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PREMESSA
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Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’”IISS LUIGI “VANVITELLI”” di
LIONI, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la
“Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti”;
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il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con
proprio atto di indirizzo prot. 7451/B01 del 05 ottobre 2015 dopo le interlocuzioni preliminari
nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli
enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel
territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori;
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il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 15 Gennaio
2015;
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il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 15 Gennaio 2015;
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il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed
in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
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il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
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FINALITA’ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA
art. 1 commi 1- 4 della l. 107/2015
PREMESSA
“Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’ identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che
le singole scuole adottano nell’ ambito della loro autonomia Esso è
coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi di
studi, determinati a livello nazionale a norma dell’art. 8, e riflette le
esigenze del contesto culturale, sociale e d economico della realtà locale,
tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa.
Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche,
anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e
indica gli insegnamenti e le discipline tali da ricoprire il fabbisogno dei posti
comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia e dei posti per il
potenziamento dell’offerta formativa. Indica, altresì, il fabbisogno relativo ai
posti del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario….”
(art. 1 comma 14 della L. 107 del 13 luglio 2015).
Il Piano è, dunque, un documento di:
 Identità dell’Istituto che definisce il quadro delle finalità educative e di
istruzione della Scuola.
 Programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro
delle finalità del sistema scolastico nazionale.
 Progettazione di attività curricolari ed extra curricolari con progetti che
mirano ad ampliare e arricchire l’offerta formativa aprendo l’Istituto alle
famiglie e alle realtà del territorio.
 Riferimento che regola la vita interna dell’Istituto e organizza le proprie
risorse di organici, attrezzature e spazi.
 Impegno di cui l’Istituto si fa carico nei riguardi del personale, delle
famiglie e del territorio.
 Mediazione tra le prescrizioni a livello nazionale, le risorse della Scuola
e la realtà locale.
Il Piano, così definito, riconosce come principali compiti della scuola:
 innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli
studenti;
 prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica;
 realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,
sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione ed
educazione alla cittadinanza attiva;
 garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo .
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MISSION
La scuola è il luogo nel quale si favorisce lo sviluppo dell’uomo
in tutte le sue dimensioni, è il luogo nel quale i docenti, oltre a svolgere il
ruolo istituzionale di mediatori di apprendimenti e di conoscenza, sono
chiamati a dare risposte coerenti alle attese dei ragazzi, delle famiglie,
della società.
L’impegno del “Vanvitelli” è, quindi, quello di offrire attività
formative, improntate all’innovazione metodologica e didattica e orientate a
fornire competenze spendibili nel mondo del lavoro per dare risposte ai
bisogni e alle attese dei nostri studenti, ma anche per realizzare quel patto
formativo richiesto dalla nostra realtà territoriale e condiviso con le famiglie.
Consapevoli che la formazione dei nostri giovani non passa solo
attraverso l’acquisizione di conoscenze e competenze disciplinari e
professionali, ma si basa, anche e soprattutto, sulla capacità di costruire la
propria identità e di stabilire relazioni significative che permettano
l’equilibrato sviluppo della “persona” e del “cittadino” di domani, i docenti
del “Vanvitelli” sono pronti ad accettare la sfida del futuro.
L’obiettivo primario che ci proponiamo è, perciò,
quello di
indirizzare l’ attività formativa in modo da aiutare i giovani a costruire un
proprio ruolo in un mondo sempre più complesso, dinamico, problematico,
spesso fonte di disagio sociale ed esistenziale, anche per la mancanza di
solidi modelli di riferimento.
E’ questa la scuola per la quale da anni ci battiamo, nella quale
crediamo, per la quale non necessitano leggi particolari, ma solo
sensibilità, professionalità, e tanto entusiasmo e passione e un forte
spirito di collaborazione che ci inducono a porre l’alunno al centro del
nostro impegno quotidiano.
VISION
Le proposte culturali, le scelte e i comportamenti didattici, le
occasioni formative, le disponibilità finanziarie, personali e professionali
dell’I.I.S.S. “Vanvitelli” sono finalizzati alla seguente vision:
 vivere l’esperienza scolastica da cittadini, educando gli studenti alla
partecipazione consapevole e democratica;
 rendere l’ambiente scolastico una comunità educante in cui
interagiscono più soggetti;
 caratterizzare l’esperienza scolastica all’apertura europea e
multiculturale, valorizzando le occasioni di incontri interculturali
attraverso scambi, stage all’estero e soprattutto lo studio delle lingue e
le nuove tecnologie;
 essere un punto di forza dinamico del territorio e della sua crescita
sociale, economica e culturale.
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1.DATI IDENTIFICATIVI
DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
1.1 NOTIZIE DELL’ISTITUTO
L' Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Vanvitelli” di Lioni è frutto del piano di
razionalizzazione concepito nel 1997 dall' Ex Provveditorato agli Studi di Avellino, oggi Ufficio
Scolastico Provinciale, che in quell'anno accorpò l'IPSIA "Meucci" all' ITCG “Vanvitelli”.
Per celebrare la grande tradizione storica delle due scuole del territorio dell’Alta Irpinia e
per sottolineare il legame con i grandi artisti del passato della nostra nazione, dopo
l’accorpamento, l’istituto fu intitolato a Luigi Van Wittel, detto Luigi “Vanvitelli”, pittore, ma
soprattutto, uno dei più grandi architetti italiani.
1.1.A ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI (OGGI ITET)
L'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Vanvitelli” nasce come sezione
staccata dell' Imbriani di Avellino nel 1960/1961 per diventare autonomo nel 1970/1971. Nel
1990/1991 viene istituito il corso per Ragionieri e nel 2001/2002 l'indirizzo Ragionieri
Programmatori.
In seguito al Riordino, l’indirizzo per Geometri assume la denominazione di “Costruzioni,
Ambiente e Territorio”, e quello per Ragionieri Programmatori la denominazione di
“Amministrazione, Finanza e Marketing” con il percorso generale Amministrazione Finanza e
Marketing e l’ articolazione “Sistemi informativi Aziendali”.
Le sedi dell'Istituto nel corso degli anni sono cambiate: nel 1962/1963 Prima trav. Corso
Umberto I°; nel 1965/1966 Via San Rocco; nel 1970/1971 in Piazza Dante, nel 1975/1976
Convento San Rocco; nel 1980/1981 prefabbricati di Via Napoli, per poi passare nella sede
definitiva in via Ronca.
Nell’anno scolastico 2011-12 l’ indirizzo Geometri dell’Istituto “Vanvitelli” ha celebrato il
Cinquantesimo anniversario della sua istituzione. L’evento è stato festeggiato con una serie di
iniziative per riflettere sul ruolo e la funzione svolta dall’Istituto nella formazione di valenti
professionisti e della classe dirigente dell’Alta Irpinia e non solo ed è stato, inoltre, l’occasione per
un grande incontro fra tutti quelli che, a vario titolo, hanno fatto parte della grande famiglia del
“Vanvitelli”.
1.1.B ISTITUTO PROFESSIONALE PER L ’INDUSTRIA E L ’ARTIGIANATO (OGGI IP)
L'Istituto Professionale Statale per l'Industria e l'Artigianato " A. Meucci" nasce
come sezione staccata dell'IPSIA "G. Giorgi" di Avellino nell'anno scolastico 1957/1958 e diventa
autonomo nel 1964/1965. Nel 1957/1958 viene istituito il corso di congegnatori meccanici, nel
1958/1959 viene aggiunto il corso di elettricisti installatori, nel 1962/1963 si sostituisce il corso di
elettricisti installatori con quello di elettromeccanici, nel 1967/1968 viene aggiunto il corso di
chimici, nel 1970/1971 i corsi post - qualifica della regione Campania, nel 1978/1979 il corso per
elettronici e infine nel 2001/2002 il corso per telecomunicazioni.
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In seguito al Riordino il corso per meccanici, elettronici e telecomunicazioni
confluiscono nell’indirizzo “Manutenzione e Assistenza Tecnica” (con le due articolazioni
“Manutenzione Mezzi di Trasporto” e “Apparati, Impianti e Servizi Tecnici Industriali e Civili”) e il
corso chimico confluisce nell’indirizzo “Produzioni Industriali e Artigianali”. Nell’anno 2012-13
viene istituito il nuovo indirizzo “Servizi Socio Sanitari”. In entrambi gli indirizzi vengono realizzati
percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) che si concludono con l’esame regionale
per il conseguimento della qualifica triennale in operatore elettronico/ operatore meccanico/
operatore delle produzioni chimiche, riconosciuta a livello europeo.
Le sedi dell'Istituto sono state le stesse dell'ITCG “Vanvitelli” fino al 1987/1988; nel
1988/1989 in via Querce Nuove; nel 1993/1994 nell'attuale sede di Via Torino.
1.1.C ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE
(OGGI IPSEOA)
L’Istituto Professionale per i servizi Alberghieri e della Ristorazione è stato
istituito il 1° settembre 2004 come sezione coordinata dell’IPSSAR “Manlio Rossi Doria” di
Avellino.
E’ nato come una scommessa per il territorio irpino, poco valorizzato dal punto di
vista turistico-ricettivo, e come tentativo di fornire alle future generazioni la possibilità di legarsi
alla propria terra. Investire in un settore importante come quello dell’istruzione-formazione
professionale per valorizzare il patrimonio storico e artistico, le tradizioni ed i prodotti tipici è stato
lo scopo prioritario dell’istituzione dell’Alberghiero a Lioni. Sin dalla fondazione, l’Istituto ha avuto
una buona risposta in termini di iscrizioni e di crescita. Due le sezioni istituite il primo anno e
confermate fino all’anno scolastico 2007-2008. Dal 1° settembre 2008 l’indirizzo, giunto al suo
quinto anno, è stato aggregato al “Vanvitelli”, Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore presente
da oltre quarant’anni sul territorio e Polo Tecnico-Professionale dell’Alta Irpinia.
Il passaggio al “Vanvitelli” segna anche un sensibile incremento nelle iscrizioni che
permettono l’istituzione di tre sezioni.L’anno scolastico 2012-2013 vede l’istituzione di uncorso
presso la Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi (Av).
In seguito al Riordino il corso ha assunto il nome di “Servizi per l’Enogastronomia e
l’Ospitalità Alberghiera” con articolazioni in “Enogastronomia”, “Servizi di Sala e Vendita” e
“Accoglienza Turistica”.
Tutti gli indirizzi del “Vanvitelli”, nonostante il crescente tasso di denatalità, vivono un
costante trend di crescita, sia per quanto concerne le iscrizioni, sia dal punto di vista della qualità
dell’offerta formativa e possono vantare tra i loro diplomati eccellenze nei diversi settori
dell’economia locale e nazionale. Inoltre, più della metà degli studenti dell’Istituto “Vanvitelli”
risulta impegnata in attività lavorative già nei primi anni dopo il conseguimento del diploma.
1.1.D SEDE CARCERARIA
L’I.I.SS. “ “Vanvitelli” “ dispone di una sede staccata ad indirizzo IPSEOA presso la
Casa di Reclusione di S. Angelo dei Lombardi,ove sono presenti tre classi con 41 apprendenti. A
partire dall’ A.S. 2015/2016 è in accordo di rete con il nuovo ordinamento di istruzione degli adulti
CPIA AV+BN . Le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia
organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l’ istruzione degli adulti (CPIA) sono state
esplicitate nel D.P.R. 263/2012 e nella circolare Ministeriale di avvio n° 36 del 10 aprile 2014.
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Pertanto l’istituzione autonoma CPIA, articolata in rete territoriale di servizio, è
chiamata a redigere il patto formativo per la valorizzazione del patrimonio culturale e
professionale della persona a partire dalla ricostruzione della sua storia individuale. Il nuovo
sistema di istruzione degli adulti prevede, tra l’altro, che i percorsi di istruzione siano organizzati
in modo da consentire la personalizzazione del percorso sulla base di un Patto formativo
individuale definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, informali e non
formali posseduti dall’ adulto.
La definizione del Patto formativo individuale è compito della Commissione. I percorsi
di istruzione di secondo livello (riportato nelle linee guida) sono realizzati dalle istituzioni
scolastiche presso le quali funzionano i percorsi di istruzione tecnica, professionale e artistica,
rimanendo in essa incardinati.
Tali percorsi sono articolati in tre periodi didattici:
a) Primo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione delle certificazione necessarie per
l’ammissione al secondo biennio.
b) Secondo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione per
l’ammissione all’ ultimo anno.
c) Terzo periodo didattico finalizzato all’acquisizione del diploma Professionale.
E’ stato istituito un accordo di rete con il CPIA AV+BN e nominata una
Commissione per la definizione del Patto Formativo Individuale e per il Certificato di
riconoscimento dei Crediti per la personalizzazione del percorso.
1.2 L’ITS PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE
L’IISS “Vanvitelli”è l’unica scuola irpina tra i soci fondatori dell’ITS per la Mobilità
Sostenibile di Maddaloni (CE) “Villaggio dei Ragazzi”, di cui fanno parte altri sei istituti scolastici
superiori campani, enti di ricerca e formazione e le aziende Ansaldo STS e Ansaldo Breda.
Pertanto, il “Vanvitelli” propone ai giovani del suo bacino d’utenza la partecipazione ai bandi e ai
corsi promossi dall’Istituto ITS, che costituiscono occasioni di formazione particolarmente proficue
ai fini dell’inserimento nel contesto lavorativo.
Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono, difatti, "scuole speciali di tecnologia", istituite
il 25 gennaio 2008 con DPCM (Decreto Presidenza del Consiglio dei Ministri) e rappresentano
l’anello di congiunzione fra Scuola Secondaria di Secondo Grado e mondo del lavoro e formano
profili professionali altamente qualificati, i Tecnici Superiori, già destinati all’inserimento nel settore
di pertinenza.
Il Diploma di Tecnico Superiore conferisce anche crediti riconosciuti per poter
proseguire gli studi universitari.
Agli ITS si accede per concorso pubblico, previo superamento di una rigida
selezione, che prevede l’accertamento di competenze in lingua Inglese e Informatica oltre alle
competenze del settore di pertinenza. I corsi sono riservati ciascuno a gruppi di venti –
venticinque allievi, sono centrati sull’alta tecnologia ed hanno la durata di 4 semestri per un totale
di 1800 / 2000 ore, delle quali almeno il 30% consiste in stage aziendali e tirocinio formativo.
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1.3 GESTIONE DELLA QUALITA’
L’I.I.S.S. “Vanvitelli” di LIONI fa parte del POLO QUALITA’ DI NAPOLI riconosciuto
dal MIUR e istituito con istituito con D.M. 230/00, di conseguenza stabilisce, documenta, attua e
tiene aggiornato il Sistema di Gestione per la Qualità inteso come sistema per garantire e
migliorare la qualità dei processi dell’istituzione scuola, in conformità ai requisiti della norma UNIEN-IS0 9004:2009.
Il Sistema Gestione Qualità è costituito dall'insieme di responsabilità, procedure, azioni,
strutture e risorse predisposte per realizzare azioni migliorative.
Lo scopo del Sistema di Gestione per la Qualità è quello di garantire che i processi di
erogazione dei servizi siano conformi ai requisiti definiti dall’utente e delle sue aspettative attraverso
le seguenti azioni di implementazione e controllo degli stessi:
Politica ed obiettivi per la qualità
La Politica per la Qualità definisce i punti ed i valori che la Direzione intende porre come
riferimento per tutte le funzioni dell’istituzione scolastica per soddisfare le aspettative degli Utenti.
Manuale per la qualità
Il MQ, fornendo un quadro generale delle attività più precisamente espresse nelle procedure e nei
procedimenti, è il documento guida del SGQ, lo formalizza e lo documenta dando evidenza della
sua struttura.
Procedure per la qualità
Documento che descrive e precisa lo svolgimento delle attività richieste dalla norma di riferimento
per la gestione del Sistema Qualità.
Istruzioni operative per la qualità
Documento che descrive operativamente le attività dei processi principali.
Documentazione e modulistica per la qualità
Trattasi dei documenti di riferimento alle procedure o alle istruzioni di lavoro nella forma di moduli
standard, usati nelle operazioni correnti, le cui registrazioni consentono di tenere traccia di singoli
eventi formali quali ad es. i controlli, le verifiche, i riesami, le validazioni, ecc. che vengono
effettuate nella gestione operativa dell’IISS “Vanvitelli”di LIONI.
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1.4 SCHEDE ANAGRAFICHE DELL’ISTITUTO
LA POPOLAZIONE SCOLASTICA – GLI ALUNNI (A.S. 2015-16)
sede
Numero
Prime
Seconde
Terze
Quarte
Quinte
INDIRIZZO
I.T.E.T.
ALUNNI
Prime
Seconde
Terze
Quarte
Quinte
INDIRIZZO
I.P.I.A.
Prime
Seconde
Terze
Quarte
Quinte
INDIRIZZO
I.P.S.E.O.A
CASA DI RECLUSIONE
TOTALE
Numero
26
23
20
33
38
140
40
39
47
33
22
181
57
51
46
59
59
272
44
637
LA POPOLAZIONE SCOLASTICA – I DOCENTI (A.S. 2015-16)
( ESCLUSI SUPPLENTI TEMPORANEI )
sede
Curricolari
DOCENTI
Sostegno
INDIRIZZO ITET
INDIRIZZO IP
INDIRIZZO IPSEOA
+ SEDE CARCERARIA
32
2
39
3
53
9
POTENZIAMENTO
7
2
9
LA POPOLAZIONE SCOLASTICA – IL PERSONALE A.T.A. (A.S. 2015-16)
I.T.E.T.
I.P.I.A.
I L D.S.G.A.
IL PERSONALE A.T.A
I.P.S.E.O.A
1
Assistenti Amministrativi
6
-
-
Assistenti Tecnici
4
4
6
Collaboratori Scolastici
4
5
4
34
GLI ALUNNI D IPLOMATI NEGLI ULTIMI 8 ANNI
I.T.E.T.
I.P.I.A.
I.P.S.E.O.A
2006-07
53
49
-
2007-08
67
46
-
2008-09
47
60
29
2009-10
55
41
39
2010-11
56
50
29
2011-12
47
31
32
2012-13
26
44
49
2013-14
25
40
40
2014-15
47
40
38
10
2.IL CONTESTO: TERRITORIO E UTENZA
L’analisi del contesto dell’Istituto, con particolare riferimento alle caratteristiche socioeconomiche e culturali del territorio è fondamentale per comprendere le scelte didatticheorganizzative operate dalla scuola per rispondere alle esigenze di un’utenza particolarmente
variegata.
L’ area di riferimento dell’ I.I.S.S. “Vanvitelli” di Lioni, coincide in parte con la Comunità
Montana Alta Irpinia (Teora, Sant’Angelo dei Lombardi, Torella dei Lombardi, Rocca San Felice,
Guardia dei Lombardi, Morra de Sanctis, Conza della Campania, Cairano, Sant’Andrea di Conza,
Andretta) ed in parte con la Comunità Montana TerminioCervialto (Caposele, Nusco, Calabritto,
Montella, Cassano Irpino e Bagnoli Irpino). Afferiscono all’Istituto anche studenti provenienti da
paesi della vicina provincia di Potenza (Pescopagano) e di Salerno (Laviano, Castelnuovo,
Santomenna).
L’economia dell’area, pur se non molto fiorente, presenta alcuni settori economici
abbastanza sviluppati, nonché diverse aree di potenziale sviluppo.
Il tasso di disoccupazione medio dell’intera area è in linea con il trend della provincia di
Avellino. Un fenomeno che si è accentuato negli ultimi anni è quello dell’immigrazione degli
extracomunitari che si sono, gradualmente, integrati nella società.
Le imprese del territorio, pur se non sempre di grandi dimensioni, danno vita ad un
tessuto produttivo vitale, che necessita costantemente di risorse professionali competenti, le quali
possano contribuire allo sviluppo delle aree interne del sud ed in particolare dell’Alta Irpinia. Di
particolare interesse il settore della “Green Economy”, così come evidenziato dal “Rapporto sulle
dinamiche economiche della provincia di Avellino e le prospettive di sviluppo”. Il settore agricolo, che
ha un peso rilevante nell’economia del territorio, necessita anch’esso di particolari forme di
intervento in grado di sostenerlo e, soprattutto, di rinnovarlo.
L’utenza del nostro Istituto è formata da alunni di estrazione sociale alquanto composita
provenienti da contesti territoriali limitrofi alla sede scolastica, con poche strutture ricreative e
sportive, forme di associazionismo o centri di volontariato, ma attenti e partecipi alle attività del
capoluogo e del contesto regionale, anche grazie al discreto sistema di trasporti ed alle
opportunità offerte dalla rete.
In tale contesto, ricco di potenzialità e bisognoso di ulteriore crescita e
valorizzazione, l’istituzione scolastica è un punto di riferimento nel territorio per la
promozione delle politiche formative ed il luogo di esperienza più importante dal quale
attingere occasioni, strumenti ed opportunità per costruire il proprio progetto di
formazione personale e per contribuire alla valorizzazione del territorio irpino.
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3. PRIORITA’, TRAGUARDI ED OBIETTIVI
3.1 SCELTE PROVENIENTI DAL RAV (Rapporto di Autovalutazione)
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come
contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e
presente sul portale “Scuola in Chiaro” del MIUR.
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera
l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli
esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e
didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del
Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di
breve periodo.
Le priorità e i traguardi che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
ESITI DEGLI
STUDENTI
DESCRIZIONE DELLA
PRIORITA'
DESCRIZIONE
DELTRAGUARDO
Risultati
scolastici
Studenti ammessi alla
classe successiva
Raggiungere i risultati del Benchmark della provincia di
Avellino
Studenti in uscita dalla
scuola
Raggiungere i risultati del Benchmark della provincia di
Avellino per le classi II
Trasferimenti e
abbandoni.
Raggiungere i risultati del Benchmark della provincia di
Avellino per le classi IV
Correlazione tra voto
di classe e risultato
delle prove
Varianza nei risultati
Raggiungere i risultati del Benchmark della provincia di
Avellino
Miglioramento dei
risultati
Ridurre di 0,5 punti la differenza dei risultati del
Professionale rispetto a scuole con contesto socioeconomico e culturale simile (ESCS)
Risultati a distanza
Avere allievi più meritevoli che accedono a borse di studio
regionali e universitarie.
Competenze
chiave e di
cittadinanza
Curricolo e offerta
formativa
Rafforzare la condivisione dei
percorsi formativi da proporre
Valutazione degli
studenti
Realizzazione di prove strutturate per classi parallele in
almeno 1 disciplina
Risultati a
distanza
Consiglio orientativo
per tipologia
Incontri individuali degli studenti con i docenti referenti
Attività di continuità
Realizzazione di almeno un'attività educativa per studenti
della secondaria di I grado con insegnanti della secondaria
di II grado.
Risultati nelle
prove
standardizzate
nazionali
Raddoppiare la variabilità dei punteggi TRA le classi e
diminuire del 10% lavariabilità dei punteggi DENTRO le
classi
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Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Il livello medio-basso di correlazione tra voto di classe e risultati delle prove I.N.V.A.L.S.I.
può essere compensato nel preparare al ruolo da svolgere i docenti somministratori, utilizzare
modelli comuni a tutta la scuola per la progettazione annuale e per classi parallele dell'Istituto dei
diversi gradi e di itinerari comuni per specifici gruppi di studenti: diversamente abili, D.S.A.,
B.E.S....;criteri e modalità comuni per la valutazione delle competenze chiave e del
comportamento degli alunni. Nei risultati a distanza risulta scarsa prevenzione delle difficoltà nel
passaggio all’Università o al mondo del lavoro, è necessario consolidare le attività eil
monitoraggio degli alunni in questa fase, soprattutto per gli alunni con B.E.S.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei
traguardi, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle competenze del Consiglio di classe
sono:
AREA
DI PROCESSO
DESCRIZIONE
DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e
valutazione
Incontro tra gruppi di docenti dei tre plessi della scuola per migliorare la
realizzazione di un curricolo comune per le competenze di base
Modelli comuni per la progettazione didattico educativa
Prove di verifica strutturate in entrata e quadrimestrali comuni nelle materi
di base (italiano, matematica, inglese)
Convenzione con l’Università di Salerno per la preparazione ai test
Ambiente di apprendimento
Inclusione e
differenziazione
Promozione e condivisione di metodologie didattiche innovative
Progettazione di itinerari comuni per studenti con cittadinanza non
italiana, studenti con BES
Continuita' e orientamento
Monitoraggio degli studenti dopo la scuola e sul percorso successivo
(lavoro, università, etc.)
Orientamento strategico e
organizzazione
della scuola
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse
umane
Integrazione con il territorio
e rapporti
con le famiglie
Far convergere le risorse economiche su progetti prioritari sui temi della
prevenzione della dispersione scolastica e del successo formativo.
Offrire maggiore opportunità di miglioramento professionale
Realizzazione di un corso di formazione sulla valutazione con soggetti
esterni
Le attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità strategiche
individuate riguardano:
 la progettazione di un curricolo di scuole per le discipline di base e per lo sviluppo delle
competenze trasversali
 la correlazione tra voto di classe e risultati delle prove INVALSI attraverso una
formazione più attenta dei somministratori
 la realizzazione di un corso di formazione sulla valutazione
 l’ utilizzo sistematico di prove strutturate comuni nel primo biennio nelle discipline di
base in entrata, intermedie e finali
 la promozione di competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali
e sociali con la partecipazione attiva degli allievi.
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3.2 SCELTE PROVENIENTI DAL PDM (Piano di Miglioramento)
In ottemperanza a quanto previsto dalla L. 107 del 2015, il presente Piano è
sviluppato in coerenza con le risultanze del RAV Rapporto di Autovalutazione e le previsioni del
PDM Piano di miglioramento.
Rimandando al testo completo del PDM pubblicato all’Albo elettronico della scuola
per l’analisi dettagliata dei contenuti, si riportano, di seguito le azioni programmate nel triennio di
riferimento per raggiungere il principale traguardo individuato dal PDM : MIGLIORARE GLI ESITI
DELLE PROVE INVALSI.
ANALISI PRELIMINARI ALLA DEFINIZIONE DELLE AZIONI DI MIGLIORAMENTO:
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle
prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti
di forza:
 i risultati delle prove nazionali sono generalmente positivi;
 il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove I.N.V.A.L.S.I. è simile
a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile;
 i livelli di apprendimento sono omogenei tra le classi, eterogenei dentro le classi,
infatti la varianza discosta poco dalla media del Sud e dell'Italia;
 affidabilità di quasi tutti i docenti somministratori preparati al ruolo da svolgere;
 discussione dei risultati della prova I.N.V.A.L.S.I. negli organi collegiali e utilizzo
dei dati per l'autovalutazione d'Istituto.
ed i seguenti punti di debolezza:
 livello medio-basso di correlazione tra voto di classe e risultati delle prove
I.N.V.A.L.S.I.
In conseguenza dell’ analisi dei punti di forza e di debolezza è stato
assegnato il seguente giudizio:
Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI è superiore a quello
di scuole con background socioeconomico e culturale simile. La varianza tra classi in
italiano e matematica è in linea o di poco inferiore a quella media, i punteggi delle classi
non si discostano dalla media della scuola oppure in alcune classi si discostano in
positivo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è
inferiore alla media nazionale.
Sulla base della seguente motivazione:
la scuola assicura l'acquisizione dei livelli essenziali di competenze (misurate con le prove
standardizzate nazionali) per tutti gli studenti.
Nelle classi seconde il punteggio è superiore a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile, sia in italiano, sia in matematica. La varianza tra le classi
parallele è bassa: sono omogenee, mentre la varianza dei livelli di apprendimento
all'interno delle classi discosta poco dalla media del Sud e dell'Italia. Nella scuola si
evidenzia un livello medio-basso di correlazione tra voto di classe e risultati delle prove
I.N.V.A.L.S.I.
14
I risultati delle Prove INVALSI sono stati presi in considerazione nella stesura del RAV e
hanno consentito di definire, contestualmente, le priorità, traguardi e gli obiettivi, come
risulta dagli specchietti precedenti.
In coerenza con quanto previsto dal PDM e, nel rispetto le priorità individuate nel RAV,
per superare le criticità rilevate e consentire il raggiungimento dei traguardi proposti, nel
corso del triennio sono programmate le seguenti azioni:
AZIONI DI MIGLIORAMENTO:
1. promuovere l’uso di METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE
Per superare le criticità emerse dal RAV la nostra scuola intende puntare sulla
formazione dei docenti pianificando attività che valorizzino le risorse professionali con
conseguente ricaduta sull’ambiente di apprendimento e sugli esiti scolastici degli
studenti.
Nel corso del triennio sono programmate le seguenti azioni:
 Corsi di formazione per docenti sulla“DIDATTICA LABORATORIALE”
Corsi di formazione in sede tenuti da personale qualificato dell’USP
 Adesione alla RETE DI SCUOLE DELL’ALTA IRPINIA PER VALORIZZAZIONE DEL
CURRICOLO LOCALEcostituita con prot. N. 3589/C10 del 04/12/2015
DENOMINAZIONE
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
RETE DI SCUOLE DELL’ALTA IRPINIA PER
VALORIZZAZIONE DEL CURRICOLO LOCALE
Aumentare il n° di studenti ammessi alla classe successiva
Limitare il n° di abbandoni e trasferimenti
Raggiungere i risultati del Benchmark della provincia di Avellino
Modelli comuni per la progettazione didattico educativa
Promozione e condivisione di metodologie didattiche innovative
Offrire maggiore opportunità di miglioramento professionale
Il nostro Istituto ha aderito alla rete, formata da scuole di diverso
ordine con istituto
capofila IC “V. Criscuoli” di S. Angelo dei
Lombardi (AV), nata con l’intento di realizzare attività nell’ambito
del piano di miglioramento sulla base dei punti critici emersi nei
rispettivi RAV delle scuole partecipanti e degli obiettivi di
processo,per affrontare le criticità comuni e valorizzare il
curricolo locale .
Il progetto prevede moduli di formazione sulle “METODOLOGIE
DIDATTICHE INNOVATIVE E SCHOOL DESIGN”
dirette ai
docenti e si completa con la realizzazione, in classe, dei
PERCORSI DI SPERIMENTAZIONE progettati, a partire dalla
ridefinizione degli stessi spazi educativi perché questi si
trasformino da “aule” in “ambienti di apprendimento” .
triennio
Docenti interni
Formatori esperti
Finanziato con DM 435, art. 25 e dall’art. 2, lettera a) del DD
937 del 15.09.2015
15
Risultati attesi
Referente
Miglioramento degli esiti degli studenti passando attraverso la
formazione dei docenti. Gli esiti si sostanziano in:
- ripensamento delle metodologie didattiche a favore di strategie
innovative con positive ricadute sulla motivazione, sugli
apprendimenti degli alunni;
- revisione del setting d'aula allo scopo di implementare la
didattica laboratoriale e la ricerca-azione;
- incremento del numero dei docenti che attivano la
sperimentazione e l'innovazione didattica anche mediante
l'utilizzo delle ICT;
- condivisione generalizzata degli strumenti di progettazione e
valutazione;
- produzione e divulgazione di materiali didattici prodotti nel
corso delle sperimentazioni;
- diffusione e socializzazione delle buone pratiche
Scuola Capofila “IC Criscuoli” di S. Angelo dei Lombardi
 Percorso in collaborazione con l’UNIVERSITA’ DI SALERNO: “NUMERO ERGO
SUM: MATEMATICHE IN UNA DIMENSIONE EUROPEA”
Il progetto, realizzato in convenzione con l’Università di Salerno, in ottemperanza al
decreto Dirigenziale n. 765 del 03/10/2014 per progetti di ricerca-azione nell’ambito
della valutazione degli apprendimenti degli studenti campani in “Literacy e Numeracy”,
prevede 30 ore di formazione finalizzate alle prove standardizzate in orario curricolare,
da svolgere con le classi che saranno individuate dalla scuola, somministrate da docenti
interni responsabili della didattica. Il monitoraggio e la documentazione del progetto è
svolta, invece, da un referente dell’Istituto, formato dall’Università che gli fornisce il
materiale didattico per la realizzazione del progetto.
 Attività di POTENZIAMENTO e RECUPERO in italiano e matematica
Le attività prevedono azioni in orario curricolare ed extracurricolare da svolgere, nelle
classi del I biennio, nell’arco dell’anno scolastico, con il contributo dell’organico di
potenziamento. L’organizzazione del percorso è concordata con il docente della
disciplina interessata (italiano e matematica) e prevede forme flessibili di attuazione
attraverso le compresenze, la formazione di sotto-gruppi nella stessa classe o per
fasce di livelli di classi parallele.
Alle azioni di potenziamento delle conoscenze e abilità nelle discipline di base
concorrono anche i progetti “Il Piacere di leggere” e “Progetto Scacchi” riportati, nel
dettaglio, nelle schede P1 e P2allegate alla sezione 9 del presente PTOF.
16
3.3 PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA
Dall’analisi del contesto socio-economico condotta nella sezione 1 si evince che l’IISS
“Vanvitelli” di Lioni, in quanto polo tecnico-professionale del territorio, è un punto di riferimento
fondamentale per la promozione delle politiche formative dell’utenza.
Per questo motivo, oggi, il nostro Istituto, sensibile alla varietà delle esigenze dei suoi
alunni, tenta esperienze innovative che rispondano al fabbisogno degli studenti ricercando
contatti con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza per acquisire eventuali proposte da
utilizzare nella redazione del Piano.
Nel dettaglio, il “Vanvitelli” ha preso contatti con diverse entità culturali presenti sul
territorio, adoperandosi per promuovere e partecipare a manifestazioni, attività formative ed
eventi con un’utile ricaduta in termini di motivazione e crescita della formazione umana e culturale
delle nuove generazioni e attivando forme di collaborazione con le istituzioni e le aziende locali
che possano aprire nuovi orizzonti formativi e professionali ai suoi studenti.
PROPOSTE DA
ENTI/
ASSOCIAZIONI
CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTAIRPINIA di LIONI
Convenzione prot. N. 8051/D08 del 16/10/2015g
Il Consorzio dei Servizi Sociali Altairpinia, con sede in Lioni, è
una realtà significativa operante nel sociale sul territorio. Da anni collabora
con il nostro Istituto mettendo a disposizione le sue professionalità a
supporto di azioni formative dirette, soprattutto, alle classi dell’indirizzo
socio-sanitario.
Anche per quest’anno sono stati presi contatti significativi che
hanno consentito la stipula di una convenzione per l’organizzazione di
attività di alternanza scuola-lavoro per la classe terza. Per le classi prima e
seconda si sta per definire un accordo per l’organizzazione di attività
formative in sede e visite guidate presso le sedi consorziate dei Centri
Disabili, dei Centri per l’handicap e delle strutture per l’Infanzia.
PUBBLICA ASSISTENZA DI CAPOSELE (AV)
Convenzione prot. N. 8291/D09 del 21/10/2015
Già lo scorso anni, l’associazione onlus “Pubblica Assistenza di
Caposele ha permesso alle classi dell’indirizzo socio-sanitario di partecipare
ad eventi culturali e formativi di settore. In seguito ad accordi intercorsi, è
stata stipulata di una convenzione per l’organizzazione di attività di
alternanza scuola-lavoro per la classe terza. Per le classi prima e seconda si
sta per definire un accordo per l’organizzazione di attività formative in sede
e visite guidate presso il Centro Disabili.
FONDAZIONE “DON GNOCCHI” DI S. ANGELO DEI LOMBARDI (AV)
La Fondazione “Don Gnocchi” di S. Angelo dei Lombardi
rappresenta in polo riabilitativo particolarmente importante per il territorio.
Avendo già in passato dato la disponibilità a collaborare con la scuola per la
formazione degli studenti dell’indirizzo socio-sanitario, è stata consultata in
merito alla possibilità di organizzare attività di alternanza scuola-lavoro per la
classe 3^ ed, eventualmente, altre attività formative per la 1^ e 2^.
ASL DISTRETTO SANITARIO DI S. ANGELO DEI LOMBARDI (AV)
Sono stati ricercati contatti significativi con l’ASL che hanno
consentito di programmare attività di ampliamento dell’offerta formativa
nell’ambito del “Progetto Salute” consistenti in incontri per la promozione
della salute psico-affettiva-sessuale, destinati agli studenti delle classi terze,
tenuti dal personale specializzato dell’ente.
17
PROPOSTE DA
ENTI/
ASSOCIAZIONI
PUBBLICA ASSISTENZA DI LIONI (AV)
Nell’ambito del “Progetto Salute” la scuola ha programmato, in
collaborazione con l’ente, una serie di incontri , tenuti da esperti del settore,
per l’educazione alla sicurezza, destinati agli studenti delle classi quarte, dal
titolo “Corso di primo soccorso…perché stare a guardare”.
CINEMA NUOVO di LIONI (AV)
Lioni, in quanto centro tra i più popolosi e meglio collegati del
territorio, ospita un Cinema Multisala che, da sempre, offre una
programmazione di spettacoli a misura per le scuole su tematiche di
interesse sociale e culturale. In base ad accordi intercorsi, il Cinema mette a
disposizione le sue sale per eventi/dibattiti particolarmente significativi
programmati dalla scuola o proposti dallo stesso. Offre, inoltre, apposite e
vantaggiose convenzioni per gli studenti del nostro istituto come le CARD
per studenti,
docenti e personale amministrativo con sconti sulla
programmazione feriale.
ASSOCIAZIONE “LIBERA”
Delibera n. 63 del C.I. del 27/11/2015
Su proposta dell’ associazione di promozione sociale “Libera”, la
scuola aderisce al progetto “Presidio Libera Alta Irpinia” per condividere
l’impegno contro le mafie e la promozione dei valori di legalità e giustizia
attraverso la partecipazione alle iniziative culturali che saranno promosse
nel corso degli anni.
IRPINIA TURISMO e GAL CILSI (GRANO SENATORE CAPPELLI)
Delibera n. 33 del Collegio Docenti del 05/10/2015
Sono previste attività
di collaborazione con diversi enti e
associazioni locali per pianificare attività finalizzate alla conoscenza e
valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti enogastronomici.
CONTRATTO DI FIUME
Delibera n. 33 del Collegio Docenti del 05/10/2015
La nostra scuola ha accolto la proposta delle associazioni locali
operanti nell’ambito del miglioramento socio-economico e ambientale del
territorio aderendo al Piano “Contratto di Fiume” e dichiarando la propria
disponibilità a partecipare ad eventuali iniziative organizzate nel prossimo
triennio.
AZIENDE DI SETTORE
La scuola elabora progetti formativi con le aziende di settore
operanti sul territorio, per tutti gli indirizzi di studio, formalizzandole in
apposite convenzioni che stabiliscono i termini di un progetto formativo
condiviso e valutabile ai fini del credito. Ciò per consentire agli studenti di
condurre esperienze lavorative in orario extracurricolare che permettono di
approcciarsi con il tessuto produttivo del proprio bacino d’utenza e di
confrontarsi con il mondo del lavoro. Nei prossimi mesi si procederà alla
ricognizione delle aziende disponibili anche attraverso le indicazioni che
verranno fornite alla scuola dalla Camera di Commercio.
18
Il nostro Istituto, inoltre, ha stabilito adeguati rapporti di collaborazione con altre
istituzioni formative del territorio aderendo e promuovendo RETI di scuole con l’obiettivo di
migliorare ed ampliare la propria offerta formativa condividendo progetti, metodologie e pratiche
didattiche attraverso la ricerca di obiettivi e priorità comuni.
LE RETI
1.
CTI – CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE
Costituita con prot. N. 3252 A/04 del 28/04/2014
Dal 2013 il “Vanvitelli” è stato designato Centro Territoriale per
l'Inclusione (CTI) per le Scuole dell’Alta Irpinia e, pertanto, partecipa al
potenziamento delle iniziative di intervento a favore degli studenti con BES
collaborando con il Centro Territoriali di Supporto (CTS) di Solofra istituito
dall’ USR in accordo con il MIUR.
In quanto CTI, il “Vanvitelli” rappresenta l’interfaccia tra
l’Amministrazione e le scuole del territorio proponendosi di conservare e
diffondere le conoscenze (buone pratiche, corsi di formazione) e le risorse
(hardware e software) a favore dell’integrazione didattica, anche attraverso
l’uso e la diffusione delle Nuove Tecnologie, e di favorire la formazione
specifica di settore. Coordina, inoltre, le proprie attività con Province,
Comuni, Municipi, Servizi Socio- Sanitari, Associazioni, Centri di ricerca, di
Formazione e di documentazione in tema di Bisogni Educativi Speciali .
Il CTI “Vanvitelli” ha istituito una micro-rete sul territorio con e,
attraverso la sottoscrizione di un Accordo prot. N. 3252 A/04 del 28/04/2014,
ha inteso formalizzare le iniziative e ogni forma di collaborazione in materia
di inclusione con altre istituzioni scolastiche, con l’ASL ed il Consorzio dei
Servizi Sociali di Lioni.
2.
RETE SCUOLE DELL’ ALTA IRPINIA con l’ IC “V. Criscuoli” di S.
Angelo dei Lombardi (AV)
Approvata con Delibera n. 47 Collegio Docenti del 26/11/2015 e
n.61 del C.I del 27/11/2015
Costituita con prot. N3589/C10 del 04/12/2015.
La nostra scuola ha aderito, da novembre 2015, alla rete
promossa dalla scuola capofila IC “V. Criscuoli” di S. Angelo dei Lombardi e
composta dalle scuole dell’Alta Irpinia che rappresentano i tre gradi di
istruzione con l’intento di costituire una forma di collaborazione stabile, da
rafforzare nel tempo, per affrontare le criticità comuni e valorizzare il curricolo
locale.
ISTITUTO
COD.
MECCANOGR
I.C. “VITTORIO CRISCUOLI”di S.ANGELO DEI L.
AVIC87500G
capofila
I.C. “N. IANNACCONE” di LIONI (AV)
I.C. “F. DE SANCTIS” di CAPOSELE(AV)
I.C. “F. SULLO” di PATERNOPOLI (AV)
I.S.I.S. “F.DE SANCTIS” di S. ANGELO DEI LOMBARDI
(AV)
I.S.I.S. “Vanvitelli” di LIONI (AV)
I.I.S. “R. SCHETTINO” di FRIGENTO (AV)
AVlC86000T
AVIC871008
AVIC806005
AVIS014008
AVIS01200L
AVPM03500Q
In questa fase di avvio le scuole afferenti alla Rete partecipano al
progetto del MIUR previsto dal DM 435, art 25 e dall’art.2, lett. a) del DD 937
del 15.09.2015 per l’implementazione del PDM attraverso una formazione dei
docenti che implica un ripensamento del modo stesso di fare didattica, di
19
LE RETI
gestire la ricerca delle informazioni e di rendere gli studenti protagonisti nella
costruzione delle proprie competenze nell’ottica di una condivisione delle
strategie didattico-formative e della realizzazione di curricoli verticali che
garantiscono la continuità educativa tra i diversi ordini di scuola.
3.
RETE “SCUOLE SUPERIORI DELL’ALTA IRPINIA” CON IISS “F. De
Sanctis” di Sant’angelo Dei Lombardi (Av)
Approvata con Delibera n. 47 Collegio Docenti del 26/11/2015 e
n.62 del C.I del 27/11/2015
La costituenda Rete tra le scuole superiori del territorio irpino si
propone di programmare attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di
realizzare iniziative di formazione e aggiornamento per docenti e personale
ATA, di istituire laboratori per l’orientamento, per l’autovalutazione d’Istituto,
per la documentazione di ricerche, esperienze e informazioni e di presentare
progetti di interesse comune per ottenere finanziamenti regionali, nazionali ed
europei.
4.
RETE IPSEOA “MANLIO ROSSI DORIA” DI AVELLINO
Approvata con Delibera n. 47 Collegio Docenti del 26/11/2015 e
n.60 del C.I del 27/11/2015
La rete è finalizzata alla valorizzazione delle risorse professionali, alla
gestione comune di funzioni e di attività amministrative, nonché alla
realizzazione di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o culturali
di interesse territoriale.
Il presente accordo, pur salvaguardando l'autonomia dei singoli istituti
all'interno della Rete stessa e verso l'esterno nei confronti degli altri
interlocutori istituzionali, si propone la collaborazione fra le istituzioni
scolastiche che vi aderiscono, secondo i principi di solidarietà e sussidiarietà
allo scopo di promuovere la realizzazione e il rafforzamento dell'autonomia
scolastica per il miglioramento del servizio scolastico offerto a tutti i cittadini
del territorio in cui opera e per il perseguimento efficace, efficiente ed
economico degli obiettivi comuni e di favorire una comunicazione più proficua
fra le istituzioni scolastiche.
5.
RETE CON IC “N. IANNACCONE” di LIONI
Approvata con Delibera n. 37 Collegio Docenti del 05/10/2015 e
n.50 del C.I del 06/10/2015
La costituenda rete è finalizzata alla formazione del personale, alla
ricerca e all’orientamento che possa garantire uno scambio di competenze e
di professionalità ai sensi del DPR 275/1999 art. 7 comma 6).
6.
RETE per la Formazione e l’Orientamento - CTO -
La nostra scuola ha proposto, da novembre 2015, una rete con
scuole del I ciclo, aziende, imprese, enti locali, enti di formazione e
associazioni operanti nel territorio dell’Alta Irpinia con lo scopo di investire
sulla formazione e sull’orientamento degli studenti, soprattutto nel passaggio
da un ordine all’altro di scuole, in vista di un progetto formativo coerente, che
armonizzi i diversi segmenti scolastici.
20
LE RETI
Per il momento la Rete ha proposto l’ adesione al Piano
Nazionale per il Potenziamento e Contrasto alla Dispersione Scolastica
intendendo sviluppare l’attività di cui al punto 1 dell’art. 3 avviso n.1138 del
30/10/2015: “Progettazione e realizzazione di attività di orientamento al
termine del primo ciclo per la scelta degli istituti del secondo ciclo anche
attraverso strumenti didattico-educativi volti a individuare le passioni dei
ragazzi e il loro progetto di vita”.
Attualmente la rete, in parte costituita, risulta così composta:
ISTITUTI SCOLASTICI PARTECIPANTI ALLA RETE
I.C. “N. IANNACCONE” di LIONI (AV) – istituti di Lioni e Teora
I.C. “V. CRISCUOLI” di S.ANGELO DEI LOMBARDI (AV) – istituti di
S.Angelo e Torella Dei Lombardi
I.C. “F. DE SANCTIS” di CAPOSELE(AV) – istituti di Caposele, Calabritto,
Senerchia
I.C. “DE SIMONE” di GUARDIA DEI LOMBARDI – istituti di Guardia dei
L., Morra De Sanctis, Rocca S.Felice
ENTI/ASSOCIAZIONI
Comune di Lioni
Comune di Calabritto
RETE INFORMAGIOVANI includente i seguenti comuni: Lioni, Bagnoli
Irpino, Cassano Irpino, Caposele, Senerchia, Castelfranci, Conza della
Campania, Guardia dei Lombardi, Teora, Morra De Sanctis, S.Angelo dei
Lombardi, Rocca San Felice, Villamaina, Frigento, Paternopoli, Montella.
CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA
ASSOAPI centro di formazione s.r.l. AVELLINO
Ente di Formazione e Cultura - Scafati
Ente di formazione MCS ACADEMY – Ariano Irpino
ENTI CHE SARANNO COINVOLTI NELLA REALIZZAZIONE DELLE
ATTIVITA’
Ordine degli psicologi
Centro per l’impiego
Alla rete sono invitati a partecipare anche gli enti che hanno dato la propria
adesione alla rete proposta per il “Laboratorio Territoriale per l’occupabilità”.
7.
RETE per la realizzazione di un LABORATORIO TERRITORIALE per
l’OCCUPABILITA’
l’Istituto ha aderito ad una rete per partecipare all’avviso pubblico
per la realizzazione di un Laboratorio Territoriale per l’occupabilità rivolto sia
agli studenti inseriti nei percorsi formali di formazione, sia dei cosiddetti NEET
(Notengaged in Education, Employment or Training) con l’obiettivo di favorire
la conoscenza, l'inserimento e il reinserimento dei giovani nel mondo del
lavoro mediante la valorizzazione delle specificità e delle vocazioni territoriali.
21
LE RETI
UN LABORATORIO TERRITORIALE PER L’OCCUPABILITA’
UNVERSITA’ DEGLI STUDI DI SALERNO
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL SANNIO
ITS PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE – MADDALONI (CE), di cui l’IISS
“VANVITELLI” è socio fondatore
CONFINDUSTRIA AVELLINO
CPIA AV+BN - AVELLINO
POLI TECNICO- PROFESSIONALI
Dall’anno
scolastico 2013-14 il nostro Istituto, cogliendo
l’opportunità offerta dalle linee guida ministeriali per la Costituzione dei Poli
Tecnico-Professionali nel quadro della deliberazione D.G.R n.29
del28.01.2013 di attuazione della Legge 35/2012, fa parte di più partenariati
relativi alle filiere di riferimento dei vari indirizzi di studio.
Filiera Meccanica packing mezzi trasporto metallurgia siderurgia
Comparto: Meccanica e Meccatronica
ATS: FORMEC
Filiera Trasporti e logistica
Comparto: Aerospazio
ATS: NEA - Network Aerospazio
Filiera: Agrobusiness Turismo Beni Culturali
Comparto: Correlazione tra comparti (agroalimentare,
enogastronomico,
turismo e beni culturali)
ATS: CAMPANIA IN TRE B
Filiera Sanità
Comparto: Biotecnologie
ATS: BIOTECH
Con l’adesione ai vari partenariati, il nostro Istituto è entrato a far parte di una
rete di istituti tecnici e professionali, centri di formazione professionale
accreditati, Istituti tecnici Superiori (I.T.S.) e imprese con l’obiettivo di
riorganizzare e rafforzare l’offerta di istruzione e formazione alta specialistica e
superiore, al fine di favorire lo sviluppo economico e la competitività del
sistema produttivo territoriale ottenendo il duplice risultato di offrire più
opportunità di lavoro per i suoi studenti e favorire la crescita del sistema
produttivo nel nostro territorio.
RETE CONCENTRI PROVINCIALI PER L’ ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
(CPIA)
A partire dall’ A.S. 2015/2016 la nostra scuola, relativamente alla
sede carceraria, recepisce il nuovo ordinamento di istruzione degli adulti. Per
dare attuazione al passaggio al nuovo ordinamento è stato istituito un accordo
di Rete con il CPIA di AV+BN in quanto istituzione autonoma articolata in
rete territoriale di servizio chiamata a redigere il patto formativo per la
valorizzazione del patrimonio culturale e professionale della persona a partire
dalla ricostruzione della sua storia individuale.
22
3.4 ALTRE PRIORITA’ INDIVIDUATE DERIVANTI DALLE RICHIESTE E PROPOSTE DEL
TERRITORIO
Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con
gli altri obiettivi cui la scuola era vincolata, è stato deciso di incorporare nel Piano le seguenti
priorità integrative derivanti dalle richieste e proposte del territorio e dalla progettualità condivisa
con le reti consolidate e quelle in via di costituzione:
 promuovere la diffusione delle buone pratiche e delle risorse (hardware e software) della
scuola a favore dell’inclusione scolastica, anche attraverso l’uso e la diffusione delle
Nuove Tecnologie e favorire la formazione specifica di settore aperta a tutte le scuole in
rete,
 migliorare l’ambiente di apprendimento in termini di innovazione didattica e metodologica
e di setting d’aula;
 valorizzare le risorse umane attraverso attività di formazione mirata e peer tutoring;
 favorire l’elaborazione del curricolo verticale, la progettazione per competenza e la ricerca
nel campo della valutazione;
 rafforzare la collaborazione tra scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di
secondo grado e agenzie del territorio quali enti, imprese, aziende, associazioni, ai fini
della realizzazione di un orientamento formativo che non si limiti alla semplice
costituzione delle classi, ma abbia come obiettivo il supporto alla costruzione del progetto
di vita di ogni singolo studente.
 promuovere esperienze di continuità e di raccordo curricolare tra i diversi segmenti
scolastici, per favorire il passaggio degli studenti dalla scuola secondaria di primo grado
alla scuola secondaria di secondo grado.
 far acquisire agli studenti in uscita dal primo ciclo la consapevolezza delle proprie
inclinazioni, capacità, punti di forza e di debolezza.
 sostenere gli studenti nella scelta relativa all’indirizzo scolastico per il secondo ciclo di
istruzione;
 far sì che gli studenti siano consapevoli della dinamicità del loro percorso di studi e della
coerenza con i profili professionali richiesti dal tessuto produttivo, sociale ed economico
del proprio contesto di vita e della società globale.
 combattere il considerevole tasso di dispersione scolastica che si registra soprattutto nei
primi anni dell’istruzione secondaria di secondo grado;
 promuovere la formazione dei docenti perché siano efficaci orientatori;
 promuovere la formazione in servizio dei docenti con particolare riferimento al
rinnovamento delle metodologie nella didattica e nell’uso delle TIC;
 offerta di attività formative e culturali di diverso genere (incontri in sede, visite guidate
presso le sedi degli enti, proiezioni cinematografiche, manifestazioni, convegni,
seminari…..) organizzati dagli enti/associazioni consultate miranti a sviluppare
competenze trasversali e di cittadinanza attiva;
 potenziare le competenze professionali
 apprendere in contesti formali e non formali
23
4. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
art. 1 comma 7 della L. 107/2015
L’elaborazione del presente PTOF si sviluppa in maniera coerente con le azioni di
miglioramento declinate nel PDM, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi individuati
come prioritari ai sensi dell’art 1 comma 7 della L. 107/2015:
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante
l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo
tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della
cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle
conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione
all'autoimprenditorialità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e
attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla
produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio
degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati
anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e
delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo
studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
il 18 dicembre 2014;
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le imprese;
n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o
per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o
rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento;
o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli
studenti;
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito
degli alunni e degli studenti;
s) definizione di un sistema di orientamento.
24
Ai fini del conseguimento dei traguardi individuati dal RAV e dei conseguenti
obiettivi di miglioramento previsti dal PDM, nonché degli obiettivi formativi individuati
come prioritari ai sensi dell’art 1 comma 7 della L. 107/2015,
tenuto conto delle proposte formative provenienti dall’utenza e dal territorio,
nella programmazione contenuta nel presente documento si definiscono le
linee guida dell’offerta formativa che l’IISS “Vanvitelli”intende realizzare nel prossimo
triennio, fondamentali per l’ individuazione di un organico dell’autonomia, di cui al comma
5 della L. 107/2015, che sia funzionale alla mission della scuola.
25
5. SCELTE IN MERITO A FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA E
DIDATTICAArt.1 commi 10-12-124 della L. 107/2015
La piena realizzazione degli obiettivi della L. 107/2015 e del curricolo della scuola
avviene attraverso la pianificazione di forme flessibili di organizzazione.
Per tale motivo il nostro istituto, tenendo conto degli obiettivi prioritari previsti dalla
Legge e degli obiettivi di miglioramento che si propone con il PDM, intende sperimentare (in prima
fase) e avviare modelli organizzativi innovativi quali:

