COMUNITA` EBRAICA DI ROMA: Creazione di una
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COMUNITA` EBRAICA DI ROMA: Creazione di una
Manifestazioni di interesse diverse filiere [1] cognome = COMUNITà EBRAICA DI ROMA [2] nome = comunità ebraica di roma [3] rappresentante legale di = RICCARDO Pcifici [4] codice fiscale / partita IVA = 80199210586 [5] via (sezione indirizzo) = lungtv cenci-tempio [6] città (sezione indirizzo) = roma [7] provincia (sezione indirizzo) = rm [8] CAP (sezione indirizzo) = 00186 [9] via (sezione sede legale) = lungtv cenci-tempio [10] città (sezione sede legale) = roma [11] provincia (sezione sede legale) = rm [12] CAP (sezione sede legale) = oo186 [13] titolo progetto = Creazione di una Filiera Kosher [14] filiera coinvolta = carne bovina avicola-uova-ovi-caprina-cerealicolaortofrutticolavitivinicola, [15] ambito proposto = intera regione [16] obiettivo progetto = in questa prima fase la Comunità ebraica di ROMA SI COSTITUISCE COME CAPOFILO , ESSENDO L\'UNICO DETENTORE DELLA POSSIBILITA\' DI CERTIFICARE ATTRAVERSO I SUOI RABBINI LA KOSHERUT DEI VARI CIBI Le strette connessioni esistenti tra agricoltura, industria di trasformazione, sistema logistico e distributivo, impongono oggi una visione più complessiva dei processi di sviluppo. Ed è in questo contesto che andrebbe inserita la progettazione di un distretto agro alimentare Kasher. A questo riguardo va sottolineato come sarebbe questa la prima volta che una comunità ebraica concorda con un’istituzione un percorso determinato, sia dalla crescita del dialogo, che dalla necessità oggettiva di consentire anche a chi non possiede redditi elevati, di poter osservare le regole della propria religione. È necessario quindi sviluppare congiuntamente l’evoluzione del complesso di queste attività, attraverso un dialogo ed una collaborazione serrata con la comunità ebraica. Infatti, l’esigenza nasce dal fatto che una produzione disarticolata e sporadica di prodotti Kasher, determina dei prezzi per il consumatore medio, assolutamente insostenibili, mentre sicuramente si potrebbe arrivare ad una forma di controllo dei prezzi, introducendo delle economie di scala. Le attività che possono essere direttamente e indirettamente comprese nel sistema agro – alimentare, sono numerose e vanno dall’agricoltura all’industria produttrice di mezzi tecnici, dall’industria della trasformazione alimentare alla logistica e alla distribuzione, per non parlare del ruolo sempre maggiore dell’enologia. Nonostante i recenti e numerosi processi di sviluppo che hanno riguardato il sistema agro – alimentare laziale, un iniziativa in questi termini lo rafforzerebbe perché potrebbe consentire la penetrazione di tutta una serie di prodotti DOC, la cui tracciabilità è perfetta in un mercato che non sarebbe solo quello italiano, ma anche quello europeo e soprattutto quello americano. [17] misure da attivare = formazione professionale-utilizzo servizi di consulenza,avviamento dei serrvizi di assistenza alla gestione-servizi di sostituzione e di consulenza aziendale Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti,processi e tecnologie,nel settore agricolo alimentare e forestale [18] interventi = 1 Azioni funzionali al riconoscimento delle produzioni kasher laziali comefiliera agroalimentare di qualità 2 Assistenza tecnica alla preparazione del piano di filiera. 3 Sviluppo della filiera agroalimentare di qualità DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COMPRESE IN CIASCUNA FASE DELL’INIZIATIVA 1 Azioni preliminari al riconoscimento delle produzioni kasher laziali come filiera agroalimentare di qualità 1.1 Identificazione dell’ambito e dei limiti della filiera esistente, con particolare riguardo • alla valutazione del grado di integrazione fra produzione agricola e agroindustriale kasher all’interno della regione; • alla qualificazione dei prodotti kasher laziali (biologici, con denominazione protetta o controllata o con predicato;. • all’uso di tali prodotti nella tradizione culinaria laziale ebraica. • Alle caratteristiche della domanda attuale. 1.2 Valutazione della soddisfazione dei criteri richiesti per il riconoscimento della filiera come distretto agroindustriale. In questa fase, che corrisponde ad una prefattibilità, sarà realizzata un’analisi di massima della filiera, valutandone la dimensione complessiva, il grado di integrazione attuale e potenziale fra le sue componenti (produzione, trasformazione, commercializzazione), in particolare rispetto alla ristorazione ed al commercio specializzato. 