Corriere della Sera Viaggi - 20.02.11 pag 11
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Corriere Viaggi - Corriere della Sera - Domenica 20 Febbraio 2011 - 11 Isole Vergini Si sono sposati su una spiaggia dell’isola di San Giovanni, l’attrice Renée Zellweger e il cantante Kenny Chesney, poi separati Viaggi di nozze Relax? No, impegni Ma la luna conserva il suo sapore di miele Il mercato della «vacanza più bella della vita» mette da parte l’intimità per mete avventurose ✹ di Rossella Burattino Il viaggio di nozze. È ancora la vacanza più importante della vita? «Resta sempre una delle più belle, ma ha perso quella magia di rito che aveva in passato — racconta il sociologo Domenico De Masi —. Oggi gli sposi prima del matrimonio hanno già fatto diversi viaggi insieme, anche lunghi e all’estero. Un tempo la luna di miele era "sacra", era una brusca interruzione dell’intimità e della prepotente presenza dei parenti. Ecco perché era considerata "la vacanza": si respirava libertà per la prima volta». Dove si andava? «Venezia era una tappa obbligatoria. Poi Firenze e Roma». Ora i promessi sposi vanno lontano e spesso partono dopo alcuni mesi dalle nozze per conciliarlo con il lavoro o con le ferie, «la precarietà mette a rischio già i matrimoni, figuriamoci i viaggi di nozze». Con il 25 per cento del giro d’affari generato dal turismo organizzato, la luna di miele, secondo l’Astoi (l’associazione dei tour operator italiani), «rappresenta un segmento sempre in crescita che risente meno di altri delle modifiche subite dal mercato». Gli Stati Uniti, la Polinesia, la Thailandia guidano la classifica delle mete «honeymoon», seguono i Caraibi, le Maldive e le Seychelles. Ma c’è anche la tendenza delle coppie a scegliere destinazioni «nuove» come Vietnam, Cambogia, Giappone o Dubai. E sono sempre più richiesti dei tour culturali da abbinare, o meno, alla tradizionale tappa balneare «stanziale». Messe un po’ da parte le mete dell’intimità, la tendenza è quella di scegliere in base alla curiosità per andare alla scoperta dei luoghi. «Perché due ragazzi che si sposano hanno voglia di nuove esperienze — pensa De Masi —. Ora sì che ci si diverte. In passato i viaggi di nozze erano terribili: due persone che non si conoscevano dovevano stare improvvisamente soli e insieme. Era una tragedia». A chi «spetta» decidere la destinazione? «Naturalmente alle donne. Prima era compito del maschio». SUL WEB Prima di scegliere la luna di miele, consultate il blog «Viaggi di nozze» (http://viaggidinozze.wordpress.com/), è ricco di destinazioni «provate» e suggerisce le mete dove i novelli sposi sono super coccolati. Chi, invece, non ha a disposizione un gran budget può scambiarsi la casa sul sito Internet http://www.homeforhome.it/scambio-casa-per-luna-di-miele/ (Fotolia) Nessuna destinazione è immune dai viaggi di nozze: «La tendenza è quella di proporre un’honeymoon cucita adosso ai clienti», spiega Alessandro Biasi, direttore marketing di Hotelplan, di cui le lune di miele rappresentano il 30% del traffico viaggi. E così, si preparano le valigie per andare alla scoperta del sud dell’Africa, «Zimbabwe, Botswana, Sudafrica e Namibia per visitare le cascate Vittoria, vedere i gorilla e partecipare ai fotosafari nei parchi dei diversi Paesi in cerca dei big five». Oltre alle mete di mare tradizionali «proponiamo l’Alaska, la Bassa California e il tour del grande centro dell’Australia — continua Biasi —. E una chicca: sposarsi all’estero. In alcune località come la Cambogia, l’Indonesia, le Hawaii e il Kenia abbiamo delle strutture molto raffinate e particolarmente romantiche che si prestano perfettamente per l’organizzazione della cerimonia vera o per quella bis, con giudice di pace, servizio fotografico, fiori e rinfresco». Per gli sposini che cercano una luna di miele più in movimento, Alpitour propone «Indocina mon amour» (www.viaggidea.it ), un tour di 17 giorni e 14 notti con guida in italiano. Si parte alla scoperta alla scoperta di alcuni degli angoli più affascinanti del sud est asiatico, un percorso che permetterà di viaggiare attraverso tre Paesi ricchi di storia e fascino quali Laos, Vietnam e Cambogia. E una proposta tutta dedicata al Mondo Maya, in Messico (www.francorosso.it ). Da Chichen Itza, con la piramide di Kukulkan al sito archeologico di Uxmal. Si passa poi per Campeche, da cui partivano i carichi di oro e argento per la Spagna, per Palenque, nascosta nella giungla, Agua Azul e le sue cascate blu-turchese, per San Cristóbal de las Casas, costruita dai Maya su un ripido pendio. Il tour tocca ancora Questo tipo di comparto rappresenta il 25 per cento del giro d’affari del turismo organizzato