COMUNE DI SOTTO IL MONTE

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COMUNE DI SOTTO IL MONTE
COMUNE DI SOTTO IL MONTE
Piazza Mater et Magistra, 1
AMPLIAMENTO SCUOLA PRIMARIA “BATTISTA E MARIANNA
RONCALLI” SITA IN VIA MANZONI, 1
IMPIANTI MECCANICI
RELAZIONE TECNICA SPECIALITSTICA
PD.M.001
PROGETTO DEFINITIVO
Bergamo, 03 Novembre 2015
Il Progettista
Dott. Ing. Gabriele Ghilardi
Studio di Ingegneria Dott. Ing. Gabriele Ghilardi
via G. D'Alzano 10 – Bergamo – Tel. 035/215736 – Fax. 035/3831266
Ampliamento Scuola Primaria
Sotto il Monte (BG)
RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
Sommario
1
2
Premessa ......................................................................................................................................................... 3
1.1
Dati di funzionamento .......................................................................................................................... 4
1.2
Normative di riferimento ...................................................................................................................... 4
Progetto Impianti Meccanici ...................................................................................................................... 8
2.1
Centrale termica ................................................................................................................................... 8
2.1.1
Pompa di calore condensata ad aria ..................................................................................... 8
2.1.2
Puffer di accumulo acqua tecnica ........................................................................................ 11
2.2
Impianto di riscaldamento – Pavimento radiante........................................................................ 12
2.3
Impianto ventilazione meccanica .................................................................................................. 16
2.4
Impianto distribuzione tubazioni principali ..................................................................................... 18
2.5
Impianto idrico sanitario .................................................................................................................... 18
2.5.1
2.6
Impianto di addolcimento acqua .......................................................................................... 19
Impianto antincendio ......................................................................................................................... 20
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1
RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
Premessa
La presente relazione ha per oggetto gli impianti meccanici a servizio dell’ampliamento della
scuola primaria “Battista e Marianna Roncalli” sita in Via Manzoni 1 a Sotto il Monte (BG).
Il progetto consiste nella demolizione della palestra (lato nord), della vecchia casa del custode e
della porzione centrale esistente.
L’edificio adibito ad aule scolastiche si distribuirà su due piani di forma rettangolare, mentre la
nuova palestra verrà collocata a sud tra la porzione di scuola che verrà mantenuta (e già oggetto
di interventi di riqualificazione) e il Comune.
Al piano terra saranno ubicati i seguenti locali:

Aule didattiche (n. 7)

Due depositi

Aula per l’insegnamento di sostegno.

Aula insegnanti e ricevimento

Bidelleria

Servizi igienici (maschi e femmine)
Il progetto degli impianti meccanici riguarda in particolar modo:

Impianto di riscaldamento (pavimento radiante)

Impianto di ventilazione meccanica

Impianto di adduzione e distribuzione idrico sanitario

Impianto antincendio
I dati tecnici presi come riferimento per il dimensionamento dell’impianto sono:
Condizioni termo-igrometriche esterne:
Inverno:
Temperatura -5°C;
Umidità Relativa 80%
Condizioni termo-igrometriche interne:
Inverno:
Temperatura 20°+/-1C;
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Temperature fludi di circolazione
Fluido termovettore: acqua
Acqua riscaldamento:

per alimentazione batterie UTA ventilazione meccanica: ingresso
50°C uscita
40°C
scorrevole

per alimentazione pannelli radianti: ingresso 35°C uscita 28°C scorrevole
Fluido termovettore: aria
Condizionatore aria primaria
Inverno:

Aria in ingresso -5°C

Aria in uscita
1.1
22°C
Dati di funzionamento
Velocità dell'aria in ambiente nelle zone occupate

Max 0.20 m/s a 1,5 m dal pavimento

Min 0,10 m/s
Grado di filtrazione dell'aria primaria immessa in ambiente

1.2
-filtrazioneF 7 efficienza 85% Norme ASHRAE
Normative di riferimento
Le valutazioni delle tecnologie da applicare all’edificio oggetto della presente relazione hanno
come obiettivo il sistema “edifico – impianto”, pertanto sono state concepite nel rispetto delle
vigenti disposizioni legislative e con preciso riferimento alle indicazioni e prescrizioni fornite dalle più
recenti ed autorevoli normative tecniche di settore oggi note a livello internazionale.
La normativa di riferimento, al fine di valutare il complesso “edifico – impianto” comprende
dunque normative, riferimenti legislativi e leggi generali aventi per oggetto la progettazione,
l’esecuzione e la verifica di opere edili e impiantistiche.
Nel seguito si riporta un elenco indicativo e non esaustivo delle leggi e norme di riferimento
utilizzate.
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NORME DI CARATTERE GENERALE

Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n. 115 “Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa
all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva
93/76/CEE”.

