Cer329_seconda parte

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dossier
cer
Cersaie 2011
cerDOSSIER
cersaie,
palco mondiale della ceramica
Foto Conelli
di Valentina Pellati
Emma Marcegaglia
36 CER settembre/ottobre 2011
Cinque giorni all’insegna
dell’eccellenza, tra archistar,
maestri del design, politici e giornalisti. La 29a edizione di Cersaie 2011 è
stata inaugurata con Vivere l’Evoluzione del mercato, il convegno introdotto dal presidente di BolognaFiere
Duccio Campagnoli, a cui ha portato i saluti il presidente della Regione
Emilia-Romagna Vasco Errani e che
è stato moderato dal direttore de Il
Sole 24 Ore Roberto Napoletano. Al
centro dell’evoluzione del mercato,
secondo il presidente di Confindustria
Ceramica Franco Manfredini, c’è il
fenomeno della globalizzazione, “processo che ha fatto emergere economie
che fino a pochi anni fa erano considerate del terzo mondo e che oggi
fanno da traino all’economia globale. L’asticella della competizione si
alza e noi dobbiamo essere più bravi,
ma servono regole uguali per tutti
e che tutti le rispettino”. In questo
quadro, secondo Manfredini, quello
europeo è un processo necessario, che
accompagna l’evoluzione dei mercati:
“L’Europa è la cornice di riferimento
per le imprese, così
come l’Euro deve
essere sostenuto da
tutti gli stati membri, perchè base
fondamentale per
difendere le nostre
aziende ed i nostri
Stati”. Centrale per il
futuro del mercato,
secondo l’economista
Jacques Attali, è il
discorso delle rego-
le: “Siamo sull’orlo del precipizio, a
un passo dalla caduta. Pur essendo
in un momento di potenziale grande
crescita, non c’è mercato sostenibile
senza leggi e senza ordine. Cosa significa infatti globalizzazione se non è
accompagnata dalla globalizzazione
delle leggi: la crisi è iniziata per questo. È stato rinviato il problema, in
attesa che arrivasse una soluzione, e
così è aumentato il debito pubblico:
l’Europa non sopravviverà senza un
budget federale e se non verrà realizzato uno Stato europeo”. La presidente
di Confindustria Emma Marcegaglia,
commentando l’attuale situazione
economica italiana, ha affermato che
“è inaccettabile ciò che sta accadendo
al Paese perché questo è un Paese
serio: qui ci sono imprenditori che
conquistano il mondo e che tengono su questo Paese. Qui c’è una cultura del lavoro unica. Vuol dire che
l’Italia ce la può fare. Sono settimane
– ha proseguito Emma Marcegaglia –
che continuo a dire che non c’è più
tempo: o si fanno gli interventi necessari, anche impopolari, o il Governo deve prenderne atto. Noi come
Confindustria continueremo a dire
la verità, con voce ferma, autonoma,
consapevole”.
Secondo appuntamento istituzionale,
sempre nella prima giornata, è stata
la Conferenza Stampa Internazionale Ceramics of Italy, moderata da
dal direttore generale di Confindustria
Ceramica Armando Cafiero alla quale
hanno preso parte 180 operarori
dell’informazione provenienti da tutto
il mondo. “L’Italia è leader mondiale
nelle esportazioni, grazie all’innova-
Foto Conelli
cerDOSSIER
Barbara Jahn-Rösel
Foto Busani
zione che consente di realizzare un
prodotto che trova sempre applicazioni nuove” ha esordito Franco Manfredini, che poi ha ricordato le quote del
commercio internazionale, le previsioni 2011 per il settore italiano, la dinamica fortemente positiva degli investimenti in nuove tecnologie. È poi
intervenuto Vittorio Borelli, presidente
della Commissione Attività Promozionali
e Fiere, che ha illustrato gli straordinari numeri di Cersaie 2011 spiegando
le strategie poste in essere dall’industria italiana nei vari continenti e con
i vari strumenti. La situazione dell’arredobagno è stata illustrata dal Gianluca Marvelli, presidente di Assobagno:
visibilità alla qualità e
alla capacità d’innovaLazzaro Menasce
zione della nostra industria ceramica. Il nostro
compito è stare vicino
alle imprese e favorire
lo sviluppo di un nuovo
modo di costruire, che fa
della sostenibilità la sua
linea guida”. Al termine
si è tenuta la cerimonia
di premiazione del CeraMaria Chichagova
Marlene E Van Rooyen
mics of Italy Journalism
Award che, giunto alla
“Si tratta di un mercato rilevante: 2,6 sua XV edizione, ha visto prevalere la
miliardi di euro nel 2010. È stato un giornalista sud-africana Marlene E van
periodo impegnativo, ma si è registra- Rooyen, direttore editoriale della testata
ta una crescita del 0,70%, piccola ma Walls & Roof in Africa, che si è aggiumigliore di altri comparti del settore dicata l’importante riconoscimento
“casa”. Le vendite si sono sviluppa- grazie all’articolo International trends at
te in Europa soprattutto nel mercato the 2010 tile exhibition “Per avere illufrancese, tedesco e polacco. Nei nuovi strato attraverso un ricco corredo fotomercati, la Cina (+26,7%) ha avuto grafico le tendenze per le piastrelle e
un incremento considerevole, come mosaici ceramici visti a Cersaie 2010.
anche l’Arabia Saudita (23,5%)”. Le Di rilievo la disamina sui fattori ecoconclusioni sono state fatte da Gian nomici ed ambientali alla base delle
Carlo Muzzarelli, assessore alle Atti- moderne produzioni italiane”.
vità produttive e Green Economy della Tre le menzioni d’onore che la giuria,
Regione Emilia-Romagna, che ha ricor- guidata da Vittorio Borelli, e compodato come “l’obiettivo di Cersaie non sta da Giorgio Costa (il Sole 24 Ore),
è solo fare tanti affari, ma anche dare Livio Salvadori (Casabella) e Andrea
Heraclia Pavimenti (Venezia)
Mattout Carrelage (Francia)
Teunissen & Becking b.v. (Olanda)
WABO GmbH (Germania)
2011 settembre/ottobre CER 37
cerDOSSIER
colour inside
ITALY: COLORITALIA S.R.L.
TEL: +39 0536 845220 FAX: +39 0536 845412
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ITALY: WANXING ITALIA S.R.L.
TEL: +39 0536 921841 FAX: +39 0536 921839
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SPAIN: WANXING EURO S.L.
TEL: +34 964 776448 FAX : +34 964 604795
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MEXICO: WANXING MEXICO S.A. DE C.V.
TEL: +52 81 15201151-2 FAX: +52 81 15201153
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CHINA: GUANGDONG WANXING INORGANIC DYESTUFF CO., LTD
TEL: +86 757 85667195 FAX: +86 757 85626216
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TURKEY-FREE ZONE: WANXING AVRASYA LTD
TEL: +90 216 3881732 FAX: +90 216 3889185
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TAIWAN: EVER GOOD INDUSTRIAL CO., LTD
TEL: +886 2 29749010 FAX: +886 2 29741250
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VIETNAM: WANXING VIETNAM CO., LTD
TEL: +84 650 3737859 FAX: +84 650 3737860
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INDONESIA: PT.WANXING INDONESIA
TEL: +62 21 89841157 FAX: +62 21 89841156
[email protected]
Foto Busani
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Ceramica Catalano
Ceramiche Mutina
Idea Group
Novoceram
Gruppo Serenissima Cir
Serri (Cer Magazine International), ha
consegnato: a Barbara Jahn-Rösel di
Architektur & Bau Forum (Austria),
a Lazzaro Menasce, direttore editoriale di Tile Brasil (Brasile) e a Maria
Chichagova, Brand Editor di 100%
Kitchens & Bathrooms (Russia).
Durante la Serata Cersaie di mercoledì 21 settembre sono stati invece
assegnati i Confindustria Ceramica
Distributor Award 2011, ai distributori che meglio si sono comportati con
l’industria ceramica italiana. Per l’Italia è stata insignita l’azienda veneziana Heraclia Pavimenti, per la Francia
Mattout Carrelage, con sede a Marseille, per la Germania Wabo Fliesenfachhandel di Langenfeld e per l’Olanda
Teunissen & Becking Bv, con sede ad
Almelo. Durante lo stesso incontro si
è tenuta anche la consegna di sei Cer-
Foto Conelli
Antonio Lupi Design
Florim Ceramiche
saie Awards 2011 riservati ai migliori
stand allestiti in fiera ed assegnati dalla
giuria, composta dal direttore della
rivista Casamica Silvia Robertazzi, dal
direttore di Ottagono Aldo Colonetti e dall’architetto Franco Origoni. I
vincitori sono: Antonio Lupi, Catalano, Idea Group, Novoceram, Mutina
e Serenissima Cir, mentre un premio
speciale è stato assegnato allo stand
di Florim Ceramiche da parte di BolognaFiere.
Un evento la cui importanza mondiale
è nei numeri: 965 espositori provenienti da 31 paesi (265 quelli esteri) che sono stati visitati da 81.552
operatori, dove risulta in crescita la
componente estera (25.155; +0,8%),
mentre sconta un calo quella nazionale (56.397; -3,3%), colpita dalle
note difficoltà del settore domestico
delle costruzioni. Un valore che sale a
113.165 se si considerano le presenze
effettive, in crescita del +0,8% rispetto
al 2010. Anche l’informazione è stata
ben rappresentata a Cersaie 2011: 703
sono stati gli operatori dell’informazione, dei quali 248 esteri.
[email protected]
2011 settembre/ottobre CER 39
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abitare l’architettura:
Kuma, Sejima, Sinclair, RPBW
Foto Conelli
di Maria Teresa Rubbiani
Kengo Kuma
40 CER settembre/ottobre 2011
Le archistar al centro di
“Costruire, Abitare, Pensare”,
la rassegna di Cersaie che anche
quest’anno ha visto la presenza di
maestri dell’architettura internazionali, da Kengo Kuma a Kazujo Sejima,
fino al “costruire socialmente utile”
di Cameron Sinclair ed ai “progetti
newyorkesi” del RPBW.
Ad aprire il programma culturale è
stato Franco Manfredini, presidente di Confindustria Ceramica, che ha
sottolineato quanto il mondo della
ceramica sia
sempre più vicino al mondo
dell’architettura.
“Grazie all’innovazione c’è stata
un’evoluzione
che ha portato
la ceramica per
l’edilizia ad essere utilizzata in
vari ambienti e
a colloquiare in
modo sempre
più stretto con
l’architettura”,
ha spiegato.
Così, il potere dei luoghi è diventato protagonista del Salone con il maestro Kengo
Kuma (www.kkaa.co.jp), autore di
alcune tra le opere più importanti
e ardite realizzate sul suolo giapponese e non solo. Nei suoi progetti
la perenne sfida dell’uomo nel dare
un senso ai luoghi, adattarsi a loro,
sfruttandone e allo stesso tempo
domarne il potere. Filo conduttore,
per un’artista che sta seguendo gran-
diosi progetti tra Cina ed Europa, il
“vuoto”, che entra a far parte a pieno
titolo dell’architettura, al pari degli
altri materiali da costruzione.
Presentato da Francesco Dal Co,
architetto e professore di storia dell’architettura alla IUAV di Venezia, Kuma
ha introdotto il pubblico alla sua
poetica raccontando le sue opere
più significative, dal progetto Water/
Glass House di Shizuoka, che ha
avuto origine da una piccola scatola
di legno, alla Lotus House, realizzata
con materiali leggeri e trasparenti,
fino alla Ceramic Cloud.
A chiusura del suo intervento, l’architetto ha spiegato cos’è “il potere del luogo” illustrando il progetto
per il Museo di Hiroshige Utagawa.
“La struttura si trova all’interno di
un villaggio, alle spalle del quale ci
sono la montagna e un tempio. Ho
progettato il museo come se fosse
la porta della montagna, perché nel
XX secolo le persone hanno cominciato a dimenticarla. Chiunque vada
al museo si trova quindi di fronte
alla montagna e al tempio. I materiali
utilizzati sono carta di riso, pietra e
legno delle zone intorno: i carpentieri pensano che quello migliore per
la costruzione provenga dagli alberi
dietro al villaggio”.
Il secondo appuntamento del programma culturale è stato scandito
dalla lectio magistralis di Kazuyo Sejima (www.sanaa.co.jp), protagonista
assoluta dell’architettura nipponica,
tra innovazione e tradizione millenaria, che ha illustrato i progetti più
importanti realizzati in Giappone,
Europa e Stati Uniti.
Foto Conelli
cerDOSSIER
L’evento, aperto da Alfonso Panzani,
presidente della Commissione Ricerca e
Innovazione Tecnologica di Confindustria Ceramica, è stato introdotto da
Fulvio Irace, architetto e professore di
storia dell’architettura al Politecnico di
Milano.
Se l’artista è come appare, minuta,
fragile, quasi sospesa nello spazio,
allo stesso modo la sua architettura
non ha nulla da nascondere e gioca
con la trasparenza, l’immateriale, la
relazione tra il dentro e il fuori. Il
risultato sono opere di grande impatto e di fascino unico, capaci di stregare il mondo intero.
“Fin dall’inizio della mia carriera mi
sono interessata al collegamento tra
interno ed esterno”, ha spiegato l’architetto, presentando progetti quali
il 21st Century Museum of Contemporary Art di Kanazawa ed il New
Museum of Contemporary Art di New
York, “Non un volume chiuso, come
di solito sono le
gallerie d’arte, ma
una struttura veramente aperta, dove
i visitatori, grazie a
terrazze ed affacci,
possono ammirare
la città che, a sua
volta, può vedere cosa accade all’interno”. Di grande interesse anche
il progetto del Politecnico federale
dell’Università di Losanna, “L’obiettivo – ha sottolineato – era creare
un luogo d’incontro per gli studenti.
Abbiamo realizzato un edificio di un
solo piano, con pavimento e soffitto
ondulati dove, in un punto, non si ha
l’impressione di essere in un grande
spazio unico”.
Durante l’incontro, la vincitrice del
Premio Pritzker 2010, ha poi espresso la sua meraviglia per la città di
Bologna: “è incantevole, mentre passeggiavo mi sembrava di camminare
all’interno di un teatro, quasi si potessero inscenare spettacoli e rappresentazioni in ogni angolo”.
Dopo il focus dedicato al Giappone,
una sferzata di energia creativa e progettuale ha attraversato Cersaie: merito di Cameron Sinclair (www.cameronsinclair.com), co-fondatore dell’organizzazione Architecture for Humanity,
nata per sviluppare soluzioni architettoniche e di design per crisi umanitarie ed offrire, senza
scopo di lucro, servizi di
progettazione a comunità bisognose.
