[g-son - i] giorno/giornale/son/01 19/16

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[g-son - i] giorno/giornale/son/01 19/16
MARTEDÌ 19 APRILE 2016 • EURO 1,30
ANNO 125 . NUMERO 107 • www.laprovinciadisondrio.it
REFERENDUM: COME È ANDATA IN PROVINCIA, COMUNE PER COMUNE
Peggio di noi solo in Alto Adige
Più di 31.000 votanti - precisamente 31.158, il 21,47% dei 145.000 aventi diritto per una percentuale che è rimasta di dieci punti sotto la media nazionale e di nove sotto
quella lombarda e che è la seconda più bassa in Italia, solo dietro a Bolzano
Si è chiusa così in provincia di Sondrio la partita del referendum sulle trivelle
SERVIZI ALLE PAGINE 22-23
IL SALONE
E LA SPERANZA
DA CUI
PARTIRE
di MARILENA LUALDI
anno che verrà, per
definizione dev’essere
migliore. Figurarsi
dopo una crisi che
sembrava non finire mai e che
in effetti non si potrà mai dire
forse conclusa. Al termine di
questo Salone del Mobile
sorprendono e danno la carica
diversi elementi.
Il record, certo, il nuovo
incremento di visitatori. La
provenienza, va bene: i mercati
che si affacciano per la prima
volta o con più intensità alla
bellezza del made in Italy nel
campo dell’arredo. Non è
abbastanza, non è tutto qui.
L’atmosfera, quella vissuta e
quella riportata dalle imprese,
dai giovani, da tutti coloro che
hanno preso parte a questa
sfida, la fiera del mobile per
eccellenza, del mondo. Difficile
L’
«Imprese, innovare si deve e si può»
Notarnicola (Porsche): anche per le piccole realtà in Valle indispensabile restare al passo
«Ci sono realtà che hanno la capacità di comprendere che
è indispensabile avere una marcia
in più per rimanere competitivi.
Questa innovazione può essere re-
lativa ai prodotti, ma anche all’organizzazione. Un altro obiettivo è
quello di favorire le reti d’impresa,
con il supporto dell’Industria 4.0».
Giovanni Notarnicola, nuovo
responsabile di divisione per la sede italiana di Porsche Consulting,
opera anche al fianco di industrie
valtellinesi e non hadubbi. Innovare si deve e si può. Non soltanto a
livello di prodotti, ma anche nella
crescita della managerializzazione
delle imprese.
«Le piccole società spesso non
sono organizzate per affrontare
questi cambiamenti e per rispondere in modo flessibile alle esigenze del cliente. Così i costi aumentano».
BARBUSCA A PAGINA 15
Filo di Seta
Trivelle, solo in una città
raggiunto il quorum:
Trapani
Lanzada
Rocce sulla strada
Evitata la tragedia
Ma Franscia è isolata
DEL CURTO A PAGINA 19
CONTINUA A PAGINA 9
REFERENDUM
UNA LEZIONE
CHE RESTERÀ
INUTILE
di FRANCESCO ANGELINI
entre tutti sono presi
nel solito sport
praticato dopo ogni
elezione, in cui si
tenta di mistificare a proprio
vantaggio il risultato - «Ha
vinto Renzi? Ma neanche per
sogno, quelli che sono andati
alle urne sono gli unici che
votano e hanno girato tutti il
pollice nei confronti dell’ex
premier». «L’hanno spuntata
quelli della minoranza Pd? Ma
in quale film, con il quorum
lontano anni luce di voti?», e
così via - dalle urne di
domenica esce, ma lo si sapeva
M
CONTINUA A PAGINA 9
Il convegno
Media Valle, paesaggio
«brutto e anonimo»
Taglio del nastro
Attesa finita al Policampus
Riecco la tavola calda
Dopo sei mesi ritorna il bar del Policampus di Sondrio. È stata inaugurata ufficialmente ieri “Eat parade”, la struttura chiusa dall’ottobre dello scorso anno e riaperta dal
nuovo gestore Dario Pisati dopo un’importante, e costosa, opera di ristrutturazione.
Lavori che ne hanno stravolto, migliorandolo, l’aspetto rendendo il bar-tavola calda,
fulcro del vicino campus scolastico, accogliente e luminoso. SERVIZIO A PAGINA 17
9 771590 588032
Samolaco
Scontro tra due auto
I conducenti feriti
PRATI A PAGINA 32
Moira uccisa dal suocero per i bimbi
Nessun motivo economico alla base dell’omicidio di
Moria Giacomelli, la donna di 43
anni uccisa la sera dell’8 aprile
dall’ex suocero Enrico Ferrari a
Villa di Tirano.
Dagli accertamenti svolti da-
gli inquirenti, sembra che l’unica
causa del raptus omicida dell’uomo sia stata la paura di non vedere più i propri nipoti il cui padre
Simone era da poco scomparso
per una malattia.
In una prima fase delle indagi-
ni, si era pensato che l’uomo fosse preoccupato per la presunta
volontà di Moira di mettere in
vendita l’appartamento dove era
vissuta con i bambini e il marito
Simone, figlio di Enrico. Ma gli
accertamenti più recenti hanno
permesso di escludere l’ipotesi:
la donna non aveva alcuna intenzione di vendere la casa, se ne
voleva semplicemente andare da
lì per allontanarsi dai suoceri
con i quali non andava d’accordo.
Enrico Ferrari, nel frattempo,
è stato trasferito dal carcere di
Sondrio a quello di Monza.
CARUGO A PAGINA 19
Frutticoltori, sì alla “pioggia” più attesa
60419
GHELFI A PAGINA 31
Maxi intervento a sostegno della frutticoltura quello
che la Comunità montana di Tirano ha inserito nel bilancio di
previsione del 2016: la realizzazione dell’impianto di irrigazione, che va a coprire zone dove
attualmente non c’è, per una spesa complessiva di 600mila euro.
In particolare l’area dove si
interverrà è quella del cosiddetto
conoide sopra Tirano.
«L’opera prevede il completamento della rete esistente nella
parte alta della frazione tiranese
di Cologna e di Sernio – spiega
l’assessore ai lavori pubblici Alan
Delle Coste -. Qui l’impianto non
c’era, inoltre occorrono modifiche per far fronte alle criticità
del vecchio impianto. Da tempo
si parla di quest’opera che va incontro alle necessità dei frutticoltori che devono bagnare i
frutteti. Un’esigenza sempre più
sentita, visto l’innalzamento
delle temperature negli ultimi
anni e le estati particolarmente
siccitose».
L’opera sfrutterà un mutuo,
acceso peraltro da parecchi anni.
Impianto di irrigazione per la zona sopra Tirano
CASTOLDI A PAGINA 27
Berbenno
Memorial Fumasoni
Tre cori da applausi
SERVIZIO A PAGINA 40
Sci alpino
L’olimpionicaCeccarelli
promuove Nani e Galli
GHILOTTI A PAGINA 42
Nuova App Bps
Scrigno, dalla banca
nasce il servizio
da mettere al polso
Con la nuova app “Scrigno” di
Bps, conti correnti, depositi titoli e carte prepagate si possono
tenere d’occhio anche dall’Apple watch. SERVIZIO A PAGINA 16
Nuova App a cura della Bps
15
LA PROVINCIA
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
Economia
TOCCANDOFERRO
«Oggi è il mercato, a volte addirittura il singolo utente finale,
che ha la possibilità di richiedere un bene o un servizio.
Il modello di business viene stravolto»
Giovanni Notarnicola, responsabile divisione italiana Porsche Consulting
[email protected]
Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553
«Una marcia in più
con un’industria 4.0
per restare al passo»
L’analisi. Giovanni Notarnicola di Porsche Consulting
opera a fianco anche di aziende della nostra valle
«Innovazione nei prodotti, come nell’organizzazione»
SONDRIO
STEFANO BARBUSCA
Innovare si deve e si
può. Non soltanto a livello di
prodotti, ma anche nella crescita della managerializzazione delle imprese.
È il punto di vista di Giovanni Notarnicola, il nuovo responsabile di divisione per la
sede italiana di Porsche Consulting, società di consulenza
manageriale - parte della casa
automobilistica di Stoccarda che opera anche a fianco di industrie valtellinesi.
Il suo ruolo rappresenta un
osservatorio privilegiato sul
manifatturiero e sul comparto
dei servizi, anche grazie all’esperienza vissuta in prima
persona in alcune realtà – è il
caso di Cla e Utek -, che in pro-
vincia di Sondrio sono cresciute anche negli anni più difficili
dell’economia internazionale.
Secondo quanto osservato
da Notarnicola, negli ultimi
anni le aziende spesso hanno
investito per risollevarsi solo
dopo l’inizio di una fase di crisi
dovuta all’assenza di risultati.
«Non è la scelta migliore.
Spesso la complessità della situazione determina la riduzione della profittabilità e un disorientamento sul mercato. Si
tratta del problema che assilla
molte imprese italiane, soprattutto quelle a conduzione
familiare, perché il mercato richiede una personalizzazione
sempre maggiore. In molti casi si interviene quando le problematiche sono già evidenti».
Innovazione e prodotti
1 Piccole società
spesso impreparate
per affrontare
un mercato
più dinamico
1 Utilizzo puntuale
di software utile
per la gestione
di vari processi
nella crescita
Porsche Consulting non ha
dubbi: la managerializzazione
dell’azienda è fondamentale
per queste società.
«Ci sono, invece, realtà che
hanno la capacità di comprendere che è indispensabile avere una marcia in più per rimanere competitivi. Questa innovazione può essere relativa
ai prodotti, ma anche all’organizzazione. Il Paese può ricevere benefici da questo sistema di Pmi, che però rischia di
scomparire in un mercato
estremamente competitivo
che spinge le imprese a diventare più robuste. Un altro
obiettivo in quest’ottica è
quello di favorire le reti d’impresa, con il supporto dell’Industria 4.0 che offre nuove opportunità. Ad esempio con un
utilizzo puntuale di software
si possono gestire vari processi».
Il miglioramento dell’industria, anche quella di valle, passa dalle innovazioni
Mercato e dinamismo
Industria 4.0, secondo Porsche Consulting, non significa
soltanto informatizzazione di
ogni fase del processo produttivo.
«L’industria 4.0, al di là della
tecnologia che è un fattore abilitante, è basata anche su altri
passaggi. La catena del valore e
i cicli di vita dei prodotti si sono accorciati, mentre la capacità di innovazione è cresciuta
in maniera esponenziale grazie alle tecnologie - afferma
sempre Notarnicola -. Il mercato è diventato molto più dinamico. Le piccole società
spesso non sono organizzate
per affrontare questi cambiamenti e per rispondere in modo flessibile alle esigenze del
cliente. Se non si è strutturati
per gestire questo processo, i
costi aumentano».
Rispetto al passato, insomma, si ribaltano vari paradigmi. «Le aziende creavano prodotti e successivamente cercavano di proporli ai consumatori. Oggi è il mercato, a volte
addirittura il singolo utente finale, che ha la possibilità di ri-
La sede di Porsche in Italia a Milano
chiedere un bene o un servizio.
Il modello di business viene
stravolto - la sua considerazione -. In Valtellina ci sono già
realtà che operano con questo
modello grazie a una catena
molto corta e alla flessibilità
che conduce alla personalizzazione dei prodotti».
Il legame con il territorio,
tornando all’esperienza valtellinese di Porsche Consulting, continua a essere cruciale.
«Ad esempio la capacità di
coinvolgere figure che ritornano in Valtellina dopo aver co-
Giovanni Notarnicola
struito la propria professionalità in altre realtà è molto importante - prosegue -. Vari
esempi ci danno fiducia: ci
convincono che il sistema Italia possa crescere con queste
modalità. Noi lavoriamo per
far diventare i nostri clienti
“delle Porsche”, i casi di successo non mancano, anche in
provincia di Sondrio”.
Anche l’aspetto culturale, in
un’epoca segnata dalla centralità della tecnologia, è fondamentale.
«La tradizione italiana è poco orientata alla trasformazio-
ne dei modelli, all’identificazione di partner. In molti casi
l’imprenditore è arroccato
sulle proprie posizioni e non
crede di poter trarre benefici
da investimenti soft».
Com’è possibile favorire il
cambiamento? «Parlandone,
illustrando i casi di successo,
mettendo in rete e comunicazione gli imprenditori - conclude sempre Notarnicola -.
Le persone sono i protagonisti, i fautori del cambiamento.
Nulla vale di più del passaparola. Anche nell’epoca dell’Industria 4.0».
Ogni macchina in ditta è connessa a internet
Il segnale del nuovo Rinascimento industriale
Digitalizzazione, fabbrica 4.0 e internet delle cose
sono concetti sempre più centrali anche nell’industria italiana e su questo fronte prosegue l’impegno di una parte
delle imprese della provincia
di Sondrio.
In corso, lo dicono le teorie,
ma anche pratiche sempre più
diffuse, c’è una vera e propria
rivoluzione capace di portare
internet non soltanto in ogni
fase del processo produttivo,
ma anche negli oggetti.
Nell’azienda metalmeccanica Tecnofar di Gordona, ad
esempio, ogni macchina è connessa a internet, ogni dato a
disposizione in tempo reale,
con benefici sia per l’azienda,
sia per i clienti.
Un altro caso esemplare è
quello della Ghelfi ondulati di
Buglio in monte.
Negli stabilimenti dell’azienda dalla Bassa Valtellina dietro questo titolo, Internet delle cose, si cela secondo
la dirigenza una grande op-
portunità, il nuovo Rinascimento industriale. Nell’Iot la
tecnologia sarà accessibile a
tutti, a basso costo e il vero differenziale competitivo sarà
rappresentato dalle idee e dalla capacità di realizzarle.
Come rilevato in una recente iniziativa di Confindustria,
saranno sempre più centrali le
persone che compongono l’organizzazione, la loro passione,
fame di conoscenza a fare la
differenza. Il capitale umano,
quindi, da elemento spesso
trascurato diventa sempre più
centrale. Anche in Valtellina.
È un approccio in sintonia con
la strada segnata da Porsche
Consulting, che intanto ha seguito in provincia di Sondrio
lo sviluppo di Cla e Utek,
aziende guidate dall’imprenditore Luigi Lapsus da San
Giacomo di Teglio.
Due realtà che negli anni
della crisi hanno conquistato
nuovi spazi sul mercato e difeso i livelli occupazionali.
S.Bar.
Giovanni Notarnicola a colloquio con Luigi Lapsus di Cla
16 Sondrio economia
LA PROVINCIA
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
Nuova App “Scrigno”
Conti, depositi e carte
sott’occhio, anzi al polso
Nuovo servizio. La Banca Popolare di Sondrio svela
le caratteristiche dell’applicazione “Scrigno”
che può essere collegata anche all’Apple watch
SONDRIO
FRANCESCA BETTINI
Con la nuova app
“Scrigno”, conti correnti, depositi titoli e carte prepagate si
possono tenere d’occhio anche
dall’Apple watch.
È dedicato all’orologio “intelligente” da collegare allo smartphone il nuovo servizio presentato ieri dalla Banca Popolare di
Sondrio, che con la nuova versione della sua applicazione
online sbarca nel mondo delle
tecnologie indossabili.
Funzionalità e prossimità
Obiettivo, «proseguire nello sviluppo della multicanalità cui lavoriamo da tempo, con un approccio sempre incentrato sul
cliente», ha spiegato il vice direttore generale dell’istituto di credito Milo Gusmeroli.
Disponibile da ieri per il
download per tutti i clienti Bps,
la nuova applicazione di “Scrigno” aggiunge la funzionalità
per gli smartwatch ai servizi
proposti online per computer e
dispositivi mobili, ha ricordato
Gusmeroli, sempre più richiesti
dai clienti. «Il fulcro del nostro
sistema multicanale è la prossi-
mità con i clienti, quindi la filiale
– ha sottolineato il vice direttore
della Bps -, arricchita però di elementi dinamici e funzioni self
service molto utilizzati dai
clienti».
«Con l’internet banking
“Scrigno” si è aggiunto un nuovo
canale, per i computer e con le
applicazioni native per gli smartphone, ora in continuità con
questo percorso proponiamo
servizi per le tecnologie indossabili, partendo dal mondo Apple perché ha sviluppato maggiormente ambiente e dispositivi».
Quello delle tecnologie indossabili è un mondo in forte
crescita, ha spiegato Marco Buratti del settore innovazione di
Bps, nel campo degli smartwatch e non solo, con dispositivi
multifunzione che «consentiranno di ottenere servizi sempre più personalizzati» e un
trend di crescita che per il 2016
prevede un aumento del 44%
circa delle vendite.
Un campo interessante anche per le banche, ha sottolineato Buratti «per dare servizi sempre più vicini ai clienti», partendo dai più giovani, i “nativi digi-
tali”, ma non solo. Per il debutto
di “Scrigno” sugli Apple watch
l’istituto di credito sondriese ha
puntato su alcune funzioni soprattutto informative, hanno
spiegato Gusmeroli e Massimo
Gianola, responsabile dello sviluppo dei canali online per la
Bps.
Da sinistra Marco Buratti, Milo Gusmeroli e Massimo Gianola alla presentazione della nuova App
Aggiornamento costante
Attualmente
dall’orologio
“smart” il cliente Bps potrà consultare saldo e ultimi movimenti dei propri conti e delle carte
prepagate dotate di Iban (con
informazioni aggiornate in tempo reale, ha rimarcato Gianola),
verificare il controvalore dei
propri depositi titoli e ottenere
indicazioni sulle filiali e i bancomat dell’istituto di credito più
vicini alla sua posizione.
«Per garantire la sicurezza,
all’attivazione dell’applicazione
sull’Apple watch viene richiesta
un’autenticazione “forte” - ha
sottolineato Gianola -, poi le informazioni si possono consultare dall’orologio per diverse ore
senza più inserire codici o password». Ma le novità non sono
finite, con ulteriori aggiornamenti previsti in futuro sull’App.
Massimo Gianola mostra come l'applicazione possa essere utilizzata per smartphone e Apple Watch FOTO GIANATTI
Espandere l’attività in Svizzera, incontro in Bps
L’iniziativa
Seminario dedicato
a imprese e professionisti
interessati a rivolgersi
verso il mercato elvetico
La Banca Popolare di
Sondrio, in collaborazione
con l’Ufficio dell’economia e
del turismo dei Grigioni, organizza per il 28 aprile dalle 9.30
alle 11.30 un seminario dedicato a imprese e professionisti
italiani interessati a espande-
re il proprio raggio d’azione
nel vicino mercato elvetico.
I partecipanti potranno richiedere incontri individuali
con i relatori per consulenze
personalizzate.
L’eccellente posizione geografica sull’asse nord-sud del
San Bernardino che collega
Monaco di Baviera-Stoccarda
e Milano, nonché la vicinanza
degli aeroporti internazionali
di Zurigo e Milano, ma anche
l’amministrazione snella ed
efficiente, la tassazione agevo-
lata, i costi immobiliari contenuti, il sistema di formazione
eccellente e la presenza di istituti di ricerca di fama internazionale sono elementi che negli ultimi anni hanno contributo a fare dei Grigioni una
piazza economica interessante per diverse aziende internazionali che vi hanno investito.
La presenza nei Grigioni
consente alle imprese di aver
accesso a una solida base di
lancio per i propri prodotti destinati non solo alla Svizzera,
La Svizzera come sbocco per molte aziende anche della nostra valle
“Le storie del bosco di Vis”
Vince la marmotta Violetta
L’importanza della frutta
Successo del concorso lanciato
dall’azienda di Lovero
con una vasta partecipazione
anche nel settore delle scuole
Il primo anno vinse il
sequel di Biancaneve, nel 2015 la
curiosa storia del nome lampone. Questa volta ha prevalso una
filastrocca che racconta quanto
a volte basti un pizzico di fantasia unita a motivazione per riu-
scire a ottenere risultati. È questo il messaggio racchiuso nella
terza edizione del concorso “Le
Storie del Bosco di Vis”, promosso dall’azienda che produce
marmellate a Lovero.
Un messaggio che si cuce bene sull’azienda stessa, che con il
concorso di storie ha raggiunto
l’obiettivo di farsi maggiormente conoscere e sensibilizzare su
bontà e importanza della frutta.
«Questa iniziativa ci premia
ogni giorno di più, è cresciuta
molto dalla prima edizione e
continua a darci grandi soddisfazioni - commenta Giorgio Visini, amministratore delegato di
Vis -. Anche quest’anno abbiamo avuto una grande partecipazione del pubblico, che ha saputo cogliere lo spirito creativo e
l’intento del concorso».
I numeri sono sorprendenti:
271 le fiabe caricate sul sito ufficiale
Storiedelbosco.visjam.com. La categoria
“autori”, aperta a tutti gli utenti
Vis ha fatto centro con il concorso
ribattezzati i “golosi”, ha raccolto 179 fiabe, tra queste sono state
selezionate le 30 più votate, sottoposte a una giuria composta
da giornalisti ed esperti linguisti.
A trionfare è stata la fiaba
“Violetta, la marmotta che non
sapeva fischiare” scritta da Anna Caputano di Torino. Al secondo posto la fiaba di Giustina
Ganci di Casalnuovo di Napoli
“Alla ricerca della Mela Cotogna”, terza “Il lato dolce di Carmela” scritta da Annalisa Basilicata di San Feliciano a Cancello.
Novità di questa edizione la
partecipazione delle scuole. Tra
le 92 fiabe mandate, la 3aB della
scuola primaria di Quartu Sant’Elena (Alghero) si è aggiudicata il primo premio con “La casta-
ma anche all’esportazione
mondiale: life sciences e alta
tecnologia. La vicinanza del
Cantone al confine italiano,
inoltre, costituisce un enorme
vantaggio competitivo per le
imprese del nord-Italia che
desiderino cogliere le numerose opportunità offerte.
Per ulteriori informazioni è
possibile contattare il servizio
internazionale della Bps al numero
di
telefono
0342.528783, oppure e-mail:
[email protected].
gna e lo scoiattolo”. Secondo posto per “Non voglio diventare
una marmellata”, scritta dalla
classe 3aC dell’istituto comprensivo Eduardo De Filippo
(Napoli). Terzo premio tutto locale: “Aiuto, multifrutti è diventato viola!” della 3aA della primaria Credaro dell’istituto
comprensivo di Tirano.
I primi tre classificati nella
categoria autori vincono buoni
spesa da 2.000, 1.000 e 500 euro,
dal 4° al 15° posto si aggiudicano
una fornitura di prodotti Vis.
Alla scuola prima classificata
va una lavagna interattiva multimediale, per le altre due un tablet. Per tutte la gioia di aver partecipato con fantasia e creatività
al concorso.
C.Cas.
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LA PROVINCIA
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
Sondrio
[email protected]
Tel. 0342 535511
Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],
Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected]
Attesa finita, al Poli c’è “Eat parade”
Inaugurazione. Taglio del nastro ufficiale ieri pomeriggio per il bar-tavola calda rimesso completamente a nuovo
Da stamattina prende il via l’attività - L’assessore Porra: «Abbiamo aspettato, ma i risultati sono spettacolari»
MONICA BORTOLOTTI
Tavoli di legno chiaro
con il ripiano a mo’ di pallet, gli
stessi presenti alle pareti d’ingresso ed anche impilati come
cassette della frutta tra i tavoli
con erbe ed insalate sulla sommità, piccoli orti urbani. Il bancone con il menù di pizze e focacce di fronte all’ingresso e sulla destra lo spazio del self service. Il tutto per un’ottantina di
posti a sedere su cui vigila la gigantografia di sette mucche allo
Stelvio e tanta voglia di ripartenza nel nome della qualità. Ci sono voluti sei mesi, ma come ha
detto l’assessore ai Servizi sociali Loredana Porra «ne è valsa la
pena perché i risultati sono davvero spettacolari».
