Una gamma completa di interfacce e I/O distribuiti
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Una gamma completa di interfacce e I/O distribuiti
Fieldbus & Networks Una gamma completa di interfacce e I/O distribuiti al semplice sistema di precablaggio, alla morsettiera remota intelligente per la distribuzione degli I/O, dal prodotto compatto alla soluzione modulare, dal cuore del quadro di distribuzione al cuore della macchina, la gamma Advantys Telemecanique offre una risposta adatta a tutti i tipi di esigenze: dalla macchina semplice e compatta, alla macchina più complessa. Ricordiamo che Telemecanique è il marchio di Schneider Electric Advantys di per i prodotti di automazione Telemecanique è un e controllo industriale. D sistema completo, comprendente morsettiere remote intelligenti, I/O distribuiti, soluzioni di cablaggio e gestione della potenza per qualsiasi tipo di applicazione Numerosi vantaggi Il sistema Advantys garantisce una serie di importanti vantaggi, tra i quali la manutenzione facilitata da una funzione di diagnostica integrata il più vicino possibile ai trasduttori/azionatori, nonché la riduzione del tempo di messa in servizio delle installazioni, della dimensione degli armadi di distribuzione, dei costi di cablaggio e degli errori di cablaggio, un aiuto importante nella progettazione della macchina e, non ultimo, una semplificazione delle architetture. In particolare, Advantys punta su semplicità e apertura attraverso tre caratteristiche principali. Advantys di Telemecanique è una gamma completa di interfacce e I/O distribuiti 20 Fieldbus & Networks - Settembre 2005 Innanzitutto, il sistema di precablaggio Advantys Telefast, che semplifica le operazioni di cablaggio sostituendo i complessi collegamenti delle morsettiere tradizionali con le basi Telefast. In secondo luogo, il sistema di cablaggio Advantys AS-Interface, che garantisce semplicità e sicurezza grazie al collegamento di tutti i componenti di un sistema di controllo e automazione sul Cover story classico cavo giallo AS-Interface. Infine, gli ingressi/uscite distribuiti Advantys, che consentono una semplificazione delle architetture collegando trasduttori ed azionatori alle macchine tramite bus di campo. Ma esaminiamo più in dettaglio gli elementi dell'offerta Advantys. Advantys Telefast Il sistema Advantys Telefast è stato progettato per rispondere alle esigenze specifiche delle applicazioni nel settore industriale e ridurre i tempi e i costi di cablaggio, grazie a un’unica connessione tra le basi Advantys Telefast e il controllore con cavi normalizzati HE10; LED di segnalazione dello stato dei segnali; un sistema di verifica e test delle connessioni tra la base Advantys Telefast e i prodotti circostanti e la connessione delle polarità comuni sulla base con un notevole risparmio di tempo e di spazio. Schneider [email protected] mento e per funzioni specifiche) e 2 gamme. In particolare, la gamma Optimum ottimizza il rapporto costo/prestazioni, mentre la gamma Universale mette a disposizione un’ampia dotazione di funzioni. Altre caratteristiche sono basi a 8, 12, 16 vie; il collegamento a 1, 2 o 3 fili; LED di segnalazione dello stato dei segnali; l’adattamento della tensione potenza del segnale; basi a relè saldati o estraibili; la tecnologia statica o elettromeccanica; la distribuzione delle polarità comuni; basi specifiche per segnali analogici e conteggio ed infine un ampio ventaglio di accessori e di elementi di ricambio, tra cui cavi precablati, morsettiere aggiuntive e connettori multipolari di armadio. Gli I/O distribuiti ABE9 (IP67) permettono invece di eliminare i cablaggi più complessi evitando l’utilizzo di morsettiere intermedie. Grazie alla loro modularità e alle loro dimensioni, essi sono in grado di rispondere alle applicazioni ed esigenze più diverse. La gamma comprende I/O distribuiti a 4 o 8 vie M12 (2 segnali / via); il collegamento al PLC mediante uscita cavo o connettore M23; la visualizzazione tramite LED dello stato del segnale; elementi di fissaggio conformi agli standard del mercato; separazione dei comuni 24 