un progetto realizzabile - Associazione Italia

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un progetto realizzabile - Associazione Italia
Aut. Trib. Roma n. 184 del 10-4-89 - Editore Ass. Italia-Australia - Direttore Responsabile Alberto Olivero - Pubblicità: Aurex Multicom (Milano): [email protected] - Tel./Fax 02.95360628 - Distribuzione gratuita
Intervista esclusiva al Patron dell'Euro 3000!
Pierlugi Corbari
Periodico ufficiale dell'Associazione Italia-Australia
Via Barberini, 86 - 00187 Roma - Tel. 06.4743565 - Fax 02.700426099
www.australiaitalia.it • [email protected]
Numero doppio Mar.-Apr/Mag.-Giu. 2003
INOLTRE, IN QUESTO NUMERO:
- BUSINESS SKILLS ENTRY
- VISTO VACANZA LAVORO
- STUDIARE IN AUSTRALIA
- WESTERN AUSTRALIA
- TROPFEST 2003
..e molto ancora!
UN PROGETTO REALIZZABILE
Intervista a Pierluigi Corbari, Patron della Formula 3000 in Europa
La Formula 3000 in Australia
E' partito il progetto che porterà in Australia il campionato di Formula 3000,
trampolino di lancio verso la Formula Uno.
UNA VITA DI CORSA
Un estimatore dell’Associazione ItaliaAustralia, Francesco Lorusso, oltre che
a volgere il suo interesse professionale
agli antipodi con una intrigante idea ci
ha presentato uno dei punti di riferimento internazionali per il mondo delle corse automobilistiche: Pierluigi Corbari, promotore per l’Europa della
Formula 3000 che da sempre è l’anticamera della Formula Uno. E così lo scrivente si è ritrovato con piacere, in una
delle sere passate, nel paesello - circa 600 anime - che
diede i natali al compianto giornalista sportivo Brera, che
tutti abbiamo preso
come punto di riferimento per quella sua capacità di unire alla “banale” cronaca sportiva, la
cultura e i sentimenti.
Curioso essere in un
paese rurale la cui vita è
scandita da sempre dal
lento movimento del Po
e parlare di esportare in
Australia i simboli della
velocità e del progresso, ne sarebbero stati
contenti i futuristi. Per
una serie di fortuite coincidenze, vero sale della vita, abbiamo nell’occasione conosciuto la signora Corbari e trovato conferma al detto
che all’ombra di un grande uomo si trova spesso una
grande donna.
Buona sera Sig. Corbari, con che criteri ha valutato
anni addietro la scelta di realizzare la formula 3000?
Ho semplicemento cercato di occupare un settore che non
esisteva in principio in Italia, poi per volontà di Bernie
Ecclestone e della FIA, negli ultimi quattro anni abbiamo
organizzato le gare in tutta Europa nonostante la crisi che
attanaglia tutto il settore a partire dalla Formula Uno.
Siamo fiduciosi in una ripresa per il 2004 in ogni caso.
Da quello che mi dice i rapporti con Bernie Ecclestone
sono buoni.
Ottimi rapporti d’amicizia e di lavoro che ci legano da circa
27/28 anni, fin da quando io lavoravo in Formula 1 con
l’Alfa di cui ero il Direttore Sportivo. In passato sia con
l’Alfa che con la Brabham ho dato i motori ad Ecclestone.
Ho gestito anche altri team, ma per la verità nel giro sono
ancora sempre gli stessi che si fanno avanti: Piccinini,
Ecclestone, Mosley e il sottoscritto.
Quale livello tecnico e di professionalità può vantare in
questo momento la formula 3000 rispetto al panorama
automobilistico?
Anche le altre categorie sono organizzate bene e sono
interessanti ma la Formula 3000 è l’unica che utilizza un
motore che deriva direttamente dalla Formula Uno dotato
di circa 500 cavalli. Noi rappresentiamo la vera anticamera
della Formula Uno; poi è chiaro che in casi eccezionali, se
il pilota è molto dotato può arrivare ad esempio anche dalla
Formula Tre.
Se dovesse indicare dei piloti che le sono cari e che sono
arrivati in F1 dalla F3000, su chi cadrebbe la sua scelta?
Direttamente in F1 Felipe Massa ad esempio, poi abbiamo
mandato altri piloti a
fare il test drive come
Riccardo Sperafico.
Altri piloti ancora, grazie alla fama acquisita
da noi sono riusciti ad
approdare in altri campionati come Jaime
Melo con la Renault o
Victor Meira, brasiliano, che non è che qui
vincesse molto ma è
andato a correre in IRL
(Indy Racing League) e
ha fatto delle ottime
cose: subito una pole
position e un terzo posto che gli hanno fruttato un contratto
in America. E comunque, è ovvio, in Formula Uno non c’è
posto per tutti, ci vorrebbero 300 automobili ma ce ne sono
solo 18!
Mi faceva notare l’assoluta qualità tecnica delle vostre
macchine.
Sono macchine fatte molto bene. Il motore deve dare
garanzie di affidabilità. Tranne in casi di incidente, se
partono 18 macchine ne arrivano al traguardo normalmente sempre 18. I costi sono comunque contenuti grazie a un
regolamento che evita ad un team di fare 20.000 km e ad un
altro che ha meno soldi solo 200. La nostra è un categoria
che vuole mettere in evidenza solo la bravura del pilota per
cui bisogna mettere tutti i piloti nelle stesse condizioni per
poter vedere qual’è il più bravo.
Come lei sa Attualità Italia Australia è una pubblicazione rivolta ad una nicchia prestigiosa di lettori, tra
privati, aziende ed Enti che hanno a che fare o che si
occupano normalmente di Australia, un paese molto
evoluto, con una cultura motoristica che ha prodotto
nel tempo campioni come Alan Jones nel passato e
nuovi talenti come Mark Webber o Rayan Briscoe per
esempio. L’idea di portare la F3000 in Australia può
essere l’estensione di un grande lavoro da Lei già svolto Dobbiamo spostare là dieci team, che significa far viaggiain Europa?
re circa 50.000 chili. Quindi è tutto da verificare.
Sì, però diciamo che l’Australia ha degli handicap: il fatto La cosa migliore poi sarebbe lasciare lì le macchine, che
ad esempio che non ha case automobilistiche che costrui- possiamo fornire a prezzi ottimi - senza i motori - ed in
scono. Noi le abbiamo per tradizione in Europa, così pure modo tale potrebbe nascere una struttura fissa in loco per
le gare di tutta una stagione.
in USA. In Australia corre ciò che arriva da altre parti.
