Sinossi di Ordinamento 2015-2016

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Sinossi di Ordinamento 2015-2016
Stato Maggiore dell’Aeronautica
1° Reparto
L’ORDINAMENTO IN
AERONAUTICA MILITARE
Strutture organizzative e strumenti
ordinativi
Anno Accademico
2015 – 2016
L’Ordinamento in AM
PREMESSA
Negli ultimi anni la comunità internazionale è stata interessata da
numerosi e repentini mutamenti geopolitici che hanno influenzato in maniera
significativa le relazioni internazionali tra Stati. Lo scenario strategico globale è
orientato a perseguire un nuovo ordine internazionale più democratico, più
libero e più attento al rispetto dei diritti umani.
Nel periodo storico caratterizzato dal dualismo Est-Ovest la minaccia era
chiara e le risposte a eventuali situazioni di crisi erano pianificabili in termini
quantitativi e qualitativi. L’insicurezza e l’instabilità che hanno caratterizzato il
panorama internazionale post 1989, per molti osservatori del tutto inattese,
hanno indotto un significativo ripensamento dei modelli di Difesa delle nazioni
occidentali. Ogni Stato ha, quindi, dato corso a profonde ristrutturazioni per
adattare le organizzazioni difensive ai nuovi concetti strategici necessari per
fronteggiare le emergenti minacce multiformi, diffuse, multi-direzionali e
asimmetriche. Eserciti numerosi hanno lasciato il posto a componenti militari
assai più ridotte in grado di operare a grande distanza dalla madrepatria.
Contestualmente, sono aumentati gli interventi di carattere operativo
della compagine militare nell’ambito di operazioni di pace multinazionali (Crisis
Response Operations - CRO) sotto l’egida dell’Organizzazione delle Nazioni
Unite (ONU), della North Atlantic Treaty Organization (NATO) o dell’Unione
Europea (UE) per salvaguardare la sicurezza internazionale.
Nel contempo, la crescente professionalità richiesta allo strumento
militare e la continua contrazione delle risorse hanno determinato la necessità
di riorganizzazione del Dicastero Difesa. In tale contesto, l’Aeronautica Militare,
da un ventennio è in continua trasformazione.
Il presente testo è stato redatto con l’intento di descrivere in una sinossi
le strutture, i processi e le direttive che regolano il funzionamento di
un’organizzazione complessa quale quella costituita dalla FA. Quanto sopra
viene sintetizzato con il termine Ordinamento che, in linea con la Direttiva
SMA-ORD-001 “La Politica del Personale dell’Aeronautica Militare”, stabilisce le
relazioni, attribuisce le competenze e le responsabilità e disciplina le mansioni
specifiche del personale.
Considerata la portata dell’ambito di trattazione, il testo rappresenta un
documento di sintesi dei provvedimenti ordinativi della FA e un punto di
situazione aggiornato sulla realtà organizzativa per i frequentatori dei corsi di
formazione. Inoltre, può essere d’ausilio per gli insegnanti in quanto delinea un
collaudato percorso formativo per le lezioni sulla materia. Infine può essere un
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L’Ordinamento in AM
utile riferimento anche a coloro i quali, a tutti i livelli, desiderano seguire con
puntuale attenzione e partecipazione il processo di riorganizzazione.
I contenuti del testo sono stati elaborati dal personale del 1° Ufficio
“Ordinamento” del 1° Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, che
rappresenta l’articolazione dello staff del Capo di SMA chiamata a gestire
proprio gli aspetti ordinativi delle riorganizzazioni. L’aggiornamento del testo,
pertanto, è continuo e, considerato che parte del personale che si occupa della
redazione svolge attività di insegnamento della materia presso gli istituti di
formazione della FA, tiene conto dei commenti e dei bisogni formativi
rappresentati dai frequentatori.1
1
La presente sinossi è distribuita presso gli Istituti di Formazione dell’Aeronautica Militare allo scopo di integrare gli interventi
in aula dei formatori e non sostituisce i documenti ordinativi ufficiali della FA. In caso di riproduzione parziale dei suoi
contenuti deve essere sempre indicata la fonte. Non può essere oggetto di alterazione rispetto al formato originario di
distribuzione o di pubblicazione, a nessun titolo, su siti internet.
La sinossi è oggetto di revisione annuale e/o in occasione di significative variazioni organizzative.
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L’Ordinamento in AM
SOMMARIO
PREMESSA .............................................................................................................................. 1
SOMMARIO ............................................................................................................................. 3
1.
CENNI STORICI .......................................................................................................... 5
a.
LA NASCITA DELL’AERONAUTICA MILITARE ............................................................................... 5
b.
INFLUENZA DELLA 2ª GUERRA MONDIALE SULL’ORDINAMENTO POSTBELLICO .......................... 8
c.
RIORGANIZZAZIONE ANNI ‘90 ................................................................................................... 9
d.
RIDUZIONE STRUTTURALE IN ATTO ......................................................................................... 11
2.
ORDINAMENTO DEL MINISTERO DIFESA .................................................................. 12
a.
RIFERIMENTI NORMATIVI ........................................................................................................ 12
b.
AREA DI VERTICE...................................................................................................................... 12
c.
AREA TECNICO-OPERATIVA ...................................................................................................... 16
3.
MISSIONE DELLE FORZE ARMATE ............................................................................. 26
4.
GLI ORGANI COLLEGIALI DELLA DIFESA .................................................................. 30
a.
CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA ............................................................................................. 30
b.
COMITATO DEI CAPI DI STATO MAGGIORE ............................................................................... 31
5.
ORDINAMENTO DELL’AERONAUTICA MILITARE ........................................................ 33
a.
GENERALITÀ ............................................................................................................................. 33
b.
MISSIONE E COMPITI DELL’AERONAUTICA MILITARE .............................................................. 34
c.
STRUTTURA ORDINATIVA DELL’AERONAUTICA MILITARE ........................................................ 36
6.
IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (CaSMA) ................................... 38
7.
ORGANISMI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE ......................................... 41
a.
STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (SMA) ......................................................................... 42
b.
UFFICIO GENERALE CENTRO DI RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA – AERONAUTICA
MILITARE (UCRA – AM) ............................................................................................................ 47
c.
UFFICIO GENERALE PER L’INNOVAZIONE MANAGERIALE (UIM) ............................................... 48
d.
UFFICIO GENERALE PER LA COMUNICAZIONE (UCOM) ............................................................. 48
e.
UFFICIO GENERALE CONSULENZA E AFFARI GIURIDICI DELL’AM (UCAG) ................................ 49
f.
UFFICIO GENERALE COORDINAMENTO DELLA PREVENZIONE ANTINFORTUNISTICA E DELLA
TUTELA AMBIENTALE ............................................................................................................... 50
g.
UFFICIO GENERALE DI COORDINAMENTO DELLA VIGILANZA ANTINFORTUNISTICA (UCOVA) . 51
h.
DIREZIONE PER L’IMPIEGO DEL PERSONALE MILITARE DELL’AERONAUTICA (DIPMA) ............ 52
i.
ISPETTORATO PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISV) .................................................................. 53
j.
ISTITUTO SUPERIORE PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISSV) .................................................... 54
k.
GENERALE DEL RUOLO DELLE ARMI E CAPI DEL CORPO DEL GENIO, DI COMMISSARIATO E
SANITARIO AERONAUTICO ...................................................................................................... 54
l.
COMANDO 1ª REGIONE AEREA .................................................................................................. 55
m.
COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA (COMAER) ............................................................. 56
n.
ISPETTORE DELL’AVIAZIONE PER LA MARINA (ISPAVIAMAR) .................................................. 57
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L’Ordinamento in AM
o.
8.
UFFICIO DEL VICARIO EPISCOPALE PER L’AM .......................................................................... 58
COMANDI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE ............................................. 59
a.
COMANDO DELLA SQUADRA AEREA ........................................................................................... 59
b.
COMANDO LOGISTICO DELL’AM ................................................................................................ 79
c.
COMANDO DELLE SCUOLE DELL’AM/3ª REGIONE AEREA (CSAM/3ªRA) .................................... 95
9.
ORGANIZZAZIONE PERIFERICA DELL'AM (Enti “Tipo”) .......................................... 103
a.
LO STORMO ............................................................................................................................. 103
b.
QUARTIER GENERALE DI ALTO COMANDO/ORGANISMO DI VERTICE (QG) ............................. 104
c.
IL COMANDO AEROPORTO ...................................................................................................... 105
d.
DEPOSITI CENTRALI, TERRITORIALI E SUSSIDIARI AM ......................................................... 106
e.
TELEPOSTI AM ........................................................................................................................ 107
f.
DISTACCAMENTO AEROPORTUALE/AERONAUTICO ................................................................. 107
10.
RAPPRESENTANZE DELL’AERONAUTICA MILITARE (RAMI) .................................... 109
11.
ELEMENTI DI ORGANIZZAZIONE EXPEDITIONARY/DEPLOYABLE ........................... 110
12.
CIRCOSCRIZIONE AEROPORTUALE ......................................................................... 112
13.
PRESIDIO MILITARE .............................................................................................. 113
14.
PRESIDIO AERONAUTICO ....................................................................................... 114
15.
GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’AERONAUTICA MILITARE ...................................... 115
a.
LE RIUNIONI DI VERTICE DI FA .............................................................................................. 115
b.
I CONSIGLI DI COORDINAMENTO ........................................................................................... 115
c.
I CONSIGLI DI ALTO COMANDO .............................................................................................. 115
16.
POLITICA E FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM ................................................... 117
a.
POLITICA DELL’ORDINAMENTO (SMA-ORD-001) .................................................................... 117
b.
FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM ....................................................................................... 121
ALLEGATI ........................................................................................................................... 136
Allegato
Allegato
Allegato
Allegato
“A” – Glossario….............................................................……………………………… A-1
“B” – Acronimo…….............…………………………………………….……………..……………………… B-1
“C” – Reparti Operativi e Sistemi d’Arma associati..……………………….………...………… C-1
“D” – Organigramma Generale dell’Aeronautica Militare.................................. D-1
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L’Ordinamento in AM
1.
CENNI STORICI
a.
LA NASCITA DELL’AERONAUTICA MILITARE
Le origini dell’aviazione in Italia risalgono alla fine dell’800, quando
in Europa si comprese l’importanza dell’uso dei palloni aerostatici per
esigenze di carattere militare. Ciò orientò molti paesi a investire nel
settore; tra questi l’Italia che, nel 1884, con una Circolare del Ministero
della Guerra, autorizzò la costituzione di un “Servizio Aeronautico”
nell’ambito del 3° Reggimento Genio Militare trasformatosi, nel gennaio
dell’anno successivo, in “Sezione Aerostatica” del medesimo Reparto.
Con l’avvento dell’aeroplano e i successi del mezzo aereo nella
guerra di Libia (1911), si diffuse il convincimento che l’aviazione dovesse
essere un’arma autonoma, riorganizzando il settore con relativo
ampliamento delle competenze. Ciò portò all’emanazione della Legge 27
giugno 1912, n. 698 che istituì il “Servizio Aeronautico” presso la
Direzione Generale Genio e Artiglieria del Ministero della Guerra.
La costante ascesa dell’uso del mezzo aereo per scopi militari
indusse una rivisitazione ordinativa del settore aeronautico che
puntualmente si realizzò con la costituzione della “Direzione Servizio
Aeronautico” presso il citato 3° Reggimento Genio
e con la successiva istituzione, in luogo del
Servizio Aeronautico, del “Corpo Aeronautico
Militare” autonomo, ovvero equiparato con le altre
armi e corpi dell’Esercito e con organizzazione
indipendente dall’arma del genio (RD 7 gennaio
1915, n. 11).
Tuttavia, è solo nel 1923 che la componente
aerea militare italiana fu elevata al rango di Arma
indipendente rispetto alle altre forze armate con la
costituzione, dapprima, del “Commissariato per
l’Aeronautica2”, avvenuta con il RD 24 gennaio
1923, n. 62 e, successivamente, con la costituzione, proprio alle
dipendenze del neo Commissariato, della “Regia Aeronautica3” (RA),
2
3
Tale istituto aveva la funzione di coadiuvare il Ministro nella discussione dei provvedimenti normativi che richiedevano
particolari conoscenze tecniche. Il Commissario per l’Aeronautica esercitava tutte le attribuzioni del Governo per quanto
concerneva l’Aeronautica civile e militare. Il Commissariato era articolato in un Comando Generale, al quale facevano capo
le forze aeronautiche del territorio metropolitano e delle colonie nonché un’Intendenza Generale che sovraintendeva a tutti
i servizi tecnici.
La Royal Air Force (1918) e la Regia Aeronautica sono state le prime aeronautiche militari al mondo a nascere come forze
armate indipendenti. La Luftwaffe, ad esempio, nacque solo nel 1935 e l’USAF nel 1947.
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L’Ordinamento in AM
avvenuta con il RD 28 marzo 1923, n. 645 alla quale erano subordinate
tutte le forze aeree militari del Regno e delle Colonie.
La Regia Aeronautica era costituita da un Comando Generale della
Regia Aeronautica dal quale dipendevano i Comandi di Squadra Aerea e
di Divisione Aerea costituiti da:
 stormi di aeroplani da bombardamento notturno o diurno, da
caccia, da ricognizione;
 stormi di idrovolanti;
 un gruppo dirigibili;
 Regia Accademia e da una scuola di applicazione alle specialità;
 centri (depositi di aeronautica) e servizi.
Gli
aspetti
tecnico-amministrativi
erano
competenza
dell’Intendenza Generale dell’Aeronautica (organizzata in Direzioni
Superiori) che rappresentava, pertanto, l’organo tecnico-amministrativo
del Commissariato dell’Aeronautica.
Il personale della RA, costituito da Ufficiali e Sottufficiali (naviganti
e non naviganti), e da personale di Truppa, venne interessato da una
serie di provvedimenti adottati nel 1923 e negli anni immediatamente
successivi che contribuirono a definire nei dettagli le professionalità
necessarie affinché la nuova Arma fosse efficace ed efficiente.
Il 31 luglio 1923 con apposito Decreto Commissariale (DC) venne
costituito il Regio Corpo del Genio Aeronautico che esercitava tutte le
“funzioni tecniche, direttive, ispettive e sperimentali inerenti al progetto,
alla costruzione, all’allestimento e alla manutenzione del materiale
aeromobile, mobile e immobile dell’Aeronautica di Stato”.
Con altro DC, emanato sempre in data 31 luglio 1923, venne
costituito il Corpo di Commissariato militare dell’Aeronautica per
esercitare le “funzioni amministrative di carattere direttivo, sia per
quanto riguarda il bilancio dell’Aeronautica, l’approvvigionamento e la
gestione del materiale necessario così allo svolgimento delle varie attività
aeree, come alla vita dei reparti e sia per quanto riguarda la gestione
economica delle direzioni e dei servizi dipendenti”.
Il Corpo di Stato Maggiore della RA, attuale Ruolo Naviganti, venne
istituito con il Decreto Commissariale 12 ottobre 1923, n. 7. Il personale
appartenente a tale corpo esercitava tutte le funzioni devolute al
comando degli aeromobili, nonché tutte le altre funzioni tecnico-militari
6
L’Ordinamento in AM
sull’impiego dei mezzi aerei e sull’addestramento e impiego di tutte le
forze in attività di servizio e di riserva.
Il Regio Corpo degli Aeroporti, attuale Ruolo delle Armi, fu
costituito con DC 10 dicembre 1923 per “presiedere tutti i servizi degli
aeroporti assicurandone il regolare funzionamento” e per evitare di
distogliere il personale navigante dalle attività di volo.
Il quadro dei provvedimenti di costituzione dei ruoli del personale
della RA venne completato con l’emanazione del Decreto Commissariale
25 agosto 1924, n. 200 che istituì il Corpo degli Equipaggi della Regia
Aeronautica, e del Decreto Commissariale 27 agosto 1924, n. 183 che
costituì il Corpo Ufficiali degli Equipaggi della Regia Aeronautica.
La bandiera dell’Aeronautica fu concessa con RD 17 ottobre 1920,
n. 1485 all’allora Corpo Aeronautico e successivamente venne
consegnata alla neo-costituita Regia Aeronautica il 4 novembre 1923 nel
corso del primo raduno generale dell’arma azzurra tenutosi presso
l’aeroporto di Centocelle (Roma). In questa occasione la Bandiera venne
consegnata nelle mani del Comandante Generale pro-tempore, il Gen.
Piccio.
L’ulteriore sviluppo dell’arma aerea, il significativo livello raggiunto
dai singoli servizi e l’autorevolezza dimostrata dalla RA indussero a
elevare il Commissariato a livello di Ministero. Si trattò, di fatto, di un
provvedimento che tradusse in precisi termini ordinativi la realtà dei fatti
che vedeva, in concreto, il Commissariato operare come un vero e
proprio Ministero pur non avendone il rango e, pertanto, incontrando una
serie di inconvenienti sia in materia di bilancio sia nei rapporti con le
altre amministrazioni militari4. Il passaggio da Commissariato a Ministero
si realizzò con l’emanazione del RD 30 agosto 1925, n. 1513. Tale
provvedimento rappresentò il culmine di una serie di atti adottati per
assicurare all’Aviazione Militare il posto che le competeva e per stabilire
le condizioni necessarie per il futuro sviluppo.
L’ordinamento della RA subì negli anni tra le due Guerre Mondiali
una serie di modifiche, trovando la sua ultima espressione legislativa nel
RDL 22 febbraio 1937, n. 220.
Tale provvedimento prevedeva per la RA:
 1 Ufficio di Stato Maggiore;
 4 Comandi di Zona Aerea Territoriale;
4
Tratto dalla relazione del Commissario per l’Aeronautica al Re relativa al RD per l’elevazione a rango di Ministero del
Commissariato.
7
L’Ordinamento in AM

6 Comandi di Aeronautica (Sicilia, Sardegna, Egeo, Libia, Africa
Orientale Italiana e Albania).
Inoltre, l’articolo 6 del RDL definiva gli elementi della Regia
Aeronautica come segue:
 l’Arma Aeronautica;
 il Corpo del Genio Aeronautico;
 il Corpo di Commissariato Aeronautico;
 il Corpo Sanitario Aeronautico5;
 le Scuole Militari della Regia Aeronautica.
È rilevante sottolineare che la locuzione “Arma Aeronautica”
comprendeva:
 l’Arma Aerea, ovvero il complesso delle forze aeree destinate ad
assolvere i compiti della guerra aerea, compresa la difesa aerea
del regno e dei territori comunque soggetti alla sovranità dello
Stato;
 l’Aviazione per il Regio Esercito (RE), costituita dalle forze aeree
destinate ad assolvere i compiti assegnati in pace e in guerra ai
comandi del RE;
 l’Aviazione per la Regia Marina (RM), costituita dalle forze aeree
destinate ad assolvere i compiti di impiego assegnati in pace e
in guerra ai comandi della RM;
 Aviazione Coloniale, costituita dalle forze aeree dislocate nei
territori delle colonie destinate esclusivamente ad assolvere i
compiti di presidio assegnato in pace e in guerra.
b.
INFLUENZA DELLA 2ª GUERRA MONDIALE SULL’ORDINAMENTO
POSTBELLICO
Le unità aeree della RA erano state organizzate in modo da dover
necessariamente contare su una rigida organizzazione di supporto a
terra. La 2ª Guerra Mondiale si rivelò una guerra di movimento e ciò
mise in crisi le nostre unità aeree, costrette a spostarsi su basi di fortuna
affrettatamente approntate e sprovviste delle strutture organizzative di
supporto logistico indispensabili per garantirne l’operatività.
Da questa esperienza derivò, da una parte, la tendenza a rendere
autonomi, almeno per un certo periodo di tempo, i reparti di maggiore
valenza operativa, dotandoli dei necessari mezzi tecnici e, dall’altra,
5
Il RDL 22 febbraio 1937, n. 220 costituisce per la prima volta il Corpo Sanitario che, pertanto, viene costituito con ritardo
rispetto agli altri Corpi istituiti nel 1923.
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L’Ordinamento in AM
quella di predisporre, sin dal tempo di pace, aeroporti di rischieramento
in grado di garantire l’immediata operatività ai reparti di volo.
Anche nei settori della difesa aerea e terrestre, i reparti furono resi
maggiormente autonomi mettendo loro a disposizione uomini e mezzi.
Rispetto alla legge ordinativa fondamentale del 22 febbraio 1937, furono
soppressi i Comandi di Armata e Squadra Aerea. Per quanto concerne
invece l’ordinamento territoriale, in luogo delle Zone Aeree Territoriali
(ZAT), furono costituiti, con la legge 8 giugno 1961, n. 509 i Comandi di
Regione Aerea e le Circoscrizioni Aeroportuali. A queste modifiche si sono
poi aggiunte quelle derivanti dall’applicazione del DPR 18 febbraio 1965,
n. 1477 relativo alla ristrutturazione dello Stato Maggiore della Difesa a
degli Stati Maggiori di FA.
c.
RIORGANIZZAZIONE ANNI ‘90
Negli anni ‘90 fu percepita a livello politico la necessità di
riorganizzare il Dicastero della Difesa, la cui configurazione era allora
disciplinata dai DPR 1477 e 1478 del 1965, per razionalizzarne la
struttura tecnico-operativa, quella tecnico-amministrativa e quella
tecnico-industriale allo scopo di individuare un'organizzazione più snella,
funzionale e sinergicamente rispondente ai compiti istituzionalmente
affidati.
Con la legge 28 dicembre 1995, n. 549 (cd. legge finanziaria), il
Governo è stato delegato a predisporre uno o più decreti legislativi per
riordinare l'Amministrazione Difesa.
Furono pertanto emanati i seguenti provvedimenti:
 D.Lgs. 464/97 relativo all’area Tecnico-Operativa;
 D.Lgs. 264/97 relativo all’area Tecnico-Amministrativa;
 D.Lgs. 459/97 relativo all’area Tecnico-Industriale;
 D.Lgs. 265/97 relativo alla componente Civile della Difesa,
che hanno ridisegnato le strutture centrali e periferiche.
In particolare, per l’AM furono previsti e adottati, in un arco
temporale di sette anni (dal 1997 al 2003), una serie di provvedimenti di
riorganizzazione6 e soppressione7 di Enti/Reparti operativi di cui si
elencano i più significativi:
6
7
Riorganizzazione, qualsiasi provvedimento connesso alla revisione o all'integrazione della missione dell'ente ovvero qualsiasi
determinazione volta ad accentrare in nuovi organismi funzioni svolte da enti soppressi o ridefiniti.
Soppressione, qualsiasi provvedimento connesso all'esaurita missione dell'ente da cui consegue lo scioglimento o la
ridefinizione dell'organismo per altra missione.
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L’Ordinamento in AM







3° Stormo – Villafranca (soppressione e riconfigurazione in
Reparto Mobile di Supporto – Villafranca nel 1999, nel 2008 3°
Stormo Supporto Operativo e 3° Stormo nel 2012);
53° Stormo – Cameri (soppressione);
30° Stormo – Cagliari Elmas (soppressione e riconfigurazione in
Distaccamento Aeroportuale);
2ª Regione Aerea (soppressione);
Ispettorato Logistico (ILOG) e Ispettorato Telecomunicazioni e
Assistenza al Volo (ITAV) (soppressione e riconfigurazione in
Comando Logistico AM);
Soppressione di 2 Gruppi IT e di 10 Gruppi Radar AM;
Soppressione di numerosi Distaccamenti Aeroportuali e
Aeronautici.
A completamento della cornice legislativa in cui inquadrare la
profonda attività di riordino iniziata in quegli anni, ai citati provvedimenti
normativi si aggiungano quelli relativi al personale civile della Difesa
(Accordi e/o Contratti Collettivi Nazionali), nonché quelli concernenti la
riorganizzazione strutturale della FA in chiave gerarchico-funzionale
attraverso la costituzione dei cd Alti Comandi (di cui si tratterà più
diffusamente nel successivo Cap. 5 "Ordinamento dell'Aeronautica
Militare").
Il riordino del Dicastero ha trovato, inoltre, il suo naturale
compimento nella Legge 25/97 e relativo DPR attuativo 556/99
concernente le “Attribuzioni del Ministro della Difesa, ristrutturazione dei
vertici delle Forze Armate e dell’amministrazione Difesa”, riformando in
senso verticistico l’intero apparato del Dicastero.
Altro momento fondamentale è costituito dalla Legge 331/2000
(cd. “Professionale”), con la quale è stata attuata una profonda e
radicale modifica delle Forze Armate, introducendo due novità
sostanziali:
 la sospensione della leva in tempo di pace;
 il contingentamento degli organici a 190.000 unità.
La Legge prevedeva la progressiva trasformazione dello strumento
militare, da implementare entro il 31 dicembre 2006 (anticipata poi al
2004), in senso completamente professionale. Nell’ambito delle 190.000
unità, il DLgs 215/01 ha assegnato all’AM 44.000 unità così ripartite:
5.700 Ufficiali, 9.480 Marescialli, 16.800 Sergenti, 7.049 Truppa in
servizio permanente e 4.971 Truppa in ferma volontaria.
10
L’Ordinamento in AM
d.
RIDUZIONE STRUTTURALE IN ATTO
Recentemente sono stati adottati due provvedimenti normativi
finalizzati ad operare un’ulteriore significativa ristrutturazione in chiave
riduttiva dell’organizzazione militare.
Il primo, denominato “Spending Review” (D.L. 6 luglio 2012, n. 95
“Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza
dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle
imprese del settore bancario”, convertito, con modificazioni, dalla Legge
7 agosto 2012, n. 135), ha previsto la contrazione del volume organico
complessivo delle Forze Armate con una diminuzione dei dirigenti pari al
-20% per i Generali ed al -10% per i Colonnelli, da realizzarsi entro il 1
gennaio 2016. Con il DPCM 11 gennaio 2013 "Riduzione dell'entità
complessiva delle dotazioni organiche delle Forze Armate e
rideterminazione della relativa ripartizione" è stata fissata la riduzione a
170.000 unità dell'entità complessiva delle Forze Armate e la relativa
ripartizione (EI 100.211, MM 30.421 e AM 39.368) a decorrere dal 1°
gennaio 2016.
Il secondo, Legge 31 dicembre 2012, n. 244 “Delega al Governo
per la riduzione dello strumento militare nazionale e norme sulla
medesima materia” e discendenti Decreti Legislativi n. 7 e n. 8 del 28
gennaio 20148, disciplina la revisione in senso riduttivo:
 dell’assetto strutturale ed organizzativo dello Strumento
Militare, secondo principi e criteri direttivi che prevedono, tra
l’altro: la riduzione strutturale complessiva non inferiore al
30%9 da realizzare in 6 anni, l’accentuazione del ruolo di
preminenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il
potenziamento del collegamento fra il COI ed i Comandi
Operativi di Componente, la standardizzazione organizzativa
dell’Area di Vertice e Centrale interforze e delle Forze Armate,
una diversa ripartizione di competenze fra l’Area TecnicoOperativa e l’Area Tecnico-Amministrativa, la revisione in ottica
interforze dei settori “sanità” e “infrastrutture”, entro il 2020;
 delle dotazioni organiche complessive del personale militare a
150.000 unità (di cui circa EI 89.400 MM 26.800 AM 33.800),
entro il 2024;
 delle dotazioni organiche complessive del personale civile a
20.000 unità, entro il 2024.
8
9
In vigore dal 26 febbraio 2014.
Sono previsti 368 provvedimenti di riorganizzazione.
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L’Ordinamento in AM
2.
ORDINAMENTO DEL MINISTERO DIFESA
a.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Il fondamento giuridico dell’ordinamento del Ministero della Difesa
è rappresentato dal D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 “Codice
dell’Ordinamento Militare” (cd. “COM”) e dal DPR 15 marzo 2010,
n. 90 “Testo Unico delle disposizioni regolamentari in materia di
Ordinamento Militare a norma dell’articolo 14 della legge 28
novembre 2005, n. 246” (cd. “TUOM”).
Il COM ed il TUOM sono il frutto di una intensa attività di
ricognizione e di analisi delle norme di interesse del Ministero della
Difesa con lo scopo di verificarne l’utilità e l’attualità. E’ stata all’uopo
costituita una commissione di studio denominata “Comitato scientifico
per il coordinamento delle attività del Ministero della Difesa in materia di
semplificazione della legislazione”, che ha proceduto al riassetto delle
norme di interesse della Difesa. In particolare, tutte le norme non più
utili sono state espressamente abrogate, facendo invece confluire le
norme di rango primario quali leggi, decreti legislativi, decreti legge e
relative leggi di conversione, regi decreti legge, decreti legislativi
luogotenenziali e decreti legislativi del Capo provvisorio dello Stato nel
COM e le norme di rango secondario quali decreti del Presidente della
Repubblica, decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, decreti del
Capo provvisorio dello Stato, decreti interministeriali, decreti ministeriali
di natura regolamentare, regi decreti, decreti luogotenenziali e regie
patenti nel TUOM. I decreti del Presidente della Repubblica e i Regi
Decreti sono confluiti, in virtù della loro valenza giuridica, nel COM quelli
aventi forza di legge ovvero nel TUOM quelli aventi natura
regolamentare. Sul piano della semplificazione normativa, si è passati da
circa 1.600 fonti primarie e secondarie a una sola fonte primaria e una
sola fonte secondaria; da circa 17.000 articoli a 3.398 articoli
complessivi.
b.
AREA DI VERTICE
L’ordinamento del Ministero della Difesa prevede che il Ministro si
configuri sia come vertice politico della struttura ministeriale sia come
massimo organo gerarchico e disciplinare del Dicastero. In particolare, il
Ministro:
12
L’Ordinamento in AM