Moderato dall’antropologo e architetto Franco La
Cecla, l’evento si è concentrato sul tema di cosa
può fare l’architettura
per migliorare la vita
delle persone. E la risposta di Sinclair è stata:
“Moltissimo, a patto di
non limitarsi a progettaKazuyo Sejima
re, mettendo in pratica le
proprie intuizioni, costruire davvero,
diventare motore del cambiamento”.
Con 72 sezioni dell’organizzazione in
14 Paesi e 1500 edifici costruiti, una
miriade di interventi, anche piccoli
ma strategici, in villaggi o in quartieri
disagiati di grandi città, dal Brasile al
Sud Africa, dallo Sri Lanka al Sudan,
dal Guatemala alla striscia di Gaza,
oltre 7mila progetti in cantiere, Architecture for Humanity conta un milione
di persone aiutate in tutto il mondo.
L’organizzazione interviene per dare
riparo alle persone dopo grandi catastrofi, come terremoti o grandi migrazioni, ed avviare la ricostruzione rea2011 settembre/ottobre CER 41
Il silenzio, per farti sentire
il vero benessere
Mapesilent e Mapesonic CR
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Da Mapei Mapesilent System e Mapesonic CR, gli eccellenti
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contro il rumore da calpestio, facili da progettare.
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Foto Conelli
cerDOSSIER
lizzando una trasformazione per la
comunità: “Se i media danno visibilità ad un disastro in un determinato
luogo, le risorse per la ricostruzione andranno solo lì”, ha raccontato
Sinclair. “Noi interveniamo anche in
realtà dimenticate per ricostruirle in
poco tempo. Quando progettiamo –
ha proseguito – dobbiamo tenere presente che saranno le persone ad utilizzare gli edifici. L’architettura c’è se
vi scorre la vita, altrimenti esiste solo
un edificio vuoto, da fotografare e
mettere su una rivista”. Fondamentale
per Architecture for Humanity è quindi
il coinvolgimento della comunità che
usufruirà della nuova struttura: “Non
ci sostituiamo agli architetti locali,
troviamo i professionisti
che servono sul posto, retribuendoli equamente per
il loro lavoro in modo che
possano applicare le nuove
conoscenze”.
Infine, il Salone è stato teatro del ‘viaggio’ proposto
dal Renzo Piano Building
Workshop (www.rpbw.com)
a New York,
al centro del
quale c’è la
costruzione
del grattacielo del New
York Times
e della sede
della Morgan Library.
Cameron Sinclair
A presentare i
progetti è stato l’architetto
genovese Giorgio Bianchi,
partner di RPBW, insieme
a Lia Piano, direttore della
Fondazione Piano. “Il tema
dell’incontro – ha commentato Bianchi – viene dalla volontà di spiegare
come lo studio RPBW ha scelto di
interpretare la città di New York”.
Attraverso le immagini più significative, il capo-progetto della Morgan
Library, ha ricostruito la storia dei
due edifici dal 2001. La torre del celebre quotidiano è infatti caratterizzata
da leggerezza, trasparenza e immaterialità, un luogo aperto alla città, simbolo di un nuovo modo di intendere
spazio privato e pubblico
e della nuova New York
che doveva nascere dopo
l’11 settembre. “Abbiamo
deciso fin dall’inizio – ha
affermato l’architetto – di
dotare l’edificio di una sorta di pelle
ceramica che permettesse di giocare
con la luce, dando al grattacielo una
colorazione differente a seconda del
momento del giorno, dal bianco di
mezzogiorno al rosso del tramonto”.
Il progetto della Morgan Library è in
qualche modo il contrario del New
York Times. “Immaginate di rovesciare un grattacielo – ha continuato –
scavando un buco nel sottosuolo di
Manhattan”. L’edificio è stato costruito nello scisto, la roccia millenaria
sulla quale poggia la città, fino ad una
profondità di 15 metri. “Un cantiere
complesso perché si è scavato ad una
distanza di soli 25 centimetri dagli
edifici adiacenti”. Mesi di scavi hanno
permesso di arrivare alla realizzazione
di una scatola sotterranea di 2.500m2
nel cuore di Manhattan. Oltre a questi
edifici, il percorso ha toccato due progetti in fase di realizzazione: la sede
della Columbia University ed il Whitney Museum, che verranno ultimati
entro il 2015.
[email protected]
Giorgio Bianchi
2011 settembre/ottobre CER 43
cerdossier News
ceramica Del Conca:
espongono i designer italiani
Laminam
tra arte e tecnologia
Gli spazi del Gruppo Del
Conca in fiera hanno ospitato
una passeggiata tra le superfici ceramiche più innovative e
le sculture luminose di Marco
Lodola, che hanno incantato i
visitatori con giochi di luce di
grande impatto emotivo.
Lo scultore e scenografo
lombardo, tra i rappresentanti
italiani all’Expo di Shanghai
dello scorso anno, ha realizzato in occasione del Salone una
scultura-icona per l’azienda
Enzo Mularoni e Marco Lodola
ceramica.
Inoltre, Del Conca, grazie ad
un’iniziativa di co-marketing con il Gruppo Euromobil, ha presentato il meglio del design made in Italy proponendo una serie di
ambienti arredati con pezzi esclusivi firmati dai più famosi designer, tra i quali Simone Micheli.
Un’alternanza di atmosfere contemporanee e vintage, country e
dal gusto metropolitano ha segnato le tappe di un percorso dedicato all’arte, al design, allo sport e alla cultura.
www.delconca.com
è stata inaugurata il 24 settembre, e rimarrà
aperta fino al 26 novembre, nell’ex Cavallerizza
del Palazzo Ducale di Sassuolo (MO) la mostra
“Orlando Furioso di Venerio Martini”.
L’esposizione racconta il poema cavalleresco
attraverso un avveniristico incontro tra i disegni
del Martini, pittore e decoratore
ceramico sassolese, riprodotti in
70 lastre ceramiche Laminam,
superficie di grande formato di tre
metri quadrati per tre millimetri di
spessore.
“L’innovazione tecnologica del
grande formato propone nuove
reinterpretazioni possibili dell’idea
di decorazione e di espressività
artistica in relazione ad ambienti
moderni, con esigenze spaziali
maggiori, di raffinata qualità estetica”. Ha spiegato Michele Martini,
curatore della mostra.
Disegno di Venerio Martini
www.laminam.it
Simas punta sul giallo
Kale Italia: la firma che rende
definitiva l’acquisizione di Fincuoghi
“Evidenziare il made in Italy come sinonimo
di qualità e di servizio”, è questa la mission
di Simas che, in occasione del Salone, ha
portato il giallo nel mondo del design del
bagno colorando un’intera linea di sanitari.
è la designer californiana Terri Pecora la
responsabile dell’uso ardito e creativo del
colore, tipico della grafica sperimentale e
del design indipendente: un giallo anni ’70
e decisamente pop, in grado di conferire
una nuova essenzialità e raffinatezza alle
collezioni Simas.
Associato all’intellettualità, caldo, protettivo
e concreto, il giallo veste le linee più innovative donando al bagno una forte visibilità.
www.simas.it
Lo scorso 3 ottobre è stata completata l’acquisizione degli stabilimenti ex Fincuoghi di Sassuolo, Fiorano e Borgotaro. Durante
Cersaie Zeynep Bodur Oykay, presidente di Kale Group e Kale
Italia, ha annunciato, oltre alla firma definitiva, il rilancio della
produzione grazie ad investimenti per 25 milioni di euro nei prossimi 5 anni con la previsione di un fatturato che raggiunga i 70
milioni.
L’operazione, ha
spiegato la presidente, è nata a seguito
di “un incarico a due
società per un’analisi
oggettiva del valore
dei marchi. Esse
hanno rilevato che
Zeynep Bodur Oykay a Cersaie
Edilgres e Edilcuoghi
potevano contare su una rete di agenti e di clienti che, nonostante
le traversie dell’azienda, erano molto affezionati al marchio e ai
prodotti. Inoltre, quando abbiamo visitato Borgotaro, abbiamo
visto che lo stabilimento era la sola fonte di reddito per buona
parte della popolazione. Cosa avrebbero fatto se fosse stato chiuso? Sarebbero dovuti andare altrove a cercare lavoro. Tra le altre
ragioni, c’è il fatto che abbiamo voluto dare il nostro contributo a
quella comunità”.
www.fincuoghi.com
44 CER settembre/ottobre 2011
cerdossier News
ceramica Cielo,
nuove interpretazioni di design
Turkish Ceramics Group:
successo per Burhan Öçal & Trakya All Stars
Continua la collaborazione
tra Cielo ed il mondo dei
designer: Claudio Silvestrin
ha firmato Le Giare, la
nuova collezione di lavabi
e sanitari in ceramica presentata in occasione della
fiera.
Le Giare
“Mi sono spesso chiesto
perché, entrando in bagno,
percepiamo sempre una ‘dissociazione’ tra la coppia vaso-bidet e
il lavabo. Ho quindi immaginato i tre elementi come, metaforicamente parlando, tre gemelli accostati tra loro in armonia da una
geometria chiara, leggibile ed elegante. Un’unica geometria che
abbraccia tre funzioni e che nasce dalla forma, percepita e riconosciuta come forma assoluta, simbolo di vita e di perfezione: quella
dell’uovo”. Ha raccontato Claudio Silvestrin.
Le Giare diventa così una vera e propria scultura ceramica - che
non pone però in secondo piano la funzionalità - caratterizzata da
sinuosità, bordi asimmetrici dai forti spessori e forme ampie che
assicurano il massimo comfort.
www.ceramicacielo.it
La sera del 21 settembre, nella suggestiva cornice di Piazza
Maggiore, oltre 2000 persone hanno assistito all’esplosiva miscela
di musica elettronica e suoni tradizionali turchi di Burhan Öçal, uno
degli artisti più originali del panorama musicale internazionale.
Il concerto, offerto alla città da Turkish Ceramics Promotion Group,
durante la partecipazione a Cersaie, è stata un’occasione per unire
“le terre della ceramica”.
“Il tocco dell’artista
plasma la musica
come la mano dell’uomo, da 8000 anni,
plasma la materia che
diventa ceramica – ha
sottolineato Bahadır
Kayan, presidente
di Turkish Ceramic
Promotion Group.
Burhan Öçal
Siamo convinti che
l’arte e lo scambio tra culture diano un valore aggiunto anche alle
relazioni commerciali e siamo molto grati alla città di Bologna per
la calorosa accoglienza che per il quarto anno ci riserva”.
www.turkishceramics.com
Al via
il concorso Ce.Vi.
Il 21 settembre scorso, presso lo stand Ce.Vi.
Ceramica Vietrese, si è svolta la presentazione
del concorso Cevi Blu: design d’autore, libera
la tua creatività e vieni a decorare con noi.
Partito il 1° ottobre con scadenza 30 marzo 2012, il progetto
di reinterpretazione contemporanea degli antichi decori
vietresi è riservato ad artisti,
architetti e designer residenti in
Italia e di età compresa tra 0 e
100 anni.
L’idea, come hanno spiegato
Patrizia Famiglietti, AD Ce.Vi.,
e l’Arch. Franco Origoni, presidente della giuria, è quella di tutelare il vero
“fare italiano” e di stimolare la forza creativa
che da sempre è alla base del design made in
Italy.
Su una piastrella 40x40 cm pennellata blu, i
partecipanti dovranno quindi dar vita ad un
decoro bianco rappresentando la loro fantasia,
la loro cultura, il loro modo di essere, la loro
professionalità e la voglia di fare italiano.
www.ceramicacevi.it
Area Franceram & Jaguar:
la ceramica diventa libro
Un libro “di ceramica” su cui sono riportate le
frasi sul marchio automobilistico Jaguar, pronunciate da dieci celebri personalità. è questa
la novità presentata in una conferenza stampa
durante il Salone da parte di Area Industrie
Ceramiche, gruppo Area Franceram. All’evento
hanno preso parte Vincenzo Borgomeo, giornalista ed autore dell’orginale pubblicazione,
Marco Santucci, direttore generale di Jaguar
Italia, Gianluca Sanzi, direttore generale di Area
Franceram, Giada Michetti, amministratore delegato di GL events Italia, e Andrea Serri, direttore
editoriale di ‘Cer il Giornale della Ceramica’.
www.areaindustrie.it
2011 settembre/ottobre CER 45
cerdossier News
Un nuovo portale aziendale
per Cerdomus
Luca Nichetto
firma GLOBO
Cerdomus, con uno stand interamente dedicato all’accoglienza
dei professionisti, addetti ai lavori e clienti, ha presentato in fiera
il nuovo portale aziendale. Otto mega schermi touch screen sono
stati a disposizione dei visitatori per scoprire l’innovativo sito web
www.cerdomus.com.
Un portale completamente rinnovato nel layout grafico e ricco di
contenuti interattivi, collegato alle pagine ufficiali dei social network e continuamente aggiornato con informazioni istituzionali,
gallery fotografiche di prodotti, still-life e ambientazioni.
Inoltre, schemi di posa, schede
tecniche dei materiali, si affiancano a sezioni speciali dedicate
al portfolio progetti ed all’ecosostenibilità. Uno spazio virtuale implementato con servizi
specifici alla rete di vendita
ma anche con percorsi guidati
per aiutare i clienti nella scelta
delle collezioni dell’azienda
ravennate.
Lo stand Cerdomus a Cersaie
www.cerdomus.com
Affetto Collection, questo il nome della
nuova avventura che Ceramica Globo
ha realizzato in collaborazione con il
designer veneziano Luca Nichetto, nata
dall’idea di ridimensionare gli elementi,
evidenziando la naturale forma dei
sanitari.
“Affetto risponde a necessità fondamentali: creare sanitari dalle forme
essenziali, che non lasciano scampo
alla decorazione fine a se stessa, e ad
Affetto, lavabo monolito
un insieme di mobili che si adattano
a diversi spazi e volumi – ha spiegato
il designer. L’ispirazione mi è venuta dal
movimento modernista degli anni ‘50: nulla
è superfluo e tutto trova una collocazione
ragionevole.”
