ratifica nell’adunanza del Consiglio immediatamente successiva; • assicurare l’osservanza delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti nell’ambito del Dipartimento; • curare i rapporti con gli organi accademici; • curare la gestione dei beni inventariati, in qualità di loro consegnatario, dei locali e dei servizi di Dipartimento in base a criteri di funzionalità; • curare l’organizzazione del lavoro del personale tecnico-amministrativo ed assicurarne una corretta gestione secondo principi di professionalità e responsabilità; • curare, coadiuvato dal Segretario Amministrativo, che il personale svolga correttamente i compiti assegnatigli nell’ambito del Dipartimento; • disporre, coadiuvato dal Segretario Amministrativo, tutti gli atti amministrativi, finanziari e contabili del Dipartimento, con la stipula di convenzioni e contratti con enti pubblici e privati. • predisporre l’organizzazione del personale amministrativo anche in riferimento alla costituzione di sezioni senza autonomia amministrativa. Il Direttore designa il suo Vicario tra i professori di ruolo del Dipartimento con l’incarico di sostituirlo in caso di assenza o di temporaneo impedimento e ne dà comunicazione al Consiglio di Dipartimento. Il Direttore può delegare parte delle sue funzioni a professori di ruolo. Cfr. art. 34 dello Statuto Il Consiglio di Dipartimento Il Consiglio di Dipartimento è costituito dai docenti afferenti al Dipartimento e dal Responsabile dei servizi amministrativi anche con funzioni di verbalizzante. Fanno inoltre parte del Consiglio: • due rappresentati del personale tecnico-amministrativo; • due rappresentanti eletti dai dottorandi e dai titolari di borse di studio riuniti in un unico corpo elettorale; • due rappresentanti degli studenti designati dal Consiglio degli Studenti tra i propri membri e/o tra i rappresentanti degli studenti nei Consigli Unitari di Classe; Per l’A.A. 2011-2012, il Consiglio di Dipartimento articolato per ruoli e anzianità accademica è così composto: Professori ordinari (12) 1 Simeone Vincenzo Geo 05, Geologia applicata 2 Giustolisi Orazio Icar 2, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia 3 Domenico De Tommasi Icar 08, Scienza delle costruzioni 4 Marzano Salvatore Icar 08, Scienza delle costruzioni 5 Piccioni Mario Daniele Icar 08, Scienza delle costruzioni 6 Monaco Pietro Icar 09, Tecnica delle costruzioni 7 D’Amato Guerrieri Claudio Icar 14, Composizione architettonica e urbana 8 Ficarelli Loredana Icar 14, Composizione architettonica e urbana 9 Petruccioli Attilio Icar 15, Architettura del paesaggio 10 Rocco Giorgio Icar 18, Storia dell’architettura 11 Selicato Francesco Icar 20, Tecniche e pianificazione Urbanistica 12 Morano Pierluigi Icar 22, Estimo Professori associati 1 D’Ambrosio Pietro Icar 08, Scienza delle costruzioni 2 Trentadue Francesco Icar 08, Scienza delle costruzioni 3 Di Paola Vincenzo Icar 09, Tecnica delle costruzioni 4 Foti Dora Icar 09, Tecnica delle costruzioni 5 Marano Giuseppe Carlo Icar 09, Tecnica delle costruzioni 6 Paris Spartaco Icar 12, Tecnologia dell’architettura 7 Beccu Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana 8 Calderazzi Antonella Icar 14, Composizione architettonica e urbana 9 Menghini Anna Bruna Icar 14, Composizione architettonica e urbana 10 Moccia Carlo Icar 14, Composizione architettonica e urbana 11 Scionti Mauro Icar 14, Composizione architettonica e urbana 12 Zattera Ariella Icar 14, Composizione architettonica e urbana 13 Consoli Gian Paolo Icar 18, Storia dell’architettura 14 De Cadilhac Rossella Icar 19, Restauro 15 Martinelli Nicola Icar 21, Urbanistica 16 Ayr Ubaldo Ing-Ind 10, Fisica tecnica industriale 17 Martellotta Francesco Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 18 Piccininni Francesco Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 19 Ruggiero Francesco Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 20 Stefanizzi Pietro Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 21 Belli Roberta L-Ant/07, Archeologia classica 22 Bozzo Luciana Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio Ricercatori: 1 Laucelli Daniele Biagio Icar 02, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia 2 Costantino Domenica Icar 06, Topografia e cartografia 3 Foti Pilade Icar 08, Scienza delle costruzioni 4 Fraddosio Aguinaldo Icar 08, Scienza delle costruzioni 5 La Ragione Luigi Icar 08, Scienza delle costruzioni 6 Oliva Antonio V.G. Icar 08, Scienza delle costruzioni 7 Puglisi Giuseppe Icar 08, Scienza delle costruzioni 8 Sallustio Angelantonio Icar 08, Scienza delle costruzioni 9 Diaferio Mariella Icar 09, Tecnica delle costruzioni 10 Chiarantoni Carla Antonia Icar 10, Architettura tecnica 11 Ardito Vitangelo Icar 12, Tecnologia dell’architettura 12 Di Roma Annalisa Icar 13, Disegno Industriale 13 Defilippis Francesco Icar 14, Composizione architettonica e urbana 14 Fallacara Giuseppe Icar 14, Composizione architettonica e urbana 15 Ieva Matteo Icar 14, Composizione architettonica e urbana 16 Montalbano Calogero Icar 14, Composizione architettonica e urbana 17 Montemurro Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana 18 Parisi Nicola Icar 14, Composizione architettonica e urbana 19 Riondino Antonio Icar 14, Composizione architettonica e urbana 20 Neglia Giulia Annalinda Icar 15, Architettura del paesaggio 21 Carullo Rossana Icar 16, Architettura degli interni e allestimento 22 Pagliarulo Rosa Icar 16, Architettura degli interni e allestimento 23 De Simone Vincenzo Icar 17, Disegno 24 Netti Lorenzo Icar 17, Disegno 25 Perfido Paolo Icar 17, Disegno 26 Romanazzi Hilde Icar 17, Disegno 27 Rossi Gabriele Icar 17, Disegno 28 Livadiotti Monica IIcar 18, Storia dell’architettura 29 Carabellese Ignazio Icar 19, Restauro 30 Martines Giacomo Icar 19, Restauro 31 Calace Francesca Icar 21, Urbanistica 32 Rignanese Leonardo Icar 21, Urbanistica 33 Torre Carmelo Maria Icar 22, Estimo 34 Guizzardo Giovanni Ius-10, Diritto amministrativo 35 Bisciglia Sergio Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio Personale tecnico-amministrativo • Segretario amministrativo: Dott. Michele Balice • Rappresentanti del personale tecnicoamministrativo: Silvana Milella, Vincenza Romano • Rappresentanti dei dottorandi e borsisti: Vincenzo Minenna, Francesco Scricco • Rappresentanti degli studenti: Lorenzo Donato Benedetto, Paola Panza Il Consiglio di Dipartimento è l’organo di indirizzo, di programmazione, di coordinamento e di deliberazione delle attività del Dipartimento. In particolare, il Consiglio di Dipartimento: • promuove il potenziamento scientifico e organizzativo del Dipartimento, sia attraverso il coordinamento degli afferenti sia tramite lo stimolo a nuove iniziative; • definisce i criteri in merito all’utilizzazione dei fondi assegnati al Dipartimento per il perseguimento dei propri fini istituzionali, alla destinazione di quote dei fondi, diversi dalla dotazione, per le spese generali del Dipartimento, all’uso coordinato del personale, dei mezzi, delle attrezzature in dotazione al Dipartimento; • approva il programma annuale della didattica e della ricerca del Dipartimento e le richieste e le iniziative ad esso connesse nonché la relazione relativa alle attività svolte; • approva il bilancio preventivo e le relative 2 2.1 Il Dipartimento ICAR 2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 2 l’accordo dei titolari dei fondi, diversi dalla dotazione, per quanto attiene alle spese gravanti sui fondi stessi, con l’esclusione delle quote destinate dal Consiglio di Dipartimento alla copertura delle spese generali; • autorizzare preventivamente, solo in relazione all’accertamento della copertura finanziaria, le missioni dei docenti, qualora la spesa gravi sui fondi assegnati agli stessi docenti; • esercitare tutte le altre attribuzioni che gli sono conferite dalle leggi, dallo Statuto e dai Regolamenti; • sottoscrivere i contratti di diritto privato, di propria competenza, a tempo determinato per l’affidamento di incarichi retribuiti a personale esterno all’amministrazione relativamente ad attività di supporto alla didattica ed alla ricerca a norma del Regolamento di Amministrazione, Finanza e Contabilità. Spetta inoltre al Direttore, coadiuvato dalla Giunta e con il supporto del responsabile dei servizi amministrativi: • predisporre le richieste di finanziamento corredate dalla proposta di programma annuale della didattica e della ricerca, quest’ultima anche in comune con altri Dipartimenti o con altre istituzioni scientifiche; • predisporre il bilancio preventivo e il conto consuntivo corredati da una dettagliata relazione; • predisporre le richieste di assegnazione di personale tecnico-amministrativo. • promuovere le azioni opportune per il reperimento dei fondi necessari per le attività del Dipartimento, anche attraverso 19 20 quanto previsto dall’art. 11; • presenta al Senato Accademico, ai fini della predisposizione del piano pluriennale di sviluppo del Politecnico, le iniziative ritenute opportune per lo sviluppo del Dipartimento; • esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dalle norme vigenti; • delibera in ordine al Regolamento di funzionamento del Dipartimento; • avanza al Senato Accademico le richieste per l’istituzione e l’attivazione di Master, anche in concorso con altri Dipartimenti e/o Atenei; • approva la struttura organizzativa del Dipartimento, anche in riferimento alla costituzione di sezioni senza autonomia amministrativa e le posizioni organizzative del personale tecnico ed amministrativo. Cfr. art. 35 dello Statuto La Giunta di Dipartimento per il triennio 2009-2012 La Giunta di Dipartimento è composta dal Direttore (Prof. Attilio Petruccioli), dal Vicario (Prof. Loredana Ficarelli) con voto consultivo, dal Segretario Amministrativo (Dott. Michele Balice), anche in funzione di verbalizzante. Tale Giunta può essere integrata da una rappresentanza dei professori di I e II fascia e dei ricercatori e del personale TAB. La Giunta dura in carica tre anni accademici. 2.1.6 Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento Responsabile è il Dott. Michele Balice. Egli predispone tutti gli atti, ivi compresi quelli a rilevanza esterna e le misure idonee ad assicurare l’esecuzione delle deliberazioni assunte dagli organi del Dipartimento. Inoltre: • collabora con il Direttore del Dipartimento alle attività volte al miglior funzionamento della struttura; • predispone tecnicamente il bilancio preventivo e consuntivo, nonché la situazione patrimoniale; • coordina, d’intesa con il Direttore del Dipartimento, le attività amministrativocontabili assumendo, in solido, la responsabilità dei conseguenti atti. • è titolare di compiti attribuiti dal Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità. Cfr. art. 35 dello Statuto 2.1.7 Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione della Facoltà di Architettura e del Dipartimento ICAR è l’Arch. Vito Cascione. I compiti principali a lui assegnati sono: - individuare i fattori di rischio e le misure di sicurezza, ai fini della stesura del D.V.R.(documento di valutazione dei rischi), nel rispetto delle normative vigenti; - elaborare le misure preventive; - elaborare le procedure di sicurezza; - proporre programmi di informazione e formazione del personale; - partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza; - fornire formazione e informazione ai lavoratori. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione può proporre al Datore di Lavoro (Preside e Direttore del Dipartimento) di emanare normative interne di esecuzione, regolamenti specifici, procedure o altri provvedimenti riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. 2.2 I laboratori 2.2.1 Il sistema “a rete” dei Laboratori di ricerca del Dipartimento ICAR La trasformazione dell’Istituto di Progettazione in Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura ha reso necessaria, con l’aumentato numero di docenti, di ricercatori e di altre figure legate all’attività di ricerca (dottorandi, postdottorandi, assegnisti, borsisti, personale a contratto) e didattica (professori a contratto, laureandi) l’articolazione del suo unico Laboratorio generalista in molteplici laboratori specialistici. Ma per garantirne comunque l’unità del processo conoscitivo, il Consiglio di Dipartimento ha deliberato nella seduta del 24 luglio 2002 una loro organizzazione “a rete” i cui “nodi” sono proprio i laboratori, coincidenti con uno solo dei settori scientifico-disciplinari del Dipartimento, oppure raggruppati per settori affini. Responsabile della gestione tecnica di ogni laboratorio è un coordinatore scientifico designato dai docenti del settore stesso. Attualmente i Laboratori attivati sono i seguenti: 1. Laboratorio di “Progettazione architettonica” articolato in due sezioni: 1.1 CAD/CAM & Rapid Processing 1.2 Arti Grafiche e Multimedia Il Laboratorio per la modellazione cad/cam è dedicato alla produzione virtuale di modelli di architettura, in particolare stereotomica, e di design, finalizzati al processo finale di “stampa in 3d” del proprio prototipo in materiale plastico (abs). 1 Laboratorio di “Progettazione strutturale”; 2 Laboratorio di “Storia dell’architettura e Restauro; 3 Laboratorio di “Rappresentazione”; 4 Laboratorio di “Urbanistica; 5 Laboratorio di “Tecnologia e Disegno industriale”; 6 Laboratorio di “Fotogrammetria”; 7 Scienza delle costruzioni “Salvati”; 8 Tecniche delle costruzioni. 9 Fisica Tecnica 2.2.2 Organizzazione dei Laboratori di ricerca Dal modello “a rete” derivano alcuni importanti principi organizzativi, quali la dislocazione flessibile e la gestione diffusa: i vari laboratori sono dotati di spazi operativi assegnati in base alle reali necessità e alle risorse disponibili. Per quanto attiene alla gestione in senso proprio, alla fine di ogni anno accademico ogni laboratorio presenta due tipi di rendicontazione: una a carattere contabile, in cui sono riportati i risultati finanziari e patrimoniali conseguiti al termine della gestione annuale; e una a carattere scientifico, in cui sono evidenziati i risultati raggiunti, in rapporto agli obiettivi posti all’inizio della gestione. 2.2.3 Finanziamenti dei Laboratori di ricerca La attuale scarsità delle risorse economiche messe centralmente a disposizione del Dipartimento da parte del Consiglio di Amministrazione, suggerisce per ciascun laboratorio la formula (difficile, ma non impossibile) dell’autofinanziamento da conseguirsi in primo luogo attraverso la partecipazione a bandi di ricerca regionali (Ateneo), nazionali (PRIN, FIRB, CNR) ed europei (Programmi Quadro, ecc.), e secondariamente attraverso finanziamenti specifici erogati dall’Ateneo per il potenziamento di laboratori didattici e di ricerca su presentazione di progetti. Vanno infine considerate le risorse che possono ottenersi da partner privati per la ricerca, attraverso convenzioni e prestazioni conto terzi. 2.3 Le biblioteche d’area 2.3.1 Le biblioteche specialistiche d’area La Biblioteca di Dipartimento ICAR si configura come una federazione di biblioteche specialistiche d’area, con propri spazi e dotazioni di libri. La Biblioteca del Dipartimento ICAR è lo strumento che assicura la continuità della ricerca e dei suoi principi etici fra le generazioni di ricercatori, docenti e dottorandi che si avvicendano nel Dipartimento ICAR. La Biblioteca del Dipartimento ICAR assolve al compito fondamentale di fornire il supporto bibliografico e informativo necessario allo svolgimento della ricerca negli ambiti di specializzazione del Dipartimento e della didattica delle discipline ad esso afferenti. Pertanto, sue finalità principali sono: • aggiornamento dei suoi strumenti, realizzato attraverso la costante opera redazionale dei suoi ricercatori, capace di mettere a disposizione dell’intera comunità scientifica il lavoro di ricerca individuale; • aggiornamento dei suoi mezzi, realizzato attraverso una costante opera di accrescimento del suo patrimonio librario e telematico, cui contribuiscono il bibliotecario, in primis, e tutti i suoi membri in relazione alle loro possibilità e ai loro fondi di ricerca; • diffusione dei risultati della ricerca, realizzata attraverso adeguate iniziative editoriali, a stampa e telematiche. Con riferimento alle sezioni dipartimentali di cui al punto 2.1.2, le biblioteche 2 2.2 I laboratori | 2.3 Le biblioteche d’area 2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 2 variazioni in corso d’anno, con le modalità previste dal Regolamento di Amministrazione, Finanza e Contabilità; • approva annualmente il conto consuntivo del Dipartimento; • approva le spese superiori ai limiti fissati nel Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità e approva la relativa imputazione a carico del bilancio; • approva le convenzioni, i contributi di ricerca e i contratti, inclusi quelli di lavoro autonomo, verificandone preventivamente la possibilità di attuazione; • approva le richieste di cicli di dottorato di ricerca di competenza del Dipartimento, inclusa la proposta del coordinatore e dei membri del collegio dei docenti; • assicura, nei limiti delle disponibilità del Dipartimento, i mezzi e le attrezzature necessarie per la preparazione dei dottorandi di ricerca, degli specializzandi, dei laureandi e degli assegnatari di borse di studio presso il Dipartimento; • esprime pareri e formula proposte ai Consigli di Facoltà, con cui il Dipartimento è correlato, in merito alla richiesta di nuovi posti, alla destinazione dei posti esistenti di docenti e alla chiamata di professori di ruolo per i settori scientifico-disciplinari e le discipline afferenti al Dipartimento; • esprime pareri obbligatori sull’inserimento, la soppressione o la modifica delle discipline contenute nel Regolamento Didattico di Ateneo, relativamente ai settori scientificodisciplinari di propria competenza; • esprime pareri sulle domande di afferenza dei docenti; • esprime pareri sui regolamenti, secondo 21 specialistiche, relative a specifici settori scientifico-disciplinari, sono: 2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 2 Biblioteca d’area: • ICAR 09, Tecnica delle costruzioni; Biblioteca d’area: • ICAR 12, Tecnologia dell’architettura, • ICAR 13, Disegno industriale; Biblioteca d’area: • ICAR 18, Storia dell’architettura, • ICAR 19, Restauro; Biblioteca d’area: • ICAR 17, Disegno; Biblioteca d’area: • ICAR 21, Urbanistica, • SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio. Esse trovano ospitalità presso i laboratori di cui al punto 2.2.1. 2.3.2 La Biblioteca Mimar Sinan Biblioteca d’area di progettazione architettonica, denominata Mimar Sinan relativa ai seguenti ssd: • ICAR 14, Composizione architettonica e urbana, • ICAR 15, Architettura del paesaggio, • ICAR 16, Architettura degli interni e allestimento, • ICAR 18, Storia dell’architettura antica e archeologia, • ICAR 22, Estimo. 22 La Biblioteca Mimar Sinan è anche la biblioteca di riferimento del Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo. La biblioteca Mimar Sinan, dell’area della Progettazione Architettonica è anche la sede cui fa capo la posizione organizzativa della Biblioteca di Dipartimento, ossia il luogo ove si espletano le procedure amministrative (acquisto, inventariazione) e catalografiche (catalogazione, soggettazione e collocazione fisica dei testi) e si assicurano i servizi. 2.3.3 Utenti Costituiscono di norma l’utenza della Biblioteca del Dipartimento ICAR, secondo le modalità stabilite da ciascuna biblioteca d’area: • i docenti che afferiscono al Dipartimento ICAR e in generale i docenti del Politecnico di Bari; • i dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo nel DR in Progettazione per i paesi del Mediterraneo e in generale dottori di ricerca del Politecnico di Bari; • i dottorandi del DR in Progettazione per i paesi del Mediterraneo e in generale del Politecnico di Bari e in particolare; • i titolari di borse di studio post lauream e post dottorato che svolgano la loro ricerca nel Dipartimento; • gli assegnisti di ricerca che svolgano la loro ricerca nel Dipartimento; • i laureandi; • gli studiosi esterni qualificati; • tutti coloro che abbiano contribuito con elargizione di mezzi materiali all’innalzamento e al miglioramento delle condizioni operative e alla crescita del patrimonio librario e telematico della Biblioteca.specialistiche, relative a specifici settori scientifico-disciplinari, sono: Biblioteca d’area: • ICAR 09, Tecnica delle costruzioni; 3. Servizi agli studenti 3.1. Segreteria studenti 3.2Orientamento 3.2.1 Orientamento in entrata 3.3 Progetto Archinauti - e-learning system Biblioteca d’area: • ICAR 12, Tecnologia dell’architettura, • ICAR 13, Disegno industriale; Biblioteca d’area: • ICAR 18, Storia dell’architettura, • ICAR 19, Restauro; Biblioteca d’area: • ICAR 17, Disegno; Biblioteca d’area: • ICAR 21, Urbanistica, • SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio. Esse trovano ospitalità presso i laboratori di cui al punto 2.2.1. 3.4 Laboratori didattici 3 3.1 Segreteria studenti 24 Segreteria studenti Sig.ra Assunta Castellana Tel.(+39) 080 5962556 Fax(+39) 080 5962560 e-mail: [email protected] Servizi resi: • iscrizioni alle prove di ammissione (secondo le modalità previste dai Bandi di Ammissione); • immatricolazioni (secondo le modalità previste dai Bandi di Ammissione); • iscrizioni ad anni successivi al primo (ottobre); • certificazioni; • aggiornamento carriere; • trasferimenti dal Politecnico di Bari ad altre Università (ottobre, salvo diverse disposizioni dell’Università accettante); • nulla osta per trasferimenti da altre Università al Politecnico (secondo le modalità previste dai Bandi di Ammissione); • rinuncia al proseguimento agli studi; • esami di laurea. Orari di ricevimento Lunedì: dalle ore 9,30 alle ore 12,30 (solo consegna pergamene di laurea) Martedì: dalle ore 9,30 alle ore 12,30. Durante il periodo delle immatricolazioni e delle iscrizioni si provvederà a pubblicare 3.2. Orientamento 3.2.1 Orientamento in entrata La difficile scelta della Facoltà per lo studente della scuola media superiore comporta da una parte l’esigenza pratica di trovare e raccogliere informazioni precise e dettagliate sui programmi formativi e sulle offerte relative ai singoli corsi di studio; dall’altro la necessità di una un’attività di orientamento che lo aiuti a scegliere il proprio percorso di studio in maniera più consapevole e motivata. La Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari assolve a questo compito di orientamento sulla natura della Facoltà, sui corsi, sulle metodologie, sui servizi, sulle strutture, sulle attrezzature, sui test di ingresso, sugli sbocchi occupazionali, con una serie di attività diversificate. 1. Orientamento Fornire agli studenti delle scuole medie superiori gli strumenti per far emergere eventuali interessi e attitudini verso gli studi di architettura attraverso incontri presso le sedi scolastiche del bacino di utenza anche con sistemi telematici e via Internet, stabilendo forme di collegamento e di collaborazione con gli istituti scolastici e gli enti locali. In particolare le attività di orientamento in entrata consistono: • in incontri con le scuole interessate e un operatore dell’informazione orientativa (azione gestita dallo “sportello Orientamento” del Politecnico di Bari); • nella distribuzione di materiale informativo distribuito dallo “sportello Orientamento” del Politecnico di Bari; • nella distribuzione di materiale informativo relativo ai test e bibliografia specifica; • nell’adozione di una serie di strumenti telematici attraverso la rete informatica per agevolare le relazioni e lo scambio di informazioni tra tutti i soggetti coinvolti; • nella somministrazione di test on line con risposta multipla sul sito della facoltà; • nella gestione di un sito on line: Modulo FAQ (Frequently Asked Questions) con risposte alle domande poste dagli studenti, forum on line per al discussione e per lo scambio di informazioni. L’azione di orientamento raccordandosi con le diverse azioni del Politecnico si alterna nel lavoro di front e back office con particolare riguardo alle aree della comunicazione. 2. Comunicazione L’azione di comunicazione del Politecnico ai fini dell’orientamento consiste: • nella elaborazione di brochure informative; • nella creazione di campagne pubblicitarie; • nella distribuzione di depliant e brochure alle scuole, contenenti informazioni e numeri utili ai fini di una buona fruizione del servizio. 3. Sportello on line Le attività dello sportello sono finalizzate a: • orientare gli studenti nella fase di accesso • collaborare alla valutazione d’ingresso • orientare lo studente alla conoscenza dei procedimenti elementari delle funzioni svolte dal Politecnico (conoscenza delle figure istituzionali e gerarchie funzionali, uffici amministrativi, programmazione dei corsi di studi, calendario delle manifestazioni culturali e didattiche integrative • organizzare incontri con gli studenti • realizzare un contatto con gli studenti pre-iscritti con un servizio di mailing • informare sui servizi extradidattici offerti • informare sui servizi offerti dall’EDISU (Ente per il diritto allo studio) 3.3 Progetto Archinauti e-learning system Il progetto “Archinauti”, finanziato con fondi di miglioramento della didattica, ha consentito di dotare la facoltà di una infrastruttura informativa di supporto alla didattica tradizionale. Il progetto è stato pensato per implementare il lavoro didattico svolto direttamente dalla docenza in aula attraverso il pieno sfruttamento delle potenzialità dello strumento informatico in un portale internet utilizzato come consolle dinamica per il lavoro condiviso. Dopo una serie di test iniziati nel novembre 2003 e condotti con varie piattaforme (Elinux-Nuke, Spaghetti learning), nell’A.A. 2004/2005 è stato varato il portale Archinauti - e-learning system su piattaforma Moodle che ha dimostrato maggiori requisiti di affidabilità. Oggi la nostra Facoltà è l’unica in Italia che utilizza Moodle per tutta la sua offerta didattica (Corsi di laurea e di dottorato), gestendo un enorme quantitativo di utenti e di dati. Mediante il portale Archinauti - e-learning system è stato possibile offrire, con un costo limitato, i contenuti di ciascun insegnamento dei CCdL in Architettura e Disegno industriale anche mediante la rete Internet, consentendo a ciascun docente: • la piena autonomia di gestione del proprio spazio web; • la possibilità di colloquiare con gli allievi on line; • la possibilità di sottoporre avvisi, materiale didattico e prove di verifica on line; • la possibilità di monitorare l’attività on line degli allievi; e offrendo allo studente: • la possibilità di reperire facilmente programmi, bibliografie, dispense e contenuti didattici; • la possibilità di conoscere preventivamente la programmazione didattica dei corsi e delle attività extra moenia; • la possibilità di incontrare virtualmente (chat) il professore anche da casa propria; • la possibilità di apprendere le tecniche di comunicazione telematica mediante l’uso di strumenti di comunicazione integrata sincroni ed asincroni. 3.4 Laboratori didattici La Facoltà mette a disposizione degli studenti spazi attrezzati per lo svolgimento di particolari attività didattiche che non prevedono la presenza continuativa in classe dei docenti. Essi sono: • laboratori di laurea: atelier dedicati alla elaborazione sia del progetto di sintesi finale che della tesi di ricerca; • laboratori di dottorato: atelier dedicati alla elaborazione della tesi di ricerca e allo sviluppo delle attività didattiche e di tirocinio previste dal curriculum. Per quanto attiene alla prestazioni di servizi gli studenti fanno riferimento ai laboratori di ricerca di cui al punto 2.2. Tali prestazioni di servizi riguardano: • prestito attrezzature per laboratori di laurea e per alcuni corsi di disegno (portatili, distanziometri laser, aste metriche, stazione totale laser, macchine fotografiche digitali, ecc.); • fotogrammetria e fotoraddrizzamento digitale; • scansioni (A0 a colori e bn, diapositive, trasparenti, opache); • stampe e plottaggi (A0 a colori e bn, laser a colori fino all’A3, laser bn, getto d’inchiostro); • workstations e software per modelli 3d digitali (modellazione solida e rendering); • stampe 3d con macchina a prototipazione rapida; • modelli con tecniche cam e centro di lavoro a CN; • cartografia digitale; • servizio web (e-learning, siti di facoltà e dip.); • progettazione grafica (locandine e pubblicazioni); • diagnostica dei monumenti (restauro e tecnica delle costruzioni); ecc. 3 3.1 Segreteria studenti | 3.2 Servizi agli studenti 3. La didattica e gli studenti 3 La segreteria studenti della Facoltà di Architettura (Via Amendola, 126/b - 70126 Bari) fa capo alla Direzione per la Didattica e la Ricerca (Dirigente: dott.ssa Francesca Santoro) e alla Area Segreteria Studenti. un orario di ricevimento adeguato alle scadenze della presentazione delle domande. 25 4. I Regolamenti didattici 4.1. Regolamento didattico della Facoltà (XXII) 4.1.1 Regolamento didattico di Facoltà 4.1.2 Titoli di studio rilasciati dalla Facoltà 4.1.3 Durata dei corsi di studio 4.1.4 Calendari delle attività didattiche 4.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio 4.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento 4.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc…) 4.1.8 Status degli studenti 4.1.9 Frequenza delle attività didattiche 4.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti 4.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie 4.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio 4.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento 4.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame 4.1.15 Commissioni d’esame 4.1.16 Valutazioni d’esame 4.1.17 Esame di laurea 4.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico 4.2. Regolamento didattico del corso di laurea specialistica in Architettura (XXII) 4.2.1 Carattere del corso di laurea in Architettura 4.2.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Architettura 4.2.3 Ambiti disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base 4.2.4 Definizione delle aree disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea magistrale in Architettura 4.2.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento 4.2.6. Cicli didattici 4.2.6.1. Primo ciclo (1° e 2° anno) 4.2.6.2. Secondo ciclo (3° e 4° anno) 4.2.6.3. Terzo ciclo (5° anno) 4.2.7. Equipollenze fra laurea e laurea specialistica 4.2.7.1. Curriculum “generale” 4.2.7.2 Curriculum “classico” 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari insegnamenti e docenti 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo 4.2.11 Progetti didattici del III ciclo 4.3. Regolamento didattico del corso di laurea (CdL) in Disegno industriale (X) 4.3.1 Laurea 4.3.2 Accesso al CdL in Disegno industriale 4.3.3 Durata degli studi 4.3.4 Obiettivi formativi qualificanti 4.3.5 Capacità professionali 4.3.6 Sbocchi professionali 4.3.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione 4.3.8 Esame di laurea 4.3.9 Crediti assegnati all’offerta formativa 4.3.10 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti 4.3.10.1 1° anno 4.3.10.2 2° anno 4.3.10.3 3° anno 4.3.11 Norme relative all’accesso 4.3.12 Manifesto degli studi 1° anno 4.3.13 Manifesto degli studi 2° anno 4.3.14 Manifesto degli studi 3° anno 4.3.15 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari insegnamenti e docenti 4.3.16Insegnamenti e docenti per anni di corso 1° anno 4.3.17Insegnamenti e docenti per anni di corso 2° anno 4.3.18Insegnamenti e docenti per anni di corso 3° anno 4.3.19Progetti didattici 1° anno 4.3.20Progetti didattici 2° anno 4.3.21Progetti didattici 3° anno 4 4.1. Regolamento didattico della Facoltà (XXII) 28 4.1.2 Titoli di studio rilasciati dalla Facoltà Per l’A.A. 2011/2012 la Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari rilascia i seguenti titoli di studio: • Laurea in Architettura ex DPR 09.09.1982 (Tabella XXX); • Laurea in Architettura ex DM 24.02.1993 (Tabella XXX) • Laurea specialistica, cinque anni a ciclo unico, in Architettura (Classe n. 4/S) ex DM 03.11. 1999, n. 509; • Laurea in Disegno industriale (Classe n. 42), ex DM 03.11.1999, n. 509; • Laurea magistrale, cinque anni a ciclo unico, in Architettura (Classe LM-4) ex DM 22.10. 2004, n. 270; • Laurea magistrale, tre anni a ciclo unico, in Disegno Industriale (Classe L-4) ex DM 22.10. 2004, n. 270; 4.1.3 Durata dei corsi di studio Laurea (quinquennale) ex DPR 09.09.1982 (Tabella XXX) Per conseguire la Laurea in Architettura ex DPR 09.09.1982, lo studente deve aver e sostenuto esami per 30 annualità e avere conseguito l’idoneità della lingua inglese. Laurea specialistica quinquennale a ciclo unico (classe 4S), ex DM 03,11,1999, n. 270. Laurea magistrale quinquennale a ciclo unico (classe LM-4), ex DM 22,10,2004, n. 270. Per conseguire questa laurea lo studente deve avere sostenuto esami per 300 crediti universitari (CFU) ed avere certificato la conoscenza obbligatoria della lingua inglese. Laurea (triennale) in Disegno industriale (Classe n. 42), ex DM 03.11.1999, n. 509. Laurea (triennale) in Disegno industriale (Classe L-4), ex DM 22.10.2004, n. 270. Per conseguire la Laurea in Disegno industriale lo studente deve aver acquisito almeno 180 crediti formativi universitari (cfu), e avere certificato la conoscenza obbligatoria della lingua inglese. Crediti formativi universitari (cfu) Unità di misura temporale dei corsi di studio sono i crediti formativi universitari (cfu). Ad 1 credito corrispondono 25 ore di lavoro complessivo dello studente. La quantità media di lavoro di apprendimento (sapere + saper fare) svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è convenzionalmente fissata in 60 crediti. 4.1.4 Calendari delle attività didattiche L’organizzazione temporale della didattica dei singoli corsi di studio è curata dal Preside d’intesa con il Presidente del Consiglio Unitario di Classe. Essa è relativa: • al calendario annuale delle attività didattiche; • al calendario settimanale delle lezioni, con l’indicazione dei professori ufficiali del corso di insegnamento e delle aule ove si svolgeranno le lezioni. Contestualmente alla pubblicazione dei calendari didattici, sono pubblicate anche le date delle sessioni e degli appelli d’esame, e le relative commissioni. 4.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio Il CdLM in Architettura è strutturato su base annuale e per cicli didattici biennali e annuali. Il CdL in Disegno industriale è organizzato su base annuale e per cicli didattici semestrali e/o annuali. 4.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento Per ciascun corso di insegnamento di ciascun corso di studi attivato, il presente regolamento individua: • l’appartenenza a un settore scientificodisciplinare e/o a un ambito didattico, allo scopo di assicurarne la corretta copertura didattica; • l’appartenenza ad un anno di corso o a un ciclo didattico con cui condivide gli obiettivi parziali (d’anno o di ciclo) definiti dal curriculum del corso di studi; • gli obiettivi formativi specifici ed i contenuti disciplinari minimi in base ai quali il professore ufficiale del corso articolerà il suo progetto didattico; • i crediti corrispondenti, con la specifica individuazione di quelli dedicati al “sapere” e di quelli dedicati al “saper fare”; • le tipologie didattiche previste, nell’ambito di quelle individuate dal presente regolamento; • le propedeuticità di esami richieste; • le modalità di verifica del profitto, necessaria per l’acquisizione dei relativi crediti, nell’ambito di quelle individuate dal presente regolamento. 4.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc.) Per ciascun corso di studi attivato a norma del presente regolamento didattico può essere prevista, oltre ai corsi di insegnamento ufficiali l’attivazione di altre attività formative previste dalle norme in vigore, ritenute adeguate al conseguimento degli obiettivi formativi. 4.1.8 Status degli studenti Le norme specifiche, fissate dal regolamento d’Ateneo, attribuiscono a ciascuno studente, all’inizio di ogni A.A., lo status di: • studente iscritto “in corso”; • studente iscritto “fuori corso”; • studente “ripetente” d’anno (solo per gli studenti trasferiti con debito formativo). 4.1.9 Frequenza delle attività didattiche La regolare frequenza a tempo pieno dei corsi di insegnamento secondo le forme e i modi previsti dalla docenza, volta all’acquisizione del “sapere” e allo svolgimento delle attività applicate relative all’esercizio del “saper fare”, sono la condizione indispensabile per essere ammessi a sostenere gli esami di profitto che, se superati, consentono l’acquisizione dei crediti. 4.1.10 Trasferimento e riconoscimento dei crediti Gli studenti che abbiano acquisito crediti presso altre istituzioni universitarie nazionali e della Unione Europea potranno richiederne il riconoscimento al Consiglio Unitario di Classe, in Architettura e Disegno Industriale, previa presentazione di documentata certificazione, anche sostituendo alcune delle attività formative previste nel corso di studio, con altre svolte in precedenza e a quelle affini. La richiesta potrà essere accolta (anche parzialmente) dal Consiglio Unitario di Classe, in Architettura e Disegno Industriale, previa verifica dell’equivalenza dei contenuti culturali e degli obiettivi formativi fra le attività svolte dallo studente e quelle per cui si richiede la sostituzione. Le norme che regolano i trasferimenti o i passaggi da altri Corsi di Studio o da altre Facoltà del Politecnico o di altra Università sono riportate negli specifici regolamenti didattici di ciascun corso di studi. In mancanza di norme specifiche il Consiglio Unitario di Classe valuterà l’eventuale riconoscimento totale o parziale della carriera di studio fino a quel momento seguita, con la convalida di esami sostenuti e crediti acquisiti, e indicherà l’anno di corso al quale lo studente viene iscritto e l’eventuale debito formativo da assolvere. Non è ammesso il riconoscimento della carriera di studio ai fini dell’ammissione ai corsi di studio a numero programmato (CdLs in Architettura e CdL in Disegno industriale), il cui esame di ammissione dovrà essere sostenuto da tutti i provenienti da altri corsi di studio. Il riconoscimento da parte del Consiglio Unitario di Classe, in Architettura e Disegno Industriale, di crediti acquisiti presso altre università italiane o estere (o ad esse assimilabili) può essere determinato in forme automatiche da apposite convenzioni approvate dal Senato Accademico; tali convenzioni potranno altresì prevedere la sostituzione diretta, all’interno dei curricula individuali, di attività formative impartite dall’Ateneo e richieste dai Regolamenti didattici dei Corsi di studio con attività formative impartite presso altre Università italiane o estere (o ad esse assimilabili). 4.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie Potrà altresì essere richiesto il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente, sempre previa documentata certificazione, in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso questo Ateneo, finalizzate all’acquisizione di competenze e abilità professionali, nonché di altre competenze e abilità maturate. In tal caso, previo parere del Consiglio Unitario di Classe, in Architettura e Disegno Industriale, le attività formative svolte potranno essere riconosciute ai fini del raggiungimento dei crediti necessari per conseguire il titolo di studio. 4.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio Sia per il CdLM in Architettura che per il CdL in Disegno industriale, entrambi a numero programmato, l’accesso è regolato da specifiche norme contenute nei rispettivi Regolamenti didattici, in conformità alle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari. Il numero di accessi è stabilito dal S.A., su proposta del Consiglio di Facoltà. L’iscrizione al 1° anno di corso avviene per concorso. Esso è espletato anche se il numero delle domande è inferiore al numero programmato dei posti disponibili. È titolo per l’iscrizione il Diploma previsto dal D.M. n.509/99 “Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei” ed il collocamento in posizione utile nella graduatoria dell’esame di concorso. Tutte le norme e le procedure relative al concorso per l’iscrizione al 1° anno del corso di laurea specialistica in Architettura, sono stabilite annualmente dal MIUR con apposito decreto. 4.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento I corsi di insegnamento sono strutturati secondo differenti tipologie in relazione agli obiettivi didattici affidati a ciascuno di essi nell’ambito dell’architettura didattica generale del corso di studio cui appartengono. Essi pertanto sono: • monodisciplinari annuali, costituiti da almeno 7 crediti; • monodisciplinari corrispondenti a mezza annualità, costituiti da almeno 4 crediti; • integrati, formati dal coordinato apporto di più moduli didattici che sommati sono corrispondenti a una annualità o a mezza annualità. Il corso di insegnamento integrato è costituito come un corso di insegnamento monodisciplinare, ma le lezioni sono svolte in moduli coordinati di almeno 1 credito ciascuno (25 ore), e svolti da due o al più tre professori ufficiali che faranno parte della commissione di esame; • laboratori, costituiti da almeno 9 crediti. Sono strutture didattiche di natura interdisciplinare destinate allo svolgimento di attività teorico-pratiche (comprensive di esercitazioni, attività tecniche, visite guidate, prove di accertamento, correzione e discussione di elaborati, ecc…) che hanno per fine la conoscenza, la cultura, la pratica e l’esercizio del progetto. Alla costituzione di un corso di laboratorio concorrono due insegnamenti di differente settore scientifico-disciplinare, uno dei quali è dominante (ad esso sono assegnati o 2/3 o 3/4 dei crediti complessivi). Responsabile del laboratorio è il professore ufficiale della disciplina caratterizzante il laboratorio medesimo. 4 4.1 I regolamenti didattici della Facoltà 4. I regolamenti didattici 4 4.1.1 Regolamento didattico di Facoltà Il regolamento dell’A.A. 2011/2012 è la versione annuale approvata con modifiche. in accordo all’articolo 1.18 (cfr. in questa guida punto 4.1.18) delle norme generali. Laurea (quinquennale) ex DM 24.02.1993 (Tabella XXX) Per conseguire la Laurea in Architettura ex DM 24-02-1993 lo studente deve avere sostenuto esami per 32 annualità e avere conseguito l’idoneità della lingua inglese. 29 30 deroghe per gravi ed eccezionali motivi, devono essere autorizzate dal Preside. In nessun caso la data d’inizio di un appello può essere anticipata. Gli appelli dei singoli corsi di insegnamento sono soltanto due per ogni sessione; e non possono essere articolati in più di due sedute d’esame (comunque tali sedute devono restare confinate nello spazio temporale assegnato a ciascuno dei due appelli). 4.1.15 Commissioni d’esame Le Commissioni d’esame sono costituite esclusivamente da professori ufficiali della facoltà, e sono composte da almeno due componenti: • il professore ufficiale dell’insegnamento, con funzioni di Presidente; • un docente dello stesso settore scientifico-disciplinare o di settore affine. Le Commissioni d’esame possono comprendere, oltre ai componenti effettivi, anche componenti supplenti, che possono partecipare alle sedute di esame ad integrazione della Commissione. Le Commissioni sono nominate dal Preside per la durata di un anno accademico, su proposta del Consiglio Unitario di Classe. In caso di impedimento del Presidente della Commissione, il Preside della Facoltà nomina temporaneamente un suo sostituto. 4.1.16 Valutazioni d’esame Gli esami sono tutti valutati in trentesimi, quale che sia il numero di crediti loro attribuiti. La Commissione, per esprimere collegialmente il proprio giudizio, dispone di 30 punti interi. L’esame si intende superato quando il voto conseguito è pari o superiore a 18/30. Nel caso in cui la votazione conseguita sia di 30/30 la Commissione può concedere all’unanimità la lode. Non essendo uguale il numero di crediti per ogni insegnamento, la “media” degli esami di profitto, necessaria ai fini della ricostruzione della carriera, è “pesata” in relazione ai crediti attribuiti a ciascun insegnamento. Esempio: a) esame 7 crediti con voto 30 b) esame 3,5 crediti con voto 30 c) esame 5 crediti con voto 28 30 x (7) + 30 x (3,5) + 28 x (5) 15,5 media pari a 29,35 L’esame viene verbalizzato sugli appositi verbali predisposti dalla segreteria didattica del Consiglio Unitario di Classe in Architettura e Disegno Industriale. Per ciascuna sezione d’esame è predisposto un apposito verbale. In ciascun verbale vanno apposte le firme dei candidati ed indicati gli argomenti discussi ed i voti finali. Per ciascun candidato sono apposte le firme dei Commissari che hanno effettuato l’esame. A fine di ciascuna sessione d’esame i Presidenti delle Commissioni hanno l’obbligo di curare la consegna dei verbali e degli statini alla “Segreteria didattica” del corso di studi. 4.1.17 Esame di laurea La prova finale prevede la presentazione di un elaborato, eventualmente articolato in più parti e sviluppato attraverso l’apporto di più discipline, nonché la discussione dei contenuti dell’elaborato stesso da parte del laureando, con una successiva valutazione da parte della Commissione. La tesi è svolta sotto la guida di un relatore e di eventuali correlatori. La valutazione conclusiva tiene conto dell’intera carriera dello studente all’interno del corso di studi e della prova finale, nonché di ogni altro elemento rilevante. La Commissione giudicatrice può essere di undici (11) membri o di sette (7) membri. I membri della Commissione esaminatrice sono docenti ufficiali del Corso di studi. Nel caso di undici (11) membri la Commissione, per esprimere collegialmente il proprio giudizio, dispone di 110 punti interi, avendo a disposizione ciascun commissario 10 punti interi a propria disposizione. L’esame si intende superato quando il voto finale conseguito è pari o superiore a 66/110. Nel caso in cui la votazione conseguita sia di 110/110, la Commissione può concedere all’unanimità la lode. Nel caso di sette (7) membri la Commissione, per esprimere collegialmente il proprio giudizio, dispone di 70 punti interi, avendo a disposizione ciascun commissario 10 punti interi a propria disposizione. L’esame si intende superato quando il voto finale conseguito è pari o superiore a 42/70. Nel caso in cui la votazione conseguita sia di 70/70, la Commissione può concedere all’unanimità la lode. Il voto finale sarà comunque espresso in centodecimi, attraverso opportuna riconversione proporzionale. L’elaborato consiste in un progetto e in uno studio su argomenti che rientrano fra gli obiettivi del singolo corso di studio. I regolamenti didattici di ciascun corso di studi, riportano le norme particolari relative alla presentazione e alla elaborazione della tesi di laurea. Le modalità di presentazione orale saranno concordate di volta in volta con i relatori; i candidati comunque potranno avvalersi di strumenti audiovisivi e/o informatici disponibili presso la Facoltà, ovvero forniti dal candidato, compatibili con l’organizzazione della seduta di Laurea. Lo svolgimento delle prove finali è pubblico. Possono essere ammessi a sostenere l’esame di laurea solo gli studenti che abbiano conseguito il numero minimo di crediti previsti nel presente regolamento didattico, e che siano in regola con il pagamento delle tasse universitarie. 4.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico Nel rispetto degli ordinamenti didattici di Facoltà e in accordo alle valutazioni strategiche del Consiglio Unitario di Classe, in Architettura e Disegno Industriale, i regolamenti didattici dei corsi di studio sono annualmente rivisitati nei tempi e nei modi indicati dal Senato Accademico. Consiglio di Facoltà e Consiglio Unitario di Classe definiscono i piani di studi ufficiali dei corsi di studio attivati, comprendenti le denominazioni degli insegnamenti da attivare. In particolare essi: a) deliberano in merito al numero dei posti a disposizione degli iscritti al 1° anno e stabiliscono i criteri per le prove di ammissione, laddove non previsti dal MIUR; b) stabiliscono i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari od integrati) che costituiscono le singole annualità, nel rispetto dei vincoli fissati dal presente regolamento; c) definiscono (quando necessario) l’articolazione di eventuali moduli didattici coordinati di corsi monodisciplinari, di corsi integrati e delle loro corrispondenze a frazioni di annualità o ad annualità piene; d) ripartiscono il monte crediti di ciascuna area fra le annualità che vi afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle attività teorico-pratiche; e) fissano le eventuali frazioni temporali delle discipline afferenti ad una medesima annualità integrata; f ) deliberano in merito alle discipline attraverso cui sono sviluppati i corsi di studio, rispettando il contenuto dell’ordinamento didattico; g) deliberano in merito all’organizzazione dei corsi monodisciplinari e/o integrati, nonché dei laboratori, secondo percorsi didattici coerenti di cui sono formalizzati i criteri di impostazione e le finalità formative, purché nel rispetto dei vincoli fissati dagli ordinamenti didattici della Facoltà. Per quanto riguarda il monte complessivo dei crediti, i regolamenti didattici dei singoli corsi di studio definiscono univocamente quante e quali ore sono dedicate a ciascun tipo di corso di insegnamento (monodisciplinari, integrati, laboratori), e quante e quali ore sono dedicate a ciascun modulo eventuale. Inoltre i regolamenti didattici devono specificare pure univocamente la titolazione di ogni corso o modulo. 4 4.1 I regolamenti didattici della Facoltà 4. I regolamenti didattici 4 4.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame L’acquisizione dei crediti relativi a ciascuna attività formativa è subordinata al superamento di una verifica. Per essere ammesso a sostenere la verifica lo studente deve risultare regolarmente iscritto all’anno accademico in corso ed averne frequentato le relative attività didattiche. Gli esami di profitto sono rivolti ad accertare la maturità e la preparazione dello studente nella materia del corso di insegnamento in relazione al percorso di studio seguito. Gli esami di profitto consistono di norma in un colloquio o esame orale pubblico. Altre modalità di verifica dell’apprendimento sono indicate, laddove previste, nella guida annuale degli studi, pubblicata all’inizio dell’ A. A. Tali altre modalità di verifica dell’apprendimento consistono in prove scritte: in genere svolgimenti di tracce o esercizi, di cui sono rese note all’inizio dei corsi le tipologie. Per tutte le modalità integrative o sostitutive il candidato ha il diritto di prendere visione dei propri elaborati dopo la valutazione. Il materiale prodotto dallo studente, a qualsiasi titolo e quale che sia la sua natura (cartacea, informatica, ecc.), per la valutazione del profitto, rimane di proprietà dello studente stesso. Gli appelli d’esame hanno luogo esclusivamente nelle sessioni di esame, estiva, autunnale e invernale, nei giorni definiti dal calendario annuale delle attività didattiche. Essi hanno inizio alla data fissata. Eventuali 31 Il Corso di laurea magistrale (CdLM) in Architettura (XXII) 32 4.2.1 Carattere del corso di laurea in Architettura La Facoltà di Architettura di Bari attiva per il corrente AA il corso di laurea magistrale (CDLM) di cinque anni a ciclo unico in “Architettura” (Classe LM/4) conformandosi alle prescrizioni del D.M. 28.11.2000 “Determinazione delle classi delle Lauree Specialistiche Universitarie” nonché a quelle del D.M. n. 270 del 2.10.2004 “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei” ed in particolare all’art. 6 c. 3 di quest’ultimo D.M. La Laurea magistrale in Architettura della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari fa parte di quei diplomi, certificati ed altri titoli di formazione nel settore dell’architettura che sono oggetto di reciproco riconoscimento tra gli Stati membri dell’Unione Europea, e come tale è stata pubblicata sulla “Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea” C 294 (IT), del 4.12.2003 (pp.2-4). Il corso di studi è di durata quinquennale, e prevede il rilascio del titolo di “laureato magistrale”. In ottemperanza a quanto prescritto dal D.M. 509/99 il cdls adotta il sistema dei crediti per agevolare la mobilità degli studenti, compresi quelli in corso e fuori corso già iscritti al corso di Laurea in Architettura ex Tab. XXX (D.M. 24.02.1993), verso il cdls di nuova istituzione. Il corso di studi prevede due indirizzi: uno “generale” e uno “classico”. Per l’A.A. 2010-11 (XXI) il numero complessivo dei posti a disposizione per gli iscritti al 1° anno è 150 (di cui quello degli studenti ammissibile all’indirizzo classico è fissato in 25) integrati dagli eventuali trasferimenti di studenti della Facoltà di Architettura di Bari provenienti da anni successivi sino al numero massimo complessivo non superiore a 50. 4.2.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Architettura La sua durata è di cinque anni per un monte totale di almeno 300 crediti (di cui almeno 180 da svilupparsi intra moenia) pari a 30 annualità d’esame. L’intero corso di studi è strutturato in tre cicli didattici, ciascuno dotato di una sua finalità specifica: • il primo ciclo, destinato alla formazione di base, corrisponde ai primi due anni di corso; • il secondo ciclo, destinato alla formazione scientifico-tecnica e professionale, corrisponde al terzo e al quarto anno; • il terzo ciclo, infine, corrispondente al quinto anno, è destinato a specifici approfondimenti tematici e disciplinari e alla elaborazione della tesi di laurea. Ciascun anno di corso comprende 30 settimane di attività didattica, che possono essere articolate anche in distinti periodi (p. es. due semestri). Dopo il superamento degli esami previsti, lo studente è ammesso a sostenere l’esame di laurea con il quale la Facoltà gli conferisce il titolo di “laureato specialista in architettura”. Questo titolo costituisce qualifica esclusivamente accademica: esso consente l’ammissione all’esame di Stato, che, se sostenuto con successo, è certificato da un altro diploma, rilasciato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che abilita all’esercizio indipendente della professione di architetto (questa potrà essere effettivamente praticata solo dopo l’iscrizione all’albo professionale). 4.2.3 Ambiti disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base L’attività didattica dei tre cicli è organizzata in corsi ufficiali di insegnamento,ognuno dei quali è articolato ai soli fini didattici, in aree disciplinari. Ogni area disciplinare fa capo ad uno o più settori scientifico disciplinari. Ad esse è assegnato un numero di crediti di base. In accordo al D.M. 509/1999, in ciascun corso di insegnamento il numero complessivo di crediti è successivamento stabilito in funzione degli obiettivi specifici della formazione e dello svolgimento di attività formative stabilite dal manifesto annuale degli studi. 4.2.4 Definizione degli ambiti disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea specialistica in Architettura Al fine di garantire agli studenti le fondamentali conoscenze teoriche e la pratica di attività di sperimentazione applicata, i contributi didattici e formativi di ciascuno degli ambiti disciplinari assumono a loro fondamento i contenuti minimi disciplinari così come già definiti nella tabella XXX ex D.M. 24 febbraio 1993, e successivamente nella declaratoria dei settori scientifico-disciplinari contenuta nell’allegato B al D.M. 4 ottobre 2000, di cui già all’art.1 del D.M. 23 dicembre 1999. 4.2.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento L’attività didattica del corso di laurea specialistica in Architettura si articola in una parte formativa orientata all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline; ed in una parte teorico-pratica orientata all’apprendimento e all’esercizio del “saper fare” nel campo delle attività strumentali o specifiche della professione. L’attività didattica è organizzata sulla base di annualità, costituite da corsi ufficiali di insegnamento. Al fine di consentire un’articolazione dell’attività didattica, gli insegnamenti possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di annualità. Pertanto gli esami di profitto possono essere sostenuti su (cfr. 4,1,13): • corsi di insegnamento monodisciplinari annuali; • corsi di insegnamento monodisciplinari corrispondenti a mezza annualità; • corsi di insegnamento integrati; • laboratori. Per assicurare un’idonea assistenza didattica, anche secondo quanto previsto dalla raccomandazione CEE n. 3, marzo 1990, nei Laboratori è assicurato un rapporto personalizzato fra discenti e docenti tale da consentire il controllo individuale della pratica del progetto; e pertanto non possono essere ammessi più di 50 allievi per ogni Laboratorio. I laboratori da attivarsi sono: • Laboratori 1-4 di Progettazione architettonica, caratterizzato da discipline del ssd ICAR 14 (Composizione architettonica e urbana); • Laboratori 1-2 di Costruzione dell’architettura, caratterizzato da discipline del ssd ICAR 12 (Tecnologia dell’architettura) e del ssd ICAR 09 (Tecnica delle costruzioni); • Laboratorio di Restauro, caratterizzato da discipline del ssd ICAR 19 (Restauro); • Laboratorio di Urbanistica, caratterizzato da discipline del ssd ICAR 21 (Urbanistica); • Laboratorio di sintesi finale, caratterizzato da discipline del ssd ICAR 14 (Composizione architettonica e urbana), e da un’altra disciplina presa dai settori: ICAR 09 (Tecnica delle costruzioni), ICAR12 (Tecnologia dell’architettura), ICAR 19 (Restauro), ICAR 21 (Urbanistica). Nel Laboratorio di sintesi finale lo studente è guidato, in accordo al proprio piano di studi, attraverso l’apporto di più discipline alla matura e completa preparazione di un progetto d’architettura nei diversi campi dell’applicazione professionale. I laboratori di sintesi finale fanno parte dei laboratori di laurea (cfr. 4.2.6.3) e vengono istituiti all’inizio di ogni semestre dal Consiglio di Facoltà, che ne definisce la correlazione con la tesi di Laurea. Il laboratorio di sintesi finale non prevede un esame di profitto ma rilascia una ammissione all’esame di laurea certificata dai docenti che hanno condotto il laboratorio frequentato dallo studente. Alcuni segmenti dell’attività didattica pratica potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica nonché dei reparti di ricerca e sviluppo di enti ed imprese pubbliche o private operanti nel settore dell’architettura, dell’ingegneria civile e dell’urbanistica, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l’utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture ed istituti, per attività didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stage). Su delibera del Consiglio di Facoltà tali attività didattiche sono quotate in crediti fino alla concorrenza massima di una annualità. Nell’ambito dell’indirizzo classico alcuni corsi del I e II ciclo si svolgono nell’ambito di stage previsti sia in località archeologiche italiane che estere. Le spese per i viaggi e le permanenze fuori sono a carico degli studenti salvo i contributi previsti dal Politecnico di Bari e la disponibilità di alloggi nelle sedi di missione durante gli stage di scavo del II ciclo. 4.2.6. Cicli didattici I tre cicli dell’attività didattica di cui al punto 4.2.2 sono così definiti per finalità didattiche: 4.2.6.1 Primo ciclo (1° e 2° anno) È destinato alla formazione di base. Alla fine del primo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di avere appreso gli elementi fondamentali della logica dell’architettura, della sua costruzione, della storia dei componenti essenziali dello spazio dell’architettura, nonché le tecniche fondamentali della rappresentazione dell’architettura e le discipline propedeutiche al controllo tecnico del progetto; e deve saper pervenire ad una prima sintesi di progetto nei suoi aspetti estetici, tecnici e funzionali. Inoltre per l’indirizzo “classico” lo studente deve dimostrare di avere appreso le tecniche fondamentali del rilievo e della rappresentazione manuale e digitale dell’architettura; e deve inoltre dimostrare di aver acquisto le conoscenze storiche, archeologiche e architettoniche di base relative al mondo antico. Discipline del primo ciclo Concorrono alla definizione del I ciclo discipline appartenenti a differenti settori scientifico-disciplinari (organizzate a fini esclusivamente didattici in “aree disciplinari”), cui fanno riferimento insegnamenti di diversa natura e durata, per un totale di 120 crediti, pari a 12 annualità, per ciascuno degli indirizzi. 4.2.6.2 Secondo ciclo (3° e 4° anno) È destinato alla formazione scientificotecnica e professionale. Alla fine del secondo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto, di essere in grado di pervenire a sintesi progettuali esecutive nei campi della progettazione architettonica e urbanistica, della costruzione dell’architettura, del restauro dei monumenti (lo strumento progettuale è adesso il metodo specifico di conoscenza 4 4.3. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X) 4. I regolamenti didattici 4 4.2. Regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Architettura (XXII) 33 Discipline del secondo ciclo Concorrono alla definizione del II ciclo discipline appartenenti a differenti settori scientifico-disciplinari (organizzate a fini esclusivamente didattici in “ambiti disciplinari”), cui fanno riferimento insegnamenti di diversa natura e durata, per totale di 129,5 crediti. 34 4.2.6.3 Terzo ciclo (5° anno) È destinato a specifici approfondimenti tematici e disciplinari e all’elaborazione dell’esame di laurea. Qui lo studente, avendo ormai delineato i propri specifici interessi, deve dimostrare attraverso sue originali proposte, la raggiunta capacità di operare sintesi progettuali, pertinenti e verificabili nell’ambito delle conoscenze e del dibattito culturale sulla costruzione dello spazio in ogni scala. I piani di studio individuali sono strutturati all’interno di particolari strutture didattiche denominate “laboratori di laurea”. Discipline ed esami del terzo ciclo Concorrono alla definizione del III ciclo discipline che fanno riferimento a insegnamenti di diversa natura e durata, per un totale di 52,5 crediti, pari a 5 annualità. Dei 52,5 crediti complessivi, 6 sono da assegnarsi ad attività didattico-pratiche da svolgersi ai fini del tirocinio/stage o sotto la guida diretta del Collegio dei docenti del laboratorio di laurea, o presso qualificate strutture di istituti di ricerca scientifica nonché reparti di ricerca e sviluppo di Enti e imprese pubbliche e/o private operanti nel settore dell’architettura, dell’ingegneria civile e dell’urbanistica, previa stipula di apposite convenzioni. Esse possono consistere anche in attività didattiche speciali (corsi intensivi, seminari) svolte con l’utilizzazione di esperti. I Laboratori di laurea Il laboratorio di laurea è una struttura didattica a cui fanno riferimento tutti i corsi del 5° anno per un totale di 52,5 crediti. In particolare esso comprende: • il laboratorio di sintesi finale; • tre insegnamenti (ciascuno di 10 crediti), le cui ore sono tutte dedicate allo svolgimento di attività di ricerca finalizzate alla redazione della tesi (i docenti ufficiali hanno il ruolo di tutor); • lo stage (6 crediti). Disciplinarmente ciascun laboratorio di laurea si caratterizza in base a tre parametri: • la scala dimensionale (architettura, città, territorio); • i settori scientifico-disciplinari di riferimento (almeno tre); • la tematica di ricerca e di progetto, che fa riferimento al patrimonio consolidato di ricerche e progetti della Facoltà e del Dipartimento ICAR. Programmazione e istituzione dei laboratori di laurea Al fine di favorire l’iscrizione ai laboratori di laurea, per ciascun A.A.: • due serie di laboratori di laurea: - una parte in ottobre e si conclude a luglio; - l’altra parte a marzo e si conclude a febbraio; • un appello straordinario a dicembre, come prolungamento della sessione autunnale; destinato unicamente agli esami del 4° anno. Prima dell’inizio di ciascun semestre (ottobre e marzo), il Consiglio di Facoltà, su proposta del Consiglio Unitario di Classe: -determina il numero dei laboratori di laurea da attivare in base al numero degli studenti che si trovano a quella data nelle condizioni di potersi iscrivere; -definisce e rende note le denominazioni dei laboratori di laurea sulla base dei progetti didattici elaborati dai collegi dei docenti; -approva le afferenze dei docenti ai differenti laboratori. Successivamente il Consiglio di Facoltà, in base al numero degli studenti iscritti ai differenti laboratori di laurea: • approva la composizione complessiva del laboratorio di laurea; • procede alla loro attivazione (assegnazione di spazi e attrezzature). Iscrizione ai laboratori di laurea e loro attivazione Condizioni necessarie per iscriversi ai laboratori di laurea sono: • avere superato tutti gli esami del I e II ciclo; • avere sostenuto possibilimente le propedeuticità di Storia IV indcate come necessarie al progetto didattico del laboratorio di laurea celto; • essere in possesso della certificazione della conoscenza obbligatoria della lingua inglese. Dopo la presentazione pubblica e on line dei progetti didattici, i laureandi fanno la loro opzione per i laboratori. Alla domanda di iscrizione sono allegati: • il vertificato della segreteria studenti che attesti il superamento di tutti gli esami richiesti; • una breve relazione dalla quale dovranno evincersi le motivazioni per le quali si chiede l’iscrizione a quel laboratorio di laurea, quel tipo di progetto di sintesi finale, quella specifica tesi di ricerca, ecc.; • il curriculum studiorum, costituito da una descrizione dei momenti ritenuti più significativi della propria formazione, comprendente il portfolio (elaborati grafici) dei progetti e delle ricerche prodotti individualmente, ritenuti più significativi. Struttura e composizione dei laboratori di laurea Ciascun laboratorio di laurea è costituito di norma: • da un Collegio di Docenti, in genere 3 docenti di ruolo, di cui uno con funzione di coordinatore e responsabile del laboratorio di sintesi finale. Il Collegio dei docenti prima dell’inizio di ogni semestre elaborano un progetto didattico e di ricerca esecutivo, necessario all’istituzione del laboratorio stesso; • da 6 laureandi, ciascuno dei quali è tenuto ad elaborare individualmente, di intesa con il Collegio e nell’ambito del progetto didattico e di ricerca proposto dal Collegio stesso e in collaborazione con gli altri laureandi, un progetto di architettura e una ricerca il cui obiettivo è la stesura del capitolo di propria competenza della tesi. tratta in genere di materiali cartacei provenienti da archivi o biblioteche: libri, disegni esistenti, documenti ma anche rilievi, foto, ecc.; • apparati critici: bibliografia ragionata, nomi, luoghi, elenco delle fonti, ecc. Il progetto di sintesi Il progetto d’architettura elaborato dai laureandi è in stretta correlazione con l’attività di ricerca, che ne costituisce la base scientifica. Esame di laurea magistrale in Architettura Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea magistrale in Architettura è necessario: • avere ottenuto almeno 300 crediti per attività didattiche e di ricerca; • avere ricevuto la idoneità rilasciata dal laboratorio di sintesi finale. L’esame di laurea consiste: • nella discussione del progetto di sintesi finale; • nella discussione della tesi di ricerca. La valutazione si riferisce sia al progetto di sintesi che alla tesi di ricerca, e assume come base la media dei voti riportati negli esami di profitto. La tesi di ricerca La sua elaborazione serve a dimostrare l’attitudine del laureando alla ricerca, all’approfondimento critico, alla speculazione teorica sui problemi di architettura. Si configura generalmente costituita di tre parti: • testo critico; • documentazione: sono i materiali “inediti” rintracciati durante il lavoro, materiale prima del tutto sconosciuto alla comunità scientifica. In questo caso si Esami del laboratorio di laurea Per ciascun insegnamento dei laboratori di laurea è istituita una commissione costituita da professori ufficiali della Facoltà, appartenenti allo stesso ssd. Gli insegnamenti di stessa denominazione hanno la stessa commissione. Ciascuna commissione esamina gli studenti iscritti all’esame, indipendentemente dal Laboratorio di appartenenza. I laboratori di sintesi rilasciano soltanto un’idoneità che vale come ammissione all’esame di laurea. Commissioni di laurea La Commissione esaminatrice é formata da undici membri, professori ufficiali della Facoltà. Della Commissione fa parte solo il coordinatore del laboratorio di laurea, ma non gli altri membri del collegio. Presidente della Commissione di norma é il Preside o il Presidente del Consiglio Unitario di Classe. Le Commissioni sono nominate dal Preside. In apertura di seduta il Presidente dà la parola al coordinatore del laboratorio di laurea. Successivamente la parola passa ai candidati che espongono in sequenza: • il progetto di sintesi finale; • la tesi di ricerca. La seduta d’esame é pubblica per quanto attiene alla tesi di ricerca. Al termine il Presidente invita la Commissione a ritirarsi per la discussione di merito e per la valutazione. prodotta dai laboratori di laurea con l’elaborazione delle tesi, la Facoltà promuove l’acquisizione dei risultati formalizzati: • dei progetti di sintesi finale, • delle tesi di ricerca attraverso la loro elaborazione elettronica e garantendo comunque il copyright agli autori. 