Pasqua - Liceo Cattaneo

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Pasqua - Liceo Cattaneo
Ciao a tutti! Arriva la Primavera, il freddo
di questo Inverno piano piano ci lascia e
possiamo pensare alle vacanze di Pasqua!
Questo numero de “Il Carlo” sarà molto
ricco, potrete trovare articoli riguardanti la
Pasqua, la festa della donna e la sua
condizione, il caso dei lefebriani, i
campionati di atletica, i videogiochi
online, i Queen per la musica, recensioni
di film e tanto altro!
Inoltre vi ricordo che il 30 Aprile il
Cattaneo compirà 30 anni! Per questa
occasione la scuola sta organizzando un
programma speciale, ma per ora non
vogliamo rivelare nulla! Vi faremo sapere,
intanto la redazione sta preparando per voi
un numero speciale, nel quale vi
esporremo l’importanza e l’evoluzione del
nostro liceo!
Buona lettura!
Carlo
co
1
IL CASO ENGLARO
Ciao a tutti! Con questo redazionale vorrei parlarvi dell‟ormai
tristemente famoso “caso Englaro” e quindi dei vari problemi che
ha riportato in primo piano, rimasti insoluti da molto tempo (alcuni
risalenti all‟altro famoso caso, quello di Welby). Ma cominciamo
dall‟inizio: 16 anni fa Eluana, all‟età di 20 anni, ha un terribile
incidente stradale, dopo il quale cade in uno stato vegetativo
permanente; i medici non lasciano alcuna possibilità di ripresa.
Mentre Eluana resta nel suo stato, alimentata con un sondino e
senza cenni di miglioramento, il padre Beppino conduce una lotta
per lasciar morire Eluana, in quanto sostiene che la ragazza non
avrebbe mai voluto vivere in quelle condizioni. Il dibattito
incomincia quando la Cassazione nel 2007 e la Corte d‟Appello del
9 luglio 2008 autorizzano la sospensione dell‟alimentazione. Il
dibattito diventa etico, religioso e anche politico e viene portato alla
Camera, dove si vorrebbe mettere a punto un decreto per bloccare
la sentenza; intanto, però, il 9 febbraio Eluana muore, poiché si era
finalmente trovata una struttura dove poter eseguire la sentenza.
Le possibili riflessioni sono molte, ma, vista la delicatezza
dell‟argomento, penso sia necessario che continui il dibattito per
arrivare a una legge chiara per risolvere questi problemi. Alcuni
ritengono che dovrebbe permettere l‟eutanasia per casi limite, in
cui non c‟è alcuna possibilità di guarigione e, naturalmente, solo se
il paziente fosse d‟accordo, per non ledere la libertà di nessuno
riguardo se stessi e la propria vita: nessuno sarebbe obbligato, ma
non tutti in quelle condizioni vorrebbero continuare a vivere. La
Chiesa ritiene l‟eutanasia un omicidio, in quanto solo Dio, che ci
ha dato la vita, può togliercela. Personalmente non posso far a
meno di pensare alle sofferenze dei malati terminali e dei parenti a
loro vicini e penso cosa farei in una simile condanna: sinceramente
non lo so, ma mi piacerebbe avere la possibilità di scegliere.
Comunque la vera Eluana, quella che tutti conoscevano, come ha
detto il famoso oncologo Umberto Veronesi, è morta sedici anni fa.
Edoardo Iacono 3D
Il nome Pasqua è di derivazione ebraica: Pèsah (passaggio).
Secondo la tradizione cristiana, la Pasqua è la festa più
importante e si celebra la resurrezione di Gesù Cristo. Durante il
giorno di Pasqua, per tradizione, alcune famiglie italiane
festeggiano con un grande pranzo nel quale la tavola viene
benedetta, dal padre di famiglia prima di iniziare, con l‟ ulivo e l‟
acqua benedetti la domenica precedente a messa. Per questa
festività esistono tre diversi simboli: l'agnello, che rimanda alla
crocifissione di Gesù, la colomba e l' uovo che rappresenta la
Pasqua nel mondo intero: c'è quello dipinto, intagliato, di
cioccolato, di terracotta e di carta pesta. Ma, mentre le uova di
cartone o di cioccolato sono di origine recente, quelle vere,
colorate o dorate hanno un'origine radicata nel lontano passato.
La Pasqua cristiana è preceduta da un periodo di penitenza.
Questo spazio di tempo è detto Quaresima e dura quaranta
giorni in cui bisognerebbe compiere il sacrificio pasquale (che
consiste nel non mangiare carne durante i venerdì della
Quaresima).
Oggi però, non è più così, infatti, soprattutto tra i giovani, la
Pasqua è solo un momento per riposarsi dalla scuola o dal
lavoro: il sacrificio viene compiuto ormai da pochi, pochi vanno a
messa il giorno di Pasqua e durante la Quaresima.
Sarebbe bello se tutte le persone del mondo utilizzassero
questo momento di festività per compiere buone azioni e
migliorare la propria vita, insomma riprendere le tradizioni dei
nostri nonni non ci farebbe male!
Martina 3D
UNA DONNA DAVVERO ALLA PARI?
La festa dell‟8 Marzo, ci fa riflettere sulla condizione femminile
nella storia e nel mondo attuale.
Nel corso dei secoli scorsi, prevalentemente per ragioni culturali,
la donna ha sempre ricoperto un ruolo di secondo piano rispetto
all‟uomo, sia a livello di diritti che di ruoli sociali: fino all‟800, il
diritto di voto, d‟istruzione e l‟accesso a molte professioni erano
negati all‟universo femminile. Il ruolo della donna era
esclusivamente legato alla sfera domestica, la sua mansione
accudire la casa e la prole. Si devono attendere gli anni
Sessanta perché abbia inizio un movimento di rivalsa,
ribattezzato femminismo, che cominciò progressivamente ad
affermare il principio di parità socio culturale dei sessi: il fine era
quello di emancipare il ruolo della donna (ma anche quello
dell‟uomo) dagli antichi stereotipi e combattere i pregiudizi.
Ma la lotta per la parità sociale è ancora lunga, e lontana
dall‟essere completamente vinta: i dati ci dicono che nel mondo
l‟analfabetismo è più diffuso tra le donne, così come la povertà
(70 % del campione analizzato) e la disoccupazione (anche nei
paesi industrializzati). Nel nostro paese, solo il 10 % dei seggi
parlamentari è “rosa” e le cariche politiche femminili sono meno
del 6 % del totale. Inoltre, la stragrande maggioranza dei “posti
di comando” (dirigente, amministratore delegato,…) è tutt‟ora
riservata agli uomini, ed esistono non di rado discriminazioni sui
luoghi di lavoro: ancora troppo spesso, quindi, la donna è
costretta a ricoprire ruoli di secondo piano e a non realizzarsi
pienamente all‟interno del tessuto sociale.
