Sequestrate e violentate dal branco
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Sequestrate e violentate dal branco
mercoledì 12 dicembre 2007 L’UNIONE SARDA CRONACHE DELLA SARDEGNA ® TUTTOLEGNO Redazione: Viale Regina Elena 12 Tel. 070.60131 ARREDI NEGOZI TEL.070.530919 C AGLIARI 17 ® Fax 070.6013274 www.unionesarda.it [email protected] TUTTOLEGNO ARREDI BAR WWW.TUTTOLEGNO.NET Le ragazze sono state condotte in un casolare e liberate dopo una notte di terrore: caccia della polizia agli aguzzini Sequestrate e violentate dal branco La denuncia di due rumene: «Seviziate da sette uomini» L’episodio risale a sabato notte. Le due ragazze erano convinte di andare a una festa di addio al celibato, ma si trattava di una trappola. Le ricerche del casolare non hanno ancora dato esito. Erano convinte di andare ad una festa con due ragazzi da cui erano state avvicinate lungo la strada in viale Elmas, invece sono state sequestrate, picchiate e violentate per alcune ore da almeno cinque, forse addirittura sette persone in un casolare di campagna. Soltanto a notte fonda, dopo che il branco aveva rubato loro anche la borsetta e il cellulare, due giovanissime prostitute rumene sono state scaricate alla periferia della città e hanno potuto raccontare tutto alla polizia. L’aggressione sarebbe avvenuta sabato notte, ma l’episodio non è stato fatto trapelare dagli inquirenti perché gli agenti della Questura sono ancora a caccia di riscontri. Un racconto agghiacciante quello fatto agli uomini della Squadra volanti che, nella notte tra sabato e domenica, hanno raccolto la denuncia delle due lucciole rumene, sconvolte e ancora sotto choc per le violenze subite. Agli agenti, le due ragazze hanno raccontato di essere state avvicinate da un’auto con due giovani che hanno proposto loro di seguirle a una festa dal contenuto sexy, qualcosa di molto simile ad un addio al celibato a luci rosse. La trappola è scattata poco dopo le 22,30 quando le due giovani sono salite sull’auto: oltre ai due ragazzi che avevano visto, nell’abitacolo sembra ci fosse nascosto anche un terzo giovane che avrebbe bloccato anche la seconda via d’uscita. Sino a qui, un’aggressione molto simile ad altre consumate proprio nei mesi scorsi in viale Elmas sempre ai danni di prostitute rumene. Ma è qui che il racconto delle due ragazze, poco più che maggiorenni, si trasforma in un vero e proprio incubo. Il casolare era situato a quanto pare nelle campagne tra Cagliari e Assemini. All’interno c’erano altri ragazzi che le hanno picchiate e violentate a turno. Sette, secondo le parole di una delle due vittime, mentre l’altra non ha saputo dire di preciso quanti fossero. Ore di violenza e paura, senza la possibilità di fuggire. Solo a notte fonda, dopo le tre del mattino, il branco ha deciso di liberarle, riportandole alla periferia della città. L’allarme purtroppo non è stato immediato, anche perché sembra che le due ragazze abbiano dovuto vagare a lungo prima di trovare qualcuno che avesse un telefono per chiamare la polizia. Scomparsi nel nulla gli aggressori. Gli inquirenti, dal canto loro, tengono il più stretto riserbo su qualsiasi elemento utile alle indagini: sia il modello dell’auto che altri particolari che potrebbero portare all’identificazione della banda. Per ore, gli uomini della Squa- che gli inquirenti considerino molto credibile il racconto delle due giovani, che avrebbero fornito sostanzialmente la stessa ricostruzione dei fatti. In questi due giorni le indagini sono proseguite nel più stretto riserbo per cercare di risalire agli autori dell’aggressione. Ultimamente, sono aumentati i controlli e i pattugliamenti delle forze dell’ordine nelle strade del sesso a pagamento: non solo viale Elmas, territorio solitamente in mano delle ragazze provenienti dall’Europa dell’Est, ma anche in via Santa Gilla e in via dell’Artigianato, dove invece si prostituiscono le africane. Il sospetto, che per il momento resta tale perché non trova riscontri negli ambienti investigativi, è