Dopo sei mesi
È stato inaugurato ufficialmente ieri “Eat parade”, davanti ad
un nutrito parterre il bar-tavola
calda del Policampus di Sondrio,
chiuso dall’ottobre dello scorso
anno e riaperto dal nuovo gestore Dario Pisati dopo un’importante, e costosa (25mila euro solo di controsoffitti per l’impianto di aerazione), opera di ristrutturazione.
Lavori che ne hanno stravolto, migliorandolo, l’aspetto rendendo la struttura accogliente e
luminosa. Tavoli tradizionali,
ma anche due grandi ovali di cristallo sorretti da botti per ospitare compagnie più numerose
oltre al banco che corre lungo
tutta la parete vetrata corredato
da sgabelli bianchi invogliano
alla convivialità. Ed il senso è
proprio questo come ha colto
anche don Luca Castelli, sacerdote dei salesiani di Sondrio intervenuto per la benedizione.
«Un posto che dà lavoro ed
opportunità è una vittoria per
tutti - ha detto -, di chi vuole punti di aggregazione perché il bene
di uno è il bene di tutti». Per questo don Luca ha chiesto la benedizione per tutti coloro che ieri
in anteprima, ma già da oggi sceglieranno Eat parade per la loro
pausa pranzo o per la cena.
Il bar tavola calda sarà aperto
anche in orario serale. In particolare, il lunedì e il martedì resterà a disposizione per lo più
degli studenti del campus, ma
anche dei tanti lavoratori che si
fermano fuori per la pausa pranzo, dalle 11,30 alle 14,30, mentre
dal mercoledì al venerdì resterà
aperto fino alle 22 e il sabato e la
domenica fino alle 23. «Non oltre - spiega Pisati - perché comunque, trattandosi anche di
1 La struttura
sarà aperta
anche alla sera,
nel week end
fino alle 23
una struttura comunale, vogliamo mantenere certi standard».
E i rappresentanti di palazzo
Pretorio presenti ieri - l’assessore agli Eventi Cinzia Cattelini,
quello all’Ambiente Pierluigi
Morelli e allo Sport Omobono
Meneghini - hanno mostrato di
gradire il cambiamento. Con loro anche Nicola Montrone, a capo dell’ufficio scolastico provinciale, che ha detto un «ci voleva».
Un angolo di casa
Standard elevati ci saranno anche per quanto riguarda il servizio.«Ho voluto riproporre uno
spaccato di casa mia - racconta
Pisati -: ci sono le piantine del
mio orto, della cui composizione
si è occupato l’istituto agrario, e
ci sarà una cucina sana basata su
prodotti di qualità, dove possibile a chilometro zero, con grande
attenzione a risi, legumi, cereali.
Cerchiamo l’eccellenza».
Il locale è permeato dello spirito familiare di Pisati: dalle fotografie del figlio Beniamino alle pareti, alle piantine di lattuga,
timo, prezzemolo, erba cipollina, rapanelli e menta provenienti dall’orto di casa, ai mughetti scelti perché fiori del matrimonio della suocera. Suocera
Angelina, 91 anni da compiere a
maggio, cui, insieme alla moglie
di Pisati Rosanna, è stato affidato il compito di tagliare il nastro
«perché senza di loro questo posto non ci sarebbe».
Comune e privati insieme
Al Ghirotondo funziona
La sperimentazione
Sta dando buoni risultati
la collaborazione
istituita per garantire
le attività del centro
Una nuova forma di
collaborazione tra pubblico e
privato che consenta ad un servizio utile e molto richiesto dalle famiglie di mantenersi in vita
nonostante i tagli alle risorse
pubbliche: è quello che sta accadendo da qualche mese, per
l’esattezza da inizio 2016, con lo
Spazio Famiglia Ghirotondo,
gestito da ormai più di 10 anni
dalla cooperativa Ippogrifo, ma
che proprio a causa di una riduzione delle risorse messe a disposizione da parte dall’amministrazione comunale rischiava
di vedersi ridurre l’attività se
non addirittura di dover chiu-
Proseguono le attività al Ghirotondo di Sondrio FOTO GIANATTI
Dario Pisati e la moglie con lo staff di Eat parade FOTO GIANATTI
In tanti all’inaugurazione del bar-tavola calda FOTO GIANATTI
dere.
E così la cooperativa Ippogrifo si è resa disponibile a sostenere parte dei costi del servizio
nell’ambito di una sperimentazione di co-produzione del servizio insieme all’amministrazione comunale per un anno. Si
è così venuta a creare una sinergia tra lo Spazio Famiglia Ghirotondo e il progetto Valfamily,
un altro dei “cavalli di battaglia”
a livello sociale della cooperativa Ippogrifo, e questa unione di
forze sta consentendo non soltanto l’apertura del servizio, ma
anche una serie di attività come
la possibilità di realizzare feste
di compleanno, la promozione
di atelier per bambini e genitori, la promozione di serate di incontro tra famiglie e la promozione di servizi di supporto alla
cura dei bambini nei periodi di
chiusura delle scuole.
Si stanno inoltre sviluppando interventi di conciliazione
leggera, sostenuti da fondi regionali, a favore di genitori con
alcune forme particolari di contratti, e alcune iniziative come i
“sabati speciali” (pigiama party,
l’Apericena e il Carnevale brasiliano) in cui le famiglie hanno
un ruolo attivo. Tutto questo
senza trascurare che per l’estate si sta mettendo a punto un’attività per la cura dei bambini
più piccoli con orari flessibili e
calibrata sulle esigenze delle famiglie, che andrà in un certo
senso ad affiancarsi al Centro
diurno di Triangia sempre gestito alla cooperativa Ippogrifo.
«Il Comune - ha spiegato il
presidente della cooperativa
Paolo Pomi - in maniera lungimirante continua a garantire il
servizio, mentre noi, sempre
più nell’ottica di impresa sociale cerchiamo di proporci direttamente ai privati e alle famiglie
con progetti, iniziative e offerte
che possano garantirci la sostenibilità». «Ci siamo sentiti molto chiamati in causa - ha aggiunto la direttrice Elisa D’Anza sia per la nostra vocazione sia
per la storicità della gestione
del servizio da parte nostra. Si
tratta di non lasciare sole le famiglie nel percorso di costruzione della loro vita. Lo Spazio
Famiglia Ghirotondo è uno spazio bello e un servizio storico e
quindi abbiamo agito per la tutela di un bene comune».
G. Mai.
Don Luca Castelli
Uno spazio
prezioso
per ottanta
famiglie
Il servizio Spazio Famiglia Ghirotondo è ritornato
attivo il primo gennaio 2016
mantenendo inalterati gli orari d’apertura che sono dalle 16
alle 18,30 il lunedì e venerdì
pomeriggio, dalle 16 alle 19 il
mercoledì pomeriggio e dalle
9,45 alle 11,45 il martedì, mercoledì e giovedì mattina.
Sono 80 le famiglie iscritte
al servizio, la metà che frequentano in maniera assidua e
costante e le altre 40 (per un
totale di un centinaio di persone) che partecipano ai sabati
speciali e alle varie iniziative.
Per tenersi sempre aggiornati
sulle attività è possibile consultare le pagine Facebook di
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G. Mai.
18 Sondrio
LA PROVINCIA
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
della legalità
Uno sguardo sulla quotidianità Cena
A tavola con gli allievi
Largo all’estro degli studenti del Pfp di Sondrio
Dal 5 al 7 maggio. Quarta edizione di Mas, la mostra artistica della Consulta
Tra le novità del concorso, una giuria popolare e l’esposizione in biblioteca
DANIELA LUCCHINI
La vita di tutti i giorni
interpretata dagli occhi dei ragazzi delle scuole superiori di
Valtellina e Valchiavenna.
È “La quotidianità” il tema
dell’edizione numero quattro
della Mas, Mostra artistica studentesca promossa dalla Consulta provinciale degli studenti
(Cps), presentata ieri a Palazzo
Pretorio, iniziativa in programma dal 5 al 7 maggio lungo Corso
Italia, per iscriversi alla quale c’è
tempo sino al 30 aprile.
Innovazione
Un’edizione, quella del 2016, che
punta ad aumentare il numero di
artisti - dalla pittura alla scultura,
al disegno alla fotografia e alle
installazioni -, con alcune novità.
«Le opere in concorso, terminata la tre giorni di esposizione,
saranno esposte alla biblioteca
Pio Rajna, cosicché abbiano
maggior visibilità» ha posto l’accento Marina Cotelli, assessore
all’Istruzione che ha tracciato la
cornice, entro cui si sviluppa la
Mas, al fianco di Simone Agutoli
e Gabriele Amonini, rispettivamente presidente e membro della Cps, e a Marco Alberti, consigliere con delega alle Politiche
giovanili.
Altra novità, «l’istituzione di
un premio per l’opera giudicata
migliore dalla giuria popolare»
ha aggiunto Agutoli. A decretare
L’assessore alla Cultura del Comune di Sondrio Marina Cotelli ha presentato ieri la 4 a edizione della Mas
la rosa dei vincitori sarà il pubblico insieme ad una giuria tecnica,
«il cui giudizio peserà per circa
il 70% sulla classifica» ha spiegato il presidente. Si potrà votare
passando direttamente in Corso
Italia - in caso di pioggia l’evento
si terrà a palazzo Martinengo oppure sulla pagina Facebook
della Consulta provinciale degli
studenti di Sondrio.
«Uscire allo scoperto»
«Maggio si inaugura all’insegna
della libera espressione giovanile
- la sottolineatura di Cotelli -. Per
il Comune è naturale affiancare
e aiutare la Cps ad uscire dall’ambito scolastico. E la consapevolezza di questa visibilità pubblica, responsabilizza moltissimo
gli autori delle opere, che sanno
di avere uno sguardo terzo. Importante è il prodotto della loro
creatività, altrettanto il modo in
cui viene esposto e giudicato, a
mio parere molto educativo».
«Contiamo di aumentare il
numero di partecipanti -l’auspicio avanzato da Agutoli -. Quattrocento in totale gli euro in palio, di cui duecento al primo clas-
sificato, cento al secondo e cinquanta al terzo».
«Un plauso alla consulta - ha
rimarcato il consigliere di maggioranza Alberti - perché in
un’epoca fatta di social, riescono
a dare voce alla creatività, rendendola protagonista».
Per iscriversi alla manifestazione è necessario inviare una
e-mail a [email protected], il modulo è
scaricabile all’indirizzo http://
www.spazioconsulte.it selezionando all’homepage la Cps di
Sondrio.
L’ADDIO ALFREDO PAGANELLA
“Ciaga” per tutti
L’eterno ragazzo
sorrisi e bicicletta
alutiamo purtroppo
anche Alfredo Paganella, Ciaga per tutti, amico di tante avventure, scomparso a soli 57
anni per il solito male che
non perdona.
È il figlio di Ugo, per molti
di noi è stato maestro di
scuola e di vita, personaggio
incredibile, torrenziale,
apertissimo. E Alfredo non
gli era da meno: per tanti
anni istitutore al Convitto
Piazzi, dove aveva un rapporto speciale con i ragazzi,
forse perché ragazzo era rimasto, aveva saputo rimanere anche lui.
Un uomo che amava la vita
e lo sport: lo vedevi sempre
in giro per Sondrio in bici,
amava la montagna e lo sci
alpinismo.
Sempre sorridente, aperto,
pronto a raccontare. sapeva
a memoria interi pezzi de
“L’Armata Brancaleone” di
Monicelli, con quel linguag-
S
gio assurdamente medievale, e
te li snocciolava così, a cena,
magari insieme al Bricalli e al
Gigia, un altro che se ne è andato troppo presto.
Li avevo conosciuti tramite un
comune amico, narratori di storie di convitto, di una Sondrio
che non c’è più, se ne va un
pezzo alla volta, ma senza pettegolezzo.
Pezzi di racconto che mettevano insieme il puzzle di una cittadina ricca di personaggi bislacchi, interessanti, quasi mitici, di cui un giorno qualcuno
dovrà pur scrivere.
Sondrio negli anni Ottanta era
anche così: trovavi gente a cena,
che non avevi mai visto prima,
se non magari di sfuggita e facevi amicizia rapidamente, senza
troppi problemi, davanti ad un
piatto di pizzoccheri, ad un
buon bicchiere di Sassella.
Memorabili le nostre “merende” domenicali a base di vino,
pane, salumi e formaggi, alla
ricerca dell’ultima bettola ri-
masta, in giro per la valle,
all’insegna di buona musica,
romanticismo edonistico,
voglia di ridere e di vivere.
Costruendo ricordi che resteranno per sempre.
Ciaga (nessuno di noi lo ha
mai chiamato Alfredo e penso che pochi conoscessero il
suo vero nome) è sempre
stato una persona stupenda,
disponibile, sempre pronto
a farsi in quattro per gli amici.
L’ho visto pochi mesi fa, durante uno dei miei rientri,
era ancora in sella alla sua
bici, abbiamo scambiato
quattro chiacchiere in piazza. Un eterno ragazzo sorridente, impossibile non provare immediata simpatia,
Gli ho sempre invidiato quel
dinamismo, e pensarlo in un
letto di ospedale, solo poche
settimane dopo, mi ha fatto
male.
Un uomo così attivo, costretto all’inattività forzata.
Ora che il suo calvario è finito, ci rimane la piccola consolazione di saperlo da qualche parte, insieme al Conte,
al Cicci, alla Rossana e al
Pintus, a bere ancora alla
nostra salute.
Un abbraccio alle sorelle
Carla e Patrizia, alla nipote
Diana, parenti, amici e a tutti quelli che gli hanno voluto
bene.
Paolo Redaelli
L’idea
Appuntamento fissato
per venerdì 29 aprile
ma le iscrizioni alla serata
sono già aperte
L’idea è nata dalla cena
della legalità, che da anni organizza il Punto Pace di Morbegno. Ma la Consulta provinciale
degli studenti (Cps) «ha deciso
di personalizzarla coinvolgendo
gli allevi del Polo di formazione
Valtellina di Sondrio (Pfp)»
spiega Simone Agutoli, che presiede il massimo organismo di
rappresentanza di tutti i ragazzi
che frequentano le scuole superiori di Valtellina e Valchiavenna.
L’appuntamento con “La cena della legalità” è per venerdì
29 aprile - le iscrizioni sono già
aperte -, quando alle 19,30 nella
sede di via Carlo Besta del Pfp ci
si siederà a tavola per gustare un
menu, rigorosamente a base dei
prodotti di “Libera terra”, ingredienti che si producono su terreni sequestrati a mafiosi.
«La cena è stata resa possibile
grazie all’impegno del Pfp – ribadisce Agutoli -, dei suoi studenti e docenti di pratica professionale, Egidio Della Valle e
Giuseppe Maroni. Fondamentale è stato il contributo del Cpl
della Provincia di Sondrio (il
Centro per la legalità), una rete
di scuole, enti ed associazioni,
che ha lo specifico scopo di promuovere iniziative volte alla diffusione della cultura della legalità». Tant’è: «A margine della ce-
na, si parlerà dei prodotti di “Libera Terra” e sarò spiegato come
funzionano le cooperative che
recuperano terreni e beni sequestrati ai clan della mafia».
Si inizia con un antipasto a
base di patè di carciofi, affiancato a fior di bufala con ramato di
Puglia. Come prime portate, vellutata di lenticchie con il tarallo
e pennette al pomodoro di Siccagno, per concludere con un semifreddo alle arance di Sicilia
con cialda al miele millefiori.
«Ai partecipanti viene richiesto un contributo minimo di 15
euro, ridotto a 10 per gli studenti
– spiega il presidente della Cps -.
Del ricavato, una parte minore
(4 euro a persona), dovrebbe
servire per pagare una parte delle spese di trasporto del pullman
che ha portato a Malpensa gli
studenti valtellinesi che hanno
partecipato alla giornata di Libera a Messina». Manifestazione in ricordo delle vittime della
mafia, che si è tenuta lo scorso 21
marzo nella città siciliana. «La
parte rimanente dovrebbe invece essere donata a Libera. Dovremmo riuscire, grazie ad un
contributo del Cpl (oltre ad un
contributo economico della
Cps) a coprire gran parte dei costi, poi la collaborazione importantissima con il Pfp ci permette
di azzerare i costi per la cucina e
la sala». Per iscriversi - il termine scade il 26 aprile - è sufficiente inviare una mail all’indirizzo
[email protected] oppure mandare un messaggio alla
pagina Facebook della Cps.
D. Luc.
Angelo Vaninetti
Visite e laboratori
per scoprirne l’arte
L’iniziativa
Rivolta alle scuole di ogni
ordine e grado,è collegata
alla mostra in corso
“I colori della memoria”
Conoscere l’arte e un
testimone importante di quella
locale, come Angelo Vaninetti,
grazie alle visite guidate e laboratori aperti a tutti gli ordini di
scuole e collegati alla mostra “I
colori della memoria” che, fino
al 27 maggio, è allestita nella
Galleria di Palazzo Sertoli e nella
sede espositiva di Palazzo Sassi
de’ Lavizzari.
La proposta viene dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ed è curata dal servizio
educativo del MVSA (Museo
valtellinese di storia e arte). Nella visita guidata si osserveranno
i dipinti ad olio su tela, un corpus
coerente di opere che raccontano, attraverso una pittura solida
e materica, i colori e l’essenza di
una civiltà lontana, o perduta
nel tempo, ma presente nella
memoria collettiva. Le attività
educative sono rivolte alle scuole dell’infanzia, della primaria e
secondaria di I grado; alla visita
guidata può essere abbinato il
Un’opera di Vaninetti in mostra
laboratorio creativo differenziato in base all’età dei partecipanti dal titolo “Storie a colori”
della durata di 90 minuti, in cui
bambini e ragazzi saranno invitati ad attribuire dei colori ai loro ricordi, ad oggetti d’uso quotidiano, che gli sono cari o che caratterizzano l’ambiente che li
circonda, poi, con tempere e
pennelli, trasformeranno la loro
memoria in un dipinto ispirato
alle opere in mostra. È prevista
la gratuità per le prime dieci prenotazioni.
Info e prenotazioni: tel.0342
526269 – 526553.
C. Cas.
LA PROVINCIA
Sondrio 19
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
Condannati
per la truffa
al parroco
generoso
Caso Moira
Escluso
il movente
del denaro
Il Tribunale di Sondrio
Le indagini. La donna uccisa
per questioni legate ai figlioletti
Il suocero Enrico, reo confesso,
trasferito al carcere di Monza
RICCARDO CARUGO
A più di dieci giorni dall’omicidio di Moira Giacomelli,
i contorni del delitto cominciano
a farsi nitidi. I contorni, perché
sul fatto in sé di dubbi ce ne sono
sempre stati ben pochi, visto che
è stato lo stesso autore, la medesima sera, a confessare e a raccontare ai Carabinieri di aver ucciso
a coltellate la moglie del proprio
figlio scomparso da pochi mesi
per una malattia.
Accuse pesanti
Enrico Ferrari, 70 anni, è stato
arrestato e portato in carcere con
l’accusa di omicidio aggravato.
Rapporti molto tesi in famiglia,
come era emerso subito.Ma si era
pensato che tra gli ex suoceri e la
donna, che aveva 43 anni, ci fossero delle frizioni dovute anche a
motivi economici. Si era vociferato tra l’altro che la vittima, dopo
aver deciso di andarsene da Villa
1 Il pensiero
di non vedere
più i nipoti
ha fatto scattare
il raptus omicida
di Tirano con i due figli ancora
piccoli, avesse deciso di mettere
in vendita l’appartamento nella
casa dei Ferrari nella quale aveva
vissuto con il marito Simone fino
alla morte di quest’ultimo.
Gli accertamenti disposti dalla
Procura ed eseguiti dai Carabinieri hanno però permesso di appurare che Moira non avesse in
realtà mai manifestato alcuna intenzione di vendere quella casa.
Al contrario, si sarebbe interessata sul modo migliore per assicurarsi che la propria quota ereditaria finisse proprio ai bambini.
Moira aveva semplicemente
deciso di andarsene da Villa di
Tirano perché non andava d’accordo con gli ex suoceri. Da poco
era tornata a Sant’Anna, la frazione di Sondrio dove abita sua madre, portando ovviamente con sé
i figli.
Causa scatenante
Sarebbe stato proprio questo a
scatenare l’ira cieca dell’ex suocero che, quel venerdì sera, al culmine dell’ennesimo litigio, ha afferrato un normalissimo coltello da
cucina per colpire ripetutamente
al torace la donna, approfittando
del fatto che fosse tornata a Villa
a prendere dei vestiti. Agli inquirenti ha spiegato che non soppor-
La sentenza
Sette e tre mesi
di reclusione
per il raggiro
a don Amedeo
Enrico Ferrari trasferito ieri mattina al carcere di Monza per i suoi problemi di salute
tava l’idea che la nuora gli impedisse di vedere i nipoti, emanazione vivente del figlio Simone che
pochi mesi prima era scomparso.
Enrico Ferrari non ha mai fatto niente per tentare di sottrarsi
alle proprie responsabilità né per
alleviare la propria posizione. Dopo aver perso un figlio ed essersi
macchiato di un delitto terribile,
è precipitato in un profondo stato
di depressione, come accertato
anche dalla perizia medica disposta dal gip Carlo Camnasio.
Ieri mattina l’indagato è stato
trasferito dal carcere di Sondrio
a quello di Monza, più attrezzato
per vigilare ventiquattro ore su
ventiquattro su un uomo affetto
non soltanto gravemente depresso, ma anche affetto da problemi
di cuore.
Lastra di roccia sulla strada
Isolati i gestori dell’Edelweiss
Lanzada
L’allarme nel tardo pomeriggio
di domenica: fortunatamente
nessuno stava transitando
sulla comunale per Franscia
Una lastra di roccia è
precipitata a valle, nel tardo pomeriggio di domenica, lungo la
strada comunale per Franscia,
fra la zona della Bagnada e Valbrutta, scaricando sulla carrozzabile dieci metri cubi di materiale che hanno travolto anche la
linea della Telecom.
«Ancora una volta ci è andata
bene, perché in quel momento,
non passava nessuno – precisa
Marco Negrini, sindaco del posto -, del resto è molto difficile
garantire la piena sicurezza del
tracciato, tanto più in questo caso, in cui neppure le reti paramassi sarebbero, probabilmente, riuscite a scongiurare l’acca-
Le rocce franate sulla strada hanno travolto anche la linea Telecom
duto, proprio perché a staccarsi
è stata una lastra intera, difficile
da contenere».
Erano circa le 18.30 di domenica quando è scattato l’allarme.
«L’assessore Francesco Nana, insieme ai tecnici comunali,
- dice il sindaco – si è subito portato sul posto, ma, vista la situazione, e sentiti il geologo e i referenti dello Ster (Servizio territoriale di Sondrio) si è preferito
non procedere allo sgombero
della strada e posizionare, invece, la segnaletica utile ad avvisare dell’interruzione della carreggiata. Oggi pomeriggio, infatti, (ieri, per chi legge, nda), sempre i tecnici comunali, unitamente al geologo e ai colleghi
dello Ster di Sondrio, stanno effettuando il sopralluogo per meglio capire l’entità del pericolo,
se ancora esiste. Dopodichè,
Rubavano champagne
Presi i ladri dell’iper
Sapevano perfettamente di avere a che fare con
una persona estremamente generosa che, nel dubbio, avrebbe
comunque messo mano al portafoglio. E ne hanno approfittato.
