Documento Finale 5Ci - 2015-16

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Documento Finale 5Ci - 2015-16
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
Guglielmo Marconi
37138 Verona – P.le Romani Guardini 1
0458101498 – www.marconiverona.gov.it - [email protected]
Codice Istituto VRTF03000V
Esame di stato 2016
DOCUMENTO FINALE
CONSIGLIO DELLA CLASSE
5CI
Anno scolastico 2015-16
Sommario
Sommario .................................................................................................................... 3
Profilo .......................................................................................................................... 5
Presentazione dell'Istituto............................................................................................... 6
Denominazione .......................................................................................................... 6
Indirizzi .................................................................................................................... 6
Classi, alunni e personale scolastico ............................................................................. 6
L'Autonomia scolastica: obiettivi strategici .................................................................... 6
Il contesto sociale, culturale, economico del territorio ..................................................... 6
L'integrazione scuola territorio: attività e progetti .......................................................... 7
Strumenti tecnologici, multimediali e loro utilizzo nella scuola .......................................... 7
Presentazione della classe .............................................................................................. 8
Atteggiamenti e comportamenti (frequenza, partecipazione, interesse) ............................. 8
Piano Educativo Individualizzato................................................................................... 8
Numero alunni per valutazione..................................................................................... 8
Composizione del corpo docente .................................................................................. 9
Attività di ampliamento/approfondimento ...................................................................... 9
Iniziative / Corsi integrativi cui hanno partecipato alunni della classe ................................ 9
Effettuazione stage ..................................................................................................... 9
Metodologie didattiche .............................................................................................. 10
Valutazione degli apprendimenti................................................................................. 10
Lessico relativo alla valutazione ................................................................... 10
Indicatori utilizzati per la valutazione delle verifiche ....................................... 11
Numero delle prove (media per alunno) ...................................................................... 12
Simulazioni di prima e seconda prova ........................................................... 12
Simulazioni di terza prova (prove pluridisciplinari) ......................................... 12
Credito scolastico .........................................................................................................14
Credito scolastico candidati interni ............................................................................. 14
Criteri per la valutazione dei crediti formativi ............................................................... 15
Allegati .......................................................................................................................16
Programmi svolti: ITALIANO ..........................................................................................17
Programmi svolti: STORIA .............................................................................................20
Programmi svolti: INGLESE ...........................................................................................23
Programmi svolti: MATEMATICA .....................................................................................24
Programmi svolti: INFORMATICA ....................................................................................25
Programmi svolti: SRI - SISTEMI E RETI .........................................................................30
Programmi svolti: TPI - TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE di sistemi INFORMATICI ...............35
Programmi svolti: GPI - GESTIONE PROGETTO e organizzazione d’IMPRESA ........................37
Programmi svolti: SCIENZE MOTORIE e SPORTIVE ...........................................................39
Programmi svolti: IRC ...................................................................................................40
Testo simulazione: I Prova ............................................................................................42
Testo simulazione: II Prova: SISTEMI e RETI ..................................................................44
Testi simulazioni: III Prova ...........................................................................................46
Prima simulazione .................................................................................................... 46
Seconda simulazione ................................................................................................ 51
Terza simulazione .................................................................................................... 55
Griglia valutazione I prova .............................................................................................61
TIPOLOGIA A – Analisi di un testo letterario, in versi o in prosa ..................................... 61
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Sommario
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TIPOLOGIA B – Articolo di giornale o Saggio breve ....................................................... 62
TIPOLOGIA C – Tema di argomento storico.................................................................. 63
TIPOLOGIA D – Tema di ordine generale ..................................................................... 63
Griglia di valutazione II prova Sistemi .............................................................................64
Griglia di valutazione III prova .......................................................................................65
I Docenti del Consiglio di Classe .....................................................................................66
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Sommario
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Profilo
Il Diplomato in questo indirizzo è in grado di:










Progettare, installare e gestire sistemi informatici, basi di dati (anche multimediali), reti di
elaborazione per le quali sa anche implementare apparati di trasmissione e ricezione dei
segnale
Costruire applicazioni e sistemi per l’analisi e l’elaborazione dei dati
Risolvere problemi, utilizzando tecniche di problem solving e costruendo soluzioni
algoritmiche
Realizzare siti web e applicazioni web con programmi lato client e lato server
Valutare il ciclo di vita delle applicazioni di software per la gestione, orientata ai servizi, di
sistemi dedicati “incorporati” (embedded)
Collaborare nella gestione di progetti nel quadro delle normative nazionali ed
internazionali, concernenti la “sicurezza” e la protezione delle informazioni (“privacy”)
Collaborare, nell’ambito della normativa vigente, ai fini della sicurezza sul lavoro e della
tutela ambientale
Intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva
delle imprese
Collaborare nella pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, in contesti di lavoro,
caratterizzati da una gestione in team
Utilizzare, a livello avanzato, la lingua inglese in un ambito professionale caratterizzato da
forte internazionalizzazione.
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Profilo
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Presentazione dell'Istituto
Denominazione
I.T.I.S. G. MARCONI
Indirizzo: Piazzale Guardini 1 – 37138 Verona
Telefono: 0458101428 – 045573497
E-mail: [email protected]
Codice Istituto VRTF03000V
Indirizzi
Elettronica e Elettrotecnica: art Elettronica
Informatica: e Telecomunicazioni
Trasporti e Logistica: art. Logistica / art. Costruzione del mezzo terrestre
Classi, alunni e personale scolastico
Classi
67
Alunni
1554
Alunne
Totale Alunni
66
1620
Il personale della scuola
Docenti
155
Tecnici
11
Amministrativi
12
Collaboratori Scolastici
20
L'Autonomia scolastica: obiettivi strategici




Prevenzione della dispersione scolastica
Centralità dell'apprendimento
Differenziazione dell'offerta formativa
Orientamento educazione alla progettualità
Il contesto sociale, culturale, economico del territorio
La scuola accoglie studenti da tutto il territorio provinciale con una percentuale di alunni stranieri
dell’11%; il contesto economico è composto da piccole industrie, agricoltura e artigianato diffuso,
nonché da un ricco terziario.
Il contesto sociale è sinteticamente rappresentato dai seguenti diagrammi:
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Presentazione dell'Istituto
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Occupazione genitori
Titolo studio genitori
12% 4%
15%
1%
23%
61%
34%
12%
Casalinghe, disoccupati e pensionati (15%)
38%
Licenza Media (34%)
Dirigenti (1%)
Diploma di Maturità (38%)
Lavoratori in proprio (artigiani, commercianti e
imprenditori agricoli) (23%)
Diploma di Qualifica Professionale (12%)
Laurea (12%)
L'integrazione scuola territorio: attività e progetti
Stage
Reti di Istituti per progetti particolari (Tante tinte)
Strumenti tecnologici, multimediali e loro utilizzo nella scuola
L’Istituto è dotato di 350 computer collegati in rete locale LAN, tutte le aule sono provviste di LIM, ci
sono laboratori speciali, e un sistema di controllo con badge per gli alunni.
attivo il registro elettronico utilizzato dai docenti e consultabile dalle famiglie per il controllo delle
assenze e dei voti.
Ai docenti viene fornito un account di accesso alla rete locale e un account di posta elettronica.
L’istituto è dotato di:
Website: www.marconiverona.gov.it
Sito di e-learning: http://campus.marconivr.it/
Cloud & Mail collaborativo http://mail.marconiverona.gov.it
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Presentazione dell'Istituto
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Presentazione della classe
Breve descrizione della composizione della classe e della sua storia
A.S.
Numero alunnni
2013/2014
19
2014/2015
20
2015/2016
18
Composizione classe (provenienza ed esiti finali)
Biennio;
16 PROMOSSI; 2 NON PROMOSSI + 1 Intercultura
16 CONTINUITA’ + 3 NON PROMOSSI 4CI (ANNO PRECEDENTE)
+ 1 PROVENIENZA ALTRO ISTITUTO
17 PROMOSSI
17 CONTINUITA’ + 1 RIENTRO INTERCULTURA
Atteggiamenti e comportamenti (frequenza, partecipazione, interesse)
La frequenza della classe è risultata costante e ha permesso di avvalersi in modo continuativo
del dialogo educativo. La partecipazione e l’interesse risultano però disomogenei in quanto si
individuano sostanzialmente due gruppi: uno più costante nelle studio e con attitudini più
evidenti ha dimostrato maggior capacità di iterazione e collaborazione, l’altro più discontinuo e
meno impegnato e con interessi più fragili ha raggiunto risultati disomogenei e non sempre
adeguati alle aspettative.
Piano Educativo Individualizzato
Per l’alunno per cui è stato svolto un piano educativo personalizzato, come risulta nel PEI e nel
documento finale a lui dedicato, si precisa che oltre a identificare le attività di sostegno e le linee
generali di intervento, si indica il computer, messo a disposizione dell’’istituto, per tutto il corso di
studi, come strumento indispensabile per l’accessibilità.
Tale computer, opportunamente, predisposto dovrà essere disponibile durante gli esami di stato.
Descrizione e software installati per l’attività didattiche:





Computer portatile ASUS: dotato di sistema operativo Windows 8 Toutch
Microsoft Office Professional Plus 2013
Microsoft Corporation
Notepad++
Notepad++ Team
RFFlow
Scientific Notebook 5.5 MacKichan Software
Si aggiunge altresi che nel PEI e nel documento finale a lui dedicato (e allegato a questa
documentazione), figurano le strategie personalizzate predisposte ad-hoc per lo studente
Numero alunni per valutazione
Numero di alunni e grado di raggiungimento degli obiettivi fissati, alla data del 15 Maggio 2015
Materia
Gravemente
insufficiente
Italiano (Lit)
Storia (Sto)
Inglese (Ing)
Matematica (Mat)
Scienze motorie
sportive (SMS)
Informatica (Inf)
SRI
TPI
GPI
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5
1
2
Insufficiente
Sufficiente
Discreto/Buono
Ottimo
TOT
2
1
1
7
7
4
2
4
7
9
11
1
2
4
4
1
18
18
18
18
2
4
12
18
6
7
2
8
4
3
10
2
4
5
4
1
18
18
18
18
4
2
7
Presentazione della classe
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Composizione del corpo docente
Materia
Ore settimanali
Cognome e Nome
Italiano e Storia
Inglese
Matematica
Scienze Motorie e Sportive
Religione
Informatica
SRI
TPI
GPI
Laboratorio Informatica
Laboratorio SRI
Laboratorio TPI
Laboratorio GPI
6
3
3
2
1
6 (3)
4 (2)
4 (3)
3 (2)
3
2
3
2
MAGNANO Paola
CAMPEDELLI Luisa
FRAIZZOLI Laura
VALENZA Salvatore
BONATO Gianpietro
BOSCAINI Maurizio
FRANZOGNA Sergio
PIMAZZONI Andrea
OLIVATO Pierluigi
LOSITO Antonio
BELLINI Gianni
BELLINI Gianni
BELLINI Gianni
Continuità da
AS precedente
Sì/No
SI
NO
SI
SI
Si
SI
SI
NO
NO
SI
SI
SI
NO
Attività di ampliamento/approfondimento
Ambito/Materia
Contenuto
Alunni destinatari
Orientamento in uscita
Career Day
Tutta la classe
Open Day Università
Alcuni alunni,
su base spontanea
Tutta la classe
CLIL - Informatica
Stesura Curriculum Vitae
(con relativa pubblicazione su sito)
Incontro su “Contratti e mercato del lavoro. Ricerca
attiva di
lavoro” (COSP)
Progetto: Global Teaching Labs
DATA mining
Pasi, Pernigotti,Ceschi,
Sanna, Santinato, Bertolotto,
Bertini, Gigantino
Tutta la classe
Donazione del sangue
Storia: Labirinto del ‘900
Supporto sviluppo e realizzazione
sito INSIEME
Dal Bosco Diego
Bertini, Bertoletti, Bertolotto,
Dal Bosco, Pernogotti,
Sabella, Singh
Tutor progetto INSIEME
Partecipazione all’evento
MARCONIx
Tutta la classe
Presentazione di progetti realizzati con metodologie
SCRUM/Kanban
Tutta la classe
Iniziative / Corsi integrativi cui hanno partecipato alunni della classe
Attività
Alunni
Olimpiadi di Matematica
Bertini, Dal Bosco,
Pernigotti, Singh
Tutta la classe
Carcere Scuola
Effettuazione stage
Alunni che hanno effettuato Stage nel secondo biennio e quinto anno:
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Presentazione della classe
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Stage
Alunni
TUBI ADIGE SRL - 2013 (2DI)
TUBI ADIGE SRL 2014 (3CI)
BELTRAMI SAMUELE
BELTRAMI SAMUELE
LEOTRON S.A.S. 2014 (3CI)
BERTOLOTTO MICHELE
CAD IT S.P.A. 2015 (4CI)
DAL BOSCO DIEGO
MEDIA SOFT SRL 2014 (3CI)
OLIVETTI ALBERTO
VERONA LAMIERE S.p.a. 2012 (2DE)
VERONA LAMIERE S.p.a. 2013 (3CI)
VERONA LAMIERE S.p.a. 2014 (4CI)
VERONA LAMIERE S.p.a. 2015 (4CI)
PASI GIORGIA
PASI GIORGIA
PASI GIORGIA
PASI GIORGIA
DIGITAL IDEA S.R.L. 2014 (3CI)
DIGITAL IDEA S.R.L. 2015 (4CI)
PERNIGOTTI MARCO
PERNIGOTTI MARCO
CAD IT S.P.A. 2015 (4CI)
SINGH JAPNEET
Metodologie didattiche
Le attività di insegnamento nelle varie discipline sono riassunte nella seguente tabella. Per gli
obiettivi, i contenuti, i tempi, gli spazi e i materiali dell’insegnamento rimandiamo alla relazione
delle singole materie.
Tipo di attività
Lit
Sto
Ing
Lezione frontale
Lezione interattiva
Lavori di gruppo
Intergruppo
Esercitazione guidata
Esercitazione con “peer tutoring”
Esercitazione di laboratorio
Studio autonomo e presentazione di
un argomento concordato e
discusso con l’insegnante
CLIL: Content and Language
Integrated Learning, apprendimento
integrato di contenuti disciplinari in
lingua straniera veicolare
Realizzazione di progetti cliente
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Mat
Inf
SRI
TPI
GPI
SMS
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
22
lezio
ni1
X
Valutazione degli apprendimenti
Lessico relativo alla valutazione
Il C.d.C. ha stabilito di schematizzare i risultati ottenuti attraverso tre livelli di preparazione:
conoscenza, competenza, capacità.
Il significato di questi termini viene così brevemente riassunto
Con il supporto della prof.ssa di inglese VALITUTTO Antonella
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Presentazione della classe
1
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Conoscenza
(Sapere)
Competenza
(Saper fare)
Capacità
(Saper essere)
Acquisizione di contenuti, principi, teorie, concetti, termini, regole,
procedure, metodi, tecniche. È l’insieme di alcune conoscenze
teoriche afferenti ad una o più aree disciplinari.
Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere situazioni
problematiche o produrre nuovi oggetti (inventare, creare)
Utilizzazione significativa e responsabile di determinate competenze in
situazioni organizzate in cui interagiscono più fat-tori e/o soggetti e si
debba assumere una decisione
Indicatori utilizzati per la valutazione delle verifiche


