NOTIZIARIO S.O.M.S.

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NOTIZIARIO S.O.M.S.
FOGLIO TRIMESTRALE
Società Costituita in Ente Morale
con atto notarile
in data 26 aprile 1914
(prima assemblea agosto 1910)
NOTIZIE DELLE ATTIVITA’ SOCIALI ED AGGIORNAMENTI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
INFORMARE
NOTIZIARIO S.O.M.S.
Società Operaia di Mutuo Soccorso “Lodovico Boschieri”
CONOSCERE
Anno 3, Numero 2
GIUGNO 2003
Le notizie:
• AGGIORNAMENTO
SULLA QUESTIONE
“SEDE SOCIALE”
• RUBRICA: IDEE E
PENSIERI DEI SOCI
• ALL’ARENA
DI VERONA
• LE MERAVIGLIOSE
CITTA’ MURATE
DEL PADOVANO
• VISITA ALLA VALLE
IMPERINA
DI AGORDO CON
LE CONSORELLE
• UN MUSEO DI
STORIA LOCALE
FINALMENTE
NASCE
ANCHE A
CROCETTA LA
PROTEZIONE
CIVILE
Vedi a pag. 4
PER UNA SEDE RINNOVATA
Questa
sarà
la
nuov a
f acciata
dell’edifi-cio
sede
della Soms.
Lo dice il Comune
presentando
il
progetto
di
r e c u p e r o
dell’immobile.
Siamo
tutti
consapevoli
della
necessità di rinnovo
di questo glorioso
fabbricato e quindi ad un accordo si
giungerà. Già l’elaborato è un implicito
riconoscimento dell’attività svolta dalla
Soms negli anni passati per la crescita
civile della nostra collettività. Ma
l’impegno continua in ricordo di quelli
che
ci
hanno
preceduto, di tutti
quel l i
che
si
riconoscono
nella
nostra associazione
e di tutti coloro che
portano il nostro
d i s t i n t i v o
all’occhiello.
Un grazie sincero ai
Presidenti
onorari
per il loro sostegno
e
non
ce
ne
vorranno se in questa occasione citiamo
solo il prof. Franco Sartori che
recentemente la città di Trento ha
onorato per la sua opera di docenza di
Storia greca e romana all’università di
Padova.
VIVERE IL MONTELLO… di Tiziano Biasi
“ I pensieri di…”
Nella precedente pubblicazione lanciavamo questa nuova rubrica, sollecitando i lettori di questo
foglio a farsi avanti non solo per dare una mano a renderlo più vivace, ma soprattutto per sentire
opinioni e riflessioni sul nostro ambiente. L’invito è passato nella più totale indifferenza, ed è per
questo che, anche in questo numero leggerete … i miei pensieri. Le porte sono aperte a tutti...
Il 6 giugno 1884 nasceva a
Venezia Luigi Rossi in
seguito chiamato Gino.
Quale rilevanza può avere
tutto ciò? Nessuna, se non
s em p l i c em en t e
che
l’interesse nei confronti
dell’artista trasforma la data
in un momento storico.
Siamo nel mese di giugno
e qualcuno ricorderà come,
esattamente un anno fa,
Crocetta celebrasse il
centenario della sua
costituzione a Comune.
Qualche facciata a nuovo,
sventolìo di bandiere, una
Messa al parco di Villa
Ancil ott o,
là
dove
anticamente sorgeva il
capitello della Croce,
qualche discorso ufficiale, un
po’ di sport e la rimpatriata
degli emigranti.
L’evento riuscì a mettere
insieme un po’ di gente,
distratta dalle proprie
abitudini più che interessata
alla rievocazione storica.
Diamo comunque atto agli
organizzatori del loro
impegno
e
agli
amministratori delle loro
trepidazioni per il bilancio
sollecitati dalla …rinnovata
carica dell’opposizione. Ai
Cornudesi
siamo
riconoscenti per averci ben
protetto con il loro tendone,
dimostrando di aver sopìto
la brusca separazione di
cent’anni fa.
Già, ma oggi?
C’è sempre bisogno che
qualcuno solleciti la nostra
memoria.