In Australia prevalgono le
Il portare le nostre macchine lì
gare V8; pensa che la F3000
può essere interessante. Quanpossa essere complementare
do c’è la F1 vediamo un grana questa categoria?
dissimo entusiasmo, e credo
Complementare no, ma non ci
che fare 2 o 3 gare di F3000
potrà fare molto piacere.
infastidisce; è solo questione
di organizzarsi con gli orari e i
Come possono essere orgaprogrammi.
nizzate queste tre gare?
Sarà ovviamente necessario
Noi corriamo con chiunque.
Dovremmo solo accordarci
spostare i nostri team dall’Eusulla gestione degli spazi pubropa all'Australia - attrezzature
blicitari, e offrire ai piloti le
comprese, anche se solo per
prove in pista al venerdì, che
due o tre gare, come fosse un
comporta due vantaggi: gli orpiccolo circo, come una piccoganizzatori incassano già dal
la F1 che si muove. Data la
distanza notevole valuteremo
venerdì e nelle prove ufficiali
il modo migliore per inviare là Il progetto e la sua fattibilità saranno portati avanti da Francesco del sabato i piloti conoscono
macchine e mezzi, molto pro- Lorusso (nella foto a destra, durante alcuni test a Monza, con un meglio la pista. Bisogna poi
giovane promettente) che nei prossimi mesi svilupperà, tramite
babilmente via nave.
fare un accordo con le televicontatti ed appuntamenti sia in Italia che direttamente a Sydney in
Potranno essere queste gare Australia, il work-plane dell'intero progetto (anche con la consu- sioni a livello mondiale e regoe un futuro campionato di lenza di Aurex Multicom). Inizialmente è previsto il realizzo di due lamentare il retro podio che ho
F3000 in Australia un valido o tre gare e successivamente un intero campionato australiano in da tempo predisposto in base
ai consigli di Ecclestone.
trampolino di lancio per i pi- pianta stabile, il tutto sotto la supervisione di Mr. Corbari.
L’idea è sicuramente intrigante ma occorre lavorarci su.
loti australiani?
L’Australia potrebbe fare come il Brasile; il Brasile è Grazie Sig. Corbari, per parte nostra seguiremo questo
diventato ultimamente una fabbrica di piloti perché ci sono ambizioso progetto per tenere informati i nostri lettori.
degli sponsor che investono nell’automobilismo, che fanAlberto Olivero
no correre i piloti in Europa o li fanno correre nelle piccole Attualmente i maggiori sponsor della Formula Uno in Australia sono Foster's e
categorie che hanno lì ma sempre con l’obiettivo di arrivare Qantas. La birra australiana Foster's si può gustare in tutto il mondo, e quindi anche
in Italia. Qantas è la compagnia di bandiera australiana che trasporta passeggeri e
in Europa.
merci internazionalmente e in ogni parte dell'Australia.
L’Australia è sicuramente più ricca del Brasile come
nazione ma le compagnie petrolifere, del caffè o anche le
banche sono più generose e spendono di più in Brasile che
non in Australia nei confronti del nostro settore.
Le corse in automobile nascono perché qualcuno paga per
far correre i piloti, addirittura molti di loro per andare in
Formula 1 devono portare degli sponsor personali. Poi
indubbiamente il pilota che si afferma guadagna molto ma
non tutti sono come Schumacher…
Parlando di sponsor - assolutamente necessari perché
senza risorse finanziarie non si possono promuovere
questo tipo di manifestazioni - quali sono le linee guida
e quali investimenti minimi previsti per questa iniziativa che gli sponsor australiani dovrebbero seguire o
affrontare?
E’ un discorso difficile da fare. Dovremo considerare quali
mezzi di trasporto usare, navi o aerei per spostare tutti i
mezzi e poi trovare gli organizzatori e ovviamente gli
sponsor in loco. In Brasile per esempio per due o tre gare
si spendono 6-700.000 dollari americani.
INVESTI IN AUSTRALIA CON LA FORMULA 3000
In Australia è più difficile perché una andata e ritorno di
mezzi e uomini totalizza 32.000 Km senza parlare degli
Per informazioni:
Francesco Lorusso: [email protected] • mobile ph. +39 329 025 4863
spostamenti interni.
UN BUON PROGETTO
non parte a mani vuote
VUOLE SPONSOR!
Passaporto per l'Australia: affari e investimenti
BUSINESS SKILLS ENTRY
A cura dell'Avv. Guido Alvigini
Il Ministro dell’Immigrazione australiano ha recentemente dichiarato che il flusso migratorio approvato per il biennio
2003/04 è di circa 100/110.000 persone e che esso rimarrà allo
stesso livello fino al biennio 2005/06.
Il numero degli emigranti “professionalmente qualificati”
(skilled) aumenterà fino ad un totale di 63/68.000 persone
(60% circa del flusso totale) e quello degli emigranti per affari
fino a circa 8.000 (8% circa del totale).
Dal 1 marzo 2003, il vigente programma Business Skills
Migration è stato sostituito dal nuovo programma denominato Business Skills Entry. Lo scopo di tale programma è quello
di attrarre emigranti con una notevole esperienza come imprenditori e/o investitori ed intenzionati a trasferire in
Australia le loro risorse economiche e professionali.
Sono previste tre categorie di emigranti per affari:
1) Business Owners; 2) Senior Executives; 3) Investors.
Inizialmente, gli interessati entreranno in Australia con un
visto temporaneo valevole 4 anni ed in seguito, dopo aver
dimostrato di soddisfare particolari requisiti come imprenditori/investitori, potranno richiedere un visto permanente.
Il governo australiano incoraggia coloro che intendono
trasferire i loro affari in zone decentrate o poco abitate
dell’Australia. Onde raggiungere tale obiettivo, ogni categoria di visto per affari prevede la possibilità di una
sponsorizzazione da parte di appositi enti pubblici locali. In
tal modo, le singole autorità regionali o comunali possono
attrarre investimenti stranieri secondo i criteri che ritengono
più opportuni per la realtà economica locale. In caso di
iniziative economiche sponsorizzate, sono previste sostanziali concessioni per quanto riguarda i criteri previsti per il
rilascio dei visti temporanei e permanenti.
Infine, gli imprenditori/investitori di alto livello (Business
Talents) hanno la possibilità di ottenere subito la residenza
permanente, qualora intendano trasferire in Australia ingenti
risorse economiche e siano sponsorizzati da un ente pubblico.