Verifiche scritte
Verifiche orali
Verifiche pratiche












Grado di comprensione dell’argomento e chiarezza espositiva
Conoscenza e utilizzazione consapevole dei contenuti, delle
tecniche e delle procedure apprese
Pertinenza alle consegne
Capacità di utilizzare in contesti nuovi le opportune
acquisizioni concettuali
Capacità di analisi, sintesi, valutazione.
Originalità e riflessione personale motivata
Ricorda e usa correttamente le informazioni apprese
Ricorda ed usa in modo corretto i termini
Risponde in modo completo 
Risponde in forma chiara e logica
Rielabora in forma personale
Conoscenze dei procedimenti
Realizzazione di un prodotto funzionante e documentato
Capacità di utilizzare metodi, linguaggi e strumenti
Per quanto riguarda l’attribuzione del voto in decimi, ogni insegnante espone agli studenti il suo
metodo e, in genere, lo esplicita chiaramente nella verifica stessa.
Tutti comunque si attengono alla seguente “griglia”:
VOTO
10
9
8
7
6
DESCRITTORI
Conoscenza degli argomenti ampia e organica, con approfondimenti autonomi e
personali.
Applicazione di conoscenze e abilità in modo autonomo, in contesti diversi, con
capacità di collegamenti originali tra i vari argomenti e tra le discipline.
Rielaborazione autonoma con soluzioni che evidenziano capacità critiche.
Piena padronanza dei linguaggi specifici.
Conoscenza degli argomenti completa, con approfondimenti autonomi e
personali.
Applicazione di conoscenze e abilità in modo sicuro, in contesti diversi, con
capacità di collegamenti significativi tra i vari argomenti e tra le discipline.
Rielaborazione autonoma con soluzioni originali.
Uso consapevole e funzionale dei linguaggi specifici.
Conoscenza organica degli argomenti proposti, con approfondimenti autonomi e
personali.
Applicazione di conoscenze e abilità in modo appropriato, in contesti diversi, con
capacità di rielaborazione personale.
Uso corretto dei linguaggi specifici.
Soddisfacente conoscenza organica degli argomenti proposti, con qualche
approfondimento personale.
Applicazione di conoscenze e abilità in modo pertinente.
Uso sostanzialmente corretto dei linguaggi specifici.
Sufficiente conoscenza dei nuclei essenziali delle discipline.
Applicazione di conoscenze e abilità in contesti semplici e/o se guidato.
Uso complessivamente accettabile dei linguaggi specifici.
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Presentazione della classe
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5
4
1/3
Conoscenza incompleta e/o insicura degli argomenti fondamentali.
Limitata autonomia nell'applicazione di conoscenze e abilità, anche in contesti
semplici.
Uso non del tutto corretto dei linguaggi specifici.
Esposizione incerta.
Conoscenza frammentaria e limitata degli argomenti fondamentali.
Scarse abilità operative.
Presenza di errori significativi.
Esposizione difficoltosa.
Frammentarie e/o gravi lacune nelle conoscenze.
Scarse abilità operative.
Frequenza di errori significativi.
Per la dichiarazione, relativa ad ogni contenuto, del livello minimo accettabile o livello di minima
sufficienza e gli strumenti di verifica utilizzati si rimanda alla programmazione pubblicata sul sito
dell’Istituto.
Numero delle prove (media per alunno)
Materie
Lit
Colloquio orale/presentazione
(interrogazione)
Trattazione breve di
argomenti o quesiti aperti
Tipologie previste dalla prova scritta di
Italiano degli esami conclusivi (A: Analisi
del testo, B: saggio breve o articolo, C:
tema storico, D: tema di ordine
generale)
Analisi e soluzione di un problema o
progetti
Prove pratiche
Prova strutturata
Quesiti a risposta multipla
Completamento
Collegamento
Simulazione III Prove
Sto
Ing
Mat
2
2
3
3
3
4
4
10
Inf
SRI
TPI
GPI
SMS
1
2
1
1
2
3
1
4
1
1
8
2
4
2
3
3
Simulazioni di prima e seconda prova
Materia
Tipologia della Prova
Periodo di effettuazione
I Prova - Italiano
II Prova - SRI
Prove simili alle prove di esame
Tema simile a quello per la simulazione
dell’Esame di Stato pubblicato dal MIUR
02 Maggio
10 Maggio
Simulazioni di terza prova (prove pluridisciplinari)
Discipline coinvolte
Tipologia della Prova
Informatica, Matematica,
Storia, GPI
Tipologia C
21 Marzo
9 quesiti (3 per 3 materie) a riposta singola
16 quesiti (GPI) a risposta multipla
Tipologia C
14 Aprile
9 quesiti (3 per 3 materie) a riposta singola
16 quesiti (GPI) a risposta multipla
Informatica, Inglese,
Matematica, GPI
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Presentazione della classe
Periodo di effettuazione
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Informatica, Inglese,
Matematica, GPI
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Tipologia C
06 Maggio
9 quesiti (3 per 3 materie) a riposta singola
16 quesiti (GPI) a risposta multipla
Presentazione della classe
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Credito scolastico
Il Consiglio di Classe attribuisce ad ogni alunno nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni
della scuola secondaria di II grado un apposito punteggio per l’andamento degli studi,
denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni (fino ad un massimo di
25 punti) andrà ad aggiungersi ai punteggi riportati dai candidati nelle prove d’esame scritte e
orali previste nell’Esame di Stato per determinare il voto finale.
Il credito scolastico esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da
ciascun alunno nell’anno scolastico in corso, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione
anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo
educativo, alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.
Esso è attribuito sulla base della tabella A sotto riportata e della nota in calce alla medesima.
Credito scolastico candidati interni
Tabella A
(Sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come
modificata dal D.M. n. 42/2007)
Media dei voti
III
IV
V
M = 6
3-4
3-4
4-5
6 < M ≤ 7
4-5
4-5
5-6
7 < M ≤ 8
5-6
5-6
6-7
8 < M ≤ 9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
NOTA
M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai
fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo
ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.
Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del
secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di
comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla
determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico.
Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti,
anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo
educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.
Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento
della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Agli studenti con giudizio sospeso, in caso di ammissione alla classe successiva, nello scrutinio
differito, verrà attribuito il credito minimo previsto dalla fascia di banda, pur in presenza di crediti
formativi. Nell’eventualità di un pieno recupero (voto ≥ 8) di tutte le materie sospese a giugno si
potrà attribuire il credito massimo.
Inoltre ai sensi del DPR n. 323/1998: "Fermo restando il massimo dei 20 punti (ndr) dei 25 punti
complessivamente attribuibili, il Consiglio di Classe, nello scrutinio finale dell'ultimo anno, può
motivatamente integrare il punteggio complessivo conseguito dall'alunno in considerazione del
particolare impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio
Documento Finale 5ci - 2015-16
Credito scolastico
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presentatesi negli anni precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell'alunno stesso,
che hanno determinato un minor rendimento"
Criteri per la valutazione dei crediti formativi
Il credito formativo, assegnato dal Consiglio di Classe di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola
secondaria di II grado, contribuisce alla determinazione del credito scolastico.
Il contesto normativo determina le situazioni che configurano i crediti formativi, tenuto conto che la
partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all’acquisizione dei crediti
formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all’interno della scuola di appartenenza, che
concorrono alla definizione del credito scolastico.
In particolare fa riferimento a:
1. esperienze continuative e rilevanti acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in
ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita
umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e
ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla
solidarietà, alla cooperazione , allo sport.
2. qualificate esperienze che devono risultare coerenti con gli obiettivi educativi e formativi
del tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato.
Il riconoscimento del credito avviene a fronte della presentazione di idonea documentazione che
deve comprendere una attestazione proveniente dagli Enti, Associazioni, Istituzioni presso i quali
l’alunno ha realizzato l’esperienza contenente una sintetica descrizione dell’esperienza stessa.
L’esperienza deve essersi svolta nell’anno scolastico di riferimento, cioè in quello per il quale si
chiede la valutazione del credito formativo. Nel caso in cui un’attività frequentata si concluda con
una prova d’esame successiva allo svolgimento dei consigli finali, ne è ammessa la valutazione per
l’anno scolastico successivo.
Il Consiglio di Classe nelle operazioni di scrutinio finale prenderà in esame la documentazione
presentata e procederà alla valutazione dei crediti formativi in relazione agli obiettivi formativi ed
educativi propri dell’indirizzo di studi.
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Credito scolastico
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Allegati
Programmi svolti delle singole materie
Testo della simulazione della prima prova (vedere Tema Esame d Stato …)
Testo della simulazione della seconda prova
Testi delle simulazioni delle terze prove
Griglie di valutazione relative alla Ia, IIae III prova
PEI (Allegato separato)
Documento finale personalizzato (Allegato separato)
Il coordinatore del C.d.C.
Gianni BELLINI
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Allegati
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Programmi svolti: ITALIANO
Classe VCi
A.S. 2015/16
Prof.ssa Paola Magnano
Programma di Lingua e Letteratura Italiana
Libro di testo
G.BALDI – S.GIUSSO, la letteratura, voll. 5-6, Paravia
Letteratura italiana
Le conoscenze, le abilità, le competenze relative alla didattica disciplinare sono finalizzate a:
 Condurre la lettura diretta di un testo
 Collocare il testo nel periodo storico-culturale mettendolo in relazione con altre opere dello stesso e/o altri
autori
 Riconoscere i caratteri specifici del testo in relazione al genere letterario, cogliendone la complessità di
significati
 Conoscere e sapere utilizzare la terminologia caratterizzante l’opera di ciascun autore
 Motivare ed argomentare le proprie affermazioni
 Esporre le proprie conoscenze e riflessioni in modo scorrevole, chiaro e appropriato
Relativamente alla valutazione si precisa che verte su quanto segue:
 Conoscenze acquisite
 Padronanza di analisi ed interpretazione del testo
 Capacità di argomentazione e rielaborazione personale
 Competenze linguistiche settoriali
Elenco dei testi analizzati
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LA SCAPIGLIATURA
C.ARRIGHI, La Scapigliatura (da La Scapigliatura e il 6 febbraio)
E.PRAGA, Preludio (da Penombre)
A.BOITO, Dualismo (da Libro dei versi)
I.U.TARCHETTI, Memento (da Disiecta)
I.U.TARCHETTI, Ell’era così fragile e piccina (da Disiecta)
I.U.TARCHETTI, L’attrazione della morte (da Fosca)
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LA POESIA DI G.CARDUCCI
G.CARDUCCI , Il comune rustico (da Rime Nuove)
G.CARDUCCI , Traversando la maremma toscana (da Rime Nuove)
G.CARDUCCI , Dinanzi alla Terme di Caracalla (da Odi barbare)
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IL NATURALISMO FRANCESE
E. e J. DE CONCOURT, La prefazione a Germinie Laceraux: un manifesto del Naturalismo
E. ZOLA, lo scrittore come “operaio del progresso sociale” (da Il romanzo sperimentale)
E.ZOLA, L’alcol inonda Parigi (da L’assommoir)
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IL ROMANZO RUSSO
F.DOSTOIEVSKIJ, I labirinti della coscienza: la confessione di Raskolnikov (da Delitto e castigo)
L.TOLSTOJ, Il suicidio di Anna (da Anna Karenina)
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IL DRAMMA NATURALISTA
H.IBSEN, La presa di coscienza di una donna ( da Casa di bambola)
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IL VERISMO ITALIANO – G.VERGA
G.VERGA , Arte, banche e imprese industriali (da Eva)
G.VERGA , Impersonalità e regressione (Prefazione all’Amante di Gramigna)
G.VERGA , L’eclisse dell’autore e la regressione nel mondo rappresentato (1 lettere a scelta fra le 5 proposte
dalla Letteratura)
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: ITALIANO
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G.VERGA , Fantasticheria (da Vita dei campi)
G.VERGA , Rosso Malpelo(da Vita dei campi)
G.VERGA , I “vinti” e la “fiumana del progresso” (dalla prefazione a I Malavoglia)
G.VERGA , I Malavoglia e la comunità del villaggio (da I Malavoglia, cap. IV)
G.VERGA , La conclusione del romanzo: l’addio al mondo pre-moderno (da I Malavoglia, cap. XV)
G.VERGA , La roba ( da Novelle rusticane)
G.VERGA , La tensione faustiana del self-made man (da Mastro don Gesualdo)
G.VERGA , La morte di Mastro Don Gesualdo (da Mastro don Gesualdo)
Micro saggi: Il sistema dei personaggi dei Malavoglia, La struttura e l’intreccio, Lotta per la vita e
darwinismo sociale
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IL DECADENTISMO EUROPEO
C.BAUDELAIRE, Spleen (da I fiori del male)
C.BAUDELAIRE , Corrispondenze (da I fiori del male)
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LA TRILOGIA DELL’ESTETISMO
J.-K.HUYSMANS, La realtà sostitutiva (da Controcorrente)
O.WILDE, I princìpi dell’estetismo (da Il ritratto di Dorian Gray)
G.D’ANNUNZIO, Una fantasia «in bianco maggiore» (da Il piacere)
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IL DECADENTISMO ITALIANO
G.D’ANNUNZIO, La sera fiesolana (da Alcyone)
G.D’ANNUNZIO, La pioggia nel pineto (da Alcyone)
G. PASCOLI, Novembre (da Myricae)
G. PASCOLI, Temporale (da Myricae)
G. PASCOLI, Lavandare (da Myricae)
G. PASCOLI, X Agosto (da Myricae)
G. PASCOLI, Lampo (da Myricae)
G. PASCOLI, Nebbia (da Canti di Castelvecchio)
G. PASCOLI, La mia sera (da Canti di Castelvecchio)
G. PASCOLI, Il gelsomino notturno (da Canti di Castelvecchio)
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LA POESIA DI GUERRA
F.T. MARINETTI, Bilancio della analogie (da Zang Tumb Tumb) Nella 11^ batteria Bombarda. Case di
Zagora (da Otto mine in una Bomba)
U.SABA, Congedo (da Il Canzoniere)
M.BONTEMPELLI, L’Ubriaco: Lussuria (da Il Purosangue – L’Ubriaco)
M.BONTEMPELLI, L’Ubriaco:9. Voluttà (da Il Purosangue – L’Ubriaco)
M.BONTEMPELLI, L’Ubriaco:11. Grottesco (da Il Purosangue – L’Ubriaco)
M.BONTEMPELLI, L’Ubriaco:14. Armonia (da Il Purosangue – L’Ubriaco)
M.BONTEMPELLI, L’Ubriaco:15. Vita (da Il Purosangue – L’Ubriaco)
G.UNGARETTI, Veglia (da Il Porto Sepolto)
G.UNGARETTI, Soldato (da Il Porto Sepolto)
G.UNGARETTI, Italia (da Il Porto Sepolto)
G.UNGARETTI, Immagini di guerra (da Il Porto Sepolto)
G.UNGARETTI, Sono una creatura (da Il Porto Sepolto)
G.UNGARETTI, San Martino del Carso (da Il Porto Sepolto)
C.REBORA, Viatico (da La raccolta)
C.SBARBARO, Stracci di nebbia lenti (da Rimanenze)
A.SOFFICI, Ospedale da campo (da Marsia e Apollo)
P.BUZZI, Conflagrazione, 20 ottobre – 15 novembre
P.JAHIER, Domanda angosciosa che torna (da Con me e con gli Alpini)
E.MONTALE, Valmorbia, discorrevamo il tuo fondo (da Ossi di Seppia)
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: ITALIANO
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LA STAGIONE DELLE AVANGUARDIE
F.T.MARINETTI, Manifesto del Futurismo
V.MAJAKOVSKIJ, La guerra è dichiarata (da Io)
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LETTERATURA E PSICANALISI
I.SVEVO, Il ritratto dell’inetto (da Senilità, cap. I)
I.SVEVO, La morte del padre (da La coscienza di Zeno, cap. IV)
I.SVEVO, L’ultima sigaretta (da La coscienza di Zeno, cap. 3)
I.SVEVO, La profezia di un’apocalisse cosmica (da La coscienza di Zeno, cap. VIII)
F.KAFKA, Lettera al padre
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LA VOCE DEI POETI
S.QUASIMODO, Alle fronde dei salici (da Giorno dopo giorno)
G.UNGARETTI, Non gridate più (da Il dolore)
U.SABA, Ulisse (da Il Canzoniere)
E.MONTALE, Piccolo testamento (da La bufera e altro)
Produzione scritta
Le conoscenze, le abilità, le competenze relative alla didattica della scrittura sono finalizzate a:



