Il Tuono
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Il Tuono
Anno II Numero 16 11 settembre 2010 € 1,00 di Daniele Pertot . L’impegno del nostro giornale é la semplice ed antica regola cavalleresca: dire la verità, non avere paura, proteggere i più deboli . Redazione e pubblicità: TRIESTE - Via Fabio Filzi 9 - tel. 040 771103 - Fax 040 3725881 - Mailbox [email protected] - inteRnet www.iltuono.it - ESCE IL SABATO Stampa ed informazione Quando vi serve della carta di giornale per un uso qualsiasi (detto senza malizia) quali pagine di un quotidiano italiano convenzionale – esclusi quindi Il Fatto, il Sole 24 Ore e gli sportivi – sacrificate subito senza ripensamenti? Le prime, perché a differenza che in altri Paesi sono occupate da teatrini e battibecchi di politici che nessun cittadino italiano normale legge al di là dei titoli, già offensivi dell’intelligenza. E subito dopo sacrificherete le pagine interne analoghe in cronaca locale. È un esempio pratico perfetto della differenza tra stampa ed informazione. Che pare ovvia (stampare una scemenza non basta a trasformarla in notizia utile) ma troppo spesso non viene esattamente percepita. Mentre il legislatore politico non si vergogna di sovralimentare con valanghe di denaro pubblico quotidiani e periodici d’ogni livello che propagandano sfacciatamente politici e partiti più che fare informazione. E per questo censurano, manipolano, rinunciano al giornalismo d’inchiesta, e così via, in un degrado evidente a qualsiasi lettore con un minimo di capacità critica. Ma non è colpa della stragrande maggioranza dei colleghi giornalisti, che sono vittime professionali dello stesso andazzo che colpisce i lettori come utenti. La colpa è degli editori, legati quasi tutti a carozzoni nemici dell’informazione libera, e di quei pochi ma influenti giornalisti che vi si asserviscono con entusiasmo. Verificare se un giornale faccia informazione o solo stampa, ed in che misura, non è difficile se potete confrontarne più di uno. Cosa che ora si può fare finalmente anche a Trieste. Ed una buona parte del calo continuo di vendite dei quotidiani deteriori è dovuto ai contenuti. Ma il resto si deve ad una delle verità scomode che loro stessi censurano: sono sempre di più i cittadini che semplicmeente non possono più spendere 30 euro al mese per continuare a comperarsi un quotidiano. (pgp) mentre la disoccupazione di giovani e adulti aumenta ancHe a trieste I politici giocano sulla pelle dei nuovi poveri vengono emarginati anche dai discorsi e programmi di tutti i partiti In questo inizio di settembre che dovrebbe segnare la ripresa del lavoro dopo le ferie l’Istat, centro statistico pubblico, ha reso noto che in Italia quasi il 27% dei giovani, cioè più di uno su quattro, sono senza lavoro: molto più che nel resto dell’Unione Europea. Non si tratta di semplici cifre, ma di un disastro personale e sociale spaventoso, al quale si aggiunge la massa dei disoccupati di età media o prossimi a pensione, per un totale complessivo di oltre 15 milioni di persone. Cui dovremmo aggiungere i milioni di sottooccupati che riescono a guadagnarsi, ufficialmente o in nero, meno del minimo necessario per una sopravvivenza normale, e gli anziani con pensioni insufficienti: in tutto, quasi metà della popolazione. Il futuro di Trieste, se andrà avanti così... (acrilico di Sergio Martini - trieste fantastica) Questa massa crescente di povertà e disperazioni di noi cittadini comuni è il problema principale del Paese, e la violazione principale della Costituzione che fonda la Repubblica sul diritto al lavoro. Dovrebbe essere perciò al cen- tro reale delle preoccupazioni della classe politica italiana e della stampa autorevole. continua a pagina 2 Benefici e riaperture più che Benvenuti dell’unione europea Il ritorno delle ferrovie austriache incominceranno a ricollegare meglio trieste al suo retroterra mitteleuropeo Ci risulta confermata la notizia che, nello sfascio deplorevole delle ex ferrovie di Stato italiane frammentate e semiprivatizzate, le ferrovie federali austria- che – Österreichische Bundesbahnen (ÖBB), che funzionano invece benissimo, intendono avvalersi della liberalizzazioni europee delle reti ferroviarie per Le vostre lettere e segnalazioni a pagina 9-10 Chi usa e truffa gli istriani a pagina 4 estendere i loro servizi anche all’Alto Adriatico. Il che a Trieste e Gorizia significa il loro ritorno in forza ed efficienza per la prima volta dopo il 1918. Qui in sostanza, e come già con la Slovenia, l’unificazione europea abbatte i diaframmi politici artificiali del Novecento che ci hanno Polizia Civile: le foto a pagina 16-17 isolati. E così ripristina i flussi naturali di merci, persone e culture sui quali Trieste ed il retroterra sono cresciuti in osmosi sino al disastro mondiale del 1914-18, aggravato dai regimi e dalle guerre successivi. Era ora, ma occorre capire bene che questa nuova Europa aperta I cani da adottare a pagina 15 é l’unica realtà concreta su cui Trieste si può ricostruire un futuro rilanciando con vera intelligenza porto, traffici, autonomie funzionali, ed una rinascita culturale che spazzi via tutte le scorie tossiche del vecchio nazionalismo di confine e della guerra fredda. Appuntamenti di cultura ed arte a pagina 25-26-27-28 2 q il tuono OSSERVATORIO SETTIMANALE Quest’Osservatorio, a cura del direttore, vi offre una scelta di notizie particolari della settimana sino al venerdì mattina (quando chiudiamo il numero in tipografia), approfondite per quanto possibile e commentate. La scarcerazione di Maniero, capomafia del Brenta Il capo della feroce mafia del Brenta, Felice Maniero, coinvolta in ogni genere di delitti e traffici – anche a Trieste ed oltreconfine, alcuni in sospetto di devianze istituzionali – viene scarcerato dopo breve pena, graziato e pure premiato garantendogli una nuova vita sotto falso nome, con tanto di lavoro, casa, nuova famiglia e prole. La notizia pone gravissimi problemi etici, sociali ed istituzionali. Non perché la cosa non avvenga secondo legge, ma per i limiti e le conseguenze evidenti delle norme specifiche. Che consistono in due messaggi devastanti all’intera col- lettività nazionale. Il primo è che le vittime di mafia e le loro famiglie non possono attendersi dallo Stato giustizia vera, cioé adeguata alla violenza subìta. E questo significa che la criminalità organizzata più violenta è anche più forte delle Istituzioni. Il secondo è che aderirle conviene, anche e soprattutto se arrivi ai gradi di comando: fai quello che ti pare a chiunque finché ti prendono definitivamente. Ed a quel punto basta che tradisci i compari della tua stessa organizzazione per ottenere al posto di una serie di ergastoli solo qualche annetto di carce- Delocalizzazioni e compartecipazione Roma, 1 settembre – I dati sempre più allarmanti dell’Istat sono accompagnati da previsioni di aggravamento ulteriore della disoccupazione nei prossimi mesi, in particolare dell’Italia settentrionale, perché molte fabbriche andate in ferie non avranno i mezzi per riaprire, mentre altre “delocalizzeranno”, cioè trasferiranno, le produzioni all’estero dove il lavoro costa di meno, mandando disoccupati i lavoratori nostri d’ogni livello. Ed a questo proposito c’è anche da chiedersi perché nella politica italiana non abbiano mai trovato spazio gli strumenti per bloccare le delocalizzazioni e sviluppare la cointeressenza dei lavoratori nelle imprese, che potrebbe portare benefici notevoli e fa parte del patrimonio storico del pensiero cristiano-sociale, tanto che da quello sloveno derivò il modello internazionale ora sottovalutato dell’autogestione socialista jugoslava, fallito solo dove e perché si rubava. In Italia risulta invece introdotta solo durante la seconda guerra mondiale, con la compartecipazione agli utili prevista dal programma di rifondazione economica (meritevole di studio per molti aspetti) del breve esperimento statuale disperato del Nord, con le note derive criminali, che fu la Repubblica Sociale Italiana. Dove l’asservimento ideologico e militare più abietto ai nazisti si trovò paradossalmente accompagnato da un relativo affrancamento politico-economico dallo strapotere delle vecchie lobby industriali padrone del regno sabaudo, che si reimposero poi nel Regno ripristinato e poco dopo nella Repubblica democratica del dopoguerra. Barcolana, Gas Natural Fenosa e soldi pubblici Trieste, 1 settembre – La regata Barcolana per essere ormai dichiaratamente “la più affollata del Mediter- re, seguito dalla protezione totale dello Stato col premio di una normale vita comoda garantita. Quella stessa che decine di milioni di cittadini non riescono a procurarsi con tutta un’esistenza onesta di fatiche e sacrifici. Non è sbagliato il ruolo e sistema dei pentiti, ma la sproporzione assurda dei benefici del pentimento. Che di fronte a responsabilità criminali di questo livello possono ragionevolmente consistere nell’attenuazione di severità, ma non di durata, della pena detentiva, e mai nel premio di un’indulgenza plenaria con vantaggi di vita speciali. raneo” diventa, più che una regata, una specie di sagra della vela. Pittoresca, divertente e gradevole – è anche l’unica occasione dell’anno per rivedere piena d’imbarcazioni la nostra rada altrimenti semideserta – ma comunque sagra. Quest’edizione del 6 ottobre 2010 viene preannunciata sul quotidiano locale ed altri media come “dedicata all’ambiente” perché nell’apposita cittadella di chioschi commerciali e promozionali sulle rive vi saranno sezioni dedicate all’ecosostenibilità ed alle energie rinnovabili. Giusto e lodevole, ma perfettamente normale, e chi ama il mare piuttosto che il giro d’affari della nautica da diporto ci avrebbe dovuto pensare anche prima. Non è invece affatto normale, e stride come gesso sulla lavagna con la propaganda di quest’asserito ambientalismo, che tra gli sponsores (plurale di sponsor, che non è inglese ma latino) della regata sagraiola risulterebbe ora la multinazionale Gas Natural Fenosa. Proprio quella che sta tentando di imporre alla città, provincia ed oltreconfine un rigassificatore antiquato e pericolosissimo su progetti manipolati, col favore o silenzio di quasi tutti i politici locali di noto livello. E lo fa sostituendo l’informazione ai cittadini con grossi investimenti di denaro, anche in pubblicità e sponsorizzazioni di attività popolari. Se gli organizzatori della Barcolana hanno davvero tanto a cuore l’ambiente, dovrebbero rifiutare pubblicamente sia questi rigassificatori che le sponsorizzazioni pelose delle società proponenti. O di spiegare pubblicamente perché non lo fanno. Non si comprende poi perché una manifestazione straricca finanziata con sponsorizzazioni commerciali debba e possa ricevere – e la società nautica organizzatrice accetti – contributi di denaro pubblico, ed in particolare dal Comune una regalìa di 35.000 euro (70 milioni delle vecchie lire) per riprese video, che se invece devoluti alla troppo magra assistenza sociale potreb- Sabato, 11 settembre 2010 bero alleviare la povertà drammatica di molte persone e famiglie. italia - libia Roma, 1 settembre – Politici e media italiani lamentano indignati che il leader libico Gheddafi, in visita al collega – sotto più profili – Berlusconi, abbia trattato l’Italia come un palcoscenico da carnevalate. Cioè esattamente come l’hanno ridotta loro. Ma gli affari protetti pubblici e privati più o meno puliti ed opportuni col regime libico, e con tanti altri, continuano indisturbati. E Tripoli potrebbe anche diventare per il cosiddetto “cavaliere” della pseudo-destra attuale quello che fu Hammamet per il suo benefattore pseudo-socialista Craxi. commercio: i conti giusti Trieste, 2 settembre – I politici locali stanno litigando sull’opportunità o meno di consentire l’insediamento in città di sette nuovi centri commerciali variamente appoggiati – dagli arcivescovi alla sinistra – che si afferma porterebbero circa 500 nuovi posti di lavoro commerciale ed 800, durante la costruzione, nel settore edilizio. Ma i conti non sono così semplici quando si tratta di inserire nuove attività in un ambiente commerciale già saturo rispetto alle possibilità d’acquisto di una collettività in crisi. Occorre infatti calcolare anche il numero di posti di lavoro che i nuovi centri farebbero perdere ammazzando attività esistenti, il fatto che quasi tutta la manodopera edile di queste costruzioni non è locale, ed i costi ambientali ed economici dell’occupazione di territorio sia in sé che rispetto ad altre possibili destinazioni economiche. Nei Paesi più progrediti i partiti seri fanno a chi vuol candidare con loro dei corsi elementari di pubblica amministrazione. Qui siamo invece, come sempre, ai dilettanti allo sbaraglio. per essere informati seriamente: – sul malaffare in Italia (e connessioni estere), leggete il quotidiano Il Fatto, che a 1,5 euro euro vi offre le migliori firme del giornalismo investigativo italiano, e non solo; – su quello che accade nel mondo, trovate ogni venerdì in edicola a soli 3 euro InternazIonale, ottima rassegna settimanale di articoli e notizie tradotti della migliore stampa estera, su 106 pagine praticamente senza pubblicità, e così interessanti e ben fatte che si finisce per leggerle tutte. continua dalla prima mentre la disoccupazione di giovani e adulti aumenta ancora I politici giocano sulla pelle dei nuovi poveri emarginati anche dai discorsi e programmi di tutti i partiti Invece la trattano come cosa secondaria ed ininfluente: nei discorsi e programmi dei partiti quasi non esiste, e così sui media. Contano sul fatto che l’emarginazione nella povertà ti toglie anche voce e peso sociali. Ma dimenticano che può diventare esplosiva anche senza preavvisi. Trieste non fa eccezione, anzi. Anche da noi il numero delle persone disoccupate o sottooccupate che incominciano a non avere più i soldi non solo per affitti e bollette, ma nemmeno per il cibo, sta aumentando oltre i livelli già drammatici ri- scontrati ormai da anni, mentre la nostra città offre ancor meno prospettive di lavoro che altrove. Ed anche i politicanti locali e regionali continuano tutti a giocare sulla nostra testa le loro partite di chiacchiere vuote e poltrone concrete, premiandosi lo sforzo con superstipendi, vitalizi e privilegi d’ogni tipo. Per cui loro, con soci, amici e prole, rimangono comunque fuori da questi problemi. Non possiamo pretendere che si sani a livello locale un disastro economico nazionale. Ma questi politicanti locali e regionali hanno e vantano anche dei poteri autonomi, amministrativi e persino legislativi, di cui usano ed abusano volentieri per escludere i controlli dello Stato su clientele, appalti, consulenze ed altri settori di corruzione, per razzismi populisti e per far sparire ipocritamente dalle strade, con ordinanze persecutorie, i poveri più visibili: mendicanti, senzatetto, piccoli venditori abusivi e quant’altri. Perché non usano doverosamente quegli stessi poteri per creare nuovo lavoro a vari li- velli, con formule assistite d’interesse pubblico? Quando lo fece negli altrettanto difficili anni Cinquanta il meritorio Governo Militare Alleato dell’allora Zona A del Territorio Libero di Trieste, quei lavori pubblici assistiti servirono a restituire i mezzi di sopravvivenza immediati ad innumerevoli persone e famiglie travolte dai disastri della guerra e dalle crisi del dopoguerra, e fornirono loro la sicurezza minima necessaria per ricostruire gradualmente una vita dignitosa per sé e per i propri figli. Possibile che non ci sia oggi nessuna parte politica – mentre dovrebbero essere tutte, ad iniziare dalla pseudosinistra – che si impegni sul serio e come priorità assoluta ad escogitare ed attuare rapidamente qualcosa del genere per la nostra gente che sta affondando nelle niove povertà? Invece di continuare imbottirci di propagande elettorali sul nulla, che a questo punto non sono più tollerabili. Paolo G. Parovel aNcora sileNzi a Dieci mesi Dalla DeNuNcia peNale e Dopo tre mesi Della Nostra campaGNa stampa: V E R G O G N A !!! I politici locali di maggioranza e di opposizione continuano a coprire con un silenzio omertoso lo scandalo Dipiazza. Cioè la speculazione immobiliare illecita da 200.000 euro del sindaco con un terreno del Comune e con la complicità attiva e passiva dei funzionari, della giunta e del consiglio. Arriveranno prima la magistratura penale e contabile, e il prefetto? Sabato, 11 settembre 2010 I beni “abbandonati” e l’ambasciatore croato Trieste, 2 settembre – Alcune dichiarazioni dell’ambasciatore croato a Roma, Tomislav Vidoševič, in visita ieri a Trieste per un accordo di collaborazione tra i sindaci di Trieste (il discusso Dipiazza) e Rijeka (Obersnel), hanno determinato ulteriore confusione politica su una recente sentenza della corte suprema di Zagabria che ha stabilito la restituzione di beni nazionalizzati dopo la seconda guerra mondiale ad un’esule croata in Brasile. Poiché le organizzazioni estremiste italiane che vivono di equivoci su questo tema hanno chiesto l’estensione del precedente ai beni di italiani assoggettati a nazionalizzazione o cessione e relativi indennizzi (si veda qui il nostro servizio informativo a pag. 4 e 5), ed il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanardi, era intervenuto precisando che l’indennizzo di quei beni spetta all’Italia. Roma vuole e deve infatti ridimensionare queste rivendicazioni per non disturbare l’ingresso accelerato della Croazia nell’UE sul quale Washington conta per stabilizzare prima possibile il settore ex-jugoslavo (si veda la nostra analisi sulla politica italiana a pag. 2 del n. 15). Secondo il quotidiano di Trieste l’ambasciatore croato avrebbe invece espresso un’interpretazione estensiva, anche se non chiara, della sentenza. A favore quindi delle rivendicazioni che il governo italiano e Washington vogliono ridimensionare. Ma la nostra impressione è che le dichiarazioni attribuite dal quotidiano all’ambasciatore esprimano una sua personale imprecisione espressiva sull’argomento, piuttosto che una linea del governo croato. Superstrada saponetta: si scivola anche a piedi! Trieste, 2 settembre – Emerge dalla stampa che in occasione di un ennesimo incidente sul tratto di superstrada ad “effetto saponetta” accanto alla Ferriera, con auto distrutte ma per fortuna senza feriti, durante i rilievi si è constatato che si scivolava persino a piedi. Altro che velocità eccessive! E questo estende con evidenza defintiva le responsabilità civili e penali a tutte le autorità che non risultano aver fatto ancora nulla benché sollecitate formalmente da mesi a far cessare immediatamente lo stato di pericolo con chiusure del tratto autostradale quando piove, e con accertamenti ed interventi tecnici adeguati. Sono, per la precisione, l’ANAS, il Sindaco, il Prefetto, la Polizia Stradale, la Polizia Municipale e la Procura: aspettano che ci scappi il morto, il ferito grave, o cos’altro? Oppure dobbiamo inoltrare le denunce disattese alle rispettive autorità superiori? Crollo sospetto all’inceneritore Trieste, 2 settembre – Secondo l’AcegasAps ed il quotidiano locale un camion in manovra avrebbe urtato e fatto crollare alcune strutture murarie dell’inceneritore comunale, causando anche l’interruzione per alcune ore dello scarico dei rifiuti. Nostre fonti qualificate affermando invece che si sarebbe trattato di un cedimento strutturale, che come tale implicherebbe l’obbligo immediato di chiusura temporanea dell’inceneritore per le necessarie verifiche a tutela della sicurezza delle persone, dei mezzi e del ciclo d’incenerimento. Nonché rivalse sulle imprese costruttrici. È un’ipotesi che dovrebbe essere quindi oggetto di accertamenti tecnici tempestivi ed imparziali, cioè diversi da quelle delle parti coinvolte (gestore AcegasAPS, Comune proprietario, costruttori). Noi non ne abbiamo i mezzi, né la funzione. La magistratura sì. Auto blu Trieste, 3 settembre – Il presidente leghista del Consiglio Regionale, Eduard Ballaman, è indagato dalla Procura della Repubblica e da quella della Corte dei conti per abuso di automobili di servizio, le cosiddette auto blu, a fini privati. Ballaman va ritenuto, come ogni altro, innocente sino a prova contraria. Ma i casi del genere da parte di politici di tutti i colori e livelli non sono mai mancati. Sollevando nei cittadini sempre lo stesso interrogativo: con tutti i soldi che costoro prendono, ufficialmente ed alcuni anche in nero, che bisogno hanno di approfittare il tuono q 3 OSSERVATORIO SETTIMANALE delle auto di servizio invece di usarne una propria, o pagarsi un tassì od un altro mezzo pubblico come i comuni mortali? Le risposte sono: avidità di denaro e/o ostentazione di potere. E dovrebbe bastare una sola di queste due caratteristiche ad escluderli da qualsiasi candidatura e mandato elettorale. Moralità limitata Trieste, 2 settembre – A fianco della notizia del Piccolo sulle indagini a carico di Ballaman per abusi di auto blu interviene il collega e direttore Paolo Possamai, attaccandolo con un severo corsivo moralizzatore intitolato La casta in azione – Dimettersi è un dovere, imputandogli anche una “rapina del bene comune”, benchè ancora in ipotesi. Bene. Ma ora rimane da capire chi, cosa e perché impedisce da quasi un anno ad un collega del livello di Possamai di scrivere sul giornale che dirige le stesse cose sul sindaco Dipiazza, denunciato per una speculazione illecita da 200.000 euro su un terreno del Comune, che è perfettamente documentata in atti tavolari. Cioè per una rapina di beni pubblici già provata, molto più grave e scandalosa di quella attribuita a Ballaman, e con una quantità incredibile di complici istituzionali. Dipiazza a Lubiana Trieste, 5 settembre - Organizzazioni e politici nazionalisti locali fremono perché il loro sindaco Roberto Dipiazza, imprenditore di supermercati, è andato a Lubiana a sostenere in un comizio elettorale slovenissimo la rielezione del collega sindaco della città ed imprenditore di supermercati Zoran Jankovič, ed ha pure ottenuto applausi dicendo la verità sull’incendio protosquadrista italiano del Narodni dom di Trieste nel 1920, mentre settimane prima con le associazioni estremiste istriane sosteneva la loro versione opposta. Il rimprovero più candidamente rivelatore è quello del suo vicesindaco di estrema destra Paris Lippi: gli ricorda che il loro centrodestra raccoglie i voti proprio in base a propagande contrarie. Ma la diagnosi più giusta l’ha fatta per una volta un altro estremista di destra, il parlamentare e sottosegretario Roberto Menia. Mentre infatti la sinistra come al solito non ha capito niente e si affanna ad accreditare il Dipiazza come democratico antifascista, Menia ha osservato che Dipiazza ha semplicemente l’abitudine di dire a ciascun interlocutore od uditorio ciò che quello vuol sentire, cioè tutto ed il contrario di tutto. Vero, ed è esattamente quest’abilità bottegaia disinvolta il segreto reale (stranoto) del successo politico del Dipiazza in una città dove le opposizioni hanno l’encefalogramma politico a zero. Altri sostengono invece che Dipiazza sa benissimo che la sua carriera è finita con il caso, anche a scoppio scandalosamente ritardato, della speculazione edilizia personale illegittima con un fondo del Comune. E sostengono che si stia semplicmente preparando ad estendere la sua attività commerciale in Slovenia. Assassinii di ambientalisti Napoli – Trieste, 6 settembre – I difensori dell’ambiente che si oppongono a camorre locali e multinazionali non vengono minacciati e poi assassinati solo nell’America Latina, ma anche in Italia. È accaduto purtroppo ad Angelo Vassallo, sindaco dell’incantevole paese di Pollica nel Napoletano, ucciso presso casa con nove colpi di pistola. I magistrati antimafia di prima linea ammoniscono che almeno non dev’essere una morte inutile, e ad incrementare la vigilanza. La Procura di Trieste farebbe dunque bene a non sottovalutare le intimidazioni mafiose contro i nostri ambientalisti che denunciano malaffare e corruzioni molto simili, e forse connessi a quelle che devastano il Meridione d’Italia. É illegittima la secretazione del Piano Regolatore del Comune di Trieste Trieste, 9 settembre – La Regione ha confermato l’illegittimità della secretazione sospetta dei lavori di Commissione sul Piano Regolatore del Comune di Trieste, che noi avevamo già denunciato sul nostro numero del 5 giugno 2010. Secondo gli uffici regionali infatti le Commissioni sono articolazioni del Consiglio comunale con funzioni non solo istruttorie, ma anche decisorie, che come tali tali escludono la secretazione. Druckfehlerteufel Il Druckfehlerteufel, diavoletto internazionale degli errori di stampa che in sloveno diventa un folletto, tiskovni škrat, abita tutte le redazioni, e con maggior gusto e successo quelle nuove e sovraccariche come la nostra. Ve ne sarete probabilmente accorti, anche se con tolleranza così cortese da farcene solo un paio di rilievi benevoli. Noi ce ne accorgiamo solo alla classica rilettura delle prime copie ormai stampate, quando ti salta subito all’occhio l’errore che prima dell’avvìo della rotativa era sfuggito a tutti. Al che non rimane, ogni volta, che consolarsi con gli aneddoti sui disastri scampati. Come quando, anni addietro, chi scrive si accorse all’ultimo istante che nel titolo del suo articolo sui porti di Trieste e Capodistria il proposito di integrarli era stato trasformato, col solo cambio di una g, in quello di interrarli. O con la storiella classica dell’editore che, fiero di pubblicare infine un libro senza refusi, vi aveva fatto aggiungere in chiusura senza altre revisioni: “questo è il primo libro al mondo pubblicato senza errori di stumpa”. Noi, più modestamente, possiamo promettervi di sfidare il folletto: riducendo al minimo i nostri errori di stumpa, distraendolo per quanto posssibile con altre grattificazioni. E rilegendo magarri tuto una vvolta di più. Ma forse, come vedete, è meglio lasciargli fare pacificamente il suo. Il 17-18-19 settembre in Piazza Sant’Antonio 40 ANNI: LA COMUNITÀ DI SAN MARTINO AL CAMPO PARLA IN PIAZZA ALLA CITTÀ La Comunità sarà presente per tre giorni in piazza Sant’Antonio per incontrare la gente, presentarsi, offrire spunti di dibattito e fornire dati sulle situazioni di disagio in questa città: povertà, carcere, stranieri, lavoro, condizione giovanile. Venerdì 17 – apertura gazebo dalle ore 14.00 alle ore 22.00. Alle ore 17.30 incontro con Anna Martini, presidente del CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza) per la Regione FVG sul tema I diritti alzano la voce; introduce l’incontro don Mario Vatta, fondatore e presidente onorario della Comunità di San Martino al Campo. Sabato 18 – apertura gazebo dalle 9.00 alle 22.00. Alle ore 10.30 incontro con i referenti di cinque associazioni triestine sul tema I bisogni e le attese di bambini, ragazzi e giovani nella nostra città; introduce l’incontro Miriam Kornfeind, coordinatrice della Comunità di San Martino al Campo. Alle ore 17.00 incontro con Marina Osenda, referente provinciale dell’Associazione Libera. Nomi e numeri contro le mafie sul tema Dalla parte giusta. La legalità, le mafie e noi; introduce l’incontro Claudio Calandra di Roccolino, presidente della Comunità di San Martino al Campo. Domenica 19 – apertura gazebo dalle 9.00 alle 13.00. Mattinata di animazione e musica. Alle ore 11.00 antologia di letture di autori vari , con accompagnamento musicale. 4 q il tuono INCHIESTE Sabato, 11 settembre 2010 Una frode di Stato coloSSale appoggiata e coperta da politici ed organizzazioni Chi continua ad usare e truffare gli istriani È analoga alla truffa di Stato italiana verso i lavoratori coatti di guerra negli USa È dalla fine della seconda guerra mondiale, cioé da oltre sessant’anni, che Roma manipola ed aggrava i problemi della città-porto internazionale di Trieste e del confine orientale usando, e peggio ancora truffando, la massa dei profughi ed immigrati istriani di allora (fiumani e dalmati fanno capitoli a sé). L’uso è elettorale, e la truffa consiste nell’accreditare e finanziare come rappresentanti di tutti gli istriani, che sono in maggioranza democratici, alcune organizzazioni estremiste minoritarie, imporne come storia patria le propagande faziose e far credere, con la loro complicità, che si potranno recuperare i beni immobili lasciati in Slovenia e Croazia. E la situazione è peggiorata da quando gli ex-comunisti, per dimostrarsi tali, si sono messi a cavalcare apertamente anche loro il nazionalismo di confine, a gara con le destre. Tutti costoro alimentano la favola del recupero dei beni fornendo da decenni agli interessati solo slogan ed informazioni aggrovigliate ed approssimative, invece di un quadro semplice e chiaro del vero stato giuridico della questione e di eventuali soluzioni possibili e corrette. Alcuni degli amici istriani che se ne sono resi conto ci hanno chiesto perciò di sintetizzare e pubblicare noi queste informazioni fondamentali, perché ognuno se ne possa fare finalmente una propria idea chiara. Lo facciamo volentieri, riassumendo analisi professionali preesistenti. E l’evidenza dei fatti è tale da non richiedere nemmeno commento. 1. L’abbandono dei beni Per prima cosa, non si tratta affatto di beni abbandonati da masse di sconfitti e discriminati in fuga,nè di espulsi ed espropriati dallo Stato come fece, ad esempio, l’allora Cecoslovacchia (non ancora comunista) con i Tedeschi dei Sudeti, né di nazionalizzazioni comuniste selvagge e senza indennizzi. Si tratta invece dell’unico caso di quel dopoguerra nel quale i beni sono stati ceduti, espropriati od abbandonati gradualmente, nell’arco di decenni, secondo procedure internazionali accurate e regolari. Pattuite tra Italia Jugoslavia in attuazione dei trasferimenti di sovranità sui territori e dei relativi scambi di popolazione stabiliti dal Trattato di Pace di Parigi del 1947 e dal Trattato italo-jugoslavo di Osimo del 1975, con risarcimenti regolati definitivamente da sette accordi bilaterali specifici, per cui gli obblighi di indennizzo finale diretto agli ex proprietari spettano soltanto all’Italia. Questa differenza radicale di trattamento rispetto al sequestro dei beni degli espulsi dal resto dell’Est europeo si deve al fatto che dal 1948 la Jugoslavia si era staccata dal blocco militare ed ideologico sovietico moderando progressivamente il proprio regime socialista ed integrandosi dall’esterno nelle strategìe difensive della NATO. 2. Le rinunce territoriaLi itaLiane coL trattato di Pace deL 1947 col trattato di Pace del 1947 l’Italia, quale aggressore sconfitto, rinunciò a tutti i possedimenti e le colonie europei ed extraeuropei al di fuori della penisola appenninica, inclusi tutti i territori adriatici orientali, dalla soglia del Timavo in poi, che aveva posseduto tra il 1918 ed il 1943. Cioé per non più di 25 anni, o addirittura solo per i primi tre anni di guerra (come la Dalmazia e la “provincia di Lubiana”). I territori dell’Adriatico orientale vennero ceduti o restituiti a due Stati plurinazionali. Uno era nuovo: il Free Territory of Trieste -Territorio Libero di Trieste (TLT), creato col Trattato per garantire sotto tutela diretta delle Nazioni Unite la libertà dei traffici internazionali attraverso il porto della città. Il nucleo del TLT era l’attuale provincia di Trieste, cui si garantì l’accesso diretto alle acque internazionali aggiungendovi la vicina fascia costie- ra dell’Istria sino alla foce del fiume Quieto-Mirna. Queste due parti del TLT vennero affidate ad amministrazioni militari provvisorie rispettivamente angloamericana e jugoslava. Gli altri territori vennero invece restituiti o ceduti alla Jugoslavia vincitrice divenuta federazione, che li incluse nelle proprie repubbliche di Slovenia e di Croazia, divenute indipendenti dal 1991 quali Stati successori della disciolta federazione. 2.1. iL trattamento generaLe dei beni itaLiani Il problema dei beni italiani pubblici e privati passati così sotto sovranità del TLT o della Jugoslavia venne regolato dal Trattato con lo stesso regime applicato favore delle altre potenze vincitrici, degli altri Paesi aggrediti e delle ex colonie. Esso assegnava allo Stato subentrante – in quanto tale, a prescindere dal suo regime politico – il diritto generale (v. art. 79) di requisire, detenere, liquidare o comunque agire nei confronti di tutti i beni, diritti ed interessi appartenenti allo Stato od a cittadini italiani colà esistenti alla data dell’entrata in vigore del Trattato. Per il territorio jugoslavo originario che l’Italia restituiva dopo averlo occupato durante la guerra questo diritto era illimitato ed incondizionato. Per i territori che l’Italia invece cedeva vennero stabilite norme di garanzia speciali: acquisizione senza indennizzo dei beni statali e parastatali e degli archivi o documenti; restituzione dei beni privati ai proprietari, liberi da vincoli o misure di alienazione forzosa successivi al 3.9.1943 e precedenti l’entrata in vigore del Trattato; i beni dei cittadini italiani che avevano già residenza permanente sarebbero stati trattati come quelli dei cittadini dello Stato subentrante, mentre se la residenza era stata acquisita dopo il Trattato sarebbero stati assoggettati alle norme sui beni degli stranieri. 