notize - Il Giornale Italiano

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notize - Il Giornale Italiano
158 MILA ITALIANI IN SPAGNA!
“IL GIORNALE ITALIANO de España” PARLA DELLA SPAGNA AGLI ITALIANI,
DEGLI ITALIANI IN SPAGNA E DELL’ITALIA PER GLI ITALIANI IN SPAGNA
34/2009 | GIORNALE NAZIONALE GRATUITO | WWW.ILGIORNALEITALIANO.NET
RAFFAELLA RIVOLUZIONÒ IL MODO DI BALLARE, CAPELLI SCIOLTI, NIENTE PARRUCCHE
A tre anni il mio sogno era diventare coreografa, così è stato. Amavo, amo la creatività e stare
dietro le quinte. Nel 1969, con "Io, Agata e tu" ho lanciato uno stile diverso di ballo, non più
lacche e parrucche, ma capelli liberi e danza non tradizionale. Le donne italiane copiarono la
mia frangetta ed il mio caschetto biondo. Il "Tuca-Tuca" fu una rivoluzione che dura ancora.
Amo scrivere le storie che presento in tv. Gli spagnoli mi hanno "trafugato" "Carramba".
di Paola Pacifici
I luoghi importanti della sua
vita? Sono nata a Bologna ,
amo quella terra e una parte
della mia famiglia è ancora lì.
Ma la mia vita, sia di studentessa e dopo di lavoratrice, si
è svolta fra Bologna e Roma.
Poi Bellaria e Igea Marina
dove è nata mia madre e c’era
mia nonna. Io la frequentavo d’estate perché mia nonna
possedeva un bellissimo bar
concerto dove sono nati Morandi ed altri artisti. In realtà
ho sempre vissuto prima a Bologna e poi a Roma durante gli
otto mesi invernali, così lì ci
andavo solo d’estate.
Come e quando nasce l’artista? All’età di tre anni e mezzo frequentavo a Bologna il
Teatro di danza classica e andavo a scuola. Il mio sogno,
che non so da dove sia partito perché nessuno dei miei fa
parte del mondo dello spettacolo, era di diventare coreografa. Quindi ho amato, in una
età in cui normalmente non
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si ragiona, ma c’è l’intuito e
l’ingenuità, la creatività. Mi
piaceva stare dietro le quinte
e creare. La coreografa è colei che crea dei balletti per gli
altri. Per fare questo dovevo
diventare danzatrice io stessa
per poi dirigere i ballerini. Ad
un certo punto ho detto a mia
madre che non mi bastava più
il Teatro Comunale di Bologna
e sono venuta a Roma in collegio cominciando a frequentare
l’Accademia di Danza di Jia
Ruskaja. Verso i 15 anni andavo al ginnasio e dovevo dare
gli esami per il classico,ma di
colpo, per una serie di circostanze assolutamente impensate, decisi di frequentare il
Centro Sperimentale di Cinematografia. Ma non avrei mai
pensato di fare l’attrice. Sai
quando la vita decide per te e
ti porta verso una direzione?
Ho fatto un provino, non avevo nemmeno l’età per poter
entrare in questo centro, invece ci entrai addirittura con una
borsa di studio. Poi è arrivato
il primo film e di seguito il
teatro. Ero contenta, ma non
soddisfatta, perché un’attrice,
sì, usa la creatività, ma poco,
in realtà ce l’ha più il regista.
Quando, passando gli anni, è
entrata la televisione, allora
ho trovato il mio mezzo vero,
che è quello di comunicare attraverso la tua persona, dando
anche delle idee tue. E così
piano piano sono diventata,
sicuramente una conduttrice,
una show-woman, ma con la
soddisfazione di sviluppare
la parte autorale, cioè l’autore dei programmi che facevo,
dando sfogo così alle mie idee.
Sono più portata a pensare ad
un programma e poi farlo fare
ad un altro.
Creando anche uno stile personale? La prima volta che
sono apparsa in televisione
con il programma “Io, Agata e
tu” nel 1969, mi sono sfogata
a danzare senza voler nessun
coreografo, ma lanciando uno
stile completamente diverso
da quello che si usava in quei
momenti. Era professionale,
perfetto, ma la rottura degli
schemi che portai era la libertà
della danza, dei capelli liberi,
senza parrucche e lacche, con
un corpo che si muoveva più
in un modo simile ai danzatori
negri. Ero proprio l’opposto
di quello che andava in televisione fino a quel momento.
Questo, piacque molto, e dopo
pochi mesi ho fatto Canzonissima ‘70 con Corrado e da lì
è cominciata una storia molto
felice che è durata per molti
anni. Avevo un coreografo per
i miei pezzi e poi sottostavo ad
una grandissima coreografa,
per me molto antica, che rappresentava la parte tradizionale del programma. Poi con
il Tuca Tuca è stata una vera
rivoluzione che dura tutt’ora
ed è fortissimo. Adesso mi sto
orientando, pur danzando ogni
tanto, verso il talk-show , nel
presentare e nell’essere colei
che scrive le storie che presento in televisione.
Che effetto ha avuto questo tipo di televisione sugli
italiani? Sicuramente molte
italiane hanno imitato la mia
pettinatura, con la frangia e
il caschetto anche quando era
laterale per il movimento della testa. Le donne per anni,
quando davo concerti, mi toccavano i capelli per vedere
se erano i miei o se era una
parrucca. Era una cosa fortissima. Le giovani show-girl o
le ragazze frequentavano le
scuole di danza moderna che
si aprivano; c’è stata una rivoluzione, ma come c’è stata
per me c’è stata anche quando
è arrivata Heather Parisi, con
la Cuccharini, siamo state delle “fendionde” sullo stile della
danza. Bisogna sentirsi liberi,
anarchici nella scelta, saper
dire di no a tante cose, però
quando hai scelto quello che ti
piace devi dare tutta te stessa,
i tuoi tempi, le tue ore, i tuoi
giorni, tutto.
Quale è la Carrà che piace di
più alla Carrà? La cosa che
mi dà più soddisfazione in assoluto è quando penso ad un
programma, come per “Carramba”, che però mi è stato
trafugato in Spagna senza pietà. Lo volevo fare io dopo aver
terminato i sei anni in Italia,
invece me lo hanno copiato
subito. Una soddisfazione è
quando assieme ad un piccolo
gruppo con Iapino, confrontiamo la mia idea con il pubblico
per vedere se gli arriva e se
avevo ragione, è una sensazione molto forte, emozionante e
positiva. Questa è la soddisfazione maggiore più delle bel-
lezza le gambe ecc.., quello è
solo una fatica per me. Credo
molto nell’interiorità, nell’invenzione, nella creatività ,
come quando avevo tre anni.
Raffaella Pelloni, perché
Carrà? Me lo mise uno sceneggiatore molto famoso, il
io cognome vero come hai
detto è Pelloni, al telefono era
sempre “Belloni, Melloni”,
insomma un inferno. Lo sceneggiatore mi disse, Raffaella
è il nome del grande pittore
antico, ci mettiamo vicino il
nome di un pittore moderno
che è Carrà. Ma ho sofferto
molto perché quell’accento mi dava una noia mortale,
però suona molto bene e così
è nata la Raffaella Carrà. Una
cosa che mi piace e mi emoziona tantissimo, e che adoro,
è che in Spagna, che è il Paese
dove è partita una carriera laterale straordinaria, io sono semplicemente “Rafaela”. Questa
cosa così tenera, aumenta il
mio legame che non riesco
nemmeno a spiegarlo quando
sento parlare uno spagnolo.
Uno mi ha chiamato poche ore
fa che vuole editare un volume di mie canzoni dicendomi
Raffaella Carrà con Sergio Iapino, famoso
coreografo, regista, autore e ideatore di format
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“adios, nos hablamos”, insomma mi piace moltissimo. Trasmettono tenerezza e anche
forza, lo spagnolo è una lingua
forte, amo la loro ironia, io li
frequento moltissimo quando
posso, se sono nervosa prendo
un aereo e vado a Madrid.
Parlando di Spagna, come
avviene il passaggio in questo paese? La prima volta che
sono venuta a Madrid mi avevano invitata con altre star televisive italiane come ospite in
un programma. Dopo tre canzoni, che avevo cantato, ci fu
una persona importantissima
del CBF che cominciò ad editare i miei dischi con un grande successo. Sette mesi dopo
sono stata invitata in televisione varie volte fino a che nel
1976, il 6 gennaio, ebbi dalla
televisione spagnola un’ora
di trasmissione “La hora de
Raffaella Carrà”, erano quattro puntate che andavano in
onda dopo le partite di calcio
con un successo straordinario.
Da lì ho cominciato a dare dei
concerti. Poi sono scomparsa
perché cominciando il “Pronto
Raffaella”, in Italia ero molto
impegnata, era un programma
quotidiano di notevole successo. Dopo 10 anni, attraverso Eurovsione, dove c’erano
Francesco Boserman e Arturo
Vega, mi hanno proposto dieci
puntate di “Hola Raffaella”.
Siamo nel 2000, conoscevo un
po’ lo spagnolo ma non tanto,
però ebbi così tanto successo
che dovetti assumere un professore. Furono quattro anni
e mezzo. Hai capito? Ogni
volta che finivo un ciclo di
puntate mi dicevano “tienes
que quedarte aqui, tenemos
que continuar”. Io rispondevo “guardate che la gente alla
fine gli esce dalle orecchie la
Carrà”. Sono tornata in Italia
con “Carramba, che sorpresa!”, che per sei anni è stato
leader, con audience di 13 milioni di persone. Purtroppo gli
spagnoli me lo hanno copiato,
noi andavamo in onda e dopo
tre settimane facevano le stesse sorprese,
come facessero non so,
noi lavoravamo come dei
matti per fare
delle
cose
strepitose.
Ancora oggi
Carramba è
ispiratore sia
in Italia sia
in Spagna di
altri programmi.
Momenti bel-
li della tua carriera? Sicuramente il giorno dopo della
prima puntata di “Io, Agata
e tu”, quando mi sono resa
conto che avevo un sacco di
giornali e telegiornali che parlavano di me. Mi sono detta
“qui è successo qualcosa”,
quello è stato illuminante. Di
momenti molto forti e molto belli ne ho avuti tanti che
è impossibile fare una lista,
tutte le tournées che ho fatto in America latina, l’affetto
degli argentini, del Messico,
in Venezuela, in Uruguay, ho
girato il mondo con delle soddisfazioni immense, anche discograficamente dal Canada al
Giappone. Ogni tanto ho delle
sorprese che non mi aspetto.
Raffaella Carrà con Gigi Proietti
nella trasmissione “Carramba che
fortuna”, abbinata alla Lotteria Italia
Raffaella Carrà con Jerry Lewis, il famoso attore
comico americano ospite al “Raffaella Carrà Show”
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C’è qualcosa che avresti voluto fare e che ancora non
hai fatto? Guarda, credo di
aver fatto tantissime cose.
Adesso mi hanno proposto
un programma curioso in Italia, un po’ diverso, che non so
se accetterò, ci sto pensando.
Praticamente diventa un talkshow di approfondimento,
quindi non so come è accolto,
perché ogni volta che vedono
me in televisione mi legano
alla musica e alla danza. È una
scommessa, una sfida e non so
che reazione possa provocare. Mi piace molto andare in
profondità delle cose sempre
di più, quindi un rischio che
forse prenderò. O forse no.
Una bella soddisfazione è stata quando in un programma di
Santoro ho parlato della tele-
visione dei ragazzi, che è carina, su RAITRE. Avevo visto
un programma spagnolo che
mi piaceva molto “Il Concertazo”. Mi sono rivista bambina quando ascoltavo musica classica, perché studiavo
danza, ed a casa giocavo con
le bambole mettendo i dischi
di Ciaykovsky o Mussorsky e
con i bottoni creavo coreografie per 50 o 60 ballerini. Stavo sul tappeto di mia madre
nel grande salone, inventando
incredibili coreografie. Fermando Argenta mi ha detto:
“Guarda Raffaella 13 puntate
non basteranno, perché si parli
di questo programma, dovresti
farlo per tutto il periodo scolastico”. Invece, guarda che
l’Italia è strepitosa nei riguardi della musica, ha avuto un
grandissimo successo “Il Gran
Concerto”, va in onda alla domenica mattina e adesso c’è
la seconda serie che faccio
presentare ad un ragazzo che
stimo molto ed io sono l’autore, non guadagno una lira,
ma non me ne può fregare di
meno.
Che tipo di televisione ti piace? Mi piace una televisione
garbata, ma non leziosa, positiva, alle volte anche trasgressiva, ma non tutta uguale come
è adesso. Ora è il momento dei
reality show, tutti fanno i reality. Mi piacerebbe una varietà
di proposte in seno all’intrattenimento, si dovrebbero dare
dei colori diversi. A proposito
di televisione, anni fa Nieves
Herrero, che tu conosci ed hai
intervistato, mi ha invitato al
suo programma e ad un certo punto mi ha detto “So che
tu suoni la chitarra e voglio
farti un omaggio”, la guardai
stupita, io non so suonare le
dissi, ma all’improvviso entrò un signore con un astuccio
di chitarra, continuavo a dirle
che non sapevo suonare, ma
lei mi invitò ad aprirlo: c’era
uno stupendo “jamon de jabugo cinco estrellas”! (Ride, con
la sua simpatica, allegrissima
e famosa risata)
FOTO MARINETTA SAGLIO
PER GENTILE CONCESSIONE
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MADRID
di Alessandra Selvelli
L’AMBASCIATORE PASQUALE TERRACCIANO: “ANNO IMPORTANTE
PER L’ITALIA IN SPAGNA, E FERVIDI AUGURI AI NOSTRI ITALIANI”
Incontri e accordi interessanti in campo politico, economico e culturale. Purtroppo alcuni
corrispondenti di giornali spagnoli hanno raccontato l’Italia soltanto con il “fegato”
Il Presidente del Forum “Alta Dirección”, Carlos Escudero de Buronha
ha consegnato il “Master de Oro” all’Ambasciatore Terracciano
di Giulio Rosi
Ambasciatore, un bilancio di fine
anno? Un bilancio positivo in tutti
i principali settori di attività. Sotto il
profilo politico abbiamo celebrato
a settembre il vertice bilaterale alla
Maddalena con i due primi Ministri o Presidenti di Governo e tutti
i principali ministri, esteri, difesa,
tesoro, industria, delle politiche europee, delle infrastrutture e trasporti. Erano presenti quasi due governi
al completo, avendo un confronto e
ritrovando una totale coincidenza
di posizioni nei vari settori. Alla
base del vertice c’è il lavoro preparatorio dell’Ambasciata e del Ministero a Roma. È rilevante che si
siano riscontrate le ampie convergenze e che si sia ancora una volta
ribadita l’importanza di un Europa
a 27, di una cooperazione più stretta delle due principali potenze europee mediterranee, che sono l’Italia e la Spagna, che si siano firmati
degli accordi importanti, quello per
la realizzazione delle autostrade del
mare, per il lancio di gare di appalti
congiunti, in effetti era stato già firmato un pre accordo nel precedente
vertice di Napoli e alla Maddalena
si è passati ad un accordo esecutivo, poi il rinnovo dell’accordo culturale fra i due paesi. Tutti questi
elementi fanno parlare di una fase
positiva del rapporto politico fra i
due paesi e tanto più significativa
in quanto abbiamo due governi di
orientamento politico divergente..