La richiesta dei visti esaminati finora può essere fatta sia
in Australia che all’estero. Il richiedente e tutti i familiari
inclusi nella richiesta di visto permanente dovranno soddisfare i requisiti sanitari e di pubblica sicurezza previsti dalla
legge e, in certi casi, avere una buona conoscenza della lingua
inglese.
Infine, dal 1 marzo 2003, non è più possibile richiedere
all’estero il visto temporaneo Business Long Stay Independent
Executive. Tuttavia, i possessori di tale visto possono ancora
richiedere l’estensione dello stesso in Australia o richiedere
un visto permanente per affari in alcune categorie sia del
vecchio - Business Skills Migration - che del nuovo programma - Business Skills Entry.
Avv. Guido Alvigini - Alvigini & Associates
Immigration and Business Law Consultants
© Alvigini & Associates. Questo articolo intende fornire alcune informazioni di
carattere generale e si basa su norme e regolamenti in vigore al 31 marzo 2003.
Alvigini & Associates non è responsabile per azioni, o conseguenze di esse,
intraprese sulla base delle informazioni contenute in tale articolo, né per alcun
errore ed/od omissione contenutivi. Alvigini & Associates non intende, per mezzo
di tale articolo, fornire alcun parere legale. I lettori sono invitati a consultare un
professionista accreditato ed iscritto all’albo degli Agenti d’Immigrazione per
qualsiasi consulenza in Diritto dell’Immigrazione.
Alvigini & Associates - ABN 78 126 641 887
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In Italia è già previsto un visto per chi, viaggiando, voglia mantenersi lavorando
SCHEMA VACANZA-LAVORO
Che fine ha fatto?
L’Australia di questo schema denominato Working Holiday
Makers se ne serve molto nella stipula di accordi di reciprocità
con diversi Paesi e tra questi anche alcuni che fanno parte
della Unione Europea, ma non con l’Italia. L’Associazione
Italia-Australia ne ha fatto un punto di impegno per promuovere e stimolare il governo italiano a sottoscrivere un accordo
del genere. Manca un regolamento alla legge italiana sull’immigrazione che pur prevede questo schema. Ci siamo messi
quindi alla ricerca di dove si fosse arenato l’iter per arrivare
ad un regolamento e ad una stipula con l’Australia per
l’attivazione di questo tipo di visto. Dai vari incontri avuti
con funzionari italiani ed anche australiani è emerso uno
scenario nuovo ed interessante che probabilmente non concede spazio ad un accordo di questo genere in quanto praticamente inutile.
In effetti per gli australiani l’applicazione di un accordo di
visto per “Vacanza lavoro” non è poi così necessario e per
l’ordinamento attuale italiano in materia di visti sarebbe una
complicazione inutile perché la legge sull’immigrazione italiana prevede che il visto di lavoro sia concesso dietro presentazione di un contratto di lavoro anche per tempo determinato.
Con il contratto di lavoro in mano l’interessato si presenta
presso il consolato italiano e richiede il visto di ingresso in
Italia per lavoro. Questa è una enorme semplificazione rispetto alla normativa australiana nella stessa materia.
L’Australia prevede che il datore di lavoro australiano dia
dimostrazione alle competenti autorità australiane, prima di
fare un contratto, che il posto non possa essere coperto da chi
sia già residente. Inoltre esiste una scala di valori di valutazione per chi voglia entrare in Australia per lavoro che sono
molto, ma molto al di là di ogni facile aspettativa. Invece la
normativa italiana si riduce all’essenziale e cioè al contratto
di lavoro con l’impegno del datore di lavoro di dare una paga
adeguata che assicuri vitto ed alloggio e il viaggio di ritorno
in caso di cessazione di rapporto. Ma non solo; proprio in caso
di cessazione del rapporto prima della scadenza contrattuale
dovuta sia per licenziamento che per dimissioni, il lavoratore
australiano ha almeno sei mesi di tempo per trovarsi un altro
lavoro e quindi un altro contratto senza dover ritornare in
Australia. Questa situazione rende praticamente inutile inserire nel sistema italiano anche lo schema vacanza lavoro.
Ma si potrebbe arguire: lo schema “Vacanza lavoro”
sarebbe utile agli italiani interessati all’Australia. Questo è
vero, ma l’Australia da parte sua, già come ha fatto alcuni anni
fa, potrebbe sempre unilateralmente adottare lo schema “Vacanza lavoro” per dare una possibilità ai giovani italiani, in
considerazione del fatto che il suo sistema immigratorio è
così corazzato da rendere necessaria una alternativa più
flessibile. In effetti l’Australia qualche iniziativa l’ha presa
per consentire un accesso a chi voglia fare una esperienza
australiana più approfondita da quella permessa con il visto
turistico.
Lo schema relativo al “Visto di Studio” risulta essere
molto più accessibile di quello italiano. Per entrare nel sistema di soggiorno australiano molto simile a quello previsto
dallo schema “Vacanza lavoro” il visto di studio previsto
dalle norme australiane è molto più semplice e flessibile dello
stesso schema previsto dalle norme italiane per gli stranieri.
A questo punto l’impegno di proseguire una campagna per
fare introdurre tra i due Paesi un accordo sullo schema
“Vacanza Lavoro” si è rivelato obsoleto. Per l’Associazione
Italia-Australia è stato quindi molto più pratico dedicarsi da
una parte allo sviluppo di una adeguata assistenza e consulenza per il visto di studio verso l’Australia e dall’altra ad una
approfondita informazione agli australiani sulla normativa
italiana in materia di visto di soggiorno per lavoro. Questo è
importante per gli australiani i quali senza una opportuna
informazione potrebbero restare irretiti in un concetto, quello
dell’immigrazione, di cui sono maestri ed alfieri nel mondo
ma che tutto sommato è molto diverso da quello italiano e non
è lo stesso concetto che guida la normativa italiana in materia
di immigrazione.
L’Associzione Italia-Australia ha quindi creato per gli
australiani, il sito www.italyaustralia.com.au.
Vale la pena per gli italiani consultarlo perché prima o poi
potranno utilizzarlo per offire opportunità di lavoro e impiego
agli australiani.
STUDIARE IN AUSTRALIA.
PROSPETTIVE
Le domande per l’ottenimento del visto di studio per corsi presso
università australiane territorialmente decentrate saranno molto più
facilmente accolte.
Post-universitari che completano dei corsi di qualificazione o di dottorato
in almeno due anni consecutivi di studio in Australia hanno la possibilità
di richiedere un permesso permanente di soggiorno in Australia senza
dover tornare in Italia per fare la domanda di emigrazione.
