legainf-36-2016

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legainf-36-2016
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www.legacoop.coop
Anno II - n. 36 del 7 ottobre 2016
Primo piano
“Legacoop, la sfida di un nuovo inizio”
Il presidente Lusetti apre l’assemblea dei delegati oggi a Bologna nell’ambito della Biennale
Terremoto
a pagina 2-3
Coopfond
Devolve
50.000 euro
per i terremotati
Legacoop
A Matera
Gli Stati generali
delle cooperative
del Mezzogiorno
Territori
Toscana
“L’ora
dello sharing
welfare”
Coopfond per le popolazioni Legacoop sceglie la città di
colpite dal terremoto nel Matera, in Basilicata, per il
Centro Italia. Il Consiglio... primo evento dedicato...
Legge di Bilancio, investimenti e produttività leve per crescita
Fare leva sugli investimenti, ridurre il cuneo fiscale sul lavoro,...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 6 ottobre 2016 alle ore 14.30
“L’idea è quella di sperimentare un modello di welfare di comunità che
coinvolga attivamente più
soggetti del territorio, anche
apparentemente o storicamente lontani, con modalità
innovative di relazione, per
Legacoopsociali
trovare soluzioni a bisogni
complessi di salute - soLe storie
ciale, sanitario, lavorativo,
sul blog
abitativo, di qualità della vita
di Futuro.Coop
- in un’ottica di sviluppo di
A Rescaldina, in Lombar- comunità e basandoci su
dia, il ristorante “La Tela” logiche e strumenti diversi
da quelli tradizionali”....
nasce all’interno...
Settori
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
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Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Imprese
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L’efficienza
energetica
come chiave della competitività delle imprese. Questo il cuore del worshop
“Energy Saving Day” svoltosi il 29 settembre a Bologna e promosso da CPL
Concordia, multiutility nazionale che ha chiamato al
confronto sulle loro best
practices aziende italiane
fra le quali spiccano Ducati, Lambroghini e Aruba.
“CPL si ripropone sul mercato dell’efficientamento
energetico con...
La perdurante stagnazione
economica (con i suoi elementi di crescita zero, ma
anche di non peggioramento), il dibattito e l’avvicinarsi del referendum
Costituzionale (che sta focalizzando l’attenzione sulle
possibilità di cambiamento
e rinnovamento del sistema
politico-istituzionale),
l’emergere delle contraddizioni in M5s (con l’evidenziarsi delle dinamiche
divisorie, della fragilità nell’azione di governo locale...
CPL Concordia
All’“Energy
Saving Day” “caccia
al tesoro” energetico
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
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Osservatorio SWG
Il nuovo clima
politico
nazionale
Registrazione del Tribunale di Roma
n. 109 del 22 giugno 2015
Primo piano
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“Legacoop, la sfida di un nuovo inizio”
Il presidente Lusetti apre l’assemblea dei delegati oggi a Bologna nell’ambito della Biennale
Un’Assemblea dei delegati che si svolge
oggi, “in un momento e in un contesto del
tutto particolari per la nostra associazione”.
Per i 130 anni, per la concomitanza con la
prima Biennale dell’Economia cooperativa.
Ma soprattutto merito delle sfide che Legacoop si trova ad avere davanti a sé e, soprattutto, di essere oggi – a differenza di due
anni fa – in condizione di giocarsele fino in
fondo.
“Dal maggio 2014 al marzo 2015 la cooperazione è stata coinvolta – spiega il presidente Mauro Lusetti – in una serie di
emergenze etiche, legali ed imprenditoriali
che hanno rischiato di compromettere la sua
immagine e il suo legame con la società civile. Potevamo rimanerne travolti ma abbiamo reagito con determinazione. Questo è
per noi un nuovo inizio”.
Le difficoltà sono nate dalle crisi ma
anche, e forse soprattutto, dagli scandali
“Il tema dell’illegalità ha bussato con forza
anche alla nostra porta. Dobbiamo saper dire
con fiera chiarezza che non c’è crescita o ripresa, senza la capacità di estirpare la cor-
ruzione, di affermare una nuova cultura dell’onestà, dell’agire politico, imprenditoriale e
civico. Nella nostra reazione credo ci sia un
messaggio di grande speranza per il Paese”.
Lo hanno riconosciuto anche le autorità
“La riammissione alla White List di CPL, i riconoscimenti pubblici del commissario Cantone sono tutti episodi che testimoniano
come questo cammino sia stato ben indirizzato ed effettivamente percorso. Il Protocollo
firmato con il Tribunale di Roma, che attribuisce all’associazione la responsabilità di
sostenere il cammino verso la legalità delle
imprese coinvolte in episodi di mafia, mettendo anche a disposizione un albo di manager – i nostri manager – per la legalità,
suggella con forza che abbiamo reagito nel
modo giusto”.
Questo “nuovo inizio” si propone di andare in quale direzione?
“Noi dobbiamo riconquistare l’ambizione di
voler CAMBIARE L’ITALIA COOPERANDO. Un
cammino lungo il quale la creazione di una
unica Associazione di rappresentanza di tutte
le cooperative rappresenta un passo decisivo. Possiamo farlo perché siamo convinti
che i nostri valori sono quelli di cui il nostro
Paese ha bisogno per andare avanti. Siamo
qui per aprire strade che permettano di superare quelle contraddizioni che finirebbero
altrimenti per pesare sempre sulle spalle di
chi è inciampato, di chi è più debole, di chi da
solo oggi non ce la fa”.
Il rapporto tra Legacoop e la politica
“Siamo in piedi anche perché siamo stati capaci di impostare un rapporto davvero nuovo
con la politica. In un momento in cui sembrava che verso i partiti la scelta fosse tra la
contiguità e la demonizzazione qualunquista,
abbiamo individuato e iniziato a percorrere
una strada coerente con i nostri valori e con
le responsabilità che abbiamo verso le nostre imprese. Oggi, così, siamo interlocutori
della politica, del Governo così come delle
opposizioni, mettendo sempre al centro del
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
confronto i temi che stanno a cuore alle nostre imprese”.
Che ruolo può giocare la cooperazione
per l’economia del Paese?
“La nostra presenza, il nostro protagonismo
sono fondamentali oggi perché l’economia
del nostro Paese è ai primi passi di una
nuova fase. Penso in particolare a quella che
è stata chiamata, anche in documenti governativi, l’economia 4.0 e l’emergere di
una galassia che possiamo chiamare nuova
economia collaborativa e che tiene dentro di
sé anche la sharing economy e altri fenomeni emergenti. Oggi noi dobbiamo saper
parlare, quindi, di Cooperative 4.0. di un
nuovo mondo cooperativo nell’industria e
nella produzione di domani. Il ruolo delle
cooperative è centrale nella nuova epoca.
Con la nuova industria 4.0 si prevedono 58 milioni di posti di lavoro in meno in Europa. Nei servizi il calo potrà essere ancora
più consistente. Noi non possiamo non
avere un progetto che si collochi all’interno
di questo mutamento epocale.
Territori
Imprese
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Primo piano
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E come deve cambiare l’associazione
per essere all’altezza di questa sfida?
“Abbiamo messo mano, innanzitutto, alle
scelte interne, improntate al rinnovamento e
alla riorganizzazione. Penso agli accorpamenti
e alle fusioni, di casa proprio in Emilia-Romagna, con le unioni tra le associazioni dell’Emilia Ovest, del territorio Estense, della
Romagna, ma non solo. Penso al rinnovamento dei vertici, con l’ingresso di tanti giovani e di tante donne. Una garanzia di
cambiamento che è il miglior antidoto contro
alcune degenerazioni e contro ogni personalismo. La garanzia di non finire schiacciati
dagli errori, ma conservare sempre la capacità di ragionare del futuro. E tante sono le innovazioni in corso: penso a quanto si sta
realizzando tra agricoltura e pesca, all’area
lavoro, al Progetto Sud ma anche in Lombardia e in Toscana, solo per fare qualche esempio”.
E poi c’è l’Alleanza
“Non mi stancherò mai di dirlo: è una strada
unica nel nostro Paese, mai tentata prima.
Ci sono state associazioni in salute che
hanno fagocitato piccole associazioni male
in arnese. Ci sono state e ci sono associazioni che si sono date su alcuni temi, rispetto
ad alcuni tavoli, un coordinamento stabile.
Ma nessuno ha mai provato a fondere tre realtà con storie centenarie alle spalle. È una
strada unica, che può avere successo solo
se manteniamo viva la consapevolezza sia
della posta in gioco sia delle difficoltà. Nessuno ha mai pensato si trattasse di un percorso semplice, lineare, senza intoppi e
cadute. Per questo non ci preoccupiamo per
quelli che possono sembrare ritardi. Stiamo
procedendo, e lo stiamo facendo cercando
per ogni nodo la soluzione migliore: questa è
per il nostro futuro una buona notizia. Solo
una cosa mi preoccupa”.
Quale?
“Questa sfida la perderemo se non sapremo mettere in campo le energie migliori di ciascuno. Non possiamo restare
alla finestra scuotendo la testa. Ognuno
deve sentirsi chiamato a dare il meglio di
sé per costruire una casa comune il cui
perimetro, per altro, coincide con quello
iniziale, di 130 anni fa, quando la cooperazione italiana era ancora tutta unita. 130
anni fa le difficoltà non erano certo minori.
Ci si avventurava in un territorio nuovo che
a tanti, senz’altro, pareva insidioso, di cui
pochi – forse – scorgevano con chiarezza
le implicazioni positive. Ma i nostri predecessori si sono rimboccati le maniche e
sono partiti, dando vita all’associazione.
Così oggi dobbiamo fare noi, per raccogliere il loro testimone, e continuare quel
lavoro iniziato allora indirizzandolo verso la
costruzione dell’Alleanza”.
LE DATE
Il programma
della Biennale dell’Economia cooperativa
su www.biennale.coop
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
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Terremoto
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>> Coopfond
COOPFOND
>> Abi-coop
Devolve 50.000 euro
per i terremotati
>> Camelot
>> Consorzio 45
Coopfond per le popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. Il Consiglio di amministrazione, nella seduta di settembre, ha
deciso di devolvere 50mila euro al Fondo di
solidarietà aperto da Legacoop Nazionale nazionale (Unipol Banca – IBAN IT17 N
03127 03200 000000011000).
Come saranno utilizzati queste risorse? A
seguito di incontri con il Commissario alla
Ricostruzione, Vasco Errani, Legacoop ha
scelto di convogliare nel conto della Protezione Civile le risorse per la solidarietà delle
organizzazioni di rappresentanza datoriali e
di altri soggetti al fine di creare le necessarie sinergie per rendere maggiormente efficaci gli interventi.
ABI-COOP
Dona 5 mila euro ai terremotati del
centro Italia
Un contributo di cinque mila euro per i terremotati del centro Italia: lo ha deliberato
nelle settimane scorse il consiglio di amministrazione di Abi-Coop, la cooperativa di
abitazione di Piacenza, presieduta da Giuseppe Grilli.
La consegna simbolica dell’assegno è avvenuta alla presenza del presidente di Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta e del
vice piacentino Maurizio Molinelli le risorse stanziate da Abi-coop sono infatti destinate al fondo istituito da Legacoop
nazionale per sostenere progetti di aiuto
alle popolazioni colpite dal terremoto dell’agosto scorso ed alle strutture delle imPrimo piano
ACI
Legacoop
Settori
prese cooperative che hanno subito danni.
Il presidente Grilli ha sottolineato come per
Abi-coop la solidarietà sia un’abitudine
consolidata: “Già in occasione del sisma
che colpì l’Emilia - ricorda - decidemmo di
fare una donazione alle popolazioni colpite.
Abbiamo scelto di devolvere una cifra significativa ai progetti di Legacoop perchè,
dopo un evento catastrofico come il terremoto, occorre dare una mano anche alle
attività economiche, perchè possano risollevarsi”.
Abi-coop è una cooperativa di abitazione a
proprietà indivisa, nata nel 1972 e aderente a Legacoop Emilia Ovest: ha realizzato negli anni circa 500 alloggi tra la città
e alcuni Comuni della provincia di Piacenza.
CAMELOT
Ad Argenta “Una partita tra amici”
per i terremotati
“Una partita tra amici” per i terremotati:
giovedì 29 settembre, nell’amichevole di
calcio ad Argenta sono scesi in campo la
squadra Selezione Argenta Under 21 contro quella della Selezione Richiedenti Protezione Internazionale Under 21.
L’incontro si è svolto allo stadio comunale
“Mongardi” di Argenta ed ha visto per la
prima volta in campo una selezione di
under 21 tesserati nelle squadre di calcio
del Comune di Argenta ed il team di ragazzi
richiedenti e titolari di protezione internazionale, inseriti nel progetto del Sistema di
protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati
del Comune di Argenta, gestito dalla cooperativa Camelot.
Territori
Imprese
Sondaggio
Primo piano
5
Lo scopo è stato quello di avvicinare, grazie
allo sport, ragazzi della stessa età ma di provenienza diversa, e condividere, dentro e
fuori dall’area di gioco, i valori del calcio: il
gioco di squadra, il rispetto dell’altro e l’impegno per raggiungere un obiettivo comune.
L’entrata era ad offerta libera e c’era anche
uno spazio aperitivo con dj set.
L’intero ricavato della serata verrà devoluto
in beneficenza alle popolazioni dell’Italia
Centrale colpite dal sisma nello scorso
agosto. L’evento è stato pensato ed organizzato da una rete di cooperative ed associazioni del territorio argentano: Pro Loco
di Argenta, cooperativa Gaia, Argentana
Calcio, Argenta Pgv e cooperativa Camelot, con il Patrocinio del Comune di Argenta
e del Sistema di Protezione per Richiedenti
Asilo e Rifugiati.