potenziamento del tempo scolastico;

classi aperte con orario flessibile.
POTENZIAMENTO DEL TEMPO SCOLASTICO
Prevede attività pomeridiane destinate agli studenti che ne facciano richiesta o che
siano segnalati dai docenti curricolari, finalizzate al consolidamento, recupero o potenziamento
delle discipline di studio privilegiando le discipline di base per le classi del I biennio e quelle di
indirizzo per le classi del II biennio e quinto anno.
CLASSI APERTE CON ORARIO FLESSIBILE
Organizzazione
Per la realizzazione del presente modello organizzativo si prevede la riduzione delle
ore curricolari a 50 minuti, sfruttando la quota di flessibilità ed autonomia prevista dagli
Ordinamenti, ricavando tre ore su ogni cattedra di 18 ore dei docenti in organico, da destinare alle
attività per classi aperte che si svolgono tutte all’interno dell’orario curricolare, nella medesima
fascia oraria.
Per la fattibilità del progetto è necessario un maggior apporto di risorse
professionali che la scuola richiede nell’ambito del proprio fabbisogno di potenziamento
considerando che, per valorizzare le capacità di ogni studente e personalizzare i percorsi di
apprendimento, sarà necessario che le classi aperte siano divise in gruppi di livello formati in
seguito alle rilevazioni di inizio anno scolastico.
Gli alunni possono, in seguito a verifiche, passare nel livello più alto. Tale
organizzazione, oltre a favorire il conseguimento degli obiettivi formativi come già esposto, ha
sicuramente una ricaduta in termini di motivazione e maturazione sui ragazzi poiché li educa al
rispetto dei tempi, all’organizzazione e all’autonomia negli spostamenti e favorisce diverse
modalità comunicative e operative grazie al confronto con alunni e docenti di classi diverse.
26
Contenuti delle attività
La presente idea progettuale mira a realizzare i punti a, b, d, e, g, h, n, di cui al
comma 7 della L. 107/2015, ma anche a fornire un ulteriore impulso alle competenze
caratterizzanti l’indirizzo tecnico-professionale, che, benché non incluse nel comma 7, risultano
fondamentali sia per la tipologia di indirizzi attivati al “Vanvitelli”, sia ai fini dell’alternanza scuola
lavoro di cui al punto O del comma 7.
Si prevedono, difatti, interventi in:

discipline linguistiche (italiano e inglese). L’Italiano avrà come finalità esclusivamente
la corretta comunicazione, l’utilizzo dei diversi registri linguistici, l’arricchimento del
lessico, la compilazione di modelli e curriculum vitae. L’inglese si baserà sulla
comunicazione in contesti diversi e sulle quattro abilità della lingua. il livello discreto
buono conseguirà la certificazione corrispondente al livello B2 entro la V.

discipline dell’ area logico matematica;

competenze digitali, (punti a,b,h). Le attività potranno avere ad oggetto tecniche di
produzione e diffusione delle immagini, i moduli per l’ECDL per il conseguimento dell’
ECDL.

interventi anche nelle discipline che saranno denominate genericamente “discipline di
settore” e che programmeranno attività riferite alle materie caratterizzanti l’indirizzo, sia
di tipo teorico che tecnico- pratico, ma in ogni caso improntate alla didattica
laboratoriale. A supporto di tali attività saranno previste anche figure appartenenti al
mondo del lavoro in qualità di esperti esterni, nell’ottica dell’alternanza scuola lavoro e
dell’apertura al territorio di cui ai comma m, o;

“Salute e legalità”: macroarea che si configura come un insegnamento opzionale,e
nello stesso tempo raggruppa gli obiettivi e le competenze di discipline diverse, che
vanno dunque a riorganizzare il proprio intervento secondo una programmazione
plurisettimanale flessibile, ma con gruppi classe interi. Tale macroarea sviluppa i punti
d,e,g, riprende la parte relativa al bullismo informatico inclusa nel punto l e realizza
anche gli obiettivi di cui ai comma 10 l.107. Le tematiche trattate nella macroarea
“salute e legalità” saranno quelle individuate dai punti d,e,g,l del comma 7 , nonché dai
comma 10, 16, 38, ossia:
















Competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica,
Valorizzazione del dialogo interculturale e interreligioso,
conoscenza e rispetto delle norme e delle leggi che regolano la vita associata,
consapevolezza di diritti e doveri,
competenze giuridiche ed economico-finanziarie,
educazione all’auto imprenditorialità,
sviluppo di comportamenti responsabili, ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità
rispetto dell’ambiente e sviluppo sostenibile,
rispetto dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali,
sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano con riferimento all’alimentazione, alla cura
del fisico e allo sport,
conoscenza dei rischi derivanti da alcool fumo e droghe,
nozioni di primo soccorso,
normativa in materia di tutela della salute e sicurezza,
utilizzo critico dei social network,
prevenzione del bullismo, anche informatico,
educazione alla parità dei sessi, prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni.
27
6. SCELTE IN MERITO AD INSEGNAMENTI ED ATTIVITA’
CURRICOLARI art. 1 comma 6della L. 107/2015
I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e
l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche individuati dal
Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. N. 7451/B01 del 5/10/205 sono i seguenti:





Centralità dell’alunno e inclusione degli alunni con B.E.S attraverso la personalizzazione e
l’individualizzazione del processo di apprendimento;
Sviluppo del curricolo per competenze (trasversalità e interdisciplinarietà da realizzarsi
attraverso l’integrazione tra l’area comune e l’area di indirizzo) ;
Sviluppo del curricolo verticale (continuità tra primo ciclo e primo biennio, tra primo e
secondo biennio, tra secondo biennio e classe terminale);
Valorizzazione della valenza formativa della valutazione;
Integrazione tra l’identità della scuola e le richieste del territorio, anche attraverso il ricorso
alle quote di autonomia e flessibilità previste dagli ordinamenti.
Sulla base dei criteri generali la scuola ha operato le proprie scelte in materia di
programmazione educativa e didattica.
6.1 PROGETTARE PER COMPETENZE : IL CURRICOLO VERTICALE
Per conseguire l’obiettivo prioritario di cui al punto i) dell’art 1 comma 7 della L.
107/2015, il nostro Istituto ha operato una profonda revisione dell’attività didattica alla luce dei
principi contenuti nel Regolamento di Riordino degli Istituti Tecnici e Professionali (D.P.R. 87 e 88
del 15 marzo 2010) attivando forme di progettazione e innovazione metodologica che
permettono di realizzare una didattica per competenze che è, sicuramente, il punto cardine dei
D.P.R. e delle successive Direttive.
DPR 87 e 88 del 2010 – art. 2
"L’identità degli istituti professionali e tecnici si caratterizza per una
solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente
agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e
competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del
settore produttivo di riferimento, ... per un rapido inserimento nel mondo
del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione
tecnica superiore...”
Per garantire uniformità delle scelte didattiche e orientare in maniera più trasparente
le famiglie sull’offerta formativa della scuola, i gruppi di lavoro disciplinari hanno progettato i
curricoli per ogni materia di studio a partire da competenze individuate in modo da garantire
una formazione rispondente alle richieste della realtà sociale e professionale del territorio.
La programmazione verticale dei curricoli consente di controllare l’intero processo
di insegnamento/apprendimento in modo da costruire competenze che permettano allo studente
diplomato di rispondere alle richieste della realtà sociale e professionale del territorio.
28
Sostanzialmente le competenze individuate si articolate in tre diverse tipologie:



Competenze di base: l'insieme delle conoscenze e loro capacità d'uso che sono i
requisiti per l'accesso a qualsiasi percorso di formazione ulteriore e le basi minime per
l'accesso al lavoro e alle professioni.
Competenze tecnico-professionali: costituite dai saperi e dalle tecniche necessarie
all'interno delle attività operative richieste dai processi di lavoro a cui ci si riferisce nei
diversi ambiti professionali.
Competenze trasversali: le risorse cognitive e metodologiche dell'individuo che
permettono di costruire un comportamento lavorativo efficace.
La progettazione dei curricoli a partire dalle competenze si rende necessaria anche
per poter definire criteri e modalità per la loro certificazione, che risulti il più possibile omogenea
sul territorio nazionale. La certificazione garantisce, infatti, l'effettiva mobilità dei giovani
all'interno del sistema scolastico e favorisce il raccordo tra sistemi diversi di Formazione.