I sanitari della collezione sono caratterizzati
da un’unica superficie continua dalla base
alla sommità, mentre i lavabi, alleggeriti
nello spessore dei bordi, invitano ad un
naturale abbraccio. Infine, la colonna che
sorregge il lavabo è sottile e slanciata, la
linea continua del vaso sospeso nasconde la
curva di scarico.
www.ceramicaglobo.com
MUTINA assieme
a Ronan & Erwan Bouroullec
Grandi firme del design internazionale insieme a Mutina per le
nuove collezioni presentate in anteprima durante l’edizione 2011
di Cersaie. Tra i protagonisti eccellenti i fratelli Ronan & Erwan
Bouroullec creatori di Pico, progetto ceramico unico nell’ispirazione e nella forma.
“Il nostro obiettivo è mantenere l’aspetto grezzo dei tradizionali
pavimenti fatti a mano in terra o cemento, lasciando che la materia esprima le proprie caratteristiche naturali. Nell’ideazione di
questa collezione
lo sforzo è stato
tutto volto alla
definizione di una
struttura che abbinasse la regolarità
con l’irregolarità
– hanno spiegato i
Bouroullec. Il progetto è sinonimo di
versatilità: adatto
sia a spazi pubblici,
come aeroporti e
ristoranti, sia all’uso in ambienti domestici, interni ed esterni”.
Grazie a questa prestigiosa collaborazione, l’azienda affronta il
tema del colore proponendo variazioni cromatiche alle texture di
base con interventi di puntinature rosse e blu dalle forme regolari
e non, in positivo e in negativo.
www.mutina.it
Giovani mimi
per un insolito dialogo sull’acqua
è stato affidato alla creatività dei mimi della scuola
Fraternalcompagnia di
Bologna il compito di presentare le nuove collezioni
Change, il rubinetto con 48
varianti e un unico corpo
che si trasforma a proprio
piacimento, e Ring, linea
di alta gamma contraddistinta dalla leva ad anello,
firmati dal designer Simone
Micheli per ST Rubinetterie.
L’eleganza allusiva dell’arte
mimica è divenuta così
punto di attrazione e di coinvolgimento per i visitatori dello stand,
una scelta ben precisa da parte dell’azienda che desidera porsi
come brand “riconoscibile” del made in Italy che pone la tecnologia al servizio del design.
www.strubinetterie.it
2011 settembre/ottobre CER 47
cerdossier News
Panaria lancia
il nuovo sito
è on-line il nuovo sito web di Ceramica
Panaria che, interpretando i desideri di
ogni visitatore, invita a scoprire i materiali
più innovativi in grado di trasformare
un’abitazione nella casa dei propri sogni.
Presentato in occasione del Salone, il portale traduce la passione per l’arte ceramica che contraddistingue l’azienda, creato
per mettere in evidenza le diverse collezioni attraverso sofisticate ambientazioni,
conoscere i rivenditori ufficiali e richiedere
maggiori informazioni sui prodotti.
www.panaria.it
Laufen:
a Just K l’AR House Awards 2011
Laufen, azienda svizzera attiva nell’ambito
dell’arredobagno, ha
sponsorizzato il concorso AR House Awards
organizzato dalla rivista
Architectural Review.
Il primo premio, di 5.000
sterline, è stato assegnato a Just K per una
casa energetica passiva,
economica e funzionale
realizzata in legno massello a Tubinga (Germania).
Il progetto, firmato dallo studio di giovani architetti Martenson,
Nagel, Theissen (Stoccarda), è riuscito ad affermarsi fra oltre
70 proposte provenienti da tutto il mondo, grazie all’innovativo
utilizzo dei materiali, dalle forme nel loro contesto e dai dati sui
consumi energetici dell’edificio. Just K è un’abitazione monofamiliare che reinterpreta l’archetipo della villetta in zona urbana,
caratterizzata da una struttura che ricorda una torre con i tetti e i
muri dalle inclinazioni diverse e dall’inusuale taglio a diamante.
Tutti i progetti finalisti saranno esposti da metà autunno presso la
prestigiosa location Laufen Forum, a Laufen (Basilea, Svizzera).
www.it.laufen.com
Coem, Re_Think green
Consapevole che il futuro è green Coem - con i marchi Ceramiche
Coem e Ceramica Fioranese - fa dell’impegno sostenibile la propria
filosofia aziendale. Grazie al miglioramento dei processi produttivi,
l’azienda ha presentato in fiera piastrelle ceramiche a basso impatto ambientale e ad alto contenuto tecnico ricavate da materie
prime naturali e dal parziale utilizzo di materiali riciclati, tra i quali
la serie Valmalenco firmata Coem (con il contenuto di materiale
riciclato pre-consumer >20%) e la serie Metropol di Ceramica
Fioranese.
Collezioni caratterizzate quindi da qualità e design ricercato nate
da una materia ripensata ed orientata all’ecosostenibilità.
www.coem.it - www.fioranese.it
CAESAR PRESENTA
Tech Solutions
Lo stand Caesar a Cersaie, progettato dall’Arch. Guglielmo Renzi,
ha creato uno sfondo perfetto nel quale l’azienda ha accolto i propri ospiti e mostrato le ultime collezioni.
Uno spazio innovativo nel quale soluzioni tecniche e prodotti
erano protagonisti: dal nuovo formato 75x75 alle linee ispirate al
colore di Flair.7, dal mondo dei cementi alla bellezza della pietra
naturale di Concept.S.
Inoltre, Caesar ha presentato ufficialmente la nuova divisione
Caesar Tech Solutions, nata per fornire a progettisti e architetti
nuove soluzioni nell’ambito di progetti complessi come pareti ventilate, pavimenti auto posanti, pavimenti sopraelevati ma anche
wellness con pezzi speciali per bordi piscine e Spa.
www.caesar.it
2011 settembre/ottobre CER 49
cerDOSSIER
urquiola e mendini:
giocare con il design
di Laura Franceschi
Foto Conelli
Il design è uno dei cuori pulsanti di Cersaie 2011. Due su
tutti i professionisti di questa disciplina saliti sul palco di “Costruire,
Abitare, Pensare”: Patricia Urquiola ( www.patriciaurquiola.com ), la
donna più corteggiata dall’industria
del design mondiale e Alessandro
Mendini ( www.ateliermendini.it ),
Patricia Urquiola
50 CER settembre/ottobre 2011
grande maestro del design italiano.
Con un appassionante seminario dal
titolo Blurring boundaries - Interconnesioni tra progetto di product design
e architettura. Confini culturali tra
integrazione, sovrapposizione e rispetto
identitario, la designer spagnola ha
raccontato le proprie radici professionali evidenziando l’amore per ciò che
è glocal e un grande rispetto per il
lavoro manuale degli artigiani.
Unica nella capacità di coniugare bellezza e comfort, l’Urquiola ha trasportato il pubblico in un viaggio nel
suo modo di concepire l’architettura,
aiutandosi con immagini evocative di
oggetti e ambienti che l’hanno ispirata, alcuni dei suoi progetti, i prototipi
più originali e momenti di lavoro con
i suoi collaboratori.
“La mia vita professionale ha a che
fare con chi produce, con chi vende
e col domestico”, ha affermato l’architetto. “Noi designer siamo profondamente legati all’industria. È importante capire che non lavoriamo solo per
la nicchia. Molti di questi prodotti
entrano nel mercato e vengono vissuti
dalle persone”.
Altro elemento fondamentale della
poetica e della creatività della designer è quello dell’inesplorato e del
riutilizzo, con un occhio alla sostenibilità: “Lavoriamo per dare alle cose
nuova vita. Mi interessano le cose che
non si usano più, quelle buttate. Mi
piace portare a casa, riutilizzare. E
dare nuovi punti di vista sui materiali, anche mischiando, come il micromosaico fatto con vetro di scarto, riciclato”. Materiali innovativi, quindi,
con meno smalto, meno acqua e uso
dei materiali non per una sola funzione ma molte.
Al centro c’è il concetto di curabilità:
“Un fattore che dipende dal modo
in cui si produce, ed è anche legata
alle qualità emozionali delle cose, alla
loro storia a coloro che le hanno vissute, amate, scambiate. Così l’oggetto
ha il suo ciclo di vita, ma al termine
si può anche scorporare e ogni pezzo
tornare a nuova vita”. Un processo
creativo lungo e articolato. “Per ogni
progetto ci vogliono quattro anni, ma
alla fine non è detto che il prototipo
venga realizzato”.
cerDOSSIER
getto diventa la dimostrazione di una
teoria. Passo la vita a studiare e a cercare. Un lavoro labirintico, ma c’è di
mezzo anche il sentimento, in un ping
pong tra intuito e ragione”.
Il maestro ha approfondito il tema del
design contemporaneo: “Un designer
che vuole fare fortuna deve venire
in Italia, baricentro della cultura del
design internazionale”, ha detto. “Ma
in tutto il mondo c’è oggi un’involuzione formalistica. Tanto design ha
perso densità di pensiero, diventando
styling merceologico, nell’accezione
più negativa del termine merce. Sono
critico nei confronti di questo design
attuale, superficiale, freddo, ipertecnologico: una tendenza che mi sembra
molto pericolosa. Detto questo l’iPad è
un oggetto assolutamente perfetto e io
potrei solo rovinarlo”.
Gli studenti
hanno chiesto a Men-
dini di spiegare la sua idea di stile: “Io
lavoro con segni che rappresentano
un alfabeto invisibile, che io chiamo
stilemi. Nel mio studio li usiamo sia
in modo bidimensionale che tridimensionale. Il lavoro diventa così una letteratura progettuale. Lavoro per parole visive, anche a causa della passione
che ho per la letteratura. Un progettista del resto deve avere il senso di
romanzare il proprio progetto, insieme alla propria vita”.
Infine, inevitabile un approfondimento sul ruolo della ceramica nel design:
“È un materiale fantastico. La piastrella ha avuto un’evoluzione tecnica e
tecnologica estremamente positiva e
raffinata, per gli spessori, la durezza e
il trattamento delle superfici. Oggi il
nucleo della piastrella è completamente nuovo e la ceramica è un settore di
grande fascino”.
[email protected]
Foto Busani
L’altro evento di punta dedicato al
design è stata la “Lezione alla rovescia” di Alessandro Mendini, designer
fuori dagli schemi per eccellenza e in
grado di scardinare i luoghi comuni
sul design contemporaneo.
“Le definizioni di design sono tante
e personali. La mia è il modo di dare
forma ad ambienti ed oggetti in modo
che diventino delle scene, degli spazi,
degli strumenti non solo funzionali
all’uso pratico, ma emozionanti, quasi
religiosi”. Così il maestro, in collegamento in videoconferenza dal suo studio milanese, ha risposto alle domande degli studenti.
“È un grande piacere per l’Associazione – ha detto il presidente della Commissione Formazione Scuola e Università
di Confindustria Ceramica Emilio Mussini – vedere la straordinaria partecipazione di giovani e scuole a
questa iniziativa. È fondamentale
affiancare momenti di conoscenza e formazione culturale, alla
possibilità di toccare con mano
cosa i settori produttivi producono e mettono sul mercato”.
Dopo il saluto di Rolando Giovannini, preside dell’istituto Ballardini di Faenza, ha preso via il
collegamento, moderato da Fulvio Irace, architetto e professore di
storia dell’architettura del Politecnico di Milano.
“Il mio lavoro è metodico – ha raccontato Mendini – simile a quello di
un operaio. Un progetto nasce diversamente a seconda dell’individuo. Io,
per dare forma, devo prima avere fatto
dei pensieri. Quindi prima nasce scritto, con parole, diagrammi. Poi l’og-
2011 settembre/ottobre CER 51
25-29 SETTEMBRE 2012
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cerindustria
stoviglie, bene il 2010
grazie alle vendite in Italia
di Luca Luberto
Confindustria Ceramica ha realizzato la terza indagine statistica
per il settore della porcellana e ceramica da tavola, allo scopo di monitorare
i principali dati economici strutturali.
L’indagine statistica è relativa al settore
industriale in senso stretto, escludendo
cioè le centinaia di piccole e piccolissime aziende artigianali di ceramica artistica che operano nei comuni di antica
tradizione ceramica: Bassano, Faenza,
Montelupo Fiorentino, Deruta, Caltagirone (riunite nell’Associazione Città
della ceramica).
Alla luce di questa premessa, al
31 dicembre 2010 sono attive in
Italia 12 aziende produttrici di
porcellana e ceramica da tavola
(invariato rispetto al 2009), che
occupano complessivamente 986
addetti, 32 in meno rispetto alla
precedente rilevazione.
La produzione industriale di
porcellana e ceramica da tavola
nel 2010 è stata di 13.886 tonnellate, in aumento del +5,30%
rispetto all’anno precedente. In
valore assoluto questo incremento è
stato pari a circa 700 tonnellate, tali da
portare quindi la produzione ai livelli
raggiunti nel 2008.
Le vendite realizzate nel 2010, hanno
registrato un incremento più marcato rispetto all’andamento produttivo
(+9,33%), attestandosi sugli stessi
volumi (13.880 tonnellate). In dettaglio, le vendite sul mercato domestico,
che rappresentano oltre l’82% delle
vendite totali (79% nel 2009), sono
state pari a 11.405 tonnellate, in crescita del 13,12% rispetto al 2009.
Dinamica opposta per le esportazio-
ni, dove le vendite oltre confine dei
produttori italiani hanno registrato
una battuta d’arresto (-5,29%) dopo
l’impennata (oltre +17%) dello scorso
anno, attestandosi su livelli prossimi a
2.500 tonnellate.
Il fatturato 2010 corrispondente
alle vendite di porcellana e ceramica da tavola realizzate dai produttori
industriali in senso stretto è stato di
68,1 milioni di Euro, in significativo
aumento del +9,42% rispetto all’anno precedente. L’Italia, che struttural-
mente importa porcellana da tavola
(un tempo da Germania, Inghilterra e
Francia) ed esporta ceramica, è stato
comunque un esportatore netto sulla
somma dei due prodotti (6911+6912)
fino al 2003, in termini di volume, e
fino al 2004 in termini di valori. Le
importazioni cumulate di porcellana
e ceramica da tavola nel 2010 hanno
avuto invece un saldo commerciale
negativo, sia in termini di volume sia
in termini di valore.
Nel 1998, i rapporti erano rovesciati e
favorevoli alla nostra bilancia commerciale: le importazioni rappresentavano
soltanto il 30% delle esportazioni in
volume e il 60% in valore. Il saldo
commerciale in valore assoluto ha praticamente cambiato di segno in dieci
anni, attraverso una sostituzione dei
prodotti nazionali con prodotti importati a basso costo, in particolar modo
dalla Cina.
Questa affermazione trova una conferma indiretta nel confronto del
prezzo medio rilevato nel 2010 sulla
produzione nazionale di 4,91 €/kg
con quello elaborato dall’Istat per le
importazioni dalla Cina (1,40 €/
kg), con un insostenibile rapporto di quasi 4:1.
