I pro e i contro delle lettiere
Transcript
I pro e i contro delle lettiere
102_103 Natural Vet ok 13-11-2007 15:34 Pagina 102 Natural Vet IL BENESSERE DEL CAVALLO I pro e i contro delle lettiere Vicino ai cavalli, niente è banale o scontato e anche la scelta della lettiera può essere un utile strumento per contribuire all’igiene ambientale e quindi al benessere del nostro amico Testo del Dott. Stefano Morini*, foto di Paolo Biroldi P Penso di poter affermare con una certa tranquillità` che tenere un cavallo in box, con relativa lettiera, è un ripiego, dovuto in genere alla mancanza di pascolo. Sarebbe bello e decisamente molto salutare per i nostri amici a quattro gambe, avere la possibilità di tenerli in un grande paddock con buona erba, libertà di muoversi a loro piacimento e possibilità di socializzare con altri compagni di lavoro. Non dimentichiamo che i cavalli sono animali predati e quindi con strettissimi legami di sopravvivenza e di 102 senso del “gruppo”. Ma tant’è… siamo costretti a questa soluzione, quindi vediamo di dotare i box del necessario comfort. A parte le dimensioni, i materiali di costruzione, l’acqua per l’abbeverata, i rulli di sale, la mangiatoia adatta... parliamo della lettiera, argomento di enorme importanza per chi desidera allevare e utilizzare al meglio i propri cavalli. Tutti conosciamo i materiali usati in genere per le lettiere: la paglia di vari tipi di graminacee, il truciolo di vari tipi, la fibra di cocco, la torba, le foglie, la segatura, la pula di riso... fino ad arrivare al poliuretano espanso, usato qualche anno fa in Giap- pone, ma che sembra non aver dato risultati soddisfacenti! Ognuno di questi materiali ha pregi e difetti che dovranno essere valutati in base alle patologie che possono eventualmente causare (prima regola: non nuocere!), ai costi , ai problemi di smaltimento, allo stato di salute del cavallo, alla sua eventuale abitudine a mangiare la lettiera e così via. Quello che posso suggerire è di tenere presente quali caratteristiche deve avere una buona lettiera per dare il massimo risultato. 1) Deve assorbire con facilità le urine, disperdendo velocemente nell’aria l’odore di ammoniaca , relegando l’eccesso di umidità alla base della lettiera e mantenendo asciutto lo strato superiore. 2) Deve essere coibentante 3) Non deve produrre polvere 4) Non deve ferire i piedi del cavallo 5) Deve essere asciutta e confortevole per permettere al cavallo di rotolarsi e, se lo desidera, dormire coricato. Come vado? Avete già il mal di testa? Per capire meglio l’importanza della scelta di una lettiera idonea, proviamo a considerarla in relazione alle malattie o ai disagi psico-fisici che, in caso di scelta sbagliata, può procurare. Una lettiera polverosa può, assieme alla mancata bagnatura del fieno per immersione, causare l’inizio di una bronchite ostruttiva allergica, la quale apre la strada all’enfisema alveolare cronico e quindi alla bolsaggine. Non parliamo poi di animali già colpiti da queste patologie, che peggioreranno velocemente e definitivamente il loro stato di salute. In questi casi, lettiere particolarmente adatte potrebbero essere quelle in truciolo ventilato con aggiunta di acqua ed enzimi, per abbattere completamente le polveri e rendere più difficile la produzione di ammoniaca. Ovviamente si parla di truciolo appositamente realizzato e lavorato per la lettiera del nostro amico e non di quello ottenuto dal riciclaggio di mobili e manufatti del legno in cui sono contenute colle e altre sostanze tossiche e velenose , quindi da evitare assolutamente. Anche la vecchia paglia, di buona qualità, abbondante, preferibilmente di frumento, produce poca polvere. È bene forse fare qui un po’ di chiarezza sui vari tipi di paglia che si possono usare. La migliore è quella di frumento perchè flessibile, molle e più adatta a fare la lettiera; quella di segale è più dura e rigida e può anche produrre ferite alle mucose oculari; la paglia di avena non è così elastica come 102_103 Natural Vet ok 13-11-2007 quella di frumento, si raggruppa facilmente e dura meno. Infine quella di riso è dura, rigida, ammuffisce e marcisce