I curricoli programmati per le varie discipline si propongono di:
integrare una solida base di istruzione generale con quella tecnico-professionale,
stimolare gli interessi e la motivazione degli studenti, affinché i saperi appresi siano
percepiti come utili, significativi e riscontrabili nel reale,
sviluppare saperi e competenze necessari affinché gli studenti siano capaci di
assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento,
considerati nella loro dimensione sistemica,
favorire l’ apprendimento attivo, coinvolgente, significativo ed efficace attraverso la
laborialità (imparare facendo) e l’alternanza scuola lavoro (imparare lavorando).
6.1.1 COMPETENZE NEL PRIMO BIENNIO
Secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero per la Pubblica Istruzione n. 139 del
22 agosto 2007“Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di
istruzione”,il curricolo del biennio discende
dall’intersezione tra Assi culturali e le otto
Competenze-chiave di Cittadinanza.
Assi culturali
La costruzione dei percorsi di apprendimento fa riferimento ai quattro Assi Culturali
(allegato 1 del DM 139 2007 e succ. modifiche) che raggruppano le varie discipline
trasversalmente, accomunandone le finalità nei diversi indirizzi:
Asse dei linguaggi: prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come
capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario
tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una
lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie
della comunicazione e dell’informazione.
Asse matematico: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere
problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti.
Asse scientifico-tecnologico: riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi
domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire
al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare
rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio.
29
Asse storico-sociale: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale,
europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio
della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e
dell’integrazione.
Le otto competenze-chiave di cittadinanza
Le competenze chiave di cittadinanza
(allegato 2 del DM 139 2007 e succ. modifiche) sono
competenze trasversali a tutte le discipline da
acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria. Le
competenze chiave di cittadinanza sono quelle di cui
ogni persona ha bisogno per la realizzazione dello
sviluppo sociale, della cittadinanza attiva, dell’
inclusione sociale e dell’ occupazione
e si
completano con la dimensione della cittadinanza
competente:
Imparare ad imparare
Comunicare
Progettare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Risolvere i problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’informazione
Il primo biennio intende perseguire le “competenze di base” costituite da saperi e
competenze di “area comune”, riferiti soprattutto agli insegnamenti di lingua e letteratura italiana,
lingua inglese, matematica, storia e scienze, nonché dalle competenze tecnico-professionali
derivanti dalle discipline dell’area di indirizzo, presenti , comunque, in misura consistente e
fondate su metodologie laboratoriali per favorire l’acquisizione di strumenti concettuali e di
procedure funzionali a preparare ad una maggiore interazione con il mondo del lavoro e delle
professioni da sviluppare nel successivo biennio e nel quinto anno.
L’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza, previste a conclusione
dell’obbligo di istruzione, consentono di arricchire la cultura di base dello studente e di accrescere
il suo valore anche in termini di occupabilità.
6.1.2 COMPETENZE NEL SECONDO BIENNIO/QUINTO ANNO
Il secondo biennio e il quinto anno rappresentano un percorso unitario di costruzione
e consolidamento delle competenze di profilo.
Nel secondo biennio, gli aspetti scientifico-tecnologici, tecnici e professionali
sviluppati dalle discipline d’indirizzo assumono le connotazioni specifiche del settore di
riferimento. Le discipline, nell’interazione tra le loro peculiarità, promuovono l’acquisizione
progressiva delle abilità e competenze professionali attraverso l’integrazione tra i saperi linguistici
e storico-sociali e i saperi tecnico- professionali.
Nel quinto anno, le discipline dell’Area di indirizzo assumono connotazioni specifiche
con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti adeguate competenze professionali di settore. Lo
sviluppo delle competenze si realizza soprattutto attraverso un collegamento forte con la realtà
produttiva del territorio.
L’interazione delle aree di cui si compone il curricolo nel secondo biennio e
quinto anno è fondamentale per promuovere il profilo di uno studente culturalmente e
professionalmente preparato. Le metodologie innovative e
i riferimenti al laboratorio e alle
esperienze concrete diventano fondamentali nella pratica didattica per il loro valore educativo e
formativo che va oltre i contenuti specifici e sollecita gli studenti a sviluppare gli apprendimenti in
ambienti non formali e informali.
30
6.2 DIDATTICA LABORATORIALE Art.1 commi7 e
60 della L. 107/2015
Per conseguire l’obiettivo prioritario di cui al punto i) dell’art 1 comma 7 della L.
107/2015, l’Istituto “Vanvitelli”, ha operato, negli ultimi anni, le trasformazioni del curricolo
previste dal riordino superando la tradizionale logica di insegnamento/apprendimento, dando
spazio al laboratorio, alla ricerca personale, alle attività di gruppo.
In quanto scuola tecnico-professionale che “prepara al lavoro”, la nostra scuola
privilegia e favorisce l’azione didattica basata sulla laborialità, consapevole che nel contesto
di tali attività gli studenti sono stimolati a mettere in moto, ad acquisire significativamente, a
coordinare efficacemente conoscenze e abilità interiorizzando il senso di ciò che si apprendono.
6.2.1 AZIONI PREVISTE PER LO SVILUPPO DI UNA DIDATTICA LABORATORIALE


6.2.1 A LABORATORI TERRITORIALI PER L’OCCUPABILITÀ
l’Istituto ha aderito alla rete (con l’Università degli Studi di Salerno e del Sannio, l’ITS per la
mobilità sostenibile di Maddaloni, la Confindustria di Avellino, il CPIA AV+BN) per
partecipare all’avviso pubblico per la realizzazione dei LABORATORI TERRITORIALI PER
L’OCCUPABILITÀ con lo scopo di creare le condizioni per favorire lo sviluppo di una didattica
laboratoriale in contesti più stimolanti per lo studente.
6.2.1 B PERCORSI FORMATIVI PLURIDISCIPLINARI
Nell’ambito delle trasformazioni del curricolo previste dal Riordino dell’Istruzione Superiore, i
Consigli di classe possono progettare Percorsi Formativi Pluridisciplinari come strumento per
favorire una didattica per competenze che permette di sperimentare forme di didattica
laboratoriale/esperienziale e di perseguire e valutare apprendimenti conseguiti in contesti
formali e non formali.
Gli stessi possono sostanziarsi come UDA - Unità di apprendimento trasversale - che
sviluppa un argomento, o meglio, un campo di apprendimento integrato, cioè affrontato da più
discipline e insegnanti, con l’apporto di più punti di vista. In tal modo esso si configura come
“un momento” del percorso formativo
organizzato in una serie di esperienze di
apprendimento diverse che superano la tradizionale logica di insegnamento/apprendimento,
dando spazio al laboratorio, alla ricerca personale, alle attività di gruppo, alle esperienze
extrascolastiche, anche con l’apporto di esperti esterni.
Direttiva 65 e 57 del 2010 - 1.5.2 Operare per progetti
“In generale, la pedagogia del progetto è una pratica educativa che coinvolge gli
studenti nel lavorare intorno a un compito condiviso che abbia una sua rilevanza,
non solo all’interno dell’attività scolastica, bensì anche fuori di essa”…
….“È nel contesto di tali attività laboratori ali che essi saranno stimolati a mettere
in moto, ad acquisire significativamente, a coordinare efficacemente conoscenze
e abilità, ad arricchire e irrobustire le loro disposizioni interne stabili (valori,
atteggiamenti, interessi, ecc.). Il grande vantaggio di questo approccio sta nel
favorire l’interiorizzazione del senso di quello che si apprende, cioè del fatto che
conoscenze e abilità fatte proprie o ancora da ancora acquisire hanno un ruolo e
un significato, possono servire per raggiungere uno scopo più vasto” ….
“… La pedagogia del progetto è utile all’acquisizione di competenze complesse
perché dà agli allievi l’abitudine di vedere i procedimenti appresi a scuola come
strumenti per raggiungere degli scopi anche nella vita extra scolastica.
31
La programmazione dell’UDA è centrata sulle prestazioni degli studenti: essa prevede
sempre compiti reali (o simulati) e relativi prodotti che i destinatari sono chiamati a realizzare
ed implica l’attivazione di risorse (capacità, conoscenze, abilità) indispensabili per
raggiungere le competenze definite in fase di progettazione.
Direttiva 65 e 57 del 2010 - 1.5.1 Insegnare per sviluppare competenze
“Dal momento che l’impianto europeo relativo alle competenze chiave da
sviluppare lungo tutto l’arco della vita le definisce come “la comprovata capacità di
usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in
situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”,
precisando che “sono descritte in termine di responsabilità e autonomia”, esse
debbono essere collegate alle risorse interne (conoscenze, abilità, altre qualità
personali) che ne sono a fondamento. Di conseguenza, anche la loro valutazione
implica, secondo un’efficace formula, “accertare non ciò che lo studente sa, ma
ciò che sa fare consapevolmente con ciò che sa”…
I VANTAGGI DELLA PROGETTAZIONE PER COMPETENZE DEFINITA DALL’UDA - Unità di
apprendimento trasversale L’ambiente dinamico dell’UdA comporta molti valori aggiunti:
profondità e
allargamento delle conoscenze, coinvolgimento riflessivo dell’allievo, spazio ai modi diversi di
apprendere, acquisizione di conoscenze e abilità basilari per tutti e di competenze
personalizzate, valutazione in itinere (da parte dei singoli docenti) e valutazione finale del
prodotto realizzato (da parte del team di docenti che ha partecipato).
La valutazione avviene in un contesto definito autentico in quanto mette l’allievo
nella condizione di fare qualcosa con quello che sa all’interno di compiti veri o verosimili.
In corso di realizzazione, ogni disciplina prevede un compito oggetto di valutazione intermedia
e, a conclusione delle attività programmate, l’equipe dei docenti delle discipline coinvolte
nell’UDA procede, per ogni studente, a valutarne l’esito sulla base di criteri relativi alle varie
dimensioni dell’intelligenza:
Relazionale, affettiva e motivazionale;
Sociale;
Pratica;
Cognitiva;
Della meta competenza;
Del problem solving.
Per le classi del I biennio: in un anno scolastico, attraverso la realizzazione di alcune Uda,
si possono man mano verificare tutti i risultati attesi previsti dalla Certificazione delle
Competenze rendendo possibile una compilazione non formalistica di tale documento.
Per le classi del II biennio/V anno: i consigli di classe possono utilmente finalizzare i
Percorsi Formativi Pluridisciplinari previsti dal Riordino a fornire le competenze spendibili per
le qualifiche professionali (per le classi 3^IP), alla preparazione dei percorsi dell’esame di
stato o all’implementazione del progetto CLIL nelle classi quinte.
32
6.3 LA VALUTAZIONE
6.3.1PRINCIPI GENERALI
La nostra scuola considera la valutazione come un momento fondamentale dell’azione
formativa.
Essa, pertanto non si riduce ad un mero e arido accertamento delle conoscenze che si
conclude con la semplice e fredda attribuzione del voto ma deve essere analisi rigorosa,
comparata e documentata che tiene conto di tutti gli elementi che concorrono alla formazione
dello studente, fermando l’attenzione, in particolare, sulle condizioni di partenza, sulla
programmazione della scuola, sui livelli raggiunti, sull’impegno, sull’interesse, sulla
partecipazione, sulla curiosità, sulla voglia di correggersi, di cambiarsi, sul desiderio di
apprendere, sulla disponibilità al dialogo educativo, sulla partecipazione attiva alle lezioni, sullo
studio e applicazione a casa e, soprattutto nel I biennio, sull’acquisizione di un valido metodo di
studio.
La valutazione tiene conto della complessa personalità dell’allievo che, in quanto tale, va
considerata unica ed irripetibile, con tutte le implicazioni possibili, nonché dell’efficacia e
dell’efficienza dell’azione formativa messa in campo dalla scuola e da ciascun docente.
Essa accompagna la progettazione curricolare nell’arco di tuttoil suo sviluppo in quanto è
presente:
1) nella fase iniziale come valutazione diagnostica che:

definisce il livello di partenza per avviare il processo formativo del singolo allievo e della
classe;

definisce il percorso didattico più utile all’interno di ogni area disciplinare di ogni
Consiglio di classe, mediante test di ingresso che danno le informazioni necessarie
sulle competenze ed abilità già in possesso dell’alunno.
2) nella fase intermedia, come valutazione formativa che:

indica il grado di assimilazione delle conoscenze e abilità;

registra il ritmo dell’apprendimento;

individua le lacune e gli ostacoli del percorso didattico;

permette di apportare le dovute modifiche al programma di insegnamento mediante
l’uso di tutti gli strumenti di verifica che l’insegnante ritiene opportuni ed idonei.
3) nella fase finale come valutazione sommativa che:

si colloca al termine del processo di apprendimento;

evidenzia gli effettivi risultati conseguiti dallo studente;

esprime un giudizio complessivo sulla qualità delle conoscenze, competenze ed abilità;

costituisce il bilancio della progettazione curricolare mediante la valutazione del profitto,
del comportamento di ogni singolo alunno, del suo inserimento nell’attività scolastica,
fornendo in tal modo anche la verifica dell’efficacia del programma educativo svolto.
La valutazione finale, condotta al termine di un cospicuo periodo di formazione,
coincidente con un anno scolastico o con un intero corso di studi, tiene conto, non solo dei dati
33
direttamente misurabili attraverso le verifiche, ma anche di quelli che emergono dal processo
complessivo di insegnamento /apprendimento.
In particolare, il Consiglio di classe considera la situazione finale di ciascun alunno
come un momento di un processo continuo e coerente di apprendimento e perviene alla sua
definizione attraverso giudizi analitici espressi dai singoli docenti mediante la misurazione dei
livelli tassonomici.
Di conseguenza i voti definitivamente assegnati nelle singole discipline, anche se
espressione della libera e autonoma attività dei docenti, non sono mai atti univoci e/o
discrezionali, ma il risultato di una articolata e complessa valutazione collegiale di tutto il Consiglio
di Classe, che tiene conto di tutti gli elementi di giudizio emersi nel corso dell’anno scolastico,
compresi naturalmente quelli relativi agli interventi didattici integrativi e alle attività integrative:





evoluzione rispetto ai livelli di partenza
debiti formativi/ritardi nella preparazione
risultati dei corsi di recupero
frequenza
partecipazione
Impegno e interesse
attenzione
metodo di lavoro
ritmo di apprendimento
volontà a migliorarsi e a cambiare
6.3.2 CRITERI PER LA VALUTAZIONE FORMATIVA (IN ITINERE)
I Consigli di Classe, nella loro autonomia, garantiscono:
 la trasparenza - i criteri di valutazione sono chiariti e comunicati agli studenti prima
della somministrazione della prova;
 la coerenza - i risultati delle singole valutazioni disciplinari con la valutazione finale
espressa in decimi riferita ai diversi livelli di apprendimento* (declinati in termini di
conoscenza, competenza e abilità) condividendo i criteri contenuti nella tabella A;
 l’ omogeneità - i criteri di valutazione sono ampiamente condivisi fra tutti gli insegnanti
tra quelli indicati nella tabella B e strutturati in apposite griglie per la valutazione delle
diverse tipologie di verifica fermo restando il rispetto della libertà di insegnamento e
delle competenze del Consiglio di classe.
34
TABELLA A
CONOSCENZA
ABILITA’
COMPETENZA
* Le conoscenze, competenze e abilità sono state semplificate e rese
adattabili alle varie discipline.
Degli elementi
Degli specifici
In relazione agli
costitutivi della
Linguaggi disciplinari,
elementi costitutivi
proposta disciplinare
delle procedure
della proposta
l'alunno ha
l'alunno fa uso:
disciplinare l'alunno:
conoscenza:
LIVELLO
VOTO
Piena,
consapevole,
approfondita
Con piena
padronanza
Li rielabora in modo
creativo e approfondito
Eccellente
10
Piena e
consapevole
Corretto e
articolato
Ne coglie la totalità e
le interrelazioni tra le
parti
Ottimo
9
Piena
Corretto
Ne coglie la totalità
Buono
8
Piena ma
funzionale alla sola
proposta
Accettabile
È capace di analisi
puntuale e di
accettabile sintesi
Discreto
7
Limitata
all'essenziale
Semplificato
È capace di analisi e
sintesi in misura
essenziale
Sufficiente
6
Parziale o
soltanto
mnemonica
Meccanico o
improprio
È capace di analisi e
sintesi solo se guidato
Scorretto o
confuso
Benché guidato, è
incapace di analisi e
sintesi
Gravemente
scorretto
Non sa stabilire
relazioni neppure
elementari
Non possiede
gli elementi
primi
Rifiuta di
sostenere la prova
senza ragionevoli
motivazioni
Non è capace di
cogliere nessuna
implicazione
Rifiuta di
sostenere la prova
senza ragionevoli
motivazioni
Lacunosa o
scoordinata
Gravemente
lacunosa
Quasi nulla
Rifiuta di
sostenere la prova
senza ragionevoli
motivazioni
35
Mediocre
Insufficiente
5
4
Gravemente
insufficiente
3
Totalmente
negativo
2
Risultato
nullo
1
TABELLA B
Criteri di valutazione per l’elaborato scritto
dell’area linguistico-espressiva:
rispondenza all’argomento proposto;
coerenza delle idee;
coesione del discorso;
capacità argomentativa;
esattezza e adeguatezza delle informazioni;
originalità;
varietà lessicale;
uso del linguaggio adeguato alle varie
situazioni;
correttezza della morfosintassi;
correttezza della punteggiatura;
presentazione formale.
Criteri di valutazione per l’elaborato scritto
dell’area logico-matematica:
correttezza dei calcoli
completezza dell’elaborato
consapevolezza del significato delle operazioni;
corretta e funzionale impostazione delle
rappresentazioni grafiche;
corretto uso del linguaggio proprio della
disciplina;
capacità di autocorrezione.
Criteri di valutazione per l’elaborato scritto
dell’area tecnico-professionale:
partecipazione all’attività del lavoro di gruppo
ove previsto;
capacita di seguire correttamente le istruzioni;
adeguato uso del computer e/o di altre
apparecchiature in dotazione;
capacità di collegare attività pratiche e teoria;
consapevolezza del significato delle
operazioni;
capacità di autocorrezione;
accuratezza nelle misurazioni;
adeguata utilizzazione del S.I. di misura;
corretta individuazione dell’incertezza di
misura;
corretta esecuzione dei calcoli;
corretta e funzionale impostazione delle
tabelle;
corretta e funzionale impostazione delle
rappresentazioni grafiche;
conseguimento di un corretto risultato finale in
linea con gli obiettivi prefissati per
l’esercitazione;
corretto uso del linguaggio tecnico;
pulizia ed ordine nella presentazione formale.
Criteri di valutazione del colloquio orale
dell’area linguistico-espressiva:
conoscenza di dati, nozioni e regole;
autonomia di organizzazione dei contenuti;
capacità di cogliere i nessi interdisciplinari;
capacità argomentativa;
capacità espositiva;
pertinenza lessicale;
capacità analitica.
Criteri di valutazione per il colloquio orale
dell’area logico-matematica:
conoscenza dei dati, nozioni e regole;
possesso e padronanza dei concetti;
autonomia di organizzazione dei contenuti;
capacità di orientamento nell’ambito
disciplinare / capacità ragionativa;
capacità espositiva e di corretto uso del
linguaggio tecnico;
capacità di analisi e di sintesi
Criteri di valutazione per il colloquio orale
dell’area tecnico-professionale:
conoscenza dei dati, nozioni e regole;
possesso e padronanza dei concetti;
autonomia di organizzazione dei contenuti;
capacità di orientamento nell’ambito
disciplinare / capacità ragionativa;
capacità espositiva e di corretto uso del
linguaggio tecnico;
capacità di analisi e di sintesi
6.3.3 CRITERI PER
LA VALUTAZIONE SOMMATIVA (SCRUTINI FINALI)
Al fine di orientare, secondo criteri oggettivi ed omogenei le deliberazioni dei Consigli di
Classe il Collegio dei Docenti ha deliberato di approvare i seguenti criteri:
Sono dichiarati promossi alla classe successiva gli alunni che:

presentano un quadro sufficiente in tutte le discipline

hanno dimostrato volontà a migliorarsi e correggersi

hanno raggiunto un livello accettabile di conoscenze e di competenze nelle discipline
caratterizzanti

hanno partecipato al dialogo educativo in maniera costruttiva sia pure discontinua

hanno dato concreti segnali di miglioramento rispetto ai livelli di partenza

hanno acquisito conoscenze, competenze ed abilità tali da consentire una proficua
frequenza della classe successiva
Nel rispetto delle norme vigenti in materia di svolgimento di scrutini finali, viene sospeso il
giudizio finale nei confronti degli alunni che, presentano:

non più di 4 insufficienze lievi (voto 5)

non più di 3 insufficienze gravi (voto 4)

non più di 2 insufficienze molto gravi (voto 3 o inferiore a 3)

non più di 2 insufficienze gravi (voto 4) e 1 lieve (voto 5)

non più di 1 insufficienza grave (voto 4) e 3 lievi (voto 5)

non più di 1 insufficienza molto grave (voto 3 o inferiore a 3) e 2 lievi (voto 5)
Gli stessi sono giudicati dal Consiglio di Classe in grado di recuperare entro l’inizio dell’anno
scolastico previa partecipazione ai corsi di recupero e verifica, perché:

hanno dimostrato volontà a migliorarsi e correggersi

hanno raggiunto un livello accettabile di conoscenze e di competenze nelle discipline
caratterizzanti

hanno partecipato al dialogo educativo in maniera costruttiva sia pure discontinua

hanno dato concreti segnali di miglioramento rispetto ai livelli di partenza

hanno acquisito conoscenze, competenze ed abilità tali da consentire una proficua
frequenza della classe successiva.
I CdC nella loro autonomia, possono variare il numero delle insufficienze (gravi e meno gravi)
che determinano la sospensione del giudizio, adeguandolo ai singoli casi in maniera
proporzionale al numero delle discipline del curricolo di studi dei vari indirizzi.
Sono dichiarati non promossi alla classe successiva gli alunni:

che presentano gravi e diffuse carenze in varie discipline, non recuperabili entro l’inizio
dell’anno scolastico;

che non hanno colmato le lacune dell’anno precedente ed hanno accumulato altre
carenze;

non sono in possesso di abilità fondamentali, non hanno conoscenze e competenze
necessarie per affrontare con serenità il prosieguo degli studi;

non hanno partecipato con adeguato profitto agli interventi didattico-educativi integrativi
organizzati dalla scuola;
37



