UNO Magazine marzo 2011

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UNO Magazine marzo 2011
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R I V I S T A
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D E L
V E N E T O
ANNO XXIX N° 1 - 2011
Periodico d’informazione
Copia non in vendita
FREE PRESS
29°
In caso di mancato
recapito si prega di
restituire al mittente
che si impegna
a pagare la tassa
dovuta (CMP Padova)
DAL 1983
Photo Pierangelo Gabrielli
UNOMAGAZINE
Poste Italiane s.p.a.
Spedizione in Abbonamento
Postale 70% CMP Padova
FASHION ICON
Burlesque
ASTROLOGIA
SECONDO VOI
REPORTAGE
DALLECINQUEDELLASERA
Partner “tenerone”
o “duro di Durazzo”?
Come trovare l’amore
con i consigli dei lettori
Porto, dove l’Europa
scruta l’Atlantico
Guida pratica per le serate
con gli amici o la morosa
(pag. 56)
54)
(pag. 24)
(pag. 8)
(pag. 48)
36)
O RUVIDO
UNOMAGAZINE
FREEPRESS
29°
DAL 1983
ANNO XXVIII
N° 1 Marzo 2011
Periodico d’informazione
Copia non in vendita
DIRETTORE EDITORIALE
Claudio Campagnolo
DIRETTORE RESPONSABILE
Giuseppe Bonura
COORDINAMENTO EDITORIALE
Margherita Maschio
EDITRICE
Acoves Italia s.r.l.
Iscritta al Registro degli Operatori
di Comunicazione al n° 2747
Reg. Trib. Padova n. 775 dell’1/07/1983
INVIO CORRISPONDENZA
C.P. 848 PD Centro 35122 PADOVA
REDAZIONE E PUBBLICITA’
Acoves Italia s.r.l.
Via Papa Giovanni Paolo I, 11
35010 Campodoro PADOVA
Tel. e Fax (+39) 049 776422
Tel. e Fax (+39) 049 9065733
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STAMPA
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doppie o che non vi arrivano regolarmente.
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Hanno collaborato:
Alberto Buzzanca, Elisabetta Ziliotto, Eva Luna,
Anna Maria Pellegrino, Paolo Trevisan, Giusy
Barattin, Barry Mason, Pierangelo Gabrielli
e i numerosissimi lettori che hanno partecipato
ai sondaggi di questo numero.
Si ringraziano:
Rensi Gioielli, Victoria Club, La Frasca,
Solareshop, Ascom Padova, Union Lido,
Fedelino, Calligaris, Ottica L.V., Passione
Moto, Osteria al Capo, EuroLabels, Ellezeta
management, EV Autonoleggio.
ASSOCIATO ALL’USPI
UNIONE STAMPA
PERIODICA ITALIANA
Non mi sento italiano quando
Quando leggo, ad esempio, che a Napoli mandano
i militari del “Genio” a ripulire la monnezza. Non
mi sento italiano quando vedo la Marcuzzi che consola gli
inquilini della casa del “Grande Fratello” dicendo loro che
tutta l’Italia li segue con tanto affetto, mentre un loro coetaneo muore in Afghanistan senza conforto alcuno. Non mi
sento italiano quando leggo che in Calabria ci son più forestali che in Canada e che gli operatori sanitari in Sicilia superano alla grande quelli della Lombardia, senza che i siculi ne
traggano vantaggio. Potrei continuare, ma mi fermo qui.
A
ttenzione, questa non vuol essere un’invettiva a ridosso
della tanto discussa festa per i 150 anni dell’unità d’Italia,
o una banale ed inutile polemica sull’iniziativa medesima
e, nemmeno, una fantomatica istigazione alla secessione
rivolta al popolo del nord in nome di chissà quale libertà, se non
quella di poter disporre della ricchezza prodotta senza subire furti con destrezza,
ammantati da pseudo solidarietà nei confronti delle regioni più deboli. Parliamoci chiaro:
in Italia ci sono figli e figliastri. Regioni che spendono oculatamente, altre allegramente ed altre ancora
(leggi regioni a statuto speciale) che godono di una indubbia rendita di posizione. Insomma a nessuno piace
donare senza un esplicito e consapevole consenso e, soprattutto, a scatola chiusa come direbbe Arrigoni,
quello del tonno che, a proposito, è pure lui a rischio d’estinzione come il contribuente del nord. Allora di
che si tratta? Presto detto. Trattasi semplicemente di una riflessione amara e un tantino ruvida,
com’è nella prerogativa di questo spazio, per ribadire ancora una volta quanto, personalmente, mi
senta lontano da certi definiamoli “stili di vita” a cui si rifanno molti miei connazionali e che, semplicemente, non mi appartengono. Come, immagino, non appartengano anche a molte persone che magari stanno leggendo queste righe. Stabilire che i quattrini di tutti vanno gestiti e spesi correttamente, nel rispetto
di chi li ha generati, mi pare il minimo. Poi potremmo affrontare anche altre situazioni, apparentemente
minori, ma altrettanto sostanziali. Come, ad esempio, il rispetto delle leggi, magari dopo un’opportuna
bonifica che ne riduca il numero ed in alcuni casi la gravità. Troppe e “terribili” leggi portano all’inevitabile trasgressione delle medesime, se fossero di meno e più chiare sarebbe un vantaggio per tutti. In definitiva un certo malessere italiano si avverte nell’aria, sarà forse per questo che il 35,8%, di chi ha partecipato al sondaggio relativo al “brivido italico” (vedi a pag. 34), ci ha risposto di provare sì un brivido, ma di vergogna per il degrado in cui versa il Paese. Per contro il 23,3% afferma di avvertire, invece, un brivido d’orgoglio in nome dell’arte, della cultura e dell’ingegno tipicamente italiani. Curiosamente è la stessa percentuale di chi l’italico brivido lo visse solo in occasione degli
ultimi mondiali di calcio (quelli vinti) e poi amen. Insomma questi italiani delusi (e non sono
pochi) tanta voglia di festeggiare mica ce l’hanno... E forse non hanno nemmeno torto. In conclusione vi ricordo che il 17 marzo 1961, per i festeggiamenti del Centenario dell'unità, non ci
fu festa né vacanza. E pensare che eravamo in pieno boom economico
Claudio Campagnolo
e gli italiani ne avrebbero avuti di motivi per festeggiare. Eccome.
[email protected]
SIATE AFFAMATI. SIATE FOLLI.
« ... il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate
vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare
dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del
pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore
delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore.
E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di
seguire il vostro cuore e la vostra intuizione... »
Photo Albert Watson
UNION LIDO VACANZE IS...
Tutti i diritti riservati - Riproduzione vietata
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dagli inserzionisti. Gli articoli, le fotografie ed i disegni, se
non espressamente richiesti, non vengono restituiti.
(Steve Jobs, dal discorso ai neo-laureati di Stanford, 2008)
UNOMAGAZINE 3
16 Burlesque il film
Burlesque
ASTROLOGIA
SECONDO VOI
REPORTAGE
DALLECINQUEDELLASERA
Partner “tenerone”
o “duro di Durazzo”?
Come trovare l’amore
con i consigli dei lettori
Porto, dove l’Europa
scruta l’Atlantico
Guida pratica per le serate
con gli amici o la morosa
(pag. 56)
54)
(pag. 24)
(pag. 8)
TENDENZE MODA
18 Jeans cosmetici
(pag. 48)
36)
TENDENZE MODA
Collezione 2011 Met
In copertina:
Alessia Fontanella, ritratta
da Pierangelo Gabrielli, per questa
suggestiva copertina ispirata al
Burlesque.
AGENDA MOSTRE
20 Arte e Mostre in Veneto e non solo
SECONDO VOI
24 Suggerimenti amorosi
IL POSTER DI UNO
Chi vuole ABBONARSI può inviarci
il coupon pubblicato a pag. 63
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INFORMATIVA
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gratuitamente, di consultare, far modificare e cancellare i Suoi dati o semplicemente opporsi al loro
utilizzo per l’invio della presente rivista ed inoltre di
ottenere informazioni sulle iniziative di cui si è reso
partecipe. Tale Suo diritto potrà essere esercitato
semplicemente scrivendo ad: ACOVES ITALIA srl
editrice della rivista Uno Magazine, C.P. 848 PD
Centro 35122 PADOVA.
SONDAGGIO
34 L’ultima volta che hai provato l’italico brivido?
SPETTACOLI IN VENETO E OLTRE
43 Parole e musica
FOOD SPACE
44 L’incredibile mistero della donna chef
FOOD SPACE
45 Pinza trevigiana rivisitata
L’ESPERTO RISPONDE
46
Occhio alla vista
DALLECINQUEDELLASERA
48 La guida ai locali “giusti”
ASTRI&DISASTRI
56 Amore che viene Amore che vai
CARTA UNO CLUB VANTAGGI
60 Gli sconti riservati ai nostri lettori
CERCHIAMO NUMERI UNO
62 Obiettivo puntato su Miriam Costa
IL COUPON PER ABBONARSI
63 Alla rivista UNO Magazine
MIRIAM COSTA
è la nuova
Numero UNO
ha 16 anni abita
a Campodarsego
(PD) ed è nata
sotto il segno
zodiacale
del Cancro.
(pag. 62)
NO
DIFFUSIONE UNO
La rivista UNO Magazine viene diffusa a
Padova, Treviso, Vicenza, Mestre e
Rovigo nei locali ed attività del centro
città, nei principali Centri Commerciali e
nei più importanti eventi.. Grazie a questa
diffusione capillare la rivista entra in
contatto con un vasto ed eterogeneo pubblico.
32 Glamour da staccare e conservare
“La follia
del GENIO”
150 opere di
Antonio Ligabue
in mostra a
Parma, dal 12
marzo presso
la Fondazione
Magnani Rocca
Mamiano di
Traversetolo.
(Pag. 20)
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UNOMAGAZINE
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P R I M A
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‘VANTI CUSSÌ
NESUN
PROBLEMA!
FASHION ICON
FASHION ICON
TE SI’ CIAVÀ
FASHION ICON
14 L’arte del Burlesque
SÌ
Photo Pierangelo Gabrielli
REPORTAGE
8 Porto dove l’Europa saluta l’Adriatico
Uno splendido
reportage
dedicato alla
città di PORTO.
Dietro l’Europa.
Dinnanzi il mare.
L’Oceano.
L’Atlantico.
(Pag. 8)
SÌ
LE PERLE DI INTERNET
5 La soluzione di ogni problema
NO
DAL 1983
NO
3 Non mi sento italiano quando...
POE DAR
PROBLEMI?
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POITO DARGHE
EA COLPA
A QUALCHEDUN?
ANNO XXIX N° 1 - 2011
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NO STA TOCARE
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NO
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SCHEMA PER LA SOLUZIONE DI OGNI PROBLEMA
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“LE PERLE DI INTERNET” da ritagliare e appendere dove vuoi tu...
L A
BRAO
MONA!
www.unomagazine.com [email protected]
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GHETO TOCÀ?
V E N E T O
SOMMARIO
Entrate anche voi nel Club più Simpatico del Veneto
L E R I S P O S T E A L L E D O M A N D E P I Ù F R E Q U E N T I S U L L E I N I Z I AT I V E U N O C L U B
❖ Cos’è UNOClub?
UNOClub è un servizio GRATUITO, chi vi aderisce riceve degli inviti
per eventi, cene, inaugurazioni e feste organizzate da UNOClub.
Inoltre la carta UNOClub da diritto a sconti ed agevolazioni presso
negozi, attività commerciali ed istituzionali in convenzione.
❖ C’è un limite di ETÀ per l’iscrizione ad UNOClub?
NESSUN limite. Ci sono iniziative dedicate ai giovani ed altre rivolte
a persone più mature.
❖ Cosa devo fare per ISCRIVERMI?
Per iscriversi è necessario COMPILARE la form ISCRIZIONE ad
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questo è previsto nell’invito è indicato espressamente l’importo
e tutto ciò a cui esso da diritto.
❖ Come RICEVO gli inviti?
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dall’indirizzo [email protected] e, in alcuni casi,
con un sms dal n° 342 4153583.
❖ Posso TELEFONARE al numero da cui ricevo gli sms?
No, questo numero NON È ABILITATO alla chiamata voce.
Si tratta di un numero che gestisce unicamente gli sms attraverso
un computer.
❖ Per PARTECIPARE all’evento cosa devo fare?
❖ Cosa devo fare per CANCELLARMI da UNOClub?
La cancellazione può essere effettuata in QUALSIASI MOMENTO
semplicemente inviando sms al n° 342 4153583 oppure una email a [email protected]
È sempre necessaria la PRENOTAZIONE che va effettuata a mezzo
e - mail o a mezzo sms indicando il nome e cognome completo
(i dati richiesti servono solo a stilare la “Lista Invitati” e valutare il
numero delle presenze previste).
❖ Posso portare anche altri AMICI non iscritti?
❖ BASTA iscriversi per far parte di UNOClub?
Certo, è sufficiente effettuare la prenotazione, sempre a mezzo
e- mail o a mezzo sms, indicando il loro nome e cognome e
ricordando loro che, alla reception, dovranno poi COMPILARE
la scheda di adesione ad UNO Club. Le iniziative, infatti, sono
riservate unicamente agli iscritti al servizio UNOClub.
L’iscrizione viene attivata SOLO dopo specifica APPROVAZIONE
dello staff interno in base a parametri che ritengono la persona
potenzialmente interessata alle iniziative UNOClub.
❖ Il servizio di emissione invito è GRATUITO?
Sì, il servizio di emissione invito è completamente GRATUITO.
❖ Come posso ricevere INFORMAZIONI aggiornate?
❖ Anche le iniziative PROPOSTE sono gratuite?
Per ogni evento tutte le informazioni vengono pubblicate in home
page sul sito della nostra rivista: www.unomagazine.com
UNO
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❖ Come posso DISDIRE un evento già prenotato?
Nessun problema. Per DISDIRE la prenotazione basta inviare, in
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Alcune sono GRATUITE, in genere una ogni tre. Per le altre è
prevista una QUOTA di partecipazione che copre unicamente i servizi
forniti quali: cena, consumazione, ingresso nei locali eccetera. Le
iniziative gratuite, inoltre, si distinguono in quanto negli inviti non
viene indicato nessun costo. Nel caso di iniziative, invece, dove
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O F F I C I A L PA R T N E R
O REPORTAGE
Photo Elisabetta Ziliotto
O REPORTAGE
Portodove l’Europa scruta l’Atlantico
Dietro l’Europa. Dinnanzi il mare. L’Oceano. L’Atlantico. Quello stesso le cui onde vanno
a bagnare le coste americane. Sensazione di silenzio e potenza. E acqua si mischia ad acqua
grazie al Duero che possiede una vita che gli è propria, generata dal paesaggio delle sue rive
e dal comportamento della gente che lavora intorno a lui.
P
orto è la magia del cielo blu e
brillante che accarezza il colore
rosso delle tegole dei tetti mentre il sole placidamente si riflette
sulle acque calme e sonnecchiose. Il
ritmo tranquillo di vita sembra quasi
rispecchiare il flusso continuo delle
onde dell’oceano che si fondono a
quelle del fiume, una visione che
rasserena l’animo e rende distanti e
remote le quotidiane lotte del
mondo.
La città sembra scivolare giù dalla collina rocciosa fin sulle sponde del fiume Douro,
abbracciato dalle eleganti arcate di tre ponti,
uno dei quali il Ponte Dom Luis I fu costruito
da Eiffel. Questo affascinante e incoerente
mix di tutto ha una storia antica e quando
nel ‘700 alcuni importatori inglesi impiantarono dei vigneti nell’alto corso del fiume
questa città, che già aveva battezzato il
Portogallo, non immaginava che avrebbe
fatto da madrina anche a un vino dal fulgido
avvenire. Non si sa chi scoprì per primo che
per rendere questo vino più dolce e meno
delicato durante il trasporto verso
l’Inghilterra, bastava aggiungere acquavite
durante la fermentazione. Così in questo
UNOMAGAZINE 8
angolo aspro e brullo del Portogallo, ampio
meno di 2500 chilometri, tra l’alto corso del
Douro e i suoi affluenti, nasceva il Porto. Ma
inglesi a parte, l’antica capitale è stata da
subito il fulcro industriale del paese. Severa,
dedita al lavoro, apparentemente calvinista,
tutta in granito e ferro, addolcita solo dall’uso degli azulejos, le piastrelle onnipresenti
in tutto il territorio che coprono le facciate di
chiese e palazzi, mirabili quelli figurativi che
ricoprono interamente le pareti esterne della
Igreja do Carmo, nutre una segreta rivalità
con Lisbona. Il centro storico, dichiarato A cura di
continua a pag. 11
Elisabetta Ziliotto
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O REPORTAGE
O REPORTAGE
Photo Elisabetta Ziliotto
segue da pag. 8
Patrimonio Mondiale dell’Umanità
dall’UNESCO è un groviglio di vie lastricate
di pietre e case dai colori forti, dal rosso al
giallo, dall'ocra al bianco e ovviamente all’azzurro. Gli imponenti bastioni romani si confondono con gli strettissimi vicoli medievali,
le eclettiche chiese barocche con le piazzette
bohemien, i tanti ponti come il Ponte
d'Arrábida, il Ponte do Infante, il Ponte de
São João, il Ponte Maria Pia e il Ponte Dom
Luis I creano una contaminazione di generi
che rende la città portoghese esuberante e
allo stesso tempo malinconica. La vista panoramica più bella si contempla salendo la scalinata dei 240 gradini della Torre dos
Clérigos, costruita nel XVIII secolo su progetto dell’architetto italiano Nicola Nasoni, che
ha firmato anche molti altri edifici. L'anima
antica della città si ritrova nel quartiere
Ribeira, il centro storico con i suoi edifici
rococò, testimonianze della ricchezza che il
commercio del Porto ha dato alla città nel
1700 e la Sé, la cattedrale che custodisce al
suo interno un preziosissimo altare in argento, difeso strenuamente dalla ribelle popolazione durante l’invasione napoleonica. Da
rua di Santa Catarina a Praça dos Aliados è
un brulicare di bancarelle che vendono tipiche specialità gastronomiche, negozietti e
tascas, le tradizionali osterie con piatti casalinghi. Si affaccia sull'oceano invece il Bairro
La Foz, con i suoi parchi, fiori, villette, caffé e
boutique. Da qui all'Avenida Boavista le strade sono un mix di profumi golosi. E’ facile
perdersi tra i mille posti dove assaggiare la
cucina locale, con sardinha assada, bacalhau
e frutti di mare, spruzzati di molho (salsa),
olio d'oliva e aglio. E se Porto sorge sul lato
destro del Douro, le prime cantine furono
costruite sul lato sinistro del fiume e le due
rive furono collegate tra loro solo nel 1887
con il ponte Dom Louis I. A Villa Nova de Gaia l’architettura è anche più severa che a Porto.
Le 58 case vinicole arroccate fra il fiume e la collina retrostante, creano un singolare puzzle
di prima industrializzazione e di sofisticate tecnologie. Oporto si può scoprire in modi diversi. Se si è in vena di suggestioni particolari ci si può inventare un nostalgico viaggio in tram
fino a Foz, dove il vecchio fiume lambisce l’Atlantico. O concedersi una tranquilla crociera sul
Douro per avere una visione unica delle imponenti arcate dei ponti, incredibilmente alti, che
solcano il fiume e per scorgere dall'acqua insolite prospettive. Molto suggestive anche le vedute a bordo dei rabelos, le imbarcazioni a fondo piatto, che un tempo venivano usate per trasportare il vino dalla valle del Douro alle cantine. Il quartiere più vivace in cui trascorrere la sera
è la Baixa do Porto. Negozi, caffè e ristoranti si affacciano sul fiume e sono il luogo migliore
per gustare la cucina di pesce e ascoltare il fado, in una versione più armonica e mossa, che
ricorda le terre dove si sono spinti i navigatori lusitani, creando uno sound in cui si ritrovano
influenze da Goa, Macao, Cina e Giappone. Uno stile rivalutato grazie ad artisti come Mané
e Toninho do Carmo. Per arrivare ad Oporto il metodo più rapido è volare da Bologna con la
Rynair sull’Aeroporto Internacional Dr. Francisco Sá Carneiro, che si trova ad appena 10 km a
nord-ovest del centro cittadino, al quale è collegato con la nuovissima metropolitana.
