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A San Pietro in Vincoli la tomba di Giulio II, opera di Michelangelo, mortificata da una luce inadeguata secondo il restauratore Forcellino, che dice: «Illuminazione da rifare». P. 14 Fondata da Antonio Gramsci nel 1924 l €1,40 Questo giornale ha rinunciato al finanziamento pubblico Anno 94 n. 3 Giovedì, 5 Gennaio 2017 unita.tv I diritti dei migranti sono i nostri l Amministratori, Regioni, sindacati e associazioni: non cadiamo nella logica dell’emergenza l I sindaci: attuare il patto col governo per l’accoglienza diffusa, i Cie non sono la soluzione P. 2-3 Non torniamo indietro Il cerchio è completo: il papà dei social si butta in politica P. 7 y(7HD9B7*KKMKKT( +/!"!=!"!\ I Islam e la libertà della filosofia Gianni Cuperlo - Marco Pacciotti Anna Tito n questi anni ci siamo impegnati affinché i diritti dei migranti fossero rispettati. Lo abbiamo fatto contrastando ogni semplificazione di un processo epocale destinato a convivere con l’Occidente per i prossimi decenni. Per il Pd voleva dire farsi carico di legalità e sicurezza senza per ciò alimentare paure o quella moderna xenofobia che inguaia l’Europa sotto l’onda di antichi e nuovi populismi. Parliamo di una deriva culturale figlia anche del pudore della sinistra a ripetere valori di solidarietà e fratellanza scolpiti nel suo passato. Valori da declinare nel tempo nostro sul piano dell’inclusione sociale e lasciandosi alle spalle ogni relativismo culturale. Su queste basi e con qualche tenacia abbiamo motivato le ragioni che a nostro avviso dovevano smantellare il pacchetto sicurezza firmato dall’allora ministro Maroni, a partire dal reato di clandestinità - reato depenalizzato ma mai abolito - per arrivare al superamento dei CIE con le loro regole inumane e la previsione fino a 18 mesi di trattenimento per l’identificazione e successiva espulsione. In quelle strutture erano bloccati migranti colpevoli di essere degli “irregolari”. Vuol dire donne e uomini che non avevano commesso alcun reato di rilevanza penale. È stata una battaglia di civiltà che ne ha ridotto il numero complessivo riportando i tempi di trattenimento a un massimo di tre mesi per coloro che non si era riusciti a identificare. Chiamiamoli pure piccoli passi avanti nel rispetto di Schengen che puntavano a superare luoghi di approdo per migranti irregolari senza distinzione fra donne vittime di tratta, stranieri senza documenti in regola, minori non accompagnati o ex detenuti in attesa di espulsione dopo avere scontato la pena. Per maggiore chiarezza, i CIE erano divenuti nei fatti luoghi di detenzione. Come tali chiusi e sorvegliati da forze di polizia. Strutture extra ordinem con tutele inferiori a quelle garantite nei nostri istituti penitenziari. Un paradosso a cui si sommavano altre anomalie che hanno reso per troppo quelle strutture vere e proprie “carceri informali”. Per questo siamo rimasti perplessi e increduli nell’apprendere la volontà di aprirne di nuovi. Notizia accompagnata all’annuncio di una campagna di polizia alla “ricerca” di nuovi irregolari, con l’obiettivo di passare da cinque a diecimila o, se possibile, ventimila espulsioni l’anno. Ora, è complicato quantificare le espulsioni con precisione almeno finché, come tuttora previsto, tocchi ai giudici valutare su eventuali responsabilità del singolo nel rispetto del diritto costituzionale alla difesa. Segue a pag. 2 l re del Marocco Mohamed VI, che si vuole discendente diretto di Maometto, e in quanto tale «guida dei fedeli», ha investito fin dalla sua ascesa al trono nel 1999 in una strategia che integri sicurezza ed educazione con il tentativo di rafforzare un Islam moderato, specie dopo gli attentati di Casablanca che nel 2003 causarono la morte di 45 persone. Ma le sue iniziative non hanno vita facile. L’ultimo dei grattacapi in ordine di tempo, gli proviene dalla revisione avviata in febbraio e da lui fortemente sponsorizzata, dei testi di educazione religiosa, che avrebbero dovuto promuovere un Islam più tollerante. Segue a pag. 7 I I ceffoni che non educano Maria Rita Parsi P. 15 La rinascita verde sarà rosa Mark Zuckerberg inventore di Facebook per il 2017 s’è messo in viaggio per 50 Stati americani per «ascoltare la gente». Nell’attesa che Trump si insedi ufficialmente alla Casa Bianca potrebbe essere proprio il padre dei social network il prossimo tycoon che si butta in politica. E ora su Grillo e 5 Stelle piovono i ricorsi di chi era stato cacciato Il nuovo codice etico, già ribattezzato salva-Raggi e votato da meno di un terzo degli iscritti, sarà impugnato da diversi esponenti ex 5 Stelle cacciati dal movimento. Tra questi c’è Federico Pizzarotti. Il sindaco di Parma, che venne sospeso proprio per un avviso di garanzia, lancia accuse di «doppiopesimo». Per Pizzarotti finché ci sarà una struttura che valuta «sulla base di principi soprattutto personali, è evidente che ci saranno sempre due pesi e due misure». P. 5 A NAPOLI Far west in strada, ferita bambina P. 8 TURCHIA Francesca Santolini Staino LA LETTERA Il valore dei giornali Marcello Di Martino Istanbul, il killer è stato identificato Ma stavolta Ankara non fornisce dettagli. La caccia continua. De Giovannangeli P. 6 C aro Direttore, sono il Sindaco di Taranta Peligna. Sin dall’inizio del mio primo mandato (giugno 2009) abbiamo collocato nella sede comunale l’edicola per la vendita dei quotidiani e delle riviste. Ha sede fisica nell’Ufficio Anagrafe, dove ci si serve da soli e, nei giorni festivi, gli 8 consiglieri di maggioranza si alternano alla sistemazione e alla vendita dei giornali. P. 10 Radar Tempo di oroscopi: cresce la voglia di previsione di fronte alle incognite del presente Verrengia P. 12-13 P. 11