pacchetto lavoro - Erminia Mazzoni

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pacchetto lavoro - Erminia Mazzoni
Strategia europea per l’occupazione
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=101
La strategia europea per l'occupazione mira a creare più posti di lavoro e impieghi più qualificati in
tutta l'UE, ispirandosi alla strategia per la crescita Europa 20201. Fornisce ai paesi dell'UE una
struttura (il cosiddetto "metodo aperto di coordinamento"2) per scambiarsi informazioni, discutere
e coordinare le rispettive politiche del lavoro.
Ogni anno questo processo comporta le seguenti tappe:
 orientamenti per l'occupazione: priorità e obiettivi comuni per le politiche del lavoro, proposti
dalla Commissione, convenuti dai singoli governi e adottati dal Consiglio dell'UE;
 relazione comune sull'occupazione: prende in esame la situazione del lavoro in Europa,
l'attuazione degli orientamenti per l'occupazione e la valutazione dei singoli programmi nazionali
di riforma da parte del comitato per l'occupazione. Rientra nell'analisi annuale della crescita ed è
pubblicata dalla Commissione e adottata dal Consiglio dell'UE;
 programmi nazionali di riforma: presentati dai governi nazionali e analizzati dalla
Commissione tenendo conto degli obiettivi della strategia 2020;
 raccomandazioni specifiche per paese: formulate dalla Commissione a seguito dell'esame dei
programmi nazionali di riforma.
Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=958&langId=it
La strategia europea per l'occupazione si rifà anche all'agenda per nuove competenze e per
l'occupazione della strategia Europa 2020 ed è sostenuta dall'Osservatorio europeo
dell'occupazione (EEO) e dal programma per l'apprendimento reciproco (MLP).
Lanciata nel 2010, l'iniziativa rientra nella strategia globale dell'UE Europa 2020, che mira a
promuovere una crescita intelligente, sostenibile e solidale nel prossimo decennio e oltre. Con essa, la
Commissione si propone di aiutare l'UE a raggiungere entro il 2020 l'obiettivo che si è posta nel
campo dell'occupazione: far sì che il 75% della popolazione in età lavorativa3 abbia un impiego.
L'agenda contribuisce a raggiungere anche altri obiettivi che l'UE si è fissata per il 2020:
 ridurre al di sotto del 10% il tasso di abbandono scolastico,
 portare ad almeno il 40% il numero dei giovani con un'istruzione universitaria o equivalente,
 ridurre di almeno 20 milioni il numero delle persone a rischio o in stato di povertà o
emarginazione sociale.
L'agenda presenta una serie di azioni concrete intese a:
 accelerare le riforme per migliorare la flessibilità e sicurezza del mercato del lavoro
("flessicurezza");
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Per rispondere agli elevati livelli di disoccupazione in Europa, nell'aprile 2012 la Commissione europea ha lanciato una
serie di misure per favorire la creazione di posti di lavoro, il cosiddetto "pacchetto Occupazione".
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Il metodo di coordinamento aperto è stato creato nel quadro della politica dell'occupazione e del processo di Lussemburgo.
Esso è stato definito quale strumento della strategia di Lisbona (2000), e fornisce un nuovo quadro di cooperazione tra gli
Stati membri per far convergere le politiche nazionali al fine di realizzare certi obiettivi comuni. Contestualmente a questo
metodo intergovernativo gli Stati membri sono valutati da altri Stati membri (peer pressure) e la Commissione si limita a
svolgere un ruolo di sorveglianza. Il Parlamento europeo e la Corte di giustizia sono quasi completamente estranei al
processo del metodo di coordinamento aperto. Il metodo di coordinamento aperto funziona in ambiti che rientrano nella
competenza degli Stati membri quali l'occupazione, la protezione sociale, l'inclusione sociale, l'istruzione, la gioventù e la
formazione. Esso si basa essenzialmente su:
 identificazione e definizione congiunta di obiettivi da raggiungere (adottati dal Consiglio);
 strumenti di misura definiti congiuntamente (statistiche, indicatori, linee guida);
 il "benchmarking" vale a dire l'analisi comparativa dei risultati degli Stati membri e lo scambio di pratiche
ottimali (sorveglianza effettuata dalla Commissione).