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UNOMAGAZINE 11
102 ANNI...
E MOLTI PROGETTI
CINEMA, PAROLA,
POLITICA
C’era una volta alla foce del fiume
Douro, un paese di pescatori, chiamato Cale e da qui Portus Cale. Quale
miglior luogo per un porto fluviale della foce
del fiume! Tutti i luoghi sono legati a delle
storie, tutte le città hanno bisogno di racconti per sopravvivere. Come pensare a Rimini
senza Fellini, a New York senza Woody
Allen? E Porto? Anche la sua anima abita
sugli schermi e tra le storie del cinema,
sospesa com’è tra l’Europa e l’Oceano e intrisa di una saudade che incoraggia una particolare disposizione estetica oltre che uno
specifico stato d’animo esistenziale che le ha
regalato il nome di “Cidade Invicta”
(Città invinta) poiché non cedette né all’attacco dei mori né all'esercito imperiale di
Napoleone. E qui in questa industriosa città
mai sconfitta militarmente dalla sua creazione, è nato centotrè anni fa Manoel de
Oliveira, quello che sarebbe diventato uno
dei più grandi registi del mondo e sicuramen-
O REPORTAGE
te il più longevo di tutta la storia del cinema.
Colui che avrebbe attraversato durante la
sua lunga vita tutte le fasi e le trasformazioni del cinema mondiale, dal muto al sonoro,
dal documentario ai film di finzione. C’è un
vecchio detto portoghese che dice “racconta
ad uno sconosciuto in una taverna tutto ciò
che diresti mai a tua moglie o al tuo migliore
amico”. E così a partire dal suo primo cortometraggio muto Douro, faina fluvial, girato
nel 1931, che descrive le attività che si svolgono quotidianamente lungo la riva destra
del fiume Douro che bagna la sua città natale e quindi con Aniki-Bobò, un film a soggetto che la critica considera oggi un’anticipazione del neorealismo italiano e che descrive
l’amore conteso fra bambini di Oporto, de
Oliveira ha raccontato magistralmente storie,
pescando immagini, situazioni, episodi nella
memoria che è, a suo dire, l’unica capace di
fornirci un elevato grado di attendibilità e di
verità. E il regista è tornato spesso su temi
storici, riflettendo in modo anche critico sulla
mitologia politica portoghese. Dirigendo
attori del calibro di Mastroianni, Deneuve,
Malkovich, Piccoli, ha dimostrato il suo impegno nei confronti del proprio paese anche
all’estero, premiato ai più importanti festival
cinematografici. Consacrato anche al grande
pubblico con il suo Lisbon Story tratto dal
romanzo di Wenders, dove rendeva omaggio
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a Chaplin è a ragione considerato ora il maggior regista portoghese nonché, insieme a
Saramago, uno degli artisti lusitani più conosciuti all’estero. I suoi film soffrono il doppiaggio, il formato televisivo, la disattenzione
dello sguardo: cinema da vedere col cuore e
da ascoltare con la mente.
Photo Elisabetta Ziliotto
O REPORTAGE
La “Casa da Musica” dal 2002 è il nuovo simbolo
cittadino: una vela candida su onde di pietra
L’ideale architettonico per una sala da concerti è una scatola da scarpe, ma all’olandese Rem
Koolhaas questo concetto così tanto decantato dai suoi colleghi architetti che si misurano in questo tipo di progetti non bastava, voleva di più. Una costruzione bella, un edificio da ammirare anche
esternamente quando l’ultimo musicista è uscito e le note ormai sono solo un ricordo della serata.
Compatto, angolare, bianco, con due vetrate che lasciano filtrare la luce magica e accecante di Porto, la Casa
da Musica incanta anche da fuori. Sembra una vela candida su onde oceaniche. Basta sedersi nei gradoni semi
nascosti della collinetta artificiale in travertino che crea movimento a tutta l’area dove sorge l’Auditorium,
per rimanerne affascinanti. Nato per celebrare la città nominata nel 2002 Capitale europea della Cultura
l’edificio, che ha rivoluzionato l’estetica della città, ospita varie salette che si affacciano, attraverso grandi vetrate, sulla sala principale capace di ospitare 1.300 posti. Ora, accanto alla Fundacao Serralves, risistemata nel
1991 da Alvaro Siza Vieira, il più famoso architetto contemporaneo portoghese, che ospita importanti
mostre di artisti contemporanei e alla nuova metropolitana inaugurata nel 2002 che porta la firma dell’architetto Souto de Moura, è uno dei nuovi emblemi di questa città che non vuole essere ricordata solo per
il suo vino, ma anche per la sempre più fervida vita culturale e sociale.
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O FASHION I C O N
La più famosa
Dita Von Teese
Dita von Teese, pseudonimo di Heather
Renée Sweet (Rochester, 28 settembre
1972), è una modella statunitense, show
girl del burlesque e specializzata in performance fetish softcore. Famosa è la sua performance di striptease nel gigante Martini
Glass e il suo look da vera pin-up dalla pelle d’avorio. È considerata una fashion icon
dallo stile vintage e sofisticato: è ospite fissa per molti stilisti e modella per molti
obiettivi fotografici.
BIOGRAFIA La “piccola” Dita (è alta all'incirca 1,60 m) nativa del Michigan, figlia
di un’estetista e di un operaio, affascinata
dalla Old Hollywood sviluppa fin da piccola una particolare passione — influenzata
dalla madre — per il cinema e i musical in
Technicolor degli anni quaranta. È nota soprattutto per la sua relazione con la rockstar shock rock Brian Warner, noto come
Marilyn Manson, durata sette anni. La
Von Teese sembra aver superato la fine
della sua storia con ironia, dando il permesso alla rivista Penthouse di pubblicare
alcune sue sexy-foto per un articolo intitolato “Ecco cosa si è perso
Manson”. In una successiva intervista rilasciata a Playboy Italia n.
14 (aprile 2010), Dita Von Teese
ha dichiarato, a proposito delle
sue relazioni: « In passato ho avuto relazioni con uomini che mi
trattavano come fossi una regina e
allo stesso tempo trattavano tutti
gli altri come fossero delle nullità.
All'inizio mi affascinava, mi faceva
sentire lusingata, poi ho scoperto
che tutta questa maleducazione e mancanza di rispetto potevano anche essere usate
con me e non mi è piaciuto. Quindi ora
preferisco circondarmi di persone che hanno charme, eleganza e che conoscono le
buone maniere.»
CURIOSITÀ Il nome Dita è riferito all’attrice tedesca degli anni ‘20 Dita Parlo. Il cognome Von
Teese le è stato affibbiato dalla rivista Playboy
nel 2002, in quanto necessitava di un cognome
per apparire in copertina. Dita scelse dall’elenco
telefonico il cognome “Von Treese” ma per errore venne stampato “Von Teese”. Durante il festival di Cannes 2007 ha preso parte al gala di beneficenza per la lotta contro l’Aids, sfoderando
come esibizione il lipteese, uno strip a cavallo di
un rossetto gigante firmato MAC Cosmetics. In
una sua esibizione burlesque, si presentò sul palco indossando nient’altro che diamanti, per un
valore di 2,5 milioni di dollari. Ha riproposto
questa esibizione verso la chiusura della prima
serata del Festival di Sanremo 2010.
L’arte del Burlesque
Un ritorno dal passato, quello del Burlesque.
Nato come spettacolo di parodia alla fine dell’800 aveva visto,
sempre più, l’inserimento di presenze femminili e poco vestite
che, ora come allora, assicuravano un’audience maggiore.
P
are risalga al 1917 il primo e vero spettacolo di Burlesque come vero e
proprio streaptease con un forte elemento di autoironia e di battute
piccanti rivolte al pubblico. Ai giorni nostri, in questa overdose di immagini di
corpi femminili, il Burlesque è tornato come quasi una sdrammatizzazione e una ritrovata ironia dell’esporsi. L’anno scorso è stato anche sdoganato al grande pubblico televisivo con la
presenza di Dita Von Teese (vedi box accanto) una della maggiori stelle internazionali del
Burlesque, al Festival di Sanremo, dove, la sua perfomance dentro una coppa di champagne,
ha colpito per la sua originalità e bellezza. Una vera arte, per nulla facile alla quale sempre più
donne paiono interessate, visto il proliferare di corsi e il moltiplicarsi di corner dedicati alla
biancheria intima speciale che è necessario corredo all’arte dello spogliarsi.
«Certamente è un modo per esercitare o recuperare la propria capacità di seduzione - spiega
la psicologa Serenella Salomoni - sicuramente un’attività che, se presa con molta autoironia e capacità di mettersi in gioco, può anche migliorare il rapporto che la donna ha col pro-
«Voglio dimostrare che lo spogliarello non è una
cosa sporca. Alcune persone dicono che quello che
faccio non è sinonimo di liberazione sessuale. Io
sostengo invece che è davvero liberatorio guada-
gnare 20 mila dollari per dieci minuti di lavoro.»
(Dita Von Teese)
ALESSIA FONTANELLA
ritratta in queste
foto ispirate all’arte
del Burlesque è
un’indossatrice
e fotomodella di
22 anni, nonchè
studentessa di
Scienze Alimentari
all’Università
di Padova.
È alta 1 metro e 72
e pesa 48 chili.
La potete ammirare
anche sul suo sito
prio corpo. Può farla sentire meglio. L’importante è non cadere nel ridicolo e rischiare di ottenere l’effetto opposto a quello di conquistare una maggiore autostima riguardo alle proprie
capacità seduttive». Sta di fatto che il confine fra la seduzione ed il ridicolo sono sempre in
agguato e le donne, mai come in questo momento, sono messe alla prova su questo tema.
Quali sono i “ferri del mestiere”?
Uno dei simboli più caratteristici del Burlesque è la coppia di pasties: due cerchi (nei modelli
più semplici) di stoffa applicati sui capezzoli mediante del mastice cosmetico (in inglese paste,
da cui il nome). Erano nati, ovviamente, per rispondere a quelli che erano i requisiti legali minimi dell’abbigliamento degli artisti. In tempi più recenti e disinibiti si tende
comunque ad usarli, soprattutto per mantenere integro il fascino dell’accessorio retrò, ma anche per evitare che il Burlesque venga confuso con
un banale spogliarello. Altro simbolo il G-String, il cui nome, letteralmente, potrebbe essere tradotto più o meno come “corda di sol”. In realtà si
tratta del tanga che, generalmente, vestono le artiste sotto lo slip, permettendogli di non rimanere mai del tutto nude. Immancabili poi i lunghi
boa e gli enormi ventagli. Oggi, il Burlesque è innanzitutto una forma di
spettacolo divertente che mette in burla – appunto – anche il sesso. Gli
ammiccamenti sexy ci sono, ma sono esagerati, talvolta addirittura paro- Una tipica coppia
di “pasties” molto
diati; del resto, le artiste che salgono sul palco interpretano sempre un
usati (e apprezzati)
ruolo e, spesso, diventano la caricatura dell’immaginario erotico maschi- negli spettacoli di
Burlesque.
le: french maid, infermiere, dive del cinema, streghe, eccetera. (M.M.)
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Photo Pierangelo Gabrielli
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oglia di ballare?
Burlesque il film
È una pellicola del 2010 con un cast di attrici
e cantanti importanti, come Cher e l’esordiente
Cristina Aguilera per citarne un paio. Scritto e diretto da
Steven Antin è uscito di recente anche nelle sale italiane.
B
urlesque è un musical contemporaneo interpretato dalla cantante Christina Aguilera, al suo
debutto cinematografico da protagonista, affiancata da Cher, Cam
Gigandet, Kristen Bell e Stanley
Tucci. Christina Aguilera interpreta il ruolo
di Ali, una ragazza di provincia che sogna di
diventare cantante. Nella stesura dello script,
Antin aveva già in mente la Aguilera nella
parte da protagonista. Del cast fa parte
anche Cher nel ruolo di Tess, che torna sul
grande schermo dopo undici anni dal suo
ultimo film, nel ruolo della proprietaria del
locale in cui lavora Ali.
Nella colonna sonora alcuni brani eseguiti da
Christina Aguilera, tra cui uno scritto dalla
UNOMAGAZINE 16
cantautrice Sia
Furler “Bound
To You”. Cher
ha
registrato
due brani per la
colonna sonora, uno è la ballata intitolata
“You Haven't Seen The Last of Me” scritta
da Diane Warren e che nel 2011 ha vinto
un Golden Globe nella categoria “Best
Original Song”. Alla produzione della colonna sonora hanno preso parte anche Danja e
Tricky Stewart. Il primo singolo estratto
dall’album è “Express”.
oglia di live music?
oglia di raffinatezza?
oglia di Victoria Club!
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COLLEZIONE 2011
Grande successo per la sfilata evento
evento targata MET svoltasi recentemente
a San Pietro in Gù in provincia di Padova.
Jeans cosmetici
Visibilmente puro, profondamente etico.
Combattere la cellulite indossando
un paio di jeans? All’azienda Lerock, nota
per aver inventato e brevettato il jeans “push up”
che migliora il “lato B”, ne sono più che convinti.
S
i tratta dei jeans “Eve” di Lerock, per capire meglio
di che si tratta e come funzionano i “jeans cosmetici”
abbiamo sentito Luca Berti lo stilista che li ha creati.
Come le è venuta in mente questa idea decisamente originale?
LUCA BERTI «È nata inizialmente come uno scherzo. Abbiamo realizzato questo
jeans pensato per sollevare una parte importante del corpo della donna,
il famoso “lato B” con un effetto simile al “push up” agendo su cuciture e tagli
particolari e l’abbiamo chiamato “jeans cosmetico”. A quel punto però ci siamo
chiesti perché non lo facciamo diventare veramente cosmetico, alla pari
di un trattamento di bellezza? E così è stato tant’è che l’abbiamo presentato
a “White Beauty” una fiera di settore dedicata esclusivamente a creme, profumi
e cose che nulla hanno a che vedere con l’abbigliamento e ha funzionato,
da subito, molto bene. La donna, possiamo dire, non lo vede come un pantalone
ma come un prodotto di bellezza».
In un padiglione di stampo industriale di
proprietà dell’azienda convertito in location
d’eccezione, il famoso brand ha presentato
le nuove proposte per l’Autunno Inverno
2011. La nuova collezione non ha mancato di stupire con le immancabili proposte
basic, in cui si respira tutta la storia del
brand,
anticipate
dalla
linea
Chino&Friends, assoluta novità della prossima stagione. Met si conferma un punto di
riferimento nel panorama internazionale del
jeanswear made in Italy. Alla serata hanno
infatti partecipato oltre 700 persone provenienti da tutte le parti del mondo, segnale
tangibile della presenza sempre più capillare del brand nel mercato mondiale. M.M.
Questo jeans è valido per tutte le silhouette?
LUCA BERTI «Abbiamo studiato un pantalone che sia adatto a vestire non solo
una brasiliana di 19 anni alta 1 metro e 90 che magari fa la modella ma, soprattutto,
che possa essere indossato da una donna dai 30 ai 40 anni che ha ancora delle belle forme, ma
che ha bisogno di qualche aiuto, di qualche modifica sostanziale che non sia quello di ricorrere
a cose troppo invasive. Noi, in definitiva, aiutiamo chi ancora vuol mostrare un corpo in forma».
Spieghiamo che questo effetto “push up” del “lato B”avviene
perché voi avete brevettato un sistema particolare, di cuciture e di struttura del jeans stesso, che riesce ad aiutare la morfologia femminile nel caso specifico...
LUCA BERTI «Il concetto infatti è partito dal “push up”, il reggiseno che gli
americani chiamano “bra”. Prendere delle parti che stanno in determinate
posizioni del corpo e spostarle o concentrarle, come abbiamo fatto noi, ma come fa anche il
push up del reggiseno, in alcuni punti. Per cui è proprio lo spostamento di alcune parti del
corpo fatte attraverso tagli o, nel nostro caso, attraverso la mancanza di alcuni tagli. Per cui un
taglio sul fianco che non c’è, una cornice spostata verso il posteriore, una restrizione di alcune aree del corpo che fanno sì che quella parte del corpo viene spostata verso la parte centrale alta del famoso “lato B”».
Si tratta di un brevetto mondiale?
LUCA BERTI «Il modello è stato brevettato per tutto il mondo dopo 2 anni di studi. È stato testato da donne che vanno dalle asiatiche, che hanno problemi più importanti di noi come morfologia, fino a quelle europee ed americane».
Tornando al jeans che curerebbe la cellulite, il cui tessuto è imbevuto di varie
sostanze fra cui la caffeina e che consentirebbe, attraverso il movimento,
un’azione sulla pelle a buccia d’arancia... dopo qualche lavaggio ovviamente
perde d’efficacia, però voi fornite pure un kit ricaricabile, di che si tratta?
LUCA BERTI «Questo jeans è stato studiato da una cosmetologa, è un vero trattamento che
dura 28 giorni. Calcolando che ogni sei giorni il jeans venga lavato, per cui perde ad ogni
lavaggio una parte di queste micro capsule che vengono immesse nella fibra, ebbene dopo 4
lavaggi noi diamo un kit già all’interno della scatola da 50 ml per una ricarica per altri 4 lavaggi. Dopodichè si può trovare sia nelle profumerie oppure nei negozi che vendono il jeans
un’ulteriore ricarica da 100 ml con la quale si possono fare altri 2 cicli di trattamento».
Avete pensato davvero a tutto... a questo punto possiamo conoscere il costo?
LUCA BERTI «Il prezzo varia da 180 a 200 euro. Un prezzo più che buono... per un trattamento anticellulite!».
Intervista a cura di Claudio Campagnolo
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O AGENDA M O S T R E
a cura di Margherita Maschio
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Parma
Padova
Ravenna
Antonio Ligabue.
La follia del genio
HA RIAPERTO
PALAZZO
DEL MONTE
L’Italia s’è desta;
1945 - 1953.
ARTE M O S T R E
EVENTI
agenda
Dal 12 marzo
FONDAZIONE MAGNANI
fino al 13 marzo
VISITA GRATUITA
ROCCA - MAMIANO DI
TRAVERSETOLO
In mostra vengono presentate
circa centocinquanta opere, un
esemplare excursus su tutte le
diverse anime d’artista: una ampia
selezione dei suoi celebri oli, un
nucleo di disegni e di incisioni e
alcune delle sue intense sculture
realizzate dall’originale in argilla
del suo amato Po che l’artista masticava a lungo per renderla duttile.
Ligabue è certamente uno dei protagonisti dell’arte del XX secolo,
un grande espressionista, al pari di
Van Gogh e Munch. Il talento e le
tensioni, infatti, sono quelli di un
maestro sicuro e ben si colgono
dalla potenza visionaria, dalla
stesura pittorica e dai rimandi
continui – come contrappunti –
nello sviluppo della sua opera. Dal primitivismo incerto della prima fase, più ingenua e conclusasi con gli anni Trenta, all’esplosione espressionista dal colore violento e dalla pennellata convulsa. Una vita vissuta come conflitto che non lascia tregua, un’esistenza trascorsa fuori
e dentro il manicomio, dove l’arte era puro e semplice mestiere di vivere e andava a coincidere con la vita stessa, in un mondo a lui sempre ostile. Una vita passata a contatto con l’universo animale che amava tanto, che ritraeva con studio anatomico rigoroso, imitando i
versi delle bestie mentre le dipingeva con colori frenetici, in una visionaria ricerca identitaria.
Il 12 febbraio, Palazzo del
Monte, dopo due anni di
restauro, ha aperto al
pubblico che, sino al 13
marzo, potrà visitarlo gratuitamente. Al suo interno si può ammirare la mostra “Il Magnifico Cratere e il suo restauro. Antichi tesori dal Museo Nazionale di Belgrado”, proveniente dal Quirinale. Si tratta di un bronzo di
grandi dimensioni rinvenuto nel 1931 a Trebenište, nei pressi di Ocrida, nell’attuale Macedonia, ed
è uno tra i pochissimi crateri bronzei giunti sino a noi, realizzato in ambiente greco verso la fine
del VI secolo avanti Cristo. Il reperto è tra i capolavori assoluti del Museo Nazionale di Belgrado.
Nella mostra a Palazzo del Monte, il Magnifico Cratere è esposto insieme ai reperti, non meno preziosi, che lo accompagnavano nella cosiddetta Tomba 8 di Trebenište. Si tratta di un importante
corredo di un principe guerriero. Tra i reperti rinvenuti uno splendido elmo bronzeo, di manifattura greca, decorato da applicazioni in oro raffiguranti due cavalieri, ed altri oggetti di particolare
eccezionalità come un corno potorio e i bicchieri in argento, insieme alle straordinarie lamine auree in foggia di sandalo.
INFO Palazzo del Monte si trova in Piazza Duomo a Padova. fino al 13 marzo visita gratuita.
Treviso
Antonio Ligabue:
“Falco biancone”,
olio su faesite
cm 125 x 90
TONI BENETTON.
