PROVA DETTATO ORTOGRAFICO OB.: Saper scrivere
Transcript
PROVA DETTATO ORTOGRAFICO OB.: Saper scrivere
PROVA DETTATO ORTOGRAFICO OB.: Saper scrivere in modo ortograficamente corretto IL GRILLO E' l'ora in cui, stanco del suo vagabondare, l'insetto nero torna dalla sua passeggiata e si prepara al riordino del suo domicilio. Prima rastrella gli stretti vialetti di sabbia. Fa un po' di segatura e l'ammonticchia all'ingresso per difesa della sua tana. Lima la radice di qualche grande erba che, per la sua invadenza, gli da' noia. Si riposa poi carica per la sveglia mattutina il suo minuscolo orologio. Si riposa un altro po'. Entra in casa e chiude la porta. Per precauzione gira la chiave nella serratura. Ascolta, ma da fuori non giunge nessun allarme. Pero' non si sente sicuro e, come una catenella che per la ruggine stride sulla carrucola, discende nel fondo della galleria. Non si sente più nulla. Nella campagna muta i pioppi si levano come dita alzate che indicano la luna. PROVA DI ASCOLTO OB.: Rispondere correttamente a domande dopo l'ascolto dell'insegnante I JEANS Ieri la mamma del mio amico Andrea mi ha regalato un paio di jeans di Luca il fratello maggiore di Andrea, che ha undici anni e fa la prima media. Luca però è uno spilungone e i suoi pantaloni per me erano troppo lunghi. Quando li ho provati Andrea e sua madre hanno cominciato a ridere come due matti. Io un po' mi vergognavo e un po' ero contento di farli divertire, così ho cominciato a fare il pagliaccio, anzi il pinguino, ho camminato in maniera buffa e ho fatto finta di inciampare. Quando sono tornato a casa ho chiesto subito alla mamma di accorciarmi i calzoni. - Non posso, adesso. Mettili lì sul divano – mi ha detto. Allora ho chiesto a mia sorella Aisha se poteva farlo lei. Aisha ha solo tre anni più di me, ma è bravissima a cucire. - Devo prima aggiustare i calzini del papà! Mettili sul divano! Io però avevo voglia di indossarli subito e così sono andato in camera mia, ho preso le forbici lunghe che la mamma tiene nella cesta da cucito e ho accorciato i pantaloni da solo. Nello specchio la misura adesso mi sembrava proprio giusta. Mi sono guardato davanti, di dietro, di profilo, con le mani in tasca, accovacciato e in posa da corsa: perfetti! Mi sono spogliato e sono andato a letto. Poco dopo, mentre io già dormivo, è arrivata la mamma che, vedendo i pantaloni ha pensato: “Povero bambino, voglio fargli una sorpresa, così domani si sveglierà contento!”. Mi ha dato un bacino sulla fronte e poi mi ha accorciato i pantaloni. Mezz’ora dopo è arrivata Aisha. Altro bacino e altra sforbiciata. Questa mattina per strada avevo un po’ freddo ai polpacci…. Antonio Ferrara, Pane arabo a merenda, Falzea Editrice NOME _______________ CLASSE ___________ VALUTAZIONE : ____________ FIRMA: ________________ DOPO L’ASCOLTO RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE 1. Luca è: il fratello del protagonista il fratello dell'amico del protagonista l'amico di Andrea 2. Aisha è: la sorella minore del protagonista la sorella sarta del protagonista la sorella maggiore del protagonista 3. Il bambino accorcia i jeans: con le proprie forbici con le forbici della sorella con le forbici della mamma DATA ____________ 4. I jeans sono stati accorciati: prima dalla mamma, poi dalla sorella, infine dal bambino prima dal bambino, poi dalla mamma, poi dalla sorella prima dal bambino, poi dalla sorella, infine dalla mamma 5. Quale animale Andrea imita per far ridere? ___________________________________________________________ 6. Numera le frasi da 1 a 8 secondo la corretta successione temporale dei fatti La mamma e Aisha non hanno tempo di accorciare subito i jeans Aisha accorcia i jeans al fratello Il bambino mette i jeans ma ha freddo I jeans sono troppo lunghi Un giorno un bambino riceve un paio di jeans in regalo Il bambino va a letto La mamma accorcia i jeans al suo bambino Il bambino si accorcia i jeans da solo 7. Secondo te, in quale stagione succedono i fatti