La patologia da decompressione

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La patologia da decompressione
LA PATOLOGIA DA
DECOMPRESSIONE:
Che Cos'è e come viene trattata?
Del Dotti. E.D, Thalmann, con note di Renee Duncan e di
Joel Dovenbarger
La Patologia Da Decompressione, o PDD, è un termine utilizzato per descrivere quella malattia derivante da una riduzione della pressione nell'ambiente che circonda
l'organismo. Un ottimo esempio è fornito da ciò che
accade al vostro corpo, quando riemergete dopo
un'immersione. La PDD comprende due patologie, la
malattia da decompressione (MDD) e l'embolia
gassosa arteriosa (EGA). Si ritiene che la MDD derivi
dalle bolle che si formano nei tessuti e che causano danni
locali, mentre l’EGA deriva dall'ingrèsso di bolle nella
circolazione polmonare, bolle che sono successivamente
trasportate attraverso le arterie e che causano danni
tissutali a distanza, ostruendo il flusso sanguigno a livello
dei vasi più piccoli.
CHI VA INCONTRO ALLA PDD?
La patologia da decompressione riguarda i subacquei, gli
aviatori, gli astronauti e coloro che lavorano con l'aria compressa. Negli Stati Uniti, essa si manifesta in circa 1.000
subacquei l'anno. Inoltre, la PDD colpisce a caso. Il
principale fattore di rischio per la PDD è una riduzione della
pressione ambiente, ma ci sono altri fattori di rischio che
possono aumentare la probabilità di andare incontro alla
PDD. Per la MDD, i fattori di rischio conosciuti sono le
immersioni profonde/prolungate, l'acqua fredda, gli sforzi
effettuati in profondità e le risalite veloci.
Le risalite veloci sono strettamente collegate al rischio di
EGA. Altri fattori che sì ritiene possano incrementare il
rischio di PDD, ma per i quali non vi sono ancora prove
conclusive, sono l'obesità, la disidratazione, gli sforzi
effettuali subito dopo l'immersione e la presenza di
patologie polmonari. Inoltre, sembrano esserci diversi fattori
dì rischio individuali che non sono stati ancora ben
identificali. Questo è il motivo per il quale alcuni subacquei
sembrano soffrire di PDD più frequentemente rispetto ad
altri, anche se hanno seguito lo stesso profilo
d'immersione. Poiché la PDD è un evento casuale, quasi
tutti i profili d'immersione potrebbero provocare una PDD,
a prescindere da quanto possano apparire sicuri. Il motivo è
che i fattori di rischio, sia quelli riconosciuti, sia quelli ancora
non ben noti, possono influenzare la probabilità di
comparsa di PDD in molteplici modi. A causa di ciò, la
valutatone medica di un subacqueo per verificare la
possibile presenza di una patologia da decompressione
deve essere effettuata caso per caso, valutando i segni
ed i sintomi lamentati dal subacqueo e non basandosi
solo sul profilo dell'immersione.
LA MALATTIA DA DECOMPRESSIONE
La Malattia da Decompressione (MDD, detta anche bends
o malattia dei cassoni) è il risultato di un'inadeguata
decompressione in seguito all'esposizione ad un aumento
dì pressione, in alcun casi, l'affezione è di grado lieve e
non rappresenta una minaccia immediata. In altri casi,
invece, possono comparire lesioni gravi; quando questo
accade, più rapidamente si inizia il trattamento, maggiori
saranno le probabilità di un recupero completo. Durante
l'immersione, i tessuti del corpo assorbono azoto
dalla miscela respiratoria in misura proporzionale rispetto
alla pressione circostante. Finché il subacqueo rimane a
quella pressione, l'azoto non da problemi. Se la pressione
si riduce troppo rapidamente, tuttavia, l'azoto non rimane in
soluzione e forma bolle nei tessuti e nella circolazione
sanguigna. Questo comunemente si verifica in
conseguenza
della
violazione
o
dell'eccessivo
avvicinamento ai limiti concessi dalle tabelle di
immersione, ma può accadere pur avendo seguito le
linee guida di riferimento. Le bolle che si formano
all'interno o in prossimità delle articolazioni, sono la
probabile causa del dolore dovuto ad una "tenete" classica.
