ROSINI-CASALE, TRIBUTO AI BEATLES IN

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ROSINI-CASALE, TRIBUTO AI BEATLES IN
ROSINI-CASALE, TRIBUTO AI BEATLES IN CHIAVE JAZZ-fotoScritto da Laura Castellaneta
Venerdì 04 Febbraio 2011 07:32
Mercoledì 2 febbraio il sipario del Teatro “Rossini” di Gioia del Colle si è aperto per
omaggiare l’unica vera icona del panorama musicale degli anni Settanta: i Beatles
. Il tributo è stato offerto dal
Mario Rosini
e
Rossana Casale
con il supporto del M°
Paolo Lepore
alla direzione della “
Jazz Studio Orchestra
”.
I protagonisti hanno abilmente rivisitato il repertorio dei “quattro ragazzi di Liverpool”,
scostandosi dalle versioni originali dei loro brani e riscrivendoli
in chiave jazz destrutturando ogni aspettativa prospettata dal pubblico
.
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Il connubio di queste personalità artistiche nasce dalla volontà
comune di vivere il jazz, un genere musicale che non si può imparare, ma che nasce dalla
passione di chi si abbandona al virtuosismo del proprio strumento, anche vocale,
attraversandolo verticalmente in una successione di note aleatorie
.
A cavalcare per primo il palcoscenico è Mario Rosini accompagnato da Mimmo
Campanale (batteria), Vito di Modugno (basso) e Pino Mazzarano (chitarra elettrica)
affrontando un brano classico come “
Let it be
”, da lui definito stravinskiano, proprio come scriveva lo scrittore-pittore Carlo Levi dei Beatles:
“Nei Beatles c'è un'eco di Stravinskij; sia negli uni che nell'altro vi è un languore che non si sa
se attribuire più ad un'acerba giovinezza che ad un senso di mortale stanchezza”.
A seguire
“
Got to get you into my life
”; la semplice
melodia scoperta casualmente da Mario, affrontata anche con Pino Daniele, di “The end”; ed
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una esecuzione “scanonizzata” della celeberrima “
Yesterday
”.
Dopo questo primo blocco, tra i consensi del pubblico di un teatro che esplode, fa il suo
ingresso la “Jazz Studio Orchestra” del M° Lepore
con
l’esecuzione solo strumentale di “
All you need is love
” e l’assolo del sassofono di
Paolo de Benedetto
su “
Hey Jude
”, prima di introdurre la voce eccezionale di
Rossana Casale
che esordisce con “
Things we said today
”. Continua con l’energia blues di “
Oh! Darling
”, poi “
Michelle
”,
la prima canzone dei Beatles che Rossana ha imparato ascoltandola sul 45 giri e “I've just
seen a face
”.
Inevitabilmente non poteva mancare la fusione delle due personalità duettando su “You
know what to do
” fino a raggiungere
il punto più profondo di questo bagno jazz
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con “
Imagine
”, un’ istituzione creata da John Lennon musicalmente e testualmente al punto da essere stata
per molti un vero e proprio stile di vita, e che Mario Rosini, Rossana Casale e la “Jazz Studio
Orchestra” del M° Lepore hanno
eseguito senza smentire l’imprevedibilità e la professionalità della loro musica
…“Immagina che la gente viva al presente” la musica del passato!
Le foto della gallery sono state messe a disposizione della redazione da Mario Di Giuseppe
che si ringrazia per la collaborazione.
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