Domingo Notaro ERE·D·ERE

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Domingo Notaro ERE·D·ERE
Domingo Notaro
ERE•D•ERE
Domingo Notaro
ERE•D•ERE
Fotografie
Vitaliano Lopez
Direzione artistica e progetto grafico
Francesco Giuliani
Post-produzione immagini
alessandra Cuono
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a&a Cruciani - Roma
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scritta dell’autore.
31 marzo - 28 aprile 2010
Sale di Rappresentanza Regione Friuli Venezia Giulia
Roma - Piazza Colonna, 355
La mostra del grande artista Domingo Notaro, ospitata nella sede
di Roma del Friuli Venezia Giulia, conferma e rafforza il rapporto
tra l’Istituzione regionale e l’arte.
Un rapporto di lunga data che ha assunto nel tempo forme
e manifestazioni diverse: dalle grandi rassegne allestite nell’imponente
e suggestiva cornice di Villa manin di Passariano al sostegno ai musei,
fino all’acquisto di opere di pittori friulani e giuliani che oggi
arricchiscono e danno un’impronta originale alle nostre sedi
di rappresentanza. Un’operazione, quest’ultima, che ha anche
la funzione di sostegno all’attività degli artisti regionali.
In questi ultimi anni si è aggiunto un nuovo filone, perseguito con
coerenza e continuità sia dal Consiglio, sia dal Governo del Friuli
Venezia Giulia: l’organizzazione di mostre nelle proprie sedi
istituzionali. È questo un modo per aprire al pubblico i “palazzi del
potere”: non luoghi chiusi e riservati a un ristretto nucleo di specialisti
della politica, dunque, ma luoghi di dialogo tra la società politica
e la società civile. L’arte e la cultura diventano così veicoli capaci
di riavvicinare i cittadini alle istituzioni.
In questa direzione, oltre alle sedi in Friuli Venezia Giulia, è stato
valorizzato il nostro ufficio di rappresentanza nella capitale,
nella centralissima piazza Colonna.
La mostra dedicata a Domingo Notaro rappresenta un’ulteriore
occasione per rifocalizzare l’attenzione sulla produzione di un artista
di grande talento e di profonda sensibilità nella ricerca e sperimentazione
dei materiali, che, attraverso il suo percorso evolutivo, ci ha donato
la “magia” di approfondire spazi inediti, non convenzionali,
dei sentimenti umani.
Ringrazio, pertanto, il maestro che, con la sua opera, conosciuta
ed apprezzata da un vasto pubblico in prestigiose sedi espositive di tutto
il mondo, onora la tradizione della storia culturale italiana e ci permette,
oggi, di rinnovargli, ancora una volta, tutta la nostra più profonda
stima e riconoscenza.
L’evento, inoltre, permette di conoscere più da vicino una Regione
a Statuto speciale come il Friuli Venezia Giulia, piccola ma collocata
oggi al centro della nuova Europa allargata, al crocevia tra mondo
latino, tedesco e slavo. Una Regione che, per la sua posizione
geopolitica e la sua vocazione storica al dialogo e ai rapporti
internazionali, si pone al servizio del Paese per sviluppare
la cooperazione non solo economica, ma anche e sopratutto sociale
e culturale, con l’Europa centrale e orientale.
Renzo Tondo
Presidente della Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia
L’arte di Domingo Notaro
Il percorso artistico di Domingo Notaro è un progetto complesso,
realizzato in oltre quarant’anni di opere figurative, sculture
e produzione letteraria. Un progetto all’insegna della scienza.
Scelgo, a paradigma di questa affermazione, una sua opera recente
“DNA” scultura realizzata in nano tecnologie (2006), una struttura
labirintica fatta con nano fibre di carbonio.
L’opera è in sé un paradosso.
Una scultura è un oggetto in tre dimensioni, che ne caratterizzano
la fisicità. Il labirinto nano tecnologico di Notaro invece non si vede!
Per rendersi visibile necessita di uno strumento scientifico che ne
ingrandisca le dimensioni, che sono sulla scala dei micron.