4 4.2 Il corso di laurea magistrale in Architettura (XX) 4. I regolamenti didattici 4 degli allievi). In particolare per l’indirizzo classico lo studente deve dimostrare, attraverso le specifiche verifiche di profitto, di aver acquisito gli elementi essenziali della metodologia della ricerca archeologica, di saper affrontare un rilievo ai diversi livelli di scala, facendo ricorso alle metodologie di volta in volta ritenute più idonee, di aver acquisito le cognizioni necessarie ad interpretare i resti architettonici, di saper produrre elaborati che restituiscano scientificamente le forme originarie di un’architettura antica, nei limiti consentiti dal sopravvissuto nonché di sapersi avvalere di tale prodotto ai fini della comprensione storica dell’edificio stesso e dell’elaborazione di eventuali progetti di restauro. Criteri di valutazione Il voto dell’esame di laurea deriva da: • media degli esami di profitto espressa in centodecimi (a), cui va a sommarsi: • la media pesata delle valutazioni espressa in decimi (b) dei singoli commissari relativa al progetto di sintesi finale e alla tesi di ricerca. Solo nel caso in cui a + b = (o maggiore) di 110 é possibile avanzare la proposta di lode. Acquisizione dei risultati e loro pubblicazione Al fine di non disperdere l’attività di ricerca 35 36 Equivalenze fra insegnamenti dell’ordinamento CdLS Classe n.4/SD.M.28/XI/2000 con il precedente ordinamento ex D.M. 24.02.1993 (G.U. 2 luglio 1993, n. 153), Tabella XXX + ex D.R. Bari, 19 ottobre 1993 (G.U. 13.01.1994, serie generale n. 9) Per quanto attiene all’ordinamento precedente comunemente detto N. O., valgono le seguenti equivalenze fra insegnamenti: Vecchio Ordinamento / 1982-1990 1° e 2° anno Storia dell’architettura 1a annualità Storia dell’architettura 2a annualità Tecnologie dei materiali da costruzione Istituzioni di matematica Istituzioni di matematica II Urbanistica 1a annualità Disegno e rilievo Applicazioni di geometria descrittiva Statica 3° e 4° anno Caratteri tipologici dell’architettura Storia dell’architettura contemporanea Fisica tecnica e impianti Sociologia urbana e rurale Strumenti e metodi per il rilievo architettonico Cultura tecnologica della progettazione I Cultura tecnologica della progettazione II 5° anno Estimo ed esercizio professionale Nuovo Ordinamento / 1993-1994 Primo ciclo ex tabella XXX Storia dell’arch. antica + Storia dell’arch. medioevale Storia dell’architettura moderna Materiali e progettazione di elementi costruttivi Istituzioni di matematiche 1a annualità Istituzioni di matematiche 2a annualità Urbanistica Disegno dell’architettura I + Disegno dell’architettura II Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Statica I + Statica II Secondo ciclo ex tabella XXX Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura Storia dell’architettura contemporanea Fisica tecnica ambientale I + Fisica tecnica ambientale II Sociologia urbana Rilievo dell’architettura I + Rilievo dell’architettura II Progettazione ambientale Tecnologie del recupero edilizio Terzo ciclo Esercizio professionale dell’architettura 1993-1994 Primo ciclo n.o. ex tabella XXX Storia dell’arch. antica + Storia dell’arch. medioevale (9 cfu) Storia dell’architettura moderna (7,5 cfu) Istituzioni di matematiche 1 (4,5 cfu) + Elementi di geometria analitica (4,5 cfu) (Modulo del corso integrato di modellazione solida dell’architettura) Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (4,5 cfu) + Stereotomia (4,5 cfu) (Modulo del corso integrato di modellazione solida dell’architettura) Secondo ciclo n.o. ex tabella XXX Urbanistica II (4 cfu) Storia e metodi dell’architettura (3,5 cfu) Caratteri tipologici e morfologici dell’arch. I (4 cfu) + Caratteri tipologici e morfologici dell’arch. II (3,5 cfu) Storia dell’architettura contemporanea I + II (7 cfu) 2000 Primo ciclo CdLs (classe n.4/s) Storia dell’arch. Antica (esonerati al 2° della parte di medioevale) (9 cfu) Storia dell’architettura medioevale e storia dell’architettura moderna (7,5 cfu) Istituzioni di matematiche 1 (9 cfu) Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (9 cfu) Secondo ciclo CdLs (classe n.4/s) Teorie e tecniche della progettazione urbanistica (4 cfu) Storia dell’architettura IV (3,5 cfu) Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura (7,5 cfu) Storia dell’architettura contemporanea (7 cfu) 4.2.7.1 Indirizzo “generale” CDLM in Architettura L’indirizzo “generale” è dedicato alla formazione specifica nel settore dell’Architettura, e cioè alla formazione per lo svolgimento di quelle attività “esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto” (direttive n. 85/384/CEE, n. 85/14/CEE, n. 86/17/CEE), tesa ad assicurare il raggiungimento: 1. della capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche; 2. di una adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell’architettura, nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti; 3. di una conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica; 4. di una adeguata conoscenza in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione; 5. della capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare fra loro creazioni architettoniche e spazi in funzione dei bisogni e della misura dell’uomo; 6. della capacità di capire l’importanza della professione e delle funzioni dell’architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali; 7. di una conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto di costruzione; 8. della conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici; 9. di una conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie, nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli intimamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici; 10. di una capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione; 11. di una conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l’integrazione dei piani nella pianificazione. In esso, con riferimento alla natura e alle finalità proprie del CdLM in Architettura, tutti gli insegnamenti ruotano intorno a un nucleo centrale costituito dalla cultura della progettazione, cioè da quella serie di metodologie di natura storica e scientifica e di procedimenti di natura tecnico-estetica necessari alla costruzione dello spazio fisico. Essi, conseguentemente, garantiscono il conseguimento degli obiettivi indicati dalla direttiva CEE 85/384 sull’architettura, attraverso: • l’attività di progettazione applicata al campo dell’architettura, della città, del restauro, dell’urbanistica, e dell’ambiente costruito in senso lato; • la preparazione specifica nel campo delle tecniche di rappresentazione in quanto strumento conoscitivo fondamentale per la progettazione e il disegno dello spazio fisico; • la preparazione storica tesa: all’acquisizione delle conoscenze specifiche relative alle architetture prodotte nel corso del tempo come base indispensabile per una cosciente attività di progettazione; e conseguentemente all’acquisizione di metodologie finalizzate alla comprensione critica del fare architettura; • la preparazione tecnica e tecnologica applicata alla conoscenza delle tecniche di trasformazione dei materiali e di produzione dei manufatti edilizi, nonché delle analisi esigenziali e di costo; • la preparazione scientifica per quel che riguarda la conoscenza delle matematiche, degli strumenti e metodi di calcolo delle strutture, delle tecniche di analisi dei fenomeni attinenti all’uso dello spazio fisico e alla sua trasformazione. Iscrizione al 2° anno di corso Per iscriversi nell’A.A. successivo al 2° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo almeno due annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. Tuttavia è possibile iscriversi con riserva ai corsi del II anno qualora lo studente intenda sostenere l’esame, di cui si richiede la propedeuticità, nella sessione straordinaria di febbraio; nel caso l’esame non venga superato l’iscrizione al corso decade. Trasferimenti al 2° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato almeno le seguenti annualità: 1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica 2 Materiali e progettazione di elementi costruttivi; oppure altra disciplina annuale appartenente alla stessa area disciplinare V (Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia) Passaggio dal I al II ciclo (dal 2° al 3° anno) Per iscriversi al II ciclo (terzo anno) è necessario aver superato, almeno tutti i seguenti 10 esami su 12 complessivi: 1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica 2 Laboratorio 2° di Progettazione architettonica 3 Storia dell’architettura antica 4 In alternartiva: Statica / Storia Moderna /Urbanistica 5 Materiali e progettazione di elementi costruttivi 6 Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura 7 Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica 8 Disegno dell’architettura 9 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Coloro che allo scadere del 2° anno di corso non abbiano superato tali annualità entro l’appello straordinario invernale, sono considerati studenti fuori-corso: tale status permane fino a che non si superano dette annualità. Gli eventuali due esami mancanti del I ciclo di cui al punto 4, dovranno essere stostenuti prima di quelli di cui essi sono 4 4.2 Il corso di laurea magistrale in Architettura (XX) 4. I regolamenti didattici 4 4.2.7 Equipollenze fra laurea V.O. e laurea specialistica 4.2.7.1 Disattivazione dei corsi di laurea (cdl) in Architettura ex D.M. 24.02.1993 (G.U. 2 luglio 1993, n. 153), Tabella XXX, ed ex D.R. Bari, 19 ottobre 1993 (G.U. 13.01.1994, serie generale n. 9); e loro equipollenza con il corso di laurea specialistica (cdls) in Architettura ex D.M. 03.11.1999, n. 509. A partire dall’A.A. 2006/2007 sono disattivati tutti i cicli del CdL in Architettura ex D.M. 24.02.1993; e contemporaneamente sono attivati tutti i cicli del Corso di laurea specialistica in Architettura. 37 propedeutici (Storia moderna prima di Storia contemporanea; Urbanistica prima del Laboratorio di progettazione urbanistica; Statica prima di Scienza delle costruzioni) 38 Mobilità studentesca: programmi Socrates Al fine di favorire il processo di internazionalizzazione e di integrazione fra gli Stati membri della UE, a partire dal terzo anno di corso è consentita la partecipazione ai concorsi per l’attribuzione di borse di studio Socrates per la mobilità studentesca, bandite dal Politecnico di Bari. Condizioni essenziali per parteciparvi sono: • avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo; • avere sostenuto almeno l’esame di Laboratorio 3° di Progettazione architettonica. Trasferimenti al 4° anno di corso da altri atenei È necessario aver sostenuto tutti gli esami del primo ciclo e inoltre aver superato almeno le seguenti annualità: 1 Laboratorio 3° di Progettazione architettonica 2 Scienza delle costruzioni 3 Esami per un totale di 2 annualità; oppure: 1 annualità + 2 semestralità; oppure: 4 semestralità rivenienti dalle seguenti aree disciplinari: II Discipline storiche per l’architettura III Teoria e tecniche per il restauro architettonico V Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia VI Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura VIII Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale IX Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Passaggio dal II al III ciclo (dal 4° al 5° anno) Per iscriversi ad ottobre nel successivo A. A. al III ciclo (quinto anno) lo studente dovrà aver superato tutte le annualità del I e nel II ciclo. Qualora avesse ancora esami da sostenere, si iscriverà con riserva, contando ancora sull’appello straordinario invernale per il completamento degli esami. Coloro che nell’appello straordinario invernale non abbiano superato gli esami residui sono considerati studenti fuori-corso. Tuttavia al fine di favorire l’ingresso degli studenti nei laboratori di laurea alle date previste (ottobre e marzo), sono stabiliti degli appelli straordinari per tutti coloro che, ancora in debito di max 3 annualità, li chiederanno, impegnandosi a concluderli prima dell’apertura del successivo laboratorio. Il calendario di questi appelli, tenuto conto dell’elenco di tali studenti fornito dalla Segreteria didattica, sarà concordato nelle sue sequenze (distinte per ciascuno studente) dal Presidente del Consiglio Unitario di Classe con i gli studenti stessi. Trasferimenti al 5° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato tutti gli esami relativi al I e II ciclo inseriti nel regolamento didattico del corso di laurea specialistica in Architettura della Facoltà di Architettura di Bari. Gli studenti che intendono trasferirsi dovranno presentare alla Segreteria Studenti, al fine di ottenere il nulla-osta del Politecnico, il certificato di iscrizione nel precedente A.A. con l’elenco degli esami sostenuti. Conoscenza della lingua inglese Inoltre per iscriversi al terzo ciclo lo studente dovrà essere in possesso almeno del B1 (Thershold) Preliminary English Test (PET). Propedeuticità d’esame del I ciclo Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “generale” - I ciclo (ex DM 270/2004) Anno Tipo di Numero esami Totale Insegnamenti Ciclo crediti (annualità e moduli didattici concorrenti didattico di corso insegnamento alla definizione delle annualità) i 1° l m m m m m 2° l 1 1 1 1 1 1 6 1 15 9 9 9 9 9 60 12 I 1 9 m l 1 1 9 12 I m 1 1 6 9 9 60 Monte crediti complessivo = 120 | Totale esami = 13 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica 1a. annualità - Composizione elettronica della progettazione architettonica - Teoria dell’architettura Storia dell’architettura antica Materiali e progettazione di elementi costruttivi Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica Disegno dell’architettura Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica 2a. annualità - Caratteri dell’architettura Storia dell’architettura medioevale + storia dell’architettura moderna Statica Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura - Progettazione di sistemi costruttivi - Progettazione esecutiva dell’architettura Laboratorio di Urbanistica - Storia e teorie dell’urbanistica - Tecniche dell’urbanistica Caratteri dell’Architettura Settori scientificodisciplinari Ambiti disciplinari Crediti per insegnamento icar 14 icar 14 i i 9 3 icar 14 icar 18 icar 12 mat 05 icar 17 icar 17 i ii v x xi xi 3 9 9 9 9 9 60 icar 14 icar 14 icar 18 i i ii 8 4 9 icar 08 iv 9 icar 12 icar 12 v v 9 3 icar 21 icar 21 icar 14 viii viii I 4 5 9 60 Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Laboratorio 1° di Progettazione architettonica Storia dell’architettura - Storia medioevale dell’architettura + antica Storia dell’architettura moderna Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura - Materiali e progettazione di elementi costruttivi 4 4.2 Il corso di laurea magistrale in Architettura (XX) 4. I regolamenti didattici 4 Trasferimenti al 3° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato almeno le seguenti annualità: 1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica (almeno 15 cfu) 2 Laboratorio 2° di Progettazione architettonica (almeno 12 cfu) 3 Materiali e progettazione di elementi costruttivi (almeno 9 cfu) 4 Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura (almeno 12 cfu) 5 Storia dell’architettura antica (9 cfu) 6 Statica (almeno 9 cfu) 7 Istituzioni di matematiche 8 Disegno dell’architettura (9 cfu) 9 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (9 cfu) Iscrizione al 4° anno di corso Per iscriversi nel successivo A.A. al 4° anno di corso è necessario che lo studente abbia superato almeno 2 annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. esami Legenda l m i Laboratorio Corso monodisciplinare (una annualità) Corso integrato 39 Propedeuticità d’esame del II ciclo Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “generale” - II ciclo (1° anno ex DM 270/2004 - 2° anno ex DM 509/1999) Anno Tipo di Numero esami Totale Insegnamenti Ciclo crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla didattico di corso insegnamento definizione delle annualità) l 1 Laboratorio 3° di Progettazione architettonica 12 ii 3° m m m m 1 1 1 1 4 5 9 9 l 1 12 i m 4° l m l l m I I 1 1 8 1 1 1 1 1 1 4 9 64 10,5 4 10,5 11 7,5 11 1 11 7 65,5 icar 14 - Progettazione architettonica 1a annualità icar 09 - Tecnica delle costruzioni Storia dell’architettura contemporanea III (1°semestre) icar 18 Storia dell’architettura contemporanea III (2°semestre) icar 18 icar 08 Scienza delle costruzioni ii ii iv vi Storia dell’architettura - Storia dell’architettura contemporanea antica e medioevale - Storia dell’architettura moderna Laboratorio 4° di Progettazione architettonica - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Scienza delle costruzioni - Storia dell’architettura contemporanea Laboratorio di Restauro architettonico - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Scienza delle costruzioni Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura - Scienza delle costruzioni - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Metodi e tecniche di analisi ambientale I Laboratorio di progettazione urbanistica - Urbanistica ing-ind 11 Laboratorio di Progettazione urbanistica - Progettazione urbanistica - Gestione urbana icar 21 icar 21 viii viii 9 3 Architettura del paesaggio Rilievo dell’architettura icar 15 icar 17 xi 4 9 64 Laboratorio 4° di Progettazione architettonica Laboratorio di Restauro - Restauro architettonico - Tecnica delle costruzioni Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura - Progetto di strutture - Teorie e tecniche della progettazione architettornica - Sistemi statici e forme strutturali Estimo Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Fisica tecnica ambientale - Tecnologie del recupero edilizio - Tecnologia dell’architettura Sociologia urbana + Economia urbana i i i ii 7,5 1,5 1,5 3,5 icar 19 icar 09 iii iv 7,5 3 icar 09 icar 14 icar 14 icar 22 iv i i vii 8 1,5 1,5 7,5 ing-ind 11 icar 12 icar 12 sps 10 + secs p06 Se non si è sostenuto l’esame di: 9 3 4 5 9 9 i iv Metodi e tecniche di analisi ambientale I (fisica tecnica ambientale I) icar 14 - Composizione architettonica e urbana - Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie icar 15 icar 16 - Riqualificazione del paesaggio urbano icar 18 Storia dell’architettura IV Non si può sostenere l’esame di: vi v v ix 3,5 3,5 4 11 65,5 Anno Tipo di Numero esami Totale Insegnamenti Ciclo crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla didattico di corso insegnamento definizione delle annualità) lsf 1 16,5 Laboratorio di sintesi finale iii 5° - Progettazione architettonica 2a. annualità - Un insegnamento in alternativa fra m m m 1 1 1 10 10 10 Tre insegnamenti da scegliersi fra m/2 0,5 6 Stage 52,5 Monte crediti complessivo = 52,5 Totale = 5 esami Settori scientificodisciplinari Ambiti Crediti per disciplinari insegnamento icar 14 icar 14 icar 18 icar 19 icar 09 icar 12 icar 21 i i ii iii iv v viii icar 14 icar 18 icar 19 icar 08/09 icar 12 ing-ind 11 icar 22 icar 21 sps 10 icar 17 i ii iii iv v vi vii viii ix xi icar 14 icar 19 icar 09 icar 12 icar 17 i iii iv v xi Non ci si può iscrivere al laboratorio di Laurea se non si sono superati tutti gli esami del I e II ciclo 16,5 4 4.2.7.1 Curriculum “generale” CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 Settori Ambiti Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari Propedeuticità d’esame del III ciclo Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “generale” - III ciclo (ex DM 509/1999) 10 6 52,5 Legenda l m i Laboratorio Corso monodisciplinare (una annualità) Corso integrato Monte crediti complessivo = 129,5 | Totale esami = 15 esami 40 41 4.2.7.2 Indirizzo “classico” CdLM in Architettura 42 Iscrizione al 2° anno di corso Per iscriversi nell’A.A. successivo al 2° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo almeno due annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. Tuttavia è possibile iscriversi con riserva ai corsi del II anno qualora lo studente intenda sostenere l’esame di cui si richiede la propedeuticità, nella sessione straordinaria di febbraio; nel caso l’esame non venga superato l’iscrizione al corso decade. Trasferimenti al 2° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato almeno le seguenti annualità: 1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica 2 Materiali e progettazione di elementi costruttivi; oppure altra disciplina annuale appartenente alla stessa area disciplinare V (Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia) Passaggio dal I al II ciclo (dal 2° al 3° anno) Per iscriversi nel successivo A.A. al II ciclo (terzo anno) lo studente dovrà aver superato i seguenti esami: 1 Laboratorio 1 di Progettazione architettonica 2 Laboratorio 2 di Progettazione architettonica 3 Storia dell’architettura antica 4 In alternativa: Statica / Storia moderna / Urbanistica 5 Materiali da costruzione e tecniche costruttive 6 Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura 7 Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematiche 8 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva 9 Laboratorio 1 di Archeologia Coloro che allo scadere del 2° anno di corso non abbiano superato tali annualità entro l’appello straordinario invernale, sono considerati studenti fuori-corso: tale status permane fino a che non si superino dette annualità. Gli eventuali due esami mancanti del I ciclo di cui al punto 4, dovranno essere stostenuti prima di quelli di cui essi sono propedeutici (Storia moderna prima di Storia contemporanea; Urbanistica prima del Laboratorio di progettazione urbanistica; Statica prima di Scienza delle costruzioni) Trasferimenti al 3° anno di corso da altri atenei Per le specificità proprie dell’indirizzo ‘classico’ non è possibile accedere al II ciclo provenendo da altri Atenei. Conoscenza della lingua inglese Inoltre per iscriversi al terzo ciclo lo studente dovrà essere in possesso almeno del B1 (Thershold) Preliminary English Test (PET). Mobilità studentesca: programmi Socrates Al fine di favorire il processo di internazionalizzazione e di integrazione fra gli Stati membri della UE, a partire dal terzo anno di corso è consentita la partecipazione ai concorsi per l’attribuzione di borse di studio Socrates per la mobilità studentesca, bandite dal Politecnico di Bari. Condizioni essenziali per parteciparvi sono: • avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo; • avere sostenuto almeno l’esame di Laboratorio 3° di Progettazione architettonica. Iscrizione al 4° anno di corso Per iscriversi nel successivo A.A. al 4° anno di corso è necessario che lo studente abbia superato almeno 2 annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. Trasferimenti al 4° anno di corso da altri atenei Per le specificità proprie dell’indirizzo ‘Classico’ non è possibile accedere al II ciclo provenendo da altri Atenei. È possibile iscriversi con riserva ai corsi del 4° anno qualora lo studente intenda sostenere l’esame di cui si richiede la propedeuticità nella sessione straordinaria di febbraio; nel caso l’esame non venga superato l’iscrizione al corso decade. Passaggio dal II al III ciclo (dal 4° al 5° anno) Per iscriversi ad ottobre nel successivo A. A. al III ciclo (quinto anno) lo studente dovrà aver superato tutte le annualità del I e nel II ciclo. Qualora avesse ancora esami da sostenere, si iscriverà con riserva, contando ancora sull’appello straordinario invernale per il completamento degli esami. Coloro che nell’appello straordinario invernale non abbiano superato gli esami residui sono considerati studenti fuoricorso. Tuttavia al fine di favorire l’ingresso degli studenti nei laboratori di laurea alle date previste (ottobre e marzo), sono stabiliti degli appelli straordinari per tutti coloro che, ancora in debito di max 3 annualità, li chiederanno, impegnandosi a concluderli prima dell’apertura del successivo laboratorio. Il calendario di questi appelli, tenuto conto dell’elenco di tali studenti fornito dalla Segreteria didattica, sarà concordato nelle sue sequenze (distinte per ciascuno studente) dal Presidente del Consiglio Unitario di Classe con i gli studenti stessi. Trasferimenti al 5° anno di corso da altri atenei Per le specificità proprie dell’indirizzo ‘Classico’ non è possibile accedere al III ciclo provenendo da altri Atenei. Conoscenza di una seconda lingua straniera Per iscriversi al terzo ciclo lo studente dovrà certificare la conoscenza di base di una seconda lingua straniera, in aggiunta a quella della lingua inglese già precedentemente certificata, da scegliersi tra il francese, il tedesco e il greco moderno. 4 4.2.7.1 Curriculum “generale” CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 In aggiunta agli obiettivi strategici dell’indirizzo generale, il curriculum “classico” è finalizzato a fornire competenze specifiche nel settore dei beni archeologici e monumentali del mondo antico e medievale mediterraneo, al fine di formare una figura professionale dotata di: • adeguate cognizioni storiche nell’ambito del contesto cronologico e geografico in cui è chiamato ad intervenire; • adeguate conoscenze delle manifestazioni artistiche e più in generale produttive del mondo mediterraneo tra l’età del bronzo e la fine dell’età medievale, nonché della capacità di classificazione, comprensione e interpretazione dei materiali archeologici, anche ai fini della loro fruizione museale; • idonee conoscenze dei fondamenti metodologici basilari delle discipline archeologiche, non escluse di quelle metodiche di ricerca analitica che si avvalgono del supporto di metodologie scientifiche sussidiarie e dell’applicazione delle nuove tecnologie; • idonea padronanza delle metodologie del rilievo manuale e strumentale ai diversi livelli di scala, non escluse la fotogrammetria digitale, le tecnologie satellitari e di scansione digitale tridimensionale. Tali conoscenze sono volte ad assicurare a tale figura professionale una specifica capacità di intervento in quei contesti specifici inerenti il patrimonio archeologico e monumentale mediterraneo. Saranno quindi suoi interlocutori le autorità preposte alla tutela del patrimonio e costituiranno ambiti peculiari di intervento: Il rilievo archeologico ai diversi livelli di scala, dal particolare architettonico alla documentazione topografica; Il restauro archeologico, dal monitoraggio alla manutenzione dell’esistente e fino all’elaborazione di progetti di anastilosi; La progettazione e l’allestimento museale nei lori diversi aspetti; La sistemazione d’area e la progettazione di parchi archeologici, nella complessità delle problematiche che discendono dalle specifiche esigenze di conservazione e di fruizione. 43 Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “classico” - I ciclo (ex DM 270/2004) Anno Tipo di Composizione Totale Ciclo crediti didattico di corso insegnamento annualità I 1° 1 Settori Aree Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari Laboratorio 1° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica e urbana 1a. annualità - Disegno dal vero dell’architettura icar 14 icar 17 i i 9 3 m 1 9 Storia dell’architettura antica icar 18 ii 9 I m m I 1 1 1 1 9 9 9 9 Materiali da costruzione e Tecniche costruttive Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Laboratorio 1° di Archeologia (Greca) - Archeologia egea - Storia dell’arte greca icar 12 mat 05 icar 17 v x xi 9 9 9 l-fil let/01 xii l-ant/02 xii 3 3 - Archeologia Classica l-ant/07 6 2° 15 Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) l 1 xii 60 12 3° l Storia dell’architettura - Storia romana dell’architettura greca - Storia dell’architettura della Magna Grecia m m m Laboratorio 2° di - Laboratorio 1° di archeologia (Romana) archeologia (Greca) l m 1 12 9 m m l 1 1 1 9 9 12 icar 12 icar 12 v v 9 3 9 - Progettazione di sistemi costruttivi - Progettazione esecutiva dell’architettura Laboratorio 2° di archeologia (Romana) - Storia romana - Etruscologia e antichità italiche - Archeologia e storia dell’arte romana + archeologia delle province romane l-ant 02 l-ant/06 l-ant/07 xii xii xii 1,5 1,5 6 icar 14 icar 14 icar 18 i i ii 9 3 9 icar 21 icar 08 viii iv 9 9 60 l I I l I Legenda l 60 l icar 14 icar 09 i iv 9 3 iii iv vi 4 9 9 Propedeuticità d’esame del II ciclo Non si può sostenere l’esame di: se non si è sostenuto l’esame di: Storia dell’architettura IV - Storia dell’architettura romana - Laboratorio 3° di progettazione architettonica Scienza delle costruzioni - Istituzioni di geometria e istituzioni di matematica - Statica Storia dell’Architettura contemporanea III (1° semestre) icar 08 icar 08 Scienza delle costruzioni Metodi e tecniche di analisi ambientale I ing-ind11 (fisica tecnica ambientale I) 1 12 Laboratorio di Progettazione urbanistica - Progettazione urbanistica - Gestione urbana icar 21 icar 21 viii viii 9 3 Disegno e rilievo dell’architettura icar 17 xi 9 Laboratorio di progettazione urbanistica - Urbanistica fis/07 l-ant 10 xii xii 4 5 62 Laboratorio 4° di Progettazione architettonica - Scienza delle costruzioni - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica i i 7,5 1,5 i ii ii 1,5 4 7,5 Laboratorio di restauro architettonico - Scienza delle costruzioni - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Scienza delle costruzioni iii iv 9 3 Laboratorio di costruzione dell’architettura Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Metodi e tecniche di analisi ambientale I Laboratorio 4° di Archeologia - Laboratorio 3° di Archeologia Estimo - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica 1 9 9 7 1 1 1 1 1 1 62 10,5 4 7,5 12 11 11 Laboratorio Corso monodisciplinare (una annualità) Corso integrato Settori Aree Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari 4 9 9 Laboratorio 3° di Archeologia - Archeometria -Metodologie della ricerca archeologica i 6 56 Monte crediti complessivo = 118 | Totale esami = 14 annualità Monte crediti complessivo = 120 | Totale esami = 12 annualità Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Progettazione architettonica - Tecnica delle costruzioni 1 1 1 1 m 44 II 4° 1 6 - Laboratorio 1° di Progettazione architettonica Anno Tipo di Ciclo Composizione Totale crediti didattico di corso insegnamento annualità 60 m 1 Laboratorio 2° di Progettazione architettonica Se non si è sostenuto l’esame di: 3 Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica 2a. annualità - Caratteri dell’architettura Storia dell’architettura medievale + Storia dell’architettura moderna Laboratorio di urbanistica Statica Laboratorio 1° di costruzione dell’architettura l Non si può sostenere l’esame di: Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “classico” - II ciclo (3° anno ex DM 270/2004 - 4° anno ex DM 509/1999) Laboratorio 4° di Progettazione architettonica icar 14 - Composizione architettonica e urbana - Analisi della morfologia urbana e delle tipologie ed. icar 15 icar 16 - Riqualificazione del paesaggio urbano icar 18 Storia dell’architettura IV icar 22 Estimo Laboratorio di Restauro - Restauro architettonico - Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Fisica tecnica ambientale II - Tecnologie del recupero dell’architettura - Tecnologia dell’architettura Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura - Progetto di strutture - Teoria e tecniche dellam progettazione architettonica - Sistemi statici e forme strutturali icar 19 icar 09 ing-ind 11 vi icar 12 v icar 12 v 3,5 3,5 4 icar 09 icar 14 8 1,5 1,5 iv i 4 4.2.7.2 Curriculum “classico” CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 l Propedeuticità d’esame del I ciclo 56 45 Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “classico” - III ciclo (ex DM 509/1999) Anno Tipo di Composizione Totale Ciclo crediti didattico di corso insegnamento annualità iii 5° lsf 1 16,5 Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Laboratorio di sintesi finale - Progettazione architettonica 2a. annualità m m m m/2 1 1 1 0,5 5,5 10 10 10 6 52,5 Settori Aree Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari icar 14 icar 18 icar 19 icar 09 icar 17 l-ant/07 l-ant/08 i ii iii iv xi xii xii icar 14 icar 19 icar 12 icar 21 i iii v viii icar 14 icar 15 icar 19 icar 21 i i iii viii Non ci si può iscrivere al laboratorio di Laurea se non si sono superati tutti gli esami del I e II ciclo 6 Stage 51 Monte crediti complessivo = 52,5| Totale = 4,5 annualità Legenda l m m/2 i 46 Insegnamenti Area I: Progettazione architettonica e urbana 01 Composizione architettonica 1/A 02 10 Tre insegnamenti da scegliersi fra 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Architettura Insegnamenti e docenti per aree disciplinari ssd Crediti icar/14 9 Composizione architettonica 1/B (c.s.) 03 Composizione architettonica 1/C (c.s.) 04 Composizione elettronica della prog. arch. 1/A icar/14 3 Laboratorio di appartenenza Docenti Laboratorio 1/A di Progettazione architettonica Giuseppe Fallacara Laboratorio 1/B di Progettazione architettonica Calogero Montalbano Laboratorio 1/C di Progettazione architettonica Annalisa Di Roma Laboratorio 1/A di Progettazione architettonica Marco Stigliano 05 Composizione elettronica della prog. arch. 1/B (c.s.) Laboratorio 1/B di Progettazione architettonica Graziella Fittipaldi 06 Composizione elettronica della prog. arch. 1/C (c.s.) Laboratorio 1/C di Progettazione architettonica Nico Parisi 07 Composizione architettonica 2/A 08 Composizione architettonica 2/B (c.s.) 09 Composizione architettonica 2/C (c.s.) 10 Caratteri dell’architettura A 11 Caratteri dell’architettura B (c.s.) icar/14 icar/14 8 4 12 Caratteri dell’architettura C (c.s.) 13 Teoria dell’architettura icar/14 3 14 Progettazione architettonica 1/A icar/14 9 15 Progettazione architettonica 1/B (c.s.) Laboratorio 2/A di Progettazione architettonica Franco Defilippis Laboratorio 2/B di Progettazione architettonica Michele Montemurro Laboratorio 2/C di Progettazione architettonica Antonio Riondino Laboratorio 2/A di Progettazione Architettonica Annalisa Giglio Laboratorio 2/B di Progettazione Architettonica Annalinda Neglia Laboratorio 2/C di Progettazione Architettonica Giuseppe Rociola Claudio D’Amato Laboratorio 3/A di Progettazione architettonica Claudio D’Amato Laboratorio 3/B di Progettazione architettonica Ariella Zattera 16 Progettazione architettonica 1/C (c.s.) Laboratorio 3/C di Progettazione architettonica Michele Beccu 17 Progettazione architettonica 1/D (c.s.) Laboratorio 3/D di Progettazione architettonica Matteo Ieva 18 Progettazione architettonica 1/E (c.s.) Laboratorio 3/E di Progettazione architettonica Calogero Montalbano 19 Progettazione architettonica 1/F (c.s.) Laboratorio 3/F di Progettazione architettonica Nicola Parisi 20 Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura A 21 Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura B 22 Composizione e progettazione urbana A icar/14 9 icar/14 9 Attilio Petruccioli Matteo Ieva Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica Carlo Moccia 23 Composizione e progettazione urbana B (c.s.) Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica Anna Bruna Menghini 24 Composizione e progettazione urbana C (c.s.) Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica Loredana Ficarelli 25 Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie A 26 Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie B (c.s.) Laboratorio 27 Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie C (c.s.) Corso monodisciplinare (una annualità) Corso monodisciplinare (mezza annualità) Corso integrato 28 Riqualificazione del paesaggio urbano A 29 Riqualificazione del paesaggio urbano B (c.s.) 30 Riqualificazione del paesaggio urbano C (c. s.) 31 Composizione architettonica e urbana A 4 4.2.7.2 Curriculum “classico” CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 Propedeuticità d’esame del III ciclo icar/15 icar/16 icar/14 1,5 Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica Franco Defilippis Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica Michele Montemurro Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica Antonio Riondino 1,5 Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica Franco Defilippis Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica Michele Montemurro 3 Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica Antonio Riondino 3 Laboratorio 2/A di Costruzione dell’architettura Claudio D’Amato 47 30 Teorie e tecniche della progettazione architettonica icar/14 1,5 31 Riqualificazione del paesaggio urbano icar/15 3 Insegnamenti 33 Sistemi statici e forme strutturali ssd icar/14 Crediti 1,5 icar/18 9 Laboratorio 2/A/B di Costruzione dell’architettura Laboratori 4/A/B/C/D/E/F di Progettazione architettonica Laboratorio di appartenenza Laboratori 2/A e 2/B di Costruzione dell’architettura Claudio D’Amato Attilio Petruccioli Docenti Francesco Porco Area II: Discipline storiche per l’architettura e l’urbanistica Storia dell’architettura antica A 02 Storia dell’architettura antica B (c.s.) Materiali e progettazione di elementi costruttivi A Materiali e progettazione di elementi costruttivi B 03 Materiali da costruzione naturali icar/12 9 Paolo Capoccia icar/12 4,5 Diego Cellie Riccardo Calvano 04 Tecniche e tecnologie del mondo greco e romano icar/12 4,5 05 06 Progettazione di sistemi costruttivi A Progettazione di sistemi costruttivi B (c.s.) icar/12 9 icar/12 3 07 Progettazione esecutiva dell’architettura A Giorgio Rocco 08 Progettazione esecutiva dell’architettura B (c.s.) Monica Livadiotti 09 Tecnologia del recupero edilizio icar/12 10 Tecnologia dell’architettura icar/12 03 Storia dell’architettura medioevale icar/18 4,5 Giacomo Martines 04 Storia dell’architettura moderna icar/18 4,5 Giacomo Martines 05 Storia dell’architettura contemporanea (I + II semestre) icar/18 4+5 Claudio D’Amato icar/18 3,5 Giorgio Rocco 06 Storia dell’architettura IV: Antica 07 Storia dell’architettura IV: Islamica Attilio Petruccioli 08 Storia dell’architettura IV: Stereotomica Giuseppe Fallacara 09 Storia dell’architettura IV: Moderna Claudio D’Amato Monica Livadiotti Laboratorio 1/A di Costruzione dell’architettura Laboratorio 1/B di Costruzione dell’architettura Vitangelo Ardito Spartaco Paris Laboratorio 1/A di Costruzione dell’architettura Massimiliano Fiore Laboratorio 1/B di Costruzione dell’architettura Vincenzo Bagnato 3,5 Metodi e tecniche di analisi ambientale I Vitangelo Ardito 4 Metodi e tecniche di analisi ambientale I Vitangelo Ardito Area VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura 01 Fisica tecnica ambientale I A ing-ind/11 9 Metodi e tecniche di analisi ambientale I Francesco Ruggiero 02 03 Fisica tecnica ambientale I B Fisica tecnica ambientale II ing-ind/11 ing-ind/11 9 3,5 Metodi e tecniche di analisi ambientale I Metodi e tecniche di analisi ambientale II Francesco Piccininni Francesco Ruggiero icar/22 7,5 Pierluigi Morano 9 Nicola Martinelli Area VII: Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica Area III: Teorie e tecniche per il restauro architettonico 01 Restauro architettonico A Laboratorio di Restauro architettonico A Rossella De Cadilhac Restauro architettonico B (c.s.) Laboratorio di Restauro architettonico B Ignazio Carabellese 03 Restauro architettonico C (c.s.) Laboratorio di Restauro architettonico C Giacomo Martines 01 Area IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura 02 Progettazione urbanistica A 03 Progettazione urbanistica B (c.s.) 01 Statica A 02 Statica B (c.s.) 03 Scienza delle costruzioni icar/19 7,5 Estimo 02 Area VIII: Progettazione urbanistica Urbanistica icar/08 9 Pietro D’Ambrosio Umberto Ricciuti 04 Gestione urbana A icar/08 9 Pilade Foti 05 Gestione urbana B (c.s.) icar/21 icar/21 9 3 Laboratorio di Urbanistica A Leonardo Rignanese Laboratorio di Urbanistica B Francesca Calace Laboratorio di Urbanistica A Patrizia Paola Pirro Laboratorio di Urbanistica B Anna Rita Marvulli 04 Tecnica delle costruzioni A icar/09 1,5 Laboratorio 3/A, 3/B, 3/C, 3/D, 3/E di Progettazione architettonica Domenico Raffaele 05 Progetto di strutture A icar/09 8,5 Laboratorio 2/A di Costruzione dell’architettura Mauro Mezzina Laboratorio 2/B di Costruzione dell’architettura Giosi Uva 01 Sociologia urbana A sps/10 11 Luciana Bozzo icar/09 3 Laboratorio di Restauro Architettonico A Giuseppina Uva 02 Sociologia urbana B (c.s.) sps/10 11 Sergio Bisciglia mat/03-05 9 Giannangelo Luisi 06 Progetto di strutture B (c.s.) 07 Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico A 08 Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico B (c.s.) Laboratorio di Restauro Architettonico B Domenico Raffaele 09 Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico C (c.s.) Laboratorio di Restauro Architettonico C Rita Greco Area V: Discipline tecnologiche per l’architettura 48 01 4 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 01 01 02 Area IX: Discipline sociali, economiche e giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Area X: Scienze matematiche per l’architettura 01 Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica A 49 02 Istituzioni di geometria +istituzione di matematica B mat/03-05 9 Giuseppe Devillanova Area XI: Rappresentazione dell’architettura 01 02 Disegno dell’architettura B (c.s.) icar/17 03 Disegno dal vero dell’architettura antica icar/17 9 Valentina Castagnolo 3 Valentina Castagnolo Gabriele Rossi 04 Fondamenti e appl. di geometria descrittiva A icar/17 7,5 Vincenzo De Simone 05 Fondamenti e appl. di geometria descrittiva B icar/17 7,5 Hilde Romanazzi 06 Rilievo dell’architettura A icar/17 9 Paolo Perfido 07 Rilievo dell’architettura B icar/17 9 Vincenzo De Simone 08 Rilievo dell’architettura C icar/17 9 Gabriele Rossi Area XII: Discipline integrative di cultura umanistica 21/21 01 9 02 03 04 50 icar/17 Laboratorio I di Archeologia - Archeologia egea 3 Dario Puglisi - Archeologia della Magna Grecia 2 Luigi Caliò Laura Masiello - Archeologia e storia dell’arte greca 4 Laboratorio II di Archeologia 9 Etruscologia e antichità italiche 3 Chiara Bernardini Archeologia e storia dell’arte romana e delle province Romane 6 Roberta Belli Laboratorio III di Archeologia 9 Metodologie e tecniche di ricerca archeologica 4,5 Silvio Fioriello Archeometria 4,5 Annarosa Mangone Laboratorio IV di Archeologia 10 - Museografia 5 Rossana Carullo - Museologia 5 Roberta Belli oggetti d’uso • Stage ICAR 16 AMBITO DISCIPLINARE II: Storia dell’Architettura • Storia dell’architettura. 5 • Storia dell’architettura ellenistica. 5 • Storia dell’architettura islamica. 5 • Storia dell’architettura antica. 5 • Storia dell’architettura bizantina e islamica • Storia dell’architettura contemporanea. 5 • Storia dell’architettura greca. 5 • Storia dell’architettura medioevale in pietra da taglio. 5 • Storia dell’architettura moderna in pietra da taglio. 5 • Storia dell’architettura romana in pietra da taglio. 5 • Storia della città e del territorio in pietra da taglio • Storia della critica e della letteratura architettonica • Storia e metodi di analisi dell’architettura • Storia urbana della città AMBITO DISCIPLINARE III: Restauro architettonico • Cantieri per il restauro architettonico • Caratteri costruttivi dell’edilizia storica • Conservazione dei materiali nell’edilizia storica • Consolidamento degli edifici storici • Restauro architettonico. 5 • Restauro dei monumenti • Restauro urbano • Teoria e storia del restauro. 5 • Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico • Stage ICAR 19 AMBITO DISCIPLINARE IV: Scienza e Tecnica delle Costruzioni • Costruzioni in zona sismica • Progetto di strutture. 5 • Progetto di strutture antisismiche • Scienza delle costruzioni. 5 • Sistemi statici e forme strutturali. 5 • Statica. 5 • Tecnica delle costruzioni. 5 • Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico. 5 • Stage ICAR 09 AMBITO DISCIPLINARE V: Tecnologia dell’Architettura • Cultura tecnologica della progettazione • Materiali e progettazione di elementi costruttivi. 5 • Progettazione ambientale • Progettazione esecutiva dell’architettura. 5 • Progettazione di sistemi costruttivi. 5 • Progettazione esecutiva dell’architettura. 5 • Tecnologia dell’architettura. 5 • Tecnologie del recupero edilizio. 5 • Tecnologie dei sistemi impiantistici • Tecnologie dei sistemi strutturali • Tecnologie per l’igiene edilizia e ambientale • Stage ICAR 12 AMBITO DISCIPLINARE VI: Fisica Tecnica Ambientale • Acustica applicata • Climatologia dell’ambiente costruito • Fisica tecnica ambientale • Gestione dei servizi energetici • Gestione dei servizi energetici del territorio • Illuminotecnica • Impianti tecnici AMBITO DISCIPLINARE VIII: Progettazione urbanistica • Progettazione urbanistica. 5 • Recupero e riqualificazione ambientale, urbana e territoriale • Sistemi informativi territoriali e telerilevamento. 5 • Tecniche di progettazione urbanistica • Teorie e tecniche della progettazione urbanistica. 5 • Urbanistica.5 • Stage ICAR 21 AMBITO DISCIPLINARE IX: Socio-economica • Sociologia urbana. 5 AMBITO DISCIPLINARE XI: Disegno • Applicazioni di geometria descrittiva • Cartografia tematica per l’architettura e l’urbanistica • Disegno automatico • Disegno dell’architettura. 5 • Percezione e comunicazione visiva • Rappresentazione del territorio e dell’ambiente • Rilevamento fotogrammetrico dell’architettura • Rilievo dell’architettura. 5 • Rilievo urbano e ambientale • Tecniche della rappresentazione • Teorie e storia dei metodi di rappresentazione • Stage ICAR 17 4 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 Disegno dell’architettura A Insegnamenti attivabili al 5° anno AMBITO DISCIPLINARE I: Progettazione architettonica e urbana • Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie. 5 • Caratteri dell’architettura. 5 • Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura. 5 • Composizione architettonica. 5 • Composizione e progettazione urbana. 5 • Composizione elettronica della progettazione architettonica. 5 • Elaborazione elettronica della progettazione architettonica • Progettazione architettonica 2a. annualità • Progettazione architettonica esecutiva. 5 • Progettazione architettonica per il recupero degli edifici • Progettazione architettonica per il recupero urbano •Progettazione Stereotomica • Teoria dell’architettura. 5 • Teorie e tecniche della progettazione architettonica. 5 • Stage ICAR 14 • Arte dei giardini • Progettazione del paesaggio • Riqualificazione del paesaggio • Teorie e storia della progettazione del paesaggio • Stage ICAR 15 • Allestimento • Architettura degli interni • Arredamento • Arredamento di imbarcazioni • Decorazione • Museografia • Progettazione del prodotto d’arredo • Teorie e storia dell’arredamento e degli 51 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Anno Insegnamenti di corso (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Laboratorio 1° di Progettazione architettonica 1° Corso A 52 Corso B Corso C generale e classico Estensione temporale Tipo di insegnamento Crediti Annuale L 15 - Composizione architettonica 1 Giuseppe Fallacara Calogero Montalbano Annalisa Di Roma 9 - Composizione elettronica della progettazione architettonica Graziella Fittipaldi Marco Stigliano 3 Nico Parisi 3 - Teoria dell’architettura generale Claudio D’Amato - Disegno dal vero dell’architettura antica classico Valentina Castagnolo Storia dell’architettura antica generale Giorgio Rocco Monica Livadiotti Materiali e progettazione di elementi costruttivi generale Paolo Capoccia Riccardo Calvano Materiali da costruzione e tecniche costruttive classico M/4 2 Annuale M 9 Annuale M 9 9 Anno Insegnamenti di corso (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 3° Laboratorio 3° di Progettazione architettonica Indirizzo Docenti Docenti Docentit Corso A Corso D Corso B Corso E Corso C Corso F generale e classico 9 Ariella Zattera 9 - Tecnica delle costruzioni (A, B, C, D, E, F) Domenico Raffaele Nicola Parisi 3 Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura generale Attilio Petruccioli Annuale M 7 Storia dell’architettura contemporanea generale Claudio D’Amato Semestrale M/2 4+5 Scienza delle costruzioni generale e classico Pilade Foti Annuale M 9 generale e classico Francesco Ruggiero Annuale M 9 Annuale L 12 - Tecniche costruttive e tecnologia del mondo antico Monica Livadiotti Semestrale M 4,5 Annuale M 9 Metodi e tecniche di analisi ambientale I (Fisica tecnica ambientale I) Laboratorio di progettazione urbanistica Annuale M 9 - Progettazione urbanistica Leonardo Rignanese Francesca Calace Annuale M 9 - Sistemi informativi territoriali e telerilevamento Patrizia Paola Pirro Annarita Marvulli Annuale L Paolo Perfido Vincenzo De Simone Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva generale e classico Vincenzo De Simone Laboratorio 1° di Archeologia classico Giuseppe Devillanova Valentina Castagnolo Gabriele Rossi Hilde Romanazzi 12 Calogero Montalbano 4,5 generale L - Progettazione architettonica 1 (D/E) M generale e classico Giannangelo Luisi Annuale Matteo Ieva Semestrale Disegno dell’architettura Tipo di Crediti insegnamento Claudio D’Amato Guerrieri Michele Beccu Diego Cellie Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica Estensione temporale - Progettazione architettonica 1 (A/B/C) - Materiali da costruzione naturali Francesco Piccininni generale e classico 9 3 9 Rilievo dell’architettura generale - Archeologia egea Dario Puglisi 3 Laboratorio 3° di archeologia classico - Archeologia e storia dell’arte greca Luigi Caliò 3 - Archeometria Annarosa Mangone 4,5 Laura Masiello 3 - Metodologie e tecniche della ricerca archeologica Silvio Fioriello 4,5 - Archeologia della Magna Grecia 2° Docenti Laboratorio 2° di Progettazione architettonica generale e classico - Composizione architettonica 2 Annuale Michele Montemurro Antonio Riondino 8 4 generale Annalisa Giglio Annalinda Neglia Caratteri morfologici e tipologici dell’architettura generale Matteo Ieva Annalinda Neglia Storia dell’architettura medioevale + Storia dell’architettura moderna generale Giacomo Martines Statica generale e classico Piero D’Ambrosio Laboratorio 1° di costruzione dell’architettura generale e classico Umberto Ricciuti Vitangelo Ardito Spartaco Paris - Progettazione esecutiva dell’architettura Massimiliano Fiore Vincenzo Bagnato Laboratorio 2° di archeologia classico Nicola Martinelli Giuseppe Rociola Annuale - Progettazione di sistemi costruttivi generale 12 Franco Defilippis - Caratteri dell’architettura Urbanistica L M 9 Annuale M 9 Annuale L 12 Monte crediti complessivo = 64 Gabriele Rossi Annuale M Annuale L 9 9 4 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Indirizzo 9 3 Annuale L 9 Annuale L 9 - Etruscologia ed antichità italiche Chiara Bernardini 3 - Archeologia e storia dell’arte romana + Arch delle provincie romane Roberta Belli 6 53 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Anno Insegnamenti di (annualità e moduli didattici concorrenti corso alla definizione delle annualità) 4° Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Docenti Docenti Docenti Corso A Corso B Corso C generale e classico - Composizione e progettazione urbana Carlo Moccia Anna Bruna Menghini Loredana Ficarelli - Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie Franco Defilippis Michele Montemurro Antonio Riondino - Riqualificazione del paesaggio urbano A/B/C/D/E/F Franco Defilippis Michele Montemurro Antonio Riondino Storia dell’architettura IV(a scelta tra) generale e classico Composizione annualità Tipo di Crediti insegnamento Annuale L 10,5 7,5 Semestrale M/2 Anno Insegnamenti di (annualità e moduli didattici concorrenti corso alla definizione delle annualità) 5° Laboratorio di sintesi finale - ICAR 09 - 12 - 14- 15 - 16 - 19 - 21 3,5 Stage e verifica lingua inglese Un insegnamento a scelta tra: Claudio D’Amato 3,5 - ICAR 09 - 12 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 21 - Storia dell’architettura islamica Attilio Petruccioli 3,5 - ING-IND / 11 Giuseppe Fallacara 3,5 - SPS / 10 10,5 - L - ANT / 07 - Restauro architettonico Rossella De Cadilhac Ignazio Carabellese Giacomo Martines - Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico Giuseppina Uva Domenico Raffaele Rita Greco Laboratorio 2° di costruzione dell’architettura generale e classico L Un insegnamento a scelta tra: L 11 - ICAR 09 - 12 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 21 - Progetto di strutture Mauro Mezzina 8 - ING-IND / 11 - Teorie e tecniche della progettazione architettonica Claudio D’Amato 1,5 - SPS / 10 - Sistemi statici e forme strutturali Francesco Porco 1,5 - L - ANT / 07 4 - L- ART / 04 Giosi Uva Annuale - Fisica tecnica ambientale II Francesco Ruggiero - Tecnologia dell’architettura + Tecnologia del recupero edilizio Estimo Vitangelo Ardito Laboratorio di allestimento di musei e parchi archelogici M Un insegnamento a scelta tra: Pierluigi Morano classico 4 - ICAR 09 - 12 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 21 - ING-IND / 11 Annuale M 9 Annuale L 10 - L - ANT / 07 - L- ART / 04 Rossana Carullo 5 - Museologia Roberta Belli 5 generale e classico Luciana Bozzo Sergio Bisciglia Corso C Crediti Annuale LSF 16,5 generale e classico 5+1 generale e classico M 10 generale e classico M 10 generale e classico M 10 Annuale M 4 - SPS / 10 - Museografia Sociologia urbana Corso B Tipo di insegnamento - L- ART / 04 Annuale Metodi e tecniche di analisi ambientale II Corso A Composizione annualità 6 / 1,5 1,5 - Storia dell’architettura contemporanea Annuale Docenti 9 3,5 generale e classico Docenti - Un insegnamento a scelta tra: Giorgio Rocco Laboratorio di Restauro architettonico generale e classico Docenti - Progettazione architettonica - Storia dell’architettura antica - Storia dell’architettura stereotomica Indirizzo 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 Laboratorio 4° di Progettazione architettonica Indirizzo 8 Monte crediti complessivo = 51 Monte crediti complessivo = 65 54 55 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLM in Architettura • 1° ANNO - 1st YEAR 56 L1PA - 15 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica I Progettazione architettonica e urbana Corso A • Giuseppe Fallacara Composizione architettonica 1A (Icar 14-9 cfu) •• Graziella Fittipaldi Composizione elettronica della progettazione architettonica 1A (Icar 14-3 cfu) ••• Claudio D’Amato Modulo “Teoria dell’architettura” (indirizzo generale 3 cfu) ••• Valentina Castagnolo Modulo “Disegno dal vero dell’architettura antica” (indirizzo classico 3 cfu) Corso B • Calogero Montalbano Composizione architettonica 1B (Icar 14-9 cfu) •• Marco Stigliano Composizione elettronica della progettazione architettonica 1B (Icar 14-3 cfu) ••• Claudio D’Amato Modulo “Teoria dell’architettura” (indirizzo Corso C • Annalisa Di Roma Composizione architettonica 1C (Icar 14-9 cfu) •• Nicola Parisi Composizione elettronica della progettazione architettonica 1C (Icar 14-3 cfu) ••• Claudio D’Amato Modulo “Teoria dell’architettura” (indirizzo generale 3 cfu) ••• Valentina Castagnolo Modulo “Disegno dal vero dell’architettura antica” (indirizzo classico 3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Nel Laboratorio 1 di Progettazione architettonica gli allievi affrontano i fondamenti della progettazione e della composizione architettonica, a partire da un semplice organismo architettonico pensato per essere costruito in maniera tradizionale. Aims and contents In the 1st year Architectural Design Studio students face the basics of design and of architectural composition, starting from a simple architectural organism, to be built in a traditional way. Tema d’anno Progettazione di una residenza monofamiliare da costruirsi in pietra da taglio, in mattoni e in legno. Design problem A small house to be built in cut stone, bricks and wood. Articolazione delle attività didattiche Le attività didattiche previste sono di tre tipi: a) Lezioni teoriche (sapere). b) Apprendimento di metodi e tecniche informatiche di progettazione e costruzione dell’architettura (saper fare). c) Esercizio del progetto (saper fare). Esse sono così articolate: I semestre Ottobre 2010 • Lezione 1: Introduzione al corso • Lezione 2: il muro • Esercitazione 1 (elaborazione elettronica): modellazione solida del muro. Novembre 2010 • Lezione 3: Tipo e genius loci; • Lezione 4: Le discontinuità murarie; • Esercitazione 2 (elaborazione elettronica): le discontinuità murarie. • Lezione 5: La trasformazione della natura in architettura. Il paesaggio antropico pugliese • Esercitazione 3: Le volte Dicembre 2010 • Lezione 6: Costruire con la pietra ed il legno • Lezione 7: Solai lignei e volte piane • Lezione 8: Gerarchie e distribuzione Gennaio 2010 • Lezione 9: Le coperture • Lezione 10: Ornamento e tettonica in architettura • Lezione 11: Le scale • Lezione 12: L’ornato II semestre Febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno 2011 • Elaborazione del progetto Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Ammissione all’esame e sua modalità di svolgimento Per essere ammessi a sostenere l’esame bisogna avere svolto nel primo semestre tutte le esercitazioni previste, da farsi in aula sotto la guida della docenza; e nel secondo semestre avere sviluppato in aula il tema d’anno. L’esame consiste nella valutazione e discussione delle tavole prodotte. Teoria dell’architettura Theory of Architecture Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana ••• Claudio D’Amato Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di integrare la riflessione teorica che gli allievi affrontano nel laboratorio 1 di progettazione architettonica attraverso la illustrazione di temi e problemi progettuali che si sono determinati nel mondo antico, medioevale e moderno, letti attraverso il commento di architetti che hanno scritto nelle loro opere intorno a tali temi e problemi. Particolare attenzione sarà posta alla “riscoperta” dell’antico nel mondo moderno. Aims and contents The objective of the course is to enrich theory’s notions of Design studio 1, focusing themes and problems of architectural design in the ancient, medieval and modern worlds through the lecture of architectural treatises. Special attention will pay to the “rediscovering” of the ancient world during the Renaissance. Articolazione delle attività didattiche - Il mondo classico: la Grecia e Roma (tre lezioni); - Il mondo medioevale: l’eredità del mondo romano in occidente (tre lezioni); - Il mondo moderno: il Rinascimento italiano (tre lezioni). Articulation of educational activities - The classical world: Greece and Rome (three lessons). - The medieval world: the heritage of Rome in Western Europe (three lessons). - The modern world: the Italian renaissance (three lessons). Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per ogni ciclo di tre lezione è prevista una esercitazione in aula. Queste prove, se sostenute con esito positivo, sostituiscono l’esame finale. Coloro che in esse otterranno una valutazione media negativa, sosterranno l’esame negli appelli previsti dal calendario accademico. Storia dell’architettura antica History of Ancient Architecture Icar 18-9 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Corso A Giorgio Rocco Corso B Monica Livadiotti Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari alla lettura degli organismi architettonici nella loro articolazione spaziale e costruttiva, analizzati nel loro sviluppo diacronico e nello specifico contesto ambientale. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito dell’età antica, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle relative coordinate geografiche, costituisce, di conseguenza, il presupposto fondamentale di una corretta interpretazione delle realizzazioni architettoniche del periodo in esame. L’apprendimento teorico è relativo alle fasi principali della storia dell’architettura e delle tecniche costruttive del mondo antico, inquadrate nello specifico contesto storico-geografico. La componente applicativa riguarda sia l’esercizio al ridisegno dell’architettura, finalizzato ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione strutturale dell’architettura antica, sia lo studio e l’attività di ricerca in biblioteca, volti ad acquisire gli strumenti e le metodologie fondamentali per la ricerca bibliografica. Aims and contents The primary objective of the course is acquiring the necessary methodological tools for reading architectural organisms in their spatial and constructive articulation, analyzed in their diachronic development and in their specific environmental context. The knowledge of the main historical events in the ancient age, together with correct organization of the themes faced in the relative geographical coordinates, constitutes the fundamental prerequisite for correct interpretation the architecture of the examined period. The theoretical learning is related to the principal phases of the history of architecture and the construction techniques of the ancient world, organized in their specific historical-geographical context. The applications concern both the redrawing of architecture, for more complex understanding of the formal language and the structural articulation of ancient architecture, to acquire the tools and fundamental methodologies of bibliographical research. Tema del corso L’architettura del mondo antico dall’età del bronzo alla caduta dell’impero romano d’Occidente. PARTE I (primo semestre) – ARCHITETTURA GRECA 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 Laboratorio 1 di Progettazione architettonica Architectural Design Studio 1st year generale 3 cfu) ••• Valentina Castagnolo Modulo “Disegno dal vero dell’architettura antica” (indirizzo classico 3 cfu) 57 PARTE II (secondo semestre; solo per l’indirizzo generale) ARCHITETTURA ROMANA Lezioni – L’architettura etrusca ed italica. L’architettura romana di età repubblicana. - L’architettura romana di età tardorepubblicana. - Architettura romana di età giulio-claudia. - Architettura delle province romane in età giulio-claudia. – Architettura romana dell’età medio imperiale. - Architettura delle province romane in età medio imperiale. – Architettura romana dell’età tardo imperiale. - Architettura delle province romane in età tardo imperiale. – L’architettura paleocristiana a Roma e nelle province. Seminari: - Tecniche costruttive di età romana. - La domus italica ed ellenistica. - Domus, insulae e villae di età imperiale. - Palazzi e residenze imperiali. – Gli edifici per lo spettacolo: teatri, anfiteatri, circhi. Thermae e balnea. Architettura e tecnologia degli edifici termali. - Leptis Magna: Crescita e sviluppo di una grande città tra mondo punico e romano. Esercitazioni grafiche e scrittografiche. Viaggi di studio. Topics The architecture of the ancient world from the Bronze Age to the fall of Roman empire. 1st PART (1st semester) – GREEK ARCHITECTURE - The role of archeological, literary and epigraphical source in the study of ancient architecture. Archaeological evidence and cronology. - Elements of Minoic and Mycenean palatial architecture. - The greek culture in the Mainland and in the east: the birth of the polis. Egyptian influence in the origins of greek architecture. - The origin of doric and ionic architecture: the geometric, orientalising and protoarcaic period. Archaic architecture in Greece. - Archaic architecture in western colonies. - Archaic architecture in the Cyclades. - Archaic architecture in Asia Minor. - Classical architecture in Greece. - Classical architecture in Western Colonies. - Lateclassical architecture in Greece. - Lateclassical architecture in Asia Minor. - The Hellenistic Architecture in Greece and in the West. - The Hellenistic Architecture in the East Mediterranean. Seminary - Generality on the architectural orders: the doric order. - Generality on the architectural orders: the ionic order. - Greek building techniques. - The sanctuaries: the cult buildings. - The building for the agones: theatres, odeion, stadia, hyppodromes. - The agora: stoai and planned space. - The buildings of politic: ekklesiasteria, bouleuteria, pritaneia, dikasteria. Spontaneous city and planned city. The model house. Written and graphic exercitations. 2nd PART (2nd semester; only for general curriculum)– ROMAN ARCHITECTURE Lessons - Etruscan and italic architecture. - Roman architecture of Republican age. - Roman architecture of Late Republican age. Roman architecture of the first empire. Roman provincial architecture of the first empire. - Roman architecture of the second empire. - Roman provincial architecture of the second empire. - Roman architecture of the late empire. - Roman provincial architecture of the late empire. – Palaeochristian architecture in Rome and its provinces. Seminars - Roman building techniques. - Italic and hellenistic domus. - Domus, insulae and villae during the empire. - Palaces and imperial villas. – The entertainment building: theatres, anphitheatres, circuses. - Thermae e balnea. Architecture and technology of the roman baths. - Leptis Magna: a city between punic heritage and roman development. Written and graphic exercitations. Instructing journeis. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articola in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica; seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; esercitazioni bibliografiche; esercitazioni grafiche, finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione strutturale dell’architettura antica; viaggi di istruzione, destinati ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of educational activities Lessons in diachronic form; thematic seminarson specific aspects of the subjects studied; bibliographical exercises; directed to acquire the tools and the methodology necessary to conduct bibliographical research, graphic exercisesfor more complex understanding of the formal language and the structural articulation of the ancient architecture; educational trips, destined to integrate the theoretical knowledges with the directed experience. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Ammissione all’esame e sua modalità di svolgimento Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da semplici disegni eseguiti a mano libera. Materiali e progettazione di elementi costruttivi Materials and elements of building design Icar 12-9 cfu 1° anno / Corso annuale indirizzo ‘generale’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’architettura Corso A Paolo Capoccia Corso B Riccardo Calvano Finalità e contenuti disciplinari Il percorso formativo (intra moenia + extra moenia = 9,0 crediti) è teso a far acquisire allo studente le prime conoscenze di metodi e strumenti necessari alla comprensione del processo di costruzione attraverso l’individuazione degli elementi logici e fisici, distinti ed organizzati, che ne costituiscono la finalizzazione, la formazione, l’evoluzione storica, la complessità. La conoscenza dei materiali dalla produzione all’applicazione, delle tecniche costruttive tradizionali, contemporanee e di quelle innovative permetterà di affrontare i principi costruttivi dell’architettura e dell’edilizia. I materiali vengono presentati in un inquadramento che li propone nella loro evoluzione applicativa storica e territoriale d’uso. Verranno considerati, quindi, in funzione delle loro modalità di produzione, lavorazione, messa in opera in funzione delle potenzialità intrinseche espressive e prestazionali aventi come obiettivo la realizzazione di un manufatto architettonico (tra espressività e matericità). Particolare attenzione verrà posta nell’analisi degli aspetti legati al loro uso e trasformazione ai fini della realizzazione di sistemi ed elementi costruttivi, contemplandone la sostenibilità ambientale. Eguale attenzione si porrà alle pratiche operative che vanno a definire la “perfetta regola d’arte” del costruire. Progettare per costruire, infatti, significa accettare fin dall’inizio difficoltà e compromessi che la materia ed i materiali offrono a chi intenda utilizzarne le potenzialità nei modi e con le tecniche opportune. In sostanza sapere per saper fare. In tal senso e con queste finalità gli argomenti saranno affrontati avendo come base formativa la consapevolezza che ogni atto costruttivo è fondato sul rapporto triplice tra materia-lavoro-cultura così da conciliare l’arte e le conoscenze tecnicoscientifiche, le tradizioni costruttive e le innovazioni, controllandone la sintesi, i mezzi simbolici della composizione e quelli oggettivi della concretizzazione dell’opera. Argomenti del corso Saranno affrontati i principi di base che legano i processi di progettazione con quelli di esecuzione così da avere una visione generale delle problematiche inerenti l’arte del costruire in particolare: - la concezione dell’organismo costruttivo derivato dal triplice rapporto materia- lavoro-cultura da collocare in uno specifico contesto storico, geografico e sociale. Le peculiarità del carattere dell’organismo derivate da quelle della materia (e del suo successivo riconoscimento), del materiale e degli elementi che sono alla base della definizione del significato dell’opera nei suoi aspetti tecnico-funzionali ed esteticofigurativi; - le necessità dei fruitori riferite ad un approccio al progetto che costituisce la risposta ad una domanda sociale in grado di valutare le risorse materiali e tecniche in termini di requisiti, corrispondenti alle diverse esigenze ed alle relative prestazioni fornite dalle soluzioni tecnologiche mai scisse dal più ampio significato dell’opera; - l’attuale progressiva complessità del processo costruttivo che, attraverso la collaborazione dei diversi operatori del settore sempre più specializzati, conduce all’elaborazione di soluzioni tecnologiche avanzate del progetto nei diversi rapporti con il contesto economico, produttivo e culturale. Saranno trattati argomenti relativi ai materiali ed alle tecniche costruttive della tradizione occidentale (remota e recente) in diversi percorsi storici, sociali e culturali, in relazione al modo di costruire (techne), alla concezione strutturale, spaziale e semantica dell’opera architettonica ed edilizia. In questo senso i cenni di storia di tecnologia costruttiva, e gli approfondimenti dei nodi tettonici che saranno trattati, potranno essere di ausilio per una migliore comprensione della genesi del rapporto inscindibile tra prestazione del materiale, tecnologia 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura Lezioni: – Le fonti per lo studio dell’architettura antica. Il dato materiale. Il problema della datazione. – Elementi di architettura palaziale minoica e micenea. - La cultura greca nella madrepatria e in oriente: la nascita della polis. Influenze egiziane ed orientali nella nascita dell’architettura greca. - L’architettura dorica e ionica delle origini: l’età geometrica, orientalizzante e protoarcaica. - Architettura di età arcaica in Grecia. – Architettura di età arcaica nelle colonie occidentali. – Architettura arcaica nelle Cicladi. – Architettura arcaica in Asia Minore. – Architettura di età classica in Grecia. – Architettura di età classica in nelle colonie occidentali. – Architettura tardo-classica in Grecia. - Architettura tardo-classica in Asia Minore. L’architettura dell’ellenismo in Grecia e in Occidente. - L’architettura dell’ellenismo nel Mediterraneo orientale. Seminari: – Generalità sugli ordini: l’ordine dorico. Generalità sugli ordini: l’ordine ionico. Tecniche costruttive di età greca. - Il santuario: gli edifici per il culto. - Gli edifici per gli agoni: teatri, odeia, stadi e ippodromi. - L’agorà: stoai e organizzazione dello spazio. - Gli edifici della politica: ekklesiasteria, bouleteuria, pritaneia, dikasteria. - Città spontanea e città pianificata. La casa tipo. Esercitazioni grafiche e scrittografiche. 