Ma, aggiunge il Ministro per l’Immigrazione Philip Ruddock, gli
studenti che optano per le università di Adelaide, Darwin e Hobart e si
qualificano per i benefici ammessi dalla legge dei due anni consecutivi di
studio riceveranno ulteriori punti nella graduatoria prevista dalla legge
australiana per le domande di soggiorno permanente.
Le nuove disposizioni decorrono dal 1 luglio 2003 e includono i collegi
TAFE (Technical and Further Education) che si trovano in tutte le città
australiane, specialmente quelle sopra indicate e con i quali l’Associazione Italia-Australia ha stabilito per i propri associati speciali accordi per
accelerarne l’ammissione. Non rientrano in questo schema le città di
Newcastle, Wollongong e Gold Coast.
Dal TAFE di Perth, Olivier Chapernay e Martin McDonnell confermano
la loro più assoluta disponibilità nei confronti dei Soci dell’Associazione
Italia-Australia per consigliarli ed assisterli nelle loro scelte di corsi di
studio in Australia.
A parte il fatto come dicevamo che i collegi TAFE sono in ogni città
australiana comprese quindi quelle particolarmente favorite per corsi di
studio di due anni e più, Perth - specialmente se si sceglie per fare una
esperienza in Australia per un periodo di studio breve - è certamente
quella più favorita in quanto qui si trova un ufficio dell’Associazione ItaliaAustralia specializzato in materia di visti e di soggiorni permanenti sia per
affari che per lavoro.
Christine Knight che dirige il Meridien Migration Australia, una delle più
qualificate agenzie registrate con il governo australiano, è a disposizione
dei Soci che scelgono Perth per fare una esperienza in Australia e che
partendo da questa esperienza intendono iniziare a discutere e valutare
le prospettive di un futuro insediamento industriale e commerciale o di
impiego in qualsiasi parte del vasto continente.
Perth e il Western Australia sono oggetto di un più vasto articolo alle pagg. 8 e 9
Contributo per dare un senso pratico alla legge sul voto degli italiani all'estero.
RADICI
Il riconoscimento dell’importanza che gli italiani all’estero hanno è un conto, il significato che questo riconoscimento
dovrebbe avere per i diretti interessati ed i loro discendenti è un altro.
Su una proposta di legge ispirata
dal Centro di Rinascita Europea s.r.l
ed attualmente allo studio del Parlamento Italiano stanno lavorando tale
società,l’Asvim Onlus ed anche l’Associazione Italia-Australia.
Uno degli obbiettivi di tale iniziativa è quello di consentire agli “italiani di oltre mare di riscoprire le proprie
radici, di riprendere i legami con la
loro terra di origine e di usufruire delle
migliori condizioni per un ritorno, anche temporaneo, ma regolare e costante, nella loro Patria.
Un altro obbiettivo che riguarda
soprattutto gli italo australiani, ma non
solo loro, è quello di riprendersi quello che essi od i loro avi nella loro
odissea emigrativa hanno dovuto lasciare e di vederlo pian piano fruttare.
La maggioranza assoluta degli italiani emigrati in Australia nei decenni
che vanno dai primi del novecento alla
fine degli anni 50 almeno è letteralmente scappata dalla disperazione e
dalla miseria, con la sola tradizionale
valigia di cartone o coi fagotti lasciando alle spalle immobili e soprattutto la
terra, di cui forse conserva la proprietà
ma non il possesso e probabilmente
nemmeno la cognizione giuridica esatta per rivendicarne l’appartenenza.
Sono loro infatti, gli emigrati d’oltre mare; quelli che soprattutto hanno
dovuto a causa delle enormi distanze,
tagliare i ponti con il loro paese di
origine e “scordarsi” di tutto.
Altro e molto importante obbiettivo della proposta di legge è quello di
consentire a quanti hanno dovuto - per
forza di cose - rinunciare alla loro
cittadinanza italiana, di riprendersela.
Sono favoriti gli italiani in Australia
in quanto in questo paese è diventata
finalmente attuale da pochi mesi la
possibilità di godere della doppia cittadinanza.
L’obbligo di dover rinunciare alla
cittadinanza italiana per acquisire quella australiana ha costretto la maggior
parte degli oriundi a dare un taglio con
il paese di origine in modo da poter
vivere, lavorare e prosperare nella nuova patria. Questo ha facilitato l’oblio
di tutto quanto, moltissimi se non tutti,
si erano lasciati alle spalle. Magari
solo un fazzoletto di terra, all’epoca
senza valore, poi sparito dalle mappe
catastali. Si concretizza così quello
che è lo spirito animatore di questa
proposta che all’articolo 2 enuncia:
“Gli emigranti che risiedono nei paesi transoceanici ed i loro discendenti, in possesso di cittadinanza italiana, hanno diritto all’assistenza gratuita per l’effettuazione di ricerche
sulle origini italiane, per far valere
diritti tralasciati, per recuperare proprietà abbandonate, ripristinarle e
valorizzarle. Si accede a questo diritto presentando alle Ambasciate o ai
Consolati italiani del paese di residenza una apposita domanda con
allegato il progetto di intervento corredato dall’indicazione dei costi già
sostenuti o da sostenere per il proseguimento dello scopo. Saranno oggetto di rimborso nei limiti indicati
nell’apposito regolamento, tutte le
spese documentate relative alle richieste, agli atti amministrativi e
giudiziari necessari nonché agli studi delle possibilità di ripristino e
valorizzazione dei beni. La domanda
si intenderà accolta se entro tre mesi
dalla sua presentazione non sarà pervenuta nessuna indicazione motivata di rigetto.”
Si stanno creando le premesse operative per far funzionare gli aspetti
tecnico-legali affinché tali diritti vengano fatti valere curando naturalmente anche le giuste aspirazioni degli
italiani all’estero che non vengano fru-
strate dagli inevitabili costi di cui dovrebbe invece farsi carico la comunità
di origine, a dimostrazione che la legge che istituisce il dicastero degli Italiani all’Estero non è pura retorica ma
coglie situazioni reali per portarle a
soluzioni concrete. Il contributo dello
Stato dovrebbe servire ad incoraggiare l’avvio delle prime fasi quali:
- individuazione del bene o del diritto
- accertamento della sua piena disponibilità o nel caso del diritto della
sua rivendicabilità
- accertamento della loro consistenza
economica e fiscale
- individuazione delle eventuali limitazioni alla piena disponibilità del
bene o nel caso del diritto alla sua
capacità di essere rivendicato
Gli interessati, al più, dovrebbero
farsi carico dei costi della eventuale
trasformazione del bene e della massima utilizzazione del medesimo ovvero, e della rivendicazione del relativo
diritto.
