Passare al biologico perchè no
Transcript
Passare al biologico perchè no
14 LIBERTÀ domenica 30 ottobre 2016 Agricoltura Anche quest’anno le mostre zootecniche della Fiera di Cremona parlano piacentino Più di 400 bovini alla kermesse, otto gli stand delle nostre aziende, tre quelle in gara Frisona, è piacentina la vincitrice della Mostra Nazionale di Cremona Il podio di “miss Frisona” alla Fiera di Cremona ◗◗ E’piacentina la vincitrice della Mostra Nazionale razza Frisona Italiana di Cremona, organizzata dall’Ana nella cornice delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona. La più bella a slare nel ring di CremonaFiere - secondo il giudice Marco Ladina - è Hallow Atwood Twizzle dell’Allevamento Nure Società Agricola di Piacenza. La‘Miss Frisona’si è aggiudicata anche il premio per la migliore mammella nella anni) che da tre anni partecipa alla manifestazione con bovine di razza Frisona e Jersey, ricavando ottimi risultati. Anche quest’anno infatti le vacche jersey piacentine hanno mietuto successi sui ring: l’azienda Moschini ha infatti espresso la categoria Vacche Adulte, mentre l’Allevamento Nure si è aggiudicato il premio Primo Espositore con 66 punti. Hallow Atwood Twizzle (la prima a destra nella foto) ha preceduto sul podio Du Bon Vent Inkapi (dell’Allevamento Beltramino di Buriasco, in provincia di Torino) e Jomagro Goldwyn Jasmin (di Errera Holsteins di Borgo Virgilio, in provincia di Mantova). campionessa riserva per le vacche adulte e si è meritata una menzione d’onore per le vacche giovani. «Dietro questi risultati - spiega Luca - si cela un impegno notevole, verso il quale ci spinge solo la passione: d’altra parte in un momento così difficile in termini di mer- Passare al biologico: perché no? Un convegno a Cremona ha fatto il punto sulle modalità di transizione implementare un filiera biologica. Un obiettivo che pare interessare diversi allevatori e che la Fiera di Cremona ha affrontato con un workshop che ha visto tra i relatori il ricercatore piacentino Paolo Bani, attivo all’Istituto di Zootecnica dell’Ateneo di San Lazzaro e coinvolto in prima persona da oltre un anno in un progetto finanziato dal Ministero delle risorse agricole e forestali intitolato “VaLatteBio” e portato avanti dall’Istituto piacentino in partnership con diversi enti di ricerca - che ha l’obiettivo di valutare, anche attraverso prove sperimentali, le criticità e la convenienza economica del passaggio dall’agricoltura convenzionale a quella biologica per aziende dotate di allevamenti di vacche da latte. Il tema estremamente interessante pone diversi interrogativi tra cui quello relativo all’apporto proteico: alla zootecnia biologica da latte infatti mancano proteine per l’alimentazione animale. Tra le varie possibilità vi è quella - discussa da Bani - di ricorrere a un maggiore utilizzo delle leguminose foraggere, che potrebbero costituire una soluzione. Oggi - ha chiarito il ricercatore - l’apporto proteico si basa su farine proteiche biologiche, che sono caratterizzate da prezzi elevati e volatili, disponibilità irregolare e la cui qualità non è sempre garantita. In questo senso le soluzioni possono essere ricercate nella autoproduzione di proteaginose quali il pisello e il favino oppure nel ricavo di maggior apporto proteico dai foraggi: quindi mentre nel primo caso serve una maggiore integrazione di filiera, nel secondo la strada sta nel produrre più medica e utilizzarla al meglio. La medica che è la foraggera più tradizionale per antonoma- abbiamo portato sette bovine, di cui due jersey. Da tempo infatti nella nostra azienda si allevano questi animali meravigliosi. Il loro latte offre interessanti caratteristiche in termini di percentuali di grasso e proteine, ma nel farcele prediligere non è secondaria la loro docilità e il loro splendido aspetto». Come per ogni mostra, tutti gli espositori hanno dovuto affrontare un lavoro di preparazione non piccolo per far giungere gli animali in forma per la rasse- gna: «Al di là del discorso economico, preparare gli animali per una mostra - spiega ancora il giovani Moschini - rimane un lavoro molto gravoso che richiede competenze e capacità. Per questo quest’anno ci siamo affidati ad un giovane specialista irlandese, giunto appositamente nella nostra azienda già una decina di giorni prima della mostra, che ha seguito le bovine e le ha condotte in fiera». Claudia Molinari TraTTori New HollaNd T6 Tier 4a - T5 Tier 4a - T4 Tier 4a VUOI I MODELLI SCONTATI? HAI I MINUTI CONTATI! New Holland sceglie