MODULO PER CIRCOLARI Rif. MDI 9.3 Circ. n. 69 Piove di Sacco, 6

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MODULO PER CIRCOLARI Rif. MDI 9.3 Circ. n. 69 Piove di Sacco, 6
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE "ENRICO DE NICOLA"
Settore economico: Amministrazione, Finanza e Marketing – Sistemi Informativi Aziendali - Turismo
Settore Tecnologico: Costruzioni, Ambiente e Territorio
Settore Professionale: Servizi Socio Sanitari - Servizi per l’Agricoltura e per lo Sviluppo Rurale
Circ. n. 69
MODULO PER
CIRCOLARI
Rif. MDI
9.3
Piove di Sacco, 6 ottobre 2016
Alle classi
Ai docenti
Loro sedi
Oggetto: Adesione a spettacoli teatrali
Le proposte teatrali pervenute dall’Associazione Nuova Scena e che saranno rappresentate al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco sono le seguenti:
Prima Quinta, Mutu
Teatro Bresci , Medea
Alberto Pagliarino , Pop economix live show
Teatro Boxer, A midsummer night’s dream (spettacolo in lingua inglese)
Il costo del biglietto è di 6 euro mentre lo spettacolo in lingua inglese ha un costo di 8 euro.
Le date sono da definire tranne che per lo spettacolo Mutu (inserito nella stagione di prosa) previsto
per il 23 marzo.
Le schede artistiche sono incluse in questa circolare e visionabili anche in sala insegnanti nella bacheca cultura.
I docenti interessati a proporre la partecipazione di una classe ad uno degli spettacoli devono:
1-dare una tempestiva adesione di massima entro il 12 ottobre verificata la disponibilità della
classe.
I docenti Forchetti e Gianvittorio raccoglieranno le adesioni.
2-presentare la proposta nei prossimi consigli di classe ricordando che l’adesione è vincolante e
che in caso il docente proponente non possa accompagnare la classe è necessaria la disponibilità
preventiva di tutti i membri del consiglio di classe a sostituirlo.
3-comunicare la partecipazione ufficiale subito dopo i consigli di ottobre ,una volta controllate
le adesioni sul libretto personale. La formula da far trascrivere sul libretto è la seguente:
Io sottoscritto …genitore di …approvo e consento la partecipazione di mio figlio … alla visione dello spettacolo teatrale…presso il Teatro Filarmonico di Piove di Sacco…in data da definire, il cui costo, a carico della famiglia, è di euro 6 (oppure 8 se trattasi di spettacolo in lingua).
Grazie a tutti per la collaborazione.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Caterina Rigato
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Prima Quinta
MUTU
di e con Aldo Rapè
e con Gaspare Balsamo
regia Lauro Versari
Scritto e interpretato, assieme a Gaspare Balsamo, dall’attore e drammaturgo siciliano
Aldo Rapè, con la regia di Lauro Versari, “MUTU” è probabilmente quello che si può
definire un “piccolo” capolavoro del teatro indipendente. Un testo eccellente: un vero e
proprio “cazzotto” nello stomaco per le emozioni regalate allo spettatore, grazie anche ad
un linguaggio semplice e diretto, che penetra nel cuore di chi lo guarda, scuotendone
l’anima.
Una storia che è una bomba ad orologeria. La storia di due fratelli, due uomini del nostro
tempo, uno prete e l’altro mafioso, ingabbiati nelle loro vesti e nei loro ruoli, ma desiderosi
di scappare. La mafia e la chiesa, come pretesto per parlare del vero male che colpisce i
due protagonisti: la solitudine ed il vuoto esistenziale che esiste nella nostra civiltà. Dopo
dieci anni di lontananza “u mafiusu” e “u parrino” si rincontrano. Due strade opposte le
loro, due “dottrine” diverse, due status sociali agli antipodi; ma per quanto possano
sembrare lontani, i due fratelli sono in qualche modo accomunati dalle loro solitudini,
emarginati a causa della legge del silenzio: l’omertà. Muti sono rimasti per una vita,
davanti alla crudeltà, alla fame, alle ingiustizie. Rivangano il loro passato, con l’amaro in
bocca, e si raccontano attraverso aneddoti della loro infanzia, giustificandosi per le loro
scelte. Si scontrano, si picchiano, ma in fondo hanno solo voglia di riabbracciarsi e di
mettere da parte il passato, lasciandosi trascinare dal richiamo del sangue. Il tema
affrontato è forte, d’impatto, e vale per tutti, perché la solitudine non fa né distinzioni né
tanto meno discriminazioni. Poco più di un’ora per uno spettacolo emozionante e perfetto
nella costruzione drammaturgica e nella bella e intensissima interpretazione dei due attori.
