Sequestrate e violentate dal branco

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Sequestrate e violentate dal branco
mercoledì 12 dicembre 2007
L’UNIONE SARDA
CRONACHE DELLA SARDEGNA
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Le ragazze sono state condotte in un casolare e liberate dopo una notte di terrore: caccia della polizia agli aguzzini
Sequestrate e violentate dal branco
La denuncia di due rumene: «Seviziate da sette uomini»
L’episodio risale a sabato
notte. Le due ragazze erano convinte di andare a
una festa di addio al celibato, ma si trattava di una
trappola. Le ricerche del
casolare non hanno ancora dato esito.
Erano convinte di andare ad una
festa con due ragazzi da cui erano state avvicinate lungo la strada in viale Elmas, invece sono state sequestrate, picchiate e violentate per alcune ore da almeno cinque, forse addirittura sette persone in un casolare di campagna.
Soltanto a notte fonda, dopo
che il branco aveva rubato loro
anche la borsetta e il cellulare,
due giovanissime prostitute rumene sono state scaricate alla periferia della città e hanno potuto raccontare tutto alla polizia.
L’aggressione sarebbe avvenuta sabato notte, ma l’episodio non
è stato fatto trapelare dagli inquirenti perché gli agenti della Questura sono ancora a caccia di riscontri.
Un racconto agghiacciante quello fatto agli uomini della Squadra
volanti che, nella notte tra sabato
e domenica, hanno raccolto la denuncia delle due lucciole rumene,
sconvolte e ancora sotto choc per
le violenze subite. Agli agenti, le
due ragazze hanno raccontato di
essere state avvicinate da un’auto con due giovani che hanno proposto loro di seguirle a una festa
dal contenuto sexy, qualcosa di
molto simile ad un addio al celibato a luci rosse.
La trappola è scattata poco dopo le 22,30 quando le due giovani sono salite sull’auto: oltre ai
due ragazzi che avevano visto,
nell’abitacolo sembra ci fosse nascosto anche un terzo giovane che
avrebbe bloccato anche la seconda via d’uscita. Sino a qui, un’aggressione molto simile ad altre
consumate proprio nei mesi scorsi in viale Elmas sempre ai danni
di prostitute rumene.
Ma è qui che il racconto delle
due ragazze, poco più che maggiorenni, si trasforma in un vero e
proprio incubo. Il casolare era situato a quanto pare nelle campagne tra Cagliari e Assemini. All’interno c’erano altri ragazzi che le
hanno picchiate e violentate a turno. Sette, secondo le parole di una
delle due vittime, mentre l’altra
non ha saputo dire di preciso
quanti fossero.
Ore di violenza e paura, senza la
possibilità di fuggire. Solo a notte
fonda, dopo le tre del mattino, il
branco ha deciso di liberarle, riportandole alla periferia della città. L’allarme purtroppo non è stato immediato, anche perché sembra che le due ragazze abbiano
dovuto vagare a lungo prima di
trovare qualcuno che avesse un
telefono per chiamare la polizia.
Scomparsi nel nulla gli aggressori. Gli inquirenti, dal canto loro,
tengono il più stretto riserbo su
qualsiasi elemento utile alle indagini: sia il modello dell’auto che
altri particolari che potrebbero
portare all’identificazione della
banda.
Per ore, gli uomini della Squa-
che gli inquirenti considerino
molto credibile il racconto delle
due giovani, che avrebbero fornito sostanzialmente la stessa ricostruzione dei fatti.
In questi due giorni le indagini
sono proseguite nel più stretto riserbo per cercare di risalire agli
autori dell’aggressione. Ultimamente, sono aumentati i controlli
e i pattugliamenti delle forze dell’ordine nelle strade del sesso a
pagamento: non solo viale Elmas,
territorio solitamente in mano
delle ragazze provenienti dall’Europa dell’Est, ma anche in via
Santa Gilla e in via dell’Artigianato, dove invece si prostituiscono
le africane. Il sospetto, che per il
momento resta tale perché non
trova riscontri negli ambienti investigativi, è quello che esista
un’unica banda dietro le recenti
aggressioni compiute contro le
prostitute negli ultimi mesi. E sabato notte, non sembrano aver
funzionato nemmeno le contromisure che le ragazze dell’Est hanno adottato dopo le ripetute rapine e l’uccisione di una loro amica.