Nel 2010, secondo i dati Istat,
le importazioni di porcellana e
ceramica da tavola (NC 6911 e
6912) sono state 100,9 mila tonnellate (+7,8% rispetto al 2009)
per un controvalore di 195,6
milioni di Euro (+5,4%). Relativamente ai principali paesi fornitori, appare di assoluta rilevanza
il ruolo della Cina, che nel 2010
ha fornito al mercato italiano
quasi il 73% delle importazioni totali
in volume. A seguire, su livelli significativamente più bassi, le importazioni dalla Turchia (4,61%), Germania
(4,59%), Polonia (2,76%), Portogallo
(2,00%), e Francia (1,10%).
Se si analizzano le quote di mercato dei principali Paesi importatori in
valore è significativo notare come il
peso della Cina scenda a livelli prossimi al 53%, evidenza di un prezzo
medio significativamente più basso
rispetto alle altre importazioni.
[email protected]
2011 settembre/ottobre CER 53
cerricerca e sviluppo
dove vanno le
ceramiche italiane nanotech?
di Alberto Anderlini
1
2
1. Spettrometro ICP (Inductively Coupled Plasma)
2. Reattore Chimico di Nanosintesi
3. Camera Bianca
54 CER settembre/ottobre 2011
Venti persone e una dotazione strumentale d’avanguardia:
sono le risorse messe in campo da
Ce.Ri.Col, il Centro Ricerche di Colorobbia, impresa chimica italiana e diffusa internazionalmente, protagonista
nello sviluppo e nella produzione di
materiali e tecnologie per il settore
ceramico. Il Centro ha all’attivo 20
anni di operatività, di cui gli ultimi 10 trascorsi, in modo particolare, nello studio delle nanomolecole, materiali che hanno componenti
strutturali con almeno una dimensione nell’intervallo 1-100 nm, in grado
di funzionalizzare, attraverso la loro
applicazione, sia superfici che masse,
sviluppando molte proprietà interessanti quali l’autopulenza (o superidrofilia), l’abbattimento dello smog
e l’antibattericità. Tali caratteristiche
sarebbero più difficilmente ottenibili,
o comunque avrebbero un’intensità
inferiore, impiegando materiali di
dimensioni maggiori, ad esempio di
scala micrometrica.
Uno dei temi più discussi nel campo
delle nanotecnologie è l’ottenimento
dei materiali desiderati a dimensione
nanometrica. I processi possibili sono
due: uno di natura fisica (top down)
che prevede l’ottenimento della nano
struttura per progressiva riduzione
dimensionale di macro e microstrutture; l’altro di natura chimica (bottom up) che prevede la combinazione
controllata di atomi fino ad ottenenere molecole della dimensione desiderata.
Colorobbia è da 90 anni un’azienda chimica, pertanto, la ricerca nel
campo delle nanotecnologie ha segui-
to l’orientamento chimico e il Centro
Ricerche ha sviluppato, prima a livello di laboratorio poi su scala industriale, alcune nanosintesi particolarmente innovative che hanno permesso di ottenere significativi vantaggi sia
in termini tecnologici che ambientali.
Grazie all’accrescimento dei nano-cristalli in un opportuno liquido disperdente si evita che le nanoparticelle si
riaggreghino, processo a cui andrebbero incontro se fossero realizzate
allo stato solido. In tal modo si ha
la sicurezza della reale dimensione
nanometrica delle particelle e quindi
della loro efficacia. Inoltre, l’utilizzo
di disperdenti quali soluzioni acquose acide o basiche o comuni composti
organici, facilita l’aggiunta di additivi
per la formulazione di preparati idonei ad essere applicati sulle diverse
superfici.
Le nano molecole sospese in solvente, oltre ad essere più performanti
dal punto di vista funzionale, sono
anche più facilmente manipolabili
sia al momento della preparazione
che nelle diverse fasi dei processi di
applicazione rispetto alle corrispondenti nano polveri ottenute per via
fisica.
è il caso delle nanoparticelle di biossido di titanio che, se applicate ad
esempio su una lastra di vetro sottoposta ad illuminazione solare o artificiale con radiazioni UV, le conferiscono proprietà superidrofiliche pur
lasciandone inalterata la trasparenza.
Lo stesso vale per lastre ceramiche
che, grazie all’applicazione del nanotitanio, diventano autopulenti, ma non
solo, visto che questa molecola può
cerricerca e sviluppo
conferire proprietà antibatteriche e
ridurre gli effetti dell’inquinamento
atmosferico. Per testare con accuratezza e rapidità quest’ultima proprietà, Ce.Ri.Col, ha ideato e costruito
un dispositivo chiamato foto reattore capace di simulare l’irraggiamento
naturale o artificiale UV e al contempo di determinare quantitativamente la capacità di abbattimento delle
sostanze inquinanti. Questa è solo
una delle “invenzioni” per le quali
il Centro Ricerche di Colorobbia ha
chiesto e ottenuto il brevetto europeo. Complessivamente infatti sono
18 i brevetti depositati da Colorobbia nel campo delle nanotecnologie: da quelli relativi ai
nanopigmenti a quelli per le
nanoparticelle di argento antibatteriche di grande interesse
per l’industria ceramica, fino a
quelli nel campo più complesso
della “nanomedicina”. Si tratta
di brevetti relativi soprattutto
alla sintesi chimica delle nano
molecole perché questa rappresenta l’aspetto più innovativo
3
nell’ambito delle nanotecnologie. I brevetti di Colorobbia hanno lo
scopo di fissare un benchmark nella
sintesi chimica in solvente al fine
di semplificare il processo di scaleup industriale, di ridurre l’impatto
ambientale durante il ciclo produttivo,
di assicurare stabilità nel tempo alle
nanosospensioni con riduzione dei
fenomeni di aggregazione ed invecchiamento dei precipitati e di favorire
l’adozione di tecniche applicative note
e consolidate sia nel settore della ceramica industriale, che dell’edilizia e
della lavorazione del vetro.
Ma qual è stato l’input che ha dato
il via agli studi sui nanomateriali?
“Il punto di partenza – commenta
Marco Bitossi, presidente di Colorobbia Italia – è stato la ricerca di inchiostri per macchine digitali: è cercando
un pigmento a base di ferro che si è
iniziato a sintetizzare la nanoferrite.
Come spesso accade nel campo della
ricerca – aggiunge Bitossi – si è poi
scoperto che le nanomolecole in questione avevano delle caratteristiche
magnetiche molto più interessanti di
quelle cromofore; a tal punto da por-
tare la ricerca in una direzione completamente diversa da quella iniziale
e, in definitiva, a uno sviluppo in
ambito medico. In un secondo tempo
si è passati alla sintesi del biossido di
titanio per funzionalizzare le superfici ceramiche in modo da conferire
loro le caratteristiche di autopulenza, abbattimento dello smog e antibattericità, che solo questo materiale poteva garantire”. Ed è proprio la
determinazione del grado di abbattimento della carica batterica, determi-
nato dalla fotocatalisi del nanotitanio,
o dall’azione del nano argento, uno
degli elementi di maggior criticità in
questo ambito applicativo, a causa
della forte componente di soggettività delle procedure analitiche, che
ha spinto Colorobbia a dotarsi di un
laboratorio microbiologico altamente specializzato che, oltre alle prove
interne, può realizzare test anche per
clienti.
Particolare spazio, all’interno del Centro, trovano i giovani neolaureati.
Ce.Ri.Col, infatti, oltre a collaborare
con i più prestigiosi istituti di ricerca nazionali e internazionali,
mantiene rapporti stretti con il
mondo universitario; è proprio
grazie alle partnership con atenei come quelli di Modena e
Reggio Emilia, Bologna, Pisa e
Firenze che il Centro Ricerche
di Colorobbia Italia può sfruttare e allo stesso tempo implementare competenze che arrivano direttamente dal mondo
accademico. Non una semplice collaborazione tra la multinazionale toscana ed i giovani
cervelli delle Università Italiane, ma
un coinvolgimento più profondo tra
questi ricercatori volto a consolidare
in modo duraturo questa collaborazione. Un approccio, quello di medio
lungo termine, che rappresenta anche
la modalità di interfaccia con l’industria della ceramica, in una logica di
partnership volta a trovare quelle che
saranno le nuove funzioni per le ‘ceramiche di domani’.
­[email protected]
2011 settembre/ottobre CER 55
cerMERCATI
Ridimensionato
l’import di piastrelle dalla Cina
di Simone Ricci
L’azione
antidumping nei
confronti delle
importazioni di
piastrelle cinesi
in Europa e
l’introduzione dei
dazi ha portato
ad una flessione
del 54% nel terzo
trimestre dell’anno
56 CER settembre/ottobre 2011
Il consumo europeo di piastrelle di ceramica è stato nel 2009
pari a 1 miliardo di metri quadrati,
con importazioni di ceramica cinese pari a 62 milioni di metri quadrati. Nel 2010 il consumo comunitario
di piastrelle di ceramica si è fermato
a 970 milioni di metri quadrati e le
importazioni cinesi hanno raggiunto i 63,8 milioni di metri quadrati,
con una quota sul consumo di oltre
il 6,5%, in forte crescita nonostante
la crisi.
Dati importanti, che hanno influito
negativamente in particolare sul settore ceramico italiano che esporta il
70% della propria produzione annua,
mentre a livello comunitario la difficile situazione congiunturale, peggiorata
dalla scorretta concorrenza cinese, ha
causato la perdita di 15.000 posti di
lavoro nell’industria ceramica europea. Di qui, la necessità di riequilibrare le “forze in campo” e l’avvio di
una procedura antidumping – a giugno
2010 – che ha portato alla compilazione di oltre 70 questionari aziendali
in sei paesi comunitari, rappresentanti
oltre 300 milioni di metri quadrati di
produzione – superiore al 30% dei
volumi europei dei 27 Stati membri.
Una procedura particolarmente lunga,
volta a tutelare tutte le parti in causa
anche attraverso una approfondita
indagine che ha coinvolto anche gli
Stati Uniti quale paese terzo ‘di controllo’.
Lo scorso 17 marzo 2011, la Commissione Europa ha approvato l’applicazione di dazi provvisori sulle importazioni di piastrelle di ceramica cinesi
poste in commercio nel mercato dei
Paesi UE-27, in misura del 32% (per
gli esportatori cinesi inclusi nel campione oggetto di verifica) e del 73%
(per gli esportatori che non hanno
collaborato).
Gli effetti dell’introduzione delle
misure provvisorie si sono già palesati
nella seconda metà del mese di marzo,
dove i flussi di import dalla Cina sono
scesi sotto la soglia dei 5 milioni di
metri quadrati. Rispetto a febbraio,
infatti, si registrano diminuzioni consistenti nelle importazioni in quasi
tutti i Paesi dell’UE-27, con significative evidenze in Austria (-83%), Repubblica Ceca (-46%), Ungheria (-63%),
Malta (-93%), Portogallo (-88%) e
Slovenia (-87%). In controtendenza la
Finlandia, il Regno Unito, l’Irlanda, la
Romania e la Slovacchia.
Questo trend trova pieno riscontro
nel trimestre successivo dove la media
mensile delle importazioni dalla Cina
è scesa a circa 2,4 milioni di mq, in
calo di oltre il 54% rispetto alla media
mensile del trimestre precedente.
A settembre il Consiglio dei Ministri
Europeo ha approvato in via definitiva
i dazi sulle importazioni nel mercato
comune di piastrelle di ceramica cinesi. L’aliquota del dazio - in vigore da
venerdì 16 settembre 2011 e valido
per i prossimi 5 anni - è diversa tra le
aziende cinesi che hanno collaborato
all’indagine (30,6%, in media) e quelle che non l’hanno fatto (69,7%).
Nel primo semestre dell’anno, il forte
ridimensionamento delle importazioni di piastrelle dalla Cina è stato
generalizzato ed ha interessato, seppur con intensità diversa, tutti i paesi
dell’Unione, ad eccezione della Grecia,
cerMERCATI
dove comunque i volumi importati nei
primi sei mesi sono di poco superiori
ai 20 mila mq. Complessivamente, nei
primi sei mesi del 2011, sono stati
importati dalla Cina 23,3 milioni di
metri quadrati, in calo del 24% rispetto ai 30,8 milioni di metri quadrati del
primo semestre dello scorso anno.
In dettaglio, in Germania, maggior
importatore di piastrelle cinesi nel
2010, i volumi provenienti dalla Cina
nel secondo trimestre 2011 hanno
registrato una flessione di oltre il 47%
rispetto al trimestre precedente.
Flessioni significative anche in Italia
(secondo Paese importatore nel 2010),
dove si registra un calo degli acquisti dalla Cina di quasi il 46% rispetto
al primo trimestre 2011, in Spagna
(-50,23%), in Belgio (-35,70%) e in
Gran Bretagna del -46,76%. Flessioni
di oltre l’80% si registrano in Paesi
come Polonia, Portogallo, Irlanda e
Olanda.
Se ragioniamo su base mensile suddividendo l’Europa per macro aree geografiche, notiamo che a marzo (periodo di introduzione dei dazi provvisori)
il trend positivo dei mesi precedenti
si è interrotto, arrivando ad un calo
complessivo del -5,75%; calo che poi
è esploso nei mesi successivi (-36,6%
ad aprile, -60,3% a maggio e -56,3%
a giungo).
“L’introduzione dei dazi serve – afferma Alfonso Panzani, presidente di CET
– a ristabilire un livello leale di competizione tale da permettere ai produttori
comunitari di piastrelle di ceramica
di continuare ad essere competitivi in
Europa, come accade con successo sui
mercati esteri. Si tratta di un risultato
importante, reso possibile dalla coesione di tutte le Associazioni Europee
e dal lavoro delle aziende, oltre che
al prezioso lavoro della Commissione
Europea”.
[email protected]
Importazioni di piastrelle di ceramica dalla Cina
Valori in mq, valori in migliaia.
Gen-Dic
2010
Gen.
2011
∆%
2011-10
Feb.
2011
∆%
2011-10
Mar.
2011
∆%
2011-10
Apr.
2011
∆%
2011-10
Mag.
2011
∆%
2011-10
Giu.
