legainf-36-2016
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Visita il sito www.legacoop.coop Anno II - n. 36 del 7 ottobre 2016 Primo piano “Legacoop, la sfida di un nuovo inizio” Il presidente Lusetti apre l’assemblea dei delegati oggi a Bologna nell’ambito della Biennale Terremoto a pagina 2-3 Coopfond Devolve 50.000 euro per i terremotati Legacoop A Matera Gli Stati generali delle cooperative del Mezzogiorno Territori Toscana “L’ora dello sharing welfare” Coopfond per le popolazioni Legacoop sceglie la città di colpite dal terremoto nel Matera, in Basilicata, per il Centro Italia. Il Consiglio... primo evento dedicato... Legge di Bilancio, investimenti e produttività leve per crescita Fare leva sugli investimenti, ridurre il cuneo fiscale sul lavoro,... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 6 ottobre 2016 alle ore 14.30 “L’idea è quella di sperimentare un modello di welfare di comunità che coinvolga attivamente più soggetti del territorio, anche apparentemente o storicamente lontani, con modalità innovative di relazione, per Legacoopsociali trovare soluzioni a bisogni complessi di salute - soLe storie ciale, sanitario, lavorativo, sul blog abitativo, di qualità della vita di Futuro.Coop - in un’ottica di sviluppo di A Rescaldina, in Lombar- comunità e basandoci su dia, il ristorante “La Tela” logiche e strumenti diversi da quelli tradizionali”.... nasce all’interno... Settori Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Sondaggio L’efficienza energetica come chiave della competitività delle imprese. Questo il cuore del worshop “Energy Saving Day” svoltosi il 29 settembre a Bologna e promosso da CPL Concordia, multiutility nazionale che ha chiamato al confronto sulle loro best practices aziende italiane fra le quali spiccano Ducati, Lambroghini e Aruba. “CPL si ripropone sul mercato dell’efficientamento energetico con... La perdurante stagnazione economica (con i suoi elementi di crescita zero, ma anche di non peggioramento), il dibattito e l’avvicinarsi del referendum Costituzionale (che sta focalizzando l’attenzione sulle possibilità di cambiamento e rinnovamento del sistema politico-istituzionale), l’emergere delle contraddizioni in M5s (con l’evidenziarsi delle dinamiche divisorie, della fragilità nell’azione di governo locale... CPL Concordia All’“Energy Saving Day” “caccia al tesoro” energetico Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli leggi Osservatorio SWG Il nuovo clima politico nazionale Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano 2 “Legacoop, la sfida di un nuovo inizio” Il presidente Lusetti apre l’assemblea dei delegati oggi a Bologna nell’ambito della Biennale Un’Assemblea dei delegati che si svolge oggi, “in un momento e in un contesto del tutto particolari per la nostra associazione”. Per i 130 anni, per la concomitanza con la prima Biennale dell’Economia cooperativa. Ma soprattutto merito delle sfide che Legacoop si trova ad avere davanti a sé e, soprattutto, di essere oggi – a differenza di due anni fa – in condizione di giocarsele fino in fondo. “Dal maggio 2014 al marzo 2015 la cooperazione è stata coinvolta – spiega il presidente Mauro Lusetti – in una serie di emergenze etiche, legali ed imprenditoriali che hanno rischiato di compromettere la sua immagine e il suo legame con la società civile. Potevamo rimanerne travolti ma abbiamo reagito con determinazione. Questo è per noi un nuovo inizio”. Le difficoltà sono nate dalle crisi ma anche, e forse soprattutto, dagli scandali “Il tema dell’illegalità ha bussato con forza anche alla nostra porta. Dobbiamo saper dire con fiera chiarezza che non c’è crescita o ripresa, senza la capacità di estirpare la cor- ruzione, di affermare una nuova cultura dell’onestà, dell’agire politico, imprenditoriale e civico. Nella nostra reazione credo ci sia un messaggio di grande speranza per il Paese”. Lo hanno riconosciuto anche le autorità “La riammissione alla White List di CPL, i riconoscimenti pubblici del commissario Cantone sono tutti episodi che testimoniano come questo cammino sia stato ben indirizzato ed effettivamente percorso. Il Protocollo firmato con il Tribunale di Roma, che attribuisce all’associazione la responsabilità di sostenere il cammino verso la legalità delle imprese coinvolte in episodi di mafia, mettendo anche a disposizione un albo di manager – i nostri manager – per la legalità, suggella con forza che abbiamo reagito nel modo giusto”. Questo “nuovo inizio” si propone di andare in quale direzione? “Noi dobbiamo riconquistare l’ambizione di voler CAMBIARE L’ITALIA COOPERANDO. Un cammino lungo il quale la creazione di una unica Associazione di rappresentanza di tutte le cooperative rappresenta un passo decisivo. Possiamo farlo perché siamo convinti che i nostri valori sono quelli di cui il nostro Paese ha bisogno per andare avanti. Siamo qui per aprire strade che permettano di superare quelle contraddizioni che finirebbero altrimenti per pesare sempre sulle spalle di chi è inciampato, di chi è più debole, di chi da solo oggi non ce la fa”. Il rapporto tra Legacoop e la politica “Siamo in piedi anche perché siamo stati capaci di impostare un rapporto davvero nuovo con la politica. In un momento in cui sembrava che verso i partiti la scelta fosse tra la contiguità e la demonizzazione qualunquista, abbiamo individuato e iniziato a percorrere una strada coerente con i nostri valori e con le responsabilità che abbiamo verso le nostre imprese. Oggi, così, siamo interlocutori della politica, del Governo così come delle opposizioni, mettendo sempre al centro del Primo piano ACI Legacoop Settori confronto i temi che stanno a cuore alle nostre imprese”. Che ruolo può giocare la cooperazione per l’economia del Paese? “La nostra presenza, il nostro protagonismo sono fondamentali oggi perché l’economia del nostro Paese è ai primi passi di una nuova fase. Penso in particolare a quella che è stata chiamata, anche in documenti governativi, l’economia 4.0 e l’emergere di una galassia che possiamo chiamare nuova economia collaborativa e che tiene dentro di sé anche la sharing economy e altri fenomeni emergenti. Oggi noi dobbiamo saper parlare, quindi, di Cooperative 4.0. di un nuovo mondo cooperativo nell’industria e nella produzione di domani. Il ruolo delle cooperative è centrale nella nuova epoca. Con la nuova industria 4.0 si prevedono 58 milioni di posti di lavoro in meno in Europa. Nei servizi il calo potrà essere ancora più consistente. Noi non possiamo non avere un progetto che si collochi all’interno di questo mutamento epocale. Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 E come deve cambiare l’associazione per essere all’altezza di questa sfida? “Abbiamo messo mano, innanzitutto, alle scelte interne, improntate al rinnovamento e alla riorganizzazione. Penso agli accorpamenti e alle fusioni, di casa proprio in Emilia-Romagna, con le unioni tra le associazioni dell’Emilia Ovest, del territorio Estense, della Romagna, ma non solo. Penso al rinnovamento dei vertici, con l’ingresso di tanti giovani e di tante donne. Una garanzia di cambiamento che è il miglior antidoto contro alcune degenerazioni e contro ogni personalismo. La garanzia di non finire schiacciati dagli errori, ma conservare sempre la capacità di ragionare del futuro. E tante sono le innovazioni in corso: penso a quanto si sta realizzando tra agricoltura e pesca, all’area lavoro, al Progetto Sud ma anche in Lombardia e in Toscana, solo per fare qualche esempio”. E poi c’è l’Alleanza “Non mi stancherò mai di dirlo: è una strada unica nel nostro Paese, mai tentata prima. Ci sono state associazioni in salute che hanno fagocitato piccole associazioni male in arnese. Ci sono state e ci sono associazioni che si sono date su alcuni temi, rispetto ad alcuni tavoli, un coordinamento stabile. Ma nessuno ha mai provato a fondere tre realtà con storie centenarie alle spalle. È una strada unica, che può avere successo solo se manteniamo viva la consapevolezza sia della posta in gioco sia delle difficoltà. Nessuno ha mai pensato si trattasse di un percorso semplice, lineare, senza intoppi e cadute. Per questo non ci preoccupiamo per quelli che possono sembrare ritardi. Stiamo procedendo, e lo stiamo facendo cercando per ogni nodo la soluzione migliore: questa è per il nostro futuro una buona notizia. Solo una cosa mi preoccupa”. Quale? “Questa sfida la perderemo se non sapremo mettere in campo le energie migliori di ciascuno. Non possiamo restare alla finestra scuotendo la testa. Ognuno deve sentirsi chiamato a dare il meglio di sé per costruire una casa comune il cui perimetro, per altro, coincide con quello iniziale, di 130 anni fa, quando la cooperazione italiana era ancora tutta unita. 130 anni fa le difficoltà non erano certo minori. Ci si avventurava in un territorio nuovo che a tanti, senz’altro, pareva insidioso, di cui pochi – forse – scorgevano con chiarezza le implicazioni positive. Ma i nostri predecessori si sono rimboccati le maniche e sono partiti, dando vita all’associazione. Così oggi dobbiamo fare noi, per raccogliere il loro testimone, e continuare quel lavoro iniziato allora indirizzandolo verso la costruzione dell’Alleanza”. LE DATE Il programma della Biennale dell’Economia cooperativa su www.biennale.coop Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Terremoto 4 >> Coopfond COOPFOND >> Abi-coop Devolve 50.000 euro per i terremotati >> Camelot >> Consorzio 45 Coopfond per le popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. Il Consiglio di amministrazione, nella seduta di settembre, ha deciso di devolvere 50mila euro al Fondo di solidarietà aperto da Legacoop Nazionale nazionale (Unipol Banca – IBAN IT17 N 03127 03200 000000011000). Come saranno utilizzati queste risorse? A seguito di incontri con il Commissario alla Ricostruzione, Vasco Errani, Legacoop ha scelto di convogliare nel conto della Protezione Civile le risorse per la solidarietà delle organizzazioni di rappresentanza datoriali e di altri soggetti al fine di creare le necessarie sinergie per rendere maggiormente efficaci gli interventi. ABI-COOP Dona 5 mila euro ai terremotati del centro Italia Un contributo di cinque mila euro per i terremotati del centro Italia: lo ha deliberato nelle settimane scorse il consiglio di amministrazione di Abi-Coop, la cooperativa di abitazione di Piacenza, presieduta da Giuseppe Grilli. La consegna simbolica dell’assegno è avvenuta alla presenza del presidente di Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta e del vice piacentino Maurizio Molinelli le risorse stanziate da Abi-coop sono infatti destinate al fondo istituito da Legacoop nazionale per sostenere progetti di aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto dell’agosto scorso ed alle strutture delle imPrimo piano ACI Legacoop Settori prese cooperative che hanno subito danni. Il presidente Grilli ha sottolineato come per Abi-coop la solidarietà sia un’abitudine consolidata: “Già in occasione del sisma che colpì l’Emilia - ricorda - decidemmo di fare una donazione alle popolazioni colpite. Abbiamo scelto di devolvere una cifra significativa ai progetti di Legacoop perchè, dopo un evento catastrofico come il terremoto, occorre dare una mano anche alle attività economiche, perchè possano risollevarsi”. Abi-coop è una cooperativa di abitazione a proprietà indivisa, nata nel 1972 e aderente a Legacoop Emilia Ovest: ha realizzato negli anni circa 500 alloggi tra la città e alcuni Comuni della provincia di Piacenza. CAMELOT Ad Argenta “Una partita tra amici” per i terremotati “Una partita tra amici” per i terremotati: giovedì 29 settembre, nell’amichevole di calcio ad Argenta sono scesi in campo la squadra Selezione Argenta Under 21 contro quella della Selezione Richiedenti Protezione Internazionale Under 21. L’incontro si è svolto allo stadio comunale “Mongardi” di Argenta ed ha visto per la prima volta in campo una selezione di under 21 tesserati nelle squadre di calcio del Comune di Argenta ed il team di ragazzi richiedenti e titolari di protezione internazionale, inseriti nel progetto del Sistema di protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati del Comune di Argenta, gestito dalla cooperativa Camelot. Territori Imprese Sondaggio Primo piano 5 Lo scopo è stato quello di avvicinare, grazie allo sport, ragazzi della stessa età ma di provenienza diversa, e condividere, dentro e fuori dall’area di gioco, i valori del calcio: il gioco di squadra, il rispetto dell’altro e l’impegno per raggiungere un obiettivo comune. L’entrata era ad offerta libera e c’era anche uno spazio aperitivo con dj set. L’intero ricavato della serata verrà devoluto in beneficenza alle popolazioni dell’Italia Centrale colpite dal sisma nello scorso agosto. L’evento è stato pensato ed organizzato da una rete di cooperative ed associazioni del territorio argentano: Pro Loco di Argenta, cooperativa Gaia, Argentana Calcio, Argenta Pgv e cooperativa Camelot, con il Patrocinio del Comune di Argenta e del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati. Primo piano ACI CONSORZIO 45 Amatriciana Solidale al Camelot Bistrot Non si fermano le iniziative di solidarietà a favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia. Anche il movimento cooperativo continua a lanciare azioni di sostegno. Il Consorzio cooperative sociali Quarantacinque organizza a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto scorso l’Amatriciana solidale. L’iniziativa si è svolta il 5 ottobre presso il Camelot Bistrot, il locale gestito dalla cooperativa sociale Camelot in via don Pietro Leuratti 11 a Pratofontana di Reggio Emilia. L’incasso della cena sarà devoluto alla Croce Rossa Italiana. Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 6 >> Alleanza Cooperative Italiane >> Comunicazione >> Lombardia ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE Legge di Bilancio, investimenti e produttività leve per la crescita” >> Toscana Fare leva sugli investimenti, ridurre il cuneo fiscale sul lavoro, garantire una maggiore equità attraverso un sistema pensionistico più flessibile e forme più ampie di welfare aziendale. Sono alcune delle proposte che l’Alleanza delle Cooperative Italiane ha presentato stamane al viceministro dell’Economia, Enrico Morando, e il consigliere economico della Presidenza del Consiglio dei ministri, Marco Leonardi, durante il convegno organizzato a Roma, a Palazzo della Cooperazione, sulla legge di Bilancio 2017. «Abbiamo aggiornato la nota alla luce dei nuovi scenari economici internazionali – ha evidenziato il viceministro Morando –. Quello di una crescita che sia significativa, stabile e duratura deve essere l’obiettivo che accomuna tutte le misure del governo nel loro complesso. Noi vogliamo una politica fiscale espansiva, che sostenga le riforme, ma nel rispetto delle regole europee». «Il governo dovrà affrontare due esigenze apparentemente inconciliabili: la crescita e la stabilità di bilancio – ha dichiarato il presidente dell’Alleanza, Rosario Altieri –. Non c’è crescita senza investimenti, e servono una semplificazione e uno sforzo maggiori per favorire quelli privati». «Nelle misure che inserirà all’interno della legge di Bilancio – ha detto il segretario generale di Confcooperative, Marco Venturelli – il governo dovrà porre attenzione ai temi della povertà, inserendo il Bes tra i criteri di valutazione anche in vista degli obiettivi dell’Agenda 2030». «Questa è la seconda legge di stabilità di cui l’Alleanza fa delle proposta unitarie, come organizzazione – ha sottolineato il copresidente Mauro Lusetti –, e ciò rappresenta un elemento di maturità nel percorso dell’Alleanza delle Cooperative». Primo piano ACI Legacoop Settori «Sono due i pilastri a sostegno della legge di Stabilità: equità e redistribuzione, crescita e produttività – ha spiegato Leonardi –. Sul piano del lavoro la nostra attenzione è rivolta soprattutto ai giovani. A partire dal 2017 infatti, si stabilirà a regime una decontribuzione totale per le imprese che assumono i giovani a sei mesi dal termine dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Posso confermarvi poi l’impegno del governo per abolire la tassa di licenziamento, che non ha senso, la cui revisione è già stata inserita all’interno della legge». Per quanto riguarda le proposte dell’Alleanza, Giuseppe Daconto di Fondosviluppo-Confcooperative ha evidenziato la necessità di fare leva sugli investimenti, che generano produttività e innovazione. Per incentivare la crescita inoltre non bastano risorse finanziarie, ha detto il direttore di Coopfond-Legacoop Aldo Soldi, ma un Paese che funzioni, che non si incagli ad esempio in nodi burocratici. Serve poi rivedere il sistema delle relazioni industriali, e proseguire il lavoro finora avviato sulla produttività e sul welfare, ha evidenziato il responsabile delle relazioni industriali di Agci, Giuseppe Gizzi. Tra gli elementi su cui occorre intervenire c’è poi quello delle pari opportunità e della conciliazione tra lavoro e famiglia, tema sul quale le cooperative hanno dimostrato un’attenzione particolare come ha ricordato la presidente della Commissione Donne e Parità dell’Alleanza, Dora Iacobelli; elementi fondamentali per sostenere l’occupazione e l’imprenditoria femminile, e quindi la crescita di tutto il Paese. Progetto Casa Italia/Ricostruzione, incontro con Vasco Errani Definizione di aree omogenee per rilanciare l’economia oltre la ricostruzione attraverso un’aggregazione delle aree interne colpite dal sisma; finanziamento delle abitazioni da ricostruire attraverso il credito d’imposta fino al 100%; riattivazione delle economie locali attraverso il prestito d’onore, il credito agevolato e il fondo di garanzia per le Pmi, anche per promuovere processi d’aggregazione; obiettivo principale di ricostruire il territorio e garantire la ripresa delle attività economiche locali, condizione indispensabile per evitare Territori Imprese Sondaggio 7 l’abbandono di questi territori; trasparenza e legalità di tutte le imprese che lavoreranno con i fondi stanziati per la ricostruzione. Sono queste le principali misure illustrate alle parti sociali, il 4 ottobre a Palazzo Chigi, da Vasco Errani, Commissario straordinario per la ricostruzione e ripresa economica delle zone colpite dal sisma del 24 agosto, che saranno contenute nel decreto di prossima emanazione. Filippo Turi direttore AGCI, intervenendo per l’Alleanza Cooperative Italiane - anche a nome dei colleghi Rossana Zaccaria presidente Legacoop Abitanti e Massimo Stronati presidente Federlavoro e Servizi Confcooperative - ha giudicato fondamentale non solo il pieno rispetto del codice degli appalti, ma anche l’utilizzo di strumenti quali la White List e l’adozione di procedure speciali sul modello di quanto realizzato per Expo, al fine di garantire legalità e trasparenza nella gestione delle procedure di gara alle quali tutte le imprese che opereranno in quelle aree dovranno attenersi. In particolare l’Alleanza ha espresso la condivisione delle linee del decreto per la ricostruzione, evidenziando in particolare la positività degli obiettivi che mirano a ricostruire secondo il modello territoriale, rimanendo sul posto e favorendo la riattivazione economica delle aree colpite dal sisma attraverso una strategia che deve passare dalla gestione delle emergenze ad una politica di prevenzione e messa in sicurezza del territorio nazionale. ALLEANZA COOPERATIVE COMUNICAZIONE Soddisfazione per approvazione Riforma Editoria Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione esprime la propria soddisfazione per l’approvazione definitiva alla Camera della Legge di Riforma dell’Editoria. La cooperazione ha contribuito in questi mesi con proprie idee e proposte al miglioramento del Testo della Legge e, tramite la campagna #menogiornalimenoliberi, insieme alle altre sigle rappresentative dell’editoria e dell’informazione, a sensibilizzare sulla necessità di un organico intervento pubblico a sostegno del Primo piano ACI pluralismo dell’informazione. La costituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, dotato di specifiche ed importanti dotazioni nel Bilancio dello Stato, pone le basi per un sostegno certo, trasparente e selettivo alle testate locali e nazionali cooperative e non profit. Una contribuzione che rappresenta, quindi, per i giornali di carta e online, le radio e le tv di informazione che svolgono una riconosciuta funzione di interesse pubblico locale, una riferimento importante per programmare nuove dimensioni organizzative e di impresa, capaci, comunque, di corrispondere ai bisogni di informazione libera e plurale delle comunità locali e di quella nazionale. La Riforma certo non risolve complessivamente i problemi sollevati e presenti per il riassetto dell’intera filiera editoriale. E’, tuttavia, convinzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione che le basi normative tracciate dalla Legge rendano possibile ricercare soluzioni in termini di innovazioni e di nuovi strumenti comuni tra le imprese nell’ambito del nuovo scenario che si va a determinare. Si apre, ora, un altro importante momento: quello della scrittura dei contenuti delle deleghe che la Legge approvata conferisce al Governo. Su di essi siamo certi non mancheranno specifici e indispensabili momenti di ascolto e confronto anche con la cooperazione. Le legge di Riforma non si accompagna ancora, però, drammaticamente, come era naturale attendersi, ad indicazioni concrete da parte del Governo su come si intenda far fronte alla contribuzione all’editoria per il 2015. Sarebbe molto grave che l’avvenuta approvazione della riforma a tutela del pluralismo si dovesse accompagnare alla “chiusura” forzata di un altro significativo numero di piccole testate cooperative e non profit. Sono già 48 le testate che hanno dovuto cessare le pubblicazioni negli ultimi anni nell’attesa della riforma e sotto i tagli annunciati solo ex post dei contributi per il 2013 e 2014. Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione rivolge un appello forte al Governo affinché si muova in coerenza con la dichiarata volontà di salvaguardare il pluralismo nel Paese risolvendo rapidamente il problema Legacoop Settori delle risorse 2015. Solo così l’avvenuta approvazione della Riforma potrà consentire ad ogni soggetto della filiera editoriale affrontare con coraggio una stagione importante per salvaguardare e dare opportunità di crescita al lavoro e alle competenze esistenti nelle imprese e, nel contempo, per costruire occasioni per la nascita di nuovo lavoro e nuove start up nel settore. LOMBARDIA Iniziativa “Se fossi un libro” Un Biblio-bus itinerante che sensibilizzi e coinvolga i cittadini sul tema dell’accoglienza ai migranti; ha fatto diverse tappe toccando diverse città lombarde (Mantova, Brescia, Bergamo). I libri aprono varchi, rompono muri e creano ponti, tra le persone, i luoghi e le culture. Da qui l’idea di portarli in piazza, a cielo aperto, a formare una e più biblioteche che prima non c’erano. Con questa finalità i cooperatori lombardi dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (coordinamento delle associazioni AGCI, Confcooperative e Legacoop) hanno ideato, con la collaborazione di Radio Popolare nel ruolo di media partner, l’iniziativa “Se fossi un libro” che si è svolta in diverse città lombarde (Mantova, Brescia, Bergamo e Milano) da mercoledì 28 settembre a sabato 1 ottobre 2016. L’idea è stata di invitare i cittadini lombardi a donare libri che andranno a costituire, nei luoghi di sosta e seconda accoglienza, biblioteche destinate a profughi e migranti con l’obiettivo di facilitare e sostenere la loro alfabetizzazione e conoscenza dell’italiano e di promuovere, attraverso la cultura, l’integrazione, la solidarietà e la libertà, valori fondamentali per la cooperazione.A fare da centro di raccolta dei libri un bibliobus che ha attra- Territori Imprese Sondaggio 8 versato diverse città lombarde, con partenza da Mantova mercoledì 28 settembre, per proseguire a Brescia giovedì 29 settembre e a Bergamo venerdì 30 settembre. L’ultima tappa a Milano sabato 1 ottobre, in Piazza Duca D’Aosta, di fronte alla Stazione Centrale, a ridosso della “Mela Reintegrata” di Michelangelo Pistoletto, spazio simbolico e reale di passaggio e migrazione. La raccolta in piazza dei volumi è stata animata da eventi, incontri, letture, attività culturali e le dirette di Radio Popolare che hanno visto il coinvolgimento di istituzioni, testimonial e personalità della città. L’aspettativa era quella di innescare una forte mobilitazione e partecipazione, una “gara” a chi raccoglierà più libri, una “sfida” a scegliere il volume che si ritiene più adatto, giusto e utile, un “gioco” a interrogarsi su quale libro manchi, quale sia da evitare e quale da moltiplicare. Una sezione del progetto è stata dedicata alla raccolta di libri per l’infanzia “dai bambini ai bambini”, qui la dimensione del gioco è stata ancora più forte e significativa, attraverso animazioni e attività rivolte ai più piccoli. Il progetto, dal forte valore sociale e civile, è stato sviluppato in collaborazione con le cooperative aderenti all’Alleanza delle Cooperative Italiane della Lombardia, le associazioni e le realtà del territorio che gestiscono servizi di accoglienza ai migranti e sarà sostenuto da una campagna media e social che renda il più amplia possibile la partecipazione dei cittadini e attivi sinergie e collaborazioni nei diversi territori, certi che gli obiettivi importanti si conseguano insieme. Primo piano ACI A Milano la giornata è iniziata con presenza dello scrittore milanese Gianni Biondillo. La mattinata è stata animata, grazie alla cooperativa Pandora, da attività rivolte ai più piccoli, dalle letture ai laboratori creativi per la costruzione di un libro, con la partecipazione dello scrittore senegalese Pap Khouma e di Giuliano Pisapia. L’evento conclusivo è stato curato dalla cooperativa Industria Scenica, con performance, reading e ospiti (Don Gino Rigoldi, Bruno Pizzul, Pierfrancesco Majorino e Filippo Del Corno). Librerie Feltrinelli ha partecipato con entusiasmo all’iniziativa “Se fossi un libro”, condividendone appieno lo spirito e nella convinzione che i libri e la conoscenza siano la strada maestra per unire mondi e culture diverse. Insieme ai libri di tanti cittadini, sabato 1 ottobre anche Librerie Feltrinelli ha portato in dono al BiblioBus circa 400 titoli messi a disposizione da diversi editori. I libri donati da Librerie Feltrinelli, in collaborazione con l’associazione Il Razzismo è una Brutta Storia, sono destinati prevalentemente ai ragazzi e comprendono testi di alfabetizzazione, grammatiche e dizionari illustrati, con l’obiettivo di fornire agli ospiti dei centri di seconda accoglienza alcuni strumenti utili all’apprendimento della lingua italiana. La consegna dei volumi partirà dalla Feltrinelli Express di Milano Centrale e rappresenterà simbolicamente la presenza del Gruppo Feltrinelli a sostegno del progetto ideato dall’Alleanza delle Cooperative Italiane della Lombardia. Legacoop Settori TOSCANA A Lucca la festa della Cooperazione 2016 Torna la Festa della Cooperazione, l’appuntamento annuale dell’Alleanza delle Cooperative Toscane. La Festa della Cooperazione 2016 si terrà a Lucca in piazza San Michele sabato 15 ottobre, con un programma di attività volte a far conoscere la presenza cooperativa toscana. Spazio a eventi culturali, che coinvolgeranno tutta la città, ed animazione, oltre alla degustazione dei prodotti della cooperazione. Un’attenzione particolare sarà rivolta a tutte quelle esperienze promosse dalle cooperative toscane per aumentare il benessere della collettività. Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Legacoop 9 LEGACOOP >> Cooperative di Comunità A Matera gli Stati generali delle cooperative del Mezzogiorno >> Internazionalizzazione Legacoop sceglie la città di Matera, in Basilicata, per il primo evento dedicato agli Stati generali delle Cooperative del Mezzogiorno aderenti alla Lega delle cooperative, dal titolo “Partiamo al Sud”. Le cooperative di Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, si riuniscono per la prima volta (il 30 settembre 2016, Cinema Comunale di piazza Vittorio Veneto) per presentare e sottoscrivere un documento strategico con il quale avviare e costruire un percorso di crescita comune. Non solo una programmazione ma una serie di proposte tematiche indirizzate, altresì, al Governo centrale e alle Istituzioni territoriali competenti. Si tratta del “Masterplan della Cooperazione”, articolato in otto punti programmatici, ovvero lavoro, innovazione, infrastrutture, cultura, ruralità, rigenerazione urbana, comunità e welfare. Ovvero otto tracce di proposte che il Movimento cooperativo del Mezzogiorno intende inserire nel solco dei dossier aperti sul tavolo del Governo nazionale. “Ciò proponiamo e presentiamo oggi - ha sottolineato il vice presidente Legacoop nazionale (con delega al Mezzogiorno), Carmelo Rollo-è una bussola di lavoro con la quale, come Movimento cooperativo, insieme a tutte le imprese, grandi e piccole, di tutti i settori produttivi dobbiamo essere in grado di far crescere e progredire il nostro Mezzogiorno. Partendo dal sostegno alla nuova occupazione specie giovanile, dalle nostre comunità, ove deve vigere il protagonismo delle singole persone, per costruire un welfare reale e vicino ai bisogni delle stesse. Un Sud che deve emergere grazie al turismo, magari con un brand identificativo dell’intero Mezzogiorno. E, naturalmente, dalle infrastrutture, dall’innovazione e dalla sostenibilità. La cooperazione, in questo, è lo strumento privilegiato in questa direzione”. All’evento sono intervenute personalità del mondo della politica come i presidenti della Regione Basilicata, Marcello Pittellla, e della Regione Toscana, Enrico Rossi, e il vice presidente della Regione Puglia, Antonio Nunziante. Presenti anche molti rappresentanti delle imprese cooperative di >> Coopfond Primo piano ACI Legacoop Settori Puglia e Basilicata e i rappresentanti sindacali e di categoria. Le cooperative aderenti a Legacoop con sede nelle regioni meridionali – Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia – sono 3.519. Queste cooperative sviluppano un fatturato di 2,5 miliardi di euro, sono composte da circa 89.200 soci e (oltre ad essi) danno occupazione a circa 29.250 dipendenti. A questi numeri vanno aggiunti quelli sviluppati dalle sedi meridionali delle cooperative e dei consorzi aderenti alla Legacoop ma operanti sull’intero territorio nazionale. Infatti basti pensare che il dato dei dipendenti raggiunge un numero superiore ai 50.000 unità annui in virtù della presenza territoriale nel mezzogiorno di Coop, Conad, Granarolo, GIV,Apofruit e delle cooperative di lavoro aderenti ai consorzi nazionali Integra, Conscoop e CNS. Questi dati sono significativi nel lasciar intendere quali sono anche i valori generati dall’indotto delle altre imprese non cooperative che operano in collegamento con queste. “Per la prima volta insieme, come Movimento cooperativo del Mezzogiorno, per definire obiettivi comuni per il Sud – ha commentato Rollo -. Raccontiamo il Sud delle cooperative che operano sui nostri territorio, di quelle già costituite e delle nuove che nasceranno, realizzate soprattutto dai nostri giovani che hanno vogli di fare e di investire nel proprio futuro. E delle imprese rilanciate dai, cosiddetti, workers buy out, ove la cooperazione diventa strumento di riappropriazione del lavoro per quelle persone che rilevano aziende andate in crisi. ‘PARTIAMO AL SUD’, quindi, come recita lo slogan dell’evento, per confermare la centralità della persona, il suo protagonismo nella riscrittura del sistema valoriale del Paese. Quello che presentiamo è un documento programmatico per il Mezzogiorno, traccia di lavoro per riaffermare il ruolo della cooperazione come strumento di raccordo delle relazioni sociali e politiche. La cooperazione come mezzo attraverso il quale perseguire la partecipazione attiva, l’inclusione e il protagonismo delle persone. Le imprese cooperative, di tutti i settori produttivi, grandi o piccole che siano, ci offrono uno spaccato dettagliato della realtà: dalle cooperative sociali, alle agricole e della pesca, passando per le imprese di produzione e lavoro, alle startup cooperative innovative e Territori Imprese Sondaggio Legacoop 10 sempre più sostenibili, senza dimenticare le neonate e funzionali cooperative di comunità”. “La scelta di Matera per i primi Stati generali delle Cooperative del Mezzogiorno non è casuale – dichiara il presidente Legacoop Basilicata, Paolo Laguardia – perché la Capitale europea della cultura 2019 diventa la porta d’accesso del turismo dell’intero Meridione. Una scelta che gratifica un’intera Regione che– ha sottolineato Laguardia – oltre a rappresentare un’importante risorsa nazionale in termini energetici, è anche la capitale europea dell’automotive e può vantare negli ultimi anni le migliori performance di crescita e occupazione del Sud Italia”. COOPERATIVE DI COMUNITÀ Corso di formazione per cittadini e amministratori Legacoop e Associazione Borghi Autentici d’Italia organizzano con la collaborazione di Scuola Coop il primo Corso di formazione per cittadini e amministratori per capire cosa sono le cooperative di comunità, come funzionano e quali opportunità rappresentano per le comunità. Un corso residenziale di tre giorni per amministratori locali e gruppi di cittadini interessati a costituire nelle proprie realtà territoriali una cooperativa di comunità che si svolgerà il 2526-27 ottobre prossimo presso Scuola Coop a Montelupo Fiorentino (FI). Attività didattiche innovative, numerosi relatori e ospiti, approfondiranno i temi della sostenibilità, delle risorse economiche e finanziarie, le problematiche legate al lavoro, le opportunità, la partecipazione e la democrazia, la governance, e molti altri argomenti per sviluppare progetti che abbiano come Primo piano ACI obiettivo il miglioramento della qualità della vita delle comunità. Per partecipare al corso è indispensabile l’iscrizione Compila la scheda di iscrizione Per i dettagli scarica il programma al sottostante link I titoli del corso e le docenze Incontro su “Rigenerare le città, creando comunità” Legacoop e Legambiente hanno avviato, da diverso tempo un percorso di collaborazione, grazie anche alla firma di un protocollo di intesa, per promuovere progetti d’impresa finalizzati allo sviluppo di una rete diffusa di cooperative di comunità, impegnate nella tutela dei beni pubblici e dei beni comuni, il recupero di luoghi abbandonati, la green economy e la valorizzazione delle comunità locali, stimolando l’autonomia e l’organizzazione dei cittadini. Questa collaborazione ha portato, in particolare, alla realizzazione di una collana editoriale dedicata alle cooperative di comunità. Il prossimo 18 ottobre a Roma, presso lo “Spazio Diamante” in via Prenestina, con inizio dei lavori alle ore 10.30, verrà presentato il terzo quaderno (dopo quelli sui beni comuni e le aree interne) intitolato “Rigenerare le Città. Periferie e non solo. Numeri, proposte e strumenti per in- Legacoop tervenire nelle grandi aree urbane. Creando Comunità”. Il Seminario di presentazione, sarà incentrato sul tema della rigenerazione urbana, vista in un ottica di partecipazione, condivisione, trasparenza e protagonismo, che richiede un processo di strategie, politiche e azioni finalizzate alla realizzazione di uno sviluppo urbano sostenibile. Oltre la partecipazione del Presidente Nazionale di Legacoop Mauro Lusetti e della Presidente di Legambiente Rossella Muroni, sono previsti gli interventi del direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, del Segretario Generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso, del Responsabile Nazionale Cooperative di Comunità di Legacoop, Paolo Scaramuccia, del Responsabile Nazionale Economia civile di Legambiente, Enrico Fontana, e del Presidente del Consorzio Officine del Teatro Italiano, Alessandro Longobardi. Verranno presentate alcune buone pratiche attraverso le quali si sta cercando di dare concretezza al tema della rigenerazione urbana: i progetti del bando Culturability, il Motovelodromo di Torino, il Cinema Postmodernissimo di Perugia , le esperienze di Corviale, il Progetto CantiereImpero e la rete di TorpignaLAB. Per partecipare all’evento è indispensabile accreditarsi compilando la scheda di registrazione in allegato, rinviandola a [email protected] Ai seguenti link Scheda registrazione e programma dei lavori. COOPFOND Sostegno a un nuovo WBO e interventi di sviluppo Un nuovo workers buyout. Tre azioni per sostenere lo sviluppo di altrettante cooperative. Altre delibere per acquisire partecipazioni e rafforzare l’azione di finanziarie territoriali e imprese e 9 interventi di Pronozione attiva. Sono queste le scelte deliberate dal primo Consiglio di amministrazione di Coopfond dopo la pausa estiva. La Fornace di Fosdondo è il nuovo WBO nato nel reggiano per iniziativa di 22 dei 42 Settori Territori Imprese Sondaggio Legacoop 11 addetti della Fornace Terremilia che dal 2012 produce laterizi e mattoni estrusi, per iniziativa di Unieco, che agevolerà ora la nuova iniziativa che dovrà fare i conti con un mercato i cui volumi sono crollati dell’80% negli ultimi anni, potendo contare sulla determinazione degli ex dipendenti e il sostegno del sistema cooperativo. Altrettante partecipazioni sosterranno poi lo sviluppo di Gnosis, la principale coop tra professionisti del Mezzogiorno, in procinto di aprire 4 nuove sedi di cui una in Algeri; Tecnos, che da 30 anni opera nel settore degli arredi in kit e vuole ora sbarcare negli USA e Trenta e Lode, piccola cooperativa che da Cuneo vuole ampliare la propria rete di vendita di libri di piccole case editrici nella grande distribuzione di tutte le regioni italiane. Altri interventi serviranno per rafforzare la rete e le possibilità di azione delle finanziarie territoriali, da Boorea Emilia Ovest a Sofinco, o a dare fiato ai progetti di rilancio di cooperative, da Coopbox al Consorzio For- Primo piano ACI mula Ambiente, oppure ai piani di riassetto societario di Unibon. Otto invece gli interventi decisi dal Fondo di Promozione attiva, a cui si aggiunge lo stanziamento di 50mila euro per i territori terremotati. Gli stanziamenti andranno a sostenere l’Annuario 2016 della Cooperazione Veneta, la terza edizione del Corso di Alta Specializzazione “Economia della cooperazione” di Legacoop e Università di Messina, uno studio europeo promosso da Coop contro il caporalato, il meeting annuale di Coopstartup, l’Osservatorio sulla Cooperazione emiliana romagnola, gli studi sulla Rete Nazionale Enti Formativi Legacoop e sul sistema Legacoop di Ricerca, Formazione e rapporti con le Università, nonché un’iniziativa dell’Alleanza sui workers buyout. INTERNAZIONALIZZAZIONE Al via a Torino il corso di formazione del MISE/Ice Agenzia per le cooperative Prenderà avvio il 25 ottobre p.v. a Torino il programma di formazione specialistico per il rafforzamento delle capacità di internazionalizzazione delle imprese cooperative promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e ICE-Agenzia, in collaborazione con l’Alleanza delle Cooperative Italiane. L’iniziativa, che segue