Ideare e produrre con funzioni e finalità diversificate in conformità con le tipologie della prima prova
dell’esame di Stato: tipologia A, B (quattro ambiti) e D
Individuare il modello testuale più rispondente alle proprie modalità espressive e alle proprie risorse
Esprimersi in modo chiaro, scorrevole e corretto
Relativamente alla valutazione si precisa che verte sui seguenti descrittori: adeguatezza
pragmatica, caratteri contenutistici, organizzazione testuale, padronanza lessicale e correttezza
morfosintattica e ortografica.
Si precisa che per l’attribuzione del punteggio delle prove scritte si è utilizzata la griglia allegata al
presente documento, differenziata per tipologia.
La docente
Prof.ssa Paola Magnano
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: ITALIANO
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Programmi svolti: STORIA
Classe VCi
A.S. 2015/16
Prof.ssa Paola Magnano
Libro di testo
A.BRANCATI – T.PAGLIARANI, Dialogo con la storia e l’attualità, vol. 3, La Nuova Italia
Le conoscenze, le abilità, le competenze relative alla didattica disciplinare sono finalizzate a:
 Conoscere e usare in modo appropriato la terminologia storica inerente agli argomenti trattati
 Sapersi servire degli strumenti fondamentali per lo studio della storia: grafici, statistiche, fonti, testimonianze,
interviste
 Individuare le connessioni fra eventi storici
 Esporre con chiarezza i contenuti appresi
Argomenti trattati
1.
2.
3.
4.
L’imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo
1.1. La spartizione dell’Africa e dell’Asia
1.2. Il nuovo sistema di alleanze
Lo scenario extraeuropeo
2.1. L’ascesa del Giappone
2.2. La Russia tra modernizzazione e crisi interne
2.3. La guerra russo-giapponese
2.4. L’imperialismo degli Stati Uniti
L’età giolittiana
3.1. I progressi sociali e lo sviluppo industriale dell’Italia
3.2. La politica interna
3.3. La politica estera
La prima guerra mondiale
4.1. La fine dei giochi diplomatici
4.2. Il 1914: fallisce la guerra lampo
4.3. L’Italia da neutrale a belligerante
4.4. 1915-16: la guerra di posizione
4.5. Il fronte interno e l’economia di guerra
4.6. Dalla caduta del fronte russo alla fine della guerra
4.7. Ogni studente ha curato un approfondimento su un aspetto della prima guerra mondiale che si configura come
una mini indagine storica, realizzando un prodotto multimediale.
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Beltrami Samuele: Alimentazione
Bertini Diego: Battaglie navali
Bertoletti Valentina: Amore in trincea
Bertolotto Michele: Carroarmato
Brazzoli Massimo: Esercito
Ceschi Federico: Armi del fante
Dal Bosco Diego: L’immagine in guerra
Gigantino Giovanni: Salute e igiene
Giunta Lorenzo: Approvigionamenti: il cibo in trincea
Laiti Lorenzo: L’aviazione
Mindrila Cristian: Il consenso
Olivetti Alberto: Comunicazione
Pasi Giorgia: Mutilazione psicologica
Pernigotti Marco: Codice penale
Sabella Simone: Arma dei Carabinieri
Sanna Giorgio: Donne e civili
Santinato Sebastiano: Armi chimiche e ferite di guerra
Singh Japneet: Propaganda
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: STORIA
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Dalla rivoluzione russa alla nascita dell’Unione Sovietica
5.1. La rivoluzione d’Ottobre
5.2. Lenin alla guida dello stato sovietico
5.3. Il comunismo di guerra
5.4. La NEP e la nascita dell’URSS
6. L’Europa e il mondo all’indomani del conflitto
6.1. I trattati di pace, la Società delle Nazioni e il nuovo volto dell’Europa
7. L’Unione Sovietica di Stalin
7.1. L’ascesa di Stalin e l’industrializzazione dell’URSS
7.2. Il terrore staliniano e i gulag
7.3. Il regime totalitario
8. Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo
8.1. Le difficoltà economiche e sociali postbelliche
8.2. Lo scenario politico del dopoguerra
8.3. La questione fiumana
8.4. L’ascesa del fascismo e la nascita del regime
9. Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29
9.1. Il crollo della borsa di Wall Street e le ripercussioni nel mondo
9.2. Roosvelt e il New Deal
10. L’Europa e il mondo verso la nuova guerra
10.1. Il riarmo della Germania nazista
10.2. La guerra civile spagnola
11. La seconda guerra mondiale
11.1. 1939-1940: la guerra lampo
11.2. 1941: lo scenario mondiale della guerra
11.3. 1942-1943: la controffensiva alleata
11.4. L’8 settembre e la Repubblica di Salò
11.5. La Resistenza in Italia
11.6. La vittoria alleata
11.7. Lo sterminio degli ebrei
12. La seconda metà del ‘900: ogni studente ha curato un approfondimento di un argomento relativo alla seconda
metà del XX secolo, messo in relazione ad un processo storico in atto nei primi cinquant’anni del ‘900.
5.
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Beltrami Samuele: Politica razziale nazista e aparthied
Bertini Diego: Evoluzione dell’intelligence: II guerra mondiale e data gate
Bertoletti Valentina: Essere donna nel ‘900: suffragette e movimento femminista
Bertolotto Michele: Gli armamenti: dall’artiglieria pesante ai missili intelligenti
Brazzoli Massimo: La diffusione dell’automobile: dalla Ford T alla 500
Ceschi Federico: La medicina nel ‘900: il corpo umano viene svelato
Dal Bosco Diego: L’evoluzione della comunicazione: dalla radio ad internet
Gigantino Giovanni: La Prima e la Seconda Repubblica
Giunta Lorenzo: Eurasia, dittature a confronto: Cina e Corea
Laiti Lorenzo: La rivoluzione musicale del ‘900: dal blues al rock
Mindrila Cristian: L’evoluzione del mercato: dall’autarchia fascista all’ecommerce
Olivetti Alberto: Il ruolo della donna: dal Ventennio al ‘68
Pasi Giorgia: L’attentato politico: da Sarajevo agli anni di piombo
Pernigotti Marco: I diritti umani nel secolo breve: l’abolizione della pena di morte
Sabella Simone: L’Italia da terra di emigranti a terra di immigrazione
Sanna Giorgio: Il totalitarismo: dall’Europa all’America latina
Santinato Sebastiano: Berlino: il muro della vergogna
Singh Japneet: Flussi migratori dall’Asia nel corso del XX secolo
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: STORIA
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La classe ha preso parte ai seguenti incontri tenuti da storici inerenti al progetto di istituto “Il
labirinto del Novecento”, realizzato in collaborazione con L’Istituto Veronese per la Storia della
Resistenza:
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26 Gennaio: Giornata della memoria
12 Febbraio: Giornata del Ricordo
18 Febbraio: incontro con il prof. Vittore Bocchetta
9 Maggio: Giornata in ricordo delle vittime del terrorismo
La docente
Prof.ssa Paola Magnano
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: STORIA
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Programmi svolti: INGLESE
Programma svolto anno scolastico 2015-2016
Materiale caricato sul blog di classe: http://5CIblog.wordpress.com
A brief history of the Internet
World Wide Web
The man who invented the web
E-mail
Downloading software
HTML
ISP
Cloud Computing
Software Computer Operating Systems and Web Operating Systems: The Berkeley NOW
The main components of a computer
Programming (www.bfoit.org/itp/programming)
Inside computers
Numeric representation
Programming: how programs are written
Robotics
Robots and industrial robots
Artificial intelligence
Presentations:
1.
Operating Systems
Redhat (Pernigotti, Santinato)
iOS (Apple) (Bertini, Ceschi)
Android (Dal Bosco, Sabella)
MS-DOS (Sanna, Bertolotto)
DSL (Damn Small Linux) (Brazzoli, Singh)
Solaris (Pasi, Bertoletti)
Debian (Gigantino, Mindrila)
WinXP (Beltrami, Giunta)
OSX (Apple) (Laiti, Olivetti)
2.
Fahrenheit 9/11 – Fahrenheit 451: mindmaps
Pernigotti – Santinato – Bertini
Ceschi – Dal Bosco – Sabella
Laiti – Olivetti – Brazzoli
Sanna – Bertolotto – Pasi – Bertoletti
Mindrila – Gigantino – Beltrami
Giunta - Singh
3.
ARTIFICIAL INTELLIGENCE
INTELLIGENT ROBOTICS (Bertini, Pernigotti, Santinato)
GOOGLEDEEPMIND(Sanna, Pasi, Bertolotto)
SOCIAL ROBOTS (Olivetti, Brazzoli, Bertoletti)
SELF-DRIVING CARS (Dal Bosco, Sabella, Ceschi)
ROVER ROBOTS (Gigantino, Laiti, Giunta)
TESLA SELF-DRIVING CARS (Beltrami, Singh, Mindrila)
La docente: Luisa Campedelli
Grammar: revision of tenses, if-clauses 0-1-2-3, passive, connectors and linkers
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: INGLESE
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Programmi svolti: MATEMATICA
Testi adottati:
Leonardo Sasso- Nuova matematica a colori - volumi 4 e 5
Petrini
1)CALCOLO INTEGRALE
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Integrale indefinito e sue proprietà;
Integrale indefinito immediato;
Integrale di funzioni composte;
Integrale di funzioni razionali fratte (con denominatori di primo e secondo grado);
Integrale per parti;
Integrale per sostituzione;
Integrale definito e sue proprietà;
Teorema della media (dimostrato);
Teorema di Torricelli (dimostrato);
Calcolo di aree di superfici piane;
Calcolo di volumi di solidi di rotazione (rotazione intorno all’asse x);
Integrali impropri del primo e secondo tipo;
Cenni all’integrazione numerica: metodo dei rettangoli e dei trapezi senza valutazione dell’errore.
2)STATISTICA





Ripasso concetti base: popolazione e unità statistiche, caratteri quantitativi e qualitativi, modalità; distribuzioni
di frequenze, distribuzioni di frequenze suddivise in classi; indici di posizione e di variabilità; media aritmetica
e ponderata, moda, varianza e deviazione standard;
Analisi congiunta di due fenomeni: tabelle a doppia entrata, distribuzioni congiunte e marginali, distribuzioni
condizionate;
Dipendenza e indipendenza statistica, grado di dipendenza, indice chi-quadro e formula relativa (abbreviata);
Correlazione e regressione: covarianza e formula abbreviata per il calcolo della covarianza, correlazione e
coefficiente di correlazione lineare;
Regressione lineare: coefficiente e retta di regressione.
3)CALCOLO DELLE PROBABILITA’

