[g-son - i] giorno/giornale/son/01 19/16
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MARTEDÌ 19 APRILE 2016 • EURO 1,30 ANNO 125 . NUMERO 107 • www.laprovinciadisondrio.it REFERENDUM: COME È ANDATA IN PROVINCIA, COMUNE PER COMUNE Peggio di noi solo in Alto Adige Più di 31.000 votanti - precisamente 31.158, il 21,47% dei 145.000 aventi diritto per una percentuale che è rimasta di dieci punti sotto la media nazionale e di nove sotto quella lombarda e che è la seconda più bassa in Italia, solo dietro a Bolzano Si è chiusa così in provincia di Sondrio la partita del referendum sulle trivelle SERVIZI ALLE PAGINE 22-23 IL SALONE E LA SPERANZA DA CUI PARTIRE di MARILENA LUALDI anno che verrà, per definizione dev’essere migliore. Figurarsi dopo una crisi che sembrava non finire mai e che in effetti non si potrà mai dire forse conclusa. Al termine di questo Salone del Mobile sorprendono e danno la carica diversi elementi. Il record, certo, il nuovo incremento di visitatori. La provenienza, va bene: i mercati che si affacciano per la prima volta o con più intensità alla bellezza del made in Italy nel campo dell’arredo. Non è abbastanza, non è tutto qui. L’atmosfera, quella vissuta e quella riportata dalle imprese, dai giovani, da tutti coloro che hanno preso parte a questa sfida, la fiera del mobile per eccellenza, del mondo. Difficile L’ «Imprese, innovare si deve e si può» Notarnicola (Porsche): anche per le piccole realtà in Valle indispensabile restare al passo «Ci sono realtà che hanno la capacità di comprendere che è indispensabile avere una marcia in più per rimanere competitivi. Questa innovazione può essere re- lativa ai prodotti, ma anche all’organizzazione. Un altro obiettivo è quello di favorire le reti d’impresa, con il supporto dell’Industria 4.0». Giovanni Notarnicola, nuovo responsabile di divisione per la sede italiana di Porsche Consulting, opera anche al fianco di industrie valtellinesi e non hadubbi. Innovare si deve e si può. Non soltanto a livello di prodotti, ma anche nella crescita della managerializzazione delle imprese. «Le piccole società spesso non sono organizzate per affrontare questi cambiamenti e per rispondere in modo flessibile alle esigenze del cliente. Così i costi aumentano». BARBUSCA A PAGINA 15 Filo di Seta Trivelle, solo in una città raggiunto il quorum: Trapani Lanzada Rocce sulla strada Evitata la tragedia Ma Franscia è isolata DEL CURTO A PAGINA 19 CONTINUA A PAGINA 9 REFERENDUM UNA LEZIONE CHE RESTERÀ INUTILE di FRANCESCO ANGELINI entre tutti sono presi nel solito sport praticato dopo ogni elezione, in cui si tenta di mistificare a proprio vantaggio il risultato - «Ha vinto Renzi? Ma neanche per sogno, quelli che sono andati alle urne sono gli unici che votano e hanno girato tutti il pollice nei confronti dell’ex premier». «L’hanno spuntata quelli della minoranza Pd? Ma in quale film, con il quorum lontano anni luce di voti?», e così via - dalle urne di domenica esce, ma lo si sapeva M CONTINUA A PAGINA 9 Il convegno Media Valle, paesaggio «brutto e anonimo» Taglio del nastro Attesa finita al Policampus Riecco la tavola calda Dopo sei mesi ritorna il bar del Policampus di Sondrio. È stata inaugurata ufficialmente ieri “Eat parade”, la struttura chiusa dall’ottobre dello scorso anno e riaperta dal nuovo gestore Dario Pisati dopo un’importante, e costosa, opera di ristrutturazione. Lavori che ne hanno stravolto, migliorandolo, l’aspetto rendendo il bar-tavola calda, fulcro del vicino campus scolastico, accogliente e luminoso. SERVIZIO A PAGINA 17 9 771590 588032 Samolaco Scontro tra due auto I conducenti feriti PRATI A PAGINA 32 Moira uccisa dal suocero per i bimbi Nessun motivo economico alla base dell’omicidio di Moria Giacomelli, la donna di 43 anni uccisa la sera dell’8 aprile dall’ex suocero Enrico Ferrari a Villa di Tirano. Dagli accertamenti svolti da- gli inquirenti, sembra che l’unica causa del raptus omicida dell’uomo sia stata la paura di non vedere più i propri nipoti il cui padre Simone era da poco scomparso per una malattia. In una prima fase delle indagi- ni, si era pensato che l’uomo fosse preoccupato per la presunta volontà di Moira di mettere in vendita l’appartamento dove era vissuta con i bambini e il marito Simone, figlio di Enrico. Ma gli accertamenti più recenti hanno permesso di escludere l’ipotesi: la donna non aveva alcuna intenzione di vendere la casa, se ne voleva semplicemente andare da lì per allontanarsi dai suoceri con i quali non andava d’accordo. Enrico Ferrari, nel frattempo, è stato trasferito dal carcere di Sondrio a quello di Monza. CARUGO A PAGINA 19 Frutticoltori, sì alla “pioggia” più attesa 60419 GHELFI A PAGINA 31 Maxi intervento a sostegno della frutticoltura quello che la Comunità montana di Tirano ha inserito nel bilancio di previsione del 2016: la realizzazione dell’impianto di irrigazione, che va a coprire zone dove attualmente non c’è, per una spesa complessiva di 600mila euro. In particolare l’area dove si interverrà è quella del cosiddetto conoide sopra Tirano. «L’opera prevede il completamento della rete esistente nella parte alta della frazione tiranese di Cologna e di Sernio – spiega l’assessore ai lavori pubblici Alan Delle Coste -. Qui l’impianto non c’era, inoltre occorrono modifiche per far fronte alle criticità del vecchio impianto. Da tempo si parla di quest’opera che va incontro alle necessità dei frutticoltori che devono bagnare i frutteti. Un’esigenza sempre più sentita, visto l’innalzamento delle temperature negli ultimi anni e le estati particolarmente siccitose». L’opera sfrutterà un mutuo, acceso peraltro da parecchi anni. Impianto di irrigazione per la zona sopra Tirano CASTOLDI A PAGINA 27 Berbenno Memorial Fumasoni Tre cori da applausi SERVIZIO A PAGINA 40 Sci alpino L’olimpionicaCeccarelli promuove Nani e Galli GHILOTTI A PAGINA 42 Nuova App Bps Scrigno, dalla banca nasce il servizio da mettere al polso Con la nuova app “Scrigno” di Bps, conti correnti, depositi titoli e carte prepagate si possono tenere d’occhio anche dall’Apple watch. SERVIZIO A PAGINA 16 Nuova App a cura della Bps 15 LA PROVINCIA MARTEDÌ 19 APRILE 2016 Economia TOCCANDOFERRO «Oggi è il mercato, a volte addirittura il singolo utente finale, che ha la possibilità di richiedere un bene o un servizio. Il modello di business viene stravolto» Giovanni Notarnicola, responsabile divisione italiana Porsche Consulting [email protected] Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553 «Una marcia in più con un’industria 4.0 per restare al passo» L’analisi. Giovanni Notarnicola di Porsche Consulting opera a fianco anche di aziende della nostra valle «Innovazione nei prodotti, come nell’organizzazione» SONDRIO STEFANO BARBUSCA Innovare si deve e si può. Non soltanto a livello di prodotti, ma anche nella crescita della managerializzazione delle imprese. È il punto di vista di Giovanni Notarnicola, il nuovo responsabile di divisione per la sede italiana di Porsche Consulting, società di consulenza manageriale - parte della casa automobilistica di Stoccarda che opera anche a fianco di industrie valtellinesi. Il suo ruolo rappresenta un osservatorio privilegiato sul manifatturiero e sul comparto dei servizi, anche grazie all’esperienza vissuta in prima persona in alcune realtà – è il caso di Cla e Utek -, che in pro- vincia di Sondrio sono cresciute anche negli anni più difficili dell’economia internazionale. Secondo quanto osservato da Notarnicola, negli ultimi anni le aziende spesso hanno investito per risollevarsi solo dopo l’inizio di una fase di crisi dovuta all’assenza di risultati. «Non è la scelta migliore. Spesso la complessità della situazione determina la riduzione della profittabilità e un disorientamento sul mercato. Si tratta del problema che assilla molte imprese italiane, soprattutto quelle a conduzione familiare, perché il mercato richiede una personalizzazione sempre maggiore. In molti casi si interviene quando le problematiche sono già evidenti». Innovazione e prodotti 1 Piccole società spesso impreparate per affrontare un mercato più dinamico 1 Utilizzo puntuale di software utile per la gestione di vari processi nella crescita Porsche Consulting non ha dubbi: la managerializzazione dell’azienda è fondamentale per queste società. «Ci sono, invece, realtà che hanno la capacità di comprendere che è indispensabile avere una marcia in più per rimanere competitivi. Questa innovazione può essere relativa ai prodotti, ma anche all’organizzazione. Il Paese può ricevere benefici da questo sistema di Pmi, che però rischia di scomparire in un mercato estremamente competitivo che spinge le imprese a diventare più robuste. Un altro obiettivo in quest’ottica è quello di favorire le reti d’impresa, con il supporto dell’Industria 4.0 che offre nuove opportunità. Ad esempio con un utilizzo puntuale di software si possono gestire vari processi». Il miglioramento dell’industria, anche quella di valle, passa dalle innovazioni Mercato e dinamismo Industria 4.0, secondo Porsche Consulting, non significa soltanto informatizzazione di ogni fase del processo produttivo. «L’industria 4.0, al di là della tecnologia che è un fattore abilitante, è basata anche su altri passaggi. La catena del valore e i cicli di vita dei prodotti si sono accorciati, mentre la capacità di innovazione è cresciuta in maniera esponenziale grazie alle tecnologie - afferma sempre Notarnicola -. Il mercato è diventato molto più dinamico. Le piccole società spesso non sono organizzate per affrontare questi cambiamenti e per rispondere in modo flessibile alle esigenze del cliente. Se non si è strutturati per gestire questo processo, i costi aumentano». Rispetto al passato, insomma, si ribaltano vari paradigmi. «Le aziende creavano prodotti e successivamente cercavano di proporli ai consumatori. Oggi è il mercato, a volte addirittura il singolo utente finale, che ha la possibilità di ri- La sede di Porsche in Italia a Milano chiedere un bene o un servizio. Il modello di business viene stravolto - la sua considerazione -. In Valtellina ci sono già realtà che operano con questo modello grazie a una catena molto corta e alla flessibilità che conduce alla personalizzazione dei prodotti». Il legame con il territorio, tornando all’esperienza valtellinese di Porsche Consulting, continua a essere cruciale. «Ad esempio la capacità di coinvolgere figure che ritornano in Valtellina dopo aver co- Giovanni Notarnicola struito la propria professionalità in altre realtà è molto importante - prosegue -. Vari esempi ci danno fiducia: ci convincono che il sistema Italia possa crescere con queste modalità. Noi lavoriamo per far diventare i nostri clienti “delle Porsche”, i casi di successo non mancano, anche in provincia di Sondrio”. Anche l’aspetto culturale, in un’epoca segnata dalla centralità della tecnologia, è fondamentale. «La tradizione italiana è poco orientata alla trasformazio- ne dei modelli, all’identificazione di partner. In molti casi l’imprenditore è arroccato sulle proprie posizioni e non crede di poter trarre benefici da investimenti soft». Com’è possibile favorire il cambiamento? «Parlandone, illustrando i casi di successo, mettendo in rete e comunicazione gli imprenditori - conclude sempre Notarnicola -. Le persone sono i protagonisti, i fautori del cambiamento. Nulla vale di più del passaparola. Anche nell’epoca dell’Industria 4.0». Ogni macchina in ditta è connessa a internet Il segnale del nuovo Rinascimento industriale Digitalizzazione, fabbrica 4.0 e internet delle cose sono concetti sempre più centrali anche nell’industria italiana e su questo fronte prosegue l’impegno di una parte delle imprese della provincia di Sondrio. In corso, lo dicono le teorie, ma anche pratiche sempre più diffuse, c’è una vera e propria rivoluzione capace di portare internet non soltanto in ogni fase del processo produttivo, ma anche negli oggetti. Nell’azienda metalmeccanica Tecnofar di Gordona, ad esempio, ogni macchina è connessa a internet, ogni dato a disposizione in tempo reale, con benefici sia per l’azienda, sia per i clienti. Un altro caso esemplare è quello della Ghelfi ondulati di Buglio in monte. Negli stabilimenti dell’azienda dalla Bassa Valtellina dietro questo titolo, Internet delle cose, si cela secondo la dirigenza una grande op- portunità, il nuovo Rinascimento industriale. Nell’Iot la tecnologia sarà accessibile a tutti, a basso costo e il vero differenziale competitivo sarà rappresentato dalle idee e dalla capacità di realizzarle. Come rilevato in una recente iniziativa di Confindustria, saranno sempre più centrali le persone che compongono l’organizzazione, la loro passione, fame di conoscenza a fare la differenza. Il capitale umano, quindi, da elemento spesso trascurato diventa sempre più centrale. Anche in Valtellina. È un approccio in sintonia con la strada segnata da Porsche Consulting, che intanto ha seguito in provincia di Sondrio lo sviluppo di Cla e Utek, aziende guidate dall’imprenditore Luigi Lapsus da San Giacomo di Teglio. Due realtà che negli anni della crisi hanno conquistato nuovi spazi sul mercato e difeso i livelli occupazionali. S.Bar. Giovanni Notarnicola a colloquio con Luigi Lapsus di Cla 16 Sondrio economia LA PROVINCIA MARTEDÌ 19 APRILE 2016 Nuova App “Scrigno” Conti, depositi e carte sott’occhio, anzi al polso Nuovo servizio. La Banca Popolare di Sondrio svela le caratteristiche dell’applicazione “Scrigno” che può essere collegata anche all’Apple watch SONDRIO FRANCESCA BETTINI Con la nuova app “Scrigno”, conti correnti, depositi titoli e carte prepagate si possono tenere d’occhio anche dall’Apple watch. È dedicato all’orologio “intelligente” da collegare allo smartphone il nuovo servizio presentato ieri dalla Banca Popolare di Sondrio, che con la nuova versione della sua applicazione online sbarca nel mondo delle tecnologie indossabili. Funzionalità e prossimità Obiettivo, «proseguire nello sviluppo della multicanalità cui lavoriamo da tempo, con un approccio sempre incentrato sul cliente», ha spiegato il vice direttore generale dell’istituto di credito Milo Gusmeroli. Disponibile da ieri per il download per tutti i clienti Bps, la nuova applicazione di “Scrigno” aggiunge la funzionalità per gli smartwatch ai servizi proposti online per computer e dispositivi mobili, ha ricordato Gusmeroli, sempre più richiesti dai clienti. «Il fulcro del nostro sistema multicanale è la prossi- mità con i clienti, quindi la filiale – ha sottolineato il vice direttore della Bps -, arricchita però di elementi dinamici e funzioni self service molto utilizzati dai clienti». «Con l’internet banking “Scrigno” si è aggiunto un nuovo canale, per i computer e con le applicazioni native per gli smartphone, ora in continuità con questo percorso proponiamo servizi per le tecnologie indossabili, partendo dal mondo Apple perché ha sviluppato maggiormente ambiente e dispositivi». Quello delle tecnologie indossabili è un mondo in forte crescita, ha spiegato Marco Buratti del settore innovazione di Bps, nel campo degli smartwatch e non solo, con dispositivi multifunzione che «consentiranno di ottenere servizi sempre più personalizzati» e un trend di crescita che per il 2016 prevede un aumento del 44% circa delle vendite. Un campo interessante anche per le banche, ha sottolineato Buratti «per dare servizi sempre più vicini ai clienti», partendo dai più giovani, i “nativi digi- tali”, ma non solo. Per il debutto di “Scrigno” sugli Apple watch l’istituto di credito sondriese ha puntato su alcune funzioni soprattutto informative, hanno spiegato Gusmeroli e Massimo Gianola, responsabile dello sviluppo dei canali online per la Bps. Da sinistra Marco Buratti, Milo Gusmeroli e Massimo Gianola alla presentazione della nuova App Aggiornamento costante Attualmente dall’orologio “smart” il cliente Bps potrà consultare saldo e ultimi movimenti dei propri conti e delle carte prepagate dotate di Iban (con informazioni aggiornate in tempo reale, ha rimarcato Gianola), verificare il controvalore dei propri depositi titoli e ottenere indicazioni sulle filiali e i bancomat dell’istituto di credito più vicini alla sua posizione. «Per garantire la sicurezza, all’attivazione dell’applicazione sull’Apple watch viene richiesta un’autenticazione “forte” - ha sottolineato Gianola -, poi le informazioni si possono consultare dall’orologio per diverse ore senza più inserire codici o password». Ma le novità non sono finite, con ulteriori aggiornamenti previsti in futuro sull’App. Massimo Gianola mostra come l'applicazione possa essere utilizzata per smartphone e Apple Watch FOTO GIANATTI Espandere l’attività in Svizzera, incontro in Bps L’iniziativa Seminario dedicato a imprese e professionisti interessati a rivolgersi verso il mercato elvetico La Banca Popolare di Sondrio, in collaborazione con l’Ufficio dell’economia e del turismo dei Grigioni, organizza per il 28 aprile dalle 9.30 alle 11.30 un seminario dedicato a imprese e professionisti italiani interessati a espande- re il proprio raggio d’azione nel vicino mercato elvetico. I partecipanti potranno richiedere incontri individuali con i relatori per consulenze personalizzate. L’eccellente posizione geografica sull’asse nord-sud del San Bernardino che collega Monaco di Baviera-Stoccarda e Milano, nonché la vicinanza degli aeroporti internazionali di Zurigo e Milano, ma anche l’amministrazione snella ed efficiente, la tassazione agevo- lata, i costi immobiliari contenuti, il sistema di formazione eccellente e la presenza di istituti di ricerca di fama internazionale sono elementi che negli ultimi anni hanno contributo a fare dei Grigioni una piazza economica interessante per diverse aziende internazionali che vi hanno investito. La presenza nei Grigioni consente alle imprese di aver accesso a una solida base di lancio per i propri prodotti destinati non solo alla Svizzera, La Svizzera come sbocco per molte aziende anche della nostra valle “Le storie del bosco di Vis” Vince la marmotta Violetta L’importanza della frutta Successo del concorso lanciato dall’azienda di Lovero con una vasta partecipazione anche nel settore delle scuole Il primo anno vinse il sequel di Biancaneve, nel 2015 la curiosa storia del nome lampone. Questa volta ha prevalso una filastrocca che racconta quanto a volte basti un pizzico di fantasia unita a motivazione per riu- scire a ottenere risultati. È questo il messaggio racchiuso nella terza edizione del concorso “Le Storie del Bosco di Vis”, promosso dall’azienda che produce marmellate a Lovero. Un messaggio che si cuce bene sull’azienda stessa, che con il concorso di storie ha raggiunto l’obiettivo di farsi maggiormente conoscere e sensibilizzare su bontà e importanza della frutta. «Questa iniziativa ci premia ogni giorno di più, è cresciuta molto dalla prima edizione e continua a darci grandi soddisfazioni - commenta Giorgio Visini, amministratore delegato di Vis -. Anche quest’anno abbiamo avuto una grande partecipazione del pubblico, che ha saputo cogliere lo spirito creativo e l’intento del concorso». I numeri sono sorprendenti: 271 le fiabe caricate sul sito ufficiale Storiedelbosco.visjam.com. La categoria “autori”, aperta a tutti gli utenti Vis ha fatto centro con il concorso ribattezzati i “golosi”, ha raccolto 179 fiabe, tra queste sono state selezionate le 30 più votate, sottoposte a una giuria composta da giornalisti ed esperti linguisti. A trionfare è stata la fiaba “Violetta, la marmotta che non sapeva fischiare” scritta da Anna Caputano di Torino. Al secondo posto la fiaba di Giustina Ganci di Casalnuovo di Napoli “Alla ricerca della Mela Cotogna”, terza “Il lato dolce di Carmela” scritta da Annalisa Basilicata di San Feliciano a Cancello. Novità di questa edizione la partecipazione delle scuole. Tra le 92 fiabe mandate, la 3aB della scuola primaria di Quartu Sant’Elena (Alghero) si è aggiudicata il primo premio con “La casta- ma anche all’esportazione mondiale: life sciences e alta tecnologia. La vicinanza del Cantone al confine italiano, inoltre, costituisce un enorme vantaggio competitivo per le imprese del nord-Italia che desiderino cogliere le numerose opportunità offerte. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il servizio internazionale della Bps al numero di telefono 0342.528783, oppure e-mail: [email protected]. gna e lo scoiattolo”. Secondo posto per “Non voglio diventare una marmellata”, scritta dalla classe 3aC dell’istituto comprensivo Eduardo De Filippo (Napoli). Terzo premio tutto locale: “Aiuto, multifrutti è diventato viola!” della 3aA della primaria Credaro dell’istituto comprensivo di Tirano. I primi tre classificati nella categoria autori vincono buoni spesa da 2.000, 1.000 e 500 euro, dal 4° al 15° posto si aggiudicano una fornitura di prodotti Vis. Alla scuola prima classificata va una lavagna interattiva multimediale, per le altre due un tablet. Per tutte la gioia di aver partecipato con fantasia e creatività al concorso. C.Cas. 17 LA PROVINCIA MARTEDÌ 19 APRILE 2016 Sondrio [email protected] Tel. 0342 535511 Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected], Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected] Attesa finita, al Poli c’è “Eat parade” Inaugurazione. Taglio del nastro ufficiale ieri pomeriggio per il bar-tavola calda rimesso completamente a nuovo Da stamattina prende il via l’attività - L’assessore Porra: «Abbiamo aspettato, ma i risultati sono spettacolari» MONICA BORTOLOTTI Tavoli di legno chiaro con il ripiano a mo’ di pallet, gli stessi presenti alle pareti d’ingresso ed anche impilati come cassette della frutta tra i tavoli con erbe ed insalate sulla sommità, piccoli orti urbani. Il bancone con il menù di pizze e focacce di fronte all’ingresso e sulla destra lo spazio del self service. Il tutto per un’ottantina di posti a sedere su cui vigila la gigantografia di sette mucche allo Stelvio e tanta voglia di ripartenza nel nome della qualità. Ci sono voluti sei mesi, ma come ha detto l’assessore ai Servizi sociali Loredana Porra «ne è valsa la pena perché i risultati sono davvero spettacolari». Dopo sei mesi È stato inaugurato ufficialmente ieri “Eat parade”, davanti ad un nutrito parterre il bar-tavola calda del Policampus di Sondrio, chiuso dall’ottobre dello scorso anno e riaperto dal nuovo gestore Dario Pisati dopo un’importante, e costosa (25mila euro solo di controsoffitti per l’impianto di aerazione), opera di ristrutturazione. Lavori che ne hanno stravolto, migliorandolo, l’aspetto rendendo la struttura accogliente e luminosa. Tavoli tradizionali, ma anche due grandi ovali di cristallo sorretti da botti per ospitare compagnie più numerose oltre al banco che corre lungo tutta la parete vetrata corredato da sgabelli bianchi invogliano alla convivialità. Ed il senso è proprio questo come ha colto anche don Luca Castelli, sacerdote dei salesiani di Sondrio intervenuto per la benedizione. «Un posto che dà lavoro ed opportunità è una vittoria per tutti - ha detto -, di chi vuole punti di aggregazione perché il bene di uno è il bene di tutti». Per questo don Luca ha chiesto la benedizione per tutti coloro che ieri in anteprima, ma già da oggi sceglieranno Eat parade per la loro pausa pranzo o per la cena. Il bar tavola calda sarà aperto anche in orario serale. In particolare, il lunedì e il martedì resterà a disposizione per lo più degli studenti del campus, ma anche dei tanti lavoratori che si fermano fuori per la pausa pranzo, dalle 11,30 alle 14,30, mentre dal mercoledì al venerdì resterà aperto fino alle 22 e il sabato e la domenica fino alle 23. «Non oltre - spiega Pisati - perché comunque, trattandosi anche di 1 La struttura sarà aperta anche alla sera, nel week end fino alle 23 una struttura comunale, vogliamo mantenere certi standard». E i rappresentanti di palazzo Pretorio presenti ieri - l’assessore agli Eventi Cinzia Cattelini, quello all’Ambiente Pierluigi Morelli e allo Sport Omobono Meneghini - hanno mostrato di gradire il cambiamento. Con loro anche Nicola Montrone, a capo dell’ufficio scolastico provinciale, che ha detto un «ci voleva». Un angolo di casa Standard elevati ci saranno anche per quanto riguarda il servizio.«Ho voluto riproporre uno spaccato di casa mia - racconta Pisati -: ci sono le piantine del mio orto, della cui composizione si è occupato l’istituto agrario, e ci sarà una cucina sana basata su prodotti di qualità, dove possibile a chilometro zero, con grande attenzione a risi, legumi, cereali. Cerchiamo l’eccellenza». Il locale è permeato dello spirito familiare di Pisati: dalle fotografie del figlio Beniamino alle pareti, alle piantine di lattuga, timo, prezzemolo, erba cipollina, rapanelli e menta provenienti dall’orto di casa, ai mughetti scelti perché fiori del matrimonio della suocera. Suocera Angelina, 91 anni da compiere a maggio, cui, insieme alla moglie di Pisati Rosanna, è stato affidato il compito di tagliare il nastro «perché senza di loro questo posto non ci sarebbe». Comune e privati insieme Al Ghirotondo funziona La sperimentazione Sta dando buoni risultati la collaborazione istituita per garantire le attività del centro Una nuova forma di collaborazione tra pubblico e privato che consenta ad un servizio utile e molto richiesto dalle famiglie di mantenersi in vita nonostante i tagli alle risorse pubbliche: è quello che sta accadendo da qualche mese, per l’esattezza da inizio 2016, con lo Spazio Famiglia Ghirotondo, gestito da ormai più di 10 anni dalla cooperativa Ippogrifo, ma che proprio a causa di una riduzione delle risorse messe a disposizione da parte dall’amministrazione comunale rischiava di vedersi ridurre l’attività se non addirittura di dover chiu- Proseguono le attività al Ghirotondo di Sondrio FOTO GIANATTI Dario Pisati e la moglie con lo staff di Eat parade FOTO GIANATTI In tanti all’inaugurazione del bar-tavola calda FOTO GIANATTI dere. E così la cooperativa Ippogrifo si è resa disponibile a sostenere parte dei costi del servizio nell’ambito di una sperimentazione di co-produzione del servizio insieme all’amministrazione comunale per un anno. Si è così venuta a creare una sinergia tra lo Spazio Famiglia Ghirotondo e il progetto Valfamily, un altro dei “cavalli di battaglia” a livello sociale della cooperativa Ippogrifo, e questa unione di forze sta consentendo non soltanto l’apertura del servizio, ma anche una serie di attività come la possibilità di realizzare feste di compleanno, la promozione di atelier per bambini e genitori, la promozione di serate di incontro tra famiglie e la promozione di servizi di supporto alla cura dei bambini nei periodi di chiusura delle scuole. Si stanno inoltre sviluppando interventi di conciliazione leggera, sostenuti da fondi regionali, a favore di genitori con alcune forme particolari di contratti, e alcune iniziative come i “sabati speciali” (pigiama party, l’Apericena e il Carnevale brasiliano) in cui le famiglie hanno un ruolo attivo. Tutto questo senza trascurare che per l’estate si sta mettendo a punto un’attività per la cura dei bambini più piccoli con orari flessibili e calibrata sulle esigenze delle famiglie, che andrà in un certo senso ad affiancarsi al Centro diurno di Triangia sempre gestito alla cooperativa Ippogrifo. «Il Comune - ha spiegato il presidente della cooperativa Paolo Pomi - in maniera lungimirante continua a garantire il servizio, mentre noi, sempre più nell’ottica di impresa sociale cerchiamo di proporci direttamente ai privati e alle famiglie con progetti, iniziative e offerte che possano garantirci la sostenibilità». «Ci siamo sentiti molto chiamati in causa - ha aggiunto la direttrice Elisa D’Anza sia per la nostra vocazione sia per la storicità della gestione del servizio da parte nostra. Si tratta di non lasciare sole le famiglie nel percorso di costruzione della loro vita. Lo Spazio Famiglia Ghirotondo è uno spazio bello e un servizio storico e quindi abbiamo agito per la tutela di un bene comune». G. Mai. Don Luca Castelli Uno spazio prezioso per ottanta famiglie Il servizio Spazio Famiglia Ghirotondo è ritornato attivo il primo gennaio 2016 mantenendo inalterati gli orari d’apertura che sono dalle 16 alle 18,30 il lunedì e venerdì pomeriggio, dalle 16 alle 19 il mercoledì pomeriggio e dalle 9,45 alle 11,45 il martedì, mercoledì e giovedì mattina. Sono 80 le famiglie iscritte al servizio, la metà che frequentano in maniera assidua e costante e le altre 40 (per un totale di un centinaio di persone) che partecipano ai sabati speciali e alle varie iniziative. Per tenersi sempre aggiornati sulle attività è possibile consultare le pagine Facebook di Ippogrifo e ValFamily, iscriversi alla newsletter o inviare una mail all’indirizzo [email protected]. G. Mai. 18 Sondrio LA PROVINCIA MARTEDÌ 19 APRILE 2016 della legalità Uno sguardo sulla quotidianità Cena A tavola con gli allievi Largo all’estro degli studenti del Pfp di Sondrio Dal 5 al 7 maggio. Quarta edizione di Mas, la mostra artistica della Consulta Tra le novità del concorso, una giuria popolare e l’esposizione in biblioteca DANIELA LUCCHINI La vita di tutti i giorni interpretata dagli occhi dei ragazzi delle scuole superiori di Valtellina e Valchiavenna. È “La quotidianità” il tema dell’edizione numero quattro della Mas, Mostra artistica studentesca promossa dalla Consulta provinciale degli studenti (Cps), presentata ieri a Palazzo Pretorio, iniziativa in programma dal 5 al 7 maggio lungo Corso Italia, per iscriversi alla quale c’è tempo sino al 30 aprile. Innovazione Un’edizione, quella del 2016, che punta ad aumentare il numero di artisti - dalla pittura alla scultura, al disegno alla fotografia e alle installazioni -, con alcune novità. «Le opere in concorso, terminata la tre giorni di esposizione, saranno esposte alla biblioteca Pio Rajna, cosicché abbiano maggior visibilità» ha posto l’accento Marina Cotelli, assessore all’Istruzione che ha tracciato la cornice, entro cui si sviluppa la Mas, al fianco di Simone Agutoli e Gabriele Amonini, rispettivamente presidente e membro della Cps, e a Marco Alberti, consigliere con delega alle Politiche giovanili. Altra novità, «l’istituzione di un premio per l’opera giudicata migliore dalla giuria popolare» ha aggiunto Agutoli. A decretare L’assessore alla Cultura del Comune di Sondrio Marina Cotelli ha presentato ieri la 4 a edizione della Mas la rosa dei vincitori sarà il pubblico insieme ad una giuria tecnica, «il cui giudizio peserà per circa il 70% sulla classifica» ha spiegato il presidente. Si potrà votare passando direttamente in Corso Italia - in caso di pioggia l’evento si terrà a palazzo Martinengo oppure sulla pagina Facebook della Consulta provinciale degli studenti di Sondrio. «Uscire allo scoperto» «Maggio si inaugura all’insegna della libera espressione giovanile - la sottolineatura di Cotelli -. Per il Comune è naturale affiancare e aiutare la Cps ad uscire dall’ambito scolastico. E la consapevolezza di questa visibilità pubblica, responsabilizza moltissimo gli autori delle opere, che sanno di avere uno sguardo terzo. Importante è il prodotto della loro creatività, altrettanto il modo in cui viene esposto e giudicato, a mio parere molto educativo». «Contiamo di aumentare il numero di partecipanti -l’auspicio avanzato da Agutoli -. Quattrocento in totale gli euro in palio, di cui duecento al primo clas- sificato, cento al secondo e cinquanta al terzo». «Un plauso alla consulta - ha rimarcato il consigliere di maggioranza Alberti - perché in un’epoca fatta di social, riescono a dare voce alla creatività, rendendola protagonista». Per iscriversi alla manifestazione è necessario inviare una e-mail a [email protected], il modulo è scaricabile all’indirizzo http:// www.spazioconsulte.it selezionando all’homepage la Cps di Sondrio. L’ADDIO ALFREDO PAGANELLA “Ciaga” per tutti L’eterno ragazzo sorrisi e bicicletta alutiamo purtroppo anche Alfredo Paganella, Ciaga per tutti, amico di tante avventure, scomparso a soli 57 anni per il solito male che non perdona. È il figlio di Ugo, per molti di noi è stato maestro di scuola e di vita, personaggio incredibile, torrenziale, apertissimo. E Alfredo non gli era da meno: per tanti anni istitutore al Convitto Piazzi, dove aveva un rapporto speciale con i ragazzi, forse perché ragazzo era rimasto, aveva saputo rimanere anche lui. Un uomo che amava la vita e lo sport: lo vedevi sempre in giro per Sondrio in bici, amava la montagna e lo sci alpinismo. Sempre sorridente, aperto, pronto a raccontare. sapeva a memoria interi pezzi de “L’Armata Brancaleone” di Monicelli, con quel linguag- S gio assurdamente medievale, e te li snocciolava così, a cena, magari insieme al Bricalli e al Gigia, un altro che se ne è andato troppo presto. Li avevo conosciuti tramite un comune amico, narratori di storie di convitto, di una Sondrio che non c’è più, se ne va un pezzo alla volta, ma senza pettegolezzo. Pezzi di racconto che mettevano insieme il puzzle di una cittadina ricca di personaggi bislacchi, interessanti, quasi mitici, di cui un giorno qualcuno dovrà pur scrivere. Sondrio negli anni Ottanta era anche così: trovavi gente a cena, che non avevi mai visto prima, se non magari di sfuggita e facevi amicizia rapidamente, senza troppi problemi, davanti ad un piatto di pizzoccheri, ad un buon bicchiere di Sassella. Memorabili le nostre “merende” domenicali a base di vino, pane, salumi e formaggi, alla ricerca dell’ultima bettola ri- masta, in giro per la valle, all’insegna di buona musica, romanticismo edonistico, voglia di ridere e di vivere. Costruendo ricordi che resteranno per sempre. Ciaga (nessuno di noi lo ha mai chiamato Alfredo e penso che pochi conoscessero il suo vero nome) è sempre stato una persona stupenda, disponibile, sempre pronto a farsi in quattro per gli amici. L’ho visto pochi mesi fa, durante uno dei miei rientri, era ancora in sella alla sua bici, abbiamo scambiato quattro chiacchiere in piazza. Un eterno ragazzo sorridente, impossibile non provare immediata simpatia, Gli ho sempre invidiato quel dinamismo, e pensarlo in un letto di ospedale, solo poche settimane dopo, mi ha fatto male. Un uomo così attivo, costretto all’inattività forzata. Ora che il suo calvario è finito, ci rimane la piccola consolazione di saperlo da qualche parte, insieme al Conte, al Cicci, alla Rossana e al Pintus, a bere ancora alla nostra salute. Un abbraccio alle sorelle Carla e Patrizia, alla nipote Diana, parenti, amici e a tutti quelli che gli hanno voluto bene. Paolo Redaelli L’idea Appuntamento fissato per venerdì 29 aprile ma le iscrizioni alla serata sono già aperte L’idea è nata dalla cena della legalità, che da anni organizza il Punto Pace di Morbegno. Ma la Consulta provinciale degli studenti (Cps) «ha deciso di personalizzarla coinvolgendo gli allevi del Polo di formazione Valtellina di Sondrio (Pfp)» spiega Simone Agutoli, che presiede il massimo organismo di rappresentanza di tutti i ragazzi che frequentano le scuole superiori di Valtellina e Valchiavenna. L’appuntamento con “La cena della legalità” è per venerdì 29 aprile - le iscrizioni sono già aperte -, quando alle 19,30 nella sede di via Carlo Besta del Pfp ci si siederà a tavola per gustare un menu, rigorosamente a base dei prodotti di “Libera terra”, ingredienti che si producono su terreni sequestrati a mafiosi. «La cena è stata resa possibile grazie all’impegno del Pfp – ribadisce Agutoli -, dei suoi studenti e docenti di pratica professionale, Egidio Della Valle e Giuseppe Maroni. Fondamentale è stato il contributo del Cpl della Provincia di Sondrio (il Centro per la legalità), una rete di scuole, enti ed associazioni, che ha lo specifico scopo di promuovere iniziative volte alla diffusione della cultura della legalità». Tant’è: «A margine della ce- na, si parlerà dei prodotti di “Libera Terra” e sarò spiegato come funzionano le cooperative che recuperano terreni e beni sequestrati ai clan della mafia». Si inizia con un antipasto a base di patè di carciofi, affiancato a fior di bufala con ramato di Puglia. Come prime portate, vellutata di lenticchie con il tarallo e pennette al pomodoro di Siccagno, per concludere con un semifreddo alle arance di Sicilia con cialda al miele millefiori. «Ai partecipanti viene richiesto un contributo minimo di 15 euro, ridotto a 10 per gli studenti – spiega il presidente della Cps -. Del ricavato, una parte minore (4 euro a persona), dovrebbe servire per pagare una parte delle spese di trasporto del pullman che ha portato a Malpensa gli studenti valtellinesi che hanno partecipato alla giornata di Libera a Messina». Manifestazione in ricordo delle vittime della mafia, che si è tenuta lo scorso 21 marzo nella città siciliana. «La parte rimanente dovrebbe invece essere donata a Libera. Dovremmo riuscire, grazie ad un contributo del Cpl (oltre ad un contributo economico della Cps) a coprire gran parte dei costi, poi la collaborazione importantissima con il Pfp ci permette di azzerare i costi per la cucina e la sala». Per iscriversi - il termine scade il 26 aprile - è sufficiente inviare una mail all’indirizzo [email protected] oppure mandare un messaggio alla pagina Facebook della Cps. D. Luc. Angelo Vaninetti Visite e laboratori per scoprirne l’arte L’iniziativa Rivolta alle scuole di ogni ordine e grado,è collegata alla mostra in corso “I colori della memoria” Conoscere l’arte e un testimone importante di quella locale, come Angelo Vaninetti, grazie alle visite guidate e laboratori aperti a tutti gli ordini di scuole e collegati alla mostra “I colori della memoria” che, fino al 27 maggio, è allestita nella Galleria di Palazzo Sertoli e nella sede espositiva di Palazzo Sassi de’ Lavizzari. La proposta viene dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ed è curata dal servizio educativo del MVSA (Museo valtellinese di storia e arte). Nella visita guidata si osserveranno i dipinti ad olio su tela, un corpus coerente di opere che raccontano, attraverso una pittura solida e materica, i colori e l’essenza di una civiltà lontana, o perduta nel tempo, ma presente nella memoria collettiva. Le attività educative sono rivolte alle scuole dell’infanzia, della primaria e secondaria di I grado; alla visita guidata può essere abbinato il Un’opera di Vaninetti in mostra laboratorio creativo differenziato in base all’età dei partecipanti dal titolo “Storie a colori” della durata di 90 minuti, in cui bambini e ragazzi saranno invitati ad attribuire dei colori ai loro ricordi, ad oggetti d’uso quotidiano, che gli sono cari o che caratterizzano l’ambiente che li circonda, poi, con tempere e pennelli, trasformeranno la loro memoria in un dipinto ispirato alle opere in mostra. È prevista la gratuità per le prime dieci prenotazioni. Info e prenotazioni: tel.0342 526269 – 526553. C. Cas. LA PROVINCIA Sondrio 19 MARTEDÌ 19 APRILE 2016 Condannati per la truffa al parroco generoso Caso Moira Escluso il movente del denaro Il Tribunale di Sondrio Le indagini. La donna uccisa per questioni legate ai figlioletti Il suocero Enrico, reo confesso, trasferito al carcere di Monza RICCARDO CARUGO A più di dieci giorni dall’omicidio di Moira Giacomelli, i contorni del delitto cominciano a farsi nitidi. I contorni, perché sul fatto in sé di dubbi ce ne sono sempre stati ben pochi, visto che è stato lo stesso autore, la medesima sera, a confessare e a raccontare ai Carabinieri di aver ucciso a coltellate la moglie del proprio figlio scomparso da pochi mesi per una malattia. Accuse pesanti Enrico Ferrari, 70 anni, è stato arrestato e portato in carcere con l’accusa di omicidio aggravato. Rapporti molto tesi in famiglia, come era emerso subito.Ma si era pensato che tra gli ex suoceri e la donna, che aveva 43 anni, ci fossero delle frizioni dovute anche a motivi economici. Si era vociferato tra l’altro che la vittima, dopo aver deciso di andarsene da Villa 1 Il pensiero di non vedere più i nipoti ha fatto scattare il raptus omicida di Tirano con i due figli ancora piccoli, avesse deciso di mettere in vendita l’appartamento nella casa dei Ferrari nella quale aveva vissuto con il marito Simone fino alla morte di quest’ultimo. Gli accertamenti disposti dalla Procura ed eseguiti dai Carabinieri hanno però permesso di appurare che Moira non avesse in realtà mai manifestato alcuna intenzione di vendere quella casa. Al contrario, si sarebbe interessata sul modo migliore per assicurarsi che la propria quota ereditaria finisse proprio ai bambini. Moira aveva semplicemente deciso di andarsene da Villa di Tirano perché non andava d’accordo con gli ex suoceri. Da poco era tornata a Sant’Anna, la frazione di Sondrio dove abita sua madre, portando ovviamente con sé i figli. Causa scatenante Sarebbe stato proprio questo a scatenare l’ira cieca dell’ex suocero che, quel venerdì sera, al culmine dell’ennesimo litigio, ha afferrato un normalissimo coltello da cucina per colpire ripetutamente al torace la donna, approfittando del fatto che fosse tornata a Villa a prendere dei vestiti. Agli inquirenti ha spiegato che non soppor- La sentenza Sette e tre mesi di reclusione per il raggiro a don Amedeo Enrico Ferrari trasferito ieri mattina al carcere di Monza per i suoi problemi di salute tava l’idea che la nuora gli impedisse di vedere i nipoti, emanazione vivente del figlio Simone che pochi mesi prima era scomparso. Enrico Ferrari non ha mai fatto niente per tentare di sottrarsi alle proprie responsabilità né per alleviare la propria posizione. Dopo aver perso un figlio ed essersi macchiato di un delitto terribile, è precipitato in un profondo stato di depressione, come accertato anche dalla perizia medica disposta dal gip Carlo Camnasio. Ieri mattina l’indagato è stato trasferito dal carcere di Sondrio a quello di Monza, più attrezzato per vigilare ventiquattro ore su ventiquattro su un uomo affetto non soltanto gravemente depresso, ma anche affetto da problemi di cuore. Lastra di roccia sulla strada Isolati i gestori dell’Edelweiss Lanzada L’allarme nel tardo pomeriggio di domenica: fortunatamente nessuno stava transitando sulla comunale per Franscia Una lastra di roccia è precipitata a valle, nel tardo pomeriggio di domenica, lungo la strada comunale per Franscia, fra la zona della Bagnada e Valbrutta, scaricando sulla carrozzabile dieci metri cubi di materiale che hanno travolto anche la linea della Telecom. «Ancora una volta ci è andata bene, perché in quel momento, non passava nessuno – precisa Marco Negrini, sindaco del posto -, del resto è molto difficile garantire la