quella realizzata l’anno scorso e che ha toccato le città di Bari, Bologna e Roma, si inserisce nel qua- Legacoop Settori dro delle azioni specificamente dedicate alle imprese cooperative al fine di ampliarne il potenziale di internazionalizzazione e sostenerne l’accrescimento imprenditoriale nell’ambito della competizione globale, offrendo una formazione mirata su opportunità, strumenti e strategie di presenza e consolidamento nei mercati esteri. Oltre al Corso di Torino, sono previste altre tre tappe, con approfondimenti differenziati (settori/paesi), a Milano (Novembre 2016), Ragusa (Gennaio 2017) e Cagliari (Febbraio 2017), in modo da garantire una copertura quanto più ampia del territorio nazionale. Il format del corso, della durata di 3 giorni, prevede, dopo una prima giornata dedicata ai principi del marketing internazionale e agli scenari del commercio estero, due “giornate Focus” su selezionati Paesi/Settori, con la partecipazione dei Direttori degli Uffici ICE dei vari paesi selezionati. La partecipazione al corso di formazione è gratuita, a carico dei partecipanti il costo di viaggio e alloggio. La scheda di partecipazione, debitamente compilata, oltre che all’ufficio ICE-Formazione dovrà essere inviata anche all’Ufficio Esteri Legacoop all’indirizzo [email protected] Tutte le informazioni ai seguenti link Circolare ICE - Scheda di adesione - Programma Torino Contatti Legacoop regionali – Corso formazione internazionalizzazione Territori Imprese Sondaggio Settori >> Legacoopsociali 12 LEGACOOPSOCIALI Le storie di Futuro.Coop A Rescaldina, in Lombardia, il ristorante “La Tela” nasce all’interno di un bene confiscato alla ‘ndrangheta, assegnato al Comune e gestito dalla Cooperativa “Arcadia”. A Reggio Calabria la Sartoria sociale sorge in un bene confiscato ed è gestita dalla cooperativa “SoleInsieme” che, grazie ad una spiccata sinergia tra diversi partner, è riuscita a creare una rete sociale ad oggi in crescita. Ad Ascoli il progetto “L’Orto di Paolo”, nasce dall’esigenza della nonna di un giovane autistico, la quale ha messo a disposizione della cooperativa la propria casa di campagna, ad oggi centro diurno per soggetti autistici. Sono tre delle prime storie raccontate sul blog futuro coop, un progetto ideato da Legacoopsociali. “Con il blog – afferma Andrea Bernardoni, responsabile del progetto e componente della presidenza nazionale Legacoopsociali - vogliamo che siano le cooperative ad essere protagoniste attraverso un modello “open source” di diffusione delle esperienze innovative. Lo scopo è proprio quello di mettere in connessione tra loro le cooperative coinvolte nella ricerca“futuro.coop “sviluppando il paradigma dell’ ”open innovation”, cioè fare in modo che ci sia uno scambio delle esperienze realizzate individuando opportunità e possibili driver di sviluppo per la cooperazione”. I progetti che fino ad oggi sono stati pubblicati toccano macro-temi come l’inclusione e la giustizia sociale declinati in settori come lo sviluppo locale, la rigenerazione degli spazi urbani e l’agricoltura sociale. “Il blog non rappresenta semplicemente un conte- Primo piano ACI Legacoop Settori nitore di storie e progetti – continua Bernardoni - ma deve essere utilizzato per comprendere le spinte innovative da cogliere, analizzando l’esperienza dell’altro”. Le storie Il ristorante “La Tela”,per esempio, nasce a Rescaldina all’interno di un bene confiscato alla ‘ndrangheta, assegnato al Comune di Rescaldina e gestito dalla Cooperativa “Arcadia”. Il valore di questo progetto è racchiuso nella sua capacità di generare non soltanto sviluppo locale, ma anche inclusione sociale attraverso l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati in un contesto di legalità e trasparenza. La Sartoria Sociale di Reggio Calabria gestita dalla cooperativa “SoleInsieme” che, grazie ad una spiccata sinergia tra diversi partner, è riuscita a creare una rete sociale ad oggi in crescita. In questo caso è importante ricordare il legame che la cooperativa ha sviluppato con la cittadinanza comunicando, attraverso eventi ad hoc, ogni singolo passaggio del progetto, un progetto di riqualificazione di un ben confiscato alla mafia,che vuole far “rinascere” donne sole ed in difficoltà. L’inclusione sociale passa anche dall’agricoltura sociale, che raccontiamo attraverso la Cooperativa Pagefha Onlus. Il progetto “L’Orto di Paolo”, nasce dall’esigenza della nonna di un giovane autistico, la quale ha messo a disposizione della cooperativa la propria casa di campagna, ad oggi centro diurno per soggetti autistici. Questa esperienza evidenziala spinta propulsiva che generano i bisogni personali, i quali innescano meccanismi di condivisione e collaborazione sul territorio in un contesto, per certi aspetti ancora nuovo, come quello dell’agricoltura sociale. Tutte le storie al sito http://www.futuro.coop/ Territori Imprese Sondaggio Territori >> Alto Adige Südtirol >> Friuli Venezia Giulia >> Friuli Venezia Giulia >> Veneto 13 ALTO ADIGE SÜDTIROL Legacoopbund aderisce all’iniziativaeuropeacon“ITSecuritySpeed Date” >> Emilia Romagna >> Toscana >> Sardegna >> Padova >> Reggio Emilia >> Ravenna Ottobre è il mese della sicurezza informatica. Anche l’associazione di rappresentanza delle cooperative altoatesine Legacoopbund e l’Associazione Italiana Information Systems Auditors (AIEA), partecipano alla campagna di sensibilizzazione lanciata dall’Unione Europea. Il 10 ottobre a Bolzano PMI e liberi professionisti avranno la possibilità di usufruire di una consulenza gratuita sulla cybersecurity. I rischi informatici causati dalle violazioni dei sistemi di sicurezza sono in continuo aumento e di conseguenza continua a crescere la necessità di tutelarsi adeguatamente. La maggior parte delle informazioni aziendali, infatti, sono custodite su supporti informatici e le imprese devono garantire la sicurezza di questi dati. A confermare l’incremento di crimini informatici è anche l’Europol che sottolinea come tale aumento sia riconducibile anche al modus operandi delle imprese. Spesso le misure di sicurezza in ambito informatico risultano povere e gli imprenditori non sono sempre in grado di quantificare il rischio. Per aiutare i liberi professionisti e le piccole e medie imprese a capire come tutelare se stesse e i propri collaboratori, Legacoopbund con il sostegno di Aiea (ISACA Milan Chapter) aderisce all’iniziativa dell’Unione Europea con la giornata informativa “IT Security Speed Date” che avrà luogo lunedì 10 Primo piano ACI Legacoop Settori ottobre dalle ore 9.00 alle ore 17.30 presso la sede di Legacoopbund in Piazza Mazzini 50-56 a Bolzano. Durante la giornata informativa gli esperti di sicurezza informatica Paolo Gasperi, Mauro Berti, Igor Falcomatà e Marco Grotto saranno a disposizione degli interessati, che potranno usufruire di una consulenza gratuita e personale di 20 minuti. Nell’ambito dell’incontro i partecipanti avranno l’opportunità di porre quesiti specifici sulla sicurezza informatica e informarsi su come proteggere al meglio i dati della propria impresa. “Molto spesso” spiega Paolo Gasperi, consulente di sicurezza dei sistemi informativi, “le imprese rischiano di sottovalutare le gravi conseguenze che potrebbero derivare da una violenza informatica. Purtroppo si tratta anche di rischi difficili da prevedere. L’importante, dunque, è essere in grado di saperli affrontare e gestire in modo adeguato così da poter proteggere sia la propria impresa sia i propri collaboratori e clienti. Questo è possibile solamente se ci si affida a fornitori di servizi informatici esperti. Se si desidera tutelare la reputazione della propria azienda, oggigiorno la sicurezza informatica non è certo da sottovalutare ed è bene informarsi” conclude l’esperto. Qualsiasi dubbio riguardo alla sicurezza informatica e ai rischi che corre la vostra impresa potranno dunque essere chiariti in questa occasione, in modo da adottare misure di protezione adatte fin da subito. Per partecipare alla giornata informativa del 10 ottobre è indispensabile prenotarsi scrivendo a [email protected] entro venerdì 7 ottobre. FRIULI VENEZIA GIULIA 130 anni di Legacoop Si celebrerà anche in Friuli Venezia Giulia il 130 anniversario della nascita di Legacoop. La ricorrenza sarà celebrata attraverso una serie di incontri che avranno come ospiti figure storiche de mondo della cooperazione, dirigenti del movimento cooperativo, amministratori pubblici e rappresentanti delle categorie economiche. Gli eventi si svolgeranno a Pordenone, Udine e Trieste, a partire da giovedì 13 ot- Territori Imprese Sondaggio Territori 14 tobre con un approfondimento dedicato al consumo, durante il quale verrà presentato il libro “Noi, le coop rosse”. Sarà presente l’autore Vincenzo Tassinari, storico presidente di Coop Italia. Due eventi avranno luogo nella giornata di venerdì 14 ottobre. Al mattino a Trieste, al Teatro Miela, si parlerà di cooperazione sociale. Durante l’incontro verrà presentato il libro della cooperativa Noncello “Si può ancora fare”. L’incontro vedrà la partecipazione dello scrittore e cooperatore Pino Roveredo. Nel pomeriggio a Udine invece si parlerà di Workers Buyout alla presenza del Viceministro dell’Economia e Finanze Enrico Morando. Il ciclo di incontri si concluderà sabato 15 ottobre a Udine con l’evento dal titolo “La cooperazione e nuovi linguaggi di trasmissione del sapere. Generazioni a Confronto” con la lectio magistralis di Lucio Poma, professore di economia industriale e dell’innovazione presso l’università di Ferrara e una tavola rotonda a cui parteciperanno lo stesso Poma, Gianni Torrenti, assessore alla cultura, sport e solidarietà della Regione Friuli Venezia Giulia, Matteo Tonon, Presidente Confindustria Udine e Matteo Ragnacci, portavoce nazionale di Generazioni Legacoop. Programma completo della manifestazione. FRIULI VENEZIA GIULIA Premiazione del concorso “CooperAttivaMente” Hanno vinto la terza edizione del concorso di idee CooperAttivaMente, l’evento conclusivo inserito nel più vasto progetto di Legacoop Fvg a favore degli studenti dal titolo “I giovani e la cooperazione: l’impresa cooperativa in sinergia con l’istruzione superiore”, gli studenti della classe quinta elettrotecnica dell’Istituto Volta di Trieste Primo piano ACI con il progetto “Aperipivo“ - che gioca sul nome, italiano e sloveno (aperitivo e pivo, birra in sloveno). L’idea vuole essere un’alternativa divertente ai classici fast food e attraverso una simpatica e colorata ape dal design suggestivo, allestita da bar ristorante, offre aperitivi italiani e specialità balcaniche unendo cultura, tradizione e innovazione. Il secondo posto è stato assegnato, invece, alla classe V sezione AC dell’Istituto Deledda Fabiani di Trieste con il progetto “Hotel a 4 zampe“, mentre si sono classificati terzi gli studenti della quinta sezione A dell’istituto Pertini di Pordenone con “Agripedemontana“. A premiarli il 29 settembre nella sede del Kulturni Dom la giuria - composta da Alberto Bernava di Assicoop Fvg, Enrico Trevisiol di Banca Etica, Stefano Minin di Coop Alleanza 3.0 e dalla giornalista Lara Pironio - che ha valutato in base a criteri di sostenibilità economica, creatività della proposta e presentazione, le tre migliori idee. A fare gli onori di casa c’era il vicepresidente di Legacoop Fvg Roberto Sesso che ha evidenziato l’importanza e le finalità dell’evento. “E’ un progetto, a favore degli studenti, di educazione cooperativa nato per rispondere alla necessità di contribuire ad una sempre maggiore integrazione fra il sistema scolastico, quello formativo e imprenditoriale - ha osservato Sesso -. Abbiamo strutturato un percorso triennale di formazione a partire dalle classi terze delle scuole secondarie di secondo grado con l’idea di illustrare il modello imprenditoriale cooperativo nel quale appare chiara la centralità della persona, preparandoli a vivere e a lavorare insieme, trasmettendo loro concetti quali la solidarietà, la partecipazione democratica, la condivisione e l’assunzione di responsabilità. L’adesione al progetto da parte del sistema scolastico è molto sentita e ogni anno si aggiunge un nuovo istituto scolastico: questo ci riempie di soddisfazione”. Gli istituti scolastici regionali coinvolti quest’anno comprendono le classi terze e quarte di: Marchesini Sacile-Brugnera di Sacile, Pertini di Pordenone, Bassa Friulana di Cervignano, Palmanova, San Giorgio, Iti Volta di Trieste, Deledda-Fabiani di Trieste Legacoop Settori e Brignoli - L. Einaudi - G. Marconi di Staranzano e l’istituto Il Tagliamento di Spilimbergo. Sono circa 500 gli studenti coinvolti nel progetto che, a partire dalla sua struttura, risponde ad una delle attività istituzionali di Legacoop, vale a dire, la diffusione della cultura cooperativa e la sensibilizzazione delle nuove generazioni ai valori cooperativi come futuro sviluppo, per imprese socialmente responsabili in una cornice di cittadinanza consapevole. Le azioni che caratterizzano questo progetto vanno dalla preparazione di uno strumento divulgativo della cooperazione realizzato con il contributo degli alunni