le informazioni sul progetto no spose bambine

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le informazioni sul progetto no spose bambine
Titolo
“No alle spose bambine” - progetto di sensibilizzazione e
prevenzione contro la discriminazione di genere.
Settore di intervento
Lotta ai matrimoni precoci, diritti, discriminazione di genere.
Luogo
Isole Andamane, India (l’intervento si svolgerà in 3 isole)
Durata
12 mesi (da settembre 2014 ad agosto 2015)
Obiettivi
Promuovere l'uguaglianza di genere tra adolescenti, prevenire
matrimoni precoci, migliorare la condizione socio economica di
ragazze indiane e delle loro famiglie; aumentare consapevolezza e
educazione sulla tutela dei diritti negli adolescenti, nelle famiglie e
nella società.
Beneficiari
300 adolescenti, di cui 150 tra bambine e ragazze, in 12 villaggi;
istituzioni locali, famiglie, adolescenti.
Partner locale
Butterflies ong, New Delhi.
Il progetto
Fenomeno e analisi del bisogno
Secondo gli ultimi dati Unicef (2005) il 46% delle donne in India si sposa prima del
compimento del 18° anno d’età. L'incidenza del fenomeno delle "spose bambine" è diminuita
nel corso degli ultimi 30 anni, ma i matrimoni precoci restano diffusi in diverse regioni del mondo,
in particolare nelle zone rurali più remote e tra i ceti più poveri. La legge indiana ha dichiarato
illegale il matrimonio infantile (Child Marriage Prohibition Act del 2006), fissando l'età minima per il
matrimonio per le ragazze e ragazzi rispettivamente 18 e 21. Nonostante ciò è noto che il
matrimonio precoce è ampiamente praticato nelle aree rurali di vari Stati dell’India. Benché la
pratica sia comune anche in altri Paesi in via di sviluppo, nella sola India si concentrano un terzo di
tutte le mogli bambine del pianeta. L’India, tra l'altro, non ha firmato la recente risoluzione
promossa dalle Nazioni Unite contro il fenomeno delle spose bambine, sostenuta da 107 paesi nel
mondo. I matrimoni precoci rappresentano una violazione dei diritti dei bambini, negando il diritto
alla salute, all'educazione, all'infanzia.
Nelle Isole Andamane, territorio isolato, povero di infrastrutture e con limitate opportunità di
sviluppo economico e sociale, vi è poca attenzione alla protezione dei minori, persino da pare dei
genitori. Le punizioni corporali sono accettate dalla società, il tasso di abbandono scolastico è
molto alto. Qui sono stati registrati numerosi casi di discriminazione di genere, incluso il fenomeno
delle 'spose bambine', costrette a matrimoni precoci decisi dagli adulti (genitori e familiari), a
diventare madri, anche a 12 anni. I matrimoni cosiddetti 'forzati' mettono le ragazze a rischio di
gravidanze precoci e indesiderate, con conseguenze che possono portare anche alla morte. Tra le
ragazze di età compresa tra 15 e 19 anni, i decessi legati alla gravidanza e al parto
rappresentano una quota importante della mortalità complessiva: nel mondo, sono circa
50.000 le morti per queste cause ogni anno. Nelle Isole Andamane il tasso di abbandono
scolastico delle bambine, quando frequentano una scuola, è molto alto; è irrisoria la percentuale di
ragazze che riescono a proseguire gli studi.
D'altro canto il contesto culturale, sociale e politico in cui vivono non aiutano la lotta al fenomeno:
manca la consapevolezza in famiglia, nella comunità, tra i policy makers e le stesse donne sul
concetto della violenza di genere, le sue implicazioni e conseguenze legali.
CIAI Onlus - Centro Italiano Aiuti all’Infanzia - Via Bordighera 6, 20142 Milano
Tel. 02 848441 - Fax 02 8467715 - E.mail: [email protected] - Internet: www.ciai.it
Descrizione dell'intervento
Ricerche e analisi del fenomeno dimostrano che esiste una correlazione molto forte tra
educazione e matrimoni precoci. Alti livelli di educazione sono associati a tassi di matrimoni
precoci più bassi. Partendo da questo assunto, CIAI ha scelto di intervenire nelle Isole Andamane
attraverso tre linee di azione:
- scolarizzazione, formazione e creazione di opportunità di lavoro per le ragazze: l'istruzione è il
primo tassello per combattere le discriminazioni di genere;
- intervento diretto in caso di discriminazione e abusi: creazione di gruppi di adolescenti
“protagonisti” che svolgano la funzione di facilitatori e sentinelle (watchdogs) di casi di
discriminazione e abuso (adolescenti sono considerati i protagonisti principali del cambiamento);
- programmi di sensibilizzazione e ed educazione sessuale per gli adolescenti.
Obiettivi – Promuovere l'uguaglianza di genere tra bambini e adolescenti attraverso programmi
educativi e di awareness; incrementare il tasso di frequenza scolastica delle bambine
(specialmente nelle scuole secondarie); favorire la formazione professionale delle ragazzine e loro
inserimento nel mondo del lavoro; informare e rendere consapevoli e attivi gli adolescenti su
discriminazioni di genere e abusi attraverso specifici programmi di educazione sessuale.