Noi ci auguriamo che la legge che
stiamo appoggiando ed abbiamo cercato di illustrare venga subito varata e
trovi immediata applicazione ma nel
frattempo quanti volessero segnalarci
il loro interesse possono cominciare a
farlo. Abbiamo pertanto pregato l’ing.
Francesco Morfini, amministratore
unico del Centro di Rinascita Europea
s.r.l. e promotore della legge, a voler
raccogliere tali segnalazioni, osservazioni e istanze iniziando eventualmente
ad operare per la soddisfazione dei
bisogni che venissero espressi. Egli
ha accettato di buon grado. Potrete
pertanto rivolgervi per le incombenze
del caso al recapito indicato.
Centro Rinascita Europea s.r.l
Via Paolo Uccello ,8 –20148 Milano
Tel.+39 02 4984 681
Telefax +39 02 4986 415
[email protected]
SARS: MISURE E PRECAUZIONI
ANTIEPIDEMICHE IN AUSTRALIA
Nel periodo come l’attuale in cui il virus della
polmonite atipica imperversa, è opportuno fare
un quadro della situazione sul versante australiano.
Nella immediata prevenzione l’Australia è
stata la prima perché da sempre organizzata nel
sistema di disinfezione all’interno delle cabine
dei voli provenienti dall’estero. Il passaggio del
personale lungo la cabina dell’aereo a spruzzare
con le bombolette spray all’arrivo dei voli in
Australia è stato sempre una caratteristica aussie
la quale era stata sospesa qualche anno fa. Ma
l’Australia, alle primissime avvisaglie del nuovo
pericolo proveniente dalla Cina ha ripristinato
immediatamente questo servizio ed in effetti è
stato il primo Paese a prendere le dovute precauzioni. Sin da dicembre scorso era stato ripristinato il noto “spruzzamento” a bordo.
A maggio in Australia ci sono state solo
quattro persone con sintomi della SARS che
tenute sotto osservazione in ospedali di alcune
città australiane sono state poi dimesse perché
risultate non infette. Le autorità sanitarie sono
sin dalla fine dell’anno scorso in stato di massima allerta. Nei laboratori di ricerca australiani
sono in corso importanti test sul virus della
polmonite atipica. Un campione del virus messo
a disposizione dall’Organizzazione Mondiale della
Sanità è allo studio del Victorian Infections
Deseases Research Laboratory di Melbourne.
Una speciale “task force” è in azione in tutto
il continente per impedire l’ingresso della SARS
in Australia e tutto è pronto da parte dell’organizzazione sanitaria australiana per bloccare ogni
possibilità di contagio.
Questa situazione ha un effetto immediato
intanto sulla questione dei voli. Tutti i collegamenti aerei tra Europa e Australia passano obbligatoriamente attraverso almeno una sosta in
una delle aeree più colpite dalla SARS come
Singapore, Hong Kong, Manila, Bangkok. Prima
conseguenza è stata una drastica riduzione di
passeggeri dall’ Europa verso queste aree e
quindi una drastica riduzione del numero dei voli
dovuta questa anche al fatto che il numero di
passeggeri dall’Australia per queste mete asiatiche scelte per vacanza soprattutto, è diminuito di
circa il 50%. Per mantenere comunque un livello
di traffico almeno minimo, le compagnie aeree di
questi Paesi hanno ridotto notevolmente il costo
del biglietto aereo. Mentre scriviamo la quotazione di un biglietto aereo in classe economica
dall’ Italia verso l’Australia A/R non supera di
molto i 1000 euro. La compagnia più gettonata
è la Emirates che vola da Roma per Dubay, - area
non infetta - e da qui per Perth. La tariffa aerea
non supera la media suddetta. Di questo passo,
nel perdurare dei rischi di epidemia SARS, Perth
potrebbe diventare lo scalo australiano più importante.
IDEE IN PRATICA. DUE NUOVI
PRODOTTI PER MOTOCICLISTI
La creatività australiana per le cose pratiche,
specialmente sportive, dovrebbe essere osservata
meglio perché si potrebbero scoprire interessanti
articoli che gli aussie riescono a realizzare facendo
perno sulla praticità e convenienza. Negli anni '70 i
giacconi in “Montone” rovesciato erano un'idea nata
e prodotta in Australia, fruttarono fortune commerciali agli importatori italiani così come negli anni '80
e '90 i “Driza-Bone” gli ancora oggi famosi impermeabili in tela cerata. Sempre negli anni '80 circolava
in Italia la “Californian”, una jeepettina di fabbricazione australiana. E’ il caso di due nuovi articoli che
dall’Australia sono adesso acquistabili anche in Italia nei principali negozi di accessori sportivi specialmente per motociclisti:
Rollastand
Un accessorio di facile utilizzo per consentire la
pulizia delle ruote e la lubrificazione della catena.
www.rollastand.it
Draggin’Jeans
Jeans per motociclisti che antepongono la sicurezza
senza rinunciare all’eleganza ed alla praticità.
www.dragginjeans.it
PROTEGGERE
L'AGRICOLTURA
Sequestrati all’arrivo in Australia
175 pacchi dall’Italia contenenti sementi.
Questo è quanto hanno denunciato le autorità doganali australiane nei primi mesi del
2003. L’Australian Quarantine and
Inspection Service (AQIS) ha confiscato
circa 10 mila partite di sementi ed altro
materiale vegetale contenuti in pacchi postali provenienti dall’estero. Di questi almeno 175 sono quelli provenienti dall’Italia. Tra le più comuni sementi di verdure
come lattuga, cipolle e cicoria anche decorazioni realizzate con tipi di frumento vario, vegetali freschi come vitigni, fiori e
addirittura foglie di uva.
Il capo della dogana australiana ha
sottolineato che le sanzioni prevedono
anche la reclusione oltre che salate multe a
chiunque tenti di importare in Australia
sementi e piante senza una preventiva autorizzazione, ma anche qualsiasi tipo di
alimento. Rimanendo nell’ambito dell’importazione a mezzo posta o cargo, il materiale vegetale può essere importato in Australia in modo lecito. Basta contattare
preventivamente l’AQIS. Sementi, bulbi e
piante importate in Australia devono soddisfare dei precisi requisiti tra cui: ispezione obbligatoria, fumigazione e provenienza da strutture estere autorizzate in modo
da assicurare l’autorità sanitaria australiana che esse siano esenti da malattie.