Quando si formano elevati livelli di bolle, nell'organismo
possono innescarsi reazioni complesse, solitamente a
carico del midollo spinale o del cervello. Come risultato, si
possono verificare intorpidimento, paralisi e disturbi delle
funzioni cerebrali superiori. Se si saltano consistenti fasi
della decompressione ed un gran numero di bolle entra
nella circolazione sanguigna venosa, possono verificarsi
sintomi congestizi a livello polmonare e shock circolatorio.
SINTOMI DI MDD
- Affaticamento insolito
- Prurito cutaneo
- Dotare alle articolazioni e/o ai muscoli di braccia, gambe
e torace
- Intontimento, vertigini, acufeni (ronzii alle orecchie)
- Intorpidimento, formicolio e paralisi
- Difficoltà respiratorie
SEGNI DI MDD
■ Eruzioni cutanee
- Paralisi, debolezza muscolare
- Disturbi della minzione (difficoltà ad urinare) ¥
- C o nfusione, alterazioni della personalità,
comportamento bizzarro
- Amnesia, tremori
- Difficoltà di deambulazione
- Espettorato schiumoso e sanguinolento
- Collasso o perdita di coscienza
Nota: I segni ed i sintomi solitamente compaiono in un
intervallo di tempo che va dai 15 minuti alle 12 ore dopo
l'emersione; ma, nei casi gravi, i sintomi possono
comparire prima dell'emersione o immediatamente dopo.
Raramente i sintomi compaiono più tardivamente, ma
questo può accadere, soprattutto in seguito ad un volo
aereo dopo l'immersione.
LA NEGAZIONE ED IL RICONOSCIMENTO
Le manifestazioni più comuni della MDD sono il dolore alle
articolazioni e l'intorpidimento o il formicolio. Dopo di questi,
i sintomi più comuni sono rappresentati dalla debolezza
muscolare e dall'incapacità di urinare. Una MDD di grado
severo è facile da identificare perché ì segni ed i sintomi
sono evidenti. Tuttavia, la maggior parte delle MDD si
manifesta in modo subdolo, con dolore articolare lieve o
con parestesie (una sensazione anomala come sentire
bruciore, formicolìo o intorpidimento) ad un'estremità. In
molti casi questi sintomi vengono attribuiti ad un'altra
causa quale uno stiramento muscolare, un eccessivo
affaticamento o persino alla muta stretta. Ciò determina
un ritardo nella richiesta di assistenza e questo è il motivo
per il quale spesso si osserva che i primi sintomi di MDD
non sono riconosciuti come tali. A volte questi sintomi
rimangono lievi e scompaiono da soli, ma molte volte
aumentano in intensità fino a che non diventa evidente che
c'è qualcosa che non va e che si ha bisogno di assistenza.
Cosa succede se non ci sì sottopone ad un trattamento?
Nella MDD di grado severo possono rimanere danni
permanenti: ad esempio disfunzioni urinarie, sessuali o
debolezza muscolare, tanto per citarne solo alcune. In
alcuni casi di MDD di tipo neurologico sì possono venticare danni permanenti del midollo spinate, danni che
possono o non provocare dei sintomi. Tuttavia, questo tipo
di danni può ridurre le probabilità di un completo recupero
in seguito ad un successivo episodio di MDD. l dolori
persistenti alle articolazioni non trattati si pensa posano
causare piccole zone di danni ossei chiamate osteonecrosi. Di solito, questi non provocheranno sintomi, salvo
che si siano verificati diversi episodi di MDD non trattata.