V. Advantys AS-Interface Le interfacce per sistemi di cablaggio Advantys AS-Interface, nelle versioni IP20 o IP67, permettono il collegamento sul cavo giallo AS-Interface di qualsiasi componente di controllo standard. Questo sistema di cablaggio offre vantaggi in termini di semGli I/O distribuiti ABE7 Advantys-Telefast comprendono 3 tipi di morsettiere e 2 gamme plicità, grazie a un sistema di cablaggio rapido ed evolutivo; massima sicurezza, poiché Sono disponibili tre tipi di basi: basi di collegamento, per la AS-Interface contribuisce a migliorare l’affidabilità, la distrasmissione molto semplice, come tramite morsettiera, di ponibilità e la sicurezza delle macchine; e riduzione dei costi un segnale ai trasduttori ed azionatori e per la distribuzio- grazie alla riduzione ne delle polarità nell’armadio o a distanza; basi di adatta- dei tempi di studio e mento, per l’adattamento del tipo di segnale in tensione o progettazione, di reain corrente tramite relè saldati o estraibili; basi specifiche che lizzazione, di messa a rappresentano la soluzione per le funzioni specifiche: analogica, conteggio alta velocità, encoder, sonda termica, sicurezza, ecc. Il sistema Advantys Telefast è disponibile nelle versioni IP20 e IP67. Gli I/O distribuiti ABE7 (IP20) permettono il collegamento e l’adattamento dei segnali di controllo delle schede PLC dotate di connettori HE10. Essi razionalizzano il cablaggio sostituendosi alle morsettiere controllore e ai morsetti tradizionali per offrire maggiore semplicità, potenza, sicurezza e manutenzione, senza tralasciare l’aspetto economico. Le interfacce Advantys AS-Interface, nelle versioni IP20 o IP67, Gli I/O distribuiti ABE7 comprendono 3 tipi permettono il collegamento su AS-Interface di componenti di di morsettiere (di collegamento, di adatta- controllo standard Fieldbus & Networks - Settembre 2005 21 punto e di messa in servizio. Le Advantys AS-Interface ASI20M (IP20) sono le interfacce più compatte presenti sul mercato: 25 mm di larghezza per l’insieme dei componenti. Le operazioni di montaggio/ smontaggio sono molto semplici grazie ai connettori estraibili, a vite o a molla. Le interfacce presentano ingressi digitali per trasduttori a 2, 3 fili o analogici e uscite relè, triac 2A o transistor 0,5A; è possibile arrivare a un massimo di 62 interfacce per stazione master (V2.1) ed è infine disponibile un’ampia gamma di ingressi/uscite. Le Advantys AS-Interface ASI67F (IP67) sono disponibili nelle versioni versione a 4 e 8 vie, con connessioni rapide dei trasduttori ed azionatori tramite connettori M12. E’ assicurata la compatibilità con le gamme di interruttori Osiris, Osiprox, Osiswitch di Telemecanique. Le interfacce consentono la connessione rapida ed affidabile al cavo ASInterface mediante presa vampiro o connettori M12. E’ possibile configurare fino a 62 interfacce per stazione master (V2.1) e, anche in questo caso, è disponibile un’ampia gamma di ingressi/uscite. L’ampia gamma dei moduli di espansione di I/O, condivisa con i controllori programmabili Twido, riduce al minimo il numero di prodotti e permette di creare isole di automazione modulari. Le caratteristiche principali sono costituite da 3 comunicatori base, ciascuno con 20 I/O integrati, con possibilità di collegamento ai fieldbus CANopen, Modbus o Ethernet; la possibilità di espansione grazie a interfacce di I/O da 8 a 32 vie (fino a 244 vie), una gamma specifica a 24 Vc.c.; un’ampia gamma di I/O digitali ed analogici in comune con i PLC Twido; il collegamento dei trasduttori/azionatori su morsettiere a vite estraibili; il montaggio diretto su guida DIN; l’assemblagio dei moduli di espansione I/O sui comunicatori base tramite semplice aggancio; infine, ingombri ’ideali’: 20 I/O in 55mm di larghezza, collegamento bus compreso. Grazie all’ampia gamma di espansioni di I/O, Advantys OTB offre una modularità notevole che permette di rispondere alle specifiche esigenze. Un comunicatore base può ricevere fino a 7 interfacce di espansione I/O digitali (fino a 224 I/O) o analogici (fino a 48 vie). I/O distribuiti compatti La serie di I/O