nuova Scintilla
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servizi quotidiani su: www.nuovascintilla.com Twitter e Facebook Anno 72 | n. 19 | 15 maggio 2016| € 1,20 | Sede: Chioggia (VE), R.ne Duomo 735 | tel. 0415500562| www.nuovascintilla.com | [email protected]| Poste Italiane abb.post.D.L.353/2003 (L. 27/2/2004 n°46) art.1,c.1/ NE-PD Anno LXXII - n. 19 - 15 maggio 2016 Partecipo e decido Si avvicina un’importante tornata elettorale: va ricordato a tutti il valore della partecipazione per contribuire a scelte che incideranno sulla nostra vita quotidiana. Insieme alle nuove forme di partecipazione per rinnovare la società, non pssiamo trascurare quella di un rapporto costruttivo e di fiducia tra i cittadini e i loro rappresentanti. vedi pp. 2, 5-6, 14 CHIOGGIA 5-6 CAVARZERE 14 POLESINE15-16 Verso il confronto Oggi screening gratuito Le mosse dell’Enel Continuano le interviste ai candidati-sindaco. Lunedì 23 dibattito in auditorium con “Nuova Scintilla”. Con “Cuore amico” screening gratuito contro il rischio cardiovascolare oggi in piazza, ore 9-12. Molte attese per il futuro dalla conferenza (foto) di mercoledì 11/5 al Centro Visitatori sull’uso dell’area. EDITORIALE La “buona politica” di Vincenzo Tosello L’ esultanza del premier e del governo per l’approvazione definitiva della legge sulle unioni civili, mercoledì sera, ha rivelato un aspetto della politica non del tutto genuino se si pensa che anche in questo caso Renzi è dovuto ricorrere al voto di fiducia per assicurarsi il risultato. La vicenda ha ricompattato il Pd, diviso in tre Forza Italia, rinsaldato i verdiniani con la maggioranza e creato imbarazzo nel M5S che ha dichiarato il suo “no” alla fiducia e s’è astenuto sul me- rito. Ma c’è già chi si sta muovendo per l’indizione di un referendum abrogativo... In ogni caso, ora che sono riconosciuti i diritti delle unioni omosessuali e in buona parte anche quelli delle coppie di fatto omo o etero -, vorremmo invitare il governo a pensare un po’ di più e più seriamente, finalmente, anche a politiche familiari più adeguate per le famiglie autentiche - intendiamo per quelle fondate sul matrimonio tra un uomo e una donna -, che rimangono il caposaldo imprescindibile di una società. C’è proprio bisogno urgente di una “buona politica” a tutti i livelli - nazionale, regionale, locale - per rilanciare la vita e la speranza del Paese. Tra qualche settimana si vota per le amministrative in molte grandi città e anche in importan- ti comuni, tra i quali - da noi - Chioggia, Cavarzere e Rosolina. Contro il rischio di disaffezione, assenteismo e astensionismo, è necessario uno scatto di partecipazione, partendo dalla convinzione che la “politica vera” - quella cioè che non mira al proprio interesse o ad una fetta di potere, ma si mette al servizio del bene di tutti attraverso il dialogo e la collaborazione - è un “vero bene”! Onestà, affidabilità, competenza sono attributi indispensabili per chi intende cimentarsi con questa grande sfida, anche nelle amministrazioni locali. I numerosi candidati-sindaco e candidati-consiglieri delle tante liste presentate ci auguriamo partano da questi presupposti. E’ positivo, intanto, constatare - almeno a Chioggia - un notevole sforzo di rinno- Filiale di Chioggia Viale Stazione, 53 tel 041 5500980 [email protected] vamento della scena politica e una significativa presenza di forze giovani. Mentre va apprezzato e incoraggiato il coinvolgimento in prima persona, è necessario mettere in guardia dalle tentazioni sempre in agguato, che portano lontano dagli ideali autentici di disponibilità e di servizio. E a tutti noi elettori va ricordato che abbiamo in mano le leve della democrazia: non possiamo incorrere in scelte dettate da interessi settoriali ma puntare a cogliere un progetto globale per il bene di tutti V. T. Filiale di Chioggia Mercato Ittico “Messaggio di Pentecoste per noi cristiani”: il vescovo Adriano a pag. 11 Via G. Poli. 1 tel 041 3036181 [email protected] Filiale di Sottomarina Viale Venezia, 6 tel 041 5507300 [email protected] 2 domenica 15 maggio 2016 nuova Scintilla ATTUALITÀ ECONOMIA SCUOLA Il novello Fondo Atlante ripropone un dibattito delicatissimo nel nostro Paese La valutazione dei dirigenti scolastici predisposta dal Miur È V Quale il ruolo dello Stato? un dibattito che appassiona gli esperti economici, ma in realtà dalle parole si è già passati ai fatti pure in Italia: il ruolo dello Stato nell’economia. Argomento delicatissimo nel nostro Paese, reduce dai quasi 60 anni dell’Iri: istituto nato in epoca fascista per salvare il sistema creditizio italiano da una serie di fallimenti, divenne poi il volàno della ricostruzione nel Dopoguerra, e infine lo scatolone pubblico dove finivano tutte le aziende decotte. Così lo Stato si trovò a fare automobili (la tragica esperienza dell’Alfa Romeo), acciaio, barche, gelati e merendine… Noi abbiamo pian piano smobilitato la longa manus pubblica nell’economia, salva la proprietà di pacchetti azionari in importanti aziende strategiche (Eni, Enel, Terna, Ferrovie, Poste…). In altri Paesi occidentali – la Francia su tutti, ma pure la Germania – la commistione Stato-privati è molto diffusa e pesante. Si pensi alle banche e all’industria automobilistica, dove Parigi è dentro l’azionariato di Renault (quindi pure di Nissan) e Peugeot. Ma perché si torna a discutere di un simile tema? Lo ha riportato a galla il novello Fondo Atlante, in realtà un coacervo di denaro pubblico e privato sorto in breve tempo per salvare alcune banche e per tentare di risolvere la grana dei troppi crediti inesigibili che attanaglia l’intero settore. Ma attraverso la Cassa Depositi e Prestiti lo Stato italiano è già da tempo attivo sul fronte di investimenti e partecipazioni. Quindi – nonostante la filosofia comunitaria di non ingerenza degli Stati nelle economie (principio come visto bellamente ignorato) – la questione è in parte già delineata. Ma esiste sempre il problema degli aiuti indebiti, dei soldi pubblici che possono falsare la concorrenza, degli investimenti che non sono tali ma sussidi più o meno mascherati e più o meno interessati ad un ritorno economico. Insomma “aiuti di Stato”, e non va bene. Ma se la spesa pubblica è un buon investimento? Se soprattutto latitano gli investimenti privati, vero problema dell’Italia? Perché di liquidità in giro ce n’è un Mar Rosso, ma tutta ferma lì, in conti correnti-depositi-Btp e al massi- mo immobilizzata nel mattone. Il “venture capital” tipico del capitalismo Usa, qui non sappiamo nemmeno come tradurlo se non come “prestito bancario” dietro corpose garanzie. Ma è un’altra cosa. Quindi? La discriminante, come al solito, è la qualità, soprattutto quando di soldi (pubblici) ce ne sono pochi da investire. Foraggiare i consumi e quindi l’industria tramite bonus fiscali? Fare da leva finanziaria a “venture capital” nostrani? Usare fondi pubblici “a garanzia” di un investimento? Intervenire direttamente in grandi lavori tipo la vecchia Tav o il futuro cablaggio dell’intera nazione o quasi? Se ne può parlare. I tempi dello Stato che butta soldi dalla finestra producendo formaggini o mantenendo in vita aziende già defunte, sembrano ormai definitivamente superati. Il controllo mediatico, dei mercati finanziari, delle istituzioni europee – politiche e bancarie – ci garantiscono su questo fronte. Ma visto che le risorse sono poche, il vero problema è capire su quale tavolo giocarle, al meglio, per vincere la partita. Nicola Salvagnin SOCIETÀ. Stanno sorgendo modi nuovi per promuovere il bene comune I volti della partecipazione L a partecipazione nel nostro Paese ha volti differenti. Ce ne accorgiamo in vari modi, quando incontriamo banchetti elettorali in una piazza, quando osserviamo dei cittadini manifestare per le strade di un Paese contro la criminalità organizzata, quando ammiriamo dei giovani armati di ramazza e sacchi raccogliere rifiuti in un parco pubblico. Partecipare ha volti diversi, cosicché diventa complesso dare un giudizio sull’interesse per il bene comune nella nostra società. Sicuramente non è sufficiente vedere i dati di partecipazione a una tornata elettorale, che ci indicherebbero un continuo aumento dei non votanti. Anche se indica una questione di scarsa fiducia nelle forze politiche, come se un rapporto si fosse deteriorato e in un sistema democratico è un segno di debolezza. Forse però bisognerebbe riflettere sulle modalità di rapporto tra cittadini e loro rappresentanti, sulla capacità d’incidere sui processi che portano alle decisioni e non soltanto al momento di scegliere una soluzione o un’altra. “La democrazia cambia aspetto a seconda del tenore di vita, del bagaglio intellettuale e della cultura dell’individuo che la crea”, scriveva Pierré Bourdieu. Se le persone che compongono la società cambiano anche la vita democratica e i processi che la influenzano tendono a modificarsi. Ci accorgiamo che stanno sorgendo nuove forme di partecipazione che mostrano modi nuovi d’incidere per imprimere un cambiamento nella società. Alcune sono legate al mondo dell’economia civile come il cash mob, iniziative che tendono a premiare la responsabilità sociale o ambientale delle aziende. Si tratta di darsi appuntamento per acquistare prodotti in un punto commerciale, per promuovere la dimensione etica. Altre per contrastare pratiche pericolose come il gioco d’azzardo: con lo slot mob si premiano i bar che tolgono i videopoker, organizzando tornei di biliardino o aperitivi presso qualche locale. Altre forme di partecipazione si rintracciano nella ricerca di alleanze che porta gruppi di opinione o minoranze sociali a costruire insieme proposte concrete per modificare alcune situazioni del sistema sociale come, ad esempio, l’esperienza dell’Alleanza contro la povertà dove tante realtà sociali che vanno dalla Caritas ai sindacati hanno elaborato una misura per introdurre un reddito minimo in Italia e poi si sono fatti sostenitori e portavoce di fronte alle istituzioni politiche. C’è poi un’attenzione essenziale per partecipare alla costruzione del bene comune oggi come ha affermato Papa Francesco: “Bisogna prestare attenzione alla dimensione globale per non cadere in una meschinità quotidiana. Al tempo stesso, non è opportuno perdere di vista ciò che è locale, che ci fa camminare con i piedi per terra” (EG 234). Andrea Casavecchia Scommessa da vincere alutazione. È un elementochiave in qualsiasi processo educativo e a scuola assume tante sfumature differenti. Il nodo cruciale, naturalmente, è quello di tenere sotto controllo le dinamiche di insegnamento-apprendimento, verificando – ecco un altro termine ineludibile – il loro svolgimento coerente con obiettivi dichiarati e finalità attese. Verificare, controllare e infine valutare – cioè esprimere un giudizio su quanto successo in base ai dati raccolti e a ciò che si voleva raggiungere – fa parte propriamente del “meccanismo” scolastico. E non solo. A fine anno scolastico il meccanismo della verifica/valutazione viene associato immediatamente alla questione voti/esami/ promozioni/bocciature. E probabilmente non se ne può fare a meno. Perché valutare vuol dire anche ammettere successi o fallimenti, vuol dire riconoscere di aver raggiunto o meno – e in che modo – i traguardi stabiliti. Bisognerebbe tuttavia depurare in qualche modo il concetto/processo di verifica/valutazione da una certa alea di negatività che ne fa talvolta uno spauracchio. E cogliere piuttosto la dimensione del processo, della dinamica positiva del cammino verso i traguardi da raggiungere. In questa prospettiva l’errore, l’insuccesso, la valutazione negativa restano tappe significative, occasioni di revisione e di recupero. Alla fine, “un passo avanti”. In buona sostanza, non bisogna “avere paura” della verifica/ valutazione. Se questi sono ragionamenti di carattere generale, ci sono poi le dinamiche concrete, i “fatti” della verifica/valutazione che riguardano, in particolare, l’intero mondo scolastico e i suoi protagonisti. Da tempo, ad esempio, si parla di valutazione dei docenti e, tra l’altro, il cosiddetto concorsone altro non è che un tentativo di verifica/valutazione proprio per loro, in vista, in questo caso, dell’ingresso pieno della scuola (si potrebbe discutere all’infinito sulla validità dello strumento e delle modalità, ma qui non entriamo nella questione). Così come si parla spesso di valutazione dei docenti in ordine al cosiddetto “merito”. Non si tratta di questioni scontate: cosa valutare in concreto? E come? E chi valuta? E via con le discussioni… Nei giorni scorsi il ministero dell’Istruzione ha predisposto una direttiva sulla valutazione dei dirigenti scolastici. “È necessario – ha detto il ministro Giannini – attivare un sistema oggettivo e trasparente di valutazione del loro operato che preveda incentivi crescenti per chi raggiunge gli obiettivi di miglioramento della propria scuola”. Valutazione che dovrebbe riguardare le competenze gestionali e amministrative, la capacità di valorizzare il personale scolastico, l’apprezzamento dell’operato dei dirigenti da parte della comunità scolastica. “La valutazione dei dirigenti – ha spiegato sempre il ministro – ha come obiettivo principale la loro crescita professionale e, di conseguenza, il miglioramento della comunità scolastica in cui operano”. Nelle intenzioni è un passo avanti verso la Buona scuola e dovrebbe valorizzare, tra l’altro, l’autonomia scolastica, dando attenzione speciale alle diverse e singole realtà degli istituti. Bisognerà vedere l’applicazione – come sempre – ma la direzione sembra corretta. Anche nella prospettiva di un sistema scolastico che, pur conservando specificità e ritmi diversi inevitabili, legati alle diverse realtà italiane, cerca di mantenere standard comuni. È una scommessa da vincere. Alberto Campoleoni CHIESA E SOCIETÀ VOCI DELLA CHIESA. La “Riforma” domenica 15 maggio 2016 nuova Scintilla 3 VOCAZIONI Parla la vescova luterana Margot Kässmann, a proposito di Papa Francesco I seminaristi del Nord Italia e nel Veneto C e attenzione pastorale Sta dicendo chi sono i cristiani Tra calo numerico inquecento anni fa la Riforma di Lutero cambiò per sempre la storia. Intervista alla vescova luterana Margot Kässmann, ambasciatrice per l’Anno luterano della Chiesa evangelica di Germania: “La Chiesa e la società hanno continuamente bisogno di essere riformate. Se guardiamo papa Francesco, lui oggi sta riformando la Chiesa cattolica” e “quello che fa, i gesti che compie in un mondo secolarizzato che ha escluso Dio da sé, sono la testimonianza di cosa significa essere cristiani oggi”. La Riforma di Lutero? A 500 anni di distanza, cattolici e luterani sono di nuovo chiamati dalla storia a rimettere in discussione stili di vita e prassi consolidate per chiedersi se la Chiesa oggi è rimasta fedele alle sue radici evangeliche ed è in grado di riproporre la questione di Dio nelle società secolarizzate dell’Occidente. È la vescova luterana Margot Kässmann, ambasciatrice per l’Anno luterano della Chiesa evangelica di Germania, a lanciare la provocazione indicando in Papa Francesco un modello di “riformatore” del terzo millennio. Margot Kässmann è a Roma per partecipare ad un convegno internazionale cattolico-luterano promosso dal Pontificio Ateneo S. Anselmo, in vista della commemorazione dei 500 anni della Riforma di Lutero (1517-2017). “Martin Lutero – dice la vescova – voleva riformare la sua Chiesa e non dividerla. Per cui non avrebbe senso un giubileo della riforma che segnasse delle demarcazioni”. Poi chiede: “Siamo in grado di osare nel 2017 una revisione critica e considerare la Riforma come fatto complessivo nell’orizzonte internazionale ed ecumenico?”. Che cosa si attendono i luterani dai cattolici in questo anno di commemorazione della Riforma? Sarebbe molto importante che la Chiesa cattolica fosse parte di questa commemorazione perché la Riforma è parte di una nostra storia comune. Non è parte solo del mondo protestante ma è una storia che ci interpella tutti. In Germania molti cattolici parteciperanno al programma. Quale significato ha fare memoria di Lutero? Lui voleva riformare la sua Chiesa, la Chiesa romana cattolica. Tutti noi sappiamo che la Chiesa ma anche la società hanno continuamente bisogno di essere riformate. E se guardiamo a papa Francesco, lui oggi sta riformando la Chiesa cattolica. Lutero ha cominciato la sua Riforma partendo dalla Bibbia. Penso sia importante che ogni riforma riparta dalla Bibbia. Che cosa significa? Verso quale direzione dovrebbe andare oggi una Riforma della Chiesa? Penso che ogni processo di Riforma ponga un interrogativo: ci chiede di verificare se la Chiesa oggi è rimasta fedele alle sue radici evangeliche. E fu proprio quello che volle fare Lutero. La radice della sua critica alla Chiesa del XVI secolo nasceva da questa prospettiva. All’epoca, Lutero criticava il modo in cui la Chiesa raccoglieva soldi per dare perdono ai peccati ma questa pratica non era scritta nella Bibbia, Lutero quindi voleva ripartire da una Chiesa che si ponesse in accordo con la Bibbia. La Chiesa si era allontanata dalla Bibbia. È la domanda che i luterani si pongono ancora oggi: che cosa la Bibbia ci sta dicendo oggi? E che cosa ci sta dicendo? Chiede alle Chiese di essere segno di perdono. Ci sta chiedendo di testimoniare che ognuno di noi può perdonare l’altro per la sua colpa perché tutti abbiamo una colpa per cui chiedere perdono. Soprattutto l’Europa occidentale oggi è colpevole per come si comporta con i rifugiati. Siamo colpevoli nei confronti delle persone che muoiono nel Mar Mediterraneo perché fuggono da una situazione senza speranza alla ricerca di un futuro possibile. Siamo colpevoli perché abbiamo contraddetto le parole di Gesù che nel Vangelo di Matteo, dice: “Chi accoglie voi, accoglie me”. Non è quello che l’Europa sta facendo oggi. Lei è donna, lei è un vescovo ed oggi è stata scelta per essere ambasciatrice per l’Anno luterano della Chiesa evangelica di Germania. Qual è il ruolo della donna nella Chiesa? Nella Chiesa luterana diciamo che ogni persona che è battezzata può essere prete, vescovo e Papa. Come luterani abbiamo una grande esperienza. Ne è un segno il fatto che la Chiesa luterana ha donne vescovo. Chi è papa Francesco? Quello che fa, i gesti che compie in un mondo secolarizzato che ha escluso Dio da sé, sono la testimonianza di cosa significa essere cristiani oggi. Lavare i piedi ai detenuti in un carcere; portare con sé famiglie musulmane; andare a Lampedusa, a Lesbo e ovunque per incontrare e visitare le persone che più sono nel bisogno. Questi sono segni di autentico cristianesimo ecumenico. M. Chiara Biagioni SINODO. “Dall’ultimo banco” di Lucetta Scaraffia C risi di vocazioni? È stata fatta un’inchiesta sui seminaristi percorrendo l’Italia, da Palermo a Milano, per scoprire le risorse e indagare le crisi che stanno dietro ai numeri. Sono 2.753 i seminaristi della Chiesa italiana, censiti al 31 dicembre 2014. Nell’arco degli ultimi dieci anni rilevati, la flessione a livello nazionale è stata pari a circa il 14%. I decessi di sacerdoti sono stati 736 nel 2004 e 666 nel 2014, mentre gli abbandoni si sono mantenuti, più o meno costanti, attorno ai 40 annui. A ciò si aggiunga il numero delle ordinazioni, passate da 454 a 405 (-12%), e il totale dei sacerdoti diocesani, scesi da 33.684 a 32.174 (-4,7%). Nel complesso, la diminuzione di seminaristi è una realtà accertata ma il sistema generale del clero italiano poggia ancora su basi solide. Nel Nord Italia, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Lombardia e Triveneto sono le cinque Regioni ecclesiastiche che sommano 883 seminaristi, ovvero il 36% del dato nazionale. Giampaolo Dianin, rettore del Seminario Maggiore Vescovile di Padova. Le Chiese del Triveneto, che complessivamente contano 284 seminaristi, mostrano una “forte vivacità pastorale”, anche se “negli ultimi decenni le fatiche si sono fatte sentire”: “Ci sono, inoltre, differenze tra diocesi grandi e molto strutturate e altre più piccole che da molto tempo hanno già dovuto fare i conti con un vistoso calo di vocazioni”. I nuovi scenari pastorali, dunque, esigono soprattutto che il prete “sia capace di collaborare, di lavorare in rete con altri preti e con i laici”. Al bambino che accede al seminario minore, osserva don Dianin, si è sostituito “il giovane che dentro una vita parrocchiale ricca e provocante entra in un cammino di ricerca vocazionale per approdare prima alle comunità propedeutiche e poi al seminario maggiore”. A Padova sono pochi gli adulti quarantenni, mentre i ragazzi “hanno bisogno di lunghi percorsi di formazione non solo per verificare la chiamata ma anche per dare loro la ‘forma’ del pastoA colloquio con il rettore del Semi- re”. “Sono figli di questo nostro nario Maggiore di Padova. tempo – sottolinea il rettore Triveneto: – con le sue ricchezze e le sue sfide per le diocesi. fatiche, prima fra tutte quella di “La figura classica del parroco uscire da se stessi per donarsi e con la sua parrocchia è supeimpegnarsi superando la logica, rata dai fatti ed è subentrata troppo limitata, della realizzazioquella di prete che, dentro un ne personale”. Dopo anni fiorenti, il Seminario presbiterio e in comunione sta ora attraversando un periodo con altri sacerdoti e figure minon facile: nel 2000 erano 48 i nisteriali, coordina, anima e presiede una realtà più ampia e seminaristi, a cui si aggiungevano 8 stranieri e 4 frequentatori delle complessa”. Ne è convinto don comunità vocazionali. Oggi gli studenti sono 29 e 2 i ragazzi in attesa di entrare: “Alcuni seminari del Triveneto hanno numeri così esigui che ci si interroga se si possa parlare di ria. Ritardi, cecità, ottundimenti? Si legga, pon- una comunità formativa. Altri, derandolo, il saggio e li si scopriranno descritti, come quello di Padova, stanno documentati ma non isteriliti. Contengono tutti sperimentando oggi un calo numerico significativo che sta interil germe dell’annuncio evangelico, affidato per pellando l’intera diocesi. primo alle donne, che intendono far togliere quel manto che i secoli hanno deposto sulle loro E poi ci sono le sfide formative, cammini sempre più personalizvite concrete, siano esse di donne maritate o di zati, la consapevolezza che sei consacrate o di… single e mostrare il loro volto anni sono pochi e che l’allungaperché “a portare uno sguardo critico sulla cultura omologata, e per rinnovare le identità sen- mento di molte dinamiche adoleza cadere in un futuro informe, serve un punto scenziali chiede molto più tempo e pazienza. Le sfide della pastoradi vista femminile radicato nella tradizione cristiana. Ormai in molti – soprattutto giovani- si le, inoltre, inquietano i candidati stanno accorgendo che la visione cristiana è l’u- al presbiterato. Il timore è quello nica veramente libera, veramente rivoluzionaria di trovarsi a essere gestori di tante strutture e parrocchie, di rispetto ai pesanti condizionamenti culturali vivere sempre di corsa per mille ai quali siamo sottoposti. Ma solo se questa visione è colta nella sua dimensione dinamica e incombenze senza riuscire ad annunciare il Vangelo e a essere creativa, aperta al punto di vista femminile”. E per passare dall’utopia alla prassi? Guardare alle compagni di viaggio nella ricerca donne e ascoltarle, lasciarle operare “è questo il di Dio”. passo che attende la Chiesa oggi, passo a cui l’ha Nonostante i numeri, però, condotta il paziente lavoro dello Spirito”. In una “cerchiamo di essere esigenti e società in cui, attesta Augias, “la presenza di Dio di non lasciarci condizionare” è diventata irrilevante”, perché Egli è “semplice- impostando un “lavoro puntuale mente scivolato via, scomparso e pochi sembra- in preparazione alla domanda di no rimpiangerlo”, Scaraffia apre alla storia, trop- ammissione e al diaconato”. Previsti anche tirocini pastorali, po spesso dimenticata o annullata, e richiama le donne alla splendida battaglia dell’inutile, dal accompagnamento psicologico, periodi di stage esterni. sapore evangelico per quella Presenza. Riccardo Benotti Cristiana Dobner Presenza delle donne nella Chiesa L’ autrice richiama e amplia, in questo libro, quanto affermato nel suo intervento al Sinodo dei vescovi sulla famiglia dell’ottobre 2015: “Senza donne la Chiesa non può pensare il futuro, perché sono le donne che la tengono in piedi e non accettano più di servire senza essere ascoltate”. “Probabilmente inutile”, scrive Corrado Augias. Probabilmente inutili queste mie riflessioni. L’inutile però attrae e fa riflettere. Si apparenta con il gratuito e dona