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Ci sono stati contatti, incontri preliminari a vari livelli. I due Presidenti
Berlusconi e Zapatero, si erano visti a Roma nel giorno della partita
del Barcellona per la finale della
Coppa dei Campioni, ma il vertice è stato a settembre un momento culminante di incontri ad alto
livello. A livello politico si chiude
per discutere delle collaborazioni
bilaterali in vista della Presidenza
Spagnola dell’Unione Europea del
prossimo anno, dalla quale noi ci
aspettiamo tre cose che ci sono state già garantite, cioè uno sforzo per
rinnovare e rilanciare la strategia
di Lisbona, magari dandole anche
un nuovo nome, ricostruendola,
rielaborandola a fondo per avere
uno strumento valido per tutti i Paesi Europei per l’uscita dalla crisi.
Per le relazioni esterne uno sforzo
per rilanciare la prospettiva europea dei Paesi Balcanici, che sono
alle nostre porte e che sono ancora
una enclave esclusa dalla stabilità
e dal progresso dell’Unione Europea. Vorremmo che si aiutassero
questi Paesi a procedere sulla prospettiva dell’integrazione europea,
in questo senso la Spagna ci ha
garantito che convocherà un vertice durante il suo semestre proprio
sulla prospettiva europea dei Paesi
Balcanici. Terzo punto, l’immigrazione, uno sforzo per aumentare
l’impegno dell’Unione Europea
per il controllo dell’immigrazione
illegale e per la gestione congiunta
del problema dei richiedenti l’asilo.
Dal lato economico, sicuramente
l’evento più importante dell’anno
è avvenuto a marzo con l’assunzione piena del controllo di Endesa
da parte di Enel, rilevando la quota
del 24% che era di Acciona, arrivando al 92%, creando un nuovo
campione internazionale nel settore
energetico. È l’operazione di internazionalizzazione più grande mai
realizzata da una impresa italiana
che ha acquisito una dimensione
internazionale di primo piano nel
settore energetico, assumendo il
controllo della prima società elettrica di Spagna, che però ha anche
una penetrazione molto importante
in tutta l’America latina, essendo la
prima società generatrice, distributrice di elettricità in Cile, in Perù e
con una presenza importante anche
in Colombia ed in Argentina. Si
somma quindi anche alla presenza
che Enel aveva già in Brasile. Questo, fra l’altro, ha consentito a Enel,
attraverso Endesa, com è accaduto con Telefonica, di mantenere
un buon margine di utile perché il
mercato in America Latina non ha
subito il rallentamento che ha subito in Europa, quindi i conti si sono
avvantaggiati grazie ai proventi
dell’America Latina. Sempre sul
fronte economico abbiamo firmato
in Ambasciata un accordo fra Atitec e la catalana Mazel per creare
un centro a livello europeo di trasformazione e manutenzione degli
aerei, con sede a Napoli. Il rapporto
Italia Spagna sta dando dei buoni
frutti con un potenziale ancora da
sfruttare. Abbiamo lanciato una co-
operazione tra le piattaforme logistiche di Saragozza e Nola. Ci sono
stati investimenti italiani in Spagna,
l’acquisto del Parco Aventura, vicino a Barcellona, da parte di Invest
Industrial, che è un fondo di investimenti italiano Private Equity. C’è
un interesse di Riso Gallo per rilevare la parte riso del “Grupo SOS”
che è entrato in difficoltà finanziarie. Il marchio dell’olio Dante è
stato acquistato da una impresa italiana. Cremonini ha vinto una gara
fantastica per la fornitura dei pasti
sui treni Ave, è un appalto molto
importante. Un nuovo investimento di un gruppo italiano dell’investitore Pucci che ha rilevato la
fabbrica “Antibioticos” di León.
Un panorama di grande importanza, di grande vitalità degli scambi
economici italo-spagnoli e degli
investimenti reciproci. Quest’anno
segna qualche successo italiano in
più. Da parte spagnola si conferma
l’investimento molto importante di
Telefonica in Telecom e poi registriamo anche il successo di alcune
joint-venture italiane nel settore
delle grandi opere pubbliche, in
particolare il consorzio formato da
Sacyr-Vallermoso e da Impregilo
che già si era aggiudicato il Ponte di Messina e quest’anno anche
l’ampliamento del canale di Panama. Quindi le due più grandi opere civili del mondo di questi anni
saranno effettuate da un consorzio
italo-spagnolo, la società italiana e
quella spagnola fanno la parte del
leone. Nel settore culturale, che è
stato particolarmente vivo, abbiamo realizzato delle mostre importanti, la mostra sulla pittura veneziana del ‘700 alla Real Academia
di San Fernando ed al museo de
Bellas Artes di Siviglia. Sono tutte
realizzazioni dell’Ambasciata. È in
corso la mostra di Alinari su immagini dell’ultimo secolo d’Europa,
un omaggio alla prossima Presidenza Spagnola dell’Unione Europea,
all’Istituto Italiano di Cultura. Una
mostra su Carlo III per celebrare il
passaggio 250 anni fa di Carlo III
da Napoli a Madrid, dal trono delle
Due Sicilie a quello della Spagna,
in corso alla Real Academia di San
Fernando a Madrid fino a metà
gennaio. Il secondo Festival del
Cinema Italiano, è un festival dei
festival in quanto porta a Madrid
i principali film italiani che hanno
rappresentato l’Italia nei diversi
festival. Una presenza importante
per il teatro italiano con il “Napoli
Teatro Festival” che ha partecipato
con tre spettacoli al “Festival de
Otoño” di Madrid con grande successo di pubblico. “Il Piccolo Teatro” di Milano con la compagnia
“Teatri Uniti” di Toni Servillo, con
la “Trilogia della Villeggiatura” di
Goldoni. Toni Servillo ha ricevuto
il Premio Pupi Avati alla carriera.
Abbiamo realizzato una bellissima
mostra dedicata all’arte e al design
di Missoni, il quale ci ha rifatto in
stile Missoni il teatro dell’Istituto
di Cultura che è diventato una sede
di grandissimo prestigio per eventi
culturali. Abbiamo avviato una collaborazione con i Gruppi Musicali,
la “Pietà dei Turchini” di Napoli e
“El aire español” che fanno una ricerca sulla musica barocca dove si
riscontrano molti punti di contatto
tra la produzione spagnola, quella di Napoli e quella della Sicilia.
A León, con l’opera “Partenope”
di Iommelli che inaugurò il teatro
San Carlo di Napoli e non veniva
messa in scena da 200 anni. Grande
successo e da León è tornata al San
Carlo.
Quindi una attività diplomatica a
tutto campo? Certamente. Manca
l’appendice consolare, quest’anno
abbiamo dovuto affrontare la chiusura del Consolato Generale con
Il Presidente Napolitano, con l’Ambasciatore,
durante la sua visita a Madrid per il COTEC
34/2009
MADRID
di Alessandra Selvelli
l’accorpamento della Cancelleria
Consolare all’Ambasciata, cercando di non sprecare una buona crisi,
come si dice, perché c’è stato un
momento critico per i nostri servizi consolari. Abbiamo rafforzato
l’organico trasferendo personale
dall’Ambasciata alla Cancelleria
Consolare. È stato introdotto lo
sportello polifunzionale, un sistema di appuntamenti a Madrid per
evitare le file al consolato e stiamo
cercando di risolvere con un call
center, già attivo nelle Canarie, ma
che potrebbe partire in Andalusia e
presto in tutto il Paese, permettendo
ai concittadini di comunicare senza
difficoltà con i servizi consolari.
Al di fuori dei suoi impegni istituzionali, quando è libero cosa
le piace fare? Leggo soprattutto
saggi storici, e anche qualche buon
romanzo, la domenica pomeriggio
o in viaggio. Se il sabato sera non
ho impegni vado al cinema, prendo
la metropolitana, per vivere la città
da cittadino comune e non perdere
il contatto con la gente. Quando
posso vado all’opera, è una delle
mie passioni culturali. Ma il mio
lavoro mi piace tanto. Bisogna
avere amore per il proprio Paese,
interesse a amicizia sincera per il
Paese in cui si è accreditati e si lavora e naturalmente vocazione per
il lavoro che si è scelto. Colgo l’occasione per augurare ai suoi lettori
ed agli italiani in Spagna un 2010
pieno di successo, salute e felicità,
mi auguro che sia per tutti un anno
che ci veda uscire da questa fase
di difficoltà economica, tanto per
l’Italia che già sta uscendo dalla
crisi, ma anche per la Spagna che
spero ci segua presto. La Spagna è
un grande cliente delle nostra industria e nel 2007 abbiamo registrato
un avanzo nella bilancia commerciale di ben 10 miliardi di euro.
Quindi abbiamo un doppio interesse che anche la Spagna esca presto
da questa recessione, prima perché
lo auguriamo agli amici spagnoli
e poi perché sono dei nostri ottimi
clienti e ci fa piacere che possano
tornare ad acquistare quanto acqui-
stavano prima della crisi. Voglio
fare una ultima considerazione,
vorrei per alcuni giornali spagnoli
che i loro corrispondenti capissero
che le corrispondenze più belle, più
oneste si possono fare con la testa e
con il cuore, ma mai con il fegato.
Purtroppo, per concludere, alcuni
corrispondenti spagnoli hanno raccontato quest’anno l’Italia soltanto
con il fegato.
PASQUALE TERRACCIANO
Nato il 4 maggio 1956 a Napoli e nel 1978 si laurea in giurisprudenza, nel 1980 diventa
Avvocato. Entra in carriera
diplomatica nel 1981. Svolge
i primi incarichi alla Direzione
Generale del Personale, è Console a Rio de Janeiro nel 1985
e Primo Segretario alla NATO
a Bruxelles dal 1989 al 1992,
dove è incaricato, tra l'altro, dei
rapporti con la stampa. Rientrato a Roma nel 1993, lavora
al Coordinamento Comunitario
della Direzione generale Affari
Economici ed è successivamente nominato Consigliere
del Gabinetto del Ministro. Dal
1996 al 2000 è Primo Consigliere dell'Ambasciata d'Italia
a Londra, nonché Direttore Aggiunto per l'Italia nella Banca
Europea per la Ricostruzione e
lo Sviluppo. Nel 2000 torna alla
Rappresentanza alla Nato come
Primo Consigliere, responsabile
dei negoziati tra Nato e Unione
Europea. Nel 2001 è chiamato
ad assumere l’incarico di Vice
Capo di Gabinetto del Ministero degli Esteri. Dall’ottobre
2004 al giugno del 2006 ha ricoperto l'incarico di Capo del
Servizio Stampa e Informazione e di Portavoce del Ministro
degli Esteri. È Ambasciatore a
Madrid dal 31 luglio 2006. Parla inglese, francese, spagnolo e
portoghese. Pasquale Terracciano è sposato ed ha tre figli.
Festa della Repubblica Italiana 2009 all’Ambasciata
di Madrid. Sin: la signora Karen, moglie
dell’Ambasciatore, l’Ambasciatore e il Presidente
della Regione Campania, Antonio Bassolino
34/2009
Il Centro de Estudios Europa Hispánica
Il Centro de Estudios Europa Hispánica (www.ceeh.es) a come
obiettivo la ricerca sulla dimensione internazionale della monarchia ispanica, con particolare
enfasi sulla presenza spagnola e
la sua influenza nei territori dominati dalla casa d’Austria, oltre
allo studio dei rapporti politici,
religiosi, culturali e artistici che
nacquero tra questi popoli nei secoli XVI e XVII.
Il CEEH nasce come iniziativa
privata, indipendente dal potere
pubblico e finanzia le sue attività
in modo autonomo o mediante
l’associazione con altre entità.
Il CEEH stimola e appoggia
l’ispanismo internazionale, finanziando e editando i progetti
realizzati da ricercatori di università e musei di tutto il mondo.
L’attività del CEEH si focalizza
su tre aree principali: Ricerca,
Editoria, Organizzazione di congressi, seminari e mostre
Il CEEH organizza congressi,
seminari di portata internazionale, pubblicando i progetti che da
essi ne derivano in collaborazione con altre entità o in modo del
tutto autonomo. Lo stesso vale
per le tesi di dottorato di ricerca o altri studi di elevato rigore
scientifico dedicati al suo ambito
specifico d’interesse o ad altri
periodi della storia, letteratura e
arte spagnola.
Il Comitato scientifico è formato da personalità di rilievo appartenenti al mondo dell’ispanismo
internazionale e rappresentanti
di istituzioni affini:
Gonzalo Anes - Direttore, Real
Academia de la Historia
Jonathan Brown - Carroll and
Milton Petrie Professor of Fine
Arts, Institute of Fine Arts, New
York University
Jean Canavaggio - Cattedratico
emerito, Université Paris X Nanterre
Sir John Elliott - Regius Professore emerito di Storia Moderna,
Oxford University
Gabriele Finaldi - Vice Direttore di Conservazione e Ricerca,
Museo Nacional del Prado
Nigel Glendinning - Cattedratico emerito, Queen Mary College, University of London
Lo staff del CEEH, fondato e
diretto da José Luis Colomer, è
composto da 6 persone. La sede
si trova a Madrid, calle Felipe IV
12, bajo b, vicino al Museo del
Prado, istituzione con la quale il
Centro Studi collabora in modo
costante.