attua le deliberazioni in materia di difesa e sicurezza adottate
dal Governo, sottoposte all’esame del Consiglio Supremo di
Difesa e approvate dal Parlamento;
emana le direttive in merito alla politica militare, all’attività
informativa e di sicurezza e all’attività tecnico-amministrativa;
partecipa, direttamente o tramite un suo delegato, a tutti gli
Organismi internazionali ed europei competenti in materia di
difesa o sicurezza militare;
approva la pianificazione generale e operativa interforze con i
conseguenti
programmi
tecnico-finanziari,
nonché
la
pianificazione relativa all’area industriale, pubblica e privata, di
interesse della Difesa;
propone al Presidente del Consiglio dei Ministri la relazione da
presentare al Parlamento;
può sopprimere o riorganizzare, con proprio decreto, emanato
su proposta del Capo di SMD, Enti e Organismi nell’ambito del
processo di ristrutturazione delle Forze Armate.
Di seguito sono riportati gli Organi e gli Uffici che fanno capo al
Ministro, ripartiti in:
 Uffici di diretta collaborazione;
 Uffici Vigilati;
 Area Tecnico-operativa;
 Area Tecnico Amministrativa e Tecnico Industriale10.
10
Come da art. 45 e 48 del COM comprende Stabilimenti e Arsenali militari unitamente all’Agenzia Industrie Difesa.
13
L’Ordinamento in AM
CONSIGLIERE GIURIDICO1
CONSIGLIERE MILITARE1
MINISTRO DELLA DIFESA
PORTAVOCE DEL MINISTRO1
CONSIGLIERE PER LA SANITA’ MIL. 1
UFFICIO DI GABINETTO
SEGRETERIA PARTICOLARE
UFFICIO LEGISLATIVO
UFFICIO DEL CONSIGLIERE DIPLOMATICO
SEGRETERIE DEI SOTTOSEGRETARI DI STATO
Uffici di diretta collaborazione
ORGAN. IND. DI VALUT. PERFORM.
COMMISSAR. GEN. ONOR. CADUTI
ORDINARIO MILITARE
RMI ITALBREGUET3
AGENZIA INDUSTRIE DIFESA
DIFESA SERVIZI SPA
UNUCI
ONFA
UNIONE ITALIANA TIRO A SEGNO
LEGA NAVALE ITALIANA
CASSA DI PREVIDENZA DELLE FF.AA.
ASS. ITAL. DELLA CROCE ROSSA
RMI El Alamein
Enti vigilati
CAPO DI STATO MAGGIORE
DELLA DIFESA
SEGRETARIO GENERALE
DELLA DIFESA/DNA2
BILANDIFE
ISPEDIFE
Area Tecnico Operativa
NOTE:
1 = qualora nominato dal Ministro
Area Tecnico Amministrativa
2 = dipende direttamente dal Ministro per attribuzioni amministrative e dal CaSMD per attribuzioni militari
3 = per il tramite del CaSMA
Il Ministro della Difesa per l’esercizio delle proprie funzioni si avvale
di Uffici di diretta collaborazione. Per definizione gli Uffici di diretta
collazione sono Elementi di Organizzazione aventi esclusive competenze
di supporto dell’Autorità posta al vertice di un Organismo e di raccordo di
questo con l’esterno. Fra questi va citato l’Ufficio di Gabinetto, che
coadiuva il Ministro per lo svolgimento delle funzioni d’indirizzo politicoamministrativo e per la cura dei rapporti con le strutture degli Stati
Maggiori, del Segretariato Generale della Difesa e degli enti e organismi
del Ministero, assistendolo nelle relazioni con gli organi costituzionali e
nelle altre attività istituzionali di interesse del Dicastero. Il Capo
dell’Ufficio di Gabinetto è nominato dal Ministro tra gli Ufficiali Generali o
Ammiragli delle Forze Armate in Servizio Permanente.
Riveste una particolare rilevanza anche l’Ufficio Legislativo, che
cura la definizione delle iniziative legislative e regolamentari,
collaborando, anche ai fini dello studio e della progettazione normativa,
con i competenti Uffici del Ministero e garantendo la qualità del
linguaggio normativo, la fattibilità delle norme introdotte, lo snellimento
e la semplificazione normativa, nonché l’analisi dell’impatto della
regolamentazione. L’Ufficio Legislativo, inoltre, esamina i provvedimenti
sottoposti al Consiglio dei Ministri e quelli d’iniziativa parlamentare,
segue l’andamento dei lavori parlamentari e assicura il raccordo con
l’attività normativa delle Camere e con le altre attività parlamentari. Tra
14
L’Ordinamento in AM
l’altro, sovrintende al contenzioso internazionale, comunitario,
costituzionale nonché agli adempimenti relativi al contenzioso sugli atti
del Ministro (ferme restando le attuali competenze in materia di
contenzioso degli Uffici del Ministero), predispone le risposte agli atti
parlamentari di controllo e di indirizzo politico, svolge attività di
consulenza giuridica anche nei confronti degli Uffici dell’organizzazione
centrale del Ministero.
Inoltre, va evidenziato che i due Uffici Centrali (BILANDIFE11 e
ISPEDIFE12), ancorché inquadrati nell’ambito dell’Area TecnicoAmministrativa, dipendono direttamente dal Ministro. Del loro operato,
comunque, si avvale il Segretario Generale della Difesa/Direttore
Nazionale degli Armamenti per l’assolvimento delle proprie attribuzioni in
campo nazionale, internazionale e tecnico-scientifico.
Dal Ministro della Difesa dipendono il Capo di Stato Maggiore della
Difesa (Autorità di Vertice dell’Area Tecnico-Operativa) e il Segretario
Generale della Difesa (Autorità di Vertice dell’Area TecnicoAmministrativa e Tecnico-Industriale).
In aderenza a quanto previsto dal COM, il Capo di SMD è
gerarchicamente sovraordinato al Segretario Generale della Difesa (per
le attribuzioni tecnico-operative a quest’ultimo affidate), ai Capi di Stato
Maggiore di Forza Armata e al Comandante Generale dell’Arma dei
Carabinieri, limitatamente ai compiti militari devoluti all’Arma stessa (la
dipendenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri dal Capo
di SMD è conseguenza dell’elevazione a rango di Forza Armata dell’Arma
dei Carabinieri ai sensi della legge 31 marzo 2000, n. 7813). Il ruolo
sovraordinato del Capo di SMD rispetto ai Capi di Stato Maggiore delle FA
rappresenta uno dei più importanti elementi di discontinuità rispetto al
passato quando, invece, il Capo di SMD era solo un primus inter pares.
11
12
13
Ufficio Centrale del Bilancio e degli Affari Finanziari.
Ufficio Centrale per le Ispezioni Amministrative.
Parzialmente abrogata dal COM.
15
L’Ordinamento in AM
MINISTRO DELLA DIFESA
SGD-DNA
CaSMD
CaSME
CaSMA
CaSMM
Comte CC
Per le attribuzioni tecnico-operative
Limitatamente ai compiti militari
L’architettura organizzativo-funzionale del Ministero delinea un
sistema fortemente caratterizzato dalla sua specificità, nel quale i
principi generali dell’azione amministrativa, derivanti dall’attività di
indirizzo politico del Ministro, sono combinati con le peculiarità
dell’ordinamento militare.
c.
AREA TECNICO-OPERATIVA
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa14 ha la responsabilità
della Pianificazione, della Predisposizione e dell’Impiego delle FA nel loro
complesso. Egli emana direttive ai fini dell’esercizio di tutte le
attribuzioni dei Capi di Stato Maggiore di Forza Armata e del
Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri (per i compiti militari) e
delle attribuzioni tecnico-operative del Segretario Generale della
Difesa/DNA. Inoltre, sulla base delle direttive del Ministro, il Capo di SMD
predispone, sentiti i Capi di SM di FA e il Comandante Generale dell’Arma
dei Carabinieri (limitatamente ai compiti militari dell’Arma), la
pianificazione generale finanziaria e quella operativa interforze,
definendo i conseguenti programmi tecnico-finanziari. Il CaSMD, inoltre,
è organo centrale di sicurezza per la Difesa.
14
Art. 26 del COM.
16
L’Ordinamento in AM
CAPO DI SMD
Stato Maggiore della Difesa
Ufficio Generale del Capo di SMD
Comitato dei Capi di Stato Maggiore1
Scuola TLC delle FF.AA.2
Scuola Interforze per la Difesa NBC3
Scuola di Aerocooperazione4
ITALDELEGA5
ITALONU6
ITALUE7
ITALNATO8
Comando Operativo di vertice
Interforze
ITALSTAFF9
Comando Interforze per le
Operazioni delle Forze Speciali
Centro Alti Studi per la Difesa
NOTE:
1
Organo di consulenza del CaSMD.
2
Dipende dall’Ispettore delle Scuole della MM, su delega del CaSMD, ad eccezione emanazione direttive didattiche e formative in campo interforze e potestà ordinativa.
3
Dipende dal Comandante delle Scuole EI, su delega del CaSMD, ad eccezione emanazione direttive didattiche e formative in campo interforze e potestà ordinativa.
4
Dipende dal Com.te delle Scuole AM/3ª RA, su delega del CaSMD, ad eccezione emanazione direttive didattiche e formative in campo interforze e potestà ordinativa.
5
Rappresentanza Militare Italiana presso Comando Supremo Potenze Alleate in Europa
6
Ufficio dell’Addetto per la Difesa e Consigliere Militare presso la Rappresentanza Permanente d’Italia in seno all’ONU
7
Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea
8
Ufficio degli Addetti dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica presso la Rappresentanza Permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico
9
Rappresentanza Militare Italiana presso il Comitato Militare della NATO e della UE
Le competenze del CaSMD sono riconducibili a due macro-funzioni:
 operativa, in quanto ha la responsabilità della pianificazione,
predisposizione e impiego delle FA nel loro complesso;
 finanziaria, poiché predispone la pianificazione generale e
finanziaria e quella operativa interforze e definisce i conseguenti
programmi tecnico-finanziari.
In definitiva, si può ritenere che il Capo di SMD sia il Comandante
Operativo delle Forze Armate.
Per l’esercizio delle sue attribuzioni:
 dispone dello Stato Maggiore della Difesa (SMD);
 si avvale del Comando Operativo di vertice Interforze (COI).
Stato Maggiore della Difesa (SMD)15
Lo SMD, competente per la pianificazione, il coordinamento e il
controllo nei vari settori di attività, è retto dal Sottocapo di Stato
Maggiore (SCaSMD), nominato con decreto del Ministro della Difesa,
su indicazione del Capo di SMD, scelto tra gli Ufficiali con grado di
Generale di Corpo d’Armata, Ammiraglio di Squadra o Generale di
Squadra Aerea in Servizio Permanente, appartenente a Forza Armata
diversa da quella del CaSMD. Il SCaSMD indirizza e coordina le attività
15
Art. 27 del COM e art. 92 del TUOM.
17
L’Ordinamento in AM
di 6 Reparti (Personale; Informazioni e Sicurezza; Politica Militare e
Pianificazione; Logistica ed Infrastrutture; Affari Generali; Sistemi C4I
e Trasformazione) e 2 Uffici Generali (Pianificazione, Programmazione
e Bilancio; Affari Giuridici), strutturati in senso interforze con organico
determinato su base di equilibrata rappresentatività delle Forze
Armate.
SCaSMD
Segreteria Particolare del
SCaSMD
Ufficiale Addetto al SCaSMD
Ufficio Amministrazione
Ufficio del SCaSMD
Consiglio Interforze sulla
Prospettiva di Genere
Ufficio Protocollo Unico
Reparto Carabinieri dello
SMD *
3° REPARTO
Politica Militare e
Pianificazione
1° REPARTO
Personale
2° REPARTO
Informazioni e
Sicurezza
VCR
Sic. Add.Mil.
VCR * *
Inf. Oper.
Ce.Va.
CII
RMI CCD
CoE Tallin
CIFIGE
Ufficio Generale
Pianificazione
Programmazione e
Bilancio
5° REPARTO
Affari Generali
4° REPARTO
Logistica ed
Infrastrutture
Ufficio Generale
Affari Giuridici
6° REPARTO
Sistemi C4I e
Trasformazione
Centro Joint
M&S
VCR
Pol.Inf. T.S.
Comando
C4 Difesa
CIGC
SICRAL
CITS
*
Con compiti di vigilanza delle infrastrutture dello SMD.
* * E’ anche Comandante del CII.
Dal 2° Reparto dello SMD (RIS) dipendono, tra gli altri, i
seguenti Enti, la cui missione riveste particolare interesse ai fini
dell’impiego dello strumento aerospaziale:

CII (Centro Intelligence Interforze): il Centro ha il compito di
assicurare
le
attività
di
ricerca,
acquisizione,
analisi,
valorizzazione, valutazione e disseminazione degli elementi di
informazione necessari per la configurazione dello strumento
militare nel suo complesso e per la pianificazione e la condotta
delle operazioni militari. Il Comandante del CII coincide con il Vice
Capo Reparto per le Informazioni Operative del RIS.

CITS (Centro Interforze Telerilevamento Satellitare): il Centro è
responsabile dell’esecuzione delle missioni nazionali del sistema
militare di osservazione satellitare HELIOS e del sistema di
osservazione satellitare COSMO-SKYMED.
18
L’Ordinamento in AM
Il Comando Operativo di vertice Interforze (COI)16
Il COI è l’Elemento di Organizzazione mediante il quale il Capo
di SMD svolge le funzioni di pianificazione e di direzione delle
operazioni nonché delle esercitazioni internazionali e multinazionali.
In tale quadro, il Comandante del COI, nominato con DM e
scelto, su indicazione del CaSMD, tra i Generali di Corpo d’Armata,
Ammiragli di Squadra e Generali di Squadra Aerea, ha le seguenti
attribuzioni:

Capo dello Staff del Comandante Operativo delle Forze (CaSMD)
per l’esercizio del comando operativo;

Comandante Interforze in operazioni nazionali convenzionali
(COMINFOR) esercitando il controllo operativo sulle forze
assegnate all’operazione stessa, quando delegato dal CaSMD;

Comandante dell’Operazione (COPER) di operazioni multinazionali,
di cui l’Italia ha la leadership e, come tale, esercita il controllo
operativo sulle forze multinazionali assegnategli dalle Nazioni
partecipanti.
Il COI ha un Capo di Stato Maggiore il quale è responsabile dello
sviluppo delle attività dello Stato Maggiore secondo le direttive e gli
obiettivi fissati dal Comandante. A tal fine indirizza, coordina e
controlla l’attività dei 2 Reparti dipendenti: Reparto Operazioni e
Reparto Supporto Operativo.
16
Art. 29 del COM e art. 94 del TUOM
19
L’Ordinamento in AM
COMANDANTE
VICE COMANDANTE
Joint Force
Headquarters
Aiutante di campo/
bandiera/volo
Ufficiale Generale di
Collegamento EI
Ufficio del Comandante
Ufficiale Generale di
Collegamento MM
Segreteria Particolare
Ufficiale Generale di
Collegamento AM
Quartier Generale
Ufficiale Generale di
Collegamento CC
Ufficio Legale
Ufficiale Generale di
Collegamento G. di F.
CAPO DI STATO MAGGIORE
RMI MCCE Eindhoven
Ufficio del Capo di Stato
Maggiore
NIF della Divisione
IF/T (Joint
Fire/Targeting)
Reparto
Operazioni
Reparto
Supporto Operativo
Centro Operativo
Interforze
Divisione J2
Informazioni
Divisione J1
Personale
Divisione J4
Logistica
Divisione J3
Operazioni
Divisioni J5
Piani
Divisione J8
Finanziaria
DivisioneJ6
Comunicazione
Divisione J7
Esercitazioni
Divisione J9
Cooperazione Civile
e Militare
Divisione
J MED
JMCC
Dal Comandante del COI dipende il Joint Force Headquarters
italiano, Comando interforze a livello di Brigata. Il Joint Force
Headquarters è preposto alla pianificazione e alla conduzione di
operazioni di limitata entità (small operations), è posto in prontezza
operativa ed ha un assetto organizzativo molto flessibile al fine di
assicurarne la capacità “deployable”.
Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali
(COFS)
Il COFS è responsabile della concezione, organizzazione e
condotta delle Operazioni delle Forze Speciali Interforze, nonché
dell’elaborazione e dell’armonizzazione della dottrina d’impiego e
dell’addestramento interforze delle Forze Speciali, sia in ambito
nazionale sia in contesti multinazionali.
Le Operazioni Speciali17 consistono in attività militari condotte
da forze appositamente designate, addestrate, organizzate ed
equipaggiate mediante l’impiego di tecniche operative non standard
per le forze convenzionali. Tali attività sono condotte in tutto lo
spettro delle operazioni militari, in maniera coordinata o indipendente
rispetto alle operazioni delle forze convenzionali, con lo scopo di
conseguire obiettivi politici, militari, psicologici o economici. Le
17
AAP-6 (Nato Glossary of Term and Definitions).
20
L’Ordinamento in AM
Operazioni Speciali si caratterizzano per essere svolte in ambienti
ostili o non permissivi, anche a grande distanza dalle unità amiche.
Il COFS è responsabile della concezione, organizzazione e
condotta delle operazioni nei principali e più delicati teatri operativi
avvalendosi del 9° Reggimento d'Assalto paracadutisti "Col Moschin"
dell'Esercito Italiano; del Gruppo Operativo Incursori (GOI) della
Marina Militare; del 17° Stormo Incursori dell'Aeronautica Militare
(che trae le proprie origini e tradizioni dagli ADRA - Arditi Distruttori
Regia Aeronautica); del Gruppo Intervento Speciale (GIS) dei
Carabinieri.
COMANDANTE
Segreteria Particolare
Consulente
Giuridico-Legale
Consulente Sanitario
Ufficio Amministrazione
CAPO DI STATO MAGGIORE
Sottocapo di SM Supporto
Ufficio J1
Personale
Ufficio J8
Pianificazione
Finanziaria
Ufficio J4
Logistica
Sottocapo di SM Operativo
Ufficio J2
Intelligence
Ufficio J3
Operazioni
Ufficio J5
Piani
Ufficio J6
Comunicazione e
Informatica
Sottocapo di SM
Addestramento, Innovazione e
Interoperabilità
Ufficio J7
Addestramento e
Esercitazioni
Ufficio J10
Innovaz., Interop.
e Dottrina
Centro Alti Studi per la Difesa (CASD)
Il CASD rappresenta l'organismo di studio di più alto livello nel
campo della formazione dirigenziale e degli studi di sicurezza e di
difesa. Da ciò discende la sua missione:

migliorare il background professionale e culturale degli Ufficiali di
alto rango e dei Funzionari e Dirigenti civili della difesa;

perfezionare la formazione professionale e la preparazione
culturale degli Ufficiali in uno spirito interforze;

elaborare
studi
relativi
alle
problematiche
inerenti
all'organizzazione della difesa nazionale e alla preparazione dello
strumento militare.
21
L’Ordinamento in AM
Il CASD è strutturato in una Presidenza, in uno Stato Maggiore e
in tre istituti: l’Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD), l’Istituto
Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) e il Centro Militare di
Studi Strategici (CeMiSS).
PRESIDENTE
Aiutante di campo/
bandiera/volo
Segreteria Particolare
STATO MAGGIORE
Sezione di Amministrazione
Ufficio Segreteria
Personale e
Benessere
Istituto Alti Studi per la
Difesa (IASD)
Ufficio
Coordinamento
Comando
Supporti
Generali
Istituto Superiore di Stato
Maggiore Interforze
(ISSMI)
Sezione Servizio Prevenzione
e Protezione
Centro Militare Studi
Strategici (CeMiSS)
Centro per la Formazione
Logistica Interforze
(Ce.FLI) (1) (2)
(1) Dipendenza gerarchica dal Presidente del CASD.
(2) Collegamenti tecnici: dal I Reparto di SMD per gli aspetti formativi e dal IV Reparto di SMD per gli aspetti nella materia di pertinenza.
Lo IASD programma e conduce sessioni di aggiornamento
professionale annuali che vertono sull'analisi della politica militare,
sull'organizzazione delle Forze Armate e sullo studio di strategie di
sicurezza e difesa, al fine di:

aggiornare il background professionale e culturale degli Ufficiali di
alto rango e dei Dirigenti civili della Difesa nel campo della difesa e
sicurezza;

curare la diffusione della cultura militare e promuovere l'osmosi
culturale e scientifica con le maggiori realtà istituzionali e
produttive del Paese organizzando, a tale scopo, una "Sessione
Speciale" di studi.
L’ISSMI ha il compito di sviluppare e perfezionare la formazione
professionale e la preparazione culturale degli Ufficiali delle FA e della
Guardia di Finanza, al fine di consentire loro di ricoprire incarichi di
rilievo negli ambiti di Forza Armata, interforze e internazionale.
Il CeMiSS ha il compito di effettuare studi e ricerche di
carattere politico-militare e strategico-militare, promuovendo la
22
L’Ordinamento in AM
formazione e la specializzazione dei ricercatori scientifici nello
specifico settore. Nell’espletamento dei propri compiti istituzionali, può
collaborare con le Università e con i Centri di Ricerca italiani e
stranieri.
AREA TECNICO-AMMINISTRATIVA E TECNICO-INDUSTRIALE
Il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale
degli Armamenti (SGD/DNA) è il responsabile, nel quadro della
pianificazione generale dello strumento militare, dell’organizzazione e
del funzionamento delle Aree Tecnico-Amministrativa e TecnicoIndustriale18; è posto alle dipendenze del Ministro della Difesa, per le
attribuzioni amministrative, e del Capo di SMD per quelle tecnicooperative.
In qualità di Segretario Generale, figura che si inquadra nel
contesto generale della Pubblica Amministrazione, assicura il
coordinamento dell’azione amministrativa, avvalendosi di due Vice
Segretari, di cui uno civile. Come Direttore Nazionale degli
Armamenti, esplica la propria funzione nei settori della ricerca, dello
sviluppo e dell’approvvigionamento dei materiali. Proprio in
quest’ultimo settore il DPR 270/1019 ha apportato le modifiche alla
struttura ordinativo-organica esistente, prevedendo, fra l’altro, la
soppressione di quattro Direzioni Generali20 (DIFESAN21, ARMAEREO22,
NAVARM23 e TERRARM24). In particolare, per quanto concerne la parte
degli armamenti, le attribuzioni delle soppresse TERRARM, NAVARM e
ARMAEREO, nonché di TELEDIFE, sono state allocate presso apposite
articolazioni (denominate “Direzioni”) del Segretariato Generale della
Difesa/Direzione Nazionale degli Armamenti (SEGREDIFESA), che si
configura come la principale “Agenzia di procurement” della Difesa.
Sul piano funzionale, è stata altresì confermata la previsione
normativa che permette ai Capi di Stato Maggiore di FA, per l’ottimale
realizzazione dei programmi tecnico-finanziari approvati, di avvalersi
delle citate Direzioni, alle quali possono fornire anche specifiche
indicazioni. Infine, con il DPR 191/12 è stata attuata una ulteriore
razionalizzazione
dell’Area
Tecnico-Amministrativa,
con
la
18
19
20
21
22
23
24
Fanno parte dell’Area T-I gli stabilimenti e gli arsenali militari, gestiti dall’Agenzia Industrie Difesa, dipendenti dal
Segretariato Generale della Difesa, dai Comandi e dagli Ispettorati Logistici di FA.
“Regolamento recante modifiche al TUOM”.
TELEDIFE (Direzione Generale delle Telecomunicazioni, dell’Informatica e delle Tecnologie Avanzate) era stata soppressa
con il DPR 145/09.
Direzione Generale della Sanità Militare.
Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità.
Direzione Generale degli Armamenti Navali.
Direzione Generale degli Armamenti Terrestri.
23
L’Ordinamento in AM
riconfigurazione anche di GENIODIFE da Direzione Generale dei Lavori
e del Demanio a Direzione dei Lavori e del Demanio.
Il Segretariato Generale della Difesa/Direzione Nazionale degli
Armamenti è articolato in 5 Direzioni e 6 Reparti, presso i quali sono
attestate le attribuzioni e le attività concernenti la politica industriale e
le relazioni internazionali, la ricerca e lo sviluppo tecnologico ed il
contenzioso; a tali articolazioni è inoltre demandato, negli ambiti di
rispettiva competenza, il compito di supportare il SGD/DNA
nell’attività di predisposizione delle linee di indirizzo programmatico e
di coordinamento dell’Area Tecnico-Amministrativa.
SEGRETARIO GENERALE DELLA DIFESA
DIRETTORE NAZIONALE DEGLI ARMAMENTI
funzioni di indirizzo,
controllo e coordinamento
Aiutante di Campo
Segreteria Particolare
PERSOMIL
PERSOCIV
Ufficio Generale del Segretario
Generale
PREVIMIL
COMMISERVIZI
2 UTT (FI-NA)
Ufficio Generale CRA
Circolo Ufficiali delle FFAA
VICE SEGRETARIO/
VICE DNA
VICE SEGRETARIO GENERALE
UAS
RAMDIFE
I Reparto
Personale
II REPARTO
Coordinamento
Amministrativo
III Reparto
Politica
Industriale
Relazioni Intern.li
VI Reparto
Contenzioso e
Affari Legali
IV Reparto
Coordinamento
dei Programmi
d’Armamento
V REPARTO
Innovazione
Tecnologica
DIRAMINTER
Direzione
GENIODIFE
Direzione
TELEDIFE
Direzione
TERRARM
Direzione
NAVARM
Direzione
ARMAEREO
STT Milano
UTT Torino
UTT Genova
UTT Torino
STT Roma
UTT Nettuno
UTT Roma
UTT Milano
UTT Napoli
Alle dipendenze del SGD/DNA è posto il Circolo Ufficiali delle
FA (CUFA) mentre sotto il Vice Segretario Generale/Vice Direttore
Nazionale degli Armamenti operano il Raggruppamento Autonomo
Ministero della Difesa (RAMDIFE) e l’Ufficio Amministrazioni
Speciali (UAS). Dal Capo del II Reparto dipende la Direzione di
Amministrazione Interforze (DIRAMINTER).
Le 4 Direzioni Generali, di seguito elencate, rispondono
direttamente al Ministro, da cui dipendono per l’attuazione delle
Direttive Ministeriali ma, nell’espletamento delle proprie attività, sono
indirizzate, controllate e coordinate dal SGD-DNA:

PERSOMIL (Direzione Generale per il Personale Militare);
24
L’Ordinamento in AM



PERSOCIV (Direzione Generale per il Personale Civile);
PREVIMIL (Direzione Generale della Previdenza Militare e della
Leva);
COMMISERVIZI (Direzione Generale di Commissariato e di
Servizi Generali).
25
L’Ordinamento in AM
3.
MISSIONE DELLE FORZE ARMATE
La missione delle Forze Armate ha il proprio fondamento giuridico nel
testo della Costituzione (articoli 1125, 5226 e 8727) e nel COM, in cui viene
stabilito (art. 87) che sono al servizio della Repubblica. Nel COM viene
altresì specificato che le Forze Armate (art. 89):
 hanno come compito prioritario la difesa dello Stato;
 devono operare al fine della realizzazione della pace e della sicurezza, in
conformità alle regole del diritto internazionale e alle determinazioni
delle organizzazioni internazionali delle quali l’Italia fa parte;
 concorrono alla salvaguardia delle libere istituzioni e svolgono compiti
specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria
necessità e urgenza.
Inoltre, in caso di conflitti armati e nel corso delle operazioni di
mantenimento e ristabilimento della pace e della sicurezza internazionale, i
Comandanti delle Forze Armate hanno il compito di vigilare, in concorso con
gli organismi internazionali competenti, sull’osservanza delle norme di
diritto internazionale umanitario.
Alle FA sono, altresì, assegnati dal quadro normativo vigente compiti
ulteriori, di seguito declinati:
 fornire, compatibilmente con le capacità tecniche del personale e dei
mezzi in dotazione, il proprio contributo nei campi della pubblica utilità
e della tutela ambientale28;
 garantire la sorveglianza e il controllo di obiettivi fissi, quali edifici
istituzionali e altri di interesse pubblico29.
Sulla base di tale disposizioni di legge e in esito alle linee di indirizzo
del livello Politico Militare (“Direttiva Ministeriale”), in cui vengono fissati gli
obiettivi e i criteri di sviluppo dello Strumento Militare, il Capo di Stato
Maggiore della Difesa:
 fornisce la visione strategica del contesto di sicurezza;
 definisce gli elementi di riferimento concettuali per il processo di
trasformazione delle FA;
25
26
27
28
29
“L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un
ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a
tale scopo.”
“La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il
suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici. L'ordinamento delle
Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.”
“Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale. omissis... Ha il comando delle Forze
Armate, presiede il Consiglio Supremo di Difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle
Camere.”
Art. 92 del COM.
Art. 18 della Legge 128/01.
26
L’Ordinamento in AM

indica gli obiettivi generali da conseguire nel breve, medio e lungo
termine.
In questa ottica, il CaSMD ha individuato le “missioni delle Forze
Armate”, che si possono così sintetizzare (riportate in ordine di importanza
strategica, che non riflette necessariamente la probabilità di occorrenza):
1ª missione
Difesa dello Stato contro ogni possibile aggressione, al fine di
salvaguardare l’integrità del territorio nazionale - inteso come piattaforma
terrestre, spazio aereo e acque territoriali - la sicurezza e la libertà delle vie
di comunicazione, la sicurezza delle aree di sovranità nazionale e dei
connazionali all’estero, ovunque siano minacciati.
Questa missione implica per lo Strumento Militare la capacità di far
fronte a tutte le potenziali forme di minaccia realisticamente ipotizzabili dall’azione militare convenzionale all’attacco terroristico, all’impiego di armi
di distruzione di massa, alle forme di lotta non convenzionale e
asimmetriche – sul territorio nazionale e/o oltre confine.
Essa implica, inoltre, per quel che concerne la configurazione delle
capacità militari nazionali nel loro complesso, la disponibilità di uno
Strumento completo e bilanciato in tutte le sue componenti, ossia in grado
di assicurare, se necessario autonomamente, in un contesto esclusivamente
nazionale, la Difesa dello Stato contro ogni tipo e livello di aggressione
realisticamente possibile.
La rispondenza ai requisiti indicati consente allo Strumento Militare di
perseguire i fini della prima missione anche attraverso gli effetti dissuasivi
della deterrenza.
2ª missione
Salvaguardia degli spazi euro-atlantici, nel quadro degli interessi
strategici e/o vitali del paese, attraverso il contributo alla difesa collettiva
della NATO.
Questa missione, che può essere condotta sul territorio nazionale e/o
oltre confine, trova il proprio fondamento nel Trattato costitutivo
dell’Alleanza Atlantica e negli altri accordi sottoscritti e ratificati dal
Parlamento, e, più in dettaglio, nelle enunciazioni del Concetto Strategico
dell’Alleanza Atlantica “Active Engagement, Modern Defence” approvato nel
corso del Summit di Lisbona del novembre 2010.
27
L’Ordinamento in AM
3ª missione
Contributo alla gestione delle crisi internazionali, mediante la
partecipazione a operazioni di prevenzione e gestione della crisi, al fine di
garantire la pace, la sicurezza, la stabilità e la legalità internazionale,
nonché l’affermazione dei diritti fondamentali dell’uomo nello spirito della
Carta delle Nazioni Unite, nell’ambito di organizzazioni internazionali – in
primis la NATO, l’UE e l’ONU – e/o di accordi bi-multilaterali.
4ª missione
Concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni e svolgimento di
compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di
straordinaria necessità e urgenza.
Questa missione comprende alcuni compiti non direttamente connessi
con le responsabilità primarie della Difesa, ai quali le Forze Armate
provvedono compatibilmente con le capacità tecniche del personale e dei
mezzi in dotazione. Essa richiede adeguate predisposizioni organizzative e
comporta oneri di non trascurabile entità, sia di carattere finanziario sia in
termini di risorse umane.
È possibile affermare che dette missioni sono strettamente
interdipendenti, perché utilizzano le stesse capacità e risorse, e fortemente
sinergiche negli effetti. Esse vanno sempre considerate in prospettiva
sistemica e con visione unitaria (4 missioni - 1 strategia).
Dal Modello di Difesa sopra delineato, discende la necessità che lo
Strumento Militare sia configurato per esprimere le seguenti CAPACITÀ:
 comando, controllo, comunicazioni e consultazione di livello strategico e
di livello operativo;
 interoperabilità in ambito interforze e multinazionale;
 intelligence;
 sfruttamento massimo dell’informazione mediante la disponibilità di
centri e di piattaforme terrestri, navali, aeree (pilotate e non);
 targeting joint & combined;
 mobilità strategica in grado di contribuire all’immissione e al supporto di
aliquote di forze in Teatro;
 rilevazione e difesa CBRN;
 condotta di operazioni speciali;
 difesa integrata contro Theatre Ballistic Missile;
 cooperazione civile-militare (CoCiM/CiMiC).
28
L’Ordinamento in AM
In tale quadro l’Aeronautica Militare deve essere in grado di
effettuare:
 operazioni di Difesa Aerea contro minacce aeree pilotate e non,
tradizionali o emergenti (terroristiche), anche con capacità contro
Theatre Ballistic Missile;
 operazioni Aeree Strategiche (simultanee, di concorso e autonome),
ovvero operazioni mirate a conseguire risultati con effetto strategico,
quali il bombardamento di precisione, il trasporto aereo ecc.;
 operazioni Aeree Offensive e Difensive;
 operazioni nello Spazio;
 operazioni di Combat Search and Rescue, anche in contesti e con
formazioni interforze, ferme restando le capacità autonome di ciascuna
Forza Armata;
 attività di concorso alle altre Istituzioni dello Stato.
29
L’Ordinamento in AM
4.
GLI ORGANI COLLEGIALI DELLA DIFESA
a.
CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA
Il Consiglio Supremo di Difesa è un organo istituito dall'articolo
87 della Costituzione che precisa che il Presidente della Repubblica "ha
il comando delle Forze Armate, presiede il Consiglio Supremo della
Difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato
dalle Camere". Il Consiglio, pertanto, è l’unico Organo del Dicastero
Difesa a “rilevanza costituzionale”.
Il COM ne definisce le funzioni e la composizione.
L'art. 2 stabilisce che il Consiglio esamina i problemi generali
politici e tecnici attinenti alla difesa nazionale, determina i criteri e fissa
le direttive per l'organizzazione e il coordinamento delle attività che
comunque la riguardano.
L'art. 3 stabilisce che esso è presieduto dal Presidente della
Repubblica ed è composto dal:
 Presidente del Consiglio dei Ministri, con funzioni di vicepresidente;
 Ministro degli Affari Esteri;
 Ministro dell'Interno;
 Ministro dell’Economia e delle Finanze;
 Ministro della Difesa;
 Ministro dello Sviluppo Economico;
 Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Il Segretario del Consiglio, nominato dal Consiglio stesso e scelto al
di fuori dei suoi componenti, partecipa alle sedute.
L’art. 4 aggiunge che possono essere convocati alle riunioni i Capi
di Stato Maggiore delle FA, nonché persone di particolare competenza
nel campo scientifico, industriale ed economico ed esperti in problemi
militari.
L'art. 8 afferma che il Consiglio si riunisce almeno due volte l'anno
ed è, inoltre, convocato tutte le volte che se ne ravvisi la necessità, dal
Presidente della Repubblica, di propria iniziativa o su proposta del
Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il Consiglio Supremo è dunque un organo consultivo del
Governo, ovvero di un organo costituzionale, i cui interessi e le cui
30
L’Ordinamento in AM
finalità esulano dalla concreta competenza di un singolo Ministero ma
investono, invece, la vita sociale, economica, politica dello Stato, in
relazione al problema della Difesa del Paese. Il Consiglio Supremo è
un organo di carattere collegiale i cui atti deliberativi hanno la veste
di criteri e direttive, che investendo anche attività estranee al
quadro istituzionale della difesa, sono destinate a soddisfare le esigenze
generali, di natura politica e tecnica della Difesa (es. produzione
industriale, servizi, ricerca scientifica e tecnologica ecc.).
b.
COMITATO DEI CAPI DI STATO MAGGIORE
Il Comitato dei Capi di Stato Maggiore delle FA, istituito con legge
8 marzo 1968, n. 200, è adesso disciplinato dall’art. 28 del Codice
dell’Ordinamento Militare, che lo definisce quale “organo di consulenza
del Capo di Stato Maggiore della Difesa”.
Sono Membri del Comitato:
 il Capo di Stato Maggiore della Difesa (Presidente);
 il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito (Membro);
 il Capo di Stato Maggiore della Marina (Membro);
 il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica (Membro);
 il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri (Membro);
 il Segretario Generale e Direttore Nazionale degli Armamenti
(Membro).
In caso di indisponibilità, i Membri possono essere sostituiti dai
rispettivi Sottocapi di SM, dal Vice Comandante Generale dell’Arma o dal
Vice Segretario Generale.
Possono partecipare alle riunioni del Comitato:
 in qualità di uditori ordinari, il Sottocapo di Stato Maggiore
della Difesa e il Capo Ufficio Generale del Capo di Stato
Maggiore della Difesa;
 in qualità di relatori ordinari, i Capi Reparto/Uffici Generali
incaricati dell’esposizione degli argomenti in Ordine del Giorno
eventualmente accompagnati dal proprio personale di staff e
comunque limitatamente agli argomenti di competenza;
 come relatori straordinari, gli Ufficiali delle FA, i funzionari
dell’Amministrazione Pubblica, nonché le personalità di
particolare competenza nel campo scientifico, industriale,
economico, giuridico e militare invitati dal Presidente del
31
L’Ordinamento in AM
Comitato, anche su proposta dei Membri, per essere ascoltati
sulle questioni all’Ordine del Giorno.
32
L’Ordinamento in AM
5.
ORDINAMENTO DELL’AERONAUTICA MILITARE
a.
GENERALITÀ
Nella cornice legislativa delineata nei precedenti paragrafi, anche
l’Aeronautica
Militare
ha
ridefinito
il
proprio
ordinamento,
tradizionalmente incentrato su un'organizzazione di tipo
“territoriale”, ed ha riconfigurato la propria struttura in base alle
principali funzioni di FA (operativa, addestrativa, logistica e
formativa) attestandole a Comandi appositamente istituiti.
Alla fine degli anni ’90 l’Aeronautica Militare, in attuazione delle
disposizioni del DLgs 464/97, ha assunto una struttura organizzativa di
tipo gerarchico-funzionale con la costituzione dei Comandi di Vertice (cd.
Alti Comandi): il Comando della Squadra Aerea (CSA), il Comando
Logistico dell’AM (CLOG AM) e il Comando Operativo delle Forze
Aeree (COFA) che si sono aggiunti al pre-esistente Comando
Generale delle Scuole (CGS) che è stato riorganizzato. A tali Alti
Comandi sono state assegnate, rispettivamente, la funzione
“addestrativa”, quella “logistica”, quella “operativa” e quella “formativa”.
La riorganizzazione della FA ha interessato nel 2008 il Comando
Generale delle Scuole che, con il cambio di sede da Guidonia a Bari, è
stato oggetto di accorpamento con la 3ª Regione Aerea e ridenominato
Comando delle Scuole dell’AM/3ª Regione Aerea (CSAM/3ªRA).
Successivamente, alla luce della piena funzionalità del Comando
Operativo di vertice Interforze e considerata la necessità di ottimizzare la
struttura della Forza Armata, nel dicembre 2010 è stato soppresso il
COFA, attestando al CSA (riorganizzato di conseguenza) sia la funzione
“addestrativa” sia la funzione “operativa”.
Inoltre, nel tempo alle funzioni sopracitate si è aggiunta in maniera
autonoma e peculiare la funzione “territoriale”, che è stata attestata, con
il d.lgs. 253/2005, ai due Comandi di Regione Aerea, transitati perciò
alle dirette dipendenze dal Capo di Stato Maggiore dell’AM, e
(recentemente) al Comando Aeronautica Militare Roma.
33
L’Ordinamento in AM
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AM
PER AREE FUNZIONALI
CAPO DI SMA
COMANDO 1ª REGIONE
AEREA (1)
COMANDO DELLA SQUADRA
AEREA (2)
NOTE:
(1) Funzione
(2) Funzione
(3) Funzione
(4) Funzione
b.
COMANDO AERONAUTICA
MILITARE ROMA(1)
COMANDO LOGISTICO
DELL’AM (3)
COMANDO DELLE SCUOLE
DELL’A.M./3ª REGIONE AEREA
(1) (4)
Territoriale
Operativo/Addestrativa
Logistica
Formativa
MISSIONE E COMPITI DELL’AERONAUTICA MILITARE
Nell’ambito della cornice di riferimento normativo illustrata vanno
inquadrate la missione e la visione dell’AM, che si riportano di seguito:
Missione: “Difendere l’Italia, il suo territorio, la sua sovranità e i
suoi interessi vitali, garantendo l’approntamento, l’efficacia operativa e
l’impiego delle forze aeree nel quadro del sistema di sicurezza nazionale
e internazionale”.
Visione: “Essere una FA di eccellente qualità in grado di difendere
il territorio nazionale e di proiettarsi prontamente fuori area, equilibrata
nelle sue componenti e dotata di tutte le capacità operative
fondamentali, anche se di dimensioni limitate in funzione delle risorse
disponibili”.
Dalla missione discendono i compiti della FA che possono essere
così schematizzati:
 compiti operativi, derivanti da esigenze nazionali;
 compiti operativi derivanti da accordi internazionali;
 altri compiti di interesse nazionale;
 compiti complementari derivanti da accordi internazionali.
I compiti operativi derivanti da esigenze nazionali sono:
 assicurare la difesa dello spazio aereo; mantenere la necessaria
prontezza per condurre operazioni aeree di attacco; assicurare
34
L’Ordinamento in AM
la ricerca e il soccorso aereo; assicurare l’attività di supporto
alle operazioni aeree; concorrere con la MM nelle attività di
ricerca antisommergibile; partecipare ad azioni congiunte con le
altre FA; svolgere attività informativa; assicurare la protezione
delle installazioni aeronautiche; concorrere alla difesa del
territorio.
I compiti operativi derivanti da accordi internazionali sono:
 integrare la difesa aerea nazionale nel sistema NATO; condurre
le
operazioni
aeree
previste
dai
piani
operativi
alleati/internazionali; mantenere in prontezza gli assetti
operativi resi disponibili a seguito di accordi ONU, NATO, UE,
nonché bi e multilaterali; assicurare il necessario sostegno
logistico alle unità alleate stabilmente costituite, ovvero
operanti temporaneamente, sul territorio italiano in base a
specifici accordi; garantire la prontezza e il mantenimento in
efficienza nel corso delle operazioni, degli assetti operativi
designati per la partecipazione ad operazioni combinate di
Peace Support Operations (PSO)/Crisis Response Operations
(CRO), sulla base degli impegni assunti nell’ambito della politica
estera nazionale.
Altri compiti di interesse nazionale sono:
 assicurare l’alta direzione tecnica, operativa e di controllo dei
servizi di assistenza al volo; presiedere all’alta direzione tecnica
operativa e di controllo dell’intero servizio meteorologico;
provvedere alla formazione dei piloti di aeroplano e di elicottero
delle altre FA e al rilascio dei relativi brevetti; assicurare i
collegamenti aerei per esigenze militari e civili nei casi previsti
dalla normativa vigente; delineare gli indirizzi e i criteri generali
della sicurezza del volo; concorrere a studi, ricerche e
sperimentazioni nel campo aerospaziale; concorrere, quando
richiesto, alle operazioni di difesa civile, di ordine pubblico, di
soccorso e assistenza alle popolazioni in caso di pubbliche
calamità e assicurare i servizi essenziali di pubblica necessità.
I compiti complementari derivanti da accordi internazionali
sono:
 diffondere gli elementi di situazione meteorologica; sviluppare il
necessario coordinamento con gli organismi non governativi che
partecipano alle PSO/CRO; partecipare alle attività di studio
ricerca e sperimentazione di interesse nel settore aerospaziale.
35
L’Ordinamento in AM
c.
STRUTTURA ORDINATIVA DELL’AERONAUTICA MILITARE
L’Aeronautica Militare
gerarchico-funzionale.
è
organizzata
secondo
un
modello
ORGANISMI DI VERTICE
SMA, UIM, UCOPRATA, UCOVA, UCAG, UCOM, UCRA-AM, DIPMA, ISV, ISSV, Uffici Gen. Ruolo delle Armi e dei Capi dei
Corpi, Commissioni Avanzamento e Segreteria Permanente, UCSMA
Com. 1ªRA
COMAER
COMANDI DI VERTICE
CSA
COMLOG
COMANDI COMP.
OPER.VA
COMANDI COMP.
LOG.CA
EdO Operativi
EdO Logistici
CSAM/ 3ª RA
EdO Formativi
EdO Territoriali
Oltre ad essere suddivisa per funzioni (operativa/addestrativa,
logistica, formativa e territoriale), descritte in precedenza, la FA
strutturata su 3 livelli gerarchici:
 livello centrale, composto da:
Organismi di Vertice direttamente dipendenti dal Capo di Stato
Maggiore con funzioni di indirizzo generale, deputati a fornire
supporto decisionale al CaSMA nell’espletamento delle funzioni
attribuitegli e a tradurre in direttive gli obiettivi necessari per
conferire allo strumento militare la capacità di assolvere le
missioni affidategli;
Comandi di Vertice che assicurano la direzione unitaria di ogni
singolo settore di attività (“operativo/addestrativa”, “logistica” e
“formativa”);
 livello intermedio, al quale appartengono tutti quegli
organismi i cui compiti, riferiti a uno specifico settore di attività
(es. addestrativo, operativo, logistico, tecnico, manutentivo,
amministrativo,
infrastrutturale,
sanitario)
comportano
36
L’Ordinamento in AM

