Ending Impunity for Violence against Women and Girls

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Ending Impunity for Violence against Women and Girls
BOLLETTINO SETTIMANALE
DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA
n° 271/84 del 4.7.1984
Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1 comma 1 DCB - ROMA
Taxe perçue - Tassa pagata - Roma-Italy - Ordinario
DIRETTORE RESPONSABILE: ORIETTA PROFILI
CAPO REDATTORE: ROSSELLA BOVO
REDAZIONE: ISABELLA SERMONTI
ANNO XXIV
N. 10
15 MARZO 2007
SOMMARIO
COMITATO DIREZIONALE
Riunione del 23-2-2007
pag.
1-24
ATTI DEL DIRETTORE GENERALE
Atti n. 71-77 del 2007
pag.
59-62
DOCUMENTI
GARE/AVVISI
ORGANIZZAZIONE DELLA DGCS
UN: Ending Impunity for Violence against
Women and Girls
Avvisi di gara Ecuador e Mali
pag. 227-232
pag.
27-28
I testi di “Dipco” possono essere pubblicati parzialmente o integralmente citando la fonte.
Le opinioni espresse nei documenti pubblicati non rispecchiano necessariamente il punto di vista del Ministero degli Affari Esteri.
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alla voce “Cooperazione allo sviluppo”).
Comitato direzionale
(art. 9 legge n. 49 del 26-2-1987)
Riunione del 23-2-2007
Delibera n. 1
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Visto il documento strategico concordato in occasione della conferenza di Londra del gennaio 2006
denominato “Compact”, che definisce le aree prioritarie di intervento in Afghanistan e che impegna i donatori, in sintonia con gli obiettivi previsti nella “Afghanistan National Development Strategy”, a sostenere
le attività di ricostruzione e sviluppo del paese;
Considerato che una delle tre aree principali di intervento prevista dal “Compact” riguarda i settori
della “governance”, dei diritti umani e il sistema giudiziario;
Visto il documento di progetto predisposto dall’International Development Law Organization (Idlo),
trasmesso con lettera del 19-1-2007, per l’iniziativa denominata “Increasing Afghanistan’s capacity for
sustainable legal reform”;
Tenuto conto della necessità di contribuire a creare le strutture e le capacità atte ad assicurare la necessaria trasparenza, efficienza ed efficacia del sistema giudiziario in Afghanistan;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
la concessione di un contributo volontario all’Idlo di euro 6.000.000,00 (seimilioni/00) per la realizzazione
del programma “Afghanistan - Incremento delle capacità afghane per l’attuazione di una riforma sostenibile del sistema giudiziario”.
Il suddetto importo graverà sul cap. 2180/0500 per l’esercizio finanziario 2007.
N. Aid: 8513.01.3
Delibera n. 2
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987, e successive modificazioni, sulla disciplina della cooperazione
dell’Italia con i paesi in via di sviluppo e in particolare l’art. 2 comma 3 lett. b);
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Considerato che il Consultative Group on International Agricultural Research (Cgiar) riunisce 16 centri internazionali di ricerca con l’obiettivo di ridurre la povertà e proteggere l’ambiente per garantire una
sicurezza alimentare sostenibile;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
la concessione per l’anno 2007 di un contributo volontario all’organismo internazionale World Bank da
destinarsi a un “Trust Fund” per il finanziamento del Cgiar.
1
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
Il contributo sarà a valere sul cap. 2180/0800 dello stato di previsione del Ministero degli Affari
Esteri.
Organismo
World Bank - Cgiar
euro
N. Aid
4.000.000,00
5548.09.3
Delibera n. 3
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare l’art. 9 comma 4 lett. b);
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Vista la richiesta formale del Governo del Guatemala del 10-1-2006;
Vista la versione concordata del progetto Undp per la realizzazione del programma di cui alla presente delibera, trasmessa dall’Ambasciata d’Italia a Città del Guatemala il 7-12-2006;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
il finanziamento dell’iniziativa “Guatemala - Programma di sostegno allo sviluppo territoriale e allo sviluppo economico locale nei dipartimenti del Quiché e di Huehuetenango” per un importo complessivo di
euro 3.074.193,54 (tremilionisettantaquattromilacentonovantatre/54), così suddiviso:
– Contributo finalizzato all’Undp, n. Aid 8511.01.6, cap. 2180/0500, euro 3.024.193,54
(equivalenti a dollari Usa 3.750.000 al cambio, anno 2007, di 1 euro pari a 1,24 dollari Usa)
2007 - euro 959.395,16 (pari a dollari Usa 1.189.650)
2008 - euro 1.402.258,06 (pari a dollari Usa 1.738.800)
2009 - euro 662.540,32 (pari a dollari Usa 821.550)
– Fondo esperti, n. Aid 8511.02.0, cap. 2182/0500
2007 - euro 50.000,00
Delibera n. 4
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Viste le intese raggiunte con il Governo del Nicaragua per la realizzazione del programma sotto
menzionato, formalizzate con la firma del Promemoria stilato a Managua in data 21-10-2005;
Visto il parere favorevole del Comitato direzionale n. 1 del 23-2-2007 relativo al finanziamento della
componente a credito di aiuto della presente iniziativa per un importo pari a 5 milioni di euro;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
il finanziamento della componente a dono dell’iniziativa “Nicaragua - Programma di sviluppo del settore
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
2
lattiero-caseario nei dipartimenti di Chontales, Rio San Juan e Raas”, la cui realizzazione verrà affidata a
ente selezionato tramite gara, sulla base della normativa vigente.
L’importo complessivo di euro 2.500.000,00 (duemilionicinquecentomila/00) graverà sul
cap. 2182/0500 e sarà così suddiviso:
2007 - euro 1.230.865,00
2008 - euro 595.065,00
2009 - euro 674.070,00
N. Aid: 8204.02.2
La presente delibera annulla e sostituisce la delibera del Comitato direzionale n. 39 del 28-3-2006.
Delibera n. 5
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 86 del 26-6-2002 con cui si approvava l’iniziativa “Etiopia - Contributo italiano al Programma di sviluppo del settore sanitario (Hsdp)”;
Considerata l’esigenza di proseguire e intensificare le attività del settore sanitario che rappresenta
una delle priorità di intervento al fine di migliorare le condizioni sociali e di salute in Etiopia;
Considerata la necessità di rifinanziare le componenti “Fondo esperti” e “Fondo in loco” della citata
iniziativa al fine di coprire le spese di funzionamento e garantire l’invio di esperti per la prosecuzione
delle attività in loco;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
il rifinanziamento dell’iniziativa “Etiopia - Contributo italiano al Programma di sviluppo del settore sanitario (Hsdp)” per un importo complessivo di euro 1.871.000,00 (unmilioneottocentosettantunomila/00) da
imputare sul cap. 2182/0400 dell’Upb n. 9 “Cooperazione allo sviluppo” del Ministero degli Affari Esteri,
così ripartito:
– Fondo esperti, euro 1.230.000,00
2007 - euro 765.000,00
2008 - euro 465.000,00
N. Aid: 6119.01.3
– Fondo in loco, euro 641.000,00
2007 - euro 328.000,00
2008 - euro 313.000,00
N. Aid: 6119.02.4
Delibera n. 6
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 1 comma 2; 2 comma 3 lett. e); 5 comma 3; 28 e 29;
3
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare gli artt. 43 e 44;
Visto il Dm n. 337 del 15-9-2004 “Regolamento di semplificazione delle procedure amministrative relative alle organizzazioni non governative”;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 73 del 9-10-2006 relativa all’approvazione del documento “Progetti promossi da Ong - Procedure di presentazione e gestione”;
Viste le domande di contributo presentate da organizzazioni non governative riconosciute idonee
per il parziale finanziamento di iniziative di cooperazione;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
la concessione di un contributo per il programma promosso da organismo non governativo di seguito indicato:
Benin - Sviluppo locale e conservazione della natura nel quadro del processo di sostegno alla Nepad.
Gli investimenti nelle zone di sviluppo del blocco ecologico Wap (Rtb/W): sviluppo locale, gestione partecipativa delle risorse naturali ed economia della biodiversità nel dipartimento di Alibori
Organismo esecutore: Rc - Ricerca e cooperazione, in consorzio con Ma ’70 - Movimento Africa ’70 e
Acra - Associazione di cooperazione rurale in Africa e America Latina
Importo totale del contributo: euro 773.705,00, così suddiviso:
2007 - euro 258.225,00
2008 - euro 257.305,50
2009 - euro 258.174,50
Per l’iniziativa sopra indicata è altresì previsto l’importo di euro 54.000,00 a carico della Dgcs per
oneri previdenziali e assicurativi.
L’importo totale del finanziamento di euro 827.705,00 (ottocentoventisettemilasettecentocinque/00)
graverà sul cap. 2181.
N. Aid: 8459
Delibera n. 7
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 1 comma 2; 2 comma 3 lett. e); 5 comma 3; 28 e 29;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare gli artt. 43 e 44;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 36 del 13-5-1997 relativa all’approvazione del documento “Progetti promossi da Ong - Schema di presentazione e procedure”;
Visto il Dm n. 337 del 15-9-2004 “Regolamento di semplificazione delle procedure amministrative relative alle organizzazioni non governative”;
Viste le domande di contributo presentate da organizzazioni non governative riconosciute idonee
per il parziale finanziamento di iniziative di cooperazione;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
la concessione di un contributo per il programma promosso da organismo non governativo di seguito indicato:
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
4
Mozambico - Miglioramento delle condizioni socioeconomiche delle popolazioni rurali più povere
del distretto di Marracuene
Organismo esecutore: Cesvi - Cooperazione e sviluppo
Importo totale del contributo: euro 752.326,00, così suddiviso:
2007 - euro 307.296,00
2008 - euro 234.330,00
2009 - euro 210.700,00
Per l’iniziativa sopra indicata è altresì previsto l’importo di euro 84.000,00 a carico della Dgcs per
oneri previdenziali e assicurativi del personale cooperante impiegato nel progetto.
L’importo totale del finanziamento di euro 836.326,00 (ottocentotrentaseimilatrecentoventisei/00)
graverà sul cap. 2181.
N. Aid: 8425
Delibera n. 8
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 1 comma 2; 2 comma 3 lett. e); 5 comma 3; 28 e 29;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare gli artt. 43 e 44;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 36 del 13-5-1997 relativa all’approvazione del documento “Progetti promossi da Ong - Schema di presentazione e procedure”;
Visto il Dm n. 337 del 15-9-2004 “Regolamento di semplificazione delle procedure amministrative relative alle organizzazioni non governative”;
Viste le domande di contributo presentate da organizzazioni non governative riconosciute idonee
per il parziale finanziamento di iniziative di cooperazione;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
la concessione di un contributo per il programma promosso da organismo non governativo di seguito indicato:
Niger - Sviluppo locale e conservazione della natura nel quadro del processo di sostegno alla Nepad.
