Pasqua - Liceo Cattaneo
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Pasqua - Liceo Cattaneo
Ciao a tutti! Arriva la Primavera, il freddo di questo Inverno piano piano ci lascia e possiamo pensare alle vacanze di Pasqua! Questo numero de “Il Carlo” sarà molto ricco, potrete trovare articoli riguardanti la Pasqua, la festa della donna e la sua condizione, il caso dei lefebriani, i campionati di atletica, i videogiochi online, i Queen per la musica, recensioni di film e tanto altro! Inoltre vi ricordo che il 30 Aprile il Cattaneo compirà 30 anni! Per questa occasione la scuola sta organizzando un programma speciale, ma per ora non vogliamo rivelare nulla! Vi faremo sapere, intanto la redazione sta preparando per voi un numero speciale, nel quale vi esporremo l’importanza e l’evoluzione del nostro liceo! Buona lettura! Carlo co 1 IL CASO ENGLARO Ciao a tutti! Con questo redazionale vorrei parlarvi dell‟ormai tristemente famoso “caso Englaro” e quindi dei vari problemi che ha riportato in primo piano, rimasti insoluti da molto tempo (alcuni risalenti all‟altro famoso caso, quello di Welby). Ma cominciamo dall‟inizio: 16 anni fa Eluana, all‟età di 20 anni, ha un terribile incidente stradale, dopo il quale cade in uno stato vegetativo permanente; i medici non lasciano alcuna possibilità di ripresa. Mentre Eluana resta nel suo stato, alimentata con un sondino e senza cenni di miglioramento, il padre Beppino conduce una lotta per lasciar morire Eluana, in quanto sostiene che la ragazza non avrebbe mai voluto vivere in quelle condizioni. Il dibattito incomincia quando la Cassazione nel 2007 e la Corte d‟Appello del 9 luglio 2008 autorizzano la sospensione dell‟alimentazione. Il dibattito diventa etico, religioso e anche politico e viene portato alla Camera, dove si vorrebbe mettere a punto un decreto per bloccare la sentenza; intanto, però, il 9 febbraio Eluana muore, poiché si era finalmente trovata una struttura dove poter eseguire la sentenza. Le possibili riflessioni sono molte, ma, vista la delicatezza dell‟argomento, penso sia necessario che continui il dibattito per arrivare a una legge chiara per risolvere questi problemi. Alcuni ritengono che dovrebbe permettere l‟eutanasia per casi limite, in cui non c‟è alcuna possibilità di guarigione e, naturalmente, solo se il paziente fosse d‟accordo, per non ledere la libertà di nessuno riguardo se stessi e la propria vita: nessuno sarebbe obbligato, ma non tutti in quelle condizioni vorrebbero continuare a vivere. La Chiesa ritiene l‟eutanasia un omicidio, in quanto solo Dio, che ci ha dato la vita, può togliercela. Personalmente non posso far a meno di pensare alle sofferenze dei malati terminali e dei parenti a loro vicini e penso cosa farei in una simile condanna: sinceramente non lo so, ma mi piacerebbe avere la possibilità di scegliere. Comunque la vera Eluana, quella che tutti conoscevano, come ha detto il famoso oncologo Umberto Veronesi, è morta sedici anni fa. Edoardo Iacono 3D Il nome Pasqua è di derivazione ebraica: Pèsah (passaggio). Secondo la tradizione cristiana, la Pasqua è la festa più importante e si celebra la resurrezione di Gesù Cristo. Durante il giorno di Pasqua, per tradizione, alcune famiglie italiane festeggiano con un grande pranzo nel quale la tavola viene benedetta, dal padre di famiglia prima di iniziare, con l‟ ulivo e l‟ acqua benedetti la domenica precedente a messa. Per questa festività esistono tre diversi simboli: l'agnello, che rimanda alla crocifissione di Gesù, la colomba e l' uovo che rappresenta la Pasqua nel mondo intero: c'è quello dipinto, intagliato, di cioccolato, di terracotta e di carta pesta. Ma, mentre le uova di cartone o di cioccolato sono di origine recente, quelle vere, colorate o dorate hanno un'origine radicata nel lontano passato. La Pasqua cristiana è preceduta da un periodo di penitenza. Questo spazio di tempo è detto Quaresima e dura quaranta giorni in cui bisognerebbe compiere il sacrificio pasquale (che consiste nel non mangiare carne durante i venerdì della Quaresima). Oggi però, non è più così, infatti, soprattutto tra i giovani, la Pasqua è solo un momento per riposarsi dalla scuola o dal lavoro: il sacrificio viene compiuto ormai da pochi, pochi vanno a messa il giorno di Pasqua e durante la Quaresima. Sarebbe bello se tutte le persone del mondo utilizzassero questo momento di festività per compiere buone azioni e migliorare la propria vita, insomma riprendere le tradizioni dei nostri nonni non ci farebbe male! Martina 3D UNA DONNA DAVVERO ALLA PARI? La festa dell‟8 Marzo, ci fa riflettere sulla condizione femminile nella storia e nel mondo attuale. Nel corso dei secoli scorsi, prevalentemente per ragioni culturali, la donna ha sempre ricoperto un ruolo di secondo piano rispetto all‟uomo, sia a livello di diritti che di ruoli sociali: fino all‟800, il diritto di voto, d‟istruzione e l‟accesso a molte professioni erano negati all‟universo femminile. Il ruolo della donna era esclusivamente legato alla sfera domestica, la sua mansione accudire la casa e la prole. Si devono attendere gli anni Sessanta perché abbia inizio un movimento di rivalsa, ribattezzato femminismo, che cominciò progressivamente ad affermare il principio di parità socio culturale dei sessi: il fine era quello di emancipare il ruolo della donna (ma anche quello dell‟uomo) dagli antichi stereotipi e combattere i pregiudizi. Ma la lotta per la parità sociale è ancora lunga, e lontana dall‟essere completamente vinta: i dati ci dicono che nel mondo l‟analfabetismo è più diffuso tra le donne, così come la povertà (70 % del campione analizzato) e la disoccupazione (anche nei paesi industrializzati). Nel nostro paese, solo il 10 % dei seggi parlamentari è “rosa” e le cariche politiche femminili sono meno del 6 % del totale. Inoltre, la stragrande maggioranza dei “posti di comando” (dirigente, amministratore delegato,…) è tutt‟ora riservata agli uomini, ed esistono non di rado discriminazioni sui luoghi di lavoro: ancora troppo spesso, quindi, la donna è costretta a ricoprire ruoli di secondo piano e a non realizzarsi pienamente all‟interno del tessuto sociale. Esempi di nazioni come la Finlandia, dove la struttura della società è organizzata in modo da riservare una pari opportunità ai sessi migliore, fanno riflettere e credere che una vera parità sia davvero possibile, e che realizzarla sia un impegno da prenderci senza riserve. Sia ben chiaro: parità non significa uguaglianza in tutto