2.2. Le oPzioni di cittadinanza, i beni trasferiti e queLLi abbandonati, gLi accordi sPecifici La gestione italiana 1918-43 ed i fatti di guerra avevano generato tensioni acute e pericolose tra le diverse componenti etniche e politiche dei territori in questione. Questo problema venne affrontato col metodo allora invalso di consentire uno scambio di popolazioni riconoscendo alle persone il diritto di optare per la cittadinanza dell’altro Paese, trasferirvisi con i propri beni mobili (oggetti e denaro), e vendere alle stesse condizioni dei non optanti i beni che invece abbandonava. Il trasferimento dei beni mobili degli optanti venne regolato già con l’Accordo italo–jugoslavo del 18 agosto 1948: venivano revocate le eventuali misure di detenzione e sequestro dei beni da trasferire; potevano essere trasferiti i beni mobili non facenti parte di imprese industriali, commerciali ed agricole; i fondi provenienti dalla vendita di immobili ed altro denaro liquido andavano versati e trasferiti tramite conti speciali tra i due Paesi. Quest’ultima prassi e la parziale disponibilità anticipata dei fondi per i beneficiari vennero subito perfezionate con lo specifico accordo del 30 agosto 1948. Rimaneva da stabilire l’indennizzo dei beni, diritti ed interessi italiani su tutto il territorio jugoslavo che non erano compresi nelle categorie precedenti, e di quelli che la federazione jugoslava avesse sottoposto a nazionalizzazione, alla riforma agraria o ad altre misure lesive della proprietà in base a leggi generali dello Stato socialista (che non erano affatto provvedimenti contro gli Italiani). Questa materia venne regolata con l’accordo del 23 maggio 1949: la Jugoslavia si impegnava all’indennizzo, da versare al Governo italiano, dei beni sottoposti a nazionalizzazione o riforma agraria, ed all’indennizzo forfettario di quelli confiscati con sentenza penale o provvedimento di polizia per collaborazionismo, sabotaggio economico e simili. La valutazione degli indennizzi doveva esser fatta entro 6 mesi da un’apposita Commissione italo–jugoslava secondo i criteri prescritti dall’Accordo. La Jugoslavia si impegnava anche a versare, con modalità da concordarsi, un acconto di 10 miliardi di lire (valore 1949) e ad esaminare la possibilità di acquistare essa, in base ad accordo ulteriore, i beni in libera disponibilità, cioè non sottoposti alle misure sopra dette, dei proprietari che intendevano venderli. L’Italia si impegnava ad inoltrare ai titolari dei beni, secondo il proprio diritto interno, le somme incassate per essi con gli accordi stipulati ed i successivi. Invece arenò i lavori della Commissione, mentre col successivo accordo di roma del 23 dicembre 1950 la Jugoslavia confermava la propria disponibilità a versare l’acconto sopra detto e si impegnava ad acquistare dai privati venditori i beni in libera disponibilità, immobili e mobili non esportabili, previa comunicazione entro 4 mesi tramite il Governo italiano e valutazione entro un anno da parte della Commissione. Di cui si concordò anche un’accelerazione e la proroga dei lavori sino all’agosto 1951. La Jugoslavia avrebbe inoltre consegnato all’Italia l’elenco dei beni che aveva incamerato senza indennizzo ai sensi dell’art. 79 del Trattato di Pace (quelli sul vecchio territorio jugoslavo e quelli statali e parastatali), e dei quali l’Italia doveva perciò indennizzare essa i privati od enti proprietari italiani. Ma Roma per non pagarli ritardò la ratifica di questo accordo sino al marzo 1955. Il 18 dicembre 1954 i due Paesi firmarono a Belgrado l’accordo per il regolamento definitivo di tutte le obbligazioni reciproche di carattere economico e finanziario derivanti dal trattato di pace e dagli accordi successivi. Esso chiudeva definitivamente, con le indennità di compensazione dovute dal Governo jugoslavo a quello italiano, anche le questioni dei beni, diritti ed interessi italiani nazionalizzati a persone fisiche o giuridiche italiane, dei beni sottoposti dalla parte italiana alla Commissione in forza dell’accordo del 1949 e da questa respinti, nonché dei beni in libera disponibilità degli optanti che ne avevano fatta dichiarazione di vendita. Per i beni in libera disponibilità degli optanti di cui non vi fosse invece dichiarazione di vendita presentata entro il 5 ottobre 1954 si rinviava il perfezionamento degli atti ad accordo successivo. Come base per il calcolo degli indennizzi agli ex proprietari venne stabilita una valutazione provvisoria di 72 milioni di dollari (al valore 1954). Tutti i beni così acquisiti divenivano proprietà definitiva dello Stato jugoslavo, ed i due Governi si impegnavano espressamente a non avanzare più alcun reclamo in merito. Il 3 luglio 1965, infine, venne firmato a Roma l’accordo per il regolamento di pendenze finanziarie derivanti dall’accordo di belgrado del 18 dicembre 1954. Esso lasciava 500 proprietà immobiliari, elencate, in libera proprietà di optanti che lo avevano richiesto, ed acquisiva definitivamente allo Stato jugoslavo quelle pubbliche e private di cui si era convenuto l’indennizzo, stabilito in 2.600.000 dollari (valore 1965), che la Jugoslavia avrebbe pagato all’Italia in 10 annualità eguali dal gennaio 1966. Le parti si impegnavano nuovamente a non avanzare più alcun reclamo in merito. Con ciò la questione dei beni in territorio jugoslavo – esclusa quindi l’ex Zona B del TLT – era definitivamente chiusa, rimanendo da perfezionare soltanto gli atti formali relativi alla lista dei 500 immobili. L’indennizzo fu saldato, in valuta e conti di compensazione. 3. trasferimenti e beni tra Le zone a e b deL tLt Nel frattempo, col Memorandum di Londra del 5 ottobre1954, Italia e Jugoslavia avevano ottenuto l’amministrazione civile provvisoria rispettivamente delle zone A e B del TLT, per gestirla come annessione di fatto. Anche il Memorandum consentiva perciò uno scambio di popolazioni, in due forme: come diritto al ritorno entro due anni delle persone già residenti in ciascuna zona, con libera disponibilità dei beni che non avessero già venduto; e come diritto di trasferirsi entro il medesimo termine nell’altra zona, trasferendovi in esenzione fiscale anche i propri beni mobili e capitali. Ed anche qui il denaro ricavato dalle vendite Sabato, 11 settembre 2010 di beni abbandonati doveva esser trasferito tramite appositi conti di compensazione italo-jugoslavi. L’annessione di fatto delle due zone venne perfezionata col Trattato italo-jugoslavo di Osimo del 10 novembre 1975, nella forma di un riconoscimento reciproco di sovranità fra i due Paesi. Col Trattato essi si impegnavano anche (art. 4) a regolare con un accordo successivo i beni, diritti ed interessi delle persone fisiche e giuridiche italiane nella Zona B che fossero stati espropriati o sottoposti a misure restrittive della proprietà a partire dalla data d’ingresso dell’amministrazione militare jugoslava (1945), e ad esaminare favorevolmente le domande di chi chiedeva la libera disponibilità di beni lasciati in uso od amministrazione a famigliari residenti, ed in altri casi simili. Ma questa previsione bloccò gli adempimenti in corso per la restituzione di 460 delle proprietà al di fuori dell’ex Zona B determinate nel 1965. Il 18 febbraio 1983 venne perciò firmato a Roma l’Accordo tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia per il regolamento definitivo di tutte le obbligazioni derivanti dall’articolo 4 del Trattato di Osimo del 10 novembre 1975. I beni relativi vennero definitivamente acquisiti alla Jugoslavia, che si impegnò ad un indennizzo di 110 milioni di dollari (valore 1983) da pagarsi in 13 annualità eguali, a partire dal 1º gennaio 1990 (e dunque sino al 2002). Ne erano escluse 179 proprietà immobiliari richieste ed ottenute in libera disponibilità da cittadini italiani, e veniva contemporaneamente sbloccata la restituzione delle rimanenti 460 del 1965. Le prime rate d’indennizzo vennero versate dalla Jugoslavia ed accettate dall’Italia. 4. DOpO lA DISSOluzIOne DellA JugOSlAvIA Con la dissoluzione della Jugoslavia l’Italia ha riconosciuto la successione slovena e croata anche in questi Trattati ed Accordi. Ma ha avviato contemporaneamente intense attività di pressione e rivendicazione contraria, disconoscendoli di fatto sia attraverso richieste di restituzione di beni in natura, sia con il rifiuto di incassare dai due Paesi successori le altre rate, che perciò vengono versate provvisoriamente su conti esteri a disposizione del Governo italiano. Il quale in tal modo non riversa i 110 milioni di dollari ai propri cittadini che attendono da mezzo secolo gli indennizzi, dei quali invece promette e procrastina forti rivalutazioni. Ma nel frattempo invìa tamite la Banca d’Italia agli stessi aventi diritto assegni di liquidazione per gli importi non rivalutati: ne abbiamo un campione di 25 euro per una casa con terreni nell’ex Zona B. Se il destinatario ci casca ed incassa, o non si oppone, perde ogni ulteriore diritto. 5. lA TRuFFA è cOlOSSAle, pROvATA e DenuncIAbIle La truffa politica e di Stato, storica ed attuale, verso gli istriani è quindi evidente, colossale, provata, ed a questo punto reclamabile denunciando l’Italia alle Nazioni Unite, ed all’Unione Europea. Si può anche richiamare un precedente specifico: subito dopo la guerra Washigton versò all’Italia una somma enorme per le paghe guadagnate da tutti i lavoratori coatti italiani negli USA. Ma Roma le ha incamerate senza mai riversarle agli aventi diritto ed eredi (che hanno perciò avviato un’azione giudiziaria internazionale clamorosa). Altrettanto evidente è la complicità politica in questa truffa di tutte le organizzazioni “istriane” (ma anche “giuliano-fiumano-dalmate”), e dei loro esponenti, che invece di denunciarla per primi continuano a coprirla e sfruttarla agitando da destra o da sinistra le vecchie rivendicazioni irrealistiche sui beni abbandonati. Con l’appoggio ulteriore e corresponsabile di partiti e stampa collusi. Noi non crediamo occorra aggiungere qui altro: l’iniziativa spetta e passa agli istriani truffati. INCHIESTE il tuono q 5 In posizione panoramica lungo via Brigata Casale, presso la polveriera Il destino del lotto 81 42.000 metri quadrati da tenere d’occhio contro speculazioni edilizie Di questi tempi vale la pena di tenere d’occhio l’esito di un’altra cessione di beni regionali trasferiti alla discussa Società Gestione Immobili Friuli-Venezia Giulia spa, che li ha dati da vendere all’asta alla Società P.R.IM.A. F.V.G. Srl. Si tratta di un enorme fondo di 42.606 mq, per ora non edificabile a parte un’area perimetrale, nella zona panoramica di via Brigata Casale vicino all’ex polveriera, e perfettamente accessibile dalla strada. L’ideale per un’iniziativa edilizia di urbanizzazione massiccia. È stato venduto nel 2007-08. come “lotto 81” al prezzo d’asta di 540.000 euro, ad acquirenti privati che non possono non voler valorizzare al meglio un investimento immobiliare di queste proporzioni. Non risulta che enti pubblici, dal Comune all’ATER, abbiano manifestato intenzioni d’acquisto per conservare o realizzare una destinazione d’interesse della collettività: orti urbani, coltivazioni di pregio, pascolo, tutela ambientale, edilizia popolare. Sembra quindi vi siano tutte le premesse per grossi interventi edilizi speculativi. Per il momento la zona appare abbandonata alla sterpaglia, alle essenze infestanti periurbane ed alle discariche abusive, sotto gli occhi dei tantissimi che percorrono via Brigata Casale. Ma per renderla del tutto od in parte edificabile potrebbe bastare, come altrove, lasciarla ferma ed inosservata per qualche anno, sino ad una variantina di Piano Regolatore del Comune da far passare d’intesa con la maggioranza e compromesso con l’opposizione di turno. Moltiplicandone enormemente il valore con un tratto di penna, anche a prescindere dall’edificazione conseguente. Il destino del lotto 81 va quindi seguito con molta attenzione. L 6 q il tuono ETTERE E SEGNALAZIONI Questa pagina è aperta a tutti, negli ovvi limiti dello spazio e della ragionevolezza, e vedremo anche di darvi risposte e chiarimenti. Potete inviarci i vostri scritti per posta (Via Fabio Filzi 9) o via e-mail ([email protected]), o portarceli direttamente in redazione. Vi preghiamo di indicare un recapito postale o telefonico, di essere chiari e possibilmente brevi, e ci riserviamo di proporvi sia abbreviazioni, sia modifiche di espressioni che fossero querelabili. Mentre sulla pubblicazione di eventuali scritti anonimi decideremo noi. Lettere e segnalazioni potranno venir pubblicate, a vostra scelta, con firma intera o parziale, con una sigla, o anche senza. Questo per evitare che i problemi che qualcuno può avere ad esporsi impediscano la pubblicazione di informazioni rilevanti. Eviteremo invece di pubblicare propagande e ruffianate politiche. Precisazioni e rettifiche di legge verranno pubblicate come dalle norme specifiche, ospitandole sulla pagina pertinente oppure, se espressamente richiesto, su questa. Consensi Chi vi scrive è un giovane che come molti se n’e’ andato a cercare lavoro all’estero, a causa delle non poche difficolta’ che si trovano da noi. Vi leggo on-line appena posso e spero di poter passare da voi a prendere gli arretrati che mi mancano non appena tornero’ in citta’: complimenti, ricordo ancora di quando leggevo i primi numeri de “ Il Fatto quotidiano” e mi auguravo di poter vedere un giorno anche a Trieste nascere una voce forte, libera e priva di padroni e che racconti ai Triestini tutte le verita’ che spesso vengono loro taciute o edulcorate. Andate avanti cosi’ e tornate a settembre. Riccardo Scheriani Ricevete i miei più “forti” complimenti per il vostro ineguagliabile lavoro. Era ora che la nostra città si meritasse una voce così appropriata e “tonante”. Mi auguro solo che i nostri concittadini apprezzino e sostengano i vostri sforzi e il vostro coraggio nel dare rilievo a quello che “non si dovrebbe dire”. Abbiamo in comune l’insofferenza ai soprusi, alle ipocrisie, alla tracotanza di chi gestisce il potere, alla corruzione palese e nascosta. Infine alla condannabile omertà delle stesse vittime che non reagiscono per pusillanimità. lo, da sempre, ho il brutto difetto e sottolineo “difetto” di prendere di mira non i poveracci che rubano per vivere, ma coloro che, sommi ladri, giudicano i ladruncoli. Ho l’abitudine pertanto di giudicare i giudici, di predicare ai predicatori, di controllare i controllori, di criticare i critici~ me la prendo in sostanza con tutti quelli che pontificano dall’ alto di un pulpito, che, nascondendo i loro scheletri nell’armadio fanno della morale ipocrita alle masse. I più cordiali saluti ed auguri per il massimo successo della vostra opera. S.M. * Sabato, 11 settembre 2010 * * Grazie, ad ambedue. Richiesta d’aiuto di due anziani contro un’ingiustizia vergognosa Illustri signori, sono una cittadina di Trieste, ho 72 anni e le porgo la disperazione nella quale siamo caduti io e mio marito (anni 79) per essere stati, 15 anni orsono, sbattuti in un processo penale (assolti alla grande!) ma poi condannati al processo di lavoro ad un risarcimento danni morali di ben 162.000.000 ad una poliziotta di Roma, i parenti della quale noi abbiamo accudito per 2 anni, giorno e notte, previo loro accorata richiesta! Abitavano nel nostro stesso condominio al piano di sopra. Il 19 luglio 1995 un branco di persone di “legge” con un attacco a sangue hanno distrutto le loro vite mandandoli a morire in un cronicario in piena estate, come animali! In meno di 2 mesi sono morti tutti e due. Segue poi una denuncia da parte di unavvocato. Grande amico di un magistrato, temuto qui a Trieste. Tutto si è svolto sotto l’egida di raccomandazioni e corruzione! Nessuno mi ascolta! Ormai, dicono le sentenze sono state fatte! Calpestando, però tutti i diritti umani e civili dettati dalla costituzione italiana! I documenti parlavano chiaro ma già al Gip hanno escluso prove e testimoni portandoci alla distruzione totale dell’esistenza. La depressione ci mangia il cervello. Ho denunciato più volte questi misfatti ma niente, sono stata, dopo i processi, ascoltata per 8 volte da tutte le qualità di polizia e carabinieri, nessun segno di rivedere niente. Alla procura di Bologna è arrivata una mia querela, ma da dicembre 2008 nessun segno di niente! Siamo disperati anche perché anizani, se non verrà pubblica questa disumana vicenda non so cosa sarà di noi! Ci tolgono dall’unica pensione di mio marito il 20% ogni mese per rimpinguare le tasche della poliziotta di Roma che ha fatto morire quei nonni in un modo così orrendo. Non ci sono più opinioni o fatti di logica per questi reati gravissimi, già tante volte esposti, delitti oscuri e corrotti da parte di chi amministra la giustizia in nome del popolo italiano: non si permetta a questi crudeli giustizieri, con il silenzio, provocare delitti perfetti. Nelle altre regioni d’Italia, vengono arrestati anche pezzi da 90 se necessario, perché a Trieste no? Nelle mie piene facoltà mentali invoco con umiltà una mano tesa, al di fuori di Trieste, che qualcuno di legge ma anche di coscienza che possa con una mano sul cuore, far venire fuori la verità, non abbiamo più la possibilità di niente, da 7 anni dormo per terra, perché ci hanno sequestrato gran parte dei mobili, in 27 minuti hanno profanato ricordi e valori. Vi prego aiutateci! Con riconoscenza. Rosamaria Cappelli vanti che si possono verificare negli stabilimenti industriali triestini. Le informazioni sui rischi dovrebbero inoltre essere fornite d’ufficio anche alle autorità della Slovenia, poiché gli incidenti nelle industrie triestine potrebbero estendere le loro conseguenze anche al suo territorio. Il sondaggio di Greenaction, pur non avendo un valore ufficiale, servirà a comprendere il livello di conoscenza della popolazione su un argomento tanto importante anche in considerazione del progetto del terminale di rigassificazione Gas Natural a Zaule che porterebbe ad un enorme incremento del rischio nell’intera area del Golfo di Trieste. Per votare accedere alla home page http://www. greenaction-transnational.org da cui è possibile accedere direttamente al sondaggio. * * * Invitiamo tutti ad aderire. P.S. La denuncia dell’avvocato contro noi si è realizzata in meno di due mesi, sono anni che invoco l’intervento per questi misfatti disumani ma nessuno ancora mi ha ascoltata, pur avendo inequivocabile documentazione! Aiutateci! A Trieste la giustizia si muove! * * * Invitiamo Autorità e privati ad intervenire in aiuto ai due anziani, e gli altri organi di stampa ad avere il coraggio di pubblicare questi casi drammatici. Morti perché mancava il defibrillatore? Faccio riferimento alla mia del 31/07 u.s. nella quale segnalavo alcune criticità riscontrate nelle case di riposo di proprietà dell’amministrazione comunale. Tra queste, emergeva la mancata dotazione del “defibrillatore”. Apparecchio sanitario indispensabile. In queste ultime settimane, dopo un triste e doloroso evento: il decesso di una persona anziana in crisi cardiorespiratoria (ma non è stata la prima volta), avvenuta presso la casa di riposo “G. Bartoli”, la direzione ha provveduto dotare il servizio infermieristico del defibrillatore. Bisognava che ci “scappasse il morto” affinchè si rendessero conto che, in presenza di una numerosa popolazione anziana, prevalentemente sofferente di cardiopatia e ipertensione arteriosa, l’apparecchio salvavita diventava oggetto di primaria necessità? Un tanto di rettifica e di corretta informazione. Ringrazio di avermi letto e con l’occasione, invio cordiali e distinti saluti. PS.: Dubito che l’intero organico infermieristico, dipendente della cooperativa sociale che gestisce l’appalto, sia stato addestrato all’uso del defibrillatore. Sergio Vicini Successo antidroga Il SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) plaude al lavoro svolto dagli uomini della Polizia di Stato di Trieste nello stroncare in varie città d’Italia un’organizzazione criminale nigeriana dedita al traffico internazionale di stupefacenti. Il riconoscimento va a questi uomini che malgrado le carenze di organico, mezzi ed autovetture ed il trattamento economico, fermo ancora al 2007, riescono a svolgere in maniera encomiabile il loro lavoro. Spesso questi uomini per poter garantire il buon esito del lavoro debbono addirittura anticipare di tasca propria le spese di missione. è necessario quindi che le forze di Governo facciano una riflessione sui tagli previsti dalla manovra economica ai danni delle Forze dell’Ordine e facciano uno sforzo per migliorare le loro condizioni. Non di minor importanza una consona valutazione sul paventato taglio delle “intercettazioni telefoniche”, strumento molto importante nell’ambito delle indagini ed in particolare in quelle complesse come quella appena conclusasi. Lorenzo Tamaro (Segretario Provinciale) * * * Si può andar fieri di queste operazioni di polizia vere e rischiose, mentre la Municipale si vanta di angariare sistematicamente i più poveri. * * * Queste carenze assurde comportano anche responsabilità civili e penali. Sondaggio di Greenaction sulla Legge Seveso Greenaction Transnational ha attivato sul proprio sito internet (www.greenaction-transnational.org) un sondaggio per verificare se a Trieste i cittadini siano informati dei rischi degli stabilimenti industriali ritenuti pericolosi in base alla legge Seveso. A Trieste sono sette le industrie per le quali in base alla legge Seveso devono essere predisposte le misure di sicurezza che prevedono la comunicazione alla popolazione dei PEE (Piani di emergenza esterna) degli stabilimenti e l’addestramento alle emergenze con esercitazioni periodiche. A seguito della petizione presentata da Greenaction al Parlamento Europeo (petizione n° 1147/08) la Commissione Europea ha già messo in mora l’Italia per il mancato rispetto della direttiva Seveso, non avendo le autorità pubbliche fornito d’ufficio ai cittadini tutte le informazioni necessarie ad affrontare gli incidenti rile- il tuono EditorE: Il SETTIMANALE PER TRIESTE E DINTORNI Tuono di Daniele Pertot 34132 triEstE - Via Fabio Filzi 9 Tel.+39 040.771103 - Fax +39 040.3725881 Mailbox: [email protected] - WEb: www.iltuono.it dirEttorE rEsponsabilE: Paolo G.Parovel a quEsto nuMEro hanno collaborato: Claudia Bolboceanu, Diana Collarini, Sara Cristaldi, Alessia Dagri, Debora Dal Don, Daniele Fasolo, Adriana Firmiani, Nuria Kanzian, Anna Keber, Massimo Laudani, Denis Locoselli, Alessandro Lombardi, Stefania Loretti, Anna MAG, Giorgio Marchesi, Benedetta Moro, Nicola Napoli, Angela Spechar, Valdo Stasi, Sara Stulle, Stefano Tieri, Maddalena Vulcani pubblicità: Il Tuono 34132 triEstE - Via Fabio Filzi 9 Grafica e impaginazione in proprio Tipografia: Edigraf Trieste - Via dei Montecchi 6 Distribuzione: Litoranea Editoriale S.r.l. Mofalcone (Gorizia) - Via Bagni Nuova Autorizzazione Tribunale di Trieste 1169 del 18 marzo 2008 Questo numero e stato chiuso per la stampa il 10 settembre 2010 Diritti riservati GLI ARRETRATI SONO DISPONIBILI IN REDAZIONE ed in rete su: www.iltuono.it Sabato, 11 settembre 2010 L ETTERE E SEGNALAZIONI il tuono q 7 Inquinamento atmosferico Sono fortemente preoccupata per la garanzia della tutela della salute dei cittadini triestini. Da anni incombe l’inquinamento atmosferico sulla nostra città. Dalle emissioni di scarichi delle automobili,agli scarichi nel suolo e nelle acque,alle emissioni aeree da parte di industrie molto come la Ferriera di Servola. Il tutto, va avanti essendo noti gli effetti di queste sostanze chimiche a danno del nostro bene primario la salute. Mi rivolgo a voi affinchè possiate porre all’attenzione di tutti cittadini triestini e quindi a tutte le famiglie di Trieste che la salute è un bene primario e un diritto inviolabile di tutta la comunità e non va messo in secondo piano per nessun motivo o fine. Si è parlato molto in questi anni, ma si è fatto ben poco per far sì che sia rispettato ed applicato il diritto primario della tutela alla salute di ogni singolo individuo. Si parla tanto di tutela della salute e norme di sicurezza sui posti di lavoro, ma di applicazione effettiva, pratica di tutela della salute globale dei cittadini al di sopra di interessi imprenditoriali no. Vi prego, parlatene, informate i cittadini triestini. Fate conoscere i possibili danni per la salute su ogni singolo cittadino per le emissioni costanti di sostanze chimiche industriali su una realtà come Trieste. P.B. * * * La nostra prima inchiesta in argomento è pubblicata sul numero 2 (“I veleni sulla città”); ne seguiranno altre. Il Tribunale di Trieste peranza del l’invocato D,lgs 267/2000 ed in patente contraddizione con quanto sostenuto di recente, il Consiglio deliberò il 21.12.2006 l’alienazione del terreno di via Verga e con piena competenza in materia, anche se va fortemente ribadito che non può porsi in votazione il compimento di un atto illecito. 2)L’art.77 del citato D.lgs 267/2000 comma 2 definisce chi sono gli amministratori locali e tra questi, per interpretazione ed applicazione costante , sono da includere i consiglieri comunali . Ricorrono pertanto i presupposti sanciti dall’art.1471 Codice Civile e la conseguente nullità dell’acquisto in parola. 3)La nullità dell’atto può essere fatta valere appar Codice, da chiunque ne abbia interesse sollecitando quindi un provvedimento giudiziario in merito. E’ fuor di dubbio che il massimo interesse faccia capo al Comune, illecitamente privato di un suo bene, e che esso vada tutelato dal suo più elevato organo elettivo, promovendo la necessaria azione giudiziaria, ponendo in tal modo rimedio al malfatto,seppure tardivamente. 4)Segnaliamo inoltre, a conferma del nostro assunto, che tutte le aste bandite dai comuni italiani, anche di recentissima data, evidenziano espressamente il divieto di partecipazione degli amministratori locali con esplicito riferimento all’art.1471 Codice civile. Ciò posto, preghiamo le Autorità in indirizzo, ciascuna per la propria competenza, a far si’ che gli organi comunali, menzionati nell’articolo del 2.8 c.a.rispondano correttamente del loro operato e diano soluzione ad un problema aperto ormai da troppo tempo. Greenaction Transnational * * * SCANDALO DIPIAZZA Pubblichiamo il nuovo esposto inviato da Greenaction Transnational all’assessore regionale Seganti, al prefetto, al presidente del Consiglio Comunale, avv. Pacor ed al quotidiano Il Piccolo, che non ci risulta averne pubblicato. Il quotidiano “Il Piccolo” ha pubblicato in data 2.8.2010 un articolo titolato “Terreno del sindaco, i consiglieri non c’entrano” in cui si riportano i convincimenti dei consiglieri comunali componenti la Commissione Lavori Pubblici in merito alla nota questione relativa alla alienazione del terreno comunale di via Verga a favore del sindaco in carica. Se il testo dell’articolo riporta fedelmente le dichiarazioni del Presidente della Commissione, del capo dell’opposizione nonché i pareri forniti dal legale del Comune e del Dirigente dell’Area immobiliare – tutte informazioni non smentite – riteniamo che in materia debba essere fatta chiarezza: 1)Il richiamo all’art.42 del D.lgs n.267/2000, comma 1 che recita: “Il Consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo” è del tutto iinconferente nel caso in esame, per il quale va invece applicato quanto previsto al comma 2 del medesimo articolo che statuisce: “Il Consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali: lettera l) “acquisti e alienazioni immobiliari…che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione…”. L’alienazione in questione non era assolutamente prevista in atti fondamentali del Consiglio, quindi in stretta ottem- Il commento si impone. Non tanto per la questione del terreno sulla quale si ormai detto di tutto, ma sul comportamento dei signori citati nell’esposto. In sintesi, dicono: il consiglio comunale non è competente in materia; ma i documenti attestano che con delibera n.119 del 21 dicembre 2006 è il Consiglio che ha dato il via libera alla vendita. Dicono ancora: se il tutto è viziato qualunque cittadino può darsi da fare per ottenere un decreto di nullità, sopportandone le spese e l’impegno, perché noi non c’entriamo: affermazioni suffragate dal talento politico del presidente della Commissione Lavori Pubblici, Lorenzo Giorgi, dalla competenza del dirigente l’Area Immobiliare e Patrimonio, Mauro Silla e, pare, dall’ardimento giuridico dell’avvocato del comune, Oreste Danese. Ma sono giustificazioni ed alibi impossibili. A costoro possiamo anche citare la delibera n.21 del 29.4.2009 del Comune di Lecco, in cui per un caso analogo di illecito acquisto da parte di un assessore, il Sindaco informa della «apertura ufficiale da parte del Comune di Lecco di un contenzioso per tornare in possesso del terreno, In data 7 aprile è stato consegnato l’atto di citazione per la dichiarazione di nullità del contratto di compravendita…». I relativi documenti sono a disposizione presso la nostra redazione. Siamo in possesso di altri documenti del genere. Questi signori e quelli che li sostengono dovrebbero smetterla di considerare i cittadini degli stolidi babbei. E così Fabio Omero, capogruppo del maggior partito dell’opposizione, che si è dichiarato in sintonia con le loro posizioni. Un comportamento che viene quotidianamente reiterato su pressoché tutte le questioni riguardanti il governo della nostra città, attuando di fatto una convergenza tra maggioranza e opposizione. Ricordiamo tra tutti il dissennato progetto dell’Unicredito per il porto, la dismissione illegale del Porto Vec AMMINISTRAZIONI DI SOSTEGNO Il sottoscritto A.d.S. Marco Marcon chiede scusa nel voler rubare nuovamente spazio prezioso a questa rubrica, ma vi si trova costretto a causa dell’ironia fuoriluogo degli avvocati autori della missiva pubblicata sul n. 5. Il sottoscritto si definisce “indipendente, in quanto non iscritto o collaborante con organizzazioni o enti sociali quali i patronati, sindacati, associazioni di consumatori; né tantomeno facente parte di studi legali. Invece di sbeffeggiare il sottoscritto, farebbero meglio a preoccuparsi, del crescente degrado della professione forense a Trieste. Nella quale non di rado la deontologia professionale lascia il posto ad una squallida ricerca di vantaggi personali anche ai danni dei propri clienti. È doveroso informare l’opinione pubblica (cosa che questa testata libera fa correttamente) che il giudice tutelare nomina guarda caso un avvocato o praticante tale in caso di conflitti tra parenti. Ma sulla nomina dell’avvocato e di un eventuale protutore ci sono in alcuni casi, parecchie anomalie. La nomina di un legale poi, porta alle volte ad una secretazione pressoché totale nei confronti dei parenti esclusi. Sul fatto che questo sia uno stato di diritto, forse è meglio sorvolare (vedi leggi ad personam). È ovvio che le leggi vengono fatte rispettare dalla magistratura e dalle forze dell’ordine e da altri pubblici ufficiali, ma non certo dagli avvocati, che rimangono soggetti privati. E se questo fosse uno stato di diritto, molti di più sarebbero già stati radiati dall’albo. Tengo inoltre a precisare che al sottoscritto, non interessa farsi leggere, ma segnalare un certo malcostume in questo settore, spiacente per voi ma regolarmente documentato. In merito poi all’affermazione che tutti i magistrati locali sono sempre stati pronti a sventare gli abusi, scusate ma per esperienza diretta sarebbe stato più opportuno a mio avviso usare il tlermine alcuni. Inoltre dallo scritto si evince che in sostanza secondo quegli avvocati, tutti gli A.d.S. non-avvocati sarebbero degli incapaci se non peggio, mentre loro sono tutti bravi e onesti. Un’immagine alquanto semplicistica che non fotografa di certo la realtà, fatta si di avvocati onesti, ma anche di avvocati disonesti, così come ci sono A.d.S. e tutori non avvocati onesti e altri che si approffittano della situazione e della mole di lavoro alla quale il tribunale è sottoposto con la mancanza di mezzi e personale. In merito agli indennizzi a favore di chi svolge questo compito la differenza sta nel fatto che se non sei avvocato forse otterrai il rimborso del trasporto pubblico perché lo fai per un parente o amico perché sei un pensionato, quindi hai tempo da perdere: vuoi mettere un avvocato, che “deve” sottrarre tempo alla sua attività. Infine sull’affermazione c che gli avvocati