Gli investimenti nelle zone di sviluppo del blocco ecologico Wap (Rtb/W): sviluppo locale, gestione partecipativa delle risorse naturali ed economia della biodiversità nei dipartimenti di Say, Kollo e Boboye
Organismo esecutore: Ma ’70 - Movimento Africa ’70, in consorzio con Acra - Associazione di cooperazione rurale in Africa e America Latina e Rc - Ricerca e cooperazione
Importo totale del contributo: euro 1.535.349,25, così suddiviso:
2007 - euro 602.524,21
2008 - euro 486.835,92
2009 - euro 445.989,12
Per l’iniziativa sopra indicata è altresì previsto l’importo di euro 105.000,00 a carico della Dgcs per
oneri previdenziali e assicurativi.
L’importo totale del finanziamento di euro 1.640.349,25 (unmilioneseicentoquarantamilatrecentoquarantanove/25) graverà sul cap. 2181.
N. Aid: 8464
5
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
Delibera n. 9
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 1 comma 2; 2 comma 3 lett. e); 5 comma 3; 28 e 29;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare gli artt. 43 e 44;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 36 del 13-5-1997 relativa all’approvazione del documento “Progetti promossi da Ong - Schema di presentazione e procedure”;
Visto il Dm n. 337 del 15-9-2004 “Regolamento di semplificazione delle procedure amministrative relative alle organizzazioni non governative”;
Vista la domanda di verifica di conformità ai criteri stabiliti dalla legge, presentata dalla Ong Cope in
relazione al programma promosso da realizzare in Tanzania;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
Si riconosce conforme ai criteri stabiliti dalla legge n. 49/1987 il programma di seguito indicato:
Tanzania - Miglioramento delle condizioni di salute rurale a Kahama
Organismo esecutore: Cope - Cooperazione paesi emergenti
Si approva l’assunzione a carico della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo dell’importo di euro 52.800,00 per il pagamento degli oneri previdenziali e assicurativi in favore del personale
cooperante e volontario di cui è previsto l’impiego nell’ambito del suddetto programma.
L’importo del finanziamento di euro 52.800,00 (cinquantaduemilaottocento/00) graverà sul cap. 2181
per l’esercizio finanziario 2007.
N. Aid: 8380
Delibera n. 10
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 1 comma 2; 2 comma 3 lett. e); 5 comma 3; 28 e 29;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare gli artt. 43 e 44;
Visto il Dm n. 337 del 15-9-2004 “Regolamento di semplificazione delle procedure amministrative relative alle organizzazioni non governative”;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 73 del 9-10-2006 relativa all’approvazione del documento “Progetti promossi da Ong - Procedure di presentazione e gestione”;
Viste le domande di contributo presentate da organizzazioni non governative riconosciute idonee
per il parziale finanziamento di iniziative di cooperazione;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
la concessione di un contributo per il programma promosso da organismo non governativo di seguito indicato:
Zimbabwe - Sostegno al sistema sanitario distrettuale nei distretti di Bindura e Mazowe
Organismo esecutore: Cesvi - Cooperazione e sviluppo
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
6
Importo totale del contributo: euro 1.563.643,39, così suddiviso:
2007 - euro 568.688,45
2008 - euro 492.246,10
2009 - euro 502.708,84
Per l’iniziativa sopra indicata è altresì previsto l’importo di euro 105.000,00 a carico della Dgcs per
oneri previdenziali e assicurativi.
L’importo totale del finanziamento di euro 1.668.643,39 (unmilioneseicentosessantottomilaseicentoquarantatre/39) graverà sul cap. 2181.
N. Aid: 8440
Delibera n. 11
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 1 comma 2; 2 comma 3 lett. e); 5 comma 3; 28 e 29;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare gli artt. 43 e 44;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 36 del 13-5-1997 relativa all’approvazione del documento “Progetti promossi da Ong - Schema di presentazione e procedure”;
Visto il Dm n. 337 del 15-9-2004 “Regolamento di semplificazione delle procedure amministrative relative alle organizzazioni non governative”;
Viste le domande di contributo presentate da organizzazioni non governative riconosciute idonee
per il parziale finanziamento di iniziative di cooperazione;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
la concessione di un contributo per il programma promosso da organismo non governativo di seguito indicato:
Bolivia - Valorizzazione dei saperi delle donne come risorsa per il miglioramento delle condizioni di
vita della popolazione del dipartimento di Chuquisaca
Organismo esecutore: Ucodep, in consorzio con Rete - Associazione di tecnici per la solidarietà e
cooperazione internazionale
Importo totale del contributo: euro 1.265.678,00, così suddiviso:
2007 - euro 513.051,00
2008 - euro 487.646,00
2009 - euro 264.981,00
Per l’iniziativa sopra indicata è altresì previsto l’importo di euro 52.500,00 a carico della Dgcs per
oneri previdenziali e assicurativi.
L’importo totale del finanziamento di euro 1.318.178,00 (unmilionetrecentodiciottomilacentosettantotto/00) graverà sul cap. 2181.
N. Aid: 8404
Delibera n. 12
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 1 comma 2; 2 comma 3 lett. e); 5 comma 3; 28 e 29;
7
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare gli artt. 43 e 44;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 36 del 13-5-1997 relativa all’approvazione del documento “Progetti promossi da Ong - Schema di presentazione e procedure”;
Visto il Dm n. 337 del 15-9-2004 “Regolamento di semplificazione delle procedure amministrative relative alle organizzazioni non governative”;
Viste le domande di contributo presentate da organizzazioni non governative riconosciute idonee
per il parziale finanziamento di iniziative di cooperazione;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
la concessione di un contributo per il programma promosso da organismo non governativo di seguito indicato:
Uruguay - Diálogo de saberes: progetto di sostenibilità della coltivazione, raccolta e trasformazione
delle piante medicinali
Organismo esecutore: Icei - Istituto cooperazione economica internazionale
Importo totale del contributo: euro 493.358,48, così suddiviso:
2007 - euro 180.717,44
2008 - euro 156.017,92
2009 - euro 156.623,12
Per l’iniziativa sopra indicata è altresì previsto l’importo di euro 52.500,00 a carico della Dgcs per
oneri previdenziali e assicurativi.
L’importo totale del finanziamento di euro 545.858,48 (cinquecentoquarantacinquemilaottocentocinquantotto/48) graverà sul cap. 2181.
N. Aid: 8470
Delibera n. 13
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 1 comma 2; 2 comma 3 lett. e); 5 comma 3; 28 e 29;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare gli artt. 43 e 44;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 36 del 13-5-1997 relativa all’approvazione del documento “Progetti promossi da Ong - Schema di presentazione e procedure”;
Visto il Dm n. 337 del 15-9-2004 “Regolamento di semplificazione delle procedure amministrative relative alle organizzazioni non governative”;
Viste le domande di contributo presentate da organizzazioni non governative riconosciute idonee
per il parziale finanziamento di iniziative di cooperazione;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
la concessione di un contributo per il programma promosso da organismo non governativo di seguito indicato:
Pakistan - Gestione integrata delle risorse naturali del “Central Karakorum National Park”
Organismo esecutore: Cesvi - Cooperazione e sviluppo
Importo totale del contributo: euro 1.448.795,00, così suddiviso:
2007 - euro 494.633,00
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
8
2008 - euro 483.790,00
2009 - euro 470.372,00
Per l’iniziativa sopra indicata è altresì previsto l’importo di euro 88.500,00 a carico della Dgcs per
oneri previdenziali e assicurativi.
L’importo totale del finanziamento di euro 1.537.295,00 (unmilionecinquecentotrentasettemiladuecentonovantacinque/00) graverà sul cap. 2181.
N. Aid: 8231
Delibera n. 14
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 2 comma 3 lett. h); 28 e 29;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare gli artt. 19, 43 e 44;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 19 del 27-2-1997 – modificata con delibera n. 38 del
28-3-2006 – che approva lo schema di presentazione e le procedure relative alle iniziative di educazione
allo sviluppo e di informazione promosse dalle Ong;
Visto il Dm n. 337 del 15-9-2004 “Regolamento di semplificazione delle procedure amministrative relative alle organizzazioni non governative”;
Viste le domande di contributo presentate da organizzazioni non governative riconosciute idonee
per il parziale finanziamento di iniziative di cooperazione;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
Si approvano i contributi per le iniziative di educazione allo sviluppo, specificate nell’Allegato 1,
promosse dalle organizzazioni non governative indicate nello stesso allegato.
L’importo totale dei suddetti contributi, pari a euro 676.625,30 (seicentosettantaseimilaseicentoventicinque/30), graverà sul cap. 2181 per l’esercizio finanziario 2007.
Allegato 1
Iniziative di educazione allo sviluppo
Ong
Contributo
euro
Titolo
Cisp
L’impatto dello “Tsunami” sulla popolazione infantile dello Sri Lanka:
traumi post-catastrofi e nuovi percorsi educativi, n. Aid 8483
249.900,30
Coe
17° Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina, n. Aid 8505
168.500,00
Focsiv
Campagna nazionale Target 2015: assicurare l’istruzione elementare a tutti
i bambini e le bambine del mondo, n. Aid 8507
258.228,00
Delibera n. 15
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 9 comma 4 lett. e); 17;
9
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare l’art. 33;
Acquisito agli atti della Segreteria il curriculum vitae di ogni esperto da inviare in missione per un
periodo superiore a 4 mesi (al quale si riferiscono le proposte stesse);
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
È approvato l’invio in lunga missione degli esperti di seguito indicati.