e per tutto; significa però assumere una mentalità volta alla valorizzazione del sesso femminile e alla conciliazione fra ruoli famigliari (cura dei figli soprattutto) e affermazione nel mondo del lavoro. E’ davvero così difficile o forse ci sono ancora dei pregiudizi? Abbiamo posto quest‟ultima domanda a tre di voi lettrici, per sapere cosa ne pensano le donne del Cattaneo. Ecco le risposte. Risponde la Professoressa Venesio Credo che, nonostante secoli di lotta ed emanazioni di leggi, nella concretezza la condizione lavorativa della donna non abbia ancora raggiunto la parità, peraltro garantita dalla Costituzione. Nei paesi occidentali le donne, a parità di prestazioni, sono spesso retribuite in maniera minore rispetto agli uomini; inoltre spesso la scelta di costruirsi una famiglia e di avere figli ostacola la progressione di carriera e costringe le donne a scelte spesso sofferte. Nei paesi cosiddetti in via di sviluppo le donne subiscono spesso condizioni lavorative insostenibili, a motivo anche di una legislazione che consacra disuguaglianze di fatto, che poggiano su arcaiche strutture familiari e sociali. Risponde Vanessa, studentessa di prima Credo che ci siano ancora molte situazioni in cui la donna è svantaggiata rispetto agli uomini, specialmente nel campo lavorativo. Basti pensare alla politica: quanti deputati donna ci sono in Italia? Veramente pochi! Credo che sarebbe ottimo se le donne riuscissero a “conquistare” dei posti lavoro di una certa importanza, che siamo soliti associare agli uomini, per poter dimostrare che la donna, oltre la casalinga, è in grado di compiere qualsiasi lavoro! Risponde Federica, studentessa di terza Secondo noi nel mondo occidentale in cui viviamo ci sono ancora differenze tra i sessi. Naturalmente negli ultimi anni si sono fatti grandi passi avanti, ma credo che per la donna sia ancora molto difficile essere alla pari degli uomini, perché deve conciliare il lavoro con la parte domestica (cura dei figli, fare la spesa, pulire, …), infatti ancora molti mariti si rifiutano di aiutare la moglie in queste faccende. Se gli uomini imparassero ad aiutare le donne a stirare, lavare i piatti e a compiere tutti i lavori di casa credo che sarebbe già un grande passo avanti per la parità. Comunque le donne non sono svantaggiate solo nel lavoro, basti pensare allo sport, infatti sono molto rare le partite o gare sportive viste in TV praticate da donne. Ma nel mondo orientale è ancora peggio, lì infatti la donna ha un ruolo del tutto marginale e non è presa in considerazione. CHE FINE HANNO FATTO? Abbiamo indagato sulla fine delle nostre eroine dopo le loro ben note avventure. DIDONE: vista la sua esperienza, si è data al cinema muto; il suo film “Vendicami” è campione di incassi, ma la diva non rilascia interviste. BEATRICE: ha intrapreso una vita nova: è guida turistica a Firenze, parla 3 lingue e continua a dispensare sorrisi e saluti, anche in giapponese. LAURA: ha aperto un negozio da parrucchiera “L‟aura delle donne”, pratica sconti, ma solo per tagli corti e tinte scure. MONNALISA: laureata in Arte e psicologia applicata a pieni voti, ora conduce studi sullo stress da sovraesposizione museale. EMMA BOVARY: gestisce una beauty-farm in Provenza, è specializzata in balli dimagranti e tecniche di lettura rilassante. CENERENTOLA: esce spesso dal castello per mangiare una Nicola 4R (introduzione), Edoardo e Eugenio 1E (domandone) pizza con le amiche, ma insiste sempre per rientrare a mezzanotte, nessuno capisce il perchè. LUCIA MONDELLA: ha aperto una industria tessile a Lecco (era il suo ramo) e a breve tenterà la scalata alla presidenza di Confindustria. Renzo? A casa, con i figli. Universi paralleli a confronto Per questo numero abbiamo deciso di fare un piccolo esperimento. Abbiamo posto nove semplici domande ad un ragazzo e ad una ragazza per vedere gli aspetti comuni e le divergenze tra questi due mondi paralleli. Speriamo proprio vi piaccia! Gli intervistati sono Caterina (3F) e Alessandro (3D). Quali sono le caratteristiche che ti colpiscono di una persona dell’altro sesso? Il viso, la simpatia, se ci sto bene insieme e riusciamo a comunicare La tua attività irrinunciabile nel tempo libero Mi piace rilassarmi nel dolce far niente Il film più bello in assoluto Rivedo sempre volentieri “The blue brothers” Lo sport che segui di più Ginnastica ritmica, anche se il tempo per lo sport è sempre limitato Il libro che non riesci proprio a leggere Il mio cruccio rimane “Beowulf” in inglese Non ti perdi una puntata di … Adoro “Kebab for breakfast” e “Alias” Non sopporti i ragazzi quando … Parlano solo di calcio e hanno la testa nel “pallone” Trovi che siano adorabili quando … Riescono a parlare liberamente di tutto con me Perché è meglio nascere femmine Perché le femmine sono più intelligenti e, naturalmente, non parlano solo di calcio IL CASO WILLIAMSON Intervista al professore Nino Fiori Quali sono le caratteristiche che ti colpiscono di una persona dell’altro sesso Non lo so, a volte ti colpiscono e basta … Di sicuro colpisce di più una ragazza solare e disinvolta, che una timida e cupa La tua attività irrinunciabile nel tempo libero Dormire! E magari dopo fare un giretto con gli amici Il film più bello in assoluto Continua a piacermi “Il gladiatore”, anche dopo tanti anni Lo sport che segui di più Basket! Anche se mi riesce difficile, in Italia c‟è solo il calcio Il libro che non riesci proprio a leggere Di solito quello che mi assegna la professoressa a scuola … Non ti perdi una puntata di … Seguo i “Simpson”, strampalati e divertenti Non sopporti le ragazze quando … Stanno anni allo specchio ripetendo “Ma quanto sono grassa!!!”, e invece sono magre come un chiodo! Trovi che siano adorabili quando … Vogliono essere adorabili! Alla maggior parte delle ragazze riesce benissimo Perché è meglio nascere maschi? Perché, per quanto l‟uomo e la donna debbano avere pari diritti, l‟uomo è ancora dominante nella nostra società, insomma essere maschi è più facile Francesca 4E e Edoardo “Probabilmente il vescovo Richard Williamson “non c‟è con la testa”! Le sue dichiarazioni sono certamente prive di senso e andrebbero meno valorizzate”. Esordisce così il professor Fiori, insegnante di religione cattolica del nostro istituto. Oggi la fraternità sacerdotale dei lefebvriani si chiama San Pio X e la sua origine risale al defunto Marcel Lefebvre, che lo fondò nel 1969, dopo la scomunica del 1968 da parte della Chiesa Cattolica a causa del suo