Per questo due uomini residenti nelle Marche sono stati
condannati per truffa. La pena
più severa è quella a cui è stato
condannato Vincenzo Di Maso: 7 mesi di reclusione e 300 euro di multa. Tre mesi di reclusione e 150 euro di multa, invece,
per Alexandru Catalin Manolache.
Tutto risale al gennaio del
2001. Di Maso e Manolache,
classe ’81 il primo, dell’85 il secondo, avevano contattato don
Amedeo Folladori, parroco di
Delebio e Andalo, fingendo di
essere dei parrocchiani e di aver
bisogno urgente di denaro per
essere rimasti coinvolti in un incidente stradale, in realtà mai
verificatosi. I due sono riusciti
così a incassare due versamenti
a distanza di pochi giorni, uno da
480 euro e l’altro da 513, entrambi su una carta poste pay. A Di
Maso, che risiede a Civitanova
Marche, in provincia di Macerata, ma originario della provincia
di Foggia, è stata contestata anche la recidiva.
Due immigrati provenienti dalla Romania e residenti nel Comasco sono stati
condannati ieri dal giudice
Antonio De Rosa per i furti
messi a segno il 5 e il 17 settembre del 2013 al centro commerciale Fuentes di Piantedo.
Per Dumitru Suraj Florea, del ’77, la condanna è di 5
mesi e 150 euro di multa con la
condizionale. Più pesante la
sentenza a carico di Bogdan
Daniel Bejanaru, dell’86: 2
anni e 3 mesi di reclusione e
400 euro di multa.
I due avevano escogitato un
sistema per eludere i controlli
antitaccheggio e rubare bottiglie di champagne e whisky
dagli scaffali dell’ipermercato: mettere il tutto in un trolley, a sua volta rubato, e far
passare la valigia dalla zona
del bar. Ma sono stati scoperti
e a loro carico è stata formalizzata l’accusa di furto aggravato.
procederemo con lo sgombero
della strada e la messa in sicurezza del versante».
Solo pochi giorni fa, in consiglio comunale, era stato annunciato l’inserimento, nel bilancio
di previsione del 2016, di
200mila euro per la messa in sicurezza di un tratto del tracciato
per Franscia dove peraltro «i lavori, lungo la carrozzabile, sono
stati già avviati in passato – precisa Negrini – e, questa, costituisce un’ulteriore tranche. Solo la
scorsa settimana, del resto, la
ditta incaricata ha effettuato un
sopralluogo per meglio capire
dove andare a concentrarsi, in
questa fase. Anche se, ripetiamolo, si tratta di una strada lunga, che corre per lo più nella roccia, non è facile garantirla come
sicura al 100%». Fortunatamente, essendo domenica, giorno in
cui le cave della zona non lavorano, ed essendo brutto tempo, la
strada non era trafficata, tant’è
che, a Franscia, non si segnalano
persone isolate, salvo i gestori
dell’albergo Edelweiss, in queste
ore tagliati fuori a livello di collegamenti, sia come viabilità, sia
via cavo.
Ponte guarda le stelle
E prepara la “Risciada”
Elisabetta Del Curto
Ponte in Valtellina
Riuscita la serata dedicata
all’osservazione astronomica
mentre domani si disputa
la kermesse lungo le strade
Una sessantina di
persone ha preso parte a “Ponte in fiore sotto le stelle”, serata all’Osservatorio astronomico Piazzi promossa dall’associazione astrofili Valtellinesi
insieme alla biblioteca comunale Libero Della Briotta all’interno di “Ponte in fiore”.
A tenere la conferenza era
l’astronomo Walter Ferreri
dell’Inaf di Torino che ha relazionato sul cielo visto fino dall’antichità.
«La manifestazione è iniziata con la cena preparata dalla
Pro San Bernardo – spiega il
direttore dell’Osservatorio,
Rino Vairetti –. Poi c’è stata la
conferenza seguita dalla visita
all’Osservatorio. I visitatori
hanno molto apprezzato». In
programma altre visite che si
possono prenotare al 3355942062. Info su www.osservatorio.piazzi.it.
Intanto un nuovo appuntamento si profila: “La risciada”
in programma domani sera, la
camminata oppure, a scelta, la
corsa lungo le strade acciottolate (“risc”) del paese.
La manifestazione alla
quinta edizione, avrà una partenza alle 17 dal campo sportivo e si concluderà con la cena
per gli iscritti alla corsa alle 20.
L’iniziativa è curata dall’amministrazione comunale
in collaborazione con la Protezione civile presente lungo il
percorso e con l’associazione
PromuoviPonte che si occupa
della cena. Il ricavato sarà devoluto ad Alomar onlus. Info e
iscrizioni al 338-4552497,
mail [email protected] oppure fox 0342-482902.
C.Cas.
Sondrio 21
LA PROVINCIA
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
Originale, colorato, profumato
Ad Albosaggia fiorisce il baratto
L’iniziativa. Un successo la prima di “Dammi una rosa... ti do un tulipano...”
Lo scambio di semi, piantine, talee, bulbi è molto piaciuto e sarà riproposto
ALBOSAGGIA
A scuola, al cimitero
o in chiesa più sicuri
con la tangenzialina
Poggiridenti
Ammonta a 65mila euro
il secondo lotto, cui dovranno
esserne aggiunti – in seguito,
per il terzo - altri 50mila
DANIELA LUCCHINI
Buona la prima: “Dammi una rosa... ti do un tulipano...”
ha colpito nel segno, raccogliendo
l’interesse di un pubblico assolutamente eterogeneo, per età, per
gusti e per proposte rigorosamente “green”.
Promosso dalla Fondazione
Albosaggia, ma nato dall’idea di
Roberta Foppoli, che abita nel
paese orobico, lo scambio di semi,
piantine, talee, bulbi e fiori ha richiamato sabato pomeriggio oltre
una cinquantina di persone nell’area esterna alla biblioteca: ciascuno ha portato con sè vasetti e
bustine di sementi, e con la complicità del passaparola e del pollice verde già si pensa di ripetere
l’iniziativa che ha debuttato quest’anno, alla quale hanno partecipato anche i giovani disabili dello
Spa-H, il servizio loro rivolto attivato dalla Fondazione nel settembre del 2014.
Dalle erbe officinali – menta,
basilico, salvia – ai classici fiori da
bordura, nonché piante rampicanti. E ancora: castagne, lenticchie di montagna, il grano saraceno, piante di aloe, l’helleboro – la
vera stella di Natale -, semi di arachide. Ma anche semi arrivati da
molto lontano: sui tavoli posizionati all’aperto, molto ammirati
per la loro bellezza, semi di ricino,
portati da una cittadina di Sondrio, ricevuti in dono dal padre, di
L’iniziativa promossa dalla Fondazione Albosaggia si è svolta nel piazzale antistante la biblioteca
ritorno da un viaggio in Africa.
Al lavoro anche un gruppo di
bambine che, utilizzando carta e
pennarelli, si sono prodigate a
creare delle bustine artigianali
dove riporre i semi, che ognuno ha
scelto e portato a casa.
Insieme – questo era l’obiettivo
del pomeriggio – ci si è scambiati
e regalati qualcosa per rendere più
bello e ricco chi il giardino, chi il
balcone, chi invece il proprio orto.
Il tutto senza spendere nulla:
come si faceva un tempo, con il
baratto. Ma l’iniziativa ha dato
anche la possibilità di confrontar-
si su consigli o pratiche da adottare. È il caso ad esempio di Beatrice Martelli, che, insieme al marito, ha messo a disposizione una
serie di semi di mais della nostra
tradizione contadina: il mais di
Lanzada, quello nero della zona di
Arquino, della Valgerola.
«Un hobby che condividiamo
io e mio marito, anche perché il
mais è facile da coltivare. Da un
seme nasce una pianta, che sicuramente produce una pannocchia. Ho ereditato dei terreni da
mio padre ad Arquino – racconta
Beatrice –, dove abbiamo piantato
queste varietà di mais». Una passione che si trasforma in altrettanti tipi di farine: «Abbiamo
comperato un piccolo mulino,
strumento fatto arrivare dalla
Germania e maciniamo il mais
facendo farina per noi». Fondamentale, nel reperire queste varietà, avere incontrato sul territorio persone che condividono la
stessa passione e che hanno preservato i semi. Insomma, nata come una scommessa, “Dammi una
rosa... ti do un tulipano...” guarda
già al futuro. Della serie, chi semina, raccoglie!
Più sicurezza a Poggiridenti grazie a quella che il sindaco ribattezza la «tangenzialina» pedonale all’interno del
paese.
È questo uno degli interventi
inseriti nel bilancio di previsione del 2016, approvato nell’ultimo consiglio comunale con
l’astensione della minoranza,
in prosecuzione di un’opera già
partita lo scorso anno, che prevede il collegamento fra il municipio di Poggiridenti al Piano
con il plesso scolastico e, in futuro, anche con la zona di via
Masoni Superiore fino al ponte
sul torrente Rogna.
«Il progetto prevede il completamento di quanto avviato
con la predisposizione di questa “tangenzialina” unicamente pedonale che eviterà ai cittadini di passare per le strade
trafficate e strette. Il percorso spiega il sindaco Giovanni
Piasini - taglierà fuori, infatti,
la strettoria di via Gandoni, garantendo condizioni di maggiore sicurezza ai cittadini che
si dirigono alla chiesa, alla
scuola oppure al cimitero».
Il progetto contempla anche
la posa dell’illuminazione pubblica lungo il sentiero e nel nuovo parco verde, di fianco alla
scuola, che sarà servito da impianto di irrigazione. Oltre ad
un’area di svago e relax con
panchine, in questo spazio verrano montati anche giochi per i
bambini che potranno, dunque, divertirsi in un luogo protetto.
«Daremo corso all’intervento in tempi rapidi – prosegue il
sindaco – per dotare il paese di
una viabilità pedonale interna
e sicura anche di notte, visto
che il sentiero sarà illuminato
anche durante le ore notturne».
Nel programma non mancano anche le asfaltature, opere di
“routine” potremmo dire, ma
apprezzate dalla cittadinanza.
Entro la fine di aprile si asfalteranno alcuni tratti di strade e
parcheggi pubblici: via Pila verrà interamente asfaltata, mentre in via Stazione lo saranno i
due parcheggi pubblici e un
tratto di strada. Saranno interessati i tratti più danneggiati
della banchina stradale lungo
la statale 38 dal marciapiede di
via Pignotti a quello in prossimità di via Masoni. Nuovo tappetino d’asfalto anche per la
piazzola ecologica in località
Muranici.
«In un secondo tempo, compatibilmente con le risorse che
riusciremo a recuperare per gli
allacci alla rete gas – conclude
Piasini – si procederà ad asfaltare alcuni tratti di strade di
Poggi Alto, di via Dosso e Garzeda. Proseguono anche i lavori di
sostituzione della segnaletica
verticale dove non rispetta le
norme del codice della strada».
Clara Castoldi
Antincendio
Piccoli volontari
tra le ramaglie
Lanzada
Al grido di “qua è meglio
che a scuola!”
i bambini all’opera
lungo la ciclabile
Giornata memorabile quella vissuta, sabato scorso,
dai 63 alunni delle scuole Elementari di Lanzada, che hanno avuto l’opportunità di conoscere, da vicino, uomini e
mezzi dell’Antincendio Boschivo del posto e, insieme, testare sul campo la loro attività.
Sì, perché Antonio Sertore, presidente del sodalizio,
unitamente a dodici dei quattordici volontari di cui dispone, hanno atteso i bambini al
centro sportivo di Pradasc, di
buon mattino, per spiegare loro, dapprima, l’attività dell’associazione, e, poi, accompagnarli e assisterli nella giornata di pulizia del territorio.
«A presentare l’attività del
Gruppo ai bambini, accompagnati dalle loro insegnanti –
spiega Andrea Nana, assessore comunale a Lanzada, presente alla giornata di pulizia -,
è stata Anastasia Caldirola,
unica donna membro del nostro Antincendio Boschivo,
dopodiché, ci siamo portati
tutti sulla pista ciclabile Lanzada-Vassalini, sopra il bacino
Enel, per la pulizia dalle ramaglie e dagli infestanti di quel
tratto di pista. Noi adulti abbiamo provveduto al taglio
delle ramaglie, mentre i bambini si sono dati un gran daffare nella raccolta e nell’accatastamento. Sono stati molto
bravi, ordinati e solleciti. Hanno lavorato formando delle catene, dando, così, prova di
grande efficienza. Probabilmente, l’idea di fare qualcosa
di utile per il paese, per l’ambiente, e all’aria aperta, li ha
conquistati».
Al grido di “qua è meglio che
a scuola!”, infatti, i bambini
hanno dato il meglio in questa
attività manuale e pratica a
sfondo ecologico, tant’è che,
alle 10.30, già erano piuttosto
affamati e i volontari hanno distribuito loro succo di frutta
con merendina.
«Abbiamo continuato a lavorare fino alle 11.15 – assicura
Lezione speciale sabato scorso per 63 bimbi della primaria di Lanzada
Nana -, poi, ci siamo trasferiti
tutti in sede, nel magazzino di
via Palù, dove, ad attenderci
c’erano Marco Negrini, sindaco del posto, e Cristian Nana, assessore all’urbanistica. Il
sindaco si è complimentato
con gli scolari per l’ottima riuscita della “lezione” sul campo,
invitandoli a considerare l’importanza di tutelare e difendere il territorio e, da grandi,
chissà, entrare anche nelle fila
dell’Antincendio Boschivo. Di
cui è stato spiegato ai piccoli,
con tanto di prove pratiche, il
funzionamento di alcuni strumenti, quali le lance utilizzate
per spegnere gli incendi, mentre, al termine, sono state donate loro, dal Comune, le magliette ecologiche con sopra
scritto “Curiamo la nostra valle”, e dal Gruppo Anticendio, il
cappellino del medesimo».
L’indomani, domenica, i volontari dell’Antincendio Boschivo e quelli del Gruppo Alpini di Lanzada, guidati da
Fernando Bardea, si sono
spesi al massimo nella consueta pulizia del sentiero di mezza
costa che, da Moizi porta a Tornadri, mentre risale all’ultimo
fine settimana di marzo, l’analogo intervento di pulizia condotto dai volontari del Mato
Grosso nella valle Caurga, da
via Ronchetti verso Ponte, e a
ieri mattina la pulizia del Lanterna, da parte dei Pescasportivi Valmalenco, a partire dal
Ponte di Vetto.
Elisabetta Del Curto
Una pulizia in anticipo
Caspoggio. Per il maltempo che ha reso scivolosa la pista
della “Costera”, attorno alla seggiovia di Caspoggio, i volontari
della Protezione Civile Ana del paese, hanno dirottato l’intervento di pulizia lì programmato per la giornata di domenica
sul sentiero che dalla Curada porta a Curnasc. Queste operazioni di pulizia, condotte in tandem con la Comunità Montana
di Sondrio, in realtà erano in calendario per il 30 aprile, ma
sono state anticipate, appunto, causa meteo.
Per i volontari, le donne della Protezione Civile hanno, poi,
preparato un ottimo brasato e, in mattinata, venduto tutte
le “calancole”, simbolo del “Telefono Azzurro”, in via don Gatti
e sul sagrato della chiesa. E. Del.
LA PROVINCIA
22 Sondrio
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
In Valle gli elettori
snobbano il voto
Alle urne in 31mila
Il referendum. Affluenza al 21,4%, peggio solo Bolzano
Dazio oltre la media nazionale, Castello dell’Acqua al 10%
Capoluoghi di mandamento sopra il dato provinciale
MONICA BORTOLOTTI
Più di trentuno mila
votanti - precisamente 31.158, il
21,47% dei 145mila aventi diritto, dei quali 24mila hanno scelto
il sì -, per una percentuale che è
rimasta di dieci punti sotto la
media nazionale - 31,2% l’affluenza definitiva tra Italia ed
estero- e di nove sotto quella
lombarda - 30,46% - e che è la seconda più bassa in Italia, solo
dietro a Bolzano dove alle urne è
andato il 17,61%.
Si è chiusa così in provincia di
Sondrio la partita del referendum sulle trivelle.
Il dettaglio
In un quadro generale di disinteresse ed astensionismo, ci sono alcuni dati che spiccano. Innanzitutto la conferma di quanto accaduto anche in occasione
del referendum sull’acqua pubblica nel 2011: allora come adesso l’affluenza fu di 10 punti inferiori alla media. In Valtellina e
Valchiavenna non si raggiunse il
quorum fermandosi al 48% nonostante la rilevanza del tema.
Ai due lati estremi dell’asticella dei votanti si pongono due
piccole realtà: Dazio spicca per
1 Anche nel 2011
per il quesito
sull’acqua pubblica
restammo 10 punti
sotto il dato italiano
l’affluenza più elevata con il
38,48% degli aventi diritto al voto, Castello dell’Acqua è invece il
Comune dove l’affluenza è stata
più bassa con il 10,83%.
Per quanto riguarda i capoluoghi di mandamento si attestano tutti di due o tre punti percentuali sopra la media provinciale. A guidare ci sono Tirano
con il 24,33% e Morbegno con il
24,32%, subito dietro Sondrio
con il 23,45%, Bormio con il
23,34 e a chiudere Chiavenna
con il 21,55%.
Nel quadro delle curiosità si
inserisce il risultato di Livigno
che con il 31% è perfettamente
in linea con la media nazionale e
dove probabilmente ha pesato
l’appello leghista al voto. Un appello che non ha avuto alcun peso, invece, a Buglio in monte, il
paese del segretario provinciale
del Carroccio, dove alle urne è
andato solo il 12% degli aventi
diritto. Appena sotto la media
nazionale il 31% di Bema dove
potrebbe aver pesato la battaglia
sulle bollette dell’acqua di questi
ultimi mesi.
Le curiosità
Molto silenzio intorno al referendum alla vigilia, in parte anche sui social network, novella
piazza di discussione politica e
non, la chiusura dei seggi ha portato ad un generale risveglio delle coscienze.
Tanti i commenti sulle bacheche facebook degli appassionati di cose politiche in provincia, molti gli scontri tra fazioni, i
ragionamenti sul peso dei partiti nella consultazione popolare in una provincia a fortissima vocazione leghista, l’appello del
Carroccio non ha impedito a
Valtellina e Valchiavenna di essere cenerentole di Lombardia e
d’Italia in quanto ad affluenza - e
sulle dinamiche all’interno del
partito di governo, il Pd diviso,
qui come altrove, tra astenuti,
votanti «sì» e «no».
La voce ufficiale dei partiti in
provincia rimasta silenziosa alla
vigilia dell’appuntamento con le
urne lo è anche nel dopo voto.
Nessun commento, nessuna
presa di posizione.
I comitati
Poco più di 31mila votanti alle urne domenica per il referendum sulle trivelle FOTO GIANATTI
Chi invece parla sono coloro che
hanno fatto campagna elettorale referendaria, a partire dal comitato provinciale di Possibile
che aveva messo al 10% dell’affluenza in Valtellina e Valchiavenna la soglia di soddisfazione
e che quindi, nonostante tutto, è
confortato dal 21% raggiunto.
«Il famoso 40% del Pd di Renzi alle ultime elezioni europee
corrispondeva a 11 milioni di voti, al referendum hanno votato
15 milioni di italiani - dicono
-.L’aspetto interessante del referendum è proprio questo: non si
dà rilievo ai partiti o ai nomi dei
candidati, ma ai temi ed ai cittadini-elettori. Da qui si può ripartire con fiducia. In tutta la provincia iniziamo da oggi a costituire il Comitato per il no al referendum di ottobre sulla riforma
costituzionale».
La provincia di Sondrio è seconda in Italia per l’affluenza più bassa. Peggio solo Bolzano col 17% FOTO GIANATTI
LA PROVINCIA
23
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
I risultati
Percentuale
votanti
Voti
%
Non valide
%
Percentuale
votanti
Voti
%
Non valide
%
Referendum
Albaredo per San Marco
17,19
34
80,95
8
19,05
3
4
Mazzo di Valtellina
16,29
100
75,19
33
24,81
1
3
Albosaggia
18,55
355
75,58
121
25,42
1
2
Mello
12,08
56
62,92
33
37,08
3
-
Andalo Valtellino
28,34
104
84,55
19
15,45
-
2
Menarola
-
-
-
-
-
-
-
Aprica
16,40
169
82,04
37
17,96
1
2
Mese
20,27
226
77,13
67
22,87
2
-
Ardenno
21,65
447
80,54
108
19,46
9
7
Montagna in Valtellina
21,29
434
81,12
101
18,88
6
6
Bema
31,03
24
68,57
11
31,43
1
-
Morbegno
24,32
1.857
79,84
469
20,16
26
18
Berbenno di Valtellina
17,30
452
78,75
122
21,25
6
5
Novate Mezzola
22,65
270
81,33
62
18,67
3
5
20
5
71,43
2
28,57
-
-
Sì
No
Voti
Voti
%
No
%
Sì
Bianzone
18,11
140
77,78
40
22,22
5
3
Pedesina
Bormio
23,35
586
78,34
162
21,66
11
5
Piantedo
19,11
150
77,32
44
22,68
3
2
Buglio in Monte
12,46
136
66,02
70
33,98
2
2
Piateda
15,65
200
70,42
84
29,58
2
4
Caiolo
17,23
121
81,76
27
18,24
2
1
Piuro
25,37
323
81,36
74
18,64
2
4
Campodolcino
21,41
137
78,29
38
21,71
1
2
Poggiridenti
20,30
253
79,31
66
20,69
1
1
Caspoggio
25,16
184
63,23
107
36,77
2
7
Ponte in Valtellina
22,26
335
80,53
81
19,47
4
4
Castello dell’Acqua
10,83
39
75
13
25
-
5
Postalesio
23,80
96
78,05
27
21,95
1
-
Castione Andevenno
16,20
166
82,18
36
17,82
1
3
Prata Camportaccio
22,08
403
80,28
99
19,72
3
4
30,16
48
68,57
22
31,43
2
1
Cedrasco
23,16
62
72,94
23
27,06
-
-
Rasura
Cercino
22,93
94
70,15
40
29,85
-
2
Rogolo
27,16
97
83,62
19
16,38
-
-
Chiavenna
21,55
989
79,12
261
20,88
15
9
Samolaco
18,34
319
75,77
102
24,23
5
2
Chiesa in Valmalenco
19,36
304
76,77
92
23,23
2
8
San Giacomo Filippo
26,68
72
83,72
14
16,28
-
1
Chiuro
23,42
372
78,15
104
21,85
2
3
Sernio
22,04
65
80,25
16
19,75
3
-
Cino
29,69
72
84,71
13
15,29
2
-
Sondalo
25,62
658
75,98
208
24,02
8
14
Civo
19,54
122
70,93
50
29,07
3
4
SONDRIO
23,45
3.199
81,65
719
18,35
46
35
Colorina
16,30
136
75,14
45
24,86
1
Spriana
19,54
11
64,71
6
35,29
-
-
21,40
637
79,03
169
20,97
9
4
Cosio Valtellino
22,46
778
82,07
170
17,93
10
7
Talamona
Dazio
38,48
105
78,36
29
21,64
2
1
Tartano
18,99
14
45,16
17
54,84
2
1
Delebio
22,39
430
83,82
83
16,18
5
4
Teglio
14,12
400
78,74
108
21,26
1
9
Dubino
19,33
386
74,23
134
25,77
6
6
Tirano
24,33
1.341
77,02
400
22,98
25
12
Faedo Valtellino
11,47
41
83,67
8
16,33
1
2
Torre di Santa Maria
14,43
65
70,65
27
29,35
-
3
Forcola
16,16
68
68,69
31
31,31
4
4
Tovo di Sant’Agata
17,85
68
76,40
21
23,60
2
4
Fusine
22,77
83
75,45
27
24,55
-
-
Traona
21,97
385
85,37
66
14,63
3
2
Gerola Alta
23,48
30
85,71
5
14,29
-
-
Tresivio
22,69
291
78,65
79
21,35
5
2
Gordona
16,02
170
70,83
70
29,17
5
2
Val Masino
18,85
94
68,12
44
31,88
4
-
Grosio
15,80
421
73,22
154
26,78
8
9
Valdidentro
21,08
546
81,01
128
18,99
11
9
Grosotto
18,59
187
79,24
49
20,76
3
4
Valdisotto
20,49
452
81,44
103
18,56
9
3
Lanzada
21,87
150
64,66
82
35,34
5
6
Valfurva
18,16
316
80,41
77
19,59
5
3
Livigno
31,23
1.154
85,61
194
14,39
12
12
Verceia
27
182
78,11
51
21,89
4
2
Lovero
19,06
72
72
28
28
1
1
Vervio
30
38
71,70
15
28,30
1
-
Madesimo
23,07
74
73,27
27
26,73
1
-
Villa di Chiavenna
27,18
161
77,03
48
22,97
4
5
2
Villa di Tirano
19,57
364
78,28
101
21,72
4
7
Mantello
26,36
102
75
34
25
7
LA PROVINCIA
27
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
Tirano e Alta Valle
Maxi intervento a favore dei coltivatori
Sul conoide l’impianto di irrigazione
Richieste accolte. Un’opera da 600mila euro che la Comunità montana reperirà con un mutuo
Un ’esigenza sempre più sentita, visti l’innalzamento delle temperature e le estati siccitose
TIRANO
CLARA CASTOLDI
Maxi intervento a sostegno della frutticoltura
quello che la Comunità montana di Tirano ha inserito nel
bilancio di previsione del
2016: la realizzazione dell’impianto di irrigazione che va a
coprire zone dove attualmente non c’è, per una spesa complessiva di 600mila euro.