Dal 2008 ad oggi Mutu è stato rappresentato in prestigiosi teatri e rassegne italiani e
internazionali, vincendo il Premio della Stampa come Migliore spettacolo straniero al
Festival Off di Avignone 2012 ed arrivando tra i finalisti dell’Italian Theatre Festival di New
York nel 2014, a dimostrazione dell’universalità dei temi trattati e dei personaggi.
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Teatro Bresci
MEDEA
da Medea di Euripide
da Medea di Seneca
da Argonautiche Orfiche di Anonimo
drammaturgia di Alessandro Cinquegrani
regia: Stefano Scandaletti
con: Anna Tringali, Giacomo Rossetto
Spettacolo selezionato all’interno dell’Incubatore Produttivo OFFicina del Teatro Stabile
del Veneto – Teatro Nazionale.
Proporre nuovamente la tragedia di Euripide, di Seneca, senza interrogarci su chi
potrebbe essereMedea oggi sarebbe un’impresa poco utile. Perciò, lasciandoci ispirare dai
fatti di cronaca, si analizzano le cause, le dinamiche famigliari ricorrenti — abbandoni,
tradimenti, separazioni — nelle quali i figli diventano oggetti da contendersi per ottenere
vendetta. Ci si domanda quali forze portano una donna a ricorrere alla collera violenta o al
calcolo cinico, e quali sono quelle intime e lente macerazioni che la spingono verso
l’orrore. La “tragedia d’amore” raccontata a due voci — lei e lui, Medea e Giasone, in
tempi che mai coincidono tra loro — recita il linguaggio del passato attraverso gli
altoparlanti di un’emittente radio. Un radiodramma. Ad ascoltarlo c’è una donna che,
travagliata dal dolore, trascorre uno dei suoi tanti giorni, in solitudine. In un intreccio di
linguaggi e di epoche, gli attori si muovono sulla scena replicando dal vivo i suoni,
amplificati e non, e dando vita alle ombre presenti nella mente della nostra Medea; una
madre alla ricerca di una verità che vuol essere coinvolgimento e formazione della
coscienza degli spettatori di oggi. Infanticida? Sta a noi abbandonarla, eliminarla,
nasconderla oppure arrischiarci a penetrare nel suo cuore per comprendere che quel
picco di violenza è un processo doloroso che tutta la società dovrebbe scontare.
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Nel 2017, a quattrocento e uno anni dalla morte di William Shakespeare, Teatro Boxer torna in scena con una nuova
produzione tutta in inglese: A midsummer night’s dream.
Shakespeare nella sua lunga carriera attiva presso i teatri di Londra in qualità di playwright, compose 36 drammi,
pochi dei quali non raggiungono lo status di capolavoro. Le sue opere figurano saldamente inserite nel Canone
Occidentale, oltre a fondare le culture di un numero enorme di stati nazionali, tanto da dare ai suoi lavori un carattere
universale. Per non parlare di quanto i suoi drammi siano entrati nell’immaginario collettivo di milioni di persone.
Teatro Boxer, anche per questa occasione, attraverso la rielaborazione del testo shakespeariano ha elaborato un
progetto di spettacolo volto a diffondere sul territorio l’arte del Bardo.
Un progetto in cui il teatro si fonde all’ausilio didattico nell’apprendimento dell’inglese, usando la straordinaria forza
immaginifica del testo come mezzo per ampliare la comprensione linguistica e approfondire la conoscenza di una
componente essenziale della cultura europea, avvalendosi di indubbie professionalità artistiche e delle tecniche
di apprendimento di lingue straniere più aggiornate.
Saranno proposti anche per questa seconda produzione i materiali didattici di approfondimento, che raccoglieranno
parti dell’opera, il canovaccio di compagnia, appunti e note originali accompagnati da grafici e disegni.
Un modo divertente per avvicinare i ragazzi al teatro del Bardo.
LO SPETTACOLO
Di William Shakespeare
Libero adattamento di Andrea Pennacchi
Regia di Lorenzo Maragoni
Con: Andrea Pennacchi, Jenni Lea – Jones, Sasha De Medici, Alessandra Quattrini, Richard Holborn (cast in via di
definizione)
musiche dal vivo di Giorgio Gobbo
allestimento scenico e costumi: Woodstock Teatro
durata 1 ora e 20
never did I hear so musical a discord, such sweet thunder
(William Shakespeare; IV, I, 103-27)
A me mi piace vivere alla grande, già, girare tra le favole alla grande
(Franco Fanigliulo)
Midsummer night’s dream è considerato il primo vero capolavoro del giovane William Shakespeare. Concepito
nell’inverno del 1596, tratta di un’estate ideale, magica, in cui intrecciare miti greci, giovani innamorati, fate ed elfi del
folklore letterario e rustici artigiani della campagna inglese intenti a preparare uno spettacolo amatoriale.