atteggiamento critico durante il Concilio Vaticano II. Spiega il professore. “La revoca della scomunica è un gesto col quale il Papa risponde “benignamente” a una richiesta dei lefebvriani. Essi, per arrivare alla piena comunione con Roma, devono accettare tutto il Concilio Vaticano II e tutti i magisteri dei pontefici successivi al Concilio”. “Le dichiarazioni sulla shoah del vescovo Williamson sono assolutamente inaccettabili e fermamente rifiutate da Benedetto XVI. Negare la shoah è un fatto gravissimo nei confronti della religione ebraica. Neanche una persona religiosa può permettersi di farlo”. Di fatto il caso è chiuso in quanto il vescovo Williamson è stato rimosso dalla medesima congregazione dopo l‟intervento perentorio del Papa. Questi, con parole inequivocabili, afferma che il fatto di negare o sminuire il dramma della shoah è un crimine contro Dio e contro l‟umanità. “E‟ auspicabile il suo ricordo, non il suo oblio”, aggiunge Fiori. Ora si attende l‟apertura dei lefebvriani al Concilio Vaticano II … da sempre il loro punto dolente. Accetteranno? Staremo a vedere … “Solo questo può essere un passo per la comunione con la Chiesa Romana”, conclude il professore. Qui di seguito vi proponiamo due pensieri: Edmund Burke: “Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male, è che gli uomini buoni non facciano niente”. Generale Eisenhower: “E‟ necessario fare filmati perché arriverà il giorno in cui qualche idiota dirà che tutto questo non è mai successo”. Anna Giulia Novero e Francesca Lapolla IV P LO SPORTELLO D’ASCOLTO Martedì 3 febbraio tutte le quarte della scuola e le terze di succursale hanno partecipato ad un‟assemblea sulla mafia organizzata dai Rappresentanti di Istituto. L‟incontro si è svolto nella sala 300 della Regione Piemonte per l‟intera mattinata con la partecipazione dell‟associazione Libera. A relazionare sulla tematica scelta c‟era Davide Mattiello, presidente di Libera Piemonte; inoltre Francesco Daniele, ex studente del Cattaneo e iscritto all‟associazione, ha portato la sua esperienza di partecipazione alle attività del gruppo. L‟assemblea si è svolta in due momenti, nella prima parte della mattinata è stato proiettato il film “I cento passi” che mostra la vita di Peppino Impastato e la lotta contro la mafia. Dopo la pausa c‟è stato il momento di confronto con i relatori. I ragazzi hanno avuto la possibilità di porre domande o fare riflessioni, le quali sono poi state commentate da Mattiello in una replica di quasi un‟ora, attentamente seguita dagli studenti presenti. Tra le domande quella su cui ci si è più soffermati è come la Mafia ci sia anche qui al nord e cosa si fa per combatterla. La crescita del 400% nell‟utilizzo di cocaina, soprattutto nel nord Italia, traffico controllato da associazioni mafiose, ha sconvolto la maggior parte della platea. L‟assemblea è stata ben gestita ed organizzata: gli studenti l‟hanno apprezzata, alcuni hanno addirittura chiesto informazioni su come entrare a far parte dei gruppi antimafia, e i Rappresentanti sono stati contenti per il successo che ha riscontrato. Per maggiori informazioni su Libera e Acmos si può consultare il sito http://acmos.net. Alice 4°D Ormai da due anni è presente nel nostro istituto uno sportello d‟ascolto per gli studenti seguito dalla dottoressa Tommasini, che abbiamo deciso di intervistare, visto il successo dell‟iniziativa. La psicologa esordisce sottolineando l‟importanza di uno sportello a scuola, che è molto diverso da uno per esempio in ospedale, in cui si parla di un problema patologico, poiché è più un‟occasione in cui i ragazzi possono parlare in libertà dei loro problemi con qualcuno al di fuori della loro vita. I problemi ricorrenti sono soprattutto scolastici, d‟amore, di amicizia, raramente problemi più gravi come droghe, alcol o interruzioni di gravidanza. Inoltre questa attività è aperta anche ai genitori e agli insegnanti, i quali possono segnalare ragazzi che potrebbero avere necessità di essere ascoltati. C‟è anche la possibilità di effettuare incontri nelle classi per le difficoltà di gruppo. Quest‟anno, date le lunghe liste d‟attesa, c‟è stato l‟aumento del numero delle mattinate di apertura dello sportello da due dell‟anno scorso a tre. Infine abbiamo potuto notare la grande soddisfazione della dottoressa per l‟affluenza, per la grande pubblicità fatta all‟interno del liceo al fine di sponsorizzare il progetto e, soprattutto, il fatto che nessuno è mai venuto da lei solo per “tagliare” le lezioni o verifiche, ma anzi tutti sono sempre stati molto corretti. Durante la conversazione abbiamo percepito un clima famigliare, in cui si è messi a proprio agio; secondo noi questa è un‟ottima occasione per chiunque abbia un problema, o anche semplicemente per avere un punto di riferimento esterno al quale rivolgersi. Edoardo e Corinne 3D QUANDO UN DISEGNO VALE PIU’ DI MILLE PAROLE … INTEGRAZIONE TRA DIVERSE CULTURE Videogiochi online Portali per la rete Crash Bandicoot, Super Mario e compagnia bella: anni fa erano loro i signori incontrastati del reame dei videogiochi. Ancora oggi gli appassionati del digitale ricordano con nostalgia questi eroi virtuali con cui passarono, anni fa, numerosi pomeriggi. Tuttavia, ormai hanno dovuto cedere il passo ai loro nipoti, vispi agglomerati di bit con una marcia in più: il collegamento con la rete. Stavolta i videogiochi si rendono portali verso il cyberspazio, permettendo ai loro utenti di confrontarsi con altri giocatori in tutto il mondo. La passione per i videogiochi offre nuove sfide con cui misurarsi. Ce n'è per tutti i gusti: sparatutto, giochi di ruolo, strategia, picchiaduro, ecc. Durante una partita online si può comunicare con gli altri giocatori tramite le chat, che possono essere scritte o vocali. Mi ricordo la volta che mi mostrarono le cuffie con microfono per parlare con gli altri giocatori: divenni euforico! Tuttavia a partita iniziata, scoprii che le comunicazioni con gli altri utenti non sarebbero state così disinvolte: erano tutti stranieri. Non si capiva nulla. Consiglio quindi caldamente di ripassare un po' la lingua inglese prima di buttarsi in una chat di questo tipo. Un inconveniente è che gli incontri online sono spesso spiacevoli, una bella partita può venir rovinata facilmente da un giocatore volgare. Protetti da una maschera virtuale, si può dare sfogo alla parte peggiore di noi. In ogni gioco online in teoria esistono dei moderatori con il compito di allontanare questi utenti. Come ho