Paese
Nominativo
Amm.ne app.
o
contratto privato
Libano
Paolo Bononi
Libano
Paul David Gasparini Privato
Libano
Giorgia Depaoli
Libano
Angelo Guadagni
Funzioni
Durata
(in mesi)
Iniziativa di emergen- Capo progetto
za per coordinamento,
assistenza tecnica e
monitoraggio attività
di cooperazione
8510.01.4
cap. 2183/0600
12
Iniziativa di emergen- Esperto
za per coordinamento, agronomo
assistenza tecnica e
monitoraggio attività
di cooperazione
8510.01.4
cap. 2183/0600
12
Privato
Iniziativa di emergen- Esperta
za per coordinamento, in tematiche
assistenza tecnica e
di genere
monitoraggio attività
di cooperazione
8510.01.4
cap. 2183/0600
12
Privato
Iniziativa di emergen- Amministrativo
za per coordinamento, logista
assistenza tecnica e
monitoraggio attività
di cooperazione
8510.01.4
cap. 2183/0600
12
El Salvador Fabrizio Brutti
Privato
Realizzazione di un
complesso educativo
inclusivo di tipo sperimentale. Fondo
esperti
8253.02.2
cap. 2182/0500
12
Territori
palestinesi
Privato
Iniziativa di emergen- Logista
za per il coordinamento e l’assistenza tecnica delle attività nella
striscia di Gaza e in
Cisgiordania
8346.02.6
cap. 2183/0600
Claudio Giubergia
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
Privato
Titolo programma
e
n. Aid
10
Esperto nella gestione di progetti
di cooperazione
allo sviluppo con
particolare riferimento alla gestione di appalti
pubblici di opere
edili, servizi e
forniture
6
Delibera n. 16
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 1 comma 2; 2 comma 3 lett. c);
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare l’art. 15;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 46 dell’8-6-2004 con cui si approvava il finanziamento
dell’iniziativa di cooperazione “Etiopia - Contributo italiano al Programma di sviluppo del settore educativo (Esdp). Componente ‘Post Graduate Programme’ (Pgp)”;
Rilevato che la suddetta delibera, data la sua validità triennale, ha esaurito la propria efficacia;
Considerato che l’avvio delle attività relative alla predetta iniziativa è previsto per il 2007;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
È confermata la validità della delibera del Comitato direzionale n. 46 dell’8-6-2004 per l’iniziativa di
cooperazione “Etiopia - Contributo italiano al Programma di sviluppo del settore educativo (Esdp). Componente ‘Post Graduate Programme’ (Pgp)” per un importo complessivo di euro 2.677.100,00 (duemilioniseicentosettantasettemilacento/00).
Tale onere graverà sul cap. 2182/0400 dell’Upb n. 9 “Cooperazione allo sviluppo” del Ministero degli
Affari Esteri e sarà così ripartito:
2007
2008
2009
Totale
963.000,00
718.500,00
708.500,00
2.390.000,00
– Fondo in loco
N. Aid 7482.05.3
39.100,00
28.000,00
28.000,00
95.100,00
– Fondo esperti
N. Aid 7482.06.4
64.000,00
64.000,00
64.000,00
192.000,00
– Finanziamento al Governo
(art. 15 del Regolamento
di esecuzione della legge
n. 49/1987)
N. Aid 7482.04.2
Delibera n. 17
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987, nonché successive modificazioni e integrazioni, sulla disciplina
della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di sviluppo e in particolare gli artt. 9; 10 comma 4; 12; 13;
16 e 17;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare l’art. 4;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 48 dell’11-2-1992 con cui si approvavano le disposizioni
sull’organizzazione e il funzionamento delle Utl;
Rilevata l’esigenza di istituire un nuovo Ufficio di cooperazione (Unità tecnica locale - Utl) presso
l’Ambasciata d’Italia a Tegucigalpa (Honduras), alla luce del rilevante impegno di cooperazione in essere
e programmato nel paese, e di riorganizzare le competenze delle Utl presenti nell’area;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
a) La costituzione dell’Unità tecnica locale di cooperazione presso l’Ambasciata d’Italia a Teguci11
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
galpa con competenza per le attività in essere e programmate in Honduras, Nicaragua, Costa Rica e Panama.
2) L’assegnazione all’Utl Guatemala delle competenze per i programmi a dimensione regionale e per
le attività in Guatemala e nei restanti paesi dell’America centrale e Caraibi, esclusi quelli di cui al punto
precedente.
Delibera n. 18
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 120 del 29-7-2003 di approvazione dell’iniziativa in Egitto “Grand Egyptian Museum” di Giza per un importo di euro 1.761.800,00;
Visto che la predetta iniziativa è stata sospesa in data 1-8-2004 a seguito della nuova linea culturale
adottata in campo museologico da parte del Governo egiziano;
Considerato che a settembre del 2004 il Ministro della Cultura egiziano ha chiesto che il contributo
italiano originariamente previsto per l’iniziativa “Grand Egyptian Museum” di Giza venga destinato all’iniziativa “Riqualificazione sistema museale”;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
1) la modifica della delibera del Comitato direzionale n. 120 del 29-7-2003 relativa all’iniziativa in
Egitto “Grand Egyptian Museum” di Giza che viene ridenominata “Riqualificazione sistema museale”;
2) la variante non onerosa dell’importo residuo pari a euro 1.319.000,00 (unmilionetrecentodiciannovemila/00), che sarà così ripartito:
– Master Plan di riorganizzazione, formazione e catalogazione, n. Aid 7404.03.6, euro 1.259.000,00
– Fondo in loco, n. Aid 7404.01.4, euro 30.000,00
– Fondo esperti, n. Aid 7404.02.5, euro 30.000,00
Organismo esecutore: Mibac - Ministero per i Beni e le Attività culturali
Esercizio finanziario 2007
Capitolo 2182/0300
Delibera n. 19
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare l’art. 2 comma 3 lett. b);
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare l’art. 15;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 44 dell’8-6-2004 con la quale veniva approvato il finanziamento dell’importo di euro 4.000.000,00 per l’iniziativa “Albania - Realizzazione di un Centro servizi e
di una rete telematica per le università”;
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
12
Visto l’accordo intergovernativo sottoscritto dalle parti in data 21-12-2006 nel quale si stabilisce una
diversa ripartizione del finanziamento dell’iniziativa stessa;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
la modifica non onerosa della delibera del Comitato direzionale n. 44 dell’8-6-2004 che approvava l’iniziativa “Albania - Realizzazione di un Centro servizi e di una rete telematica per le università” relativamente
alla componente “Contributo al Governo” di euro 3.600.000,00 (tremilioniseicentomila/00), che sarà così
suddiviso:
– Contributo al Governo (art. 15 del Regolamento di esecuzione della legge n. 49/1987), n. Aid 7960.01.3
2007 - euro 400.000,00
2008 - euro 2.300.000,00
2009 - euro 900.000,00
È confermato l’importo residuo pari a euro 395.578,81 (trecentonovantacinquemilacinquecentosettantotto/81) per le voci “Fondo esperti” e “Fondo in loco”, così ripartito:
– Fondo esperti, n. Aid 7960.02.4
2007 - euro 115.578,81
2008 - euro 50.000,00
2009 - euro 50.000,00
– Fondo in loco, n. Aid 7960.03.5
2007 - euro 60.000,00
2008 - euro 60.000,00
2009 - euro 60.000,00
Gli importi suindicati graveranno sul cap. 2182/0300.
Delibera n. 20
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987, e successive modificazioni; sulla disciplina della cooperazione
dell’Italia con i paesi in via di sviluppo e in particolare gli artt. 1 commi 2 e 4; 9 comma 4 lett. d); 11
comma 1;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Vista la legge n. 80/2005 e in particolare l’art. 1 comma 15-sexies;
Considerata la facoltà attribuita dalla citata legge n. 80/2005 al capo missione di stipulare convenzioni con Ong che operano localmente per la realizzazione di interventi di emergenza, di cui all’art. 1 della
legge n. 49/1987 e successive modificazioni;
Ravvisata l’opportunità di definire un contesto normativo di sicuro riferimento per la stipula delle
convenzioni con Ong nel quadro normativo sopra descritto;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
Si approva la “Convenzione tipo” per la realizzazione di interventi di emergenza nella quale si definiscono i termini del rapporto previsto dall’art. 1 comma 15-sexies della legge n. 80/2005 tra le sedi estere
e le Ong che operano localmente, a valere sui fondi di emergenza della cooperazione italiana accreditati
presso le Rappresentanze diplomatiche.
13
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
Convenzione tipo
Ambasciata d’Italia
Disciplinare d’incarico
tra
l’Ambasciata d’Italia a ……
Programma di emergenza della cooperazione italiana, Aid n. ……
e
la Ong “……………”
L’Ambasciata d’Italia a ……, Programma di emergenza della cooperazione italiana, Aid n. ……, e l’Organizzazione non governativa italiana “……………………….”, d’ora in poi denominata ………………, ufficialmente riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri italiano (idoneità Mae n. …… del …………) e autorizzata a operare in ……, rappresentata dal Sig ………………, nato a ………… il …………, visto l’art. 11 della
legge 26-2-1987 n. 49, il decreto legge 1-7-1996 n. 347 convertito con modificazioni dalla legge 8-8-1996
n. 426, la legge 13-4-1999 n. 95, il Decreto del Ministero degli Affari Esteri 15-9-2004 n. 337, l’art. 1 comma
15-sexies del decreto legge 14-3-2005 n. 35 convertito con modificazioni con la legge 14-5-2005 n. 80, sottoscrivono il presente Disciplinare d’incarico il cui contenuto è disciplinato dai seguenti articoli.
Articolo 1
Oggetto
L’Ambasciata d’Italia a ……, Programma di emergenza della cooperazione italiana, affida alla Ong
“……………………” l’iniziativa “……………………………………………………………” da realizzarsi nel
…………………… secondo quanto descritto nella documentazione di cui all’art. 17 del presente Disciplinare e, in particolare, nel documento “Chiarimenti amministrativi sull’esecuzione dei progetti”.
La documentazione allegata costituisce parte integrante del presente Disciplinare d’incarico.
Articolo 2
Personale
Per quanto attiene ai documenti di cui ai punti b) e c), art. 17 del presente Disciplinare, la Ong
“……………………” s’impegna a osservare per il personale locale la normativa in vigore in ……
Il rapporto di lavoro tra la Ong “……………………” e il personale impiegato dalla stessa nell’ambito
dell’iniziativa programmata e ogni eventuale contenzioso da ciò discendente non coinvolge in alcun modo l’Ambasciata d’Italia a ……, Programma di emergenza della cooperazione italiana.
Articolo 3
Polizze fideiussorie
La Ong “……………………” si impegna a prestare adeguate polizze fideiussorie, come previsto dall’art. 2 del Decreto del Ministero degli Affari Esteri del 15-9-2004, n. 337. In particolare, l’importo coperto
dalla polizza fideiussoria a garanzia del finanziamento è pari al 2% del finanziamento stesso, mentre l’importo coperto dalla polizza fideiussoria a garanzia dell’anticipo è pari all’importo dell’anticipo stesso.
Congiuntamente al pagamento della terza rata, verrà autorizzato lo svincolo delle polizze fideiussorie su richiesta della Ong.
Trascorsi centottanta giorni dalla presentazione del rapporto finale, le polizze fideiussorie si intendono svincolate senza necessità di ulteriori atti amministrativi.
Il predetto termine viene sospeso per i giorni necessari alla Ong “……………………” per rispondere
a eventuali richieste di chiarimenti da parte dell’Ambasciata d’Italia a ……
Le polizze fideiussorie dovranno essere rilasciate in Italia da istituti autorizzati.
Articolo 4
Informazioni e certificazioni antimafia
Si applicano le disposizioni di cui al Dpr 3-6-1998, n. 252 e successive modificazioni e integrazioni.
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
14
Articolo 5
Modalità di finanziamento
Il finanziamento totale relativo al presente incarico della durata complessiva di … mesi è pari a euro
……,00 (euro ……/00).