In particolare l’area dove si
interverrà è quella del cosiddetto conoide sopra Tirano.
Richieste dal comparto
«L’opera prevede il completamento della rete esistente nella parte alta della frazione tiranese di Cologna e di Sernio –
spiega l’assessore ai lavori
pubblici Alan Delle Coste -.
Qui l’impianto non c’era, inoltre occorrono modifiche per
far fronte alle criticità di quello vecchio».
«Da tempo si parla di quest’opera che va incontro alle
necessità dei frutticoltori che
devono bagnare i frutteti.
Un’esigenza sempre più sentita, visto l’innalzamento delle
temperature negli ultimi anni
e le estati particolarmente sic-
citose». L’opera , comporta un
costo di 600mila euro di fondi
che l’ente comprensoriale reperirà con un mutuo, acceso
peraltro da parecchi anni.
Innovazione tecnologica
«Ci è sembrato di dover partire in fretta con quest’operazione sia a fronte di un mutuo
già presente che per le richieste del comparto agricolo –
prosegue l’assessore -. L’intervento prevede anche un’innovazione tecnologica, perché in
questi nuovi comizi verrà predisposta un’irrigazione non
più a “spruzzino”, ma con
un’ala gocciolante che consente di risparmiare volume
d’acqua ed estendere la superficie coperta».
«Verrà realizzata una presa
sul torrente Valchiosa la per
captazione dell’acqua. Se rimarranno altri fondi, si interverrà su altri comizi di Sernio
e Cologna che hanno un problema di adduzione dell’acqua».
Relativamente al provvedimento complessivo che sta seguendo da vicino (essendo anche cittadino di Sernio), il vicepresidente della Cm Seve-
Intervento importante legato a un impianto di irrigazione destinato alla zona sopra Tirano
rino Bongiolatti è fiducioso:
«Si tratta di un’importante
opera di completamento della
zona alta del conoide con
enormi vantaggi operativi
grazie alle tecnologie applicate».
Restando in ambito territoriale, l’ente mandamentale ha
intenzione di portare avanti
alcune opere di messa in sicurezza idrogeologica.
La più importante – del costo di un milione di euro fi-
Parco San Michele, un’area che piace
Nuovo look per facciate e serramenti
Tirano
Proposta all’amministrazione
sulla zona verde frequentata
con l’obiettivo di renderla
ancora più accogliente
Diventa sempre più
bello e accogliente il parco san
Michele, l’area verde attrezzata
di proprietà del Comune che
rappresenta una valvola di sfogo
per la comunità di Madonna di
Tirano, sia per gli studenti delle
scuole, che per i bambini piccoli
che con le mamme al pomeriggio lo frequentano, sia per i disabili della cooperativa san Michele che sentono “proprio”
questo luogo a un passo dal palazzo omonimo.
Proprio dalla società cooperativa sociale san Michele è arrivata all’amministrazione comunale una proposta: quella di effettuare un intervento di decorazione delle facciate esterne
con motivi vegetali e animali,
pitturare i serramenti esterni
del chiosco, nel quale sono stati
ricavati sia i bagni pubblici che
un locale di servizio utilizzato
come deposito e ripostiglio.
Un’idea che è piaciuta al Comune, che ha deliberato l’autorizzazione affinché la proposta
venga concretizzata. «L’intervento verrà effettuato a cura e
spese della cooperativa – si legge
nella delibera di giunta -, consente di sviluppare percorsi innovativi di comunicazione e di
Giornata in ricordo di Chicco Longo
Obiettivo l’acquisto di un defibrillatore
Valfurva
Ritorna sabato l’evento
dedicato al finanziere
scomparso il 28 aprile 2010
durante un’esercitazione
Andranno a finanziare innanzitutto l’acquisto di un
defibrillatore per il rifugio
Branca in alta Valfurva i soldi
donati durante la giornata in
ricordo di Chicco Longo, il finanziere del Soccorso Alpino
della Guardia di Finanza di
Bormio deceduto sei anni fa, il
28 aprile 2010, a causa di un
malore improvviso durante
un’esercitazione in alta montagna, nella zona del rifugio Pizzini sui monti della Valfurva.
Da allora i suoi colleghi e
amici, assieme alla moglie Patrizia e alla sua famiglia d’origine, tutti gli anni tornano sulle
cime tanto amate da Chicco.
Dal 2014, dall’idea di ritrovarsi insieme, è nata quella di
organizzare una manifestazione aperta a tutti, un’escursione
con gli sci d’alpinismo o con le
ciaspole, unitamente a un
pranzo e un momento di ricordo, per fare anche un gesto concreto di solidarietà che potrebbe salvare la vita ad altri.
Quest’anno l’invito è per sabato con il ritrovo al rifugio ai
Forni alle 7.30, la partenza verso il rifugio Pizzini per ritrovarsi successivamente per la
santa messa a mezzogiorno al
centro La Fonte.
Di seguito pranzo ed estrazione dei premi della lotteria.
Le iscrizioni (20 euro gli adulti,
15 i bambini) si ricevono entro
giovedì all’Unione Sportiva
Telecamere
in arrivo
Più sicurezza
nei comuni
L’iniziativa
Stanziati 300 mila euro
per dotare il territorio
di strumenti in grado
di leggere le targhe delle auto
Trecentomila euro per
la videosorveglianza nel Tiranese. Questa la cifra stanziata dalla
Comunità montana per dotare
di telecamere il territorio dei dodici Comuni del mandamento.
«L’idea è quella di installare
una ventina di telecamere in
prossimità dei varchi principali
– spiega l’assessore ai lavori pubblici Alan Delle Coste -. Ci sarà la
possibilità di leggere le targhe e
attraverso il software fare l’incrocio dei dati fra le località. Si
tratta di capire dove posizionare
questi cervelloni in cui convoglieremo i dati, presumibilmente nei Comuni già provvisti di
polizia locale».
L’intervento rappresenta la
prima parte del progetto che coprirà inizialmente gli ingressi
più trafficati al Tiranese (da Teglio a Grosio per intendersi, lungo la statale) per andare a interessare con un altro capitolo di
risorse che andranno reperite
anche gli accessi secondari.
«Avremo nel giro di breve
tempo un preventivo – aggiunge
Delle Coste –, da condividere
con i Comuni per decidere i punti che dovranno essere controllati».
nanziato dalla Regione - riguarda la roggia dei Mulini fra
Tovo e Lovero.
«Attualmente questa roggia, che raccoglie le valli laterali da Tovo a Mazzo scendendo, scarica le acque a Lovero –
conclude Delle Coste -. L’intervento eviterà che arrivino
grossi volumi d’acqua fino a
Lovero, ma sul territorio di
Tovo verrà fatto un attraversamento che immetterà l’acqua direttamente nell’Adda.
Alcuni tratti di roggia, ora
stretti, verranno risagomati in
modo da evitare il rischio di allagamenti in caso di eventi
meteorologici eccezionali».
Previsti, infine, alcuni interventi più piccoli fra Tovo e
Lovero, per 150mila euro che
risalgono a risparmi della Legge Valtellina, nella Val Maggiore a Villa di Tirano per
120mila euro euro, nel versante terrazzato di San Giacomo
di Teglio per 100mila euro.
interconnessione sia con il territorio sia con la componente
sociale della cittadinanza, grazie
all’azione di persone disabili
che, operando all’interno della
cooperativa, provvederanno all’esecuzione delle decorazioni».
Va ricordato che all’interno
del parco san Michele lo scorso
anno è stato inaugurato il parco
giochi inclusivo da parte della
Pro loco grazie ai fondi raccolti
con il “Cuore di Tirano”, la rassegna di iniziative natalizie. Nel
parco giochi sono stati collocati
giochi adatti anche ai portatori
di handicap, che possono divertirsi in uno spazio verde vicino a
tanti altri bambini.
Progetto per ragazzi
Confortola coinvolto
C.Cas.
Bormiese, le Pro loco di Valdidentro o di Valdisotto, il consorzio Tourisport di Valfurva.
Possibilità, con un supplemento di 3 euro, di iscriversi anche
sabato mattina direttamente al
centro La Fonte.
Finora la manifestazione ha
permesso nel 2014 di acquistare un defibrillatore da posizionare al rifugio Pizzini e di formare alcuni rifugisti con il corso del progetto PAD (Public
Access Defibrillation, pubblico
accesso alla defibrillazione),
mentre l’anno scorso sono stati
dotati di defibrillatori sia il rifugio Ai Forni che il Casati, oltre a garantire la formazione
per l’utilizzo dell’apparecchiatura.
D.Gur.
ta da Marco Confortola, che
supporta la Sunkoshi Boarding
School, una scuola nelle montagne selvagge nepalesi nel distretto di Sindupalchowck, zona
dell’epicentro del terremoto.
Duecento bambini frequenUn aiuto concreto alle tano questa scuola e studiano
popolazioni nepalesi lo scorso nelle baracche di lamiera. I fonanno colpite duramente dal ter- di serviranno per la ricostruzioremoto proprio quando l’alpini- ne del nuovo edificio. Molteplici
sta di Valfurva Mari progetti che l’assoco Confortola era
ciazione “Finale for
impegnato nella
Nepal” porta avanti
conquista del Dhaugrazie alla benefilagiri.
cenza di aziende e
Confortola dovolontari: ricostruvette rinunciare alla
zione di scuole, supvetta, ma portò nel
porto a case famicuore i visi dei tanti
glia, pulizia di senbambini incontrati
tieri e villaggi rurali.
e la miseria di quella Progetto per il Nepal
In questo conteterra martoriata. Ed lanciato dal furvese
sto si inserisce anora, mentre è impeche il progetto “Allegnato nella conquista della pa- narsi per il futuro” che raccoglie
rete nord-ovest del Makalu una serie di iniziative per valo(8.462 metri), sta decollando an- rizzare gli strumenti di orientache un importante progetto so- mento e crescita professionale
lidale che lo vede come testimo- per i ragazzi proponendo a scuonial.
le e istituti una formazione praSi tratta dell’iniziativa lancia- tica, attraverso ore di laboratota da Bosch “Allenarsi per il futu- rio in azienda o tirocini.
ro for Nepal”. Grazie alla solidaDurante gli incontri in aula
rietà dei collaboratori Bosch, in vengono coinvolti alcuni camItalia sono stati raccolti 50.000 pioni di diverse discipline sporeuro a sostegno del Nepal, che tive, proprio come l’alpinista
saranno devoluti all’associazio- Marco Confortola.
ne “Finale for Nepal” coordina- D.Gur.
Valfurva
Proseguono le iniziative
dedicate alla popolazione
del Nepal colpita l’anno scorso
dal tremendo terremoto
LA PROVINCIA
Tirano 29
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
Palazzo Visconti Venosta
Indagine per evitare rischi
La verifica. Una ditta locale ha svolto un sopralluogo nella storica dimora
Trisolini: «Necessario per valutare eventuali lavori di messa in sicurezza »
TIRANO
CLARA CASTOLDI
Niente pericolo di crolli.
La staticità del fabbricato in sé
per ora non è messa in discussione. Di certo però così non si può
andare avanti.
Motivo per cui la fondazione
Camagni, proprietaria dello storico palazzo Visconti Venosta sua
storica sede ha deciso di verificare le condizioni della copertura
del fabbricato, ex sede dell’orfanotrofio.
La ricognizione è stata condotta ieri da parte di una ditta locale
– pertanto la strada del centro
storico è rimasta chiusa al traffico
–, ora se ne attendono gli esiti.
Vendita e obiettivi
Si sta parlando di un fabbricato
importante per la Camagni e per
Tirano che dovrebbe diventare –
se la fondazione riuscisse a vendere l’ex cinema Italia di piazza
Marinoni – un ostello che ospiti
gli studenti che dall’Alta Valle arrivano a Tirano per frequentare
le scuole.
«Da tempo non si fanno interventi sul palazzo – spiega Egidio
Trisolini consigliere della fondazione -. Il controllo servirà per
valutare le opere minime da effettuare per mettere in sicurezza
l’edificio, in particolare sul lato
che guarda la strada».
«Per ora stiamo parlando di
piccoli interventi come quelli sui
canali di gronda, sulle tegole o
altri provvedimenti, perché palazzo Visconti Venosta non crei
problemi o pericoli a chi transita
vicino. In sé il fabbricato non è in
pericolo, certamente non è più
utilizzabile, perché gli impianti
sono in disuso e i locali degradati». Una struttura che “pesa” sulla
Camagni che ancora non ha con-
Palazzo Visconti Venosta al centro di un’indagine sulla sicurezza per eventuali interventi
1 Strada chiusa
al traffico ieri
durante il controllo
al palazzo tiranese
ex orfanotrofio
1 L’edificio
dovrebbe diventare
un ostello per gli
studenti dell’Alta Valle
che studiano a Tirano
Una serata col Kiwanis
Tra i binari di ghiaccio
Tirano
Nella sala in piazza Marinoni
appuntamento dedicato
al cortometraggio che tratta
della Ferrovia Retica
Una nuova iniziativa
viene promossa dal Kiwanis
Club Città di Tirano, sempre
molto attivo nel proporre alla
cittadinanza serate di aggregazione oppure culturali, con
un fine benefico e solidale.
La prossima proposta è
quella fissata per venerdì,
quando nella sala della banca
Credito Valtellinese in piazza
Marinoni a Tirano verrà proiettato il documentario di Valerio Scheggia (regista) e Stefano Paolo Giussani (autore) intitolato “Binari di ghiaccio”.
Il cortometraggio descrive
l’impegno e la dedizione degli
addetti della Ferrovia Retica
nel provvedere alle operazioni
di manutenzione invernale
della tratta ferroviaria del
Bernina, patrimonio mondiale Unesco, che collega la città
di Tirano con l’Engadina.
Saranno presenti all’evento
il regista e l’autore del documentario che risponderanno
alle domande degli intervenuti alla serata.
L’incontro, con ingresso libero, ha inizio alle 21. L’eventuale ricavo delle offerte verrà
destinato quale contributo alla realizzazione del manto erboso sintetico del campo di
calcio all’oratorio Sacro Cuore
di Tirano, i cui lavori sono partiti da qualche settimana.
Il Csi, che per conto dell’oratorio e della parrocchia se
ne sta occupando, ha raccolto
una buona somma, ma servono ancora molti soldi per poter completare il quadro economico del progetto del costo
di 132mila euro.
C.Cas.
cluso nulla relativamente all’alienazione dell’ex cinema Italia. Dai
fondi recuperati con la vendita,
la fondazione ha in progetto di
riqualificare la storica sede del
centro tiranese.
Bando e interesse
«Il fatto è che non c’è ancora nessuno disponibile ad acquistare
l’ex cinema Italia. Questa è la preoccupante verità – aggiunge Trisolini -. Dopo che il contratto di
compravendita, stipulato nel
2009, era stato revocato, abbiamo
avviato i passaggi necessari per
rimettere in vendita l’ex cinema.
Qualche mese fa abbiamo pubblicato il bando per la manifestazio-
ne di interesse nella quale non
avevamo posto troppi vincoli, ma
occorreva che l’interessato rendesse noti i propri dati e le idee.
A questo non era seguito nulla.
Ora pare che ci sia l’interesse da
parte di qualcuno, ma è ancora
tutto nebuloso».
Certo l’impegno economico
per l’acquisto dell’ex cinema, in
una posizione centralissima in
città, è di 1 milione e 200mila
euro, cui vanno aggiunti i soldi
per sistemarlo. Tuttora il mercato è fermo e le possibilità di finanziamento pubblico – seppure la
Camagni unisca i Comuni da
Grosio a Livigno – sono inferiori
rispetto al passato.
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Un incontro
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Due scrittori
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Terrazzamenti
protagonisti
nel video
girato da Davì
Tirano
Tirano
Linardi e Greco sono ospiti
della prima delle serate
a carattere culturale
nella sede della Popolare
Palazzo Foppoli ospita venerdì
la presentazione del filmato
voluto dal Distretto Culturale
commissionato al regista
Appuntamento da
non perdere a Tirano per organizzazione della Pro loco, che
giovedì propone il primo incontro a carattere culturale,
dove due scrittori emergenti
presenteranno i loro libri,
spunto per un dibattito su temi
fondamentali del territorio.
Premiati come migliori
scrittori valtellinesi a Expo
2016, Lucia Linardi con il libro “Una notte di Luna nuova
“e Massimiliano Greco “La
nostra identità. Il caso Scarpatetti”, offriranno una riflessione profonda sulla vita e sulla
realtà quotidiana.
«Lucia attraverso il suo romanzo con un approccio romantico racconta una storia
mossa dal più nobile dei sentimenti, ovvero l’amore, capace
di trasformarci e rigenerarci –
spiega Rosanna Fiorina della
Pro loco, che ha voluto questa
serata -. Laureata in filosofia,
ama parlare di sé come una filosofa della felicità. Sua la frase: “Mi occupo di filosofia della
felicità, quella pratica. In fondo siamo tutti filosofi e possiamo essere tutti felici”».
«Massimiliano, giovane studente di Scienze politiche, descrivendo e raccontando
“Scarpatetti”, un quartiere
storico di Sondrio, conduce in
un viaggio affascinante ponendo degli interrogativi su chi
siamo e dove vogliamo andare».
Massimiliano con questo
saggio trasmette un messaggio
di speranza spingendoci al
cambiamento, cominciando
da noi stessi. L’incontro, con
inizio alle 20,30, si tiene nella
sala della Banca Popolare in
piazza Cavour.
Arriva a Tirano il cortometraggio “Fiori all’occhiello–La Via dei Terrazzamenti”,
voluto dal Distretto Culturale
della Valtellina e commissionato al regista Ignazio Davì.
Venerdì a palazzo Foppoli alle 20,30 Fondazione di Sviluppo
Locale, in collaborazione con gli
enti partner fra cui il Comune di
Tirano, propone la proiezione
del video di quindici minuti che
racconta il percorso tra Morbegno e Tirano fino alla Valposchiavo, seguendo il percorso ciclopedonale, sulla mezza costa
retica,
Un lavoro d’insieme con le riprese effettuate dal regista Davì
e quelle attinte da fonti video
della Fondazione di Sviluppo
Locale e di Fondazione Cariplo,
la partecipazione di attori non
protagonisti, le testimonianze,
la presenza di musicisti quali
Paolo Novellino in arte Laboule e Fabio Bonelli, i gruppi musicali Three Spirits, Baraccone
Express e Alligator Nail che vedono al loro interno i valtellinesi
Nadia Braito, Marco e Paolo
Xeres. La colonna sonora presenta brani in parte inediti e registrati in presa diretta con la supervisione audio di Lorenzo
Monti. Ad assistere il regista
Davì per montaggio e post produzione Jacopo Cairati e Andrea Damiani. La proiezione
sarà preceduta dagli interventi
dell’assessore alla cultura del
Comune di Tirano Sonia Bombardieri, del presidente della
Fondazione di Sviluppo Locale
Sergio Schena e del regista Davì. Al termine Augusta Corbellini e Gianluigi Garbellini,
della Società Storica Valtellinese, illustreranno i contenuti culturali del cortometraggio.
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LA PROVINCIA
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
Morbegno e Bassa Valle
«Solo un’imprudenza, Ciapponi resti»
Il caso della scheda elettorale. Il sindaco Ruggeri difende il suo consigliere dopo il post contestato su Facebook
«Sono stato informato sul tenore della leggerezza, ma non ravvedo gravità che implichino le sue dimissioni»
MORBEGNO
SABRINA GHELFI
«È stata commessa
un’imprudenza, in buona fede,
ma confermo la mia fiducia
verso il consigliere Ciapponi e
rifiuto categoricamente l’eventualità delle sue dimissioni». Il
sindaco di Morbegno, Andrea
Ruggeri, difende il consigliere
Giorgio Ciapponi, che domenica, da presidente di seggio
durante le votazioni per il referendum sulle trivelle, dopo
avere fotografato una scheda
elettorale e postato l’immagine
su Facebook insieme alla frase
«Dite a Renzi che io ho votato...
E ho votato sì !!» è finito al centro di pesanti polemiche.
to dal diretto interessato dell’intera vicenda - dice Ruggeri -.