2 Assistenza tecnica alla preparazione del piano di filiera. 2.1 Analisi della filiera e mappatura delle risorse. Sarà realizzato uno studio di mercato e un’analisi quantitativa di filiera, definendo la domanda e l’offerta attuale e potenziale, la struttura dei prezzi e dei margini, le componenti del marketing mix e l’identificazione degli attori chiave all’interno della filiera. Sarà inoltre realizzata una base di dati relativa alle produzioni kasher realizzate nella regione, alla provenienza di quelle commercializzate, utilizzate per come semilavorati per ulteriori trasformazioni o usate dalla ristorazione. 2.2 Valutazione della dimensione e del potenziale della filiera in termini di risorse umane, tecniche e finanziarie dei componenti la filiera e identificazione dei prodotti di maggiore importanza. Sarà realizzato un audit tecnico (soprattutto di conformità) ed economico delle principali aziende coinvolte nella produzione kasher laziale, definendo così il potenziale dello sviluppo del distretto e identificando la gamma con maggior potenziale di sviluppo e le relative priorità. 2.3 Analisi SWOT: analisi dei punti di forza e debolezza, delle opportunita’ e dei rischi connessi allo sviluppo del distretto 2.4 Definizione della strategia di sviluppo. Saranno definite le linee guida per la strategia di sviluppo e gli elementi necessari alla realizzazione del piano di sviluppo del distretto. Tali linee guida dovranno comprendere gli elementi necessari a favorire uno sviluppo della filiera che permetta di garantire la qualità e la conformità del prodotto e al tempo stesso di ridurre i costi di produzione 2.5 Identificazione delle azioni prioritarie funzionali al consolidamento della filiera ed al miglioramento delle risorse umane, del sistema di qualità e del marketing. Particolare attenzione sarà dedicata alla valorizzazione produttiva del distretto in collegamento con le sue valenze socio-culturali e turistiche. 3.1 Sistema di tracciabilità e garanzia degli standard qualitativi kasherut. Il prodotto kasher è tracciabile per definizione. Tale tracciabilità va formalizzata, garantita e monitorata secondo il doppio e più stringente standard del sistema generale di tracciabilità del prodotto alimentare e dell’applicazione dei procedimenti di produzione e trasformazione conformi alle pratiche kasherut. 3.2 Miglioramento delle infrastrutture di servizio funzionali allo sviluppo del distretto, strutturandone la forma organizzativa ed il soggetto gestore, potenziando, con un appropriato programma di formazione, le risorse umane disponibili per la certificazione ed il monitoraggio delle produzioni, creando un sistema informativo accessibile agli operatori del distretto che permetta di cogliere meglio le opportunità offerte dal distretto stesso, favorisca la trasparenza nella formazione del prezzo e faciliti l’accesso alle tecnologie specifiche realizzate per facilitare la produzione di alimenti kasher in altre regioni e paesi. Altro elemento importante e qualificante di tale gruppo di attività sarà quello di aiutare gli imprenditori interessati a trovare finanziamenti ed incentivi per la creazione di nuove imprese del settore o per l’ampliamento di quelle esistenti. [19] azioni in itinere = nessuna azione in itinere [20] modalità informazione e pubblicazione = 1.3 Coinvolgimento delle istituzioni rilevanti e verifica del loro interesse a sviluppare la filiera. A questo scopo sarà realizzata una prima campagna di comunicazione orientata a coinvolgere, oltre alle comunità ebraiche del Lazio, anche le associazioni dei produttori agricoli e agroindustriali, le camere di Commercio, la Aziende Provinciali del Turismo e le istituzioni regionali competenti. Sarà anche indispensabile un accordo con uno dei centri internazionali ebraici, abilitati a certificare la conformità dei prodotti alimentari alle regole kashirut. L’attività si concluderà con un convegno e una giornata di studi funzionale a completare il lavoro di mappatura e identificazione delle risorse da includere nello sviluppo della filiera. [21] indirizzo (sezione modalità per l'invio) = Lungtv cenci-tempio [22] email (sezione modalità per l'invio) = [email protected] [23] telefono (sezione modalità per l'invio) = 0668400636 [24] fax (sezione modalità per l'invio) = 0668400684 [25] cellulare (sezione modalità per l'invio) = 3483659226