piena sicurezza del tracciato, tanto più in questo caso, in cui neppure le reti paramassi sarebbero, probabilmente, riuscite a scongiurare l’acca- Le rocce franate sulla strada hanno travolto anche la linea Telecom duto, proprio perché a staccarsi è stata una lastra intera, difficile da contenere». Erano circa le 18.30 di domenica quando è scattato l’allarme. «L’assessore Francesco Nana, insieme ai tecnici comunali, - dice il sindaco – si è subito portato sul posto, ma, vista la situazione, e sentiti il geologo e i referenti dello Ster (Servizio territoriale di Sondrio) si è preferito non procedere allo sgombero della strada e posizionare, invece, la segnaletica utile ad avvisare dell’interruzione della carreggiata. Oggi pomeriggio, infatti, (ieri, per chi legge, nda), sempre i tecnici comunali, unitamente al geologo e ai colleghi dello Ster di Sondrio, stanno effettuando il sopralluogo per meglio capire l’entità del pericolo, se ancora esiste. Dopodichè, Rubavano champagne Presi i ladri dell’iper Sapevano perfettamente di avere a che fare con una persona estremamente generosa che, nel dubbio, avrebbe comunque messo mano al portafoglio. E ne hanno approfittato. Per questo due uomini residenti nelle Marche sono stati condannati per truffa. La pena più severa è quella a cui è stato condannato Vincenzo Di Maso: 7 mesi di reclusione e 300 euro di multa. Tre mesi di reclusione e 150 euro di multa, invece, per Alexandru Catalin Manolache. Tutto risale al gennaio del 2001. Di Maso e Manolache, classe ’81 il primo, dell’85 il secondo, avevano contattato don Amedeo Folladori, parroco di Delebio e Andalo, fingendo di essere dei parrocchiani e di aver bisogno urgente di denaro per essere rimasti coinvolti in un incidente stradale, in realtà mai verificatosi. I due sono riusciti così a incassare due versamenti a distanza di pochi giorni, uno da 480 euro e l’altro da 513, entrambi su una carta poste pay. A Di Maso, che risiede a Civitanova Marche, in provincia di Macerata, ma originario della provincia di Foggia, è stata contestata anche la recidiva. Due immigrati provenienti dalla Romania e residenti nel Comasco sono stati condannati ieri dal giudice Antonio De Rosa per i furti messi a segno il 5 e il 17 settembre del 2013 al centro commerciale Fuentes di Piantedo. Per Dumitru Suraj Florea, del ’77, la condanna è di 5 mesi e 150 euro di multa con la condizionale. Più pesante la sentenza a carico di Bogdan Daniel Bejanaru, dell’86: 2 anni e 3 mesi di reclusione e 400 euro di multa. I due avevano escogitato un sistema per eludere i controlli antitaccheggio e rubare bottiglie di champagne e whisky dagli scaffali dell’ipermercato: mettere il tutto in un trolley, a sua volta rubato, e far passare la valigia dalla zona del bar. Ma sono stati scoperti e a loro carico è stata formalizzata l’accusa di furto aggravato. procederemo con lo sgombero della strada e la messa in sicurezza del versante». Solo pochi giorni fa, in consiglio comunale, era stato annunciato l’inserimento, nel bilancio di previsione del 2016, di 200mila euro per la messa in sicurezza di un tratto del tracciato per Franscia dove peraltro «i lavori, lungo la carrozzabile, sono stati già avviati in passato – precisa Negrini – e, questa, costituisce un’ulteriore tranche. Solo la scorsa settimana, del resto, la ditta incaricata ha effettuato un sopralluogo per meglio capire dove andare a concentrarsi, in questa fase. Anche se, ripetiamolo, si tratta di una strada lunga, che corre per lo più nella roccia, non è facile garantirla come sicura al 100%». Fortunatamente, essendo domenica, giorno in cui le cave della zona non lavorano, ed essendo brutto tempo, la strada non era trafficata, tant’è che, a Franscia, non si segnalano persone isolate, salvo i gestori dell’albergo Edelweiss, in queste ore tagliati fuori a livello di collegamenti, sia come viabilità, sia via cavo. Ponte guarda le stelle E prepara la “Risciada” Elisabetta Del Curto Ponte in Valtellina Riuscita la serata dedicata all’osservazione astronomica mentre domani si disputa la kermesse lungo le strade Una sessantina di persone ha preso parte a “Ponte in fiore sotto le stelle”, serata all’Osservatorio astronomico Piazzi promossa dall’associazione astrofili Valtellinesi insieme alla biblioteca comunale Libero Della Briotta all’interno di “Ponte in fiore”. A tenere la conferenza era l’astronomo Walter Ferreri dell’Inaf di Torino che ha relazionato sul cielo visto fino dall’antichità. «La manifestazione è iniziata con la cena preparata dalla Pro San Bernardo – spiega il direttore dell’Osservatorio, Rino Vairetti –. Poi c’è stata la conferenza seguita dalla visita all’Osservatorio. I visitatori hanno molto apprezzato». In programma altre visite che si possono prenotare al 3355942062. Info su www.osservatorio.piazzi.it. Intanto un nuovo appuntamento si profila: “La risciada” in programma domani sera, la camminata oppure, a scelta, la corsa lungo le strade acciottolate (“risc”) del paese. La manifestazione alla quinta edizione, avrà una partenza alle 17 dal campo sportivo e si concluderà con la cena per gli iscritti alla corsa alle 20. L’iniziativa è curata dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Protezione civile presente lungo il percorso e con l’associazione PromuoviPonte che si occupa della cena. Il ricavato sarà devoluto ad Alomar onlus. Info e iscrizioni al 338-4552497, mail [email protected] oppure fox 0342-482902. C.Cas. Sondrio 21 LA PROVINCIA MARTEDÌ 19 APRILE 2016 Originale, colorato, profumato Ad Albosaggia fiorisce il baratto L’iniziativa. Un successo la prima di “Dammi una rosa... ti do un tulipano...” Lo scambio di semi, piantine, talee, bulbi è molto piaciuto e sarà riproposto ALBOSAGGIA A scuola, al cimitero o in chiesa più sicuri con la tangenzialina Poggiridenti Ammonta a 65mila euro il secondo lotto, cui dovranno esserne aggiunti – in seguito, per il terzo - altri 50mila DANIELA LUCCHINI Buona la prima: “Dammi una rosa... ti do un tulipano...” ha colpito nel segno, raccogliendo l’interesse di un pubblico assolutamente eterogeneo, per età, per gusti e per proposte rigorosamente “green”. Promosso dalla Fondazione Albosaggia, ma nato dall’idea di Roberta Foppoli, che abita nel paese orobico, lo scambio di semi, piantine, talee, bulbi e fiori ha richiamato sabato pomeriggio oltre una cinquantina di persone nell’area esterna alla biblioteca: ciascuno ha portato con sè vasetti e bustine di sementi, e con la complicità del passaparola e del pollice verde già si pensa di ripetere l’iniziativa che ha debuttato quest’anno, alla quale hanno partecipato anche i giovani disabili dello Spa-H, il servizio loro rivolto attivato dalla Fondazione nel settembre del 2014. Dalle erbe officinali – menta, basilico, salvia – ai classici fiori da bordura, nonché piante rampicanti. E ancora: castagne, lenticchie di montagna, il grano saraceno, piante di aloe, l’helleboro – la vera stella di Natale -, semi di arachide. Ma anche semi arrivati da molto lontano: sui tavoli posizionati all’aperto, molto ammirati per la loro bellezza, semi di ricino, portati da una cittadina di Sondrio, ricevuti in dono dal padre, di L’iniziativa promossa dalla Fondazione Albosaggia si è svolta nel piazzale antistante la biblioteca ritorno da un viaggio in Africa. Al lavoro anche un gruppo di bambine che, utilizzando carta e pennarelli, si sono prodigate a creare delle bustine artigianali dove riporre i semi, che ognuno ha scelto e portato a casa. Insieme – questo era l’obiettivo del pomeriggio – ci si è scambiati e regalati qualcosa per rendere più bello e ricco chi il giardino, chi il balcone, chi invece il proprio orto. Il tutto senza spendere nulla: come si faceva un tempo, con il baratto. Ma l’iniziativa ha dato anche la possibilità di confrontar- si su consigli o pratiche da adottare. È il caso ad esempio di Beatrice Martelli, che, insieme al marito, ha messo a disposizione una serie di semi di mais della nostra tradizione contadina: il mais di Lanzada, quello nero della zona di Arquino, della Valgerola. «Un hobby che condividiamo io e mio marito, anche perché il mais è facile da coltivare. Da un seme nasce una pianta, che sicuramente produce una pannocchia. Ho ereditato dei terreni da mio padre ad Arquino – racconta Beatrice –, dove abbiamo piantato queste varietà di mais». Una passione che si trasforma in altrettanti tipi di farine: «Abbiamo comperato un piccolo mulino, strumento fatto arrivare dalla Germania e maciniamo il mais facendo farina per noi». Fondamentale, nel reperire queste varietà, avere incontrato sul territorio persone che condividono la stessa passione e che hanno preservato i semi. Insomma, nata come una scommessa, “Dammi una rosa... ti do un tulipano...” guarda già al futuro. Della serie, chi semina, raccoglie! Più sicurezza a Poggiridenti grazie a quella che il sindaco ribattezza la «tangenzialina» pedonale all’interno del paese. È questo uno degli interventi inseriti nel bilancio di previsione del 2016, approvato nell’ultimo consiglio comunale con l’astensione della minoranza, in prosecuzione di un’opera già partita lo scorso anno, che prevede il collegamento fra il municipio di Poggiridenti al Piano con il plesso scolastico e, in futuro, anche con la zona di via Masoni Superiore fino al ponte sul torrente Rogna. «Il progetto prevede il completamento di quanto avviato con la predisposizione di questa “tangenzialina” unicamente pedonale che eviterà ai cittadini di passare per le strade trafficate e strette. Il percorso spiega il sindaco Giovanni Piasini - taglierà fuori, infatti, la strettoria di via Gandoni, garantendo condizioni di maggiore sicurezza ai cittadini che si dirigono alla chiesa, alla scuola oppure al cimitero». Il progetto contempla anche la posa dell’illuminazione pubblica lungo il sentiero e nel nuovo parco verde, di fianco alla scuola, che sarà servito da impianto di irrigazione. Oltre ad un’area di svago e relax con panchine, in questo spazio verrano montati anche giochi per i bambini che potranno, dunque, divertirsi in un luogo protetto. «Daremo corso all’intervento in tempi rapidi – prosegue il sindaco – per dotare il paese di una viabilità pedonale interna e sicura anche di notte, visto che il sentiero sarà illuminato anche durante le ore notturne». Nel programma non mancano anche le asfaltature, opere di “routine” potremmo dire, ma apprezzate dalla cittadinanza. Entro la fine di aprile si asfalteranno alcuni tratti di strade e parcheggi pubblici: via Pila verrà interamente asfaltata, mentre in via Stazione lo saranno i due parcheggi pubblici e un tratto di strada. Saranno interessati i tratti più danneggiati della banchina stradale lungo la statale 38 dal marciapiede di via Pignotti a quello in prossimità di via Masoni. Nuovo tappetino d’asfalto anche per la piazzola ecologica in località Muranici. «In un secondo tempo, compatibilmente con le risorse che riusciremo a recuperare per gli allacci alla rete gas – conclude Piasini – si procederà ad asfaltare alcuni tratti di strade di Poggi Alto, di via Dosso e Garzeda. Proseguono anche i lavori di sostituzione della segnaletica verticale dove non rispetta le norme del codice della strada». Clara Castoldi Antincendio Piccoli volontari tra le ramaglie Lanzada Al grido di “qua è meglio che a scuola!” i bambini all’opera lungo la ciclabile Giornata memorabile quella vissuta, sabato scorso, dai 63 alunni delle scuole Elementari di Lanzada, che hanno avuto l’opportunità di conoscere, da vicino, uomini e mezzi dell’Antincendio Boschivo del posto e, insieme, testare sul campo la loro attività. Sì, perché Antonio Sertore, presidente del sodalizio, unitamente a dodici dei quattordici volontari di cui dispone, hanno atteso i bambini al centro sportivo di Pradasc, di buon mattino, per spiegare loro, dapprima, l’attività dell’associazione, e, poi, accompagnarli e assisterli nella giornata di pulizia del territorio. «A presentare l’attività del Gruppo ai bambini, accompagnati dalle loro insegnanti – spiega Andrea Nana, assessore comunale a Lanzada, presente alla giornata di pulizia -, è stata Anastasia Caldirola, unica donna membro del nostro Antincendio Boschivo, dopodiché, ci siamo portati tutti sulla pista ciclabile Lanzada-Vassalini, sopra il bacino Enel, per la pulizia dalle ramaglie e dagli infestanti di quel tratto di pista. Noi adulti abbiamo provveduto al taglio delle ramaglie, mentre i bambini si sono dati un gran daffare nella raccolta e nell’accatastamento. Sono stati molto bravi, ordinati e solleciti. Hanno lavorato formando delle catene, dando, così, prova di grande efficienza. Probabilmente, l’idea di fare qualcosa di utile per il paese, per l’ambiente, e all’aria aperta, li ha conquistati». Al grido di “qua è meglio che a scuola!”, infatti, i bambini hanno dato il meglio in questa attività manuale e pratica a sfondo ecologico, tant’è che, alle 10.30, già erano piuttosto affamati e i volontari hanno distribuito loro succo di frutta con merendina. «Abbiamo continuato a lavorare fino alle 11.15 – assicura Lezione speciale sabato scorso per 63 bimbi della primaria di Lanzada Nana -, poi, ci siamo trasferiti tutti in sede, nel magazzino di via Palù, dove, ad attenderci c’erano Marco Negrini, sindaco del posto, e Cristian Nana, assessore all’urbanistica. Il sindaco si è complimentato con gli scolari per l’ottima riuscita della “lezione” sul campo, invitandoli a considerare l’importanza di tutelare e difendere il territorio e, da grandi, chissà, entrare anche nelle fila dell’Antincendio Boschivo. Di cui è stato spiegato ai piccoli, con tanto di prove pratiche, il funzionamento di alcuni strumenti, quali le lance utilizzate per spegnere gli incendi, mentre, al termine, sono state donate loro, dal Comune, le magliette ecologiche con sopra scritto “Curiamo la nostra valle”, e dal Gruppo Anticendio, il cappellino del medesimo». L’indomani, domenica, i volontari dell’Antincendio Boschivo e quelli del Gruppo Alpini di Lanzada, guidati da Fernando Bardea, si sono spesi al massimo nella consueta pulizia del sentiero di mezza costa che, da Moizi porta a Tornadri, mentre risale all’ultimo fine settimana di marzo, l’analogo intervento di pulizia condotto dai volontari del Mato Grosso nella valle Caurga, da via Ronchetti verso Ponte, e a ieri mattina la pulizia del Lanterna, da parte dei Pescasportivi Valmalenco, a partire dal Ponte di Vetto. Elisabetta Del Curto Una pulizia in anticipo Caspoggio. Per il maltempo che ha reso scivolosa la pista della “Costera”, attorno alla seggiovia di Caspoggio, i volontari della Protezione Civile Ana del paese, hanno dirottato l’intervento di pulizia lì programmato per la giornata di domenica sul sentiero che dalla Curada porta a Curnasc. Queste operazioni di pulizia, condotte in tandem con la Comunità Montana di Sondrio, in realtà erano in calendario per il 30 aprile, ma sono state anticipate, appunto, causa meteo. Per i volontari, le donne della Protezione Civile hanno, poi, preparato un ottimo brasato e, in mattinata, venduto tutte le “calancole”, simbolo del “Telefono Azzurro”, in via don Gatti e sul sagrato della chiesa. E. Del. LA PROVINCIA 22 Sondrio MARTEDÌ 19 APRILE 2016 In Valle gli elettori snobbano il voto Alle urne in 31mila Il referendum. Affluenza al 21,4%, peggio solo Bolzano Dazio oltre la media nazionale, Castello dell’Acqua al 10% Capoluoghi di mandamento sopra il dato provinciale MONICA BORTOLOTTI Più di trentuno mila votanti - precisamente 31.158, il 21,47% dei 145mila aventi diritto, dei quali 24mila hanno scelto il sì -, per una percentuale che è rimasta di dieci punti sotto la media nazionale - 31,2% l’affluenza definitiva tra Italia ed estero- e di nove sotto quella lombarda - 30,46% - e che è la seconda più bassa in Italia, solo dietro a Bolzano dove alle urne è andato il 17,61%. Si è chiusa così in provincia di Sondrio la partita del referendum sulle trivelle. Il dettaglio In un quadro generale di disinteresse ed astensionismo, ci sono alcuni dati che spiccano. Innanzitutto la conferma di quanto accaduto anche in occasione del referendum sull’acqua pubblica nel 2011: allora come adesso l’affluenza fu di 10 punti inferiori alla media. In Valtellina e Valchiavenna non si raggiunse il quorum fermandosi al 48% nonostante la rilevanza del tema. Ai due lati estremi dell’asticella dei votanti si pongono due piccole realtà: Dazio spicca per 1 Anche nel 2011 per il quesito sull’acqua pubblica restammo 10 punti sotto il dato italiano l’affluenza più elevata con il 38,48% degli aventi diritto al voto, Castello dell’Acqua è invece il Comune dove l’affluenza è stata più bassa con il 10,83%. Per quanto riguarda i capoluoghi di mandamento si attestano tutti di due o tre punti percentuali sopra la media provinciale. A guidare ci sono Tirano con il 24,33% e Morbegno con il 24,32%, subito dietro Sondrio con il 23,45%, Bormio con il 23,34 e a chiudere Chiavenna con il 21,55%. Nel quadro delle curiosità si inserisce il risultato di Livigno che con il 31% è perfettamente in linea con la media nazionale e dove probabilmente ha pesato l’appello leghista al voto. Un appello che non ha avuto alcun peso, invece, a Buglio in monte, il paese del segretario provinciale del Carroccio, dove alle urne è andato solo il 12% degli aventi diritto. Appena sotto la media nazionale il 31% di Bema dove potrebbe aver pesato la battaglia sulle bollette dell’acqua di questi ultimi mesi. Le curiosità Molto silenzio intorno al referendum alla vigilia, in parte anche sui social network, novella piazza di discussione politica e non, la chiusura dei seggi ha portato ad un generale risveglio delle coscienze. Tanti i commenti sulle bacheche facebook degli appassionati di cose politiche in provincia, molti gli scontri tra fazioni, i ragionamenti sul peso dei partiti nella consultazione popolare in una provincia a fortissima vocazione leghista, l’appello del Carroccio non ha impedito a Valtellina e Valchiavenna di essere cenerentole di Lombardia e d’Italia in quanto ad affluenza - e sulle dinamiche all’interno del partito di governo, il Pd diviso, qui come altrove, tra astenuti, votanti «sì» e «no». La voce ufficiale dei partiti in provincia rimasta silenziosa alla vigilia dell’appuntamento con le urne lo è anche nel dopo voto. Nessun commento, nessuna presa di posizione. I comitati Poco più di 31mila votanti alle urne domenica per il referendum sulle trivelle FOTO GIANATTI Chi invece parla sono coloro che hanno fatto campagna elettorale referendaria, a partire dal comitato provinciale di Possibile che aveva messo al 10% dell’affluenza in Valtellina e Valchiavenna la soglia di soddisfazione e che quindi, nonostante tutto, è confortato dal 21% raggiunto. «Il famoso 40% del Pd di Renzi alle ultime elezioni europee corrispondeva a 11 milioni di voti, al referendum hanno votato 15 milioni di italiani - dicono -.L’aspetto interessante del referendum è proprio questo: non si dà rilievo ai partiti o ai nomi dei candidati, ma ai temi ed ai cittadini-elettori. Da qui si può ripartire con fiducia. In tutta la provincia iniziamo da oggi a costituire il Comitato per il no al referendum di ottobre sulla riforma costituzionale». La provincia di Sondrio è seconda in Italia per l’affluenza più bassa. Peggio solo Bolzano col 17% FOTO GIANATTI LA PROVINCIA 23 MARTEDÌ 19 APRILE 2016 I risultati Percentuale votanti Voti % Non valide % Percentuale votanti Voti % Non valide % Referendum Albaredo per San Marco 17,19 34 80,95 8 19,05 3 4 Mazzo di Valtellina 16,29 100 75,19 33 24,81 1 3 Albosaggia 18,55 355 75,58 121 25,42 1 2 Mello 12,08 56 62,92 33 37,08 3 - Andalo Valtellino 28,34 104 84,55 19 15,45 - 2 Menarola - - - - - - - Aprica 16,40 169 82,04 37 17,96 1 2 Mese 20,27 226 77,13 67 22,87 2 - Ardenno 21,65 447 80,54 108 19,46 9 7 Montagna in Valtellina 21,29 434 81,12 101 18,88 6 6 Bema 31,03 24 68,57 11 31,43 1 - Morbegno 24,32 1.857 79,84 469 20,16 26 18 Berbenno di Valtellina 17,30 452 78,75 122 21,25 6 5 Novate Mezzola 22,65 270 81,33 62 18,67 3 5 20 5 71,43 2 28,57 - - Sì No Voti Voti % No % Sì Bianzone 18,11 140 77,78 40 22,22 5 3 Pedesina Bormio 23,35 586 78,34 162 21,66 11 5 Piantedo 19,11 150 77,32 44 22,68 3 2 Buglio in Monte 12,46 136 66,02 70 33,98 2 2 Piateda 15,65 200 70,42 84 29,58 2 4 Caiolo 17,23 121 81,76 27 18,24 2 1 Piuro 25,37 323 81,36 74 18,64 2 4 Campodolcino 21,41 137 78,29 38 21,71 1 2 Poggiridenti 20,30 253 79,31 66 20,69 1 1 Caspoggio 25,16 184 63,23 107 36,77 2 7 Ponte in Valtellina 22,26 335 80,53 81 19,47 4 4 Castello dell’Acqua 10,83 39 75 13 25 - 5 Postalesio 23,80 96 78,05 27 21,95 1 - Castione Andevenno 16,20 166 82,18 36 17,82 1 3 Prata Camportaccio 22,08 403 80,28 99 19,72 3 4 30,16 48 68,57 22 31,43 2 1 Cedrasco 23,16 62 72,94 23 27,06 - - Rasura Cercino 22,93 94 70,15 40 29,85 - 2 Rogolo 27,16 97 83,62 19 16,38 - - Chiavenna 21,55 989 79,12 261 20,88 15 9 Samolaco 18,34 319 75,77 102 24,23 5 2 Chiesa in Valmalenco 19,36 304 76,77 92 23,23 2 8 San Giacomo Filippo 26,68 72 83,72 14 16,28 - 1 Chiuro 23,42 372 78,15 104 21,85 2 3 Sernio 22,04 65 80,25 16 19,75 3 - Cino 29,69 72 84,71 13 15,29 2 - Sondalo 25,62 658 75,98 208 24,02 8 14 Civo 19,54 122 70,93 50 29,07 3 4 SONDRIO 23,45 3.199 81,65 719 18,35 46 35 Colorina 16,30 136 75,14 