2011*
∆%
2011-10
Italia
7.846
598
1,48%
580
25,91%
552
-22,36%
315
-35,97%
240
-66,68%
381
-53,31%
Francia
3.480
179
-16,29%
271
107,01%
247
-1,22%
189
14,09%
178
-56,65%
118
-62,27%
Germania
9.881
1.013
21,10%
996
16,71%
898
-14,13%
361
-51,67%
620
-6,99%
555
-32,55%
Regno Unito
7.806
1.087
-3,20%
673
18,06%
849
56,76%
478
17,08%
189
-52,59%
346
-33,87%
Polonia
5.055
396
-7,84%
609
108,11%
502
-1,39%
83
-63,48%
42
-87,94%
131
-84,90%
Penisola Iberica
6.856
580
17,35%
650
56,20%
591
50,04%
201
-49,41%
270
-68,32%
413
-27,27%
BeNeLux
9.455
890
5,49%
797
13,33%
692
-21,39%
303
-49,55%
285
-62,63%
448
-57,33%
Europa del Nord
2.507
236
20,69%
230
0,18%
162
-7,21%
104
-56,63%
130
-23,89%
96
-65,46%
Mitteleuropa
1.238
143
84,87%
256
143,93%
102
-28,93%
27
-47,84%
59
-39,43%
85
-21,93%
Balcani (Romania,
Bulgaria, Slovenia)
5.934
366
56,10%
303
-44,49%
275
1,87%
185
24,91%
78
-84,67%
135
-80,37%
Isole europee
3.734
142
-63,20%
143
-62,27%
66
-79,22%
91
-56,24%
59
-87,60%
76
-77,36%
TOTALE UE 27
63.792
5.629
3,81%
5.508
17,53%
4.937
-5,75%
2.336
-36,60%
2.151
-60,30%
2.783
-56,29%
(Inghilterra, Irlanda)
(Spagna, Portogallo)
(Norvegia, Svezia,
Danimarca, Finlandia,
Estonia, Lettonia, Lituania)
(Austria, Ungheria,
Slovacchia, Rep. Ceca)
(Grecia, Cipro, Malta)
Fonte: Eurostat (* dati stimati)
2011 settembre/ottobre CER 57
cerlex
azioni di contrasto
alla contraffazione
di Simona Storchi
La fondamentale
azione di Guardia
di Finanza
ed Agenzia delle
Dogane a tutela
del made in Italy
58 CER settembre/ottobre 2011
Tutelare il made in Italy combattendo la commercializzazione di merci contraffatte, che violano i diritti di proprietà intellettuale,
ed assicurando l’applicazione delle
norme antidumping. Sono questi alcuni dei compiti della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane quotidianamente impegnate nel contrastare
l’imitazione fraudolenta dei prodotti
italiani, l’utilizzo improprio del marchio “made in Italy” e le importazioni
di beni a prezzi inferiori a quelli di
vendita sui mercati di origine. Questo
il tema dell’incontro “Gli strumenti
per la tutela del made in Italy” tenutosi
in occasione di Cersaie 2011.
Le Fiamme Gialle operano negli spazi
doganali per intercettare i traffici illeciti, prima cioè che le merci contraffatte vengano immesse nel circuito
commerciale nazionale, e sul territorio
tramite le pattuglie su strada che si
coordinano e collaborano con le Forze
di Polizia, anche locali. Solo nel 2011
i sequestri di prodotti del settore ceramico e dell’arredobagno contraffatti
sono quintuplicati. L’ultimo sequestro
è avvenuto in occasione dell’ultima
edizione di Cersaie: il Gruppo di Bologna della Guardia di Finanza - come
nel 2009 e 2010 - ha sequestrato prodotti di ceramica e relativi cataloghi/
campionari. “Come Forza di polizia
a competenza generale in materia di
illeciti economico-finanziari – spiega il colonnello Fabrizio Martinelli, capo ufficio ‘Tutela Uscite e Mercati’
del Comando Generale della Guardia
di Finanza, III Reparto ‘Operazioni’ –
la Guardia di Finanza ha tra i suoi
compiti principali la salvaguardia della
legalità nel mercato dei beni e dei servizi e quindi lavora ogni giorno con
700 reparti impegnati per contrastare
il mercato del falso e per tutelare il
made in Italy”. Nel 2007 due reparti
territoriali della Guardia di Finanza
di Ravenna e Bari hanno sequestrato
oltre 800.000 metri quadrati di piastrelle falsamente etichettate come
made in Italy, in realtà provenienti
dalla Cina. L’ Agenzia delle Dogane,
con circa 10 mila uomini dislocati
sul territorio che operano prevalentemente negli spazi doganali assicura, nel settore tributario la riscossione
dei tributi doganali (dazi, accise, IVA
all’importazione), mentre nel settore
extratributario contrasta le violazioni
affidate dalla legge alla sua competenza quali, ad esempio, il traffico di
sostanze stupefacenti, il contrabbando
di tabacchi lavorati esteri, il traffico
illecito di beni culturali, il traffico illecito di rifiuti, le violazioni relative
alle indicazioni di origine (made in
Italy), le importazioni di merce che
viola diritti di proprietà intellettuale.
In particolare nel settore extratributario, spiega Edoardo Francesco Mazzilli, direttore dell’Ufficio Investigazioni
dell’Ufficio Centrale Antifrode dell’Agenzia delle Dogane, “Il titolare di un marchio, di un disegno o di modello registrato presso l’Ufficio italiano Brevetti
e Marchi ovvero presso l’Ufficio per
l’armonizzazione del Mercato interno di Alicante, può presentare una
domanda di tutela doganale attraverso
il dispositivo di controllo doganale
sulle merci provenienti da Paesi terzi”.
Questo strumento, totalmente gratuito, ha permesso di sequestrare nel
Foto Conelli
cerlex
2010 oltre 103 milioni di pezzi, dei
quali oltre il 15% in Italia. L’Agenzia,
a decorrere dal 16 settembre, vigila
sull’istituzione del dazio antidumping
definitivo (DAD) sulle importazioni
nell’Unione europea di piastrelle di
ceramica, rivestimenti smaltati o non
smaltati, cubi, tessere e articoli simili,
originarie della Repubblica popolare
cinese. “L’Agenzia – prosegue Mazzilli – opera affinchè non si verifichino
aggiramenti del DAD attraverso una
falsa dichiarazione di origine e/o di
specie. Ovvero che la merce, originaria del Paese colpito dalla misura
antidumping, in questo caso la Cina,
venga dichiarata falsamente di altra
origine per evitare il pagamento del
tributo utilizzando un codice NC non
soggetto a dazio”. In assenza di specifiche segnalazioni, l’Agenzia inizia un
lungo lavoro di intelligence per scoprire quali potrebbero essere i Paesi
di origine partendo dal codice NC
del prodotto. “Puntiamo l’obiettivo in
particolare su quei Paesi aventi una
posizione geografica favorevole, che
presentano incrementi nei volumi di
merci esportate verso l’Italia successivamente all’istituzione del DAD” –
illustra Mazzilli – “isoliamo i dati dei
Paesi a rischio e li incrociamo con
quelli riguardanti il Paese soggetto
al DAD fino ad arrivare alle società
importatrici dei prodotti in esame”.
Questo tipo di attività vede la collaborazione degli Organismi comunitari
come l’OLAF (Ufficio europeo per la
Lotta alle Frodi), delle amministrazioni doganali degli altri Paesi della Ue e
della Guardia di Finanza la cui attività
di punta nella lotta alla contraffazione
I relatori al convegno tenutosi a Cersaie. Da sinistra: Beppe Boni, Daniela Mainini, Loredana Gulino, Carlo
Guglielmi, Edoardo Francesco Mazzilli, Fabrizio Martinelli, Renaud Batier.
è rappresentata proprio dalle investigazioni. “Queste attività vengono
condotte da reparti speciali – dice il
colonnello Martinelli – e sono orientate principalmente a risalire l’intera
filiera del falso, per individuare i canali d’importazione, i centri di abusiva
produzione, le aree di deposito, nonché le reti della grande distribuzione delle merci contraffatte (l’85% dei
sequestri effettuati dal Corpo avviene
fuori dagli spazi doganali)”. Nel 2010
la Guardia di Finanza ha portato a
termine 14.863 operazioni (con una
media di 40 interventi al giorno), per
un totale di oltre 110 milioni di pezzi
contraffatti o insicuri sequestrati, che
hanno portato alla denuncia di 13.593
persone e a 359 arresti.
La contraffazione non riguarda più
i soli beni di lusso, tipici del settore
dell’abbigliamento, ma interessa ormai
le più svariate merci di uso comune.
“Nessun tipo di prodotto è immune dal rischio di falsificazione” – dice
il colonnello Martinelli. “I rapporti
di partenariato con le imprese e con
le organizzazioni professionali sono
fondamentali in quanto conoscono le
caratteristiche dei rispettivi mercati e
sono in grado di fornire elementi di
conoscenza essenziali ai fini della tutela della genuinità dei loro prodotti”.
Per le finalità operative della Guardia
di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane è quindi importante poter contare
sulla collaborazione del mondo delle
imprese. “In tale prospettiva – conclude il colonnello Martinelli – il Corpo
ha avviato proficue relazioni collaborative con Confindustria e si avvia ad
intensificare queste linee di cooperazione attraverso imminenti iniziative
che potranno vedere il mondo imprenditoriale in prima linea per combattere
la piaga della contraffazione”. Scambiare informazioni utili e cooperare
sono quindi le parole chiave per tutelare efficacemente i prodotti italiani
e difenderli dalla concorrenza sleale
perpetrata tramite le importazioni.
[email protected]
2011 settembre/ottobre CER 59
cerFORMAZIONE
Percorsi per
imprenditori ed alta dirigenza
di Sara Seghedoni
The European House Ambrosetti, che opera da più di 40 anni
nell’ambito della formazione e dell’aggiornamento continuo di imprenditori e manager, ha ideato su richiesta di
Confindustria Ceramica un percorso
formativo dal titolo “Competere oggi”
riservato agli imprenditori, dirigenti
e quadri di alto potenziale di aziende
appartenenti al Sistema.
Si tratta di cinque incontri, che si svolgono presso la sede dell’Associazione,
dedicati a temi di particolare interesse
per le imprese del settore ceramico,
con esperti relatori che offriranno le
più aggiornate informazioni sui diversi
argomenti. Per rendere più interessante il percorso formativo è stato concordato l’affiancamento al relatore di “testimoni aziendali”, al fine di integrare
l’analisi con l’esperienza concreta.
Gli incontri, di circa tre ore pomeridiane ciascuno, sono previsti nell’arco dei
prossimi mesi, a partire dal 14 novembre fino a giugno del prossimo anno. Il
primo incontro dal titolo “Accelerazione, allineamento e mobilitazione: i risultati attraverso le persone” ha l’obiettivo di contribuire alla creazione di un
contesto organizzativo che sia caratterizzato dalla disponibilità alla “mobilitazione” e alla valorizzazione delle
risorse umane, in modo da sviluppare
le “accelerazioni” necessarie per affrontare una situazione di crisi economica. L’incontro è tenuto da Marco
Grazioli, senior partner e responsabile
della Divisione Risorse Umane, esperto
di gestione di cambiamento e docente
di ‘Processi Decisionali e Negoziali’ nella
Facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
60 CER settembre/ottobre 2011
Cinque incontri
organizzati dallo
studio Ambrosetti,
volti alla formazione
sul tema
“Competere oggi”
Il secondo convegno verte su “Business
e Globalizzazione: scelte di business
e scelte manageriali” con l’obiettivo
di rafforzare la posizione competitiva
delle imprese sui mercati del mondo
attraverso una evoluzione del management verso la capacità di saper affrontare ambienti multiculturali con
attitudini e caratteristiche appropriate.
Il relatore è Paolo Borzatta, responsabile delle Divisioni Ricerche e Sviluppo
Internazionale, specializzato in strategia aziendale, internazionalizzazione e
new business development.
“Pianificare e gestire la crescita dimensionale dell’azienda” è il titolo del
terzo appuntamento in cui Filippo
Peschiera, responsabile della Divisione
Finanza, Controllo e Valore di European House Ambrosetti approfondisce le
moderne tecniche di controllo e di
misurazione delle performance d’impresa. L’incontro viene sviluppato con
esempi sull’attuale dinamica competitiva vissuta dalle aziende, con un approfondimento specifico sul funzionamento delle tecniche di controllo oggi
più affermate.
Gli ultimi due incontri si concentreranno rispettivamente sugli aspetti energetici e sull’impresa familiare. “Risorse energetiche e sviluppo
tecnologico” rappresenta un tema
particolarmente interessante per i
manager d’impresa che devono mantenere costantemente aggiornata la
loro conoscenza sulle diverse tecnologie, tenendo presente che i crescenti
costi energetici determineranno una
completa revisione delle strategie di
acquisizione di questa fondamentale
materia prima. L’incontro è condotto
da Ernesto Hofmann, uno dei più noti
consulenti informatici italiani che ha
svolto attività di progettazione e sperimentazione di nuovi sistemi operativi
sviluppando tecnologie innovative in
ambito internazionale.
Con “Famiglia – Impresa: gestire il passaggio generazionale”, il tema discusso
assieme a Laura Petoletti, responsabile
delle aree “Famiglia-Impresa” e “Sistema
Impresa”, si conclude il ciclo di incontri realizzati dallo studio Ambrosetti. Il
seminario si focalizza sull’importanza
del rapporto Famiglia – Impresa e di
come si possono affrontare e risolvere
quotidianamente le criticità alle quali
le imprese familiari sono sottoposte
nella governance familiare.
[email protected]
galleria
cer
Tecnologie evolute
per la ceramica
cergalleria Tecnologie
evolute per la ceramica
sacmi
Via Provinciale Selice, 17/A - 40026 Imola (BO)
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Tempo da record nel cambio stampo rapido
A fronte di un mercato che impone ai produttori ceramici
una maggiore flessibilità produttiva, in termini sia di
design che, soprattutto, di formato, con lotti sempre più
ridotti e differenziati e al contempo magazzini contenuti, la
possibilità di cambiare rapidamente lo stampo e di limitare i
tempi improduttivi appare oramai strategica.
Se da una parte l’avvento delle decoratrici digitali ha fornito
la necessaria flessibilità nel design, rimaneva da risolvere il
problema, non semplice, del cambio formato: movimentare
all’interno della pressa un oggetto che può raggiungere le
14 ton, riducendo drasticamente i tempi dell’operazione
(attualmente variabili da oltre otto ore per ceramiche poco
strutturate a due ore e trenta per clienti dotati di una
squadra dedicata al cambio stampo) portandoli a non più di
mezz’ora.
Per raggiungere questo ambizioso
obiettivo è stato necessario diminuire la
durata di ciascuna fase, intervenendo,
tramite le metodologie del Lean
Manufacturing, su tutti gli elementi
coinvolti nella procedura: lo stampo,
la pressa, il carrello di caricamento
polvere e quello di movimentazione
stampo.