Yaxchilan, Usumacinta, Chicanna, Kohunlich e Tulum, per terminare con tre giorni di riposo sulle spiagge della Riviera Maya. Ma qual è la differenza tra un viaggio «normale» e una luna di miele? «Le coccole — risponde Andrea Ancarani, responsabile marketing di Eden Viaggi —. Le coppie appena nate vogliono sentirsi amati. Per soddisfare diverse esigenze, nel loro «catalogo love» si offre la possibilità di scegliere il giro del mondo. O di visitare il Sudafrica in treno, a bordo del Rovos Rail Train (ricorda molto l’Orient Express) e passare per Capetown, Johannesburg, Pretoria, con fotosafari in una riserva privata. «Le lande della Namibia si sorvolano su un ultraleggero: 11 giorni su tutti i parchi naturali — continua Ancarani —. E per i viaggiatori che amano sentirsi liberi e indipendenti si parte per Cuba (www.margo.travel ). Corsi di salsa, nella scuola più antica dell’Havana, il Cabaret Copa Room, e soggiorno a Habaguanex, nelle case storiche riadattate per il soggiorno dove si respira l’atmosfera degli anni Cinquanta» . © RIPRODUZIONE RISERVATA INTERVISTA A CARLO VERDONE «Ormai è una festa cameratesca senza più poesia» L’amaro disincanto dell’attore e regista del celebre film sui tour matrimoniali ✹ di Valerio Cappelli entivo che era nell’aria la precarietà del matrimonio. Nell’agendina avevo numeri doppi dei miei amici, casa di lui, casa di lei. Quel film su un momento che dovrebbe essere meraviglioso e invece è il primo passo verso la tragedia, è un ritratto sociologico tuttora attualissimo, anzi è l’unica cosa di cui sono certo nella mia vita» . Carlo Verdone nel 1995 ha girato Viaggi di Nozze . Tre variazioni sul tema: il prof logorroico e insopportabile vedovo della prima moglie («Una specie di Rebecca la prima moglie di Hitchcock»); il ragazzo ingenuo e immaturo; il bullo arricchito e ignorante ovvero Ivano e Jessica, entrati nell’abc del vocabo- «S Eclettico Carlo Verdone, il suo ultimo film da attore è «Manuale d’amore 3» ‘‘ Quella pellicola è un triste ritratto sociologico ancora attualissimo lario quotidiano con tre parole: «’O famo strano ?». «È l’episodio del consumare tutto e subito, di andare oltre. Loro già partono in crisi, hanno fatto qualsiasi cosa prima delle nozze. Per eccitarsi, a Firenze si inventano di sradicare uno specchio dal corridoio dell’hotel per riprendersi con la telecamera, o di farlo con lei sopra mentre vanno in auto a 220 all’ora, fatto imitato per davvero da una coppia sul litorale adriatico, mancava poco e uccidevano dieci persone». Come le venne in mente ’O famo strano ? «Era un modo di dire delle coppie suburbane coatte, ho dormito strano, mi sento strano. Voleva dire tante cose». Una scorciatoia «usata per la fatica di trovare le parole giu- ste, nasconde il vuoto pneumatico assoluto di sentimenti, una scorciatoia non supportato da molecole di cultura. Quando vediamo Firenze dall’alto, il commento di Claudia Gerini è: ammazza quant’è vecchia ’sta città , mentre io non riesco a individuare lo stadio. Di Giotto non me ne può fregare di meno. Claudia si rivelò un talento comico a cui nessuno credeva. Aveva già allora, sconosciuta, la dinamite dentro i sui personaggi popolari. Fu sua l’intuizione di vedere se i denti erano puliti usando la lama del coltello come uno specchio». Oggi com’è il viaggio di nozze? «Persa la sacralità, è una festa cameratesca in cui si va con altre venti coppie; è un’esperien- za cumulativa, di poetico è rimasto poco. Proprio ieri leggevo una lettera che mio padre scrisse a mia madre, ricordava la loro luna di miele a Parigi, in cui andarono a visitare i monumenti, anche il cimitero di Père-Lachaise, dove riposano Chopin, Proust, Balzac, Oscar Wilde; lasciarono un fiore su ogni tomba». Nel 1980 Carlo Verdone (con la sua ex moglie Gianna Scarpelli) andò per il viaggio di nozze ad Hammamet in Tunisia: «Volevo visitare un sito archeologico, El Jem, un piccolo Colosseo d’epoca romana che sorge all’improvviso nel deserto. Non riuscivamo a stare soli, ogni sera ci invitava qualcuno, come Patroni Griffi che aveva casa, l’amico architetto. Un Foto a Venezia Carlo Verdone e Veronica Pivetti nel film «Viaggi di nozze» giorno conobbi Bettino Craxi». Racconti. «Io avevo fatto Un sacco bello e gli sketch in tv. Al Cafè Morvidi, al centro di un gruppo di persone, un uomo alto che indossava un camicione mediorientale. Mi chiamò: Verdone caro, come va. Era lui. Molto ospitale». Parlaste di cinema? «No, della tragedia di Ustica. Aveva una teoria dirompente. Ci fu una festa, ballò tutta la sera con mia moglie. Mi assalì un dubbio: Vuoi vedere che mi ritrovo a vivere la scena di un film con Alberto Sordi? ». © RIPRODUZIONE RISERVATA