D.P.R. 6 giugno 2001, n.380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia edilizia”.

D.M. 16 febbraio 1982 “Attività soggette alle norme di prevenzione incendi”.

Legge 7 dicembre 1984, n.818 “Nulla osta provvisorio per le attività soggette ai controlli di
prevenzione incendi”.

Legge 1 marzo 1968, n.186 “Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici”.
NORME RELATIVE AL COMPORTAMENTO TERMICO DEL SISTEMA EDIFICIO–IMPIANTO

Legge 9 gennaio 1991 n.10 “Norme per l’attuazione del piano energetico nazionale in
materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti
rinnovabili di energia e successivi regolamenti di attuazione”.

D.P.R. 26 agosto 1993, n.412 “Regolamento recante norme per la progettazione,
l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del
contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della legge 9
gennaio 1991, n° 10”.

D.P.R. 21 dicembre 1999, n.551 “Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente
della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, in materia di progettazione, installazione, esercizio
e manutenzione degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di
energia”.

D.L. 311/06
Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n.
192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico
nell'edilizia.

D.G.R 22 Dicembre 2008 n. 8/8745

Decreto del Presidente della Repubblica n. 59/09 “Regolamento di attuazione dell'articolo
4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente
attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.”

DLgs n°28 del 03.03.2011 “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso
dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive
2001/77/CE e 2003/30/CE”.
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NORMATIVA UNI E CEN
Norme quadro di riferimento nazionale:

UNI/TS 11300 Prestazioni energetiche degli edifici

Norme per determinare la prestazione energetica del sistema edificio-impianto

UNI EN ISO 13790 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia
per il riscaldamento e il raffrescamento.

Norme per la caratterizzazione dell'involucro

UNI EN ISO 6946 Componenti ed elementi per edilizia – Resistenza termica e trasmittanza
termica – Metodo di calcolo;

UNI EN ISO 10077 Prestazione termica di finestre, porte e chiusure oscuranti

UNI EN ISO 13786 Prestazione termica dei componenti per edilizia – Caratteristiche termiche
dinamiche – Metodi di calcolo;

UNI EN ISO 13789 Prestazione termica degli edifici – Coefficienti di trasferimento del calore
per trasmissione e ventilazione – Metodo di calcolo;

UNI EN ISO 13370 Prestazione termica degli edifici – Trasferimento di calore attraverso il
terreno – Metodi di calcolo;

UNI EN ISO 10211 Ponti termici in edilizia – Flussi termici e temperature superficiali – Calcoli
dettagliati;

UNI EN ISO 14683 Ponti termici in edilizia – Coefficiente di trasmissione termica lineica –
Metodi semplificati e valori di riferimento;

UNI EN ISO 13788 Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia Temperatura superficiale interna per evitare l’umidità superficiale critica e condensazione
interstiziale – Metodo di calcolo.
Banche dati e norme di supporto

UNI 10349 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici – Dati climatici;

UNI 10351 Materiali da costruzione – Conduttività termica e permeabilità al vapore;

UNI 10355 Murature e solai – Valori di resistenza termica e metodo di calcolo;

UNI EN 673 Vetro per edilizia – Determinazione della trasmittanza termica (valore U) –
Metodo di calcolo;

UNI EN ISO 7345 Isolamento termico – Grandezze fisiche e definizioni;
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NORMATIVE IMPIANTI MECCANICI
Normative di riferimento specifiche per gli impianti aeraulici:

UNI 10339 – Impianti aeraulici al fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti.
Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura.

UNI 10381-1 Impianti aeraulici. Condotte. Classificazione, progettazione, dimensionamento
e posa in opera.

Normative di riferimento specifiche per adduzione acqua

UNI 8065– Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile.