facilmente, produce polvere, è poco digeribile… Uno dei criteri da considerare, in genere, per la scelta di un materiale da lettiera è la sua appetibilità. Certo è meglio che un cavallo che sta su una lettiera di cocco, di torba, di sabbia o di truciolo non se ne nutra perchè questo potrebbe causare coliche, blocchi intestinali, enteriti settiche, insomma guai grossi! Se però forniamo una buona, spessa lettiera di paglia di frumento, questa potrebbe essere una sana integrazione alla sua dieta. Non dimentichiamo che il nostro cavallo ha ancora una memoria genetica che lo porterebbe a occupare il 70% del suo tempo ad alimentarsi di erba, mentre noi lo costringiamo a fare 2 o 3 pasti abbondanti al giorno, il cui la parte masticatoria non è preponderante. In pratica quando ha fatto fuori il mangime (5-10 minuti) e la sua razione di fieno (direi un’ora o due), tutto il resto del tempo è per lui una noia mortale. Mangiandosi un po’ di buona paglia (pulita, magari) passa il tempo e integra la razione. Attenzione, se ne mangia troppa può significare che la sua razione, soprattutto di fieno, è troppo scarsa oppure 15:34 Pagina 103 può avere una carenza di vitamine e sali minerali o, ancora, deve essere sverminato meglio e regolarmente. La pula di riso e la fibra di cocco sono pregevoli lettiere nella misura in cui facilitano e sveltiscono il lavoro degli artieri e sono poco appetibili per i cavalli, ma in caso di problemi respiratori possono presentare qualche controindicazione, perchè producono polveri molto sottili e leggerissime che si evidenziano con la colorazione scura delle froge: cercando di afferrare i resti del fieno rimasti a terra i cavalli annusano la lettiera e finiscono per sembrare degli spazzacamini. Parliamo anche della sabbia, materiale di enorme importanza in casi di laminite acuta, tanto da essere considerato fondamentale nella prevenzione della rotazione della terza falange. Alcuni riempiono la suola del piede con gesso, altri suggeriscono ferri chiusi al silicone, ma il dottor O.R. Adams, autore di una delle “Bibbie” sulle zoppie dei cavalli, consiglia la lettiera di sabbia soffice e io sono, modestamente, totalmente d’accordo con lui. La sabbia costituisce un buon sostegno fisiologico per la suola e diminuisce le forze impiegate nella flessione e nella estensione delle articolazioni interfalangee ed è sicuramente molto confortevole perchè permette al ca- vallo di stazionare nella posizione per lui più comoda. E poi, la più banale ma disattesa delle raccomandazioni: la lettiera deve essere alta, profonda di spessore, a parte il caso in cui siano presenti tendiniti o comunque danni a legamenti e tendini, nel qual caso la morbidezza del piano d’appoggio porterebbe ad una eccessivo sforzo dell’apparato di sostegno. Il vostro cavallo deve essere in grado di rotolarsi comodamente e dormire, quando ne ha la necessità, su un morbido letto. Non vi immaginate neanche le volte in cui, visitando un cavallo, ho trovato come lettiera cemento e feci o ,tutt’al più, terra battuta: in questi casi diventa molto difficile superare la barriere di diffidenza e superficialità dei proprietari o di chi accudisce i cavalli. L’ovvia conseguenza è uno stato di salute compromesso che si esemplifica in evidenti stati di sofferenza grave o cronica dell’animale, con dimagramento, astenia, abrasioni anche gravi a gomiti e anche, depressione del sensorio, eccessivo nervosismo nel lavoro... Risultato: non fatelo. Alla luce di quanto fin qui detto, non prendete l’argomento sottogamba! Valutate assieme al vostro cavallo la lettiera migliore per lui: sentite il parere del vostro veterinario, parlate con i venditori e provate il materiale toccandolo, annusandolo, battendoci il piede sopra per vedere se fa polvere. Provate le lettiere constatandone l’effetto sul vostro cavallo . Tutte queste cose vi indirizzeranno verso la scelta più consona e faranno anche un’altra cosa stupenda: vi porteranno a stare più tempo con lui, a condividere fatti e sensazioni, a considerarlo come un compagno di viaggio, un amico insostituibile. Il vostro cavallo. Nitrite anche voi. * [email protected] www.naturvet.it 103