Tuttavia, se ciò accade, si possono presentare abbastanza
danni da provocare una fragilità ossea, blocchi articolari o
artrite.
LA PREVENZIONE DELLA MDD I subacquei ricreativi
dovrebbero immergersi in modo con-
servativo, sia che utilizzino le tabelle che i
computer subacquei. Per fare i calcoli, spesso i
subacquei esperti adottano sulla tabella una
profondità (rispetto alla profondità realmente
raggiunta) di 10 piedi (3 metri) superiore quella
richiesta dalla procedura standard. Questa prassi è
molto consigliata per tutti i subacquei, in particolare
quando ci si s'immerge in acque fredde o quando
si effettuano immersioni impegnative.
I subacquei che s'immergono con il computer
dovrebbero essere prudenti nell'avvicinarsi ai limiti
di non-decompressione, soprattutto quando ci
s'immerge a profondità superiori ai 30 metri.
L'evitare ì fattori di rischio descritti in precedenza («
immersioni
profonde/prolungate, sforzi in
profondità o dopo l’immersione) farà diminuire la
probabilità di comparsa di Anche l'esposizione ad
attitudine o il volare troppo presto dopo l'immersione
possono incrementare il rischio di
MDD
Recentemente, il DAN ha pubblicato le linee guida
per il volo dopo l'immersone.
L'EMBOLIA GASSOSA ARTERIOSA
Se un subacqueo riemerge senza espirare, l'aria
bloccata nei polmoni durante la risalita si espande e
può determinare la rottura del tessuto polmonare lesione denominata barotrauma polmonare - così
che le bolle di gas possono passare nella
circolazione arteriosa. Questa le distribuisce ai
tessuti del corpo in proporzione al flusso sanguigno.
Poiché il cervello riceve la maggior quantità di flusso
sanguigno, esso diventa il principale organo
bersaglio dove, se sono spinte nelle arterie più
piccole, le bolle possono interrompere la
circolazione. Questa è l'embolia arteriosa gassosa, o
EGA, che è considerata la forma più grave di PDD.
In alcuni casi il ! subacqueo può fare una risalita in
preda al panico, o può trattenere il respiro durante
la risalita. Tuttavia, l’EGA può presentarsi anche se
si effettua una risalita del tutto normale ed una
patologia polmonare quale la bronchite cronica
ostruttiva può far aumentare il rischio di EGA,
Il quadro clinico più grave dell'embolia gassosa è
rappresentalo dal subacqueo che riemerge in stato
d'incoscienza e che rimane tale, o dal subacqueo
che perde conoscenza nei 10 minuti successivi alla
riemersione. In questi casi si presenta una vera e
propria emergenza medica e diventa prioritario
l'immediato trasporto verso un centro medico
attrezzato.
D'altra parte, l'embolia gassosa può causare sintomi
di dsfunzione neurologica meno evidenti, come le
sensazioni di formicolio o dì intorpidimento, di
debolezza senza paralisi manifesta, o presenza di
difficoltà mentali senza palesi segni di confusione
in individui che sono coscienti e facilmente
risvegliatali. In questi casi, si ha il tempo poter
eseguire una valutazione più completa presso un
medico esperto in medicina subacquea, in modo da
poter escludere eventuali altre cause della
sintomatologia.
Così come per la MDD, i sintomi lievi possono non
essere attribuiti allo svolgimento dell'attività
subacquea, fi ritardare l'adeguato trattamento. A
volte i sintomi possono risolversi spontaneamente ed
il subacqueo non si sottoporrà al trattamento. Le
conseguenze di ciò sono simili a quelle della MDD
non trattata: possono presentarsi danni celebrali
residui, rendendo cosi più probabile la presenze di
sintomi residui in seguito ad una successiva
esposizione all’EGA, anche qualora questea
seconda esposizione venga opportunamente
trattata
I SINTOMI DELL'EGA
- Vertigini
- Visione offuscata
- Aree con sensibilità ridotta
- Dolore al torace
- Disorientamento
I SEGNI DI EGA
• Sanguinamento dalla bocca o dal naso ■
Paralisi o debolezza
- Convulsioni
- Stato di incoscienza
-Arresto respiratorio
-Morte
Attualmente, l'embolia cerebrale è responsabile
di circa il 10 per cento di tutti i casi di PDD annuali.