Primo piano
ACI
CONSORZIO 45
Amatriciana Solidale
al Camelot Bistrot
Non si fermano le iniziative di solidarietà a
favore delle popolazioni terremotate del
Centro Italia. Anche il movimento cooperativo continua a lanciare azioni di sostegno.
Il Consorzio cooperative sociali Quarantacinque organizza a favore delle popolazioni
colpite dal terremoto del 24 agosto scorso
l’Amatriciana solidale. L’iniziativa si è svolta
il 5 ottobre presso il Camelot Bistrot, il locale gestito dalla cooperativa sociale Camelot in via don Pietro Leuratti 11 a
Pratofontana di Reggio Emilia.
L’incasso della cena sarà devoluto alla
Croce Rossa Italiana.
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
6
>> Alleanza Cooperative Italiane
>> Comunicazione
>> Lombardia
ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE
Legge di Bilancio, investimenti e
produttività leve per la crescita”
>> Toscana
Fare leva sugli investimenti, ridurre il cuneo
fiscale sul lavoro, garantire una maggiore
equità attraverso un sistema pensionistico
più flessibile e forme più ampie di welfare
aziendale. Sono alcune delle proposte che
l’Alleanza delle Cooperative Italiane ha presentato stamane al viceministro dell’Economia, Enrico Morando, e il consigliere
economico della Presidenza del Consiglio dei
ministri, Marco Leonardi, durante il convegno organizzato a Roma, a Palazzo della
Cooperazione, sulla legge di Bilancio 2017.
«Abbiamo aggiornato la nota alla luce dei
nuovi scenari economici internazionali – ha
evidenziato il viceministro Morando –. Quello
di una crescita che sia significativa, stabile e
duratura deve essere l’obiettivo che accomuna tutte le misure del governo nel loro
complesso. Noi vogliamo una politica fiscale
espansiva, che sostenga le riforme, ma nel
rispetto delle regole europee».
«Il governo dovrà affrontare due esigenze apparentemente inconciliabili: la crescita e la
stabilità di bilancio – ha dichiarato il presidente dell’Alleanza, Rosario Altieri –. Non
c’è crescita senza investimenti, e servono
una semplificazione e uno sforzo maggiori
per favorire quelli privati».
«Nelle misure che inserirà all’interno della
legge di Bilancio – ha detto il segretario generale di Confcooperative, Marco Venturelli
– il governo dovrà porre attenzione ai temi
della povertà, inserendo il Bes tra i criteri di
valutazione anche in vista degli obiettivi dell’Agenda 2030».
«Questa è la seconda legge di stabilità di cui
l’Alleanza fa delle proposta unitarie, come organizzazione – ha sottolineato il copresidente
Mauro Lusetti –, e ciò rappresenta un elemento di maturità nel percorso dell’Alleanza
delle Cooperative».
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
«Sono due i pilastri a sostegno della legge di
Stabilità: equità e redistribuzione, crescita e
produttività – ha spiegato Leonardi –. Sul
piano del lavoro la nostra attenzione è rivolta
soprattutto ai giovani. A partire dal 2017 infatti, si stabilirà a regime una decontribuzione
totale per le imprese che assumono i giovani
a sei mesi dal termine dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Posso confermarvi poi
l’impegno del governo per abolire la tassa di
licenziamento, che non ha senso, la cui revisione è già stata inserita all’interno della
legge».
Per quanto riguarda le proposte dell’Alleanza,
Giuseppe Daconto di Fondosviluppo-Confcooperative ha evidenziato la necessità di
fare leva sugli investimenti, che generano
produttività e innovazione. Per incentivare la
crescita inoltre non bastano risorse finanziarie, ha detto il direttore di Coopfond-Legacoop Aldo Soldi, ma un Paese che funzioni,
che non si incagli ad esempio in nodi burocratici. Serve poi rivedere il sistema delle relazioni industriali, e proseguire il lavoro finora
avviato sulla produttività e sul welfare, ha evidenziato il responsabile delle relazioni industriali di Agci, Giuseppe Gizzi. Tra gli
elementi su cui occorre intervenire c’è poi
quello delle pari opportunità e della conciliazione tra lavoro e famiglia, tema sul quale le
cooperative hanno dimostrato un’attenzione
particolare come ha ricordato la presidente
della Commissione Donne e Parità dell’Alleanza, Dora Iacobelli; elementi fondamentali per sostenere l’occupazione e
l’imprenditoria femminile, e quindi la crescita
di tutto il Paese.
Progetto Casa Italia/Ricostruzione,
incontro con Vasco Errani
Definizione di aree omogenee per rilanciare
l’economia oltre la ricostruzione attraverso
un’aggregazione delle aree interne colpite
dal sisma; finanziamento delle abitazioni da
ricostruire attraverso il credito d’imposta fino
al 100%; riattivazione delle economie locali
attraverso il prestito d’onore, il credito agevolato e il fondo di garanzia per le Pmi, anche
per promuovere processi d’aggregazione;
obiettivo principale di ricostruire il territorio e
garantire la ripresa delle attività economiche
locali, condizione indispensabile per evitare
Territori
Imprese
Sondaggio
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l’abbandono di questi territori; trasparenza e
legalità di tutte le imprese che lavoreranno
con i fondi stanziati per la ricostruzione.
Sono queste le principali misure illustrate alle
parti sociali, il 4 ottobre a Palazzo Chigi, da
Vasco Errani, Commissario straordinario per
la ricostruzione e ripresa economica delle
zone colpite dal sisma del 24 agosto, che saranno contenute nel decreto di prossima
emanazione. Filippo Turi direttore AGCI, intervenendo per l’Alleanza Cooperative Italiane - anche a nome dei colleghi Rossana
Zaccaria presidente Legacoop Abitanti e
Massimo Stronati presidente Federlavoro e
Servizi Confcooperative - ha giudicato fondamentale non solo il pieno rispetto del codice degli appalti, ma anche l’utilizzo di
strumenti quali la White List e l’adozione di
procedure speciali sul modello di quanto realizzato per Expo, al fine di garantire legalità e
trasparenza nella gestione delle procedure di
gara alle quali tutte le imprese che opereranno in quelle aree dovranno attenersi.
In particolare l’Alleanza ha espresso la condivisione delle linee del decreto per la ricostruzione, evidenziando in particolare la
positività degli obiettivi che mirano a ricostruire secondo il modello territoriale, rimanendo sul posto e favorendo la riattivazione
economica delle aree colpite dal sisma attraverso una strategia che deve passare dalla
gestione delle emergenze ad una politica di
prevenzione e messa in sicurezza del territorio nazionale.
ALLEANZA COOPERATIVE
COMUNICAZIONE
Soddisfazione per approvazione
Riforma Editoria
Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione esprime la propria soddisfazione per
l’approvazione definitiva alla Camera della
Legge di Riforma dell’Editoria.
La cooperazione ha contribuito in questi mesi
con proprie idee e proposte al miglioramento
del Testo della Legge e, tramite la campagna
#menogiornalimenoliberi, insieme alle altre
sigle rappresentative dell’editoria e dell’informazione, a sensibilizzare sulla necessità di un
organico intervento pubblico a sostegno del
Primo piano
ACI
pluralismo dell’informazione.
La costituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione,
dotato di specifiche ed importanti dotazioni
nel Bilancio dello Stato, pone le basi per un
sostegno certo, trasparente e selettivo alle testate locali e nazionali cooperative e non profit.
Una contribuzione che rappresenta, quindi,
per i giornali di carta e online, le radio e le tv
di informazione che svolgono una riconosciuta funzione di interesse pubblico locale,
una riferimento importante per programmare
nuove dimensioni organizzative e di impresa,
capaci, comunque, di corrispondere ai bisogni di informazione libera e plurale delle comunità locali e di quella nazionale.
La Riforma certo non risolve complessivamente i problemi sollevati e presenti per il
riassetto dell’intera filiera editoriale. E’, tuttavia, convinzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione che le basi
normative tracciate dalla Legge rendano possibile ricercare soluzioni in termini di innovazioni e di nuovi strumenti comuni tra le
imprese nell’ambito del nuovo scenario che si
va a determinare.
Si apre, ora, un altro importante momento:
quello della scrittura dei contenuti delle deleghe che la Legge approvata conferisce al Governo. Su di essi siamo certi non
mancheranno specifici e indispensabili momenti di ascolto e confronto anche con la
cooperazione.
Le legge di Riforma non si accompagna ancora, però, drammaticamente, come era naturale attendersi, ad indicazioni concrete da
parte del Governo su come si intenda far
fronte alla contribuzione all’editoria per il
2015. Sarebbe molto grave che l’avvenuta
approvazione della riforma a tutela del pluralismo si dovesse accompagnare alla “chiusura” forzata di un altro significativo numero
di piccole testate cooperative e non profit.
Sono già 48 le testate che hanno dovuto cessare le pubblicazioni negli ultimi anni nell’attesa della riforma e sotto i tagli annunciati solo
ex post dei contributi per il 2013 e 2014.
Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione rivolge un appello forte al Governo affinché si muova in coerenza con la dichiarata
volontà di salvaguardare il pluralismo nel
Paese risolvendo rapidamente il problema
Legacoop
Settori
delle risorse 2015. Solo così l’avvenuta approvazione della Riforma potrà consentire ad
ogni soggetto della filiera editoriale affrontare
con coraggio una stagione importante per
salvaguardare e dare opportunità di crescita
al lavoro e alle competenze esistenti nelle imprese e, nel contempo, per costruire occasioni per la nascita di nuovo lavoro e nuove
start up nel settore.
LOMBARDIA
Iniziativa “Se fossi un libro”
Un Biblio-bus itinerante che sensibilizzi e
coinvolga i cittadini sul tema dell’accoglienza
ai migranti; ha fatto diverse tappe toccando
diverse città lombarde (Mantova, Brescia,
Bergamo).
I libri aprono varchi, rompono muri e creano
ponti, tra le persone, i luoghi e le culture. Da
qui l’idea di portarli in piazza, a cielo aperto,
a formare una e più biblioteche che prima
non c’erano. Con questa finalità i cooperatori
lombardi dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (coordinamento delle associazioni AGCI,
Confcooperative e Legacoop) hanno ideato,
con la collaborazione di Radio Popolare nel
ruolo di media partner, l’iniziativa “Se fossi un
libro” che si è svolta in diverse città lombarde
(Mantova, Brescia, Bergamo e Milano) da
mercoledì 28 settembre a sabato 1 ottobre
2016.
L’idea è stata di invitare i cittadini lombardi a
donare libri che andranno a costituire, nei luoghi di sosta e seconda accoglienza, biblioteche destinate a profughi e migranti con
l’obiettivo di facilitare e sostenere la loro alfabetizzazione e conoscenza dell’italiano e di
promuovere, attraverso la cultura, l’integrazione, la solidarietà e la libertà, valori fondamentali per la cooperazione.A fare da centro
di raccolta dei libri un bibliobus che ha attra-
Territori
Imprese
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versato diverse città lombarde, con partenza
da Mantova mercoledì 28 settembre, per proseguire a Brescia giovedì 29 settembre e a
Bergamo venerdì 30 settembre. L’ultima
tappa a Milano sabato 1 ottobre, in Piazza
Duca D’Aosta, di fronte alla Stazione Centrale,
a ridosso della “Mela Reintegrata” di Michelangelo Pistoletto, spazio simbolico e reale di
passaggio e migrazione. La raccolta in piazza
dei volumi è stata animata da eventi, incontri, letture, attività culturali e le dirette di Radio
Popolare che hanno visto il coinvolgimento di
istituzioni, testimonial e personalità della città.
L’aspettativa era quella di innescare una forte
mobilitazione e partecipazione, una “gara” a
chi raccoglierà più libri, una “sfida” a scegliere
il volume che si ritiene più adatto, giusto e
utile, un “gioco” a interrogarsi su quale libro
manchi, quale sia da evitare e quale da moltiplicare. Una sezione del progetto è stata dedicata alla raccolta di libri per l’infanzia “dai
bambini ai bambini”, qui la dimensione del
gioco è stata ancora più forte e significativa,
attraverso animazioni e attività rivolte ai più
piccoli. Il progetto, dal forte valore sociale e
civile, è stato sviluppato in collaborazione con
le cooperative aderenti all’Alleanza delle Cooperative Italiane della Lombardia, le associazioni e le realtà del territorio che gestiscono
servizi di accoglienza ai migranti e sarà sostenuto da una campagna media e social che
renda il più amplia possibile la partecipazione
dei cittadini e attivi sinergie e collaborazioni
nei diversi territori, certi che gli obiettivi importanti si conseguano insieme.
Primo piano
ACI
A Milano la giornata è iniziata con presenza
dello scrittore milanese Gianni Biondillo. La
mattinata è stata animata, grazie alla cooperativa Pandora, da attività rivolte ai più piccoli,
dalle letture ai laboratori creativi per la costruzione di un libro, con la partecipazione
dello scrittore senegalese Pap Khouma e di
Giuliano Pisapia.
L’evento conclusivo è stato curato dalla cooperativa Industria Scenica, con performance,
reading e ospiti (Don Gino Rigoldi, Bruno Pizzul, Pierfrancesco Majorino e Filippo Del
Corno).