In particolare, nello stampo sono
stati eliminati gli elementi che
comportavano l’allungamento dei
tempi di montaggio, dalle viti di
fissaggio (sostituite da piastre a
magneti permanenti) all’alimentazione
del riscaldamento a bassa tensione
(sostituita dalla tensione di rete che
permette un cablaggio più semplice).
Il sollevamento e la movimentazione
dello stampo all’interno della pressa
sono eseguiti mediante un’attrezzatura integrata alla
pressa stessa, consentendo di ridurre notevolmente i tempi
di centraggio dello stampo sulla macchina. è stata inoltre
rivista l’interfaccia operatore in modo da semplificare
l’introduzione dei parametri della macchina in funzione
del cambio formato. Nel carrello di alimentazione della
polvere sono state automatizzate tutte le operazioni di set
up in modo da limitare gli interventi dell’operatore. Infine,
il carrello di movimentazione dello stampo è stato reso più
agile per accostarsi alla pressa con maggior precisione.
Presentato in anteprima in occasione di Tecnargilla 2010,
quando, presso il reparto sperimentale Sacmi, è stato
possibile assistere a dimostrazioni dal vivo di cambio
formato in un tempo record di trenta minuti, il dispositivo
può essere applicato alle presse di ultima generazione.
62 CER settembre/ottobre 2011
Record-beating rapid mould changeover
Faced with a market that requires ever-greater output
flexibility from ceramic manufacturers – in terms of both
design and, above all, size, with ever-smaller, differentiated
lots and a tendency towards reduced stocks – the ability to
carry out fast mould changeovers and thus limit downtimes
is now of strategic importance.
While the advent of digital decoration units provided the
required flexibility on the design side, there nevertheless
remained the rather complex problem of size changeovers,
which involves handling an object inside the press that
can weigh up to 14 tons. The aim was to reduce task
completion times (which can be from over 8 hours for less
sophisticated plants to 2 and a half hours where factories
have a dedicated mould changeover team) drastically to no
more than half an hour.
To achieve this ambitious goal it has been necessary to
reduce the duration of each stage, acting on every single
aspect of the procedure according to Lean Manufacturing
methods: the mould, the press, the filler box and the mould
handling systems.
More specifically, the
mould has undergone
the elimination of
those components
that slowed
down assembly,
such as fixing
screws (replaced
by permanently
magnetic plates)
and low voltage
heating system
(replaced by mains
voltage to simplify
wiring). Lifting and
handling of the
mould inside the
press is now carried
out by equipment
integrated into the press itself; this greatly reduces
mould-machine alignment times. The operator interface
has been redesigned to simplify entry of size changeover
parameters. All set-up tasks on the powder filler box have
been automated to minimise the number of tasks that need
to be carried out by the operator and, last but not least,
the mould handling carriage has been made more agile,
allowing it to be brought alongside the press with greater
precision.
First presented at Tecnargilla 2010 - where visitors
enjoyed the opportunity to see for themselves, at
Sacmi’s experimental department, ‘live’ size changeover
demonstrations that took the record-breaking time of less
than 30 minutes – the device can be applied on all of the
latest-generation presses.
Tecnologie evolute per la ceramica cergalleria
bmr
Via G. Fattori, 6 - 42019 Scandiano (RE)
Tel 0522 857868 - Fax 0522 856475
www.bmr.it - [email protected]
Squadra - squadratrici a secco e a umido
Si rinnova la gamma delle squadratrici Bmr serie Squadra,
disponibili ora in due versioni:
- a umido, per porcellanato;
- a secco, per monoporosa.
A umido, per porcellanato. Da 5 a 9 calibratori, questa versione di Squadra è adatta per le alte produzioni, con bisellatori superiori e inferiori per i grandi formati. Le potenze
standard dei calibratori si confermano a 5,6 kw e sono tra
le più alte della media. Con Squadra, la piastrella è bloccata
durante l’avanzamento da due cinghie dentate e a movimentazione sincrona: sistema Syncrobelt®, che permette
un’importante precisione geometrica al risultato del lavoro
di Squadra. Con i grandi formati, che hanno importanti
spessori, il sistema Syncrobelt® favorisce anche la riduzione
delle vibrazioni indotte delle grandi lastre in rettifica.
A secco, per monoporosa. Bmr propone la riduzione dei
tempi e dei costi del processo di finitura eliminando i tempi
dovuti per l’essicazione del prodotto dopo la rettifica. L’impianto di riciclo acque reflue per refrigerazione utensili e
l’essicatoio piastrelle sono sostituiti da un efficente e accurato sistema di aspirazione. La precisione e l’accuratezza
della rettifica a secco sono rese costanti dalla consolidata
tecnologia Bmr. Per la rettifica a secco, con 9 calibratori, si
applicano mole sia a legante metallico che resinoide con
speciale ricopertura del diamante per il secco, con impiego
di leganti ad elevata
conducibilità termica.
Le carterature contengono il nuovo
“spintore-squadratore”, con azionamenti
di tipo brushless e
regolazione dei parametri di ortogonalità
durante il processo di
lavoro.
L’apparecchiatura
Squadra
elettronica per controllo dimensionale
in uscita del secondo modulo, permette di rilevare la qualità
dimensionale delle piastrelle rettificate e di aggiornare i
parametri di lavoro sia in manuale, che in ciclo automatico.
Anche il pannello di controllo è stato aggiornato. Interfaccia
operatore e flessibilità di uso, sono caratteristiche sempre
molto importanti e che Bmr è orientata a sviluppare per ottimizzare il lavoro dei tecnici operatori.
Squadra a secco / Dry squaring machine
Squadra - dry and wet squaring machines
The range of Bmr squaring machines (series Squadra) has
been updated; two versions of Squadra are now available:
- wet, for porcelain stoneware products,
- dry, for monoporosa products.
Wet, for porcelain stoneware products, with 5 to 9 gauging
units, suitable for high production requirements with upper
and lower chamfers for large sizes. The standard powers
of the gauging units remain 5.6 kW and are among the
highest of the average available.
Squadra blocks the tile during infeed by two geared belts
that move synchronously: Syncrobelt® system, which allows
Squadra to ensure significant geometrical precision
in its operations.
For large and very thick sizes, the Syncrobelt® system also
helps to reduce induced vibrations on large slabs during
rectification.
Dry, for mono-porous products Bmr cuts the times and
costs of the finishing process by eliminating product drying
times after rectification.
The recycling system of backwash water to cool the tool
and the tile drier are replaced by an efficient and accurate
extractor system.
The constant precision and accuracy of the
dry rectification process is guaranteed by
the consolidated Bmr technology.
For dry rectification, with 9 gauging units,
grinders with both metal and resinoid
bonding agents are fitted with special
lining of the diamond part for the dry
process, using bonding agents with high
thermal conductivity.
Panels contain the new “pusher-squaring
unit” with brushless drives and adjustment
of the right-angled
parameters during the work process.
The electronic dimensional control
equipment on the outfeed of the second module, reads
the dimensionalquality of the ground tiles and updates the
working parameters, in manual mode and in automatic
mode.
The control panel has also been updated.
Operator interface and flexibility remain important features
and ones that Bmr aims to develop in order to optimise the
work of operators and technicians.
2011 settembre/ottobre CER 63
cergalleria Tecnologie
evolute per la ceramica
trebax
Via Cimabue, 66 - 42014 Castellarano (RE)
Tel 0536 850288 - Fax 0536 858404
www.trebax.it - [email protected]
“Trebax FLAT” - nuovo tampone isostatico
Trebax ha ideato e brevettato un nuovo tampone isostatico,
il nuovo “Trebax FLAT”, che fa fronte alle nuove tipologie
produttive e permette di risolvere le seguenti problematiche
tecniche:
- eliminazione completa dell’effetto trasparenza (o
televisione) su tutti i prodotti, specialmente sui prodotti
lappati e levigati ossia dove il problema si evidenzia
maggiormente dopo cottura;
- ottima quadratura della piastrella con una compensazione
invisibile e senza paragoni in termini estetici;
- ottima planarità: risoluzione dei difetti di planarità sulla
piastrella, ed assenza di ondulazioni da compensazione con
un conseguente miglior camminamento delle piastrelle nel
forno;
- spessore piastrella uniforme in tutta la superficie, adatto
quindi anche nei grandi formati destinati al taglio per
formati minori;
- riduzione del costo di acquisto, grazie ad
un’industrializzazione della produzione, robotizzata e
pallettizzata.
Questo prodotto unisce i vantaggi di un tampone isostatico
(quadratura e densità) con i vantaggi di un tampone
non isostatico (planarità e trasparenza) ed ovviamente il
risultato finale è quello di avere un prodotto finito senza
paragoni.
Tutte queste caratteristiche sulla piastrella si traducono
in un importante risparmio economico per la
ceramica: affidabilità, durata, ed eccellente qualità
del prodotto pressato, evitando così spiacevoli
contestazioni da parte dell’utilizzatore finale di
piastrelle ceramiche.
Rimane il concetto del tampone diviso in 3 parti
- tamponcino intercambiabile, zoccolo isostatico,
membrana intercambiabile - e quindi dell’idea
“Trebax” del sistema usa e getta, e di tutti i suoi
vantaggi.
“Trebax FLAT”: con un unico tampone isostatico
si risolvono contemporaneamente tutti i problemi
legati alla pressatura.
Il reparto tecnico-commerciale di Trebax è a
disposizione per ogni chiarimento o informazione
dettagliata in merito.
64 CER settembre/ottobre 2011
“Trebax FLAT” - the new isostatic punch
Trebax has designed and patented a new isostatic punch,
the new “Trebax FLAT”, that meets the new product types
and allows to solve the following technical problems:
- complete elimination of the transparency effect (or
“television”) on all products, especially lapped and polished
products, where the problem into sharper focus after firing;
- optimal squaring of the tile with an invisible compensation,
and without comparisons in terms of aesthetics;
- excellent flatness: resolution of the defects of flatness
on the tile, and the absence of waves of compensation,
resulting in a better walkway tiles in the kiln;
- thickness of tile uniformly across the surface, so even in
large sizes suitable for cutting the smaller sizes;
- reducing the cost of purchase, thanks to industrialization
of production, with a robotic palletized system.
This product combines the benefits of an isostatic punch
(square and density) with the advantages of a non-isostatic
punch (flatness and transparency) and of course the end
result was to have a finished product like no other.
All these features on the tile resulting in a significant cost
savings for ceramics: reliability, durability, and excellent
quality of the pressed product, so there are no objections or
claims by the end user of ceramic tiles.
Remains the concept of punch divided into 3 parts
- interchangeable punch, isostatic base, interchangeable
membrane - and then the “Trebax” disposable system idea,
and all its advantages.
“Trebax FLAT”: with a single isostatic punch you
simultaneously solve all the problems of the pressing.
Tecnologie evolute per la ceramica cergalleria
siti - b&t GROUP
Via Prampolini, 18 - 41043 Formigine (MO)
Tel 059 446111- Fax 059 446555
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La produzione ceramica digitale
Il sistema integrato di struttura, grafica, decorazione tradizionale e decorazione digitale che assieme concorrono alla
realizzazione di piastrelle di ceramica, con un elevato valore
tecnologico ed un elevatissimo contenuto estetico, si contrappone alla produzione ceramica tradizionale.
Il punto di partenza è sempre l’idea creativa, il progetto,
composto da struttura, materia e colore.
Attraverso il Laser Scanner 3D Projecta, si è in grado di raccogliere la struttura di una pietra naturale, di un legno o di
un manufatto artistico, trasferendola all’Incisore Laser dopo
elaborazione grafica 3D, per la realizzazione di gommine di
prova, matrici o tamponi fino ad un formato 200 x 400 cm.
Gli strumenti ed il personale altamente specializzato di
Digital Design, studio grafico d’avanguardia che opera
all’interno di Projecta Engineering, permettono di effettuare
scansioni 2D ad altissima definizione. Questa grafica originale, viene elaborata all’interno dello studio per eliminare
imperfezioni, effettuare variazioni tonali o di dimensione e
se necessario arricchirla di effetti e contenuti artistici.
Un nuovo sistema di gestione del colore, composto da un
software dedicato ed uno spettroscanner, permette ai grafici
di Digital Design di avere un’anteprima su cartoncino della
stampa digitale che si otterrà in ceramica, valutando in
pochi minuti decine di variazioni grafiche e tonali, con assoluta e fedele riproducibilità in produzione.
La prototipazione ceramica può essere eseguita attraverso
l’uso del Digiplotter di Projecta Engineering e la grafica finale potrà essere trasferita immediatamente e senza ulteriori
modifiche ad una delle macchine per stampa digitale realizzate da Projecta Engineering serie Keramagic, o Keramagic
Compact nella versione Standard e Moving o alle macchine
di stampa di seconda generazione.
Il vero plus è però rappresentato dalla regia, dalla possibilità
di combinare in maniera previsibile la struttura con la decorazione digitale ed arricchire il tutto con effetti materici che
solo la decorazione tradizionale è per ora in grado di dare.
Sfruttando soluzioni innovative e la regia che Projecta Engineering ed il gruppo SITI-B&T possono proporre, è possibile
aumentare il contenuto tecnologico di una piastrella di
ceramica aumentandone al
contempo il valore estetico.
Due elementi che permettono quella differenziazione e
quella collocazione di mercato necessarie per superare l’attuale crisi economica,
passando dalla produzione
tradizionale alla produzione
ceramica digitale.
Keramagic
Digital production of ceramic tiles
As opposed to the conventional production technique
of ceramic tiles, it is to be intended as an integrated
system combining structure, graphic design, conventional
decoration and digital decoration, which are brought
together to create ceramic tiles of high technological value
and amazing aesthetic content.
The starting point is always the creative idea, the project,
made up of the structure, the matter and the colour.
Thanks to Projecta’s 3D Laser Scanner, we are able to
acquire the structure of natural stone, of wood or of an
artistic item and transfer it to the Laser Engraver, after the
3D graphics processing, to create test die rubbers, matrices
or pads, up to size 200 x 400 cm.
The instruments and the highly skilled personnel of Digital
Design, a cutting-edge graphic design division of Projecta
Engineering, enable very high definition 2D scanning. The
original graphic image obtained is then processed by the
studio to eliminate feasible flaws, to change shades or
dimensions and, if necessary, to add artistic effects and
items.