sfumature inedite e particolari alla scrittura e alla vita. Augias presenta il saggio “brillante, argomentato con abilità e competenza” di Lucetta Scaraffia dall’intrigante titolo “Dall’ultimo banco” (Marsilio, Venezia 2016, pp. 109). Non sono memorie autobiografiche oppure amarcord letterario. Forse queste non sarebbero inutili… L’inutilità è intrinseca e ineludibile alla partecipazione al Sinodo dei vescovi sulla famiglia? Certamente se il punto di vista è siglato da un masculo (forse non maschilista e patriarcale ma pur sempre masculo) che non tiene conto della resilienza femminile. Scaraffia è donna. Intelligenza, cultura e prassi di vita sono di donna. Da qui la forte responsabilità di gettare non una bomba nel campo della Chiesa e neppure una bomba intelligente che sa scegliere il proprio bersaglio (questa sì che sarebbe intelligenza inutile e devastante), ma il coraggio della donna che pensa da sé, che si conosce libera da schemi e schermature e non intende produrre macerie. La proposta è donna perché conosce la maternità che produce in positivo e non ciancia vuota o critica demolitrice. “Dall’ultimo banco”, non scelto perché allieva o studentessa disinteressata e abulica, ma accettato perché, in fin dei conti, è pur sempre meglio dell’esclusione e della distanza, lo sguardo della donna fulmina, nel senso che illumina ma anche denuncia, con il basso continuo di ben tre “senza” che introducono tre capitoli: senza storia; senza sesso; senza futuro. Perché non depositare polvere su queste pagine e acquistarsi un last minute per Maiorca? Perché “l’inutile” è molla propulsiva, dimensione che non conosce sosta, azione propositiva concreta che vuole, a tutti i costi (il costo maggiore è la verità), insieme smascherare i problemi taciuti (volutamente) e indicare le strade per risolverli guardando alle biografie profetiche di donne che hanno operato proprio sul terreno scivoloso dell’“inutile” ma con il gaudio nel cuore. Lo Spirito Santo infatti si fa beffa dei nostri senza e suscita testimoni di avvenuta emancipazione femminile, di valori spirituali che si chiamano sante, di opere, reali e concrete, per salvare la vita degli ultimi, dei poveri e degli oppressi (maschi e femmine!). L’istituzione, anche se ecclesiastica, rimane istituzione, che è d’obbligo far pensare, per non restare abbagliati da un cammino storico e sociale che muove passi da gigante senza rendersi conto che ha i piedi di argilla perché senza sto- 4 domenica 15 maggio 2016 CHIOGGIA nuova Scintilla GRUPPO POETI CITTÀ DI CHIOGGIA UNIONE EUROPEA XXV Rassegna di poesia. Riconoscimenti e ringraziamenti. A margine del convegno del 4 maggio in Auditorium S V Per valorizzare la città abato 7 maggio si è tenuta in Auditorium, a Chioggia, la XXV Rassegna di poesia con declamazione di liriche in lingua e vernacolo, del Gruppo Poeti Città di Chioggia. La presidente Guidina Borella Lando dopo aver dato il benvenuto al sindaco, a mons. Tosello ed a mons. Zenna, ha ripercorso la storia della sua Associazione Culturale che, nata dalla volontà di sette persone, è cresciuta nel tempo puntando sempre a valorizzare la nostra città attraverso la poesia. L’attività intrapresa è stata intensa: concorsi, estemporanee, presentazione di poeti e delle loro opere, interventi nelle scuole. L’amore per la poesia, inteso come un atto di fede nei confronti di un’espressione che permette di comunicare emozioni con grande potenza, ha portato una luce sul cammino della società contemporanea. Dopo la lettura delle poesie delle scomparse amiche Roma Boscolo, Alberta Camillin Chiozzi, Fabia Coppola Ravagnan e Sofia Penzo, il sindaco Giuseppe Casson ha porto il suo saluto ed ha riconosciuto il ruolo dell’associazione nella storia della nostra città consegnando una targa alla Borella Lando. Ad intervallare la declamazione delle liriche, presentati da Maria Teresa Aprile, la pianista Micaela Tiozzo, sempre disponibile verso l’Associazione con la sua meravigliosa musica, il soprano Sonia Visentin ed il baritono Clorindo Manzato. Precedute dalla presentazione critica di Guidina Borella Lando sono state lette le poesie di: Maria Luisa Baldo, Liliana Bellemo, Guidina Lando Borella, Giancarlo Boscolo Mezzopan, Chetti Buseghin, Antonio Cesarotto, Edda Cavallarin, Maria De Sario Comparato, Olga Gallo Tiozzo, Achille Grandis, Bruna Migliorin, Lucia Penzo, Luciana Sambo, Ester Tommasin, Maria Varagnolo e Rossana Veronese. Una poesia dedicata alla torre di Sant’Andrea è stata consegnata al prof. Luciano Bellemo che ha ricambiato con un modellino della torre. Ringraziamenti finali e consegna dell’Antologia per il loro sostegno a: Mario Klein della rivista “Quatro ciacoe”, Carlo Albertini, Maria Alberta Fagioli Saletti, Marina Carnacina, Stefania Lando, Micaela Tiozzo e Dino Memmo, le cui illustrazioni si potevano ammirare esposte nell’Auditorium. I poeti hanno voluto poi consegnare a Guidina Borella Lando un omaggio a riconoscimento del suo impegno. Nella Talamini GIOVENTÙ MUSICALE. Concerto dell’8 maggio Le “stagioni” dell’Europa I l Concerto che ha avuto luogo domenica 8 maggio all’Auditorium, interpretato da due giovani musicisti, Samuele Telari e Andrea Pennacchi, veri talenti della fisarmonica sia per la preparazione tecnica che per la manifesta sensibilità artistica, coltivate al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ha offerto, tra l’altro, l’opportunità di conoscere le potenzialità delle nuove tipologie di fisarmoniche, che permettono di agire su entrambi i lati dello strumento con la più ampia possibilità di utilizzo tecnico-musicale. Ricchi di numerose esperienze e di prestigiosi riconoscimenti internazionali, Telari e Pennacchi hanno dimostrato in pieno il loro straordinario virtuosismo interpretativo nell’impegnativo programma. Ma ciò che più ha colpito è stato l’itinerario percorso, che ha avuto i propri capisaldi in brani come la Sonata op. 15 di J. C. Bach, le Danze Ungheresi 4, 5, 6 di Brahms, l’Inverno di Vivaldi, il Rondò op. 14 di Mendelssohn e la fantasmagorica Balkan Rapsody del compositore contemporaneo Viatcheslav Semionov. Una triangolazione di creatività musicale che spazia senza vincoli tra le molteplici aree della articolata realtà europea, metafora eloquente di una ricerca di dialogo culturale a tutto campo. Ciò è straordinariamente importante per la coesistenza delle culture che sono presenti in Europa e nel suo circondario; nel contempo, premessa essenziale per una comprensione e pacifica coesistenza costruttiva sul piano civile tra le molteplici collettività etniche. La prossima manifestazione (sesta ed ultima della presente 42ª Stagione Concertistica della Gioventù Musicale) avrà luogo all’Auditorium San Nicolò Domenica 15 maggio alle ore 17.30. Si esibirà il musicista Gregorio Fracchia (chitarra). Franco Frizziero Il “prolifico” Gianni Zenna. Il “Giro ...in ...tondo” La tredicesima commedia! I n pochi anni Gianni Zenna (Giancarlo Zennaro) ha “sfornato” ben 13 commedie, quasi tutte in dialetto: ambientate a Chioggia, in due atti, di carattere popolare, rispecchiano mentalità e “modus vivendi” di una popolazione, che si va trasformando rispetto a quella riesumata dall’autore, ingenua ma ricca di spirito e di buon senso. Dalla prima, “L’ombra de vin”, portata nei teatri del Veneto con successo anche per merito della Compagnia “Il volto” diretta da Mimmo Puleo, all’ultima “Giro…in…tondo”, destinata agli alunni delle elementari e medie inferiori. Qui attraverso il dialogo tra una maestra “nostalgica” e un anziano bidello, l’autore rievoca giochi e trastulli di un tempo col rimpianto per passatempi ingenui che rendevano felice e spensierata la fanciullezza fino alla prima metà del ‘900. Il dialogo scorre veloce e piacevole con la rievocazione dettagliata dei giochi. Il libro è stato distribuito ai ragazzi delle elementari e forse la commedia in un prossimo futuro verrà messa in scena dopo il favorevole successo con cui è stata accolta e presentata. a. p. Motore di sviluppo iviamo in un tempo nel quale innalzare muri è molto più facile che gettare ponti. In questo quadro, secondo un’opinione comune, l’Unione europea è considerata motivo di difficoltà per i singoli e per i popoli. A partire da queste considerazioni, il 4 maggio si è tenuto nell’Auditorium San Nicolò un incontro pubblico dal titolo “L’Unione europea motore di sviluppo”; ed è interessante che, per quanto rivolto a tutti coloro i quali abbiano a cuore questo tema, l’Amministrazione comunale, autorevolmente rappresentata dal sindaco, avv. Giuseppe Casson, l’abbia pensato in modo particolare per gli studenti del locale liceo, presenti all’avvenimento. Occasione dell’evento è stato l’anniversario del Piano Schuman, a seguito del quale, con l’opera di statisti quali De Gasperi, Adenauer e Schuman, è stata fondata l’Europa unita. Portando un esempio tratto dalla propria esperienza nell’incontro con esponenti dell’Unione europea, il sindaco ha mostrato come essa non sia un soggetto lontano, che si impone ai cittadini. In base alla pratica ha mostrato come, ad esempio con riferimento alla pesca, le politiche europee possano sostenere i cittadini quando i vari attori coinvolti facciano costantemente la propria parte. Ciò perché l’Europa siamo noi. Il prof. Lucio Gentilini, storico dell’età contemporanea, partendo dal manifesto di Ventotene, ha delineato la necessità di superare gli Stati nazionali in quanto, già negli anni ’40 del XX secolo, erano considerati troppo piccoli per essere autosufficienti. Da ciò la necessità di mettere in comune le risorse economiche. Tenendo conto che una vera integrazione implica una moneta comune. Il dott. Matteo Boscolo Anzoletti, assistente universitario a Padova, ha mostrato come l’Unione europea sia stata sin da subito essenziale per avere la pace in un continente lacerato dalla guerra e dalla povertà. Ha quindi considerato come l’azione dell’Unione europea sia incentrata sulla centralità della persona, come, ad esempio, in materia di formazione, lavoro e impresa. Ha, quindi, indicato alcune linee inclusive nei confronti di Paesi extraeuropei, con misure di cooperazione attraverso la sussidiarietà. Il dott. Francesco Paesanti, biologo consulente di Finpesca, con riferimento alle vongole veraci biologiche, ha fatto un intervento che parte dalla propria esperienza sul campo. E ha portato l’attenzione dei presenti sulla necessità che la normativa europea metta a tema la salvaguardia dell’ambiente e la salvaguardia della risorsa. Ciò per avere un prodotto ittico di qualità che permane nel tempo. Toccante è stato il canto dell’Inno alla Gioia di Beethoven, inno ufficiale dell’Unione europea, da parte del Coro popolare chioggiotto, diretto dal prof. Loris Tiozzo, direttore della banda cittadina e uomo intriso di musica il quale, esplicitandone i tratti salienti, ne ha spiegato il contenuto. Riccardo Boscolo Rotary Club di Chioggia Ricordando Mario Perini M ario Perini era un “amico”, nel senso più autentico, un amico che ci mancherà. In sua compagnia ci si sentiva subito coinvolti nella sua schietta cordialità, spontaneità, sincerità, nel suo modo di essere persona semplice e gentile. Doti umane preziose che solo le persone di animo nobile possiedono. Abbiamo conosciuto la sua generosità, la sua disponibilità verso gli altri, l’impegno profuso nella professione, iniziata fin da giovanissimo, nella totale dedizione alla famiglia, sempre pronto a prodigarsi in progetti di solidarietà, tra cui le lezioni di diritto e politica economica presso l’Università Popolare della terza età mai lesinando aiuto e consigli ai numerosi partecipanti, un compito questo tenuto per molti anni che lo rendeva orgoglioso. Attivo nel ruolo assunto all’interno del Rotary Club di Chioggia, di cui era socio fin dal 1999, ne aveva ricoperto la carica di tesoriere per diversi anni e quella di presidente nel 2009-10. Ricorderemo Mario come un uomo buono e generoso, uomo concreto che non amava apparire. Un uomo che sapeva infondere serenità, dotato di una naturale capacità di stabilire un rapporto basato su rispetto e lealtà. Mario Perini resterà nella nostra memoria per quello che è stato, per l’amicizia che ci ha donato, avendo sempre presente i suoi valori di vita, nella famiglia, nella professione e nel Rotary. A. G. domenica 15 maggio 2016 CHIOGGIA nuova Scintilla 5 VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE. Le nostre interviste ai candidati-sindaco Candidata della coalizione di centrosinistra con tre liste Barbara Penzo B Quali sono sinteticamente le linee fondanti del suo programma in caso di elezione a sindaco? «Il mio programma di governo della città si articola in tre punti cardine: difesa, attacco e rilancio. La difesa è intesa come tutela dei diritti di cittadinanza, in primo luogo quello del lavoro che, come sindaco, sarà la mia priorità assoluta. La difesa si declina, poi, in un’ottica di salvaguardia dei beni comuni. L’attacco è rivolto a battersi contro la degenerazione della burocrazia, incentivando pratiche amministrative snelle, veloci e trasparenti. Gli uffici comunali vanno meglio coordinati fra loro, al fine di ottenere una maggiore collaborazione e una positiva comunicazione interna. Il rilancio, infine, è inteso come una ripartenza complessiva dell’economia locale, in una visione d’insieme che sia in grado di costruire una nuova mentalità associativa, cooperativa e sinergica, con uno stretto rapporto tra settore pubblico e privato. Da sindaco, mi impegnerò, anzitutto, per sostenere l’edilizia, il turismo, la pesca, la portualità e per favorire un nuovo welfare che rimuova ogni tipo di disagio sociale, promuovendo così la centralità della persona. È prioritario Alessandro Ferro A lessandro Ferro è architetto, ha 41 anni, sposato e padre di una bimba. Volto nuovo nell’arena politica cittadina, lavora da 16 anni nel settore dell’edilizia. È stato molto attivo all’interno del comitato cittadino di Sant’Anna, dove ha ricoperto la funzione di vicepresidente, dal 2011 al 2014. (a cura di a. p.) arbara Penzo è impegnata nel mondo del volontariato. È educatrice nel comune di Venezia, ha 46 anni, e una lunga esperienza nel settore del sociale. Si è avvicinata alla politica nel 2014 quando ha rivestito per qualche tempo la carica di assessore tecnico all’ambiente, alle pari opportunità e alla polizia locale durante la prima giunta Casson. (a cura di a. p.) Quali motivazioni l’hanno indotta a candidarsi a sindaco di Chioggia? «Ho deciso di candidarmi perché voglio impedire che Chioggia cada nel baratro dell’indifferenza e della cattiva amministrazione. La politica, per me, significa valori, programmi, condivisione; cioè mettere le persone al primo posto. È mio intento, attraverso pratiche partecipative, coinvolgere il cittadino nella gestione della cosa pubblica e rilanciare così, insieme, un progetto di sviluppo per la nostra città. La grande sfida è quella di far diventare Chioggia un laboratorio di buone pratiche e buona politica. Ciò si può fare solo perseguendo un dialogo costante con le associazioni, il mondo del volontariato, le forze economiche e sociali, il mondo culturale». Candidato del Movimento 5 Stelle valorizzare e difendere spazi ed aree pubbliche, con l’attivazione della videosorveglianza negli angoli più a rischio. Sul fronte dell’occupazione ritengo indispensabile ridare lavoro a chi l’ha perso, guardando in particolar modo ai giovani. Per quanto riguarda viabilità e mobilità, il mio impegno è quello di garantire bassi livelli di inquinamento veicolare, valorizzando il trasporto pubblico e la rete ciclabile e predisponendo nuovi parcheggi scambiatori. Ritengo inoltre di vitale importanza sostenere, a tutti i livelli, la radicale messa in sicurezza della Romea e un secondo ingresso viario a Sottomarina. Faremo poi ogni sforzo per bloccare l’impianto Gpl in Val Da Rio. Ogni aspetto programmatico dovrà però essere costantemente monitorato dai cittadini attraverso incontri periodici con la Giunta Comunale”. Come spiega la consistente presenza femminile nella “rosa” dei candidati alla carica di sindaco? «Si tratta, senz’altro, di un importante passo in avanti nella mentalità della nostra classe politica che, dopo anni di sterili annunci, ha avuto il coraggio di scegliere delle donne come interpreti di una nuova stagione amministrativa. Il centrosinistra, in particolare, ha creduto e investito in me, ma anche in tante donne giovani e competenti, presenti in larga misura nelle tre liste che mi sostengono». Per quale motivo, a suo parere, l’elettore dovrebbe votare per lei? «A Chioggia c’è bisogno di aprire una nuova stagione politica e io intendo essere promotrice di una fase di rinnovamento. Le tre liste che mi sostengono (PD, Movimento Civico Barbara Penzo Sindaco e Chioggia Popolare) propongono persone giovani, con una grande determinazione, cariche di entusiasmo e di propositi concreti. Chioggia ha bisogno di un passo in avanti di qualità e sono sicura che i cittadini crederanno nella bontà del mio progetto». Quali motivazioni l’hanno indotta a candidarsi a sindaco di Chioggia? “Troppo spesso ci si è lamentati, ed io per primo fin da quando ero vicepresidente del comitato cittadino di S. Anna, di come le Amministrazioni precedenti non abbiano saputo risolvere i problemi che ancora troviamo irrisolti. E allora perché non provarci personalmente a sistemare le cose. Del resto vengo dal mondo del lavoro, in particolare da quello dei Cantieri, e fin dall’inizio della mia attività lavorativa di architetto libero professionista, ho seguito con grande responsabilità programmando e gestendo tutte le attività sia tecniche che amministrative proprie della Direzione Lavori. Tutto questo mi ha fatto maturare molto e spero di poter portare questo mio bagaglio professionale anche nella gestione della macchina amministrativa”. Quali sono sinteticamente le linee fondanti del suo programma in caso di elezione a sindaco? “L’obbiettivo principale che il Movimento 5 Stelle si pone è far uscire la città dallo stato di isolamento e di regressione in cui è piombata, ormai da troppi anni a questa parte. Il nostro programma è molto ampio e prevede, per ogni settore di interesse, tutta una serie di interventi. Gli interventi che di seguito riporto sono alcuni dei punti principali: - Opere Pubbliche: riqualificazione delle strutture inutilizzate (es. Palazzo Renier, Colonia Turatti, teatro Astra, Centro per minori fronte ospedale, corte Salasco, Parcheggio via M. Polo, ecc...), con miglioramento dell’arredo urbano riqualificando le aree verdi, ma anche completando opere importanti per una viabilità interna alternativa (parallela viale Mediterraneo, Via F. Morosini, viabilità di Ca’ Lino), con sviluppo dei collegamenti verso le frazioni, attraverso la realizzazione del ponte sul Brenta. - Turismo: rilancio del Turismo, con possibilità di prolungare la stagione turistica (ora limitata ai soli tre mesi estivi) attraverso un’offerta diversificata con concerti, teatro, congressualità, mostre d’arte, turismo enogastronomico, turismo marittimo, turismo lagunare, oltre ad idonea cartellonistica di valorizzazione e promozione del territorio e con punti informativi per i turisti. - Pubblica amministrazione: miglioramento dell’efficienza della macchina comunale, attraverso l’istituzione di un ufficio comunale preposto per il Reperimento di fondi Europei e Regionali in collaborazione con al C.C.I.A.A. con finalità di recepire fondi per interventi diretti del Comune, ed offrire un servizio di informazione e consultazione per le p.m.i. e rendere possibile l’accesso ai fondi (troppi fondi dell’Europa sono persi). Ma anche sburocratizzazione, sportelli on-line, velocizzazione delle pratiche, servizi ai cittadini più rapidi e migliori. - Economia: agevolazioni fiscali delle imposte comunali per le nuove imprese per i primi anni. Le attività produttive sono l’anima della città, diversamente diventerebbe un dormitorio, serve quindi incentivare/tutelare le attività, perché sono occupazione, posti di lavoro. Ma agevolazioni fiscali significa anche Riduzione IMU per i terreni edificabili in comparti C/2: non è comprensibile pagare per terreni che sono edificabili solo nella carta”. Come spiega la consistente presenza femminile nella “rosa” dei candidati alla carica di sindaco? “I vecchi partiti hanno bisogno di rinnovarsi dietro al candido viso delle donne: per fare questo sfruttano l’ondata rosa esaltando misure di cambiamento. Purtroppo, però, dietro ciò si nascondono sempre i soliti esponenti della vecchia politica. Ebbene, questo non è fare largo alle donne, ma strumentalizzare la figura della donna”. Per quali motivi, a Suo parere, l’elettore dovrebbe votare per Lei? “Semplicemente perché noi siamo nuovi alla politica, incensurati, credibili, onesti e competenti. Semplicemente perché noi non abbiamo fatto, e non faremo, nessuna alleanza con partiti e ciò ci permetterà di essere svincolati da qualsiasi gioco di potere. Semplicemente perché la nostra campagna elettorale, totalmente autofinanziata e dal costo irrisorio, ci permetterà di essere liberi da qualsiasi compromesso senza rendere conto ai soliti Poteri Forti. Semplicemente perché è arrivato il momento di voltare pagina e rilanciare la città. E al grido di “Fuori i compromessi, con noi la differenza” la città potrà veramente risorgere sotto una buona stella, anzi sotto 5 Stelle. A SOSTEGNO DI BARBARA PENZO PARTITO DEMOCRATICO Federico Resler, Marino Barbieri, Verbena Bellemo, Giorgio Boscolo Berto, Enrico Boscolo Cucco, Valentina Dascanio, Giampaolo Fabris, Edy Falcone, Giannina Furlan, Marco Gurin, Terry Manfrin, Jonatan Montanariello, Silvano Naccari, Vincenzo Pelaggi, Corrado Porzionato, Sabina Rampinelli, Emilia Spagno, Francesco Tiozzo Caenazzo, Daniel Tiozzo Fasiolo, Martina Varagnolo, Cristian Vido, Emanuel Vivian, Massimiliano Zucchelli, Carla Zucconi. A SOSTEGNO DI ALESSANDRO FERRO MOVIMENTO 5 STELLE Davide Penzo, Maria Chiara Boccato, Giovanni Tiozzo Netti, Stefano Rossetti, Genny Mantoan, Marco Veronese, Luciano Passarella Donada, Endri Bullo, Ilaria Lunardi, Gianluca Naccari, Elisa Busetto, Valentina Boscolo Bragadin, Nicola Salvagno, Matteo Finotto, Daniela Sassi, Paola Landri, Claudia Convento, Massimo Monaro, Daniele Padoan, Paolo Bonfà. BARBARA PENZO SINDACO Alessandra Bianchi, Renata Boscolo Chio, Michela Boscolo Fiore, Antonia Boscolo Moretto, Giancarlo Boscolo Moretto, Giuseppina Chiereghin, Maida Chiereghin, Dario Condello, Roberto Doria, Franco Fabris, Francesco Lusciano, Margherita Nordio, Elisa I nomi degli altri candidati consiglieri delle Padoan, Michela Penzo, Ezio Perini, Luca Spinadin, Mariuccia varie liste a sostegno degli altri tre candidatiTasca, Giuliano Tiozzo Fasiolo, Andrea Voltolina, Venanzio Zanella. sindaco sono riportati a pagina seguente. CHIOGGIA POPOLARE CON BARBARA PENZO SINDACO Palmiro Scalabrin, Eliana Ardizzon, Lorella Bighin, Rinaldo Bullo, Thomas Campagnolo, Vasilli Cavaletto, Giuseppe Doria, Francesca Pagan, Elena Pellegrin, Miriam Poli, Gessica Varagnolo, Mariella Veronese, Luigina Vettorello, Mario Tartati, Fabrizio Tiengo, Bernardo Lancia. Lunedì 23 maggio alle 21 in auditorium comunale Confronto tra i 5 candidati-sindaco organizzato da “Nuova Scintilla”. 