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


Calcolo combinatorio: disposizioni senza e con ripetizioni, permutazioni senza e con ripetizioni, combinazioni
semplici e con ripetizione;
Introduzione al calcolo delle probabilità: esperimento aleatorio, spazio campionario ed eventi;
Operazioni tra eventi , eventi incompatibili, parallelo con il linguaggio insiemistico;
Concetto di probabilità e definizione classica, ipotesi di equiprobabilità;
Probabilità dell’evento contrario, della differenza e unione di due eventi, regola del prodotto;
Probabilità condizionata;
Eventi dipendenti e indipendenti;
Teorema della probabilità totale e teorema di Bayes.
La docente: Laura Fraizzoli
Verona, 09/05/2016
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: MATEMATICA
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Programmi svolti: INFORMATICA
Materia:
Informatica
Classe:
Docenti:
5Ci
Maurizio Boscaini (teoria)
Antonio Losito (laboratorio)
Materiali didattici
Appunti delle lezioni (svolte anche con metodologia CLIL)
Sistema di e-learning dell'Istituto su piattaforma Moodle http://campus.marconivr.it
I1, I2,… fanno riferimento ai seguenti documenti interni:
N:\DIPARTIMENTI\2BIENNIO\ART.INFORMATICA\COMPETENZE INFORMATICA
TRIENNIO.pdf
CompetenzeInfoMarconi_2014-15.xsl
Modalità didattica CLIL
22 lezioni sono state svolte in modalità CLIL: 6 col supporto della docente di inglese prof.ssa
Antonella Valitutto, 5 con il supporto di Tania Yu, studentessa dal MIT di Boston, nell'ambito del
Progetto GTL - Global Teaching Labs.
Verona, 13 maggio 2016
Nota: gli argomenti che rappresentano gli obiettivi minimi sono indicati dal simbolo [X],
mentre le singole parti non incluse negli obiettivi minimi sono indicate dal simbolo (*)
La progettazione concettuale, il modello ER
Competenza I3
Competenza I7
Gestire progetti
Sviluppare applicazioni informatiche
Unità di apprendimento 1: Terminologia e concetti di base in ambito di Basi di Dati
Abilità
Conoscenze
Saper utilizzare i concetti e la
terminologia appropriata per
descrivere un sistema
informativo e il suo ciclo di vita
Concetti e terminologia sulle Basi di Dati
Concetti di struttura dei dati e di modello dei dati.
Concetti di dato, informazione, intensione, estensione, schema ed
istanza.
Definizione di Basi di dati (DB) e caratteristiche di una DB.
Funzioni dei sistemi di gestione di basi di dati (DBMS), DDL, DML
Concetto di sistema informativo e sistema informatico.
Unità di apprendimento 2: La rappresentazione dei dati nel modello concettuale: diagrammi ER
Abilità
Conoscenze
Utilizzare linguaggi/strumenti per
la progettazione concettuale di
database.
Saper leggere e documentare uno
schema concettuale.
Entità, attributi, identificatori, associazioni tra entità.
Diagrammi Entity-Relationship.
Cardinalità e molteplicità nelle associazioni binarie.
Gerarchie IS-A.
Entità deboli e identificatori esterni.
Rappresentazione di serie storiche.
Vincoli di integrità.
Documentazione di uno schema concettuale.
Unità di apprendimento 3: Progettazione di Basi di Dati: strategie di progetto e confronto di
diagrammi
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Programmi svolti: INFORMATICA
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Abilità
Conoscenze
Organizzare un progetto di un
Metodologia per il progetto dei dati (Raccolta e analisi dei requisiti,
DB e confrontare progetti
progettazione concettuale, progettazione logica e fisica)
concettuali sulla base di criteri di Criteri di bontà per schemi ER.
bontà.
La progettazione logica, il modello relazionale
Competenza I7
Sviluppare applicazioni informatiche
Unità di apprendimento 1: Il modello relazionale
Abilità
Conoscenze
Rappresentare dati col modello
relazionale
Relazioni e tabelle
Relazioni e Basi di Dati
Rappresentazione dei dati:
• schema di relazione / schema di DB relazionale
• istanza di relazione / istanza di DB relazionale
• attributi
• chiave candidata
• chiave primaria
• chiave esterna
• informazione incompleta e valori nulli
• vincoli di integrità (vincoli di tupla, di chiave, di integrità
referenziale)
Unità di apprendimento 2: Traduzione da diagramma ER a schema relazionale
Abilità
Conoscenze
Ristrutturare un diagramma ER
in vista della traduzione in
schema relazionale.
Ristrutturazione del diagramma ER
• eliminazione di proprietà multiple e composte,
• eliminazione delle gerarchie di generalizzazione,
Tradurre uno
schema concettuale (ER) in uno
schema logico (relazionale)
Traduzione dei dati dallo schema concettuale allo schema logico:
• rappresentazione di entità e attributi
• rappresentazione di associazioni molti a molti
• rappresentazione di associazioni uno a molti
• rappresentazione di associazioni uno a uno
• rappresentazione delle entità con identificatore esterno
Unità di apprendimento 3: Le operazioni sui dati: Algebra Relazionale
Abilità
Conoscenze
Interrogare la base di dati tramite Operatori di proiezione, selezione, ridenominazione, unione,
l’algebra relazionale.
differenza, prodotto cartesiano, natural-join, equi-join, theta-join.
Interrogazioni coinvolgenti una o più tabelle correlate del DB.
Interrogazioni ottimizzate.
Unità di apprendimento 4: Microsoft Access
Abilità
Conoscenze
Utilizzare Microsoft Access
Attività svolta in laboratorio in parallelo alle tre precedenti UD:
come DBMS per creazione di un
• creazione e popolazione delle tabelle
database, popolazione di tabelle,
• definizione delle query con il pannello by example anche con
realizzazione di una query,
join e parametri
creazione di una maschera e di un
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: INFORMATICA
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report
•
•
costruzione di maschere con controlli di tipo casella
combinata collegata
produzione di report
Unità di apprendimento 5: La normalizzazione dei dati
Abilità
Conoscenze
Confrontare schemi relazionali
sulla base di criteri di bontà:
completezza,
Normalizzare una tabella in
IIIFN
Forme normali
IFN, IIFN, IIIFN, FNBC (le ultime 2 non in modo approfondito)
Processo di normalizzazione
La progettazione fisica, il linguaggio SQL e sue applicazioni
Competenza I6
Competenza I7
Installare, configurare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti
Sviluppare applicazioni informatiche
Unità di apprendimento 1: Definizione dei dati in SQL
Abilità
Conoscenze
Saper creare uno schema di
database in SQL
Comandi per la definizione e la modifica dello schema del DB:
tabelle, domini, viste, vincoli/asserzioni
(create table, alter table, drop table)
Unità di apprendimento 2: Interrogazione dei dati in SQL
Abilità
Conoscenze
Formulare e leggere interrogazioni complete
in SQL
Comandi per le query al DB:
istruzione select
clausola from
join interni ed esterni
clausola where e condizioni esprimibili in SQL:
confronti tra valori (<, =, <=,…),
confronti tra valori e insiemi (< any, < all, = any,…)),
predicati is null, between, exists, in
opzioni di ordinamento: order by
raggruppamenti: clausole group by e having
funzioni di aggregazione:
count( ), sum( ), avg( ), min( ), max( )
vincoli intrarelazionali e interrelazionali (chiavi esterne)
operatori insiemistici: union, intersect, except
variabili (alias) e self join
query con annidamento di select, anche complesse
viste (view) come per esprimere interrogazioni
comandi DCL (grant, revoke,…)
Utilizzare un client per
amministrazione e utilizzo di
DBMS (SQL Server, MySQL,…)
Unità di apprendimento 3: Manipolazione dei dati in SQL
Abilità
Conoscenze
Manipolare dati in SQL
Comandi per la modifica del DB:
inserimento di righe (insert)
aggiornamento di valori (update)
cancellazione di righe (delete)
Unità di apprendimento 4: Sicurezza
Abilità
Conoscenze
Installare, configurare e gestire
DBMS.
Attuare politiche per l’integrità e
la sicurezza dei dati.
Meccanismi per la sicurezza e l’integrità dei dati.
Documento Finale 5ci - 2015-16
Concetti essenziali di crittografia e crittologia.
Programmi svolti: INFORMATICA
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Unità di apprendimento 5: Database a schema libero
Abilità
Conoscenze
Utilizzare database non
relazionali.
Utilizzo base di Redis e gestione
tramite programmi (Python).
Cenni a sistemi di memorizzazione dei dati non relazionali
(NoSQL,…).
Uso delle strutture base e dei comandi principali di Redis.
Basi di dati, web e programmazione lato server
Competenza I7
Sviluppare applicazioni informatiche
Competenza I8
Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza
Unità di apprendimento 1: Linguaggi per scripting web Server Side
Abilità
Conoscenze
Realizzare pagine web dinamiche Linguaggi lato server a livello applicativo (PHP) per la realizzazione
e web service
di pagine web dinamiche, semplici applicazioni orientate ai servizi
(web service,…).
Unità di apprendimento 2: Progettazione di siti web basati sui dati
Abilità
Conoscenze
Sviluppare applicazioni
Tecnologie e strumenti per l’accesso ai dati da pagine web
web-based integrando basi di dati
Data Mining
Competenza I7
Sviluppare applicazioni informatiche
Unità di apprendimento 1: Data Mining e Big Data (cenni)
Abilità
 Utilizzare tecniche di
base di Data Mining per
la classificazione
Conoscenze
 Introduzione al Data Mining
• I possibili ambiti applicativi
• Il processo di scoperta della conoscenza: progettare un
processo di data mining
• Entropy e information gain
XML
Competenza I7
Sviluppare applicazioni informatiche
Unità di apprendimento 1: XML e i linguaggi per la rappresentazione dei Dati
Abilità
 Utilizzare linguaggi


Conoscenze
per la
rappresentazione dei dati
e della loro struttura
semantica.
Realizzare documenti
XML well formed e
validi.
Costruire pagine web e
immagini SVG





Linguaggio XML per rappresentazione e trasformazione di
dati, concetto di documento ben formato e valido, concetto di
separazione dei dati dalla loro rappresentazione.
Descrizione di grammatiche tramite DTD e XML Schema
(cenni).
Presentazione di documenti XML tramite fogli di stile.
Grammatiche XML: in particolare rappresentazione di
immagini vettoriali 2D tramite SVG
Pagine web HTML, XHTML presentate tramite CSS.
Unità di apprendimento 2: Gestione e trasformazione di documenti XML
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: INFORMATICA
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Abilità
 Costruire semplici

Conoscenze

trasformazioni XSL.
Sviluppare applicazioni
per la gestione di
documenti XML.

Linguaggi per la trasformazione dei dati orientata alla
rappresentazione degli stessi su web (XSL, CSS,…).
API Java per il parsing secondo le modalità DOM e SAX.
Verifiche: modalità e descrizione
•
•
•
•
•
•
Quiz su piattaforme online, su carta,… (domande a risposta multipla, a completamento,
abbinamento,…)
Prove strutturate e semistrutturate
Dissertazione scritta
Interrogazione orale anche in forma scritta
Presentazione (multimediale)
Progettazione di applicazioni
I docenti: Maurizio Boscaini e Antonio Losito
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Programmi svolti: INFORMATICA
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Programmi svolti: SRI - SISTEMI E RETI
Docenti
FRANZOGNA Sergio (teoria e laboratorio), BELLINI Gianni (laboratorio)
Materiali didattici
Materiale on line Cisco sito www.netacad.com :
o CCNA 1: Routing & Switching: Introduction to networks
o Cisco corso CyberSecurity (solo alcuni estratti)
Dispense per i comandi di rete DOS e IoS (Cisco)
Packet Tracer per gli esercizi di laboratorio in simulazione
Ore di lezione annue
previste
112
MODULO 1 – Cisco CCNA 1: Routing & Switching: Introduction to networks (da settembre a
fine marzo)
Corso on-line su www.netacad.com al link: https://static-courseassets.s3.amazonaws.com/ITN51/en/index.html
CONOSCENZE
 Caratteristiche fondamentali delle reti LAN e WAN; tipologie e tecnologie delle reti locali e
geografiche
 Introduzione a Cisco IOS
 Organizzazione dei protocolli di rete in livelli, secondo i modelli standard di riferimento ISO/OSI e
TCP/IP; protocolli per la comunicazione in rete.
 Schemi di indirizzamento per reti IPv4 e IPv6 con introduzione ai protocolli dinamici; subnetting
 Dispositivi per la realizzazione di reti locali e remote; apparati e sistemi per la connettività ad internet
 La Cybersecurity: appunti per conoscere e gestire problemi relativi alla sicurezza informatica.
 Terminologia tipica delle reti soprattutto in inglese
ABILITA'
 Identificare le funzionalità degli elementi di una rete di elaboratori;
 Riconoscere e comparare architetture di diverse reti di computer (LAN, WAN, ...)
 Realizzare e gestire connessioni tra sistemi finali (pc) e intermedi (switch e router)
 Configurare uno switch e un router con Cisco IOS
 Realizzare reti di media complessità, LAN e WAN con un piano di indirizzamento IP con Packet Tracer
 Implementare misure relative alla sicurezza informatica di switch e router
 Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore soprattutto in lingua inglese
CONTENUTI
Teoria:
I primi 5 capitoli erano stati svolti il precedente anno in classe 4a
Chapter 6: Network Layer


6.1 Network Layer Protocols
o 6.1.1 Network Layer in Communication
o 6.1.2 Characteristics of the IP protocol
o 6.1.3 IPv4 Packet
o 6.1.4 IPv6 Packet
6.2 Routing
o 6.2.1 How a Host Routes
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: SRI - SISTEMI E RETI
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o


6.2.2 Router Routing Tables
6.3 Routers
o 6.3.1 Anatomy of a Router
o 6.3.2 Router Boot-up
6.4 Configure a Cisco Router
o 6.4.1 Configure Initial Settings
o 6.4.2 Configure Interfaces
o 6.4.3 Configure the Default Gateway
Chapter 7: IP Addressing



7.1 IPv4 Network Adrresses
o 7.1.1 Binary and decimal convertion
o 7.1.2 IPv4 Address Structure
o 7.1.3 IPv4 Unicast, Broadcast and Multicast
o 7.1.4 Types of IPv4 Addresses
7.2 IPv6 Network Addresses
o 7.2.1 IPv4 Issues
o 7.2.2 IPv6 Addressing
o 7.2.3 Types of IPv6 Addresses
o 7.2.4 IPv6 Unicast Addresses
o 7.2.5 IPv6 Multicast Addresses
7.3 Connectivity verification
o 7.3.1 ICMP
o 7.3.2 Connectivity Testing and Verification
Chapter 8: Subnetting IP Networks



8.1 Subnetting an IPv4 network
o 8.1.1 Network segmentation
o 8.1.2 Subnetting an IPv4 Network
o 8.1.3 Subnetting a /16 and /8 Prefix
o 8.1.4 Subnetting to Meet Requirements
o 8.1.5 Benefits of Variable Length Subnet Masking
8.2 Addressing Schemes
o 8.2.1 Structured Design of a Network
8.3 Design configuration for IPv6
o 8.3.1 Subnetting an IPv6 Network
Chapter 9: Transport Layer


9.1 Transport Layer Protocols
o 9.1.1 Transportation of Data
o 9.1.2 TCP and UDP overview
9.2 TCP and UDP
o 9.2.1 TCP Communication Process
o 9.2.2 Reliability and Flow Control
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Programmi svolti: SRI - SISTEMI E RETI
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o
o
9.2.3 UDP Communication
9.2.4 TCP or UDP
Chapter 10: Application Layer


10.1 Application Layer Protocols
o 10.1.1 Application, Presentation and Session
o 10.1.2 How Application Protocols Interact with End-User Applications
10.2 Well-Known Application Layer Protocols and Services
o 10.2.1 Web and Email Protocols
o 10.2.2 IP Addressing Services
o 10.2.3 File Sharing Services
Chapter 11: Build a Small Network



11.1 Network Design
o 11.1.1 Devices in a Small Network
o 11.1.2 Small Network Applications and Protocols
o 11.1.3 Scale to Larger Networks
11.2 Network Security
o 11.2.1 Security Threats and Vulnerabilities
o 11.2.2 Network Attacks
o 11.2.3 Network Attacks Mitigation
o 11.2.4 Device Security
o 11.2.5 Backup and Restore Configurating Files
11.3 Basic Network Performance
o 11.3.1 The ping Command
o 11.3.2 The traceroute and tracert command
o 11.3.3 IOS Show Commands
o 11.3.4 Host and IOS Commands
Laboratorio:
Analisi delle principali caratteristiche di un nodo relative alla configurazione di rete
Principali comandi di interazione con la rete utilizzando Ms-Dos
Implementazione e utilizzo di una rete LAN client/server con packet tracer per lo scambio di dati
Principali comandi Cisco IOS; implementazione in ambiente virtuale (Packet Tracer) e reale con uno switch
e un router (programmati in remoto via terminale vty).
Programmazione e uso in simulazione di un firewall software con macchine virtuali (non ancora svolta al
15 Maggio)
Utilizzo di Packet Tracer per la configurazione di reti Lan e Wan di media complessità
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MODULO 2: Security, Network Management, Virtualization (da fine Marzo al 15 Maggio)
corso on-line su www.netacad.com a questo indirizzo: Security, Network Management, Virtualization
CONOSCENZE


Conoscere gli aspetti fondamentali della sicurezza in rete
Conoscere le problematiche degli accessi dall’esterno alla rete interna
ABILITA'