Esempi di nazioni come la Finlandia, dove la struttura della
società è organizzata in modo da riservare una pari opportunità
ai sessi migliore, fanno riflettere e credere che una vera parità
sia davvero possibile, e che realizzarla sia un impegno da
prenderci senza riserve. Sia ben chiaro: parità non significa
uguaglianza in tutto e per tutto; significa però assumere una
mentalità volta alla valorizzazione del sesso femminile e alla
conciliazione fra ruoli famigliari (cura dei figli soprattutto) e
affermazione nel mondo del lavoro.
E’ davvero così difficile o forse ci sono ancora dei
pregiudizi?
Abbiamo posto quest‟ultima domanda a tre di voi lettrici, per
sapere cosa ne pensano le donne del Cattaneo. Ecco le
risposte.
Risponde la Professoressa Venesio
Credo che, nonostante secoli di lotta ed emanazioni di leggi,
nella concretezza la condizione lavorativa della donna non abbia
ancora raggiunto la parità, peraltro garantita dalla Costituzione.
Nei paesi occidentali le donne, a parità di prestazioni, sono
spesso retribuite in maniera minore rispetto agli uomini; inoltre
spesso la scelta di costruirsi una famiglia e di avere figli ostacola
la progressione di carriera e costringe le donne a scelte spesso
sofferte. Nei paesi cosiddetti in via di sviluppo le donne
subiscono spesso condizioni lavorative insostenibili, a motivo
anche di una legislazione che consacra disuguaglianze di fatto,
che poggiano su arcaiche strutture familiari e sociali.
Risponde Vanessa, studentessa di prima
Credo che ci siano ancora molte situazioni in cui la donna è
svantaggiata rispetto agli uomini, specialmente nel campo
lavorativo. Basti pensare alla politica: quanti deputati donna ci
sono in Italia? Veramente pochi! Credo che sarebbe ottimo se le
donne riuscissero a “conquistare” dei posti lavoro di una certa
importanza, che siamo soliti associare agli uomini, per poter
dimostrare che la donna, oltre la casalinga, è in grado di
compiere qualsiasi lavoro!
Risponde Federica, studentessa di terza
Secondo noi nel mondo occidentale in cui viviamo ci sono
ancora differenze tra i sessi. Naturalmente negli ultimi anni si
sono fatti grandi passi avanti, ma credo che per la donna sia
ancora molto difficile essere alla pari degli uomini, perché deve
conciliare il lavoro con la parte domestica (cura dei figli, fare la
spesa, pulire, …), infatti ancora molti mariti si rifiutano di aiutare
la moglie in queste faccende. Se gli uomini imparassero ad
aiutare le donne a stirare, lavare i piatti e a compiere tutti i lavori
di casa credo che sarebbe già un grande passo avanti per la
parità. Comunque le donne non sono svantaggiate solo nel
lavoro, basti pensare allo sport, infatti sono molto rare le partite
o gare sportive viste in TV praticate da donne. Ma nel mondo
orientale è ancora peggio, lì infatti la donna ha un ruolo del tutto
marginale e non è presa in considerazione.
CHE FINE HANNO FATTO?
Abbiamo indagato sulla fine delle nostre eroine dopo le
loro ben note avventure.
DIDONE: vista la sua esperienza, si è data al cinema muto; il
suo film “Vendicami” è campione di incassi, ma la diva non
rilascia interviste.
BEATRICE: ha intrapreso una vita nova: è guida turistica a
Firenze, parla 3 lingue e continua a dispensare sorrisi e saluti,
anche in giapponese.
LAURA: ha aperto un negozio da parrucchiera “L‟aura delle
donne”, pratica sconti, ma solo per tagli corti e tinte scure.
MONNALISA: laureata in Arte e psicologia applicata a pieni
voti, ora conduce studi sullo stress da sovraesposizione
museale.
EMMA BOVARY: gestisce una beauty-farm in Provenza, è
specializzata in balli dimagranti e tecniche di lettura rilassante.
CENERENTOLA: esce spesso dal castello per mangiare una
Nicola 4R (introduzione), Edoardo e Eugenio 1E (domandone)
pizza con le amiche, ma insiste sempre per rientrare a
mezzanotte, nessuno capisce il perchè.
LUCIA MONDELLA: ha aperto una industria tessile a Lecco
(era il suo ramo) e a breve tenterà la scalata alla presidenza di
Confindustria. Renzo? A casa, con i figli.
Universi paralleli a confronto
Per questo numero abbiamo deciso di fare un piccolo
esperimento. Abbiamo posto nove semplici domande ad un
ragazzo e ad una ragazza per vedere gli aspetti comuni e le
divergenze tra questi due mondi paralleli. Speriamo proprio vi
piaccia! Gli intervistati sono Caterina (3F) e Alessandro (3D).
Quali sono le caratteristiche che ti colpiscono di una
persona dell’altro sesso?
Il viso, la simpatia, se ci sto bene insieme e riusciamo a
comunicare
La tua attività irrinunciabile nel tempo libero
Mi piace rilassarmi nel dolce far niente
Il film più bello in assoluto
Rivedo sempre volentieri “The blue brothers”
Lo sport che segui di più
Ginnastica ritmica, anche se il tempo per lo sport è sempre
limitato
Il libro che non riesci proprio a leggere
Il mio cruccio rimane “Beowulf” in inglese
Non ti perdi una puntata di …
Adoro “Kebab for breakfast” e “Alias”
Non sopporti i ragazzi quando …
Parlano solo di calcio e hanno la testa nel “pallone”
Trovi che siano adorabili quando …
Riescono a parlare liberamente di tutto con me
Perché è meglio nascere femmine
Perché le femmine sono più intelligenti e, naturalmente, non
parlano solo di calcio
IL CASO WILLIAMSON
Intervista al professore Nino Fiori
Quali sono le caratteristiche che ti colpiscono di una
persona dell’altro sesso
Non lo so, a volte ti colpiscono e basta … Di sicuro colpisce di
più una ragazza solare e disinvolta, che una timida e cupa
La tua attività irrinunciabile nel tempo libero
Dormire! E magari dopo fare un giretto con gli amici
Il film più bello in assoluto
Continua a piacermi “Il gladiatore”, anche dopo tanti anni
Lo sport che segui di più
Basket! Anche se mi riesce difficile, in Italia c‟è solo il calcio
Il libro che non riesci proprio a leggere
Di solito quello che mi assegna la professoressa a scuola …
Non ti perdi una puntata di …
Seguo i “Simpson”, strampalati e divertenti
Non sopporti le ragazze quando …
Stanno anni allo specchio ripetendo “Ma quanto sono grassa!!!”,
e invece sono magre come un chiodo!
Trovi che siano adorabili quando …
Vogliono essere adorabili! Alla maggior parte delle ragazze
riesce benissimo
Perché è meglio nascere maschi?
Perché, per quanto l‟uomo e la donna debbano avere pari diritti,
l‟uomo è ancora dominante nella nostra società, insomma
essere maschi è più facile
Francesca 4E e Edoardo
“Probabilmente il vescovo Richard Williamson “non c‟è con la testa”!
Le sue dichiarazioni sono certamente prive di senso e andrebbero
meno valorizzate”. Esordisce così il professor Fiori, insegnante di
religione cattolica del nostro istituto.