coinvolti nel percorso formativo, agli incontri in aula con gli imprenditori cooperativi, a ciò si aggiungono i tirocini formativi in cooperativa organizzati per il mese di giugno per fare in modo che i ragazzi delle classi quinte possano toccare con mano il mondo cooperativo. Presente all’appuntamento anche Arianna Bellan, assessore alla Programmazione economica, Mercati e Attività produttive, Politiche del lavoro, Grandi eventi del comune di Gorizia che ha sottolineato la validità del progetto “che avvicina i ragazzi al mondo del lavoro e li aiuterà a capire che cosa vogliono diventare da grandi” e il dirigente dell’Istituto Brignoli - L. Einaudi - G. Marconi di Staranzano, Marco Fragiacomo che ha considerato l’esperienza formativa per gli studenti una possibilità concreta dove attuare l’alternanza scuola lavoro. Fonte www.ilfriuli.it/articolo/Tendenze/Cooperattiv a m e n t e - p o i n t s _ecco_i_vincitori/13/159087 Territori Imprese Sondaggio Territori 15 VENETO progetto: è solo facendo crescere una cultura del modello cooperativo presso i giovani che il mondo cooperativo saprà garantirsi quel ricambio generazionale che cerca e di cui ha bisogno. Al via il progetto “Educare alla cooperazione” Ha preso il via il nuovo progetto di Legacoop Veneto, curato dal coordinamento dei cooperatori under 40 “Generazioni Veneto”, con il contributo della Camera di Commercio di Venezia, Rovigo Delta Lagunare, intitolato “La scuola, i giovani e la cooperazione: l’impresa cooperativa in sinergia con l’istruzione superiore”. Obiettivo principale dell’iniziativa far conoscere il mondo cooperativo e i suoi valori ai giovani studenti delle scuole superiori degli ultimi anni degli istituti professionali, tecnici e dei licei sociopsicopedagogici delle province di Venezia e di Rovigo. Il progetto, che si concluderà nell’aprile 2017, prevede alcuni incontri nelle scuole, con l’intervento di giovani responsabili delle nostre cooperative, e la pubblicazione di una guida da distribuire negli istituti per introdurre i giovani alla cooperazione, farne conoscere i numerosi settori, ma anche il suo ruolo nell’economia locale, regionale e nazionale. Attraverso esperienze concrete di cooperazione virtuosa, il percorso di “educazione” ai valori cooperativi intende migliorare la percezione della cooperazione nell’opinione pubblica, non priva di pregiudizi, a partire dai più giovani, e a stimolare i docenti a presentare anche il mondo cooperativo parlando di lavoro ai ragazzi, alla luce della riforma “Buona scuola” che ha introdotto come obbligatori i percorsi di alternanza scuola lavoro. Sul versante del lavoro, infatti, le cooperative hanno dimostrato di sapere fare fronte alla crisi economica degli ultimi anni, confermando una buona tenuta dell’occupazione. Storicamente l’impresa cooperativa ha saputo coniugare le sfide competitive e l’innovazione ai concetti di solidarietà, collaborazione e democrazia sul lavoro. Per questo motivo, in una fase così difficile sul fronte dell’occupazione giovanile, è opportuno che i giovani possano prendere in considerazione il “fare cooperativa” come valida alternativa al lavoro in azienda e agli studi universitari, considerandola anche come forma di o autoimprenditoria. C’è, infine, un ulteriore obiettivo sotteso al Primo piano ACI EMILIA ROMAGNA Legacoop Sociali, nuovi progetti per una cooperazione che cresce Ha superato la soglia del miliardo di euro il fatturato sviluppato dalle oltre 200 cooperative sociali aderenti a Legacoop Emilia-Romagna nel corso del 2015. I soci e lavoratori sono più di 25.000 e gestiscono il 70% dei 25.771 posti dedicati alle persone disabili e anziane (fonte: PAR 2015, Piano d’azione regionale per le persone anziane), quasi tutti i 21.045 interventi di assistenza domiciliare (fonte: PAR 2015), oltre il 40% dei 38.278 posti negli asili nido (fonte: Report regionale 2015); le comunità per minori, l’accoglienza ai migranti, i servizi di salute mentale e per le persone dipendenti da sostanze. Inoltre, le cooperative sociali di tipo B - che inseriscono al lavoro persone svantaggiate o fragili e vulnerabili - sono la sola forma di impresa che opera con questa caratteristica e non è casuale che questo sia un fenomeno studiato in tutta Europa e non solo. «Sono traguardi importanti per un settore nato trent’anni fa - ha ricordato nel corso di un incontro con la stampa il responsabile di Legacoopsociali Emilia-Romagna Alberto Alberani – ma non ci accontentiamo. Le sfide che abbiamo di fronte sono tante, importantissime, perché non riguardano la nostra esistenza di imprese, ma sono le stesse che devono affrontare milioni di donne e di uomini e riguardano temi cruciali: dall’assistenza alle persone fragili e vulnerabili, all’integrazione dei migranti, al protagonismo delle persone svantaggiate, quelle che lavorano e sono socie delle nostre cooperative di tipo B». «È proprio così – commenta il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti –: il ruolo della cooperazione in questi ambiti è cruciale e anche i nostri interlocutori ne hanno piena consapevolezza. La cooperazione interviene in più ambiti della filiera del welfare e della salute e, oltre al pubblico, Legacoop Settori anche i singoli cittadini si rivolgono sempre più a noi per ottenere ciò di cui hanno bisogno». Sono tante le sfide, a partire da quella dell’accoglienza ai profughi per i quali Legacoopsociali propone anche la possibilità di accedere al Servizio Civile nazionale per iniziare un percorso professionale. Un nuovo impegno importante sarà nel dare attuazione alla legge regionale 14 del 2015 che interviene sulle persone fragili e vulnerabili prevedendo dei percorsi occupazionali che contrastino l’esclusione sociale. «Abbiamo progettato e sperimentato servizi per l’infanzia nuovi e flessibili – ha ricordato Alberani –. Un campo, questo, che deve e può vedere il superamento delle forme di appalto al ribasso definendo un prezzo fisso diventando così una Regione dove i bambini non si mettono all’asta. Stiamo consolidando i servizi rivolti a persone anziane e disabili valorizzando l’attuale sistema di accreditamento e proponendo ai governi nazionale e regionale di aumentare i fondi per la non autosufficienza e e di consentire al cittadino maggiore scelta e protagonismo nei servizi». Riforma editoria; risultato importante,servonosubitocertezze sull’anno ponte L’approvazione definitiva della riforma dell’editoria in terza lettura alla Camera fa finalmente chiarezza in un settore fondamentale per la democrazia, dopo un percorso legislativo durato quasi due anni. La nuova normativa punta sull’innovazione e sul digitale, elimina le possibilità di abusi che hanno penalizzato le vere cooperative di giornalisti, premia il rispetto delle regole e dei contratti di lavoro, introduce risorse certe per la creazione di nuova impresa e la tutela dell’informazione locale, indipendente e di interesse pubblico. Per questo importante traguardo la Romagna si è spesa in modo corale, a partire dai parlamentari di questo territorio che sono intervenuti in aula e in commissione, fino alla campagna “Meno Giornali Meno Liberi”, che ha avuto Legacoop Romagna e Mediacoop tra i suoi protagonisti. Ai deputati e senatori romagnoli che hanno sostenuto pubblica- Territori Imprese Sondaggio Territori 16 mente la necessità di un intervento a sostegno del pluralismo dell’informazione va un particolare apprezzamento. È stata riconosciuta l’importanza economica di un settore che, nonostante una profonda crisi strutturale, continua a dare lavoro all’interno delle cooperative associate a Legacoop Romagna a circa 150 persone, tra giornalisti, poligrafici, collaboratori e personale amministrativo. Rimangono due nodi fondamentali da sciogliere. Il primo riguarda i decreti delegati, che dovranno essere scritti dal Governo entro sei mesi e su cui occorre mantenere un livello di attenzione molto alto nel passaggio dal vecchio al nuovo sistema di regole. Il secondo, purtroppo, riguarda la mancanza di certezze per chiudere i bilanci del 2015, l’anno ponte della riforma. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Luca Lotti, ha più volte dichiarato che una volta approvata la riforma avrebbe certificato l’ammontare di risorse per il 2015 con un decreto o un documento tecnico spendibile. Occorre fare presto, per non vanificare gli sforzi di un intero comparto, ora che siamo davvero a un passo dall’obiettivo. TOSCANA “L’ora dello sharing welfare” “L’idea è quella di sperimentare un modello di welfare di comunità che coinvolga attivamente più soggetti del territorio, anche apparentemente o storicamente lontani, con modalità innovative di relazione, per trovare soluzioni a bisogni complessi di salute - sociale, sanitario, lavorativo, abitativo, di qualità Primo piano ACI della vita - in un’ottica di sviluppo di comunità e basandoci su logiche e strumenti diversi da quelli tradizionali”. È questa, in estrema sintesi, la proposta di sharing welfare che arriva dal sistema delle imprese dell’Area Welfare di Legacoop Toscana, riunite il 29 settembre a Firenze per “Orizzonti di welfare”. A illustrarla, nella propria relazione introduttiva, la presidente dell’Area Eleonora Vanni: “Si tratta di una proposta che si colloca sulla linea fra innovazione nell’erogazione e fruizione dei servizi e la mission sociale e mutualistica, in grado di generare sostenibilità e socialità basate sul principio della condivisione e su una relazione non episodica con gli attori del sistema di welfare e oltre”. I temi e i numeri Integrazione socio sanitaria nella filiera territoriale dei servizi, nuovi modelli di partnership tra pubblico e privato e welfare aziendale sono alcuni dei temi affrontati durante l’iniziativa pubblica di presentazione dell’Area, che con le sue 210 cooperative e una Società di mutuo soccorso, i circa 30mila soci e 12mila addetti gli oltre 395 milioni di valore della produzione, si va configurando come un soggetto importante nel panorama dell’economia regionale, aggregando 800 medici di medicina generale soci di cooperative, oltre 8mila soci lavoratori nelle cooperative sociali, circa 21mila soci utenti (di cui 12.500 assistiti dalla Società di mutuo soccorso). La proposta In particolare, nel corso dell’incontro è stata anticipata a livello toscano la proposta, allo studio del Ministero della Salute, di integrare pubblico e privato per rispondere al bisogno di welfare socio sanitario e assistenziale. Un modello che si basa su alcuni elementi cardine: governance pubblica del percorso di assistenza per garantire, oltre ai livelli essenziali di assistenza, equità di accesso e garanzia dell’esercizio del diritto da parte dei cittadini; gestione integrata che vede il soggetto del privato sociale affiancare il sistema pubblico in tutte le parti che costituiscono il processo, attraverso un percorso di accreditamento e controllo pubblico a garanzia di qualità e trasparenza; forte presenza di attori privati, come cooperative sociali, cooperative di utenza, medici di medicina generale organiz- Legacoop Settori zati in forma cooperativa e forme di assistenza sanitaria integrativa volontaria.“La gestione del welfare è oggi più che mai un tema all’ordine del giorno – afferma il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini -. Riguarda tutta la popolazione, ma in particolar modo la componente femminile. Per questo stiamo lavorando a soluzioni integrate ed economicamente sostenibili che possono favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, contribuire a liberare risorse e facilitare forme di reale sostegno alle famiglie”. I protagonisti Dopo i saluti del presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, il caporedattore di Vita Stefano Arduini ha moderato un confronto su Opzioni di welfare per una nuova socialità, a cui ha partecipato l’assessore al diritto alla salute, welfare e integrazione socio-sanitaria della Regione Toscana Stefania Saccardi, per la quale “il mondo della cooperazione nel sistema complessivo dei servizi sociosanitari è un attore di cui non si può fare a meno: naturalmente il ruolo del pubblico è quello di governare il sistema, indirizzarlo e esercitare una forte azione di controllo perché quello che c’è esprima qualità, valore e stia dentro una governance pubblica che è indispensabile a garanzia dei bisogni dei cittadini”. A porre l’accento sulla strategicità dell’integrazione fra settori è Paolo Venturi, direttore di Aiccon: “Oggi i bisogni sono sempre più frammentati e diversificati, quindi le modalità di risposta non possono essere più verticali ma devono essere circolari. I bisogni di welfare hanno in comune la salute, bene relazionale che ha bisogno di una pluralità di apporti: non solo sociale e sanitario, ma tutte le altre soggettualità che a vario titolo entrano in contatto con le persone”. Gli fa eco Mario Del Vecchio (Università di Firenze): “Con il calo delle risorse pubbliche e l’aumento dei bisogni l’integrazione è l’unica strada possibile: quindi mettere insieme le risorse e le energie pubbliche e private per rispondere ai problemi sanitari, sociosanitari e sociali