Attività e risultati attesi
Risultato1 – Miglioramento dell’educazione e corsi di formazione professionale per le ragazze.
Attività
a) Supporto all'educazione (distribuzione materiale scolastico, libri, dizionari, guide ecc);
realizzazione di una biblioteca per ogni isola con periodici, riviste, quotidiani e libri per favorire
la diffusione di una 'cultura dei diritti', di informazioni sulle discriminazioni di genere, sulla
salute.
b) Avvio del corso di formazione professionale con possibilità di stage e successivo impiego. Il
corso "Culinary and Catering", già sperimentato dal partner locale a Delhi, rientra nel filone
delle iniziative pilota alle Andamane basate sulla forza dell'idea imprenditoriale femminile;
frequenteranno il corso ragazzi e ragazze disoccupati che impareranno a cucinare e a gestire
un esercizio commerciale per la ristorazione. Sono previsti stage formativi.
Il corso impegnerà circa 10 adolescenti.
c)
Nascita di “Compagnie di teatro giovanili” nelle tre isole incentivando la partecipazione delle
femmine. I ragazzi saranno formati e preparati da esperti e potranno esibirsi durante festival e
feste locali.
d) Avvio di “biblioteche per gli adolescenti” nelle tre isole.
e) Campi estivi per gli adolescenti: opportunità di far stare insieme ragazzi e ragazze e
coinvolgerli in programmi culturali, attività di sensibilizzazione e educazione.
Risultato2 – Gruppi di adolescenti (Club dei Giovani) promuovono nei villaggi la cultura dei diritti
e la battaglia contro i matrimoni precoci, le violenze, gli abusi e le discriminazioni di genere.
Attività
a) Supporto alla nascita di Club di Giovani nei 12 villaggi dell’area. I ragazzi seguiranno workshop
sui diritti, educazione sessuale, matrimoni precoci e relative implicazioni, ecc., organizzeranno
momenti di sensibilizzazione sul tema dei diritti e avranno il ruolo di “sentinelle” dei diritti .
b) Campagna di sensibilizzazione sui diritti delle ragazze (matrimoni precoci, discriminazione di
genere e abusi) nelle scuole, presso le istituzioni locali e ai genitori.
c) Organizzazione di 1 “thematic rallies” sul tema dei diritti delle bambine.
d) Promozione di programmi sportivi e culturali.
Risultato3 – Miglioramento del benessere fisico, mentale e sociale degli adolescenti con
programmi di educazione alla salute mirati per genere.
Attività
a) Workshop e training per adolescenti su Salute e Nutrizione, Educazione Sessuale, Like Skill
Education
b) Rallies tematici e giochi di strada sul tema dell’abuso e alcolismo.
CIAI Onlus - Centro Italiano Aiuti all’Infanzia - Via Bordighera 6, 20142 Milano
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Beneficiari
Diretti: 300 adolescenti di cui 150 ragazze; circa 600 tra genitori e parenti; 80 rappresentanti di
istituzioni locali (Panchayat Raj Institutions members)
Durata
12 mesi (a partire da settembre 2014)
Partner locale
Butterflies è una associazione di New Delhi da tempo partner di CIAI sull'implementazione di
progetti di coperazione internazionale in India e, nello specifico, anche nellel Isole Andamane.
Informazioni: www.butterflieschildrights.org
Impatto
Sostenere e motivare le ragazze a studiare e a ottenere successo personale con attività
imprenditoriali: un tale risultato aiuterà ad aumentare la capacità delle ragazze di influire su
famiglie e nella società. Donne consapevoli del loro ruolo potranno più facilmente reagire a
eventuali abusi, affermarsi professionalmente nel contesto socio economico, sposarsi più tardi,
sopravvivere al parto e occuparsi meglio della famiglia per scoraggiare i matrimoni precoci. Una
nuova generazione di ragazze e donne, consapevoli e responsabili, saranno in grado di portare
cambiamento, promuovere parità di diritti , difendere le bambine e le adolescenti nella comunità.
(modello delle “eroine locali”)
Sostenibilità del progetto
La sostenibilità nel lungo periodo del progetto riguarda la possibilità di reale cambiamento nelle
ragazze, nei ragazzi e nella comunità che, a loro volta, proseguiranno le attività e gli interventi con
altri adolescenti, anche dopo la fine del progetto. Il corso di formazione offrirà concrete
opportunità lavorative alle giovani, migliorando lo status sociale ed economico delle famiglie,
contribuendo a ridurre le discriminazioni di genere e ad aumentare la consapevolezza nelle
ragazze. In più, molti giovani saranno motivati nel proseguimento degli studi promuovendo
cambiamenti sociali nella comunità: l' “educational improvement” è un risultato di lungo termine.
Migliorando lo status economico e rafforzando il ruolo socio-politico delle ragazze adolescenti, si
contribuirà a ridurre la discriminazione di genere nella comunità, a promuovere il "miglioramento
educativo" della propria comunità in quanto elemento fondamentale per un definitivo
cambiamento di rotta in tema di diritti e tutela dei minori. Essenziale è infatti il coinvolgimento dei
membri dei PRI Panchayat Raj Institutions (parlamenti locali) sostenuti e motivati per svolgere
ruolo e funzioni di supporto alla società e di responsabilità sociale.
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