narrati? Da che cosa lo capisci? _______________________________________________________________ ___________________________________________________ 8. Secondo te, dove dovrebbe essere inserita la seguente frase? “La prossima volta sarò più paziente ed aspetterò la mamma.” all'INIZIO nello SVILUPPO nel FINALE PROVA DI COMPRENSIONE FACILITATA PER ALUNNI BES LEGGI IL TESTO CON ATTENZIONE POI RISPONDI ALLE DOMANDE ALBERT EINSTEIN NASCE NEL 1879, IN GERMANIA COMINCIA A PARLARE TARDI (INTORNO AI TRE ANNI). E’ SILENZIOSO E SOLITARIO. SI RIFIUTA DI GIOCARE ALLA GUERRA. A QUATTRO ANNI SUO PADRE GLI REGALA UNA BUSSOLA. APPENA LA VEDE, ALBERT PROVA UNA GRANDE CURIOSITA’. PASSA ORE A CERCARE DI CAPIRE COME FUNZIONA LA BUSSOLA. DA RAGAZZO, A SCUOLA NON VA MOLTO BENE. SI TRASFERISCE CON LA FAMIGLIA IN SVIZZERA. NEL 1900 SI LAUREA IN FISICA. DIVENTA PRESTO UN FISICO FAMOSO. VIAGGIA MOLTO IN EUROPA E NEGLI STATI UNITI, INVITATO DAGLI ALTRI SCIENZIATI A PARLARE DELLE SUE RICERCHE. NEL 1921 RICEVE IL PREMIO NOBEL PER LA FISICA. EINSTEIN MUORE NEL 1955 NEGLI STATI UNITI. Adattamento da: Antonio Bertin, Einstein, Milano, Accademia Sansoni, 1971 CHI RACCONTA I FATTI? _ ALBERT EINSTEIN _ UNO SCRITTORE CHE COSA RACCONTA? _ TUTTA LA VITA DI ALBERT EINSTEIN _ SOLO UN PERIODO DELLA VITA DI ALBERT EINSTEIN I FATTI NARRATI SONO _ REALI _ INVENTATI _ LA VITA DI ALBERT EINSTEIN DAI UN TITOLO AL BRANO _ L’INFANZIA DI ALBERT EINSTEIN IL BRANO È _ BIOGRAFICO _ AUTOBIOGRAFICO 9. LEGGI IL TESTO CON ATTENZIONE POI RISPONDI ALLE DOMANDE IL MIO NOME È ASSURBANIPAL E SONO UN GRANDE RE. GOVERNO SULLE CITTÀ DELL’ ASSIRIA. HO CONQUISTATO CON LA SPADA LE CITTA’ DI BABILONIA, MA ANCHE ALCUNE CITTÀ DELLA PERSIA, DELLA SIRIA E DELL’EGITTO. TUTTI SANNO CHE HO COSTRUITO LA PRIMA BIBLIOTECA DELLA STORIA. IO SONO UNO DEI POCHI DEL MIO REGNO A SAPER LEGGERE E SCRIVERE. HO COLLEZIONATO TESTI SCRITTI SU TAVOLETTE D’ARGILLA. LA MIA BIBLIOTECA HA PIÙ DI VENTIMILA TAVOLETTE. LA STORIA CHE PREFERISCO E’ IL RACCONTO DI GILGAMESH. I MIEI NEMICI DICONO: <<ASSURBAIPAL HA HA CREATO UN’ENORME BIBLIOTECA SOLO PER ESSERE RICORDATO ANCHE DOPO LA MORTE. NON È VERO. E’ UNA CALUNNIA. IO RISPONDO: NON SONO IO CHE VERRÒ RICORDATO, MA L’EROE GILGAMESH. CHI RACCONTA I FATTI? _ REALI _ IMMAGINARI _ ASSURBANIPAL _ UNO SCRITTORE I FATTI NARRATI SONO CHE COSA RACCONTA? _TUTTA LA VITA DI ASSURBANIPAL _ UN’OPERA DI ASSURBANIPAL FACILE O DIFFICILE COME E’ ANDATA IL BRANO È _ BIOGRAFICO _ AUTOBIOGRAFICOLO SCOPO DI _ REALI _ INVENTATI I LUOGHI SONO DAI UN TITOLO AL BRANO _ LA VITA DI ASSURBANIPAL _ LE GRANDI OPERE DI ASSURBANIPAL PROVA DI COMPRENSIONE DEL TESTO NOME…………………………………… CLASSE……………… DATA…………………… ESITO….…………………………………………. FIRMA…………………………………….. ob.: ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………... 10. LEGGI IL TESTO CON ATTENZIONE POI RISPONDI ALLE DOMANDE Albert nacque nel 1879, in Germania. Cominciò a parlare tardi (intorno ai tre anni) era taciturno e solitario. Si rifiutava di giocare alla guerra e questo suo rifiuto della guerra lo accompagno tutta la vita. A quattro anni avvenne qualcosa che segnò una svolta importante per il bambino Einstein: suo padre gli regalò una bussola Appena la vide, Albert provò una grande curiosità. Passava ore a contemplare il quadrante domandandosi il perché del movimento dell’ago magnetico. Questo fu il primo contatto di Einstein con il mondo della fisica. Da ragazzo, il suo rendimento scolastico lasciava molto a desiderare. La scuola tedesca era basata sulla disciplina e li era costretto a imparare a memoria argomenti che on lo interessavano affatto. Inoltre non c’era comunicazione tra allievi e insegnanti. Il ragazzo pensava alla scuola come a una caserma. Tuttavia nel 1900 si laureò in fisica, a Zurigo, in Svizzera, dove si era trasferito con la famiglia. Divenne presto un fisico di fama mondiale e viaggiò molto, in Europa e negli Stati Uniti, invitato dagli altri scienziati a esporre le sue teorie e a partecipare alle loro