I pagamenti dovuti alla Ong “……………………” verranno effettuati dall’Ambasciata d’Italia a ……
nella suddetta valuta, tramite trasferimento bancario sul conto corrente acceso in Italia o in …… e indicato dalla Ong “……………………” sulla base del “piano finanziario” e secondo le seguenti modalità:
1. una prima rata di euro ……,00 (euro ……/00) pari al 50% del totale, entro 8 giorni dalla firma di
accettazione del presente Disciplinare e Lettera di incarico, purché la Ong comprovi l’avvenuta presentazione delle prescritte fideiussioni nonché l’inizio delle attività programmate “……” mediante documentazione certificata dall’ufficio del Programma di emergenza presso l’Ambasciata d’Italia a ……, di seguito
denominato Ufficio del Programma di emergenza;
2. una seconda rata di euro ……,00 (euro ……/00) pari al 40% del totale, da erogarsi entro 8 giorni
dalla data in cui l’Ambasciata, verificato il rapporto contenente lo stato di avanzamento del progetto, attesta la regolarità amministrativo-contabile del rendiconto intermedio recante l’ammontare dei costi effettivamente sostenuti dalla Ong in ordine al progetto stesso, costi che devono essere pari ad almeno l’80%
dell’anticipo del finanziamento; l’Ambasciata si impegna a effettuare le verifiche in questione nel termine
di giorni 10 dalla ricezione della documentazione predisposta dalla Ong. Detto termine deve intendersi
sospeso nel caso in cui la documentazione fornita risulti irregolare o incompleta e ricomincia a decorrere
dalla data di regolarizzazione;
3. una terza rata, a saldo, di euro ……,00 (euro ……/00) pari al 10% del totale, da erogarsi entro 8
giorni dalla data in cui l’Ambasciata, verificato il rapporto contenente lo stato finale del progetto nonché
la buona esecuzione dello stesso e tenuto conto, ove necessario, dell’avvenuto collaudo, attesta la regolarità amministrativo-contabile del corrispondente rendiconto recante l’ammontare dei costi complessivi effettivamente sostenuti dalla Ong per la realizzazione del progetto; l’Ambasciata si impegna a effettuare le
verifiche in questione nel termine di giorni 30 dalla ricezione della documentazione predisposta dalla
Ong. Detto termine deve intendersi sospeso nel caso in cui la documentazione fornita risulti irregolare o
incompleta e ricomincia a decorrere dalla data di regolarizzazione.
Articolo 6
Costi ammissibili
Nell’ambito del programma di cui al presente incarico possono essere previsti lavori civili di semplice esecuzione tecnico-professionale strettamente accessori, funzionali e strumentalmente indispensabili al
progetto, da realizzare in economia, nonché i costi relativi alle fideiussioni.
– Costi amministrativi:
sono comprensivi delle spese per l’eventuale messa a punto del progetto di cui al presente Disciplinare;
delle spese per la struttura della Ong “……………………” mobilitata in Italia per la gestione del progetto,
delle relative spese correnti.
L’onere finanziario relativo alle succitate spese non deve complessivamente superare il valore del 7%
calcolato sul costo globale del progetto di cui al presente Disciplinare al netto delle spese relative alle fideiussioni.
Articolo 7
Rapporti e rendicontazioni
La Ong “……………………”, in relazione allo svolgimento del progetto di cooperazione, ai fini dell’erogazione del finanziamento nei termini previsti dall’art. 5 del presente Disciplinare, è tenuta a presentare all’Ambasciata d’Italia a ……, tramite l’Ufficio del Programma di emergenza, un rapporto contenente
lo stato di avanzamento e un rapporto contenente lo stato finale, corredati rispettivamente di rendiconto
finanziario intermedio e di un rendiconto finale, recanti l’ammontare delle spese sostenute dalla Ong per
il progetto della cui realizzazione si tratta.
La presentazione del rapporto contenente lo stato finale e del relativo rendiconto finanziario, conformi
al piano di spesa originariamente proposto, dovrà avvenire entro 30 giorni dal completamento del progetto.
Tutti i rapporti dovranno essere redatti in lingua italiana. Ai rapporti e ai relativi rendiconti finanziari
dovrà essere allegata la documentazione comprovante le spese sostenute dalla Ong nel periodo di riferimento e in particolare:
15
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
(i) le fatture riportanti chiara indicazione dell’iniziativa, nome della Ong “……………………”, Aid
n. ……, Ambasciata d’Italia a ……;
(ii) le ricevute di cambio ovvero la corrispondente documentazione bancaria, indicanti il cambio applicato con riguardo alle spese sostenute in valuta diversa da quella del finanziamento;
(iii) ogni altro documento richiesto dall’Ambasciata d’Italia a ……, Programma di emergenza della
cooperazione italiana.
Tutti i summenzionati giustificativi di spesa dovranno essere tradotti in lingua italiana.
Articolo 8
Acquisti
Gli acquisti relativi al progetto dovranno essere effettuati in base alla circolare del Ministero degli Affari Esteri n. 7 del 30-5-2003 e secondo quanto definito nel documento “Chiarimenti amministrativi sull’esecuzione dei progetti”.
I beni acquistati indispensabili e necessari per lo svolgimento del programma verranno consegnati
alla controparte locale, quali donativo del Governo italiano, al termine delle attività.
Articolo 9
Verifiche e controlli
L’Ambasciata d’Italia a …… e l’Ufficio del Programma di emergenza in …… potranno effettuare in
qualsiasi momento, ove ritenuto necessario, verifiche in ordine allo svolgimento del progetto e ai risultati
conseguiti fino a detto momento.
Articolo 10
Modifiche dell’iniziativa
Nessuna modifica al progetto quale risultante dal presente Disciplinare e dalla documentazione allegata, ancorché proposta o già approvata dalle competenti Autorità locali, potrà essere apportata senza
previa approvazione dell’Ambasciata d’Italia a ……
Saranno peraltro ammesse delle compensazioni contabili non soggette ad autorizzazione preventiva.
Tali compensazioni potranno essere effettuate tra voci di spesa all’interno dello stesso settore d’intervento
(macrovoce) in maniera che le compensazioni riferite alle singole voci siano inferiori del 15% rispetto all’importo indicato in preventivo.
Le variazioni dovranno comunque essere tali da non modificare il piano generale del progetto e i
suoi obiettivi.
In nessun caso la Ong potrà richiedere fondi addizionali nell’ambito del presente incarico.
Di tali variazioni dovrà essere data comunicazione all’Ambasciata.
Per variazioni eccedenti tale valore percentuale, o per compensazioni tra settori d’intervento (macrovoci) diversi, dovrà essere richiesta e ottenuta preventiva autorizzazione all’Ambasciata.
Articolo 11
Responsabilità
L’Ambasciata d’Italia a …… non assume alcuna responsabilità per danni derivanti dalla realizzazione
delle attività previste dal progetto di cui al presente Disciplinare, per i rapporti giuridici contrattuali ed
extra-contrattuali concernenti la loro esecuzione, per i maggiori costi che si dovessero verificare per “causa di forza maggiore” quali – a mero titolo esemplificativo – eventi bellici, calamità naturali, disordini, eccetera.
È attribuita alla Ong “……………………” in via esclusiva la responsabilità per i danni eventualmente
arrecati dal proprio personale alle persone e alle cose appartenenti a terzi che si dovessero verificare nell’esecuzione del progetto di cui al presente Disciplinare.
Articolo 12
Visibilità
La Ong “……………………” s’impegna a realizzare tutte le attività previste negli allegati specifici assicurando che le stesse siano conosciute dalle Autorità centrali, da quelle locali, dai beneficiari finali e
dalle agenzie internazionali presenti nell’area come attività finanziate dal Governo italiano.
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
16
Analogo impegno la Ong assume in relazione alle opere di riabilitazione e ai beni distribuiti ai beneficiari in ragione del finanziamento in oggetto.
Articolo 13
Risoluzione dell’incarico
Il presente Disciplinare potrà essere risolto su richiesta di ciascuna delle parti per grave inadempienza della controparte. In tal caso la parte interessata notificherà all’altra l’inadempienza, invitandola a provvedere all’adempimento entro un termine perentorio non inferiore a trenta giorni. Il contratto si intenderà
risolto quando, trascorso il termine assegnato, la parte non avrà adempiuto all’obbligazione.
Articolo 14
Soluzione delle controversie
Le controversie relative all’interpretazione o all’esecuzione del presente Disciplinare, qualunque sia
la loro natura tecnica, amministrativa o giuridica, che non si siano potute definire in via amministrativa,
sono deferite alla competenza esclusiva dell’Autorità giudiziaria italiana, Foro di Roma.
Articolo 15
Normativa applicabile
Per quanto non previsto dal presente Disciplinare d’incarico, o non disciplinato dalla legge
n. 49/1987 e dalla relativa disciplina di attuazione, si applicano le disposizioni del Codice civile italiano in
materia di contrattualistica e di obbligazioni.
Articolo 16
Entrata in vigore e durata
L’entrata in vigore del presente Disciplinare ha effetto dalla data della firma da parte di entrambi i
contraenti.
La durata contrattuale è di …… (………………) mesi.
Articolo 17
Documenti che costituiscono parte integrante del Disciplinare d’incarico
I documenti che costituiscono parte integrante del presente Disciplinare d’incarico sono rappresentati da:
a) progetto, quadro logico e cronogramma;
b) piano finanziario;
c) dichiarazione di esclusività;
d) chiarimenti amministrativi sull’esecuzione dei progetti.
per “……………………”
Ambasciata/Consolato generale d’Italia a ………
Sig. …………
L’Ambasciatore
…………
Luogo ……
Data ……
Delibera n. 21
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987, e successive modificazioni; sulla disciplina della cooperazione
dell’Italia con i paesi in via di sviluppo e in particolare gli artt. 1 commi 2 e 4; 9 comma 4 lett. d); 11
comma 1;
17
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Vista la legge n. 80/2005 e in particolare l’art. 1 comma 15-sexies;
Considerata la facoltà attribuita dalla citata legge n. 80/2005 al capo missione di stipulare convenzioni con Ong che operano localmente per la realizzazione di interventi di emergenza di cui all’art. 1 della
legge n. 49/1987 e successive modificazioni;
Ravvisata l’opportunità di definire un contesto procedurale di sicuro riferimento per la stipula delle
convenzioni con Ong nel quadro normativo sopra descritto e per i seguiti;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
Si approva il documento denominato “Documentazione tecnico-amministrativa” relativo alle procedure per la realizzazione di interventi di emergenza di cui all’art. 1 comma 15-sexies della legge
n. 80/2005 a valere sui fondi della cooperazione italiana accreditati presso le Rappresentanze diplomatiche.