45 24,86 1 Spriana 19,54 11 64,71 6 35,29 - - 21,40 637 79,03 169 20,97 9 4 Cosio Valtellino 22,46 778 82,07 170 17,93 10 7 Talamona Dazio 38,48 105 78,36 29 21,64 2 1 Tartano 18,99 14 45,16 17 54,84 2 1 Delebio 22,39 430 83,82 83 16,18 5 4 Teglio 14,12 400 78,74 108 21,26 1 9 Dubino 19,33 386 74,23 134 25,77 6 6 Tirano 24,33 1.341 77,02 400 22,98 25 12 Faedo Valtellino 11,47 41 83,67 8 16,33 1 2 Torre di Santa Maria 14,43 65 70,65 27 29,35 - 3 Forcola 16,16 68 68,69 31 31,31 4 4 Tovo di Sant’Agata 17,85 68 76,40 21 23,60 2 4 Fusine 22,77 83 75,45 27 24,55 - - Traona 21,97 385 85,37 66 14,63 3 2 Gerola Alta 23,48 30 85,71 5 14,29 - - Tresivio 22,69 291 78,65 79 21,35 5 2 Gordona 16,02 170 70,83 70 29,17 5 2 Val Masino 18,85 94 68,12 44 31,88 4 - Grosio 15,80 421 73,22 154 26,78 8 9 Valdidentro 21,08 546 81,01 128 18,99 11 9 Grosotto 18,59 187 79,24 49 20,76 3 4 Valdisotto 20,49 452 81,44 103 18,56 9 3 Lanzada 21,87 150 64,66 82 35,34 5 6 Valfurva 18,16 316 80,41 77 19,59 5 3 Livigno 31,23 1.154 85,61 194 14,39 12 12 Verceia 27 182 78,11 51 21,89 4 2 Lovero 19,06 72 72 28 28 1 1 Vervio 30 38 71,70 15 28,30 1 - Madesimo 23,07 74 73,27 27 26,73 1 - Villa di Chiavenna 27,18 161 77,03 48 22,97 4 5 2 Villa di Tirano 19,57 364 78,28 101 21,72 4 7 Mantello 26,36 102 75 34 25 7 LA PROVINCIA 27 MARTEDÌ 19 APRILE 2016 Tirano e Alta Valle Maxi intervento a favore dei coltivatori Sul conoide l’impianto di irrigazione Richieste accolte. Un’opera da 600mila euro che la Comunità montana reperirà con un mutuo Un ’esigenza sempre più sentita, visti l’innalzamento delle temperature e le estati siccitose TIRANO CLARA CASTOLDI Maxi intervento a sostegno della frutticoltura quello che la Comunità montana di Tirano ha inserito nel bilancio di previsione del 2016: la realizzazione dell’impianto di irrigazione che va a coprire zone dove attualmente non c’è, per una spesa complessiva di 600mila euro. In particolare l’area dove si interverrà è quella del cosiddetto conoide sopra Tirano. Richieste dal comparto «L’opera prevede il completamento della rete esistente nella parte alta della frazione tiranese di Cologna e di Sernio – spiega l’assessore ai lavori pubblici Alan Delle Coste -. Qui l’impianto non c’era, inoltre occorrono modifiche per far fronte alle criticità di quello vecchio». «Da tempo si parla di quest’opera che va incontro alle necessità dei frutticoltori che devono bagnare i frutteti. Un’esigenza sempre più sentita, visto l’innalzamento delle temperature negli ultimi anni e le estati particolarmente sic- citose». L’opera , comporta un costo di 600mila euro di fondi che l’ente comprensoriale reperirà con un mutuo, acceso peraltro da parecchi anni. Innovazione tecnologica «Ci è sembrato di dover partire in fretta con quest’operazione sia a fronte di un mutuo già presente che per le richieste del comparto agricolo – prosegue l’assessore -. L’intervento prevede anche un’innovazione tecnologica, perché in questi nuovi comizi verrà predisposta un’irrigazione non più a “spruzzino”, ma con un’ala gocciolante che consente di risparmiare volume d’acqua ed estendere la superficie coperta». «Verrà realizzata una presa sul torrente Valchiosa la per captazione dell’acqua. Se rimarranno altri fondi, si interverrà su altri comizi di Sernio e Cologna che hanno un problema di adduzione dell’acqua». Relativamente al provvedimento complessivo che sta seguendo da vicino (essendo anche cittadino di Sernio), il vicepresidente della Cm Seve- Intervento importante legato a un impianto di irrigazione destinato alla zona sopra Tirano rino Bongiolatti è fiducioso: «Si tratta di un’importante opera di completamento della zona alta del conoide con enormi vantaggi operativi grazie alle tecnologie applicate». Restando in ambito territoriale, l’ente mandamentale ha intenzione di portare avanti alcune opere di messa in sicurezza idrogeologica. La più importante – del costo di un milione di euro fi- Parco San Michele, un’area che piace Nuovo look per facciate e serramenti Tirano Proposta all’amministrazione sulla zona verde frequentata con l’obiettivo di renderla ancora più accogliente Diventa sempre più bello e accogliente il parco san Michele, l’area verde attrezzata di proprietà del Comune che rappresenta una valvola di sfogo per la comunità di Madonna di Tirano, sia per gli studenti delle scuole, che per i bambini piccoli che con le mamme al pomeriggio lo frequentano, sia per i disabili della cooperativa san Michele che sentono “proprio” questo luogo a un passo dal palazzo omonimo. Proprio dalla società cooperativa sociale san Michele è arrivata all’amministrazione comunale una proposta: quella di effettuare un intervento di decorazione delle facciate esterne con motivi vegetali e animali, pitturare i serramenti esterni del chiosco, nel quale sono stati ricavati sia i bagni pubblici che un locale di servizio utilizzato come deposito e ripostiglio. Un’idea che è piaciuta al Comune, che ha deliberato l’autorizzazione affinché la proposta venga concretizzata. «L’intervento verrà effettuato a cura e spese della cooperativa – si legge nella delibera di giunta -, consente di sviluppare percorsi innovativi di comunicazione e di Giornata in ricordo di Chicco Longo Obiettivo l’acquisto di un defibrillatore Valfurva Ritorna sabato l’evento dedicato al finanziere scomparso il 28 aprile 2010 durante un’esercitazione Andranno a finanziare innanzitutto l’acquisto di un defibrillatore per il rifugio Branca in alta Valfurva i soldi donati durante la giornata in ricordo di Chicco Longo, il finanziere del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Bormio deceduto sei anni fa, il 28 aprile 2010, a causa di un malore improvviso durante un’esercitazione in alta montagna, nella zona del rifugio Pizzini sui monti della Valfurva. Da allora i suoi colleghi e amici, assieme alla moglie Patrizia e alla sua famiglia d’origine, tutti gli anni tornano sulle cime tanto amate da Chicco. Dal 2014, dall’idea di ritrovarsi insieme, è nata quella di organizzare una manifestazione aperta a tutti, un’escursione con gli sci d’alpinismo o con le ciaspole, unitamente a un pranzo e un momento di ricordo, per fare anche un gesto concreto di solidarietà che potrebbe salvare la vita ad altri. Quest’anno l’invito è per sabato con il ritrovo al rifugio ai Forni alle 7.30, la partenza verso il rifugio Pizzini per ritrovarsi successivamente per la santa messa a mezzogiorno al centro La Fonte. Di seguito pranzo ed estrazione dei premi della lotteria. Le iscrizioni (20 euro gli adulti, 15 i bambini) si ricevono entro giovedì all’Unione Sportiva Telecamere in arrivo Più sicurezza nei comuni L’iniziativa Stanziati 300 mila euro per dotare il territorio di strumenti in grado di leggere le targhe delle auto Trecentomila euro per la videosorveglianza nel Tiranese. Questa la cifra stanziata dalla Comunità montana per dotare di telecamere il territorio dei dodici Comuni del mandamento. «L’idea è quella di installare una ventina di telecamere in prossimità dei varchi principali – spiega l’assessore ai lavori pubblici Alan Delle Coste -. Ci sarà la possibilità di leggere le targhe e attraverso il software fare l’incrocio dei dati fra le località. Si tratta di capire dove posizionare questi cervelloni in cui convoglieremo i dati, presumibilmente nei Comuni già provvisti di polizia locale». L’intervento rappresenta la prima parte del progetto che coprirà inizialmente gli ingressi più trafficati al Tiranese (da Teglio a Grosio per intendersi, lungo la statale) per andare a interessare con un altro capitolo di risorse che andranno reperite anche gli accessi secondari. «Avremo nel giro di breve tempo un preventivo – aggiunge Delle Coste –, da condividere con i Comuni per decidere i punti che dovranno essere controllati». nanziato dalla Regione - riguarda la roggia dei Mulini fra Tovo e Lovero. «Attualmente questa roggia, che raccoglie le valli laterali da Tovo a Mazzo scendendo, scarica le acque a Lovero – conclude Delle Coste -. L’intervento eviterà che arrivino grossi volumi d’acqua fino a Lovero, ma sul territorio di Tovo verrà fatto un attraversamento che immetterà l’acqua direttamente nell’Adda. Alcuni tratti di roggia, ora stretti, verranno risagomati in modo da evitare il rischio di allagamenti in caso di eventi meteorologici eccezionali». Previsti, infine, alcuni interventi più piccoli fra Tovo e Lovero, per 150mila euro che risalgono a risparmi della Legge Valtellina, nella Val Maggiore a Villa di Tirano per 120mila euro euro, nel versante terrazzato di San Giacomo di Teglio per 100mila euro. interconnessione sia con il territorio sia con la componente sociale della cittadinanza, grazie all’azione di persone disabili che, operando all’interno della cooperativa, provvederanno all’esecuzione delle decorazioni». Va ricordato che all’interno del parco san Michele lo scorso anno è stato inaugurato il parco giochi inclusivo da parte della Pro loco grazie ai fondi raccolti con il “Cuore di Tirano”, la rassegna di iniziative natalizie. Nel parco giochi sono stati collocati giochi adatti anche ai portatori di handicap, che possono divertirsi in uno spazio verde vicino a tanti altri bambini. Progetto per ragazzi Confortola coinvolto C.Cas. Bormiese, le Pro loco di Valdidentro o di Valdisotto, il consorzio Tourisport di Valfurva. Possibilità, con un supplemento di 3 euro, di iscriversi anche sabato mattina direttamente al centro La Fonte. Finora la manifestazione ha permesso nel 2014 di acquistare un defibrillatore da posizionare al rifugio Pizzini e di formare alcuni rifugisti con il corso del progetto PAD (Public Access Defibrillation, pubblico accesso alla defibrillazione), mentre l’anno scorso sono stati dotati di defibrillatori sia il rifugio Ai Forni che il Casati, oltre a garantire la formazione per l’utilizzo dell’apparecchiatura. D.Gur. ta da Marco Confortola, che supporta la Sunkoshi Boarding School, una scuola nelle montagne selvagge nepalesi nel distretto di Sindupalchowck, zona dell’epicentro del terremoto. Duecento bambini frequenUn aiuto concreto alle tano questa scuola e studiano popolazioni nepalesi lo scorso nelle baracche di lamiera. I fonanno colpite duramente dal ter- di serviranno per la ricostruzioremoto proprio quando l’alpini- ne del nuovo edificio. Molteplici sta di Valfurva Mari progetti che l’assoco Confortola era ciazione “Finale for impegnato nella Nepal” porta avanti conquista del Dhaugrazie alla benefilagiri. cenza di aziende e Confortola dovolontari: ricostruvette rinunciare alla zione di scuole, supvetta, ma portò nel porto a case famicuore i visi dei tanti glia, pulizia di senbambini incontrati tieri e villaggi rurali. e la miseria di quella Progetto per il Nepal In questo conteterra martoriata. Ed lanciato dal furvese sto si inserisce anora, mentre è impeche il progetto “Allegnato nella conquista della pa- narsi per il futuro” che raccoglie rete nord-ovest del Makalu una serie di iniziative per valo(8.462 metri), sta decollando an- rizzare gli strumenti di orientache un importante progetto so- mento e crescita professionale lidale che lo vede come testimo- per i ragazzi proponendo a scuonial. le e istituti una formazione praSi tratta dell’iniziativa lancia- tica, attraverso ore di laboratota da Bosch “Allenarsi per il futu- rio in azienda o tirocini. ro for Nepal”. Grazie alla solidaDurante gli incontri in aula rietà dei collaboratori Bosch, in vengono coinvolti alcuni camItalia sono stati raccolti 50.000 pioni di diverse discipline sporeuro a sostegno del Nepal, che tive, proprio come l’alpinista saranno devoluti all’associazio- Marco Confortola. ne “Finale for Nepal” coordina- D.Gur. Valfurva Proseguono le iniziative dedicate alla popolazione del Nepal colpita l’anno scorso dal tremendo terremoto LA PROVINCIA Tirano 29 MARTEDÌ 19 APRILE 2016 Palazzo Visconti Venosta Indagine per evitare rischi La verifica. Una ditta locale ha svolto un sopralluogo nella storica dimora Trisolini: «Necessario per valutare eventuali lavori di messa in sicurezza » TIRANO CLARA CASTOLDI Niente pericolo di crolli. La staticità del fabbricato in sé per ora non è messa in discussione. Di certo però così non si può andare avanti. Motivo per cui la fondazione Camagni, proprietaria dello storico palazzo Visconti Venosta sua storica sede ha deciso di verificare le condizioni della copertura del fabbricato, ex sede dell’orfanotrofio. La ricognizione è stata condotta ieri da parte di una ditta locale – pertanto la strada del centro storico è rimasta chiusa al traffico –, ora se ne attendono gli esiti. Vendita e obiettivi Si sta parlando di un fabbricato importante per la Camagni e per Tirano che dovrebbe diventare – se la fondazione riuscisse a vendere l’ex cinema Italia di piazza Marinoni – un ostello che ospiti gli studenti che dall’Alta Valle arrivano a Tirano per frequentare le scuole. «Da tempo non si fanno interventi sul palazzo – spiega Egidio Trisolini consigliere della fondazione -. Il controllo servirà per valutare le opere minime da effettuare per mettere in sicurezza l’edificio, in particolare sul lato che guarda la strada». «Per ora stiamo parlando di piccoli interventi come quelli sui canali di gronda, sulle tegole o altri provvedimenti, perché palazzo Visconti Venosta non crei problemi o pericoli a chi transita vicino. In sé il fabbricato non è in pericolo, certamente non è più utilizzabile, perché gli impianti sono in disuso e i locali degradati». Una struttura che “pesa” sulla Camagni che ancora non ha con- Palazzo Visconti Venosta al centro di un’indagine sulla sicurezza per eventuali interventi 1 Strada chiusa al traffico ieri durante il controllo al palazzo tiranese ex orfanotrofio 1 L’edificio dovrebbe diventare un ostello per gli studenti dell’Alta Valle che studiano a Tirano Una serata col Kiwanis Tra i binari di ghiaccio Tirano Nella sala in piazza Marinoni appuntamento dedicato al cortometraggio che tratta della Ferrovia Retica Una nuova iniziativa viene promossa dal Kiwanis Club Città di Tirano, sempre molto attivo nel proporre alla cittadinanza serate di aggregazione oppure culturali, con un fine benefico e solidale. La prossima proposta è quella fissata per venerdì, quando nella sala della banca Credito Valtellinese in piazza Marinoni a Tirano verrà proiettato il documentario di Valerio Scheggia (regista) e Stefano Paolo Giussani (autore) intitolato “Binari di ghiaccio”. Il cortometraggio descrive l’impegno e la dedizione degli addetti della Ferrovia Retica nel provvedere alle operazioni di manutenzione invernale della tratta ferroviaria del Bernina, patrimonio mondiale Unesco, che collega la città di Tirano con l’Engadina. Saranno presenti all’evento il regista e l’autore del documentario che risponderanno alle domande degli intervenuti alla serata. L’incontro, con ingresso libero, ha inizio alle 21. L’eventuale ricavo delle offerte verrà destinato quale contributo alla realizzazione del manto erboso sintetico del campo di calcio all’oratorio Sacro Cuore di Tirano, i cui lavori sono partiti da qualche settimana. Il Csi, che per conto dell’oratorio e della parrocchia se ne sta occupando, ha raccolto una buona somma, ma servono ancora molti soldi per poter completare il quadro economico del progetto del costo di 132mila euro. C.Cas. cluso nulla relativamente all’alienazione dell’ex cinema Italia. Dai fondi recuperati con la vendita, la fondazione ha in progetto di riqualificare la storica sede del centro tiranese. Bando e interesse «Il fatto è che non c’è ancora nessuno disponibile ad acquistare l’ex cinema Italia. Questa è la preoccupante verità – aggiunge Trisolini -. Dopo che il contratto di compravendita, stipulato nel 2009, era stato revocato, abbiamo avviato i passaggi necessari per rimettere in vendita l’ex cinema. Qualche mese fa abbiamo pubblicato il bando per la manifestazio- ne di interesse nella quale non avevamo posto troppi vincoli, ma occorreva che l’interessato rendesse noti i propri dati e le idee. A questo non era seguito nulla. Ora pare che ci sia l’interesse da parte di qualcuno, ma è ancora tutto nebuloso». Certo l’impegno economico per l’acquisto dell’ex cinema, in una posizione centralissima in città, è di 1 milione e 200mila euro, cui vanno aggiunti i soldi per sistemarlo. Tuttora il mercato è fermo e le possibilità di finanziamento pubblico – seppure la Camagni unisca i Comuni da Grosio a Livigno – sono inferiori rispetto al passato. 3 Aziende, Attività e Negozi CANTU’ cedesi pizzeria d’asporto di forte passaggio. Tel. 329.4495360. 7 Domande Affitto Case e Appartamenti COMO o limitrofi, massimo 1.500 euro mensili, cercasi un appartamento; massime referenze documentabili. Tel. 347.2748624. COMO o paesi limitrofi ospedale: cercasi un appartamento arredato per coppia di ospedalieri referenziati; tel. 335.5336526. COMO o vicinanze confine svizzero, cercasi un appartamento per coppia di frontalieri referenziati. Tel. 335.5212411. Offerte 12 Impiego ERRECI prestigioso negozio d’ arredamento cerca: -Laureato/a in architettura con specializzazione arredamento d’ interni, età 25/35 anni, oppure progettista venditore con buona esperienza maturata negli anni, età 30/40 anni. Entrambi disponibili subito. Assunzione immediata. 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Il caso Scarpatetti”, offriranno una riflessione profonda sulla vita e sulla realtà quotidiana. «Lucia attraverso il suo romanzo con un approccio romantico racconta una storia mossa dal più nobile dei sentimenti, ovvero l’amore, capace di trasformarci e rigenerarci – spiega Rosanna Fiorina della Pro loco, che ha voluto questa serata -. Laureata in filosofia, ama parlare di sé come una filosofa della felicità. Sua la frase: “Mi occupo di filosofia della felicità, quella pratica. In fondo siamo tutti filosofi e possiamo essere tutti felici”». «Massimiliano, giovane studente di Scienze politiche, descrivendo e raccontando “Scarpatetti”, un quartiere storico di Sondrio, conduce in un viaggio affascinante ponendo degli interrogativi su chi siamo e dove vogliamo andare». Massimiliano con questo saggio trasmette un messaggio di speranza spingendoci al cambiamento, cominciando da noi stessi. L’incontro, con inizio alle 20,30, si tiene nella sala della Banca Popolare in piazza Cavour. Arriva a Tirano il cortometraggio “Fiori all’occhiello–La Via dei Terrazzamenti”, voluto dal Distretto Culturale della Valtellina e commissionato al regista Ignazio Davì. Venerdì a palazzo Foppoli alle 20,30 Fondazione di Sviluppo Locale, in collaborazione con gli enti partner fra cui il Comune di Tirano, propone la proiezione del video di quindici minuti che racconta il percorso tra Morbegno e Tirano fino alla Valposchiavo, seguendo il percorso ciclopedonale, sulla mezza costa retica, Un lavoro d’insieme con le riprese effettuate dal regista Davì e quelle attinte da fonti video della Fondazione di Sviluppo Locale e di Fondazione Cariplo, la partecipazione di attori non protagonisti, le testimonianze, la presenza di musicisti quali Paolo Novellino in arte Laboule e Fabio Bonelli, i gruppi musicali Three Spirits, Baraccone Express e Alligator Nail che vedono al loro interno i valtellinesi Nadia Braito, Marco e Paolo Xeres. La colonna sonora presenta brani in parte inediti e registrati in presa diretta con la supervisione audio di Lorenzo Monti. Ad assistere il regista Davì per montaggio e post produzione Jacopo Cairati e Andrea Damiani. La proiezione sarà preceduta dagli interventi dell’assessore alla cultura del Comune di Tirano Sonia Bombardieri, del presidente della Fondazione di Sviluppo Locale Sergio Schena e del regista Davì. Al termine Augusta Corbellini e Gianluigi Garbellini, della Società Storica Valtellinese, illustreranno i contenuti culturali del cortometraggio. C.Cas. C.Cas. PUNTO commerciale in Varese ricerca 7 ambosessi addetti alla vendita (Euro 500 mensili + incentivi) e addetti gestione pratiche. 0332.1810134. Domande 13 Impiego CONTABILE seria professionale, pluriennale esperienza gestione contabilità aziendale cerca part-time 339.8291843. 