non hanno mostrato nessuna volontà di correggersi né di partecipazione al dialogo
educativo;
si sono sistematicamente rifiutati di farsi coinvolgere nell’azione formativa nonostante
l’impegno profuso dai docenti e le continue sollecitazioni;
che hanno dimostrato scarso impegno sia a scuola che a casa denunciando
demotivazione e disinteresse.
CREDITO SCOLASTICO
Dall'anno scolastico 2011/2012 si applica il calcolo del credito a tutte le classi terze,
quarte e quinte secondo la seguente tabella:
MEDIA DEI VOTI
CREDITO SCOLASTICO
Classe TERZA
Classe QUARTA
Classe QUINTA
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
NOTA:M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico.
Ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo
ciclo di istruzione:
nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline
valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente;
il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi e concorre, nello stesso modo
dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico
voto, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico.
Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre alla media M dei voti,
anche dei seguenti elementi:assiduità della presenza scolastica, interesse e l’impegno nella
partecipazione al dialogo educativo attività complementari ed integrative ed eventuali crediti
formativi.
Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento
della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
I docenti che svolgono l'insegnamento della religione cattolica partecipano a pieno
titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l'attribuzione, nell'ambito della banda
di oscillazione, del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento,
esprimendosi in relazione all'interesse con il quale l'alunno ha seguito l'insegnamento e il profitto
che ne ha tratto (art. 6, comma 3 del D.P.R. n. 122/2009).
Art. 4 comma 3 D.P.R. n. 122/2009: “Il personale docente esterno e gli esperti di cui si
avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l'ampliamento e il potenziamento
dell'offerta formativa, ivi compresi i docenti incaricati delle attività alternative all'insegnamento
della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi
conoscitivi sull'interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno.”
38
PUNTEGGI INTEGRATIVI (centesimi)
Tenendo conto dell’art.11 comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, il nostro Istituto ha
deciso di far corrispondere agli indicatori precedenti dei punteggi integrativi * espressi in centesimi
di punto. Ai centesimi che eccedono la media M dei voti si aggiungono i seguenti punteggi
integrativi. Se la somma dei centesimi è pari o superiore a 0,50, allora il punteggio corrisponderà al
valore superiore della banda, viceversa, esso sarà il valore inferiore.
Indicatori
CREDITO SCOLASTICO
0 < ore di assenza <50
0,15
51 < ore di assenza <100
0,10
101 < ore di assenza <150
0,05
ore di assenza >151
0,00
Giudizio: attivo
Giudizio: buono
Giudizio: sufficiente
0,10
0.05
0.00
Giudizio: Ottimo
0,20
Partecipazione ad attività
complementari ed integrative
Giudizio: Distinto
0,15
Si valutano max 2 corsi/anno
Giudizio: Buono
0,10
Giudizio: Sufficiente
0,05
Religione
Giudizio: Ottimo
Giudizio: Distinto
Giudizio: Buono
Giudizio: Sufficiente
0,15
0,10
0,05
0,00
Attività alternative
Relativamente agli alunni che non si avvalgono dell’IRC, il CdC valuta
un elaborato (tesina, presentazione multimediale, elaborato
tecnico/grafico, attività laboratoriale ……) di approfondimento sulla
tematica deliberata dal Collegio “Il contesto territoriale e lettura
critica della società” secondo la scala di giudizio utilizzata dall’ IRC.
Indicatori
CREDITO FORMATIVO
Assiduità della frequenza scolastica
(ore non documentate da
certificato medico)
interesse e impegno nella
partecipazione al dialogo educativo
Fino a 0,15
Il CdC valuta l’eventuale acquisizione di competenze maturate in
esperienze formative nel campo lavorativo, in attività culturali artistiche
e ricreative, ambientali, di volontariato, solidarietà e sport
qualitativamente rilevanti, coerenti con gli obiettivi dell’istituto ed
integrative rispetto ai programmi scolastici, adeguatamente
documentate da parte di soggetti pubblicamente riconosciuti nel loro
campo.
Partecipazione a corsi esterni alla
scuola certificati
Partecipazione a concorsi che comportano impegno supplementare
su proposta del docente curatore dell’iniziativa che cura la
certificazione dell’attività svolta
Certificazioni informatiche riconosciute
Certificazione di conoscenza delle lingue straniere
Esperienze di studio all’estero svolte nel periodo estivo ed
adeguatamente certificate da organismi accreditati a livello
internazionale
Partecipazione a progetti promossi dall’esterno da istituzioni culturali
autorevoli, in accordo/convenzione con la scuola
39
Si valuta 1
solo corso
fino a 0,20
6.4 TIPOLOGIE DI VERIFICA
Per accertare gli obiettivi e i risultati di apprendimento e per adottare efficaci interventi
correttivi, i docenti adottano diverse tipologie di prove di verifica secondo tra quelle fissate
preventivamente dai Dipartimenti, coerentemente con le strategie metodologiche-didattiche
programmate:
 prove scritte:prove strutturate, semi-strutturate, quesiti a risposta aperta e/o a risposta
multipla, trattazione sintetica, saggio breve, articolo di giornale, relazione, risoluzione di
problemi;
 prove orali;
 prove grafico/pratiche: prove grafiche, casi pratici e professionali, prove di laboratorio.
Ogni docente definisce nel proprio Piano di Lavoro, per ogni periodo di valutazione, un
congruo numero di prove di verifica che permetta di avere elementi sufficienti per la valutazione
degli allievi.
Di seguito si riportano le tipologie di verifica fissate dalle varie discipline in fase di
programmazione iniziale, come previsto dalla C.M. 89 del 18/10/2012, nel rispetto dei principi
definiti dai nuovi Ordinamenti .
ISTITUTO PROFESSIONALE
SERVIZI SOCIO-SANITARI
DISCIPLINE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
prove
Lingua e Letteratura Italiana
scritta
orale
S
O
Storia
pratica
grafica
O
Lingua Straniera (Inglese)
S
Diritto ed Economia
O
O
Matematica ed Informatica
S
O
Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia)
O
Scienze Motorie e Sportive
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO– I BIENNIO
O
Geografia
O
Scienze Integrate (Fisica)
O
Scienze Integrate (Chimica)
P
O
Scienze umane e sociali
Elem. di storia dell’arte ed espressioni grafiche
S
O
O
Metodologie operative
G
P
Seconda lingua straniera (francese)
S
Educazione musicale
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO– II BIENNIO
O
O
Diritto e Legislazione socio-sanitaria
O
Igiene e cultura medico-sanitaria
S
O
Psicologia generale ed applicata
S
O
40
ISTITUTO PROFESSIONALE
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
DISCIPLINE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
prove
Lingua e Letteratura Italiana
scritta
orale
S
O
Storia
pratica
grafica
O
Lingua Straniera (Inglese)
S
Diritto ed Economia
O
O
Matematica ed Informatica
S
O
Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia)
O
Scienze Motorie e Sportive
O
P
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- I BIENNIO
Geografia
O
Scienze Integrate (Fisica)
O
Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica
O
Scienze Integrate (Chimica)
O
P
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione
S
P
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- II BIENNIO *
PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
P
G
P
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni
P
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi
S
O
P
Tecniche di produzione e di organizzazione
S
O
P
Tecniche di gestione-conduzione di macchine ed impianti
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- II BIENNIO *
M ANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA- OPZ MEZZI DI TRASP
S
O
P
Tecnologie meccaniche ed applicazioni
S
O
P
Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni
Tecnologie e tecniche di diagnostica e manutenzione mezzi di
trasporto
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- II BIENNIO *
M ANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA- OPZ APPARATI IMPIANTI E SERV
S
O
P
S
O
P
Tecnologie meccaniche ed applicazioni
S
O
P
Tecnologie elettrico-elettroniche dell’automazione ed applicazioni
Tecnologie e tecniche di installazione e manut di apparati e impianti
civili e industriali
S
O
P
S
O
P
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni
P
TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni
P
41
ISTITUTO PROFESSIONALE
SETTORE SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
DISCIPLINE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
scritta
Lingua e Letteratura Italiana
S
Storia
prove
orale
pratica
O
O
Lingua Straniera (Inglese)
S
Diritto ed Economia
O
O
Matematica ed Informatica
S
O
Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia)
O
Scienze Motorie e Sportive
O
P
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- I BIENNIO
Geografia
O
Scienze Integrate (Fisica)
O
Scienze Integrate (Chimica)
O
Scienza degli alimenti
O
Lab.di servizi enogastronomici – settore cucina
P
Lab. di servizi enogastronomici – sett. Sala e Vendita
P
Lab. di servizi di Accoglienza Turistica
P
Seconda lingua straniera (Francese)
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- II BIENNIO
S
O
Seconda lingua straniera (Francese)
S
O
Scienza e cultura dell’Alimentazione
Diritto e Tec. amministrative della struttura ricettiva
S
S
O
O
ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA
Lab.di servizi enogastronomici –Sett. Cucina
Lab. di servizi enogastronomici –Sett. Sala e Vendita
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- II BIENNIO
P
P
ARTICOLAZIONE SERVIZI SALA E VENDITA
Seconda lingua straniera (Francese)
S
O
Scienza e cultura dell’Alimentazione
S
O
Diritto e Tec. amministrative della struttura ricettiva
S
O
Lab.di servizi enogastronomici – Settore Cucina
P
Lab. di servizi enogastronomici – Sett. Sala e Vendita
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- II BIENNIO *
P
ARTICOLAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA
Seconda lingua straniera (Francese)
Scienza e cultura dell’Alimentazione
S
O
O
Diritto e Tec. amministrative della struttura ricettiva
Tecniche di Comunicazione
S
O
O
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica
P
42
grafica
ISTITUTO TECNICO
AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
prove
DISCIPLINE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
Lingua e Letteratura Italiana
scritta
orale
S
O
Storia
pratica
grafica
O
Lingua Straniera (Inglese)
S
Diritto ed Economia
O
O
Matematica
S
O
Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia)
O
Scienze Motorie e Sportive
O
P
Scienze Integrate (Fisica)
O
P
Scienze Integrate (Chimica)
O
P
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO AFM -I BIENNIO
Informatica
S
Geografia
P
O
Lingua Francese
S
O
Economia Aziendale
S
O
S
O
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO AFM - II BIENNIO
Economia Aziendale
Diritto
O
Economia politica
O
P
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO CAT- I BIENNIO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
O
Tecnologie Informatiche
S
Scienze e Tecnologia applicate
G
P
O
DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO CAT- II BIENNIO
Gestione del cantiere e Sicurezza dell’amb. di lavoro
O
Complementi di matematica
S
O
Progettazione, costruzioni e impianti
S
O
Geopedologia, topografia ed estimo
S
O
P
Topografia
S
O
P
43
G
6.5GLI INTERVENTI DI RECUPERO
PAUSA DIDATTICA: recupero in itinere
Periodo: fine I periodo - orario scolastico ordinario
Il nostro Istituto, nella programmazione iniziale, ritiene possibile individuare, al termine del
primo periodo di valutazione, una “pausa didattica”, cioè un periodo da destinare al recupero delle
carenze effettuato dedicando parte dell’orario curricolare (per un tempo limitato di 2 o 3 settimane)
ad attività di revisione del programma per gli allievi con difficoltà utilizzando metodologie e
strategie diverse da quelle ordinarie e prevendendo, nel contempo, attività di consolidamento per il
resto della classe. Le attività svolte sono annotate nel registro personale e nel registro di classe.
STUDIO INDIVIDUALE
Viene assegnato nei casi in cui :

il C.d.c ritiene che le carenze siano imputabili a negligenza, mancanza di impegno e quindi
recuperabili attraverso una maggiore responsabilizzazione dell’allievo;

la famiglia ha dichiarato di provvedere in proprio;

la scuola non offre alcun intervento integrativo, per opportunità didattica o per mancata
disponibilità di docenti.
Alla famiglia viene comunque trasmessa una comunicazione contenente le indicazioni
specifiche per il recupero delle carenze.
SPORTELLO DIDATTICO “HELP”
Periodo: in maniera permanente da novembre a maggio –
orario pomeridiano
Lo sportello didattico è un’attività di supporto offerta agli
studenti in difficoltà da attivare fino a maggio ogni volta che se
ne ravvisi la necessità, per consentire il recupero immediato
delle carenze ed evitare che esse si consolidino determinando
una condizione di grave insufficienza. Questa modalità di
recupero consente, quindi, agli studenti in difficoltà, un rapido
allineamento con il resto della classe permettendo un lavoro più
proficuo dei docenti senza eccessivi rallentamenti delle attività didattiche.
a)
Lo Sportello Didattico è rivolto :
 a studenti che abbiano riportato valutazioni di mediocrità e che necessitano di
spiegazioni supplementari e di esercitazioni guidate;
 a studenti che abbiano riportato valutazioni di grave insufficienza e che necessitano di
strategie individualizzate;
 a studenti che si siano assentati per lunghi periodi;
 a studenti diversamente abili che seguono la programmazione di classe e che non
riescono a conseguire risultati sufficienti ed adeguati alle loro reali potenzialità e/o che
hanno semplicemente bisogno di un approccio frontale e di uno studio individuale;
 a studenti particolarmente meritevoli per la valorizzazione delle eccellenze
b)
Modalità:
44
c)


Le attività dello sportello sono attivate, per classi singole o parallele e per piccoli gruppi di
studenti con le stesse esigenze e lo stesso tipo di difficoltà da superare. Nel caso di
presenza nel gruppo di un allievo diversamente abile che segue la programmazione di
classe, è prevista la mediazione metodologica-didattica dell’insegnante di sostegno,
preferibilmente tra quelli che seguono il ragazzo in orario curricolare.
Le attività di Sportello possono essere richieste:
dagli stessi studenti, ogni volta che lo ritengano utile per la loro formazione e/o per
allinearsi con il resto della classe;
dal docente curricolare come intervento didattico educativo integrativo per il recupero
delle carenze disciplinari manifestate dall’allievo.
Per tutte le tipologie di recupero, al termine delle attività programmate devono essere effettuate, a
cura dei docenti di classe interessati, prove di verifica documentabili anche per quegli alunni a cui
è stato comunicato di svolgere uno studio autonomo e per quelli che si sono avvalsi di attività
realizzate a carico delle famiglie.
Le attività di sportello, in quanto finalizzate al recupero/potenziamento, sono realizzate
anche tramite le risorse di potenziamento assegnate alla scuola.
6.6SCRUTINI E CORSI DI RECUPERO ESTIVI
Per gli studenti che, a giugno, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti,
sulla base dei criteri stabiliti preventivamente, si considera la possibilità che l'alunno possa
raggiungere gli obiettivi entro il termine dell'anno scolastico, mediante lo studio personale svolto
autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero della durata compresa
tra le 10 e le 15 ore in funzione della difficoltà e della quantità di programma da recuperare.
Per gli studenti individuati quali destinatari dei corsi di recupero il Consiglio di Classe:

rinvia la formulazione del giudizio finale (all'albo dell'Istituto è riportata l’indicazione
“sospensione del giudizio”);

provvede, sulla base degli specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero;

comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni indicando le specifiche carenze per
ciascuno studente, i voti proposti nello scrutinio, gli interventi di recupero dei debiti
formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche.
45
7. VALORIZZAZIONE DEL MERITO
art. 1 comma 29 della L. 107/2015
La scuola esorta gli studenti meritevoli, secondo i loro interessi e le loro attitudini, a
partecipare a concorsi e gare e favorisce la partecipazione a viaggi coerenti con l’indirizzo di
studio.
Sono, inoltre, istituite borse di studio per gli studenti più meritevoli, tra cui la “Borsa di
Studio Europa”che ha già premiato numerosi studenti del nostro istituto con il contributo delle
aziende coinvolte nell’organizzazione dei PON/POR.
È favorita l’acquisizione di certificazioni esterne di tipo linguistico e informatico.
Lo Sportello Didattico può essere utilizzato, su segnalazione del docente curricolare
e/o su richiesta dello stesso studente, per la valorizzazione delle eccellenze programmando
attività per:
 approfondire la ricerca e lo studio;
 soddisfare interessi e curiosità;
 potenziare lo studio individuale.
46
8.PERCORSI INDIVIDUALIZZATI E PERSONALIZZATI
art. 1 comma 7 lett. l), p) e comma 24 della L. 107/2015
L’IISS “Vanvitelli”da sempre è attento alle tematiche dell’integrazione e dell’inclusione
con l’obiettivo di rispondere in maniera efficace a tutti i bisogni e alle richieste che provengono dagli
alunni e dalle famiglie.
Al fine di pianificare al meglio tutte le azioni relative all’inclusione, l’Istituto si avvale di
un docente interno, specializzato in tale ambito, in qualità di referente, e di un gruppo di lavoro per
l’inclusione, che opera al fine di promuovere appuntamenti, attività e progetti specifici volti alla
sensibilizzazione e alla diffusione di idee e comportamenti improntati all’inclusione.
Proprio in virtù della consolidata esperienza in materia, dal 2014 il “Vanvitelli” è CTI Centro Territoriale per l’Inclusione.
8.1 INTEGRAZIONE A FAVORE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’impegno della scuola si articola attraverso varie azioni fondamentali quali:
 Contatto con la scuola di provenienza, accoglienza e predisposizione di un progetto di
continuità per ciascun alunno a cura del docente referente per il sostegno
 Ricerca di strategie e metodologie specifiche per promuovere un buon clima di classe
 Raccordo e contatti periodici con gli enti preposti come ASL, Consorzio dei Servizi
Sociali ed Associazioni allo scopo di delineare e pianificare un Progetto di Vita condiviso
 Uso di sussidi e sviluppo di tecnologie utili a migliorare lo stile di apprendimento
 Riunioni e raccordo dei docenti di sostegno e dei referenti per l’inclusione
nell’ambito dei GLHI e GLI
 Promozioni di attività e/o manifestazioni finalizzate a riflettere sui temi dell’integrazione
e dell’inclusione
Il docente referente per il sostegno è responsabile del raccordo tra i vari consigli di
classe e fornisce, entro i primi due mesi dell’anno, a tutti i docenti di sostegno designati, il materiale
necessario alla predisposizione del Progetto di ciascun alunno.
Il referente è ancora responsabile del raccordo e della comunicazione tra i vari
organismi che concorrono alla definizione, alla promozione e al sostegno dell’integrazione
scolastica e ha cura di verificare che il fascicolo personale degli alunni risulti aggiornato e completo.
8.2
INCLUSIONE DI ALUNNI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO O DISAGIO (DSA/BES/ ALUNNI STRANIERI)
8.2.1 Interventi finalizzati all’inclusione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento
L’istituto “Vanvitelli”, consapevole delle difficoltà che possono emergere a carico di alunni
con difficoltà di apprendimento e alla luce dei recenti riferimenti normativi, si impegna ad
intraprendere le seguenti procedure:
 Contatti con le famiglie al fine di reperire le informazioni utili al caso
 Acquisizione della documentazione/certificazione
 Incontri con le famiglie e con gli esperti di settore allo scopo di procedere ad una
progettazione adeguata e confacente alle caratteristiche dell’alunno
 Informazione tramite materiale normativo di riferimento
47

Predisposizione delle misure compensative e dispensative.
L’Istituto accoglie le indicazioni espresse nella legge 170 /2010 e nella D.M. 27
dicembre 2012 , ne condivide le finalità e si impegna nell’adottare tutti gli strumenti compensativi e
dispensativi che tale documento individua, compatibilmente con le risorse a disposizione di questa
scuola e delle indicazioni contenute nella certificazione degli alunni.
8.2.2 Formazione del personale scolastico in caso di alunni con DSA
Tutti i docenti, di classi con alunni con DSA, sono informati dal Dirigente Scolastico e da
un docente referente DSA (opportunamente nominato dal Dirigente ad inizio anno scolastico) circa
l’attivazione di corsi di formazione e aggiornamento previsti a livello territoriale di cui viene data
notizia alla scuola.
All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente Scolastico, tramite il referente distribuisce a
tutti i coordinatori delle classi con alunni con Disturbo Specifico dell’apprendimento, informazioni
utili alla progettazione degli interventi.
Successivamente, ciascun docente coordinatore della classe ha il compito di redigere,
entro il mese di dicembre, il PDP Piano Didattico Personalizzato sulla scorta delle schede di
programmazione e delle indicazioni fornite dai docenti della classe.
I docenti della classe potranno fare riferimento al prontuario DSA elaborato dal gruppo
di lavoro per l’inclusione sulla base del protocollo nazionale relativo ai DSA per l’individuazione
delle misure dispensative e degli strumenti compensativi.
8.2.3Interventi finalizzati agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)
I Consigli di classe, in fase di programmazione iniziale, con riferimento alle indicazioni
contenute nella D.M. del 27 Dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni
Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” con le quali l’area
dello svantaggio è stata estesa rispetto a quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit
comprendendola in tre grandi sotto-categorie: disabilità, disturbi di apprendimento specifici e
svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, segnalano anche quegli alunni non
necessariamente certificati che presentano una richiesta di speciale attenzione per diverse
ragioni (svantaggio di tipo sociale, culturale, linguistico e/o difficoltà momentanee derivanti da
lutti/separazioni).
Per gli alunni di recente immigrazione e/o che sperimentano difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della lingua italiana, i docenti progettano attività e percorsi individualizzati e
personalizzati e adottano strumenti compensativi e misure dispensative come previsto nella C.M.
n.8 del 03/2013 avendo cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinché essi siano messi in
atto per il tempo strettamente necessario.
Ciascun docente può segnalare i casi di alunni con BES, per poter concordare, in sede
di CdC, le strategie da intraprendere, eventualmente, anche con il supporto dei servizi sociosanitari.
48
8.2.4Attività curricolari ed extracurricolari a favore dell’Inclusione
•
Concorsi scolastici nazionali banditi dal MIUR o da altri enti;
•
Progetti europei a favore di persone con disabilità;
•
Convegni, attività di promozione della cultura della diversità e dell’integrazione;
•
Attività di sensibilizzazione in occasione della GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE
PERSONE CON DISABILITA’(03 Dicembre);
•
Promozione di letture e visione film sulla tematica, in sede o presso il Multisala di Lioni, in
occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA (27 Gennaio);
•
Percorsi di alternanza scuola-azienda oppure scuola-scuola allo scopo di promuovere ed
incentivare la socializzazione e l’autonomia;
•
Partecipazione a progetti promossi dalla Provincia per il reclutamento di assistenti
all’autonomia e alla comunicazione.
8.2.5 Azioni prioritarie ai fini del primo inserimento degli alunni stranieri in questa scuola
 Accoglienza e inclusione attraverso un orientamento in ingresso mirato sia alla
familiarizzazione dell’alunno con i nostri costumi e le nostre regole, sia alla
sensibilizzazione del gruppo classe al rispetto e alla valorizzazione degli aspetti
caratterizzanti culture diverse.
 Accertamento di eventuali difficoltà di ordine linguistico (tramite colloqui, test e
osservazione del ragazzo e colloquio con la famiglia)
 Promozione di interventi /attività di potenziamento linguistico
Nel caso di alunni con particolari difficoltà linguistiche, di concerto con i servizi sociali presenti sul
territorio, si procederà all’individuazione di un mediatore linguistico.
8.2.6Azioni di supporto agli alunni stranieri durante l’intero corso di studi
 Attivazione di percorsi di didattica facilitata
 Corsi di recupero in itinere o finali
8.2.7PAI- Piano Annuale per l’Inclusione
Il PAI piano annuale per l’inclusione è uno strumento che consente alle istituzioni
scolastiche di progettare la propria offerta formativa in senso inclusivo, spostando l’attenzione dal
concetto di integrazione a quello di inclusione. Il concetto di inclusione attribuisce importanza al
modo di operare sul contesto, mentre col concetto di integrazione l’azione si focalizza sul singolo
soggetto, cui si imputano deficit o limiti di vario genere e a cui si offre un aiuto di carattere didattico
e strumentale per il superamento o il mitigamento degli stessi e per essere integrato nel sistema. Si
tratta, quindi, di un cambiamento di prospettiva che impone al sistema “scuola” un nuovo punto di
vista che deve essere eletto a linea guida dell’attività educativo -didattica quotidiana.
A seguito della D.M. 27/12/2012 e della CM n. 8 del 6/3/2013, il nostro Istituto ha
elaborato per l’anno scolastico 2015/2016, il “Piano Annuale per l’inclusione” alla stesura del quale
hanno collaborato i docenti facenti parte del GLHI e GLI di Istituto. Nel piano, approvato dal Collegio
dei Docenti, sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le
azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusione dell’istituzione scolastica.
49
9.SCELTE IN MERITO AD ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI ED
EDUCATIVE art. 1 comma 6 della L. 107/2015
L’Istituto, nella prospettiva di un ampliamento dell’offerta formativa intende organizzare e
promuovere attività extrascolastiche a carattere complementare (corsi,laboratori …) finalizzate
tanto alla crescita complessiva dei nostri studenti che all’acquisizione di eventuali crediti scolastici
e formativi.
9.1 VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
I viaggi d’istruzione costituiscono iniziative complementari delle attività didattiche
curricolari,non hanno finalità ricreative e di evasione e tendono a specifici scopi di natura didattica
e culturale. Essi contribuiscono a migliorare anche il livello di socializzazione tra studenti e tra
studenti e docenti.
Si effettuano in località italiane e all’estero e si distinguono in:
a) viaggi di integrazione culturale, per promuovere la conoscenza monumentale, culturale,
paesaggistica e folcloristica e per sostenere iniziative di gemellaggio tra scuole di regioni
diverse;
b) viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo, finalizzati all’acquisizione di
esperienze tecnico-scientifiche e al raccordo tra scuola e mondo del lavoro, attraverso le
visite in azienda, la partecipazione a mostre e a manifestazioni economico-produttive;
c) visite guidate, che si effettuano nell’arco di una sola giornata presso complessi aziendali,
mostre, monumenti, musei, gallerie, località d'interesse storico-artistico, parchi naturali;
d) viaggi connessi ad attività sportive, che consentono sia esperienze di vita differenziate sia
attività sportive di rilevante interesse sotto il profilo dell’educazione alla salute e finalizzate
all'acquisizione di cognizioni didattico-culturali integrative a quelle normalmente acquisite in
classe.
Rimandando al Regolamento di Istituto pubblicato sul sito della scuola la conoscenza
delle norme in merito all’organizzazione di tali attività, si riporta, di seguito, la programmazione
triennale delle uscite previste per i vari indirizzi di studio.
50
ITET - indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio
1 CAT
Paestum Diga Studio degli insediamenti primitivi, vita al museo.
Sfruttamento delle risorse idriche anche ai fini della produzione di
di Alento
Avellino
Napoli
2 CAT
Salerno
Napoli
Sicilia /Catania
3 CAT
Napoli
Avellino
Roma
4 CAT
5 CAT
Pompei
Vesuvio
Industrie
legno/
acciaio
Firenze/Torino
/Genova/
Bologna/
Milano/Venezi
a ecc.
Conza
della
Campania
Avellino
Londra/Parigi/
Berlino/Madrid
ecc.
energia, compatibilità con la fauna, aree protette )
Biblioteca e Carcere borbonico
Museo archeologico nazionale.
Visita dei decumani (impianto greco/romano)
Visita all’infrastruttura portuale e dell’ impianto urbanistico della città
Utilizzo/approfondimento lingua straniera studiata nella scambio con
studenti di differenti nazionalità.
Visita città, approfondimento sui caratteri urbanistici e sui principali
monumenti/edifici/musei con particolare riferimento ai materiali e
tecniche impiegati per la realizzazione
Aree di influenza letteraria Verga e Pirandello
Visita città, approfondimento sui caratteri urbanistici e sui principali
monumenti
Edifici/musei con particolare riferimento ai materiali e tecniche
impiegati per la realizzazione
Visita ai percorsi di Napoli sotterranea (impianto di distribuzione idrica
in epoca romana, geologia, esperimenti botanici)
Aierbit - Azienda produttrice di infissi (materiali e manufatti per l’edilizia
con particolare riferimento alla riqualificazione energetica)
Utilizzo/approfondimento lingua straniera studiata nella scambio con
studenti di differenti nazionalità.
Visita città, approfondimento sui caratteri urbanistici e sui principali
monumenti/edifici/musei con particolare riferimento ai materiali e
tecniche impiegati per la realizzazione.
Visita agli scavi con particolare attenzione agli aspetti organizzativi
della vita sociale e delle infrastrutture
Comprensione dei fenomeni geologici, della necessità di un piano di
emergenza e di evacuazione
Visita agli stabilimenti, processi produttivi, organizzazione dell’azienda,
problematiche inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro
Utilizzo/approfondimento lingua straniera studiata nella scambio con
studenti di differenti nazionalità.
Visita città, approfondimento sui caratteri urbanistici e sui principali
monumenti/ edifici/musei con particolare riferimento ai materiali e
tecniche impiegati per la realizzazione.
Visita alla diga ( opere di bonifica e di approvvigionamento , opere di
sostegno in terra, rilievi topografici per il controllo delle opere, visione,
vista alle opere in sotterraneo e visione del progetto ).
Visita a Cumsa ( opere di scavo nella Conza Romana ) ( Tipologie
strutturali e loro stratificazioni, impostazioni urbanistiche nelle varie
epoche )
Geoconsult (Visione prove sui materiali),
Catasto (Vista agli uffici, loro fruizione, organizzazione del lavoro )
Utilizzo/approfondimento lingua straniera studiata.
Visita città, approfondimento sui caratteri urbanistici e sui principali
monumenti/edifici/musei con particolare riferimento ai materiali e
tecniche impiegati per la realizzazione.
La programmazione delle Visite e dei Viaggi d’Istruzione viene impostata
immaginando percorsi (anche una pluralità di alternative) che si sviluppano nell’intero curricolo,
parallelamente alle discipline sia di base che professionalizzanti, finalizzati a semplificare la
comprensione ed a sviluppare riflessioni critiche nelle diverse discipline
51
IPSEOA Programma triennale per viaggi Culturali ed Enogastronomici
Classi terze
IRPINIA: con conoscenza del territorio, prodotti
Giorni 2, con un
tipici e aziende
pernottamento
Classi quarte
CAMPANIA: con conoscenza del territorio, prodotti Giorni 3, con due
tipici e aziende
pernottamenti
Classi Quinte
ITALIA: scelta di una regione del territorio
Giorni 4, con tre
nazionale, per confronto dei propri prodotti
pernottamenti
enogastronomici con altri, conoscenza del
territorio, visite aziendali. Gemellaggio con altri
IPSEOA.
IP tutti gli indirizzi
Visite di settore della durata di 1 giorno :
 visite presso aziende di settore sul territorio
 partecipazione a convegni, mostre e/o fiere di settore (Fiera
dell’elettronica, Fiera dell’industria e dell’ artigianato di Calitri e
di Venticano, Mostra d’Oltremare a Napoli….)
 partecipazione
ad
eventi
formativi
programmati
da
enti/associazioni del territorio coerenti con l’indirizzo di studi
Viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo di più giorni
 visite in azienda, la partecipazione a mostre e a manifestazioni
economico-produttive (Fiera dell’elettronica a Roma,
 Stages di settore
Visite guidate della durata di 1 giorno:
 visite per partecipare a mostre e visitare musei, gallerie,
 visite di centri storici e/o località d'interesse storico-artistico e
naturalistico del territorio campano o del sud Italia
Viaggi connessi ad attività sportive della durata di 1 o più giorni:
 partecipazione a giochi studenteschi promossi da altre scuole:
 attività previste dal CONI, MIUR e altri enti del territorio
Viaggi di integrazione culturale:
 Erasmus
 Stages linguistici
 Mete: città d’Italia
 Mete: città Europee
Uscite didattiche previste come premialità per la valorizzazione delle
eccellenze
52
Tutte le classi
Tutte le classi
Tutte le classi
Tutte le classi
Classi interessate
Classi interessate
Classi 3^,4^,5^
Classi 5^
Classi e/o alunni
interessati
9.2 MANIFESTAZIONI
Sono previste varie iniziative culturali e convegni che hanno valenza educativa e socioculturale organizzate dalla scuola. È inoltre, prevista la partecipazione ad eventi culturali provenienti
da enti e/o associazioni del territorio.
AZIONI CULTURALI ED EDUCATIVE
Giornata dell’accoglienza
Manifestazione di apertura dell’anno scolastico dedicata all’accoglienza degli alunni delle classi
prime che diventa l’occasione per condividere l’ inizio del percorso scolastico dei neo-iscritti con
tutta la comunità scolastica, con le famiglie e con i rappresentanti delle istituzioni e delle scuole di
provenienza degli studenti.
Nelle settimane precedenti l’evento i ragazzi sono stimolati a riflettere sui motivi della scelta
effettuata, sull’importanza dello studio nella costruzione del proprio progetto di vita e sul loro essere,
in quanto “studenti”, titolari di diritti e doveri. La lettura critica e guidata di estratti dello “Statuto
delle studentesse e degli Studenti”, del “Regolamento di Istituto” e del “Patto di
corresponsabilità” viene proposta per favorire la presa di coscienza di tali diritti e doveri, connessi
agli impegni che ciascuna componente: scuola, studenti, famiglia, assume nell’ambito del percorso
di formazione dello studente.
Le attività preparatorie si concludono con una visita guidata delle classi ai luoghi di interesse
storico e culturale di Lioni, finalizzata alla conoscenza del territorio e delle istituzioni del paese sede
della nostra scuola.
Borsa di studio “Prof.ssa Maria Dell’Api Magnotti”
Borsa di studio decennale istituita dalla prof.ssa Maria Dell’Api Magnotti, giunta alla sesta
edizione, per premiare, ogni anno, l’alunno dell’ IP più meritevole dell’anno scolastico
precedente.
Borsa di studio “Pasquale Luongo”
Borsa di studio istituita in memoria dell’alunno Pasquale Luongo, frequentante l’indirizzo
“ragionieri programmatori”per premiare, ogni anno, l’alunno
più meritevole del corso.
Scuola e Legalità: incontro con le Forze dell’Ordine
e con esperti, esponenti della Magistratura e Guardia di Finanza
Festa per l’Europa
Con progettualità e finanziamenti FSE e FESR
Giugno: Festa della creatività di fine anno scolastico.
9.3 CINEMA TEATRO EVENTI
In relazione alle particolari esigenze degli insegnamenti è prevista, per il triennio di
riferimento, la partecipazione degli alunni a incontri/dibattiti con autori locali e nazionali su tematiche
di interesse culturale ed educative o in occasione di date e ricorrenze particolarmente significative
(27 gennaio, 3 dicembre, 8 marzo, 19 marzo, 2 giugno).
È inoltre prevista la partecipazione a conferenze, concerti, rappresentazioni teatrali e
proiezioni cinematografiche (anche in lingua straniera), e ad eventi importanti promossi da enti e/o
associazioni formative del territorio per favorire gli apprendimenti non formali.
53
9.4 PROGETTI EXTRACURRICOLARI
Le attività proposte di ampliamento curricolare sono funzionali al raggiungimento degli
obiettivi formativi prioritari, precedentemente indicati (obiettivi di miglioramento, ai sensi del DPR
n.80/2013 e comma 7 della legge 107/2015).
Nel presente PTOF si evidenziano, per ognuno dei progetti approvati, gli obiettivi
formativi che si intendono raggiungere, inevitabilmente legati alle priorità, ai traguardi e gli obiettivi
di processo definiti dal del RAV e alle finalità del PDM.
Sono, inoltre, esplicitati le risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per la
realizzazione dello stesso e i risultati attesi che permetteranno di valutare, al termine del percorso,
l’efficacia del progetto, individuando descrittori misurabili .
La progettazione extracurricolare programmata dalla scuola per il triennio di riferimento
opera in più ambiti:
AMBITI
Tipologia di progetti
RISULTATI ATTESI
progetti di potenziamento
Sportello didattico
Miglioramento degli esiti
delle competenze di base
scolastici
P1. Il piacere di leggere
miglioramento degli esiti delle
P2. Progetto scacchi
prove Invalsi di italiano e
matematica
progetti di sviluppo delle
P3. IRPINIA TURISMO E GALCILSI,
Sperimentazione di
competenze professionali e
GRANO SENATORE CAPPELLI
metodologie didattiche
laboratoriali
P4. A TAVOLA CON LE NONNE
innovative
P5. BAR DIDATTICO
P6. RISTORANTE DIDATTICO
P7. CORSI DI ENOGASTRONOMIA
P8. GUIDA TURISTICA IN IRPINIA
P9. CONOSCERE I SERVIZI SOCIOSANITARI DEL TERRITORIO
P10. LA SETTIMANA DELLA CULTURA
SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
P11. EDUCAZIONE FINANZIARIA
progetti di sviluppo delle
competenze linguistiche
P12. Certificazione lingua inglese
presso ente certificatore esterno
(British Council)
progetti di sviluppo delle
competenze in materia di
cittadinanza attiva e
democratica
P13 .EDUCAZIONE ALLA SALUTE
P14. PRESIDIO LIBERA ALTA IRPINIA
P15. PROGETTO DIPENDENZE
P16. ATTIVITÀ SPORTIVE
P17. PROGETTO ARBITRAGGIO
P18. PROGETTO UNICEF
P19. PROGETTO ERASMUS PLUS
Progetti per limitare
l’abbandono scolastico
P20. PROGETTO ISTRUZIONE
DOMICILIARE
progetti di sviluppo delle
competenze digitali
P21. PATENTE EUROPEA DEL
COMPUTER – ECDL – CORE – HEALTH
In via di definizione
P22. PROGETTI PON/POR
54
DENOMINAZIONE
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
Obiettivo di processo
(RAV)
Obiettivo di miglioramento
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
P1. IL PIACERE DI LEGGERE
Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe
successiva
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino
Migliorare gli esiti INVALSI in italiano
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all'italiano
Il progetto, giunto alla terza edizione, prevede di incentivare il
piacere alla lettura aiutando gli allievi nella libera scelta e
circolazione di testi, riviste, libri, multimedia, che saranno letti in
classe e conservati in una biblioteca di libera consultazione
costituita grazie alla raccolta di testi gratuitamente offerti da editori,
docenti, istituzioni e persone del luogo. Le attività previste
consistono nel :