Tra i prossimi progetti importanti vi sono l’uscita in lingua
spagnola di un saggio su Anna
d’Austria, Infanta di Spagna e
Regina di Francia (già pubblicato in francese), e un’importantissima mostra organizzata in
collaborazione con la Biblioteca
Nacional programmata per 2010.
L’AMBASCIATA ITALIANA E LE “GENERALI” PRESENTANO
L’ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA “EUROPA IN IMMAGINI”
L’esposizione
fotografica sull’Europa, organizzata
dall’Ambasciata d’Italia a
Madrid con il patrocinio delle Generali ( e delle sue filiali
Estrella Seguros e Vitalicio
Seguros ) presso l’Istituto Italiano di Cultura, in occasione del semestre di presidenza
spagnola dell’Unione Europea,
resterà aperta fino al 14 gennaio 2010. Precedentemente, in
sei Paesi dell’Unione Europea
(Italia, Germania, Slovenia,
Francia, Belgio e Slovacchia),
era stata visitata da oltre 300
Pasquale Terracciano, Ambasciatore d’Italia in mila persone. L’iniziativa inSpagna; Jaime Anchústegui, Consejero Delegado tende mostrare l’eredità storica
de Generali España; José María Amusategui, da cui è partito il progetto poPresidente de Vitalicio Seguros; Giorgio litico europeo, ritenuto inizialNapolitano, Presidente della Repubblica Italiana mente una “utopia” e tutt’ora
in cammino. L’esposizione è
y Carlos Zurita, Presidente de Estrella Seguros strutturata in cinque parti. La
prima sulle radici storiche e politiche, la seconda sulle radici del Pensiero Europeo, la terza
sull’Europa del Sapere (le Università dal Medioevo al progetto Erasmus), la quarta su cultura,
costumi e società, la quinta su industria, agricoltura, commercio e trasporti. Una parte finale è
dedicata alla Carta di Identità dell’Europa, in cui ogni paese viene rappresentato da 4 fotografie
che ne spiegano identità culturale e legami con l’Europa.
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MADRID
di Alessandra Selvelli
ANDREA BARBERA,CANTA LA CANZONE ITALIANA SUL FLAMENCO N O T I Z I E
Mi piace tutto quello che viene dal teatro. Alcuni anni fa venni in Spagna,
il flamenco mi affascinò, decisi di unirlo alla canzone italiana. Due stili
uniti dalla sensibilità mediterranea che ho portato in giro per il mondo
di Paola Pacifici
Andrea, perché si sceglie
di fare il cantante, perché
lo fai? All’inizio ci si fa alle
volte trasportare dai complimenti, ti dicono “hai una
bella voce, perché non studi?”, quando finisce la fase
dei complimenti, ti rendi
conto che anche a te fa piacere cantare. Avevo 14 anni
studiavo in una scuola privata delle suore domenicane, cantavo nelle feste e poi
mi riascoltavo e mi dicevo
che non cantavo bene. Così
decisi di studiare, fare esperienze. Ti diverti sempre di
più perché canti meglio, ma
arriva il momento di scegliere. Non ho scelto subito
perché mi sono laureato in
economia in quanto vivevo in una famiglia fino al
nonno laureati in economia.
Dopo la laurea mi domandai che cosa avevo fatto, ho
deciso di fare seriamente
quello che mi piaceva. Ho
avuto la fortuna di incontrare Antonio Maiello, del duo
Antonio e Marcello, con il
quale ho fatto il music-hall
cambiando completamente
l’ottica del mio lavoro in
quanto vai in scena tutte le
sere, devi provare per due
mesi, ma ti rendi conto che
ti piace.
Dopo il teatro? Continuando a cercare cose nuove ho
riunito le esperienze passate. Ho cominciato a suonare
da solo, ho recuperato gli
studi di pianoforte, ho preparato dei repertori cominciando a vendermi nelle serate raffinate, ricercate, con
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musiche più colte, ma anche
in quelle più popolari.
Con quale genere di musica ti senti più a tuo agio sia
per ascoltarla sia per cantarla? Mi piace tutto quello
che viene dal music-hall,
dall’opera e dall’operetta.
La mia formazione nasce da
lì e l’adoro. Oggi viene considerata di un certo livello,
ai tempi di Rossini e del
suo “Barbiere di Siviglia”
era un successo popolare,
la Callas era una star, come
oggi potrebbe essere Nicole
Kidman. Oggi è meno popolare. Una volta i grandi
cantanti venivano in Italia
per confrontarsi ed essere conosciuti. Ho cantato
all’inizio un po’ di opera,
poi sono passato alla nuova
opera che è il music-hall,
insomma alla musica per il
teatro. Io amo il teatro, mi
ha fatto nascere l’amore per
questo lavoro.
Perché adesso la Spagna?
Decisi di venire via e mi
guardai intorno. Ho visto
che la Spagna e Madrid in
particolare era un luogo che
mi piaceva e che aveva potenzialità nel futuro, fanno
la “fila”, quindi se c’è una
cosa di buono, un buon
spettacolo, li vedi tutti in
fila. Ovviamente quello che
avveniva anche da noi per
esempio a Roma, in Italia
più di trenta anni fa. Nei
locali spagnoli mi dicono
“vieni tu con la tua musica
italiana, basta quella, è il tuo
biglietto da visita, non hai
bisogno di fare fusioni con
la Spagna, tu rappresenti
qualcosa”, è una bellissima
soddisfazione. Nel locale
“La Cueva del Bolero” che
ha una programmazione
incredibile, ogni giorno ha
due rappresentazioni di artisti diversi, da tutto il mondo,
è un piccolo salotto. Parlando con uno scrittore storico,
mi sono sentito un po’ ignorante perché ha cominciato
a parlare dell’Italia, dei film
italiani di Dino Risi, di Ettore Scola, di Rossellini,
“Pasolini mi piace meno e
Fellini di più, Sergio Leone
anche.” Confrontandomi
sapevo la metà della metà
di lui e questo mi inorgoglì.
Chi è il tuo pubblico? Il
mio pubblico è tutto. Adatto
il mio repertorio a seconda
dell’età modificando i tempi. Rispetto molto il mio
pubblico, questo mi viene
dall’esperienza del piano
bar. Dipende anche da dove
sei, ogni posto ti dice come
costruire il tuo spettacolo,
l’età di chi ci sarà il giorno
dopo. Il pubblico bisogna
capirlo, non si può essere
presuntuosi, la gente viene per divertirsi, ascoltare
e anche per riflettere. Più è
disattento e più significa che
non sei bravo.
Chi vorresti diventare? Il
mio mito era ed è Placido
Domingo. Anche se io non
canto quel tipo di musica, ma mi piacciono il suo
gusto, il suo sorriso, la sua
preparazione, è anche un
direttore d’orchestra, ha una
preparazione incredibile. È
sicuramente un punto di riferimento.
L’Andrea non cantante:
cosa ti fa arrabbiare di
più? Andrea non si arrabbia
molto. Ama stare con gli
amici, con il proprio cane,
cucinare, amo leggere di
tutto specialmente romanzi, in questo momento ho
terminato “L’Alchimista” di
Coelho. Adesso sono molto concentrato sull’Andrea
cantante.
I programmi futuri? Vivere bene sia con gli spagnoli
che con gli italiani in Spagna. Cantare questo felice
ed unico connubio della
canzone italiana sul ritmo
flamenco, che ho portato in
giro per il mondo. Adesso
lo presento in Spagna, sono
delle serate uniche.
Lo saluto e gli dico “che è
un cantante che ha qualcosa in più che oggi non c’è”.
Mi risponde: “È il più bel
complimento che si possa
fare ad un cantante”
Andrea Barbera, a Madrid suona alla
“Cueva del Bolero”
Andrea Barbera “il giullare” in “Federico II, la danza del falcone”. Musiche,
libretto e regia di Antonio Maiello (famoso per la trasmissione “Quelli della Notte” di Renzo Arbore) e prodotta da David
Zard (noto per “Notre Dame de Paris” di
Cocciante e “Tosca” di Lucio Dalla)
Asociación Española Abogados Urbanistas
JOSE MARIA GARCIA
GUTIERREZ, PRESIDENTE
www.aeaurbanistas.com
CORSO AMBIENTALE
DEGLI AVVOCATI
URBANISTI
La Asociacion Española de Abogados Urbanistas
(AEAU) organizza un corso sul Derecho Medioambiental riservato ad imprese, affinché conoscano i propri obblighi in relazione al tema, ed ai professionisti
che intendano occuparsi dell’ambiente. Il corso, che è
particolarmente riferito alla Ley de Responsabilidad
Medioambiental, si terrà dal 5 al 12 febbraio 2010 nella sede dell’AEAU e sarà inaugurato dal Presidente José
María García Gutiérrez. Le lezioni, tenute da tecnici
ed esperti di chiara fama, spiegheranno quanto debbono sapere le imprese per rispettare la legge, tratteranno
la Certificación Leed, il Código Técnico e la Calidad
en la Edificación Empresas Especializadas. Specialisti
del settore informeranno sulla Auditoria Medioambiental, e si realizzeranno esercitazioni sulle Ecoauditorías y
Certificación ISO 14.001. Fra i punti di maggior interesse figurano la Responsabilidad Medioambiental, la Ley
Medioambiental, i Delitos Medioambientales, i Delitos
Urbanísticos, concludendo con esempi pratici di valutazione ed analisi di sentenze emesse dai tribunali in questo
settore. Il Corso è indirizzato ad avvocati, architetti, geometri, periti, consulenti giuridici, impiegati di costruttori, progettisti, agenti commerciali, direttori generali,
impiegati di aziende, professionisti e studenti degli ultimi
anni nelle facoltà tecniche o giuridiche. È patrocinato da:
el Derecho editores, Ayuntamiento de difusión jurídica,
con l’appoggio del Colegio de Abogados di Madrid. Ai
partecipanti verrà consegnato un diploma. Chi lo richiede sarà iscritto alla Bolsa de Empleo della associazione.
L’INFORMATICA AL
SERVIZIO DELLA
TRASPARENZA
URBANISTICA
La Asociación Española de Abogados Urbanistas
(AEAU) informa che, dalla entrata in vigore della
Nueva Ley del Suelo e del Real Decreto Legislativo
dell’anno scorso, tutti i Comuni devono promuovere
la pubblicazione telematica del contenuto dei loro programmi di Ordenación Territorial y Urbanística (Piani
Regolatori), così come la messa a disposizione della
Pubblica Informazione dei Piani urbanistici che si intende approvare e le relative deliberazioni consigliare. Per realizzare questo servizio i Comuni debbono
prevedere adeguati stanziamenti finanziari. Lo scopo
è quello di rendere trasparente l’attività municipale in
fatto di urbanistica, lottando nello stesso tempo contro
la corruzione presente in questo settore. La Asociación
Española de Abogados Urbanistas, attraverso il suo
Presidente D. Jose Maria Garcia Gutiérrez, ha plaudito
ed espresso soddisfazione per questo provvedimento.
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MADRID
di Alessandra Selvelli
44.000 soci in 33 collegi
NOTIZIE
60 «NOTAS» SULLE
TASSE SOCIETARIE
VALENTI PICH, PRESIDENTE
Il Registro de Economistas Asesores Fiscales
(REAF), organo specializzato del Consejo General
de Colegios de Economistas de España, assieme
al portale Finanzas.com
(www.finanzas.com) presenta 60 Consigli per la
chiusura fiscale delle Imposte sulle Società. Applicando criteri contabili
corretti con le indicazioni
sulla utilizzazione dei benefici fiscali. In proposito
REAF e Finanzas.com raccomandano di controllare
la corretta applicazione
dei criteri di contabilizzazione delle entrate, che per
alcune categorie, come i
costruttori, seguono procedure particolari. Inoltre
non tutte le entrate vanno
a far parte dell’imponibile,
come avviene per esempio
nelle vendite a rate, in cui
si deve tenere conto solo
della parte incassata. Analogamente se si tratta di dividendi derivati da attività
imprenditoriali all’estero.
In presenza di alcuni requisiti, è possibile la riduzione delle entrate del 50%
derivanti dallo sviluppo
economico dell’impresa.
Se nel primo esercizio iniziato nel 2008 si era scelta
l’imputazione della base
imponibile in tre esercizi,
occorre revisionare il tutto, vedere se nel frattempo
sono stati alienati dei beni
o diritti, valutare se alcune
cifre sono state differite ed
ottenere il nuovo importo.
È importate revisionare la
classificazione contabile
fatta per gli attivi finanziari secondo il PGC, applicata a seconda se impresa
generale o piccola-media
impresa. Per esempio, va
considerato il deterioramento dei beni, passando
direttamente i benefici a
Perdidas y Ganancias, oppure al Patrimonio Neto.
Revisionare la corretta
attivazione delle spese finanziarie, che per le società costruttrici si interrompono se i lavori vengono
sospesi. Conviene controllare la politica di ammortamento per vedere se le
spese contabili superano
il massimo ammesso dalle
legge tributaria. Dopo di
che valutare se conviene
applicare qualche beneficio fiscale. Se una impresa sta comprando un bene
in regime di affitto con
riscatto può beneficiare
di un regime fiscale che
permette di dedurre fino
al triplo delle spese. Fra
le novità c’è la possibilità
di tener conto della perdita
di partecipanti o di filiali,
con conseguente deterioramento del portafogli
dell’impresa. Norme particolarmente convenienti si
possono applicare nel caso
di entidades con créditos
contra empresas en concurso, y rastrear las operaciones vinculadas que la
empresa pueda haber realizado, a fin de valorarlas
a valor normal de mercado y, lo que es muy importante para evitar sanciones, justificar y documentar las realizadas desde
el 19 de febrero de 2009.
Per l’esercizio iniziato nel
2009, le aziende con un
giro d’affari inferiore ai 5
milioni di euro, con meno
di 25 dipendenti, potranno
applicare, al posto del 2530%, il 20% per i primi
120.202,41 euro di base
imponibile e il 25% sul
resto. Se l’Anteproyecto
de Ley de Economia Sostenible si approvasse in
tempo utile, nel 2010 la
deduzione fra spese in investimenti medioambientali salirà fino all’8% e la
deduzione per innovazione
tecnologica sarà del 12%.