UNI 7129/08
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RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
Progetto Impianti Meccanici
2.1
Centrale termica
Il progetto di riqualificazione della scuola primaria prevede una suddivisione in diverse fasi la prima
delle quale comporta che l’attuale centrale termica (composta da caldaie a gas metano) che
alimenta gli edifici esistenti (e mantenuti attivi durante la prima fase dei lavori), sarà spostata nel
locale precedentemente costruito e predisposto come centrale unica per tutto il plesso scolastico
(compresa la sala civica) il quale sarà collegato alle utenze oggi servite attraverso una rete di
tubazioni interrate (tipo teleriscaldamento) già posate in passato durante i lavori di riqualificazione
di una porzione della scuola primaria. Nella nuova centrale termica verrà installata una seconda
caldaia a gas avente potenza di 200kW.
Una volta costruita la prima porzione di scuola primaria (su via Manzoni), verrà posizionata
provvisoriamente la pompa di calore condensata ad aria avente potenza di 60kW sulla terrazza al
piano primo in modo da alimentare provvisoriamente la scuola e consentire il trasferimento degli
alunni dalle aule oggetto di demolizione.
Successivamente alla realizzazione della palestra, al piano interrato verrà ricavata all’interno del
locale tecnico la nuova centrale termica a servizio della scuola primaria in cui verranno installati i
nuovi impianti (alimentati dalla pompa di calore condensata ad aria e posizionata nel giardino),
che saranno collegati anche alle caldaie a gas esistenti le quali fungeranno da integrazione nei
periodi climaticamente più sfavorevoli e come backup in caso di manutenzione alla poma di
calore.
2.1.1
Pompa di calore condensata ad aria
La centrale termica a servizio dell’edificio sarà adibita alla generazione di acqua calda per
l’alimentazione dell’impianto di riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
Il progetto prevede l’installazione di una pompa di calore monoblocco da esterno condensata ad
aria (energia aerotermica) da posizionare nel giardino della scuola.
Quella aerotermica rientra nel campo delle energie rinnovabili indicate dalla Direttiva Europea
2008/28/CE (conosciuta in Italia come direttiva RES – Renewable Energy Sources) relativa all’uso
dell’energia da fonti rinnovabili come: eolica, geotermica, idrotermica e oceanica, biomasssa, gas
di discarica, ecc.
L’energia aerotermica può essere sinteticamente indicata come il calore presente nell’aria
esterna, anche se questa apparentemente è a bassa temperatura per il nostro clima. In realtà
anche a temperature inferiori allo zero, l’aria ha ancora un contenuto termico che può essere
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vantaggiosamente utilizzato se questa viene fatta passare all’esterno di uno scambiatore al cui
interno circola un fluido a temperature ancora più basse.
Da questa idea nasce il concetto di energia aerotermica, ovvero energia rinnovabile accumulata
nell’aria ambiente sottoforma di calore a bassa entalpia. Ricordiamo che l’entalpia è la quantità
di energia che un sistema termodinamico può scambiare con l’ambiente. A differenza dei fluidi ad
alta temperatura e/o ad alta pressione, quali ad esempio il vapore delle centrali termoelettriche,
la quantità di energia contenuta nell’aria ambiente è molto modesta, e pertanto viene definita
sistema a bassa entalpia, cioè con ridotta quantità di calore sfruttabile in processi termodinamici.
La parte principale di questo calore viene depositato nell’aria dalle radiazioni solari nel momento
in cui queste attraversano l’atmosfera. La temperatura media dell’aria è fortemente variabile nel
corso dell’anno e varia inoltre a seconda della località considerata, in quanto influenzabile da
fattori quali l’esposizione solare, la presenza di venti più o meno intensi e altri fattori climatici
analoghi. La tecnologia delle pompe di calore tuttavia ha permesso di sfruttare anche questo
calore, realizzando unità che possono estrarlo dall’aria per trasferirlo negli ambienti riscaldati
anche con una temperatura esterna di –20°C.
Le pompe di calore ad aria permettono di estrarre il calore a bassa entalpia presente nell’aria
ambiente e trasferirlo ad un fluido termovettore al servizio degli ambienti climatizzati. Il
funzionamento si basa sulla presenza nella pompa di calore di un fluido frigorifero che evapora per
effetto del calore dell’aria esterna, per poi essere condensato cedendo calore al fluido
termovettore. Il limite inferiore di temperatura a cui questo processo può avvenire è funzione del
fluido refrigerante stesso.
L’unità scelta per questo progetto è tipo Kronoterm mod. WPA LW 60 HT con le seguenti
caratteristiche tecniche:

Range di riscaldamento: Aria esterna da -23°C a 40°C – Acqua impianto da 20°C a 65°C

Portata d’aria 20.200mc/h

Perdite di carico lato acqua: 29kPa

Potenza sonora 65dBA

Dimensioni; 2953x2017x1303mm

Peso 1340kg

Refrigerante R407C

Alimentazione 400V

Protezione 3x63A – IP21

Potenza elettrica massima 31.1kW
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
Potenza termica 64.8kW (con aria esterna 2°C e acqua a 55°C)