lubrificanti Cremona - Passare al biologico e cato noi allevatori dobbiamo pur prenderci qualche soddisfazione!». E che cosa ci può essere di meglio che vedere i propri animali sfilare sul ring e magari portare a casa anche qualche premio? «Quest’anno - continua Luca - Un padiglione della mostra e l’allevatore piacentino Luca moschini Un momento della toelettatura degli animali alla Fiera di Cremona sia, presenta diversi vantaggi. Innanzitutto la medica è di casa nei nostri campi e la tecnica colturale è ben nota agli agricoltori. Inoltre, essendo coltura poliennale necessita di poche lavorazioni, come miglioratrice della fertilità del suolo si trova ottimamente inserita nelle rotazioni agronomiche, presenta un elevato valore nutrizionale per vacche da latte e un’elevata produzione (anche come proteine). Infine si tratta di coltura non OGM. Sono dunque molti i punti a favore della medica, anche se lo studioso piacentino non ha dimenticato di sottolineare anche le problematiche legate ad un intenso utilizzo della medica che vanno dalla necessità di operare più sfalci, alle perdite di raccolta anche elevate (soprattutto se affienata), alla “bassa” efficienza di utilizzazione proteica quando venga insilata, fino al profilo amminoacidico non ottimale. Più in generale il progetto Valattebio prende in considerazione la convenienza del passaggio al biologico partendo dal presupposto che nelle attuali con- BTS Cremona - Più di 400 animali di grandissimo pregio genetico in mostra, un pubblico numeroso e molto qualificato con una presenza significativa di giovani provenienti da tutta Italia e anche dall’estero: questi i numeri che hanno caratterizzato le mostre zootecniche nazionali della 71ª Fiera del bovino da latte che ha chiuso i battenti ieri a Cremona e che ha registrato anche quest’anno una presenza non trascurabile di realtà piacentine sia nella parte espositiva che in quella zootecnica. Oltre alle otto aziende presenti con i propri stand nella parte espositiva (Rota Guido Srl di Fiorenzuola; Fascina F.lli di Castelvetro Piacentino; Agrifarma di San Giorgio; Paver di Piacenza; Plp Liquid Systems di Fiorenzuola ; Casella Macchine Agricole di Carpaneto Piacentino; Soc. Agricola Al.Be.Ro. di Piacenza; Imv Technologies di Piacenza) come è ormai tradizione anche un gruppo di animali sono partiti da Piacenza alla volta del capoluogo lombardo. Tre le aziende zootecniche che hanno preso parte alle mostre precisamente Allevamento Nure; Azienda agricola Moschini Fausto; Azienda agricola Bollati Riccardo - per più di 30 animali presenti. Tra di loro anche un giovanissimo allevatore, Luca Moschini (22 dizioni di mercato il latte bio viene remunerato maggiormente, rivolgendosi ad una nicchia di consumatori disposti a spendere qualcosa in più per un prodotto che presenta caratteristiche particolari: ovviamente il problema potrebbe verificarsi qualora calasse il differenziale di prezzo tra latte bio e convenzionale. In questo caso sarà indispensabile capire il punto in cui la redditività aziendale diventa negativa. «Il progetto - spiega Bani - ha studiato questo tema e ha offerto un’interpretazione. L’azienda grande, efficiente, dotata di management simile a quello adottato nel convenzionale sembra in grado di resistere meglio dell’azienda piccola, a carattere familiare, meno efficiente in termini tecnici, che risulta più fragile. In realtà però anche per quest’ultima tipologia di azienda vi può essere una possibilità, che sta nel comprimere la remunerazione del proprio lavoro, che è rappresentato soprattutto da membri della famiglia». cmol Corri in concessionaria! Se sei abbastanza veloce, puoi avere uno degli ultimi trattori New Holland T6 Tier 4A, T5 Tier 4A e T4 Tier 4A disponibili a condizioni super vantaggiose e con finanziamento in 3 anni allo 0% e prima rata posticipata. Trattori e affari così non capitano tutti i giorni: informati subito! Offerta valida sui trattori della serie T6 Tier 4A -T5 Tier 4A - T4 Tier 4A; finanziamento in 3 anni a tasso 0% in leasing e credito agrario con canoni e rate semestrali posticipati. Tan 0%, Taeg variabile in funzione dell’importo finanziato, proposta valida salvo approvazione di CNH Industrial Capital e non cumulabile con altre iniziative finanziarie in corso. Fino al 16 Dicembre 2016 presso i concessionari New Holland aderenti all’iniziativa. Per tutte le informazioni rivolgiti al tuo concessionario o al numero 00800 64 111 111 www.newholland.com concessionario per Piacenza e provincia: www.terrepadane.it