Le ragazze si coprono le spalle a
vicenda prendendo il numero di
targa delle auto su cui salgono le
loro colleghe e danno l’allarme
quando qualcuna non torna.
FRANCESCO PINNA
IL CASO
Quando
l’indagato
sparisce
Due ragazze dell’Est
Negli ultimi mesi un’escalation. Ma in almeno un caso il giudice non ha creduto alle accuse
Dal rapporto a pagamento allo stupro
Abbordare le ragazze in viale Elmas o viale Trieste, contrattare la
prestazione, farle salire a bordo:
fin qui, la tecnica adottata dalla
nuova generazione di stupratori di
prostitute ricalca il comportamento del cliente qualunque. La sorpresa arriva dopo, quando ai presunti clienti si aggiungono ospiti non
previsti dagli accordi e il sesso consensuale diventa sequestro di persona e violenza.
Gli episodi, nelle ultime settimane, si sono moltiplicati. Vittime, soprattutto, giovani provenienti dalla
Romania: da quando il loro Paese
è entrato a far parte dell’Unione
europea, le neo-comunitarie sono
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dra volanti della Questura, in
compagnia delle due ragazze,
hanno cercato di trovare il casolare di campagna, ma le ricerche proseguite anche domenica - non
avrebbero dato esiti positivi. Le
giovani, provate per l’aggressione, ricorderebbero alcuni particolari, ma non sono riuscite a ricostruire il tragitto fatto nel cuore
della notte. Niente trapela dagli
ambienti investigativi, ma sembra
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CON L’UNIONE SARDA
le regine incontrastate delle strade
Altri due giovani di Sinnai, di 17
cagliaritane.
e 21 anni, erano finiti in manette
Il primo caso emerso agli onori venti giorni fa: consumato un rapdelle cronache risale a due mesi fa, porto sessuale con due rumene,
quando due giovani di Sinnai era- dopo aver pagato 40 euro ciascuno
no stati denunciati a piede libero avevano portato via le borse alle
per sequestro di persona, rapina, ragazze ed erano fuggiti. Le ragazminacce aggraze, però, avevavate e violenza
no fatto in temFra le vittime
sessuale da una
po a prendere il
anche un transessuale numero di targa
giovane rumena. Secondo la
della Panda devittima, a violengli aggressori.
tarla erano stati in quattro: due Poi, però, i due erano stati rimessi
quelli che l’avevano invitata a sali- in libertà su decisione del giudice
re sulla loro auto più altri due su per le indagini preliminari Roberuna seconda vettura che li aveva ta Malavasi, che aveva giudicato
raggiunti nelle campagne di Sestu. non completamente credibile il
racconto delle ragazze: il sospetto,
insomma, è che dietro accuse pesantissime si possa celare in realtà una semplice controversia sul
prezzo.
Fra le vittime delle violenze, anche un trans che si prostituiva in
via Santa Gilla: inizialmente scambiato per una donna, una volta riconosciuta la sua identità sessuale
era stato sottoposto a un pestaggio
brutale.
In settembre l’episodio più grave, con l’uccisione di una diciannovenne rumena, Daniela Vasilica
Barbulescu, vittima di un trentenne di Sestu che dopo l’omicidio si
era tolto la vita.
Fra le violenze sessuali denunciate negli ultimi mesi in città
ce n’è una che fa caso a sé. Innanzitutto perché la vittima
non è una prostituta ma una
serissima colf assunta da tempo da una famiglia cagliaritana. Poi perché lo stupro, denunciato un mese fa, non sarebbe avvenuto nelle vie periferiche del sesso a pagamento
ma nel cuore della città: in
quella terra di nessuno che si
estende fra la stazione ferroviaria e l’ex semoleria, una zona
in cui sorgono diversi edifici
abbandonati e trasformati in
rifugi di fortuna da piccole comunità, in prevalenza rumene.