Durante il 2009 le stesse erano rispettivamente
dell’8% e del 4%. In tutti i
casi i contribuenti possono
verificare le proprie obbligazioni fiscali entrando in
http://www.finanzas.com/
noticias/fiscalidad/reportajes/2009-12-16/228139_impuesto-sociedades-reaf.html
CARLOS PUIG DE TRAVY NEO PRESIDENTE
DEGLI “ECONOMISTAS AUDITORES” (REA)
Gonzalo Angulo, ha lodato il lavoro del REA, soprattutto per l’eleborazione
del Plan General de Contabilidad e per la reforma
della Ley de Auditoría.
NUOVO DIRETTIVO
Valentí Pich Rosell, presidente de Consejo General de Colegios de Economistas; Efrén Alvarez
ex-presidente del REA; José Antonio Gonzalo
Angulo, Presidente de Instituto de Contabilidad
y Auditoría de Cuentas; Carlos Puig de Travy,
nuovo Presidente del REA
Alla presenza del Presidente del Consejo General de
Colegios de Economistas
de España, Valentí Pich
Rosell, e del Presidente
del Instituto de Contabilidad y Auditoría de Cuentas, José Antonio Gonzalo Angulo, ha assunto l’incarico il nuovo Presidente
del Consejo Directivo del
Registro de Economistas
Auditores, settore del Consejo General de Colegios
de Economistas nato nel
1982 per operare nella auditoría de cuentas. È formato da 3.900 membri effettivi, più 600 praticanti e
519 società affíliate. Il neo
presidente Carlos Puig de
Travy, ha detto “l’obiettivo principale è essere referente delle attività di auditoria dei conti in Spagna,
con una posizione chiara
per gli interessi generali. Stimolare lo sviluppo
dell’attività professionale,
adattarsi alle circostanze
contingenti. Il REA è stato
uno dei primi promotori
del FIASEP (Formación
e Investigación Auditoría
Sector Publico) evidenziando l’importanza della
Ley de Auditoría”. Il Presidente Valentí Pich ha
dichiarato che “l’informazione finanziaría ed i suoi
operatori sono fondamentali per l’economia della
Spagna. Una buona Ley
de Auditoría con delle efficienti Corporaciones de
Auditores con il loro organismo regolatore, assieme
ad un gruppo professionale preparato ed onesto”. Il
presidente José Antonio
Presidente: Calos Puig de
Travy (Madrid y Cataluña);
Vicepresidente: Ramón
Madrid Nicolás (Murcia);
Vocales: Antonio Alonso Alarcón (AndalucíaAlmería) - Emilio Álvarez
Pérez Bedia (Cataluña) Andoni Arzallus Mendiluce (País Vasco) - Gustavo
Bosquet Rodríguez (País
Vasco) - Luis Caruana Font
de Mora (Valencia) - Francisco José Gracia Herreiz
(Aragón) - Enrique Martín
García (Valladolid) - Luis
Moyá Bareche (Baleares)
- Enrique Ortega Carballo
(Madrid) - Manuel Antonio
Pardo Mosquera (GaliciaCoruña); Secretario Técnico: Manuel Hernando Vela
Carlos Puig de Travy,
il nuovo Presidente
La base imponibile delle Imposte sulle Società si calcola partendo dal risultato contabile e apportando le
correzioni permesse dalle norme tributarie. Per applicare le regole del Plan Generale Contable (PGC) e delle
Pymes, stando attenti alle
interpretazioni dell’ICAC (Instituto de Contabilidad y Auditoria de Cuentas),
in fase di dichiarazione fiscale il REAF presenta 60 “notas” per una corretta ed equa chiusura di esercizio.
1. Declaraciones informativas y por otros Impuestos ‫ ־‬2. Memoria de las Cuentas Anuales del ejercicio anterior ‫ ־‬3. Ingresos por ventas ‫ ־‬4. Ventas de empresas promotoras ‫ ־‬5.
Ingresos por prestación de servicios ‫ ־‬6. Ingresos de empresas constructoras ‫ ־‬7. Ingresos financieros ‫ ־‬8. Ingresos exentos de dividendos o de transmisiones de participaciones en
entidades radicadas en el extranjero que cumplan los requisitos del artículo 21 del TRLIS ‫ ־‬9. Rentas obtenidas en el extranjero a través de un establecimiento permanente ‫ ־‬10.
Ingresos procedentes de la cesión del derecho de explotación de patentes, dibujos, modelos, planos, fórmulas, etc. creados por la empresa ‫ ־‬11. Distinción entre subvenciones ‫ ־‬12.
Subvenciones de capital ‫ ־‬13. Imputación temporal de ingresos ‫ ־‬14. Importe neto anual de la cifra de negocios ‫ ־‬15. Integración en la base imponible de los ajustes de primera
aplicación ‫ ־‬16. Periodificación de ingresos ‫ ־‬17. Diferencias de cambio ‫ ־‬18. Inmovilizaciones en curso ‫ ־‬19. Existencias ‫ ־‬20. Clasificación de activos financieros ‫ ־‬21. Gastos
financieros ‫ ־‬22. Capitalización de gastos financieros en inmobiliarias ‫ ־‬23. Amortizaciones contabilizadas ‫ ־‬24. Libertad de amortización con mantenimiento de empleo ‫ ־‬25.
Libertad de amortización con incremento de plantilla ‫ ־‬26. Libertad de amortización para bienes de escaso valor ‫ ־‬27. Amortización acelerada ‫ ־‬28. Amortización de gastos de I+D
‫ ־‬29. Amortización del Fondo de Comercio y de los intangibles de vida útil indefinida ‫ ־‬30. Activos adquiridos en régimen de arrendamiento financiero ‫ ־‬31. Activos no corrientes
mantenidos para la venta ‫ ־‬32. Deterioro del Inmovilizado ‫ ־‬33. Deterioro de créditos ‫ ־‬34. Deterioro de la cartera de empresas del grupo, multigrupo y asociadas ‫ ־‬35. Deterioro
en la cartera de disponibles para la venta ‫ ־‬36. Quita de créditos a un concursado ‫ ־‬37. Deterioro de existencias ‫ ־‬38. Provisiones para riesgos y gastos ‫ ־‬39. Donativos, multas y
sanciones ‫ ־‬40. Retribuciones a los Administradores ‫ ־‬41. Gastos que se han de activar ‫ ־‬42. Permutas ‫ ־‬43. Incidencia de los bienes vendidos por la empresa que retornan ‫ ־‬44.
Transmisión de bienes inmuebles que formen parte de los elementos del activo fijo o estén clasificados como activos no corrientes mantenidos para la venta ‫ ־‬45. Chequeo de
operaciones vinculadas ‫ ־‬46. Valoración a valor normal de mercado de las operaciones vinculadas ‫ ־‬47. Documentación y justificación de operaciones vinculadas ‫ ־‬48. Caso especial
de operaciones socio profesional con sociedad de profesionales ‫ ־‬49. Bases imponibles negativas compensables ‫ ־‬50. Tipos impositivos aplicables en 2009 ‫ ־‬51. Tipo 20 (hasta
120.202,41 euros) -25% al resto de base para empresas con menos de 5 millones de cifra de negocios y con menos de 25 empleados que mantengan plantilla ‫ ־‬52. Deducciones
por doble imposición interna ‫ ־‬53. Deducciones por doble imposición internacional ‫ ־‬54. Bonificaciones y deducciones para incentivar actividades aplicables en ejercicios
iniciados en 2009 ‫ ־‬55. Deducciones por innovación tecnológica y por inversiones en bienes del activo material destinadas a la protección del medio ambiente ‫ ־‬56. Deducción
para el fomento de las TIC ‫ ־‬57. Porcentajes de la deducción por reinversión de beneficios extraordinarios ‫ ־‬58. Algunas particularidades de la deducción por reinversión ‫ ־‬59.
Mantenimiento de la inversión y régimen transitorio de la deducción por reinversión ‫ ־‬60. Información que la normativa fiscal obliga a incluir en la memoria de las Cuentas Anuales
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MADRID
N OT I Z I E
E C O N O M I S TA S
È STATO RINNOVATO IL “CONSEJO PROGRAMMA PER LA FISCALIDAD LOCAL
de Economistas Ase- che non sono le proprie, aggravan- cremento del Valore dei Terreni di
CONSULTIVO DE ECONOMISTAS IlsoresRegistro
Fiscales (REAF), formato do notevolmente i costi di gestione. Natura Urbana (IIVTNU), l’antica
EXPERTOS EN CONTABILIDAD dai Consulenti Fiscali del Consejo Durante la presentazione, Emilio Plusvalía Municipal, è superata e
General de Economistas, ha pre- Álvarez, economista y auditor de deve essere revisionata. La tassa
E INFORMACIÓN FINANCIERA” sentato un testo sul Panorama de la cuentas, ha evidenziato il drastico su Construcciones Instalaciones y
Nella sede del Consejo General de Colegios de Economistas, si
è rinnovato il Consejo Consultivo, de Economistas Expertos en
Contabilidad e Información Financiera (ECIF). Questo organismo è composto da Economisti di riconosciuto prestigio, provenienti dal mondo professionale, dall’università e dall’amministrazione pubblica. I membri eletti dell’ECIF sono: D. Oriol
Amat Salas, D. Marcos Antón Renat, D. Ricardo Bolufer Nieto,
D. Leandro Cañibano Calvo, D. Vicente Condor López, D. Juan
Carlos De Margarida Sanz, D. Domingo García Pérez de Lema,
D. Antonio Gómez Ciria, D. José Ramón González García, D.
Carlos González Fernández, D. Fernando González-Moya Rodríguez de Mondelo, D. José Antonio Gonzalo Angulo, D. Manuel Hernando Vela, D. José Luis López Combarros, D. Salvador
Marín Hernández, D. José Ignacio Martínez Churiaque, D. Francisco Javier Martínez García, D. José Antonio Trigueros Pina,
D. Valentí Pich Rosell. Il primo ordine del giorno del nuovo Consiglio ha illustrato l’attività sviluppata dall’ECIF in materia di
economia, contabilità ed informazione finanziaria. Il Presidente
del Consejo General de Economistas, Valentí Pich, attraverso
l’esperienza dell’ECIF ha esaltato il ruolo del contabile come
in altri paesi avanzati. Nelle prossime riunioni si affronteranno
i seguenti temi: 1. Calidad y Responsabilidad del Economista
Experto en Contabilidad e Información Financiera. Regulación
Específica del Experto Contable y Financiero. 2. Regulaciones
Financieras y Crisis Económica: Análisis de sus relaciones, consecuencias y efectos. 3. Transparencia de la Información Financiera de las Fundaciones y otros entes similares.
Fiscalidad Local, per contribuire al
dibattito che precede la Riforma del
Finanziamento degli Enti Locali. Il
libro, scritto dalla professoressa di
Economia dell’Università di Murcia, Maria José Portillo, intende
“fotografare” la situazione finanziaria degli Enti Locali, soprattutto
delle entrate tributarie e delle spese
gestionali. Ne individua i problemi
e indica i provvedimenti necessari.
Il Presidente del REAF, Jesús Sanmartín, ha spiegato che il problema
più importante degli Enti Locali sta
nel fatto che, a causa della pressione
sociale, hanno assunto competenze
taglio che la crisi ha prodotto nelle
entrate tributarie dei municipi, in
gran parte collegato alla contrazione
delle attività immobiliari. Va precisato che l’Imposta sui Beni Immobili (IBI) costituisce il 33% delle
entrate fiscali municipali. La tassa
sulle Attività Economiche (IAE) che
era la seconda tassa per importanza
quantitativa, ha perso importanza
a causa della esenzione fiscale per
giro di affari inferiori al milione di
euro. La tassa sui veicoli (IVTM)
è obsoleta sia come unità di misura
della potenza sia per i problemi di
delocalizzazione. L’imposta sull’In-
Obras (ICIO) che costituisce oggi
circa il 10% delle entrate dei Comuni, registra una forte caduta dovuta
alla crisi generale e immobiliare. Il
REAF suggerisce di togliere alcune
competenze ai Comuni finanziandole a livello di Stato o di Comunità
Autonome, rendere obbligatorio
un Controllo dei Conti esterno per
i Comuni, varare un Plan Estatal
per migliorare l’esattoria unificando i sistema telematici, cercare di
omogeneizzare le tasse, eliminare o
modificare alcuni tributi, introdurre
criteri mediambientali sulla imposta
per i veicoli a motore.
SANMARTIN RICONFERMATO PRESIDENTE REAF
Presso il Consejo General de Colegios
de Economistas de España, in presenza del Presidente, Valentí Pich Rosell
e del Director General de Tributos,
Jesús Gascón Catalán, sono stati nominati i 12 nuovi membri del Consejo
Directivo del Registro de Economistas
Asesores Fiscales (REAF), organo del
Consejo General de Colegios de Economistas. Jesús Sanmartín, riconfermato presidente del REAF, ha annunciato il completamento delle nuove
tecnologie per l’informazione e la comunicazione, per facilitare il difficile
Valentí Pich, Presidente del Consejo General de Eco- compito ai commercialisti ed ai consunomistas; Jesús Gascón, Director General de Tribu- lenti fiscali. Valentí Pich Rosell, come
tos y Jesús Sanmartín, Presidente del REAF
Presidente del Consejo General de Colegios de Economistas de España, ha ricordato che il REAF, la maggiore organizzazione del genere in
Spagna, con circa 5.000 professionisti, va valorizzato per la sua collaborazione con le amministrazioni
tributarie e soprattutto con il Ministerio de Economía y Hacienda e con la AEAT. Il nuovo Consiglio
Direttivo del REAF è così formato: Presidente, Jesús Sanmartín Mariñas; Vicepresidente, Rodolfo Molina Stranz; Vocales, Josep María Coma Martorell, Agustín Fernández Pérez, Milagros Gómez Arévalo,
Arturo Hernández Ortega,Juan José Lagares Gómez- Abascal,Daniel López de Armentía Cortés,Juan
José Martín Álvarez,Leopoldo Pons Albentosa,Francisco Ropero Parra,Juan Manuel Toro Fernández.