6 nuova Scintilla domenica 15 maggio 2016 CHIOGGIA VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE Lunedì 23 maggio alle 21 il confronto-dibattito organizzato da “Nuova Scintilla” L’esito è abbastanza incerto C i stiamo avvicinando a grandi passi verso il 5 giugno, data fatidica che deciderà le sorti “politiche” di piccoli e grandi comuni italiani. Si tratta, a scorrere le varie liste, di una ondata di rinnovamento e di ringiovanimento dei ranghi da parte di tutti i partiti in lizza, di cui si vedranno in futuro i frutti. In campo provinciale sono 11 i comuni interessati, i cui elettori si recheranno alle urne (in territorio diocesano saranno chiamati al voto i comuni di Chioggia, Cavarzere in provincia di Venezia e Rosolina nel rodigino). Caratteristica di queste elezioni sono le sfide interne agli schieramenti. Si contano oltre 800 candidati per i consigli comunali, ma la sfida “clou” nel veneziano è indubbiamente quella di Chioggia, dove è prevedibile il ballottaggio e dove il sindaco uscente Giuseppe Casson se la vedrà con quattro concorrenti. Anche a Cavarzere le elezioni avranno una loro particolare rilevanza. Si nota inoltre, scorrendo le liste, la presenza di molti sindaci uscenti che si rimettono in gioco e che hanno finito col rimescolare le carte, con le maggiori coalizioni divise al loro interno e i rispettivi esponenti in corsa per diverse formazioni civiche. A Chioggia i cinque candidati sindaco saranno supportati da ben 14 liste. Il partito che ha operato la maggiore rivoluzione è il Pd, che ha messo fuori della porta quasi tutti i “big”. Lo stesso discorso vale anche per “A Sinistra per Chioggia”, in cui l’ex sindaco Fortunato Guarnieri ha deciso di tirarsi fuori lasciando il posto a una giovane avvocatessa, Letizia Campanaro. Una curiosità: Franco Cerilli, il noto calciatore chioggiotto che a suo tempo militò anche nelle file dell’Inter e del Lanerossi Vicenza con Pablito Rossi, figura tra i candidati in appoggio alla candidatura della Campanaro. Poche sorprese nelle altre liste, con molti nomi dati per scontati nelle liste del centrodestra della Segantin (Luciano Serafini, Leonardo Ranieri, Fabrizio Boscolo Nale, noti imprenditori). Il sindaco uscente Casson gode dell’appoggio della Lega Nord con in testa il “contestatore” Marco Dolfin oltre che di tre liste civiche, formate quasi tutte da giovani oltre che A SOSTEGNO DI MARCELLINA SEGANTIN FORZA ITALIA Rossano Biston, Luca Boscarato, Paolo Boscolo Anzoletti, Samantha Boscolo Bello Sacchi, Beniamino Boscolo Capon “Matteo”, Piergiorgio Boscolo Gnolo, Giorgia Boscolo Manera, Sara Chiereghin, Paolo Dal Gesso, Elio Dall’Acqua, Serena De Perini, Mauro Friso, Giorgio Luppi, Catiuscia Modonese “Catia”, Laura Padoan, Milo Penzo, Franco Perini, Ionut Giovanni Pescarini, Mauro Ravagnan, Angelo Rizzi, Giorgio Tiengo “Macia”, Adriano Tiozzo Pagio, Daniela Zodo, Elisa Fabris “Veronica”. LISTA FARE Sandro Marangon, Alberto Elia, Massimo Boscolo Zemelo, Anna Boscolo, Isabella Boscolo, Riccardo Boscolo, Patrizia Boscolo Anzoletti, Daniele Boscolo Bariga, Alberto Boscolo Berto, Mario Boscolo Bocca, Francesca Boscolo Gioachina, Lara Boscolo Gnolo, Elisa Doria, Dario Duse, Paola Ferro, Stefano Giada, Marina Lanza, Massimo Nordio, Luigi Penzo, Paolo Penzo, Stefania Scarpa, Roberta Schiavon, Ilenia Tiozzo Compini, Marco Varagnolo. FRATELLI D’ITALIA Nicola Boscolo Pecchie, Armando Tiozzo Campanaro, Francesco Tiozzo Lia, Ilenia Tiozzo Netti, Federico Boscolo Cegion, Matteo Costa, Caterina Boscolo Palo, da fuggiaschi da Udc e Ncd e da alcuni forzisti contrari alla candidatura della Segantin, tra cui l’ex consigliere Brunetto Mantovan oltre a Matteo Penzo, Sandro Varagnolo, Renzo Donin e Claudio Bullo. Una puntualizzazione fin da adesso si può fare: mai come stavolta le elezioni a Chioggia sono caratterizzate da un esito piuttosto incerto. E mai un ballottaggio è stato tanto imprevedibile. Riepilogando, questi i candidati sindaco con le relative liste di sostegno: Chioggia (Ve): Giuseppe Casson (Lega Nord, Chioggia è libera, 100% Chioggia, Popolari e riformisti); Barbara Penzo (Partito democratico, Chioggia popolare, “Barbara Penzo sindaco”); Alessandro Ferro (Movimento 5 Stelle); Marcellina Segantin (Forza Italia, “Fare”, La Rete per il futuro, Chioggiaviva, Fratelli d’Italia); Letizia Campanaro (A Sinistra per Chioggia). Cavarzere (Ve): Amedeo Bernello (Lista blu Bernello sindaco); Pierfrancesco Munari (Lega Nord “Munari sindaco”), Pier Luigi Parisotto (Lista civica tricolore); Emanuele Pasquali (“Pasquali sindaco. È ora di cambiare”); Enzo Salmaso (Lista Quadrifoglio Salmaso sindaco); Henri Tommasi (Siamo Cavarzere Tommasi sindaco); Alessandro Zanierato (Movimento 5 Stelle). Rosolina (Ro): Pako Massaro (Più Rosolina Pako Massaro sindaco); Fulvia Fois (Fulvia Fois sindaco per Rosolina); Franco Vitale (Con Franco Vitale sindaco per Rosolina). a cura di a. p. L’atteso confronto-dibattito con tutti i cinque candidati-sindaco di Chioggia, organizzato come ad ogni tornata elettorale dal nostro settimanale “Nuova Scintilla”, si terrà LUNEDÌ 23 MAGGIO alle 21 in auditorium comunale, aperto a tutta la cittadinanza. Simone Perini, Dario Gallimberti, Fabiola Trovò, Gregorio Santagati, Manuela Chiereghin, Giada Bertotto, Natale Vianello detto Nini, Gianni Bello, Sebastiano Corsini, Tiziana Bagalà, Francesca Penzo, Emilia Lunetta, Nadia Boscolo Bomba, Daniela Tiozzo Campanaro, Massimo Tiozzo Lia, Veronica Elisabeth Penzo. CHIOGGIAVIVA Elena Ardizzon, Giuseppe Ardizzon, Tiziana Baudone, Cristina Bordin, Alberto Boscarato, Michele Boscolo Bragadin, Sandy Boscolo Capon, Fabrizio Boscolo Nale, Silvia Cavallarin, Alessandra Fidelfatti, Anita Mariotti, Ribana Maritan, Renzo Morato, Pierpaolo Nordio, Daniel Nordio, Leonardo Ranieri, Riccardo Ravagnan, Denis Rudellin, Luciano Serafini, Massimiliano Tiozzo, Luca Tiozzo Cieli, Alessandro Toso, Mattia Veronese, Elena Zennaro. LA RETE PER IL FUTURO Gianni Lucio, Valentina Ardizzon, Ketty Bertolin, Carlo Boscarato, Massimo Carisi, Stefania Carraro, Gianfranca Chiereghin, Daniele Dabalà, Mariacristina Fabris, Fausto Frizziero, Elisabetta Gonella, Giovanni Lucano, Roberto Moscheni, Luciano Narduzzi, Renato Pagan, Stefano Penzo, Ismaele Salvagno, Enrico Sarto, Silvia Sfriso, Mattia Turcato, Stefano Veronese, Viviana Vianello, Stefano Vivian, Tiziano Voltolina. ARTIGIANI ED ELEZIONI Una ricetta per l’economia G li artigiani “suggeriscono” al futuro sindaco la ricetta per rimettere in moto l’economia. Nei giorni scorsi l’Associazione Artigiani ha lanciato alcune idee ai cinque candidati sindaco per ridare ossigeno a una categoria portante della città. Da qualche anno il settore edile langue, soffocato dalla crisi generale e dalla concorrenza sleale di chi pratica secondi lavori in nero in barba a qualsiasi norma vigente, sicurezza compresa. Il comparto potrebbe riprendere quota con l’avvio di azioni di recupero dei centri storici. Per farlo gli artigiani suggeriscono alcune soluzioni pratiche come l’approvazione dei piani dei centri storici con l’accettazione di tutte le osservazioni già presentate dall’organizzazione; il recupero dei sottoportici con un progetto organico di rete tra privati, amministrazione, associazioni di rappresentanza e banche; una gestione dei plateatici organica con una rivisitazione del mercato del giovedì; la semplificazione della gestione delle piccole manutenzioni delle strade; stimoli per recuperare i locali dei centri storici con fondi e detassazione. «Serve poi un piano di sviluppo per la nuova imprenditoria», spiega Lazzaro Michele Siviero, presidente degli Artigiani, «pensando a un incubatore che agevoli la nascita di nuove imprese e accompagni quelle appena costituite con spazi, attrezzature e servizi a condizioni agevolate per ridurre gli oneri derivanti dall’avvio dell’attività. Questo può avvenire anche recuperando edifici comunali attualmente in disuso. Vanno poi varati progetti di recupero della cantieristica e di aree sottoutilizzate stimolando l’imprenditoria giovanile e femminile con un plafond economico e una detassazione degli oneri comunali». Gli artigiani pensano anche a “smart city” con una mobilità alternativa e la nuova tecnologia a supporto dei servizi. «La sostenibilità ambientale», spiega Siviero, «è alla base anche dello sviluppo turistico. L’innovazione e la tecnologia sono i principali motori della crescita. Noi abbiamo già alcune idee da proporre, come la creazione di distributori di energia elettrica, la rivisitazione della segnaletica per agevolare gli spostamenti, una maggiore attenzione alle manutenzioni per il risparmio energetico». L’associazione suggerisce anche la costituzione di un tavolo permanente per lo sviluppo economico del turismo, commercio e artigianato come organismo consultivo e di confronto costante con l’amministrazione per risolvere via via i problemi che si presentano. Elisabetta Boscolo Anzoletti A SOSTEGNO DI GIUSEPPE CASSON LEGA NORD Marco Dolfin, Giuliano Boscolo Buleghin, Silvano Dianin, Gaetano Doria, Lorenzo Nardo, Silvio Trevisan, Luca Casson, Laura Doria, Mara Ferro, Fabio Girotti, Marcello Gorini, Angelo Mancin, Patrizia Marinucci, Gabriele Meazzo, Marziano Pasello, Emanuela Sambo, Gianfranco Scuttari, Silvano Siviero, Michela Alessia Tiozzo, Natalina Varini, Dino Voltolina, Mirco Voltolina, Natalina Zanaga, Marianna Zennaro. CHIOGGIA È LIBERA Samuele Gambaro, Romina Tiozzo Compini, Sandro Varagnolo, Claudio Bullo, Marco Lanza, Andrea Da Re, Gianluca Boscolo Bocca, Beatrice Veronese, Renzo Donin, Erika Albertoni, Riccardina Boscolo Meneguolo, Ferdinando Aprile, Domenico Zanni, Damiano Boscolo Chio, Alberto Conforti, Andrea Mulonia, Gimmy Fabris, Barbara Boscolo Nale, Francesca Donà, Fabiano Gibin, Brunetto Mantovan, Valda Perini, Patrizia Boscolo Marchi, Carlo Guarda. 100% CHIOGGIA Ilaria Perini, Annamaria Tarozzo, Francesco Maria Tiozzo, Federica Tiozzo, Gianluca Mantoan, Elisabetta Scarpa, Enrico Veronese, Luca Camuffo, Giovanni Dinarello, Nicola Tiozzo Pagio, Morris Bacci, Caterina Dinarello, Giulia Spanio, Andrea Zennaro, Devis Bergamasco, Chiara Perazzolo. POPOLARI E RIFORMISTI Daniele Tiozzo Brasiola, Luisa Boscolo Gnolo, Matilde Persevalli, Roberto De Bei, Enrica Baiesi, Enrico Tasso, Luciano Bellemo, Gianfranco Piva, Maria Angela Fontolan, Giovanni Di Giovanni, Valentina Bullo, Claudia Cester, Oriano De Bei, Renata Bellemo, Angelo Gregorucci, Maria Grazia Sturaro, Massimo Doria, Daniele Boscolo Boca, Renato Sulprizio, Maurizio Chieregato, Ilaria Boscolo Gallo, Cosetta Tiozzo Compini, Cristiano Boscolo Cegion, Matteo Boscolo Meneguolo. A SOSTEGNO DI LETIZIA CAMPANARO A SINISTRA PER CHIOGGIA Inessa Baldin, Alberto Boscolo “Zemelo”, Lorenza Da Re, Francesco Zennaro, Cristal Griguolo, Alessandro Pepe, Isabella Abbate, Franco Cerilli, Maria Russo, Stefano Nordio, Stefania Merlin, Raimondo Campus, Alessandra Turcato, Rocco Monsellato, Flaminia Sabia, Nicola Signoretto, Clara Pagan, Francesco Orlando, Cristina Padoan, Pierangelo Carisi, Gianfranco Scarpa. domenica 15 maggio 2016 CHIOGGIA GPL A CHIOGGIA nuova Scintilla 7 IL FONDACO. “Chioggia Incontra 2016” Sull’impianto di stoccaggio dovrà misurarsi la futura amministrazione L’ultimo appuntamento sarà alla pinacoteca SS. Trinità T il medico Mario Melazzini Questione di fondamentale rilevanza Luigi Amicone intervista utto tace in merito alla costruzione di un impianto di stoccaggio di gpl poco distante dal terminal fluvio-marittimo di Chioggia e dalle civili abitazioni. Si sa solo che la concessione per questo tipo di impianti avrà la durata di 60 anni e non di 40. Non si sa chi abbia deciso questo periodo di permanenza. Rimpallo di colpe vicendevole, come sovente accade nella vicenda. Tanto più che persone informate ci dicono che i tre serbatoi dovrebbero arrivare a Chioggia alla fine di maggio e poi non sarà più possibile evitare il montaggio. L’unica speranza sta, come già detto, nel parere della Salvaguardia che, in ossequio alla sua denominazione, dovrebbe “salvaguardare” l’ambiente e la sicurezza dei cittadini. Si potrebbe anche tentare la via del convincimento con la società interessata, la SocoGas SpA a spostarsi dalla banchina A, anche se non sarà facile. Non si riesce a capire come a Chioggia si sia creata una situazione così critica, al contrario di Venezia, dove il traffico di materiali pericolosi è distante dal resto del traffico merci. Così come non si capisce perché non si sia intervenuti prima su una questione tanto importante per il nostro territorio e per la nostra popolazione. Accanto alla giusta protesta del segretario locale del Pd, c’è la promessa della candidata sindaco Marcellina Segantin, una volta entrata in carica, “di studiare tutte le carte relative per capire come sia potuta accadere una cosa simile”. Dal canto suo, Federico Resler, segretario del Pd di Chioggia, commenta che “è senz’altro gravissimo che sia stata avviata una costruzione in mancanza delle prescritte autorizzazioni di legge. Il sindaco si muove in ritardo - afferma - , in quanto avrebbe potuto e dovuto, già mesi fa, bloccare l’iter autorizzativo dell’impianto. (…) Ora si scopre oppositore fuori tempo massimo di questa vera e propria bomba ecologica a due passi dal centro cittadino. Stiamo valutando l’opportunità di appellarci alla Direttiva Europea Seveso 3, sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi a impianti industriali con sostanze pericolose, al fine di bloccare la costruzione del deposito di gpl”. A tutti risponde il sindaco Giuseppe Casson che, anche in riferimento alla fase di realizzazione di un passo carrabile in Val da Rio per consentire l’accesso delle autobotti, precisa che si tratta di un accesso abusivo: “L’autorizzazione a eseguire l’intervento non è mai stata rilasciata – ribadisce Casson – per cui tutto ciò che è stato realizzato è da ritenersi illegittimo. Siamo in attesa di riscontri da parte della commissione di Salvaguardia e da parte nostra riteniamo incompatibile un impianto con quanto disposto dalla Legge speciale che tutela la laguna vietando il passaggio di idrocarburi e con la normativa che impone il rispetto di un iter procedurale che riteniamo non essere stato effettuato”. a. p. “SLOTMOB FEST” ANCHE A CHIOGGIA Mattarella, affinché, in qualità di garante della Costituzione, stimoli l’opportunistico immobilismo degli organi spingendoli a legiferare non vendere i prodotti dell’azzardo per togliere la concessione nella (Slot, Vlt, Gratta e Vinci, lotterie gestione dell’azzardo alle società istantanee): come consumatori e multinazionali, mosse da logiche cittadini non possiamo non soste- esclusivamente di profitto. In Italia nere chi, pur sul mercato, rinuncia in soli 20 anni il giro di denaro lea guadagni facili per non rovinare gato al gioco d’azzardo è cresciuto la vita ad altre persone. Contempo- in modo abnorme (88 miliardi di raneamente in spazi vicini al locale euro solo nel 2015). scelto si organizzano “giochi sani”, In Veneto l’evento è stato organizquali biliardino, ping-pong, giochi zato in varie città quali Belluno, da tavolo ecc. per sottolineare comunque il valore del gioco come bene relazionale e per riappropriarci come cittadini di uno dei diritti e delle prerogative fondamentali dell’uomo e della donna: il poter giocare. Oltre a questo, scopo della Treviso, Padova in una maratona manifestazione nazionale era il iniziata alle 5 del mattino e prolancio del Manifesto di democratrattasi per tutta la giornata, con zia economica e la firma di una la partecipazione di centinaia di lettera da inviare al Presidente persone. Giochi sani vs gioco d’azzardo S abato 7 maggio si è svolto in tutta Italia lo Slotmob Fest, a cui ha aderito anche Chioggia con l’iniziativa organizzata in Campo del Duomo a partire dalle ore 18. Lo Slotmob è un evento apartitico e aconfessionale attuato in oltre 40 città in tutta Italia e anche a Chioggia già nel 2015 con lo scopo di sensibilizzare al problema del gioco d’azzardo e alle sue ricadute sociali, tema questo di grande attualità ed impatto anche nella nostra città. In concreto consiste nell’individuare uno o più locali che per scelta non hanno accettato di installare le “slotmachines” e far convogliare in essi più persone possibile per una piccola consumazione (colazione, aperitivo ecc.). Il ricavato delle consumazioni costituirà il “premio” per i titolari dei bar che, quali testimoni di libertà e dignità, hanno fatto la scelta economicamente molto penalizzante di V enerdì 20 Maggio, alle ore 18, presso la pinacoteca SS. Trinità di Chioggia si terrà l’ultimo incontro di “Chioggia Incontra 2016”. Ospite sarà Mario Melazzini, medico onco-ematologo e Presidente AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), che verrà intervistato da Luigi Amicone, direttore del settimanale Tempi. Emozionante e intensa sarà l’ultima serata di Chioggia Incontra (e terza serata di Historiae) che prevede l’incontro con Mario Melazzini. Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco, medico oncologo, già assessore alla Sanità della Regione Lombardia è nato a Pavia il 10 agosto 1958, sposato con tre figli. Nel 2003 gli viene confermata la diagnosi di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica). A lui l’amico Ron ha dedicato la canzone L’uomo delle Stelle presentata al Festival di Sanremo. Per respirare si aiuta con un ventilatore, per mangiare ha un sondino nello stomaco, viaggia in carrozzina e dipende dagli altri, ma questo non gli impedisce di far sentire la sua voglia di vivere nella sua triplice veste di medico, politico e paziente. Ha dovuto compiere un arduo lavoro su di sè dopo la diagnosi di SLA, ma è arrivato a capire che la vita è un dono e come tale vale la pena viverla sempre, ad ogni costo: “D’inguaribile c’è solo la mia voglia di essere”. La serata è ad entrata libera fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il centro trasfusionale AVIS riceve in dono un defibrillatore D omenica 8 maggio 2016, all’interno della 57ª Giornata del Donatore, è stato donato al Centro Trasfusionale Avis dell’ospedale di Chioggia un defibrillatore. Questa donazione dimostra l’ottimo rapporto di collaborazione che la sezione Avis ha con l’ospedale locale e conferma come essa ponga sempre straordinaria attenzione alla prevenzione e all’educazione sanitaria. Nella foto, da sinistra: il sindaco dott. Giuseppe Casson, il presidente Avis Provinciale di Venezia dott. Giorgio Brunello, il presidente Avis di Chioggia Nevio Boscolo Cappon, il dott. Gianluca Gessoni, la dott.ssa Gabriella Mazzaro, la consigliera regionale del Veneto Erika Baldin. “CHIOGGIA CONTRO IL MELANOMA” Preziosa opera di sensibilizzazione L’ associazione di volontariato onlus “Chioggia contro il melanoma” si prefigge di lottare contro il melanoma, malattia sempre più frequente anche nel territorio di Chioggia, ma che se curata in tempo può risolversi con la definitiva guarigione. Ne è presidente il dr. Marino Ioseffini. L’associazione ha inteso anche quest’anno farsi promotrice di una campagna di sensibilizzazione e di informazione sul rischio e sulla prevenzione solare diretta ai bambini delle classi seconde delle scuole primarie, culminata con la rappresentazione teatrale svoltasi il 29 aprile scorso, cui hanno partecipato tutte le classi suddette. Ciò perché sono i bambini ad essere esposti ai rischi maggiori derivanti da un’esposizione sconsiderata al sole. Ai bambini è stata consegnata una semplice ma completa Guida da usare per qualunque approfondimento che, tra le altre cose, riporta “Le fondamentali 10 regole da rispettare al sole”; inoltre un CD con due canzoncine sull’esposizione solare, il cui testo è riportato in copertina e infine per tutti i bambini una copia del fumetto con l’eroe Super Ado che sconfigge Mel (il melanoma), a cui si è ispirata la rappresentazione teatrale del 29 aprile. Nella Guida sono contenute le modalità di effettuazione dell’autoesame della pelle e la valutazione dei nei secondo la regola ABCDE (Asimmetria, Bordo, Colore, Dimensione, Evoluzione). Le regole e queste due tecniche rappresentano la più efficace, precoce e meno dispendiosa difesa da questa temibile patologia della cute. a. p. 8 nuova Scintilla domenica 15 maggio 2016 CHIOGGIA ULSS 14 MARE E SPIAGGIA prof. Spinato, con la équipe clodiense, “restituisce il volto” ad un giovane Chioggia conquista la bandiera blu Ilcolpito da un tumore benigno della parotide per il terzo anno consecutivo Nella ORL di Chioggia debutta la chirurgia “maggiore” C hioggia conquista la Bandiera Blu anche quest’anno, terzo consecutivo. L’ambito premio assegnato dalla FEE è stato ritirato mercoledì mattina dal sindaco nel corso della cerimonia ufficiale che si è svolta a Roma al Consiglio Nazionale delle Ricerche. “La bandiera blu, confermata per la terza volta consecutiva al nostro litorale, premia tutta la città coinvolta nel far proprie e nel rispettare determinate buone pratiche per la gestione sostenibile del territorio commenta il sindaco Giuseppe Casson –. Il riconoscimento è uno sprone a lavorare per migliorare la qualità della vita sia dei turisti che dei residenti. La FEE da qualche anno ha scommesso su Chioggia. Assieme abbiamo iniziato un percorso, tra i primi in Italia, non solo con il settore turistico ma anche con la nostra marineria”. “Il premio certifica la qualità delle nostre acque, delle spiagge, dell’offerta turistica, dei servizi e dei progetti di tutela e di educazione ambientale - rileva l’assessore all’ambiente, Elena Segato -. E’ un obiettivo che è stato raggiunto passo dopo passo con pazienza grazie anche al supporto dei nostri uffici. La bandiera blu, assieme al riconoscimento della bandiera verde assegnata dai pediatri italiani alle spiagge a misura di bambino, promuove il territorio ed è un’ottima opportunità per una ulteriore crescita del nostro movimento turistico”. Il programma Bandiera Blu, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU, UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo), è riconosciuto in tutto il mondo ed ha come obiettivo la promozione nei Comuni rivieraschi di una conduzione sostenibile del territorio attra- P A favore dell’agricoltura familiare in Italia e nel mondo rimo intervento a Chioggia di un tumore benigno della parotide. L’ORL della Ulss 14, che fino a ieri si occupava di una chirurgia interventistica “minore”, oggi apre le porte anche a degli interventi cosiddetti di chirurgia “maggiore” che necessitano, per la loro realizzazione e il buon risultato, di personale altamente qualificato e di nuove tecnologie. A dare il via a questa importante novità è il prof. Roberto Spinato, coordinatore del Dipartimento Interaziendale Provinciale di Otorinolaringoiatria, che partecipa agli interventi che vengono programmati a Chioggia unendosi alla équipe clodiense di Orl guidata da Massimo Mancini. In una delle ultime sedute operatorie, proprio il prof. Spinato, insieme al dott. Mancini, ha restituito ad un giovane di quarant’anni il proprio volto fino al giorno prima compromesso dalla parotide ammalata: la più grande delle ghiandole salivari, posta anteriormente al padiglione auricolare e direttamente collegata al nervo facciale. “La parotide si era ingrossata molto – ha spiegato il professore – fino a trasformarsi in una massa gommosa e tumefatta che comprimeva il nervo facciale, appoggiandosi sul ramo marginale che innerva il labbro inferiore della bocca. Un handicap estetico che procurava al paziente anche dolore e sempre più fatica nel cibarsi regolarmente”. L’intervento di parotidectomia laterale è un intervento molto delicato che deve essere eseguito da mani esperte e con l’ausilio di un microscopio all’avanguardia che ha le sembianze di un paio di occhiali ingranditori. “Bisogna sapere intervenire su una ghiandola – ha continuato Spinato – che è strettamente legata al nervo facciale, cioè quello che consente di muovere la muscolatura mimica facciale e che ci consente l’espressività del volto. Un suo danneggiamento può causare una paresi o addirittura la paralisi facciale. Il paziente, quindi, non riuscirebbe più ad aprire bene la bocca, a corrugare la fronte, o chiudere un occhio”. L’intervento, concluso con successo per il paziente, è stato eseguito con un taglio estetico dietro l’orecchio e due giorni di ricovero. “Questo ottimo risultato – ha concluso il direttore generale della Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – dimostra: uno, che abbiamo visto giusto nella realizzazione di un dipartimento di ORL interaziendale della provincia di Venezia (le professionalità e le tecnologie, in un rapporto di confronto e collaborazione reciproca, non rimangono risorse per un solo ospedale); due, che tale risultato è possibile quando alla guida di progetti così ambiziosi e importanti per la salute dei nostri cittadini, poniamo professionalità del calibro del prof. Spinato, a cui vanno i miei complimenti e tutta la mia gratitudine”. Nella foto: il prof Spinato con alcuni otorini della Ulss 14. n’iniziativa che per il secondo anno vede la collaborazione di Coldiretti e di Campagna Amica, il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, la diffusione nei Centri Missionari Diocesani della CEI e Antonello Fassari, attore da sempre a fianco alla campagna, con Giancarlo Perbellini, chef pluristellato, come testimonial. 