potenziare della dotazione libraria della biblioteca scolastica
con la creazione di una sezione di immediata e libera
consultazione dei testi;

favorire la circolazione e la consultazione dei testi
assecondando i gusti e la curiosità degli studenti;

favorire la diffusione di commenti e opinioni ricorrendo a
forme
di
comunicazione
anche
informale
(testi,
messaggistica ….. ). A tale scopo è stata realizzata una
pagina Facebook “ Biblioteca “Vanvitelli” in cui ogni studente
può postare e condividere le proprie riflessioni su testi letti a
scuola o in autonomia.
Nei prossimi anni, oltre a continuare a incrementare la crescita
della “Biblioteca dedicata” connessa al progetto, sarà favorita la
partecipazione degli studenti a manifestazioni artistico - culturali
(incontri con Autori e/o Artisti, iscrizione all’iniziativa del MIUR
”Libriamoci”e a Concorsi letterari ) e a visite guidate presso
luoghi di cultura dall’inconfutabile valore storico (Biblioteche,
Musei…) che stimolino la conoscenza e la condivisione di aspetti
significativi del territorio di appartenenza. Non sarà trascurata ogni
possibile interazione e collaborazione con altre iniziative
dell’Istituto. Il tutto per offrire ai giovani in formazione un impegno
di studio connotato da ricchezza di contenuto e senso civico
attraverso una “chiave di lettura di ampio respiro.
Orario curricolare ed extracurricolare
Docenti interni e (eventualmente) di potenziamento
Esperti esterni (eventuali)
Dicenti interni e compensi/rimborsi per esperti esterni
Alla terza edizione
Incrementare il numero di studenti dediti alle lettura migliorandone
i risultati scolastici
55
DENOMINAZIONE
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Obiettivo di
miglioramento
Attività previste
P2. PROGETTO SCACCHI
Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe
successiva
Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino
Potenziare le competenze matematico-logico scientifiche
Migliorare gli esiti INVALSI in matematica
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
Destinato a tutte le classi dell’Istituto, il progetto prevede attività
laboratoriali per imparare le tecniche del gioco a scacchi al fine di
sviluppare capacità logiche spendibili nelle discipline di studio con
manifestazioni intermedie e finali.
extracurricolari
Docente interno esperto
ASD Circolo scacchistico di Montella
Docente interno e compensi esperto
Alla prima edizione. Programmazione triennale
Sviluppare competenze logiche attraverso tecniche ludiche
DENOMINAZIONE
P3. IRPINIA TURISMO E GALCILSI
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Obiettivo di
miglioramento
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe
successiva
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino
Potenziare le competenze professionali
Apprendere in contesti formali e informali
Sperimentare metodologie didattiche innovative
Il progetto, destinato agli studenti dell’IPSEOA, prevede varie forme
di collaborazione tra scuola e le associazioni :

IRPINIA TURISMO, operante in ambito provinciale per la
promozione turistica e culturale del territorio;

GAL CILSI che si occupa, principalmente, della
valorizzazione della tradizione enogastronomica dell’Alta
Irpinia proponendo Seminari e Show Cooking presso la
sede IPSEOA incentrati sull’uso di particolari prodotti tipici
locali (come il grano irpino Senatore Cappelli e altri….)
mediante un percorso conoscitivo che va dalla produzione
al piatto .
curricolare
Docenti di indirizzo e (eventualmente) di potenziamento
Esperti esterni (eventuali)
Personale interno e compensi/rimborsi per esperti esterni
Alla II edizione. Programmazione triennale
Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi
56
DENOMINAZIONE
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Obiettivo di
miglioramento
Attività previste
P4. A TAVOLA CON LE NONNE
Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe
successiva
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino
Potenziare le competenze professionali
Apprendere in contesti formali e informali
Sperimentare metodologie didattiche innovative
Il progetto "A tavola con le Nonne", partito con lapartecipazione
delle nonne di Conza della Campania, di Teora, di Caposele,
Montella e Calabritto, intende valorizzarei prodotti tipici locali
attraverso la realizzazione di piatti della tradizione. Le ricette raccolte
e le notizie storiche relative ai piatti saranno collazionate in un
opuscolo che racchiuderà i segreti della cucina dell'Alta Irpinia.
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
curricolare
Docenti di indirizzo e (eventualmente) di potenziamento
DENOMINAZIONE
P5. BAR DIDATTICO
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Obiettivo di
miglioramento
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
Personale interno
Alla sesta edizione. Programmazione triennale
Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi
Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe
successiva
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino
Potenziare le competenze professionali
Apprendere in contesti formali e informali
Sperimentare metodologie didattiche innovative
Un’esperienza formativa, avviata da due anni, per i ragazzi che
frequentano l’ Istituto Professionale per l’Enogastronomia e per
l'Ospitalità Alberghiera che consente di effettuare pratica di
Enogastronomia, Sala e Vendita e Accoglienza Turistica e di
sperimentare sul campo l'attività che andranno a svolgere in futuro
Orario curricolare
Docenti di indirizzo e (eventualmente) di potenziamento
Personale interno
Programmazione triennale
Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi
57
DENOMINAZIONE
P6. RISTORANTE DIDATTICO
Priorità (RAV)
Aumentare il n° ammessi alla classe successiva
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Obiettivo di
miglioramento
Attività previste
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
Alzare il livello delle competenze e delle conoscenze degli alunni del
settore alberghiero
Mettere in contatto gli alunni con la realtà del mondo della
somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
Esercizio e competenze adeguate per l’attività di ristorazione.
Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal
territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali e di
cittadinanza attiva;
Sperimentare metodologie didattiche innovative
Gli allievi degli istituti professionali con indirizzo enogastronomico
acquisiscono, nel corso degli studi, conoscenze, abilità e
competenze relative alla gestione della somministrazione di alimenti
e bevande. Il contatto diretto con la realtà è garantito solo nel
momento in cui si ritrovano ad attuare esperienze in aziende già
collocate sul mercato. Operatori enogastronomici non si nasce, da
oggi potrebbe essere più facile diventarlo pur senza un ristorante di
famiglia o una qualche esperienza in tema. Il nostro Istituto sarebbe
in grado di concedere ai propri allievi l’opportunità di gestire
un’attività ricettiva a conduzione prettamente scolastica con
esercizio di ristorazione, da definirsi nei dettagli, da svolgersi nei
locali della scuola. Il servizio sarebbe offerto, nel conforto di un
ambiente familiare, sia agli allievi che ai docenti e personale tutto.
Per attuare ciò, a parte l’adeguamento agli standard previsti,
sarebbe opportuno adottare un orario scolastico consono ad una
struttura alberghiera, allungando il periodo di permanenza degli
alunni al primo pomeriggio ed eliminando la frequenza del sabato.
Le attività saranno rivolte alle classi terze, quarte e quinte dell
‘IPSEOA.
Prevede varie forme di collaborazione tra Scuola ed istituzioni territoriali
per la conoscenza e valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti.
Docenti di indirizzo e di potenziamento
Esperti del settore turistico esterni
Personale interno e compensi/rimborsi per esperti esterni
Triennale
Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi Post Diploma.
58
DENOMINAZIONE
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Obiettivo di
miglioramento
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
P7. CORSI DI ENOGASTRONOMIA
Aumentare il n° ammessi alla classe successiva
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino
Potenziare le competenze professionali
Apprendere in contesti formali e informali
Sperimentare metodologie didattiche innovative
I corsi, destinati agli studenti e ai docenti, riguardano tutto il settore
dell'enogastronomia, dalla piccola pasticceria, a corsi di cucina di
base, corsi per introduzione al settore arti bianche, corsi di
degustazione vini, corsi di caffetteria, corsi di mise en place, corsi di
miscelazione, ecc..
extracurricolare
Docenti di indirizzo e (eventualmente) di potenziamento
Esperti esterni (eventuali)
Personale interno e compensi/rimborsi per esperti esterni
triennale
Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi
59
DENOMINAZIONE
P8. GUIDA TURISTICA IN IRPINIA
Priorità (RAV)
Aumentare il n° ammessi alla classe successiva
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
Definizione ed Attività
previste
Tempi
Risorse Interne
Risorse Esterne
Costi
Stato di Avanzamento
Risultati attesi
Alzare il Livello di competenze e conoscenze degli alunni in uscita dal V
anno
Conoscenze e competenze adeguate per l’esercizio della professione di
Guida Turistica
Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal territorio e
miranti a sviluppare competenze trasversali e di cittadinanza attiva
La guida turistica è chi, per professione, accompagna singole
persone o gruppi a visitare opere d’arte, musei, gallerie, scavi
archeologici, illustrandone le attrattive storiche, artistiche,
monumentali, paesaggistiche e naturali. Uno dei requisiti
fondamentali per esercitare questa professione è quello di possedere
una buona capacità descrittiva.
Per diventare guida turistica il percorso scolastico consigliato è
quello di un Istituto Tecnico ad indirizzo economico-turistico o
Professionale nei servizi enogastronomici. Scegliendo i percorsi
tecnico-professionalizzanti si acquisiscono le seguenti competenze:
 Tecniche di promozione, vendita, commercializzazione,
assistenza, informazione e intermediazione turisticoalberghiera
 Produzione e vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in
relazione alle richieste dei mercati e della clientela
 Promozione e gestione dei servizi di accoglienza turisticoalberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi
turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche,
culturali e enogastronomiche del territorio
 Organizzazione dei servizi di accoglienza e ospitalità,
applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria
alle aziende turistico-alberghiere.
Queste conoscenze vanno successivamente integrate con la
frequenza di corsi universitari scegliendo preferibilmente un corso di
laurea in Lettere con indirizzo archeologico, conservazione dei beni
culturali,
facoltà
linguistiche
o
simili.
Infine, nella formazione per le future guide turistiche si deve
considerare anche il corso di preparazione all’esame di abilitazione.
Le attività saranno rivolte alle classi terze, quarte e quinte dell
‘IPSEOA, ITC e ITG. Prevede varie forme di collaborazione tra
Scuola, GAL , Pro-loco e istituzioni territoriali per la conoscenza e
valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti.
120 ore per anno tra potenziamento e docenti esperti esterni.
Docenti di indirizzo e di potenziamento
Esperti del settore turistico/linguistico esterni
Personale interno e compensi/rimborsi per esperti esterni
Triennale
Abilitazione all’esercizio della professione di Guida Turistica.
Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi – Acquisire
l’abilitazione alla esercizio della professione di Guida Turistica con
Esame Post Diploma.
60
DENOMINAZIONE
P9. CONOSCERE I SERVIZI SOCIO-SANITARI DEL TERRITORIO
Priorità (RAV)
Aumentare il n° ammessi alla classe successiva
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Obiettivo di
miglioramento
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe
successiva
Potenziare le competenze professionali
Apprendere in contesti formali e informali
Rendere consapevoli gli studenti della coerenza del loro percorso di
studi con i diversi profili professionali di settore operanti sul territorio
Sperimentare metodologie didattiche innovative
Il progetto è destinato agli studenti del corso “Servizi socio-sanitari”,
di nuova istituzione sul territorio dell’Alta Irpinia, eprevede una serie
di incontri formativi/informativi con responsabili di enti/associazioni
operanti nel campo di intervento dei futuri diplomati del corso per
consentire agli studenti di conoscere i soggetti istituzionali e
professionali che partecipano alla rilevazione dei bisogni sociosanitari del territorio, il loro funzionamento e la qualità dei servizi
offerti.
Sono previste, inoltre, visite guidate presso le sedi degli enti e/o
associazioni socio-sanitarie del territorio per consentire alle classi
interessate di conoscere i campi di intervento del proprio indirizzo di
studi, identificare i bisogni e le problematiche specifiche dell’utente
(minore, anziano, persona con disabilità, nuclei familiari in difficoltà)
che necessita di cura e per comprendere la ricaduta dei servizi
offerti dai vari enti e/o associazioni.
Orario curricolare ed extracurricolare
Docenti interni e (eventualmente) di potenziamento
Esperti esterni
Docenti interni e Compensi/rimborsi per esperti esterni
triennale
Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi
Migliorare la consapevolezza delle proprie attitudini e capacità
61
DENOMINAZIONE
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Obiettivo di
miglioramento
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
P10. LA SETTIMANA DELLA CULTURA SCIENTIFICA
TECNOLOGICA
E
Aumenare il n° ammessi alla classe successiva
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino
Potenziare le competenze professionali
Apprendere in contesti formali e informali
Orientamento in uscita e al lavoro,
Sperimentare metodologie didattiche innovative
Il consolidato progetto “La Settimana della Cultura Scientifica e
Tecnologica”, oramai alla VIII edizione, prevede l’intervento di
autorevoli e qualificati rappresentanti del mondo accademico della
ricerca e dell’imprenditoria, impegnati a confrontarsi su argomenti di
straordinaria attualità e di diretto interesse dei vari indirizzi di studio.
Tra le attività in preparazione: simulazione di colloqui, redazione
curriculum
Orario curricolare ed extracurricolare
Esperti esterni
Compensi e rimborsi per esperti esterni
Alla VIII edizione. Programmazione triennale
Acquisire conoscenze più approfondite su tematiche di interesse
professionale
62
DENOMINAZIONE P11. EDUCAZIONE FINANZIARIA
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Obiettivo di
miglioramento
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
Aumentare il n° ammessi alla classe successiva
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino
Potenziare le competenze professionali
Apprendere in contesti formali e informali
Sperimentare metodologie didattiche innovative
I progetto nasce dall’adesione dell’istituto al memorandum di intesa
tra il MIUR e la Banca d'Italia che prevede di potenziare
l’educazione finanziaria nelle scuole attraverso due momenti:

formazione rivolta ai docenti sui temi quali : la stabilità dei
prezzi - il sistema finanziario - l'assicurazione RC auto …

la programmazione di moduli didattici sulle tematiche trattate,
nelle classi interessate del corso AFM e IPSEOA
Orario curricolare ed extracurricolare
Docenti interni e di potenziamento abilitati in A017 e A019
Esperti esterni
Compensi e rimborsi per esperti esterni
Programmazione triennale
Acquisire conoscenze più approfondite su tematiche di interesse
professionale
63
DENOMINAZIONE
P12. Certificazione LINGUA INGLESE presso
ente certificatore esterno (BritishCouncil)
Priorità (RAV)
Aumentare il n° ammessi alla classe successiva
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Traguardo (RAV)
Obiettivo di processo
(RAV)
Obiettivo di
miglioramento
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Attività previste
Sperimentare metodologie didattiche innovative
Migliorare le competenze linguistiche
La certificazione linguistica esterna è un documento ufficiale,
riconosciuto a livello internazionale, rilasciato da enti autorizzati
accreditati dal MIUR, che attesta il grado di conoscenza di una
lingua straniera in conformità al Quadro Comune Europeo di
Riferimento per le Lingue, approvato dalla UE.
Le certificazioni, relative a ciascun livello, si ottengono dopo aver
superato una serie di prove che servono ad attestare tutte e
quattro le abilità linguistiche (lettura, comunicazione scritta, ascolto
e comunicazione orale) attraverso la rappresentazione di
situazioni autentiche. Il conseguimento di una certificazione
internazionale delle competenze in lingua straniera è importante
per il curriculum dello studente: essa è spendibile sia nel mondo
del lavoro, perché costituisce un elemento qualificante nella
domanda di impiego, sia nel mondo universitario, in quanto in molti
corsi di laurea vengono attribuiti crediti in base ai diversi livelli di
certificazione, che in alcuni casi può anche sostituire l’esame di
lingua straniera. Il valore aggiunto delle attività proposte per la
preparazione all’esame di certificazione è indubbiamente il
contatto con la lingua ‘vera’, quella che sta al passo con i tempi,
quella che i libri di testo adottati a scuola difficilmente riescono a
cogliere, vincolati come sono alle esigenze dei programmi
ministeriali. È una lingua che stimola lo studente a rendersi
protagonista di scambi comunicativi reali, accrescendo quindi il
suo interesse e la sua motivazione.
L’IISS “Vanvitelli”propone di sostenere e preparare gli alunni che
desiderano rafforzare e valorizzare le proprie conoscenze e
competenze con lezioni tenute dai docenti di lingua 2 e dai docenti
di madrelingua, in parte in orario curricolare, coinvolgendo quindi
l’intero gruppo classe, in parte in orario pomeridiano, con gruppi di
studenti interessati a sostenere l’esame. In particolare organizza
corsi in preparazione agli esami di livello B1 e B2, secondo i
canoni generali per la conoscenza delle lingue comunitarie stabiliti
dal Quadro Europeo. Tali livelli corrispondono rispettivamente al
livello di “soglia” (Threshold) e a quello avanzato o indipendente
(Vantage).
Relativamente alla metodologia, si adotterà un metodo basato
sullo sviluppo integrato delle quattro abilità linguistiche in contesti
di situazioni reali, non trascurando la riflessione sulle strutture
morfosintattiche. Si partirà dalla consapevolezza che il processo di
apprendimento della lingua straniera avviene in modo operativo
mediante lo svolgimento di attività e compiti specifici in cui la
64
lingua 2 sia percepita dallo studente come strumento e non come
fine a se stesso. Si proporranno quindi agli studenti attività
individuali, a coppie e in piccoli gruppi, basate su situazioni reali e
autentiche. Si farà della lingua straniera il principale mezzo di
comunicazione stimolando in tal modo gli alunni ad esprimersi in
maniera autonoma sui vari argomenti proposti. Sia le lezioni del
mattino sia quelle tenute in orario pomeridiano saranno suddivise
tra i/le docenti di lingua 2 dell’Istituto, che cureranno in particolare
le abilità di ascolto e comprensione scritta e i lettori e le lettrici di
madrelingua, che si occuperanno prevalentemente delle abilità di
produzione scritta e orale. Si effettueranno simulazioni di esami e
si approfondiranno contenuti grammaticali di livello avanzato.
L’apprendimento verrà monitorato costantemente per tutto
gruppo classe attraverso verifiche che riprendono contenuti
richieste dell’esame. Coloro che intendono conseguire
certificazione, sosterranno al termine del corso l’esame presso
sede scelta dall’ente certificatore.
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
il
e
la
la
Costi per gli studenti: iscrizione e partecipazione +’costo esame
che varia a seconda dei livelli di certificazione e verrà comunicato
agli alunni interessati ad inizio corso.
triennale
Docenti interni, e (eventualmente) di potenziamento
(eventualmente) esperti esterni
Docenti interni + compensi/rimborsi per esperti esterni
triennale
Conseguimento di certificazioni linguistiche riconosciute dal MIUR
65
DENOMINAZIONE
Priorità (RAV)
P13 .EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal
territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali e di
cittadinanza attiva;
prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione;
Obiettivo di
miglioramento
Sperimentare metodologie didattiche innovative
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
L’Educazione alla Salute nella nostra scuola, si propone come
finalità il “BENessere psico-fisico degli alunni”, la realizzazione di un
clima favorevole all’apprendimento e alla crescita personale, la
prevenzione di situazioni di rischio e la promozione di atteggiamenti
e comportamenti responsabili. Questi gli ambiti di intervento:
 promozione della salute psico-affettiva- sessuale - classi
terze;
 educazione alla sicurezza” corso di primo soccorso perché
stare a guardare” – classi quarte;
 visita ai detenuti della casa di reclusione di Sant’Angelo dei
Lombardi – classi quinte;
 donazione sangue e donazione degli organi – classi quinte;
 adozione a distanza “solidarietà senza frontiere” – tutte le
classi.
In orario curricolare ed extracurricolare
Personale ASL e della Pubblica Assistenza
Alla VII edizione
Incrementare la consapevolezza di sé e del mondo esterno
Migliorare l’autostima
Migliorare i risultati scolastici
66
DENOMINAZIONE
P14. PRESIDIO LIBERA ALTA IRPINIA
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
 Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal
territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali;
 sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e
democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione
interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra
le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché'
della solidarietà e della cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle
conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di
educazione all'autoimprenditorialità;
 sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni
paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
La nostra scuola, da quest’anno, aderisce al progetto “Presidio
Libera Alta Irpinia” per condividere, con altre realtà e associazioni
del territorio, l’impegno contro le mafie e la promozione dei valori di
legalità e giustizia. “Libera” è, difatti, un'associazione di promozione
sociale apartitica, aconfessionale e senza scopo di lucro che
promuove iniziative culturali, a cui la scuola sarà invitata a
partecipare, sui seguenti temi:
a) il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi;
b) l’educazione alla legalità;
c) la libertà di informazione;
d) il recupero e la valorizzazione della memoria storica di coloro
che hanno operato contro le mafie e/o che sono cadute per
mano di esse;
e) la tutela e la promozione dei beni comuni;
f) il contrasto al racket, all'usura e la promozione dell'uso
responsabile del denaro;
g) l'intercultura, il dialogo interetnico e il contrasto sociale ai
fenomeni criminali internazionali;
f) lo sport e la lotta al doping;
g) la promozione dei diritti e doveri di cittadinanza e la tutela dei
principi costituzionali e democratici di giustizia sociale.
Orario curricolare
Esperti esterni
Prima annualità. Programmazione triennale
Migliorare i risultati scolastici
67
DENOMINAZIONE
P15. EDUCAZIONE ALLA PREVENZIONE DALLE
TOSSICODIPENDENZE
Priorità (RAV)
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
-Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal
territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali;
-Sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva;
-Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto della legalità;
-Prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione;
L’educazione alla prevenzione dalle tossicodipendenze si propone di
educare gli alunni a sentire e comprendere il “valore della vita”,
attraverso attività e iniziative che coinvolgono aspetti teorici per
promuovere conoscenze e competenze scientifiche necessarie per
familiarizzare con i problemi legati alle tossicodipendenze. Attività
che sviluppino “ricerche di gruppo”; gruppo di alunni con l’impegno e
funzioni di “opinion leader”;
In orario curricolare
Docenti interni
Docenti interni
triennale
Acquisire abitudini, comportamenti nel rispetto
della salute propria e altrui, per via di coscienza , di riflessione, di
intenzione.
Referente
68
DENOMINAZIONE
P16. ATTIVITÀ SPORTIVE
Priorità (RAV)
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)

Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal
territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali;
 Sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva;
 Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza
e al rispetto della legalità
 potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di
comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare
riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport,
 prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione;
Diverse le attività sportive promosse dalla nostra scuola che si
esplicano anche mediante manifestazioni celebrative intese a
stabilire momenti di incontro e di condivisione, di solidarietà e di
integrazione.
Dal 2009 funziona il Centro Sportivo “Vanvitelli” in cui si praticano le
seguenti attività: pallavolo, corsa Campestre, tennis da tavolo, calcio
a “5”, scacchi, calcio Balilla.
Orario curricolare ed extracurricolare
Docenti interni e (eventualmente) di potenziamento
Docenti interni
Dal 2009
Acquisire uno stile di vita sano nel rispetto di sé e degli altri
69
DENOMINAZIONE
P17. PROGETTO ARBITRAGGIO
Priorità (RAV)
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal
territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali;
sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva;
sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto della legalità;
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti
ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento
all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport;
prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione.
Il progetto accoglie la proposta del CSI Centro Sportivo Italiano
(Comitato Territoriale di Avellino) per gli studenti dell’Istituto “Luigi
“Vanvitelli” di Lioni ed è strutturato in più fasi:

Quadrangolari di Calcio a 5 e/o Pallavolo in rete
“Penitenziario di S. Angelo dei L. e IISS “L. “Vanvitelli” :
opportunità per i Detenuti della Casa di Reclusione, Corsisti
del Percorso Formativo per Arbitri Di Calcio e per Arbitri di
Pallavolo, di arbitrare nel Corso di un Quadrangolare da
svolgersi a scuola per offrire la possibilità di vivere la Scuola
come luogo e laboratorio educativo ideale per il Rispetto delle
Regole;

Incontro- Dibattito sullo Sport: “Lo Sport nella Storia; Sport
e Alimentazione; Lo Sport e il Rispetto delle Regole, …”;

Per Sport e Formazione: “La Formazione Sportiva come
Supporto della Formazione Scolastica e Personale degli
Studenti”;

