dalla terra al cielo

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Cortina Astronomica
anno 2011
DALLA TERRA AL CIELO
400 anni di osservazioni astronomiche,
da Galileo ai giorni nostri
di Giulia Iafrate
Un’occasione unica di avvicinarsi all’astronomia
Le iniziative dell’IYA2009 sono state organizzate da
enti di ricerca, osservatori astronomici professionali,
pubblici e privati, università e associazioni di astrofili
a tutti i livelli: nazionali, regionali, comunali e locali, in
oltre 140 paesi del mondo.
Il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore e l’Associazione Astronomica di Cortina d’Ampezzo hanno così
deciso di collaborare all’organizzazione di una serie
di eventi, tra Pieve di Cadore e Cortina d’Ampezzo,
per celebrare l’IYA2009.
Dall’11 luglio 2009 al 12 marzo 2010 sono stati allestiti
in Cadore e in Ampezzo mostre e percorsi
didattici, si sono svolti incontri, conferenze,
esplorazioni guidate della sfera celeste, si
è tenuta una rassegna cinematograficateatrale, sono state organizzate “cene sotto
le stelle” e altre iniziative di intrattenimento e
di divulgazione scientifica, sia per le scuole
che per studiosi e appassionati di astronomia,
di arte e di storia. Un insieme di eventi che
hanno occupato sia la stagione estiva a
beneficio dei turisti, sia quella autunnale
a beneficio delle istituzioni scolastiche e
dei residenti.
attraverso strumenti e documenti antichi, i risultati della
moderna ricerca astrofisica e numerose opportunità
di osservazioni astronomiche sotto il cielo limpido e
buio delle Dolomiti.
Il 2009 è stato dichiarato dall’UNESCO e dalla IAU
(International Astronomical Union) quale anno Internazionale dell’Astronomia – IYA2009, in occasione del
400° anniversario delle prime osservazioni astronomiche effettuate con un cannocchiale (Galileo Galilei
-1609).
Cadore e Ampezzo hanno un forte legame
con l’astronomia e i suoi strumenti: a
Cortina d’Ampezzo grazie all’Associazione
Astronomica Cortina, da oltre 30 anni una
delle più attive d’Italia; a Pieve di Cadore
con il Museo dell’Occhiale; le lenti per
occhiali furono infatti il primo passo verso
l’invenzione del cannocchiale. Scrive Girolamo Fracastoro, astronomo veronese, in
Homocentrica (1538): “se qualcuno guarda
attraverso due lenti da occhiale, una tenuta
davanti all’altra, egli vedrà tutto più grande
e più vicino”.
Uno degli scopi dell’IYA2009 è stato far
riscoprire all’umanità il proprio posto
nell’universo e trasmettere l’emozione
dell’osservazione del cielo. L’IYA2009 ha
costituito l’occasione per descrivere a più persone
possibile le scoperte astronomiche di questi ultimi
400 anni, in particolare quelle più recenti, e illustrare
il ruolo essenziale ricoperto dall’astronomia nell’educazione scientifica.
L’astronomia, la più antica delle scienze, ha avuto
un ruolo importante nella maggior parte delle culture.
Le scoperte di Galileo nel 1609 hanno cambiato la
percezione umana del mondo e dell’Universo: la Luna
ha rilievi e strutture geografiche simili a quelle della
Terra, la Via Lattea è composta di stelle, Giove ha
dei satelliti, Saturno gli anelli e il Sole delle macchie
sulla sua superficie. L’IYA2009 ha evidenziato i
contributi dell’astronomia apportati alla nostra civiltà
e ha stimolato l’interesse di tutti, in particolare dei
giovani, non solo verso la stessa astronomia ma
verso la scienza in generale, visti i forti legami con
la matematica, la fisica, la chimica e altre scienze.
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Mostre
“Dalla Terra al Cielo” ha ospitato due interessanti mostre, una storica e una fotografica,
visitate in pochi mesi da oltre 7000 persone. La mostra
“Con il cannocchiale alla scoperta delle stelle” presso il
Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, dall’11 luglio al
31 ottobre 2009, ha visto esposti straordinari strumenti
L’inaugurazione della mostra “Dalla Terra al Cielo”.
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provenienti da musei europei (Museè de la Lunette di Morez e Museè du Temps di Besançon), dal CNES di Parigi, dal
Museo di Storia della Fisica dell’Università di Padova, dalla Biblioteca Universitaria di Padova e da importanti collezioni
private. La mostra aveva lo scopo di illustrare ai visitatori le ulteriori applicazioni delle lenti, utilizzate non solo per la
costruzione degli occhiali, ma anche di altri strumenti ottici come cannocchiali e microscopi, quale era la “visione del
mondo” nell’antichità e nel Medioevo e la grande rivoluzione che le scoperte astronomiche di Galileo Galilei, grazie
all’uso del suo cannocchiale, hanno portato nella filosofia e nella scienza dei successivi quattro secoli. Tra i pezzi di
maggior valore sono stati esposti un cannocchiale antecedente il 1650 (al mondo ne esistono solamente dieci), una prima
edizione originale del 1610 del Sidereus Nuncius (il trattato di astronomia in cui Galileo descrisse le sue osservazioni) e
un microscopio firmato “Eustachio Divini 1671” (unico al mondo esistente costruito dal Divini).