A seconda dei diversi ambiti il metodo di coordinamento aperto comporta misure dette di soft law che, più o meno vincolanti
per gli Stati membri, ma che non si configurano mai in forma di direttive, di regolamenti o di decisioni.
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Fascia di età compresa tra i 20-64 anni.
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 dotare le persone delle qualifiche necessarie per le professioni di oggi e domani;
 migliorare la qualità degli impieghi garantendo migliori condizioni di lavoro;
 migliorare i presupposti per la creazione di posti di lavoro.
Nell'UE, infatti, si registrano attualmente 23 milioni di disoccupati, il 10% della popolazione
attiva: perché l'economia possa crescere e restare competitiva, occorre creare un maggior numero di
posti di lavoro. Dal 2012 in poi, la popolazione in età lavorativa inizierà a ridursi. Per garantire la
sostenibilità dei nostri sistemi previdenziali, occorre dare lavoro ad un maggior numero di persone.
La flessicurezza è una strategia integrata per migliorare, allo stesso tempo, flessibilità e sicurezza
nel mercato del lavoro. Si tenta di conciliare la necessità di una forza lavoro flessibile dei datori di
lavoro con il bisogno di sicurezza dei lavoratori verso lunghi periodi di disoccupazione. Lavorando
con i governi nazionali, le parti sociali e il mondo accademico l'UE ha individuato una serie di
principi comuni della flessicurezza ed sta esplorando come i paesi potrebbero attuarli attraverso
quattro componenti: accordi contrattuali flessibili e affidabili, strategie di apprendimento
permanente, efficaci politiche attive del lavoro e moderni sistemi di sicurezza sociale.
Politiche integrate di flessicurezza svolgono un ruolo chiave nella modernizzazione dei
mercati del lavoro e contribuiscono al raggiungimento dell'obiettivo di un tasso di occupazione del
75% fissato dalla strategia Europa 2020. Le misure adottate o avviate in questo contesto
comprendono:
 Agenda per nuove competenze e per l'occupazione: per ridurre la segmentazione e sostenere le
transizioni rafforzando le componenti della flessicurezza, dotare le persone delle giuste
competenze per l'occupazione, migliorare la qualità del lavoro e le condizioni di lavoro e
sostenere la creazione di posti di lavoro.
 Nuove competenze per nuovi lavori.
 Youth on the Move: per aiutare i giovani ad acquisire le competenze, qualifiche ed esperienze.
 Potenziamento dei servizi pubblici per l'impiego.
Nuove competenze per nuovi lavori
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Quest'iniziativa, lanciata dalla Commissione nel 2008 e tuttora in corso, intende migliorare il livello
delle competenze e la definizione del relativo fabbisogno, contribuendo a prevedere meglio il
futuro fabbisogno di qualifiche, equilibrando meglio offerta di qualifiche ed esigenze del mercato del
lavoro e colmando il divario tra istruzione e lavoro. Tutto ciò attraverso:
 previsioni del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (CEDEFOP)
 analisi delle tendenze emergenti a livello settoriale e costituzione di consigli per le qualifiche
settoriali
 quadro di riferimento europeo "Competenze chiave per l'apprendimento permanente", che
definisce le otto competenze essenziali che ognuno dovrebbe possedere per poter operare nella
società della conoscenza
 ricerche condotte dall'OIL e dall'OCSE
 tassonomia europea delle competenze, qualifiche e professioni (European Skills/Competences,
qualifications and Occupations – ESCO), attualmente in fase di compilazione, che descriverà
quali sono le più importanti qualifiche e competenze richieste dalle varie professioni
 quadro europeo delle qualifiche, che definisce le qualifiche derivanti dal curriculum scolastico,
in modo che ognuno possa capire cosa comportano in pratica
 finanziamenti dell'UE attraverso il Fondo sociale europeo e il programma per
l'apprendimento permanente
 forum università-imprese, che incoraggia il dialogo tra mondo del lavoro, istituti universitari e
centri di formazione.