non si sottraggono agli uffici ai quali sono chiamati: forse perché sono praticanti, quindi non possono rifiutarsi, oppure scaricano il peso dell’amministrazione e/o tutela sui famigliari (ladri e incapaci),inviando la propria segretaria al disbrigo di questa o quella 8 q il tuono L ETTERE E SEGNALAZIONI pratica burocratica per il beneficiario. E a questo punto mi chiedo chi è realmente tale, l’avvocato o il beneficiario stesso. Ovviamente il sottoscritto è sempre disponibile ad un libero scambio di opinioni sull’amministrazione di sostegno e tutela a Trieste anche in un’altra sede, ma dubito fortemente che lorsignori avranno il coraggio di accettare. Marco Marcon - Amministratore di Sostegno * * * Ne dubitiamo anche noi. RIFLESSIONI Etologia sociale - Uomini o insetti? Si fa presto ad affermare che la legge è uguale per tutti o che i diritti umani devono essere rispettati da chiunque verso chiunque. La realtà purtroppo è da sempre stata ben diversa. Nell’ambito della giustizia sociale, in tutti i paesi anche i più “civili”, benché la frase dogmatica “la legge è uguale per tutti” campeggi nelle aule dei tribunali di fatto tale “dogma” viene sovente interpretato secondo determinate condizioni. Sia l’uomo culturalmente evoluto, sia il più misero ignorante, sanno che la legge non è uguale per tutti. Entrambi sanno che un povero rubagalline viene perseguito in ossequio alla legge, e qualche volta anche con rigore, mentre l’uomo potente viene spesso premiato d’intoccabilità proprio perché potente. E tutti sanno che è sempre l’uomo potente che fa le leggi e che le applica con parametri personali. Tutti le devono rispettare, tranne naturalmente lui che le emana, poiché troverà un appiglio, una scappatoia - sempre legale - per sfuggire alla sua legge. Egli domina perché ricco, istruito, sa e può, maneggiare il dispositivo che ha creato. E quando la legalità non basta, lusinga, corrompe, minaccia e conduce il suo gioco secondo i propri interessi. Tutti sanno la verità. Esattamente la stessa cosa accade coi popoli. Essi possono essere divisi in una graduatoria di cinque grandi categorie che indica soprattutto “il loro potere d’acquisto”: serie A, i più ricchi e potenti che dominano il mondo. Costoro vogliono imporre all’umanità la loro dottrina, economia, politica, cultura, per la sola emancipazione e benessere della loro categoria. serie B, anche ricchi, ma al servizio di quelli di serie A, costoro temono di compromettersi con i dominatori e pur sviluppandosi come loro, ora li temono, ora li aiutano. serie C, molto meno ricchi, che si contenterebbero della posizione B. Costoro sono i paesi in via di sviluppo, non allineati, che secondo la convenienza appoggiano A o B. serie D, grandi masse di gente. ricche e povere. dominate da direttive religiose o politiche che contrastano con lo stile di vita di A, B e C. serie E, lo sterminato numero dei miserabili, ignoranti, che pur sfruttati danno fastidio con la sola loro presenza, ad A, B, C e D. Se in natura non meraviglia che il più forte viva alle spese del più debole, perché recriminare se l’uomo fa lo stesso? I media, i politici, i religiosi, i sindacati, la magistratura - solo per citare coloro che si dichiarano paladini della giustizia - denunciano situazioni di sfruttamento ed ineguaglianza, ma nel loro piccolo sia il giornalista, il politico, il religioso, il sindacalista, il magistrato, a qualunque delle succitate categorie appartengano, tirano egoisticamente, l’acqua alloro mulino. I loro infimi interessi sono sufficienti a far loro dimenticare le belle parole, pronunciate magari in diretta Tv. Costoro però, se presi con le mani nel sacco sapranno addurre valide e brillanti scuse per la loro sfacciata ipocrisia. Allora perché meravigliarsi se i governi, le multinazionali, la WTO, la banca mondiale, fanno la stessa cosa, però alla luce del sole? Viene allora da riconoscere che almeno questi ultimi sono coerenti, rispetto all’impiegato d’ufficio che, mentre sfila contro la guerra, odia il collega che gli ha fatto lo sgambetto; allo studente universitario che, mentre sfila contro l’inquinamento, fuma e butta la cicca per terra; all’industriale che, mentre protesta che il governo fa poco, cerca di pagare meno tasse possibile; al commerciante che, mentre teme le rapine, rapina i clienti appena può, aumentando i prezzi. Perché dunque vedere sempre la pagliuzza negli occhi degli altri e non la trave nel proprio occhio? Perché indignarsi per il megasperpero edilizio frutto d’intrallazzo-ingordigia di mafie-politica, e dar nessun conto quando noi spendiamo stupidamente il nostro denaro? Un commerciante spara al rapinatore che lo ha assalito e derubato: perché l’America non dovrebbe sparare agli arabi o ai comunisti o a chiunque minacci il suo benessere? La risposta è semplice: perché ci sono gli uomini, categorie A, B, e forse C e poi gli insetti di tutte le altre categorie. Egli uomini, sfruttano, gli insetti... e quando questi diventano troppi e danno fastidio, allora li si elimina: lasciandone però un numero sufficiente da schiavizzare. Sergio Martini * * * L’etologia sociale è senz’altro uno studio da coltivare. 2010 anno europeo della lotta alla povertà La storia di ogni società esistita, fino a questo momento, è storia di lotte di classi. Oppressori ed oppressi sono in reciproco contrasto, e nell’attuale dittatura del denaro, il potere statale è un comitato che amministra gli affari delle classi egemoni. Il potere (anche quello occulto, anche l’intreccio tra politica, economia, finanza) dovrebbe rappresentare il principale interesse della scienza politica, ma è un fenomeno difficile da comprendere, sfuggente ad un’analisi precisa. I poteri sono rapporti sempre su altri (sfruttatori e sfruttati) e tendono a stabilizzarsi, cioè a trasformarsi in dominio. La menzogna è la verità del dominio, con la disinformazione organica. “Tutto il progresso tecnico è posto al servizio della menzogna. L’uomo moderno è immerso nella menzogna, respira la menzogna, è sottomesso alla menzogna ogni istante della sua vita” (Alexandre Koyre’ 18921964). Il potere mass-mediatico o manipolativo significa la vittoria, sul piano macrosociale e psicologico-individuale, dell’immagine sintetica, ipnotizzante rispetto alla logica della lettura, e della scrittura basata sul discorso logico-analitico, in cui il libro e non l’immagine audio-visiva, continua ad essere lo strumento più importante della comunicazione. Il potere mass-mediatico dell’attuale rivoluzione digitale, sembra offrire all’individuo maggiori possibilità di informazione e di libera fruizione attraverso la multicanalità. Scatta però qui il cortocircuito digitale. Come dalla prima televisione generalista e poi tematica, questo individuo in realtà è stato appiattito e sgretolato dalla manipolazione, attraverso la massiccia pressione di stimoli e suggestioni emotive (pensiamo anche al ruolo della pubblicità). “Il popolo esiste solo in quanto assiste, quando applaude lo spettacolo messo in scena” (Alessandro Dal Lago, sociologo). Sabato, 11 settembre 2010 Che fare? Disvelare con l’analisi, le inchieste, la contro informazione, i rapporti di potere, e recuperare l’autonomia dell’individuo (non solo consumatore e cliente) per trasformare la rivoluzione digitale in un’occasione di autentica crescita umana invece di subirla. Noam Chomski nel suo saggio “Capire il potere” dice che finché ci sarà il controllo privato dell’economia non importano le forme di governo, perché la politica avrà un ruolo marginale. “Il fatto è che il potere sta sempre altrove”. Il potere va distinto dall’autorità. Il potere costringe, comanda e obbliga, l’autorità fa crescere ed è accettata fino a quando è percepita come autorevole, fondamentale per l’aspirazione al riconoscimento sociale, come osserva Heinrich Popitz in “Fenomenologia del potere”. Il potere consiste, dunque, nella facoltà di piegare altri al proprio disegno, indipendentemente dal loro desiderio o volontà. I vertici sociali, culturali o politici, connotati dall’avidità in una a-società diventata “mercato”, sono strutturalmente conservatori, perché non hanno interesse allo sviluppo. Credono, al più, nell’espansione compatibile con i loro interessi, e sanno che ogni cambiamento reale può comportare la rottura dei loro equilibri privilegiati e mettere a rischio la loro posizione di vantaggio. Elsa Morante ha scritto: “II disonore dell’uomo è il potere, fondato sul binomio padroni e servi, sfruttati e sfruttatori. Una rivoluzione che ribadisce il potere è una falsa rivoluzione”. Rivoluzione come dissoluzione del potere-dominio, non come sua conquista per una nuova qualità di vita equo-solidale. “Chi ha manipolato e radicalmente (antropologicamente) mutato le grandi masse contadine e operaie italiane è un nuovo potere, che mi è difficile definire: ma di cui sono certo che è il più violento e totalitario che ci sia mai stato. Esso cambia la natura della gente, entra nel più profondo delle coscienze” diceva in un’intervista del 1974 Pier Paolo Pasolini, profeta del capitalismo consumista. La visione antagonista e utilitarista dell’altro è all’origine di tutte le guerre e sulle risorse, a partire dalle guerre economiche, commerciali, tecnologiche. Per questa ragione il regime capitalistico è incapace di pace, di solidarietà, di condivisione, di giustizia sociale. Espropria anche l’anima agli umani questo sistema economico criminale, che socializza le perdite, privatizza i profitti e realizza il miracolo di creare denaro dal denaro senza alcun lavoro socialmente utile. Ma l’umano, cittadino del pianeta, farà disobbedienza, dissenso, resistenza, perché come dice Sören Kierkegaard: “L’uomo è una sintesi di infinito e di finito, di temporale e di eterno, di libertà e di necessità. Lo spirito è il potere che la conoscenza esercita sulla vita. L’uomo è spirito. è l’essere se stessi”. E la ricchezza non può essere il fine ultimo degli Stati, ma la felicità interna lorda (Gross National Happiness), che può sconfiggere il potere-dominio. 2010 anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, un’occasione concreta per passare dalle riflessioni alle politiche concrete. Per soddisfare la fame e la sete di giustizia non basta la solidarietà. ci vuole anche la legalità (anche a Trieste!). Edoardo Kanzian Giornalista/pubblicista *** Giusto, anche se la storia dell’umanità non è solo lotta di classi, ma anche di idee, spiritualità, saggezze e follìe. CARTA D’IDENTITà ELETTRONICA: NON SERVE L’APPUNTAMENTO L’ufficio stampa del Comune di Trieste comunica che dallo scorso 23 agosto i cittadini i quali intendono richiedere una carta d’identità elettronica potranno rivolgersi agli uffici di via Genova 6, senza dover fissare preventivamente un appuntamento come avveniva fino ad ora. L’orario di apertura al pubblico, analogamente a quello degli altri uffici, sarà il seguente: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e anche il pomeriggio dalle 14 alle 16,30 nelle giornate di lunedì e mercoledì. Il costo della carta d’identità elettronica è di 25,42 Euro. il tuono q 9 DIRITTI DEI CITTADINI Sabato, 11 settembre 2010 dal 1999 ad oggi l’abbonamento ha subito un aumento del 40% a fronte di un’inflazione del 25,69% Autobus, quanto ci costi? Il 1° gennaio 2002 in 12 Paesi europei, Italia compresa, è arrivato l’Euro: in effetti si è semplicemente materializzato (come si dice tecnicamente è entrato in circolazione), perché era già entrato in vigore il 1° gennaio 1999 (per 11 Paesi - era esclusa la Grecia che lo adottava il 1° gennaio 2001). Per convincersene bastava guardare i biglietti (e gli abbonamenti) dell’autobus, dell’ACT (Azienda Consorziale Trasporti) prima, della TT (Trieste Trasporti) poi: nel 1999 appare il doppio prezzo Lire/Euro che sparisce nel 2002. Il tasso di cambio era stato fissato dal Consiglio europeo in base ai valori sul mercato al 31 dicembre 1998 nel passaggio dallo SME alla moneta comune: ad 1 Euro corrispondono 1936,27 Lire. Ricordo che lo SME (Sistema Monetario Europeo) era stato creato nel 1979 dal presidente francese Giscard d’Estaing assieme al cancelliere tedesco Helmut Schmidt. Quest’ultimo, nel 1997, in un’intervista rilasciata al Reader’s Digest edizione tedesca (Das Beste) affermava che l’adozione dell’Euro come moneta comune europea era necessaria e che «sta diventando sempre più importante nell’era della globalizzazione, e risponde agli interessi fondamentali della Germania, della Francia e degli altri Paesi». E aggiungeva che l’Euro «sarà stabile quanto il marco tedesco all’interno dell’Unione Europea. Al di fuori dell’Unione sarà anche più stabile, e dunque otterrà un successo completo». Anche se Schmidt, nella stessa intervista, era molto critico a proposito dei criteri di stabilità formulati nel trattato di Maastricht del 1992, e gli svi- luppi dell’ultimo decennio sembrano proprio dargli ragione: «Sono criteri illusori, per rispettare i quali saranno necessari giochi di prestigio e operazioni cosmetiche». Ma ritorniamo al nostro portafoglio e a una spesa fissa e necessaria per buona parte dei triestini: l’abbonamento rete. L’ultimo anno con stampato il solo valore in Lire è il 1998 e l’abbonamento costava 35.000 Lire. L’anno dopo il prezzo diventava 38.500 Lire e appariva l’equivalente 19,88 Euro. Dopo un decennio, anno dopo anno, aumento dopo aumen- to, ora paghiamo 27,90 Euro: ben 8,02 Euro in più corrispondente ad un aumento del 40 % (per la precisione 40,34%). A fronte di un’inflazione ISTAT del 25,69% (dato che si evince dalle tabelle ISTAT - FOI- indici nazionali dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati - indice generale). L’abbonamento rete è il corrispettivo per un servizio pubblico che pure gode di sovvenzioni regionali – tutto ciò stride con l’immagine che il cittadino spererebbe avere: un servizio, quindi un’azienda no profit, non un’azienda che si divide utili – se han- no tanti soldi abbassino il prezzo – ma poi chi decide i prezzi è la Regione: per il 2010 bisogna far riferimento alla Deliberazione della Giunta regionale 10 dicembre 2009, n. 2796, BUR n. 51 del 23 dicembre 2009, p.282 e successive, allegato A. Ma il nostro Euro non è più la Lira: partito più forte del dollaro USA a 1,16675 dollari, dopo varie fasi altalenanti (il 26 ottobre 2000 l’euro crolla al minimo storico di 0,8229 e il dollaro vale oltre 2.350 delle vecchie lire) ora vale 1,27 dollari (31 agosto 2010) ovvero più del dollaro, quindi più di una moneta che decenni fa, al pari di marco tedesco e sterlina inglese, era ritenuta moneta forte. Per renderci conto di cosa voglia dire moneta forte si pensi a Stravinskij che nel 1934, rimasto senza patria dopo la rivoluzione d’Ottobre del 1917, ricevuta la cittadinanza dalla Francia, continuò a pretendere che i suoi onorari “francesi” fossero versati in dollari o sterline, perché scrisse: «Non volevo perdere neanche un centesimo di quel che la mia arte mi permetteva di guadagnare». Noi invece di centesimi ne abbiamo persi parecchi visto che in un decennio il prezzo del nostro abbonamento rete è rimasto fermo solamente dal 1999 al 2000. E non possono neanche giustificarsi dicendo che le paghe sono aumentate del 40%, allo scrivente non risulta. Gli aumenti “esorbitanti” verificatisi a partire E per avere l’abbonamento rete gratuitamente? Dall’11 gennaio 2010, la Provincia di Trieste rilascia tessere annuali gratuite per il trasporto urbano ed extra urbano in favore di determinate categorie di persone, fra cui invalidi civili, ex deportati, invalidi di guerra e altri. L’attuale servizio prevede, almeno fino a luglio, il rilascio immediato della tessera dell’intera rete gestita dalla Trieste Trasporti. Inoltre la Provincia di Trieste interviene a sostegno dei lavoratori che hanno perduto il lavoro o si trovano in cassa integrazione. La prima misura, concordata con CGIL, CISL e UIL, è la distribuzione dal 2002 non sono legati all’Euro, che è entrato in vigore in effetti nel 1999, ma dipendono dall’introduzione della sua realizzazione e materializzazione –banconote e monete–, alla “lettura” sbagliata “1 Euro = 1000 LIRE” e a coloro che hanno pensato che dovevano vigilare i cittadini isolando i “cattivi convertitori” con la “forza del mercato”. Purtroppo ciò non è avvenuto e molto spesso le istituzioni sono quelle che favoriscono gli aumenti, come nel caso del nostro abbonamento rete che dal 2000 non si è fermato neanche un anno. Riusciranno a capire che l’Euro non è più la Lira? Ora anche i turisti si lamentano dei prezzi! E se li perdiamo per altri lidi … Anna MAG di tessere mensili gratuite di abbonamento per le linee della Trieste Trasporti. Rivolgersi a: Ufficio Relazioni col Pubblico della Provincia di Trieste Piazza Vittorio Veneto n.4 040 3798512-538 Dal lunedì al venerdì: 10 - 12.30. Lunedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 17.00 Consegne tessere: lunedì e giovedì 10 - 12.30 – prime due settimane del mese Nota: per le tessere bus del trasporto agevolato per invalidi recarsi presso il Palazzo provinciale, via S. Anastasio 3, piano terra, orario 8:30 - 12. Il Bosco dI BasovIzza sfregIato dalla sporcIzIa: perché rovInare un’area così Bella dal punto dI vIsta naturalIstIco? Sempre nuove discariche sul Carso Uno dei fenomeni geologici più importanti al mondo è il Carsismo. Circa un terzo del nostro pianeta ne è interessato e il suo prodotto, il Carso (termine di origine preindoeuropea) si è sviluppato nel corso di milioni di anni a partire dal Giurassico giungendo fino ai giorni nostri sotto forma di splendidi paesaggi naturali ricchi di vegetazione (prevalentemente macchia mediterranea), fiumi sotterranei e animali selvatici. Ed è proprio dal nostro Carso che sono iniziati i primi importanti studi a riguardo visto la complessità morfologico- strutturale e bellezza. Oggi è anche diventato meta per le famiglie in cerca di relax, gli sportivi e gli escursionisti. Insomma, si tratta di un grande polmone verde che sa offrire ai suoi amanti la possibilità di risanarsi dallo stress della vita quotidiana; il tutto a pochi chilometri dalla città. Purtroppo la generosità con cui questo vec- chio polmone dona i suoi frutti non è sempre ripagata a dovere. Il Bosco di Basovizza, ad esempio, è stato sfregiato da alcuni incendi e soprattutto dalla sporcizia. In particolare il tratto di bosco che si apre sulla strada verso Draga S. Elia e Strada per Pesek, è completamente sommerso dall’immondizia: vecchi indumenti, scarpe di ogni tipo, borsette e borse frigo, mozziconi di sigaretta, bottiglie e lattine, vecchi copertoni e addirittura un climatizzatore avvolto nel nylon. Perché? Eppure le discariche cittadine ci sono e funzionano. Non mancano poi escrementi di ogni tipo: parecchie sono le persone di passaggio che dopo essere scese dalle proprie automobili usano il bosco come toilette. Anche il tratto di bosco che avvol- ge l’antico pozzo minerario oggi trasformato in foiba monumentale è imbrattato da escrementi maleodoranti. Fortunatamente la zona attorno alla Grotta Nera e allo stagno, il Bosco Bazzoni, sembra essersi in parte salvata e questo perché è continuamente monitorata e curata dagli studiosi del Gruppo Speleologico San Giusto. Perché dunque rovinare un’area così bella dal punto di vista naturalistico e così importante per gli studiosi moderni? Angela Spechar 10 q il tuono DIRITTI DEI CITTADINI Sabato, 11 settembre 2010 «Un miliardo di persone soffrono la fame con vera e propria difficoltà qUotidiana di reperire acqUa e alimenti» Economia del dono contro la fame Sono circa un miliardo le persone che nel mondo soffrono la fame. Sentire questi dati fa sempre una certa impressione e le persone vogliono saperne di più, ed ecco infatti che parlare di diritto al cibo ha portato a riempire la piccola sala di Androna degli Orti, che questa volta ha ospitato Vittorio Rinaldi assieme a Pino Roveredo per il nuovo appuntamento di “Incroci di parole”. Questo incontro, che fa parte di una serie di eventi organizzati dall’Associazione Alt (Associazione cittadini e familiari per la prevenzione e la lotta alla tossicodipendenza) per festeggiare i suoi vent’anni e i dieci anni del suo giornale Volere Volare, è stato organizzato con la collaborazione dell’Associazione Mosaico e dell’Associazione Senza confini - Brez Meja. Il tema è stato la campagna D(i)ritto al cibo di Ctm Altromercato, che ha lo scopo di promuovere il commercio equo e solidale, far conoscere le cause della fame e proporre soluzioni concrete. Il coordinatore di questa cam- solidarietà in risposta; se questa pagna a livello nazionale, Vittorio strategia fallisce allora le famiglie Rinaldi, è stato l’ospite di questa smettono di essere solidali e si engiornata ed ha promosso anche il tra nella “seconda fame”, dove si suo libro Anatomia della fame, iniziano a creare forti dipendenze che uscirà a novembre nelle libre- dei più poveri nei confronti dei rie, ma che è disponibile in ante- più ricchi. Se la crisi prosegue prima nelle botteghe del commer- si propagano le carestie, che cio equo e solidale. «Un miliardo portano alla scomposizione di persone soffrono la fame» ha del tessuto sociale». esordito Rinaldi, che oltre ad esRinaldi ha spiegato infatti sere un esperto dell’argomento e come uno degli effetti più pespecializzato in antropologia, ha ricolosi della fame sia il fatto passato dieci anni lavorando per che possa portare a comportala cooperazione internazionale. menti che normalmente ver«Ma questa situazione non com- rebbero considerati aberranti prende solo la povertà in senso che sfaldano i legami comunilato, ma la vera e propria difficol- tari. «In ogni caso la carestia tà quotidiana di reperire acqua e è poco frequente ed è legata alimenti - ha continuato l’antro- ad eventi straordinari ripetupologo - questo libro è la sintesi ti, come alluvioni e siccità», di vent’anni di espeha affermato lo rienza di vita e di ristudioso nella «Se si arriva alla cerca». sua spiegaziocarestia c’è una Alla domanda di ne, «molto più Pino Roveredo sulla corresponsabilità diffusa è invece la differenza del signipolitica: significa fame cronica, che ficato dell’affermacolpisce tutti i giorche nessuno è zione “ho fame” in ni i nove decimi di intervenuto» occidente rispetto ai quel miliardo di paesi più poveri, Ripersone, soprattutnaldi ha spiegato che «la fame di to i bambini durante i loro primi cui si parla qui non è appetito, ma anni di vita». Rinaldi ha illustrato una pressante esigenza di soddi- inoltre la differenza sostanziale sfare bisogni fondamentali». La tra le carestie di oggi rispetto a FAO (Food and Agriculture Or- quelle precedenti, che consiste nel ganization) classifica come “affa- fatto che prima il mondo non era mati” persone che rispondono a in grado di intervenire in questi condizioni molto diverse e a modi casi, mentre a partire dalla secondi vivere differenti. «La “prima da metà del Novecento può farlo. fame” riguarda una scarsità dif«Tutte le carestie del seconfusa – ha continuato a chiarire do dopoguerra potevano essere l’esperto - che porta a reazioni di evitate perché maturano lenta- internazionale, è intervenuto». Si è entrati poi nella questione degli aiuti umanitari, un tema delicato poiché si rischia di portare a una perdita di fiducia o a diminuire la voglia di mobilitarsi, ma a questo proposito Rinaldi ha assicurato che «questo tipo di aiuti ha scongiurato molte carestie». L’antropologo ha confermato però che se questi sostegni non vengono gestiti in modo oculato possono avere anche effetti controproducenti. «Se inondi un territorio di cibo è inevitabile un conseguente scoraggiamento della produzione agricola locale e questo è grave perché queste po- polazioni vivono prevalentemente di agricoltura». Inoltre, «se gli aiuti umanitari diventano la principale fonte di potere sul territorio si avrà una delegittimazione delle istituzioni locali». Alla fatidica domanda su dove finiscano i soldi donati con gli sms o nelle situazioni di emergenza come Haiti, Rinaldi ha risposto che «è molto difficile da stabilire perché ci sono molte variabili: dipende da quando li si dona, a chi, eccetera. È certo che la cooperazione internazionale ha dei costi del personale e di struttura, quindi una parte del denaro è sicuramente destinato a quello. Bisogna poi vedere se i soldi che arrivano sono destinati ad aiuti di emergenza oppure a progetti che poi durano nel tempo». L’incontro è terminato con un’ultima riflessione di Vittorio Rinaldi: «La mancanza di cibo non riguarda soltanto gli effetti corporei ma anche quelli dell’identità della comunità locale e porta alla perdita di tutta una serie di valori nel legame affettivo. L’economia del dono, che implica un dovere di accettare e di restituire, oltre ad avere l’obiettivo di salvaguardare i rapporti sociali e un certo grado di coesione nella comunità, è l’unico modo di sopravvivere in condizioni di privazione estrema». Diana Collarini famiglie. Tutti i centri dell’associazione Sonček sono allestiti per esser vissuti da persone con limitate capacità motorie; in essi sono assenti tutte le barriere architettoniche che impediscono il normale svolgimento dell’attività per gli ospiti e i loro genitori. Il pernottamento d’ogni singola famiglia con accanto il proprio figlio – aggiunge Sonja – è assicurato da una serie di bungalow privati dove la quiete e la vita privata di ognuno sono preservate. La programmazione giornaliera è molteplice e coinvolge i genitori con i loro figli, oppure singolarmente i genitori o i figli. Ogni giorno gli ospiti disabili, in base all’età, sono coinvolti in attività motorie e didattiche atte a migliorare le loro capacità. «Seguiti costantemente da figure professioniste – spiega la direttrice –, i ragazzi sono guidati e spronati a lavorare su se stessi per raggiungere piccole mete quotidiane e a conoscere altre persone con gli stessi problemi. La partecipazione attiva dei genitori è essenziale per la buona riuscita del soggiorno. Il successo è garantito già grazie alla conoscenza reciproca tra le famiglie, allo scambio d’esperienze e di consigli». «La possibilità di accogliere bambini e adulti disabili provenienti dall’estero – conclude la direttrice – è una realtà. Tre anni fa un italiano, lamentansodi delle difficoltà riscontrate in Italia per far ottenere delle sedute di fisioterapia per suo figlio disabile, è rimasto positivamente colpito dalla nostra organizzazione e apertura. Non siamo soltanto noi ad aiutare chi ha bisogno: ogni bambino, ragazza, genitore, fisioterapista e volontario che solca la nostra porta è un plus-valore per noi che facciamo questo mestiere. Per noi, che non smettiamo mai d’imparare». Daniele Fasolo mente e in questo tempo c’è la piena possibilità di intervenire. Se si arriva alla carestia c’è una corresponsabilità politica poiché significa che nessuno, né a livello locale né a livello nazionale o Associazione Sonček, un aiuto contro la paralisi cerebrale Una realtà che potrà giovare a molte persone nate prematuramente o affette da paralisi celebrale e alle loro famiglie si situa ad Elleri (Elerji, Slovenia), a poche centinaia di metri dal confine muggesano di Santa Barbara. Questa realtà si chiama associazione Sonček. Sonček è un’associazione slovena nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della pari opportunità, per integrare le persone colpite da paralisi celebrali nella società, per aiutare loro e le rispettive famiglie e per dare l’opportunità ai genitori di conoscere altre famiglie con le stesse situazioni in modo da scambiarsi saperi ed esperienze. «L’associazione – ci spiega Sonja Kerhe, la direttrice del centro di Elleri – vanta l’ausilio di numerosi centri sparsi in tutta la Slovenia e da molti anni accoglie bambini e adulti disabili con le famiglie per dei periodi di dodici giorni. Durante i soggiorni, divisi per età e grado di disabilità, gli ospiti sono invitati a conoscersi, a fare dei percorsi d’educazione motoria e didattica, passeggiate a cavallo, escursioni, nuotare e divertirsi. Infatti – continua la direttrice – la conoscenza reciproca e la consapevolezza di non esser soli, è un aspetto importantissimo per la crescita di bambini disabili e per le loro famiglie le quali, ricoprono un importante ruolo attivo per tutta la durata del soggiorno». La qualità e la competenza dell’associazione sono comprovate da molti anni d’esperienza nella cura e nella riabilitazione di persone disabili grazie all’impiego di professionisti come fisioterapisti, medici, fisiatri etc. «Il personale volontario – sottolinea la direttrice –, anch’esso selezionato in base a rigorosi criteri di professionalità, rispetta i prerequisiti di competenza richiesti dall’associazione per potervi lavorare». Il centro di Elleri non è l’unico ad essere alla portata delle famiglie italiane: poco distante da esso è in funzione il centro di Premanzano (Premančan), preposto alle stesse finalità e gestito con pari professionalità, può ospitare sedici ospiti con le rispettive Sabato, 11 settembre 2010 TRIESTE che lavora Pubblicità il tuono q 11 12 q il tuono SOCIETÀ CaratteristiChe del disturbo da defiCit di attenzione Con iperattività La sindrome di Gianburrasca Che cos’è l’ADHD? Ci sono bambini che sembrano schegge impazzite. Toccano tutto, non riescono a stare fermi, parlano in continuazione. A scuola sono distratti, si alzano continuamente e girano per l’aula, fanno i dispetti, non sanno rispettare le regole e i turni nei giochi. Sono tanti i bambini che possono essere considerati vivaci, ma quando si nota che questi comportamenti sono eccessivi, sono persistenti in diversi contesti (a casa, a scuola, in ambienti di gioco) e nella gran parte delle giornata, contrastano con il livello di sviluppo e provocano un forte disagio al bambino stesso e agli adulti che lo circondano, è il caso di porsi una domanda precisa: questo è soltanto un bambino particolarmente agitato o c’è qualcosa di diverso che non dipende dall’educazione che ha ricevuto e prescinde la sua volontà? Il Disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività (in americano Attention Deficit Hyperactivity Desorder - ADHD), è un disordine dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell’adolescente, caratterizzato da mancanza di attenzione, impulsività e iperattività. (APA, 1994). In alcuni casi può essere difficile discriminare tra eccessiva vivacità del bambino ed una lieve forma di ADHD, ma la maggior parte dei soggetti che vengono riferiti ai clinici presentano una sintomatologia ben superiore alla soglia. «Stai attento!» Uno dei sintomi centrali della patologia è la mancanza di attenzione, ma che cosa si intende per attenzione? Per tentare di chiarire questo concetto complesso, facciamo qui riferimento in particolare all’ambito scolastico, in quanto la scuola è l’ambiente dove il soggetto con deficit di attenzione incontra maggiori difficoltà. Prestare attenzione alle istruzioni per svolgere un determinato compito comprende la capacità di essere tranquilli, di ignorare o di non rispondere a stimoli esterni, non pertinenti al compito, quella di isolare la voce dell’insegnante da altri stimoli uditivi e comprendere dal suo tono, dall’atteggiamento, dall’espressione, la sua richiesta di attenzione. Include anche la capacità di resistere alla tentazione di chiedere il permesso di uscire e di fare domande, di organizzare il proprio materiale e di accorgersi tempestivamente dei cali di concentrazione. La richiesta «Fai attenzione!» comprende quindi la pretesa che il bambino metta in gioco tutte queste abilità, diverse tra loro e per nulla semplici. «Prima di ... pensa!» Il secondo elemento distintivo della sindrome è l’impulsività, una caratteristica individuale abbastanza stabile nel tempo che si manifesta nella tendenza ad agire prima di aver riflettuto adeguatamente, nello “sparare” una risposta prima che sia terminata la domanda e nel non riuscire ad attendere il proprio turno nel gioco e in altre attività di gruppo. Oltre che nella persistente impazienza, si manifesta anche con l’intraprendere azioni pericolose prima di aver considerato le possibili conseguenze negative che esse possono generare. «Stai fermo!» L’iperattività, infine, è caratterizzata da una continua agitazione, dall’incapacità di rimanere seduti e fermi e dall’eccessiva at- tività verbale e motoria. Le manifestazioni di iperattività tendono a modificarsi nel corso del tempo: nei primi sei anni è molto marcata, successivamente essa diminuisce in frequenza ed intensità e si sostituisce con un senso di irrequietezza e con l’incapacità di sostenere un impegno prolungato. Un altro aspetto significativo della sindrome è l’incapacità di mettere in atto processi di controllo e di autoregolazione del proprio comportamento. Il termine autocontrollo indica la capacità di inibire o di posporre le immediate risposte