È, ci assicura l’autore, un sogno, ma di chi?
Di Bottom/Chiappa? Di Puck?
Dei giovani innamorati?
Del Pubblico?
Il sogno di chiunque, in una qualsiasi notte di mezz’estate, quando il mondo è più … grande. Talmente grande da
permetterci di attraversare a piedi, in mutande per citare un poeta nostrano, i miti, le favole, le storie.
Dopo il successo di The merry wives of Windsor, Teatro Boxer torna a riproporre una nuova produzione in inglese per i
ragazzi delle scuole superiori, mirata all’apprendimento della lingua in maniera piacevole.
Al centro dello spettacolo il disaccordo tra Titania (avatar della dea Diana) e Oberon (signore celtico degli elfi),
scatenato non dall’ennesimo tradimento ma da una questione di protocollo, di puntiglio, minaccia di distruzione
l’intera realtà e di riversarsi sui loro protetti umani: Ippolita, regina delle Amazzoni, e Teseo, signore di Atene, che
stanno per sposarsi; la fuga di due coppie di innamorati (per loro natura appartenenti a tutti i tempi e a tutti i luoghi)
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nella foresta, e una scalcagnata banda
di attori dilettanti nostrani forniranno a Puck, spirito diabolico Anglosassone,
DA
l’occasione
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riappacificare i due
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RSQe salvare il mondo.
È una festa onirica di racconti: amore, mito, fiaba, commedia casalinga; un arazzo di narrazioni intrecciate da Chiappa
il tessitore-clown saggio e visionario, da Puck il demone incatenato e costretto a fare bene, e Ippolita, l’amazzone
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sconfitta e moglie vittoriosa.
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POP ECONOMIX LIVE SHOW
ovvero da dove allegramente vien la crisi e dove va
di Alberto Pagliarino, Nadia Lambiase e Paolo Piacenza
regia Alessandra Rossi Ghiglione
con Alberto Pagliarino
Pop Economix Live Show è uno spettacolo che racconta della crisi globale che ci ha
investito: lo fa in modo semplice e puntuale attraverso gli occhi di un narratore.
Pop Economix Live Show è una versione ampliata e arricchita dello spettacolo Pop
Economy, scritto tra 2010 e 2011, e che nel 2012 ha realizzato oltre 100 rappresentazioni
in più di 80 città italiane, contribuendo a spiegare, in modo semplice, leggero e ironico, i
complessi meccanismi della finanziarizzazione, le bolle dei tecnologici e dell’immobiliare
negli Stati Uniti, la cartolarizzazione dei debiti, l’esplosione del mercato dei derivati, e pure
(anzi soprattutto) gli effetti su ciascuno di noi.
La storia di Jack, l’americano medio che ha creduto nel sogno del mutuo per tutti fino al
punto di trasformare la sua casa in un bancomat, in Pop Economy, si incrocia con quella
del Ceo di Lehman Richard Fuld e con quella del professor Rossi che per guadagnare
quello che Fuld guadagnò nel 2006 avrebbe dovuto iniziare a lavorare all’epoca dei
Sumeri.
In Pop Economix Live Show, le vicende di Jack e di Dick Fuld si intrecciano con quelle di
altri personaggi: il professor Mario Rossi, investito dalla crisi italiana dell’agosto 2011,
Christoforos Sardelis, responsabile del debito pubblico greco nel 2001, il trader della
Borsa di Chicago Bob Brown, gli eroi della Primavera araba e i contestatori di Occupy Wall
Street.
Il racconto mette sotto gli occhi del pubblico, come snodi di una storia globale che incrocia
le storie personali, le tappe della crisi odierna e i meccanismi economici e finanziari che
incidono sulla vita quotidiana, espressi da un intrico di sigle, parole, espressioni tanto
frequenti nei media, quanto ignorate nel loro effettivo significato.
Qui sta la sfida di Pop Economix Live Show: restituire significato e spessore narrativo a
parole abusate rendendo tutti, ma proprio tutti, in grado di capire e dunque di scegliere,
liberamente e consapevolmente.
Pop Economix Live Show è una narrazione teatrale di impegno civile, a tratti leggera,
comica e drammatica. Una conferenza-spettacolo pensata come una struttura agile, che
possa essere replicata ovunque.
Lo spettacolo è arricchito dalla proiezione di un montaggio di materiali video che dialogano
con i passaggi fondamentali della narrazione
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