Oggi la fraternità sacerdotale dei lefebvriani si chiama San Pio X e la
sua origine risale al defunto Marcel Lefebvre, che lo fondò nel 1969,
dopo la scomunica del 1968 da parte della Chiesa Cattolica a causa
del suo atteggiamento critico durante il Concilio Vaticano II.
Spiega il professore.
“La revoca della scomunica è un gesto col quale il Papa risponde
“benignamente” a una richiesta dei lefebvriani. Essi, per arrivare alla
piena comunione con Roma, devono accettare tutto il Concilio
Vaticano II e tutti i magisteri dei pontefici successivi al Concilio”.
“Le dichiarazioni sulla shoah del vescovo Williamson sono
assolutamente inaccettabili e fermamente rifiutate da Benedetto XVI.
Negare la shoah è un fatto gravissimo nei confronti della religione
ebraica. Neanche una persona religiosa può permettersi di farlo”.
Di fatto il caso è chiuso in quanto il vescovo Williamson è stato
rimosso dalla medesima congregazione dopo l‟intervento perentorio
del Papa. Questi, con parole inequivocabili, afferma che il fatto di
negare o sminuire il dramma della shoah è un crimine contro Dio e
contro l‟umanità. “E‟ auspicabile il suo ricordo, non il suo oblio”,
aggiunge Fiori.
Ora si attende l‟apertura dei lefebvriani al Concilio Vaticano II … da
sempre il loro punto dolente. Accetteranno? Staremo a vedere …
“Solo questo può essere un passo per la comunione con la Chiesa
Romana”, conclude il professore.
Qui di seguito vi proponiamo due pensieri:
Edmund Burke: “Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male, è
che gli uomini buoni non facciano niente”.
Generale Eisenhower: “E‟ necessario fare filmati perché arriverà il
giorno in cui qualche idiota dirà che tutto questo non è mai successo”.
Anna Giulia Novero e Francesca Lapolla IV P
LO SPORTELLO D’ASCOLTO
Martedì 3 febbraio tutte le quarte della scuola e le terze di
succursale hanno partecipato ad un‟assemblea sulla mafia
organizzata dai Rappresentanti di Istituto. L‟incontro si è svolto
nella sala 300 della Regione Piemonte per l‟intera mattinata con
la partecipazione dell‟associazione Libera. A relazionare sulla
tematica scelta c‟era Davide Mattiello, presidente di Libera
Piemonte; inoltre Francesco Daniele, ex studente del Cattaneo
e iscritto all‟associazione, ha portato la sua esperienza di
partecipazione alle attività del gruppo. L‟assemblea si è svolta in
due momenti, nella prima parte della mattinata è stato proiettato
il film “I cento passi” che mostra la vita di Peppino Impastato e la
lotta contro la mafia. Dopo la pausa c‟è stato il momento di
confronto con i relatori. I ragazzi hanno avuto la possibilità di
porre domande o fare riflessioni, le quali sono poi state
commentate da Mattiello in una replica di quasi un‟ora,
attentamente seguita dagli studenti presenti. Tra le domande
quella su cui ci si è più soffermati è come la Mafia ci sia anche
qui al nord e cosa si fa per combatterla. La crescita del 400%
nell‟utilizzo di cocaina, soprattutto nel nord Italia, traffico
controllato da associazioni mafiose, ha sconvolto la maggior
parte della platea. L‟assemblea è stata ben gestita ed
organizzata: gli studenti l‟hanno apprezzata, alcuni hanno
addirittura chiesto informazioni su come entrare a far parte dei
gruppi antimafia, e i Rappresentanti sono stati contenti per il
successo che ha riscontrato.
Per maggiori informazioni su Libera e Acmos si può consultare il
sito http://acmos.net.
Alice 4°D
Ormai da due anni è presente nel nostro istituto uno sportello
d‟ascolto per gli studenti seguito dalla dottoressa Tommasini,
che abbiamo deciso di intervistare, visto il successo
dell‟iniziativa.
La psicologa esordisce sottolineando l‟importanza di uno
sportello a scuola, che è molto diverso da uno per esempio in
ospedale, in cui si parla di un problema patologico, poiché è più
un‟occasione in cui i ragazzi possono parlare in libertà dei loro
problemi con qualcuno al di fuori della loro vita. I problemi
ricorrenti sono soprattutto scolastici, d‟amore, di amicizia,
raramente problemi più gravi come droghe, alcol o interruzioni di
gravidanza. Inoltre questa attività è aperta anche ai genitori e
agli insegnanti, i quali possono segnalare ragazzi che
potrebbero avere necessità di essere ascoltati. C‟è anche la
possibilità di effettuare incontri nelle classi per le difficoltà di
gruppo. Quest‟anno, date le lunghe liste d‟attesa, c‟è stato
l‟aumento del numero delle mattinate di apertura dello sportello
da due dell‟anno scorso a tre. Infine abbiamo potuto notare la
grande soddisfazione della dottoressa per l‟affluenza, per la
grande pubblicità fatta all‟interno del liceo al fine di
sponsorizzare il progetto e, soprattutto, il fatto che nessuno è
mai venuto da lei solo per “tagliare” le lezioni o verifiche, ma
anzi tutti sono sempre stati molto corretti.
Durante la conversazione abbiamo percepito un clima
famigliare, in cui si è messi a proprio agio; secondo noi questa è
un‟ottima occasione per chiunque abbia un problema, o anche
semplicemente per avere un punto di riferimento esterno al
quale rivolgersi.
Edoardo e Corinne 3D
QUANDO UN DISEGNO VALE PIU’ DI MILLE PAROLE …
INTEGRAZIONE TRA DIVERSE CULTURE
Videogiochi online
Portali per la rete
Crash Bandicoot, Super Mario e compagnia bella: anni fa erano
loro i signori incontrastati del reame dei videogiochi. Ancora oggi
gli appassionati del digitale ricordano con nostalgia questi eroi
virtuali con cui passarono, anni fa, numerosi pomeriggi. Tuttavia,
ormai hanno dovuto cedere il passo ai loro nipoti, vispi agglomerati
di bit con una marcia in più: il collegamento con la rete. Stavolta i
videogiochi si rendono portali verso il cyberspazio, permettendo ai
loro utenti di confrontarsi con altri giocatori in tutto il mondo. La
passione per i videogiochi offre nuove sfide con cui misurarsi. Ce
n'è per tutti i gusti: sparatutto, giochi di ruolo, strategia,
picchiaduro, ecc. Durante una partita online si può comunicare
con gli altri giocatori tramite le chat, che possono essere scritte o
vocali. Mi ricordo la volta che mi mostrarono le cuffie con microfono
per parlare con gli altri giocatori: divenni euforico! Tuttavia a partita
iniziata, scoprii che le comunicazioni con gli altri utenti non
sarebbero state così disinvolte: erano tutti stranieri. Non si capiva
nulla. Consiglio quindi caldamente di ripassare un po' la lingua
inglese prima di buttarsi in una chat di questo tipo. Un
inconveniente è che gli incontri online sono spesso spiacevoli, una
bella partita può venir rovinata facilmente da un giocatore volgare.