Infine, perché per la Squadra
mobile e per il pm Giancarlo
Porcu il violentatore aveva un
nome e un cognome: Zeno-Irinel Havîrneanu, 35 anni, nazionalità rumena. Riconosciuto
dalla vittima, arrestato mentre
si accingeva a prendere un treno, trasferito a Buoncammino
in una cella del reparto riservato ai reati a sfondo sessuale,
scarcerato dopo un paio di
giorni su decisione del giudice
per le indagini preliminari Luisanna Melis. Una decisione impugnata dal pm. Il tribunale ieri si è riservato di decidere: lo
farà entro cinque giorni.
Nel frattempo, Havîrneanu,
a carico del quale sono emersi
precedenti specifici, ha visto
bene di sparire: gli agenti della
Mobile l’hanno tenuto d’occhio
fino a quando, il giorno dopo
la scarcerazione, il rumeno è
salito su un aereo. Destinazione Heathrow, Londra. Da lì, fine delle tracce. Se dovesse risultare che, come sostengono
pm e polizia, la violenza sessuale ci sia stata e gli elementi
di colpevolezza a carico dell’uomo siano consistenti, rimetterlo a disposizione dell’autorità giudiziaria potrebbe
rivelarsi quantomeno complicato. (m. n.)
Comune. Il sindaco Floris batte cassa: «La Regione finanzi i circuiti turistici»
Troppa cartaccia, nasce la “tassa sul volantino”
Brutto avere le idee ma
non il denaro per realizzarle. Per questa ragione,
il sindaco Emilio Floris
lancia un appello al Governatore Renato Soru. «Ha
detto che le risorse ci sono, noi le stiamo aspettando», afferma il primo cittadino quando parla della
“Valle di Palabanda”. Il riformatore Giorgio Angius
aveva presentato una mozione sulla riqualificazione dell’orto botanico nell’ambito del circuito turistico “Valle di Palabanda”.
E il sindaco ne ha approfittato per battere cassa in
Regione. Perché, ha spiegato, lui crede fermamente nei circuiti turistici,
quelli che potrebbero includere l’orto dei Cappuccini, l’anfiteatro e anche il
San Giovanni di Dio.
Normale che Floris ab- dall’ex candidato sindaco
bia chiesto denaro. E al- di Un’altra Cagliari, Giantrettanto normale che non domenico Sabiu. Il docuabbia perso l’occasione mento chiedeva, in pratiper lanciare una frecciati- ca, di istituire una tassa
na alla Regione. «C’era un per il volantinaggio: dal
accordo con l’Università momento che la carta usaper rifare il muro dell’orto ta dai grossi centri combotanico. E avevamo tro- merciali deve essere smalvato anche le risorse. Ma tita dal comune di Cagliala Regione ha bloccato tut- ri, Sabiu ha proposto di
to». Un dardo neanche tassare le attività cittadine
tanto avcon una
velenato:
tariffa
Istituito
l’ufficio
basti
tale da
per i diritti degli animali pagare
pensare
che
la
almeno
mozione
la racè passata all’unanimità, colta e lo smaltimento dei
ottenendo il voto favorevo- rifiuti. Per i centri comle anche dei consiglieri del merciali di altri comuni,
centrosinistra.
invece, ha suggerito una
Più combattuta la mo- tariffa a forfait “non infezione, approvata con 14 riore”, recita il documenvoti a favore, 4 contrari e to, “a 40.000 euro a uscita
nove astenuti, presentata oltre al costo dello smalti-
mento”. A innescare la polemica il fatto che, come
ha sostenuto la democratica Marisa Depau, questa
tassa finirebbe con il togliere qualunque forma di
sostentamento a quei ragazzi che ricavano qualche soldino da questo lavoretto.
Passata anche la terza
mozione discussa nella seduta di ieri. Una mozione,
a dire il vero, un po’ ammuffita, visto che era stata
presentata il 12 ottobre
2006. Allora una serie di
maltrattamenti sugli animali avevano suggerito
l’idea di istituire un ufficio
dei diritti degli animali. Il
documento è passato con
ventotto voti a favore e
uno, quello del forzista
Salvatore Mereu, contrario. (mar.co.)
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