Siamo di fronte ad un’aperta “provocazione”: la scienza non solo ispira
l’opera, ma ne è anche essenziale strumento di supporto.
Il binomio arte/scienza è ricco di suggestioni nell’opera di Notaro.
Temi centrali sono il cosmo e il mistero del “vuoto cosmico”;
la materia e la sua origine; il concetto di pluridimensione abbinato
a quello di “soglia”, intesa come passaggio da una configurazione
a un’altra, dal micro al macrocosmo.
Sono alcune delle linee di ricerca della fisica moderna.
alcuni esempi.
Nei dipinti del 2002 “NITORE D’ATTONITA NOTTE” e
“Cosmosemi-osi”, la luce fredda degli astri si staglia sul nero del vuoto
cosmico. Il cosmo come matrice del caos primordiale da cui si genera
la materia è il tema dell’opera “Emersi semi 3 p d” del 2002.
È un’opera, quest’ultima, che contiene due messaggi significativi
per capire il discorso artistico di Domingo Notaro.
Il primo messaggio riguarda la ricerca dei costituenti fondamentali
della materia di cui siamo fatti.
Questo è precisamente uno degli obiettivi scientifici del celebre
acceleratore di particelle del CERN, il collisionatore LHC (Large
Hadron Collider). LHC si propone appunto di risalire alla
composizione dell’universo qual’era pochi istanti dopo il Big Bang
facendo scontrare, a velocità prossime a quelle della luce, i “mattoni”
di cui è costituita la materia, i nucleoni.
Nell’urto si raggiungono densità e temperature tali da “fondere”
i nucleoni nel plasma dei loro costituenti elementari, i quarks
e i gluoni, gli “emersi semi trepidi” di Notaro.
Per la cronaca, un’astuta campagna di stampa pilotata dall’Ufficio
Pubbliche Relazioni del CERN, era riuscita a creare intorno
alla partenza del nuovo acceleratore una grande suspense mediatica
facendo balenare l’ipotesi della fine di tutto: il nostro pianeta
assorbito dal buco nero generato dagli urti tra i nucleoni in LHC.
Un tema dunque “caldo”, di grande attualità.
Il secondo messaggio di questo quadro viene dal suo titolo ed è attinente
alla singolare produzione letteraria di Notaro.
Il titolo dell’opera non è, di prima lettura, di immediata comprensione:
“emersi semi
3
p
d”.
Siamo di fronte a un tipico “esercizio di stile” del Domingo Notaro
letterato. La specificità di Notaro in questo campo consiste in una
ricerca all’interno della parola, che viene sezionata lettera per lettera
e ogni vocale o consonante accoppiata in tutti i modi possibili con
altre vocali o consonanti. Si creano associazioni foniche o semantiche
che generano nuove parole e, soprattutto, un grande numero di figure
retoriche che caratterizzano in modo sostanziale la produzione poetica
di Notaro.
oppure, come nel caso del titolo dell’opera in esame, si traducono
in un modo di esprimersi per certi versi analogo al linguaggio diretto
degli innamorati nelle loro scritte murali (6 tutto x me). Solo che qui
invece di un messaggio d’amore si vuole esprimere l’idea che la materia
può essere scissa anche con l’uso del linguaggio.
Un altro tema fondamentale di Notaro è quello del rapporto tra
l’Uomo e l’Universo, l’Uomo e la Natura.
Un esempio emblematico è la scultura raffigurante una spirale che
emerge dalla terra, a far da pilastro a una sfera per metà luccicante
in cui specchiarsi e nell’altra metà contenente figure umane che si
intrecciano in una danza cosmica, tema caro alla pittura di Notaro.
Le figure umane si staccano dalla luce dell’emisfera e si avvinghiano
sul vuoto cosmico rappresentato dal buco centrale della sfera cava.
Una serie di sculture ovoidali, collocate nel campus dell’Università
Tecnica del medio oriente di ankara, a la Henry moore, riprende
invece il tema dell’evolversi della vicenda umana.
Superfici concave e convesse, forme speculari, sottolineano il destino
di ascese e cadute del genere umano.
Temi universali, trattati dall’arte di Notaro alla ricerca del significato
dell’esistenza: dell’Uomo e dell’Universo.