in genere”. Luciano Marangoni (Centro studi Legacoop) si concentra sulla doppia sfida rappresentata dal welfare aziendale per le cooperative sociali:“La prima, di carattere culturale, organizzativo e finanziario, è quella di essere soggetti capaci di proporre pro- Territori Imprese Sondaggio Territori 17 grammi complessi di welfare aziendale”; l’altra di “integrare le risorse che le aziende, attraverso programmi di welfare aziendale, metteranno a disposizione dei lavoratori per quanto riguarda i servizi di carattere sociosanitario e previdenziale con le offerte di analoghi servizi fatte dalla Pubblica amministrazione e con il ‘fai da te’ delle famiglie. In Toscana questa opportunità riguarda un bacino di risorse valutabile in 2/2 miliardi e mezzo, quindi una quota consistente del Pil, che se fossero integrate consentirebbero un aumento dell’efficienza dei servizi e un miglioramento della qualità”. Per il presidente di Sanicoop Maurizio Pozzi “se il sistema è in gran parte il sistema sanitario pubblico, sia sanitario che sociale, anche altre ‘appendici’, a partire dalle società di mutuo soccorso, sono elementi fondamentali: l’importante è che non rimangano sistemi separati, ma che si organizzino intorno al paziente e diano risposte al bisogno che rappresenta”. Ricorda la presidente di Legacoop Abitanti Rossana Zaccaria: “La cooperazione di abitanti sta portando avanti una serie di esperienze innovative nell’ambito dell’abitare collaborativo e dell’housing sociale inteso proprio come sistema di community welfare”. Infine, il presidente nazionale Mauro Lusetti si sofferma sulla riorganizzazione per aree del sistema della rappresentanza di Legacoop: “Assistiamo qui alla nascita dell’Area welfare, che è uno degli obiettivi definiti dal 39esimo congresso: un processo di riassetto e riorganizzazione che segue i bisogni delle cooperative, dà una risposta nuova in termini di politiche intersettoriali e rappresenta un punto di riferimento per il nostro movimento a livello nazionale”. Primo piano ACI SARDEGNA Convegno “Ricostruire il lavoro”, le esperienze di wbo “Ricostruire il lavoro” L’esperienza delle cooperative Isolex e Turris Sleeve di Porto Torres. Questo il tema al centro del convegno promosso da ANCPL e Legacoop Sardegna che si svolgerà mercoledì 19 ottobre a Porto Torres, presso la Sala Filippo Canu (Corso Vittorio Emanuele, 95). Al Convegno parteciperà il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, il Presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il Senatore Ignazio Angioni, gli Assessori regionali del Lavoro e dell’Industria, Virginia Mura e Maria Grazia Piras. Il Ministro Poletti e il Presidente Pigliaru parteciperanno inoltre all’inaugurazione dello stabilimento della Cooperativa Turris Sleeve. Scarica l’invito La protesta dei pescatori contro gli aerei Nato La protesta dei pescatori del Sinis (penisola a nord di Oristano, in Sardegna) contro gli aerei Nato che sganciano bombe nel mare di Capo Frasca: un centinaio di barche hanno cercato di forzare l’area off limits proprio nel giorno della ripresa delle esercitazioni. Gli aerei si sono levati in volo, ma la «guerra» con i pescatori non c’è stata: i piloti non hanno sganciato gli ordigni e la Guardia costiera ha impedito alle imbarcazioni di aprirsi un varco e di arrivare nel tratto di mare segnato nella carte come «zona rossa» e interdetto alla navigazione. Legacoop Settori «Torneremo qui ogni giorno», ha annunciato Gabriele Chessa, di Legacoop, «fino a che la base non sarà chiusa. Se vogliono continuare a sparare a Capo Frasca almeno ci diano gli indennizzi per compensare i mesi in cui non possiamo pescare». Il territorio e il mare di Capo Frasca sono zona militare da più di 40 anni. La base è una delle più importanti d’Europa, è collegata all’aeroporto di Decimomannu, dal quale partono aerei supersonici dei Paesi Nato che poi simulano azioni di guerra con lancio di missili e ordigni, tiro a fuoco ariaterra e mare-terra. Dopo anni di proteste i comandi militari interforze hanno sospeso le esercitazioni per tre mesi e la «zona rossa» è stata riaperta alla navigazione d’estate. Negli altri mesi, i 600 che possiedono barche e i diportisti devono girare al largo. Martedì 4 ottobre si sono divisi in due gruppi e 200 persone, con sindaci e amministratori di otto paesi costieri della provincia di Oristano, si sono radunati all’ingresso della base per un sit in senza incidenti. «Nei poligoni della Sardegna, da Capo San Lorenzo a Teulada da decenni vengono dati gli indennizzi che a noi sono negati», sottolinea Franco Zucca, portavoce di un gruppo di pescatori. Insiste il sindaco di Cabras, Cristiano Carrus: «Dopo un anno di incontri e promesse, il ministero della Difesa non ha dato risposte: c’è molta tensione. Ora non è più una questione di quattrini, la gente chiede che i militari vadano via». Fonte http://www.corriere.it/cronache/16_ottobre_04/sardegna-protesta-pescatori-controaerei-nato-f7927958-8a68-11e6-8935-fd9 af6958684.shtml Territori Imprese Sondaggio Territori 18 PADOVA Seminario su nuovo codice degli appalti Si è tenuto il 30 settembre scorso a Padova, presso la sede di Banca Etica, il corso di formazione dedicato al “Nuovo codice degli appalti”. Oltre cinquanta i partecipanti, tra cooperatori, consulenti e revisori, a cui era dedicata l’iniziativa promossa da Legacoop Veneto e Legacoop Padova, in collaborazione con Isfid Prisma e Rete Nazionale Servizi. Le stazioni appaltanti, gli operatori economici (Ati, motivi di esclusione, soccorso istruttorio), le soglie e le procedure di aggiudicazione, il subappalto e il Documento di gara Unico Europeo sono stati i temi trattati dall’avvocato Federica Buzzi, docente di Rete Nazionale Servizi. Ha coordinato i lavori Nicola Comunello, responsabile del Settore Servizi di Legacoop Veneto. A dare il benvenuto ai partecipanti in apertura dei lavori Denis Cagnin, alla sua prima uscita “ufficiale” come presidente del neocostituito comitato territoriale padovano di Legacoop Veneto, struttura che ha sede in piazzetta de Gasperi presso Fairtrade Italia. Presentandone finalità e attività, Cagnin ha spiegato che il corso: «È solo il primo di una serie di appuntamenti targati Legacoop Padova e costituisce un importante momento di aggiornamento e formazione per il mondo cooperativo, che ogni giorno si relaziona con enti pubblici e si confronta sul campo con un tema così complesso e “sentito” come quello degli appalti». REGGIO EMILIA È nato il Consorzio Differente Dalla volontà di otto cooperative sociali di tipo B reggiane, il 14 settembre 2016, è nato il consorzio ambientale denominato Differente. Il Consorzio raggruppa le cooperative aderenti ai consorzi Quarantacinque e Oscar Romero, impegnate nei servizi di raccolta, spazzamento, gestione delle isole ecologiche e della cura del verde della provincia di Reggio Emilia. Il Consorzio Differente, grazie all’acquisizione Primo piano ACI della certificazione di qualità da parte dei suoi soci e della categoria necessaria e obbligatoria, si propone come il soggetto unitario capace d’affrontare la complessità delle future gare d’appalto, rappresentando nello stesso tempo l’unico soggetto di riferimento della cooperazione di tipo B. Oltre a quella dei due Consorzi, l’atto costitutivo porta la firma dei legali rappresentanti delle cooperative Lo Stradello, Il Ginepro, Il Bettolino, Camelot, L’Ovile, L’Elfo, La Vigna, Nuovo Raccolto. Si tratta di un importante e significativo atto che corona una storica collaborazione fra diverse realtà cooperative RAVENNA Progettogranoromagnoloalviaper il terzo anno; positivo il bilancio Sono 465 gli ettari coltivati in provincia di Ravenna e dintorni (+10%), 50 le aziende agricole locali, per una produzione totale di 3.000 tonnellate di grano, da cui si ricaveranno 2.250 tonnellate di farina che serviranno per impastare e cuocere 3 milioni di chilogrammi di prodotti da forno: a due anni dall’avvio è positivo il bilancio del progetto di filiera nato dall’accordo tra cinque grandi imprese agroalimentari del territorio e sostenuto da Legacoop Romagna. L’obiettivo è di creare valore per gli agricoltori, migliorare la sostenibilità ambientale e dare più certezze ai consumatori sulla provenienza delle materie prime. Il progetto, avviato nel 2014, prevede la coltivazione di varietà di frumento tenero destinate all’industria alimentare con caratteristiche ben definite. Le imprese coinvolte sono 4 cooperative (Conase, Terremerse, Promosagri, Deco Industrie) e un’impresa privata (Molino Naldoni). La premessa è che un buon prodotto da forno ha bisogno di una buona qualità della farina. Si parte quindi dall’attività d’innovazione del Consorzio Nazionale Sementi (Conase) che ricerca e seleziona nuove varietà di frumento, passando per Terremerse che, attraverso il proprio settore di ricerca e sviluppo, mette a punto dei percorsi tecnico-agronomici sostenibili, con cui si mantengono ed esaltano le qualità intrinseche delle produzioni.Attua una pianificazione produttiva mirata proponendo Legacoop Settori dei contratti di coltivazione ai produttori locali e alle cooperative agricole braccianti (gruppo Promosagri) che attraverso l’applicazione di un disciplinare di produzione mirato, assicurano una materia prima ideale per la trasformazione, in sicurezza, nella piena sostenibilità ambientale.Vengono ridotti sia i mezzi tecnici utilizzati, sia i trasporti, con beneficio per l’impatto ambientale. Al Molino Naldoni di Faenza spetta il compito di trasformare il grano in una farina particolarmente adatta alla produzioni da forno. L’ultimo passaggio è nello stabilimento Deco Industrie di Forlì dove ogni anno vengono prodotte complessivamente decine di milioni di piadine, utilizzando oltre 3.000 tonnellate di farina (l’equivalente di 100 autotreni) che necessitano di circa 620 ettari di terreno coltivati a grano. Tutti gli attori della filiera sono aziende con sistemi di qualità certificati per gli aspetti della sicurezza alimentare e ambientale. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> CPL Concordia CPL CONCORDIA >> CIA-Conad >> I Briganti di Cerreto >> Coop Comunità Santa Vittoria >> Sinergie >> Coop Viaggi Solidali >> Itaca >> CLC >> CADIAI >> Terra Orti >> Coolclub >> Coop sociale Cssa >> El Tamiso Primo piano 19 ACI All’ “Energy Saving Day” aziende al top della competitività grazie alla “caccia al tesoro” energetico L’efficienza energetica come chiave della competitività delle imprese. Questo il cuore del worshop “Energy Saving Day” svoltosi il 29 settembre a Bologna e promosso da CPL Concordia, multiutility nazionale che ha chiamato al confronto sulle loro best practices aziende italiane fra le quali spiccano Ducati, Lambroghini e Aruba. “CPL si ripropone sul mercato dell’efficientamento energetico con gli elementi fondanti della sua storia ultracentenaria”, ha ricordato il Direttore Commerciale di CPL Concordia Rosario Calandruccio. “Vogliamo condividere la passione per le soluzioni energetiche e le nostre competenze tecniche e gestionali con le aziende che credono nella competitività attraverso il saving”. Luigi Pederzini di Ducati Motor Holding ha raccontato il percorso di emancipazione energetica della casa di Borgo Panigale che ha investito tutti i player aziendali con percorsi e politiche di risparmio. Stefano Sordi di Aruba, leader internazionale delle soluzioni internet e hosting, ha descritto le strategie aziendali improntate all’uso razionale dell’energia. Anche le Associazioni di settore - FIRE, E4Saving e ASCOMAC - con i loro rappresentanti hanno parlato di “caccia al tesoro energetico” attraverso esempi concreti di migliorie che l’Agenda di Parigi terrà sempre più in considerazione a livello internazionale per lo sviluppo sostenibile. “Crescerà sempre più l’importanza attribuita a come nasce il prodotto, sia esso una moto top class o un servizio di cloud computing”, ha sottolineato il Segretario Generale ASCOMAC Carlo Belvedere. Una conferma di questo nuovo approccio produttivo è stata fornita da Massimo Scarpenti di Lamborghini Automobili: “L’efficienza e le prestazioni delle auto vengono valorizzate sempre più dai processi impiegati per realizzarle”. Di produzione sostenibile come elemento fondamentale per la qualità dei prodotti ha trattato Massimo Ferniani, direttore dello stabilimento caLegacoop Settori seario 3A Arborea, il primo in Sardegna a fruire del Gas Naturale Liquefatto fornito da Polargas, una controllata del Gruppo CPL. Al Vicepresidente di CPL Concordia Paolo Barbieri sono state affidate le conclusioni: “Il fatto che grandi imprese riconoscano a CPL un know how tecnologico consolidato e un affiancamento puntuale nelle prestazioni è per noi un motivo di orgoglio e di fiducia per il rilancio della nostra cooperativa”. CIA-CONAD Presentato il progetto di ampliamento del centro commerciale Montefiore di Cesena Un investimento complessivo di circa 40 milioni di euro sull’intera area per ampliare e riqualificare il centro commerciale Montefiore di Cesena. A dieci anni dall’inaugurazione, avvenuta nell’ottobre del 2006, CIA-Conad presenta il piano dedicato