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Il sindaco Ruggeri difende il suo consigliere dopo il post contestato su Facebook «Sono stato informato sul tenore della leggerezza, ma non ravvedo gravità che implichino le sue dimissioni» MORBEGNO SABRINA GHELFI «È stata commessa un’imprudenza, in buona fede, ma confermo la mia fiducia verso il consigliere Ciapponi e rifiuto categoricamente l’eventualità delle sue dimissioni». Il sindaco di Morbegno, Andrea Ruggeri, difende il consigliere Giorgio Ciapponi, che domenica, da presidente di seggio durante le votazioni per il referendum sulle trivelle, dopo avere fotografato una scheda elettorale e postato l’immagine su Facebook insieme alla frase «Dite a Renzi che io ho votato... E ho votato sì !!» è finito al centro di pesanti polemiche. to dal diretto interessato dell’intera vicenda - dice Ruggeri -. E non ho motivo di dubitare di Ciapponi, che è uno degli elementi che professionalmente e moralmente dà valore aggiunto al nostro consiglio comunale. Se poi i verbali dei seggi elettorali dovessero sollevare problemi faremo le nostre valutazioni e il consigliere è pronto ad assumersi le proprie responsabilità, da persona matura e consapevole quale è. Ma non ravvedo implicazioni legali di specie in questa situazione, dove si è solamente peccato di ingenuità». Una leggerezza che è costata una pioggia di critiche all’amministratore comunale Buona fede Un episodio che lo stesso Ciapponi, della maggioranza civica, ha ridimensionato parlando di un post scritto «in buona fede e in modo legale, in difesa di un diritto-dovere, quello del voto al referendum, che è di ogni cittadino». E non ha dubbi il sindaco Ruggeri sulla ricostruzione dei fatti fornita dal consigliere, che ha spiegato di non avere fotografato la scheda all’interno della cabina elettorale, atto vietato per legge e passibile di arresto da tre a sei mesi e di ammenda da 300 a 1.000 euro. «Sono stato informato subi- 12 1 Un’ingenuità da parte di un elemento che dà valore aggiunto al consiglio comunale 12 1 Se i verbali dei seggi elettorali evidenziassero problemi, allora vedremo il da farsi per quell’esternazione diventata un caso nello spazio di mezza giornata (nel primo pomeriggio il post è stato eliminato). Minoranza sul piede di guerra Fra le critiche quella del consigliere di minoranza Angelo Rovedatti, che ha chiesto le dimissioni di Ciapponi, e del capogruppo dell’altra minoranza comunale, Paolo Ronconi, che ha marchiato l’episodio come «politicamente grave». Nella bacheca del consigliere si sono poi aggiunti altri commenti e c’è stato anche chi ha ipotizzato un possibile intervento delle forze dell’ordine per via del dubbio che è balenato ai più: quella scheda dove è stata fotografata? «Non ho mai portato il cellulare in cabina - si è giustificato Ciapponi - lo possono testimoniare i colleghi presenti al seggio dove il mio voto è stato registrato alle 7, mentre la foto che ho scattato è delle 7,43 come riporta il mio telefonino. Ho fotografato la sola intestazione, di una scheda non vidimata presente nel seggio, cosa, questa del tutto lecita. Ho compiuto un atto in buona fede senza dare però indicazioni reali leggibili sulla scheda rispetto al mio voto. Il post poi è stato tolto perché volevo evitare di ricevere commenti pesanti». Uno dei seggi aperti domenica per il referendum contro le trivellazioni petrolifere Cantiere aperto alla primaria Si rifanno i bagni Cosio Valtellino Primo intervento senza interferenze con le lezioni in corso alla scuola “Caterina Acquistapace” Cantiere aperto alla scuola primaria “Caterina Acquistapace” con tutte le cautele per consentire lo svolgimento dell’attività didattica in sicurezza. Nei giorni scorsi ha preso il via l’imponente intervento - il primo di un più complesso progetto di completa riqualificazione dell’edificio -, che in questa prima fase porterà all’adeguamento normativo e al miglioramento energetico del palazzo: «Finalmente è stato possibile dare corso ai lavori spiega il sindaco di Cosio Valtellino, Alan Vaninetti - che sono stati preceduti da una fase di concertazione con i vertici scolastici per organizzare al meglio la concomitanza delle opere con le lezioni e quindi la presenza degli alunni». Il Provveditorato alle opere pubbliche, che rappresenta la stazione appaltante di questo primo intervento da circa 200mila euro, ha affidato i lavori a un’impresa di Morbegno, che ha definito un cronoprogramma delle opere che si chiuderanno comunque in tempo per l’avvio del prossimo anno scolastico. Per consentire questa prima fase del cantiere è stato concordato anche un piano della sicurezza adeguato alla situazione coinvolgendo il responsabile della sicurezza della scuola, il dirigente scolastico, il provveditorato alle opere pubbliche e l’impresa che esegue i lavori. Anche per questo, a partire da ieri, è stato spostato il punto di raccolta degli alunni che utilizzano il servizio di trasporto scolastico dal lato ovest a quello est del fabbricato, per non interferire con il cantiere, imponendo a questo scopo la chiusura totale del transito dei veicoli nel cortile della scuola in questa area fino alla fine dell’anno scolastico. I lavori avviati nei giorni scorsi riguardano il rifacimento dei bagni del piano superio- Nomadi e street food È conto alla rovescia Buglio in Monte Il programma della due giorni con la band e i sapori da tutta Italia parte il 30 aprile Il 1° Maggio il clou con la musica I lavori sulla scuola di Regoledo proseguiranno per tutta l’estate re dell’edificio e una volta completati si proseguirà con quelli del piano inferiore. Il cantiere sarà compartimentato e i lavori che impongono maggiore disturbo saranno svolti durante l’orario di chiusura della scuola e nei giorni di vacanza. Anche il cortile sarà suddiviso isolando l’area di cantiere e garantendo comunque spazi all’aperto per l’attività ludica e ricreativa dei bambini. Questo primo intervento fa parte di un più ampio progetto per il quale l’amministrazione ha già accantonato 200mila euro, che potranno integrare i fondi che si conta di ricevere da enti superiori per completare l’intervento di riqualificazione. Il progetto include complessivamente il rifacimento per ricavare nuovi spazi al secondo piano, la sistemazione del piano terra e l’adeguamento del primo piano secondo una nuova organizzazione concordata con chi vive quotidianamente gli spazi e tenendo conto delle prospettive future della scuola, il rifacimento di tutti gli impianti, il cappotto, opere per migliorare l’efficienza energetica. A. Acq. È tutto pronto per la seconda edizione della “Festa del 1 Maggio per ricordare… tra musica e sapori”, la manifestazione che prende il via sabato 30 aprile, alle 17, nella centrale piazza Libertà, dove i migliori food truck d’Italia propongono piatti sfiziosi ispirati alla cucina italiana, preparati con ingredienti di alta qualità in un’atmosfera allegra e vibrante. È lungo l’elenco delle prelibatezze che si potranno gustare per strada: dall’Ape tizer (hamburger da gourmet, pietanze vegetariane, salse esotiche e tradizionali, pane fragrante e birra fresca) al Bianco bufala (piatti freddi della cucina campana/mediterranea che combina prodotti derivanti dalla lavorazione del latte di bufala e verdure di stagione); dallo Gnoko on the road (tradizione e modernità insieme su soffici nuvole fritte con prosciutto cotto o crudo, mortadella, coppa, salame, oppure gnocco fritto con farina integrale e abbinamenti vegetariani&glutenfree e, per i più golosi, gnocco fritto con Nutel- la) sino a I Baccalà frit food (coni di fritto misto, baccalà in pastella e altre leccornie) e la Puccia salentina, che propone il tipico panino croccante fuori e morbido all’interno farcito con preparazioni artigianali quali la parmigiana di melanzane, spezzatino di carne di cavallo, cicorielle selvatiche e caciocavallo - rustici salati e il tipico dolce leccese “il pasticciotto”). E per finire non mancheranno i prodotti locali con le birre artigianali del Birrificio Valtellinese e il carretto dei gelati della gelateria Kiss. Il pomeriggio e la serata sono animati dalla musica live di due band valtellinesi: Sandy Loops e SottoSopra. Il 1 maggio, a partire dalle 11,00, i food truck sono di nuovo aperti per assaporare le diverse specialità culinarie. A seguire, in piazza Libertà, musica dal vivo con tre gruppi: Afrodisiaci, Riwina e Tirlindana, che anticiperanno il grande e atteso concerto dei Nomadi al campo sportivo. Saranno disponibili parcheggi gratuiti in località Ronco, piazzale Del Zoppo, zona industriale e al cimitero di Villapinta, da dove parte il servizio di bus navetta (1 euro a persona). L’ingresso al concerto dei Nomadi è di 10 euro e le prevendite sono aperte. S. Ghe. Morbegno e bassa valle 31 LA PROVINCIA MARTEDÌ 19 APRILE 2016 Verde pulito, il maltempo non ha scoraggiato i volontari Civo Una quarantina di cittadini da tutte le frazioni ha preso parte alla giornata di pulizia promossa dalla Regione Una giornata piovosa che non ha fermato il senso civico di molti cittadini. Nonostante il cattivo tempo che domenica non ha dato tregua in Bassa valle, si è svolta regolarmente a Civo la giornata del verde pulito, iniziativa promossa dalla Regione alla quale i Comuni aderiscono quest’anno per l’edizione numero 25 dalla sua istituzione ufficiale. Come avvenuto domenica scorsa in altri paesi del mandamento di Morbegno e non solo, anche Civo ha voluto dare un segno concreto della propria attenzione al territorio e all’ambiente, dando vita a un’importante attività di pulizia. «Nonostante la giornata piovosa, 40 volontari provenienti da diverse frazioni del Comune si sono ritrovati per ripulire dai rifiuti il territorio - afferma il consigliere I cittadini hanno raccolto sotto la pioggia i rifiuti abbandonati delegato all’Ecologia e ai temi ambientali, Carla Ciapponi - Erano presenti abitanti delle frazioni di Roncaglia, Cevo, Cerido, Regolido, Civo, Cadelpicco. Le zone dell’intervento di pulizia di questa edizione sono state due: l’area di raccolta comunale e alcuni boschi nei dintorni della frazione di Roncaglia». Come già avvenuto la domenica precedente per gli interventi sugli altri paesi del mandamento, anche nel caso di Civo la situazione trovata dai volontari ha confermato l’inciviltà ancora presente nei comportamenti di molti: «Sempre esagerata la quantità di rifiuti ritrovati - spiega il consigliere Ciapponi - e di una varietà particolare: rottami di ferro, televisori, materiale inerte, scarti e contenitori di vernici, plastica, materassi». Per i risultati ottenuti e per l’elevata partecipazione, l’amministrazione locale ha voluto esprimere «un ringraziamento a tutti i volontari che hanno deciso diimpegnarsiinquestoimportante lavoro di pulizia del territorio». A. Acq. «Agricoltura dimezzata Il suolo come merce, muore anche il “bello”» Il convegno. Lo studio di Sev e Fondazione Fojanini rileva un consumo smodato del territorio dagli anni ’80 «Paesaggio abbandonato e qualità della vita diminuita» TALAMONA SABRINA GHELFI Il consumo eccessivo del suolo ha fatto danni sul paesaggio valtellinese - inteso come rapporto fra comunità e luogo in cui vive -. Così è ora di «chiederci se il modello che tutti assieme abbiamo sviluppato non abbia bisogno di una profonda revisione». È questo l’allarme, ma anche il monito e lo stimolo del quale si è fatto portavoce Fausto Gusmeroli, tecnico Fojanini; presente a Talamona al convegno dal titolo “Radici e sfide dell’agricoltura” promosso dall’amministrazione comunale. Lo studio congiunto Gusmeroli ha illustrato “Paesaggio della media Valtellina evoluzione nell’ultimo quarantennio”, lo studio frutto di una riflessione che la Sev (Società economica valtellinese) e la Fondazione Fojanini hanno proposto a tutto il territorio, partendo da una ricerca che analizza le trasformazioni del paesaggio dal 1961 sino al 2007. Un lasso di tempo in cui vigneti, terrazzamenti, prati stabili e pascoli si sono dimezzati, dove sul fondovalle l’urbanizzazione e il consumo di suolo sono dilagati, migliaia di ettari risultano abbandonati, trasformati in bosco o zone incolte. Consumo di suolo nei fondovalle e sulle conoidi, a Sondrio come a Talamona, abbandono e rinaturalizzazione in quota sono i fenomeni emergenti e preoccupanti, per le dimensioni che hanno assunto e perché riguardano una risorsa non rinnovabile . La fotografia scattata a livello provinciale è comune al territorio talamonese dove «soprattutto negli anni 80 si è assistito a un’espansione dell’area industriale e a una forte urbanizzazione che ha eroso superfici agrarie - ha spiegato Gusmeroli - dove si è assistito alla frammentazione dell’area agricola, che significa maggiori costi per il suo mantenimento, tempo perso e complicazioni per gli agricoltori». Nel lasso di questi 40 anni in provincia si è stimato un consumo di suolo pari a 2 metri quadrati al minuto e si è concretizzato il cosiddetto “paesaggio dell’ab- bandono”, «arrivando oggi a una fase critica con conseguenze che si riflettono nel peggioramento della qualità della vita, che va di pari passo con il valore estetico, storico e identificatario del paesaggio». Urbanistica poco consapevole «Non a caso si parla di paesaggio deindificato, senza identità, che oltre ad essere brutto non è nemmeno specifico, ma al contrario risulta essere anonimo, basta confrontare il fondovalle industrializzato e le zone di versante». Sono molteplici le ragioni di questi cambiamenti: da quelle macro, come i mutamenti dei modelli sociali, dello sviluppo economico, dell’intensificazione e industrializzazione dell’agricoltura; ma ci sono ragioni legate anche «a un’urbanistica poco consapevole - le parole di Gusmeroli - e infine, molto ha contato avere trasformato il suolo in merce, perdendo la cultura del paesaggio, dimenticando che la bellezza fa il paio con la qualità della vita e di questa dobbiamo riappropriarci». Frana del 2014 ancora da sistemare Lavori sulla provinciale per San Marco Albaredo La Provincia ha approvato il secondo lotto del cantiere di ripristino del versante e della sottostante strada Nuovi lavori di manutenzione straordinaria lungo la strada provinciale per il passo San Marco e qualche limitazione alla circolazione dei veicoli nei prossimi giorni. La Provincia ha emesso un’ordinanza che ha imposto da ieri la circolazione a senso unico alternato che interesserà fino al 5 maggio un tratto di un chilometro e mezzo del percorso all’altezza del Comune di Albaredo. La chiusura della corsia interessata dall’intervento sarà compiuta per tratti limitati in base alle esigenze del cantiere, salvo sospendere per brevi periodi la circolazione per necessità particolari. Questi nuovi lavori seguono di quasi un anno l’ultimo intervento compiuto sulla strada di Albaredo, realizzato la scorsa estate nel tratto a monte dell’abitato in particolare per mettere in sicurezza e ripristinare l’arteria a seguito della frana che nel novembre 2014 colpì la zona. Nei mesi scorsi la Provincia ha approvato il secondo lotto di lavori per il ripristino della strada che collega Morbegno con l’abitato di Albaredo riconoscendo «la necessità di intervenire per ulteriori interventi di manutenzione Talamona e l’area industriale che lega il comune a quello di Morbegno senza soluzione di continuità riguardanti il consolidamento della scarpata di valle e la sistemazione dei parapetti all’interno del centro abitato». A questo scopo è stato redatto un progetto di ripristino della strada in vari tratti dal chilometro 2 al 21. Sulla manutenzione ordinaria e straordinaria della strada che collega attraverso il valico di San Marco le province di Sondrio e Bergamo si sta parlando nel tavolo regionale istituito nei mesi scorsi tra tutti gli enti del territorio coinvolti dall’arteria che potrebbe presto passare di competenza ad Anas vista la rilevanza strategica. A. Acq. Due cadute in bicicletta La colpa è della pioggia Mello Due cadute in bicicletta sui versanti opposti della bassa Valtellina hanno coinvolto ieri mattina due uomini. Il primo incidente è avvenuto a Mello alle 11,56 in via Bernedo di dentro, strada poco fuori dall’abitato che dopo un primo tratto di asfalto diventa sterrata finendo in un sentiero accidentato. La vittima della caduta, che ha richiesto l’intervento dell’ambulanza, è un uomo di 54 anni. Per lui ferite di media criticità che hanno imposto il trasferimento all’ospedale di Sondrio. Alle 11,52 una nuova chiamata al 118 per un’altra caduta dalla bicicletta, questa volta ai danni di un settantunenne che risaliva la provinciale verso Bema. A tradire il ciclista, forse, il fondo reso scivoloso dalla pioggia intermittente di ieri mattina e dai detriti presenti sulla carreggiata, dopo i temporali della notte precedente. Per l’anziano è stato necessario il trasferimento all’ospedale di Morbegno. A. Acq. LA PROVINCIA 32 MARTEDÌ 19 APRILE 2016 Valchiavenna Frontale tra auto a Cascina Bodengo Feriti i conducenti Un 1° Maggio speciale Camminata da Era a Paiedo Samolaco Prima edizione, sarà l’occasione per riscoprire un percorso adatto a tutte le età e tutte le gambe Incidente. Ieri pomeriggio forse a causa della pioggia una Opel Astra e una Yaris si sono scontrate sulla statale Coinvolto anche un camion che stava sopraggiungendo SAMOLACO DANIELE PRATI Sono finiti all’ospedale di Chiavenna con politraumi, ma per i due valchiavennaschi protagonisti ieri di uno spettacolare incidente lungo la Statale 36 il bilancio poteva essere decisamente più pesante. Non sono in pericolo di vita Gabriella Fanetti di 39 anni e Giuseppe Nonini di 51, scontratisi in un frontale ieri mentre erano alla guida delle rispettive automobili a Samolaco, all’altezza della zona conosciuta come “Cascina Bodengo”. Entrambi sono stati ricoverati all’ospedale di Chiavenna per i traumi subiti. re la dinamica esatta dell’incidente. Probabilmente il fondo bagnato a causa della forte pioggia ha fatto sbandare l’automobile diretta verso Chiavenna, che ha prima sbattuto sul guardrail, piegato per un tratto di una decina di metri, e poi è finita sulla corsia opposta. Coinvolto nell’incidente anche un camion di 1 La vettura diretta verso Chiavenna sbandando è finita su quella in arrivo sull’altra corsia Danni ingenti Pesanti i danni per le due automobili, una Toyota Yaris e una Opel Astra. Sul posto sono intervenuti la polizia stradale, la guardia di finanza e il 118. Tutti coadiuvati per il controllo della viabilità dai carabinieri del comando di Chiavenna. Da stabili- 1 Il mezzo pesante non ha potuto evitare l’impatto, ma ha limitato i danni al lato anteriore una ditta locale di autotrasporti, che non è riuscito a evitare l’impatto con le due automobili. Il mezzo se l’è cavata con una forte botta sulla parte anteriore sinistra e una ruota bucata. Illeso il conducente. Il camion rimasto coinvolto nell’incidente tra le due auto davanti Luogo di incidenti Il punto, caratterizzato da rettilinei alternati a curve abbastanza insidiose sul bagnato, è già stato teatro in passato di incidenti. Nel 2010 si ribaltarono due camion a distanza di pochi mesi. L’incidente ha creato quanche problema alla circolazione, di fatto deviata verso la provinciale Trivulzia a Somaggia per chi proveniva da Chiavenna. La deviazione obbligatoria ha provocato rallentamenti alla rotonda all’uscita del sottopasso di Novate. Traffico rallentato anche nell’altra direzione per il senso unico alternato. La situazione è tornata alla normalità una volta rimossi i mezzi. Tutto si è risolto verso le 17,30. I due feriti sono stati portati dal 118 all’ospedale di Chiavenna La Val Codera non scorda Romilda Del Pra Novate Mezzola Il 30 aprile l’associazione della valle terrà una festa in memoria della poetessa partigiana morta sei anni fa Se ne è andata sei anni fa, ma nessuno a Novate Mezzola, e non solo, se l’è dimenticata. Non lo ha fatto di sicuro l’Associazione Amici della Valcodera, che a Romilda Del Pra ha voluto dedicare una giornata e, soprattutto, la ristampa della celebre raccolta di versi “Voci...Constra- sti” di quella che è stata definita la “poetessa della Valcodera” e che gli animatori dell’associazione ricordano come la loro socia numero uno. Quest’anno l’associazione compie 35 anni di vita e, soprattutto, di presenza costante in Valcodera per la sua tutela e valorizzazione. Non poteva mancare tra i festeggiamenti una giornata dedicata a Romilda Del Pra, scomparsa a 91 anni l’8 gennaio del 2010. “Grazie, Romilda” è in programma il 30 aprile. Naturalmente a Codera. Per- Romilda Del Pra in una delle sue ultime partecipazioni ad eventi ché nella valle, precisamente a Stoppadura vicino a Bresciadega, c’era la casa di Romilda, che abitava parte dell’anno a valle, in località Mezzalpiano. Il legame con la montagna, l’alpinismo, la vicinanza al movimento scout, conosciuto quando questo era clandestino e nucleo di opposizione al regime fascista con le mitiche Aquile Randage, fino alla Resistenza, con l’esperienza come staffetta partigiana. Finita la guerra si è dedicata alla poesia e all’impegno politico, nelle file della Democrazia cristiana e, quindi, dal 1956 come consigliere comunale a Novate Mezzola. D. Pra. Due giorni di volteggi, ritorna il Festival della danza Chiavenna Events&Festival e Prochiavenna propongono la seconda edizione dell’evento nel weekend Per gli amanti del ballo l’appuntamento è fissato al 23 e 24 aprile alla seconda edizione del Festival della Danza di Chiavenna. L’evento è nato dalla collaborazione tra la Events & Festival di Davide Bergna e la Pro Chiavenna e la direzione di Emilia Lusenti, ottenendo subito un buon riscontro. Tredici diversi generi di danza, dalla danza del ventre a quelle israeliane, il contact, il country e il latino, la danza classica e contemporanea, l’hip hop e il flamenco, il liscio e le danze irlandesi. Il programma prevede per sabato un seminario di Danze Meditative con l’insegnate Joyce Dijkstra, danzaterapeuta e danzapedagogista, sul tema “Assaporare la Gioia”. Sabato pomeriggio, inoltre, si potrà assistere ad alcune dimostrazioni di danza lungo le vie del centro storico, che si concluderanno con lo spettacolo serale in piazza Bertacchi. Domenica si terranno tre stage di un’ora ciascuno e uno di due ore al pomeriggio dalle 16,30 alle 18,30, a scelta tra tutti quelli proposti. Alle 21 in piazza Bertacchi lo spettacolo con le coreografie preparate al seminario. La novità di questa edizione sarà lo “Spazio