COP massimo 4.10

Compressore T-Twin

Temperatura minima esterna di funzionamento -25°C

Pressione sonora 53dB
La pompa di calore andrà a servire i seguenti circuiti:

Circuito pannelli radianti (temp. mandata 35°C)

Circuito alimentazione batteria unità di ventilazione meccanica (temp. mandata 35°C)+

Produzione acqua calda sanitaria (temp. mandata 50°C)
La circolazione dell’acqua nei vari circuiti che si dirameranno dai collettori principali, avverrà
tramite circolatori elettronici ad alta efficienza dotati d’inverter che consentiranno di variare la
portata di acqua in base alle effettive richieste del circuito.
I circolatori ad alta efficienza, tipo Grundfos serie Magna 3, che permetteranno di impostare varie
modalità di funzionamento analizzando automaticamente l'impianto di riscaldamento, e trovando
l'impostazione ottimale e regoleranno continuamente il loro funzionamento in base alle modifiche
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necessarie. Il risultato è un comfort ottimale e un consumo energetico minimo. Le pompe MAGNA3
sono inoltre estremamente flessibili e affidabili hanno bassi livelli di rumorosità, lunga durata e non
richiedono una particolare manutenzione. In ogni caso i circolatori dovranno essere completi di
display di visualizzazione, scheda per ingressi e uscite comandi e allarmi. I nuovi circolatori a
portata fissa (carico puffer ACS) saranno della serie Magna 1 ad alta efficienza ma non elettronici.
Nuove pompe elettroniche
2.1.2
Puffer di accumulo acqua tecnica
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All’interno della centrale tecnologica verrà installato un puffer di accumulo per l’acqua di
riscaldamento (tipo IDM mod. Higienik) avente capacità di 1500lt e con diverse funzioni:

Volano termico sia a servizio della pompa di calore in modo da evitare frequenti accensioni
e spegnimenti ed aumentarne di conseguenza il rendimento, sia delle caldaie a gas
esistenti e con funzione di backup o copertura dei picchi di fabbisogno

stoccaggio di acqua a 50-55°C utile per la produzione istantanea di acqua calda sanitaria

fonte di alimentazione circuiti ad “alta” e “bassa” temperatura per l’alimentazione dei
circuiti di riscaldamento a pavimento e delle batterie delle UTA
La produzione di acqua calda sanitaria, come accennato in
precedenza,
verrà
affidata
ad
uno
scambiatore
istantaneo
accoppiato al puffer di accumulo.
Le caratteristiche principali di questa stazione compatta sono:

elevata portata erogabile (fino a 70lt/min)

regolazione
integrata,
precablata
e
preinstallata
per
l’impostazione dell’acqua calda desiderata

pompa di circolazione ad alta efficienza

minore probabilità di formazione della legionella in quanto la
produzione è istantanea e non vi è nessun accumulo

kit ricircolo composta da scambiatore istantaneo e pompa di
circolazione primaria già compreso e montato