Saper indicare le principali misure da adottare da parte di un amministratore di sistema per la
difesa di un sistema informatico di media complessità
CONTENUTI
Teoria:
1.1. Nozioni base della crittografia
1.1.0
1.1.1
1.1.2
1.1.3
1.1.4
1.1.8
1.1.9
Introduzione
Crittografia, crittoanalisi
Algoritmi e chiavi
Controlli a complessità crescente (Parità, Checksum, CRC, Hash)
Chiavi simmetriche e asimmetriche
La crittoanalisi (solo definizione)
Che cosa può garantire la crittografia (confidenzialità, integrità, identità del mittente, nonripudio)
1.1.11 Steganografia (solo definizione)
1.2 Crittosistemi a chiave simmetrica e asimmetrica
1.2.0
1.2.1
1.2.2
1.2.6
Introduzione
I crittosistemi a chiave simmetrica (algoritmi DES e 3DES)
L’algoritmo RSA a chiave asimmetrica
Vantaggi della cifratura a chiave asimmetrica ed esempi (solo algoritmo RSA)
1.3 Autenticazione, firma elettronica, contratti digitali, PEC
1.3.0
1.3.1
1.3.2
1.3.3
1.3.4
1.3.6
1.3.7
1.3.8
1.3.10
Introduzione
I tre sistemi base di autenticazione (ciò che l’utente HA, ciò che SA, ciò che E’)
L'autenticazione biometrica
Username e password
L'autenticazione forte
L'autenticazione con firma elettronica
Il servizio di 'non-ripudio'
I Certificati Digitali
La PEC Posta Elettronica Certificata
1.4 Le VPN Virtual Private Network
1.4.1
1.4.2
1.4.4
Generalità (cos’è una VPN, vantaggi, tecnologie per implementarla a liv. 3 e liv. 2 iso/osi)
Confidenzialità, integrità del messaggio e identità del messaggio
Le VPN 'Site-to-site' e 'Remote access'
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Programmi svolti: SRI - SISTEMI E RETI
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Laboratorio :


Esercizi (con Packet Tracer) previsti nei vari moduli del corso
Implementazione di un firewall software (non ancora svolto al 15 Maggio)
METODO
Le lezioni teoriche sono in prevalenza lezioni frontali ed esercitazioni guidate, mentre in laboratorio si
svolgono lezioni ed esempi al proiettore ed esercitazioni al calcolatore con supervisione e assistenza dei
docenti.
 Presentazione del problema/argomento in modo informale ma con particolare attenzione all’uso
di termini appropriati;
 Presentazione di esempi significativi;
 Formalizzazione;
 Soluzioni a confronto, opportunamente motivate e commentate;
 Implementazione (realizzazione) della soluzione;
 Esercizi assegnati per casa
 Esercitazioni pratiche in laboratorio.
VERIFICHE
Prove scritte strutturate in esercizi e domande (aperte e chiuse)



Prove orali su argomenti, comprensivi di esempi significativi.
Domande con risposta aperta
Esercizi di configurazione di rete con packet tracer
La scala dei voti utilizzata va da 2 a 10. Per quanto riguarda le verifiche scritte, la valutazione avviene
assegnando a ciascuna componente un punteggio in base alla difficoltà concettuale. Il punteggio complessivo
è dato dalla somma dei punti ottenuti.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Indicatori utilizzati per la valutazione delle verifiche:
Scritte
 Conoscenza dei concetti e delle tecniche
 Correttezza e completezza dell’esercizio
Orali
 Linguaggio appropriato
 Conoscenza dei concetti
 Correttezza e completezza dell’esposizione
 Capacità di trovare soluzioni equivalenti e/o di applicare le conoscenze a situazioni nuove
e/o di trovare esemplificazioni e/o di correlare argomenti
Progettuali
 Correttezza e completezza delle singole fasi
 Capacità di argomentare le soluzioni trovate e le ipotesi di lavoro
 Capacità di confrontare soluzioni alternative
 Forma, leggibilità e completezza della documentazione
 Organizzazione complessiva del progetto
Pratiche
 Capacità di utilizzare strumenti informatici
 Conoscenza dei procedimenti
 Capacità di realizzare un prodotto funzionante e ben documentato
I Docenti: FRANZOGNA Sergio, BELLINI Gianni
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Programmi svolti: SRI - SISTEMI E RETI
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Programmi svolti: TPI - TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE di sistemi
INFORMATICI
Docenti:
Teoria: SCARMAGNAN (ottobre-dicembre) – PIMAZZONI Andrea (da dicembre)
Laboratorio: BELLINI Gianni
Sistemi distribuiti
Obiettivi: Classificare e riconoscere architetture centralizzate e distribuite. Modello client/server





Sistemi distribuiti: definizione, vantaggi e svantaggi.
Storia dei sistemi distribuiti e dei modelli architetturali hardware e software.
Modello client/server. Modello a livelli delle funzionalità delle applicazioni: presentation layer, application
layer, resource management layer.
Modello architetturale a livelli: 1-tier, 2-tier, 3-tier, n-tier
Architetture web distribuite.
Protocolli di comunicazione di rete e servizi di rete
Obiettivi: Sviluppare applicazioni client-server utilizzando protocolli esistenti


Definizione di servizio di rete. Sviluppo di una architettura di rete.
Directory service: protocollo LDAP (caratteristiche principali).
XML e i linguaggi per la rappresentazione dei dati
Obiettivi: Utilizzare linguaggi per la rappresentazione dei dati e della loro struttura semantica.


Linguaggio XML per rappresentazione e trasformazione di dati, concetto di documento ben formato (well
formed) e valido. Validazione di un documento XML tramite una grammatica (esempio di documento
XML Schema). Parsing di un documento XML: cenni alle API in modalità SAX e DOM. Linguaggio per la
trasformazione di documenti XML per rappresentazione sul web:
XSLT (cenni)
Applicazioni orientate ai servizi
Obiettivi: Realizzare semplici applicazioni orientate ai servizi




Definizione di web service. Architettura orientata ai servizi.
Web service di tipo REST: definizione e caratteristiche.
Differenze tra web service REST e SOAP
Java Server Pages: caratteristiche di una pagina JSP e componenti di una pagina JSP, esempi
Laboratorio: profilo DEVOPS
Progettazione, realizzazione e configurazione di una rete virtuale, basata su virtualizzazione
Virtualbox e macchine virtuali con sistema operativo Windows XP e Windows Server 2003. Si sono
identificati gli elementi developers e operations nella gestione di una rete dal punto di vista
software.
Introduzione alle diverse tipologie di sistemi operativi:



sistemi operativi client
sistemi operativi server e servizi disponibili
struttura directory services e protocollo LDAP
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: TPI - TECNOLOGIE E
PROGETTAZIONE di sistemi
INFORMATICI
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
gestione di domini
Installazione di sistema operativo server con particolare attenzione all’architettura di directory
services Microsoft: Active Directory:



Schedulazione task di gestione e manutenzione
Creazione utenti e gruppi
Configurazione degli accessi
Configurazione di Active Directory con esecuzione di script in linguaggi vbscript e python per:

 Login script di accesso all’albero Active Directory
 Mappatura cartella condivisa come disco personale
 Mappatura di dischi di servizio
Implementazione di altri script (vbscript e python) per la gestione dei sistemi configurati e presenti
nella rete:



rowsing schema directory services
Recupero e memorizzazione in formati di scambio (csv, xml) e caricamento su database delle informazioni di
sistema degli oggetti presenti nell’albero di Active Directory
Monitoraggio e memorizzazione in formato di scambio (csv e XML) e caricamento su database dell’uso di
dispositivi USB
Installazione e configurazione dei più comuni servizi su ambiente server:

 LDAP server (AD)
 Server web (Apache e IIS)
 Server SQL (Mysql)
 Stack XAMPP
Uso di strumenti per la documentazione:


Packet tracer per rappresentazione rete
arkdown per documentazione
Verona, ottobre 2015
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: TPI - TECNOLOGIE E
PROGETTAZIONE di sistemi
INFORMATICI
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Programmi svolti: GPI - GESTIONE PROGETTO e organizzazione
d’IMPRESA
Materiali didattici
Libro di testo:
Gestione del progetto e organizzazione d’impresa
autori M. Conte, P. Camagni, R. Nikolassy
Edizione HOEPLI
Unità didattica A:
Organizzazione e organizzazione aziendale
1) L’informazione e l’organizzazione
2) Micro e Macro Struttura
3) Le strutture organizzative
4) I costi di un'organizzazione aziendale
Unità didattica B: I processi aziendali
1) Catena del valore processi primari e di supporto
2) Prestazioni dei processi aziendali
3) Modellizzazione dei processi aziendali e principi della gestione per processi
Unità didattica C:
La qualità totale
1) Il concetto di qualità
2) Cattiva e buona qualità
3) La qualità nella produzione di massa
4) L’evoluzione storica della qualità negli anni
5) La filosofia della qualità totale
6) Il miglioramento continuo
Unità didattica D:
Principi e tecniche del Project Management
1) Il progetto: gli obiettivi e le fasi
2)Anticipazione dei vincoli e delle opportunità
3)Obiettivi di progetto
4)Qualificazione dei benefici delle tecnologie informatiche
5)Le strutture organizzative
6) Il ruolo e le attività del project manager
7)Gestione delle risorde umane e della comunicazione, soggetti coinvoolti
8) Plan-Do-Check-Act (PDCA)
Unità didattica E:
Tecniche di pianificazione e controllo temporale
1) Pianificazione delle attività di un progetto
2) Definizione delle attività di progetto WBS
3)Logica di disaggregazione di un progetto
4)Programmazione e controllo dei tempi
5)Tecniche reticolari
Unità didattica F:
rischio
La programmazione e il controllo dei costi e la gestione delle aree di
1) La programmazione e il controllo dei costi
2) Analisi dei costi di un progetto informatico
3) Risk management
4) Analisi del rischio dei progetti informatici
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: GPI - GESTIONE
PROGETTO e organizzazione
d’IMPRESA
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Unità didattica G:
documentazione
Pianificazione e controllo della qualità e gestione della
1) Pianificazione e controllo della qualità
2) Gestione della documentazione
Unità didattica H: Gestione dei progetti informatici
1) Generalità e tipologie dei progetti informatici
2) La pianificazione del progetto 3) Il prodotto sw e il Processo di produzione del software
4) Ruoli in un progetto, modalità di rappotro cliente/fornitore e conduzione progetti
5) Preprogetto: Studio di Fattibilità e Analisi dei requisiti
6) Prerequisiti: pianificazione progetto WBS, GANTT, schedulazionebilanciamento vincoli
Unità didattica I: Introduzione alle Metriche pe la quantificazione del software
1) Tipologia di metriche
2) Stima della “quantità” di software – LOC – FP
3) Cenni del metodo Standard IFPUG
Laboratorio: lavorare per progetti con metodologie Lean
Sviluppo di progetti reali, dalla definizione, alla messa in cantiere fino alla consegna finale:
dall’idea al prodotto, utilizzando principi e tecnologie del business project management, studiati
nelle unità didattiche con l’applicazione di metodologie lean quali:



Business Model Canvas
SCRUM
Kanban
I docenti: Pierluigi Olivato e Gianni Bellini
Verona, 13 maggio 2016
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: GPI - GESTIONE
PROGETTO e organizzazione
d’IMPRESA
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Programmi svolti: SCIENZE MOTORIE e SPORTIVE
Programma svolto anno scolastico 2015/2016 classe 5CI Materia:
Scienze motorie e sportive
Docente: Prof. Valenza Salvatore

Potenziamento fisiologico generale con particolare riferimento alle attività a corpo libero
e con attrezzi comprensivi di macchine isocinetiche.

Attività di costruzione e rielaborazione personale e creativa in forma
ginnico/preatletica con progressioni aventi come obbiettivi il potenziamento
fisiologico e la coordinazione.

Giochi Sportivi di squadra ed individuali con particolare attenzione alla capacità di
organizzazione dell’attività.
Pallacanestro
Calcio A5
Pallavolo
Badminton

