copertina febbraio
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copertina febbraio
74 Non si tratta per la verità di un ospite raccomandabile senza riserve per il classico acquario “misto”: soprattutto i maschi adulti sono molto aggressivi fra loro, anche se non impegnati nella riproduzione e nella difesa del nido, quando possono divenire intolleranti anche nei confronti degli altri pesci se l’acquario non è sufficientemente spazioso. Può divorare pesci molto piccoli, come avannotti di Pecilidi, piccole rasbore, neon. VASCA E CIBO IDEALI. Una coppia di M. opercularis può essere allevata in una vasca di comunità a partire da un’ottantina di litri effettivi, meglio se con una folta vegetazione anche galleggiante. Acqua: pH 6,0-7,5; durezza 8-20 °dGH; conduttività 200-500 µS/cm; T 18-28 °C. In un appartamento normalmente riscaldato d’inverno si può anche fare a meno del termoriscaldatore, d’estate è invece consigliabile l’allevamento all’aperto. Il pesce del paradiso salta facilmente fuori dall’acqua: attenzione, perciò, alle vasche aperte. Accetta tutti i mangimi secchi e liofilizzati, purché a portata della sua ridotta apertura buccale, da integrare almeno una o due volte a settimana con cibo vivo o surgelato minuto (larve di zanzara e chironomi, dafnie, artemia, tubifex, enchitrei). Si può utilizzare come “arma biologica” contro le planarie, i fastidiosi “vermi piatti” che talvolta invadono gli acquari, divorandone in grandi quantità. COME SI RIPRODUCE. La maturità sessuale viene raggiunta a soli 5 cm di lunghezza, entro il primo anno di vita. Il maschio costruisce un nido di schiuma in superficie, spesso sfruttando piante e detriti galleggianti o legni emergenti come supporto. A questo punto è pronto ad accoppiarsi con una femmina già gonfia di uova, che gli si offra quasi del tutto priva di colorazione e con le pinne chiuse. Il maschio la “abbraccia” sotto il nido e la coppia emette in sintonia uova e sperma. A ogni accoppiamento vengono deposte 10-30 uova che, essendo più leggere dell’acqua grazie alla presenza di una goccia oleosa, salgono verso il nido. Gli accoppiamenti si susseguono talvolta anche per alcune ore, sino a quando la femmina non avrà deposto tutte le sue uova (fino a 500), dopodiché va allontanata perché a quel punto considerata dal partner una minaccia per la prole al pari di qualsiasi altro intruso. Il maschio cura e difende il nido, fino alla schiusa delle uova (36-72 ore dopo la deposizione, secondo la temperatura) e nei primi due-cinque giorni di vita delle larve, trascorsi al sicuro nel nido. Quando queste cominciano a nuotare è bene allontanare il maschio e iniziare a nutrirle con naupli di artemia appena schiusi e mangime secco finemente triturato. PRINCIPE DI HONG KONG. Centro di produzione “istituzionale” e più importante di M. opercularis è indubbiamente Hong Kong, nelle cui fresche e abbondanti acque dolci naturali la specie si è acclimatata, a seguito probabilmente di fughe dagli allevamenti e di immissioni volontarie da parte degli acquariofili locali. In queste acque era per la verità presente da sempre anche un altro pesce del paradiso, poco noto agli stessi abitanti di Hong Kong perché di piccola taglia (6 cm al massimo, coda esclusa), con colorazione apparentemente dimessa e costumi assai schivi e riservati. Veniva considerato di volta in volta una sottospecie sia di M. opercularis sia di M. concolor/M. spechti, in quest’ultimo caso rappresentando evidentemente una popolazione molto più “nordica” rispetto all’areale d’origine della specie (Hong Kong è una località subtropicale, che ospita le mangrovie più settentrionali dell’Asia e nel cui territorio convivono fauna e flora temperate e tropicali), particolare che stranamente ha incuriosito gli ittiologi soltanto di recente. COPPIA DI PESCE DEL PARADISO COMUNE (FEMMINA IN PRIMO PIANO)