l’esercizio di un’azione di comando, indirizzo, coordinamento e
controllo di Enti, Comandi e Reparti dipendenti, anche
complessi, di livello periferico. Di fatto, fungono da demoltiplica
tra gli enti periferici e i Comandi di Vertice. Gli Organismi di
livello intermedio possono avere una propria sede, distinta da
quella dell’Alto Comando dal quale dipendono, o, in alternativa,
possono essere embedded se co-ubicati sullo stesso sedime del
Comando sovraordinato. Tale livello non è presente nell’area
organizzativa dello CSAM/3ª RA.
livello periferico, composto da tutti quei Comandi/Enti che
costituiscono la base dell’organizzazione in quanto assolvono
compiti di carattere esecutivo nei vari settori di attività.
37
L’Ordinamento in AM
6.
IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (CaSMA)30
I compiti e le relative attribuzioni, nonché i rapporti con gli organismi
militari e civili nazionali, sono disciplinati nel COM e nel TUOM.
Il CaSMA è scelto tra gli Ufficiali Generali di grado non inferiore a
quello di Generale di Squadra Aerea, viene nominato con DPR, previa
deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della
Difesa, sentito il Capo di SMD. Ha rango gerarchico preminente nei riguardi
di tutto gli Ufficiali Generali dell’AM. Si avvale di un Aiutante di Volo e di
una Segreteria Particolare posti alle dirette dipendenze.
Il CaSMA detiene il comando della Forza Armata e, in questa veste, è
il
Comandante
delle
Forze
Aeree
(CFA)
ed
è
responsabile
dell’organizzazione e dell’approntamento della Forza Armata, nonché delle
attività relative all’impiego e al governo del personale, all’addestramento e
alla logistica.
Egli propone al Capo di SMD il programma relativo alla FA ai fini
della pianificazione generale interforze, i piani operativi dell’AM,
l’aggiornamento delle normative relative a reclutamento, selezione,
formazione, stato giuridico, avanzamento, trattamento economico,
disciplina e mobilitazione del personale, gli Ufficiali Gen. di SA per gli
incarichi di FA, gli Ufficiali per incarichi in ambito internazionale o presso
altri dicasteri.
Il CaSMA è sentito dal Capo di SMD per:
la predisposizione della pianificazione generale finanziaria dello
strumento militare, della pianificazione operativa interforze e dei
conseguenti programmi tecnico finanziari;
l’individuazione degli obiettivi operativi dell’AM;
la definizione degli obiettivi e lo sviluppo della ricerca informativa
dell’AM, la direzione, il coordinamento e il controllo delle attività volte
alla tutela del segreto e di polizia militare in ambito AM;
la predisposizione dei piani operativi e contingenti, nonché delle linee
guida per il necessario supporto logistico e di mobilitazione;
la formulazione di direttive concernenti la configurazione complessiva
della struttura ordinativa e dei relativi organici, lo schieramento, la
prontezza e l’impiego operativo dell’AM;
la stesura delle direttive relative alla difesa dello spazio aereo nazionale,
nonché delle vie di comunicazione aeree;






30
Artt. 32 e 33 del COM.
38
L’Ordinamento in AM














la definizione delle linee generali dell’ordinamento dell’AM da proporre al
Ministro della Difesa;
la ripartizione delle risorse del personale militare e civile da assegnare
agli organismi tecnico-operativi nonché di quelle del personale militare
da assegnare agli organismi amministrativi e tecnico-industriali della
Difesa, da proporre al Ministro della Difesa;
l’emanazione di disposizioni, a carattere interforze, che investono le
attività generali e territoriali dell’AM;
la formulazione di direttive concernenti la mobilitazione e le relative
scorte;
la definizione di disposizioni di carattere generale sugli obiettivi del
reclutamento, della selezione, della formazione e dell’addestramento;
l’impiego degli Ufficiali dell’AM presso organismi interforze;
la definizione degli obiettivi, degli indirizzi e delle priorità degli studi e
delle sperimentazioni tecnico scientifiche di interesse dell’AM.
Il CaSMA nell’esercizio delle sue attribuzioni:
si avvale delle Direzioni di SEGREDIFESA interessate, per
l’ottimizzazione dei programmi tecnico finanziari approvati, di cui segue
lo stato di avanzamento tenendo informati il Capo di SMD e il Segretario
Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti;
provvede all’impiego operativo dei fondi del settore investimento per la
realizzazione dei programmi di competenza AM e del settore
funzionamento;
provvede alla diretta amministrazione dei fondi del settore finanziario
finalizzati ad assicurare l’efficienza dei mezzi, degli equipaggiamenti, dei
materiali e delle infrastrutture, anche avvalendosi delle competenti
Direzioni Generali, nei limiti degli stanziamenti approvati dal Ministro;
è organo centrale di sicurezza dell’AM;
determina l’ordinamento, gli organici e il funzionamento dei comandi e
dei reparti, le esigenze del personale civile per i comandi e i reparti, le
giurisdizioni territoriali delle Circoscrizioni e dei Presidi, le modalità
attuative della mobilitazione e delle relative scorte;
emana le direttive per il reclutamento, la selezione, la formazione,
l’addestramento e l’impiego del personale;
assicura, per l’esecuzione di operazioni ed esercitazioni nazionali ovvero
multinazionali interforze, la disponibilità qualitativa e quantitativa delle
forze, stabilita dal Capo di SMD, individuando i relativi reparti;
39
L’Ordinamento in AM


definisce l’attività addestrativa ed esercita le funzioni delegate di
comando operativo in relazione alle operazioni ed esercitazioni di Forza
Armata;
esercita le attribuzioni connesse all’attività logistica, esercita la
gestione, il controllo, la determinazione e il ripianamento delle
dotazioni, delle scorte e dei materiali di consumo, provvede alla
gestione dei fondi occorrenti per l’espletamento delle correlate attività
logistiche e tecnico amministrative.
Il CaSMA in campo tecnico-scientifico individua le esigenze e
definisce i requisiti militari e operativi dei sistemi d’arma, i mezzi, i materiali
e gli equipaggiamenti e ne valuta l’idoneità all’impiego operativo; è
responsabile in materia di valutazione tecnico-operativa dei propri sistemi
d’arma, dei mezzi e dei materiali e, in caso di peculiari o particolari
esigenze operative, della certificazione e omologazione tecnico-operativa di
quelli sottoposti a modifica o integrazione presso strutture tecniche dell’AM
e ne autorizza l’impiego operativo; a tale scopo si avvale di appositi
comandi od organismi tecnico logistici di FA. Egli è responsabile
dell’approntamento e dell’impiego del dispositivo per la difesa dello spazio
aereo nazionale e coordina tutti i mezzi che a essa concorrono, predispone,
con gli altri organi competenti, i piani per l’impiego dell’aviazione civile in
caso di emergenza. Delinea gli indirizzi e i criteri generali della sicurezza del
volo, presiede, tramite appositi comandi, all’alta direzione tecnica operativa
e di controllo dei servizi di assistenza al volo e dell’intero servizio
meteorologico.
Il CaSMA, per l’esercizio delle sue attribuzioni, dispone di uno Stato
Maggiore, ordinato in Reparti e Uffici, competente per la pianificazione, il
coordinamento e il controllo dei vari settori di attività e si avvale di Alti
Comandi/Ispettorati per l’esercizio delle sue attribuzioni.
In caso di assenza improvvisa o impedimento all’esercizio delle
funzioni è sostituito dall’Ufficiale Generale più anziano tra i Comandanti di
Vertice e il Sottocapo di SMA, mentre in caso di assenza programmata il
CaSMA designa un sostituto tra gli Ufficiali Generali di Squadra Aerea.
40
L’Ordinamento in AM
7.
ORGANISMI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE
Gli Organismi di Vertice dell’AM, il cui vertice è rappresentato dal
Capo di Stato Maggiore (CaSMA), sono:
 lo Stato Maggiore dell’Aeronautica (SMA);
 la Direzione per l’Impiego del Personale Militare dell’Aeronautica
(DIPMA);
 l’Ufficio Generale per l’Innovazione Manageriale (UIM);
 l’Ufficio Generale di Coordinamento della Prevenzione Antinfortunistica e
della Tutela Ambientale (UCOPRATA)
 l’Ufficio Generale di Coordinamento della Vigilanza Antinfortunistica
(UCOVA);
 l’Ufficio Generale Centro di Responsabilità Amministrativa – Aeronautica
Militare (UCRA-AM);
 l’Ufficio Generale per la Comunicazione (UCOM)
 l’Ispettorato per la Sicurezza del Volo (ISV);
 l’Istituto Superiore per la Sicurezza del Volo (ISSV);
 l’Ufficio del Generale del Ruolo delle Armi;
 gli Uffici dei Capi dei Corpi;
 le Commissioni di Avanzamento e la Segreteria Permanente;
 il Comando 1ª Regione Aerea;
 il Comando Aeronautica Militare Roma (COMAER);
 l’Ufficio Generale del Capo di SMA;
 l’Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici dell’AM;
 l’Ufficio del Vicario Episcopale per l’AM.
41
L’Ordinamento in AM
CAPO DI SMA
Ufficio Generale del CaSMA
Aiutante di Volo del CaSMA
Ufficio Generale Consulenza e Affari
Giuridici dell’AM
Segreteria Particolare CaSMA
Ufficio Generale per l’Innovazione
Manageriale
Ufficio Vicario Episcopale per l’AM
Ufficio Generale Coordinamento
Prevenz. Antinf. e Tutela Ambientale
Ufficio Generale Centro
Responsabilità Amministrativa - AM
Ufficio Generale Coordinamento della
Vigilanza Antinf.
Comando 1ª Regione Aerea
Ufficio Generale per la
Comunicazione
Ufficio del Generale del Ruolo delle
Armi e dei Capi dei Corpi
Direzione per l’Impiego del Personale
Militare Aeronautica
Commissioni di Avanzamento e
Segreteria Permanente
Ispettorato per la Sicurezza del Volo
Comando Aeronautica Militare Roma
Istituto Superiore per la Sicurezza
del Volo
Comando Carabinieri per l’AM
Ispettore dell’Aviazione per la Marina
SOTTOCAPO DI SMA
1° Reparto
3° Reparto
RGS
USA
5° Reparto(1)
4° Reparto
6° Reparto
Collegamento diretto in relazione alle attribuzioni del Capo di SMA quale Organo Centrale di Sicurezza.
Collegamento Tecnico per i compiti istituzionali.
(1) Posizione Quadro.
Inoltre, dal Capo di SMA dipende, per quanto attiene alle attività di
specifica competenza dell’AM, l’Ispettore dell’Aviazione per la Marina,
Ufficiale Generale del ruolo naviganti dell’AM, che sovrintende alle attività
tecniche e logistiche dei reparti di aviazione antisommergibile e al relativo
addestramento tecnico professionale. Dall’Ispettore dipende il 41° Stormo
AS di Sigonella, l’Ente dell’AM deputato allo svolgimento di attività
operativa nel ruolo antisom.
a.
STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (SMA)31
La missione dello SMA, che è retto dal Sottocapo di SMA
(SCaSMA), è la seguente:
“Supportare il
Capo di Stato Maggiore nella pianificazione,
organizzazione, coordinamento e controllo dei vari settori di attività
dell’AM”.
Lo Stato Maggiore fornisce al Capo di SMA gli elementi per le
decisioni di sua competenza, predispone regolamenti, direttive, piani,
programmi e ordini e ne controlla l’attuazione.
Il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di
Squadra Aerea/Divisione Aerea, è responsabile di tutte le attività di
31
Art. 34 del COM.
42
L’Ordinamento in AM
competenza dello SMA. In caso di assenza è sostituito dal Capo
Reparto/Ufficio Generale più elevato in grado/più anziano.
SOTTOCAPO DI SMA
Ufficiale Addetto al SCaSMA
Ufficio del SCaSMA
Segreteria Particolare del
SCaSMA
1° Reparto
Ordinamento e
Personale
3° Reparto
Pianificazione dello
Strumento
Aerospaziale
Reparto Generale
Sicurezza
(1)
5° Reparto
Affari Generali(1)
4° Reparto
Logistica
Ufficio Generale
Spazio Aereo
6° Reparto
Affari Economici e
Finanziari
Posizione Quadro
Dal SCaSMA dipendono, oltre l’Ufficio del Sottocapo, la Segreteria
Particolare e l’Ufficiale Addetto:
 il 1° Reparto “Ordinamento e Personale” (SMA-ORD);
 il Reparto Generale Sicurezza (SMA-SEC);
 il 3° Reparto “Pianificazione dello Strumento Aerospaziale”
(SMA-PIANI);
 il 4° Reparto “Logistica” (SMA-LOG);
 il 5° Reparto “Affari Generali” (SMA-GEN) (Posizione Quadro);
 il 6° Reparto “Affari Economici e Finanziari” (SMA-FIN);
 l’Ufficio Generale Spazio Aereo (SMA-USA).
I Reparti/Uffici Generali sono strutturati in Uffici che sono, a loro
volta, articolati in Sezioni. I citati Elementi di Organizzazione sono retti,
rispettivamente, da Ufficiali Generali, Colonnelli e Tenenti Colonnelli.
I Reparti/Uffici Generali dello SMA
1° Reparto “Ordinamento e Personale”
Il Reparto si articola su:

Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo
Reparto);

Organi di staff del Capo Reparto;
43
L’Ordinamento in AM








Ufficio di Progetto per la Politica del Personale;
1° Ufficio: Ordinamento;
2°
Ufficio:
Reclutamento,
Stato
Giuridico
e
Avanzamento;
3° Ufficio: Formazione e Impiego del Personale Militare;
4° Ufficio: Personale Civile e Relazioni Sindacali;
5° Ufficio: Affari Giuridici;
6° Ufficio32: Rappresentanza Militare;
7° Ufficio: Trattamento Economico.
Il compito assegnato al Reparto può essere così
sintetizzato: definire la struttura ordinativa e organica degli
Enti/Reparti della FA; concorrere a elaborare quella interforze e
internazionale; trattare gli aspetti connessi con il personale
militare e civile (reclutamento, stato giuridico, avanzamento,
trattamento economico, formazione e impiego); fornire consulenza
giuridica e assicurare la gestione del contenzioso in FA.
Reparto Generale Sicurezza
Il Reparto si articola su:

Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo
Reparto);

Organi di staff del Capo Reparto;

1° Ufficio: Sicurezza;

2° Ufficio: INFOSEC;

Gruppo Carabinieri Sicurezza.
Il compito assegnato al Reparto può essere così
sintetizzato: supportare il Capo di SMA nell’esercizio delle
attribuzioni di Organo Centrale di Sicurezza della FA; curare gli
adempimenti relativi al procedimento di rilascio del NOS; svolgere
attività di ricerca e controllo dei fatti afferenti alla sicurezza
nell’ambito dell’AM; supportare le Superiori Autorità nell’esercizio
in FA delle attribuzioni di sicurezza.
Il Reparto mantiene un collegamento tecnico con il Capo di
SMA in relazione alle sue attribuzioni quale Organo Centrale di
Sicurezza. Dal Capo Reparto dipende il Centro Coordinamento
Sicurezza AM di Ciampino, deputato a svolgere attività di ricerca e
controllo dei fatti afferenti la sicurezza in ambito AM e di concorso
nel settore delle informazioni operative. Dal Comandante del
32
Il Capo Ufficio ha un collegamento tecnico con il CaSMA per i compiti istituzionali.
44
L’Ordinamento in AM
Centro dipendono due Gruppi Sicurezza, che dirigono, coordinano
e controllano i Nuclei Sicurezza dipendenti, sia in Italia
(complessivamente 33, suddivisi per aree geografiche di
responsabilità) sia quelli all’estero presso le Task Force Air 33.
3° Reparto “Pianificazione dello Strumento Aerospaziale”
Il Reparto si articola su:

Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo
Reparto);

Organi di staff del Capo Reparto;

1° Ufficio: Pianificazione Generale e Trasformazione;

2° Ufficio: Politica di approntamento e Impiego dello
Strumento Aerospaziale;

3° Ufficio: Politica Spaziale Aeronautica;

4° Ufficio: Politica Internazionale Aeronautica;

5° Ufficio: Politica Intelligence e Awareness;

6° Ufficio: Forze Speciali, Non Convenzionali e di
Protezione.
Il compito assegnato al Reparto può essere così
sintetizzato: formulare gli indirizzi per la preparazione e l’impiego
dello strumento aerospaziale; concorrere alla definizione della
politica di sicurezza e difesa nazionale; curare gli aspetti connessi
con la cooperazione tecnico-militare della FA in ambito
internazionale.
Dal Capo Reparto dipendono il Centro di Eccellenza per
Aeromobili a Pilotaggio Remoto (CDEAPR), la RAMI EAG di High
Wycombe (GBR), la RAMI presso il Pentagono – Washington DC
(USA) e la RAMI presso il Quartier Generale dello Stato Maggiore
della Difesa di Kuwait City (KWT).
Il CDEAPR, con sede presso l’aeroporto di Amendola, ha il
compito di supportare lo sviluppo interforze del settore aeromobili
a pilotaggio remoto, ricercando soluzioni integrate a vantaggio
dell’interoperabilità e perseguendo l’efficace condotta delle
operazioni di settore.
4° Reparto “Logistica”
Il Reparto si articola su:
33
È in itinere un progetto di riorganizzazione del Reparto.
45
L’Ordinamento in AM








Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo
Reparto);
Organi di staff del Capo Reparto;
1° Ufficio: Programmi C4 ISTAR;
2° Ufficio: Programmi Mezzi Pilotati, Sistemi ed
Armamento Aereo;
3° Ufficio: Velivoli a Pilotaggio Remoto, Sistemi Spaziali,
Mezzi e Sistemi per il CS;
4° Ufficio: Servizi di Supporto e Infrastrutture;
5° Ufficio: Programma F-2000
Gruppo di Progetto programma JSF.
Il compito assegnato al Reparto può essere così
sintetizzato: fornire gli indirizzi per l’acquisizione dei mezzi, dei
sistemi, degli equipaggiamenti, delle infrastrutture e dei servizi
della FA, nonché per il loro mantenimento; seguire i programmi
nazionali e internazionali assegnati e mantenere i contatti con
l’industria aerospaziale.
Dal Capo Reparto dipende
l’Agenzia NACMA di Bruxelles (BEL).
l’Esperto
Nazionale
presso
6° Reparto “Affari Economici e Finanziari”
Il Reparto si articola su:

Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo
Reparto);

Organi di staff del Capo Reparto;

1° Ufficio: Pianificazione, Programmazione Integrata e
Bilancio;

2° Ufficio: Gestione Bilancio;

3° Ufficio: Controllo di Gestione;

4° Ufficio: Accordi e Studi Economico – Finanziari.
Il compito assegnato al Reparto può essere così
sintetizzato: predisporre gli strumenti finanziari e di bilancio
necessari per la pianificazione strategica dell’AM e per la
realizzazione dello Strumento Aerospaziale.
Ufficio Generale Spazio Aereo
L’Ufficio si articola su:

Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo
Reparto);
46
L’Ordinamento in AM


Organi di staff del Capo Ufficio Generale;
Reparto Spazio Aereo;
Il compito assegnato all’Ufficio Generale può essere così
sintetizzato: supportare il Capo di SMA nell’espletamento delle
funzioni di alta direzione tecnica, di regolamentazione, di vigilanza
e controllo in materia di Servizi della Navigazione Aerea.
b.
UFFICIO
GENERALE
CENTRO
DI
RESPONSABILITÀ
AMMINISTRATIVA – AERONAUTICA MILITARE (UCRA – AM)
L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di Palazzo AM
(PALAM) ed è retto da un Gen. SA/DA.
La missione è la seguente:
“Curare il complesso delle attività tecnico-amministrative per la gestione
delle risorse finanziarie iscritte nei capitoli delle Unità Previsionali di Base
(UU.PP.BB.) del CRA dell’AM, nell’ambito della programmazione
finanziaria approvata ed in linea con le direttive impartite dal CaSMA.
Assicurare il finanziamento degli Enti/Distaccamenti/Reparti di FA, la resa
dei relativi conti amministrativi e patrimoniali ed esercitare l’azione di
controllo amministrativo nei confronti degli Enti stessi.
Svolgere
gli
adempimenti
amministrativo-contabili
relativi
alla
liquidazione delle fatture nell’ambito della contabilità ordinaria”.
CAPO UFFICIO
GENERALE
Segreteria
Vice Capo Ufficio Generale
Ufficio Coordinamento
Generale
1° Ufficio
Previsione dei Fabbisogni e
Gestione Cassa
3° Ufficio
Contratti Lavori del Genio
Miliare
2° Ufficio
Contratti beni e Servizi
5° Ufficio
Liquidazione Fatture
4° Ufficio
Consulenza, Controllo e
Contenzioso
47
DIREZIONE DI
AMMINISTRAZIONE
L’Ordinamento in AM
Gli Uffici sono posti alle dipendenze di un Ufficio di Coordinamento
Generale retto da un Brig. Gen. CCrn, da cui dipende anche la Direzione
di Amministrazione (DIRAMM).
c.
UFFICIO GENERALE PER L’INNOVAZIONE MANAGERIALE (UIM)
L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è
retto da un Gen. DA/BA (o gradi corrispondenti).
La missione è la seguente:
“Assistere il Capo di SMA nel settore dell’Innovazione Manageriale, al fine
di attuare il costante miglioramento dei processi decisionali finalizzati
all’attuazione sinergica di programmi e progetti”.
Ha un
istituzionali.
collegamento
tecnico
con
il
SCaSMA
per
i
compiti
SCaSMA
CAPO UFFICIO GENERALE
(1)
Segreteria
Vice Capo Ufficio Generale
Nucleo Sviluppo Tecnologico
1° Ufficio
Sviluppo Sistema
Gestione Qualità
(1)
d.
2° Ufficio
Gestione Progetti (P3O)
Collegamento Tecnico: Il Capo Ufficio Generale con il SCaSMA per i compiti istituzionali
UFFICIO GENERALE PER LA COMUNICAZIONE (UCOM)
L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è
retto da un Gen. DA/BA (o gradi corrispondenti).
La missione è la seguente:
“Promuovere, in qualunque contesto, l’immagine e i valori dell’A.M.
sviluppando politiche comunicative e strategie di comunicazione calibrate
48
L’Ordinamento in AM
alla dimensione militare e proiettate secondo le linee evolutive della
società”.
CaSMA
SCaSMA
CAPO UFFICIO
GENERALE (1)
Segreteria
VICE CAPO REPARTO
Sezione Politiche dello
Sport
Sezione Produzione
Audiovisivi
1° Ufficio
Comunicazione
3° Ufficio
Relazioni esterne
2° Ufficio (2)
Pubblica informazione (PI) Relazioni con i media
giornalistici
5° Ufficio
Storico
4° Ufficio
Pubblicistica, Editoria e
Multimedialità
(1) Collegamento tecnico: Il Capo Ufficio Generale con il SCaSMA per i compiti istituzionali
(2) Collegamento tecnico: Il Capo Ufficio con il CaSMA per le funzioni di addetto stampa del CaSMA
e.
UFFICIO GENERALE CONSULENZA E AFFARI GIURIDICI DELL’AM
(UCAG)
L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è
retto da un Brig. Gen. CCrn che è anche consulente giuridico del Capo di
SMA.
La missione è la seguente:
“Assicurare univocità di indirizzo alla consulenza giuridica, finalizzata alla
omogenea trattazione delle pratiche in materia di diritto. Fornire, nel
settore della potestà disciplinare delle inchieste, consulenza per i
Comandi e gli Organismi di Vertice della FA”.
49
L’Ordinamento in AM
CAPO UFFICIO GENERALE
Segreteria
1° Ufficio
Affari Penali, Ambientali, Civili e
Amministrativi
f.
2° Ufficio
Contenzioso, Disciplina e Affari
Giuridici AA.CC., COMAER e
Comando 1a RA
3° Ufficio
Contenzioso in Materia di Impiego
UFFICIO GENERALE COORDINAMENTO DELLA PREVENZIONE
ANTINFORTUNISTICA E DELLA TUTELA AMBIENTALE
L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è
retto da un Gen. DA/BA (o gradi corrispondenti).
La missione è la seguente:
“Formulare la politica della FA nel settore della tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro e della tutela ambientale, favorendo la
creazione e condivisione di una cultura antinfortunistica; definire le linee
di indirizzo per l’attività di prevenzione nei settori di competenza”.
50
L’Ordinamento in AM
UCOPRATA
CAPO UFFICIO GENERALE
Segreteria
Vice Capo
Ufficio Generale
Consulente
Giuridico
1° Ufficio
Prevenzione
g.
2° Ufficio
Ambiente
UFFICIO GENERALE DI COORDINAMENTO DELLA VIGILANZA
ANTINFORTUNISTICA (UCOVA)
L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è
retto da un Gen. DA/BA (o gradi corrispondenti).
La missione è la seguente:
“Svolge le attività di vigilanza ispettiva e tecnico-amministrativa nel
campo della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro degli Enti
di Forza Armata e conduce, su delega, le indagini in materia”.
L’attività ispettiva è condotta da personale qualificato Ufficiale di
Polizia Giudiziaria (UPG).
51
L’Ordinamento in AM
UCOVA
CAPO UFFICIO GENERALE
Segreteria
Vice Capo
Ufficio Generale
Consulente
Giuridico
1° Ufficio
Vigilanza Ispettiva
h.
2° Ufficio
Vigilanza Tecnico-Amministrativa
DIREZIONE
PER
L’IMPIEGO
DELL’AERONAUTICA (DIPMA)
DEL
PERSONALE
MILITARE
LA Direzione ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è retta da
un Gen. SA/DA.
La missione è la seguente:
“Attuare gli indirizzi di politica formativa e di impiego del Capo di SMA
attraverso la gestione e la finalizzazione dei programmi e delle pratiche
relative all’impiego del personale militare dell’AM”.
52
L’Ordinamento in AM
DIRETTORE
Responsabili di Progetto
Segreteria Particolare
Consulente Medico Legale
Ufficio del Direttore
Ufficio Consulente Giuridico
e Contenzioso (1)
VICE DIRETTORE
1° Ufficio
Impiego Ufficiali
Dirigenti
(1)
i.
2° Ufficio
Impiego Ufficiali
Direttivi
3° Ufficio
Impiego Enti
Internazionali e
Organismi di
Sicurezza
5° Ufficio
Generazione Forze
di Crisi
4° Ufficio
Impiego Personale
non Direttivo
Il Capo Ufficio svolge anche l’incarico di consulente giuridico del Direttore
ISPETTORATO PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISV)34
L'Ispettorato ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è retto
da un Gen. DA/BA.
La missione è la seguente:
“Formulare la policy di FA nel settore della Sicurezza del Volo (SV),
svolgere attività di prevenzione ed osservazione presso Reparti ed Enti
della FA e definire le linee guida per l’attività di investigazione sugli
incidenti di volo”.
COMANDANTI DI VERTICE
ISPETTORE SV
Segreteria
Vice Ispettore
1° Ufficio
Prevenzione
2° Ufficio
Investigazione(1)
3° Ufficio
Giuridico
Collegamento tecnico: il Capo del 2º Ufficio con i Comandanti di Vertice, per gli aspetti connessi alla investigazione degli incidenti/inconvenienti di
volo occorsi ad aeromobili appartenenti ai rispettivi Alti Comandi
(1)
34
Art. 140 del COM.
53
L’Ordinamento in AM
j.
ISTITUTO SUPERIORE PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISSV)
L'Istituto ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è presieduto
da un Gen. DA/BA che si identifica con l'Ispettore per la Sicurezza del
Volo.
La missione è la seguente:
“Assicurare la formazione del personale operatore nel settore della
Sicurezza del Volo a livello nazionale riguardo aeromobili militari e di
Stato”.
PRESIDENTE
Segreteria Corsi
Ufficio Formazione e
Divulgazione
1ª Sezione
Formazione e Corsi SV
k.
2ª Sezione
Rivista Sicurezza Volo
3ª Sezione
Studi, Ricerca e Analisi
GENERALE DEL RUOLO DELLE ARMI E CAPI DEL CORPO DEL
GENIO, DI COMMISSARIATO E SANITARIO AERONAUTICO35
Sono consulenti del Capo di SMA per le questioni attinenti al
rispettivo Ruolo/Corpo, con particolare riguardo alla formazione e ai
profili d’impiego del personale, fornendo un parere tecnico non
vincolante in termini d’impiego e, quando richiesto, per le questioni
tecniche di competenza dei ruoli citati.
Sono altresì membri della Commissione Superiore di Avanzamento
quando la valutazione riguarda gli Ufficiali del rispettivo Ruolo/Corpo.
Per assolvere alle proprie funzioni, dispongono di un apposito
Ufficio.
35
Artt. da 147 a 150 del COM.
54
L’Ordinamento in AM
l.
COMANDO 1ª REGIONE AEREA
Il Comando della 1ª Regione Aerea ha sede a Milano ed è retto da
un Gen. SA/DA.
La missione è la seguente:
“Assicurare le funzioni territoriali e di collegamento con gli Enti e le
Amministrazioni Territoriali/Locali. Garantire l'espletamento delle attività
di natura presidiaria e costituire il naturale anello di congiunzione tra la
FA e gli enti governativi locali. Trattare le pratiche del personale in
congedo che risiede nell'area di giurisdizione. Curare gli aspetti previsti
per norma in materia di mobilitazione, servitù, servizi e vincoli militari,
territorio e patrimonio. Concorrere con le autorità governative alla
organizzazione e gestione nelle situazioni di pubbliche calamità”.
COMANDANTE
Ufficio Comando
Ufficiale Addetto
Ufficio del Cappellano Militare
Segreteria Particolare
RESPONSABILE
DI PROGETTO
Organismo CC per l’AM
Sezione Pubbl. Inf. Rel. Est. E
Cerimoniale
Ufficio Territoriale
Personale
Ufficio Territorio e Patrimonio
Ufficio Affari Generali
Di seguito sono elencati gli Enti dipendenti dal Comandante della
1ª Regione Aerea.
55
L’Ordinamento in AM
COMANDANTE
1ª REGIONE AEREA
Comando Aeroporto/
Quartier Generale
1ª Regione Aerea - Linate
Centro Logistico di
Supporto Areale Istituto
U.Maddalena - Cadimare
Distaccamento Aeronautico Capo Mele
Distaccamento Aeroportuale –
Dobbiaco
In particolare, il Centro Logistico di Supporto Areale Istituto U.
Maddalena - Cadimare garantisce "il supporto logistico ai corsi
addestrativi per il personale della FA, delle altre FF.AA. e corpi Armati
dello Stato, svolti sul sedime di Cadimare ", provvede "alle azioni di
competenza derivanti dall'applicazione della normativa concernente la
gestione degli organismi che espletano attività di protezione sociale" ed
assicura "il corretto funzionamento dell'Istituto U. Maddalena", curando
la formazione etica, morale e culturale dei giovani volontari in ferma
speciale".
m.
COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA (COMAER)
Il Comando Aeronautica Militare di Roma (COMAER) ha sede
presso l’Aeroporto di Centocelle (Roma) ed è retto da un Generale di
Squadra AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare le funzioni territoriali e di collegamento con Enti e
Amministrazioni Territoriali nell’area della Capitale.
Assolvere le funzioni previste dalla Pubblicazione OD.1 in merito ai
compiti assegnati quale organismo presidiario nell’ambito del territorio
dell’area della Capitale.
Assicurare il supporto amministrativo agli enti di FA e a quelli interforze
ubicati nel comprensorio di Palazzo AM (PALAM), dell’Aeroporto di
Centocelle e dell’Aeroporto di Vigna di Valle”
56
L’Ordinamento in AM
Dal Comandante del COMAER dipendono:

il Comando Supporti Enti di Vertice (COMSEV);

il Comando Aeroporto – Quartier Generale del COMAER di
Centocelle;

il Comando Aeroporto Vigna di Valle / Centro Storiografico e
Sportivo dell’AM.
In particolare, il COMSEV è l’Ente deputato a assicurare il supporto
logistico agli Enti di FA e interforze ubicati nel comprensorio di PALAM.
Dal Comandante del COMSEV dipende il Distaccamento Aeronautico
Terminillo.
COMANDANTE
Ufficio del Comandante
Segreteria Particolare
Ufficiale
P.I.
Servizio Intermedio di
Prevenzione e Protezione (SIPP)
Ufficio Amministrazione
Ufficio Presidio e Cerimoniale
Servizio Amministrativo
PALAM
Servizio Amministrativo
Centocelle
Servizio Amministrativo
Vigna di Valle
Comando Supporti
Enti di Vertice
n.
Comando Aeroporto/Quartier
Generale del COMAER
Comando Aeroporto Vigna di
Valle/Centro Storiografico e
Sportivo dell’AM
ISPETTORE DELL’AVIAZIONE PER LA MARINA (ISPAVIAMAR)
L’aviazione antisommergibile è costituita dal complesso degli aerei
e degli equipaggi, dei mezzi e del personale tecnico a terra,
specificamente destinati a condurre azioni aeree nella lotta contro i
sommergibili e di concorso alle Forze Navali di superficie impiegando
velivoli da pattugliamento marittimo36. I comandanti dei gruppi e delle
squadriglie antisommergibile sono ufficiali dei ruoli naviganti dell'Arma
Aeronautica. Il pilotaggio di ciascun aereo è affidato a ufficiali dei ruoli
naviganti dell'Arma Aeronautica e a ufficiali di Marina piloti e le funzioni
di primo pilota e il comando dell'aereo sono affidati al più elevato in
36
Art. 152 del COM.
57
L’Ordinamento in AM
grado o più anziano di detti ufficiali37. L’aviazione antisom fa parte
organicamente dell'Aeronautica Militare e dipende per l'impiego dalla
Marina Militare38.
L'Ispettore dell'Aviazione per la Marina è un Ufficiale Generale
AArnn che sovrintende alle attività dei reparti antisom e sul quale
convergono le responsabilità che il Codice dell’Ordinamento Militare
assegna all’AM e alla MM. L’Ispettore ha pertanto una doppia dipendenza
(dal Capo di SMA e dal Capo di SMM). Le sue attribuzioni sono:
 sovrintende, per conto del CaSMA, alle attività tecniche e
logistiche dei reparti di aviazione antisommergibile ed al relativo
addestramento;
 fornisce allo SMM il necessario contributo specialistico per
assicurare il miglior impiego della componente antisom e per il
conseguimento e mantenimento delle desiderate capacità
operative.
L’Ispettore, per l’espletamento delle proprie attribuzioni, si avvale
dell’Ufficio dell’Ispettore dell’Aviazione per la Marina (UIAV) che è posto
alle sue dipendenze ed è parte dell’organizzazione centrale della MM.
L’UIAV dipende gerarchicamente dal Capo di SMM. L’ordinamento della
Marina prevede altresì un “coordinamento funzionale” fra l’UIAV ed il
Sottocapo di SMM.
Dall’Ispettore dell’Aviazione per la Marina dipende il 41° Stormo
A/S di Sigonella. La missione assegnata è la seguente:
“Conseguire e mantenere la prontezza operativa dei velivoli da
pattugliamento marittimo in dotazione, assicurando la capacità di
assolvere tutte le missioni operative ad esso assegnabili”.
o.
UFFICIO DEL VICARIO EPISCOPALE PER L’AM
L’Ufficio, costituito nel 2008 e posto alle dirette dipendenze del
Capo di SMA, ha il compito di coordinare l’azione pastorale dei Cappellani
militari della FA e di curare l’assistenza spirituale del personale militare e
civile in servizio presso gli enti di FA e interforze con sede nel
comprensorio di Palazzo AM e aree adiacenti.
37
38
Artt. 125 e 152 del COM.
Art. 125 del COM.
58
L’Ordinamento in AM
8.
COMANDI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE
I Comandi di Vertice dell’AM (cd. Alti Comandi), retti da Generali di
Squadra Aerea, sono il risultato della profonda opera di trasformazione
organizzativa che ha interessato il Dicastero e, in particolare, l’area
Tecnico/Operativa delle tre Forze Armate alla fine degli anni ’90. Tale
ristrutturazione, che da un punto di vista normativo è stata originariamente
introdotta con il DLgs 464/97, trova adesso il proprio fondamento giuridico
nel COM.
Essi dipendono dal Capo di Stato Maggiore dell’AM.
a.
COMANDO DELLA SQUADRA AEREA39
Retto da un Generale di Squadra Aerea, il CSA è stato oggetto di
una complessa riorganizzazione ordinativa mirata a:
 razionalizzare le funzioni di generazione, addestramento e
sostentamento delle Forze;
 attestare presso il COA la capacità di “Component Command” ai
fini della pianificazione e della condotta delle operazioni aeree
mediante il trasferimento degli uffici “A” da Centocelle a Poggio
Renatico.
Contestualmente il CSA, in aderenza a quanto previsto nel
“Progetto Governance”, è stato rilocato presso PALAM.
Il processo di riordino ha reso possibile la costituzione di una
struttura in grado di esprimere le 7 capacità operative fondamentali
(prepare, operate, project, inform, protect, sustain, command) nel
processo di generazione, approntamento e impiego dei Force Elements,
in linea con quanto stabilito dagli indirizzi di carattere interforze40.
Il CSA si configura quale staff operativo del CFA e sovraintende alla
preparazione e all’impiego delle forze. È altresì l’Alto Comando mediante
il quale viene esercitato il Comando e Controllo sugli assetti dell’AM
impegnati in attività operativa ed esercitativa.
La missione è la seguente:
“Assicurare la generazione delle forze in accordo agli intendimenti delle
SS.AA., nel pieno rispetto dei requisiti e degli standard previsti per i
singoli Force Elements.
39
40
Art. 142 del COM.
“Direttiva per la Pianificazione Generale della Difesa” SMD-PG-001.
59
L’Ordinamento in AM
Assicurare, avvalendosi delle articolazioni dipendenti, l’efficace impiego
delle Forze Aeree, attraverso un processo di pianificazione operativa e di
gestione delle operazioni, sulla base delle direttive e per il livello di
comando e controllo attribuito alle Superiori Autorità.
Generare, approntare ed impiegare con efficacia ed efficienza le capacità
aero-spaziali disponibili per l'assolvimento dei compiti assegnati alla
Forza Armata e per contribuire alle operazioni interforze e interalleate
dentro e fuori il territorio nazionale.
Costituire, attraverso la produzione di capacità, competenza e cultura
aero-spaziale, efficace riferimento verso il COI/COFS per le esigenze
operative/esercitative interforze.
Gestire il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare e i Servizi di
Assistenza al Volo e della Difesa Aerea”.
COMANDANTE
Vice Comandante
Ufficiale Addetto
Segreteria
Ufficio Relazioni
Internazionali e
Coordinamento Generale
Segreteria Particolare
Responsabili di Progetto
Stato Maggiore del CSA
Ufficio Generale
del Com.te della S.A.
R.A.M.I.
ALBACETE
Segreteria
Ufficio
Comando e Sicurezza
Ufficio Personale
Comando
Operazioni Aeree
Comando Forze
da Combattimento
Comando Forze
di Supporto e Speciali
9ª Brigata Aerea
ISTAR-EW
Il COMCSA è quindi chiamato a svolgere i compiti relativi alle
seguenti attività:
 Generazione e preparazione delle Forze mediante:
 addestramento ed esercitazioni;
 supporto tecnico, logistico e amministrativo.
 Impiego delle Forze attraverso una struttura di comando e
controllo in grado di dirigere e controllare lo svolgimento delle
60
L’Ordinamento in AM
operazioni aeree,
internazionale.
interoperabile
in
ambito
interforze
e
Il Vice Comandante
È un Generale di Squadra Aerea, la cui posizione è attivabile in
base ad esigenze determinate dal Comandante del CSA, che svolge le
funzioni vicarie di comando. Coadiuva il Comandante in ogni attività,
partecipando alle attività informative e decisionali.
Lo Stato Maggiore

Assiste il Comandante del CSA indirizzando coordinando e
controllando le attività dei Reparti e degli Uffici dipendenti.

Emana direttive per la difesa e la sopravvivenza al combattimento
delle forze, contribuendo all'individuazione di equipaggiamenti,
dotazioni materiali e mezzi, per l’addestramento e l’impiego dei
Reparti/Enti
dipendenti,
definendo
programmi,
procedure
esecutive, tecniche e tattiche di impiego, per il conseguimento e il
mantenimento della prevista capacità operativa.

Definisce le esigenze di risorse tecnico-finanziarie e di materiali, e
le relative modalità di ripartizione, per l’Alto Comando e per i
Reparti/Enti dipendenti, nonché i criteri e le priorità per la gestione
e il sostentamento delle Forze.

In particolare il Capo di Stato Maggiore del CSA:

Coordina e controlla l’attività dei Reparti/Enti del CSA, verificando
che il livello addestrativo conseguito sia in linea con gli standard
fissati dal Comandante del CSA.

Coordina con il Comando Scuole dell’AM/3ª RA i programmi
addestrativi e operativi dei Reparti di Volo.

Definisce, in coordinamento con ISPAVIAMAR, le norme per
l’addestramento tecnico-professionale dei piloti e degli equipaggi di
volo dell’Aviazione per la Marina.

Coordina con gli altri Alti Comandi le attività di interesse in ambito
interforze e internazionale.
61
L’Ordinamento in AM
CAPO DI STATO MAGGIORE
Ufficio del CaSM
Vice Capo di SM
Ufficio Coordinamento
Operazioni
Sezione Visite Conoscitive
Sezione Protocollo
e Segreteria
Sala Situazioni
di Vertice
RAMI TLP Albacete (E)
Ufficio
Logistica & C.I.S.
Ufficio Supporti
Sistema d’Arma
Ufficio
Risorse Finanziarie
Ufficio
Spazio Aereo
Ufficio
Addestramento
Uff. Implement. Prog./Prog.
e Sist. di Gest. Qualità
Ufficio Risorse
Umane e Ordinamento
Reparto
per la Meteorologia
Comando Operazioni Aeree (COA)
Comando Intermedio retto da un Gen. SA/DA posto alle
dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede presso il
sedime di Poggio Renatico (FE)
La missione è la seguente:
“Assicurare l’efficace impiego delle Forze, attraverso un processo di
pianificazione operativa e di gestione delle operazioni/esercitazioni.
Assicurare la condotta delle Operazioni Aeree al fine di assolvere i
compiti assegnati dal Comandante della Squadra Aerea nell’ambito
dell’impiego delle Forze.
Addestrare il personale a operare all’interno delle strutture di
Comando e Controllo nell’ambito di impiego nazionale, di coalizione,
multinazionale ovvero all’interno delle organizzazioni NATO e UE.
Approntare un nucleo iniziale di Joint Force Air Component Command
(Core JFACC).
Assicurare la preparazione, direzione/supervisione di tutte le attività
esercitative nelle diverse fasi di organizzazione e di gestione
esecutiva.
Provvedere alla pianificazione e all’impiego operativo dei sistemi e del
personale delle Unità ASACS (Air Surveillance And Control System) e
62
L’Ordinamento in AM
GBAD (Ground Based Air Defence), curando il conseguimento e
mantenimento dell'efficienza tecnico-operativa dei sistemi di Difesa
Aerea.”
COMANDANTE
Vice Comandante
Ufficiale Addetto
(2)
(3)
Ufficiale alla S.V.
Segreteria Particolare
(3)
Ufficio Comando
Ufficio Coordinamento Operativo
Ufficio Affari Giuridici, Cons. legale
Studi e Ricerca (U.A.Gi.Co.)
Reparto Preparazione
alle Operazioni
Reparato Mobile
Comando e Controllo
(RMCC) (1)
Air Operation Centre
(AOC) Nazionale
A.R.S.(4)
Servizio di Coord. e
Controllo AM CIAMPINO
(SCCAM) (1)
Reparto Supporto Servizi
Generali
(RSSG) (1)
RAMI CDAOA
Parigi (FRANCIA)
22° GRAM - Licola (1)
NOTE:
(1) Enti dotati di autonome TOO.
(2) P.O. ricoperta dall’Ufficiale Generale più anziano tra il Capo RPO e il Comandante AOC Nazionale.
(3) Articolazioni attive solo quando il Com.te del COA è Gen. S.A.
(4) A.C.C. (Air Control Centre) / R.P.C. (Rap Production Centre) / S.F.P. (Sensor Fusion Post)ver





41
In particolare, Il Comandante del COA:
esercita il Controllo Operativo (OPCON) sugli assetti dedicati alla
Difesa Aerea Nazionale, al SAR, al Trasporto Aereo militare (esclusi
i voli di stato) e quelli dedicati a Operazioni nazionali di FA e
interforze;
impiega le Forze assegnate attraverso delle strutture di
Pianificazione dedicate;
emana l'Ordine di Operazioni (OPORDER) relativo alla fase di
"pianificazione operativa discendente";
assicura la supervisione, il coordinamento e l'approvazione
dell'attività di Traffico Aereo Operativo (Operational Air TrafficOAT);
è responsabile della predisposizione e del funzionamento operativo
del sistema di Difesa Aerea41.
La Difesa Aerea è costituita da una rete di sensori elettronici - a terra, fissi o mobili - per l’avvistamento, il riporto e il
controllo di aeromobili in volo. La dislocazione tattica degli Enti Difesa Aerea è attuata in modo da consentire la totale
copertura radar dello spazio aereo e la parziale sovrapposizione della copertura di due o più postazioni radar confinanti, allo
scopo di sopperire all’eventuale inoperatività di una postazione con la copertura radar dell’unità vicina. La rete radar
nazionale, basata a terra, è costituita da GrRAM (Gruppo Radar Aeronautica Militare) e SqRR (Squadriglia Radar Remota).
63
L’Ordinamento in AM
EUROPEAN Personnel Recovery Center (EPRC)
Il Centro è un EdO indipendente e retto da una Steering
Commitee composto dai rappresentanti delle 7 Nazioni (Italia,
Francia, Germania, Belgio, Olanda, Gran Bretagna e Spagna) che
aderiscono al trattato E.A.G.42
Il Direttore del Centro43, a rotazione biennale, è individuato
fra i rappresentanti dello Steering Commitee e, in tale veste, ne
presiede gli incontri.
Il Comandante del Centro44, a rotazione triennale, è un
colonnello, individuato fra il personale delle Aeronautiche militari
delle Nazioni partecipanti.
Il Centro, dal 1 luglio 2015, ha sede stanziale presso la base
dell'Aeronautica Militare di Poggio Renatico (FE).
La missione è la seguente:
“Addestrare il personale specializzato e quello individuato nei ruoli
chiave delle articolazioni di comando e controllo che svolgono
funzioni legate al Personnel Recovery (PR)45. Fornire prontamente,
su mandato della Nazione, personale per supportare un'eventuale
operazione reale”.
REPARTO MOBILE DI COMANDO E CONTROLLO – Bari Palese
Retto da un Colonnello AAran C.S.A.D.A., dipende
gerarchicamente dal Capo Reparto Preparazione alle Operazioni del
COA.
La missione è la seguente:
“Assicurare al Comandante del COA l’esercizio della funzione di
Comando e Controllo mediante uno strumento rischierabile46 di tipo
42
43
44
45
46
L’European Air Group (E.A.G.) è stato istituito nel 1995 con scopo di rafforzare la collaborazione fra le Forze Aeree
britannica e francese in occasione delle operazioni nei Balcani. Dal 1997, ne fanno parte il Belgio, l’Olanda, la Spagna, la
Germania e l’Italia. Ha sede nella Base della "Royal Air Force di High Wycombe" in Gran Bretagna, ed ha lo scopo di
promuovere studi, e programmi di addestramento all’integrazione delle 'forze aeree'.
Il Comandante del COA (Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico) è stato individuato quale rappresentante italiano in
seno allo Steering Committee.
Per il primo mandato, è stato individuato tra il personale dell'Aeronautica Militare.
Il Personnel Recovery comprende tutte le procedure volte a consentire il recupero non solo dei militari e civili impegnati in
operazioni, ma anche di una più ampia gamma di operatori: diplomatici, giornalisti, volontari di NGO e personale che, a
vario titolo, si potrebbe trovare in condizioni di isolamento in territorio ostile, o potenzialmente tale, al verificarsi di una
crisi. Il Centro ha lo scopo di convogliare tutte le conoscenze del settore Personnel Recovery, sia in ambito
dottrinale/concettuale che nel contesto formativo e addestrativo, su un unico polo di competenza, capitalizzando le "lessons
learned" emerse durante le operazioni reali svolte fin ora.
Il Reparto ha il requisito operativo della mobilità, ed è pertanto dotato di equipaggiamenti (container mobili attrezzati) che
consentono di assicurare le funzioni di Comando e Controllo. É rischierabile per operazioni fuori area e viene
periodicamente attivato per la conduzione di operazioni/esercitazioni al fine di addestrare il personale e mantenere
l’efficienza.
64
L’Ordinamento in AM
modulare,
trasportabile,
flessibile,
sicuro,
tecnicamente
autosufficiente, integrato con i sistemi nazionali di Forza Armata e
interoperabile con quelli interforze, NATO e dei Paesi Alleati”.
REPARTO SUPPORTO SERVIZI GENERALI – Poggio Renatico
Retto
da
un
Colonnello
AArnn/AAran,
gerarchicamente dal Comandante del COA.
dipende
La missione è la seguente:
“Assicurare il supporto logistico-amministrativo e la sicurezza delle
installazioni al Comando Operazioni Aeree e agli organismi
coubicati Nazionali e NATO”.
SERVIZIO DI COORDINAMENTO
(SCCAM) – Ciampino
E
CONTROLLO
AM
–
Retto da un Colonnello AAran C.S.A.T.A., dipende
gerarchicamente dal Comandante dell’AOC Nazionale del COA. Ha
alle dipendenze i tre omologhi SCCAM di Milano Linate, Abano
Terme e Brindisi, retti da Tenenti Colonnelli AAran C.S.A.T.A.
La missione, comune a tutti gli SCCAM, è la seguente:
“Assicurare, nello spazio aereo di competenza, il supporto alle
operazioni aeree, attraverso il controllo e il coordinamento del
Traffico Aereo Operativo (OAT), la gestione dello spazio aereo a
livello pre-tattico e tattico ed il coordinamento delle attività della
Difesa Aerea nel contesto del traffico aereo generale.”
In aggiunta l’SCCAM di Ciampino:
“Assicura l’efficienza operativa dei Servizi dipendenti provvedendo
alla
regolamentazione
della
fornitura
del
servizio,
alla
standardizzazione delle procedure operative, al coordinamento e al
controllo delle attività/compiti operativi assegnati”.
22° GRUPPO RADAR AM (GrRAM) - Licola
Retto da un Tenente Colonnello AA, dipende gerarchicamente
dal Comandante del COA.
La missione è la seguente:
"Sorvegliare lo Spazio Aereo nell'area assegnata/di responsabilità.
Identificare il traffico nell'area di responsabilità. Esercitare il
controllo tattico dei mezzi attivi di Difesa Aerea, quando delegato.
Condurre le azioni tattiche. Diffondere le informazioni relative alla
65
L’Ordinamento in AM
situazione aerea nell'area di responsabilità agli altri Centri della
rete di Comando e Controllo della F.A. Concorrere alle operazioni
aeree ed in particolare alle operazioni SAR".
Comando Forze da Combattimento
Comando Intermedio retto da un Generale di Divisione Aerea
alle dirette dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede
a Milano.
La missione è la seguente:
“Acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli organismi
della difesa aerea, di attacco e di ricognizione, provvedendo
all’efficienza operativa dei sistemi d’arma, dei mezzi e dei materiali,
all’addestramento e standardizzazione del personale ed al costante
aggiornamento ed ottimizzazione delle procedure operative.”
COMANDANTE
Vice Comandante
Ufficio Comando
Ufficiale alla S.V.
Consulente Giuridico
Ufficio Forze
di Attacco e Ricognizione
Ufficio Forze
della Difesa Aerea
Ufficio
Gestione Risorse
Di seguito sono elencati gli Enti dipendenti dal Comandante delle
Forze da Combattimento.
66
L’Ordinamento in AM
COMANDANTE DELLE FORZE
DA COMBATTIMENTO
RAMI
Moody (USA)
RAMI
Holloman (USA)
6° Stormo
Ghedi
2° Stormo
Rivolto
4° Stormo
Grosseto
36° Stormo
Gioia del Colle
32° Stormo
Amendola
50° Stormo
Piacenza
37° Stormo
Trapani
51° Stormo
Istrana
Comando
Aeroporto
di Aviano
Squadriglia
Collegamenti
Linate
313° G.A.A.
Rivolto
2° STORMO – Rivolto
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Assicurare e mantenere la prevista prontezza operativa della
componente missilistica della F.A.
Assicurare il regolare svolgimento dei servizi aeroportuali ed il
mantenimento delle infrastrutture e degli impianti.
Concorrere con la componente GBAD (Ground Based Air Defence)
al servizio di Difesa Aerea.”
4° STORMO - Grosseto
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Assicurare la difesa aerea dell’area d'interesse nazionale,
concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo
relativo.
Effettuare operazioni di difesa aerea nelle aree assegnate, nel
quadro della partecipazione a operazioni internazionali di
prevenzione e gestione della crisi.
Assicurare la conversione operativa dei piloti della F.A. da
impiegare nella linea EF2000”.
6° STORMO - Ghedi
67
L’Ordinamento in AM
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Acquisire e mantenere la capacità di effettuare operazioni di
attacco, ricognizione e supporto alle forze di superficie contro
obiettivi relativi alle forze e al potenziale nemico.
Assicurare l’attività di conversione operativa e di standardizzazione
per gli equipaggi di volo assegnati alla linea Tornado IDS/ECR per il
loro successivo inserimento nei Reparti Operativi.”
32° STORMO - Amendola
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Acquisire e mantenere la capacità di effettuare operazioni di
attacco, combinate e di supporto alle forze di superficie contro
obiettivi relativi alle forze e al potenziale bellico nemico.
Svolgere l’attività operativa, addestrativa e tecnica degli aeromobili
a pilotaggio remoto, al fine di acquisire e mantenere la capacità di
effettuare operazioni ISTAR nazionali e di coalizione.”
Il 32° Stormo ha alle dipendenze il Distaccamento AM di
Jacotenente (FG).
36° STORMO - Gioia del Colle
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Assicurare la difesa aerea dell’area d'interesse nazionale
concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo
relativo.
Effettuare operazioni di difesa aerea nelle aree assegnate, nel
quadro della partecipazione a operazioni internazionali di
prevenzione e gestione della crisi”.
37° STORMO - Trapani
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Assicurare la difesa aerea dell’area d’interesse nazionale,
concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo
relativo”.
68
L’Ordinamento in AM
Il 37° Stormo ha alle dipendenze il Distaccamento
Aeroportuale di Pantelleria (TP) e il Distaccamento AM di
Lampedusa (AG).
50° STORMO - Piacenza
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Effettuare operazioni di attacco, di supporto alle forze d’attacco e
di ricognizione elettronica contro obiettivi relativi alle forze e al
potenziale bellico nemico”.
51° STORMO - Istrana
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Effettuare operazioni di attacco e ricognizione contro obiettivi
relativi alle forze e al potenziale bellico nemico, nonché operazioni
combinate di supporto alle forze di superficie.
Assicurare
l’addestramento
operativo
dei
piloti
e
la
standardizzazione delle procedure d’impiego per la linea AMX.
Concorrere all'attività SAR, per esigenze di copertura aerea, ad
integrazione del servizio SAR nazionale.”
Il 51° Stormo ha alle
Aeroportuale di S. Nicolò (VE).
dipendenze
il
Distaccamento
Comando Aeroporto – Aviano
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Sovrintendere all’applicazione degli Accordi Bilaterali relativi alla
presenza dei reparti USA rischierati sull’Aeroporto.
Assicurare le funzionalità di tutti i servizi generali dell’Aeroporto.
Fornire il supporto tecnico-logistico agli enti rischierati”.
313° Gruppo Addestramento Acrobatico - Rivolto
Retto da un Ten.Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Rappresentare l’Aeronautica Militare e l’Italia in manifestazioni
aeree in Patria e all’estero con programmi di volo acrobatico
69
L’Ordinamento in AM
collettivo. In tali occasioni il Gruppo assume la denominazione di
PATTUGLIA ACROBATICA NAZIONALE (PAN).
Acquisire e mantenere la capacità di concorrere alle operazioni
belliche con azioni di Supporto Aereo Offensivo in appoggio alle
forze terrestri.”
Comando Forze di Supporto e Speciali
Comando Intermedio retto da un Generale di Divisione Aerea
alle dirette dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede
sull’Aeroporto di Centocelle.
La missione è la seguente:
“Acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli organismi di
Proiezione, Protezione ISTAR-EW, Personnel Recovery e Operazioni
Speciali, provvedendo all’efficienza operativa dei sistemi d’arma, dei
mezzi e dei materiali, all’addestramento del personale e al costante
aggiornamento e standardizzazione delle procedure operative”.
COMANDANTE
Ufficiale alla S.V.
Ufficio Comando
Consulente Giuridico
Ufficio Operazioni
Linee di Supporto
Ufficio
Addestramento
Linee di Supporto
Ufficio Forze
di Superficie
Ufficio Efficienza
Sistemi d’Arma
Ufficio Supporto
Logistico
L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal
Comandante delle Forze di Supporto e Speciali.
70
L’Ordinamento in AM
COMANDANTE DELLE FORZE
DI SUPPORTO E SPECIALI
1ª Brigata Aerea
Operazioni Speciali
14º Stormo
46ª Brigata Aerea
Comando Aeroporto
di Sigonella
RAMI
Geilenkirchen (D)
Comando Aeroporto
di Capodichino
31º Stormo
RAMI
Brize Norton (UK)
RAMI
Little Rock (USA)
1ª Brigata Aerea “Operazioni Speciali” – Cervia
Retta da un Generale di Brigata Aerea, è un Comando di
Specialità competente per le Forze Speciali e di Supporto alle
Operazioni speciali, per la Force Protection (FP) e il Personnel
Recovery (PR).
La missione è la seguente:
“Assicurare la specializzazione, l’addestramento e la qualificazione
delle dipendenti Forze di superficie e delle Forze per il Supporto
aereo alle Operazioni Speciali e per le attività di PR, garantendo il
costante aggiornamento delle procedure, la standardizzazione e
l’integrazione dell’attività addestrativa, nonché l'efficienza dei
sistemi d’arma e dei mezzi necessari.
Assicurare la specializzazione, la qualificazione, l’addestramento e
l’organizzazione della componente di Force Protection di FA e della
componente cinofila dell’AM.
Esprimere le capacità necessarie a comporre il framework di uno
Special Operation Air Task Group in operazioni ed esercitazioni sia
a livello di F.A. che a livello interforze e internazionale”47.
L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal
Comandante della 1ª Brigata Aerea Operazioni Speciali.
47
SOATG brevemente descritto nel capitolo 11 “Elementi di Organizzazione expeditionary/deployable”.
71
L’Ordinamento in AM
COMANDANTE DELLA 1ª BRIGATA
AEREA OPERAZIONI SPECIALI
9º Stormo
16º Stormo
Protezione delle Forze
15º Stormo
17º Stormo
Incursori
i. 9° STORMO – Grazzanise
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Assicurare e garantire il supporto aereo alle Operazioni delle
Forze Speciali nazionali, NATO o di coalizione.
Assicurare le operazioni CSAR, SMI (Slow Mover Intercept) e
concorrere alle operazioni SAR.
Concorrere con l'impiego dei Fucilieri dell'Aria, alla protezione
delle installazioni delle Forze rischierate in Patria e all'estero.
Assolvere alle funzioni di Quartier Generale Interforze a
supporto dei Comandi NATO coubicati.”
ii. 15° STORMO – Cervia
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Provvedere al recupero di equipaggi di aeromobili militari
incidentati o abbattuti, nonché di altro personale militare isolato
in pericolo anche in territorio ostile, attraverso operazioni
autonome o in concorso con altri assetti terrestri, aeromobili o
navali, ovvero Reparti di Forze Speciali.
Integrare il dispositivo di Difesa Aerea Nazionale attraverso
operazioni di controllo dello spazio aereo e contrasto della
72
L’Ordinamento in AM
minaccia proveniente da aeromobili a basse e bassissime
prestazioni.
Concorrere alle operazioni di soccorso per la salvaguardia della
vita umana e provvedere alla qualificazione di piloti ed
equipaggi di volo destinati a unità di volo con compiti di
soccorso”.




