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L’arte del
Feng Shui
a cura di Silvia Sacchi
& Carlo Amedeo Reyneri
Il Feng Shui
al lavoro
Come si può giocare con l’Energia
interagendo con le dinamiche della Vita
Silvia Sacchi e Carlo Amedeo Reyneri
sono entrambi torinesi e architetti. La loro
passione e formazione nell’arte cinese del
Feng Shui inizia oltre 20 anni fa in maniera
autonoma. Silvia incontra a Parigi la responsabile europea del Maestro Cinese Joseph
Yu e comincia a studiare le energie dei luoghi convinta che ci debba essere qualche
altro significato oltre alla semplice creazione
di spazi per le persone. Alla sua laurea in
architettura unisce così la psicosintesi e il
counseling diventando una vera Feng Shui
Master. Carlo Amedeo incontra il Feng Shui
appena laureato nel 1989 e folgorato da una
lezione sull’argomento inizia una sua ricerca
in materia che lo porterà fino ad Hong Kong
nel 2005 al Primo Congresso internazionale
di Feng Shui e poi in Cina dove frequenterà
un corso all’Università di Wuhan. Accanto
al Feng Shui pratica Tai Chi Chuan, studio
dell’energia vitale nel corpo dell’uomo. Nel
2008 Silvia e Carlo Amedeo, che prima non
si erano mai incontrati, danno vita al Primo
Congresso Internazionale di Feng Shui
Scientifico e Sostenibilità Ambientale presso
il Politecnico di Torino. Da quel momento i
loro studi si uniscono e insieme collaborano
per eseguire indagini, sviluppare progetti
e formare architetti esperti in materia sotto
l’egida di Ordini Professionali di diverse città
italiane. Nel 2013 inizia la loro collaborazione con la rivista Domus Aurea Magazine
per diffondere il Feng Shui, la splendida
Arte dello spazio troppo spesso travisata e
associata alla superstizione, piuttosto che
considerata il vero fondamento dell’architettura dell’Uomo. Attenti a quei due perché
ve ne racconteranno “delle belle”: parola di
Draghi cinesi che vivono in Italia.
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Ecco di nuovo un breve accenno alla filosofia che i due Fengshuisti applicano.
Durante la loro esperienza di professionisti
in ambito Feng Shui, Silvia e Carlo Amedeo
hanno visto molte persone vivere i loro spazi e si sono resi conto di quanto l’ambiente
davvero corrisponda alle persone. In questo articolo si parlerà di quali punti affrontare per iniziare un'analisi della propria casa.
Quando nell’abitazione o nell'ufficio ci si imbatte in punti di blocco, sarebbe bene iniziare a fare dei paralleli con le situazioni della
propria esistenza. Entrambi i nostri professionisti si sono trovati in situazioni della loro
vita, lavorativa o privata, in cui niente sembrava funzionare: si rendeva necessaria una
verifica "spaziale" ! Sono partiti ponendosi
delle semplici domande: il luogo dove lavoro mi corrisponde ancora? Cosa non cambio da anni? Posso spostare quel mobile,
cambiare il colore ad una parete, o liberarmi
di alcuni soprammobili ? Poi anche loro hanno modificato qualcosa, buttato via o riciclato oggetti, ridipinto una parete e cambiato le
tende. Come per magia qualcosa ha iniziato
a muoversi, un inizio di sblocco, un atteggiamento diverso della mente e nuove idee
per la vita.
Se attuiamo delle modifiche fisiche allo spazio, come per Fengshuistico sortilegio, le situazioni cambiano. Certamente tutto parte
dalla volontà,perché poi lo strumento Feng
Shui funziona...
I bambini non si fanno mai troppe domande: in ogni luogo in cui si trovano, soli o in
compagnia, si mettono a giocare con quello che lo spazio offre loro. Le ombre create
con il loro corpo di fronte alla luce, i fili d’erba da intrecciare in un campo o i salti da
un divano ad una poltrona per arrivare sul
tavolo basso in salotto senza mai mettere i
piedi per terra.
Lo spazio, all’aperto o al chiuso, diventa per
i bambini l’esperienza dell’Energia a seconda di come questa crea delle dinamiche vitali con gli elementi che l’ambiente contiene
o non contiene.
Siamo in grado noi adulti di rivivere questa esperienza fanciullesca nei luoghi dove
abitiamo e lavoriamo? Nella risposta affermativa a questa domanda possiamo sperimentare il nostro Feng Shui, ritrovare cioè il
rapporto tra le energie dei nostri ambienti e
le dinamiche della nostra vita,
proprio come abbiamo fatto centinaia di
volte da piccoli.
Esplorare il nostro spazio può diventare una
fantastica avventura: la scoperta del tesoro che si nasconde nell’interazione tra noi e
gli oggetti che ci circondano e che possono
dialogare con noi.
Muoviamoci allora un passo dopo l’altro per
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creare la mappa Feng Shui dei nostri luoghi.
Prima: che cosa sta ingombrando la vostra vita?
Il Pieno ed il Vuoto
Se ci è capitato di appoggiare tutti gli arredi
del salotto alle pareti per creare lo spazio libero e ballare con gli amici in occasione di
qualche ricorrenza festosa, abbiamo fatto la
nostra esperienza di equilibrio di pieno e di
vuoto nella nostra casa. Quando tutti se ne
erano andati poi, l’impressione era sempre
quella che l’ambiente fosse molto più grande di quando i mobili avevano il loro posto.