Librerie Feltrinelli ha partecipato con entusiasmo all’iniziativa “Se fossi un libro”, condividendone appieno lo spirito e nella convinzione
che i libri e la conoscenza siano la strada
maestra per unire mondi e culture diverse. Insieme ai libri di tanti cittadini, sabato 1 ottobre anche Librerie Feltrinelli ha portato in
dono al BiblioBus circa 400 titoli messi a disposizione da diversi editori. I libri donati da
Librerie Feltrinelli, in collaborazione con l’associazione Il Razzismo è una Brutta Storia,
sono destinati prevalentemente ai ragazzi e
comprendono testi di alfabetizzazione, grammatiche e dizionari illustrati, con l’obiettivo di
fornire agli ospiti dei centri di seconda accoglienza alcuni strumenti utili all’apprendimento della lingua italiana. La consegna dei
volumi partirà dalla Feltrinelli Express di Milano Centrale e rappresenterà simbolicamente la presenza del Gruppo Feltrinelli a
sostegno del progetto ideato dall’Alleanza
delle Cooperative Italiane della Lombardia.
Legacoop
Settori
TOSCANA
A Lucca la festa
della Cooperazione 2016
Torna la Festa della Cooperazione, l’appuntamento annuale dell’Alleanza delle Cooperative Toscane.
La Festa della Cooperazione 2016 si terrà a
Lucca in piazza San Michele sabato 15 ottobre, con un programma di attività volte a
far conoscere la presenza cooperativa toscana. Spazio a eventi culturali, che coinvolgeranno tutta la città, ed animazione,
oltre alla degustazione dei prodotti della
cooperazione.
Un’attenzione particolare sarà rivolta a tutte
quelle esperienze promosse dalle cooperative toscane per aumentare il benessere
della collettività.
Territori
Imprese
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Legacoop
>> Legacoop
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LEGACOOP
>> Cooperative di Comunità
A Matera gli Stati generali delle
cooperative del Mezzogiorno
>> Internazionalizzazione
Legacoop sceglie la città di Matera, in Basilicata, per il primo evento dedicato agli Stati
generali delle Cooperative del Mezzogiorno
aderenti alla Lega delle cooperative, dal titolo
“Partiamo al Sud”. Le cooperative di Abruzzo,
Molise, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, si riuniscono per la prima volta
(il 30 settembre 2016, Cinema Comunale di
piazza Vittorio Veneto) per presentare e sottoscrivere un documento strategico con il
quale avviare e costruire un percorso di crescita comune. Non solo una programmazione
ma una serie di proposte tematiche indirizzate, altresì, al Governo centrale e alle Istituzioni territoriali competenti. Si tratta del
“Masterplan della Cooperazione”, articolato in otto punti programmatici, ovvero lavoro, innovazione, infrastrutture, cultura,
ruralità, rigenerazione urbana, comunità e
welfare. Ovvero otto tracce di proposte che il
Movimento cooperativo del Mezzogiorno intende inserire nel solco dei dossier aperti sul
tavolo del Governo nazionale. “Ciò proponiamo e presentiamo oggi - ha sottolineato il
vice presidente Legacoop nazionale (con delega al Mezzogiorno), Carmelo Rollo-è una
bussola di lavoro con la quale, come Movimento cooperativo, insieme a tutte le imprese, grandi e piccole, di tutti i settori
produttivi dobbiamo essere in grado di far
crescere e progredire il nostro Mezzogiorno.
Partendo dal sostegno alla nuova occupazione specie giovanile, dalle nostre comunità,
ove deve vigere il protagonismo delle singole
persone, per costruire un welfare reale e vicino ai bisogni delle stesse. Un Sud che deve
emergere grazie al turismo, magari con un
brand identificativo dell’intero Mezzogiorno.
E, naturalmente, dalle infrastrutture, dall’innovazione e dalla sostenibilità. La cooperazione, in questo, è lo strumento privilegiato
in questa direzione”.
All’evento sono intervenute personalità del
mondo della politica come i presidenti della
Regione Basilicata, Marcello Pittellla, e
della Regione Toscana, Enrico Rossi, e il
vice presidente della Regione Puglia, Antonio Nunziante. Presenti anche molti rappresentanti delle imprese cooperative di
>> Coopfond
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Puglia e Basilicata e i rappresentanti sindacali e di categoria.
Le cooperative aderenti a Legacoop con sede
nelle regioni meridionali – Abruzzo, Molise,
Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia – sono 3.519. Queste cooperative sviluppano un fatturato di 2,5 miliardi di euro,
sono composte da circa 89.200 soci e (oltre
ad essi) danno occupazione a circa 29.250
dipendenti. A questi numeri vanno aggiunti
quelli sviluppati dalle sedi meridionali delle
cooperative e dei consorzi aderenti alla Legacoop ma operanti sull’intero territorio nazionale. Infatti basti pensare che il dato dei
dipendenti raggiunge un numero superiore
ai 50.000 unità annui in virtù della presenza
territoriale nel mezzogiorno di Coop, Conad,
Granarolo, GIV,Apofruit e delle cooperative di
lavoro aderenti ai consorzi nazionali Integra,
Conscoop e CNS. Questi dati sono significativi nel lasciar intendere quali sono anche i
valori generati dall’indotto delle altre imprese
non cooperative che operano in collegamento con queste.
“Per la prima volta insieme, come Movimento
cooperativo del Mezzogiorno, per definire
obiettivi comuni per il Sud – ha commentato
Rollo -. Raccontiamo il Sud delle cooperative che operano sui nostri territorio, di quelle
già costituite e delle nuove che nasceranno,
realizzate soprattutto dai nostri giovani che
hanno vogli di fare e di investire nel proprio
futuro. E delle imprese rilanciate dai, cosiddetti, workers buy out, ove la cooperazione
diventa strumento di riappropriazione del lavoro per quelle persone che rilevano aziende
andate in crisi. ‘PARTIAMO AL SUD’, quindi,
come recita lo slogan dell’evento, per confermare la centralità della persona, il suo protagonismo nella riscrittura del sistema
valoriale del Paese. Quello che presentiamo
è un documento programmatico per il Mezzogiorno, traccia di lavoro per riaffermare il
ruolo della cooperazione come strumento di
raccordo delle relazioni sociali e politiche. La
cooperazione come mezzo attraverso il quale
perseguire la partecipazione attiva, l’inclusione e il protagonismo delle persone. Le imprese cooperative, di tutti i settori produttivi,
grandi o piccole che siano, ci offrono uno
spaccato dettagliato della realtà: dalle cooperative sociali, alle agricole e della pesca,
passando per le imprese di produzione e lavoro, alle startup cooperative innovative e
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
10
sempre più sostenibili, senza dimenticare le
neonate e funzionali cooperative di comunità”.
“La scelta di Matera per i primi Stati generali
delle Cooperative del Mezzogiorno non è casuale – dichiara il presidente Legacoop Basilicata, Paolo Laguardia – perché la
Capitale europea della cultura 2019 diventa
la porta d’accesso del turismo dell’intero Meridione. Una scelta che gratifica un’intera Regione che– ha sottolineato Laguardia – oltre
a rappresentare un’importante risorsa nazionale in termini energetici, è anche la capitale europea dell’automotive e può vantare
negli ultimi anni le migliori performance di
crescita e occupazione del Sud Italia”.
COOPERATIVE DI COMUNITÀ
Corso di formazione per cittadini
e amministratori
Legacoop e Associazione Borghi Autentici
d’Italia organizzano con la collaborazione di
Scuola Coop il primo Corso di formazione per
cittadini e amministratori per capire cosa
sono le cooperative di comunità, come funzionano e quali opportunità rappresentano
per le comunità.
Un corso residenziale di tre giorni per amministratori locali e gruppi di cittadini interessati
a costituire nelle proprie realtà territoriali una
cooperativa di comunità che si svolgerà il 2526-27 ottobre prossimo presso Scuola Coop
a Montelupo Fiorentino (FI).
Attività didattiche innovative, numerosi relatori e ospiti, approfondiranno i temi della sostenibilità, delle risorse economiche e
finanziarie, le problematiche legate al lavoro,
le opportunità, la partecipazione e la democrazia, la governance, e molti altri argomenti
per sviluppare progetti che abbiano come
Primo piano
ACI
obiettivo il miglioramento della qualità della
vita delle comunità.
Per partecipare al corso è indispensabile
l’iscrizione
Compila la scheda di iscrizione
Per i dettagli scarica il programma al sottostante link
I titoli del corso e le docenze
Incontro su “Rigenerare le città,
creando comunità”
Legacoop e Legambiente hanno avviato, da
diverso tempo un percorso di collaborazione, grazie anche alla firma di un protocollo di intesa, per promuovere progetti
d’impresa finalizzati allo sviluppo di una rete
diffusa di cooperative di comunità, impegnate nella tutela dei beni pubblici e dei
beni comuni, il recupero di luoghi abbandonati, la green economy e la valorizzazione
delle comunità locali, stimolando l’autonomia e l’organizzazione dei cittadini.
Questa collaborazione ha portato, in particolare, alla realizzazione di una collana editoriale dedicata alle cooperative di
comunità. Il prossimo 18 ottobre a Roma,
presso lo “Spazio Diamante” in via Prenestina, con inizio dei lavori alle ore 10.30,
verrà presentato il terzo quaderno (dopo
quelli sui beni comuni e le aree interne) intitolato “Rigenerare le Città. Periferie e non
solo. Numeri, proposte e strumenti per in-
Legacoop
tervenire nelle grandi aree urbane. Creando
Comunità”.
Il Seminario di presentazione, sarà incentrato sul tema della rigenerazione urbana,
vista in un ottica di partecipazione, condivisione, trasparenza e protagonismo, che richiede un processo di strategie, politiche e
azioni finalizzate alla realizzazione di uno
sviluppo urbano sostenibile.
Oltre la partecipazione del Presidente Nazionale di Legacoop Mauro Lusetti e della
Presidente di Legambiente Rossella Muroni, sono previsti gli interventi del direttore
dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi,
del Segretario Generale di Cittadinanzattiva,
Antonio Gaudioso, del Responsabile Nazionale Cooperative di Comunità di Legacoop, Paolo Scaramuccia, del
Responsabile Nazionale Economia civile di
Legambiente, Enrico Fontana, e del Presidente del Consorzio Officine del Teatro Italiano, Alessandro Longobardi. Verranno
presentate alcune buone pratiche attraverso le quali si sta cercando di dare concretezza al tema della rigenerazione urbana:
i progetti del bando Culturability, il Motovelodromo di Torino, il Cinema Postmodernissimo di Perugia , le
esperienze di Corviale, il Progetto CantiereImpero e la rete di TorpignaLAB.
Per partecipare all’evento è indispensabile
accreditarsi compilando la scheda di registrazione in allegato, rinviandola a [email protected]
Ai seguenti link Scheda registrazione e
programma dei lavori.
COOPFOND
Sostegno a un nuovo WBO e interventi di sviluppo
Un nuovo workers buyout. Tre azioni per sostenere lo sviluppo di altrettante cooperative. Altre delibere per acquisire
partecipazioni e rafforzare l’azione di finanziarie territoriali e imprese e 9 interventi di
Pronozione attiva. Sono queste le scelte deliberate dal primo Consiglio di amministrazione di Coopfond dopo la pausa estiva.
La Fornace di Fosdondo è il nuovo WBO
nato nel reggiano per iniziativa di 22 dei 42
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
11
addetti della Fornace Terremilia che dal
2012 produce laterizi e mattoni estrusi, per
iniziativa di Unieco, che agevolerà ora la
nuova iniziativa che dovrà fare i conti con
un mercato i cui volumi sono crollati
dell’80% negli ultimi anni, potendo contare
sulla determinazione degli ex dipendenti e il
sostegno del sistema cooperativo.
Altrettante partecipazioni sosterranno poi lo
sviluppo di Gnosis, la principale coop tra
professionisti del Mezzogiorno, in procinto
di aprire 4 nuove sedi di cui una in Algeri;
Tecnos, che da 30 anni opera nel settore
degli arredi in kit e vuole ora sbarcare negli
USA e Trenta e Lode, piccola cooperativa
che da Cuneo vuole ampliare la propria rete
di vendita di libri di piccole case editrici nella
grande distribuzione di tutte le regioni italiane.
Altri interventi serviranno per rafforzare la
rete e le possibilità di azione delle finanziarie territoriali, da Boorea Emilia Ovest a Sofinco, o a dare fiato ai progetti di rilancio di
cooperative, da Coopbox al Consorzio For-
Primo piano
ACI
mula Ambiente, oppure ai piani di riassetto
societario di Unibon. Otto invece gli interventi decisi dal Fondo di Promozione attiva,
a cui si aggiunge lo stanziamento di 50mila
euro per i territori terremotati.
Gli stanziamenti andranno a sostenere l’Annuario 2016 della Cooperazione Veneta, la
terza edizione del Corso di Alta Specializzazione “Economia della cooperazione” di Legacoop e Università di Messina, uno studio
europeo promosso da Coop contro il caporalato, il meeting annuale di Coopstartup,
l’Osservatorio sulla Cooperazione emiliana
romagnola, gli studi sulla Rete Nazionale
Enti Formativi Legacoop e sul sistema Legacoop di Ricerca, Formazione e rapporti
con le Università, nonché un’iniziativa dell’Alleanza sui workers buyout.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Al via a Torino il corso di formazione del MISE/Ice Agenzia per le
cooperative
Prenderà avvio il 25 ottobre p.v. a Torino il
programma di formazione specialistico per
il rafforzamento delle capacità di internazionalizzazione delle imprese cooperative
promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e ICE-Agenzia, in collaborazione
con l’Alleanza delle Cooperative Italiane.
L’iniziativa, che segue quella realizzata
l’anno scorso e che ha toccato le città di
Bari, Bologna e Roma, si inserisce nel qua-
Legacoop
Settori
dro delle azioni specificamente dedicate alle
imprese cooperative al fine di ampliarne il
potenziale di internazionalizzazione e sostenerne l’accrescimento imprenditoriale
nell’ambito della competizione globale, offrendo una formazione mirata su opportunità, strumenti e strategie di presenza e
consolidamento nei mercati esteri.
