Iniziativa delle regioni europee sulla cantieristica navale e le

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Iniziativa delle regioni europee sulla cantieristica navale e le
Iniziativa delle regioni europee sulla cantieristica navale e le
industrie marittime
- Memorandum of Understanding -
Iniziativa delle regioni europee sulla cantieristica navale e le
industrie marittime
- Memorandum of Understanding Preambolo
Nelle nostre regioni, l’industria marittima è un settore economico chiave che fornisce
migliaia di posti di lavoro altamente qualificati e opportunità per piccole e medie imprese.
Cantieristica navale e ingegneria marittima sono componenti importanti dell'economia
marittima con numerosi posti di lavoro in gioco nelle nostre regioni.
In un contesto di crisi economica globale e di crescente concorrenza dei paesi emergenti, i
cantieri navali europei stanno affrontando tagli drastici nei loro ordini. A causa di lunghi
tempi di produzione, l'impatto del crollo della domanda dal 2008 in materia di occupazione
in questo settore si fa sentire ora. Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi dell'UE in termini di
competitività e sviluppo sostenibile, in linea con la strategia Europa 2020, è fondamentale
salvaguardare la costruzione navale e le competenze d’ingegneria marittima dell'Unione
europea nel lungo termine. Insieme agli stakeholders dell’Industria, l'Unione europea, le
autorità nazionali e regionali devono quindi trovare una risposta al crollo della domanda,
adeguata e orientata verso il futuro, al fine di evitare danni alle imprese europee.
Di fronte a queste sfide, le regioni marittime europee e le industrie hanno avviato azioni
ambiziose per favorire la diversificazione innovativa e la differenziazione dei loro cantieri
navali verso nuovi mercati innovativi in aumento: energia eolica, energia oceanica,
applicazioni marine, nuovi materiali, navi efficienti e rispettose dell'ambiente, navi
specializzate, strutture galleggianti, estrazione delle materie prime, leisure craft, ingegneria
navale, alloggi, ecc.
E’ necessario fare nuovi investimenti in questi settori emergenti per ridare vita alla
cantieristica, ormai posta al centro di ambizioni dell'Unione europea nei settori della ricerca,
dell'innovazione e della competitività. Politiche specifiche a tutti i livelli dovrebbero quindi
favorire la modernizzazione e la ristrutturazione industriale del settore verso queste
opportunità di crescita futura.
I mari sono al centro del nostro futuro sviluppo economico. Le competenze sviluppate nel
settore della cantieristica possono essere alla base dello sviluppo di nuovi prodotti e servizi
innovativi per affrontare le sfide dell’economia marittima futura. Allo stesso modo, le
competenze di settori come moda e design, telecomunicazioni, materiali, o aeronautica e
industria automobilistica costituiscono una risorsa importante per l’industria marittima.
Facilitare tali interconnessioni lungo la filiera, attraverso un approccio integrato per
l'innovazione tecnologica e non-tecnologica può migliorare la competitività delle industrie
europee che porterebbe verso lo sviluppo di ciò che potremmo chiamare "città del mare
intelligenti" (smart cities on the sea).
Alla luce di tutto questo, le Regioni sottoscritte si impegnano ad avviare un dialogo con le
Istituzioni Europee, gli Stati membri e le parti interessate sulle seguenti questioni:
1. Crediamo che una politica industriale ambiziosa sia necessaria al fine di favorire la
diversificazione e la differenziazione delle industrie marittime in Europa. Il futuro quadro
strategico europeo dovrebbe tenere conto delle particolari difficoltà incontrate dall’industria
marittima e della cantieristica navale. A questo proposito, accogliamo le riflessioni in corso
della Commissione europea sulla “Crescita Blu” e “Crescita Verde” nel settore navale, che
mirano al successo di queste iniziative, affiancando la nostra esperienza come regioni
marittime. Lo stesso vale per quanto riguarda l'eventuale rinnovo della strategia di
Leadership 2015, che dovrebbe porre le basi di un ambizioso e globale approccio industriale.
La futura strategia deve riflettere il contesto economico cambiato a causa della competizione
globale e perseguire un approccio integrato tra le diverse politiche settoriali.
2. Cantieristica navale e navalmeccanica sono settori ad alta tecnologia, con un alto rischio nella
ricerca e lo sviluppo a causa di un rendimento relativamente piccolo. Le politiche europee in
materia di ricerca e innovazione dovrebbero tener conto di queste sfide specifiche e offrire
opportunità per le aziende, in modo da garantire la loro competitività attraverso la
diversificazione e differenziazione innovativa. Ad esempio, un partenariato europeo per
l'innovazione o una Comunità della conoscenza e dell’innovazione sulle questioni marittime
darebbe un impulso positivo al riguardo.
3. Noi crediamo che la politica marittima integrata attualmente in fase di sviluppo, così come le
strategie regionali e macro regionali, dovrebbe presentare una forte dimensione economica
e tenere in debito conto il ruolo della cantieristica navale e dell’industria marittima. Poiché
tutte le attività marittime richiedono navi, è importante mantenere le competenze per la
costruzione e la riparazione delle navi nelle regioni marittime europee. Iniziative che si
riferiscono all’economia marittima riguardano una vasta gamma di questioni, coperte da
diverse politiche settoriali europee. Sarà quindi necessario avere un approccio integrato, al
quale le PMI dovrebbero contribuire.