59 Percorso didattico Da intendersi come sequenza di contenuti essenziali si articola nei seguenti 6 ambiti di analisi. 1) Principali mateziali da costruzione 2) Ciclo di vita dei materiali. In riferimento a tecniche di produzione, lavorazioni, posa in opera, dal materiale all’elemento finito 3) Aspetti di statica 4) Proprietà dei materiali 5) Le unità tecnologiche dell’organismo costruttivo. Carattere degli elementi costruttivi determinato dai materiali impiegati (elementi tecnici strutturali, di partizione esterna ed interna, di attrezzature ecc.) 6) Aspetti di organizzazione del cantiere 7) Progettazione sostenibile 60 Modalità didattica Il corso annuale (n. 9 crediti) si articola secondo il programma descritto al p.to 08. che prevede lezioni teoriche, visite fuori sede e verifiche didattiche consistenti in esercitazioni in aula e in extra aula. Tali esercitazioni avranno come argomento la descrizione della produzione di materiali e delle loro applicazioni con restituzione grafica di dettagli tecnologici come esperienza pratica progettuale relativa al trasferimento dell’informazione tecnica dei prodotti e all’analisi degli aspetti operativi del cantiere. Lo svolgimento delle esercitazioni verrà istruita mediante specifiche regole e linee guida fornite durante il corso sia attraverso le lezioni teoriche, sia attraverso esaurienti dispense articolate secondo il programma. Le lezioni si svolgeranno provvisoriamente nell’aula G2 (via Celso Ulpiani) il giovedì dalle ore 12,30 alle ore 18,30; vi saranno eccezioni per consentire visite fuori sede. Frequenza del corso e modalità d’esame Gli studenti sono tenuti a frequentare il corso in modo da poter svolgere le esercitazioni previste in aula. In sede d’esame la valutazione della preparazione e formazione dello studente risulterà: - dalla valutazione ottenuta dalle valutazioni delle esercitazioni svolte durante il corso; - dalla valutazione complessiva risultante da un colloquio finale relativo alla presentazione delle esercitazioni e alla relativa discussione degli argomenti teorici e pratici ad esse connessi. Materiali da costruzione e tecniche costruttive Natural building materials and building techniques Materiali da costruzione naturali Natural building materials Icar 12-4,5 cfu 1° anno / corso semestrale (II semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’Architettura Building techniques Diego Cellie Finalità e contenuti disciplinari Il percorso formativo è teso a far acquisire allo studente le prime conoscenze di metodi e strumenti necessari alla comprensione del processo di costruzione attraverso l’individuazione degli elementi logici e fisici, distinti ed organizzati, che ne costituiscono la finalizzazione, la formazione, l’evoluzione storica, la complessità. La conoscenza dei materiali dalla produzione all’applicazione, delle tecniche costruttive tradizionali, contemporanee e di quelle innovative permetterà di affrontare i principi costruttivi dell’architettura e dell’edilizia. I materiali vengono presentati in un inquadramento che li propone nella loro evoluzione applicativa storica e territoriale d’uso. Verranno considerati, quindi, in funzione delle loro modalità di produzione, lavorazione, messa in opera in funzione delle potenzialità intrinseche espressive e prestazionali aventi come obiettivo la realizzazione di un manufatto architettonico (tra espressività e matericità). Tra i diversi materiali impiegati nelle costruzioni saranno approfonditi, in modo particolare, quelli “naturali”. Per tali sono da intendere quei materiali nella cui produzione e lavorazione sono stati, specialmente nel passato, impiegati procedimenti e metodi di lavorazione di tipo semplice. Ovvero lavorazioni nelle quali non si è fatto ricorso a processi ed artifici complessi (in genere con impiego di combustibili) che implicano una profonda trasformazione della natura molecolare dei materiali che costituiscono il prodotto finale inteso come elemento costruttivo. In primo luogo saranno considerati materiali come la pietra ed il legno il cui prodotto finale è ottenuto con procedimenti di tipo sottrattivo. Particolare attenzione verrà posta nell’analisi degli aspetti legati al loro uso e trasformazione ai fini della realizzazione di sistemi ed elementi costruttivi, contemplandone la sostenibilità ambientale. Eguale attenzione si porrà alle pratiche operative che vanno a definire la “perfetta regola d’arte” del costruire. Progettare per costruire, infatti, significa accettare fin dall’inizio difficoltà e compromessi che la materia ed i materiali offrono a chi intenda utilizzarne le potenzialità nei modi e con le tecniche opportune. In sostanza sapere per saper fare. In tal senso e con queste finalità gli argomenti saranno affrontati avendo come base formativa la consapevolezza che ogni atto costruttivo è fondato sul rapporto triplice tra materia-lavoro-cultura così da conciliare l’arte e le conoscenze tecnicoscientifiche, le tradizioni costruttive e le innovazioni, controllandone la sintesi, i mezzi simbolici della composizione e quelli oggettivi della concretizzazione dell’opera. - alla comprensione delle potenzialità offerte dalle risorse materiali disponibili ai fini degli aspetti tecnologici del progetto con particolare riferimento alle realizzazioni del passato; - ad una metodologia progettuale fondata sul sapere tecnico e scientifico mai scisso dal più ampio significato che si intende fornire all’opera (tra espressività e matericità). La metodologia progettuale terrà conto dell’approccio disciplinare orientato non solo al controllo del soddisfacimento dell’uomo nell’ambiente in cui vive, ma anche alle tematiche della sostenibilità ambientale. Argomenti del corso Saranno affrontati i principi di base che legano i processi di progettazione con quelli di esecuzione così da avere una visione generale delle problematiche inerenti l’arte del costruire in particolare: - alla concezione dell’organismo costruttivo derivato dal triplice rapporto materialavoro-cultura da collocare in uno specifico contesto storico, geografico e sociale; - alle peculiarità del carattere dell’organismo derivate da quelle della materia (e del suo successivo riconoscimento), del materiale e degli elementi che sono alla base della definizione del significato dell’opera nei suoi aspetti tecnico-funzionali ed estetico-figurativi; - alle necessità dei fruitori riferite ad un approccio al progetto che costituisce la risposta ad una domanda sociale in grado di valutare le risorse materiali e tecniche in termini di requisiti, corrispondenti alle diverse esigenze ed alle relative prestazioni fornite dalle soluzioni tecnologiche. Soluzioni mai scisse dal più ampio significato dell’opera e sempre nell’ottica della sostenibilità ambientale. Con tali premesse nel corso saranno trattati argomenti relativi ai materiali ed alle tecniche costruttive della tradizione occidentale (remota e recente) in diversi percorsi storici, sociali e culturali, in relazione al modo di costruire (techne), alla concezione strutturale, spaziale e semantica dell’opera architettonica. In questo senso i cenni di storia di tecnologia costruttiva, e gli approfondimenti dei nodi tettonici che saranno trattati nel corso, potranno essere di ausilio per una migliore comprensione della genesi del rapporto inscindibile tra prestazione del materiale, tecnologia costruttiva (che deve rispondere prima di tutto alle leggi della statica) e concezione architettonica dell’opera. Per questo sono previsti un primo approccio ad aspetti di statica ed approfondimenti sulle proprietà, sulle prestazioni e sul comportamento dei materiali. Le tecniche costruttive trattate sono quelle delle strutture anelastiche delle murature e degli archi, e quelle elastiche del legno, del calcestruzzo armato, e dei metalli. Percorso didattico Il percorso didattico, da intendersi come sequenza di contenuti essenziali, si articola nei seguenti quattro ambiti di analisi: 1) principali materiali da costruzione; 2) ciclo di vita dei materiali. In riferimento a tecniche di produzione, lavorazioni, posa in opera, dal materiale all’elemento finito; 3) aspetti elementari di statica; 4) proprietà, prestazioni e comportamento dei materiali. 5) progettazione sostenibile. Modalità didattica Il corso si articolerà in lezioni teoriche e verifiche didattiche consistenti in esercitazioni. Tali esercitazioni consisteranno nella descrizione della produzione di materiali e delle loro applicazioni con restituzione grafica di dettagli tecnologici come esperienza pratica progettuale relativa al trasferimento dell’informazione tecnica dei prodotti. Inoltre, saranno oggetto di esercitazioni alcuni aspetti elementari di statica. Lo svolgimento delle esercitazioni verrà istruita mediante specifiche regole e linee guida fornite durante il corso sia attraverso le lezioni teoriche, sia attraverso esaurienti dispense articolate secondo il programma. Sia le dispense che gli schemi grafici di supporto alle esercitazioni, insieme ad altro materiale didattico a stampa, saranno a disposizione degli studenti con ampio anticipo. Si terrà presenta l’apporto fondamentale delle attività connesse al concetto di “sapere e saper fare” e compatibilmente con gli impegni didattici si cercherà di fornire agli studenti esperienze di attività pratica che vedranno tradurre in realtà i concetti e le teorie apprese durante il percorso didattico. Programma del corso Parte prima: i materiali da costruzione 1. Da materia a materiale. Aspetti espressivi e simbolici della trasformazione della natura in architettura 1.1. L’uomo nell’età della tecnica Riconoscimento del carattere dei materiali e loro classificazione La fabbrilità consapevole Aspetti espressivi e simbolici delle lavorazioni dei materiali Lavorazioni tradizionali e lavorazioni innovative 1.2. La matrice dei processi operativi Materia-lavoro-cultura: le aree culturali omogenee I materiali elastico-lignei I materiali plastico-murari o plastico-lapidei 2. Le pietre naturali 2.1. Classificazione delle rocce Proprietà tecniche, caratteristiche fisiche, morfologiche e prestazionali delle pietre 2.2. Produzione e lavorazione, movimentazione e trasporto delle pietre 2.3.Componenti strutturali e strutture di pietra - Generalità Murature di pietra (di pietrame, di pietra da taglio, miste) Strutture murarie di pietra - L’ arco e le volte 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 costruttiva (che deve rispondere prima di tutto alle leggi della statica) e concezione architettonica dell’opera. Per questo sono previsti un primo approccio agli elementi di statica ed approfondimenti sulle proprietà, sulle prestazioni e sul comportamento dei materiali. Le tecniche costruttive trattate sono quelle delle strutture anelastiche delle murature, degli archi e delle volte, e quelle elastiche del legno, del cemento armato, e dei metalli. Ogni tecnica costruttiva, infine, sarà affrontata attraverso l’analisi dei materiali, delle diverse unità tecnologiche dell’organismo costruttivo (fondazioni, solai, scale, coperture ecc.), e delle modalità esecutive previste nella fase di cantiere. 61 62 costruttivi, tecniche esecutive) 7. Il vetro e i materiali vetrosi Costituzione e classificazione, denominazioni e caratteristiche dei vetri e cristalli Tipi di vetro e di materiali vetrosi impiegati nelle costruzioni Aspetti produttivi Montaggio dei vetri nei serramenti Parte seconda: Elementi di statica - proprietà dei materiali 8. Elementi di statica 8.1. Concetto di forza, gravità e peso, unità di forza Composizione e scomposizione delle forze 8.2. Momento di una forza Coppie di forze Determinazione grafica del baricentro Concetti elementari sulla statica delle strutture Ripartizione delle sollecitazioni sulle strutture di elevazione e sulle fondazioni 9. Proprietà, prestazioni e comportamento dei materiali 9.1. Elasticità dei corpi e loro caratteristiche meccaniche Sollecitazioni semplici Proprietà fondamentali dei materiali Resistenza dei materiali alle sollecitazioni meccaniche 9.2. Aspetti comportamentali e prestazionali dei materiali La trasmissione del calore 10. Progettazione sostenibile 10.1. Il concetto di sostenibilità 10.2. Materiali ed elementi costruttivi sostenibili: la tradizione nel contemporaneo. Tecniche costruttive e tecnologia del mondo antico Building techniques and technologies of the ancient world Icar 12-4,5 cfu 1° anno / corso semestrale (I semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’Architettura Monica Livadiotti Finalità e contenuti disciplinari Il corso tende ad offrire gli strumenti metodologici necessari alla comprensione dello sviluppo nel tempo dei processi costruttivi e dei materiali impiegati nelle costruzioni del mondo greco, ellenistico e romano. Particolare risalto sarà dato alle fonti antiche sull’argomento, di cui saranno discussi e commentati in aula i testi principali. Il corso sarà preceduto da un breve excursus sulle tecniche costruttive del mondo egiziano ed orientale fondamentali per comprendere la successiva evoluzione del mondo greco. Aims and contents The course offers the necessary methodological instruments to comprehend the historical development of the building processes and to know the principal materials used in constructions of the Greek, Hellenistic and Roman world. Particular relevance will be given to the ancient writers and treatises dealing on this matter, whose most interesting topics will be discussed and commented in classroom with the students. The course will be preceded by a short excursus on the Egyptian and Oriental constructive techniques, regarded as fundamental in order to comprise the successive evolution of the Greek world. Articolazione delle attività didattiche: Oltre alle lezioni ex cathedra, il corso prevede delle esercitazioni, durante le quali l’allievo sarà invitato a dedurre dall’osservazione diretta, mediante schizzi e appunti grafici, considerazioni sulle caratteristiche costruttive degli organismi esaminati. Altre esercitazioni saranno invece destinate alla lettura critica e al commento di passi di autori antichi sul tema. Articulation of educational activities: Besides the ex cathedra lectures, the course includes practical exercises, during which the student will be invited to deduce from direct observations, by means of graphical sketches and notes, considerations on the constructive characteristics of the architectural organisms examined. Other exercises will be destined to the translation, critical reading and commenting of passages of ancient sources on the topic. Argomenti delle lezioni Tecniche costruttive del mondo egiziano ed orientale: costruzioni in terra, costruzioni in pietra. Lo sfruttamento delle cave. Il cantiere: sistemi di sollevamento e di fissaggio. Tecniche costruttive del mondo greco: cenni sui materiali e le tecniche impiegati nel mondo minoico e miceneo. Il mondo greco classico ed ellenistico: la lavorazione dell’argilla e le sue diverse applicazioni; la terracotta e l’introduzione dei tetti in tegole; la lavorazione del legno; la lavorazione della pietra e del marmo. L’organizzazione del cantiere: sistemi di fissaggio e di sollevamento. I diversi tipi di tessiture murarie e loro impiego nell’architettura greca. Tecniche costruttive del mondo romano e tardo-romano: l’eredità del mondo greco ed ellenistico. I diversi tipi di tessiture murarie e loro impiego nell’architettura romana. La creazione dell’opus caementicium e le sue applicazioni. Lo sviluppo dell’opus testaceum. L’impiego dell’opus testaceum come possibile elemento di datazione delle strutture murarie. Laterizi speciali e loro impiego nei sistemi idraulicic e di riscaldamento/ isolamento. L’organizzazione del cantiere: le fondazioni, i sistemi di sollevamento, le impalcature. La diffusione dei marmi colorati. Le cave di proprietà imperiale e la circolazione dei manufatti in marmo. La circolazione delle maestranze Materiali e tecniche per rivestimenti parietali e pavimentali. L’evoluzione del mosaico. I diversi “stili” degli affreschi pompeiani. Topics Building techniques of the Egyptian and Oriental world: earth constructions, stone constructions. The stone quarries exploitation. The yard organization: fastening and raising systems. Building techniques of the Greek world: materials and techniques employed in the Minoan and Mycenean world. The Greek world in archaic, classic and hellenistic period: the clay and its various applications; the “terracotta” and the introduction of the tile roofs; the timber working; the stone and marble working. The organization of the yard: transport of materials, raising and fastening systems. The different types of wall textures and their employment in the Greek architecture. Building techniques of the Roman and late-Roman world: the inheritance of the Greek and Hellenistic world. The various types of wall textures and their employment in the Roman architecture. The invention of the opus caementicium and its applications. The development of the opus testaceum. The employment of the opus testaceum like possible dating element of the archaeological structures. Special tiles and they employment in the hydraulic and healing systems. The organization of the yard: the foundations, the raising systems, the scaffoldings. The spread of coloured marbles. Imperial owned quarries and trade and circulation of marble. The evolution of the mosaic and other types of revestments. The techniques and various “styles” of Pompeians frescoes. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame È obbligatoria la frequenza ai fini del superamento dell’esame. La partecipazione alle attività didattiche è infatti indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio ed eventualmente semplici disegni a mano libera eseguiti davanti alla commissione, a chiarimento degli argomenti proposti dagli esaminatori. Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica Institutions of Geometry + Institutions of Mathematic Mat 03 + Mat 05 - 9 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica X: Scienze matematiche per l’architettura Corso A Giannangelo Luisi Corso B Giuseppe Devillanova Finalità e contenuti disciplinari La prima parte del corso fornisce strumenti idonei a: -rappresentare oggetti tridimensionali sul piano, con riferimento a diversi tipi di proiezione -ricostruire un oggetto tridimensionale partendo da rappresentazioni piane di sue parti. La seconda parte del corso si occupa delle idee fondamentali e concetti basilari del Calcolo, finalizzati allo studio dell’andamento di funzioni in una variabile reale. Tali elementi costituiscono un primo bagaglio per la comprensione di discipline che, pur non rientrando nella matematica, ne fanno un uso considerevole (es. tutti i corsi relativi alla Meccanica Strutturale, a partire dalla Statica). Aims and contents The first part of the course teaches students: 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 La Pietra nella scena urbana 3. I prodotti ceramici 3.1. Definizione e costituzione dei prodotti ceramici Classificazione e produzione dei prodotti ceramici (a pasta porosa,a pasta compatta) I laterizi 3.2. Murature di laterizi Strutture murarie di laterizi - L’ arco, le piattabande 4. Il legno e i derivati Costituzione del legno, classificazione delle specie legnose, caratteri fisici e proprietà tecniche Difetti dei legnami. Stagionatura Produzione e lavorazione. Misure e tipi commerciali Materiali legnosi impiegati nelle costruzioni Rifinitura del legno Le strutture di legno (generalità, elementi costruttivi di legno, tecnica esecutiva delle opere di legno) 5. I materiali cementanti e le malte Definizione e classificazione dei materiali cementanti Il calcestruzzo armato (generalità, elementi costruttivi, tecniche esecutive) Strutture di cemento armato a telaio I cementi, il gesso, le calci, le malte 6. I metalli e le principali leghe Costituzione e classificazione Principali proprietà tecnologiche dei metalli Principali metalli e leghe impiegate nelle costruzioni (ferro, acciaio, ghisa, alluminio, rame, zinco, piombo) Lavorazioni plastiche dei metalli Lavorazioni plastiche a freddo delle lamiere Saldatura Strutture di acciaio (generalità, elementi 63 64 Articolazione delle attività didattiche. Il corso prevede lezioni ed esercitazioni. Articulation of educational activities The course consists of lessons and exercises. Temi del corso Elementi di teoria degli insiemi. Relazioni di equivalenza. Relazioni funzionali e funzioni. Applicazioni surgettive, ingettive e bigettive. I numeri reali. I numeri complessi. Matrici e determinanti. Sistemi lineari. I vettori liberi ordinari. Spazi vettoriali. Applicazioni lineari. Endomorfismi, autovalori, autovettori ed autospazi. Geometria analitica nel piano e nello spazio. Il piano e lo spazio proiettivo complesso. Le coniche e le quadriche. Prospettiva tra rette. Birapporto di quattro punti allineati. Proiettività ed omologia. Omografia. Funzioni reali. Funzioni elementari. Definizione di limite e relative operazioni. Le successioni. Funzioni continue. Definizione di derivata ed interpretazione geometrica. Regole di derivazione. Derivate delle funzioni elementari. Differenziale di una funzione. Applicazione del calcolo differenziale. Studio del grafico delle funzioni reali. Topics Elements of theory of sets. Relationships of equivalence. Functional relationships and functions. Surjective, injective and bijective applications. Real numbers. Complex numbers. Matrixes and determinants. Linear systems. Ordinary free vectors. Vectorial spaces. Linear applications. Endomorphisms, eigenvalues, eigenvectors and eigenspaces. Analytical geometry on a plane and in space. Projective plans and projective spaces. Conics and quadrics. Perspective among straight lines. Ratios of four lined up points. Perspective and homology. Homography. Real functions. Elementary functions. Definition of limit and relative operations. Successions. Continuous functions. Definition of derived and geometric interpretation. Rules of derivation. Derivatives of elementary functions. Differential of a function. Applications of differential calculus. Study of the graph of the real functions Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Esame scritto ed orale. Disegno dell’architettura Architectural Drawing Icar 17-9 cfu 1° anno / corso annuale Indirizzo ‘generale’ Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Corso A Valentina Castagnolo Corso B Gabriele Rossi Finalità e contenuti disciplinari Le finalità che il corso si pone sono: fornire gli strumenti teorici e storici per un approccio critico alla disciplina; fornire gli strumenti pratici per l’elaborazione e l’esecuzione degli elaborati grafici, alle diverse scale, utili alla rappresentazione dell’architettura, dal particolare costruttivo alla scala urbana. In particolare: saranno dedicate lezioni ed esercitazioni al disegno a mano libera al fine di una migliore comprensione dei rapporti spazio-volumetrici e al raggiungimento della capacità di produrre schizzi preparatori e di base necessari al rilievo architettonico; saranno dedicate lezioni ed esercitazioni all’analisi e alla comprensione dei principali componenti delle architetture (individuazione della gerarchia nei volumi e negli spazi, proporzioni, simmetrie, moduli, ordini); saranno dedicate lezioni ed esercitazioni all’ausilio della fotografia e del disegno assistito nella rappresentazione dell’architettura. Aims and contents The course objectives are: to provide theoretical and historical tools as an introduction to critical knowledge; to provide technical and practical tools to the correct graphic representation of different scales: from the construction detail to the urban and territorial scale. Particularly: lesson and exercitations will be devoted to free hand drawing for a better understanding of spatial and volumetric relationships, and for a better capacity of producing sketches in survey operations; lesson and exercitations will be devoted to the analysis of architectural monuments in relation to the hierarchy of their spatial articulation, and of their proportions, symmetries, etc. lesson and exercitations will be devoted to the use of photography and computer in the representation of the architecture. Articolazione delle attività didattiche Il corso sarà articolato in lezioni ex cathedra ed esercitazioni anche extra moenia. Sono previste inoltre attività seminariali per lezioni di disegno automatico. Articulation of educational activities Besides the ex cathedra lectures, the course includes practical exercises, also extra moenia; and seminars devoted to computer aided design. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame, previo ottenimento della firma di frequenza, consisterà nella valutazione dell’intero percorso formativo dello studente e nella valutazione della qualità degli elaborati grafici prodotti. Le tavole dovranno essere redatte nelle tecniche e nei formati che saranno indicati durante il corso. L’esame prevede altresì un colloquio sui temi teorici trattati tendente a valutare il livello critico raggiunto dallo studente sui temi della rappresentazione dell’architettura e del territorio. Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Basics and Applications of Descriptive Geometry Icar 17-9 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Corso A Vincenzo De Simone Corso B Hilde Romanazzi Contenuti disciplinari e finalità l corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria descrittiva contribuisce alla formazione di un allievo sviluppandone due competenze: · la prima è la capacità di analizzare le forme che appartengono allo spazio a tre dimensioni con il fine di conoscerne le principali proprietà geometriche; · la seconda è la capacità di eseguire una rappresentazione grafica di tali forme geometriche su un superficie piana. La prima fase del corso impegna per intero le lezioni del primo semestre e qualche lezione del secondo semestre. All’inizio di questa fase, dopo aver ricordato alcuni tra gli elementi più significativi della Geometria euclidea, sono esposti i principi teorici sui quali si fondano i procedimenti che permettono di rappresentare su una superficie piana una forma dello spazio a tre dimensioni, cioè sono esposti alcuni tra i più importanti principi della Geometria proiettiva grafica. Le lezioni successive sono invece dedicate al metodo delle proiezioni ortogonali. Prima della pausa natalizia sono esaminate le proprietà e i procedimenti per la rappresentazione nel metodo delle proiezioni ortogonali delle ellissi, parabole e iperboli, cioè delle curve che si ottengono per sezione piana di un cono (curve coniche). Lo studio del metodo dell’assonometria impegna le lezioni con le quali si conclude il primo semestre. In seguito, si espone il metodo della prospettiva e si fa cenno alla teoria delle ombre, cioè ai procedimenti che, nel metodo delle proiezioni ortogonali o nell’assonometria, consentono di rappresentare gli effetti determinati dalla luce sulle forme geometriche. Alla conclusione di questa prima fase, l’allievo dovrà aver acquisito le capacità di analizzare le qualità geometriche delle più semplici forme dello spazio; dovrà anche aver acquisito la capacità di applicare i principi teorici della geometria proiettiva e i procedimenti dei principali metodi di rappresentazione. L’inizio della seconda fase del corso coincide con il rientro dalle vacanze pasquali e con lo studio delle proprietà di alcuni poliedri. Per questo argomento e per tutti quelli che seguono, si fa ricorso ai programmi di modellazione di superfici. I rudimenti relativi al funzionamento di questo tipo di programmi sono esposti durante le lezioni dedicate ai poliedri e durante quelle dedicate ai principali tipi di archi e volte. Una migliore capacità di utilizzo dei programmi di modellazione si acquisisce nelle lezioni dedicate allo studio delle curve piane e sghembe di grado superiore al secondo. Altre lezioni sono dedicate alle superfici quadriche, alle superfici di grado superiore al secondo e alle superfici rigate. La conoscenza dei principali procedimenti di modellazione sarà conseguita al termine delle lezioni dedicate allo studio del rapporto tra i principi teorici del metodo della prospettiva e i procedimenti della tecnica fotografica e della prospettiva generata con procedimenti informatici. Le lezioni con le quali si conclude il corso sono dedicate alle proprietà dei geoidi, alle tassellazioni nello spazio e alle strutture nexorade. Al termine di questa seconda fase del corso, l’allievo non soltanto sarà in grado di fare ricorso ai programmi di modellazione di superfici per le proprie esigenze di progettista, ma avrà anche acquisito la capacità di conferire alle idee una forma nella quale i problemi geometrici sono posti con la consapevolezza e risolti con la perizia che si richiedono a ogni buon progettista. Argomenti delle lezioni - Geometria proiettiva grafica Enti e forme geometriche. Le proprietà proiettive. Elementi impropri. Operazioni fondamentali della geometria proiettiva nel piano e nello spazio. Proiezione centrale e proiezione cilindrica. Tracce, fughe, punti e rette limiti. Condizioni di appartenenza, di parallelismo e di perpendicolarità. Cenni sull’affinità ortogonale. - Metodo della doppia proiezione 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 to represent three-dimensional objects on a plan, with reference to different types of projection; to reconstruct a three-dimensional object starting from representations of its parts on a plan. The second part of the course teaches students basic concepts of calculus, aimed at the study of the trend of functions in a real variable. Such elements constitute a first approach to for understanding disciplines that, while not belonging to mathematics, make considerable use of it (e.g. other courses related to structural mechanics). 65 66 ottico-geometrico. Le variabili di una prospettiva realizzata con strumenti tradizionali e i parametri per la generazione automatica di un’immagine prospettica. Rappresentazioni prospettiche mediante strumenti informatici. - Forme geometriche nello spazio a tre dimensioni Piramidi e prismi, coni e cilindri, prallelepipedi, superfici di rotazione, sfera ed ellissoide. Generatrice e direttrice. Geodetica, ortodromia, lossodromia. Contorno apparente. Rappresentazione dei solidi in generale e rappresentazione di quelli di rotazione mediante sezioni piane normali. Poliedri. Intersezione di solidi con rette o con piani e intersezioni tra solidi. Operazioni booleane tra solidi. • Curve piane e sghembe Le coniche come sezioni piane del cono; ellisse, parabola e iperbole. Concetto di curva; grado di una curva piana; altre proprietà delle curve; tangenza a una curva; curvatura di una curva; cerchio osculatore. Curve per approssimazione e interpolazione, curve NURBS e di Bézier. Spirale e voluta. Grado di una curva sghemba. Curve di intersezione tra superfici. Torsione di una curva. Eliche. - Superfici Classificazione delle superfici. Grado di una superficie. Grado delle curve di sezione di una superficie. Normale alla superficie e sezioni normali. Piano tangente a una superficie. Quadriche e loro sezioni. Il toro e le sue sezioni piane. Punti ellittici, parabolici e iperbolici. Curvatura media e gaussiana di una superficie. Generatrici e direttrici di una superficie. Superfici rigate e non rigate. Superfici sviluppabili e non sviluppabili. Conoidi ed elicoidi. Cenni sulle superfici di minima. Superfici NURBS: di estrusione, sweep, loft, uv, patch, di Coons, di Gordon, ecc. Raccordi tra superfici. Rappresentazione di una superficie per curve di livello. Cenni sul metodo delle proiezioni quotate. • Rappresentazione degli effetti di illuminazione e ombra Descrizione del fenomeno luminoso e relativo modello geometrico. Effetti della luce sulle superfici. Cenni della teoria delle ombre e sue applicazioni nei metodi di rappresentazione. La generazione degli effetti di illuminazione mediante gli strumenti informatici. - Geometria degli archi e delle volte Nomenclatura delle parti strutturali degli archi; arco a tutto sesto, a sesto acuto, ribassato, oltrepassato, a collo d’oca. Volte semplici e composte; volta sferica; volta a botte; volta a schifo; volta a botte lunettata; cupola su pennacchi; volta a crociera, volta a padiglione.Le Applicazioni dei Metodi di Rappresentazione con l’ausilio degli strumenti informatici Rappresentazione di una superficie per curve di livello. Cenni sul metodo delle proiezioni quotate. - Geoidi, tassellazioni nello spazio, strutture nexorate Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede: • lezioni ex cathedra; • esercitazione intra mœnia ed extra mœnia, consistenti nella realizzazione di elaborati grafici da realizzare con gli strumenti tradizionali del disegno o con software di modellazione tridimensionale; • revisioni, durante le quali il docente è a disposizione dell’allievo per correzioni, chiarimenti ecc.4. Laboratorio 1° di Archeologia Archaeology Design Studio 1st year Modalità d’esame All’inizio dell’anno accademico, a ciascuno studente è attribuito il voto iniziale di 16/30. Per essere ammesso agli esami di profitto dell’anno accademico 2011/2012, lo studente deve rispettare i due obblighi che seguono: • deve aver consegnato tutti gli elaborati almeno una settimana prima della data d’esame; • deve aver raggiunto almeno il voto di 18/30 con i punteggi riportati per le esercitazioni intra moenia ed extra moenia eseguite durante l’anno. La somma del voto iniziale (16/30) con i punteggi positivi o negativi ottenuti per effetto delle consegne delle esercitazioni intra moenia o extra moenia eseguite durante l’anno forma il voto di ammissione all’esame di profitto. L’esame di profitto si svolge in tre fasi: 1 .una prova nell’uso del software di modellazione 3D; 2. una prova grafica, che consiste nell’esecuzione a mano libera di tre esercizi; 3. un esame orale individuale. Per ciascuna delle cinque prove d’esame, lo studente riceve dei punteggi, da sommare al voto di ammissione ai fini della formulazione del voto di profitto. L-FIL LET/01-3 cfu 1° anno / Corso semestrale (I semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica - Archeologia egea - Aegean archaeology Dario Puglisi Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti metodologici necessari alla lettura degli eventi storici salienti nell’ambito della preistoria egea, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle loro relative coordinate geografiche. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the necessary methodological instruments to read the principal historical events within Aegean prehistory, with a corrected phases organization in their relative geographic coordinates. Argomenti delle lezioni - Cenni di geografia fisica della Grecia; i sistemi di datazione: cronologia relativa e cronologia assoluta; cenni di storia degli studi: la paletnologia e l’archeologia egea. - Il popolamento dell’area egea dalle origini al Neolitico. - Età del Bronzo Antico nell’area egea: l’Antico Elladico I-IIA; l’Antico Elladico IIB-III (Lerna, Troia, Poliochni, Phylakopì, con particolare riferimento all’architettura monumentale: corridor houses, fortificazioni); Creta nell’Antico Minoico: insediamenti (Myrtos, Vasilikì) e necropoli (tholoi). - Età del Bronzo Medio in Grecia: insediamenti (Kolonna a Egina) e necropoli (Maratona). - Età Protopalaziale a Creta: il problema della nascita dei palazzi; la società palaziale; l’architettura nell’Età dei Primi Palazzi (Festòs, Quartier Mu); la nascita della scrittura. - Età Neopalaziale a Creta: insediamenti, architettura monumentale (Festòs, Mallia, Haghia Triada) e domestica (Haghia Triada), arti figurative, società, religione. - La minoicizzazione dell’Egeo (Phylakopì, Haghia Irini); la catastrofe di Thera; le tombe a fossa a Micene; la caduta dei palazzi minoici e l’arrivo dei Micenei a Creta; la distruzione del palazzo di Cnosso. - Età palaziale micenea: palazzi e tombe (Micene, Tirino, Pilo, Gla); la società micenea; proiezione dei Micenei sui mari; Creta post-palaziale. - Cause e conseguenze della caduta dei palazzi micenei; la Grecia, Creta e Cipro dopo la caduta dei regni micenei. Topics - Simple notions of physical geography of Greece; the dating systems: relative chronology and absolute chronology; historical phases: the Aegean paletnology and archaeology. - the demographic development of the Aegean area from the origins to the Neolithic one. - The Ancient Bronze age in the Aegean area: the Ancient Helladic I-IIa; the Ancient Helladic IIb-III (Lerna, Troy, Poliochni, Phylakopì, with particular reference to the monumental architecture: corridor houses, fortifications); the Ancient Minoic Crete: settlements (Myrtos, Vasilikì) and necropolis (tholoi). - The Medium Bronze age in Greece: settlements (Kolonna at Aegina) and necropolis (Maratona). - Protopalatial Age in Crete: the problem of the raising of palaces; the palatial society; the architecture in the Age of the First Palaces (Festòs, the Mu district); the beginning of writing. - Neopalatial Age in Crete: settlements, monumental architecture (Festòs, Mallia, Haghia Triada) and residential district (Haghia Triada),figurative arts, society, religion. - the spread of Minoan culture in the Aegean (Phylakopì, Haghia Irini); the Thera catastrophe; the earth burial at Mycenae; the Minoan palaces fall and the Mycenaeans arrival in Crete; the destruction of the Knossos palace. - Mycenaean palatial Age: palaces and tombes (Mycenae, Tyrins, Pilos, Gla); the Mycenaean society; maritime Mycenaean trading; Post-palatial Crete. - Causes and consequences of the Mycenaeans palaces fall; Greece, Crete and Cyprus after the fall of the Mycenaean reigns. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, e seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; saranno effettuate inoltre alcune esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to display the matter in a diacronical manner, and seminaries, oriented to analyze in a thematic manner specific aspects; the course includes also exercises in library, necessary to acquire instruments and methodology to carry out bibliographical searches. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio con gli esaminatori. 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 ortogonale o metodo di Monge Generalità e classificazione dei metodi di rappresentazione. Il sistema di riferimento del metodo di Monge. Rappresentazione di punti, di rette e di piani. Condizioni di appartenenza, parallelismo e perpendicolarità. Cambiamento del secondo piano di proiezione o piano di proiezione ausiliario. Il problema della misura nel metodo di Monge. - Metodo dell’assonometria Generalità e sistema di riferimento assonometrico. L’assonometria nella normativa UNI. Il teorema di Pohlke. Assonometria ortogonale e assonometria isometrica come caso particolare di quella ortogonale. Isometria teorica e isometria pratica. Assonometria obliqua, cavaliera e militare. Assonometria di elementi su un piano generico. Rappresentazioni assonometriche mediante strumenti informatici. - Prospettiva o metodo della proiezione centrale Generalità e prospettiva a quadro verticale come caso particolare del metodo delle proiezioni centrali. Sistema di riferimento del metodo della prospettiva. Circonferenza di distanza. Rappresentazione dei punti, delle rette e dei piani. Tracce e fughe di rette e di piani. Proprietà di appartenenza e di parallelismo. Punti di misura e di distanza. Perpendicolarità tra rette e piani. Prospettiva di rette generiche. Cenni sui principi geometrici comuni alla rappresentazione prospettica, alla rappresentazione fotografica e alla percezione visiva come fenomeno 67 the archaeological research and through the study of the main artistic forms. L-ANT/07-3t cfu 1° anno / Corso semestrale integrato (II semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Argomenti delle lezioni Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia continentale Problematiche generali dell’archeologia greca e della colonizzazione. Madre patria e colonie: la fine del periodo geometrico e la colonizzazione in Occidente. Il periodo arcaico in Grecia: il caso di Atene. Il periodo arcaico in Magna Grecia. La polis classica. Crescita e struttura urbanistica della città di Atene tra V e IV secolo a.C. Le arti figurative in periodo classico. Democrazia e arti figurative ad Atene nel periodo classico. Caratteri generali dell’ellenismo in Grecia e Magna Grecia. Arte e urbanistica nel regno di Macedonia. Atene nel periodo ellenistico. Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia insulare e microasiatica Introduzione alla archeologia classica. Cronologia di riferimento; la nascita dell’arte greca; il periodo geometrico. Il periodo arcaico: insediamenti urbani e santuari; le arti figurative. La polis classica: strutture e caratteri. Greci e Persiani in Asia Minore in V e IV secolo a.C. Le arti figurative nel periodo classico. Caratteri generali dell’ellenismo in Grecia orientale. Arte e urbanistica nei regni Seleucide e Pergameno. Arte e urbanistica nel regno tolemaico. Topics Archaeology and History of the Art in continental Greece Preliminar discussion on general problems about Greek archaeology and the Laura Masiello Archeologia e storia dell’arte greca e della Magna Grecia Archaeology and history of greek art and Magna Grecia L-ANT/07-3 cfu 1° anno / Corso semestrale (II semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Luigi Caliò 68 Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti metodologici necessari all’inquadramento del’evoluzione della civiltà greca attraverso i dati forniti dalla ricerca archeologica e tramite lo studio delle principali forme artistiche. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the organization and evolution of the Greek civilization through the data supplied by colonization phaenomenon. Greek poleis and their colonies: the geometric period and the western colonization. The archaic period in Greece: the case of Athens. The archaic period in Magna Graecia. The polis in classical period. Increase and urban planning of Athens between V and IV century b.C. The figurative arts in classical period. Democracy and figurative arts in Athens in classical period. General characters of the Hellenismus in Greece and Magna Graecia. Art and urban planning in the Macedonian reign. Athens in the Hellenistic period. Archaeology and History of the Art in insular and Minor Asian Greece Introduction to classic archaeology. Chronological frame; the beginning of the Greek art; the geometric period; the archaic period: urban settlements and sanctuaries; the figurative arts. Structures and characters of the classical polis. Greeks and Persians in Asia Minor in V and IV century b.C. The figurative arts in the classical period. General characters of the Hellenismus in the oriental Greek world. Arts and urban planning in Seleucide, Pergamene and Tolemaic reigns. Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni ex cathedra per un totale di 40 ore così suddivise: Per Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia continentale: 2 ore di argomenti introduttivi 2 ore: il periodo geometrico 4 ore: l’arcaismo 6 ore: il periodo classico 6 ore: l’ellenismo Per Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia insulare e microasiatica: 2 ore di argomenti introduttivi 2 ore: il periodo geometrico e la fase della colonizzazione 4 ore: l’arcaismo 6 ore: il periodo classico 6 ore: l’ellenismo Articulation of educational activities The course includes 40 hours of ex cathedra lectures subdivided as follows: For Archaeology and History of the Art in continental Greece: 2 hours devoted to introductory arguments 2 hours: the geometric period and the colonization phase 4 hours: the archaism 6 hours: the classical period 6 hours: the Hellenismus For Archaeology and History of the Art in insular and Minor Asian Greece: 2 hours devoted to introductory arguments 2 hours: the geometric period and the colonization phase 4 hours: the archaism 6 hours: the classical period 6 hours: the Hellenismus Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame È obbligatoria la frequenza ai fini del superamento dell’esame. In sede di esame saranno tenute presenti la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio. • 2° ANNO - 2nd YEAR Laboratorio 2 di Progettazione Architettonica Architectural Design Studio 2nd year L2PA-12 cfu 2° anno / corso annuale indirizzi ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana Corso A Franco Defilippis Composizione architettonica 2A (Icar 14-8 cfu) Annalisa Giglio Caratteri dell’architettura A (Icar 14-4 cfu) in alternativa (indirizzo classico) Corso B Michele Montemurro Composizione architettonica 2B (Icar 14-9 cfu) Annalinda Neglia Caratteri dell’architettura B (Icar 14-3 cfu) in alternativa (indirizzo classico) Corso C Antonio Riondino Composizione architettonica 2C (Icar 14-9 cfu) Giuseppe Rociola Caratteri dell’architettura C (Icar 14-3 cfu) in alternativa (indirizzo classico) Nel secondo anno lo studente di architettura è chiamato ad acquisire la fondamentale nozione di insieme architettonico (inteso sia nel senso di incremento scalare rispetto all’unità edilizia, sia nel senso di incremento di complessità per le relazioni che si stabiliscono tra unità edilizie) e di quella, conseguente e necessaria, di legame tipico e processuale (tessuto) tra organismi edilizi diversi. Lo studente dovrà quindi apprendere i principi fondamentali della logica aggregativa tra unità edilizie (il formarsi, trasformarsi, specializzarsi degli aggregati secondo processi tipici) con il controllo, alle diverse scale, del rapporto fra gli edifici in uno specifico contesto di appartenenza. Articolazione delle attività didattiche L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni applicative: il primo semestre è dedicato prevalentemente alle lezioni, alle esercitazioni propedeutiche al progetto; il secondo semestre è prevalentemente dedicato all’esercizio progettuale. Le attività didattiche del corso sono così articolate: Ottobre – Febbraio • Introduzione al corso • Organicità e frammentazione nella città antica, moderna e contemporanea • Studio della nozione di organismo edilizio nei suoi aspetti spaziali, tettonici e linguistici; • Definizione ed evoluzione processuale di tipi architettonici residenziali: la casa a schiera; • Esercitazione 1 (elaborazione elettronica): Prototipo abitativo a schiera; • Definizione ed evoluzione processuale di tipi architettonici residenziali: la casa in linea; • Esercitazione 2 (elaborazione elettronica): Prototipo abitativo in linea; • Studio dell’organismo urbano e delle leggi di aggregazione dei tessuti; • Studio dello spazio urbano nel rapporto di continuità tra le diverse scale edilizie e tra diversi tipi; • Esercitazione 3: analisi urbana della città luogo dell’area scelta per l’esercizio progettuale; Febbraio - Giugno Elaborazione del progetto; -lo spazio urbano come esito di un processo di formazione, aggregazione e sintesi formale di unità edilizie attraverso gerarchizzazione e nodalità di percorsi; -le scelte progettuali come individuazione del rapporto tipico tra sistemi distributivi, spaziali, costruttivi; -articolazione dei nodi tettonici; -introduzione al problema del linguaggio in architettura. Le lezioni saranno costituite da tre cicli coordinati: - lo studio della nozione di organismo edilizio nei suoi aspetti spaziali, tettonici e linguistici; - lo studio dell’organismo aggregativo; - lo studio dello spazio urbano nel rapporto di continuità tra le diverse scale edilizie e tra diversi tipi (passaggio dall’unità abitativa al tessuto e all’edilizia specialistica); Tema d’anno Analisi urbana delle città, luogo delle aree di progetto (corso A: Castellaneta, Mottola, Palagianello; corso B; Putignano; corso C: Manfredonia, Mattinata, Vieste; progetto di un tessuto urbano residenziale in un’area non risolta delle città, studiate attraverso l’aggregazione di tipi abitativi a schiera, linea, corte ed il ridisegno dello spazio di relazione. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning della Facoltà di Architettura entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dell’iscrizione. Modalità d’esame Per essere ammessi a sostenere l’esame, è obbligatorio avere frequentato con profitto tutte le attività didattiche previste dal corso. L’esame consisterà in un colloquio: - sugli argomenti trattati a lezione; - sugli elaborati progettuali propedeutici e finali. 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 Archeologia della Magna Grecia Archaeology of Magna Graecia 69 Storia dell’architettura medioevale + Storia dell’architettura moderna History of Medieval and Modern Architecture 4. I regolamenti didattici 70 Giacomo Martines Storia dell’architettura medioevale (primo semestre - 4,5 crediti) Giacomo Martines Storia dell’architettura moderna (secondo semestre - 4,5 crediti) Finalità e contenuti disciplinari Il corso di Storia dell’architettura medievale e moderna si propone di presentare i fondamenti della materia relativamente all’arco temporale di competenza. Si presterà una particolare attenzione alla tradizione locale pugliese ove l’architettura dei cosiddetti secoli bui acquisisce un valore di primo piano nel panorama internazionale. Obiettivi del corso sono: - Far acquisire agli allievi una conoscenza base della storia dell’architettura medievale e moderna, con particolare attenzione a quella italiana e pugliese. - Far acquisire agli allievi le tecniche base per lo studio dell’architettura medievale e moderna, e fornire gli strumenti per una lettura trasversale delle permanenze e delle articolazioni delle tipologie e delle Articolazione delle attività didattiche Si tratta di un corso integrato, articolato in lezioni ed esercitazioni. Pur con i necessari riferimenti alla storia della società, della cultura, delle idee e dell’arte in generale, il corso si occuperà specificatamente di delineare una storia delle forme architettoniche nei loro diversi significati, del come si siano evolute la composizione e la tecnologia, di come alcune di esse permangano o ritornino, mentre altre mutino e si evolvano. Articulation of educational activities The course is divided into lessons and exercises. Even while making the necessary references to the history of society, culture, ideas and art in general, the course will deal above all with the delineation of a history of the forms of architecture in their various meanings, with the evolution of their conception and construction, of how some of them remain or return while others mutate and evolve. Storia dell’architettura medioevale Sarà esaminato lo sviluppo dell’architettura nel mondo medievale, attraverso le testimonianze dei più importanti organismi architettonici, anche nei loro riflessi sulle epoche successive. Gli edifici saranno posti in relazione all’evoluzione delle tecniche costruttive, tra la tradizione della massa muraria portante e quella nord-europea della struttura a telaio, con le conseguenti sperimentazioni compositive e spaziali, riconoscibili fino ai nostri giorni. La materia sarà presentata secondo un percorso cronologico con alcune lezioni specifiche per aree geografiche. Saranno messi in evidenza i portati del mondo antico, in riferimento ai diversi periodi di ‘rinascenze’, ed ai periodi di transizione, quali il tardo-antico e protobizantino, o il ‘primo rinascimento toscano’. History of medieval architecture The course concerns the architectural development in Medieval period, considering the main monuments of the Mediterranean and Continental Europe. The architectures will be considered in their historical background, according to the evolution of the building techniques. The contrast between the traditional Mediterranean masonry and the Nordic European skeletal frames. The History of Medieval Architecture will put emphasis on the Classical heritage, considering the different Renaissances: for example the Perennial Hellenism of early Byzantium, or the first modern Renaissance in Tuscany. Argomenti delle lezioni L’organismo architettonico: - lo spazio essenziale - un excursus - tipi e tipologie - lo spazio e la percezione dello spazio - i primi secoli del cristianesimo - L’edificio ecclesiastico - piante centrali e piante basilicali - L’alto Medioevo - sec. VIII-X - La cultura Tardo-Antica (Ravenna e Milano) - il Romanico - il Romanico in Europa - il Romanico in Italia (settentrionale) (centrale) - (meridionale) - il Romanico in Puglia e sulle coste dell’adriatico - il Gotico - il primo Gotico in Europa - l’espansione del Gotico, Francia, inghilterra e Spagna L’organismo architettonico complesso - il sistema seriale e composito - il tardogotico L’organismo urbano - le forme simboliche - la forma della città: insediamenti di pianura e di crinale - sistemi difensivi e forma urbana - Pieno Trecento ed inizi Quattrocento in Europa ed in Italia - La ricerca dello “stile” e l’avvio al Rinascimento: La Toscana, Firenze e Roma Topics The architectonic organism - The essential space. - An excursus - types and typologies - the space and the feeling of the space. - The first years of Christianesim - The religious building - central and basilical plants. - The High Medio Evo - VIII-X century. - The late ancient culture of Ravenna and Milan. - The Romanesque Architecture. - Romanesque Architecture in Europe.. - Romanesque Architecture in Italy (settentrional) - (central) - (meridional). - Romanesque Architecture in Apulia and on the adriatic coastes. - The Gothic Architecture. - The Early Gotic Architecture in Europe. - The affirming of Gothic Architecture: France, England and Spain. The complex architectonic organism - The serial and composit system - The Late Gothic Architecture. The urban organism - The simbolic shapes - the shape of the town: settlements of the plains and the crinal. - Defensive systems and urban shape. Full fourteenth and early fifteenth century in Europe and in Italy. - Searching the “style“ and the starting of the Renaissance: Tuscany, Florence and Rome. Il corso prevede una consegna intermedia (da assolvere entro la data del 17 dicembre) di una tesina su un tema concordato con il docente relativo allo studio di una cattedrale o di un monumento dell’area pugliese. Tale lavoro concorrerà alla definizione della valutazione finale. Nel corso delle lezioni sarà dato un elenco di casi di studio e si concorderanno date ed orari per le revisioni. The course includes a delivery term (by the 17 of december) consisting in a relation dealing with a cathedral or a monument of Apulia, that will be concorded with the teacher. This work will contribute to the definition of the final evaluation. During the lessons will be given a list of case studies and agree on dates and times for revisions. Storia dell’architettura moderna Si indagherà lo sviluppo del linguaggio dell’architettura del classicismo ed il suo continuo evolversi e mutare attraverso le opere dei principali architetti del Rinascimento, prevalentemente con riferimenti alla cultura italiana. Si studierà l’evolversi delle forme architettoniche dal manierismo al pieno rinascimento fino al barocco ed alla crisi dei modelli che condusse al neoclassicismo. Si concluderà con qualche riferimento allo storicismo ed all’eclettismo ottocentesco. History of modern architecture the course will investigate the development of the language of the classicism architecture and its evolution and mutation through the works of the principal architects of the Renaissance, above all in Italy. Then the course will concentrate on its “mutation” from first manner to the Baroque period, up until the crisis of the very idea of Classicism, coinciding with the affirmation of neoclassicism. Argomenti delle lezioni - la ripresa dell’antico nel 400 con Brunelleschi e Alberti - Il rinascimento tra Firenze, Milano e Roma - la “grande maniera” di Bramente e Raffaello nella Roma del Cinquecento - Michelangelo, Vignola ed il pieno Cinquecento - La scuola di Raffaello, Giulio Romano, il rinascimento a Mantova - Il Rinascimento nel Veneto: (Sammicheli, Sansovino, Palladio) - Pieno Cinquecento, Maderno e l’apertura al Barocco - Gian Lorenzo Bernini - Francesco Borromini - Architettura del 600 in Italia (Pietro da Cortona, Carlo Rainaldi, Baldassarre Longhena - Il barocco a Torino: da Guarini a Juvarra, il barocco leccese - Il settecento ed il neoclassico (da Vanvitelli a Piranesi a Valadier) - L’Architettura della Ragione in Europa Topics - The revival of the ancient in the 400 with Brunelleschi and Alberti. - The Renaissance among Florence, Milan and Rome. - The “grand manner“ of Bramante and Raffaello in the sixteenth century Rome. - Michelangelo, Vignola and the full Sixteenth century. - Raffaello’ school, Giulio Romano , the Renaissance in Mantova. - The Renaissance in Venetian area: Sammicheli, Sansovino, Palladio. - Full sixteenth century, Maderno and the opening to the Baroque. - Gian Lorenzo Bernini. - Francesco Borromini. - Architecture of XVIIth in Italy: Pietro da Cortona, Carlo Rainaldi, Baldassarre Longhena. - The Baroque Architecture in Torino: from Guarini to Juvarra; the Baroque in leccese area. - The XVIIIth and the Neoclassicism: from Vanvitelli to Piranesi and Valadier. - The Architecture of Reason in Europe. Il corso prevede lo svolgimento di un’esercitazione svolta dagli studenti individualmente: le esercitazioni saranno dedicate all’analisi di un’opera di architettura monumentale in Italia, tra quelle citate nel corso delle lezioni. Si richiederà ad ogni studente di predisporre una tesina critica sintetica su un edificio compreso nell’arco cronologico trattato; dell’edificio si opererà una lettura bibliografica, archivistica e grafica. La scelta degli edifici sarà concordata con la docenza. The course includes an individual delivery term consisting in the analisys of an architectural italian building selected above the studied ones. Will be requested a relation dealing with a monument, with a bibliographic, archivistic and graphic lecture. The choice of the buildings will be concorded with the teacher. 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4 Icar 18-9 cfu 2° anno / corso annuale integrato indirizzo ‘generale’ Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura strutture attraverso il processo storico. - Far acquisire agli allievi le capacità di lettura necessarie al riconoscimento delle tipologie, delle forme architettoniche e della permanenza degli stilemi nel processo storico. Aims and Contents Objectives of the course are to give the students: - a basic knowledge of the history of medieval and modern architecture, with particular attention to Italian and apulian architecture; - the fundamental techniques for the study of the middle ages and modern architecture; - the knowledge about the stile, for recognize permanences and changes in historical proces. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro la prima settimana dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale (sessione straordinaria dell’anno precedente). La mancata verifica di questa condizione implica l’automatica decadenza dell’iscrizione. Modalità d’esame 71 4 L’esame finale sarà costituito dal commento della tesina consegnata nel corso del semestre e da un colloquio orale obligatoriamente in lingua italiana. 72 Icar 08-9 cfu 2° anno / corso annuale Indirizzi ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura Corso A Pietro D’Ambrosio Corso B Umberto Ricciuti Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone principalmente di realizzare una solida base propedeutica per l’apprendimento delle discipline dell’area strutturale. Prettamente propedeutici sono i primi due argomenti, ossia la teoria dei vettori applicati e la geometria delle masse. I successivi hanno invece anche un diretto interesse applicativo, in quanto, pur trattando principi generali della statica, sono già orientati alla posizione e alla risoluzione di basilari problemi strutturali. Tutti i temi del corso hanno carattere direttamente applicativo. Tali sono ad esempio l’analisi cinematica e statica della trave piana o dei sistemi piani di travi, rigidi od articolati, nonché la definizione e la determinazione delle caratteristiche della sollecitazione, tema quest’ultimo cui è dedicato notevole spazio. Particolare interesse applicativo presenta poi l’ultimo tema ossia lo studio delle travature reticolari piane, classici e sempre attuali tipi strutturali. Aims and contents The aim of the course is to provide a preparatory basis for the learning of structural subjects. The first two sections are devoted to vectorial theory applied to statics and geometry of solids. Thereafter, attention is focused on applications and the general principles of statics are oriented to the solution of basic structural problems. The whole course has a practical connotation: kinematical and static analysis of plane beams, plane systems of rigid or articulated beams; definition and determination of internal actions are some of the practical questions that will be developed. Particular attention is reserved to the study of plane trusses, a classical but still relevant structural type, which represents a very interesting applicationoriented issue. Lezioni ed esercitazioni del 1° semestre 1 -Illustrazione e introduzione al corso. Definizione di “vettore”. Somma di vettori e prodotto di un vettore per un numero reale. -Prodotto “interno”, prodotto “esterno” e prodotto “misto” fra vettori. Proprietà delle operazioni fra i vettori. 2 -Esercitazioni sulle operazioni con i vettori. Doppio prodotto vettoriale. Lezione -Rappresentazione cartesiana dei vettori. Operazioni con i vettori nella rappresentazione cartesiana. 3 -Equazione parametrica della retta per un punto e parallela ad un vettore. Equazione di un piano per un punto e perpendicolare ad un vettore. Spazi vettoriali. -Applicazioni lineari. Proprietà delle applicazioni lineari. 4 -Esercitazione sulle “applicazioni lineari”. -Rotazioni. Rappresentazione di Eulero. 5 Esercizi vari sulle “Rotazioni”. Rotazioni “infinitesime”. Determinante di una “applicazione” lineare. Applicazione “inversa” e applicazione “ortogonale”. “Vettori applicati”. Risultante e momento risultante di un sistema di vettori applicati. Trasporto dei momenti. Sistemi di v.a. “equilibrati”, “equivalenti” ed “equilibranti”. Coppie di forze. 6 -Riduzione statica ad un punto. Invariante scalare. Asse centrale. Risultante “equivalente”. Sistemi a invariante scalare nullo. -Poligono funicolare. Esercitazioni sul poligono funicolare. Normal poligono. 7 Scomposizione di una forza secondo due rette concorrenti in un punto o parallele. Scomposizione di una forza lungo tre rette non incidenti in un punto. Composizione di una forza e una coppia. -Scomposizione di una coppia lungo tre rette non incidenti in un punto. Determinazione grafica dei momenti di forze piane. Equilibranti di forze parallele secondo due rette parallele. 8 -Cinematica. Sistemi materiali discreti. Sistemi materiali continui. Deformazioni e spostamenti rigidi. Corpo rigido. Rototraslazione. -Spostamenti rigidi piani. Spostamenti rigidi infinitesimi. Spostamenti rigidi infinitesimi piani. Esercitazione sugli spostamenti rigidi e rigidi infinitesimi. 9 -Definizione di vincolo. Vincoli piani semplici, doppi e tripli. Prestazioni cinematiche dei vincoli piani. 10 -Analisi cinematica di un corpo rigido piano vincolato. Matrice cinematica [C]. Esercitazione sull’analisi cinematica per via analitica di un corpo rigido piano vincolato. -Centri di rotazione assoluti di corpi rigidi piani vincolati. Esempi di analisi cinematica per via analitica e per via geometrica di corpi rigidi piani vincolati. Labilità per insufficienza o per inefficacia dei vincoli. 11 -Statica del corpo rigido. Forze di contatto e di volume. Forze concentrate e distribuite. Lavoro di una forza e di una coppia. Prestazioni statiche dei vincoli piani lisci. -Configurazione di equilibrio del corpo rigido. Equazioni cardinali della Statica. Determinazione delle reazioni dei vincoli applicati a corpi rigidi in configurazione di equilibrio. 12 -Analisi statica di un corpo rigido vincolato. Matrice statica [S]. Esempi di analisi statica di un corpo rigido vincolato. -Teorema dei Lavori Virtuali. Esercizi vari, risolti: con il teorema dei lavori virtuali, con le equazioni cardinali della statica e graficamente. 13 -Analisi statica di vari corpi rigidi labili in equilibrio (labili sia per insufficienza che per inefficacia dei vincoli). -Definizione di “trave”. Travi rigide. Prestazioni cinematiche e statiche dei vincoli. Definizione delle caratteristiche di sollecitazione. 14 -Esempi di travi isostatiche semplici. Risoluzione di travi isostatiche sia analiticamente che graficamente. Diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione. -Risoluzione analitica di alcune travi semplici isostatiche e diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione. 15 -Esercitazione in aula relativa alla determinazione delle reazione dei vincoli applicati a corpi rigidi isostatici applicando il teorema dei lavori virtuali. -Determinazione per via analitica delle caratteristiche di sollecitazione e disegno dei diagrammi relativi per un portale isostatico. Lezioni ed esercitazioni del 2° semestre 16 -Definizione delle caratteristiche di sollecitazione dal punto di vista dell’equilibrio. -Risoluzione di portali isostatici sia analiticamente che graficamente e disegno dei diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 17 -Risoluzione di portali isostatici sia analiticamente che graficamente. Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione e disegno dei relativi diagrammi. - Risoluzione di portali isostatici sia per via analitica che per via grafica. Determinazione analitica delle caratteristiche di sollecitazione e disegno dei relativi diagrammi. 18 -Definizione dei vincoli interni. Prestazioni cinematiche e statiche dei vincoli interni. -Analisi cinematica di sistemi di travi. Primo e secondo teorema delle catene cinematiche. 19 -Esercitazione sull’analisi cinematica di sistemi articolati di travi. -Analisi statica di sistemi articolati di travi. 20 -Esercizi vari sull’analisi cinematica e statica di sistemi articolati di travi. Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione. -Risoluzione sia per via analitica che per via grafica di sistemi articolati di travi. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 21 -Risoluzione di sistemi articolati di travi. Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione. Equilibrio del nodo incastro. -Risoluzione sia per via analitica che per via grafica di sistemi articolati di travi. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 22 -Risoluzione di sistemi articolati di travi e determinazione delle caratteristiche di sollecitazione e relativi diagrammi. Nodo incastro triplo. -Risoluzione sia per via analitica che per via grafica di sistemi articolati di travi. Determinazione analitica e diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 23 -Equazioni indefinite di equilibrio per le travi. -Esercizi vari sulle equazioni indefinite di equilibrio per le travi. 24 -Telai a maglia chiusa. Risoluzione di alcuni portali semplici isostatici a maglia chiusa. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. -Esercizi vari relativi a portali semplici isostatici a maglia chiusa con determinazione e diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 25 -Travi Gerber. Risoluzione analitica e grafica di alcune travi Gerber. -Travature reticolari piane. Principali tipi di travature reticolari. Analisi cinematica delle travature reticolari. 26 -Metodo dell’equilibrio dei nodi per la risoluzione delle travature reticolari piane. Applicazione del metodo dell’equilibrio dei nodi ad alcune travature reticolari piane. -Metodo della sezione di Ritter per la risoluzione delle travature reticolari piane. Applicazione del metodo della sezione di Ritter per la risoluzione di alcune travature reticolari piane. 27 -Sistemi materiali discreti. Baricentro di un sistema materiale discreto. Proprietà del baricentro. Momento statico. Teorema di Varignon. Cambiamento di coordinate. -Sistemi materiali continui. Determinazione analitica e grafica di baricentri di figure piane. 28 -Momento di inerzia e momento centrifugo di sistemi materiali discreti e di sistemi materiali continui. Teorema di Huyghens e teorema di Steiner. 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 Statica Statics of structures 73 74 3 -Parametric equation of a line parallel to a vector, passing for an assigned point. Equation of a plane perpendicular to a vector and passing for an assigned point. Vector spaces. -Linear applications. Properties of linear applications. 4 -Exercise on linear applications. -Rotations. Euler representation. 5 Exercises on “rotations”. Infinitesimal rotations. Determinants. Inverse and orthogonal applications. “Applied vectors “. Resultants of a system of applied vectors. Transportation moments. Equivalent systems of applied vectors, balanced systems of applied vectors, balancing systems of applied vectors. Couples of forces. 6 - Reduction of a Force and Couple System to a point. Scalar invariant. Central axis. Equivalent resultant. Systems having null scalar invariant. - Funicular polygon and related exercises. Normal polygon. 7 Decomposition of a force along two parallel or non parallel lines. Decomposition of a force along three lines not belonging to the same pencil. Composition of a force and a couple. Decomposition of a couple along two parallel or non parallel lines. Graphic determination of the moments of a system of plane forces. Systems equilibrating parallel forces along parallel lines. 