Carlo Guaraldo
Direttore di Ricerca
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Oltre l’orizzonte, 1969
Scultura in bronzo, lung. cm 38; larg. cm 29; alt. cm 43
Deri-v-a-ll-ARMONIA, 1981
Scultura in bronzo, diametro sfera cm 45; alt. cm 68
Il-limite, 1991
Chinacido, cm 58 x 78
Il-limite, 1991
Chinacido, cm 58 x 78
Caos-caso-cosa, 1993
Chinacido, cm 60 x 80
Caos-caso-cosa, 1993
Chinacido, cm 80 x 60
Evento, 1995
Polimaterico, cm 50 x 60
Evento, 1995
Polimaterico, cm 60 x 50
Cosmocorteccia, 1996
Polimaterico, cm 50 x 70
Cosmocorteccia, 1996
Polimaterico, cm 70 x 50
“Quasi Quasar”, 1999
acrilico su iuta, 70 x 70
LINFA IN FORME, 2001
acrilico su iuta, cm 100 x 100
Voragine ragione, 2002
acrilico su iuta, cm 90 x 120
ZER-O-RIZZONTE, 2003
acrilico su iuta, cm 120 x 90
“NITORE D’ATTONITA NOTTE”, 2003
Voragine ragione, 2003
acrilico su iuta, cm 80 x 100
acrilico su iuta, cm 80 x 80
Emersi semi
3
p
d, 2004
acrilico su iuta, cm 90 x 120
“NITORE D’ATTONITA NOTTE”, 2004
acrilico su iuta, cm 80 x 60
Soglia, 2004
acrilico su iuta, cm 120 x 90
Orizzonte germinale, 2004-2009
acrilico su iuta, cm 120 x 90
Orizzonte germinale, 2009
acrilico su iuta, cm 100 x 80
“Qual quantico quipu”, 2009
acrilico su iuta, cm 100 x 80
NOTE BIOGRAFICHE
DOMINGO NOTARO
1955
1964
1967
1939
Frequenta varie scuole di pittura, scultura, letteratura e
musica e al contempo inizia a lavorare.
Parigi. In occasione delle due personali scrivono di
lui Louis aragon, Jean Cassou, Pierre Courthion,
Warie Jean e Waldemar George che lo def inisce “messaggero della nuova arte mondiale” e successivamente
“grande visionario, creatore di forme magiche di uno stile
monumentale”.
anversa. Pavlovic sottolinea la genialità con cui Domingo Notaro elabora una simbologia leggibile per
“l’Uomo Nuovo”.
Buenos aires. all’accademia di Belle arti ha luogo la
sua prima personale. Partecipa attivamente alle vicende
non solo culturali del paese.
Firenze. mostra e lettura delle sue poesie alla Casa di
Cultura Porta Romana.
Roma. origina il periodo della NON PITTURA dove sconvolge il concetto stesso del supporto
dell’opera che, dalle cavene di altamira alla michelangiolesca Cappella Sistina alle tele di Pollock, restava il medesimo.
Con la NON PITTURA il supporto, f ino ad allora
immutato luogo del soggetto da osservare, diventa
osservatorio dell’inedito: l’orto assediato dal muro,
cornice dell’esterno, ora diviene “pagina bianca”, nulla oltre il quale deriva la materia, appena implosaesplosa in magmatico colore che f luisce dall’amorfo
originario all’originale affaccio che si fa Evento e induce al Senso “L’Art-è Memoria del futuro”.
1961
1965
Dopo una serie di viaggi attraverso il Sud america avviene il percorso verso l’origine, il rientro in Italia.
La prima residenza è Firenze, dopo le tappe di Genova
e Torino ed un breve soggiorno a Palermiti.
In questo periodo indaga la superficie e sperimenta la
materia, giungendo all’invenzione del “chinacido” (soluzione di acidi e inchiostri), che gli consentono di ottenere un cromatismo dirompente, palpitante, atmosferico.
Per non asservirsi al mercato dell’arte fa i lavori più
eterogenei.
