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CAMPIONATO GIORNALISMO
MARTEDÌ 20 MARZO 2012
9
SCUOLA MEDIA
«G.PAPINI»
Castelnuovo B.ga
Quello che le donne non dicono
«Femmine», fra bugie e mancate verità
L’INTERVISTA
«Ho chiesto
a mia nonna
di raccontare»
UN’ ALUNNA delle nostre
classi ha intervistato sua
nonna, testimone del percorso delle donne nel tempo.
Quando eri giovane, come erano le donne?
«Molto più legate alla casa e
alla famiglia, poche lavoravano. Erano spesso sottoposte
al padre prima, al marito
poi. Lentamente le cose sono cambiate: sono entrate
nel mondo del lavoro, diventando indipendenti, sia a livello economico che di pensiero».
E oggi, come le vedi?
«Mi sembra che le donne abbiano raggiunto grandi risultati, avanzando nella strada
verso la parità dei sessi; alcune, però, si mostrano disinteressate al ruolo di mamma,
rinunciando ad un aspetto
unico ed incredibile. Inoltre, per la bellezza e la carriera si sacrifica troppo spesso
la famiglia. Vorrei che non
si rinunciasse mai alla dignità e alla femminilità, senza
però esagerare, come propongono ‘certi modelli’ in televisione!»
DONNE E UOMINI dovrebbero avere gli stessi diritti, ma il gentil sesso viene spesso messo in secondo piano, ridotto ad un oggetto a cui viene tolto orgoglio e dignità.
In molte realtà e culture si ha una
concezione della figura femminile alquanto limitata: la donna si
deve occupare della casa, crescere
i figli, essere dolce e accomodante
con il marito. Peggio avviene in
Paesi dove le donne sono costrette alla totale obbedienza al «maschio», obbligate a matrimoni pianificati fin da tenera età, senza
possibilità di autonomia fisica e
di scelta; in casi estremi, se sospettate di tradimento, possono essere
condannate alla lapidazione.
In Italia,per fortuna, la maggioranza delle donne è libera di uscire,lavorare, studiare... innamorarsi! Tuttavia, non è sempre così.
Per le donne dai 15 ai 44 anni la
violenza è la prima causa di morte
e di invalidità: più del cancro, degli incidenti stradali e persino della guerra. Dagli studi delle organizzazioni internazionali emerge
ALTRETTANTO numerose sono le vittime dello stalking, un fenomeno molto diffuso e finalmen-
te preso in giusta considerazione,
quando, il 30 gennaio 2009, Montecitorio aggiunge al Codice Penale l’art. 612 bis. La legge nasce per
contrastare la serie di atteggiamenti persecutori tenuti da un individuo ai danni di un’altra persona, per lo più donna, generandole
stati di ansia e paura, che possono
Pari opportunità: sogno o realtà?
NON VOGLIAMO parlarvi di Biancaneve e della strega cattiva, ma dei tanti stereotipi che ancora
sopravvivono nell’ educazione dei ragazzi!
In passato alle bambine veniva imposto di giocare
con le bambole e, se un maschio le imitava,veniva
preso in giro o guardato con sospetto. Attualmente, la situazione appare diversa: le donne, in famiglia e non, hanno conquistato una propria identità, dimostrandosi determinate e intelligenti. Un
ruolo di guida, verso quella che viene chiamata la
parità dei sessi, hanno avuto, ed hanno, la famiglia
e la scuola. In realtà questa definizione è ambigua:
la diversità tra maschi e femmine esiste e va riconosciuta. Diversità, non inferiorità di «genere»!
Non a caso in alcune scuole della provincia di Siena, tra cui la nostra, è stato realizzato un progetto
A quali ti riferisci?
«E’ importante ascoltare i
buoni consigli di chi è più
avanti negli anni, ma non rinunciare mai ai propri sogni. Occorre costruirsi il futuro giorno per giorno, con
impegno e costanza, facendo le cose al tempo giusto!»
che la violenza si trova tanto nei
Paesi in via di sviluppo che in
quelli industrializzati. E’ diffusa
perfino nelle avanzate democrazie scandinave.
LE DONNE che ricevono queste
«attenzioni» provano paura, rabbia, insicurezza, perdita di autostima e fiducia negli altri, ma raramente trovano la forza di ribellarsi: solo il 4% denuncia le violenze. Proprio per supportare le vittime, che si sentono comunque sole e indifese di fronte all’aggressività di alcuni uomini e scelgono
di «non dire», sono nate associazioni, gruppi di sostegno e campagne di sensibilizzazione atte a restituire alle donne la volontà di riconquistare una vita normale e la
libertà di esprimersi.
NON DIRMI CHI È LA PIÙ BELLA DEL REAME…
«Mi riferisco al fatto che il
corpo femminile viene usato
per alzare gli ascolti, come
merce da esibire; molte ragazze pensano che mostrarsi
sia il giusto trampolino di
lancio per diventare famose.
Mi colpisce il fatto che i personaggi televisivi, in particolare donne, si sottopongono
ad interventi chirurgici per
apparire sempre giovani e
perfetti».
Cosa diresti alle giovani?
arrivare a comprometterne la normale quotidianità. I comportamenti più comuni di uno stalker
vanno dalle molestie continue
agli appostamenti nei pressi degli
ambienti frequentati dalla vittima, per arrivare a gravi intrusioni
nella sua vita privata. Il più delle
volte si tratta di un conoscente,
un collega, un ex compagno/a che
agisce spinto dal desiderio di recuperare il precedente rapporto o
perché intende conquistare l’oggetto dei suoi desideri.
allo scopo di esaltare l’unicità della persona, indipendentemente dal sesso di appartenenza. Con le
esperte abbiamo analizzato gli stereotipi più comuni, concludendo che coinvolgono principalmente
le donne, con conseguenze in tutti gli ambiti della
vita. Le testimonianze sono sotto gli occhi di tutti:
il mondo del lavoro è prevalentemente maschile.
Le lavoratrici sono appena il 47 % del totale,vengono pagate meno degli uomini e quasi mai rivestono ruoli di potere. Persevera la difficoltà di vivere
serenamente la maternità per il rischio di licenziamento o la mancanza di asili; i mass-media diffondono l’idea della donna disposta a tutto, per far carriera, puntando sulla bellezza più che sul talento.
Eppure la parità dei sessi non è più un miraggio…
il principe azzurro c’è solo nelle fiabe!
CRONISTI IN CLASSE
Scuola media «G.Papini» - Castelnuovo
Berardenga. Redazione: Classe III B: Alcidi Lorenzo, Bitiqi Muhedin, Brogi Leonardo, Comacchio Lisa, Diele Camilla, Doda
Emanuela, Fadda Nicola, Falchi Lorenzo,
Fratta Mattia Angleo, Galluzzi Arianna, Hyseni Franc,Ignuta Darius Gabriel, Krasniqi
Bukurije, Lata Renaldo, Martellini Francesco, Masi Michael, Natale Gemma, Salvi
Silvia. Classe IIIA: Adiatro Badjenahora
Benedict, Avossa Gianluca, Bochicchio Antonella, Coppola Maria Chiara, Crespi Giorgia, Giannotti Daniele, Grandi Chiara,
Grandi Samuele, Hilt Siena, Kola Esmeral-
da, Macinai Alessandro, Martellini Giulia,
Martucci Federico, Messina Stefano, Myftiu Renato, Romano Vittorio, Semplici Alice. Vela Salvatore, Veneziano Iacopo. Dirigente scolastico: Luciana Lucioli. Tutor:
Belfiore Carmela, Mecattini Claudia.