PER UNA SCULTURA
VIVIBILE
Fino al 24 aprile
PALAZZO DEI TRECENTO
Nel centenario della nascita dello scultore
trevigiano Toni Benetton, allievo di Arturo
Martini all’Accademia di Belle Arti di Venezia,
ecco che la sua città natale gli dedica una importante retrospettiva. Il medioevale Palazzo
simbolo dell’antica municipalità di Treviso,
diviene affascinante, scabro scenario di alcuTony Benetton al lavoro nel suo studio, 1986.
ni cicli di lavori di Benetton. Ad essere privileCourtesy Museo Toni Benetton
giato è il filone di ricerca che indaga i rapporti tra arte, architettura e paesaggio. In mostra bozzetti, sculture, disegni e un percorso fotografico
che visualizzano il profondo dialogo tra le creazioni di Benetton e l’ambiente per cui sono state
pensate e nel quale sono state create. Tra i vari momenti creativi esposti spiccano i “Vivibili”, lavori che vogliono creare una relazionalità diffusa: il semplice spettatore è chiamato ad essere fruitore attivo in empatia con l’opera. Un rapporto metaforico con la scultura, ma anche fisico vista la
possibilità di avvicinarvisi, e scrutarla
nelle sue sfaccettature. Di rilievo anche il ciclo dei “Semoventi” connotati
da forme armoniche e leggere: il metallo si pone in relazione con elementi naturali quali il vento e rende di sé
un’immagine flessibile.
INFO La Fondazione Magnani Rocca si trova in via Fondazione Magnani Rocca 4, Parma Mamiano di Traversetolo. Fino al 26 giugno 2011. Aperto anche tutti i festivi. Orario: dal martedì al ven-
erdì orario continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi orario continuato
10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso. Ingresso: 9 euro.
www.magnanirocca.it - www.csaligabue.it
INFO Palazzo deI Trecento si trova
in Piazza dei Signori a Treviso.
Orari mostra: martedì-venerdì: 15.0019.00, sabato e domenica: 10.00-19.00
lunedì chiuso.
www.museotonibenetton.it
Antonio Ligabue:
“Tigre assalita
dal serpente”,
olio su faesite
cm 66 x 80
UNOMAGAZINE 21
Fino al 26 giugno MAR Museo
d’Arte della città di Ravenna
Arte italiana tra il ’45 e il ’53, ovvero gli otto
anni in cui davvero l’Italia s’è desta, il tempo più vivace, magmatico, contrastato di
tutto il nostro Novecento, quella del secondo dopoguerra, da De Chirico a Guttuso, da
Fontana a Burri. L’esposizione ha l'ambizione di ricostruire tutte le diverse fasi delle
vicende artistiche
dalla fine del secondo conflitto
mondiale alla
grande mostra di
Picasso in Italia
del 1953, a Roma
e poi a Milano,
che, per molti
aspetti, segna uno
spartiacque fra il
dopoguerra del
rinnovamento,
dei dibattiti culturali, delle costituzione di gruppi e
movimenti, e la
seconda parte degli anni CinquanGiacomo Balla, “Ritratto
ta. Per la prima
di Benedetta Marinetti”,1951,
volta viene offerto
olio su tavola, cm 65x 50,
un quadro comFrancesca Barbi
plessivo di quelle
stagioni cruciali della storia artistica italiana. Un fermo immagine che registra non
solo il nuovo che ribolle, ma anche la vitalità di ciò che il montare di quest’ansia di
modernità europea andava relegando ad
una ingiustificata considerazione marginale, ovvero le opere ultime, eppure spesso
sorprendentemente felici, dei grandi protagonisti della prima metà del secolo: da Morandi a De Pisis, da Balla a Carrà, da Casorati a De Chirico, da Martini a Marini e
Manzù. Maestri, non ancora scomparsi, dei
quali viene documentato il lavoro di quegli
anni, fra storia e attualità.
INFO Il MAR Museo d’Arte della città di Ravenna si trova in via di Roma, 13. Fino al 26
giugno. Ingresso 8 euro. www.museocitta.ra.it
O AGENDA M O S T R E
Venezia
Vorticisti: artisti ribelli
a Londra e New York,
1914 - 1918.
Fino al 15 maggio
CA’ VENIER DEI LEONI
Viene presentata per la prima volta in Italia una mostra interamente dedicata al
Vorticismo, movimento che nacque in Inghilterra agli inizi del '900. Caratterizzato
da uno stile figurativo astratto che coniugava forme dell’era meccanica con l’energia suggerita dal vortice, il Vorticismo
emerse a Londra in un momento in cui la
scena artistica inglese era stata scossa dall’avvento del Cubismo francese e del Futurismo italiano. Pur assimilando elementi
da questi due movimenti, il Vorticismo definì un proprio stile, caratterizzandosi come un breve ma cruciale movimento modernista negli anni della Prima Guerra
Milano
Venezia
IMPRESSIONISTI. CAPOLAVORI
DALLA COLLEZIONE CLARK
Bosch
Fino al 19 giugno PALAZZO REALE
Protagonista il pittore fiammingo più noto e
intrigante della storia dell’arte: Hieronymus
Bosch (s-Hertogenbosch, Olanda 1450 –
1516), di cui si potranno ammirare la Visione
dell’Aldilà (1500 – 1503), il Trittico di santa
Liberata (1505) e il Trittico degli eremiti
(1510), provenienti da Palazzo Ducale di
Venezia. Il Soprintendente Vittorio Sgarbi ha
scelto di rendere accessibili al pubblico tre
Fino al 20 marzo
PALAZZO GRIMANI
La mostra “Impressionisti. Capolavori della Collezione Clark” conta su 73
opere dei maestri francesi dell’Ottocento. Esattamente un secolo fa, nel
1911, l’americano Robert Sterling Clark si trasferiva a Parigi, dopo una
giovinezza ricca di avventure e di successi. La passione per l’arte, condivisa dalla moglie Francine, si traduce in una attività di collezionismo di
grande sensibilità: capolavori sceltissimi di maestri rinascimentali, attenzione alle cosiddette arti applicate, sostegno ai pittori americani, e,
soprattutto, una approfondita e accurata selezione di dipinti francesi
dell’Ottocento. La mostra presenta dipinti dei più grandi maestri
dell’Impressionismo francese tra cui Monet, Pissarro, Gauguin, Manet,
Degas e uno straordinario gruppo di oltre
venti dipinti di Renoir. Si tratta di un percorso esaustivo attraverso i capolavori che
hanno rivoluzionato la storia dell'arte del
secolo scorso e che continuano ad affascinare il pubblico di ogni tempo. Le opere
esposte costituiscono il nucleo principale
della collezione del Clark Institute, una
delle più importanti e prestigiose collezioni
degli Stati Uniti, mai esposte prima nel
nostro paese.
INFO Palazzo Reale si trova in Piazza del
Duomo,12 a Milano. Orario: dal lunedì al
venerdì dalle 8,00 alle 20,00 e sabato dalle
8,00 alle 13,00.
Pierre-Auguste Renoir “Ragazza che lavora
all’uncinetto”, 1875 circa - Olio su tela,
73,5 x 60,3 cm (Photo by Michael Agee
© Sterling and Francine Clark Art Institute,
Williamstown, Massachusetts, USA. 26 Henri)
Pierre-Auguste Renoir “Cipolle”, 1881 Olio su tela, 39,1 x 60,6 cm. accanto Édouard Manet “Vaso di rose”,
1882 Olio su tela, 55,9 x 34,6 cm (Photo by Michael Agee © Sterling and Francine Clark Art Institute,
Williamstown, Massachusetts, USA).
Venezia
VENEZIA CHE SPERA. L’UNIONE ALL’ITALIA (1859-1866)
Dal 16 marzo MUSEO CORRER
Organizzata nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, che culmineranno nella “Notte Tricolore” tra il 16 e il 17 marzo 2011, la mostra documenta gli avvenimenti
più significativi del periodo compreso tra il 1859 e il 1866, ovvero dalla seconda Guerra d’Indipendenza fino all'annessione di Venezia e del Veneto al Regno d'Italia attraverso la presentazione
di un ricco apparato iconografico e di una cospicua selezione di documenti storici provenienti
per lo più dalle importanti collezioni civiche risorgimentali, oltre che di un nucleo di opere giunte da altre importanti musei italiani, come il Museo del Risorgimento di Milano, il Castello di Miramare di Trieste e i Musei Civici di Udine e Pordenone. Si articola in cinque sezioni - Venezia che
spera, L’Austria a Venezia, Venezia nei documenti fotografici dell’epoca, L’Attesa, Venezia all’Italia.
Vengono esposte più di duecento opere, tra dipinti, ritratti istituzionali, esempi di cartografia preunitaria, monete, medaglie e distintivi, una ricca serie di suggestive foto d’epoca, disegni, manifesti, bozzetti per i monumenti commemorativi degli eroi risorgimentali, oltre a tanti altri cimeli e
rarità, tra cui molti inediti.
Milano
ARCIMBOLDO. ARTISTA
MILANESE TRA LEONARDO
E CARAVAGGIO.
David Bomberg “The Mud Bath”, 1914
Oil on canvas - Collection of the Tate, London.
Purchased 1964. Image © Tate
Mondiale (1914-1918). La mostra presenta
circa 100 opere, che includono quadri,
sculture, opere su carta, fotografie e stampe, di noti artisti come Percy Wyndham
Lewis, Edward Wadsworth e Henri Gaudier-Brzeska. La mostra è organizzata dalla
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia,
dal Nasher Museum of Art della Duke University, Durham, NC, USA, e dalla Tate
Britain.
INFO La Collezione Peggy Guggenheim si trova lungo il Canal Grande fra il Ponte dell'Accademia e la Basilica di Santa Maria della Salute.
Ingresso 12 euro. Orario: 10 - 18 tutti i giorni.
A destra Giuseppe
Arcimboldo “Vertunno”
(Ritratto di Rodolfo II),
1590 olio su tavola;
68 x 56 cm
Castello di Skokloster,
Svezia (inv. 11615)
Fino al 22 maggio
PALAZZO REALE
Per la prima volta viene indagata tutta la produzione di Arcimboldo,
straordinario artista milanese celebrato nelle più grandi corti europee del Cinquecento. Torna nella sua città natale con una grande
mostra il cui principale obiettivo è quello di “restituire” Arcimboldo
al suo contesto d’origine, per capire le ragioni della sua chiamata alla corte degli Asburgo (gli studi naturalistici, le coreografie per cortei
e feste, o ancora i ritratti), precisare le radici culturali delle sue teste
composte, e approfondire infine il ruolo giocato dall’artista nello sviluppo dei generi della natura morta e delle “pitture ridicole”. La mostra è divisa in nove sezioni, introduce il visitatore nella Milano cinquecentesca, in un percorso affascinante tra disegni, pittura e preziosi oggetti usciti dalle officine artigianali milanesi, all’epoca rinomatissime per la qualità e l’eccellenza dei propri manufatti artistici.
A sinistra Giuseppe
Arcimboldo “Testa delle
quattro stagioni
dell’anno”, 1588-1591
circa olio su tavola;
60,4 x 44,7 cm
Washington, National
Gallery of Art,
Paul Mellon Fund
(inv. 2010.77.1)
INFO Palazzo Reale è in piazza Duomo, 12 a Milano. Orario: tutti i
giorni 9.30-19.30. Lunedì 14.30-19.30. Giovedì e Sabato 9.30-22.30. La
biglietteria chiude un’ora prima. Ingresso 9 euro. Tel. 02 92800375.
UNOMAGAZINE 22
Hieronymus Bosch “Visione dell’Aldilà”,
Trittico di santa Liberata, Trittico degli eremiti
Oli su tavola dal 1500 al 1510.
straordinarie opere di Bosch, due delle quali
in deposito da anni a Palazzo Ducale, rendendo omaggio alle opere del sublime artista conservate a Venezia, dove soggiornò con molta
probabilità tra il 1499 e il 1502. Figura molto
discussa per la forte carica espressiva nonché
per la bizzaria e inquietudine dei suoi dipinti,
Jeroen Anthoniszoon van Aken, che si firmava e divenne noto come Bosch, proviene da
una famiglia di pittori olandesi e si distingue
per i suoi lavori fantastici, nati per illustrare
la morale e i concetti religiosi dell’epoca. Il
suo fantasioso immaginario, non sempre di
facile interpretazione, si avvale dei Bestiari
medioevali e protagonista costante dei suoi
dipinti è l'umanità condannata all’inferno per
via del peccato. La meditazione sulla vita dei
Santi e sulla Passione di Cristo sembrano le
uniche vie per riscattare il genere umano dal
peccato universale.
INFO Palazzo Grimani si trova nel sestriere
di Castello, 4858 a Venezia.
www.polomuseale.venezia.beniculturali.it
UNOMAGAZINE 23
O SECONDO V O I
O SECONDO V O I
Suggerimenti amorosi
Il sentirsi amati è uno dei bisogni fondamentali dell’individuo. Ecco, quindi, che
la mancanza di un compagno di vita o comunque di un amore, viene a volte vissuto come un
problema. La prima regola è, sicuramente, quella di amare se stessi e poi, se vi va, leggetevi
anche i consigli dei nostri lettori su come riuscire a trovare, finalmente, “l’amore”.
Cinzia Sedioli Facebook
Semplicemente di aprire
gli occhi, a volte è più vicino
di quanto credi... per me è
stato così.
Lettera ad un’amica
Consigli “amorevoli” per trovare l’amore
Cara amica,
Lorella Malandrin Facebook
Chi troppo vuole nulla stringe, la
pazienza è la virtù dei grandi. Ovvio non
bisogna rintanarsi in casa, mica arriva con la
posta, ma ci vuole pazienza e lavoro.
Anita Zanatta Facebook
S.O.S. Attendo i vostri
consigli! Dobbiamo “accasare” un nostro caro amico,
39 anni, bell’aspetto, intelligente, gli piace viaggiare,
divertirsi, ballare e ama la famiglia. Ha intenzioni serie e sani principi morali... ma povero!!! Non trova ragazze che vogliano “mettere la testa a posto!”.
Lorella Malandrin Facebook
Appunto ecco il problema, c’è chi ha il
pane e non i denti e viceversa... Ah che malspartito che è questo mondo.
Elisabetta Galiazzo Facebook
Non esiste l’amore... scusatemi ma non
ci credo più.
Lorella Malandrin Facebook
Sei libera di credere quel che ti pare
Elisabetta, comunque tieni la porta del tuo
cuore socchiusa, non si sa mai chi busserà
alla tua porta.
Pietro Serafini Facebook
… Andare a cena da Berlusconi… ;-)
Facebook
Liliana Scarlassare
A corredo del sondaggio
alcune intense immagini
di MARTA GELAIN
ritratta per noi
da Alberto Buzzanca
UNOMAGAZINE 24
Certo che esiste l’amore: è composto di cuore,
cervello e un pizzico di follia! Se manca uno di questi
ingredienti non è amore!
Caterina Imbimbo Facebook
Di non aspettarlo perché arriva da solo!
dici che vuoi l’amore e lo stai cercando disperatamente
quando sai benissimo che, quello vero, non è una bella
cena da preparare con tutta l’organizzazione preventiva
che richiede. Arriva quando smetterai di cercarlo; arriverà magari attraverso un amico e non attraverso un amante. Arriverà come e dove meno te lo aspetti. Ma dovrai
essere pronta, e attenta.
Come, ti chiederai. Per pronta intendo che sarai capace di amare veramente, in modo
equilibrato, quando avrai un solido centro dentro di te, nella vita ti saprai destreggiare
autonomamente ed avrai le idee chiare sulla persona che vorresti avere accanto da
oggi in avanti. Quindi non avere fretta: per i sentimenti duraturi la fretta è una parola
da escludere. Dici che non sai dove è possibile trovarlo, pensi addirittura alle agenzie
matrimoniali via internet - dopo aver battuto tutte le librerie della città -, e ti ostini a tener
d'occhio il tuo profilo su Facebook - che nemmeno una ragazzina dovrebbe fare -, solo
per sentirti dire che sei bella. Ti basta un uomo dal complimento facile?
Bè, ne troverai tanti, le lusinghe volano e non lasciano traccia, ma ciò che conta in rapporto, è ben altro. Quindi, se cerchi l’amore spegni il computer ed apriti alla vita, arricchiscila gratificandoti con attività che ti piacciono. Vai in palestra, ma non con l’obiettivo di “cuccare” il professionista che in pausa pranzo fa un po' di pesi per eliminare la
pancetta, fallo per il tuo benessere, perchè il primo amore della vita è quello che hai
verso la tua persona. E se un uomo interessante troverai, sii gentile, ma non farti dare
mai per scontata. Non consegnargli le chiavi della tua vita.
Dimostra che sei gelosa dei tuoi sentimenti, sei discreta e non sbilanciarti. Ascoltalo e
valuta parole ed azioni: valutalo per la sua coerenza, se si rimangia la parola data sai
da subito con chi hai a che fare e cosa ti riserverà (consiglio ovviamente di escludere
questa tipologia di personaggio). E, se gli hai dato il numero di telefono, non vivere con
il cellulare in mano in attesa di un messaggio. La tua vita non ruota attorno a lui, magari un giorno potrà anche accadere, ma intanto tienilo sulla corda e fallo aspettare.
Se saprà rispettare i tuoi tempi, con intelligenza, discrezione e gentilezza, potrai prendere in considerazione la possibilità che sia la persona giusta. Nel frattempo abbi cura
di te, e con questo intendo che devi arrivare al punto di capire che puoi stare bene
anche da sola, migliorandoti, impegnandoti nel lavoro e nel tempo libero esci, respira,
vivi, confrontati con gli altri senza secondi fini. Nulla fa più paura ad un uomo (o ad
una donna) di una persona che è evidentemente “a caccia di amore”.
Quindi, per prima cosa ama te stessa, abbi sempre le idee chiare e sii coerente. Le delusioni, del resto lo sai, sono in buona misura preventivabili, ma quelle più feroci sono
quelle che riservi a te stessa.
In bocca al lupo.
Lorenza Toson giornalista e scrittrice
UNOMAGAZINE 25
O SECONDO V O I
Stefania Luna Napolitano Facebook
@anita!!! Digli di farsi l’account FB, io
conosco un sacco di ragazze con la voglia di
mettere la testa a posto!!!
Liliana Scarlassare Facebook
... e li cercano su FB??? Madddddai!!
Liana Maeran Facebook
Conosci e ama te stesso,
il resto è relativo.
Dona Marcon Facebook
Di non cercarlo...
Arriverà da solo quando
meno se lo aspetta!!!
Liliana Scarlassare Facebook
Di essere se stesso, smussando gli
angoli...
Luigino Ranzato Facebook
Di non cercarlo, arriva da solo... se lo
vuoi.
Claudio Casorati Facebook
Di assicurarsi di sapere cos’è, viceversa potrebbe
non riconoscerlo, magari
per l’ennesima volta!
Daniele Rossi Facebook
Concordo con Luigino... e se non
dovesse arrivare non stare mai con qualcuno tanto per starci!
Annamaria Cristofanon Facebook
Meglio soli che male accompagnati?
Susanna Zago Facebook
Bella domanda... attendo i consigli!
Adriana Ghidau Facebook
Ad una amica ho consigliato di andare all’estero!
Ma io mi domando cosa è
meglio o peggio: soffrire perché non si trova il vero amore
o soffrire per troppo amore?
Annamaria Cristofanon Facebook
Soffrire perchè non si trova il vero
amore?? Ma c'è sempre una speranza (sotto,
sotto). Troppo amore prima o poi torna indietro il boomerang della delusione... e che
botta!!
Giusy Barattin Facebook
Gli direi di non cercarlo perché le cose succedono per caso. E quando
poi lo troverà, deve lasciarsi
andare, non pensare ed
essere sempre se stesso/a.
Luigino Ranzato Facebook
Lasciamo che l’amore ci travolga senza
aspettative. A volte siamo talmente chiusi e rigidi che perdiamo molte opportunità d’incontro e
mettiamoci ‘sta benedetta passione... sempre.
UNOMAGAZINE 26
O SECONDO V O I
Facebook
Donata
Vendemiati
Di non cercarlo... arriva da sé e ti prende come un
fiume in piena, vivi ogni istante con intensità e passione.
Carla Nardi Facebook
Non aver paura di aprire il cuore
all’amore, alla gioia, alla paura, di concedergli di battere forte per qualcuno. Abbiamo
tante volte paura di star male, di soffrire ma
non è l’amore che ci fa soffrire ma le persone.
Adriana Ghidau Facebook
Ma se si dice che il vero amore passionale e completo si può incontrare solo 3
volte nella vita... Se sei fortunato lo incontri
solo una volta o due va! E chi non lo trova
mai? Sicuramente siamo capaci di trovare
una persona che ci piace più o meno, ma è il
grado della passione carnale è che fa la differenza!
Mary Mazzucato Facebook
L’amore non va cercato perchè sta già dentro di
noi, quello che invece dobbiamo trovare è la persona
che riesce a tirarlo fuori. Che
sappia tirar fuori il meglio di
ciò che siamo.