Protetti da una maschera virtuale, si può dare sfogo alla parte
peggiore di noi. In ogni gioco online in teoria esistono dei
moderatori con il compito di allontanare questi utenti. Come ho
scoperto io stesso, questi individui, spesso chiamati GM (game
master) sono figure praticamente inesistenti. La mia esperienza di
gioco non è vastissima, ma dopo le prime partite generalmente si
nota una certa monotonia. Negli sparatutto è una costante caccia,
in cui gli scontri a fuoco durano circa due secondi, se ti va bene. A
meno che non ti abbia sparato un “simpaticissimo” cecchino: allora
la tua caccia si bloccherà bruscamente. Che gentile: avrà pensato
che tutto quel correre ti abbia affaticato e si è preso il disturbo di
metterti a nanna. Dopo ogni morte, bisogna aspettare sette
secondi prima di potersi ributtare nella mischia. E in un frenetico
sparatutto sette secondi sono tanti. La nausea sopravviene dopo la
658279° volta che si viene uccisi da un cecchino. Nei giochi di
ruolo invece per poter potenziare il proprio personaggio bisogna
svolgere missioni, che con l'avanzare dei livelli diventano sempre
più noiose e lunghe. Salire di livello diventa quindi un'impresa
titanica, eterna. La nausea sopravviene durante la missione per
salire al 37° livello. Tuttavia queste sono situazioni estreme, il
rischio di annoiarsi è inesistente se non si esagera con la console.
Giocatori esperti ritengono che giocare più di 10 ore al giorno
potrebbe causare lievi disturbi agli utenti...
In nome del Carlo, ho deciso di intervistare il mio vecchio
maestro del mio gioco online preferito.
Ci conoscemmo online, io ero il piccolo “Vivi2”, mentre lui il
potente “kingobscure”. Sono tornato nel vecchio server in cui lo
incontrai mesi fa, e sono riuscito ad ottenere un'udienza, qui
fedelmente riportata .
 Da quanto tempo giochi? Giocavo da quattro mesi, poi
ho fatto una pausa e ho ricominciato due mesi fa.
 Quanto giochi al giorno? Due o tre ore al massimo.
 Qual è il miglior pregio dei giochi online? Secondo me il
fatto che i ragazzi vi si inflesciano sopra.
 Inflesciano? Cosa vuol dire? Si, ci perdono sopra tanto
tempo. Così i perdigiorno giocano online invece di fare
casino nella realtà.
 E il peggior difetto? I produttori dei giochi online creano
sempre nuovi server, creando nuove e continue lotte per
il primo posto.
 Ultima domanda: secondo te si possono creare online
amicizie più solide di quelle reali?
Non credo.
Vivi2 (alias Riccardo Torchio IV F)
Anche quest‟anno la città di Torino si è distinta ospitando la
trentesima edizione dei Campionati europei indoor di atletica
leggera nella struttura dell‟Oval Lingotto.
L‟evento è stato un vero successo che ha portato, in tre
giorni, 14 mila spettatori a seguire dal vivo le sessioni
pomeridiane. Più di 6 mila studenti hanno partecipato, invece,
a quelle del mattino incoraggiati dal Progetto scuole, senza
considerare la presenza di centinaia di giornalisti e fotografi.
Fondamentale è stato il ruolo dei volontari che hanno
contribuito al perfetto svolgimento del programma. Durante la
manifestazione le emozioni non sono mancate, gli atleti
italiani hanno conquistato il pubblico con grandiose
prestazioni: la vittoria della staffetta 4x400 composta da
Marin, Galvan, Rao e Licciardello, ultima gara della
domenica, il doppio podio dei 60m con Cerutti (argento) e Di
Gregorio (bronzo), la miglior prestazione mondiale dell‟anno
di Donato nel salto triplo, l‟argento nei 400 piani di Licciardello
e l‟ottimo bronzo per Elisa Cusma negli 800m, hanno
scatenato
gli
applausi
di
tutto
l‟Oval.
L‟ambiente si è rivelato molto suggestivo per la presenza di
persone provenienti da tutte le nazioni d‟Europa che hanno
colorato
gli
spalti
con
le
loro
bandiere.
Considerando gli elogi ricevuti da tutta Europa per la riuscita
dell‟evento, non è impossibile sognare che in futuro Torino
possa ospitare un Mondiale al coperto.
Corinne
Sono tantissimi gli sport praticabili, tra questi molti
sono considerati estremi. Un‟attività viene catalogata
con questo aggettivo quando richiede un certo sforzo
fisico, ma non solo. È il superare un certo limite e poi
cercare di migliorarlo ancora senza però essere
incoscienti; infatti praticare uno sport estremo vuol dire
anche
ragionevolezza,
studio,
calcolo,
programmazione, pianificazione delle proprio forze e
capacità.
Tantissimi sono gli sport di questo tipo e si possono
dividere in sport di terra, d‟aria e di acqua.
Tra quelli di terra il più noto è il free climbing,
l‟arrampicata su parete rocciosa, con imbraco e corda,
eseguita in tutta sicurezza. Tra quelli d‟aria ci sono il
bungee jumpee, il paracadutismo e il parapendio.
Il bungee jumpee è il “classico” salto con l‟elastico, un
tuffo nel vuoto legato per i piedi con un elastico,
sfidando la forza di gravità. Con il parapendio, invece,
si affronta una discesa con una vela aperta che
permette di volare seguendo le correnti dei venti,
lanciandosi da un‟altura.
Il paracadutismo è invece un mix di entrambi, infatti
all‟inizio ci si butta giù nel vuoto da un aereo, poi però
viene aperta la vela che rallenta la caduta come nel
parapendio.
Tra gli sport d‟acqua invece ci sono rafting, canyoning,
hydrospeed e kayak. Tutti prevedono la discesa di
fiumi montani su delle imbarcazioni che possono
essere gommoni, canoe o semplicemente tavole. In
base allo sport possono essere eseguiti in gruppi o
singolarmente.
Degni di nota sono ancora il windsurf, che consente di
veleggiare sull'acqua su una piccola tavola grazie alla
spinta del vento sulla vela, e i tuffi, singoli o
sincronizzati, dal trampolino (1 e 3 metri) o dalla
piattaforma (a 10 metri). Questi sono solo alcuni degli
sport considerati estremi, ma ce ne sono tanti altri,
anche considerati meno pericolosi.
In ogni caso, è importante capire che nessuna di
queste attività è realmente rischiosa, se eseguita nel
rispetto delle regole e considerando i propri limiti fisici
e psicologici. Tanto è vero che alcuni di questi sport
fanno parte delle discipline olimpiche.
Alice e Francesca
DIALETTIAMOCI
Anche questo mese continua il nostro viaggio attraverso le
lingue regionali. Ci spostiamo in Puglia per proporvi un assaggio
di quella cultura popolare e di quella antica saggezza che solo i
proverbi riescono così bene ad esprimere e tramandare.
Nesciune nasce ambaràte
Nessuno nasce istruito
Ce ricche te uè fà va
n-gambbàgne e mmìttete ad arà
Se ricco ti vuoi fare, và in campagna e
mettiti ad arare
Quànne u vove non vole arà, tutte le sscìue nge
pàrne stèrte
Quando il bue non vuole arare tutti i gioghi gli sembrano
scomodi
Pure le pùdece tènene la tosse
Anche le pulci hanno la
tosse.