8 -Kinematics. Discrete material systems. Continuum material systems. Rigid deformations and rigid displacements. Rigid bodies. Rotations and translations. -Rigid displacements in a plane. Infinitesimal rigid displacements. Infinitesimal rigid displacements in a plane. Exercises on rigid displacements and infinitesimal rigid displacements. 9 - Constraint. Plane constraints: simple, double and triple constraints. Kinematical properties of plane constraints. 10 -Kinematical analysis of constrained plane rigid bodies. Kinematical matrix [C]. Exercises. -Rotation centres of constrained plane rigid bodies. Examples of analytical and geometrical solution of constrained plane rigid bodies. Ineffective or insufficient constraint conditions. 11 -Statics of rigid bodies. Contact forces and body forces. Singular loads, distributed loads. Definition of work for forces and for couples. Static characterization of plane smooth constraints. - Conditions for Rigid-Body Equilibrium. Equations of Equilibrium. Reactions. 12 -Static analysis of a constrained rigid body. Static matrix [S]. Exercises. -Virtual work principle. Exercises solved with different solution methods: virtual work principle, equilibrium equations, graphic solution. 13 -Static analysis for statically indeterminate bodies under equilibrium conditions. -Beams. Rigid beams. Kinematical and static characterization of constraints. Internal forces. 14 -Simple examples of statically determinate beams. Static and graphic solution. Diagrams of internal forces. -Analytical solution of simple statically determinate beams and diagrams of internal forces. 15 Classwork: determination of reactions for statically determinate systems using the virtual work principle. Analytical determination of internal forces for a statically determinate frame and related diagrams. Lessons and teaching seminars of the 2nd semester 16, 17 -Definition of the equilibrium of internal actions. - Analytical and graphical solution of statically determinate frames and related diagrams. 18, 19, 20, 21, 22 -Internal constraints: kinematical and static aspects. -Kinematical and static analysis of beams. First and second theorem of kinematical chains. -Exercises on Kinematical and Static analysis of beams. Determination of internal forces. -Analytical and graphic solution of complex systems of beams. Diagrams of internal forces. Nodal equilibrium at fixed ends. 23 -Indefinite equilibrium equations for beams. -Exercises on indefinite equilibrium equations for beams. 24 -Closed frames. Simple examples of statically determinate closed frames and related diagrams of internal forces. -Exercises on simple statically determinate closed frames and related diagrams of internal forces. 25 -Gerber beams. Some examples of analytical and graphic solution. -Plane Trusses. Main types of grid structures. Kinematical analysis of grid structures. 26 -The method of nodal equilibrium for the solution of plane trusses. Applications. - Ritter’s method of sections for the solution of plane trusses. Applications.. 27 -Discrete material systems. Centre of gravity for discrete systems. Properties of the centre of gravity. First order moment. Varignon’s Theorem. Transformation of coordinates. -Continuum material systems. Determining the centre of gravity for plane bodies. 28 -Moments of inertia and centrifugal moment of discrete and continuum material systems. Huyghens’ Theorem and Steiner’s Theorem. - Principal inertia axis and principal moments of inertia. Determination of the principal moments of inertia for some plane figures. 29 -Relative centre about an axis. Conjugated axes. Reciprocity theorem. Inertia Polarity. Central ellipse of inertia. -Analytical determination of the central ellipse of inertia for structural sections. -Central core of inertia and properties. Examples. -Classwork on the geometry of masses: analytical determination of the centre of gravity; principal axis of inertia; principal axes of inertia; principal moments of inertia; central ellipse of inertia and central core for plane figures. Laboratorio 1 di Costruzione dell’architettura Building Design Studio 1 Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Tema d’anno Progetto di una casa a torre in muratura Modalità d’esame L’esame consta di una prova scritta riguardante temi applicativi e di una prova orale vertente principalmente sui principi teorici. L1CA-12 cfu 2° anno / corso annuale indirizzo ‘generale’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’architettura Corso A Vitangelo Ardito Progettazione di sistemi costruttivi (Icar 12-9 cfu) Massimiliano Fiore Progettazione esecutiva dell’architettura (Icar 12-3 cfu) Struttura del Laboratorio 1^parte: ottobre – dicembre Nel corso della prima parte del laboratorio bisognerà ridisegnare un progetto indicato dal docente, tra i 16/18 progetti significativi selezionati dai due Laboratori degli anni precedenti. Il lavoro verrà svolto in gruppi formati da 3 studenti. Il metodo suggerito è la conoscenza del tema di progetto attraverso il ridisegno di questi esempi precedenti. Nel ridisegno bisogna curare l’aspetto grafico e tecnico proprio del disegno e uniformarlo per i diversi progetti. 1. Approfondire il tema del luogo, cioè del rapporto col suolo. Fare un plastico dei progetti ridisegnati (scala 100 con il cartoncino sottile) per indicare la condizione scelta nel rapporto con il suolo (lo scavo e la cava). 2. Ridisegnare vuol dire riprogettare. Nell’operazione del ridisegno controllare l’aspetto della decorazione del progetto, le proporzioni, la geometria, una semplificazione razionale e non “etica” dell’architettura. Lezioni del Laboratorio 1^parte: ottobre – dicembre. Lezione introduttiva su un edificio pensato nel rapporto forma/costruzione.Cappella A. Le lezioni saranno incentrate sul lavoro in corso: spiegare i temi del progetto attraverso la descrizione dei progetti, non in termini teorici. Soprattutto i temi devono essere “manualistici”: gli spazi minimi (cucina, bagno, studiolo, camere ecc.), la costruzione (costruzione del muro, degli orizzontamenti cioè solai e copertura, nodi tettonici importanti), il dettaglio (pannelli interni e esterni in legno, infissi interni ed esterni, pavimenti, camino). Alcune lezioni serviranno a capire la necessità/utilità della lettura di alcuni libri (Tessenow, Loos, Rossi, ecc.) come lezioni teoriche ma dette attraverso il commento del pensiero altrui. Struttura del Laboratorio 2^parte (premessa): gennaio Nel corso della seconda parte del laboratorio bisognerà iniziare il lavoro sul nuovo progetto. Non è ancora deciso se il luogo sarà lo stesso (la cava) o sarà diverso (la cava sul mare). Nelle 3 settimane di lavoro bisogna elaborare il progetto (scala: 100 o 50): uno schema significativo di progetto. 2^parte: marzo – maggio. Il progetto sarà sviluppato fino ad una 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 -Assi principali di inerzia e momenti principali di inerzia. Determinazione dei momenti principali di inerzia di alcune figure piane. 29 -Centro relativo ad un’asse. Assi coniugati. Teorema di reciprocità. Polarità di inerzia. Ellisse centrale di inerzia. -Determinazione per via analitica dell’ellisse centrale di inerzia di alcune “sezioni” geometriche significative utilizzate per la realizzazione degli elementi strutturali (travi e pilastri). 30 -Nocciolo centrale di inerzia. Proprietà del nocciolo centrale di inerzia. Determinazione del nocciolo centrale di inerzia di alcune sezioni significative. -Esercitazione in aula sulla geometria delle masse consistente nella determinazione per via analitica del baricentro, degli assi principali di inerzia, dei momenti principali di inerzia, dell’ellisse centrale di inerzia e del nocciolo centrale di inerzia di una figura piana composta. Lessons and teaching seminars of the 1st semester 1 -Presentation of the course. Definition of “vector”. Vectorial sum and multiplication by a real number. “Dot” product, “outer” or cross product among vectors. Properties of vectorial operations. 2 -Exercises on vector operations. Double vectorial product. -Vector components in Cartesian coordinates. Vectorial operations in Cartesian coordinates. 75 76 Lezioni del Laboratorio 2^parte: marzo – maggio Saranno svolte lezioni che sono di supporto al progetto, riferite ad esperienze significative: le case del Deutscher Werkbund, in particolare alcuni esempi di H.Tessenow e P. Schmitthenner; l’esperienza Viennese attraverso l’opera di A. Loos; le case di un architetto greco, A. Konstantinidis; alcune architetture di A. Siza; esperienze significative italiane. Ma anche lezioni che riguardano anche edifici significati per la conoscenza del rapporto forma/costruzione: la costruzione del Municipio di Hechingen e del cimitero di Bourdon S. di P. Schmitthenner; la piscina municipale e la Neue Wache a Berlino di Tessenow; le chiese di Klippan e Stoccolma di Lewerentz; l’opera di Le Corbusier a Ronchamp e a La Tourrette; ecc. Modalità di frequenza La frequenza è obbligatoria. La modalità di lavoro è il disegno in aula: disegno informatico nella 1^parte, disegno a matita nella 2^parte. Nel periodo conclusivo della 2^parte il progetto sarà ridisegnato al computer e studiato in dettaglio con programmi di modellazione per la realizzazione di 3D. Saranno richiesti plastici alle due scale di progetto (100 e 25) realizzati in cartoncino e in legno: il primo deve studiare il rapporto col suolo e col luogo, il secondo gli aspetti costruttivi. Corso B Spartaco Paris Progettazione di sistemi costruttivi (Icar 12-9 cfu) Vincenzo Bagnato Progettazione esecutiva dell’architettura (Icar 12-3 cfu) Elaborati e materiali da produrre per l’esame I disegni saranno in numero sufficiente per la presentazione del progetto e in scale appropriate: inserimento nel luogo (100), progetto generale (50), progetto di dettaglio (25/20). Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è quello di fornire strumenti e metodi per la progettazione architettonica esecutiva e per il controllo del processo di costruzione dell’architettura.In tal senso sono ritenute indispensabili le conoscenze delle regole dell’arte del costruire, dell’interpretazione critica delle tecnologie, dell’utilizzo dei materiali e degli elementi e dei sistemi costruttivi, dei requisiti tecnici e normativi che li riguardano. A fianco a queste lo studente dovrà comprendere il sistema di relazioni che intercorrono tra la definizione del programma esigenziale e l’organizzazione del sistema edilizio. All’approccio “esigenziale/prestazionale” proprio di un’area culturale delle discipline della tecnologia dell’architettura si affianca pertanto, nel corso, un approccio in continuità con quello “per categorie di opere”, attento agli aspetti propriamente legati alla costruzione, che metta in condizione lo studente di comprendere le relazioni tra elemento architettonico e l’insieme della costruzione, tra la correttezza tecnologica e l’istanza espressiva delle scelte costruttive. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza della iscrizione. Modalità d’esame L’esame è individuale e consiste nella presentazione degli elaborati grafici prodotti durante l’anno, nella loro discussione e nella discussione degli argomenti trattati nelle lezioni. Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; pertanto l’insieme delle attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) tenderà ad essere integrato e sincronico, considerando l’opportunità di iniziare l’esercitazione didattica parallelamente al ciclo di comunicazioni teoriche, fin dal primo semestre. Le conoscenze inerenti il sapere riguardano: - I sistemi tettonici primari e complessi (sistema trilitico, sistema voltato, telai, strutture a gabbia, ecc.), chiarendo gli aspetti concettuali e fisici, formali e costruttivi in rapporto con l’attività di progetto (costruzione/struttura, ossatura/ rivestimento, dettaglio architettonico/ particolare tecnologico, ecc.); - I sistemi costruttivi, a partire dalle caratteristiche tecniche dei materiali (pietra, legno, cls, ferro) fino ai rispettivi elementi e sistemi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo. Tali aspetti sono indagati anche attraverso apposite visite di studio o a cantieri, edifici o mostre rappresentative di questioni architettoniche e costruttive. Quest’anno: -Cantiere Centro Congressi Eur, Roma -Viaggio di Studio a Berlino: Casa Lemke, Mies Van der Rohe Articolazione dell’attività didattica L’attività del Laboratorio è strutturata in tre periodi. Ognuno di questi è caratterizzato da uno specifico contenuto didattico che trova la sua sintesi nella pratica del progetto e nel suo risultato. 1a fase [ottobre/dicembre]: definizione dell’impianto architettonico preliminare e sua variazione in rapporto al sistema costruttivo scelto. Modelli di base 2° fase [gennaio/aprile]:studio dei dettagli architettonici di nodi tettonici in sistemi costruttivi differenti. 3a fase [maggio/giugno]: Rielaborazione del progetto esecutivo in 1 / 2 sistemi costrutttivi di variante Tema d’anno Il tema dell’esercitazione progettuale è una casa unifamiliare per vacanze a patio in un lotto di dimensioni , forma, orientamento e vincoli fornite dalla docenza (8x12 m) compreso in un complesso residenziale a schiera. A partire dai vincoli forniti dalla docenza (affacci, distacchi, patii, ecc) gli studenti, in gruppi di due, redigono due versioni di massima del progetto (elaborati in scala 1/100 - 1/50) utilizzando materiali e sistemi costruttivi differenti, e comparano successivamente gli esiti progettuali in relazione alla congruenza tra materiale, tecnica e forma, logica costruttiva e linguaggio. Partendo dalle specificità del contesto geografico mediterraneo, particolare attenzione viene posta in una corretta e adeguata progettazione sotto il profilo energetico/ambientale, attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio dal punto di vista morfologico e delle soluzioni tecnologiche adottate. 4. PROGETTO DI COSTRUZIONE Dal punto di vista costruttivo, lo studente scompone, analizza e progetta l’edificio nei suoi elementi e nodi tettonico-costuttivi attraverso disegni e modelli fisici, perseguendo l’obiettivo didattico di considerare la relazione tra forma / linguaggio e sistema costruttivo. Tali elementi e nodi, analizzati in due sistemi costruttivi differenti, portano all’ elaborazione di quattro disegni rappresentativi di dettaglio costruttivo in scala 1/10-1/1. Lo studente ritorna sul progetto preliminare riformulando le scelte già operate e riprogettando l’edificio a partire dal progetto di dettaglio. Il progetto definitivo diventa così il risultato di una pratica continua e inesauribile del progetto, dall’insieme al dettaglio e dal dettaglio all’insieme. L’attività progettuale viene svolta prevalentemente in aula, con verifiche intermedie, prevalententemente attraverso critiche collettive. Elaborati e materiali da produrre per l’esame - 4 tavole A1 del progetto finale in 2 versioni, ognuna con 1 tavola di progetto esecutivo ed 1 di dettaglio contenente una sezione verticale significativa dal basamento al coronamento nei due sistemi costruttivi assegnati e una tranche di facciata; - 2 tavole sui nodi tettonici prodotte - 2 modelli ( scala 1/50 e scala 1/20) Urbanistica Urban planning design studio Icar 21- 9 cfu 2° anno / corso annuale indirizzo ‘generale’ Area didattica VIII: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale Nicola Martinelli Finalità e contenuti disciplinari Finalità del corso sono: - dar conto delle problematiche di trasformazione e progettazione dello spazio, della storia e cultura della città e dell’ambiente; - far maturare la capacità degli allievi di leggere e interpretare il contesto (territoriale, paesistico, urbano) nel quale ogni trasformazione si inserisce; - indagare lo stato della strumentazione e delle pratiche reali, mostrando proposte, sperimentazioni, conflitti. Il corso si svilupperà secondo due percorsi paralleli: - uno di carattere teorico riguarderà: le tradizioni della disciplina; i significati e le idee di città, le teorie del piano nel passaggio dai modelli tradizionali alle nuove forme di governo del territorio; - l’altro più operativo sarà dedicato agli strumenti disciplinari, e affronterà i problemi di descrizione e interpretazione del territorio, della città e delle sue parti costitutive. Aims and contents - to give an account of the transformation and design of space, of the history and culture of the city and the environment; - to develop the students’ ability to read and interpret the context (territorial, landscape, urban) in which every transformation is inserted; - to investigate the state of the instrumentation and real practices, showing proposals, experimentation and conflicts. The course develops with two parallel strategies: - one of theoretical character concerns the traditions of the discipline, the significance and the idea of a city, the theory planning in the passage from traditional models to new forms of territorial management; - the other is devoted to the disciplinary tools, and it deals with the problems of description and interpretation of the territory of the city and of its constituent parts. Tema d’anno L’insegnamento assume come proprio tema d’anno l’indagine sul territorio della recentemente istituita provincia policentrica BAT ed in particolare dei suoi centri capoluogo (Barletta Andria e Trani). Design Problem The investigation of the territory of the recently estabilished policentric District BAT, and specifically of its chief towns (Barletta, Andria and Trani). Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni ed esercitazioni. Le lezioni (sapere) saranno articolate come segue: 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 scala di dettaglio significativo (scala 25 o 20, forse 10). Il dettaglio deve essere schematico e soprattutto deve individuare i problemi. Il progetto in generale deve essere dettagliato raggiungendo la scala del 25. Bisogna produrre un plastico (scala 100) all’inizio di marzo con il progetto elaborato a gennaio; poi un plastico “costruttivo” in legno (scala 25) col progetto sviluppato a maggio. 77 78 Articulation of educational activities The course offers lessons and exercises. The lessons will be arranged as follows: 1. Introduction to urban planning: definitions and lexical issues 2-3. Elements of history of the city 4. basis of discipline statute: the origins of urban planning in XIX century: technical efficiency, urban beauty, social equity. 5. the meaning of City: urban limits, “big” and terrible cities, the cosmic, the mechanicalism, the organic metaphors in urban theories 6-7-8-9. The plan: theories and practices, levels and scales of urban and regional planning in Italy. 10-11. “Materials” of urban projects: Housing; open spaces: streets, squares 12-13. “Materials” of urban projects: open spaces: parks and gardens. 14-15-16-17. From building recover to urban and environmental renewal: the evolution of urban renewal theory in Italy, Methodologies e practice of urban renewal, elements on so called ‘programmi complessi’ 18-19-20. Environmental issue in urban and regional planning: from the limits of growth to sustainable development, the environmental system and the ‘statuto dei luoghi’. 21. Final considerations. The exercises (to know how to do) will be devoted to get the urban planning design tools and techniques needed for a pertinent approach to professional practice. Moreover a particular importance will be devoted to the use and interpretation of traditional cartography and the GIS for the construction of a Geographic Information System. Laboratorio 2° di Archeologia Archaeology Design Studio 2nd year Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Etruscologia Etruscology Modalità d’esame L’esame consisterà: - nella esposizione individuale degli argomenti trattati durante lo svolgimento delle lezioni (sapere); - nella verifica degli esiti dell’attività applicata e degli esoneri (saper fare). L-ANT/06 - 3 cfu 2° anno indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Chiara Bernardini Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari all’inquadramento dei principali aspetti della storia, della società e della cultura artistica degli Etruschi. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito delle principali civiltà del bacino del Mediterraneo nel corso del primo millennio aC, insieme al corretto inquadramento geografico di eventi e luoghi, costituisce, quindi, il presupposto fondamentale per la comprensione delle realizzazioni artistiche del periodo in esame. L’apprendimento teorico riguarda le fasi principali della civiltà etrusca dalla prima età del ferro alla romanizzazione, la conoscenza della documentazione archeologica, la comprensione dei legami dell’arte etrusca con l’arte della Grecia e del vicino Oriente. La componente applicativa consiste nella lettura ed interpretazione della documentazione archeologica ed epigrafica finalizzata alla comprensione del linguaggio formale dell’arte etrusca e all’apprendimento dei fondamenti della lingua etrusca. Aims and contents Primary course objective is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the main themes of the Etruscan history, society and artistic culture. The knowledge of the main historical events in the Mediterranean area throughout the first millennium, together with a correct geographical location of events and ancient sites, constitutes the fundamental prerequisite for a correct interpretation of the artistic realizations of the examined period. The theoretical learning concerns the principal phases of the Etruscan history from the Iron Age to the Roman conquest, the knowledge of the archaeological documentation, the comprehension of the relationships between the Etruscan art and the artistic tradition of Greek and Near Eastern areas. The applications concern the reading and interpretation of archaeological monuments and epigraphic documentation, for a more complete understanding of the Etruscan art and a basic knowledge of the Etruscan language. Argomenti delle lezioni La storia e la documentazione archeologica etrusca dall’età del ferro alla romanizzazione. La questione delle origini: fonti letterarie e dati linguistici – La cultura villanoviana – Il contatto con il mondo greco – Società e cultura artistica in età orientalizzante – Il periodo arcaico e la thalassocrazia etrusca: relazioni commerciali e conflitti politici – Urbanistica e architettura nei centri urbani – La scultura e la pittura tombale – La ‘crisi’ del V secolo - L’Etruria costiera e l’Etruria interna. – La recezione dell’arte classica. – La ‘rinascita’ di IV secolo e le lotte con Roma. – L’artigianato artistico Il pensiero scientifico e religioso. – Le divinità di culto – Il sistema cosmico e l’organizzazione dello spazio - I santuari: le strutture architettoniche, i programmi decorativi e le pratiche cultuali nei santuari etruschi tra arcaismo e primo ellenismo. Topics Etruscan history and archaeological documentation from the Iron Age to the Roman conquest. The origins of the Etruscans: literary sources and linguistic arguments - The Villanovians and the origin of the city – The contacts with the Greek world - Society frame and artistic realizations in the Orientalizing period – The Archaic period and the Etruscan rule over the sea: commercial relationships and political conflicts – Urban planning and architecture in the Archaic cities – Sculpture and tomb painting – The ‘Fifth Century crisis’ – The Etruscan cities on the shore and the regions of the interior – The contacts with the Greek classical art – The fourth century revival and the struggles against Rome – The Hellenistic art and artistic craftsman. The Etruscan scientific and religious thoughts. The Etruscan Pantheon – Cosmography and spatial organization – The sanctuaries: the cult buildings, the architectural decoration and the rituals, from the Archaic to the Hellenistic period. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica; esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche, e di lettura di un contesto archeologico finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte etrusca; visite di istruzione, destinate ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of educational activity The educational activities are articulated in lectures in diachronic form, interpreting exercises of an archaeological context for a more complex understanding of the formal language and articulation of the Etruscan art, bibliographical exercises to acquire the tools and necessary methodology to carry out bibliographical searches, educational journeys, intended to integrate with direct experience the theoretical knowledge acquired within the course. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da lettura e interpretazione di immagini di materiali e contesti archeologici. Archeologia e Storia dell’Arte Romana + Archeologia delle Province Romane Archaeology and History of Roman Art + Archaeology of Roman Provinces L-ANT/07 - 6 cfu 2° anno / Corso annuale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Roberta Belli Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari all’inquadramento dell’evoluzione della civiltà romana attraverso i dati forniti dalla ricerca archeologica e tramite lo studio delle principali forme artistiche. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito dell’età romana, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle relative coordinate geografiche, costituisce, di conseguenza, il presupposto fondamentale per una corretta interpretazione delle realizzazioni artistiche del periodo in esame. L’apprendimento teorico è relativo alle fasi principali della storia dell’arte romana, alla 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 1. Introduzione all’urbanistica: definizioni e questioni di lessico disciplinare 2-3. Elementi di storia della città 4. I fondamenti dello statuto disciplinare: la nascita della disciplina nel XIX secolo: l’efficienza tecnica, la bellezza civica, l’equità sociale. 5. Il significato di città: le soglie dell’urbano,“grandi” e terribili città, le metafore cosmica, meccanicista e organica nelle teorie urbane 6-7-8-9. Il Piano: teoria e pratiche, livelli e scale della pianificazione urbana e territoriale in Italia 10-11. I materiali del progetto urbano: la residenza; gli spazi aperti: strade, piazze 12-13. I materiali del progetto urbano: gli spazi aperti: giardini e parchi. 14-15-16-17. Dal recupero edilizio alla riqualificazione urbana e ambientale: l’evoluzione della teoria del recupero urbano in Italia, metodologie e pratiche di recupero urbano, cenni sui cosiddetti ‘programmi complessi’. 18-19-20. La questione ambientale nella pianificazione urbana e territoriale: dai limiti dello sviluppo allo sviluppo sostenibile, il sistema ambientale e lo “statuto dei luoghi”. 21. Riflessioni conclusive. Le esercitazioni (saper fare) saranno dedicate all’acquisizione di quegli strumenti di progettazione e tecnica urbanistica necessari ad un approccio pertinente alla pratica professionale. Inoltre particolare rilievo viene dato all’uso e all’interpretazione della cartografia tradizionale e al GIS per la costruzione di un Sistema Informativo Territoriale. 79 80 interpretation of the archaeological documentation, for a more complex understanding of the formal language and of the articulation of the Roman art, and exercises in library, to acquire the tools and fundamental methodologies of bibliographical research. Argomenti delle lezioni La storia dell’arte e la documentazione archeologica a Roma e nelle province romane. Primo semestre: Archeologia e storia dell’arte romana: il contesto di Roma. Problematiche generali dell’archeologia romana – Cronologia di riferimento – Caratteristiche generali e formazione dell’arte romana – La conquista delle città greche e l’incontro con la cultura artistica greca – L’arte dell’età repubblicana – Il classicismo e l’arte del primo impero: i programmi urbani, i complessi monumentali e l’arte dell’età di Augusto – Le produzioni artistiche dell’età giulio-claudia – Lo sviluppo della pittura dell’età repubblicana e dell’età augustea – L’età dei Flavii: i programmi urbani, i ritratti, i rilievi – Lo sviluppo della pittura romana nel I secolo d.C. – L’arte urbana del medio impero: i monumenti e le arti figurative nell’età di Traiano, nell’età di Adriano, nell’età degli Antonini – I sarcofagi: tipologie, luoghi della produzione e del commercio - L’arte urbana nell’età dei Severi – Gli sviluppi delle arti figurative nel III secolo – L’arte urbana nell’età della Tetrarchia – La scultura in marmi colorati: tipologie, luoghi della produzione e del commercio – Caratteri delle arti figurative nell’età di Costantino – Gli sviluppi della pittura romana e del mosaico tra II e IV secolo d.C. Secondo semestre: La documentazione archeologia nelle province romane. Collocazione geografica e raggruppamenti territoriali delle province romane – modalità di formazione delle varie province – topografia e urbanistica delle province romane –– tradizioni culturali e artistiche locali e la diffusione dell’arte romana – il problema dell’arte provinciale – la documentazione archeologica più significativa delle singole province – esame approfondito delle esperienze artistiche di una provincia romana. Esercitazioni: lettura e interpretazione di immagini di contesti e documenti archeologici di età romana, ricerche bibliografiche. Viaggi di studio. Topics The history of the art and the archaeological documentation in Rome and in the Roman provinces. 1st semester: Archaeology and history of Art in Rome. Preliminar discussion on general problems about Roman archaeology – Chronology frame – General characters and formation of the Roman art - The conquest of the Greek cities and the meeting with the Greek culture - The art of the Republican age - The classicism and the art of the first empire: the urban programs, the monumental complexes and the figurative arts of the age of Augustus – The figurative arts of the age of the Julio-Claudii – The paintings of the Republican age and of the age of Augustus - The age of the Flavii: the urban programs, the portraits, the reliefs – The development of roman paintings in the 1° century a.D.- The urban art of the middle empire: the monuments and the figurative arts in Trajan age, in Adrian age and in Antonine age - The Roman sarcophagi: typologies, places of the production and the commerce - The urban programs and the figurative arts in the Severan age - The development of the figurative arts in the III century - The urban art in the age of the Tetrarchism - The sculpture in coloured marbles: typologies, places of production and commerce – General characters of the figurative arts in Costantinian age– The development of Roman paintings and mosaic between II and IV century a.D. 2nd semester: Archaeology and History of Roman art: the Roman provinces. Geographical position and territorial groupings of the Roman provinces – history and formation of the Roman provinces topography and urbanistic of the roman provinces - local cultural, artistic traditions and phaenomena of Roman culture diffusion - the problem of the provincial art - the more meaningful archaeological documentation of the single provinces – deep examination of the artistic experiences of a Roman province. Exercises: reading and interpretation of images regarding archaeological contexts and documents of Roman age, bibliographical searches. Instructing journeys. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche, e di lettura di un contesto archeologico finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte romana, viaggi di istruzione, destinati ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of educational activity Lessons in diachronic form, interpreting exercises of an archaeological context for a more complex understanding of the formal language and articulation of the Roman art, bibliographical exercises to acquire the tools and necessary methodology to conduct bibliographical searches, educational journeys, destined to integrate with directed experience the theoretical knowledges acquired within the course.. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza sarà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da lettura e interpretazione di immagini di materiali. 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLM in Architettura • 3° ANNO - 3rd YEAR Laboratorio 3 di Progettazione Architettonica Architectural Design Studio, 3rd year L3PA-10 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana • Progettazione architettonica (Icar 14-7 cfu) •• Tecnica delle costruzioni A (Icar 14-3 cfu) Corso A • Claudio D’Amato Guerrieri •• Domenico Raffaele Corso B • Michele Beccu •• Domenico Raffaele Corso C • Matteo Ieva •• Domenico Raffaele Corso D • Calogero Montalbano •• Domenico Raffaele Corso E • Nicola Parisi •• Domenico Raffaele Corso F • Ariella Zattera •• Domenico Raffaele Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è portare gli allievi ad un più alto e complesso grado di comprensione delle problematiche proprie di un organismo architettonico complesso (specialistico). Lo studente dovrà acquisire, mediante l’apprendimento teorico e le applicazioni progettuali, la capacità di lettura e controllo del processo di definizione della struttura formale assumendo come atteggiamento fondativo la concezione unitaria della forma architettonicostrutturale. A tal fine dovrà produrre modelli di studio che rendano evidente il principio morfologico-strutturale e insieme logico–formale da assumere a fondamento dell’esercizio del progetto. Lo studente dovrà eseguire lo sviluppo del progetto alle diverse scale di approfondimento, controllandone le implicazioni legate alla concezione strutturale e alla coerente logica impiantistica. Aims and contents The aim is to bring the students to an higher and more complex understanding degree of the intrinsic problems of a complex architectural organism (specialist). The student will have to acquire, through theoretical and practical learning, the ability to read and control the definition process of the form structure by assuming the unitary conception of the architectural/ structural form as a starting point. For this end he will realize study-models that could show the principle both morphologic-structural and formal-logic to assume as designing exercise base. The student will develope the architectural project at the different scales of search, verifying its implications in order to its structural conception and to coherent logic of equipments. Tema d’anno Il tema d’anno è costituito dal progetto di un organismo architettonico caratterizzato dalla compresenza di spazi, scalarmente differenziati, di cui il “centrale”, dominante ed unitario. La riflessione progettuale si concentrerà soprattutto sul ruolo della struttura nella definizione spaziale e sul significato e i caratteri dei temi proposti: museo, chiesa, palazzetto dello sport. tNell’ambito dell’insegnamento di Tecnica delle Costruzioni, gli studenti dovranno realizzare elaborati che illustrino il modello strutturale complessivo del progetto ed il suo funzionamento statico. Design problem The year design problem is a multi space architectural organism, differentiated by scale and hierarchy, whose “central” space is unitary and dominant. Main attention will tribute to structure’s role in characterizing the space, the meaning and features of the different buildings: archeaological museum, libraru, bank agency. In the module “Construction techniques” the students will realize both the structural and the static model. Articolazione delle attività didattiche Progettazione architettonica Il corso prevede lo svolgimento di lezioni e l’esercizio costante di una attività di 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 conoscenza della documentazione archeologica, infine alla comprensione dei legami tra l’arte romana e la tradizione artistica italica, greca e delle singole province romane. La componente applicativa riguarda sia l’esercizio alla lettura e l’interpretazione della documentazione archeologica, per una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte romana; sia lo studio e l’attività di ricerca in biblioteca, volti ad acquisire strumenti e metodologie fondamentali per la ricerca bibliografica. Aims and contents Primary course objective is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the Roman civilization organization and evolution through the data supplied by the archaeological research and through the study of the main artistic forms. The knowledge of the main historical events in Roman age, together with a correct arguments organization with their relative geographical coordinates, constitutes the fundamental prerequisite for a correct interpretation of the artistic realizations of the examined period. The theoretical learning concerns the principal phases of the history of the Roman art, the knowledge of the archaeological documentation, eventually the comprehension of the relationships between the Roman art and the Italic artistic tradition, the Greek artistic tradition and the local ones of the different Roman provinces. The applications concerns the reading and 81 82 supervision. Lectures will refer to theoretical questions which have, at the third year of the school, a central role for training. They will deal with architectural organism subjects (by treating arguments as: “the structure of form”, “form-construction unity”, “serial-organic characteristic”), with construction expressiveness (by considering architectural characteristics of masonry and skeleton building), with evocative relation between language and historical forms. The learning of “know how” will be organized into three phases: first phase (October-December) will be dedicated to the critic reading of structural-architectural organisms and to the settlement of morphological-structural and logical-formal models. In the second phase (JanuaryMarch) the students will deepen the principles of the union among the parts of the architectural organism and the static-building principles that characterize the “invention” of the structural morphology. Third phase (March-June) will be dedicated to the refinement of the chosen solutions. Into this phase, the formal problem of the language will be constantly referred to the role of building elements. So, a big care will be token to “detail”. Tecnica delle costruzioni Il corso si prefigge la finalità di preparare l’allievo a cogliere gli aspetti strutturali di un organismo architettonico attraverso la definizione di “modelli” dell’assetto formale e costruttivo, calibrati in funzione dei materiali utilizzati e del comportamento statico globale. In particolare l’allievo sarà seguito nel passaggio fondamentale fra la fase di intuizione della forma strutturale a quella che analizza l’interazione e l’integrazione della modellazione costruttiva con la visione più ampia della concezione architettonica. A tal fine le lezioni saranno impostate sull’analisi dei principi generali di funzionamento statico di organismi strutturali a composizione muraria ovvero a telaio. Saranno evidenziate le peculiarità dei modelli strutturali la cui risposta statica dipende essenzialmente dalla loro configurazione formale e di quelli il cui comportamento è principalmente regolato dalla distribuzione delle masse resistenti. Technique of constructions The aim of the course is prepare the student to understanding the structural features of the architectural organism, through the definition of formal and constructive bonds “models”, calibrated in connection with the materials used and static behaviour. In particular, the student will be driven trough the essential passage from the structural form intuition phase towards the integration phase between building modelling and architectural concept as a wider point of view. For this end, lessons will be turned on the analysis of general principles of static working of structural organisms both in masonry and concrete frame. Will be put in evidence the structural models characteristics in which static response depends to the formal configuration and to the resistant masses distribution. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio delle lezioni. Possono iscriversi al corso gli studenti che hanno sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario: -avere sostenuto tutte le propedeuticità previste; -avere ottenuto l’ammissione al secondo semestre; -sviluppare individualmente con profitto il tema progettuale, fino alla chiusura del lavoro nel workshop conclusivo di giugno. L’esame consisterà nella discussione critica delle esercitazioni svolte e del progetto d’anno, con particolare riferimento alle scelte progettuali, alle metodologie seguite, alla congruenza dei diversi aspetti formali, costruttivi e impiantistici. L’esposizione dei fondamenti teorici della disciplina, trattati durante il corso, mirerà a verificare il livello di conoscenza e il grado di consapevolezza raggiunto dallo studente. Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura Typological and morphological characters of architecture Icar 14-4 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana Corso A Attilio Petruccioli Finalità del corso Il Corso di Composizione architettonica 3 si propone lo studio e l’applicazione al progetto della nozione fondamentale di organismo architettonico complesso (specialistico) nella sua sintesi distributivofunzionale, statico-strutturale ed esteticospaziale. Il corso intende comunicare allo studente: la nozione di organismo edilizio; la nozione di tipo specialistico seriale e nodale-polare, riguardati sotto l’aspetto processuale, con particolare riguardo (nel secondo caso) al problema della grande copertura e, nello stesso tempo, dell’aggregazione alle diverse scale. Il fine del corso verrà perseguito attraverso lo studio dell’organismo edilizio nei suoi rapporti con le scale in cui esso è contenuto (sistemi costruttivi, distributivi, spaziali; strutture di elementi; elementi) ed in quelle contenenti, proprie degli insiemi aggregativi intesi come parte di organismi urbani a scala maggiore. Il tema progettuale del Laboratorio 3D riguarderà lo studio di una chiesa con annesso centro parrocchiale da inserire in un contesto reale dell’area geograficoculturale pugliese. Articolazione del corso Il corso di Composizione Architettonica 3D si articolerà nelle seguenti fasi didattiche: a. studio della relazione dialettica lettura (della realtà costruita in rapporto ai tipi specialistici) - progetto (dell’edificio di culto); b. studio dell’organismo edilizio specialistico (come processo logico, costruttivo e progettuale) nella sua evoluzione moderna e contemporanea, dal quale derivare le nozioni fondamentali necessarie a comprendere i nessi di relazione esistenti tra i vani subordinatiseriali ed il grande vano spazialmente dominante. - Prima fase Nel primo semestre lo studente svilupperà tre gruppi di esercitazioni in aula corrispondenti ad una serie di lezioni teoriche relative ai fondamenti generali del progetto, con cui si tenterà di fornire un quadro di riferimento metodologico per leggere e progettare lo spazio della chiesa con le annesse strutture di servizio attraverso: 1. nozione di organismo e tipo e studio dei rapporti di stretta necessità fra le diverse parti (distribuzione, struttura, spazialità ed esito estetico-leggibile); 2. nozione di tipo specialistico seriale nella sua evoluzione processuale. Richiamo alla nozione di serie e di aggregazione seriale di elementi che costituiscono la struttura del centro parrocchiale. Approfondimento del carattere dei tipi seriali nelle differenti aree geografico-culturali, accezioni del tipo e analisi dello sviluppo di tali impianti e dei filoni differenziati gemmati in età moderna e contemporanea. Di seguito alle lezioni teoriche lo studente svolgerà extra-moenia: - uno studio di casi esemplari antichi e moderni, attraverso i quali “leggere”, con i criteri indicati, gli ingredienti trasmissibili degli edifici; - la riprogettazione di impianti seriali semplici (a corpo doppio – triplo – quintuplo – triplo e doppio rigirante), finalizzata a far cogliere il progresso di organicità che lega tra loro i diversi filoni tipologici di età moderna e contemporanea. Elemento di complessità, da introdurre nella riprogettazione di alcuni di essi, sarà l’applicazione del passo binato come trasformazione possibile e congruente del tipo che induce ai sistemi seriali maggiore organicità; 3. nozione di “annodamento” degli spazi aperti interni agli edifici o ai tessuti. Riflessione sull’incremento di organicità che si genera in quegli edifici in cui lo spazio interno, o lo stesso cortile, è stato coperto e l’edificio si è progressivamente trasformato sia sotto l’aspetto staticocostruttivo, sia sotto quello distributivo e spaziale; 4. studio dei sistemi statico-costruttivi ed in particolare del sistema a telaio in calcestruzzo armato, in concomitanza allo studio del sistema della muratura portante. Comprensione del carattere degli edifici a seguito della differente interpretazione areale e culturale; problema della coerenza del sistema costruttivo in rapporto al tipo edilizio ed all’area culturale di riferimento, con particolare riguardo al moderno italiano in cui il sistema della struttura intelaiata viene intesa come massimo alleggerimento di una struttura muraria, prima dequantificata e poi ricomposta; 5. nozione di tipo specialistico nodalepolare riguardato sotto l’aspetto processuale, e studio dell’edificio di culto cristiano nelle sue varie accezioni. Alcune lezioni sui processi formativi e sulle varianti diacroniche e sincroniche avranno lo scopo di fornire agli studenti quel necessario supporto conoscitivo per l’elaborazione di una serie di impianti di tipo nodale, basilicale, polare o speciale complesso in progresso di organicità. Contemporaneamente saranno ricercati, da singoli gruppi di studenti, alcuni esempi di chiese nella loro evoluzione storicotipologica e impianti dello stesso tipo non necessariamente destinati al culto sui quali esercitarsi nella lettura. Durante questa fase di apprendimento metodologico, gli studenti dovranno fare un esercizio di disegno dal vero di una chiesa romanica pugliese (periodo che rappresenta uno dei momenti più significativi ed originali dell’architettura cultuale in Puglia). Inoltre, parallelamente alle direttive condivise dai laboratori del III anno, saranno riprodotti in scala o semplicemente ridisegnati alcuni edifici di culto premoderni e moderni. Essi saranno discussi a lezione affinché l’approfondimento specifico, eseguito da ogni singolo gruppo di studenti, diventi patrimonio comune. I gruppi che si 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 progettazione in aula sotto la guida della docenza. Le lezioni sono riferite alle questioni della teoria che assumono, al terzo anno, un ruolo centrale nella formazione. Saranno affrontati i temi dell’organismo architettonico (attraverso la trattazione dei concetti di “struttura formale”, di “unità formale-costruttiva”, di “serialitàorganicità”), dell’espressività della costruzione (attraverso l’esame dei “caratteri architettonici” della costruzione muraria e della costruzione a scheletro), della relazione evocativa che il linguaggio stabilisce con la forma storica. L’apprendimento del “saper fare” sarà organizzato secondo tre fasi: la prima fase (ottobre-dicembre) sarà dedicata alla lettura critica di organismi architettonicostrutturali e alla definizione dei modelli morfologico-strutturali e logico-formali. Gli studenti approfondiranno, nella successiva fase (gennaio-marzo), la definizione dei principi di aggregazione tra le parti dell’organismo architettonico e la definizione dei principi statico-costruttivi che caratterizzeranno l’”invenzione” della morfologia strutturale. La terza fase (marzo–giugno) sarà dedicata all’affinamento delle scelte adottate. In questo fase il problema formale del linguaggio sarà costantemente ricondotto al ruolo degli elementi nella costruzione. Per questo grande attenzione si dedicherà al “dettaglio” costruttivo. Architectural design studio The course consists of theoretical lectures and constant exercise of designing activity in classroom under the teacher’s 83 84 congruenza coi caratteri dell’area e con la vocazione del sito. Di conseguenza lo studente potrà scegliere, fra i diversi filoni tipologici principali studiati (monoassiali, pluriassiali, polari), il tipo che più si presta a rispettare, congruentemente, le condizioni e le gerarchie lette nella porzione di organismo urbano di progetto; fissare le relazioni interne, proprie al complesso parrocchiale, in rapporto alle gerarchie urbane; quindi, approfondire il problema della coerenza e del principio di organicità, sia a scala dell’aggregato parrocchiale, sia a scala urbana, stabilendo adeguate “correlazioni strutturali”, con particolare riguardo alla congruenza fra chiesa e percorsi urbani maggiormente gerarchizzati. Ne consegue un esercizio progettuale sviluppato su un doppio ordine di problemi che tenga conto, da una parte, delle ordinate interdipendenze che si instaurano tra le componenti il centro parrocchiale, e dall’altra, della coesione con il quartiere, quale parte di organismo urbano quasi sempre privo di gerarchie evidenti. A tal proposito la chiesa e le strutture annesse avranno lo scopo di qualificare, in una periferia sempre più costituita di frammenti scarsamente relazionati, il luogo in cui sorgeranno. Nello stesso tempo, l’edificio di culto dovrà esso stesso identificarsi quale “emergenza” (e non solo per il fedele) capace di restituire quelle necessarie relazioni organiche di cui è priva la città contemporanea. Il progetto dell’edificio di culto, che farà esplicito riferimento ad uno degli impianti studiati e riconosciuti, non richiamerà imitativamente l’assetto dei tipi derivato dalla tradizione, ma dovrà dimostrare, nell’esito progettuale di ogni singolo studente, una consapevole e matura riflessione critica. Essi saranno da intendersi, proprio nel loro richiamo alla storia, una sorta di “archetipo mentale”, aggiornato e declinato alle necessità rituali e funzionali, soprattutto alla luce delle nuove istanze religiose proposte dal Concilio Vaticano II. Pur nella elementarità degli strumenti impiegati, le lezioni e le esercitazioni condotte in questa seconda fase tenderanno ad introdurre lo studente all’impiego critico degli strumenti progettuali: la condizione di crisi dell’architettura contemporanea sarà letta non come inevitabile stato di disgregazione della nozione di organismo ma come momento di trasformazione storicamente in atto, nel quale vanno riconosciuti processualmente tanto i momenti formativi (lettura), quanto un nuovo ordine possibile (progetto). Entrambe le fasi si articoleranno in lezioni, attività di atelier, seminari didattici. Le tavole riguardanti l’esercitazione finale, tranne giustificate eccezioni, verranno redatte nel formato unificato indicato dalla docenza. - Atelier L’attività relativa al “saper fare” svolta intra moenia avrà il carattere di lavoro di atelier progettuale. Lo studente svolgerà, come indicato, il tema assegnato per approssimazioni successive, con verifiche in aula, collettive o singole. Periodicamente verranno organizzate verifiche del lavoro in corso di svolgimento con discussione pubblica degli elaborati. Al termine delle esercitazioni propedeutiche gli elaborati saranno vistati e valutati dalla docenza e costituiranno, insieme al tema progettuale del corso, argomento per la discussione d’esame. Storia dell’architettura contemporanea History of Contemporary Architecture Modalità d’esame Per essere ammessi a sostenere l’esame è obbligatoria la frequenza. L’esame consisterà in: - colloquio sull’apprendimento degli argomenti trattati a lezione; - discussione degli elaborati progettuali finali consistenti in: a. breve relazione introduttiva sui principi generali che hanno informato il progetto del complesso parrocchiale alle diverse scale (max 2 cartelle A4); B. tavole di progetto con disegni in scala 1:500, 1:100, 1:50, eseguite nel formato unificato che verrà in seguito indicato. C. prospettive, assonometrie e render; D. modello in scala opportuna. Claudio D’Amato Icar 18- 7 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Finalità e contenuti disciplinari Il corso è intimamente connesso con il Laboratorio 3° di Progettazione architettonica (Lab3/PA) di cui ne costituisce una estensione concettuale: infatti i suoi 7 cfu si saldano con gli 1,5 cfu del Lab3/PA dedicati alla storia dell’architettura, e sono sviluppati insieme in un unico corso. Storia–progetto–costruzione sono i termini principali della formazione degli allievi di architettura: essi interagiscono fra loro, e cogliere il senso della loro connessione è una delle sfide più complesse dell’insegnamento. Al terzo anno –cruciale nella formazione degli allievi– questo rapporto è indagato in forma integrata assumendo come punto di vista privilegiato quello “operativo” dell’architetto progettista. Se dunque l’obiettivo istituzionale del corso è far acquisire una conoscenza di base della storia dell’architettura occidentale nel periodo compreso fra il 1800 e il 2000, con particolare attenzione ai nodi critici intorno ai quali si svilupparono la progettazione e la costruzione dell’architettura e della città; l’obiettivo culturale è invece introdurre consapevolmente gli allievi a quell’intreccio di temi e problemi progettuali che ebbero come conseguenza la costruzione di alcune architetture significative. Ciò con la finalità di indurli a pensare “da architetti” al progetto di architettura, con le sue proprie categorie figurative, costruttive e tecniche. Quindi un corso di storia fatto da architetti per allievi-architetti che ha l’ambizione di leggere le architetture ai fini di una fervida riflessione utile al progettare oggi. Un corso in cui le esercitazioni, coerentemente con l’impostazione criticoteorica, saranno prevalentemente basate su un uso critico del disegno. Il primo semestre è dedicato a lezioni di carattere generale; il secondo semestre è dedicato a lezioni monografiche. Gli studenti iscritti all’indirizzo classico sostengono l’esame solo sulle lezioni del primo semestre. Gli studenti iscritti all’indirizzo generale sostengono l’esame su tutte le lezioni del corso. Articolazione delle attività didattiche Le lezioni, tutte a carattere monografico e spesso tenute da specialisti invitati nel corso, saranno articolate in quattro sessioni tematiche: 1. Origini dell’architettura e della città contemporanea in Europa; 2. Il passaggio del secolo (dall’Ottocento al Novecento in Europa): dissoluzione degli ordini e ritorno alla natura Vs ritorno all’ordine e classicismo. 3. L’architettura moderna negli Stati Uniti 4. Il cosiddetto Movimento Moderno e l’international Style 5. Ritorno alla storia e postmodernità 6. L’architettura contemporanea globalizzata Articulation of the educational activities All lessons –all by specialist- are monographic: they are articulated in four thematic sessions. 1st session. Origins of contemporary architecture: the ‘split’ between form and structure. 2nd session. Origins of contemporary city: the ‘split’ between techniques of building architecture and techniques of building the city. 3rd session. Modern architecture in the United States. 4th session. The so called Modern Movement and the International Style. 5. Come back to the history and postmodernism. 6. Contemporary architecture and globalization. Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per frequentare il corso e sostenere l’esame lo studente deve essere regolarmente iscritto al terzo anno. È ammessa l’iscrizione con riserva (e quindi la possibilità di sostenere l’esame negli appelli straordinari invernali) per quegli studenti che sosterranno prima gli esami mancanti del secondo anno. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario essersi iscritti al corso all’inizio delle lezioni ed averne frequentato le lezioni. L’esame consiste in una prova grafica e in una prova scritta. A) La prova grafica consiste nel disegno quotato in scala a mano libera o con squadrette (unicamente piante, prospetti, sezioni) di 4 architetture (2 per l’indirizzo classico) esaminate nel corso delle lezioni e contenute in un elenco di 50 (25 per l’indirizzo classico) architetture presente sul portale e-learning con allegati esempi di modalità esecutiva. I disegni dovranno riportare i tracciati geometrici della composizione. L’esito positivo della prova grafica consente l’accesso alla prova orale. B) La prova scritta consiste nella risposta a 4 quesiti (2 per l’indirizzo classico) relativi a temi e problemi della progettazione architettonica contemporanea affrontati nel corso delle lezioni. 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 occuperanno dell’analisi o della redazione dei plastici di studio eseguiranno, peraltro, una ricerca sugli edifici di culto progettati e/o costruiti da alcuni architetti del moderno italiano; 6. studio dell’articolazione del complesso specialistico nell’aggregato come esito di un processo nel quale si generano gerarchizzazioni in rapporto alle diverse condizioni del tessuto. Esso sarà condotto su un campione di tessuto reale. A tal proposito sarà impiegata la pianta del rione di Campo Marzio, tratta da Studi per un’operante storia urbana di Roma di S. Muratori, dove saranno riconosciuti i nessi di relazione tra edifici speciali (seriali e di culto) ed edilizia abitativa, con individuazione della gerarchia dei percorsi, delle nodalità e delle polarità urbane. - Seconda fase Nella seconda fase, che coincide col secondo semestre, verrà sviluppata l’esercitazione finale (mesi di marzo, aprile, maggio e giugno). Essa consisterà nella progettazione, come sintesi delle nozioni acquisite nelle esercitazioni precedenti, di un centro parrocchiale da collocarsi nella periferia di un contesto urbano reale dell’area geografico-culturale pugliese (la scelta delle aree, proposta dagli studenti e valutata dalla docenza, dovrà mostrarsi idonea allo scopo e dovrà, soprattutto, consentire di impiegare la varietà dei tipi studiati, come vocazione del luogo riletta attraverso lo studio dei percorsi e delle gerarchie a scala urbana e di quartiere). Lo studio del centro cultuale dovrà porsi i seguenti obiettivi: stabilire un adeguato rapporto di 85 Scienza delle costruzioni Structural Mechanics 86 Pilade Foti Finalità del corso Il corso si propone di fornire una introduzione ai principi, metodi e problemi della Scienza delle Costruzioni, riguardata come integrazione della meccanica dei solidi, dei materiali e delle strutture. Un fondamento teorico del corso è costituito dalla meccanica dei solidi che viene presentata nel suo assetto attuale e nelle sue relazioni con l’evoluzione della ricerca teorica e sperimentale sul comportamento dei materiali da costruzione. Altro fondamento del corso è costituito dalla meccanica delle strutture che viene affrontata nei problemi più rilevanti per la progettazione strutturale. Contenuti disciplinari 1. Travature elastiche. Richiami sulla nozione di trave. Determinazione delle linee elastiche estensionali, flessionali, torsionali. Cenni sulle deformazioni di scorrimento. Applicazioni ed esempi. Equazione dei lavori virtuali. Calcolo di spostamenti e rotazioni. Risoluzione di strutture iperstatiche: metodo delle forze, metodo Criteri energetici. Verifiche di sicurezza. Progetto e verifica. Modalità d’esame Lo studente deve dimostrare di aver appreso i concetti fondamentali introdotti, di aver conseguito un adeguato livello di conoscenza degli argomenti specifici, di saper utilizzare autonomamente gli strumenti forniti cimentandosi nella risoluzione di problemi semplici ma paradigmatici della Scienza delle Costruzioni. Per quanto attiene alle modalità di esame, lo studente deve sostenere una prova scritta preliminare, mentre la prova conclusiva che determina il voto finale consiste in un colloquio orale. Sono inoltre previste due prove di esonero durante lo svolgimento del corso. A tali prove di esonero è consentito l’accesso solo agli studenti in corso. Metodi e tecniche di analisi ambientale I Methods and technics of environmental analysis I Ing-Ind 11-8 cfu 3° anno / corso semestrale (II semestre) indirizzo ‘generale’ Area didattica VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura Corso A Francesco Ruggiero Corso B Francesco Piccininni Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire agli allievi le conoscenze relative alla quantificazione ed alla qualificazione degli scambi energetici. Atal fine nella prima parte del corso vengono sviluppati i fondamenti teorici della termodinamica e della trasmissione del calore. Successivamente vengono trattati tutti gli aspetti legati alla valutazione delle modalità di produzione, approvvigionamento e utilizzo dell’energia. Si passa poi allo studio dei metodi di calcolo dei rendimenti e dei C.O.P. e dei principali parametri di qualificazione dell’energia. Le esercitazioni sono di carattere numerico. Nella seconda metà del corso l’attenzione è rivolta all’applicazione dei concetti fisici fondamentali e alla definizione dei modelli di impianti a servizio degli edifici. L’obiettivo è quello di consentire allo studente di comprendere le diverse esigenze di benessere termoigrometrico negli ambienti confinati e di determinare e dimensionare correttamente gli impianti ed i luoghi ad essi necessari. Articolazione delle attività didattiche 1. Sistemi di unità di misura. Grandezze fisiche. Sistema Internazionale. Analisi dimensionale. 2. Termodinamica. Sistema termodinamico. Temperatura assoluta. Energia interna. Principio zero della termodinamica. Temperatura assoluta. Primo principio. Entalpia. Ciclo di Carnot. Rendimento di ciclo. Secondo principio. Entropia. 3. Termodinamica applicata. Diagrammi termodinamici. Cicli diretti a combustione interna ed esterna. Cicli inversi a compressione ed assorbimento. Pompe di calore. 4. Trasmissione del calore. Conduzione. Convezione. Irraggiamento. Coefficiente di scambio globale. 5. Aria Umida. Trasformazioni dell’aria umida. Psicrometro. 6. Condizioni di benessere termoigrometrico: bilancio termoigrometrico del corpo umano; indici di comfort (PMV); cause del discomfort; strumentazione e metodi per la determinazione delle grandezze fisiche. 7. La ventilazione delgi ambienti confinati: l’inquinamento dell’aria negli ambienti confinati; determinazione del carico di inquinamento; de-terminazione della qualità dell’aria interna ed esterna; valutazione dell’efficienza di ventilazione; determinazione della portata d’aria di ventilazione. 8. Il bilancio energetico di un edificio: la stima dei carichi termici: le dispersioni termiche, gli apporti di calore, i carichi interni e gli apporti gratuiti 9. Gli impianti tecnologici a servizio delle costruzioni: considerazioni generali sulla progettazione degli impianti tecnologici a servizio delle costruzioni, gli impianti termotecnici. 10. Impianti di condizionamento dell’aria: la direttiva europea sul rendimento energetico in edilizia, la legge n° 311/06 e il decreto 59/09, elementi di impianti per la produzione dei fluidi energetici nel condizio-namento; calcolo termico degli impianti di condizionamento dell’aria; distribuzione dell’aria negli ambienti; tipologie e caratteristiche degli im-pianti di condizionamento dell’aria. 11. Principi e tecniche di progettazione bioclimatica: il corretto approccio alla progettazione bioclimatica, sistemi passivi per lo sfrutta-mento della radiazione solare, esempi di progetti bioclimatici. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame è annuale e consiste in una prova scritta con esercizi e domande orali. E’ possibile sostenere l’esame anche attraverso due esoneri previsti a metà e a fine corso. Laboratorio di progettazione urbanistica Urban Planning Studio LU-10,5 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica VIII: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale • Progettazione urbanistica - Icar 21 – 7,5 crediti •• Sistemi informativi territoriali e telerilevamento - Icar 21 – 3 crediti Corso A • Leonardo Rignanese •• Patrizia Paola Pirro Corso B • Francesca Calace •• Annarita Marvulli Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è l’acquisizione da parte degli studenti di conoscenze, di capacità critico-interpretative e progettuali applicate a un caso concreto di un ambito urbano. L’offerta didattica è finalizzata a riflettere sulla costruzione della città e del territorio, sul carattere dei luoghi, sulle condizioni di vivibilità degli spazi. Il tema della qualità e della forma dello spazio urbano è un contenuto essenziale, qualificante e caratterizzante dell’urbanistica; è essenza stessa della disciplina, e non elemento o contenuto secondario, accessorio o minore. Questo percorso necessita di una parallela riflessione su alcuni aspetti fondamentali del modello di pianificazione in formazione nella nostra regione, per guidare l’applicazione concreta ed evitare l’aleatorietà di formulazioni non verificabili. Il laboratorio avrà come contenuto privilegiato le scale della struttura urbana e del progetto urbanistico esecutivo applicato a parti urbane circoscritte e di rilievo strategico, nelle quali siano necessari interventi di riordino, riqualificazione e ridisegno dell’esistente. Le proposte saranno costantemente valutate rispetto alle loro implicazioni ambientali, paesaggistiche e insediative, al loro inserimento nel contesto locale, alla configurazione fisica degli spazi pubblici e privati, alla vivibilità degli spazi progettati. Aims and educational contents Course purposes are the acquisition by the students of knowledge, critical and planning skills applied to a concrete urban area. Courses are structured to think about the construction of the city and territory, the character of the places, the quality of urban spaces. The quality and form of urban space is a qualifying, characteristic and summary content of urbanism; the main essence of the discipline, and not a secondary element, content or accessory. This path needs a parallel discussion on some key aspects of the planning model which is nowadays taking new shapes in our region, to guide to practical application and to avoid uncertain and unverifiable applications. The Studio will focus its attention on both the scale of the urban structure and of the 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 Icar 08- 8 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura dei momenti. Esercizi e applicazioni. Cenni all’analisi qualitativa di strutture iperstatiche. 2. Deformazione. Cenni di algebra dei tensori di ordine II. Deformazione di un corpo continuo. Analisi locale della deformazione: misure di deformazione. Teoria lineare della deformazione. Direzioni e dilatazioni principali. Formula di rappresentazione di una deformazione infinitesima. Cenni sulle equazioni di compatibilità. 3. Sforzo. Nozione di sistema di forze. Assiomi di Eulero. Teorema di Cauchy. Tensioni e direzioni principali. Esempi di stati di sforzo elementari. 4. Equazioni costitutive. Cenni di algebra dei tensori di ordine IV. Generalità. Materiali linearmente elastici e iperelastici. Isotropia elastica. Formula di rappresentazione per materiali isotropi linearmente elastici. Moduli tecnici e loro restrizioni. Teorema dei Lavori Virtuali. Cenni ai Teoremi Energetici. Formulazione del problema dell’equilibrio elastico. Teorema di Kirchhoff. 5. Problema di Saint-Venant. Formulazione generale. Sforzo Normale. Flessione semplice. Sforzo Normale Eccentrico. Torsione. Flessione e Taglio. 6. Comportamento dei materiali e criteri di resistenza. Prove sperimentali sui materiali da costruzione. La prova di trazione sui materiali metallici. Cenni ad alcune prove secondarie. Criteri di resistenza. Criterio della massima e minima tensione normale. Criterio della massima tensione tangenziale. Criterio delle massime e minime dilatazioni. 