Rendendosi conto dell’equivoco che baratta nella società contemporanea l’idea di progresso per quella di
civiltà, forte di tale consapevolezza, apre la “sintesi” tra
naturalità procreativa ed innaturalità creativa, tra utile
ed inutile.
“L’uomo è in cammino costante verso l’innaturalità: l’Arte non
è necessaria è indispensabile”.
Roma. Galleria Quantas, David alfaros Siqueiros affascinato dalla sua pittura gli propone di collaborare
all’esecuzione di un affresco di 350 metri quadrati
in messico.
a New York le sue opere sono esposte assieme a quelle
di Chagall, Dufy, Lèger, modigliani, Picasso.
Nonostante questo, l’ufficialità istituzionale (Quadriennale di Roma) continua ad ignorarlo, rifiutando
tre sue opere (senza peraltro prenderne visione: le casse che le contenevano non vengono nemmeno aperte);
una di queste opere è “Crocifissione” che verrà definita
da Waldemar George in una conferenza parigina l’opera d’arte più importante del dopoguerra.
Nasce il 27 dicembre Palermiti, in Calabria.
Nella prima infanzia, vedendo un gruppo di ragazzi con
i libri sotto il braccio, la parola “scolaro” con cui gli adulti indicandoli li definiscono, diventa per lui rivelatrice
della condizione umana dell’apprendere.
Sfidando la paura del buio, esce nella notte e disegna
nell’aria con tizzoni accesi, trovando segni che si perdono nel nulla “l’istante lì sta l’eterno”.
Per caso scopre che sfregando gli utensili da lavoro, appartenenti al nonno paterno, può accendere scintille
nel metallo e così di nascosto da stupore in verifica,
fino a logorarli. ancora il caso lo porta a rilevare l’imperturbabilità della natura di fronte ai drammi umani.
Questa rif lessione verrà a compromettere in maniera irreparabile la sua relazione con un Dio che vede escludere
a priori dall’avventura della conoscenza la sua creatura.
Da pochi, folgoranti eventi impressi per sempre nell’animo del bambino ha origine il lungo salto di Domingo
Notaro in quella che egli stesso definisce “la solitudine del
comprendere, cifra allora inconsapevole della mia esistenza”.
1949
Si trasferisce in argentina. Parte dal porto di Napoli, con il bastimento “Conte Biancamano”, affidato ad
uno zio acquisito, unico bambino fino alla Spagna. Qui
un piccolo gruppo di suoi coetanei spagnoli salirà sulla
nave. Nel suo bisogno di comunicare egli tenterà di
averne l’attenzione e la compagnia rivolgendosi loro
con alcune parole del linguaggio sconosciuto e confidenziale con cui gli ha sentiti parlare. ma le parole
sono epiteti e genereranno una rissa che giungerà all’attenzione del comandante, il quale, nell’accertamento
dei fatti, rileverà l’equivoco. Questo sarà per lui il primo segno della difficoltà che la condizione di straniero
comporta. Poi deciderà di adottare per sempre il suo
nome d’emigrante.
1957
La notizia dell’entrata in orbita del primo satellite nello
spazio lo sorprende in una stazione ferroviaria dei sobborghi di Buenos aires. Questo evento gli accende la
speranza di un possibile “controcampo” degli uomini sulla
propria condizione di “unica specie”, “sul chicco ancora verde
del grappolo solare”.
1958
1962
Dipinge il ritratto a Pablo Picasso (senza averlo ancora
conosciuto) che successivamente entrerà a far parte della
Collezione Picasso.
1954
Buenos aires. assillato dal dubbio inerente al contrasto libero arbitrio-dogmaticità, studia segretamente la
Bibbia, ne rileva insanabili contraddizioni e le annota ai
margini. Scoperto, viene espulso dal Collegio d’arte e
mestiere “Pio IX”.
1963
Roma. La prima personale italiana suscita molto interesse e vivaci polemiche nel mondo dell’arte e della cultura.
L’ufficialità però, tenta da subito di sottacere, quando
non di tacitare, il senso del suo lavoro.
1966
Roma. Galleria 88, saggi vari sulle sue opere.
Chieti. La sua personale evidenzia l’importanza del decentramento culturale.