Tuttavia, è significativamente ridotta nel corso
dell'ultima decade passando dal 18 per cento dei
casi alla fine degli anni 80 ed all'inizio degli anni 90
a percentuali più basse, Nel 1997 questa
percentuale era scesa al 7-8 per canto. Nel
2001^
I
TEGA era ancora presente per il 7-8 per cento, ma nel 2002
era scesa al 6.6 per cento del totale dei casi di PDD. Si è
ipotizzato che uno dei motivi di questo calo sia stato
l'avvento dei computer subacquei, che aiutano a controllare
la velocità di risalita, ricordando ai subacquei di risalire
lentamente.
LA PREVENZIONE DELL'EGA
Rilassatevi e respirate sempre normalmente durante la
risalita. Le patologie polmonari quali asma, infezioni, cisti,
tumori, tessuti cicatriziali posfchirurgici o patologie
ostruttive polmonari possono predisporre un subacqueo alla
comparsa dell'embolia gassosa.
Se soffrite di una qualsiasi di queste affezioni, è necessario
sottoporsi ad una visita medica effettuata da una specialista
in medicina subacquea
TRATTAMENTO - CHIAMATE IL DAN! H trattamento
della PDD consiste nella ricompressione terapeutica. In ogni
caso, il trattamento precoce della malattia da
decompressione e dell'embolia gassosa arteriosa è lo
stesso. Sebbene un subacqueo con MDD severa o con
un'embolia gassosa richieda come trattamento definitivo
una ricompressione urgente, è essenziale che il paziente
venga stabilizzato presso la struttura medica più vicina
prima del trasporto alla camera iperbarica II pronto
soccorso precoce con ossigeno è motto importante e può
ridurre i sintomi in modo sostanziale, ma questo non
dovrebbe determinare cambiamenti nel programma di
trattamento. Dopo l'iniziale somministrazione di ossigeno, i
sintomi dell'embolia gassosa e dela malattia da
decompressione severa spesso scompaiono, ma possono
riapparire successivamente. Per questo motivo,
contattate sempre il DAN o uno specialista in medicina
subacquea in caso di sospetta PDD, anche se i segni ed i
sintomi sembrano essersi risolti.
Il trattamento consiste nella ricompressione in profondità,
solitamente a 18 metri, e nella respirazione di elevate concentrazioni d'ossigeno ad una pressione parziale
d'ossigeno compresa ira 2.8 e 3.0 ata (atmosfere). Il
ritardo nella richiesta di trattamento comporta un elevato
rischio di sintomi residui; col tempo, danni inizialmente
reversibili possono diventare permanenti. Dopo un ritardo di
24 ore o più, il trattamento può diventare inefficace ed i
sintomi possono non rispondere al trattamento. Tuttavia,
anche se vi è stato un ritardo, consultate uno specialista in
medicina subacquea prima di trarre qualsiasi conclusione
circa la possibile efficacia del trattamento.
Dopo un trattamento, in alcuni casi, possono rimanere
sintomi resìdui. L'indolenzimento all'interno e nei paraggi
di un'articolazione che sia stata interessata dalla MDD è
alquanto comune e solitamente si risolve nell'arco di alcune
ore. Se la PDD è stata di grado severo, può essere presente
una significativa disfunzione neurologica residua, anche
dopo il trattamento più aggressivo. In questi casi,
possono essere messi in atto trattamenti successivi,
associati alla fisioterapia. Le buone notizie sono che,
qualora il trattamento sia messo in atto prontamente, di
norma il risultato è la risoluzione completa di tutti i sintomi.