14 anni fa FOCSIV, la Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario, scelse il riso, l’alimento tra i più consumati al mondo in particolare tra i più poveri, come l’emblema di questa Campagna. Oggi quella iniziativa vede, nel fine settimana di metà maggio, in 1.000 piazze, nei mercati di Campagna Amica e nelle parrocchie italiane circa 4.000 volontari ad offrire pacchi di riso “Roma”, per una donazione minima di 5,00 Euro, 100% italiano della Filiera Agricola Italiana. Sono 38 gli interventi di agricoltura familiare nelle aree più povere del mondo a sostegno di 114.248 famiglie di contadini e, in Italia il Villaggio solidale realizzato insieme a Coldiretti, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale del pomodoro nelle imprese agricole Coldiretti. Sono 106.000 i chili di riso presenti nelle piazze che hanno permesso a 4 aziende agricole italiane a conduzione familiare di non svendere ad un prezzo di sottocosto, ma anzi di ricevere il giusto valore di quanto prodotto. In particolare, CO.MI.VI.S. sarà impegnata nella realizzazione del progetto “Alimentiamo la speranza!” per la realizzazione e l’avviamento di centri nutrizionali e orti comunitari a Maputo - Mozambico in modo da garantire il pasto giornaliero ai 250 bambini e ragazzi che frequentano i corsi di sostegno scolastico e potenziare l’agricoltura delle famiglie della zona. Sarà possibile contribuire alla campagna attraverso l’acquisto del riso nei banchetti appositamente predisposti nelle piazze e davanti a moltissime chiese della Diocesi di Chioggia; in particolare, nella zona del Delta del Po, i banchetti saranno presenti ad Adria, Taglio di Po, Rosolina, Loreo, Porto Tolle e nella frazione di Santa Giulia (Porto Tolle). “Abbiamo RISO per una cosa seria” con i suoi pacchi di riso, soprattutto, sottolinea l’alleanza tra i contadini del Nord e del Sud del mondo con i consumatori uniti da una visione condivisa che mette al centro le persone e il lavoro dei campi, i territori e le tradizioni locali, le biodiversità e la salvaguardia dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile e il diritto di rimanere sulla propria terra e, allo stesso tempo, sostiene le piccole comunità rurali, promuove politiche favorevoli, assicura a tutti il diritto al cibo, divulga la conoscenza del valore dell’agricoltura familiare come risposta alla crisi globale, ai cambiamenti climatici, alle emigrazioni. Dal 9 al 18 maggio si può donare al 45594 un SMS da 2 Euro al cellulare personale TIM, Vodafone, WIND, 3, Postemobile, CoopVoce e Tiscali o da 2 o 5 Euro con una telefonata da rete fissa di casa TIM, Infostrada, Fastweb, Vodafone, Tiscali e TWT, per sostenere con FOCSIV: il Villaggio solidale, realizzato in Puglia insieme a Coldiretti, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale del pomodoro nelle imprese agricole Coldiretti e 38 interventi di agricoltura familiare nelle aree più povere del mondo a sostegno di 114.248 famiglie di contadini. Media Partner della Campagna sono Avvenire e TV 2000, mentre per il periodo compreso tra il 9 e il 15 maggio RAI Sociale ha concesso la settimana di raccolta fondi. Per il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la terra. www.abbiamorisoperunacosaseria.it #risoxunacosaseria BREVI DA CHIOGGIA * GIORNATA DEL DONATORE – Si è svolta domenica scorsa la 57ª Giornata del donatore con la partecipazione di avisini da tutto il Veneto, dalle Marche e dal Friuli. Sono stati premiati i donatori più fedeli ed è stato consegnato un riconoscimento speciale ad Andrea Boscolo Bocca, autista Actv, che alcuni mesi fa ha salvato una persona in piazzale Roma a Venezia colpita da un attacco cardiaco. “Le donazioni – ha precisato il presidente Avis Chioggia Nevio Boscolo Cappon, sono passate da 4.218 del 2014 a 4.431 nel 2015 con 43 nuovi soci che hanno fatto salire i generosi volontari a 2.257”. * TORRE DI S. ANDREA – Congratulazioni sono giunte agli amici della Torre dell’Orologio da parte del governatore del Veneto Luca Zaia, per aver costruito insieme ai piccoli alunni della scuola per l’infanzia “Madre Teresa di Calcutta”, una copia in legno dell’Orologio dei Dondi, il più antico ancora funzionante. “Bravissime le insegnanti e il Gruppo culturale ‘Dondi dell’Orologio’ – scrive Zaia – che hanno consentito con la loro iniziativa la trasmissione di una parte importantissima dell’identità cittadina”. Un breve servizio filmato è stato anche trasmesso il 26 aprile scorso nelle edizioni delle 14 e delle 20.30 del TG3 Veneto. * FESTA DELLA RICONOSCENZA – Si è svolta in piazzetta Vigo domenica scorsa, a cura dell’associazione InsiemeArte, la “Festa della riconoscenza” con l’allestimento di un mandala gigantesco e molto suggestivo. * CANTIERE NAVALE ABUSIVO – È decisamente sproporzionato quel cantiere navale costruito in Val da Rio, a sud dello scalo portuale, da una ditta (la Ciennecì), la quale ha visto respinto il ricorso contro l’ordinanza comunale di abbattimento dello stesso. Ciò avverrà entro fine mese, ma sorprendentemente si è diffusa la notizia della costruzione nello stesso sito di due mega yacht… * AUMENTO TARI – Alle ripetute critiche mosse da varie parti al sindaco Giuseppe Casson in merito all’aumento del 10% della Tari (la tasse delle “scoasse”), lo stesso risponde categoricamente: “Ho deciso io l’aumento e me ne assumo la responsabilità. Non c’erano altre vie di mezzo: l’alternativa era l’interruzione del servizio in città (con le inevitabili conseguenze, ndr) con la città invasa da rifiuti”. * PORTALI TURISTICI – Boom di visualizzazioni del video su YouTube riguardante Chioggia: si parla di oltre 10.000. È stato realizzato dai giovani che gestiscono portali turistici www.chioggiasottomarina.it e www.sottomarina.net, che sta spopolando in rete. Si contano mezzo milione all’anno di visitatori e più di 13.000 “mi piace” sulla pagina Facebook. Si possono ammirare gli scorci più belli della città attraverso una serie di immagini suggestive che invitano a visitare una delle più belle città della costa adriatica in un indovinato connubio turismo-arte-economia-tradizioni. *PONTILI DI APPRODO IN CANAL VENA - Con delibera della giunta comunale n. 222 del 25.11.2015 è stato finalmente approvato il progetto, predisposto dagli uffici comunali, dei nuovi pontili e autorizzato da Sst, che ha quindi provveduto a svolgere la necessaria procedura negoziata affidando infine l’appalto dei lavori. Termine per la consegna dei lavori: 70 giorni consecutivi, salvo interruzioni o imprevisti. Nessun onere è previsto a carico dei concessionari dei posti-barca. a. p. verso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche l’attenzione e la cura per l’ambiente. Info su http://www.bandierablu.org/common/index.asp. COMUNITA MISSIONARIA DI VILLAREGIA - FOCSIV Il 14 e 15 maggio, in piazza, nelle parrocchie e nei mercati “Abbiamo RISO per una cosa seria” U VITA DIOCESANA Padre Claudio, Parrocchia di Torpignattara, Roma. domenica 15 maggio 2016 nuova Scintilla 9 10 domenica 15 maggio 2016 nuova Scintilla VITA DIOCESANA LO SGUARDO PASTORALE “LAUDATO SI’” A conclusione degli incontri sull’enciclica del Papa Le sfide delle famiglie Al di là del sole I l secondo capitolo dell’esortazione “Amoris laetitia” si chiude con l’indicazione di alcune sfide cui sono sottoposte le famiglie oggi. Anzitutto lo stile di vita che rende difficile se non impossibile il dialogo intergenerazionale ed educativo. “I genitori tornano a casa stanchi e senza voglia di parlare, in tante famiglie non c’è più neppure l’abitudine di mangiare insieme, e cresce una gran varietà di offerte di distrazioni oltre la dipendenza dalla televisione”. Alcune piaghe sociali come la tossicodipendenza, l’alcolismo, il gioco d’azzardo potrebbero essere prevenute da una famiglia capace di comunicare regole buone di vita, ma in realtà la famiglia è debole perché poco sostenuta dalla società e dalla politica. Le conseguenze elencate dal papa sono davvero gravi: “famiglie distrutte, figli sradicati, anziani abbandonati, bambini orfani di genitori vivi, adolescenti e giovani disorientati e senza regole…” e soprattutto “tristi situazioni di violenza familiare, terreno fertile per nuove forme di aggressività sociale”. Un’altra sfida è l’indebolimento della “famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” che avviene con il riconoscimento delle “unioni di fatto o tra persone dello stesso sesso”. Non possono essere equiparate semplicisticamente al matrimonio: “Nessuna unione precaria o chiusa alla trasmissione della vita ci assicura il futuro della società”. Vanno certamente respinte “vecchie forme di famiglia tradizionale caratterizzate dall’autoritarismo e anche dalla violenza”, ma non per questo dobbiamo disprezzare il matrimonio e la famiglia. Una sfida importante è invece quella di rinnovarne il senso, che “risiede essenzialmente nella sua capacità di amare e di insegnare ad amare”. Il papa introduce a questo punto una di quelle sue affermazioni che hanno lo spessore di massime orientatrici: “Per quanto ferita possa essere una famiglia, essa può sempre crescere a partire dall’amore”. Sono stati fatti certamente dei passi avanti nella difesa dei diritti della donna, ma certi “costumi inaccettabili” non sono ancora del tutto sradicati: la “violenza”, i “maltrattamenti”, la riduzione a “schiavitù”, “la grave mutilazione genitale in alcune culture”, “la disuguaglianza nell’accesso ai posti di lavoro dignitosi e ai luoghi in cui si prendono le decisioni”. Lo sviluppo non ha portato solo al superamento degli eccessi delle culture patriarcali, ma anche a nuove forme di umiliazione della donna, come “la pratica dell’utero in affitto e la strumentalizzazione e mercificazione del corpo femminile”. Il papa fa allora appello alle responsabilità dell’uomo “con particolare riferimento alla protezione e al sostegno della sposa e dei figli”. Troppo spesso egli è assente. La sua assenza può essere “fisica, affettiva, cognitiva e spirituale” e “segna gravemente la vita familiare, l’educazione dei figli e il loro inserimento nella società”. Un’ultima sfida viene individuata dalle varie forme con cui si manifesta l’ideologia “genericamente chiamata gender, che nega la differenza e la reciprocità naturale di uomo e donna. Essa prospetta una società senza differenze di sesso, e svuota la base antropologica della famiglia”. È significativo che il papa chiama “sfide” tutte queste situazioni, perché per i credenti non sono tanto mali da stigmatizzare ma provocazioni a “suscitare una creatività missionaria” e inviti a “liberare in noi le energie della speranza traducendole in sogni profetici, azioni trasformatrici e immaginazione della carità”. don Francesco Zenna I l gruppo si è formato pian piano dall’ottobre scorso, una ventina circa di persone interessate ai contenuti della Laudato si’, e ha concluso la sua avventura con una cena in fraternità presso l’Oratorio dei padri Salesiani. Ascolto, condivisione, dibattito, iniziative sul territorio e tanti interrogativi hanno arricchito la lettura dell’enciclica sulla cura della casa comune. E ora? Come maturare la conversione chiesta dal Papa? Leggendo gli ultimi paragrafi sulla spiritualità ecologica ci siamo sentiti interpellati soprattutto come credenti e come Chiesa locale: quale educazione, con quali mezzi, con che tempi? Si vorrebbe un intervento chiaro e diretto da parte della Chiesa locale, ma poi ci si rende conto che la Chiesa locale siamo anche noi e non solo i nostri pastori, e che l’intervento non può essere ideologico ma esperienziale. Tuttavia i membri del gruppo hanno ritenuto opportuno allertare le comunità cristiane di fronte al rischio che il messaggio dell’enciclica cada nella dimenticanza: interventi omiletici, progetti catechistici, contenuti dell’evangelizzazione devono lasciarsi sollecitare dalle analisi fatte dal papa, dalle sue stesse denunce, così come dai processi di cambiamento che egli suggerisce. Si sottolineava che molti uomini di buona volontà potrebbero essere raggiunti dal fascino del messaggio evangelico proprio attraverso questa stimata attenzione. È stato richiamato il ruolo che possono svolgere le aggregazioni laicali maggiormente impegnate nella costruzione della convivenza umana e nel rispetto della natura e dell’ambiente. Ci si è soffermati soprattutto a interiorizzare la sorprendente proposta di papa Francesco di crescere nell’amore, nella fraternità universale, consapevoli che “abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo, che vale la pena di essere buoni e onesti”. Non si tratta di edulcorare la pillola dell’amara denuncia con SAN GIUSEPPE DI CAVARZERE. Le Cresime e il 65° della consacrazione della chiesa Giorno di festa per la comunità D TAGLIO DI PO. Chiesa parrocchiale S. Francesco d’Assisi. Le Comunioni omenica 1° maggio a San Giuseppe di Cavarzere il vescovo Adriano Tessarollo, alla S. Messa delle 10.30, ha impartito il sacramento della Confermazione a 13 ragazzi e ragazze della seconda media. In quella circostanza la comunità ha festeggiato anche il 65° anniversario della consacrazione della ricostruita chiesa, avvenuta il 28 aprile del 1951 con il vescovo Giacinto Ambrosi. Il vescovo Adriano, durante l’omelia, ha spiegato ai cresimandi che la confermazione è il modo col quale proprio loro confermano la loro fede e le promesse fatte dai loro genitori durante il battesimo. Inoltre, ricollegandosi al 65° anÈ iniziata poi la Messa con l’atto penitenziale dei comunicandi: Au- niversario della consacrazione rora Astolfi, Mirko Porzionato e la del sacro edificio, ha spiegato che la chiesa non è solo una struttura mamma Alessandra Pregnolato, composta da quattro muri e un continuata poi con il coinvolgimento di altri bambini e genitori. tetto, ma è un luogo dove tutti possono vivere la propria fede e Nel momento culminante della sentirsi più vicini a Dio e sotto celebrazione i comunicandi si il Suo sguardo paterno e protetsono posti nel corridoio centrale della chiesa e, uno alla volta, sono tivo. saliti ai piedi dell’altare maggiore Al termine della celebrazione per ricevere, da padre Luigi, Gesù liturgica, concelebrata con il nell’Ostia consacrata. Al termine, parroco don Francesco Andrigo ogni bambino ha preso una calla e e animata dal coro “S. Pio X” l’ha portata all’altare del Santissi- diretto dal M° Gino Cappello, il mo. Successivamente, padre Luigi vescovo Adriano ha benedetto la chiesa, la cappella del crocifisso e ha consegnato la pergamena-rila mostra storico-fotografica cucordo, un Tau francescano e un rata dai giovani della parrocchia. quadretto in legno con i simboli La mostra sarà visitabile fino al del pane e del vino, dono delle prossimo 5 giugno. catechiste. Poi la foto di gruppo con bambini, catechiste e parroco La giornata di festa per la comunità di S. Giuseppe di Cavarzere per ricordare la Prima Comuniosi è conclusa con un pranzo ne, giorno importante per la vita cristiana di 49 bambini e bambine conviviale presso i locali del Patronato. della parrocchia. Giannino Dian R. Pacchiega “Primo incontro” con Gesù per 49 bambini C hiesa parrocchiale di San Francesco d’Assisi di Taglio di Po centro gremita, domenica 1° maggio, per la Prima Comunione di 49 bambini e bambine accompagnati dai genitori, fratelli, nonni e tanti parenti ed amici. Riuniti in oratorio San Francesco, i comunicandi, accompagnati dalle catechiste Elena Bovolenta, Oriana Picello, Nori Bonsanto e Annalisa Veronese, dal parroco padre Luigi Bettin con i chierichetti, hanno fatto la loro entrata, con una bianca calla in mano, dalla porta centrale della chiesa addobbata a festa con tanti fiori bianchi ed hanno preso posto in presbiterio attorno all’altare maggiore, mentre il coro per giovani e il coro “Le Piccole Note” dirette dalla maestra Gessica Reddi, suonavano e cantavano “Facciamo festa”. “Cari bambini e bambine ha poi detto la catechista Annalisa - la comunità vi dà il benvenuto e partecipa con gioia a questo momento molto importante della vostra vita: oggi riceverete per la prima volta Gesù nel sacramento dell’Eucaristia”. “Vi ringraziamo del vostro affetto - ha risposto la bambina Ester - siamo molto contenti perché oggi riceveremo Gesù ingenui correttivi di “bon ton” sociale, perché “un’ecologia integrale è fatta anche di semplici gesti quotidiani nei quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento, dell’egoismo”. L’amore, infatti, “è anche civile e politico, e si manifesta in tutte le azioni che cercano di costruire un mondo migliore”. “L’amore sociale ci spinge a pensare a grandi strategie che arrestino efficacemente il degrado ambientale e incoraggino una cultura della cura che impregni tutta la società”. Uno sguardo specificamente cristiano porta a considerare l’azione gratuita dello Spirito, resa efficace anche attraverso i sacramenti. Essi sono “un modo privilegiato in cui la natura viene assunta da Dio e trasformata in mediazione della vita soprannaturale”. Attraverso la natura e i suoi elementi, assunti nel mondo della grazia, veniamo ad incontrare la presenza di Cristo risorto e della Trinità tutta, aprendo così l’orizzonte della storia a quei “cieli nuovi e terra nuova” verso cui siamo incamminati. “Nell’attesa, ci uniamo per farci carico di questa casa che ci è stata affidata, sapendo che ciò che di buono è in essa verrà assunto nella festa del cielo”. franzenn per la prima volta. Abbiamo bisogno che ci aiutiate con la vostra preghiera, perché desideriamo diventare ogni giorno migliori. Aiutateci con il vostro esempio, ad essere perseveranti nella volontà di vivere da buoni cristiani”. VITA DIOCESANA COMMENTANDO... PAROLA DI DIO Messaggio di Pentecoste per noi cristiani Letture: At 2, 1-11; Salmo 103; Rm 8, 8-17; Gv 14,15-16.23b-26 I l cristiano è colui che accoglie lo Spirito e si fa docile alla sua azione per mezzo della fede. Questo abbandonarsi all’azione dello Spirito non è un atteggiamento passivo, ma è un continuo progresso che si realizza ogni giorno in ciascun credente nella pratica dell’amore a cui lo Spirito spinge. La vita quotidiana del cristiano è faticoso passaggio dall’uomo vecchio all’uomo nuovo. Animati dal dono dello Spirito ricevuto in ogni sacramento della fede cristiana, il credente si fa docile a quello Spirito che lo guida e lo spinge ad essere in Cristo una ‘nuova creatura’: “Ma voi non così avete imparato a conoscere Cristo, se proprio gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, per la quale dovete deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima, l’uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici. Dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera”(Ef 4,20-24). Il battezzato è chiamato a mettersi in obbedienza allo Spirito in una vita che produce i frutti dello Spirito: è questa la nostra santificazione, che non è riservata a qualche ‘santo’, ma è possibilità offerta a tutti, perché sia accettata. E’ questa la nostra risposta di fede: accogliere il Dono dello Spirito e lasciarci guidare dalla sua luce e dalla sua forza. Il dono dello Spirito è frutto della Pasqua di Gesù, morto e risorto per noi. Il riferimento alla passione e morte di Cristo ricorda al cristiano che per giungere alla vita nuova, libera da tutte le schiavitù che rendono l’uomo schiavo delle ‘passioni’ che deturpano la vita bella e libera dell’uomo, si richiede lotta, sofferenza e mortificazione per seguire l’impulso dello Spirito di Dio. Questo ci fa capire anche il senso del sacramento della Penitenza, faticoso cammino perché lo Spirito del Signore Risorto costruisca in noi, nel tempo della nostra storia personale , quella santificazione alla quale ci chiama, nella misura in cui noi ci lasciamo da Lui guidare e gli permettiamo di agire in noi, senza resistergli. Quanto più ci apriamo all’azione dello Spirito tanto più saremo da Lui guidati ad immedesimarci in Cristo stesso e alla sua obbedienza al Padre. “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita che vivo nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Gal 2,20). L’esistenza cristiana è comunione con il Figlio di Dio che apre l’uomo all’amore gratuito e salvifico e che si manifesta nell’imitazione dell’amore stesso di Dio, manifestato in Cristo. Senza questo aiuto, o rifiutando questi aiuti che vengono dall’alto, dove troviamo la forza di vivere una vita libera e degna da ‘Figli di Dio’? Senza la forza di Dio non ci troveremo soli nella lotta contro ogni ‘seduzione del male’? Per questo san Paolo ci ricorda che “Dove c’è lo Spirito lì c’è la libertà”(2Cor 3,17)’! E’ l’augurio che rivolgo ad ognuno, accompagnato dalla preghiera, in questa Pentecoste. + Adriano Tessarollo domenica 15 maggio 2016 Pentecoste Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito At 2,1-11. “Li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio”. Pentecoste è la festa del compimento delle promesse. I profeti Ezechiele, Geremia, Gioele… avevano annunciato i tempi nuovi come tempi dello Spirito. Gesù stesso aveva annunciato ai suoi discepoli il dono dello Spirito, Forza dall’Alto, Maestro interiore, Guida alla verità. Ora tutto questo giunge a compimento per tutta la comunità dei credenti nel Risorto, riunita tutta assieme. Come? Dio si manifesta in maniera percettibile all’uomo attraverso i suoi sensi (udire e vedere). Una forza potente investe il luogo dove la comunità è ‘seduta’ nell’atteggiamento di chi è in ascolto e in preghiera. Il vento forte è simbolo di forza e potenza travolgente. Segue poi l’immagine del fuoco, simbolo della presenza di Dio (roveto ardente) come forza che purifica, che illumina, riscalda. Da un solo fuoco si dipartono molte ‘lingue’: uno solo è lo Spirito che è dato a tutti membri della comunità. Il risultato è che tutti furono “colmati di Spirito Santo”. L’effetto è “cominciarono a parlare… nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi…”. Il frutto dello Spirito è quello di annunciare “le grandi opere di Dio” a tutti i popoli. Lo Spirito abilita la Chiesa all’evangelizzazione dei popoli. Come al solito gli avvenimenti di rivelazione divina provocano lo stupore e l’interrogativo. Ma di fronte a quegli eventi ognuno è chiamato a fare le sue scelte. La missione a cui lo Spirito abilita la Chiesa è di annunciare le grandi opere di Dio a tutte le culture, farsi comprendere nel loro linguaggio e non pretendendo di uniformare tutte le culture al suo unico linguaggio, proprio di un tempo o di un luogo. Salmo 103. “Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra”. Tutto ciò che esiste, diventa lode nella cuore e nella voce di chi prega: “Benedici il Signore, anima mia, Signore mio Dio, quanto sei grande… quanto sono grandi, Signore, le tue opere… La Gloria del Signore sia per sempre, gioisca il Signore delle sue opere…Voglio cantare al Signore finché ho vita…la mia gioia è nel Signore… benedici il Signore, anima mia”. Ma chi prega risale a lodare l’origine di tutto. Così l’inno attribuisce tutto ciò che esiste al Signore, il Dio dell’alleanza. Tutte le creature sono vivificate dal soffio del Creatore, quello Spirito che crea la vita e continuamente la rinnova. In quel soffio vitale e creatore la Chiesa riconosce lo Spirito della Pentecoste che rigenera l’uomo nuovo a immagine del Figlio. Rm 8, 8-17.