Renato Bonfanti Facebook
Di avere un pacco di soldi!!!
Facebook
Doriana Manfrinati
Di guardarsi allo
specchio... lì troverà il vero
amore!
Loredana Losa UNOClub
Farei a lui la domanda!
Elisa Tardivo Facebook
Consiglierei ad un amico/a di non cercare, il vero amore arriva quando meno ci si
aspetta!
Diana Braga Facebook
Le più belle cose non
si cercano, accadono e
basta!
Cinzia Meggiato Facebook
No, no, no, no, no!!!
Non si deve cercare l’amore... arriva e
basta! L’unica cosa da cercare nella vita è il
lavorooo!!!
Daniele Bettella ‘Giaba’ Facebook
Deve cercarselo ed arriverà da solo.
Daniela Lazzaro Facebook
Di essere se stessa senza nascondersi
dietro a maschere che si creano per farsi
vedere tutt’altra cosa... tanto dopo si verrà
sempre a scoprire la verità.
UNOMAGAZINE 27
O SECONDO V O I
O SECONDO V O I
Carmen Furian Facebook
L’amore è una cosa meravigliosa,
magica, sorprendente. Se si cerca in tutti i
modi di averlo allora il cuore non batterebbe
più cosi tanto forte e poi quelle bellissime
emozioni non ci sarerebbero. Forse non c’entra nulla ma la mia nonna mi diceva sempre:
“il pane destinato a te nessuno te lo puo'
prendere”. Forse darei questa risposta ma
non darei consigli.
Bernardi Antonella Facebook
Non ci sono consigli, l’amore non si
programma viene da solo è bello se è ricambiato, brutto se non lo è… succede, ma sono
sempre sentimenti che vanno alla persona
sbagliata.
Andrea Bonato Facebook
Nessun consiglio... l’amore… accade.
In qualsiasi forma! La ricerca di questo sentimento è frustrante, richiede energie e non
accetta compromessi. Piuttosto la ricerca e la
costruzione del proprio “io” è più importante. Trovato questo arriva anche l’amore, nelle
sue forme.
Eleonora Mazzucato Facebook
Consigli in amore e/o altre cose “delicate” mai! L’unica cosa che faccio, con tutto
il cuore, per aiutare un amico/a: ascoltare i
suoi problemi o le sue gioie. Stop!
Sabrina Battisti Facebook
Non cercarlo ma non chiuderti in
casa!!!
Stefania Luna Napolitano Facebook
Essere se -stesso... non conosco altra
maniera!
Galeno Giacon UNOClub
Farsi invitare ad Arcore da Silvio
Berlusconi!!!
Favero Cristina Facebook
Non posso consigliare nessuno... in
amore c’è chi vince e c’è chi perde.
Federica Valvassori Facebook
Di rimanere sempre se stesso, di essere sincero e un po’ di fortuna perchè non ci
sono regole fisse, bisogna trovare la persona
giusta.
Donata Vendemiati Facebook
La ricerca dell’amore non ha bisogno
di consigli: quando arriva, arriva; non bisogna cercarlo e nemmeno affannarsi; è un’onda che ti investe quando meno te lo aspetti.
Nel momento in cui raggiungi l’equilibrio
interiore e hai fiducia in te stesso, la freccia di
Cupido colpisce. Sii sempre e comunque te
stesso, con tutti i pregi e difetti.
UNOMAGAZINE 28
UNOMAGAZINE 29
Luigino Ranzato Facebook
Non affannarti... sii te
stesso.
Marta Scolaro Facebook
Semplice, per trovare
l’amore devi solo essere te
stesso e soprattutto non diventare matto a
cercarlo, troveresti solo “palliativi”, è proprio
vero, quando meno te l’aspetti, eccolo lì.
Antonella Prigioni Giornalista
Non cercarlo, arriva da sé.
Barry Mason Giornalista
Essere se stessi.
Barbara Carron Vice Presidente Calcio Padova
Non esiste l’amore, esistono tanti
amori.
Anna Meneghetti Modella
Consiglierei ad un
amico di fare sempre lui il
primo passo e di cercare di
conquistare in tutti i modi la
persona che ha attirato la
sua attenzione! Deve sempre tenere in mente che è fondamentale che
la ragazza si ricordi di lui dopo il loro primo
incontro!
Gianna Fiabane Facebook
Ad un amico gli direi semplicemente
di non cercarlo, quando sarà il momento
sarà l’amore stesso che lo cercherà e di tenere il cuore aperto a tutto. L’amore si manifesta in tante piccole cose.
Giulia Salmaso Giornalista
Per prima cosa di trovare se stesso.
Giornalista
Marianna Pagliarin
Credo non esistano
consigli per trovare l’amore. Non siamo noi a trovare
l’amore, è l’amore che trova
noi. Al massimo noi possiamo cercare di essere il più possibile predisposti ad accoglierlo...
Stefano Volpe Facebook
Non cercarlo con ossessione, altrimenti non è amore.
Dennis Castelli Fotografo
Ad un amico consiglierei di non
nascondere mai i propri sentimenti. Di non
vergognarsi mai a dire un “ti amo”, perchè
in amore ragionare troppo fa male. La sincerità è fondamentale.
Facebook
Lucia Cia Zandarin
La sincerità e la spontaneità sempre. Potrebbe
essere apprezzata o no, ma
è il modo migliore per trovare l’amore... anche per se
stessi.
Lucia Giacomin Facebook
Ad un amico per trovare l'amore gli
consiglierei di aspettare che arrivi. Prima o
poi capita.
Facebook
Nicoletta Dardilli
Ad un amico/a consiglierei di usare la ragione
per trovare l’amore, la passione è bella, eccitante ma
alla fin fine ti può confondere le idee sulla persona che hai realmente
davanti o vicino, rischiando solo di farti perdere tempo ed energie. Sapere bene fin dall’inizio cosa si cerca e si vuole e con le idee
ben chiare in testa esprimerlo! Inutile
nascondersi dietro un “se capita... non cerco
nulla... sto bene così...” quando invece non
lo è! Coraggio di cercare, chiedere e affrontare anche se, sicuramente, così si rischia di
più perchè ci si mette in gioco fino in fondo
ma... cosi è adrenalinico quanto una travolgente passione e si diventa più forti!
Facebook
Emanuela Zanetti
Consiglierei di leggere
un libro qualsiasi di Jiddu
Krishnamurti.
O SECONDO V O I
Ines Furlanetto UNOClub
Prima di tutto gli consiglierei d’essere
se stesso, di non voler sembrare diverso da
com’è, poi di non cercare troppo, e troppo
lontano. Cercare troppo non va bene, alla
fine si resta delusi, diventa quasi una ossessione, e nulla e nessuno andrà bene perchè si
perde di vista il vero obiettivo! Troppo lontano nemmeno va bene, non ci si accorge che
magari la persona che ci sta a fianco è proprio quella che ci ama. Per finire gli direi che
a volte si può fraintendere un atteggiamento
(a volte gesti d’amicizia sembrano d’amore) e
allora meglio chiarire e se si capisce che l’altra persona è interessata a noi sentimentalmente, non aspettare troppo a dichiararsi!
Cristina Matasa UNOClub
L’amore non bisogna cercarlo, viene
quando non ti aspetti. Puoi fare piccoli sforzi
per incontrare la persona giusta, per esempio
frequentare locali, bar, luoghi pubblici dove
puoi conoscere gente. Per trovare la persona
giusta bisogna intendersi almeno un po’ del
sesso opposto. Bisogna fare amicizia per iniziare a conoscere delle persone, cosi dopo si
riesce a distinguere e si può scegliere.
L’amore viene e va... bisogna saper scegliere
o almeno avere il coraggio di provare.
Ristoratrice
Cristina Dacorsi
Assistenza Clienti
Silvia Gallato
Non ho consigli da dare un amico/a
per trovare l'amore! Sono single da troppo e
purtroppo mi ci sono abituata... li sto cercando i consigli!! Aspetto di leggere le risposte
degli altri.
Manuel Chiesa
Manopolo Artista
Per trovare l’ammmore giusto al mio ammmico, ci
sono due teorie: 1) Bisogna
essere tanto fortunati. 2)
Provare con la legge dei grandi numeri... portar pazienza, godersela e sperare di esser tanto fortunati. Manopolo artista
– motociclista e molto fortunato in ammmore!!!
Fabrizia Birello UNOClub
L’amore è come un fulmine a ciel sereno, non ci sono consigli da dare a nessuno,
l’unico che ti consiglia è il cuore.
Marco Incarbone Geometra
Ricorda: l’amore non si cerca; non si
compra e arriva quando meno te lo aspetti!
E poi, te lo meriti l’amore di una donna o di
un uomo? E l’amore che ti da un gatto o un
cane? Te lo meriti?
Tiziana Stevanin UNOClub
Ad un’amica consiglierei di seguire il
suo cuore ma di far funzionare anche la
testa.
L’amore si trova guardando negli occhi e non nel
portafoglio. L’amore continua quando si hanno interessi comuni. L’amore si
perde quando si è troppo
diversi perchè non è vero che gli opposti si
attraggono, gli opposti rimangono uniti da
legami duri, difficili, contrastati e snervanti
che non rendono felici. L’amore si conserva
parlando, confrontandosi con persone serie,
meditando e con la pazienza. Troppo spesso
per un diverbio ci si trova dall'avvocato.
L'amore gay non è diverso dall’amore etero.
L’amore di tutti non può esistere senza
l'amore per gli animali. Spesso l’incontro al
parco con il proprio animale fa fiorire l’amore perchè parte già da un interesse comune.
Maria Antonietta Battistella UNOClub
Non pensarci... quando meno meno
te l’aspetti... arriva!!!
Claudia Rettore UNOClub
Consiglierei: 1) di approfondire le
amicizie attuali, non si sa mai... 2) di non
fidarsi di sconosciuti, meglio frequentare
amici di amici di amici... 3) di non fissarsi con
una persona se proprio la cosa non va 4) di
non stare con una persona “per interesse”,
quello non è amore! 5) di essere ricambiati,
se non è così, ne vale la pena? 6) se l’amore
è al 50% gioia e 50% dolore, mah, meglio
aspettare una percentuale ben + alta, soffrire per amore non è proprio piacevole!
UNOMAGAZINE 30
O SECONDO V O I
Michela Stievano UNOClub
Io non consiglierei nulla perchè l’amore viene da sè... è come il vento, il tempo, è
un sentimento libero che viaggia per conto
proprio, che va e che viene. Lasciamo al
destino il suo lavoro, bisogna vivere giorno
per giorno e attendere il succedere, mai
avere fretta di trovare e cercare l’amore, mai!
Luigia Chiriatti UNOClub
Personalmente non credo che l’amore
si debba cercare. Sono altresì convinta che
non ci si può arrendere nemmeno alla solitudine. Ad un amico caro, consiglierei di non
smettere di avere cura di sé. Lasciarsi andare
è il peggiore degli atteggiamenti, che si
possa avere. Personalmente sono molto cordiale nei nuovi approcci, d'istinto probabilmente proporrei di essere altrettanto aperto.
Non bisognerebbe mai e dico mai sottovalutare niente e nessuno, nelle vita. Ovvio con le
dovute cautele. Dal punto di vista, invece,
della vita quotidiana. Proporrei nuove attività
che lo distraggano, lo impegnino e magari lo
mettano in condizioni quasi obbligate a
dover socializzare con gente sconosciuta...
un esempio per tutti potrebbe essere il
volontariato, un’attività che stimola la mente
e il corpo. Aiutare qualcuno in difficoltà ti
catapulta volenti o nolenti nella tua realtà e
se hai un briciolo di riconoscenza nei confronti della vita capisci quanto sei fortunato,
se non altro ad avere del tempo in più da
poter regalare ad altre persone, che sicuramente sono molto più sole di te. Praticare
uno sport, andare a visitare una mostra, leggere, riorganizzare casa, studiare le bellezze
della propria città sono, ovviamente, tutte
attività che aiutano a muoversi e a pensare e
magari, finalmente, a conoscere qualcuno di
interessante, senza nemmeno accorgersene.
Ecco alcune delle proposte costruttive a cui
sottoporrei un amico.
Stefano Forese UNOClub
Di sentirsi dentro, capire il linguaggio del corpo, fare attenzione ai piccoli
segnali e soprattutto, di essere se stesso, in
ogni occasione.
Marco De Florentis Geometra
All’amico gli direi di non cercare assolutamente l’amore: tutte le volte che l’ho cercato io... ho fatto solo buchi nell’acqua! Al
momento giusto sarà l'amore che troverà lui!
Cristina Friso UNOClub
Di non cercarlo, perchè se lo cerchi
non arriva... invece quando non lo cerchi
arriva!
Luigi Dal Zio UNOClub
L’amore non si cerca e non si programma. Devi esser pronto a riceverlo semmai... consiglio quindi di non cercarlo appositamente ma di vivere. Durante la strada che
si fa lo si incontra, ma bisogna saperlo riconoscere.
UNOMAGAZINE 31
Marta Gelain la modella di “Secondo Voi”
Gli consiglierei di adottare un atteggiamento positivo nei confronti
degli altri e della vita in generale, di sorridere, di essere aperto e socievole.
Senza fingere, ma tirando fuori il meglio di se stesso.
Federico Volpe UNOClub
Sembra una cosa scontata ma non lo è!
Gli consiglierei di frequentare posti nei quali si
trova a suo agio, essere se stesso e divertirsi
senza mai sentirsi inutile o di troppo. Solo così
riuscirà ad esprimere al meglio la sua perso-
nalità e le sue qualità. ed in questi ambienti
troverà l’amore perchè ogni posto da emozioni e sensazioni uniche che rimandano a principi e valori della vita, elementi basilari per far
crescere un vero amore.
UNOMAGAZINE
MARTA abita a Cittadella in provincia di Padova, ha 24
anni ed è nata sotto il segno del Sagittario. Tra i suoi
pregi, come lei stessa afferma, alcune caratteristiche
tipiche del segno quali «la femminilità, l’indipendenza
e l’ottimismo». Per quanto riguarda i difetti ci confessa,
con la spontaneità che la caratterizza, di essere impulsiva e testarda, specialmente quando si arrabbia.
Parlando dei suoi hobby scopriamo che adora viaggiare
«appena posso faccio la valigia e parto, amo soprattutto l’Oriente, ma ho già deciso che questa primavera
andrò a New York». Nel tempo libero la bella cittadellese, che ha studiato per molti anni danza classica, pratica palestra e pilates. Circa il suo uomo ideale Marta ha
le idee molto chiare deve essere «sicuro di sé, intelligente, divertente e spontaneo». Il rapporto di coppia
per lei si basa su complicità e rispetto ed aggiunge «il
mio uomo deve sapermi conquistare giorno per giorno,
facendomi sentire unica e importante». Dopo la laurea
ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia, pur proseguendo nell’attività di indossatrice e fotomodella,
adora infatti posare che considera «un piacere ed un
divertimento» e spera di aver sempre più occasioni nel
mondo della moda e della pubblicità. MARTA è alta
170 cm. pesa 50 kg ed indossa la taglia 40.
MARTA
Gelain
Photo Alberto Buzzanca - www.albertobuzzanca.net
O SONDAGGIO
Qual è l’ultima volta in cui hai provato
il brivido di sentirti italiano?
Aspettando il 17 marzo, festa nazionale che celebrerà i 150 anni dell’Unità
d’Italia e reduci da Sanremo, dove un ispirato e scoppiettante Benigni, complice Mameli ed il
Risorgimento, ha tenuto incollati al video 15 milioni di italiani, abbiamo chiesto ai lettori: cosa
vi rende così orgogliosi d’essere italiani da farvi provare un brivido d’emozione?
Facebook
Alessia Rosso
È assai triste da
dire... ma sono orgogliosa di essere italiana quando facciamo
bene nel mondo dell
sport. L'ultima volta
direi quindi che è
stata nel 2006. Anche
quando gli stranieri ci
fanno i complimenti
per il nostro Bel Paese
e per le nostre usanze
mi sento orgogliosa.
Per quanto riguarda i
brividi invece mi viene
in mente quando dicono che il nostro paese
è un paese di vecchi, a partire dai ns politicanti!
PERCORSI DA UN ITALICO BRIVIDO
SOLO IN OCCASIONE DEI MONDIALI
(QUELLI VINTI) COSÌ RISPONDE IL 23,3%
Angelo Leopizzi Facebook
Mi vergogno di essere
italiano, ogni giorno,da una
vita.
Facebook
Benedetta Amata
Sono d'accordo con
Angelo.
Facebook
Francesca Andreotti
Solo quando abbiamo vinto i Mondiali
di calcio... poi nulla più. Ora, per quanto mi
riguarda, sto tentando di sentirmi “veneta”... vedremo!
Giulia Pad's Facebook
Tutte le volte he vado
all’estero il “sentirmi italiana” mi fa venire i brividi per
come, inevitabilmente, si
comportano i miei “connazionali”. Il bello, invece,
Facebook
Alberto Savio Imprenditore
L’ultima volta, pochi
giorni
fa,
al
“Kunsthistorisches
Museum” di Vienna, davanti ai capolavori di Raffaello,
Tintoretto, Caravaggio...
Raffaela Mar Facebook
Ogni volta che una “scoperta” o un
“progetto” porta il cognome italiano... poi
mi viene rabbia perchè, stranamente, stanno
all’estero.
Liliana Scarlassare Facebook
Sono orgogliosa di essere italiana e
veneta!!! Sempre! E dopo ogni viaggio di
lavoro/vacanze sempre di più.
Monica Rossi Facebook
Ogni volta che penso alla classe politica
mi vengono i brividi.
Liliana Scarlassare Facebook
@monica: citami uno Stato dove la clas-
Sinceramente io guardo all’Italia. Certo
queste popolazioni stanno molto peggio di
noi, ma io consideravo la nostra situazione.
Finché i nostri politici saranno così tanti e
guadagneranno così tanto, noi non staremo
mai bene. Penso ai giovani disoccupati o ai
cassaintegrati. Io e mio marito stiamo bene
ma mi guardo intorno e non c’è da star sereni. Non si fa niente per loro. I nostri politici
non fanno uno straccio di sacrificio.
Liliana Scarlassare Facebook
@monica, nessun politico al mondo è
come lo vorremmo noi, ricordati che quando
salgono al potere dimenticano da dove vengono, è la stessa cosa che succede a chi dal
niente crea un'impresa. Non c'è, non esiste
la perfezione.
Monica Rossi Facebook
In bocca al lupo per il futuro. Sono con
te: tutti dobbiamo metterci
del nostro! Viva gli italiani
onesti e generosi.
Loredana Losa UNOClub
Brividi positivi all’estero, quando vedo ammira-
CO
COST
STRU
RUIT
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CONN PA
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A
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DDE
settori merceologici:
MOSTRA SCAMBIO <
MERCATINO PEZZI DI RICAMBIO <
CLUB E COLLEZIONI <
VENDITA DI MOTO D’EPOCA <
VENDITA DI MOTO USATE <
VENDITA ACCESSORI MOTO <
COLLEZIONISMO E VINTAGE <
MODELLISMO <
ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI MODA <
Per tutti i tesserati FMI è previsto uno sconto di 4E sul biglietto d’ingresso
Segreteria organizzativa: Intermeeting Srl, T +39 049 7386856 - Ricambistica: Pellegrini Classic Solutions, T/F +39 0425/423583
UNOMAGAZINE 34
TICA
I
M
LA 0GS
8
Passione Moto, 5 e 6 Marzo
a Padova, in Fiera.
se politica è migliore...
Germania,
Francia,
Russia,
Tunisia,
Marocco,
Algeria, Cuba, Cile,
Usa, Grecia, Cina,
Corea, Sri Lanka, Spagna, Sudafrica, Santo
Domingo,
Haiti,
Romania, Moldavia,
Ucraina, Sudamerica e
tutti gli altri. In confronto a loro, noi
siamo in paradiso...
Monica Rossi
ogni volta che sento cantare l’inno di
Mameli. Davvero una bella emozione!
DAI GAS ALLA
TUA PASSIONE!
www.passionemotoexpo.it
O SONDAGGIO
zione verso l’Italia. Quelli negativi in Italia,
quando leggo i giornali.
Cinzia Meggiato Facebook
Fa venire i brividi dirlo
ma mi sono sentita italiana
quando l’Italia ha vinto i
mondiali di calcio... Per il
resto se potessi andarmene
me ne andrei...
Andrea Bonato Agente di commercio
Appartenza, sinonimo di condivisone di
valori e “radici” appartenza al territorio, lo
sport su tutto, quello praticato in qualsiasi
disciplina, mi sento italiano, il militare la
disciplina i diversi corpi, alpini, bersaglieri, la
loro storia ... mi sento italiano.