alla struttura di via Leopoldo Lucchi. Cresceranno numero di negozi, superficie commerciale e posti di lavoro: previste a regime più di cento nuove assunzioni. Le linee guida del progetto firmato dall’architetto Delio Corbara prevedono che il superstore Conad passi da 2.500 a circa 4.000 metri quadri e vengano costruite tre Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 nuove “medie superfici” non alimentari, una nuova area ristorazione e alcuni negozi di vicinato. Nelle tre medie strutture è previsto il trasferimento dell’attuale punto vendita Unieuro, che lascerà spazio all’ampliamento di Conad, l’inserimento di una insegna del settore abbigliamento (diversi marchi internazionali non presenti a Cesena hanno già espresso il proprio interessamento), e di un negozio di calzature. Gli esercizi di vicinato saranno destinati ad oggettistica casa, abbigliamento e servizi. Prevista anche una revisione delle parti comuni con l’ampliamento di spazi per i bambini e ad uso collettivo. L’estensione avverrà mediante la costruzione di un’ulteriore porzione speculare a quella esistente, nei lotti liberi collocati sulla adiacente via Giovanni Cappelli, dal lato della parafarmacia. Il transito automobilistico da quel lato sarà interrato, unendo la parte esistente e quella nuova in una sola galleria commerciale perfettamente integrata. È previsto anche un ristorante nella vecchia casa colonica, che in occasione dell’ampliamento verrà ristrutturata ed integrata funzionalmente con il centro commerciale. Lo strumento urbanistico che verrà utilizzato è l’accordo di programma con il Comune, la Provincia e la Regione per la costruzione della nuova caserma dei Carabinieri, un edificio da 5,5 milioni di euro che verrà ceduto gratuitamente all’amministrazione comunale insieme al terreno. L’accordo prevede anche un contributo di 250mila euro per l’arredo urbano in centro e oltre un milione di oneri di costruzione. In tal modo si consoliderà ulteriormente la funzione del Centro Montefiore a servizio della città, grazie ad una pluralità di funzioni: da quelle di natura strettamente commerciale ad altre legate a salute, uffici e parcheggi. Se l’iter di approvazione della variante all’accordo di programma sarà concluso nei tempi previsti, con la durata del cantiere stimata in 18 mesi, ad oggi è quindi prevedibile l’inaugurazione dell’ampliamento entro Natale del 2018. «Il centro Montefiore - dice l’amministratore delegato di CIA-Conad, Luca Panzavolta Primo piano ACI – è entrato nelle abitudini dei cesenati, grazie anche al distributore di carburante aperto nel 2012, che ha registrato un notevole successo, e al ristorante “Con Sapore”. Ora però è necessario investire per rendere più appetibile l’offerta e competere al meglio in un tessuto commerciale romagnolo profondamente modificato da aperture e ampliamenti nelle città vicine, dove registriamo da tempo un cospicuo e costante flusso di consumatori provenienti da Cesena». «Il rilancio del centro Montefiore aggiunge Panzavolta - potrà dare impulso alla intera città di Cesena, ponendosi in un rapporto virtuoso di integrazione con il centro storico. Montefiore e centro di Cesena rispondono ad abitudini di spesa e a servizi complementari, in una sinergia che potrà andare a beneficio di tutta la comunità». I BRIGANTI DI CERRETO GemellaggioinLituania,aspettando il Mondiale del Fungo Mentre fervono i preparati del IV Campionato mondiale del fungo, che si svolgerà al Cerreto (Comune di Ventasso) l’8 e il 9 ottobre, gli organizzatori della competizione si sono recati in Lituania, nella suggestiva regione del Parco Nazionale storico di Trakai, caratterizzato da ben 32 laghi, città fortificate e castelli. Frà Ranaldo, ideatore del campionato mondiale del fungo, la cooperativa I Briganti di Cerreto, Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano e Giuseppe Piacentini, comandante CTA – Corpo Forestale dello Stato, hanno partecipato al campionato del fungo in terra lituana; un’ occasione per rafforzare i legami e stringere un gemellaggio con i rappresentanti lituani che hanno partecipato alla scorsa edizione del mondiale del fungo che anche quest’ anno prende- Legacoop Settori ranno parte alla competizione con una consistente delegazione.”Abbiamo fatto una breve vacanza di tre giorni in Lituania per rafforzare un’ amicizia nata un anno fa al Cerreto in occasione del III campionato mondiale del fungo – spiega il direttore Vignali – Qui la raccolta dei funghi e la loro trasformazione fa parte integrante della cultura locale con riti, ricette, usanze. È’ stato bello partecipare alle manifestazioni e incontrare raccoglitori, ristoratori, amministratori e soprattutto appassionati e con loro scambiare le nostre opinioni su il fantastico regno dei funghi”. COOP COMUNITÀ SANTA VITTORIA Mostra fotografica sulla cooperazione “Viaggio nella Cooperazione. Le cooperative di Santa Vittoria ieri e oggi”: è questo il titolo della mostra fotografica che è stata inaugurata il 2 ottobre al Cafè di Santa Vittoria, della cooperativa Comunità di Santa Vittoria. La mostra, che sarà visitabile dal 2 al 23 ottobre, è stata curata da Gian Luca Torelli e Giuseppe Catellani, e racconta con le immagini l’importante storia cooperativa di Santa Vittoria. L’iniziativa è promossa dalla cooperativa Comunità di Santa Vittoria, dal Comune di Gualtieri, da Coop Alleanza 3.0 e dal Circolo Al Palazzo. Presenti all’inaugurazione molti cittadini, rappresentanti di associazioni e cooperatori, tra cui il presidente di Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta, il presidente della cooperativa Cila Graziano Salsi, il presidente della cooperativa sociale L’Olmo Mirco Verzani. Il presidente della cooperativa Comunità di Territori Imprese Sondaggio Imprese 21 Santa Vittoria, Francesco Brunazzi, ha spiegato sia la scelta della cooperativa di allestire la mostra, che rappresenta benissimo lo spirito cooperativo di Santa Vittoria, sia i motivi che hanno portato un gruppo di giovani a costituire una cooperativa di comunità. In vicesindaco di Gualtieri, Marcello Stecco, ha sottolineato l’importanza, con la nascita della cooperativa di comunità, di riaprire una pagina gloriosa della cooperazione, quella di Santa Vittoria. Giuseppe Catellani e Gian Luca Torelli hanno tratteggiato i momenti più importanti della storia cooperativa di Santa Vittoria, che le belle immagini della mostra illustrano magnificamente. Come si legge in un approfondito studio di Giuseppe Catellani dedicato a Santa Vittoria, in questo paese agricolo nacque una esperienza che coinvolse in pratica tutta la comunità. Dal lavoro al tempo libero, dalla cultura alla cooperativa di consumo, dalla musica (con la cooperativa dei violinisti) alla conduzione dei terreni, tutta la comunità di Santa Vittoria opera attraverso la forma cooperativa. Non è quindi un caso che nel febbraio 2015 nasca la cooperativa “Comunità di Santa Vittoria”. E’ poi intervenuto Paolo Cattabiani, amministratore delegato di Coop Alleanza 3.0, che è stata vicina fin dal primo momento alla attività della nuova cooperativa di comunità. Cattabiani ha sottolineato, partendo dall’esperienza storica di Santa Vittoria, l’importanza della cooperazione non solo dal punto di vista sociale ed economico, ma anche culturale. E ha valorizzato l’esperienza delle cooperative di comunità non solo utili per i piccoli paesi, ma anche per la rigenerazione delle aree urbane. COOP VIAGGI SOLIDALI SINERGIE Il progetto MigranTour in finale a Londra per l’Oscar del turismo Giocabile, conclusa la raccolta fondi per la giostra inclusiva La cooperativa sociale Sinergie ha concluso in questi giorni la campagna di raccolta fondi “Giocabile, Giochi senza Barriere”, raggiungendo l’obiettivo di raccogliere oltre € 17.500,00 per l’acquisto e l’installazione di una giostra inclusiva, rendendo così accessibile anche ai bambini disabili il parco giochi Primo piano ACI dei giardini comunali di Formello. Un obiettivo ambizioso, divenuto possibile grazie al contributo di associazioni, cooperative, cittadini e istituzioni, che si sono mobilitati per il raggiungimento della somma necessaria organizzando eventi, iniziative di beneficenza e donazioni. Sinergie ha contribuito, con questo gesto concreto ma anche simbolico, a migliorare il volto della propria comunità, grazie all’aiuto dei propri soci che hanno ideato, progettato e organizzato la campagna di raccolta fondi. “Essere attori nelle nostre comunità è un dovere, uno dei modi più alti per rispondere alla sfida che la Costituzione lancia al nostro mondo. Ogni volta che riusciamo a fare questo mostriamo il vero volto delle cooperative, interpretando l’esigenza oramai dirompente di fare rete e aggregazione con tutte le realtà presenti nei nostri territori.” è quanto afferma Marco Carducci, Presidente cooperativa sociale Sinergie. La nuova giostra “Becky” è stata inaugurata martedì 4 ottobre, alla presenza del Sindaco di Formello, Sergio Celestino, delle realtà locali che hanno contribuito alla realizzazione del progetto e dei bambini dell’istituto comprensivo di Formello “Barbara Rizzo”. Tutto il mondo, in una città. Scoprire il mondo nella propria città, compiere un piccolo grande viaggio senza allontanarsi da casa passeggiando tra le vie e le piazze dei quartieri multiculturali accompagnati da cittadini di origine migrante. Questa è l’opportunità che offre Migrantour, raccontata lo scorso 27 settembre nel servi- Legacoop Settori zio del Tg3 Nazionale delle ore 19. Un ventaglio di passeggiate interculturali, proposte dalla Cooperativa Viaggi Solidali, storico tour operator di turismo responsabile (www.viaggisolidali.it), nate per promuovere una nuova idea di turismo interculturale a km 0, itinerari urbani che in mezza giornata permettono di comprende come le nostre città siano da sempre il frutto delle migrazioni e dell’incontro tra diverse culture.” A Torino è nato nel 2010 il progetto Torino Migranda, ora diventato una rete di Città Migrande col progetto europeo “Migrantour: a European network of migrant driven intercultural routes to understand cultural diversity”, co-finanziato dall’Unione Europea. In nove città europee oggi il progetto è attivo con l’obiettivo di favorire l’integrazione dei cittadini di origine straniera nelle città coinvolte favorendo la comprensione e il rispetto reciproci. Il progetto Migrantour (www.migrantour.org) propone ad allievi e docenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado una collana di passeggiate urbane di turismo responsabile che hanno la comune caratteristica di essere accompagnate da cittadini di origine migrante che durante la passeggiata raccontano la propria cultura e la storia delle migrazioni nella società contemporanea. Itinerari di due ore attraverso i quartieri più significativi in chiave interculturale delle città di Torino, Genova, Milano, Firenze e Roma. Una vera e propria esperienza didattica a cielo aperto per scoprire il mondo sotto casa! Dal 2010 ad oggi le passeggiate interculturali hanno raccolto attività un grande interesse da parte del pubblico, dei mezzi di comunicazione e delle istituzioni che si occupano a vario titolo di integrazione e dialogo interculturale. In 5 anni di attività oltre 16.000 persone sono state accompagnate alla scoperta dei quartieri delle città della rete Migrantour. Inoltre il progetto sarà presente in due finali importanti, il 27 ottobre a Bruxelles per la European Social Innovation Competiton: http://ec.europa.eu/growth/industry/innovat- Territori Imprese Sondaggio Imprese 22 ion/policy/social/competition_it e l’8 novembre a Londra per l’Award Mondiale del Turismo Responsabile al World Travel Market (unici italiani in finale): http://www.responsibletravel.com/awards/media/finalists.htm Di seguito il servizio Migrantour a Porta Palazzo andato in onda il 27 settembre scorso sul Tg3 Nazionale delle 19: http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ ContentItem-581dcac1-0760-424c-9fcf76abecc2c6b8-tg3.html Articolo pubblicato su La Stampa lo scorso 2 ottobre. ITACA Seconda edizione della rassegna “Disturbo?” Racconti, libri, teatro, poesia, musica, fotografia e proiezioni per trovare “parole” nuove che raccontino il mondo della salute mentale e delle migrazioni, per contrastare i pregiudizi nei confronti del “diverso” e chiedere alla comunità di farsi aperta e inclusiva. Si aprirà venerdì 7 ottobre a Udine la 2^ edizione di “Disturbo?”, la rassegna promossa in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale e dedicata quest’anno a “Esseri umani – Essere umani”. Nei giorni 7-8-13-15 ottobre in vari luoghi della città, “stimoleremo cittadini e visitatori alla sensibilizzazione – spiegano gli organizzatori -, alla partecipazione e a riflettere su come la salute mentale sia una condizione che coinvolge tutte e tutti, i nostri diritti, le nostre relazioni sociali e personali, la qualità della nostra vita quotidiana e quella della comunità”. Ad essere coinvolti angoli significativi del capoluogo friulano a partire dalle librerie Friuli, Feltrinelli, Tarantola, Ubik, Paoline, Moderna, Cluf, Kobo e Giunti, la Comunità