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Youth on the Move4
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=950&langId=it
Youth on the Move è un pacchetto completo di iniziative condotte nel campo dell'istruzione e del
lavoro e rivolte ai giovani europei. Lanciato nel 2010, rientra nella strategia Europa 2020.
Il programma intende migliorare il livello d'istruzione e le prospettive professionali dei giovani e
ridurre la diffusa disoccupazione giovanile in linea con l'obiettivo più generale dell'UE di raggiungere
un tasso di occupazione del 75% per la popolazione in età lavorativa (20-64 anni). A tal fine si
propone di:
 adeguare maggiormente l'istruzione e la formazione alle esigenze dei giovani;
 incoraggiare i giovani a utilizzare le borse di studio o formazione all'estero;
 incoraggiare i paesi dell'UE ad adottare provvedimenti per semplificare la transizione dal
mondo della scuola/università a quello del lavoro.
Questi obiettivi possono essere raggiunti attraverso:
 il coordinamento delle politiche per individuare e stimolare iniziative a livello europeo e
nazionale.
 azioni specifiche destinate ai giovani, come l'azione preparatoria "Il tuo primo lavoro EURES"
per la mobilità professionale all'interno dell'UE, e un maggiore sostegno ai giovani imprenditori
attraverso lo strumento europeo di microfinanziamento Progress.
Nell'UE si contano circa 5,5 milioni di giovani disoccupati, il che significa che delle persone di età
inferiore ai 25 anni che vorrebbero lavorare, una su cinque non riesce a trovare un impiego. Il tasso di
disoccupazione giovanile supera il 20%, ovvero è il doppio di quello relativo a tutte le fasce d'età
messe insieme e quasi tre volte il tasso delle persone di età superiore ai 25 anni. Inoltre, 7,5 milioni di
giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni non hanno un lavoro, né studiano o seguono un corso
di formazione (NEET).
Youth Guarantee
Si tratta di un nuovo approccio alla disoccupazione giovanile per garantire che tutti i giovani di
età inferiore ai 25 anni – iscritti o meno ai servizi per l'impiego – possano ottenere un'offerta
valida entro 4 mesi dalla fine degli studi o dall'inizio della disoccupazione.
L'offerta, approvata nell'aprile 2013 dal Consiglio5, può consistere in un impiego, apprendistato,
tirocinio, o ulteriore corso di studi e va adeguata alla situazione e alle esigenze dell'interessato.
 Come saranno istituiti i sistemi di garanzia per i giovani?
Il sistema di garanzia per i giovani sarà elaborato attraverso una stretta collaborazione tra tutti i
principali soggetti interessati: pubbliche amministrazioni, servizi per l'impiego, centri di
orientamento professionale, istituti di istruzione e formazione, servizi di sostegno ai giovani, imprese,
datori di lavoro, sindacati, ecc. È indispensabile assicurare un intervento e attivazione in tempi rapidi
e in molti casi servono riforme, ad esempio dei sistemi di istruzione e formazione professionale.
I paesi dell'UE stanno attualmente elaborando i rispettivi piani nazionali per l'attuazione
della garanzia per i giovani. La Commissione Europea aiuta ciascun paese a definire i propri piani e
a predisporre quanto prima il sistema di garanzia per i giovani.