Oltre al Corso di Torino, sono previste altre
tre tappe, con approfondimenti differenziati
(settori/paesi), a Milano (Novembre 2016),
Ragusa (Gennaio 2017) e Cagliari (Febbraio
2017), in modo da garantire una copertura
quanto più ampia del territorio nazionale. Il
format del corso, della durata di 3 giorni,
prevede, dopo una prima giornata dedicata
ai principi del marketing internazionale e
agli scenari del commercio estero, due
“giornate Focus” su selezionati Paesi/Settori, con la partecipazione dei Direttori degli
Uffici ICE dei vari paesi selezionati.
La partecipazione al corso di formazione è
gratuita, a carico dei partecipanti il costo di
viaggio e alloggio.
La scheda di partecipazione, debitamente
compilata, oltre che all’ufficio ICE-Formazione dovrà essere inviata anche all’Ufficio
Esteri Legacoop all’indirizzo [email protected]
Tutte le informazioni ai seguenti link
Circolare ICE - Scheda di adesione - Programma Torino
Contatti Legacoop regionali – Corso formazione internazionalizzazione
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Settori
>> Legacoopsociali
12
LEGACOOPSOCIALI
Le storie di Futuro.Coop
A Rescaldina, in Lombardia, il ristorante “La
Tela” nasce all’interno di un bene confiscato
alla ‘ndrangheta, assegnato al Comune e
gestito dalla Cooperativa “Arcadia”. A Reggio Calabria la Sartoria sociale sorge in un
bene confiscato ed è gestita dalla cooperativa “SoleInsieme” che, grazie ad una spiccata sinergia tra diversi partner, è riuscita a
creare una rete sociale ad oggi in crescita.
Ad Ascoli il progetto “L’Orto di Paolo”, nasce
dall’esigenza della nonna di un giovane autistico, la quale ha messo a disposizione
della cooperativa la propria casa di campagna, ad oggi centro diurno per soggetti autistici.
Sono tre delle prime storie raccontate sul
blog futuro coop, un progetto ideato da Legacoopsociali.
“Con il blog – afferma Andrea Bernardoni, responsabile del progetto e componente della presidenza nazionale
Legacoopsociali - vogliamo che siano le
cooperative ad essere protagoniste attraverso un modello “open source” di diffusione
delle esperienze innovative. Lo scopo è proprio quello di mettere in connessione tra loro
le cooperative coinvolte nella ricerca“futuro.coop “sviluppando il paradigma dell’
”open innovation”, cioè fare in modo che ci
sia uno scambio delle esperienze realizzate
individuando opportunità e possibili driver di
sviluppo per la cooperazione”.
I progetti che fino ad oggi sono stati pubblicati toccano macro-temi come l’inclusione
e la giustizia sociale declinati in settori come
lo sviluppo locale, la rigenerazione degli
spazi urbani e l’agricoltura sociale. “Il blog
non rappresenta semplicemente un conte-
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
nitore di storie e progetti – continua Bernardoni - ma deve essere utilizzato per comprendere le spinte innovative da cogliere,
analizzando l’esperienza dell’altro”.
Le storie
Il ristorante “La Tela”,per esempio, nasce a
Rescaldina all’interno di un bene confiscato
alla ‘ndrangheta, assegnato al Comune di
Rescaldina e gestito dalla Cooperativa “Arcadia”. Il valore di questo progetto è racchiuso nella sua capacità di generare non
soltanto sviluppo locale, ma anche inclusione sociale attraverso l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati in un contesto
di legalità e trasparenza.
La Sartoria Sociale di Reggio Calabria gestita dalla cooperativa “SoleInsieme” che,
grazie ad una spiccata sinergia tra diversi
partner, è riuscita a creare una rete sociale
ad oggi in crescita. In questo caso è importante ricordare il legame che la cooperativa
ha sviluppato con la cittadinanza comunicando, attraverso eventi ad hoc, ogni singolo passaggio del progetto, un progetto di
riqualificazione di un ben confiscato alla
mafia,che vuole far “rinascere” donne sole
ed in difficoltà.
L’inclusione sociale passa anche dall’agricoltura sociale, che raccontiamo attraverso
la Cooperativa Pagefha Onlus. Il progetto
“L’Orto di Paolo”, nasce dall’esigenza della
nonna di un giovane autistico, la quale ha
messo a disposizione della cooperativa la
propria casa di campagna, ad oggi centro
diurno per soggetti autistici. Questa esperienza evidenziala spinta propulsiva che generano i bisogni personali, i quali innescano
meccanismi di condivisione e collaborazione
sul territorio in un contesto, per certi aspetti
ancora nuovo, come quello dell’agricoltura
sociale.
Tutte le storie al sito http://www.futuro.coop/
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>> Alto Adige Südtirol
>> Friuli Venezia Giulia
>> Friuli Venezia Giulia
>> Veneto
13
ALTO ADIGE SÜDTIROL
Legacoopbund aderisce all’iniziativaeuropeacon“ITSecuritySpeed
Date”
>> Emilia Romagna
>> Toscana
>> Sardegna
>> Padova
>> Reggio Emilia
>> Ravenna
Ottobre è il mese della sicurezza informatica. Anche l’associazione di rappresentanza delle cooperative altoatesine
Legacoopbund e l’Associazione Italiana Information Systems Auditors (AIEA), partecipano alla campagna di sensibilizzazione
lanciata dall’Unione Europea. Il 10 ottobre a
Bolzano PMI e liberi professionisti avranno
la possibilità di usufruire di una consulenza
gratuita sulla cybersecurity.
I rischi informatici causati dalle violazioni dei
sistemi di sicurezza sono in continuo aumento e di conseguenza continua a crescere la necessità di tutelarsi
adeguatamente. La maggior parte delle informazioni aziendali, infatti, sono custodite
su supporti informatici e le imprese devono
garantire la sicurezza di questi dati. A confermare l’incremento di crimini informatici è
anche l’Europol che sottolinea come tale
aumento sia riconducibile anche al modus
operandi delle imprese. Spesso le misure
di sicurezza in ambito informatico risultano
povere e gli imprenditori non sono sempre
in grado di quantificare il rischio.
Per aiutare i liberi professionisti e le piccole
e medie imprese a capire come tutelare se
stesse e i propri collaboratori, Legacoopbund con il sostegno di Aiea (ISACA Milan
Chapter) aderisce all’iniziativa dell’Unione
Europea con la giornata informativa “IT Security Speed Date” che avrà luogo lunedì 10
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
ottobre dalle ore 9.00 alle ore 17.30 presso
la sede di Legacoopbund in Piazza Mazzini
50-56 a Bolzano. Durante la giornata informativa gli esperti di sicurezza informatica
Paolo Gasperi, Mauro Berti, Igor Falcomatà
e Marco Grotto saranno a disposizione degli
interessati, che potranno usufruire di una
consulenza gratuita e personale di 20 minuti. Nell’ambito dell’incontro i partecipanti
avranno l’opportunità di porre quesiti specifici sulla sicurezza informatica e informarsi
su come proteggere al meglio i dati della
propria impresa.
“Molto spesso” spiega Paolo Gasperi, consulente di sicurezza dei sistemi informativi,
“le imprese rischiano di sottovalutare le
gravi conseguenze che potrebbero derivare
da una violenza informatica. Purtroppo si
tratta anche di rischi difficili da prevedere.
L’importante, dunque, è essere in grado di
saperli affrontare e gestire in modo adeguato così da poter proteggere sia la propria impresa sia i propri collaboratori e
clienti. Questo è possibile solamente se ci si
affida a fornitori di servizi informatici esperti.
Se si desidera tutelare la reputazione della
propria azienda, oggigiorno la sicurezza informatica non è certo da sottovalutare ed è
bene informarsi” conclude l’esperto.
Qualsiasi dubbio riguardo alla sicurezza informatica e ai rischi che corre la vostra impresa potranno dunque essere chiariti in
questa occasione, in modo da adottare misure di protezione adatte fin da subito. Per
partecipare alla giornata informativa del 10
ottobre è indispensabile prenotarsi scrivendo a [email protected] entro venerdì 7 ottobre.
FRIULI VENEZIA GIULIA
130 anni di Legacoop
Si celebrerà anche in Friuli Venezia Giulia il
130 anniversario della nascita di Legacoop.
La ricorrenza sarà celebrata attraverso una
serie di incontri che avranno come ospiti figure storiche de mondo della cooperazione,
dirigenti del movimento cooperativo, amministratori pubblici e rappresentanti delle categorie economiche.
Gli eventi si svolgeranno a Pordenone,
Udine e Trieste, a partire da giovedì 13 ot-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
14
tobre con un approfondimento dedicato al
consumo, durante il quale verrà presentato
il libro “Noi, le coop rosse”. Sarà presente
l’autore Vincenzo Tassinari, storico presidente di Coop Italia.
Due eventi avranno luogo nella giornata di
venerdì 14 ottobre. Al mattino a Trieste, al
Teatro Miela, si parlerà di cooperazione sociale. Durante l’incontro verrà presentato il
libro della cooperativa Noncello “Si può
ancora fare”. L’incontro vedrà la partecipazione dello scrittore e cooperatore Pino
Roveredo. Nel pomeriggio a Udine invece
si parlerà di Workers Buyout alla presenza
del Viceministro dell’Economia e Finanze
Enrico Morando.
Il ciclo di incontri si concluderà sabato 15
ottobre a Udine con l’evento dal titolo “La
cooperazione e nuovi linguaggi di trasmissione del sapere. Generazioni a Confronto”
con la lectio magistralis di Lucio Poma,
professore di economia industriale e dell’innovazione presso l’università di Ferrara e
una tavola rotonda a cui parteciperanno lo
stesso Poma, Gianni Torrenti, assessore
alla cultura, sport e solidarietà della Regione
Friuli Venezia Giulia, Matteo Tonon, Presidente Confindustria Udine e Matteo Ragnacci, portavoce nazionale di Generazioni
Legacoop.
Programma completo della manifestazione.
FRIULI VENEZIA GIULIA
Premiazione del concorso
“CooperAttivaMente”
Hanno vinto la terza edizione del concorso
di idee CooperAttivaMente, l’evento conclusivo inserito nel più vasto progetto di Legacoop Fvg a favore degli studenti dal titolo
“I giovani e la cooperazione: l’impresa cooperativa in sinergia con l’istruzione superiore”, gli studenti della classe quinta
elettrotecnica dell’Istituto Volta di Trieste
Primo piano
ACI
con il progetto “Aperipivo“ - che gioca sul
nome, italiano e sloveno (aperitivo e pivo,
birra in sloveno). L’idea vuole essere un’alternativa divertente ai classici fast food e
attraverso una simpatica e colorata ape dal
design suggestivo, allestita da bar ristorante, offre aperitivi italiani e specialità balcaniche unendo cultura, tradizione e
innovazione.
Il secondo posto è stato assegnato, invece,
alla classe V sezione AC dell’Istituto Deledda Fabiani di Trieste con il progetto
“Hotel a 4 zampe“, mentre si sono classificati terzi gli studenti della quinta sezione A
dell’istituto Pertini di Pordenone con
“Agripedemontana“.
A premiarli il 29 settembre nella sede del
Kulturni Dom la giuria - composta da Alberto Bernava di Assicoop Fvg, Enrico
Trevisiol di Banca Etica, Stefano Minin di
Coop Alleanza 3.0 e dalla giornalista Lara
Pironio - che ha valutato in base a criteri di
sostenibilità economica, creatività della proposta e presentazione, le tre migliori idee.
A fare gli onori di casa c’era il vicepresidente di Legacoop Fvg Roberto Sesso che
ha evidenziato l’importanza e le finalità dell’evento. “E’ un progetto, a favore degli studenti, di educazione cooperativa nato per
rispondere alla necessità di contribuire ad
una sempre maggiore integrazione fra il sistema scolastico, quello formativo e imprenditoriale - ha osservato Sesso -.
Abbiamo strutturato un percorso triennale
di formazione a partire dalle classi terze
delle scuole secondarie di secondo grado
con l’idea di illustrare il modello imprenditoriale cooperativo nel quale appare chiara
la centralità della persona, preparandoli a
vivere e a lavorare insieme, trasmettendo
loro concetti quali la solidarietà, la partecipazione democratica, la condivisione e l’assunzione di responsabilità. L’adesione al
progetto da parte del sistema scolastico è
molto sentita e ogni anno si aggiunge un
nuovo istituto scolastico: questo ci riempie
di soddisfazione”.
Gli istituti scolastici regionali coinvolti quest’anno comprendono le classi terze e
quarte di: Marchesini Sacile-Brugnera di
Sacile, Pertini di Pordenone, Bassa Friulana
di Cervignano, Palmanova, San Giorgio, Iti
Volta di Trieste, Deledda-Fabiani di Trieste
Legacoop
Settori
e Brignoli - L. Einaudi - G. Marconi di Staranzano e l’istituto Il Tagliamento di Spilimbergo.
Sono circa 500 gli studenti coinvolti nel progetto che, a partire dalla sua struttura, risponde ad una delle attività istituzionali di
Legacoop, vale a dire, la diffusione della
cultura cooperativa e la sensibilizzazione
delle nuove generazioni ai valori cooperativi come futuro sviluppo, per imprese socialmente responsabili in una cornice di
cittadinanza consapevole. Le azioni che caratterizzano questo progetto vanno dalla
preparazione di uno strumento divulgativo
della cooperazione realizzato con il contributo degli alunni coinvolti nel percorso formativo, agli incontri in aula con gli
imprenditori cooperativi, a ciò si aggiungono
i tirocini formativi in cooperativa organizzati
per il mese di giugno per fare in modo che
i ragazzi delle classi quinte possano toccare
con mano il mondo cooperativo.