regolazione digitale multifunzione

comprensivo di valvola di sicurezza, sensore di portata
volumetrico, rubinetti d’intercettazione, rubinetti di scarico, ecc
2.2
Impianto di riscaldamento – Pavimento radiante
Tutti i locali riscaldati della scuola saranno dotati di pavimento radiante per il riscaldamento e, nei
servizi igienici e negli spogliatoi della palestra (vista la limitata superficie di posa), saranno installati
radiatori in acciaio ad integrazione (alimentati dal collettore del riscaldamento a pavimento).
Da un punto di vista prettamente tecnico la soluzione dell’impianto a pavimento è senz’altro
quella migliore perché garantisce un maggior comfort, permette consumi inferiori, non ha impatto
visivo e non da’ movimentazione d’aria con conseguente diminuzione dei problemi di
sporcamento.
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Rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali, l’impianto a pannelli (a pari sensazione di caldo)
consente di mantenere l’aria dell’ambiente ad una temperatura più bassa di circa 1÷2°C con
conseguente risparmio energetico. Inoltre tale impianto funziona a bassa temperatura e consente
quindi di ottenere elevati rendimenti quando si utilizzano fonti di energia come le pompe di calore.
Scegliendo la soluzione dell’impianto a pavimento si deve tener conto di alcuni aspetti tecnici che
sono alla base della progettazione. Al fine di creare le condizioni di comfort termico si innalza la
temperatura di una grande superficie, quella del pavimento, al fine di ridurre la cessione di calore
che il corpo emette per irraggiamento verso le superfici a cui è affacciato; al contempo si offre al
contatto degli arti inferiori una temperatura superiore particolarmente gradita.
I dati tecnici presi come riferimento per il dimensionamento dell’impianto sono:
-
temperatura esterna di -5°C
-
umidità relativa esterna di 80%
-
temperatura interna di 20°C+/-1°C
-
umidità relativa interna di 50%
Il fluido termovettore utilizzato è l’acqua la cui temperatura media dell’alimentazione pannelli a
pavimento è di circa 35/40°C (scorrevole in base alle temperatura esterna). Il calcolo dell’impianto
a pannelli è stato effettuato in base alle dispersioni termiche. Il passo medio di tutta la superficie
sarà pari a 12 cm (alcune zone marginali saranno passo 8cm mentre la maggior parte della
superficie sarà a passo 16cm).
Su ciascun circuito sarà installata una valvola di zona (due vie) con attuatore on/off dotato di
microinterruttori per l’arresto della pompa primaria. La temperatura ambiente è controllata da un
regolatore che, tramite la media della temperatura rilevata dalle sonde ambiente, aziona le
valvole a due vie. La pompa di circolazione si arresta se tutte le valvole saranno chiuse.
La
temperatura di mandata dell’acqua ai pannelli radianti a pavimento è regolata attraverso una
valvola a tre vie installata a monte della pompa.
La tipologia d’impianto radiante a pavimento sarà quella a rete tipo RDZ sistema “Rete Filo 3” che
garantisce maggior resistenza a compressione rispetto al classico pannello dotato di pannello
bugnato.
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Di seguito si riporta una descrizione sintetica dei componenti che costituiscono il sistema:
- PANNELLO ESTRUSO BATTENTATO 30 Lastre isolanti in polistirene espanso estruso prodotte con gas
ecologici, senza CFC e HCFC, conformi al regolamento europeo EC 2037/2000, a celle chiuse e
con comportamento al fuoco di Classe E. Resistenza alla compressione al 10% di deformazione
secondo EN 826 300 kPa. Spessore isolante 30 mm, conducibilità termica 0,033 W/mK.
- RETE ELETTROSALDATA FILO Ø 3 mm. Rete elettrosaldata in acciaio zincato con funzione di
supporto e ancoraggio delle tubazioni RDZ Ø 17-13 e Ø 20-16 ad interassi multipli di 10 cm.
Realizzata con filo 3 mm e maglia 100 x 100 mm.
- ADDITIVO TERMOFLUIDIFICANTE Additivo superfluidificante a dosaggio modulabile per CLS,
riduttore d’acqua, conferisce maggiore lavorabilità e compattezza all’impasto del massetto
migliorandone le caratteristiche meccaniche e la conducibilità termica. Prodotto in conformità
alle Norme EN 934-2, T 3.1 - 3,2 Dosaggio 3 l/m³.
-TUBO RDZ TECH PE-Xc INTERIOR LAYER o equivalente TuboTech Ø 17 in polietilene ad alta densità
reticolato per via elettrofisica, con barriera antiossigeno interposta tra la tubazione in PE-Xc e uno
strato esterno in PE che garantisce la protezione durante le fasi di lavorazione in cantiere. Gli strati
sono incollati tra loro da uno speciale collante. Prodotto in conformità alle normative DIN EN ISO
15875-2, DIN EN ISO 21003-2, garanzia di reticolazione omogenea e permanentemente stabile
senza rischio di discontinuità per il mantenimento delle caratteristiche nel tempo.
- CURVE DI SOSTEGNO in materiale plastico, con funzione di sostenere verticalmente i tubi in
prossimità dei collettori e proteggerli da eventuali urti.
- CLIPS AD UNCINO di fissaggio, in materiale plastico, aggancio tipo spina-pesce, per il fissaggio dei
tubi sul pannello COVER o equivalente
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- CORNICE PERIMETRALE adesiva in polietilene espanso a struttura cellulare chiusa al 100%, con
banda autoadesiva su una superficie e dotata sull'altra superficie di foglio in polietilene incollato
atto ad essere appoggiato sui pannelli isolanti per evitare infiltrazioni di malta, spessore 6 mm,
altezza 150 mm, con funzione di assorbimento delle
dilatazioni del pavimento ed isolamento
termoacustico dalle pareti.
- RETE IN FIBRA DI VETRO Rete in fibra di vetro con funzione di rinforzo del massetto, con trattamento
antialcali. Dimensione foglio: 1000x2000. Dimensione maglia 40x70 mm
- Giunti di dilatazione da prevedere in funzione della dimensione massima dei pannelli radianti e
della conformazione dei locali.
- COLLETTORE. "TOP COMPOSIT" o equivalente, costruito in tecnopolimero Ø 1" per la distribuzione
dei tubi nei locali, provvisti di misuratori di portata per singolo circuito, termometri digitali a cristalli
liquidi su andata e ritorno impianto, completi di valvole di intercettazione predisposte per la testina
elettrotermica, detentori micrometrici con individuazione dei locali, gruppi terminali di sfiato e
scarico impianto a sfera con portagomma e tappi, staffe disassate per inserimento in armadietto o
fissaggio a muro, raccordi ad innesto rapido per il tubo in polietilene 17-13. Pressione di esercizio: 4
bar.Campo di temperatura: 5-60 °C.
- RACCORDO RAPIDO PER TUBAZIONI Raccordo ad innesto rapido per il collegamento delle
tubazioni Ø 17-13 al collettore TOP COMPOSIT o equivalente.
- TERMOMETRO A CONTATTO (d. 17)Termometro ad aggancio rapido per tubazione Ø 17 mm,
scala di temperatura 5-50°C.
- TELAIO E PORTA RIALZATO PER SLIM Telaio e porta metallica bianca verniciata a polveri con
serratura per armadietto Slim. Spessore esterno 10,5 mm. Nella fornitura sono comprese 4 viti per il
fissaggio al corpo armadietto.
- ARMADIETTO Armadietto Slim o equivalente costruito in lamiera zincata, spessore 8 cm, piedini
registrabili, altezza cm 72:78, dotato di rete sullo schienale, falsi fori per entrate laterali, guide per
coppia staffe disassate, coperchio di protezione per intonaci.
- GUSCI ISOLANTI Coppia (AR) gusci isolanti di colore nero in polietilene espanso per dei collettori
TOP COMPOSIT o equivalente. Temperature di utilizzo da -60°C a 90 °C.
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2.3
RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
Impianto ventilazione meccanica
Gli spogliatoi della palestra saranno dotati di un impianto di ventilazione meccanica controllata
con recupero di calore che garantirà una buona qualità dell’aria ambiente senza la necessità di
aprire le finestre e, in questo modo, evitare dispersioni di calore verso l’esterno.
Per quanto riguarda i nuovi ambienti al piano terra e primo, si predisporrà tutto quanto necessario
per poter realizzare gli impianti di ricambio aria in un secondo momento.
Di seguito si riportano le portate d’aria necessarie ai vari ambienti:

UTA da 2.000mc/h a servizio degli spogliatoi della palestra

UTA da 4.250mc/h a servizio della aule del piano terra all’interno dell’ampliamento della
scuola (predisposizione)

UTA da 2.000mc/h a servizio delle aule del piano primo all’interno dell’ampliamento della
scuola (predisposizione)

Predisposizione per UTA a servizio della futura mensa al piano primo
Il cuore dell’impianto sarà l’unità di trattamento aria (tipo Fast mod. HRF), che permette
l’installazione
sia
orizzontale,
verticale
che
che
provvederà
all’immissione e all’estrazione dell’aria dai
vari ambienti dell’edificio.
Le
principali
caratteristiche
dell’unità
sono:

recupero
di
calore
dall’aria
espulsa effettuato mediante l’utilizzo di un recuperatore a piastre in alluminio ad alta
efficienza con scambio in controcorrente. Il recuperatore ha un rendimento superiore al
90% CERTIFICATO EUROVENT;

filtrazione dei flussi d’aria (ad alta efficienza per il flusso d’aria di rinnovo);

ventilazione di tipo plug fan con motore a controllo elettronico EC con bassi valori di
assorbimento elettrico;

progettazione mirata a ridurre il valore complessivo dello Specific Fan Power;

free-cooling/heating per sfruttare appieno le condizioni favorevoli dell’aria esterna;

funzione antigelo nella stagione invernale;

controllo completo della ventilazione, termoregolazione con funzioni avanzate di risparmio
energetico;
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RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

integrazione della potenza necessaria tramite un’ampia gamma di dispositivi accessori;