L’Australia è un Paese molto geloso
della propria immunità sanitaria anche
perché gli equilibri ecologici sono estremamente fragili. L’importazione di sementi
e materiale vegetale potrebbe sembrare
innocua, ma ci si deve rendere conto che la
spedizione in Australia di tali prodotti senza il nulla osta dell'autorità di quarantena
può introdurre nel continente organismi
nocivi all’agricoltura e alla flora. Anche
l’invio per pacco di qualsiasi tipo di alimento viene immediatamente bloccato
dalla dogana che presso gli uffici postali di
arrivo in Australia esamina tutto ai raggi X
e con squadre cinofile. Al minimo sospetto
che il contenuto abbia elementi di provenienza agricola o alimentare in genere il
pacco viene immediatamente distrutto. Per
regalare alimenti italiani caratteristici con
Internet adesso è molto semplice, facile ed
economico. Certamente il prodotto non
sarà come quello fatto in casa ma il pensiero sarà sempre gradito e giungerà subito a
destinazione. Sono numerosi ormai i siti
internet australiani che offrono prodotti
alimentari italiani già legalmente presenti
sul territorio australiano. Lo stesso dicasi
per piante e fiori.
Western Australia
LO STATO “GIGANTE”
Perfino la Cina si rifornisce di prodotti alimentari dall'Australia Occidentale
Il Direttore Generale per lo Sviluppo della Piccola e Media
Impresa nell’Australia Occidentale Gorge Etrelezis ci informa che la nuova legislazione australiana in vigore da marzo
2003 per quanto riguarda i visti di immigrazione per affari
(vedere articolo dell'Avv. Guido Alvigini alla pag. 4), può
favorire notevolmente lo Stato di cui Perth è la capitale.
Lo stato del Western Australia (Australia Occidentale)
può intervenire raccomandandone l’accettazione.
La cosiddetta “sponsorship” statale, prevista dalle norme
per la concessione di permessi di soggiorno per affari, è agli
effetti pratici una forma di “raccomandazione” che lo Stato
concede a quei progetti richiesti per formare parte integrante
della domanda di permesso di ingresso e soggiorno in Australia che viene esaminata dal ministero dell’ Immigrazione del
governo centrale.
Christine Knight, che rappresenta la Meridien Migration
Australia, intervistata dal nostro corrispondente di Perth in
occasione di un incontro presso la camera di commercio
italiana dell’Australia Occidentale, per illustrare la nuova
legge sulla emigrazione di affari ci ha sottolineato che ottenere la “raccomandazione” da parte del governo dello Stato è
possibile preparando un progetto che evidenzi:
- Capacità e competenza negli affari.
- Che sia stato sviluppato uno studio di mercato dal quale
si rilevi la fattibilità del progetto e i vantaggi che ne derivano
sia a chi vuole attuarlo sia allo Stato.
Charles e Christine Knight della Meridien Migration
Australia di Perth, sono esperti molto bene introdotti negli
ambienti governativi dell’Australia Occidentale e sono in
grado di assistere gli interessati italiani, uomini di affari e
investitori che intendano iniziare il cammino verso un insediamento in Australia.
L’Australia Occidentale è uno Stato che merita l’appellativo di “Gigante” perché oltre ad essere in assoluto il più vasto
del continente è anche il più ricco di materie prime. Questo
Stato offre opportunità di insediamento in un ambiente dotato
di infrastrutture industriali molto solide e un sistema interessante sia dal punto di vista ambientale che finanziario. E’
sempre difficile fare paragoni perché gli interessi e le preferenze individuali sono notevoli ma Perth, per capirla bene ed
a fondo, deve essere visitata e molti progetti che preconcettualmente erano stati concepiti per la loro attuazione
altrove in Australia possono trovare da qui un sicuro varco di
ingresso nel continente.
Tanto per farsi una idea della enorme solidità di questo
autentico “Stato Gigante” ecco di seguito alcuni fatti recenti
di notevole rilevanza tali da indurre a ponderare bene lo
spessore economico, industriale e finanziario dell’Australia
Occidentale:
- il cantiere navale per scafi da diporto “Oceanfast” di
Perth ha varato nel dicembre 2002 il più grande yacht a
motore in alluminio mai messo in mare al mondo. Il valore di
questo gioiello della navigazione da diporto è di 70 milioni di
dollari australiani.
- Esperante, località sulla costa meridionale dello Stato a circa 1000 km a
sud di Perth costituisce un altro esempio sullo scenario degli investimenti
australiani. Qui è appena iniziata la
costruzione di una delle tante centrali
elettriche dell’Australia Occidentale
alimentate da energia eolica. La società
privata Western Power, fornitrice di
energia elettrica si è aggiudicata l’appalto della costruzione della centrale
ad energia eolica del valore di 11 milioni di dollari australiani. Le sei turbine produrranno 3.6
megawatts. La tedesca Enercon si è aggiudicata la fornitura
delle turbine.
Meridien Migration Australia mette a disposizione una consulenza flessibile e
adeguata alle esigenze più svariate: dai visti di studio ai contatti intergovernativi per
l’esame di proposte di investimenti ed affari.
[email protected]
wwww.australiaitalia.it/lavoro.htm
- L’industria del latte è destinata a svilupparsi del 50%
durante il prossimo quinquennio. La Dairy Cooperative investirà almeno 50 milioni di dollari australiani per costruire una
nuova industria casearia a Capel, nell’Australia Occidentale.
Una decisione presa a seguito del contratto con la Cina,
appena stipulato, per la fornitura di prodotti del latte, per
l’equivalente di 200 milioni di dollari australiani all’anno. Il
consumo in Cina di prodotti derivati dal latte cresce del 20 %
ogni anno. L’Australia Occidentale fornirà formaggi, burro,
latte in polvere e altri prodotti del settore. L’industria lattiera
dello Stato crescerà del 100 % nei prossimi dieci anni.
- La produzione di grano nello Stato dell’Australia occidentale è la maggiore di tutto il continente. Viene esportato in
tutto il mondo così come raccolto, senza alcuna lavorazione
preventiva. Si tratta di 11 milioni di tonnellate all’anno. Le
opportunità di investimento nel settore della lavorazione del
frumento sono enormi. Per incoraggiare questi investimenti,
vicino a Perth sono state create infrastrutture capaci di immagazzinare frumento sino ad un valore di 100 milioni di dollari
australiani, per una capacità effettiva 210.000 tonnellate.