Presente all’appuntamento anche Arianna
Bellan, assessore alla Programmazione
economica, Mercati e Attività produttive,
Politiche del lavoro, Grandi eventi del comune di Gorizia che ha sottolineato la validità del progetto “che avvicina i ragazzi al
mondo del lavoro e li aiuterà a capire che
cosa vogliono diventare da grandi” e il dirigente dell’Istituto Brignoli - L. Einaudi - G.
Marconi di Staranzano, Marco Fragiacomo che ha considerato l’esperienza formativa per gli studenti una possibilità
concreta dove attuare l’alternanza scuola
lavoro.
Fonte
www.ilfriuli.it/articolo/Tendenze/Cooperattiv a m e n t e - p o i n t s _ecco_i_vincitori/13/159087
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VENETO
progetto: è solo facendo crescere una cultura del modello cooperativo presso i giovani
che il mondo cooperativo saprà garantirsi
quel ricambio generazionale che cerca e di
cui ha bisogno.
Al via il progetto
“Educare alla cooperazione”
Ha preso il via il nuovo progetto di Legacoop
Veneto, curato dal coordinamento dei cooperatori under 40 “Generazioni Veneto”, con
il contributo della Camera di Commercio di
Venezia, Rovigo Delta Lagunare, intitolato “La
scuola, i giovani e la cooperazione: l’impresa
cooperativa in sinergia con l’istruzione superiore”. Obiettivo principale dell’iniziativa far
conoscere il mondo cooperativo e i suoi valori ai giovani studenti delle scuole superiori
degli ultimi anni degli istituti professionali,
tecnici e dei licei sociopsicopedagogici delle
province di Venezia e di Rovigo.
Il progetto, che si concluderà nell’aprile
2017, prevede alcuni incontri nelle scuole,
con l’intervento di giovani responsabili delle
nostre cooperative, e la pubblicazione di una
guida da distribuire negli istituti per introdurre
i giovani alla cooperazione, farne conoscere
i numerosi settori, ma anche il suo ruolo nell’economia locale, regionale e nazionale.
Attraverso esperienze concrete di cooperazione virtuosa, il percorso di “educazione” ai
valori cooperativi intende migliorare la percezione della cooperazione nell’opinione
pubblica, non priva di pregiudizi, a partire dai
più giovani, e a stimolare i docenti a presentare anche il mondo cooperativo parlando di
lavoro ai ragazzi, alla luce della riforma
“Buona scuola” che ha introdotto come obbligatori i percorsi di alternanza scuola lavoro.
Sul versante del lavoro, infatti, le cooperative
hanno dimostrato di sapere fare fronte alla
crisi economica degli ultimi anni, confermando una buona tenuta dell’occupazione.
Storicamente l’impresa cooperativa ha saputo coniugare le sfide competitive e l’innovazione ai concetti di solidarietà,
collaborazione e democrazia sul lavoro. Per
questo motivo, in una fase così difficile sul
fronte dell’occupazione giovanile, è opportuno che i giovani possano prendere in considerazione il “fare cooperativa” come valida
alternativa al lavoro in azienda e agli studi
universitari, considerandola anche come
forma di o autoimprenditoria.
C’è, infine, un ulteriore obiettivo sotteso al
Primo piano
ACI
EMILIA ROMAGNA
Legacoop Sociali, nuovi progetti
per una cooperazione che cresce
Ha superato la soglia del miliardo di euro il
fatturato sviluppato dalle oltre 200 cooperative sociali aderenti a Legacoop Emilia-Romagna nel corso del 2015. I soci e lavoratori
sono più di 25.000 e gestiscono il 70% dei
25.771 posti dedicati alle persone disabili e
anziane (fonte: PAR 2015, Piano d’azione regionale per le persone anziane), quasi tutti i
21.045 interventi di assistenza domiciliare
(fonte: PAR 2015), oltre il 40% dei 38.278
posti negli asili nido (fonte: Report regionale
2015); le comunità per minori, l’accoglienza
ai migranti, i servizi di salute mentale e per le
persone dipendenti da sostanze.
Inoltre, le cooperative sociali di tipo B - che
inseriscono al lavoro persone svantaggiate o
fragili e vulnerabili - sono la sola forma di impresa che opera con questa caratteristica e
non è casuale che questo sia un fenomeno
studiato in tutta Europa e non solo.
«Sono traguardi importanti per un settore
nato trent’anni fa - ha ricordato nel corso di
un incontro con la stampa il responsabile di
Legacoopsociali Emilia-Romagna Alberto
Alberani – ma non ci accontentiamo. Le
sfide che abbiamo di fronte sono tante, importantissime, perché non riguardano la nostra esistenza di imprese, ma sono le stesse
che devono affrontare milioni di donne e di
uomini e riguardano temi cruciali: dall’assistenza alle persone fragili e vulnerabili, all’integrazione dei migranti, al protagonismo delle
persone svantaggiate, quelle che lavorano e
sono socie delle nostre cooperative di tipo B».
«È proprio così – commenta il presidente di
Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti
–: il ruolo della cooperazione in questi ambiti
è cruciale e anche i nostri interlocutori ne
hanno piena consapevolezza. La cooperazione interviene in più ambiti della filiera del
welfare e della salute e, oltre al pubblico,
Legacoop
Settori
anche i singoli cittadini si rivolgono sempre
più a noi per ottenere ciò di cui hanno bisogno».
Sono tante le sfide, a partire da quella dell’accoglienza ai profughi per i quali Legacoopsociali propone anche la possibilità di
accedere al Servizio Civile nazionale per iniziare un percorso professionale. Un nuovo impegno importante sarà nel dare attuazione
alla legge regionale 14 del 2015 che interviene sulle persone fragili e vulnerabili prevedendo dei percorsi occupazionali che
contrastino l’esclusione sociale.
«Abbiamo progettato e sperimentato servizi
per l’infanzia nuovi e flessibili – ha ricordato
Alberani –. Un campo, questo, che deve e
può vedere il superamento delle forme di appalto al ribasso definendo un prezzo fisso diventando così una Regione dove i bambini
non si mettono all’asta. Stiamo consolidando
i servizi rivolti a persone anziane e disabili valorizzando l’attuale sistema di accreditamento
e proponendo ai governi nazionale e regionale di aumentare i fondi per la non autosufficienza e e di consentire al cittadino
maggiore scelta e protagonismo nei servizi».
Riforma editoria; risultato
importante,servonosubitocertezze
sull’anno ponte
L’approvazione definitiva della riforma dell’editoria in terza lettura alla Camera fa finalmente chiarezza in un settore fondamentale
per la democrazia, dopo un percorso legislativo durato quasi due anni.
La nuova normativa punta sull’innovazione e
sul digitale, elimina le possibilità di abusi che
hanno penalizzato le vere cooperative di giornalisti, premia il rispetto delle regole e dei
contratti di lavoro, introduce risorse certe per
la creazione di nuova impresa e la tutela dell’informazione locale, indipendente e di interesse pubblico.
Per questo importante traguardo la Romagna
si è spesa in modo corale, a partire dai parlamentari di questo territorio che sono intervenuti in aula e in commissione, fino alla
campagna “Meno Giornali Meno Liberi”, che
ha avuto Legacoop Romagna e Mediacoop
tra i suoi protagonisti. Ai deputati e senatori
romagnoli che hanno sostenuto pubblica-
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Territori
16
mente la necessità di un intervento a sostegno del pluralismo dell’informazione va un
particolare apprezzamento. È stata riconosciuta l’importanza economica di un settore
che, nonostante una profonda crisi strutturale, continua a dare lavoro all’interno delle
cooperative associate a Legacoop Romagna
a circa 150 persone, tra giornalisti, poligrafici, collaboratori e personale amministrativo.
Rimangono due nodi fondamentali da sciogliere. Il primo riguarda i decreti delegati, che
dovranno essere scritti dal Governo entro sei
mesi e su cui occorre mantenere un livello di
attenzione molto alto nel passaggio dal vecchio al nuovo sistema di regole.
Il secondo, purtroppo, riguarda la mancanza
di certezze per chiudere i bilanci del 2015,
l’anno ponte della riforma. Il sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Luca Lotti, ha più volte dichiarato
che una volta approvata la riforma avrebbe
certificato l’ammontare di risorse per il 2015
con un decreto o un documento tecnico
spendibile. Occorre fare presto, per non vanificare gli sforzi di un intero comparto, ora che
siamo davvero a un passo dall’obiettivo.
TOSCANA
“L’ora dello sharing welfare”
“L’idea è quella di sperimentare un modello
di welfare di comunità che coinvolga attivamente più soggetti del territorio, anche apparentemente o storicamente lontani, con
modalità innovative di relazione, per trovare
soluzioni a bisogni complessi di salute - sociale, sanitario, lavorativo, abitativo, di qualità
Primo piano
ACI
della vita - in un’ottica di sviluppo di comunità e basandoci su logiche e strumenti diversi da quelli tradizionali”. È questa, in
estrema sintesi, la proposta di sharing welfare che arriva dal sistema delle imprese dell’Area Welfare di Legacoop Toscana, riunite il
29 settembre a Firenze per “Orizzonti di welfare”. A illustrarla, nella propria relazione introduttiva, la presidente dell’Area Eleonora
Vanni: “Si tratta di una proposta che si colloca sulla linea fra innovazione nell’erogazione e fruizione dei servizi e la mission
sociale e mutualistica, in grado di generare
sostenibilità e socialità basate sul principio
della condivisione e su una relazione non
episodica con gli attori del sistema di welfare
e oltre”.
I temi e i numeri
Integrazione socio sanitaria nella filiera territoriale dei servizi, nuovi modelli di partnership tra pubblico e privato e welfare
aziendale sono alcuni dei temi affrontati durante l’iniziativa pubblica di presentazione
dell’Area, che con le sue 210 cooperative e
una Società di mutuo soccorso, i circa
30mila soci e 12mila addetti gli oltre 395 milioni di valore della produzione, si va configurando come un soggetto importante nel
panorama dell’economia regionale, aggregando 800 medici di medicina generale soci
di cooperative, oltre 8mila soci lavoratori nelle
cooperative sociali, circa 21mila soci utenti
(di cui 12.500 assistiti dalla Società di mutuo
soccorso).
La proposta
In particolare, nel corso dell’incontro è stata
anticipata a livello toscano la proposta, allo
studio del Ministero della Salute, di integrare
pubblico e privato per rispondere al bisogno
di welfare socio sanitario e assistenziale. Un
modello che si basa su alcuni elementi cardine: governance pubblica del percorso di assistenza per garantire, oltre ai livelli essenziali
di assistenza, equità di accesso e garanzia
dell’esercizio del diritto da parte dei cittadini;
gestione integrata che vede il soggetto del
privato sociale affiancare il sistema pubblico
in tutte le parti che costituiscono il processo,
attraverso un percorso di accreditamento e
controllo pubblico a garanzia di qualità e trasparenza; forte presenza di attori privati,
come cooperative sociali, cooperative di
utenza, medici di medicina generale organiz-
Legacoop
Settori
zati in forma cooperativa e forme di assistenza sanitaria integrativa volontaria.“La gestione del welfare è oggi più che mai un tema
all’ordine del giorno – afferma il presidente
di Legacoop Toscana Roberto Negrini -. Riguarda tutta la popolazione, ma in particolar
modo la componente femminile. Per questo
stiamo lavorando a soluzioni integrate ed economicamente sostenibili che possono favorire la conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro, contribuire a liberare risorse e facilitare forme di reale sostegno alle famiglie”.
I protagonisti
Dopo i saluti del presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, il caporedattore di Vita Stefano Arduini ha
moderato un confronto su Opzioni di welfare
per una nuova socialità, a cui ha partecipato
l’assessore al diritto alla salute, welfare e integrazione socio-sanitaria della Regione Toscana Stefania Saccardi, per la quale “il
mondo della cooperazione nel sistema complessivo dei servizi sociosanitari è un attore di
cui non si può fare a meno: naturalmente il
ruolo del pubblico è quello di governare il sistema, indirizzarlo e esercitare una forte
azione di controllo perché quello che c’è
esprima qualità, valore e stia dentro una governance pubblica che è indispensabile a garanzia dei bisogni dei cittadini”. A porre
l’accento sulla strategicità dell’integrazione
fra settori è Paolo Venturi, direttore di Aiccon: “Oggi i bisogni sono sempre più frammentati e diversificati, quindi le modalità di
risposta non possono essere più verticali ma
devono essere circolari. I bisogni di welfare
hanno in comune la salute, bene relazionale
che ha bisogno di una pluralità di apporti:
non solo sociale e sanitario, ma tutte le altre
soggettualità che a vario titolo entrano in
contatto con le persone”. Gli fa eco Mario
Del Vecchio (Università di Firenze): “Con il
calo delle risorse pubbliche e l’aumento dei
bisogni l’integrazione è l’unica strada possibile: quindi mettere insieme le risorse e le
energie pubbliche e private per rispondere ai
problemi sanitari, sociosanitari e sociali in
genere”. Luciano Marangoni (Centro studi
Legacoop) si concentra sulla doppia
sfida rappresentata dal welfare aziendale per
le cooperative sociali:“La prima, di carattere
culturale, organizzativo e finanziario, è quella
di essere soggetti capaci di proporre pro-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
17
grammi complessi di welfare aziendale”;
l’altra di “integrare le risorse che le aziende,
attraverso programmi di welfare aziendale,
metteranno a disposizione dei lavoratori per
quanto riguarda i servizi di carattere sociosanitario e previdenziale con le offerte di
analoghi servizi fatte dalla Pubblica amministrazione e con il ‘fai da te’ delle famiglie.