COM.IT.ES. DI MADRID FESTA DI
NATALE E PREMIO ITALIANITÀ 2009
IL PRESIDENTE ALMERINO FURLAN RICEVE LA COMMENDA
MOTIVAZIONE LETTA DALL’AMBASCIATORE PASQUALE TERRACCIANO
Il dottor Almerino Furlan oltre ad essere il Presidente del Com.It.Es. di Madrid, è
un apprezzato imprenditore del settore informatico. Grazie all’esperienza accumulata negli anni, a seguito del suo trasferimento a Madrid ha dato vita ad un’importante impresa, tra le pochissime attive in un settore di speciale delicatezza: la
produzione di software per il Ministero della Difesa Spagnolo. Nello svolgimento
della sua attività imprenditoriale, il dottor Furlan ha dimostrato eccezionali doti
di laboriosità, inventiva, lungimiranza ed onestà. E’ particolarmente significativo che il suo principale committente sia il proprio il Governo Spagnolo. Per altro
verso, il dottor Furlan ha sempre tenuto a mantenere e coltivare uno strettissimo
rapporto con il nostro Paese e con le Istituzioni italiane presenti a Madrid. Nella
sua veste di Presidente del Com.It.Es si è prodigato con dedizione e serietà nella delicata opera di tutela degli interessi della Collettività italiana, favorendo sempre un dialogo sereno con l’Ambasciata e gli Uffici Italiani a Madrid. Quest’anno
scade il suo mandato di Presidente del Com.It.Es. Si ritiene, pertanto che la concessione dell’Onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana al dottor Furlan sia un meritato riconoscimento anche per l’attività
svolta alla guida del principale organo elettivo della Comunità italiana in Spagna.
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MADRID
di Alessandra Selvelli
COM.IT.ES. DI MADRID FESTA DI
NATALE E PREMIO ITALIANITÀ 2009
Premio Italianità per lo Sport Ettore Messina (allenatore Real Madrid Pallacanestro), per il
Sociale Padre Javier Badillo (parroco Chiesa San Nicolas de Bari, parrocchia degli italiani), il Presidente Com.It.Es. Madrid ed Intercomites Spagna Commendator Almerino Furlan, l’Ambasciatore Pasquale Terracciano, Premio Italianità per l’Industria Andrea Bertan
(Amministratore Endesa), per la Cultura Gabriele Finaldi (direttore aggiunto Museo del
Prado). Riconoscimento Speciale Luca Cuccolini - Presidente della omonima fabbrica di
bottoni in Spagna (nella foto)
Un foltissimo pubblico ha
partecipato alla Festa di Natale - Premio Italianità e al
concerto del quartetto “Ad
Maiora” tenutosi nelle stupende sale della Cancelleria
Consolare dell’Ambasciata
Sin.: Giuseppe Di Claudio, organizzatore del premio “Gaetano Scardocchia”, con il
senatore Giuseppe Astore. Il
prossimo anno Di Claudio organizzerà il premio in Brasile.
La comunità italiana ospite nei saloni della Cancelleria
Consolare dell’Ambasciata di Madrid, i premiati e l’Ambasciatore mentre ascoltano l’Inno d’Italia cantato in modo
eccellente e commovente dalla soprano Paola Tedesco
accompagnata dal Quartetto “Ad Maiora”.
Il Quartetto “Ad Maiora” ha esibito brani di Scarlatti, Donizetti, Tosti-D’Annunzio, Anonimo, Stravinsky, Pergolesi,
Cimarosa, Rossini, Corelli, Giordano, S. Alfonso Maria de’
Liguori. Il Quartetto è formato da professori del Teatro San
Carlo e della RAI di Napoli. Svolge intensa attività dal 1998
fondendo le esperienze dei suoi componenti al servizio della diffusione e della conoscenza del repertorio cameristico,
spaziando dal ‘700 napoletano ai nostri giorni. La soprano
Paola Tedesco, di scuola napoletana, ha studiato con il Maestro Ciro Visco. La carriera da solista inizia nel 1992 con
la Petite Messe Solemnelle di Rossini al Teatro San Carlo
di Napoli. Particolarmente incline al repertorio sacro che
spazia da Pergolesi a Poulenc, negli anni si è cimentata
anche in ruoli drammatici esibendosi in vari teatri italiani
e all’estero. Al suo attivo ha numerose collaborazioni con
organici lirici e sinfonici come l’Orchestra da Camera di
Napoli, l’Orchestra internazionale Italiana, la Collegium
Philarmonicum, la Nuova Scarlatti, l’Unione Musicisti.
Sin.: Giuseppe Di Claudio, il Presidente Almerino Furlan, l’Ambasciatore Terracciano e Giacomo Ronzetti, Presidente dell’Assemblea Legislativa Liguria durante
la consegna del premio “Gaetano Scardocchia”. I premiati: Giorgio Silvestri, Lucilene Machado, Stefano Sabatino e Ruven Rossello.
Foto: Antena Press Foto - Reportajes Video y Fotografia - Miguel Ángel Benedicto - [email protected]
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MADRID
di Alessandra Selvelli
NICOLETTA NEGRINI APRE L’ “ACCADEMIA DEL GUSTO”
1
Nasce a Madrid l’Accademia del Gusto, la prima
Scuola di Cucina Italiana
della Spagna, dall’impegno e dall’esperienza di
Nicoletta Negrini, appartenente ad una delle famiglie di spicco del settore
alimentare di qualità in
Italia. La Scuola dell’arte
culinaria azzurra introduce in un universo dedicato
alla gastronomia italiana
attraverso corsi di cucina, corsi sul vino, vendita
di prodotti, assaggi monografici, vini, aperitivi,
pranzi e cene, specialità da
portare a casa e così via.
Una rassegna preziosa di
livello elevatissimo, dove
il giusto rapporto prezzo
qualità costituisce uno de-
Intervista a Mayura Malenotti, General Manager di Belstaffflagshipstore.
Chi è Belstaff? È una firma
inglese, nasce nello Staffordshire nel 1924. Negli
anni 70 la famiglia Malenotti la compra. Era una firma
in decadenza. Mio zio paterno aveva la passione per il
mondo delle moto (disegnava caschi Shoei in quanto
direttore della ditta Aprilia).
La rende famosa per i suoi
tessuti tecnici e per la sua
originalità. La collezione
ispirata agli anni 40 e 60 del
motociclismo. All’inizio era
per appassionati, oggi è diventata la moda per tutti.
Chi sono i vostri clienti?
Noi vendiamo “uno stile di
vita”. Sono imprenditori che
vogliono essere moderni, le
mamme che comprano per
i loro bambini dai 3 ai 15
anni. Belstaff è da 30 anni
sulla cresta dell’onda. È una
moda che entusiasma i ragazzi che vedono un attore
famoso con uno dei nostri
capi. I nostri clienti sono
dell’alta società ma non abbiamo un età definita. Vo-
34/2009
gli elementi costanti voluti da Nicoletta Negrini.
Situata nella prestigiosa
Calle Cristóbal Bordiú,
l’Accademia si propone
come centro polivalente
- suddiviso fra negozio,
scuola di cucina, cantina e
sala per gli assaggi - aperto
ad ogni attività relazionata con la migliore gastronomia italiana. L’attività
formativa comincerà con
un primo corso e sessioni
dedicate alle cucine regionali, alla produzione di
pasta fatta in casa (ravioli,
tortellini, lasagne), corsi in
italiano per approfondire
la lingua mentre si cucina
e “catas de vino” in cui i
professori, coordinati da
Juancho Asenjo, spiegano i segreti dei grandi
vini, come l’Amarone, il
Barolo e il Sangiovese. Si
terranno anche corsi tenuti
dai cuochi dei principali
ristoranti italiani di Ma-
2
1
gliono la qualità e noi diamo
un prodotto Made in Italy.
Infatti produciamo tutto in
Italia, dando una garanzia di
due anni di assistenza per i
nostri prodotti.
Cosa produce la Belstaff?
Siamo famosi per il Wax
Cotton, un cotone egizio,
per giacche, è un materiale
super waterproof. Belstaff
dedica 2 anni allo studio dei
materiali diventando una
pioniera dei nuovi materiali.
Produciamo: scarpe, borse,
accessori e da quest’anno
anche l’intimo. Abbiamo
negozi in tutto il mondo. A
Madrid di 1000 metri quadri, nella strada importante
di Claudio Coello 55. Vendiamo in tutta la Spagna e
prossimamente apriremo a
drid, fra i quali: Ignacio
Deias, del Bocon Divino;
Ana e Gianluca, di Più
di Prima; Romano e Rita
Felli, del Caffè Romano;
Marco di Tullio, di Casa
Marco e Angelo Loi, della
Taverna Siciliana. Interverranno alcuni fra i migliori chef d’Italia, si svolgeranno lezioni e corsi per
bambini, sessioni dirette
dalla nutrizionista Marta
Aranzadi, cicli didattici
sulla cucina rapida. I primi
passi dell’Accademia del
Gusto vengono dedicati
al vino, con aperitivi commentati, serviti all’italiana, seguiranno cene commentate. I locali potranno
essere concessi per cene
private, presentazione di
prodotti, incontri commerciali e culturali. La struttura è stata realizzata dallo
studio di Architettura di
Teresa Sapey – destinataria del premio Arquitectura de Interiores de la Comunidad de Madrid 2005,
autrice del Parking di Plaza Vázquez de Mella, dei
negozi Custo Barcelona
e della catena Mandarina Duck - armonizzando
elementi delle antiche
salumerie con quelli più
moderni e funzionali. Al
piano superiore tre affreschi illustrano i vari tipi
di pasta. Pannelli di legno
presentano le varie regioni
d’Italia e i loro vini. Una
originale illuminazione disegna un cucchiaio e una
forchetta. All’interno coperchi di pentole, piatti e
su uno specchio il famoso
proverbio “Il diavolo fa le
pentole ma non i coperchi”.
3
Foto 1 - L’Ambasciatore italiano Pasquale Terracciano inaugura “L’Accademia del Gusto” di Nicoletta Negrini. foto: l’Ambasciatore, Nicoletta Negrini e
Annabella di Montaperto- Delegata dell´Accademia
Italiana di Cucina per Italia e Portogallo.
Foto 2 - La bellissima famiglia di Nicoletta Negrini.
Foto 3 - Nicoletta Negrini riceve dall’On. Antonio Razzi
(con lei nella foto con il Commendator Almerino Furlan, Presidente Com.It.Es e Intercomites Spagna) la
medaglia concessale dal Presidente FIni per la “Promozione e la valorizzazione del Made in Italy in Spagna
e per aver fondato l’Accademia del Gusto a Madrid”
Barcellona.
Madrid è alla moda? Si,
personalmente la trovo indietro su alcune cose ma
sono italiana e non conta.
Ho visto, in questi sei anni
che vivo qui, un cambiamento soprattutto nella donna spagnola.
E questo evento, tanti personaggi famosi, perché?
L’evento è stato per il suo
3
2
85° anniversario. Sono stati
presenti moltissimi attrici,
attori del cinema e della televisione e personaggi della
Madrid bene (foto 1 - Arancha de Benito con Manuele
e Michele Malenotti. foto 2 Bimba Bosé. foto 3 - Natalia
Verbeke e Miguel Abellán).
Noi vestiamo i V.i.p. come
il Papa, al quale abbiamo
regalato una giacca fatta apposta per lui, il Presidente
Berlusconi, che asssieme ai
Presidenti del G8, ha ricevuto il Belstaff Parka. Belstaff
veste da anni i protagonisti
del cinema americano come
nel film “The Aviator”,
“Mission Imposible”, “Inglourious Bastard”, “Harry
Potter”.
Pag. 15
C A BTA RAC L
O
G
N
A
ELLONA
di Maria Santini
CONCERTO DI NATALE A FAVORE DELL’ABRUZZO
Organizzato dal Consolato Generale, il Console Daniele Perico ha voluto che quest’anno fosse a favore
della ricostruzione del Conservatorio “Alfredo Casella” de L’Aquila” distrutto durante il terremoto.
zioni colpite anche da parte delle Istituzioni catalane e di tanti
cittadini spagnoli e italiani qui
residenti. Si è pertanto deciso
di convogliare tale volontà di
sostegno nella realizzazione di
un concerto che potesse servire
per la raccolta di fondi destinati, per l’appunto, ad un concreto progetto di ricostruzione
delle zone colpite (a tal fine è
stato appositamente aperto un
conto corrente). Ad eseguire il
concerto sono stati proprio tutti
i musicisti ed i coristi – circa
130 persone – del Conservatorio de L’Aquila che, diretti
dal Maestro Stefanucci, hanno
eseguito la Messa Solenne di
Puccini. L’imponente logistica
anche per il loro spostamento
e la loro ospitalità, nonché per
l’allestimento complessivo, ha
necessariamente richiesto un
fattivo contributo da parte di
tanti soggetti pubblici e privati
e, proprio per la sua portata, il
concerto ha altresì ottenuto il
Patrocinio della Presidenza del
Consiglio dei Ministri. Il risultato raggiunto risulta particolarmente significativo perché, a
maggior ragione in un tempo di
indubbia difficoltà economica,
la disponibilità e la volontà di
molti di partecipare a tale iniziativa sono state un concreto
conforto ed una soddisfazione.
Il saluto del Console Generale d'Italia a Barcellona Daniele Perico
Anche quest’anno il Consolato
Generale ha deciso di organizzare il Concerto di Natale in
onore della collettività italiana
di Barcellona, che dallo scorso marzo è diventata numericamente la prima comunità
straniera della città. Come nel
2007, si è optato per la meravigliosa ed unica cornice di Santa
Maria del Mar, lasciando libero
accesso ai connazionali ed agli
amici che hanno voluto prendere parte all’evento e sono state invitate, come di consueto,
tutte le Autorità, erano presenti
il Sindaco di Barcellona, Jordi
Hereu, il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo,
avvocato Nazario Pagano e Er-
nest Benach, il Presidente del
Parlament de Catalunya.