Non è un caso che il mio
pensiero sia andato a Gino
Rossi, “el mato” si proprio
lui, perché, anche lui amò
questo nostro territorio, il
nostro paese, il nostro
Montello.
Si parlò di lui nella Mostra
del Centenario di Crocetta,
organizzata dalla S.O.M.S
ed ora vi ripropongo alcuni
Pagina 2
Cose antiche
STORIA DEL TRICOLORE
Il vessillo sventolò alla testa
delle formazioni dei patrioti
italiani che nell'ottobre 1796 si
arruolarono volontariamente
nell'Armata d'Italia per
combattere contro l'Austria.
Napoleone infatti, entrato da
vincitore a Milano il 10
maggio 1796, promuove
l ’organi zzazi one dell a
“Legione Lombarda”, forte di
3.471 uomini, nella quale
ognuna delle sette coorti
"avrà il suo stendardo
tricol orato
Nazi onal e
Lombardo.
LA TORRE DEL
CANAPIFICIO
INFORMARE PER CONOSCERE
pensieri, con divagazioni,
che derivano proprio dal
fatto di essere un cittadino
di Crocetta del Montello.
Le origini veneziane di
Gino Rossi riconducono al
plurisecolare rapporto di
Venezia col Montello.
Venezia
se
ne
impadronisce e dovendo
salvaguardare
la
produzione di legname per
l’Arsenale, arriva a bandire
i miserabili abitanti del
posto, che rimangono privi
di qualsiasi mezzo di
sostentamento.
Sarà un altro veneziano
Pietro Bertolini, sindaco di
Montebelluna e Ministro del
Regno, a favorire il ritorno
dei montelliani sul Montello,
facendo votare la legge
sull ’ali enazione
del
Montello ad un parlamento
già lontano dai problemi del
Veneto.
Poc hi ri uscir an no a
riscattare un pezzo di terra,
ma, per fortuna altri
v en ezi ani i ni zi era nn o
l’industrializzazione del territorio con la
costruzione del Canapificio
e per qualcuno la fame si
allontana.
I Veneziani d’oggi hanno
ritrovato il Montello, oasi
verde per la villeggiatura e
per la casa di campagna
(forse qualcuno direbbe …
in modo eccessivo).
Con tutti questi intrecci si
rischia di perdere il filo, ma
tornando a noi, Gino Rossi
si trasferisce a Crocetta
Trevigiana nel 1914.
“Noi stiamo in Alpe, presso
ad un boschetto e quando
tira vento forte ho quasi
l’impressione che la mia
casa, come quella di
Loreto, si stacchi dal suolo
per volare verso ignoti lidi
(Magari!) Però godo un
panorama superbo…”.
Così scriveva all’amico
pittore Nino Springolo.
Il boschetto è quello del
Montello e nel 1922 in una
lettera a Dario de Tuoni
Gino esordisce così: “Caro
De Tuoni, non hai mai
sentito nominare Ciano?
Possibile
che
un
Professore arrivi ad
ignorare uno dei paesi più
belli del mondo?….Ciano,
caro Dario, è sulle rive del
Piave – ma io, invece, sto
su, ben in alto, in cima al
Montello – e qui la sera e la
m attina m i godo il
panorama della Libertà
sconfinata.
Pensa:
sconfinata!”
Spensierata fanciullezza
non proprio sconfinata la
m ia li b ert à, q u an d o
ragazzino, salivo il Montello
in compagnia della nonna e
di una sua cara amica.
Tutta la gente del posto e
non solo trovava in ogni
stagione il pretesto per
recarsi sul Montello:
LA CASA ABITATA DA
GINO ROSSI
SUL MONTELLO
raccolta di funghi, erbe
varie, ciliegie, castagne e
p o i la ca c ci a!
Noi
andavamo da certi parenti
anche per avere qualche
servizio a buon mercato.