Attività di Formazione rivolta agli allievi delle classi Quarte
dell’Istituto con rilascio di attestati che potranno essere
riconosciuti all’interno del Circuito nazionale del Centro
Sportivo Italiano ed utilizzabili come credito formativo.
Orario curricolare ed extracurricolare
Docenti interni e (eventualmente) di potenziamento
Esperti esterni
Docenti interni e compensi/rimborsi per esperti esterni
Alla prima edizione
Acquisire uno stile di vita sano nel rispetto di sé e degli altri
70
DENOMINAZIONE
Priorità (RAV)
P18. PROGETTO UNICEF
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
Apprendimento in contesti formali e informali;
offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal
territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali;
sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva;
sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto della legalità;
prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione e di
bullismo;
potenziamento delle competenze professionali
Le attività proposte prevedono un Laboratorio creativo manipolativo
per la realizzazione di pigotte, bambole tipiche lombarde, simbolo
dell’Unicef. Con l’adesione al progetto la scuola diventa “Scuola
Amica dell’Unicef” partecipando a valide iniziative nell’ambito delle
attività di prevenzione di forme di esclusione, discriminazione,
bullismo e cyberbullismo, in piena sintonia con le indicazioni
contenute nelle “Linee di orientamento e di prevenzione e di
contrasto al bullismo e al cyberbullismo” emanate dal MIUR il 15
aprile 2015.
In occasione della Giornata della Disabilità il progetto prevede
l’integrazione con le attività del Progetto “Alla scoperta delle mie
Emozioni” e le Attività di Inclusione con la condivisione di un
laboratorio creativo che vede coinvolte alcune classe del corso SSS
e le classi con alunni Diversamente abili
Orario curricolare
Docenti interni e (eventualmente) di potenziamento
Esperti esterni
Alla prima edizione
Migliorare le relazioni interpersonali e, quindi, il clima di classe,
favorendo forme di collaborazione che influiscano positivamente sui
risultati scolastici
71
DENOMINAZIONE
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Obiettivo di
miglioramento
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
P19. PROGETTO ERASMUS PLUS
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino
Apprendimento in contesti formali e informali;
potenziamento delle competenze linguistiche;
offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal
territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali;
sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva;
sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto della legalità;
prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione e di
bullismo.
Sperimentare metodologie didattiche innovative
Il nostro Istituto partecipa al nuovo programma dell’Unione
Europea a favore dell’istruzione, la formazione, la gioventù e lo
sport Erasmusplus, dal titolo "Let’s live together, not
separately”.
I partecipanti al progetto, di durata biennale, sono circa 500 alunni
e 30 docenti delle scuole partners di Polonia, Lettonia, Turchia,
Germania e Italia che vengono coinvolti nelle attività di progetto sia
a livello locale che internazionale.
Lo scorso anno sono stati coinvolti 12 alunni della nostra scuola (tra
cui due con difficoltà di apprendimento), in due diverse mobilità: 6
alunni sono stati a Riga in Lettonia e altri 6 a Rotenburg in
Germania, ospitati nelle famiglie di alunni dei rispettivi Paesi,
accompagnati dai docenti che hanno lavorato e partecipato alle
attività pomeridiane.
Quest’anno il nostro Istituto ospita 24 alunni e nove docenti dei
quattro partner europei, dal 9 al 13 Novembre 2015. I nostri dodici
alunni che già hanno partecipato alle due mobilità ricambieranno
l’ospitalità ed altri dodici sono già disponibili ad ospitare.
Orario curricolare ed extracurricolare
Docenti interni
Docenti interni (Finanziamenti legati al progetto)
Seconda annualità
Sviluppare tra le giovani generazioni l’apertura ai bisogni altrui,
l’impulso ad uno stile di vita basato sui valori della comunità e della
famiglia, e quindi della tolleranza e dell’empatia nei confronti di tutte
le diversità;
migliorare i risultati scolastici attraverso lo sviluppo di competenze
linguistiche e informatiche di alunni e docenti
72
DENOMINAZIONE
P20. ISTRUZIONE DOMICILIARE
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Trasferimenti e abbandoni (ridurre la dispersione scolastica)
Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino
Attività previste
Risorse interne
Tempi
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
L’Istruzione Domiciliare rappresenta un ampliamento dell’offerta
formativa che il nostro Istituto intende attivare per garantire il diritto
allo studio a quegli alunni ospedalizzati a causa di gravi patologie o
che siano sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la
frequenza della scuola per un periodo di tempo prolungato.
Il servizio in questione può essere erogato anche nel caso in cui il
periodo di assenza non sia continuativo ma siano previsti cicli di
cura ospedaliera alternati a cicli di cura domiciliare. La patologia ed il
periodo di impedimento alla frequenza scolastica devono essere
oggetto di idonea e dettagliata certificazione sanitaria, rilasciata dalla
struttura ospedaliera.
Per l’attivazione dell’Istruzione Domiciliare la scuola elabora un
progetto di offerta formativa, con l'indicazione della sua durata, del
numero dei docenti coinvolti e dichiaratisi disponibili e delle ore di
lezione previste e degli obiettivi didattici-educativi personalizzati. Il
progetto viene approvato dal collegio dei docenti e dal consiglio
d'Istituto. I percorsi didattici e le relative prove di valutazione sono
elaborati dal Consiglio di classe di appartenenza, che è l’organo
preposto a produrre e formalizzare il progetto
didattico
individualizzato, organizzato secondo i seguenti principi:
 cercare di concentrare l’attività didattica attorno a “nuclei
disciplinari fondamentali”, che favoriscono l’acquisizione di
competenze personali (anche per facilitare l’alunno nel
recupero autonomo di eventuali lacune);
 valutare con attenzione il rischio di sovraccarico di lavoro nei
confronti del ragazzo;
 organizzare interventi settimanali proporzionati alle esigenze
dell’alunno;
 individuare un numero adeguato di docenti che operino in
maniera flessibile con modalità trans- disciplinari connotandosi
come figure di riferimento per l’allievo;
 prevedere un costante monitoraggio delle attività svolte e il
continuo ri-adeguamento delle stesse.
L’attività didattica presso il domicilio è svolta, preferibilmente, dagli
insegnanti della classe di appartenenza dell’alunno; in casi
particolari, può essere affidata anche ad altri docenti della scuola,
che si rendono disponibili per tale intervento educativo
Orari extra curricolari
Personale interno (solo se attivato)
Programmazione triennale (da attivare su richiesta)
Favorire il successo scolastico di allievi ospedalizzati
73
DENOMINAZIONE
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
P21. PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER – ECDL – CORE HEALTH
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Obiettivi di
miglioramento
Attività previste
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
sviluppo delle competenze digitali;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio.
Il “Vanvitelli” è da dodici anni Test Center per la Patente Europea del
Computer- livello CORE e, dall’a.s. 2011/2012, è abilitato, in
esclusiva per l’Alta Irpinia, anche al rilascio della patente sanitaria
HEALTH indirizzata ai ruoli tecnici, professionali, amministrativi del
mondo sanitario e agli studenti delle facoltà di scienze mediche.
Il Gruppo Tecnico Test Center dell’IISS “Vanvitelli” provvede, inoltre,
sulla base di specifici progetti didattici programmati dai Consigli di
Classe (come quello programmato per il corso Servizi Sociosanitari), alla formazione degli studenti che ne facciano richiesta,
propedeutica a sostenere i diversi moduli d’esame.
Orario extracurricolare
Gruppo Tecnico Test Center/docenti interni
Gruppo Tecnico Test Center/docenti interni
Dodicesima annualità
migliorare i risultati scolastici
ridurre la dispersione scolastica
74
DENOMINAZIONE
Priorità (RAV)
Traguardo (RAV)
P22. PROGETTI PON E POR
Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe
successiva
Agire sulla varianza dei risultati delle prove standardizzate nazionali
Migliorare i risultati delle prove standardizzate nazionali
Potenziare il curricolo e l’offerta formativa
Potenziare i dati a disposizione per la valutazione
Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino
Diminuire la variabilità dei punteggi dentro le classi
Ridurre la differenza dei risultati di alcune classi rispetto a scuole
con contesto socio-economico simile
Obiettivo (RAV)
Altre priorità
(territorio/utenza/obiettivi
prioritari)
Obiettivi di
miglioramento
Attività previste
Migliorare l’ambiente di apprendimento;
combattere il tasso di dispersione scolastica;
valorizzare e potenziare le competenze linguistiche (italiano e
inglese)
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e
democratica;
sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio;
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica
Migliorare gli esiti INVALSI
Favorire le didattiche innovative
La partecipazione ai progetti speciali consente all’istituto:
 il sostegno allo sviluppo della qualità dell’offerta formativa in
termini di ampliamento dei saperi, di sviluppo delle competenze di
base e trasversali, di adeguamento delle metodologie;
 la formazione del personale per sostenere il cambiamento e le
pari opportunità;
 il sostegno allo sviluppo della società della conoscenza e
dell'informazione, in termini di strutture, strumenti, formazione di
docenti ed allievi;
 lo sviluppo di iniziative mirate a contenere la dispersione
scolastica con approcci appropriati in rapporto alle differenze sia
degli individui sia del contesto sociale;
 lo sviluppo dell’integrazione del sistema dell’istruzione con quelli
della formazione.
Il Piano Integrato di Istituto è in corso di programmazione con i Fondi
Strutturali 2014-20.
75
Al momento l’Istituto ha aderito a :
Tempi
Risorse interne
Risorse esterne
Costi
Stato d’avanzamento
Risultati attesi

PON per la REALIZZAZIONE, AMPLIAMENTO O
ADEGUAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE DI RETE
LAN/WLAN(delibera n.41 del C.I. del 6/10/2015)Avviso
Pubblico prot. n. AOODGEFID/9035 del 13 luglio 2015

PON REALIZZAZIONE AMBIENTI DIGITALI NELLE SCUOLE
avviso pubblico 12810del 15/10/2015 (delibera n.58 del C.I.
del 27/11/2015)
con i progetti la scuola si propone di potenziare la rete LAN
/WLAN dei tre plessi e i laboratori informatici polivalenti, nella
sede centrale dell’istituto, nella consapevolezza che la fruizione
degli stessi sarà garantita agli studenti di tutti e tre i plessi.
La tipologia di aula da realizzare è quella dettagliata nel bando:
“aule aumentate dalla tecnologia: un numero congruo di aule
tradizionali arricchite con dotazioni per la fruizione collettiva e
individuale del web e di contenuti, per l’interazione di
aggregazioni diverse in gruppi di apprendimento, in
collegamento wired o wireless, per una integrazione quotidiana
del digitale nella didattica”
Docenti interni
esperti esterni
Docenti interni e compensi per esperti esterni
In via di programmazione annualità 2014-2020
migliorare i risultati scolastici
ridurre la dispersione scolastica
76
10.FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE
MATERIALI art. 1 comma 6 della L. 107/2015
IALIart. 1 commi 6
e 14 della L. 107/2015
Nella individuazione del proprio fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, nel
triennio di riferimento la scuola, sulla base degli obiettivi prioritari adottati ai sensi dell’art. 1
comma 7 della L.107/2015, intende, prioritariamente:
 programmare la sostituzione dei PC nei laboratori di informatica dotati di macchine
ormai obsolete;
 provvedere all’acquisto e all’installazione delle LIM nelle aule almeno per le classi del
secondo biennio e del terzo anno;
 potenziare le connessioni internet a banda larga separando le reti didattiche da quella
degli uffici;
 potenziare e rendere fruibile la rete wi-fi con l’obiettivo di permettere a ciascuno
studente e a ciascun docente di usare il proprio tablet nella didattica;
 modernizzare i laboratori sia del settore servizi che del settore industria e artigianato
in modo da consentire la realizzazioni di percorsi più aderenti alle attuali esigenze del
mercato del lavoro nel contesto territoriale di riferimento.
Il presente elenco si integrerà, in corso d’opera, con le indicazioni provenienti dall’animatore
digitale per consentire alla scuola di dotarsi delle attrezzature e infrastrutture necessarie
all’implementazione del PNSD.
11.FABBISOGNO DI PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO
AUSILIARIO art. 1 comma 14 della L. 107/2015
Il fabbisogno di personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, nel triennio di riferimento,
definito sulla base delle effettive esigenze della scuola è così definito:
DSGA
ASS.
AMM.VI
ASS.
TECNICI
COLLAB.
SCOLASTICI
anno corrente
1
6
14
13
a.s. 2016-17
1
6
14
14
a.s. 2017-18
1
6
14
14
a.s. 2018-19
1
6
14
14
77
12. ORGANICO DELL’ AUTONOMIA
art. 1 comma 5edella L. 107/2015
PREMESSA
L’organico dell’autonomia, come di seguito dettagliato, è stato individuato tenendo conto:






dei traguardi che l’istituto si è posto nel RAV Rapporto di Autovalutazione;
degli obiettivi di miglioramento previsti dal PDM Piano di Miglioramento;
degli obiettivi formativi individuati come prioritari ai sensi dell’art 1 comma 7 della
L. 107/2015;
delle proposte formative provenienti dall’utenza e dal territorio,
delle linee guida dell’offerta formativa che l’IISS “Vanvitelli” intende realizzare,
della progettualità della scuola come ampliamento dell’offerta formativa.
12.1 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO
Art. 1 comma 14lett.a)della L. 107/2015
Con riferimento all’organico di fatto dell’anno in corso, così come allo stato attuale
determinato, il nostro Istituto definisce, per il triennio di riferimento, il seguente fabbisogno relativo ai
posti comuni:
FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI COMUNI
ORE RESIDUE
TOTALE ORE
SCUOLA PER
CLASSE DI
CONCORSO
CATTEDRE
ORE RESIDUE
TOTALE ORE
SCUOLA PER
CLASSE DI
CONCORSO
2
1
26
1
17
35
77
4
5
A019
58
3
A020
30
A025
A029
ORGANICO 2018/2019
CATTEDRE
ORE RESIDUE
ORGANICO 2017/2018
CATTEDRE
ORGANICO 2016/2017
1
8
26
1
8
1
17
35
1
17
74
4
2
74
4
2
4
63
3
9
63
3
9
1
12
25
1
7
29
1
11
2
0
2
2
0
2
2
0
2
80
4
8
78
4
6
78
4
6
CLASSE DI
CONCORSO
TOTALE ORE
SCUOLA PER
CLASSE DI
CONCORSO
A013
37
A016
35
A017
78
A031
2
0
2
2
0
2
2
0
2
A034
67
3
13
64
3
10
59
3
5
A036
21
1
3
26
1
8
26
1
8
A038
24
1
6
26
1
8
26
1
8
A040
8
0
8
12
0
12
12
0
12
A042
21
1
3
21
1
3
21
1
3
A246
63
3
9
60
3
6
57
3
3
A346
126
7
0
123
6
15
123
6
15
A446
4
0
4
7
0
7
10
0
10
A047
127
7
1
125
6
17
125
6
17
A048
17
0
17
17
0
17
17
0
17
A050
255
14
3
249
13
15
249
13
15
A057
50
2
14
47
2
11
47
2
11
A058
11
0
11
11
0
11
11
0
11
A060
45
2
9
46
2
10
47
2
11
A072
12
0
12
12
0
12
12
0
12
C240
6
0
6
2
0
2
2
0
2
C260
56
3
2
50
2
14
51
2
15
C290
2
0
2
2
0
2
2
0
2
C300
11
0
11
11
0
11
11
0
11
C320
24
1
6
24
1
6
24
1
6
C450
11
0
11
11
0
11
11
0
11
C430
27
1
9
27
1
9
27
1
9
C500
60
3
6
56
3
2
56
3
2
C510
52
2
16
50
2
14
50
2
14
C520
28
1
10
28
1
10
28
1
10
IRC
43
2
7
42
2
6
42
2
6
69
64
79
64
Premesso che i posti di sostegno sono legati al numero degli studenti certificati iscritti, il
fabbisogno relativo ai posti di sostegno viene determinato sulla base delle cattedre attualmente
assegnate al nostro istituto.
ORGANICO DI SOSTEGNO a.s. 2015-16
Alunni
AD01
AD02
AD03
AD04
IP
4
IPSEOA
13
ITET
2
Potenziamento
Totale
docenti
per area
Fabbisogno
totale
docenti
Totale
alunni
1
1
1
2
4
3
1
1
1
5
6
5
16
19
alunni
1
15,2
h/alunno
Pertanto, se il trend delle iscrizioni rispetta le proiezioni stimate si determina, per il
triennio di riferimento, il seguente fabbisogno di organico di sostegno - ferma restando la possibilità
di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste dalla legislazione vigentecalcolato sulla base di un monte ore medio di sostegno/alunno pari a quello attualmente assegnato
a ciascuno studente e che la scuola considera indispensabile per garantire l’efficacia del progetto
formativo e di vita programmato dai Consigli di classe e dalle figure di sistema .
FABBISOGNO DI ORGANICO DI SOSTEGNO
Prevision
e
alunni in
ingresso
3
Docenti di
sostegno
Potenzi
a
mento
Fabbisogno
totale
docenti
Totale
alunni
a.s. 2016-17
Prevision
e
alunni in
uscita
2
15
2
17
a.s. 2017-18
6
4
14
2
16
a.s. 2018-19
5
5
14
2
16
20
alunni
15,3
h/alunno
18
alunni
16
h/alunno
18
alunni
16
h/alunno
80
12.2 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO
Art. 1 comma 14 lett.b) della L. 107/2015
Il fabbisogno relativo ai posti di potenziamento dell’offerta formativa viene definito, per il
triennio di riferimento tenendo conto:

dei progetti e delle attività programmate dalla scuola;

della vocazione professionale dei diversi indirizzi di studio di cui si compone l’Istituto;

degli obiettivi prioritari adottati ai sensi dell’art. 1 comma 7 della L.107/2015,

delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi di processo indicati dal RAV e perseguiti
attraverso Il PDM.
DISCIPLINE DI AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
Area
Classe
di concorso
n.
doc
Motivazione della scelta
Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche
con particolare riferimento all’italiano (art. 1 comma 7lett.a
L.107/2015)
Potenziamento
Umanistico
A050
Italiano
2
Potenziamento
Scientifico
A047
Matematica
2
Potenziamento
Linguistico
A346
Inglese
2
Potenziamento
Laboratoriale
A042/C300
Informatica
e laboratorio
di
informatica
Migliorare i risultati nelle prove standardizzate
nazionali riducendo la variabilità dei punteggi nelle
classi (RAV)
Migliorare gli esiti delle prove INVALSI ( obiettivo di
miglioramento del PDM)
Valorizzare e potenziare le competenze matematicologico e scientifiche (art. 1 comma 7lett.b L.107/2015)
Migliorare i risultati nelle prove standardizzate
nazionali riducendo la variabilità dei punteggi nelle
classi (RAV)
Migliorare gli esiti delle prove INVALSI ( obiettivo di
miglioramento del PDM)
Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche
con particolare riferimento all’inglese(art. 1 comma 7lett.a
L.107/2015)
 Sviluppare le competenze digitali degli studenti con
2
particolare riguardo al pensiero computazionale,
all’utilizzo critico e consapevole dei social network e
dei media nonché alla produzione e ai legami con il
mondo del lavoro (art. 1 comma 7 lett.h L.107/2015);
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle
attività di laboratorio (art 1 comma 7 lett i L. 107/2015);
81
DISCIPLINE DI AREA TECNICO/PROFESSIONALE E LABORATORIALE
Plesso
Classe
di concorso
n.
doc
IP
C350
1
ITET
A072 Topografia
1
C500 Lab. Serv.
Enog. Settore
Cucina
1
C510 Lab. Serv.
Enog. Settore
Sala e Vendita
1
Area
Classe
di concorso
n.
doc
Linguistico/lette
raria
AD02
1
Motivazione della scelta
 Aumentare il numero di ammessi alla
classe successiva (priorità RAV)
 Promuovere e condividere metodologie
didattiche innovative ( obiettivo di processo
RAV)
 Potenziamento delle metodologie
laboratoriali e delle attività di laboratorio
(art 1 comma 7 lett i) L. 107/2015);
IPSEOA
SOSTEGNO
Motivazione della scelta
 Potenziamento dell’inclusione scolastica e
del diritto allo studio degli alunni con BES
art 1 comma 7 lett.l L. 107/2015)
 Promuovere e condividere metodologie
didattiche innovative ( obiettivo di processo
RAV)
Tecnica
AD03
 Potenziamento delle metodologie
laboratoriali e delle attività di laboratorio (art
1 comma 7 lett i L. 107/2015);
1
FINALITA’ DELLA SCELTA
A050 e A047
discipline di area di
istruzione generale
 potenziare la preparazione degli studenti nelle discipline di
base;
 migliorare gli esiti scolastici, soprattutto nelle classi del I
biennio,
 migliorare i risultati nelle prove INVALSI.
A346
inglese
 potenziare la conoscenza e l’uso della lingua straniera per i
principali scopi comunicativi e operativi favorendo la
consapevolezza, da parte degli alunni, della veicolarità della
lingua inglese nella società globalizzata.
A042/C300
Informatica e
Laboratorio di
informatica
 sviluppare le competenze digitali degli studenti con particolare
C350/C500/C510/A072
Discipline di indirizzo e
laboratoriali
riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e
consapevole dei social network e dei media nonché alla
produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
 potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio;
 potenziare la preparazione degli studenti, soprattutto nel II
biennio/V anno, nelle discipline di indirizzo e nelle pratiche di
laboratorio per
facilitare l’acquisizione di competenze
professionali finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro.
82
L’organico di potenziamento richiesto per l’a.s
2015-16, in ordine di priorità, è il seguente:
1 Area laboratoriale
2 Area scientifica
3 Area Umanistica
4 Area socio economica e della legalità
5 Area Linguistica
6 Area Artistica musicale
7 Area Motoria
Semiesonero docente 1° collaboratore per 8
ore A050 - Materie letterarie
L’organico
di
potenziamento
attualmente
assegnato alla nostra scuola è di seguito
riportato:
1 A050 Italiano
1 A047 Matematica
1 A072 Topografia
1 A075 Trattamento Testi
1 A346 Inglese
1 A019 Diritto ed Economia
1 A017 Economia Aziendale
1 AD01
1 AD03
Il Collegio Docenti, nelle sedute del 18/12/2015 e del 15/01/2016, dopo ampio e motivato
dibattito, ha deliberato di affidare ai docenti dell’organico di potenziamento le seguenti mansioni:
Supplenze brevi in
sostituzione di colleghi
assenti
Sviluppo di MICRO-PROGRAMMAZIONI nella disciplina di propria
competenza
cioè di porzioni di programma concordate,
preventivamente con il docente curricolare
Classi aperte e gruppi di
livello
Potenziamento delle competenze relative alla disciplina insegnata
richieste dal docente della classe o suggerite dallo stesso docente
di potenziamento sulla base di esigenze rilevate. Le strategie da
utilizzare saranno valutate, di volta in volta, con il docente
curricolare, tra quelle più adatte al raggiungimento dei risultati di
apprendimento attesi (a “classe intera” o a “piccoli gruppi” anche
mediante sdoppiamento della classe in base ai livelli di
apprendimento)
Corsi in orario
extracurricolare
di potenziamento/recupero
Potenziamento delle competenze relative alla disciplina insegnata
a gruppi di allievi di classi parallele sulla base delle richieste dei
singoli studenti o delle segnalazioni dei docenti.
I corsi sono rivolti a studenti che rivelano carenze nell’acquisizione
dei contenuti scolastici relativi alla disciplina insegnata dal docente
di potenziamento o che hanno, semplicemente, bisogno di un
supporto nello svolgimento dei compiti o necessitano di ulteriori
esercitazioni guidate e/o strategie individualizzate.
Attività alternative all’IRC
Sviluppo di moduli di programmazione su tematiche relative allo
“studio del contesto territoriale e alla lettura critica della società” .
Alternanza ScuolaLavoro/IeFP
Sviluppare moduli di programmazione relativi alle attività previste
dai progetti di ASL e/o IeFP di formazione in aula o svolgere
compiti di tutoraggio, compatibilmente con le competenze
professionali possedute.
83
13.SCELTE DI GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE
art. 1 comma …. della L. 107/2015
I criteri generali per le scelte di gestione e di amministrazione, individuati dal Dirigente
Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. N. 7451/B01 del 5/10/2015 sono i seguenti:

Valorizzazione della dimensione collegiale della funzione docente, specie nei dipartimenti e nei
consigli di classe;

Efficienza ed efficacia nell’utilizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, da
perseguirsi in primo luogo attraverso la dematerializzazione e la digitalizzazione delle
procedure amministrative e un’ organizzazione del lavoro del personale ATA funzionale agli
obiettivi del Piano;

Rafforzamento del rapporto con le famiglie, anche attraverso le risorse digitali soprattutto viste
le criticità evidenziate nel RAV;
Per realizzare un modello organizzativo efficiente, occorre la partecipazione deidocenti
e una chiara definizione di ruoli e responsabilità necessari in questo momento di transizione in cui le
riforme assegnano alla scuola una autonomia non solo organizzativa, ma anche una responsabilità
delle entrate di gestione.
Pertanto, il modello di riferimento, emanato con atto di indirizzo del Dirigente
ScolasticoProt. n. 7451/B01 del 5 ottobre 2015è il modello funzionale “articolazione del Collegio
docenti”che individua gli organismi, gli ambiti di progettazione e i processi da attivare.
IL DIRIGENTE
SCOLASTICO


STAFF
DIRIGENZIALE
Il Dirigente Scolastico, che ha la responsabilità dell’Istituto, al fine
di pianificare le attività annuali in merito all’area organizzativodidattica e amministrativo-finanziaria si avvale della collaborazione
delle seguenti figure



designa i collaboratori;
predispone il piano delle attività in coerenza con il piano
dell’offerta formativa;
coordina l’attività di tutti gli organi;
controlla i processi avviati;
risponde dei risultati del processo formativo
(Art.1 comma 83 L. 107/2015: “Il dirigente scolastico può individuare nell'ambito
dell'organico dell'autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività
di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica.”)
PRIMO C OLLABORATORE (VICARIO)







Sostituisce il DS in caso di assenza;
Partecipa alle riunioni di staff di presidenza per operazioni di
progettazione e di Valutazione dei processi formativi in atto e
dei risultati da conseguire;
Coordina i Fiduciari di plesso e le Funzioni Strumentali;
Coordina le assemblee studentesche;
Coordina e controlla le attività didattiche;
Collabora con la segreteria per la raccolta dati e per la
comunicazione con docenti, alunni;
Relaziona con il personale scolastico, con le famiglie degli
alunni e comunica al DS le problematiche emerse;
84


Controlla il regolare funzionamento delle attività didattiche;
Collabora con la segreteria per la raccolta dati e per la
comunicazione con docenti, alunni.
COLLABORATORI
DI PLESSO
Il Dirigente Scolastico nomina, ogni anno, due docenti responsabili
di plesso con i seguenti compiti:
 controllano le assenze e i ritardi degli studenti;
 collaborano con il Dirigente nell’esecuzione delle delibere degli
organi collegiali;
 organizzano gli incontri scuola-famiglia;
 verificano e controllano la diffusione di avvisi e comunicati
della dirigenza
COLLABORATORE SEDE CARCERARIA






sostituisce i docenti assenti;
controlla le assenze e i ritardi degli studenti;
predispone l’orario scolastico;
collabora con il Dirigente nell’esecuzione delle delibere degli
organi collegiali;
verifica e controlla la diffusione di avvisi e comunicati della
dirigenza
interfaccia tra dirigente scolastico e referente casa di
reclusione
COLLABORATORE RESPONSABILE
AREA DIDATTICA











Coordina le programmazioni didattiche;
Elabora il POF di concerto con le figure strumentali e le
figure di sistema;
Coordina gli interventi didattici di recupero, di
approfondimento e delle passerelle;
Coordina le attività relative all’adozione dei libri di testo;
Predispone la modulistica per le attività didattiche e collegiali
di concerto con le rispettive funzioni strumentali e con i
collaboratori;
Predispone il calendario delle attività collegiali, didattiche e
formative;
Esamina l’andamento delle iscrizioni dell’anno precedente;
Interagisce con i coordinatori di classe;
Predispone
il
piano
delle
attività
di
recupero/approfondimento/sostegno;
Collabora all’organizzazione delle attività di accoglienza,
orientamento e ri-orientamento, di concerto con le rispettive
funzioni strumentali e con i collaboratori del Ds;
Monitora l’attività di recupero e ne propone integrazioni e
correttivi.
85
COLLABORATORE RESPONSABILE
AREA TECNOLOGIE E INNOVAZIONE














Collaziona il materiale e pubblica il POF di concerto con le
altre figure di sistema;
Cura l’informatizzazione dei servizi scolastici;
Coadiuva le figure di sistema nell’uso delle tecnologie;
Sostiene l’attività sperimentale dei docenti nell’ambito
dell’autonomia;
Cura l’analisi del fabbisogno di strumenti tecnologici;
Cura i rapporti con l’INVALSI;
Cura e promuove gli accordi di rete;
Coordina le attività inerenti la Qualità;
Coordina le attività inerenti la Privacy;
Cura il monitoraggio e l’Autovalutazione dell’Istituto;
Collabora con le altre figure strumentali e con il DS;
Coordina le attività previste dai finanziamenti Europei ed
esterni;
Cura il Sito della Scuola;
Coordina le attività previste da Poli Formativi di comune
intesa con la Dirigenza
COLLABORATORE RESPONSABILE
AREA SOSTEGNO AGLI A LUNNI













Cura l’accoglienza dei docente neoassunti;
Cura l’aggiornamento dei docenti;
Elabora il piano della formazione e aggiornamento di
docenti;
Cura la promozione del benessere dei docenti a scuola;
Elabora, d’intesa con i responsabili di indirizzo e con le
FFSS, il progetto accoglienza;
Collabora alle attività di accoglienza, orientamento e riorientamento, di concerto con le rispettive funzioni
strumentali e con i collaboratori del DS;
Cura la prevenzione dell’insuccesso scolastico;
Cura i rapporti con le famiglie in collaborazione con i
collaboratori;
Provvede al coordinamento didattico/amministrativo dei
Viaggi di Istruzione, visite guidate e uscite didattiche;
Collabora con le altre figure strumentali e con il DS;
Cura la partecipazione degli alunni a manifestazioni ed
eventi;
Cura la promozione del benessere degli alunni;
Organizza eventi a favore degli studenti (concorsi, teatro,
musica)
COLLABORATORE RESPONSABILE
AREA ORIENTAMENTO E BUONA SCUOLA



Collabora alla elaborazione del POF;
Coordina l’implementazione della Buona Scuola;
Cura l’orientamento e la continuità in entrata, in itinere e in
uscita;
86







Cura l’organizzazione dei Corsi di Formazione e
approfondimento sull’orientamento di concerto con l’area
III;
Cura l’innovazione dei curricoli scolastici attraverso
l’informazione e la documentazione;
Cura il monitoraggio dell’esperienza della Buona Scuola;
Propone, anche utilizzando le proposte dei dipartimenti,
innovazioni e sperimentazioni;
Organizza la manifestazione “Scuole aperte” d’intesa con
le altre funzioni strumentali;
Cura i rapporti con le Scuole medie;
Organizza le attività di accoglienza, orientamento e riorientamento, di concerto con le altre funzioni strumentali
e con i collaboratori del DS.
COLLABORATORE RESPONSABILE AREA APERTURA AL
TERRITORIO , ASL, IEFP







Cura l’attività dell’Alternanza Scuola-lavoro;
Coordina i Tutor dell’Alternanza Scuola-lavoro;
Cura i rapporti con le imprese del Territorio;
Cura i rapporti con le Istituzioni del Territorio;
Favorisce e promuove progetti di simulazione di attività
professionali;
Favorisce e promuove, di concerto con le altre funzioni
Strumentali e con i collaboratori, accordi di rete;
Promuove la partecipazione ad iniziative promosse dal
territorio;
COLLABORATORE RESPONSABILE INCLUSIONE













Accoglie i docenti di sostegno e li supporta con materiali e
documenti;
Coordina i rapporti con le famiglie degli alunni
diversamente abili con AA.SS.LL. e Enti Locali;
Effettua un monitoraggio per la redazione di PDF e PEI;
Collabora con l’ufficio di segreteria per l’invio di
documentazione all’USP;
Coordina gli incontri del GLHI di Istituto;
Propone la partecipazione degli alunni diversabili a
progetti Europei di interscambio;
Cura e coordina l’orario per le attività di sostegno;
Cura d’intesa con il docente di sostegno, le uscite, gli
stages, i viaggi di istruzione degli alunni disabili;
Cura la costituzione del fascicolo personale degli alunni
diversamente abili;
Coordina e monitora tutte le iniziative e i progetti per gli
alunni diversamente abili;
Collabora con il DS per l’individuazione dei bisogni e
l’utilizzazione del personale per i diversamente abili;
Interagisce con i coordinatori delle classi ove sono inseriti
alunni diversabili;
Rileva i bisogni e promuove ogni azione per ottenere
personale qualificato ed idoneo materiale didattico e non;
87







