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ANNUNCI E VARIE | lunedì 03 giugno 2013, 13:29 FAVA: «MACROREGIONE AGRICOLA DEL NORD E FILO DIRETTO CON L’UE E SULLA BUROCRAZIA GIA’ INIZIATA LA FASE DI ALLEGGERIMENTO»
ECONOMIA VERONESE Facebook
Già presidente della commissione d’inchiesta sulla lotta alla contraffazione alla Camera, l’on. Gianni Fava ha la delega all’agroalimentare della prima regione agricola d’Italia. Fra le priorità la sburocratizzazione del settore, l’applicazione della direttiva nitrati su base scientifica, un dialogo con Bruxelles non mediato dal governo centrale di Roma. IN BREVE lunedì 03 giugno
In Valpolicella, la creatività degli studenti
è a servizio del sociale
(h. 13:26)
Rassegna letteraria “Parole sull'Acqua” ‐
4^ edizione Autori di fama nazionale al
Festival della lettura a Bardolino
(h. 13:21)
La leggenda dell'Ibis Eremita
(h. 13:15)
CERCA SU GOOGLE LUXARDO, gloriosa distilleria e grande
storia. Creata nel 1821 a Zara, Dalmazia,
opera con successo dal 1947 a Torreglia,
Padova.
Cerca un'azienda
(h. 13:11)
Titolo: Memento Pratico. Contratti
d'Impresa 2013. Aggiornato al 4 febbraio
2013 Autore: Ipsoa Francis Lefebvre
Cosa:
(h. 10:22)
Dopo un secolo di predominio assoluto
della cucina francese sulle tavole
italiane, nel 1793 vide la luce a Napoli un
ricettario destinato a dare una nuova
impronta alla nostra gastronomia, il cuoco galante
di Vincenzo Corrado
Dove:
(h. 10:17)
SANITA’: PRESENTATO A JESOLO
“VACANZE IN SALUTE 2013”. ASSISTENZA
POTENZIATA E TARATA PER 300.000
TURISTI AL GIORNO SU 40 KM. DI COSTA.
ZAIA: “GRANDE TASK FORCE. LA SANITA’ DIVENTA
ANCHE ELEMENTO DI ATTRAZIONE E PROMOZIONE
SUI MERCATI MONDIALI”
(h. 10:09)
PATTO DI STABILITÀ VERTICALE
INCENTIVATO: REGIONE RIPARTISCE
“SPAZIO FINANZIARIO” DI 50 MILIONI DI
EURO TRA LE 7 PROVINCE E 469 COMUNI
VENETI
(h. 10:06)
il comico di Zelig DIEGO PARASSOLE in “I
consumisti mangiano i bambini”
(h. 10:04)
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«L’agricoltura sarà una delle fasce tematiche al centro del progetto
istituzionale della Macroregione del Nord e il dialogo verrà condotto sugli
obiettivi e sulle materie e non per colore politico». Una dichiarazione di
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fermezza, ribadita dall’assessore all’Agricoltura (con delega all’Agroalimentare)
della Lombardia, Giovanni Fava, a Fieragricola‐Veronafiere, che con l’ex
presidente della commissione d’inchiesta sulle contraffazioni del Made in Italy
inizia il tour “agricolo” istituzionale per le regioni italiane.
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CONI Verona – Attività 2010/2011 In Loggia
Fra' Giocondo consegna delle
benemerenze sportive
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Nominato assessore dopo l’elezione di Roberto Maroni a governatore della
Lombardia, nei giorni scorsi Gianni Fava ha rassegnato le dimissioni dalla Camera
dei Deputati, come dichiarato dopo aver accettato l’incarico a Milano.
Assessore Fava, lei ha annunciato un intervento diretto della Lombardia nel
negoziato sulla riforma della Pac. È così?
«Sì. La Regione Lombardia intende andare avanti col progetto della
Macroregione agricola del Nord e, allo stesso tempo, stiamo tentando di
inserirci nel dibattito comunitario per difendere direttamente a Bruxelles la
filiera agro‐zootecnica del Nord, che con le proprie specificità non può essere
confusa né tantomeno fatta oggetto di compromesso con qualsiasi altra
situazione nazionale».
Non sarà una missione facile. Dove incontra le maggiori difficoltà la Lombardia?