Bimbi” all’oratorio San Luigi, riservato ai bambini dai 3 agli 8 anni con la presenza di un’educatrice e la possibilità di partecipare alle danze per bambini a cura di Simonetta Del Nero. Nel pomeriggio Del Nero terrà un incontro di danze per diversamente abili. Lo spazio bimbi sarà aperto dalle 9 alle 18. Le lezioni di ballo country nell’edizione dell’anno scorso D. Pra. Da Era a Paiedo, aperta a tutti. L’associazione Amici per Paiedo organizza domenica 1 maggio, per la prima volta, una camminata amatoriale non competitiva che dalla piazza della frazione di Era a Samolaco, posta a 212 metri di altitudine, giungerà agli 868metri del borgo di Paiedo, passando per un sentiero di recente pulito dalla stessa associazione in collaborazione con l’associazione Natale in Cueta, disseminato di cappellette votive oggetto di un intervento di restauro da parte dell’Associazione culturale di Samolaco. «Un’occasione - spiegano gli organizzatori - per riscoprire questo percorso, adatto a tutte le età e in tutte le stagioni». La camminata inizierà alle 8,30, una volta terminate le iscrizioni presso la chiesa di Era. Alle 11 sarà celebrata la Messa a Paiedo, seguita dall’incanto dei canestri. Alle 12,30 il pranzo, per il quale occorre prenotarsi entro il 27 aprile. Il momento conviviale si terrà nella zona della piana di Paiedo. Per prenotarsi occorre contattare il numero 347.0189567. D. Pra. “Fedi in gioco” Al Victoria il primo film della rassegna Chiavenna Il circuito è ristretto, ma prestigioso. Riguarda 32 del migliaio di cosiddette “sale della comunità” italiane: “Che vi figuri il Cineteatro Victoria di Chiavenna - dice don Tiziano Raffaini, parroco di Piantedo, ma parlando in veste di direttore dell’Ufficio cinema della Diocesi - è motivo di legittimo orgoglio e di soddisfazione per le opportunità che una monosala può sempre offrire”. A Chiavenna infatti proprio quest’oggi (proiezione alle 21) e nei martedì immediatamente successivi, arriverà “Fedi in gioco”, iniziativa dell’Associazione cattolica esercenti cinema in ambito di dialogo interreligioso. Una piccola serie di film, tre, e infine una tavola rotonda dove rappresentanti delle comunità locali protestante, islamica e cattolica riferiranno della propria “esperienza al servizio dell’uomo”. Il film che apre il ciclo è iraniano, s’intitola “Gold and copper”, oro e rame, ed è stato realizzato nel 2010 da Homayoun Assadian. “E’ la fede che si fa concretezza, sintesi dell’amore di Dio” osserva don Raffaini che introdurrà ciascuna proiezione. LA PROVINCIA 39 MARTEDÌ 19 APRILE 2016 CulturaeSpettacoli MASSIMARIOMINIMO FEDERICO RONCORONI Parlare d'amore fa bene all'amore Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la mia e la sua sono la medesima cosa Emily Brontë [email protected] Tel. 031 582311 Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected], Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta [email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected] Lo stesso Dell’Agata nell’articolo “La ricezione di Pencho Slavejkov in Italia”, pubblicato nel 2012, rievoca la centralità di Brunate nella memoria postuma di quello che la maggior parte dei critici è concorde nel definire il maggior poeta bulgaro. E ripercorre la genesi di uno dei due volumi pubblicati da New Press: “Sulle tracce di Pencio Slavejkov in Italia” (1984) di Alexi Bekiarov. Un reportage d’epoca Il busto di Slavejkov nel parco della biblioteca di Brunate FOTO POZZONI Il personaggio. Ricorre il 150° del bulgaro Slavejkov che nel Balcone sulle Alpi scrisse gli ultimi versi Fu raggiunto dalla candidatura al Nobel sul letto di morte PIETRO BERRA Giunse a Brunate ai primi di giugno del 1912, perché il clima lacustre gli era stato consigliato per curare i problemi respiratori che lo affliggevano dall’età di 18 anni, quando era rimasto vittima di un semiassideramento. E anche per sfuggire alle pressioni del suo più strenuo oppositore in patria, il ministro dell’Istruzione Bobchev. Fu un soggiorno assai breve, quello di Pencho Slavejkov, grande poeta romantico e civile, patriota in prima linea contro la dominazione turca, nonché diretto- re prima del Teatro e poi della Biblioteca nazionale di Sofia: pochi giorni dopo morì in una stanza dell’Hotel Bellavista, assistito dalla compagna-poetessa Mara Belcheva. Le sue ultime consolazioni furono la notizia, giunta da Stoccolma, che il suo nome figurava tra i candidati al Nobel e il panorama che si ammira da Brunate. Aveva 46 anni, Slavejkov, e forse non immaginava che da quel giorno il suo legame con l’ex villaggio di contadini e monache, che proprio in quegli anni stava diventando per il mondo “Il Balcone sulle Alpi”, dove fiorivano narcisi e ville liberty, sarebbe diventato Poesie e fuoco in Campo de’ Fiori stata, il 6 dicembre 2014, la “Freccia della Poesia”, che ha attraversato l’Italia da Napoli a Milano, con letture in tutte le stazioni, per finire con un maxi reading (200 partecipanti), colorato e pacifico, in Galleria Vittorio Emanuele, laddove nel 1909 Umberto Boccioni aveva ritratto una famosa rissa futurista. Quest’azione sancì la felice fusione del Grand tour poetico, fondato due anni fa da tre poeti nati negli anni Settanta (il comasco Pietro Berra, la romana Flaminia Cruciani e il barese Gianpaolo Mastropasqua) e il ventennale movimento mitomodernista animato da Kemeny, Conte, Roberto Carifi e Stefano Zecchi.La Freccia della poesia è stata seguita da altre azioni in tutta Italia: a marzo 2015 al San Martino di Como, in giugno attraverso la Sardegna sul Trenino verde seguendo le orme di H.D. Lawrence, a febbraio 2016 in Campo de’ Fiori a Roma, in ricordo di Giordano Bruno. E il 29 aprile il Grand tour sfiorerà di nuovo il Lario con un’epifania nell’ambito del festival Europa in versi: lanterne cinesi faranno volare sulle acque poesie dal mondo. Al reading di domani, oltre ai fondatori del Grand tour e del Movimento mitomodernista, si alterneranno sul palco innumerevoli ospiti, come Giancarlo Pontiggia, Mario Santagostini, Franco Buffoni, Nanni Balestrini, Donatella Bisutti e la comasca Laura Garavaglia. L’albergo Bellavista dove il poeta bulgaro trascorse gli ultimi giorni Da Sofia a Brunate Si celebra l’esilio di un grande poeta BRUNATE E’ ormai, nei fatti, un gemellaggio culturale, quello tra Brunate e la Repubblica di Bulgaria nel nome di Pencho Slavejkov e della poesia. Ed è bello immaginare che in futuro si possa realizzare anche un gemellaggio istituzionale tra il Comune italiano in cui il poeta terminò i suoi giorni e quello bulgaro di Trjavna, dove invece vide i natali il 27 aprile del 1866. Intanto, altre iniziative ponte tra i due Paesi sono già in programma: a metà maggio una delegazione dell’Amministrazione di Brunate parteciperà alle celebrazioni di Slavejkov in Bulgaria e venerdì 24 giugno lo studioso bulgaro Emil Dimitrov sarà ospite del “Balcone sulle Alpi” per tenere una relazione dal significativo titolo: “Morte a Brunate. Gli ultimi giorni della vita di Pencho Slavejkov”. Con lui sarà presente anche Giuseppe Dell’Agata dell’Università di Pisa, massimo esperto in Italia di poesia bulgara. Brunate, ovvero il “Monte dei poeti”. Un appellativo meritato, visto che tra gli autori che hanno dedicato versi preziosi al “Balcone sulle Alpi”, oltre a Slavejkov, vi sono anche diversi italiani, da Giovanni Testori a Filippo Turati . Ma il legame più forte è senz'altro quello con Alda Merini, la cui famiglia è originaria di Brunate e ha lasciato un segno profondo in paese (il nonno, Giovanni Merini, fu il fondatore della Società di mutuo soccorso ancora attiva). Da 5 anni, non a caso, l’amministrazione brunatese promuove il Premio internazionale di letteratura dedicato alla “poetessa dei navigli”, realizzato con la collaborazione delle figlie e del curatore della sua opera Ambrogio Borsani. Quest’anno, accanto alle tradizionali sezioni dedicate alla poesia edita e inedita, ai giovani, alla videopoesia, alle tesi di laurea e ai racconti del territorio, ve n’è una speciale intitolata a Pencho Slavejkov e aperta ai poeti bulgari, in collaborazione con il consolato della repubblica balcanica. Il bando scade a fine maggio. Info sul sito: www.premioaldamerini.org, Quest’ultimo si trovava a Milano, a maggio del 1940, e apprese dai giornalicheaBrunatesarebbestato commemorato Slavejkov in grande stile, da delegazioni del governo bulgaro e di quello italiano. «Si reca sul posto - racconta Dell’Agata - e descrive con ricchezza di particolari tutti gli avvenimenti vissuti quel giorno: Brunate imbandierata con bandiere bulgare e italiane, il banchetto nell’hotel Bellavista». «Bekjarov - prosegue il professore - visita la stanza n.4 dell’albergo dove era morto Slavejkov e la descrive nei dettagli. Incontra poi Andrea Lucini, proprietario del locale, che gli narra il suo incontro con Slavejkov, Mara Belcheva, coi dottori e col prete che Slavejkov aveva imperiosamente rifiutato di ricevere, la traslazione dei suoi resti da Brunate a Sofia nel 1921. L’albergatore si dice disposto a barattare i mobili originali con altri moderni più funzionali. Bekjarov comincia a seguire tutte le indicazioni avute da Lucini e cerca di rintracciare le persone che avevano conosciuto Slavejkov durante l’agonia e parlato con la Belcheva dopo la sua morte». Tra queste il pittore Aldo Mazza «che, su richiesta di Mara aveva eseguito uno schizzo a carboncino di Slavejkov sul suo letto di morte. IlraccontodiMazzaècommovente. Si trovava in villeggiatura all’hotel Bellavista e aveva conosciuto il poeta e la sua compagna incontrandoli sia sulla riva del lago di Como, mentre i due rientravano in barca, sia a cena sulla terrazza dell’albergo. Chiamato dal Lucini, Mazza entra nella stanza n. 4. Mara, in lacrime, le appare bella come Maria Maddalena. Il pittore, che non ha mai ritratto un morto, se la cava con scioltezza e Mara lo ricompensa abbondantemente». indissolubile. Lo conferma la cerimonia che Brunate si appresta ad ospitare mercoledì della prossima settimana, giorno esatto della nascita (nel 1866) di Slavejkov, guidata dal console bulgaro a Milano Rossen Roufev. Non è la prima volta che a Brunate viene ricordato Slavejkov. Dopo la sua scomparsa, l’associazione degli studenti bulgari di Padova pose sulla facciata laterale dell’Hotel Bellavista una lapide in memoriaecondueversicheappaiono un omaggio al luogo che lo accolse «Qui terminare i giorni a me conceda Iddio / Solo e lontano dal caro suol natio» Nel 2007, in occasione del 95° anniversario della morte, il governo bulgaro collocò nel giardino della Biblioteca un busto di granito, opera dello scultore Valentin Starchev. Nell’occasione i versi di Slavejkov - “Sogno di felicità” del 1907 e l’incompiuto “Canto insanguinato”, editi in Italia dalla comascaNewPress-furonolettidaMoni Ovadia, considerato il più prestigioso intellettuale contemporaneo di origine bulgara. Un gemellaggio culturale La bellezza della poesia contro il brutto globalizzato Maxi reading Domani dalle 17 alle 24 il Teatro dei Filodrammatici di Milano ospiterà una lettura con oltre 50 autori “Fight for Beauty”. Torna a risuonare il mantra che da un anno e mezzo scandisce le azioni nate dalla fusione tra il Grand tour poetico e il Movimento mitomodernista. Domani al Teatro Filodram- matici a Milano (in via Filodrammatici 1), dalle 17.30 fino alle 24, Tomaso Kemeny e Giuseppe Conte propongono un incontro dal tema “Contro la pulsione di morte – Bellezza & Mito, Poetiche e Politiche del Desiderio”, in cui hanno chiamato a raccolta oltre cinquanta esponenti della cultura italiana (poeti e non solo). Questo incontro si pone sulla scia dell’evento già avvenuto un anno fa (il 9 gennaio 2015) nella medesima sede, promosso da Kemeny, a conclusione dell’azione mitomodernista “Freccia della Poesia”, in cui i relatori (Schwarz, Pontiggia, Majorino, Kemeny, Cruciani) furono invitati a un dibattito intorno al «valore, storico, metafisico-teorico della scrittura poetica e delle arti oggi, tenendo conto del trionfo del vuoto intellettuale che caratterizza il mondo globalizzato». A dare il “la” a questa nuova stagione di azioni poetiche, è La lapide sul muro del Bellavista L’iniziativa Gemellaggio con il premio Alda Merini 40 Spettacoli LA PROVINCIA MARTEDÌ 19 APRILE 2016 Voci e brani toccanti Berbenno ricorda Giuseppe Fumasoni Il memorial. Nella chiesa di Santa Maria Assunta Giovani Cantori, Di nota in nota e il coro di Ardenno Una canzone per i bambini della donna uccisa a Villa BERBENNO ELISABETTA DEL CURTO È stata archiviata con successo anche l’edizione numero 11 del “Memorial Giuseppe Fumasoni”, tenutosi sabato scorso nella chiesa di Santa Maria Assunta a Berbenno alla presenza del coro “Giovani Cantori Giuseppe Fumasoni”, nato proprio in omaggio al direttore didattico di Berbenno prematuramente scomparso, del coro “Di nota in nota”, costola del primo e attivo dal settembre 2014, e del coro parrocchiale di Ardenno. Formazioni di livello Una “parata” di corali, quindi, per lo più di voci bianche, ma non solo, hanno tenuto banco nella parrocchiale, sempre gentilmente concessa da don Feliciano Rizzella, sotto la guida dei rispettivi maestri, Michele Franzina, il “Giovani Cantori” e il “Di nota in nota”, e Marco Innocenti, il coro parrocchiale di Ardenno, formato da ragazzi ottimamente diretti da un giovanissimo cultore della materia, autodidatta di appena 19 anni. A introdurre la serata, come sempre, Marina Franceschini, segretaria dei “Giovani Cantori”, che ha voluto, in apertura, ricordare la tragedia di Villa di Tirano e dedicare il primo brano eseguito dai “Giovani Cantori” proprio ai due bambini della donna uccisa, rimasti, purtroppo, orfani. «Si tratta del canto popolare ebraico, “Hashivenu”- ha detto Franceschini – che recita “ricongiungici a te, o Signore, e non dovremo essere trasformati, rinnova i nostri giorni come un tempo”». Dopodiché, intevallati dai saluti che le autorità presenti al concerto hanno voluto portare, in primis, Valerio Fumasoni, sindaco di Berbenno e figlio del compianto Giuseppe, Dario Ruttico, vicepresidente della Comunità Montana Valtellina di Sondrio, Nicola Montrone, direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale, e Maurizio Gianola, direttore dell’istituto comprensivo di Teglio e grande amico di Giuseppe Fumasoni, i tre cori presenti hanno allietato la folta platea con le loro “opere prime”. La serata I “Giovani Cantori”, una trentina di ragazzi e ragazze fra gli 8 e i 16 anni, hanno eseguito sei brani, di cui quattro sacri, e, precisamente, “Amazing Grace”, di Davide Gualtieri, “Segni del tuo amore”, di anonimo, “I mari della Luna”, di Tullio Visioli, “Canco’ de bres per a una princesa negra”, di Rodriguez Sabanes, “Gam Gam”, canzone ebraica salmo 23, e, appunto, “Hashivenù”, canto popolare ebraico. Con richiesta di bis finale e standing ovation per “Nanita nana”, ninna nanna in lingua spagnola di Lanfranco Perini. I “Di nota in nota”, invece, tutto al femminile, composto da sedici cantori, di cui tre ragazze provenienti dai “Giovani Cantori” e, altre due, appena entrate a far parte del coro, ha eseguito cinque brani di cui solo uno sacro. Un’esibizione molto applaudita, anche in ragione di una maggiore consapevolezza delle proprie capacità, acquisita dal coro medesimo, evidentemente molto cresciuto in questi primi due anni di attività. Le coriste, quindi, hanno proposto “La Madonnina”, di Camillo Moser, “Quello che le donne non dicono”, di Celso Valli, “Ascolta Maria”, di Marco Maiero, “Un bacio a mezzanotte”, di Gorni Kramer, e “La pulce d’acqua”, di Gian Piero Castagna. Infine, il coro parrocchiale di Ardenno ha eseguito solo brani sacri, ma allegri, e, quindi, molto apprezzati dal pubblico presente. Il coro “Di nota in nota”, costola adulta del “Giovani Cantori Giuseppe Fumasoni” (sotto) I “Giovani Cantori Giuseppe Fumasoni”: a dirigere loro e il “Di nota in nota” il Maestro Michele Franzina Gli omaggi In prima fila, pur se sempre poco avvezzo ad apparire, anche Alfredo Fontana, presidente dei “Giovani Cantori” e dei “Di nota in nota”, che ha consegnato una targa al maestro Franzina a titolo di ringraziamento per quanto fatto in 11 anni di direzione del coro e un mazzo di fiori alla segretaria Franceschini. A sua volta, il presidente, sempre presente a tutte le prove dei cori e alle trasferte, si è meritato una targa dai coristi, a titolo di riconoscenza per la costanza e l’impegno. Il coro parrocchiale di Ardenno diretto da Marco Innocenti: il maestro, autodidatta, ha soltanto 19 anni “È sempre la donna cha fa. E disfà” Lanzada ride in dialetto (di Dongo) La stagione teatrale I “Trii pulaster (...e una caponera)”: trasposizione della napoletana “Tre pecore viziose” È iniziata col botto, la Stagione Teatrale di Lanzada, edizione numero quindici. La prima, tenutasi alcuni giorni fa nella palestra della scuola Elementare, ha visto una partecipazione nutrita da parte degli spettatori della Valmalenco che, evidentemente, ormai, attendono questo appuntamento come una classica nel panorama culturale di valle. Non saranno pièce di “grido”, non fosse per il fatto che di Compagnie, per lo più, locali, si tratta e, di norma, tali da proporre rappresentazioni dialettali, però, la proposta, è sempre molto seria e attentamente vagliata dalla biblioteca comunale di Lanzada, guidata da Nora Parolini, e dal servizio cultura del Comune di Lanzada che, insieme all’Unione dei Comuni della Valmalenco e alla cooperativa sociale Ippogrifo, promuove la rassegna. Ad esordire, infatti, è stata la Compagnia teatrale “La Donghese”, di Dongo, appunto, che si è presentata per la prima volta al pubblico malenco con “Trii pulaster (...e una caponera)”, commedia dialettale in tre atti che, già dal titolo, era un programma. Si è trattato, infatti, di un’interessante trasposizione della commedia dialettale napoletana “Tre pecore viziose”, di Eduardo Scarpetta, in un altrettanto simpatico dialetto comasco. Diretti da Giovanni Ciapes- soni, i tredici personaggi in scena, si sono mossi con maestria, mostrando una padronanza del palcoscenico non comune. Un omaggio, questo, alla donna, come fulcro dell’esistenza intera nelle sue molteplici vesti di moglie, madre, tutrice, amante. Sullo sfondo, ma proprio sullo sfondo, si agita l’uomo, aspirante protagonista di una scena, in realtà, non sua, perché crede di poter fare ciò che vuole, in quanto padrone della propria esistenza, mentre arriva a scoprire che, in realtà, fatti e misfatti sono in salde mani femminili. Molto bravi tutti gli attori, curato l’allestimento scenico e le scenografie, stupendi i costumi, opera di Annunciata Quarenghi.Alla fine, tutti i presenti, fra cui il sindaco del posto, Marco Negrini, sono rimasti a bocca aperta, di fronte a questa simpatica rappresentazione, e, in primis, i tanti bambini che, come sempre, affollano le prime file. Si replica, quindi, domenica prossima, 24 aprile, sempre alle 21, alla palestra di Lanzada, col secondo dei quattro appuntamenti della rassegna, che vede il ritorno della Compagna “Carcent” di Livigno. Per la regia di Lorenzo Zini propone la commedia brillante in due atti “Natale, chi arriva arriva...”