quello che esista un’unica banda dietro le recenti aggressioni compiute contro le prostitute negli ultimi mesi. E sabato notte, non sembrano aver funzionato nemmeno le contromisure che le ragazze dell’Est hanno adottato dopo le ripetute rapine e l’uccisione di una loro amica. Le ragazze si coprono le spalle a vicenda prendendo il numero di targa delle auto su cui salgono le loro colleghe e danno l’allarme quando qualcuna non torna. FRANCESCO PINNA IL CASO Quando l’indagato sparisce Due ragazze dell’Est Negli ultimi mesi un’escalation. Ma in almeno un caso il giudice non ha creduto alle accuse Dal rapporto a pagamento allo stupro Abbordare le ragazze in viale Elmas o viale Trieste, contrattare la prestazione, farle salire a bordo: fin qui, la tecnica adottata dalla nuova generazione di stupratori di prostitute ricalca il comportamento del cliente qualunque. La sorpresa arriva dopo, quando ai presunti clienti si aggiungono ospiti non previsti dagli accordi e il sesso consensuale diventa sequestro di persona e violenza. Gli episodi, nelle ultime settimane, si sono moltiplicati. Vittime, soprattutto, giovani provenienti dalla Romania: da quando il loro Paese è entrato a far parte dell’Unione europea, le neo-comunitarie sono GIOIELLI Sino al 24-12-2007 Dopo 60 anni... dal 1948 PER MANCANZA DI CONTINUITÀ GESTIONALE predispone VENDITA END TA STRAORDINARIA SU TUTTE LE COLLEZIONI DI OROLOGI GIOIELLERIA - ARTICOLI DA REGALO OREFICERIA - ARGENTERIA - ANTIQUARIATO con sconti reali dal 30% al 40% FINANZIAMENTI dra volanti della Questura, in compagnia delle due ragazze, hanno cercato di trovare il casolare di campagna, ma le ricerche proseguite anche domenica - non avrebbero dato esiti positivi. Le giovani, provate per l’aggressione, ricorderebbero alcuni particolari, ma non sono riuscite a ricostruire il tragitto fatto nel cuore della notte. Niente trapela dagli ambienti investigativi, ma sembra PIÙ CREDITO ALLA FAMIGLIA Orario continuato 9,30 - 20,30 CAGLIARI - Corso Vitt. Emanuele 82 - Tel.070658763 [email protected] • www.ascocagliari.it CON L’UNIONE SARDA le regine incontrastate delle strade Altri due giovani di Sinnai, di 17 cagliaritane. e 21 anni, erano finiti in manette Il primo caso emerso agli onori venti giorni fa: consumato un rapdelle cronache risale a due mesi fa, porto sessuale con due rumene, quando due giovani di Sinnai era- dopo aver pagato 40 euro ciascuno no stati denunciati a piede libero avevano portato via le borse alle per sequestro di persona, rapina, ragazze ed erano fuggiti. Le ragazminacce aggraze, però, avevavate e violenza no fatto in temFra le vittime sessuale da una po a prendere il anche un transessuale numero di targa giovane rumena. Secondo la della Panda devittima, a violengli aggressori. tarla erano stati in quattro: due Poi, però, i due erano stati rimessi quelli che l’avevano invitata a sali- in libertà su decisione del giudice re sulla loro auto più altri due su per le indagini preliminari Roberuna seconda vettura che li aveva ta Malavasi, che aveva giudicato raggiunti nelle campagne di Sestu. non completamente credibile il racconto delle ragazze: il sospetto, insomma, è che dietro accuse pesantissime si possa celare in realtà una semplice controversia sul prezzo. Fra le vittime delle violenze, anche un trans che si prostituiva in via Santa Gilla: inizialmente scambiato per una donna, una volta riconosciuta la sua identità sessuale era stato sottoposto a un pestaggio brutale. In settembre l’episodio più grave, con l’uccisione di una diciannovenne rumena, Daniela Vasilica Barbulescu, vittima di un trentenne di Sestu che dopo l’omicidio si era tolto la vita. Fra le violenze sessuali denunciate negli ultimi mesi in città ce n’è una che fa caso a sé. Innanzitutto perché la vittima non è una prostituta ma una serissima colf assunta da tempo da una famiglia cagliaritana. Poi perché lo stupro, denunciato un mese fa, non sarebbe avvenuto nelle vie periferiche del sesso a pagamento ma nel cuore della città: in