Eleonora Mazzucato Facebook
Ho sempre amato molto la figura di
Garibaldi, i moti carbonari, le sofferenze e i
sacrifici delle vittime per l’unità d’Italia eccetera. Da un paio d'anni rimpiango la dominazione austriaca nel Veneto! Penso che se al
tempo, Veneto e Friuli non fossero state
“liberate” dall'Austria, oggi come oggi, faremo invidia alla Svizzera! Il fondo il Veneto al
resto d’Italia va bene solo per le tasse che i
polentoni pagano...vedi Rai 1 nelle previsioni
del tempo: Veneto e Friuli non esistono.
Abbiamo una classe politica disgustosa e non
per le “trombate” di Berlusconi (che poi
sono cavoli suoi), ma per il contesto, da sinistra a destra un merdaio così non si era mai
visto .... Povero Garibaldi, se tornasse ora
rimpiangerebbe di non essere rimasto in
America! Le stesse cose valgono pure per
l’informazione televisiva.
Galeno Giacon UNOClub
Quando ho letto il risultato di un sondaggio nel
quale si chiedeva chi si preferiva come Presidente del
Consiglio... ne è uscito 1°
Berlusconi, 2° Vendola e 3°
Marrazzo. Al primo piacciono le donne, al
secondo gli uomini al terzo i trans... viva
l’Italia!!!
Favero Cristina Facebook
L’emozione di sentirmi italiana? Ogni
giorno quando nel nostro paese le cose non
vanno, ma negli altri Stati è ancora peggio.
Federica Valvassori Facebook
Premetto che nel bene e nel male, sono
orgogliosa di essere italiana, l’emozione la
sento ogni qualvolta riusciamo a mostrarci
tutti uniti nel rimboccarci le maniche e dimostriamo con i fatti e non con le parole (senza
inutili polemiche) di saperci sempre rialzare e
ricominciare. I brividi, invece, li sento quando
mi rendo conto che le nostre leggi sono fatte
per essere raggirate, quando non c’è tutela
per i più deboli, quando i delinquenti tornano in libertà per decorrenza dei termini,
quando non si riescono ad esprimere le proprie opinioni senza urlare ed offendere chi
non la pensa come te, quando sprechiamo il
nostro denaro per cose futili quando non ci si
prende la responsabilità delle proprie azioni
pagando i nostri errori, ma si trova sempre
una scusante. Quando chi ci governa si perde
nel cercare di affondare l’avversario ma non
propone nulla.
Facebook
Donata Vendemiati
Sembrerò banale ma in
questo momento politico
particolare, ho i brividi a
sentirmi italiana e qualche
volta mi stupisco di essere italiana; è necessario fare un passo indietro e riscoprire i valori
etici di un tempo, soprattutto se si è personaggi istituzionali e rappresentanti di determinate cariche e responsabilità.
Luigino Ranzato Facebook
Quando parla il Presidente della
Repubblica mi sento Italiano. I brividi invece
quando parla il Presidente del Consiglio.
Marta Scolaro Facebook
Davanti alla bellezza di Venezia, di
Roma, di Firenze, ecco il bello di essere italiani, avere tutto questo spettacolo. Per tutto il
resto ho i brividi... tasse, corruzione, saranno
più importanti le feste in casa Arcore o i
milioni di italiani senza lavoro?!?
Franco Giuseppe
Gobbato Facebook
Mi sento orgogliosamente italiano sempre: per
la capacità innata che
abbiamo di primeggiare
spesso. Anche se, purtroppo, a volte in altri paesi, in vari campi; per la
nostra fantasia; per la nostra storia; per la
PER L’ARTE LA CULTURA E L’INGEGNO
ORGOGLIOSO D’ESSERE ITALIANO
IL 23,3% DI CHI CI HA RISPOSTO
UNOMAGAZINE 37
O SONDAGGIO
PER IL DEGRADO IN CUI VERSA IL PAESE
SI VERGOGNA D’ESSERE ITALIANO
IL 35,8% DI CHI CI HA RISPOSTO
nostra capacità anche di adattarci alle situazioni più disparate. Purtroppo, per una tendenza dei tempi, si preferisce esaltare un singolo evento per provare un’emozione o un
brivido di sentirsi italiano, dimenticandosi
delle innumerevoli eccellenze che dovrebbero inorgoglire sempre ogni singolo cittadino
di appartenere a questa
nazione.
Giornalista
Antonella Prigioni
Sempre stata orgogliosa di essere italiana.
Conduttore radiofonico
Barry Mason
Quando sono stato
negli U.S.A. (vale per tutti e
due i quesiti).
Giusy Barattin Facebook
Sono nata in Italia, mi sento Italiana sia
nelle cose positive che il nostro Paese riesce
a fare sia nelle cose negative. Credo che in
ogni nazione ci siano cose buone e cose che
si potrebbero o dovrebbero cambiare e noi
non siamo diversi dagli altri. Quando vinciamo i mondiali, quando primeggiamo nella
ricerca, quando riusciamo ad esportare il
nostro Made in Italy, sento i brividi perchè
significa che anche un Paese “piccolo" come
il nostro sa dare qualcosa di positivo anche al
resto del mondo. Le cose negative che, purtroppo, anche noi abbiamo non mi fanno
rabbrividire, mi infastidiscono nulla più.
Giulia Salmaso Giornalista
Ultimamente solo troppa insufficienza etica.
Italianissima.
Vice Presidente Calcio Padova
Giornalista
Barbara Carron
Tutte le volte che mangio mi sento orgogliosa di
essere italiana, mi da fastidio chi si vergogna di essere
italiano, ogni popolo ha i suoi difetti.
Gianna Fiabane Facebook
L’ultima volta che ho sentito i brividi, con
molta emozione, all’arrivo del feretro del
Caporal Maggiore Sanna... Viva l’Italia e gli
italiani!
Claudio Casorati Conduttore radiofonico
Mi “sento” Italiano in ogni momento
perchè lo sono, anche quando qualcuno
sente i brividi nell’ammetterlo o rinnega le
sue radici, ma patriota si nasce, e come
disse il principe Totò, io lo nacqui. Se il
patriottismo (come l’educazione, la sincerità, la moralità etc) fosse in vendita al supermercato avrei fatto un mutuo per regalarne
quanto più possibile, e ovviamente comprarne anche per me dove mi dicessero che
sono scarso!
UNOMAGAZINE 38
Marianna Pagliarin
Essendo molto patriottica mi sento sempre orgogliosa di essere italiana. Ma lo sono
per i valori in cui gli italiani, credono, per la
nostra arte, la nostra cucina, le cose semplici
di ogni giorno che ci hanno resi famosi ed
amati nel mondo. Difficile individuare un episodio specifico. Mi fa venire i brividi invece la
classe politica di oggi, che non pensa ai cittadini ma solo ai propri interessi. Tra i politicanti in auge non ne salvo uno, di nessun partito. E mi fa venire i brividi il degrado di alcune città meravigliose come Napoli, e lo strapotere delle mafie. Non si riesce più a guardare il tg...
Stefano Volpe Giornalista
La prima mai, la seconda spesso ultimamente
quando leggo il degrado
della classe politica e dirigenziale del nostro paese. E
sopratutto il livello di pudore pari allo zero di
chi ci governa.
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only for intelligent people
O SONDAGGIO
Lucia Cia Zandarin Facebook
Mi emoziono ogni volta che vedo un
foto dell'Italia, ogni volta che assaporo un
piatto dell'Italia, ogni volta che giro l’Italia.
Rabbividisco nel sentire o nel leggere quello
che si dice e si scrive o non si dice né si scrive ;-)
Pier Paolo Cartisano UNOClub
Il “brivido” di sentirsi italiani. Detto così
porta alla mente un sentimento di antica
memoria legato agli eventi bellici e al sacrificio di tanti soldati e alle gesta memorabili
di tanti patrioti. Una sensazione frutto di un
forte amor di patria e di un nazionalismo che
forse l’Italia non ha mai conosciuto, al contrario di altri paesi come la Germania o la
Spagna. Oggi il sentimento può manifestarsi
quando il paese si distingue perchè protagonista di avvenimenti di alto valore umano che
provocano grande coesione sociale. Mi riferisco ad esempio alle missioni di pace all’estero, alle opere e all'ingegno italiano impresso
in tutti i continenti dai nostri lavoratori, dalle
nostre imprese, dalla nostra tecnologia, dai
successi sportivi, la Ferrari per prima, che per
noi italiani è diventata una religione. A parte
questi casi, che non sono di poco conto,
credo che oggi molti cittadini si sentano
meno italiani di un tempo e siano in aumento i casi di cui vergognarsi. Pensiamo alla giustizia. Un potere costituzionale che vuole
sovvertire un parlamento democraticamente
eletto; che inventa un sacco di balle per far
cadere un governo; che impiega fiumi di
denaro e di personale di polizia per seguire
indagini stupide quando la criminalità imperversa; che ha politicizzato le sue funzioni rendendola un pericolo per lo Stato, che per
portare avanti indagini personalistiche
dimentica i termini di prescrizione e di carcerazione preventiva consentendo la libertà agli
accusati di delitti di mafia. Sono questi i “brividi” che oggi provo nel sentirmi italiano.
Federico Volpe UNOClub
È la storia e la cultura che mi hanno
fatto emozionare sia in positivo che in negativo. L’arte, la musica, la cultura, le evoluzioni, le scoperte scientifiche (e non) mi hanno
fatto emozionare e mi hanno fatto sentire
orgoglioso di far parte di questa nazione.
Purtroppo però, la storia del fascismo e
l’ignoranza di molti giovani di oggi mi fanno
venire i brividi e vergognare. Tuttavia dagli
errori si impara (spero!).
Fabrizia Birello UNOClub
L’ultima volta che ho provato con un brivido e l’emozione di sentirmi italiana è stato
quando hanno ammazzato il caporal maggiore Luca Sanna. E per lo stesso motivo sentirmi italiana mi ha fatto venire i brividi.
Marco Incarbone Geometra
“Brivido”1) Lo provo quando la Ferrari
di F1 vince, è una sensazione troppo bella.
“Brivido” 2) Lo provo quando vedo la spazzatura abbandonata sulle strade di Napoli. Lì
veramente non mi riconosco più come italiano, mi vengono i brividi e mi incavolo con
quei m... !
Ines Furlanetto UNOClub
Da come vanno le cose in questi ultimi
anni, mi è difficile sentire un brivido di emozione positiva. È molto più facile mi vergogno (in certi casi sia chiaro, non sempre) a
essere italiana. I brividi negativi? Basta vedere un tg e sentire come si comportano certi
personaggi che dovrebbero dare l’esempio
(vedi politici).
Maria Antonietta Battistella UNOClub
“Sentirmi italiana” mi fa venire i brividi
un po’ tutti i giorni. Perche? E me lo chiedete? Guardate la tv, leggete i giornali...
Roberto Brumat Giornalista
Non mi sento italiano
ogni volta che il nostro
Paese, e lo fa ormai dal
bombardamento
della
Serbia del 1999, l’Italia
partecipa ad operazioni di
guerra, spacciandole per azioni di “polizia
internazionale” per dare una giustificazione
morale agli interventi militari. Perché un
conto è far parte di contingenti ONU chiamati a difendere la pace sorvegliando e facendo
interposizione tra due schieramenti armati e
un conto è inviare cacciabombardieri, come
in Serbia, come in Iraq, come in Afganistan.
Il fatto è che non siamo stati attaccati da tali
Paesi e quindi non c’è legittima difesa e si
contravviene
all'articolo
11
della
Costituzione italiana che recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla
libertà degli altri popoli e come mezzo di
risoluzione delle controversie internazionali”.
In questi casi ci si è richiamati alla frase
seguente
dell’articolo,
che
dice:
“...Consente, in condizioni di parità con gli
altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace
e la giustizia fra le Nazioni”. Ma, mi chiedo,
limitazioni di sovranità significa forse bombardare uno Stato straniero? Ingaggiare
combattimenti che mettono a rischio la
popolazione civile producendo vittime? Sono
profondamente convinto che il sangue non
genera pace e giustizia. E non voglio, come
italiano ed europeo, sentirmi in qualche
modo complice di atti di guerra. Non voglio
consegnare a mia figlia un mondo in cui
ancora si combatte per acquisire petrolio e
territori strategici, facendo credere alla gente
UNOMAGAZINE 40
O SONDAGGIO
che lo si fa invece in nome della democrazia
e della libertà.
Stefano Forese
UNOClub
Mi sono emozionato
per l’ennesimo nostro militare caduto per mano vile;
ho avuto i brividi per questo
mondo politico che guarda solamente al proprio tornaconto mancandoci di rispetto e
rappresentandoci sempre meno. Destra e
sinistra, sempre uguali. Povera signora Italia,
non è il modo migliore per festeggiare il Suo
compleanno.
Geometra
Marco De Florentis
L’ultima volta che mi
sono emozionato nel sentirmi italiano? Onestamente...
non me lo ricordo. L’ultima
volta che ho sentito i brividi invece è recente:
quando ho rivisto per l’ennesima volta l’angoscioso spettacolo dell’immondizia in
Campania!
Luigi Dal Zio UNOClub
Anche se non sono d'accordo sull'intervento militare in Afghanistan, sono orgoglioso del lavoro che i nostri militari in quel
luogo stanno facendo. In nome dell’Italia
alcuni di loro sono morti portando un lutto
pesante in molte famiglie. L’ultimo brivido
che ho “provato” nel sentirmi italiano è stato
durante l’ultimo discorso a fine anno fatto
dal Capo dello Stato agli Italiani.
Facebook
Nicoletta Dardilli
Sono tornata da poco da Miami e... se
sono partita credendo che gli americani
avessero un passo in più, bè sono tornata
pensando che: “ghe manca un boio!”.
Gentili, educati, ma... senza fantasia.
Orgogliosa quando sentii che tutto ciò che è
italiano nel mondo fa sospirare e desiderare,
l’arte, la moda, la cucina, la storia, il modo di
fare. L’Italia è un genio mal gestito secondo
me. Vergognata? Bè… quando gli italiani
non si rendono conto di dove vivono e di ciò
che hanno, vedi Napoli, la politica che non
ha spina dorsale, il “magna magna” generale e la giustizia che non è uguale per tutti.
Attrice e modella
Roberta Potrich
Non mi identifico tanto
in un paese per cui non ho
mai provato brividi di emozione nè altri brividi per il
fatto di essere italiana.
Tiziana Stevanin UNOClub
Sento il brivido si essere italiana quando ascolto l’inno nazionale, mentre mi vengono i brividi quando leggo delle “bravate”di Berlusconi.
Cristina Matasa UNOClub
A questo sondaggio non posso rispondere perchè sono rumena, però ho lo stesso
i brividi di Italia perchè vivo qui e sono in una
famiglia italiana. E sono anche tanto felice
essendo fidanzata con un italiano...
Cristina Dacorsi Ristoratrice
L’ultima volta che ho provato un brivido
nel sentirmi italiana è stata alla commemorazione della marcia su Roma a Predappio il
28 ottobre. Mentre ogni volta che ascolto un
dibattito politico attuale mi vergogno di
esserlo. Quando vedo l’accanimento della
giustizia italiana verso fatti futili e personali
invece di rivolgere tutte le proprie forze a fatti
ben più importanti della vita sessuale di un
politico quali - legge 180 (?) sull’abbandono
dei malati di mente alle famiglie - costo insostenibile dei contributi per l’assunzione di
personale che porta ad una disoccupazione
obbligatoria (le aziende sono incapaci di dare
lavoro serio perchè è impossibile far fronte
alle spese che ruotano attorno ad una singola assunzione) - inquinamento devastante e
ignoranza generale... Beh, quando vedo che
le soluzioni ci sarebbero ma nessuno le vuol
trovare perchè fa più ascolto una prostituta
minorenne piuttosto che altro... Beh, lì mi
vergogno di essere italiana.
Michela Stievano UNOClub
Sinceramente tante volte non c’è da sentirsi fieri ad essere italiani e mai mi è capitato di avere brividi lungo la schiena per
essere tale, meglio se dico che sono fiera
dell’Italia come Stato, geograficamente parlando, per il fatto che ci invidiano le bellezze
del nostro Paese. Io, per esempio, sono innamorata di Venezia e in mezzora di treno ci
sono!
Lucia Giacomin Facebook
Sentirmi italiana? Sempre. Il non sentirmi italiana? Quando uso i mezzi pubblici... W
l’automobile!
Marta Gelain Modella
Provo emozione nei confronti del mio
Paese quando penso alle grandi opere create dagli Italiani di tutti i tempi, nel campo
dell’arte, della moda, della cultura. Provo un
brivido, invece, pensando ai fatti di cronaca
dai quali si apprende quanto mafia, corruzione e intolleranza facciano ancora da padrone
in molte zone del nostro paese.
STORIA
E REGOLAMENTO
DEL TRICOLORE
❖ LA STORIA DELLA BANDIERA
1796 Il Senato di Bologna, con un documento datato 18 ottobre 1796, delibera:
“Bandiera coi colori Nazionali - Richiesto quali siano i colori Nazionali per formarne una bandiera, si è risposto il Verde il Bianco ed il Rosso.”
1797 Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, i deputati delle popolazioni di Bologna,
Ferrara, Modena e Reggio Emilia, su proposta del deputato Giuseppe
Compagnoni, decretarono “si renda Universale lo Stendardo o Bandiera
Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche
nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti”.
1805 Napoleone accetta di adottarla come bandiera del Regno d’Italia, con i colori in bande verticali.
1848 Diventa bandiera del Regno di Sardegna, con lo scudo sabaudo.
1861 Diventa la bandiera italiana.
1946 Con la nascita della Repubblica scompare lo scudo sabaudo.
1948 La Costituzione dispone che la bandiera nazionale sia il tricolore italiano
verde, bianco e rosso a tre bande verticali.
❖ LE SFUMATURE
Il colore del tessuto tessile, secondo la scala Pantone:
Verde (verde felce) TCX 17-6153.
Bianco (bianco acceso) TCX 11-0601.
Rosso (rosso scarlatto) TCX 18-1662.
❖ DISPOSIZIONE DEI COLORI
Bandiera orizzontale: Verde, bianco, rosso, con il verde adiacente all’asta.
Bandiera verticale: verde, bianco, rosso, con il rosso in basso.
❖ LE DIMENSIONI
Interno: 150 x 100 cm (l´asta deve essere alta 250 cm).
Esterno: 450x300 cm oppure 300x200 cm.
Asta da balcone: 4 metri. Asta da terra: 8 metri.
❖ LE REGOLE
1. Va esposta accanto a quella europea, alla stessa altezza.
2. Va alzata per prima e ammainata per ultima.
3. Nel caso siano esposte più bandiere, quella italiana deve occupare il posto
d’onore; se sono dispari, va al centro.
4. In segno di lutto, le bandiere esterne sono tenute a mezz’asta.
5. Durante i funerali, vengono applicate due strisce di velo nero.
6. Negli edifici pubblici, la bandiera va esposta negli orari d’ufficio; nelle scuole,
nei giorni di lezione.
7. La bandiera viene esposta dall’alba al tramonto, ma non in caso di tempo inclemente.
8. Di notte può essere esposta se il luogo è bene illuminato.
9. Se portata in cerimonie pubbliche, deve stare al primo posto.
10. Deve essere esposta in buono stato e correttamente.
11. Sulla bandiera non si possono applicare nè figure, nè scritte.
12. La bandiera non deve mai toccare il suolo né l’acqua e non deve mai essere
usata come copertura di tavoli o come qualsiasi tipo di drappeggio.
UNOMAGAZINE 41
F ESTE A PERTURE VANTAGGI E VENTI
O S P E T T A C O L I
IN VENETO E OLTRE
Parole e musica
DOVETE
ORGANIZZARE
UN EVENTO?
Calendario Spettacoli Primavera 2011
Giovanni Allevi
sabato 5 marzo ore 21 Gran Teatro GEOX - Padova
LOCALE da lanciare?
Giovanni Allevi, stella della musica classica presenta il suo concerto live per solo pianoforte, che segue l’uscita del lavoro “Alien” che lui stesso definisce il disco più dolce,
impetuoso e passionale che sia uscito dalle sue dita. Biglietti da 22 a 40 euro
NEGOZIO da inaugurare?
Affidatevi ad UNOClub!
Ma, soprattutto, rilassatevi.
Ci occuperemo di tutto noi.
Dal fotografo alle hostess,
Aggiungi un posto a tavola
venerdì 11 marzo e sabato 12 marzo ore 21 Gran Teatro GEOX - Padova
Torna a 35 anni dal suo debutto una delle commedie musicali più amate, con la regia
di Johnny Dorelli ed il figlio Gianluca Guidi nella parte di Don Silvestro. Lo spettacolo è
stato rappresentato per la prima volta nel 1974. Biglietti da 20 a 35 euro
Alessandra Amoroso
dagli inviti al catering
domenica 13 marzo ore 21 Gran Teatro GEOX - Padova
Alessandra Amoroso è tornata. “Il mondo in un secondo”, il nuovo album di inediti
contiene tredici brani e arriva dopo i risultati straordinari dei due dischi precedenti di
Alessandra Amoroso, entrambi multiplatino. Biglietti da 20 a 35 euro
compresa la pubblicazione
della fotogallery dell’evento
sul nostro sito per un anno!