. A seguire, sabato, 14 maggio, stessa ora e luogo, saranno “I solit maraa” di Castello dell’Acqua, che proporranno “Tuta colpa del Tubia”, seguiti, il 28 maggio, di “Teatro che passione” di Milano, con “Assassino per forza”. E. Del. Ottima prova sul palco di Lanzada degli attori de “La Donghese” Un momento dello spettacolo “Trii pulaster (...e una caponera)” 42 Sport LA PROVINCIA MARTEDÌ 19 APRILE 2016 «Nani è un attaccante Deve soltanto sciare con meno aggressività» Il Valtellina sgambettato sul parquet del Palascieghi Basket Nel penultimo turno i sondriesi superati da un Macherio molto rinforzato Sci alpino. L’olimpionica Ceccarelli a Livigno analizza la situazione dei campioni dell’Alta Valle «Brava anche Galli, sa essere molto scorrevole» PAOLO GHILOTTI LIVIGNO A Livigno per accompagnare la figlia- atleta Lara, che ha seguito le orme di famiglia partecipando e vincendo i Campionati Italiani Giovanissimi, l’olimpionica di super G Daniela Ceccarelli dice la sua sui talenti livignaschi, in primis quel Roberto Nani che ha portato il proprio saluto in piazza del comune ai giovani atleti. Salto di qualità Il pluricampione italiano di slalom gigante era atteso al salto di qualità dopo tanti piazzamenti nei primi dieci in Coppa del Mondo, ma l’appuntamento col primo podio della carriera è stato rinviato. «Roberto è uno che caratterialmente vuole tanto da se stesso - spiega l’azzurra - . Mi piace chi scia come lui sempre all’attacco, mi ricorda Lara Gut. Per vincere probabilmente serve una sciata un po’ meno aggressiva. La sciata riflette il carattere, quando troverà una maggiore tranquillità anche il modo di interpretare le gare cambierà, la sciata diventerà più leggera, e i risultati arriveranno perché il talento c’é». Lusinghieri i giudizi anche su Jole Galli altra livignasca in orbita Coppa del Mondo: «L’ho vista sciare sul piano in Coppa Europa ed è veramente brava, ha una capacità di creare velocità sul piano non indifferente. Credo sia una caratteristica fondamentale per il proseguo della sua carriera perché le gare si vincono sui tratti di scorrimento e non sul ripido. Queste caratteristiche sono peculiari di Jole perché invece sia Giorgio Rocca che Roberto Nani hanno una sciata maggiormente di spigolo». Ma la Ceccarelli il talento l’ha anche in casa sua. Lara e mamma Daniela come Federica Brignone e mamma Ninna Quario. È il responso dei campionati italiani di sci giovanili, svoltisi nel Piccolo Tibet, che hanno premiato la figlia della campionessa olimpionica Daniela Ceccarelli. «Le ho conosciute entrambe- rivela Ceccarelli-. La Quario stava concludendo la propria carriera e io ero agli inizi. Abbiamo avuto lo stesso allenatore Tony Morandi. Condividere poi la camera con Fede mi ha fatto uno strano effetto perché ero io a fine carriera. Posso dire di aver corso con mamma e figlia». Mamma campionessa Una mamma campionessa che ha cullato una figlia campionessa, un esempio per Daniela: «Ninna dice di non aver contribuito più di tanto all’esplosione di Federica, ma secondo me invece l’influsso positivo c’è. Io dico a Lara di divertirsi: quando è al cancelletto di partenza, deve pensare solamente a quello. La portavo al parterre delle gare di Coppa del Mondo quando gareggiavo. Era diventata un po’ una mascotte del circuito, la coccolavano tutte da Linsey Vonn alle altre campionesse». Nel dna di Lara non c’è solo il talento che ha ereditato dalla mamma, ma anche il papà di origini bormine è un maestro di sci: «Tecnicamente la curiamo noirivela Daniela-, i consigli su come sciare glieli diamo noi. C’è una continua competizione e voglia di emulare le gesta della mamma. Il bisnonno paterno, Lorenzo Colturi , bormino partecipò alle Olimpiadi di Lake Placide nel 1932, ma adesso c’è anche il fratellino di quattro anni vuole già competere». Daniela Ceccarelli a Livigno con la famiglia Carriera unica Dall’oro di Salt Lake al microfono Anche dopo aver appeso gli sci alla parete ormai da alcuni anni, Daniela Ceccarelli è rimasta nell’ambiente degli sport invernali ed è la voce dello sci alpino, commentando per la Rai le gare di Coppa del Mondo. Le viene affidato, ovviamente, il commento tecnico. Le piste di Livigno le conosce bene « Io romana, a Livigno La favola “vera” a cento all’ora di Forenzi Kart Chiude tra i migliori il proprio esordio in campo internazionale E ora la gara in Ungheria IlgiornodiPasquaè“salito” sul suo kart ed è “sceso” in pista ad Adria (Rovigo) in una gara di kart della Rotax Max Cee Challenge, manifestazione che racchiude tre campionati del Centro Est Europa per otto nazioni. Domenica 27 quindi, unico italiano dei 30 della categoria microrotax (8-12 anni, motori da 125cc ma depotenziati a 60, max 100 km/h), Giuseppe Forenzi ha dato “battaglia” agli avversari col suo kart (telaio Energy nuovo e motore, ovviamente Rotax, mai provato) facendo segnare il tredicesimo tempo, sceso al nono durante la pre-finale. «Una finale tutta di attacco poi per il giovane pilota di Berbenno – descrive il suo manager e padre Reggy - che è riuscito a risalire posizioni fino al sesto posto e senza rischiare più di tanto. Nella superfinale, partendo quindi dalla sesta posizione, poteva avere il podio a portata di mano però, subito dopo la partenza, al primo tornante, per evitare due kart che erano rimasti coinvolti in un incidente, è uscito di pista e buonanotte. Tirando le somme è stato un buon esordio in questa categoria con motori Rotax, un esperimento (se vogliamo), senz’altro soddisfacente come risposte. I prossimi appuntamenti per questa monomarca Rotax saranno il 19 giugno in Ungheria e il 10 luglio nella Repubblica Ceca e ho già chiesto agli organizzatori se accetteranno la licenza italiana del ragazzino di Berbenno nel loro campionato (come hanno già fatto a Pasqua), prima di “sganciare” per l’iscrizione. Ci faranno sapere». Il campioncino di Berbenno, Giuseppe Forenzi, che corre con il numero 17, in realtà partecipa al campionato italiano monomarca Parolin, competizione nella quale l’anno scorso aveva ottenuto un quarto posto nella categoria 8-10 anni e un secondo nella Finale Internazionale. Quest’anno c’è stato il passaggio di categoria e nel primo round che si è svolto ad Adria ha ottenuto, nelle due prove che costituiscono ogni appuntamen- venivo da bambina per le vacanze con la mia famiglia. C’è un aneddoto che Paolo De Chiesa mi rammenta sempre. A Livigno era in corso una gara delle World Series, io bambina che mi buttavo da ogni pista mi schiantai contro l’impianto di risalita che si scardinò e la gara fu interrotta». Dopo questo battesimo col botto la Ceccarelli ha avuto modo di far parlare nel Circo Bianco con le sue imprese sportive. Rimarrà nella storia soprattutto l’oro vinto alle Olimpiadi invernali di Salt Lake City nel 2002 in supergigante. P.GHI. Nel penultimo turno della Promozione maschile Valtellina Giochi si fa battere in casa per 59 a 66 dal Macherio – formazione molto rinforzata rispetto a quella del girone di andata – e giovedì sera riceverà, al Palascieghi, la visita della capolista Cpo Osnago: una vittoria significherebbe il terzo posto nella griglia dei play off, probabile, invece, che una sconfitta provochi lo scivolamento al quarto, visto che la Veranese affronta un turno, almeno in apparenza, molto più agevole. La partita è vissuta del filo dell’equilibrio – con un Pini preciso da tre –, tanto che si è arrivati all’ultimo minuto con i sondriesi a -2, su un loro tiro sbagliato è poi arrivata una bomba del Macherio che, in pratica, ha deciso il risultato. Valtellina Giochi: Pomi 15, Pini 21, Bertolini 8, Munarini 1, Benini 5, Di Gregorio 2, Martinalli 4, Gusmeroli 3. All.: Diotallevi. Matematica conferma della retrocessione del Chiavenna, sconfitto di misura a Galbiate (69-66), dopo aver condotto l’incontro per tre quarti. All’inizio dell’ultimo periodo i locali scappano, Del Curto e compagni tentano un ultimo recupero, ma inutilmente. Chiavenna: Cinque 8, Della Bella 6, Angeletti 9, Trivellone 1, Sandrini 3, Del Curto 7, Allievi 3, Martinoli 11, Donà 18. P. Val. Ub Bassa Valtellina Doppia eliminazione Bocce Perdono ed escono dal campionato di serie sia la formazione B che quella di categoria C Giuseppe Forenzi, giovanissimo pilota con il talento per la musica to, un primo e un terzo posto; Giuse(ppe) corre per il nuovo Team quest’anno della Foo Drivers e con esso, nel prosieguo del campionato, toccherà, per il Championkart Parolin, Castelletto di Branduzzo vicino Pavia e quindi: Cervia, Rioveggio, Lignano Sabbiadoro, ritorno ad Andria, Jesolo e conclusione a Lignano. Dieci anni di età per questo pilota campione, compiuti lo scorso 31 gennaio; frequenta la quinta elementare ed è un grande appassionato di kart già da tre anni. «Passione assolutamente non trasmessa dal papà – puntualizza Reggy – alla quale mi sono adattato. Giocava con le macchinine sempre, sull’autoscontro non cercava il “botto” ma guidava ordinatamente e, all’età di 7 anni, è stata la nostra “rovina” e “fortuna”». Al primo posto dei suoi interessi ovviamente c’è il kart, seguono la chitarra elettrica, il pianoforte, il golf e un mucchio di altre cose che ne sottolineano l’animo “eclettico”, evidenziato dal 2° posto e di vice campione mondiale 2015 nel mondiale Championkart - cat. 60 cc. baby agonistica ad Adria 2015 e “confermato” dalla borsa di studio del Bim Adda per i giovani studenti sportivi che si sono distinti nel 2015: su 40 domande Giuse è stato selezionato tra i 10 premiati. Secondo premio al concorso internazionale “Remo Vinciguerra” di Verona nel 2014 in pianoforte e pure l’anno prima al concorso internazionale Piano Talents di Milano. Beppe Viola Sabato nero per la bocciofila Ub Bassa Valtellina che viene eliminata nel campionato di serie sia con la formazione di serie B sia di C. Lontani dalle corsie amiche del bocciodromo morbegnese nei match di ritorno di finale girone, Roberto Barri e soci e Sandrino Vairetti e compagni sono stati eliminati. I primi dal Ciserano battuto all’andata per 1-0. I secondi, vittoriosi una settimana fa per 2-0, sono stati puniti dalla Codognese 88 nella lotteria del tiro al pallino. In terra bergamasca Roby Barri, il migliore della troupe talamonese nel singolo perdeva gara uno per rifarsi nella due. Male il terzetto Marcello Cerri-Renzo LuzziSilvio Tevisio che, sconfitto in entrambe le sfide, ha permesso ai locali di pareggiare i conti, 1-0. Le speranze del passaggio nei due confronti a coppia: Renzo LuzziSilvio Tevisio tengono a galla i valtellinesi, il collaudato duo Marcello Cerri-Andrea Spini in questa occasione non fa il miracolo. L’équipe di categoria C si era presentata a Codogno forte del 2-0 in casa. La pattuglia bianco rosso guidata da Marco Moiola mantiene il doppio vantaggio con l’esibizione singola di Renato Cerri, una vittoria e una sconfitta. Patatrac del trio Mauro Romanò-Sandro Vairetti (Emilio Scinetti)-Giuseppe Fazzini battuti in tutte e due le partite. I padroni di casa recuperano così lo svantaggio, 1-0. La coppia Romanò-Scinetti, pareggia, ma Cerri-Fazzini capitolano: tutto da rifare. Al tiro al pallino arriva la definitiva eliminazione. Impresa, sempre in terra orobica, per la rappresentativa di gruppo A dell’Altavalle contro la bocciofila Famigliare Tagliuno. I tiranesi tornano a casa con un prezioso 1-1, grazie all’individualista Franco Tavasci. Giù di tono la terna Cherubino Bertolatti-Ettore Grandi-Massimo Tasca sconfitta due volte. I portacolori dell’Altavalle nelle prove a coppia pareggiano con Bertolatti-Tavasi mentre capolavoro di Grandi-Tasca vittoriosi per l’1-1 finale. Sabato prossimo a Tirano la rivincita. Risultati - Categoria A: Famigliare Tagliuno-Altavalle, gara andata 1-1 . Cat. B: Ciserano-Ub Bassa v., gara andata 0-1, gara ritorno 2-0 – promosso Ciserano. Categoria C: Codognese 88-Ub Bassa V., gara andata 0-2, gara ritorno 2-0promosso Codognese 88. Antonio Rivolta www. i l gi or no. i t / s ondr i o emai l :r edaz i one. s ondr i o@i l gi or no. net Sondr i o Martedì 19 aprile 2016 Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417 · Pubblicità: SpeeD - Sondrio - Tel. 0342 515111 - Fax 0342 215199, e-mail: [email protected] «CIAO AMICO CARO» Gli uomini del Soccorso Alpino lungo la condotta Enel D’ERI · All’interno SEGUI CION LI NESUWWW. I LGI ORNO. I T/ SONDRI O VILLA DI TIRANO OMICIDIO GIACOMELLI APPALTI SOSPETTI IN BASSA VALLE Ferrari trasferito a Monza Caso Traona Si va verso il processo GARBELLINI · All’interno PUSTERLA · All’interno •• II PRIMO PIANO VILLA DI TIRANO MARTEDÌ 19 APRILE 2016 PER GLI ORFANI DELITTO D’IMPETO LA DONNA AVEVA PERSO IL MARITO A DICEMBRE. ORA È PARTITA UNA RACCOLTA FONDI L’UOMO HA INFERTO NUMEROSE COLTELLATE ALLA NUORA DOPO UNA LITE Assassinò la nuora a coltellate Ferrari trasferito al carcere di Monza Per l’anziano garantita assistenza sanitaria 24 ore su 24 di GABRIELA GARBELLINI – VILLA DI TIRANO – È STATO trasferito dal carcere di Sondrio a quello di Monza, Enrico Ferrari, il 70enne reo confesso dell’omicidio della nuora 43enne Moira Giacomelli. Per l’anziano, in forte stato di depressione e cardiopatico, il nuovo penitenziario offrirà infatti una maggior assistenza sanitaria (garantita 24 ore su 24). L’uomo inoltre aveva subito in passato un trapianto di cuore. Nel frattempo a Villa di Tirano è iniziata la raccolta fondi per i due bambini rimasti orfani; iniziativa promossa dalla casa di riposo presso cui la vittima lavora- va e con il sostegno della parrocchia. A poco a poco la comunità di Villa cerca di tornare, per quanto non sia semplice, alla normalità. Almeno apparente. È così che sull’onda di una grande sofferenza e di un indelebile ricordo nasce il gruppo Facebook denominato «Suonatori incauti di campanelli per Simone e Moira». UN SODALIZIO che rappresenta il perpetuarsi di una amicizia che continua a esistere. Una pagina virtuale dove quotidianamen- te vengono postate foto e pensieri da parte degli amici più cari: gli unici che conoscevano davvero nel profondo la sfortunata e giovane coppia, Moira Giacomelli e Simone Ferrari, che un tragico destino si è portata via anzitempo. «IN VERITÀ il gruppo è stato creato nei mesi scorsi dedicato all’amico Simone per ricordare una persona meravigliosa - spiega Elena Casalini, fondatrice del gruppo -. L’abbiamo denominato suonatori di campanelli ricordando le scorribande con il suo bimbo in giro a suonare campanelli Moira Giacomelli lavorava nella casa di riposo di Villa di Tirano di GABRIELA GARBELLINI – TIRANO – A BARUFFINI i residenti «fanno rete» e aiutano amministrazione comunale e parrocchia a conservare al meglio il patrimonio urbano e ambientale della suggestiva e verdeggiante frazione tiranese. Contraddistinti da un profondo senso civico e dal rispetto per la propria terra, non ci pensano due volte a formare gruppi di lavoro spontanei durante tutto l’arco dell’anno avviando efficaci opere di manutenzione di edifici del Comune o della chiesa garantendone così il giusto decoro. MA ANCHE a tinteggiare ringhiere arrugginite dagli anni, a curare i giardini o ad ornare di piante e fiori piazze pubbliche o cortili. Volontari infaticabili, riuniti nell’associazione culturale «Il Masuccio» (sodalizio senza fini di lucro la cui azione si esplica nella filodrammatica “Barfì&Friends”: il ricavato dei teatri va per la cura degli arredi comuni), impegnati (anche grazie a forme di autofinanziamento) nella valorizzazio- per farlo divertire. Ricordare le loro corse a perdifiato in una complicità commovente. Anche Moira quando era in vita postava ricordi. Ora che anche lei è scomparsa abbiamo così deciso di cambiare intestazione aggiungendo anche il suo nome». GLI AMICI di Moira e Simone hanno anche intenzione di ricordarli lasciando un segno concreto: un’opera o una targa in memoria. Ma anche altre iniziative in ricordo della giovane scomparsa, in particolare per i due piccoli rimasti orfani contribuendo a sostenerli nella loro crescita e nel loro futuro scolastico. Enrico Ferrari, reo confesso dell’omicidio della nuora TIRANO BELLA INIZIATIVA DI AGGREGAZIONE NELLA FRAZIONE DI BARUFFINI Grazie ai volontari del «Masuccio» torna a splendere l’edificio parrocchiale COLORE I volontari si sono dati da fare con pennelli e vernice (National Press) ne del paese al fine di favorire un modello di amministrazione condivisa basata sull’alleanza. guite opere di manutenzione su un edificio di proprietà della parrocchia tiranese. E COSÌ anche quest’anno circa una decina di uomini ha messo la manodopera necessaria per restituire nuovo volto ai fabbricati che portano i segni del tempo. Nel caso specifico sono state ese- «GLI INFISSI erano davvero in uno stato di degrado avanzato», ha spiegato Fulvio Schiano, presidente dell’associazione «Il Masuccio» aggiungendo: «Abbiamo pensato di intervenire. Grazie a valen- ti falegnami, restauratori e pittori barfini siamo riusciti, nel corso dell’inverno, a sistemarli tutte: 18 aperture e 36 antoni . E’ stato senza dubbio un gran lavoro, ma ancor più grande è la soddisfazione di vedere una struttura così bella finalmente in ordine e in sicurezza. Un grazie alla Barfì & Friends per la copertura delle spese e un grazie a tutti coloro che hanno messo a disposizione un po’ del loro tempo, in particolare a Roberto, Sergio, Michela, Remo, Giovanni». UNA collaborazione fattiva di giovani, adulti e pensionati, ognuno con un proprio compito da svolgere, che ha portato a un risultato ottimale. Un plauso ai residenti dunque che, mettendo a disposizione le loro giornate, a seconda della disponibilità di orari, hanno innescato virtuosi meccanismi che diventano patrimonio comune del paese. CHIAVENNA Sulle bollette dell’acqua un incontro con Simonini – CHIAVENNA – «E’ il 4° incontro pubblico che facciamo con la presenza degli avvocati della Confconsumatori Marina Peschiera e Giuseppe Barrica che ci aiutano a presentare alla popolazione ciò che stiamo attuando nell’ambito dell’ufficio d’ambito e Secam ritenendo che le tariffe applicate da quando il sistema idrico integrato è passato al gestore unico, Secam, presentano moltissimi aspetti di criticità e illegittimità. Abbiamo quindi attivato una petizione provinciale che conta diverse migliaia di adesioni e con l’aiuto dei legali anche una class action». Ha esordito così Martina Simonini rappresentante del coordinamento acqua pubblica della provincia di Sondrio durante l’incontro a Chiavenna sul «caro acqua». «L’idea di privatizzare il servizio di gestione parte dagli anni 90 con la legge Galli - aggiunge - la resistenza dei sindaci a privarsi della gestione del servizio cade nel 2015 a seguito di pressioni continue da parte di Secam e l’ufficio d’ambito precedentemente istituito dalla Provincia di Sondrio». Viene pertanto individuata Secam che già si occupava del servizio rifiuti. Ottima idea in quanto la società è formata da capitali pubblici (Comuni, le 5 Cm e Provincia) pertanto facilmente controllabile. Ma non è così. «A quanto pare a Secam - afferma Simonini - non piace l’idea del controllo, anzi si prende delle libertà. Nel novembre scorso si è alleata con 7 società, ma la rende pubblica nel febbraio successivo senza passare dai Consigli comunali come avrebbe dovuto. Recentemente altra libertà! Durante un incontro istituzionale mandamentale a Morbegno dove alcuni sindaci hanno eccepito a “voce alta“ sull’operato dell’Ufficio d’ambito e Secam, quest’ultima ha avuto una forte reazione minacciosa attraverso stampa». E ancora: «Non accada che venga lesa l’onorabilità e l’immagine di Secam perchè sappia che sarà querelato». E’ alquanto strano che una società quereli i suoi soci. «Risultato di tutto questo il forte aumento delle tariffe. Molti cittadini si sono ritrovate fatture esorbitanti. Stiamo predisponendo un’azione di classe pubblica introdotta qualche anno fa dalla legge Brunetta - spiega l’avvocato Barrica - un’azione proposta ai cittadini per fare in modo che il servizio idrico-integrato torni in efficienza nel rispetto della legge e degli atti amministrativi assunti a suo tempo. Troppe le discordanze: non si è capito bene sulla base di quali parametri sono stati calcolati i 152 metri cubi su base annua. Non è stata fatta alcuna differenzazione tra residenti e seconde case usate un mese all’anno». Roberto Carena PRIMO PIANO MARTEDÌ 19 APRILE 2016 APPALTI SOSPETTI III •• LE PERQUISIZIONI UN’ACCUSA ARCHIVIATA L’INDAGINE PRESE AVVIO 6 ANNI FA E VOLGE VERSO L’UDIENZA PRELIMINARE SOLTANTO ORA LA PIÙ PESANTE IMPUTAZIONE QUELLA DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE È DECADUTA «Sistema Traona», indagine chiusa dopo 6 anni e rischio prescrizione La Procura si appresta a chiedere il rinvio a giudizio di 12 indagati Focus A indagare a lungo servendosi pure di intercettazioni telefoniche e ambientali furono i pubblici ufficiali delle sezioni Ps e Cc della Procura della Repubblica di Sondrio su incarico di Fabio Napoleone di MICHELE PUSTERLA – TRAONA – UN’INCHIESTA su quello che venne semplicisticamente definito dai cronisti «sistema Traona», di cui era titolare l’allora procuratore Fabio Napoleone, che sembrava finita nel dimenticatoio, in quanto aperta addirittura nel 2010, e di cui non si era saputo più nulla, con indagati per ipotesi di reato che variano dalla corruzione, all’atto contrario al dovere d’ufficio, dall’abuso d’ufficio al furto, dal falso in atto pubblico alla rivelazione e utilizzo di segreto d’ufficio, dal furto alla turbativa d’asta. Nel mirino del magistrato (oggi uomo di punta al Csm ma che torna spesso e volentieri in Valtellina) che sguinzagliò gli investigatori delle sezioni di Polizia di Stato e Carabinieri, in forza alla Procura di Sondrio, finirono pubblici amministratori in carica all’epoca delle perquisizioni, tecnici, imprenditori, un segretario comunale. Ma, al di là delle ipotesi accusatorie sopra esposte e ad altre, come la truffa aggravata, ce ne fu un’altra molto più pesante: associazione a delinquere. L’ex procuratore di Sondrio Fabio Napoleone A sinistra Diego Fattarina In tutto gli inquisiti erano 17, mentre ieri è arrivato l’avviso di conclusione indagini - l’atto che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio, oppure quella di archiviazione (circostanza quest’ultima, per la verità, più rara) - a 12 indagati. Un atto, a firma del sostituto procuratore Barbara Benzi che ha ereditato il fascicolo dal collega Napoleone, che non equivale certamente a una sentenza di colpevolezza per i destinatari i quali, in caso che il pm ne chieda il processo, avranno la possibilità coi loro legali di respingere le accuse già nel corso dell’udienza preliminare che dovrà essere fissata. Ecco l’elenco dei destinatari dell’«avviso»: Marco Belli, ex sindaco di Traona che si è sempre proclamato estraneo a qualsiasi ipotesi accusatoria e già assolto di recente nel caso-videosorveglianza; Gianni Azzalini di Buglio, tecnico comunale ora residente nel capoluogo; Diego Fattarina di Morbegno per le società «Max Far» e «Ponte di Ganda»; Lucio Tavelli di Mese del servizio Territoriale della regione Lombardia; i costruttori traonesi Arnaldo Giu- melli e Claudio Pensa; l’imprenditore edile Camillo Ferrè di Rogolo; il sindaco di Cino, Basilio Lipari; l’ex vicesindaco e assessore di Traona Maurizio Papini da sempre dichiaratosi sereno sugli sviluppi dell’inchiesta; come del resto l’ingegnere Carlo Contessa di Dubino; gli imprenditori edili