87 88 Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede sia attività teoriche che applicate progettuali. Lezioni e comunicazioni verteranno intorno ad alcuni temi centrali inerenti gli strumenti di piano, la progettazione urbanistica e il disegno urbano. L’attività di progettazione consisterà nella produzione di elaborati grafici descrittivi, interpretativi e progettuali riferiti all’ambito di studio prescelto. Il modulo di gestione urbana fornirà attività di supporto alla attività di progettazione attraverso un approfondimento sugli strumenti di ausilio alla progettazione urbanistica. Articulation of educational activities The course foresees both theoretical and practical activities. Lessons and other kind of communication will focus attention on urban planning tools as well as urban planning tout court. The practical activity will consist in production of graphic works related to the study area such as descriptive, interpretative sheets and projects. The urban management module will provide support to design activities through a deepening on urban design tools. Tema d’anno Il tema d’anno è riferito ad aree problematiche che necessitano di profondi interventi di rigenerazione urbana, collocate in comuni medio-grandi. È prevista anche la possibilità di un percorso di costruzione di uno strumento urbanistico generale per piccoli comuni. Esso si articola su tre momenti distinti di un unico processo progettuale: la costruzione di un framework strategico che contiene l’analisi del contesto, gli obiettivi, le strategie, la visione; la costruzione di un masterplan quale strumento tecnico per definire una strategia per la trasformazione fisica, sociale ed economica del luogo; la costruzione delle regole (design guides) per l’implementazione del masterplan e per la sua attuazione. Year’s Topics Year’s Topic is related to problematic areas that require a significant urban regeneration process, areas located in medium-sized towns. It is also planned the opportunity to build a general tool for small urban municipalities. Divided into three distinct phases of a single design process it foresees: - the construction of a strategic framework that contains context analysis, objectives, strategies, vision; the construction of a master plan as a technical tool to define a physical, social and economic site transformations; the construction of rules (design guides) for the masterplan implementation and realization. Lezioni di Progettazione urbanistica Modulo 1 - Il progetto della città moderna e della città contemporanea Città e progetto urbano La formazione della città moderna Le teorie e le tecniche dell’espansione Modulo 2 – La città contemporanea e il piano come strumento Trasformazioni territoriali e trasformazioni del piano in Italia Lo statuto del piano oggi Il modello di pianificazione in Puglia: natura e contenuti del DRAG Modulo 3 - Sul progetto urbanistico I manuali di arte urbana L’approccio percettivo al tema della forma urbana Lo spazio aperto e lo spazio pubblico Rinnovo urbano e vicende urbanistiche Il progetto urbano e il Town Design L’Urban Design e le guideline Modulo 4 - La costruzione del progetto urbanistico Schema direttore, progetto di suolo, progetto normativo Il progetto urbanistico nei Criteri PUE La costruzione della qualità dell’ambiente urbano Aspetti estimativi e valutazioni di fattibilità La costruzione sociale del progetto Le regole per il disegno del progetto urbanistico Modulo 5 – Metodo del progetto urbanistico Esplorazione e sguardo sui luoghi: dal sopralluogo alla mappa Gli strumenti della pianificazione: area vasta e piani sovraordinati Tecniche della rappresentazione nel progetto urbanistico (concept e schema strutturale) Materiali urbani Tempi e attori per l’attuazione del progetto urbanistico Topics of Urban planning Module 1 – The contemporary city - The contemporary city: images and themes - From the modern urban planning to the contemporary city - Figures of the urban expansion - Urban transformation of the last 50 years Module 2 – Tools and practices - Territorial plans, strategic plans, structural plans - Project’s strategic value and relationships among plan, politics and projects - Experiences: Paris, Barcelona, Battery Park City, Milan, Genoa - Urban renewal, urban regeneration, ‘programmi complessi’ Module 3 – The Urban space - Public space and open space - Residential system - Urban materials: the block, the square, the street, the park Module 4 – The construction of urban plan - Master plan, soil project, normative project - Evaluation - The rules for the urban planning drawing SIT and remote sensing - SIT and territorial planning - SIT and local government - Remote Sensing principles Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. E’ ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. Course Registration Registrations must take place on the web platform. To book in students must have completed all preparatory exams. Conditional Registration admitted only for students who will support all preparatory exams by the winter session. Modalità d’esame L’esame verterà sulla esposizione delle conclusioni delle attività applicate e sulla discussione degli argomenti principali emersi durante lo svolgimento del corso e dei seminari. Exams Exam will focus both on exposure of the conclusions of the practical activities and on discussion of the main course and seminars topics. Rilievo dell’architettura Architectural Survey Icar 7- 7,5 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Corso A Paolo Perfido Corso B Vincenzo De Simone Corso C Gabriele Rossi Finalità e contenuti disciplinari IIl corso di Rilievo intende fornire un contributo allo sviluppo della capacità di analisi dell’architettura costruita, le dimensioni della quale possono variare dalla scala del dettaglio a quella del contesto urbano, insegnando a riconoscerne e documentarne le qualità storiche, compositive, ambientali, strutturali e formali. Lo studente perfeziona tali capacità attraverso una formazione teorica e pratica che prevede lezioni ex cathedra, esercitazioni in aula e campagne di rilievi. Gli argomenti delle lezioni riguardano la descrizione dei principali metodi e strumenti del rilievo e gli aspetti dell’analisi dell’oggetto di studio. Durante le esercitazioni in aula, eseguite sotto la guida del docente, lo studente applica una parte delle conoscenze acquisite nelle lezioni di teoria, utilizzando alcuni strumenti e relativi procedimenti che più recentemente sono stati introdotti nella pratica del rilievo dell’architettura. L’esercitazione principale è eseguita in gruppi formati da non più di quattro componenti e riguarda il rilievo e la restituzione di un edificio ecclesiastico di epoca compresa tra il XVII e il XVIII secolo. Esponendo le sue conoscenze di teoria e con la presentazione di elaborati individuali e di gruppo, al termine del corso, lo studente deve dimostrare di aver sviluppato le menzionate capacità di analisi e di aver acquisito le competenze per eseguire autonomamente le operazioni di rilievo più usuali, anche mediante l’impiego di tecniche e strumentazioni meno tradizionali. Attività del corso 1. Lezioni di teoria Argomenti delle lezioni di teoria (durata di ciascuna lezione: 2 ore circa). - Lezione 1 Introduzione al corso; teoria e storia del rilievo dell’architettura; introduzione al tema d’anno. - Lezione 2 Strumenti e metodi del rilievo manuale e diretto; trilaterazoni, triangolazioni, piano quotato; teoria dell’errore. - Lezione 3 Strumenti e metodi del rilievo indiretto e a distanza; livello ottico, laser, teodolite, stazione totale. - Lezione 4 Cenni di tecnica fotografica. - Lezione 5 Principi matematici del fotoraddrizzamento (nozioni di fotogrammetria). - Lezione 6 Rilievo con laserscanner. - Lezione 7 Il progetto del rilievo; analisi visuale, eidotipo, copertura fotografica; convenzioni ed elaborati grafici; normativa di riferimento; collaudo del rilievo; ricerca bibliografica e archivistica. - Lezione 8 Il rilievo del colore. - Lezione 9 Il progetto del rilievo; analisi visuale, eidotipo, copertura fotografica; convenzioni ed elaborati grafici; normativa di riferimento; collaudo del rilievo; ricerca bibliografica e archivistica. - Lezione 10 Cenni di metrologia e teoria dell’errore. - Lezione 11 Esperienze di rilievo di edifici del XVII e XVIII secolo nella terra di Bari. - Lezione 12 Il rilievo archeologico. 2. Esercitazioni intra moenia Le esercitazioni individuali saranno svolte prevalentemente in aula e tratteranno gli argomenti indicati di seguito. Ciascuna esercitazione individuale ha la durata di 4 ore circa. - Esercitazione 1 rilievo e relativa restituzione di un ambiente della sede della facoltà eseguito con strumenti e metodi del rilievo manuale e diretto; - Esercitazione 2 rilievo tramite stazione totale; - Esercitazione 3 fotoraddrizzamento; Per ciascuna delle esercitazioni in elenco ogni studente deve eseguire individualmente o in gruppo una serie di elaborati come da indicazioni fornite dal docente. 3. Esercitazioni extra moenia Le chiese dell’architettura locale edificate tra il XVII e il XVIII secolo costituiscono il tema relativo all’anno accademico in corso. Oltre agli esempi indicati dal docente, sono accettate le indicazioni di quelli proposti da 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 executive urban planning applied to limited and strategic parts of the city, in which are required reorganization, upgrading and redesign of the existing. Proposals will be constantly evaluated in terms of their environmental, landscape and settlement implications; of their inclusion in the local context; of their physical configuration of public and private spaces and of the quality of designed spaces. 89 90 Laboratorio 3° di Archeologia Archaeology Design Studio 3rd year Archeometria Archaeometry L-ANT/09 - 4,5 cfu 3° anno / Corso semestrale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Annalisa Mangone Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone l’obiettivo primario di rendere familiari i metodi scientifici impiegati dagli archeologi per la risoluzione dei problemi archeometrici. Verranno illustrate varie tecniche scientifiche usate nell’analisi dei materiali archeologici, con una particolare attenzione ai progressi delle applicazioni delle scienze a questo tipo di studi. Verranno inoltre messi in rilievo i risultati di questa integrazione (scienza/archeologia) nella progettazione e risoluzione dei problemi archeologici. Argomenti delle lezioni Tecniche analitiche applicate allo studio dei reperti: Metodi di indagine scientifica in archeologia: test non distruttivi, metodologia dell’analisi sistematica. Analisi chimica: campionamento, preparazione del campione, determinazione analitica dei costituenti e misura, accuratezza, microanalisi e analisi in traccia, calcolo, valutazione ed interpretazione dei risultati, presentazione dei dati. Trattamento statistico dei dati analitici: test di significatività, tecniche multivariate Metodi spettroscopici: - spettroscopia di raggi x, spettroscopie atomiche, spettroscopia UV-Vis, IR e Raman Metodi radiochimici: radioattività ed energia nucleare: isotopi stabili in archeologia, reazioni nucleari, tipi di decadimento radioattivo, rivelazione delle radiazioni nucleari, analisi di attivazione neutronica Tecniche di microscopia: microscopia ottica, SEM, TEM. Caratterizzazione dei connotati tecnologici dei reperti - ceramici - lapidei - vitrei. Tecniche scientifiche di datazione - radiocarbonio - termoluminescenza - archeomagnetismo - dendrocronologia Articolazione delle attività didattiche Il corso si svolge durante il primo semestre e si articola in lezioni frontali, nelle quali saranno affrontati i fondamenti della disciplina, ed esercitazioni di laboratorio, in cui saranno approfonditi casi di studio particolarmente rappresentativi. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning, entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame La frequenza del corso è obbligatoria ai fini del superamento dell’esame. In sede d’esame sarà valutata la conoscenza dei contenuti disciplinari attraverso un colloquio. Metodologia e tecniche della ricerca archeologica Methodology and techniques of the archaeological research L-ANT/10 - 4,5 cfu 3° anno / Corso semestrale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Silvio Fioriello Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessarî alla ricostruzione storica delle società passate attraverso l’uso comparato di diversi sistemi di fonti – non solo dunque quelle legate alla cultura materiale –, nonché proporre gli elementi diagnostici e tecnici fondamentali relativi allo scavo archeologico stratigrafico ed all’archeologia dei paesaggi attraverso lo studio esemplificativo di alcuni contesti. Contenuti del corso - Archeologia e ricostruzione storica attraverso lo studio globale delle fonti. Elementi di metodologia e tecnica dell’indagine archeologica: euristica e diagnostica. Introduzione all’archeologia dei paesaggi urbani e rurali, con approfondimento di alcuni contesti. Modulo A - archeologia e ricostruzione storica - archeologia, storia, storia dell’arte - saperi e saper fare: la cultura materiale - studio e analisi delle fonti archeologiche Modulo B - scavo archeologico stratigrafico: storia e tecnica - archeologia dei paesaggi urbani e rurali - metodo crono-tipologico - scienze applicate all’archeologia. Organizzazione del corso Si individuano due moduli, articolati secondo lezioni frontali, nei quali sono affrontati i fondamenti della disciplina ed approfonditi alcuni casi di studio esemplari. La definizione del corso prevede altresì incontri seminariali ed esercitazioni in laboratorio – gestiti anche con l’ausilio di esperti esterni –, nonché visite guidate presso musei ed aree archeologiche. È inoltre consigliata la partecipazione ad attività di scavo ovvero di survey archeologici da concordare con il docente. Modalità d’esame L’insegnamento prevede la verifica finale, che si svolge in forma orale su tutti gli argomenti del programma. • 4° ANNO - 4th YEAR Laboratorio 4 di Progettazione architettonica Architectural Design Studio, 4th year L4PA-10,5 cfu, 4° anno / corso annuale Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana • Composizione urbana (Icar 14-7,5 cfu) •• Riqualificazione del paesaggio urbano (Icar 15-3 cfu) Corso A • Carlo Moccia •• Franco Defilippis Corso B • Anna Bruna Menghini •• Michele Montemurro Corso C • Loredana Ficarelli •• Antonio Riondino Finalità e contenuti disciplinari Nel Laboratorio 4° di Progettazione Architettonica lo studente apprende teorie e tecniche d’intervento della composizione e della progettazione urbana, affrontando le problematiche del progetto e della costruzione di una parte di città, sia autonomamente che nelle relazioni con il contesto di appartenenza. L’ambito teorico e applicativo di riferimento è quello della città mediterranea, con riferimento alle problematiche spaziali, tipo-morfologiche e costruttive tipiche dell’area culturale plastico-muraria. L’apprendimento teorico (sapere) è relativo ai principi del progetto urbano indagati: -attraverso la concreta storia degli organismi urbani che ebbero la loro origine nella civiltà greca e romana (Riqualificazione del paesaggio urbano) e l’analisi delle teorie che li generarono; -attraverso l’analisi dei processi di trasformazione degli organismi urbani riletti nel concreto rapporto fra norma edilizia (disegnata o scritta) e il suo esito costruito (Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie). Le applicazioni progettuali (saper fare) riguardano in particolare l’assetto morfologico e tipologico (edilizio e urbano) d’insieme, indagato nel rapporto fra tecniche di “urbanizzazione” e tecniche di edificazione, attraverso la definizione del tessuto edilizio, delle emergenze e degli spazi di relazione fra gli edifici. Tema d’anno Il tema d’anno riguarda il progetto di una piazza intesa come spazio di relazione tra gli edifici (emergenze architettoniche e residenze) che lo determinano. Con riferimento alla storia della città mediterranea, saranno individuati alcuni tipi morfologico-spaziali da applicare e sviluppare all’interno di contesti diversi, connotati ciascuno da specifici caratteri tipo-morfologici e paesaggistici. Tali contesti saranno assegnati all’interno di ciascun laboratorio e saranno rappresentativi di aree omogenee della Puglia (terra dauna, area metropolitana barese, arco ionico tarantino, fascia costiera tra Mola di Bari, Polignano e Monopoli). Ogni progetto sarà sviluppato secondo norme architettoniche riferite alle tecniche di edificazione (allineamenti, altezze, continuità dei fronti,…), ai sistemi costruttivi (sistema trilitico e sistema murario) e ai materiali (pietra, mattone, cemento armato). Tali norme consentiranno di verificare la coerenza interna al progetto stesso del rapporto tra forma, costruzione e idea di spazio. Il progetto sarà svolto in forma individuale, attraverso l’attività di atelier in aula e il lavoro extra-moenia. Il tema descritto ha validità annuale. Articolazione delle attività didattiche Le attività didattiche sono articolate in due periodi, corrispondenti al primo e al secondo semestre del calendario accademico. Il primo periodo è destinato alle attività propedeutiche del progetto (sapere e saper fare). Esse consistono in: -lezioni relative ai contenuti teorici dei tre insegnamenti che concorrono a strutturare il laboratorio; -sviluppo teorico e applicativo del tema d’anno attraverso esercitazioni mirate, orientate alla lettura dei luoghi di progetto e all’individuazione delle strategie di intervento (messa a punto di un “sistema di norme” per il progetto). Tale sviluppo è individuale e sarà valutato di volta in volta (attraverso verifiche di 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 ciascun gruppo di lavoro, purché attinenti allo stesso tema d’anno e approvati dal docente. Le operazioni di rilievo devono essere eseguiti con strumenti di tipo tradizionale e con alcuni strumenti per il rilievo indiretto messi a disposizione dal docente. L’esercitazione si conclude con l’esecuzione di elaborazioni informatiche e redazioni di tavole in formato A1 verticale atte a documentare gli aspetti metrici, morfologici e tipologici dell’edificio preso in esame utilizzando tutte le tecniche apprese durante lo svolgimento del corso. 91 profitto) e il suo positivo svolgimento consentirà l’ammissione al secondo semestre. Argomenti delle lezioni Lezioni di Composizione architettonica e urbana / Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie Sezione 1. Introduzione ai temi dello spazio urbano 1. Le concezioni dello spazio urbano nella città occidentale pre-moderna. 2. La città dell’Ottocento e del Novecento. Caratteri dello spazio urbano e sviluppo dei tessuti edilizi. Sezione 2. Paradigmi dello spazio urbano 3. La piazza monocentrica 4. La piazza monoassiale 5. La piazza policentrica Sezione 3. Elementi della composizione dello spazio urbano 6. Le forme architettoniche del suolo urbano. 7. La facciata muraria. 8. La facciata intelaiata. 9. Il coronamento e la grande copertura. 92 Lezioni di Riqualificazione del paesaggio urbano 1. Il giardino come laboratorio sperimentale Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono solo attraverso la piattaforma e-learning del corso. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. E’ ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione straordinaria (febbraio 2012). Modalità d’esame L’esame è individuale. Per sostenerlo è necessario: -avere sostenuto gli esami propedeutici di Laboratorio 3° di Progettazione architettonica, Scienza delle Costruzioni e Storia dell’Architettura Contemporanea; -avere superato con profitto tutte le verifiche previste; -avere sviluppato individualmente il proprio tema progettuale nel seminario di appartenenza sotto la guida dei docenti, fino alla chiusura del corso. L’ultima sessione utile per sostenere l’esame con questo tema è quella straordinaria invernale dell’anno accademico in corso (Febbraio 2013). Storia dell’architettura IV History of architecture IV Corso A/ Storia dell’architettura antica Giorgio Rocco Icar 18-3,5 + 3,5 cfu, due moduli a scelta dello studente 4° anno / corso semestrale (I e II semestre) Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Tema monografico: Atene tra tirannide e democrazia. L’architettura religiosa e politica nell’Atene arcaica e classica. Case study: Athens between tyranny and democracy. Religious and political architecture in arcaic and classical Athens. Corso A Storia dell’architettura antica (3,5 cfu) Giorgio Rocco Corso B Storia dell’architettura islamica (3,5 cfu) Attilio Petruccioli Corso C Storia dell’architettura stereotomica (3,5 cfu) Giuseppe Fallacara Corso D Storia dell’architettura contemporanea (3,5 cfu) Claudio D’Amato Finalità e contenuti disciplinari I corsi di Storia dell’architettura IV sono finalizzati ad approfondire tematiche specifiche della storia dell’architettura funzionali al successivo impegno nei laboratori di laurea del V anno. Aims and contents The course is devoted to deepening specific themes of the history of the architecture functional to the following engagement in the final thesis in the 5th year. Argomenti delle lezioni - Il territorio dell’Attica prima e dopo la riforma clistenica: la Paralia, la Mesogeia e l’Asti e la ripartizione in Trittie e Demi. - Inquadramento topografico di Atene. - Cenni sugli insediamenti dell’età preistorica e del bronzo. - I santuari delle pendici settentrionali e meridionali dell’acropoli. - L’acropoli in età arcaica (577- 480). - L’acropoli in età classica (479-404). - L’agorà in età arcaica (577- 480). - L’agorà in età classica e tardoclassica (479-323). - I santuari presso l’Ilisso. - L’area monumentale del ceramico. - Il santuario di Dioniso Eleuthereo. - L’evoluzione della tipologia teatrale tra età arcaica e tardo classica in Attica: i teatri tardoarcaici e protoclassici in attica (Dionisos/Icaria, Rhamnus, Thorikos, l’orchestra nell’agorà di Atene); il teatro classico e tardoclassico (il teatro di Dioniso ad Atene, il teatro trapezoidale di Drakones). - L’odeion di Pericle presso la precinzione di Dioniso Eleuthereo. - Il santuario di Demetra ad Eleusi. - I santuari di Athena e Poseidone al Sounion. - Themis e Nemesis a Ramnunte. - I santuari di Brauron, Thorikos e Maratona. - Le dediche Ateniesi nel santuario di Delfi (il Tempio di Apollo, il Thesauros degli Ateniesi, la Stoà degli Ateniesi). - Le dediche Ateniesi nel santuario di Delos (il Porinos Naos, il Tempio degli Ateniesi). Seminari - Materiali e tecniche costruttive ad Atene. - Le istutuzioni politiche della democrazia Ateniese. - Gli edici della politica: l’ekklesiasterion della Pnice,il Pritaneion, il Bouleuterion, la Tholos,la Stoà Basileios, la Stoà di Zeus. - Gli edifici della giustizia: il dikasterion presso il Palladion, il dikasterion presso il Delphinion, l’Heliaia, il Parabyston, il Synedrion, la Stoà Basileios,la Stoà Poikile. - Il teatro attico: le forme del dramma letterario. Topics - The attic territory before and after the Kleisthenic reforms: Paralia, Mesogeia and Asty and the reorganization with trittyes and demes. - Topographical organization of the ancient city. - Notes about preihistoric and bronze age settlements. - The sanctuaries of north and south slopes of the acropolis. - The Acropolis in the arcaic period (577- 480). - The Acropolis in classical period (479-404). - The arcaic agora (577- 480). - The agorà in classical and late-classical period (479-323). The sanctuaries near the Ilissos. - the monumental area of Kerameikos. - The precinct of Dionysos Eleuthereos. - The evolution of the theatre from arcaic through late classical period: The arcaic and protoclassical examples in Attica (Dionysos/ Icaria, Rhamnus, Thorikos, the ‘orchestra’ in the agora); the classical and late-classical examples (the theatre in the precinct of Dionysos at Atene, the trapezoidal theatre of Drakones). - the odeion of Perikles in the precinct of Dionysos Eleuthereos. - Eleusis and the ‘Mysteria’. - the sanctuaries of Athena and Poseidon at Sounion. - Themis and Nemesis at Rhamnus. - the sanctuaries of Brauron, Thorikos and Maratona. - The Athenian dedication at Delphoi (the temple of Apollo, The Athenian thesauros, the Athenian Stoa). - The Athenian dedication at Delos (the Porinos Naos, the temple of Apollo). Seminars - Materials and building techniques at Athens. - The political institutions of democracy. - The buildings of politics: The ekklesiasterion on the Pnyx, the Pritaneion, the Bouleuterion, the Tholos,the Stoà Basileios, the Stoà of Zeus. The buildings of justice: the dikasterion at Palladion, the dikasterion at Delphinion, the Heliaia, the Parabyston, the Synedrion, the Stoà Basileios, the Stoà Poikile. - The theatre in Attica: birth and development of literary dramas. tipo. La Grande moschea di Damasco. Modelli spaziali iterati e tecniche costruttive della moschea a sala ipostila. La moschea di Cordova. I Fatimidi: La pianta a T e la pianta a 9 cupole . Verso una maggiore organicità: la moschea a qa’a Mamelucca. La Grande Moschea di Kairouan, la moschea di Sousse, la Moschea di Ibn Tulun al Cairo, Moschea di Al-Azhar, moschea di al-Hakim, moschea di al-Juyushi, al-Aqmar al Cairo. Corso B/ Storia dell’architettura islamica Attilio Petruccioli Course og history of islamic architecture I sistemi di transizione negli spazi cupolati Triangolo turco, archi intrecciati, trombe e muqarnas Tema monografico La città, la moschea, il giardino Case study The city, the mosque, the garden La città islamica Khitta: le regole di insediamento tribale. La città dei cavalieri La città spontanea medievale: Le componenti funzionale della città: il suq, l’edilizia speciale religiosa, il tessuto residenziale Il ruolo della moschea nel contesto urbano Argomenti delle lezioni Il contesto storico e culturale Il recinto: la casa del profeta La pianta centrale: dal tardo antico alla Cupola della Roccia Il modello della moschea araba Le specializzazioni delle moschee a sala ipostila Gli Omayyadi: agorà + basilica: l’invenzione del Il modello della moschea persiana e la specializzazioni della moschea a iwan. Tecniche costruttive dei Selgiuchidi di Persia e dei Safavidi Dalla sala ipostila all’impianto a 4 iwan. Modelli spaziali e tecniche costruttive della moschea a iwan. I Timuridi e i Safavidi: la moschea a 4 iwan. Dall’edilizia di base ai palazzi del Cairo e di Samarra. I Sistemi palaziali delle grandi dinastie islamiche Architettura, Città e Paesaggio del subcontinente indiano. Architettura e natura nel paesaggio indù: il concetto di ksetr, trattatistica e geomanzia, il tirtayatra. Architettura di sottrazione e composizione. Architettura, Città e Paesaggio del subcontinente indiano. Le città sull’acqua del Rajasthan (XVI – XIX secolo) Tessuto, palazzo e giardino. Amber : relazione col lago artificiale. Bundi: l’acqua e l’architettura idraulica. Jaipur: la tradizione inventata. Architettura, Città e Paesaggio del subcontinente indiano. L’edilizia specialistica indo-islamica. XIII-XVII secolo. Dal Qutb Minar al Taj mahal Architettura, Città e Paesaggio del subcontinente indiano. L’impero Moghul: Piramide amministrativa e assetto del paesaggio. L’accampamento e il palazzo. Il piano di Delhi. L’architettura di pietra. Architettura, Città e Paesaggio del subcontinente indiano. Il palazzo indo-islamico tra tradizione e contaminazione. I palazzi rajput di Amber, Chittorgarh e Gwalior. I palazzi moghul di Delhi, Agra e Fathpur Sikri Ibridazione del tipo: Amber, Bundi, Dig. Topics Historical and Cultural Background The enclosure: the Profet’s house 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 Il secondo periodo è dedicato allo sviluppo del tema progettuale individuale. Questo periodo si concluderà con la mostra dei progetti in corso d’opera, organizzata nell’ambito dell’annuale “mostra della didattica”. della città 2. La crisi della città contemporanea: la periferia infinita 3. La crisi della città moderna e dei suoi modelli: dalla città giardino ai grandi contenitori 4. La città dell’ottocento 5. Il continuum urbano: dal campo marzio di Piranesi ai supermercati dell’attuale generazione 93 The central layout: from the late antique to the Dome of the Rock Architecture, City and Landscape of the Indian subcontinent. Rajasthan Water cities (16th – 19th century) Urban fabric, palaces and gardens. Amber : the relationship with the artificial lake Bundi: water and hydraulic architecture. Jaipur: the invented tradition. The persian mosque and the development of the iwan mosque. Persian Seljuks and Safavids building techniques. From the hypostyle mosque to the 4 iwan layout. Spatial layout and building techniques. Timurids and Safavids: the 4 iwan mosque. Architecture, City and Landscape of the Indian subcontinent. The hindo-Islamic architecture. (13th – 17th century) From Qutb Minar to Taj mahal Transition systems in domed spaces Turkish triangles, crossed arches, squinches and muqarnas Architecture, City and Landscape of the Indian subcontinent. Mughal Empire: administrative pyramid and landscape structure. The camp and the palace. Delhi urban plan. Stone architecture. The islamic city Khitta: the tribal settlements rules The knights city The medieval spontaneous city: systems of the urban organism: suq, religious buildings, domestic fabric. The mosque within the urban fabric 94 Architecture, City and Landscape of the Indian subcontinent. Architecture and nature of the hindu landscape: the ksetr, treatise and geomancy, the tirtayatra. Digging and composing architecture From domestic architecture to the palaces of Cairo and Samarra Palace complexes of the great Islamic Architecture, City and Landscape of the Indian subcontinent. The hindo-Islamic palace between tradition and contamination. Rajput palaces in Amber, Chittorgarh and Gwalior. Mughal palaces in Delhi, Agra and Fathpur Sikri the type hybridization: Amber, Bundi, Dig. Corso C/ Storia dell’architettura stereotomica Giuseppe Fallacara Finalità e contenuti disciplinari Il corso di Storia dell’Architettura IV – “Architettura stereotomica: storia, tecniche ed evoluzioni costruttive” ha l’obiettivo di far conoscere la disciplina stereotomica nel duplice aspetto teorico-pratico nell’evoluzione storica dal medioevo ad oggi. Si analizzeranno gli autori della codifica disciplinare, i trattati storici e le tecniche grafico-costruttive nella loro evoluzione cronologica. Il corso si conclude con la presentazione di nuove prospettive operative per l’architettura contemporanea in pietra da taglio. Iscrizione al corso Sul portale e-learning nella settimana dal 5 all’11 marzo. Modalità d’esame L’esame si divide in due parti: - Esame orale sugli argomenti trattati a lezione e la bibliografia consigliata; - Presentazione della maquette in legno di un elemento stereotomico progettato dallo studente con l’elaborato grafico di riferimento, sottoforma di dossier descrittivo. Lo studente dovrà comunicare l’esame, presentando gli elaborati richiesti, non oltre la settimana precedente alla data d’appello. Il corso consta di nove lezioni divise in tre parti intervallate da tre esercitazioni. Le tre parti sono così concepite: 1. Origini e definizione della stereotomia moderna (1-3); 2. Apice, diffusione e crisi della disciplina (4-7); 3. Scienza e cultura contemporanea della stereotomia (8-9). The course consists of nine lessons divided into three parts interspersed with three exercises. The three parts are: 1. Origins and modern stereotomy definition (1-3); 2. Summit, dissemination and discipline crisis (4-7); 3. Science and culture of contemporary stereotomy (8-9). Argomenti delle lezioni Marzo 1_Introduzione alla stereotomia 2_ Origini della stereotomia 3_ Tecniche di taglio: dal medioevo all’epoca moderna Aprile 4_ La stereotomia secondo Philibert Delorme Maggio 5_ La stereotomia secondo Girard Desargues e Guarino Guarini 6_ Francia, Spagna e Italia: stereotomia a confronto 7_ Crisi della stereotomia: Ecoles des Beaux Arts vs Ecoles Politecniques 8_ Stereotomia e topologia: avanzamento disciplinare Giugno 9_ Organizzazione della modalità d’esame Corso D/ Storia dell’architettura contemporanea Claudio D’Amato Il corso si occuperà di quell’architettura che ebbe modo di svilupparsi in Europa e in Italia prima del secondo conflitto mondiale (fra l’inizio degli anni trenta e la prima metà degli anni quaranta) generalmente definita l’altra modernità per distinguerla dalla modernità propriamente detta, espressione del cosiddetto Movimento moderno. Laboratorio di Restauro architettonico Architectural restoration design studio Icar 19-10,5 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica III: Teoria e tecniche per il restauro architettonico • Restauro architettonico (Icar 19-7,5 cfu) ••Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico (Icar 09-3 cfu) Iscrizione al corso Sul portale e-learning nella settimana dal 7 all’11 marzo. Corso A • Rossella De Cadilhac •• Giosi Uva Modalità d’esame E’ prevista la produzione di elaborati grafici di opere analizzate nel corso ed un colloquio. Corso B • Ignazio Carabellese •• Domenico Raffaele Corso C • Giacomo Martines •• Rita Greco Finalità e contenuti disciplinari Il Laboratorio di restauro è finalizzato a fornire gli strumenti metodologici necessari ad affrontare le problematiche proprie del restauro dell’architettura, il cui progetto è imprescindibile dalla conoscenza del monumento (storica, strutturale, tecnologica, ecc.). In tal senso è fondamentale la fase di analisi, che trova nel rilievo del manufatto il presupposto di ogni ulteriore indagine. L’intervento progettuale, che segue la fase di analisi ed è funzionale alla valorizzazione e alla conservazione delle antiche testimonianze, non può prescindere dalla loro consistenza materiale e strutturale. Aims and contents The Restoration Studio is aimed at providing proper methodological tools for facing the problems of Architectural Restoration, whose project is strictly related to the knowledge of the monument (from the historical, structural and technologic point of view). In this sense, fundamental is the moment of the analysis, which finds in the survey the necessary condition for every further investigation. The applicative project which follows the analysis phase is aimed at the conservation and protection of the historical significance of monuments, but can not disregard their material and structural foundation. Articolazione delle attività didattiche Il Laboratorio di restauro si articola in due insegnamenti, Restauro architettonico e Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico, le cui lezioni teoriche ed applicative sono svolte in forma coordinata. L’apprendimento teorico (sapere) è relativo alla conoscenza del manufatto nei suoi diversi aspetti, nonché alla definizione di una metodologia di intervento coerente con i principi teorici orientati alla conservazione e alla restituzione della leggibilità dell’immagine storica del monumento. La componente applicativa (saper fare) è riconducibile sia alla documentazione del monumento nello stato attuale (rilievo dell’architettura), sia all’attività progettuale, direttamente discendente dalla definizione del modello formale, costruttivo e strutturale della stessa architettura. Articulation of educational activities The Restoration Studio is composed of two teachings: Architectural Restoration, Theory and Techniques of Construction in their historical development, whose theoretical lessons and applied activities are developed in a strict coordination. Theoretical learning is aimed at the knowledge of the construction and of its different connotations, and at the definition of a methodology for the intervention which is coherent with the theoretical principles of conservation of the historical image of the monument. Applied activities are related both to the documentation of the monument in the actual conditions (architectural survey) and to the development of the restoration project, which directly derives from the formal, constructive and structural model. Corso A/ Rossella de Cadilhac, Giosi Uva Lo svolgimento delle lezioni, che riguarda argomenti di carattere generale e problematiche specifiche, privilegia un criterio che trae spunto dal tema d’anno scelto per le esercitazioni, con il quale si intende aprire un percorso di conoscenza volto ad analizzare ed approfondire alcuni connotati che definiscono l’identità architettonica pugliese. Il tema d’anno indaga le architetture mendicanti, le quali sono particolarmente diffuse in Puglia e confermano una continuità costruttiva sul territorio pugliese, la quale si è avvalsa 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 The Arab mosque. Development of the hypostyle mosque The Umayyads: agora and basilica: the type invention. Damascus Umayyad mosque. Spatial iteration and building techniques of the hypostyle mosque. The mezquita of Cordoba. Fastimids: the T-shape plan and the 9 domed bays layout. Increasing the organicity: the Mameluk qa’a mosque. The Jami mosque in Kairouan, the Jami in Sousse, the Ibn Tulun, al-Hakim, al-Juyusi and al-Aqmar mosques in Cairo. dynasties. 95 96 Lezioni ex cathedra (n.14 lezioni per un numero complessivo di 28 ore) I contenuti delle lezioni sono illustrati in successione logica dalla fase della conoscenza alle problematiche progettuali: a - Questioni di metodo, lettura e interpretazione storica del monumento attraverso: • la storia intesa come momento propedeutico al progetto di restauro. Lo studio delle fonti indirette (ricerche bibliografiche e archivistiche) • il rilievo come strumento sussidiario. Lo studio delle fonti dirette (il rilievo grafico e fotografico) b - I materiali dell’edilizia storica: • la pietra (strumenti, lavorazioni, trattamenti nella posa in opera) • i laterizi (processo produttivo tradizionale, posa in opera e trattamenti superficiali) • i leganti, le malte, gli intonaci e le tinteggiature • il legno: caratteristiche, lavorazioni e connessioni negli elementi costruttivi c - I sistemi costruttivi: • murature, scale, archi, volte, cupole, solai, coperture d - I fenomeni di degrado: • i difetti e i fattori intrinseci di alterazione dei materiali • gli agenti chimici, fisici e biologici • l’umidità, le sue cause, gli effetti del deterioramento • i dissesti strutturali (v. modulo prof. G. Uva) e - La diagnostica: • il rilievo del degrado (accertamenti, campionature, prove in laboratorio, controlli non distruttivi) • il riconoscimento di un quadro igroscopico • l’identificazione di un quadro fessurativo (v. modulo prof. G. Uva) f - Il restauro dei materiali, delle superfici e degli elementi costruttivi: • ll restauro delle superfici lapidee: consolidamento, integrazione, pulitura, protezione • il restauro delle cortine laterizie: consolidamento, integrazione, pulitura, protezione • gli interventi sugli intonaci e sulle tinteggiature: dalle metodologie puramente conservative ai criteri fondati sulla reintegrazione dell’immagine • il restauro degli elementi lignei: disinfestazione, consolidamento, integrazione, pulitura, trattamenti preventivi • il restauro delle strutture murarie e lignee: criteri orientativi negli interventi a carattere statico (murature, solai, volte, coperture) (v. modulo prof. G. Uva) g - I nodi problematici del restauro: • il concetto di minimo intervento • il principio della reversibilità • il rapporto conservazione/innovazione, anche in relazione agli orientamenti teorici nel dibattito attuale • i problemi di integrazione Lessons (14 lessons for 28 hours) Lessons regards general and specific problems connected with the design problem choosed and developed this year during the seminars. The aim is to undertake a research that analyses and deepens the characters of Puglia’s architectural identity. The design problem of teaching seminars are mendicant cloisters. They confirm a particular architectural tradition that underwent a characteristic development in Puglia.They bear witness to a form of building continuity over the territory that bears the use of stone, as its distinctive, unequivocal mark. A knowledge of the specific architectural expression that characterizes axial domed churches is an essential premise in order to be able to operate with a full historical-critical awareness and due technical skills on those identified instances requiring restoration work. Lessons (14 lessons for 28 hours) The contents of the lessons are illustrated in sequence from knowledge to project: a - History as foundation of restoration and the survey as a subsidiary instrument (2 hours) b - Materials of historical architecture constructive elements and traditional building techniques (8 hours) c - Decay phenomena (2 hours) d - Diagnosis (4 hours) e - Restoration of materials, constructive elements and surfaces (8 hours) f - Restoration problem nodes (2 hours) g - An exemplary case of restoration (2 hours) Esercitazioni (n.23 esercitazioni per un numero complessivo di 92 ore) Le esercitazioni in aula, che hanno carattere seminariale, si conducono in gruppi di non più di tre allievi su monumenti concordati con la docenza, i quali siano esemplificativi di alcune delle problematiche disciplinari. Il tema d’anno verrà studiato per fasi successive: i - La conoscenza: • Rilievo metrico, rilevamento fotografico, rilievo dei materiali, rilievo del degrado e restituzione grafica • Analisi storica, attraverso indagini bibliografiche e archivistiche, volta ad indagare le trasformazioni e far luce sulle fasi costruttive l - L’analisi: • Esame dell’articolazione spaziale, della consistenza materiale, delle specificità costruttive e figurative, dei fenomeni di degrado e dei meccanismi di danno m - Il progetto: • Individuazione dei nodi problematici del restauro dell’opera (questioni di integrazione delle lacune, rimozione di aggiunte, sostituzione, completamento, smontaggio e rimontaggio, risanamento dei materiali, consolidamento, miglioramento statico, riconversione d’uso). Teaching seminars (23 seminars for 92 hours) The projects are drawn up by groups of three students gathered together in teaching seminars. The churches that each group analyses exemplify some of restoration problem nodes. The design problem is studied along successive phases: 1- Knowledge (architectural survey and historical study) 2- Analysis (spatial articulations, physical consistency, formal aspects, decay phenomena, structural damage) 3- Project (problems concerning disassembling and reassembling of the works, filling in the gaps in walls, removing additions, completing structures, looking for consolidation solutions, changing the function of buildings). Insegnamento di Teorie e Tecniche L’insegnamento di Teorie e Tecniche Costruttive nel loro sviluppo storico, in stretta integrazione con la disciplina del Restauro Architettonico, ha l’obiettivo di fornire agli allievi gli strumenti specialistici per la progettazione degli interventi di restauro strutturale dell’Architettura, in modo da garantire il grado di sicurezza richiesto nel rispetto della identità storica e costruttiva dell’edificio. Il percorso di apprendimento, coerentemente con quella che è la caratterizzazione del secondo ciclo, si svolge attraverso il contatto diretto con il monumento e l’esercizio del progetto di Restauro. A supporto dello sviluppo del tema progettuale, durante le lezioni ex-cathedra verranno fornite le basi teoriche e tecniche per la comprensione del funzionamento strutturale degli edifici monumentali, affinché l’allievo acquisisca la capacità di definire il modello strutturale e costruttivo e che sarà poi al centro delle attività del laboratorio. Particolare attenzione sarà dedicata all’individuazione della “regola dell’arte”, sulla base della trattatistica storica e dell’esame di alcuni edifici esemplari, e alla definizione di un modello di edificio ad ossatura muraria “ideale” in termini di organizzazione strutturale, apparecchiatura e tessitura dei vari elementi portanti e cura degli elementi di connessione tra le parti e dei dettagli costruttivi. Su questa base si potranno riconoscere tutte le carenze di impianto strutturale, congenite o acquisite durante l’evoluzione storica dell’organismo edilizio. Saranno poi illustrate le attuali linee guida per la sicurezza strutturale, con riferimento ad un sistematico esame delle modalità di collasso più frequenti per la tipologia edilizia muraria e alle normative tecniche adottate a livello nazionale ed internazionale. A supporto della modellazione strutturale e dei calcoli e delle verifiche statiche su cui il progetto di restauro deve basarsi si farà riferimento, oltre agli strumenti classici della statica grafica e della Meccanica dei Materiali, a strumenti innovativi di modellazione, anche tridimensionale. Theory and Techniques of Construction and their historical development A The course of Theory and Techniques of Construction and their historical development, in a strict relationship with the teaching of Architectural Restoration, is aimed at providing to the students specialist tools for designing architectural rehabilitation interventions, in order to guarantee the required safety level while respecting, at the same time, the architectural and constructive identity of the monument. The learning method is based on the direct contact with the monument and the practical application of the Restoration Design. During the lessons, theoretical and technical bases will be provided, in order to support the practical development of the individual design theme, allow the comprehension of the structural behaviour of monumental buildings and the definition of the constructive and structural model. A specific attention will be devoted to the study of the “rule of the art” (on the base of historical treatises and the analysis of paradigmatic case studies) and to the definition of the ideal model (with regard to the structural arrangement, masonry texture, constructive elements, connections, structural details). It will then be possible to identify the defects in the structural organization (either intrinsic or induced by external events). During the course the modern guidelines for the structural safety of historical constructions will be illustrated, by a systematic analysis of recurrent collapse modes and of the technical codes actually adopted at international and national level. The phase of the structural modelling and verification will be supported by the traditional tools of graphical statics and by advanced 3D modelling methods. Lezioni ex cathedra (n.9 lezioni per un numero complessivo di 18 ore) I contenuti delle lezioni sono illustrati in successione logica dalla fase della conoscenza alle problematiche progettuali: a - Problemi strutturali dei monumenti e dell’edilizia storica. (Approccio metodologico alla conoscenza e all’analisi; Dai sistemi strutturali elementari all’edificio complesso in muratura). (2 ore) b - Analisi strutturale applicata allo studio degli edifici storici; statica delle costruzioni in blocchi lapidei. (4 ore) c- Elementi strutturali e tecniche costruttive murarie tradizionali (la regola dell’arte dell’opera muraria. Dissesti e meccanismi di collasso; elementi portanti orizzontali: piattabande ed archi; sistemi voltati e cupolati; sistemi lignei. (6 ore) d - Diagnostica e riabilitazione strutturale per le costruzioni in muratura (2 ore). e - La sicurezza strutturale per gli edifici in muratura: quadro normativo (2 ore). f - criteri orientativi negli interventi a carattere statico (murature, solai, volte, coperture) (2 ore) 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 dell’uso della pietra come segno distintivo ed inequivocabile. Conoscere il preciso linguaggio architettonico che le connota è la ineliminabile premessa per intervenire con consapevolezza critica e cognizione tecnica su quelle testimonianze che reclamano un intervento di restauro. Architectural Restoration A Lessons regards general and specific problems connected with the design problem choosed and developed this year during the seminars. The aim is to undertake a research that analyses and deepens the characters of Puglia’s architectural identity. The design problem of teaching seminars are mendicant cloisters. They confirm a particular architectural tradition that underwent a characteristic development in Puglia.They bear witness to a form of building continuity over the territory that bears the use of stone, as its distinctive, unequivocal mark. A knowledge of the specific architectural expression that characterizes axial domed churches is an essential premise in order to be able to operate with a full historical-critical awareness and due technical skills on those identified instances requiring restoration work. 97 98 Esercitazioni(n.8 esercitazioni per un numero complessivo di 32 ore) Il laboratorio prevede: esercitazioni di carattere seminariale e attività in aula (elaborazioni grafiche, verifiche e calcoli, utilizzo di software e strumentazioni tecniche); verifiche ex-tempora delle conoscenze acquisite; discussione e valutazione periodica del lavoro svolto. L’attività progettuale avrà come oggetto un monumento proposto dai docenti nell’ambito del tema d’anno (le architetture mendicanti), e si svilupperà per fasi successive, in ciascuna delle quali vi è uno specifico e autonomo apporto di ciascuna disciplina, e al termine delle quali l’allievo dovrà produrre delle sintesi grafiche significative: 1- Conoscenza (Raccolta della documentazione disponibile sul progetto originale, l’esecuzione e le fasi costruttive Rilievo e restituzione grafica degli elementi strutturali, dei materiali e delle caratteristiche fisico-meccaniche. Rilievo e restituzione grafica dei quadri fessurativi e dei meccanismi di danno e collasso parziali e globali.) 2 - Analisi e modellazione strutturale (comprensione e schematizzazione dell’organizzazione strutturale dell’edificio e dei carichi; scomposizione costruttiva e rilievo di dettaglio degli elementi strutturali e dei nodi costruttivi); analisi critica dell’organizzazione strutturale spaziale e delle carenze di impianto strutturale preesistenti. Sintesi critica dei meccanismi di collasso rilevati, con individuazione di un modello “schematico” per la verifica statica. Definizione dettagliata del modello di analisi strutturale (geometria, nodi costruttivi, materiali, carichi). Calcolo e verifica strutturale. Sintesi grafica della fase di analisi strutturale.) 3 - Progetto (Definizione del nuovo modello strutturale che scaturisce dallo specifico progetto di restauro sviluppato. Verifica strutturale, scelta e definizione tecnica degli interventi di consolidamento, integrazione, sostituzione, etc. (coerentemente con il modello formale e costruttivo individuato). Teaching seminars (8 teaching seminars for 32 hours) During the course workshops and classroom activities are scheduled (graphical class-works, static verifications, software applications; tests for the verification of the acquired knowledge). The individual design will concern a monument related to the specific year-theme (mendicant cloisters), and will be developed through progressive steps, each of which will be completed by a graphical synthesis: 1- Knowledge (Retrieval of information and documents about the original project, the execution, constructive phases; Survey and graphic processing of the structural elements, materials; cracking patterns; local and global failure modes). 2 – Structural analysis and modelling (comprehension and modelling of the structural organisation and loads; constructive resolution and detailed survey of the structural elements and constructive nodes); critical analysis of the spatial structural arrangement and its actual defects. Critical synthesis of the collapse mechanisms, and elaboration of a schematic model for the static assessment. Refinement of the structural model (geometry, nodes, materials, loads). Structural assessment and graphical synthesis of the structural analysis. 3 – Rehabilitation design (definition of the updated structural model; assessment, definition of the guidelines for the structural rehabilitation and operational definition of the specific choices, Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. E’ ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Organization of educational activities Enrolment should be made in the e-learning system. Abilitation In order to enrol, students should have passed the provided propaedeutics. Enrolment with reserve is allowed only for students that will pass all the propaedeutics within the winter session. Modalità d’esame L’esame consiste in un colloquio sugli elaborati grafici di progetto e sul contenuto delle lezioni teoriche. Exam The exam is individual and will consist in an oral exam about the content of theoretical lessons and, and a discussion about the project developed during the year. Corso B/ Ignazio Carabellese, Domenico Raffaele Definizione - Finalità. La disciplina ‘Restauro’ ha per fine la sopravvivenza dei beni culturali. Con il termine `restauro’ definiamo “... il complesso degli interventi tecnico scientifici intesi a garantire, nell’ambito di una metodologia storico-critica ed estetico, la continuità temporale di un’opera d’arte”. La finalità del corso è pertanto orientata all’acquisizione dei criteri, seguiti in passato e attuati ai nostri giorni, delle metodologie e delle tecniche atte a perseguire tale obiettivo. Poiché il concetto di tutela si è esteso dai singoli monumenti ai valori di ambiente, l’impegno del restauratore si rivolge oggi alla prospettiva molto più complessa del restauro inteso anche in senso urbanistico, prendendo in considerazione gli interessi della vita associata come prioritari ai tini delle scelte; è pertanto indispensabile la acquisizione critica dei fondamenti normativi e dei documenti della cultura che, a livello nazionale ed internazionale, sintetizzano il pensiero e indirizzano la prassi. Il Laboratorio di Restauro Architettonico ambisce a conseguire molteplici obiettivi: contribuire a formare la capacità di leggere l’architettura storica nella verità del suo messaggio; contribuire a formare architetti in possesso della strumentazione critica necessaria per affrontare in maniera consapevole le tematiche culturali, scientifiche e tecniche sottese alla disciplina del restauro; contribuire a formare architetti in grado di operare responsabilmente e con discernimento delle conseguenze delle proprie scelte sul patrimonio storico e architettonico. Contenuti Va ricordato che l’attività del restauro nasce dalla convinzione della ìneludibilità del bisogno di raccogliere il messaggio di civiltà proveniente dal passato e dall’imperativo etico della sua trasmissione al futuro nella propria integrità. Il messaggio di civiltà è racchiuso in tutto ciò che veicola la memoria (monumentum) La nozione di monumento comprende dunque ogni oggetto che sia in grado di evocare il ricordo e di testimoniare la dinamica storica ed estetica. Con tale definizione si introduce il concetto di Bene Culturale. Bene culturale è un termine moderno che vuol dire: testimonianza materiale avente valore di civiltà. Esso comprende i beni architettonici, tra i quali vi sono, oltre ai manufatti architettonici dal tardo antico in poi, anche quelli archeologici e quelli ambientali e paesaggistici (infrastrutture, opere di coltura agraria in quanto aventi valore paesistico), ambienti naturali o artificiali di valore paesistico. Beni culturali sono anche le pitture, le sculture, i libri, i fondi archivistici, le vetrate, i mosaici, le ceramiche i mobili, gli oggetti in metallo, ogni qual volta in ognuno di essi è possibile individuare; un autentico documento di civiltà. Il corso, inteso come disciplina per formare alla comprensione della problematica della tutela attiva dei beni culturali, riguarderà il patrimonio architettonico e ambientale. Si ritiene questa precisazione indispensabile, essendo esso indirizzato ad allievi architetti, cioè ad un gruppo di futuri operatori per i quali gli interventi sul patrimonio architettonico, artistico e storico, e su quello paesistico urbano e naturale, sono riconosciuti dalla legge professionale di loro esclusiva competenza. Per essi la disciplina costituisce irrinunciabile peculiarità della futura attività specialistica e soprattutto dell’intera formazione culturale, per il cui raggiungimento non si può trascurare la costante incidenza che hanno i valori ambientali per territori come quello italiano o europeo in generale, dei quali la tutela, che si attua mediante il Restauro, è tenuta ad occuparsi. Sul Bene Culturale si esercita: un’azione giuridica di tutela; un’azione amministrativa di salvaguardia; una specialistica di conservazione, di esclusiva competenza degli architetti, che si realizza mediante il Restauro. Il Corso si configura dunque come la disciplina con maggiore incidenza operativa e specialistica e, per la voluta caratterizzazione critica e metodologica, pone il proprio fondamento scientifico nella conoscenza storica. Solo questa, infatti, consente di individuare in quali termini si posero e si formarono le intenzioni delle comunità che promossero la realizzazione delle opere che oggi costituiscono la testimonianza di civiltà il cui valore si intende preservare. Essa soltanto, ancora, consente di ricondurre mentalmente il bene culturale da tutelare nelle condizioni del suo tempo e di ricercarne l’interna unità, i significati e di individuarne gli eventuali “quozienti” letterari. L’estensione dell’istanza storica ed estetica dal monumento isolato all’ambiente urbano e rurale ed a quello paesaggistico configura l’intimo intreccio fra urbanistica e restauro e fra programmazione economica, pianificazione territoriale e restauro. Il corso postula una reciproca influenza fra queste discipline, pur nella definita autonomia dei propri ambiti culturali e specialistici che sono diversi, essendo però comuni i principi di tutela degli aspetti umani e sociali e la strumentazione delle leggi sulla protezione delle bellezze naturali e paesaggistiche. E’ evidente che la conservazione non può prescindere dalla fisicità del Bene Culturale, quello che la cultura germanica chiama Bausubstanz. Il Corso dovrebbe avere quindi, come logico corollario, il cantiere di restauro, cioè il luogo dove in maniera univoca e irripetibile è possibile verificare sul campo idee e tecniche di conservazione, alla stesso modo in cui per la formazione di un vero archeologo non dovrebbe mancare la partecipazione ad una campagna di scavi. Alla storia dell’architettura, e in generale a quella dell’arte, appartengono i “testi” e i “materiali” degli edifici oggetto del nostro studio, ma bisogna osservare che quasi sempre un’architettura del passato si presenta a noi come il prodotto, il risultato delle azioni di numerose generazioni, compiuto attraverso secoli di lavoro, durante i quali sono andati sedimentandosi i valori che l’occasione del restauro permette di riscoprire. Gli studi che precedono e accompagnano le operazioni di restauro che perseguono la conservazione del Bene Culturale, restituiscono alle discipline storiche elementi di conferma, di aggiornamento e di sempre nuova comprensione del significato del Bene. Ciò si fonda sulla conoscenza oggettiva del bene da conservare. Essa si realizza tramite 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 Lessons (9 lessons for 18 hours) The contents of the lessons are illustrated in a logical progression, starting from the knowledge phase and arriving to the design applications: a – Structural problems of monuments and historical buildings (methodological approach to knowledge and analysis; elementary structural systems and complex buildings) (2 hours) b – Structural analysis applied to historical constructions; statics of stone blocks constructions (4 hours) c- Traditional constructive methods and structural elements for masonry buildings (rule of the art; failure modes ; horizontal structural systems: flat arches, arches, vaults, domes; wooden structures) (6 hours) d – Diagnostics and structural rehabilitation for masonry constructions (2 hours) e – Vulnerability assessment for historical buildings (2 hours) f – Structural safety and masonry constructions: technical requirements and guidelines (2 hours) 99 100 da conservare Essa non si compie se non attraverso l’incontro con la fabbrica. Per la parte riguardante la metodologia operativa del Restauro si intende precisare la netta distinzione del Restauro dalle discipline della progettazione alle varie scale che si configurano in altri ambiti. A parte l’opposta angolatura determinata dal significato della “utilizzazione”, che per le discipline compositive é un dato mentre per gli interventi di restauro è un risultato, non sembra pensabile oggi immaginare una qualsiasi progettazione che si possa sovrapporre all’oggetto da restaurare, se non quella strettamente necessaria imposta dalla sua conservazione. Essa esclude, ovviamente, il ricorso a qualsiasi malintesa “artisticità”, ma comprende quella della riutilizzazione compatibile con la struttura fisica e la vocazione del manufatto restaurato. In questa ottica è evidentemente esclusa la possibilità di considerare il Restauro come l’insieme di operazioni tendente ad adeguare gli edifici antichi alle esigenze moderne, assimilandolo al Recupero edilizio, mentre si afferma che alla disciplina dei Restauro spetta certamente la progettazione della Conservazione integrata, vale a dire la riutilizzazione compatibile del patrimonio architettonico che, nel rispetto dei valori derivati dal modello distributivo e costruttivo propri dell’edificio antico sappia ricercare una riutilizzazione conforme alla vocazione del manufatto, la quale serva a prolungare la vita senza alterai-ne la sostanza e l’autenticità storica ed estetica. Tale approccio alla disciplina fa capo alla più moderna cultura ed in particolare alla lezione dei maestri italiani che hanno contribuito alla definizione del Corpus disciplinare del Restauro, mirabilmente sintetizzato nella Carta di Venezia del 1964. A distanza di oltre quaranta anni, la validità di tale documento é confermata dalla evidenza quasi profetica delle affermazioni contenute nei suoi articoli e dalla constatazione quotidiana della pressione crescente dei meccanismi del profitto, che in maniera sempre meglio dissimulata svuotano - letteralmente - il patrimonio architettonico e ambientale dei propri contenuti. La proposta scientifica e didattica si ispira al solco tracciato dal pensiero e dalle opere di quelle figure e tende a trovare la conferma degli assunti culturali innanzi richiamati nel contesto storico e geografico delle regioni meridionali e del bacino mediterraneo. Si affronteranno quindi argomenti di carattere generale, aspetti metodologici e problematiche specifiche che traggono spunto dal tema d’anno scelto per le esercitazioni. Con esso si intende intraprendere un percorso di conoscenza volto ad analizzare ed approfondire i tratti che definiscono l’identità dell’architettura pugliese. Ciò nella prospettiva della conservazione di un patrimonio dalla individualità irripetibile, ai fini della sua trasmissione alle generazioni future. 1.2 Metodologia didattica li metodo adottato é induttivo: dall’osservazione paziente e approfondita della fabbrica si ricava da un lato l’apprendimento dell’architettura nel suo farsi, dall’altro si scoprono le ragioni della sua tutela L’apprendimento teorico (sapere) é relativo ai principi che guidano le fasi di conoscenza, il riconoscimento, l’interpretazione dei valori storici, artistici, estetici e le scelte nel progetto di restauro: - lo studio della storia delle stratificazioni architettoniche e dei criteri che consentono di valutarne la forma, la consistenza materiale, il degrado (Restauro Architettonico); - la definizione del modello statico e lo studio dei processi che alterano le condizioni di stabilità, collocati criticamente entro la rivisitazione della dinamica evolutiva degli assetti costruttivi. (Teorie e Tecniche costruttive nel loro sviluppo storico). Le applicazioni progettuali (saper fare) riguardano la capacità di pervenire, attraverso l’impostazione, l’articolazione e l’elaborazione di un progetto di restauro, alla sintesi critica e alla dimostrazione della maturità progettuale relativa alla finalità della conservazione dei monumenti tramite appropriati interventi. Essi richiamano tanto la cognizione tecnico scientifica che consente l’impiego criticamente consapevole di tecnologie e di materiali moderni, quanto la capacità di creare soluzioni progettuali originali e coerenti rispetto agli obiettivi conservativi individuati. Argomenti delle lezioni 1. La conoscenza della fabbrica: metodologia della ricerca storica e le fonti; Le fonti ed i luoghi della ricerca, rapporto fra conoscenza storica e progetto, la conoscenza della “fabbrica comune” 2. La conoscenza della fabbrica: Il rilievo per il restauro Dal rilievo geometrico a quello per il restauro: strutturale, materico, degrado, dissesto, etc… 3. La conoscenza della fabbrica: le indagini distruttive e non; 4. Il progetto ed il cantiere premoderno: La trattatistica e la fabbrica ; 5. Il progetto ed il cantiere premoderno: Tecnologia edilizia, le murature; 6. Il progetto ed il cantiere premoderno: Tecnologia edilizia, i sistemi spingenti; 7. Il progetto ed il cantiere premoderno: Tecnologia edilizia, solai e capriate; 8. Il progetto ed il cantiere premoderno: Tecnologia edilizia, finiture e serramenti; 9. Degrado e Dissesto: il degrado dei materiali; Degrado chimico fisico e umidità; 10. Degrado e Dissesto: il dissesto ed i quadri fessurativi; Diagnostica, Cause e rimedi nei dissesti. Rapporto tra forma e resistenza delle strutture storiche agli eventi sismici; 11. Il progetto di restauro: Impostazione del progetto, predisposizione degli elaborati; 12. Tecnologie d’intervento: Risanamento e Consolidamento dei materiali lapidei Tecnologie ed esempi; 13. Tecnologie d’intervento: Risanamento e Consolidamento del legno; Tecnologie ed esempi; 14. Cantieri e progetti: presentazione in aula 15. Cantieri e progetti: visita in cantiere 16. Grandi Cantieri e progetti di restauro 17. La legislazione: il T.U. 42/2004 18. Il restauro a grande scala: il restauro urbano ed i problemi dei centri antichi; 19. Il restauro a grande scala: il restauro del paesaggio ed i PUTT; 20. Il restauro a grande scala: il restauro preventivo e la conservazione programmata; 21. Il restauro archeologico e il rudere; 22. La stratigrafia nel restauro; 23. Il restauro in Puglia: L’Ottocento; 24. Il restauro in Puglia: gli interventi negli anni ’50 e ’60. Corso C/ Giacomo Martines, Rita Greco Tema d’anno Architetture monumentali in pietra di terra di Bari Design Problem Monumental stone architecture of Bari Lezioni di Restauro architettonico C Il corso prende come oggetto di studio alcuni Monumenti significativi della tradizione costruttiva in pietra della terra di Bari. Lo scopo del laboratorio è di fornire gli strumenti teorico-operativi necessari allo sviluppo del progetto di restauro del manufatto architettonico. Tale operazione è inscindibile dalla conoscenza profonda dell’oggetto dell’intervento, dal punto di vista storico-documentario, geometrico (rilievo), tecnico-costruttivo, delle condizioni di conservazione. La prima fase del corso sarà tesa all’acquisizione da parte degli allievi delle conoscenze storco-critiche, formali e tipologiche sul manufatto d’interesse. Nella seconda fase del corso si forniranno gli strumenti metodologici atti a definire lo “stato normale” dell’oggetto e quindi ad elaborare il progetto di restauro, attraverso l’analisi e l’interpretazione dei dati di “rilievo”. Infine si opererà un saggio di ricostruzione dell’opera, imprescindibile per l’approfondimento della conoscenza dell’oggetto, delle tecniche costruttive e quindi dei valori intrinseci del manufatto e delle valenze da tutelare e tramandare (fine ultimo della disciplina del restauro architettonico). I principali argomenti delle lezioni saranno relativi a: - Le ragioni del restauro architettonico - Metodi del restauro architettonico - Differenze d’approccio metodologico: Restaurare, ripristinare o conservare. - Ricerca storico-archivistica finalizzata al restauro architettonico - Tecniche costruttive: fondazioni, murature,strutture voltate, orizzontamenti e coperture in legno, collegamenti verticali e scale - Lo “stato normale” - La progettazione dell’antico - Tipologie di degrado - Tecniche di consolidamento - Esempi applicativi e modelli di lavoro - Guida alla redazione del progetto di restauro Topics of architectural restoration C The monuments used as study cases are chosen for their constructive characteristics typical of the apulia tradition The Laboratory aim is to build theoreticalpractical instruments for a restoration project. This step needs the deep historical, technical, conservative knowledge on the object and his survey. The first step of the laboratory is dedicated to collect this knowledge. The second step is to chose the “normal configuration” of the study case and to design the restoration project. The third step is on a reconstruction exercise to prove the acquisition of the instruments collected in the laboratory. The main topics will be referred to the problem of restoration design: - The architectural restoration reasons - The architectural restoration methods - Methodological differences: Restoration, reconstruction or conservation - Historical research finalized to the restoration - Building technologies - The “correct form” of the monument - Design for the historical architecture - The architectural process of decay - The structural restoration - Work examples - Guide to the restoration project Lezioni di Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico C - Problemi strutturali dei monumenti e dell’edilizia storica. - Elementi strutturali e tecniche costruttive murarie tradizionali - Il legno: caratteristiche fisiche e meccaniche; elementi strutturali; l’assessment delle strutture lignee. - La vulnerabilità strutturale: Metodi di valutazione: Le schede di I e II livello: Casi di studio. - Diagnostica e riabilitazione strutturale per 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 una parola antica ma sempre attuale, il Disegno, che si concretizza nell’operazione del rilievo. Gli strumenti del rilievo possono variare dalla corda metrica alla stazione totale e alla fotogrammetria o alle camere termografiche e ai georadar. Tali strumentazioni servono a dare alla nostra disciplina non il bel disegno fine a se stesso, ma la buona ed efficace rappresentazione oggettiva, senza la quale non è possibile stabilire il dialogo con l’oggetto ed operare le scelte per la definizione del programma di intervento. Essa partecipa a costituire l’analisi critica che imprescindibilmente contrassegna la fase di “ approccio al Bene Culturale. Attraverso le difficoltà del rilievo, l’operatore addetto alla conservazione dei beni culturali mette a fuoco ed approfondisce la cultura geometrica dell’autore e dei tempi in cui si realizzò l’opera. Essa, nel caso delle strutture murarie, coincide con la struttura statica. Ciò consente anche di verificare, attraverso gli indispensabili processi di schematizzazione, i rapporti intercorrenti tra i vari elementi nell’oggetto da rilevare e tra l’oggetto e il contesto. In realtà si opera un processo di conoscenza che ripercorre 1’ iter progettuale dell’opera in esame, individuando le scelte tecniche e formali dei materiali e î caratteri costruttivi e tecnologici della fabbrica. Tutto ciò permette di fissare il programma di intervento per la conservazione, che evidentemente non può essere una progettazione intesa come esercizio di inventiva ma ha bensì carattere processuale, un’indagine continua sul bene 101 le costruzioni in muratura. - La sicurezza strutturale per gli edifici in muratura: quadro Normativo. - Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni. 102 Topics of Theory and Techniques of Construction in their historical development - Structural problems of Monuments and historical buildings - Structural elements and traditional construction techniques - Woods: physical and mechanical characteristics; structural elements, assessment - Structural risk: evaluation methods, study cases. - Structural investigation and remedy - Structural security: Normative. - Guide-lines for the evaluation and reduction of the seismic risk in the cultural values Esercitazioni Le esercitazioni costituiscono lo sviluppo del tema d’anno e si articolano in: a. studio del monumento: indagine tipologica e morfologica, indagine storicodocumentaria, indagine dell’oggetto nel suo contesto; b. studio degli elementi e delle tecniche costruttive del monumento; c. rilievo architettonico del monumento e delle sue parti; rilievo tematico del fabbricato e delle sue condizioni di degrado. d. identificazione dello “stato normale” e Exercises There are planned some exercises during the course: a. typological and morphological analysis, historical analysis, the monument and his surrounding area; b. constructive technique and elements of the monument; c. architectural survey; state of decay. d. chose the “normal configuration” and reconstruction project Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio delle lezioni. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro gli appelli straordinari invernali. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio la decadenza dalla iscrizione al corso. Modalità d’esame Per sostenere l’esame lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste, e deve avere frequentato con regolarità e svolto con profitto tutte le attività didattiche previste. L’esame consiste in un colloquio sugli elaborati grafici di progetto e sul contenuto delle lezioni teoriche. Laboratorio 2 di Costruzione dell’architettura Building Design Studio 2 L2CA-11 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura • Progetto di strutture - Icar 09 – 8 crediti •• Teorie e tecniche della progettazione architettonica - Icar 14 – 1,5 crediti ••• Sistemi statici e forme strutturali - Icar 09 – 1,5 crediti Corso A • Mauro Mezzina •• Claudio D’Amato ••• Francesco Porco Corso B • Giosi Uva •• Claudio D’Amato ••• Francesco Porco Finalità e contenuti disciplinari I corsi, attraverso i tre insegnamenti che concorrono a definirli, hanno come obiettivo prioritario quello di far pervenire l’allievo a sintesi complete nel campo della progettazione strutturale –relativa sia alla muratura portante che al cemento armato– di un organismo architettonico di medie dimensioni (edificio specialistico). Infatti una volta che sia stata definita la natura dell’edificio, la progettazione della sua firmitas –coinvolgendo problemi non di rado ardui per la sicurezza della costruzione– costituisce uno degli argomenti più complessi e per ciò stesso più affascinanti della progettazione strutturale così come si sono venuti concretamente definendo nella storia del costruire come arte, come scienza, come tecnica. Aims and contents The course, through the three teachings that define it, aims mainly to guide the student towards a structural design synthesis – in the field of masonry structures as well as reinforced concrete structures – of an architectural organism. Once defined the building nature, its firmitas design - involving problems not uncommonly difficult for building safety – represents one of the most complex, and at the same time, most fascinating subjects of structural design as they have been really defined in the construction history seen as art, science and technique. Articolazione delle attività didattiche Le attività intra moenia sono articolate in: lezioni; seminari finalizzati alla lettura tecnico-costruttiva di casi di studio significativi; esercitazioni per l’apprendimento guidato in aula dei contenuti disciplinari proposti nelle lezioni e nei seminari; atelier di progettazione strutturale, condotto su esempi personalizzati, con progetto e dimensionamento delle soluzioni adottate, elaborazione di disegni d’insieme e di dettaglio costruttivo, calcolo di verifica condotto alla luce delle vigenti normative strutturali. Articulation of educational activities The intra-moenia educational activities are articulated into: lessons; workshops finalised to the technical/constructive reading of significant study-cases; exercitations in classroom, for the guided learning of the theoretical contents; atelier of structural design on personalised examples, consisting of the structural dimensioning of a project, and its adopted solutions, but also of the elaboration of overall drawings and of constructive details’ ones, and of their verification calculation following the current structural regulations. Progetto di strutture Nell’insegnamento saranno forniti gli elementi di base inerenti le tematiche della progettazione strutturale intese come aspetto fondamentale del processo di sintesi rappresentato dalla progettazione in senso lato dell’organismo architettonico. Particolare attenzione sarà rivolta al delicato momento di passaggio della conformazione strutturale (schema resistente, grandi scelte, ecc.) alla definizione, propriamente detta della forma architettonica, alla dialettica tra forma e struttura. Lezioni: 1. La concezione strutturale dell’edificio in muratura e a telaio. 2. La progettazione con il controllo di duttilità. 3. La sicurezza strutturale. 4. Le azioni sulle costruzioni. 5. I materiali e le tecnologie produttive: il cemento armato. 6. Verifiche allo s.l.u. di strutture in c.a. per tensioni normali. 7. Verifiche allo s.l.u. di elementi in c.a. soggetti a flessione e taglio. 8. Progetto e verifica degli orizzontamenti in latero-cemento. 9. Analisi e progettazione strutturale dell’edificio in muratura portante. 10. Verifiche allo s.l.u. di pannelli murari soggetti a tensioni normali. 11 Verifiche allo s.l.u. di pannelli murari soggetti a taglio. Structural design In the course, basic elements regarding structural design themes seen as a fundamental aspect of the synthesis process of the architectural organism general design will be illustrated. Particular attention will be devoted to the delicate moment of the passage from the structural configuration (resistant model, fundamental choices, etc.) to the definition of the architectural form, to the dialectics between form and structure. Topics: 1. Structural conception of masonry and frame building. 2. Design with ductility control. 3. Structural safety. 4. Actions on constructions. 5. Materials and productions technologies: the reinforced concrete. 6. U.L.S. verifications of r.c. members with axial stresses. 7. U.L.S. verifications of r.c. members with bending and shear. 8. Design and verification of composite r.c. beam – brick block floor systems. 9. Analysis and structural design of the masonry building. 10. U.L.S. verifications of masonry walls with axial stresses. 11. U.L.S. verifications of masonry walls with shear. Teorie e tecniche della progettazione architettonica Finalità Il modulo di T&T intende offrire all’interno del Lab2CA alcuni strumenti culturali, scientifici e tecnici che, riprendendo gli studi fatti negli anni precedenti, favoriscano negli allievi una scelta strutturale consapevole nell’ambito del progetto di architettura complesso che essi dovranno affrontare nei laboratori di laurea del quinto anno. Valutazione del profitto La verifica del profitto sarà affidata alla elaborazione di un progetto di dettaglio architettonico–strutturale derivato da uno degli argomenti trattati nelle lezioni stesse (il voto farà media con quello di “Progetto di strutture”). Gli elaborati grafici consisteranno nell’elaborazione di un modello tridimensionale virtuale e o reale; e dovranno essere consegnati almeno una settimana prima dell’appello d’esame prescelto. Sono previste 9 lezioni così articolate per argomenti: - Teorie e tecniche della costruzione plastico-muraria: il progetto in pietra da taglio e in muratura - Teorie e tecniche della costruzione elastico-lignea: progettare con il legno, il ferro, l’acciaio e il vetro - Teorie e tecniche della costruzione elastico-lignea: progettare con il cemento armato Sistemi statici e forme strutturali Nell’insegnamento saranno forniti gli elementi per la comprensione della tecnica abile che spesso si cela dietro le scelte della forma architettonica attraverso la rivisitazione critica dei principali aspetti strutturali, spesso non disgiunti da quelli storici, sia delle strutture più antiche, che delle opere moderne. Nell’ambito del Corso, infatti, si illustra l’efficacia dell’applicazione alle strutture di modelli che ne ripropongono i profili geometrici (la forma architettonica) riconoscendo in essi la traccia del fluire dei carichi: dagli itinerari interrotti ed abbandonati, alle varie esplorazioni di percorsi alternativi, in un dinamico susseguirsi di momenti di equilibrio statico nel quale si identifica la storia e quindi la vita della struttura, il Corso intende mostrare che, dalle capriate alle cupole, fino ai più moderni ponti e grattacieli, l’armonia dell’opera nel suo complesso, si traduce nell’ottimizzazione del modello strutturale, che riesce a guidare, in maniera semplice, anche nel predimensionamento di elementi di strutture apparentemente complesse. Static systems and structural forms The Course aims mainly to develop the capability of making design choices in the wide field of the Architecture Construction, by revealing the skilful techniques behind the architectural forms throughout the critical 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 saggio di ricostruzione. 103 Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Modalità d’esame L’esame è individuale e consiste in un colloquio sugli argomenti svolti a lezione e sugli elaborati di progetto sviluppati durante l’anno. 104 Metodi e tecniche di analisi ambientale II Methods and technics of environmental analysis II 1° modulo: Fisica tecnica ambientale II Applied Physics of the built environment II Ing-Ind 11-3,5 cfu 4° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura Francesco Ruggiero Finalità del corso il corso si prefigge di fornire i concetti fisici fondamentali mediante lo studio dei fenomeni, delle leggi fisiche e la definizione dei modelli matematici rappresentativi; inoltre di rendere lo studente capace di effettuare l’esame di significative applicazioni a carattere elementare anche con esercitazioni numeriche. Contenuti disciplinari 1. Acustica Caratteristiche delle onde sonore: natura del suono; onde sonore piane e sferiche; suoni puri e suoni complessi; spettri acustici; campi sonori; sorgenti sonore; grandezze acustiche. Propagazione del suono nello spazio esterno: divergenza delle onde; attenuazioni aggiuntive; barriere acustiche; presenza del suolo; disomogeneità atmosferiche. Propagazione del suono nei grandi ambienti: assorbimento acustico; materiali fonoassorbenti; campo sonoro diretto e riverberante; tempo di riverberazione. Propagazione del suono tra due o più ambienti: interazione tra onde sonore e strutture solide; isolamento acustico; potere fonoisolante. Elementi di psicoacustica: caratteristica della sensazione uditiva; audiogramma normale; caratteristiche acustiche del parlato. Misure acustiche: fonometria; misura di livello sonoro; spettrometria acustica. La legislazione acustica in campo ambientale: la zonizzazione acustica. 2. Illuminotecnica Il fenomeno luminoso: luce naturale; luce artificiale; caratteristiche della visione. Elementi di fotometria e colorimetria: sensazione visiva; grandezze fotometriche; leggi di grassmann; sistema normalizzato x-y-z e diagramma cromatico. Le sorgenti luminose: lampade e apparecchi illuminanti. Metodi di calcolo dell’illuminamento all’interno ed all’esterno degli edifici. Illuminazione naturale: fattore di luce diurna 3. Le energie rinnovabili e gli impianti di conversione dell’energia solare la radiazione solare disponibile; i collettori solari; schemi di impianti di riscaldamento ad energia solare, il principio fotovoltaico e le sue applicazioni, l’integrazione in architettura. Modalità d’esame L’esame corrisponde a mezza annualità e consiste in una prova scritta sugli argomenti e gli esercizi trattati nelle lezioni e nelle esercitazioni. 2° modulo: Tecnologia dell’architettura Technology of Architecture Icar 12-7,5 cfu 4° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’architettura Vitangelo Ardito Finalità e contenuti disciplinari Il corso è dedicato all’analisi delle morfologie strutturali più comuni oltre a quelle a gabbie cementizie: muratura, legno, ferro; e quindi alla loro risposta in termini di benessere ambientale. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Poiché il corso si svolge nel secondo semestre, è necessario, ai fini dell’iscrizione, che lo studente abbia sostenuto tutte le propedeuticità previste. Modalità d’esame L’esame consiste in un colloquio sugli argomenti sviluppati nelle lezioni. Sociologia urbana The Urban Sociology Sps 10-9 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica IX: Discipline sociali, economiche e giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Corso A Luciana Bozzo Corso B Sergio Bisciglia Finalità e contenuti disciplinari Il corso si profila come un vero e proprio laboratorio in cui conoscenza e sperimentazione si affiancano nella costruzione di possibili scenari futuri per la cui efficace previsione saranno necessarie riflessioni non solo sociologiche, ma storiche, politiche , economiche, urbanistiche , tutte legate da un fil rouge culturale che spazierà dalla letteratura al cinema, alla musica, al folklore come elementi significativi di una nuova società che si sta costruendo su nuovi valori, credi, tradizioni e che, pertanto, formula ancora una nuova domanda di città contribuendo, in misura sempre più significativa, alla sua costruzione. Laboratorio come spazio per conoscere, interpretare, comprendere, costruire sperimentando 1. Conoscere : la città data, i suoi aspetti morfologici architettonici ed urbanistici, la città ‘sociale’ e le sue azioni sul territorio 2. Interpretare: gli elementi caratterizzanti e i produttori di trasformazione 3. Comprenderne la natura e la capacità di riproduzione ed evoluzione 4. Costruire sperimentando in Laboratorio e sul campo, tramite strategie e strumenti di analisi e sintesi innovativi :ipotesi di CITTA’ FUTURA Aims and contents The course is outlined like a real laboratory in which knowledge and experimentation are placed side by side in the construction of possible future scenarios for which effective forecasts are necessary reflections not only sociologically, but historically, politically, economically, and urbanistically, all tied from a cultural fil rouge that will span from literature, to cinema, to music, and to folklore like meaningful elements of a new society that are being constructed on new values, beliefs and traditions that, therefore, still formulate new demands of the city, while increasingly contributing in significant measures, to its construction. The laboratory is a space for knowledge, interpretation, comprehension, and to conduct experimentation 1. Knowledge: the given city, its morphological architectural and urbanistic aspects, the “social” city and its actions affecting territory 2. Interpretation: the characterizing elements and the producers of transformation 3. Comprehension the nature and the capacity of reproduction and evolution 4. To conduct experimentation in the Laboratory and in the field, through strategies and innovative instruments of analysis and syntheses: FUTURE CITY hypothesis Articolazione delle attività didattiche 1. La città La composizione della città La città come sistema di relazioni materiali ed immateriali Periferie, centralità e luoghi centrali Workshop: La campagna urbanizzata e il nuovo significato di città 2. Tecniche e piano di ricerca: Gli strumenti dell’analisi sociologica - osservazione visiva - osservazione uditiva - teoria del campo - cartografia posizionale - vignette tematiche - mappe mentali - mappe sonore - i ntervista libera - intervista con questionario Seminario; Esercitazione applicativa 3. La città, work in progress Gli spazi della tradizione : usi, significati Gli spazi della contemporaneità: usi, significati, trasformazioni Utili o pericolosi invasori? Immigrati e trasformazioni urbane ‘Gentrificazione’ e degrado: nobilitazione e nuove povertà urbane Seminario; Esercitazione applicativa 4. Previsioni per una città futura: “if ... then” Tecniche , metodi, strumenti di previsione Conoscenza della città e scenari futuri i nuovi strumenti urbanistici e i Piani integrati di sviluppo locale gli strumenti sociologici di supporto: - la partecipazione - la valutazione ante - il POE Seminario; Esercitazione applicativa 5. La città impresa Pianificazione strategica e nuove forme di governance urbana Le politiche di comunicazione del territorio Il Marketing strategico La costruzione del prodotto città La promozione del prodotto città Le metropoli future : nuove pre/visioni e nuovi cittadini Seminario; Esercitazione applicativa Attività extra moenia: Studio individuale Ricerca sul campo Verifiche intermedie Articulation of educational activities The course consists of general lessons with exercises and practices applied to the case studies. 1. The city The composition of the city The city as a system of material and immaterial relations Suburbs, burrows and central places WORKSHOP : The urban country and the new significance of the city 2. Techniques and search plan: The instruments of sociological analysis - Visual observation - Auditory observation - Field theory - Cartography positions 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 revisiting of the principal structural aspects both of ancient and modern structures. In this perspective, the search for models and their application, the continuous critical check of their reliability during all the design steps (from the study of the overall structural behaviour to the detailing), the choice of the materials in the consciousness of their influence on the firmitas of the structure, are considered. Therefore the Course intends to show that, from trusses and domes to modern bridges and skyscrapers, it is possible to find the overall harmony of the work in the optimization of the structural model, that can lead, in a simply way, to the preliminary design of elements of apparently complex structures. 105 106 Applicative exercises; Estra outside activities: Individual study Fiel research Intermediate verifications Laboratorio 4 di Archeologia (Allestimento di Musei e Parchi Archeologici) Archaeology Design studio 4th year (Design of Museums and Archaeological Parks) Modalità d’esame Orale A scleta dello studente la prova d’esame potrà essere integrata con la presentazione di un elaborato, sintesi di ricerche riflessioni teorico-pratiche, svolte sul territorio, sia individualemente che in gruppo. Exams Oral To be chosen by the student, the examination will hate to be integrate whit a presentation of a work that will be a synthesis of research whit theoretical and pratical observations, carried out on the terroritory, either individually or in a group. Il Laboratorio di Allestimento di Musei e Parchi Archeologici si occupa delle problematiche connesse agli allestimenti museali, con particolare riferimento al tema del Museo Archeologico, presentando in una visione complessiva e unitaria quelle tematiche che interessano sia la fase progettuale (museografia) sia la natura e le modalità di trasmissione dei contenuti delle collezioni che si intendono esporre (museologia). Per tale motivo si caratterizza come corso integrato in cui sono affrontate le singole tematiche, esaminandole in sinergia nei vari aspetti delle loro componenti, attivando un costruttivo momento di confronto tra le due discipline. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che i docenti riterranno più opportuni. In sede d’esame sarà valutata sia la qualità del progetto che la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da lettura e commento di immagini di contesti espositivi di materiali archeologici. Museologia Museology L/ANT 07-5 cfu 4° anno / indirizzo classico Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Roberta Belli Il progetto didattico Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari alla conoscenza e alla comprensione dell’istituzione “Museo” e del ruolo da quest’ultimo svolto ai fini della conservazione, valorizzazione e diffusione del Bene Culturale in esso conservato, con particolare riferimento al tema del Museo Archeologico. Particolare attenzione sarà riservata, pertanto, agli elementi e alle caratteristiche distintive dell’ordinamento e dell’esposizione di materiale archeologico e agli aspetti legati alla conservazione, alla ricerca scientifica e alla didattica in tale ambito museale. Un ulteriore elemento di analisi riguarderà anche i parchi archeologici, nei vari aspetti della tematica: attività di ricerca e scavo, tutela e conservazione, fruizione e valorizzazione, rapporto con eventuali altri musei del territorio. L’apprendimento teorico è relativo alla conoscenza della nascita e dello sviluppo nel tempo del concetto di Museo, degli elementi di base della legislazione relativa ai Beni Culturali, delle tematiche relative alla didattica e alla comunicazione nei musei archeologici. La componente applicativa riguarda sia l’esercizio alla lettura e all’esame di varie esperienze di allestimento museale di tipo archeologico, sia esercitazioni relative all’ordinamento e classificazione di materiali destinati all’esposizione in un museo archeologico e all’apparato didattico relativo. In sede di esame l’allievo dovrà dimostrare buona conoscenza e capacità di valutazione critica di tutta la materia attraverso un colloquio orale. Aims and contents Primary course objective is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the institution “Museum” with particular reference to the topic of the Archaeological Museum. Particular prominence will be given, therefore, to the exhibition of archaeological material and to conservation and valorization of such material in the archaeological museum. Further analysis will regard also the archaeological parks, analyzed in several aspects, such as activity of search and digging, protection, conservation and valorization, relationship with possible others connected museums in the same territory. The theoretical learning concerns the principal phases of the history of archaeological museum, the acquaintance of basilar elements of Italian legislation about cultural heritage, and of the problems about didactics and communication in the archaeological museum. The practical applications concern the reading and examination of some significant archaeological museums and exercises about organization of materials and about didactics in the archaeological museum. Argomenti delle lezioni (1° semestre) Definizione della disciplina e dei suoi rapporti con le discipline affini – caratteri generali dell’ordinamento e della classificazione di una collezione di materiale archeologico – il fenomeno del collezionismo nell’età ellenistica e romana – la formazione delle collezioni di antichità a Roma nell’età rinascimentale – la scoperta delle antichità della Grecia - la trasformazione dalla collezione privata al museo pubblico nel Settecento – la nascita delle scuole archeologiche, l’esperienza del Bauforschung, la promozione dei grandi scavi nei Paesi del Mediterraneo e del Vicino Oriente – la formazione dei grandi musei archeologici europei nel XIX secolo – elementi di base della legislazione relativa alla conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali – problematiche generali relative ai parchi archeologici – didattica e comunicazione nei musei e nei parchi archeologici; casi esemplificativi di allestimenti museali. (2° semestre): esercitazioni relative all’ordinamento e classificazione di materiali destinati all’esposizione in un museo archeologico e all’apparato didattico relativo. (1° semester) The discipline basis – general character of the archaeological museum - the phenomenon of “collezionismo” in Hellenistic and Roman age - the formation of collections of antiquities in Rome in the Reinassance age - the discovery of the antiquities in Greece – the transformation from the private Collection to the Museum in the XVIII century - the archaeological schools, the “Bauforschung” experience, the great archaeological explorations in Mediterranean and Near East countries and the formation of the great European archaeological museums in XIX century – basilar elements of legislation about the cultural heritage – thematic about the archaeological parks – didactics and communication in the archaeological museum and parks – close examination of some significant cases of study. (2°semester): exercises regarding organization of materials and about didactics in the archaeological museum. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articolerà in lezioni frontali riguardanti gli argomenti basilari della disciplina e l’esame di alcuni casi esemplificativi di organizzazione di musei archeologici ed esercitazioni pratiche relative all’ordinamento del materiale e alla didattica nel museo archeologico, finalizzate ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of the educational activities Frontal lessons concerning the discipline basis and the study of significant cases of study; exercises about organization of materials and didactics in the archaeological museum, aimed to integrate with direct experience the theoretical knowledges acquired within the course. Organizzazione delle attività didattiche Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Didactic activities organization The registrations take place obligatorily on the e-learning platform within the first ten days since the beginning of the course. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede d’esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da lettura e commento di immagini di contesti espositivi di materiali archeologici. Modality of examination The lectures frequency is necessary to obtein the previewed credits and to have the possibility to take the examination. Such frequency will be registered in the ways and manners chosen by the teacher. The examination will consist in the appraisal of the entire formative growth within a colloquium about the theoretical topics with the aim to estimate the student critical level on the matter. 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 - Thematic vignettes - Mental maps - Sound maps - Free interview - Interview with questionnaire Seminar; Applicative exercises; 3. The city, work in progress Traditional spaces : uses, significances Contempoary spaces: uses, significances, tranformations Useful or dangerous invaders? Immigrants and urban transformations ‘Gentrification’ and degradation: social classes and new urban poverty Seminar; Applicative exercises; 4. Forcats for city of the future: “if...then”, tecniques methods and instruments of forcasting Knowledge of the city and future scenarios New urban instruments and integrated plans of local development Sociological instruments of support: - participation - evaluation ante - POE Seminar; Applicative exercises; 5. City interprise Strategic planning and new forms of city governance The politics of territorial communication Strategical marketing Construction of the “city product” Promotion of the “city product” The metropolitan future : new forecasts and new citizens Seminar; 107 Museografia Museography ICAR 16-5 cfu 4° anno / indirizzo classico Area didattica I: Progettazione Architettonica 108 Tema d’anno: Progetto di allestimento per un museo archeologico. Rossana Carullo Finalità e contenuti disciplinari Il corso offre gli strumenti metodologici, critici e tecnici relativi alle forme dell’esporre. Queste vanno intese come riflessione sul “potenziale spaziale” di ogni oggetto in rapporto allo spazio architettonico che lo ospita ed in rapporto al posto che gli compete nell’ordinamento generale della collezione, con il fine di trasmettere la conoscenza di quell’oggetto nel modo più appropriato ed efficace. Saranno enucleate le problematiche di cui il progetto di allestimento si occupa per raggiungere quell’efficacia: l’organizzazione dei percorsi e delle funzioni, il ruolo dei sistemi espositivi in rapporto alla percezione dell’osservatore ed allo spazio museale, il ruolo dell’illuminazione naturale ed artificiale, i problemi tecnici di conservazione e sicurezza. In particolare ci si soffermerà sugli allestimenti di musei archeologici al fine di circoscriverne i tratti di specificità sino a trattarne i rapporti con le aree di scavo ed in generale con la nozione di parco archeologico. Se nel museo archeologico ci troviamo di fronte ad un caso specifico di una più generale e consolidata prassi museografica che approfondisce la dialettica tra contenuto e contenitore; per quanto Articolazione delle attività didattiche I semestre (ottobre-gennaio): Lezioni ex cathedra 1. La Museografia: definizione della disciplina e suoi rapporti con le disciplini affini; dalla Museographia di F. Neickel alle competenze attuali della museografia. – Progetto museologico e progetto museografico: dai criteri di ordinamento e classificazione della collezione, agli elementi dell’organizzazione museale, gli schemi teorico-planimetrici delle funzioni museali in rapporto alla specificità delle collezioni. – Caratteri comuni e caratteri distintivi delle differenti categorie di musei con attenzione alle specificità del museo archeologico. 2. Problematiche generali nei progetti di allestimento museale: dagli schemi teorici sull’organizzazione museale alle tipologie e qualità dello spazio museale. – Il ruolo del percorso espositivo in rapporto alla “potenzialità spaziale” delle opere esposte ed alla loro connessione percettiva e logico-conoscitiva. – Tipologie di percorsi museali. – Elementi e sistemi espositivi: la collocazione delle opere in rapporto allo spazio architettonico ed alle fonti luminose. – Supporti espositivi: pannelli, vetrine e pedane, pannelli divisori in rapporto ai problemi di percezione visiva. – Supporti espositivi in rapporto alle tipologie di fonti luminose: luce naturale laterale, zenitale, riflessa, meccanismi di diffusione della luce naturale. – Luce artificiale tra finalità espositive e connotazione architettonica dello spazio. – Supporti espositivi: materiali, texture, colore. 3. Fasi dello sviluppo dei progetti di allestimento museale: dalla pianta del palazzo all’architettura del museo: gli edifici museali di nuova costruzione a cavallo tra Settecento e Ottocento. – Alla ricerca di una tipologia; caratteristiche spaziali e allestitive del museo archeologico in rapporto alla specificità delle collezioni. – Trasformazioni dell’idea di museo agli inizi del XX secolo: nuove istituzioni e nuove sperimentazioni tra tradizione ed innovazione. Il museo negli edifici storici. I musei archeologici contemporanei. 4. Il parco archeologico e le problematiche generali: dal rapporto contenuto-contenitore alla musealizzazione all’aperto. – Il rapporto tra rovina paesaggio e ambiente. – Problemi di accessibilità e percorrenza; problemi di decontestualizzazione e conservazione. – L’operazione museografica tra frammento e trasmissibilità: problemi di restituzione dell’immagine originaria. – Immagine bidimensionale ed evocazione tridimensionale; immagine originaria e stratificazioni temporali. II semestre (maggio – giugno): Elaborazione del progetto Estimo Real estate appraisal Icar 22-7,5 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica VII: Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica Pierluigi Morano Finalità e contenuti disciplinari Articolato nei due moduli di Estimo ed esercizio professionale e di Valutazione economica dei progetti, afferenti rispettivamente al primo e al secondo semestre, il corso si pone l’obiettivo di fornire ai futuri architetti le nozioni teoriche, gli strumenti metodologici e operativi e i riferimenti normativi necessari per affrontare e risolvere le problematiche di carattere economico-estimativo che si presenteranno nell’arco della loro attività professionale. Aims and contents The aim of the course is to provide the theoretical notions, the methodological and operational tools and the necessary normative references to face and to resolve the economic problems of evaluation. Lezioni 1. Presentazione del corso: struttura, obiettivi e modalità di svolgimento delle lezioni. 2. Introduzione all’Economia. Definizioni fondamentali. 3. La teoria del consumatore: l’approccio quantitativo. 4. La teoria del consumatore: l’approccio ordinale. 5. La teoria della produzione. La produzione come problema tecnico ed economico. 6. La teoria della produzione. La legge della produttività marginale decrescente. 7. La teoria della produzione. L’isoquanto e l’isocosto. Le curve dei costi nel breve e nel lungo periodo. 8. Il mercato. Definizioni di ricavo e di profitto. 9. Il mercato e lo scambio. Le principali forme di mercato. 10. Un esempio: il punto di pareggio di un investimento con la break even analysis. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 1. 11. Nozioni di matematica finanziaria. Il trasferimento dei capitali nel tempo. Applicazioni. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 2. 12. Revisione degli elaborati delle Esercitazioni n. 1 e n. 2 13. Nozioni di matematica finanziaria. Accumulazione ad uno stesso istante di somme che maturano in momenti diversi. Applicazioni. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 3. 14. Definizioni fondamentali. Nessi tra l’Economia e l’Estimo. 15. I principi dell’Estimo. Relazioni tra valore di un bene e scopo della stima. 16. I principi dell’Estimo. La previsione carattere immanente del giudizio di stima. Il prezzo come fondamento della stima. 17. I principi dell’Estimo. Oggettività e generale validità del giudizio di stima. Giudizi di stima e giudizi di convenienza economica. Il metodo dell’Estimo. 18. Il valore di mercato. I procedimenti di stima. Un esempio: la stima diretta monoparametrica del valore di mercato di un appartamento a civile abitazione. 19. Revisione degli elaborati delle Esercitazioni n.1, n.2 e n.3. 20. Il valore di mercato. Un esempio: la stima diretta del valore di mercato di un appartamento per civile abitazione con procedimento pluriparametrico “per punti di merito”. 21. Il valore di mercato. La stima per capitalizzazione dei redditi. La determinazione del reddito da capitalizzare. 22. Il valore di mercato. La stima per capitalizzazione dei redditi. Il saggio di capitalizzazione. Un esempio: la stima indiretta del valore di mercato di un appartamento per civile abitazione col procedimento per capitalizzazione dei redditi. 23. L’espropriazione per pubblica utilità. 24. La stima delle aree fabbricabili. Nozione di area fabbricabile. Scopo della stima e aspetti economici per le aree fabbricabili. 25. La stima diretta e la stima indiretta delle aree edificabili. Il valore di trasformazione per i giudizi di convenienza economica sulle aree fabbricabili. 26. Il valore di costo. La valutazione dei costi nel processo edilizio con particolare riferimento al progetto di opere e lavori pubblici. 27. Il valore di costo. Gli attori del processo edilizio e le relative finalità. Riferimenti normativi. 28. valore di costo. Tipologie di committenza. 29. Il valore di costo. Il ciclo del progetto: fasi, contenuti, strumenti di valutazione del costo e relativa tolleranza. 30. Il valore di costo. La stima o diretta del costo di costruzione. Strumenti operativi: il prezziario della DEI. 31. testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 4. 32. Il valore di costo. I documenti di contratto. 33. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 34. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con il Computo Metrico Estimativo. Le fasi del Computo Metrico Estimativo e i relativi documenti. 35. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 36. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con il Computo Metrico Estimativo (CME). Le norme di misurazione. 37. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 38. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con CME. La determinazione dei prezzi unitari. 39 Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 40. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con CME. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n.5. L’aggiudicazione degli appalti. 41. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 42. Il valore di costo. L’Aggiudicazione degli appalti. Il quadro tecnico-economico. 43. Un esempio concreto di Computo Metrico estimativo. 44. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 45. La contabilità dei lavori e i relativi documenti. 46. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 47. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 48. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 49. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 50. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 51. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 52. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 53. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. Lessons 1. Presentation of the course: structure, objects and modality of the lessons. 2. Introduction to the Economy. Fundamental definitions. 3. The theory of the consumer: the quantitative approach. 4. The theory of the consumer: the ordinal approach. 5. The theory of the production: a technical and economic problem. 6. The theory of the production. The law of the decreasing marginal productivity. 7. The theory of the production. The isoquanto and the isocosto curves. The curves of the costs in the short and in the long period. 8. The market. Concepts of revenue and profit. 9. The market and the exchange. The main systems of market. 10. An example: the break-even point of an investment with the break even analysis. Text and modality of development of the Practice n.1. 11. Fundamentals of mathematical financial institution. The transfer of the money in the time. Applications. Text and modality of 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 riguarda il parco archeologico il dibattito è ancora acceso ed i termini della dialettica compiono un salto di scala che coinvolge le nozioni di territorio, ambiente e paesaggio. 109 110 24. Notion of building area. Scope of the esteem and economic aspects for the building areas. 25. The direct esteem and the indirect esteem of the building areas. The value of transformation for the judgments of economic convenience on the building areas. 26. The cost value. The cost appraisal in the building process for the plan of works and jobs publics. 27. The cost value. The actors of the building process and the relative purposes. Normative references. 28. The cost value. Kinds of committee 29. The cost value. The cycle of the plan: contents, instruments of appraisal of the construction cost and their tolerance. 30. The cost value. The appraisal of the construction costs. The prezziario of DEI. 31. text and modality of development of the Practice n.4. 32. The cost value. The contract documents. 33. Review of elaborates of the Practice n.4. 34. The cost value. The appraisal of the construction cost with Computo Metrico Estimativo (CME). Steps and documents of CME. 35. Review of elaborates of the Practice n.4. 36. The cost value. The appraisal of the construction costs with CME. The measurement norms. 37. Review of elaborates of the Practice n.4. 38. The cost value. The appraisal of the construction costs with CME. The determination of the unit prices. 39. Review of elaborates of the Practice n.4. 40. The cost value. The esteem of the cost of construction with CME. Text and modality of development of the Practice n.5. 41. Review of elaborates of the Practice n.5. 42. The cost value. The Award of the contracts. 43. A concrete example of CME. 44 Review of elaborates of the Practice n.5. 45. The accounting of the jobs and the relati to you documents. 46. Review of elaborates of the Practice n.5. 47. Review of elaborates of the Practice n.5. 48. Review of elaborates of the Practice n.5. 49. Review of elaborates of the Practice n.5. 50. Review of elaborates of the Practice n.5. 51. Review of elaborates of the Practice n.5. 52. Review of elaborates of the Practice n.5. 53. Review of elaborates of the Practice n.5 Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutti gli esami del primo e del secondo ciclo. Possono altresì iscriversi al corso gli studenti ripetenti del 4° anno al fine di sostenere l’esame di Estimo in concomitanza con la sessione di laurea. Modalità d’esame L’esame, unico per entrambi i moduli, è di tipo orale e verte sugli argomenti trattati nel corso e sulle esercitazioni svolte. 4.2.11 Progetti didattici del III ciclo • 5° ANNO - 5th YEAR Laboratorio di sintesi finale Final Synthesis Studio LSF-16,5 cfu 5° anno / corso annuale Insegnamenti 1 Progettazione architettonica 2a annualità (Icar 14-10 cfu) 2 Un insegnamento (6,5 cfu) appartenente a uno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: • Icar 09, Tecnica delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Icar 15, Architettura del paesaggio • Icar 16, Architettura degli interni e allestimento • Icar 17, Disegno • Icar 18, Storia dell’architettura • Icar 19, Restauro • Icar 21, Urbanistica • Icar 22, Estimo • Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale Lessons 1 Architectural Design (Icar 14-10 credits) 2 A teaching (6,5 credits) belonging to one of the following scientific-disciplinary sectors: • Icar 09, Structural design • Icar 12, Technology of architecture • Icar 15, Landscape architecture • Icar 16, Interior design and stage design • Icar 17, Architectural drawing • Icar 18, History of architecture • Icar 19, Restoration of architecture • Icar 21, Urbanism • Icar 22, Building evaluation • Ing-inf 11, Applied physics of the built environment Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del laboratorio di sintesi finale è la preparazione del progetto architettonico necessario ai fini dell’esame di laurea. Esso è intimamente connesso alla tesi di laurea, di cui ne rappresenta una delle possibili applicazioni. Aims and contents The objective of the final synthesis studio is the preparation of the architectural project necessary for the final degree examination. It is intimately connected to the research thesis, of which it represents one of the possible applications. Tema d’anno È definito dal collegio dei docenti unitamente al progetto didattico del Laboratorio di laurea. Design problem It is defined by the college of teachers in relation to the general educational project of the Degree Studio. Articolazione delle attività progettuali L’esercizio del progetto è prevalentemente concentrato nel secondo semestre, a valle della elaborazione della tesi di ricerca. Articulation of the educational activities The completion of the project is predominantly concentrated in the second semester, after the elaboration of the research thesis. Modalità d’esame L’esame prevede sia elaborati collettivi che individuali; e si svolge di norma un mese prima della seduta di laurea. Piano di studi Plan of studies n. 3 insegnamenti monodisciplinari annuali (ciascuno di 10 cfu), da scegliersi fra quelli appartenenti a uno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: • Icar 09, Tecnica delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Icar 14, Composizione architettonica e urbana • Icar 15, Architettura del paesaggio • Icar 16, Architettura degli interni e allestimento • Icar 17, Disegno • Icar 18, Storia dell’architettura • Icar 19, Restauro • Icar 21, Urbanistica • Icar 22, Estimo • Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale • SPS 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio n. 3 annual teaching belonging to one of the following scientific-disciplinary sectors: • Icar 09, Structural design • Icar 12, Technology of architecture • Icar 14, Architectural and urban composition • Icar 15, Landscape architecture • Icar 16, Interior design and stage design • Icar 17, Architectural drawing • Icar 18, History of architecture • Icar 19, Restoration of architecture • Icar 21, Urbanism • Icar 22, Building evaluation • Ing-inf 11, Applied physics of the built environment • SPS 10, Sociology of the built environment and of territory Finalità e contenuti disciplinari Si tratta di tre corsi di insegnamento coordinati, finalizzati alla preparazione della tesi di ricerca e propedeutici alla elaborazione del progetto di laurea. I contenuti di ciascun corso e i relativi obiettivi di ricerca sono definiti dal collegio dei docenti unitamente al progetto didattico complessivo del “laboratorio di laurea”. Aims and contents It consists of three coordinated taught courses, aimed at the preparation of the research thesis and the elaboration of the final synthesis project. The contents of every course and the relative research objectives are defined together with the college of teachers in relation to the general educational project of the “Degree studio”. Articolazione delle attività di ricerca Lo sviluppo dell’attività di ricerca è prevalentemente concentrato nel primo semestre, a monte della elaborazione progetto di laurea. Articulation of the activities of search The development of the research activity is predominantly concentrated in the first semester, before the elaboration of the degree project. Iscrizione ai corsi Avviene attraverso l’iscrizione al laboratorio di laurea. Modalità d’esame Gli esami sono individuali e si svolgono sugli elaborati individuali prodotti per la tesi di ricerca (scritti e grafici) di norma un mese prima della seduta di laurea. Stage Stage 6 cfu da attribuire a uno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: • Icar 09, Tecnica delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Icar 14, Composizione architettonica e urbana • Icar 15, Architettura del paesaggio • Icar 16, Architettura degli interni e allestimento • Icar 17, Disegno • Icar 18, Storia dell’architettura • Icar 19, Restauro • Icar 21, Urbanistica • Icar 22, Estimo • Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale • SPS 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio 5 cfu belonging to one of the following scientific-disciplinary sectors: • Icar 09, Structural design • Icar 12, Technology of architecture • Icar 14, Architectural and urban composition • Icar 15, Landscape architecture • Icar 16, Interior design and stage design • Icar 17, Architectural drawing • Icar 18, History of architecture • Icar 19, Restoration of architecture • Icar 21, Urbanism • Icar 22, Building evaluation • Ing-inf 11, Applied physics of the built environment 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 development of the Practice n.2. 12. Review of elaborates of the Practices n.1 and n.2 13. Fundamentals of mathematical financial institution. Accumulation of sums that mature in different times. Applications. Text and modality of development of the Practice n.3. 14. Fundamental definitions. Nexuses between the Economy and real estate evaluation. 15. The principles of real estate appraisal. Relations between value of an economic good and scope of the esteem. 16. The principles of real estate appraisal. The forecast immanent character of the esteem judgment. The price like foundation of the esteem. 17. The principles of real estate appraisal. General validity of the esteem. Judgments of esteem and judgments of economic convenience. The method of real estate valuation. 18. The market value. The appraisal approaches. An example: the monoparametric esteem of the market value of a civil apartment. 19. Review of elaborates of the Practices n.1, n.2 and n.3. 20. The market value. An example: the direct esteem of the market value of a civil apartment with procedure “for merit points”. 21. The market value. The capitalization of the yields. The determination of the yield to capitalize. 22. The market value. The capitalization rate. An example: the indirect esteem of the market value of a civil apartment with the approach for capitalization of the yields. 23. The expropriation for public usefullness. 111 • SPS 10, Sociology of the built environment and of territory Articolazione delle attività di ricerca sul campo Lo sviluppo dell’attività di ricerca è prevalentemente concentrato in due settimane, a monte della elaborazione progetto di laurea. Articulation of the activities of research in the field The development of the research activity is mainly concentrated in the two weeks before the elaboration of the degree project. 112 Iscrizione ai corsi Avviene attraverso l’iscrizione al laboratorio di laurea. Modalità d’esame L’esame è individuale e si svolge sugli 4 4.3. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X) 4. I regolamenti didattici 4 Finalità e contenuti disciplinari Si tratta di una attività di raccordo fra l’elaborazione della tesi di ricerca e il progetto di sintesi finale. Generalmente viene svolto presso una istituzione universitaria all’estero, o presso qualificate strutture di ricerca italiane, o enti, ecc. Responsabile di esso è uno dei docenti del collegio. Aims and contents The placement involves an activity that links the research thesis and the final synthesis project. It is generally carried out at a foreign university, or at a qualified Italian research structure or corporate body, etc. One of the members of the college of teachers will be responsible for the placement. elaborati individuali prodotti (scritti e grafici) di norma un mese prima della seduta di laurea. 113 Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X) 114 4.3.1 Laurea La Facoltà di Architettura conferisce la laurea in Disegno industriale prevista dall’ordinamento didattico del Politecnico di Bari. 4.3.2 Accesso al Corso di laurea in Disegno industriale Costituiscono titoli di ammissione al corso di laurea in Disegno industriale quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Il numero strutturato degli iscrivibili al primo anno del Corso di Laurea in Disegno industriale è stabilito annualmente dal Senato Accademico su proposta della Facoltà, motivata sulla base delle strutture e delle risorse disponibili, delle previsioni del mercato del lavoro, degli standards europei e secondo eventuali criteri generali fissati dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il numero strutturato corrisponde a una “unità didattica” di max 50 allievi, ovvero a suoi multipli: ciò al fine di garantire un’efficace attività didattica e di tirocinio, in rapporto all’effettiva disponibilità di risorse in docenti, spazi e attrezzature (per “unità didattica” deve pertanto intendersi un insieme strutturato di docenti e allievi, di spazi e di attrezzature, capace di garantire nei tempi stabiliti dall’architettura didattica del CdL e per un numero massimo di 50 studenti, il conseguimento degli obiettivi didattici fissati per tutti gli insegnamenti dell’anno di corso così come definiti dall’ordine degli studi, sia in relazione all’apprendimento del sapere, che del saper fare). Il Consiglio di Facoltà stabilisce i criteri di valutazione per l’ammissione dei candidati. 4.3.3 Durata degli studi La durata del Corso di laurea in Disegno industriale è fissata in tre anni, per un totale di 180 crediti (60 crediti l’anno), pari a 15 annualità d’esame. Ciascun anno di corso comprende 30 settimane di attività didattica, che possono essere articolate anche in distinti periodi (p.es. due semestri). 4.3.4 Obiettivi formativi qualificanti Il Corso di laurea in Disegno industriale ha come obiettivo la formazione di tecnici progettisti del prodotto industriale, capaci di comprendere criticamente (sapere) e percorrere operativamente (saper fare) l’intero processo di definizione del prodotto industriale, dalla sua ideazione alla sua realizzazione. In particolare, per quanto attiene ai prodotti industriali di natura tridimensionale lo studente dovrà, al conseguimento del diploma di laurea: • saper eseguire la progettazione degli oggetti industriali ricorrendo anche alle più avanzate tecnologie cad di modellazione matematica (geometrica); • saper eseguire la derivata modellazione cam degli stessi prodotti al fine di ottenerne il prototipo in scala; • saper eseguire il modello numerico del prototipo stesso (post produzione) al fine di procedere al controllo di qualità del prodotto stesso. E pertanto egli dovrà: • possedere criticamente i fondamenti teorici e pratici della cultura del progetto del prodotto industriale; • conoscere criticamente la storia delle forme dei prodotti industriali; • avere padronanza delle tecniche di rappresentazione e in particolare quelle di modellazione cad/cam; • possedere i fondamenti teorico-pratici della costruzione del prodotto industriale; • possedere criticamente le nozioni di base economiche, legislative e gestionali relative all’intero processo di definizione del prodotto industriale. A tal fine la sua formazione dovrà garantire: • che sia in grado di comunicare per via multimediale l’esito delle sue ricerche; • che sia capace di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, oltre che in italiano, in almeno un’altra lingua dell’Unione Europea, preferibilmente l’inglese. 4.3.5 Capacità professionali Il Corso di studi ha come obiettivo quello di fornire competenze dirette ad acquisire le seguenti capacità professionali: • saper sviluppare proposte di oggetti d’uso innovativi tanto in rapporto ai requisiti prestazionali, quanto in rapporto alle tecnologie di produzione; • saper predisporre progetti esecutivi per 4 4.2.11 Progetti didattici del III ciclo 4. I regolamenti didattici 4 4.3. Regolamento didattico del Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X) 115 116 4.3.6 Sbocchi professionali I laureati potranno operare direttamente e collaborare alla produzione nei settori di specifico interesse del corso di laurea, e potranno svolgere attività professionali in diversi ambiti, quali la libera professione, le istituzioni e gli enti pubblici e privati, gli studi e le società di progettazione, le imprese e le aziende che operano nel campo del disegno industriale, dell’arredamento e delle comunicazioni visive e multimediali. 4.3.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione Al compimento degli studi si consegue il titolo di Laureato in Disegno industriale. Gli insegnamenti, le esercitazioni, la sperimentazione di laboratorio, gli stage e il complesso delle attività didattiche e di ricerca programmate saranno strutturati, per via teorica e applicata durante i tre anni di corso, sincronicamente e secondo una strategia di approccio dal semplice al complesso basata: • sul saper fare, cioè sull’esercizio del progetto (conoscenza sintetica); • sul sapere, ovvero sulla conoscenza analitica di base della storia delle forme, delle tecniche di rappresentazione di produzione e di gestione dei processi dei prodotti industriali. E pertanto: 1° anno Alla fine del primo anno lo studente: per quanto attiene al saper fare dovrà sapere scomporre e ricomporre un artefatto nei suoi componenti per coglierne la conformazione tecnica, e stilistica, le componenti materiali e le caratteristiche produttive, le forme d’impiego nel suo ciclo di vita anche in relazione alle compatibilità con le esigenze ambientali; per quanto attiene al sapere, cioè alla conoscenza analitica di base, dovrà conoscere e comprendere: • la scienza della rappresentazione, le tecniche di comunicazione visiva, i fondamenti del disegno automatico; • l’analisi numerica; • lo svolgimento dell’industria artistica prima, e del design dopo (dalla rivoluzione industriale ad oggi) cogliendone i principali mutamenti di stile in relazione al progresso scientifico, alle trasformazioni tecnologiche, e ai contenuti della cultura materiale. materiali naturali e artificiali, le tecnologie che ne consentono la trasformazione e l’impiego nella formazione dell’oggetto d’uso; • i rapporti tra la società e il mondo della produzione dei beni. 2° anno Alla fine del secondo anno lo studente per quanto attiene al saper fare dovrà sapere controllare i problemi del progetto del prodotto industriale, a diverse scale, in relazione all’impiego dei materiali, all’uso delle tecniche ed al rinnovarsi dei modi di produzione; per quanto attiene al sapere, cioè alla conoscenza analitica di base, dovrà conoscere e comprendere: • le potenzialità prestazionali dei nuovi materiali e le tecnologie che ne consentono l’impegno nei prodotti di serie; • le nozioni fondamentali della statica, la fenomenologia dei linguaggi artistici dalle avanguardie all’odierna condizione postmoderna, e i rapporti tra quei linguaggi, e i metodi della progettazione, e le proposte teoriche; e dovrà comprendere: • la struttura logica ed operativa dei metodi di progettazione del design ai vari livelli di complessità richiesti dai tipi di progetto e di processo produttivo; • il valore del contenuto comunicativo del prodotto di serie; • la natura e applicabilità delle componenti materiali e delle caratteristiche produttive dell’oggetto, e le compatibilità con le esigenze ambientali. • le caratteristiche fisico-tecniche dei 3° anno All’inizio del terzo anno lo studente opta per uno dei laboratori di sintesi finale, scegliendo fra tre differenti percorsi: • Disegno industriale, Arredamento, Alla fine del terzo anno per quanto attiene al saper fare, dovrà sapere controllare gli specifici problemi di un progetto specialistico di un prodotto industriale nello specifico campo di competenza prescelto; per quanto attiene al sapere, cioè alla conoscenza analitica di base, dovrà conoscere e comprendere: • il contesto culturale e figurativo esterno per saper colloquiare con esso; • il potenziale dell’innovazione tecnologica in ordine al miglioramento della qualità dei requisiti prestazionali dei prodotti, del loro contenuto comunicativo, del loro impatto sull’ambiente; • le conoscenze di base del marketing industriale; • le principali tecnologie e sistemi di lavorazione del prodotto industriale Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea lo studente dovrà avere seguito con esito positivo tutti gli esami previsti. 4.3.8 Esame di laurea Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea, lo studente dovrà: • presentare un portfolio dell’attività didattica svolta; • dovrà inoltre avere la certificazione dell’attività di tirocinio. L’esame di laurea tende ad accertare la preparazione complessiva, attraverso una specifica proposta di progetto, coerente con il proprio percorso di studi e inerente un prodotto o un sistema di prodotti verificati con i metodi propri della produzione industriale e/o i metodi della comunicazione multimediale. L’esame di laurea consiste nella discussione del lavoro teorico e pratico svolto nel laboratorio di sintesi finale. finito alle sollecitazioni esterne; infine conoscenze di termodinamica applicata, della trasmissione del calore, della meccanica dei fluidi, dell’acustica e dell’illuminazione • Si forniscono le conoscenze delle tecniche grafiche, al fine di raggiungere il pieno controllo degli strumenti della rappresentazione, sia applicandoli all’analisi dei valori di uno specifico oggetto, sia al progetto; • Si forniscono le conoscenze generali dei fondamenti teorici e degli strumenti operativi dell’arte contemporanea ivi compresi i rapporti i mutamenti e le principali tendenze delle società industriali mature. strumenti per comprendere le caratteristiche chimiche e meccaniche dei materiali naturali ed artificiali e per i controlli di qualità degli oggetti tecnici e dei prodotti, per la verifica delle prestazioni richieste al prodotto; per comprendere le tecnologie ed i processi di produzione degli oggetti, l’uso dei materiali e delle risorse disponibili anche in relazione agli altri settori produttivi; per la sperimentazione di tecnologie di progetto; • Si forniscono infine i metodi d’indagine e le conoscenze tecnologiche per il controllo delle risorse in termini sia ambientali che energetici, con particolare riferimento ai problemi di impatto ambientale e di integrazione dei sistemi di produzione e di distribuzione dell’energia. 4.3.9 Crediti assegnati all’offerta formativa L’ordinamento didattico è formulato con riferimento ad attività formative attraverso il concorso di aree disciplinari intese come insiemi di discipline raggruppate per raggiungere obiettivi didattico-formativi, per le quali è definito il numero minimo di crediti didattici. Le attività formative indispensabili sono raggruppate nelle seguenti sei tipologie: Conoscenze fornite dalle attività formative caratterizzanti: • Si forniscono i principi teorici e le tecniche della progettazione, così come la tradizione disciplinare li ha definiti nei metodi e negli apparati strumentali; • Si forniscono attraverso le attività sperimentali svolte in un rapporto integrato di altre discipline, i principi teorici e gli strumenti per la progettazione di prodotti controllati attraverso il disegno particolareggiato fino alle scale esecutive, nella fattibilità, nei requisiti tecnici, nelle prestazioni d’uso, negli aspetti estetici e nei significati comunicativi all’interno dei contesti socio-economici e produttivi di appartenenza; • Si forniscono altresì competenze per gestire le problematiche specifiche dell’arredamento e dell’allestimento; • Si forniscono, i principi teorici e gli Conoscenze fornite dalle attività formative affini o integrative: • Si forniscono le integrazioni relative alla formazione in uno o più ambiti disciplinari integrativi di quelli caratterizzanti, con particolare riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare e attraverso il concorso della formazione nell’area scientifica ingegneristica ed architettonica che relativamente alle comunicazioni multimediali e alle tecnologie informatiche fornisce, in un rapporto integrato di altre discipline, i metodi e le tecniche di gestione della documentazione di prodotti, di modellazione dei processi di sviluppo del prodotto, di interazione con modelli virtuali, di modellazione dei prodotti nel loro ciclo di vita, di sviluppo ed ingegnerizzazione dei prodotti industriali. Conoscenze fornite dalle attività formative di base: • Si forniscono le conoscenze dei concetti di base, degli strumenti e dei metodi matematici operativi dell’analisi matematica, della geometria e dell’algebra lineare; le conoscenze per costruire semplici modelli matematici; gli strumenti per comprendere il comportamento del prodotto 4.3.10 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti L’attività didattica del Corso di Laurea in Disegno industriale si articola: • in una parte formativa orientata all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline; • in una parte teorico-pratica orientata all’apprendimento e all’esercizio del “saper fare” nel campo delle attività strumentali o specifiche professionali. L’attività didattica è organizzata sulla base di annualità e di mezze annualità, costituite da corsi ufficiali d’insegnamento: essa è organizzata in moduli didattici (corrispondenti a frazioni di annualità) formati da lezioni ex cathedra, attività di laboratorio progettuale (atelier), di sperimentazione (costruzione di prototipi, grafica, ecc..) e di tirocinio. Un modulo didattico corrisponde ad 1 credito pari a 25 ore, da destinarsi complessivamente allo svolgimento di: • attività formative con lezioni e conferenze; • seminari e workshop; • apprendimento guidato; • studio e ricerca individuali. Il monte ore complessivo è articolato in: • ore intra moenia dedicate a tutte le attività svolte all’interno delle strutture del Politecnico; • ore extra moenia dedicate a tutte le attività svolte all’esterno delle strutture del Politecnico. La didattica del Corso di Laurea si organizza in corsi di insegnamento articolati secondo diversi rapporti tra ore di aula di laboratorio strumentale, di tirocinio e ore destinate allo studio individuale o 4 4.3. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X) 4. I regolamenti didattici 4 la costruzione di prototipi o sistemi di prodotti; • saper sviluppare proposte di comunicazione visiva (grafica di prodotti editoriali, grafica per packaging e per prodotti di immagine coordinate, immagini di sintesi e animazione, interfacce iconiche per l’uso di reti informatiche) controllando con proprietà linguaggi, strumenti e tecnologie necessarie e possibili; • saper gestire i controlli di qualità di singoli prodotti industriali, tanto in rapporto alle prestazioni funzionali (ottimizzazione, sicurezza, ecc.) quanto in rapporto alla compatibilità ambientale in tutto il suo ciclo di vita; • saper svolgere funzioni di direzione tecnica di aziende produttrici nel campo sia dell’industrial design che dell’arredamento nei processi produttivi, nella gestione della distribuzione e del marketing dei prodotti; • saper predisporre analisi e verifiche dei requisiti ergonomici del prodotto di serie, prove e controlli delle prestazioni tecniche di materiali e dei componenti impiegate nel prodotto di serie. 117 118 • Lingua inglese A conclusione dei primi due anni di corso lo studente dovrà dimostrare, attraverso specifiche prove di idoneità, la conoscenza pratica e la comprensione della lingua inglese. 4.3.10.1 1° anno Concorrono alla definizione degli insegnamenti del 1° anno, discipline delle aree didattiche I, II, III, IV, per un totale di dieci insegnamenti, cinque nel primo semestre e cinque nel secondo (Cfr. manifesto 1° anno, punto 4.3.13). Iscrizione al 2° anno di corso Per iscriversi a ottobre nell’A.A. successivo al 2° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo almeno 4 esami per almeno di 42 crediti, fra cui obbligatoriamente i due laboratori; qualora risultasse in debito di esami per complessivi di 18 Cfu egli si iscriverà “con riserva”, potendoli sostenere nell’appello straordinario invernale (entro il 28 febbraio). Se lo studente non supera tali esami nell’appello straordinario invernale, egli assume lo status di fuori-corso. Trasferimenti al 2° anno di corso da altri Atenei È necessario aver superato almeno 4 esami, per almeno 42 crediti. 4.3.10.2 2° anno Concorrono alla definizione degli insegnamenti del 2° anno, discipline delle aree didattiche I, II, III, IV, V per un totale di dieci insegnamenti, cinque nel primo semestre e cinque nel secondo (Cfr. manifesto 2° anno, punto 4.3.14). Iscrizione al 3° anno di corso Per iscriversi a ottobre nell’A.A. successivo al 3° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo tutti gli esami del primo anno e del secondo anno; qualora risultasse in debito di solo tre esami(per un massimo complessivo di 20 Cfu), egli si iscriverà con riserva, potendoli sostenere nell’appello straordinario invernale (entro il 28 febbraio). Se lo studente non supera tali esami nell’appello straordinario invernale, egli assume lo status di fuori-corso. Inoltre lo studente per iscriversi ai laboratori di sintesi finale dovrà avere sostenuto tutti gli esami del 1° e del 2° anno. Trasferimenti al 3° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato tutti gli esami relativi al 1° e al 2° anno di corso inseriti nel regolamento didattico del corso di laurea in Disegno industriale della Facoltà di Architettura di Bari. Gli studenti che intendono trasferirsi dovranno presentare alla Segreteria Studenti, al fine di ottenere il nulla osta del Politecnico, il certificato di iscrizione nel precedente A.A. con l’elenco degli esami sostenuti. 4.3.10.3 3° anno Concorrono alla definizione degli insegnamenti del 3° anno, discipline delle aree didattiche I, II, III, IV, V. Tali insegnamenti sono articolati in tre indirizzi, ciascuno dotato di cinque insegnamenti per un totale di 60 Cfu (Cfr. manifesto 2° anno, punto 4.3.15). 4.3.11 Norme relative all’accesso L’iscrizione al Corso di Laurea in Disegno industriale è regolata in conformità alle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari. Le modalità della prova di ammissione, compresi i criteri da adottare per definire i relativi “debiti formativi”, sono stabilite dal Senato Accademico sentito il Consiglio di Facoltà e il Consiglio Unitario di Classe, ed emanate con Decreto Rettorale. 4.3.12 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 1° anno (ex DM 270/2004) Anno di corso Tipo di insegnamento Composizione annualità Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 1° l 1 12 Laboratorio di Disegno industriale 1 - Disegno industriale 1 - Disegno del prodotto industriale 1 Laboratorio di Arredamento 1 - Progettazione del prodotto d’arredo - Disegno del prodotto di arredo 1 Laboratorio di Progettazione grafica 1 - Progettazione grafica 1 - Cultura tecnologica della progettazione grafica 1 Storia dell’arte contemporanea Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Calcolo numerico Statica icar 08 l l m m/2 m/2 m/2 1 1 1 0,5 0,5 0,5 12 12 6 6 6 6 60 Settori scientifico-disciplinari Aree disciplinari Crediti per insegnamento icar 13 icar 17 i iii 9 3 icar 16 icar 17 i iii 9 3 icar 13 icar 12 l-art 03 icar 17 mat 08 i iii ii iii iv i 9 3 6 6 6 6 60 4 4.3. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X) 4. I regolamenti didattici 4 guidato, e differenti modalità di frequenza e valutazione. Specificamente gli esami di profitto previsti possono essere sostenuti su: • Corsi monodisciplinari annuali (M = 10 crediti): corsi costituiti da insegnamenti di uno specifico settore disciplinare, orientati all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e strumenti disciplinari. • Corsi monodisciplinari semestrali (M/2 = 5 crediti). • Laboratori semestrali (L = 7,5 crediti): corsi costituiti da due o più insegnamenti, di norma appartenenti a diversi settori disciplinari, con l’indicazione di quello che svolge “funzione guida”. Sono condotti in forma coordinata da più docenti e si concludono con un esame basato anche sull’esito di prove intermedie e finali. Essi sono destinati sia all’esercizio del progetto, che all’esercizio delle attività operative necessarie alla formalizzazione del progetto, alla prototipazione e alle loro verifiche tecniche. • Laboratori di sintesi finale (LSF = 35 crediti): corsi di durata annuale. In essi lo studente è guidato, in accordo al proprio piano di studi, attraverso l’apporto di più discipline alla matura e completa preparazione di un progetto di prodotto industriale in uno dei campi dell’applicazione professionale. • Tirocinio e stage: essi devono essere svolti presso qualificate strutture pubbliche o private italiane o straniere con le quali si siano stipulate apposite convenzioni, e dovranno essere certificati da specifici attestati. Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 5,5 annualità Note 1 Credito 25 ore Legenda lLaboratorio. m Corso monodisciplinare annuale m/2 Corso monodisciplinare semestrale 119 4.3.13 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 2° anno (ex DM 270/2004) Tipo di insegnamento Composizione annualità Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 2° l 1 12 Laboratorio di Disegno industriale 2 - Disegno industriale 2 - Realizzazione del prodotto industriale Laboratorio di Arredamento 2 - Architettura degli interni e allestimento 2 - Disegno del prodotto di arredo 2 Laboratorio di Progettazione grafica 2 - Progettazione grafica 2 - Cultura tecnologica della progettazione grafica Fondamenti di informatica Storia delle arti decorative ed industriali Economia ed organizzazione aziendale Disegno l 4. I regolamenti didattici 4 l m/2 m/2 m/2 m/2 1 1 0,5 0,5 0,5 0,5 12 12 6 6 6 6 4.3.14 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 3° anno (ex DM 270/2004) Settori scientifico-disciplinari Aree disciplinari Crediti per insegnamento icar 13 icar 12 iv i 9 icar 16 icar 17 i iii icar 13 icar 12 i iv iv ii v iv ing-inf / 05 icar 18 ing-ind 35 icar 17 Anno di corso 3° Curriculum Tipo di insegnamento Composizione annualità Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Disegno Industriale lsf 2,5 27 Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale 3 - Prova finale - Tirocinio - Lingua inglese -Disegno del prodotto industriale 2 -Realizzazione del prodotto industriale 2 Statica Marketing industriale Gestione dell’innovazione del prodotto Storia del design e dell’arredamento contemporaneo Tecnologia dell’architettura d’interni 3 9 3 m/2 m m/2 9 3 6 6 6 6 m 0,5 1 0,5 0,5 1 6 6 6 6 9 6 60 Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 6 annualità 5 60 60 Note 1 Credito 25 ore Legenda lLaboratorio. m Corso monodisciplinare annuale m/2 Corso monodisciplinare semestrale Settori scientificodisciplinari Aree disciplinari icar 13 icar 13 icar 12 icar 13 icar 08 ing-ind 35 ing-ind 35 icar 18 icar 12 III iii v iv Crediti per insegnamento 9 5 1 6 6 6 6 6 6 9 60 4 4.3. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X) Anno di corso Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 5 annualità 120 Note 1 Credito 25 ore Legenda lLaboratorio. m Corso monodisciplinare annuale m/2 Corso monodisciplinare semestrale 121 4.3.16 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 1° anno 4.3.15 Organizzazione delle attività didattiche - Aree disciplinari, insegnamenti e docenti 122 Insegnamenti 12 Laboratorio di Disegno industriale 2 9 - Disegno industriale 2 Alessandra Scarcelli 9 3 - Realizzazione del prodotto industriale Massimiliano Reina 3 12 Laboratorio di Arredamento 2 Rosa Pagliarulo 9 - Arredamento Costanza Dell’erba 3 - Disegno del prodotto di arredo 2 ssd Crediti Laboratorio di appartenenza Docenti Insegnamenti Area I: Progetto del prodotto industriale 01 Disegno industriale 1 02 Disegno industriale 2 03 Disegno del prodotto industriale 04 Progettazione grafica 1 05 Progettazione grafica 2 06 Progettazione del prodotto d’arredo 1 07 Arredamento 08 Tirocinio icar/13 icar/13 icar/13 icar/13 icar/13 icar/16 icar/16 9 9 6 9 9 9 9 9 Laboratorio di Disegno industriale 1 Laboratorio di Disegno industriale 2 Laboratorio di sintesi finale Laboratorio di Progettazione grafica 1 Laboratorio di Progettazione grafica 2 Laboratorio di Arredamento 1 Laboratorio di Arredamento 2 Laboratorio di sintesi finale Annalisa Di Roma Massimiliano Reina Laboratorio di Disegno industriale 1 - Disegno industriale 1 Annalisa Di Roma Annalisa Di Roma Nunzio Perrone Nino Perrone - Disegno del prodotto industriale Francesco Fittipaldi Area II: Storia delle forme del prodotto industriale 01 Storia delle arti decorative e industriali 02 Storia dell’arte contemporanea icar/18 l-art/03 6 6 Area III: Tecniche di rappresentazione e modellazione del prodotto industriale 01 Disegno del prodotto industriale icar/17 02 Disegno del prodotto d’arredo 1 icar/17 03 Disegno del prodotto d’arredo 2 icar/17 04 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva icar/17 05 Disegno icar/17 08 Fondamenti di informatica ing-inf/05 3 3 2 6 6 6 Area IV: Realizzazione del prodotto industriale 01 Calcolo numerico 02 Statica 03 Realizzazione del prodotto industriale 04 Realizzazione del prodotto industriale 05 Cultura tecnologica della progettazione grafica 1 06 Cultura tecnologica della progettazione grafica 2 07 Tecnologia dell’architettura di interni mat/08 icar/08 icar/12 icar/12 icar/12 icar/12 ing-ind/14 6 6 6 2 2 2 6 Area V: Economia, legislazione e gestione del prodotto industriale 01 Economia ed organizzazione aziendale ing-ind/35 02 Gestione dell’innovazione del prodotto ing-ind/35 03 Marketing industriale ing-ind/35 6 6 6 Rosa Pagliarulo Rocco Mele Alessandra Scarcelli Francesco Moschini Laboratorio di Disegno industriale 1 Laboratorio di Arredamento 1 Laboratorio di Arredamento 2 Francesco Fittipaldi Margherita Lisco Giuseppe Lovino Olinda Ferrieri Caputi Lorenzo Netti Tommaso Di Noia Laboratorio di sintesi finale Laboratorio di Disegno industriale 2 Laboratorio di Progettazione grafica 1 Laboratorio di Progettazione grafica 2 Docenti per corso Laboratorio di Arredamento 1 -Progettazione del prodotto di arredo 1 - Disegno del prodotto di arredo Docenti per corso Crediti 12 12 Rocco Mele 9 Giuseppe Lovino 3 12 12 Laboratorio di Progettazione grafica 2 - Progettazione grafica 1 Nunzio Perrone 9 - Progettazione grafica 2 Carlotta Latessa 9 - Cultura tecnologica della progettazione grafica 1 Vito Tafuni 3 - Cultura tecnologica della progettazione grafica 2 Michele Colonna 3 Storia dell’arte contemporanea 1 Francesco Moschini 6 Storia delle arti decorative e industriali Alessandra Scarcelli 6 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Olinda Ferrieri Caputi 6 Economia ed organizzazione aziendale Fulvio Iavernaro 6 Calcolo numerico Tiziano Politi 6 Fondamenti di informatica Tommaso Di Noia 6 Statica Pilade Foti 6 Disegno Lorenzo Netti 6 Laboratorio di Progettazione grafica 1 4 4.3. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (X) 4. I regolamenti didattici 4 4.3.17 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 2° anno Crediti Insegnamenti Tiziano Politi Pilade Foti Rosa Pagliarulo Massimiliano Reina Vito Tafuni Michele Colonna Spartaco Paris Fulvio Iavernaro Gabriele Zito Michele Gorgoglione 123 4.3.18 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 3° anno Insegnamenti 124 Crediti Laboratorio di sintesi finale 27 - Disegno del prodotto industriale 3 Annalisa Di Roma 6 - Realizzazione del prodotto industriale 3 Rosa Pagliarulo 6 - Lingua inglese Richard Lusardi 3 - Tirocinio Rosa Pagliarulo 5 - Prova finale Rossana Carullo 7 Marketing industriale Michele Gorgoglione 6 Storia del design e dell’arredamento contemporaneo Alessandra Scarcelli 6 Tecnologia dell’architettura di interni Spartaco Paris 6 Gestione dell’innovazione del prodotto Gabriele Zito 6 4.3.19 Progetti didattici 1° anno Laboratorio di Disegno industriale 1 Industrial Design Studio 1 • Laboratorio di Disegno industriale 1 • Laboratorio di Arredamento 1 • Laboratorio di Progettazione grafica 1 • Storia dell’arte contemporanea 1 • Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva • Calcolo numerico • Tecniche ingegneristiche I LDI 1- 12 cfu 1° anno • Icar 13, Disegno industriale • Icar 17, Disegno Annalisa Di Roma Disegno industriale 1 (Icar 13-9 cfu) Francesco Fittipaldi Disegno del prodotto industriale (Icar 17-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo principale del corso è consentire agli studenti del primo anno di gestire l’intero processo di design dall’ideazione alla produzione di prodotti da realizzare in materiali naturali. Lo studente applicherà, nell’ambito dei processi di simulazione virtuale, le tecnologie di trasformazione e produzione della pietra e del legno in funzione delle possibilità applicative e prestazionali del prodotto di design. Gli strumenti critici, sviluppati nel corso delle lezioni teoriche (sapere), condurranno all’analisi sistematica dell’esistente da cui trarre tutte le istanze espresse e le relative risposte in termini prestazionali; inoltre, attraverso l’approccio sperimentale, si interpreteranno i segnali provenienti dalle trasformazioni sociali, dal mondo produttivo e/o tecnologico più in generale, ponendo le risposte a quelle istanze inespresse, mutate o specificate da parte degli attori coinvolti nel sistema design, in grado di ampliare i confini del campo delle prestazioni già offerte. Sul piano dell’esercizio della prassi (saper fare) l’approccio integrato dei sistemi di modellazione e prototipazione mediante tecnologie cad/cam/cae consentirà la simulazione dell’intero processo di ideazione formale e di produzione oggettuale, senza interruzioni del flusso di informazioni: dalle peculiaritàgeometriche (matematiche di progetto) agli impulsi di elaborazione elettronica dei prototipi (matematiche di costruzione). Il piano delle lezioni teoriche (sapere) indagherà la teoria del disegno industriale e proporrà approfondimenti critici su temi e prodotti attraverso delle schede relative ai “casi di studio”. obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning, secondo le modalità che saranno esplicate nel corso della prima lezione. Modalità d’esame Gli studenti che avranno svolto nei tempi e nei modi previsti le esercitazioni e le prove extempora, conseguendo esito positivo, saranno ammessi a sostenere l’esame finale. ’esame consisterà nella valutazione degli elaborati progettuali dai quali dovrà emergere la comprensione delle problematiche teoriche e pratiche che regolano il rapporto di forma- tecnica e materia nei sistemi progettati e da una discussione critica sui temi esposti durante le lezioni teorico-critiche 4 4.3.20 Progetti didattici 1° anno 4. I regolamenti didattici 4 Docenti per corso Programmazione e organizzazione delle attività didattiche Il corso è organizzato in due moduli didattici che si svolgeranno nel corso dell’annualità (DISEGNO iNDUSTRIALE 1 e DISEGNO DEL PRODOTTO INDUSTRIALE 1). Entrambi i moduli prevedono esercitazioni e prove extempora nel corso del primo semestre. Lo svolgimento di tali prove sarà obbligatorio al fine dell’ottenimento della firma di frequenza del corso ed oggetto di valutazione. Entrambi i moduli si concluderanno con un esercizio progettuale. L’esame finale formalizzerà gli esiti dei due moduli didattici. Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono 125 Laboratorio di Arredamento 1 Interior Design Studio 1 LA 1- 12 cfu 1° anno • Icar 16, Architettura degli interni • Icar 17, Disegno 126 Rosa Pagliarulo Progettazione del prodotto di arredo 1 (Icar 16-9 cfu) Costanza Dell’erba Disegno del prodotto d’arredo (Icar 17-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del laboratorio del primo anno è far acquisire allo studente la consapevolezza delle diverse forme e tipi del legno nell’arredo e di introdurlo alla teoria e alla pratica realizzativi del prodotto d’arredo. Ciò avverrà da una parte attraverso una rilettura critico-analitica di oggetti significativi per quanto riguarda l’evoluzione del rapporto tra forma/ tecnica/materia del prodotto d’arredo, dall’altra attraverso la messa a punto di un progetto esecutivo di una sedia e di un tavolo. Lo studio delle forme e dei tipi degli arredi in legno secondo le varianti stilistiche e tecnologiche sarà condotto attraverso il ridisegno critico di tre tipi di sedie d’autore (sedia ed elementi piani, sedia ad elementi curvi e torniti, sedia ad elementi plastici) e costituirà il momento della riflessione analitica (sapere). L’apprendimento e l’uso degli strumenti informatici di modellazione, la Tema d’anno Il tema d’anno è l’analisi ed il progetto di una sedia e di un tavolo in legno. Per quanto attiene l’insegnamento di Progettazione del prodotto d’arredo 1 ciò avverrà mediante l’elaborazione del modello costruttivo (prototipo virtuale) e di un breve testo: dal primo devono risultare individuati con esattezza geometrica e coerenza formale i “nodi” costruttivi; dal secondo devono risultare individuate con chiarezza concettuale il tema del rapporto tra forma, tecnica e materia. Per quanto attiene l’insegnamento di Disegno del Prodotto d’Arredo 1/ciò avverrà mediante l’analisi delle geometrie costruttive dalle diverse tipologie di sedie, tavoli e mediante l’esplicitazione del processo di modellazione informatica con un breve testo per le diverse tipologie di sedie e tavoli proposte nel corso delle 6 esercitazioni. Articolazione delle attività didattiche Il corso è organizzato in quattro moduli didattici il cui oggetto corrisponde ai diversi approcci formali, tecnici e tecnologici, assunti quali caratteri di riferimento per la comprensione degli oggetti del tema d’anno. Periodi didattici - Modulo I - Esercitazione (I): “Ridisegno di una sedia con tutti gli elementi piani”. - Modulo II - Esercitazione (II): “Ridisegno di una sedia con elementi curvi e/o torniti”. - Modulo III - Esercitazione (III): “Ridisegno di una sedia ad elementi plasticamente curvati” - Modulo IV - Esercitazione (IV): “Ridisegno di un tavolo d’autore”. - Modulo V - Elaborato d’esame Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning, secondo le modalità che saranno esplicate nel corso della prima lezione. Modalità d’esame Gli studenti che avranno svolto nei tempi e nei modi previsti le quattro esercitazioni (durante i primi quattro moduli didattici) conseguendo esito positivo saranno ammessi a sostenere l’esame finale. L’esame consisterà nella valutazione dell’elaborato grafico finale (oggetto del quinto modulo didattico) dal quale dovrà emergere la comprensione delle problematiche teoriche e pratiche che regolano il rapporto di forma- tecnica e materia nel prodotto d’arredo in legno e da una discussione critica sui temi esposti durante le lezioni teorico-critiche. Laboratorio di Progettazione grafica 1 Graphic Design Studio 1 LPG 1/II-12 cfu 1° anno / II semestre Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Nunzio Perrone Progettazione grafica 1/II (Icar 13-9 cfu) Vito Tafuni Cultura tecnologica della progettazione grafica (Icar 12-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il laboratorio ha l’obiettivo di introdurre gli studenti del primo anno di corso alle problematiche generali del progetto di comunicazione visiva. Le lezioni verteranno sui seguenti argomenti: • La nozione di sistema grafico: rappresentazione e raffigurazione; i segni per la comunicazione; sistemi coerenti; codici aperti e codici chiusi. • La scrittura: lingua e scrittura; scritture alfabetiche e non alfabetiche; scritture non orientate alla lingua. • La percezione: costanti fisiologiche e variabili culturali; visibilità e leggibilità; i fattori di scala; il colore; il movimento. • Introduzione alla tipografia: la tipografia come varietà della scrittura per la produzione industriale; la tipografia come sistema progettuale; tipografia digitale e codice Unicode. • Grafica e tipografia: da Gutenberg alla fine dell’Ottocento; le avanguardie del Novecento; Jan Tschichold e Anthony Froshaug; scritture digitali non tipografiche. • Rappresentazioni diagrammatiche: sistemi per la rappresentazione di informazioni quantitative e qualitative; rappresentazioni analitiche e sintetiche; rappresentazione di fenomeni dinamici. • L’organizzazione dello spazio: sistemi di impaginazione, sistemi di relazioni; griglie e gabbie; dai supporti bidimensionale finiti alle reti virtuali; sistemi dinamici. Aims and contents The target of the course is to introduce the students to the general problems of a project of visual communication. The lessons concern the following topics: • The notion of a graphic system: representation and figuration; the signs for communication; coherent systems; open and closed codes. • Writing: language and writing; alphabetical and not alphabetical writing; writing not directed to language. • Perception: physiological constants and cultural variations; visibility and legibility; scale factors; colour; movement. • Introduction to typography: typography as a variety of writing for industrial production; typography as a project system; digital typography and Unicode. • Graphics and typography: from Gutenberg to the end of the nineteenth century; the nineteenth century avantgarde; Jan Tschichold and Anthony Froshaug; non-typographic digital writing. • Diagramatic representations: systems for the representation of quantitative and qualitative information; analytical and synthetic representations; representation of dynamic phenomena. • Organization of space: systems of pagination, systems of relationships; grills and cages; from the two-dimensional ended supports to virtual nets; dynamic systems. Articolazione delle attività didattiche Verranno distribuiti materiali didattici specifici e ospiti esterni terranno lezioni o workshop. Gli argomenti trattati saranno seguiti da esercitazioni estemporanee da parte degli studenti. Articulation of the educational activities In addition to lessons, lectures will be given by external guests. The acquisition of knowledge will be followed by exercises and workshops. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Un’esercitazione finale costituirà la prova d’esame. Storia dell’arte contemporanea History of Contemporary art L-Art 03-6 cfu 1° anno / corso semestrale Francesco Moschini Finalità e contenuti disciplinari Il corso si occupa delle forme e dei modi in cui l’arte si manifesta dalla crisi del classicismo tardo-settecentesco fino alle ultime tendenze contemporanee, comprese le varie intersezioni con il “sistema delle arti”. Aims and contents The course deals with forms and ways according to which art has manifested itself from the crisis of eighteenth-century classicism up to the latest contemporary tendencies, including the various intersections with the “system of the arts.” Articolazione delle attività didattiche È prevista una parallela attività “esterna” attraverso la puntuale attenzione alle offerte culturali fornite dalla stessa città di Bari e dal suo territorio, quali rassegne cinematografiche, conferenze e mostre. Di questa parte del corso che lo studente è chiamato a dar conto, in maniera operativa, attraverso l’elaborazione di momenti riflessione, scritta e grafica, su “quaderni di ricerca”, che saranno via via seguiti e verificati da gruppo docente. Articulation of the educational activities In addition to institutional lessons there is a parallel activity of monitoring of the cultural opportunities offered by the city of Bari and its territory, such as films, lectures and shows. The student will produce an account of this activity in writing and graphically in “research notebooks “, that will be followed and verified by teachers. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consisterà in un colloquio sui temi esposti delle lezioni e sugli elaborati prodotti. 4 4.3.20 Progetti didattici 1° anno 4. I regolamenti didattici 4 rappresentazione e la gestione informatica della fase costruttiva dei modelli (prototipi virtuali) costituiranno il training di apprendimento degli strumenti (saper fare). 127 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Basics and Applications of Descriptive Geometry Olinda Ferrieri Caputi Finalità e contenuti disciplinari Il corso vuole fornire all’allievo gli strumenti utili alla progettazione e rappresentazione delle forme degli oggetti di design industriale, prima illustrando le principali figure e forme dello spazio bidimensionale e tridimensionale, le loro proprietà e le loro costruzioni geometriche, poi illustrando i metodi di rappresentazione di tali figure e forme su una superficie piana (che si identifica con il foglio da disegno). In particolare i contenuti del corso saranno i seguenti argomenti: Cenni di Geometria Euclidea (finalità, concetti fondamentali, enti e forme fondamentali, postulati e costruzioni geometriche mediante compasso e riga non graduata); Geometria Proiettiva (concetti introduttivi e omologie con i suoi casi particolari); Classificazione dei metodi della Geometria Descrittiva (proiezioni centrali e parallele) e loro elementi di riferimento; Rappresentazione degli enti fondamentali prima, delle figure piane e tridimensionali poi, e loro intersezioni mediante i metodi della Geometria Descrittiva (doppie proiezioni ortogonali, proiezioni quotate, 128 Aims and contents The purpose of the course is to make the student able to design and represent the shape of industrial design object. The purpose is persecuted showing to the student 1) the main figures and shapes of the bi-dimensional o three-dimensional space, their properties, their geometric construction; 2) the representation methods of such figures and shapes on a plane surface (the sheet). In particular the contents of the course will be the following arguments: - Outlines of Euclidean Geometry (purposes, fundamental concepts, fundamental entity and form, postulate and geometric constructions to make by calipers and not-graded line); - Projective Geometry (introductory concepts and omologie with its particular cases); - Purpose of Descriptive Geometry and classification of its methods (central and parallel projections) and elements of reference; - Rapresentation of the fundamental entity; the bi-dimensional and threedimensional form and their intersections by the methods of Descriptive Geometry (double orthogonal projections, quoted projections, orthogonal and oblique axonometries, perspective with orthogonal frame). Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro la data comunicata all’inizio del corso. Modalità d’esame L’esame consisterà in un colloquio sui temi esposti delle lezioni e sugli elaborati assegnati durante il corso. Calcolo numerico Numerical Analysis Statica Statics Mat 08-6 cfu 1° anno / corso semestrale Icar 08-6 cfu 3° anno / corso semestrale Tiziano Politi Pilade Foti Finalità e contenuti disciplinari I contenuti del corso abbracciano differenti settori della matematica il cui obiettivo è l’associazione fra concetti e forme matematiche. • teoria delle matrici; • elementi di geometria analitica nel piano e nello spazio; • elementi di analisi matematica; • trasformazioni geometriche nel piano e nello spazio; • curve nel piano e nello spazio; • approssimazione di curve nel piano e nello spazio. Aims and contents The contents of the course span different sectors of mathematics and their target is to associate concepts to mathematical forms. The following subjects are studied during the course: • theory of matrixes; • elements of analytical geometry in plan and in space; • elements of mathematical analysis; • geometric transformations in plan and in space; • curves in plan and in space; • approximation of curves in plan and in space. Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire una introduzione alla statica dei solidi e delle strutture. I metodi e gli strumenti sviluppati da tali discipline rappresentano un bagaglio di conoscenze indispensabile per l’analisi e la progettazione degli oggetti di interesse del disegno industriale. L’argomento centrale del corso è costituito dalla statica dei corpi rigidi. Nel corso viene anche affrontato, in maniera necessariamente semplificata, il problema della modellazione degli oggetti reali, cioè del passaggio dalla realtà fisica al modello teorico di calcolo. Aims and contents The aim of the course is to provide an introduction to the statics of solids and structures. The methods and the tools developed by these disciplines represent an essential basis of knowledge for the analysis and design of objects from an industrial design perspective. The central topic treated during the course is the statics of rigid bodies. The problem of the modelling real objects (that is to say, the passage from physical reality to theoretical model of calculation) is also dealt with, even if in a simplified manner. Articolazione delle attività didattiche Nell’ambito del corso verranno affrontati i seguenti argomenti. • Vettori • Cinematica dei corpi rigidi • Statica dei corpi rigidi • Resistenza dei materiali Articulation of the educational activities The main contents are: • Vectors • Kinematics of rigid bodies • Statics of rigid bodies • Strength of materials Applicazioni Alla fine del corso l’allievo sarà in grado di adoperare gli strumenti per la modellazione meccanica di semplici oggetti di disegn. Per questi ultimi egli sarà in grado di risolvere significativi problemi di progettazione e verifica. In particolare, attraverso alcune esercitazioni guidate, gli allievi analizzeranno dal punto di vista statico un semplice oggetto di arredamento. Application At the end of the course, the student will be able to use the tools for mechanical modelling on simple objects of design. He or she will be able to solve meaningful problems of design and verification. In particular, a simple furniture piece will be analyzed from the static point of view. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consisterà nella discussione del tema d’anno riguardante lo studio di un oggetto di disegn e nella prova orale riguardante i principali argomenti del corso. 4 4.3.20 Progetti didattici 1° anno 4 4. I regolamenti didattici Icar 17-6 cfu 1° anno / corso semestrale assonometrie ortogonali ed oblique, prospettiva a quadro ortogonale). 129 130 Laboratorio di Disegno industriale 2 Industrial design studio 2 • Laboratorio di Disegno industriale 2 • Laboratorio di Arredamento 2 • Laboratorio di Progettazione grafica 2 • Disegno 2 • Storia delle arti decorative e industriali 2 • Economia ed organizzazione aziendale • Fondamenti di informatica LDI-12 cfu 2° anno Alessandra Scarcelli Disegno industriale 2 (Icar 13-9 cfu) Massimiliano Reina Realizzazione del prodotto industriale (Icar 12-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il corso è volto ad approfondire, completare e sperimentare le tecniche progettuali del design, in continuità con le esperienze condotte nei laboratori di Disegno industriale del primo anno, affrontando tematiche di maggiore impegno come quelle derivanti dalla progettazione di “sistemi complessi” (multi-materiali, multi-aziendali, ecc.). Aims and contents The target of the course is to deepen, complete and to experiment with design techniques, in continuity with experiences of the two first year studios, facing more complex themes like those deriving from the design of “complexes systems” (multi-materials, multi-companies, etc.). Articolazione delle attività didattiche Il corso si articola in cicli di lezioni teoriche e pratiche ed in esercitazioni tematiche rivolte a verificare le conoscenze acquisite: le lezioni analizzeranno le linee evolutive dei sistemi produttivi complessi e ne illustreranno l’applicazioni a casistiche significative; le elaborazioni progettuali saranno riferite ad oggetti e sistemi di oggetti complessi, anche ad assetto e prestazioni variabili. I principali argomenti trattati nelle lezioni riguarderanno: • la definizione del programma esigenzialeprestazionale; • l’innovazione tecnologica; • la globalizzazione e le questioni connesse alla distribuzione dei prodotti; • i sistemi complessi. Articulation of the educational activities Theoretical and practical lessons will be held in addition to thematic exercises, to verify the knowledge acquired: the lessons analyze the evolutionary lines of the complex production systems and illustrate their meaningful applications. The design elaborations involved in systems of complex objects, also with varying order and performances. The principal contents are the following: • definition of the design program; • technological innovation; • globalization and distribution of products; • complex systems. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso, e documentati nella “Bibliografia” allegata a programma particolareggiato e nei “Complementi di tecnologia per il C.d.L. in Disegno industriale” (consegnati nel corso). Si baserà inoltre sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte. Si baserà inoltre sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte. Laboratorio di Arredamento 2 Interior Design Studio 2 LA2-12 cfu 2° anno Rocco Mele Arredamento (Icar 16-9 cfu) Giuseppe Lovino Disegno del prodotto d’arredo 2 (Icar 17-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il Laboratorio 2° di Arredamento è un laboratorio di progettazione del prodotto d’arredo costituito da due insegnamenti coordinati: Arredamento (corso caratterizzante); Disegno del prodotto d’arredo (corso integrativo) Obiettivo del Laboratorio è far acquisire allo studente attraverso l’analisi delle forme e dei tipi del legno nell’arredo, delle tecniche di lavorazione e delle sue possibilità espressive (sapere) la competenza sintetico-critica e gli strumenti operativi necessari alla formalizzazione del progetto di un prodotto d’arredo (saper fare). I riferimenti alla produzione teorica e materiale storica e contemporanea, costituiranno la base su cui sviluppare il proprio pensiero critico e progettuale. La modellazione informatica tridimensionale viene indirizzata verso le tecniche di gestione digitale della fase produttiva (tecniche cad-cam; rapid prototyping). Articolazione dell’insegnamento Si alterneranno i contenuti della disciplina secondo la doppia modalità del sapere e del saper fare. Il sapere è inteso come momento di acquisizione dei fondamenti teorici e tecnici della disciplina e si articolerà in cicli di lezioni teoriche anche coordinate tra i due insegnamenti e in seminari su temi specifici ritenuti utili o con contributi scientifici di docenti esterni. Il saper fare, è inteso come momento di applicazione e verifica dell’acquisizione dei fondamenti teorici e tecnici attraverso esercitazioni ed attività progettuale in aula. In particolare l’attività dell’Arredamento prevede 9 crediti complessivi suddivisi in -sapere intra-moenia (lezioni ex cathedra) -saper fare intra-moenia esercitazioni (esercitazioni) -sapere extra-moenia (studio individuale) -saper fare extra-moenia (disegno a casa) Mentre l’insegnamento di Disegno del prodotto d’arredo prevede 3 crediti complessivi suddivisi in: -sapere intra-moenia (lezioni ex cathedra) -saper fare intra-moenia esercitazioni (esercitazioni) -saper fare e saper fare extra-moenia 1.3Temi progettuali d’anno 1.3.1. Modulo di Arredamento Lo studente dovrà progettare una scala interna in legno scegliendo fra alcune tipologie proposte dagli insegnanti ed individuare i nodi, tecnico-formali in cui le relazioni tra forma, materia si rivelano con maggior chiarezza. La progettazione sarà orientata verso processi produttivi di tipo artigianale. Dovrà darne, quindi, coerente rappresentazione predisponendo disegni esecutivi e modelli tridimensionali necessari ad una descrizione corretta del prodotto ed alla sua costruzione. Si prevede la possibilità di pensare a prime ipotesi progettuali che in riferimento a quanto appreso durante le esercitazioni analitico conoscitive, introducano ad un momento di maggiore sintesi. 1.3.2. Modulo di Disegno Lo studente dovrà ridisegnare e scomporre alcuni arredi in legno proposti dagli insegnanti (delle stesse tipologie del progetto) analizzandoli nei nodi tecnicoformali dandone rappresentazione attraverso la modellazione informatica tridimensionale. Quest’utima sarà di supporto alla progettazione del prodotto d’arredo e indirizzata verso la fase produttiva e di prototipazione attraverso le tecniche cad-cam. Programmazione delle attività del lamoratorio e modalità d’esame 2.1Svolgimento delle attività didattiche L’attività del laboratorio sarà scandita in due periodi, Primo periodo: ottobre-gennaio 2010: caratterizzato da lezioni teoriche, esercitazioni di tipo analitico, la progettazione, escursioni in luoghi di produzione. Secondo periodo: marzo-giugno 2011: caratterizzato da seminari con correzioni collettive finalizzati a rendere l’esperienza individuale dello studente un patrimonio collettivo, verifiche del progetto. Eventuale mostra didattica finale dei lavori. Programma in cicli di lezioni: percorsi teorico-critici fondativi nella concezione del prodotto d’arredo 2.2.1 Prolusione al corso: finalità e obiettivi La materia: Il Legno -Cenni sull’anatomia della pianta -Proprietà tecnologiche del legno: -Processi di lavorazione iniziali: -Legnami indigeni e di importazione: -essenze: tenere, dure, semidure. -Componenti in legno massello: -nodi di unione degli elementi. -I lavorati: -mdf, compensati, multistrati, paniforti, lamellari. Il prodotto d’arredo. -Cenni storici sui sistemi costruttivi del mobile in legno massello: -il mobile placcato -costruzioni di superfici in legno massello a carena. -Costruzione dei telai piani: -struttura interna. -Costruzione dei telai in curva: -struttura interna. -Costruzione degli elementi in curva: -collatura dei compensati. -curvatura per mezzo del vapore -Le strutture degli arredi “sostenitori” -Le strutture delle sedute imbottite. -Le strutture degli arredi “contenitori” -Finitura del prodotto d’arredo. Elementi distintivi del progetto d’interni: -definizioni ed ambiti -elementi e loro interazioni -atlante figurativo I collegamenti verticali: la scala: 4 4.3.20 Progetti didattici 1° anno 4. I regolamenti didattici 4 4.3.20 Progetti didattici 2° anno 131 132 Esercitazioni di Laboratorio 2.5.1. Modulo di Progettazione del Prodotto d’Arredo Le esercitazioni sono finalizzate a sviluppare l’analisi analitico-conoscitiva dei prodotti d’arredo scelti dalla docenza attraverso processi di scomposizione e ricomposizione degli stessi da attuarsi con lo strumento principale del disegno computerizzato ed al fine di individuare di volta in volta le categorie progettuali che li costituiscono. 2.6Modalità d’esame L’esame riguarderà entrambi gli insegnamenti del laboratorio e consisterà nella discussione critica dei progetti, dei riferimenti teorici, la loro rappresentazione e la realizzazione ponendo attenzione alla congruenza tra i diversi aspetti che compongono l’unità dell’opera. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Laboratorio di Progettazione grafica 2 Graphic Design Studio 2 LPG 2/II-12 cfu 2° anno Carlotta Latessa Progettazione grafica 2 (Icar 13-9 cfu) Michele Colonna Cultura tecnologica della progettazione grafica 2/II (Icar 12-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Tema del laboratorio sarà la progettazione di un carattere tipografico. Gli studenti realizzeranno una font funzionante, installabile su computer, completa del set alfanumerico e di una serie di simboli integrati. Si tratterà di un carattere per testi: questo, a differenza di un generico carattere per titolazione, dovrà prevedere una cura particolare agli aspetti percettivi, di visibilità e di leggibilità, in grado di assicurarne la fruizione. Gli aspetti di progettazione sistemica saranno altrettanto importanti, perché il sistema di segni costituito dal carattere possa avere le appropriate qualità di coerenza formale funzionali alla leggibilità. Aims and contents The design problem is of a typographical character. The students will realize a real font, to be installed on a computer, complete with an alphanumeric set and of a series of integrated symbols. It will deal with a character for textswhich, unlike a generic character for titles, paying particular attention to the perceptive, visibility and legibility aspects to assure its fruition. The aspects of systemic planning will be as important, because the system of signs constituted by the character could have a appropriate formal coherence quality functional to its legibility. Articolazione delle attività didattiche Il lavoro di laboratorio sarà integrato da una serie di lezioni teoriche relative a diversi aspetti della progettazione tipografica, della sua storia e delle sue applicazioni nella comunicazione: • la tipografia a base calligrafica, in particolare quella quattro-cinquecentesca; • l’emancipazione dalla calligrafia e la scientifizzazione della tipografia, in particolare il caso del Romain du Roi; • l’evoluzione dall’incisione manuale dei punzoni a quella realizzata con il pantografo; • usi editoriali della tipografia a piombo; • i limiti della tipografia razionalista; • la progettazione al computer; • l’integrazione del carattere tipografico nella grafica contemporanea; • prospettive di scrittura non tipografica al computer. Articulation of the educational activities Theoretical lessons will be related to different aspects of the typographic design, its history and its applications in communication, as follows: • typography with a handwriting base, particularly that of the fifth to sixteenthcentury; • the emancipation from calligraphy and the science of typography, particularly the case of the Romain du Roi; • the evolution from manual incision with punches to incision realized with the pantograph; • editing with lead typography; • the limits of rationalist typography; • computer graphic design; • the integration of the typographical character in contemporary graphics; • perspectives of non typographical writing for the computer Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame finale consisterà nella presentazione di testi composti nel carattere progettato, e nella loro discussione e valutazione. Disegno Drawing Icar 17-6 cfu 2° anno / corso semestrale Lorenzo Netti Finalità e contenuti disciplinari L’ambito di interesse del corso monodisciplinare di Disegno e costituito dalla rappresentazione degli oggetti nella sua ampia accezione di mezzo conoscitivo delle leggi che governano la struttura formale, di strumento di analisi dei loro valori, di atto espressivo e di comunicazione visiva. Nel corso di Disegno l’allievo pratica il disegno come linguaggio grafico, infografico e multimediale applicato al processo progettuale dalla formazione dell’idea alla sua definizione esecutiva. Il percorso formativo propone lo sviluppo e il controllo dei problemi del progetto contemporaneo, a diverse scale, in relazione all’impiego dei materiali, all’uso delle tecniche e al rinnovarsi dei modi di produzione. Attraverso l’uso degli strumenti e delle tecniche del disegno si promuove la comprensione critica (sapere) e l’esercizio operativo (saper fare) dei processi per determinare la forma del prodotto industriale. Per quanto attiene il ‘sapere’ inteso come conoscenza analitica di base, l’allievo dovrà indagare il rapporto tra realtà e rappresentazione sia teoricamente che attraverso esperienze tese a disvelare le potenzialità del disegno come modellazione grafica. II ‘saper fare’ svilupperà la conoscenza del disegno automatico e delle relazioni tra disegno a mano libera e modello per lo sviluppo dell’idea-progetto. Articolazione della didattica Al corso semestrale di Disegno sono assegnati 6 crediti così ripartiti: I° semestre (ottobre 2011 - gennaio 2012) • 3 crediti intra moenia • 3 crediti extra-moenia Sia le attività intra-moenia che quelle extra-moenia prevedono a loro volta una distinzione fra attività destinate al ‘sapere’, e cioè alle lezioni ex cathedra e allo studio individuale della teoria e attività destinate al ‘saper fare’, con attività di esercizio e apprendimento guidati in aula, seminari, ricerche in biblioteca. Programmazione e organizzazione delle attività 1 Attività didattiche Le attività didattiche sono articolate in lezioni settimanali costituite ognuna da una trattazione teorica e da un’applicazione grafico-esecutiva. Le lezioni ex-cathedra introdurranno o seguiranno le esercitazioni con l’obiettivo di promuovere la riflessione intorno al tema degli oggetti e delle loro rappresentazioni. Le esercitazioni guidate in aula saranno condotte attraverso l’applicazione delle tecniche di rappresentazione CAD o anche eseguendo disegni a mano libera. L’attività di esecuzione di grafici sarà integrata da esercizi di ripresa fotografica e di costruzione di modelli. 2. Seminario didattico Al termine del corso di Disegno si terrà un seminario didattico con finalità applicative che si svolgerà in aula nelle ultime tre settimane del semestre. Obiettivi del seminaro sono l’approfondimento degli argomenti oggetto dell’azione didattica svolta e lo sviluppo delle capacità di sintesi dell’allievo. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario: • elaborare in forma definitiva le esercitazioni sviluppate durante il corso attraverso la presentazione in formato digitale dei materiali prodotti anche con tecniche tradizionali • partecipare con profitto al seminario didattico di fine semestre. L’esame è basato su un colloquio nel quale l’allievo presentando gli elaborati delle esercitazioni e del seminario dà prova della conoscenza critica degli argomenti trattati nel corso delle lezioni e sviluppati nelle esercitazioni. 4 4.3.21 Progetti didattici 2° anno 4. I regolamenti didattici 4 -gli elementi e l’analisi tecnico-statica -morfologia e tipologie -riferimenti storici -la scala su misura: la produzione artigianale e tecniche costruttive -i nodi di unione degli elementi: particolari costruttivi e rapporto con i paramenti murari Percorso teorico-critico nella concezione del prodotto d’arredo in riferimento al progetto d’anno: -approccio metodologico alla progettazione dei collegamenti verticali: -analisi degli spazi individuati per il progetto -matrici fondative e riferimenti tipologici. -analisi di elementi ritenuti concettualmente portanti dalla ricerca contemporanea sulla qualità formale e costruttiva dell’arredo in legno. -il prodotto artigianale: l’arredo su misura ed il rapporto con l’involucro. Il Prototipo: -Il modello virtuale -Tecnologie di modellazione CAD-CAM -Cenni sulla prototipazione rapida (RP) 2. 4 Aspetti tecnico-formali delle concezione del prodotto d’arredo che s’intendono evidenziare durante le lezioni teoriche in rapporto alle esercitazioni in aula 2.4.1 Caratteristiche tecniche e formali del prodotto Dimensionamento e tipi. Dati antropometrici. Matrici strutturali e componenti. Il ruolo del giunto. Materiali, finiture. Produzione artigianale 133 Storia delle arti decorative e industriali History of Decorative and Industrial Arts Finalità e contenuti disciplinari Il corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi conoscitivi e gli strumenti critici per la comprensione della storia del prodotto industriale, di arredo e della grafica a partire dalla rivoluzione industriale fino al primo ventennio del Novecento. Specifica attenzione verrà posta alla identificazione delle posizioni teoriche delle diverse scuole o movimenti che hanno caratterizzato il passaggio dall’arte applicata alla produzione in serie: il processo di trasformazione delle tecniche industriali, del gusto e delle teorie progettuali verrà analizzato utilizzando come strumento di lavoro i manifesti di scuole e movimenti quali Wiener Werkstätte, Deutsche Werkbund, Arbeitsrait für Kunst, Bauhaus e le posizioni teoriche dei designer. Aims and contents The aim of the course is to provide students cognitive elements and critical tools for the comprehension of the history of the product of industrial, interior, and graphic design from the age of the Industrial Revolution to the ‘20s of last century. Particular attention will be paid to the different theoretical positions of schools and movements that led from applied arts Articolazione delle attività didattiche L’attività del corso è articolata in tre periodi relativi alle tre fasi principali che hanno caratterizzato il processo del passaggio dall’arte applicata alla produzione in serie: 1. La rivoluzione industriale e le Arts and Crafts -Arte decorativa e arte industriale nell’epoca della sua riproducibilità tecnica -La rivolta verso in nuovi sistemi industriali: William Morris e il movimento delle Arts & Crafts -Grafica e comunicazione visiva tra il XVIII e il XIX secolo 2. La nascita del prodotto industriale -I mobili Thonet come mobili brevettati in serie -Il design e la grafica nel periodo Liberty -La nascita del disegno industriale: Wiener Werkstätte; Deutsche Werkbund; Arbeitsrait für Kunst; USA 3. La produzione artistica industriale Il Bauhaus: l’affermazione del concetto di standard -Il design e la grafica del Movimento Moderno -Il design scandinavo Alla fine di ciascun ciclo è previsto un ex tempore di sintesi critica dei temi trattati consistente nella redazione di una scheda critica relativa a un prodotto industriale, di arredo o di grafica, di cui saranno messi in Icar 18-6 cfu 2° anno / corso semestrale 4. I regolamenti didattici 4 134 evidenza i caratteri morfologici e linguistici in relazione al contesto storico in cui è stato progettato. Articulation of the educational activities The educational activity is articulated into three main periods, concerning the three main phases of the process of leading from the applied arts to the serial production: 1. The Industrial Revolution and the Arts and Crafts Movement -Decorative and Industrial Arts in the age of mechanical reproduction -The uprising against the new industrial systems: William Morris and the Arts & Crafts Movement -Graphic art and visual communication between the XVIII and the XIX century 2. The rise of the industrial product -Thonet’s furniture as patented furniture and in series -Design and graphic art in the age of the Liberty -The rise of the Industrial Design: Wiener Werkstätte; Deutsche Werkbund; Arbeitsrait für Kunst; USA 3. The artistic industrial production -The Bauhaus: the achievement of the concept of standard -Design and graphic art of the Modern Movement -Design from Scandinavia At the end of each period an ex tempore of critical synthesis of the main arguments is expected, consisting in a critical record on a product of industrial, graphic or interior design. These records will point out morphological and linguistic characters of products related to the historical context in which these were designed. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Periodi didattici L’attività del corso sarà scandita in tre periodi: Ciascun periodo è caratterizzato da cicli di lezioni omogenee e scandito da una esercitazione ex tempore di sintesi critica dei temi trattati. Coordinamento con altri corsi Il corso è coordinato con i: Laboratorio di disegno industriale 1, Laboratorio di arredamento 1 e Laboratorio di progettazione grafica 1. Le sue tematiche progettuali e teoriche sono finalizzate a rendere l’azione didattica più efficace per lo sviluppo del tema d’anno dei laboratori. Modalità d’esame L’esame è individuale, e consiste in un colloquio sui temi trattati nelle lezioni. Oltre ai libri in bibliografia, ogni studente dovrà elaborare le schede critiche impostate durante l’ex tempore. Le schede dovranno contenere notizie storiche e notizie tecniche in relazione agli oggetti presi in esame. Economia ed organizzazione aziendale Economy and Business Organization Ing-Ind 35-6 cfu 2° anno / corso semestrale Fulvio Iavernaro Finalità e contenuti disciplinari Il corso intende fornire nozioni fondamentali di gestione aziendale (con cenni a tutte le principali funzioni), di organizzazione formale, di contabilità generale ed industriale, di tecniche per la valutazione degli investimenti e per la programmazione ed il controllo dei lavori. Lo studente acquisirà le principali conoscenze teoriche su tali argomenti, imparando a comprendere i più importanti fenomeni economici, ad interpretare e progettare l’organizzazione di una impresa, a leggerne il bilancio, a programmare attività produttive, ed a valutare-in termini di analisi marginale-la convenienza di investimenti alternativi. Il programma sintetico del corso è: • Misurazione e valutazione dei risultati, • Analisi di convenienza economica degli investimenti, • La gestione dei grandi progetti per commessa, • L’organizzazione dell’impresa. Aims and contents The course provides fundamental notions of business management (with all the principal functions), formal organization, general and industrial accounting, techniques for the evaluation of investment and for the planning and control of projects. The student will acquire the principal theoretical knowledge on such matters, learning to understand the most important economic phenomena, to interpret and plan the organization of an enterprise, to read its budget, to program productive activity, and to appraise - in terms of marginal analysis - the convenience of alternative investments. The program of the course is: • Measurement and evaluation of the results, • Analysis of economic convenience of the investments, • The management of great projects to order, • The organization of the enterprise. Articolazione delle attività didattiche Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. Articulation of the educational activities Theoretical lessons and practical exercises Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consisterà in una prova orale; sono previste due prove scritte di verifica intermedia, facoltative. Fondamenti di informatica Basic Computer Science Ing-Inf 05-6 Cfu 2° anno / corso semestrale Tommaso Di Noia Finalità e contenuti disciplinari Prima Parte (Architettura dei computer: Hardware e Software) Algebra di Boole Operatori logici semplici e composti Postulati e teoremi dell’algebra di Boole Rappresentazione delle funzioni logiche in forma canonica e mediante mintermini Minimizzazione di funzioni mediante mappe di Karnaugh Half-adder, full-adder, decoder, multiplexer. Aritmetica dei computer Rappresentazione degli interi (numeri positivi e negativi) Algoritmi per le comuni operazioni aritmetiche (addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione), in binario e in BCD Cifre significative, precisione nella rappresentazione ed errori di calcolo Rappresentazione dei numeri reali (formati standard per la rappresentazione aritmetica floating-point) Codifica delle immagini (pixel B/W e RGB) Architettura degli elaboratori Organizzazione della macchina di Von Neumann Linee di interfaccia della CPU (bus di clock, control, data e address) Decodifica degli indirizzi e interfacciamento con la memoria Rapporto tra architettura e processo di compilazione Organizzazione ed architettura della memoria Gerarchia di memoria Memorie cache (principi di località spaziale e temporale) Tecnologie delle memorie (elettronica, magnetica, ottica) Tipi di memoria (SRAM, DRAM, EPROM, FLASH, etc.) Dispositivi periferici Memoria esterna (struttura e organizzazione di dischi e memorie ottiche) Controllori I/O simplex e multiplex Prestazioni dell’I/O (tempi di accesso ai dati in funzione della tipologia di accesso) Costrutti di Programmazione Lessico, sintassi e semantica di un linguaggio ad alto livello Tipi di variabili, espressioni ed I/O Strutture di controllo condizionali e iterative Funzioni e passaggio dei parametri Confronto tra interpreti e compilatori Fasi di traduzione del linguaggio (analisi lessicale, sintattica e semantica, compilazione e assemblaggio, linking e loading, ottimizzazione per occupazione di memoria o tempo di elaborazione) Sistemi Operativi Concetto di macchina virtuale Tipi di S.O.: righe di comando, iconici, multiprogrammazione, batch, multitasking, time-sharing, real-time 4 4.3.22 Progetti didattici 3° anno Alessandra Scarcelli to serial production. The process of transformation of the industrial techniques, of the taste and of design theories will be analyzed using as a working tool manifestos of schools and movements such as Wiener Werkstätte, Deutsche Werkbund, Arbeitsrait für Kunst, Bauhaus, plus the theoretical position of designers. 135 136 4.3.21 Progetti didattici 3° anno Laboratorio di sintesi finale Final Synthesis Studio • Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale • Laboratorio di sintesi finale in Arredamento • Marketing industriale • Gestione dell’innovazione e del prodotto • Tecniche ingegneristiche II • Statica LSF A-30 cfu 3° anno / corso annuale Annalisa Di Roma Disegno del prodotto industriale 3 (Icar 16-22,5 cfu) Rossana Pagliarulo Realizzazione del prodotto industriale 3 (Icar 17- 7,5 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il corso è per quegli studenti che hanno deciso di laurearsi nell’indirizzo di Arredamento. Esso si propone di condurre lo studente ad una matura e completa definizione del progetto del prodotto d’arredo capace di confrontarsi con il contesto culturale figurativo e produttivo esterno. Apprendendo la modellazione informatica tridimensionale lo studente giungerà al pieno controllo delle tecniche di gestione digitale della fase produttiva (tecniche cad-cam; rapid prototyping) e quindi alla definizione del prototipo del proprio progetto. Come tema d’anno si propone da un lato quello dell’ “imbottito” in quanto prodotto d’arredo fortemente legato al contesto produttivo del territorio pugliese; dall’altro si propone quello del “design navale”, relativamente agli interni. Aims and contents The course is for students who have decided to graduate in “interior design”. It leads them to a mature and complete definition of the furnishing product project, to be compared with the figurative and cultural production context. By learning three-dimensional computer modelling, the students will reach full control of the techniques of digital management of the production phase (technical cad-cam; rapid prototyping) and therefore to the definition of the prototype of their own projects. The One of the design problems of the year is an upholstered divan and armchair as a furnishing product strongly connected to the production context of Puglia and the other is a “nautical design”, relative to the interior of a boat. Articolazione delle attività didattiche Lezioni e seminari di carattere teorico e applicativo sui caratteri formali, tecnologici e produttivi dei due temi d’anno. Esercizio del progetto, come momento di applicazione e verifica dell’acquisizione dei fondamenti teorici e tecnici dell’arredamento. Articulation of the educational activities Lessons and seminars on the formal, technological and production characteristics of the two themes of the year; Development of the project, as a process of application and verification of the theoretical and technical basis of interior design. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso, e sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte e nel progetto di tesi. Marketing industriale Industrial Marketing Ing-Ind 35-6 cfu 3° anno / corso semestrale Michele Gorgoglione Finalità e contenuti disciplinari Il corso tratta i principali temi relativi al marketing. I principali argomenti trattati sono i seguenti: l’analisi del comportamento del consumatore, la segmentazione, la definizione dei mercati obiettivo, il posizionamento, le principali decisioni di marketing (prodotto, prezzo e comunicazione.) Il corso prevede lezioni teoriche ed esercitazioni anche attraverso l’uso di software di analisi. Articolazione delle attività didattiche Introduzione al marketing strategico: - pianificazione strategica a livello corporate Analisi delle opportunità di marketing: - il comportamento dei consumatori Definizione dei mercati obiettivo: - segmentazione - tecniche di clustering - targeting - posizionamento - factor analysis e rappresentazione del posizionamento Sviluppo di nuovi prodotti : - generazione dell’idea: creatività e marketing - modello del ciclo di vita del prodotto. Decisioni e attuazione delle strategie di marketing: - prezzo - prodotto - comunicazione. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame finale consiste in due prove d’esonero scritte o in alternativa una prova orale sugli argomenti teorici trattati nel corso. È possibile discutere una esercitazione, da concordare con il docente, elaborata in forma di slide. Gestione dell’innovazione del prodotto Innovation and Product Management Ing-Ind 35-6 cfu 3° anno / corso semestrale Gabriele Zito Finalità e contenuti disciplinari I principali temi del corso sono i seguenti: a) Introduzione al Project Management: • Progetti di innovazione • Contesto • Processi • Organizzazione b) Tecniche di programmazione temporale dei progetti: • Diagramma di Gantt • Tecniche reticolari: CPM e PERT c) Tecniche di gestione economica dei progetti: • Budget di commessa • Curve di costo d)Cenni sul software “Microsoft Project” e)Project work Aims and contents Principal themes of the course: a)Introduction to Project Management: • Innovation Projects • Context • Processes • Organization b)Techniques of temporal planning of projects: • Diagram of Gantt • Network techniques: CPM and PERT c)Techniques of economic management of projects: • Budget of order 4 4.3.22 Progetti didattici 3° anno 4. I regolamenti didattici 4 Seconda Parte (Formazione, Memorizzazione e Trattamento delle Immagini) Algoritmi e strategie risolutive Strategie risolutive (top-down e bottom-up) Rappresentazione degli algoritmi (flow-chart) Strategie di implementazione degli algoritmi (ricorrenza e ricorsività) Strategie di messa a punto degli algoritmi (verifica di correttezza e test dei moduli) Algoritmi numerici semplici (soluzione di equazioni) Trasformazioni geometriche (2D e 3D) Ambiente integrato MATHEMATICA Strutture dati Tipi di dati (primitivi, array, tabelle, file, record) Rappresentazione dei dati in memoria Rappresentazione in memoria delle immagini 2D e 3D Concetto di SceneGraph Formato delle immagini (RAW, BMP, JPG, JP2, J2F, TIF, GIF, PNG, WRL, ASE, …) Tecniche di imaging (con Laboratorio) Acquisizioni 2D e 3D (laser, luce strutturata; interferometria, stereoscopia) Sensori spaziali: a pantografo, ottici, elettromagnetici, inerziali e gravitazionali (es. Wii) Tecniche di Morphing Tecniche di Rendering (Texture, es. Avatar) 137 • Cost curves d)Notes on the software “Microsoft Project” e)Project work. 4. I regolamenti didattici 4 Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni teoriche e la discussione di casi di studio. Articulation of the educational activities Theoretical lessons and case study discussions are planned. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consiste in una prova orale e si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso. 138 Tecnologia dell’architettura d’interni Tecnology of interior design Ing-Ind 14-6 cfu 3° anno / corso semestrale Spartaco Paris Finalità e contenuti disciplinari Il corso di Tecnologie dell’architettura degli interni è rivolto agli studenti del III anno ed è propedeutico all’attività di tesi finale. Essendo destinato a tutti gli studenti del III anno- indipendentemente dell’indirizzo di laurea scelto- si propone di superare le restrittiva titolazione- che lo limiterebbe all’ambito degli interni- per costituire una esperienza di indagine nel campo delle tecnologie e dei materiali per il design- dal prodotto all’arredo al progetto cross mediale. Il grado di complessità dei processi produttivi e nello sviluppo dei materiali comportano una riflessione sugli elementi invarianti di tale sviluppo, capaci di orientare le scelte progettuali di fronte alla smisurata estensione del territorio del design. Il corso ha l’obiettivo di fornire conoscenze di supporto all’attività di tesi, attraverso comunicazioni ed esercitazioni che impongano allo studente l’acquisizione di consapevolezza e conoscenza sul ruolo delle tecnologie e dei materiali nella definizione del processo progettuale e produttivo nel design. Articolazione delle attività didattiche Concluso il ciclo formativo di base, l’attività del corso è orientata a guidare le scelte degli studenti che sono proiettati nel percorso di tesi, con una particolare attenzione alle questioni che riguardano le tecnologie produttive dei materiali, sistemi e componenti del prodotto di design e che possono essere determinanti nell’incidere sulle scelte progettuali. A tale fine sono previste due principali attività di sperimentazione applicata che gli studenti dovranno svolgere su temi selezionati congiuntamente con la docenza: Prima esercitazione: 1) Ricerca individuale su prodotto di arredo o design, selezionati con la docenza ( si suggerisce la scelta tra i prodotti presenti nella collezione permanente alla Triennale di Milano).La ricerca dovrà riguardare l’analisi del prodotto attraverso la definizione di un quadro esistenziale di riferimento, analisi dei materiali, dei processi produttivi, delle tecnologie impiegate, Sarà svolta attraverso la redazione di un fascicolo formato A4 orizzontale e relativo file digitale in formato .pdf, che illustri e analizzi le caratteristiche, modalità di produzione dalla materia prima, applicazioni. L’esercitazione sarà verificata nel corso della redazione con critiche programmate con la docenza e dovrà essere conclusa entro le prime 4 settimane del semestre. 2) Esercitazione integrata con i Laboratori di Sintesi del III anno: analisi critica di un materiale e relative tecnologie produttive relativo al tema monografico definito nell’ambito del Laboratorio del ||| anno. E’ richiesto il packaging di un campione del materiale analizzato, in modo da contribuire a realizzare una materioteca del Corso (cfr. Materilaconnexion.com). e sarà oggetto di valutazione ai fini del superamento dell’esame. L’esercitazione sarà verificata nel corso della redazione con critiche programmate con la docenza e dovrà essere conclusa entro la fine del corso settimane del semestre. L’attività del corso sarà svolta attraverso lo sviluppo delle esercitazioni guidato dalla docenza, con critiche individuali e collettive. Modalità d’esame L’esame è costituto dalla presentazione e discussione con la docenza delle due esercitazioni previste. 5. Relazioni internazionali 5.1 Programma Socrates / Azione Erasmus 5.2 Accordi internazionali ICELAND 5.1 Programma Socrates Azione Erasmus 140 Mobilità studenti in uscita Possono presentare domanda gli studenti, specializzandi e dottorandi, cittadini di uno stato membro dell’Unione Europea iscritti nel Corso di Laurea Specialistica in Architettura o nel Corso di Laurea in Disegno industriale del Politecnico di Bari e con residenza permanente in Italia, a condizione di non aver mai usufruito di una borsa Socrates/Erasmus e di non usufruire contemporaneamente di altre borse finanziate dalla UE (1) Il soggiorno all’estero degli studenti assegnatari delle borse dovrà svolgersi nel periodo compreso tra il 1° luglio 2008 e il 30 settembre 2009. La domanda deve essere effettuata con registrazione on line entro e non oltre le ore 14:00 del trentesimo giorno successivo a quello di emanazione del Decreto Rettorale relativo al Bando di concorso Erasmus. In particolare, per quanto attiene al Corso di Laurea specialistica in Architettura, è consentita la partecipazione a partire dal terzo anno di corso. Condizioni necessarie sono: • avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo; • avere sostenuto almeno il Laboratorio 3° di Progettazione architettonica. La selezione degli studenti viene effettuata dalla Commissione Socrates della FdA, che redigerà una graduatoria di merito sulla base dei seguenti criteri: • numero dei crediti acquisiti, media dei voti riportati, durata degli studi; • conoscenza della lingua del Paese nel quale lo studente intende recarsi; • motivazione dello studente a svolgere la borsa. Gli studenti selezionati dovranno definire, coadiuvati dal Coordinatore accademico (2) e con il supporto del collaboratore amministrativo, il percorso formativo da seguire all’estero, formalizzandolo attraverso un Learning Agreement. Tale piano di studio sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio Unitario di Classe che stabilisce le equivalenze dei corsi e dei rispettivi crediti. Regolamento didattico Il Regolamento Didattico della FdA prevede il riconoscimento dei programmi di studio e degli esami sostenuti all’estero (Regolamento didattico della FdA, punto 3.3.10), sulla base di una normativa approvata dal Senato Accademico (cfr. il D.R. n. 461 del 28.8.2003, Art. 16). Al termine del periodo di studio all’estero, un certificato (Transcript of Records) rilasciato dall’Istituto ospitante attesterà l’effettivo svolgimento del programma convenuto e i risultati conseguiti dallo studente. Mobilità studenti in entrata Le sedi straniere consorziate con il Politecnico di Bari, dovranno inviare all’Ufficio Scambi Internazionali le domande di mobilità degli studenti in entrata e le corrispondenti proposte di Learning Agreement, da sottoporre all’approvazione del Coordinatore Eramus della FdA. Gli studenti stranieri frequenteranno i corsi e gli esami presso La Facoltà di Architettura secondo quanto riportato nel Learning Agreement. Il voto d’esame è riportato dal docente della materia su un libretto fornito dalla Segreteria Studenti e sullo statino. Alla fine del periodo di mobilità l’Ufficio Scambi Internazionali provvede a redigere il Transcript of Records, che è consegnato allo studente o inviato alla sede straniera di appartenenza. 5.2 Accordi internazionali SWEDEN FINLAND Norwegian University of Science and Technology Trondheim NORWAY Helsinki University of Tecnology Departement of Architecture ESTONIA LATVIA RUSSIA LITHUANIA Istituto Superior Politecnico “Josè Antonio Echeverria” di La Habana University of Maryland Samarkand State Architectural and Civil Engineering Institute Hanoi Architectural University (HAU) School of Architecture, Centre for Enviromental Planning and Technology (CEPT) di Ahmedabad IRELAND 5 DENMARK University of Manchester University of Liverpool NETHERLANDS U. K. POLAND London South Bank University BYELARUS Katholieke Universiteit Institut Superieur Leuven d’Architecture Universitè Brandenburgische de Bruxelles de Liege Technische La Cambre Rheinisch Westfalische Universität BELGIUM Technische Hochschule Cottbus LUX. Aachen École • École d’Architecture CZECH Universitat d’Architecture de Paris-Belleville SLOVAKIA Universitat für Angewandte de Versailles • École d’Architecture Stuttgart Kunst de Paris-La Villette Budapesti • École d’Architecture Fachhochshule Muszaki AUSTRIA Paris Malaquais Liechtenstein És Gazdaságtudományi Egyetèm Technische SWITZERLAND Universitat HUNGARY Graz École d’Architecture Arhitektonski de Lyon fakultet Sveucilicta École u Zagrebu École d’Architecture Zagabria SLOVENIA d’Architecture de Grenoble BOSNIA du Languedoc École SERBIA Rouissillon CROATIA d’Architecture de Marsille ANDORRA GERMANY UKRAINE MOLDOVA FRANCE ROMANIA Note 1 Gli studenti Erasmus assegnatari di borsa dovranno essere in regola con il pagamento delle tasse universitarie presso il Politecnico di Bari e non sarà loro richiesto alcun pagamento di tasse di iscrizione presso la sede ospitante. L’università ospitante potrà esigere tuttavia il pagamento di modesti contributi per costi quali assicurazioni, sindacati studenteschi e utilizzo di materiali vari. 2 Il Coordinatore Erasmus per la Facoltà di Architettura è la prof. Anna Bruna Menghini; il collaboratore amministrativo è la dott.ssa Maria Fanelli (m.fanelli@ poliba.it) Universidad Escuela la Coruna Técnica Superior de Arquitectura Pamplona Universidade do Porto Faculdade de Arquitectura Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid Universidade Universidad Tecnica De Lisboa Politècnica Faculdade de València de Arquitectura Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Granada École Nationale d’Architecture di Rabat MONTENEGRO MACEDONIA SARDINIA BALEARIC ISLANDS Institut d’Architecture de l’Université de Blida ALBANIA • Université La Zitonna Idi Tunisi • École Nationale d’Architecture et d’Urbanisme SICILY (ENAU) Université de 7 Novembre a Carthage Istanbul Teknik Universitesi TURKEY Technological Educationall Institute of Patra SYRIA CYPRUS MALTA University of Malta LEBANON University of Damascus IRAQ Birzeit University ISRAEL TUNISIA Accordi culturali IRAN Middle East Technical University Ankara GREECE MOROCCO Accordi Erasmus AZERBAIJAN ARMENIA Polytecnical University Bul, Deshmoret e Kombit Democritus Tirana University of Thrace Aristotle University of Thessaloniki BARI SPAIN Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Sevilla BULGARIA ITALY CORSICA PORTUGAL GEORGIA 5.1 Programma Socrates, Azione Erasmus | 5.2 Accordi internazionali 5. Relazioni internazionali 5 Il Politecnico di Bari, all’interno del Programma di Istruzione Socrates/ Erasmus dell’Unione Europea, bandisce borse per incentivare la mobilità studentesca interuniversitaria in Europa. Il Programma Socrates/Erasmus favorisce flussi di mobilità tra due sedi partner, sia in entrata che in uscita. Esso consente agli studenti di svolgere una parte del curriculum accademico presso le Università consorziate, dove possono seguire corsi e sostenere esami. ALGERIA Università di Amman JORDAN LIBYA EGYPT International University of Cairo SAUDI ARABIA 141 6. Post Lauream 6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica e paesistica per i paesi del Mediterraneo (XVI) Regolamento didattico per l’A.A. 2010/2011 6.1.1 Caratteri generali 6.1.2 Il collegio dei Docenti 6.1.3 Il regolamento interno 6.2 Assegni di Ricerca 6.3 Esami di Stato 6.1. Dottorato di Ricerca in Ingegneria civile e architettura: regolamento didattico per l’A.A. 2011/2012 144 Area disciplinare e settori scientificodisciplinari di riferimento Area 08, Ingegneria Civile e Architettura (ICAR ): • ICAR 14, Composizione architettonica e urbana; • ICAR 15, Architettura del paesaggio; • ICAR 16, Arredamento e architettura degli interni; • ICAR 18, Storia dell’architettura antica; • ICAR 19, Restauro. Dal presente A.A. 2011-2012 il Dottorato di Ricerca in “Progettazione architettonica e paesistica per i paesi del Mediterraneo” fa parte della Scuola di Dottorato del Politecnico di Bari e cambia il suo nome in Dottorato di Ricerca in “Ingegneria civile e architettura”. Tematica generale Il DR in “Ingegneria civile e architettura” ha come obiettivi principali: • l’alta formazione nell’ambito degli specifici settori scientifico-disciplinari del DR; • il conseguente organico sviluppo delle tematiche e dei temi di ricerca svolti dal Collegio dei docenti sia in gruppi che individualmente sia nel Dipartimento ICAR che nel Corso di laurea in Architettura. 