motorie ed emotive ad un evento ed è fondamentale per l’esecuzione di qualsiasi compito. La diagnosi Alcuni studi epidemiologici condotti in Italia (Gallucci et al.,1993 Camerini et al. 1999, Marzocchi e Cornoldi, 2000 in SINPIA, 2006) dimostrano che la frequenza del disturbo nella popolazione infantile generale è circa del 4% (in pratica un bambino in ogni classe di 25 alunni) e che la sindrome è molto più diffusa tra i maschi che tra le femmine. La diagnosi di ADHD è essenzialmente clinica ed è di competenza di un centro specialistico di neuropsichiatria infantile. Essa si basa sull’osservazione del bambino e sulla raccolta di informazioni fornite da fonti multiple e diversificate quali genitori, insegnanti, educatori. (SINPIA, 2002). Gli insegnanti hanno infatti un ruolo fondamentale nell’osservazione del bambino e nella collaborazione attiva al piano terapeutico stabilito. Si utilizzano spesso questionari e interviste semistrutturate, utili per misurare la severità del disturbo e seguirne l’andamento nel tempo. Tali strumenti possono essere esclusivamente centrati sulla sintomatologia ADHD, oppure spaziare sui diversi ambiti della psicopatologia, per individuare possibili disturbi associati (come disturbi Che cosa causa l’ADHD? Quali siano le ragioni dell’insorgenza del ADHD rimane una delle questioni più intricate e tuttora irrisolte di psichiatria, psicologia e genetica clinica dell’infanzia. Diversi sono i fattori che determinano lo sviluppo di questa sindrome: essi vengono generalmente distinti in fattori genetici, neurologici, ambientali e psicosociali. Gli studi condotti sulle famiglie dei bambini con ADHD dimostrano la componente ereditaria del disturbo: si è osservato che i fratelli e le sorelle di bambini con ADHD hanno una probabilità di sviluppare la sindrome da cinque a sette volte superiore a quella dei bambini appartenenti a famiglie non colpite; anche gli studi condotti sui gemelli riportano che un numero variabile tra il 50 ed il 90% dei gemelli monozigoti presenta la stessa sindrome. Inoltre, i figli di un genitore affetto da ADHD hanno fino a cinquanta probabilità su cento di manifestare le stesse difficoltà. Alcune caratteristiche dei genitori sono predittive della presenza dell’ADHD nel figlio: fattori di rischio sono la depressione o la condotta antisociale dei genitori, problemi di alcoolismo durante la gravidanza e complicazioni durante la gestazione o il parto. La presenza di problematiche attentive e/o comportamentali nei genitori rappresenta un importante elemento di rischio per l’insorgenza del ADHD anche nei figli con una probabilità che raggiunge il 57% (Biederman et al., 2000). Il filone di ricerca centrato sui fatto- Sabato, 11 settembre 2010 L’articolo medico che pubblichiamo qui è rigoroso e di notevole interesse, ma richiede l’avvertenza ai lettori che la diagnosi della sindrome non può venire azzardata da profani appena si ritiene un bambino troppo agitato. Si tratta infatti di diagnosi specialistiche straordinariamente difficili e delicate, così come le relative terapie farmacologiche con sostanze che hanno dato luogo in molti Paesi a gravi abusi. Si sono diffuse infatti le somministrazioni improprie di Ritalin per “tenere buoni” bambini che in realtà non avevano quella sindrome, ma vivacità particolari o problemi caratteriali, comportamentali ed affettivi da affrontare e risolvere altrimenti. ri neurologici ritiene che all’origine del disturbo vi sia un danno cerebrale e che l’ADHD nasca da un difetto evolutivo nei circuiti cerebrali che stanno alla base dell’inibizione e dell’autocontrollo. In particolare, alcuni studi fondati sulle moderne tecniche di elaborazione di immagini hanno indicato quali potrebbero essere le regioni cerebrali il cui cattivo funzionamento spiegherebbe i sintomi dell’ ADHD. La corteccia prefrontale e i nuclei della base modulano la capacità di controllo dell’inibizione, il cervelletto e la percezione del tempo e la capacità di posticipare le gratificazioni e, negli individui affetti da ADHD, sono state riscontrate specifiche alterazioni morfologiche e funzionali di queste aree significativamente meno estese del normale. (Sonuga-Barke, 2003). L’anomalo funzionamento di queste strutture cerebrali ha molteplici cause: in più della metà dei casi sembra che tale fenomeno sia dovuto ad una disfunzione di alcuni dei numerosi geni che normalmente sono attivi durante la formazione e lo sviluppo della corteccia prefrontale e dei gangli basali (Barkley, 1999). Sembra che i bambini con ADHD abbiano una maggior probabilità di presentare una particolare variante del gene che regola la percezione della dopamina (Cook et al., 1995). Come in altre patologie psichiatriche, è verosimile che i fattori genetici e neurologici determinino la predisposizione allo sviluppo della sindrome, ma l’attivazione di tale predisposizione è modulata anche da fattori ambientali, come le condizioni socio-economiche e il clima familiare, l’esposizione prenatale a sostanze tossiche e farmaci, basso peso dell’individuo alla nascita, il consumo di alcol e droghe durante al gravidanza (Jensen et al. 1997; Jensen 2000; Zuddas et al. 2000). Considerando l’importanza dell’influenza esercitata dal contesto familiare sullo sviluppo psicoaffettivo del bambino di può affermare che l’interazione disfunzionale genitore-bambino rappresenta un’aggravante del disturbo ADHD. Si parla spesso di bambini iperattivi, dimenticando che essi cresceranno, diventeranno adolescenti e poi adulti. L’ADHD è un disturbo di tipo cronico e, nella maggior parte dei casi la sintomatologia non sparisce con la crescita; secondo quanto riportano le linee Guida (2002) il decorso del disturbo può essere così riassunto: 25-35% Recupero completo in adolescenza 15-20% Evoluzione verso altra psicopatologia 40-50% Persistenza in adolescenza: Che fare? In generale la prognosi per il soggetto ADHD non sottoposto ad un adeguato trattamento non è felice: «Si possono riscontrare problemi della salute mentale e non si possono escludere problemi relazionali anche nella vita di coppia e di inserimento lavorativo» (Kirby, 1986, pag 50). Il problema non va quindi ignorato, pensando che si risolva con lo sviluppo. Al contrario, durante la crescita si associano problematiche meno presenti durante infanzia, quali le difficoltà di relazione con gli altri e la mancanza di auto stima, due aspetti interconnessi che si influenzano reciprocamente. I trattamenti, che si divido- no principalmente nel filone psicologico e in quello farmaco logico, sono i seguenti: • Sul bambino: Intervento di tipo psicoeducativo, Terapia cognitivo-comportamentale e Terapia farmacologica. • Sui genitori: Parent training, che consiste nel coinvolgimento della famiglia in un programma strutturato; i genitori non vengono colpevolizzati, ma sollecitati a collaborare per promuovere dei miglioramenti: si insegnano loro modalità adeguate e non punitive per gestire i comportamenti problematici del figlio. • Sulla scuola: Teacher training, che prevede la consulenza e la formazione degli insegnanti, volta a potenziare le proprie risorse emotive e a migliorare la relazione col bambino e i suoi rapporti con i compagni, e la progettazione di un ambiente classe altamente strutturato, per facilitare i processi di apprendimento. Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, l’ADHD è curato principalmente con un farmaco a base di Metilfenidato, commercializzato dalla Novartis con il nome di Ritalin. Il “Disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività” rappresenta una delicata tematica d’attualità e si trova al centro di numerosi dibattiti soprattutto per l’aspetto relativo alla terapia farmacolgica: i media e numerose associazioni segnalano il grave pericolo di abuso delle sostanze farmaceutiche e ne mettono in evidenza gli effetti collaterali. Va sottolineato che gli psicostimolanti vengono somministrati solo nei casi sintomatologicamente più gravi e che in Italia l’Istituto Superiore di Sanità ha avviato, nel 2007, il Registro Nazionale per l’ADHD dove vengono protocollati e monitorati i bambini a cui è stato prescritto il farmaco (rnetilfenidato e atomexetina).Vi sono quindi delle direttive molto precise circa le procedure di diagnosi e di prescrizione e il Registro consente una costante verifica dei casi. Il farmaco è un mezzo e, se usato in modo corretto e responsabile, contribuisce al miglioramento della qualità della vita del bambino. Sulla base di numerosi studi di efficacia, la letteratura appare sempre più orientata a sostenere la necessità di adottare un approccio multimodale che riesca a combinare gli interventi psicoeducativi, centrati sulla famiglia, sulla scuola e sul bambino, con la terapia farmacologia. Il volontariato e l’aiuto reciproco fra le famiglie svolgono un ruolo chiave nella gestione di situazioni come l’ADHD. Si segnalano i siti internet http://www.aidaiassociazione.com. curato dall’Associazione Italiana Disturbi Attenzione e Iperattività, un’organizzazione costituita da operatori clinici (medici e psicologi) e addetti al mondo della scuola (insegnanti e pedagogisti) e www.aifa.it dell’Associazione Italiana Famiglie ADHD, ricchi di informazioni, segnalazioni bibliografiche, iniziative di formazione per genitori e insegnanti. Il bambino con ADHD è una sfida impegnativa: è irrealistico credere che gli obiettivi siano raggiungibili in tempi brevi e senza difficoltà. Per questo motivo, è necessario rispondere senza allarmismi agli insuccessi o alle ricadute e fattori indispensabili, in ogni caso, sono la conoscenza, l’impegno e la dedizione degli adulti che circondano il bambino. Maddalena Vulcani Sabato, 11 settembre 2010 VOLONTARIATO il tuono q 13 «la generosità, semplicità, disponibilità ed ospitalità degli albanesi nei vari villaggi visitati» Missione umanitaria Trieste - Albania Commozione e gioia con il Club 4x4 Siamo rientrati nella nostra Trieste ed è doveroso rivolgere un ulteriore ringraziamento al nostro Comune per averci concesso il Patrocinio e l’opportunità di condividere momenti di grande soddisfazione al taglio del nastro avvenuto il giorno 10 luglio in piazza dell’Unità d’Italia, in occasione della nostra partenza, con la partecipazione del vice Sindaco e Assessore allo Sport Paris Lippi e dell’Assessore Regionale alla Salute e Politiche Sociali Vladimir Kosic. Come avviene regolarmente alla fine di ogni bel viaggio, una volta rientrati a casa, appena trascorse le prime 24 ore, si parla di quanto vissuto come se si fosse trattato di un sogno, ma ricco di dettagli, colori, profumi, volti delle persone incontrate, paesaggi, avventure e piatti tipici. La nostra Missione Umanitaria in Albania si è conclusa come previsto con il rientro in Italia, al Tronchetto Venezia, mercoledì 28 luglio ore 9. Le tante ore trascorse in gruppo sul traghetto ci hanno offerto l’occasione per riflettere, commentare e confrontare le emozioni e l’esito di questa nostra ennesima esperienza. Abbiamo condiviso momenti di intensa commozione e gioia negli incontri avvenuti presso le strutture che abbiamo avvicinato ed abbiamo avuto modo di apprezzare la generosità, semplicità, disponibilità ed ospitalità degli albanesi nei vari villaggi visitati. Abbiamo potuto trasportare gli aiuti raccolti, 64 scatoloni contenenti abbigliamento, giocattoli, materiale didatti- co e sanitario, suddiviso per età e sesso, 3 sedie a rotelle nuove e 300 cappellini, il tutto grazie alla sensibilità dei nostri sponsors che hanno creduto e condiviso la nostra iniziativa. Consegne avvenute nel pieno rispetto del programma prestabilito cercando di ripartire la distribuzione a seconda delle realtà che incontravamo di volta in volta. Compito che diveniva estremamente critico dal punto di vista umano e ancora di più al momento della partenza verso la meta successiva. I bambini sono il dono più bello del mondo e vedere i loro sorrisi ricchi di gioia e le loro manine agitate al momento dei saluti ha spesso originato momenti di grande commozione in tutti noi, è bellissimo arrivare ma difficilissimo partire. L’attraversamento dei confini, quello Greco e quello Albanese, grazie ad un preventivo lavoro organizzativo non ha compromesso in termini di tempo la marcia dei 12 fuoristrada componenti la carovana. La presenza della nostra guida Marco Montanari e di quella albanese Alush, hanno fattivamente contribuito a garantire il buon esito in termini fuoristradistici e di alloggiamento nei vari alberghi delle città in cui siamo scesi quali Gjirokaster, Berat, Gramsh, Voskopoje, Permet. Inutile nascondere gli imprevisti ai nostri fuoristrada, la rottura di una pompa dei freni, un manicotto, un ammortizzatore staccato, alcuni insabbiamenti ma tutto sempre risolto grazie alla capacità dei componenti il gruppo ed alla seria preparazione dei nostri mezzi. Di gran spessore ed importanza sono stati gli incontri avuti con le autorità Albanesi quali il Sindaco di Gjirokaster e Libhova, Assessori, Vicepresidenti di Regione e Provincia, Direttori di: Università, Orfanatrofi, Istituti scolastici, Professori Universitari, Capo della Polizia e rappresentanti dell’Ente Turismo, il tutto con squisita accoglienza dei comitati organizzativi locali e tutto documentato da giornalisti, fotografi e cineoperatori che puntualmente attendevano e documentavano il nostro arrivo. Incontenibile la nostra sorpresa e soddisfazione nell’aver saputo della messa in onda televisiva sulla rete Nazionale Albanese dei nostri passaggi ed incontri, oltre alle varie emittenti locali. La consegna degli omaggi rivolti alle autorità incontrate, effettuata a diversi livelli è stata particolarmente apprezzata sia per i Crest con l’Alabarda di Trieste che per i Gagliardetti gentilmente offer- ti dal nostro Sindaco Roberto Di Piazza, ed anche per le coppe e gagliardetti del NordEst4x4 Trieste. Il Tuono ha pubblicato l’articolo di presentazione della missione umanitaria sul numero 12 del 17 luglio. A distanza di alcune settimane abbiamo ricevuto via mail corali ulteriori testimonianze di stima da parte della autorità Albanesi con l’invito e la disponibilità a ripetere quello che è stato per la prima volta un importante segno di solidarietà nei loro confronti organizzato da un gruppo privato di fuoristradisti e supportato dalla nostra città di cui manterranno un ottimo ricordo. Stiamo lavorando per produrre un DVD grazie alle riprese effettuate dal nostro Presidente Andrea Olivetti ed un book fotografico che raccoglierà le migliori fotografie fatte dai componenti del gruppo, il tutto come documento a testimonianza di questa nostra missione. Sarà nostra cura poterlo rappresentare e condividere in data e luogo da definire con tutti coloro che ne saranno interessati compreso alcune scuole. È tempo di pensare già a quella che sarà la meta della prossima Missione Umanitaria del NordEst4x4 Trieste. Valdo Stas - Organizzatore della Missione Umanitaria 14 q il tuono SCIENZE E TECNOLOGIE Sabato, 11 settembre 2010 i ricercatori del dipartimento di ingegneria civile e ambientale ricevono un prestigioso premio internazionale per la sicurezza stradale Strade sicure con i modelli dell’Università Un gruppo di ricercatori del no – intitolato “Applicazione di Dipartimento di Ingegneria Ci- strumenti di valutazione della vile e Ambientale dell’Univer- congruenza di progetto di strasità di Trieste ha ricevuto un de extraurbane a due corsie e prestigioso riconoscimento. Si doppio senso di marcia: un caso tratta dell’Outstanding Paper di studio italiano” – a vincere il Award, vinto dal team triestino premio. Il gruppo, coordinato dal nell’ambito del 4th International Symposium on Highway prof. Aurelio Marchionna (ordinario di strade, Geometric Deferrovie e trasporsign, organizzato Attraverso una ti presso il nostro dal Transporlunga campagna ateneo), ha lavoratation Research hanno determinato to al progetto con Board (TRB), e modelli di sicurezza una campagna di consegnato per il per le nostre strade valutazione straloro ultimo lavodale durata circa ro sulla sicurezza 10 anni. stradale. Il risultato è stato un paper Al symposium hanno preso parte ricercatori da 46 Paesi; che tratta dell’impiego del cosono stati ben 180 i “paper” siddetto “diagramma delle veloscientifici sottoposti al Comita- cità operative” per la valutazioto Scientifico, ma solo 85 sono ne della sicurezza delle strade: stati ritenuti idonei ad essere «Il diagramma delle velocità presentati al convegno. Tra tut- operative – spiega il professore ti questi è stato il paper italia- – è l’andamento delle velocità tenuta dai veicoli; cioè, punto per punto su una determinata strada viene fatta una previsione delle velocità operative degli utenti. Per velocità operativa si intende una velocità piuttosto alta tenuta da alcuni utenti, quella cioè che si calcola non essere superata dall’85% degli guidatori. Questa dipende dal tipo di utente, dal veicolo, dalle condizioni atmosferiche e dal genere di strada oltre che dalla situazione del manto stradale. Attraverso una lunga campagna abbiamo fatto una valutazione e grazie a questa abbiamo messo a punto delle previsioni e dei modelli per le nostre strade». Attraverso l’uso di questo diagramma, considerato uno degli strumenti all’avanguardia per la valutazione della sicurezza di un tracciato stradale, si possono definire i punti critici di una strada già esistente oppure fare le valutazioni necessarie a rendere sicuro un tratto in fase costruttiva; consente l’individuazione dei punti di potenzia- le rischio per l’utente stradale e risulta particolarmente efficace nella pianificazione degli interventi di adeguamento della reti stradali esistenti. I modelli definiti dal team di ingegneri sono già utilizzati in tutta Italia. Sara Stulle Presentato il progetto “Presto a casa” Pronti due appartamenti con tecnologie domotiche per persone con disabilità: tecnologie e soluzioni progettate ad hoc per attività in sicurezza Due appartamenti – tamenti sono infatti state palestra attrezzati con integrate tecnologie e sotecnologie e soluzioni do- luzioni progettate ad hoc, motiche per agevolare il per aiutare e facilitare lo ritorno alla “normalità”, svolgimento delle attività e aiutare a migliorare la di tutti i giorni in totale qualità della vita di perso- sicurezza. Inoltre con un ne che presentasingolo telecono un’autonomia Tecnologie motoria limitata e soluzioni mando collegato ad un PC è possono stati inaugudomotiche sibile controllare rati martedì scortutte le funzionaso nell’ambito del lità domotiche di specifico progetto Presto a Casa. Nato con l’obiettivo di interesse: dalla movimenestendere questi modelli tazione automatica deldi domicilio temporaneo la porta d’entrata e delle dedicati a utenti con di- tapparelle alla chiusura sabilità fisiche, il progetto delle finestre, dal controlè realizzato dal Comune lo dell’impianto climatico di Trieste, AREA Scien- alla regolazione dell’ince Park e ATER Trieste, tensità delle luci. L’accon la collaborazione cesso ai due alloggi sarà dell’Area Riabilitazione gestito dall’Area Riabilidegli Ospedali riuniti e tazione degli Ospedali riuniti che vaglierà i fruitori della Provincia di Trieste. Le due abitazioni, di con il profilo più idoneo circa 80 metri ciascuna, alla sperimentazione. Denis Locoselli sono state concepite per coadiuvare nella delicata fase del recupero dell’autonomia dei pazienti ricercatori di padova e trieste riproducono artificialmente il cuore della fotosintesi dalla mobilità ridotta, a causa di casi traumatici o dell’accrescersi di malattie degenerative. ConUna tappa decisiva verso versità di Trieste, dell’Uni- un’azione sinergica tale da cluso il periodo di riabi- la realizzazione di energie versità di Bologna, la SISSA gestire la trans-locazione di litazione in ospedale, il alternative arriva dallo stu- e il Sincrotrone di Trieste. atomi ed elettroni a bassa rientro a casa può essere dio, pubblicato sulla prestiLa natura, da almeno energia. difficile, date le modifica- giosa rivista Nature Chemi- due miliardi di anni, grazie Il catalizzatore sintetico te necessità e la presenza stry e coordinato dal Prof. al ciclo della fotosintesi clo- è funzionante in ambiente nella casa di ostacoli atti Maurizio Prato del Centro rofilliana, usa l’acqua per acquoso anche attivato da al movimento. di Eccellenza per le Nano- produrre ossigeno e con- luce visibile attraverso senUna volta lasciata la tecnologie dell’Università vertire anidride carbonica sibilizzatori antenna. struttura ospedaliera, la di Trieste e dalla Dr.ssa in energia e nutrimento. La scoperta di questo persona può sperimen- Marcella Bonchio della se- I ricercatori di Padova e catalizzatore, che ha carattare, assieme a un fami- zione padovana dell’Istitu- Trieste hanno isolato, per teristiche analoghe al sistegliare, tutte le situazioni to ITM-CNR. la prima volta, un materiale ma naturale della fotosinmesse a disposizione nei Il progetto ha coinvolto catalitico unico nel gene- tesi clorofilliana segna un due appartamenti – pale- i ricercatori del Diparti- re, poiché costituito da un punto di svolta importante stra e decidere in maniera mento di Scienze Chimiche centro reattivo posto sulla nella ricerca di sistemi caconsapevole quali di que- dell’Università di Padova, superficie di nanotubi di paci di attuare la fotosinteste utilizzare nella propria del Dipartimento di Scien- carbonio dove quattro ato- si artificiale finalizzata alla abitazione. Negli appar- ze Farmaceutiche dell’Uni- mi di rutenio instaurano produzione di idrogeno. Energia pulita dall’acqua Se trasferito in un dispositivo elettrico, la prospettiva per la costruzione di un generatore di idrogeno ad alta efficienza che impiega acqua ed energia solare diventa una possibilità concreta. La ricerca, che apre nuove vie alla possibilità di fonti energetiche rin- novabili e compatibili con l’ambiente in alternativa ai combustibili fossili, fa parte del progetto strategico Helios finanziato dall’Ateneo patavino, e del progetto Prin 2008 finanziato dal Miur, di cui il prof. Maurizio Prato è coordinatore nazionale. C.S. il tuono q 15 ANIMALI Sabato, 11 settembre 2010 Domenica scorsa a Fido Lido: politici in passerella Avrebbe dovuto essere un discorso fuori programma delincontro per far conoscere le la presidente del sodalizio trieassociazioni che transfronta- stino, che ha evidenziato senza liere che si occupano di cani mezzi termini l’ incapacità delabbandonati e rinunciati, ma le amministrazioni che si sono si è trasformato in un mediocre succedute fino ad oggi senza quanto già visto teatrino della esser capaci, nonostante le promesse ed i copolitica. spicui fondi a Hanno parL’ incontro si è trasformato disposizione, tecipato alcuin un mediocre quanto già di realizzani esponenti delle associavisto teatrino della politica re un canile assistenziale zioni slovene adeguato alle Pes moj prijatelj e Litorale Contro il Mal- modeste esigenze della provintrattamento degli Animali, che cia di Trieste. collabora da anni con l’associaAlla passerella polizione triestina di volontariato il tica hanno invece parCapofonte onlus. Ma non erano tecipato per Trieste il stati preavvisati della presenza capogruppo dell’ UDC dei politici. al comune di Trieste Nell’intervento introduttivo Roberto Sasco e l’asla direttrice del canile sloveno sessore comunale Padi sv.Anton ha illustrato la si- olo Rovis, per Muggia tuazione e la normativa slovena il sindaco Nesladek e sulla tutela degli animali, sof- l’assessore Tarlao. più fermandosi sull’attività svolta per Duino-Aurisina dalla sua associazione e sul gran l’assessore comunale numero di adozioni effettuate Andrea Humar, con da triestini grazie alla collabo- apprezzamenti per razione dell’associazione il Ca- la realizzazione del pofonte. Con la testimonianza Fido Lido come prisignificativa della giovane Sabi- ma spiaggia regionale riservata na, che ha adottato Dik, stupen- ai cani e proprietari. Il sindaco do esemplare di pastore tedesco di Muggia ha rimarcato le diffiormai anziano che si trovava al coltà incontrate perché il luogo canile sloveno da 6 anni. è inquinato e non può essere I volontari del Capofonte utilizzato dall’uomo (rientra nel hanno distribuito un docu- sito inquinato di interesse namento molto dettagliato dal zionale – SIN). titolo molto chiaro - Canile L’assessore ai lavori pubblici assistenziale: l’ennesimo Humar ha sottolineato la posbusiness sulla pelle dei sibilità di destinare un’area per cani/anno 2010 alla beffa i cani anche lungo “la costa dei si aggiunge l’inganno - sul- barbari”. la questione infinita della coMentre l’assessore del comustruzione del canile assistenzia- ne di Trieste Paolo Rovis ha dele, che si trascina addirittura da finito testualmente una “bufa21 anni per essere riproposta ad la” il project financing proposto ogni campagna elettorale. nel 2006 dal suo predecessore. Ed è proprio su questo argo- Sorprendente, perché alcuni mento che si è concentrato il mesi fa fu proprio l’assessore Rovis assieme ai colleghi Lobianco e Lippi a presentare agli organi di stampa le meraviglie del “project financing agevolato” per la costruzione del nuovo mega canile assistenziale da 3 milioni e 750mila euro, di cui ben 1 milione e 250 mila euro di contributo pubblico . Ma come molti ricorderanno la gara d’appalto bandita dal comune di Trieste andò deserta, fu una figuraccia verso i confronti cittadini ed un vero flop per l’amministrazione municipale, che ora per non perdere i rispetto degli animali è sinonimo del grado di civiltà di un popolo. Ha auspicato la possibilità di autorizzare l’ingresso ai cani nei giardini e nei parchi ed ha ribadito che il parc degli animali d’affezione non sarà fatto nella località prescelta alcuni anni orsono, essendo il sito contestato da più parti, ma sarà, come richiesto dai cittadini, un semplice cimitero che verrà realizzato nei pressi del confine sloveno. Sasco non ha specificato la località esatta, ma ha sostenuto che la spesa di 2 milioni 950 mila euro complessivi prevista a suo tempo dalla precedente amministrazione era ed è esagerata. É utile ricordare ai lettori che il piccolo e semplice cimitero per animali richiesto da varie associazioni animaliste era stato trasformato chissà per quale motivo in un progetto per la realizzazione di un parco commemorativo che prevedeva l’urbanizzazione di un’area situata alla periferia di Trieste che è ancora sostanzialmente integra dal punto di vista ambientale, fondi stanziati dalla regione accon la costruzione di: parchegcelera i tempi optando per una gi, palazzine per i servizi, aule soluzione alternativa,più contedidattiche, biblioteca, mediatenuta e corrispondente alle reali ca, bar-ristorante, ambulatorio esigenze della città. Come semveterinario, inceneritore, papre richiesto da rete commemorativa coloro che opeecc... ma i costi risulIl canile sarà pubblico o sarà l’ennesimo rano attivamente tarono eccessivi. business per qualche privato? sul territorio nel Ennesimo falliL’assessore Rovis non ha saputo rispondere mento delle scelte campo delle adozioni. dell’amministrazione Più volte infatcomunale che privileti i volontari che vivono gior- a questa domanda l’assessore giando progetti inutili e quannalmente la realtà dei canili Rovis non ha saputo risponde- tomai pretenziosi ha dimostraavevano sostenuto l’inutilità di re !!!! to irresponsabilità nel gestire il progetti faraonici per la costruL’ingenier Sasco si è concen- denaro pubblico. Sarebbe intezione di una struttura sovradi- trato sulla necessità di costrui- ressante conoscere quanto demensionata ed economicamen- re il canile che a suo dire dovrà naro è stato versato per il pagate onerosa. Nel frattempo chi essere una struttura pubblica mento dell’inutile progetto. paga la lentezza degli ammini- moderna e adeguata perché il Il Capofonte stratori sono proprio i cani abbandonati, usati senza ritegno nelle varie campagne elettorali come argomento da sfruttare, e che purtroppo nonostante le proteste dei cittadini sono stati trasferiti nel mega canile privato friulano di Porpetto, a spese dei contribuenti triestini. Sorge un dubbio sull’immediatezza della realizzazione della nuova struttura, in quanto il sito prescelto per l’ubicazione del canile in una zona nei pressi di Fernetti, è stato dichiarato del tutto inidoneo da numerose associazioni ambientaliste (Wwf, Lega Ambiente, Italia nostra ecc) perché di tipico ambiente carsico. E per la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della Variante 118 al P.R.G.C anche la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia ha espresso perplessità sull’ubicazione del canile in quel sito. Resta da vedere se il tanto atteso canile sarà una struttura pubblica e non l’ennesimo business per qualche privato: ed Il Gattile e il Capofonte domenica al Del can de Trieste Anche Il Gattile si mobilita in favore dei cani rinunciati dai proprietari nella provincia di Trieste: in collaborazione con l’associazione il Capofonte, domenica dalle ore 14 a Basovizza presso il centro addestramento del Pastore Tedesco, situato sul lato sinistra della statale a 100 metri dal confine di Lipiza, nell’ambito della giornata Del can de Trieste, verranno presentati alcuni dei cani che attendono una nuova famiglia. Nel corso della manifestazione giochi, gare e con- Sheila: stupendo esemplare di pastore tedesco femmina adulta sana vaccinata con microchip e pedigree, tranquilla con i gatti e bambini è stata rinunciata dalla proprietaria a causa del trasferimento in Germania. Il vecchio Archimede: dopo la morte dell’anziano proprietario con cui aveva condiviso tutta la vita, il povero Archimede ormai vecchio e sordo si è ritrovato a trascorrere gli ultimi anni della sua vita dietro le sbarre di un mega canile; abituato a vivere all’aperto chiede disperatamente ospitalità presso una famiglia con giardino che sappia gestire la sua sordità. No gatti no bambini e no cani. corsi e dimostrazioni cinofile. Questa settimana presentiamo quattro cani rinunciati dai proprietari nella provincia di Trieste che attendono con speranza di trovare una nuova famiglia. Bobo: appello urgente per Bobo meticcio di taglia media dal carattere socievole abituato anche alla vita in appartamento, rinunciato dal proprietario si trova ora in un giardino non recintato ed è costretto pertanto a vivere legato. Sano e vaccinato merita davvero di trovare una nuova famiglia. Per tutti gli appelli di smarrimento/adozione chiamare l’associazione il Capofonte” al numero 040 571623 dalle ore 09:00 alle 13:00 oppure: 3383498405 dopo le 16:00 sms Scrivere a: [email protected] Per vedere altri cani da adottare: www.ilcapofonte.it c/c postale n. 94147162 causale obbligatoria: cani Lupo: giovane e meraviglioso incrocio lupo Cecoslovacco dall’aspetto selvaggio e dal carattere indipendente, molto intelligente ed agile necessita di ampi spazi ben recintati ma anche del contatto umano. Abile nel gioco e nell’apprendere gli insegnamenti può essere davvero un grande amico. Difficile resistere al suo sguardo magnetico è davvero inspiegabile il fatto che nessuno lo abbia mai voluto nemmeno vedere. Carattere forte, non adatto alla convivenza con altri maschi fondamentalmente molto socievole con le persone. 