IL TRATTAMENTO DEL SUBACQUEO CON
PATOLOGIA DA DECOMPRESSIONE
I.
Determinare
L'Urgenza
Della
Lesione Eseguite una valutazione
iniziale sul luogo dell'immersione.
Sospettate la presenza di una patologia
da decompressione se uno qualsiasi
dei
segni
o
dei
sintomi
precedentemente descritti si presenta
nelle 24 ore successive alla
riemersione dall'immersione. Lo stato
iniziale del subacqueo infortunato
determinerà l'ordine e l'urgenza delle
azioni da intraprendere. Sulla base di
una classificazione utilizzata dalla U.S.
Navy, il subacqueo può essere inserito
in una delle tre seguenti categorie: emergenza - urgenza - non urgenza
II.
CATEGORIA A - CASI DI PDD
D'EMERGENZA i sintomi sono gravi e
compaiono rapidamente, al’incirca
entro un'ora dalla riemersione. Può
presentarsi stato d'incoscienza. 1
sintomi possono aggravarsi ed il
subacqueo è chiaramente sofferente. Il
subacqueo può avere violente vertigini,
avere difficoltà respiratorie o presentare
gravi alterazioni dello stato di coscienza.
Si
osservano
evidenti
lesioni
neurologiche come alterazioni dello
stato di coscienza, anormalità della
deambulazione o profonda astenia.
Questi subacquei sono ovviamente
molto gravi e ci si trova di fronte ad
una vera e propria emergenza
medica. Se necessario (per esempio,
se il subacqueo non è cosciente),
Iniziate la RCP e preparatevi a far evacuare
immediatamente il subacqueo. Controllate che le vie aeree
siano libere. Se è necessaria la respirazione assistita o la
rianimazione cardiaca, il subacqueo infortunato deve
essere sistemato in posizione supina (sulla schiena). In
questa posizione, tuttavia, il vomito può essere
estremamente pericoloso; se esso sopravviene,
posizionate rapidamente il subacqueo su di un fianco fino
a che le vie aeree non siano di nuovo libere e si possa
riprendere la rianimazione nella posizione supina.
Se disponibile, somministrate ossigeno supplementare
mentre si esegue la respirazione assistita per incrementare
la percentuale di ossigeno ricevuta dal subacqueo
infortunato. Anche se la RCP è messa in atto con
successo ed il subacqueo ritoma cosciente, è necessario
continuare a fornire ossigeno al 100 per cento fino a che il
subacqueo non giunga presso un centro medico.
SE E' DISPONIBILE PERSONALE MEDICO
ADDESTRATO
.... In questo caso dovrebbe essere somministrata
un'infusione endovenosa (ev) che contenga liquidi isotonici
senza destrosio. Un'infusione veloce iniziale di 1 litro in 30
minuti dovrebbe cominciare a correggere la disidratazione
ed a ridurre f'emo-concentrazione. Fatto questo, la
velocità di somministrazione dovrebbe essere ridotta ad
un flusso di mantenimento di 100-175 cc/ora.
Possono essere necessari boli supplementari di 1 litro per
correggere ulteriormente la disidratazione e mantenere
un'adeguata pressione sanguigna, ma questi dovrebbero
essere somministrati soltanto da personale medico
addestrato, capace di valutare la necessità di ulteriori liquidi
e le sue possibili complicazioni. Queste potrebbero
includere problemi di sovraccarico di liquidi e disturbi di
ritenzione urinaria in quei subacquei con disfunzioni della
vescica dovute alla malattia da decompressione a carico del
midollo spinale. Se è disponibile personale addestrato,
dovrebbe essere inserito un catetere urinario in tutti i
subacquei in stato d'incoscienza ed in coloro che non
sono in grado di urinare.