Monitora il livello di integrazione e si propone per
l’attivazione concertata di programmi/progettualità mirate e
condivise;
Informa i CdC coinvolti circa le attività in programma e
raccoglie ogni eventuale suggerimento atto al
miglioramento delle stesse;
Gestisce le attività promosse avendo cura di coinvolgere
la scuola nel suo complesso;
Coordina i rapporti con gli enti preposti (consorzio dei
Servizi Sociali,ASL, Misericordia, Assessorato alle
politiche sociali) relativamente alle attività progettuali
programmate;
Collabora alla promozione di attività di formazione
specifiche, tenute da esperti di settore, Enti, altre agenzie
educative;
Riferisce e si confronta con il Ds relativamente alla parte
progettuale messa in campo (attività, iniziative di vario
genere, incontri, convegni);
Relaziona con il gruppo docenti di sostegno e con il DS
circa i risultati ottenuti al fine di definire i punti di forza e
debolezza riscontrati;
Tutti i collaboratori:

Collaborano alla redazione e aggiornamento del PTOF

Collaborano con le altre figure strumentali e con il DS;

Riferiscono al Ds con report mensile orale o scritto, in caso
di necessità;

Presentano una relazione finale sull’attività svolta,
evidenziando punti di forza e di criticità.
L’ANIMATORE DIGITALE
In ottemperanza all’art. 59 della L. 107/2015 la scuola si
è dotata di un animatore digitale affidando, con opportuno bando,
l’incarico ad un docente di area informatica con il compito di seguire,
per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione dell’Istituto
attraverso le seguenti azioni:

sviluppare e favorire la formazione interna negli ambiti del
PNSD;

coinvolgere la comunità scolastica in attività che
contribuiscono a realizzare una cultura digitale diffusa;

promuovere l’uso di nuove tecnologie nella didattica
quotidiana.
IL RESPONSABILE DELLA COMUNICAZIONE
Cura la diffusione delle informazioni su attività e su eventi
particolarmente significativi promossi dalla scuola o a cui la scuola
aderisce, attraverso al pubblicazione sulle principali testate locali.
88
IL D.S.G.A.
Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi sovrintende, con autonomia operativa, ai
servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione, svolgendo funzioni di
coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi
assegnati e agli indirizzi impartiti al personale ATA posto alle sue dirette dipendenze.
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Formula proposte per la formazione e la composizione delle classi, per l’assegnazione ad esse dei
docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività
scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio d’Istituto. Il C.D. individua le
priorità e definisce le linee strategiche del POF.
IL CONSIGLIO DI CLASSE





definisce la Programmazione e ne indica gli strumenti di attuazione;
concorda le norme comportamentali;
concorda gli atteggiamenti relazionali in funzione del rispetto delle regole;
assicura la trasparenza della valutazione;
adotta eventuali provvedimenti disciplinari.
IL COORDINATORE DI C LASSE
Predispone il materiale per i lavori del Consiglio e ne cura il coordinamento; raccoglie
sistematicamente informazioni sull’andamento scolastico e disciplinare, sulle assenze, sui ritardi;
cura i contatti con gli alunni e con le famiglie e diffonde le informazioni presso i componenti del
Consiglio; consegna le schede di valutazione a fine trimestre/quadrimestre; coordina le eventuali
attività di recupero e/o potenziamento.
LE COMMISSIONI

Si prevede la possibilità di costituire, a seconda delle necessità:
Gruppi di studio: per elaborazione e aggiornamento dei seguenti documenti: PTOF,
regolamento d'Istituto ecc.;

Gruppi di lavoro: orientamento, didattica, accoglienza, monitoraggio, educazione alla
salute-legalità-ambiente-stradale-teatro, attività extrascolastiche;

Commissioni: aggiornamento, acquisti, progetti, nucleo per la sicurezza ecc.
GLHI / GLI- GRUPPO PER L ’INCLUSIONE
L’avvento della normativa sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali ha posto anche le
basi per una nuova organizzazione interistituzionale con il compito di attivare interventi di
integrazione ed inclusione scolastica. In ottemperanza a quanto previsto dalla C.M. n.8/2013, la
nostra scuola affianca il GLHI (Gruppi di lavoro e di studio d’Istituto),previsti dall’art.15 della
Legge n.104 del 1992,con i GLI ovvero Gruppo di lavoro per l’inclusione, integrando i
componenti del GLHI con tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola.
89
L’obiettivo del GLI è quello di assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento
capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento
sulle criticità all’interno delle classi secondo quanto previsto dalla Circolare Miur del 8 Marzo 2013.
Esso prende in carico casi riferibili all’Handicap, ai DSA e ai BES, (intendendo questa ultima
denominazione come onnicomprensiva).Il Collegio Docenti ha deliberato la sua composizione
come segue:






il Dirigente Scolastico o suo delegato
La Funzione strumentale per l’inclusione
Il docente Responsabile DSA/BES.
i Docenti di sostegno
referenti Unità Multidisciplinare (dott.sse Nigriello Teresa e Venuta Gerardina)
referenti Consorzio Servizi Sociali (dott. Trombetta G., dott.ssa Viscido E. dott.ssa
Saggese A.)
 i coordinatori delle classi interessate
 Componente genitori (n. 1)
Il GLI si riunisce almeno
3
volte all’anno nei mesi di ottobre (prima della
programmazione), marzo (verifica intermedia) e maggio (verifica finale).
I DIPARTIMENTI
I Dipartimenti disciplinari sono sedi deputate alla ricerca, all’innovazione metodologica e
disciplinare ed alla diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi
di informazioni, di esperienze e di materiali didattici.
Essi operano nel pieno rispetto della libertà d’insegnamento del singolo docente
all’interno della programmazione individuale, tenuto conto della fisionomia della classe e delle
esigenze degli alunni.
I Dipartimenti, espressione dell'autonomia della scuola, si strutturano all'interno del
nostro Istituto come ampi gruppi di lavoro, coordinati da un docente responsabile. Essi realizzano,
mediante la rottura delle rigidità e degli schematismi, un'organizzazione modulare e flessibile.
In generale i Dipartimenti possono:
 svolgere azione di raccordo tra gli ambiti disciplinari;
 assumere compiti collaborativi in ordine alla progettazione, realizzazione e valutazione dei
percorsi formativi anche selezionando e/o producendo materiali a supporto della didattica e
predisponendo opportuni strumenti di valutazione dei progressi dei singoli studenti;
 realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e
alla valutazione degli apprendimenti;
 presidiare la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo;
 vigilare sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze
previste nei profili dei vari indirizzi;
 promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle
metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli alunni (anche con
riferimento al recupero didattico e sviluppo delle eccellenze);
 individuare i bisogni formativi e definire piani di aggiornamento del personale;
 individuare criteri di scelta dei libri di testo e strumenti didattici vari;
 individuare criteri e delle modalità di valutazione e favorirne la condivisione anche
producendo materiali e strumenti di valutazione a supporto del lavoro dei docenti (griglie di
90
misurazione degli standard, predisposizione delle prove di verifica (in ingresso, in itinere e
al termine dell'anno scolastico);
formulare proposte per il piano degli acquisti di libri e attrezzature didattiche specifiche.

In particolare nel I biennio possono:
 svolgere azione di consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze
di base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica;
 favorire il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali e tra l’area di istruzione
generale e l’area di indirizzo.
In particolare nel II biennio e quinto anno possono:
 curare l’integrazione dei contenuti disciplinari e lo sviluppo di specifici progetti di Istituto
anche con il supporto di soggetti esterni operanti nel territorio;
 svolgere azione di orientamento in collaborazione con i CTS, i docenti, i CdC, con l’apporto
delle figure strumentali;
 svolgere azione di raccordo tra le discipline dell’ area di istruzione generale e l’area di
indirizzo ;
 svolgere un ruolo importante sia per facilitare l’inserimento dei giovani in quei contesti
operativi disponibili ad ospitare gli studenti, sia per attivare efficacemente le procedure di
alternanza.
DIPARTIMENTO PER L’INCLUSIONE
I compiti del gruppo di lavoro sono i seguenti:
indica i criteri per la stesura dei P.E.I.;
indica la tempistica;
indica le modalità di rapporti con A.S.L., famiglie, docenti curricolari, assistenti;
applica i criteri per l‟assegnazione dei docenti di sostegno alle classi in base alle
competenze professionali specifiche rilevate;
 applica i criteri per la definizione dell’orario di servizio;
 elabora progetti specifici individuali e/o trasversali;
 elabora modulistica interna funzionale all’attività;
 assicura la partecipazione degli alunni disabili alle uscite didattiche e ai viaggi di
istruzione indicando i provvedimenti da adottare.
Il Dipartimento disciplinare per l’Inclusione rispetta gli incontri di Dipartimento previsti dal
Piano Annuale delle attività e programma ulteriori incontri,per poter meglio gestire la complessità
degli adempimenti connessi alle materie diversabilità ed inclusione.




IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
È un organo collegiale (D.P.R. 416/1974) e si occupa della gestione e
dell'amministrazione trasparente delle attività della scuola elaborando ed adottando atti di
carattere generale che attengono all'impiego delle risorse finanziarie erogate dallo Stato, dagli Enti
pubblici e privati. Ne fanno parte: il Dirigente scolastico, le componenti dei docenti, genitori, alunni e
personale ATA.
91
LA GIUNTA ESECUTIVA
Svolge compiti istruttori ed esecutivi delle deliberazioni e degli atti esecutivi; ne fanno
parte: il Dirigente Scolastico, il direttore amministrativo, le componenti genitori, alunni, docenti e
personale ATA.
IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Composto da docenti ed esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca
scientifica e tecnologica, con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di
indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità.
La costituzione di tale organismo, previsto dal Regolamento di riordino della scuola
Secondaria di Secondo grado, contribuisce all’elaborazione della proposta formativa, affianca
l’azione della scuola per avvicinare l’attività della stessa al mondo del lavoro e della produzione ed
ai bisogni e alle aspettative di sviluppo del territorio.
IL COMITATO GENITORI
La partecipazione dei genitori alla vita della scuola è importante perché testimonia
l’interesse degli stessi per la scuola e favorisce nei ragazzi la motivazione ad apprendere. Per
questi motivi il compito che si propone è:

contribuire alle attività interne alla scuola;

collegare la scuola stessa all’esterno, attraverso iniziative di vario genere.
IL COMITATO STUDENTI
Promuove la partecipazione degli studenti e il coordinamento delle iniziative ed
esperienze che possono essere attivate nell'ambito dell'Istituto. Il Dirigente scolastico favorisce, per
quanto possibile, l'attività di detto comitato, il quale, sulla base dello scambio di esperienze, di
indicazioni e proposte che saranno opportunamente valutate ed adottate dagli altri organi di Istituto,
può offrire un valido aiuto alla vita scolastica.
IL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI
Il Comitato, presieduto dal dirigente scolastico, è composto da tre docenti dell’istituzione
scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto istituito a cui si
aggiungono un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori scelti dal consiglio di
istituto.
I compiti del comitato consistono nell’ individuazione dei criteri per la valorizzazione dei
docenti, nell’espressione del proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova
per il personale docente ed educativo e nella valutazione del servizio dei neoimmessi.
L’ORGANO DI GARANZIA
È l’organo interno alla scuola a cui è demandato il compito di:
 dirimere le controversie;
 tramutare le sanzioni disciplinari in attività riparatorie;
 adottare i provvedimenti di competenza necessari al ripristino dei rapporti democratici
all’interno della comunità scolastica.
È presieduto dal Dirigente scolastico, da un rappresentante dei docenti e uno dei genitori
indicati dal Consiglio di Istituto, da un rappresentante degli studenti.
Per il corrente anno scolastico la struttura funzionale ed organizzativa della scuola e dei
servizi amministrativi è così strutturata.
92
ORGANIGRAMMA a.s. 2015-16
Dirigente Scolastico
Prof. Sergio Siciliano
Vicaria
DSGA
prof.ssa
rag. Filomena
Anna Di Domenico
Ciotta
DSGA
rag. Filomena Ciotta
Stuttura Amministrativa
DSGA
rag. Filomena Ciotta
Collaboratori di plesso
ITET: prof.Ermenegildo Petoia
prof. Luigi Scanzano
DSGA
rag. Filomena Ciotta
IPIA: prof. Angelo Maria Braccia
prof. Carmine Quagliariello
DSGA Di Istituto
Consiglio
rag. Filomena Ciotta
IPSEOA: prof. Rosario Miele
prof. Domenico Gatta
Funzioni Strumentali
RSPP
prof. Vincenzo Fungaroli
Area 1: prof.ssa Giuseppina Russomanno
Area 2: prof. Marco Picariello
Area 3: prof.Gerardo Di Conza
Area 4: Prof.ssa Rosa Iandolo
Area 5: prof. Gerardino Di Popolo
Area 6: prof.ssa Rosa Marì Cerulli
Animatore Digitale
prof. Giuseppe Romano
DSGA
Responsabile
della Comunicazione
rag. Filomena
Ciotta
prof.ssa Catia Multari
Responsab. Progetti Speciali PON
prof. Marco Picariello
Responsabile Progetto Salute
prof.ssa Maria Giannini
DSGA
RSU Ciotta
rag. Filomena
prof. Gerardino di Popolo
prof. Luigi Scanzano
Antonio D’Amelio
Collegio dei Docenti
ConsigliDSGA
di Classe
r
Comitato
Tecnico Scientifico
93
Comitato di
valutazione
Dipartimenti
ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI - a.s. 2015-16
DSGA
rag. Filom ena Ciotta
Collaboratori
Scolastici
DSGA
r
Assistenti Tecnici
Assistenti Am m inistrativi
Area Personale
DSGA
Minichinor Gianna
Pignata Nadia
AreaDSGA
Alunni
Iorlano Gaetano
r
D’Alessio Franca
AreaDSGA
Contabile
Melillo Gerardo
r
Di Conza Gerardina
Rappresentanti dei Docenti
prof. Giancarlo SCHENA
prof.ssa Enrica NICOLETTA
prof.ssa Anna DI DOMENICO
prof. Rocco NESTA
prof.ssa Rosa IANDOLO
prof. Antonio IMBRIALE
prof. Rosario MIELE
prof.ssa Silvana MORRONE
Dirigente Scolastico
prof. Sergio Siciliano
Rappresentanti
del personale ATA
Anna Antonietta ALBANESE
coll. scolastico
Antonio D’AMELIO
ass. tecnico
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Rappresentanti
degli Alunni
Rappresentanti
dei Genitori
Giulia Fischetti (4AS)
Giovanni Rosamilia (4 IPAI)
Vincenzo Ficeto (5 AS)
Matteo Sarcone (4 SIA)
Nicola TETA
Giovanni ALBANESE
Antonio GRASSO
Giuseppina FINE
Rappresentante Consulta Provinciale: Nino Verderosa 4AS
94
14. ORIENTAMENTO
art. 1 commi 28-31 della L. 107/2015
14.1 LA CULTURA DELL ’ORIENTAMENTO AL “VANVITELLI ”:
VALENZA F ORMATIVA E INFORMATIVA DELL ’ORIENTAMENTO – L’AUTORIENTAMENTO
Orientarsi, nel senso di effettuare delle scelte consapevoli in vista di obiettivi definiti e
sulla base della conoscenza di sé e delle proprie aspettative, è un problema molto complesso
perché in esso entrano in gioco fattori personali, quali le risorse, le aspettative, gli interessi, i valori
e fattori sociali, ossia le appartenenze socio-familiari, i messaggi dei mass-media, le relazioni
amicali.
I soggetti che intervengono nella vita del giovane in qualità di orientatori sono diversi, ma
primi tra tutti la famiglia e la scuola. A quest’ultima, in particolare, è affidato il delicato compito di
condurre il giovane verso l’assunzione di responsabilità e l’attuazione di scelte ragionate, attraverso
un "percorso guidato", con interventi progressivi diluiti nel tempo.
Va, peraltro, sottolineato come al livello scolastico della scuola secondaria di secondo
grado, le problematiche dell'orientamento emergono in tutta la loro evidenza e si complicano
notevolmente, poiché l'età degli studenti, che va dall’adolescenza all’essere maggiorenni, pone con
forza il problema della ricerca di un'identità, delle scelte decisive, della costruzione di un progetto di
vita, mentre la prospettiva del lavoro futuro emerge in tutta la sua concretezza.
Si profila dunque con chiarezza l’opportunità che l’azione orientativa della scuola abbia
una duplice valenza: informativa, ma soprattutto formativa, come precisa, peraltro, lo stesso dettato
legislativo. Si tratta di un orientamento a più dimensioni, sia riferito a scelte relative all’ambito
scolastico e lavorativo, sia inerente la sfera della personalità, in quanto costruzione di un progetto di
vita che parta dalla capacità di scegliere esaminando la realtà, ma soprattutto conoscendo se
stessi.
Ecco, dunque, che l’orientamento formativo si sostanzia in “auto-orientamento”, ossia
ricerca personale di informazioni, meta riflessione su quanto si sta facendo e su quali siano le
proprie competenze, i propri interessi, le proprie difficoltà.
Sulla base di quanto premesso, “fare orientamento”, viene inteso come connaturato nel
“fare scuola”, rientra nell’identità del nostro Istituto. Esso si sostanzia in diversi ordini di attività.
14.2 ORIENTAMENTO FORMATIVO
Le attività di orientamento in senso formativo accompagnano l’alunno durante tutto il suo
percorso e ne costituiscono il filo conduttore, sia in senso verticale, come sviluppo di capacità
individuali dalla prima alla quinta classe, conoscenza di sé e graduale assunzione di responsabilità,
sia in senso orizzontale in quanto nucleo comune tra i diversi percorsi disciplinari.
Una delle finalità dell’orientamento inteso in tale dimensione formativa e progettuale è
migliorare la qualità della vita scolastica dello studente, strettamente correlata alla riqualificazione
dello studio attraverso una adeguata motivazione al processo di apprendimento.
Esso mira, dunque, a dare agli studenti “il senso” di ciò che stanno facendo, gli obiettivi, a breve,
medio e lungo termine, perché i nostri ragazzi maturino la motivazione giusta per attivare i processi
di apprendimento, per strutturare la propria identità e per costruirsi un progetto di vita.
95
È, dunque, fondamentale che i ragazzi acquisiscano consapevolezza dei propri interessi,
delle proprie caratteristiche e attitudini e che si abituino a contare su se stessi, a non compiere
scelte in maniera meccanica o adagiarsi in attese infruttuose di qualcuno o qualcosa che si
sostituisca a loro nel progettare la loro stessa esistenza.
Devono saper analizzare tutte le possibilità che si hanno dinanzi prima di compiere una
determinata scelta e cogliere le dinamiche di cambiamento della società e del mercato del
lavoro.
Devono, inoltre, saper accettare l’incertezza che ogni scelta può comportare, ipotizzare
anche il cambiamento e saperlo gestire, assumersi le responsabilità delle proprie scelte e
affrontare nella maniera migliore le rinunce che ogni scelta, inevitabilmente, comporta.
Devono, infine, essere capaci di considerare anche i vincoli che possono frapporsi dinanzi
agli obiettivi ed evitare che questi producano frustrazione e demotivazione.
Sarà, in sintesi, favorita particolarmente la capacità di auto analisi e auto orientamento
poiché il saper scegliere, saper prendere una decisione, sarà una competenza necessaria durante
tutto il corso della vita e dipende, in ogni caso, dalla percezione che si ha di sé, in rapporto alle
opportunità del contesto e del momento. È capace di auto-orientarsi chi riesce a stare nella
situazione di cambiamento continuo senza subirla passivamente, ma con spirito attivo, capacità di
analisi della realtà, con in mente un proprio “progetto di vita” ed un bagaglio di strumenti atti ad
utilizzare al meglio le proprie competenze in situazioni diverse.
14.3 ORIENTAMENTO INFORMATIVO IN INGRESSO
STUDENTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Con l’intento di offrire un contributo utile alla scelta del percorso di studi da intraprendere al
termine della scuola secondaria di primo grado, l’IISS “Vanvitelli”mette in essere una serie di
iniziative volte ad, illustrare agli studenti delle scuole secondarie di primo grado e alle loro famiglie
le linee didattico - organizzative dell’ Istituto, la struttura e l’articolazione dei corsi attivati, con le
competenze e il profilo in uscita per ciascun corso, la programmazione generale delle attività
integrative e complementari, le azioni di supporto metodologico e didattico previste a partire dalla
fase di accoglienza. Dette iniziative includono:
Incontri di informazione-orientamento presso le sedi delle Scuole Secondarie di Primo
Grado, tenuti da docenti del nostro Istituto, con materiale informativo a supporto.
Visita di gruppi classe alle sedi del “Vanvitelli” per la conoscenza delle sedi e dei
laboratori presenti con dimostrazioni pratiche
Open Days: giornate di informazione- orientamento presso il “Vanvitelli”, in cui alunni e
genitori
potranno visitare le strutture e i laboratori del “Vanvitelli” ed avere saggi
dimostrativi di alcune delle attività realizzate.
Visita delle sedi e mini-stage di una mattinata, per piccoli gruppi, per gli studenti che
ne facciano richiesta per svolgere attività di laboratorio e sperimentare un approccio
interattivo con le strumentazioni a disposizione.
96
STUDENTI CLASSI PRIME
Al fine di favorire l’integrazione degli alunni delle classi prime nel nuovo ambiente di
apprendimento, creando un clima positivo di lavoro in un’ottica di continuità didattico-educativa con
la secondaria di primo grado, si realizzano azioni volte a:

Promuovere la conoscenza delle strutture della scuola, dei servizi in essa operanti, delle
componenti della comunità scolastica e delle sue regole.

Presentare l’offerta formativa dell’Istituto, gli organi collegiali e i regolamenti.

Favorire l’instaurarsi di positive dinamiche interpersonali.

Fornire indicazioni pratiche per poter affrontare da subito nel migliore dei modi la nuova
esperienza scolastica.

Attivare azioni di sostegno e di accompagnamento al fine di consapevolizzare la scelta del
nuovo percorso di studio, promuovere ben-essere scolastico, buona riuscita nelle attività
didattiche e incremento della positiva percezione di sé.
La scuola persegue l'obiettivo di costruire un'alleanza educativa con i genitori,
mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli.
A tal fine, questo Istituto, in piena sintonia con quanto stabilito dal Regolamento delle
studentesse e degli studenti DPR 245/2007, propone (ai sensi dell’l art. 5 bis DPR 245/2007) un
Patto Educativo di Corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e
doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto di ale Patto
costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare
le finalità dell'Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico.
14.4 ORIENTAMENTO IN USCITA
L’orientamento informativo in uscita mira ad illustrare agli studenti le diverse opportunità dopo il
conseguimento del diploma, sia di tipo formativo (studi universitari, formazione post diploma), sia
di tipo professionale e lavorativo.
A tal fine vengono realizzate attività di

informazioni circa tutte le opportunità post-diploma, facoltà universitarie, università on
line, corsi post-diploma, ITS, bandi di concorso, ricerca attiva del lavoro, centri per
l’impiego, agenzie interinali, programma garanzia giovani, arruolamento in corpi armati,
modalità di compilazione del curriculum vitae e della lettera di accompagnamento.
Le informazioni, unitamente alle indicazioni sitografiche, sono contenute in un opuscolo
informativo dal titolo: “Il diploma…e poi?”

organizzazione di incontri degli studenti con esperti universitari, responsabili di enti e
associazioni, rappresentanti di corpi armati e incaricati del centro per l’impiego;

trasmissione di indicazioni utili affinché i giovani imparino ad accedere autonomamente
alle principali fonti informative, particolarmente Internet, al fine di una guida alla
navigazione corretta in rete e alla lettura ragionata delle informazioni presenti;

visite ad enti e ad aziende, in forma di stage, per di realizzare il raccordo tra formazione
in aula e esperienza pratica relativa alla figura professionale a cui il percorso si riferisce, al
fine di un orientamento consapevole nel mondo del lavoro. Ciò nella consapevolezza che,
l’ orientamento è, direttamente o indirettamente, orientamento al lavoro, essendo
l’ingresso nel mondo del lavoro la prospettiva di piena maturità in cui ogni soggetto
assume un ruolo e una responsabilità sociale e personale.
97
15. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Art.1 commi 33-43 della L. 107/2015
PREMESSA
L'alternanza scuola-lavoro consiste nella realizzazione di percorsi progettati, attuati,
verificati e valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di
apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le
camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi
quelli del terzo settore o con gli ordini professionali, ovvero con I musei e gli altri istituti pubblici e
privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonchè con
enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportive
riconosciuti dal CONI, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in
situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro - art.4 D.Lgs. 15 aprile
2005, n. 7.
Il nostro Istituto, investe sull'Alternanza Scuola/lavoro come strumento formativo di
successo e di inserimento nel mondo del lavoro dei nostri giovani.
15.1 PERCORSI INNOVATIVI DI ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO
Il nostro Istituto, già da molti anni, collabora con numerose aziende del territorio e
nazionali per la realizzazione delle attività di alternanza Scuola-Lavoro destinate alle singole classi
sulla base di progetti innovativi ammessi a diverse fonti di finanziamento.
L’alternanza non è un’esperienza isolata, ma va programmata in una prospettiva
pluriennale. Può prevedere una pluralità di tipologie di integrazione con il mondo del lavoro
(incontro con esperti,visite aziendali, simulazione di impresa, tirocini, project work in e con l’impresa,
ecc) in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all’estero. In ogni caso avrà come finalità il
raccordo tra esperienza scolastica e realtà produttiva, per l’acquisizione di competenze spendibili
nel mercato del lavoro.
Sulla base di quanto previsto dal legislatore, i progetti innovativi per l’ anno scolastico
2016-2017 RIGUARDERANNO TUTTE LE CLASSI QUINTE DELL’ISTITUTO.
L’istituto ha già attivato per tutti gli indirizzi di studio, Progetti formativi scuola-azienda
del territorio per consentire agli studenti di praticare esperienze che consentano di approcciarsi con
il tessuto lavorativo del proprio bacino d’utenza, valutabili ai fini del credito formativo.
RIFERIMENTI NORMATIVI: LEGGE 107 DEL 13 LUGLIO 2015 ALL’ART.1 (COMMI DAL 33 AL 43)
La riforma degli Istituti Tecnici e Professionali prevede che, nella progettazione dei
percorsi didattici, assumano particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi
e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage,
tirocini e progetti di Alternanza Scuola-Lavoro. Tali attività permettono, infatti, di sperimentare una
pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare
l’apprendimento degli studenti.
Esse rappresentano una rilevante opportunità formativa che evidenzia una svolta
culturale: scuola e lavoro non costituiscono più due momenti distinti e sequenziali della vita
personale, ma si integrano e si completano. Favorendo, difatti, l’esperienza diretta di lavoro
nell’azienda, tali esperienze agevolano le scelte professionali dei giovani realizzando uno
strumento di flessibilità che migliora la formazione e facilita l’inserimento nel contesto lavorativo.
98
La legge n° 107 del 13 luglio 2015 all’art.1 (commi dal 33 al 43), sistematizza
l’alternanza scuola lavoro dall’anno scolastico 2015-2016 nel secondo ciclo di istruzione,
attraverso la previsione di percorsi obbligatori di ASL nel secondo biennio e nell’ultimo anno della
scuola secondaria di secondo grado di almeno 400 ore negli Istituti Tecnici e Professionali, da
inserire nel Piano triennale dell’Offerta Formativa.
Il Dirigente Scolastico individua all’interno del registro nazionale per l’Alternanza Scuola
Lavoro,(istituito d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca,sentiti il
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dello Sviluppo Economico), le imprese, gli
enti pubblici e privati disponibili all’attivazione dei percorsi di Alternanza Scuola Lavoro. Sulla base
di quanto previsto dal legislatore, a partire dall’anno scolastico 2016-2017 il nostro Istituto
programma le seguenti attività:
15.2 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’
A.S. 2016 - 2017
TUTTE LE CLASSI 3^ e 4^saranno impegnate in attività di ASL per un
totale di 150 ore per classe, con finanziamenti che saranno corrisposti
“in ragione del numero di studenti iscritti in dette classi”.
Al momento si è in attesa di disposizioni ministeriali e regionali in
merito alle modalità di progettazione e all’effettivo finanziamento
previsto
A.S. 2017 - 2018
TUTTE LE CLASSI 3^, 4^e 5^ saranno impegnate in attività di ASL
per un totale di : 150 ore PER LE CLASSI 3^, 4^ ; 100 ore per le sole
CLASSI V^
A.S. 2018 - 2019
TUTTE LE CLASSI 3^, 4^e 5^ saranno impegnate in attività di ASL
per un totale di : 150 ore PER LE CLASSI 3^, 4^ e 100 ore per le sole
CLASSI V^.
L’Istituto svolgerà in modo organico attività di formazione in materia di tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, mediante l’organizzazione di corsi rivolti agli studenti
inseriti nei percorsi di alternanza scuola lavoro ed effettuati secondo quanto disposto dal decreto
legislativo 9 aprile 2008, n°81.
Per questa finalità si richiede personale qualificato mediante l’organico di
potenziamento.
15.3 RISORSE FINANZIARIE PER L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
A)
B)
C)
Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche – ex legge 440-97, di cui al D.M.
435-2015, art.17.
Fondo di cui all’art.1,comma 39, legge 107-2015;
Risorse del Fondo Sociale Europeo derivanti dal P.O.N. Scuola
15.4VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN SEDE DI
SCRUTINIO
La certificazione delle competenze
sviluppate attraverso la metodologia
dell’alternanza scuola lavoro può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni
scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi. In tutti i casi, tale
99
certificazione deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione agli esami di
stato e inserita nel curriculum dello studente.
Sulla base della suddetta certificazione , il Consiglio di classe procede:
a) alla valutazione degli esiti delle attività di alternanza e della loro ricaduta sugli
apprendimenti disciplinari e sul voto di condotta. (L’incidenza sul voto di condotta è
collegata al comportamento dello studente durante l’attività nella struttura ospitante,
valorizzando il ruolo attivo e propositivo eventualmente manifestato dall’alunno ed
evidenziato dal tutor esterno);
b) all’attribuzione dei crediti ai sensi del D.M. 20/11/2000, n°429, in coerenza con i risultati di
apprendimento in termini di competenze acquisite coerenti con l’indirizzo di studi
frequentato
c) ai fini della validità del percorso di alternanza è necessaria la frequenza di almeno tre
quarti del monte ore previsto dal progetto.
SOGGETTI COINVOLTI E GLI STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione rappresenta un elemento fondamentale nella verifica della qualità degli
apprendimenti, alla cui costruzione concorrono differenti contesti (scuola,lavoro) e diversi soggetti
(docenti,formatori e studenti), per cui è opportuno identificare le identificare le procedure di verifica
e i criteri di valutazione. In coerenza con le indicazioni contenute nel decreto legislativo relativo al
Sistema Nazionale di certificazione delle competenze, le fasi proposte dalla scuola risultano così
declinate:
a)
descrizione delle competenze al termine del percorso;
b)
accertamento della competenze in ingresso;
c)
programmazione degli strumenti e azioni di osservazione;
d)
verifica dei risultati conseguiti nelle fasi intermedie;
e)
accertamento delle competenze in uscita.
I risultati finali della valutazione vengono sintetizzati nella CERTIFICAZIONE FINALE.
La valutazione finale degli apprendimenti, a conclusione dell’anno scolastico, viene
attuata dai docenti del CONSIGLIO DI CLASSE, tenuto conto delle attività di valutazione in itinere
svolte dal TUTOR ESTERNO.
15.5 VALIDITA’ DEL’ANNO SCOLASTICO
In ordine alle condizioni necessarie a garantire la validità dell’anno scolastico, ai sensi
dell’art.14,comma 7, del DPR 22 giugno 2009, n°122 e secondo le indicazioni di cui alla
circolare MIUR n°20 del 4 marzo 2011, si specifica quanto segue:
a) nell’ipotesi in cui i periodi di ASL si svolgono durante l’attività didattica, la presenza
dell’allievo registrata nei suddetti percorsi va computata ai fini del raggiungimento del limite
minimo di frequenza, pari ad almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, oltre che
ai fini del raggiungimento del monte ore previsto dal progetto di ASL;
b) qualora, invece, i periodi di alternanza si svolgano, del tutto o in parte, durante la
sospensione delle attività didattiche (ad esempio, nei mesi estivi) fermo restando
l’obbligo di rispetto del limite minimo di frequenza delle lezioni, la presenza dell’allievo
registrata durante le attività di ASL concorre alla validità del solo percorso di alternanza che
richiede la frequenza di almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto.
100
15.6 IEFP – ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE I.P.I.A.
(ACCORDO STATO – REGIONI DEL 29 APRILE 2010, INTEGRATO DALL’ACCORDO DEL 27 LUGLIO 2011)
I percorsi di IeFP hanno una durata triennale o quadriennale articolata in un primo anno a carattere
orientativo nell’ambito dell’area professionale scelta all’atto dell’iscrizione, seguito da un biennio
finalizzato al conseguimento di un attestato di qualifica professionale, relativa alla figura\profilo
scelto, idoneo sia per l’inserimento nel mondo del lavoro sia per il proseguimento degli studi.
Ciascun anno di corso comprende:
a) una parte relativa allo sviluppo delle competenze di base;(Decreto Ministero Pubblica
Istruzione n° 139 del 22 agosto 2007);
b) una parte relativa allo sviluppo delle competenze tecnico-professionali;
c) una parte relativa ai laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti (La.R.S.A.)
d) una parte riferita allo stage, che ha l’obiettivo di integrare reciprocamente le attività d’aula
e di laboratorio con esperienze svolte nella concreta realtà dell’organizzazione di lavoro e
di impresa. Lo stage trova collocazione a partire dalla seconda annualità.
e) gli esami di fine percorso, realizzati così come previsto dalle Linee Guida per la
realizzazione degli esami relativi ai percorsi triennali e quadriennali di istruzione e
formazione professionale (IeFP) approvate con DD 18\2014.
Al termine dei percorsi è previsto rispettivamente l’esame di qualifica e di diploma, per
verificare se l’allievo possiede i requisiti educativi, culturali e professionali necessari per il
conseguimento dei titoli che attestino l’idoneità a svolgere una professione e l’assolvimento del
diritto-dovere all’istruzione e formazione professionale.
L’Istituto, al fine di favorire l’inserimento nei percorsi di Istruzione e Formazione
Professionale degli alunni in situazioni di disabilità, DSA e BES, progetta percorsi personalizzati,
differenziati per obiettivi didattici e formativi rispetto ai normali percorsi IeFP, che tengano conto
delle specificità dell’allievo.(DD. N°134\2014).
Qualifiche triennali attivate dall’IP:
A)
Operatore Elettronico;
B)
Operatore Meccanico;
C)
Operatore delle Produzioni Chimiche;
Diploma professionale relativo ai percorsi quadriennali i istruzione e formazione
professionale di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n° 226, compresi nel Repertorio
nazionale di cui agli accordi in sede di Conferenza stato regioni.
101
16. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA
DIGITALE Art.1 commi 56-59 della L. 107/2015
PREMESSA
La legge107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’
Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi di:
 sviluppo delle competenze digitali degli studenti,