BLS: Cenni sull’apparato cardio-circolatorio e tecniche di rianimazione cardiopolmonare.
 Donazione del sangue.
Il docente: Salvatore Valenza
Verona 15 maggio 2016
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: SCIENZE MOTORIE e
SPORTIVE
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Programmi svolti: IRC
INDICAZIONI GENERALI
L’insegnamento della religione cattolica, IRC, intende portare l’alunno a riconoscere il valore, per
la persona e la società civile, della cultura religiosa e il contributo che il cristianesimo ha offerto al
patrimonio storico culturale del paese.
Nel rispetto delle finalità della scuola pubblica, i contenuti disciplinari sono declinati in competenze
e obiettivi specifici di apprendimento articolati in conoscenze e abilità al fine di aiutare l’alunno
nella costruzione di una personalità libera e responsabile, in grado di esercitare una cittadinanza
consapevole e partecipata. L’IRC, infatti, intende offrire contenuti e strumenti per la formazione
personale arricchita dal confronto sistematico con la visione cristiano-cattolica del mondo e della
vita che possa qualificare anche l’esercizio professionale.
Consapevoli dell’attuale contesto multiculturale, i docenti privilegeranno un percorso formativo
che favorisca la serena partecipazione ad un dialogo aperto e costruttivo, nella ricerca di quanto
di positivo offrono anche altre visioni del mondo, della vita, della ricerca di Dio.
Come previsto dalle indicazioni ministeriali, i contenuti saranno declinati in competenze e obiettivi
specifici di apprendimento, articolati in conoscenze e abilità suddivise in primo biennio, secondo
biennio e quinto anno.
Al termine di ogni periodo didattico verrà dedicato un tempo adeguato per la valutazione del
percorso culturale - formativo, dell’interesse e della partecipazione al dialogo educativo.
Competenze specifiche
Sviluppare un adeguato senso critico
Riflettere sulla propria identità in confronto con il messaggio cristiano
Attenzione alla solidarietà in un contesto multiculturale
Cogliere l’incidenza del cristianesimo nella cultura, nel lavoro, nelle professionalità
Obiettivi trasversali
Costruire relazioni collaborative con i compagni
Saper lavorare in gruppo
Rispettare le regole della convivenza
Lavorare con flessibilità e autonomia
Saper intervenire correttamente nel dialogo educativo
Metodologia e Sussidi didattici
Lezione frontale, lavoro di gruppo, uso del libro di testo con la sua espansione multimediale, LIM,
Videoproiettore
Valutazione
I criteri di valutazione del raggiungimento degli obiettivi terranno conto della partecipazione
responsabile alle lezioni, dell’interesse evidenziato, della capacità di intervenire con pertinenza nel
dialogo educativo, la conoscenza dei contenuti della proposta culturale della materia.
I tempi della verifiche di norma saranno previsti verso il termine del trimestre.
Le modalità saranno test, quiz, colloquio orale …
La griglia di valutazione prevede la scaletta seguente:
insufficiente: attenzione inadeguata, partecipazione molto marginale, comportamento
problematico
sufficiente:conosce benché superficialmente i contenuti delle lezioni
discreto: ha seguito con continuità la proposta della materia intervenendo positivamente nel
dialogo
buono: alunno interessato, partecipe e collaborativo
Ottimo: alunno propositivo e fattivamente coinvolto nella ricerca e nell’approfondimento
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: IRC
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PROGRAMMA svolto
I° QUADRIMESTRE
Religione e valori
Solidarietà e comunità nazionale
Fraternità e volontariato
Innamoramento e amore
L’ amore nella Bibbia – Uomo – donna un progetto a tre
L’impegno per la giustizia – Colpa, punizione, redenzione
Oltre la pena di morte, il futuro e la speranza
Le leggi, il rispetto, la convivenza
II° QUADRIMESTRE
L’etica e le sue problematiche (religione ed etica laica)
Il relativismo e la ricerca della verità
La bioetica
Fecondazione assistita, embrioni e ricerca scientifica
Eutanasia tra sofferenza e il fine vita
Cultura della donazione e società civile
Chiese cristiane in dialogo
L’ Europa delle molte culture
Il novecento e i totalitarismi
Antisemitismo e Shoah
Scienza e fede da Galileo a Margherita Hak
Le religioni e la pace
Il docente: Prof Bonato Giampietro
Documento Finale 5ci - 2015-16
Programmi svolti: IRC
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Testo simulazione: I Prova
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
DOCUMENTI
«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole
il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain”
ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo
stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain
Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi
metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i
gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come
le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali
tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade
all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui
collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una
delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma
realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende
private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli
Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»
Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello,
“LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in
linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare
computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea
finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a
un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue
appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata
prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto,
coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede
di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo
supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul
funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti
database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività
del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano
gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer,
Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate,
sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire
l’equivalente del Cern per il cervello.»
“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)
«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni
che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora
accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una
convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di
ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che
ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata
dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere
delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole
povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per
arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di
ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per
fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testo simulazione: I Prova
Page 42 of 66
e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e,
in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle
facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La
terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e
come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo
campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in
italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea.
È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero
settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione
dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia
ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste
tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto,
mentre esegue un compito.»
Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno
dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e
finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla
pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo
della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per
trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità
crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione
del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi
soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»
Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE,
Novecento.
La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008
Sessione ordinaria 2013
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testo simulazione: I Prova
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Testo simulazione: II Prova: SISTEMI e RETI
Tipologia C
Il candidato (che potrà eventualmente avvalersi delle conoscenze e competenze maturate attraverso
esperienze di alternanza scuola-lavoro, stage o formazione in azienda) svolga la prima parte della
prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Una provincia italiana, vuole predisporre un sistema informatico integrato per la gestione delle
informazioni e accesso alle proprie biblioteche della provincia sparse nei vari comuni.
I servizi che le biblioteche attualmente svolgono ai propri soci sono i seguenti:
1) Richiesta, prenotazione e ritiro di materiale (libro CD, DVD) tramite operatore.
2) La possibilità di consultare in loco dei libri, giornali, CD, DVD
3) Area studio (silenzioso)
4) Ogni biblioteca prevede un responsabile e 2 / 3 operatori tutti provvisti di PC e una stampante per
la gestione dei prestiti verso i soci.
Da un’analisi svolta dalla provincia nelle varie sedi delle biblioteche e sentiti gli utenti stessi
vorrebbe offrire i seguenti ulteriori servizi nelle biblioteche:
1) Area wifi libera per l’accesso a internet da parte dei soci della biblioteca (sia tramite
smartphone/tablet che notebook)
2)
Una serie di PC della biblioteca (in genere almeno 10) a uso dei propri soci per ricercare materiale
scrivere documenti stampare
3) Almeno una stampante/multifunzione che consenta agli utenti di scansionare materiale o stamparlo
(facendo attenzione ai costi del servizio per la stampa)
4) Prenotazione on-line del materiale (libri, CD DVD altro)
5) Circolarizzazione dei soci, ovvero, un utente è socio di tutte le biblioteche della provincia, che
fanno rete tra loro, quindi con le proprie credenziali può andare in una qualunque biblioteca per
usufruire dei servizi sopra esposti, e non solo può ritirare materiale in una biblioteca e renderlo in un
altra
Il candidato, formulate le opportune ipotesi aggiuntive, sviluppi i seguenti punti:
1.
proponga un progetto anche grafico dell’infrastruttura di rete del sistema provinciale e locale,
indicando le risorse hardware e software necessarie, esaminandone in particolare l’architettura, gli
apparati e le caratteristiche del collegamento della rete ad Internet;
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testo simulazione: II Prova: SISTEMI e
RETI
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2.
descriva possibili tecniche di protezione della rete locale e dei possibili server interni dagli accessi
esterni e interni non autorizzati;
3.
proponga i principali servizi (tra cui ad es. identificazione degli utenti, assegnazione della
configurazione di rete, risoluzione dei nomi, identificazione dei prodotti da prestare, …), e ne
approfondisca la configurazione di due a sua scelta;
4.
proponga dove e come mantenere i dati relativi al funzionamento delle biblioteche stesse (soci,
materiale fisico, libri digitali, eventuali crediti per stampa, altro), e la modalità di accesso ai dati
(indicando anche se e come andrebbero differenziati a seconda che sia il responsabile della biblioteca
o un socio).
SECONDA PARTE
Il candidato risponda a due quesiti a scelta tra quelli sotto riportati.
1.
In relazione al tema proposto nella prima parte, la provincia intende realizzare un portale per
l’accesso dei soci ai propri dati, consentendogli di rinnovare l’adesione al servizio, modificare le
credenziali, ricevere una newsletter, acquistare dei crediti per le stampe nelle biblioteche, ricercare
nuovo materiale (testi CD, altro) e vedere lo stato del proprio prestito. Il candidato realizzi il modello
concettuale e logico della porzione di base di dati che consente di differenziare gli accessi in base alla
tipologia di utente se socio della biblioteca o amministratore del servizio. Progetti poi le pagine Web
necessarie a gestire tali accessi all’area riservata e ne codifichi in un linguaggio a sua scelta una parte
significativa.
2.
In relazione al tema proposto nella prima parte, la biblioteca offre servizi di accesso ai propri dati
anche con dati sensibili, ed economici che devono essere protetti nella rete. Il candidato spieghi il
funzionamento dei protocolli https e ssl e gli strumenti di cui è necessario dotarsi per la loro
implementazione.
3.
Visti i grandi volumi di materiale dati in consultazione e in prestito, è necessario predisporre una
soluzione tecnica che ne automatizzi il più possibile la gestione.
Si proponga una o più soluzione mettendole eventualmente a confronto per la registrazione dei
prodotti che consenta al bibliotecario, di automatizzare il prestito e il rientro, riducendo al minimo gli
errori umani di inserimento di codici o descrizioni.
Si proponga l’HARDWARE necessario e uno schema del software anche grafico per la sua gestione.
4.
La rete offre agli utenti numerosi servizi, quali posta elettronica, servizio web, FTP, DNS, CHAT,
ecc., che possono essere di tipo connesso o non connesso. Si descrivano le caratteristiche dei servizi
connessi e non connessi riferendosi ad esempi concreti.
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testo simulazione: II Prova: SISTEMI e
RETI
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Testi simulazioni: III Prova
Prima simulazione




Informatica
Matematica
Storia
GPI
INFORMATICA 1° simulazione 3°prova 21.03.2016
ALUNNO:
__________________________________________________________________________________________
Quesito
1
2
3
Punti
1
Tradurre il seguente schema ER di un allevamento in uno schema relazionale, indicando gli eventuali vincoli.
2
Completa il seguente schema Logico Relazionale di un DB per la gestione di gare di cani
Cane(IdCane, Nome, DataNascita, Genere)
Gara(IdGara, Nome, Tipo, Luogo, DataSvolgimento)
Partecipazione(Cane, Gara, Punteggio)
Con vincoli di integrità referenziale tra IdCane e Cane e IdGara e Gara
Scrivere il comando SQL per ottenere l’elenco dei cani, in ordine alfabetico di nome, con il numero di gare cui
hanno partecipato, relativamente alle sole gare di un certo tipo, indicato dall’utente
3
Reverse Engineering: riportare il risultato del passaggio dallo Schema Logico Relazionale allo Schema Concettuale
(E-R) di un DB per la gestione dei dati rilevati da centraline meteorologiche, dove le grandezze tenute sotto
controllo sono, per esempio: Temperatura, Pressione, Umidità
Schema Logico Relazionale
Centralina(IdCentr, Modello, Ubicazione, DataInstallazione, DataUltimaRevisione)
Grandezza(IdGrand, Nome, UnitaDiMisura)
Rilevazione(DataRilevazione, Centralina, Grandezza, ValoreRilevato)
DataRilevazione comprende Data, Ora, Minuti, Secondi, Centesimi di secondo.
Schema concettuale (E-R)
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
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Matematica 1° simulazione 3°prova 21.03.2016
ALUNNO: ________________________________________________________________________
Quesito
4
5
6
Punti
2x2  9x  3
 x 2  2 x  3 dx
4
Calcola l’integrale
5
Considera la regione finita di piano compresa tra le curve y  x  3 (rappresentata in
3
figura),
y
4
, y  0 e x  2 . Determina il volume del solido generato dalla rotazione
x
completa attorno all’asse x della regione di piano descritta.
6
Dati i valori riportati in tabella, rappresenta il diagramma a dispersione (nuvola di punti),
determina la retta di regressione e calcola la variazione stimata di y se x aumenta di una
unità. Sapendo che il coefficiente di correlazione è circa 0,99 possiamo affermare che il
modello lineare approssima bene il fenomeno osservato(spiega)?
xi
yi
Documento Finale 5ci - 2015-16
16
24
25
29
Testi simulazioni: III Prova
50
36
86
50
92
54
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Storia 1° simulazione 3°prova 21.03.2016
ALUNNO: ________________________________________________________________________
Quesito
7
8
9
Punti
7
Nep e Piani quinquennali: contestualizza i due termini storici precisandone le cause e gli effetti
8
La Russia stalinista è propriamente un regime totalitario. Motiva alla luce delle tue conoscenze
9
Precisa gli elementi che caratterizzano un regime totalitario
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
Page 48 of 66
GPI 1° simulazione 3°prova 21.03.2016
ALUNNO: ______________________________________________
1
Quali sono gli elementi di una strategia di trasformazione dei processi
1 – BUY-SIDE, OUT-SIDE, SUPPLY-SIDE
2 – IN-SIDE, OUT-SIDE, SUPPLY-SIDE
3 – BUY-SIDE, OUT-SIDE, SUPPLY-SIDE
4 – BUY-SIDE, IN-SIDE, SELL-SIDE
2
Tra le prestazioni dei processi aziendali c'è la flessibilità la cui dimensione che può essere
di tre tipi:
1 – in piccolo, in grande, range di variazione
2 - di prodotto ,di processo, di tecnologia
3 – di costo/tempo, di qualità/quantità, di conformità/disponibilità
3
Il WBS:
1- si scompone in costi, significa work breakdown structure, fa parte della pianificazione
dei progetti
2 - si scompone in sub componenti, significa work breakdown system, fa parte della
pianificazione dei progetti
3 - si scompone in wp, significa work business structure, fa parte della organizzazione dei
progetti
4
Il WP:
1 – è il componente principale del WBS, acronimo di WORK PROGRAM, definito da chi,
quando, cosa
2 – è il componente principale del WBS, acronimo di WORK PACKAGE, definito da
inizio/fine, impegno temporale persona, obiettivi, task, deliverables, milestones
3 – è una attività operativa, acronimo di WORK PROJECT, definito da inizio/fine, impegno
temporale persona, obiettivi, task, deliverables, milestones
5
Vincoli principali per la riuscita di un progetto:
1 – costi, qualità, processo, tempi, persone
2 – costi, tempi, processo, pianificazione
3 – costi, qualità, tempi,
6
La metodologia di Deming per il miglioramento continuo implica:
1 – plan, ceck, act, do
2 – act, plan, ceck, do
3 – ceck, plan, do, act
4 – plan, do, ceck, act
7
Quali sono le tecnologie informatiche a supporto della gestione per processi:
1 – CAD, CAF, ERP, SUPPLY CHAIN MANAGEMENT
2 – ERP, SUPPORT CHAIN MANAGEMENT, CPM,
3 – ERP, SUPPLY CHAIN MANAGEMET, CRM, BPMS, WIS
8
Organigrammi:
1 – semplice, funzionale, reparto
2 – funzionale, reparto, divisione, per processi
3 – unita organizzative, microstruttura, macrostruttura
4 – semplice, funzionale, ibrida, divisione, matrice
9
Indica da quali processi primari e di supporto è costituito il modello di Porter:
1- primari: logistica, Operazioni, Marcheting, supporto: infrastruttura, tecnologia
2-primari: logistica interna , Operazioni, Marcketing, Servizi, supporto: infrastruttura,
tecnologia, approvigionamenti, risorse umane
3-primari: logistica interna , Operazioni, logistica esterna, Marcketing, Servizi, supporto:
infrastruttura, tecnologia, approvigionamenti, risorse umane
4-primari: logistica interna , Operazioni, Marcketing, Servizi, supporto: infrastruttura,
tecnologia, approvigionamenti, risorse umane, progetto prodotti
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
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10
Quale tra le seguenti non rappresenta una fase del processo di marketing:
1 - analisi delle opportunità di mercato
2 - sviluppo strategia di marketing
3 - programmazione operativa
4 - controllo dei costi
11
McCarthy propone il concetto di marketing mix, che cosa comprende:
1 - Prodotto, Servizio, Distribuzione, Comunicazione
2 - Prodotto, Processo, Qualita, Prezzo
3 - Prodotto, Servizio, Prezzo, Distribuzione, Comunicazione
12
Quali tra questi due insiemi di è il fondamentale insieme di principi di gestione dei
processi:
1 - Diffondere cultura dei processo, Attivare catene interne clienti fornitori, individuare
process owner, bilanciare logiche push pull, decentrare processi supporto e gestione
informazioni, usare ict per ridisegnare processi, ricomporre attivita frammentate, delega
decisionale, organizzazione snella
2 - Diffondere cultura dei processo, Attivare catene interne clienti fornitori, individuare
process owner, decentrare processi supporto e gestione informazioni, usare ict per
ridisegnare processi, ricomporre attivita frammentate, delega decisionale,
organizzazione snella, prediligere le funzioni
13
Quale tra i seguenti è il principale gruppo di disaggregazione dei progetti
1 - per parti, funzioni, obiettivi, persone, costi, date,
2 - fasi, prjogect manager, obiettivi, fasi 3 - rilasci(prototipizzazioni), funzioni, parti,
obiettivi, fasi
14
Il CPM permette di identificare:
1 - tempo minimo di completamento di un progetto, inizio e fine di ogni attività, attività
ritardabili senza ritarde progetto, attività che allungano o accorciano progetto
2 - tempo minimo di completamento di un progetto, inizio e fine di ogni attività,
3 - tempo minimo di completamento di un progetto, costo minimo, attività critiche,
sostituzione tra attività
15
Il grafico del controllo dei costi di progetto (period breakdown of progress analysis)
indica:
1 - le curve ACWP, BCWS, BCWP
2 - le curve ACWS, BCWP, BCWS
3 - le curve CV, SV
16
Tipi di approcci alla gestione del rischio
1 – gestione crisi, correzione errori, compensazione rischi, prevenzione, eliminazione
cause alla radice
2 – determinare il rischio, individuare i responsabili, gestire il processo, determinare i costi
3 - gestione errori, registrazione cause, compensazione rischi, prevenzione, gestione crisi
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
Page 50 of 66
Seconda simulazione
INFORMATICA 2° simulazione 3°prova 14.04.2016
ALUNNO: ______________________________________________
1
Quesito
Punti
1
2
3
Dato il seguente schema Logico Relazionale del DB di una biblioteca di quartiere:
Libro(NumInventario, Titolo, AnnoPubblicazione, CasaEditrice)
Socio(CodiceFiscale, Cognome, Nome, ...)
Scrivere lo schema logico relazionale e SQL con i vincoli opportuni della tabella Prestito, che implementa il prestito di un libro a un socia e
che ha come attributi propri:
DataOraPrestito
DataOraRestituzione (NULL se il libro non è ancora stato restituito)
2
Scrivere il comando SQL per ottenere i titoli dei libri, in ordine alfabetico, che non sono mai stati prestati.
3
Scrivere il comando SQL per ottenere i cognome e nome dei soci, in ordine alfabetico, con il numero di libri presi in prestito e non ancora
restituiti
Matematica 2° simulazione 3°prova 14.04.2016
ALUNNO: ________________________________________________________________________
Quesito
4
5
6
TOT
VOTO/15
Punti
4
Determinare l’area della regione finita di piano compresa tra le curve di equazione
y  x2  4
e
y   x2  2x
5
Determina il valor medio della funzione