CHIAMATE IL DAN
Dopo aver stabilizzato il paziente ed aver organizzato il
trasporto, contattate il DAN per ottenere indicazioni
sull'ubicazione della camera iperbarica più vicina. I medici
esperti del DAN possono contattare la camera iperbarica
che riceverà il subacqueo per assistere nella diagnosi e, se
necessario, nel trattamento. Chiamate anche se il
subacqueo sembra migliorare con l'ossigeno. Mentre si
attende per il trasporto, stendete un rapporto più dettagliato
possibile e provate a valutare ed a registrare le condizioni
neurotogiche del subacqueo. Questo sarà importante per la
struttura medica di ricezione. Se per il trasporto viene
utilizzato un mezzo aereo, la pressione della cabina
dovrebbe essere mantenuta vicino a quella del livello del
mare e non superare i 244 metri d'altitudine, a meno che
non venga compromessa la sicurezza del velivolo.
Posizionate il subacqueo su di un fianco in quella che è
conosciuta come posizione laterale di sicurezza. Ciò vuoi
dire disporre l'infortunato steso su di un lato (solitamente il
sinistro), con la testa sostenuta in estensione e la gamba
che sta sopra piegata a livello del ginocchio. In questa posizione, se si presenta il vomito, la foiza di gravita aiuterà a
mantenere le vie respiratorie libere.
CATEGORIA B - CASI URGENTI DI PDD In
questi casi, l'unico sintomo evidente è il dolore severo che
rimane invariato o che è peggiorato lentamente nel corso
delle ultime ore. Il subacqueo, tranne che per il dolore, non
sembra essere malato ed i segni ed i sintomi neurologia
non sono evidenti senza un'anamnesi ed un esame
accurati. Somministrate immediatamente al subacqueo
infortunato ossigeno al 100 per cento e liquidi per via orate.
Non tentate di trattare il dolore con gli analgesici finché non
vi sia raccomandato dal personale medico. Continuate a
fornire ossigeno fino all'arrivo presso la struttura medica per
il trattamento.
Mettetevi in contatto con il DAN o con il centro medico più
vicino per ottenere consigli sul tipo di trasporto necessario
e su dove trasportare il subacqueo, anche se i sintomi
migliorano o si sono ridotti grazie all'ossigeno. Non in tutti i
casi potrebbe rendersi necessario il trasporto d'emergenza
per via aerea.
Mentre si attende l'evacuazione, stendete un rapporto più
dettagliato possibile e provate a valutare ed a registrare le
condizioni neurologiche del subacqueo. Questo sarà molto
importante per la struttura medica di ricezione. Se per il
trasporto viene utilizzato un mezzo aereo, la pressione
della cabina dovrebbe essere mantenuta vicino a quella del
livello del mare e non superare i 244 metri d'altitudine, a
meno che non venga compromessa la sicurezza del
velivolo.
CATEGORIA C - CASI NON URGENTI DI
MDD
I sintomi non sono evidenti o sono progrediti
lentamente nell'arco di diversi giorni. Solitamente i segni
o i sintomi principali sono vaghe sensazioni di dolore o di
sensibilità alterata; la diagnosi di MDD può essere
dubbia. Stendete una relazione sull'immersione il più
dettagliata possibile ed eseguite una valutazone
neurologica. Quindi, chiamate il DAN o il centro medico
più vicino per ottenere consigli, o recatevi presso
l'ospedale più vicino, se si trova nei pressi, per un controllo.