6.1.1 Caratteri generali Requisiti indispensabili di partecipazione al corso: • Laurea quinquennale in Architettura (classe delle lauree: 4/S), e titoli accademici (europei, americani, ecc...) equipollenti; • Frequenza quotidiana obbligatoria alle attività del Dottorato; • Conoscenza obbligatoria della lingua inglese; Obiettivi formativi Il Dottorato di Ricerca si articola per l’A.A. 2011/2012in due curricula: Architettura e Ingegneria delle Strutture. IL curriculum INGEGNERIA DELLE STRUTTURE si inserisce in quell’area di studi, di esperienze e di ricerche che si occupa di sviluppare modelli e metodi per l’analisi del comportamento meccanico dei materiali, dei sistemi e dei componenti strutturali e di fornire una descrizione del comportamento dell’organismo resistente di una costruzione quanto più possibile aderente alla realtà, allo scopo di garantirne la stabilità, assicurare che la risposta alle azioni esterne sia compatibile con la funzione, ottimizzare il comportamento della struttura e pervenire a soluzioni innovative. L’analisi di una struttura quale sistema meccanico in grado di garantire rigidezza e resistenza, si articola in diverse fasi, organizzate attraverso la scelta dei materiali, la definizione dei requisiti, la concezione strutturale, la formulazione del modello, il calcolo, l’ottimizzazione, l’analisi della sicurezza, il controllo. Queste fasi costituiscono momenti distinti dello studio, imperniato su competenze anche significativamente differenziate. In tal senso, il curriculum in “Ingegneria delle Strutture” si inserisce naturalmente nell’intersezione tra queste ampie tematiche, nell’ambito delle quali metodi e contenuti spesso consolidati sono chiamati a confrontarsi con problemi talvolta del tutto inediti, quali quelli posti, da un lato dallo sviluppo e dall’impiego dei cosiddetti nuovi materiali (materiali compositi laminati e fibro– rinforzati, materiali multifasici e materiali cosiddetti intelligenti, etc.); dall’altro ad esempio dalla necessità di interpretare e modellare il comportamento di costruzioni di elevato valore storico e monumentale. La formazione del Dottore di Ricerca in “INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA” avviene attraverso tre fasi distinte ma al tempo stesso strettamente interrelate temporalmente (sincroniche), che si svolgono lungo l’arco complessivo dei tre anni di corso, per un totale di 180 CFU: – D attività didattiche (alcuni segmenti o moduli possono essere svolti in comune con il corso di laurea magistrale, indirizzo classico; ovvero con corsi di master promossi dal Dipartimento); – T attività di tirocinio interno /esterno – R attività di ricerca Questi segmenti formativi, volti alla acquisizione delle competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione, si sviluppano attraverso la pratica: – del sapere (D, attività didattiche, 60 CFU) – del saper fare (T, tirocinio) – della attività di ricerca (R, ricerca) Attività didattiche e di tirocinio (sapere e saper fare) – L’acquisizione del sapere avviene attraverso la frequenza di lezioni e seminari (anche organizzati in moduli didattici). – L’acquisizione del saper fare avviene attraverso: • un tirocinio interno, basato sulla frequenza di esercitazioni, stages ecc. e sulla partecipazione ai programmi di ricerca e ai progetti d’architettura che vedono coinvolti in prima persona i componenti del Collegio dei Docenti; • un tirocinio esterno basato sulla la frequenza di qualificate strutture istituzionali e produttive, e rivolto a specifiche conoscenze pratiche e di know-how indispensabili per il concreto svolgimento della attività di ricerca. D’accordo con il Collegio dei Docenti e sotto la guida del Coordinatore, ciascun dottorando predispone un piano di studi individuale per un totale complessivo di 1500 ore, pari a un anno di corso, equivalente a 60 CFU. Alla fine del secondo anno di corso, il dottorando deve avere acquisito i 60 crediti corrispondenti al complesso delle attività didattiche e di tirocinio stabilite per il suo specifico curriculum. Attività di ricerca Lo svolgimento della attività di ricerca è volta alla elaborazione di una tesi. La tesi di ricerca è discussa periodicamente con il Collegio dei docenti, ed è sviluppata sotto la guida di uno dei componenti del Collegio, che svolge le funzioni di tutor. La tesi di ricerca dev’essere caratterizzata da originalità di contributi allo specifico campo di studi. Generalmente è previsto un periodo di perfezionamento all’estero. Le attività di ricerca individuali dei singoli dottorandi generalmente iniziano nel secondo semestre del primo anno di corso; proseguono in parallelo alle altre attività durante il secondo anno; e infine occupano completamente l’intero terzo anno. Attività di ricerca Lo svolgimento della attività di ricerca è volta alla elaborazione di una tesi. La tesi di ricerca è discussa periodicamente con il Collegio dei docenti, ed è sviluppata sotto la guida di uno dei componenti del Collegio, che svolge le funzioni di tutor. La tesi di ricerca dev’essere caratterizzata dall’originalità dei contributi allo specifico campo di studi. Generalmente è previsto un periodo di perfezionamento all’estero. Le attività di ricerca individuali dei singoli dottorandi generalmente iniziano nel secondo semestre del primo anno di corso; proseguono in parallelo alle altre attività durante il secondo anno; e infine occupano completamente l’intero terzo anno. Sedi di svolgimento dell’attività di ricerca sono quelle messe a disposizione: • dal Politecnico di Bari; • dalle Università straniere con cui il Dottorato di Ricerca ha rapporti di collaborazione scientifica; • da tutte quelle Istituzioni o Enti, pubblici o privati, italiani o stranieri, con cui il Politecnico ha siglato convenzioni per il Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica. Strutture operative e scientifiche disponibili Per le attività didattiche, di studio, di ricerca il DR dispone di una sua propria sede, posta al terzo piano della Facoltà. Essa è costituita da: • una biblioteca specialistica d’area (la “Mimar Sinan”), partizione della biblioteca dipartimentale relativa ai settori Icar 14, 15, 16, 18, di circa 6000 volumi; • quattro laboratori ciascuno con 3 postazioni di lavoro completamente informatizzate; • una sala riviste con circa 4000 fascicoli; • una sala per le attività didattiche ex-cathedra (G.Giovannoni) con 50 posti a sedere, dotata di attrazzature multimediali. Dimensionamento del corso Considerando che ogni ciclo può prevedere fino a 6 allievi, tutto il corso è dimensionato su un numero massimo di 18 dottorandi. Docenti e lingue del DR Le lezioni possono essere tenute, oltre che dal Collegio dei Docenti, anche da professori di ruolo del Politecnico di Bari e da professori a contratto, da studiosi (italiani o stranieri) di chiara fama o da esperti delle differenti discipline individuate. La lingua ufficiale del DR è l’italiano; ma le lezioni possono essere tenute anche in inglese, francese e spagnolo. 6.1.2 Il collegio dei docenti Per l’A.A. 2011-2012 è così costituito: Professori ordinari D’Amato Guerrieri Claudio De Tommasi Domenico Giustolisi Orazio Marzano Domenico Monaco Pietro Petruccioli Attilio Rocco Giorgio Selicato Francesco Simeone Vincenzo Professori associati Beccu Michele Calderazzi Antonella Consoli Gian Paolo D’Ambrosio Pietro Antonio Dipaola Vincenzo Ficarelli Loredana Foti Dora Menghini Anna Bruna Moccia Carlo Piccioni Mario Daniele Scionti Mauro Stefanizzi Pietro Ricercatori Ardito Vitangelo Calace Francesca Carullo Rossana Diaferio Mariella Defilippis Francesco Fallacara Giuseppe Foti Pilade Fraddosio Aguinaldo Ieva Matteo La Ragione Luigi Marano Giuseppe Carlo Martellotta Francesco Martines Giacomo Montalbano Calogero Montemurro Michele Neglia Giulia Annalinda Pagliarulo Rosa Paris Spartaco Parisi Nicola Perfido Paolo Puglisi Giuseppe Riondino Antonio Vito Romanazzi Hilde Rossi Gabriele Torre Carmelo Maria 6.1.3 Il regolamento interno Il presente regolamento “interno” trae origine, in qualità di specificazione: a) per quanto attiene al suo funzionamento: • dal “Regolamento Generale di DR” del Politecnico di Bari (RGDR), così come modificato ed approvato con DR n.583 del 07.12.2001; 6 6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo: regolamento didattico per il 2009 (X) 6. Post Lauream 6 Il corso di Dottorato di Ricerca in “Progettazione architettonica e paesistica per i paesi del Mediterraneo” è stato istituito ed attivato nell’A.A. 1999-2000, in corrispondenza del XV ciclo. Precedentemente la Facoltà aderiva, dal 1992 (VI ciclo) come sede consorziata, al Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica con sede amministrativa nell’Università degli Studi di Palermo (altre sedi consorziate: Università di Reggio Calabria; Università di Napoli “Federico II”) Titolo che si consegue al termine del ciclo Dottore di Ricerca in Ingegneria civile e architettura 145 146 Il collegio dei docenti Composizione (cfr. RGDR art. 6.1.) Il Collegio dei docenti è costituito da membri ordinari con diritto di voto, ovvero: a) i docenti del Politecnico di Bari appartenenti ai settori scientificodisciplinari ICAR 14 che hanno promosso l’istituzione del DR e che non abbiano richiesto di essere sostituiti. Possono inoltre farne parte: b) docenti del Politecnico di Bari appartenenti anche ad altri settori scientifico-disciplinari oltre a ICAR 14 successivamente cooptati. Per quanto attiene ai ricercatori universitari essi devono necessariamente essere “confermati”; c) studiosi di chiara fama, italiani o stranieri, successivamente cooptati; d) esperti qualificati, designati da aziende o enti esterni, pubblici o privati, che abbiano messo a disposizione del DR, a seguito di apposite convenzioni, borse di studio per la frequenza dei corsi. Per quanto attiene a c) e d), tali esperti sono sovrannumerari ovvero, quando assenti, il loro voto non è determinante ai fini della formazione: • di maggioranze assolute (meta’ + 1 dei voti dei presenti); • di maggioranze qualificate (meta’ + 1 dei voti degli aventi diritto). Cooptazione (cfr. RGDR art. 6.2.) La cooptazione di membri ordinari con diritto di voto avviene su proposta motivata di un membro del Collegio. La deliberazione del Collegio deve essere assunta all’unanimità, con maggioranze qualificate. La deliberazione di integrazione del Collegio con membri ordinari con diritto di voto è comunicata al Senato Accademico. Sostituzione (cfr. RGDR art. 6.2.) La sostituzione di membri ordinari con diritto di voto avviene solo su motivata richiesta dell’interessato. La deliberazione del Collegio deve essere assunta all’unanimità, con maggioranze qualificate. La deliberazione di sostituzione di membri ordinari con diritto di voto è comunicata al Senato Accademico. Adunanze Convocazioni All’inizio dell’anno accademico il Coordinatore propone un calendario delle adunanze, prevedendone almeno una ogni due mesi. L’approvazione del calendario vale come convocazione per tutto l’anno. Validità Le adunanze sono valide quando è presente una maggioranza assoluta (meta’ + 1 degli aventi diritto, con esclusione degli assenti giustificati). Votazioni Sono effettuate a scrutinio palese, per alzata di mano. Composizione allargata del Collegio Partecipano alle adunanze dedicate alle verifiche di progetto, oltre ai dottorandi, ricercatori ICAR 14/15/16/17/18/19, titolari di borse post-dottorato (di norma ICAR 14) e i dottori di ricerca dei precedenti cicli. Il Coordinatore provvede a convocarli nominalmente in occasione dell’adunanza. Verbali Di norma il processo verbale è redatto dal membro accademicamente più giovane del Collegio, che funge da segretario dell’adunanza. Deliberazioni obbligatorie Annualmente il Collegio delibera obbligatoriamente sui seguenti argomenti, anche in relazione alle scadenze dettate dal Senato Accademico: a) Ordine degli studi e manifesto degli studi: • definizione delle strategie didattiche da confermare o da attivare nel successivo anno accademico; b) Architettura didattica e calendario accademico: nel mese di maggio, in relazione a ordine e manifesto degli studi, il Collegio dei docenti mette a punto l’architettura didattica e definisce il calendario dell’anno accademico successivo. c) Commissione per l’ammissione al corso: in prossimità del concorso per l’ammissione al corso di DR, il Collegio dei Docenti provvede: • alla designazione del supplente del coordinatore (cfr. RGDR art. 6.5, lettera a): di norma esso è scelto fra i professori di prima e seconda fascia del Collegio, e non deve essere stato proposto l’anno precedente; • alla designazione di “rose” di nomi da fornire al Rettore (cfr RGDR art. 6.5. lettera b), relative a: • cinque membri interni al Collegio; • cinque membri esterni al Collegio. Per il membro interno la rosa è costituita da tre professori e due ricercatori. Per il membro esterno la rosa è costituita da professori di prima o seconda fascia o da ricercatori del settore scientifico-disciplinare ICAR 14 di altre Facoltà italiane, generalmente facenti parte di altri Collegi di DR. Di tali “rose” non ne fanno parte coloro che sono stati designati l’anno precedente. d) Commissione per l’esame finale di Dottorato: in prossimità dell’esame finale per il rilascio del titolo di DR, il Collegio dei docenti (cfr. RGDR art. 12. comma 2) designa nove docenti esterni sulla base delle competenze scientifiche specifiche sugli argomenti delle tesi dei dottorandi iscritti al terzo anno di corso e afferenti ai settori scientifico-disciplinari dei relativi curricula. Il Collegio dei docenti propone, tramite il Coordinatore, i nominativi dei nove docenti entro l’ultimo giorno del mese che precede la fine del corso di Dottorato. Almeno due componenti devono appartenere a università, anche straniere, non partecipanti al Dottorato. La Commissione può essere integrata da non più di due esperti appartenenti a strutture di ricerca pubbliche e private, anche straniere. e) Modalità del tutorato e assegnazione dei tutor ai dottorandi (cfr. RGDR, art. 6.5. lettera c). L’attività di tutorato nel DR in “Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo” è svolta: • sia in forma collettiva dal Collegio dei docenti in apposite sue adunanze; • che individualmente dai singoli docenti. Durante il 1° anno di corso di ciascun ciclo di dottorato l’azione di tutorato è prevalentemente svolta dal Collegio nel suo complesso. All’inizio del 2° anno di corso di ciascun ciclo di dottorato il Collegio dei docenti, di intesa con i dottorandi, provvede ad assegnare loro il membro del Collegio che per le sue specifiche competenze svolgerà nei loro confronti il ruolo di tutor. Al tutor interno può affiancarsi, per le particolari e specifiche competenze, un tutor esterno, la cui candidatura sarà avanzata al Collegio dallo stesso tutor interno. f ) Approvazione dei piani di studio e di ricerca dei singoli dottorandi. A partire dal primo semestre del primo anno di corso di ciascun ciclo di DR il Collegio dei docenti bimestralmente verifica (e approva le eventuali modifiche) i piani di studio e di ricerca predisposti dai singoli dottorandi. g) Valutazione dell’attività dei dottorandi. Per ciascun ciclo di DR sono valutati bimestralmente, secondo il calendario accademico del DR: • il profitto nell’attività didattica (sapere) svolta dai dottorandi; • il profitto nell’attività di tirocinio (saper fare), sia interna (esercizio del progetto, addestramento alla didattica) che esterna, svolta dai dottorandi; • lo stato di avanzamento delle ricerche, per eventuali, conseguenti deliberazioni. h) Ammissione dei dottorandi all’anno di corso successivo (cfr. RGDR art. 6.5. lettera d). Alla fine del primo e del secondo anno di ogni ciclo, il Collegio, se ha valutato positivamente in corso d’anno l’attività di profitto dei dottorandi, delibera sulla loro ammissione all’anno di corso successivo. i) Eventuale esclusione dei dottorandi dal corso (cfr. RGDR art. 6.5. lettera e; art. 10. 2.). Alla fine del primo e del secondo anno di ogni ciclo, il Collegio, se ha valutato negativamente in corso d’anno l’attività di profitto dei dottorandi, ovvero in caso di assenze ingiustificate e prolungate, delibera, con decisione motivata, sulla loro esclusione dal corso di DR. l) Approvazione dell’argomento di tesi di ricerca (cfr. RGDR art. 6.5., lettera f ). All’inizio del secondo semestre del secondo anno di corso il Collegio dei docenti, assegna in forma definitiva l’argomento della tesi di ricerca a ciascuno di essi. m)Valutazione della tesi ed eventuale ammissione all’esame finale (cfr RGDR art. 6.5. lettera g; art. 11.3.). Nel secondo semestre del terzo anno di corso i dottorandi consegnano la bozza finale (è obbligatoria la stesura in inglese di un abstract per ciascun paragrafo di ciascun capitolo) della loro tesi al Collegio dei docenti che si riunisce quindi per la valutazione di merito. In caso di valutazione positiva, da assumersi all’unanimità, il Collegio delibera l’ammissione all’esame finale dei dottorandi che hanno svolto con profitto la loro attività di ricerca e di sintesi della stessa, pervenendo a risultati originali formalizzati. Il giudizio di ammissione del Collegio sulla tesi e sull’attività complessivamente svolta dal dottorando nei tre anni di corso (da redigersi entro trenta giorni dalla fine del corso di dottorato), è allegato alla stesura finale della tesi. n) Svolgimento di attività didattiche dei dottorandi all’interno dei corsi di studio (cfr. RGDR art.10.5.). Nei primi due anni di corso il Collegio dei docenti può deliberare, sulla base del profitto delle attività didattiche di tirocinio e di ricerca svolte e con il consenso degli interessati, l’affidamento di una limitata attività didattica, sussidiaria o integrativa di quella ufficiale, all’interno dei corsi di competenza del Collegio dei Docenti. Tale attività rientra nell’attività di tirocinio interno (addestramento alla didattica), ed è essenzialmente rivolta allo svolgimento di lezioni su argomenti attinenti all’attività di ricerca svolta dai dottorandi. Generalmente i corsi di riferimento sono quelli del 4° anno e i Laboratori di laurea, nei quali possono svolgere anche attività di ricerca. Ammissioni ai corsi Prova scritta La prova scritta fa riferimento ai curricula e alle tematiche di ricerca proprie del Dottorato in “Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo”. Colloquio Il colloquio é volto ad accertare: • l’attitudine del candidato alla ricerca; • l’esistenza di particolari requisiti, come p.es. le conoscenze culturali di base per poter proficuamente affrontare le attività di studio, tirocinio e ricerca richieste nel corso 6 6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo: regolamento didattico per il 2009 (X) 6. Post Lauream 6 • dalla “Proposta di istituzione” del DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo (così come fu approvata dal Nucleo di Valutazione e successivamente fatta propria ai fini istitutivi e attuativi dal Senato Accademico nell’A.A. 1999-2000); b) per quanto attiene alla composizione degli organi collegiali, alla validità delle adunanze ecc...: • dallo “Statuto” del Politecnico di Bari. Tale regolamento interno si è reso necessario: • per la specificità didattica e di ricerca propria dei settori scientifico-disciplinari della Progettazione architettonica ( ICAR 14, 15, 16, 18); • per la natura della architettura didattica così come definita dal Collegio dei docenti. Per tutto ciò che in esso non è espressamente contenuto si fa riferimento al “Regolamento generale di DR” del Politecnico di Bari. 147 di DR; • l’effettiva conoscenza della lingua inglese. Argomenti specifici del colloquio sono: • il tema svolto; • il curriculum vitae presentato all’atto della domanda. Il colloquio si svolge anche in inglese. 148 Dottorandi: obblighi e diritti Frequenza e profitto (cfr. RGDR art.10.1.; art.10.2.) I dottorandi godono dello status di studenti interni, e il Dottorato mette a loro disposizione i mezzi finanziari e gli strumenti per svolgere la loro attività didattica e di ricerca. Lo svolgimento dell’attività di ricerca deve necessariamente e responsabilmente concretarsi nella produzione di risultati originali, sia teorico-critici che sperimentali, da mettere a disposizione della comunità scientifica. a) Orario di frequenza I dottorandi hanno l’obbligo di frequentare i locali del Dottorato con continuità dal lunedì al venerdì, sia al mattino che al pomeriggio, durante c) d) e) del progetto didattico e di ricerca. f ) Esclusione dal corso per scarso profitto Il dottorando che venga meno ai propri doveri didattici e di ricerca è escluso dal corso con decisione motivata del Collegio dei docenti. g) Progetto di studi e bibliografia ragionata A partire dal primo semestre del primo anno di corso (marzo), ciascun dottorando è tenuto ad elaborare un suo piano di studi, coerente con il proprio curriculum studiorum, che vada a potenziare armonicamente i contenuti svolti nei moduli didattici ufficiali relativi al curriculum scelto. Questo progetto, che sarà periodicamente verificato con il Collegio dei docenti e con il tutor, si concreta in un piano di studi di base e specialistico, necessario per affrontare l’attività di ricerca. Tale piano di studi consiste • nella descrizione delle ipotesi di base e delle metodologie che saranno seguite nello studio; • nella descrizione delle fasi di lavoro; • nella individuazione degli obiettivi; • nella dichiarazione degli strumenti per conseguirli, di cui in primo luogo la definizione di criteri per una bibliografia ragionata che produca schede critiche per ciascun testo considerato. h) Diario di bordo Ciascun dottorando ha il dovere di tenere il proprio diario di bordo, che rende conto cronologicamente dell’insieme delle sue attività (didattiche, di tirocinio e di ricerca). Tale diario, in fotocopia sarà allegato ai rapporti bimestrali che il dottorando è tenuto a consegnare al Collegio dei docenti. i) Rapporti bimestrali dell’attività didattica svolta Ciascun dottorando deve produrre un rapporto bimestrale sullo sviluppo del proprio progetto didattico da consegnarsi al Collegio dei docenti per la verifica periodica. l) Rapporti bimestrali dell’attività di ricerca svolta Ciascun dottorando deve produrre un rapporto bimestrale sullo sviluppo del proprio progetto di ricerca da consegnarsi al Collegio dei docenti per la verifica periodica. m)Curriculum vitae (CV) Ciascun dottorando è tenuto ad aggiornare con continuità il proprio curriculum vitae e a riversarlo nel data-base del DR. n) Contributo alla “costruzione” della Biblioteca “Mimar Sinan” del DR Ciascun dottorando è tenuto a contribuire alla “costruzione” della biblioteca specialistica del DR riversando nel suo data-base i risultati delle sue ricerche bibliografiche. Progetto di ricerca e tesi di DR a) Assegnazione della tesi I temi delle tesi di ricerca sono assegnati dal Collegio ai dottorandi, cui spetta il compito di una prima scelta e di una successiva, originale articolazione. b) Progetto di ricerca e tesi di dottorato A partire dal secondo semestre del primo anno di corso, ciascun dottorando è tenuto ad elaborare un proprio progetto di ricerca che si concreterà nella elaborazione della dissertazione finale. Il progetto di ricerca sarà periodicamente verificato e messo a punto con il Collegio dei docenti e con il tutor; sarà articolato in fasi e in obiettivi parziali e complessivi da conseguire; e dovrà contenere con chiarezza la metodologia di lavoro e l’individuazione dei luoghi in cui svolgere la ricerca stessa. La tesi è di norma costituita di tre parti: • la prima, teorico-critica, costituisce la dissertazione propriamente detta; • la seconda parte, applicata, è costituita da elaborati grafici originali; • la terza parte, documentaria, è costituita da materiali originali raccolti (a quel momento non pubblicati e non conosciuti dalla comunità scientifica) e dagli apparati critici. c) Stesura della tesi (abstract in inglese) A partire dal terzo anno di corso ciascun dottorando è tenuto a integrare il proprio rapporto bimestrale con abstract in inglese. Soggiorno all’estero È obbligatoria la predisposizione nel progetto di ricerca di ciascun dottorando di un soggiorno di studi presso una delle sedi universitarie straniere con cui il DR intrattiene relazioni organiche. Tale soggiorno sarà funzionale allo sviluppo della ricerca o alla acquisizione del saper fare. Tale soggiorno può variare da un minimo di un mese ad un massimo di un anno, e può essere variamente articolato nel tempo. Di tale progetto dovranno essere forniti fasi tempi e obiettivi. Conoscenza della lingua inglese La conoscenza obbligatoria della lingua inglese, qualora non certificata all’atto di iscrizione all’esame di ammissione da a) diploma Toefl (Test Of English as a Foreign Language), livello 230; o in alternativa b) il Cambridge Certificate in Advanced English (livello C1 European Framework), dovrà essere comprovata dal possesso di uno dei due diplomi prima del giudizio di ammissione al secondo anno di corso. Spazi e attrezzature in dotazione Per l’intera durata del corso, al fine di rendere possibile lo svolgimento della ricerca e concretamente utile la permanenza nei locali del Dottorato, sono assicurati ai dottorandi: • gli spazi individuali (postazione di lavoro: tavolo, cassettiera, ecc.); • gli strumenti di lavoro (personal computer, software, ecc...; uso delle macchine fotocopiatrici, scanner, stampanti, ecc.); • la disponibilità di materiale di consumo per svolgere la propria attività di studio, di tirocinio e di ricerca; • l’acquisto di libri e di materiale bibliografico in genere. Mobilità Ai dottorandi il Dottorato assicura un contributo per tutte quelle spese di viaggio e di soggiorno connesse allo svolgimento delle attività di tirocinio e di ricerca previste dai piani di studi. A tal fine i dottorandi appronteranno di volta in volta il relativo progetto di spesa e il preventivo conseguente. Partecipazione al Collegio dei docenti I dottorandi possono chiedere che, nelle adunanze del Collegio dei docenti, siano inseriti all’odg specifici punti di loro interesse su cui discutere e deliberare. A tal fine fanno pervenire al Coordinatore una richiesta formale. Progettazione dell’ordine degli studi Fra marzo e giugno, in relazione alle scadenze accademiche di rinnovo e attivazione del DR, il Collegio dei docenti: • procede a verificare ed eventualmente a ridefinire i contenuti culturali e i caratteri del corso, ovvero • le tematiche generali di ricerca, i temi specifici di ricerca, anche in riferimento a quelli in cui sono impegnati direttamente i docenti del Collegio in ambito dipartimentale; • procede a verificare ed eventualmente a ridefinire l’architettura didattica del corso, ovvero: a dimensionare il corso; a verificarne l’articolazione in fasi e periodi; a definirne in linea di massima il calendario accademico; a verificare l’organizzazione delle attività didattiche in moduli e il loro “peso” in crediti; a progettare le attività di tirocinio interno; a progettare le attività di tirocinio esterno; a progettare le migliori condizioni per lo svolgimento delle attività di ricerca; a definirne conseguentemente il piano finanziario; a definirne conseguentemente le risorse finanziarie necessarie; a promuovere conseguentemente opportune convenzioni con istituzioni ed enti di ricerca; • procede a verificare ed eventualmente a ridefinire i curricula specialistici e il manifesto degli studi, ovvero: alla verifica delle finalità formative dei differenti curricula; alla verifica (ed eventuale ri-definizione) dei contenuti delle aree didattiche e dei relativi ambiti disciplinari (nonché dei loro nomi); alla definizione temporale e quantitativa dei cicli didattici e dei moduli settimanali; • procede a verificare ed eventualmente a ridefinire l’attribuzione degli insegnamenti, ovvero: alla assegnazione ai membri del Collegio dei moduli didattici di loro spettanza; all’individuazione dei “professori a contratto” cui affidare la quota-parte di moduli da affidare in esterno. Modifiche al regolamento interno Per quanto attiene alle specifiche norme di funzionamento del DR in “Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo”, il Collegio annualmente provvede alla eventuale modifica di tutte quelle parti che dovessero risultare obsolete o comunque non funzionali. Funzionamento / Budget del DR Il Dr dispone: 6 6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo: regolamento didattico per il 2009 (X) 6. Post Lauream 6 Conoscenza della lingua inglese All’atto della domanda di ammissione, la conoscenza della lingua inglese dovrà essere preferibilmente certificata attraverso: • diploma Toefl (Test Of English as a Foreign Language), livello 230; o in alternativa; • il Cambridge Certificate in Advanced English (livello C1 European Framework). b) tutto l’anno accademico, e per l’intera durata del corso, tranne nei periodi di permanenza in altre sedi per attività di tirocinio e di ricerca così come concordata con il Collegio dei docenti. Esclusione dal corso per mancata frequenza Il dottorando che si assenti in maniera ingiustificata e prolungatamente, è escluso dal corso con decisione motivata del Collegio dei docenti. Attività didattiche e di studio I dottorandi hanno l’obbligo di partecipare con profitto a tutte le attività previste dal curriculum scelto: tali attività sono regolate da un calendario reso noto all’inizio dell’anno accademico. Attività di tirocinio I dottorandi hanno l’obbligo di svolgere le attività di tirocinio interne ed esterne previste dal loro specifico curriculum in tutte quelle sedi, italiane e straniere, che saranno indicate dal Collegio dei docenti. Fra tali attività di tirocinio rientrano quelle didattiche di natura sussidiaria o integrativa da svolgersi nel corso di laurea in architettura, di cui alla lettera n del punto “Deliberazioni obbligatorie”. Attività di ricerca I dottorandi hanno l’obbligo di svolgere la propria attività di ricerca in tutte quelle sedi, italiane o straniere, che il Collegio dei docenti indicherà come necessarie; e secondo quelle modalità che saranno di volta in volta concordate con il tutor in relazione alla specificità 149 • di fondi ordinari, attribuiti sui bilancio del Politecnico, ivi comprese tasse e contributi di frequenza; • di fondi straordinari, rivenienti dalla firma di accordi e convenzioni. La gestione di questi fondi è affidata al Dipartimento di Scienze dell’ingegneria civile e dell’architettura (ICAR). Il Collegio dei docenti avanza proposte sulla loro utilizzazione al Consiglio del Dipartimento. Spese di investimento Di norma nel periodo marzo-giugno, in concomitanza della programmazione delle attività didattiche, di tirocinio e di ricerche del successivo anno accademico, il Collegio dei docenti provvede a formulare il piano d’acquisto di: • attrezzature; • libri; • sotware; • ecc. Spese di funzionamento Per quanto attiene ai materiali di cancelleria e facile consumo, i dottorandi di ciascun ciclo attivo, provvedono annualmente a formulare un piano di acquisto e rendicontazione. Diffusione dei risultati Il DR promuove la diffusione dei risultati delle ricerche prodotte attraverso: • la pubblicazione di volumi dedicati alle tesi prodotte; • un sito web destinato alla informazione in progress delle ricerche in atto. 150 Autovalutazione Di norma il Collegio dei docenti, in corrispondenza delle procedure di attivazione del ciclo successivo di DR, esegue una “autovalutazione” relativa alla permanenza dei requisiti richiesti al DR al momento della sua istituzione/attivazione per quanto attiene a: • risorse umane (docenti, non docenti e dottorandi); • attività svolte (didattiche, di tirocinio e di ricerca); • attrezzature per la ricerca; • rispondenza del corso agli obiettivi prefissati; • numero delle convenzioni siglate; • livello di formazione conseguito; • funzionamento. a) Docenti • numero di pubblicazioni; • inviti; • riconoscimenti. b)Dottorandi • risultati della ricerca di base; • qualità della tesi svolte. c) Attività didattiche • docenti esterni (chiara fama); • corsi svolti; • rispondenza dei corsi agli obiettivi prefissati; • livello di formazione conseguito. d)Tirocinio • numero di convenzioni firmate; • rispondenza delle attività svolte agli obiettivi prefissati; • livello di formazione conseguito. e) Attività di ricerca • numero di convenzioni firmate; • iniziative scientifiche; • rispondenza delle attività agli obiettivi prefissati; • livello di formazione conseguito. f ) Rapporti con altre università • italiane; • straniere (internazionalizzazione, programmi di cooperazione, ecc.). g)Funzionamento Budget del DR Consistenza dei fondi straordinari, rivenienti dalla firma di accordi e convenzioni. h) Spese di investimento Consistenza delle somme investite in: • attrezzature; • libri; • software; • ecc. Spese di funzionamento Consistenza delle somme investite. Spazi e attrezzature Qualità ed efficienza degli spazi e delle relative attrezzature in disponibilità del Dottorato. Diffusione dei risultati Numero di volumi pubblicati relativamente alle tesi prodotte, e comunque saggi o articoli scritti dai Dottori di ricerca; consistenza e aggiornamento del sito web destinato alla informazione in progres delle ricerche in atto. Immagine del DR Consistenza e aggiornamento del sito web dedicato a: • collegio dei docenti; • dottorandi; • tesi assegnate; • calendario delle attività (didattiche, di tirocinio e di ricerca); • collegamento con le sedi consorziate; • ecc. Consiglieri Scientifici del DR PhD Scientific Committee IX ciclo, AA AA 1994 – 1997 - Vincent Joseph Scully, Jr., Sterling Professor Emeritus of the History of Art in Architecture at Yale University X-XI ciclo, AA AA 1995 – 1999 - André Malicot, Directeur de la formation à l’association ouvrière des Compagnons du Devoir du Tour de France - prof. Paolo Marconi, Università di Roma Tre, Facoltà di Architettura - Felice Ragazzo, Roma XIV ciclo, AA AA 1999 - 2002 - prof. Enrique Rabasa Diaz, Universidad Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica Superior de Arquitectura (ETSAM) - Mario Docci, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura “L. Quaroni” XV ciclo, 29 marzo 2000 – 28 marzo 2003 - prof. Doris Behrens Abuseif, London University, School of Oriental and African Studies - prof. Giancarlo Cataldi, Università di Firenze, Facoltà di Architettura - prof. Heinz Gaube, Orientalisches Seminar, Universität Tübingen - prof. Nasser Rabbat, Massachusetts Institute of Technology, Aga Khan Program for Islamic Architecture - prof. Renata Holod, University of Pennsylvania, Philadelphia, Department of the History of Art XVI ciclo, 15 novembre 2001 - 14 novembre 2004 - Lothar Haselberger, Morris Russell Williams and Josephine Chidsey Williams Associate Professor in Roman Architecture, University of Pennsylvania, Philadelphia - Jean-Marie Pérouse de Montclos, CNRS France et École de Chaillot, Paris - Lucio Russo, Università di Roma Tor Vergata, Facoltà di Scienze XVII ciclo, 13 dicembre 2002 - 12 dicembre 2005 - Sofoklis Alevridis, Grecia, Ministero della Cultura, Eforia Z (Peloponneso), Ufficio tecnico della Commissione per il Restauro del Tempio di Apollo Epicurio a Bassai XVIII ciclo, 2 dicembre 2002 – 1 dicembre 2005 - prof. Dogan Kuban, Istanbul Technical University (ITU); XIX ciclo, 7 aprile 2004 – 6 aprile 2007 - Gaianè Casnati, Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, Venezia-Milano - Atanasios Peppas, Eforia of Modern Monuments of Dodecanese, Rhodes, Greece XX ciclo, 6 aprile 2005 – 5 aprile 2008 - prof. Giuseppe Miano, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura, “Valle Giulia” - prof. Amerigo Restucci, Università IUAV, Venezia, Facoltà di Architettura XXI ciclo, 2009 - prof. Gianfranco Carrara, Università di Roma “La Sapienza” - prof. Raffaella Cassano, Università di Bari - prof. Antonino Di Vita, Università di Macerata XXIII ciclo, 2011 - prof. Edoardo Piccoli, Politecnico di Torino - prof. Marco Trisciuoglio, Politecnico di Torino Commissioni d’esame finale / Final Examination Jury XV ciclo, 2003 - prof. Lucio Valerio Barbera, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura “L. Quaroni” - prof. Carlo Giammarco, Politecnico di Torino - prof. Aldo De Poli, Università di Genova, Facoltà di Architettura XVI ciclo, 2004 - Lothar Haselberger, Morris Russell Williams and Josephine Chidsey Williams Associate Professor in Roman Architecture, University of Pennsylvania, Philadelphia - prof. Michele Piccirillo, Studium Biblicum Franciscanum, Jerusalem - prof. Franco Purini, Università di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Architettura “Valle Giulia” XVII ciclo, 2005 - prof. Nasser Rabbat, Massachusetts Institute of Technology, Aga Khan Program for Islamic Architecture - prof. Guido Canella, Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura “Bovisa” - prof. Enrico Bordogna, Politecnico di Milano, “Bovisa” XVIII ciclo, 2006 - prof. Dogan Kuban, Istanbul Technical University (ITU) - prof. Santiago Huerta, Universidad Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica Superior de Arquitectura (ETSAM) - prof. Giancarlo Cataldi, Università di Firenze, Facoltà di Architettura XIX ciclo, 2007 - prof. Gianni Braghieri, Università di Bologna, Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” - prof. José Carlos Palacios Gonzalo, Universidad Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica Superior de Arquitectura (ETSAM) - prof. Amerigo Restucci, Università IUAV, Venezia, Facoltà di Architettura XX ciclo, 2008 - prof. Franco Laner, Università IUAV di Venezia, Facoltà di Architettura - prof. Giorgio Muratore, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura, “Valle Giulia” - prof. Luciano Re, Politecnico di Torino, I Facoltà di Architettura XXI ciclo, 2009 - prof. Antonino Di Vita, Università di Macerata - prof. Vittorio Franchetti Pardo, Università di Roma “La Sapienza” - prof. Angelo Torricelli, Politecnico di Milano XXIII ciclo, 2011 - prof. Francesco Cellini, Università Roma Tre - prof. Angelo Torricelli, Politecnico di Milano - prof. Marco Trisciuoglio, Politecnico di Torino 6 6.2 Borse di perfezionamento | 6,3 Borse per l’estero 6,4 Post dottorato | 6,5 Esami di Stato 6. Post Lauream 6 Immagine del DR Il DR promuove la sua immagine attraverso un suo proprio sito web dedicato a: • collegio dei docenti; • dottorandi; • tesi assegnate; • calendario delle attività (didattiche, di tirocinio e di ricerca); • collegamento con le sedi consorziate; • ecc. Dottorandi XXVII ciclo - Claudia Calabria - Lucia Del Coret - Vito De Bellis - Claudia Piscitelli - Claudio Rubini - Valentina Santoro 151 XXVI ciclo - Francesca Barone - NIcola Panzini XXV ciclo - Luisa Boccardi - Frida Pashako - Stefania Petralla IX ciclo, AA AA 1994 - 1997 - Rossana Carullo, L’insegnamento dell’architettura nell’IUAV dal 1945 al 1964. Percorsi didattici e aspetti di una identità culturale - Antonio Vito Riondino, L’insegnamento di Ludovico Quaroni nella Facoltà di Architettura di Roma dal 1963 al 1971 - Fabrizio Tramontano, L’attività didattica di Louis I. Kahn: Student, Lecturer, Critic and Professor of Architecture X ciclo, AA AA 1995 - 1998 - Michele Montemurro, La costruzione in pietra da taglio in Francia e in Italia nei secc. XVIII-XX 152 XII ciclo, AA AA 1997 - 2000 - Daniela Catalano, L’arte della replica. Questioni d’architettura nel rifacimento di elementi in pietra da taglio nell’architettura muraria - Luca Labate, Caratteri architettonici e riforma costruttiva della casa tradizionale in muratura in Terra di Bari XIV ciclo, AA AA 1999 - 2002 - Eliana de Nichilo, Sistemi architettonici archivoltati e cupolati in pietra da taglio in Spagna. Secc. XVI-XX. Sequenze, nodi tettonici e tecniche stereotomiche a confronto - Calogero Montalbano, La riforma del paesaggio mediterraneo: le forme del suolo e del sottosuolo nella progettazione architettonica contemporanea degli spazi di cava XV ciclo, 29 marzo 2000 – 28 marzo 2003 - Palma Librato, Paesaggi del Mediterraneo: Jebel Sim’an ed il Massiccio Calcareo della Siria del Nord - Giulia Annalinda Neglia, Città del Mediterraneo: Aleppo. Forme e tipi della città intra moenia - Rosa Pagliarulo, Città del Mediterraneo: Molfetta. Forme e caratteri della città intra moenia XVI ciclo, 15 novembre 2000 - 14 novembre 2003 - Annalisa Di Roma, La produzione in serie dell’ornato architettonico: dall’industria artistica ellenistica alla prototipazione con processi cad–cam - Giuseppe Fallacara, Il paradigma stereotomico nell’arte del costruire. Dalla natura sincretica della modellazione digitale alla progettazione/costruzione di elementi architettonici in pietra da taglio - Stefania Tateo, Il paesaggio del Limes Arabicus: dai castra difensivi romani ai palazzi Omayyadi XVII ciclo, 13 dicembre 2001-12 dicembre 2004 - Mariangela Alicino, Il progetto di anastilosi del tempio di Apollo Epicurio a Bassae - Mourad Bouteflika, Tartous (Syrie): Lecture stratigraphique et restauration urbaine - Valeria Chieti, La trilogia neoclassica ateniese dei fratelli Hansen attraverso i suoi modelli di riferimento - Gemma Pinto, Sintesi formale e costruttiva nell’architettura mamelucca del Cairo tra il XIV ed il XV secolo: i mausolei del cimitero settentrionale - Giuseppe F. Rociola: Forme e strutture dei “paesaggi di sale” del Mediterraneo. Margherita di Savoia e Aigues Mortes: dal paesaggio naturale all’organismo infrastrutturato - Mohamed Saidi, Le formes et le fonctionnement du paysage de Tartous (Syrie): du model interprétatif au model de project - Marco Stigliano, Modernità d’esportazione. Florestano Di Fausto e lo stile del costruire nei territori italiani d’oltremare. XVIII ciclo, 2 dicembre 2002 – 1 dicembre 2005 - Valeria Loliva, La riforma tipologica e costruttiva della casa a corte mediterranea. Tipo edilizio, organismo murario e modello strutturale reagente a sisma nel caso studio di Algeri - Nicola Parisi, Modello formale e modello strutturale dello spazio cupolato ottomano: l’architettura di Mimar Sinan XXI ciclo, 2009 - Daniela De Mattia, L’architetto e l’intervento sull’architettura antica. Dalla Bauforschung al progetto di ricostruzione, in situ e in museo, dell’architettura antica. Il tempio romano dell’Asklepieion di Kos. - Grazia Nanna, Museografia applicata all’archeologia: metodi di conservazione e musealizzazione in area mediterranea. Dallo scavo al museo e al parco archeologico. Il sito archeologico e il museo di Egnazia - Marco Orsini, Aggiornamento revisioni e permanenze del linguaggio classico nel progetto di architettura, nel passaggio alla modernità (1920-1940), con particolare riferimento all’opera di G. Battista Milani - Mariangela Turchiarulo, Il modo di costruire importato dalla comunità italiana in Egitto tra il 1850 ed il 1950. Lo stile di Mario Rossi XIX ciclo, 7 aprile 2004 – 6 aprile 2007 - Annalisa Giglio, Il progetto della città moderna mediterranea: l’esperienza italiana nel Dodecaneso 1912-43. L’architettura dello spazio urbano nel caso studio di Coo - Hilde Romanazzi, Forma e costruzione delle architetture cupolate armene della regione storica dell’Ayrarat nei secoli VI-XIII XX ciclo, 6 aprile 2005 – 5 aprile 2008 - Maria Rita Campa, E. E. Viollet-le-Duc: innovazione e tradizione in architettura. Linguaggio formale e coincidenza tra forma e struttura nella concezione di volte poliedriche - Alessandra Mongelli, L’involucro ligneo nello spazio domestico tradizionale inglese: l’esperienza progettuale di Sir Edwin Lutyens tra gli anni 1890-1910 - Alessandra Scarcelli, Architettura tradizionale lignea in Norvegia. Il sistema stav e le stavkirker XXIII ciclo, 2011 - Graziella Fittipaldi, Il rapporto forma– struttura nelle architetture cupolate ad archi incrociati di Guarino Guarini - Alessandro Iacovuzzi, Le variazioni morfologiche dei complessi monumentali nel periodo storico tra età imperiale e tardo antico - Francesco Scricco, Modello strutturale e modello formale nell’architettura di Bernardo Antonio Vittone XXIV ciclo, 2012 - Enrica Leonardis, Architettura romanica pugliese. Il progetto e la costruzione in pietra portante. - Vincenzo Minenna, Forma e struttura dei sistemi voltati complessi nell’opera Vandelviresca, prolegomeni alla relazione fra la pratica della stereotomia e l’apparato ornamentale nel progetto architettonico. L’apporto del “Libro di Tracas de cortes de piedra” di Alonso de Vandelvira. - Ubaldo Occhinegro, Costruzione e progettazione dell’architettura federiciana. Rilettura criticadell’opera architettonica palaziale e castrale sveva in Italia meridionale. Il caso di Catsel del Monte. - Fiore Resta, Gli spazi stereotomici complessi voltati e cupolati nelle architetture di Jules Hardouin Mansart. 6.2 Assegni di Ricerca Vincenzo Minenna Vitandrea Marzano Carlo Alverto Sanjust Sara Sgobba Andrea Fiore 6.3 Esami di Stato Dopo il superamento dell’esame di laurea specialistica, la Facoltà conferisce al laureato il titolo di Dottore in Architettura. Il diploma di laurea costituisce qualifica esclusivamente accademica: esso consente l’ammissione all’esame di stato, che sostenuto con successo è certificato da un altro diploma (Dott. Architetto). Questo diploma, rilasciato dal MIUR, abilita all’esercizio indipendente della professione di architetto, che potrà essere effettivamente praticata solo dopo l’iscrizione all’albo professionale. Nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari, così come in tutte le Facoltà di Architettura italiane, si possono sostenere ogni anno, in due distinte sessioni, gli esami di Stato per l’esercizio della professione di Architetto così come definiti dal DPR del 5 giugno 2001, n. 328, indipendentemente dalla facoltà di Architettura dove si è conseguito il titolo. A seconda del titolo conseguito - architetto junior (tre anni), o architetto specialista (cinque anni) - le prove sono diversamente articolate. a) Per i candidati che hanno conseguito la Laurea specialistica (4/S)/magistrale (LM-4) in Architettura : iscrizione nel settore “Architettura”. L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: 1. una prova pratica avente ad oggetto la progettazione di un’opera di edilizia civile o di un intervento a scala urbana; 2. una prova scritta relativa alla giustificazione del dimensionamento strutturale o insediativo della prova pratica; 3. una seconda prova scritta vertente sulle problematiche culturali e conoscitive dell’architettura; 4. una prova orale consistente nel commento dell’elaborato progettuale e nell’approfondimento delle materie b) oggetto delle prove scritte, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale. La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica e le prove scritte. Per i candidati che hanno conseguito la Laurea in Architettura (Architetto junior). L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: 1. una prova pratica consistente nello sviluppo grafico di un progetto esistente o nel rilievo a vista, e nella stesura grafica di un particolare architettonico; 2. una prova scritta avente ad oggetto la valutazione economico-quantitativa della prova pratica; 3. una seconda prova scritta consistente in un tema o prova grafica nelle materie caratterizzanti il percorso formativo; 4. una prova orale nelle materie oggetto delle prove scritte, e in legislazione e deontologia professionale. La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica e le prove scritte. c) Per i candidati che hanno conseguito la Laurea in Architettura secondo l’ordinamento previgente alla riforma di cui al DM 3 novembre 1999, n.509, (per l’iscrizione nel settore “Architettura”). L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: 1. una prova pratica avente ad oggetto la progettazione di un’opera di edilizia civile o di un intervento a scala urbana; 6 6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo: regolamento didattico per il 2009 (X) 6. Post Lauream 6 Tesi di dottorato / PhD Dissertations VI-VII ciclo, AA AA 1992 - 1996 - Valerio Palmieri (VI ciclo), L’insegnamento di Saverio Muratori nella Facoltà di Architettura di Roma dal 1954 al 1968: lo studio dei tessuti edilizi e degli impianti urbani - Anna Bruna Menghini (VII Ciclo), L’insegnamento di Saverio Muratori nella Facoltà di Architettura di Roma dal 1954 al 1973: lo studio dell’organismo architettonico XI ciclo, AA AA 1996 - 1999 - Francesco Defilippis, Architettura in pietra e stereotomia. Rapporto tra tecniche stereotomiche e forma degli elementi costruttivi nel progetto moderno di strutture archivoltate - Marco Valenti, Caratteri dell’architettura italiana nel Dodecanneso (1924-1944). La transizione al moderno nell’area culturale plastico-muraria del Mediterraneo 153 6. Post Lauream 6 154 2. una prova orale consistente nel commento dell’elaborato progettuale e nell’approfondimento delle materie oggetto delle prove scritte, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale. La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica. a.Appendici a.1 Planimetria del campus e edifici del Dipartimento ICAR a.2 Status accademico dei docenti della Facoltà di Architettura a.3 Indice dei nomi a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del CdLM in Architettura e del CDL in Disegno industriale - a.a. 2011/2012 a.5 Architettura didattica della Facoltà di Architettura per l’Anno Accademico 2011/2012 a.1 Planimetria del campus e edifici del Dipartimento ICAR Pianta piano terra Parcheggio docenti Aree della didattica Servizi agli studenti Aree della didattica a Appendici a Pianta piano interrato 156 157 Pianta 2° piano Pianta 3° piano Aree della comunicazione Aree della didattica Aree della ricerca Aree della ricerca a.2 Status accademico dei docenti della Facoltà di Architettura a Appendici a Pianta 1° piano Servizi agli studenti Aree della didattica 158 159 Facoltà/Faculty: status accademico dei docenti Docente Appendici a Status accademico In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Laurea in Data laurea Altri titoli accademici 01.12.99 01.12.1999 Bari 25.03.70 Ingegneria Civile, Politecnico di Bari 14.04.94 DR in Ingegneria delle Strutture presso Università degli Studi di Firenze 01.11.91 01.11.91 02.12.99 01.03.02 01.03.02 08.01.04 09.01.04 Ingegneria Civile, Università di Bari Ingegneria Civile, Politecnico di Bari Ingegneria Civile, Politecnico di Bari Ingegneria Civile, Università di Bari 03.70 29.12.04 Molfetta (Bari) 11.06.46 Bari 22.02.69 Carbonara di Bari 25.12.69 Ruvo di Puglia (Ba) 27.03.53 27.04.12 03.01.05 Roma 02.02.73 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Ricercatore universitario 29.12.04 29.12.04 Casamassima (Ba) 15.04.60 Architettura, 11.07.85 Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Ricercatore universitario 30.12.2008 30.12.2008 Gioia Colle (Ba) 28.07.73 Architettura, Politecnico di Bari icar 08, Scienza delle costruzioni 1 Pilade Foti Ricercatore universitario icar 09, Tecnica delle costruzioni 2 Mauro Mezzina Professore Ordinario 3 Giosi Uva Professore Associato 4 Rita Greco Ricercatore universitario 5 Domenico Raffaele Ricercatore universitario icar 12, Tecnologia dell’architettura 6 Spartaco Paris Professore Associato 7 Vitangelo Ardito icar 13, Disegno Industriale 8 Annalisa Di Roma Facoltà/Faculty: status accademico dei docenti Dal 07.07.94 10.07.95 DR in Meccanica Computazionale, sede, X ciclo, 1997 DR in “Ingegneria delle Strutture”, Università di Napoli “Federico II”, ciclo XI, 1999 04.79 21.12.99 DR in Tecnologie energetiche e ambientali per lo sviluppo, XV ciclo, Università di Roma “La Sapienza”, 2003 25.02.00 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XVI ciclo, 2004 04.03.71 Diploma di specializzazione per lo Studio e il Restauro dei Monumenti, Roma “La Sapienza”, 28.11.1978 icar 14, Composizione architettonica e urbana 9 Claudio D’Amato Guerrieri Professore Ordinario 22.10.87 01.11.91 Bari, 2.12.44 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 10 Loredana Ficarelli Professore Ordinario 27.04.12 06.07.99 Foggia 20.03.57 Architettura, 24.04.92 Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio“ 11 Ariella Zattera Professore Associato 01.11.98 01.11.98 Venezia 05.05.42 Architettura, Venezia, iuav 29.03.69 12 Michele Beccu Professore Associato 01.10.01 03.03.94 Cagliari 27.12.52 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 14.02.80 13 Carlo Moccia Professore Associato Professore Associato Ricercatore universitario 20.12.03 25.02.94 08.07.99 08.01.04 09.01.04 Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Venezia, iuav 20.04.83 29.12.04 Rutigliano (Ba) 12.01.56 Canino (Vt) 25.07.60 Bari, 19.05.62 14 Anna Bruna Menghini 15 Michele Montemurro 160 24.07.90 21.07.89 Docente Dal icar 14, Composizione architettonica e urbana 16 Franco Defilippis Ricercatore 08.01.04 universitario 17 Antonio Riondino Ricercatore 03.01.05 universitario 18 Matteo Ieva Ricercatore 03.01.05 universitario 19 Calogero Montalbano Ricercatore 03.01.05 universitario 20 Giuseppe Fallacara Ricercatore 03.01.05 universitario 21 Nicola Parisi Ricercatore 30.03.11 universitario non confermato icar 15, Architettura del paesaggio 22 Attilio Petruccioli Professore 01.10.01 Ordinario 23 Giulia Annalinda Neglia Ricercatore 30.03.11 universitario non confermato icar 16, Architettura degli interni e allestimento 24 Rossana Carullo Ricercatore 03.01.05 universitario 25 Rosa Pagliarulo Ricercatore 2005 universitario non confermato icar 17, Disegno 26 Paolo Perfido 27 Vincenzo De Simone 28 Hilde Grazia Teresa Romanazzi DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, VII ciclo, 1996 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, X ciclo, 2000 Status accademico Ricercatore 01.07.01 universitario Ricercatore 01.01.02 universitario Ricercatore 30.03.11 universitario non confermato icar 18, Storia dell’architettura 29 Giorgio Rocco Professore Ordinario 30 Monica Livadiotti Ricercatore universitario In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Laurea in Data laurea Altri titoli accademici 09.01.04 Rutigliano (Bari), 09.03.66 Margherita di S. (Fg) 01.01.61 Canosa di P. (Ba) 20.07.61 Taranto 03.07.71 Bitonto (Ba) 17.12.73 Bitonto (Ba) 19.11.77 Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Politecnico di Bari Architettura, Politecnico di Bari Architettura, Politecnico di Bari 21.04.93 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, XI ciclo, 2000 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, IX ciclo, 1998 Bevagna (Pg) 13.01.45 Putignano (Ba) 11.09.73 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Politecnico di Bari Bassano del G. (Vi) 29.05.65 05.04.93 27.04.71 Architettura, Venezia, iuav Architettura, Politecnico di Bari Bari 04.04.57 Molfetta (Ba) 11.04.56 Putignano (Ba) 17.01.80 Architettura, Venezia, iuav Architettura, Università di Firenze Architettura, Politecnico di Bari 14.07.88 Taranto 13.07.53 Roma 04.05.57 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 03.01.05 03.01.05 03.01.05 03.01.05 30.03.11 01.11.98 30.03.11 03.01.05 2005 01.07.96 01.01.02 30.03.11 30.12.02 30.12.02 29.12.04 29.12.04 30.10.86 30.11.89 28.06.98 23.02.00 23.07.02 07.70 27.07.99 27.07.99 09.11.82 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, XIV ciclo, 2001 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XVI ciclo, 2004 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XV ciclo, 2003 a Laurea in Lingue e letterature orientali, Venezia, Università Ca’ Foscari,.07.1980 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XV ciclo, 2003 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, VIII ciclo, 1998 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XV ciclo, 2003 DR in Rilievo e rappresentazione del costruito, Università di Firenze, XI ciclo, 1998 23.07.03 02.81 26.11.81 Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), 1985-1987, 1988-1992 DR in Scuola dell’Architettura, Università di Roma “La Sapienza”, III ciclo, 1991. Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), 1985-1987,1988-1992, 1998-2000. Master in Didattica dell’Antico, Univ. Ferrara, Facoltà di Lettere, 2000-2001 161 Facoltà/Faculty: status accademico dei docenti Docente icar 19, Restauro 31 Rossella De Cadilhac 32 Ignazio Carabellese 33 Giacomo Martines icar 21, Urbanistica 34 Nicola Martinelli Appendici a Status accademico Professore Associato Ricercatore universitario A.3 Indice dei nomi In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal 27.04.12 16.09.99 16.09.02 16.09.99 Ricercatore universitario Laurea in Data laurea Amandola (AP) 08.10.60 Bari 28.07.56 Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, Venezia, iuav 23.07.90 23.07.90 21.03.80 Roma 13.10.75 Architettura, Università di Roma “La Sapienza“ 2001 Professore Associato 29.12.04 18.10.94 Bari 12.12.57 Architettura, Università di Napoli “Federico II” 08.11.83 35 Leonardo Rignanese Ricercatore universitario 18.10.97 18.10.94 Manfredonia (Fg) 13.08.55 Architettura, Università di Firenze 13.07.83 36 Francesca Calace Ricercatore universitario 01.11.03 01.11.00 Bari 22.06.61 Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” 15.07.87 icar 22, Estimo 37 Pierluigi Morano Professore Ordinario ing-ind 11, Fisica tecnica ambientale Professore 38 Francesco Ruggiero Associato sps 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio Professore 39 Luciana Bozzo Associato Ricercatore 40 Sergio Bisciglia universitario L-ant 07, Archeologia classica Professore 41 Roberta Belli Associato 162 Dal 27.04.12 29.12.04 Napoli 31.07.68 Ingegneria civile-trasporti, Università di Napoli “Federico II” 31.03.94 Altri titoli accademici DR in Conservazione dei Beni Architettonici, Università di Napoli “Federico II”, VIII ciclo 1996 DR in Conservazione dei Beni Architettonici, Università di Napoli “Federico II”, VII ciclo 1995 DR in Pianificazione territoriale e urbana, Università di Roma “La Sapienza”, IV ciclo, 1993 DR in Valtuazione economica dei progetti, Università Mediterranea di Reggio C., X ciclo, 1998 Master europeo in Pianificazione territoriale e mercato immobiliare, COREP-Politecnico di Torino, 1998 29.12.04 01.07.96 Bari 17.08.64 Ingegneria meccanica, Università di Bari 05.04.90 01.03.02 28.12.95 Bari 03.03.47 Scienze politiche, Università di Bari 09.12.69 DR in “Sociologia”, Università di Catania, VI ciclo, 1993 28.12.00 28.12.95 Bari 18.03.61 Filosofia, Università di Bari 23.03.88 DR in “Sociologia”, Università di Catania, V ciclo, 1993 Roma 03.04.58 Lettere, indirizzo archeologico Università di Roma “La Sapienza” 07.07.83 01.10.06 01.10.06 DR in “Antichità classiche”, Università di Roma “Tor Vergata”, 1993 Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), 1985 A Alevridis, Sofoklis, 151; Alicino, Mariangela, 152; Aloisio, Annamaria, 17; Anzivino, Angiolina, 17; Ardito, Vitangelo, 8, 9, 11, 16, 19, 49, 52, 54, 75, 104, 145, 160; Atanasios, Peppas, 151; Ayz, Ubaldo, 17, 19; B Bagnato, Vincenzo, 11, 49, 52, 76; Baiardi, Giannicola, 12; Balena, Pasquale, 17; Balice, Michele, 10, 17, 19, 20; Barbera, Lucio Valerio, 151; Barone, Francesca, 151; Basile, Loredana. 13; Beccu, Michele, 8, 9, 11, 19, 47, 53, 81, 145, 160; Behrens Abuseif, Doris, 151; Belli, Roberta, 8, 9, 11, 17, 19, 50, 52, 54, 79, 106, 162; Benedetto, Lorenzo, 11, 19; Bernardini, Chiara, 12, 50, 52, 78; Biancofiore Rita, 17; Bisciglia, Sergio, 8, 9, 11, 17, 19, 49, 54, 105, 162; Bordogna, Enrico, 151; Braghieri, Gianni, 151; Boccadoro, Nicola, 10; Boccardi Luisa, 152; Bouteflika, Mourad, 152; Bozzo, Luciana, 8, 9, 11, 17, 19, 49, 54, 105, 162; C Calabria, Claudia, 151; Calace, Francesca, 8, 9, 11, 13, 17, 19, 49, 53, 87, 145, 162; Caldarola, Giuseppe, 17; Calderazzi, Antonella, 17, 19, 145; Caliò, Luigi, 12, 50, 52, 68; Calvano, Riccardo, 12, 49, 52, 59; Campa, Maria Rita, 152; Canella, Guido, 151; Capoccia, Paolo, 12, 49, 52, 59; Carabellese, Ignazio, 8, 9, 11, 17, 19, 48, 54, 95, 98, 162; Carullo, Rossana, 8, 9, 11, 17, 19, 50, 54, 108, 124, 145, 152, 161; Cascione, Vito, 10, 17, 20; Casnati, Gaianè, 151; Castagnolo, Valentina, 12, 50, 52, 56, 64; Castellana, Assunta, 24; Catalano, Daniela, 152; Cataldi, Giancarlo, 151; Cellie, Diego, 12, 49, 52, 60; Chiarantoni, Carla Antonia, 16, 19; Chieti, Valeria, 152; Colonna, Francesco, 17; Colonna, Michele, 122, 123, 132; Consoli, Giampaolo, 17, 19, 145; Costantino, Domenica, 16, 19; Cucci, Giovanni, 11, 12; Cusano, Ennio, 12; D D’Addabbo, Nicola, 11; D’Alba Michele, 17; Dalfino, Giuseppe, 13; D’Amato Guerrieri, Claudio, 8, 9, 10, 11, 16, 18, 47, 48, 52, 53, 54, 56, 81, 85, 92, 95, 102, 145, 160; D’Ambrosio, Pietro, 11, 16, 18, 48, 52, 72, 145; De Bellis, Vito, 151; De Cadilhac, Rossella, 9, 11, 13, 17, 19, 48, 54, 95, 162; De Ceglia, Irma, 12; Defilippis, Francesco, 8, 9, 11, 17, 19, 47, 52, 54, 69, 91, 145, 152, 161; Del Core, Lucia, 151; Dellerba, Costanza, 12; De Mattia, Daniela, 153; de Nichilo, Eliana, 152; De Poli, Aldo, 151; De Simone, Vincenzo, 8, 9, 11, 13, 17, 19, 50, 52, 53, 65, 89, 161; De Tommasi, Domenico, 16, 18, 145; Devillanova, Giuseppe, 11, 50, 52, 63; De Vito, Rosanna, 12; Diaferio, Mariella, 16, 19, 145; Di Marzio, Maria Teresa, 17; Di Noia, Tommaso, 11, 122, 123, 135; Di Paola, Vincenzo, 16, 18; Di Roma, Annalisa, 8, 9, 11, 13, 16, 19, 47, 52, 56, 122, 123, 124, 125, 136, 160; Docci, Mario, 151; D’Onofrio Marcella, 10; F Fallacara, Giuseppe, 8, 9, 11, 17, 19, 47, 48, 52, 54, 56, 92, 94, 145, 152, 161; Ferrieri Caputi, Olinda, 12, 122, 123, 123; Ficarelli, Loredana, 8, 9, 11, 17, 18, 20, 47, 54, 91, 145, 160; Fiore, Massimiliano, 12, 49, 52, 75; Fioriello, Silvio, 11, 50, 53, 90; Fittipaldi, Francesco, 12; Fittipaldi, Graziella, 12, 47, 52, 56, 153; Foti, Dora, 16, 18, 145; Foti, Pilade, 8, 9, 11, 16, 19, 48, 53, 86, 122, 123, 129, 145, 160; Fraddosio, Aguinaldo, 16, 19, 145; Fusaro, Nico, 12 G Gaube, Heinz, 151; Giammarco, Carlo, 151; Giannelli, Vito, 17; Giannuzzi, Vincenzo, 11; Giglio, Annalisa, 12, 47, 52, 69, 152; Giustolisi, Orazio, 16, 18,145; Gorgoglione, Michele, 11, 122, 124, 137; Greco, Rita, 8, 9, 11, 48, 54, 95, 101, 160; Guzzardo, Giovanni, 17; H Holod, Renata, 151; Haselberger, Lothar, 151; Huerta, Santiago, 151; I Iacovuzzi, Alessandro, 153; Ieva, Matteo, 8, 9, 11, 17, 19, 47, 52, 53, 81, 145, 161; Iavernaro, Fulvio, 12, 122, 123, 135; Imbimbo, Antonio, 17; K Kuban, Dogan, 151; L Labate, Luca, 152; Laner, Franco, 151; La Ragione, Luigi 16, 19, 145; Latessa, Carlotta, 12, 123, 132; Latorre, Cosimo, 17; Laucelli, Daniele Biagio, 16, 19; Leonardis, Enrica, 153; Librato, Palma, 152; Lisco, Margherita, 12, 122; Livadiotti, Monica, 8, 9, 11, 17, 19, 48, 49, 52, 57, 62, 161; Loliva, Valeria, 152; Lovino, Giuseppe, 12, 122, 123, 131; Luisi, Giannangelo, 12, 49, 52, 63; Lusardi, Richard, 12, 124; M Malicot, André, 150; Mangone, Annalisa, 11, 50, 53, 90; Marano, Giuseppe Carlo, 16, 18, 145; Marconi, Paolo, 150; Mariani, Tiziana, 12; Marrone, Marcella, 12; Martellotta, Francesco, 17, 19, 145; Martinelli, Nicola, 8, 9, 11, 17, 19, 49, 52, 77, 162; Martines, Giacomo, 8, 9, 10, 11, 17, 19, 48, 51, 54, 70, 95, 101, 145, 162; Martiradonna, Maria, 17; Marvulli, Annarita, 12, 49, 53, 87; Marzano, Salvatore, 16, 18; Masiello, Laura, 12, 50, 52, 68; Mastrogiacomo, Francesco, 13; Masciopinto, Maria Lucia, 11; Mele, Rocco, 12, 122, 123, 131; Menghini, Anna Bruna, 8, 9, 11, 16, 19, 47, 54, 91, 140, 145, 152, 160; Mezzina, Mauro, 8, 9, 10, 11, 13, 48, 54, 102, 160; Miano, Giuseppe, 151; Milella, Silvana, 17, 19; Mineccia, Giuseppe, 17; Minenna, Vincenzo, 19, 153; Minervini, Claudia, 10; Moccia, Carlo, 8, 9, 11, 16, 19, 47, 54, 91, 145, 160; Monaco, Pietro, 16, 18, 145; Mongelli, Alessandra, 152; Monno, Mariapia, 17; Montalbano, Calogero, 8, 9, 11, 17, 19, 47, 52, 53, 56, 81, 145, 152, 161; Montemurro, Michele, 8, 10, 11, 17, 19, 47, 52, 54, 69, 91, 145, 152, 160; Morano, Pierluigi, 8, 9, 10, 11, 17, 18, 49, 54, 108, 162; Moschini, Francesco, 11, 122, 123, 127; a N Nanna, Grazia, 153; Neglia, Annalinda Giulia, 8, 10, 11, 17, 19, 47, 52, 69, 145, 152, 161; Netti, Lorenzo, 11, 17, 19, 122, 123, 133; Nevzat, Zaffir Erdil, 11; Nicoletti Valerio, 10,11; O Occhinegro, Ubaldo, 153; 163 Oliva, Antonio V. G., 16, 19 ; Orsini, Marco, 153; Appendici a 164 P Pagliarulo, Rosa, 8, 10, 11, 12, 17, 19, 122, 123, 124, 126, 136, 145, 152, 161; Palacios Gonzalo, José Carlos, 151; Palmieri, Valerio, 152; Panza, Paola, 17; Panzini, Nicola, 151; Paparella, Francesco, 17; Paris, Spartaco, 8, 9, 11, 16, 18, 49, 52, 76, 122, 124, 138, 145, 160; Parisi, Ciro, 11; Parisi, Nicola, 8, 10, 11, 17, 19, 47, 52, 53, 56, 81, 145, 152, 161; Pashako Frida, 152; Passalacqua, Michele, 13; Perfido, Paolo, 8, 10, 11, 17, 19, 50, 53, 89, 145, 161; Pérouse de Montclos, Jean-Marie, 151; Perrone, Nunzio, 12, 122, 123, 126; Petralla Stefania, 152; Petruccioli, Attilio, 8, 9, 11, 13, 17, 18, 20, 47, 48, 53, 54, 83, 92, 93, 145, 161; Piccininni, Francesco, 17, 19, 49, 53, 86; Piccioni, Mario Daniele, 16, 18, 145; Pimpirelli, Giovanni, 17; Pinto, Gemma, 152; Pirro, Patrizia Paola, 12, 49, 53, 87; Piscitelli, Claudia, 151; Politi, Tiziano, 11; Porco, Francesco, 12, 48, 54, 102; Puglisi, Dario, 50, 52, 67; Puglisi, Giuseppe, 16, 19, 145; Purini, Franco, 151; R Rabasa Diaz, Enrique, 151; Rabbat, Nasser, 151; Raffaele, Domenico, 8, 10, 11, 48, 53, 54, 81, 95, 98, 160; Ragazzo, Felice, 150; Ranieri, Giulia, 17; Re, Luciano, 151; Reina, Massimiliano, 12, 122, 123, 130; Resta, Fiore, 153; Restucci, Amerigo, 151; Ricciuti, Umberto, 12, 48, 52, 72; Rignanese, Leonardo, 8, 10, 11, 17, 19, 49, 53, 87, 162; Riondino, Antonio, 8, 10, 11, 17, 19, 47, 52, 69, 91, 145, 152, 161; Rociola, Giuseppe, 12, 47, 52, 69, 152; Rocco, Giorgio, 8, 9, 11, 12, 13, 17, 18, 48, 52, 54, 57, 92, 145, 161; Romanazzi, Hilde Grazia Teresita, 8, 10, 11, 17, 19, 50, 52, 65, 145, 152, 161; Romano, Enza, 17, 19; Rossi, Gabriele, 64, 89, 145; Rubini, Claudio, 151; Ruggiero, Francesco, 8, 9, 11, 17, 19, 49, 53, 54, 86, 104, 162; S Saidi, Mohamed, 152; Sallustio, Angelantonio, 16, 19; Santoro, Francesca, 24; Santoro, Valentina, 151; Sardano Rossella, 13; Scarcelli, Alessandra, 12, 122, 123, 124, 130, 134, 152; Schiraldi, Vincenzo, 12; Scintilla, Leonardo Daniele, 12; Scionti, Mauro, 17, 19, 145; Scricco, Francesco, 19, 153; Scully, Vincent Joseph, 150; Selicato, Francesco, 17, 18, 145; Settembrini, Francesco, 17; Simeone, Vincenzo, 16, 18, 145; Stea, Giuseppina, 13; Stefanizzi, Pietro, 17, 19, 145; Stigliano, Marco, 12, 47, 52, 56, 153; T Tafuni, Vito, 12, 122, 123, 126; Tateo, Stefania, 152; Tramontano, Fabrizio, 152; Trentadue, Francesco, 16, 18; Turchiarulo, Mariangela, 153; U Uva, Giuseppina, 8, 9, 11, 48, 54, 95, 96, 102, 160; V Valenti, Marco, 152; Valido, Nicoletta, 17; Verrino, Valeria, 10, 11; Visaggi, Rosanna, 17 a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del cdlm in Architettura e del cdl in Disegno Industriale- a.a. 2011/2012 I semestre Ottobre 2011 1 s 41 45 2 d 2 m Lezioni 2 v 3 g 4 v 5^ settimana 3 s 4 d 5 m Lezioni 5 s 6 g 1^ settimana 6 d 8 s 46 2 g 5 l 5 g 5 d 6 m 6 v 6 l 6 m 7 m Lezioni 8 g 17^ settimana v 7 m Lezioni 7 s 8 m 8 g 10^ settimana 8 d Lezioni 9 v 6^ settimana 10 s Lezioni 13 g 2^ settimana 2 Epifania 6 Esami 1° appello 7 m 8 m 10 Esami 1° appello 2 v 3 s 4 d 5 l 9 l 9 g 9 10 m 10 v 10 s 11 v 11 d 11 m Lezioni 11 s 11 d 12 s 12 l 12 g 13^ settimana 12 d 12 l 13 d 51 14 l 47 1 7 l 9 m 11 m Marzo 2012 1 g 3 v 4 s 10 g 12 m Febbraio 2012 1 m Capodanno 2 l 9 d 15 s 15 m 13 m 13 v 13 l Lezioni 14 s 15 g 11^ settimana 15 d 15 m 16 l 16 g 16 v 17 v 17 s 7 14 m 11 Esami 2° appello 14 m Lezioni 15 g 18^ settimana 16 m Lezioni 16 v 17 l 17 g 7^ settimana 17 s 18 m 18 v 18 d 18 m Lezioni 18 s 18 d 19 s 19 l 19 g 14^ settimana 19 d 19 l 19 m Lezioni 20 g 3^ settimana 20 d 22 s 48 52 20 m Lezioni 21 s 22 m 22 g 12^ settimana 22 d 23 m Lezioni 23 v 24 g 8^ settimana 24 s Lezioni 27 g 4^ settimana 29 s 30 d 31 l 21 m 22 m Esami 2° appello + Lauree 12 21 m Lezioni 22 g 19^ settimana 23 l 23 g 23 v 24 m 24 v 24 s 25 d Natale 25 m Lezioni 25 s 25 d 26 s 26 l Santo Stefano 26 g 15^ settimana 26 d 26 l 53 28 l 49 4 20 m 20 l 8 25 v 27 d 28 v 20 v 21 m 23 d 25 m 17 m 21 l 24 l 26 m 3 27 m 27 v 28 m 28 s 29 m Lezioni 29 g 29 d 30 m 9^ settimana 30 v 31 s 30 l 31 m 5 27 l 9 a 13 m 14 m 16 d 21 v 44 50 Gennaio 2012 1 d 3 m 4 m 10 l 14 v 43 Dicembre 2011 1 g 3 l 4 m 7 v 42 Novembre 2011 1 m Tutti i Santi 28 m Lezioni 29 m 16^ settimana 13 27 m Lezioni 28 m 20^ settimana 29 g 30 v 31 s Z Zattera, Ariella, 8, 9, 17, 19, 47, 53, 81, 160; Zito, Gabriele, 12, 122, 124, 137. 165 Maggio 2012 1 d 1 m 2 l 18 3 m 14 4 v 5 s 6 d Appendici 8 m Lunedì dell’Angelo Agosto 2012 Settembre 2012 1 d 1 m 1 s 2 g 2 d 3 v 3 l 23 2 l Festa della Repubblica 27 3 m 32 4 l 4 m 4 s 4 m 5 m 5 g 5 d 5 m Esami 1° appello 6 m Lezioni 6 v 6 l 6 g 7 g 28^ settimana 7 s 7 m 7 v 8 d 8 m 8 s 9 g 9 d 10 v 10 l Festa di San Nicola 8 v 9 m Lezioni 9 s 10 m 10 g 24^ settimana 10 d 11 m 11 v 11 l 11 m 11 s 11 m 12 g 12 s 12 m 12 g 12 d 12 m 13 v 13 d 14 s 14 l 19 15 d 20 17 m 18 m 24 15 m 16 l Viaggi di studio 19 g 16 m Lezioni 17 g 25^ settimana 9 l 28 10 m 33 Esami 2° appello 13 m Lezioni 13 v 13 l 13 g 14 g 29^ settimana 14 s 14 m 14 v 15 v 15 d 15 m 15 s 16 s 16 l 16 g 16 d 17 v 17 l 18 s 18 m 19 g 19 d 19 m 17 d 18 v 18 l 19 s 19 m 29 17 m 18 m Workshop e Mostra didattica 34 Esami 2° appello 20 v 20 d 20 m Lezioni 20 v 20 l 20 g 21 s 21 l 21 g 30^ settimana 21 s 21 m 21 v 22 d 22 m 22 v 22 d 22 m 22 s 23 g 23 d 24 v 24 l 23 l 21 24 m 17 Luglio 2012 1 v 3 d 7 l Pasqua 9 l 16 23^ settimana Lezioni 8 d a Lezioni 21^ settimana 7 s 15 3 g 5 g Giugno 2012 2 s 2 m 4 m 6 v Festa dei lavoratori 25 m Lezioni Festa della Liberazione 26 g 22^ settimana 25 23 m Lezioni 23 s 24 g 26^ settimana 24 d 23 l 30 24 m 35 25 v 25 l 25 m 25 s 25 m 26 s 26 m 26 g 26 d 26 m 27 v 27 l 27 g 27 m Lauree 27 v 27 d 28 s 28 l 28 g 28 s 28 m 28 v 29 d 29 m Lezioni 29 v 29 d 29 m 29 s 30 m 27^ settimana 30 s 30 l 30 g 30 d 30 l 22 31 g 26 Esami 1° appello 31 m 36 anni Corso di Laurea in Disegno industriale 1° anno 1° CdL 2° anno 2° 3° anno 3° 4° anno 4° 3° ciclo specialistico 5° anno 5° Corso di Laurea Magistrale in Architettura CdLs 1° ciclo di base Esami 1° appello 2° ciclo applicativo Esami 1° appello anni 1° anno 1° 2° anno 2° 3° anno 3° Laurea a Laurea Specialistica < Aprile 2012 a.5 Architettura didattica della Facoltà di Architettura per l’Anno Accademico 2011/2012 (XXII) II semestre Esami 2° appello Dottorato di Ricerca Post lauream 1° anno (60 cr) 6° 2° anno (60 cr) 7° 3° anno (60 cr) 8° Esami 2° appello 31 v Legenda Attività didattiche (lezioni, revisioni...) Esami 166 Festività e vacanze Sistema di misurazione delle attività didattiche in “crediti”: 1 credito (CR) è l’unità di misura dell’attività complessivamente svolta dagli allievi. 1 credito = 25 ore 5 anni 300 crediti = 7.500 ore 1 anno 60 crediti = 1.500 ore (pari a 42 settimane di 36 ore circa) 1 settimana 1,5 crediti = 36 ore (pari a 5 giorni ciascuno di 4+3 ore) • Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 42 settimane. • Le attività didattiche propriamente dette sono articolate in due periodi (A e B), ciascuno di 15 settimane e in tre sessioni di esami ciascuna di 4 settimane. • Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 42 settimane. 167 a a