scoperto io stesso, questi individui, spesso chiamati GM (game master) sono figure praticamente inesistenti. La mia esperienza di gioco non è vastissima, ma dopo le prime partite generalmente si nota una certa monotonia. Negli sparatutto è una costante caccia, in cui gli scontri a fuoco durano circa due secondi, se ti va bene. A meno che non ti abbia sparato un “simpaticissimo” cecchino: allora la tua caccia si bloccherà bruscamente. Che gentile: avrà pensato che tutto quel correre ti abbia affaticato e si è preso il disturbo di metterti a nanna. Dopo ogni morte, bisogna aspettare sette secondi prima di potersi ributtare nella mischia. E in un frenetico sparatutto sette secondi sono tanti. La nausea sopravviene dopo la 658279° volta che si viene uccisi da un cecchino. Nei giochi di ruolo invece per poter potenziare il proprio personaggio bisogna svolgere missioni, che con l'avanzare dei livelli diventano sempre più noiose e lunghe. Salire di livello diventa quindi un'impresa titanica, eterna. La nausea sopravviene durante la missione per salire al 37° livello. Tuttavia queste sono situazioni estreme, il rischio di annoiarsi è inesistente se non si esagera con la console. Giocatori esperti ritengono che giocare più di 10 ore al giorno potrebbe causare lievi disturbi agli utenti... In nome del Carlo, ho deciso di intervistare il mio vecchio maestro del mio gioco online preferito. Ci conoscemmo online, io ero il piccolo “Vivi2”, mentre lui il potente “kingobscure”. Sono tornato nel vecchio server in cui lo incontrai mesi fa, e sono riuscito ad ottenere un'udienza, qui fedelmente riportata . Da quanto tempo giochi? Giocavo da quattro mesi, poi ho fatto una pausa e ho ricominciato due mesi fa. Quanto giochi al giorno? Due o tre ore al massimo. Qual è il miglior pregio dei giochi online? Secondo me il fatto che i ragazzi vi si inflesciano sopra. Inflesciano? Cosa vuol dire? Si, ci perdono sopra tanto tempo. Così i perdigiorno giocano online invece di fare casino nella realtà. E il peggior difetto? I produttori dei giochi online creano sempre nuovi server, creando nuove e continue lotte per il primo posto. Ultima domanda: secondo te si possono creare online amicizie più solide di quelle reali? Non credo. Vivi2 (alias Riccardo Torchio IV F) Anche quest‟anno la città di Torino si è distinta ospitando la trentesima edizione dei Campionati europei indoor di atletica leggera nella struttura dell‟Oval Lingotto. L‟evento è stato un vero successo che ha portato, in tre giorni, 14 mila spettatori a seguire dal vivo le sessioni pomeridiane. Più di 6 mila studenti hanno partecipato, invece, a quelle del mattino incoraggiati dal Progetto scuole, senza considerare la presenza di centinaia di giornalisti e fotografi. Fondamentale è stato il ruolo dei volontari che hanno contribuito al perfetto svolgimento del programma. Durante la manifestazione le emozioni non sono mancate, gli atleti italiani hanno conquistato il pubblico con grandiose prestazioni: la vittoria della staffetta 4x400 composta da Marin, Galvan, Rao e Licciardello, ultima gara della domenica, il doppio podio dei 60m con Cerutti (argento) e Di Gregorio (bronzo), la miglior prestazione mondiale dell‟anno di Donato nel salto triplo, l‟argento nei 400 piani di Licciardello e l‟ottimo bronzo per Elisa Cusma negli 800m, hanno scatenato gli applausi di tutto l‟Oval. L‟ambiente si è rivelato molto suggestivo per la presenza di persone provenienti da tutte le nazioni d‟Europa che hanno colorato gli spalti con le loro bandiere. Considerando gli elogi ricevuti da tutta Europa per la riuscita dell‟evento, non è impossibile sognare che in futuro Torino possa ospitare un Mondiale al coperto. Corinne Sono tantissimi gli sport praticabili, tra questi molti sono considerati estremi. Un‟attività viene catalogata con questo aggettivo quando richiede un certo sforzo fisico, ma non solo. È il superare un certo limite e poi cercare di migliorarlo ancora senza però essere incoscienti; infatti praticare uno sport estremo vuol dire anche ragionevolezza, studio, calcolo, programmazione, pianificazione delle proprio forze e capacità. Tantissimi sono gli sport di questo tipo e si possono dividere in sport di terra, d‟aria e di acqua. Tra quelli di terra il più noto è il free climbing, l‟arrampicata su parete rocciosa, con imbraco e corda, eseguita in tutta sicurezza. Tra quelli d‟aria ci sono il bungee jumpee, il paracadutismo e il parapendio. Il bungee jumpee è il “classico” salto con l‟elastico, un tuffo nel vuoto legato per i piedi con un elastico, sfidando la forza di gravità. Con il parapendio, invece, si affronta una discesa con una vela aperta che permette di volare seguendo le correnti dei venti, lanciandosi da un‟altura. Il paracadutismo è invece un mix di entrambi, infatti all‟inizio ci si butta giù nel vuoto da un aereo, poi però viene aperta la vela che rallenta la caduta come nel parapendio. Tra gli sport d‟acqua invece ci sono rafting, canyoning, hydrospeed e kayak. Tutti prevedono la discesa di fiumi montani su delle imbarcazioni che possono essere gommoni, canoe o semplicemente tavole. In base allo sport possono essere eseguiti in gruppi o singolarmente. Degni di nota sono ancora il windsurf, che consente di veleggiare sull'acqua su una piccola tavola grazie alla spinta del vento sulla vela, e i tuffi, singoli o sincronizzati, dal trampolino (1 e 3 metri) o dalla piattaforma (a 10 metri). Questi sono solo alcuni degli sport considerati estremi, ma ce ne sono tanti altri, anche considerati meno pericolosi. In ogni caso, è importante capire che nessuna di queste attività è realmente rischiosa, se eseguita nel rispetto delle regole e considerando i propri limiti fisici e psicologici. Tanto è vero che alcuni di questi sport fanno parte delle discipline olimpiche. Alice e Francesca DIALETTIAMOCI Anche questo mese continua il nostro viaggio attraverso le lingue regionali. Ci spostiamo in Puglia per proporvi un assaggio di quella cultura popolare e di quella antica saggezza che solo i proverbi riescono così bene ad esprimere e tramandare. Nesciune nasce ambaràte Nessuno nasce istruito Ce ricche te uè fà va n-gambbàgne e mmìttete ad arà Se ricco ti vuoi fare, và in campagna e mettiti ad arare Quànne u vove non vole arà, tutte le sscìue nge pàrne stèrte Quando il bue non vuole arare tutti i gioghi gli sembrano scomodi Pure le pùdece tènene la tosse Anche le pulci hanno la tosse. (Cioè, anche chi non vale nulla si permette di sentenziare) Alessio