«Purtroppo i problemi sono a Roma quanto a Bruxelles. A Roma si tende a non
voler cedere sovranità alle Regioni, assicurando una sussidiarietà che di fatto
sta solo sulla carta. A Bruxelles, al contrario, si tende a mantenere quali canali
privilegiati di trattativa quelli consueti e come al solito c'è scarsa propensione
da parte della strutture burocratiche a comprendere le evoluzioni politiche. Ma
non si può dimenticare che il 40% del latte italiano è prodotto in Lombardia; per
questo sarà la Lombardia, insieme alle Regioni del Nord, dove si produce la
maggior parte del latte, che dovrà dialogare con Bruxelles».
A proposito di latte, le trattative sul prezzo regionale, che di fatto costituscono
un riferimento per i contratti su scala nazionale, sono sostanzialmente
bloccate. Cosa intende fare?
«E’ giusto che produttori e industria di trasformazione trovino autonomamente
un’intesa, ma se dovesse venire meno la dialettica e le trattative dovessero
entrare in una fase di stallo senza ritorno, sono pronto a intervenire per
favorire un accordo».
Con il cambio di rappresentanza politica in Friuli Venezia Giulia, la Macroregione
del Nord non diventa un po’ più piccola?
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«No, perché la Macroregione del Nord non si basa su orientamenti politici. Non
è una questione di “colore”, ma di ritornare all’idea di Unione europea così
come è stata ipotizzata dai padri fondatori: un’Europa cioè delle regioni e non
degli Stati sovrani, che ormai segnano il passo in tutto il continente. È su
queste basi che dovremo passare da un’interlocuzione mediata dai singoli stati
a un’interlocuzione diretta coi territori, a prescindere dal colore politico delle
Regioni. Friuli Venezia Giulia, Emilia‐Romagna e Liguria dovranno ragionare con
la Lombardia, se vogliono avere un peso politico. Non credo che la Seracchiani
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abbia interesse che l’agricoltura venga gestita da un burocrate nella capitale».
Onorevole Fava, è alla guida dell’assessorato da due mesi, troppo poco per fare
bilanci, ma in tempo per indicare alcune priorità…
«Sì, è presto per fare bilanci. Mi limito alle sensazioni, che sono positive verso
l’azione del nuovo governo regionale. Dalla foltissima presenza di imprenditori
agricoli e dell’agroalimentare a tutti gli incontri ai quali ho partecipato è
evidente che ci sono molte aspettative. Una delle priorità da affrontare è il
fronte caldissimo della lotta alla burocrazia».
Il gravame burocratico è infatti al primo posto fra le preoccupazioni del mondo
agricolo. Come agirà il suo assessorato?
«Abbiamo già avviato un procedimento interno all’assessorato per proporre a
ciascun dirigente una serie di semplificazioni per specifica competenza.
Tradotto in slogan, possiamo dire che un adempimento in meno per ogni
comparto, in questo momento significa maggiore possibilità di sviluppo.
Parallelamente verificheremo quali sono gli adempimenti aggiuntivi rispetto alle
disposizioni comunitarie. Ogni provvedimento in eccesso andrà eliminato».
Un’altra questione aperta riguarda la direttiva nitrati.
«Con Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) stiamo
verificando i parametri e lo stato dell’arte effettivo delle zone vulnerabili ai
nitrati, perché ci sono situazione oggettivamente disomogenee, per effetto di
una gestione più burocratica che scientifica. Ho già convocato un tavolo con le
categorie per trovare una soluzione condivisa».
Maltempo: si riuscirà ad arrivare alla dichiarazione di stato di calamità?
«Siamo vicini alle esigenze della comunità e delle imprese agricole, ci siamo
attivati da subito accordando le proroghe necessarie alle semine del riso e ogni
deroga possibile inerente alla misura 214 del Piano di sviluppo rurale, tenendo
conto proprio delle difficoltà causate dalle piogge persistenti agli agricoltori.
Quanto alla dichiarazione dello stato di calamità si tratta di un’ipotesi che gli
uffici stanno valutando con gli uffici».
Il 20 maggio sarà il primo anniversario del sisma che ha colpito anche il Basso
mantovano. Sugli aiuti in molti hanno evidenziato una discriminazione subita
dalla Lombardia. È così?
«La discriminazione è evidente e appartiene alla fase delle scelte del governo
nazionale, non credo sia possibile incolpare il governo regionale lombardo. Forse
il governo regionale precedente ha avuto minor peso».
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