di Colorina, padre e figlio, Camillo e Gabriele Carnazzola. TRAONA ECCO LE DIVERSE IMPUTAZIONI A CARICO DEI NUMEROSI INDAGATI DAGLI INQUIRENTI Favori e lavori agli amici:«Una mano lava l’altra» – TRAONA – L’ex primo cittadino di Traona Marco Belli (National Press) C’È la telefonata intercettata nella quale l’imprenditore Camillo Carnazzola sollecita il tecnico comunale Gianni Azzalini a concedergli l’autorizzazione per un deposito temporaneo di materiale vario e vista la titubanza del tecnico lo spinge a dire sì dicendogli testualmente «che dopo una mano lava l’altra». In un’altra chiamata registrata Papini segnala allo stesso tecnico la «caduta sassi in frazione Valletta e avrebbe insistito affinchè fosse avviata la procedura della richiesta di somma urgenza», così da aggirare l’obbligo della gara e affidare l’incarico alla ditta indicata e per ottenere «il consolidamento del consenso elettorale per la messa in sicurez- za dell’abitato». Interventi di ripristino della viabilità per l’esondazione di un torrentello, riparazione dell’acquedotto danneggiato dallo smottamento, riassetto di dissesti, affidati a imprese amiche, promesse al sindaco di fargli installare impianti fotovoltaici del negozio del figlio, in cambio dell’ok a un piano di lottizzazione; promesse di incarichi a geometri. E quando qualcuno, come un membro della Commissione Edilizia, si opponeva alle presunte «combine», c’era il solito assessore, che giura sulla correttezza del suo operato, che in una conversazione captata avrebbe informato l’ing. Contessa di quel membro-guastatore promettendo di prendere «in mano lui la cosa sapendo già cosa fare». Ma, per forza di cose, il suo vivo interessamento - che effettivamente c’è stato, annotano gli investigatori - dev’essere impermeato di atti illegali? Nelle carte dell’inchiesta si parla pure di «ingiusti vantaggi patrimoniali» agli imprenditori Fattarina e Carnazzola per permessi a costruire legati a notevoli quantità di «smarino» depositato in una cava, materiale in parte poi ceduto alla società «Salini» per realizzare la nuova ss38. Si suppongono, inoltre, possibili edificazioni a favore della figlia del pubblico dipendente disposto a rilasciare i permessi all’asportazione di 265mila metri cubi di «smarino», atto che avrebbe aperto la strada alle edificazioni. Michele Pusterla SAMOLACO TRE I VEICOLI COINVOLTI IN UNO SCONTRO SULLA PROVINCIALE Un uomo e una donna gravi all’ospedale DUE PERSONE - un uomo di 51 anni e una donna di 44 - sono rimaste ferite in modo piuttosto serio nel pomeriggio di ieri a Samolaco, dopo essere rimaste coinvolte in un incidente stradale. Il sinistro si è verificato sulla Strada proviciale numero 2, pochi minuti dopo le 15.30. Tre i mezzi protagonisti dello scontro: una Opel Astra, un’utilitaria della Toyota e un camion che, per cause ancora al vaglio degli agenti della Polstra- da di Mese si sono urtati con violenza. Quando è partita la richiesta di aiuto, raccolta dalla centrale operativa del 112, la situazione pareva decisamente grave, tanto che sul posto è stata inviata l’èquipe medica in codice rosso. Come detto, fortunatamente, le condizioni dei due feriti sono poi risultate essere serie, ma non gravi al punto da far temere per la loro vita. In via precauzionale il personale del 118 ne ha comunque disposto l’invio all’ospedale di Gravedona, in codice giallo. Una volta affidati ai medici del Moriggia Pelascini gli automobilisti feriti sono stati sottoposti agli accertamenti e alle cure del caso. A Samolaco sono stati inviati anche i Vigili del fuoco del distaccamento di Mese. La circolazione ha subito qualche disagio, soprattutto perché, prima di poter rimuovere il camion incidentato, è stato necessario scaricarlo completamente della merce trasportata, che è stata poi trasferita su un altro veicolo. Ale.Ber. Le due auto coinvolte. Sul fondo il camion dei pompieri (National Press) CRONACHE MARTEDÌ 19 APRILE 2016 SONDRIO ESPERIENZE SMART NUMERI ALLA MANO «STIAMO CONCEPENDO LE FILIALI COME ENTITÀ PIÙ DINAMICHE CON APPLICAZIONI WEB-ORIENTED» IL 55% DEI CORRENTISTI OPERA ONLINE E IL 19% USA SERVIZI DI MOBILE BANKING Con Bps la banca si indossa al polso Ecco la nuova app per Apple Watch «Siamo tra i primi a portare i servizi bancari su un orologio» come gli studenti universitari. Un bacino di potenziali clienti cui è dedicata la “Carta ateneo+”, prepagata dotata di Iban che consente diverse funzioni (tra cui gli acquisti nei negozi, anche contactless) ed è abilitata ai servizi online e anche all’evoluzione della Scrigno app per i dispositivi indossabili», ha spiegato Marco Buratti, Ufficio Governo del sistema informativo e innovazione. HI-TECH La presentazione della nuova «Scrigno app» per Apple Watch (National Press) di CAMILLA MARTINA – SONDRIO – IN UNA SOCIETÀ iperconnessa e omnicanale, la Banca Popolare di Sondrio sbarca sull’Apple Watch. Un dispositivo indossabile che, nel 2016, a livello mondiale, insieme agli altri suoi fratelli, si diffonderà di un ulteriore 44% rispetto al 2015. Sono tendenze, come quella del 55% dei correntisti che opera online e del 19% che utilizza servizi di mobile banking, che non possono essere ignorate. Per questo Bps ha esteso la sua Scrigno app alla tecnologia indossabile, creando Scrigno app per Apple Watch. «Siamo tra i primi a portare servizi bancari su un “ Milo GUSMEROLI Un progetto in continuità con un percorso che segue il trend tecnologico e la multicanalità focalizzata sul cliente orologio - esordisce il vicedirettore generale della Banca Popolare, Milo Gusmeroli - in continuità con un percorso che segue trend tecnologico e multicanalità, focalizzata sul cliente». Il fulcro resta sempre la filiale che, però, sta vi- vendo una riduzione degli accessi informativi (si prediligono altri canali) e, al contempo, un aumento della pregnanza delle azioni. «STIAMO concependo le filiali sempre più come entità dinamiche sulle quali portare applicazioni web-oriented e in cui l’esperienza dell’utente diventa anch’essa sempre più dinamica, anche se mediata», prosegue. Parola d’ordine multicanalità, ormai evoluta in omnicanalità. «L’estensione della Scrigno app a queste tecnologie indossabili, sempre presenti e fortemente personalizzabili, è dedicata a tutti i correntisti, ma anche ai millennial (nativi digitali), A ILLUSTRARE l’istallazione dell’app, rilasciata ieri sullo store, e le sue funzioni ci ha pensato Massimo Gianola, responsabile sviluppo progetti IT Bps. «Per utilizzarla servono alcune precondizioni: possedere un IPhone 5 o superiore e un Apple Watch da abbinare all’IPhone, istallare la nuova release della Scrigno app (versione 4.3) e attivare la Scrigno app». La nuova app consente di leggere sull’orologio il saldo e gli ultimi 5 movimenti dei conti posseduti e quelli della carte prepagate, il controvalore dei depositi titoli, la ricerca Atm e filiali. Tutto in piena sicurezza. Le funzionalità dell’app, in questo momento, sono solo informative non dispositive (pagamenti ecc.). Queste ultime si perfezionano ancora tramite Scrigno via web/cellulare, ma il lavoro di ascolto e di comprensione dei bisogni degli utenti/clienti prosegue senza sosta, così come lo studio dell’estensione dell’app ai dispositivi non Apple. Al Policampus la qualità è nel piatto Inaugurato il nuovo punto di ristorazione «Eat Parade» vicino alle scuole – SONDRIO – «AVEVO fame e mi hai preparato una buona pizza». Nella benedizione della nuova ristorazione del Policampus di Sondrio, «Eat Parade», don Luca Castelli, dei Salesiani, assicura che il Signore non ci giudicherà per il numero di preghiere, seppur importanti, ma per avergli dato del buon cibo, in un bel locale con persone gentili e sorridenti. Preghiera che diventa augurio, ispirato dall’ambiente luminoso, accogliente, pervaso da un intenso e invitante odore di prodotti da forno e arredato in legno e vetro, sedie rosse, botti e tantissime piantine dell’orto, composte dalle scuola agraria: rapanelli, menta, insalata, timo, prezzemolo e qualche fiore. «Sono mughetti precisa Dario Pisati, titolare dell’attività che prende vita nella struttura comunale - in omaggio a AL VIA Il taglio del nastro della nuova struttura mia suocera». ANGELINA, 91 anni, che, insieme alla commossa moglie Rosanna, ha tagliato il nastro ieri, dando ufficialmente il là all’avventura culinaria, una vera e propria V «parata di cibo», come la definisce Pisati. «In contemporanea alla gestione dell’Eat Parade, continueremo a mantenere il chiosco interno al campus», prosegue il gestore, illustrando la nuova attività che, per aprire, ha impiegato un po’ più del previsto, tanti erano gli interventi di ristrutturazione da fare. Solo per controsoffitto e rifacimento dell’impianto di areazione ci sono voluti 25mila euro. Saranno in 7 a lavorare nel nuovo locale, da 80 posti a sedere, aperto lunedì e martedì, dalle 11.30 14.30, e tutti gli altri giorni sia a pranzo che a cena (sabato e domenica fino alle 23). «Le specialità conclude - sono uno spaccato di casa mia: piatti di legumi, cereali, pizze, verdure. Materie prime dop e di assoluta qualità, provenienti dal territorio, da tutta Italia e anche dall’estero». Chiuso da ottobre 2015, il locale, con la sua nuova gestione, è stato «tanto atteso - commenta l’assessore Loredana Porra - ma i risultati sono spettacolari». Camilla Martina •• IL SERVIZIO IPPOGRIFO Ghirotondo Tante novità per lo Spazio famiglia – SONDRIO – CONCILIARE famiglia e lavoro. Una pratica non del tutto semplice che spesso richiede l’aiuto di chi ci sta intorno. «Le esigenze di conciliazione per le famiglie di oggi sono tante - ha spiegato Loredana Porra, assessore ai Servizi sociali del Comune di Sondrio -. Con grande impegno del Comune e della cooperativa sociale Ippogrifo riusciamo a presentarvi anche quest’anno un’offerta molto ricca. A causa di una riduzione delle risorse pubbliche, infatti, quest’anno il servizio Spazio famiglia Ghirotondo rischiava di dover ridurre in modo significativo le proprie attività e i servizi offerti: «Tutti insieme, però, abbiamo creduto in un’offerta ormai radicata e apprezzata dalla nostra comunità», ha proseguito Margherita Boiani del Comune di Sondrio. «Questa nuova forma di collaborazione pubblico/privato è nata e si è avvalorata perché da una parte il Comune ha avuto la lungimiranza di portare avanti questo servizio, dall’altra la nostra cooperativa si è proposta in un’ottica sempre più di impresa sociale: ci siamo così resi disponibili a sostenere parte dei costi garantendone la continuità. Sono quindi nate una serie di iniziative anche insieme alla collaborazione delle famiglie che spesso propongono idee e progetti», ha spiegato Paolo Pomi, presidente della cooperativa sociale Ippogrifo. «In questa nuova forma di collaborazione ha proseguito Elisa Danza, direttore della cooperativa - si è voluto garantire un servizio di promozione del benessere delle famiglie e lo abbiamo fatto creando una nuova sinergia tra Spazio famiglia e Valfamily, un recente progetto di Ippogrifo». In un’ottica di continuità il servizio Spazio famiglia Ghirotondo ha riaperto a gennaio mantenendo gli stessi orari (lunedì, mercoledì, venerdì pomeriggio 16/18 - mercoledì ore 19.00, martedì, mercoledì, giovedì mattina dalle 9.45 alle 11.45) e molte attività. Alle classiche se ne sono aggiunte di nuove: si confermano, infatti, i sabati speciali come quelli dedicati al Pigiama Party, Apericena o il Carnevale Brasiliano; ma ora sarà possibile organizzare feste di compleanno presso lo spazio, atelier per bambini e per genitori. Alessia Bergamini •• VI CRONACHE IL REFERENDUM MARTEDÌ 19 APRILE 2016 RISULTATI E PERCENTUALI IL COMUNE VIRTUOSO VITTORIA SCHIACCIANTE PER IL «SÌ» CON IL 78,8% CONTRO IL 21,2% DI «NO» DAZIO CON IL SUO 38,38% È IL COMUNE CON IL TASSO DI AFFLUENZA PIÙ ALTO Trivelle, in Valle a trionfare è l’astensionismo In provincia di Sondrio l’affluenza si ferma al 21,47%, al di sotto della media lombarda di EMMANUELA TUBELLI – SONDRIO – CON IL 21,47% di votanti, ovvero 31.158 persone sui 145.087 aventi diritto, si attesta di dieci punti percentuali sotto la media nazionale, l’affluenza al voto nella provincia di Sondrio per il referendum popolare di domenica scorsa. Dati che appaiono in ribasso anche rispetto alla tendenza regionale, che ha fatto registrare una percentuale di affluenza pari al 30,46%. Per quanto concerne invece la preferenza espressa, i risultati provinciali appaiono in linea con quanto emerso in Lombardia e nel resto della penisola: una vittoria schiacciante, dunque, per il «sì», che ha segnato il 78,8%, di contro ai «no», fermi al 21,2%. Un sorpasso che però nulla cambia all’esito complessivo delle votazioni, dal momento che a trionfare è stato, su tutto il territorio nazionale, l’astensionismo, causa del mancato raggiungimento del quorum necessario all’approvazione proposta in referendum. Visti nel dettaglio, ad ogni modo, i risultati raccolti sul territorio, riserbano qualche sorpresa, specie se confrontati con le previsioni della vigilia che facevano prevedere una scarsa sensibilità da parte di una comunità montana per un tema percepito come lon- tano. A sorprendere sono così alcuni picchi, tra tutti quello registrato a Dazio che con il suo 38,38% è il Comune con il tasso di affluenza più alto di tutta la provincia; così come stupisce quel 23,07% riportato a Madesimo, il comune italiano più distante dal mare; bene anche Livigno, con il 31,23% di votanti, mentre in linea con la media provinciale Sondrio (23,45%), Tirano (24,33%), Bormio (23,34%) e Morbegno (24,32%). Fanalino di coda in provincia, Castello dell’Acqua, dove si è recato alle urne solo il 10,83% degli aventi diritto. «Sulle trivellazioni in mare ci si poteva aspettare un risultato scarso, quasi irrilevante: noi, che come pochi altri abbiamo fatto un minimo di campagna per il voto, avevamo messo al 10% la soglia di soddisfazione, dunque un risultato più che doppio ci conforta perché testimonia l’interesse di molti cittadini alle tematiche ambientali», spiega Enzo Orsingher, portavoce di Possibile- Comitato «Lettera VII», che aggiunge: «Ciò che abbiamo ravvisato, oltre ad una distorsione dell’informazione da parte del governo centrale, è stata la mancanza di intervento da parte degli amministratori locali: dei 77 sindaci da noi invitati ad un atto di coraggio, nessuno ha espresso pubblicamente il proprio orientamento. Diverso è stato invece l’atteggiamento che le istituzioni hanno manifestato altrove, ad esempio nella vicina Valcamonica, con una presa di posizione da parte degli amministratori». URNE I valtellinesi hanno votato in pochi (National Press) L’APPUNTAMENTO NEL CAPOLUOGO Mas fa rima con opere firmate dai giovani artisti – SONDRIO – I GIOVANI fanno conoscere la loro bravura. Mas - Mostra artistica studentesca torna infatti nel centro di Sondrio il 5, 6 e 7 maggio: «Un’iniziativa giunta alla quarta edizione e organizzata dalla Consulta provinciale degli studenti di Sondrio. Un’ottima opportunità, a nostro avviso, per tutti gli studenti sia di mettersi in gioco, e quindi di rendere visibile il loro talento davanti a un pubblico più ampio rispetto a quello più scolastico, sia di confrontarsi con altri studenti e con una giuria - commenta Marina Cotelli, assessore alla Cultura del Comune di Sondrio -. Sapere di essere esposti al giudizio e allo sguardo di altre persone è sicuramente un’esperienza educativa che aumenta la consapevolezza di sé e del proprio lavoro». «La mostra-concorso è aperta a tutti gli studenti delle scuole superiori della provincia di Sondrio - spiega Simone Agutoli, presidente della Consulta provinciale degli studenti di Sondrio -. Chiunque desideri partecipare ha tempo fino al 30 aprile e può farlo presentando una propria opera artistica sul tema scelto che è ‘La quotidianità’. La partecipazione è gratuita e sono ammesse opere di pittura, fotografia, scultura ecc. (tranne i video); le opere saranno in mostra il 5, 6 e 7 maggio dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00 circa lungo il Corso Italia (Sondrio), mentre la premiazione si terrà il 7 maggio alle 18.00 (in caso di maltempo mostra e premiazione si svolgeranno nelle sale espositive di Palazzo Martinengo)». A decretare i vincitori ci saranno sia una giuria popolare sia una giuria tecnica. La prima ha due modalità per esprimere la propria preferenza: o tramite la pagina Facebook della Consulta o direttamente indicando l’opera preferita durante i giorni della mostra e i risultati peseranno per il 30% sul giudizio finale; il voto della giuria tecnica, invece, peserà per il 70%. Al vincitore andrà un premio economico di 200,00 euro, al secondo classificato di 100,00 euro e al terzo di 50,00 euro. Verrà inoltre assegnato un premio speciale, espresso solo dal voto popolare, di euro 50,00. Roberto Carena CRONACHE MARTEDÌ 19 APRILE 2016 MORBEGNO LA DATA IL BILANCIO I VOLONTARI HANNO FISSATO UN INCONTRO PER MERCOLEDÌ PROSSIMO 27 APRILE NEL VERDE RACCOLTI MOZZICONI, CARTACCE DIVERSI RIFIUTI Parco della Bosca pulito da volontari in attesa del dossier a firma Wwf In prima fila anche il sodalizio Orma per chiedere risposte al Comune di EMMANUELA TUBELLI – MORBEGNO – AL LAVORO I rappresentanti dei sodalizi verdi nel Parco della Bosca UNA MATTINATA all’insegna del rispetto dell’ambiente e della tutela degli spazi comuni a tutti: con questo spirito è andata in scena la scorsa domenica a Morbegno, presso il Parco della Bosca, la «Giornata verdepulito», che ha visto in azione i responsabili di due associazioni attive sul territorio, l’Orma, Ornitologica ricerca monitoraggio ambientale, e il Wwf Valtellina. IN UN PAIO D’ORE, prima che le precipitazioni si intensificassero ulteriormente rendendo impossibile l’attività di pulizia del parco, diversi volontari si sono dati da fare per liberare gli spazi verdi dell’area dai rifiuti lasciati da visitatori irrispettosi e poco attenti. Un lavoro che ha portato alla rimozione di molti scarti, da mozziconi a cartacce, sino ad arrivare ad una buona quantità di rifiuti interrati ritrovati in prossimità di un campo coltivato a mais che co- VII •• In breve Tanta paura per due ciclisti feriti a Bema e Mello Bassa Valle DUE CICLISTI si sono infortunati, nel giro di soli quattro minuti, ieri mattina in Valtellina. Il primo infortunio, segnalato alle 11.52, è occorso a un uomo di 71 anni, caduto dalla bicicletta sulla a Bema. Alle 11.56, invece, i soccorritori del 118, sono stati inviati a Mello, per assistere un uomo di 54 anni, anch’egli protagonista suo malgrado di una caduta dalla bici. Per le strade e vie del piccolo Tibet dieci centimetri di neve Livigno steggia un sentiero panoramico. Le due associazioni hanno peraltro reso noto la volontà di esporre agli amministratori locali, in un incontro fissato per mercoledì 27 aprile, un «mini dossier» intitola- to «Come sta il Parco della Bosca?». Il documento, redatto a quattro mani dai rappresentanti di Orma e Wwf, richiama l’attenzione di cittadini e istituzioni sulla attuale condizione dell’area, che richiede ad oggi un doveroso intervento: «Ritendendo che a sedici anni e un mese dal suo riconoscimento come Plis, ovvero Parco locali di interesse sovracomunale, la Bosca abbia bisogno di una evidente «rinfrescatina»» . È STATA una giornata tutt’altro che primaverile quella di ieri in Valtellina. Il freddo in particolare si è fatto sentire a Livigno. Gli abitanti del piccolo Tibet ieri mattina hanno trovato per le strade ben dieci centimetri di neve. Oggi la situazione meteo dovrebbe migliorare con temperature da 6 (la minima) a 21 gradi (la massima) nel capoluogo. SAMOLACO CROCE ROSSA La cena con delitto frutta 1.800 euro UNA CENA CON DELITTO è stata organizzata e inscenata a scopo benefico. Organizzata dalla Croce rossa Valchiavenna, la serata era finalizzata alla raccolta fondi per l’acquisto di farmaci destinati alle famiglie del luogo in condizioni economiche precarie. In un’atmosfera inquietante si è consumato un efferato delitto: una trapezista ha perso la vita durante uno spettacolare esercizio; quale artista ha qualcosa da nascondere? Il clown? O il lanciatore di pugnali? Forse la gitana che legge le carte? A risolvere il mistero, 83 commensali che, fra una portata e l’altra, indizio dopo indizio, dovevano capire non solo chi è l’assassino, ma anche il movente e l’arma usata. Ponendo domande agli attori, dovevano raccogliere le informazioni utili per risolvere il delitto e arrivare ad aggiudicarsi il premio finale: un trattamento viso offerto da Naturlella, centro estetico locale. I 1.800 euro di ricavato sono stati devoluti al fondo farmaco per le famiglie di Valchiavenna e Vallespluga, attraverso la Caritas. «Questa iniziativa - ha spiegato Elena Sorrenti volontaria Cri - va di pari passo con il progetto «Ape pronto farmaco», curato sempre dai volontari della Croce rossa locale, che partirà a breve e che porterà, previa chiamata a un numero specifico, i farmaci direttamente a casa delle persone non autosufficienti». Roberto Carena IMPEGNO Sopra i volontari della Croce rossa della Valchiavenna. In basso un momento della cena a scopo benefico che ha ben fruttato SOLDI La serata era finalizzata alla raccolta fondi per l’acquisto di farmaci destinati alle famiglie in difficoltà