potenziamento degli strumenti didattici laboratori ali necessari a migliorare la
formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,
adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per f avorire la governance, lat
trasparenza e la condivisione di dati,
formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,

formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella
amministrazione,
potenziamento delle infrastrutture direte,

valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,

definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la
diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le
dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le
metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.
Un figura strategica dell’innovazione a scuola è rappresentata dall’ Animatore Digitale,
docente esperto individuato dal Dirigente Scolastico di ogni Istituto che avrà il compito di
coordinare la diffusione dell’ innovazione digitale nell’ambito delle azioni previste dal POF triennale
e le attività del Piano Nazionale Scuola Digitale. L’Animatore sarà fruitore di una formazione
specifica affinché possa “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le
politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul
territorio del Piano nazionale Scuola digitale”(rif. Prot. n°17791del 19/11/2015)
Il suo profilo è rivolto a:
FORMAZIONE
INTERNA
Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi(senza essere
necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la
partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative,
come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
COINVOLGIMENT
O DELLA
COMUNITA’
SCOLASTICA
Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti
nell’organizzazione di workshop e altre attività,anche strutturate,sui
temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie
e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale
condivisa
102
CREAZIONE DI
SOLUZIONI
INNOVATIVE
Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da
diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es.uso di particolari
strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre
scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti),coerenti con
l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività
di assistenza tecnica condotta da altre figure
16.1 AZIONI GIA’ AVVIATE
 Azione 12 - Registro e scrutinio elettronico
 Azione 2 - Cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole (LAN/W-Lan)
 Azione 4 - Ambienti per la didattica digitale integrata
E’ stato inoltre somministrato ai docenti della scuola nel mese di dicembre un questionario come
strumento di partenza per determinare il profilo digitale dei docenti della scuola.
16.2 AZIONI DI AVVIO DEL PNSD
Partendo dalle progettualità già attuate e dai risultati del questionario, in attesa della formazione
specifica prevista dalla nota 17791 del 19/11/2015 e coerentemente con quanto previsto dal
PNSD, nel presente PTOF si programma il PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO per gestire le
azioni di avvio (in questo anno scolastico) e gli interventi triennali da attuare.
PUBBLICAZIONE
Pubblicazione del Piano Nazionale Scuola Digitale sul sito della
Scuola dove sarà definita una sezione specifica riservata. In essa,
oltre al Piano saranno pubbIicati materiali consultabili e scaricabili,
relativi alle metodologie e all’uso degli ambienti per la didattica
digitale integrata.
Socializzazione del PNSD con l’intero corpo docente per avviare una
seria riflessione sul merito.
Fase da svolgere tra gennaio e febbraio 2016 mediante documenti
digitali da condividere on line
RICOGNIZIONE
Il secondo passo necessario è fare una ricognizione puntuale di tutte
le “buone pratiche” (digitali e non) che nel nostro istituto vengono già
attuate, senza la giusta visibilità. Tale ricognizione dovrebbe tenere
presenti anche i risultati del recente RAV(rapporto di autovalutazione)
redatto dalla scuola.
Fase da svolgersi tra febbraio e marzo 2016 e tradursi in un
documento ufficiale che sia a disposizione di docenti, alunni e
famiglie).
ANALISI DEI BISOGNI
e PEDAGOGIE
Dopo la ricognizione è opportuno capire di cosa abbia bisogno
(nell’immediato e sul lungo termine) il nostro istituto. Occorre capire,e
questo è l’aspetto tra tutti più importante,cosa si vuol fare di
innovativo (con le tecnologie ma non solo)nei prossimi tre anni. Dopo
aver chiarito questo sarà molto più agevole capire quale tecnologia
sia più adatta allo scopo. Ma mai anteporre le tecnologie alle strategie
(possibilmente di lungo corso) che si ha in mente di perseguire.
Fase da svolgere tra marzo-aprile 2016
INTERVENTIADHOC
Chiarite le“pedagogie” che si vogliono perseguire e i mezzi idonei a
farlo, l’AD sarà in grado di progettare gli interventi di formazione
specifici. Sarà opportuno lavorare per interventi trasversali,
103
Almeno in una fase iniziale e poi calarli,in una ipotetica fase2,nei
singoli ambiti disciplinari.
Il periodo per attuare la prima fase di formazione è
aprile/maggio2016
VALUTAZIONE e
AUTOVALUTAZIONE
Al termine dell’anno scolastico l’AD elaborerà alcune preliminari
conclusioni sui primi interventi ed approcci da lui coordinati, ad
esempio, esprimendosi sul grado di partecipazione dei propri colleghi
in seno alla fase di RICOGNIZIONE e alla fase di INTERVENTO.
Allo stesso modo,per deontologia professionale e per trasparenza, è
bene che chieda ai colleghi, mediante una scheda di rilevazione, un
giudizio sul suo operato, anche per poter eliminare, per i mesi a
venire (l’AD è in carica 3 anni), eventuali criticità.
Fase da attivare a fine anno scolastico - giugno 2016
16.3 PIANO DI ATTUAZIONE PNSD 2016-2019
AMBITO
A.S 2016-2017
A.S 2017-2018
A.S 2018-2019
FORMAZIONE INTERNA
 Somministrazione di un questionario ai docenti per la definizione del profilo
digitale e la rilevazione dei bisogni formativi.
 Creazione di un team di supporto alle azioni del PNSD
 Creazione di una sezione sul sito scolastico dedicato al PNSD ed alle relative
attività realizzate nella scuola.
 Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.
 Partecipazione alla formazione specifica per Animatore Digitale.
 Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.
 Formazione base per l’uso degli strumenti digitali da utilizzare nella didattica.
 Potenziamento delle modalità d’uso del Registro Elettronico.
 Creazione di un cloud d’Istituto
 Azione di segnalazione di eventi /opportunità formative in ambito digitale.
 Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
 Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
 Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni
formativi.
 Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.
 Formazione di secondo livello per l’uso degli strumenti digitali da utilizzare
nella didattica.
 Utilizzo di piattaforme di e-learning per potenziare e rendere interattivo il
processo di insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione trai
membri della comunità scolastica
 Utilizzo del cloud d’Istituto.
 Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale.
 Creazione di e-portfoli da parte dei docenti(cfr. azione 10 del PNSD)
 registrazione delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e
delle certificazioni acquisite (cfr. azione 9 del PNSD)
 Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola.(cfr.azione 18 del
PNSD)
 Segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
 Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.
 Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
 Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per
competenze
 Partecipazione a progetti internazionali
104
 Uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la
diffusione del pensiero computazionale.
 Utilizzo di piattaforme di e-learning per potenziare e rendere interattivo il
processo di insegnamento/apprendi mento
 Implementazione sull’utilizzo del cloud d’Istituto per favorire la condivisione e la
comunicazione trai docenti.
 Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e
collaborativa.
 Coinvolgimento di tutti i docenti all’adozione di metodologie didattiche
innovative.
 Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi
per gli anni successivi.
AMBITO
A.S 2016-2017
A.S 2017-2018
A.S 2018-2019
COINVOLGIMENTODELLA COMUNITÀ’ SCOLASTICA
 Creazione di una sezione sul sito scolastico dedicata al PNSD ed alla
diffusione delle azioni realizzate nella scuola.
 Utilizzo di spazi cloud d’Istituto perla condivisione di attività e la diffusione delle
buone pratiche.
 Eventi aperti al territorio,con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui
temi del PNSD (cittadinanza digitale,sicurezza,uso dei social network,
educazione ai media, cyberbullismo)
 Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro”a Code Weeke
all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al
territorio.
 Utilizzo di internet per migliorare la comunicazione con le famiglie tramite la
piattaforma del Registro Elettronico
 Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema
 Eventi aperti al territorio,con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui
temi del PNSD (cittadinanza digitale,sicurezza,uso dei social network,
educazione ai media, cyberbullismo)
 Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione
delle buone pratiche (Google apps for Education/Microsoft Education).
 Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio,
attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e
favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia in
modalità sincrona e asincrona.
 Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Weeke a
all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al
territorio.
 Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema
 Costruire un portfolio per certificare le competenze acquisite
 Eventi aperti al territorio,sui temi del PNSD (cittadinanza digitale,sicurezza,uso
dei social network, educazione ai media, cyberbullismo )
 Utilizzo di spazi cloud d’Istituto perla condivisione di attività e la diffusione delle
buone pratiche (Google apps for education/Microsoft Education).
 Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro”a Code Weeke a
all’ora dicoding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al
territorio.
 Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema.
 Partecipazione a bandi nazionali,europei ed internazionali anche attraverso
accordi di rete con altre istituzioni scolastiche/Enti/ Associazioni / Università
105
AMBITO
CREAZIONE DISOLUZIONI INNOVATIVE
A.S 2016-2017
 Integrazione, ampliamento e utilizzo della retewi-fi di Istituto azione 2 del
PNSD con attuazione del progetto PON. Revisione e utilizzo degli
ambienti di apprendimento digitali creati mediante la partecipazione a
progetti PON
 Attività didattica e progettuale con sperimentazione di nuove metodologie.
 Selezione e presentazione di: contenuti digitali di qualità, uso e
condivisione di contenuti didattici
 Siti dedicati, App, Software e Cloud perla didattica.
 Educazione ai media e ai social network;utilizzo dei social nella didattica
tramite adesione a progetti specifici.
 Sviluppo del pensiero computazionale
A.S 2017-2018
 Stimolare e diffondere la didattica project- based.
 Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con
metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente).
 Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica
 Potenziamento di Google apps for Education o Microsoft for Education.
 Creazione di repository disciplinari perla didattica auto-prodotti e/o selezionati a
cura della comunità docenti.
 Cittadinanza digitale.
 Costruire curricola verticali perle competenze digitali, soprattutto trasversali o
calati nelle discipline.
 Autorevolezza e qualità dell’informazione.
 Analisi di strumenti di condivisione, repository, forum,blog e classi virtuali.
 Creazione di aule 2.0
A.S 2018-2019







Stimolare e diffondere la didattica project- based.
Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica
Creazione di repository disciplinari a cura della comunità docenti.
Utilizzo del coding con software dedicati.
Partecipazione ad eventi /workshop/ concorsi sul territorio.
Risorse educative aperte (OER)e costruzione di contenuti digitali.
Collaborare e comunicare in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle
comunità virtuali di pratica e di ricerca.
 Potenziamento di aule 2.0oppure3.0
Il PNSD per il PTOF potrebbe subire variazioni o aggiornamenti a seguito di bisogni o
modifiche non Prevedibili in fase di programmazione.
106
17. INIZIATIVE DI FORMAZIONE
Art.1 commi 10-12-124 della L. 107/2015
17.1 INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AGLI STUDENTI SULLE TECNICHE DI PRIMO
SOCCORSO Art.1 comma 10 della L. 107/2015
In ottemperanza a quanto previsto dalla L.107/2015, la formazione degli studenti sulle
tecniche di primo soccorso, sulla base di accordi intercorsi, è tenuta da un referente locale dell’
associazione di volontariato “Pubblica Assistenza di Lioni” che si è reso disponibile alla
realizzazione in orario extracurricolare di corsi di primo soccorso inseriti nell’ambito del Progetto
“Educazione alla Salute”.
Si stanno, inoltre, prendendo accordi con le psicologhe della ASL per pianificare la
partecipazione al GLHI e per la realizzazione del progetto salute. Si valuterà la possibilità di attivare
una collaborazione con il 118.
17.2 INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E
AUSILIARIO Art.1 comma 12 della L. 107/2015
Le attività di formazione per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario vengono
programmate in coerenza ai criteri individuati dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo
prot. N. 7451/B01 del 5/10/205, sulla base delle effettive esigenze rilevate, tra quelle indicate:
ambito giuridicoamministrativo
 La nuova gestione finanziaria in ambito pubblico
 Incarichi ad esperti esterni: I principi regolativi nella normativa

generale, gli aspetti civilistici e fiscali con particolare riferimento alle
acquisizioni di prestazioni professionali in ambito PON.
Il controllo della spesa pubblica attraverso i provvedimenti governativi
Le funzioni gestionali nella scuola - Dirigenti scolastici e Direttori dei
servizi generali e amministrativi:
Valutazione e controllo dell’azione amministrativa
Ambito socioorganizzativo





Relazioni sindacali
Benessere, mobbing e pari opportunità
Riforma pensioni -Tfs/Tfr
Attività negoziale
Ricostruzione carriera- adempimenti
Ambito tecnologie
digitali
 Amministrazione digitale
 PEC e ASP
Di sistema
 La sicurezza nei luoghi di lavoro


In caso di disponibilità di risorse finanziarie, si valuterà la possibilità di attivare la formazione in
sede. In ogni caso il personale sarà costantemente informato delle opportunità formative offerte dal
MIUR o erogate da enti accreditati, in modalità FAD, in presenza o blended.
107
17.3 INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AL PERSONALE DOCENTE
Art.1 comma 124 della L. 107/2015
La scuola considera la formazione del personale docente come un importante elemento
di qualità del servizio scolastico in quanto finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e
scientifici per sostenere la sperimentazione e l’innovazione didattica.
In quest’ottica la principale finalità del Piano di Formazione e Aggiornamento è quella di
creare le condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del PTOF,promuovendo ogni attività
che rappresenti un arricchimento di tutta la comunità scolastica e determini positive ricadute sugli
studenti.
OBIETTIVI DEL PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE:
La scuola programma un Piano di Formazione e Aggiornamento attento alle esigenze di
tutti, sulla base dei bisogni formativi rilevati nelle riunioni collegiali e dipartimentali, a partire dalle
priorità rilevate dal RAV e dal relativo PDM.
Obiettivo di processo previsto dal
RAV che si intende realizzare:
offrire maggiore opportunità di miglioramento
professionale
Priorità indicata dal Piano di
Miglioramento:
promuovere l’uso di metodologie didattiche innovative
RISULTATI ATTESI:
Come previsto nel Piano di Miglioramento, le iniziative privilegiate sono quelle finalizzate
all'acquisizione di nuovi strumenti culturali, operativi e tecnologici che permettano di insegnare ad
affrontare e a risolvere problemi concreti, a riflettere sulle esperienze e a rielaborarle, a progettare
percorsi di insegnamento/apprendimento sempre più efficaci e innovativi e a costruire una
professionalità sempre più sicura.
ORGANIZZAZIONE:
I corsi di formazione in servizio vengono attivati, nel corso di ciascun anno scolastico del
triennio di riferimento, compatibilmente con le risorse messe a disposizione e sulla base delle
priorità indicate dal Piano Nazionale di Formazione del MIUR, col supporto di risorse interne alla
scuola, tramite soggetti esterni qualificati o con Accordi di Rete.
A questi si aggiunge la formazione offerta, eventualmente, da “Pon” autorizzati con fondi
strutturali europei e quelli proposti dalla piattaforma INDIRE.
Viene, inoltre favorita, all'interno del Corpo Docenti, la circolazione delle informazioni
relative alle occasioni formative offerte da enti accreditati, in modalità FAD, in presenza o blended o
provenienti dal territorio, promuovendo ogni possibile forma di collaborazione tra l'Istituto, gli enti
locali e le realtà culturali locali.
108
Ambiti
Nuovi strumenti per la
Didattica
PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE
 Didattica delle competenze e assi culturali (laboratori,
metodologie e valutazione)
 Metodologie e didattiche innovative
 Educazione all’ Orientamento
 Didattica laboratoriale
Tecnologie digitali
Competenze
professionali
 Nuove Tecnologie applicate alla didattica
 Il registro e lo scrutinio elettronico






Di sistema
Formazione linguistica per l’insegnamento CLIL
Laboratori per difficoltà e disturbi dell’apprendimento (DSA)
Metodologie e strategie didattiche per alunni con DSA/BES
L’inclusione con particolare riguardo alla certificazione YCF per
la disabilità
Educazione finanziaria
Corsi di aggiornamento specifici per discipline di settore come
emerso dalle indicazioni dei docenti
 IP: Corsi professionalizzanti su: Tecnologie elettriche ed
elettroniche, PLC
 IPSEOA: corsi promossi dall’associazione AIS
Associazione Italiana Sommelier e AIBES Associazione
italiana barman e sostenitori, FIC Federazione italiana
cuochi
 ITET/IPSEOA: Bilanci e Banche, informatica applicata
 Normativa scolastica
 La sicurezza nei luoghi di lavoro
Alcuni dei corsi previsti sono già in via di organizzazione:
Metodologie e didattiche
innovative:
L a formazione avverrà, attraverso la RETE di scuole
dell’ALTAIRPINIA costituita per la partecipazione al progetto del
MIUR previsto dal DM 435, art 25 e dall’art.2, lett. a) del DD 937 del
15.09.2015 per l’implementazione del PDM
Didattica laboratoriale
La formazione sarà tenuta da un esperto del MIUR
L’inclusione con
particolare riguardo alla
certificazione YCF per
la disabilità
La scuola è in attesa del finanziamento sulla base di un progetto
presentato in qualità di CTI
Educazione finanziaria
La formazione avverrà attraverso l’adesione dell’istituto
memorandum di intesa tra il MIUR e la Banca d'Italia
Educazione all’
Orientamento
La scuola è in attesa del finanziamento sulla base del progetto “CTO”
109
al
18. MONITORAGGIO e VALUTAZIONE
Per tutti i progetti e le attività previste nel PTOF dovranno essere elaborati strumenti di
monitoraggio e valutazione per rilevare l’efficacia di quanto programmato.
Già a partire dal corrente anno scolastico e, comunque, al termine di ogni anno
scolastico del triennio di riferimento, saranno definiti indicatori quantitativi e qualitativi per rilevare il
grado di attuazione della programmazione e proporre eventuali correttivi.
Il monitoraggio riguarderà le varie aree di sistema:
Indicatori di efficacia
Aree di sistema
 priorità, traguardi ed obiettivi definiti dal
RAV
 azioni di miglioramento proposte nel PDM,
 priorità derivanti dalle richieste e proposte
del territorio
 gli obiettivi prioritari scelti dall’Istituto ex
art. 1 comma 7 della L. 107/2015,
Miglioramento degli esiti scolastici
Aumento del numero degli ammessi alla
classe successiva,
Miglioramento esiti INVALSI
Ricaduta positiva delle attività proposte
…………..
 scelte in merito alla flessibilità organizzativa
e didattica
 scelte in merito ad insegnamenti ed attività
curricolari, extracurricolari ed educative e
quelle relative ai percorsi personalizzati ed
individualizzati e all’alternanza scuolalavoro
 azioni per la valorizzazione del merito
Grado di partecipazione dell’utenza alle
iniziative proposte
Livello di gradimento dell’utenza alle iniziative
proposte
Ricaduta didattica delle attività
Miglioramento degli esiti scolastici
…………..
 scelte in merito al fabbisogno di
attrezzature e infrastrutture materiali
 scelte in merito al fabbisogno di personale
amministrativo, tecnico e ausiliario
 scelte in merito all’organico dell’autonomia
 scelte di gestione e organizzazione
Qualità del modello organizzativo realizzato
Qualità del modello didattico realizzato
Rapporto tra i risultati conseguiti e le risorse
impiegate


Grado di partecipazione
alle iniziative
proposte
Livello di gradimento alle iniziative proposte
Ricaduta didattica sulle classi
azioni coerenti con il PNSD
iniziative di formazione.
110
Sono parte integrante del presente PTOF i seguenti documenti
pubblicati all’Albo/sito dell’Istituto:
ATTO DI INDIRIZZO del Dirigente Scolastico
RAV (Rapporto di autovalutazione)
PDM (Piano di Miglioramento)
PROGRAMMAZIONE dei dipartimenti disciplinari
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
F.to Prof. Sergio Siciliano
Firma autografa omessa ai sensi della normativa vigente
111
INDICE
Pag.
PREMESSA
2
FINALITA’ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA
ART. 1 COMMI 1- 4 DELLA L. 107/2015
1.DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
3
4
1.1NOTIZIE DELL’ISTITUTO
4
1.2 L’ITS PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE
6
1.3 GESTIONE DELLA QUALITA’
7
1.4 SCHEDE ANAGRAFICHE DELL’ISTITUTO
8
2. IL CONTESTO: TERRITORIO E UTENZA
10
3. PRIORITA’, TRAGUARDI ED OBIETTIVI
11
3.1 SCELTE PROVENIENTI DAL RAV (RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE)
11
3.2 SCELTE PROVENIENTI DAL PDM (PIANO DI MIGLIORAMENTO)
13
3.3 PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA
16
3.4 ALTRE PRIORITA’ INDIVIDUATEDERIVANTI DALLE RICHIESTE E PROPOSTE
DEL TERRITORIO
22
4.OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI ART. 1 COMMA 7 DELLA L. 107/2015
23
5. SCELTE IN MERITO A FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA ART.1 COMMI 1012-124 DELLA L. 107/2015
25
6. SCELTE IN MERITO AD INSEGNAMENTI ED ATTIVITA’ CURRICOLARI ART. 1 COMMA 6
DELLA L. 107/2015
27
6. 1 PROGETTARE PER COMPETENZE: IL CURRICOLO VERTICALE
27
6.1.1 COMPETENZE NEL PRIMO BIENNIO
29
6.1.2 COMPETENZE NEL SECONDOBIENNIO/QUINTO ANNO
29
6.2 DIDATTICA LABORATORIALE ART.1 COMMI7 E 60 DELLA L. 107/2015
30
6.2.1AZIONI
PREVISTE
LABORATORIALE
6.3 LA VATUTAZIONE
30
PER
LO
SVILUPPO
DI
UNA
DIDATTICA
32
6.3.1 PRINCIPI GENERALI
32
6.3.2 CRITERI PER LA VALUTAZIONE FORMATIVA (IN ITINERE)
34
6.3.3 CRITERI PER LA VALUTAZIONE SOMMATIVA (SCRUTINI FINALI)
36
6.4 TIPOLOGIE DI VERIFICA
39
6.5 GLI INTERVENTI DI RECUPERO
44
6.6 SCRUTINI E CORSI DI RECUPERO ESTIVI
44
7. VALORIZZAZIONE DEL MERITO ART. 1 COMMA 29 DELLA L. 107/2015
45
8.PERCORSI INDIVIDUALIZZATI E PERSONALIZZATI
COMMA 24 DELLA L. 107/2015
46
ART. 1 COMMA 7 LETT. L), P) E
8.1 INTEGRAZIONE A FAVORE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
46
8.2 INCLUSIONE DI ALUNNI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO O DISAGIO (DSA/BES/
ALUNNI STRANIERI)
46
112
9.SCELTE IN MERITO AD ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI ED EDUCATIVE ART. 1 COMMA
6 DELLA L. 107/2015
9.1 VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
49
49
9.2 MANIFESTAZIONI
52
9.3 CINEMA TEATRO EVENTI
53
9.4 PROGETTI EXTRACURRICOLARI
54
10. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI ART. 1 COMMA 6
DELLA L. 107/2015
76
11.FABBISOGNO DI PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO AUSILIARIO ART. 1
COMMA 14 DELLA L. 107/2015
77
12. ORGANICO DELL’ AUTONOMIA ART. 1 COMMA 5 DELLA L. 107/2015
78
12.1 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO ART. 1 COMMA
14 LETT.A) DELLA L. 107/2015
78
12.2 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO ART. 1 COMMA 14
LETT.B) DELLA L. 107/2015
80
13.SCELTE DI GESTIONE ED ORGANIZZAZIONEART. 1 COMMA …. DELLA L. 107/2015
84
14. ORIENTAMENTO ART. 1 COMMI 28-31 DELLA L. 107/2015
94
14.1 LA CULTURA DELL’ORIENTAMENTO AL “V ANVITELLI ”:
94
14.2 ORIENTAMENTO FORMATIVO
94
14.3 ORIENTAMENTO INFORMATIVO IN INGRESSO
95
14.4 ORIENTAMENTO IN USCITA
96
15. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ART.1 COMMI 33-43 DELLA L. 107/2015
97
15.1 PERCORSI INNOVATIVI DI ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO
97
15.2 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’
98
15.3 RISORSE FINANZIARIE PER L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
98
15.4 VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN SEDE
DI SCRUTINIO
15.5 VALIDITA’ DEL’ANNO SCOLASTICO
98
15.6 IEFP – ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE I.P.I.A.
100
16. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ART.1 COMMI 56-59
DELLA L. 107/2015
99
101
16.1 AZIONI GIA’ AVVIATE
102
16.2 AZIONI DI AVVIO DEL PNSD
102
16.3 PIANO DI ATTUAZIONE PNSD 2016-2019
103
17. INIZIATIVE DI FORMAZIONE ART.1 COMMI 10-12-124 DELLA L. 107/2015
17.1 INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AGLI STUDENTI SULLE TECNICHE DI
PRIMO SOCCORSO ART.1 COMMA 10 DELLA L. 107/2015
106
106
.
17.2 INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AL PERSONALE AMMINISTRATIVO,
TECNICO E AUSILIARIO ART.1 COMMA 12 DELLA L. 107/2015
106
17.3 INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AL PERSONALE DOCENTE ART.1
COMMA 124 DELLA L. 107/2015106107
18 MONITORAGGIO
110
113
114