distribuiti compatti optimum IP20 Advantys OTB è destinata alle macchine semplici e compatte, configurandosi come una soluzione ottimizzata, semplice ed economica, per la remotazione degli I/O IP20. Aperta e modulare, questa soluzione consente di ridurre i costi di cablaggio aumentando la disponibilità degli impianti e permette di progettare isole di I/O distribuiti installati il più possibile vicino alla macchina e comandati da un controllore master (PLC, PC o variatore di velocità) tramite bus di campo o La serie di I/O distribuiti compatti IP20 Advantys OTB è destinata alle rete di comunicazione. macchine semplici e compatte I PLC TWIDO: COMPATTI, SEMPLICI E COMUNICANTI Twido è il PLC su misura per i piccoli sistemi di controllo e automazione. Dedicata alle installazioni semplici e alle piccole macchine compatte, la gamma di controllori Twido copre applicazioni standard da 10 a 100 I/O (252 I/O max). Disponibile in versione compatta o modulare, Twido offre opzioni, espansioni d’I/O ed un software di programmazione comuni per garantire maggior flessibilità e semplicità d’impiego. Noto per i suoi vantaggi in termini di compattezza, semplicità e flessibilità, 22 Fieldbus & Networks - Settembre 2005 oggi Twido è anche in grado di comunicare su CANopen, Modbus e Ethernet. Twido è disponibile in due versioni: compatta e modulare. Twido Compatto si presenta con nuove basi 40 I/O con o senza Ethernet integrata, una scelta di alimentazioni da 100 a 240 Vc.a. o da 19,2 a 30 Vc.c. e collegamento con morsetti a vite tradizionali. Twido Modulare vanta dimensioni d’ingombro molto ridotte: 40 I/O in un modulo di espansione con 16 I/O a transistor in soli 18 mm. Tra le altre caratte- ristiche, la connessione HE10 rapida ed affidabile e un ampliamento della gamma di I/O per favorire la riduzione dei costi: 4 nuove interfacce di I/O analogiche economiche, il sistema di precablaggio Advantys Telefast ABE7 dedicato Twido e il sistema ottimizzato ed economico di I /O distribuiti I P20 Advantys OTB che condivide la stessa gamma di espansioni di I/O dei prodotti Twido. Infine, sono disponibili 3 moduli comunicatori di base per i protocolli più comuni: Modbus, CANopen ed Ethernet. Cover story La serie di I/O distribuiti compatti e flessibili IP67 Advantys FTB permette invece il collegamento dei trasduttori ed azionatori nel cuore del processo o delle macchine in condizioni ambientali gravose. L’ampia gamma di soluzioni disponibile permette di rispondere alle esigenze più specifiche: moduli da 16I, 8I/ 8O, 12I/ 4O e 16 I/O configurabili (connettori M12); versioni con involucro in plastica o in metallo (per ambienti difficili); diagnostica via e modulo integrata; compatibilità con i trasduttori ed azionatori che integrano una funzione di diagnostica (Desina) e possibilità di integrazione in piattaforme STB. Entrambe le gamme offrono apertura agli attuali standard di comunicazione a livello fieldbus CANopen, Profibus, DeviceNet e Interbus. I/O distribuiti modulari Gli I/O distribuiti modulari IP20 Advantys STB, tanto flessibili da rispondere a qualsiasi tipo di applicazione, rappresentano una soluzione aperta che è nello stesso tempo una morsettiera intelligente di remotazione I/O, una soluzione di cablaggio ed un sistema per la gestione della potenza molto modulare. Robusta, modulare ed evoluta, arriva fino a 32 moduli distribuiti su 15 m ed include il software di programmazione, accessori e basi di montaggio. Le gamme base e standard (funzioni elaborate) sono associabili nella stessa isola. Il sistema è intelligente, consentendo la sostituzione dei moduli di I/O sotto tensione, la configurazione automatica o via software, funzioni di diagnostica integrate, l’accesso a distanza o in locale in tempo reale e la gestione intelligente del ciclo di vita del sistema con software di configurazione Advantys. La messa in opera è semplificata grazie all’alimentazione separata dei trasduttori ed azionatori e protezioni integrate. I moduli sono estraibili, con una base per modulo su guida DIN e connettori bus estraibili a molla o a vite. La scheda memoria