Sopra: la mostra “Stars & Mountains”, ospitata nelle sale del Comune Vecchio a Cortina, ha avuto oltre 1.500 visitatori;
sotto: Galileo Galilei, con le sue straordinarie scoperte, è stato il cardine attorno al quale sono ruotate tutte le iniziative.
La mostra “Stars & Mountains”, allestita presso il Comune Vecchio di Cortina d’Ampezzo e poi riproposta al Museo dell’Occhiale, è stata caratterizzata dalle suggestive immagini delle Dolomiti, fotografate assieme a stelle e pianeti, realizzate
dagli astrofili dell’Associazione Astronomica Cortina. Un avvincente percorso guidato ha condotto i visitatori alla scoperta
delle meraviglie dell’Universo, prendendo spunto proprio dalle spettacolari immagini del cielo stellato con lo sfondo delle
Dolomiti. In ogni sezione il visitatore ha avuto l’occasione di approfondire le proprie nozioni astronomiche grazie alle
semplici spiegazioni che accompagnavano tutte le immagini.
Conferenze
“Dalla Terra al Cielo” ha offerto un ricco calendario di conferenze,
che hanno interessato appassionati di scienza, di arte e di storia:
ospiti illustri di importanti università (A. Righini – Università di
Firenze, C. Barbieri, F. Bertola, S. Talas e G. Peruzzi – Università di
Padova) e istituti di ricerca (F. Longo – INFN di Trieste), astronomi
(P. Selvelli, M. Ramella e G. Iafrate – Osservatorio Astronomico di
Trieste), astrofili (A. Dimai – Associazione Astronomica Cortina)
e filosofi (F. Bertossa – Associazione ASIA) hanno raccontato al
pubblico l’astronomia e la sua storia. Le implicazioni delle scoperte
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di Galileo sull’astronomia dei secoli successivi, la storia del telescopio e i primi cannocchiali raffigurati nell’arte, la vita
di Galileo con le musiche originali composte dal padre musicista, le intuizioni che hanno permesso l’attuale conoscenza
dell’Universo e le ultime frontiere dell’astronomia moderna sono stati solo alcuni dei numerosi temi trattati nel ciclo di 14
incontri che si è concluso il 13 marzo 2010, esattamente 400 anni dopo la pubblicazione del Sidereus Nuncius, con la
conferenza di chiusura “Le scoperte scientifiche di Galileo”, relatore Francesco Bertola.
Osservazioni e corsi
Per coloro che hanno desiderato fare il primo passo verso l’affascinante mondo
dell’astronomia sono stati organizzati corsi di astronomia e serate dedicate
all’osservazione del cielo: esplorazioni della sfera celeste alla scoperta degli
oggetti più spettacolari e interessanti visibili in estate e autunno. I visitatori
hanno avuto l’occasione di alzare gli occhi al cielo sotto la guida di astronomi e astrofili, osservando attraverso i telescopi dell’Osservatorio del Col
Drusciè e quelli messi a disposizione dai soci dell’Associazione Astronomica
Cortina, approfittando del cielo buio e limpido delle Dolomiti. Durante le serate
sono stati illustrati i principi base dell’osservazione astronomica, descritti gli
strumenti e spiegati i vantaggi dell’utilizzo del telescopio; ma è anche stato
insegnato cosa tutti possono osservare ad occhio nudo.
Le osservazioni si sono svolte a Cortina d’Ampezzo, dall’Osservatorio Astronomico del Col Drusciè, e a Pieve di Cadore, presso il Museo dell’Occhiale,
in 25 sessioni che hanno visto la partecipazione di oltre 700 persone.
La funivia “Freccia nel Cielo” di Cortina ha organizzato, per gli amanti dell’alta
montagna, la salita a Cima Tofana (3243 m) per osservare da lassù il sorgere
del Sole, mentre per chi ha preferito conciliare la buona tavola con l’osservazione delle meraviglie del cielo sono state proposte nei rifugi dieci serate
astro-gastronomiche “A Cena Sotto le Stelle”.
Gli studenti delle scuole superiori di Cortina e del Cadore
hanno avuto l’occasione di partecipare a un corso sulla ricerca
di supernovae, tenuto dagli astrofili del CROSS (Col drusciè
Remote Observatory Supernovae Search). Il CROSS è infatti
motivo di particolare orgoglio per l’Associazione Astronomica
Cortina: con le sue 29 scoperte ufficiali si è dimostrato essere il
maggiore programma di ricerca di supernovae italiano, è terzo
in Europa ed entro i primi 10 programmi di ricerca amatoriali
al mondo. In attesa della supernova n. 30 i ragazzi hanno così
potuto entrare a far parte di questo affascinante progetto!