De Giuseppe III F SCRIVERE PER … CONOSCERSI LA SOCIETA’ ARGENTINA Nella societa‟ argentina, gli adolescenti hanno diversi modi di esprimere i propri sentimenti e i propri pensieri, così facendo riescono a mostrare come sono veramente. Esistono, infatti, varie tribù di adolescenti, queste sono caratterizzate da un particolare abbigliamento, dalla musica che i componenti ascoltano, dai luoghi che frequentano, dal diverso modo in cui si esprimono. Tutte questi gruppi, hanno dunque un proprio stile ed un proprio modo di pensare. Tra le diverse tribù la più particolare è sicuramente quella degli “Emos. Coloro che ne fanno parte si vestono di nero e hanno i capelli lunghi che ricadono su di un occhio fin quasi a coprirlo completamente perché gli Emos dicono di non voler vedere la società, di non voler sapere nulla di ciò che accade attorno a loro, e di essere depressi. Gli Emos si incontrano ogni settimana, il sabato pomeriggio, in un luogo chiamato: “Bond Street”. Un‟ altra tribù molto comune in Argentina è quella dei “Floggers”. Si chiamano così, i ragazzi che hanno un Fotolog, cioè una pagina su Internet nella quale si possono inserire delle fotografie. Questi si vestono con pantaloni di tutti i colori, utilizzano magliette fluo e si trovano le domeniche nell‟ “Abasto”, che è un Centro commerciale. Vanno all‟ Abasto per ballare musica elettronica, per incontrare degli amici, per scambiarsi il fotolog e così conoscersi meglio. I Floggers hanno una leader: Agustina, ma dettaCumbio, dal nome del suo Fotolog. Ci sono poi i “Cumbieros”, chiamati cosi perché ascoltano un genere musicale noto come cumbia. Si vestono con pantaloni di jeans e magliette adidas o nike. Questi sono i nemici naturali dei Floggers, e per ben due volte in questi ultimi anni, li hanno raggiunti di sabato all‟ “Abasto”, per picchiarli. Ci sono inoltre i “Chetos”che si vestono tutti alla moda, e vivono nei loro “country” isolati dal resto della società. Quello delle “Scene”, è invece un gruppo femminile molto simile agli Emos. Si tratta di ragazze dai capelli lunghi, resi tali grazie a delle estensioni di colori diversi che si vestono come meglio credono, ma sempre in modo assolutamente originale. Un altra tribù, sono infine i “Maggot”, accomunati dal fatto di ritenere che il 90% della società non serva a niente. Sono ragazzi aggressivi, e se vedono qualcosa che non gli piace, reagiscono anche violentemente. Non si può però rimanere nella tribu oltre i 20 anni, superata questa soglia, infatti, i ragazzi sanno bene che ad attenderli ci sarà la vita vera, fatta anche di impegni e responsabilità concrete come un lavoro, il matrimonio o i figli, del resto non si può essere emo o flogger per tutta la vita. Caterina Battioli 1 F IL CARLO IN INGLESE Ora vi proponiamo due articoli di Anna Giulia (IV P) sul primo ministro inglese e sul libro „Fahrenheit 451‟, scritti in lingua inglese. England’s new face It has been a while now since London has a new guest at 10 Downing Street: Gordon Brown, a labourist, is the new English Prime Minister. Known as a charismatic leader, Brown‟s optimism for the future is involving especially because since his election he has been facing many problems. In the last year rape conviction rates have gone up and researches have confirmed an alarming date: 2% of British young people are carrying knives, „which is 2% too many‟ says the Prime Minister. It is because of problems with gangs, guns and knives that he has introduced more police community support officers. And about rape his opinion is clear: „There are no mitigating circumstances that can excuse anyone from the crime of rape‟. Last year has been a difficult year because of the economic situation and the new Prime Minister had to deal with the increase of oil prices, gas and electricity bills and food prices. Lately oil prices have been coming down and the Prime Minister thinks gas and electricity bills are likely to come down too. Brown is very confident about the future also because England has low interest rates, stability and low national debts. He has been building houses too, because there is a shortage, the opposite than in America, where there are too many houses. Since house prices have gone up too he is introducing the „shared equity‟ which means that people who can‟t afford to pay the whole price of the house immediately will be able to buy 100% of it gradually. The government or the building society will take a share of the price but fortunately house prices have come down in the past few months. Brown believes that it is necessary to support the banks in order to make them start lending again and that is exactly what he did. Labour‟s achievements for women have been many: treatments for cancer, neighbourhood policing, minimum wage, opportunities in education and, important to handle childcare, the creation of the right to request flexible working. The Prime Minister also supports women in government and he thinks that people like Jacqui Smith [Home Secretary] and Harriet Harman [Deputy Leader of the Labour Party] will inspire younger women. Brown‟s decision of not putting his children under the spotlight, unlike Barack Obama, was made with his wife Sarah, but he admits that England is a different country and America has other expectations. While he is proud of his achievements Brown‟s got many projects for the new year and he still believes that his job is the best in the world. Anna Giulia Novero ‘Fahrenheit 451’ by Ray Bradbury Is it possible to imagine a world where books are forbidden and firefighters burn them, starting fires instead of putting them out?Guy Montag has been a firefighter for years but there‟s something that makes him doubt his life. Married to a woman with whom no conversation is possible, surrounded by people for whom thought is banished and working for a sinister Fire Chief who‟s got a secret, he feels imprisoned. It will be Clarisse, the seventeen-year-old next door girl, to change his life. It‟s impressive how Bradbury‟s novel, published fifty years ago, resembles today‟s society. Mixed with an atmosphere of surrealism and impossible, the book is full of modern themes. Did Bradbury really want to criticise his own country ? No one knows but it is a matter of fact that censorship is as present as ever and an America hated by the rest of the world and alwaysfighting sounds familiar. What would it be like to live without the masterpieces of literature? How would we feel knowing