estraibile consente una copia rapida e semplice dei dati. Il collegamento è diretto con qualsiasi dispositivo Telemecanique (Magelis, avviatori TeSys, Tego Power, variatori Altivar o I/O Advantys FTB) e con numerosi dispositivi di terze parti. Infine, gli I/O distribuiti modulari IP67 Advantys FTM permettono il collegamento dei trasduttori ed azionatori nel cuore del processo o delle macchine in condizioni ambientali gravose. Questa gamma modulare permette di collegare su un unico comunicatore un numero crescente di I/O distribuiti, indipendenti dal tipo di bus di campo. La gamma comprende interfacce I/O digitali con connettore M8 o M12 (8I, 16I, 8I/O, 16I/O); interfacce I/O analogiche tensione o corrente con connettore M12 (4I o 4O); diagnostica via e modulo integrata e compatibilità con trasduttori ed azionatori con funzione diagnostica integrata (Desina). Le gamme Advantys STB e Advantys FTM sono aperte agli attuali standard di comunicazione a livello fieldbus Schneider [email protected] CANopen, Fipio, Modbus, DeviceNet, Profibus, Interbus ed Ethernet. La Metropolitana di Torino Ma vediamo come le soluzioni di automazione Schneider Electric, tra cui la gamma di interfacce e I/O distribuiti Advantys Telemecanique, hanno contribuito a fare diventare realtà un sogno lungo 70 anni. Le soluzioni di automazione Schneider Electric hanno contribuito a fare diventare realtà un sogno lungo 70 anni: la Metropolitana di Torino Il vissuto quotidiano di chi risiede in una grande città, o dei pendolari che vi si devono recare al lavoro, è semplificato, spesso in modo quasi ’invisibile’, da sistemi di automazione. Per esempio, infrastrutture come parcheggi, ascensori, caselli autostradali, gallerie, luoghi di lavoro, sono gestiti con crescente frequenza da soluzioni di automazione, nei quali la presenza di prodotti Schneider Electric è sempre più richiesta per le loro caratteristiche di versatilità e affidabilità. Ed è proprio l’affidabilità dei prodotti, sostenuta dal knowhow degli specialisti di automazione Schneider Electric coinvolti nel progetto, che ha permesso ad una città come Torino di realizzare, finalmente, un sogno lungo quasi 70 anni: la Metropolitana cittadina. Tutto ha inizio nel 1936 quando, per la prima volta, a Torino si parla di metropolitana. Durante il regime fascista, iniziano i lavori in Via Roma. Vengono scavati 300 metri di galleria, ma il progetto è subito abbandonato. Solo nel 1960 si pensa ad una galleria di 7 km sotto le vie del centro, destinata alla circolazione dei tram. Nel 1975 viene costituita una ’Società per la metropolitana’, con l’obiettivo di collegare gli stabilimenti di Fiat Mirafiori e i quartieri operai, ma i tempi per far decollare il progetto non sono ancora maturi. Nel 1990 viene realizzato un nuovo studio per collegare Mirafiori e il Lingotto con le periferie. Finalmente, nel 1998, Satti, oggi confluita in Gtt, riceve dalla Città di Torino l’incarico di gestire progettazione, realizzazione ed esercizio dell’opera. Viene appositamente creata la Divisione Metropolitana (dal 2003 confluita nella Divisione Infrastrutture e Ingegneria di Gtt) che da subito si muove su due grandi versanti: da un lato la progettazione e realizzazione delle opere civili (gallerie, stazioni e pozzi d’intertratta), dall’altro la fornitura delle tecnologie (i treni, le vie e tutti gli apparati di sistema necessari per il funzionamento e la sicurezza della linea). Fieldbus & Networks - Settembre 2005 23 Il progetto si sviluppa Nel Febbraio del 1999 viene firmata una convenzione quadro tra il Comune e Satti per lo studio e la realizzazione dell’opera. A sbloccare definitivamente l’iter per la realizzazione della metropolitana di Torino è la delibera Cipe del 21 Aprile, che aumenta dal 35 al 60% la quota di finanziamento garantita dal Governo centrale. Il 1° Dicembre la progettazione dell’opera viene assegnata all’Associazione Temporanea di Imprese tra Systra e Geodata. Si procede con una revisione complessiva della progettazione esistente, con l’obiettivo di ridurre al massimo l’impatto ambientale connesso alla realizzazione