E polemica sul ponte transennato da mesi

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E polemica sul ponte transennato da mesi
LAVORI E ANNI. Botta e risposta tra il consigliere e l'assessore
E polemica sul ponte
transennato da mesi
Cicero attacca il Comune
«La mostra dei degrado»
Balbi replica: «il cantiere
sarà avviato più avanti»
La foto che vedete pubblicata
a lato è stata scattata più di sei
mesi fa. Vecchia? Macché. La
situazione attuale è tale e quale a quella di maggio. Le transenne sono ancora posizionate sul lato del ponte. E il tratto
di marciapiede di viale Margherita non è percorribile dai
pedoni, che sono costretti a
passare dall'altro lato in attesa che il "malato" finisca sotto
i ferri e venga curato.
LATTACCO. L'operazione è attesa da tempo. Ma ancora non ci
sono novità. Più di qualcuno si
è posto diversi interrogativi,
mentre altri, come Claudio Cicero, non ci stanno e vanno all'attacco. «Tutta la (giustissima) pubblicità e promozione
dell'esposizione "Verso Monet" richiama una diversa mo-
I I ponte di viale Margherita è transennato da oltre sei mesi
stra che l'amministrazione potrebbe promuovere, senza neppure grandi sforzi. Si chiama
"Verso il degrado". Potrebbe
essere questo - continua il consigliere comunale - il titolo di
una mostra fotografica da dedicare al progressivo decadimento della qualità a cui questa città è condannata da
un'amministrazione tutta lustrini e paillettes, tutta "Linea
d'Ombra" e ben poca cura, invece. al quotidiano e alle ma-
nutenzioni». Cicero guarda
proprio a quanto sta accadendo in viale Margherita «dove spiega - ci sono transenne posizionate da sei mesi sul marciapiede e nessuno può passare,
se non attraversando la strada. Poco importano le roboanti cifre che vengono proposte
quali investimenti nelle opere
pubbliche e nelle manutenzioni: i risultati sono scarsi e l'attenzione sembra rivolta solo
verso Monet».
LA SPIEGAZIONE. «Non vogliamo sprecare soldi». Cristina
Balbi mette le mani avanti e
spiega che «il ponte di viale
Margherita sul Bacchiglione
presto finirà sotto i ferri». L'intervento sarà avviato nell'ambito di quella maxi-operazione che vedrà coinvolti altri
ponti della città. «Abbiamo ricevuto 550 mila euro come finanziamento dopo l'alluvione
e ci dovremo occupare di sistemare quelle infrastrutture che
sono state danneggiate il primo novembre del 2010».
PARAPETTO. Resta da capire cosa sia accaduto a quel ponte
transennato. «C'è un problema al parapetto - analizza - e lo
risolveremo una volta che metteremo in cantiere l'intervento complessivo. E inutile andare a mettere una pezza senza
risolvere tutti i problemi. Dobbiamo ristrutturare l'impalcato, perché il marciapiede è a
sbalzo e ci vuole un'operazione delicata». Che, pare di capire, potrebbe costare di più di
quanto preventivato. «Ovviamente - conclude - rispetto
agli altri ponti, questo ha bisogno di maggiori attenzioni. O
troveremo le risorse o concentreremo lì lamaggior parte dello stanziamento ». 0 NI.NE.
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