A new colour management system, comprising tailordesigned software and a spectrophotometric scanner,
allows the graphic designers of Digital Design to preview
the digital print that will be obtained on the ceramic tile
on card, to be able to assess several variations in terms
of graphics and shades within a matter of minutes with
absolute and meticulous reproducibility on the actual
product. Ceramic tile prototyping is easily accomplished
using the Digiplotter of Projecta Engineering; the finished
graphic design can be transferred immediately and
without any further modifications to one of the digital
printing machines produced by Projecta Engineering of the
Keramagic or Keramagic Compact series, in the Standard
and Moving versions, or of the digital printing machines of
second generation.
The true stronghold does however lie in the management
functions, offering the possibility to combine the structure
with the digital decoration in a previewable manner and to
then enrich the whole combination with material effects,
which only conventional decoration is presently able to
offer.
By fully exploiting the innovative solutions and the
management functions that only Projecta Engineering and
the SITI-B&T group is presently able
to offer, it is possible to boost the
technological content of a ceramic tile,
simultaneously increasing its aesthetic
value. These two elements are what
really make “THE” difference and
ensure the standing on the market
required to overcome the current
economic crisis, switching from
conventional production to digital
ceramic tile production.
2011 settembre/ottobre CER 65
cergalleria Tecnologie
evolute per la ceramica
EUROMECCANICA
Via Trebbo, 150 - 41053 Maranello (MO)
Tel 0536 948605 - Fax 0536 948660
www.euromeccanica.com - [email protected]
Twinvision - scanner spettrale
Dal 1996 Euromeccanica è specializzata nelle tecnologie di
decorazione per il settore ceramico. Ricerca, innovazione e
creatività sono lo slogan con cui l’azienda affronta la crisi
congiunturale che attanaglia il settore.
Un piano di ricerca che tocca alcuni punti nevralgici della
filiera produttiva ceramica:
1. il controllo dei costi e dei tempi nella fase progettuale del
campione ceramico;
2. l’ottimizzazione della filiera produttiva con un attento
controllo ai costi e ai tempi;
3. il color management delle tecnologie di decorazione
digitale.
Euromeccanica ha stretto forte collaborazione e sinergia
con partner di primissimo livello e università; negli ultimi
anni è entrata nel segmento
delle tecnologie di decorazione
digitale, fornendo alle aziende
ceramiche i software di
prototipazione che consentono
di verificare l’aspetto grafico
delle piastrelle senza costi di
impianto per la produzione
e software di profilazione
proprietari.
Grande attenzione è stata
rivolta alla ricerca di soluzioni
idonee nel campo della
profilazione e della gestione del
colore ceramico, con l’obiettivo
di individuare le innovazioni
che potessero migliorare i
sistemi esistenti, addirittura
semplificandoli dove possibile.
Da Tecnargilla 2010, in cui è
stato presento in anteprima
mondiale Twinvision (scanner spettrale) e un software di
profilazione Iride In Design, la tecnologia di Euromeccanica
è riuscita ad imporsi presso alcune fra le più importanti
ceramiche sul mercato italiano, polacco e turco.
Grazie all’impegno costante dell’azienda e dei propri
clienti il sistema Twinvision è diventato uno strumento
indispensabile nella gestione della decorazione digitale.
L’investimento nel sistema Twinvision rende sempre più
affidabile il processo produttivo per raggiungere i principali
obiettivi aziendali come la completa padronanza della
tecnologia digitale, la flessibilità nel cambio prodotto, il
controllo dei costi e della qualità del prodotto finito.
La preferenza dei propri clienti stimola Euromeccanica al
continuo perfezionamento, all’attenzione ed ottimizzazione
della filiera produttiva ceramica.
66 CER settembre/ottobre 2011
Twinvision - hiperspectral scanner
Euromeccanica has been specialised in decorating
technologies for the ceramic sector since 1996. Research,
innovation and creativity are the slogan adopted by the
company to face up to the economic crisis affecting the
sector.
A research plan covering some of the key points of the
ceramic production chain:
1. control of costs and times of ceramic sampling design;
2. optimization of the production chain with close
monitoring of costs and times;
3. color management of digital decoration technologies.
Euromeccanica has built close relations with front line
partners and universities; over the past few years, it has
entered the digital decoration technologies segment,
supplying ceramics companies with prototyping software
used to verify the graphic appearance of tiles, eliminating
production systems costs and proprietary profiling software.
Close attention has been paid to searching for appropriate
solutions in the field
of ceramic colour
management and
profiling, aiming
to identify the
innovations that can
improve existing
systems, even
simplifying them
where possible.
Since Tecnargilla
2010, which saw the
world premier of the
Twinvision spectral
scanner and the
profiling software
Iride In Design,
Euromeccanica
technologies have
made their way into
some of the largest
ceramics industries in the Italian, Polish and Turkish
markets.
Thanks to the constant commitment of the company
and its customers, the Twinvision system has become an
indispensable instrument for managing digital decoration.
Investments in the Twinvision system increase the reliability
of the production process, helping to achieve key company
objectives including the complete mastery of digital
technology, flexible product changes, control of costs and
quality of the finished product.
The preference shown by its customers drives
Euromeccanica on to continuous improvement,
management and optimization of the ceramic production
chain.
Tecnologie evolute per la ceramica cergalleria
ANCORA GROUP
Via Ferrari Moreni, 10/18 - 41049 Sassuolo (MO)
Tel 0536 1840411 - Fax 0536 1840444
www.ancoragroup.com - [email protected]
Squadratrice CN
Le squadratrici di Ancora Group, fedeli alla tradizione
aziendale di robustezza e affidabilità, sono state
completamente ridisegnate per migliorare ergonomia,
accessibilità e manutenzione.
Punta di diamante della gamma è la nuova squadratrice
CN, con controllo automatico di tutte le funzioni del
processo. Ancora ha introdotto il controllo numerico su
tutti gli assi di movimento delle macchine: nelle versioni
automatizzate, tutti i motori sono brushless e tutti i
movimenti sono controllabili con touch screen dal quadro
comandi. è così possibile definire il calibro del prodotto
e regolare l’asportazione di ciascun utensile con perfetta
simmetria e in modo automatizzato, senza intervento
manuale sulle viti di posizionamento dei mandrini, che
sono motorizzate individualmente. Il sistema può dialogare
con un controllo dimensionale in uscita garantendo una
continua verifica e ricalibratura dei pezzi lavorati.
Il cambio formato è realizzato in modo automatico in tempi
ridotti senza necessità di complesse operazioni manuali e
aggiustamenti.
Nella seconda fase di squadratura l’allineamento del lato
lavorato è assicurato con grandissima precisione da un
asse a controllo numerico che dialoga con il controllo di
perpendicolarità.
Ancora ha ridisegnato e migliorato anche le squadratrici
manuali prefigurando i futuri sviluppi della tecnologia del
settore, come la squadratura a secco.
Le nuove macchine della gamma a regolazione manuale si
presentano rinnovate per quanto riguarda le prestazioni, la
sicurezza e l’affidabilità.
Con l’introduzione della nuova gamma, sono stati affiancati
ai tradizionali modelli con cinghie larghe 75 mm (per
formati sopra i 200 mm) e 40 mm (per formati sino a 100
mm) i nuovi modelli con cinghie larghe 60 mm, per lavorare
senza limitazione di formati sino a 150 mm di larghezza.
CN squaring machines
Faithful to the company tradition of ruggedness and
reliability, Ancora Group’s squaring machines have been
completely redesigned for improved superior ergonomics,
accessibility and maintenance.
The centrepiece of the range is the new CN squaring
machine with automatic control of all process functions.
Ancora has introduced numerical control on all the
machine’s axes of movement. In the automated versions,
all the motors are brushless and all the movements can
be controlled from the control panel via a touch screen.
This makes it possible to set the calibre of the product
and adjust the amount of material removed by each tool
automatically and perfectly symmetrically without having
to manually adjust the spindle positioning screws, which
are individually motorised. The system can dialogue with
outfeed dimensional control to guarantee continuous
checking and recalibration of processed pieces.
Size changeover is performed automatically and extremely
rapidly without the need for complex manual operations or
adjustments.
In the second squaring stage, the side machined in the
first stage is aligned with extremely high precision by
a numerically controlled axis that dialogues with the
perpendicularity control.
Ancora has also redesigned and improved its manual
squaring machines in anticipation of future technological
developments in the sector such as dry squaring.
The new manual control machines in the range deliver
outstanding levels of performance, safety and reliability.
With the introduction of the new range, the traditional
models with belt width of 75 mm (for sizes above 200 mm)
and 40 mm (for sizes up to 100 mm) are now joined by the
new models with belts of 60 mm width to operate without
size limitations up to a width of 150 mm.
2011 settembre/ottobre CER 67
cergalleria Tecnologie
evolute per la ceramica
a zeta gomma
Via Radici in Piano 449/1 - 41049 Sassuolo (MO)
Tel 0536 867111 - Fax 0536 806884
www.colorobbiaitalia.it - [email protected]
Mec Splicing Line® - sistema integrato di pressa
e fustella
La strategia di A Zeta Gomma si basa da sempre su
prodotti di qualità immediatamente disponibili, e sulla
ricerca e la realizzazione di nuovi prodotti per soddisfare al
meglio la propria clientela.
In quest’ottica, il reparto R&D di A Zeta Gomma ha
sviluppato una serie di attrezzature tecnologicamente
avanzate che trovano il loro culmine nell’ultima nata Mec
Splicing Line®, strumento unico nel proprio genere che
consente di effettuare un ciclo completo di giunzione per
qualsiasi tipo di cinghia dentata in PU.
Mec Splicing Line® è un sistema integrato di pressa e
fustella che assiste l’operatore in tutte le fasi necessarie
per la corretta realizzazione della giunzione.
Grazie all’elevata automazione del Mec Splicing Line®
nella fase di fustellatura, saldatura e raffreddamento
consente di effettuare parecchie giunzioni, con notevoli
risparmi di tempi e costi.
Garanzia della giunzione: la buona riuscita delle giunzioni
è sempre garantita dai parametri forniti a corredo
della pressa che sono stati appositamente studiati sul
poliuretano utilizzato nella produzione delle cinghie Mec
Timing®.
In sintesi, i principali vantaggi del Mec Splicing Line®
sono: grande affidabilità, facilità di utilizzo, innovazione
tecnologica.
Mec Splicing Line® è quindi un’attrezzatura che si adatta
alle esigenze di:
• distributori che vogliono fornire ai propri clienti un
servizio sempre più rapido ed efficiente;
• costruttori che vogliono essere più flessibili nella
produzione;
• utilizzatori che vogliono rendersi indipendenti da terzi
per migliorare la
propria efficienza.
68 CER settembre/ottobre 2011
Mec Splicing Line® - integrated system of press
and punch
A Zeta Gomma’s strategy has always been based on
quality products immediate availability, and the research
and development of new products to satisfy the needs of
clients.
To achieve this, the A Zeta Gomma’s R&D department has
developed a series of technologically advanced tools which
culminated in the new Mec Splicing Line®, a unique tool
of its kind that allows you to achieve the complete splicing
cycle for every type of polyurethane timing belt.
Mec Splicing Line® is an integrated system of press and
punch which allows the operator to complete all the
required steps necessary for the production of an accurate
splicing operation.
Thanks to the full automation of the Mec Splicing Line®
the punching, welding and cooling phases allow the
operator to make several splices with a considerable
saving of time and money.
Splicing Warrantee: the good realization of the splicing is
always guaranteed by the parameters provided together
with the press which have been properly studied and
developed on the polyurethane materials used for the
production of the Mec Timing® belts.
In this way, the main advantages of the Mec Splicing
Line® are: accuracy ,reliability, ease of use, and
technological innovation.
Mec Splicing Line® is therefore the tool which suits the
needs of:
• distributors: who want to provide their client with a fast,
efficient and cost effective service;
• manufacturer: to be able to be more flexible in the
production of the products;
• users: who want to become independent from third
parties to improve their efficiency.
Tecnologie evolute per la ceramica cergalleria
SYSTEM CERAMICS
Via Ghiarola Vecchia, 73 - 41042 Fiorano Modenese (MO)
Tel 0536 836111­­­- Fax 0536 836285
www.system-ceramics.com - [email protected]
4PHASES™ - sistema di scelta e confezionamento
Confezionare prodotti con un risparmio di cartone fino
all’80% rispetto allo standard, eliminare i costi energetici
per la produzione industriale di fustelle, ridurre i rischi
d’incendio, creare imballaggi resistenti con notevole
recupero degli spazi di magazzino. Sono i punti cardinali di
4PHASES™, l’ultimo sistema altamente competitivo nato
in System Ceramics, ispirato agli imperativi della green
economy e al criterio di flessibilità ricercato oggi dalle
ceramiche. 4PHASES™ risponde rapidamente alla domanda
di produzione di piccoli lotti, di prodotti simili tra loro ma
con formati diversi, di prodotti identici ma con marchio
diverso. Già brevettato a livello nazionale ed internazionale,
si presenta come un impianto tecnologico altamente
competitivo che con le sue caratteristiche innovative crea la
nuova frontiera per il packaging, facendosi parte attiva nel
risanamento dell’intera filiera produttiva con l’obiettivo di
aumentarne competitività e sostenibilità.
Quattro le fasi di questo sistema di scelta e
confezionamento che realizza il pack direttamente in
macchina: rifornimento con cartoni neutri piani, taglio
a misura e incollaggio delle strisce di cartone con totale
azzeramento dello scarto, creazione della cornice, chiusura
della scatola. 4PHASES™ adatta il materiale al prodotto,
assorbendo le variazioni di calibro e dimensionali in pochi
minuti. Il risultato? Un pack personalizzato nelle dimensioni
e nella grafica (timetomarket in tempo reale), rinforzato
negli angoli e perfettamente adattato al prodotto.
Il sistema, lavorando su cartone neutro, permette di
risparmiare il passaggio produttivo dello scatolificio e
di costruirsi in casa la confezione, con la conseguente
eliminazione dei costi di industrializzazione delle
fustelle. I benefici sono l’azzeramento delle scorte e delle
obsolescenze di magazzino con il consistente recupero
di spazi e, inoltre, vengono risolti i problemi legati alla
gestione degli
accantonamenti
derivati dalla
necessità di creare
un cartone diverso
per ogni tipo
di prodotto. Le
aziende che hanno
scelto 4PHASES™
producono con
semplicità e
risparmio diversi
marchi, su più
formati.