16 q il tuono MEMORIA STORICA Sabato, 11 settembre 2010 Free Territory of Trieste 1947-54 Trieste ha avuto nella sua storia due fasi internazionali di rilievo. La prima è l’appartenenza all’impero degli Absburgo, iniziata nel 1382 con la dedizione della città a Casa d’Austria e terminata nel 1918 col primo conflitto mondiale. La seconda è il Territorio Libero di Trieste, costituito come Stato indipendente nel 1947 dal Trattato di Pace di Parigi e vanificato nel 1954. La città venne amministrata provvisoriamente da un serio ed onesto Governo Militare Alleato anglo-americano, che costituì anche una Polizia Civile sul modello inglese, straordinariamente efficiente e modernamente attrezzata, che arruolava già anche le donne. Ne iniziamo qui una ricognizione fotografica tratta dal libro di Silvano Subani “La Polizia triestina dal 1945 al 1954” (Trieste 2003), su cortese concessione dell’autore. Ippodromo di Montebello, 1953, festa della Polizia: sfila la Mounted Police Polizia a cavallo. (Archivio Mario Magajna) Molo Zero del Porto Vecchio di Trieste: l’ormeggio delle motovedette. (Archivio Mario Magajna) Sabato, 11 settembre 2010 MEMORIA STORICA il tuono q 17 Ippodromo di Montebello, 1953, festa della Polizia: esibizione dei cani-poliziotto. (Archivio Mario Magajna) Autopattuglia radiomobile: in Italia non esistevano ancora. (Archivio Stelio Codric) Caserma Beleno: il terzo corso base femminile di Polizia: in Italia ci vollero ancora decenni. (Archivio Silvano Subani) 18 q il tuono CULTURA Sabato, 11 settembre 2010 il teatro rossetti offrirà nella stagione 2010 - 2011 Un cartellone molto vario e ricco, di estrema qUalità ed interesse Al via la stagione del Teatro Rossetti Io amo il Rossetti è lo slogan della nuova stagione teatrale 2010/2011 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia il Politeama Rossetti presentata alla stampa lo scorso 2 settembre. Titolo e grafica – rappresentata da un cuore formato da foto di vari spettacoli - vogliono indicare la forte simbiosi che ormai lega la città a questo Teatro, il quale mira a diventare sempre di più, appunto, il “teatro del cuore” per un pubblico sempre Chess più vasto ma anche un punto di riferimento sempre maggiore per i vari artisti e compagnie. Anche quest’anno grandi novità e un calendario ric- co di spettacoli di qualità. Tra le prime sicuramente spicca il fatto che dal prossimo 6 ottobre la sala del Politeama Rossetti prenderà il nome di Sala Assicurazioni Generali, conseguenza della nuova e triennale collaborazione tra Assicurazioni Generali e il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. «L’accordo premia una formula di eccellenza» ha affermato alla conferenza il Ceo del Gruppo Generali Giovanni Perissinotto, seduto accanto al Presidente del Teatro Paris Lippi che si dichiara «orgoglioso degli obiettivi raggiunti». Altri cambiamenti, suggeriti dallo stesso pubblico, i posti numerati della Sala Bartoli, il nuovo abbonamento musical & danza, l’utilizzo anche di Sala Bartoli qualche gioruna sola stella in almeno no dopo salirà sul palco un settore del Teatro per uno dei più grandi attori ogni spettacolo e la possi- italiani Franco Branciaroli bilità di ricevere il biglietto con il Don Chisciotte. per posta elettronica per Si proseguirà con altri gli abbonati con le stelle che utilizzeranno il servizio di prenotazione telefonica. Buone notizie anche per le famiglie dato che l’età massima dei bambini che utilizzano “l’abbonamento famiglie” è aumentata da 14 a 16 anni. Passando al cartellone, presentato dal diret- American Ballet tore artistico dello Stabile Antonio Calenda, distinti nomi italiani tra i anche quest’anno l’imba- quali Gabriele Lavia che razzo della scelta: 61 spet- ritorna con Il malato imtacoli in tutto tra cui 13 maginario di Moliére, di prosa, 10 di “musical & Massimo Castri regista de grandi eventi”, 17 di “altri il Misantropo, sempre percorsi”, 8 di “danza & dello stesso autore, ma andintorni”, 12 eventi che Marina Confalone con speciali nella Sala Capasciacqua, Elio GerAssicurazioni Ge- mano con Thom Pain, nerali e 1 evento Claudio Gioè con L’oscuspeciale nella Sala ra immensità della Bartoli, tutti otti- notte, e molti altri che inmi candidati a far terpreteranno la contemsuperare i 12 mila poraneità alla Sala Bartoli. abbonamenti della Per quanto riguarda il scorsa stagione. Musical il Teatro, «ormai Un grande inizio il primo in Italia per queil 6 ottobre proprio sto genere», come affercon la prosa, una ma Lippi, non poteva che commedia di Sha- lasciare a bocca aperta. kespeare in lingua origina- Tra tutti spiccano lo show le, The Man From Stra- di apertura con Musical tford, con Simon Callow, Rocks per festeggiare i uno dei più ammirati atto- 10 anni di Musical al Teri britannici, mentre alla atro Stabile Regionale, le prime assolute in Italia di Chess e Monty Python’s Spamalot, Grease per la prima volta da Londra in lingua originale, Flashdance frutto della nuova collaborazione con la Stage Entertainment e l’evento fra musica e danza Swan Lake di Matthew Bourne, uno degli spettacoli più importanti del panorama anglosassone. Ottimo programma anche quello della danza con la prima nazionale di Tanguera, «il miglior spettacolo di tango in circolazione» secondo Calenda, l’omaggio della danza alla musica rock Rock the ballet e Complexions, ma anche con gli importanti nomi e le grandi compagnie come Martha Simon Callow - The Man From Stratford Graham, madre della danza contemporanea, l’American Ballet Theatre e il ritorno dei Momix. Non potevano inoltre mancare i comici e da Beppe Grillo con Beppe Grillo is back, Maurizio Crozza con Fenomeni, Michelle Hunziker con Mi scappa da ridere, Antonio Albanese con Personaggi, Ale & Franz con Aria precaria fino agli Oblivion ci sarà da divertirsi. Momenti di teatro anche per le famiglie e i più piccoli con Playhouse Disney live, il primo spettacolo Disney allo Stabile e Aladin. Tra gli eventi speciali alla Sala Assicurazioni Generali musica leggera con la prima nazionale del concerto di Keith Emerson & Greg Lake, il Soweto Gospel Choir e Giovanni Allevi, mentre alla Sala Bartoli Dacia Maraini con Stravaganza. Questo e molto altro per una città che “amiamo e merita i nostri sforzi” ribadisce il direttore artistico dopo aver espresso con termini patriottici come il Teatro abbia importanza civile e sociale in quanto unisce le persone senza distinzioni e portando a un’identità comune. Il libretto promozionale arriverà a casa ad ogni famiglia ma per maggiori informazioni si può consultare il sito www.ilrossetti.it. Che lo spettacolo abbia inizio! Sara Cristaldi L’arte contemporanea dell’associazione Juliet Cataloghi, libri, mostre, conferenze e una rivista apposita, fondata nel 1980 e diretta da Roberto Vidali, che si chiama Juliet Art Magazine L’Associazione JULIET è un’associazione d’arte contemporanea con sede a Trieste. Si è fatta conoscere attraverso cataloghi, libri, mostre, conferenze e una rivista apposita, fondata nel 1980 e diretta da Roberto Vidali, che si chiama JULIET ART MAGAZINE. Vengono pubblicati cinque fascicoli all’anno e, annualmente, una photo juliet” e un extra issue, su argomenti di moda, architettura, design, fotografia e fumetto. Da non perdere dunque i due appuntamenti della Juliet a settembre con Dino Sileoni e Massimo Premuda. Martedì 14 settembre alle 19.00, si inaugura al Miti caffè di via Torrebianca 39/b (Trieste), una mostra con le più tipiche opere di Dino Sileoni. Ciò che caratterizza questo artista è il modo di trasmettere le sue opere, in linea con le sue scelte di vita anticonformiste e genuine che generano nuovi sentieri nell’arte contemporanea. Definito da Luigi Bianco artista dell’amodalità, si rivolge a coloro che ricercano l’essenzialità delle cose, i contenuti diretti ed espliciti senza mezze misure. L’uomo che pensa, si pone in una condizione di libertà creativa non da poco, anche se il suo comportamento responsabile è precario e il suo lavoro asistematico. Il pensiero proietta anche al di là del tempo, tramanda al di là ai suoi posteri le intenzioni che ha radicate e si articola in azioni concrete che hanno un sapore e una natura quasi istintiva, cruda e primitiva. Sileoni, cantore di un’arte effimera, vuole distaccarsi dalle correnti dominanti, se ne dissocia con forza e propone un suo per- sonale punto di vista disorganico e anacronistico. L’autore, che invia lettere in forma di valigia e porta a spasso cani disegnati con il fil di ferro, esporrà una sequenza di foto di paesaggio visitate da “ultracorpi”, disegnati manualmente sul fronte e retro di un materiale gelatinoso. La serata inaugurale, promossa dall’Associazio- ne Juliet, viene presentata dal critico Alessandra Vicari e si inserisce nella sesta edizione del festival di triestèfotografia VI edizione 2010. La chiusura della mostra è prevista per il 30 ottobre. Orario di visita da martedì a sabato dalle 9 alle 20. Mercoledì 15 settembre alle ore 18:30 si inaugura presso lo spazio Juliet di via Madonna del Mare n.6, II piano (Trieste) la mostra di Massimo Premuda Pets Housing a cura di Caterina Skerl. L’artista triestino presenta la sua più recente ricerca fotografica e prosegue le sue ipotesi di edilizia popolare per i piccoli roditori domestici e ci fa riflettere su quali siano i migliori habitat per gli es- seri viventi. Le sue micro-installazioni in cui vivono i “pets”, cioè gli animali domestici, ricordano le strutture a blocchi dell’urbanizzazione cittadina visibili da grande distanza in tutte le città. I pezzi di design animale sono pronte ad ospitare situazioni, gesti e quotidianità che non necessitano di ulteriori commenti. Pets Housing prende spunto da queste suggestioni e crea un insolito immaginario popolato di costruzioni con enormi pezzi di Emmental svizzero, design dai colori esplosivi e rimandi alla tradizione delle piccionaie per il ricovero degli uccelli: sintomo che anche l’attuale concezione edilizia non è delle più rosee... In mostra anche TOPAIA Rat’s Hotel, versione roditrice della colombaia, luogo in cui si annidano i topi in spazi angusti e sporchi (detti altrimenti anche orridi tuguri). Le osservazioni visive registrate dall’artista con ingrandimenti fotografici, appunti video e microinstallazioni esprimono semplicemente un’opinione soggettiva su alcuni modelli di comportamento della società e innescano curiose riflessioni sulla contemporaneità, con intriganti immagini nella prospettiva di un’architettura spontanea pensata da animali architetti. La mostra, realizzata in collaborazione con Girardi Spumanti, Gruppo78, Plevnik-Kronkowska galerija e Trieste Contemporanea, ha l’adesione della Casa dell’Arte di Trieste. L’ingresso è libero e sarà visitabile fino al 21 ottobre ogni martedì dalle 18 alle 20, o su appuntamento telefonando al numero 040 313425. Nuria Kanzian Sabato, 11 settembre 2010 il tuono q 19 CULTURA A regola d’arte Le organizzazioni civili, fra L’ordine è una bella qualità, cose del mondo. Niente più centri più che altro è rassicurante al siderali, né di potere, certificati e guerre, rivoluzioni, sommosse, punto che, quando un sistema consacrati: il globo, ormai privo contrasti sociali e quant’altro normativo crolla, un altro obbli- degli antichi punti di riferimento sono approdate a nuovi equilibri, gatoriamente lo sostituisce. Per universali, rischiava di diventare impresa lunga, difficile ma, in fin secoli tutto filò liscio secondo confusa periferia e caotico am- dei conti riuscita. Assai più grave la situazione schemi collaudati: la terra delle masso di individui. Più che pegsocietà strutturate a gerarchia gio, ognuno poteva rivendicare il dei precetti religiosi, immutabili e irreversibili per statuto, già piramidale rifletteva il cielo e il diritto di darsene di propri. da tempo, sottoposti cielo benediceva le all’attacco di pericoarmonie conformi lose tendenze libertadella terra, finché rie. Ad esempio come proprio un matemacomporre il dissidio tico, esperto di calfra il matrimonio raccoli esatti non portò comandato dalla dotlo scompiglio (una trina e quelli più fandelle tante estrosità tasiosi pubblicamente della storia) nelle ridiffusi? gide regole del conL’anziano curato, sorzio umano. impensierito dalle Galileo Galilei confessioni dei suoi (1564-1642), avalparrocchiani, in melando scientificarito a comportamenti mente le teorie coniugali ben poco copernicane, rivolodevoli, pensò di sotluzionò non solo il toporli a un sermone cosmo ma il metodo scientifico e con esso Due donne che corrono sulla spiaggia (1922); Pablo Picasso pedagogico elencando i punti chiave per il modo di vedere le (1881-1973) Per un matrimonio felice in genere ci vogliono più di due persone Oscar Wilde (1854-1900) un’unione felice, duratura e soprattutto disciplinata. E accidenti a quel sovversivo di Galileo e alle sue teorie profane; troppo generosi con gli eretici: il rogo gli dovevano dare, altro che galera! La cappella si riempì di fedeli che occuparono i banchi secondo uno schema scolastico anche quello, chissà perché, inalterato nel tempo: santarelli in prima fila e discoli in fondo. A metà della navata sedeva un vecchio signore il quale contava sulle dita di una mano i principi cardine che l’instancabile predicatore andava via via snocciolando. Amore, fedeltà, reciproca dedizione, mutuo conforto, comprensione, pazienza e condiscendenza. Un sorriso di soddisfazione, affiorò sulle labbra del vecchio signore: avendo adempiuto tutti i dettami prescritti, era in grado di chiamarsi ancora un buon cristiano. Qualche leggero dubbio gli traversò la mente quando rifletté che per mezzo secolo aveva dato certamente prova di abnegazione ma non solo ad una donna, bensì a due: la moglie e l’amante, entrambe coscienti e consenzienti. L’equa spartizione degli orari, esattamente dodici ore con una e dodici con l’altra per via della doppia abitazione, amori e favori giustamente elargiti, attenzioni e prestazioni divise con imparzialità salomonica, senza mai derogare o soprassedere, avevano consentito un’ininterrotta relazione appagante e gioiosa. In quel momento il prete parlava di case salde, costruzioni ordinate, che il Grande Architetto pretendeva dagli uomini. Ogni perplessità svanì dall’animo del vecchio signore: nel suo piccolo era riuscito ad ottemperare la divina raccomandazione. Come un solido pilastro sosteneva da una vita, e continuava a sostenere fieramente, due archi uguali e simmetrici che grazie a lui ancora sfoggiavano, ordinatamente, un’ardita e lineare bellezza. Nicola Napoli “...impazzire è un attimo” con la Contrada Dodici titoli che alternano brillanti commedie e intensi drammi, varietà e recital musicali, autori classici e contemporanei È stato presentato il cartellone di pro- dallo stesso Claudio “Greg” Gregari, lo spetsa 2010/2011 che la Contrada porterà sulle tacolo va in scena dal 5 al 7 novembre. Segue scene del Teatro Orazio Bobbio” nei pros- poi, dal 19 al 28 novembre, un’altra coppia simi mesi. La manifestazione, introdotta da di comici, Zuzzurro & Gaspare con Non c’è Livia Amabilino, presidente dello Stabile di più il futuro di una volta. Lo spettacolo, che strizza l’occhio al cabaret, Trieste, ha tra i suoi vede i due protagonisti obiettivi il legame con della risata impegnati a la città e il territorio: definire “ciò che sarà” da rimane perciò alta un’insolita angolazione. l’attenzione riservata Il classico goldoniano al dialetto triestino e del settecento La locandiealle tradizioni della ra, viene portato in scena nostra regione, con i con Elena Bucci e Marco testi originali dei più Sgrosso. La nuova rilettura importanti scrittori di questo testo farà rifletlocali che mantengotere sulle differenze tra uono viva la drammamini e donne. In scena dal turgia in vernacolo. 10 al 19 dicembre. Ornella La Contrada-TeaIntrappolati nella commedia Muti è invece la protagotro Stabile di Trieste nista d’eccezione, con Pino quest’anno ha scelto il messaggio …impazzire è un attimo, dodici Quartullo ed Emilio Bonucci, de L’ebreo di titoli, che alternando brillanti commedie e Gianni Clementi. Ambientato negli anni ’40, intensi drammi, varietà e recital musicali, mentre erano in vigore le leggi sulla discriautori classici e contemporanei, prometto- minazione razziale, lo spettacolo ha come no di far “impazzire” di emozioni gli spetta- protagonista una coppia a cui viene lasciatori. La stagione è stata articolata in dodici to in affidamento dal ricco padrone uno spettacoli: otto con nove repliche e quattro splendido appartamento nel ghetto ebreo di a tre recite (due serali e una pomeridiana). Roma. Lo spettacolo sarà al Bobbio dal 7 al La soluzione, che permette di diversificare la 9 gennaio 2011. Chat a due piazze è la scoppiettante proposta teatrale, consente al pubblico una maggiore flessibilità nella scelta dell’abbo- commedia di Ray Cooney che il reginamento. Il compito di inaugurare la Stagione sta Gianluca Guidi 2010/2011 spetta a uno dei “figli di Trieste” porta in scena, con che ha dato lustro alla nostra città in tutto Fabio Ferrari e la il mondo: Tiberio Mitri. Un testo poetico ed partecipazione straemozionante ispirato all’autobiografia del ordinaria di Raffaepugile La botta in testa, scritto da Enrico le Pisu. Sul palco Luttmann con il titolo Fuori i secondi. Tibe- del Bobbio dal 21 al rio Mitri: professione pugile”. La commedia 30 gennaio. Il privede la partecipazione della nostra Ariella mo appuntamento Reggio accanto a Maurizio Zacchigna e al di febbraio, dal 4 al giovane Gianmaria Martini. Lo spettacolo 13, è con il thrilling di Anthony Shaffer va in scena dall’8 al 24 ottobre. inter- L’ebreo Il secondo spettacolo della Stagione, che L’inganno apre il fronte delle ospitalità, è il varietà pretato da Glauco Intrappolati nella commedia, interpreta- Mauri e Roberto Sturno. La storia si basa su to dall’inossidabile coppia di comici Lillo e un gioco di inganni, orgoglio e vendetta di Greg. Un altro passo avanti nella sperimen- due uomini. Un gioco di investigazione, di tazione del linguaggio “sul teatro” in cui la cinico umorismo, sul filo del mistero, della coppia di attori riesce a disintegrare il muro falsità e delle bugie per la vittoria della meninvisibile che li divide dal pubblico. Scritto te più astuta. Segue, dal 25 febbraio al 6 marzo, la p r o m o s s o commedia I casi sono due di Armando dalla ProvinCurcio, riportata in scena a distanza di cia di Trieste, quasi trent’anni dall’attore partenopeo lo spettacolo Carlo Giuffrè, presenta una particolare in una nuova ambientazione anni ’40 ed è sottolinea- dimensione più strutturata sarà rappresento dalle indimenticabili musiche di Bixio. tato al Bobbio dall’8 al 17 aprile. A chiudere la Stagione di Prosa è la terIl recital di Gianfranco Jannuzzo e Angelo za nuova produzioCalippo Girgenti amore mio, in ne della Contrada, in scena dal 11 al 13 marzo, è il tencoproduzione con Lo tativo sincero e appassionato di Studio Martini, prodialogare con le proprie radici. posta per la tournée Come precisa lo stesso Jannuzin Italia. Tratto da un zo «lo spettacolo esplora, scava, brillante testo franlibera le mille contraddizioni che cese, lo spettacolo mi legano alla mia isola». affronta con garbo e Anche in questa stagione La umorismo il desideContrada ha ritenuto necessario rio di paternità a tutti inserire nel suo cartellone uno i costi: Daddy blues dei grandi classici della cultura di Bruno Chapelle e italiana: La divina commedia in Martyne Visciano per una originale versione musicale. la regia di Vincenzo L’opera, basata sul poema danSalemme. Una coppia tesco, è accompagnata dalle note di coniugi ottiene un del Maestro Marco Frisina ed il bimbo in adozione, libretto di Gianmario Pagano. Francesca Reggiani ma la moglie ChristiPrestigiosa è la collaborazione del Premio Oscar Carlo Rambaldi, che per lo ne ha deciso di lasciare il marito Bernard. spettacolo ha disegnato le Tre Furie, il Volto Cosa succederà alla famiglia? Lo spettacodi Lucifero e il Grifone, realizzati da Sergio lo, interpretato da Marco Columbro e Paola Stivaletti. Con cantanti, ballerini e acroba- Quattrini va in scena dal 6 al 15 maggio. Accanto ai dodici spettacoli in abbonati, questa commedia musicale è in scena mento diverse sono anche le manifestazioni dal 25 al 27 marzo presentate fuori dal cartellone. Tra queste, dal 3 al 7 novembre, l’ultima commedia pro2011. Il penultimo ap- dotta dalla Contrada: L’aberrazione delle puntamento della stelle fisse, realizzata nel 1988 dallo scrittore stagione è con la se- partenopeo Mario Santanelli e proposta sui conda della nuove palcoscenici di mezza Europa. A seguire, il 3 produzioni dello Sta- e 4 dicembre, Francesca Reggiani con il suo bile triestino: Buo- Tutto quello che le donne (non) dicono, dinanotte mamma di vertente riflessione sul “sesso debole” e per Marsha Norman. Il concludere lo spettacolo di danza con il baldramma, curato dal- lerino Kledi Kadiu con altri eventi al Teatro la giovane e promet- dei Fabbri. Per gli abbonamenti ci si può rivolgetente regista Serena Sinigaglia è interpre- re presso la biglietteria del Teatro (Via del tato dalla nostra Ariella Reggio affiancata Ghirlandaio, 12 • tel. 040.390613/948471 da Marcela Serli. Quella di Jessie non è una orario: 8.30-13.00/15.30-18.30) o presso la richiesta di aiuto, ma una fredda e lucida biglietteria del TicketPoint (Corso Italia, 6/c decisione di comunicare ad una madre l’an- • tel. 040.3498276/3498277 - orario: 8.30gosciante gesto. Presentato in anteprima al 12.30/15.30-19.00). Festival Open door. Teatri a Teatro 2010 Nuria Kanzian 20 q il tuono LIBRI Sabato, 11 settembre 2010 Nel libro di riNo Alessi si ripercorre lA vitA del grANde teNore, origiNArio di sANtA croce : uN ritrAtto vivo, lucido ed esAustivo Cossutta, un tenore venuto dal Carso Nel corso della manifestazione estiva Musei di sera, quest’anno organizzata dai civici musei di Trieste al Civico Museo teatrale” Carlo Schmidl”, presso il palazzo Gopcevich, Rino Alessi, già autore della monografia Piero Cappuccilli.Un baritono da leggenda, ha presentato il nuovo volume Carlo Cossutta, un tenore venuto dal Carso uscito per Comunicarte Edizioni nella collana “carte comuni” dedicata a saggi di approfondimento, spesso caratterizzati dalla ricchezza di materiale iconografico. In questo volume, viene ripercorsa «la straordinaria carriera», attraverso gli enormi successi, di Cossutta, ha spiegato il dottor Bianchi, conservatore del Civico Museo Teatrale, che ha introdotto la presentazione. Nel corso della serata Alessi ha fornito un ritratto vivo, lucido ed esaustivo del grande tenore, originario di Santa Croce, come di una persona sempre riservata, «con uno scarso interesse per lo star system». Ne ha poi spiegato, ancora più suggestivamente grazie agli intermezzi delle registrazioni delle sue esibizioni, le tappe fondamentali della carriera, che nel volume vengono ripercorse con grande precisione: i primi approcci alla musica, da autodidatta, ascoltando la radio; il debutto “profetico” nel 1958 nell’Otello, che sarà l’opera della vita, al Colòn di Buenos Aires, dove emigrò da giovanissimo, il debutto e la carriera all’estero: a Lisbona, dove interpretò Adorno di Simon Boccanegra, a Londra, dove portò in scena ad esempio il Don Carlo, o il Rigoletto, opera di cui interpretò un formidabile Duca di Mantova, a Chicago. Le esecuzioni in Italia, al teatro lirico Verdi di Trieste, dove esordì con il Don Carlo e dove, tra gli altri teatri italiani, più frequentemente andò in scena; il repertorio variegato cui “la pulitura baritonale” di fondo della sua voce lo predisponeva; la spietata concorrenza, di artisti come Domingo, che dovette affrontare; la sua progressiva “identificazione con il repertorio verdiano” e infine le interpretazioni dei personaggi chiave della sua vita: Otello, personaggio che Cossutta riuscì sempre ad affrontare in “modo nobile, più in sintonia con l’idea di Verdi”, restituendone il dramma in “modo asciutto”; e Sansone, di Samson et Dalila, opera che interpretò per lo più nella versione francese. Fondamentali per la realizzazione del volume, ha sottolineato Alessi, sono stati i contributi e le testimonianze di Nidia Co- tic Cossutta, che con dedizione ha ricostruito le tappe della carriera del grande tenore, di Martina Royo, Aldo Danieli e Ian Storey, che di Cossutta fu allievo e della cui voce Alessi colse una forte somiglianza con quella del grande tenore. Per questo volume la famiglia ha messo a disposizione un ricco album fotografico che consente di rivedere la carriera di Cossutta; oltre che dalla dettagliatissima cronologia curata da Nidia Cossutta, il libro è accompagnato anche da un cd con le registrazioni di alcuni brani che lo stesso tenore aveva scelto come più rappresentativi del suo percorso musicale. Stefania Loretti Il Carso secondo James C. Davis Marzo Magno racconta il Piave In quest’ultimo scorcio d’estate è stata presentata alla Casa della pietra Igo Gruden di Aurisina la terza edizione del libro Carso. Riscatto dalla povertà”(edizioni Leg, pgg. 189, € 22), dello storico americano James C. Davis. L’autore, docente di Storia all’Università di Pennsylvania a Philadelphia, specializzato in storia europea, è stato presentato da Adriano Papo, presidente dall’Associazione Italoungherese Pier Paolo Vergerio, promotrice della manifestazione con la Sodalitas adriaticodanubiana di Duino Aurisina e la Libreria Editrice Goriziana nell’ambito della rassegna Scrittori per tutte le stagioni 2010, sostenuta da Comune e Assessorato alla Cultura di Duino, Cassa di Risparmio del FVG, Provincia e Unesco Trieste. “La città di Trieste è ampiamente italiana per lingua e cultura, austriaca per educazione e un porto internazionale per natura. Ma basta prendere il tram funicolare che risale le ripide colline che circondano la città, per arrivare in un altro mondo. Qui si trova il primo tratto di quell’altipiano roccioso e battuto dal vento, il Carso, che…si snoda con andamento ondulato fin dentro la penisola balcanica” scrive Davis. E proprio qui, principalmente tra Duino, Visogliano e Slivia, è ambientata la storia degli Žužek, una famiglia come tante altre, che ha partecipato nei secoli quale pro- tagonista della storia. Con una semplicità straordinaria, che rende il testo molto scorrevole e appassionante, Davis indaga sugli accadimenti che coinvolsero la famiglia, dall’abolizione della servitù della gleba nel 1781, per opera di Giusep- pe II d’Asburgo, all’industrializzazione: evento, quest’ultimo, ancora più rilevante, che sconvolse il ritmo e le consuetudini James C. Davis è stato professore di storia (Full Professor) alla University of Pennsylvania, a Philadelphia. Dopo la laurea in letteratura inglese conseguita alla Princeton University, si è specializzato in storia europea alla Johns Hopkins. Giornalista e militare a Trieste nel 1953-54, quando la città era territorio libero, conobbe la moglie, Elda Zuzek, a Visogliano, paese carsico poco distante dal castello di Duino. del nucleo familiare, fino ai giorni nostri, quando Elda Žužek, nel 1954, durante l’occupazione alleata, incontrò “un allampanato soldato americano che scriveva per il giornale dell’esercito”. Partiti per l’America, il marito divenne uno storico, l’autore di questo libro. Davis consente di capire la storia, non solo dal punto di vista dei Carsolini, ma anche di coloro che vissero il fenomeno della modernizzazione: spiega infatti come per esempio cambiò da metà ‘800 il ruolo della donna all’interno della famiglia e quello dell’agricoltore di sussistenza e come il tasso di natalità iniziò a diminuire: un libro che aiuta a comprendere un importante svolta sociale del nostro passato e fa implicitamente chiarezza su alcuni aspetti essenziali del nostro presente. Benedetta Moro Dall’esperienza diretta nacque il suo interesse profondo per queste zone e la loro storia. Tra le sue pubblicazioni: The Decline of the Venetian Nobility as a Ruling Class (1962), Pursuit of Power: Venetian Ambassadors’ Report on Spain, Turkey, and France in the Age of Philip II (1970), A Venetian Family and its Fortune, 1500-1900 (1975) e The Human Story: Our History, from the Stone Age to Today (2004). Con dolce accento veneziano e la col- abitudini delle genti che ne abitano gli loquialità tipica del Veneto lo scrittore e argini (quelle della riva destra non amagiornalista Alessandro Marzo Magno ha no frequentare quelle della riva sinistra, presentato al caffè Teatro Verdi il suo ul- mentre chi abita a nord entra volentieri timo libro, Piave. Cronache di un fiume in contatto con il sud...): curiosità, anedsacro (edizioni Il Saggiatore, pgg. 261, e doti, usanze, collegate in modo colto e ra16,00), dialogando assieme al giornalista gionato, sì da ricreare la fisionomia della Giuliano Sadar, che ne ha sottolineato la sua gente, e da scandagliare la cultura, completezza, e a Marino Vocci, raffinato la forza, la genuinità e l’attenzione alla bellezza e all’arte, di quella che esperto di cuin Italia è chiamata appunto la cina: un corso Curiosità, aneddoti e “razza Piave”. «Una denominad’acqua che vive usanze, collegate in nella memoria modo colto e ragionato zione, che si riferisce in origine a una razza equina e che il segrecollettiva di un tario del partito fascista Starace paese - afferma l’autore - ma che nel suo letto ormai è diffuse in occasione della visita di Musmorto (o quasi), utilizzato per alimenta- solini nel ‘38 a Trieste e nei territori delre un gran numero di centrali elettriche e la prima guerra mondiale - ha precisato l’autore - ripresa poi negli anni ‘60 dal per l’irrigazione” In modo molto gradevole e sciolto giornalista Gianni Brera, all’inizio in rapporto agli sportivi quanto approfontrevigiani, e poi dito, con lo stesso erroneamente ritmo con cui la estesa a tutti i veprosa si snoda fluneti, i giuliani e i ida a descrivere il friulani, comprelungo “viaggio” del so Nereo Rocco». Piave, Marzo MaIl libro, che afgno ha ricordato fonda la sua anale origini e le parlisi nelle radici ticolarità di questo della civiltà venecorso fluviale, le ta, fin dall’epoca cui sorgenti sono dei menadàs, dei a Sappada, ma seligadori e degli condo altri in Val zattieri, che dal Visdende, e le cui Medio Evo confoci sono tre: la ducevano i tronPiave vecchia, che chi dai monti al mantiene il femmare, ne comminile, il cui corpendia tutti gli so fu deviato dai aspetti, comprese veneziani, il Piave le origini dell’innuovo a Cortellaztraprendenza del zo e ancora una terza: una denominazione inizialmente al nord est con le occhialerie del Cadore, i femminile come quella di molti fiumi ve- gelati di Zoldo e il primo sexy shop d’Itaneti, divenuta maschile grazie ai versi di lia del ’69, le tragedie della guerra e del D’Annunzio e alla canzone di E.A.Mario, Vajont, il fascino di Tiziano e Buzzati; che scrisse la famosa Leggenda del Piave presenta, come ha rilevato Vocci, anche in una notte dopo la famosa battaglia del alcune specificità che toccano da vicino Trieste, come per esempio il vino ProsecSolstizio. Un viaggio, quello di Marzo Magno, co e la Glera e il fatto che anche grazie lungo 220 chilometri, dal monte Peral- alle battaglie sul Piave la città ritornò ba all’Adriatico, in cui l’autore rievoca all’Italia. la storia del fiume nel corso dei secoli, le B.M. Sabato, 11 settembre 2010 VIAGGI ED ESCURSIONI il tuono q 21 molte attività alle quali si può prender parte, pensate soprattutto per i bambini per un’esperienza davvero unica La magia della Fattoria nei Magredi Vivaro, un piccolo paese nei Magredi, una particolare conformazione del terreno che dà il nome ad una zona del pordenonese tra i torrenti Cellina e Meduna che in questo punto sprofondano nella falda acquifera, dando origine a quest’area che di recente è stata inserita nell’elenco europeo dei “Siti di Importanza Comunitaria” riconosciuti dall’Unione Europea per la sua grande varietà di flora e fauna. Questa zona funge da rifugio per molte specie di uccelli e per altri rappresenta un’area di passaggio sorvolata da molte specie avicole in migrazione. Proprio qui si trova la fattoria didattica della famiglia Trevisanutto, meglio conosciuta anche come la famiglia dei Gelindi. La loro storia inizia negli anni ’50, quando Attilia e Gelindo Trevisanutto decidono di aprire una trattoria con cucina casalinga, dove vengono servite le ottime pietanze con i prodotti della loro azienda agricola. Tra gli anni ’60 e ’70, grazie anche all’aiuto dei figli Pietro e Giancarlo, vengono messe a disposizione degli ospiti le prime camere. Da quel momento in poi è un lavoro continuo per far crescere e valorizzare il patrimonio familiare che oggi può contare non solo sulla ristorazione e sull’ospitalità, ma anche su una vera propria fattoria didattica. Ben arrivati (Foto di Gelindo dei Magredi) Donatella sono impegnati nelle attività di ristorazione e di catering, Tiziano ed Elena si cimentano con la lavorazione dei prodotti dell’azienda creando ottime marmellate, conserve, giardiniere, salse salate e dolci che si possono acquistare Cibi fatti in casa Chi arriva oggi da Gelindo dei Magredi riesce ancora ad intravvedere la costruzione originaria che negli anni è stata ampliata per creare un ristorante che ospita anche banchetti e cerimonie e dove i piatti che vengono serviti agli ospiti sono preparati con amorevole dedizione. Il pane, la pasta e i dolci sono rigorosamente fatti in casa. Le carni Laboratorio di cucina (Foto di Gelindo dei Magredi) di pollo, anatra, oca e maiale provengono tutte da allevamenti della anche presso il piccolo spaccio allestito fattoria. Ad accompagnare queste delizie accanto alla reception, e Donatello si ci sono i vini di produzione propria quali occupa prevalentemente delle attività il Merlot, il Cabernet e il Pinot Bianco, agricole e della fattoria didattica. Sì, perfermo o frizzante. Ciò che la famiglia ché dietro l’accogliente ristorante che si Trevisanutto non riesce a produrre in affaccia sulla provinciale che da Vivaro proprio, viene acquistato presso altre porta a Spilimbergo, c’è un mondo da aziende locali che seguono la loro stessa scoprire! filosofia: buono e naturale. All’ingresso c’è la reception dove gli Laboratori per bambini ospiti vengono accolti con cortesia e caTrenta ettari di pascoli ombrosi, orti lore da Pietro o dalla figlia Chiara. Anche e frutteti biologici, vigne, cereali, foraggere, piante aromatiche ma anche le scuderie che ospitano diversi cavalli e qualche asinello, recinti con