logica di installazione plug and play (con possibilità di installazioneall'interno o all'esterno)
con interfacciabilità ai sistemi BMS
Il sistema di VMC assicurerà un continuo ricambio d’aria delle aule, eliminando cattivi odori,
sostanze inquinanti e umidità in eccesso adeguando la ventilazione al grado di occupazione
dell'edificio.
Grazie alla ventilazione meccanica si avranno innumerevoli vantaggi:

prevenzione malattie da raffreddamento

minor presenza di polveri sottili o allergeni (grazie alla filtrazione)

prevenzione del rischio muffe e danni causati dalla stessa

risparmio energetico grazie al recupero di calore (efficienza oltre il 90%)

maggior comfort ambientale (grazie al continuo rinnovo dell’aria)
La distribuzione principale dell’impianto avverrà tramite canalizzazioni di mandata e ripresa da
realizzare con canali in alluminio preisolati con pannelli sandwich tipo PIRAL HD HYDROTEC,
composti da:

pannello in poliuretano espanso di densità 48
kg/mc, spessore 20.5mm rivestito su entrambi i lati
con alluminio goffrato di spessore 80/80 micron.

I
dimensioni pannello 4000x1200mm
canali
dovranno
rispondere
alle
caratteristiche
di
comportamento al fuoco previste dal D.M 31/03/03 e dalla
norma ISO 9705.
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2.4
RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
Impianto distribuzione tubazioni principali
La distribuzione principale all’interno della centrale termica dovrà essere realizzata tramite:

tubazioni in acciaio nero tipo FM con estremità liscia UNI EN 10216 serie leggera per i circuiti
di riscaldamento (circuito pompa di calore, adduzione serbatoi accumulo, circuiti
pavimento radiante, batterie UTA, scambiatore piscina, ecc)

tubazioni in multistrato per quanto riguarda la distribuzione dell’acqua calda e del ricircolo
sanitario

tubazioni in acciaio zincato per condotte acqua, norma UNI EN 10255 serie leggera per
l’adduzione acqua fredda sanitaria.

Partenze circuiti dai collettori principali: a monte della pompa in ferro nero, mentre a valle
in multistrato
La distribuzione a tutto l’edificio sarà realizzata tramite la posa di tubazioni in multistrato.
All’interno della centrale termica le tubazioni potranno essere sviluppate a soffitto per garantire
una miglior accessibilità futura in caso di manutenzione.
Le tubazioni in multistrato saranno del tipo in polietilene reticolato PE-Xa con barriera antidiffusione
ossigeno, pressione nominale 10 bar e temperatura massima di esercizio di 95 °C.
Le tubazioni interne al locale tecnico e quelle dei montanti principali saranno rivestite con guaine
in elastomero a cellule chiuse, di spessore minimo 25 mm per i tratti a vista e sottotraccia. I tratti
all’interno dell’edificio (sottotraccia) potranno essere realizzati con tubazioni preisolate con
spessore minimo della guaina di 9mm. Gli isolamenti dovranno comunque rispettare le indicazioni
riportate nell’allegato del DPR 412/93.
I tratti di tubazione esterni all’edificio (tubazioni pompa di calore) ed interrati saranno realizzati con
tubazioni tipo teleriscaldamento in polietilene reticolato con metodo Engel conforme alle Norme
EN 15875 avente barriera antidiffusione dell’ossigeno secondo DIN 4726 con condizioni di esercizio
95°C a 6 bar, rivestimento isolante in strati concentrici di polietilene reticolato espanso a cellule
chiuse e guaina corrugata esterna di protezione in polietilene nero ad alta densità.
2.5
Impianto idrico sanitario
I collegamenti interni ai servizi igienici saranno realizzati con tubi multistrato metallo plastico per
adduzione idrica, tipo PE-Xb / Al / PE-HD. Tutte le tubazioni saranno rivestite con isolante in
polietilene espanso a cellule chiuse dello spessore minimo di 9 mm, secondo quanto previsto dalla
legge 10/91. La distribuzione interna avverrà con il sistema a collettore con tratti indipendenti senza
giunzione da quest’ultimo fino al singolo apparecchio.
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Da qui sarà adottato Il tubo multistrato metallo plastico per adduzione idrica, tipo PE-Xb / Al / PEHD, in conformità alla UNI 10954-1, -– classe 1 – tipo A, composto da un rivestimento interno in
polietilene reticolato ai silani, uno strato legante, uno strato intermedio in alluminio saldato di testa
longitudinalmente, uno strato legante e da un rivestimento esterno in polietilene ad alta densità.
Sarà contrassegnato dal marchio IIP dell’Istituto Italiano dei Plastici e/o equivalente marchio
europeo, secondo quanto previsto dal "Regolamento di attuazione della legge quadro in materia
di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n° 109, e successive modifiche" attestante la rispondenza delle
tubazioni stesse alle norme sopraccitate; tali tubazioni sono idonee al convogliamento di acqua
potabile secondo il D.M. della Salute n. 174 del 06/04/04
Il tubo prodotto per estrusione potrà essere fornito sia in barre, sia in rotoli.
La giunzione del sistema sarà del tipo pressfitting, realizzata tramite raccorderia in ottone stampato
e/o bronzo, con O-Ring in EPDM e rondella in PE-LD anti elettrocorrosione, o con raccorderia in
PVDF (fluoruro di polivinilide) con O-Ring in EPDM.
La giunzione delle tubazioni si effettuerà pressando direttamente il tubo sul raccordo con apposite
attrezzature omologate dal produttore del sistema.
Il tubo è garantito per una pressione d’esercizio di 10 bar, con intervalli di temperature di esercizio
da 0°C a 70°C, e con punta massima di 95°C, per 150 ore/anno, per 50 anni.
Questa tipologia d’impianto da’ una maggiore garanzia rispetto agli impianti saldati, pinzanti o
elettrosaldata, per il fatto che non presentano giunzioni sotto il pavimento.
2.5.1
Impianto di addolcimento acqua
In centrale termica sarà previsto un gruppo di trattamento (addolcimento) dell’acqua fredda sia
per uso sanitario che per uso tecnico.
Lo scopo dell’addolcimento dell’acqua è di ridurre la concentrazione di sali minerali (ioni di calcio,
magnesio e bicarbonato) che ne aumentano la durezza provocando la formazione di calcare
che va ad ostruire le tubazioni e ad aumentare il consumo di acqua.
Il processo consiste in uno scambio di ioni specifici che arricchiscono l’acqua. Gli ioni in questione
sono sostituiti con altri caratterizzati da una carica positiva multipla. Vengono nello specifico rimossi
gli ioni di calcio e magnesio disciolti nell’acqua, mediante la tecnica nota come scambio ionico.
In questa maniera, l’acqua ottenuta priva di eccessive concentrazioni di minerali di calcio e
magnesio è più dolce. Il processo di addolcimento si svolge in quattro fasi principali:

Innanzitutto per eseguire la sostituzione degli ioni, l’acqua dell’impianto idrico viene fatta
scorrere attraverso uno strato di resina formato da piccole perle di plastica o zeolite. A loro
volta queste perle sono coperte con sodio o ioni di potassio.
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
Nel momento in cui l’acqua scorre gli ioni si scambiano con il calcio e gli ioni di magnesio.

Al termine di tale passaggio le perle si riempiono di calcio e magnesio e perciò è necessario
che queste vengano nuovamente rigenerate. La rigenerazione delle perle avviene grazie
ad una soluzione salina presente nell’impianto di addolcimento. Questa soluzione è infatti
ricca di sodio o potassio.

Una volta completato tale passaggio, il calcio ed il magnesio, insieme a sedimenti ed altri
elementi indesiderati vengono rimossi dall’acqua attraverso uno scarico.
La fase finale del processo consiste nel risciacquo del serbatoio ed il caricamento di esso con la
soluzione salina necessaria al ciclo successivo di addolcimento.
Tutta l’acqua dei circuiti di riscaldamento verrà trattata con prodotti idonei per la protezione dalle
incrostazioni calcaree, dalle corrosioni e dallo sviluppo di alghe, batteri o funghi.
2.6
Impianto antincendio
La scuola primaria oggetto d’intervento, secondo il D.P.R 01 Agosto 2011, è ricompresa al punto 67
dell’allegato I e di conseguenza fa parte delle attività in classe C (numero di persone maggiore di
300) di tipo 2.
In base a queste considerazioni dovranno essere rispettati tutti i punti indicati dalla normativa in
particolare per:

Accesso all’area dei mezzi di soccorso

Separazioni da altre attività (REI120)

Resistenza al fuoco delle strutture (R60)

Reazione al fuoco dei materiali

Numero, lunghezza e larghezza delle vie d’uscita (porte, scale, ecc)

Affollamento e capacità di deflusso

Impianti elettrici di sicurezza

Impianti di estinzione incendi (idranti, estintori, sistemi di rivelazione incendio ove richiesti,
ecc)
Bergamo, 03 Novembre 2015
Il progettista
Dott. Ing. Gabriele Ghilardi
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