Chiarimenti amministrativi sull’esecuzione dei progetti
1.
Modalità di erogazione
Come indicato all’articolo 5 del Disciplinare d’incarico, le tranches erogate saranno tre. L’erogazione
dei fondi avverrà tramite trasferimento bancario presso il c/c, acceso in Italia o in …… intestato alla Ong
esecutrice con obbligo di apertura di un sottoconto specifico per il progetto finanziato.
2.
Modalità di spesa per acquisti e subappalti
Gli acquisti e i lavori civili di semplice esecuzione tecnico-professionale strettamente accessori, funzionali e strumentalmente indispensabili al progetto, da realizzare in economia, necessari alla realizzazione dell’intervento dovranno essere effettuati dalla Ong secondo le seguenti modalità:
a) sino a 5.000,00 euro: la Ong ha facoltà di acquistare direttamente senza alcuna ulteriore autorizzazione;
b) da 5.000,00 a 20.000,00 euro: la Ong ha l’obbligo di ricercare almeno tre preventivi;
c) da 20.000,00 a 50.000,00 euro: la Ong deve effettuare ricerche di mercato e acquisire almeno cinque preventivi;
d) oltre i 50.000,00 euro: la Ong dovrà ricorrere all’esecuzione di una gara per l’aggiudicazione della
fornitura previo parere favorevole dell’Ambasciata.
Gli acquisti relativi all’espletamento del presente incarico devono essere effettuati esclusivamente sul
mercato locale o in paesi limitrofi.
Al termine dell’intervento, materiali ed equipaggiamento acquistati nell’ambito del presente incarico
dovranno essere formalmente consegnati alla controparte locale o una controparte concordata con l’ufficio del Programma di emergenza presso l’Ambasciata d’Italia in ……, di seguito denominato Ufficio del
Programma di emergenza.
In nessun caso la Ong potrà subappaltare in tutto o in parte le attività incluse nel presente incarico
senza previa autorizzazione scritta da parte dell’Ambasciata d’Italia, tramite l’Ufficio del Programma di
emergenza. Qualora l’Ambasciata ritenesse opportuno autorizzare il subappalto di specifiche componenti
dell’incarico, contestualmente all’autorizzazione provvederà altresì a definire le modalità del subappalto
stesso.
3.
Modalità per la presentazione dei rapporti intermedi e finali e della rendicontazione
Durante la realizzazione dell’intervento, la Ong dovrà preparare regolari rapporti da presentare all’Ambasciata d’Italia, tramite l’Ufficio del Programma di emergenza, con una lettera di accompagnamento
e con i dati di sintesi del progetto.
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
18
I rapporti intermedi dovranno:
1. rispettare i criteri e il format di presentazione previsto dal programma e reso disponibile dall’Ufficio del Programma di emergenza in ……;
2. contenere lo stato di avanzamento lavori (Sal) dell’intervento, che dovrà comprendere la descrizione: delle attività svolte, del personale impiegato per la gestione, dei servizi forniti, dei servizi affidati a
terzi, della percentuale di lavoro svolto in rapporto al piano dei costi. Il rapporto dovrà presentare inoltre
lo stato d’avanzamento generale delle attività sotto forma di cronogramma, sovrapponibile a quello allegato al progetto approvato;
3. essere presentati a cadenza quadrimestrale e, comunque, ogni qual volta si verifichino condizioni
di straordinarietà (es.: interruzione temporanea delle attività dovuta a causa di forza maggiore).
Il rapporto finale, completo di rendicontazione e descrizione delle attività svolte, dovrà essere consegnato all’Ambasciata d’Italia, Programma di emergenza della cooperazione italiana, entro trenta giorni
dalla fine dei lavori o delle attività.
La rendicontazione progettuale dovrà essere presentata seguendo la tempistica indicata all’articolo
7 del Disciplinare d’incarico, e osservando le modalità di seguito esposte:
1. i giustificativi di spesa devono riportare chiara indicazione dell’iniziativa (nome della Ong c/o
Programma emergenza ……);
2. la traduzione in italiano per sintesi del giustificativo;
3. il giustificativo deve essere spillato su un foglio A4 che abbia come intestazione la descrizione
dell’iniziativa, il codice progetto, numero progressivo, la data e l’importo della fattura con relativo controvalore in euro;
4. il preventivo e altra documentazione rilevante ai fini della spesa devono essere spillati nella parte
posteriore del foglio A4;
5. le ricevute di cambio, gli estratti conto bancari e ogni altro documento richiesto dall’Ambasciata
d’Italia a ……, Programma di emergenza della cooperazione italiana. Tutti i summenzionati giustificativi di
spesa dovranno corrispondere ai sottoconti previsti dal piano finanziario del programma di cui agli allegati;
6. la rendicontazione periodica, così come quella finale, dovrà essere presentata accompagnata dalle
attestazioni di spesa (fotocopia per le periodiche, originale per la finale). La tabella riepilogativa intermedia su supporto informatico dovrà essere accompagnata da una relazione sulle attività svolte riferite ai costi sostenuti.
Nel caso di progetti concernenti lavori di riabilitazione affidati a terzi (subappalto e/o altro), è necessario inoltre:
a. allegare ai rapporti intermedi la certificazione di inizio lavori e lo stato di avanzamento lavori
(Sal) firmati dal tecnico locale incaricato dalla Ong per la direzione dei lavori e controfirmato dalla controparte locale;
b. sempre nel caso di progetti concernenti lavori di riabilitazione affidati a terzi, al rapporto finale si
dovrà allegare un certificato di regolare esecuzione dei lavori, sempre a cura del direttore dei lavori e
controfirmato dalla controparte locale;
c. un rendiconto consuntivo di tutte le spese effettuate, supportato da tutti i giustificativi di spesa di
beni e materiali, di pagamento del personale (operai, personale locale di gestione), di trasporto, eccetera.
I rapporti finanziari dovranno essere così compilati:
• scheda di budget autorizzato con l’aggiunta di due colonne per indicare l’ammontare speso e
la sua percentuale per ogni singolo capitolo di spesa;
• i grafici finanziari (istogramma spese mensili e linea cumulativa di spesa) confrontando le previsioni con i dati effettivi;
• la lista completa dei giustificativi in ordine cronologico e numerati, raggruppati per capitoli di
spesa;
• le contabili bancarie attestanti i depositi effettuati e i tassi di cambio effettuati;
• i giustificativi di spesa intestati alla Ong (ognuno su un singolo foglio A4) indicanti il titolo del
progetto, la traduzione in italiano della descrizione di spesa e la somma equivalente in euro con relativo
tasso di cambio.
Missioni di monitoraggio verranno effettuate regolarmente dai responsabili dell’Ufficio del Programma di emergenza, da esperti in missione per conto della Dgcs e da personale di sede delle Ong. Tali missioni procederanno alla verifica dell’andamento dell’iniziativa e comprenderanno rilevazioni sugli aspetti
finanziari, operativi e procedurali del programma.
L’Ufficio del Programma di emergenza in …… preparerà entro 30 giorni dal ricevimento/accettazione del rapporto finale un verbale di certificazione che permetterà il saldo finale alla Ong. In tale fase possono essere previsti sopralluoghi di verifica da parte dell’Ambasciata.
19
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
4.
Responsabilità e impegni degli organismi per l’esecuzione dei progetti concordati
A. Assicurare la preparazione degli accordi necessari con tutte le Autorità locali coinvolte (nel caso
di importazioni fare riferimento alle procedure di esenzione emanate dal Governo locale o struttura preposta dallo stesso per gestire la situazione di emergenza in corso).
B. Per procedere all’eventuale acquisto di beni che si intendono fornire e alle eventuali gare per
l’appalto dei lavori (anche a eventuale integrazione di quelli forniti dall’Ufficio del Programma di emergenza o da altre organizzazioni internazionali che operano sullo stesso intervento, o dal Governo locale)
la Ong deve tenere presente le norme relative agli acquisti e subappalti.
C. Stipulare i necessari contratti con le imprese, i fornitori locali e il personale tecnico che opereranno nei progetti.
D. Provvedere alle necessarie attività di supervisione.
E. Curare il trasporto di tutte le forniture, coordinandosi con la struttura logistica dell’Ufficio del Programma di emergenza in ……, richiedendo se necessario assistenza.
F. Fornire rapporti e analisi puntuali sulla situazione in cui opera il progetto.
G. Fornire rapporti periodici (quadrimestrali) descrittivi e finanziari.
H. Contribuire alla visibilità delle iniziative e collaborare con l’Ufficio del Programma di emergenza
in …… nella preparazione della documentazione allo scopo necessaria.
I. Partecipare alla valutazione dei progetti.
Per altre responsabilità si farà riferimento alla Lettera e Disciplinare di incarico.
5.
Assistenza tecnica/Consulenza internazionale
Viene autorizzato l’impiego di consulenti internazionali limitatamente ai fini progettuali. A tale riguardo la Ong dovrà includere, in allegato nella proposta di progetto i Termini di riferimento dettagliati
relativi alla consulenza prevista nel documento di progetto.
L’Ufficio del Programma di emergenza presso l’Ambasciata d’Italia a …… verificherà la compatibilità
dei Termini di riferimento specifici alla consulenza in oggetto rispetto al progetto, riservandosi la facoltà
di accettare o meno la consulenza. Laddove necessario, la Ong si impegna a presentare Dichiarazione di
esclusività.
È fatto obbligo alla Ong di comunicare tempestivamente all’Ufficio del Programma di emergenza l’eventuale sostituzione del consulente.
La Ong conserva ai propri atti il curriculum vitae del consulente o dei consulenti che si sono succeduti a ricoprire la medesima consulenza per eventuali verifiche dell’Ambasciata.
I compensi dei consulenti vanno stabiliti secondo i parametri retributivi solitamente applicati dalle
organizzazioni non governative internazionali.
Delibera n. 22
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare l’art. 9 comma 4 lett. e);
Visto l’art. 11 del Dm n. 863 del 19-2-1988 che disciplina i viaggi di servizio in Italia degli esperti
espatriati;
Considerato che si è resa necessaria la presenza in Italia dei Direttori ed esperti delle Unità tecniche
locali di Sarajevo, Il Cairo, Abidjan, Belgrado e Tunisi;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Delibera
di ratificare i seguenti viaggi di servizio in Italia:
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
20
– dott. Aldo Sicignano, Utl Sarajevo, dal 26 al 30-6-2006, a Firenze e Roma, autorizzato in via d’urgenza dal Vice Direttore generale con messaggio n. 218758 del 13-6-2006;
– dott. Nino Merola, Utl Il Cairo, dal 14 al 24-6-2006, a Roma, autorizzato in via d’urgenza dal Direttore generale con messaggio n. 208888 del 6-6-2006;
– ing. Maurizio Bonavia, Utl Abidjan, dall’11 al 19-12-2006, a Roma, autorizzato in via d’urgenza dal
Direttore generale con messaggio n. 454378 dell’11-12-2006;
– arch. Anna Zambrano, Utl Belgrado, dall’1 al 3-10-2006, a Napoli, autorizzato in via d’urgenza dal
Vice Direttore generale con messaggio n. 366211 del 9-10-2006, e dall’11 al 15-12-2006, a Roma e Bari,
autorizzato in via d’urgenza dal Vice Direttore generale con messaggio n. 430463 del 22-11-2006;
– sig. Mariano Foti, Utl Tunisi, dal 9 al 14-11-2006, a Catania, autorizzato in via d’urgenza dal Vice
Direttore generale con messaggio n. 400390 del 2-11-2006;
– ing. Guido Benevento, Utl Il Cairo, dal 25-6 al 2-7-2006, a Roma e Bari, autorizzato in via d’urgenza dal Vice Direttore generale con messaggio n. 236181 del 26-6-2006.