dell’opera e di ottimizzarne tutti gli aspetti economici, migliorando nel contempo alcuni elementi architettonici. Contemporaneamente, sul versante delle tecnologie, sono firmati importanti contratti con aziende di rilevanza europea, quali Matra Transport International, Fiat Ferroviaria e Siemens, per l’acquisizione del sistema tecnologico VAL 208 e del materiale rotabile. Grazie anche all’impegno della Città di Torino, della Regione Piemonte, del Ministero dei Trasporti e di tutti gli enti coinvolti, in circa due anni questo lavoro preliminare è portato a termine, vincendo la sfida di arrivare all’apertura dei cantieri nel pieno rispetto delle scadenze stabilite. Il 19 Dicembre 2000, a Collegno, il Sindaco di Torino, Valentino Castellani e il Sindaco di Collegno, Umberto D’Ottavio, insieme a Giancarlo Guiati, amministratore delegato Satti e al presidente Davide Gariglio danno il via ai lavori della Linea 1 della Metropolitana Automatica di Torino. Il 10 Aprile 2002, nell’area del cantiere del deposito treni a Collegno viene rinvenuto uno scheletro umano accanto a una spada lunga circa 2 m: si tratta di un guerriero medievale, primo reperto di un ’tesoro’ di significativo valore storico-artistico. Gli scavi che seguono, infatti, porteranno alla luce una necropoli e un nucleo abitativo longobardi. Il 20 Gennaio 2004 la talpa Valentina e la talpa Madama Cristina terminano lo scavo della galleria di 5,5 km sotto Corso Francia, concludendo il loro lavoro. Nello stesso mese Il tracciato della futura Metropolitana di Torino 24 Fieldbus & Networks - Settembre 2005 inizia il lavoro di Valeria, la terza talpa, che scaverà il tratto tra Principi d’Acaja e Porta Nuova. Il 17 giugno, con l’arrivo della talpa Valeria a Principi d’Acaja si conclude, dopo 1 anno e 4 mesi, lo scavo del tratto di galleria da Collegno all’attuale Porta Susa. Il 10 Novembre arriva il primo treno per la linea torinese dallo stabilimento Siemens di Praga. Vengono così avviate le prove sulla pista del deposito dei treni di Collegno. Seguirà l’arrivo di altri 22 treni che serviranno a garantire un sistema di trasporto rapido ed efficace sulla tratta Collegnostazione XVIII Dicembre. Il 18 marzo 2005, con l’arrivo della talpa Valeria nella stazione di Porta Nuova, viene completata la galleria della metro, dalla stazione Fermi di Collegno, sino a Porta Nuova di Torino. Il progetto in Sintesi La Linea1 della Metropolitana di Torino viene realizzata sul tracciato Rivoli - Cascine Vica - Collegno - Porta Nuova Lingotto - Piazza Bengasi per una lunghezza di circa 28 km. La costruzione avviene per tratte: come abbiamo visto, dal 2000 si sta lavorando alla costruzione della tratta Collegno - Porta Nuova, comprendente 9,6 km di galleria e 15 stazioni, mentre nel 2005 sono iniziati i lavori per la tratta Porta Nuova - Lingotto, di circa 4 km. MetroTorino utilizza il sistema VAL (Veicolo Automatico Leggero), il più collaudato dal punto di vista della sicurezza, dell’affidabilità e dei costi. I treni VAL 208, composti da 4 vetture, sono lunghi 52 m e larghi 2,08 m e possono trasportare fino a 440 passeggeri. Il sistema di controllo automatico dei treni consente di operare in assenza di personale fisso sui treni e permette di ridurre i tempi di attesa, fino a 69 secondi: a Torino ci sarà un treno ogni 2 minuti in orario di punta e ogni 4/6 nelle restanti ore di esercizio. Questo permette di trasportare fino a 15.000 persone all’ora per senso di marcia. I convogli sono dotati di ruote di gomma che permettono velocità più elevate, minori spazi di frenata e meno vibrazioni rispetto ai binari ferrati. La stazione tipo (larghezza 19 m, lunghezza 60 m, profondità 16 m) si sviluppa su tre livelli: livello atrio o di accesso; livello mezzanino per la distribuzione del pubblico e scelta del senso di marcia; livello di accesso ai treni (dotato di porte automatiche di banchina, simili a quelle degli ascensori, per evitare le cadute accidentali alla sede dei binari). I treni e le stazioni sono dotati di sistemi di video sorveglianza e di rilevamento fumi; questo, unitamente all’assenza di