(Cioè, anche chi non vale nulla si permette di sentenziare)
Alessio De Giuseppe III F
SCRIVERE PER … CONOSCERSI
LA SOCIETA’ ARGENTINA
Nella societa‟ argentina, gli adolescenti hanno diversi modi
di esprimere i propri sentimenti e i propri pensieri, così
facendo riescono a mostrare come sono veramente.
Esistono, infatti, varie tribù di adolescenti, queste sono
caratterizzate da un particolare abbigliamento, dalla musica
che i componenti ascoltano, dai luoghi che frequentano,
dal diverso modo in cui si esprimono. Tutte questi gruppi,
hanno dunque un proprio stile ed un proprio modo di
pensare.
Tra le diverse tribù la più particolare è sicuramente quella
degli “Emos. Coloro che ne fanno parte si vestono di nero
e hanno i capelli lunghi che ricadono su di un occhio fin
quasi a coprirlo completamente perché gli Emos dicono di
non voler vedere la società, di non voler sapere nulla di ciò
che accade attorno a loro, e di essere depressi. Gli Emos
si incontrano ogni settimana, il sabato pomeriggio, in un
luogo chiamato: “Bond Street”.
Un‟ altra tribù molto comune in Argentina è quella dei
“Floggers”. Si chiamano così, i ragazzi che hanno un
Fotolog, cioè una pagina su Internet nella quale si possono
inserire delle fotografie. Questi si vestono con pantaloni di
tutti i colori, utilizzano magliette fluo e si trovano le
domeniche nell‟ “Abasto”, che è un Centro commerciale.
Vanno all‟ Abasto per ballare musica elettronica, per
incontrare degli amici, per scambiarsi il fotolog e così
conoscersi meglio. I Floggers hanno una leader: Agustina,
ma dettaCumbio, dal nome del suo Fotolog.
Ci sono poi i “Cumbieros”, chiamati cosi perché ascoltano
un genere musicale noto come cumbia. Si vestono con
pantaloni di jeans e magliette adidas o nike. Questi sono i
nemici naturali dei Floggers, e per ben due volte in questi
ultimi anni, li hanno raggiunti di sabato all‟ “Abasto”, per
picchiarli.
Ci sono inoltre i “Chetos”che si vestono tutti alla moda, e
vivono nei loro “country” isolati dal resto della società.
Quello delle “Scene”, è invece un gruppo femminile molto
simile agli Emos. Si tratta di ragazze dai capelli lunghi, resi
tali grazie a delle estensioni di colori diversi che si vestono
come meglio credono, ma sempre in modo assolutamente
originale.
Un altra tribù, sono infine i “Maggot”, accomunati dal fatto
di ritenere che il 90% della società non serva a niente.
Sono ragazzi aggressivi, e se vedono qualcosa che non gli
piace, reagiscono anche violentemente.
Non si può però rimanere nella tribu oltre i 20 anni,
superata questa soglia, infatti, i ragazzi sanno bene che ad
attenderli ci sarà la vita vera, fatta anche di impegni e
responsabilità concrete come un lavoro, il matrimonio o i
figli, del resto non si può essere emo o flogger per tutta la
vita.
Caterina Battioli 1 F
IL CARLO IN INGLESE
Ora vi proponiamo due articoli di Anna Giulia (IV P) sul primo
ministro inglese e sul libro „Fahrenheit 451‟, scritti in lingua
inglese.
England’s new face
It has been a while now since London has a new guest at 10
Downing Street: Gordon Brown, a labourist, is the new English
Prime Minister. Known as a charismatic leader, Brown‟s
optimism for the future is involving especially because since his
election he has been facing many problems.
In the last year rape conviction rates have gone up and
researches have confirmed an alarming date: 2% of British
young people are carrying knives, „which is 2% too many‟ says
the Prime Minister.
It is because of problems with gangs, guns and knives that he
has introduced more police community support officers. And
about rape his opinion is clear: „There are no mitigating
circumstances that can excuse anyone from the crime of rape‟.
Last year has been a difficult year because of the economic
situation and the new Prime Minister had to deal with the
increase of oil prices, gas and electricity bills and food prices.
Lately oil prices have been coming down and the Prime Minister
thinks gas and electricity bills are likely to come down too.
Brown is very confident about the future also because England
has low interest rates, stability and low national debts.
He has been building houses too, because there is a shortage,
the opposite than in America, where there are too many houses.
Since house prices have gone up too he is introducing the
„shared equity‟ which means that people who can‟t afford to pay
the whole price of the house immediately will be able to buy
100% of it gradually. The government or the building society will
take a share of the price but fortunately house prices have come
down in the past few months.
Brown believes that it is necessary to support the banks in order
to make them start lending again and that is exactly what he did.
Labour‟s achievements for women have been many: treatments
for cancer, neighbourhood policing, minimum wage,
opportunities in education and, important to handle childcare,
the creation of the right to request flexible working.
The Prime Minister also supports women in government and he
thinks that people like Jacqui Smith [Home Secretary] and
Harriet Harman [Deputy Leader of the Labour Party] will inspire
younger women.
Brown‟s decision of not putting his children under the spotlight,
unlike Barack Obama, was made with his wife Sarah, but he
admits that England is a different country and America has other
expectations.
While he is proud of his achievements Brown‟s got many
projects for the new year and he still believes that his job is the
best in the world.
Anna Giulia Novero
‘Fahrenheit 451’ by Ray Bradbury
Is it possible to imagine a world where books are forbidden and
firefighters burn them, starting fires instead of putting them
out?Guy Montag has been a firefighter for years but there‟s
something that makes him doubt his life. Married to a woman
with whom no conversation is possible, surrounded by people
for whom thought is banished and working for a sinister Fire
Chief who‟s got a secret, he feels imprisoned.
It will be Clarisse, the seventeen-year-old next door girl, to
change his life.
It‟s impressive how Bradbury‟s novel, published fifty years ago,
resembles today‟s society. Mixed with an atmosphere of
surrealism and impossible, the book is full of modern themes.
Did Bradbury really want to criticise his own country ? No one
knows but it is a matter of fact that censorship is as present as
ever and an America hated by the rest of the world and alwaysfighting sounds familiar.
What would it be like to live without the masterpieces of
literature? How would we feel knowing that the only authority is
television and that children at school are taught only sports and
attend TV classes?
Probably discouraged. And we seem to head just towards it, hit
every day by thousands of images, technology and false truths.
Does humanity really need to fall in order to improve? Maybe
not…And Bredbury has the solution.
Anna Giulia Novero
Dedicato a Freddie Mercury, il più grande cantante di
tutti i tempi, che avrebbe potuto ancora farci tanto sognare
I Queen sono uno dei più famosi gruppi rock degli anni SettantaOttanta, ma che ancora oggi mantengono un grande seguito tra le
nuove e vecchie generazioni. Con le loro 1422 settimane in vetta
alle classifiche, sono gli artisti con il più lungo successo in Gran
Bretagna e sono secondi solo ai Beatles per i dischi venduti (si
stimano più di 300 milioni).