21
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
Parere n. 1
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 6 comma 4; 9 comma 4 lett. f);
Vista la proposta della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo ex art. 10 della legge
n. 49/1987;
Viste le intese raggiunte con il Governo del Nicaragua per la realizzazione del programma sotto indicato, formalizzate con la firma del Promemoria stilato a Managua in data 21-10-2005;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 4 del 23-2-2007 con cui si approva la componente a dono della presente iniziativa per un importo di 2,5 milioni di euro;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Esprime parere favorevole
alla seguente iniziativa suscettibile di essere finanziata mediante linea di credito di aiuto:
Nicaragua - Programma di sviluppo del settore lattiero-caseario nei dipartimenti di Chontales, Rio
San Juan e Raas
Stanziamento: euro 5.000.000,00 (cinquemilioni/00)
Organismi esecutori: da selezionare tramite gare
L’Istituto per lo sviluppo rurale (Idr), controparte istituzionale della Dgcs, stipulerà tutti i contratti relativi all’esecuzione del programma per la totalità dell’ammontare della linea di credito.
Tasso di concessionalità: 80%
In deroga a quanto previsto dalla delibera del Comitato direzionale n. 98 del 30-7-2004, la percentuale di spese in loco, nei Pvs e in paesi terzi non potrà superare il 90% dell’importo complessivo.
N. Aid: 8204.03.3
Parere n. 2
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988 e in
particolare l’art. 15;
Visto il parere del Comitato direzionale n. 31 del 26-11-1999 favorevole alla concessione del credito
di aiuto relativo all’iniziativa “Nicaragua - Intervento per alleviare le conseguenze dell’uragano ‘Mitch’
(Hurricane Emergency Project)”;
Vista la Convenzione finanziaria tra il Governo del Nicaragua e Mediocredito centrale, firmata a Managua il 20-8-2002;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Esprime parere favorevole
alla deroga di quanto previsto nell’art. 2.2 e 2.4 della Convenzione finanziaria relativa al programma a
credito di aiuto “Nicaragua - Intervento per alleviare le conseguenze dell’uragano ‘Mitch’ (Hurricane
Emergency Project)”.
N. Aid: 6459.01.4
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
22
Parere n. 3
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Visto il parere del Comitato direzionale n. 35 del 26-11-1999 favorevole alla concessione del credito
di aiuto relativo all’iniziativa “Vietnam - Fornitura di attrezzature e materiale di consumo sanitario a sostegno del sistema sanitario nazionale” per l’importo massimo di euro 6.197.482,79;
Considerato che in data 8-7-2005 è stata lanciata la gara per la fornitura di attrezzature;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Esprime parere favorevole
in relazione all’iniziativa “Vietnam - Fornitura di attrezzature e materiale di consumo sanitario a sostegno
del sistema sanitario nazionale”, per quanto riguarda:
1) l’aggiudicazione dell’attività di fornitura delle attrezzature alla società Agmin Italy Spa, per un importo pari a euro 5.331.036,00 (cinquemilionitrecentotrentunomilatrentasei/00);
2) l’aumento della percentuale di spese locali e/o in altri paesi fino al 37% dell’importo del credito
di aiuto, in linea con quanto previsto dalla delibera del Comitato direzionale n. 98/2004.
N. Aid: 6432.01.6
Parere n. 4
Il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare l’art. 9 comma 4 lett. f);
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Visto il parere del Comitato direzionale n. 4 del 29-3-2004 favorevole alla concessione di un finanziamento a credito di aiuto relativo all’iniziativa “Yemen - Sistema di Vts per controllo e gestione del traffico
marittimo negli stretti di Bab al Mandab” per l’importo massimo di euro 20.000.000,00;
Considerato che le modalità di esecuzione prevedevano l’effettuazione di una gara internazionale
nello Yemen;
Considerato che la gara è stata espletata e si è conclusa con l’aggiudicazione alla società Selex sistemi integrati;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti della presente riunione;
Esprime parere favorevole
all’aggiudicazione della gara relativa alle attività del sistema di controllo del traffico marittimo alla
società Selex sistemi integrati per un importo di euro 20.000.000,00 (ventimilioni/00), per l’iniziativa
“Yemen - Sistema di Vts per controllo e gestione del traffico marittimo negli stretti di Bab al Mandab”.
N. Aid: 7879.02.3
23
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
* * *
Nella riunione del 23-2-2007 il Comitato direzionale ha inoltre preso atto delle seguenti note informative:
– Senegal: Programma per la prevenzione e la lotta alle peggiori forme di sfruttamento del lavoro
minorile e tratta dei minori (delibera del Comitato direzionale n. 77 del 28-11-2006), stato delle attività;
– Honduras: Ospedale pediatrico di Tegucigalpa (parere del Comitato direzionale n. 6 del 28-32006), informazioni sulle attività di assistenza tecnica;
– Cina: Progetto di sviluppo rurale e lotta alla povertà nella prefettura di Hetian, provincia autonoma dello Xinjiang (parere del Comitato direzionale n. 3 del 16-3-2005), comunicazione delle variazioni al
“Memorandum of Understanding”.
* * *
ERRATA CORRIGE
Delibera del Comitato direzionale n. 93 del 29-11-2006, “Dipco” n. 17/2006
Repubblica di Capo Verde - Programma di miglioramento della produzione agrozootecnica nell’isola di Santo Antão, comune di Porto Novo
La ripartizione annuale del cofinanziamento per la realizzazione del programma è rettificata. Pertanto il dispositivo della delibera è sostituito dal seguente:
“Delibera
il cofinanziamento dell’iniziativa di cooperazione decentrata “Repubblica di Capo Verde - Programma di
miglioramento della produzione agrozootecnica nell’isola di Santo Antão, comune di Porto Novo” per un
importo pari a euro 520.000,00 (cinquecentoventimila/00) a valere sul cap. 2182/0400 dell’Upb n. 9 “Cooperazione allo sviluppo” del Ministero degli Affari Esteri, così suddiviso:
2007 - euro 300.000,00
2008 - euro 120.000,00
2009 - euro 100.000,00
Autorizza
la stipula di un’apposita convenzione tra la Dgcs e la Regione Piemonte per l’attuazione del suddetto programma.
N. Aid: 8357.01.6”
Dipco n. 10/2007 - Cd del 23-2-2007
24
Atti del Direttore generale
Atto n. 71
Il Direttore generale
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Considerato che il progetto “Sostegno al Programma nazionale di lotta contro il cancro” è stato previsto in occasione della V Grande commissione mista italo-tunisina tenutasi a Roma il 22-6-2004;
Considerato che il progetto si inserisce nel quadro del Piano nazionale di lotta contro il cancro ed è
volto a migliorare la diagnosi precoce del cancro al seno nella popolazione femminile nei governatorati
di Gafsa e di Jendouba;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti;
Delibera
il finanziamento dell’iniziativa “Tunisia - Sostegno al Programma nazionale di lotta contro il cancro” per
l’importo complessivo di euro 960.180,00 (novecentosessantamilacentottanta/00), così suddiviso:
– Fondo esperti, n. Aid 8366.01.3, euro 211.250,00
2007 - euro 135.625,00
2008 - euro 75.625,00
– Finanziamento al Governo, n. Aid 8366.02.4, euro 748.930,00
2007 - euro 475.000,00
2008 - euro 273.930,00
L’erogazione del finanziamento, ai sensi dell’art. 15 del Regolamento di esecuzione della legge
n. 49/1987, è condizionata alla conclusione di un accordo tra il Governo italiano e quello tunisino, il cui
contenuto dovrà riflettere quello della bozza allegata alla presente delibera.
Capitolo 2182/0300
22-2-2007
Il Direttore generale
Min. Plen. Alain Giorgio Maria Economides
Atto n. 72
Il Direttore generale
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 7 del 29-3-2004 con cui, tra l’altro, si approvava il finanziamento della componente “Fondo esperti” nell’ambito dell’iniziativa “Niger - Fondo locale di sviluppo
nell’Ader Doutchi Maggia”;
Rilevato che la suddetta delibera ha esaurito la propria efficacia e che allo stato attuale risulta una
somma residua per la predetta componente;
Considerato che la summenzionata iniziativa è in corso di esecuzione ed è necessario procedere alla
riconferma della validità della suddetta delibera;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti;
59
Dipco n. 10/2007
Delibera
È confermata la validità della delibera del Comitato direzionale n. 7 del 29-3-2004 limitatamente all’importo di euro 239.255,63 (duecentotrentanovemiladuecentocinquantacinque/63) nell’ambito dell’iniziativa di cooperazione “Niger - Fondo locale di sviluppo nell’Ader Doutchi Maggia”, componente “Fondo
esperti”.
Tale onere graverà sul cap. 2182/0400 dell’Upb n. 9 “Cooperazione allo sviluppo” del Ministero degli
Affari Esteri per l’esercizio finanziario 2007.
N. Aid: 7708.02.4
22-2-2007
Il Direttore generale
Min. Plen. Alain Giorgio Maria Economides
Atto n. 73
Il Direttore generale
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Vista la delibera del Comitato direzionale n. 11 del 29-3-2004 relativa alla componente “Fondo
esperti” dell’iniziativa “Yemen - Sistema di Vts per controllo e gestione del traffico marittimo negli stretti
di Bab al Mandab”;
Considerato che la predetta delibera, data la sua validità triennale, ha esaurito la propria efficacia;
Vista la necessità di garantire i fondi della componente a dono;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti;
Delibera
È confermata la validità della delibera del Comitato direzionale n. 11 del 29-3-2004 e dell’importo residuo di euro 83.945,06 (ottantatremilanovecentoquarantacinque/06) per il “Fondo esperti” dell’iniziativa
“Yemen - Sistema di Vts per controllo e gestione del traffico marittimo negli stretti di Bab al Mandab”.