Rassegna cinematografica-teatrale
In occasione del quarantesimo anniversario dello sbarco
dell’uomo sulla Luna (20 luglio 1969), il 20 luglio 2009 a Pieve
di Cadore è stato proiettato il documentario della BBC “L’uomo
sulla Luna” ed è stato dato inizio alla rassegna di proiezioni e
spettacoli che si è conclusa il 24 ottobre, con uno spettacolo
teatrale tratto da “La Vita di Galileo” di Bertold Brecht. Durante tutto il mese di ottobre sono stati proposti, con cadenza
settimanale, famosi film astronomici/fantascientifici.
Per le scuole
“Dalla Terra al Cielo” ha proposto numerosi percorsi didattici: proiezioni di video
scientifici, esposizione di occhiali e cannocchiali terrestri e astronomici antichi,
telescopi e strumenti astronomici moderni, supporti didattici per comprendere
i principi fondamentali dell’ottica e dell’astronomia, osservazioni guidate della
sfera celeste e conferenze dedicate. Ciascun insegnante ha potuto scegliere
il percorso più adatto ai propri studenti. Le numerose classi di Veneto, Friuli e
Trentino che hanno partecipato a “Dalla Terra al Cielo” hanno potuto proseguire
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la giornata di studio visitando la casa natale del Tiziano e il museo archeologico della Magnifica Comunità di Cadore.
L’occasione per conoscere un secolo e mezzo di storia, dal Rinascimento all’Età Moderna, che vide due protagonisti
assoluti nelle figure del cadorino Tiziano e del pisano Galileo, entrambi accomunati dall’essersi affermati nei territori
della Serenissima, l’uno a Venezia e l’altro a Padova, all’epoca terra di grandi opportunità, sia nel campo delle arti sia
delle scienze.
Conclusioni
Il bilancio finale dell’iniziativa “Dalla Terra al Cielo”
parla di 10.000 persone che hanno visitato le mostre
e partecipato agli eventi dedicati a Galileo Galilei, un
numero che va oltre ogni più rosea aspettativa, con una
partecipazione straordinaria sia di turisti che di locali.
Molti sono stati infatti i visitatori provenienti dalla Francia
e dall’Austria, oltre che dalle varie regioni italiane e da
tutte le province del Veneto. Per il Museo dell’Occhiale
“Dalla Terra al Cielo” ha significato un incremento rispetto
alla stagione precedente del 30% e ha riportato al museo
anche chi già ci era stato in passato per visitare gli
splendidi reperti dell’occhialeria cadorina. Nove mesi
davvero intensi, che hanno ripagato gli organizzatori
con una grande soddisfazione.
Anche le scuole hanno risposto positivamente: numerose
le prenotazioni da parte degli istituti del territorio, ma
non solo, poiché si sono recate in visita anche molte
scuole da fuori provincia. Alcune scuole purtroppo non
hanno potuto visitare le mostre a causa del tutto esaurito
del mese di ottobre: un vero peccato non aver potuto
prolungare l’esposizione per la necessità di restituire i
reperti provenienti dalla Francia e dalle altre collezioni.
Il grande successo di “Dalla Terra al Cielo” conferma
la validità di una innovativa concezione di museo: non
solo un luogo dove sono esposti vari oggetti e opere,
ma la sede di tutta una serie di eventi rivolti a un vasto
pubblico. Oltre alle mostre, “Dalla Terra al Cielo” ha
offerto con cadenza settimanale conferenze, film, corsi
e serate osservative, per un totale di oltre 60 appuntamenti, suscitando molto interesse tra la gente del posto
che ha preso tale evento come regolare appuntamento
sul calendario.
Il 2009 ha portato anche all’apertura del Planetario “Nicolò Cusano”, a Cortina d’Ampezzo, e in occasione della conferenza di chiusura, il 13 marzo 2010, è stato inaugurato “Sky on the Web”, il sistema di controllo remoto dell’osservatorio
del Col Drusciè. Due traguardi importanti per l’Associazione Astronomica Cortina, a dimostrazione della volontà e
dell’entusiasmo costantemente dedicati dai suoi soci sia alla ricerca che alla divulgazione astronomica.
“Dalla Terra al Cielo” è una iniziativa organizzata dall’Associazione Astronomica Cortina e dal Museo dell’Occhiale di Pieve
di Cadore, in collaborazione con i Comuni di Cortina d’Ampezzo e Pieve di Cadore, la Regione del Veneto, la Provincia
di Belluno e la Magnifica Comunità di Cadore. I curatori degli eventi (Piergiorgio Cusinato, Alessandro Dimai, Roberto Granzotto,
Giulia Iafrate e Laura Zandonella) ringraziano tutti i finanziatori pubblici e privati, i prestatori d’opera e tutte quelle persone
che a vario titolo si sono adoperate per permetterne la realizzazione.
Il resoconto dettagliato delle iniziative, la rassegna stampa e la galleria fotografica sono disponibili sul sito web
www.cortinastelle.it/dallaterraalcielo.
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