spazi chiusi e a un sistema d’interfono col Punto di Comando e Controllo (PCC), garantisce la massima sicurezza degli utenti. Sia le stazioni (provviste di ascensori e di percorsi tattili per ipo- Cover story vedenti), sia i treni (che dispongono di spazi riservati a carrozzine per disabili e di livellamento pneumatico per l’accesso a raso) sono concepiti per un’accessibilità totale a tutte le tipologie di utenza, comprese le persone con difficoltà motorie. Il contributo di Schneider Electric Schneider Electric è presente nel progetto dal 2003 per la gestione del Sistema di Distribuzione e Controllo dell’Energia Elettrica per la società Transfima in una prima for- Dettaglio interno quadro Ucas con configurazione I/O Advantys nitura della parte di automazione inerente il comprensorio tecnico ed alle prime 15 stazioni da Fermi a Porta Nuova. La soluzione si basa sui seguenti componenti ed attrezzature a marchio Telemecanique: 58 PLC Quantum in collegamento con doppia rete Ethernet TCP/IP (verso PCC) e Modbus Plus tra PLC dello stesso livello; 43 Pannelli operatore Magelis XBTF; interfacciamento di campo con sistema di precablaggio Telefast; bus di campo Profibus DP (96 Moduli); isole Advantys in Profibus DP; server Scada MonitorPro V7 + hardware (sistema ridondato) per interfaccia UAS (Unità Acquisizione di Stazione) e PCC (Postazione di Controllo Centrale); pannello (’apparato tipo’ UAS/PL/PEF/ Schneider [email protected] L’EFFICACIA DELLE SOLUZIONI FIRMATE TELEMECANIQUE Associati tra loro i prodotti Telemecanique offrono soluzioni di qualità per tutte le funzioni di controllo e automazione delle vostre applicazioni. Con oltre 5.000 punti vendita ripartiti in 130 Paesi, Schneider Electric offre la certezza di trovare ovunque la gamma di prodotti adatti alle esigenze dei propri clienti e perfettamente conformi alle norme in vigore nei Paesi di utilizzo. I tecnici Schneider Electric sono a completa disposizione per studiare soluzioni personalizzate e offrire tutta l’assistenza tecnica necessaria, ovunque nel mondo. PR/PS) per sviluppo/debug/simulazione; strumenti di test rete Profibus e cavi coassiali UTP/STP, multimetro. Schneider Electric ha fornito anche la necessaria formazione tecnica per progettisti, lo sviluppo dei software e il servizio per la manutenzione impianti. Il primo lotto realizzato corrisponde a 12.320 punti di I/O installati. Il secondo e più recente intervento di Schneider Electric, realizzato nel biennio 2004-2005 per i clienti Gemmo Impianti, Maireengineering, KOPA, Selcom, è dedicato ai sistemi di controllo per le Stazioni Antincendio e Ventilazione Pozzi e comprende: 44 PLC Quantum Telemecanique in versione Hot-Standby in collegamento con rete Ethernet TCP/IP tra loro e Modbus Plus tra PLC dello stesso livello; 22 pannelli operatore Magelis XBTF Telemecanique; Interfacciamento di campo con sistema di precablaggio Telefast; Bus di campo Profibus DP (verso gruppi di ventilazione); isole Advantys in Profibus DP (da UAS) e basi Telefast interfacciamento centraline rilevazione incendi; inverter Altivar 68 e 38 per motoventilatori (114 kW pozzi di ventilazione e 40 kW ventilazione di stazione); rete Ethernet (fibra ottica /cassetti ottici InfraPlus e swicth) e Profibus DP(convertitori elettro-ottici). In totale sono previste 255 isole Advantys, pari a 7.552 punti di I/O installati. Conclusione 9 Dettaglio interno quadro Ucas con configurazione PLC Quantum Grazie alla qualità e all’elevata affidabilità dei prodotti Telemecanique e all’esperienza dei propri specialisti di automazione, Schneider Electric può vantare importanti referenze nel campo delle Infrastrutture. Tra le più recenti vi sono: la metropolitana di Lione in Francia, per la gestione delle stazioni (segnaletica traffico, illuminazione, ventilazione, ecc.); l’aeroporto di Dublino, per la gestione dei bagagli e l’illuminazione della pista di atterraggio; gli stadi di calcio di Euro 2004 in Portogallo; la diga ’Three Gorges’ in Cina; il sistema di riscaldamento urbano della città di Praga. O Valerio Alessandroni Fieldbus & Networks - Settembre 2005 25