Contesta il premio Genazzano, dove rivela documentabili irregolarità in una lettera aperta che molti dei presenti sottoscrivono ma la medesima non trova spazio sui
giornali.
mougins. È ospite di Pablo Picasso a Nôtre Dame de
Vie. Qui conosce albert Skirà.
La visione di 23 opere di Domingo Notaro colpisce profondamente Picasso, al punto che questi esprime il desiderio di poterne avere qualcuna.
Nasce la grande amicizia.
1968
Bruxelles. Galleria La Violette.
Knokke.
Porto Cervo.
Warie Jean traduce in francese alcune poesie di Notaro
che verranno lette alla Sorbona.
Scrivono: Pierre Louis Flouquet, Elio mercuri e Sebastiano Carta.
È uno degli esponenti attivi della contestazione alla
Biennale di Venezia.
Inizia l’inchiesta “Arte e Società” intervistando Giulio Carlo argan, Giorgio De Chirico, Paul Delvaux,
Fausto Pirandello, Roger Somville, Cesare Zavattini
e tanti altri.
1969
Realizza il bozzetto della scultura: “Oltre l’Orizzonte”.
Bruxelles. La Galleria Fitzroy gli dedica una mostra che
intitola “Evoluzione e Rivoluzione sessuale”.
montegrotto.
Viterbo. Palazzo Santoro, testimonianze varie.
Salerno. Galleria La Seggiola.
Napoli. maschio angioino, prefazione di marina morani e altri.
1970
Gli viene conferita la cittadinanza onoraria di montevago; paese della Sicilia duramente colpito dal terremoto.
ospite della accademia delle arti e delle Scienze della Jugoslavia.
mostra antologica itinerante di 223 opere nei musei di:
Zagabria,
Belgrado,
Dubrovnik.
1971
1975
1990
1996
Roma. Galleria La Nuova Pesa, scrivono: Franco De
Bosio, Carla De Petris, Laura Di Falco, alberto Gatti,
Giuseppe Selvaggi.
Dopo l’ennesimo bozzetto scultoreo presentato nei
vari concorsi pubblici, sempre nella rosa dei finalisti,
ma nessuno dei quali mai realizzato, durante la nevicata romana di quell’anno decide di modellare nella
neve una sua scultura in Piazza mignanelli dove questa, per qualche giorno, è ammirata dai passanti quale
fosse di marmo.
Grotte di Castro. Palazzo Comunale.
montepulciano. Galleria L’antico Forno. Testimonianze varie.
Roma. Scacco matto, pittura e graf ica. Fausto Tozzi
legge le poesie dell’autore.
Roma. Complesso monumentale San michele a Ripa.
mostra antologica 1960-1990, col patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Regione Lazio,della Provincia e
del Comune di Roma.
COSMOCORTECCIA
Edito da Sovera, “D’èsili esili che questo tempo impone”,
prefazione di Walter Pedullà.
Roma. Centro Internazionale del Libro, presentazione di Simona Cigliana e lettura di achille millo.
Roma. Università Tor Vergata, sulla fotografia
“L’obiettivo obiettivo non è”.
1972
1977
Napoli. Gli viene conferito il “Posillipo d’oro per
l’arte”.
Il Piemonte gli dedica tre mostre:
Torino,
alba,
alessandria.
L’evento è presentato dal direttore della Galleria Civica
d’arte moderna di Torino aldo Passoni e da alberto
Bevilacqua, adalberto Rossi, Paola Romano.
Pablo Picasso a conferma della sua grande stima e amicizia gli invia un telegramma.
Roma. Presentazione di grafica e poesia.
Roma. Sala Borromini, presentazione del libro pubblicato dalla Tassiana e lettura di Riccardo Cucciolla con
interventi e dibattito.
Palermiti. PoESIa in PIaZZa.
Catanzaro. Palazzo della Provincia, mostra antologica.
Contraccambia le visite degli studenti alla sua mostra
con una serie di incontri nelle scuole.
Decide il suo autoesilio in Italia per non abiurare la sua
indipendenza da ogni ortodossia.