E non ho motivo di dubitare di
Ciapponi, che è uno degli elementi che professionalmente e
moralmente dà valore aggiunto al nostro consiglio comunale. Se poi i verbali dei seggi elettorali dovessero sollevare problemi faremo le nostre valutazioni e il consigliere è pronto ad
assumersi le proprie responsabilità, da persona matura e consapevole quale è. Ma non ravvedo implicazioni legali di specie
in questa situazione, dove si è
solamente peccato di ingenuità». Una leggerezza che è costata una pioggia di critiche all’amministratore comunale
Buona fede
Un episodio che lo stesso Ciapponi, della maggioranza civica,
ha ridimensionato parlando di
un post scritto «in buona fede e
in modo legale, in difesa di un
diritto-dovere, quello del voto
al referendum, che è di ogni cittadino». E non ha dubbi il sindaco Ruggeri sulla ricostruzione dei fatti fornita dal consigliere, che ha spiegato di non
avere fotografato la scheda all’interno della cabina elettorale, atto vietato per legge e passibile di arresto da tre a sei mesi e
di ammenda da 300 a 1.000 euro. «Sono stato informato subi-
12
1 Un’ingenuità da
parte di un elemento
che dà valore
aggiunto al consiglio
comunale
12
1 Se i verbali
dei seggi elettorali
evidenziassero
problemi, allora
vedremo il da farsi
per quell’esternazione diventata un caso nello spazio di mezza
giornata (nel primo pomeriggio il post è stato eliminato).
Minoranza sul piede di guerra
Fra le critiche quella del consigliere di minoranza Angelo
Rovedatti, che ha chiesto le dimissioni di Ciapponi, e del capogruppo dell’altra minoranza
comunale, Paolo Ronconi, che
ha marchiato l’episodio come
«politicamente grave». Nella
bacheca del consigliere si sono
poi aggiunti altri commenti e
c’è stato anche chi ha ipotizzato
un possibile intervento delle
forze dell’ordine per via del
dubbio che è balenato ai più:
quella scheda dove è stata fotografata? «Non ho mai portato il
cellulare in cabina - si è giustificato Ciapponi - lo possono testimoniare i colleghi presenti
al seggio dove il mio voto è stato
registrato alle 7, mentre la foto
che ho scattato è delle 7,43 come riporta il mio telefonino.
Ho fotografato la sola intestazione, di una scheda non vidimata presente nel seggio, cosa,
questa del tutto lecita. Ho compiuto un atto in buona fede senza dare però indicazioni reali
leggibili sulla scheda rispetto al
mio voto. Il post poi è stato tolto
perché volevo evitare di ricevere commenti pesanti».
Uno dei seggi aperti domenica per il referendum contro le trivellazioni petrolifere
Cantiere aperto
alla primaria
Si rifanno i bagni
Cosio Valtellino
Primo intervento senza
interferenze con le lezioni
in corso alla scuola
“Caterina Acquistapace”
Cantiere aperto alla
scuola primaria “Caterina Acquistapace” con tutte le cautele per consentire lo svolgimento dell’attività didattica in sicurezza.
Nei giorni scorsi ha preso il
via l’imponente intervento - il
primo di un più complesso
progetto di completa riqualificazione dell’edificio -, che in
questa prima fase porterà all’adeguamento normativo e al
miglioramento energetico del
palazzo: «Finalmente è stato
possibile dare corso ai lavori spiega il sindaco di Cosio Valtellino, Alan Vaninetti - che
sono stati preceduti da una fase di concertazione con i vertici scolastici per organizzare al
meglio la concomitanza delle
opere con le lezioni e quindi la
presenza degli alunni».
Il Provveditorato alle opere
pubbliche, che rappresenta la
stazione appaltante di questo
primo intervento da circa
200mila euro, ha affidato i lavori a un’impresa di Morbegno, che ha definito un cronoprogramma delle opere che si
chiuderanno comunque in
tempo per l’avvio del prossimo
anno scolastico.
Per consentire questa prima
fase del cantiere è stato concordato anche un piano della
sicurezza adeguato alla situazione coinvolgendo il responsabile della sicurezza della
scuola, il dirigente scolastico, il
provveditorato alle opere pubbliche e l’impresa che esegue i
lavori. Anche per questo, a partire da ieri, è stato spostato il
punto di raccolta degli alunni
che utilizzano il servizio di trasporto scolastico dal lato ovest
a quello est del fabbricato, per
non interferire con il cantiere,
imponendo a questo scopo la
chiusura totale del transito dei
veicoli nel cortile della scuola
in questa area fino alla fine dell’anno scolastico.
I lavori avviati nei giorni
scorsi riguardano il rifacimento dei bagni del piano superio-
Nomadi e street food
È conto alla rovescia
Buglio in Monte
Il programma della due giorni
con la band e i sapori da tutta
Italia parte il 30 aprile
Il 1° Maggio il clou con la musica
I lavori sulla scuola di Regoledo proseguiranno per tutta l’estate
re dell’edificio e una volta completati si proseguirà con quelli
del piano inferiore. Il cantiere
sarà compartimentato e i lavori che impongono maggiore disturbo saranno svolti durante
l’orario di chiusura della scuola e nei giorni di vacanza. Anche il cortile sarà suddiviso isolando l’area di cantiere e garantendo comunque spazi all’aperto per l’attività ludica e
ricreativa dei bambini. Questo
primo intervento fa parte di un
più ampio progetto per il quale
l’amministrazione ha già accantonato 200mila euro, che
potranno integrare i fondi che
si conta di ricevere da enti superiori per completare l’intervento di riqualificazione. Il
progetto include complessivamente il rifacimento per ricavare nuovi spazi al secondo
piano, la sistemazione del piano terra e l’adeguamento del
primo piano secondo una nuova organizzazione concordata
con chi vive quotidianamente
gli spazi e tenendo conto delle
prospettive future della scuola, il rifacimento di tutti gli impianti, il cappotto, opere per
migliorare l’efficienza energetica.
A. Acq.
È tutto pronto per la
seconda edizione della “Festa
del 1 Maggio per ricordare… tra
musica e sapori”, la manifestazione che prende il via sabato 30
aprile, alle 17, nella centrale
piazza Libertà, dove i migliori
food truck d’Italia propongono
piatti sfiziosi ispirati alla cucina
italiana, preparati con ingredienti di alta qualità in un’atmosfera allegra e vibrante. È lungo
l’elenco delle prelibatezze che si
potranno gustare per strada:
dall’Ape tizer (hamburger da
gourmet, pietanze vegetariane,
salse esotiche e tradizionali, pane fragrante e birra fresca) al
Bianco bufala (piatti freddi della
cucina campana/mediterranea
che combina prodotti derivanti
dalla lavorazione del latte di bufala e verdure di stagione); dallo
Gnoko on the road (tradizione e
modernità insieme su soffici nuvole fritte con prosciutto cotto o
crudo, mortadella, coppa, salame, oppure gnocco fritto con farina integrale e abbinamenti vegetariani&glutenfree e, per i più
golosi, gnocco fritto con Nutel-
la) sino a I Baccalà frit food (coni
di fritto misto, baccalà in pastella e altre leccornie) e la Puccia
salentina, che propone il tipico
panino croccante fuori e morbido all’interno farcito con preparazioni artigianali quali la parmigiana di melanzane, spezzatino di carne di cavallo, cicorielle
selvatiche e caciocavallo - rustici salati e il tipico dolce leccese
“il pasticciotto”). E per finire
non mancheranno i prodotti locali con le birre artigianali del
Birrificio Valtellinese e il carretto dei gelati della gelateria Kiss.
Il pomeriggio e la serata sono
animati dalla musica live di due
band valtellinesi: Sandy Loops e
SottoSopra. Il 1 maggio, a partire
dalle 11,00, i food truck sono di
nuovo aperti per assaporare le
diverse specialità culinarie. A
seguire, in piazza Libertà, musica dal vivo con tre gruppi: Afrodisiaci, Riwina e Tirlindana, che
anticiperanno il grande e atteso
concerto dei Nomadi al campo
sportivo. Saranno disponibili
parcheggi gratuiti in località
Ronco, piazzale Del Zoppo, zona
industriale e al cimitero di Villapinta, da dove parte il servizio di
bus navetta (1 euro a persona).
L’ingresso al concerto dei Nomadi è di 10 euro e le prevendite
sono aperte.
S. Ghe.
Morbegno e bassa valle 31
LA PROVINCIA
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
Verde pulito, il maltempo non ha scoraggiato i volontari
Civo
Una quarantina di cittadini
da tutte le frazioni ha preso
parte alla giornata di pulizia
promossa dalla Regione
Una giornata piovosa
che non ha fermato il senso civico
di molti cittadini. Nonostante il
cattivo tempo che domenica non
ha dato tregua in Bassa valle, si è
svolta regolarmente a Civo la giornata del verde pulito, iniziativa
promossa dalla Regione alla quale
i Comuni aderiscono quest’anno
per l’edizione numero 25 dalla sua
istituzione ufficiale. Come avvenuto domenica scorsa in altri paesi del mandamento di Morbegno
e non solo, anche Civo ha voluto
dare un segno concreto della propria attenzione al territorio e all’ambiente, dando vita a un’importante attività di pulizia.
«Nonostante la giornata piovosa, 40 volontari provenienti da
diverse frazioni del Comune si sono ritrovati per ripulire dai rifiuti
il territorio - afferma il consigliere
I cittadini hanno raccolto sotto la pioggia i rifiuti abbandonati
delegato all’Ecologia e ai temi ambientali, Carla Ciapponi - Erano
presenti abitanti delle frazioni di
Roncaglia, Cevo, Cerido, Regolido,
Civo, Cadelpicco. Le zone dell’intervento di pulizia di questa edizione sono state due: l’area di raccolta comunale e alcuni boschi nei
dintorni della frazione di Roncaglia». Come già avvenuto la domenica precedente per gli interventi
sugli altri paesi del mandamento,
anche nel caso di Civo la situazione trovata dai volontari ha confermato l’inciviltà ancora presente
nei comportamenti di molti:
«Sempre esagerata la quantità di
rifiuti ritrovati - spiega il consigliere Ciapponi - e di una varietà
particolare: rottami di ferro, televisori, materiale inerte, scarti e
contenitori di vernici, plastica,
materassi». Per i risultati ottenuti
e per l’elevata partecipazione,
l’amministrazione locale ha voluto esprimere «un ringraziamento
a tutti i volontari che hanno deciso
diimpegnarsiinquestoimportante lavoro di pulizia del territorio».
A. Acq.
«Agricoltura dimezzata
Il suolo come merce,
muore anche il “bello”»
Il convegno. Lo studio di Sev e Fondazione Fojanini
rileva un consumo smodato del territorio dagli anni ’80
«Paesaggio abbandonato e qualità della vita diminuita»
TALAMONA
SABRINA GHELFI
Il consumo eccessivo
del suolo ha fatto danni sul paesaggio valtellinese - inteso
come rapporto fra comunità e
luogo in cui vive -. Così è ora di
«chiederci se il modello che
tutti assieme abbiamo sviluppato non abbia bisogno di una
profonda revisione». È questo
l’allarme, ma anche il monito e
lo stimolo del quale si è fatto
portavoce Fausto Gusmeroli, tecnico Fojanini; presente a
Talamona al convegno dal titolo “Radici e sfide dell’agricoltura” promosso dall’amministrazione comunale.
Lo studio congiunto
Gusmeroli ha illustrato “Paesaggio della media Valtellina evoluzione nell’ultimo quarantennio”, lo studio frutto di
una riflessione che la Sev (Società economica valtellinese)
e la Fondazione Fojanini hanno proposto a tutto il territorio, partendo da una ricerca
che analizza le trasformazioni
del paesaggio dal 1961 sino al
2007. Un lasso di tempo in cui
vigneti, terrazzamenti, prati
stabili e pascoli si sono dimezzati, dove sul fondovalle l’urbanizzazione e il consumo di
suolo sono dilagati, migliaia di
ettari risultano abbandonati,
trasformati in bosco o zone incolte. Consumo di suolo nei
fondovalle e sulle conoidi, a
Sondrio come a Talamona, abbandono e rinaturalizzazione
in quota sono i fenomeni
emergenti e preoccupanti, per
le dimensioni che hanno assunto e perché riguardano una
risorsa non rinnovabile . La fotografia scattata a livello provinciale è comune al territorio
talamonese dove «soprattutto
negli anni 80 si è assistito a
un’espansione dell’area industriale e a una forte urbanizzazione che ha eroso superfici
agrarie - ha spiegato Gusmeroli - dove si è assistito alla
frammentazione dell’area
agricola, che significa maggiori costi per il suo mantenimento, tempo perso e complicazioni per gli agricoltori». Nel lasso di questi 40 anni in provincia si è stimato un consumo di
suolo pari a 2 metri quadrati al
minuto e si è concretizzato il
cosiddetto “paesaggio dell’ab-
bandono”, «arrivando oggi a
una fase critica con conseguenze che si riflettono nel
peggioramento della qualità
della vita, che va di pari passo
con il valore estetico, storico e
identificatario del paesaggio».
Urbanistica poco consapevole
«Non a caso si parla di paesaggio deindificato, senza identità, che oltre ad essere brutto
non è nemmeno specifico, ma
al contrario risulta essere anonimo, basta confrontare il fondovalle industrializzato e le
zone di versante». Sono molteplici le ragioni di questi cambiamenti: da quelle macro, come i mutamenti dei modelli
sociali, dello sviluppo economico, dell’intensificazione e
industrializzazione dell’agricoltura; ma ci sono ragioni legate anche «a un’urbanistica
poco consapevole - le parole di
Gusmeroli - e infine, molto ha
contato avere trasformato il
suolo in merce, perdendo la
cultura del paesaggio, dimenticando che la bellezza fa il paio con la qualità della vita e di
questa dobbiamo riappropriarci».
Frana del 2014 ancora da sistemare
Lavori sulla provinciale per San Marco
Albaredo
La Provincia ha approvato
il secondo lotto del cantiere
di ripristino del versante
e della sottostante strada
Nuovi lavori di manutenzione straordinaria
lungo la strada provinciale
per il passo San Marco e qualche limitazione alla circolazione dei veicoli nei prossimi
giorni.
La Provincia ha emesso
un’ordinanza che ha imposto
da ieri la circolazione a senso
unico alternato che interesserà fino al 5 maggio un tratto
di un chilometro e mezzo del
percorso all’altezza del Comune di Albaredo.
La chiusura della corsia interessata dall’intervento sarà compiuta per tratti limitati in base alle esigenze del
cantiere, salvo sospendere
per brevi periodi la circolazione per necessità particolari.
Questi nuovi lavori seguono di quasi un anno l’ultimo
intervento compiuto sulla
strada di Albaredo, realizzato
la scorsa estate nel tratto a
monte dell’abitato in particolare per mettere in sicurezza
e ripristinare l’arteria a seguito della frana che nel novembre 2014 colpì la zona.
Nei mesi scorsi la Provincia ha approvato il secondo
lotto di lavori per il ripristino
della strada che collega Morbegno con l’abitato di Albaredo riconoscendo «la necessità di intervenire per ulteriori
interventi di manutenzione
Talamona e l’area industriale che lega il comune a quello di Morbegno senza soluzione di continuità
riguardanti il consolidamento della scarpata di valle e la
sistemazione dei parapetti
all’interno del centro abitato».
A questo scopo è stato redatto un progetto di ripristino della strada in vari tratti
dal chilometro 2 al 21.
Sulla manutenzione ordinaria e straordinaria della
strada che collega attraverso
il valico di San Marco le province di Sondrio e Bergamo si
sta parlando nel tavolo regionale istituito nei mesi scorsi
tra tutti gli enti del territorio
coinvolti dall’arteria che potrebbe presto passare di
competenza ad Anas vista la
rilevanza strategica.
A. Acq.
Due cadute in bicicletta
La colpa è della pioggia
Mello
Due cadute in bicicletta sui versanti opposti della bassa Valtellina hanno coinvolto ieri mattina due uomini. Il primo
incidente è avvenuto a Mello alle 11,56 in via Bernedo di dentro,
strada poco fuori dall’abitato
che dopo un primo tratto di
asfalto diventa sterrata finendo
in un sentiero accidentato. La
vittima della caduta, che ha richiesto l’intervento dell’ambulanza, è un uomo di 54 anni. Per
lui ferite di media criticità che
hanno imposto il trasferimento
all’ospedale di Sondrio. Alle
11,52 una nuova chiamata al 118
per un’altra caduta dalla bicicletta, questa volta ai danni di un
settantunenne che risaliva la
provinciale verso Bema. A tradire il ciclista, forse, il fondo reso
scivoloso dalla pioggia intermittente di ieri mattina e dai detriti
presenti sulla carreggiata, dopo i
temporali della notte precedente. Per l’anziano è stato necessario il trasferimento all’ospedale
di Morbegno.
A. Acq.
LA PROVINCIA
32
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
Valchiavenna
Frontale tra auto
a Cascina Bodengo
Feriti i conducenti
Un 1° Maggio
speciale
Camminata
da Era a Paiedo
Samolaco
Prima edizione, sarà
l’occasione per riscoprire
un percorso adatto
a tutte le età e tutte le gambe
Incidente. Ieri pomeriggio forse a causa della pioggia
una Opel Astra e una Yaris si sono scontrate sulla statale
Coinvolto anche un camion che stava sopraggiungendo
SAMOLACO
DANIELE PRATI
Sono finiti all’ospedale
di Chiavenna con politraumi,
ma per i due valchiavennaschi
protagonisti ieri di uno spettacolare incidente lungo la Statale
36 il bilancio poteva essere decisamente più pesante. Non sono
in pericolo di vita Gabriella Fanetti di 39 anni e Giuseppe Nonini di 51, scontratisi in un frontale ieri mentre erano alla guida
delle rispettive automobili a Samolaco, all’altezza della zona conosciuta come “Cascina Bodengo”. Entrambi sono stati ricoverati all’ospedale di Chiavenna
per i traumi subiti.
re la dinamica esatta dell’incidente. Probabilmente il fondo
bagnato a causa della forte pioggia ha fatto sbandare l’automobile diretta verso Chiavenna,
che ha prima sbattuto sul guardrail, piegato per un tratto di una
decina di metri, e poi è finita sulla corsia opposta. Coinvolto nell’incidente anche un camion di
1 La vettura diretta
verso Chiavenna
sbandando è finita
su quella in arrivo
sull’altra corsia
Danni ingenti
Pesanti i danni per le due automobili, una Toyota Yaris e una
Opel Astra. Sul posto sono intervenuti la polizia stradale, la
guardia di finanza e il 118. Tutti
coadiuvati per il controllo della
viabilità dai carabinieri del comando di Chiavenna. Da stabili-
1 Il mezzo pesante
non ha potuto evitare
l’impatto, ma ha
limitato i danni
al lato anteriore
una ditta locale di autotrasporti,
che non è riuscito a evitare l’impatto con le due automobili. Il
mezzo se l’è cavata con una forte
botta sulla parte anteriore sinistra e una ruota bucata. Illeso il
conducente.
Il camion rimasto coinvolto nell’incidente tra le due auto davanti
Luogo di incidenti
Il punto, caratterizzato da rettilinei alternati a curve abbastanza insidiose sul bagnato, è già
stato teatro in passato di incidenti. Nel 2010 si ribaltarono
due camion a distanza di pochi
mesi. L’incidente ha creato
quanche problema alla circolazione, di fatto deviata verso la
provinciale Trivulzia a Somaggia per chi proveniva da Chiavenna. La deviazione obbligatoria ha provocato rallentamenti
alla rotonda all’uscita del sottopasso di Novate. Traffico rallentato anche nell’altra direzione
per il senso unico alternato. La
situazione è tornata alla normalità una volta rimossi i mezzi.
Tutto si è risolto verso le 17,30.
I due feriti sono stati portati dal 118 all’ospedale di Chiavenna
La Val Codera non scorda Romilda Del Pra
Novate Mezzola
Il 30 aprile l’associazione
della valle terrà una festa
in memoria della poetessa
partigiana morta sei anni fa
Se ne è andata sei anni
fa, ma nessuno a Novate Mezzola, e non solo, se l’è dimenticata.
Non lo ha fatto di sicuro l’Associazione Amici della Valcodera,
che a Romilda Del Pra ha voluto
dedicare una giornata e, soprattutto, la ristampa della celebre
raccolta di versi “Voci...Constra-
sti” di quella che è stata definita
la “poetessa della Valcodera” e
che gli animatori dell’associazione ricordano come la loro socia numero uno. Quest’anno
l’associazione compie 35 anni di
vita e, soprattutto, di presenza
costante in Valcodera per la sua
tutela e valorizzazione. Non poteva mancare tra i festeggiamenti una giornata dedicata a
Romilda Del Pra, scomparsa a 91
anni l’8 gennaio del 2010. “Grazie, Romilda” è in programma il
30 aprile.
Naturalmente a Codera. Per-
Romilda Del Pra in una delle sue ultime partecipazioni ad eventi
ché nella valle, precisamente a
Stoppadura vicino a Bresciadega, c’era la casa di Romilda, che
abitava parte dell’anno a valle, in
località Mezzalpiano.
Il legame con la montagna,
l’alpinismo, la vicinanza al movimento scout, conosciuto quando questo era clandestino e nucleo di opposizione al regime fascista con le mitiche Aquile Randage, fino alla Resistenza, con
l’esperienza come staffetta partigiana. Finita la guerra si è dedicata alla poesia e all’impegno
politico, nelle file della Democrazia cristiana e, quindi, dal
1956 come consigliere comunale a Novate Mezzola.
D. Pra.
Due giorni di volteggi, ritorna il Festival della danza
Chiavenna
Events&Festival e
Prochiavenna propongono
la seconda edizione
dell’evento nel weekend
Per gli amanti del ballo
l’appuntamento è fissato al 23 e
24 aprile alla seconda edizione
del Festival della Danza di Chiavenna. L’evento è nato dalla collaborazione tra la Events & Festival di Davide Bergna e la Pro
Chiavenna e la direzione di
Emilia Lusenti, ottenendo subito un buon riscontro. Tredici
diversi generi di danza, dalla
danza del ventre a quelle israeliane, il contact, il country e il latino, la danza classica e contemporanea, l’hip hop e il flamenco,
il liscio e le danze irlandesi. Il
programma prevede per sabato
un seminario di Danze Meditative con l’insegnate Joyce Dijkstra, danzaterapeuta e danzapedagogista, sul tema “Assaporare la Gioia”.
Sabato pomeriggio, inoltre, si
potrà assistere ad alcune dimostrazioni di danza lungo le vie
del centro storico, che si concluderanno con lo spettacolo serale
in piazza Bertacchi. Domenica
si terranno tre stage di un’ora
ciascuno e uno di due ore al pomeriggio dalle 16,30 alle 18,30, a
scelta tra tutti quelli proposti.
Alle 21 in piazza Bertacchi lo
spettacolo con le coreografie
preparate al seminario. La novità di questa edizione sarà lo
“Spazio Bimbi” all’oratorio San
Luigi, riservato ai bambini dai 3
agli 8 anni con la presenza di
un’educatrice e la possibilità di
partecipare alle danze per bambini a cura di Simonetta Del
Nero. Nel pomeriggio Del Nero
terrà un incontro di danze per
diversamente abili. Lo spazio
bimbi sarà aperto dalle 9 alle 18.
Le lezioni di ballo country nell’edizione dell’anno scorso
D. Pra.
Da Era a Paiedo, aperta
a tutti. L’associazione Amici per
Paiedo organizza domenica 1
maggio, per la prima volta, una
camminata amatoriale non
competitiva che dalla piazza
della frazione di Era a Samolaco,
posta a 212 metri di altitudine,
giungerà agli 868metri del borgo di Paiedo, passando per un
sentiero di recente pulito dalla
stessa associazione in collaborazione con l’associazione Natale in Cueta, disseminato di cappellette votive oggetto di un intervento di restauro da parte
dell’Associazione culturale di
Samolaco. «Un’occasione - spiegano gli organizzatori - per riscoprire questo percorso, adatto
a tutte le età e in tutte le stagioni». La camminata inizierà alle
8,30, una volta terminate le
iscrizioni presso la chiesa di Era.