6
Calcola
 xe
x
dx
y
x
1 x
nell’intervallo
 0;3 
precisando se converge o diverge
0
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
Page 51 of 66
INGLESE 2° simulazione 3°prova 14.04.2016
14th April 2016
Class 5CI
Name
Surname
SOFTWARE PIRACY “SEEN AS NORMAL”
Campaigns to persuade people to stop downloading pirated games or software from the Internet are not
working, according to a report called “Fake Nation” carried out by university researchers in the UK. It finds
that people do not see downloading copyright material as theft. The findings are unwelcome news for the
games industry, which says it loses more than £2bn annually from piracy.
Most campaigns in the UK have focused on the damage being done by software or film piracy. They suggest
that consumers are supporting organised crime when they buy a game or DVD from someone in the street.
Despite ads in the cinema, magazines and newspapers, the message is falling on deaf ears.
Buying counterfeit goods and illegal downloading are seen as normal leisure practices. People do not think
that downloading a game is the same as stealing the disc from a shop. They do not see it as a problem on a
social or economic level but rather as an inevitable development, particularly as broadband and new
technologies become increasingly available.
Despite the study’s results, Martin Reid, head of the Entertainment Software Publishers Association, is
confident that attitudes towards pirated software can be changed. “We need to explain to people the process
of creation in bringing these products to market, The government has spent millions of pounds to change
public awareness of drink-driving and smoking. As a society, we need to go through a similar process for
creativity and intellectual property”.
Answer the questions after reading the article above1.
2.
3.
4.
5.
What report does the article refer to?
Who prepared the report?
What does the report indicate about the attitude of the public to software and film piracy?
Why is piracy likely to increase in the future?
What do the software publishers want the government to do about it?
GPI 2° simulazione 3°prova 14.04.2016
ALUNNO: __________________________________________
Punti
1
Dopo aver identificato i WORK PACKAGE all'interno del WBS è necessario identificare attività che si possono
parallelizzare e quali si devono sequenzializzare con vincoli di precedenza, quale tecnica permette di conoscere il
tempo atteso e la deviazione standard:
1 - PERT
2 - CPM
3 – IL DIAGRAMMA DI GANTT
4 – PERT E CPM
2
Nella stima dei tempi e necessario prevedere un tempo di riserva per permettere di rendere il più flessibile il progetto:
quali sono le attivita alle quali è possibile fornire risorse aggintive:
1 - Tutte
2 - Critiche
3 – Non critiche
4 – Di progetto
3
Normalmente in quale ordine si svolgono le seguenti importanti fasi di pianificazione dei progetti:
1 – GANTT, PERT, CPM
2 – PERT, GANTT, CPM
3 – PERT, CPM, GANTT
4 - INDIFFERENTE
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
Page 52 of 66
4
Quali sono le informazioni da fornire per ogni WP:
1- Data inizio, data fine, durata
impegno tempo per persona
attività e sottottività
deliverables
milestones
2 - Data inizio, data fine, durata
impegno tempo per persona
obiettivi da conseguire
attività e sottottività
milestones
3 - Data inizio, data fine, durata
impegno tempo per persona
obiettivi da conseguire
attività e sottottività
deliverables
milestones
4 - Data inizio, data fine, durata
impegno tempo per persona
obiettivi da conseguire
attività e sottottività
deliverables
5
In GANTT quali sono i tempi che vengono riportati per ogni attività, e l' ordine corretto:
1 – D durata
ES earliest startpoint primo momento iniziale
EE earliest endpoint primo momento di termine
LS latest startpoint ultimo momento iniziale
LE latest endpoint ultimo momento finale
2 - D durata
ES earliest startpoint primo momento iniziale
EE earliest endpoint primo momento di termine
LS latest startpoint ultimo momento iniziale
LE latest endpoint ultimo momento finale
TA total amortization tmpo di riserva ove esistente
3 - ES earliest startpoint primo momento iniziale
EE earliest endpoint primo momento di termine
LS latest startpoint ultimo momento iniziale
LE latest endpoint ultimo momento finale
4 - ES earliest startpoint primo momento iniziale
EE earliest endpoint primo momento di termine
LS latest startpoint ultimo momento iniziale
LE latest endpoint ultimo momento finale
D durata
TA total amortization tmpo di riserva ove esistente
6
Nel preprogetto si prende in considerazione tra l'altro la fase di pianificazione di un progetto informatico che per il
modello classico waterfall cioè a cascata è costituito dalle seguenti fasi:
1.
2.
3.
4.
7
Quale delle affermazioni e scorretta:
1.
2.
3.
4.
8
L'analisi dei requisiti e lo studio di fattibilità sono le due parti in cui si compone il preprogetto
Lo studio di fattibilità analizza principalmente i segenti aspetti: tecnico, organizzativo, motivazionale, economico, temporale
Lo studio di fattibilità è spesso scomposto nelle seguenti sottofasi: analisi dei requisiti e preanalisi e valutazione dei costi
Lo studio di fattibilità analizza le politiche di valutazione dei rischi
Nel preprogetto viene fatta una prima analisi dei requiditi, quale di queste attivita non compete a questa fase:
1.
2.
3.
4.
5.
9
Requisiti, analisi, progettazione, implementazione, test, attivazione manutemzione
Requisiti, analisi, progettazione, implementazione, test
Analisi, progettazione, implementazione, test, attivazione
Progettazione, implementazione, test, attivazione e manutemzione
Analisi del pproblema
Definizione dell funzionalità
Redazione di un documento SRS
Definizione di un preventivo
Convalida delle specifiche
Una delle tematiche più importanti del project management è la gestione della qualità. I criteri e le procedure
della qualità sono definiti nel piano di qualità che riporta:
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
Page 53 of 66
1.
2.
3.
4.
10
La documentazione di progetto comprende tra gi altri, project status, project charter, WBS, GANTT, registro felle issue.
Il documento di Convalida dei deliverable in quale delle seguenti fasi è realizzato:
1.
2.
3.
4.
5.
11
3, 4, 5
4, 3, 4
3, 3, 3
4, 4, 4
Which one of the following is NOT a Scrum role?
1.
2.
3.
4.
13
Start up
Pianificazione
Esecuzione
Monitoraggio e cantrollo
Chiusura
Scrum is a very lean process with only _ roles _ mandatory artifacts and _ mandatory meetings apart from daily scrum
meeting in a sprint.
a.
b.
c.
d.
12
Norme iso di riferimento e responabilità di pianificazione e assicurazione della qualità
Standard di qualità dei deliverables, ruoli, responabilità di pianificazione e assicurazione della qualità
Livelli di conformità dei prodotti e norme iso di riferimento
Requisiti di prodotto o servizio, standard di qualità dei deliverables,
Product owner
Product manager
Scrum master
Team
What is the agile development phases sequence?
A. Analysis & Design
B. Evaluation
C. Planning
D. Testing
1.
2.
3.
4.
14
How a lean startup reacts to invalidated hypotheses?
1.
2.
3.
4.
15
Pivot to a new set of hypotheses
Ramp up marketing and hire more sales professionals
Fire the CFO (Chef Financial Officer)
Fire the CEO (Chef Executive Officer)
Gant permette di schedulare lavori ripartendo le risorse. Quali sono i parametri di ripartizione delle risorse che
normalmente obbligano a operare una SCHEDULAZIONE E BILANCIAMENTO DEI VINCOLI
1.
2.
3.
4.
16
C -> A -> D -> B
A -> B -> C -> D
D -> C -> B -> A
B -> D -> A -> C
Tempi, costi, risorse, qualita
Preanalisi, pianificazione, realizzazione
Cammino critico, deviazione standard
Requisiti, rischi, qualità, conformità
Una delle fasi della gestione dei progetti informatici è il preprogetto, di cui fa parte la PIANIFICAZIONE che cosa
prende in considerazione:
1.
2.
3.
4.
Il WBS - Stackholders – Obiettivi - GANTT
Il WBS delle risorse per ogni attività e dei costi – Pianificazione: disponibilità risorse, tempi , GANTT – Criticità e rischi
Il WBS - Pianificazione risose tempi e costi GANTT
Per ogni attività determinazione delle risorse e costi – GANTT - WBS
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
Page 54 of 66
Terza simulazione
INFORMATICA 3° simulazione 3°prova 06.05.2016
ALUNNO: ___________________________________________________
Quesito
1
2
3
TOT
VOTO/1
5
Punti
1
Creare lo schema concettuale E-R per la realtà descritta di seguito.
L’Assessorato al Turismo di Verona desidera effettuare delle statistiche sui luoghi preferiti dei
turisti. In accordo alla legge sulla privacy i dati memorizzati sono anonimi. In alcuni punti
strategici della città ci sono delle postazioni con touch screen dove un turista munito di
VeronaCard può inserire l’apposito numero casuale riportato sulla carta e quindi il proprio
giudizio sui luoghi che ha visitato, scegliendoli da opportune maschere di input. I dati relativi
alla visita sono: età, sesso e, per ogni luogo visitato, un numero da 1 a 10 che esprime il
gradimento per quel luogo.
2
È dato il seguente schema relazionale:
Cani(IdCane, Nome,...)
Gare(IdGara, Nome, Tipo, Luogo, DataSvolgimento,...)
Iscrizioni(IdCane, IdGara, IdConduttore)
Scrivere il comando SQL per ottenere l’elenco dei cani, in ordine alfabetico di nome, con il
numero di gare cui hanno partecipato (cui sono stati iscritti), relativamente alle sole gare di un
certo tipo, indicato dall’utente.
3
Rappresentare con uno schema concettuale E-R e uno schema logico relazionale una
situazione in cui vi sia una Generalizzazione/Specializzazione/IS-A.
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
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INGLESE 3° simulazione 3°prova 06.05.2016
Quesito
4
5
6
TOT
VOTO/15
Punti
Name and surname
EMOTICONS
Emoticons are over thirty years old. Modern-day emoticons we use in e-mails, texts and instant
messaging are generally recognized to have been started by Scott Fahlman, a professor at
Carnegie Mellon University in Pittsburgh in 1982. Writing on an online bulletin board, Fahlman told
readers, “I propose the following character sequence for joke markers: :-) Read it sideeways.” And
the rest is history.
The “smiley face” designed by Harvey Ball in 1963 has become a popular symbol since the
designer was hired by the State Mutual Life Assurance Company to design a morale-boosting
symbol for the company. Ball's design, which was first used on buttons, desk cards and posters, has
since become an international symbol. Bernard and Murray Spain, two brithers from Philadelphia,
saw the commercial potential of this symbol and added the phrase “have a happy day”. This
symbol later appeared on millions of buttons, bumper stickers, t-shirts and mugs.
As mobile phones developed worldwide and chatting on the Internet became a hobby for the
general public, emoticons evolved even further to be shown on screen as tiny images. Services like
ICQ, AOL Instant Messenger, Yahoo! Messenger, MSN Messenger and later MySpace started
offering a wide range of emoticons that could be generated at the click of a mouse, rather than
memorizing the characters needed to create them. These symbols then evolved into anumated
versions.
As Skype became a popular platform for online chatter, so did its emoticons. By putting certain
phrases in parenthesis, users can convey many terms and expressions.
Answer the following questions:
1.
2.
3.
4.
5.
What are emoticons?
Who was the first to use emoticons?
Who designed the “smiley face”?
Who were Bernard and Murray Spain?
Why have emoticons become so popular?
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
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Matematica 3° simulazione 3°prova 06.05.2016
CANDIDATO: _____________________________
Quesito
4
5
6
Punti
3