4PHASES™ - selection and packaging system
Packaging products with cardboard savings of up to 80%
compared to the standard, eliminating energy costs for the
industrial production of cardboard sheets, reducing fire
risks, creating resistant packagings with drastic warehouse
space savings. These are the key points of 4PHASES™,
the latest highly competitive system designed by System
Ceramics and inspired by the needs of the green economy
and the criterion of flexibility the ceramics industry
demands today. 4PHASES™ rapidly responds to the
demand for the production of small batches, products that
are similar but in different sizes, identical products with
different brands. Patented nationally and internationally,
it is a highly competitive technological system which,
with innovative features, constitutes the new frontier for
packaging, playing an active part in the renovation of
the whole production chain with the aim of increasing
competitiveness and sustainability.
This selection and packaging system that builds packs
directly in the machine has four phases: supply of flat blank
cardboard, cutting to size and gluing of the cardboard strips
with complete elimination of waste, creation of frames, box
closing. 4PHASES™ adapts the material to the product,
absorbing any variations in calibre and size in just a few
minutes. The result? A customised pack in terms of size and
graphics (real time time-to-market), reinforced corners and
perfectly suited to the product.
Working with blank cardboard, the system eliminates
the packaging company from the production chain,
allowing manufacturers to create their own packages
in-house, consequently eliminating
the costs of cardboard sheets
industrialisation. The benefits
include the total elimination
of stocks and obsolescence in
warehouses, with consistent space
savings, also solving problems
affecting stocks deriving from the
need to create a different box for
each product type. Companies
choosing 4PHASES™ are able to
simply product different brands and
sizes with great savings.
2011 settembre/ottobre CER 69
cergalleria Tecnologie
evolute per la ceramica
ta-ro
Via Montegrappa, 59 - 41042 Ubersetto di Fiorano (MO)
Tel 0536 844168 - Fax 0536 843252
www.ta-ro.it - [email protected]
Deair™ - sistema di deareazione dell’impasto
L’innovativo sistema Deair™ permette una rapida ed
uniforme deareazione dell’impasto ceramico nella fase di
formatura.
Uno dei fattori che limitano la produttività di una linea
di pressatura di piastrelle ceramiche è la necessità di
fare fuoriuscire, durante la fase di compattazione, l’aria
inglobata tra i granuli di polvere ceramica caricata nelle
cavità dello stampo.
Una deareazione non accurata comporta l’insorgenza,
nel prodotto finito, di difetti, ad esempio sfogliature
o il cosiddetto effetto “scatolone”, tali da renderlo
sostanzialmente inutilizzabile a livello commerciale.
Finora tale operazione è stata eseguita suddividendo
la pressatura in due passaggi - precompattazione e
compattazione - con le conseguenti problematiche relative
a tempistiche, usure e consumi energetici. Il tradizionale
metodo di pressatura, inoltre, genera flussi di aria dal
centro verso i bordi del tampone, uniche vie di fuga
a disposizione, causando indesiderati spostamenti e
rimescolamenti delle polveri caricate.
Il modulo brevettato di deareazione Deair™, costituito
da tampone e apposito sottotampone, distribuisce invece
uniformemente numerose vie di sfogo per l’aria nelle
zone interne delle cavità di formatura, risolvendo le
problematiche dovute al tradizionale metodo di pressatura
a più battute.
70 CER settembre/ottobre 2011
Deair™ - ceramic mixture de-aeration system
The innovative Deair™ system allows rapid and
homogeneous de-aeration of the ceramic mixture during
the moulding stage.
One of the factors that limit the productivity of a ceramic
tile pressing line is the need to remove the air that is
caught between the ceramic powder granules while filling
the mould cavity during the compacting stage.
Careless de-aeration leads to defects in the finished
product, such as stripping or the so-called “box” effect that
may substantially make it useless on a commercial scale.
Until now, this operation has been carried out by
subdividing the pressing into two steps (pre-compacting
and compacting), with all the consequent problems in
terms of production times, wear and energy consumption.
The traditional pressing method also creates air flows from
the centre towards the edges of the punch, which are the
only escape routes available, causing tiresome movements
and re-mixing of the charged powders.
The patented Deair™ de-aeration module, composed of
the punch and special lower punch, solves the abovementioned problems, by uniformly distributing several
escape routes for air in the internal
areas of the moulding cavity.
Tecnologie evolute per la ceramica cergalleria
DURST PHOTOTECHNIK
Via Vittorio Veneto, 59 - 39042 Bressanone (BZ)
Tel 0472 810211 - Fax 0472 810189
www.durst.it - [email protected]
Gamma 75 HD e HDS - soluzioni di stampa digitali
industriali
Durst Phototechnik offre un’ampia gamma di soluzioni
di stampa digitali industriali per il settore ceramico, che
hanno contribuito a rivoluzionare la decorazione delle
piastrelle. Le ultime nate sono Gamma 75 HDS e Gamma
75 HD.
Gamma 75 HDS è il sistema industriale per decorazione
digitale della ceramica più performante al mondo per
scarico dell’inchiostro e produttività garantita 7 gg su
7, 24 ore su 24. Contraddistinta da un ottimo rapporto
prestazioni/prezzo, non ha uguali in termini di capacità
produttiva, flessibilità, ampiezza del getto d’inchiostro
per il mantenimento della nitidezza, senza la necessità di
ridurre la risoluzione aumentando la velocità.
Gamma 75 HD, dotato di 5 canali colore, garantisce
estrema precisione e massima qualità delle immagini
senza compromessi in termini di produttività e quantità di
inchiostro scaricato. Il sistema è 4 volte più veloce rispetto
alle soluzioni attualmente disponibili, anche quando si
stampa alla risoluzione di 360 x 480 dpi.
Gamma 75 HD e HDS utilizzano la tecnologia Grayscale
High Definition che permette di regolare la quantità
d’inchiostro, scegliendo tra gocce di diverse dimensioni,
modulando l’intensità dei colori per ottenere maggiore
stabilità tonale e superiore nitidezza dei dettagli.
Gamma 75 HDS
Gamma 75 HD and HDS - industrial digital printing
system
Durst Phototechnik offers a wide range of industrial digital
printing systems for the ceramics sector, contributing to the
revolution of tile decoration. The last additions are Gamma
75 HDS and Gamma 75 HD.
Gamma 75 HDS is an industrial system for digital ceramic
decoration and one of the highest performing in the world
in terms of ink use and guaranteed production 24-7. Marked
by its excellent value for money, it is equally competitive in
terms of production capacity, flexibility, width of the ink jet
to assure precision, without the need for reducing resolution
when increasing speed.
With 5 color channels, Gamma 75 HD guarantees extreme
precision and image quality without compromising on
production rates or ink use. The system is extremely fast even
when printing at a resolution of 360 x 480 dpi.
Gamma 75 HD and HDS use Grayscale High Definition
technology to control the quantity of ink used, selecting from
droplets of different sizes, adjusting color intensity to obtain
greater overall stability and greater clarity of detail.
Gamma 75 HD
2011 settembre/ottobre CER 71
cergalleria Tecnologie
evolute per la ceramica
italvision
Via R. Guttuso, 2 - 42019 Scandiano (RE)
Tel 0522 859704 - Fax 0522 986793
www.italvision.it - [email protected]
Twinvision - scanner spettrale
Twinvision è uno scanner spettrale dedicato al color mana­
gement per il supporto alla stampa digitale e tradizionale.
Lo scanner spettrale permette di acquisire la composizione
spettrale di ogni punto dell’oggetto scansionato.
In base al tipo di applicazione ceramica si voglia utilizzare si
può procedere in due modi.
Tecnologia di stampa ink-jet ceramica: il file .sif viene
importato in Iride In Design (software gestionale dello scan­
ner) il quale provvede automaticamente, basandosi su dati
inseriti precedentemente (gamut colore della stampante in
questione), a creare un file di stampa ottimizzato per i colori
disponibili sull’output.
Tecnologia di stampa tradizionale (es: retini piani, rulli siliconici): il file spettrale viene trasformato ed elaborato tra­mite
i software i quali permettono di ottenere le separazioni in
piani colore (livelli o layers) e le informazioni colore (dato
LAB) per riprodurre la tonalità assegnata ad ogni piano.
Tra i benefici riscontrabili vi sono la riduzione dei tempi e
dei costi della ricerca, un controllo continuo sui costi del
progetto ed una maggior flessibilità tecnologico realizzativa
(il dato acquisito può essere testato virtualmente su diversi
sistemi di stampa prima del test realizzativo).
Italvision è la gamma più completa per il controllo e la scel­
ta automatica:
- Tilevision-CP, terza generazione del sistema di scelta automatica con calibro planar integrato;
- Tilevision, terza generazione del sistema di scelta auto­
matica;
- Colorvision-CP, sistema di controllo qualità sia per materiale crudo che cotto con calibro planar integrato;
- Colorvision, sistema di controllo qualità sia per materia­le
crudo che cotto;
- Rawvision, sistema di controllo difettologia crudo da stampa digitale;
- Onevision, sistema di controllo difettologia crudo;
- Planvision, controllo planarità a 3/5/9 teste per formati fino
al 1200x1200;
- Checkvision, sistema per il controllo bisello, diagonali, calibro, difetti spigoli sbeccati;
- Diavason Auto, controllo calibro, diagonali e planarità con
cambio formato automatico;
- Diavason, controllo calibro, diagonali e planarità.
Iride In Design colorprint è un software di ripping che
permette, dopo aver letto i colori della stampante di desti­
nazione tramite lettura di chart, l’elaborazione del file e la
preparazione dello stesso secondo i criteri della macchina su
cui si desidera stampare i progetti. Consente un’ottimizza­
zione del progetto, permettendo da subito di verificare colori
e tonalità fattibili nella propria condizione di stampa.
72 CER settembre/ottobre 2011
Twinvision - hiperspectral scanner
Twinvision is hiperspectral scanner dedicated to the “color
management” in support of the traditional and digitai
printing. The hyperspectral scanner allows to capture the
spectral composition of any points of the scanned
object. According to the ceramic application required,
two techniques can be utilized. Ceramic ink-jet printing
technique: the .sif file is imported in to In Design Iride
(scaner management software). According to the pre-input
data (gamut of colors of the printer concerned) a printing
file is automatically created and optimized as to the colours
avaible in the output. Traditional printing technology (for
example flat, screens, silicon rollers). The spectral file is
converted and processed by software which allow to obtain
the colour separation levels (Ievels or layers) and colour
information (given LAB) to reproduce the tones asigned to
each floor. The benefict offered by Twinvision are:
- a reduction of times and cost for reserch;
- a constant control of the design cost;
- a higher technologic realizzative flexibility: the acquired
datum can be virtually tested on different printing sistem,
before the realizzative test.
Italvision offers the most complete range of quality control
and automatic sorting:
- Tilevision-CP, the third generation of the selection system
with more automatic weapons and integrated planar;
- Tilevision, third generation of automatic sorting system;
- Colorvision-CP, system of quality control material for both
raw and cooked with more arms and integrated planar;
- Colorvision, system of quality control material;
- Rawvision, system for the control of defective raw
material by digital printing;
- Onevision, system for the control of defective raw
material;
- Planvision, flatness control in 3/5/9 heads for sizes up to
1200x1200;
- Checkvision, controI system bevel, diagonal, size, defects
and sharp edges;
- Diavision Auto, control arms, diagonal and flatness with
automatic size change;
- Diavision, control arms, diagonal and flatness.
Iride In Design colorprint is a ripping software: namely,
after reading the destination printing colours, thougth the
chart reading, it elaborates and prepares the file according
to the criteri a of the machine on witch the designs will
then be printed. Allows optimization of the project,
allowing now feasible to verify color and tone in his
condition of release.
cergalleria
GP III PROJECT
Via dell’Artigianato 430/D - 40014 Crevalcore (BO)
Tel 051 19989091 - Fax 051 19989001
www.gpiii.com - [email protected]
Nuova piastrella antinquinante
Si chiama ‘Sol-Gel’ una nuova tecnologia di foto
catalisi capace di assicurare la massima efficienza
nell’abbattimento degli inquinanti sia organici
(batteri,sporco) che inorganici (gas inquinanti). È stata
messa a punto in Italia da GPIII Project, una società tra le
maggiori produttrici al mondo di tecnologie laser per la
manifattura, in collaborazione con le università di Torino e
Ferrara. Si tratta di un processo di creazione e deposizione
di un film di biossido di titanio (TiO2) che conferisce a
vetro e ceramica proprietà antinquinanti, autopulenti e
antiallergiche, trasformandoli in materiali “eco-attivi”.
L’utilizzo del biossido di titanio, attualmente, è limitato
alla forma in polvere che ne soffoca l’azione foto-catalitica.
Al contrario, ‘Sol-Gel’ è in forma di film che, depositato
tramite un processo di stampa serigrafica, ne migliora
notevolmente efficienza, durata e resistenza.
Indice
pubblicità
Impianti per ceramiche
Ancora Spa
p. 16
Bmr Spa
Cergomma Srl
Durst Phototechnick Spa
p. 14
p. 46
p. 6
GP III Srl
Sacmi Imola Sc
System Spa
p. 48
p. 76
p. 2
colorifici
Coloritalia Srl
p. 38
Gruppo Colorobbia
p. 8
Smalticeram Unicer Spa
Wanxing Italia Srl
p. 75
p. 38
MAteriali per ceramiche
Fila Industria Chimica Spa
Mapei Spa
p. 4
p. 42
TERZO FUOCO E Lavorazioni Speciali
New antipollution tile
It’s called ‘Sol-Gel’, a new photo-catalysis technology
ensuring the maximum efficiency in destruction of both
organic pollutants (bacteria, dirt) and inorganic (air
pollution). It was developed in Italy by GPIII Project,one of
the major manufacturing laser technology companies
in the world, in collaboration with the universities of Turin
and Ferrara. We are talking about a process of creation
and deposition of a titanium dioxide film (TiO2), which
provides to glass and ceramic surfaces antipollution,
self-cleaning and anti-allergic properties,turning them
into “eco-actives” materials. The use of titanium
dioxide,today,is limited to the powdered form
which reduces the photo-catalytic action. Contrarily, ‘SolGel’ is in film form, depositated through a process of
serigraphic printing. This greatly improves its efficiency,
durability and strength.
Nuova Ceramica Casa Spa
Poligraph Spa
p. 3
p. 21
servizi
Banca Popolare Dell’emilia Romagna Sc
p. 74
Ceramics of Italy
p. 27
Cersaie
Schenker Italiana Spa
p. 52
p. 26
www.laceramicaitaliana.it
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2011 settembre/ottobre CER 73
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Colori che lasciano il segno
Il sistema Smaltink vanta, nell’ambito della stampa digitale, un range colorimetrico unico ed estremamente ampio, che permette di ottenere tonalità
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