Tagli in Italia, utili all`estero
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Tagli in Italia, utili all`estero
Sorgente SGRHil^I^Ì ^Sv00/01/2012 Mondo ^S^^^S GRUPPI DI FAMIGLIA L'IMPERO COLLEONI IN LUSSEMBURGO Tagli In Italia, utili all'estero integrazione e licenziamenti in Italia, riorganizzazione in Lussemburgo dove però si macinano utili milionari pagando tasse risibili. Sono le ultime mosse di Gastone Cassa Colleoni, presidente della quotata Alerion Cleanpower guidata da Giuseppe Garofano con il quale aveva costituito Banca Mb, poi commissariata dalla Banca d'Italia. Il 64enne Colleoni, veronese di nobili origini e titolare di una fortuna plurimilionaria, ha la testa del suo gruppo nel Granducato attraverso tré società: Colleoni sa, Colleoni Manufacture e Macete. E proprio Colleoni Manufacture, che ha chiuso il 2010 con un utile di 10,3 milioni pagando tasse per appena 62 euro, ha da poche settimane trasferito a Colleoni sa le due più importanti partecipazioni industriali: il 100% della trentina Ati Packaging, a bilancio per 22,4 milioni, e il 100% della veronese Europoligrafico, che ha un sito produttivo anche a Perugia. In Coileoni Manufacture è rimasto così un unico asset consistente nel 10% di Astrim, società italiana di energy management partecipata da Unicredit e da Alno Marchini, che peraltro è anche azionista di Alerion Cleanpower. Colleoni sa, prima del conferimento, deteneva asset per 23,2 milioni che nel 2010 hanno garantito un utile di circa 840 mila euro: sono le quote di maggioranza in LAutomobile sa. Auto sa, Erica sri e Toppetti sa. E proprio quest'ultima è stata da poco trasferita dal Lussemburgo all'Italia cambiando denominazione in Toppetti 2, cui fa capo il controllo dell'azienda biellese Fornaci di Masserano di cui Colleoni è azionista rilevante assieme a Marco Tarello. Peraltro Fornaci di Masserano poco tempo fa è finita all'attenzione della magistratura in quanto una delle aziende servite dall'avvocato svizzero Fabrizio Pessina cui m sequestrata dalla Guardia di Finanza una lista con i nomi di diverse imprese italiane che gli avrebbero affidato 237 milioni da allocare nei paradisi fiscali. Le attività industriali di Colleoni, aziende che operano principalmente nel settore della cartotecnica, anche per via della crisi non hanno dato grandi soddisfazioni visto che Ari Packaging, con ricavi dimezzati nel 2010 a 9,3 milioni dai 18,8 milioni dell'esercizio precedente a causa della chiusura del business dei prodotti di articoli da fumo, ha chiuso il 2010 in perdita per 90 mila euro. L'azienda ha dato il via alla procedura di mobilità e nello scorso novembre, dopo la cassa integrazione, sono stati licenziati 44 lavoratori del polo fumo basato a Rovereto. Anche Europoligra&co, che pure nel 2010 ha difeso il fatturato a 50,1 milioni, ritrovando l'utile a 612 mila euro dai 178 mila di passivo del 2009, ha dovuto varare un piano di ristrutturazione nel sito produttivo di Perugia. Colleoni si consola, sempre in Lussemburgo, con la solidità patrimoniale di Macere, dove sono custoditi asset per 87,3 milioni che rappresentano un vasto impero immobiliare fatto di campi agricoli e di mattoni, basato per lo più nel Veneto. Andrea Giacobino Estratto da pag. 22