SORVEGLIANZA definizione SORVEGLIANZA definizione

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SORVEGLIANZA definizione SORVEGLIANZA definizione
SORVEGLIANZA
definizione
sistematica raccolta, archiviazione, analisi e
interpretazione di dati, seguita da una diffusione
delle informazioni a tutte le persone che le hanno
fornite e a coloro che devono decidere di intraprendere
eventuali interventi
(definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC)
SORVEGLIANZA
definizione
Terrestrial Animal Health Code OIE
“the systematic ongoing collection, collation, and analysis of
information related to animal health and the timely
dissemination of information to those who need to know so that
action can be taken”
RACCOLTA, ANALISI,
INTERPRETAZIONE
E DIFFUSIONE DEI DATI
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SORVEGLIANZA: a cosa serve
SORVEGLIANZA
valutazione della rilevanza di un problema di
Sanità Pubblica
•
•
•
•
•
•
numero di casi/incidenza (in relazione ai valori attesi)
severità/letalità
mortalità
perdite produttive
costi sanitari (diretti e indiretti)
prevedibilità
presupposti
SORVEGLIANZA: a cosa/a chi serve
SORVEGLIANZA
la sistematicità nella raccolta dei dati
la completezza nella raccolta dei dati
l'accuratezza nella interpretazione dei dati
sono indispensabili per ottenere informazioni utili ad impostare
un intervento efficace
Una buona sorveglianza epidemiologica non garantisce che le
decisioni prese siano sempre corrette ma fornisce la base razionale
delle decisioni e limita le possibilità di errori grossolani
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SORVEGLIANZA
Si avvale di indagini effettuate su una data popolazione ai fini di:
Rilevare la presenza di una malattia
Monitorare il “trend” di una malattia (valutare la diffusione di
un agente patogeno)
Dichiarare indenne da infezione o malattia
Fornire dati di supporto ai processi di analisi del rischio per
l’attuazione dei piani di controllo delle MD
Valutazione efficacia dei piani di profilassi
Razionalizzare gli interventi sanitari in sanità pubblica
SORVEGLIANZA: tipologie
SORVEGLIANZA
il tipo di sorveglianza dipende dall’agente patogeno, dalla malattia,
dagli obiettivi, dai rischi sanitari, dalle risorse ecc…..
TIPI DI SORVEGLIANZA
SORVEGLIANZA ATTIVA
SORVEGLIANZA PASSIVA
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SORVEGLIANZA : tipologie
SORVEGLIANZA ATTIVA
viene
effettuata
attraverso
specifici
campionamenti,
dimensionati su base statistica e probabilistica per fornire
indicazioni attendibili sulla presenza e/o assenza e/o
sull’entità di determinate patologie che si intendono indagare.
Ricerca intenzionale e completa per evidenziare lo stato sanitario di
una popolazione
“catch-all” : ha lo scopo di evidenziare qualsiasi malattia si verifichi
“specifica” : indirizzata verso una determinata malattia
SORVEGLIANZA : tipologie
SORVEGLIANZA PASSIVA
si basa sull’osservazione occasionale di sintomi, anomalie di
comportamento o di lesioni che inducano il sospetto di presenza di
malattia, sia su animali vivi, sia su animali abbattuti (prelievo
venatorio o eutanasia) rinvenuti morti o macellati.
USO SECONDARIO DI DATI RACCOLTI PER ALTRI SCOPI
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SORVEGLIANZA : tipologie
SORVEGLIANZA PASSIVA
spesso si basa sulle notifiche e sugli accertamenti diagnostici dei
casi di sospetto clinico; in altre parole si fonda sull’obbligo di denuncia o
notifica.
l’efficacia dipende dalla chiarezza del quadro clinico o anatomopatologico
della malattia (molte epizoozie si sviluppano senza sintomi evidenti), dalle
conoscenze sanitarie di cui dispongono i detentori degli animali e il
personale veterinario.
non fornisce dati “quantitativi” relativi alla prevalenza, incidenza o
diffusione geografica di una malattia
non può essere utilizzata per dimostrare, in modo attendibile l’assenza di
una malattia in una specifica area
SORVEGLIANZA : tipologie
Sorveglianza Passiva
medici, ospedali,
veterinari, laboratori, ecc.