III Stendere un Resoconto dell'Immersione
Se possibile, per tutti i casi in cui si sospetta una MDD,
cercate e documentate le seguenti informazioni:
- Descrivete tutte le immersioni effettuate nelle 48 ore
precedenti l'infortunio: profondità/tempo, velocità di
risalita,intervalli di superficie, miscele di gas utilizzate,
problemi o sintomi lamentati in qualunque momento prima,
durante odopo l'immersione;
- Chiedete i tempi di comparsa dei sintomi e della loro
progressione dopo che il subacqueo è riemerso
dallUftima immersione;
- Descrivete tutte le misure di pronto soccorso messe in
atto a partire dalla comparsa delle lesioni (incluso le
metodiche ed i tempi di somministrazione di ossigeno al 100
per cento) ed il loro effetto sulla sintomatologia;
- Registrate i risultati dell'esame neurologico effettuato sul
campo (descritto di seguito);
- Descrivete tutti i dolori articolari o muscolo-scheletrici,
includendo; posizione, intensità e cambiamenti con il
movimento o con il sollevamento di oggetti;
- Prendete nota della descrizione e della distribuzione di
tutte le eruzioni cutanee; e,Fomite una descrizione di tutte
le
lesioni
traumatiche
prima, durante o dopo (immersione.
III. Comportamento In Loco same Neurologico
Le informazioni inerenti le condizioni neurotogiche del
subacqueo infortunato saranno utili al personale medico
non soltanto per decidere il tipo di trattamento iniziale,
ma anche per valutare l'efficacia del trattamento. L'esame
del sistema nervoso centrale del subacqueo infortunato
subito dopo un incidente potrebbe fornire importanti
informazioni al medico incaricato del trattamento. LEsame
Neurologico da Eseguire Sul Campo è facile da apprendere
e può essere eseguito anche da persone che non hanno
nessuna esperienza medica. Effettuate quanti più esami
possibili, ma senza interferire con il trasporto presso il centro medico.
La descrizione di questo esame è disponibile sul sito Web
del DAN ed è stata pubblicata anche sulla DAN Dive and
Travel Medicai Guide.
IV.Trasportare II Subacqueo Infortunato Presso II
Centro Medico Più Vicino e Chiamare 11 DAN
prendetevi immediatamente cura delle Vie Aeree, della
Respirazione e della Circolazione del subacqueo e
contattate lo SME locale. Dopo aver contattato lo SME,
chiamate il DAN. hotline di Emergenza del DAN - +39 06
4211 8685 - per poter comunicare con un esperto in
medicina subacquea) personale medico del DAN per la
gestione delle emergenze subacquee è disponibile 24 ore
al giorno. QUANDO CHIAMATE LA HOTLINE DI
EMERGENZA DEL DAN:
Dite allbperatore che avete un'emergenza subacquea.
L'operatore vi collegherà dirattamente con il DAN o vi farà
richiamare il più presto possibile.
1. Il membro dello staff del DAN può fornirvi
immediatamente informazioni o richiamarvi dopo aver
preso accordi con un medico locate o con il Coordinatore
Regionale delDAN. I Coordinatori Regionali del DAN
conoscono motto bene le camere iperbarèhe della
propria zona e, poiché sono specializzati in medicina
subacquea, possono fornirviconsigli circa il trattamento.
2.Il membro del personale del DAN o il Coordinator
Regionale potrebbe chiedervi di attendere al telefono,
mentre lui/lei prende accordi. Queste operazioni
potrebbero durare per 30 minuti o anche più, qualora sia
necessario compiere numerose telefonate. Questo ritardo
non dovrebbe esporre il subacqueo a danni maggiori.
Tuttavia, se vi è imminente pericolo di vita, organizzate
immediatamente il trasporto del subacqueo presso il centro
medico più vicino per la stabilizzazione e la valutazione
immediata delle sue condizioni. A questo punto, chiamate il
DAN al numero +39 06 4211 8685 per consulto o per
assistenza.
3.UNA VEDUTA D'INSIEME
Quanto sopra ha cercato di fornire un'immagine esatta
della PDD e delle sue conseguenze; tuttavia, non dovreste
giungere alla conclusione che la subacquea ricreativa sia
facilmente causa di incidenti. Infatti, la PDD è rara; i
ricercatori stimano che vi siano tra i tre ed i quattro casi di
incidenti subacquei segnalati ogni 10.000 immersioni circa 1.000 casi l'anno. Inoltre, la stragrande
maggioranza dei casi di PDD è lieve ed il trattamento
porta alla completa risoluzione dei sintomi senza nessun
impatto sulle attività subacquee future.