1991
1976
Sorrento. Palazzo Comunale.
L’Istituto di Cultura Torquato Tasso pubblica la raccolta
di poesie: “I miei piedi sono radici d’aria”.
1980
Cava dei Tirreni. Circolo Universitario, pittura e poesia.
1973
1981
Ferrara. Palazzo dei Diamanti, antologica di 133 opere con scheda critica, per una successiva monografia, di
alberto Bevilacqua ed un saggio di Pavlo Pavlovic che
conferma “la geniale sintesi” dell’autore.
Palermiti. “medaglia d’oro al grande artista per essersi
distinto all’estero anche per doti umane e sociali”.
Roma. Galleria Silarte, presentato da Giorgio Bassani.
Ferrara. Palazzo dei Diamanti, in occasione del V Centenario della nascita di Ludovico ariosto, presenta la sua
opera “Strutturazione e Metamorfosi della ragione del Dinamismo Ariostesco”.
Frascati. Palazzo Comunale, PLURIDIMENSIONE
con il sostegno della comunità scientifica e presentato
da augusto Gentili, Giorgio Guadagni, Carlo Guaraldo,
Vittorio Leti-messina, Paola Romano. analisi biografica e sintesi di un percorso per la tesi di Patrizia Fulciniti.
Chianciano. Palazzo Comunale. Testimonianze varie.
Realizza il bozzetto della scultura: “Deri-a-ll-ARMONIA”.
1974
1984
Nasce la PLURIDIMENSIONE, cioè il parallelismo tra
microcosmo e macrocosmo.
Perciò l’autore dipinge su pannelli aprendo al centro
dell’opera un vuoto rettangolare che è speculare al vuoto esterno, e tra i due vuoti si affollano grappoli umani
e grappoli stellari.
Soverato. Palazzo Comunale, COSMOMITOMORFOSI,
prefazione di Patrizia Fulciniti e altre testimonianze.
IL-LIMITE
Lavora agli ulteriori momenti della sua pittura dove si
pone come ipotetico osservatore un attimo dopo il Big
Bang e dunque il modello non è più né l’uomo, né
la terra, né il sistema solare, né il Cosmo, ma il Caos
primordiale, l’amorfo e da esso le prime germinazioni
della materia tendenti al Senso.
Tokyo. metropolitan art Space, mostra antologica
1960-1990.
L’attenzione e l’accoglienza del pubblico giapponese la
decretano come il più grande evento artistico.
Gli viene offerto di rilevare l’esclusiva mondiale delle
sue opere con la conseguenza che l’Italia sarebbe stata
privata della collezione antologica che testimoniava il
percorso artistico dell’autore dal 1960 al presente.
ancora una volta l’autore rifiuta di abdicare alle sue
radici. Comincia così un ulteriore esilio nel quale
porta a compimento la raccolta poetica “D’èsili esìli che
questo tempo impone” arrivando ad oltre 10 manoscritti
di poesie, un glossario e una raccolta di racconti (tuttora inediti).
1998
C-OSMO-SI-NAPSI
C-OSMO-SI
ORIZZONTE GERMINALE
Sorrento. Istituto di Cultura Torquato Tasso, con
il patrocinio dell’assesssorato alla Cultura, sintesi
antologica poetica con la presentazione di michele
Cataudella e la lettura a cura della Coop. Teatrale
“L’arcolaio”.
1999
“QUASI QUASAR”
Saggio dell’autore “Arte e Poesia” in “Come nasce l’opera
d’arte” - Edizioni ELDEC.
2001
Roma. Complesso del Vittoriano, “Oltre l’Orizzonte”
antologica con oltre cento opere dal 1960-2001.
2002
1993
CAOS-CASO-COSA
1994
Cosenza. Disegni e grafica.
amelia. Cenci, arte/Natura.
Incontra per sette giorni bambini di varie scuole romane
facendovi emergere “L’innaturalità dell’ARTE”.
SOGLIA
L’agire non
1982
1995
Todi. Galleria del Teatro, presentato dall’assessore ai
Beni Culturali marisa Giontella e da Gianluca Prosperi.