Voi pensate solo a divertirvi
al resto ci penserà lo staff
Ale & Franz
mercoledì 16 marzo ore 21 Gran Teatro GEOX - Padova
Il duo comico milanese, formatosi nel 1992, propone uno spettacolo surreale, costruito
attorno a dieci incontri, a volte scontri, altre volte attese. Dieci fasi della vita, su cui ridere,
sorridere, ma anche riflettere. Biglietti da 20 a 35 euro
di UNOClub!
Caparezza
Per informazioni e prenotazioni
sabato 19 marzo ore 21 Gran Teatro GEOX - Padova
Definitivamente fuori dal tunnel, ormai artista di riferimento nel panorama hip hop, e
non solo, italiano. Il tour segue l’uscita del nuovo album, il cui titolo ancora non è stato
annunciato e a tre anni da “Le Dimensioni del Mio Caos”. Posto unico 15,50 euro
chiamate subito lo
049 776422
oppure inviate una e-mail a:
[email protected]
UNO
club
Tommy Emmanuel
sabato 26 marzo ore 21,15 Gran Teatro GEOX - Padova
William Thomas Emmanuel è ritenuto, indiscutibilmente, il miglior chitarrista australiano,
ed uno tra i migliori al mondo. È esecutore e compositore di gran parte dei brani che
compongono il suo brillante repertorio. Biglietti da 16 a 35 euro
Dalla De Gregori
sabato 26 marzo 2011 ore 21,30 ZOPPAS Arena - Conegliano Veneto TV
A trent’anni da “Banana Republic” tornano assieme sul palco due artisti che hanno
scritto pagine indimenticabili della storia della musica italiana. Un concerto di indimenticabili canzoni, patrimonio culturale di tutti gli italiani. Biglietti da 22 a 50 euro
Elisa
mercoledì 30 marzo e giovedì 31 marzo ore 21 Teatro GOLDONI - Venezia
L’artista di Monfalcone porterà in ogni città un doppio show, ciascuno con una propria
scaletta, dedicando al pubblico due concerti diversi tra loro. Il tour giocherà su due
degli elementi primari della natura: “acqua” e “fuoco”. Biglietti da 30 a 60 euro
UNOMAGAZINE 43
O F O O D SPACE
O F O O D SPACE
L’incredibile mistero
della donna Chef
Qualche tempo fa uno chef piuttosto stellato, ed anche piuttosto affascinante,
rilasciò un’intervista che scatenò reazioni furibonde, almeno tra gli addetti ai lavori.
D
isse «non ci sono donne in cucina perché non ce la fanno»
riferendosi, evidentemente,
alle cucine dei grandi ristoranti, dove
brigate di 14 - 18 persone lavorano
fianco a fianco per almeno 12 ore al
giorno. Luoghi di forza maschia, di
gerarchie, di momenti serrati, di sfuriate da stress, di coltelli fra i denti.
Neanche ci si dovesse far largo con il
machete tra i grovigli tentacolari
della foresta equatoriale.
Quali sono stati i commenti?
L’affermazione ha scatenato una nutrita serie
di commenti che sono andati dall’ironico sornione allo stupore scandalizzato, come se
sufraggette e movimenti femministi non fossero mai esistiti. Il ragionamento di Davide
Oldani era molto semplice, anche se un po’
banale: una donna non potrà mai diventare
una professionista dell’alta cucina (secondo i
criteri di valutazione maschile) in quanto non
può, contemporaneamente, seguire una
famiglia. Perché, un uomo che parte alla
mattina e torna a notte fonda lo fa? No,
ovvio. Si tratta di declinare la voce del verbo
“collaborare” secondo le indicazioni che ci
vengono dalle popolazioni del Nord Europa e
non secondo il pensiero unico dell’australopiteco. Una coppia è formata da due persone
ma non è detto che i compiti che spettano
ad ognuno siano definiti in base al sesso.
Entrambi i componenti possono fare tutto,
basta volerlo. Ed il numero sempre maggiore
di genitori single lo dimostra.
Da qui, ovvero dal fatto che la donna in cucina si è sempre occupata di sfamare la prole
in maniera “casalinga” e non professionale,
parte l’equivoco ovvero che la donna fa da
mangiare mentre l’uomo cucina.
L’uomo ai fornelli prepara sformatini e verdure confit, il suo purè diventa una vellutata di
tubero, il pollo si trasforma in bocconcini
profumati, il suo risotto si presenta con chips
di parmigiano e dadolata di quello che volete. Presenta il piatto calibrando colori e
disposizione e, di solito, riesce anche ad
abbinare il vino più consono. E quando esce
dalla cucina sembra che qualcuno vi abbia
gettato una bomba a mano e chiuso la porta.
Quando una donna cucina di solito controlla
lo stato avanzamento lavori della lavatrice e
dell’asciugatrice, spadella e pulisce contemporaneamente, interroga il grande sul
Risorgimento e riesce quasi sempre a salvare
i soprammobili dalla curiosità da esploratore
del piccolo. Sicuramente riceve qualche sms
dall’amica in crisi o dalla mamma del compagno di scuola del figlio per verifica diario.
Riesce a far tutto, direi bene, soprattutto con
amore. L’approccio è ovviamente diverso perché calibrati in modo disomogeneo i carichi
familiari. E va da sé che la mise an place non
rientra sempre tra le priorità.
Questo non vuol dire che le donne non siano
adatte alla cucina professionale: Nadia
Santini (chef del ristorante “Dal pescatore”,
Runate,
C a n n e t o
sull’Oglio),
secondo
una
giuria internazionale, è la
cuoca più brava
del mondo. E come ha fatto? Semplicemente
“incarna nel tono della voce e dei gesti, nella
sicurezza e nella cortesia l’archetipo della
nutrice in senso tecnico e sentimentale e predispone alla riconciliazione. La cucina ritrova
la sua cornice antica: torna ad essere un
luogo dove domina l’energia femminile, così
legata ai ricordi, alla cura del passato e, al
tempo stesso, curiosa di ogni particolare che
annunci qualche cambiamento dentro e
intorno a noi.” E devono averlo capito anche
i guru del marketing: nella più recente pubblicità della Nutella hanno sostituito il cuoco
con una donna paziente e sorridente che fa
il pane in casa (con la macchina del pane
messa in palio dalla Ferrero) mentre il papà
spalma la mitica crema sulle fette per tutta la
famiglia, anche per la mamma - per una
volta - sorridente e seduta. Perché, diciamocelo chiaramente, il predominio maschile, in
cucina ed altrove, suona un po’ come stonato.
“L’amore non è polenta”
A molti di noi è capitato di sentirsi apostrofare con l’epiteto “polentone” che, nel tempo,
è diventato uno stereotipo linguistico, alle
UNOMAGAZINE 44
Zaeti o biscotti
di farina di mais
INGREDIENTI
200 gr di farina di Mais Marano,
200 gr di farina Petra, 3 tuorli da
uova bio o 1, 160 gr di zucchero, 8
gr di bicarbonato di ammonio, 150
gr di burro, 150 gr di uva sultanina,
un limone, un bicchierino di grappa, 1 stecca di vaniglia, un pizzico
di sale.
PROCEDIMENTO
◆ Nella planetaria montare i tuorli
con lo zucchero, aggiungere le farine setacciate con un pizzico di sale
ed il bicarbonato, il burro morbido
a tocchetti, i semini della vaniglia,
l'uvetta ammollata nella grappa
fino ad ottenere un composto
liscio e sodo. Lasciare riposare
almeno una mezz’ora.
◆ Sulla spianatoria modellare dei
filoncini di pasta dai quali ricavare
losanghe lunghe 5/7 cm di lunghezza e di 1 cm di spessore, disporle
distanziate nella leccarda protetta
con carta forno e cucinare nel
forno statico già caldo a 180° per
20'-25' circa o fino alla doratura.
◆ Lasciar raffreddare in una gratella e servirli spolverati con zucchero
a velo ed accompagnati da un
goloso zabaione.
volte un po’ dispregiativo: il mangiatore di
polenta, solitamente, non è una persona
ricca, colta e soprattutto non ha la possibilità
di una dieta variata. A distanza di 45 anni
dall’alluvione del 1966, che rivelò al mondo
come la pellagra era una malattia ancora
presente nella pianura padana, cosa è successo alla dieta dei polentoni veneti? Beh,
questa domanda meriterebbe un poderoso
dossier di approfondimento e magari potrebbe essere il tema di un sondaggio: il sovrappeso e l’obesità sono le conseguenze di una
dieta mediterranea abbandonata, a discapito
di menù ipercalorici e poco salubri.
E quindi si ritorna all’antico, a rivalutare il
cibo dei nostri nonni che sapevano non solo
ben mangiare ma soprattutto ben coltivare,
prima dell’ubriacatura chimica partita nel
secondo dopoguerra. Allora, come si sta tentando di fare ora, la coltivazione integrata,
piuttosto che quella biologica, rispettavano
l’ambiente e rendevano incredibilmente più
ricco il prodotto finale, grazie anche alla rotazione delle colture. Coltivare mais e frumento impoverisce il terreno: così, dopo un paio
d’anni si alterna con la produzione di leguminose che, naturalmente ricche di azoto, lo
fertilizzano “naturalmente”.
Nel nostro Veneto, fortunatamente, questo
sta avvenendo: con l’ausilio dell’Istituto
Strampelli di Lonigo (Istituto di genetica e
sperimentazione agraria), dopo ogni raccolto
vengono selezionate le sementi più pure così
da ottenere grani che sono diventati Presidio
di Slow Food: il Bianco Perla di Grumolo delle
Abbadesse e il già rinomato Mais Marano, la
cui distribuzione è diventata capillare grazie
all’impegno degli appassionati (e molte volte
volontari) della Confraternita.
Ma cos’hanno questi due grani di così speciale? La loro purezza che consente di ottenere una materia prima, la farina di mais
appunto, di indubbia e superiore qualità.
Le tecniche di coltivazione, all’insegna del
buono pulito e giusto.
La loro ricchezza di proteine che consente di
ottenere risultati stupefacenti nelle preparazioni gastronomiche senza o quasi l’aggiunta
di grassi.Da piatto povero per riempire la
pancia in tempi di carestia ad ingrediente
prezioso per veri gourmet!
Non solo polenta dunque, ad accompagnamento di baccalà alla vicentina o degli “osei
in tocio”, ma anche come insuperabile ingrediente per dolci di carnevale, come la Pinza o
la “Putana vicentina” e i Zaeti veneziani!
Pinza trevigiana (ovviamente rivisitata) con lievito
INGREDIENTI
150 gr di farina 00, 150 gr di farina di mais Marano , 125 gr di zucchero,
100 gr di latte crudo, 10 gr di lievito di birra, 1 uovo bio o 1, 70 gr di canditi di cedro, 70 gr di canditi di zenzero, 70 gr di uvetta sultanina, 1 grossa mela tagliata golden tagliata a tocchetti, un po' di verduzzo, un limone o un'arancia bio, un pizzico di sale.
PROCEDIMENTO
◆ Sciogliere nel latte tiepido il lievito di birra e lo zucchero. Nella planetaria unire le farine setacciate, il pizzico di sale ed il lievito sciolto nel
latte fino ad ottenere un impasto bello sodo. Lasciarlo riposare un paio
d'ore al tiepido e coperto.
◆ Riprenderlo, unire l'uovo intero, i canditi, le uvette ammollate nel vino
e la scorza del limone o dell'arancia ed amalgamare bene il tutto.
◆ Cuocere nel forno statico già caldo a 165° per circa 50' o fino alla prova
stecchino, utilizzando uno stampo ad anello alto del diametro di 18-20
cm.
Anna Maria Pellegrino
www.lacucinadiqb.com
UNOMAGAZINE 45
O L’ E S P E R TO RISPONDE
Q
uali sono le cose da sapere
quando acquistiamo un paio
di occhiali da vista o da
sole? Quali le domande da fare e
gli errori da evitare? Ne parliamo
con l’ottico Lorenzo Vettore, titolare dell’Ottica LV di Padova con
una vasta esperienza nel settore
iniziata alla fine degli anni ‘80.
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Occhio alla vista
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(
Lorenzo Vettore, titolare dell’Ottica LV di Padova,
ci ricorda l’importanza di affidarsi ad ottici competenti e capaci.
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Orari: 09.00 – 12.30, 16.00 – 19.30
Chiuso Domenica e Lunedì mattina
A quali criteri si ispira la sua attività?
LORENZO VETTORE «Agendo in modo da proporre un servizio di qualità, diciamo in controtendenza rispetto a certi modelli di negozi self
service, dove trovi scarsa assistenza ed un
numero esagerato di modelli. Chi ce l’ha il
tempo di provare 2.000 modelli? Ci vorrebbe
una vita! Ritengo sia sufficiente, invece, avere
davanti a sé 20 tipi ideali di occhiali, consigliati sulla base delle richieste personali del cliente e dell’esperto “colpo d’occhio” dell’ottico
in grado di valutare la montatura più adatta
al volto di ognuno...».
Cosa incide nella scelta di una montatura rispetto ad un’altra?
LORENZO VETTORE «La voglia di cambiare,
innanzitutto. Poi sta all’ottico capire la personalità di chi gli sta di fronte, ci sono persone
che amano apparire ed esibire orientate
quindi verso un tipo di occhiale vistoso ed
importante. Altre persone, invece, sono più
riservate e preferiscono non apparire, quindi
scelgono soluzioni diverse, tendono quasi “a
nascondersi” dietro le lenti».
Sulla scelta delle lenti cosa ci dice?
LORENZO VETTORE «È importante ricordare che
la qualità delle lenti non è sempre uguale, ci
sono infatti lenti che possono avere una resa
inferiore per quanto riguarda il comfort, il
campo visivo e la protezione dai raggi UV.
Importante poi capire il motivo per cui si
chiede un occhiale da vista e quale sarà l’uso
più frequente. Nel caso serva, ad esempio,
per leggere da vicino dobbiamo chiederci che
cosa e come... Un giornale che si tiene in
mano ad una certa distanza o i fogli sulla
scrivania? C’è poi l’esigenza di stare parecchio al computer? Ecco rispondendo a questi
semplici quesiti, possiamo agire al meglio nel
soddisfare il cliente».
Veniamo agli occhiali da sole, perchè
alcuni scelgono la lente verde ed
altri quella di color bronzo?
LORENZO VETTORE «La scelta della colorazione
delle lenti può dipendere dal proprio deficit
visivo. L’ipermetrope è attratto dalla lente di
color verde mentre il miope apprezza la lente
color bronzo».
Quali marche di montature e lenti
proponete nel vostro negozio?
LORENZO VETTORE «All’Ottica LV, per quanto
riguarda le montature, si possono trovare
marche importanti come Gucci, Silhouette,
Emporio Armani, Jimmy Choo, Polo, Ralph
Lauren, Ray-Ban, Revo e X-IDE. In merito alle
lenti come già detto la qualità è fondamentale perciò usiamo le Galileo, le Hoya ed altre
particolari lenti polarizzanti».
Ci spiega la garanzia che rilasciate
sulle lenti progressive?
LORENZO VETTORE «Sugli occhiali con lenti progressive rilasciamo una garanzia scritta sul
risultato valida per 60 giorni mentre, in caso
di smarrimento o furto e fino a 2 anni, è previsto un rimborso che può arrivare al 50% del
valore delle lenti».
UNOMAGAZINE 46
Parliamo ora di lenti a contatto...
LORENZO VETTORE «All’Ottica LV proponiamo,
tra le altre, anche le lenti a contatto Acuvue
Oasys, perchè sono le più stabili in assoluto:
non si spostano con il movimento della palpebra e risolvono il problema degli astigmatici. La durata può essere giornaliera o fino a
15 giorni e sono ideali per chi pratica sport».
Voi praticate inoltre la “telebisellatura” di che si tratta?
LORENZO VETTORE «La telebisellatura è un’operazione importante che consente il controllo
di tutte le fasi della lavorazione e di velocizzare, notevolmente, i tempi di montaggio
delle lenti di costruzione, ovvero di quelle
lenti create ad hoc per esigenze particolari
del cliente».
Spendere molto è inevitabile per
una montatura bella e di qualità?
LORENZO VETTORE «Abbiamo una nuova generazione di occhiali “no logo” che, senza rinunciare alla qualità e design della montatura,
consente un risparmio che raggiunge il 50%
rispetto ad un modello simile ma griffato».
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Bella notizia di questi tempi...
LORENZO VETTORE «Inoltre chi da noi usa il bancomat Intesa San Paolo o Bancoposta all’atto
del pagamento può sfruttare un particolare
bonus che riaccredita, automaticamente,
presso il loro conto una percentuale della
spesa efffettuata».
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dalleCINQUEdellaSERA
PADOVA & Provincia
Antiqua Cafè
COSA FARE&
DOVE ANDARE
dalleCINQUEdellaSERA
PER UNA SERATA
CON GLI AMICI O SE PREFERITE
A LUME DI CANDELA
Cocktail Snack Aperitivi Cene
Chiuso martedì
Via S. Mauro, 6 MONTEGROTTO T. (PD)
✆ 349 3600630 (vicino Piazzale Stazione)
Antonio Ferrari
Wine Bar Concept Store
Chiuso il lunedì
Via Umberto I, 15 PADOVA
✆ 049 666375
Baessato Padova
Lounge Bar Pasticceria
Chiuso il lunedì
Largo Europa, 14, PADOVA
✆ 049 8763958
BellaVista
Wine Bar Chiuso il Giovedì
Via Santuario, 17 (Monteortone) ABANO TERME (PD)
✆ 347 8242760
Blancò
Lounge Bar
Via Caltana, 171 S.ANDREA DI CAMPODARSEGO (PD)
Dogma
Lounge Bar
Via Antoniana, 218/8 CAMPODARSEGO (PD)
✆ 349 8331552 ✆ 346 4115942
VISTO&PIACIUTO
Hy Cafè
Segnalaci il tuo locale preferito, anche se non appare in questa
guida (in questo caso il coupon è da compilare per intero). Chi
partecipa riceverà GRATIS la nostra rivista UNO Magazine.
IMPORTANTE: compila anche il coupon pubblicato
a pag. 63. ATTENZIONE: QUI BARRA SOLO 5 CASELLE
American Wine & Lounge Bar
Via Marcato, 20 (Piazzale Serenissima) PIOVE DI SACCO (PD)
✆ 049 9708690
Lounge Bar & Music Sempre aperto
Via Brustolon, 12 ABANO TERME (PD)
Miracle
Ristobar Chiuso il lunedì
Via S. Francesco, 15 PADOVA www.miracleaperitif.com
Osteria Barabba
Caffé Snack & Drink Chiuso la domenica
Via Vicenza, 47 PADOVA
✆ 049 8716845
Pedrocchi
Caffé Ristorante Eventi
Via VIII Febbraio, 15 PADOVA
✆ 049 8781231
People Fashion Cafè
Caffé Snack & Drink
Via Venezia, 50 CAPRICCIO DI VIGONZA (PD)
✆ 049 9801652
Sanremo
Pasticceria Caffetteria
Via Chiesanuova, 156 PADOVA
✆ 049 8561045
Suite 53
Lounge Bar
Via Adige, 8 PIOVE DI SACCO (PD)
✆ 346 0009485 (dietro C.C. Piazzagrande)
Travertino Cafè
Wine Bar Caffè Snack & Drink Chiuso mercoledì pomer. e
domenica.Via Firenze 74/G VILLAFRANCA PADOV. (PD)
✆ 348 9774295 (accanto Supermercato FAMILA)
Vanity
Agorà Caffè
Drink & Snack Chiuso il lunedì pomeriggio
Via Della Provvidenza, 152/a SARMEOLA DI RUBANO (PD)
✆ 339 3393542 Orari: 07/24 Facebook - Agorà Caffè
Visto&Piaciuto “Happy hour con ricco buffet il
sabato e la domenica”.
PAYTV
La Corte del Diavolo
Lounge Music Bar
Via della Croce Rossa, 40 PADOVA ✆ 333 8314334
Orari: 17/02 - sabato e dom.18/02 - www.cortedeldiavolo.it
Visto&Piaciuto “Tutti i giorni happy hour con
buffet ricco e vario”.