Il gruppo è stato creato nel 1970 da Freddie Mercury, nome d‟arte
di Farrokh Bulsara (voce e piano), Brian May (chitarra), Roger
Taylor (batteria e percusioni) e John Deacon (basso). Nel 1973
pubblicano il loro primo album Queen e l‟anno successivo i due
album Queen II e Sheer Heart Attack, contenenti i loro primi
successi: Keep Yourself Alive, Seven Seas of Rhye, Now I’m Here
e la celebre Killer Queen. Ma il 1975 fu l‟anno dell‟affermazione,
con l‟incisione del disco A Night at Opera, in cui è presente la
canzone Bohemian Rhapsody,
più volte considerata da critici e
sondaggi la migliore canzone di
sempre. Nel resto degli anni
Settanta il loro successo
continuò ad aumentare con i
dischi A Day at the Races,
News of the World, Jazz e Live
Killers con le canzoni che li
resero celebri in tutto il mondo:
Somebody to Love, Tie Your
Mother Down, Fat Bottomed
Girls, Bicycle Race, Don’t Stop
Me Now e le famosissime We
Will Rock You e We Are the
Champions, riadattate anche
come cori da stadio. Nel 1980
incidono l‟album The Game, con
le canzoni Crazy Little Thing Called Love e Another One Bites the
Dust, che batterono ogni record di vendite come singoli, e la ballata
Save me. In questi anni risale anche la loro collaborazione con
David Bowie per la realizzazi one del singolo di grande successo
Under Pressure. Dopo un breve periodo di pausa ritornano nel
1984 con il disco Works, con Radio Ga Ga, Hammer to Fall e I
Want to Break Free, canzone diventata un inno di libertà per i
popoli sudamericani. Nel 1985 parteciparono al Live Aid, un
concerto in cui erano presenti tutti i più famosi cantanti dell‟epoca,
organizzato per combattere l‟AIDS in Africa. Dopo la colonna
sonora per il film Flash Gordon, con l‟album A Kind of Magic del
1986 produssero la colonna per il film Highlander con l‟omonima A
Kind of Magic, One Vision, Princes of the Universe e Who Wants to
Live Forever. Collaborarono anche con il soprano Monserrat
Caballet per la realizzazione di Barcelona, che divenne poi l‟inno
ufficiale dei Giochi Olimpici di Barcellona del 1992. Conclusero gli
anni Ottanta con lo stupendo disco The Miracle, contenente le
famose canzoni I Want It All, Invisible Man e The Miracle (davvero
un miracolo!). Gli anni Novanta iniziano male per il gruppo,
nonostante questo riescono a incidere il loro ultimo successo
Innuendo, con Headlong, I’m Going Slightly Mad e The Show Must
Go On. Purtroppo le voci della malattia di Freddie, prima smentite
dal
cantante,
vengono
confermate; morirà all‟età di
soli 45 anni il 24 Novembre
1991. Il giorno prima rilasciò
la sua ultima intervista
annunciando a tutto il
mondo di soffrire di AIDS e
che se avesse dovuto
rivivere la sua vita avrebbe
fatto le stesse scelte. Il 20
Aprile 1992 al Wembley
Stadium di Londra si tenne il
Freddie Marcury Tribute
Concert,
in
cui
parteciparono,
oltre
ai
Queen, moltissimi cantanti come Metallica, Guns N' Roses, David
Bowie, Robert Plant, George Michael, Elton John, Liza Minnelli,
Extreme, Def Leppard, Zucchero, Neil Young e Liza Stansfield. Nel
1995 venne invece pubblicato l‟album Made in Heaven, con le
ultime registrazioni inedite di Freddie Mercury, che riportò i Queen
ai primi posti delle classifiche di vendita. Recentemente, negli anni
2005-2006, dopo tanti anni di silenzio i due componenti del gruppo
rimasti, May e Taylor, hanno fatto un tour in tutto il mondo di
grande successo insieme a Paul Rodgers, sotto il nome di
Queen+Paul Rodgers, per sottolineare che l‟abbinamento è solo
occasionale e che nessuno potrà mai sostituire Freddie. Infine da
ricordare sono due brani composti da May: No-one but You (Only
The Good Die Young), un tributo per le morti premature della
principessa Diana e dello stesso Freddie, e Driven by You, famosa
per il suo grande utilizzo in TV e per le pubblicità delle auto Ford.
Edoardo
RECENSIONI DEI FILM
“Yes man”
“Yes man” è interpretato da Jim
Carrey nel ruolo di Carl Allen, un
banchiere, che dopo il divorzio
dalla moglie Stephanie conduce
una vita monotona tutta lavoro e
casa,
rifiutando
qualsiasi
proposta gli venga offerta
perché la sua parola d‟ordine è
”no”.
Dopo
un
incontro
particolare con un suo vecchio
amico,
aderisce
ad
una
conferenza su “Yes man” che gli
cambierà la vita: stipula un patto
con se stesso impegnandosi a
rispondere sempre di “sì” a tutto.
Il potere del “sì”, una volta
scatenato, inizia a trasformare la
vita di Carl in modo straordinario
e inaspettato, facendogli ottenere promozioni sul posto di lavoro,
aprendo le porte a una nuova storia d‟amore e riscopre anche la
gioia di vivere. Ma la sua disponibilità nell‟essere uno “Yes
man”, ad accogliere ogni opportunità, gli creerà alcune difficoltà
inaspettate che alla fine si risolverà.
E‟ un film molto divertente e adatto a tutti, che ci fa riflettere sul
valore della vita: non bisogna sprecare le opportunità che ci
vengono offerte. Il treno passa una volta sola!
Andrea, Angela e Federica 3D
“Australia”
“IL LORO LEGAME SFIDO' LE REGOLE. IL LORO AMORE
SFIDO' IL DESTINO.”
AUSTRALIA, il nuovo film diretto da
Baz Luhrmann, regista di Romeo+Juliet
e Moulin Rouge.
Il film racconta le gesta di Lady Sarah
Ashley (Nicole Kidman), aristocratica
inglese che eredita un enorme ranch in
Australia, ma quando un proprietario
terriero senza scrupoli cerca di portarle
via la proprietà, la donna intraprende un
difficile
viaggio
attraverso
uno
sterminato paese, insieme ad un ruvido
mandriano di nome Drover (Hugh
Jackman),
vivendo
esperienze
traumatiche come il bombardamento da parte dei giapponesi a
Darwin, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Una storia d'amore diversa dal solito, profondamente radicata
nel periodo storico in cui è ambientata e caratterizzata dai
paesaggi mozzafiato dell'Outback australiano, una terra aspra,
dura e indifferente alle azioni umane. Un film profondo, capace
di farti riflettere, di immergerti completamente in questa natura,
di farti battere il cuore attraverso la storia d‟amore dei due
protagonisti.
Un film che riesce a tenerti col fiato sospeso fino all‟ultimo
minuto, che riesce ad emozionarti nel profondo, che non è per
niente scontato. Un film in cui, quando credi che stia per finire,
accadono nuovi sconvolgimenti.