ricerche. Nel 1921 ricevette il Premio Nobel per la fisica. Einstein morì nel 1955 a Princeton, negli Stati Uniti. Adattamento da: Antonio Bertin, Einstein, Milano, Accademia Sansoni, 1971 Chi racconta i fatti? _ reali _ immaginari _ un narratore interno _ un narratore esterno I fatti narrati sono Che cosa racconta? _ la vita di Albert Einstein _ un periodo della vita di Albert Einstein Dai un titolo al brano ……………………………………………………….. Lo scopo di chi scrive è far conoscere _ la propria storia _ la storia di un personaggio _ reali _ inventati I luoghi sono Il brano è _ biografico _ autobiografico 11. LEGGI IL TESTO CON ATTENZIONE POI RISPONDI ALLE DOMANDE Il mio nome è Assurbanipal e sono un grande re, come fu mio padre il grande Esarhaddon. Governo sulle città di Assiria e il mio nome significa << il dio Assur è creatore di un eroe>>. Sotto la mia spada è caduta Babilonia, ma anche città della Persia, della Siria e dell’Egitto. Tutti dovrebbero ricordare che il mio più grande successo no è stata una vittoria militare, ma la costruzione di una grande biblioteca, la prima della storia. Ho sempre avuto un grande amore per la cultura. Sono uno dei pochi del mio Regno a saper leggere e scrivere. Per tutta la vita ho voluto collezionare qualsiasi testo scritto su tavolette d’argilla. I miei scribi hanno raccolto ordini, atti di matrimonio, lettere private, canzoni, racconti, preghiere… Alla fine la mia biblioteca conta più di ventimila tavolette, che io lascio a chi verrà dopo di me. Mi hanno chiesto spesso: << Tra tutti questi testi, in mezzo a questa enorme quantità di storie, qual’è quella che ti sta più a cuore?>>. C’è una storia in particolare, che ha guidato tutta la mia raccolta e che ancora oggi mi piace ricordare. E’ il racconto di Gilgamesh. I miei nemici sostengono che io abbia fatto tutto questo perché sono un uomo vanitoso, per celebrare il mio nome e essere ricordato anche dopo la morte. Non è vero. E’ una calunnia, come tante ne ho dovuto subire nel corso della mia vita. A questa persona dico: non sono io che verrò ricordato, ma l’eroe Gilgamesh. Chi racconta i fatti? _ reali _ immaginari _ un narratore interno _ un narratore esterno I fatti narrati sono Che cosa racconta? _ la vita di Assurbanipal _ un’opera di Assurbanipal Dai un titolo al brano ……………………………………………………….. COME TI SENTI ORA COME E’ STATA... Lo scopo di chi scrive è far conoscere _ la propria storia _ la storia di un personaggio _ reali _ inventati I luoghi sono Il brano è _ biografico _ autobiografico COME PENSI DI AVERLA SVOLTA PROVA DI GRAMMATICA ob.: ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………... 12. COMPLETA LA TABELLA NOME Comune o proprio Di persona animale o cosa Maschile o femminile Singolare o plurale Concreto o astratto giacca Paola pinguini operaio gioia amore PER OGNI NOME GENERICO SCRIVI UN CORRISPONDENTE NOME SPECIFICO FIORE:…………………. INDUMENTO:………… ANIMALE:……………….. POSATA:………………… COLORE:……………….. CITTA’:…………………... PER OGNI NOME SPECIFICO SCRIVI UN CORRISPONDENTE NOME GENERICO MAESTRO:……………… ARANCIATA:………….. SANDALI:………………. QUERCIA:………………. SCIROPPO:…………….. BASKET………………... SCRIVI DUE NOMI DERIVATI PER CIASCUN NOME PRIMITIVO GIOCO …………………………… …………………………… LIBRO …………………………… …………………………… DEFINISCI I SEGUENTI NOMI COLLETTIVI PIZZA …………………………… …………………………... SQUADRA E’ UN INSIEME DI…………………………………………………………… FLOTTA E’ UN INSIEME DI……………………………………………………………… ULIVETO E’ UN INSIEME DI……………………………………………………………… BRANCO E’ UN INSIEME DI……………………………………………………………… ORCHESTRA E’ UN INSIEME DI………………………………………………………… SCOLARESCA E’ UN INSIEME DI………………………………………………………… E’ UN NOME COMPOSTO OPPURE NO? ASPIRAPOLVERE SI’ NO LAVASTOVIGLIE SI’ NO INTERVALLO SI’ NO INTERNAZIONALE SI’ NO PARAFULMINE SI’ NO PARADISO SI’ NO NOMI ALTERATI: VERO O FALSO? PULCINO diminutivo di PULCE V F GATTONA accrescitivo di GATTO V F SCARPETTA vezzeggiativo di SCARPA V F PAGLIACCIO dispregiativo di PAGLIA V F COME TI SENTI ORA COME E’ STATA... COME PENSI DI AVERLA SVOLTA