quella terra di nessuno che si estende fra la stazione ferroviaria e l’ex semoleria, una zona in cui sorgono diversi edifici abbandonati e trasformati in rifugi di fortuna da piccole comunità, in prevalenza rumene. Infine, perché per la Squadra mobile e per il pm Giancarlo Porcu il violentatore aveva un nome e un cognome: Zeno-Irinel Havîrneanu, 35 anni, nazionalità rumena. Riconosciuto dalla vittima, arrestato mentre si accingeva a prendere un treno, trasferito a Buoncammino in una cella del reparto riservato ai reati a sfondo sessuale, scarcerato dopo un paio di giorni su decisione del giudice per le indagini preliminari Luisanna Melis. Una decisione impugnata dal pm. Il tribunale ieri si è riservato di decidere: lo farà entro cinque giorni. Nel frattempo, Havîrneanu, a carico del quale sono emersi precedenti specifici, ha visto bene di sparire: gli agenti della Mobile l’hanno tenuto d’occhio fino a quando, il giorno dopo la scarcerazione, il rumeno è salito su un aereo. Destinazione Heathrow, Londra. Da lì, fine delle tracce. Se dovesse risultare che, come sostengono pm e polizia, la violenza sessuale ci sia stata e gli elementi di colpevolezza a carico dell’uomo siano consistenti, rimetterlo a disposizione dell’autorità giudiziaria potrebbe rivelarsi quantomeno complicato. (m. n.) Comune. Il sindaco Floris batte cassa: «La Regione finanzi i circuiti turistici» Troppa cartaccia, nasce la “tassa sul volantino” Brutto avere le idee ma non il denaro per realizzarle. Per questa ragione, il sindaco Emilio Floris lancia un appello al Governatore Renato Soru. «Ha detto che le risorse ci sono, noi le stiamo aspettando», afferma il primo cittadino quando parla della “Valle di Palabanda”. Il riformatore Giorgio Angius aveva presentato una mozione sulla riqualificazione dell’orto botanico nell’ambito del circuito turistico “Valle di Palabanda”. E il sindaco ne ha approfittato per battere cassa in Regione. Perché, ha spiegato, lui crede fermamente nei circuiti turistici, quelli che potrebbero includere l’orto dei Cappuccini, l’anfiteatro e anche il San Giovanni di Dio. Normale che Floris ab- dall’ex candidato sindaco bia chiesto denaro. E al- di Un’altra Cagliari, Giantrettanto normale che non domenico Sabiu. Il docuabbia perso l’occasione mento chiedeva, in pratiper lanciare una frecciati- ca, di istituire una tassa na alla Regione. «C’era un per il volantinaggio: dal accordo con l’Università momento che la carta usaper rifare il muro dell’orto ta dai grossi centri combotanico. E avevamo tro- merciali deve essere smalvato anche le risorse. Ma tita dal comune di Cagliala Regione ha bloccato tut- ri, Sabiu ha proposto di to». Un dardo neanche tassare le attività cittadine tanto avcon una velenato: tariffa Istituito l’ufficio basti tale da per i diritti degli animali pagare pensare che la almeno mozione la racè passata all’unanimità, colta e lo smaltimento dei ottenendo il voto favorevo- rifiuti. Per i centri comle anche dei consiglieri del merciali di altri comuni, centrosinistra. invece, ha suggerito una Più combattuta la mo- tariffa a forfait “non infezione, approvata con 14 riore”, recita il documenvoti a favore, 4 contrari e to, “a 40.000 euro a uscita nove astenuti, presentata oltre al costo dello smalti- mento”. A innescare la polemica il fatto che, come ha sostenuto la democratica Marisa Depau, questa tassa finirebbe con il togliere qualunque forma di sostentamento a quei ragazzi che ricavano qualche soldino da questo lavoretto. Passata anche la terza mozione discussa nella seduta di ieri. Una mozione, a dire il vero, un po’ ammuffita, visto che era stata presentata il 12 ottobre 2006. Allora una serie di maltrattamenti sugli animali avevano suggerito l’idea di istituire un ufficio dei diritti degli animali. Il documento è passato con ventotto voti a favore e uno, quello del forzista Salvatore Mereu, contrario. (mar.co.) lunedì e giovedì L’informatore sportivo martedì Impresa&Lavoro mercoledì Extra venerdì Week-end sabato “il Sabato”