Quest’anno, tuttavia, oltre a
voler rendere omaggio ai tanti
italiani di Barcellona, il Console ha deciso di finalizzare questo importante evento anche
ad un’opera caritatevole particolarmente significativa: la ricostruzione del Conservatorio
della città de L’Aquila, andato
completamente distrutto a causa del sisma. In occasione del
drammatico terremoto che ha
colpito la regione degli Abruzzi lo scorso 6 aprile sono state
innumerevoli le attestazioni di
solidarietà e di disponibilità per
un concreto aiuto alle popola-
Il sindaco di Barcellona Jordi Hereu
Il Presidente Regione Abruzzo Nazario Pagano
Il Presidente “Parlament de Catalunya” Ernest Benach
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sin.: Il tenore Giuseppe Ruggiero, il baritono Seunghwa Jeong e il maestro Fernando Stefanucci
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C A BTA RAC L
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ELLONA
di Maria Santini
N O T I Z I E
NOTIZE - CASA DEGLI ITALIANI
A ROMA IL MUSEO NAZIONALE
DEDICATO ALL’EMIGRAZIONE
Secondo il Ministro degli Esteri Franco Frattini la nascita del Museo
Nazionale dellʼEmigrazione Italiana ha un duplice significato: “dare
senso al sacrificio esistenziale di molti nostri connazionali del passato e essere il luogo dove risuona il monito per molti connazionali
nel mondo, soprattutto oggi che l’Italia è cambiata, affinché sentano
chiaro un senso di appartenenza ad un Paese che li considera parte di
un sistema allargato e coordinato, che li riconosce come un patrimonio capace di aiutare lʼimmagine italiana a crescere”. Il sottosegretario
agli Esteri Alfredo Mantica ha spiegato che “la mostra diverrà, dopo
il 2011, unʼesposizione itinerante. La documentazione sarà esposta sia
nei Paesi dove si c’è una maggiore presenza dei connazionali, sia in 54
musei locali”. Mantica ha inoltre sottolineato come il museo, “grazie
al materiale video e musicale già catalogato ed a quello ancora da raccogliere e recuperare presso le collezioni private, potrebbe affiancare
allʼattività espositiva quella di ricerca, divenendo un centro nazionale
per lo studio dellʼemigrazione”. Il percorso museale è di quattro sezioni. La prima va dall’Unità dʼItalia fino ai nostri giorni: 150 anni di
storia illustrata, con la prima grande ondata migratoria dopo all’Unità
d’Italia. Pannelli e documenti illustrano come 14 milioni di italiani
lasciarono il proprio paese dal 1876 alla prima Grande Guerra. Alla
fine del XIX secolo, le Regioni con il più alto numero di partenze sono
state il Veneto (879.000) seguito dal Friuli (803.000), dal Piemonte
(685.000) e dalla Lombardia (497.000). Fra le Regioni meridionali il
record di partenze lo detiene la Campania (470.000). I veneti ed i friulani scelsero lʼAmerica Latina, i meridionali il Nord America mentre i
padani la Francia e il Belgio. La seconda sezione racconta il 1876 e il
1915: dal reclutamento al porto dʼimbarco, dallo sbarco alle abitazioni,
descrivendo le tipologie di lavoro, le discriminazioni, i problemi d’inserimento. La terza sezione è dedicata all’emigrazione nel periodo delle
due guerre mondiali (1916-1945) e sottolinea le caratteristiche sociali
del periodo ed i momenti tipici di questo fenomeno anche in rapporto
al fascismo, al colonialismo e alle migrazioni interne. I documenti sottolineano come le , di leggi restrittive negli Stati Uniti e la crisi del ‘29
portino gli italiani a privilegiare lʼEuropa (51%) rispetto alle Americhe
(44%). Lʼemigrazione italiana nel secondo dopoguerra (1946-1976) è
il tema della quarta sezione che illustra la trasformazione dei flussi migratori dallʼItalia nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale,
la ricostruzione ed il decollo economico, il miglioramento della legislazione e dell’organizzazione sociale a protezione del migrante. Chiude
il percorso, la sezione attuale degli italiani nel mondo (1977-2008). Si
contano oggi 60-70 milioni di oriundi italiani. Le presenze più numerose si trovano in Argentina (24 milioni), in Brasile (20 milioni), negli
Stati Uniti (16 milioni), Canada (1,2 milioni), Australia (760 mila) e
Uruguay (680 mila). La sezione, nel raccontare la realtà attuale degli
“emigrati ad alta qualificazione” che lasciano il nostro Paese ogni anno
sono circa 50.000 unità. LʼItalia si è trasformata, a partire dagli anni
‘70, in Paese dʼimmigrazione con quasi quattro milioni di stranieri che
vivono sul suo territorio. Nella parte finale, è stata allestita una biblioteca, e una sala di cinema che proietta il documentario “L’Emigrazione
Italiana e il Cinema” con interventi di registi che hanno parlato di emigrazione tra cui Emanuele Crialese, Carlo Lizzani, Enrico Magrelli e
Gabriele Salvatores.
Pag. 18
Il Presidente Giuseppe Meli
INCONTRO CON
IL VINO ITALIANO
Quattro incontri con il vino
organizzati dalla Casa degli
Italiani, quattro appuntamenti simpatici con degustazione
di ottimi “caldos”, accompagnati da opportuni e scelti
aperitivi. Ogni coppa era preceduta da una chiara esposizione orale e scritta a cura, in
ogni occasione, di un esperto
e loquace enologo sommelier;
sotto l’attenta regia dell'ineffabile Alessandro Castro. Interessante, ameno, istruttivo;
senz'altro abbiamo imparato a
sensibilizzare il nostro palato,
assaporando, non bevendo.
Come “boton de muestra”
qualche immagine, scattate
nei vari incontri, guarda caso
con Barolo, Rosso e Brunello di Montalcino che rendono
meglio l'idea di un piacevole
incontro fra amici.
Gianfranco Vignola
Il Presidente Meli con
i degustatori e gli
appassionati durante
i 4 incontri con i vini
italiani
PRESENTATI I SERVIZI CONSOLARI ON-LINE
È stato presentato a Bruxelles, dal Sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica, il progetto “Servizi consolari a distanza”, che prevede la possibilità, per il cittadino italiano residente
allʼestero, di avviare alcune procedure amministrative ovvero
richiedere certificati e documenti via Internet, versando i diritti amministrativi con carta
di credito, via computer. La Farnesina ha realizzato una piattaforma informatica indispensabile per lo sviluppo del progetto “Servizi consolari a distanza” denominata Sistema Integrato di Funzioni Consolari (SIFC), operativa già negli Uffici consolari di
Bruxelles, Berlino, Monaco di Baviera e Berna, e in corso di installazione in altre Sedi,
in vista della diffusione presso tutta la Rete consolare. Si tratta di una piattaforma che
unisce e integra il programma di anagrafe, di stato civile, quello relativo ai passaporti e le percezioni consolari. In virtù di tale integrazione si realizza quindi la piena
polifunzionalità degli sportelli consolari dove il SIFC è installato. Tale piattaforma, concepita tra il 2006 e il 2007, è stata presentata nel 2008 alla Fiera della Pubblica Amministrazione, meritando significative manifestazioni di interesse.
34/2009
ANDALUSIA
di Paola Lungarini
Il CONSOLE DI SIVIGLIA JOSE CARLOS RUIZ-BERDEJO
SIGURTÀ , DELEGATO CAMERA COMMERCIO ITALIANA
Il Presidente della Camera di Commercio
ed Industria Italiana per la Spagna Marco
Pizzi, l'Ambasciatore Pasquale Terracciano,
il Console di Siviglia Ruiz-Berdejo Sigurtà
di Giulio Rosi
Sei stato nominato delegato della Camera di Commercio Italiana di Spagna per l’Andalusia e
l’Estremadura. Quali le prospettive? In Consolato, alla presenza
dell’Ambasciatore, recentemente è stata annunciata la nascita
di questa delegazione. Abbiamo
avuto una importante presenza di
imprenditori di Siviglia, Huelva,
Malaga, Cordoba e di Cadice,
molto interessati a stabilire dei
rapporti con l’Italia e possibilmente, ad aderire alla Camera di
Commercio Italiana in Spagna.
Ci proponiamo di dare una risposta concreta a qualsiasi iniziativa
e richiesta di contatto a livello
imprenditoriale e commerciale
fra l’Italia e la Spagna, con l’appoggio non soltanto della Camera
di Commercio Italiana a Madrid,
che ha le strutture necessarie per
questo, ma di tutta l’Assocamerestero che ha una enorme capillarità in Italia e nelle provincie.
Quando un imprenditore locale
avrà bisogno di un contatto con
una azienda italiana in qualsiasi provincia d’Italia, attraverso
la Camera di Madrid e la nostra
delegazione la potrà raggiungere.
Viceversa vogliamo anche favorire gli investimenti italiani in
queste due regioni, Andalusia ed
Estremadura, che sono in sviluppo e che al momento hanno delle
necessità per la grande disoccupazione; per cui sono aperte a
qualsiasi iniziativa che possa cre-
JOSE CARLOS RUIZBERDEJO SIGURTÀ
are posti di lavoro. Sono terreni
fertili per imprenditori che desiderino investire, portandovi così
anche il Made in Italy. Si tratta di
una andata e ritorno che vogliamo
favorire con l’appoggio di una
struttura che esiste dal 1914 ed è
la Camera di Commercio Italiana
in Spagna, assieme all’Assocamerestero.
In quali settori si prevedono
i primi sviluppi? Principalmente l’agroalimentare, il turistico e
anche l’industriale dal punto di
vista tecnologico, le nuove energie. Si tratta di buoni investimenti per gli italiani ed è quello
che cercheremo di favorire. Siamo appena partiti quanto prima
ci sarà una presentazione di questa delegazione della Camera di
Commercio Italiana per la Spagna nelle otto province dell’Andalusia e nelle due dell’Estremadura che ci sono state affidate.
Malaga sarà la prima ad essere
visitata, visto il grande interesse
della sua “Camara de Comercio” per un incontro con l’Italia
ed avviare un dialogo reciprocamente costruttivo; poi verranno tutte le altre e logicamente
Siviglia, dove siamo già partiti
Successivamente Jaen, Caceres
e Badajoz. Un programma che
coordineremo con le attività
istituzionali del semestre della
Presidenza Spagnola dell’Unione Europea, che richiederà un
notevole impegno consolare,
in modo che l’Italia sia molto
presente nelle zone assegnateci
come delegazione.
Come Console Italiano a Siviglia ci sarà quindi una sinergia
anche come esperienza? Certo.
Il convegno di Vienna sulle funzioni consolari, fra le più fondamentali indica proprio quella
di favorire il commercio tra lo
Stato rappresentato e lo Stato in
cui si risiede. Attività che, nella
nostra circoscrizione, ho svolto
a volte in modo un po’ isolato,
senza l’appoggio della Camera
ufficiale; ma che adesso, con la
creazione di questa delegazione,
avverrà in modo soddisfacente e
naturalmente più proficuo..
L'Avvocato José Carlos Ruiz-Berdejo y Sigurtà nato a Siviglia, abitò fin dalla prima infanzia
in Italia, Paese nel quale suo padre, l’Avvocato Antonio Ruiz-Berdejo del Castillo, si trasferì
dalla Spagna nel 1945 per assumere l’incarico di dirigente della Sigurtà Farmaceutici di
Milano. Conclusi gli studi, ha lavorato nella stessa Azienda farmaceutica dal 1963 al 1973
raggiungendo l’incarico di Segretario Generale. Nel 1988, una volta laureatosi in Giurisprudenza in Spagna, fondò uno Studio Legale Internazionale che presiede da oltre vent'anni a
Siviglia. Dal 1996 è Console Onorario d’Italia prima per le province di Cordoba, Huelva e
Siviglia e, poi anche per quelle di Cadice, Badajoz e Caceres e più recentemente anche per la
località di Algeciras. È sposato con la famosa pittrice bresciana Clelia Muchetti e ha due figli
entrambi nati a Milano. Tanto in Italia come in Spagna, già da molto prima di assumere le
funzioni consolari, ha collaborato attivamente nella promozione e nello sviluppo delle relazioni istituzionali, commerciali e culturali tra i due paesi a tutti i livelli. Tra le diverse Onorificenze Italiane e Spagnole, ha ottenuto quelle di, prima Cavaliere e poi Ufficiale, dell’Ordine
al Merito della Repubblica Italiana e quella di Grande Ufficiale dell’Ordine della Stella della
Solidarietà Italiana. In Spagna, tra altri riconoscimenti, il Comando della Brigata della Legione, gli ha conferito il titolo di "Caballero Legionario de Honor".
FUENGIROLA - José Francisco Domínguez, Assessore alla Gioventù,
ha organizzato una esposizione di graffiti presso la Casa della Gioventù
nell’Avenida de Mijas. 4 artisti locali li hanno dipinti su pannelli in un
tempo record di 5 ore e mezzo. Tema: il Natale, Re Magi e Babbo Natale.
FUENGIROLA
- La sindachessa,
Esperanza
Oña,
ha ricevuto il 1º
Premio Prestigio
Turístico Nacional
2209, creato da
Reservahoteles. Il
premio considera i
buoni risultati nella
gestione della città,
come la Escoba de
Plata y de Oro, la
Bandera Azul per
la qualità della spiaggia, l’apertura da parte della Universidad EADE di
una Facultad de Ciencia del Deporte, il progetto di un Hotel con Encanto, il Parque de Poniente, il Fuengirola Skate Plaza, l’ampliamento
dell’Oficina de Turismo, la nomina come Municipio Turistico e gli sforzi
per allargare il Puerto Deportivo.
MARBELLA - La sindachessa Ángeles Muñoz ha
nominato l’attore svedese
Dolph Lundgren “Ambasciatore di Marbella”, per la sua
prestigiosa carriera cinematografica e per i suoi legami con
la città andalusa, dove l’artista
ha scelto di vivere con sua
moglie e i due figli. Ángeles
Muñoz ha sottolineato l’importanza di questa nomina “diplomatica” per
l’immagine di Marbella, che fa seguito, come ha specificato l’assessore
al Turismo, José Luis Hernández, a quella già assegnata come “Ambasciatore” al presidente del Comité Olímpico Español, Alejandro Blanco.
MARBELLA - La alcaldesa, Ángeles Muñoz, e la prima teniente de
alcalde, Maria Francisca Caracuel, hanno partecipato ad un incontro
conviviale nel Restaurante La Meridiana con le socie della Asociación de Mujeres Empresarias.