Alle 11 sarà celebrata la Messa a
Paiedo, seguita dall’incanto dei
canestri. Alle 12,30 il pranzo, per
il quale occorre prenotarsi entro
il 27 aprile. Il momento conviviale si terrà nella zona della piana di Paiedo. Per prenotarsi occorre contattare il numero
347.0189567.
D. Pra.
“Fedi in gioco”
Al Victoria
il primo film
della rassegna
Chiavenna
Il circuito è ristretto,
ma prestigioso. Riguarda 32 del
migliaio di cosiddette “sale della
comunità” italiane: “Che vi figuri il Cineteatro Victoria di Chiavenna - dice don Tiziano Raffaini, parroco di Piantedo, ma
parlando in veste di direttore
dell’Ufficio cinema della Diocesi - è motivo di legittimo orgoglio
e di soddisfazione per le opportunità che una monosala può
sempre offrire”. A Chiavenna
infatti proprio quest’oggi (proiezione alle 21) e nei martedì immediatamente successivi, arriverà “Fedi in gioco”, iniziativa
dell’Associazione cattolica esercenti cinema in ambito di dialogo interreligioso. Una piccola
serie di film, tre, e infine una tavola rotonda dove rappresentanti delle comunità locali protestante, islamica e cattolica riferiranno della propria “esperienza al servizio dell’uomo”.
Il film che apre il ciclo è iraniano, s’intitola “Gold and copper”, oro e rame, ed è stato realizzato nel 2010 da Homayoun
Assadian. “E’ la fede che si fa
concretezza, sintesi dell’amore
di Dio” osserva don Raffaini che
introdurrà ciascuna proiezione.
LA PROVINCIA
39
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
CulturaeSpettacoli
MASSIMARIOMINIMO
FEDERICO RONCORONI
Parlare d'amore
fa bene all'amore
Di qualsiasi cosa siano fatte le
nostre anime, la mia e la sua
sono la medesima cosa
Emily Brontë
[email protected]
Tel. 031 582311
Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected],
Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta
[email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected]
Lo stesso Dell’Agata nell’articolo “La ricezione di Pencho Slavejkov in Italia”, pubblicato nel
2012, rievoca la centralità di Brunate nella memoria postuma di
quello che la maggior parte dei critici è concorde nel definire il maggior poeta bulgaro. E ripercorre la
genesi di uno dei due volumi pubblicati da New Press: “Sulle tracce
di Pencio Slavejkov in Italia”
(1984) di Alexi Bekiarov.
Un reportage d’epoca
Il busto di Slavejkov nel parco della biblioteca di Brunate FOTO POZZONI
Il personaggio. Ricorre il 150° del bulgaro Slavejkov
che nel Balcone sulle Alpi scrisse gli ultimi versi
Fu raggiunto dalla candidatura al Nobel sul letto di morte
PIETRO BERRA
Giunse a Brunate ai primi di giugno del 1912, perché il
clima lacustre gli era stato consigliato per curare i problemi respiratori che lo affliggevano dall’età
di 18 anni, quando era rimasto vittima di un semiassideramento. E
anche per sfuggire alle pressioni
del suo più strenuo oppositore in
patria, il ministro dell’Istruzione
Bobchev.
Fu un soggiorno assai breve,
quello di Pencho Slavejkov, grande poeta romantico e civile, patriota in prima linea contro la dominazione turca, nonché diretto-
re prima del Teatro e poi della Biblioteca nazionale di Sofia: pochi
giorni dopo morì in una stanza
dell’Hotel Bellavista, assistito dalla compagna-poetessa Mara Belcheva. Le sue ultime consolazioni
furono la notizia, giunta da Stoccolma, che il suo nome figurava tra
i candidati al Nobel e il panorama
che si ammira da Brunate.
Aveva 46 anni, Slavejkov, e forse non immaginava che da quel
giorno il suo legame con l’ex villaggio di contadini e monache, che
proprio in quegli anni stava diventando per il mondo “Il Balcone
sulle Alpi”, dove fiorivano narcisi
e ville liberty, sarebbe diventato
Poesie e fuoco in Campo de’ Fiori
stata, il 6 dicembre 2014, la
“Freccia della Poesia”, che ha attraversato l’Italia da Napoli a
Milano, con letture in tutte le
stazioni, per finire con un maxi
reading (200 partecipanti), colorato e pacifico, in Galleria Vittorio Emanuele, laddove nel
1909 Umberto Boccioni aveva
ritratto una famosa rissa futurista. Quest’azione sancì la felice
fusione del Grand tour poetico,
fondato due anni fa da tre poeti
nati negli anni Settanta (il comasco Pietro Berra, la romana Flaminia Cruciani e il barese
Gianpaolo Mastropasqua) e il
ventennale movimento mitomodernista animato da Kemeny, Conte, Roberto Carifi e
Stefano Zecchi.La Freccia della
poesia è stata seguita da altre
azioni in tutta Italia: a marzo
2015 al San Martino di Como, in
giugno attraverso la Sardegna
sul Trenino verde seguendo le
orme di H.D. Lawrence, a febbraio 2016 in Campo de’ Fiori a
Roma, in ricordo di Giordano
Bruno. E il 29 aprile il Grand
tour sfiorerà di nuovo il Lario
con un’epifania nell’ambito del
festival Europa in versi: lanterne cinesi faranno volare sulle acque poesie dal mondo.
Al reading di domani, oltre ai
fondatori del Grand tour e del
Movimento mitomodernista, si
alterneranno sul palco innumerevoli ospiti, come Giancarlo
Pontiggia, Mario Santagostini,
Franco Buffoni, Nanni Balestrini, Donatella Bisutti e la comasca Laura Garavaglia.
L’albergo Bellavista dove il poeta bulgaro trascorse gli ultimi giorni
Da Sofia a Brunate
Si celebra l’esilio
di un grande poeta
BRUNATE
E’ ormai, nei fatti, un gemellaggio
culturale, quello tra Brunate e la
Repubblica di Bulgaria nel nome
di Pencho Slavejkov e della poesia.
Ed è bello immaginare che in futuro si possa realizzare anche un gemellaggio istituzionale tra il Comune italiano in cui il poeta terminò i suoi giorni e quello bulgaro di
Trjavna, dove invece vide i natali
il 27 aprile del 1866.
Intanto, altre iniziative ponte
tra i due Paesi sono già in programma: a metà maggio una delegazione dell’Amministrazione di
Brunate parteciperà alle celebrazioni di Slavejkov in Bulgaria e venerdì 24 giugno lo studioso bulgaro Emil Dimitrov sarà ospite del
“Balcone sulle Alpi” per tenere
una relazione dal significativo titolo: “Morte a Brunate. Gli ultimi
giorni della vita di Pencho Slavejkov”. Con lui sarà presente anche Giuseppe Dell’Agata dell’Università di Pisa, massimo esperto
in Italia di poesia bulgara.
Brunate, ovvero il “Monte dei
poeti”. Un appellativo meritato,
visto che tra gli autori che hanno
dedicato versi preziosi al “Balcone
sulle Alpi”, oltre a Slavejkov, vi
sono anche diversi italiani, da
Giovanni Testori a Filippo Turati .
Ma il legame più forte è senz'altro
quello con Alda Merini, la cui
famiglia è originaria di Brunate e
ha lasciato un segno profondo in
paese (il nonno, Giovanni Merini, fu
il fondatore della Società di mutuo
soccorso ancora attiva). Da 5 anni,
non a caso, l’amministrazione
brunatese promuove il Premio
internazionale di letteratura
dedicato alla “poetessa dei navigli”, realizzato con la collaborazione delle figlie e del curatore della
sua opera Ambrogio Borsani.
Quest’anno, accanto alle tradizionali sezioni dedicate alla poesia
edita e inedita, ai giovani, alla
videopoesia, alle tesi di laurea e ai
racconti del territorio, ve n’è una
speciale intitolata a Pencho Slavejkov e aperta ai poeti bulgari, in
collaborazione con il consolato
della repubblica balcanica. Il bando
scade a fine maggio. Info sul sito:
www.premioaldamerini.org,
Quest’ultimo si trovava a Milano,
a maggio del 1940, e apprese dai
giornalicheaBrunatesarebbestato commemorato Slavejkov in
grande stile, da delegazioni del governo bulgaro e di quello italiano.
«Si reca sul posto - racconta Dell’Agata - e descrive con ricchezza
di particolari tutti gli avvenimenti
vissuti quel giorno: Brunate imbandierata con bandiere bulgare
e italiane, il banchetto nell’hotel
Bellavista». «Bekjarov - prosegue
il professore - visita la stanza n.4
dell’albergo dove era morto Slavejkov e la descrive nei dettagli.
Incontra poi Andrea Lucini, proprietario del locale, che gli narra
il suo incontro con Slavejkov, Mara Belcheva, coi dottori e col prete
che Slavejkov aveva imperiosamente rifiutato di ricevere, la traslazione dei suoi resti da Brunate
a Sofia nel 1921. L’albergatore si
dice disposto a barattare i mobili
originali con altri moderni più
funzionali. Bekjarov comincia a
seguire tutte le indicazioni avute
da Lucini e cerca di rintracciare le
persone che avevano conosciuto
Slavejkov durante l’agonia e parlato con la Belcheva dopo la sua
morte».
Tra queste il pittore Aldo Mazza «che, su richiesta di Mara aveva
eseguito uno schizzo a carboncino
di Slavejkov sul suo letto di morte.
IlraccontodiMazzaècommovente. Si trovava in villeggiatura all’hotel Bellavista e aveva conosciuto il poeta e la sua compagna
incontrandoli sia sulla riva del lago di Como, mentre i due rientravano in barca, sia a cena sulla terrazza dell’albergo. Chiamato dal
Lucini, Mazza entra nella stanza
n. 4. Mara, in lacrime, le appare
bella come Maria Maddalena. Il
pittore, che non ha mai ritratto un
morto, se la cava con scioltezza e
Mara lo ricompensa abbondantemente».
indissolubile. Lo conferma la cerimonia che Brunate si appresta ad
ospitare mercoledì della prossima
settimana, giorno esatto della nascita (nel 1866) di Slavejkov, guidata dal console bulgaro a Milano
Rossen Roufev.
Non è la prima volta che a Brunate viene ricordato Slavejkov.
Dopo la sua scomparsa, l’associazione degli studenti bulgari di Padova pose sulla facciata laterale
dell’Hotel Bellavista una lapide in
memoriaecondueversicheappaiono un omaggio al luogo che lo
accolse «Qui terminare i giorni a
me conceda Iddio / Solo e lontano
dal caro suol natio»
Nel 2007, in occasione del 95°
anniversario della morte, il governo bulgaro collocò nel giardino
della Biblioteca un busto di granito, opera dello scultore Valentin
Starchev. Nell’occasione i versi di
Slavejkov - “Sogno di felicità” del
1907 e l’incompiuto “Canto insanguinato”, editi in Italia dalla comascaNewPress-furonolettidaMoni Ovadia, considerato il più prestigioso intellettuale contemporaneo di origine bulgara.
Un gemellaggio culturale
La bellezza della poesia
contro il brutto globalizzato
Maxi reading
Domani dalle 17 alle 24
il Teatro dei Filodrammatici di
Milano ospiterà una lettura
con oltre 50 autori
“Fight for Beauty”.
Torna a risuonare il mantra che
da un anno e mezzo scandisce le
azioni nate dalla fusione tra il
Grand tour poetico e il Movimento mitomodernista.
Domani al Teatro Filodram-
matici a Milano (in via Filodrammatici 1), dalle 17.30 fino
alle 24, Tomaso Kemeny e Giuseppe Conte propongono un incontro dal tema “Contro la pulsione di morte – Bellezza & Mito, Poetiche e Politiche del Desiderio”, in cui hanno chiamato a
raccolta oltre cinquanta esponenti della cultura italiana (poeti e non solo). Questo incontro si
pone sulla scia dell’evento già
avvenuto un anno fa (il 9 gennaio 2015) nella medesima sede,
promosso da Kemeny, a conclusione dell’azione mitomodernista “Freccia della Poesia”, in cui i
relatori (Schwarz, Pontiggia,
Majorino, Kemeny, Cruciani)
furono invitati a un dibattito intorno al «valore, storico, metafisico-teorico della scrittura poetica e delle arti oggi, tenendo
conto del trionfo del vuoto intellettuale che caratterizza il mondo globalizzato».
A dare il “la” a questa nuova
stagione di azioni poetiche, è
La lapide sul muro del Bellavista
L’iniziativa
Gemellaggio
con il premio
Alda Merini
40 Spettacoli
LA PROVINCIA
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
Voci e brani toccanti
Berbenno ricorda
Giuseppe Fumasoni
Il memorial. Nella chiesa di Santa Maria Assunta
Giovani Cantori, Di nota in nota e il coro di Ardenno
Una canzone per i bambini della donna uccisa a Villa
BERBENNO
ELISABETTA DEL CURTO
È stata archiviata con
successo anche l’edizione numero 11 del “Memorial Giuseppe Fumasoni”, tenutosi sabato
scorso nella chiesa di Santa Maria Assunta a Berbenno alla presenza del coro “Giovani Cantori
Giuseppe Fumasoni”, nato proprio in omaggio al direttore didattico di Berbenno prematuramente scomparso, del coro “Di
nota in nota”, costola del primo
e attivo dal settembre 2014, e del
coro parrocchiale di Ardenno.
Formazioni di livello
Una “parata” di corali, quindi,
per lo più di voci bianche, ma
non solo, hanno tenuto banco
nella parrocchiale, sempre gentilmente concessa da don Feliciano Rizzella, sotto la guida dei
rispettivi maestri, Michele
Franzina, il “Giovani Cantori” e
il “Di nota in nota”, e Marco Innocenti, il coro parrocchiale di
Ardenno, formato da ragazzi ottimamente diretti da un giovanissimo cultore della materia,
autodidatta di appena 19 anni.
A introdurre la serata, come
sempre, Marina Franceschini,
segretaria dei “Giovani Cantori”, che ha voluto, in apertura, ricordare la tragedia di Villa di Tirano e dedicare il primo brano
eseguito dai “Giovani Cantori”
proprio ai due bambini della
donna uccisa, rimasti, purtroppo, orfani.
«Si tratta del canto popolare
ebraico, “Hashivenu”- ha detto
Franceschini – che recita “ricongiungici a te, o Signore, e non
dovremo essere trasformati,
rinnova i nostri giorni come un
tempo”».
Dopodiché, intevallati dai saluti che le autorità presenti al
concerto hanno voluto portare,
in primis, Valerio Fumasoni,
sindaco di Berbenno e figlio del
compianto Giuseppe, Dario
Ruttico, vicepresidente della
Comunità Montana Valtellina
di Sondrio, Nicola Montrone,
direttore dell’Ufficio Scolastico
Provinciale, e Maurizio Gianola, direttore dell’istituto comprensivo di Teglio e grande amico di Giuseppe Fumasoni, i tre
cori presenti hanno allietato la
folta platea con le loro “opere
prime”.
La serata
I “Giovani Cantori”, una trentina di ragazzi e ragazze fra gli 8 e
i 16 anni, hanno eseguito sei brani, di cui quattro sacri, e, precisamente, “Amazing Grace”, di
Davide Gualtieri, “Segni del tuo
amore”, di anonimo, “I mari della Luna”, di Tullio Visioli, “Canco’ de bres per a una princesa
negra”, di Rodriguez Sabanes,
“Gam Gam”, canzone ebraica
salmo 23, e, appunto, “Hashivenù”, canto popolare ebraico.
Con richiesta di bis finale e standing ovation per “Nanita nana”,
ninna nanna in lingua spagnola
di Lanfranco Perini.
I “Di nota in nota”, invece,
tutto al femminile, composto da
sedici cantori, di cui tre ragazze
provenienti dai “Giovani Cantori” e, altre due, appena entrate
a far parte del coro, ha eseguito
cinque brani di cui solo uno sacro.
Un’esibizione molto applaudita, anche in ragione di una
maggiore consapevolezza delle
proprie capacità, acquisita dal
coro medesimo, evidentemente
molto cresciuto in questi primi
due anni di attività.
Le coriste, quindi, hanno
proposto “La Madonnina”, di
Camillo Moser, “Quello che le
donne non dicono”, di Celso
Valli, “Ascolta Maria”, di Marco
Maiero, “Un bacio a mezzanotte”, di Gorni Kramer, e “La pulce
d’acqua”, di Gian Piero Castagna.
Infine, il coro parrocchiale di
Ardenno ha eseguito solo brani
sacri, ma allegri, e, quindi, molto
apprezzati dal pubblico presente.
Il coro “Di nota in nota”, costola adulta del “Giovani Cantori Giuseppe Fumasoni” (sotto)
I “Giovani Cantori Giuseppe Fumasoni”: a dirigere loro e il “Di nota in nota” il Maestro Michele Franzina
Gli omaggi
In prima fila, pur se sempre poco avvezzo ad apparire, anche
Alfredo Fontana, presidente dei
“Giovani Cantori” e dei “Di nota
in nota”, che ha consegnato una
targa al maestro Franzina a titolo di ringraziamento per quanto
fatto in 11 anni di direzione del
coro e un mazzo di fiori alla segretaria Franceschini. A sua volta, il presidente, sempre presente a tutte le prove dei cori e alle
trasferte, si è meritato una targa
dai coristi, a titolo di riconoscenza per la costanza e l’impegno.
Il coro parrocchiale di Ardenno diretto da Marco Innocenti: il maestro, autodidatta, ha soltanto 19 anni
“È sempre la donna cha fa. E disfà”
Lanzada ride in dialetto (di Dongo)
La stagione teatrale
I “Trii pulaster (...e una
caponera)”: trasposizione
della napoletana
“Tre pecore viziose”
È iniziata col botto, la
Stagione Teatrale di Lanzada,
edizione numero quindici. La
prima, tenutasi alcuni giorni fa
nella palestra della scuola Elementare, ha visto una partecipazione nutrita da parte degli
spettatori della Valmalenco
che, evidentemente, ormai, attendono questo appuntamento come una classica nel panorama culturale di valle. Non saranno pièce di “grido”, non fosse per il fatto che di Compagnie, per lo più, locali, si tratta
e, di norma, tali da proporre
rappresentazioni dialettali,
però, la proposta, è sempre
molto seria e attentamente vagliata dalla biblioteca comunale di Lanzada, guidata da Nora
Parolini, e dal servizio cultura
del Comune di Lanzada che,
insieme all’Unione dei Comuni della Valmalenco e alla cooperativa sociale Ippogrifo, promuove la rassegna.
Ad esordire, infatti, è stata la
Compagnia teatrale “La Donghese”, di Dongo, appunto, che
si è presentata per la prima volta al pubblico malenco con
“Trii pulaster (...e una caponera)”, commedia dialettale in
tre atti che, già dal titolo, era un
programma. Si è trattato, infatti, di un’interessante trasposizione della commedia dialettale napoletana “Tre pecore viziose”, di Eduardo Scarpetta,
in un altrettanto simpatico
dialetto comasco.
Diretti da Giovanni Ciapes-
soni, i tredici personaggi in
scena, si sono mossi con maestria, mostrando una padronanza del palcoscenico non comune.
Un omaggio, questo, alla
donna, come fulcro dell’esistenza intera nelle sue molteplici vesti di moglie, madre, tutrice, amante. Sullo sfondo, ma
proprio sullo sfondo, si agita
l’uomo, aspirante protagonista
di una scena, in realtà, non sua,
perché crede di poter fare ciò
che vuole, in quanto padrone
della propria esistenza, mentre arriva a scoprire che, in realtà, fatti e misfatti sono in salde mani femminili. Molto bravi tutti gli attori, curato l’allestimento scenico e le scenografie, stupendi i costumi, opera di Annunciata Quarenghi.Alla fine, tutti i presenti, fra
cui il sindaco del posto, Marco
Negrini, sono rimasti a bocca
aperta, di fronte a questa simpatica rappresentazione, e, in
primis, i tanti bambini che, come sempre, affollano le prime
file.
Si replica, quindi, domenica
prossima, 24 aprile, sempre alle 21, alla palestra di Lanzada,
col secondo dei quattro appuntamenti della rassegna, che vede il ritorno della Compagna
“Carcent” di Livigno. Per la regia di Lorenzo Zini propone la
commedia brillante in due atti
“Natale, chi arriva arriva...”.
A seguire, sabato, 14 maggio,
stessa ora e luogo, saranno “I
solit maraa” di Castello dell’Acqua, che proporranno “Tuta colpa del Tubia”, seguiti, il
28 maggio, di “Teatro che passione” di Milano, con “Assassino per forza”.
E. Del.
Ottima prova sul palco di Lanzada degli attori de “La Donghese”
Un momento dello spettacolo “Trii pulaster (...e una caponera)”
42 Sport
LA PROVINCIA
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
«Nani è un attaccante
Deve soltanto sciare
con meno aggressività»
Il Valtellina
sgambettato
sul parquet
del Palascieghi
Basket
Nel penultimo turno
i sondriesi superati
da un Macherio
molto rinforzato
Sci alpino. L’olimpionica Ceccarelli a Livigno
analizza la situazione dei campioni dell’Alta Valle
«Brava anche Galli, sa essere molto scorrevole»
PAOLO GHILOTTI
LIVIGNO
A Livigno per accompagnare la figlia- atleta Lara, che ha
seguito le orme di famiglia partecipando e vincendo i Campionati
Italiani Giovanissimi, l’olimpionica di super G Daniela Ceccarelli
dice la sua sui talenti livignaschi,
in primis quel Roberto Nani che
ha portato il proprio saluto in
piazza del comune ai giovani atleti.
Salto di qualità
Il pluricampione italiano di slalom gigante era atteso al salto di
qualità dopo tanti piazzamenti
nei primi dieci in Coppa del Mondo, ma l’appuntamento col primo
podio della carriera è stato rinviato.
«Roberto è uno che caratterialmente vuole tanto da se stesso
- spiega l’azzurra - . Mi piace chi
scia come lui sempre all’attacco,
mi ricorda Lara Gut. Per vincere
probabilmente serve una sciata
un po’ meno aggressiva. La sciata
riflette il carattere, quando troverà una maggiore tranquillità anche il modo di interpretare le gare
cambierà, la sciata diventerà più
leggera, e i risultati arriveranno
perché il talento c’é». Lusinghieri
i giudizi anche su Jole Galli altra
livignasca in orbita Coppa del
Mondo: «L’ho vista sciare sul piano in Coppa Europa ed è veramente brava, ha una capacità di
creare velocità sul piano non indifferente. Credo sia una caratteristica fondamentale per il proseguo della sua carriera perché le
gare si vincono sui tratti di scorrimento e non sul ripido. Queste
caratteristiche sono peculiari di
Jole perché invece sia Giorgio
Rocca che Roberto Nani hanno
una sciata maggiormente di spigolo». Ma la Ceccarelli il talento
l’ha anche in casa sua. Lara e
mamma Daniela come Federica
Brignone e mamma Ninna Quario.
È il responso dei campionati
italiani di sci giovanili, svoltisi nel
Piccolo Tibet, che hanno premiato la figlia della campionessa
olimpionica Daniela Ceccarelli.
