Le unità cinofile: i requisiti e le fasi dell

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Le unità cinofile: i requisiti e le fasi dell
LE UNITÀ CINOFILE
DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO
Il Servizio Cinofilo del Corpo forestale dello Stato è stato istituito nel 1988 e può contare su 40 unità
cinofile che prestano servizio presso i nuclei regionali distribuiti sul territorio nazionale per assicurare un
rapido intervento e fronteggiare le più diverse situazioni, in ausilio ai reparti operativi della Forestale.
Viene svolto dall’unità cinofila, un binomio indissolubile composto da un conduttore e da un cane,
principalmente di razza labrador e golden retriever, pastore tedesco e lupo italiano.
L’impiego delle unità cinofile è principalmente destinato ad attività di protezione civile, di ricerca e
soccorso di persone scomparse in superficie o travolte da macerie, detriti e valanghe.
Dal 2005 è stata avviata la formazione di unità cinofile per la ricerca di specie animali e vegetali
minacciate di estinzione, tutelate dalla Convenzione Internazionale di Washington (CITES), i cosiddetti
“wildlife detector dogs”, che vengono commercializzate illegalmente. Attualmente il Servizio Cinofilo del
Corpo forestale dello Stato dispone di sei cani, tre golden retriever (Rock, Moony e Connie) e tre
labrador retriever (Yuri, Iron e Luna), in grado di rilevare numerose specie animali e vegetali tra cui
piccoli primati, caviale, pappagalli, rettili e semi. Tali unità cinofile sono operative presso alcune aree
doganali in ausilio ai Nuclei Operativi CITES del Corpo forestale dello Stato e vengono impiegate
nell’attività di polizia giudiziaria sul territorio nazionale in ausilio al personale del Corpo forestale dello
Stato. I wildlife detector dogs sono già stati protagonisti di diversi ritrovamenti in ambito doganale (pelli
di lupo e di rettili, prodotti agroalimentari illegali e semi di piante protette). E’ inoltre in corso la
sperimentazione di unità cinofile per la ricerca di ordigni incendiari e acceleranti la combustione in
incendi boschivi che opereranno in ausilio ai Nuclei Investigativi Antincendi Boschivi del Corpo forestale
dello Stato.
I requisiti
Per gli obiettivi di pubblica utilità, i conduttori cinofili del Corpo forestale dello Stato curano e governano
i cani in affidamento presso le proprie abitazioni per tutta la loro vita, consolidando così l’affiatamento
del binomio e creando un legame quasi indissolubile. Quando il cane raggiunge l’età “pensionabile”, il
conduttore continua a curarlo insieme al cucciolo che il Corpo forestale dello Stato, nel frattempo, gli
avrà affidato per la formazione del nuovo binomio. Per assicurare una elevata capacità operativa, i
conduttori, oltre a godere di una buona condizione fisica, devono possedere un’ottima conoscenza del
territorio, una perfetta padronanza delle tecniche di primo soccorso ed un’elevata esperienza sulla
psicologia del disperso. Inoltre, il conduttore deve dimostrare grande disponibilità e costanza nello
svolgimento delle attività di preparazione del cane, il quale deve essere in possesso di requisiti
indispensabili, quali: affidabilità, costanza di rendimento, socievolezza, ottima resistenza fisica e
apprezzabile capacità all’obbedienza di base.
Le fasi dell’addestramento
Per il conseguimento della specializzazione di conduttore di unità cinofile è necessario frequentare un
corso di formazione che dura due anni, articolato in due fasi addestrative. La prima fase è basata sulle
metodologie e sulle tecniche dell’addestramento con il cane, mentre la seconda, della durata di 18
mesi, testa l’acquisizione della capacità operativa dell’unità cinofila nei diversi settori d’intervento. La
preparazione delle unità cinofile viene attuata utilizzando metodologie addestrative che sono sempre
adattate alla razza, al sesso e soprattutto alle qualità caratteriali e attitudinali del cane. Per un
apprendimento ottimale, i contenuti dell’insegnamento devono essere sempre trasmessi con gradualità
“step by step”, soprattutto nei primi 2 anni di vita del cane, ricorrendo anche all’uso di tecniche
psicologiche di apprendimento. Quando nel cane vi è un’ottimale combinazione di qualità caratteriali e
attitudinali trasmesse in via ereditaria - come ad esempio un’elevata sensibilità olfattiva, un forte istinto
a seguire una traccia, grande sicurezza interiore, costanza e determinazione, spiccate doti di docilità e
possessività - è più facile ottenere un elevato rendimento, anche in termini di operatività. Inoltre, è
importante che il cane corrisponda alle aspettative e al carattere del conduttore, per favorire l’ottimale
capacità operativa dell’unità cinofila. Il conduttore, infine, deve conquistarsi quotidianamente la fiducia
del cane e deve abituarlo alle condizioni di obbedienza priva di ogni forma di coercizione, in modo da
ottenerne sempre il massimo rendimento possibile.