Costituiscono parte integrante del 15° Stormo:
80° Centro CSAR - Decimomannu;
82° Centro CSAR - Trapani Birgi;
84° Centro CSAR - Gioia del Colle;
85° Centro CSAR - Pratica di Mare
iii. 16° STORMO Protezione delle Forze - Martina Franca
Retto da un Col. AAran.
La missione è la seguente:
“Provvedere alla protezione di personale, sistemi d’arma, mezzi
e materiali nonché aree, sedimi e infrastrutture ubicati sul
territorio nazionale o all’estero, anche in ambiente contaminato
o sotto minaccia Chimica, Batteriologica, Radiologica e Nucleare
(CBRN).
Effettuare, in qualità di Polo Addestrativo Nazionale di Forza
Armata, corsi per il conseguimento della specialità Difesa
Terrestre e nel settore STO (Survive To Operate)/FP.
Proiettare componenti di Force Protection anche tramite
l'attività aviolancistica.
Assicurare supporto alle Forze Speciali”.
Il 16° Stormo ha alle proprie dipendenze il Centro Cinofili
dell’Aeronautica Militare – Grosseto.
iv. 17° STORMO Incursori - Furbara
Retto da un Col. AAran.
La missione è la seguente:
“Condurre Operazioni Speciali in ogni condizione ambientale e
in presenza di minaccia anche in territorio ostile, operare in
qualità di Combat Controller, condurre operazioni CSAR in
autonomo o in concorso ad altri Reparti, fornire supporto alle
operazioni condotte dalle Forze Aerotattiche.
Provvedere all’addestramento del personale, della FA e non, in
specifici settori di interesse”.
73
L’Ordinamento in AM
46ª BRIGATA AEREA – Pisa
Retta da un Gen.BA.
La missione è la seguente:
“Assicurare la mobilità tattica e strategica di forze e risorse nelle
aree di interesse nazionale, attraverso la predisposizione, il
trasporto,
il
rifornimento
e
il
recupero
di
personale,
equipaggiamenti e materiali”.
La 46ª Brigata Aerea ha alle dipendenze il Distaccamento
Aeroportuale di Sarzana Luni (SP).
14° STORMO - Pratica di Mare
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Condurre missioni di supporto nel settore
rifornimento in volo, radiomisure e SIGINT”.
del
trasporto,
31° STORMO – Ciampino
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Effettuare attività di trasporto aereo per soddisfare le esigenze
dell’Autorità di Stato, Interforze e di FA.
Provvedere all’addestramento per la prontezza operativa degli
equipaggi di volo e alla standardizzazione delle procedure
d’impiego per le linee volo in dotazione al Reparto”.
Comando Aeroporto – Sigonella
Retto da un Col. AArnn Nav.Pil.
La missione è la seguente:
“Fornire il supporto tecnico, logistico, amministrativo e operativo al
41° Stormo A/S, agli Enti co-ubicati e ai Reparti in
transito/rischierati sulla Base, assicurando i servizi necessari per il
sicuro ed efficace svolgimento dell’attività di volo”.
Il Comando Aeroporto - Sigonella ha alle dipendenze il
Nucleo Iniziale di Formazione (N.I.F.) del Reparto Supporto
Nazionale Alliance Ground Surveillance (AGS) NATO.
74
L’Ordinamento in AM
Comando Aeroporto – Capodichino
È retto da un Col. AArnn/AAran.
La missione è la seguente:
"Assicurare la funzionalità di tutti i servizi generali d'Aeroporto e lo
svolgimento dell'attività degli aeromobili militari nazionali,
appartenenti a Paesi Terzi o alla NATO, nonché degli aeromobili di
Stato. Assicura il supporto logistico-operativo agli Elementi di
Organizzazione Internazionali coubicati in ossequio a quanto
stabilito dagli Accordi".
9ª Brigata Aerea ISTAR-EW
Comando Intermedio retto da un Gen. BA posto alle dipendenze
del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede presso l’aeroporto di
Pratica di Mare (RM),
La missione è la seguente:
“Condurre attività operativa, informativa e di supporto nei settori
Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance
(ISTAR) and Electronic Warfare (EW) anche a supporto della
componente interforze/alleata/di coalizione;
Assicurare il conseguimento e il mantenimento della prontezza
operativa dei Reparti dipendenti, provvedendo all’efficienza operativa
dei sistemi in dotazione, alla standardizzazione e all’addestramento
del personale”.
75
L’Ordinamento in AM
COMANDANTE
Ufficiale P.I.
e Comunicazione
Vice Comandante
Segreteria
Organo di Sicurezza
CIFRA
Consulente Giuridico
Ufficio Coordinamento
ISTAR/EW
Ufficio Fusione
ISTAR/EW
L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal
Comandante della 9ª Brigata Aerea ISTAR-EW.
COMANDANTE DELLA
9ª BRIGATA AEREA ISTAR-EW
Comando Aeroporto
Pratica di Mare
Centro Informazioni
Geotopografiche Aeronautiche
(CIGA)
Centro Nazionale
Meteorologia e
Climatologia Aeronautica
(CNMCA)
Reparto Supporto Tecnico
Operativo alla Guerra Elettronica
(ReSTOGE)
Reparto Addestramento
Controllo Spazio
Aereo (RACSA)
Comando Aeroporto Pratica di Mare
Retto da un Gen. BA/B o Col. AArnn/AAran.
76
Centro Operativo per la
Meteorologia
(COMET)
L’Ordinamento in AM
La missione è la seguente:
“Assicurare il supporto tecnico-logistico, amministrativo e operativo
agli Enti/Reparti dell’AM ubicati sul sedime aeroportuale, nonché
agli Enti di altre FF.AA./Corpi Armati dello Stato presenti.
Assicurare i servizi necessari per il sicuro ed efficace svolgimento
delle attività di volo.
Assicurare la gestione delle attività connesse alla ricezione, imbarco
e sbarco di uomini materiali e mezzi”.
Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica
(CNMCA) – Pratica di Mare
Retto da un Direttore che riveste il grado di Col. GArn Fis.
La missione è la seguente:
“Supporta la Protezione Civile, elaborando dati e prodotti
meteorologici ricevuti dalle competenti articolazioni di FA.
Fornisce i richiesti servizi di supporto alle attività produttive del
Paese in aderenza a quanto previsto da accordi o convenzioni per
scopi di meteorologia generale”.
Centro Operativo per la METeorologia (COMET) – Pratica di
Mare
È retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Fornire supporto meteorologico agli assetti dell’Aeronautica
Militare, della Difesa, della NATO, dell’UE ovunque impegnati sia sul
territorio nazionale che in teatro operativo.
Sviluppare e mantenere la capacità autonoma di elaborare dati
meteorologici e climatologici per generare prodotti ed informazioni
meteorologiche, necessari per lo svolgimento dei compiti sia
assegnati alla Difesa sia derivanti da accordi Nazionali ed
Internazionali.
Fornire supporto meteorologico ad Amministrazioni dello Stato
esterne all’A.D. sulla base di accordi o convenzioni.
Fornire il servizio di meteorologia aeronautica a beneficio del
traffico aereo operativo (OAT) e del traffico aereo generale (GAT).
Subentrare ad altre articolazioni dell’AM, in caso di necessità,
nell’erogazione dei servizi e nella generazione dei prodotti di
carattere meteorologico”.
77
L’Ordinamento in AM
Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche (CIGA) –
Pratica di Mare
Retto da un Direttore che riveste il grado di Colonnello
AArnn/AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare il supporto alle operazioni aeree attraverso la
produzione, l’elaborazione e la disseminazione delle informazioni
geotopografiche, aeronautiche e dei dati immagine provenienti dai
sensori di ricognizione, sorveglianza e acquisizione bersagli della
FA, promuovendo nel contempo lo sviluppo tecnico-scientifico e
tecnico-operativo nel relativo settore”.
Reparto Addestramento Controllo Spazio Aereo (RACSA) –
Pratica di Mare
Retto da un Colonnello AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare l’addestramento del personale impiegato nei settori del
Traffico Aereo, della Difesa Aerea e della Meteorologia, in relazione
alle esigenze di impiego dello strumento aereo, svolgendo corsi di
specializzazione e qualificazione, nonché attività di studio tese al
miglioramento
professionale
e
a
una
più
elevata
standardizzazione”.
Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica
(RESTOGE) - Pratica di Mare
Retto da un Colonnello AArnn.
La missione è la seguente:
“Fornire il supporto tecnico-operativo di Guerra Elettronica (GE) ai
Reparti dell’AM attraverso attività operative, tecniche e
addestrative finalizzate a migliorare l’autoprotezione degli
aeromobili e ad assicurare una tempestiva risposta alle evoluzioni
della minaccia presente in uno scenario operativo.
Fornire supporto operativo ai sistemi di Difesa Aerospaziale, in
concorso e in modo integrato, in ambito Joint e Combined.
Pianificare e condurre attività operativa di volo nella capacità
Electronic Warfare Support (EWS)”.
78
L’Ordinamento in AM
Il RESTOGE ha alle dipendenze il Nucleo Iniziale di
Formazione del Centro Interforze per il Supporto Operativo alla
Guerra Elettronica (NIF CISOGE).
b.
COMANDO LOGISTICO DELL’AM
Retto da un Generale di Squadra Aerea, ha sede nel comprensorio
di PALAM.
La missione è la seguente:
“Assicurare l’efficienza e i supporti tecnici, logistici dei sistemi d’arma,
degli apparati, degli equipaggiamenti, dei mezzi, delle infrastrutture, dei
materiali, dei beni e servizi in dotazione, nonché l’assistenza sanitaria al
personale, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia
con gli altri Alti Comandi”.
COMANDANTE
Vice Comandante
Segreteria Particolare
Segreteria
Ufficiale Addetto
Ufficiale Addetto
Ufficiale SV/ATM
Responsabili di Progetto
Ufficio Generale del
Comandante Logistico
Ufficio Certificazione
Capo di Stato Maggiore
Segreteria
Vice Capo di SM
Ufficio Implementazione
Progr./Prog. e Sist. di
Gestione per la Qualità
1° Ufficio
Pianificazione,
Organizzazione
Logistica
Infrastrutture
3° Ufficio
Operazioni e
Addestramento
4° Ufficio
Standardizzazione
e Materiali
L’organigramma che segue
Comandante Logistico dell’AM.
79
riporta
gli
5° Ufficio Bilancio
Enti
dipendenti
dal
L’Ordinamento in AM
COMANDANTE
LOGISTICO DELL’AM
VICE COMANDANTE
1ª Divisione
Centro Sperimentale di
Volo
3ª Divisione
Supp. Tecn. Operativo
Sistemi Com. Controllo
Comunic. e Telematica
2ª Divisione
Supp. Tecn. Operativo
Aeromobili/
Armamento/Avionica
Servizio dei Supporti
Servizio di
Commissariato e
Amministrazione
Servizio Sanitario AM
Servizio Infrastrutture
Poligono Sperimentale di
Add.to Interforze (PISQ)
Il Vice Comandante
È un Generale SA/DA che svolge le funzioni vicarie di comando e
coadiuva il Comandante partecipando alle attività informative e
decisionali. Assolve, inoltre, gli incarichi particolari che il Comandante
ritiene di assegnargli.
Lo Stato Maggiore
Retto da un Gen. DA/BA, ha tra i principali compiti: assistere il
Comandante Logistico dell’AM indirizzando e controllando le attività
dei Reparti dipendenti; predisporre le proposte di programmazione
finanziaria; individuare gli obiettivi da assegnare alle Divisioni/Servizi
del COMLOG; verificare il raggiungimento del livello addestrativo
conseguito dai Reparti ed Enti della Comando Logistico, anche
attraverso l’effettuazione di esercitazioni, propedeutiche alle
esercitazioni programmate nazionali, interforze e/o multinazionali e
alle valutazioni tattiche; elaborare i piani di contingenza per
assicurare il supporto tecnico e logistico ai reparti Operativi.
1ª Divisione Centro Sperimentale di Volo
Comando Intermedio retto da un Gen.DA/BA. Ha sede presso
l’aeroporto di Pratica di Mare.
80
L’Ordinamento in AM
La missione è la seguente:
“Supportare l’operatività dei Reparti dell’AM attraverso la
sperimentazione, il collaudo, la validazione e ottimizzazione dei nuovi
sistemi d’arma o di quelli sottoposti a modifica o integrazione presso
strutture tecniche di FA e non; l’emanazione delle relative procedure
iniziali d’impiego; l’ottimizzazione delle stesse nonché l’addestramento
iniziale dei reparti di volo, anche a beneficio delle altre FA e Corpi
Armati dello Stato, quando richiesto.
Concorrere al processo di certificazione e omologazione tecnicooperativa dei sistemi d’arma, mezzi e materiali, anche a beneficio di
altre FA e Corpi Armati dello Stato e degli organismi del Segretariato
Generale/DNA, quando richiesto.
Concorrere all’addestramento e alla sperimentazione aerofisiologica,
anche ai fini di accertamento di idoneità operativa, del personale dei
Reparti di Volo (con equipaggiamenti speciali o in condizioni
fisiologiche marginali o su velivoli ad altissima dinamica), a beneficio
anche di altre FA”.
COMANDANTE
Sezione Locale Prevenzione
e Protezione
Ufficio Comando
Ufficio Coordinamento Prove
Ufficio Contratti e
Amministrazione
Ufficio Coordinamento
Tecnico Operativo
Ufficio Supporto Logistico
Reparto
Sperimentale Volo
Reparto
Chimico
2ª
Divisione
Supporto
Armamento e Avionica
Reparto
Armamento
Reparto Medicina
Aeronautica e
Spaziale
RAMI SCUOLA
EPNER ISTRES
CEDEX (FR)
Tecnico
Operativo
Aeromobili,
Comando Intermedio retto da un Gen.DA/BA. Ha sede presso il
presso il Palazzo AM.
81
L’Ordinamento in AM
La missione è la seguente:
“Assicurare l’efficienza tecnica e il supporto logistico dei sistemi
d’arma e dei materiali d’armamento dei Reparti dell’AM, attraverso
l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture
tecniche degli altri Alti Comandi”.
COMANDANTE
Ufficio Coordinamento Tecnico
Vice Comandante
Ufficio Contratti e Amministrazione
Segreteria
Ufficio Supporto Logistico e
Operazioni
Ufficio Gestione Risorse
1° Reparto
Supp.to Aeromobili
2° Reparto
Supp.to Sistemi
Avionici/Armamento
2° RMM - Padova
Centro Polifunzionale Velivoli
Aerotattici - Cameri
3° RMV - Treviso
Comando Aeroporto Cameri
5° GMV - Capodichino
1° RMV Cameri
6° RME – Pratica di Mare
Nucleo Iniziale di formazione
JSF Cameri
RAMI IEST (BAE) Warton (UK)
RAMI IEST C/O CASA Madrid (SP)
RAMI C130J C/O WPAFB Dayton OHIO(USA)
RAMI IAFFT C/O IWSCC
Hallbergmoos (GE)
10° RMV - Lecce
11° RMV - Sigonella
1° Servizio Tecnico Distaccato di
Caselle Torinese (TO)
11° Deposito Centrale - Orte
Centro Logistico Polivalente di
Guidonia
RMV: Reparto Manutenzione Velivoli RMM: Reparto Manutenzione Missili
GMV: Gruppo Manutenzione Velivoli RME: Reparto Manutenzione Elicotteri
Ufficio Straord. Coord. Tecn. Log.
Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici (CEPVA) – Cameri
Retto da un Generale Ispettore GArn/Gen.DA, il CEPVA
assicura la gestione unitaria della base di Cameri e degli Enti
coubicati, costituendosi come polo unico per la gestione delle
molteplici attività tecnico-logistico-amministrative connesse con
l’introduzione in servizio del velivolo Joint Strike Fighter.
2° Reparto Manutenzione Missili - Padova
Retto da un Col. GArn.
La missione è la seguente:
“Assicurare la gestione tecnico-logistico-manutentiva dei Sistemi di
Difesa Aerea Terra/Aria, dell’Armamento di Bordo e dell’Armamento
Terrestre in dotazione all’AM, assicurano inoltre la manutenzione
(revisione generale) degli Elicotteri AB/212”.
5° Gruppo Manutenzione Velivoli - Napoli
Retto da un Ten.Col. GArn.
82
L’Ordinamento in AM
La missione è la seguente:
”Effettuare ispezioni periodiche, revisioni motori e riparazioni
velivoli a reazione e alternativi”.
Reparti Manutenzione Velivoli – Sedi Varie
Retti da un Col. GArn.
La missione è la seguente:
“Assicurare la gestione tecnico-logistica-manutentiva del Sistema
d’Arma ad ala fissa secondo le direttive tecnico-operative emanate
dal Comando Logistico dell’AM nell’ambito della pianificazione
generale della Forza Armata”.
6° Reparto Manutenzione Elicotteri – Pratica di Mare
Retto da un Col. GArn.
La missione è la seguente:
”Assicurare la gestione tecnica logistica e contrattuale degli
elicotteri HH/3F, NH/500 a AB/212 (contestualmente alla riduzione
in FA delle attività manutentive sui precitati elicotteri) nonché deve
acquisire gradualmente tale capacità anche per la flotta dei velivoli
di stato e dei P/180, secondo le disposizioni del Comando Logistico
dell’AM”.
11° Deposito Centrale – Orte (VT)
Retto da un Col. AAra/AAran.
La missione è la seguente:
“Accentrare, immagazzinare, conservare e custodire i materiali di
competenza provenienti dalle fonti esterne di acquisizione o
comunque pervenuti, nonché rifornire gli Enti di Rifornimento di 1^
linea su richiesta degli stessi o su disposizione dell’Alto Comando
competente”.
Centro Logistico Polivalente – Guidonia (RM)
Retto dal un Col. AArnn/AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare l’approvvigionamento, il rifornimento, il trasporto, la
gestione, l’alienazione dei materiali del settore efficienza linea,
comprensivo dei materiali presenti in ditta, e della gestione e
concessione dei materiali di interesse storico didattico, garantendo
83
L’Ordinamento in AM
anche il necessario supporto tecnico, amministrativo e
regolamentare, sia nei confronti di Enti/Reparti di FA che di parti
terze, nonché il servizio di calibrazione e la manutenzione dei
materiali di sopravvivenza”.
1° Servizio Tecnico Distaccato – Caselle Torinese (TO)
Retto dal un Ten.Col. GArs.
La missione è la seguente:
“Verificare la corretta esecuzione dei contratti stipulati dagli Enti
committenti del Comando Logistico dell'AM per i sistemi d'arma e
per l'Air Ground Equipment (AGE) con le ditte contraenti".
Ufficio Straordinario per il Coordinamento Tecnico Logistico
– Roma
Retto dal un Col. GArn.
La missione è la seguente:
“Svolgere compiti di sorveglianza, coordinamento e management
per le flotte prive di specifico Ente tecnico logistico di riferimento".
3ª Divisione Supporto Tecnico Operativo Sistemi Comando e
Controllo, Comunicazioni e Telematica
Comando Intermedio retto da un
equivalenti), ha sede presso il Palazzo AM.
Gen.
DA/BA
(o
gradi
La missione è la seguente:
“Assicurare l’efficienza tecnica e il supporto logistico dei sistemi di
Comando e Controllo, nonché degli Impianti, Sistemi e Mezzi
DA/AV/METEO/EAD, di Comunicazione e Telematici degli Enti e Reparti
dell’AM, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia
con le strutture tecniche degli altri Alti Comandi”.
84
L’Ordinamento in AM
COMANDANTE
VICE COMANDANTE
Segreteria
Ufficio Coordinamento
Tecnico Operativo
Ufficio Gestione Risorse
Ufficio Sistemi Comando e
Controllo
Ufficio Contratti ed
Amministrazione
1° Reparto
Sistemi D.A./A.V./TLC
Reparto Sistemi Informativi
Automatizzati - (ReSIA)
Roma
2° Reparto
Sistemi Automatizzati
4ª Brigata
Telecomunicazioni e
Sistemi per la D.A. e A.V.
Borgo Piave (LT)
Reparto Gestione ed
Innovazione Sistemi
Comando e Controllo (ReGISCC) Pratica di Mare
Squadriglie Radar Remote
Reparto Gestione e Innovazione Sistemi
Controllo (ReGISCC) – Pratica di Mare (RM)
Comando
e
Retto da un Col. AA/GA.
La missione è la seguente:
“Assicurare la gestione dei sistemi di supporto alle funzioni di C2 e
alle capacità C4-ISR della Forza Armata garantendo altresì il
controllo di configurazione e promuovendo l’innovazione attraverso
lo sviluppo e la sperimentazione”.
Reparto Sistemi
Acquasanta(RM)
Informativi
Automatizzati
(ReSIA)
–
Retto da un Colonnello AAran.
La missione è la seguente:
“Progettare, realizzare e mantenere procedure applicative per
l’automazione delle aree funzionali della Logistica, al fine di
incrementare l’operatività della FA assicurando sia la gestione e il
controllo di configurazione del software e delle correlate banche
dati e l’addestramento/assistenza agli utenti dei sistemi
automatizzati, sia l’interoperabilità degli stessi con quelli presenti
presso altri Enti dell’AM e/o interforze/internazionali e la gestione e
il controllo di configurazione della rete AERONET”.
85
L’Ordinamento in AM
4ª Brigata Telecomunicazioni e Sistemi per la D.A. e A.V. (4ª
BTS) – Borgo Piave (LT)
Retto da un Gen. B.A. AArn /Gen. B. AAran
La missione è la seguente:
“Progettazione, realizzazione, installazione, manutenzione sia sul
territorio nazionale che in operazioni fuori dai confini nazionali:
di 3° livello tecnico per i sistemi di telecomunicazioni ed
elettronica;
fino al 3° livello tecnico per i sistemi radar e dei relativi
sistemi automatizzati e d'integrazione;
di 3° livello tecnico per i sistemi per le radio assistenze al
volo e di aiuto alla navigazione aerea;
di 3° livello tecnico per i sistemi di supporto alla meteorologia
della F.A.;
Qualificazione e addestramento del personale assegnato al settore
TLC/AV/DA/MET e Rifornimenti;
Analisi e validazione dei sistemi/appartati di telecomunicazioni,
elettronica e informatica di nuova introduzione in Forza Armata non
connessi con il vettore aereo.”.
Da esso dipendono il 1° RTC di Milano Linate (con alle
dipendenze il Centro AM di Montagna di Monte Cimone -MO), il 2°
RTC di Bari Palese, il Centro Tecnico per la Meteorologia di Vigna di
Valle (RM) e le Squadriglie Radar Remote.
i. Squadriglie Radar Remote
Rette da un Cap. AAra.










Le Squadriglie sono 13 e hanno sede:
112a Squadriglia Radar Remota - Mortara
113a Squadriglia Radar Remota - Portogruaro
114a Squadriglia Radar Remota - Potenza Picena
115a Squadriglia Radar Remota - Capo Mele
121a Squadriglia Radar Remota - Poggio Ballone
123a Squadriglia Radar Remota - Capo Frasca
131a Squadriglia Radar Remota - Jacotenente
132a Squadriglia Radar Remota - Crotone
133a Squadriglia Radar Remota - Chieti
134a Squadriglia Radar Remota - Lampedusa
86
L’Ordinamento in AM



135a Squadriglia Radar Remota - Marsala
136a Squadriglia Radar Remota - Otranto
137a Squadriglia Radar Remota - Mezzo Gregorio
La missione è la seguente:
“Avvistamento e Riporto automatico al sito master del traffico
aereo avvistato.
Copertura radio T/B/T.
Rilievi metereologici di competenza e inoltro dei dati ad essi
relativi secondo le modalità previste dalla normativa in vigore.“
ii. 1° e 2° Reparto Tecnico Comunicazioni (RTC) - Milano e
Bari
Retti da un Col. AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare, nel territorio di giurisdizione, nei settori di
pertinenza e nell’ambito delle competenze definite dalla 4ª BTS
di Borgo Piave, il supporto tecnico-operativo e logistico generale
fino al 2° livello di manutenzione.
iii. Centro Tecnico per la Meteorologia (CTM) - Vigna di Valle
Roma
Retto da un Ten.Col. GArn.
La missione è la seguente:
“Porre in essere le attività necessarie a garantire un adeguato
livello di efficienza della rete osservativa, il mantenimento degli
standard
prestazionali
previsti
per
le
osservazioni
meteorologiche,
la
redazione
ed
aggiornamento
della
documentazione tecnico/logistica per gli assetti meteorologici, la
sperimentazione ed il test di strumentazione, l'individuazione
del corretto posizionamento presso i siti, il supporto
tecnico/procedurale all'automatizzazione della rete."
Servizio dei Supporti
Comando Intermedio retto da un Gen. D./B. AAran (o gradi
equivalenti). Ha sede presso il Palazzo AM.
La missione è la seguente:
“Assicurare l’efficienza tecnica e il supporto logistico nei settori
trasporti, dogane, motorizzazione, carbolubrificanti avio/auto,
87
L’Ordinamento in AM
ossigeno avio, antincendi, NBC, cinefototipografico e controlli chimicofisici ecologici/ambientali degli Enti e Reparti dell’AM, attraverso
l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture
tecniche degli altri Alti Comandi”.
CAPO
Vice Capo
Segreteria
Sezione Contratti e
Amministrazione
Ufficio Gestione Risorse e
Coordinamento Operativo
1° Reparto
Supporto Operativo
2° Reparto
Servizio Chimico/Fisico
Centro Tecnico Rifornimenti (CTR)
Fiumicino (RM)
1° LTC - Padova
RAMI PA200 - EF2000 Bicester
(GBR)
2° LTC - Fiumicino
RAMI MRCA - EF2000 Erding (DEU)
3° LTC - Mungivacca
RAMI EF2000 Torrejon De Ardoz
Madrid (ESP)
Comando Rete POL - Parma
64° DT – Porto S. Stefano (GR)
65° DT - Taranto
2° GMA - Forlì
3° GMA – Mungivacca (BA)
1° GRS – Veveri (NO)
4° LTC - Parma
5° LTC - Decimomannu
6° LTC - Trapani
3° Stormo
Villafranca
Distaccamento Aeroportuale
di Brindisi
3° STORMO – Villafranca
Retto da un Col. AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare le capacità di Sopravvivenza Operativa e il Sostegno
Logistico ai Reparti di Volo, alle Unità mobili sistemi missilistici e a
componenti mobili del sistema di Comando e Controllo proiettati ad
operare, in tutto o in parte, al di fuori delle proprie sedi stanziali.
Assicurare la proiezione di capacità logistiche aeroportuali,
autonome, integrabili e scalabili, dimensionate al supporto della
Forza Integrata Nazionale, sia sul territorio nazionale sia fuori dai
confini nazionali, tanto in operazioni militari quanto in esercitazioni,
garantendo gli effetti necessari, al momento giusto e nel luogo
richiesto.
Curare la predisposizione di procedure, metodologie, attrezzature
idonee ad ottimizzare e razionalizzare l’attività delle dipendenti
88
L’Ordinamento in AM
articolazioni in occasione di rischieramenti campali, assicurando la
manutenzione degli equipaggiamenti/attrezzature in dotazione.”
Centro Tecnico Rifornimenti (CTR) – Fiumicino
Retto da un Col. AAran.
La missione è la seguente:
”Assicurare, sulla base delle direttive ricevute dal Servizio dei
Supporti del Comando Logistico, l’acquisizione, il rifornimento e la
gestione dei materiali e mezzi nei settori motorizzazione, trasporti,
carbolubrificanti avio/auto, ossigeno, controlli chimico/fisici,
antincendi, CBRN e cinefototipografico, garantendo la relativa
assistenza tecnica, logistica e doganale agli Enti e Reparti della FA”.
i. Comando Rete POL – Parma
Retto da un Tenente Colonnello AAran che dipende dal
Comandante del CTR.
La missione è la seguente:
“Curare la ricezione, l'immagazzinamento, il trasporto e la
distribuzione dei carburanti assegnati agli Enti utilizzatori”.
ii. Gruppi Manutenzione Autoveicoli – Forlì e Mungivacca
Retti da un T.Col. AAran/GArs Mot. Auto, sono posti alle
dipendenze del Comandante del CTR di Fiumicino.
La missione è la seguente:
“Assicurare la manutenzione di 3° LT di autoveicoli e Gruppi
Elettrogeni.
Laboratori Tecnici AM di Controllo
I Laboratori sono posti alle dipendenze del Capo del Servizio
dei Supporti e sono gli EdO di FA preposti ai controlli a carattere
chimico-fisico e chimico-tecnologico. Il Capo Laboratorio è un
Ufficiale Superiore GArn Chim. (con l’eccezione del 5° e del 6° LTC
per i quali è invece previsto un Cap. GArn Chim.).
I Laboratori sono 6 e hanno sede:

1° Laboratorio a Padova;

2° Laboratorio a Fiumicino (RM);

3° Laboratorio a Mungivacca (BA);