Ed ecco il primo indizio della nostra analisi: l’energia vitale ha bisogno di spazi vuoti per potersi muovere; al tempo stesso gli
elementi che arredano gli ambienti creano
un percorso in cui quest’energia si muove,
così come si muovono le persone, in funzione a cosa essi sono stati destinati.
L’Energie Celesti, Terrestri e Umane
Ogni ambiente ha un’energia propria costituita dall’insieme di energie che provengono dall’esterno: dal Cielo, attraverso le aperture vetrate che sono presenti nella casa,
dalla Terra dove sono presenti nel terreno
e che si trasmettono alla struttura dell’abitazione, e infine dall’Uomo da cui sono portate negli ambienti che vive .
Ecco allora che ogni spazio vibra attraverso queste tre componenti e, prestandovi attenzione, riusciamo a coglierne gli equilibri
o gli squilibri ed a capire come utilizzare al
meglio i diversi ambienti per le varie attività.
Il Cielo varia nel Tempo, la Terra definisce
lo Spazio e l’Uomo si trasforma attraverso
queste due dimensioni.
Gli Affacci e le Prospettive
Chiusi nella nostra camera in castigo fissavamo la parete arrabbiati ed il mondo
sembrava all’improvviso averci sbarrato la
porta sul futuro ed averci lasciato senza alternative. Piano piano le emozioni trovavano una loro collocazione ed il nostro sguardo si spostava alla finestra; un attimo dopo,
guardando fuori, la nostra fantasia si rianimava e quello che vedevamo cominciava a
farci balenare nuove idee e nuovi progetti
per divertirsi.
Gli affacci della nostra casa sono il nostro
sguardo sul futuro, così come le viste prospettiche che traguardiamo sono le nostre
prospettive di evoluzione nella vita. Un panorama aperto fa volare la nostra mente,
mentre la vista su di un cortile confina i nostri progetti. La casa è il nostro porto sicuro,
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Dopo: un nuovo ambiente da vivere
ma il viaggio deve farsi in mare aperto senza limitazioni.
Lo Sguardo da fuori
Il gioco parte da lontano quando sulla piantina della città andiamo a cercare la nostra
casa. Il passo successivo è ritrovare tutti i
posti attorno conosciuti: la scuola, il giardino, la casa dell’amico del cuore, il condominio dove stanno i nonni. Poi la mossa finale avviene sul campo quando dalla strada
vediamo prima il tetto e poi l’entrata della
nostra dimora, ed il cuore ci batte forte perché siamo di nuovo a casa. Guardare il luogo in cui abitiamo dall’esterno lo colloca in
uno spazio preciso, con elementi attorno,
naturali come un prato o edificati come un
quartiere, con strade di comunicazione, e
con rapporti definiti con quello che vediamo. Ci rendiamo conto che il nostro involucro fa parte di un sistema non solo estetico e funzionale, ma soprattutto energetico,
che interagisce profondamente con noi.
Dimmi dove abiti e ti dirò chi sei
Abitare in città, al mare, in montagna o in
campagna sappiamo tutti che è molto differente e crea stili di vita particolari. All’interno
degli abitati poi ogni zona ha le sue caratteristiche che diventano anche nostre quando diciamo dove viviamo a persone che conoscono il luogo. Siamo quelli del centro,
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la pianificazione
del quartiere degli immigrati, della periferia quasi campagna e del porto malfamato. Il nostro universo abitativo racconta una
parte di noi dove ci possiamo riconoscere
o meno, ma quell’energia entra a far parte
delle nostre cellule nel momento stesso in
cui entriamo nella nostra abitazione.
I Percorsi e le Abitudini
Ora facciamo un giro per la casa cercando
di scoprire qualcosa di noi. Conosciamo
così bene la disposizione della nostra abitazione che non facciamo più caso alla
gimcana che talvolta siamo costretti a fare tra gli arredi per andare dall’ingresso alla camera da letto, anche di notte al buio.
Allo stesso modo, l’abitudine ci porta a ripetere con sicurezza le stesse azioni talvolta contorte nella nostra vita. Se però poi
andiamo a casa di qualcun altro, notiamo
immediatamente l’eventuale disposizione
poco funzionale o l’accumulo di oggetti
inutili. In egual maniera siamo bravissimi a
trovare le abitudini insensate e gli atteggiamenti di "blocco" nelle vite altrui. Proviamo
invece a vedere all’interno del nostro spazio se qualcosa blocca il corretto fluire
dell’energia e dell’aria, se ci sono accumuli di oggetti o di polvere, angoli dimenticati
o porte e finestre in linea, dove l’energia
scorre via troppo veloce. Osserviamo come nella vita tendiamo a ripetere sempre
gli stessi errori e come nella nostra casa ci
muoviamo simili ad automi senza chiederci il perché di come abitiamo e conduciamo la nostra esistenza. Facciamo piccoli
spostamenti nel nostro ambiente ed osserviamo i cambiamenti che si producono
nel nostro quotidiano.
Analizzare la nostra abitazione è facile come tirare i dadi di un gioco, ma può diventare complesso verificare l’andamento della
nostra vita quando capitiamo in una certa
casella del tabellone, che altro non è che lo
spazio della nostra casa.
Gli antichi cinesi imparavano l’Arte dell’Osservazione studiando la Scuola della Forma
nella disciplina del Feng Shui. Tutto quello
che ci circonda risuona con una parte interna di noi: imparare ad osservare e riconoscere cause ed effetti ci pone nella magnifica condizione di vivere in modo ogni giorno
più consapevole e nel mondo di oggi questo può davvero essere un punto di forza
per non essere più una pecora nel gregge.
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