Come capita in qualsiasi altro sport, anche nella subacquea
possono sopraggiungere infortuni e sapere come
riconoscere la PDD vi assicurerà che, nell'improbabile
eventualità che essa si presenti, il risultato sarà quasi
sempre favorevole. Il DAN è disponibile 24 ore al giorno
per assistere nell'ottenere il trattamento per tutti gli incidenti
subacquei ed ha accesso ai maggiori esperti del mondo
nella diagnosi e nel trattamento della PDD. Non molti altri
sport possono vantare lo stesso tipo di supporto
immediato. In ogni caso, il DAN non riposa sugli allori.
Continuiamo a cercare tutte le vie per ridurre ulteriormente
il numero degli incidenti subacquei. Il Diving Safety
Laboratory (DSL) è uno studio appositamente progettato
per raggiungere quest'obiettivo. Questo studio addestra gli
osservatori a riconoscere la PDD, ed essi raccolgono i dati
dei profili d'immersione e forniscono informazioni sugli
aspetti comportamentali e sullo stato di salute. L'obiettivo
principale del DSL è quello di creare un database delle
immersioni ricreative che servirà come fonte di' ricerca per
la sicurezza subacquea. Per maggiori informazioni sul
DSL, visitate il sito www.daneurope.org
RITORNARE AD IMMERGERSI DOPO UNA PDD La
U.S. Navy ha stabilito delle regole per poter tornare ad
immergersi dopo il trattamento. Per le PDD che causano
solo dolore senza sintomi neurologici, i subacquei possono
tornare ad immergersi tra i due ed i sette giorni dopo il
trattamento, a seconda della tabella di trattamento messa
in atto.
Se vi sono sintomi neurologici, il subacqueo può riprendere
l'attività subacquea tra le due e le quattro settimane dopo il
trattamento, a seconda della severità della sintomatologia,
Per i sintomi molto gravi, il subacqueo deve sottoporsi ad
una rivalutazione medica tre mesi dopo il trattamento ed
essere esaminato da un Ufficiale specializzato in Medicina
Subacquea.
Le linee guida della U.S. Navy sono state stilate per i
professionisti, per i quali il tempo di sospensione
dall'attività deve essere minimizzato, in modo da non
compromettere la finalità delle operazioni.
LINEE GUIDA PER I SUBACQUEI RICREATIVI Per ì
subacquei ricreativi, per i quali la subacquea non
rappresenta un mezzo di sostentamento, si deve
considerare un approccio più conservativo, per
minimizzare ulteriormente la probabilità che si vada
incontro ad un nuovo incidente.
- Dopo una PDD che$ si è presentata solo con il
dolore senza sintomi neurologici, si raccomanda un tempo
di attesa di almeno due settimane senza fare immersioni.
- Se ci sono stati sintomi neurologici lievi, si consigliano sei
settimane senza immersioni.
- Se ci sono sintomi neurologici severi o dei sintomi residui,
si consiglia di non immergersi più. Anche se i sintomi non
fossero stati severi e si fossero risolti completamente, un
subacqueo che abbia avuto diversi episodi di PDD deve
attenersi a speciali precauzioni. Se le PDD sono comparse
laddove altri subacquei che hanno seguito lo stesso profilo
di immersione non hanno presentato alcuna
sintomatologia, il subacqueo può avere un'aumentata
predisposizione alla PDD. In questi casi è necessario
consultare un Medico specialista in Medicina Subacquea
per
determinare
se
l'at
tività subacquea possa di nuovo essere intrapresa in
sicurezza.
Ricordate, il vostro buono stato di salute deve durare finché
ci sarete.