Fu proprio in una di queste
scampagnate
che
giungemmo in una vecchia
casa del Montello: due
stanze a pian terreno, due
sopra e, di fianco la stalla;
tipica costruzione contadina
del trevigiano. Lo scopo era
quello di farmi confezionare
un paio di pantaloni,
ricavandoli da una stoffa
che aveva già visto il sole
da una parte. Dopo essermi
fatto prendere le misure dal
sarto ed aver ascoltato
l’apprezzam ento sulla
qualità del tessuto…
introvabile,
senza
possibilità di smentita dato
che era recuperato da
vecchi pantaloni di papà (le
cose del passato sono
s em pr e l e m igli ori ),
sgattaiolai all’interno della
stalla. Qui mi trovai fra due
vacche del tipo bruna
alpina indifferenti peraltro
ad ogni estranea presenza,
che continuarono a
ruminare. In un angolo,
seduto su una piccola sedia
impagliata c’era un vecchio
dai grossi baffi bianchi.
Intrecciava un cesto con le
“venghe” del Piave. Presto
fui raggiunto dalla nonna
che si intrattenne con il suo
anziano cognato ed in
breve venni a conoscenza
di una lunga sfilza di parenti
e conoscenti nonchè delle
loro vicissitudini.
Fra gli aneddoti che
ricorrevano in questi
dialoghi ne riporto uno che
non potrò mai dimenticare
per la sua singolarità. Il
vecchio dai baffi alla
“Umberto”, per descrivere lo
stato di ristrettezze in cui
era vissuto, raccontava
che, tempo addietro, si era
ritardata la denuncia di
morte di una parente per
poter riscuotere una rata in
più della rendita di cui
quest’ultima
era
b en ef ici aria , ess en d o
storpia dalla nascita.
Lascio a
voi
ogni
considerazione. Una cosa
era certa: nonostante il
riscatto di un pezzo di
Montello, la vita del
“bisnente” era veramente
difficile.
Neppure il senso di libertà
che infondeva la bellezza
del Montello, riusciva a
com pensare l’estr em a
difficoltà in cui versava
anche Gino Rossi ed il suo
disagio cresceva.
In una lettera al critico
d’arte Nino Barbantini si
esprimeva così“…non ti ho
scritto di venire qui perché
per quanto cara mi sia la
tua presenza e di sprone e
conforto in questi momenti,
non voglio darti lo
spettacolo della mia
m is er ia.
Ti
parlo
sinceramente e senza
fronzoli: qui non ho una
stufa per scaldarmi, non ho
vestiti, non ho denaro…”
Il mestiere di pittore non lo
ripagava e per questo
doveva sbarcare lunario
con qualche lavoro extra.
Non avrebbe potuto rifiutare
la proposta, caldeggiata da
alcuni notabili del regime di
allora, di insegnare disegno
alla Scuola di Arti e Mestieri
della Soms. Il suo fervore di
docente comunque era più
apprezzato dagli allievi che
INFORMARE PER CONOSCERE
dai
di ri gent i .
Egli
rivolgendosi a Springolo,
pittore a Fonte, si scusa di
non poterlo visitare la
domenica mattina, proprio
per questo suo nuovo
impegno ed alla fine gli
comunica che“…la scuola
mi stringe il cervello – non
p o t r ò c o nt in u a r e a
lungo…”.
(segue a
lato)
E’ il presagio della malattia
così
i nt ensam ent e
espresso nella lettera ad
un’amica: “Giovanna mia
questa vita non finisce
più… …dov’è Ciano? la
nostra casa?…”
Gino Rossi ama il nostro
VIA ERIZZO CON IL
MONTELLO
IN MINIATURA
paese ma è sconvolto.
Nemmeno il ricordo di
momenti felici allontana le
sue sofferenze.
Volevo raccontarvi altre
storie del Montello, quelle
del “mazariol”, del paese
scomparso, dei riti della
ninfa Ciane, ma sarà
sufficiente percorrere Via
Erizzo, dal Ponte dei
Romani verso il Centro.
Ad un tratto, sulla destra
compare un piccolo bosco,
una miniatura di Montello.
Già
è
divenuto
impenetrabile e non si
possono
r a c c o gl i er e
funghi, ma in qualche
bianca notte di luna dal
UNA PRESENZA PIU’
N U M E R O S A
ALL’ AS S EMBLE A
ANNUALE SAREBBE
D O V E R O S A .
PARTECIPARE NON E’
SOLO UN DIRITTO. E’
IL
MOMENTO
DI
VERIFICARE CHE...
CI SIAMO.