“Lo stesso Spirito, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio”. Nel capitolo ottavo della Lettera ai Romani l’apostolo traccia le coordinate della nuova vita del credente trasformato dallo Spirito Santo. Attraverso la fede in Cristo riceviamo lo Spirito che genera in noi la vita. Quale vita? Paolo distingue una vita ‘secondo la carne’ e una vita ‘secondo lo Spirito’. Questa seconda è la vita spirituale. Quali le sue caratteristiche? Chi non vive questa vita spirituale non può “piacere a Dio”. La nuova identità del credente in Cristo deriva dal fatto che lo Spirito di Dio abita in lui e lo rende partecipe della vita del Risorto che significa una qualità di vita nuova, liberata dal peccato e dalle conseguenze del peccato: egoismi, desideri e passioni contrari alla legge del Signore. Come la risurrezione di Gesù è stata opera del Padre per mezzo dello Spirito ‘vivificante’, così la nuova condizione del credente in Cristo è opera del Padre per mezzo del medesimo Spirito. Il credente entra così nella vita trinitaria, la vita di Dio: non più soggetta al peccato e alla morte, ma vita di obbedienza allo Spirito e partecipazione alla sua vita divina, di ‘figli di Dio’ adottati come fratelli di Cristo. Per questa unione con lui e grazie a Lui possiamo ‘gridare’ a Dio confidenzialmente: “Abbà”, “papà”. La figliolanza ci libera dal peccato e dalla paura. Essa si manifesterà pienamente quando condivideremo con Gesù la sua eredità: sia il nostro essere partecipi alle sue sofferenze come pure l’essere partecipi della sua risurrezione e vita divina.. Gv 14,15-16.23b-26. “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito…”. Ascoltiamo due delle cinque promesse dello Spirito nel vangelo di Giovanni. E’ sottolineato il legame tra l’amore a Gesù e l’osservanza dei comandamenti(v. 15) e il non amore a Gesù e la non osservanza della sua parola (v. 24). La conoscenza e l’osservanza della parola di Gesù è strettamente legata al dono dello Spirito che Gesù otterrà dal Padre per i suoi discepoli e che sarà presente nei loro cuori. Chi lo accoglie nella fede potrà riceverlo ed esperimentarlo, diversamente da chi, per la sua incredulità, non potrà né ricevere né esperimentare. Lo Spirito poi opererà in continuità con quanto Gesù ha detto e fatto. Gesù ha già annunziato tutta la Verità mentre era in mezzo a loro, ma ora, lo Spirito Paraclito donato dal Padre, nel nome di Gesù “insegnerà… e ricorderà” tutto ciò che Gesù ha detto. Lo Spirito guida i discepoli alla penetrazione progressiva della Parola di Gesù perché possano appropriarsene nella fede in maniera sempre più piena. Gesù ha portato la Rivelazione, lo Spirito opera nei credenti per l’intelligenza della fede. Gesù rimane l’unico Rivelatore, ma l’azione dello Spirito permette alla Chiesa di appropriarsi della Verità nella fede. + Adriano Tessarollo nuova Scintilla 11 AGENDA DEL VESCOVO Domenica 15 maggio, ore 10.15 in Cattedrale messa pontificale di Pentecoste con cresima per i ragazzi della parrocchia della cattedrale; ore 15.00 in cattedrale presiede celebrazione giubileo delle parrocchie del Buon Pastore e Spirito Santo; ore 18.00 s. messa e cresime nella parrocchia di San Bartolomeo Da lunedì 16 a giovedì 19 a Roma per l’Assemblea annuale della CEI. Venerdì 20, incontra un gruppo di preti vicentini (ordinati nel 1985). Sabato 21, ore 18.00 celebra s. messa e cresime in San Giacomo per i ragazzi dell’Unità pastorale. Domenica 22 maggio, ore 10.00 a Loreo presiede messa di Conclusione del cammino di iniziazione cristiana: sacramenti della Confermazione e ammissione alla s. Comunione; ore 16.00 in Cattedrale presiede celebrazione giubilare per il Vicariato di Cavarzere; ore 19.00 presiede messa di iniziazione cristiana di una ‘catecumena’. VICARIO GENERALE Il vicario generale sarà presente nel suo ufficio in Seminario martedì 17 e in Curia mercoledì 18 e venerdì 20. Lunedì 16, infatti, parteciperà all’incontro del Collegio dei Consultori e giovedì 19 al Corso di formazione permanente del clero. VEGLIA DI PENTECOSTE Questo sabato 14 maggio alle 21, in occasione dell’anno giubilare, il vescovo Adriano presiede la Veglia diocesna di Pentecoste in cattedrale per tutti i fedeli, giovani e adulti, associazioni, gruppi e movimenti. ADULTI DI A. C. Lunedì 16 maggio, alle ore 16.30, presso il Seminario, si terrà il quinto incontro diocesano degli adulti di Azione Cattolica con il seguente tema: “Pentecoste: l’incontro che invia”. Relatore: Rodolfo Janes. ROSARIO PERPETUO Il “Gruppo del Rosario perpetuo” di Chioggia invita all’incontro fissato per giovedì 19 maggio alle 15.30 nella basilica di S. Giacomo: recita del Rosario, celebrazione eucaristica e preghiera di adorazione con intenzione vocazionale. DAL SEMINARIO Alcuni “amici di viaggio” offrono al Seminario €. 230,00 in memoria di Renzo Perini. Un grazie di cuore, assicurando il ricordo nella preghiera. APP DI NUOVA SCINTILLA Il settimanale Nuova Scintilla è sempre in evoluzione e diventa sempre più interattivo, nella nuova versione con video, gallerie fotografiche, link, testi, punti su mappa e molto altro. E inoltre, attraverso l’app Mokazine disponibile per iPad e iPhone (e a breve anche per Android), puoi salvare e consultare offline tutte le uscite del tuo settimanale diocesano. Nuova Scintilla on-line è compatibile con i browser di Pc, Mac, Linux, iPhone, iPad, Android e Blackberry. Sempre disponibile ovunque ti trovi! 12 domenica 15 maggio 2016 nuova Scintilla VITA DIOCESANA OSSERVATORIO DEL GIUBILEO CHIOGGIA. Parrocchia dei Salesiani Consulta della diocesi di Chioggia: è toccato alle Aggregazioni laicali Attraverso la Porta Santa L o scorso sabato 7 maggio le Aggregazioni laicali, facenti parte della omonima Consulta della Diocesi di Chioggia, si sono date appuntamento per vivere insieme il Giubileo della Misericordia. In uno sfolgorante pomeriggio di sole associazioni e movimenti si sono dati appuntamento, partendo poi da due differenti punti: la chiesa di San Giacomo e l’Oratorio dei Padri Salesiani; ed hanno iniziato il loro cammino accompagnando i passi con la recita del Santo Rosario per giungere insieme al Sagraeto dove il vescovo Adriano li attendeva e li ha così accolti. La scelta di convergere da due punti diversi, abbracciando in maniera simbolica la città, voleva dimostrare che, pur nella diversità dei carismi, dei percorsi personali della vita e dell’anima, delle età e delle provenienze, il desiderio comune è quello di camminare uniti nella Chiesa per portare ovunque la gioia dell’incontro con Gesù. Si sono così ritrovati i membri dell’Azione Cattolica, di Comunione e Liberazione, Rinnovamento nello Spirito, Cammino Neocatecumenale, Movimento dei Focolari, AVULSS, Apostolato della preghiera, MEIC, famigliari del clero, Centro volontari della sofferenza ed altri che si sono uniti. Bella ed importante la presenza degli Scout - Agesci Chioggia 1, Masci e Salesiani cooperatori - che hanno accolto con grande attenzione le parole del vescovo Adriano e sono stati segno di speranza per noi tutti. Nell’attraversare la Porta Santa e meditare il percorso della Misericordia per poi vivere la celebrazione liturgica, le Aggregazioni laicali hanno così suggellato il proprio anno d’attività riaffidandosi a Lui e gioendo della Grazia della sua Misericordia. Cristina e Cesare Bellemo I GIORNI Il maggio delle mamme N on è difficile farsi catturare dall’Amoris Laetitia, la gioia dell’amore che traspare dall’esortazione del papa sulla famiglia. Vengono presentate citazioni dalla prima parte, dove la Bibbia è popolata da famiglie di tutte le specie, a cominciare dalla prima, quella di Adamo, al quale il Signore concede in dono quella che è veramente ‘la prima donna’ del mondo. Il miracolo dell’unità avviene “sia nell’abbraccio fisico, sia nell’unione dei due cuori e della vita e, forse, nel figlio che nascerà dai due”, accolto e introdotto alla fede attraverso i genitori. Un cammino bello, vero, pieno di attrattiva e di problemi, che fa esclamare: “È la nostra vita”. Una grande partita, giocata non appena con uno o due giocatori ma nell’intesa e nell’amicizia tra genitori che si incontrano accompagnando i ragazzi a scuola e al catechismo; facendo magari rifiorire anche l’oratorio, come il ‘giardino del gigante’ del famoso racconto. I papà il più delle volte rimangono sullo sfondo; chi si muove, si agita e propone e magari protesta sono le mamme, pur intrigate con i lavori fuori casa e le faccende familiari. Chi conosce l’inventiva di una donna? Ad onta della ripetuta accusa di maschilismo affibbiata alla Chiesa, tante manovre ecclesiali e una serie infinita di intraprese e di mansioni dipendono dalle donne, spose e madri in particolare. Non senza l’efficace esercito delle Suore e di altre donne consacrate, che esprimono in modo intenso e delicato la maternità, vissuta presso le fragili sponde dell’infanzia, dell’anzianità, dell’infermità fisica e morale. Facendo la conta delle donne sante della storia, dalla Maddalena a Santa Caterina, a Santa Teresa d’Avila, a Santa Gianna Beretta Molla, il conteggio non finisce mai. Senza dire il numero di regine che hanno influito su re e imperatori, a partire da Sant’Elena madre di Costantino, per allargare il panorama alle mamme di santi, come Mamma Margherita per don Bosco, o alle accoppiate di moglie e marito insieme. Altre mamme si muovono nel cerchio più ristretto del paese e della parrocchia, disperse nel mondo, nell’impresa senza fine della vita familiare e comunitaria. Nel frattempo, sembra che da tutti i versanti si frantumi il perimetro della famiglia e vada franando il castello della maternità, contaminati da invenzioni distorte e corrotto da animi infedeli. Eppure la maternità permane come mistero dell’inizio, della novità, della ripresa alla sorgente. “Abbi cura della tua gioia; che nulla ti tolga la gioia interiore della maternità”, esorta papa Francesco. Da una madre, Maria, è sorto per tutta l’umanità l’uomo nuovo Gesù Cristo. La sorgente non è seccata scorrendo lungo le praterie della storia. Anche il breve filamento di freschezza nei volti delle madri che gustano le pagine dell’Amoris Laetitia, rinnova l’antica promessa. don Angelo Domenica 15 maggio, Pentecoste: il dono dello Spirito Santo, Il fuoco vivo che discende L a solennità di Pentecoste che cade questa domenica 15 maggio - è una festa mobile, che dipende dalla data della Pasqua. In questo giorno la Chiesa fa memoria della discesa dello Spirito Santo, promesso da Gesù ai suoi discepoli, nel 50° giorno dopo la Pasqua, come ricorda Luca. Si festeggia quindi la forza che ha risuscitato il Cristo dalla morte e segna l’inizio della diffusione del messaggio di Gesù, attraverso l’opera missionaria degli apostoli. La ricorrenza è celebrata con particolare rilevanza nell’Europa Centrale e in Italia, particolarmente nel Trentino-Alto Adige, dove - a coronamento dei festeggiamenti - la domenica dopo Pentecoste si onora il Sacro Cuore di Gesù. La festa risale al 1796 quando la popolazione locale, per scongiurare l’invasione da parte delle truppe napoleoniche, fece un voto al Sacro Cuore. Da allora, per rinnovare la promessa fatta, si svolgono ogni anno processioni ricche di intensa religiosità, con bande musicali, e numerosi fedeli che sfilano spesso con i costumi tradizionali. Contemporaneamente, al calar delle tenebre, sulle cime dei monti vengono accesi fuochi che vogliono sottolineare, diversamente da quanto avviene in altre località, la devozione della popolazione verso il Sacro Cuore. G. Aldrighetti Festa popolare di Maria Ausiliatrice Lo spirito di servizio L a festa di Maria Ausiliatrice è Festa Popolare: è un momento privilegiato e un bisogno essenziale per la vita dell’Opera salesiana nel territorio di Chioggia, capace di coinvolgere persone che si sentono di condividere in diversi modi il Carisma salesiano. La festa ha lo scopo di mettere insieme le diverse forze e realtà umane presenti nell’Opera per far festa attorno a Colei che è nostra Madre e conduce la nostra vita in mezzo alle vicissitudini e attraverso i tempi della storia stessa per portarci a Suo Figlio Gesù. San Giovanni Bosco ci insegna che tutto è stato fatto dalla Madonna. Potremmo quindi dire che tutto quello che facciamo in concordanza con gli insegnamenti e l’esempio di Don Bosco, può a pieno titolo essere detto “opera di Maria Ausiliatrice”. Per la ricorrenza vanno evidenziate le celebrazioni solenni del 24 maggio con la S. Messa in onore di Maria Ausiliatrice e la Processione cittadina del 31 maggio, con la presenza del Vescovo e l’affluire dei cristiani delle diverse parrocchie della Vicaria. Attorno a questi due momenti fanno da cornice altri eventi religiosi, culturali e di gioia oratoriana caratterizzata dallo stand gastronomico, dalla musica e ballo, dalla “ris-cia” e lotteria. È altresì un’occasione per contribuire in diversi modi a raccogliere fondi per le opere parrocchiali e per l’oratorio. Il metodo privilegiato per realizzare la Festa è quello della aggregazione e collaborazione tra adulti e giovani delle diverse realtà e forze umane che condividono lo spirito educativo di don Bosco, in modo da far emergere la coralità, l’armonia e lo spirito di servizio di tutti. Ecco il programma della Festa Popolare 2016: Lunedì 16 maggio, Rosario della pace, ore 21, chiesa dei Salesiani; Inaugurazione Mostra Mariana visitabile fino al 5 giugno “Devozione mariana: Maria Ausiliatrice dal mondo a Chioggia”. Sabato 21: ore 19.30, apertura stand gastronomico; ore 20.30, “Pelaos S’balao”; ore 21.30 “Monica la danza della vita”, Balli di gruppo. Domenica 22: ore 10, Teatro Don Bosco, “Maria Madre di misericordia”, conferenza con d. Luis José Plascencia, docente di teologia dogmatica all’U.P.S.; ore 15.30, “Processione acquea lungo il Lusenzo”; ore 19.30, apertura stand; ore 21, “Leon Elvis tribute”. Martedì 24: ore 18.30, S. Messa in onore di Maria Ausiliatrice con il Vescovo Mons. Dino De Antoni. Sabato 28: ore 16, apertura giochi gonfiabili; ore 19.30 apertura stand gastronomico; ore 21 “Noi con voi Pooh tribute band”. Domenica 29: ore 16, giochi gonfiabili; ore 19.30 apertura stand gastronomico; ore 21, “Urban Country”. Martedì 31: ore 21, da Piazza Vigo, “Processione in onore di Maria Ausiliatrice” con il Vescovo Mons. Adriano Tessarollo. Mercoledì 1° giugno: ore 19.30, apertura stand gastronomico; ore 20.30, Sing Big Band; ore 21, “Dancing Caraibi”, karaoke e balli; ore 22.30, estrazione della lotteria. In tutta questa importante esperienza di collaborazione non mancano a sorreggere le parole di Don Bosco stesso: “Quando è tempo, correte, saltate, divertitevi pure finché volete ma per carità non fate peccati!”. È la rivalorizzazione oggi del tempo libero nell’esperienza educativa dell’oratorio dove il gioco in cortile diventa importante momento di vita e salutare valvola di scarico. Per questo W Maria Ausiliatrice e la Festa popolare! Pia Donaggio SOTTOMARINA. Parrocchia di San Martino Verso il matrimonio G iovedì 5 maggio 2016, nella sala Piasentini della parrocchia S. Martino in Sottomarina, si è concluso il per-corso di preparazione al matrimonio cristiano di nove coppie di fidanzati con una “pizzata” tutti in compagnia che ha fortificato l’amicizia tra le coppie. Quest’anno gli animatori del per-corso, don Pierangelo Laurenti e Marina e Claudio Siviero, sono stati coadiuvati da due giovani coppie di neo sposi Valentina e Stefano Feliciani e Silvia e Terry Manfrin che a loro volta avevano frequentato negli anni precedenti, ora felici di dare la loro disponibilità. Alla “pizzata” è seguita la consegna delle dichiarazioni di avvenuta partecipazione e ci si è dati appuntamento a domenica 29 maggio alla S. Messa delle 11.30 per la presentazione dei futuri sposi alla comunità. Marina Tenchella VITA DIOCESANA CAMMINO NEOCATECUMENALE domenica 15 maggio 2016 nuova Scintilla 13 CONFRATERNITA DEI FLAGELLANTI Parrocchia Spirito Santo. Ordinazione presbiterale di don Fabrizio Perini A Loreo raduno dei “Fradèi” nella notte della vigilia della Trinità G N “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente” Preghiera e penitenza rande motivo di gioia per la Diocesi di Chioggia, l’ordinazione sacerdotale di don Fabrizio Perini (nella foto), avvenuta sabato 7 maggio nella Cattedrale di Macerata, attraverso l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo di Macerata, Mons. Nazzareno Marconi. Don Fabrizio, nato 41 anni fa a Chioggia, era entrato nel Seminario Missionario “Redemptoris Mater” di Macerata nel 2006, dopo un tempo di discernimento vocazionale, rispondendo alla chiamata di donare la propria vita al Signore, maturata negli anni attraverso la vicinanza alla Chiesa e la sua adesione al Cammino Neocatecumenale, nella parrocchia dello Spirito Santo di Sottomarina. Il Seminario di Macerata è uno dei 107 seminari “Redemptoris Mater” diffusi nel mondo. Essi hanno la caratteristica di essere diocesani, missionari ed internazionali perché, pur essendo al servizio della diocesi che li ospita, formano sacerdoti provenienti da diverse nazioni per la missione di evangelizzazione in ogni luogo della terra, secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II e secondo il particolare carisma del Cammino Neocatecumenale. Alla celebrazione dell’ordinazione presbiteriale di don Fabrizio e di don Manuel Fernando (dal Venezuela) hanno partecipato come concelebranti il parroco e il viceparroco dell’Unità Pastorale Buon Pastore e Spirito Santo, don Antonio Chiereghin e don Matteo Scarpa, ed erano presenti, vicini alle famiglie nella chiesa festante, tanti amici e fratelli delle comunità neocatecumenali di Chioggia. Conosco Fabrizio da quando eravamo giovanissimi. Nella sua prima omelia da presbitero, domenica mattina, nella Parrocchia di Porto Recanati dove presta servizio, don Fabrizio ha detto: “Chi poteva immaginare che il Signore avesse un progetto così grande e bello per me?”. È vero, spesso la nostra ragione e la nostra umana finitezza ci impediscono di vedere che esiste su ogni uomo un progetto di misericordia e di amore al quale tutti siamo chiamati: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome”(Lc 1, 49-50), è stato ripetuto durante la celebrazione di ordinazione presbiteriale. Ringraziamo il Signore per il dono di ogni nuovo Sacerdote e perché, in don Fabrizio Perini, ci ha ricordato che Lui solo è Colui che dà un senso alla nostra vita, Lui solo è in grado di sollevarci dalla nostra fragile umanità, Lui solo è fedele per sempre. Concetta Ricottilli Don Fabrizio celebrerà a Sottomarina due Eucaristie: nella parrocchia dello Spirito Santo, domenica 22 maggio alle ore 10.30 e al Buon Pastore, domenica 29 maggio alle ore 11. IN MEMORIA DI DON ANTONIO ZENNARO Il ricordo di chi l’ha incontrato e ha condiviso con lui momenti di spiritualità “...Non vi lascerò orfani” “N on sia turbato il vostro cuore… Vado a prepararvi un posto… Non vi lascerò orfani!”. Queste importanti e significative parole di Gesù risuonano da giorni nel mio cuore e lo vengono a consolare per la mancanza di don Antonio Zennaro, donandomi la gioia e la certezza della sua nascita in Cielo. È stato grande l’amore in don Antonio, talmente grande che anche ora dal Cielo sicuramente starà pensando a noi, al “suo” Popolo di Dio, che ha amato così profondamente: “Perché dove sono io, siate anche voi”, tutti insieme con Gesù. Questo amore, così esclusivo e così forte, don Antonio lo ha testimoniato, fino agli ultimi giorni, con la preghiera di lode incessante, con la recita continua del Rosario, sempre sgranato tra le sue dita, davanti al Santissimo, presente nel tabernacolo della cappellina della Casa del Clero “San Giuseppe”, al primo piano del Seminario. Circondato sempre dalle affettuose e attente premure dei suoi confratelli e del personale che collabora nel Seminario, è stato assistito amorevolmente da loro, fino all’ultimo respiro. Era preparato a questa partenza verso il Cielo, bramava ormai con tutto il suo cuore unirsi in Paradiso nel Sacratissimo Cuore di Gesù e di Maria, nei quali si abbandonava, perché là sono celati i misteri della Misericordia di Dio. Ho conosciuto don Antonio circa vent’anni fa, nella Casa della Madonna del Divino Amore mentre, durante la convivenza mensile, nell’Oasi della Pace, ero in preghiera con i bambini della nostra comunità neocatecumenale; lui saliva in alto, fino all’Oasi, e veniva a benedirli con la sua squisita tenerezza: era felice nel vedere quei bimbi in preghiera. Poi alla fine del pranzo conviviale era solito offrire personalmente alle famiglie il gelato, innaffiato con il liquore per i mariti: era per lui l’occasione per parlarci e farci gustare la dolcezza dell’accoglienza. Alcuni anni fa l’ho rincontrato anziano nella Casa del Clero e ringrazio Dio che mi ha permesso di frequentarlo. Gli sono grata per la sua gioia spirituale che promanava nelle celebrazioni eucaristiche, per il suo entusiasmo quando poteva partecipare con la sua carrozzella, con tutte le sue forze, alle celebrazioni liturgiche in cattedrale con tutto il clero diocesano, raccolto intorno al suo tanto amato vescovo Adriano. Quanta gioia provava nell’incontrare i suoi amici e i suoi fratelli in Cristo! Aveva il carisma, donatogli dallo Spirito Santo, di contagiare con un’allegria interiore coloro che lo fermavano: per tutti aveva una parola buona e un sorriso! Grazie, don Antonio, per le tue preghiere, grazie per le litanie del Sacro Cuore e la preghiera dell’Anima Christi che mi hai fatto scoprire, grazie per la tua gentilezza regale e paterna, grazie per il tuo sorriso che mi faceva sentire sempre attesa ed accolta, grazie per le tue correzioni sulle mie genuflessioni fatte male e per le altre mie imperfezioni: desideravi sempre il massimo della Bellezza, solo per rendere glo- ria e lode al Signore, al Re dei Re. Grazie per il tuo essere sacerdote tutto di Dio fino alla fine! C’è silenzio ora nella Casa del Clero, c’è silenzio in tutto il Seminario, c’è silenzio nella Chiesa, c’è silenzio nei nostri cuori. Ma presto sarà Pentecoste e don Antonio non vorrebbe mai vederci tristi. Arriva lo Spirito Santo, l’Amore che si offre a noi con tutti i suoi sette doni e con Lui arriva la consolazione. Grazie, don Antonio, e, con te insieme, cantiamo: al Cielo, al Cielo, al Cielo! Maranathà, vieni Signore Gesù, Maranathà! Maria Luisa Fidone ella notte di sabato21 maggio si rivivrà a Loreo l’antico rito che la confraternita dei Flagellanti della Santissima Trinità ripete immutato dal 1608. Da varie parti d’Italia i Fradèi raggiungono Loreo già nel primo pomeriggio per la visita all’oratorio e per la confessione. Quest’anno la visita sarà ancora più gradita poiché dopo gli interventi di restauro del 2010 risuonerà la campana del campanile restaurato in questi mesi grazie alla Fondazione della Cassa di Risparmio. A mezzanotte precisa la campana richiama in oratorio i confratelli che, guidati dal padre guardiano don Angelo Vianello e dal priore Oscar Fanton, si riuniranno per il suggestivo rito della vestizione dei “novissi”, cerimonia aperta a tutti. Ai piedi dell’altare i nuovi confratelli chiederanno di far parte della “compagnia” ed aiutati dai padrini presentatori indosseranno per la prima volta il caratteristico saio rosso, il cordiglio ed il cappuccio. Dopo le invocazioni alla Santissima Trinità ed alle preghiere del Padre Guardiano seguirà la lettura della “mariegola”: le regole che scandiscono l’appartenenza alla confraternita. Terminato questo rito i confratelli si recheranno nell’attiguo duomo dove, a luci spente ed a porte chiuse, avrà inizio il rito segreto conosciuto solo ai Fradèi. Al termine comporranno una rossa processione e seguendo il Cristo Crocefisso raggiungeranno la chiesa dedicata alla Madonna del Pilastro, la più antica chiesa del Polesine per le preghiere a Maria. Ritorneranno in processione verso il loro oratorio passando prima per il camposanto per le preghiere ai defunti. Raggiunto l’oratorio il padre guardiano celebrerà la santa Messa della Festa della santissima Trinità ed il saluto e gli auguri del Priore chiuderanno questa notte di preghiera e di penitenza. La confraternita nasce nel 1608 per volere del Vescovo di Chioggia Lorenzo Prezzato, nel 1613, aumentando di numero, chiede ed ottiene di costruire un proprio oratorio, vera scuola di preghiera e scrigno dove sono custodite numerose testimonianze artistiche. La notte del 21 maggio sarà una notte speciale che ricorderà nella preghiera anche Gabriella Pacchiella che per lunghi anni si è occupata della distribuzione dei sai e custode attenta dei preziosi registri della confraternita, un punto di riferimento per centinaia di confratelli che, sparsi per il mondo e non potendo partecipare per vari motivi, si rivolgevano a lei per il pagamento delle quote annuali e per le varie comunicazioni. Alla confraternita dei Flagellanti di Loreo sono iscritte anche numerose consorelle che non vestono alcun saio né possono partecipare ai riti di preghiera. Ad oggi i Fradèi di Loreo rappresentano una delle poche confraternite presenti nel nord Italia ed il richiamo si fa ancora sentire: anche quest’anno il rito della vestizione vedrà l’entrata di parecchi nuovi confratelli desiderosi di aderire alle regole antiche che richiamano alla penitenza, alla preghiera ed alla carità. Per saperne di più consigliamo la lettura del libro “I flagellanti della santissima Trinità” opera dello storico Piergiorgio Bassan edita da Il Gerione nel 1976 ed il libro “La confraternita della Santissima Trinità nel contesto della venezianità di Loreo” di Enrico Bonafè edito in occasione dei 400 anni Andrea Bellato dell’oratorio da Nuova Scintilla. Nella foto: la Confraternita con proprie insegne in occasione del pellegrinaggio giubilare alla cattedrale di Chioggia. Comunità Missionaria di Villaregia. Il ricordo di mons. Antonio Zennaro “padre affettuoso” Un dono prezioso e ascoltare, per accompagnare e consigliare. L’allora vescovo, sua ecc.za mons. Sennen Corrà, lo nominò suo delegato presso la Comunità Missionaria e don on la scomparsa di mons. Antonio Zennaro la Co- Antonio ha svolto con impegno, sollecitudine e dedimunità Missionaria di Villaregia ha perso un pa- zione questo suo compito, offrendoci la sua presenza, dre affettuoso, un fratello attento, un caro amico. la sua competenza e il suo affetto. In tanti momenti Don Antonio è stato per noi un dono prezioso lungo i lo scambio tra noi è diventato preghiera alla presenza numerosi anni in cui abbiamo dello Spirito Santo. camminato insieme. Gli inizi Ormai avanti negli della storia della Comunità anni, ha continuato