In Toscana questa opportunità riguarda un
bacino di risorse valutabile in 2/2 miliardi e
mezzo, quindi una quota consistente del Pil,
che se fossero integrate consentirebbero un
aumento dell’efficienza dei servizi e un miglioramento della qualità”. Per il presidente
di Sanicoop Maurizio Pozzi “se il sistema
è in gran parte il sistema sanitario pubblico,
sia sanitario che sociale, anche altre ‘appendici’, a partire dalle società di mutuo
soccorso, sono elementi fondamentali: l’importante è che non rimangano sistemi separati, ma che si organizzino intorno al
paziente e diano risposte al bisogno che
rappresenta”.
Ricorda la presidente di Legacoop Abitanti
Rossana Zaccaria: “La cooperazione di
abitanti sta portando avanti una serie di
esperienze innovative nell’ambito dell’abitare
collaborativo e dell’housing sociale inteso
proprio come sistema di community welfare”. Infine, il presidente nazionale Mauro
Lusetti si sofferma sulla riorganizzazione per
aree del sistema della rappresentanza di Legacoop: “Assistiamo qui alla nascita dell’Area welfare, che è uno degli obiettivi
definiti dal 39esimo congresso: un processo
di riassetto e riorganizzazione che segue i bisogni delle cooperative, dà una risposta
nuova in termini di politiche intersettoriali e
rappresenta un punto di riferimento per il nostro movimento a livello nazionale”.
Primo piano
ACI
SARDEGNA
Convegno “Ricostruire il lavoro”,
le esperienze di wbo
“Ricostruire il lavoro” L’esperienza delle
cooperative Isolex e Turris Sleeve di Porto
Torres. Questo il tema al centro del convegno promosso da ANCPL e Legacoop Sardegna che si svolgerà mercoledì 19 ottobre
a Porto Torres, presso la Sala Filippo Canu
(Corso Vittorio Emanuele, 95).
Al Convegno parteciperà il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il Presidente della
Regione, Francesco Pigliaru, il Presidente del Consiglio regionale, Gianfranco
Ganau, il Senatore Ignazio Angioni, gli
Assessori regionali del Lavoro e dell’Industria, Virginia Mura e Maria Grazia
Piras.
Il Ministro Poletti e il Presidente Pigliaru
parteciperanno inoltre all’inaugurazione
dello stabilimento della Cooperativa Turris
Sleeve.
Scarica l’invito
La protesta dei pescatori contro gli
aerei Nato
La protesta dei pescatori del Sinis (penisola a nord di Oristano, in Sardegna) contro gli aerei Nato che sganciano bombe nel
mare di Capo Frasca: un centinaio di barche hanno cercato di forzare l’area off limits proprio nel giorno della ripresa delle
esercitazioni. Gli aerei si sono levati in volo,
ma la «guerra» con i pescatori non c’è
stata: i piloti non hanno sganciato gli ordigni e la Guardia costiera ha impedito alle
imbarcazioni di aprirsi un varco e di arrivare nel tratto di mare segnato nella carte
come «zona rossa» e interdetto alla navigazione.
Legacoop
Settori
«Torneremo qui ogni giorno», ha annunciato Gabriele Chessa, di Legacoop, «fino
a che la base non sarà chiusa. Se vogliono
continuare a sparare a Capo Frasca almeno ci diano gli indennizzi per compensare i mesi in cui non possiamo pescare».
Il territorio e il mare di Capo Frasca sono
zona militare da più di 40 anni. La base è
una delle più importanti d’Europa, è collegata all’aeroporto di Decimomannu, dal
quale partono aerei supersonici dei Paesi
Nato che poi simulano azioni di guerra con
lancio di missili e ordigni, tiro a fuoco ariaterra e mare-terra. Dopo anni di proteste i
comandi militari interforze hanno sospeso
le esercitazioni per tre mesi e la «zona
rossa» è stata riaperta alla navigazione
d’estate. Negli altri mesi, i 600 che possiedono barche e i diportisti devono girare
al largo.
Martedì 4 ottobre si sono divisi in due
gruppi e 200 persone, con sindaci e amministratori di otto paesi costieri della provincia di Oristano, si sono radunati
all’ingresso della base per un sit in senza
incidenti. «Nei poligoni della Sardegna, da
Capo San Lorenzo a Teulada da decenni
vengono dati gli indennizzi che a noi sono
negati», sottolinea Franco Zucca, portavoce
di un gruppo di pescatori. Insiste il sindaco
di Cabras, Cristiano Carrus: «Dopo un anno
di incontri e promesse, il ministero della Difesa non ha dato risposte: c’è molta tensione. Ora non è più una questione di
quattrini, la gente chiede che i militari vadano via».
Fonte
http://www.corriere.it/cronache/16_ottobre_04/sardegna-protesta-pescatori-controaerei-nato-f7927958-8a68-11e6-8935-fd9
af6958684.shtml
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PADOVA
Seminario su nuovo codice
degli appalti
Si è tenuto il 30 settembre scorso a Padova,
presso la sede di Banca Etica, il corso di formazione dedicato al “Nuovo codice degli appalti”. Oltre cinquanta i partecipanti, tra
cooperatori, consulenti e revisori, a cui era dedicata l’iniziativa promossa da Legacoop Veneto e Legacoop Padova, in collaborazione
con Isfid Prisma e Rete Nazionale Servizi.
Le stazioni appaltanti, gli operatori economici
(Ati, motivi di esclusione, soccorso istruttorio),
le soglie e le procedure di aggiudicazione, il
subappalto e il Documento di gara Unico Europeo sono stati i temi trattati dall’avvocato
Federica Buzzi, docente di Rete Nazionale
Servizi. Ha coordinato i lavori Nicola Comunello, responsabile del Settore Servizi di Legacoop Veneto.
A dare il benvenuto ai partecipanti in apertura dei lavori Denis Cagnin, alla sua prima
uscita “ufficiale” come presidente del neocostituito comitato territoriale padovano di Legacoop Veneto, struttura che ha sede in
piazzetta de Gasperi presso Fairtrade Italia.
Presentandone finalità e attività, Cagnin ha
spiegato che il corso: «È solo il primo di una
serie di appuntamenti targati Legacoop Padova e costituisce un importante momento di
aggiornamento e formazione per il mondo
cooperativo, che ogni giorno si relaziona con
enti pubblici e si confronta sul campo con un
tema così complesso e “sentito” come quello
degli appalti».
REGGIO EMILIA
È nato il Consorzio Differente
Dalla volontà di otto cooperative sociali di tipo
B reggiane, il 14 settembre 2016, è nato il
consorzio ambientale denominato Differente.
Il Consorzio raggruppa le cooperative aderenti
ai consorzi Quarantacinque e Oscar Romero,
impegnate nei servizi di raccolta, spazzamento, gestione delle isole ecologiche e della
cura del verde della provincia di Reggio Emilia.
Il Consorzio Differente, grazie all’acquisizione
Primo piano
ACI
della certificazione di qualità da parte dei suoi
soci e della categoria necessaria e obbligatoria, si propone come il soggetto unitario capace d’affrontare la complessità delle future
gare d’appalto, rappresentando nello stesso
tempo l’unico soggetto di riferimento della
cooperazione di tipo B.
Oltre a quella dei due Consorzi, l’atto costitutivo porta la firma dei legali rappresentanti
delle cooperative Lo Stradello, Il Ginepro, Il
Bettolino, Camelot, L’Ovile, L’Elfo, La Vigna,
Nuovo Raccolto. Si tratta di un importante e
significativo atto che corona una storica collaborazione fra diverse realtà cooperative
RAVENNA
Progettogranoromagnoloalviaper
il terzo anno; positivo il bilancio
Sono 465 gli ettari coltivati in provincia di Ravenna e dintorni (+10%), 50 le aziende agricole locali, per una produzione totale di 3.000
tonnellate di grano, da cui si ricaveranno
2.250 tonnellate di farina che serviranno per
impastare e cuocere 3 milioni di chilogrammi
di prodotti da forno: a due anni dall’avvio è
positivo il bilancio del progetto di filiera nato
dall’accordo tra cinque grandi imprese agroalimentari del territorio e sostenuto da Legacoop Romagna. L’obiettivo è di creare valore
per gli agricoltori, migliorare la sostenibilità
ambientale e dare più certezze ai consumatori sulla provenienza delle materie prime.
Il progetto, avviato nel 2014, prevede la coltivazione di varietà di frumento tenero destinate all’industria alimentare con
caratteristiche ben definite. Le imprese coinvolte sono 4 cooperative (Conase, Terremerse, Promosagri, Deco Industrie) e
un’impresa privata (Molino Naldoni).
La premessa è che un buon prodotto da forno
ha bisogno di una buona qualità della farina.
Si parte quindi dall’attività d’innovazione del
Consorzio Nazionale Sementi (Conase) che ricerca e seleziona nuove varietà di frumento,
passando per Terremerse che, attraverso il
proprio settore di ricerca e sviluppo, mette a
punto dei percorsi tecnico-agronomici sostenibili, con cui si mantengono ed esaltano le
qualità intrinseche delle produzioni.Attua una
pianificazione produttiva mirata proponendo
Legacoop
Settori
dei contratti di coltivazione ai produttori locali
e alle cooperative agricole braccianti (gruppo
Promosagri) che attraverso l’applicazione di
un disciplinare di produzione mirato, assicurano una materia prima ideale per la trasformazione, in sicurezza, nella piena sostenibilità
ambientale.Vengono ridotti sia i mezzi tecnici
utilizzati, sia i trasporti, con beneficio per l’impatto ambientale.
Al Molino Naldoni di Faenza spetta il compito
di trasformare il grano in una farina particolarmente adatta alla produzioni da forno. L’ultimo passaggio è nello stabilimento Deco
Industrie di Forlì dove ogni anno vengono prodotte complessivamente decine di milioni di
piadine, utilizzando oltre 3.000 tonnellate di
farina (l’equivalente di 100 autotreni) che necessitano di circa 620 ettari di terreno coltivati a grano. Tutti gli attori della filiera sono
aziende con sistemi di qualità certificati per
gli aspetti della sicurezza alimentare e ambientale.
Territori
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>> CPL Concordia
CPL CONCORDIA
>> CIA-Conad
>> I Briganti di Cerreto
>> Coop Comunità Santa Vittoria
>> Sinergie
>> Coop Viaggi Solidali
>> Itaca
>> CLC
>> CADIAI
>> Terra Orti
>> Coolclub
>> Coop sociale Cssa
>> El Tamiso
Primo piano
19
ACI
All’ “Energy Saving Day” aziende al
top della competitività grazie alla
“caccia al tesoro” energetico
L’efficienza energetica come chiave della
competitività delle imprese. Questo il cuore
del worshop “Energy Saving Day” svoltosi il
29 settembre a Bologna e promosso da
CPL Concordia, multiutility nazionale che ha
chiamato al confronto sulle loro best practices aziende italiane fra le quali spiccano
Ducati, Lambroghini e Aruba.
“CPL si ripropone sul mercato dell’efficientamento energetico con gli elementi fondanti della sua storia ultracentenaria”, ha
ricordato il Direttore Commerciale di CPL
Concordia Rosario Calandruccio. “Vogliamo condividere la passione per le soluzioni energetiche e le nostre competenze
tecniche e gestionali con le aziende che
credono nella competitività attraverso il saving”.
Luigi Pederzini di Ducati Motor Holding ha
raccontato il percorso di emancipazione
energetica della casa di Borgo Panigale che
ha investito tutti i player aziendali con percorsi e politiche di risparmio. Stefano
Sordi di Aruba, leader internazionale delle
soluzioni internet e hosting, ha descritto le
strategie aziendali improntate all’uso razionale dell’energia.
Anche le Associazioni di settore - FIRE,
E4Saving e ASCOMAC - con i loro rappresentanti hanno parlato di “caccia al tesoro
energetico” attraverso esempi concreti di
migliorie che l’Agenda di Parigi terrà sempre più in considerazione a livello internazionale per lo sviluppo sostenibile.
“Crescerà sempre più l’importanza attribuita a come nasce il prodotto, sia esso una
moto top class o un servizio di cloud computing”, ha sottolineato il Segretario Generale ASCOMAC Carlo Belvedere.
Una conferma di questo nuovo approccio
produttivo è stata fornita da Massimo
Scarpenti di Lamborghini Automobili:
“L’efficienza e le prestazioni delle auto vengono valorizzate sempre più dai processi
impiegati per realizzarle”. Di produzione sostenibile come elemento fondamentale per
la qualità dei prodotti ha trattato Massimo
Ferniani, direttore dello stabilimento caLegacoop
Settori
seario 3A Arborea, il primo in Sardegna a
fruire del Gas Naturale Liquefatto fornito da
Polargas, una controllata del Gruppo CPL.
Al Vicepresidente di CPL Concordia Paolo
Barbieri sono state affidate le conclusioni:
“Il fatto che grandi imprese riconoscano a
CPL un know how tecnologico consolidato
e un affiancamento puntuale nelle prestazioni è per noi un motivo di orgoglio e di fiducia per il rilancio della nostra
cooperativa”.
CIA-CONAD
Presentato il progetto di ampliamento del centro commerciale
Montefiore di Cesena
Un investimento complessivo di circa 40
milioni di euro sull’intera area per ampliare
e riqualificare il centro commerciale Montefiore di Cesena. A dieci anni dall’inaugurazione, avvenuta nell’ottobre del 2006,
CIA-Conad presenta il piano dedicato alla
struttura di via Leopoldo Lucchi. Cresceranno numero di negozi, superficie commerciale e posti di lavoro: previste a regime
più di cento nuove assunzioni.
Le linee guida del progetto firmato dall’architetto Delio Corbara prevedono che il superstore Conad passi da 2.500 a circa
4.000 metri quadri e vengano costruite tre
Territori
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Imprese
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nuove “medie superfici” non alimentari, una
nuova area ristorazione e alcuni negozi di
vicinato.