Pagina 3
ESTATE ALL’ARENA DI VERONA
TURANDOT
guida , la stessa che ci
ave va ac c om pagnat i
anche l’anno
Dramma lirico in tre atti
su libretto di Adami e
Si m o ni .
La
pri m a
rappresent azione
si
tenne alla Scala il 25
aprile 1926. Sul podio
Arturo
Toscanini
interruppe l’esecuzione
proprio nel punto in cui
l’autore l’aveva lasciata
incompiuta, dopo l’aria di
Liù Tu che di gel sei
cinta.
Principessa misantropa
manda a morte i suoi
pretendenti dopo aver
loro proposto dei difficili
enigmi, ma trova infine
nel principe Calaf colui
che riuscirà nell’impresa
ed otterrà il suo amore. Il
mondo di fiaba viene
reso
umano dalla
melodìa pucciniana e
l’ascolto di alcune arie dà
sempre emozioni forti.
di G. VERDI
1 agosto
di G. PUCCINI
12 luglio
AIDA
Melodramma in quattro
atti
su libretto di
Ghizlanzoni.
Fu
commissionata da Ismail
Pascià per festeggiare
l’apertura del Canale di
Suez., ma la prima si
terrà al Cairo soltanto un
anno dopo, il 24
dicembre 1871.
La vicenda si svolge
nell’antico Egitto. Guerre
epiche tra Etiopi ed
Egiziani con intrecci di
grandi passioni d’amore.
La storia si ripete sempre
all’infinito e purtroppo si
ripropone oggi con le
stesse modalità: amore e
morte!
La differenza col passato
sta soprattutto
nella
coerenza
dei
suoi
Gita a Monselice, Este , Abbazia di
Praglia e Abano terme.
L’escursione , svoltasi il 18
maggio, più che definirla
gita , si direbbe piuttosto
un itinerario culturale in
alcune
delle
più
caratteristiche località del
Veneto alla riscoperta
della storia e delle culture
locali .
Le località visitate a partire
da Monselice ci hanno
riservato non poche e
gradite sorprese quali
stradine caratteristiche ,
tradizioni locali ,aspetti e
reperti delle civiltà passate
a
partire
dalle
paleovenete , alle romane
e fino a giungere ai giorni
nostri.
I vari luoghi visitati ci sono
stati esaurientemente
illustrati dalla nostra
scorso nella gita a Padova
e che anche in questa
occasione si è dimostrata
all’altezza della situazione.
Menzione a parte merita la
visita all’abbazia di Praglia
nella sua maestosità e
bellezza , immersa nel
verde della campagna e ai
piedi dei ridenti colli
Euganei,che con le sue
chiese e i suoi chioschi
ci ha fatto ricordare la
profonda religiosità e
laboriosità delle nostre
genti.
La fine del nostro giro si è
conclusa ad Abano Terme
con una breve sosta
allietata da monumentali e
deliziosi gelati che tutti noi
ci siamo golosamente
sorbiti.
La soddisfazione per tutti i
L’ARENA DI VERONA
I programmi sono disponibili
presso i punti raccolta adesioni
I SOCI C HE NON
AVE SSE RO A NC O RA
RITIRATO IL LIBRO “LA
SOCIETA’ OPERAIA A
CROCETT A
DEL
M O N T E L L O ”
S I
AFFRETTINO A FARLO,
...cose antiche...
A Reggio Emilia, il 7
gennaio 1897, il primo
Centenario del Tricolore
viene celebrato in modo
particolarmente solenne. E'
Gi osuè
Carducci
a
pronunciare, dall'atrio del
Palazzo
Comunale,
l'orazione ufficiale: " […]
Non rampare di aquile e
leoni, non sormontare di
belve rapaci, nel santo
vessillo; ma i colori della
nostra primavera e del
nostro paese, dal Cenisio
all'Etna; le nevi delle Alpi,
l'aprile delle valli, le fiamme
dei vulcani […]",
MONSELICE - LA VIA
DELLE BASILICHE
La sede è aperta
ogni lunedì dalle 20.30
Ti aspettiamo!
Informare per Conoscere
Indirizzo: S.O.M.S.