Missionaria, nata e cresciuta a serbare per noi panella diocesi di Chioggia fin role di consolazione dal 1981, sono da subito legae di benevolenza. ti alla figura di don Antonio. Per tutto questo noi Fin dalle prime battute egli missionari portiamo è stato presente, attento e in nel cuore un grazie ascolto, insieme alla comunigrande e sincero per tà nascente, di quanto il Situtto l’amore che don gnore voleva dire e fare. Il suo Antonio ha saputo forte legame con lo Spirito riversare sulla ComuSanto, che per tutta la sua vita ha amato e fatto amare, nità Missionaria di Villaregia, per la sua fedeltà alla gli ha permesso di rimanere aperto al soffio della novità nostra amicizia e per averci insegnato a farla crescere dello Spirito, lo ha reso capace di cogliere i segni di una e maturare in Dio. G. P. nuova opera nella Chiesa. La poca conoscenza non è Nella foto: mons. Zennaro concelebra l’Eucaristia con stata un ostacolo per questo uomo di Dio, per accogliere alcuni missionari a Villaregia (anno 2007). C 14 domenica 15 maggio 2016 CAVARZERE nuova Scintilla VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE ASSOCIAZIONE “CUORE AMICO” Una competizione record per il Consiglio comunale Ben 7 i candidati a sindaco! C avarzere: 7 sono le liste che si sono presentate al “via” per le prossime amministrative comunali del 5 giugno, con 112 candidati consiglieri (oltre ai 7 che puntano alla carica di primo cittadino). Questo su circa 11.000 elettori, vale a dire 1 candidato consigliere ogni 98 votanti circa, e 1 ogni 126 residenti circa, compresi i non votanti e i minori di età. Tante liste e tanti candidati che non possono non comportare dispersioni di voti e quindi abbassamento del quorum per l’elezione del nuovo sindaco: questa volta col sistema maggioritario semplice, alla prima votazione, e conta. Cavarzere è ormai sotto i 15.000 abitanti (intorno ai 14.200) e basta un voto in più a qualsiasi lista per vincere la partita. Perciò certamente non mancheranno le contestazioni e la riconta dei voti, salvo che il distacco tra la lista vincente e le altre non sia incontestabile. Questi i candidati a sindaco: Amedeo Bernello, 49 anni, consigliere della città metropolitana (Lista Blu); Pierfrancesco Munari, 34 anni, avvocato (Lega Nord); Pierluigi Parisotto, 55 anni, ex sindaco (Lista Tricolore); Emanuele Pasquali, 41 anni, consigliere uscente (Lista Fucsia); Enzo Salmaso, 67 anni, già vicesindaco e assessore alla cultura (Lista Quadrifoglio); Henri Tommasi, 38 anni, sindaco uscente (Lista civica con Pd, Sel e Dcc); Alessandro Zanierato, 52 anni, nuovo volto delle comunali (M5S). L’impressione che si può trarre dalle liste (che ci riserviamo di pubblicare integralmente in altro numero) è che non solo si sia proceduto in “ordine sparso” da parte degli organizzatori, non tenendo conto dei precedenti orientamenti politici dei candidati (passati da destra a sinistra e viceversa), ma che in qualche caso si sia puntato su candidati che hanno maggiore possibilità BREVI DA CAVARZERE * DANZA – La società culturale ACLED, aderente alla Federazione nazionale scuola di danza, ha organizzato per domenica 15 maggio, al teatro “T. Serafin” di Cavarzere, con la partecipazione di “Arché danza”, lo spettacolo “Il sogno di Clara” (tratto da “Lo Schiaccianoci”). La serata, che avrà inizio alle ore 18, sarà diretta dal regista Arturo Cannistrà. * FIORETTO – Per tutto il mese di maggio nelle unità pastorali di Cavarzere, Ca’ Briani, Passetto e S. Giuseppe, Villaggio Busonera e Boscochiaro, si terrà il Rosario secondo il calendario esposto nelle rispettive chiese e nei diversi centri di preghiera. Nel duomo di S. Mauro il Fioretto ha luogo prima della messa, al mattino alle ore 8.30 e il giovedì dopo la messa delle 18; nella chiesetta del Centro Bakhita “Madonna del Cenacolo” ogni sera alle ore 20.30. * PRO LOCO – Il direttivo della Pro Loco di Cavarzere ha rieletto alla presidenza la signora Lina Figoni, che succede nella carica all’architetto Maurizio Braga. La Figoni era già stata presidente della Pro Loco dal 1999 al 2011 e poi aveva affiancato come vice presidente Braga per due anni (dimettendosi dal direttivo nel 2013). Alla vice presidenza dell’associazione sono stati chiamati Paolo Soncin e Ivana Orlandini. Segretaria è Moira Cecchetto. I probiviri sono Marco Moretto, Renza Sgobi e Turiddu Pastorello, revisori dei conti Ivana Orlandin e Sandro Sacchetto. Del direttivo fanno ancora parte Paolo Vettorello, Ida Cassetta, Maria Cristina Ferrati, Lino Tordin, Claudia Permunian, Fabio Sinaglia, Arianna Zanardo, Gianmatteo Finotto, Cinzia Frezzato e Ketty Cecconello. * PITTURA – Gelindo Baron espone le proprie opere di pittura intitolate “Non chiedermi perché” a Lendinara (Rovigo), presso la galleria “Signorini”. La mostra è aperta fino al 14 maggio, dal mercoledì al sabato, dalle ore 16.30 alle ore 19. Le opere di Baron figurano in molte gallerie internazionali e in chiese venete (anche a Cavarzere e Cona). * POLACQUE – I soci di Polesine Acque, che gestisce l’acquedotto di Cavarzere, hanno approvato il bilancio consuntivo. L’utile netto è risultato di € 2 milioni, quello lordo di oltre € 4 milioni. Nel bilancio vanno detratti € 1 milione e 700mila di tasse. Le perdite della rete idrica, per le quali è in programma un progetto di risanamento, si aggirano complessivamente al 40%. * BOSCOCHIARO – Il territorio di Boscochiaro, tra l’Adige e il Gorzone, sarà messo in sicurezza idraulica per evitare futuri allagamenti. La bonifica sarà eseguita dal consorzio Adige Po. È previsto un intervento sul canale San Pietro per aumentarne il volume e raccogliere i flussi idrici provenienti dal di raccattare voti tra parentele, amicizie e conoscenze (cosa ovvia). 7 liste per Cavarzere segnano un record. E non resta che attendere l’impatto che avrà tra gli elettori, in primis per il futuro del paese (con i tanti e tanti problemi che da anni ormai attendono una soluzione confacente). Da rilevare, se ce ne fosse il caso, che due soli sono i partiti che si sono presentati con il proprio simbolo e che tutti gli altri hanno preferito la scelta della lista civica… (forse perché i partiti non godono più di buona reputazione?) Rolando Ferrarese centro abitato. Il progetto prevede l’allargamento dell’antico canale (che un tempo si dipartiva da Cannaregio) fino alla confluenza con l’impianto idrovoro di Cavanella. Il sindaco Tommasi assicura che i lavori dovrebbero essere terminati entro l’anno. SPORT – Bronzo per il cavarzerano Denis Braggion, atleta e tecnico del Karate Shotokan, all’open di Toscana, svoltosi al Palagolfo di Follonica: trofeo internazionale dedicato a Nelson Mandela. Una competizione di kumite tra le più dure. * MOSTRA – Mostra di reperti aerei del secondo conflitto mondiale, abbattuti e recuperati dal sodalizio volontari della Romagna Air Finders; organizzatrice della manifestazione con l’assessorato alla cultura. La rassegna aperta sabato scorso presso il foyer del teatro comunale “Serafin” rimarrà aperta fino al 14 maggio (feriali ore 16-19 e festivi 1012 e 16-19). Sono esposti anche i resti dell’aereo recuperati in località Ca’ Briani nell’ottobre del 2013. È curata da Aurora e Alessia Mattiazzi. * EMMANUEL – La cooperativa Emmanuel di Cavarzere, in collaborazione con il Comune e la Pro Loco e l’Istituto Comprensivo, ha organizzato per il 28 e 29 maggio una festa in piazza del Municipio (per festeggiare i suoi 20 anni di attività. Sono previsti: torneo di calcio tra le cooperative del territorio, esibizioni artistiche con musica; visita ai laboratori di educazione sociale, stand gastronomico ed estrazione di premi tra i partecipanti. Per i giochi dei bambini saranno allestiti anche dei gonfiabili giganti. Emmanuel gestisce, tra l’altro, centri diurni e notturni per i disabili a Cavarzere, Adria e Taglio di Po; una comunità alloggio, un gruppo appartamento, centro di aggregazione giovanile, servizio educativo domiciliare, percorsi di terapia assistita, oltre a un progetto di ortoterapia ad Ariano nel Polesine. * BIBLIOTECA – La biblioteca comunale di Cavarzere (Palazzo Piasenti-Danielato) è aperta con il seguente orario fino al 31 maggio: lunedì e martedì ore 9-12 e 15-19; mercoledì ore 9-12; giovedì e venerdì ore 9-12 e 15-19; il sabato ore 9-12. Volumi in prestito per non oltre 30 giorni. ECOCENTRO – Veritas, che gestisce la raccolta dei rifiuti urbani di Cavarzere, ha sospeso il servizio di ricevimento dei calcinacci dei cittadini all’ecocentro. Motivo: potrebbero contenere resti di amianto. E ciò in attesa di una circolare chiarificatrice del Ministero dell’ambiente che disciplina la materia e la consegna. Si teme che lo stop degli inerti all’ecocentro possa comportare, nel caso si protragga nel tempo, un diffuso abbandono in discariche non autorizzate, a cielo aperto, con conseguente inquinamento ambientale. R. Ferrarese Screening per tutti, nel piazzale del Municipio, il 15 maggio Perchè la salute è importante D omenica 15 maggio dalle ore 9 alle 12 a Cavarzere nel piazzale di fronte al municipio, l’Associazione Cuore Amico di Chioggia e Cavarzere (che da quest’anno può contare su una propria sede operativa presso la Cittadella Sociosanitaria) effettuerà l’appuntamento che ormai si ripete annualmente dello screening. Gli esami che riguardano la valutazione del rischio cardiovascolare, della glicemia e della colesterolemia è gratuito. Volontari, medici e infermieri saranno a disposizione dei cittadini per effettuare e valutare i test e le misurazioni effettuate. Quest’anno le rilevazioni si arricchiscono perché ci sarà anche la collaborazione attiva dell’associazione Diabeti di Chioggia e del reparto di Diabetologia di Chioggia. A fine mese poi, e precisamente domenica 29 maggio, l’equipe di Cuore Amico sarà anche a Pila (Porto Tolle) su richiesta della Cooperativa Pescatori di quella realtà del Polesine. Giuseppe Mainardi nominato Cavaliere di San Marco Disponibilità al sociale I l 25 aprile scorso, nella prestigiosa chiesa di San Francesco della Vigna a Venezia, si è svolta l’investitura dei nuovi Cavalieri di San Marco, una prestigiosa onorificenza che è stata assegnata anche ad un cavarzerano, il dott. Giuseppe Mainardi. L’Associazione dei “Cavalieri di San Marco”, è stata costituita nel 1920 dal gondoliere Pietro Grossi allo scopo di richiamare e perpetrare i valori dell’antico ordine di cavalieri della Repubblica di Venezia, segnalando e premiando quanti si sono distinti in opere di bene a favore della propria comunità. I Cavalieri di San Marco sono oggi circa 1.300, provenienti da tutto il mondo. La loro sede è nella sala San Pasquale, di fianco alla chiesa parrocchiale di San Francesco della Vigna nel sestiere di Castello a Venezia. Una chiesa molto cara ai veneziani perché qui si tramanda che Cristo sia apparso a San Marco. Per entrare a far parte di questa prestigiosa Associazione bisogna avere delle doti di grande spessore, soprattutto morale, con grande disponibilità verso il sociale, valore che il dott. Giuseppe Mainardi ha sempre perseguito. Il dott. Mainardi svolge la sua attività di medico-chirurgo presso il Pronto Soccorso della Casa di Cura “Madonna della Salute” di Porto Viro ed, inoltre, esercita anche come medico-odontoiatra sia a Cavarzere che ad Ariano nel Polesine. Nella motivazione che è stata letta in chiesa per la sua investitura è stato fatto riferimento anche alla sua disponibilità e collaborazione attiva con l’Associazione “Comitato della Croce” di Cavarzere che, ormai da diversi anni, si prodiga in iniziative umanitarie di solidarietà verso gli “ultimi” di questa nostra società. Il padrino del dott. Giuseppe Mainardi è stato il mecenate chioggiotto Luciano Boscolo Cucco. Il presidente del “Comitato della Croce”, cav. Fiorenzo Tommasi, così ha commentato la notizia: “Esprimo compiacimento per questa nomina e congratulazioni al dott. Mainardi per questo importante riconoscimento che fa emergere tramite le persone questo grande valore “Il bene”. R. Pacchiega Nella foto, da sx: Boscolo Luciano Cucco, il dott. Mainardi e Renzo Donin. Prof. Gerosa all’apertura del prossimo anno dell’Università Popolare Una presenza importante I l prof. Gino Gerosa non è potuto essere presente a Cavarzere, domenica 24 aprile, per un’urgenza che lo ha portato in sala operatoria e non gli ha permesso di tenere la conferenza in programma. Questo il motivo del rinvio dell’incontro che si doveva tenere a Cavarzere - Palazzo Danielato, in chiusura dell’anno accademico dell’Università popolare, che prevedeva una conferenza del famoso cardiochirurgo. L’appuntamento non è cancellato ma solo rinviato, questo è quanto comunica il presidente dell’Università Popolare, prof. Fabrizio Zulian, il quale informa di aver ricevuto in questi giorni una telefonata dal prof. Gerosa che, scusandosi per la sua assenza, gli ha assicurato la sua presenza e partecipazione, come ospite, della lezione di apertura del prossimo anno accademico. Quindi, il prossimo autunno, precisamente domenica 9 ottobre, sarà possibile beneficiare della presenza a Cavarzere di questo illustre cardiochirurgo, responsabile del centro “V. Gallucci” di Padova, ed insignito nel 1993 del prestigioso Alexis Carrel Award e autore nel 2015, primo al mondo, di un intervento microinvasivo di bioprotesi valvolare aortica e riparazione della valvola mitralica a cuore battente. Appuntamento rinviato alla mattina del 9 ottobre 2016, sempre presso la Sala Convegni di Palazzo Danielato. R. Pacchiega domenica 15 maggio 2016 POLESINE no della centrale termoelettrica Enel di Polesine Camerini, la quale verbalmente era stata apprezzata e condivisa ma mai firmata, quindi è rimasta una “sola e semplice” proposta. Interessante è sapere che all’articolo 1 della l futuro della centrale termoelettrica Enel di Porto convenzione era scritto: “La convenzione ha per oggetto Tolle doveva essere svelato, così si dice in ambienti la collaborazione e la gestione congiunta del Centro Visite bene informati di Taglio di Po e dintorni, nella non e percorsi naturalistici esistenti all’interno della Centrale ancora confermata conferenza stampa che i massimi Termoelettrica... e che la valorizzazione dei percorsi e dirigenti del colosso energetico avrebbero programmato della visitazione potrà essere incentivata attraverso la per mercoledì 11 maggio nella sede del Centro visitatori presentazione congiunta di progetti rientranti all’interno di Polesine Camerini a Porto Tolle. Per quel poco che sia- della programmazione regionale, nazionale ed europea. Le mo riusciti a sapere si tratterebbe di un primo incontro parti s’impegnano a valutare specifiche azioni congiunte con una serie di “invitati” istituzionali e portatori d’indi valorizzazione del sito anche in termini ambientali e teresse, oltre, evidentemente, gli organi di stampa, per produttivi”. L’Enel avrebbe dovuto garantire “la disponipresentare il bando predisposto da Enel per un concorso bilità delle aree e dei fabbricati ben identificati tra i quali di idee alla progettazione per l’utilizzo della vastissima la mensa, il ristoro e servizi igienici, formare il personale area di circa 400 ettari ormai dismessa. Questa operaalle proprie dipendenze per proposte di visitazione dei lozione, Enel l’ha già fatta per la centrale di Rossano Cala- cali produttivi al fine di favorire la visitazione della parte bro, provincia di Reggio Calabria ed ora, nel calendario di centrale non oggetto della convenzione e l’onere delle di Enel, c’è Porto Tolle. Un’altra voce che circola insisten- utenze: acqua, energia elettrica, riscaldamento per il centemente a Taglio di Po è che uno dei possibili interessati tro visite”. Il Parco si sarebbe assunto l’onere, tra l’altro, all’acquisto sia l’attuale patron del Delta Rovigo calcio, in forma diretta o attraverso aziende o associazioni debiovvero Mario Visentini. Anche questa sembra sia protamente abilitate “di gestione del centro visite e relativi prio una “voce isolata” perché non siamo riusciti a veri- percorsi ambientali di visitazione concordati con la relaficare se si tratti di una semplice chiacchiera da piazza. tiva manutenzione ordinaria; all’organizzazione di eventi Sta di fatto che più di un anno fa l’Ente Parco regionale di carattere congressuale e di formazione nell’ambito della Veneto, rappresentato da Mauro Giovanni Viti in qualità propria azione promozionale del territorio del Delta del di commissario, aveva predisposto e presentato ad Enel Po”. Una convenzione che avrebbe dato impulso al turie al Comune di Porto Tolle una convenzione-tipo per la smo di visitazione e quindi all’economia del territorio! gestione del centro visite e percorsi ambientali all’interGiannino Dian Cosa propone Enel? I Ricordati anche i 28 morti di Nassiriya C on una semplice cerimonia, in occasione della festa nazionale della Liberazione, sono stati ricordati anche i 28 morti della strage di Nassiriya (Iraq) del 12 novembre 2003, dei quali 19 italiani e fra questi 12 carabinieri, in missione di pace, per aiutare la popolazione civile lacerata da una guerra. Il giorno dei funerali scrisse con ammirazione l’intellettuale francese Andrè Glucksman: “Un popolo in lacrime, ma dignitoso e raccolto, si eleva all’altezza del compito. Ha compreso che i sui carabinieri sono stati assassinati in una terra lontana perchè l’Italia ha insegnato all’Europa l’arte e la dolcezza di vivere insieme in una società “civile”, sfuggendo alla legge della sciabola e del ricatto terroristico”. Presenti il sindaco Francesco Siviero con altri assessori, la Polizia locale, la Protezione civile e altre associazioni, il comandante della stazione dei Carabinieri maresciallo Giuseppe Attisani ha reso onore ai caduti e deposto una corona di alloro alla lapide all’entrata della Caserma in viale J. F. Kennedy. Giannino Dian 15 TAGLIO DI PO EX-CENTRALE DI POLESINE CAMERINI Conferenza stampa annunciata. E l’Ente Parco? TAGLIO DI PO nuova Scintilla 10 anni di Protezione Civile I l gruppo della Protezione Civile di Taglio di Po compie 10 anni. La festa di compleanno sarà sabato 28 maggio 2016. Del gruppo, che attualmente conta 39 agenti, il sindaco Francesco Siviero è il presidente, mentre il responsabile comunale è il vicecommissario della Polizia Locale Maurizio Finessi e il coordinatore comunale è Ivano Domenicale. La sede del Gruppo di Protezione civile, una presenza davvero preziosa per la comunità tagliolese per la miriade di servizi che svolge, non ultimo quello con una squadra addestrata al servizio antincendi, indispensabile per l’apertura di Sala Europa e altre feste che si effettuato sul territorio, è nell’ex magazzino idraulico del Genio Civile, via Trieste 46 a Taglio di Po centro, concesso in comodato al Comune, per la quasi totalità degli spazi sia esterni che interni. I cittadini, per informazioni e comunicazioni hanno a disposizione il numero telefonico 0426 346844, oppure possono utilizzare, in qualsiasi momento, l’indirizzo di posta elettronica protezione. [email protected]. Questo il programma della festa: ore 9, in piazza IV Novembre, alzabandiera e benedizione dei mezzi; ore 10, in sala Europa, via Dante n. 8, convegno sul tema “La comunicazione in emergenza”; ore 13 pranzo. Per ulteriori informazioni relative all’evento, gli interessati possono contattare il numero 338 2233328 (risponde Ivano Domenicale). G. Dian FESTA DELLA LIBERAZIONE A PORTO VIRO - ha proseguito il sindaco - dalla conquista della libertà da parte dei nostri padri e nonni, i quali avevano in testa la visione di un mondo n evento – ha introdotto la commemorazione nuovo, migliore per noi quello che il sindaco Giacon davanti a palazzo Arcangeli ancor oggi si deve costruire per un ex sede del Municipio di Donada e dopo aver futuro, traendo insegnamento dal deposto una corona davanti al Monumento ai Caduti e passato affermando la centralità alla lapide infissa nella parete del palazzo municipale - che dell’uomo”. ha segnato la fine di uno dei periodi più cupi della nostra La celebrazione è stata allietata nazione e, al tempo stesso, la rinascita verso una nuova dalla banda musicale cittadina speranza di riscatto dalla devastazione della guerra e dalla diretta dal m° Uber Bressan che prostrazione in cui il popolo italiano era stato ridotto dalla ha coinvolto i presenti con l’esefollia di un regime”. Il corteo in precedenza era entrato in cuzione di brani storici e popolari chiesa per la S. Messa preceduto dai gonfaloni delle associa- del tempo. Il comandante della zione combattentistiche. Santa Messa celebrata dal parroco polizia locale Mario Mantovan e la don Renato che poi ha distribuito ai rappresentanti delle vicesindaco Silvia Gennari, prima forze combattentistiche e ai rappresentanti delle Autorità di concludere la manifestazione, politiche una immagine con foto e preghiera scritta da hanno premiato – novità stimolanAlcide De Gasperi. A presenziare all’evento il comandante te - quanti, tra i cinquanta alunni, hanno partecipato al concorso della stazione dei carabinieri di Porto Viro il maresciallo “Disegna la polizia locale”. Emanuele Salvagnin, il vice comandante della guardia di Francesco Ferro finanza di Porto Levante Vincenzo Lagana, gli assessori Preghiera di De Gasperi Tania Azzalin, Alessandro Palli, Raffaella Bovolenta, il “Perdonami, Signore, ma porto con me nelle mie occupazioni la Tua prepresidente del consiglio Ivano Vianello e al consigliere di ghiera. Penetra tutta la mia attività, prega Tu nel mio lavoro e in tutta maggioranza Rita Ferrari. “Sono trascorsi più di 70 anni la donazione di me stesso.” Celebrazione intensa “U BREVI DAL DELTA * AUGURI AGLI SPOSI - [Taglio di Po]. Nella chiesa San Francesco d’Assisi ha avuto luogo la cerimonia del matrimonio di Francesco Siviero con Giancarla Domenicale. La notizia acquista una certa rilevanza e risonanza se aggiungiamo che lo sposo è il sindaco. Evviva gli sposi! * NUOTO SICURO PER I BAGNANTI: 17 BAYWATCH - [Delta]. Dopo un severo corso di addestramento 17 concorrenti hanno ottenuto il brevetto di Baywatch, cioè esperti ed abilitati al servizio balneare e salvamento acquatico in mare, nei laghi e nelle piscine. Le lezioni teorico-pratiche del corso si sono tenute a Taglio di Po, Porto Viro e Albarella. * SPONSOR MARCEGAGLIA: PAVIMENTO PALESTRA GRATIS - [Rosolina]. Il pavimento della palestra della scuola “Marin Sanudo” necessita di essere rifatto. L’intera spesa sarà sponsorizzata dalla Società Marcegaglia s.pa. di Albarella. * FUTURO INCERTO PER LA CENTRALE - [Polesine Camerini]. Il 24 maggio l’Enel renderà pubblico il bando per il futuro delle 21 centrali elettriche italiane dismesse. Quella di Polesine Camerini è una di quelle. La posizione dell’Enel è questa: Sono in atto studi per identificare soluzioni alternative con la consapevolezza che non esiste una strategia unica valida per tutti i casi. Quindi sempre più incerta rimane la soluzione proposta dall’Ente Parco che, ancora un anno fa, aveva proposto la valorizzazione dei percorsi del territorio e l’utilizzazione dei servizi (mensa, ristoro. ...) della Centrale ai fini di un organico progetto turistico. dove nel 1944 i partigiani di Tito massacrarono 12 carabinieri. Tra di essi vi era anche il concittadino Antonio Ferro, suonatore di clarino nella Filarmonica “Vincenzo Bellini”. * TULLIO FERRO: UN SEGNO DI RICONOSCENZA [Loreo]. Nella sala consiliare - come già riferito più ampia* PSAF: INQUINAMENTO DELLE ACQUE - [Delta]. I mente nel numero scorso - ha avuto luogo la consegna da politici polesani si stanno attivando per richiedere alle Ulss parte del Comune di una targa in segno di riconoscenza al e all’Arpav un continuo monitoraggio delle acque, compre- pittore e autore Tullio Ferro che, anche se attualmente resise quelle dei pozzi, a causa dell’allarme suscitato dalla noti- dente nel Garda, porta sempre nel cuore la sua Loreo, dove zia della presenza di “psaf” (Sostanze Tossiche Perfluoroal- è nato nel 1931 ed ha lavorato all’Ufficio Protocollo. Sono chiliche) nei corsi d’acqua polesani. Per quanto riguarda il una quarantina le opere di Tullio. Delta, il livello dell’inquinamento delle acque a Taglio di Po sarebbe giunto ad un limite da non superare. * CULTURA (1): “TU MI HAI SALVATO LA VITA” - [Porto Tolle]. Nella Sala della Musica, su iniziativa * ULSS 19: NECESSITANO INFERMIERI - [Delta]. Una dell’Assessorato alla Cultura, Enrica Zerbin ha presentato il nota sindacale fa presente all’Ulss 19 che all’ospedale di suo libro “Tu mi hai salvato la vita”. L’autrice è originaria di Adria vi è una carenza di almeno 12 infermieri. Ciò comScardovari-Bonelli. porta elementi di