that the only authority is television and that children at school are taught only sports and attend TV classes? Probably discouraged. And we seem to head just towards it, hit every day by thousands of images, technology and false truths. Does humanity really need to fall in order to improve? Maybe not…And Bredbury has the solution. Anna Giulia Novero Dedicato a Freddie Mercury, il più grande cantante di tutti i tempi, che avrebbe potuto ancora farci tanto sognare I Queen sono uno dei più famosi gruppi rock degli anni SettantaOttanta, ma che ancora oggi mantengono un grande seguito tra le nuove e vecchie generazioni. Con le loro 1422 settimane in vetta alle classifiche, sono gli artisti con il più lungo successo in Gran Bretagna e sono secondi solo ai Beatles per i dischi venduti (si stimano più di 300 milioni). Il gruppo è stato creato nel 1970 da Freddie Mercury, nome d‟arte di Farrokh Bulsara (voce e piano), Brian May (chitarra), Roger Taylor (batteria e percusioni) e John Deacon (basso). Nel 1973 pubblicano il loro primo album Queen e l‟anno successivo i due album Queen II e Sheer Heart Attack, contenenti i loro primi successi: Keep Yourself Alive, Seven Seas of Rhye, Now I’m Here e la celebre Killer Queen. Ma il 1975 fu l‟anno dell‟affermazione, con l‟incisione del disco A Night at Opera, in cui è presente la canzone Bohemian Rhapsody, più volte considerata da critici e sondaggi la migliore canzone di sempre. Nel resto degli anni Settanta il loro successo continuò ad aumentare con i dischi A Day at the Races, News of the World, Jazz e Live Killers con le canzoni che li resero celebri in tutto il mondo: Somebody to Love, Tie Your Mother Down, Fat Bottomed Girls, Bicycle Race, Don’t Stop Me Now e le famosissime We Will Rock You e We Are the Champions, riadattate anche come cori da stadio. Nel 1980 incidono l‟album The Game, con le canzoni Crazy Little Thing Called Love e Another One Bites the Dust, che batterono ogni record di vendite come singoli, e la ballata Save me. In questi anni risale anche la loro collaborazione con David Bowie per la realizzazi one del singolo di grande successo Under Pressure. Dopo un breve periodo di pausa ritornano nel 1984 con il disco Works, con Radio Ga Ga, Hammer to Fall e I Want to Break Free, canzone diventata un inno di libertà per i popoli sudamericani. Nel 1985 parteciparono al Live Aid, un concerto in cui erano presenti tutti i più famosi cantanti dell‟epoca, organizzato per combattere l‟AIDS in Africa. Dopo la colonna sonora per il film Flash Gordon, con l‟album A Kind of Magic del 1986 produssero la colonna per il film Highlander con l‟omonima A Kind of Magic, One Vision, Princes of the Universe e Who Wants to Live Forever. Collaborarono anche con il soprano Monserrat Caballet per la realizzazione di Barcelona, che divenne poi l‟inno ufficiale dei Giochi Olimpici di Barcellona del 1992. Conclusero gli anni Ottanta con lo stupendo disco The Miracle, contenente le famose canzoni I Want It All, Invisible Man e The Miracle (davvero un miracolo!). Gli anni Novanta iniziano male per il gruppo, nonostante questo riescono a incidere il loro ultimo successo Innuendo, con Headlong, I’m Going Slightly Mad e The Show Must Go On. Purtroppo le voci della malattia di Freddie, prima smentite dal cantante, vengono confermate; morirà all‟età di soli 45 anni il 24 Novembre 1991. Il giorno prima rilasciò la sua ultima intervista annunciando a tutto il mondo di soffrire di AIDS e che se avesse dovuto rivivere la sua vita avrebbe fatto le stesse scelte. Il 20 Aprile 1992 al Wembley Stadium di Londra si tenne il Freddie Marcury Tribute Concert, in cui parteciparono, oltre ai Queen, moltissimi cantanti come Metallica, Guns N' Roses, David Bowie, Robert Plant, George Michael, Elton John, Liza Minnelli, Extreme, Def Leppard, Zucchero, Neil Young e Liza Stansfield. Nel 1995 venne invece pubblicato l‟album Made in Heaven, con le ultime registrazioni inedite di Freddie Mercury, che riportò i Queen ai primi posti delle classifiche di vendita. Recentemente, negli anni 2005-2006, dopo tanti anni di silenzio i due componenti del gruppo rimasti, May e Taylor, hanno fatto un tour in tutto il mondo di grande successo insieme a Paul Rodgers, sotto il nome di Queen+Paul Rodgers, per sottolineare che l‟abbinamento è solo occasionale e che nessuno potrà mai sostituire Freddie. Infine da ricordare sono due brani composti da May: No-one but You (Only The Good Die Young), un tributo per le morti premature della principessa Diana e dello stesso Freddie, e Driven by You, famosa per il suo grande utilizzo in TV e per le pubblicità delle auto Ford. Edoardo RECENSIONI DEI FILM “Yes man” “Yes man” è interpretato da Jim Carrey nel ruolo di Carl Allen, un banchiere, che dopo il divorzio dalla moglie Stephanie conduce una vita monotona tutta lavoro e casa, rifiutando qualsiasi proposta gli venga offerta perché la sua parola d‟ordine è ”no”. Dopo un incontro particolare con un suo vecchio amico, aderisce ad una conferenza su “Yes man” che gli cambierà la vita: stipula un patto con se stesso impegnandosi a rispondere sempre di “sì” a tutto. Il potere del “sì”, una volta scatenato, inizia a trasformare la vita di Carl in modo straordinario e inaspettato, facendogli ottenere promozioni sul posto di lavoro, aprendo le porte a una nuova storia d‟amore e riscopre anche la gioia di vivere. Ma la sua disponibilità nell‟essere uno “Yes man”, ad accogliere ogni opportunità, gli creerà alcune difficoltà inaspettate che alla fine si risolverà. E‟ un film molto divertente e adatto a tutti, che ci fa riflettere sul valore della vita: non bisogna sprecare le opportunità che ci vengono offerte. Il treno passa una volta sola! Andrea, Angela e Federica 3D “Australia” “IL LORO LEGAME SFIDO' LE REGOLE. IL LORO AMORE SFIDO' IL DESTINO.” AUSTRALIA, il nuovo film diretto da Baz Luhrmann, regista di Romeo+Juliet e Moulin Rouge. Il film racconta le gesta di Lady Sarah Ashley (Nicole Kidman), aristocratica inglese che eredita un enorme ranch in Australia, ma quando un proprietario terriero senza scrupoli cerca di portarle via la proprietà, la donna intraprende un difficile viaggio attraverso uno sterminato paese, insieme ad un ruvido mandriano di nome Drover (Hugh Jackman), vivendo esperienze traumatiche come il bombardamento da parte dei giapponesi a Darwin, durante la Seconda Guerra Mondiale. Una storia d'amore diversa dal solito, profondamente radicata nel periodo storico in cui è ambientata e