Direttore: Giulio Rosi | Capo Redattore: Paola Pacifici | Grafica e impaginazione: Mauro Piergentili, Maria Giulia Nuti
Il Giornale Italiano de España | Direzione e redazione | +34 647952382 / 670030227 - [email protected]
Pubblicità: +34 671974928 / 647952382 - [email protected] | Impreso por Corporación de Medios de Andalucia, S.A. • D.L.: MA-884-2008
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34/2009
ANDALUSIA
di Paola Lungarini
INCOSOL E LA CULTURA
HAVANA CAFÈ
SFILATA DI MODA ITALIANA
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Servizio fotografico Colin Magee
[email protected]
MARBELLA - La Federación Española de Hoteles y Restaurantes ha consegnato al Presidente de Hoteles Jale del Premio Nacional
de Hostelería a la Difusión de la Cultura, per i suoi oltre vent’anni dedicati alla cultura. Il premio è stato consegnato, all’hotel Monasterio
San Miguel, da Bernardo Rodilla Vicepresidente del Comité Ejecutivo de FEHR a José Antonio López Esteras Presidente de Hoteles Jale.
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In occasione della inaugurazione del Centro Medico Incosol di
Marbella, il dottor Otto Brusis, cardiologo internazionale e pioniere
della riabilitazione cardiaca, , ha tenuto una conferenza sui benefici
di questa struttura nei problemi cardiaci e nella prevenzione. Presenti
il dottor Emilio Gonzales Cocina, Capo della Unità di Riabilitazione
Cardiaca dell’Hotel Incosol, e il dottor Valeriano Sosa, attuale
Capo di Cardiologia all’Ospedale Gregorio Marañon di Madrid.
A conclusione dell’incontro, il dottor Otto Brusis ha sottolineato
l’importanza della qualità della vita, come quella offerta dagli Hotel
Incosol, nella prevenzione delle infermità e in particolare delle
affezioni cardiologiche.
1) sin.: Daniela Tassi, della Cotton Club Lingerie; Salvatore
Spinelli, proprietario dell’Havana Cafè; Elena Tsymbala,
proprietaria della Madonna Boutique. - 4) Ospiti V.i.p. 5) Fabrizio Dattola, della Cotton Club, con Juan Hassani.
6) Franky, famoso cantante italiano che dopo aver fatto
tournée in tutto il mondo ora si esibisce all’Havana Cafè
Padre Vicente Mundina (secondo da destra), il sacerdote specialista
in botanica, della Congregazione Hijos de la Sagrada Familia, si è
intrattenuto presso l’Hotel Incosol, ricordando divertenti aneddoti
sdella sua vita, del suo libro e dei numerosi personaggi, fra i quali
Emilio Batragueño, Ava Gardner, Juan Carlos I, Papa Giovanni Paolo
II, incontrati nel corso della sua vita. “Di queste e di molte altre persone
importanti potrei raccontare tante cose - ha detto il colto sacerdote - ma
me lo impedisce il segreto della confessione”. Padre Mundina ha poi
ricordato come e quando si incaricò di curare l’Hogar Nazareth e della
sua dedizione per il mondo delle piante che lo ha reso famoso.
Pag. 22
MARBELLA - All’Havana Cafè
sono cominciate le serate con
eventi. Il primo è stato la sfilata di
moda italiana della Cotton Club
Lingerie di Marbella e gli abiti
di Madonna Boutique di Porto
Banus. Dei bellissimi angeli con
ali e con eleganti completi intimi hanno aperto la sfilata seguita poi dagli splendidi abiti. Uno
squisito buffet è stato offerto dal
Ristorante Rentero di Marbella.
La originalità della serata era che
fra i possessori di un ticket, dato
dall’Havana Cafè, veniva estratto
a sorte uno dei più bei completi intimi regalato dalla Cotton
Club Lingerie, un vestito della
Boutique Madonna e una cena
per due al Ristorante Rentero.
34/2009
ANDALUSIA
di Paola Lungarini
IL DIRETTORE ADOLFO ARJONA: “LA COPE EN LA CALLE”
Rappresentiamo i malaghegni di classe media, media alta, con un livello culturale sopra
la media. Siamo una radio cattolica, il nostro proprietario è per l’80% la Conferenza
Episcopale. Quando organizzo i miei programmi con i miei collaboratori “me horroriza”
se mi dicono “¡que interesante!”, mi piace che mi dicano invece “¡que entratenido!”.
Adolfo Arjona, direttore di Radio COPE Malaga
di Giulio Rosi
Qual’è oggi l’importanza di radio Cope Malaga? Nel contesto
generale dei mezzi di comunicazione di Malaga e delle radio,
noi credo che siamo, assieme
alla Cadena Ser, la radio con
maggior influenza, anche Onda
Cero occupa uno spazio che mi
sembra in crescita. La Cope,
dal punto di vista quantitativo
e qualitativo, come numero di
ascoltatori da una parte e come
notorietà dall’altra, rappresenta
i malaghegni di classe media,
media alta, con un livello culturale al di sopra della media,
di età matura, quindi un cliente che possiede dall’auto Lexus
alla Seat Ibiza.
Cosa vuole il vostro ascoltatore? Ci sono due programmazioni. Dalla nazionale vogliono
ascoltare una radio equilibrata,
che sia capace di riflettere il loro
modo di vedere la vita, i loro valori, il loro modello. Siamo una
radio cattolica, il nostro propietario per l’80% è la Conferenza
Episcopale, quindi la Cope deve
essere molto coerente, con uno
sfondo che definisca chiaramente i suoi principi. A livello locale, senza perdere quella identità,
la gente cerca non soltanto una
istantanea di quello che avviene
in città, ma anche una divertimento. Faccio questa professione da 26 anni, la mia prima
direzione fu a 21 anni, oggi ne
ho 47. Oltre a dirigere la Cope,
per tre anni ho fatto televisione
a Canal Sur continuando a fare
programmi di radio. Il lunedì conduco “La Tapadera”, un
programma locale, il venerdi un
programma regionale chiamato
“Destino Andalucia” e il sabato un programma nazionale “De
Pag. 24
sabado a domingo”. Quando organizzo i programmi con i miei
collaboratori, “me horroriza”
quando mi dicono “que interesante”, mi piace che mi dicano
invece “que entratenido”. Cerco
una differenza fra quello che è
il “rigore” e il “rigor mortis”.
Molte gente fa comunicazione
con “rigor mortis”. Per esempio
“La Tapadera” è un programma
di contenuti politici, ma è simile ad uno “show”. Si può fare
informazione politica senza annoiare. Per esempio, la Junta de
Andalucia ha nominato Enrique
Salvo Tierra, come direttore del
Metro. Un uomo che ha avuto
cinque incarichi negli ultimi due
anni, da responsabile del “Medio Ambiente” a responsabile
di “Obras Publicas”, una volta
difendeva gli alberi e tre mesi
dopo difendeva gli edifici. Lo
fanno capo di gabinetto di una
ministra a Madrid, che doveva
essere esperto in comunicazioni, e quindi una miscela di incarichi ed ora direttore del Metro.
Cosa può conoscere quest’uomo
della cultura e dei lavori ferroviari? Nel mio programma, oltre
che dare informazioni ironizziamo sul suo cognome, questo signore si chiama Salvo Tierra e
quindi diciamo “ponga usted un
salvotierra en su vida”, se vuole avere una casa piena di alberi
verdi “llame Salvotierra”, che
le stiri bene, che cucini “llame
Salvotierra” insomma va bene
per tutto. La gente comprende
molto bene questo tipo di informazione mischiato con un po’ di
ironia, il che richiede una certa
abilità.
I giovani e la radio? Cercano
soprattutto la musica, ma sempre meno perché internet gli
permette scaricare la musica
che vogliono. Però la gioventù
è una malattia che guarisce con
il tempo e quindi il loro gusto
cambia e vanno verso l’informazione. A mio figlio , che ha
12 anni e va a scuola, non gli interessa che tempo fa, il ragazzo
che va all’università comincia a
preoccuparsi del tempo che fa,
quindi cerca questa informazione. Più crescono più aumenta la
esigenza di informazione.
Come sono cambiati negli anni
il modo di fare la radio e gli
ascoltatori? Ci sono due fenomeni che hanno condizionato
la radio. Uno è l’introduzione
dell’informatica
nell’elaborazione dei contenuti, tanto
nell’audio, quanto nel modo di
ricevere l’informazione. Ricordo che quando cominciai c’era
un tecnico che prendeva un nastrino, lo metteva nel Revox e
mandava in onda la pubblicità,
oggi questo lavoro lo fa il computer automaticamente attraverso un comando emesso da un
satellite e captato solo dal sistema informatico. Quindi da una
parte la tecnica e dall’altra la
domanda dell’ascoltatore. Si è
elevata la domanda di informazione essendo cresciuto il livello culturale. Prima il conduttore
era un uomo con una voce stupenda che leggeva un copione
e che diceva frasi vuote, oggi
non è necessario che il conduttore abbia una voce eccellente
ma deve saper esprimere concetti. Ventisei anni fa a Malaga
c’erano solo radio “Juventud” e
Adolfo Arjona (a destra)
Malaga, Francisco de la
la Bisnaga de Plata alla
Thyssen per i suoi meriti
con il sindaco di
Torre, consegnano
baronessa Carmen
in favore di Malaga
radio “Popular”. Oggi abbiamo
“Onda Cero”, “Radio Boqueron”, “Torremolinos”, “La Ser”,
la “Cope” ecc. Quindi oggi abbiamo un ascoltatore più preparato e più esigente che seleziona
il programma che lo soddisfa di
più .
La Cope e gli eventi? La Cope
“està en la calle”. Da 15 anni
metto la mia esperienza, per
farne anche un motore culturale della città, la Cope deve stare fuori con la gente. Gli ultimi
eventi organizzati da noi sono
stati la consegna della “Bisnaga de Plata”, un premio da me
creato, alla Baronessa Thyssen
in Comune con il Sindaco, dove
c’eri anche tu Giulio. Al Teatro
Cervantes abbiamo avuto un
concerto con la direttrice Inma
Sara e la orchestra ceka in una
selezione di colonne sonore, un
concerto in Plaza Constitucion
in occasione del “alumbrado” di
Natale con Alex Ubago, un concerto con l’artista rivelazione
Conchita, il 14 di gennaio 2010
abbiamo un concerto nel “Centro cultural de la Deputacion
Provincial” con il duo “Ella
baila sola” che si riuniscono e
nel mese di marzo David Bustamante nel Teatro Cervantes.
È stato pubblicato il libro “La
profesion de las pofesiones”
collegato alla Semana Santa.
Abbiamo fatto l’agenda del
2010, un album “Descubres tu
ciudad”. “la Cope en la calle”:
questa la filosofia che ho voluto
dare a Radio Cope Malaga.
MÁLAGA, 4 CONCERTI PER LA “CAPITALIDAD CULTURAL”
Dopo una tournée in Europa e il successo
della scorsa edizione, Concierto Málaga ha
iniziato il VI Ciclo “Le Quattro Stagioni”
- Conciertos por la Capitalidad Cultural,
per la direzione di Massimo Paris, direttore
d’orchestra, compositore e viola solista del
leggendario “I Musici”. Il ciclo è promosso
dall’Area de Cultura dell’Ayuntamiento ed è
stato inaugurato dal Delegado alla Cultura,
Miguel Briones, assieme a Sergio Fernández
Povatos e Juan Pablo Gamarro, presidente e
direttore del Concerto Málaga. È seguita una
esecuzione di Rubem Dantas, il musicista
che ha introdotto attraverso Paco de Lucía il
“cajón flamenco”. Il 7 di marzo 2010 l’orchestra conterà con la presenza della giovane pianista Judith Jáuregui,che interpreterà Homenaje a Chopin
in un programa dedicato alla Candidatura di Málaga come Capital Europea de la Cultura 2016. Il
“bel suono italiano” dominerà il concerto del 2 maggio 2010 con gli autori Locatelli, Corelli e Vivaldi,
per la direzione del maestro italiano Massimo Paris e la pratecipazione della violinista Mariana Sirbu,
lider del Quartetto Stradivari. Ritmo Clásico è il nome del quarto ed ultimo concerto VI “CIVE – Ciclo
Las Cuatro Estaciones”- che avrà luogo il 5 d agosto 2010, armonizando il ritmo del flamenco di Rubem Dantas con la bellezza degli strumenti a corda di Concierto Málaga.
34/2009
ANDALUSIA
di Paola Lungarini
“O MAMMA MIA”, LE FAMOSE
PIZZERIE ITALIANE NELLA COSTA
Andrea Silvi: “Grazie a mio padre che ci ha
fatto lavorare in ogni settore dell’impresa”
Sin.: Mª Jesús García (vincitrice della pizzeria di
Plaza de la Merced), con una amica; Andrea Silvi
(direttore pizzeria “O Mamma Mia” ); Carmen Gómez,
(vincitrice della pizzeria di Calle Príes) e sua figlia
di Paloma Almansa Méndez
MALAGA - Andrea Silvi, appartiene alla seconda generazione dei
gestori di “O Mamma Mia”. Gli
piace molto il suo lavoro perché ha
imparato ad amarlo fin da bambino.
Quando aveva tre anni, assieme a
suo zio Paolo Bracci, cantava canzoni italiane con una chitarra giocattolo nel locale dove lavorava il
resto della famiglia. A dieci anni
aiutava come cameriere nei fine
settimana e durante le vacanze.
Quando ebbe 15 anni suo padre,
Silvio Silvi, lo mise in cucina per
imparare il mestiere dalla base.
“Da allora - racconta Andrea – ho
sempre lavorato in cucina, in sala
e alla cassa, conciliando il lavoro
con lo studio”. Questo apprendistato diventa pratica nel 1995 quando muore suo padre e lui dovette
lasciare gli studi universitari di
economia a Madrid per ritornare
a Malaga e aiutare la famiglia che
continuava a consolidare il suo sogno italiano della famiglia BracciSilvi. La storia comincia agli inizi
del 1972, quando Sergio Bracci,
con alcuni amici, decide di trascorrere qualche giorno di vacanza sulla Costa del Sol. Rimangono colpiti
dal clima, dalla cultura dello svago
e dal carattere allegro della gente.
Decidono di aprire la prima pizzeria O Mamma Mia a Fuengirola.