EVENTO
Buenos aires. Dipinge un’opera di (3x2m) assieme ai
bambini di una scuola, quale grande metafora del suo
rientro ufficiale nella città della sua adolescenza e prima
giovinezza.
Tucumàn. museo Timoteo Navarro.
Tucumàn. accademia di Belle arti. ospite della Direzione Generale di Cultura.
Roma. Casa argentina, con il patrocino dell’ambasciata.
Testimonianze varie.
1988
Velletri. Galleria La Giara, in collaborazione con l’Istituto Enrico Fermi.
aggira, dirà, inoltre
il fare
faro è
pervade non
evade non orna
né conforma
mirabile libar im-pulsi
al
alogico dando voce
LIBRANDO
2003
2005
2007
Palermiti. Cittadinanza onoraria.
Roma. Impianto iconografico per la tesi “miti e immagini femminili in D’annunzio” di Paola Culicelli,
Università Roma Tre.
Roma. Campidoglio, medaglia d’oro Brutium.
ankara. Biblioteca Pubblica “adnan Ötüken”, conferenza “Lo sguardo di un’artista italiano sull’arte ad Ankara”,
organizzata dal ministero della Cultura e del Turismo
della Repubblica Turca, Direzione Generale delle Biblioteche e delle Pubblicazioni e dal Centro di Ricerca
Vehbi Koç di ankara, in collaborazione con l’Istituto
Italiano di Cultura.
ankara. Scuola montessori Sihirli Bahçe, “Dall’indistinto
lampa l’ART-è” creazione di un’opera unica (5mx2m)
a partire dai disegni dei bambini.
2004
Istanbul. Galleria Ilayda.
ankara. Galleria d’arte dell’Università di Bilkent, Varie
conferenze-laboratorio.
2005
Palermo. aula Bunker. “Allarme all’ARMONIA”
la grande incompiuta dipinta da Domingo Notaro
nell’arco della giornata del XIII anniversario della
strage di Capaci in omaggio alla memoria del Giudice Giovanni Falcone e di tutti coloro che hanno pagato colla propria vita l’irrinunciabile diritto di legalità
e giustizia che nutrono, oltre la mera esistenza, ogni
anelito di civiltà.
Opera composta, non a
è questa forse l’interazione
tra analisi ed intuizione
due
strade
parallelele
Ogni Bambin o-a dona la sua unicità
che oltre i sensi danno
non è un recipiente da riempire d’adultite
il
d’adulterare né
senso
d’adulcorare man
ankara. Centro delle arti Contemporanee di Cankaya,
“Memoria del Futuro” mostra antologica 1960 - 2006,
promossa da ministero degli affari Esteri, Direzione
Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale, ambasciata d’Italia in ankara, Istituto Italiano di
Cultura di ankara e municipalità di Cankaya-ankara.
ankara. museo delle Civiltà anatoliche, “Memoria del Futuro” presenta i disegni realizzati dopo il folgorante incontro
con le opere ivi presenti, promossa da ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica Turca, Prefettura di
ankara, ministero degli affari Esteri, Direzione Generale
per la Promozione e la Cooperazione Culturale, ambasciata d’Italia in ankara, Istituto Italiano di Cultura di ankara.
partire dall’originaria tela bianca,
umanamente a
mano
mente
che cresce a immagine e somiglianza d’io
umana
ma
Alla finestra dell’ignoto
dio
ognuno smarrito
non
nel naufrago
è
fragore
è
percepire
il
perciò
Bambin o-a
pire
non il big bang della specie
inducenti
tantomeno
Qui ed ora la verifica
il
nostro
al confluire delle Originarie differenze che
non subiscono
passato
lo
per futuro che sia
ma dagli origin-ali “sinaptici
2006
scarabocchi”
ankara. Crea il logo per il 150° anniversario delle Relazioni Diplomatiche italo-turche.
occhi sconfinati, soglie dei sogni
segni
stupro
amarlo è indurlo a scoprire le proprie potenzialità
alogico emerso dai bambini delle scuole materne.