caratterizzata dai paesaggi mozzafiato dell'Outback australiano, una terra aspra, dura e indifferente alle azioni umane. Un film profondo, capace di farti riflettere, di immergerti completamente in questa natura, di farti battere il cuore attraverso la storia d‟amore dei due protagonisti. Un film che riesce a tenerti col fiato sospeso fino all‟ultimo minuto, che riesce ad emozionarti nel profondo, che non è per niente scontato. Un film in cui, quando credi che stia per finire, accadono nuovi sconvolgimenti. Giuzio Ada Paola e Chiarenza Giovanna 5°I LE AVVENTURE DI CHARLIE Il viaggio promette bene: alle otto di sabato mattina a Caselle si può trovare un gruppo di studenti dall‟aria entusiasta e di genitori un po‟ in ansia per i loro figli. Certo, non mancano gli inconvenienti, qualcuno arriva in ritardo, qualcuno ha una valigia un po‟ troppo pesante, ma niente riesce a guastare l‟eccitazione e la serenità dell‟intera classe. Dublino ci accoglie calorosamente fin da subito: il “buongiorno” dei poliziotti al controllo passaporti, l‟allegria coinvolgente dell‟autista di un taxi sovraccarico di persone e bagagli, e finalmente l‟incontro atteso – e un po‟ temuto - con la famiglia ospite. L‟intero pomeriggio è dedicato alla sistemazione nelle famiglie e all‟esplorazione del vicinato, con i suoi punti di riferimento (lo shopping centre, l‟immancabile Mc Donalds e l‟italianissimo “Giulio‟s take away”). E‟ il giorno di San Valentino, per cui l‟aria è impregnata dal profumo dei fiori e ovunque si possono scorgere cuori, palloncini, biglietti d‟auguri. L‟impressione è subito quella di una città allegra e festosa, con abitanti disponibili e gioviali, geneticamente dotati di cortesia e senso dell‟ospitalità. La domenica, come da tradizione, si spende in campagna, dove si può ammirare con i propri occhi la verde Irlanda e respirare il folklore dell‟isola attraverso canzoni e luoghi caratteristici, come il pub di Kilkenny in cui abbiamo visto la partita di rugby Italia – Irlanda (finita 9-38!). Da lunedì inizia la vera e propria settimana: sveglia alle sette, colazione in famiglia e poi camminata fino alla fermata della DART, la metropolitana di superficie che si dirama in tutta Dublino e ci permette di raggiungere la scuola, in posizione centralissima. La scuola è una vera rivelazione. Dopo un test preliminare per verificare il nostro livello di inglese, veniamo inseriti nelle classi: la prima, di tre ore, di General English e la seconda, di un‟ora, di Conversation. I compagni di corso provengono da tutto il mondo, ci sono portoghesi, brasiliani, tedeschi, spagnoli, messicani, ma anche giapponesi e coreani: è un‟occasione splendida per incontrare persone che provengono da culture totalmente differenti dalla nostra, ma che nonostante tutto sono come noi. Al termine delle lezioni ci rincontriamo tutti nella “cafeteria”, dove consumiamo velocemente il “packed lunch” preparato dalle nostre “mamme”: è sempre divertente aprire i sacchetti e verificare se contengono qualcosa che possa soddisfare i nostri palati esigenti (consiglio in particolare le patatine all‟aceto!!). Tutti i pomeriggi sono dedicati alla visita e alla scoperta della città, che, grazie alla prof.ssa Tosoratti, esperta del luogo, risulta sempre ricca di sorprese e piacevolissima. Non manca neanche il tempo per lo shopping, nei punti-vendita delle mostre (dove rischiavamo di perdere la prof.ssa Vendrame) o anche nei negozi più alla moda che affollano le vie della capitale, come “Penney‟s”, dove tutte le ragazze hanno dato fondo ai loro risparmi, o ancora nelle librerie o da “Carrol‟s”, dove è possibile acquistare qualsiasi cosa marcata Ireland. Alla sera appuntamento per la cena con la famiglia verso le sei e mezza- sette, dopo di che le serate si possono dedicare al relax, ai compiti ( immancabili!) o ancora al ritrovarsi insieme in una casa per chiacchierare tranquillamente in italiano. La settimana trascorre in fretta e, senza che ce ne rendiamo pienamente conto, siamo nuovamente in aeroporto, con qualche chilo di bagaglio in più che i fiscalissimi controllori irlandesi non ci fanno passare, ma che, con un po‟ di collaborazione da parte di tutti, riusciamo a far rientrare nel peso consentito. In breve, siamo nuovamente a Torino, dove ci attendono i nostri genitori e una fresca aria primaverile. Penso che ognuno di noi conserverà sempre un ottimo ricordo di questa esperienza, che non solo ci ha permesso di migliorare la nostra conoscenza dell‟inglese, ma anche di metterci in gioco a trecentosessanta gradi come persone e di apprezzare e conoscere un Paese che ha tanto da offrire e da insegnare. Francesca VISITA ALLA SINAGOGA Il tempo trascorso sui libri è fondamentale per conoscere sempre nuove cose e per crescere, ma allo stesso tempo credo sia importante confrontarsi con gli altri e, perché no, andare magari di persona a scoprire realtà diverse dalla nostra. É stato proprio questo lo spirito con il quale, martedì 27 gennaio, la mia classe, la 1°F, accompagnata dalle professoresse La Calce e Bagetto, è partita da scuola per andare a visitare la sinagoga di Torino. Dopo essere scesi al capolinea della Metropolitana, abbiamo raggiunto la nostra meta. Appena entrati ci siamo seduti su delle gradinate su cui si siedono di solito gli ebrei per pregare: le donne nelle ultime file sopra, e gli uomini davanti per non distrarsi guardandole. Nella stanza si notava subito il contrasto fra i mattoni dei muri e l‟altare in stile barocco, proveniente dall‟ex sinagoga di Chieri e posizionato al centro, in modo che tutti lo possano vedere; esso è rivolto verso Gerusalemme. La nostra guida è stata una signora ebrea che ci ha illustrato gli aspetti più importanti della fede ebraica. Questa religione si basa più sull‟aspetto pratico che su quello teorico, ciò nonostante bisogna studiare molto e imparare a leggere in ebraico, anche per questo gli ebrei sono pochi: in Italia ce ne sono solo 27 mila, di cui 900 residenti a Torino. Per diventare rabbini bisogna studiare duramente per molti anni; il loro compito è quello di trasmettere i principi e la conoscenza della religione ebraica senza però l‟intenzione di convertire gli altri. Si tratta, infatti, di un processo lungo e difficile, tanto che, qualora ci si sposasse con un ebreo non è automatico abbracciarne la fede, ma per fare ciò bisognerebbe studiare per molti anni e dimostrarsi degni e motivati. Il giorno più importante per ogni ebreo è il sabato, che dura dal tramonto del