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Il sito Youth on the Move offre maggiori informazioni ai giovani che desiderano studiare, formarsi o
lavorare all'estero: http://ec.europa.eu/youthonthemove/index_en.htm
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Pdf della raccomandazione del Consiglio:
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2013:120:0001:0006:IT:PDF
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 Costi-benefici di una garanzia per i giovani
Nonostante sia impossibile fornire una stima esatta fintanto che i singoli paesi dell'UE non hanno
precisato le modalità di attuazione dei rispettivi sistemi, da una recente ricerca emerge che i benefici
superano di gran lunga i costi. Stando alle stime, i costi complessivi della realizzazione di un
sistema di garanzia per i giovani nell'area dell'euro ammonterebbero a 21 miliardi di euro all'anno,
vale a dire allo 0,22% del PIL. Tuttavia, senza un intervento, i costi sarebbero molto più elevati. I
giovani che non hanno un lavoro o che non seguono un corso di studi o di formazione verrebbero a
costare all'UE 153 miliardi di euro (il 1,21% del PIL) all'anno, in sovvenzioni o mancate entrate e
imposte. Non tutte le misure di garanzia per i giovani sono costose. Ad esempio, una maggiore
collaborazione tra le parti interessate genera un valore aggiunto senza richiedere ingenti fondi.
 Finanziamento
Per far sì che la garanzia per i giovani diventi una realtà, i bilanci nazionali dovrebbero privilegiare
la lotta alla disoccupazione giovanile per evitare elevati costi in futuro. L'UE integrerà la spesa
nazionale a favore di questi sistemi mediante il Fondo sociale europeo e i 6 miliardi di euro
dell'iniziativa per l’occupazione giovanile.
 Consulenza per i programmi di tirocinio professionale e di formazione
L’Unione Europea si impegna ad offrire supporto agli Stati membri per la creazione di
programmi di tirocinio professionale e formazione di qualità, allo scopo di:
 facilitare il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro;
 fornire ai giovani le competenze e l’esperienza atte a promuovere l’occupazione sostenibile.
Una panoramica dei programmi di tirocinio professionale e formazione progettati dall’FSE per
il periodo 2014-2020 sarà disponibile a partire dall’estate del 2014.
 Help Desk
Si tratta di un nuovo servizio a disposizione di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea
finalizzato ad offrire consulenza strategica, operativa e a livello di policy advice sull’attivazione,
gestione, ottimizzazione e valutazione di programmi di tirocinio professionale e di formazione.
E' indirizzato:
 ai responsabili della definizione delle strategie in materia di occupazione giovanile, istruzione
e formazione a livello nazionale, regionale e locale;
 alle autorità di gestione dell’FSE;
 agli enti nazionali e regionali interessati;
 alle parti sociali o agli iscritti alle organizzazioni sindacali
impegnati nella pianificazione, attivazione, gestione o valutazione dei programmi di tirocinio
professionale e formazione.
Il servizio di consulenza sui programmi di tirocinio professionale e formazione sarà
operativo fino alla fine del 2014.
L’Help Desk può essere contattato via e-mail6, tramite il sito Internet o telefonicamente (di martedì e
giovedì pomeriggio). Il servizio di Help Desk è disponibile in italiano, inglese, francese, tedesco,
spagnolo e polacco. Ci si può rivolgere per: eventuali domande inviate compilando un modulo
online7, tramite e-mail o telefonicamente8: consulenza diretta e personalizzata fornita da esperti con
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[email protected]
http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=youthtraining&lang=it
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una profonda conoscenza della normativa applicabile; banca dati con informazioni in materia. Una
risposta da parte dell’Help Desk sarà disponibile entro tre giorni lavorativi.
Le domande sulle procedure adottate dall’FSE e sui criteri per aderire alle sue iniziative
(anche da parte dei promotori dei progetti dell’FSE) vanno indirizzate all’autorità nazionale di
gestione dell’FSE.
 Eventi in calendario
 Un seminario di approfondimento a febbraio 2014, volto a favorire le conoscenze utili per
valutare i programmi di tirocinio professionale e formazione, indirizzato ai responsabili
dell’attivazione e gestione di tali programmi.
 Attività di sensibilizzazione organizzate nei singoli Stati membri per favorire la conoscenza del
progetto in ambito aziendale e scolastico e per coinvolgere maggiormente i giovani.
Ufficio dell´On. Erminia Mazzoni
Bât. Altiero Spinelli 08F146/ B -1047
Bruxelles
Tel. 0032 (0)2 28 47238
[email protected]
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Chiamando il numero +44 (0) 121 212 8933, attivo il martedì e il giovedì dalle 14:00 alle 18:00.
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