2
4
Calcola l’integrale
 cos
2
x dx
0
5
Calcola il volume del solido generato dalla rotazione completa attorno all’asse
funzione
6
y  x4
nell’intervallo
 0;5 
x della
Si estrae un numero da un sacchetto contenente i 90 numeri del lotto.
Considera gli eventi
E1: esce un numero divisibile per 5” ,
E2: “esce un numero divisibile per 3”
a) Calcola la probabilità che esca un numero divisibile per 5 o divisibile per tre;
b) Calcola la probabilità che esca un numero divisibile per 5 sapendo che è uscito un numero divisibile
per tre;
c) Stabilisci se i due eventi E1 ed E2 sono indipendenti.
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
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GPI 3° simulazione 3°prova 06.05.2016
ALUNNO: ______________________________________________________________
Punti
1
I meccanismi di coordinamento possono essere riassunti nelle due categorie: meccanismi exante e ex-post.
A quale meccanismo di coordinamento fa riferimento la problematica dello span of control
1.
2.
3.
4.
2
Tra i criteri di raggruppamento delle attività in unità organizzative quello del processo di
lavoro a quale raggruppamento appartiene:
1.
2.
3.
4.
3
Raggruppamento numerico
Orientato all'input
Orientato all'output
Nessuno dei precedenti
Business Model Canvas
The terms: Mass market, niche, segmented, diversified, multi-sided are:
1.
2.
3.
4.
4
Adattamento reciproco
Supervisione diretta
Standardizzazione dei processi
Standardizzazione dei risultati
Customer relationships
Cost structure
Customer segments
Revenue streams
Le strutture organizzative rispondono ai particolari esigenze dell'azienda.
Quale struttura si predilige quando bisogna coniugare efficenza ed efficacia, incidendo in
modo molto diverso tra le diverse parti delll'organizzazione?:
1.
2.
3.
4.
Struttura semplice
Struttura funzionale
Struttura divisionale
Struttura ibrida
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
Page 58 of 66
5
Una delle problematiche della determinazione e classificazione dei costi aziendali è la
distinzione in costi evitabili e non.
Quale dei seguenti è un costo evitabile:
1.
2.
3.
4.
6
SCRUM: Sprint planning, Sprint review, Sprint retrospective and Daily stand up are:
1.
2.
3.
4.
7
Product Owner
Sprint Goal
Sprint Planning
Product Backlog
Le prestazioni dei processi aziendali sono normalmente quattro. A quale di esse fa riferimento
la curva ad “S” che rappresenta il costo/tempo di adattamento rispetto alla variazione
qualitativa/quantitativa dell’output:
1.
2.
3.
4.
10
Riduzione del ciclo di vita dei prodotti
Aumento della varietà e della gamma dei prodotti
Riduzione dei costi delle materie prime
Stabilità dei mercati in termini di competizione da parte dei concorrenti
SCRUM: Requirements; list of all desired work on project; prioritized by product owner and
reprioritized at start of each sprint. Which of the following meets the definition
1.
2.
3.
4.
9
Scrum
Ceremonies
Roles
Sprints
Nell'ambito dei rapporti con i fornitori il concetto di outsourcing si contrappone al concetto di
integrazione verticale. Quale tra i seguenti non è un fattore di deverticalizzazione
1.
2.
3.
4.
8
Materiali diretti
Uffici
Amministrazione
Macchine
Costi
Tempi
Qualità
Flessibilità
Secondo Druker i princi di gestione dei processi sono nove. Il sesto riguarda l’ICT
Quale delle seguenti affermazioni è falsa:
1.
2.
3.
4.
Aiuta a trasformare processi destrutturati in transazioni formalizzate
Introduce nella gestione aziendale maggiore capacità di analisi
Riduce l'accumulazione di dati
Consente la comunicazione di dati geograficamente
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
Page 59 of 66
11
La filosofia della qualita totale – TQM di Deming e Juran è basata sul miglioramento continuo.
Quale dell affermazioni fa parte del vecchio concetto di qualità:
1.
2.
3.
4.
12
Tra i principi del project management classico c'è il principio dell'anticipazione dei vincoli.
Quali delle seguenti affermazioni NON è corretta:
1.
2.
3.
4.
13
Obiettivi
Attività
Responsabilità
Meccanismi di coordinamento
Feedback
Nel caso di progetti informatici di produzione del software le fasi principall sono il progetto, lo
sviluppo e la manutenzione. Quale delle seguenti sottofasi è descritta in modo scorretto;
1.
2.
3.
4.
16
Obiettivi di continuità/strategici che interessano il project manager
Obiettivi di continuità che interessano l'imprenditore
Obiettivi specifici di qualità che interessano il project manager
Obiettivi specifici di tempo che interessano il project manager
Obiettivi specifici di costo che interessano il project manager
Nella fase di concezione e descrizione del procetto si prende in considerazione
l'anticipazione dei vincoli che vengono concretizzati nel piano di progetto che tra gli altri
considera:
1.
2.
3.
4.
5.
15
In assenza di informazioni conviene rimandare l'analisi riguadanti il problema considerato
La concezione e definizione del progetto deve essere convenientemente e completamente approfondita
ed anticipa le fasi: realizzativa e di chiusura
L'aumento di attenzione in fase di concezione riduce il tempo di realizzazione
In assenza di informazioni non conviene rimandare l'analisi riguadanti il problema considerato
In fase di concezione e descrizione si focalizzano gli obiettivi. Quali di questi NON è corretto:
1.
2.
3.
4.
5.
14
Si concentra sulla conformità agli standard
Adotta la nuova visione per processi sopratutto in relazione ai processi interfunzionali
Adotta nuovi strumenti statistici specifici
Si fonda sul coinvolgimento di tutti
Preprogetto con studio di fattibilità e pianificazione
Pianificazione de progetto con calcolo dei costi e dei rischi
Passaggio al progetto vero e proprio con la formulazione del preventivo e la stipula del contratto
Sviluppo dell'applicazione e con la consegna inizia la manutenzione.
Business Model Canvas.
The terms: Direct/indirect, partner/own, phases- awareness, evaluation, purchase, delivery,
after sales are
1.
2.
3.
4.
Key resources
Key partners
Key activities
Channels
Documento Finale 5ci - 2015-16
Testi simulazioni: III Prova
Page 60 of 66
Griglia valutazione I prova
TIPOLOGIA A – Analisi di un testo letterario, in versi o in prosa
Classe:
Alunno: ..................................................
Gravemente
insufficiente
1-5
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
6 –9
10
11-12
13-14
15
INDICATORI
Aderenza alle
consegne
Comprensione e
analisi
contenutistica
del testo
Capacità di
approfondire
e
contestualizzare
Correttezza e
proprietà
espositiva
Capacità di
analisi formale
Totale
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: l’analisi testuale non risulta aderente alle consegne. La comprensione
è limitata e in parte erronea. Capacità espositive ed analitiche confuse e limitate. Forma
frequentemente scorretta.
INSUFFICIENTE: l’analisi testuale è solo parzialmente aderente alle richieste. La comprensione e
l’analisi risultano limitate e superficiali. Carente l’approfondimento, così come parziale e
incompleta la contestualizzazione. Forma espositiva non sempre chiara, correttezza formale
debole.
SUFFICIENTE: analisi prevalentemente rispondente alle richieste. Comprensione e analisi dei
contenuti corrette, soprattutto relativamente agli elementi essenziali. Contestualizzazione
appropriata, anche se non molto approfondita. Analisi formale limitata, non del tutto congruente.
DISCRETO: piena aderenza alle consegne generali. Comprensione e analisi del testo corrette,
sicure e abbastanza approfondite. Analisi formale essenziale e corretta.
BUONO: assolutamente aderente alle consegne. Comprensione e analisi condotte con
padronanza. Contestualizzazione mirata e articolata. Analisi formale approfondita.
OTTIMO: disinvoltura e piena padronanza di tutte le conoscenze, capacità e competenze richieste.
Scelte fortemente efficaci, frutto di solida conoscenza e di forte rielaborazione personale.
La griglia richiede il calcolo della media fra le voci degli indicatori riportati, approssimando il
totale con il seguente criterio: da 0,1  0,4 per difetto, da 0,5  0,9 per eccesso.
Documento Finale 5ci - 2015-16
Griglia valutazione I prova
Page 61 of 66
TIPOLOGIA B – Articolo di giornale o Saggio breve
Classe:
Alunno: ..................................................
INDICATORI
Consegne:
destinatari,titolo,
registro linguistico,
impaginazione,aderenza
alla traccia proposta
Conoscenza dei
contenuti comprensione
e utilizzo
dei documenti dati
Gravemente Insufficiente
insufficiente
1-5
6-9
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
10
11-12
13-14
15
Capacità di
pianificazione
e articolazione del testo
Correttezza e proprietà
linguistica
Totale
Esplicitazione dell’indicatore ADERENZA ALLE CONSEGNE:
Destinatari: tipo di pubblico a cui è rivolto il testo.
Titolo: da idearsi da parte del candidato; incisività e significatività ne sono gli aspetti caratterizzanti.
Registro linguistico: livello e tono della lingua conformi a destinatario/i e contestualizzazione.
Impaginazione: collocazione testuale simulata.
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: testo non aderente alle consegne. Utilizzo dei documenti molto
parziale e poco significativo. Pianificazione disomogenea e contraddittoria. Numerose difficoltà
relative alla chiarezza espositiva e alla correttezza formale.
INSUFFICIENTE: testo non pienamente aderente alle consegne. Utilizzo dei documenti parziale e
non del tutto significativo. Pianificazione del testo poco articolata e forma non sempre corretta.
SUFFICIENTE: testo sostanzialmente aderente alle consegne. Comprensione e utilizzo dei documenti
essenziali e corretti. Organizzazione testuale semplice, ma funzionale e coerente. Forma
essenzialmente corretta, con qualche imperfezione non determinante.
DISCRETO: piena aderenza alle consegne generali. Utilizzo e riferimento ai documenti appropriati e
significativi. Organizzazione del testo ben sviluppata e coesa, esposizione scorrevole. Forma
corretta. Lessico appropriato, anche se non troppo ricco.
BUONO: assolutamente aderente alle richieste, che risultano ben sviluppate e integrate con
approfondimenti e riflessioni personali. Struttura del testo solida e ben scandita. Stile disinvolto,
personale, ricco nel lessico.
OTTIMO: l’impostazione del testo risulta, oltre che pienamente rispondente a tutti i requisiti richiesti,
fortemente originale, frutto di assoluta padronanza di tutte le conoscenze, abilità e competenze
relative alla comunicazione scritta.
Documento Finale 5ci - 2015-16
Griglia valutazione I prova
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TIPOLOGIA C – Tema di argomento storico
Classe:
Alunno: ..................................................
Gravemente
insufficiente
1-5
INDICATORI
Aderenza alla
traccia
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
6-9
10
11-12
13-14
15
Conoscenza e
articolazione dei
contenuti
Contestualizzazione
e capacità di
cogliere i nessi
causali
Correttezza e proprietà linguistica
Totale
Per questa tipologia vale appieno quanto già espresso per la tipologia B, relativamente agli
apprezzamenti dei livelli di prestazione, con la differenza che qui aderenza alle consegne si
riferisce esclusivamente alla traccia proposta e scompare la voce relativa alla comprensione e
all’utilizzo dei documenti dati. Particolare risalto assume poi la capacità argomentativa.
La griglia richiede il calcolo della media fra le voci degli indicatori riportati, approssimando il
totale con il seguente criterio: da 0,1  0,4 per difetto, da 0,5  0,9 per eccesso.
TIPOLOGIA D – Tema di ordine generale
INDICATORI
Aderenza alla
traccia
Informazioni sui contenuti
Gravemente
insufficiente
1-5
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
6-9
10
11-12
13-14
15
Personalizzazione
e capacità critica
Correttezza e proprietà
linguistica
Totale
Per questa tipologia vale appieno quanto già espresso per la tipologia B, relativamente agli
apprezzamenti dei livelli di prestazione, con la differenza che qui aderenza alle consegne si
riferisce esclusivamente alla traccia proposta e scompare la voce relativa alla comprensione e
all’utilizzo dei documenti dati. Particolare risalto assume poi la capacità argomentativa.
La griglia richiede il calcolo della media fra le voci degli indicatori riportati, approssimando il
totale con il seguente criterio: da 0,1  0,4 per difetto, da 0,5  0,9 per eccesso.
Documento Finale 5ci - 2015-16
Griglia valutazione I prova
Page 63 of 66
Griglia di valutazione II prova Sistemi
Alunno_____________________________________________
Descrittori
I PARTE
1) Comprensione e descrizione
del problema, premesse al
progetto, osservazioni, ipotesi
aggiuntive (max 20 punti)
2) Sviluppo del progetto:
Schema generale logico e fisico
del sistema (secondo le richieste
nella traccia) Documentazione
risorse hw e sw (eventuale analisi
costi, servizi, piano indirizzamenti
se richiesto..) (max 80 punti)
Contenuto
Punteggio minmax
Disordinato, confuso, inconsistente
0-5
Parziale, non significativo, poco coerente
5 - 10
Chiaro, sintetico, coerente e significativo
10 - 20
Disordinato, confuso, inconsistente
0 - 20
Con carenze ed/od errori gravi
20 - 40
Incompleto/carente in alcune parti e/o con errori non
gravi
40 - 60
Corretto ed esaustivo
60 - 80
Quesito 1
II PARTE
Quesito 2
3) Risposte ai quesiti proposti
(max 50 punti totali e max 35
punti per quesito).
Quesito 3
Quesito 4
Disordinato, confuso,
inconsistente
0-5
Con carenze ed/od errori
gravi
5 - 15
Incompleto/carente in
alcune parti e/o con errori
non gravi
15 - 25
Corretto ed esaustivo
25 - 35
Disordinato, confuso,
inconsistente
0-5
Con carenze ed/od errori
gravi
5 - 15
Incompleto/carente in
alcune parti e/o con errori
non gravi
15 - 25
Corretto ed esaustivo
25 - 35
Disordinato, confuso,
inconsistente
0-5
Con carenze ed/od errori
gravi
5 - 15
Incompleto/carente in
alcune parti e/o con errori
non gravi
15 - 25
Corretto ed esaustivo
25 - 35
Disordinato, confuso,
inconsistente
0-5
Con carenze ed/od errori
gravi
5 - 15
Incompleto/carente in
alcune parti e/o con errori
non gravi
15 - 25
Corretto ed esaustivo
25 - 35
Punteggio
assegnato
Punteggio TOTALE su 150
Punteggio TOTALE in quindicesimi
Documento Finale 5ci - 2015-16
Griglia di valutazione II prova Sistemi
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Griglia di valutazione III prova
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
Guglielmo Marconi
P.le Romano Guardini 1, 37138 - Verona
ESAMI STATO 2015-16 Istruzione Tecnica
Indirizzi TF45 – Progetto “ABACUS” - Commissione a indirizzo Tecnico
Classe 5CI
GRIGLIA VALUTAZIONE Simulazione III prova
Prova a tipologia mista: qui si compone di quesiti a risposta singola (breve) e di quesiti a risposta multipla per la
materia GPI
Il tempo assegnato per l’intera prova è di 3 ore suddivise in 30 minuti max per la prova a risposta multipla (che
verrà consegnata e ritirata prima delle altre) e restante tempo per le altre prove
Valutazione: ciascun quesito verrà valutato secondo la griglia allegata. L’intera prova sarà parte integrante del
documento del 15 maggio. I docenti potranno liberamente utilizzare la prova complessiva per la propria
disciplina. Il punteggio complessivo sarà calcolato sommando il punteggio di ciascun quesito divindendo poi
per il numero di quesiti arrotondando all’intero più vicino.
INDICATO Punteggio
RI
DESCRITTORI
Quesiti a 1-5
risposta
6-9
singole
(breve)
10
11-12
GRAV.INSUFF.: non sa organizzare la risposta in modo ordinato e corretto – non
risponde al quesito –non risponde in modo pertinente - non comprende il testo
INSUFF. : non usa sempre un linguaggio appropriato e corretto – la risposta non e’ del
tutto coerente
SUFF.: la risposta è schematica – conosce i contenuti minimi dell’argomento trattato
DISCRETO: è ordinato nell’esprimere concetti e termini – risponde in modo preciso alla
traccia proposta
BUONO: ordinato, risponde in modo coeso, l’esposizione e’ appropriata, il lessico
adeguato
OTTIMO: dimostra piena padrinanza dei contenuti che rielabora in modo
personale/originale- mostra abilità di analisi del testo o quesito proposto e capacità di
collegamento
13-14
15
Numero di quesiti 16 con 0,9375 punti per ogni quesito corretto per un totale massimo
di 15 punti. Il criterio di attribuzione dei punti varia per tipo di domanda nel seguente
modo
Quesiti a 15
risposta Totale
multipla
0,9375
quesiti a risposta multipla (singola scelta)
0 quando sbagliato o assente
0,9375 quando esatta
quesiti a risposta multipla (scelta multipla)
0 quando tutte sbagliate o assente
Si aggiunge una frazione del punteggio massimo per la domanda (MAX/numerodomande-corrette per ogni
risposta esatta)
0,..,
0,9375
(NB: La somma dei punti per ciascuna domanda vale comunque massimo 0,9375 –
minimo 0)
La conversione tra punti e voti in 15mi e in 10mi adottata per la tipologia C è la seguente
Punti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Dec
1
1
2
3
3,5
4
4,5
5
5,5
6
7
7,5
8
9
10
Documento Finale 5ci - 2015-16
Griglia di valutazione III prova
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I Docenti del Consiglio di Classe
COGNOME e NOME
Firma
BELLINI Gianni
BONATO Gianpietro
BOSCAINI Maurizio
CAMPEDELLI Luisa
COLETTA Giangrabi
FRAIZZOLI Laura
LOSITO Antonio
MAGNANO Paola
FRANZOGNA Sergio
OLIVATO Pierluigi
PIMAZZONI Andrea
VALENZA Salvatore
Documento Finale 5ci - 2015-16
I Docenti del Consiglio di Classe
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