cucina - Eggental
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C UCINA La Provincia Sabato 13 giugno 2015 & Sapori Pagina a cura di Vittoriano Zanolli Valore dei vigneti italiani, vince il Barolo Prime le colline del Barolo con un prezzo medio per ettaro di 600mila euro, seconda l’area del Lago di Caldaro in Alto Adige (500mila), terzo il Prosecco più classico delle alture di Valdobbiadene (405mila). Sono le zone dove — secondo uno studio condotto dall’Area Research di Mps — i vigneti in Italia valgono di più, con la conferma di un netto predominio per il Nord Italia: ‘solo’ quarti i filari del Brunello di Montalcino (350mila euro), seguiti dall’area a Nord di Trento (320mila). Il ristorante. Nell’home restaurant di Castelleone alla scoperta di piatti e gusti inediti LA SCHEDA Un’esperienza per il palato NOME Home Restaurant Casa SaporeCrudo A‘Casa SaporeCrudo’la cucina vegano-crudista CARAT TERISTICHE una esperienza che merita di essere fatta e che potrebbe schiudere nuovi orizzonti gastronomici anche agli ‘onnivori’ che mangerebbero carne, uova e formaggi a pranzo e a cena. Questo è quello che viene in mente uscendo dall’home restaurant ‘Casa Sapore Cr ud o’ di Angelo Domaneschi (lo chef) e Felice Previtali (sommelier ed esperto della coltivazione degli ortaggi). ‘Casa SaporeCrudo’ si trova a Castelleone in via Villa Molino Soncino 2 ed è il primo raw vegan home restaurant in Italia. È aperto il sabato e la domenica e solo su prenotazione (telefono: 392 6738066 oppure email: info@saAngelo Domaneschi e Felice Previtali del ristorante ‘Casa SaporeCrudo’ porecrudo.it). È il ‘must’ della cucina vegana e crudista del territorio. C r u d is t a- v e ga n a significa che niente viene cotto ma solo essiccato ad una temperatura inferiore a 42 I tortelloni di barbabietole rosse I formaggi raw g r a d i p e r Le chips di cavolo nero p re s er v ar e gli enzimi e tutti gli elementi nu- mente dai gestori, Angelo e Fe- tato. Si parte con delle croccanti trizionali, il che comporta un no- lice, e un tavolo molto elegante chips di cavolo nero o spinaci ai tevole giovamento alla salute e che accoglie i clienti che si acco- sapori di formaggio e di curcusvolge anche una funzione di modano a tavola insieme ai ge- ma; i canapè di semi di lino con prevenzione. stori (è questo lo spirito dell’ho- crema di anacardi e olive sono L’home restaurant trova spa- me restaurant). golosissimi (uno tira l’altro...); zio in una location invidiabile, La cucina è spaziosa e ‘domi- buoni, anche se più semplici, i un antico mulino ristrutturato nata’ da un tavolo enorme attor- crackers di semi di lino e i grissidel 1600. I soffitti sono in legno no al quale si raccolgono i parte- ni raw. Le proposte di entrata di rovere a cassettoni, nell’acco- cipanti ai corsi di cucina che si proseguono con una freschissigliente sala da pranzo un bellis- svolgono a ‘Casa SaporeCrudo’. ma insalata trevigiana ai saposimo caminetto, alcuni mobili Ancor prima di essere gustato ri, a seguire pomodorini pachiantichi ristrutturati personal- il menù merita di essere raccon- no farciti con crema, olive asco- È lane raw, canapè con fiori di cappero e funghi saporiti raw. È la volta dei primi. Il pezzo forte sono i tortelloni di barbabietole rosse ai profumi e ricotta raw realizzata con noci di macadamia; si tratta di un piatto fresco e dalla consistenza croccante. Buoni anche gli spaghetti tricolore con curcuma. Non possono mancare i formaggi stagionati, ovviamente vegani e raw. Due le proposte: il primo fatto con noci di macadamia e curcuma e il secondo con nocciole. Hanno un gusto deciso, l’assaggio è d’obbligo. Si arriva al dessert. Il dolce Sorpresa è una torta di cioccolato dall’aspetto molto invitante e davvero buona. La torta ha una base di mandorle, uno strato di anacardi, poi uno strato di mascarpone raw di noci di macadamia e per finire uno strato di cioccolato raw, il t u t t o a ddolcito con datteri e agave. Una fetta chiama l’altra e il bis è assicurato. A tavola viene servita acqua naturale ionizzata e le proposte dei vini sono molto interessanti: si va da un Santa Cristina a un Vermentino di Sardegna, ottimo il Gewurztraminer, un bianco dell’Alto Adige dai profumi esplosivi. Per il dolce un Moscato spumante dell’OltrePo Pavese o un Brachetto d’Acqui Tosti. (provato il 13 aprile 2015) La ricetta. Petto di pollo in terrina con frutta essiccata isponete la carne di pollo in una ciotola, irroratela con il vino, mescolate, coprite con pellicola e trasferite in frigorifero a marinare per 