comunicano a centri o ad
organi preposti i casi di
particolari malattie
Sorveglianza Attiva
indagini periodiche
visite a soggetti/strutture
a rischio
richiede impegno e spese
maggiori
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Es.: BLUE TONGUE
Entrata in Europa inizi 2000
Malattia virale (Orbivirus) trasmessa da insetti del gen. Culicoides,
Culicoides imicola nel Bacino del Mediterraneo
PIANO DI SORVEGLIANZA
sierologica su bovini sentinella e popolazioni vaccinate
entomologica (presenza/assenza del vettore, area geografica di
distribuzione)
Es.: PPCB
Mycoplasma mycoides sub. mycoides
Epidemia tra ottobre 1990 e settembre 1993; poi eradicazione
definitiva
47% focolai identificati mediante sorveglianza attiva sierologica
53% focolai identificati mediante sorveglianza passiva
Esame clinico
Esame post-mortem al macello
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Es.: MALATTIA DI WEST NILE
Flavivirus
trasmesso da zanzare Culex
Serbatoio: zanzare; ospiti amplificatori: volatili selvatici
Cavallo e uomo ospiti a fondo cieco
I ingresso in Italia (Toscana): 1998
Sorveglianza specifica, attiva e passiva
II ingresso in Italia (Emilia-Romagna): 2008
Sorveglianza specifica, attiva e passiva (vettori, animali sentinella,
casi umani…)
endemicizzazione, diffusione
Es.: LEISHMANIOSI
Leishmania infantum
Trasmessa da Phlebotomus spp.
Serbatoio: cane
Uomo: ospite a fondo cieco
Dal 2007 sorveglianza in Emilia-Romagna, attiva e passiva:
Nei canili: monitoraggio sierologico nei cani e sorveglianza dei casi clinici;
monitoraggio entomologico
Nei cani di proprietà, in seguito a caso umano
Nei cani di proprietà (sorveglianza passiva, da veterinari clinici)
Nell’uomo (sorveglianza passiva, da notifiche obbligatorie)
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RETI DI EPIDEMIOSORVEGLIANZA
I sistemi di sorveglianza in sanità animale sono richiesti dalla
legislazione comunitaria
SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA: sistema attivo di informazione ed
analisi finalizzato all’osservazione e alla verifica continua dello stato
sanitario delle popolazioni.
Reti di sorveglianza epidemiologica, capaci di raccogliere, elaborare
e distribuire le informazioni necessarie per:
Gestione dei servizi veterinari
Controllo delle malattie degli animali
Adozione tempestiva di misure di prevenzione e lotta alle MI
Controllo delle zoonosi
Sicurezza alimentare
RETI DI EPIDEMIOSORVEGLIANZA
Realizzazione
del
Sistema
Nazionale
Epidemiosorveglianza Veterinaria (SINARSA
SINARSA)
di
Reti
di
Progetto avviato nel 2006
Finanziato dal Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la
Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti del Ministero della Salute
Indirizzato in primis a supportare le attività di notifica e la
gestione sanitaria delle MD oggetto di denuncia e dei piani di
sorveglianza
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RETI DI EPIDEMIOSORVEGLIANZA
OBIETTIVI SINARSA:
Attribuire qualifiche sanitarie ufficiali alle aziende ed ai territori
Mantenere le qualifiche
accertamenti periodici
attribuite
mediante
ispezioni
ed
Sorveglianza epidemiologica nei confronti delle malattie (zoonosi
comprese)
Elaborare, redigere e assicurare l’attuazione dei programmi di
eradicazione, sorveglianza e controllo delle malattie infettive
degli animali
Garantire il rispetto delle prescrizioni previste da qualsiasi
norma di polizia veterinaria
RETI DI EPIDEMIOSORVEGLIANZA
ALTRI OBIETTIVI SINARSA:
Gestione delle emergenze epidemiche
Analisi dei rischi
Sviluppo dei SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI (GIS)
AREE A RISCHIO
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RETI DI EPIDEMIOSORVEGLIANZA
Soggetti:
a livello nazionale: Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria,
la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti del Ministero della Salute
a livello regionale: Servizi Veterinari Regionali e delle Province
Autonome; Osservatori Epidemiologici, Servizi Veterinari delle ASL
Istituti Zooprofilattici Sperimentali e Centri Nazionali di Referenza
Priorità:
emergenze (malattie appartenenti alla ex-lista A dell’OIE);
malattie soggette a piano
zoonosi ai sensi della Direttiva 2003/99/CE
RETI DI EPIDEMIOSORVEGLIANZA
http://www.izs.it/sinarsa/sinarsa/sinarsa.htm
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