disagio per gli altri operatori sanitari sia per quanto riguarda l’orario di lavoro sia per il riposo setti- * CULTURA (2): COMPLETATO LO SPLENDIDO MUmanale. Il tutto con qualche svantaggio anche per i pazien- RALES - [Taglio di Po]. Gli alunni di 3ª della scuola ti. Una soluzione proposta sarebbe quella di utilizzare le media “Maestri”, sono orgogliosi di aver “aiutato” l’artista graduatorie dell’Ulss 18 (Rovigo) e dell’Ulss 21 (Legnago). Melinda Sofcic nella realizzazione dell’artistico murales sul muro perimetrale del parco giochi. Il progetto, coordinato * ANTONIO FERRO: STORIA DEGLI ANNI TRAGICI DI con l’assessorato all’Ambiente, rientra nella quarta edizione GUERRA - [Rosolina]. All’auditorium S. Antonio è stato del Festival d’Arte contemporanea dell’associazione DeltArpresentato il Libro “Planina Bala”, località della Slovenia te. A. Bullo 16 POLESINE domenica 15 maggio 2016 nuova Scintilla PORTO VIRO CONSORZIO PESCATORI DEL POLESINE DI SCARDOVARI Si auspica una serena svolta della vita associativa Prossima assemblea dei delegati I n attesa che i vertici del Consorzio tornino dal Canada per un viaggio-lavoro, si punta molto ai risultati che scaturiranno dall’assemblea dei delegati del Consorzio pescatori del Polesine di Scardovari che si svolgerà mercoledì 18/5 presso la sede sociale. Sarà anche l’occasione per fare il punto sulla recente vicenda che ha visto la firma della nuova convenzione che regola i rapporti, per i prossimi tre anni, tra il Consorzio e la Provincia. Superate le molte difficoltà degli ultimi tempi, si sta guardando al futuro con più serenità. Infatti oltre ad un pacchetto di proposte che il presidente Roberto Finotello farà all’assemblea dei delegati, saranno nominati i nuovi vertici del Consorzio con un vice presidente che sarà espressione dell’Isola di Ca’ Venier. Nello stesso tempo, si copierà dal Comune eleggendo una specie di “Giunta” formata da alcuni presidenti di Cooperativa, con lo scopo di preparare per il consiglio dei 14 presidenti, il lavoro che attende il futuro del Consorzio cooperative pescatori del Polesine O.P. In primis gli interventi sul Canarin, nella zona di Santa Giulia vicino alla Sacca di Scardovari, nella zona del Po di Tramontana in confine col Barbamarco di Pila, la guardiania, la vivificazione delle lagune e forse qualcos’altro. Dicevamo del viaggio di lavoro in Canada del Consorzio per iniziare un dialogo in quel continente con lo scopo preciso di portare il prodotto, vongola e mitili, in quel grande mercato attraverso la cosiddetta “quarta gamma” che si riferisce al prodotto sotto vuoto che, secondo le idee degli attuali dirigenti, comporterebbe la costruzione di una fabbrica avente lo scopo, appunto, di preparare il prodotto sotto vuoto per i nuovi mercati. Un altro aiuto occupazionale quindi da parte della pesca. Non dimentichiamo pure che nel mese di luglio 2015 è inoltre nato il Consorzio di tutela della cozza Dop di Scardovari che avrà il compito fondamentale di valorizzare e promuovere il nostro prodotto tipico. È prevista una serie complessa di iniziative che vanno dal controllo del rispetto del disciplinare di produzione sino ad attività di promozione e lancio di questo straordinario prodotto. Non bisogna dimenticare il grande successo all’Expo Così il direttore del Cna di Rovigo Finalmente Enel parlerà “L’ annuncio dell’apertura del bando per la riqualificazione del sito della Centrale Enel di Polesine Camerini è un fatto significativo” così ha dichiarato il direttore di Cna Rovigo Monini. È infatti un fatto importante, da tutti chiesto da tempo, Sindaco in primis, ma anche dal Pd locale e nazionale con il Governo a chiedere all’Enel di non abbandonare il Delta dopo trent’anni e più di attività che hanno visto una crescita economica di indiscusso valore sul Polesine. Questo è stato riconosciuto da tutti e se c’è stata la conclusione del suo rapporto con il territorio perché il mondo è cambiato è perché hanno vinto i fautori del no alla riconversione a carbone pulito della Centrale. Bene, si sta aprendo una nuova storia del sito? Pare di sì. Enel con la sua partner Futur-E provvederà dal 24 maggio all’avvio di una procedura finalizzata all’acquisizione e alla riqualificazione della centrale stessa. Il primo passo si terrà appunto con la pubblicazione on-line dell’invito a manifestare interesse per la procedura per l’acquisizione e riqualificazione della Centrale. Il 3 ottobre sarà invece il termine per la ricezione delle proposte progettuali complete dell’offerta vincolante di acquisto, secondo quanto indicato nella lettera di procedura. Dal 3 ottobre prenderà avvio la fase di valutazione tecnica che culminerà, nella prima metà di novembre, con il giudizio di idoneità della commissione giudicatrice appositamente costituita. All’esito della valutazione degli offerenti, Enel potrà avviare trattative individuali, senza alcun obbligo di esclusiva, con gli offerenti selezionati. Questo il quadro della situazione discussa in settimana presso il Centro informazione di Enel all’interno della Centrale di Polesine Camerini. La riunione promossa da Enel ha visto la presenza di Milano in occasione della presentazione delle nostre eccellenze delle vongole e dei mitili del Delta del Po, ospitata nello spazio di Intesa San Paolo e tramite una proficua collaborazione e sinergia con la Camera di Commercio e il Consvipo con il riconoscimento di “prodotto biologico” per la vongola verace. Da tutto si evince come il mondo della pesca sia in continuo movimento guardando con fiducia al futuro ma, nello stesso tempo, si prefigura un continuo contatto con le istituzioni al fine di dare vita agli interventi da troppo tempo sul tavolo per la loro risoluzione. Certo che anche il Consorzio dovrà fare la sua parte e ci pare di capire che non manchi la volontà di collaborazione, dando una spallata ai troppi veleni che in quest’ultimo periodo hanno caratterizzato la vita associativa del settore. Oggi l’economia della pesca è troppo importante per cadere in critiche che poco hanno a che fare con un settore importante dove l’unità diventa necessità. Anche il recente cambio di presidenti di cooperativa è un segnale importante per la categoria, guai a parlare di ricatti o, peggio ancora, di interessi verso qualcuno. Non deve esistere proprio. Almeno noi la vediamo così. Luigino Zanetti delle istituzioni, sindaco in testa, dell’industria, delle Associazioni, non sappiamo se i sindacati sono stati invitati, manca anche il Governo visto che il viceministro Baretta segue da sempre le vicende. Lo stesso Primo Ministro Matteo Renzi aveva annunciato che anche il vice Ministro Enrico Zanetti sta seguendo la situazione. Non c’è la Regione. Non è una grande novità, visto che negli anni precedenti mai la Regione Veneto ha partecipato convinta, se non a distanza, magari modificando un articolo dell’Ente Parco. Chiudiamo il servizio citando ancora il Cna di Rovigo che nel suo documento afferma: “Al di là del bando, è necessario, in ogni caso, che Enel rimanga una risorsa per il territorio, sia coinvolta nella bonifica dell’area e svolga un ruolo di main sponsor dell’area umida più vasta d’Europa, riqualificata, contribuendo alla valorizzazione e promozione del territorio, puntando a riposizionare l’area del Delta ai fini turistici, tenendo conto delle varie peculiarità (luoghi naturalistici, di visitazione, località balneari)”. L. Zanetti Osservatorio locale per il paesaggio del Delta del Po L o sguardo fisso sull’iniziativa del 13 maggio programmata nella sala Eracle dalle ore 14 alle 18. Iniziativa presentata in Municipio di piazza della Repubblica dal sindaco Giacon, dalla direttrice dell’“Osservatorio locale per il paesaggio Delta del Po” arch. Laura Mosca e dall’on. Diego Crivellari. Un Ente, questo, costituito il 29 settembre 2015 con la sottoscrizione del “Protocollo di intesa” in adesione alla “Rete regionale degli osservatori per il paesaggio” da parte della Regione Veneto e dal Comune di Porto Viro che di questo programma è capofila di 9 comuni del Polesine (Adria, Ariano nel Polesine, Loreo, Papozze, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina, Taglio di Po) e dell’Antico Dogado del Comune di Chioggia. Osservatorio locale che fa riferimento al “Contratto di Foce Delta del Po” per l’attuazione della “Strategia nazionale Aree interne” che prevede iniziative per il “Piano d’azione della riserva di Biosfera Delta del Po” MAB-Unesco. Venerdì 13 maggio, dopo il “Benvenuto” da parte del sindaco Giacon e degli on. Crivellari e Cristiano Corazzari, gli altri interventi sono affidati a Fausta Bressani direttore della sezione Beni culturali Regione Veneto e, a seguire, Matelda Rheo (Università Iuav di Venezia), Tessa Matteini (Iuav di Venezia dall’Università di Firenze), Margherita Vanore (Iuav Venezia), Philippe Pypaert (Coordinatore del programma Mab UnescoVenice office). La vera e specifica conferenza è affidata a Joan Noguè (Università di Girona, Spagna) per illustrare l’esperienza dell’Osservatorio del paesaggio di Catalogna. Sono previsti interventi programmati e il dibattito. Importante: la partecipazione prevede Crediti formativi per l’Ordine degli architetti, dei Dottori Agronomi, Forestali, Geologi e Geometri. Nell’introduzione alla Conferenza si chiarisce: “L’osservatorio è un progetto ambizioso che oltre a essere contratto di Foce si allargherà al Contratto di Costa e che prevede attività per due anni”. Francesco Ferro FLASH DA PORTOTOLLE * In settimana si è concluso l’anno accademico 2015-2016 dell’Università del tempo libero con la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione ai corsi. Sono stati presenti l’assessore alla cultura Ielasi, il presidente della Pro Loco Pavanati. Nell’occasione c’è stata una lezione-concerto tenuta da Antonio Pozzato, Alessandro Tessarin e Lorenzo Mantovan. Maestro del lavoro, presso la sala consiliare il bacino interessato è di circa 13.000 ettari di internazionale. Attualmente è in Israele per di Palazzo Celio a Rovigo. terreno coltivati da 1.250 aziende agricole. una serie di opere e concerti. Zanellato abita a Porto Viro e i suoi genitori sono di Porto * Grazie all’impegno del Comune di Porto * In occasione del mese dedicato alla Madon- Tolle. Tolle, il gruppo “Giacche Verdi”, rappresenta- na, ogni settimana passerà nelle comunità la to in Polesine da Sergio Leonardi, ha potuto statua della Madonna Pellegrina. Mer* Un appello dei consiglieri regionali Pd Aztrascorrere due giorni in sella al cavallo, coledì 15 giugno pellegrinaggio a Roma in zalin, Zottis e Guarda per intervenire sulla oltre 100 con altrettanti cavalieri. All’interno giornata in occasione del Giubileo della mise- crisi della zootecnia: “In Veneto già perse della Centrale ora dismessa, ma con uno stac- ricordia. A breve sarà pronto il volantino per mille stalle, va convocata una conferenza co nella spiaggia di Polesine Camerini-Bal’iscrizione al Grest 2016, animazione estiva regionale e richiesta un’immediata interlo* Il 18° Parco in bici nel Delta del Po si stimento. Due giorni davvero splendidi e a dei bambini e ragazzi, in tutte le Unità pasto- cuzione con lo Stato”. Come a dire: Regione svolgerà a Santa Giulia sabato 14 e domenica contatto con la natura. Curiosità: un cavallo rali del Comune di Porto Tolle. Rivolgersi ai Veneto se ci sei batti un colpo... 15 maggio. Molte le iniziative, tra cui escur- s’è perso e solo all’ultimo minuto prima della rispettivi parroci. sioni in bicicletta alla scoperta del territorio, partenza è stato trovato in un fosso di cam* Dopo l’assemblea dei soci del Gal che ha bici+barca, raduno in notturna mountain pagna. Tutto è comunque finito bene. * A Pisa, grazie alla Fondazione Stella stabilito l’ingresso del Comune di Corbola, bike, corri in Sacca, camminata in compaMaris, sono state promosse due importanti sono diventati 31 i componenti del partenagnia, mostra fotografica, stand gastronomico * A tavola solo zucchero italiano. È iniziative per sostenere un progetto di ricerca riato: 9 privati e 22 pubblici. Rispetto all’area e mercatino degli hobbisti. Sempre a Santa questa la sintesi dell’incontro avvenuto a nel campo della psicoterapia per le famiglie di operatività formata da 33 Comuni, sono Giulia è programmata la 9ª sagra della cozza Pontelongo, sede dell’unico zuccherificio del di bambini e adolescenti. Nel corso della ora 17 i Comuni soci del Gal. L’auspicio è che dop dal 19 al 22 maggio. Info: Pro Loco di Veneto, tra la Coprob, primo produttore di due giorni, oltre a convegni per sostenere le prosegua il percorso di adesione, anche da Porto Tolle 0426 81150. zucchero in Italia, l’assessore regionale Pan, il varie iniziative, c’è stato un recital solidale parte delle altre amministrazione, affinché presidente di Coprob Gallerani e il sindaco di con la partecipazione del basso apprezzato tutta la comunità partecipi attivamente allo * Mercoledì 18 maggio in Provincia, alle ore Pontelongo Fiorella Canova. Alcuni dati per da Riccardo Muti, Riccardo Zanellato, una sviluppo locale. 11, manifestazione per la 16ª Giornata del dire dell’importanza della bietola in Veneto: delle voci più importanti della lirica italiana e L. Z. SPAZIO RAGAZZI CHIOGGIA. Istituto superiore “Cestari-Righi” domenica 15 maggio 2016 nuova Scintilla 17 SANT’ANNA DI CHIOGGIA Mostra nella scuola secondaria di I grado “B. Maderna” “Cestary day 2016” il 16 maggio al don Bosco Un “pieno” di vita... senza le droghe Robot, futuro presente I l 16 maggio 2016 al teatro don Bosco di Chioggia in occasione del “Cestari Day” - giunto alla sua XV edizione – si terrà l’incontro con Giorgia Benusiglio che ci racconterà la sua esperienza: per provare una pastiglia di ecstasy ha rischiato di morire. Ed ora questa sua vicenda è diventata una lezione di vita ed un libro intitolato “Vuoi trasgre- dire? Non farti!” (ed. Paoline). La giornata del 16 maggio è dedicata al concittadino Domenico Cestari cui è intitolata la scuola, con un invito, rivolto in particolare agli educatori, per dare una mano ai giovani per costruire, con loro e per loro, un mondo migliore. Nella preparazione del Cestari Day 2016 gli studenti, coordinati dal dirigente scolastico dell’IIS “Cestari-Righi” prof.ssa Antonella Zennaro, dalla prof.ssa Marina Bullo e con la collaborazione di altri docenti, hanno messo in gioco capacità, abilità e interessi, per approfondire quest’anno un tema di grande e purtroppo anche drammatica attualità: la droga e le sue nefaste conseguenze. La manifestazione avrà inizio alle ore 9.30. ef Istituto Comprensivo Chioggia 1 - Scuola dell’infanzia Padoan La vera buona scuola S torie di Buona Scuola quotidiana… Eh, sì, questa è la scuola dell’infanzia “Padoan” dell’Istituto Chioggia 1. Quest’anno è stata affrontata la tematica del cibo, dell’alimentazione, “Mai sazi di crescere”, tema che può essere difficile da trattare con bambini dai 3 ai 6 anni, ma non per le insegnanti della nostra scuola. Non solo fotocopie, disegni, manipolazioni… ma esperienza diretta, quotidiana, dal vivo, e tutto nel centro storico della nostra Chioggia. Non si sono tirate indietro queste maestre: hanno portato davvero la scuola nella realtà! Sono uscite in macelleria, dal fruttivendolo, al mercato del giovedì, in pasticceria, al Cen- tro Formazione Professionale per fare la pizza, le centrifughe ed imparare a preparare la tavola, ed infine un vero e proprio laboratorio in una fattoria per impastare ed infornare il pane. Non è utopia, è realtà: sono bambini dai 3 ai 6 anni che si muovono in gruppo ordinati, accompagnati dalle loro maestre che si spostano per Chioggia e dintorni, perché la realtà va studiata dal di dentro e la scuola per fare questo apre le sue porte, deve uscire a vedere e toccare direttamente. Niente ferma il team di insegnanti della scuola dell’infanzia “Padoan”, nemmeno una carrozzina, tutto è fattibile, non sempre facile, ma tutti sono partecipi, sempre nonostante le difficoltà oggettive, tangibili, pratiche. Non possiamo dimenticare le famiglie che sostengono tutto questo lavoro, fidandosi delle loro insegnanti e affidando letteralmente i propri figli alle loro maestre in un clima di collaborazione vera, sincera e totale. In periodi di difficoltà e cambiamenti, si distingue la nostra piccola scuola del centro storico di Chioggia, che nel silenzio forma i nostri bambini a scoprire come è bella la vita, com’è bello imparare attraverso la scoperta. Allora complimenti a tutti… insegnanti, ausiliari che partecipano mantenendo i locali sempre in ordine, pronti per le attività didattiche, dirigenza che permette e sostiene il tutto con la parte burocratica per la sicurezza di tutti e, perché no, anche ai noi genitori, che abbiamo scelto loro per il bene dei nostri figli. (n. s.) G rande entusiasmo all’inaugurazione della mostra “Robot, il futuro presente” il cui allestimento ha completato il percorso della XII edizione di “Progetto Galileo”. Tanti i genitori in palestra della scuola “Bruno Maderna” ad ascoltare i ragazzi che hanno presentato il Progetto. Era presente anche il sindaco Giuseppe Casson che ha elogiato alunni ed insegnanti per il lavoro svolto, sottolineando l’importanza del titolo: “A me piace molto il titolo – ha affermato il Sindaco adattandolo alla situazione - perché voi ragazzi siete il nostro futuro”. Il lavoro di Progetto Galileo ha permesso di fare scoprire quanto importante sia oggi la robotica e come essa costringa a riflettere sui suoi effetti nella società. Molto interesse ha destato il Gabinetto di Robotica dove funzionavano robot ideati, costruiti e programmati dagli alunni. In esso primeggiava Mindstorms EV3 della Lego, donato dall’Associazione Artigiani (CGIA) di Chioggia. Il percorso offriva però molti altri spunti e curiosità: i Robot-pane donati dal panificio Fratelli Tiozzo di Cavanella d’Adige, l’anitra di Vaucanson che riproduceva il meccanismo della digestione, i Mori di Venezia, esempio di automi che segnavano l’ora, la raffigurazione di molti robot fino agli attuali Nao e I-Cub, quindi la pista dell’intelligenza artificiale. Il Progetto ha ricevuto gli apprezzamenti del Dirigente scolastico che ha puntualizzato: “Iniziative come queste dimostrano l’importanza che la scuola ha nel territorio ed evidenziano un approccio didattico teso a fare collaborare ragazzi di età diverse”. classe 2ªD SSS IG “Bruno Maderna” – Sant’Anna di Chioggia CHIOGGIA. Per iniziativa di Arteven da questo venerdì 13 maggio a fino al 9 giugno: al don Bosco, all’auditorium e in Corso del popolo Ritorna “Un palco per la scuola” - Vitamine creative A l nastro di partenza “Un palco per la scuola” – Vitamine creative 2016, un progetto di sostegno alle scuole nella produzione di nuove idee per il teatro. Il nuovo programma inizierà il 13 maggio e si concluderà il 9 giugno in Corso del Popolo, di fronte al Municipio, dove alle ore 18 ogni alunno riceverà un buono libri per l’acquisto di testi scolastici ed una targa di partecipazione. La scorsa edizione ha visto coinvolte 3 scuole paritarie, 1 scuola dell’infanzia, 2 scuole primarie, 2 scuole secondarie di 1° grado e 3 scuole secondarie di 2° grado, un liceo classico, per un totale di circa 500 studenti. Questo il calendario degli appuntamenti: 13 maggio, ore 10, al teatro “Don Bosco” la scuola per l’infanzia “Padoan” in “Aggiungi un posto a tavola”; 18 e 19 maggio, alle ore 20.45, al teatro “Don Bosco” la scuola primaria “Gregorutti” in “Malefica”; 20 maggio, alle ore 20.30, e 21 maggio, alle ore 11, all’Auditorium comunale il liceo classico “G. Veronese” in “La moglie del procuratore”; 26 maggio, ore 21, all’Auditorium la scuola primaria “S. Todaro” e la scuola secondaria di 1° grado “G. Pascoli” in “La principessa dei 3 enigmi… ovvero all’alba vincerò”; 27 maggio, ore 21, all’audito- rium la scuola paritaria secondaria di 1° grado “Paolo VI” in “Cinema, che passione!”; 3 giugno, ore 21, al teatro “Don Bosco” la scuola paritaria “Padre Emilio Venturini” in “Aggiungi un posto a tavola”; 6 giugno, ore 19, all’auditorium la scuola primaria “G. Marchetti” in “Storia di una stella”; 9 giugno, ore 18, in Corso del Popolo consegna targhe e riconoscimenti con laboratori, animazioni e giochi per tutti i ragazzi. Ingresso libero. Per tutti gli appuntamenti di spettacolo l’ingresso è ad invito. a. p. 18 domenica 15 maggio 2016 nuova Scintilla CULTURA-TEMPO LIBERO LIBRI E RIVISTE Microscopio sui Seminari U na montagna di dati, un fiume di osservazioni e sottolineature. Per 450 pagine questo accuratissimo lavoro descrive ben più che la condizione di vita dei Seminari e delle vocazioni sacerdotali. Riassume e rielabora una teologia del sacerdozio ministeriale e rilancia l’immagine del prete come pastore d’anime. L’autore, munito di un solido apparato di indagine scientifica e di conoscenza teologica, accompagnato da buoni autori del passato e del presente, è andato a indagare in tre zone d’Italia, nord, centro, sud, la condizione dei seminaristi. Ne misura la provenienza non solo geografica ma umana, il contesto e le dinamiche di formazione, gli ideali perseguiti, gli esiti e tante altre cose che si possono rilevare con numeri e classifiche, irrigidite nelle decine di tabelle, schemi e mappe. Ma non si tratta solo di freddi dati. L’autore si è misurato con tutti (tutti!) i documenti – emanati dalle Congregazioni vaticane e dai vescovi italiani - che riguardano la formazione dei presbiteri, dal Concilio in poi, vagliandone l’evoluzione e mettendoli a confronto con le scienze umane. Un lavoro immenso e puntiglioso che potrà essere di grande giovamento e di opportuno indirizzo per gli educatori del Seminario e per chiunque abbia un qualche interesse per la formazione sacerdotale. Angelo Busetto Roberto Reggi, Pedagogia delle vocazioni presbiterali. Analisi sociopsicopedagogica di terreno buono e spine vocazionali dei seminaristi maggiori diocesani in Italia, Edizioni Messaggero, Facoltà Teologica del Triveneto, Padova 2016, pp. 464, € 35. Zaccheo e la misericordia N ell’anno della misericordia è bello riprendere con i ragazzi il racconto di Zaccheo, reso vivo da una narrazione semplice che favorisce l’identificazione del giovane lettore. I bei disegni di questo album, lineari e sintetici, offrono alle parole lo spazio della riflessione. Il racconto sfora il perimetro evangelico, continuando la storia di Zaccheo, fino a immaginarlo mentre raduna attorno a sé gli amici per raccontar loro l’incontro che gli ha cambiato la vita. a. b. Eugenio Dal Pane, Zaccheo, ed. Itaca, Castel Bolognese 2014, pp 24, € 12,00. Giudizio e misericordia U na scorribanda nella politica, nella storia, nella teologia, nell’autobiografia, nel Concilio e nel post-Concilio, sui vescovi e preti e laici. Con intraprendenza e disinvoltura – con l’occhio e le spalle rivolti ‘a sinistra’ – l’autore descrive a manate la misericordia, inarcando la sua barca sulle onde del Giubileo tuttora in corso. Il linguaggio è sciolto e rapido, i giudizi fin troppo veloci e tagliati, alcuni dei quali meriterebbero ulteriore verifica, sul piano pubblico come su quello comunitario e personale, secondo lo stile un po’ demodé dei tempi della contestazione. Lo scritto gode dell’autorevolezza di una vasta esperienza anche internazionale in operazioni che fanno capo alla Caritas. Un tratto che richiama l’attenzione del lettore, pur nell’ambiguità di alcune valutazioni. a. b. Sandro Calvani, Misericordia, inquietudine e felicità, Ave, Roma 2016, pp 182, € 10. GRANDI APPUNTAMENTI Porcellane di pregio L a porcellana è forse il materiale che meglio di altri rievoca lo spirito e l’estetica del Settecento e proprio in questo secolo sorsero a Venezia ben quattro manifatture di porcellane. Una di esse fu quella di Geminiano Cozzi (17281798), cui la Fondazione Musei Civici di Venezia dedica ora la prima retrospettiva in assoluto, visibile a Ca’ Rezzonico a Venezia fino al 12 luglio. La rassegna presenta oltre 600 pezzi provenienti da musei italiani ed esteri oltre a quelli custoditi in collezioni private. Dipanandosi attraverso uno sviluppo sia cronologico che tematico, il percorso espositivo illustra l’evoluzione della manifattura Cozzi e le tipologie dei decori e dei vari oggetti, evidenziando da un lato una delle vicende storico-artistiche più affascinanti del Settecento e presentando, dall’altro, uno spaccato dell’attività manifatturiera dello stesso periodo che racchiude episodi di sorprendente modernità. a. p. L’uomo del futuro C hi è, secondo Affinati, “l’uomo del futuro”? Indubbiamente l’indimenticato don Lorenzo Milani, sulla cui figura è uscito di recente un altro volume, segno che è un prete