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Il kakariki fronte rossa
Classificazione e distribuzione geografica
Il Kakariki fronte rossa è un pappagallo di taglia
medio-piccola appartenente alla famiglia
Psittacidae, il cui nome scientifico è
Cyanoramphus n. novaezelandie.
L’areale di distribuzione di questa specie
comprende la Nuova Zelanda, l’isola di Norfolk e
l’arcipelago della Nuova Caledonia. Vive
prevalentemente nelle estese e fitte foreste di
montagna, anche se la sua spiccata adattabilità lo
ha spinto a colonizzare anche molte isole con
poca vegetazione, in cui vive una vita essenzialmente terricola.
Descrizione
Con i suoi 28 cm di lunghezza, è un grazioso pappagallo di colore verde scuro, la cui caratteristica principale,
da cui prende anche il nome volgare, è quella di presentare una colorazione rossa sulla fronte e sulla corona.
Blu sono le remiganti, mentre di un colore grigio scuro tendente al nero è il becco. Esistono diverse
sottospecie che presentano colorazioni lievemente variabili, come il Kakariki fronte arancio.
Vita in cattività e comportamento
Il Kakariki fronte rossa è un pappagallo che in cattività ha subito un forte incremento nel numero di individui
allevati, questo grazie alla sua particolare rusticità ma soprattutto grazie alla facilità con cui si riproduce in
gabbia. Per queste sue caratteristiche presenta molte mutazioni di colore ottenute da selezione genetica, che
possono andare dal giallo uniforme al verde cynnamon ed, in fine, alla mutazione pezzata.
E’ un uccello molto grazioso nelle movenze e nei vocalizzi, che si presentano abbastanza melodici (se
paragonati a quelli emessi da altri pappagalli). Molto dinamico, è un pappagallo che ama gli ampi spazi, dove
si muove per gran parte della giornata ininterrottamente. Molto interessante è il comportamento sessuale. Il
maschio esegue una sorta di danza per corteggiare la femmina accompagnata da ripetuti vocalizzi, come se
dovesse comporre un canto.
I Kakariki sono pappagalli che si prestano bene anche all’allevamento artificiale, dimostrandosi
particolarmente docili e mansueti e inclini a sviluppare un buon rapporto con il proprietario. Decisamente più
attivi però di altri pappagalli come le Calospitte infatti, anche se addomesticati, mantengono sempre il loro
vivace temperamento, richiedendo particolare attenzione per i continui movimenti che compiono; questa loro
peculiarità a volte li porta a non essere scelti come animali da compagnia, preferendo altre specie di
pappagalli che meglio si prestano a stare fermi per più tempo sul trespolo.
Gli alloggi
Gli alloggi ideali in cui ospitare questi graziosi pappagallini sono voliere a sviluppo orizzontale che presentino
come misure minime il metro e mezzo di lunghezza, per 60 cm di profondità e almeno 70 cm di altezza.
Tuttavia sono da preferire gabbie e voliere decisamente più ampie, dove si potrà apprezzare il vivace
carattere di questi animali.
Il fondo della gabbia è preferibile che sia naturale, ovvero che la gabbia o la voliera si poggiata su terra
nuda, poiché questi animali amano razzolare a terra, raccogliendo semi e quant’altro. Questo comporta però
un’attenzione particolare all’igiene. Infatti più i pappagalli hanno contatti con il terreno più il rischio di
contrarre patologie aumenta, perciò riporremo particolare attenzione alla pulizia.
Bisognerà tenere bene a mente che i Kakariki amano particolarmente l'acqua, che non deve mai mancare,
che utilizzeranno quotidianamente per fare veri e propri bagni. Questo è molto importante perché, oltre a
garantire un piumaggio sempre efficiente, brillante e composto, permetterà ai nostri uccelli di manifestare
dei comportamenti specifici, cosa che contribuisce ad aumentare il benessere psicofisico.
L’alimentazione
L’alimentazione dei Kakariki dev’essere obbligatoriamente a base di alimenti freschi di origine vegetale,
integrandola poi con il comune misto di semi secchi per un massimo di tre/quattro somministrazioni a
settimana. E’ importante fornire frutta, verdura e fiori freschi a questi pappagalli per mantenere in perfetta
forma il loro fisico che, al contrario, se alimentato esclusivamente con semi e pastoni secchi non tarderà a
dimostrare sofferenze, soprattutto per l’insorgenza di patologie a carico del fegato.
Frutta, verdura ed infiorescenze sono alimenti molto graditi ai Kakariki, che si distinguono da questo punto di
vista dalla maggior parte dei pappagalli a loro affini, che non dimostrano lo stesso entusiasmo nel nutrirsene.
Mele, pere, zucchine, cavoli, carote, mais, riso cotto, insalate di varie varietà sono soltanto alcuni degli
alimenti freschi che potremmo fornire loro.
E’ bene ogni tanto somministrare anche del pastoncino fresco per insettivori che gradiscono particolarmente
e che è un’ottima integrazione proteica.
Riproduzione
I Kakariki come detto sono pappagalli particolarmente rustici anche in fatto di riproduzione, dimostrando di
non avere difficoltà alcuna nel generare prole fertile in cattività.
Depongono da 4 a 8 uova che la femmina cova da sola per circa 23/25 giorni, in un nido in legno in grado di
ospitarla nella sua interezza, il cui fondo dovrà presentarsi necessariamente morbido, costituito magari di
corteccia sminuzzata o terriccio.
I giovani Kakariki vengono alimentati dai genitori per 6/8 settimane, dopo le quali iniziano ad entrare nella
fase di svezzamento, dove è particolarmente importante fornire alimenti diversi.
CITES
Il Cyanoramphus n. novaezelandiae è soggetto a tutela da parte della Convenzione di Washington e la sua
detenzione è autorizzata soltanto per soggetti con anello inamovibile (comprovante la nascita in cattività) e
documento CITES d’accompagnamento, che l’allevatore ci fornirà al momento dell’acquisto.
Eventuali nascite, fughe o decessi, nonché cessioni a terzi, vanno comunicate agli uffici del Corpo Forestale
di Stato della propria provincia.