«Le ho conosciute entrambe- rivela Ceccarelli-. La Quario stava
concludendo la propria carriera
e io ero agli inizi. Abbiamo avuto
lo stesso allenatore Tony Morandi. Condividere poi la camera con
Fede mi ha fatto uno strano effetto perché ero io a fine carriera.
Posso dire di aver corso con mamma e figlia».
Mamma campionessa
Una mamma campionessa che ha
cullato una figlia campionessa, un
esempio per Daniela: «Ninna dice
di non aver contribuito più di tanto all’esplosione di Federica, ma
secondo me invece l’influsso positivo c’è. Io dico a Lara di divertirsi: quando è al cancelletto di
partenza, deve pensare solamente a quello. La portavo al parterre
delle gare di Coppa del Mondo
quando gareggiavo. Era diventata
un po’ una mascotte del circuito,
la coccolavano tutte da Linsey
Vonn alle altre campionesse».
Nel dna di Lara non c’è solo il
talento che ha ereditato dalla
mamma, ma anche il papà di origini bormine è un maestro di sci:
«Tecnicamente la curiamo noirivela Daniela-, i consigli su come
sciare glieli diamo noi. C’è una
continua competizione e voglia
di emulare le gesta della mamma.
Il bisnonno paterno, Lorenzo
Colturi , bormino partecipò alle
Olimpiadi di Lake Placide nel
1932, ma adesso c’è anche il fratellino di quattro anni vuole già
competere».
Daniela Ceccarelli a Livigno con la famiglia
Carriera unica
Dall’oro
di Salt Lake
al microfono
Anche dopo aver appeso gli sci
alla parete ormai da alcuni anni,
Daniela Ceccarelli è rimasta
nell’ambiente degli sport invernali ed è la voce dello sci alpino,
commentando per la Rai le gare
di Coppa del Mondo.
Le viene affidato, ovviamente, il
commento tecnico.
Le piste di Livigno le conosce
bene « Io romana, a Livigno
La favola “vera”
a cento all’ora
di Forenzi
Kart
Chiude tra i migliori
il proprio esordio
in campo internazionale
E ora la gara in Ungheria
IlgiornodiPasquaè“salito” sul suo kart ed è “sceso” in
pista ad Adria (Rovigo) in una gara
di kart della Rotax Max Cee Challenge, manifestazione che racchiude tre campionati del Centro
Est Europa per otto nazioni.
Domenica 27 quindi, unico italiano dei 30 della categoria microrotax (8-12 anni, motori da 125cc
ma depotenziati a 60, max 100
km/h), Giuseppe Forenzi ha dato
“battaglia” agli avversari col suo
kart (telaio Energy nuovo e motore, ovviamente Rotax, mai provato) facendo segnare il tredicesimo
tempo, sceso al nono durante la
pre-finale.
«Una finale tutta di attacco poi
per il giovane pilota di Berbenno
– descrive il suo manager e padre
Reggy - che è riuscito a risalire posizioni fino al sesto posto e senza
rischiare più di tanto. Nella superfinale, partendo quindi dalla sesta
posizione, poteva avere il podio a
portata di mano però, subito dopo
la partenza, al primo tornante, per
evitare due kart che erano rimasti
coinvolti in un incidente, è uscito
di pista e buonanotte. Tirando le
somme è stato un buon esordio in
questa categoria con motori Rotax, un esperimento (se vogliamo), senz’altro soddisfacente come risposte. I prossimi appuntamenti per questa monomarca Rotax saranno il 19 giugno in Ungheria e il 10 luglio nella Repubblica
Ceca e ho già chiesto agli organizzatori se accetteranno la licenza
italiana del ragazzino di Berbenno
nel loro campionato (come hanno
già fatto a Pasqua), prima di “sganciare” per l’iscrizione. Ci faranno
sapere».
Il campioncino di Berbenno,
Giuseppe Forenzi, che corre con
il numero 17, in realtà partecipa al
campionato italiano monomarca
Parolin, competizione nella quale
l’anno scorso aveva ottenuto un
quarto posto nella categoria 8-10
anni e un secondo nella Finale Internazionale. Quest’anno c’è stato
il passaggio di categoria e nel primo round che si è svolto ad Adria
ha ottenuto, nelle due prove che
costituiscono ogni appuntamen-
venivo da bambina per le vacanze con la mia famiglia. C’è un
aneddoto che Paolo De Chiesa mi
rammenta sempre. A Livigno era
in corso una gara delle World
Series, io bambina che mi buttavo da ogni pista mi schiantai
contro l’impianto di risalita che
si scardinò e la gara fu interrotta».
Dopo questo battesimo col botto
la Ceccarelli ha avuto modo di far
parlare nel Circo Bianco con le
sue imprese sportive.
Rimarrà nella storia soprattutto
l’oro vinto alle Olimpiadi invernali di Salt Lake City nel 2002 in
supergigante. P.GHI.
Nel penultimo turno
della Promozione maschile Valtellina Giochi si fa battere in casa
per 59 a 66 dal Macherio – formazione molto rinforzata rispetto a
quella del girone di andata – e giovedì sera riceverà, al Palascieghi,
la visita della capolista Cpo Osnago: una vittoria significherebbe il
terzo posto nella griglia dei play
off, probabile, invece, che una
sconfitta provochi lo scivolamento al quarto, visto che la Veranese
affronta un turno, almeno in apparenza, molto più agevole. La
partita è vissuta del filo dell’equilibrio – con un Pini preciso da tre –,
tanto che si è arrivati all’ultimo
minuto con i sondriesi a -2, su un
loro tiro sbagliato è poi arrivata
una bomba del Macherio che, in
pratica, ha deciso il risultato.
Valtellina Giochi: Pomi 15, Pini
21, Bertolini 8, Munarini 1, Benini
5, Di Gregorio 2, Martinalli 4, Gusmeroli 3. All.: Diotallevi.
Matematica conferma della retrocessione del Chiavenna, sconfitto di misura a Galbiate (69-66),
dopo aver condotto l’incontro per
tre quarti. All’inizio dell’ultimo
periodo i locali scappano, Del Curto e compagni tentano un ultimo
recupero, ma inutilmente.
Chiavenna: Cinque 8, Della
Bella 6, Angeletti 9, Trivellone 1,
Sandrini 3, Del Curto 7, Allievi 3,
Martinoli 11, Donà 18.
P. Val.
Ub Bassa Valtellina
Doppia eliminazione
Bocce
Perdono ed escono
dal campionato di serie
sia la formazione B
che quella di categoria C
Giuseppe Forenzi, giovanissimo pilota con il talento per la musica
to, un primo e un terzo posto; Giuse(ppe) corre per il nuovo Team
quest’anno della Foo Drivers e con
esso, nel prosieguo del campionato, toccherà, per il Championkart
Parolin, Castelletto di Branduzzo
vicino Pavia e quindi: Cervia, Rioveggio, Lignano Sabbiadoro, ritorno ad Andria, Jesolo e conclusione
a Lignano.
Dieci anni di età per questo pilota campione, compiuti lo scorso
31 gennaio; frequenta la quinta
elementare ed è un grande appassionato di kart già da tre anni.
«Passione assolutamente non trasmessa dal papà – puntualizza
Reggy – alla quale mi sono adattato. Giocava con le macchinine
sempre, sull’autoscontro non cercava il “botto” ma guidava ordinatamente e, all’età di 7 anni, è stata
la nostra “rovina” e “fortuna”». Al
primo posto dei suoi interessi ovviamente c’è il kart, seguono la chitarra elettrica, il pianoforte, il golf
e un mucchio di altre cose che ne
sottolineano l’animo “eclettico”,
evidenziato dal 2° posto e di vice
campione mondiale 2015 nel
mondiale Championkart - cat. 60
cc. baby agonistica ad Adria 2015
e “confermato” dalla borsa di studio del Bim Adda per i giovani studenti sportivi che si sono distinti
nel 2015: su 40 domande Giuse è
stato selezionato tra i 10 premiati.
Secondo premio al concorso internazionale “Remo Vinciguerra”
di Verona nel 2014 in pianoforte
e pure l’anno prima al concorso
internazionale Piano Talents di
Milano.
Beppe Viola
Sabato nero per la bocciofila Ub Bassa Valtellina che viene eliminata nel campionato di
serie sia con la formazione di serie
B sia di C.
Lontani dalle corsie amiche del
bocciodromo morbegnese nei
match di ritorno di finale girone,
Roberto Barri e soci e Sandrino
Vairetti e compagni sono stati eliminati. I primi dal Ciserano battuto all’andata per 1-0. I secondi, vittoriosi una settimana fa per 2-0,
sono stati puniti dalla Codognese
88 nella lotteria del tiro al pallino.
In terra bergamasca Roby Barri,
il migliore della troupe talamonese nel singolo perdeva gara uno
per rifarsi nella due. Male il terzetto Marcello Cerri-Renzo LuzziSilvio Tevisio che, sconfitto in entrambe le sfide, ha permesso ai
locali di pareggiare i conti, 1-0. Le
speranze del passaggio nei due
confronti a coppia: Renzo LuzziSilvio Tevisio tengono a galla i valtellinesi, il collaudato duo Marcello Cerri-Andrea Spini in questa
occasione non fa il miracolo.
L’équipe di categoria C si era presentata a Codogno forte del 2-0 in
casa. La pattuglia bianco rosso
guidata da Marco Moiola mantiene il doppio vantaggio con l’esibizione singola di Renato Cerri, una
vittoria e una sconfitta. Patatrac
del trio Mauro Romanò-Sandro
Vairetti (Emilio Scinetti)-Giuseppe Fazzini battuti in tutte e due le
partite. I padroni di casa recuperano così lo svantaggio, 1-0. La coppia Romanò-Scinetti, pareggia,
ma Cerri-Fazzini capitolano: tutto da rifare. Al tiro al pallino arriva
la definitiva eliminazione.
Impresa, sempre in terra orobica, per la rappresentativa di
gruppo A dell’Altavalle contro la
bocciofila Famigliare Tagliuno. I
tiranesi tornano a casa con un prezioso 1-1, grazie all’individualista
Franco Tavasci. Giù di tono la terna Cherubino Bertolatti-Ettore
Grandi-Massimo Tasca sconfitta
due volte. I portacolori dell’Altavalle nelle prove a coppia pareggiano con Bertolatti-Tavasi mentre capolavoro di Grandi-Tasca
vittoriosi per l’1-1 finale. Sabato
prossimo a Tirano la rivincita.
Risultati - Categoria A: Famigliare Tagliuno-Altavalle, gara andata 1-1 . Cat. B: Ciserano-Ub Bassa v., gara andata 0-1, gara ritorno
2-0 – promosso Ciserano. Categoria C: Codognese 88-Ub Bassa V.,
gara andata 0-2, gara ritorno 2-0promosso Codognese 88.
Antonio Rivolta
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Martedì 19 aprile 2016
Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417
· Pubblicità: SpeeD - Sondrio - Tel. 0342 515111 - Fax 0342 215199, e-mail: [email protected]
«CIAO AMICO
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Gli uomini
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VILLA DI TIRANO
OMICIDIO GIACOMELLI
APPALTI SOSPETTI
IN BASSA VALLE
Ferrari
trasferito
a Monza
Caso Traona
Si va verso
il processo
GARBELLINI · All’interno
PUSTERLA · All’interno
••
II
PRIMO PIANO
VILLA DI TIRANO
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
PER GLI ORFANI
DELITTO D’IMPETO
LA DONNA AVEVA PERSO
IL MARITO A DICEMBRE. ORA
È PARTITA UNA RACCOLTA FONDI
L’UOMO HA INFERTO
NUMEROSE COLTELLATE
ALLA NUORA DOPO UNA LITE
Assassinò la nuora a coltellate
Ferrari trasferito al carcere di Monza
Per l’anziano garantita assistenza sanitaria 24 ore su 24
di GABRIELA GARBELLINI
– VILLA DI TIRANO –
È STATO trasferito dal carcere
di Sondrio a quello di Monza, Enrico Ferrari, il 70enne reo confesso dell’omicidio della nuora 43enne Moira Giacomelli. Per l’anziano, in forte stato di depressione e
cardiopatico, il nuovo penitenziario offrirà infatti una maggior assistenza sanitaria (garantita 24 ore
su 24). L’uomo inoltre aveva subito in passato un trapianto di cuore. Nel frattempo a Villa di Tirano è iniziata la raccolta fondi per i
due bambini rimasti orfani; iniziativa promossa dalla casa di riposo presso cui la vittima lavora-
va e con il sostegno della parrocchia. A poco a poco la comunità
di Villa cerca di tornare, per quanto non sia semplice, alla normalità. Almeno apparente.
È così che sull’onda di una grande sofferenza e di un indelebile ricordo nasce il gruppo Facebook
denominato «Suonatori incauti
di campanelli per Simone e Moira».
UN SODALIZIO che rappresenta il perpetuarsi di una amicizia
che continua a esistere. Una pagina virtuale dove quotidianamen-
te vengono postate foto e pensieri
da parte degli amici più cari: gli
unici che conoscevano davvero
nel profondo la sfortunata e giovane coppia, Moira Giacomelli e Simone Ferrari, che un tragico destino si è portata via anzitempo.
«IN VERITÀ il gruppo è stato
creato nei mesi scorsi dedicato
all’amico Simone per ricordare
una persona meravigliosa - spiega
Elena Casalini, fondatrice del
gruppo -. L’abbiamo denominato
suonatori di campanelli ricordando le scorribande con il suo bimbo in giro a suonare campanelli
Moira Giacomelli lavorava nella
casa di riposo di Villa di Tirano
di GABRIELA GARBELLINI
– TIRANO –
A BARUFFINI i residenti «fanno rete» e aiutano amministrazione comunale e parrocchia a conservare al meglio il patrimonio urbano e ambientale della suggestiva e verdeggiante frazione tiranese.
Contraddistinti da un profondo
senso civico e dal rispetto per la
propria terra, non ci pensano due
volte a formare gruppi di lavoro
spontanei durante tutto l’arco
dell’anno avviando efficaci opere
di manutenzione di edifici del Comune o della chiesa garantendone così il giusto decoro.
MA ANCHE a tinteggiare ringhiere arrugginite dagli anni, a curare i giardini o ad ornare di piante e fiori piazze pubbliche o cortili. Volontari infaticabili, riuniti
nell’associazione culturale «Il Masuccio» (sodalizio senza fini di lucro la cui azione si esplica nella filodrammatica “Barfì&Friends”:
il ricavato dei teatri va per la cura
degli arredi comuni), impegnati
(anche grazie a forme di autofinanziamento) nella valorizzazio-
per farlo divertire. Ricordare le loro corse a perdifiato in una complicità commovente. Anche Moira quando era in vita postava ricordi. Ora che anche lei è scomparsa abbiamo così deciso di cambiare intestazione aggiungendo
anche il suo nome».
GLI AMICI di Moira e Simone
hanno anche intenzione di ricordarli lasciando un segno concreto: un’opera o una targa in memoria. Ma anche altre iniziative in ricordo della giovane scomparsa, in
particolare per i due piccoli rimasti orfani contribuendo a sostenerli nella loro crescita e nel loro futuro scolastico.
Enrico Ferrari, reo confesso
dell’omicidio della nuora
TIRANO BELLA INIZIATIVA DI AGGREGAZIONE NELLA FRAZIONE DI BARUFFINI
Grazie ai volontari del «Masuccio»
torna a splendere l’edificio parrocchiale
COLORE
I volontari
si sono dati
da fare con
pennelli e
vernice
(National
Press)
ne del paese al fine di favorire un
modello di amministrazione condivisa basata sull’alleanza.
guite opere di manutenzione su
un edificio di proprietà della parrocchia tiranese.
E COSÌ anche quest’anno circa
una decina di uomini ha messo la
manodopera necessaria per restituire nuovo volto ai fabbricati che
portano i segni del tempo.
Nel caso specifico sono state ese-
«GLI INFISSI erano davvero in
uno stato di degrado avanzato»,
ha spiegato Fulvio Schiano, presidente dell’associazione «Il Masuccio» aggiungendo: «Abbiamo pensato di intervenire. Grazie a valen-
ti falegnami, restauratori e pittori
barfini siamo riusciti, nel corso
dell’inverno, a sistemarli tutte: 18
aperture e 36 antoni . E’ stato senza dubbio un gran lavoro, ma ancor più grande è la soddisfazione
di vedere una struttura così bella
finalmente in ordine e in sicurezza. Un grazie alla Barfì & Friends
per la copertura delle spese e un
grazie a tutti coloro che hanno
messo a disposizione un po’ del loro tempo, in particolare a Roberto, Sergio, Michela, Remo, Giovanni».
UNA collaborazione fattiva di
giovani, adulti e pensionati, ognuno con un proprio compito da
svolgere, che ha portato a un risultato ottimale. Un plauso ai residenti dunque che, mettendo a disposizione le loro giornate, a seconda della disponibilità di orari,
hanno innescato virtuosi meccanismi che diventano patrimonio
comune del paese.
CHIAVENNA
Sulle bollette
dell’acqua
un incontro
con Simonini
– CHIAVENNA –
«E’ il 4° incontro pubblico che facciamo con la presenza degli avvocati della Confconsumatori Marina Peschiera e Giuseppe Barrica
che ci aiutano a presentare alla popolazione ciò che stiamo attuando nell’ambito dell’ufficio d’ambito e Secam ritenendo che le tariffe
applicate da quando il sistema
idrico integrato è passato al gestore unico, Secam, presentano moltissimi aspetti di criticità e illegittimità. Abbiamo quindi attivato
una petizione provinciale che conta diverse migliaia di adesioni e
con l’aiuto dei legali anche una
class action». Ha esordito così
Martina Simonini rappresentante del coordinamento acqua pubblica della provincia di Sondrio
durante l’incontro a Chiavenna
sul «caro acqua». «L’idea di privatizzare il servizio di gestione parte dagli anni 90 con la legge Galli
- aggiunge - la resistenza dei sindaci a privarsi della gestione del servizio cade nel 2015 a seguito di
pressioni continue da parte di Secam e l’ufficio d’ambito precedentemente istituito dalla Provincia
di Sondrio». Viene pertanto individuata Secam che già si occupava del servizio rifiuti. Ottima idea
in quanto la società è formata da
capitali pubblici (Comuni, le 5
Cm e Provincia) pertanto facilmente controllabile. Ma non è così. «A quanto pare a Secam - afferma Simonini - non piace l’idea
del controllo, anzi si prende delle
libertà. Nel novembre scorso si è
alleata con 7 società, ma la rende
pubblica nel febbraio successivo
senza passare dai Consigli comunali come avrebbe dovuto. Recentemente altra libertà! Durante un
incontro istituzionale mandamentale a Morbegno dove alcuni sindaci hanno eccepito a “voce alta“
sull’operato dell’Ufficio d’ambito
e Secam, quest’ultima ha avuto
una forte reazione minacciosa attraverso stampa». E ancora: «Non
accada che venga lesa l’onorabilità e l’immagine di Secam perchè
sappia che sarà querelato». E’ alquanto strano che una società quereli i suoi soci. «Risultato di tutto
questo il forte aumento delle tariffe. Molti cittadini si sono ritrovate fatture esorbitanti. Stiamo predisponendo un’azione di classe
pubblica introdotta qualche anno
fa dalla legge Brunetta - spiega
l’avvocato Barrica - un’azione proposta ai cittadini per fare in modo
che il servizio idrico-integrato torni in efficienza nel rispetto della
legge e degli atti amministrativi
assunti a suo tempo. Troppe le discordanze: non si è capito bene
sulla base di quali parametri sono
stati calcolati i 152 metri cubi su
base annua. Non è stata fatta alcuna differenzazione tra residenti e
seconde case usate un mese all’anno».
Roberto Carena
PRIMO PIANO
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
APPALTI SOSPETTI
III
••
LE PERQUISIZIONI
UN’ACCUSA ARCHIVIATA
L’INDAGINE PRESE AVVIO 6 ANNI
FA E VOLGE VERSO L’UDIENZA
PRELIMINARE SOLTANTO ORA
LA PIÙ PESANTE IMPUTAZIONE
QUELLA DI ASSOCIAZIONE
A DELINQUERE È DECADUTA
«Sistema Traona», indagine chiusa
dopo 6 anni e rischio prescrizione
La Procura si appresta a chiedere il rinvio a giudizio di 12 indagati
Focus
A indagare a lungo
servendosi pure di
intercettazioni telefoniche e
ambientali furono i pubblici
ufficiali delle sezioni Ps e Cc
della Procura della
Repubblica di Sondrio su
incarico di Fabio Napoleone
di MICHELE PUSTERLA
– TRAONA –
UN’INCHIESTA su quello che
venne semplicisticamente definito dai cronisti «sistema Traona»,
di cui era titolare l’allora procuratore Fabio Napoleone, che sembrava finita nel dimenticatoio, in
quanto aperta addirittura nel
2010, e di cui non si era saputo
più nulla, con indagati per ipotesi
di reato che variano dalla corruzione, all’atto contrario al dovere
d’ufficio, dall’abuso d’ufficio al
furto, dal falso in atto pubblico alla rivelazione e utilizzo di segreto
d’ufficio, dal furto alla turbativa
d’asta. Nel mirino del magistrato
(oggi uomo di punta al Csm ma
che torna spesso e volentieri in
Valtellina) che sguinzagliò gli investigatori delle sezioni di Polizia
di Stato e Carabinieri, in forza alla Procura di Sondrio, finirono
pubblici amministratori in carica
all’epoca delle perquisizioni, tecnici, imprenditori, un segretario
comunale. Ma, al di là delle ipotesi accusatorie sopra esposte e ad altre, come la truffa aggravata, ce ne
fu un’altra molto più pesante: associazione a delinquere.
L’ex procuratore
di Sondrio Fabio
Napoleone
A sinistra Diego
Fattarina
In tutto gli inquisiti erano 17,
mentre ieri è arrivato l’avviso di
conclusione indagini - l’atto che
solitamente precede la richiesta
di rinvio a giudizio, oppure quella di archiviazione (circostanza
quest’ultima, per la verità, più rara) - a 12 indagati. Un atto, a firma del sostituto procuratore Barbara Benzi che ha ereditato il fascicolo dal collega Napoleone,
che non equivale certamente a
una sentenza di colpevolezza per i
destinatari i quali, in caso che il
pm ne chieda il processo, avranno
la possibilità coi loro legali di respingere le accuse già nel corso
dell’udienza preliminare che dovrà essere fissata.
Ecco l’elenco dei destinatari
dell’«avviso»: Marco Belli, ex sindaco di Traona che si è sempre
proclamato estraneo a qualsiasi
ipotesi accusatoria e già assolto di
recente nel caso-videosorveglianza; Gianni Azzalini di Buglio, tecnico comunale ora residente nel
capoluogo; Diego Fattarina di
Morbegno per le società «Max
Far» e «Ponte di Ganda»; Lucio
Tavelli di Mese del servizio Territoriale della regione Lombardia; i
costruttori traonesi Arnaldo Giu-
melli e Claudio Pensa; l’imprenditore edile Camillo Ferrè di Rogolo; il sindaco di Cino, Basilio Lipari; l’ex vicesindaco e assessore
di Traona Maurizio Papini da
sempre dichiaratosi sereno sugli
sviluppi dell’inchiesta; come del
resto l’ingegnere Carlo Contessa
di Dubino; gli imprenditori edili
di Colorina, padre e figlio, Camillo e Gabriele Carnazzola.