non solo del presente, ma anche del futuro. Prete degli ultimi e straordinario italiano, tante volte rievocato ma spesso frainteso, non smette di interrogarci, anche alla luce di quanto va ripetendo il nostro papa Francesco. L’autore ripercorre le strade della sua avventura breve ma fulminante, da Firenze a Milano, a Montespertoli, a Castiglioncello, a San Donato di Calenzano e finalmente a Barbiana, incredibile teatro della sua rivoluzione. In questo libro non si trova soltanto la storia dell’uomo, ma la sua eredità spirituale nelle contrade del pianeta dove alcuni educatori isolati, insieme ai loro alunni, senza sapere chi egli fosse, lo trasfigurano ogni giorno: sono maestri, teppisti berlinesi, adolescenti arabi, italiani di Ellis Island, quando gli immigrati eravamo noi, suore di Pechino pronte ad accogliere i più sfortunati, per finire ai preti romani, che sembrano aver dimenticato, per fortuna non tutti, la severa lezione impartita dal priore di Barbiana. A. P. Eraldo Affinati, L’uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani, Mondadori Ed., Milano, 2016, pp. 177, € 15,30. L’uso intelligente degli schermi I l libro di Serge Tisseron, psichiatra e dottore in psicologia, “si propone di guidare i lettori verso un uso intelligente degli schermi”. Il testo parla di televisione, computer, tablet, videogiochi e affronta tematiche educative e sociali importanti. Affronta i concetti di intimità, interiorità, estimità, identità personale, prossimità fisica, condivisione e molti altri ancora, fornendo a genitori, insegnanti ed educatori in genere informazioni utili e spunti di riflessione. L’autore ha affrontato il tema avvalendosi di esempi; il suo approccio è di tipo problematico e presuppone il coinvolgimento attivo delle singole persone (adulte), della società civile e delle istituzioni. Nella presentazione Pier C. Rivoltella mette in evidenza che il testo di Tisseron fa parte di un programma, “insieme ad un sito, a un manifesto scaricabile, a degli incontri e dei laboratori con gli educatori e i bambini”, e sottolinea che il testo si conclude proprio con “cinque schede-esempio” a cura di Laura Comaschi. L’autore parla, nel libro, della formula “3-6-9-12” che sta ad indicare “le quattro tappe fondamentali della vita del bambino” e le ritiene “un valido spunto per capire a che età e con quali modalità introdurre gli schermi nella vita dei bambini”. Dedica spazio, evidenziandola bene, anche all’esistenza di interessi commerciali “che si appoggiano su una comunicazione pubblicitaria aggressiva e ingannevole”. Sostiene, inoltre, che “gli schermi digitali rappresentano in qualche modo una via di fuga dai problemi e dalle sofferenze che contraddistinguono la vita quotidiana”. Con ciò non intende demonizzarli, ma suggerirne un uso corretto e utile; non è da contrapporre la cultura del libro a quella digitale, ma conviene “proporre pratiche virtuose piuttosto che continuare a denunciare i pericoli” di un uso errato. Ad ogni buon conto, prima dei 24 mesi di vita del bambino non si può parlare di programmi “adatti”, quindi l’uso di qualsiasi tipo di schermo non andrebbe proprio preso in considerazione. Per scoprire come non procurare danni inutili, sarebbe opportuno leggere questo libro e consigliarlo ad altri. Alfreda Rosteghin Serge Tisseron, Diventare grandi all’epoca degli schermi digitali, ed. La Scuola, Brescia 2016, pp.150, euro 11,00 COSTUME & SOCIETÀ Binari in foto pata come unico mezzo d’informazione quotidiana se si escludono i telegiornali, leggono gli articoli in merito e ne discutono ridendo. Una bravata quelle che si facevano ai loro tempi di gloria, Il selfie che sfida la velocità, il buon come pensano, ma allora non esisteva il megafono della senso e la pazienza rete e la pazzia del momento si esauriva una volta fatto il giro della comitiva. Oggi la comitiva è una a ogni evento può scaturire una nuova comunità mondiale e il contagio è capillare. Tutto moda: la particolare acconciatura della è iniziato dopo gli ultimi casi di cronaca che hanno modella più pagata del pianeta che ha visto coinvolti ragazzi troppo sbadati che hanno raccolto i capelli alla bell’e meglio per scendere attraversato i binari con la musica nelle orecchie a comprare l’olio extravergine d’oliva per l’unico e lo sguardo perso, senza rendersi conto del pepiatto di pasta che può concedersi nella settiricolo. Pensare che anche la cronaca nera possa mana, una frase o un modo di dire pronunciato ispirare nuove mode è macabro, ma non sconvolge ripetutamente da un’attrice durante l’intervista a nessuno. Ormai ci sia aspetta l’impensabile e se si cuore aperto nel contenitore domenicale della tv dovesse scongiurare il rischio ispirazione non si di Stato, il singolare modo di annodare il foulard dovrebbe più parlare né scrivere di nulla. Ciascuno esibito dal rapper del momento che fingeva di è libero di mettere a rischio la propria vita come tentare di cammuffarsi durante una passeggiata meglio crede, c’è chi lo fa per mestiere e missione col cane per le vie del centro di Milano. C’è semsalvando quella dei propri simili e chi lo fa per pre un pubblico attento, desideroso di nuove sfida pomeridiana, con l’unico scopo di passare il tendenze per spezzare la monotonia, pronto ad tempo. «Ci annoiavamo», rispondono poi, quanassorbire qualsiasi cosa, a catturare il dettaglio do la tragedia è consumata. Ma si spera che nella per farlo diventare un tormentone. Che sia una maggior parte dei casi la noia non occluda troppo canzone ridicola, un intercalare, un abbinamento la materia grigia e che prestino attenzione a non di colori o un gesto senza significato, basta che coinvolgere chi non ha nessuna intenzione di accomuni più persone possibile, che sia condiprendere parte all’esperimento. Difficile che ciò acvisibile, che faccia sentire parte di un collettivo cada nel trend del momento che rischia di diventachi si sente di non appartenere davvero a nulla. re l’incubo di tutti i macchinisti, perché se si tratta E a volte si perde il senso della misura. Ne è un di un treno merci con velocità ridotta il margine esempio la sfida che sta coinvolgendo tanti rautile aumenta notevolmente, ma se il bersaglio gazzi che poi, immancabilmente, fanno mostra scelto è un treno veloce è questione di attimi. del proprio coraggio sulle pagine dei social con Qualcuno è già stato fermato e multato, qualcun annessa foto: farsi un selfie in mezzo alle rotaie altro si è preso un bel calcio nel sedere dal capostacon il treno che sta per arrivare alle loro spalle. Gli zione. E passerà anche questa. anziani, gli unici che ancora usano la carta stamRosmeri Marcato D CULTURA-TEMPO LIBERO CAVARZERE - Karate Shotokan Devis Braggion entra a far parte dell’ANAOAI D evis Braggion, tecnico e alfiere dell’Asd Karate Shotokan Cavarzere, è stato recentemente insignito con l’ennesima onorificenza per la sua luminosa carriera sportiva: è diventato un socio dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia (ANAOAI). Riconosciuta dal CONI come “Associazione Benemerita di interesse sportivo”, l’ANAOAI è riservata agli sportivi che abbiano indossato almeno una volta la maglia azzurra delle rappre- sentative nazionali di discipline riconosciute dal Comitato Olimpico. Ad essa si accede tramite domanda e l’ammissione è subordinata ad una rigorosa valutazione del curriculum sportivo del richiedente: in particolare, per entrarvi, gli atleti devono aver partecipato alle Olimpiadi o ai Giochi Olimpici Invernali o aver indossato la maglia azzurra partecipando in rappresentanza ufficiale dell’Italia o essere stati qualificati Azzurri dalle rispettive Federazioni sportive o che aver conseguito primati mondiali o continentali riconosciuti dalle Federazioni Sportive Internazionali. “È un grande onore per me far parte dell’ANAOAI – afferma Braggion – e ringrazio in primis il mio maestro Ettore Mantovan e tutti gli atleti della Shotokan Cavarzere che mi hanno permesso di raggiungere traguardi sportivi tali da poter essere ammesso come socio di una così importante associazione”. Nella lettera inviata a Braggion dal Presidente Nazionale è scritto: “l’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia conta oltre 10.000 associati, atleti che come te hanno con onore rappresentato l’Italia nel mondo, uniti dal grande ideale dello sport”. Infatti, tra gli scopi dell’ANAOAI, c’è la volontà di consolidare le tradizioni dello sport olimpico ed azzurro ed esaltarne lo spirito come stile e concezione di vita e quello di stimolare con iniziative idonee l’avviamento dei giovani alla pratica sportiva, mettendo a disposizione di tutti gli organismi sportivi la collaborazione specifica degli atleti olimpici e azzurri d’Italia: quest’ultima è una grande opportunità che avrà senz’altro delle ricadute molto positive per i giovani praticanti della Shotokan Cavarzere. Nicola Ruzza CHIOGGIA. Personal Best Agkai Di nuovo sugli scudi Grande riconferma alla World Cup Iaksa 2016 a San Marino C on la partecipazione alla World Cup Iaksa 2016 svoltasi a San Marino sabato 30 aprile e domenica 1° maggio si è conclusa la fase di qualificazione per la formazione della squadra azzurra che parteciperà a fine settembre 2016 ai Campionati Mondiali WKU (World Karate e Kickboxing Union) ad Orlando in Florida (USA). Notevole la prestazione degli atleti del Personal Best di Chioggia diretti dal M° Walter Meneghini che, pur presentando tra le proprie file delle new entry, hanno saputo conquistare nelle varie specialità del Karate Point, del Kata e nel Semi contact un bottino di tutto rispetto composto da ben 11 ori 9 argenti e 8 bronzi. Riconferma in azzurro per Alberto Cavallarin, Gianluca Vianelli, Leonardo Tiozzo, Paolo Ferraris e Nicola Salvagno tutti vincitori sia nei campionati regionali che nel Campionato Italiano ed ora, dopo la riconferma nella World Cup IAKSA, avranno l’onere e l’impegno di preparare a dovere la partecipazione ai Campionati Mondiali per difendere in maniera adeguata i colori azzurri della nazionale. Medaglia d’oro nel Point Karate anche per Sara Gavagnin che pur conquistando la qualificazione in azzurro è costretta alla rinuncia per motivi di studio (esami universitari). Buona anche la prestazione di alcuni giovanissimi outsiders con l’oro De Bei Giorgio e di Zennaro Filippo ed il bronzo di Giada Aleandro nei kata e l’oro di Martina Zennaro nel point Karate. Purtroppo bisogna però evidenziare che sebbene la gara del sabato (Semi contact, Kata e Point Karate) pur proseguendo con gestioni arbitrali a dir poco discutibili ha comunque visto la sua conclusione, la domenica, per il settore Kumite, si è verificato il PROGETTO ARTE POLI Seminario di Chioggia Vetrate artistiche ed arredi liturgici domenica 15 maggio 2016 nuova Scintilla 19 totale fallimento dell’organizzazione. Prima la mancanza inspiegabile di arbitri ufficiali, poi l’intervento di alcuni (pseudo tecnici esperti) che si sono dimostrati ampiamente incapaci e in totale malafede, che provocavano la ribellione del team francese, del team di San Marino e del Team dell’AGKAI che prontamente ritiravano i propri atleti annullando la loro partecipazione. Quindi, al palmares del team di Chioggia, pur contando molti podi, mancano totalmente quanti sarebbero potuti venire anche dalla partecipazione nel settore Kumite. Dispiaciuto il M° Meneghini per quanto successo, soprattutto per essere stato costretto a ritirare la squadra dalla competizione, cosa mai successa in oltre 40 anni di attività agonistica e ancora di più dispiaciuto per aver scelto la partecipazione a San Marino rinunciando ad una trasferta che sarebbe stata di gran lunga più adeguata con la partecipazione ai British Open a Birmingham (Inghilterra). Ora, gli impegni del Personal Best di Chioggia sono rivolti ad alcune competizioni promozionali del settore Freestyle, ma soprattutto alla preparazione degli esami di passaggio di grado previsti a fine mese e come già detto alla meticolosa preparazione in vista dei mondiali negli Stati Uniti. Foto: il team di Chioggia. Progetto Arte Poli è un atelier artistico unico dove più di 60 professionisti tra architetti, artigiani e tecnici, guidati dall’artista Albano Poli, disegnano e creano opere d’arte per progetti individuali o chiavi in mano. Dalla materia prima alla volontà dell’uomo: come nella antiche botteghe rinascimentali l’artista e i suoi assistenti si muovono abilmente tra pittura e scultura, utilizzando differenti materiali per creare opere che si distinguono per bellezza e ingegno. Un autentico amore e la devozione per le infinite espressioni dell’arte liturgica ha portato le opere di Progetto Arte Poli in tutto il mondo. VETRATE ARTISTICHE MOSAICI AFFRESCHI SCULTURE ARREDI LITURGICI RESTAURO PROGETTO ARTE POLI PROGETTAZIONI E REALIZZAZIONI ARTISTICHE Via Bresciana 67b, Verona - tel. 0458510455 [email protected] www.progettoartepoli.com 20 domenica 15 maggio 2016 nuova Scintilla SPORT CALCIO. SERIE D La Clodiense chiude penultima C’ era il terzultimo posto da difendere, platonico quanto si vuole, ma estremamente importante in fase di eventuale ripescaggio. La Clodiense però perde a Bellaria per 3-1, si fa sorpassare proprio dai romagnoli e chiude così mestamente il campionato al penultimo posto che significa retrocessione diretta (i granata erano comunque già retrocessi matematicamente domenica scorsa) e minori possibilità di ripescaggio. Certo hanno pesato molto le assenze e soprattutto lo scarico di tensione dovuto alla batosta anche morale subita sette giorni prima, ma non è certo adesso che la Clodiense ha compromesso la propria stagione. Le ultime giornate di campionato avevano fatto sperare in una clamorosa rimonta ma francamente l’impresa era talmente difficile da rasentare l’impossibile. Un campionato però è composto da 38 partite, molte delle quali (ben 25!) perse e quindi non è certo oggi o domenica scorsa che i lagunari sono retrocessi. Forse per la matematica ma la salvezza va costruita domenica dopo domenica non nelle ultime sette partite. Ci hanno poi pensato gli arbitri a dare la mazzata finale alla squadra. Anche a Bellaria la squadra ha subito gli strali del direttore di gara subendo due rigori (di cui uno molto dubbio) e ancora due espulsioni. Ed è quella dei cartellini rossi purtroppo una costante di questa stagione. Qualcuno forse è stato anche esagerato, ma quando si subiscono così tante espulsione bisogna farsi un bell’esame di coscienza. La squadra ha pagato una campagna acquisti fatta e rifatta per almeno tre volte, un pessimo girone di andata (solamente 7 punti) ed una serie di cambi in panchina (Rossi, Mattiazzi, Rocchi, Mattiazzi) che non ha certo giovato all’economia della squadra. Dunque la retrocessione va valutata a monte e non certo alla foce quando ormai è difficile deviare il corso del fiume. È E’ una retrocessione dura da accettare perché riporta al punto di partenza di cinque anni fa quando la squadra, con il marchio Clodiense, nacque con la benedizione dell’Amministrazione Comunale partendo proprio l’Eccellenza. La promozione in Serie D aveva fatto ben sperare, ma la retrocessione riporta punto e a capo le cose esattamente come un lustro fa ed un progetto tutto da riconsiderare. (nella foto lo stadio “Ballarin”) Daniele Zennaro CALCIO. Play off e play out. Ca’ Emo salvo! Tagliolese, il sogno continua M entre la Serie D chiude con l’ultima giornata di campionato, che non ha portato nulla di buono per le nostre squadre, sono iniziati i play off ed i play out nei campionati regionali. Iniziamo comunque con la Serie D per dire che il Delta Rovigo, nonostante la tripletta del capocannoniere del girone Pera, non riesce a battere il Forlì che impone al “Gabrielli” un pareggio per 3-3 che tiene fuori dai play off i bianco azzurri. Chiude malamente anche la Clodiense, già matematicamente retrocessa la settimana scorsa, che perde anche a Bellaria e viene scavalcata in classifica proprio dai romagnoli. Granata che chiudono così al penultimo posto ed un mesto ritorno in Eccellenza. In Prima Categoria sono iniziati i play off ed è della Tagliolese il grande colpo di giornata. I giallorossi infatti si impongono in casa del Pontecorr con un secco 3-0, grazie alla doppietta di Kevin Benazzi ed al gol di Trombin e volano al turno successivo dove incontreranno l’Azzurra Due Carrare. Per il titolo di categoria, invece, il Porto Viro si sbarazza dell’Arcella con un netto 2-0 (Vendemmiati e Poncina) ed accede al turno successivo. In Seconda Categoria la Turchese sbatte fuori dai play off il Pettorazza in virtù di un rigore di Padoan. Per quanto riguarda i play out clamorosa vittoria per 5-0 del Ca’ Emo, che così si salva, sulla Zona Marina. A segno per il Ca’ Emo: Pellegrini, Donà (2), Mancini e Aceto. Per il titolo di categoria esce di scena in maniera rocambolesca il Porto Tolle che con il Montinello Novo va in vantaggio per 4-1 ma poi, quando perde per infortunio Pregnolato che costringe i rossoblù a rimanere in dieci avendo esaurito i cambi, si fa incredibilmente rimontare e addirittura perde per 5-4 venendo così eliminato. (dan.ze.) CANOA. Il presidente nazionale Bonfiglio elogia il CKC Campioni veneti sul Lusenzo D omenica 1° maggio nella “piazza d’acqua” del Lusenzo, si è svolta l’annuale gara regionale di canoa olimpica organizzata dal Canoa Kayak Chioggia. La manifestazione valida per l’assegnazione del titolo di Campione Veneto fondo m. 5.000 ed il “Canoagiovani” m. 2000 e 200, ha visto la partecipazione di 290 atleti in rappresentanza di 26 società del Veneto e del nord Italia. Per la prima volta sul campo di regata clodiense c’è stata la presenza del presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak (FICK) Luciano Bonfiglio, che ha avuto parole di elogio per il CKC per l’organizzazione e per la grande partecipazione. Nella gara di casa i nostri atleti conquistano 2 titoli regionali e 16 medaglie. Campioni veneti: Alessandro Boscolo Chio K1 ragazzi m. 5.000, Luca Boscolo Meneguolo nel K1 junior m. 5000. Medaglia d’oro: Alessandro Comparato e Mattia Marangon nel K2 cadetti A m. 2.000; Luca Polello K1 cadetti A m. 2.000; Alessandra Cavallarin K1 cadetti B m. 2.000; Gianluca Cavallarin K1 allievi A m. 200. Argento: Riccardo Boscolo Chio e Edoardo Boscolo Nale K2 ragazzi m. 5.000; Leonardo Borsoi K1 junior m. 5.000; Miriam Palonta K1 cadetti A m. 2.000; Riccardo Chiereghin K1 cadetti A m. 2.000; Federico Ravagnan K1 allievi A m. 200. Bronzo: Ivano Marella K1 junior m. 5.000; Riccardo Boscolo Bocca K1 allievi A m. 200; Sara Zanetti K1 Senior m. 5.000. Hanno tagliato il traguardo: Federico Boscolo Chio; Federico Boscolo Cegion; Alessia Boscolo Marchi; Filippo Boscolo Marchi; Mattia Boscolo Marchi; Andrea Lanza; Matteo Ravagnan; Marta Scarpa; Riccardo Veronese; Giorgia Voltolina. Il trofeo “IX Memorial Domenico Bergo” premio all’atleta più giovane al canoista Federico Ravagnan del Canoa Kayak Chioggia. M. Bergo SERIE A - B- 1a DIVISIONE Prova d’orgoglio V ittoria di prestigio in una domenica molto particolare per l’Hellas Verona che supera in casa 2-1 una Juventus rimaneggiata, ma pur sempre temibile. Gli scaligeri, già retrocessi da due giornate, hanno cercato di onorare il centravanti Luca Toni che, proprio domenica scorsa, ha disputato l’ultima gara della sua ventennale carriera. Anche la Juventus sembra aver contribuito alla serata, visto che i bianconeri hanno giocato in sordina, quasi a non voler rovinare la festa di Verona ad un campione che è entrato di diritto nella storia degli scaligeri come miglior attaccante in serie A di tutti i tempi. Il Chievo ha chiuso la stagione in trasferta con una netta sconfitta 3-0 a Roma, contro una formazione alla ricerca disperata del secondo posto in classifica. In serie B vittoria decisiva in chiave salvezza per il Vicenza che supera in rimonta la Virtus Entella 2-1 e chiude la pratica salvezza con due giornate d’anticipo. Decisivo per i berici è stato il cambio di allenatore a marzo. Da quando è approdato Lerda il Vicenza ha tenuto, infatti, una media promozione che lo ha allontanato dallo spettro dei play-out. In Prima Divisione si è disputata l’ultima giornata. Il Cittadella ha chiuso la stagione con l’ennesima prova di forza andando a vincere 3-2 in trasferta a Bolzano contro l’Alto Adige. Vittoria casalinga per il Padova che si congeda dal pubblico amico con una goleada, 4-0 all’Alessandria. Peccato per la prima parte di stagione che ha visto i biancoscudati in grossa difficoltà. Nel girone di ritorno, con un po’ più di continuità, si potevano raggiungere anche i play-off. Pareggio 2-2 in trasferta per il Bassano atteso, ora, dagli spareggi per ottenere la promozione in serie B. Oggi già al via proprio gli spareggi della Lega Pro che vedono il Bassano affrontare in trasferta, in gara unica, il Lecce, formazione che ambisce al salto di categoria. In serie A ultima gara della stagione per le nostre portacolori. Il Chievo riceve il Bologna, mentre il Verona sarà l’ago della bilancia in chiave salvezza visto che affronterà il Palermo non ancora sicuro della permanenza in serie A. In serie B il Vicenza affronta in trasferta il pericolante Latina. Classifica serie A: Juventus 88; Napoli 79; Roma 77; Inter 67; Fiorentina 61; Sassuolo 58; Milan 57; Lazio 54; Chievo 49; Genoa 46; Torino 45; Empoli 43; Atalanta 42; Bologna 41; Sampdoria 40; Udinese 39; Palermo 36; Carpi 35; Frosinone 31; Verona 28. Classifica serie B: Crotone 79; Cagliari 77; Pescara 68; Trapani 67; Bari, Spezia 65; Novara, Cesena 62; Entella 61; Brescia, Perugia 54; Ternana, Avellino 49; Vicenza 48; Ascoli 46; Pro Vercelli 43; Salernitana, Modena, Latina, Lanciano 42; Livorno 38; Como 30. Classifica Prima Divisione: Cittadella 76; Pordenone 65; Bassano 62; Alessandria 57; Padova 54; Cremonese 53; Reggiana 52; Feralpi 50; Pavia 49; Sudtirol 44; Renate 43; Giana, Lumezzane 42; Pro Piacenza 39; Cuneo, Mantova 34; Albinoleffe 20; Pro Patria 7. Franco Fabris CALCIO PORTOTOLLESE. Ma ...anche Basket Va meglio per gli Amatori... A spettando notizie sul futuro delle varie società di calcio del territorio, seguiamo le ultime vicende del calcio che conta. Per la verità è rimasto solo in campo il Porto Tolle 2010 per le finali del titolo Veneto. Non è andata bene per gli uomini di Tessarin come seguiremo dal tabellino. Meglio invece è andata all’altra... Portotollese Amatori calcio Uisp che nella coppa provinciale si sbarazza della Giovane Cerea. Intanto a Porto Tolle nasce una nuova società di pallacanestro che sarà ricevuta venerdì 20 maggio alle ore 20 presso la sala consiliare. Si tratta di “Basket Porto Tolle” formata da un gruppo che ha “parlato e giocato” molto di basket in questi anni e che ora ha ritenuto di metterci la faccia partecipando ai vari campionati che il settore annovera sia in provincia che nel Veneto. Sentiremo meglio in occasione della presentazione della società. Tra la fine di maggio e giugno partiranno poi i due tornei nazionali di calcio riservati agli allievi e giovanissimi, a Scardovari e a Porto Tolle. Finali titolo Veneto. Pol.Mottinello Nuovo-Porto Tolle 2010: 5-4. Non si sono giocati i supplementari o i calci di rigore. È proprio il risultato della normale partita in cui i biancoazzurri di Tessarin hanno incontrato a Galliera Veneta i biancorossoneri del Mottinello per i quarti di finale regionali. Un calo tecnico che capita proprio alla fine di tutto e il Porto Tolle è riuscito ad incassare ben 4 gol in quindici minuti come il cartellino poi dirà. Una gara in cui oltre ai nove gol, vi sono stati due espulsi, Battocchio e Baratella, infortuni e tutti i cambi previsti. Difficoltà anche per “fare” la squadra, soprattutto da parte di Tessarin. Si sta ancora mangiando le mani Tessarin se pensiamo che alla mezz’ora della ripresa il Porto Tolle vinceva 4-1, poi un tornado ha messo ko i portotollesi. Per questo risultato, partita unica, il Porto Tolle torna a casa e si riposa fino alla preparazione d’agosto per affrontare poi la Prima categoria. Questi i giocatori del Porto Tolle 2010 scesi in campo: Veronese, Feggi, Azzalin, Marangon, N. Passarella, Rossi, Bergamin, Soncin, Pregnolato, Ferro, Simeoni, Grandi, L. Passarella, Baratella. Le reti: 24’pt Pierato, 38’ Ferro, 44’ Grandi; 10’ e 19’ Grandi, 31’ Turcato. 35’ Geremia, 44’ e 45’ Sartore Coppa Amatori Uisp, Semifinale. Portotollese-Giovane Cerea 3-1. Ci ha pensato il giovane Kelvin Ibolo a liquidare con tre reti i veronesi. Lo stesso risultato della gara d’andata e una bella prova di squadra. Così si va in semifinale per incontrare questo sabato alle ore 16, in un campo da stabilire, la Pol.Quad.Rottanova. Luigino Zanetti