venerdì fino a quando non spuntano tre stelle il sabato sera. Durante questo arco di tempo gli ebrei non possono né creare qualcosa di nuovo né distruggere, ad esempio, non possono accendere il gas perché altrimenti genererebbero una fiammella, lo stesso vale per la luce. Non si può lavorare né far lavorare e si aiuta chi non può celebrare degnamente il sabato, ci si dedica allo studio e si effettua un rito di due ore. Nonostante tutti questi divieti e regole, lo shabbat è un giorno di festa da passare in famiglia e con gli amici, ci si veste bene e il giorno precedente si prepara un ricco pranzo da consumarsi in famiglia durante lo shabbat. Le differenze tra l‟ebraismo e il cristianesimo sono molteplici, si tratta, infatti, di due religioni ben diverse, per rendersene conto basti pensare che gli ebrei non ritengono Gesù il messia, ma un profeta, essi, infatti, attendono ancora la sua venuta. I bambini ebrei otto giorni dopo la nascita vengono circoncisi; durante il culto gli uomini portano sempre la kippà in testa per ricordarsi che c‟è qualcuno sopra di loro. Credono nella resurrezione della carne alla fine del mondo e nel giudizio universale, per cui i buoni saranno compensati con la vita eterna e i cattivi con l‟orrore eterno. I rabbini per tradizione si devono sposare e creare una famiglia numerosa che sia un modello da seguire per tutte le altre. Un‟ulteriore differenza è rappresentata dal calendario, infatti secondo gli ebrei adesso dovremmo essere nel 5000. Chiara Balbo 1F SOLUZIONI NUMERO GENNAIO-FEBBRAIO SUDOKU : 1 7 2 5 4 8 6 3 9 3 9 5 1 6 7 2 4 8 4 8 6 3 2 9 5 7 1 51 6 3 7 9 8 4 1 5 2 X X Martina 2 4 8 7 5 1 9 6 3 5 1 9 2 3 6 7 8 4 9 7 5 3 4 9 2 8 1 6 = - 9 6 4 8 1 5 3 2 7 8 2 1 6 7 3 4 9 5 459 - 8 X 6 = 48 408 + 3 = 411 Magna cum prudentia (Con grande prudenza) "Mangia con prudenza" Silva vasta erat (La foresta era vasta) "Silvia era grassa" Storia Prof. “cosa successe nel 313 d.C.?” Alunno “inventarono la macchina di paperino…” Note e Giustificazioni L'alunno A. assente dall'aula dalle ore 12.03, rientra in classe alle ore 12.57 con un nuovo taglio di capelli" Caesar, omnibus complitis, summa diligenzia in Italiam venit. (Sistemate tutte le cose Cesare venne in Italia con grande cautela) "Cesare, essendo pieni tutti gli autobus, venne in Italia sopra una diligenza" Carpe diem "Oggi Pesce" "L'alunno M. dopo la consegna del pagellino da far firmare ai genitori riconsegna il pagellino firmato 2 minuti dopo. Sospetto che la firma non sia autentica" Urbis et orbis lingua "La lingua dei furbi e degli orbi" "L'alunna E. giustifica l'assenza del **/**/**** causa: Scontro frontale con una mela Marlene diretta al fruttivendolo in centro" Etiam tu Brutus, filii mi "Anche tu sei brutto, figlio mio" "S. giustifica l'assenza del giorno **/**/**** motivo: Non sapevo cosa mettermi" Traduzioni di latino Procellam nautae timent (I marinai tempesta) "I maiali hanno paura di nuotare" temono la Andrea ed Edoardo BILANCIA ARIETE Avrete incontri coinvolgenti e l‟ opportunità di iniziare un rapporto intenso e dinamico, come piace a voi. Si presenteranno ottime occasioni anche a scuola, sottolineando le vostre capacità professionali, anche se dovrete stare attenti all'impulsività. TORO Rinascerà in voi la fiducia nell‟ amore. Potreste avere la conferma di aver abbracciato un amore grande, ma non abbiate fretta. A scuola è un momento complicato: ci sono un insieme di cose da portare avanti e qualche insoddisfazione di troppo da gestire. GEMELLI Questo mese fascino irresistibile, in particolar modo per chi è single. Forse potrebbe essere arrivato il momento delle scelte. Idee un po‟ confuse a scuola, nonostante le ottime possibilità Dunque, affinate la concentrazione su quello che state facendo. CANCRO Sarete colpiti da inaspettati veri e propri colpi di fulmine. Qualche possibile conflitto nei rapporti di lunga data. Le attività scolastiche vanno avanti, ma voi, molto probabilmente, percepirete una grande insoddisfazione. LEONE La situazione migliora decisamente, nuovi progetti per la vostra coppia. Ora riuscirete a ritrovare la serenità e il dialogo. A scuola novità davvero promettenti, in questo mese risolverete diverse questioni. C‟è ancora qualche possibile tensione nella vita di coppia. La famiglia richiama la vostra attenzione e ci sono problemi anche lì. A scuola riuscirete ad arrivare a grandi risultati, ma sarà merito vostro e della capacità di accettare i cambiamenti del caso. SCORPIONE Qualche complicazione è possibile con la vostra famiglia nei primissimi giorni, ma sono tensioni superabili. maggiori soddisfazioni a scuola. Ottime chance per recuperare brutti voti.. non fatevele scappare! SAGGITTARIO L'amore traballa potrebbe esserci una rottura. Ma più avanti, sicuramente non subito, potreste capire di aver abbracciato la scelta giusta. Marzo risulta essere un mese iperattivo e molto proficuo a scuola. CAPRICORNO Amore positivo per tutto il mese, avrete una passionalità davvero accesa. Un grande amore potrebbe arrivare inaspettatamente, sconvolgendo le vostre consuete attività e organizzazioni. Ottimi risultati anche a scuola.. E‟ un periodo fortunato. ACQUARIO Migliorerete notevolmente le relazioni di coppia e questo mese sarete più semplici e sensuali. Saprete organizzare al meglio il vostro lavoro e trarrete le vostre gratificazioni. I compagni vi ammirano. PESCI Potranno sussistere delle problematiche col vostro passato affettivo. Dovreste provare ad utilizzare maggiormente la razionalità. Gratificazioni a scuola soprattutto per i vostri meriti. Avrete una grande lucidità nel portare avanti i vostri progetti. VERGINE Le relazioni sono un po' complicate. Potrebbero verificarsi incontri passionali, ma anche litigi per chi è in coppia. Questo Marzo rappresenta, per voi della Vergine, un periodo difficile da affrontare, evitate di confidarvi con chiunque. Martina Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero de “Il Carlo” la Prof.ssa Banchi, la Prof. La Calce, Martina Giugliano, Edoardo Iacono, Federica Lepore, Nicola Abrescia, Alice Trombini, Francesca Pidello, Riccardo Torchio, Eugenio Iacono, Corinne Amalberto, Angela Cerra, Andrea Comandone, Sara Porcelli, Elisa Messina, Ada Paola Guzio, Giovanna Chiarenza, Anna Giulia Novero, Francesca Lapolla, Alessio De Giuseppe, Caterina Battioli, Chiara Balbo. Se volete partecipare anche voi alla redazione o semplicemente per consigli e richieste, scriveteci all’indirizzo [email protected] Al prossimo numero!!