Nove al Parco di Sant’Osvaldo, piazza Libertà, Parco Vittime delle Foibe in via BerPrimo piano ACI taldia e piazza Matteotti. La rassegna è promossa da Cooperativa Sociale Itaca e Dipartimento di Salute Mentale di Udine, in collaborazione con Cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale, COSM, Coop Noncello, Arci Comitato Territoriale,Circolo Arci Hybrida, Carovana Artistica Udine/Idomeni, Teatro della Sete, Ospiti in Arrivo, Porto dei Benandanti, Qudu Libri Bologna, Progetto Giovani Pozzuolo. Dopo un anno trascorso ad orbitare attorno al Pianeta Terra, osservando i movimenti, le evoluzioni e le regressioni dei suoi abitanti, la “Nâf Spaziâl” Disturbo? fa rientro alla base offrendo un nuovo quesito sul quale interrogarsi. “Nella dicotomia Esseri umani – Essere umani vogliamo mettere in luce – proseguono gli organizzatori - cosa ci fa tendere all’altro da noi con senso di appartenenza, e quali sono le spinte di socialità, giustizia, verità che portano gli esseri umani a essere umani all’interno della loro realtà”. L’edizione 2016 di “Disturbo?” si affianca all’evento organizzato dal Dsm di Udine il 10 ottobre al Teatro San Giorgio di Udine, “Non c’è salute senza salute mentale – Verso una cultura delle differenze, della differenza e della guarigione”. Programma dell’iniziativa CLC Maurizio Macchioni nuovo presidente E’ Maurizio Macchioni il nuovo Presidente di C.L.C., nominato a fine agosto dal Consiglio di Amministrazione. Macchioni, cecinese, 54 anni, ha ricoperto sin dalla nascita della cooperativa la posizione di Direttore amministrazione e finanza e dopo una parentesi in qualità di vicepre- Legacoop Settori sidente è, dal primo settembre 2016, il nuovo Presidente della C.L.C. CLC nasce nel 1997, per volontà di 15 lavoratori, ed oggi, trascorsi circa venti anni, l’impegno, la determinazione, il lavoro, la passione, la responsabilità ed il sacrificio di coloro che all’inizio hanno puntato tutto sull’azienda e coloro che si sono uniti lungo il cammino, hanno portato a quella che viene identificata come una delle più importanti realtà aziendali del territorio toscano. “Ringrazio vividamente il lavoro svolto in questi anni dal Presidente Ganetti che mi ha lasciato con fiducia il testimone – ha dichiarato il neo Presidente – Il mio compito sarà quello di mantenere e consolidare le attività attuali guidando la C.L.C. nel percorso di sviluppo e crescita per affrontare al meglio le sfide che il mercato ci pone e ci porrà. Per i prossimi anni vogliamo continuare a focalizzare il nostro impegno nella promozione della sostenibilità nel settore delle costruzioni, sfruttando le opportunità presenti nei segmenti di mercato di riferimento per continuare a crescere ed implementare la virtuosità dei nostri processi aziendali”. CADIAI A Villa Emilia il decennale dei Servizi di San Giovanni in Persiceto Un pomeriggio di festa che ha coinvolto i quattro Servizi CADIAI di Villa Emilia a San Giovanni in Persiceto: la Residenza Corte del Sole, il Centro Diurno Le Farfalle, lo Spazio Aperto e il Gruppo Appartamento. A compiere dieci anni sono stati i primi due, ma a festeggiare erano presenti tutti gli ospiti che vivono nella struttura o che la frequentano. La festa si è svolta nel pomeriggio di Venerdì 30 settembre a Villa Emilia a San Giovanni in Persiceto. Tra i partecipanti c’erano, Franca Guglielmetti, Presidente CADIAI, Lorenzo Pellegatti, Sindaco di San Giovanni in Persiceto, Fausto Trevisani, Direttore del Distretto Pianura Ovest, AUSL Bologna, Anna Cocchi, Amministratore Unico ASP Seneca. “Oltre ad essere stato un importante appuntamento – ha affermato Franca Gu- Territori Imprese Sondaggio Imprese 23 glielmetti, Presidente CADIAI -, questa festa ha avuto un valore simbolico perché ha unito Servizi differenti che lavorano quotidianamente in perfetta armonia, pur accogliendo utenti con necessità diverse, sia in termini di gravità che di autonomia. Villa Emilia è un esempio di come si possa dare una risposta complessiva e diversificata ai bisogni del territorio. Un modello positivo che sfrutta la presenza di più Servizi in un’unica struttura per promuovere al meglio la socializzazione e l’integrazione tra gli ospiti”. Ai saluti istituzionali, ha fatto seguito la visita dei Servizi, il buffet e la musica con Matu y Pandilla. stica è andata gradualmente acquisendo, l’appuntamento madrileno si conferma come un importante momento di incontro della produzione con i buyer della GDO, suscitando il forte interesse degli operatori che guardano alla Spagna come un importante crocevia per l’ingresso in altri grandi mercati sia comunitari che extra-ue. All’interno dell’ampia area dell’ICE situata nel padiglione 8, Italia Ortofrutta avrà un proprio stand collettivo di circa 128 mq e all’interno del quale saranno presenti 7 OP della sua compagine associativa tra le quali Terra Orti. COOLCLUB Ha curato l’organizzazione di “Versoterra – a chi viene dal mare” TERRA ORTI Al Fruit Attraction a Madrid Anche quest’anno Terra Orti partecipa alla manifestazione fieristica Fruit Attraction che si tiene a Madrid dal 5 al 7 ottobre 2016. La Fiera madrilena, da alcuni anni a questa parte, ha assunto un rilievo internazionale facendo registrare la massiccia partecipazione di visitatori e di operatori del comparto provenienti da ogni parte del mondo. La partecipazione di Terra Orti avverrà in uno stand di collettivo realizzato in collaborazione l’Unione nazionale Italia Ortofrutta e l’Agenzia per il commercio estero (ICE). Replicando e rafforzando l’esperienza positiva del 2015, Terra Orti ha deciso, anche quest’anno, di aderire con Italia Ortofrutta all’iniziativa dell’ICE volta a stimolare l’esportazione dei prodotti ortofrutticoli. Considerata la risonanza internazionale che la manifestazione fieriPrimo piano ACI Dal 30 settembre al 2 ottobre in diversi luoghi del Salento, tra il centro storico di Lecce e la costa adriatica e ionica, si è svolto “Versoterra – a chi viene dal mare”, il nuovo progetto di Mario Perrotta. L’autore, attore e regista leccese, tre volte vincitore del Premio Ubu (il più ambito riconoscimento teatrale italiano), dopo il grande successo del Progetto Ligabue sulle rive del Po, ha ideato una nuova produzione corale sul tema della migrazione. L’organizzazione è stata curata dall’associazione Permàr e dalla società cooperativa Coolclub, una realtà composta da cinque professionisti salentini che da oltre dieci anni si occupa di ideazione, organizzazione e promozione di eventi culturali. “In tanti anni di esperienza abbiamo collaborato con tante esperienze ed eccellenze del territorio, lavorando per la Notte della Taranta, la Fòcara di Novoli e curando la produzione e la comunicazione di centinaia Legacoop Settori di eventi, concerti, festival, rassegne culturali, mostre e molto altro. Quando Mario Perrotta ci ha parlato per la prima volta del progetto abbiamo accettato subito di lanciarci in questa sfida perché seguiamo il suo lavoro da tanti anni e perché gli riconosciamo una grande capacità visionaria, propria solo dei grandi artisti” –ha sottolineato Cesare Liaci, presidente di Coolclub. Versoterra è un progetto impegnativo che coinvolge oltre quaranta artisti e artiste con performance di teatro, musica, danza, fotografia, videomapping con spettacoli che si susseguono per tre giorni dall’alba a mezzanotte, oltre quaranta artisti e artiste coinvolti con performance di teatro, musica, danza, fotografia, videomapping. “La sfida è quella di organizzare spettacoli in location non convenzionali –aggiunge Liaci– come uno spiazzo sul mare, davanti all’ex Centro di Permanenza Temporanea “Regina Pacis” di San Foca, o il Parco di Porto Selvaggio con un finale molto emozionante nella baia, un’oasi del Salento. Una piattaforma nell’acqua è stata allestita infine nella piccola caletta di Acquaviva di Marittima, località sull’adriatico a pochi km da Castro, dove andrà in scena la prima nazionale dello spettacolo Lireta – a chi viene dal mare con Paola Roscioli.” Il programma è completato dalla “messa in scena” della fortunata trasmissione radiofonica Emigranti Esprèss. “Il lavoro di preparazione e quello di realizzazione è massacrante – aggiunge il presidente di Coolclub –. Spesso il pubblico non riesce a capire cosa si muove dietro una produzione e dietro una produzione di questo tipo in particolare.” «La fine di progetti di questo tipo ti lasciano grande entusiasmo per quanto realizzato e un velo di tristezza per l’esperienza finita. Ringraziamo Mario Perrotta per l’opportunità che ci ha dato e per la collaborazione di Territori Imprese Sondaggio Imprese 24 questi giorni che ci ha insegnato molto. Un’esperienza unica sia dal punto di vista lavorativo sia da quello umano con un gruppo composto da decine di persone che ha collaborato superando tutte le difficoltà incontrate – ha concluso Liaci-». COOP SOCIALE CSSA Inaugurata la comunità alloggio di Salzano (Venezia) È stata inaugurata nei giorni scorsi la comunità alloggio di Salzano (Venezia) che ospita fino a dodici persone con disagio mentale ed è gestita dalla cooperativa sociale Cssa di Spinea. La struttura richiedeva lavori di ristrutturazione in un’ottica di adeguamento e ammodernamento. La comunità alloggio, convenzionata con l’Ulss 13 e attiva 24 ore su 24, è così suddivisa: al piano terra si svolgono le attività ricreative e al primo si trova il reparto notte. A disposizione degli ospiti, un’equipe multidisciplinare di professionisti costituita da medici, infermieri, psichiatri, psicologi ed educatori. L’evento inaugurale, patrocinato dal Co- Primo piano ACI mune e dalla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, si è tenuto il 29 settembre scorso e si è aperto con il saluto introduttivo di Gianfranco Magnoler, presidente della cooperativa Cssa, e i saluti istituzionali di Alessandro Quaresimin, sindaco di Salzano, e di Giuseppe Dal Ben, direttore generale Ulss 13. Hanno fatto seguito poi gli interventi di Mauro Cibin, direttore Salute mentale Ulss 13 Mirano, di Laura Rosanova, assessore ai Servizi sociali del Comune di Spinea. A concludere la mattinata inaugurale, l’intervento di Manuela Lanzarin, assessore ai Servizi sociali della Regione Veneto. dizio della Commissione, per la loro qualità e interesse. Grande soddisfazione da parte della Cooperativa per questo successo di partecipazione, che è un primo obiettivo ampiamente raggiunto. I vincitori sono Marta Codato, Carlotta Ciccoletti e Francesco Amici con il progetto Incontremose a El Tamiso. EL TAMISO Premiazione del concorso “El Tamiso cerca casa e bottega” Domenica 2 ottobre, sul palco de El Biologico in Piassa a Padova, la Cooperativa El Tamiso ha assegnato i premi per i migliori classificati del concorso di idee “El Tamiso cerca casa e bottega”. Sono stati presentati ed esaminati 11 progetti, che hanno messo a dura prova il giu- Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 25 OSSERVATORIO SWG Il nuovo clima politico nazionale La perdurante stagnazione economica (con i suoi elementi di crescita zero, ma anche di non peggioramento), il dibattito e l’avvicinarsi del referendum Costituzionale (che sta focalizzando l’attenzione sulle possibilità di cambiamento e rinnovamento del sistema politico-istituzionale), l’emergere delle contraddizioni in M5s (con l’evidenziarsi delle dinamiche divisorie, della fragilità nell’azione di governo locale e della debolezza della leadership), hanno aperto la strada a un cambio di “clima politico” nel Paese. Dal 2013 fino a luglio 2016 il segno che contraddistingueva il tempo politico sociale nazionale era rappresentato dalla coppia “rabbia” e “disgusto”. Il Paese, nelle sue dinamiche maggioritarie, si presentava come rancoroso, sospinto dalla voglia di buttare all’aria ogni cosa (a prescindere dalle conseguenze), intenzionato a dare la caccia alla casta (ai suoi privilegi) e a mettere un argine alla corruzione. Da un punto di vista sociale, la dinamica prevalente era sospinta Primo piano ACI Legacoop Settori dalla caduta, economica e di prestigio, del ceto medio (nel 2003 il 70% degli italiani si sentiva middleclass, oggi è il 42%). Oggi la rabbia sembra abbandonare parte dei lidi del ceto medio. In questo segmento sociale essa cala in intensità, mentre cresce la sensazione che il Paese, seppur lentamente, si stia muovendo (con sé segnali di stabilità e innovazione). La percezione di “attesa” racconta un’Italia che vuole guardare al futuro con occhi diversi. Passare dalla rabbia e dal disgusto imperante, a una fase di attesa e tristezza segnala un mutamento nel barometro del clima politico da prendere in seria considerazione. La transizione sospinge il quadro opinionale verso una nuova dimensione, in cui si spuntano le armi della contrapposizione, del buttare tutto all’aria, per dare spazio a un tempo politico in cui si possono smussare i contorni della partigianeria, per aprirsi a una valutazione ragionata di proposte, competenze politiche e governo. NOTA INFORMATIVA: Sondaggio cawi/cati compiuto su un campione di 1.500 italiani maggiorenni, realizzato tra l’1 e il 4 ottobre 2016. Territori Imprese Sondaggio