- La regione Gascoyne, nel nord ovest dell’Australia Occidentale, 10 mila abitanti in un ambiente
naturale da sogno, tra l’Oceano ad ovest e il
deserto ad est, ha un enorme potenziale per investimenti nel settore
del turismo e del piccolo e
medio commercio. Nel 2001
si sono avute 200.000 presenze turistiche che per una regione australiana a circa
duemila km a nord di Perth è
un primato. Questo esempio
indica quanto accurata debba essere un'analisi di mercato per
chi intenda stabilirsi per affari le cui “nicchie” da prendere in considerazione sono
innumerevoli e molto decentrate rispetto alle grandi città che
nell’insieme rappresentano solo un primo facile assaggio di
quello che veramente è l’Australia e di ciò che il continente
può rappresentare per chi abbia progetti seri e ponderati.
ECCELLENTI OPPORTUNITA'
NEL WESTERN AUSTRALIA
La Camera di Commercio Italiana di Perth, il 1 maggio
2003, ha organizzato una importante colazione di affari.
Ospite d'onore il Capo del Governo del Western Australia,
il Premier Dr. Geoff Gallop (nella foto). Tra i numerosi
esponenti del mondo degli affari italo-australiani era presente anche la rappresentanza dell’agenzia di consulenza
di fiducia dell’Associazione Italia-Australia: Meridien
Migration Australia.
Foto in alto
George Etrelezis, Direttore del Business
Migration Centre a Perth, Clive Brown,
Ministro del WA per le Piccole Imprese,
e Stephen Moir , Direttore Servizi per le
Piccole Medie Imprese
Foto a destra
Il Premier del WA, Dr. Geoff Gallop
Perth - Inaugurato il nuovo Business Migration Centre,
che è situato presso lo Small Business Development
Corporation (SBDC) del governo statale, nella city di
Perth.
Una iniziativa governativa per dare il massimo appoggio
pratico ed istituzionale alle piccole e medie imprese che
intendano stabilirsi nell’Australia Occidentale.
Per dare un maggiore appoggio agli imprenditori italiani
che vogliono visitare questo Paese per esaminare le
possibilità di insediamenti ed investimenti in Australia,
l'Associazione Italia-Australia ha aperto con l’agenzia
specializzata in emigrazione di affari, Meridien Migration
Australia, un efficente rapporto di fiducia a vantaggio dei
propri associati.
L'undicesima edizione del più grande festival di cortometraggi al mondo
TROPFEST 2003 in Italia
di Carlo Paramidani
L’intel.TROPFEST giunto ormai alla
undicesima edizione è il più grande
festival di cortometraggi al mondo ed è
un appuntamento di riferimento per ogni
filmaker australiano e non solo,
attestando di anno in anno la vitalità
della cinematografia downunder.
Alla passata edizione che si è tenuta a
Sydney lo scorso 23 Febbraio 2003 hanno assistito alle proiezioni ben 120.000
spettatori, una serata magica nella splendida cornice naturale del Domain del
Royal Botanic Gardens nella quale le
nuove promesse della cinematografia
australiana si mescolavano a moviestars di indiscussa fama mondiale come
Russel Crowe, Claudia Karvan e
Gillian Armstrong, presenti in qualità di
giurati. Contemporaneamente i 16 corto-metraggi finalisti venivano proiettati
su maxischermi anche nelle città di
Melbourne, Canberra, Hobart, Brisbane
e Perth.
Le serate di presentazione dell’intel.
TROPFEST 2003 in Italia hanno avuto
luogo a Roma giovedì 3 Aprile al Cinema Nuovo Olimpia; a Milano la proiezione si è tenuta giovedì 17 Aprile al
Cinema Gnomo mentre in quel di Terni
Mercoledì 4 Giugno al Cinema Fiamma, tutte serate ad ingresso rigorosamente libero.
Tutto ciò grazie ad una idea di Stefano
Negri, organizzatore della rassegna, che
con la Bartlebyfilm ed il Patrocinio della Ambasciata di Australia, dell’Assessorato delle Politiche Culturali del Comune di Roma, del Settore Cultura Musei
e Spettacolo del Comune di Milano hanno reso tutto ciò una realtà.
Alle proiezioni italiane, i 16 cortometraggi finalisti dell’intel.TROPFEST
2003, tutti sul tema del Rock infusion e
della durata massima di 7 minuti ciascuno, sono stati sottotitolati in italiano ed
inoltre veniva distribuito gratuitamente
un catalogo della rassegna con le schede
informative relative ai 16 shorts films.
Alle proiezioni di Roma e Milano in
sala era presente il regista Daniel Pront,
vincitore del terzo premio con il suo
cortometraggio “CA-CHI-PUN”.
Fantasiosi, intensi, esagerati, introspettivi, animati e quasi sempre mossi
da idee originali, i 16 cortometraggi
finalisti dell’intel.TROPFEST 2003
sono immediati, alla portata di tutti,
capaci di comunicare emozioni in pochi
minuti; e non è forse da qui che il cinema
ha avuto inizio?!
L’obiettivo dell' intel.TROPFEST è
quello di incrementare la produzione di
cortometraggi, garantendo visibilità in
particolare ai registi emergenti e si rivelato negli anni un trampolino di lancio
per la nuova generazione di filmmakers
australiani.
Questa rassegna ha avuto quindi lo scopo di far conoscere meglio la cinematografia australiana contemporanea nel
nostro Paese, offrendo allo stesso tempo un momento di contatto e di stimolo
ai giovani autori italiani, aprendo quindi nuove possibiltà di scambio e collaborazione. Alle proiezione il pubblico è
accorso numeroso, un audience fatta di
addetti ai lavori, così giovani filmakers
italiani che si integravano ad un’altra
parte di pubblico che era costituita da
persone della comunità australiana che
vivono in queste città, felici di potersi
sentire per una sera un pò meno lontani
dalla loro sempre amata Australia.
BURIED: a volte disporre di un corpo può essere un vero
tormento
6-FORBIDDEN di Jeremy Angerson
durata 6,58 mins
7-ROCK HARD di Rob Kiely - durata 3 mins
8-NOT WHAT I EXPECTED di Timber Dean –
9-JOHN “ROCKY” ROBINSON - ROLL WITH THE
PUNCHES di Andelko Jurin
durata 6,30 mins
10-GUSTO di Craig Irvin - durata 6,57 mins
11-EFFECTIVE TOWEL FLICKING - INTRODUCTORY TECHNIQUES di Mike Sharman
durata 4,31 mins
EFFECTIVE TOWEL FLICKING - INTRODUCTORY TECHNIQUES:
Volete imparare come si fa veramente a far male a qualcuno?