galline, conigli, pecore e capre che guardano curiosi i visitatori grandi e piccini che trascorrono alcune ore liete in questo posto magico. La magia di questo luogo non sta soltanto in ciò che si riesce a visitare, andando a piedi o, come ai vecchi tempi, in carrozza trainata dai cavalli: ma anche e soprattutto Pigiatura (Foto di Gelindo dei Magredi) nelle molte attività la terza generazione, infatti, non ha vol- alle quali si può prender parte, pensate tato le spalle all’azienda di famiglia, ma soprattutto per i bambini che qui han anzi, vi si dedica anima e corpo. Chia- la possibilità di vivere un’esperienza ra si occupa dell’accoglienza, Gelindo e davvero unica. Perché è di questo che si tratta nei numerosi laboratori proposti dalla fattoria: non mere nozioni, ma esperienza diretta: visiva, tattile, olfattiva e anche gustativa. Sono numerosi i laboratori che vengono organizzati tutto l’anno e, se è vero che perlopiù vi partecipano gruppi scolastici dalle materne alle medie, c’è anche la possibilità di organizzarsi in piccoli gruppi e prenotare dei laboratori ad hoc. La scelta è veramente molto ampia: c’è il laboratorio in cui i bambini scoprono da dove viene il formaggio, partendo dalle piante da foraggio, per poi cimentarsi nella mungitura fino ad arrivare alla cagliatura del latte. L’intento della fattoria, infatti, è quello di far capire ai piccoli ospiti da dove vengono e come si producono i cibi che ogni giorni trovano sulle loro tavole, dall’origine al prodotto finito. Un percorso simile è dedicato ai cereali. Prima si fanno conoscere ai bambini i vari cereali, poi si macinano i semi per ottenere la farina e una volta ottenuta la farina tutti insieme ci si mette a fare una buona polenta o una pagnotta di pane. Laboratori simili ci sono anche per l’uva, dove i bambini hanno la gioia di entrare nei tini e pestare gli acini con i piedi come si usava fare anticamente; e poi ci sono laboratori per le mele, i lamponi e, a seconda delle stagioni, per altri prodotti della terra. Ma le attività proposte da Gelindo dei Magredi non si limitano ai soli prodotti ed è così che si può trascorrere del tempo nel bosco o nei Magredi per scoprire e conoscere le piante, oppure ci si può avvicinare ai cavalli e agli asini, sia con lezioni in maneggio, sia con gite in carrozza. Ma la vera chicca, ciò che nessuno si aspetterebbe di trovare in una fattoria didattica, sono i laboratori di mosaico. Qui i bambini possono lasciar andare a briglie sciolte la loro fantasia e quando si vede cosa riescono a creare queste piccole mani con la tecnica antica del mosaico, tradizione secolare di questa zona del pordenonese dove la Scuola mosaicisti di Spilimbergo acquisisce di anno in anno più notorietà, non resta che complimentarsi con chi i mosaici li ha fatti, ma anche con la famiglia dei Gelindi che con tanta passione coltiva e perpetua non soltanto la tradizione della propria famiglia, ma anche quelle del territorio. Molte sono le attività collaterali: da percorsi in bicicletta a gite a cavallo, dal bird watching alla pesca. Per chi, invece, desidera solamente rilassarsi, ci sono due piscine a bordo delle quali godere del silenzio che circonda il podere. E se una giornata non vi sembra sufficiente: Gelindo dei Magredi è aperto tutto l’anno con possibilità di pernottamento in camere pensate anche per famiglie. Il podere inoltre è dotato di uno spazio per il campeggio dove ci si può sistemare con il camper o con la tenda. Per i più piccoli, infine, d’estate ci sono gli Agricampus, una settimana in fattoria didattica in compagnia di altri bambini e di un tutor, anche con possibilità di pernottamento. D.D.D. Zona campeggio (Foto di Gelino dei Magredi) Informazioni: Gelindo dei Magredi Via Roma 16 33099 Vivaro (PN) Come arrivare: Da Trieste in autostrada fino a Portogruaro, poi proseguire in direzione Pordenone sulla A28. Uscita Cimpello. Da qui, seguire le indicazioni per Sequals e dopo una ventina di chilometri si trovano le indicazioni per Vivaro. Ancora 5 chilometri e si giunge a destinazione. Prenotazioni: Se si desidera partecipare alle attività organizzate presso Gelindo dei Magredi, è consigliabile prenotare chiamando il numero fisso 0427 97037 o il cellulare 335 7170806 oppure mandare una mail a [email protected]. Per ulteriori informazioni e dettagli sulle attività: www.gelindo.it 22 q il tuono PUBBLICITà Salumeria Villanovich Chi pensa che il commercio alimentare sia un lavoro qualunque o standardizzato, si sbaglia. E tantopiù per i prodotti speciali e delicati della salumeria, salumi e formaggi, caratterizzati da innumerevoli variazioni di lavorazione e di qualità, e dalle più diverse provenienze regionali ed estere. La famiglia Villanovich ha maturato in questo settore una professionalità sicura ed ormai tradizionale, che le consente di offrire alla clientela il meglio in prodotti e consigli, ai prezzi giusti. Ogni singola partita ed ogni singolo prodotto passano il vaglio dell’esperienzustia più che trentennale di Mario e Giovanna, al quale si aggiungono la competenza e pari simpatia dei figli Andrea ed Alberto, in un ambiente amichevole e famigliare per tutti, più che commerciale. Ed è proprio questo il segreto ed il valore di questi negozi ed esercizi tradizionali di famiglia, esperti, cordiali e forniti come nessun supermercato o fast food riuscirà mai ad essere. Sabato, 11 settembre 2010 il tuono q 23 SPORT Sabato, 11 settembre 2010 La Triestina nella tana dell’Empoli Nella quarta giornata del campionato cadetto trasferta insidiosa per gli alabardati reduci dalla vittoria casalinga contro il Pescara Dopo avere incassato la prima vittoria stagionale tra le mura amiche del Rocco, la Triestina questo pomeriggio affronta in terra toscana l’Empoli (fischio d’inizio fissato alle ore 15) per la quarta giornata del campionato cadetto. La formazione di mister Aglietti precede di un punto in classifica la squadra giuliana grazie ad una vittoria (alla prima giornata in casa del Frosinone per 3 a 2), e 2 pareggi( entrambi a reti inviolate contro le neopromosse Pescara e Varese) ottenuti sino ad ora. L’Empoli oltre ad annoverare tra le sue file l’esperto difensore Stovini (classe ’76), ha un attacco almeno sulla carta di un certo spessore composto da Lazzari, Coralli e Foti. La Triestina vista nell’ultima partita contro il Pescara ha dimostrato dei progressivi miglioramenti sotto il profilo del gioco, soprattutto nella prima frazione dove ha spesso mantenuto in suo favore il possesso palla creando nitide occasioni da gol, anche se rimane da sottolineare come nel secondo tempo ci sia stato un calo fisiologico di intensità agonistica dovuto principalmente al ritardo di preparazione, ma i numeri ci sono, ora basta solamente plasmare al meglio la squadra con gli ultimi innesti arrivati nel calciomercato di agosto. Novità per quanto concerne la rosa alabardata, visto il reintegro in squadra del triestino Princivalli il gruppo degli “esclusi”si assottiglia a 4 giocatori: Cossu, Pani, Gorgone e Cottafava. Tornando alla sfida in programma oggi allo stadio Castellani i precedenti storici non sono di certo a favore dell’Unione: in serie B le due formazioni si sono incontrate per 6 volte con 3 vittorie dell’Empoli, 2 pareggi e 1 vittoria alabardata risalente al lontano campionato 1984/85. D.L. Dopo avere deciso di chiudere totalmente per tutto il campionato l’intero settore della gradinata Colaussi in modo di limitare i costi di gestione dello stadio (una cifra attorno ai 100mila euro l’anno), la società ha deciso dalla scorsa gara interna di campionato di collocare delle gigantografie raffiguranti i tifosi alabardati. La notizia che velocemente è girata in tutta Italia provocando molta curiosità, è frutto di una collaborazione della Triestina Calcio con la società di comunicazione Gsport. Una riflessione va comunque fatta: i tifosi di cartone posizionati in gradinata hanno superato il numero di spettatori paganti (3810) in carne e ossa presenti nei rimanenti settori aperti dello stadio Rocco. D. L. Triestina, il ritorno di Umberto Marino Il vice di Iaconi ha vestito per 3 stagioni la maglia alabardata agli inizi degli anni ’90: «Mi sono pentito di essere andato via da Trieste» Umberto Marino e Denis Locoselli nel 1992 C’è stata una forte emozione da parte di chi vi scrive questo articolo quando ha incontrato a distanza di 18 anni Umberto Marino, ex giocatore alabardato ed ora vice di Iaconi nella conduzione tecnica della Triestina nella stagione in corso. Lo conobbi personalmente da adolescente e fui subito colpito dalle sue giocate spesso di categoria superiore: dribbling da fare ubriacare l’avversario, tecnica sopraffina e notevole fiuto del gol con realizzazioni quasi sempre di pregevole fattura. Un giocatore completo insomma, con l’aggiunta di essere anche un grande uomo al di fuori del campo di gioco, cosa non sempre scontata nella società in cui viviamo. Con i colori biancorossi ha collezionato 65 presenze realizzando 13 reti, disputando 1 campionato di serie B (1990/91) e 2 di serie C/1 (1991/92 e 1992/93). Salutata Trieste ha girato l’Italia pallonara contribuendo alla promozione in serie B di società e città importanti come Ancona, Avellino e Catania. Smessi i panni di calciatore e appese le scarpe al chiodo ha intrapreso la carriera di allenatore inizialmente nelle formazioni giovanili del Siena, per poi successivamente rispondere alla “chiamata” di mister Iaconi facendogli da vice, incarico che ricopre attualmente. Ora dopo 18 anni ritorna nel capoluogo giuliano, con l’obiettivo di portare la squadra nel minor tempo possibile ad una tranquilla salvezza nella serie cadetta. Qual è il tuo ricordo di Trieste come giocatore a distanza di quasi 18 anni? A livello personale stavo troppo bene,anche se sul campo ero talvolta discontinuo visto che non sempre riuscivo ad esprimere le qualità che avevo, sinceramente mi sono pentito di essere andato via da Trieste. Di gol in alabardato ne hai realizzati più di una decina, c’è ne uno che ti lega in modo particolare? Con la Triestina ho segnato 13 gol. Conservo un ricordo indelebile della rete salvezza in modo tranquillo, mostrando siglata contro il Cosenza: partito dalla da parte della squadra un buon gioco che tre quarti campo sulla fascia destra drib- faccia divertire i tifosi. A distanza di tanti anni come troblai quattro avversari per poi scagliare la palla con un diagonale in rete. La par- vi la città? tita terminò in parità sul punteggio di 2 a La trovo migliorata sotto il profilo este2 dopo che eravamo passati in vantaggio tico, noto un cambiamento notevole nella per 2 volte, e non consentì purtroppo alla zona delle Rive e di Piazza Unità. Triestina in quella stagione di salvarsi. Come vedi il tuo futuro? Dopo Trieste come è proseguita Amo molto questo sport, se potessi stala tua carriera? re tutto il giorno su un campo di calcio lo Sono ritornato al Siena, poi ho girato farei senza alcun dubbio. Spero di aveun po’ tutta l’Italia ottenendo promozioni re la fortuna di rimanere nell’ambiente con le maglie di Fermana, Ancona, Avel- il più possibile, con la prospettiva futura lino e Catania. di conseguire il patentino di allenatore di Smessi i panni di calciatore come prima categoria. mai hai deciso di intraprendere la Denis Locoselli carriera di allenatore? Dopo aver dato l’addio al calcio giocato per un periodo ho allenato le squadre giovanili del Siena. Successivamente ricevetti la proposta di Iaconi, che avevo come mister quando giocavo nella Fermana, di fargli da vice. Qual è l’ obiettivo che ti sei posto per questa stagione con la Triestina? Principalmente di fare un buon campionato cercando di ottenere al più presto la Umberto Marino e Denis Locoselli oggi Prosegue la serie positiva del Kras anche in campionato Il Kras Repen ha confermato il suo buon inizio di stagione e si è imposto anche in occasione della prima giornata di campionato. Dopo aver conquistato due vittorie esterne nei primi due turni della Coppa Italia di categoria (a Torviscosa e a Concordia Sagittaria contro il Tamai), ha sbancato Este, campo di una delle favorite del girone C della serie D. E domenica, alle 15 a Rupingrande, è atteso da un’altra big quale il Pordenone. «Non posso che essere soddisfatto di questo inizio di stagione - afferma l’allenatore dei carsolini Alessandro Musolino - ma non nascondo che dobbiamo ancora crescere molto se vogliamo stare tranquilli in questa categoria. Fino ad oggi si è visto il carattere e la personalità di questa squadra: si tratta di un’ottima base di partenza, però sotto il punto di vista della manovra ci aspetta tanto lavoro. La grande differenza fra l’Eccellenza e la serie D sta nei tempi di gioco, la giocata va fatta velocemente altrimenti non hai una seconda chance e appena perdi palla inizia subito un’altra azione e bisogna essere svelti di testa e di gamba a riadattarvisi im- mediatamente». E il secondo impegno in campionato? «Abbiamo incominciato a preparare la gara con il Pordenone da giovedì e prima ci siamo concentrati sulle condizioni fisiche di Contento e Tiziani, usciti malconci da Este, e su quelle di Sessi, che soffre di un fastidioso mal di schiena. Spero di poter disporre di Rok Bozic, ancora in attesa del trasferimento, e magari anche del ‘92 Steven Fronzo, anche lui alle prese con problemi legati al tesseramento. Di certo dovremo fare a meno di Batti, espulso nel finale di gara domenica scorsa. Sappiamo che il Pordenone è una delle grandi favorite della vigilia e credo sia una squadra molto solida, senza particolari punti deboli. Davanti può disporre di un tridente “stellare” con Sessolo, Rossi e Fantin, ma anche in mezzo non è niente male con Petris (ex Itala), Tardivo, uno dei migliori mediani del torneo, e il giovane Herrera, mentre - dietro - la difesa è basata su due totem come i trentenni Campaner e Battiston. Noi dovremo essere molto aggressivi e concentrati e cercare soprattutto di togliere a loro l’iniziativa. Faremo poi leva sul grande entusiasmo che spero si respirerà domani a Repen per l’esordio assoluto del piccolo borgo carsico in serie D. Sarà comunque una data da ricordare se poi arrivassero anche i punti...». Massimo Laudani 24 q il tuono SPORT Sabato, 11 settembre 2010 Hockey in line: Edera ko in Supercoppa Baseball Junior Alpina Niente da fare per l’Edera Trieste che nonostante i favori del pronostico esce sconfitta per 8 a 6 contro gli eterni rivali di Asiago nella finale della Supercoppa Italiana edizione 2010/11. I veneti, che per la settima volta su otto edizioni si aggiudicano il primo trofeo della stagione, partivano nettamente sfavoriti in quanto schieravano una formazione quasi interamente composta da giovani del proprio vivaio, con le uniche eccezioni del portiere Stella, del capitano Longhini e di Nicolussi, quest’ ultimo proveniente dalla squadra di serie B. L’Edera poteva contare su 4 giocatori sloveni (Simsic, Zerdin, Krivic e Kos), e su elementi di sicuro valore come il confermato capitano Sorrenti (autore di una tripletta), Windmann e Ferro, oltre al portiere Peruzzi nuovo acquisto prelevato dal Modena. Asiago sin dalle prime battute dell’incontro ha in perfetta parità sul 4 a dimostrato una maggio- 4, la ripresa vede subito re grinta e determina- Asiago allungare con il zione rispetto a Trieste, doppio vantaggio siglato grazie alle reti facendo valere di Longhini e la migliore conOggi il via Rossi, Trieste dizione atletica ai quarti non si da per rispetto agli avdi finale di vinta e riacciufversari, requisiCoppa Italia fa il pareggio to quest’ultimo con i gol di Sorche ha fatto la renti e Krivic, differenza ai fini ma non è finita, nei midel risultato finale. Da segnalare la novità nuti finali prima Nicolusimportante riguardante si e poi Stella decretano il minutaggio delle par- la vittoria dei veneti sui tite, entrato in vigore da triestini per 8 a 6. Al via questa stagione, che pas- da oggi i quarti di finale sa dai 20 minuti effetti- di Coppa Italia: il Polet vi ai 25 per tempo come affronta in terra lombarper l’hockey su pista. da il Milano 24 (inizio Ritornando alla crona- ore 20), mentre l’Edera ca dell’incontro, dopo il è di scena a Ferrara (ore primo tempo combattuto 20,45). D.L. ed equilibrato conclusosi Ci sarà un doppio impegno nel week-end per le giovanili della Junior Alpina, che andranno a Verona e provincia per disputare la prima fase dei play off nazionali. Domenica 12 settembre i Ragazzi saranno sul terreno di gioco del San Martino Buon Albergo e affronteranno i padroni di casa e la squadra del Carpi, mentre sabato 11 le Cadette andranno a Verona e giocheranno contro la squadra locale dei Dynos e contro il Bollate. Una compagine per categoria passerà il turno. Si tratta di impegni notevoli per tutte e due i team - afferma il presidente Fabrizio Cernecca - Il Carpi è una squadra conosciuta e quest’anno ha vinto il nostro torneo Senza Confini, le cadette invece andranno ad affrontare la società di softball a livello giovanile più titolata negli ultimi dieci anni, il Bollate.Che dire, noi non abbiamo nulla da perdere! Vinca il migliore”. m.l. Il difensore Tommaso Morena Pallacanestro Trieste, presentata un rinforzo per la Pallanuoto Trieste la campagna abbonamenti È stata presentata nella abbonamenti rimarranno giornata di martedì nella invariati rispetto all’anno sede della Pallacanestro scorso, ma le partite sono Trieste in via Locchi la aumentate passando da campagna abbonamenti 14 a 15. La volontà da parte per la stagione 2010/11. “Insieme per crescere” è della società è di agevoil motto scelto dalla socie- lare i vecchi abbonati,che tà, che vuole sottolineare avranno il diritto di prelazione fino a come il sodalizio biancorosPrezzi invariati sabato 18 settembre: per so assieme a rispetto alla questo motitutti i suoi giopassata vo all’atto del catori, dalla stagione rinnovo della prima squadra nonostante tessera ogni al settore giol’aumento singolo abbovanile, voglia delle partite in nato ricevemigliorarsi per rà 2 biglietti essere pronta programma in omaggio ad un futuro per assistere ricco di soddialla prima gara interna sfazioni. Il torneo di serie A di- dell’Acegas in programlettanti quest’anno sarà ma il 3 ottobre (nello molto impegnativo, con- stesso settore dove è stato siderate le 8 retrocessio- sottoscritto l’abbonamenni previste dovute alle to). Questi i costi dei tariforme dei campionati a partire dalla stagione gliandi per ogni singolo 2011/12. I prezzi dei bi- incontro suddivisi per glietti per assistere ad settore: Tribuna Gold 15 ogni singola partita e degli euro, Tribuna Numerata 12 euro, Anello non Numerato 8 euro, mentre per gli under 12 l’ingresso al Palatrieste è gratuito. Abbonamento alla Tribuna Gold: 180 euro interi e 135 ridotti (donne e ragazzi dai 12 ai 17 anni), comprendente area catering parcheggio riservato. Abbonamento alla Tribuna Numerata: 120 euro interi e 95 euro ridotti, con parcheggio al secondo e terzo livello. Primo Anello non Numerato: 80 euro interi e 65 euro ridotti. L’abbonamento Numerato per gli under 12 è fissato a 20 euro. I biglietti e gli abbonamenti sono in vendita presso il Ticket Point di Corso Italia 6/C, telefono 0403498276 – 0403498277. Denis Locoselli La Pallanuoto Trieste piazza un altro grande colpo di mercato per la squadra maschile militante in serie A2. Il vicepresidente Renzo Colautti e il direttore sportivo Stefano Grimaldi hanno raggiunto l’accordo con i vice-campionati d’Italia del Rn Savona per il passaggio in alabardato del forte difensore Tommaso Morena. Un rinforzo di spessore che dopo l’arrivo dell’attaccante catanese Aldo Ercolano - conferma le ambizioni di alta classifica della Pallanuoto Trieste nel campionato di serie A2 maschile. Tommaso Morena infatti è senza dubbio uno dei migliori difensori della waterpolo italiana. Savonese di nascita, classe 1985, ha alle spalle una lunghissima carriera in serie A1. Prodotto del vivaio della Rari Nantes, con la nazionale italiana Under 20 ha inanellato due bronzi ai campionati europei e mondiali. Nel 2004 è stato acquistato dal Pescara, per tornare al Savona nel 2006. In Liguria Morena ha conquistato 2 semifinali scudetto, poi la scorsa estate è stato girato al Sori. E adesso per Tommaso Morena inizia una nuova avventura con la Pallanuoto Trieste. La compagine giuliana è reduce dal terzo posto conquistato a Berlino nell’ambito della Coppa Abendroth Pokal 2010. La preparazione è appena iniziata, ma la compagine di Ugo Marinelli ha fatto intravedere alcune indicazioni positive a livello di gioco. Durante le eliminatorie Trieste ha battuto i polacchi del Byton (75) e i lituani del Vilnius (8-5) e poi si è arresa ai tedeschi del Neukoelln per 11-0. Nella finale per il terzo posto c’è stata la vittoria per 6-5 sul Rovigno. mas.lau. Euromarathon 2010: oggi la presentazione a Muggia Sempre più importante, sempre più seguita, sempre più prestigiosa. È l’edizione 2010 di Euromarathon, la grande kermesse promossa e organizzata dall’ASD Evinrude MuggiAtletica, che rende Muggia il cuore pulsante dello sport e dell’intrattenimento per un lunghissimo week end di sport e intrattenimento. Il momento clou sarà certamente rappresentato dalla mezza maratona (21 km), che vivrà il momento dello start alle 9.30 di domenica 19 settembre e quest’anno partirà da Muggia (piazza Caliterna) per giungere nel centro di Capodistria. Gli atleti si sfideranno lungo un bellissimo percorso costiero in grado di regalare suggestioni ed emozioni anche ai tanti spettatori che seguiranno la corsa dal ciglio della strada anche perché è una delle pochissime corse competitive in Europa che parte in uno Stato e termina in un altro. Nella stessa mattinata, da Ancarano, partirà anche la marcia (9 km) non competitiva, che porterà i meno allenati sempre nel centro di Capodistria. Ma è anche il programma del giorno che precede queste due gare e il week end dell’11 settembre a fare notizia. Tra eventi sportivi, appuntamenti con grandi campioni, cultura e intrattenimento, Muggia sarà pacificamente invasa da giovani, adulti, anziani e famiglie provenienti anche dal vicino Veneto, ma anche dalla Lombardia, dall’Austria, dalla Slovenia, dalla Croazia e dall’Ungheria. In tanti giungeranno nella cittadina riviera- sca per partecipare alla Mezza Maratona, che è anche la gara di chiusura del terzo Sport & Beauty Run Challenge e la quarta prova dell’International Half Marathon Cup che continuerà con la Mezza di Aurisina e si concluderà con la Maratonina di Palmanova, molti per turismo e altri per sostenere con il proprio tifo i rispettivi beniamini. A presentare nel dettaglio tutti gli appuntamenti, viene organizzata una conferenza stampa di presentazione alle ore 18.00 di oggi, sabato 11 settembre, presso la Sala Negrisin – Piazza Marconi a Muggia. Nella stessa giornata, a seguire, sarà inaugurata la Mostra fotografica C’era una volta il confine, mentre alle 20.00, dopo il rinfresco offerto dall’ASD Evinrude MuggiAtletica, si terrà un Spettacolo dei Sinakt di CircoTeatroDanza. Per altre informazioni e iscrizioni www.euromarathon.it. C.S. il tuono q 25 APPUNTAMENTI Sabato, 11 settembre 2010 Cinema? Teatro? Bobo! La compagnia Bobo e i suoi amici apre le iscrizioni della scuola di teatro per ragazzi Riempire l’Ariston per un corto di otto scritto il soggetto, la sceneggiatura, diseminuti? Incredibile quello che riesce a gnato lo storyboard e infine recitato. Hanfare la Compagnia Bobo e i suoi amici con no poi costruito assieme ogni piccolo suo La Cappella Underground: centoundici dettaglio: dalla busta invecchiata a mano persone in sala per vedere L’ultima pagi- con il caffè al timbro di ceralacca, fino allo na, il risultato di un corso di cinema per scegliere personalmente il carattere della ragazzi svoltosi a giugno per due settima- copertina del libro alla tipografia Tassini. ne dalle 9 alle 17. Il corso era organizzato Inoltre hanno conosciuto dei professiocome un centro estivo: ogni mattina i ra- nisti del campo cinematografico: hanno gazzini andavano a piedi da piazza Ober- recitato con il famoso doppiatore Riccardan alla Cappella Underground (situata do Peroni, chi li riprendeva era Ronnie in via Economo), per svegliarsi, socializ- Roselli, le registrazioni le ha effettuate zare e interagire già di prima mattina. Edoardo Milani ed è venuta da loro anche Una volta arrivati in Cappella passa- Marta Maffucci, scenografa che ha lavovano la giornata imparando a riconosce- rato con Nanni Moretti. Lo scopo di quere le inquadrature dei film, l’importanza della colonna sonora, e… anche gli errori all’interno delle pellicole. Una cosa notata dai responsabili Andrea Andolina e Valentina Burolo è la facilità con cui i bambini riconoscono la qualità dei film che vedono appena si dà loro delle basi critiche minime. Quest’anno hanno fatto vedere loro A febbraio al Teatro Miela andrà in scena “Bobo e l’amuleto dei corti di giovani profes- Fenici” con Riccardo Peroni sionisti come Del Degan e Bernardini e alcuni film di Zemeckis sti contatti è far conoscere ai ragazzi dei come Ritorno al futuro e Chi ha incastra- professionisti e farli subito familiarizzare to Roger Rabbit? (di cui hanno conosciu- con loro, per renderli in qualche modo to personalmente una capo-colore, Fede partecipi dei “dietro le quinte” del cineSillani). ma. Per info www.boboeisuoiamici.com Dopo la prima settimana passata a capire com’è strutturato un film e dopo esse- Scuola di teatro: aperte le iscriziore stati in gita alla cabina di proiezione del ni! Cinecity per vedere come viene proiettaÈ da due anni che Valentina Burolo e to, la seconda settimana è stata impegna- Andrea Andolina hanno ideato il corso ta a realizzare un cortomeraggio per la re- di cinema, per avvicinare i bambini al gia di Andolina e Burolo. I ragazzi hanno mondo dello spettacolo tramite un altro fatto praticamente tutto, nel corto: hanno canale: principalmente però sono attori e registi di teatro. Attualmente hanno due progetti teatrali, uno di teatro per bambini fatto da attori professionisti, il famoso Bobo e l’isola dei pirati con i pupazzi di Magda Martinci animati dalla famosi in continuazione, insegnano loro il Burolo, e poi un corso annuale di teatro linguaggio tecnico del teatro, li fanno colper ragazzi, strutturato con gli stessi me- laborare con i professionisti del settore, e todi del corso di cinema. Quest’ultimo è i risultati si vedono giorno dopo giorno. un progetto rivolto ai ragazzi dai 7 ai 15 La scuola inizia ad ottobre, ma sono già anni, che parte ad ottobre e si conclude aperte le iscrizioni: per informazioni scria maggio con uno spettacolo al Teatro vere a [email protected] Miela (l’anno scorso è stato messo in Alessia Dagri scena Il fantasma sotto il tetto, ispirato a Il fantaemblematica Il corto L’ultima lettera sma di Canterville di Oscar in soffitta, e assieme pagina si può visualizWilde). Una delle cose più zare sul canale youtube decidono di aprirla e importanti per Andolina e BoboeisuoiAmici: qui la seguire quello che dice. Burolo è insegnare facenCosì si metteranno alla trama do divertire i bambini: il ricerca di un misterioso Tre nipotini litigano metodo di apprendimenlibro dei desideri, su cui mentre il nonno sta racto è frizzante e i registi si ognuno dovrà scrivere contando una storia. impegnano a tirare fuori il qualcosa che vorrebbe Ma dopo poco la storia meglio da ognuno dei raavere. In mezzo ai desisi fa talmente curiosa gazzi senza forzarli, favoderi opulenti e modaioli che non lo interromperendo l’iniziativa individale degli altri, Marco espriranno più, ma staranno e l’aiuto reciproco. La loro ad ascoltare la sua voce merà il desiderio di far è una scuola di teatro, non vellutata che narra le avverare i desideri dei un’accademia: non mira vicende di Marco e dei suoi amici, e il libro dei tanto al prodotto finale, commosso, suoi amici, dalle cui desideri, quanto alla formazione dei deciderà di punire i esperienze chiunque ragazzi. Quello che i ragazsuoi amici e non realizpuò trarre insegnazini imparano dal corso, zarne i desideri… però mento… oltre a recitare, è avere uno concederà ad essi una “Dei bimbi giocano sguardo critico su quello possibilità in più per nel parco escludendo che viene loro mostrato. I guadagnarsi l’amicizia Marco dal gruppo. registi inoltre fanno leggeUno di loro trova una di Marco”. re ai ragazzi almeno due libri all’anno, citano autori venerdì 17 settembre un convegno alla libreria lovat per parlare di riti e credenze Il Cicap e la superstizione Il gruppo Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) del Friuli – Venezia Giulia organizza, per venerdì 17 settembre, un convegno sulla superstizione in programma alle ore 17:00 presso la libreria Lovat, viale XX Settembre 20. Ma che cos’è il Cicap? «Il Cicap è un’associazione nazionale che nasce nel 1989 – spiega Giuliano Bettella, informatico, appassionato di filosofia e psicologia e coordinatore del gruppo del Cicap del FVG – il suo scopo è studiare le affermazioni sul paranormale: non studia, ad esempio, di telepatia in quanto tale, ma se ne occupa qualora qualcuno affermi che queste cose esistono». I referenti del Cicap sono essenzialmente due: il sistema informativo e l’opinione pubblica: «Si, infatti, se vogliamo, c’è anche una punta polemica in questa sigla – prosegue Bettella - una polemica verso media e opinione pubblica: una cosa, infatti, sono i fenomeni fisici o naturali rilevati, altra cosa sono i fenomeni come vengono raccontati e riportati ai media. Ad esempio la telepatia non risultava che esistesse, ma per i media e l’opinione pubblica degli anni ‘60 e ‘70 sembrava il contrario. L’idea, quindi, è quella di indagare sui fenomeni e ripristinare la verità, per quanto possibile, anche a livello dei media e dell’opinione pubblica». Per raggiungere questi obiettivi il Cicap ha due anime: una investigativa e una divulgativa: «Nel corso degli anni – aggiunge Bettella - il Cicap si è spostato sempre più dal piano dell’indagine a quello della divulgazione, anche se si cerca sempre di fare indagini quando si può: a volte è difficile farle perché il fenomeno che si vuole indagare si deve effettivamente prestare all’indagine. Se una persona è in buona fede, si presta, ma finisce subito in una bolla di sapone, mentre se non è in buona fede è difficile poter controllare il fenomeno». «Il Cicap – sottolinea il coordinatore regonale - non è negazionista, né integralista o scientista. È critico e aperto e vuole indagare i fenomeni, quando è possibile. Poi, attraverso incontro, convegni, conferenze arrivare all’opinione pubblica e ai media». Il gruppo regionale del Cicap è stato fondato da Bettella nel 1999 e pochi anni fa si è occupato di una strana targa posta all’interno della Camera di Commercio di Trieste, in piazza della Borsa: «Tale targa – spiega Bettella – parla, con un linguaggio alquanto strano, di un dispositivo che dovrebbe trovarsi nel palazzo atto alla difesa dai flussi nefasti provenienti dal cosmo o dal sottosuolo. Non indica l’ubicazione, ma fa capire che è il pezzo forte del dispositivo si trova sul retro della targa». Il Cicap cercò di informare i media e l’opinione pubblica della stranezza di tale targa, arrivando a coinvolgere studiosi di un certo livello. Della curiosa targa se ne occupò anche Striscia la notizia: «In realtà lo strumento di cui si parla dovrebbe servire a togliere l’umidità, ma sulla targa non è assolutamente Programma Introduzione: presentazione del CICAP, e della giornata nazionale contro la superstizione a cura del gruppo CICAP Friuli Venezia Giulia e di Margherita Hack Aspetti cognitivi delle credenze magiche prof. Donatella Ferrante, Università di Trieste, Facoltà di Psicologia Breve discussione con il pubblico Quando la superstizione dà i numeri dott. Stefano Polvi, CICAP Friuli Venezia Giulia Carrellata di testi sulla superstizione a cura del gruppo CICAP Friuli Venezia Giulia Passeggiata fotografica tra le superstizioni triestine di ieri e di oggi a cura del gruppo CICAP Friuli Venezia Giulia Discussione finale con il pubblico scritto nulla al riguardo» ricorda Bettella. Un episodio, quello della targa alla Camera di Commercio, che ha segnato la storia del gruppo, così come molto importante è il convegno organizzato per venerdì 17 settembre: «La superstizione – dice Bettella - è un qualcosa di folcloristico fatto di abitu- dini, riti, quasi burle ma, a volte, anche di ansie e paure. Venerdì 17 è l’occasione di parlare di superstizione in maniera seria, ma anche faceta. Le origini o cause della superstizione sono essenzialmente emotive, culturali e cognitive, sulle quali ci soffermeremo nel corso del convegno». f.d. 26 q il tuono POESIA Sabato, 11 settembre 2010 quinta edizione del festival dedicato a quell’arte antica, versatile, rivoluzionaria che è la Poesia assoluta: un successo di qualità Absolute [Young] Poetry a