Capitolo 2182/0300
Esercizio finanziario 2007
N. Aid: 7879.01.2
22-2-2007
Il Direttore generale
Min. Plen. Alain Giorgio Maria Economides
Atto n. 74
Il Direttore generale
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 9 comma 4 lett. e); 17;
Visto l’art. 33, ultimo comma, del Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr
n. 177 del 12-4-1988;
Attesa la necessità di prorogare la missione dell’esperto amministrativo-contabile Rita Maria Draghi
Dipco n. 10/2007
60
nell’ambito dell’iniziativa “Marocco - Programma di approvvigionamento idrico delle popolazioni rurali
(Pager)”, n. Aid 6155.01.5;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti;
Delibera
la seguente proroga di missione, già approvata dal Comitato direzionale con delibera n. 54 del 16-3-2005,
che graverà sul cap. 2182/0300.
Paese
Marocco
Nominativo
Rita Maria Draghi
N. delib.
Cd
54/2005
Amm.ne app. o
contratto privato
Privato
22-2-2007
Funzioni
Amministrativocontabile
Periodo
proroga
1-1-2007
31-12-2007
Il Direttore generale
Min. Plen. Alain Giorgio Maria Economides
Atto n. 75
Il Direttore generale
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Vista l’iniziativa “Territori palestinesi - Programma di coordinamento delle azioni di cooperazione
promosse dalle Ong italiane”, approvata con l’atto del Direttore generale n. 132 del 28-4-2004;
Rilevata la necessità di rifinanziare il “Fondo esperti” e il “Fondo in loco” della predetta iniziativa,
considerato il perdurare delle attività;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti;
Delibera
il rifinanziamento dell’iniziativa “Territori palestinesi - Programma di coordinamento delle azioni di
cooperazione promosse dalle Ong italiane” per un importo complessivo di euro 150.000,00 (centocinquantamila/00), a valere sul cap. 2182/0300 per l’esercizio finanziario 2007, così suddiviso:
– Fondo esperti, n. Aid 7974.01.3, euro 100.000,00
– Fondo in loco, n. Aid 7974.02.4, euro 50.000,00
27-2-2007
Il Direttore generale
Min. Plen. Alain Giorgio Maria Economides
Atto n. 76
Il Direttore generale
Vista la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e in particolare gli artt. 9 comma 4 lett. e); 17;
Visto l’art. 33, ultimo comma, del Regolamento di esecuzione della citata legge, approvato con Dpr
n. 177 del 12-4-1988;
61
Dipco n. 10/2007
Attesa la necessità di prorogare la missione dell’esperto dott. Maurizio Barbieri nell’ambito dell’iniziativa “Territori palestinesi - Programma di coordinamento delle azioni di cooperazione promosse dalle
Ong italiane”, n. Aid 7974.01.3;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti;
Delibera
la seguente proroga di missione, già approvata dal Comitato direzionale con delibera n. 54 del 16-3-2005,
che graverà sul cap. 2182/0300.
Paese
Territori
palestinesi
Nominativo
Maurizio Barbieri
N. delib.
Cd
54/2005
Amm.ne app. o
contratto privato
Privato
27-2-2007
Funzioni
Capo progetto
Periodo
proroga
16-2-2007
16-4-2007
Il Direttore generale
Min. Plen. Alain Giorgio Maria Economides
Atto n. 77
Il Direttore generale
Visti la legge n. 49 del 26-2-1987 sulla disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di
sviluppo e il relativo Regolamento di esecuzione approvato con Dpr n. 177 del 12-4-1988;
Visto l’Accordo-quadro sottoscritto il 17-5-2000 tra il Ministero degli Affari Esteri - Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo e la “European Training Foundation”, rinnovato dal nuovo Accordoquadro triennale sottoscritto il 13-7-2006;
Considerata la volontà della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo e della “European
Training Foundation” di proseguire nella realizzazione delle iniziative di cooperazione a cui è destinato il
Fondo fiduciario della Etf;
Vista la documentazione predisposta dalla Dgcs e acquisita agli atti;
Delibera
il contributo volontario al Fondo fiduciario della Etf (European Training Foundation) di euro 300.000,00
(trecentomila/00) per l’Albania, a valere sul cap. 2180/0300 per l’esercizio finanziario 2007.
N. Aid: 7615.05.3
27-2-2007
Dipco n. 10/2007
Il Direttore generale
Min. Plen. Alain Giorgio Maria Economides
62
Documenti
United Nations
International Women’s Day 2007
Ending Impunity for Violence against
Women and Girls (*)
Violence against women and girls is increasingly recognized as one of the most serious and urgent
challenges of our times. In all parts of the world, its very real and harmful effects on women and girls
have been seen to impede the pursuit of development, peace and gender equality. The international
community and civil society together have concluded that there are no circumstances that can excuse
violence that targets women and girls – it is always a violation of their human rights, it is always a crime,
and it is always unacceptable.
All too often, perpetrators of violence against women and girls go unpunished. Such impunity –
viewed by many as equally widespread, and equally unacceptable, as the violence – is a key element in
perpetuating that violence and discrimination. As long as impunity for violence against women and girls
is accepted and tolerated by society, so too will society continue to accept and tolerate acts of violence.
But despite growing awareness of the magnitude of the problem, its dimensions, forms,
consequences and costs – to both the individual and society at large – the political will to end the culture
of impunity, and to effectively prevent and address violence against women and girls, has not yet
materialized.
UN Secretary-General’s in-depth study on all forms of violence against women
At the request of the United Nations General Assembly, the UN Secretary-General carried out
an in-depth study on all forms of violence against women. Presented to the Assembly in October
2006, the study reviews the causes and consequences of violence against women, assesses its costs,
identifies gaps and challenges in collecting useful data and looks at the effectiveness of various
methodologies for assessing the prevalence of various forms of violence. It also assigns specific
responsibilities to States to address and prevent violence against women and presents a blueprint
for action by all stakeholders – including States at the national level and intergovernmental bodies
and UN entities at the regional and international levels – to make measurable progress in
preventing and eliminating violence against women.
In December 2006, the General Assembly drew on the study’s recommendations to adopt a
comprehensive resolution on the “Intensification of Efforts to Eliminate All Forms of Violence
against Women”. The resolution urges Member States to take action at many levels to address and
eliminate all forms of violence against women, and it calls upon the bodies of the United Nations
system to intensify efforts and enhance coordination in this regard. For more information, please
visit: www.un.org/womenwatch/daw/vaw.
The right to a life free from violence
The specific recognition that women and girls have a right to a life free from violence is fairly
recent. Historically, women’s struggles against violence, including the impunity that so often protects its
perpetrators, have been closely intertwined with their fight to overcome discrimination. As standards and
(*) Published by the United Nations Department of Public Information - DPI/2451 - March 2007.
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Dipco n. 10/2007
norms to prevent, punish and eradicate violence against women have been elaborated, many advances in
global standards were made within the United Nations system itself.
It was women’s efforts that led to the 1979 adoption of the United Nations Convention on the
Elimination of all Forms of Discrimination against Women, the principal international human rights
instrument for women and girls. In its opening paragraph, the Convention reminds us that the United
Nations Charter “…reaffirms faith in fundamental human rights, in the dignity and worth of the human
person and in the equal rights of men and women…”. It then goes on to define discrimination against
women as any “distinction, exclusion or restriction made on the basis of sex which has the effect … of
impairing or nullifying the recognition, enjoyment or exercise by women … on a basis of equality of men
and women, of human rights and fundamental freedoms…” The Convention, as well as many other legal
instruments and negotiated outcomes of international conferences, upholds the rights of women and girls
to a life free from violence.
Human rights conventions
A woman’s or girl’s right to a life free from violence is enshrined in various human rights
treaties. Under these treaties, some of the rights to which women and girls are entitled include:
life, liberty and security of person; freedom from torture and cruel, degrading or inhuman
treatment or punishment; freedom from slavery and servitude; equal protection under the law;
equality in marriage and family relations; an adequate standard of living; just and favourable
conditions of work and the highest attainable standard of physical and mental health. A list of
treaties and international agreements pertaining to women’s rights is available on-line at
www.un.org/events/women/iwd/2007.
Based on many international agreements, States have a recognized duty to respect, protect, promote
and fulfil human rights. The crucial recognition that women’s rights are human rights extended the State’s
responsibility to protecting women and girls from violence that targets them, which is an act of
discrimination and violates their human rights. Thus, women and girls have a right to a life free of
violence.
Violence against women and girls is rooted in inequality and discrimination against them, in both
the private and public spheres. At major conferences in 1975, 1980, 1985 and 1995, the United Nations
brought together the nations of the world to discuss strategies and policies to achieve equality for women
and girls, and to end violence against them. The 1993 United Nations Declaration on the Elimination of
Violence against Women called violence against women and girls “… a manifestation of the historically
unequal power relations between men and women, which have led to domination over and
discrimination against women by men…”. The same year, the Vienna Declaration and Programme of
Action affirmed the universality of women’s rights as human rights and called for the elimination of
gender-based violence.
These processes led to the adoption of the Beijing Platform for Action – a global blueprint to
achieve gender equality. The Beijing Platform reiterates that violence against women and girls violates
their human rights, and prevents them from fully enjoying their “fundamental freedoms”. A central
strategy in the Platform is to mobilize national and local governments and civil society to end impunity.
Violence against women and girls continues to receive attention by governments at the United
Nations. Security Council resolution 1325 on women, peace and security, adopted in 2000, brought the
issue of sexual and gender-based violence in armed conflict and post-conflict situations, and the
importance of protecting women and girls in those circumstances, into the heart of the global discourse
on peace and security.
World leaders gathered together at the 2005 World Summit reaffirmed their conviction that progress
for women is progress for all, and recognized the importance of eliminating all forms of discrimination
and violence against women and girls, including by ending impunity.
These international legal and policy frameworks, as well as related regional and national
frameworks, reaffirm that violence against women and girls is a violation of their human rights, rooted in
discrimination. They provide a strong foundation, with tools for States to protect the rights of women and
girls and eradicate not only the violence but also the discrimination upon which it is based. They also
reaffirm that States have a duty to prevent violence against women and girls, to investigate acts when
they do occur, to prosecute and punish the perpetrators, and to provide redress and relief to victims.
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Impunity: the challenge to break the cycle
The acceptance of violence against women and girls – either explicitly or tacitly – creates a culture
of impunity, which perpetuates that violence. When the State fails to hold perpetrators accountable, it
contributes to a culture of impunity in which justice is denied and the roots of gender inequality grow
deeper. Abuses continue, violence against women and girls is normalized and accepted, and inequality is
reinforced, creating a vicious cycle.