Giuzio Ada Paola e Chiarenza Giovanna 5°I
LE AVVENTURE DI CHARLIE
Il viaggio promette bene: alle otto di sabato mattina a Caselle si
può trovare un gruppo di studenti dall‟aria entusiasta e di
genitori un po‟ in ansia per i loro figli. Certo, non mancano gli
inconvenienti, qualcuno arriva in ritardo, qualcuno ha una valigia
un po‟ troppo pesante, ma niente riesce a guastare l‟eccitazione
e la serenità dell‟intera classe.
Dublino ci accoglie calorosamente fin da subito: il “buongiorno”
dei poliziotti al controllo passaporti, l‟allegria coinvolgente
dell‟autista di un taxi sovraccarico di persone e bagagli, e
finalmente l‟incontro atteso – e un po‟ temuto - con la famiglia
ospite.
L‟intero pomeriggio è dedicato alla sistemazione nelle famiglie e
all‟esplorazione del vicinato, con i suoi punti di riferimento (lo
shopping centre, l‟immancabile Mc Donalds e l‟italianissimo
“Giulio‟s take away”). E‟ il giorno di San Valentino, per cui l‟aria
è impregnata dal profumo dei fiori e ovunque si possono
scorgere cuori, palloncini, biglietti d‟auguri. L‟impressione è
subito quella di una città allegra e festosa, con abitanti
disponibili e gioviali, geneticamente dotati di cortesia e senso
dell‟ospitalità.
La domenica, come da tradizione, si spende in campagna, dove
si può ammirare con i propri occhi la verde Irlanda e respirare il
folklore dell‟isola attraverso canzoni e luoghi caratteristici, come
il pub di Kilkenny in cui abbiamo visto la partita di rugby Italia –
Irlanda (finita 9-38!).
Da lunedì inizia la vera e propria settimana: sveglia alle sette,
colazione in famiglia e poi camminata fino alla fermata della
DART, la metropolitana di superficie che si dirama in tutta
Dublino e ci permette di raggiungere la scuola, in posizione
centralissima.
La scuola è una vera
rivelazione. Dopo un test
preliminare per verificare il
nostro livello di inglese,
veniamo inseriti nelle classi:
la prima, di tre ore, di
General
English
e
la
seconda, di un‟ora, di
Conversation. I compagni di
corso provengono da tutto il
mondo, ci sono portoghesi,
brasiliani, tedeschi, spagnoli, messicani, ma anche giapponesi e
coreani: è un‟occasione splendida per incontrare persone che
provengono da culture totalmente differenti dalla nostra, ma che
nonostante tutto sono come noi. Al termine delle lezioni ci
rincontriamo tutti nella “cafeteria”, dove consumiamo
velocemente il “packed lunch” preparato dalle nostre “mamme”:
è sempre divertente aprire i sacchetti e verificare se contengono
qualcosa che possa soddisfare i nostri palati esigenti (consiglio
in particolare le patatine all‟aceto!!). Tutti i pomeriggi sono
dedicati alla visita e alla scoperta della città, che, grazie alla
prof.ssa Tosoratti, esperta del luogo, risulta sempre ricca di
sorprese e piacevolissima. Non manca neanche il tempo per lo
shopping, nei punti-vendita delle mostre (dove rischiavamo di
perdere la prof.ssa Vendrame) o anche nei negozi più alla moda
che affollano le vie della capitale, come “Penney‟s”, dove tutte le
ragazze hanno dato fondo ai loro risparmi, o ancora nelle librerie
o da “Carrol‟s”, dove è possibile acquistare qualsiasi cosa
marcata Ireland.
Alla sera appuntamento per la cena con la famiglia verso le sei
e mezza- sette, dopo di che le serate si possono dedicare al
relax, ai compiti ( immancabili!) o ancora al ritrovarsi insieme in
una casa per chiacchierare tranquillamente in italiano.
La settimana trascorre in fretta e, senza che ce ne rendiamo
pienamente conto, siamo nuovamente in aeroporto, con qualche
chilo di bagaglio in più che i fiscalissimi controllori irlandesi non
ci fanno passare, ma che, con un po‟ di collaborazione da parte
di tutti, riusciamo a far rientrare nel peso consentito. In breve,
siamo nuovamente a Torino, dove ci attendono i nostri genitori e
una fresca aria primaverile.
Penso che ognuno di noi conserverà sempre un ottimo ricordo
di questa esperienza, che non solo ci ha permesso di migliorare
la nostra conoscenza dell‟inglese, ma anche di metterci in gioco
a trecentosessanta gradi come persone e di apprezzare e
conoscere un Paese che ha tanto da offrire e da insegnare.
Francesca
VISITA ALLA SINAGOGA
Il tempo trascorso sui libri è fondamentale per conoscere
sempre nuove cose e per crescere, ma allo stesso tempo credo
sia importante confrontarsi con gli altri e, perché no, andare
magari di persona a scoprire realtà diverse dalla nostra. É stato
proprio questo lo spirito con il quale, martedì 27 gennaio, la mia
classe, la 1°F, accompagnata dalle professoresse La Calce e
Bagetto, è partita da scuola per andare a visitare la sinagoga di
Torino. Dopo essere scesi al capolinea della Metropolitana,
abbiamo raggiunto la nostra meta. Appena entrati ci siamo
seduti su delle gradinate su cui si siedono di solito gli ebrei per
pregare: le donne nelle ultime file sopra, e gli uomini davanti per
non distrarsi guardandole. Nella stanza si notava subito il
contrasto fra i mattoni dei muri e l‟altare in stile barocco,
proveniente dall‟ex sinagoga di Chieri e posizionato al centro, in
modo che tutti lo possano vedere; esso è rivolto verso
Gerusalemme. La nostra guida è stata una signora ebrea che ci
ha illustrato gli aspetti più importanti della fede ebraica. Questa
religione si basa più sull‟aspetto pratico che su quello teorico,
ciò nonostante bisogna studiare molto e imparare a leggere in
ebraico, anche per questo gli ebrei sono pochi: in Italia ce ne
sono solo 27 mila, di cui 900 residenti a Torino. Per diventare
rabbini bisogna studiare duramente per molti anni; il loro
compito è quello di trasmettere i principi e la conoscenza della
religione ebraica senza però l‟intenzione di convertire gli altri. Si
tratta, infatti, di un processo lungo e difficile, tanto che, qualora
ci si sposasse con un ebreo non è automatico abbracciarne la
fede, ma per fare ciò bisognerebbe studiare per molti anni e
dimostrarsi degni e motivati. Il giorno più importante per ogni
ebreo è il sabato, che dura dal tramonto del venerdì fino a
quando non spuntano tre stelle il sabato sera. Durante questo
arco di tempo gli ebrei non possono né creare qualcosa di
nuovo né distruggere, ad esempio, non possono accendere il
gas perché altrimenti genererebbero una fiammella, lo stesso
vale per la luce. Non si può lavorare né far lavorare e si aiuta chi
non può celebrare degnamente il sabato, ci si dedica allo studio
e si effettua un rito di due ore. Nonostante tutti questi divieti e
regole, lo shabbat è un giorno di festa da passare in famiglia e
con gli amici, ci si veste bene e il giorno precedente si prepara
un ricco pranzo da consumarsi in famiglia durante lo shabbat.