Via S. Andrea, 11
31035 Crocetta del Montello
Tel. Segreteria: 0423/86244
Fax: 0423/86244
E-mail: [email protected]
Web: www.somscrocetta.it
Recapito tel. 338/7264910
Scritto e stampato in proprio
distribuito ai soli Soci SOMS
...cose antiche...
LA PROTEZIONE CIVILE A
CROCETTA DEL MONTELLO
Anche a Crocetta ci sarà un nucleo di
Protezione Civile.
Si è infatti svolto lunedì 12 maggio un
primo incontro, al quale sono state
invitate numerose Associazione del
Comune. Vi hanno preso parte alcuni
responsabili del Coordinamento
Provinciale della P.C per illustrare le
modalità di costituzione, compiti e
responsabilità dei volontari.
Nella prossima riunione che sarà resa
nota con avvisi in tutto il Comune
potranno partecipare tutti gli interessati
e in tale occasione si raccoglieranno le
adesioni.
Maggiori ragguagli potranno essere
richiesti direttamente all’Ufficio Tecnico
comunale e alle sezioni territoriali degli
Alpini.
A FINE SETTEMBRE
Con le consorelle gemellate
La bandiera della SOMS
è il tricolore con il
simbolo della solidarietà.
Ne
fu
de liberato
l’acquisto “di poco costo”,
si legge nel verbale del
Consiglio il 21 settembre
1919. Nel bilancio del
1958 troviamo annotata
una spesa di L. 1.090
per la sua riparazione.
Oggi mostra tutti i suoi
anni ma rappresenta il
simbolo della nostra unità
anche a livello nazionale.
di Mareno di Piave
e Rivamonte Agordino
visiteremo il sito minerario della Valle
(Agordo), i cui edifici
sono in fase di ristrutturazione grazie
agli interventi della Comunità Europea.
I l vecc hi o ma ga zzi no è st at o
trasformato in un accogliente ostello
della gioventù e qui saremo per il
pranzo.
Visita guidata con tanti amici, per
Imperina
rinsaldare la nostra solidarietà.
DAREMO AMPIO RISALTO AL
PROGRAMMA NON APPENA
DEFINITI I DETTAGLI.
GITA IN MAROCCO
TUTTO ESAURITO PER IL VIAGGIO
DAL 12 AL 19 OTTOBRE, IL TOUR
DELLE CITTA’ IMPERIALI.
Una
delle
tappe
del
nostro
tour
sarà Fèz, la
più antica città
imperiale del
Marocco.
Diversamente
da Marrakech,
non ha mai
avuto una vera
vocazione turistica; ancora oggi conserva
molti segreti. Per scoprire Fèz ci si deve
perdere, letteralmente, in quelle sue stradine
strette e tortuose e nella sua indescrivibile
Medina, quasi un mondo a parte, un vero
labirinto popolato di venditori, artigiani, i
fessini continuano a considerarsi senza
rivali nell'arte di scolpire il legno, di
lavorare il gesso, di creare splendidi
arabeschi.
PERCHE’ UN MUSEO
RICORDATE GLI INTENTI DI
QUALCHE TEMPO FA? ABBIAMO
PARLATO DI MUSEO DI STORIA
LOCALE.
ORA STIAMO PREPARANDO IL
PRIMO DI UNA SERIE DI INCONTRI
DESTINATI A METTERE SOLIDE
BASI PER UN’ATTIVITA’ MUSEALE.
ABBI AMO L ’ APPOGGIO DI
P E R S O N E Q U AL I F I C AT E E
SARETE AVVISATI DELL’EVENTO
MEDIANTE APPOSITI MANIFESTI.
AGENDA DEL SOCIO:
APPUNTAMENTI:
Ogni Lunedì :
dalle 20.30 in sede (DOBBIAMO ORGANIZZARE IL TRASLOCO!)
12 luglio:
All’arena di Verona per la assistere all’opera TURANDOT di G. Puccini;
20 luglio:
Festa a Rivamonte Agordino;
1° agosto:
All’arena di Verona per la assistere all’opera AIDA di G. Verdi;
settembre:
Visita alle Miniere della Valle Imperina (Agordo) con le consorelle
gemellate di Mareno e Rivamonte;
29 settembre:
Presentazione dei corsi di ginnastica medico-guidata
Questo notiziario viene realizzato e distribuito con il contributo di