Monfalcone Si alza ancora una volta il sipario sulla poesia, a Monfalcone, che a partire dall’anteprima di giovedì 29 settembre, fino a sabato 2 ottobre, vede aprirsi nuovamente i Cantieri Internazionali di Poesia di Absolute [Young] Poetry, che come sempre si animano grazie al Comune di Monfalcone e che quest’anno per la seconda volta fanno parte del progetto della Rete dei Festival aperti ai giovani, proposto dal Ministro della Gioventù e sostenuto dall’ANCI.A rendere possibile Absolute [Young] Poetry 2010 anche il contributo dell’Assessorato all’istruzione, formazione e cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e quello del CORECOM – FVG, oltre alla preziosa collaborazione dei molti “amici” del festival sul territorio. Saul Willams «Abbiamo cercato, con pazienza certosina di individuare i confini tra le diverse discipline, e insieme i luoghi (e le forme) in cui esse si toccano, si fondono, trasformandosi in qualcosa di nuovo, di ‘inaudito’. Perché ogni confine, a saperlo percorrere con intelligenza, […] si rivela per quello che esso è veramente: non una divisione, un muro, ma un punto di contatto, un ponte, o, come si direbbe oggi, un link». È così che Lello Voce, direttore artistico del festival, introduce la nuova edizione della rassegna internazionale, come sempre articolata tra performance, stage, tavole rotonde, presentazioni, incontri di approfondimento dedicati all’arte che per eccellenza muta se stessa e i propri confini: la poesia. È per questo che, con fascino e naturalezza, condividono lo stesso palcoscenico (quello del Teatro Comunale di Monfalcone) personaggi del calibro di Saul Williams (giovedì 30 settembre) – poeta, rapper, rockstar, performer completo e trascinante, protagonista assoluto della scena artistica statunitense e internazionale che «confida nel potere dell’arte come una vitamina che dà linfa e irrora i tessuti, rimuovendo dalla mente e dal cuore ogni forma di malattia». O come Julian Cope (venerdì 1 ottobre), un ‘pezzo di storia’ del punk britannico sin dalla militanza nei Teardrop Explodes, ma anche scrittore, musicologo, critico e poeta dalla raffinata e tagliente ricerca verbale, la cui arte è stata definita ‘dirompente e sciamanica’. E ancora, per la serata conclusiva di sabato 2 ottobre (che si preannuncia sicuramente memorabile): Bernardo Atxaga, il più grande autore basco vivente e simbolo universale del valore delle lingue minoritarie – è davvero raro averlo in Italia – che incarna, con stile lucido impegnato e profondo, le massime possibilità linguistiche dell’Euskadi; e, stella incondizionata del festival, Horacio Ferrer, il Maestro, il Poeta per eccellenza del tango, che allo studio e alla sublimazione letteraria dell’arte tanguera ha dedicato tutta la vita: fedele alle più antiche tradizioni, Ferrer – che ha composto insieme ad Astor Piazzolla e Horacio Salgán, reinventa il tango-canzone, ne trascende i confini al- A67 largandoli a una dimensione poetica tra il nostalgico e il surrealista, creando un gioco verbale e sonoro incomparabilmente toccante. A Monfalcone è accompagnato da una delle migliori orchestre di tango sulla scena europea: i Solisti dell’Orquesta Típica Alfredo Marcucci Ma Absolute [Young] Poetry continua anche nella sua vasta esplorazione linguistica e geografica, con la poesia che sposa la musica nei rap esplosivi degli A67 - “(r) esistenti” della periferia di Napoli, con l’eccentrico Spoken Word del giovane svedese Henry Bowers, e il lucido e maturo impegno di Ennio Cavalli (tra gli ospiti di giovedì Horacio Ferrer 30 settembre). E con la sensibilità tutta femminile della siriana Maram al Masri, oggi stella internazionale della rinnovata poesia orientale e simbolo della reazione a ogni integralismo, e del rap ‘combattente’ del giovane calabrese Francesco ‘Kento’ Carlo (venerdì 1 ottobre). Ed è ancora poesia in musica quella che parla di uomini, di storia, di politica nei versi in sanseverese del giovane cantautore Luca De Nuzzo. Affascinante e magnetica anche la presenza dell’anglo-malese Francesca Beard, The Queen of London Spoken Word, una delle voci più raffinate e importanti della nuova poesia internazio- nale (sabato 2 ottobre). La formazione, la conoscenza, l’approfondimento coronano come sempre le attività collaterali del festival che riempiono intensamente le giornate monfalconesi: due tavole rotonde introducono il festival mercoledì 29 settembre al Palazzetto Veneto, entrambe dedicate ai dialetti e alle lingue minori: Quale dialetto per i giovani?, un confronto tra accademici e Favelle on stream. L’accesso delle lingue nei media del Friuli Venezia Giulia, incontro tra giornalisti (iniziative rispettivamente in collaborazione con Casa editrice Zanichelli e CORECOM FVG). In concomitanza con le giornate festivaliere, al Centro di Aggregazione Giovanile si tengono i corsi di Tecniche di scrittura in versi con Gabriele Frasca, di Tecniche di narrazione con Caterina Venturini, di Tecniche di performatività, con Dome Bulfaro e di Poesia a fumetti con Claudio Calia. E ancora, al Palazzetto Veneto, dedicate ai più piccoli, le Olimpiadi della lingua, un laboratorio organizzato da Zanichelli e curato da Massimo Arcangeli e le presentazioni degli ultimi lavori editoriali degli A67 (giovedì 30 settembre), di Horacio Ferrer (alla presenza dell’autore, venerdì 1 ottobre) e dei nuovi volumi di Laura Pugno e Laura Marchig (sabato 2 ottobre). Poesie in libertà sono infine protagoniste, ogni sera alle 19, degli Absolute Happy Hour – gli aperitivi di poesia offerti dal Caffè Carducci, uno dei locali più antichi di Monfalcone: le improvvisazioni poetiche degli ospiti del festival che condividono versi e bollicine con il pubblico. C.S. Poetango:il tango, la poesia, la musica e le storie a Oh poetico parco Prosegue le terza edizione di Oh poetico parco, la rassegna di poesia e musica che si svolge nel suggestivo contesto del parco di San Giovanni, luogo ideale per “mettere in scena una piacevole esperienza di condi- visione”, che è poi il messaggio che la rassegna vuole comunicare col suo titolo. La quinta sessione poetica dal titolo Poetango si è svolta nella serata di venerdì 27 agosto presso lo Spazio Villas (via De Pastrovich 5/a), nel Parco di San Giovanni. L’incontro è iniziato con la performance Mi Buenos Aires Querido in cui il tango, la poesia, la musica e le storie si intrecciano in un sinestetico incontro di esperienze espressive diverse. Presentata da La piccola bottega dei libri sonanti, associazione culturale che si occupa, tra le altre cose, della promozione della lettura, in questa performance Alfonso Cuccurullo, creatore della fondazione, ha eseguito alcune letture sceniche di racconti di tango e di milonga, di autori vari, alcuni di fama, come Borges, e di canzoni tradizionali degli anni ’30; coinvolgendo il pubblico in un immaginario e suggestivo viaggio tra “le strade indolenti” di Buenos Aires, e grazie anche all’accompagnamento di Alessandra Liparesi (canto), Carmen Falconi (piano) e Gianluca Ravaglia (contrabbasso), il gruppo ha dato una travolgente espressione della natura passionale ma anche poetica e insieme litigiosa e follemente istintiva del tango. Dopo l’intermezzo musicale di Francesco Bruno, studente al Dipartimento di Tango argentino del conservatorio di Rotterdam, che accompagnato dalla Falconi e da Ravaglia nell’esecuzione di tre can- zoni del repertorio tradizionale tanguero, con la musica del suo bandoneòn ha rivelato la natura invece struggente e nostalgica del tango, la serata si è conclusa con la Milonga nel parco. La milonga è stata organizzata da L’officina del tango, associazione culturale affiliata al circolo Arci Nuova Associazione di Trieste e nata nel 2008 da un grup- po di appassionati di tango che organizza corsi, workshop ed eventi riguardanti il tango per promuoverne la diffusione nella sua forma tradizionale dello stile milonguero e farne occasione d’incontro tra persone socialmente e culturalmente diverse. La rassegna proseguirà con un ultimo incontro il 24 settembre, sempre nel- la cornice del Parco di San Giovanni. Oh poetico parco è un progetto organizzato dall’associazione culturale Nadirpro, con il contributo della Provincia di Trieste e promosso dall’Azienda per i Servizi Sanitari n. 1, dalla cooperativa La Collina e da Banca Etica, con la collaborazione di Radio Fragola. Stefania Loretti Incontri internazionali di poesia a Sarajevo Il 24, 25 e 26 settembre 2010 si svolgerà la nona edizione degli “Incontri internazionali di poesia di Sarajevo”, dedicati alla memoria del grande poeta Izet Sarajlic. La manifestazione è curata dalla Casa della Poesia di Baronissi – Salerno – www.casadellapoesia.org/news e organizzata dall’Ambasciata italiana di Sarajevo. Come di consueto, anche quest’anno un pullman di viaggiatori consapevoli, poeti e musicisti partirà da Trieste la sera di giovedì 23, con rientro nella serata di lunedì 27 settembre. Un’occasione per vedere e ri-ve- dere Sarajevo, con la sua atmosfera unica e la sua valenza simbolica: una città distrutta dall’odio proprio in quanto simbolo di pacifica convivenza, che sta ritrovando faticosamente la sua plurale identità. Le bellezze della città e dei suoi dintorni, la cordialità dei suoi abitanti, le gioie della sua gastronomia, dei suoi paesaggi, delle sue botteghe artigiane coinvolgono sempre spettatori e poeti in un partecipe, attento vagabondaggio che costituisce l’altro lato (poetico anch’esso) di un’esperienza indimenticabile. Informazioni ed iscrizioni, dal 2 agosto: martedì e giovedì, ore 1719 c/o KNULP - tel. [email protected] - via Madonna del mare n. 7/1. Dal 1° settembre www.casainternazionaledonnetrieste.org - info@ casainternazionaledonnetrieste.org: martedì, mercoledì e giovedì, ore 1619 - tel. 040568476 - via Pisoni n. 3 il tuono q 27 APPUNTAMENTI Sabato, 11 settembre 2010 Salvattore Marchese a Villa Prinz Il mare di Franco Pace protagonista Oggi, sabato 11 settembre 2010, alle ore 18.30 a Trieste al Centro Socio Culturale di Villa Prinz (Salita di Gretta 38) avrà luogo l’inaugurazione della mostra personale del pittore Salvatore Marchese. La rassegna, che è curata e sarà introdotta dall’architetto Marianna Accerboni, propone una trentina di opere realizzate dall’artista a tecnica mista prevalentemente negli anni 2000 e rimarrà visitabile fino al 19 dicembre con il seguente orario: da lunedì a sabato 17.30 – 19.30, domenica 10.00 -12.00 e 17.30 - 19.30. «La spiccata attitudine di Marchese a sintetizzare i concetti attraverso il segno e l’uso molto significativo del colore, rendono il pittore particolarmente incline a esprimersi attraverso la grafica pubblicitaria e la decorazione. Ciò è accaduto per esempio in modo molto interessante nell’ambito della progettazione di un pannello ideato e realizzato per l’atrio della Scuola elementare A. Padoa di Trieste, in cui l’artista ha reso con efficacia ed essenziale vitalità il gioco, l’entusiasmo per la scoperta e la gioia di vivere infantili: le mani che s’intrecciano, sopra un prato inondato dalla luce, sono variamente colorate perchè appartengono ai bambini di tutto il mondo, che giocano e danzano insieme, senza differenze e contraddizioni, avvolti nel calore del sole. Armonia e vivacità caratterizzano il progetto, semplice e nel contempo ricco di un ritmo festoso e diretto, di immediata percezione. La stessa capacità di riassumere in poche linee la figurazione compare anche nelle sue opere pittoriche più recenti, come per esempio la serie di paesaggi, in cui spesso una parte è il significante del tutto e viene trasmessa al fruitore grazie a una semplificazione materica efficace, lieve e intensa al tempo stesso. Sono rappresentazioni simboliche e quasi astratte, le quali trasmettono il proprio pathos anche attraverso l’uso originale e appassionato della materia, l’argilla carsica miscelata ai colori acrilici e ai pastelli a cera, che testimoniano ulteriormente la progressiva maturazione del linguaggio di Marchese in direzione di un raffinato minimalismo. In tali opere recenti - conclude Accerboni - l’ispirazione dell’artista prende avvio da un approccio non convenzionale: nel descrivere così profondamente la terra, oltre all’amore atavico per la natura ereditato dalla madre, gioca infatti anche la sua competenza di appassionato speleologo, mentre sullo sfondo permane, icastico e interessante, un segno costante di speranza simbolizzato dalla luce dell’orizzonte lontano». C.S. Gli Asburgo sui mari del mondo Fino al 19 settembre a Porto San Rocco, Muggia, è visitabile la mostra Con gli Asburgo sui mari del mondo – Uomini, navi esplorazioni, missioni e scontri dal 1882 all’attentato di Sarajevo. L’attività del Centro Regionale Studi di Storia Militare Antica e Moderna di Trieste ha come scopo la raccolta, la conservazione e la diffusione delle memorie storiche. Con quest’unico scopo allestisce degli itinerari che, di volta in volta, esaminano uno specifico argomento possibilmente coinvolgente le nostre terre. Nel percorso sviluppato in quest’occasione si è voluto ricostruire tutte le fasi di gestazione, nascita e sviluppo della marina asburgica, a partire dal 1382, anno della dedizione della città di Trieste agli Asburgo d’Austria, che così divenne il naturale sbocco di quei territori sul mare Adriatico. Il piacere che i nostri soci provano nel narrare, descri- vere, tracciare collegamenti, e riallacciare il passato al presente, ha dato modo di ritrovare antiche tradizioni e storie di uomini, navi, viag- gi, esplorazioni e scontri che hanno avuto come soggetti attivi le marinerie veneta, istra ed illirica che hanno navigato sulle rotte del globo con uomini, nati spesso lontano dal mare, che però hanno saputo percepire l’importanza dell’espansione via mare. L’attenzione rivolta alla marina imperiale è frutto delle attribuzioni proprie dei Comandanti che, rappresentando ufficialmente la bandiera imperiale, potevano avviare e consolidare legami commerciali con i governi esteri e condurre crociere d’esplorazione a carattere scientifico in tutti mari del mondo. Lo sviluppo economico e non solo, di Trieste e di alcune città dell’Istria, è sicuramente legato agli sviluppi della marineria in Adriatico. Le Compagnie di Assicurazione, quelle di Navigazione, gli Squeri e Cantieri, gli Arsenali, le Scuole e Accademie Nautiche, i Monumenti e le vestigia del passato fanno ricordare che l’economia di tutto l’Adriatico Settentrionale è legata alla marineria e che gli uomini che, in qualche veste, Comandanti o Marinai, Assicuratori o Armatori, Ingegneri o Maestri d’ascia, Insegnanti o Allievi, Architetti o scultori hanno tutti contribuito a portare nel mondo la cultura e le tradizioni delle nostre terre. c.s. Fino al 24 ottobre, presso il Salone degli Incanti dell’ex Pescheria Centrale in Riva Nazario Sauro 1, sarà visitabile la mostra “Tra il dire e il fare… i disegni del mare, accompagnati dalle immagini di Franco Pace”. La mostra è aperta tutti i giorni, feriali e festivi, con orario 10.00 - 21.00; da venerdì 1 a domenica 10 ottobre, nella settimana antecedente la Barcolana, l’orario di apertura serale sarà prorogato fino alle 24.00. Il costo del biglietto d’ingresso è di 3 euro (gratuito fino ai 14 anni). Protagonisti della mostra sono le linee, le sezioni e i disegni dai quali nasce una barca a vela; l’ex pescheria ospita un gruppo di esperti del mare, persone accomunate dalla passione per le barche, che nella vita e nella loro attività hanno scelto d’investire capacità ed energie creative in questo campo. Sono presenti professionisti della progettazione, yacht designers affermati e famosi a livello internazionale, nomi come German Frers, Ron Holland. Judel, Vrolijk e Luca Brenta presentano i loro progetti più recenti e innovativi. Un ampio spazio è riservato anche ai giovani neolaureati che presentano i disegni delle loro tesi. Ad ogni progetto Franco Pace affianca immagini delle scafo che da quei disegni ha preso origine. La sua fotografia vuole in questo caso essere soprattutto descrittiva ed evidenziare le caratteristiche peculiari delle diverse imbarcazioni. Lungo la navata centrale del Salone degli Incanti una parete di venti metri d’immagini racconta la città vista dal mare ed il mare visto dalla città. Trieste e il suo mare, un modo per dividere lo spazio e organizzare i percorsi, ma anche per creare una pausa lungo l’itinerario della mostra, un momento di distrazione che consente allo sguardo di “cambiare aria”. Fanno da cornice e da scenografia alla mostra anche una serie di imbarcazioni di varie classi, olimpiche e non. C.S. Oblivion al chiaro di luna Torna per la terza volta l’Oblivion Show a Trieste, stavolta sotto il cielo – si spera stellato – del cortile del castello di San Giusto. Nel caso in cui le stelle mancassero, e venissero sostituite da nuvole cariche di pioggia, lo spettacolo andrebbe comunque in scena, ma al Politeama Rossetti. I cinque ragazzi (Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli), già popolari sulla rete grazie al loro esilarante cortometraggio I promessi sposi in 10 minuti (davanti al quale l’edizione Bignami del romanzo manzoniano impallidisce), avevano registrato il tutto esaurito sia alla Sala Bartoli, dal 9 al 21 marzo, che nei “fuori programma” al Politeama Rossetti del 13 ed del 14 maggio, organizzati per rispondere alla grande richiesta del pubblico. Il 16 settembre, alle ore 20.30, i triestini potranno tornare a ridere davanti a quel cabaret, rigorosamente musicale, che richiama tanto la satira tagliente dei Monty Python quanto le armoniose melodie anni ’40 del Quartetto Cetra (di cui ripropongono diversi pezzi). Si prenda ad esempio il loro brano La stazione di Bologna, che si può ascoltare anche su youtube o nel dvd Di Palo in Sesto, di cui lo spettacolo è compendio; qui degli anacronistici viaggiatori si ritrovano catapultati nell’attuale stazione di Bologna («il cuore dell’itaico viavai») ed assistono basiti agli spettacoli che la modernità offre loro: ragazzi «dagli occhi un po’ fumé» in cerca di soldi da investire in droga, amichevoli clochard con addosso un aroma di paillard, un giovane che aspetta molto romanticamente «il treno che non passa mai» (Trenialia si scusa per il disagio), toilette in cui «pisciare dà un senso di esclusività» (con quel che si paga…), aria condizionata che «condiziona l’evacuazione intestinal», e dove alla fine uno sfortunato viaggiatore perde l’ennesimo convoglio a causa dell’orologio che non funziona più, infatti «fa le 10.25, son trent’anni anni che non va, e chi l’ha rotto non si sa… o non ce lo voglion dir!». C’è poi il Trio Lescano, ci sono Lucio Battisti e Adriano Celentano (i cui pezzi più famosi, La Canzone del Sole e Azzurro, vengono rimodellati a colpi di cazzotti), c’è Giorgio Gaber e c’è Rodolfo De Angelis: un bello spaccato, insomma, sulla musica italiana del secolo scorso. Così il regista Gioele Dix nelle note di regia: «È un piacere dirigere gli Oblivion, cinque solisti che amano il gioco di squadra. Sono tutti ottimi cantanti, solidi sul piano tecnico e musicalmente versatili. Il loro repertorio spazia dal classico al pop, passano con disinvoltura dal canto gregoriano al rap, sono melodici e jazz. Ed è proprio il gusto per la contaminazione, unito all’innata vocazione per il palcoscenico, a renderli speciali. Abbiamo lavorato insieme sui contenuti, sulle geometrie della scena e soprattutto sul ritmo. Una faticosa e felice avventura per la quale è valsa la pena spendersi senza risparmio». I biglietti sono (ancora per poco?) acquistabili al Politeama Rossetti; solo un avvertimento: «non ti fidar d’un bacio a mezzanotte»! Stefano Tieri 28 q il tuono MUSICA Sabato, 11 settembre 2010 Maxino: professione musicista Massimiliano Cernecca, autore del disco immagino l’inverno, e genio della parodia triestina Massimiliano Cernecca in arte Maxino, nato a Trieste classe 1980, è il nuovo genio triestino che grazie alla sua parodia l’Italia va in wakka, parodia che nasce dal fallimento della nostra nazionale ai mondiali, l’ha reso popolare sbancando il web attraverso il portale di Youtube. Ma oltre alle innumerevoli parodie, è anche autore e compositore di un disco pop, dove la cura dei testi e la ricerca melodica e armonica a carattere romantico sono al centro dell’opera, realizzato con la partecipazione di altri musicisti triestini. Massimiliano, quando hai scoperto la passione per la musica? Credo che fosse già tutto scritto nel mio dna, perché fin da piccolo in casa mia si ascoltava tanta musica, posso dire di non ricordare un giorno senza musica in casa, tenendo conto che mia madre oltretutto amava, e credo ancora, Baglioni e Battisti. Diciamo che erano gli artisti dominanti di quel periodo. Ricordo che già alle scuole elementari mi divertivo a canticchiare le canzoni del momento facendo delle variazioni sul testo, insomma stravolgendo le parole, il primo segno che forse dopo venticique anni avrei potuto avere un futuro come autore di parodie. Per quanto riguarda il tuo cammino formativo nell’ambito musicale? Ho studiato pianoforte privatamente nel periodo delle scuole medie, poi sono stato forgiato da tanta esperienza sul campo attraverso concerti fatti con svariati gruppi dell’epoca, suonando veramente di tutto dal rock fino al liscio e acculturandomi magari attraverso incontri con altri musicisti o semplicemente curiosità sfatate sul web. Il nome d’arte utilizzato e anche quello più conosciuto è Maxino. Da dove nasce questo pseudonimo? Maxino trova la sua dimensione artistica nel settore humor quindi per autore di parodie ecc. Come nasce, come già detto i primi passi nel settore sono con i primi pezzi umoristici e parodie. Influenzato da artisti come Elio che mi hanno sempre fatto impazzire per la loro follia artistica. Poi ammetto che vergognandomi un po’, piacevolmente intendo, ho deciso di non presentarmi al pubblico con il mio vero nome ma con uno pseudonimo più simpatico possibile. Dopo tanti anni di lavoro è arrivato finalmente quel momento magico, l’esplosione del fenomeno Maxino in internet con la tua parodia sull’Italia fallimentare ai mondiali che ti ha portato anche ad un successo radiofonico, per non parlare di migliaia di ascolti sul web. Come sei arrivato a tanto? Tutta la produzione humor è in dialetto triestino quindi la cosa è ancora più sim- patica anche se delicata perché non tutte le parole sono capibili, infatti in alcuni video ho inserito la traduzione come sottotitolo per cercare di renderlo più comprensibile. Fare parodie in dialetto non è una novità perchè in quasi tutte le città italiane vi è un personaggio che traduce canzoni celebri dall’italiano al dialetto locale magari con l’aggiunta di parodie simpatiche. Quindi in realtà non ho inventato nulla ma forse l’intuito e l’originalità inconscia mi ha aiutato davvero tanto. A febbraio con la fine di Sanremo, ho iniziato a divertirmi lavorando sulle canzoni vincitrici dell’ultima edizione. Quindi prendendo per esempio il pezzo di Scanu ho iniziato in maniera quasi naturale a creare delle parodie, ribadisco in maniera naturale. Così una volta incisa ho inserito su internet questa mia parodia, riscuotendo un primo piccolo successo di visite, tenendo in considerazione che non ero così tanto conosciuto al di fuori di Trieste. Vedendo che le visite sia sul mio sito che quelle d’ascolto su Youtube aumentavano, ho pensato di ufficializzare e dare vita a un vero e proprio progetto personale serio sulle parodie sanremesi. Infatti ho lanciato sul mio sito “Sanremo story” una sorta di rivisitazione di alcuni brani celebri della storia della musica italiana passata per il Festival che incredibilmente riscuoteva sempre più successo sul web. Con l’arrivo della creazione de “L’Italia va in wakka”, il boom è stato immediato, direi anche inaspettato dato fatto che non sono l’unico humorista musicale in italia, anzi ne esistono più di quelli che si possono immaginare. Forse, un po’ per fortuna o bravura, questo non saprei, la mia realizzazione ha fatto davvero il colpaccio in internet. “L’italia va in wakka” nasce quasi per sbagli mentre stavo tornando dopo aver guardato la partita con amici, ovviamente delusissimo e molto arrabbiato anche per una multa che avevo preso (probabilmente durante la partita) di euro 38. Tornato a casa apro Facebook e inizio a leggere una serie d’insulti infiniti e di ogni genere verso Lippi e verso la nazionale stessa. Dato che le sfighe sono continuate il giorno dopo mi è saltata una serata importante oltretutto fuori regione, e quindi mi sono trovato un giorno libero per potermi dedicare magari a riposarmi. Così ho ascoltato per la prima volta il pezzo originale di Shakira, anche perché sono sincero non avevo ancora ascoltato bene il pezzo quindi non lo conoscevo davvero, a quel punto ho pensato di crearci qualcosa di simpatico, infatti ho iniziato a scriverla e poi l’ho pubblicata sui canali del web, in pochissimo mi sono trovato con un numero di visitatori che superava i 2.400.000 visitatori. Non potevo crederci un numero incredibile con una continua crescita di quasi 400.000 visite al giorno, insomma chi l’avrebbe mai detto? Tant’ è vero che oggi è il XXX° video di Youtube più visto al mondo, insomma da non crederci davvero. Per quanto riguarda il discorso economico fino ad oggi non è successo praticamente nulla quindi non posso dire di averci guadagnato in soldi, chissà magari spero di portarmi a casa qualcosa in un futuro. La cosa più importante è che questo lavoro mi ha portato ad avere dei contatti molto interessanti, infatti il Trio Medusa mi ha chiesto di riadattare la sigla del loro programma diventando “il trio va in wakka”, fino ad avere il contattato con radio nazionali molto importanti mandando in onda su radio Deejay la mia parodia quasi un quattro volte al giorno con l’appoggio di Linus e della Gialappas. Insomma posso dire un vero e proprio successo artistico. Pensate anche radio due, rds, studio aperto fino a trovarmi il link sulla pagina del Tg5. Artisticamente sono davvero molto soddisfatto e prendo anche le cose come vanno senza rincorrere per forza il successo. Come accennato all’inizio tu sei anche autore di un disco pop di tutto rispetto, prodotto in collaborazione con altri artisti del panorama musicale triestino. Parlaci dell’autore pop Massimiliano Cernecca. Da due anni a questa parte ho iniziato anche a tener conto di tutte quelle melodie che precedentemente non ho mai tenuto in considerazione. Ho iniziato a scrivere per qualche amico e collega, avviando una sorta di progetto nell’ambiente pop, fino a che anche per sollecitazione di tanti amici, ho deciso di raccogliere i brani scritti in un cd finito. Così nasce l’album “Immagino l’inverno”. Ho scritto molto tenendo in considerazione il profilo personale anche interiore del cantante che poi avrebbe cantato il mio brano, mettendoci del mio ma facendo calzare come un vestto su misura il brano a lui affidato. Effettivamente tutto ha un profilo malinconico sembra triste anche se poi è semplicemente un aspetto della stessa medaglia, anche se par strano guardando l’aspetto comico, ma credo che ogni uomo sia caratterizzato, un po’ per struttura caratteriale e un po’ per la sua storicità, da più aspetti anche molto importanti che nel suo insieme potremmo chiamarla vita. Il fatto che Maxino, l’autore di parodie è emerso totalmente a confronto di Massimiliano Cernecca, l’autore “serio” pop, tenendo in considerazione che sono due faccie della stessa medaglia, come la relazioni a confronto dei richiedenti, quindi alla società oggi? Mi sono reso conto come in questi ultimi anni la ricerca di evadere da quello che è la routine quotidiana, con i suoi mali e le sue preoccupazioni di ogni genere e tipo, sia sempre più forte. Mentre negli anni’80‘90 la gente si identificava all’interno di un genere per un discorso di pensiero, moda o filosofia di vita, oggi si può dire che anche una “medicina” naturale contro i mali che stanno divorando la nostra società. Così il genere humor è il fiore all’occhiello delle “medicine” naturali che il panorama musicale multimediale, stiamo parlando del commercio sul web, offre da dieci anni a questa parte. Vi è anche un altro fattore che incide tanto nella scelta di vedere o sentire in internet un brano al posto di un altro ed è essenzialmente il fatto che siamo più colpiti da un qualcosa di comico, anche se magari l’artista che l’ha prodotto è totalmente sconosciuto, al posto di incuriosirsi e cercare nuovi artisti di qualsiasi genere. C’è da dire anche che viviamo in un paese dove la realtà comica è molto forte, quindi sia in televisione che ovviamente in internet vi è un continuo martellamento di comici di vario tipo che incidono sulle pubblicità in facebook e tampinano le scalette di Youtube. Sicuramente, come detto, se c’è questo boom è dovuto anche ad una forte richiesta inconscia della popolazione della parodia e quindi del comico e questo naturalmente fa perdere l’interesse o la curiosità verso tutto un panorama musicale sempre in crescita e fiorente di giovani talenti. La nostra società in un certo senso è an- che un po’ povera di cultura musicale, non voglio dire che siamo un popolo d’ignoranti, ma non possiamo dire che abbiamo un’attenzione speciale verso l’arte musicale. Essendo carenti in questo, forse anche per volere di chissà chi, credo fortemente che qualsiasi cosa in musica che possa distrarre l’uomo da problemi o cos’altro sia più apprezzata e ricercata, al posto di sviluppare o accrescere quel desiderio di ritrovarsi in una filosofia generata da melodie racchiuse in generi ben specifici e concreti. Possiamo dire quindi che l’humor è il genere che caratterizza il nostro secolo? Non possiamo dire proprio così perché il genere humor è sempre esistito, solo che oggi grazie ad un’apertura del web e delle nuove gestioni e filosofie prese da tutti i sistemi radiofonici è più presente e raggiungibile senza grossi problemi, anche se non possiamo negare che oggi l’humor è il genere più ricercato per la sua innovatività. Anche perché nella sua demenzialità vi è anche una ricerca della perfezione, non certamente nei messaggi ma magari nel riprendere un brano famoso riuscendo a creare un testo umoristico stando attenti a metrica e al labiale del cantante in questione. Insomma un modo per rendere tutto più realistico. La cosa che agevola è che ci troviamo in un secolo di rinnovamento del commercio musicale. La gente si ritrova sempre meno in un negozio di dischi, quindi facendo perdere il contatto con il prodotto stesso, si ritrova sempre più spesso in internet a scaricare o ad acquistare musica. Questo apre sempre più le porte anche a quei generi, come l’humor, che fino a poco tempo fa non potevano avere una produzione effettiva per un problema di costi e di vendite. Possiamo allora dire che Maxino e Massimiliano Cernecca sono le due faccie di una stessa medaglia? Lo scopo di ogni artista è parlare attraverso il magico mondo delle melodie, esprimendo la propria vita attraverso di esse. Io questo faccio e mi servo in modo molto naturale e simpatico di queste due figure per esprimermi e dialogare con il mondo. A cosa ti lasci ispirare per la tua musica? Credo che due particolari momenti caratterizzano la mia creatività. Il primo vi sono momenti dove mi giungono da chissà dove frasi particolari, di ogni tipo, così mettendomi sul pianoforte inizio ad elaborare in musica semplicemente quella frase, in maniera molto libera pian piano inizia a nascere qualcosa. Il secondo sono gli eventi, capitano delle situazioni piacevoli o anche negative che mi portano a comporre, il bello è che non sono previsti o organizzati quindi vi sono dei momenti di forte tensione compositiva e una ottima predisposizione psico-spirituale, che mi permette di elaborare l’accaduto traducendolo in musica. Come non so ma questi due punti sono le chiavi che mi hanno sempre aperto la strada artistica nella mia vita. Progetti futuri? Molti e ancora in fase embrionale, sia sul versante parodie che pop, vi aspetto sul mio sito dove troverete tutto!!!!. Dove ti possiamo trovare? Sul mio sito: www.maxino.net. Perché dovremmo comprare o ascoltare un tuo cd? Sono sincero, non ho la più pallida idea. Alessandro Lombardi Mostra contemporanea “L’unico/the only one” Trieste Contemporanea e L’Officina presentano una mostra internazionale che potrà essere visitata fino al 16 ottobre allo Studio Tommaseo di Trieste. Che cosa può essere definito oggi unico, incomparabile, eccezionale o prezioso? La curatrice Julia Trolp ha posto questa domanda a 34 artisti che le hanno risposto con fotografie accompagnate da brevi testi. La mostra partecipa alla Sesta Giornata del Contemporaneo, organizzata dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI) con il sostegno della Direzione Generale per la qualità e la Tutela del Paesaggio, l’Architettura e l’Arte Contemporanee del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Orario: lunedì / sabato 17 - 20 Info: 040 639187 [email protected] www.triestecontemporanea.it con degustazione di specialità locali tra cui gli “Idrijski Zlikrofi” piatto tipico d’Idrija, e momenti culturali quali le visite guidate al “Castello Gewerkenegg” e alla miniera del mercurio - “Galleria di Antonijev Rov”. Iscrizioni: Triestina Club - San Giacomo, sede “Osteria de Luciana & Alessio” via della Guardia 46 (cell.3471057890). Iscrizioni Master in comunicazione della scienza Sono aperte fino al 29 settembre le iscrizioni al Master in comunicazione della scienza della Sissa di Trieste. Il percorso formativo biennale della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati è una fucina di comunicatori della scienza istituito con l’obiettivo di formare figure esperte nella comunicazione scientifica, in grado di comprendere le problematiche inerenti il rapporto fra scienza e società e di favorirne il dialogo in ambiti differenti. Per partecipare alle selezioni occorre possedere la laurea (in qualunque disciplina, scientifica o umanistica). La selezione dei candidati si effettua attraverso un concorso per titoli ed esami. Per l’anno accademico 20102011, le domande di ammissione dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 29 settembre 2010. Per ulteriori informazioni consultare il sito mcs.sissa.it. “Il vento di Trieste in mostra” Sabato 11, alle ore 11.00 all’Orto Lapidario, in piazza della Cattedrale 1, avrà luogo una speciale visita “…alla scoperta delle eoliche curiosità archeologiche” conservate presso i Civici Musei, a cura di Marzia Vidulli Torlo; poi, alle ore 17, al Palazzo Costanzi, avrà luogo l’interessante incontro con gli esperti dell’Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia che illustreranno “Gli effetti della Bora” cercando di rispondere alla domanda classica: “ma la Bora è ancora quella di una volta?”