4. La diversificazione innovativa della cantieristica, e più in generale la ristrutturazione del
settore, rappresenta una sfida particolare in termini di formazione e competenze. Nuovi tipi
di navi, ingegneria navale e applicazioni marittime richiedono importanti investimenti in
risorse umane. Iniziative europee come la "Agenda per nuove competenze e nuovi posti di
lavoro" sono cruciali nell'aiutare ad anticipare e soddisfare le esigenze future.
5. Una politica ambientale ambiziosa, soprattutto per quanto riguarda l'azione per il clima e
l'efficienza delle risorse, può essere una forza trainante per l'innovazione e migliorare così le
prospettive di mercato per i cantieri europei. Queste politiche possono contribuire allo
sviluppo di nuove tecnologie che aiutano a ridurre le emissioni e il consumo di carburante e
assicurare un vantaggio competitivo alle imprese europee.
6. Gli obiettivi della riforma della politica comune della pesca in termini di sostenibilità
richiederanno un rinnovo della flotta. Dovrebbe quindi definire i mezzi per raggiungere
questi obiettivi attraverso la costruzione di navi sicure, più selettive e aventi delle risorse
efficienti. Questo include finanziamenti appropriati sotto il Fondo europeo marittimo e per la
pesca per il periodo successivo al 2013.
7. La Politica energetica europea, riferita all’energia marina e altre fonti di energie rinnovabili, è
anche promettente per la diversificazione delle industrie manifatturiere marittime europee.
Lo sviluppo di queste energie rinnovabili è perfettamente in linea con gli obiettivi della
strategia Europa 2020 e deve essere accelerata con tutti i mezzi, incluso il supporto a livello
europeo.
8. Il trasporto di merci per via navigabile è particolarmente sostenibile e tende ad aumentare in
base alle previsioni. La Politica europea sui Trasporti, in particolare quella che riguarda le
Autostrade del Mare, costituisce quindi un elemento importante per il futuro dei porti e delle
industrie marittime nelle nostre regioni.
9. Il continuo aumento del traffico marittimo, così come l'emergere di nuove attività industriali
rappresenta una sfida significativa in termini di investimenti nelle infrastrutture portuali. Il
dialogo tra tutte le parti interessate dovrebbe consentire di definire le misure che possono
essere prese a livello europeo per le infrastrutture portuali, attraverso la riforma delle reti
Trans Europee Ten-T e per via della prevista consultazione sul quadro di una futura Politica
Portuale per l'Unione europea.
10. Il turismo e la nautica da diporto costituiscono una potenziale area di diversificazione per i
cantieri con un alto grado di specializzazione. Le Politiche europee in questo settore
dovrebbero quindi anche contribuire allo sviluppo positivo di queste imprese nelle aree in cui
possono avere un importante vantaggio competitivo.
11. La futura Politica regionale dell'UE dovrebbe dare un margine di manovra sufficiente alle
Regioni per poter scegliere una concentrazione tematica delle aree chiave che vogliono
sviluppare. Per esempio, il FESR dovrebbe permettere di sostenere la diversificazione e la
differenziazione dell’industria marittima e quella della cantieristica navale attraverso dei
fondi erogati alle imprese di questo settore, per l'innovazione nelle applicazioni marittime, la
costituzione di cluster e per lo sviluppo di nuove energie marittime. Il FSE dovrebbe anche
permettere il finanziamento dell'istruzione e della formazione, in particolare per le
professioni marittime.
12. L’accesso al credito e alle garanzie bancarie è una delle principali barriere ai progetti
innovativi per l’industria navale e marittima. L'accesso di queste aziende agli strumenti
finanziari come il Meccanismo di Condivisione dei Rischi Finanziari e il Fondo per il Trasporto
Pulito della Banca Europea per gli Investimenti deve quindi essere agevolato con urgenza. Al
fine di affrontare i cambiamenti strutturali in corso nel settore, i negoziati tra la Commissione
europea e la Banca Europea per gli Investimenti devono essere portati a buon fine al più
presto.
13. Riteniamo che un quadro specifico dell'UE per gli Aiuti di Stato al settore della cantieristica
navale dovrebbe essere mantenuto, al fine di consentire misure di sostegno per
l'ecocompatibilità della cantieristica,
lo sviluppo di tecnologie innovative, e la
diversificazione del settore verso i mercati della crescita futura. Bisognerà assicurarsi allo
stesso tempo che i piccoli così come alcuni grandi cantieri navali in Europa siano in grado di
sopravvivere in una prospettiva a lungo termine. Il quadro futuro della cantieristica navale,
nonché norme orizzontali per gli aiuti regionali dovrebbe riflettere la volontà politica di
preservare una costruzione navale e un industria marittima competitiva in Europa.
14. In considerazione delle difficoltà sostenute per raggiungere accordi commerciali
internazionali per il settore della cantieristica a livello OCSE e WTO, l'UE dovrebbe adottare
tutte le misure possibili per sostenere l'industria europea per superare il deficit di
regolamentazione a livello internazionale.
Le Regioni sottoscritte si impegnano a lavorare insieme con le Istituzioni europee, gli Stati Membri e
le parti interessate al fine di sostenere le industrie marine nei loro sforzi di diversificazione, e di
adattarsi al contesto economivo cambiato. Diversificazione e differenziazione sono le strategie
fondamentali per la redditività a lungo termine del settore, a dispetto di una domanda fluttuante cosi
come per mantenere e sviluppare una base preziosa di competenze per la costruzione navale e le
industrie marittime in Europa.
Bruxelles, 07 dicembre 2011
I membri dell’iniziativa " Maritime Industries for Blue growth "
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