Amsterdam Cafè
Lounge Bar e Bistrò Chiuso il martedì
Via Vicenza, 23 PADOVA ✆ 049 8723996
Orari: 18 - 02. www.amsterdamcafe.it
Visto&Piaciuto “Cucina internazionale, ottimo
bere, accogliente, musica, mostre, serate a tema”.
UNOMAGAZINE 48
El Bàcaro
Lounge Cafè Sempre aperto dalle 06 alle 02
Via Medoaco, 6 (Z.I. Limena) ALTICHIERO (PD)
✆ 393 9749372 - ✆ 320 9568937
TREVISO & Provincia
Cafè Due Pomi
Buffet e musica Chiuso il lunedì
Piazza Monte di Pietà, 13 TREVISO
✆ 338 9255687
City
Coffee & Drink
Piazza Monte Pietà, 8 TREVISO
✆ 348 6730133
Gellius
Lounge Bar & Caffè Chiuso il lunedì
Via Calle Pretoria, 6 ODERZO (TV)
✆ 0422 713577
Mamamia
Wine & Cocktail Bar Chiuso il lunedì
Borgo Mazzini, 50 (Porta S. Tommaso) TREVISO
✆ 333 2586753
The Carpe Diem
Risto Music Bar Chiuso la domenica
Via Le Canevare, 38/42 (fronte Aeroporto) TREVISO
✆ 0422 1990671
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PAYTV
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Per chi ama bere bene
Per chi ama mangiare bene
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Per chi ama la musica
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Per spiriti piccanti
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Per compleanni, feste, ecc.
Per chi fuma
Per chi cerca belle donne
❑
Per serate “segrete”
Da segnalare agli amici
Per chi ama conversare
Per chi ama “imboscarsi”
❑
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❑
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Per “nottambuli”
❑
Per serate romantiche
❑
❑
Per nuclei famigliari
❑
Qui è gradito prenotare
❑
❑
Locale nuovo/rinnovato
❑
Con musica dal vivo
Da vedere assolutamente
Per pubblico “alieno”
❑
Con ampio parcheggio
Con spettacoli dal vivo
Con servizio rapido
Con programmi PAY TV
❑
Con giardino estivo
❑
Con climatizzazione
❑
1.11
Cognome e Nome:
Età:
Professione:
❑ Winebar & American ❑ Caffè Snack & More ❑ Osterie & Trattorie
❑ Ristoranti & Pizzerie
❑ Cucina Etnica
❑ Multisala
❑ Locali Notturni ❑ Altro:
Locale:
Specialità:
Chiuso:
Indirizzo:
Comune
Telefono:
Orari:
Sito:
Visto&Piaciuto:
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Winebar & American
Prov.
COMPILA, RITAGLIA ED INVIA IN BUSTA CHIUSA A:
UNO Magazine C.P. 848 PD Centro 35122 Padova
3Viso Cafè
dalleCINQUEdellaSERA
Wine Bar Sempre aperto
Piazza Santa Maria dei Battuti TREVISO
✆ 393 9210712
VICENZA & Provincia
Caffè De Mori
Caffé Snack & Drink Chiuso il martedì
Via Nazionale, 102 BELVEDERE DI TEZZE SUL BRENTA (VI)
✆ 380 3224958
Caffè Teatro
Caffé Snack & Drink Chiuso il martedì
Corso Palladio, 187 VICENZA
✆ 346 0094339
Ferracina
Caffé Pasticceria Chiuso il lunedì
Via XX Settembre, 69 CAMISANO VICENTINO (VI)
✆ 0444 610191
Skyline Rooftop Bar
Terrazza Piscina Sempre aperto dalle 10 alle 01
Isola Giudecca, 810, VENEZIA (Molino Stucky Hilton)
✆ 041 2723311
Caffè Snack & More
PADOVA & Provincia
Al Pioniere
Snack Bar Chiuso il lunedì
Via Straelle, 103 BORGORICCO (PD)
✆ 049 5790437
Belle Epoque
Wine Bar Sempre aperto
Corso Milano, 93 PADOVA ✆ 049 666176
Civico 26
Il Pedrocchino
Lounge Bar Cafè Chiuso il lunedì
Via A. Rossi, 26 RUBANO (PD)
✆ 393 8050658
Pegasus
Caffetteria Snack Bar Chiuso il lunedì
Piazza Europa, 31 NOVENTA PADOVANA (PD)
✆ 340 8042125
Stra
Caffetteria e Ristorazione Sempre aperto
Via Bronzetti, 34 PADOVA
✆ 049 5224137
Caffè Snack Chiuso il lunedì
Piazza dei Signori, 55 VICENZA
✆ 320 7018283 Orari: 09/24
Caffé Snack & Drink
P.za Matteotti, 35 VICENZA
✆ 0444 321432
Cocktail Bar Café
Via Marosticana, 229 DUEVILLE (VI)
✆ 0444 592517
VENEZIA & Provincia
Al Calice
Feeling Caffè
Gran Caffè Kofler
Il Venexino
Wine Bar Ristorante Chiuso la domenica
Via San Fermo, 45 PADOVA
✆ 049 8759988
Intermezzo
VENEZIA & Provincia
Caffè dell’Orologio
Snack Bar Chiuso il giovedì
Via Chiesa, 3 S. PIETRO DI STRA (VE)
✆ 049 9801292
Kalispèra
Lounge Bar Chiuso il martedì
Riviera del Brenta tra DOLO e MIRA (VE)
✆ 041 5600824
The Dubliner Pub
In perfetto stile irlandese Chiuso il lunedì pomeriggio
Via Nazionale, 131 MIRA (VE)
✆ 041 5600601
Osterie & Trattorie
PADOVA & Provincia
Antica Trattoria Aggujaro
Carne alla griglia Chiuso il lunedì sera
Via S. Cuore 4, PADOVA
✆ 049 8647502
Enoiteca La Frasca
Cucina Veneta Chiuso il giovedì
Via Aureliana, 28 MONTEGROTTO TERME (PD)
✆ 049 2139614
Hostaria Asino Cotto
Specialità pesce Chiuso il martedì
Piazza S. Vito, 13 TREVISO
✆ 0422 590117
Toni del Spin
Piatti della tradizione
Chiuso domenica e lunedì a pranzo
Via Inferiore, 7 TREVISO
✆ 0422 543829
Piatti tipici vicentini Chiuso la domenica
Contrà Ponte delle Bele, 5 VICENZA
✆ 0444 320647
Cucina toscana
Via Noventana, 129 NOVENTA PADOVANA (PD)
✆ 049 2953260
Ponte delle Bele
Ristoranti & Pizzerie
PADOVA & Provincia
Agli Angeli
Boccon dei Ghiotti
Bocon Divino
Ristorante Chiuso il martedì
Via Albarella, 13 CAMPOSAMPIERO (PD)
✆ 049 5791555 www.bocondivino.com
Casanova
Old Risto Chic Chiuso il lunedì
Via Scapacchiò est, 11 SACCOLONGO (PD)
✆ 049 8015886 www.ristoangeli.it
Ristorante Pizzeria Chiuso la domenica a pranzo
Via Brentella, 34 CASELLE DI SELVAZZANO (PD)
✆ 049 632357 - 338 4711537
Legrenzi
Specialità pesce Chiuso il lunedì
Via A. Rossi, 75 RUBANO (PD)
✆ 049 8975728
Specialita “la fiorentina” Chiuso lunedì e martedì
Via San G. Barbarigo, 3 PERAROLO DI VIGONZA (PD)
✆ 049 629955
Ostaria Da Mariano
Specialità pesce
Riviera Tiso, 11 PADOVA
✆ 049 8364060 www.ainavigli.com
VENEZIA & Provincia
Wine Bar Café Osteria Ristorante
Sempre aperto
Corte Legrenzi, 31 VENEZIA
Cucina veneta
Via Cecchini, 1 MESTRE VENEZIA (ang.via Spalti, 49)
✆ 041 615765
Ai Leoni
Ai Navigli in Padova
Al Palazzon
Da Seba
Dom Mario
Ristorante Chiuso domenica sera e lunedì
Via Montepertica, 3 CITTADELLA (PD)
✆ 049 9402434
Donna Irene
Osteria dal Capo
Specialità Pesce Chiuso il martedì
Via C. Marchesi, 34, CAMPAGNALUPIA (VE)
✆ 041 467238
Osteria Speroni
VICENZA & Provincia
Carni selezionate Chiuso il martedì
Via Roma, 10/e VIGONZA (PD)
✆ 049 625558
Locanda Chiuso il lunedì
Via Tito Speri, 38 CASSOLA (VI)
✆ 0424 521074
Carne alla griglia Pizzeria Chiuso lunedì e martedì
Via Calcatonega, 18 PRÀ D’ESTE (PD)
✆ 0429 99049
Ristorante Pizzeria Chiuso il martedì
Via Diaz, 134 ABANO TERME (PD)
✆ 049 810236
Specialità pizza bio km 0 Chiuso lunedì e martedì mattina
Via Gazzo, 2 ZOVENCEDO (VI)
✆ 0444 893290
Ristorante Pizzeria
Piazza Vittorio Emanuele II, 18 LOZZO ATESTINO (PD)
✆ 0429 94878
Ristorante Chiuso il mercoledì
Via Andronalecca MONTAGNANA (PD)
✆ 0429 800999
Caffé Snack & Drink Chiuso il giovedì
Via Chiesa, 3 S. PIETRO DI STRA (VE)
✆ 049 502102
Birra di produzione propria
Via Caselle, 87 MARSANGO DI CAMPO SAN MARTINO (PD)
✆ 049 552088
Osteria Al Canevon
Ristorante Pizzeria Chiuso martedì e lunedì a pranzo
Via Adriatica, 3 PADOVA (Ponte del Bassanello)
✆ 049 687500
Trattoria Alla Stella
Specialità pesce Chiuso la domenica
Via Sperone Speroni 36 PADOVA
✆ 049 8753370
Coffee & Drink
Viale Garibaldi, 7 VENEZIA MESTRE (VE)
✆ 041 615298
Via Franchetti, 78 San Trovaso TREVISO
✆ 0422 490037
Bassanello
Birreria red wine bar art room Chiuso il lunedì
Via S. Giorgio, 2 BASSANO DEL GRAPPA (VI)
✆ 0424 503510
Pizzeria Chiuso il lunedì
Via Euganea, 109 SELVAZZANO DENTRO (PD)
✆ 049 8055433
Trattoria Chiuso il mercoledì
Via S. G. da Verdara, 13 PADOVA
✆ 049 8719731
Caffetteria Snack Bar Chiuso la domenica
Via S. Lucia, 33 PADOVA
✆ 049 8760040
Vecchio Birraio
Ombre Rosse
Ottocento
Ristorante
Via D. Manin, 8/10 PADOVA
✆ 049 8360973
Mario e Mercedes
Cucina casalinga Chiuso domenica e lunedì mattina
Via Soncin, 45 (fronte DUOMO) PADOVA
✆ 049 663105
City
Chiuso il martedì sera
Viale Burchiellati, 48 TREVISO
✆ 0422 544877
Ristorante Enoteca Chiuso il lunedì
Vicolo Pontecorvo, 1 PADOVA
✆ 049 656852
Caffetteria Snack Bar Chiuso la domenica
Via Lisbona, 28/a PADOVA
✆ 049 2953610
Milano Cafè
El Sestin
Ristorante Chiuso il lunedì
Via Ca’ Onorai, 2 GALLIERA VENETA (PD)
✆ 049 5965020
Cucina casalinga Sempre aperto
Via Forno 26/e (fronte entrata ”SALATA”) TENCAROLA (PD)
✆ 049 5918151
Enoteca
Piazza Ferretto, 70/B
MESTRE (VE)
✆ 041 986100 www.alcalice.eu
Brasserie Houblon
dalleCINQUEdellaSERA
TREVISO & Provincia
Antica Ostaria al Cavallino Sempre aperto
Borgo Cavour, 52 TREVISO
✆ 0422 412801
Sottovoce
Hostaria Pizzeria Chiuso il lunedì
Via Ospedale, 34 MESTRE (VE)
✆ 041 989841
Casa Nova
Osteria Imbusà
Alle Piazze
Al Vigò
Barbeque
Barracuda
Dove Come Quando
Fedelino
Ristorante American Bar Chiuso la domenica
Riviera dei Mugnai, 11 PADOVA
✆ 049 660268 334 3265020
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Riviera dei Mugnai, 11 Padova
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UNOMAGAZINE 51
dalleCINQUEdellaSERA
Il Console
La Frutteria
Rooster House
La Fonderia
Speak Easy
Specialità pesce Chiuso il martedì e il sabato a pranzo
Via Roma, 4 SACCOLONGO (PD).
✆ 049 8016648
Ristorante Chiuso il lunedì
Via Montegrotto, 138 TORREGLIA (PD)
✆ 049 5212625
Restaurant Cafè
Via dell’Artigianato, 1 (Z.I.) SALETTO DI VIGODARZERE (PD)
✆ 345 8080052
Ristopub pizzeria
Via Vallarega, 23 LUVIGLIANO DI TORREGLIA (PD)
✆ 049 9903953
Jet Set
La Brenta Vecchia
Ristorante Chiuso il lunedì.
Via Maresana, 22/a SALETTO DI VIGODARZERE (PD)
✆ 049 8842167
La Bulesca
Ristorante Chiuso domenica e lunedì a pranzo.
Statale 11 PD - VI RUBANO (PD)
✆ 049 8975297
La Cova
Ristorante Chiuso il martedì
Via Calvi, 20 PADOVA
✆ 049 654312
Lago Smeraldo
Ristorante Pizzeria Chiuso il lunedì
Via Nazionale, 87 SOLESINO (PD)
✆ 0429 771010
La Montanella
Cucina locale e 300 tipi di vino Chiuso martedì sera
e mercoledì. Via Costa 33 ARQUÀ PETRARCA (PD)
✆ 0429 718200
La Kucina
Ristorante
Via Pitagora, 11/g RUBANO (PD)
✆ 049 635975
Lavìt
Ristorante Vineria Chiuso la domenica sera e lunedì
Via Provvidenza, 4 SARMEOLA DI RUBANO (PD)
✆ 049 630464
Locanda Alla Torre Chiuso il lunedì
Ristorante
Via Torre Rossa, 41 CAMPODORO (PD)
✆ 049 9065621
Pizzeria Savonarola
Specialità cucina casalinga Chiuso lunedì
Via Dei Savonarola 38 PADOVA
✆ 049 8759128
Visto&Piaciuto “Paste e verdure preparate
al momento”.
❄
“Da Ugo” il Melograno
Cucina veneta solo pesce Chiuso domenica sera e lunedì
Via Padova, 18 Tencarola di SELVAZZANO DENTRO (PD)
✆ 049 720363 Orari: 12,30/14,30 - 20,00/02
Visto&Piaciuto “Tradizione e sapori del mare in
un locale accogliente”.
Trattoria Arcella
Specialità pesce cucina chioggiotta Chiuso lunedì
Via Tiziano Aspetti, 100 PADOVA
✆ 049 603228 Orari: 12,30/14,30 - 20,00/23,00
Visto&Piaciuto “Menù completo di degustazione
pesce a soli euro 25,00”.
Dai Gemelli
Ristorante pizzeria Sempre aperto
Via Dondi dell’Orologio, 11/13 PADOVA ✆ 049 663450
Orari: 12/15 - 19/0,30 www.ristorantepizzeriadaigemelli.com
Visto&Piaciuto “Comodissimo per chi si trova
in centro”.
L’Orlando Furioso
RistoPub Pizzeria
Chiuso il lunedì
Via Sabbioni, 20 MONTEGROTTO TERME (PD)
✆ 049 8911284
Miravalle
Cucina veneta Chiuso lunedì sera e martedì.
Via Fontanelle, 5 ARQUÀ PETRARCA (PD).
✆ 0429 777255
Nostra Signora
Cucina Veneta Chiuso il lunedì
Via Romea 107/B LEGNARO (PD)
✆ 049 8830739
Pepe Nero
Locanda Ristorante
Chiuso la domenica
Via Guglielmo Marconi, 26 NOVENTA PADOVANA (PD)
✆ 049 8935572
Perdinci
Specialità pizza quadrata Chiuso il lunedì
Via C. Callegari, 43 PADOVA
✆ 049 604578 www.perdinci.it
Re di Mezzo
Ristopizza & Music
Via A. De Curtis, 16 DUE CARRARE (PD) (dietro “CINEPLEX”)
✆ 049 9125044
Ristorante Venezia
Ristorante
Via Venezia, 28 PADOVA (a 100 m. dalla FIERA)
✆ 049 8074920 www.ristorante-venezia.it
UNOMAGAZINE 52
Galletti alla brace
Via S. Breda 36/a LIMENA (PD) (a 100 m. dal “CINECITY”)
✆ 049 9815017
Ristorante Cafè Pizzeria Ethnic Food Sempre aperto
Piazza Repubblica 4 ABANO TERME (PD)
✆ 049 667446 www.speakeasy-abano.it
Terrazza Carducci
Cucina tradizionale Chiuso il mercoledi.
Via Carducci, 2/B PADOVA
✆ 049 8766183.
Vecchio Falconiere
Ristorante Chiuso il lunedì.
Via Umberto I, 31 PADOVA
✆ 049 656544
Via Palestro, 29
Ristorante Chiuso domenica e lunedì a pranzo
Via Palestro, 29 PADOVA.
✆ 049 8721636
Villa Vanna
Specialità pesce Chiuso il mercoledì
Via Pietro Bembo, 211 SALBORO (PD)
✆ 049 8011560
VENEZIA & Provincia
Al Fogher
Cucina tipica veneta Chiuso il mercoledì
Via Arzerini, 48/1 CAMPONOGARA (VE)
✆ 041 462140
Antico Pignolo
Ristorante
San Marco Calle Specchieri, 451 VENEZIA
✆ 041 5228123
Aspettando Godot
Pizzeria Chiuso lunedì, sabato e la domenica a pranzo
Via Unità, 4/a SPINEA (VE)
✆ 041 992920
Docks
Pizzeria
Viale Ancona, 18 MESTRE (VE)
✆ 041 5321892
Goha
Specialità pesce Chiuso il giovedì
Piazza della repubblica, 19 CAVARZERE (VE)
✆ 0426 311033 Orari: 10/14 - 18/02
Il Burchiello
Ristorante Chiuso il lunedì e il martedì sera
Via Venezia, 40 ORIAGO DI MIRA (VE)
✆ 041 472244
La Chiave
Chiuso il lunedì.
Via Brendole, 93 GAZZERA MESTRE VENEZIA
✆ 041 913475
Osteria del Nonno
Gusto e tradizione Chiuso il lunedì
Via Naviglio, 10 FIESSO D’ARTICO (VE)
✆ 049 9803141 www.osteriadelnonno.it
Pes.co
Ristorante Pizza Chiuso il lunedì
Via Triestina, 159, TESSERA (VE)
✆ 041 5416343
dalleCINQUEdellaSERA
Tabià
Ristorante e pizzeria Chiuso il lunedì
Via Terraglio, 114 TREVISO (località Le Grazie).
✆ 0422 491716
Restaurant lounge & show bar Chiuso martedì
Via Colombara, 211 MALCONTENTA (VE)
Vineria Ristorante Enoteca Sempre aperto
Viale Italia, 196 CONEGLIANO (TV)
✆ 0438 31379
Tantra Cafè
Trattoria 81
Specialità Pesce Chiuso il lunedì
Riviera Bosco Piccolo, 84/i ORIAGO DI MIRA (VE)
✆ 041 5631799
Villa Ducale
Hotel e Ristorante
Via Martiri della Libertà, 75 DOLO (VE)
✆ 041 5608020 www.villaducale.it
Vecia Brenta
Hotel e Ristorante
Via Nazionale, 403 MIRA PORTE (VE)
✆ 041 420114 www.veciabrenta.com
Villa Momi’s
Specialità pesce Chiuso il lunedì
Località Santa Maria, 38 CAVARZERE (VE)
✆ 0426 53538 (Orari: 12/14,30 19,30/01) www.villamomis.it
TREVISO & Provincia
All’Antica Torre
Ristorante Chiuso domenica e lunedì
Via Inferiore, 55 TREVISO
✆ 0422 583694
Asha
Eating Club
Via Fonderia, 35 TREVISO
✆ 0422 1835955
Gioia
Specialità Pesce e Carne Argentina Sempre aperto
Viale Italia, 194/A CONEGLIANO
✆ 348 8042104
Jadore
Mandrillo
Ristorante Pizzeria Chiuso il lunedì
Via Vittorio Veneto, 77 ANGUILLARA VENETA (PD)
✆ 049 9520443
Sushi Restaurant & Cocktail Bar Chiuso il lunedì
Via Riva del Grappa, 24 CITTADELLA (PD)
✆ 347 6942377
Puro Gusto
Villa Foscarini Cornaro
Ristorante la Cantinaccia Pizzeria Birmana Sempre aperto
Via Palazzi, 10 GORGO AL MONTICANO (TV)
✆ 0422 208012
VICENZA & Provincia
Ai Sette Santi
Ristorante Pizzeria Chiuso il lunedì
Piazzale della Vittoria, 7 Monte Berico VICENZA
✆ 0444 235470
Al Pioppeto
Ristorante Chiuso il martedì
Via San G. Barbarigo, 13 ROMANO D’EZZELINO (VI)
✆ 0424 570502
Jaipur Samrat
L’Albera di Zeus
Ristorante Pizzeria Carne alla griglia Sempre aperto
Via Terraglio 249 PREGANZIOL (TV)
✆ 0422 1721856 345 3011535 348 2627718
Visto&Piaciuto “L' Albera di Zeus ora è anche
pizza senza glutine!”.