Nelle tre medie strutture è previsto il trasferimento dell’attuale punto vendita
Unieuro, che lascerà spazio all’ampliamento
di Conad, l’inserimento di una insegna del
settore abbigliamento (diversi marchi internazionali non presenti a Cesena hanno già
espresso il proprio interessamento), e di un
negozio di calzature. Gli esercizi di vicinato
saranno destinati ad oggettistica casa, abbigliamento e servizi. Prevista anche una
revisione delle parti comuni con l’ampliamento di spazi per i bambini e ad uso collettivo.
L’estensione avverrà mediante la costruzione di un’ulteriore porzione speculare a
quella esistente, nei lotti liberi collocati sulla
adiacente via Giovanni Cappelli, dal lato
della parafarmacia. Il transito automobilistico da quel lato sarà interrato, unendo la
parte esistente e quella nuova in una sola
galleria commerciale perfettamente integrata. È previsto anche un ristorante nella
vecchia casa colonica, che in occasione
dell’ampliamento verrà ristrutturata ed integrata funzionalmente con il centro commerciale.
Lo strumento urbanistico che verrà utilizzato è l’accordo di programma con il Comune, la Provincia e la Regione per la
costruzione della nuova caserma dei Carabinieri, un edificio da 5,5 milioni di euro che
verrà ceduto gratuitamente all’amministrazione comunale insieme al terreno. L’accordo prevede anche un contributo di
250mila euro per l’arredo urbano in centro
e oltre un milione di oneri di costruzione.
In tal modo si consoliderà ulteriormente la
funzione del Centro Montefiore a servizio
della città, grazie ad una pluralità di funzioni:
da quelle di natura strettamente commerciale ad altre legate a salute, uffici e parcheggi.
Se l’iter di approvazione della variante all’accordo di programma sarà concluso nei
tempi previsti, con la durata del cantiere stimata in 18 mesi, ad oggi è quindi prevedibile l’inaugurazione dell’ampliamento entro
Natale del 2018.
«Il centro Montefiore - dice l’amministratore
delegato di CIA-Conad, Luca Panzavolta
Primo piano
ACI
– è entrato nelle abitudini dei cesenati, grazie anche al distributore di carburante
aperto nel 2012, che ha registrato un notevole successo, e al ristorante “Con Sapore”.
Ora però è necessario investire per rendere
più appetibile l’offerta e competere al meglio in un tessuto commerciale romagnolo
profondamente modificato da aperture e
ampliamenti nelle città vicine, dove registriamo da tempo un cospicuo e costante
flusso di consumatori provenienti da Cesena». «Il rilancio del centro Montefiore aggiunge Panzavolta - potrà dare impulso
alla intera città di Cesena, ponendosi in un
rapporto virtuoso di integrazione con il centro storico. Montefiore e centro di Cesena
rispondono ad abitudini di spesa e a servizi
complementari, in una sinergia che potrà
andare a beneficio di tutta la comunità».
I BRIGANTI DI CERRETO
GemellaggioinLituania,aspettando
il Mondiale del Fungo
Mentre fervono i preparati del IV Campionato mondiale del fungo, che si svolgerà al
Cerreto (Comune di Ventasso) l’8 e il 9 ottobre, gli organizzatori della competizione si
sono recati in Lituania, nella suggestiva regione del Parco Nazionale storico di Trakai,
caratterizzato da ben 32 laghi, città fortificate e castelli. Frà Ranaldo, ideatore del
campionato mondiale del fungo, la cooperativa I Briganti di Cerreto, Giuseppe Vignali,
direttore del Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano e Giuseppe Piacentini,
comandante CTA – Corpo Forestale dello
Stato, hanno partecipato al campionato del
fungo in terra lituana; un’ occasione per rafforzare i legami e stringere un gemellaggio
con i rappresentanti lituani che hanno partecipato alla scorsa edizione del mondiale
del fungo che anche quest’ anno prende-
Legacoop
Settori
ranno parte alla competizione con una consistente delegazione.”Abbiamo fatto una
breve vacanza di tre giorni in Lituania per
rafforzare un’ amicizia nata un anno fa al
Cerreto in occasione del III campionato
mondiale del fungo – spiega il direttore Vignali – Qui la raccolta dei funghi e la loro
trasformazione fa parte integrante della cultura locale con riti, ricette, usanze. È’ stato
bello partecipare alle manifestazioni e incontrare raccoglitori, ristoratori, amministratori e soprattutto appassionati e con loro
scambiare le nostre opinioni su il fantastico
regno dei funghi”.
COOP COMUNITÀ SANTA VITTORIA
Mostra fotografica
sulla cooperazione
“Viaggio nella Cooperazione. Le cooperative
di Santa Vittoria ieri e oggi”: è questo il titolo
della mostra fotografica che è stata inaugurata il 2 ottobre al Cafè di Santa Vittoria, della
cooperativa Comunità di Santa Vittoria. La
mostra, che sarà visitabile dal 2 al 23 ottobre, è stata curata da Gian Luca Torelli e
Giuseppe Catellani, e racconta con le immagini l’importante storia cooperativa di
Santa Vittoria. L’iniziativa è promossa dalla
cooperativa Comunità di Santa Vittoria, dal
Comune di Gualtieri, da Coop Alleanza 3.0 e
dal Circolo Al Palazzo.
Presenti all’inaugurazione molti cittadini, rappresentanti di associazioni e cooperatori, tra
cui il presidente di Legacoop Emilia Ovest
Andrea Volta, il presidente della cooperativa
Cila Graziano Salsi, il presidente della cooperativa sociale L’Olmo Mirco Verzani.
Il presidente della cooperativa Comunità di
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Santa Vittoria, Francesco Brunazzi, ha spiegato sia la scelta della cooperativa di allestire
la mostra, che rappresenta benissimo lo spirito cooperativo di Santa Vittoria, sia i motivi
che hanno portato un gruppo di giovani a costituire una cooperativa di comunità. In vicesindaco di Gualtieri, Marcello Stecco, ha
sottolineato l’importanza, con la nascita della
cooperativa di comunità, di riaprire una pagina gloriosa della cooperazione, quella di
Santa Vittoria.
Giuseppe Catellani e Gian Luca Torelli hanno
tratteggiato i momenti più importanti della
storia cooperativa di Santa Vittoria, che le
belle immagini della mostra illustrano magnificamente.
Come si legge in un approfondito studio di
Giuseppe Catellani dedicato a Santa Vittoria,
in questo paese agricolo nacque una esperienza che coinvolse in pratica tutta la comunità. Dal lavoro al tempo libero, dalla cultura
alla cooperativa di consumo, dalla musica
(con la cooperativa dei violinisti) alla conduzione dei terreni, tutta la comunità di Santa
Vittoria opera attraverso la forma cooperativa.
Non è quindi un caso che nel febbraio 2015
nasca la cooperativa “Comunità di Santa Vittoria”. E’ poi intervenuto Paolo Cattabiani,
amministratore delegato di Coop Alleanza
3.0, che è stata vicina fin dal primo momento
alla attività della nuova cooperativa di comunità. Cattabiani ha sottolineato, partendo dall’esperienza storica di Santa Vittoria,
l’importanza della cooperazione non solo dal
punto di vista sociale ed economico, ma
anche culturale. E ha valorizzato l’esperienza
delle cooperative di comunità non solo utili
per i piccoli paesi, ma anche per la rigenerazione delle aree urbane.
COOP VIAGGI SOLIDALI
SINERGIE
Il progetto MigranTour in finale
a Londra per l’Oscar del turismo
Giocabile, conclusa la raccolta
fondi per la giostra inclusiva
La cooperativa sociale Sinergie ha concluso in
questi giorni la campagna di raccolta fondi
“Giocabile, Giochi senza Barriere”, raggiungendo l’obiettivo di raccogliere oltre €
17.500,00 per l’acquisto e l’installazione di
una giostra inclusiva, rendendo così accessibile anche ai bambini disabili il parco giochi
Primo piano
ACI
dei giardini comunali di Formello.
Un obiettivo ambizioso, divenuto possibile
grazie al contributo di associazioni, cooperative, cittadini e istituzioni, che si sono mobilitati per il raggiungimento della somma
necessaria organizzando eventi, iniziative di
beneficenza e donazioni. Sinergie ha contribuito, con questo gesto concreto ma anche
simbolico, a migliorare il volto della propria
comunità, grazie all’aiuto dei propri soci che
hanno ideato, progettato e organizzato la
campagna di raccolta fondi.
“Essere attori nelle nostre comunità è un dovere, uno dei modi più alti per rispondere alla
sfida che la Costituzione lancia al nostro
mondo. Ogni volta che riusciamo a fare questo mostriamo il vero volto delle cooperative,
interpretando l’esigenza oramai dirompente
di fare rete e aggregazione con tutte le realtà
presenti nei nostri territori.” è quanto afferma
Marco Carducci, Presidente cooperativa
sociale Sinergie.
La nuova giostra “Becky” è stata inaugurata
martedì 4 ottobre, alla presenza del Sindaco
di Formello, Sergio Celestino, delle realtà
locali che hanno contribuito alla realizzazione
del progetto e dei bambini dell’istituto comprensivo di Formello “Barbara Rizzo”.
Tutto il mondo, in una città. Scoprire il mondo
nella propria città, compiere un piccolo
grande viaggio senza allontanarsi da casa
passeggiando tra le vie e le piazze dei quartieri multiculturali accompagnati da cittadini
di origine migrante.
Questa è l’opportunità che offre Migrantour,
raccontata lo scorso 27 settembre nel servi-
Legacoop
Settori
zio del Tg3 Nazionale delle ore 19. Un ventaglio di passeggiate interculturali, proposte
dalla Cooperativa Viaggi Solidali, storico tour
operator di turismo responsabile (www.viaggisolidali.it), nate per promuovere una nuova
idea di turismo interculturale a km 0, itinerari
urbani che in mezza giornata permettono di
comprende come le nostre città siano da
sempre il frutto delle migrazioni e dell’incontro tra diverse culture.”
A Torino è nato nel 2010 il progetto Torino Migranda, ora diventato una rete di Città Migrande col progetto europeo “Migrantour: a
European network of migrant driven intercultural routes to understand cultural diversity”,
co-finanziato dall’Unione Europea. In nove
città europee oggi il progetto è attivo con
l’obiettivo di favorire l’integrazione dei cittadini di origine straniera nelle città coinvolte favorendo la comprensione e il rispetto
reciproci.
Il progetto Migrantour (www.migrantour.org)
propone ad allievi e docenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado
una collana di passeggiate urbane di turismo
responsabile che hanno la comune caratteristica di essere accompagnate da cittadini di
origine migrante che durante la passeggiata
raccontano la propria cultura e la storia delle
migrazioni nella società contemporanea.
Itinerari di due ore attraverso i quartieri più significativi in chiave interculturale delle città di
Torino, Genova, Milano, Firenze e Roma. Una
vera e propria esperienza didattica a cielo
aperto per scoprire il mondo sotto casa!
Dal 2010 ad oggi le passeggiate interculturali
hanno raccolto attività un grande interesse da
parte del pubblico, dei mezzi di comunicazione e delle istituzioni che si occupano a
vario titolo di integrazione e dialogo interculturale. In 5 anni di attività oltre 16.000 persone sono state accompagnate alla scoperta
dei quartieri delle città della rete Migrantour.
Inoltre il progetto sarà presente in due finali
importanti, il 27 ottobre a Bruxelles per la European Social Innovation Competiton:
http://ec.europa.eu/growth/industry/innovat-
Territori
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Imprese
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ion/policy/social/competition_it e l’8 novembre a Londra per l’Award Mondiale del Turismo Responsabile al World Travel Market
(unici italiani in finale): http://www.responsibletravel.com/awards/media/finalists.htm
Di seguito il servizio Migrantour a Porta Palazzo andato in onda il 27 settembre scorso
sul
Tg3
Nazionale
delle
19:
http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/
ContentItem-581dcac1-0760-424c-9fcf76abecc2c6b8-tg3.html
Articolo pubblicato su La Stampa lo scorso 2
ottobre.
ITACA
Seconda edizione della rassegna
“Disturbo?”
Racconti, libri, teatro, poesia, musica, fotografia e proiezioni per trovare “parole”
nuove che raccontino il mondo della salute
mentale e delle migrazioni, per contrastare
i pregiudizi nei confronti del “diverso” e
chiedere alla comunità di farsi aperta e inclusiva. Si aprirà venerdì 7 ottobre a Udine
la 2^ edizione di “Disturbo?”, la rassegna
promossa in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale e dedicata quest’anno a “Esseri umani – Essere umani”.
Nei giorni 7-8-13-15 ottobre in vari luoghi
della città, “stimoleremo cittadini e visitatori
alla sensibilizzazione – spiegano gli organizzatori -, alla partecipazione e a riflettere
su come la salute mentale sia una condizione che coinvolge tutte e tutti, i nostri diritti, le nostre relazioni sociali e personali, la
qualità della nostra vita quotidiana e quella
della comunità”.
Ad essere coinvolti angoli significativi del
capoluogo friulano a partire dalle librerie
Friuli, Feltrinelli, Tarantola, Ubik, Paoline,
Moderna, Cluf, Kobo e Giunti, la Comunità
Nove al Parco di Sant’Osvaldo, piazza Libertà, Parco Vittime delle Foibe in via BerPrimo piano
ACI
taldia e piazza Matteotti. La rassegna è promossa da Cooperativa Sociale Itaca e Dipartimento di Salute Mentale di Udine, in
collaborazione con Cooperativa Duemilauno
Agenzia Sociale, COSM, Coop Noncello,
Arci Comitato Territoriale,Circolo Arci Hybrida, Carovana Artistica Udine/Idomeni,
Teatro della Sete, Ospiti in Arrivo, Porto dei
Benandanti, Qudu Libri Bologna, Progetto
Giovani Pozzuolo.