United Nations Action Against Sexual Violence in Conflict
A new cooperative initiative involving several UN agencies and offices is working to curb the
use of sexual violence as a weapon of warfare. The initiative, UN Action Against Sexual Violence in
Conflict, will engage with national Governments and NGO partners to increase public awareness
about sexual violence as a weapon of war and identify ways to prevent it, end impunity for
perpetrators, and improve services for survivors. It also aims to counter-act the long-term impacts
sexual violence has on communities and on national development. For more information, please
visit: www.stoprapenow.org.
Discriminatory laws and policies are one factor contributing to a culture of impunity. Some laws fail
to fully criminalize all forms of violence against women and girls. Some definitions of rape are based on
the use of force, rather than on the victim’s lack of consent. Rape may be seen as acceptable within the
context of marriage, and domestic violence laws may be too narrow, encompassing only physical
violence.
Laws that treat sexual violence as crimes against the family or crimes against decency, rather than
violations of a woman’s right to bodily integrity, also contribute to the culture of impunity. Sentences for
perpetrators of sexual violence may be reduced for reasons that have nothing to do with protecting a
woman’s rights or her bodily integrity. A rapist who agrees to marry his victim may be treated with
leniency. Family members who are guilty of violence, even murder, may also be treated with leniency –
when the murder was committed in the name of “honour”. States can also contribute to impunity by
failing to enforce otherwise appropriate legislation.
For States to fully realize their obligations to protect the rights of women and girls, they must do
much more than enact legislation that criminalizes all forms of violence against women. They must do
more than enforce such legislation. To bring new norms into being, States must directly address the
attitudes and prejudices that foster the culture of impunity.
A number of States have made significant strides in their efforts to prevent or respond to violence
against women and girls, and from their efforts good or promising practices have been identified. These
include implementing clear policies and laws with strong enforcement mechanisms, and working closely
with society at large to establish effective processes that cut across all sectors of governance. The national
action plans that have been found to work best encompass the broadest array of measures and actors,
from putting in place legal reforms and prevention strategies – such as making education more accessible
to girls, and enlisting the support of men and boys – to ensuring safer, more equitable law enforcement
and courts, and higher quality support services for victims.
Sexual violence becomes a war crime
Two courts set up in the aftermath of horrific ethnic violence – the International Tribunals for
the former Yugoslavia and for Rwanda – have recognized sexual violence, including rape, as acts of
torture and crimes against humanity. The International Criminal Tribunal for Rwanda has specifically
recognized that “sexual violence is not limited to physical invasion of the human body and may
include acts which do not involve penetration or even physical contact.”
The Special Court for Sierra Leone has indicted persons for forced marriage. The Rome Statute
for the International Criminal Court established jurisdiction to try crimes of sexual violence, such as
rape, sexual slavery, enforced prostitution, forced pregnancy and enforced sterilization, as crimes
against humanity when committed as part of a widespread or systematic attack directed at a civilian
population.
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Making justice safe and accessible
An international consensus has emerged for how best to address violence against women and girls,
as reflected in the instruments and agreements that make up today’s legal and policy framework.
Impunity for violence against women and girls cannot be ended until justice is made more accessible to
the victims – and the process of seeking justice is made safer. States must take steps to protect victims
and shield their privacy – when they are reporting violence and during court proceedings. They should
also take steps to facilitate the prosecution of crimes of domestic violence. Finally, those found guilty of
sexual crimes must be given appropriate penalties.
Investigation and reporting processes, including rules of procedure and evidence, must be nondiscriminatory, and financial assistance should be available to those who require it to obtain legal
representation. All stakeholders, including women and girls themselves, should be educated on their
rights to be free from violence and discrimination.
Coordinated, multi-sectoral support services, such as hotlines, shelters, safe houses and crisis
centres, including victim support centres with both medical and psychological services, should be
available, and should be given adequate resources.
Attitudes must also be changed. Campaigns to raise awareness can increase public sensitivity to the
vulnerabilities of women and girls to violence. Public discussions of violence, particularly with men and
boys, can help to foster the recognition that violence is a violation of the rights of women and girls. Such
a recognition can lead to a broader commitment to ensure that accountability for violence against women
receives priority attention, and impunity is ended.
UN Trust Fund supports work to end violence against women
In 1996, the United Nations General Assembly established a multi-national trust fund to
support local, national and regional efforts to combat violence against women. Managed by
UNIFEM, the UN Trust Fund in Support of Actions to Eliminate Violence against Women began
operations in 1997, and in its 10 years of existence this multilateral grant-making mechanism has
distributed nearly US$13 million to 226 programmes in more than 100 countries. For more
information, please visit: www.unifem.org/campaigns/trust_fund_10th_anniversary.
Action needed at all levels
Despite many efforts by States, UN organizations and agencies and civil society, progress on the
ground in fighting violence and impunity has been insufficient and inconsistent in all parts of the world.
Violence against women and girls cannot be eliminated unless there are sufficient resources and political
will to effect change. Elimination of violence must be a priority at all levels – local, national, regional and
international – and commitment demonstrated at the highest levels through sufficient resources and
determined efforts.
Case study: Liberia’s plan to fight violence against women
After over a decade of conflict in which women and girls were subjected to high levels of
violence, particularly sexual violence, Liberia has developed a national action plan to fight genderbased violence that sets goals for preventing such violence and improving the availability of
appropriate care and services for survivors. Working with other stakeholders, the Government has
identified strategies to overcome key challenges, and indicators to evaluate the impacts of violence
against women and girls and to monitor programme outcomes. The plan’s objectives include:
economic empowerment; building capacity for health care providers; strengthening the criminal
justice system; and developing an integrated national protection system to prevent and respond to
violence.
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Ending violence against women and girls is not the responsibility of the State alone but extends to
everyone. It will take urgent action at all levels, collectively and individually, to secure gender equality
for women and girls, and to end the complacency which so often accompanies violence against them in
the private sphere, allowing it to be seen as culturally acceptable or as inevitable. It is necessary to
support and sustain a political and social environment in which violence against women and girls is not
tolerated – an environment in which friends, family members and neighbours, men and women together,
will intervene to ensure that no perpetrators go unpunished.
One-Stop Centres
First developed in Malaysia, One-Stop Centres are models for providing to victims and
survivors of domestic or sexual violence the services of many agencies in one location. After
medical treatment, the victim-survivor receives counseling. If returning home could place the victim
in danger, alternative arrangements are made, such as admitting her to an emergency shelter or a
hospital ward. Victim/patients are encouraged to file police reports and to follow up with
appropriate service providers at a later date. In cases involving serious injury, police can record the
patient’s statement in a medical setting to initiate an investigation. This model is currently being
replicated in much of Asia as well as in other countries, including South Africa.
The White Ribbon Campaign: Men working to end violence against women
In what has become the largest effort in the world by men to end gender-based violence
against women and girls, the white ribbon symbolizes a man’s pledge to never commit, condone or
remain silent about violence against women and girls. Originally consisting of one week of
awareness-raising a year, the White Ribbon Campaign has evolved into a year-round effort on every
continent, in over 55 countries.
The genesis of the Campaign was a particularly heinous gender-based crime that brought the
issue of violence against women to the forefront of Canada’s collective consciousness. On 6
December 1989, 14 women at the École Polytechnique in Montréal were murdered in cold blood
because they were women. The symbol of the white ribbon was born in 1991, as the second
anniversary of the event approached. Three men in Toronto, feeling compelled to act to end
gender-based violence, spoke out about the role of men and their collective responsibility. In that
first year, nearly 100,000 men donned a white ribbon, and thousands more contemplated the issue
for the first time.
The Campaign has spread exponentially in its five years of existence. Across the globe today,
as it focuses on identifying policy questions, educating men and boys and raising public awareness,
it challenges men directly on their actions, ideas and beliefs. For more information, please visit
www.whiteribbon.com.
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Dipco n. 10/2007
Dipco n. 10/2007
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Avvisi
Ministero degli Affari Esteri
Ambasciata d’Italia a Quito (Ecuador)
Ufficio per la cooperazione allo sviluppo
Estratto di bando di gara
Oggetto della gara: fornitura dell’equipaggiamento biomedico e servizi annessi per l’Ospedale di
Sullana (Perù) nell’ambito del Programma sociosanitario in appoggio al Piano binazionale di pace Ecuador-Perù, gestito direttamente dalla Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo - Ministero degli
Affari Esteri - Italia.
Tempo di consegna: 60 giorni consecutivi dalla data di entrata in vigore del contratto.
Prezzo totale a base d’asta: euro 325.105,26.
Informazioni di carattere giuridico, economico, finanziario e tecnico: possono partecipare alla procedura di gara persone fisiche, società, consorzi, associazioni temporanee d’impresa, o che dichiarino di volersi associare, operanti nello specifico settore oggetto dell’appalto e in possesso dei requisiti minimi, indicati nell’art. 7 del Disciplinare di gara (Pliego de Bases y Condiciones).
Procedura di gara: la procedura di gara viene espletata nel rispetto del Dlgs n. 163/2006, secondo i
criteri esplicitati nel Disciplinare di gara.
Criteri di aggiudicazione: pubblico incanto. Aggiudicazione sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Documentazione di gara: tutta la documentazione è ottenibile dal sito web dell’Ambasciata d’Italia
a Quito, Ecuador (www.ambitalquito.org) ed è disponibile presso l’Ufficio per la cooperazione allo sviluppo della stessa Ambasciata (Calle la Isla 111 y Humberto Albornoz, Quito - Ecuador).
Presentazione delle offerte: l’offerta dovrà essere consegnata, pena l’esclusione, entro e non oltre le ore 12,00 del 27-4-2007. Il presente bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana del 7-3-2007 n. 28, V Serie speciale.
L’avviso di gara è stato pubblicato sui quotidiani “Il Sole 24 ore”, “Corriere della sera” e “La Repubblica” in data 11 marzo 2007.
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République du Mali
Ministère des Mines, de l’Energie et de l’Eau
Direction Nationale de l’Hydraulique
Avis de sollicitation de Manifestation d’intérêt pour le Recrutement d’un bureau d’études chargé de
l’assistance technique, de la supervision et du contrôle des travaux de réhabilitation de 600 forages dans
les régions de Kayes et Koulikoro. Financement Ministère des Affaires Etrangères Italien.
Voir site: www.dnh-mali.org pour renseignements.
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TARIFFE ABBONAMENTI 2007
Abbonamento annuale (Spedizione in abbonamento postale)
Euro
200,00
Prezzo di ogni fascicolo
Euro
6,00
(Per l’estero le tariffe sono raddoppiate)
Per informazioni rivolgersi al servizio abbonamenti della
STILGRAFICA srl - 00159 Roma - Via Ignazio Pettinengo, 31/33
Tel. 06/43588200 (4 linee r.a.) Fax 06/4385693
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L’eventuale fatturazione e l’incasso verranno effettuati per il tramite della
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REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA n° 271/84 del 4.7.1984
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ANNO XXIV - N. 10 - 15 MARZO 2007
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