Programma delle proiezioni:
1-EDGE OF REALTY di Priscilla Cameron
durata 7 mins
12-LULLABY di Pat Stevens - durata 7 mins
2-MEDUSA di Pierce Davison
durata 5 mins
3-THE REFEREES di Katrina Mathers
durata 7 mins
14-BY NIGHT di Paul Alexandrou
durata 6,59 mins
4-CA-CHI-PUN di Daniel Pront
durata 7 mins
13-GROUND HERO di Damian McDermott
durata 7 mins
15-YOU ARE SO DEAD di Mike Foxal
durata 5,40 mins
16-ALL SHOOK UP di Samantha Rebillet
durata 7 mins
CA-CHI-PUN: le osservazioni sull'amicizia, l'amore e la felicità di
un ragazzo che vive nella piccola città di Vina del Mar, in Cile
5-BURIED di Tim Bullock
durata 6,45 mins
ALL SHOOK UP: una ragazza di campagna si ferma ad aiutare un
neo-rockabilly in difficoltà. L'attrazione aumenta, fino a quando
non si rivelano false identità.
Videocassetta o DVD con la rassegna dei 16 cortometraggi presentati sono acquistabili on-line sul sito www.tropfest.com
Dal 26 giugno al 10 agosto 2003 all'Isola Tiberina
CINEMA AUSTRALIANO
Giorgio Ginori presenta la 9° edizione de: L'ISOLA DEL CINEMA, International Film Festival
All’Isola Tiberina -Roma - dal 26 giugno Giorgio Ginori presenta la 9° edizione de: L’ISOLA DEL CINEMA
International Film Festival che durerà
fino al 10 Agosto 2003.
In questa cornice l’Australia è stata
sempre presente con i suoi film più
premiati e significativi.
Giorgio Ginori sta organizzando per
l’Estate Romana 2003, la presentazione
nel suggestivo scenario offerto dall’ Isola
Tiberina a Roma, “Australian Rules”
del regista Paul Goldman.
Aggiornamenti disponibili consultando
www.isoladelcinema.com oppure telefonando allo +39 06 5833 3113.
L'Isola Tiberina - Roma; in alto Giorgio Ginori, in basso Antonio Zeccola
“Australian Rules” diretto da Paul
Goldman, tratto da una storia semibiografica di Phillip Gwynne, prodotto da
Palace Films di Antonio Zeccola.
Nathan Phillip, Lisa Flanagan e Luke Carroll
E’ una appassionata esposizione di
razzismo e bigotteria ambientati in uno
sperduto paesino australiano e dalle tragiche conseguenze.
La storia si svolge a Prospect Bay, un
piccolo villaggio di pescatori nel Sud
Australia, vede come personaggi e protagonisti principali Gary Black (interpretato da Nathan Phillips) un ragazzino bianco di 16 anni il cui migliore
amico è Dumby Red (per l’interpretazione di Luke Carroll) un aborigeno ed
anche campione di football, Australian
Rules. Uno scenario inedito e avvincente sui delicati rapporti attuali tra bianchi
e aborigeni.
“Australia Rules” è la prima opera
cinematografica diretta da Paul Goldman
realizzata con una spesa equivalente a
circa 2 milioni di Euro, un'inezia rispetto allo standard medio. I protagonisti
Nathan Phillip, Lisa Flanagan e Luke
Carroll che offrono un'interpretazione
calda, umana e convincente dei personaggi di primo piano, sono al primo
esordio nel cinema. Un film controverso sin dalla sua presentazione
all’Adelaide Film Festival del 2001 e
poi a Cannes nel 2002.
Antonio Zeccola – Da oltre 30 anni
in Australia è l’italiano più importante
della cinematografia internazionale. Dal
2001 è nel Comitato Direttivo dell’
Australian Film Commission, l’Ente per
lo sviluppo della cinematografia e produzione televisiva australiana nel mondo (www.afc.gov.au).
Antonio Zeccola è proprietario ed
Amministratore Unico di una catena di
sale cinematografiche australiane:
Palace Cinemas e Palace Films: 60 sale
in 20 località in ogni parte del continente australiano. Il successo di Antonio
Zeccola è nella distribuzione in Australia di film stranieri, ma anche negli
impegni assunti nella produzione di film
australiani. Antonio Zeccola mantiene
stretti contatti con l’ Istituto Luce e con
la RAI. Il film ultimo prodotto da Zeccola
“Australian Rules” sarà quest’anno sugli
schermi europei.
TEATRO AUSTRALIANO
Di australiani che contano nell’arte e
nella cultura ce ne sono e molti, e tutti
prima o poi un salto in Italia lo fanno.
Un canale di informazione si conferma
sempre essere l’Associazione ItaliaAustralia, un’altra buona ragione quindi per entrare a far parte dell’organizzazione, unica in Italia che tiene aggiornati sulla realtà australiana.
Joanna MurraySmith a Roma, durante il mese di
maggio ha presentato la sua opera teatrale “Nightfall”
per l’organizzazione di Gaby Ford .
Una grande figura di spicco sulla
scena della nuova giovane cultura tea-
trale australiana quella di Joanna le cui
opere teatrali sono attualmente di scena
al The Royal National Theatre di Londra con la sua applaudita commedia
“Honour”, un successo di pubblico e di
critica.
Le opere di Murray-Smith hanno
calcato le scene dei più grandi teatri
australiani e all’ estero principalmente
a Broadway e Londra ma anche in
Croazia, Malesia, Brasile, Canada e
Messico. Gaby Ford del romano “Arte
del Teatro” ci ha permesso di coglierla
al volo durante il suo transito qui e così
abbiamo potuto gustare il sapore del
teatro australiano anche se fugacemente, augurandoci che con questa iniziativa presto inizi a circolare anche in Italia
il volto di un’Australia grande ed impa-
reggiabile nell’arte e nella cultura, non
quella solita dei canguri e dei koala.
Le opere teatrali di Murray-Smith
sono interessanti ed importanti perché
come in quella attualmente a Londra
“Honour” e quella presentata a Roma
“Nightfall” con la partecipazione di un
cast di cui fanno parte anche attrici
australiane, Jiannina Solvetti e Bianca
Galipò sono uno spaccato di vita australiana. Il teatro australiano è un ottimo
modo per capire l'Australia.
Ci auguriamo che Gaby Ford, che
oggi ha preso al volo la presenza a Roma
di Joanna Murray – Smith, in futuro ci
offra molte altre occasioni come questa
per far conoscere l’Australia agli italiani.
Gaby Ford: [email protected]