4° Laboratorio a Parma;
89
L’Ordinamento in AM


5° Laboratorio a Decimomannu (CA);
6° Laboratorio a Trapani.
Distaccamento Aeroportuale – Brindisi
Retto da un Col. AArnn/AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare il supporto logistico amministrativo agli Edo/Organismi
Internazionali coubicati sul sedime aeroportuale.
Assicurare i servizi di assistenza al volo, controllo traffico aereo e
meteo per tutto il traffico aereo militare e civile operante sulla
base.
Assicurare l’efficienza del poligono di tiro di Punta della Contessa
coordinandone e gestendone l’utilizzo".
Servizio di Commissariato e di Amministrazione
Comando Intermedio retto da un Gen. Isp./Brig. Gen. CCrn. Ha
sede presso il Palazzo AM.
La missione è la seguente:
“Assicurare il soddisfacimento delle esigenze relative ai settori del
contante, del vettovagliamento, del vestiario-equipaggiamento, del
materiale ordinario, dei servizi generali di supporto degli Enti e
Reparti dell’AM, nonché della corresponsione dei trattamenti
economici al personale della FA in servizio e in ausiliaria, attraverso
l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in coordinamento con gli Alti
Comandi dell’AM”.
90
L’Ordinamento in AM
CAPO
Ufficio Gestione Risorse e
Coordinamento Operativo
Segreteria
Reparto
di Commissariato
Reparto
di Amministrazione
1° Ufficio
1° Ufficio
2° Ufficio
2° Ufficio
3° Ufficio
3° Ufficio
Sez. Dist. Coord. Log.
4° Ufficio
Direzione
Commissariato
Magazzino Centrale di
Comm. Guidonia
Servizio Infrastrutture
Comando Intermedio retto da un Gen. Isp./Brig. Gen. GArn Infr.
Imp. Ha sede presso il Palazzo AM.
La missione è la seguente:
“Assicurare il soddisfacimento delle esigenze relative al settore delle
infrastrutture comunque in uso agli Enti e Reparti dell’AM, con
particolare riguardo alle piste e alle infrastrutture di volo, attraverso
l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture
tecniche degli altri Alti Comandi.
Collaborare alla definizione dei programmi per l’acquisizione, la
dismissione e l’utilizzazione del patrimonio immobiliare in uso all’AM”.
91
L’Ordinamento in AM
CAPO
Ufficio Gestione Risorse e
Coordinamento Operativo
Segreteria
Ufficio Contratti e
Amministrazione
Ufficio Collaudi e Certificazioni
1° Reparto
Programmi
2° Reparto
Lavori
Reparti
Genio
AM
Reparti
Genio
AM
Reparti Genio AM
Reparti Genio AM – RGAM
Retti da un Col. GArn Infr. Imp., hanno sede presso
Villafranca (1°), Ciampino (2°) e Bari Palese (3°).
La missione è la seguente:
“Finalizzare studi, indagini, progettazioni, appalti ed esecuzione di
lavori necessari per assicurare la disponibilità e l’efficienza delle
infrastrutture in uso all’AM anche in situazione di crisi.
Progettare, appaltare e curare, su delega di GENIODIFE,
l’esecuzione dei lavori di FA, SMD e SGD, nonché dei lavori di
manutenzione per le aree SMD e SGD”.
I Reparti hanno alle proprie dipendenze i Servizi Tecnici
Distaccati Infrastrutture collocati nel proprio territorio di
giurisdizione.
Servizio Sanitario AM
Comando Intermedio retto da un Gen. Isp./Brig. Gen. CSArn. Ha
sede presso il Palazzo AM.
La missione è la seguente:
“Assicurare l’attività di prevenzione e di assistenza sanitaria nei
confronti del personale dell’AM, comprensiva degli accertamenti di
specifiche idoneità operative, a beneficio anche di altre FA e/o di
92
L’Ordinamento in AM
organismi esterni alla FA, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti
dipendenti e in sinergia con le strutture tecniche degli altri Alti
Comandi”.
La sanità di aderenza48 è assicurata dalle Infermerie Principali
AM e dalle Infermerie di Corpo, alle quali si fa cenno nel prosieguo
della presente pubblicazione.
CAPO
Vice Capo
Segreteria
Ufficio Gestione Risorse Umane
Ufficio Coordinamento Tecnico
1° Ufficio
Approvvigionamento e
Amministrazione
48
2° Ufficio
Medicina Legale, Medicina del Lavoro
e Medicina Aeronautica e Spaziale
3° Ufficio
Igiene e Assistenza Sanitaria
Attività espletata prevalentemente dalle “Infermerie di Corpo” nell’ambito delle seguenti aree: assistenza sanitaria di
urgenza, attività diagnostica/prevenzione al personale degli Enti ove sono dislocate; compiti medico legali di accertamento
dell’idoneità al servizio, follow up sanitario pre e post deployment, provvedendo altresì alle pratiche vaccinali; cura
dell’efficienza psico-fisica del personale navigante attraverso controlli periodici e straordinari, aggiornamenti
sull’aerofisiologica, aspetti connessi al volo e norme dietetiche/igieniche; attuazione, in collaborazione con il datore di
lavoro e con il Servizio di Prevenzione e Protezione, delle misure per la tutela della salute e dell’integrità psico-fisica del
personale militare e civile, assicurando un’azione capillare sul territorio di competenza
93
L’Ordinamento in AM
CAPO
Infermeria Principale
Pratica di Mare
Istituto di Medicina
Aerospaziale AM
Milano
Istituto di Perf.to e Add.to
Med. Aeron. e Spaziale Roma
Commissione Sanitaria
d’Appello Roma
Istituto di Medicina
Aerospaziale AM
Roma
DMML Bari
Centro Aeromedico
Psicofisiologico Bari
Istituto di Medicina Aerospaziale dell’AM – Milano e Roma
Retti da un Brig. Gen. CSarn, sono posti alle dipendenze del
Capo del Servizio Sanitario AM.
La missione è la seguente:
“Svolgere i compiti previsti nel Libro I, titolo V del D.Lgs. 66/10
della Sanità Militare, nei confronti di tutto il personale militare
aeronavigante e non, secondo le procedure consolidate, nelle more
dell’adozione da parte del Ministero della Difesa di decreti aventi
natura non regolamentare in cui potrà essere recepita la
regolamentazione prevista nel RD 2410/1926 -Regolamento sul
Servizio Sanitario Aeronautico-.
Svolgere i compiti previsti dalla normativa sanitaria nazionale, con
particolare riguardo a quella riguardante l’Aviazione Civile e quelli
comunque assegnati dalle SA”.
Gli Istituti, inoltre, svolgono tutte le altre attività sanitarie
sulla base di appositi protocolli di intesa fra l’AM e altri soggetti
giuridici; trattano e definiscono le pratiche medico-legali relative al
personale di FA (visite mediche preventive, periodiche e
straordinarie); effettuano attività diagnostica, terapeutica e
preventiva finalizzata al mantenimento, potenziamento e recupero
dell’efficienza psicofisica del personale.
94
L’Ordinamento in AM
Infermeria Principale - Pratica di Mare
L'Infermeria Principale assicura la funzione sanitaria di
aderenza. Essa garantisce le operazioni di supporto alle operazioni
Fuori Area contribuendo in attività specifiche di assistenza sanitaria
avanzata e di evacuazione aeromedica – CASEVAC, MEDEVAC e
STRATEVAC - (IP di Pratica di Mare).
L'Infermeria Principale di Pratica di Mare dipende dal Capo
del Servizio Sanitario AM.
Istituto di Perfezionamento e Addestramento in Medicina
Aeronautica e Spaziale - Roma
Retto da un Direttore Brig. Gen. CSArn che dipende dal Capo
del Servizio Sanitario AM.
La missione è la seguente:
“Assicurare la corretta organizzazione di tutte le attività formative e
addestrative in campo sanitario, svolgendo le attività connesse con
la qualifica di unico Provider di Forza Armata di Educazione
Continua in Medicina”.
Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto
di Quirra (PISQ) – Perdasdefogu
Retto da un Gen. BA, comprende la base e il poligono “a terra”
di Perdasdefogu e il distaccamento AM di Capo S. Lorenzo. Il poligono,
alimentato con personale AM (50%), EI (35%) e MM (15%), è stato
costituito nel 1956 ed è l’unico del genere in Italia.
La missione è la seguente:
“Provvedere alle predisposizioni necessarie per effettuare:
- prove, sperimentazioni e collaudo di razzi, missili, velivoli teleguidati
e materiali di armamento;
- addestramento delle unità missilistiche”.
c.
COMANDO DELLE
(CSAM/3ªRA)
SCUOLE
DELL’AM49/3ª
REGIONE
AEREA
Retto da un Gen. SA, il CSAM/3ªRA ha assunto l’attuale
denominazione e sede di servizio (Bari) dal 1° luglio 2008 a seguito di
49
Art. 146 del COM.
95
L’Ordinamento in AM
una profonda trasformazione ordinativa che ha visto l’accorpamento con
il Comando della 3a RA.
La missione è la seguente:
“Assicurare sulla base delle direttive e delle deleghe ricevute, la selezione
e le attività correlate al reclutamento del personale da immettere in FA.
Provvedere, per il suddetto personale, alla formazione militare e culturale
propedeutica al successivo addestramento e impiego, ivi compreso quello
dirigenziale e, nei casi contemplati, del personale di altre FA, Corpi e
Organismi nazionali ed esteri.
Assicurare le funzioni territoriali e di collegamento con gli Enti e le
Amministrazioni Territoriali”.
Tutto il settore formativo della FA è stato oggetto di una profonda
ristrutturazione, in attuazione del DLgs 464/97 e successive integrazioni
(DLgs 253/05) nonché Legge 7 agosto 2012 n. 135 (cd. “Spending
Review”), mediante soppressione, accorpamento e razionalizzazione
degli Istituti di Formazione.
COMANDANTE
Ufficio Comando
VICE COMANDANTE
Segreteria
Ufficiale Addetto
Ufficio Rappresentanza
Militare / PUMASS
Reparto Territorio e
Patrimonio
Reparto Territoriale
Personale
Ufficio Relazioni con il
Pubblico
Servizio Intermedio
Prevenz. e Protezione
Segreteria Particolare
Ufficio
Consulenza Affari Giuridici
Ufficio Sicurezza
Ufficio
Sicurezza Volo
Ufficio Consulente Civile
Ufficio
del Cappellano Militare
Responsabili di Progetto
Organismo CC
Ufficio
Personale
5 Dipartimenti Didattici
Ufficiale Sicurezza
Volo/ATM
Sezione EAD
Sala Situazioni
1° Ufficio
Pianificazione
Generale
Segreteria
CAPO
DI STATO MAGGIORE
2° Ufficio
Ordinamento
Personale e Affari
Amministrativi
Ufficio
Implementazione
Programmi/Progetti e
Sistema di Gestione
per la Qualità
3° Ufficio
Formazione
Addestramento e
Standardizzazione
L’organigramma che segue riporta gli Enti/Reparti
Comandante delle Scuole dell’A.M./3ª RA.
96
4° Ufficio
Tecnico Logistico
dipendenti dal
L’Ordinamento in AM
COMANDANTE delle
SCUOLE dell’AM/3ª RA
Scuola di Aerocooperazione
(Guidonia)
VICE COMANDANTE
Q.G. del CSAM/3ªRA
(Bari)
Com. Aerop./Gruppo
Volo a Vela (Guidonia)
Centro di Selezione
A.M. (Guidonia)
Distacc. Aeroportuale
(Alghero)
Distacc. Aeronautico
(Montescuro)
Distacc. Aeronautico
(Otranto)
Distacc. Aeronautico
(Siracusa)
RAMI SHEPPARD
(USA)
RAMI KALAMATA
(GRECIA)
CAE MULTI CREW
(Pratica di Mare)
Istituto di Scienze
Militari
Aeronautiche
(Firenze)
Accademia
Aeronautica
(Pozzuoli)
Centro di Formazione
Aviation English (Loreto)
Scuola
Marescialli/Com.do
Aeroporto
(Viterbo)
Scuola Specialisti
AM
(Caserta)
Scuola Militare
Aeronautica «G. Douhet»
Scuola Volontari di
Truppa AM
(Taranto)
61° Stormo
(Lecce)
70° Stormo
(Latina)
72° Stormo
(Frosinone)
Lo Stato Maggiore
Accentra
le
funzioni
di
coordinamento
di
tutte
le
attività/responsabilità del settore formativo, assistendo il Comandante
nell’espletamento dei suoi compiti per l’assolvimento della missione
assegnata all’Ente.
I compiti consistono nello sviluppare le attività di studio in
materia di ordinamento e impiego del personale in forza al Comando
delle Scuole e fornire gli indirizzi e le priorità per la gestione delle
risorse umane assegnate; fornire supporto al processo decisionale
delle SA per la direzione, il coordinamento e il controllo delle attività
dei Comandi ed Enti dipendenti; predisporre l’emanazione delle
direttive nel settore della formazione e della selezione finalizzate al
conseguimento degli obiettivi del Comando delle Scuole; proporre
modifiche, varianti o correttivi da attuare al fine di ottimizzare
l’attività formativa e selettiva, nonché l’impiego delle risorse
assegnate per l’assolvimento della missione.
Accademia Aeronautica - Pozzuoli
L’Accademia Aeronautica, Retta da un Gen. DA/BA, è il
principale Istituto di Formazione degli Ufficiali in SPE. Istituita il 5
novembre 1923, ha iniziato la propria attività nella sede attuale di
Pozzuoli (NA) dal Dicembre 1962.
97
L’Ordinamento in AM
La missione è la seguente:
“Provvedere alla formazione militare e morale dei giovani destinati a
diventare Ufficiali dell’AM nonché alla loro istruzione professionale
specifica e, nei casi previsti, a quella universitaria, propedeutiche
all’esercizio del comando nelle mansioni direttive e dirigenziali della
FA.”
Centro di Formazione Aviation English – Loreto
Retto da un Col. AArnn Nav./AAran.
La missione è la seguente:
“Curare la formazione nel settore dell’Aviation English del
personale aeronavigante dell’Aeronautica Militare e di altre Forze
Armate e dicasteri e del personale non navigante (quali controllori di
volo), per la successiva certificazione ENAC ai fini del rilascio della
licenza di pilota commerciale standard EASA e della licenza
comunitaria dei controllori del traffico aereo e del personale
appartenente a precise specialità che, in accordo a normative europee
di settore, impongono un adeguato livello di conoscenza tecnico –
linguistica per il conseguimento della licenza di manutentore
aeronautico."
Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (ISMA) - Firenze
Retto da un Gen. DA/BA.
La missione è la seguente:
“Elevare il livello culturale generale, tecnico-scientifico e professionale
degli Ufficiali e, per specifiche competenze professionali, del personale
appartenente alle altre Forze Armate (FA) e personale civile
dell’Amministrazione Difesa (AD), sviluppandone e perfezionandone la
preparazione professionale nelle mansioni direttive e dirigenziali della
FA mediante la pianificazione e lo svolgimento di specifici Corsi di
formazione avanzata, di tipo tecnico – manageriale e metodologico –
didattico, anche, nei casi previsti, di livello universitario.
Pianificare e svolgere Corsi per Ufficiali responsabili dei settori
istruzionali e per Ufficiali e Sottufficiali insegnanti e istruttori a terra
delle Scuole AM e personale di altre FA o Corpi dello Stato e personale
Civile della Difesa.
Svolgere la prima fase dei Corsi per Istruttore di Volo e di Specialità
(formazione teorica a terra) per Ufficiali Piloti.
98
L’Ordinamento in AM
Svolgere attività di focal point AM per gli aspetti delle discipline
leadership, comunicazione e Project Management e per ciò che
concerne la progettazione e produzione della formazione e-learning.
Svolgere attività di ricerca e sviluppo sulle metodologie innovative ed
esperienziali in AM. Esercitare azione direttiva, coordinatrice e di
controllo sulle attività svolte presso la dipendente Scuola Militare
Aeronautica G. Douhet”.
La Scuola G. DOUHET, retta da un Colonnello AArnn/AAran, è
posta alle dipendenze dell’Istituto ed è ubicata sullo stesso sedime.
Scuola Militare Aeronautica G. Douhet
Retto da un Col. AArnn/AAran.
La missione è la seguente:
“Curare la formazione etica, morale e culturale dei giovani allievi
garantendo loro una preparazione scientifica e umanistica articolata
ed equilibrata e promuovendo lo studio della storia e delle
tradizioni dell’Aeronautica."
Scuola Marescialli AM/Comando Aeroporto – Viterbo
Retta da un Col. AArnn Nav./AAran.
La missione è la seguente:
“Provvedere alla formazione militare e morale nonché all’istruzione
professionale specifica degli Allievi Marescialli e dei Sottufficiali del
Ruolo Marescialli dell’AM.
Assicurare la fornitura dei Servizi della Navigazione Aerea e garantire,
in accordo a quanto previsto nei piani operativi di settore, l’efficienza
delle installazioni aeroportuali funzionali all’attività di volo”.
Scuola Specialisti AM - Caserta
Retta da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Provvedere alla formazione militare e morale degli Specialisti
destinati a prestare servizio nell’Aeronautica Militare, nonché del
personale specialista di altre Forze Armate (FA), Corpi Armati e Forze
di Polizia legato all’assistenza dei mezzi aerei”.
Scuola Volontari di Truppa AM – Taranto
Retta da un Col. AArnn/AAran.
99
L’Ordinamento in AM
La missione è la seguente:
“Provvedere alla formazione militare e morale del personale di Truppa
destinato a prestare servizio in AM, nonché alla relativa istruzione
professionale specifica”.
Scuola di Aerocooperazione – Guidonia
Retto da un Gen. BA, è un Istituto a carattere Interforze.
Dipende dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e, per
l’impiego, dal Comandante delle Scuole dell’AM/3ª RA, su delega del
CaSMD, a eccezione dell’emanazione di direttive didattiche e
formative in campo interforze e della potestà ordinativa, che risalgono
esclusivamente al Capo di SMD.
La missione è la seguente:
“Qualificare il personale delle FFAA e dei Corpi Armati dello Stato nel
campo dell’interpretazione delle immagini telerilevate (aeree e
satellitari) e in quello dell’aerocooperazione. Qualificare nei suddetti
settori anche personale esterno all'Amministrazione della Difesa e
personale appartenente a Forze Armate dei Paesi NATO PfP, previa
autorizzazione
dello
Stato
Maggiore
della
Difesa.
Fornire
collaborazione per l'elaborazione della normativa d'impiego negli
specifici settori del telerilevamento e dell'aerocooperazione”.
Centro di Selezione Aeronautica Militare – Guidonia
Retto da un Col. AArn/AAra.
La missione è la seguente:
“Provvedere allo svolgimento delle attività selettive e di orientamento
professionale relative ai concorsi di interesse dell’Aeronautica
Militare”.
60° Stormo – Guidonia
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Assicurare il supporto logistico–amministrativo agli Enti/Reparti
ubicati sul sedime aeroportuale, nonché tutti i servizi necessari per il
sicuro ed efficace svolgimento dell’attività di volo.
Svolgere i Corsi di Volo a Vela per i frequentatori dei Corsi Normali
dell’Accademia Aeronautica per il conseguimento dell’abilitazione
aliante prevista dall’iter Brevetto Pilota Militare nonché l’attività
100
L’Ordinamento in AM
volovelistica prevista per il Personale Militare e concorrere nell’attività
promozionale dell’immagine della Forza Armata, mediante lo
svolgimento dei Corsi di Cultura Aeronautica.
Supportare l’attività di volo del CSAM/3ªRA mediante voli di
collegamento e trasporto, assicurando, per quanto di competenza, le
attività tecniche di manutenzione assegnate. Sviluppare e supportare
l’attività semestrale di volo minima e/o complementare per il
personale del Ruolo Naviganti in FEO presso gli Enti Centrali che sia
stato assegnato per tale attività presso il 60° Stormo”.
61° Stormo – Lecce
Retto da un Col. AArnn Nav. Pil.
La missione è la seguente:
“Provvedere alla formazione, per il conseguimento del Brevetto di
Pilota Militare, degli Allievi Piloti dell’Aeronautica Militare e alla
formazione pre-operativa del personale navigante e concorrere, con i
propri assetti, all’attività operativa della FA secondo le modalità
richieste”.
70° Stormo – Latina
Retto da un Col. AArnn Nav. Pil.
La missione è la seguente:
“Svolgere le previste selezioni e corsi per il conseguimento del
brevetto di pilota/navigatore d’aeroplano e per l’addestramento
iniziale su velivoli a elica, per gli allievi naviganti dell’AM, delle altre
FF.AA. e Corpi Armati dello Stato.”
72° Stormo – Frosinone
Retto da un Col. AArnn Nav. Pil.
La missione è la seguente:
“Svolgere i previsti corsi per il conseguimento dell’abilitazione di pilota
d’elicottero per i piloti militari dell’AM, nonché i corsi per il
conseguimento del brevetto di pilota di elicottero per il personale delle
altre FA e Corpi dello Stato”.
CENTRO ADDESTRAMENTO EQUIPAGGI MULTI CREW - Pratica
di Mare
Retto da un Col. AArnn.
101
L’Ordinamento in AM
La missione è la seguente:
“Svolgere i corsi per l’addestramento avanzato su velivoli plurimotore,
per gli allievi naviganti dell’AM, delle altre FA e Corpi Armati dello
Stato al fine del conseguimento del brevetto di pilota militare (BPM).
Assicurare l’addestramento basico del personale neo assegnato
reimpiegato alle linee Multi Crew, assicurando la standardizzazione
dell’addestramento delle varie linee operative. Effettuare i corsi per il
conseguimento delle qualifiche e delle licenze riconosciute dall’autorità
civile competente (ENAC) secondo le direttive dello Stato Maggiore
Aeronautica”.
102
L’Ordinamento in AM
9.
ORGANIZZAZIONE PERIFERICA DELL'AM (Enti “Tipo”)
L’organizzazione periferica dell’AM comprende tutti i Reparti ed Enti,
dipendenti dai tre Comandi di Vertice e dislocati sul territorio nazionale,
attraverso il cui operare l’Aeronautica Militare porta a compimento i compiti
istituzionali assegnati.
a.
LO STORMO
Gli Stormi sono unità operative organicamente costituite e dotate
di autonomia nel campo dell’impiego e in quello logistico, tecnico e
amministrativo, tale da consentire loro l’assolvimento della Missione
assegnata. Di seguito si riporta l’organigramma tipico. Corre, tuttavia,
l’obbligo di precisare che alcuni Reparti hanno strutture diverse in
funzione degli assetti/sistemi d’arma assegnati.
ORGANIGRAMMA GENERALE DI UNO STORMO “TIPO”
COMANDANTE
Ufficio Operazioni
VICE COMANDANTE
Ufficiale P.I. e
Comunicazione
Ufficio Comando
Ufficio Sicurezza Volo
Ufficiale S.V./ATM
Sezione
Aerocooperazione
Cappellano Militare
Consulente Giuridico
Ufficio Presidio e
Circoscrizione
Nucleo CC per l’A.M.
Servizio Locale
Prevenzione e Protezione
CIFRA
Sezione P.UMA.S.S.
Gruppo Servizi
Tecnico Operativi
Gruppo/i di Volo
Gruppo Efficienza
Aeromobili
Gruppo Protezione
delle Forze
Gruppo Servizi
Logistico Operativi
Infermeria di
Corpo
Servizio
Amministrativo
Gli Stormi sono sede di Comando di aeroporto armato, di Presidio
Aeronautico e alcuni di essi fungono anche da Capoluogo di
Circoscrizione.
La missione è fissata dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica,
ed enunciata nei suoi elementi essenziali nelle TOO dello Stormo.
103
L’Ordinamento in AM
La denominazione è fissata nella Circolare Ordinativa di
costituzione e nella rispettiva TOO nella quale sono riportati anche i
compiti di dettaglio che il Comandante di Stormo deve assolvere.
È d’obbligo evidenziare che presso il 32° Stormo di Amendola si è
provveduto, sulla base delle risultanze di uno specifico Gruppo di Lavoro
(GdL) e nel rispetto delle specificità operative distintive del Reparto, a
calare una struttura sperimentale/prototipale50 studiata per avere in un
prossimo futuro uno Stormo:
- più snello nella struttura per agevolare un’efficace azione di comando,
mantenendo l’attuale livello di capacità;
- che operi nel concetto “train as you fight, fight as you train”;
- ideato per facilitare l’integrabilità e l’interoperabilità in ambito NATO.
b.
QUARTIER GENERALE
VERTICE (QG)
DI
ALTO
COMANDO/ORGANISMO
DI
Il QG è l’Ente di FA preposto ad assicurare il supporto logistico o
logistico/amministrativo al Comando/Organismo di Vertice coubicato e
agli altri Enti AM/Interforze/Direzioni Generali/Enti dell’area TA della
Difesa coubicati.
Sono unità organicamente costituite e dotate di autonomia nel
campo dell’impiego e in quello logistico, tecnico e amministrativo, tale da
consentire l’assolvimento dei compiti assegnati.
Al QG possono essere assegnati compiti di natura “presidiaria”, ma
non di capoluogo di circoscrizione. In tal caso si avvarrà di un apposito
Ufficio Presidio.
Attualmente sono costituiti i seguenti QG:

Comando Aeroporto/QG della 1ª Regione Aerea – Linate
(MI):

Comando Aeroporto/QG del COMAER – Centocelle (RM);

QG Comando delle Scuole dell’AM/3ª Regione Aerea (BA).
50
La sperimentazione terminerà a fine 2015. Le verifiche sull’andamento della sperimentazione avverranno con il
monitoraggio da parte dell’UIM di dati relativi a KPI (Key Performance Indicator) valutati presso l’Ente sperimentatore e
presso il 51° Stormo (EdO scelto quale benchmark di riferimento).
104
L’Ordinamento in AM
QUARTIER GENERALE DI ALTO COMANDO
COMANDANTE
Cappellano Militare
Ufficio Comando
Consulente Giuridico
Sezione PUMASS
Servizio Locale Prevenzione
e Protezione
Ufficio Sicurezza Volo
CIFRA
Ufficio Presidio
Gruppo Servizi
Tecnico Operativi
c.
Gruppo Servizi
Tecnico Logistici
(1)
Ove previsto da SMA – 1° Reparto
(2)
Escluso il Comando Aeroporto/QG del COMAER
Infermeria di Corpo
Servizio
Amministrativo(2)
(1)
(1)
Gruppo/Compagnia
Protezione delle Forze
IL COMANDO AEROPORTO
Il Comando Aeroporto ha il compito di assicurare il supporto
logistico-amministrativo agli EdO di Forza Armata/Interforze ubicati sul
proprio sedime o nella circoscrizione di competenza. Inoltre garantisce il
coordinamento e il controllo dell’attività di volo svolta sull’aeroporto
assicurando, di norma, i Servizi alla Navigazione Aerea.
Il Comando Aeroporto ha un’architettura simile a quella dello
Stormo, dal quale si differenzia per l’assenza sia di assetti di volo
organicamente costituiti e permanentemente assegnati sia delle altre
articolazione direttamente correlate all’impiego del mezzo aereo (Gruppi
di Volo, Gruppo Efficienza Aeromobili, Ufficiale SV, ecc…).
È Comandato da un Col. AArnn/AAran, fatta eccezione per il
Comando Aeroporto – Pratica di Mare che invece è retto da un Gen. B.A.
(o, in alternativa, Gen. B. AAran).
Attualmente sono costituiti i seguenti Comandi Aeroporto:
 Comando Aeroporto – Pratica di Mare (RM);
 Comando Aeroporto – Aviano (PN);
 Comando Aeroporto – Cameri (NO);
 Comando Aeroporto – Capodichino (NA);
 Comando Aeroporto - Sigonella (SR);
105
L’Ordinamento in AM


Comando Aeroporto/Centro Storiografico e Sportivo – Vigna di
Valle (RM);
Scuola Marescialli AM/Comando Aeroporto – Viterbo.
COMANDANTE
Ufficio del Cappellano
Militare
Ufficio Comando
Consulente Giuridico
Sezione PUMASS
Servizio Locale Prevenzione
e Protezione
Ufficio Operazioni
CIFRA
Ufficio Presidio e
Circoscrizione (1)
Ufficiale Sicurezza
Volo/ATM
Ufficiale SV
Gruppo Servizi
Tecnico Operativi
(1)
d.
Gruppo Servizi
Tecnico Logistici
Infermeria di Corpo
Servizio
Amministrativo
Gruppo/Compagnia
Protezione delle Forze
Ove previsto da SMA – 1° Reparto
DEPOSITI CENTRALI, TERRITORIALI E SUSSIDIARI AM
I Depositi sono enti di rifornimento di 2ª linea preposti ad
accentrare, immagazzinare, custodire e conservare i materiali di
competenza provenienti da fonti esterne, acquistati o comunque
approvvigionati.
I Depositi normalmente distribuiscono il materiale agli enti di
rifornimento di 1° linea (Servizio Rifornimenti MA di Base/Sezione
Rifornimenti GEA).
Inoltre gestiscono il flusso logistico relativo ai materiali inefficienti
da inviare agli Enti manutentori per la riparazione e successivo
reinserimento
nel
ciclo
d’impiego.
Svolgono
le
funzioni
di
programmazione delle scorte e valutano i fabbisogni di materiale da
approvvigionare.
106
L’Ordinamento in AM
e.
TELEPOSTI AM
I Teleposti svolgono attività finalizzate al funzionamento di
apparati e installazioni per le telecomunicazioni e/o meteo, nonché alla
relativa manutenzione.
I Teleposti possono essere:
 Teleposti Meteorologici (METEO);
 Teleposti per Telecomunicazioni (TLC);
 Teleposti misti TLC/METEO.
Sono retti da 1° Marescialli Lgt. e dipendono, in ragione della loro
specificità (Meteo, TLC o TLC/Meteo) rispettivamente dagli Stormi che
forniscono loro Supporto Logistico-Amministrativo i primi e dal 1° e 2°
RTC, in base alla loro dislocazione geografica, gli altri.
È in itinere un progetto di remotizzazione dei teleposti mediante
l’implementazione di sistemi di gestione automatizzata.
f.
DISTACCAMENTO AEROPORTUALE/AERONAUTICO
I Distaccamenti sono Reparti autonomi costituiti per esigenze
operative, tecniche, logistiche e amministrative. Presso alcuni
Distaccamenti sono attivati Organismi di Protezione Sociale (OPS) a
favore degli appartenenti alle FFAA e ai loro familiari.
È generalmente comandato da un Ten. Col. AAran.
In funzione della presenza, o meno, di infrastrutture per l’attività di
volo e del carattere permanente o temporaneo, possono essere:
 Distaccamenti Aeroportuali (presenza infrastrutture per il volo);
 Distaccamenti Aeronautici/AM (non dotati di infrastrutture per il
volo);
 Distaccamenti Straordinari (a carattere temporaneo costituzione a cura dello SMA o del Comando di Vertice
competente).
Attualmente sono costituiti i seguenti Distaccamenti:
 Distaccamento Aeroportuale – Brindisi;
 Distaccamento Aeroportuale – Elmas (CA);
 Distaccamento Aeroportuale – Alghero (SS);
 Distaccamento Aeroportuale – Dobbiaco (BZ);
 Distaccamento Aeroportuale – Pantelleria (TP);
 Distaccamento Aeroportuale – S. Nicolò (VE);
 Distaccamento Aeroportuale– Sarzana Luni (SP);
107
L’Ordinamento in AM








Distaccamento
Distaccamento
Distaccamento
Distaccamento
Distaccamento
Distaccamento
Distaccamento
Distaccamento
AM – Capo Mele (SV);
AM – Lampedusa (AG);
– Capo S. Lorenzo (CA);
Aeronautico – Jacotenente (FG);
Aeronautico – Montescuro (CS);
Aeronautico – Terminillo (RI):
Aeronautico – Otranto (LE);
Aeronautico – Siracusa.
108
L’Ordinamento in AM
10.
RAPPRESENTANZE DELL’AERONAUTICA MILITARE (RAMI)
La complessità dei moderni sistemi d’arma, unitamente agli alti costi
associati alle attività di ricerca e sviluppo, hanno spinto molti Paesi a
ricercare sinergie industriali e logistiche per gestire programmi che
altrimenti sarebbero troppo complessi e onerosi per una singola nazione e
conseguire, in tal modo, economie di scala.
L’Aeronautica Militare partecipa in maniera attiva alle iniziative di cui
sopra inviando il proprio personale all’estero sia presso organismi
internazionali sia presso strutture costituite ad hoc e denominate
Rappresentanze dell’Aeronautica Militare (RAMI). Le Rappresentanze
dell’Aeronautica Militare all’estero sono Elementi di Organizzazione costituiti
per seguire attività di cooperazione in paesi stranieri regolate da accordi
internazionali (Memorandum of Understanding, Lettera di Intenti, Accordo
Tecnico etc.). Le citate attività riguardano, di norma, lo sviluppo,
l’acquisizione, l’ammodernamento e la gestione di sistemi d’arma, la
cooperazione nel campo logistico ed in quello dell’addestramento del
personale finalizzato alla standardizzazione di procedure, tecniche e tattiche
di combattimento, la standardizzazione degli armamenti, la definizione di
dottrine operative comuni.
La costituzione di tali elementi di organizzazione all’estero è
autorizzata dal Ministro della Difesa a fronte di richiesta formulata dallo
Stato Maggiore della Difesa, sulla base delle esigenze prospettate dallo
Stato Maggiore dell’Aeronautica.
109
L’Ordinamento in AM
11.
ELEMENTI DI ORGANIZZAZIONE EXPEDITIONARY/DEPLOYABLE
Lo strumento Militare, alla luce degli impegni internazionali assunti
dall’Italia e dei nuovi scenari geopolitici, dovrà essere in grado di
fronteggiare improvvise minacce e di operare a distanza dalla Madrepatria.
Per queste ragioni, la FA ha deciso di dotarsi di strumenti
“expeditionary/deployable” in grado di operare tanto sul territorio nazionale
quanto all’estero. Tali organismi sono strutturati secondo criteri di
modularità organizzativa ed in maniera tale da esprimere capacità
operative/logistiche interoperabili ed integrabili in contesti interforze e
internazionali. Gli Elementi di Organizzazione (EdO) che soddisfano i
suddetti criteri appartengono alle tipologie di seguito elencate.
 Deployment/Redeployment Team (D/R Team): Unità leggera di
proiezione logistica che assicura la capacità di dispiegare gli elementi
abilitanti del Combat Service Support (CSS) per supportare operazioni
nella terza dimensione, mediante l’implementazione dei servizi
aeroportuali e di supporto indispensabili per consentire al Potere Aereo
di esprimersi secondo dottrina. Al termine dell’esigenza operativa
provvede al ripiegamento e recupero dei componenti, sistemi ed assetti
riutilizzabili.
 Air Mobility Operation Unit (AMOU): Unità in grado di assicurare, standalone o in maniera integrata con i “Deployment/Redeployment Team”,
le funzioni di Air Terminal Operations, provvedendo alla gestione di
ponti aerei e/o trasporti multimodali, in ambiente Joint & Combined, per
l’attivazione di insediamenti aeronautici e per il supporto specifico di
componenti/elementi del Potere Aereo di particolare rilevanza (quali, a
titolo esemplificativo, JFACC e SOATG).
 Forward Support Base (FSB): Insediamento aeronautico avanzato
nell’Area of Operation (AoO) idoneo a operare per periodi di tempo
circoscritti. Comprende elementi di proiezione logistica in grado di
assicurare i livelli basici dei servizi CSS a supporto delle operazioni
aeree.
 AirPort Of Debarkation (APOD): Insediamento aeronautico avanzato,
generalmente collocato all’interno dell’Area of Operation (AoO),
rispondente a esigenze di intervento sostenute nel tempo per
l’immissione nell’AoO delle forze e dei materiali necessari. Rappresenta
il punto di ingresso/uscita in/dall’AoO per via aerea.
 Deployable Operating Base (DOB): Insediamento aeronautico avanzato
nell’AoO rispondente a esigenze di intervento sostenuto nel tempo ed
avente configurazione ordinativa di tipo modulare, attivabile in funzione
110
L’Ordinamento in AM




delle esigenze operative. Comprende componenti CS/CSS ad elevata
prontezza ed in grado di assicurare tutti i servizi aeroportuali
indispensabili per il supporto alle forze aeree nazionali e di coalizione e
di soddisfare le esigenze di Real Life Support del contingente
rischierato.
Joint Force Air Component Command (JFACC): Comando in grado di
condurre la pianificazione e l’esecuzione di operazioni aeree complesse.
Il Comando riceve supporto da un QG che comprende componenti
CS/CSS. Il Comando deve essere in grado di mantenere il controllo
centralizzato delle operazioni aeree nell’AoO e la sua attivazione si
rende necessaria per la conduzione di operazioni sostenute nel tempo.
Struttura e funzioni del JFACC sono disciplinate nel dettaglio nella
pubblicazione NATO AJP-3.3.
Task Force Air (TFA): Raggruppamento di unità di carattere
Operativo/Combat, posti alle dipendenze di un unico Comandante,
costituito con lo scopo di portare a termine una determinata operazione
o missione. La Task Force è dimensionabile in funzione della missione
assegnata ed in grado di operare autonomamente o all’interno di un più
ampio dispositivo Joint e/o Combined.
Reparto Autonomo di Volo (RAV): Reparto costituito allo scopo di
assicurare la cornice ordinativa necessaria per inquadrare Forze,
provenienti da uno o più Enti, deputate allo svolgimento di attività di
volo, di tipo addestrativo e/o operativo, in scenari complessi ed in
contesti a carattere internazionale. L’EdO, oltre alle unità di volo,
comprende di norma le componenti necessarie per il rischieramento
degli assetti, per la trattazione di aspetti di carattere amministrativo e
per il sostegno logistico e manutentivo degli aeromobili.
Special Operations Air Task Group (SOATG): EdO costituito per
assicurare il supporto aereo alle operazioni delle Forze Speciali. E’
organizzato in un Headquarters (HQ) con funzioni di C2 ed in
componenti operative (Special Operation Air Task Unit). Il Task Group
comprende inoltre gli elementi di CS/CSS necessari in funzione della
missione assegnata.
111
L’Ordinamento in AM
12.
CIRCOSCRIZIONE AEROPORTUALE
Per Capoluogo di Circoscrizione si intende un aeroporto armato al
quale sono attribuiti compiti non attinenti alla “missione operativa”
istituzionale, ma relativi alla gestione del personale, alle predisposizioni
operative e alla supervisione di altri Enti AM presenti nell’area di
competenza.
I Capoluoghi di Circoscrizione, e le rispettive giurisdizioni territoriali,
sono determinati dal Capo di SMA, anche su proposta dei Comandi di
Vertice, con apposita CO predisposta dallo SMA - 1° Reparto. La
giurisdizione territoriale coincide con una o più province amministrative, in
modo da assicurare, senza soluzione di continuità, la copertura dell’intero
territorio nazionale.
Gli aeroporti “Capoluogo di Circoscrizione” sono individuati tra quelli
sede permanente di Brigata/Stormo in quanto strutturati con elementi di
organizzazione in grado di ottemperare efficacemente ai compiti assegnati, i
principali dei quali sono:
 l’elaborazione e l’attuazione dei piani di dettaglio per l’attivazione degli
aeroporti non attivati, la preparazione delle zone di terreno
predesignate quali sedi di reparti operativi e il relativo mantenimento in
funzione e sorveglianza;
 l’implementazione delle misure previste nei sistemi di allarme
nell’ambito degli Enti/Reparti dislocati sul territorio di giurisdizione;
 il coordinamento ed il controllo delle attività relative alla protezione del
personale, delle installazioni aeronautiche, dei mezzi in dotazione
nell’ambito degli Enti/Reparti dislocati sul territorio di giurisdizione;
 l’attuazione dei provvedimenti connessi con la mobilitazione, anche per
quanto riguarda gli Enti/Reparti dislocati sul territorio di giurisdizione.
112
L’Ordinamento in AM
13.
PRESIDIO MILITARE
Si intende per Presidio Militare una porzione di territorio sede
stanziale o temporanea di unità militari che per consistenza e livello di
comando consentono l’assolvimento delle attribuzioni presidiarie.
Nelle località in cui coesistono Comandi di Presidio di diverse FA, essi,
ai fini delle attribuzioni presidiarie, sono tra loro indipendenti. Ciascun
Comandante assolve le proprie funzioni limitatamente al personale e agli
Enti della propria FA. Il Comandante di Presidio più elevato in grado (o più
anziano), purché con dipendenza dal Ministero della Difesa, dà disposizioni
per il coordinamento e la direzione, nel campo delle esigenze presidiarie di
interesse comune, alle singole FA ed entro i limiti territoriali di Presidio
concordati tra i singoli Comandanti.
113
L’Ordinamento in AM
14.
PRESIDIO AERONAUTICO
Si intende per Presidio Aeronautico una determinata area geografica
nella quale sono insediati stabilmente Enti AM retti da un Ufficiale. Il
Presidio Aeronautico può anche avere carattere di temporaneità qualora
Reparti di volo o Enti AM siano provvisoriamente rischierati in una
determinata località non facente parte di altro Presidio Aeronautico.
I Capoluoghi di Circoscrizione Aeroportuale svolgono anche le funzioni
di Presidio Aeronautico per tutto il territorio della Circoscrizione. In talune
province, tuttavia, le funzioni presidiarie sono sottratte alle competenze del
Comando Capoluogo di Circoscrizione Aeroportuale e sono assegnate a
Comandi specifici.