TRAONA ECCO LE DIVERSE IMPUTAZIONI A CARICO DEI NUMEROSI INDAGATI DAGLI INQUIRENTI
Favori e lavori agli amici:«Una mano lava l’altra»
– TRAONA –
L’ex primo cittadino di Traona
Marco Belli
(National Press)
C’È la telefonata intercettata nella quale l’imprenditore Camillo Carnazzola sollecita il tecnico comunale Gianni Azzalini a concedergli l’autorizzazione per un deposito temporaneo di materiale vario e vista la titubanza del tecnico lo
spinge a dire sì dicendogli testualmente «che
dopo una mano lava l’altra». In un’altra chiamata registrata Papini segnala allo stesso tecnico
la «caduta sassi in frazione Valletta e avrebbe
insistito affinchè fosse avviata la procedura della richiesta di somma urgenza», così da aggirare l’obbligo della gara e affidare l’incarico alla
ditta indicata e per ottenere «il consolidamento
del consenso elettorale per la messa in sicurez-
za dell’abitato». Interventi di ripristino della
viabilità per l’esondazione di un torrentello, riparazione dell’acquedotto danneggiato dallo
smottamento, riassetto di dissesti, affidati a imprese amiche, promesse al sindaco di fargli installare impianti fotovoltaici del negozio del figlio, in cambio dell’ok a un piano di lottizzazione; promesse di incarichi a geometri. E quando
qualcuno, come un membro della Commissione Edilizia, si opponeva alle presunte «combine», c’era il solito assessore, che giura sulla correttezza del suo operato, che in una conversazione captata avrebbe informato l’ing. Contessa di quel membro-guastatore promettendo di
prendere «in mano lui la cosa sapendo già cosa
fare». Ma, per forza di cose, il suo vivo interessamento - che effettivamente c’è stato, annotano
gli investigatori - dev’essere impermeato di atti
illegali? Nelle carte dell’inchiesta si parla pure
di «ingiusti vantaggi patrimoniali» agli imprenditori Fattarina e Carnazzola per permessi a costruire legati a notevoli quantità di «smarino»
depositato in una cava, materiale in parte poi
ceduto alla società «Salini» per realizzare la
nuova ss38. Si suppongono, inoltre, possibili
edificazioni a favore della figlia del pubblico dipendente disposto a rilasciare i permessi
all’asportazione di 265mila metri cubi di «smarino», atto che avrebbe aperto la strada alle edificazioni.
Michele Pusterla
SAMOLACO TRE I VEICOLI COINVOLTI IN UNO SCONTRO SULLA PROVINCIALE
Un uomo e una donna gravi all’ospedale
DUE PERSONE - un uomo di
51 anni e una donna di 44 - sono
rimaste ferite in modo piuttosto
serio nel pomeriggio di ieri a Samolaco, dopo essere rimaste coinvolte in un incidente stradale. Il
sinistro si è verificato sulla Strada
proviciale numero 2, pochi minuti dopo le 15.30. Tre i mezzi protagonisti dello scontro: una Opel
Astra, un’utilitaria della Toyota e
un camion che, per cause ancora
al vaglio degli agenti della Polstra-
da di Mese si sono urtati con violenza. Quando è partita la richiesta di aiuto, raccolta dalla centrale
operativa del 112, la situazione pareva decisamente grave, tanto che
sul posto è stata inviata l’èquipe
medica in codice rosso. Come detto, fortunatamente, le condizioni
dei due feriti sono poi risultate essere serie, ma non gravi al punto
da far temere per la loro vita. In
via precauzionale il personale del
118 ne ha comunque disposto l’invio all’ospedale di Gravedona, in
codice giallo. Una volta affidati ai
medici del Moriggia Pelascini gli
automobilisti feriti sono stati sottoposti agli accertamenti e alle cure del caso. A Samolaco sono stati
inviati anche i Vigili del fuoco del
distaccamento di Mese. La circolazione ha subito qualche disagio,
soprattutto perché, prima di poter rimuovere il camion incidentato, è stato necessario scaricarlo
completamente della merce trasportata, che è stata poi trasferita
su un altro veicolo.
Ale.Ber.
Le due auto coinvolte. Sul fondo il camion dei pompieri
(National Press)
CRONACHE
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
SONDRIO
ESPERIENZE SMART
NUMERI ALLA MANO
«STIAMO CONCEPENDO LE FILIALI
COME ENTITÀ PIÙ DINAMICHE
CON APPLICAZIONI WEB-ORIENTED»
IL 55% DEI CORRENTISTI
OPERA ONLINE E IL 19% USA
SERVIZI DI MOBILE BANKING
Con Bps la banca si indossa al polso
Ecco la nuova app per Apple Watch
«Siamo tra i primi a portare i servizi bancari su un orologio»
come gli studenti universitari.
Un bacino di potenziali clienti
cui è dedicata la “Carta ateneo+”,
prepagata dotata di Iban che consente diverse funzioni (tra cui gli
acquisti nei negozi, anche contactless) ed è abilitata ai servizi online e anche all’evoluzione della
Scrigno app per i dispositivi indossabili», ha spiegato Marco Buratti, Ufficio Governo del sistema informativo e innovazione.
HI-TECH La presentazione
della nuova «Scrigno app»
per Apple Watch (National Press)
di CAMILLA MARTINA
– SONDRIO –
IN UNA SOCIETÀ iperconnessa e omnicanale, la Banca Popolare di Sondrio sbarca sull’Apple
Watch. Un dispositivo indossabile che, nel 2016, a livello mondiale, insieme agli altri suoi fratelli,
si diffonderà di un ulteriore 44%
rispetto al 2015. Sono tendenze,
come quella del 55% dei correntisti che opera online e del 19% che
utilizza servizi di mobile banking, che non possono essere ignorate. Per questo Bps ha esteso la
sua Scrigno app alla tecnologia indossabile, creando Scrigno app
per Apple Watch. «Siamo tra i primi a portare servizi bancari su un
“
Milo
GUSMEROLI
Un progetto in continuità
con un percorso che segue
il trend tecnologico
e la multicanalità
focalizzata sul cliente
orologio - esordisce il vicedirettore generale della Banca Popolare,
Milo Gusmeroli - in continuità
con un percorso che segue trend
tecnologico e multicanalità, focalizzata sul cliente». Il fulcro resta
sempre la filiale che, però, sta vi-
vendo una riduzione degli accessi
informativi (si prediligono altri
canali) e, al contempo, un aumento della pregnanza delle azioni.
«STIAMO concependo le filiali
sempre più come entità dinamiche sulle quali portare applicazioni web-oriented e in cui l’esperienza dell’utente diventa anch’essa sempre più dinamica, anche se
mediata», prosegue. Parola d’ordine multicanalità, ormai evoluta
in omnicanalità. «L’estensione
della Scrigno app a queste tecnologie indossabili, sempre presenti e
fortemente personalizzabili, è dedicata a tutti i correntisti, ma anche ai millennial (nativi digitali),
A ILLUSTRARE l’istallazione
dell’app, rilasciata ieri sullo store,
e le sue funzioni ci ha pensato
Massimo Gianola, responsabile
sviluppo progetti IT Bps. «Per utilizzarla servono alcune precondizioni: possedere un IPhone 5 o superiore e un Apple Watch da abbinare all’IPhone, istallare la nuova
release della Scrigno app (versione 4.3) e attivare la Scrigno app».
La nuova app consente di leggere
sull’orologio il saldo e gli ultimi 5
movimenti dei conti posseduti e
quelli della carte prepagate, il controvalore dei depositi titoli, la ricerca Atm e filiali. Tutto in piena
sicurezza.
Le
funzionalità
dell’app, in questo momento, sono solo informative non dispositive (pagamenti ecc.). Queste ultime si perfezionano ancora tramite Scrigno via web/cellulare, ma il
lavoro di ascolto e di comprensione dei bisogni degli utenti/clienti
prosegue senza sosta, così come lo
studio dell’estensione dell’app ai
dispositivi non Apple.
Al Policampus la qualità è nel piatto
Inaugurato il nuovo punto di ristorazione «Eat Parade» vicino alle scuole
– SONDRIO –
«AVEVO fame e mi hai preparato una buona pizza». Nella benedizione della nuova ristorazione del
Policampus di Sondrio, «Eat Parade», don Luca Castelli, dei Salesiani, assicura che il Signore non ci
giudicherà per il numero di preghiere, seppur importanti, ma per
avergli dato del buon cibo, in un
bel locale con persone gentili e
sorridenti. Preghiera che diventa
augurio, ispirato dall’ambiente luminoso, accogliente, pervaso da
un intenso e invitante odore di
prodotti da forno e arredato in legno e vetro, sedie rosse, botti e tantissime piantine dell’orto, composte dalle scuola agraria: rapanelli,
menta, insalata, timo, prezzemolo
e qualche fiore. «Sono mughetti precisa Dario Pisati, titolare
dell’attività che prende vita nella
struttura comunale - in omaggio a
AL VIA Il taglio
del nastro della
nuova struttura
mia suocera».
ANGELINA, 91 anni, che, insieme alla commossa moglie Rosanna, ha tagliato il nastro ieri, dando ufficialmente il là all’avventura culinaria, una vera e propria
V
«parata di cibo», come la definisce
Pisati. «In contemporanea alla gestione dell’Eat Parade, continueremo a mantenere il chiosco interno al campus», prosegue il gestore, illustrando la nuova attività
che, per aprire, ha impiegato un
po’ più del previsto, tanti erano
gli interventi di ristrutturazione
da fare. Solo per controsoffitto e
rifacimento dell’impianto di areazione ci sono voluti 25mila euro.
Saranno in 7 a lavorare nel nuovo
locale, da 80 posti a sedere, aperto
lunedì e martedì, dalle 11.30
14.30, e tutti gli altri giorni sia a
pranzo che a cena (sabato e domenica fino alle 23). «Le specialità conclude - sono uno spaccato di
casa mia: piatti di legumi, cereali,
pizze, verdure. Materie prime
dop e di assoluta qualità, provenienti dal territorio, da tutta Italia e anche dall’estero». Chiuso da
ottobre 2015, il locale, con la sua
nuova gestione, è stato «tanto atteso - commenta l’assessore Loredana Porra - ma i risultati sono spettacolari».
Camilla Martina
••
IL SERVIZIO
IPPOGRIFO
Ghirotondo
Tante novità
per lo Spazio
famiglia
– SONDRIO –
CONCILIARE famiglia e lavoro. Una pratica non del tutto semplice che spesso richiede l’aiuto di chi ci sta intorno. «Le esigenze di conciliazione per le famiglie di oggi
sono tante - ha spiegato Loredana Porra, assessore ai Servizi sociali del Comune di Sondrio -. Con grande impegno
del Comune e della cooperativa sociale Ippogrifo riusciamo a presentarvi anche quest’anno un’offerta molto ricca. A causa di una riduzione
delle risorse pubbliche, infatti, quest’anno il servizio Spazio famiglia Ghirotondo rischiava di dover ridurre in
modo significativo le proprie
attività e i servizi offerti:
«Tutti insieme, però, abbiamo creduto in un’offerta ormai radicata e apprezzata dalla nostra comunità», ha proseguito Margherita Boiani del
Comune di Sondrio. «Questa
nuova forma di collaborazione pubblico/privato è nata e
si è avvalorata perché da una
parte il Comune ha avuto la
lungimiranza di portare avanti questo servizio, dall’altra la
nostra cooperativa si è proposta in un’ottica sempre più di
impresa sociale: ci siamo così
resi disponibili a sostenere
parte dei costi garantendone
la continuità. Sono quindi nate una serie di iniziative anche insieme alla collaborazione delle famiglie che spesso
propongono idee e progetti»,
ha spiegato Paolo Pomi, presidente della cooperativa sociale Ippogrifo. «In questa nuova forma di collaborazione ha proseguito Elisa Danza, direttore della cooperativa - si è
voluto garantire un servizio
di promozione del benessere
delle famiglie e lo abbiamo
fatto creando una nuova sinergia tra Spazio famiglia e
Valfamily, un recente progetto di Ippogrifo». In un’ottica
di continuità il servizio Spazio famiglia Ghirotondo ha
riaperto a gennaio mantenendo gli stessi orari (lunedì,
mercoledì, venerdì pomeriggio 16/18 - mercoledì ore
19.00, martedì, mercoledì,
giovedì mattina dalle 9.45 alle 11.45) e molte attività. Alle
classiche se ne sono aggiunte
di nuove: si confermano, infatti, i sabati speciali come
quelli dedicati al Pigiama Party, Apericena o il Carnevale
Brasiliano; ma ora sarà possibile organizzare feste di compleanno presso lo spazio, atelier per bambini e per genitori.
Alessia Bergamini
••
VI
CRONACHE
IL REFERENDUM
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
RISULTATI E PERCENTUALI
IL COMUNE VIRTUOSO
VITTORIA SCHIACCIANTE
PER IL «SÌ» CON IL 78,8%
CONTRO IL 21,2% DI «NO»
DAZIO CON IL SUO 38,38%
È IL COMUNE CON IL TASSO
DI AFFLUENZA PIÙ ALTO
Trivelle, in Valle a trionfare è l’astensionismo
In provincia di Sondrio l’affluenza si ferma al 21,47%, al di sotto della media lombarda
di EMMANUELA TUBELLI
– SONDRIO –
CON IL 21,47% di votanti, ovvero 31.158 persone sui 145.087 aventi diritto, si attesta di dieci punti
percentuali sotto la media nazionale, l’affluenza al voto nella provincia di Sondrio per il referendum
popolare di domenica scorsa. Dati
che appaiono in ribasso anche rispetto alla tendenza regionale, che
ha fatto registrare una percentuale
di affluenza pari al 30,46%. Per
quanto concerne invece la preferenza espressa, i risultati provinciali appaiono in linea con quanto
emerso in Lombardia e nel resto
della penisola: una vittoria schiacciante, dunque, per il «sì», che ha
segnato il 78,8%, di contro ai «no»,
fermi al 21,2%. Un sorpasso che però nulla cambia all’esito complessivo delle votazioni, dal momento
che a trionfare è stato, su tutto il
territorio nazionale, l’astensionismo, causa del mancato raggiungimento del quorum necessario
all’approvazione proposta in referendum. Visti nel dettaglio, ad
ogni modo, i risultati raccolti sul
territorio, riserbano qualche sorpresa, specie se confrontati con le
previsioni della vigilia che facevano prevedere una scarsa sensibilità da parte di una comunità montana per un tema percepito come lon-
tano. A sorprendere sono così alcuni picchi, tra tutti quello registrato
a Dazio che con il suo 38,38% è il
Comune con il tasso di affluenza
più alto di tutta la provincia; così
come stupisce quel 23,07% riportato a Madesimo, il comune italiano
più distante dal mare; bene anche
Livigno, con il 31,23% di votanti,
mentre in linea con la media provinciale Sondrio (23,45%), Tirano
(24,33%), Bormio (23,34%) e Morbegno (24,32%). Fanalino di coda
in provincia, Castello dell’Acqua,
dove si è recato alle urne solo il
10,83% degli aventi diritto. «Sulle
trivellazioni in mare ci si poteva
aspettare un risultato scarso, quasi
irrilevante: noi, che come pochi altri abbiamo fatto un minimo di
campagna per il voto, avevamo
messo al 10% la soglia di soddisfazione, dunque un risultato più che
doppio ci conforta perché testimonia l’interesse di molti cittadini alle tematiche ambientali», spiega
Enzo Orsingher, portavoce di Possibile- Comitato «Lettera VII»,
che aggiunge: «Ciò che abbiamo
ravvisato, oltre ad una distorsione
dell’informazione da parte del governo centrale, è stata la mancanza
di intervento da parte degli amministratori locali: dei 77 sindaci da
noi invitati ad un atto di coraggio,
nessuno ha espresso pubblicamente il proprio orientamento. Diverso è stato invece l’atteggiamento
che le istituzioni hanno manifestato altrove, ad esempio nella vicina
Valcamonica, con una presa di posizione da parte degli amministratori».
URNE
I valtellinesi
hanno votato in pochi
(National Press)
L’APPUNTAMENTO NEL CAPOLUOGO
Mas fa rima con opere
firmate dai giovani artisti
– SONDRIO –
I GIOVANI fanno conoscere la loro bravura. Mas - Mostra artistica
studentesca torna infatti nel centro di Sondrio il 5, 6 e 7 maggio:
«Un’iniziativa giunta alla quarta
edizione e organizzata dalla Consulta provinciale degli studenti di
Sondrio. Un’ottima opportunità, a
nostro avviso, per tutti gli studenti
sia di mettersi in gioco, e quindi di
rendere visibile il loro talento davanti a un pubblico più ampio rispetto a quello più scolastico, sia di
confrontarsi con altri studenti e
con una giuria - commenta Marina
Cotelli, assessore alla Cultura del
Comune di Sondrio -. Sapere di essere esposti al giudizio e allo sguardo di altre persone è sicuramente
un’esperienza educativa che aumenta la consapevolezza di sé e del
proprio lavoro».
«La mostra-concorso è aperta a tutti gli studenti delle scuole superiori della provincia di Sondrio - spiega Simone Agutoli, presidente della Consulta provinciale degli studenti di Sondrio -. Chiunque desideri partecipare ha tempo fino al
30 aprile e può farlo presentando
una propria opera artistica sul tema scelto che è ‘La quotidianità’.
La partecipazione è gratuita e sono
ammesse opere di pittura, fotografia, scultura ecc. (tranne i video); le
opere saranno in mostra il 5, 6 e 7
maggio dalle 9.00 alle 12.00 e dalle
14.30 alle 18.00 circa lungo il Corso Italia (Sondrio), mentre la premiazione si terrà il 7 maggio alle
18.00 (in caso di maltempo mostra
e premiazione si svolgeranno nelle
sale espositive di Palazzo Martinengo)». A decretare i vincitori ci
saranno sia una giuria popolare sia
una giuria tecnica. La prima ha
due modalità per esprimere la propria preferenza: o tramite la pagina Facebook della Consulta o direttamente indicando l’opera preferita durante i giorni della mostra e i
risultati peseranno per il 30% sul
giudizio finale; il voto della giuria
tecnica, invece, peserà per il 70%.
Al vincitore andrà un premio economico di 200,00 euro, al secondo
classificato di 100,00 euro e al terzo di 50,00 euro. Verrà inoltre assegnato un premio speciale, espresso
solo dal voto popolare, di euro
50,00.
Roberto Carena
CRONACHE
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
MORBEGNO
LA DATA
IL BILANCIO
I VOLONTARI HANNO FISSATO
UN INCONTRO PER MERCOLEDÌ
PROSSIMO 27 APRILE
NEL VERDE RACCOLTI
MOZZICONI, CARTACCE
DIVERSI RIFIUTI
Parco della Bosca pulito da volontari
in attesa del dossier a firma Wwf
In prima fila anche il sodalizio Orma per chiedere risposte al Comune
di EMMANUELA TUBELLI
– MORBEGNO –
AL LAVORO
I rappresentanti
dei sodalizi verdi
nel Parco della
Bosca
UNA MATTINATA all’insegna
del rispetto dell’ambiente e della
tutela degli spazi comuni a tutti:
con questo spirito è andata in scena la scorsa domenica a Morbegno, presso il Parco della Bosca, la
«Giornata verdepulito», che ha visto in azione i responsabili di due
associazioni attive sul territorio,
l’Orma, Ornitologica ricerca monitoraggio ambientale, e il Wwf
Valtellina.
IN UN PAIO D’ORE, prima che
le precipitazioni si intensificassero ulteriormente rendendo impossibile l’attività di pulizia del parco, diversi volontari si sono dati
da fare per liberare gli spazi verdi
dell’area dai rifiuti lasciati da visitatori irrispettosi e poco attenti.
Un lavoro che ha portato alla rimozione di molti scarti, da mozziconi a cartacce, sino ad arrivare
ad una buona quantità di rifiuti
interrati ritrovati in prossimità di
un campo coltivato a mais che co-
VII
••
In breve
Tanta paura
per due ciclisti feriti
a Bema e Mello
Bassa Valle
DUE CICLISTI si sono
infortunati, nel giro di soli
quattro minuti, ieri mattina in
Valtellina. Il primo infortunio,
segnalato alle 11.52, è
occorso a un uomo di 71
anni, caduto dalla bicicletta
sulla a Bema. Alle 11.56,
invece, i soccorritori del 118,
sono stati inviati a Mello, per
assistere un uomo di 54 anni,
anch’egli protagonista suo
malgrado di una caduta dalla
bici.
Per le strade e vie
del piccolo Tibet
dieci centimetri di neve
Livigno
steggia un sentiero panoramico.
Le due associazioni hanno peraltro reso noto la volontà di esporre
agli amministratori locali, in un
incontro fissato per mercoledì 27
aprile, un «mini dossier» intitola-
to «Come sta il Parco della Bosca?». Il documento, redatto a
quattro mani dai rappresentanti
di Orma e Wwf, richiama l’attenzione di cittadini e istituzioni sulla attuale condizione dell’area,
che richiede ad oggi un doveroso
intervento: «Ritendendo che a sedici anni e un mese dal suo riconoscimento come Plis, ovvero Parco
locali di interesse sovracomunale,
la Bosca abbia bisogno di una evidente «rinfrescatina»» .
È STATA una giornata
tutt’altro che primaverile
quella di ieri in Valtellina.
Il freddo in particolare si è
fatto sentire a Livigno.
Gli abitanti del piccolo Tibet
ieri mattina hanno trovato
per le strade ben dieci
centimetri di neve.
Oggi la situazione meteo
dovrebbe migliorare con
temperature da 6 (la minima)
a 21 gradi (la massima) nel
capoluogo.
SAMOLACO CROCE ROSSA
La cena con delitto
frutta 1.800 euro
UNA CENA CON DELITTO è stata organizzata e inscenata a scopo benefico. Organizzata dalla Croce rossa Valchiavenna, la
serata era finalizzata alla raccolta fondi per
l’acquisto di farmaci destinati alle famiglie
del luogo in condizioni economiche precarie. In un’atmosfera inquietante si è consumato un efferato delitto: una trapezista ha
perso la vita durante uno spettacolare esercizio; quale artista ha qualcosa da nascondere? Il clown? O il lanciatore di pugnali? Forse la gitana che legge le carte? A risolvere il
mistero, 83 commensali che, fra una portata
e l’altra, indizio dopo indizio, dovevano capire non solo chi è l’assassino, ma anche il
movente e l’arma usata. Ponendo domande
agli attori, dovevano raccogliere le informazioni utili per risolvere il delitto e arrivare
ad aggiudicarsi il premio finale: un trattamento viso offerto da Naturlella, centro estetico locale. I 1.800 euro di ricavato sono stati devoluti al fondo farmaco per le famiglie
di Valchiavenna e Vallespluga, attraverso la
Caritas. «Questa iniziativa - ha spiegato Elena Sorrenti volontaria Cri - va di pari passo
con il progetto «Ape pronto farmaco», curato sempre dai volontari della Croce rossa locale, che partirà a breve e che porterà, previa chiamata a un numero specifico, i farmaci direttamente a casa delle persone non autosufficienti».
Roberto Carena
IMPEGNO
Sopra i volontari della Croce rossa della Valchiavenna. In basso
un momento della cena a scopo benefico che ha ben fruttato
SOLDI
La serata era finalizzata alla raccolta fondi per
l’acquisto di farmaci destinati alle famiglie in difficoltà