. La mostra sarà visitabile fino a domenica sera, 12 settembre, con orario 10.00-13.00 e 17.00-20.00 Concerto Banda Cittadina di Muggia Domenica 12 settembre alle ore 20 in Piazza Marconi, la Banda Cittadina di Muggia terrà il concerto di chiusura della manifestazione “Muggia Sotto le Stelle”. In programma brani della tradizione bandistica, musica classica, leggera e colonne sonore. Dirige il M.o Andrea Sfetez, presenta la serata Donatella Stabile. Per informazioni sulla formazione: www.muggiamusica.org Gita a Idrjia Il Triestina Club San Giacomo organizza per domenica 12 settembre una gita a Idrjia in Slovenia. Costo per la partecipazione 60,00€ Il programma della giornata prevede momenti eno-gastronomici il tuono q 29 APPUNTAMENTI Sabato, 11 settembre 2010 Vaccinazione antirabbica per le volpi Prosegue il piano di vaccinazione antirabbica per le volpi avviato a maggio. Nelle giornate di martedì 14 e mercoledì 15, nei comuni di Monrupino, San Dorligo della valle e Muggia, le esche saranno apposte da squadre operative costituite da guardie forestali, guardiacaccia provinciali e personale dell’ASS n. 1 Triestina. I cani e i gatti devono essere adeguatamente custoditi per 15 giorni dopo la posa delle esche, affinché ne sia resa possibile l’assunzione alle sole volpi. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla Sanità animale, igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche, da lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 10 telefonando allo 040 763606. Riapertura Ecosportello Da venerdì 3 settembre ri- prendono le aperture di Ecosportello, punto informativo gratuito per i cittadini interessati al risparmio energetico. Grazie al finanziamento del progetto di Legambiente deliberato dalla Provincia di Trieste prosegue l’attività di informazione dei cittadini sui vantaggi del risparmio energetico e sulle agevolazioni previste ancora per quest’anno. Il progetto nasce per fornire gratuitamente ai cittadini informazioni tecniche, di tipo normativo ed economico tali da consentire la progettazione e l’installazione di sistemi di isolamento termico dell’abitazione, di impianti a basso consumo energetico, di impianti solari fotovoltaici e termici e di altri sistemi utili a garantire un buon risparmio energetico ed una consistente riduzione dei costi tariffari. Ecosportello sarà operativo nel centro informativo di via Donizetti tutti i martedì dalle 10 alle 12 e tutti i venerdì dalle 17 alle 19. Inoltre dal 9 settembre il servizio verrà esteso anche a Muggia, in via Roma n. 22, per tutti i giovedì dalle 17.30 alle 19.30. Gli operatori saranno a disposizione del pubblico e, su richiesta, potranno essere fornite consulenze specifiche su appuntamento per la realizzazione di interventi tecnici nelle singole abitazioni. Appuntamenti alla farmacia Alla Borsa Prosegue il ciclo di incontri in Piazza della Borsa 12 con il seguente calendario: - martedì 14 settembre alle ore 17.45 ) “Autostima, senso di colpa e salute. Come rinforzare le difese immunitarie attraverso il rinforzo della stima di sé”, a cura della dott. ssa Silene Piscanec, terapia olistica e la psicologa Barbara Toros. - giovedì 16 settembre alle ore 17.45 “Come disintossicarsi dai sovraccarichi alimentari delle vacanze: drenaggio e depurazione”, a cura della dott.ssa M. Luisa Tognon esperta in omeopatia - lunedì 13 settembre alle ore 17.30, per il servizio “ L’ esperto risponde“: “Omeopatia” con il medico Maria Luisa Tognon - sempre lunedì 13 settembre, alle ore 18.15 , si svolgerà l’incontro “Domande e risposte” con Silene Piscanec, medico in terapia olistica - mercoledì 15 settembre alle ore 17.30 “Nutrizione e diete” con Chiara Modricky, biologa nutrizionista. - infine giovedì 16 settembre alle ore 10.30 “Allattamento materno” con Antonella Chiurco, consulente professionale IBCLC Per informazioni: 040-367967 www.farmaciadellaborsa.it Attività al Teatro Incontro Dal 14 settembre al 05 ottobre 2010 sono aperte le iscrizioni al Laboratorio trimestrale sulla comunicazione teatrale con l’in- segnante Maurizio Soldà. Il laboratorio si propone di formare gli allievi soprattutto sul legame fra forma comunicativa e testo teatrale. Inizio laboratorio: venerdì 08 ottobre alle ore 20.00. Inoltre, dal 14 settembre al gustazioni, è richiesta la prenotazione, contattando la cooperativa “Curiosi di natura” al cell. 340 5569374, o all’e-mail: [email protected]. Altre informazioni sull’offerta escursionistica sul sito web: www.curiosidinatura.it Visite sulla biodiversità in Carso Al Giardino Botanico Carsiana di Sgonico domenica 12 e 26 settembre, alle ore 16 e 17, si terranno delle visite guidate sul tema “Quanto vale un petalo?”, sul valore della biodiversità in Carso. Nelle visite guidate verrà illustrata l’importanza delle piante selvatiche e degli ambienti naturali per la vita dell’uomo, e la necessità di una loro tutela. La Provincia di Trieste ricorda inoltre che a Carsiana sono aperte le iscrizioni ai laboratori didattici per le scuole, sui temi “Il Carso e i suoi ambienti” e “Le piante del Carso si preparano all’inverno”. I laboratori, realizzabili anche in sloveno, saranno attivi fino a fine ottobre. Altre informazioni e prenotazioni sul sito web www.carsiana.eu, e al tel. 040/229573. Carsiana, il giardino botanico della Provincia di Trieste dedicato alla flora del Carso, si trova a Sgonico, lungo la strada per Gabrovizza. Aperto dal martedì al venerdì, dalle ore 10 alle 13; sabato e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; visite guidate nei festivi alle ore 16 e 17. 05 ottobre 2010 sono aperte le iscrizioni al “Corso di teatro per un incontro con la parola e col gesto, con chi ama il teatro, con il palcoscenico, con te stesso”. Durante il corso vengono proposte e sviluppate tre materie di insegnamento corrispondenti, in linea generale, ai settori teatrali della Recitazione, della Mimica e della Dizione. Le tre materie sono strettamente interdipendenti. Inizio corso: giovedì 07 ottobre alle ore 19.30. Per informazioni e iscrizioni gli interessati possono rivolgersi: ogni martedì e giovedì dalle ore 18.30 alle ore 20.00 c/o “Teatro incontro”- via Somma, 3 Trieste - tel. 338/1167057 e-mail: [email protected] www.teatroincontro.it Escursioni con “Piacevolmente Carso” Domenica 19 settembre e domenica 3 ottobre avranno luogo due escursioni guidate nel Carso Isontino con degustazione presso i ristoratori del territorio. E’ un’iniziativa di “Curiosi di natura”, in collaborazione con Ecoturismo FVG. Per la partecipazione alle escursioni, e alle eventuali de- Conferenza di grafologia L’Associazione Grafologica Italiana organizza mercoledì 15 settembre alle ore 18.00 la conferenza “Grafologia, gli elementi base”. Luogo da definirsi, vedasi sito internet www.grafologiatrieste.it Verranno inoltre presentati corsi e attività 2010 - 2011. Conferenza stampa al Centro San martino La Comunità di San Martino al Campo vi invita alla conferenza stampa di presentazione degli eventi organizzati per festeggiare i 40 anni dell’associazione che si terrà lunedì 13 settembre alle ore 11.00 presso la sala conferenza del Centro San Martino in via Udine 19. Saranno presenti don Mario Vatta, fondatore e presidente onorario della Comunità e Claudio Calandra di Roccolino, presidente in carica. Nel corso della conferenza stampa verrà presentato il calendario degli eventi ed illustrato lo spirito - di condivisione con la città ma anche di denuncia del disagio che in essa viene vissuto da chi fa più fatica - dei festeggiamenti di questo anniversario. Assistenza sui contratti d’affitto Il Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, informa che, presso la propria sede di Via Pondares 8, è possibile ricevere assistenza per la stesura e la registrazione di contratti d’affitto stipulati in base alla legge 431/98 e agli accordi territoriali del Comune di Trieste che prevedono agevolazioni fiscali sia per il proprietario che per l’inquilino. Gli uffici sono aperti: lunedì e giovedì 9.00-12.30 e 15.30-18.30, martedì e mercoledì 9.00-15.00, venerdì 9.00-12.30. 30q il tuono L’oroscopo della settimana Gli oroscopi sono tradizione antichissima che ha diversi livelli, dalla saggezza millenaria raffinata del Libro dei Mutamenti cinese (I Ching) a scemenze assolute e nocive che noi non siamo disposti a pubblicare. Abbiamo scelto perciò di fornirvi un servizio che si avvicina al livello più nobile, assegnando settimanalmente ad ogni casa astrologica convenzionale delle massime che è sempre proficuo meditare. La loro aderenza personale apparterrà al mistero imponderabile della sorte ed alla vostra sensibilità e riflessione critica. CALENDARIO Distributori di carburante aperti nei festivi saBato 11 e DomenIca 12 settemBre AGIP - Via Forlanini - Cattinara AGIP - Viale Miramare 49 ESSO - Viale Campi Elisi ESSO - S.S. 202 - Km 18+945 - Sgonico Q8 - Aurisina 129 - Duino Aurisina FLY - Passeggio Sant’Andrea SHELL - Aquilinia - Muggia TAMOIL - Via F. Sebero 2/3 Intuttelecose,èmoltomeglioprevedere chedoverrimediare. toro dal 21 aprile al 20 maggio Ilmigliormodoperfarcessarelemaldicenzeènonascoltarle. Gemelli dal 21 maggio al 20 giugno C’è una sola cosa davvero peggiore del fareilmale:insegnarlo. CAnCro dal 21 giugno al 22 luglio Spessoèmegliodareunpiccoloaiutoche centograndiconsigli. leone dal 23 luglio al 22 agosto Le minacce sono soltanto parole: occorre badareaifatticoncreti. VerGine dal 23 agosto al 22 settembre Primadicercareiltuonemicoall’esterno, badadinonesserlotu. SCorpione dal 23 ottobre al 21 novembre Nonèlanascitachenobilita,malecose chefaiecredinellavita. SAGittArio dal 22 novembre al 21 dicembre Nelbuiodell’animasivedonosoltantocose chenonesistono. CApriCorno dal 22 dicembre al 19 gennaio Nonbastaparlare:occorrechetiascoltino,echecapiscano. AquArio dal 20 gennaio al 18 febbraio Perpoterperdonarelecolpedeglialtri, ricordabeneletue. peSCi dal 19 febbraio al 20 marzo Lapazienzaèspessolacuramiglioreper quasitutteleferite. FERIALE TRIESTE ImpIantI self servIce AGIP - Via dell’Istria 155 AGIP - Via Forti 2 - B.go San Sergio AGIP - Viale Miramare 49 AGIP - Via A. Valerio 1 - Università AGIP - Via Forlanini - Cattinara AGIP - Strada del Friuli 5 AGIP - Duino S.S. 14 ESSO - Sgonico S.S. 202 ESSO - Via Carnaro - S.S. 202 - Km 3+0.67 ESSO - Piazza Foraggi 7 ESSO - Quadrivio di Opicina ESSO - Via Flavia 120 ESSO - Str. Prov. del Carso - Km 8+738 OMV - Stazione di Prosecco 35 SHELL - Via Locchi 3 SHELL - Autoporto di Fernetti TAMOIL - Via F. Severo 2/3 TOTAL - R.A. Km 27 Sistiana TOTAL - Via Brigata Casale TAMOIL - Viale Miramare 233/1 se hai abusato di bevande alcoliche Partenza 6.45 7.50 9.00 10.10 11.20 14.10 15.10 16.20 17.30 19.35 Partenza 9.30 11.00 13.30 15.00 16.30 18.00 MUGGIA TRIESTE 7.15 8.20 9.30 10.40 11.50 14.35 15.40 16.50 18.00 20.05 7.15 8.25 9.35 10.45 11.55 14.35 15.45 16.55 18.05 20.05 7.45 8.55 10.05 11.15 12.25 15.05 16.15 17.25 18.35 20.35 MUGGIA MUGGIA TRIESTE 10.00 11.30 14.00 15.30 17.00 18.30 10.15 11.45 14.15 15.45 17.15 18.45 10.45 12.10 14.45 16.15 17.45 19.15 Arrivo Partenza Arrivo FESTIVO TRIESTE MUGGIA Arrivo Partenza Arrivo Regime tariffario linee marittime in vigore dal 1° gennaio 2010 Corsasingola........................................... CorsaAndataeRitorno........................... Abbonamentonominativo10corse......... Abbonamentonominativo50corse......... Biciclette................................................. Euro Euro Euro Euro Euro 3,45 6,40 11,00 26,50 0,70 Ibigliettiedabbonamentisonovendutidirettamentea bordodell’imbarcazione. STAZIONE FERROVIARIA DI TRIESTE CENTRALE Orario dal 13 giugno 2010 TRIESTE Centrale Monfalcone Cervignano S.GiorgiodiNogaro Portogruaro-Caorle S.DonàdiPiave VENEZIA Mestre VENEZIA S. Lucia prosegue per TRIESTE Centrale Monfalcone Cervignano- S.GiorgiodiNogaro Portogruaro-Caorle S.DonàdiPiave VENEZIA Mestre VENEZIA S. Lucia prosegue per (1) (2) (3) (1) 4.30 4.53 5.05 5.14 5.37 5.57 6.24 6.34 5.32 5.55 6.07 6.16 6.40 7.03 7.30 7.40 6.06 6.28 6.42 6.35 6.58 | | 7.37 | 8.15 7.04 7.29 7.41 | 8.12 8.30 8.55 7.35 7.57 Tarvisio 11.44 12.07 12.19 12.28 12.52 13.12 13.39 13.49 12.44 13.07 13.19 13.28 13.52 14.12 14.39 14.49 13.44 14.07 14.19 14.28 14.52 15.12 15.39 15.49 14.11 14.34 14.48 Napoli 9.18 9.41 9.53 10.02 10.26 10.46 11.13 11.24 12.20 12.42 12.56 Milano 8.18 8.41 8.53 9.02 9.26 9.46 10.13 10.24 9.38 10.01 | | 10.40 | 11.16 Carnia 6.41 7.04 7.17 7.24 7.53 8.15 8.51 9.02 (5) (3) * (6) (7) (1) 14.44 15.07 15.19 15.28 15.52 16.12 16.39 16.49 15.44 16.06 16.18 16.27 16.51 17.12 17.37 17.49 15.51 16.17 16.25 16.48 17.03 Tarvisio Tarvisio 16.44 17.07 17.19 17.28 17.52 18.12 18.39 18.49 17.02 17.27 17.40 | 18.11 18.26 18.48 17.34 17.56 18.09 Milano Tarvisio 17.44 18.07 18.19 18.28 18.52 19.12 19.39 19.49 18.44 19.07 19.19 19.28 19.52 20.12 20.39 20.49 Milano 19.18 19.41 19.54 20.03 20.32 20.59 21.39 21.50 19.46 20.12 20.26 20.35 21.03 21.21 21.49 Tarvisio (8) 20.22 20.49 21.02 21.10 21.42 21.54 22.20 22.33 22.42 23.08 23.25 23.49 Udine 22.44 23.17 23.37 23.52 0.34 Lecce (1)Feriale.(2)Festivo.(3)Ferialeesclusosabato.(4) (1) TRIESTE Centrale Monfalcone GORIZIA Centrale Cormons UDINE prosegue per 5.02 5.27 5.51 5.59 6.23 (2) TRIESTE Centrale 14.56 Monfalcone 15.19 GORIZIA Centrale 15.40 Cormons 15.49 UDINE 16.04 prosegue per (1) 5.58 6.23 6.48 7.03 7.28 (1) (2) (1) (1) 6.04 6.29 6.53 7.03 7.28 6.20 6.48 7.10 7.25 7.49 6.56 7.19 7.40 7.49 8.04 7.35 8.03 8.26 8.35 8.57 (6) (2) (5) 14.56 15.51 15.19 16.18 15.40 16.40 16.49 16.49 16.04 17.10 Sacile Tarvisio (2) (1) (2) 7.35 8.56 7.58 9.19 8.18 9.40 8.27 9.49 8.43 10.04 (2) 9.56 10.24 10.48 11.01 11.23 10.56 11.19 11.40 11.49 12.04 11.26 11.54 12.19 12.29 12.53 12.08 12.37 |13.01 |13.15 13.38 (7) (7) (8) 16.02 16.03 16.31 16.56 17.23 17.23 16.30 16.28 16.59 17.19 17.51 17.51 16.53 16.51 17.22 17.40 18.15 18.15 17.02 17.00 17.32 17.49 18.28 19.28 17.24 17.24 |17.55 18.04 18.49 18.49 Tarvisio Tarvisio (7) 17.56 18.19 18.40 18.49 19.04 (9) 18.20 18.49 19.12 19.22 19.46 Sacile (10) 18.20 18.49 19.12 19.22 19.46 Sacile (1) (2) (1) 12.26 12.56 12.56 12.54 13.19 13.19 13.19 13.40 13.40 13.33 13.49 13.49 13.55 14.04 14.04 (1) (1) 18.56 19.53 20.42 19.19 20.04 21.08 19.40 20.27 21.31 19.49 20.36 21.40 20.04 20.57 22.04 (1) (3) (4) 13.30 14.21 14.21 14.00 14.49 14.49 14.25 15.12 15.12 14.40 15.21 15.21 15.04 15.47 15.47 (11) (12) 22.21 22.21 22.44 22.44 23.05 23.05 23.14 23.14 23.29 23.29 (1)Feriale.(2)Festivo.(3)Ferialeesclusosabato.(4)Sieffettuailsabatoefestivi. Occorresaperleggereisegnidelmondo,e nonsoltantoilibri. BilAnCiA dal 23 settembre al 22 ottobre Linea marittima TRIESTE - MUGGIA ImpIantI apertI 24 ore su 24 TOTAL - Duino Nord Autostrada TS/VE AGIP - Duino Sud Autostrada VE/TS AGIP - Valmaura S.S. 202 - Km 36 (superstrada) Non metterti alla guida *** Ariete dal 21 marzo al 20 aprile Sabato,11settembre2010 AEROPORTO FRIULI VENEZIA GIULIA - RONCHI DEI LEGIONARI Orario estivo 2010 (in vigore dal 28 marzo al 30 ottobre 2010)+++ Glioraripossonosubirevariazionidapartedellecompagniaaereesenzapreavviso Partenze per Partenza BELGRADO 13.15 10.35 13.35 13.15 BIRMINGHAM 16.55 18.05 BRUXELLESCh. 12.30 CAGLIARI 22.10 CATANIA 12.00 DUSSELDORFWe. 12.00 20.55 LONDRASt. 12.25 14.30 14.50 15.00 15.00 21.40 MONACO 06.20 10.50 15.00 18.55 NAPOLI 12.00 OLBIA 13.15 ROMA 06.55 07.20 11.20 15.20 19.20 TIRANA 10.30 13.00 15.10 20.40 TRAPANI 20.00 Arrivo Frequenza 14.50 -----6- 12.10 -----6- 15.10 -2----- 14.50 ---4--- 18.10 ---4--- 19.20 ------7 14.05 --3---7 23.55 1---5-- 15.25 * 13.45 -2-4--- 22.40 -----6- 13.35 ----5-- 15.40 --3---7 16.00 -----6- 16.10 -2-4--- 16.10 ----5-- 21.40 1------ 07.30 * 12.00 * 16.10 * 20.05 12345-7 13.10 * 15.00 -----6- 08.05 * 08.30 123456- 12.30 * 16.30 * 20.30 * 12.00 -2----- 14.40 ----5-- 16.50 -2----- 22.30 ----5-- 21.40 -2-4-6- Volo Aereo JU411 JU411 JU411 JU411 FR1097 FR1097 FR2834 FR4808 AZ1705 FR6488 FR6488 FR169 FR169 FR169 FR169 FR169 FR169 LH4007 LH3999 LH4003 LH4005 AZ1705 EN1728 AZ1356 AZ1360 AZ1358 AZ1364 AZ1362 LZ152 LZ152 LZ152 LZ152 FR8648 AT7 finoal1/5 AT7 dal8/5 AT7 dal6/4 AT7 dal5/5 738 738 738 738 CR9 viaNapoli 738 dal25/5 738 dal29/5 738 finoal8/4 738 738 738 738 dal16/4 738 AT7 AT7 AT7 AT7 nodal2-22/8 CR9 AT7 dal12/6al28/8 CR9/320 734/320 nodal3-27/8 734/320 734/M80 nodal9-22/8 734/320 AT7 finoal27/4 AT7 finoal11/6 AT7 dal15/6 AT7 dal18/6 738 Note Arrivi da Partenza BELGRADO 11.00 08.20 11.20 11.00 BIRMINGHAM 13.15 14.25 BRUXELLESCh. 10.35 CAGLIARI 20.00 CATANIA 08.30 DUSSELDORFWe. 09.50 18.45 LONDRASt. 09.00 11.05 14.05 11.25 11.35 11.35 17.05 MONACO 09.05 13.15 17.15 21.05 NAPOLI 10.10 OLBIA 10.15 ROMA 09.20 13.20 17.20 20.50 21.25 TIRANA 08.10 10.30 12.40 18.00 TRAPANI 17.55 Arrivo Frequenza 12.40 -----6- 10.00 -----6- 13.00 -2----- 12.40 ---4--- 16.30 ---4--- 17.40 ------7 12.05 --3---7 21.45 1---5-- 11.20 * 11.35 -2-4--- 20.30 -----6- 12.00 ----5-- --3---7 FR168 14.25 -----6- 14.35 -2-4--- 14.35 ----5-- 20.05 1------ 10.10 * 14.20 * 18.20 12345-7 22.10 * 11.20 * 12.00 -----6- 10.35 * 14.35 * 18.35 * 22.05 12345-7 22.40 * 09.40 -2----- 12.10 ----5-- 14.30 -2----- 19.40 ----5-- 19.35 -2-4-6- Volo Aereo Note JU411 JU411 JU411 JU411 FR1096 FR1096 FR2833 FR4807 AZ1708 FR6487 FR6487 FR168 738 FR168 FR168 FR168 FR168 LH3998 LH4002 LH4004 LH4006 AZ1708 EN1729 AZ1357 AZ1365 AZ1361 AZ1359 AZ1363 AF5981 AF5983 AF5983 AF5983 FR8647 AT7 AT7 AT7 AT7 738 738 738 738 CR9 738 738 738 finoal1/5 dal8/5 dal6/4 dal6/5 Frequenze:1Lunedì,2Martedì,3Mercoledì,4Giovedì,5Venerdì,6Sabato,7Domenica.*Giornaliero. CompagnieAeree:AZAlitalia,EN-AirDolomiti,FR-Ryanair,JP-AdriaAirways,JU-JatAirways,LH-Lufthansa(operatodaAirDolomiti-LufthansaRegional),LZ-BelleAir. Aeromobili:319AirbusA319,320AirbusA320,734BoeingB737.400,738BoeingB737.800,AT7-ATR72,CR9BombardierCRJ900,M80-BoeingMDDMD80. viaNapoli dal25/5 dal29/9 finoal9/4 738 738 738 dal16/4 738 AT7 AT7 AT7 nodal2-22/8 AT7 CR9 AT7 dal12/6al28/8 734/320 734/M80 nodal9-22/8 734/320 CR9 nodal2-26/8 734/320 LZ152 finoal27/4 LZ152 finoal11/6 LZ152 dal15/6 LZ152 dal18/6 738 Numeri utili sabato 11 settembre dalle 13.00 alle 16.00 Emergenza sanitaria 118 Vigili del fuoco 115 Carabinieri 112 Polizia 113 Polizia Stradale 040 4194311 Questura 040 3790111 Emergenza infanzia 114 Antiviolenza donna 1522 Antincendio boschivo 1515 Guardia di Finanza 117 Polizia Municipale 040 366111 Guardia Costiera emergenze 1530 Capitaneria del Porto 040 676611 ASL Numero verde 800 991170 Osp. Riuniti Trieste 040 3991111 CRI Servizi sanitari 040 3186118 Protezione civile 800 500300 ENPA Protez. animali 040 910600 ASTAD Rifugio animali 040 211292 Canile sanitario 040 820026 AcegasAps guasti 800 152152 Acegas informazioni 800 237313 ACI Soccorso stradale 803116 Regione centralino 040 3771111 Comune centralino 040 6751 Provincia centralino 040 37981 Camera di Commercio 040 6701111 Aeroporto Ronchi d. L. 0481 773224 ATER 040 39991 Poste centralino 040 6764111 RadioTaxi 040 307730 Taxi 040 390039 Trieste Trasporti 800 016675 Biblioteca Civica 040 6758200 Biblioteca Gambini 040 634753 Biblioteca Statale 040 300725 Via Fabio Severo, 122 - tel. 040 571088 Aquilinia - tel. 040 232253 Fernetti - tel. 040 212733 - solo per chiamata telefonica con ricetta urgente SERVIZIO NOTTURNO dalle 20.30 alle 8.30 del giorno successivo Via Combi, 17 (Campi Elisi) Tel. 040 302800 domenica 12 settembre dalle 08.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.30 Piazza Ospedale, 8 - tel. 040 767391 Via Commerciale, 21 - tel. 040 421121 Capo di Piazza Mons. Santin, 2 (già piazza unità, 4) - tel. 040 365840 Muggia – lungomare Venezia, 3 tel. 040 274998 Opicina – via di Prosecco, 3 tel. 040 214441 FARMACIE DI TURNO dal 13 al 17 settembre dalle 13.00 alle 16.00 Piazza Ospedale, 8 - tel. 040 767391 Via Commerciale, 21 - tel. 040 421121 Muggia – lungomare Venezia, 3 tel. 040 274998 Opicina – via di Prosecco, 3 tel. 040 422478 - solo per chiamata telefonica con ricetta urgente ...quando hai bisogno chiama Telefono Amico CeVita SERVIZIO NOTTURNO dalle 20.30 alle 8.30 del giorno successivo 800 848444 Capo di Piazza Mons. Santin, 2 (già piazza Unità, 4) - Tel. 040 365840 RAI 3 FVG ARENA ARISTON L’apprendista stregone 15.55 Il rifugio sabato 11 settembre domenica 12 settembre lunedì 13 settembre martedì 14 settembre mercoledì 15 settembre giovedì 16 settembre ore 16.30 - 20.00 AMBASCIATORI Viale Romolo Gessi 14 www.aristontrieste.it CINECITY Shrek e vissero felici e contenti 2D Sabato e domenica 15.30, 17.10, 18.50, 20.30, 22.15 Altri giorni 16.30, 18.20, 20.10, 22.00 F.FELLINI Multiplex 7 sale (di cui 4 predisposte per il 3D) Torri d’Europa, via D’Alviano 23, tel. 040 6726800 www.cinecity.it cinema d’essai Viale xx settembre 37 040636495 www. triestecinema.it The American 15.50 - 17.55 20.00 - 22.05 Resident Evil 3D 16.05 - 18.05 20.00 - 22.00 La solitudine dei numeri primi 17.40- 20.00 - 22.15 The Karate Kid: la leggendea continua 16.15 - 18.50 - 21.30 I Mercenari The Expendables 16.00 - 18.05 - 20.10 - 22.10 Shrek e vissero felici e contenti 3D 16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00 Shrek e vissero felici e contenti 2D 15.50 - 18.00 Giustizia Privata 20.00 - 22.00 Miral 16.45, 18.40, 20.30, 22.20 GIOTTO MULTISALA Via Giotto 8 040637636 www. triestecinema.it La solitudine dei numeri primi 16.15, 18.15, 20.15, 22.15 Somewhere 16.40, 18.30, 20.15, 22.00 20 sigarette 16.30, 18.15, 20.00, 21.45 NAZIONALE MULTISALA Viale xx settembre 30 040635163 www.triestecinema.it The American 16.30, 18.20, 20.15, 22.15 Resident evil 3D 16.30, 18.20, 20.15, 22.15 Domenica anche 11.00 e 14.30 a solo 6,5€ I mercenari - The expendables 16.30, 18.20, 20.15, 22.15 The Karate Kid: la leggendea continua 16.30, 19.00, 21.30 Sansone Domenica 11.00 e 14.30 a solo 4€ Shrek e vissero felici e contenti 2D Domenica 11.00 e 14.30 a solo 4€ SUPER Via Paduina 4 angolo Viale XX Settembre 040367417 triestecinema. it - twitter.com/tscinema L’apprendista stregone Sabato e domenica 16.30, 20.15 Altri giorni 16.30 al Nazionale. Domenica anche 11.00 e 14.30 al Nazionale a solo 4€ Giustizia privata Sabato e domenica 18.15, 22.15 Altri giorni 22.20 Il biglietto ridotto costa solo 5.00 € tutti i giorni (festivi e prefestivi compresi) per tutti gli spettacoli. Per ridotto si intende: ragazzi fino ai 18 anni, militari, ultrasessantenni, universitari. Abbonati ai teatri e Agis dal lunedì al venerdì (escluso i festivi). Mattinate per le scuole 4 €. Al martedì ingresso a prezzo ridotto 5/4 € CINEMA CARD 10 ingressi 40 € valida tutti i giorni per i cinema Ambasciatori, Giotto, Nazionale, Fellini e Super. Durata illimitata. Non valida per i film in 3D. OGNI 15 INGRESSI nei nostri cinema riceverete in omaggio: una t- shirt o una penna Parker o una calcolatrice o una bottiglia di Merlot o un romanzo giallo. Parcheggio al Park- Sì di Foro Ulpiano (a 200 metri dai cinema) a solo 1 € per 3 ore. Teatri e concerti Teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste Stagione sinfonica 2010 Sabato 11 settembre 2010, ore 18.00 Turno B Orchestra della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste Franz Schubert - Ouverture D. 644 “Die Zauberharfe” Sinfonia in si minore D. 759 “Incompiuta” Robert Schumann - Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore op. 97 “Renana” Venerdì 17 settembre 2010, ore 20.30 Turno A Orchestra della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste Wolfgang Amadeus Mozart - Divertimento per archi K. 138 in fa maggiore Martedì 14 Lunedì 13 Viale xx settembre 35 040662424 www.triestecinema.it Gustav Mshler - Sinfonia n.4 in sol maggiore per orchestra e voce solista (gratuito) Domenica 12 Sabato 11 Mercoledì 15 Cattedrale di San Giusto 33° “SETTEMBRE MUSICALE TRIESTINO” Lunedì 13 settembre, in una cornice e con un’ambientazione musicale di particolare suggestione, l’attore Omero Antonutti reciterà l’AKATHISTOS, l’antichissimo inno alla Vergine della Chiesa Cristiana d’Oriente. L’evento, proposto in forma paraliturgica, sarà replicato anche il giorno seguente, martedì 14, nella Chiesa Greco-Ortodossa di San Nicolò, sulle Rive, sempre con inizio alle ore 20.30. Palazzetto dello sport di Chiarbola Lunedì 13 settembre Pinkmoon tribute (cover band dei Pink Floyd) Info: www.musicclub.it Giovedì 16 Venerdì 17 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR 07:00 concerto del pianista Pierpaolo Levi (2000) 08:35 Mukko Pallino 09:30 rotocalco Adnkronos 10:35 La grande storia 11:35 Super sea 12:00 Angelus recitato dal Santo Padre - 2010 12:25 La grande musica sinfonica - J. Brahms 13:15 Qui Tolmezzo 13:20 Kenya, savane infinite e mare incantato 14:00 Camper magazine 14:25 Campagna amica 14:50 Il bene oscuro - telefilm 16:20 Captain Cook cruises: nelle isole Fiji 16:40 UFO di sera 17:30 K2 19:30 Pagine e fotogrammi 19:45 Domenica sport 21:15 Il notiziario della domenica 21:30 Domenica sport 22:30 Prince of central park - film 00:15 Voci dal ghetto “Hermosuras” 01:30 Schimansky - Una pentola di soldi - telefilm 07:00 07:35 08:05 08:30 09:05 10:25 11:25 12:00 12:40 12:55 13:10 13:30 14:00 15:05 Il notiziario mattutino Storie tra le righe Il notiziario mattutino – r. Domani si vedrà Daniel Boone - telefilm documentari sulla natura TG 2000 flash rotocalco Adnkronos Tractor pulling La provincia ti informa – r. Antiche ville del FVGiulia Il notiziario meridiano ... copertina da Udine Musa TV TG 2000 Il notiziario meridiano – r. K2 Conosciamo i nostri ospedali Il notiziario serale Il notiziario sport Tutto Triestina 2010-2011 Il notiziario regione UFO di sera La grande musica classica La grande storia Il notiziario notturno TG Montecitorio In contatto... con la Trieste Trasporti 00:00 Schimansky - telefilm 07:00 08:05 08:30 10:05 10:55 12:00 13:05 13:15 07:00 08:05 08:30 10:05 10:55 12:00 12:35 13:10 TELEQUATTRO Cinema Farmacie di turno Via Mazzini, 43 - tel. 040 631785 13:30 14:00 14:45 15:35 16:00 16:30 17:00 19:00 19:20 19:30 20:00 20:05 20:30 21:00 22:50 23:00 23:35 Radioattività il tuono q 31 INFORMAZIONI UTILI Sabato, 11 settembre 2010 Il notiziario mattutino Storie tra le righe Il notiziario mattutino – r. Daniel Boone documentari sulla natura TG 2000 flash documentari sulla natura Conosciamo i nostri ospedali Il notiziario meridiano sull’onda dell’UFO Hard trek Tractor pulling TG 2000 - sabato Il notiziario meridiano – r. K2 1x2 dai nostri archivi Il notiziario serale Il notiziario sport Campagna amica Il notiziario regione Prince of central park drammatico Antiche ville del Friuli Venezia Giulia Il notiziario notturno Un uomo, un cavallo, una pistola - western 16:30 17:00 19:00 19:10 19:30 20:00 20:05 20:30 21:00 21:45 23:02 23:35 23:40 Il notiziario mattutino Mukko Pallino Storie tra le righe Il notiziario mattutino – r. La grande musica - Brahms Novecento contro luce Camper magazine TG 2000 flash Hard trek Videomotori Pagine e fotogrammi Il notiziario meridiano ... animali amici miei Rivediamoli: calcio dilettanti e Triestina Calcio Il notiziario meridiano – r. K2 Italia economia rotocalco Adnkronos Il notiziario serale Il notiziario sport Qui Tolmezzo Il notiziario regione tutto il campionato dell’Udinese Serata da macello... al Keller Platz Il notiziario notturno TG Montecitorio Empoli vs. Triestina 07:00 08:05 08:30 09:00 10:05 10:55 12:00 12:35 13:05 13:30 14:05 14:35 15:35 16:00 16:30 17:00 19:00 19:30 20:00 20:05 20:30 21:00 21:15 22:55 23:02 23:35 23:40 Il notiziario mattutino Storie tra le righe Il notiziario mattutino – r. L’età non conta Daniel Boone - telefilm documentari sulla natura TG 2000 flash Mukko Pallino La grande musica classica Il notiziario meridiano ... nel baule dei tempi Super sea documentari sulla natura TG 2000 Il notiziario meridiano – r. K2 In contatto... con la Trieste Trasporti Il notiziario serale Il notiziario sport Antiche ville del Friuli Venezia Giulia Il notiziario regione Incontri ravvicinati Schimansky - Tracce di sangue - telefilm Qui Tolmezzo Il notiziario notturno TG Montecitorio Once a thief - telefilm Sabato 11 e domenica 12 settembre 06.00 Radioattività Drive Time (Musicale) 08.00 Il Buongiorno News 10.30 Radioattività Magazine 10.40 Telekommando con Sara 12.30 Radioattività Rewind (Musicale), 14.00 Radioattività Fifty Fifty (Musicale) 15.00 Pomeriggio Radioattivo 17.00 Radioattività Music Box 21.00 The Factory (Musicale) 07:00 08:05 08:30 09:00 10:05 10:55 12:00 12:05 12:55 13:10 13:30 14:05 15:30 16:00 16:30 17:00 19:00 19:30 20:00 20:05 20:30 21:00 22:35 23:02 23:35 23:40 Il notiziario mattutino Storie tra le righe Il notiziario mattutino - r. La grande musica classica Daniel Boone - telefilm documentari sulla natura TG 2000 flash Super sea Incontri ravvicinati In contatto... con la Trieste Trasporti Il notiziario meridiano ... attualità Hard trek TG 2000 Il notiziario meridiano – r. K2 La provincia ti informa Il notiziario serale Il notiziario sport Dai nostri archivi Il notiziario regione Ruby Cairo - film rotocalco Adnkronos Il notiziario notturno TG Montecitorio la grande storia 07:00 08:05 08:30 09:00 10:05 10:55 12:00 12:05 12:25 12:50 13:15 13:30 14:05 15:05 16:00 16:30 17:00 19:10 19:30 20:00 20:05 20:30 21:00 21:50 22:15 23:02 23:35 23:40 13:30 14:05 14:35 14:50 16:00 16:30 17:00 19:00 19:30 20:00 20:10 20:30 21:00 21:45 23:02 23:35 23:40 Il notiziario mattutino Storie tra le righe Il notiziario mattutino – r. Daniel Boone - telefilm documentari sulla natura TG 2000 flash Dai nostri archivi Tutto Triestina stag. 2010-2011 Il notiziario meridiano ... tutti i gusti Conosciamo i nostri ospedali Mukko Pallino TG 2000 Il notiziario meridiano – r. K2 Ditelo al sindaco Il notiziario serale Il notiziario sport Musica, che passione! Il notiziario regione Perché??? Si racconta... una sera d’inverno un narratore – r. Il notiziario notturno TG Montecitorio Ruby Cairo - film Da lunedì 13 a venerdì 17 settembre 06.00 Radioattività Drive Time (Musicale) 08.00 Il Buongiorno News, 08.15 Radioattività Notizie, 08.30 Aggiornameteo, 08.50 Rassegna stampa, 09.15 Radioattività Notizie, 09.30 Music & News 10.00 Radioattività Magazine, 10.15 GR Oggi Trieste News (locale),10.30 L’aggiornameteo, 10.40 Radioattività Telekommando (Segnalazioni), 11.15 Radioattività Notizie,12.15 Radioattività Notizie 13.00 Radioattività Rewind (Musicale), 13.15 GR Oggi Trieste News (Locale) 14.00 Radioattività Fifty Fifty (Musicale), 14.03 Units On Air - Quotidiano Universitario 15.00 Pomeriggio Radioattivo, 15.15 Radioattività Notizie, 15.45 GR Sport (Calcio) 17.00 Radioattività Music Box, 17.15 Radioattività Notizie, 18.15 GR Oggi Trieste News (Locale), 18.45 GR Sport, 19.15 Radioattività Notizie, 20.05Units On Air - Quotidiano Universitario 21.00 The Factory (Musicale) 32 q il tuono pubblicità Una proposta unica Privato vende splendido attico da 65 mq. al 7° ed ultimo piano, in casa signorile, con ascensore, in centro città. 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