Il Comandante di Presidio Aeronautico:
rappresenta l’Autorità aeronautica nei rapporti con le Autorità religiose,
civili e delle altre Forze Armate;
impartisce disposizioni ai Corpi, Reparti ed Enti di F.A. dislocati nel
Presidio in occasione di riviste, parate, onori militari e onori funebri
militari nel Presidio;
regola l’alternarsi dei reparti nell’uso degli impianti comuni (campi
sportivi, palestre, ecc.);
dispone per l’impiego delle Forze disponibili e dislocate nel territorio del
Presidio Aeronautico, nel servizio di ordine pubblico o in occasione di
pubbliche calamità o in caso di sciopero dei servizi di pubblica utilità,
secondo le norme vigenti in materia;
è responsabile della disseminazione nell’ambito del proprio presidio
delle circolari e/o comunicazioni d’interesse della FA.
Il Comandante di Presidio Aeronautico disimpegna di massima il
suo servizio nello stesso Ufficio del proprio incarico primario e si avvale del
personale di detto Ufficio. Terrà però distinti i carteggi dei due incarichi
ricoperti.
114
L’Ordinamento in AM
15.
GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’AERONAUTICA MILITARE
a.
LE RIUNIONI DI VERTICE DI FA
Il CaSMA, periodicamente, convoca le Riunioni di Vertice di FA. In
tale sede sono valutati aspetti di interesse per la Forza Armata relativi ai
vari settori di attività.
I Consigli sono presieduti dal CaSMA che ne stabilisce i componenti
e le procedure di funzionamento.
L’ufficio del CaSMA funge da organo di coordinamento per
l’attuazione di tutte le predisposizioni connesse allo svolgimento dei
Consigli di Vertice.
b.
I CONSIGLI DI COORDINAMENTO
I Consigli di Coordinamento sono convocati per esaminare una
specifica problematica e prevedono la partecipazione dei rappresentanti
dell’AM che, nelle diverse sedi dell’AD, sono direttamente coinvolti nello
specifico settore.
I Consigli di Coordinamento sono, di norma, convocati dal
Sottocapo di SMA e si volgono presso il Palazzo AM.
c.
I CONSIGLI DI ALTO COMANDO
L’alto Comandante, per favorire la condivisione degli obiettivi di FA
e agevolare la “comunicazione orizzontale”, si avvale del “Consiglio di
Alto Comando”. Tale organismo collegiale si compone, oltre che dell’Alto
Comandante, del Vice Comandante, del Capo di Stato Maggiore, dei
Comandanti dei livelli Intermedi e di eventuali altri dirigenti della FA che
saranno appositamente convocati. In funzione degli argomenti previsti
nell’agenda, l’Alto Comandante può convocare esperti/consulenti
specialisti dello specifico settore, sia di FA sia di altre strutture della
Difesa coordinando opportunamente con lo SMA per le questioni di
competenza.
Il Consiglio, oltre a rappresentare un consesso ottimale per il
coordinamento orizzontale tra i Dirigenti dell’Alto Comando, consente al
Vice Comandante la diretta e sistematica partecipazione nei processi
decisionali. Tale interazione fornisce all’Alto Comandante l’opportunità di
acquisire contributi di pensiero che, attraverso la condivisione e il
115
L’Ordinamento in AM
consenso sin dalla fase di impostazione delle iniziative, sono utili per
migliorare e snellire l’analisi e velocizzare i processi decisionali.
Lo Stato Maggiore dell’Alto Comando è l’organismo responsabile
per il coordinamento, la predisposizione e lo svolgimento dei Consigli di
Alto Comando.
I Consigli di Alto Comando introducono nell’organizzazione una
nuova metodologia di lavoro, basata sul concetto “rete”, tesa alla
continua e sistematica condivisione delle informazioni con lo scopo di
migliorare l’efficacia dell’organizzazione.
116
L’Ordinamento in AM
16.
POLITICA E FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM
a.
POLITICA DELL’ORDINAMENTO (SMA-ORD-001)
Che cos’è l’ordinamento
L’ordinamento è l’insieme dei provvedimenti e delle direttive
necessari per definire la struttura ed i processi che regolano il corretto
ed efficace funzionamento della Forza Armata. Esso stabilisce le
relazioni, attribuisce competenze e responsabilità a tutti gli Elementi
di Organizzazione (EdO) ed evidenzia le mansioni specifiche del
personale.
Scopo della politica
La politica dell’ordinamento è quindi volta ad ottimizzare e
razionalizzare
l’organizzazione
dell’Aeronautica
Militare,
per
migliorarne l’efficacia e l’efficienza salvaguardandone le peculiarità.
Essa individua gli obiettivi del settore, definisce le linee guida alle
quali informare l’azione ordinativa, identifica le responsabilità, delinea
le strutture e le metodologie.
I Responsabili
Gli organismi della Forza Armata
competenze nell’ordinamento sono:




che
hanno
specifiche
STATO MAGGIORE AERONAUTICA – 1° Reparto:
propone al CaSMA la politica dell’ordinamento e le direttive
attuative definendo, in coordinamento con tutti gli altri
responsabili, gli indicatori di processo e di risultato;
concorre con gli altri reparti dello SMA alla definizione della
struttura della FA proponendo eventuali adeguamenti;
predispone gli atti ordinativi necessari alla costituzione ed al
funzionamento dei diversi EdO dell’Aeronautica Militare, attraverso
i quali il Capo di SMA esercita, in armonia con le Direttive del Capo
di SMD e conformemente al quadro giuridico vigente, la potestà
ordinativa;
condivide, formula ed aggiorna gli Obiettivi della Politica del
Personale (OPP) della FA nel settore dell’ordinamento proponendo
e concertando con gli altri responsabili gli opportuni indicatori;
117
L’Ordinamento in AM

partecipa, quando necessario, al processo di pianificazione e
programmazione finanziaria proponendo gli elementi necessari al
conseguimento degli OPP.
Il Capo del 1° Reparto è il responsabile del coordinamento tra la
politica ordinativa e le altre politiche del personale, nonché delle
relazioni tecniche con le altre componenti del Dicastero Difesa.
Il Capo Ufficio Ordinamento dello SMA è il “Responsabile del
Processo” della politica dell’ordinamento ed è responsabile delle
direttive ordinative e della verifica sulla coerenza ordinativa della FA.








STATO MAGGIORE AERONAUTICA – 3° Reparto:
elabora le esigenze operative generali dello strumento
aerospaziale sulla scorta delle quali concorre, con gli altri Reparti
dello SMA, alla definizione della struttura della FA (struttura delle
forze, struttura di comando, struttura logistica ecc.);
contribuisce alla definizione, in coordinamento con gli altri Reparti
SMA, la pianta organica dei diversi EdO dell’Aeronautica Militare;
elabora concetti operativi di impiego delle forze evidenziandone gli
aspetti di natura ordinativa.
ORGANISMI DI VERTICE E ALTI COMANDI:
assicurano che gli atti di propria competenza siano coerenti con la
politica del personale della FA e con i principi della politica
ordinativa;
propongono allo SMA variazioni afferenti il proprio assetto
ordinativo e quello degli Elementi di Organizzazione (EdO)
subordinati dopo averne valutato la necessità e verificato la
coerenza con la politica ordinativa;
partecipano con lo SMA 1° Reparto all’individuazione degli
indicatori e delle priorità necessari alla concretizzazione degli OPP;
identificano ed assicurano le risorse (personale e materiale)
richieste dal “Governo del Progetto”;
emanano, nei limiti previsti della potestà ordinativa decentrata (AC
e RA), gli atti ordinativi di propria competenza nel rispetto delle
linee guida in materia di politica ordinativa;
assicurano lo scambio informativo necessario alla misurazione
dell’efficacia.
COMANDANTI DI CORPO A TUTTI I LIVELLI ORGANIZZATIVI:
Sono i responsabili delle attività ordinative nell’ambito della loro
118
L’Ordinamento in AM
area di competenza e, pertanto:

verificano l’efficacia, l’efficienza e l’economicità della struttura
organizzativa di pertinenza rispetto alla missione assegnata;

garantiscono la coerenza dell’azione di comando con la politica
ordinativa della FA;

rappresentano il “dispositivo di controllo sul campo” della politica
ordinativa fornendo i ritorni in merito alla sua efficacia.
Attuazione della politica
Gli OPP dell’ordinamento delineano l’orientamento generale della
FA nel settore ordinativo. Essi sono:

verificare l’adeguatezza dell’attuale struttura ordinativa rispetto
alle esigenze operative. Tale studio, da attuare secondo un
approccio
modulare,
deve
individuare
le
criticità
dell’organizzazione proponendo adeguamenti alle strutture, ai
processi, ai flussi informativi e alle procedure;

adeguare le “posizioni organiche” alle dotazioni di legge
razionalizzando le strutture per consentire un’ottimale impiego
delle risorse umane a disposizione della FA;

promuovere la conoscenza dei principi ordinativi in FA. In
particolare l’azione formativa deve coinvolgere sia il personale dei
Comandi di Vertice direttamente impiegato nel settore sia i
Comandanti di Corpo in quanto responsabili delle attività
ordinative dei loro EdO;

studiare efficaci ed efficienti soluzioni ordinative funzionali a
rispondere prontamente all’estrema variabilità delle esigenze
operative. L’ordinamento è al servizio dell’operatività e, quindi,
deve contemperare la ridotta flessibilità degli strumenti normativi
con la pronta ed efficace risposta alle necessità operative;

verificare il corretto bilanciamento nella distribuzione delle risorse
umane tra quelle dedicate all’assolvimento delle missioni specifiche
di FA rispetto a quelle impiegate in ambito interforze,
internazionale e presso altri Dicasteri.
Sviluppo delle attività
Per concretizzare la politica dell’ordinamento è opportuno fornire
le linee guida cui informare l’azione ordinativa di FA:
119
L’Ordinamento in AM









rispettare, nelle proposte di revisione delle TOO, i criteri disposti
dal Capo di SMA avendo cura di promuovere l’ottimale impiego
delle risorse umane disponibili;
applicare gli studi di settore nell’elaborazione delle proposte
ordinative. Nel caso non fossero disponibili tali studi, proporre
strutture snelle indicando il livello di capacità esprimibile e
l’organico minimo necessario al regolare assolvimento della
missione assegnata;
ridurre le possibilità di errata interpretazione dei provvedimenti
ordinativi, utilizzando terminologia condivisa e specificando nel
dettaglio eventuali scostamenti;
promuovere l’utilizzo di procedure e metodologie mirate alla
diffusione delle informazioni e alla condivisione delle scelte
(consigli, comitati, gruppi di studio, reti locali, posta elettronica
ecc.). L’impiego di strumenti informatici e la propensione al loro
utilizzo concretizza il principio del “need to share” in luogo del
“need to know”, rappresentando un fattore abilitante dei processi
decisionali;
tendere verso una struttura organizzativa che ripartisca le risorse
(Ufficiali, Sottufficiali, Truppa) in linea con il “modello” previsto per
il comparto Difesa;
delineare strutture ordinative flessibili in grado di rispondere
efficacemente alle crescenti esigenze organiche in ambito
internazionale. Il contributo di risorse per tali esigenze non deve
pregiudicare la funzionalità dell’ente ovvero deve essere
quantificata la riduzione della capacità;
costituire le strutture ordinative in funzione della missione
prevedendo il numero minimo di EdO, evitando di proporre
strutture solo per salvaguardare lo status quo e il personale in
FEO. Le esigenze del personale saranno salvaguardate per altre
vie, evitando di distorcere l’organizzazione della FA;
integrare nelle strutture la componente civile valorizzandone le
peculiarità e promuovendo lo scambio professionale con il
personale militare;
salvaguardare il principio dell’unicità di comando e della
semplificazione (riduzione) dei livelli gerarchici;
tendere a realizzare strutture organizzative uniformi a quelle
adottate a livello interforze e internazionale, salvaguardando le
peculiarità di FA.
120
L’Ordinamento in AM
b.
FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM
Il concetto di “dipendenza”
Le fonti giuridiche del concetto di dipendenza sono costituite dal
COM e dal TUOM52. Poiché tali norme discendono dal concetto di
disciplina, è frequente l’assimilazione di quest’ultimo con il rapporto di
dipendenza.
51
Sovente, però, si tende ad attribuire al termine disciplina
un’accezione riduttiva, riferita unicamente agli istituti sanzionatori. Al
contrario, per avere la piena cognizione del termine, è necessario
rifarsi al citato TUOM il quale indica l’ampio spettro di ricadute che la
disciplina militare determina in ogni aspetto della vita militare,
imponendo
principi
che
trascendono
il
semplice
dovere
dell’obbedienza. La disciplina militare, infatti, oltre a comprendere il
dovere di obbedienza, compendia anche i principi della gerarchia e del
rapporto di subordinazione, e, pertanto, identifica i parametri
organizzativi primari delle FA.
La disciplina militare rappresenta, quindi, una regola
fondamentale per i cittadini alle armi in quanto costituisce il principale
fattore di coesione e di efficienza.
Appare consequenziale affermare che – avuto riguardo all’art.
715 del TUOM, in cui si materializza la trasposizione tra il principio di
gerarchia (concetto ideale) e la dipendenza gerarchica (rapporto
concreto) – la disciplina militare costituisce patrimonio genetico della
dipendenza gerarchica.
La dipendenza gerarchica
Per dipendenza gerarchica si intende il rapporto sancito dall’art.
1346 del COM: “Per il conseguimento e il mantenimento della
disciplina sono determinate le posizioni reciproche del superiore e
dell’inferiore, le loro funzioni, i loro compiti e le loro responsabilità. Da
ciò discendono il principio di gerarchia e quindi il rapporto di
subordinazione e il dovere dell’obbedienza”. Inoltre, ai sensi dell’art.
715 comma 1 del TUOM “Dal principio di gerarchia derivano per il
militare (…) i doveri inerenti al rapporto di subordinazione nei
confronti dei superiori di grado e dei militari di pari grado o di grado
51
52
Art. 626.
Titolo VIII “Disciplina militare”.
121
L’Ordinamento in AM
inferiore investiti di funzioni di comando o di carica direttiva, nei limiti
delle attribuzioni loro conferite”.
In altri termini, il rapporto di subordinazione scaturisce dal
principio di gerarchia e ne consente la concretizzazione sul piano
dell’esercizio del comando o di carica direttiva, divenendo lo
strumento per il conseguimento del fine.
Il citato art. 71553 costituisce conferma della indivisibilità dei
concetti di dipendenza gerarchica e di disciplina militare.
La dipendenza gerarchica implica la supremazia da parte
dell’autorità individuata sui subordinati, al fine di conseguire la
missione assegnata. Al titolare della supremazia gerarchica risalgono
infatti i poteri di:

assegnare compiti, impartendo ordini e direttive attinenti al
servizio e alla disciplina, nei limiti dei compiti di istituto;

controllare e verificare il raggiungimento degli obiettivi e
intraprendere le azioni ritenute necessarie;

impiegare il personale subordinato, nei limiti delle norme vigenti,
in relazione alla missione assegnata;

valutare l’operato dei dipendenti attraverso la redazione della
documentazione caratteristica, secondo la normativa vigente;

esercitare la potestà sanzionatoria nel campo disciplinare, secondo
quanto previsto dal TUOM e dalla Direttiva SMA-ORD-013;

delegare ovvero avocare l’autorità per l’espletamento di particolari
mansioni.
Il collegamento tecnico
La configurazione organizzativa dell’AM è il risultato della
combinazione fra due tipologie di strutture: gerarchica e funzionale.
Ne consegue che l’ordinamento dell’AM prevede apposite relazioni di
servizio che permettono di combinare la dipendenza gerarchica con le
53
1. Dal principio di gerarchia derivano per il militare:
a) il dovere di obbedienza nei confronti del Ministro della difesa e dei Sottosegretari di Stato per la difesa quando
esercitano le funzioni loro conferite per delega del Ministro;
b) i doveri inerenti al rapporto di subordinazione nei confronti dei superiori di grado e dei militari pari grado o di
grado inferiore investiti di funzioni di comando o di carica direttiva, nei limiti delle attribuzioni loro conferite.
2. Nelle relazioni di servizio e disciplinari il militare è tenuto a osservare la via gerarchica.
3. Per la sostituzione del militare investito di comando o di carica direttiva in caso di morte, assenza o impedimento si
applicano le disposizioni previste da ciascuna Forza armata o Corpo armato. In mancanza di particolari disposizioni, al
militare investito di comando o di carica direttiva deceduto, assente o impedito, subentra di iniziativa, fino alla nomina del
successore da parte dell'autorità competente, il militare, che ne ha titolo, in servizio presso lo stesso comando o reparto più
elevato in grado, e, a parità di grado, più anziano, tenendosi presente che il militare in servizio permanente ha il dovere di
esercitare il comando sui militari pari grado delle altre categorie, prescindendo dalle anzianità.
4. In ogni atto riferito al servizio o compiuto in servizio che comporta l'assunzione di responsabilità con conseguente
emanazione di ordini il militare delle categorie in servizio permanente ha il dovere di esercitare il comando sui militari pari
grado delle altre categorie, prescindendo dall'anzianità.
122
L’Ordinamento in AM
esigenze di carattere funzionale. Tali relazioni di servizio, che esulano
dal rapporto di dipendenza gerarchica in senso stretto, sono
denominate “collegamento tecnico”.
Ciò avviene, in particolare, nei settori a spiccata connotazione
tecnica (quali, ad esempio, quello logistico, manutentivo, sanitario,
amministrativo e infrastrutturale) per i quali esistono organismi,
collocati al di fuori della linea gerarchica, deputati a disciplinare le
specifiche attività. Il rapporto esistente tra questi organi e i
destinatari delle norme da essi prodotte è chiamato collegamento
tecnico e si sostanzia con l’emanazione, da parte dell’organo preposto,
di manuali, procedure, prescrizioni e normative tecniche.
Questi documenti – compatibilmente con gli ordini che
promanano
dall’autorità
gerarchicamente
sovraordinata
–
costituiscono direttive per i destinatari. In nessun caso il titolare della
regolamentazione tecnica in uno specifico settore assume nei
confronti del destinatario le potestà esclusive del superiore gerarchico.
Qualora gli ordini ricevuti dal superiore gerarchico risultino
incompatibili con le sopracitate prescrizioni dell’organo deputato alla
trattazione degli aspetti tecnico-funzionali, prevale la direttiva del
superiore gerarchico; qualora l’incompatibilità sia insormontabile
occorre risalire ai comuni superiori delle due catene al fine di dirimere
le incongruenze.
Il supporto logistico-amministrativo
Quando un Reparto dell’AM non è autonomo sotto l’aspetto
logistico, ma fruisce dei beni e dei servizi forniti da un altro reparto, si
parla di “supporto logistico-amministrativo”. Questo tipo di rapporto di
servizio non rientra nel rapporto di dipendenza gerarchica né di
collegamento tecnico e nella stesura delle TOO vengono riportati,
qualora esistenti, gli Elementi di Organizzazione supportati o che
forniscono tale servizio.
Il Comandante di Corpo
Il Comandante di Corpo è “l’Ufficiale preposto, secondo le
disposizioni in vigore, al comando o alla direzione di unità, di ente o
servizio organicamente costituto e dotato di autonomia nel campo
dell’impiego e in quello logistico, tecnico e amministrativo”. Per
l’Aeronautica Militare il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica
individua con propria direttiva (SMA-ORD-013) gli incarichi che
123
L’Ordinamento in AM
comportano l’esercizio della potestà sanzionatoria nel campo della
disciplina militare.
Per individuare gli Ufficiali che esercitano le funzioni di
Comandante di Corpo, i fattori che devono essere presi in
considerazione sono:

la dipendenza gerarchica, significando che l’autorità designata
quale Comandante di Corpo ricopre un incarico lungo la linea
gerarchica di ciascuna struttura organizzativa;

la dipendenza disciplinare, intesa come potestà sanzionatoria
attribuita ai Comandanti di Corpo, allorquando si renda necessario
individuare un’autorità militare al di fuori della linea di impiego nel
caso in cui questa faccia capo ad un funzionario civile oppure
straniero;

particolari condizioni in cui il personale militare potrebbe trovarsi:

ricoverato in ospedale civile oppure presso struttura
sanitaria militare il cui direttore è di grado inferiore;

sospeso dall’impiego, dalle funzioni del grado, dal
servizio e dalle attribuzioni del grado.
La Direttiva SMA-ORD-021 “Manuale del Comandante di Corpo”
fornisce agli Ufficiali designati per l’esercizio delle relative funzioni una
guida teorico-pratica per l’esercizio dell’azione di comando e per la
risoluzione di casi concreti. Il manuale compendia le norme relative ai
settori della disciplina militare, delle funzioni di polizia giudiziaria
militare e ordinaria (compresa quella relativa agli illeciti amministrativi
e penali connessi all’uso di sostanze stupefacenti) dello svolgimento di
alcune peculiari attività amministrative concernenti: il diritto di
accesso alla documentazione amministrativa; la tutela dei dati
personali e sensibili; l’attività certificativa militare; la tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; la vigilanza sull’esercizio
di attività extraprofessionali; l’avvio delle pratiche per la tutela legale
del personale dipendente.
Il Comandante di Corpo è tenuto, innanzitutto, a rispettare i
doveri generali imposti a tutti i superiori. Quanto ai doveri particolari,
il Comandante di Corpo, nell’ambito del Reparto, è direttamente
responsabile:

della disciplina;

dell’organizzazione;

dell’impiego;

dell’addestramento del personale;
124
L’Ordinamento in AM

della conservazione dei materiali e della gestione amministrativa,
nei limiti previsti da apposite norme.
Inoltre, ai sensi dell’art. 301 del cpmp, il Comandante di Corpo
(così come il Comandante di distaccamento o di posto) esercita le
funzioni di polizia giudiziaria militare per i reati soggetti alla
giurisdizione militare.
Al Comandante di Corpo spetta, altresì, la potestà sanzionatoria
di corpo.
Il Comandante di Corpo ha, quindi, la potestà di comando, di
direzione e di coordinamento nei confronti del personale dipendente,
nonché quella di regolare e organizzare tutte le attività che si
svolgono nell’ente a cui è preposto, assicurandone il funzionamento,
l’efficienza e l’efficacia, cioè il raggiungimento della missione e degli
obiettivi assegnati all’ente stesso.
Al Comandante di Corpo sono devolute anche le seguenti
ulteriori attribuzioni:

disporre l’adozione, se ritenuto necessario per la sicurezza delle
installazioni militari, di particolari controlli del personale in uscita o
in entrata con lo scopo di impedire che dall’ente sia asportato
materiale dell’Amministrazione militare o che sia introdotto
materiale che possa nuocere al singolo o alla comunità. Tali
controlli sono eseguiti dal personale impiegato nelle articolazioni
preposte alla protezione locale;

curare l’inoltro, per via gerarchica, delle istanze di conferimento
con le SA e dei plichi chiusi diretti al Ministro della Difesa;

adottare i provvedimenti di riesame, sospensione e condono delle
sanzioni disciplinari di corpo;

esprimere il parere sulle istanze intese ad ottenere la cessazione
degli effetti delle sanzioni disciplinari di corpo;

concedere e/o promuovere le ricompense per lodevole
comportamento e particolare rendimento in servizio (elogi ed
encomi);

esprimere il proprio parere nell’ambito delle inchieste formali
disciplinari previste dalle leggi di stato del personale militare e
dall’esame del giudicato penale;

proporre la sospensione precauzionale facoltativa dall’impiego o
dal servizio, nei casi di gravi trasgressioni che impongano
l’immediato allontanamento dal servizio, in quanto gravemente
125
L’Ordinamento in AM










lesive del prestigio delle Forze Armate o siano incompatibili con lo
status di militare in servizio permanente;
avviare il procedimento per proporre il proscioglimento dalla ferma
dei Volontari in ferma prefissata per “gravi mancanze disciplinari”
o la dispensa dal servizio permanente del personale non direttivo e
non dirigente (Sottufficiali e Volontari in servizio permanente), per
inidoneità a disimpegnare le attribuzioni del proprio grado, per
insufficienza delle qualità necessarie e/o per scarso rendimento;
esercitare il potere discrezionale di richiesta di procedimento
penale davanti al giudice militare ai sensi dell’art. 260 cpmp;
esercitare, qualora rivesta il grado di Ufficiale Superiore, le
funzioni di polizia giudiziaria ordinaria in relazione alle misure di
prevenzione e repressione dei reati previsti dal TU delle leggi in
materia di sostanze stupefacenti e psicotrope (D.P.R. 309/90), ove
commessi da militari in luoghi militari, ai sensi dell’art. 1499 del
COM;
redigere la relazione tecnica sugli eventi di particolare gravità o
risonanza verificatisi nel proprio ente, prevista dal DPR n.
83/2005;
esercitare le funzioni di “Titolare” in materia di tutela dei dati
personali e sensibili ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003;
esercitare le funzioni di “Datore di lavoro” ai sensi del DLgs n.
81/2008 e successive modificazioni;
predisporre e gestire, nell’ambito del proprio ente, gli atti di
competenza in materia di attività certificativa militare, con
particolare riguardo alla legalizzazione di firme, ai sensi del DPR n.
445/2000, nominando i funzionari (militari e/o civili) incaricati di
svolgere tali compiti;
esprimere il parere sulle istanze finalizzate all’esercizio di attività
extraprofessionali, compatibili con lo status di Ufficiale,
Sottufficiale e Volontario di Truppa;
esprimere il parere sulle eventuali richieste di gratuito patrocinio
da parte dell’Avvocatura dello Stato avanzate da personale
dipendente interessato da procedimenti giudiziari per fatti correlati
al servizio;
esercitare, nei riguardi del personale civile dipendente, la potestà
sanzionatoria prevista per i “Capi della Struttura” ai sensi del DLgs
30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull’ordinamento del
lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e
successive modifiche ed integrazioni.
126
L’Ordinamento in AM
Indipendentemente dall’assunzione o meno delle funzioni di
Comandante di Corpo, il militare investito di comando o carica
direttiva è responsabile di tutte le attività e di tutti i provvedimenti
posti in essere nell’ambito dell’ente cui egli è preposto, in relazione
all’assolvimento
della
missione
assegnata.
Sotto
l’aspetto
organizzativo – in particolare nell’ambito dell’area di vertice della FA –
può rendersi necessario formalizzare procedure che consentano di
decentrare e snellire la trattazione e la gestione delle singole
problematiche. Tali procedure sono regolamentate dall’Autorità posta
al vertice.
La continuità di comando
La mancata designazione del titolare dell’incarico, la sua
assenza od anche l’impossibilità di esercitare le proprie funzioni
determinano la necessità di individuare il sostituto per garantire
continuità nell’azione di comando. Gli enti e i comandi
dell’organizzazione di vertice dell’A.M. – sulla base delle linee guida di
seguito dettate – determinano i criteri e disciplinano le modalità per
assicurare la continuità di comando nell’ambito dei reparti dipendenti.
La sostituzione del titolare di comando o di carica direttiva
avviene, di norma, qualora egli si assenti dalla sede del reparto per un
periodo superiore alle 72 ore, a qualsiasi titolo (anche per servizio) e
deve essere oggetto di notifica anche nell’Ordine del Giorno. Nel caso
il Comandante/Direttore si rechi fuori dal territorio nazionale la
sostituzione avviene all’atto dell’effettiva partenza.
Solo se le condizioni di distanza e di durata dell’assenza del
titolare non pregiudicano l’efficacia dell’azione di comando, l’Ente
gerarchicamente
superiore,
preventivamente
informato,
può
autorizzare il titolare a mantenere il comando.
Negli altri casi, vale a dire nelle circostanze in cui avviene un
formale, anche se temporaneo, passaggio nell’esercizio del comando,
l’Ufficiale investito di funzione vicaria:

rileva tutte le responsabilità che caratterizzano l’incarico, se non
diversamente previsto dalla normativa in vigore e da disposizioni
particolari emanate dal titolare;

si astiene dal modificare sostanzialmente le istruzioni e le
disposizioni date dal titolare, al quale si deve rivolgere per ricevere
127
L’Ordinamento in AM


istruzioni, qualora si trovi nelle circostanze di dover modificare gli
ordini in vigore;
esercita pienamente il comando/funzione direttiva nei confronti di
tutti i militari di grado inferiore ovvero meno anziani nel grado ma
può impartire solo istruzioni od ordini di servizio ad Ufficiali più alti
in grado o più anziani dipendenti dal titolare, tanto effettivi all’ente
quanto temporaneamente ivi presenti, per fatti specifici
determinati dalla necessità di perseguire il principio di efficienza e
buon andamento dell’amministrazione, informandone quanto
prima il titolare;
non può fare nomine ad incarichi, ovvero proposte per nomine o
destinazioni fuori l’Ente, senza il consenso del titolare o, nel caso
in cui questi sia impossibilitato, del Comandante gerarchicamente
superiore.
La potestà ordinativa e gli strumenti ordinativi
La potestà ordinativa è l’autorità di definire, attraverso
appropriati strumenti ordinativi, l’ordinamento, gli organici e il
funzionamento degli EdO di FA.
Lo strumento ordinativo è il provvedimento adottato dall’autorità
titolata attraverso il quale si sostanzia tale potestà, allo scopo di
“legiferare” (in senso ordinamentale) in tema di strutture e organica
di un elemento di organizzazione.
Normalmente i processi ordinativi vengono innescati da norme
di rango primario o secondario (leggi, decreti legislativi, decreti del
Presidente della Repubblica, decreti ministeriali/interministeriali) con i
quali il Legislatore o l’Autorità Governativa delineano i principali
lineamenti organizzativi. La posizione occupata dalla norma nella
gerarchia delle fonti è funzione della rilevanza dell’organismo oggetto
del provvedimento stesso. Successivamente all’emanazione del
provvedimento ed allo scopo di renderlo “operativo” è sempre
necessario produrre un documento ordinativo, a livello di FA, che
consenta di precisare tutti gli aspetti rilevanti per il funzionamento
dell’organizzazione.
La potestà ordinativa in ambito FA è del Capo di SMA, che la
esercita in armonia con le direttive del Capo di SMD e conformemente
al quadro giuridico vigente. Pertanto, ferma restando l’autonomia
riconosciuta dalle normative, tale attività organizzativa deve essere
128
L’Ordinamento in AM
armonizzata con i provvedimenti posti in essere nel campo della
Difesa dagli organi istituzionalmente preposti.
I provvedimenti ordinativi che possono essere emanati per gli
Enti di FA sono:

il Decreto Ministeriale (DM), di competenza del Ministro;

le Circolari Ordinative (CO);

le Tabelle Ordinative e Organiche (TOO);

le Aggiunte e Varianti alle Tabelle Ordinative e Organiche (AAVV);

Messaggio Ordinativo (MO);

Disposizioni particolari (atti dispositivi/decretazioni).
Decreto Ministeriale
Nel settore ordinativo, il Decreto Ministeriale (cosiddetto
“decreto di struttura” per i suoi contenuti e finalità organizzative) è
l’atto amministrativo tipico con cui il Ministro della Difesa interviene
nel processo di ristrutturazione delle Forze Armate (ai sensi dell’art.
10 del COM).
Normalmente questo strumento è impiegato per la modifica di
organismi istituiti con analogo atto ministeriale, oppure per particolari
provvedimenti di interesse per l’intera struttura dell’Amministrazione
Difesa sanciti in norme di rango superiore.
È lo strumento ordinativo indispensabile nei casi di
provvedimenti che coinvolgono gli interessi di diverse FF.AA. o che
riguardano diversi settori del Dicastero (area tecnico-operativa e
tecnico-amministrativa).
La Circolare Ordinativa
La Circolare Ordinativa (CO) è lo strumento interno di FA
attraverso il quale il Capo di SMA esercita la potestà ordinativa
conferitagli per legge e viene adottata nei casi di:

costituzione;

soppressione;

riorganizzazione;

trasferimento di sede/rilocazione;

cambio di dipendenza gerarchica di Enti/Reparti dell’AM.
Gli elementi essenziali che devono disciplinati mediante CO sono
differenti a seconda del motivo che ne ha comportato l’emanazione. In
particolare:
129
L’Ordinamento in AM



in caso di “costituzione” di un nuovi Ente, nella CO devono essere
riportati gli elementi salienti per il funzionamento del nuovo
organismo, demandando alla stesura delle relative TOO la
dettagliata definizione di compiti, struttura, ordinamento e
organici;
in caso di “soppressione” di un Ente, con la CO devono essere
fornite tutte le indicazioni di dettaglio relative al reimpiego del
personale militare e civile, l’eventuale transito delle funzioni svolte
dall’Ente soppresso e tutte le previsioni ordinative necessarie al
funzionamento degli “uffici stralcio” che saranno costituiti a cura
dell’AC competente;
in caso di “riorganizzazione” di un Ente, con la CO vanno
disciplinate
le
caratteristiche
fondamentali
dell’organismo
(denominazione, struttura di base, ,missione) come pure la
cessazione o transito di funzioni ad altri Elementi di
Organizzazione.
Le Circolari Ordinative sono elaborate a cura dello SMA 1°
Reparto e poste all’approvazione del Capo di SMA.









La CO deve contenere le seguenti disposizioni e informazioni:
generalità (norme di rango primario e secondario, precedenti
provvedimenti ordinativi, ecc.);
missione e compiti;
dipendenza gerarchica (ed eventuali collegamenti tecnici);
il supporto logistico e amministrativo (fornito ad altri enti e reparti
ovvero ricevuto da altri enti e reparti);
sede ed indirizzi;
“posizioni di forza” del personale;
Comandante di Corpo;
ordinamento e organici;
disposizioni particolari.
La CO è altresì utilizzata per definire modifiche ordinative
trasversali a specifici settori (ad esempio: amministrativo, sanitario,
etc..) presenti in molteplici realtà organizzative della F.A. In questi
casi essa assume la denominazione di CO “quadro” perché non è
immediatamente esecutiva, ma definisce la cornice di riferimento,
l’end state desiderato, nonché i limiti ed i vincoli da rispettare nel
processo di riordino.
130
L’Ordinamento in AM
Le Tabelle Ordinative e Organiche (TOO)
Le TOO costituiscono l’atto ordinativo più completo mediante il
quale il Capo di SMA esercita la potestà ordinativa conferitagli per
legge. Le TOO di ogni Ente disciplinano tutti gli aspetti ordinativi e
organici necessari per il suo completo funzionamento. Le TOO sono
composte da due parti:

I Parte “Generalità e Ordinamento”, in cui sono indicati:
 l’elenco dei provvedimenti ordinativi che si sono succeduti nel
tempo riguardanti l’ente;
 la missione;
 i compiti (ove previsto);
 la sede (o le sedi, qualora trattasi di ente dislocato su più aree)
e gli indirizzi (postale, telegrafico e telematico);
 la dipendenza gerarchica;
 il collegamenti tecnici (ove previsti);
 il supporto tecnico, logistico e amministrativo fornito ad altri
Enti e Reparti;
 il supporto tecnico, logistico e amministrativo eventualmente
ricevuto da altri Enti unitamente alla configurazione
amministrativa
(ente
amministrativo,
distaccamento
amministrativo o reparto amministrato);
 le “posizioni di forza” del personale;
 l’autorità che esercita le funzioni di Comandante di Corpo;
 gli organigrammi e i compiti particolari delle articolazioni.

