Non limitiamoci a difendere l`esistente, costruiamo
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Non limitiamoci a difendere l`esistente, costruiamo
Carissimi, mi sembra ci sia davvero bisogno di non mollare, di trovare continuità senza farsi bloccare dalla certa e prossima approvazione del decreto Gelmini. Ben venga dunque una discussione su come proseguire la lotta. Ricordiamo a noi stessi e ai nostri colleghi di come la mobilitazione di insegnanti e studenti nella Francia di due anni fa sia stata capace di far rimangiare al governo non solo i decreti, ma le leggi stesse. Possiamo ispirarci a quella lotta, che fu molto importante anche per lo sviluppo diffuso di autorganizzazione ed autoattività diretta nelle scuole come nelle facoltà. Non si limitavano a difendere l'esistente, non volevano solo la greve generale, lo sciopero generale, ma avevano una reve generale, un sogno generale. Ecco, credo che, mentre difendiamo (con la pinza al naso) la scuola pubblica, dobbiamo coltivare questa capacità di sognare, cioè immaginare, pensare , tendere a vivere una scuola finalmente libera dalla tutela asfissiante dello stato. Una scuola che sia gestita da chi ci studia e lavora, in cui sia possibile cominciare un processo autogestito di educazione permanente, che quanto meno si affianchi ai rudimenti che ci offre la scuola pubblica. Ho letto, però, tra le varie proposte di lotta, anche quella sul blocco delle gite. Dunque: le gite sono un momento molto atteso dall'industria del turismo ecc ecc. Ma per ben differenti ragioni lo sono anche dagli studenti, che vedono in esse una occasione speciale, per stare insieme, conoscersi meglio, conoscere anche i loro insegnanti. Toglier loro le gite significa proprio non voler considerare questa loro aspettativa, e in altri termini significa inimicarsi o cercare frizioni francamente sbagliate con gli studenti. Ecco, io credo che cercare di tutelare i propri diritti a prescindere da un rapporto fruttuoso con gli studenti, che sono il principale alleato, non certo il nemico degli insegnanti, sia quanto meno vano, se non proprio cortomirante e francamente autolesionista. Vi saluto fraternamente. Federico Gattolin CUB Scuola Firenze