Poi le gioiose tracce colorate dei piccoli, quale metafora dell’esiziale quotidiano desolante imbratto mafioso,
sequestrati vengono, ingabbiate d’ottuse sagome d’opaco, arduo compito questo, affidato agli adolescenti delle
scuole medie, e infine
ankara. 8th Festival d’arte, Università Tecnica del medio oriente, ospite d’onore.
ankara. Università Tecnica del medio oriente, in occasione dell’anno della Fisica, conferenza di Carlo Guaraldo “Domingo Notaro: un artista scienziato”.
ankara. Crea la scultura DNA realizzata grazie all’Università Tecnica del medio oriente in tridimensionalità
attraverso l’utilizzo della nanotecnologia.
tale
sgomento
lo stupore dell’ARTE
lampa
restituendo alla vita
il
Senso.
ankara. È ospite dell’Università Tecnica del medio
oriente, su diretto invito del Rettore Prof. Dr. Ural
akbulut, per modellare la scultura IN-NUCE INDUCE
poi fusa in bronzo e creare l’obelisco IN-FINITO (modulare in acciaio, 16 metri d’altezza) a memoria del 50°
anniversario della fondazione dell’Università.
Diyarbakır. mostra personale di disegni dedicati alle Civiltà anatoliche nell’antica torre di Keci Burcu.
che dall’eccezione induce all’Armonia
la metamorfica compenetrazione del molteplice non
imprigionato da totalitarie certezze
ma nutrino con passione
ankara. Università Tecnica del medio oriente, Centro
Cultura e Congressi, “Oltre lo sguardo la Visione dell’Opera”
a partire dagli scarabocchi dei bambini della scuola materna/elementare l’artista crea l’opera (5mx2m), un evento
eccezionale che consente di partecipare dell’Indistinto
che si fa Senso.
compassione per sé
ed ogni altro
coscienti che l’identico
identifica l’epigono
e
non
l’Originale
Lo Scienziato esplora il mondo penetrando e sviscerando ogni strato
da
stupore
che dall’originario involano
all’originale
palpitanti all’ulteriore,
della normalità omologante ma lo
alità
ed ora dal fragile guscio delle parole
della materia
uscio
trae la sua conoscenza dall’esperire indagando sull’essenza
il nudo silenzio
delle cose
a
consapevole d’esserne parte integrante
L’Artista dall’intuizione implode nella propria coscienza
facendo emergere con la pluridimensionalità della metafora che trascende
il linguaggio ordinario
dire
oltre lo sguardo
la
Visione
l’altrimentinaccessibile
dell’Opera
DI QUESTO GRANDE AUTORE
HANNO SCRITTO
ankara. mETU, “Turche-si stagioni” mostra che presenta le oltre 80 opere pittoriche prodotte in Turchia, la
scultura in bronzo “IN-NUCE INDUCE” e “DNA”
cultura in nanotecnolgia.
ankara. il Prefetto della Provincia di ankara, Kemal
onal, consegna all’artista un attestato di merito per la sua
azione a favore del dialogo culturale tra Italia e Turchia.
Louis aragon, Giorgio Bassani, marziano Bernardi,
alberto Bevilacqua, Carlo Bo, Lorenzo Canova, Jean
Cassou, Pierre Courthion, Raymond Charmet, augusto Gentili, Waldemar George, Kiymet Giray, Carlo
Guaraldo, Vittorio Leti-messina, Paolo Levi, Vittorio
mathieu, aldo Passoni, Pavlov Pavlovich, Walter Pedullà, Pablo Picasso, David alfaros Siqueiros, Josip Skunca,
Ken Waschin, Zeynep Yasa Yaman e moltissimi altri.
2008
Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, gli conferisce l’onorificenza di Cavaliere
dell’ordine della Stella della solidarietà italiana.
Premio Letterario Riviera dei marmi, primo premio
per la poesia.
2009
Roma. Disegna per l’ambasciata d’Italia in ankara il
logo delle iniziative “Italia in Turchia 2010”
2010
ankara. Pubblicazione del libro di poesie “Libero d’esser”
a cura della casa editrice Kanguru.
Calagonone, 2005, Flavia (10 anni) fotografa Domingo Notaro.
Finito di stampare
nel mese di marzo 2010