3 ore. Private la frutta essiccata di eventuali noccioli, tritatela grossolanamente nel mixer, trasferitela in una ciotola, bagnatela con il rum e lasciatela ammorbidire. Togliete la carne dal frigorifero e sgocciolatela dalla marinatura, asciugatela tamponandola con carta assorbente e trasferitela nel mixer: unite la panna e frullate. Regolate di sale e pepe. Suddividete equamente il composto ottenuto in 2 ciotole e in una di queste aggiungete la frutta essiccata, ben sgocciolata e mescolate. Rivestite uno stampo rettangolare da D 600 ml di capacità con carta da forno inumidita e strizzata e imburratelo. Versate nello stampo, alternandoli, il composto con la frutta e quello senza, formando strati spessi 1,5 centimetri fino a esaurire gli ingredienti. Livellate bene la superficie e trasferite lo stampo nel forno già caldo a 200° per 15’. Lasciate raffreddare la terrina e trasferitela in frigorifero a rassodare per almeno 30’. Sformatela e tagliatela a fette spesse 2 centimetri. Tagliate il pane all’uvetta a fettine e tostatelo leggermente in forno. Distribuite le fette di terrina nei piatti individuali e servite, accompagnando con i crostini all’uvetta caldi e, a piacere, con fettine di mela e albicocche essiccate. INGREDIENTI (per 4 persone) 3 350 g di petto di pollo macinato 3 150 g di frutta mista essiccata (mele, pere, prugne, albicocche) 3 200 ml di panna fresca 3 100 ml di vino bianco secco 3 100 ml di rum 3 20 grammi di burro 3 sale 3 pepe bianco di mulinello 3 1 filoncino di pane all’uvetta (per accompagnare) Settimana da contadino nei masi dolomitici Le escursioni nei tipici masi dolomitici e nelle loro tradizioni, per un’estate all’insegna della vita contadina con: ‘Riscoprire antiche erbe e ortaggi al maso Kronlechner’: in una passeggiata attraverso l’orto, la contadina Anna-Maria diventa una guida tra le antiche erbe e gli ortaggi, esperta conoscitrice delle loro proprietà nutritive e medicinali. ‘Visita guidata del maso contadino’, impararne la storia e vivere in prima persona una giornata tipica contadina con visita guidata del maso e dei campi. ‘Vedere con gli occhi di un’ape’: all’alveare, l’apicoltore Hansi fornisce informazioni dettagliate sulle api e la loro vita e fa gli onori di casa. Al termine degustazione di miele. Infine “Ariete, coniglio e capra: un’escursione attraverso gli animali del maso e dello zodiaco” con corso di cucina stellare presso il Planetario. Per Informazioni: Val D’Ega Turismo, telefono 0471619500, e-mail: [email protected], sito web: www.valdega.com. INDIRIZZO Villa Molino Soncino, 2 a Castelleone Telefono 392 6738066 Cucina vegana e crudista APERTURA Sabato e domenica (su prenotazione) PATRON Angelo Domaneschi e Felice Previtali LA PAGELLA CUCINA 22/30 CANTINA 20/30 SERVIZIO 15/20 LOCALE 16/20 PREZZO MEDIO Il dolce Sorpresa al cioccolato La sala dell’home restaurant ‘Casa SaporeCrudo’ MILANO Lirica e tortellini al Pavarotti Restaurant Museum irica e tortellini, come sarebbe piaciuto a lui: sono questi gli ingredienti del Pavarotti Milano Restaurant Museum, aperto da Pavarotti International 23 e Seven Stars Galleria in occasione di Expo. Lo spazio museale dedicato al maestro dell’opera si trova in piazza Duomo 21, a fianco dei camminamenti della Galleria Vittorio Emanuele II. Nei suoi 600 mq tappezzati di foto, cimeli, copertine e dediche a ‘big Luciano’ anche un’area dedicata alla musica dal vivo, dove si esibiranno i giovani talenti cresciuti all’interno della Fondazione intitolata al tenore di Modena. Il risto-museo si propone di essere, ha spiegato Nicoletta Mantovani, «un momento di ricordo di Luciano», non solo come artista ma come uomo, a partire dalla sua grande passione per la cucina. «Luciano era un grandissimo cuoco — ha ricordato Mantovani — amava la pasta, soprattutto quella ripiena, come i tortellini e i tortelloni, e le tagliatelle al ragù». Saranno proprio questi i piatti forti del ristorante, che avrà un menù base da 15 euro (antipasto di salumi, un primo e un bicchiere di vino), per essere accessibile a tutti, come avrebbe voluto l’artista. Ad allestire e ideare lo spazio lo stesso team che era già con il Maestro: «Siamo rimasti la famiglia di Luciano, siamo uniti nel tentativo di interpretare i suoi sogni e non è facile — ha raccontato Nicoletta — quando una persona non c'è più. Cerchiamo di farlo senza esagerare, come lui avrebbe apprezzato, tenendo i piedi per terra». Il risto-museo è anche un veicolo di promozione della presenza della regione Emilia Romagna a Expo. L 30-35 euro