Le differenze tra l‟ebraismo e il cristianesimo sono molteplici, si
tratta, infatti, di due religioni ben diverse, per rendersene conto
basti pensare che gli ebrei non ritengono Gesù il messia, ma un
profeta, essi, infatti, attendono ancora la sua venuta. I bambini
ebrei otto giorni dopo la nascita vengono circoncisi; durante il
culto gli uomini portano sempre la kippà in testa per ricordarsi
che c‟è qualcuno sopra di loro. Credono nella resurrezione della
carne alla fine del mondo e nel giudizio universale, per cui i
buoni saranno compensati con la vita eterna e i cattivi con
l‟orrore eterno. I rabbini per tradizione si devono sposare e
creare una famiglia numerosa che sia un modello da seguire per
tutte le altre. Un‟ulteriore differenza è rappresentata dal
calendario, infatti secondo gli ebrei adesso dovremmo essere
nel 5000.
Chiara Balbo 1F
SOLUZIONI NUMERO GENNAIO-FEBBRAIO
SUDOKU :
1
7
2
5
4
8
6
3
9
3
9
5
1
6
7
2
4
8
4
8
6
3
2
9
5
7
1
51
6
3
7
9
8
4
1
5
2
X
X
Martina
2
4
8
7
5
1
9
6
3
5
1
9
2
3
6
7
8
4
9
7
5
3
4
9
2
8
1
6
=
-
9
6
4
8
1
5
3
2
7
8
2
1
6
7
3
4
9
5
459
-
8
X
6
=
48
408
+
3
=
411
Magna cum prudentia (Con grande prudenza)
"Mangia con prudenza"
Silva vasta erat (La foresta era vasta)
"Silvia era grassa"
Storia
Prof. “cosa successe nel 313 d.C.?”
Alunno “inventarono la macchina di paperino…”
Note e Giustificazioni
L'alunno A. assente dall'aula dalle ore 12.03, rientra in
classe alle ore 12.57 con un nuovo taglio di capelli"
Caesar, omnibus complitis, summa diligenzia in Italiam
venit. (Sistemate tutte le cose Cesare venne in Italia
con grande cautela)
"Cesare, essendo pieni tutti gli autobus, venne in Italia
sopra una diligenza"
Carpe diem
"Oggi Pesce"
"L'alunno M. dopo la consegna del pagellino da far
firmare ai genitori riconsegna il pagellino firmato 2
minuti dopo. Sospetto che la firma non sia autentica"
Urbis et orbis lingua
"La lingua dei furbi e degli orbi"
"L'alunna E. giustifica l'assenza del **/**/**** causa:
Scontro frontale con una mela Marlene diretta al
fruttivendolo in centro"
Etiam tu Brutus, filii mi
"Anche tu sei brutto, figlio mio"
"S. giustifica l'assenza del giorno **/**/**** motivo: Non
sapevo cosa mettermi"
Traduzioni di latino
Procellam nautae timent (I marinai
tempesta)
"I maiali hanno paura di nuotare"
temono
la
Andrea ed Edoardo
BILANCIA
ARIETE
Avrete incontri coinvolgenti e l‟ opportunità di iniziare un rapporto
intenso e dinamico, come piace a voi. Si presenteranno ottime
occasioni anche a scuola, sottolineando le vostre capacità
professionali, anche se dovrete stare attenti all'impulsività.
TORO
Rinascerà in voi la fiducia nell‟ amore. Potreste avere la conferma di
aver abbracciato un amore grande, ma non abbiate fretta. A scuola è
un momento complicato: ci sono un insieme di cose da portare avanti
e qualche insoddisfazione di troppo da gestire.
GEMELLI
Questo mese fascino irresistibile, in particolar modo per chi è single.
Forse potrebbe essere arrivato il momento delle scelte. Idee un po‟
confuse a scuola, nonostante le ottime possibilità Dunque, affinate la
concentrazione su quello che state facendo.
CANCRO
Sarete colpiti da inaspettati veri e propri colpi di fulmine. Qualche
possibile conflitto nei rapporti di lunga data. Le attività scolastiche
vanno avanti, ma voi, molto probabilmente, percepirete una grande
insoddisfazione.
LEONE
La situazione migliora decisamente, nuovi progetti per la vostra
coppia. Ora riuscirete a ritrovare la serenità e il dialogo. A scuola
novità davvero promettenti, in questo mese risolverete diverse
questioni.
C‟è ancora qualche possibile tensione nella vita di coppia. La famiglia
richiama la vostra attenzione e ci sono problemi anche lì. A scuola
riuscirete ad arrivare a grandi risultati, ma sarà merito vostro e della
capacità di accettare i cambiamenti del caso.
SCORPIONE
Qualche complicazione è possibile con la vostra famiglia nei primissimi
giorni, ma sono tensioni superabili. maggiori soddisfazioni a scuola.
Ottime chance per recuperare brutti voti.. non fatevele scappare!
SAGGITTARIO
L'amore traballa potrebbe esserci una rottura. Ma più avanti,
sicuramente non subito, potreste capire di aver abbracciato la scelta
giusta. Marzo risulta essere un mese iperattivo e molto proficuo a
scuola.
CAPRICORNO
Amore positivo per tutto il mese, avrete una passionalità davvero
accesa. Un grande amore potrebbe arrivare inaspettatamente,
sconvolgendo le vostre consuete attività e organizzazioni. Ottimi
risultati anche a scuola.. E‟ un periodo fortunato.
ACQUARIO
Migliorerete notevolmente le relazioni di coppia e questo mese sarete
più semplici e sensuali. Saprete organizzare al meglio il vostro lavoro e
trarrete le vostre gratificazioni. I compagni vi ammirano.
PESCI
Potranno sussistere delle problematiche col vostro passato affettivo.
Dovreste provare ad utilizzare maggiormente la razionalità.
Gratificazioni a scuola soprattutto per i vostri meriti. Avrete una
grande lucidità nel portare avanti i vostri progetti.
VERGINE
Le relazioni sono un po' complicate. Potrebbero verificarsi incontri
passionali, ma anche litigi per chi è in coppia. Questo Marzo
rappresenta, per voi della Vergine, un periodo difficile da affrontare,
evitate di confidarvi con chiunque.
Martina
Hanno collaborato alla realizzazione di questo
numero de “Il Carlo” la Prof.ssa Banchi, la
Prof. La Calce, Martina Giugliano, Edoardo
Iacono, Federica Lepore, Nicola Abrescia,
Alice Trombini, Francesca Pidello, Riccardo
Torchio, Eugenio Iacono, Corinne Amalberto,
Angela Cerra, Andrea Comandone, Sara
Porcelli, Elisa Messina, Ada Paola Guzio,
Giovanna Chiarenza, Anna Giulia Novero,
Francesca Lapolla, Alessio De Giuseppe,
Caterina Battioli, Chiara Balbo.
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