Dopo un anno trascorso ad orbitare attorno
al Pianeta Terra, osservando i movimenti, le
evoluzioni e le regressioni dei suoi abitanti,
la “Nâf Spaziâl” Disturbo? fa rientro alla
base offrendo un nuovo quesito sul quale
interrogarsi. “Nella dicotomia Esseri umani
– Essere umani vogliamo mettere in luce –
proseguono gli organizzatori - cosa ci fa
tendere all’altro da noi con senso di appartenenza, e quali sono le spinte di socialità,
giustizia, verità che portano gli esseri umani
a essere umani all’interno della loro realtà”.
L’edizione 2016 di “Disturbo?” si affianca
all’evento organizzato dal Dsm di Udine il
10 ottobre al Teatro San Giorgio di Udine,
“Non c’è salute senza salute mentale –
Verso una cultura delle differenze, della differenza e della guarigione”.
Programma dell’iniziativa
CLC
Maurizio Macchioni nuovo presidente
E’ Maurizio Macchioni il nuovo Presidente
di C.L.C., nominato a fine agosto dal Consiglio di Amministrazione.
Macchioni, cecinese, 54 anni, ha ricoperto
sin dalla nascita della cooperativa la posizione di Direttore amministrazione e finanza
e dopo una parentesi in qualità di vicepre-
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Settori
sidente è, dal primo settembre 2016, il
nuovo Presidente della C.L.C.
CLC nasce nel 1997, per volontà di 15 lavoratori, ed oggi, trascorsi circa venti anni,
l’impegno, la determinazione, il lavoro, la
passione, la responsabilità ed il sacrificio di
coloro che all’inizio hanno puntato tutto sull’azienda e coloro che si sono uniti lungo il
cammino, hanno portato a quella che viene
identificata come una delle più importanti
realtà aziendali del territorio toscano.
“Ringrazio vividamente il lavoro svolto in
questi anni dal Presidente Ganetti che mi
ha lasciato con fiducia il testimone – ha dichiarato il neo Presidente – Il mio compito
sarà quello di mantenere e consolidare le
attività attuali guidando la C.L.C. nel percorso di sviluppo e crescita per affrontare
al meglio le sfide che il mercato ci pone e
ci porrà. Per i prossimi anni vogliamo continuare a focalizzare il nostro impegno nella
promozione della sostenibilità nel settore
delle costruzioni, sfruttando le opportunità
presenti nei segmenti di mercato di riferimento per continuare a crescere ed implementare la virtuosità dei nostri processi
aziendali”.
CADIAI
A Villa Emilia il decennale dei
Servizi di San Giovanni in Persiceto
Un pomeriggio di festa che ha coinvolto i
quattro Servizi CADIAI di Villa Emilia a San
Giovanni in Persiceto: la Residenza Corte
del Sole, il Centro Diurno Le Farfalle, lo Spazio Aperto e il Gruppo Appartamento. A
compiere dieci anni sono stati i primi due,
ma a festeggiare erano presenti tutti gli
ospiti che vivono nella struttura o che la frequentano.
La festa si è svolta nel pomeriggio di Venerdì 30 settembre a Villa Emilia a San Giovanni in Persiceto. Tra i partecipanti c’erano,
Franca Guglielmetti, Presidente CADIAI,
Lorenzo Pellegatti, Sindaco di San Giovanni in Persiceto, Fausto Trevisani, Direttore del Distretto Pianura Ovest, AUSL
Bologna, Anna Cocchi, Amministratore
Unico ASP Seneca.
“Oltre ad essere stato un importante appuntamento – ha affermato Franca Gu-
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glielmetti, Presidente CADIAI -, questa festa
ha avuto un valore simbolico perché ha
unito Servizi differenti che lavorano quotidianamente in perfetta armonia, pur accogliendo utenti con necessità diverse, sia in
termini di gravità che di autonomia.
Villa Emilia è un esempio di come si possa
dare una risposta complessiva e diversificata ai bisogni del territorio. Un modello positivo che sfrutta la presenza di più Servizi
in un’unica struttura per promuovere al meglio la socializzazione e l’integrazione tra gli
ospiti”.
Ai saluti istituzionali, ha fatto seguito la visita dei Servizi, il buffet e la musica con
Matu y Pandilla.
stica è andata gradualmente acquisendo,
l’appuntamento madrileno si conferma
come un importante momento di incontro
della produzione con i buyer della GDO, suscitando il forte interesse degli operatori che
guardano alla Spagna come un importante
crocevia per l’ingresso in altri grandi mercati sia comunitari che extra-ue.
All’interno dell’ampia area dell’ICE situata
nel padiglione 8, Italia Ortofrutta avrà un proprio stand collettivo di circa 128 mq e all’interno del quale saranno presenti 7 OP
della sua compagine associativa tra le quali
Terra Orti.
COOLCLUB
Ha curato l’organizzazione di “Versoterra – a chi viene dal mare”
TERRA ORTI
Al Fruit Attraction a Madrid
Anche quest’anno Terra Orti partecipa alla
manifestazione fieristica Fruit Attraction che
si tiene a Madrid dal 5 al 7 ottobre 2016. La
Fiera madrilena, da alcuni anni a questa
parte, ha assunto un rilievo internazionale
facendo registrare la massiccia partecipazione di visitatori e di operatori del comparto
provenienti da ogni parte del mondo. La partecipazione di Terra Orti avverrà in uno stand
di collettivo realizzato in collaborazione
l’Unione nazionale Italia Ortofrutta e l’Agenzia per il commercio estero (ICE). Replicando
e rafforzando l’esperienza positiva del 2015,
Terra Orti ha deciso, anche quest’anno, di
aderire con Italia Ortofrutta all’iniziativa dell’ICE volta a stimolare l’esportazione dei prodotti ortofrutticoli. Considerata la risonanza
internazionale che la manifestazione fieriPrimo piano
ACI
Dal 30 settembre al 2 ottobre in diversi luoghi del Salento, tra il centro storico di Lecce
e la costa adriatica e ionica, si è svolto
“Versoterra – a chi viene dal mare”, il
nuovo progetto di Mario Perrotta. L’autore,
attore e regista leccese, tre volte vincitore
del Premio Ubu (il più ambito riconoscimento teatrale italiano), dopo il grande successo del Progetto Ligabue sulle rive del Po,
ha ideato una nuova produzione corale sul
tema della migrazione.
L’organizzazione è stata curata dall’associazione Permàr e dalla società cooperativa
Coolclub, una realtà composta da cinque
professionisti salentini che da oltre dieci
anni si occupa di ideazione, organizzazione
e promozione di eventi culturali.
“In tanti anni di esperienza abbiamo collaborato con tante esperienze ed eccellenze
del territorio, lavorando per la Notte della
Taranta, la Fòcara di Novoli e curando la
produzione e la comunicazione di centinaia
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Settori
di eventi, concerti, festival, rassegne culturali, mostre e molto altro. Quando Mario
Perrotta ci ha parlato per la prima volta del
progetto abbiamo accettato subito di lanciarci in questa sfida perché seguiamo il
suo lavoro da tanti anni e perché gli riconosciamo una grande capacità visionaria, propria solo dei grandi artisti” –ha sottolineato
Cesare Liaci, presidente di Coolclub.
Versoterra è un progetto impegnativo che
coinvolge oltre quaranta artisti e artiste con
performance di teatro, musica, danza, fotografia, videomapping con spettacoli che si
susseguono per tre giorni dall’alba a mezzanotte, oltre quaranta artisti e artiste coinvolti con performance di teatro, musica,
danza, fotografia, videomapping.
“La sfida è quella di organizzare spettacoli
in location non convenzionali –aggiunge
Liaci– come uno spiazzo sul mare, davanti
all’ex Centro di Permanenza Temporanea
“Regina Pacis” di San Foca, o il Parco di
Porto Selvaggio con un finale molto emozionante nella baia, un’oasi del Salento.
Una piattaforma nell’acqua è stata allestita
infine nella piccola caletta di Acquaviva di
Marittima, località sull’adriatico a pochi km
da Castro, dove andrà in scena la prima nazionale dello spettacolo Lireta – a chi viene
dal mare con Paola Roscioli.” Il programma è completato dalla “messa in
scena” della fortunata trasmissione radiofonica Emigranti Esprèss.
“Il lavoro di preparazione e quello di realizzazione è massacrante – aggiunge il presidente di Coolclub –. Spesso il pubblico non
riesce a capire cosa si muove dietro una
produzione e dietro una produzione di questo tipo in particolare.”
«La fine di progetti di questo tipo ti lasciano
grande entusiasmo per quanto realizzato e
un velo di tristezza per l’esperienza finita.
Ringraziamo Mario Perrotta per l’opportunità che ci ha dato e per la collaborazione di
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questi giorni che ci ha insegnato molto.
Un’esperienza unica sia dal punto di vista
lavorativo sia da quello umano con un
gruppo composto da decine di persone che
ha collaborato superando tutte le difficoltà
incontrate – ha concluso Liaci-».
COOP SOCIALE CSSA
Inaugurata la comunità alloggio
di Salzano (Venezia)
È stata inaugurata nei giorni scorsi la comunità alloggio di Salzano (Venezia) che
ospita fino a dodici persone con disagio
mentale ed è gestita dalla cooperativa sociale Cssa di Spinea. La struttura richiedeva lavori di ristrutturazione in un’ottica di
adeguamento e ammodernamento.
La comunità alloggio, convenzionata con
l’Ulss 13 e attiva 24 ore su 24, è così suddivisa: al piano terra si svolgono le attività
ricreative e al primo si trova il reparto notte.
A disposizione degli ospiti, un’equipe multidisciplinare di professionisti costituita da
medici, infermieri, psichiatri, psicologi ed
educatori.
L’evento inaugurale, patrocinato dal Co-
Primo piano
ACI
mune e dalla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, si è tenuto il 29 settembre scorso
e si è aperto con il saluto introduttivo di
Gianfranco Magnoler, presidente della cooperativa Cssa, e i saluti istituzionali di Alessandro Quaresimin, sindaco di Salzano, e
di Giuseppe Dal Ben, direttore generale
Ulss 13. Hanno fatto seguito poi gli interventi di Mauro Cibin, direttore Salute mentale Ulss 13 Mirano, di Laura Rosanova,
assessore ai Servizi sociali del Comune di
Spinea. A concludere la mattinata inaugurale, l’intervento di Manuela Lanzarin, assessore ai Servizi sociali della Regione
Veneto.
dizio della Commissione, per la loro qualità
e interesse.
Grande soddisfazione da parte della Cooperativa per questo successo di partecipazione, che è un primo obiettivo
ampiamente raggiunto.
I vincitori sono Marta Codato, Carlotta Ciccoletti e Francesco Amici con il progetto Incontremose a El Tamiso.
EL TAMISO
Premiazione del concorso “El Tamiso cerca casa e bottega”
Domenica 2 ottobre, sul palco de El Biologico in Piassa a Padova, la Cooperativa El
Tamiso ha assegnato i premi per i migliori
classificati del concorso di idee “El Tamiso
cerca casa e bottega”.
Sono stati presentati ed esaminati 11 progetti, che hanno messo a dura prova il giu-
Legacoop
Settori
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OSSERVATORIO SWG
Il nuovo clima politico
nazionale
La perdurante stagnazione economica (con
i suoi elementi di crescita zero, ma anche di
non peggioramento), il dibattito e l’avvicinarsi del referendum Costituzionale (che sta
focalizzando l’attenzione sulle possibilità di
cambiamento e rinnovamento del sistema
politico-istituzionale), l’emergere delle contraddizioni in M5s (con l’evidenziarsi delle
dinamiche divisorie, della fragilità nell’azione di governo locale e della debolezza
della leadership), hanno aperto la strada a
un cambio di “clima politico” nel Paese.
Dal 2013 fino a luglio 2016 il segno che
contraddistingueva il tempo politico sociale
nazionale era rappresentato dalla coppia
“rabbia” e “disgusto”. Il Paese, nelle sue dinamiche maggioritarie, si presentava come
rancoroso, sospinto dalla voglia di buttare
all’aria ogni cosa (a prescindere dalle conseguenze), intenzionato a dare la caccia alla
casta (ai suoi privilegi) e a mettere un argine alla corruzione. Da un punto di vista
sociale, la dinamica prevalente era sospinta
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
dalla caduta, economica e di prestigio, del
ceto medio (nel 2003 il 70% degli italiani si
sentiva middleclass, oggi è il 42%).
Oggi la rabbia sembra abbandonare parte
dei lidi del ceto medio. In questo segmento
sociale essa cala in intensità, mentre cresce
la sensazione che il Paese, seppur lentamente, si stia muovendo (con sé segnali di
stabilità e innovazione). La percezione di
“attesa” racconta un’Italia che vuole guardare al futuro con occhi diversi. Passare
dalla rabbia e dal disgusto imperante, a una
fase di attesa e tristezza segnala un mutamento nel barometro del clima politico da
prendere in seria considerazione. La transizione sospinge il quadro opinionale verso
una nuova dimensione, in cui si spuntano
le armi della contrapposizione, del buttare
tutto all’aria, per dare spazio a un tempo
politico in cui si possono smussare i contorni della partigianeria, per aprirsi a una
valutazione ragionata di proposte, competenze politiche e governo.
NOTA INFORMATIVA: Sondaggio cawi/cati
compiuto su un campione di 1.500 italiani
maggiorenni, realizzato tra l’1 e il 4 ottobre 2016.
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