Un anno dopo Sergio Bracci chiama suo cognato Silvio Silvi, che
si trasferisce a Malaga con tutta la
famiglia. “Al principio - racconta
Andrea – mia madre stava in cucina e faceva delle torte squisite”.
Tutta la famiglia condivideva gli
sforzi per far crescere l’impresa.
In poco tempo vennero aperte altre pizzerie. Il gruppo Silvi-Bracci
funzionava. Bracci ideava, immaginava nuove strategie e cercava i
posti adatti per aprire nuove pizzerie, Silvi era il braccio che organizzava e sviluppava il lavoro pratico.
Attualmente le pizzerie funzionano
con il vento in poppa; la seconda
generazione continua anche aggregando nuove pizzerie in franchising. Leonardo Silvi gestisce quelle
di Cadice, Siviglia e Cordoba, senza tralasciare la musica, per la quale
possiede un talento naturale. Mauro Bracci si occupa del franchising
con entusiasmo e professionalità,
curando anche lo sviluppo della
marca. Andrea Silvi gestisce la pizzeria di Malaga, con un gruppo di
collaboratori, tutti seriamente impegnati a far crescere e consolidare
l’impresa creata da Bracci e Silvi.
“Ciò che offre O Mamma Mia,
rispetto ad altre pizzerie - spiega
Andrea Silvi – è la buona relazione
fra prezzo e qualità, la qualità dei
prodotti, l’ambiente accogliente e
i modi familiari con cui riceviamo
i nostri clienti. Dagli oltre 35 anni
della prima pizzeria, abbiamo assimilato i principi che determinarono
il successo dei padri, adattandoli
ai nuovi tempi e aggiungendo freschezza e professionalità”. Per il
futuro Andrea Silvi ha un solo desiderio: “Continuare a lavorare senza
rinunciare al nostro marchio di qualità, offrendo il meglio dei prodotti
provenienti dall’Italia e preparando
piatti sempre più all’avanguardia
della cucina italiana”.
CONCORSO DEI MACCHERONI 2009
Durante quest’anno, nelle due pizzerie di Malaga si sono realizzate varie iniziative promozionali, fra le quali il “Primo Concorso dei Maccheroni”. Fin da
maggio in ogni pizzeria era collocato un vaso pieno di maccheroni. I clienti
dovevano compilare una scheda indicando la quantità di maccheroni che pensavano contenesse il vaso. Il premio consisteva in un fine settimana per due
persone a Roma, nell’Hotel Savoy a quattro stelle di Via Ludovisi, incluso il
biglietto aereo andata e ritorno. Il concorso si è svolto sotto il controllo della
notaia Silvia Tejuca García, che ha certificato 4.734 maccheroni per la pizzeria di Avenida de Príes e 5.374 per quella di Piazza della Mercede. Fra le oltre 5.000 schede sono risultati vincitori Carmen Padilla e Maria Jesús García.
Pag. 26
MALAGA E LE FESTE NATALIZIE
L’Assesore alla Cultura, Miguel Briones, ha presentato il programma
di Navidad y Reyes del Área de Cultura.
BELÉN MUNICIPAL - Patio del Ayuntamiento - Dal 28 novembre al 6
gennaio - Orario: 10,00-14,30 e 16,00 – 21,00 ■ FESTA MAYOR DE
VERDIALES - Venta de San Cayetano-Puerto de la Torre - Lunedì 28 dicembre
(ore 12,00) ■ CAMPANADAS DE AÑO NUEVO ■ CAMPANADAS DE
LA SUERTE ■ SPETTACOLO MULTIMEDIALE ■ BALLO CON
L’ORCHESTRA “D. VÉRTIGO” - Plaza de la Constitución - Giovedì 31
dicembre ■ EMBAJADA DE SS.MM LOS REYES MAGOS - Alcazaba
(Plaza de la Aduana) - Domenica 4 gennaio (ore 19,00) ■ CABALGATA
DE REYES MAGOS - Lunedì 5 gennaio - 17,00 h. Arrivo dei SS.MM.
- all’Ayuntamiento - 17,30 h. Uscita ufficiale della Cabalgata - Itinerario:
Ayuntamiento de Málaga, Avda. de Cervantes, Plaza General Torrijos, Paseo
del Parque, Plaza de la Marina, Marqués de Larios, Plaza de la Constitución,
Granada, Calderería, Méndez Núñez, Tejón y Rodríguez, Carretería, Pasillo
Santa Isabel, Plaza de Arriola, Torregorda, Alameda Principal, Plaza de la
Marina, Molina Lario, S.I. Catedral. - Offerta dei SS.MM. nella scalinata
della Cattedrale e Concerto delle Escolanías de los colegios Gibraljaire e San
Estanislao de Kostka, alla fine della Cabalgata. ■ CONCIERTOS CICLO
“MÚSICA EN NAVIDAD” - Plaza de la Constitución (ore 19,00 ) - Lunedì
21 dicembre ■ ORQUESTA “PROMÚSICA” - Martedì 22 dicembre ■
BANDA DE MÚSICA MIRAFLORES-GIBRALJAIRE - Mercoledì
23 dicembre ■ LA INSOSTENIBLE BIG BAND - Sabato 26 dicembre
■ BANDA DE MÚSICA DE LA HERMANDAD DE ZAMARRILLA Domenica 27 dicembre ■ QUINTETO DE METALES “BRASSTIME”
- Lunedì 28 dicembre ■ BANDA SAN ISIDRO LABRADOR - Martedì 29
dicembre ■ BANDA CRUZ DEL HUMILLADERO - Sabato 2 gennaio
■ ORQUESTA CEEM - Domenica 3 gennaio ■ ENCUENTRO DE
VERDIALES EN NAVIDAD - Glorieta del Fiestero (Paseo del Parque) Sabato 19 dicembre. (ore 13,00 ) ■ CONCIERTO EXTRAORDINARIO
DE NAVIDAD - Iglesia de San Juan - Domenica 20 dicembre (ore 19,30 ) ■
BANDA MUNICIPAL DE MÚSICA - Dirige: D. Francisco Vallejo Amaro ■
CONCIERTO PARA LA PAZ - Iglesia de San Agustín - Sabato 26 dicembre
(ore 20,00) - Coral y Escolanía Santa María de la Victoria - Dirección:
Manuel Gámez López y Narciso Pérez del Campo ■ CONCIERTO DE
NAVIDAD - Escolanía Santa María de la Victoria y su grupo instrumental
AESMVIC - Iglesia del Sagrario - Sabato19 dicembre (ore 20,00) ■
NAVIDAD EN CAPUCHINOS - Escolanía Santa María de la Victoria y
su grupo instrumental AESMVIC - Parrocchia Divina Pastora - Mercoledì
23 dicembre (ore 18,00) ■ CONCIERTO ORQUESTA FILARMÓNICA
DE MÁLAGA - Teatro Municipal Miguel de Cervantes - 18 e 19 dicembre.
Ore 20,30 e 20,00 - Navidad G.F. Haendel ■ EL CASCANUECES.
CONCIERTO EN FAMILIA - Teatro Municipal Miguel de Cervantes
- Orquesta Filarmónica de Málaga y Cía. de Títeres Per Poc - Martedì 22
dicembre. (ore19,00) ■ CUENTACUENTOS MUSICALES - 5, 6, 7, 8, 12,
13, 19 e dal 23 dicembre al 5 gennaio (eccetto 25 dicembre e 1º gennaio).
Museo Interactivo de la Música. Ore 12,00 ■ SESIÓN WII MUSIC. - 5,
6, 7, 8, 12, 13, 19, 26 e 27 dicembre. - Museo Interactivo de la Música. Ore
18,00 ■ CICLO DE TEATRO INFANTIL TEATRO ECHEGARAY Spettacoli ore 11,00 e ore 13,00 ■ LA RATITA PRESUMIDA. Júcar S.L.
Danza - Domenica 27 dicembre. ■ OSCAR DOMÍNGUEZ: FUEGO DE
ESTRELLAS - Fundación Picasso. Plaza de la Merced - Fino al 7 febbraio
■ CERÁMICAS DE PICASSO - Fundación Picasso. Plaza de la Merced,
15 ■ WILHELM SASNAL - CAC Málaga. C/Alemania. - Fino al 24
gennaio - Orario 10,00-20,00 da martedìa domenica - Chiuso il 25 dicembre
■ CHEMA COBO - CAC Málaga. C/Alemania. - Fno al 24 gennaio - Orario
10,00-20,00 Da martedì a domenica - Chiuso il 25 dicembre ■ DE LA PIEL
A LA MÉDULA - Collezione permanente - CAC Málaga. C/Alemania.
- Orario 10,00-20,00 da martedì a domenica - Chiuso il 25 dicembre ■
PASIÓN. COLECCIÓN CARMEN RIERA - Collezione permanente CAC Málaga. C/Alemania. - Orario 10,00-20’00 da martedì a domenica Chiuso il 25 dicembre ■ DIEGO SANTOS. MUSEUM IN THE MIRROR
- Museo del Patrimonio Municipal (Paseo de Reding, 1) - Fino al 7 febbraio
- Orario 10,00-15,00 e 17,00-21,00 da martedì a domenica - Días 24 y 31
de diciembre y 5 de enero: De 10’00 a 14’00 h. - Chiuso 25 dicembre - 1 e 6
gennaio - Informazioni 952225106 ■ EXPOSICIÓN DIN A4: ARCHIVOS
ABIERTOS - ARCHIVO MUNICIPAL (Alameda Principal, 23) - Fino
al 5 gennaio-Orario 11,00-14’00 e 17,00-20,00. Da lunedì a venerdì. 24 e
31 dicembre, sabati, domeniche e festivi dalle 11,00 alle 14,00 h. Chiuso
25 dicembre e 1º gennaio ■ EXPOSICIÓN “INVOCAR LA SALUD: EL
PODER DE LAS RELIQUIAS” - Museo del Patrimonio Municipal - Fino
al 14 febbraio - Orario 10,00-15,00 e 17,00 -21,00 da martedì a domenica.
- 24 e 31 dicembre, e 5 gennaio:10,00-15,00. Chiuso 25 dicembre, 1º e 6
gennaio.Informazioni 952608465 ■ TALLERES Per bambini da 5 a 12 anni.
- Girni 23, 29 e 30 dicembre CAC Málaga. C/Alemania. - Giorni 28, 29, 30
dicembre e 4 gennaio. - Fundación Picasso. Casa Natal. Plaza de la Merced.
34/2009
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annuncia la imminente apertura di una nuova agenzia nel Centro
Commerciale Carrefour Alameda. L’iniziativa ha principalmente
lo scopo di migliorare il proprio servizio ai clienti e
incentivare gli acquisti immobiliari, oggi molto vantaggiosi.
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calma e senza problemi di parcheggio, possibili acquisti di
case e negozi, agevolando, attraverso la professionalità, la
serietà e l’efficienza, il necessario scambio di informazioni
che per il cliente può significare l’avvio di una trattativa e
la conclusione di un ottimo affare. Tecnocasa, nell’ambito
delle strategie imprenditoriali finalizzate al miglioramento
continuo dei suoi servizi, nonostante la situazione di crisi
generale che attraversa il paese, ha ritenuto opportuno agire
in controcorrente con un importante investimento in strutture
e risorse umane, assumendo quattro nuovi impiegati in un
momento in cui molti settori registrano un numero sempre più
elevato di licenziamenti. Un segnale tanto più significativo,
in quanto proveniente da stimati professionisti del settore,
che annuncia tempi favorevoli per l’acquisto di beni immobili.
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Italia con oltre 2600 agenzie e molte altre sparse
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COMO EVITAR ROBOS Y ACCIDENTES
DURANTE LAS VACACIONES DE NAVIDAD
1.- En este año el número de hurtos y robos en viviendas ha tenido
un descenso. 2.- Es muy importante que antes de viajar tomar
ciertas precauciones para proteger el domicilio contra los dueños
de lo ajeno y evitar sustos durante el camino. 3.-Más del 60% de
los que tomamos vacaciones elegimos el vehículo como medio de
transporte durante nuestras vacaciones, por eso es tan importante
ser prudentes y permanecer alerta al volante. Aquí hoz damos
unas cuantos concejos que a tiempo pueden evitar sufrir un robo
durante las vacaciones de verano como en las de navidad, como
demuestran. Las últimas estadísticas de Policía Local. Así, en este
último año el total de hurtos y robos en viviendas en los meses de
julio, agosto y septiembre en la provincia de Málaga se ha reducido
a la mitad. De la misma forma, el número de hurtos de joyas bolsos
y otros objetos en el portal o dentro del domicilio disminuyeron de
forma notable.
Los daños en la entrada y los robos en
viviendas, portales, escaleras o ascensores también descendieron.
Cómo proteger la vivienda - Los pasos a seguir para
proteger, en la medida de lo posible, contra robos una vivienda son
los siguientes: • Determinar, antes de irnos de vacaciones, si debemos
reforzar las puertas y ventanas del domicilio. • Marcar los objetos de
valor con una marca propia y, si es posible, depositarlos en cajas de
seguridad, fuera de la casa. • Evitar comentar en lugares públicos qué
se tiene en la vivienda ni qué planes se tiene para vacaciones. • Dejar
a algún vecino o a una persona de confianza las llaves del buzón para
que retire la correspondencia, y que nos facilite un número de teléfono
donde se le pueda localizar en cualquier momento. • Antes de partir,
cerrar bien las llaves del agua, luz y gas. • Además, Policía Local ha
observado que muchos robos en viviendas se cometen sin causar daños
en puertas, ni cerraduras, porque los habitantes de la misma no cierran
con llave, sino que dan un golpe de puerta, facilitando el acceso a los
ladrones mediante una simple tarjeta de plástico y sin hacer ruido.
Por tanto, es indispensable cerrar siempre y no sólo en vacaciones
con llave, aunque sea para hacer un recado. Con estas concejos IPA
Marbella pretendemos que pasen unas vacaciones tranquilas y les
deseamos una Felices Fiestas y un Prospero Año Nuevo.
Servo per Amikeco - Juan Enrique Teutsch
Como el año pasado la familia IPA de Marbella, con más de 80
personas, ha disfrutado de un pase de cine en el complejo Gran
Marbella de Puerto Banus, una merienda en la pizzería Metro y
un espacio infantil “Fiesta Divertida” en el Corte Inglés.
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