Cafè Due Pomi
Buffet e musica Chiuso il lunedì
Piazza Monte di Pietà, 13 TREVISO
✆ 338 9255687
Visto&Piaciuto “Accogliente, ottimo cibo e vasto
assortimento bar”. (Paolo, 50 anni, barman)
Al Ponte
Ristorante Pizzeria Chiuso il martedì
Via Roma, 151 ROSSANO VENETO (VI).
✆ 0424 540057
Cucina Etnica
Bomboi
PADOVA & Provincia
Gran Caffè Garibaldi
Churrascaria Aperto 7 giorni su 7
Via Rismondo, 2/f PADOVA
✆ 049 772388 www.bomboi.it
Ristorante Bar Gelateria
Piazza dei Signori VICENZA
✆ 0444 544147
Buddha
La Cantina
Cucina indiana Aperto 7 giorni su 7
Via Giotto, 31 PADOVA
✆ 049 8789308
Trattoria Enoteca Chiuso la domenica.
Viale Verona, 12 VICENZA
✆ 0444 549806
La Casa dei Gelsi
El Agave
Ristorante Chiuso il martedì.
Statale Padova Bassano CUSINATI DI ROSÀ (VI)
✆ 0424 561754
Ristorante mexicano Chiuso il lunedì
Via Altichiero,27 PADOVA
✆ 049 619305
Ristorante Chiuso il martedì
Via Palestro, 8 TREVISO.
✆ 0422 541243
Pizze moolto speciali Chiuso il lunedì
Via Cartiera, 62/a ROSSANO VENETO (VI)
✆ 0424 848453
Cucina Spagnola Aperto tutte le sere.
Via Scapacchiò, 49 SELVAZZANO DENTRO (PD)
✆ 049 8055635 - ✆ 348 9154233
Vintage Restaurant Store Sempre aperto
Via Risorgimento, 10 - TREVISO
✆ 0422 580229
Hosteristorante Chiuso domenica e lunedì mezzogiorno
Via Montello, 3 MAROSTICA (VI)
✆ 0424 471214
Hosteria Antica Contrada delle Due Torri
Madam
La Pace
Cuori
Mille Vini, Una Cucina
El Medievolo
Gandhi
Cucina indiana
Via Cavallotti, 28 PADOVA
✆ 049 687840
Cucina tipica Indiana
Via T. Aspetti, 51 PADOVA
✆ 049 603795
Kirin
Cucina Giapponese Chiuso il lunedì.
Via G. Reni, 81 PADOVA
✆ 049 8647116
La Stube
Wok of Padua
Performance Restaurant Aperto 7 giorni su 7
Via Montà, 49/3 PADOVA
✆ 049 714481
Wok-Sushi
Cucina Giapponese e cinese Aperto 7 giorni su 7
S.S. del Santo, 82 CADONEGHE (PD)
✆ 049 8876618
Zeus
Cucina greca e mediterranea
Via Noventana, 107 NOVENTA PADOVANA (PD)
✆ 049 8930872 www.zeusdoc.it
VICENZA & Provincia
Hot Cactus Café
Cucina Tirolese Chiuso il giovedì
Via Tito Livio, 4 ABANO TERME (PD)
✆ 049 8611020
Cucina messicana Chiuso il lunedì
Viale della Pace, 318 VICENZA
✆ 0444 500302
Sushi Restaurant Chiuso il lunedì
Via Raggio di Sole, 45 PADOVA
✆ 049 8713290
Cucina messicana Chiuso il lunedì
Via G. Lanza, 84 VICENZA
✆ 0444 570311
Masa
Momà
Pesce crudo e cucina etnica
Vicolo Ognissanti, 83 PADOVA
✆ 049 8073845
Posada de la Mision
Cucina messicana Chiuso il martedì
Via N. Sauro, 16 PADOVA (laterale Piazza dei Signori)
✆ 049 8756498
Raj Darbar
La Cueva
Cucina Giapponese
Via Marzia, 92 ABANO TERME (PD)
✆ 049 8668829
Cineplex Dream Park
Strada Battaglia DUE CARRARE (PD)
✆ 049 9125999. www.cineplex.it
Porto Astra
Via S. Maria Assunta, 20 (località Guizza) PADOVA
✆ 049 680057. www.portoastra.it
Shyva
TREVISO & Provincia
Live Music & Dance Aperto giovedì,venerdì e sabato
Via Vespucci (presso Grand Hotel Trieste & Victoria)
ABANO TERME (PD)
✆ 049 8665100 (Orari: 21/02)
Cucina Vegetariana Chiuso lunedì sera e martedì.
Via Archimede, 2 DOSSON DI CASIER (TV).
✆ 0422 3802246
Villa Italia
Ristorante Locanda Aperto 7 giorni su 7.
Via S. Marco, 51 PADOVA
✆ 049 8077520 (Orari: 08/24) (American Bar)
Cucina indiana Solo venerdì e sabato su prenotazione.
Via S. Giorgio BASSANO DEL GRAPPA (VI)
✆ 0424 50000
Simposio
Wok-Sushi
Crudo&Sushi Restaurant Chiuso il lunedì
Viale della Repubblica, 245/C TREVISO
✆ 0422 307462
Tokyo Sushi
Via Aspetti, 21 PADOVA.
✆ 049 604078. www.multiastra.it
PADOVA & Provincia
Cucina mediorientale Chiuso il lunedì
Via Frà Paolo Sarpi, 116 PADOVA
✆ 049 8715116
Cucina Brasiliana
Via Fornace, 25 MONTEGROTTO TERME (PD
✆ 049 8910022
Multisala Astra
Locali Notturni
Cucina Giapponese e cinese Aperto 7 giorni su 7
Via Europa, 21 PREGANZIOL (TV)
✆ 0422 330006
Vaca & Boi
PADOVA & Provincia
Tangenziale Limena uscita “zona industriale ovest” LIMENA (PD)
✆ 049 7663400 www.cinecity.it
Ristorante Indiano
Via Turazzza, 27 PADOVA
✆ 049 2021451 338 7214122
Sahara
Multisala
Cinecity
Yu
Acai
Cucina Brasiliana Chiuso il lunedì e il martedì.
Via G. Mazzini, 90 DOLO (VE)
✆ 333 8924393
GourmIndia
Cucina indiana
Via Forte Marghera, 129 MESTRE (VE)
✆ 041 951718
La Acoves Italia srl proprietaria ed editrice del periodico UNO
reg. trib. PD n° 775/1983 comunica che intende diffondere
messaggi politici elettorali a pagamento per le prossime elezioni amministrative comunali e provinciali nelle forme
ammesse dalla legge 22 febbraio 2000, n° 28. A tal fine gli
interessati possono telefonare al n° 049 776422 oppure inviare una mail all’indirizzo [email protected].
Il documento analitico di autoregolamentazione è consultabile dagli interessati
presso l’indirizzo della Redazione in via Papa Giovanni Paolo I, 11 Campodoro (Pd).
Victoria Club
VICENZA & Provincia
La Corte degli Aranci
Discoteca Dinner&Dance Aperto mercoledì, venerdì e sabato
Via San Fermo, 58 MARANO VICENTINO (VI)
✆ 0445 560981 (Orari: 18/02) www.cortedegliaranci.it
Shindy Club & Shyvaa
VENEZIA & Provincia
Comunicato Preventivo
Via Aureliana, 28 Montegrotto Terme (PD)
Tel. 049 2139614 - Chiuso il giovedì
UNOMAGAZINE 54
dalleCINQUEdellaSERA
Discoteca e Cucina etnica Aperto venerdì e sabato
Contrà San Giorgio 140 BASSANO DEL GRAPPA (VI)
✆ 0424 500000 (Orari: 21/04) www.shindy.it
VENEZIA & Provincia
Molocinque
Dinner&dance Cocktail Bar Discoteca
Aperto: Risto dal lunedì al venerdì Risto/Disco nel week end
Via Dell’Elettricita, 8 MARGHERA VENEZIA (VE)
✆ 0421 371648 www.molocinque.it
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UNOMAGAZINE 55
O A ST R I & DISASTRI
A ST R I & DISASTRI O
Amore che viene amore che vai
ArieteFUOCOToroTERRAGemelliARIACancroACQUALeoneFUOCOVergineTERRABilanciaARIAScorpioneACQUASagittarioFUOCOCapricornoTERRAAcquarioARIAPesciACQUA
ARIETE
TORO
GEMELLI
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LEONE
VERGINE
TENERONI O DURI DI DURAZZO?
TENERONI O DURI DI DURAZZO?
TENERONI O DURI DI DURAZZO?
TENERONI O DURI DI DURAZZO?
TENERONI O DURI DI DURAZZO?
TENERONI O DURI DI DURAZZO?
Gli Ariete quando si trovano
davanti a una conquista, non si
fermano a pensare, si buttano!
Spesso senza riflettere. Non indugiano quindi in tenerezze o corteggiamenti,
né prima né dopo la conquista. Diciamo
poi che non hanno una grande costanza
ma spesso sulla lunga distanza cedono se
la persona a cui mirano non da segni di
resa. Un partner dell’Ariete non è certo un
tipo sofisticato e, anzi, talvolta è un po’
“ruspante”.
Ecco un tenerone che gira intorno
all’oggetto del suo desiderio, lo
circuisce, lo coinvolge. Il nativo del
Toro usa modi pacati e gentilezze, non va
dritto all’obiettivo e, prima di esporsi, preferisce essere sicuro del cedimento del
futuro partner. Si esprimono teneramente,
almeno all’inizio, ma poi diventano padroni assoluti della relazione e cercano di
dominare sul partner. Mirano al possesso
del nuovo amore.
I gemelli sono un po’ freddini e
cerebrali. Non amano le smancerie. Il problema è che si innamorano e si disinnamorano con la velocità della luce. Nonostante ciò, nel partner cercano sicurezza e pretendono molte
attenzioni, fingendo amabilmente con se
stessi e gli altri, naturalmente, di fare
altrettanto. La fedeltà non rientra nei loro
canoni, gli stimoli sì; e li cercano spesso in
luoghi lontano dalle abitudini quotidiane.
Ecco i teneroni dello zodiaco. Non
prendono in considerazione la possibilità che a volte è “meglio soli…
che male accompagnati”. La loro
fame d’amore li porta a dare e pretendere il massimo, soprattutto
per la sicurezza affettiva che cercano. Non pensate però che il nativo Cancro
sia il portatore della bandiera della fedeltà,
anzi è proprio per la sua fame d’amore che
vi tradirà, quando meno ve l’aspettate.
I re della foresta anche quando si
tratta di un semplice flirt, si gettano generosamente sulla eventuale
“preda” riempiendola di attenzioni, a volte stupefacenti, ma sempre con signorilità. Ma la loro affettività, si sviluppa più tardi, è intensa e
costante, anche se nel tempo si affievolisce, sconfinando nell’indifferenza, fino ad
arrivare a trascurare il partner a favore di
scelte pratiche di carriera o di altri interessi.
Difficilmente si coinvolgono in
amori pressanti, perché la libertà
d’azione e le mire sociali, li conducono verso alternative altrettanto
gratificanti. Non raramente sacrificano i
sentimenti alla carriera e alle ambizioni.
Nonostante ciò, sono degli ottimi partner
per chiunque, in ogni campo affettivo e
non soltanto del puro amore. Più che alle
tenerezze sono inclini a prendersi cura dell’amato in altro modo, per esempio facendo fronte alle sue esigenze pratiche.
COME MOLLARLI O FARSI MOLLARE
COME MOLLARLI O FARSI MOLLARE
COME MOLLARLI O FARSI MOLLARE
Usate l’arma infallibile della
“noia”. Dimostratevi assonnati,
assenti alle sue advances, sbadigliate abbondantemente e, quando vi parla, concentratevi su altre
attività. Se non basta, colpiteli nell’amor
proprio. Criticate il loro modo di esprimersi e di pensare. Obbligatelo ad andare
piano, imponetegli ritmi ordinati e tranquilli, fategli rispettare i tempi e le forme.
Prima di tutto smettete di lasciarvi
guidare e cercate di imporre la
vostra volontà, e poi suscitate la
sua gelosia in presenza di estranei.
Sostituite i romantici pranzi con qualche
panino consumato in fretta in uno squallido fast food, poi obbligatelo a frequentare gente diversa tutte le sere e tenetelo
alzato fino a tardi.
Non lasciate passare nemmeno un
solo ritardo o una piccola bugia.
Interrogateli
minuziosamente,
chiedete il resoconto dettagliato
di ogni azione e criticateli continuamente per ogni scelta. Siate
noiosi e petulanti, vedrete che mentre vi
voltate un attimo, loro sono già fuori
dalla porta.
COME MOLLARLI O FARSI MOLLARE
COME MOLLARLI O FARSI MOLLARE
COME MOLLARLI O FARSI MOLLARE
Pretendete di fare vita sociale,
portatelo nei locali più affollati e
rumorosi e lasciatelo solo in mezzo
a tante persone senza dirgli dove
andate. Confessategli che le cenette al
lume di candela vi facevano schifo, soprattutto quelle a casa di sua madre. Staccate
il telefono, non fatevi trovare. Dovete
togliergli tutto quello che gli dà sicurezza.
Non servono tattiche particolari,
ricordatevi quanto sono orgogliosi e pieni di sé, infatti solitamente basta una dichiarazione chiara
e precisa, per fargli dimenticare
la vostra esistenza. Nel discorso
d’addio abbiate cura di precisare quanto
lo trovate pomposo e ridicolo, per tutte le
arie che si dà.
Mettetegli in disordine una delle
sue collezioni, oppure fate sparire
qualcuno dei suoi attrezzi per il
bricolage. Chiedetegli di pagare alcune
spese che sono soltanto vostre, portatelo
in ristoranti costosi e lasciate pagare a lui.
Non dategli modo di prendersi cura di voi.
Si sentirà scosso nei suoi schemi mentali e
se ne andrà.
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O A ST R I & DISASTRI
A ST R I & DISASTRI O
Amore che viene amore che vai
ArieteFUOCOToroTERRAGemelliARIACancroACQUALeoneFUOCOVergineTERRABilanciaARIAScorpioneACQUASagittarioFUOCOCapricornoTERRAAcquarioARIAPesciACQUA
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI
TENERONI O DURI DI DURAZZO?
TENERONI O DURI DI DURAZZO?
TENERONI O DURI DI DURAZZO?
TENERONI O DURI DI DURAZZO?
TENERONI O DURI DI DURAZZO?
TENERONI O DURI DI DURAZZO?
La Bilancia è il segno che maggiormente ha bisogno di stare in coppia e che fa della stessa uno dei
suoi maggiori obiettivi nella vita.
Questo non fa però del Bilancia un romantico ma, piuttosto, un esteta che cerca
anche nell’affettività un lato esteriore bello
da vedere. Perciò non sarà particolarmente tenero, ma vi amerà in modo un po’
distaccato, facendovi cadere quasi dall’alto
il suo amore.
Anche se questo segno viene associato al sesso, in realtà il nativo
non vive la sfera affettiva esclusivamente per questo. Il sesso, infatti, è
solo lo stimolo iniziale di una relazione che
deve essere per forza ricca di ben altre
qualità. È vero che assume atteggiamenti
da duro o da dura, ma in realtà ha fame
d’amore vero. Se trova il partner “giusto”,
non da importanza al piano fisico, ma a
una serie di valori che ritiene irrinunciabili.
Sono dei generosi in generale e,
quindi, lo sono anche con il parter
dal punto di vista delle attenzioni
e delle tenerezze che gli dedicano.
Il rovescio della medaglia è che sono dei
veri e propri amanti del rischio, anche in
campo sentimentale, per questo non
sanno cosa sia la fedeltà. Del resto è uno
dei segni che maggiormente riesce a tratte piacere dalla vita. Decisamente poco
adatti a chi ama la tranquillità affettiva.
Possono vincere l’oscar dei meno
teneri e, sentimentalmente, meno
espansivi dello zodiaco. Distaccati
emotivamente e molto controllati in ogni
loro espressione, mai concederebbero agli
altri la facoltà di capire quanta insicurezza
alberga nel loro animo, quindi rivestono il
ruolo di duri e, anche se sono donne, non
sfuggono alla regola. Infine, non accetterebbero mai di perdere o di non avere il
controllo emotivo sulle situazioni.
Quando si innamorano, amano con
pacatezza e distacco, portati verso
il tutto e l’universale, piuttosto
che l’individuale. Ciò che colpisce in
questi, apparentemente distaccati, soggetti astrologici è che, in realtà, sono affabili,
pieni di premure, attenti e sensibili alle esigenze del partner. Sono capaci di condividere e di farsi carico dei suoi problemi fino
a risolverli con una grande generosità,
tutta acquariana.
La vita affettiva riveste il ruolo più
importante della loro esistenza.
Sono quindi dei “teneroni” senza
mezzi termini. Hanno bisogno di dare e
ricevere particolari attenzioni affettive, nel
caldo abbraccio di amori profondi, che
vivono con continuità, ma anche con relazioni fugaci. Amano essere utili e servizievoli, soprattutto quando sono in colpa,
compensando così le loro mancanze nei
vostri confronti, donandovi più di quanto vi
sareste aspettati e forse, anche, meritato.
COME MOLLARLI O FARSI MOLLARE
COME MOLLARLI O FARSI MOLLARE
COME MOLLARLI O FARSI MOLLARE
COME MOLLARLI O FARSI MOLLARE
COME MOLLARLI O FARSI MOLLARE
COME MOLLARLI O FARSI MOLLARE
Assumete l’aria più sciatta possibile e trascurate in modo imperdonabile il vostro modo di vestire.
Create ogni occasione per inscenare furibonde litigate, durante le quali dovrete
alzare la voce almeno di qualche ottava.
Sappiate però che, prima di ogni decisione, hanno bisogno di tempo e che il loro
grado di sopportazione è piuttosto elevato. Sappiatevi regolare di conseguenza.
Chiudere una storia con uno
Scorpione può essere complicato e
talvolta pericoloso. Con prudenza eliminate tenerezze e affettuosità e iniziate
una piagnucolosa sequela di lamentele.
Fate notare ai nativi tutti gli errori che
commettono a causa della propria irruenza. Negate loro, a tempo indeterminato,
ogni approccio intimo, in mancanza di
contatto fisico non esiteranno a tradirvi, e
così avrete la scusa per lasciarli.
Assumete un’aria dispotica e prepotente, impeditegli qualsiasi
progetto di viaggio. Ostacolate poi
ogni sua minima avventura e portatelo in
ambienti noiosi, poco divertenti con la
presenza delle solite persone noiose.
Evitate i film d’avventura, scegliete il più
sonnolento concerto da camera.
Insomma limitate il suo spazio vitale e
scapperà, letteralmente, a gambe levate.
Se lo sceglie lui, di solito, se ne va
senza lagne e piagnistei, ma con
fredda dignità. Il grosso problema è che
non è facile farlo stancare. Dovete passare
dalla serietà al disimpegno: prenderlo in giro
continuamente, offenderlo e nel farlo coinvolgere anche la sua famiglia. Fategli fare
tardi la notte e, soprattutto, fategli spendere più del dovuto per inutili sciocchezze e
vedrete che presto se ne andrà sdegnato.
Ancora prima che emettiate un
evidente segnale, lui ha già subodorato che aria tira. Così, mentre voi
ancora non sapete quale tecnica adottare o come dirglielo, di solito lui è già partito per altri lidi. Qualora vi capitasse di
incontrare un nativo caparbio, dovete
cercare di diventare dei pantofolai, rifiutatevi di uscire e andate a dormire presto,
obbligandolo a seguirvi.
Non sono mai loro ad andarsene e,
se volete tornare liberi, dovete per
forza affondare la lama del coltello nel loro tenero cuore. Trascurateli,
lasciateli molto soli, guardateli con aria di
compatimento e rimproverateli ogni volta
che aprono bocca. Da masochisti quali
sono potrebbero resistere allora ditegli a
chiare lettere che non avete più intenzione
di dover pensare ed agire per due.
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