II Parte “Organici”, in cui sono indicate le “posizioni organiche”
(unità di personale) e il relativo profilo professionale, necessari per
assolvere i compiti assegnati in ogni singola articolazione. Per ogni
posizione organica (po) sono indicati:
 incarico;
 numero della po;
 grado, categoria e specialità richiesti;
 livello di NOS richiesto;
 requisiti aggiuntivi in cui si precisano gli eventuali titoli richiesti
(livello di conoscenza della lingua straniera, qualifiche ecc.);
 note aggiuntive in cui vengono riportate ulteriori informazioni.
Alla fine della II Parte vengono riepilogate le dotazioni organiche
complessive del personale (suddiviso tra Ufficiali, Sottufficiali, Truppa,
Personale civile).
131
L’Ordinamento in AM
Le TOO in genere sono proposte dai singoli Enti/Reparti al
rispettivo Comando di Vertice e successivamente da questi inoltrate
allo SMA-ORD il quale, dopo averle analizzate ed elaborate, le pone
all’approvazione del Capo di SMA.
Tipologia degli incarichi previsti nelle TOO
Con il termine incarico si indica la denominazione ordinativa che
sintetizza il livello di responsabilità, le competenze, i compiti specifici
e le attività connesse con una particolare posizione definita con
apposito atto amministrativo.
Di norma gli incarichi delineati nelle TOO sono strutturati per
impiegare il personale con continuità durante tutta l’attività
giornaliera; tali incarichi sono indicati come “incarichi esclusivi”. Per
questa tipologia di incarico nella parte Organica delle TOO non è
prevista alcuna simbologia particolare di fianco alla relativa po.
Solo per quelle attività che non prevedono un continuo e
costante impegno del personale durante l’intera attività lavorativa
giornaliera, sono istituite posizioni organiche particolari (denominate
Principale “P” e Secondario “S”) tali da suddividere l’attività del
medesimo individuo su distinte funzioni. Tali funzioni sono correlate
tra loro ed indicate in modo esplicito nelle TOO. Questa è la tipologia
definita dal binomio “incarico principale” (lettera “P” sulle TOO accanto
al numero di po), ed “incarico secondario” (lettera “S” sulle TOO
accanto allo stesso numero di po previsto come principale).
Per consentire il giusto livello di flessibilità, l’ordinamento
dell’AM prevede posizioni organiche particolari attivabili in determinati
periodi o per specifiche circostanze. Tali PO sono individuate mediante
la simbologia sotto descritta:

(T): posizione organica, attivata per periodi limitati in ragione di
specifiche esigenze, solitamente di impiego. Viene istituita dal 1°
Reparto di SMA di iniziativa o, in alternativa, su richiesta della
DIPMA o del Comandante di Corpo, per via gerarchica;

(R): posizione organica che individua un incarico assolto
normalmente da personale dello stesso Ente, identificato di volta
in volta secondo specifiche esigenze o regole pre-codificate (es. il
più anziano dei Capi Ufficio). L’incarico è svolto dal personale
individuato in aggiunta alle normali attribuzioni.
132
L’Ordinamento in AM

La posizione si configura al pari di un incarico secondario “S” per il
quale, non essendo possibile o appropriato definire a priori ed in
maniera univoca il corrispettivo incarico principale in TOO, il
soggetto è discrezionalmente individuato per l’attestazione dei
compiti previsti per la posizione “R”. Ove sia necessario individuare
peculiari professionalità, può essere ricoperta da personale di altri
Enti.
Nel caso si verifichino particolari esigenze organizzative ad una
stessa persona possono essere assegnati contemporaneamente
più incarichi tabellari; in questo caso si parla di “incarichi plurimi”.
Questa particolare situazione di “anomalia organizzativa” non va
confusa con quanto previsto per le posizioni tabellari “P” ed “S”
(che si riferiscono ad un solo incarico diviso in due funzioni).
Gli incarichi plurimi sono attribuiti con apposito atto dell’autorità
competente che avrà cura di specificare, nel relativo atto la
numerazione dell’incarico (le diciture da utilizzare sono: “primo
incarico”, “secondo incarico”, ecc.).
Solo in caso di incarichi plurimi, è inoltre competenza
dell’autorità responsabile del conferimento degli stessi, stabilire
formalmente quale sia l’ “incarico preminente”.
La potestà ordinativa decentratata
I Comandanti di Vertice, il Comandante della 1ª Regione Aerea
ed il Comandante del COMAER possono costituire con apposita
Circolare Ordinativa, nell’ambito dell’area funzionale di propria
competenza e per un periodo non superiore a 170 giorni
(eventualmente rinnovabili su autorizzazione del Capo di SMA),
organismi denominati “Straordinari” per soddisfare esigenze
temporanee.
Tali organismi consentono di fare fronte ad esigenze di carattere
operativo, addestrativo, tecnico, logistico e amministrativo il cui
soddisfacimento è strumentale al conseguimento della missione
assegnata.
Gli organismi straordinari devono essere costituiti utilizzando
risorse interne alla propria area organizzativa o presso gli enti coubicati ed impiegando in secondo incarico personale già assegnato.
Per la costituzione dell’organismo straordinario è necessaria una
Circolare Istitutiva redatta secondo lo schema tipo di CO.
133
L’Ordinamento in AM
La potestà ordinativa decentrata non è delegabile e può essere
esercitata solo sul territorio nazionale.
L’Ufficio Stralcio
Per far fronte alle incombenze tecnico-amministrative
conseguenti alla soppressione, trasferimento di sede o rilocazione di
un Ente si provvede alla temporanea costituzione di un Ufficio Stralcio
a cui viene assegnato il compito di assicurare l’espletamento delle
connesse attività logistiche-amministrative e delle conseguenti
rendicontazioni finali.
L’organismo viene costituito con Circolare Ordinativa.
La costituzione dell’Ufficio Stralcio è facoltà del Capo di SMA o,
su sua delega, degli Alti Comandanti/Comandanti di Regione Aerea
che la possono esercitare con le stesse limitazioni previste per gli
Organismi Straordinari.
Il comprensorio operativo
Il Comprensorio Operativo è riferito ad una particolare esigenza
operativa o logistica e deriva dalla dislocazione geografica di un ente o
reparto dell’AM le cui articolazioni insistono, per ragioni di varia
natura, su aree geografiche anche non contigue.
In tali condizioni – fermo restando il presupposto che ciascuna
articolazione concorre, attraverso l’assolvimento dei propri compiti
specifici, alla corretta esecuzione della missione generale – la sede
dell’ente è costituita dall’insieme di tutte le aree di cui trattasi e
assume la connotazione di Comprensorio Operativo. La “sede legale”
dell’ente si identifica nella sede dove è ubicato il Comandante
(“rappresentante legale” dell’ente).
Il
Comprensorio
Operativo
è
istituito
da
SMA-ORD,
autonomamente o su proposta dell’Alto Comando interessato.
La posizione quadro
La “posizione quadro” è una particolare condizione ordinativa di
un elemento di organizzazione della Forza Armata per il quale –
ancorché sia stata definita la struttura con l’indicazione di tutti i
riferimenti ordinativi (compiti, sede, dipendenza, Comandante di
Corpo, posizioni di forza) – le funzioni sono sospese e,
conseguentemente, non viene assegnato personale.
134
L’Ordinamento in AM
Questo particolare assetto organizzativo è generalmente
adottato nei seguenti casi:

mantenere la struttura ordinativa di un EdO le cui funzioni, non
avendo più carattere continuativo, vengono sospese;

predisporre la configurazione ordinativa di un EdO le cui funzioni
potranno essere attivate al verificarsi di determinate circostanze.
La
“posizione
quadro”
è
istituita
dallo
SMA-ORD,
autonomamente o su proposta dell’Alto Comando interessato.
Le posizioni di forza del personale
Le “posizioni di forza” del personale sono riferimenti ordinativi
necessari per consentire gli adempimenti di natura matricolare e
amministrativa, da parte degli organismi preposti, connessi al servizio
e all’impiego di ogni singolo militare. In particolare:

la Forza Effettiva Organica (FEO) indica la consistenza di personale
militare assegnato ad un Ente per prestare servizio con continuità.

la Forza Matricolare (FoMa) indica la consistenza di personale
militare assegnato ad un Ente soltanto ai fini della tenuta dei
documenti matricolari e personali;

la Forza Amministrativa (FoAm) indica la consistenza di personale
militare assegnato ad un Ente solamente ai fini della gestione
amministrativa (corresponsione delle competenze e la trattazione
delle relative pratiche);

la Forza Addestrativa di Volo (FoAV), indica la consistenza di
personale assegnato ad un Reparto di volo per lo svolgimento
dell’attività di volo e per la trattazione delle attività da essa
derivanti (indumenti di volo e del materiale speciale aeronautico
connesso al volo);

la Forza Amministrata Non Effettiva (FANE), indica la consistenza
di personale militare che, pur essendo assegnato in forza
matricolare (FoMa) e in forza amministrativa (FoAm) ad un Ente
non è in FEO allo stesso né ad altri Enti. Questa condizione si
verifica in occasioni di particolari tipologie di stato giuridico o di
impiego (es. personale sospeso dal servizio, allievi in forza agli
Istituti di Formazione privi di prima assegnazione, ecc).
135
L’Ordinamento in AM
ALLEGATI
136
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
GLOSSARIO
AMPIEZZA DELL’AREA DI GESTIONE (o DI CONTROLLO/D’AUTORITÀ)
(SPAN OF MANAGEMENT/OF CONTROL/OF AUTHORITY): Numero di
subordinati che si riferisce a un dato manager.
AREA FUNZIONALE: Articolazione del Dicastero Difesa in macro Aree che
identificano la funzione assolta dagli Enti o dagli Organismi Atipici afferenti una
determinata area. La suddivisione si articola in area: Tecnico-operativa,
Tecnico Amministrativa e Tecnico Industriale; ad esse si affiancano, per motivi
organizzativi, l’Area Ministeriale, Altri Dicasteri, nonché Internazionale. In AM
si identificano le seguenti aree funzionali: Operativa/Addestrativa, Logistica,
Formativa e Territoriale.
ARTICOLAZIONE: Elemento di Organizzazione (EdO) non dotato di un
autonomo atto ordinativo di costituzione, non ha un assetto organizzativo
indipendente. L’EdO è quindi parte di un Ente e la sua configurazione
ordinativa ed organica è definita nell’atto costitutivo o nelle TOO dell’Ente
medesimo.
AUTORITÀ: Il potere concesso al singolo affinché possa adottare le decisioni
finali in uno specifico settore, ovvero potere di fare qualcosa, o di farlo fare a
qualcun altro, al fine di conseguire gli obiettivi dell’organizzazione.
CATENA DI COMANDO: Indica le relazioni d’autorità e di responsabilità che
legano superiori e subordinati nell’intera organizzazione.
COLLEGAMENTO TECNICO: Oltre alla dipendenza gerarchica, nell’ambito
dell’A.M. – in quanto organizzazione complessa derivante dalla combinazione
dei due tipi fondamentali di struttura (gerarchica e funzionale) – si sviluppano
anche relazioni di servizio che esulano dal rapporto di dipendenza gerarchica.
Ciò avviene, in particolare, nei settori a spiccata connotazione tecnica (quali,
ad esempio, quello logistico, manutentivo, sanitario, amministrativo ed
infrastrutturale) per i quali esistono organismi, collocati al di fuori della linea
gerarchica, deputati a disciplinare le specifiche attività. Il rapporto esistente tra
questi organi ed i destinatari delle norme da essi prodotte è chiamato
collegamento tecnico e si sostanzia con l’emanazione, da parte dell’organo
preposto, di manuali, procedure, prescrizioni e normative tecniche. Questi
documenti – compatibilmente con gli ordini che promanano dall’autorità
gerarchicamente sovraordinata – costituiscono direttive per i destinatari. In
nessun caso il titolare della regolamentazione tecnica in uno specifico settore
assume nei confronti del destinatario le potestà esclusive del superiore
gerarchico. Qualora gli ordini ricevuti dal superiore gerarchico risultino
incompatibili con le sopraccitate prescrizioni dell’organo deputato alla
A-1
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
trattazione degli aspetti tecnico-funzionali prevale la direttiva del superiore
gerarchico; qualora l’incompatibilità sia di difficile soluzione occorre risalire ai
superiori comuni delle due catene al fine di dirimere le incongruenze.
COMANDARE: La funzione di influenzare e determinare comportamenti e
azioni del personale con lo scopo di conseguire gli obiettivi assegnati. Include
la qualità, lo stile e il potere del leader, nonché tutti i fattori che definiscono la
capacità di leadership quali la comunicazione, la motivazione e la disciplina.
COMITATO: Gruppo formato per coordinare e per scambiare informazioni, per
consigliare l’alta direzione o anche per decidere direttamente.
CONTROLLARE: La funzione manageriale di predeterminazione di modi e
mezzi per assicurare che la performance pianificata sia effettivamente
ottenuta.
CONTROLLO: Il processo con il quale si garantisce il conseguimento degli
obiettivi generali dell’organizzazione e degli obiettivi particolari dei singoli.
CONTROLLO DI QUALITÀ: Attività coordinate per guidare e tenere sotto
controllo un’organizzazione in materia di qualità.
DELEGA: Processo con il quale si affidano alcune attività ad altre persone
conferendo loro l’autorità necessaria ad effettuarle. Il processo di delega è
basato sul principio secondo il quale colui che esercita attività delegate non
può, a sua volta, delegarle.
DOWNSIZING: l’aumento dell’efficienza con il ridimensionamento degli
organici.
ELEMENTO DI ORGANIZZAZIONE (EdO): Struttura organizzativa
riconducibile alle seguenti fattispecie: Ente, Articolazione, Organismo Atipico.
ENTE: Elemento di Organizzazione (EdO), che risponde contemporaneamente
a tutti i requisiti sotto elencati:
- esiste una circolare ordinativa di costituzione e una tabella ordinativa
organica autonoma che ne delinea un assetto organizzativo indipendente e
una missione specifica e univoca;
- la struttura ordinativa deve prevedere almeno un comando (dotato o meno
d’organi di staff) e due articolazioni dipendenti;
- al vertice vi è posto un comandante di corpo cui è attribuita, tra le altre
competenze, anche la responsabilità amministrativa prevista per gli enti,
distaccamenti e reparti come definiti nel COM e TUOM. La specificità delle
funzioni attribuite al Comandante di Corpo, garantiscono il necessario livello
di autonomia in tutti i settori (impiego, logistico, tecnico e amministrativo).
A-2
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
FUNZIONI DI SUPPORTO: Funzioni necessarie a mantenere operative quelle
primarie.
FUNZIONI PRIMARIE: Le tre funzioni essenziali alla sopravvivenza delle
organizzazioni: operativa, logistica e amministrativa.
INCARICO TABELLARE: Denominazione ordinativa che sintetizza il livello di
responsabilità, le competenze, i compiti specifici e le attività connessi con una
particolare posizione ordinativa. Alla posizione ordinativa di norma è associata
una determinata figura professionale.
INCARICO EXTRA-TABELLARE: Incarico che non ha diretta correlazione con
posizioni ordinative definite in TOO, ma che è attribuito a seguito di norme o
atti amministrativi di diversa natura. È questo il caso, ad esempio, delle
nomine dei gruppi di lavoro o delle commissioni formalizzate con apposito atto
o decretazione (atti dispositivi, decretazioni dirigenziali, etc.).
GRUPPO DI LAVORO: I Gruppi di Lavoro sono una metodologia per la
risoluzione di problematiche specifiche, istituiti temporaneamente, con
personale scelto per le proprie competenze professionali e con il compito di
produrre un risultato tangibile in tempi relativamente brevi (non superiori ad
un anno). Possono essere costituiti a qualunque livello organizzativo con atto
dispositivo dell’Autorità di Vertice dell’E.d.O., che definisce compiti,
dipendenza, durata, nominativi dei partecipanti, modalità di lavoro, sede. Nel
caso siano interessati differenti Comandi/Organismi di Vertice, l’atto dispositivo
è firmato dal Sottocapo di S.M.A., coinvolgendo lo S.M.A. 1° Reparto per un
parere di merito. Non hanno dignità ordinativa propria e non danno luogo a
documentazione caratteristica.
GRUPPO DI PROGETTO: I Gruppi di Progetto sono organi collegiali
temporanei costituiti per la risoluzione di problematiche complesse tutte
attinenti ad una medesima tematica, che necessitano della partecipazione di
rappresentati di enti e reparti diversi della F.A. e richiedono periodi
relativamente medio/lunghi (solitamente maggiori di un anno). Si configurano
come E.d.O. con propria dignità ordinativa costituiti con Circolare Ordinativa a
firma del Capo di S.M.A., predisposta dallo S.M.A. 1° Reparto su proposta dei
Reparti/U.G. dello S.M.A., degli Alti Comandi o degli altri Organismi di Vertice.
In ragione della peculiarità della tematica da trattare, sono posti alle
dipendenze dei Capi Reparti dello S.M.A., dei Comandanti di Vertice o Capi di
Articolazioni interne all’A.C., delle cariche di vertice degli altri OO.VV. Gli
incarichi di Presidente, Vice Presidente (ove previsto), Addetto e Segretario
(ove previsto) non sono esclusivi (“secondi incarichi”), significando che il
personale interessato mantiene l’incarico prevalente presso l’Ente di
A-3
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
appartenenza. Nel caso la problematica sia di esclusiva competenza di un A.C.,
possono essere costituiti anche con potestà ordinativa decentrata, nel rispetto
delle previsioni ordinative indicate in precedenza.
MISSIONE (MISSION): Stabilisce il fine ultimo dell’organizzazione.
Rappresenta la ragione di esistenza dell’Ente, ne esprime l’identità ovvero
definisce chi è, cosa fa, dove opera e perché. Essa è specifica per ogni Ente ed
è riportata nelle TOO.
OBIETTIVO: Risultato, conclusione desiderata in un tempo finito da parte
dell’organizzazione (o servizio o anche individuo). Un obiettivo per essere tale
deve essere SMART ovvero Specific, Measurable, Agreed to/Achievable,
Realistic/Rewarding/Relevant, Time-Related.
ORDINAMENTO: L’ordinamento è l’insieme dei provvedimenti necessari per
definire la struttura, i processi e le direttive che regolano il corretto ed efficace
funzionamento di un Elemento di Organizzazione o di un’attività. Esso
stabilisce le relazioni, attribuisce competenze e responsabilità a tutti gli
Elementi di Organizzazione (EdO) ed evidenzia le mansioni specifiche del
personale. Componenti essenziali dell’ordinamento sono le risorse umane, le
norme, le strutture organizzative.
ORGANISMO ATIPICO: Per specifiche e ricorrenti esigenze di Forza Armata è
necessario costituire degli EdO che per loro natura non rispondono a tutti i
requisiti richiesti nella definizione di Ente ma solo ad alcuni. Tali EdO non
risultano neanche catalogabili tra le Articolazioni perché, in molti casi, hanno
una configurazione ordinativa autonoma anche se con compiti direttamente
funzionali ad altri Enti. È questo il caso degli organismi con una durata
prestabilita, degli Uffici Stralcio, dei NIF e di molte altre realtà organizzative
costituite, in generale, per specifiche esigenze e necessità delle FA.
ORGANIZZAZIONE: Funzione manageriale che consiste nello stabilire le
risorse e le attività occorrenti per raggiungere gli obiettivi dell’organizzazione,
nel combinarle nell’ambito di una struttura formale, nell’assegnare le
responsabilità e delegare autorità per svolgere gli incarichi affidati.
ORGANIZZARE: Determinare le risorse e le attività occorrenti al
conseguimento degli obiettivi dell’organizzazione, combinarle in una struttura
formale, assegnare a individui capaci la responsabilità del conseguimento dei
singoli obiettivi, delegando ad essi l’autorità necessaria.
PIANIFICARE: Funzione manageriale che consiste nello scegliere e definire gli
obiettivi e, quindi, nel determinare le azioni occorrenti per il loro
raggiungimento.
A-4
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
PIANIFICAZIONE: Il processo con il quale si stabiliscono gli obiettivi e si
determina qual è il modo migliore per conseguirli.
PIANIFICAZIONE STRATEGICA: Comprende le attività con le quali si
definisce la mission dell’organizzazione, si stabiliscono i suoi obiettivi generali e
si elaborano le strategie che le consentiranno d’agire con successo nel suo
ambiente.
POSIZIONE DI FORZA: Riferimento ordinativo necessario a consentire gli
adempimenti di natura matricolare ed amministrativa, da parte degli organismi
preposti, connessi all’impiego di ogni singolo militare. Rientrano nelle posizioni
di Forza sia termini quali la Forza Effettiva Organica, quella Matricolare, quella
Amministrativa, quella Addestrativa al Volo, quella Amministrata non Effettiva,
ecc., sia quelli di Comando e Distacco disciplinati dalla SMD-P-103.
POTERE DECISIONALE: Responsabilità nel completamento soddisfacente di
un compito specifico (potere decisionale = autorità + responsabilità).
PROCEDURA: Piano dettagliato che specifica gli standard di performance e le
tecniche esecutive. Le procedure riguardano generalmente le attività ripetitive.
QUALITÀ: Insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto e/o di
un servizio che gli conferiscono la capacità di soddisfare i bisogni espliciti e
impliciti del fruitore.
RESPONSABILITÀ: L’obbligo contratto dai singoli nei rispettivi ruoli
nell’organizzazione formale per eseguire con efficacia i compiti assegnati.
SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ (SGQ): É un insieme di
procedure, comportamenti, risorse che coerentemente concorrono a definire ed
attuare attraverso tutti i processi, la Qualità dell’output dell’organizzazione (sia
esso un prodotto od un servizio). Il SGQ spinge l’organizzazione ad analizzare i
requisiti del cliente e a migliorare continuamente la propria capacità di
soddisfare le parti.
STAFF: Articolazioni inserite in una struttura organizzativa che aiutano le unità
di linea a conseguire con maggiore efficacia e efficienza gli obiettivi
dell’organizzazione. Comprende quindi tutti i dipendenti che non sono
direttamente coinvolti nelle attività fondamentali dell’organizzazione. Si
suddivide in staff personale e specialistico.
STAFF PERSONALE: Riguarda l’assistenza, l’aiuto e il servizio a un certo
manager.
STAFF SPECIALISTICO: Riguarda la consulenza, l’assistenza, l’aiuto e il
servizio dell’organizzazione nel suo complesso in un particolare ambito.
A-5
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
STRUTTURA FUNZIONALE: Struttura organizzativa nella quale le attività
sono raggruppate, dalla base fino al vertice dell’organizzazione, secondo una
funzione comune. Tale struttura facilità le economie di scala, premette lo
sviluppo di conoscenze e capacità approfondite, permette all’organizzazione di
conseguire obiettivi funzionali. Per contro ha lenti tempi di risposta rispetto ai
cambiamenti ambientali che richiedono coordinamenti tra le unità
organizzative, la gerarchia è sovraccarica dalle decisioni da prendere, mostra
lentezza nell’innovazione e comporta una limitata visione degli obiettivi
generali da parte dei dipendenti.
STRUTTURA GERARCHICA: Struttura organizzativa caratterizzata da una
linea diretta di autorità dal dirigente supremo fino ai livelli intermedi e agli
esecutori e da una corrispondente linea di subordinazione dal basso verso
l’alto. Di norma è adottata per le unità operative. Tale struttura da il massimo
rilievo al principio organizzativo secondo il quale bisogna assicurare in ogni
unità operativa l’unitarietà d’azione e, nel contempo, da scarsa rilevanza alla
divisione del lavoro secondo il criterio delle competenze specialistiche.
STRUTTURA GERARCHICO-FUNZIONALE (oppure line-staff): Struttura
organizzativa in grado di contemperare le esigenza di specializzazione con
quella della esatta definizione dei rapporti di autorità. Tale struttura si
caratterizza per l’innesto di organi specialistici – di staff – sulla linea
gerarchica. Le unità operative sono poste lungo la linea gerarchica (in line)
volta ad assicurare unitarietà d’azione e di comando, a cui si affianca lo staff,
organismi funzionali o operativi indiretti, ciascuno con funzioni specializzate.
Nasce con l’ambizioso obiettivo di coniugare i vantaggi delle strutture
gerarchiche e di quelle funzionali cercando di ridurne i rispettivi svantaggi.
STRUTTURA MATRICIALE (o PER MATRICE): É un ibrido nel quale, oltre
alla tradizionale divisione per funzioni, viene anche adottata una ripartizione
per compiti o prodotti (riferiti generalmente a progetti o a iniziative di durata
limitata). Serve principalmente per combinare le specializzazioni di diverse
unità organizzative nel conseguimento d’un obiettivo specifico. Di solito una
struttura matriciale offre il vantaggio di essere flessibile, articolata, polimorfa e
temporanea. Incrementa i punti decisionali, privilegia il coordinamento e
l’operazione rispetto al controllo realizza dei coordinamenti efficaci. Raggiunto
l’obiettivo il gruppo si scioglie e i membri ritornano nell’ambito dell’unità
organizzativa di appartenenza. Tale struttura è utilizzata quando sia
l’esperienza, sia l’innovazione e il cambiamento sono importanti per
raggiungere gli obiettivi organizzativi e si è constatato che le altre tipologie di
strutture non garantiscono lo stesso risultato.
A-6
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
SUPPORTO LOGISTICO-AMMINISTRATIVO: Al fine di ottimizzare l’effettiva
erogazione di particolari servizi (logistici e/o amministrativi) e di ridurre la
quantità di E.d.O. omologhi è possibile costituire Enti che non dispongono di
tutte le strutture logistiche/amministrative necessarie al regolare svolgimento
delle attività. In questo caso un altro Ente avrà il compito di fornire il
necessario “supporto logistico e/o amministrativo”. Questo tipo di rapporto di
servizio non rientra nel rapporto di dipendenza gerarchica né di collegamento
tecnico. Nella stesura degli atti ordinativi sono riportati sia gli E.d.O. supportati
sia quelli che sono deputati a fornire il supporto logistico – amministrativo.
Tale
supporto
non
ha
attinenza
con
l’autonomia
nel
settore
logistico/amministrativo di ogni Ente.
TABELLA ORDINATIVA E ORGANICA (TOO): La TOO costituisce l’atto
ordinativo più completo di un Ente mediante il quale il Capo di SMA definisce
tutti gli aspetti ordinativi ed organici necessari al corretto funzionamento della
struttura. É organizzata in due parti distinte: Generalità e Ordinamento;
Organici.
UNITÀ DI COMANDO: Principio secondo il quale ogni individuo in
un’organizzazione deve dipendere solo da un capo diretto e deve rispondere
solo a lui.
UNITÀ DI LINEA: Le unità che svolgono le attività più strettamente connesse
alla mission o al fine dell’organizzazione.
A-7
L’Ordinamento in AM
Allegato “B”
ACRONIMI
AAran
Arma Aeronautica ruolo delle armi normale
AAras
Arma Aeronautica ruolo delle armi speciale
AArnn
Arma Aeronautica ruolo naviganti normale
AArns
Arma Aeronautica ruolo naviganti speciale
AC
Alto Comando/Alti Comandi
AD
Amministrazione Difesa
AISE
Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna
AISI
Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna
AOC
Air Operation Center
APR
Aeromobile a Pilotaggio Remoto
ATOC
Air Terminal Operation Center
AVAC
Analisi, Valutazioni, Ammaestramenti e Correttivi
AWC
Air Warfare Center
CAE
Centro Addestramento Equipaggi
CASD
Centro Alti Studi per la Difesa
CASEVAC
CASualty EVACuation
CeFLI
Centro Formazione Logistica Interforze
CeMiSS
Centro Militare Studi Strategici
CeVa
Centro Valutazione
CCrn
Corpo Commissariato ruolo normale
CCrs
Corpo Commissariato ruolo speciale
CERT
Computer Emergency Responce Team
CFA
Comandante Forze Aeree
CID
Centro Innovazione della Difesa
CIFIGE
Centro Interforze di Formaz. Intell. e Guerra Elettronica
CII
Centro Intelligence Interforze
CiMiC
Civil and Military Cooperation
CIMSO
Centro Interforze Modelli e Simulazione Operativa
CIS
Communication and Information System
CISR
Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica
CITS
Centro Interforze Telerilevamento Satellitare
CIVA
Centro Interforze Verifica Armamenti
CJM&SD
Centro Joint Modelling and Simulation della Difesa
CO
Circolare Ordinativa
CoCiM
Cooperazione Civile e Militare
COFS
Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali
COI
Comando Operativo di vertice Interforze
B-1
L’Ordinamento in AM
Allegato “B”
COM
Codice dell'Ordinamento Militare
CPMG/cpmg
Codice Penale Militare di Guerra
CPMP/cpmp
Codice Penale Militare di Pace
CPP/cpp
Codice di Procedura Penale
CRO
Crisis Response Operations
CS
Combat Support
CSAR
Combat Search And Rescue
CSArn
Corpo Sanitario Aeronautica ruolo normale
CSArs
Corpo Sanitario Aeronautica ruolo speciale
CSS
Combat Service Support
C2
Comando e Controllo
C2W
Command and Control Warfare
C4ISTAR
Command, Control, Communications, Computers, Intelligence,
Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance
DAI
Direzione di Amministrazione Interforze
Distaccamento Autonomo Interforze
DC
Deposito Centrale
DG
Direzione Generale/Direzioni Generali
DIS
Dipartimento Informazioni per la Sicurezza
DM
Decreto Ministeriale
DMML
Dipartimento Militare Medicina Legale
DT
Deposito Territoriale
EAD
Elaborazione Automatizzata Dati
EdO
Elemento/i di Organizzazione
EWCC
Electronic Warfare Coordination Center
FA
Forza/e Armata/e
FANE
Forza Assegnata Non Effettiva
FEO
Forza Effettiva Organica
FO
Foglio d’Ordine
FOA
Foglio d’Ordine Aeronautica
FoAV
Forza Addestrativa di Volo
FoAm
Forza Amministrata
FoMa
Forza Matricolare
Garn
Genio Aeronautico ruolo normale
Gars
Genio Aeronautico ruolo speciale
GBAD
Gruond Based Air Defence
GMA
Gruppo Manutenzione Autoveicoli
GRS
Gruppo Ricezione e Smistamento
ICT
Information and Communication Technology
B-2
L’Ordinamento in AM
Allegato “B”
IEST
International Eurofighter Support Team
IAFFT
International Air Force Field Team
IASD
Istituto Alti Studi Difesa
INFOSEC
INFOrmation SECurity
ISSMI
Istituto Superiore Stato Maggiore Interforze
IT-JFHQ
Italian Joint Force HeadQuarters
JAT
Joint Analysis Team
JFACC
Joint Forces Air Component Command
JMCC
Joint Movement Coordination Center
JMOC
Joint Multimodal Operation Center
JSF
Joint Strike Fighter
LTC
Laboratorio Tecnico di Controllo
MEADS
Medium Extended Air Defence System
MEDEVAC
MEDical EVACuation
MEF
Ministero dell’Economia e Finanze
NACMA
NATO Air Command and Control System Management
NATO
North Atlantic Treaty Organization
NBC
Nucleare, Biologico e Chimico
NBCR
Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico
OAT
Operative Air Traffic
OFCN
Operazioni Fuori dai Confini Nazionali
OIV
Organismo Indipendente di Valutazione della performance
ONFA
Opera Nazionale Figli degli Aviatori
ONU
Organizzazione delle Nazioni Unite
OPCON
OPerational CONtrol
OPORDER
Operation ORDER
OSCE
Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa
OV
Organismo di Vertice/Organismi di Vertice
PCN
Punto di Controllo NATO
POL
Petroleum Oil Lubrificant
PSO
Peace Support Operations
QG
Quartier Generale
RA
Regione Aerea
RAMDIFE
Raggruppamento Autonomo Ministero Difesa
RAMi
Rappresenzanza dell’Aeronautica Militare
RIS
Reparto Informazioni e Sicurezza
RMI
Rappresentanza Militare Interforze
RM-PUmaSS
Rappresentanza Militare – Promozione UMAna, Sociale e Sportiva
RO
Reparto Operativo/Reparti Operativi
B-3
L’Ordinamento in AM
Allegato “B”
R&S
Ricerca e Sviluppo
SAC
Scuola di Aerocooperazione
SAR
Search And Rescue
SECIN
SErvizio Controllo INterno
SGD/DNA
Segretario Generale della Difesa/Direttore Nazionale degli
Armamenti
SICRAL
Sistema Italiano per le Comunicazioni Riservate e ALlarme
SIPP
Servizio Intermedio Prevenzione e Protezione
SIV
Sistema Informativo di Vertice
SLCPP
Servizio Locale Comprensoriale Prevenzione e Protezione Rischi
SLPP
Servizio Locale Prevenzione e Protezione Rischi
SMA
Stato Maggiore Aeronautica
SMD
Stato Maggiore Difesa
SME
Stato Maggiore Esercito
SMM
Stato Maggiore Marina
SOATG
Special Operations Air Task Group
STRATEVAC
STRATegical EVACuation
STT
Servizio Tecnico Territoriale
TOO
Tabelle Ordinative e Organiche
TU
Testo Unico
TUOM
Testo Unico disposizioni regolamentari in materia di Ordinamento
Militare
UAS
Ufficio Amministrazioni Speciali
UCSe
Ufficio Centrale per la Segretezza
UGAG
Ufficio Generale Affari Giuridici
UGPPB
Ufficio Generale Pianificazione, Programmazione e Bilancio
UIAV
Ufficio dell’Ispettore per l’Aviazione della Marina
UPI
Ufficio Pubblica Informazione
UPU
Ufficio Protocollo Unico
UTT
Ufficio Tecnico Territoriale
B-4
L’Ordinamento in AM
Allegato “C”
REPARTI OPERATIVI E SISTEMI D’ARMA ASSOCIATI
Di seguito l’elenco che riporta l’abbinamento tra i sistemi d’arma e i Reparti
della F.A. presso i quali sono dislocati. I sistemi d’arma sono indicati con la
denominazione disciplinata dalla direttiva SMA-LOG-006. Tra parentesi è stata
riportata la denominazione comune.
Reparto
SEDE
SISTEMA D’ARMA
46ª BRIGATA AEREA
PISA
C 27J, YEC-27J, C-130J, C-130J-30
2° STORMO
RIVOLTO (UD)
4° STORMO
GROSSETO
6° STORMO
GHEDI (BS)
9° STORMO
GRAZZANISE (CE)
HH 212 (AB-212), RQ-10C (STRIX)
14° STORMO
PRATICA DI MARE (RM)
KC 767A, VC-180A, VC180B (P-180).
15° STORMO
CERVIA (RA)
HH-3F, HH-139A, HH-212, TH-500B
Sistema missilistico Spada - missile
Aspide
F-2000A (EFA- Typhoon), TF-2000A
A-200A (MRCA Tornado), TA-200A
A-200C, TA-200B
VC 50A (Falcon 50), VC 900 (Falcon
31° STORMO
CIAMPINO (RM)
900 Ex e Easy) VC 319A (Airbus A
319CJ), VH 139A, UH-139A
MQ-1C PREDATOR A+, MQ-9A
32° STORMO
AMENDOLA (FG)
36° STORMO
GIOIA DEL COLLE (BA)
F-2000A (EFA- Typhoon)
37° STORMO
TRAPANI
F 2000A (EFA- Typhoon)
41° STORMO
SIGONELLA (SR)
P 1150 (Breguet Br. 1150 Atlantic)
50° STORMO
PIACENZA
51° STORMO
ISTRANA (TV)
60° STORMO
GUIDONIA (RM)
61° STORMO
LECCE
FT 339 C (MB339CDII), T 339A
70° STORMO
LATINA
T 260B (SF.260 EA)
PREDATOR B, T-339A, FT-339C
EA-200B (Tornado ECR), A-200A
A-200C
A-11B (AM-X), TA-11A, TA-11B
(AMX-T)
Grob Twin Astir, Nimbus 4D, Nimbus
4DM, LAK 17, U 208A, TH 500B
C-1
L’Ordinamento in AM
Allegato “C”
72° STORMO
TH 500B (NH 500E),
FROSINONE
OH 500B (NH500D)
313° GRUPPO
ADDESTRAMENTO
RIVOLTO (UD)
AT 339A (MB.339PAN)
80° CENTRO C/SAR
DECIMOMANNU (CA)
HH 212 (AB-212)
82° CENTRO C/SAR
TRAPANI
HH 3F, TH 500B, HH 139A
84° CENTRO C/SAR
GIOIA DEL COLLE (BA)
HH 139A, TH 500B
85° CENTRO C/SAR
PRATICA DI MARE (RM)
HH 3F, TH 500B
PISQ
PERDASDEFOGU (OS)
HH 212 (AB-212), TH 500B
LINATE (MI)
TH-500B, U-208A
ACROBATICO
SQUADRIGLIA DI
COLLEGAMENTI
T 260A,
T 339A,FT 339C,
A 11B, TA 11B,
A 200A,
RSV
PRATICA DI MARE (RM)
F 2000A,
VC 180,
C 27J,
TH 500B,
HH 212
C-2
L’Ordinamento in AM
Allegato “D”
D-1