Missione Aziendale - Confcommercio Brescia

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Missione Aziendale - Confcommercio Brescia
La Cele – Lavanderia Industriale
Società Cooperativa per Azioni
MISSIONE AZIENDALE
.
La lavanderia industriale “LA CELE”, nasce nel novembre 2011 come Cooperativa
Asilo Notturno San Riccardo Pampuri fbf, per cercare di aiutare quelle persone che,
per svariati motivi, non hanno un’occupazione fissa.
Tramite il lavoro si attuano importanti percorsi educativi atti a ridare futuro e
speranza a persone che a causa di difficoltà sociali non sono riuscite a trovare un
lavoro e, di conseguenza, non potrebbero vivere una vita dignitosa. Con la nascita
della Cooperativa, abbiamo cercato di sostenere la loro indipendenza e, soprattutto,
a credere in un futuro desiderabile.
I lavoratori, quindi, sono uomini e donne che hanno sempre avuto il desiderio e la
passione di poter dimostrare che “avrebbero” potuto farcela, ma la situazione
economica di questi tempi, non ha mai permesso loro di potersi riscattare.
Attualmente la forza lavoro conta 25 unità, ma il desiderio di chi ha pensato e
organizzato la Cooperativa, sarebbe quello di poter crescere ulteriormente perché é
solo attraverso il lavoro, inteso come compito, che una persona può sentirsi
compiuta.
L’attività della Cooperativa è quella di una lavanderia industriale: sono più di 800 i
posti letto ospedalieri che quotidianamente vengono lavati e confezionati. Inoltre
sono attivi anche circa 350 contratti “ad personam” con ospiti che dimorano
all’interno di vari centri ospedalieri.
La Cooperativa si avvale di un sistema computerizzato all’avanguardia: ogni capo sia
lettereccio che di indumenti personali, viene microchippato così da poter avere una
tracciabilità quotidiana di tutti i capi che escono dai vari centri ospedalieri.
La Cooperativa non pretende di generare un utile economico, ma si propone di
crescere per diventare il “motore” di un progetto sociale più ampio in grado di
rispondere ai bisogni della nostra società civile che sono sempre più incalzanti,
costringendo troppe categorie di persone ai margini di una vita degna.
La Cele – Lavanderia Industriale
Società Cooperativa per Azioni
PROGETTO TECNICO OPERATIVO
La Lavanderia Industriale è ubicata a Brescia, ha di recente aperto la sua nuova Sede in Via XXV
Aprile, 2 A San Zeno Naviglio.
La lavanderia opera da 2 anni nel settore ospedaliero e sanitario è ha potuto dimostrare oltre che
un elevato livello di flessibilità ed efficienza, un’alta qualità del servizio con attenzione al rispetto
ambientale.
Operando infatti nell’habitat ospedaliero ha orientato e strutturato i propri processi di produzione
nel rispetto delle vigenti norme di legge, garantendo il raggiungimento dell’obiettivo di
abbattimento della contaminazione dei capi, evitando la successiva ricontaminazione degli stessi
e, nello stesso tempo, proteggendo integralmente il lavoratore.
Per poter rispettare i requisiti di qualità, sicurezza, comfort e rispetto ambientale che
normalmente vengono richiesti, la Lavanderia LA CELE ha adottato alcuni accorgimenti che
riassumiamo di seguito:
L’acqua in ingresso è pura sotto l’aspetto microbiologico e i serbatoi sono controllati
periodicamente.
I prodotti chimici che si impiegano e che concorrono ad esercitare la disinfezione
nell’intero processo di trattamento del prodotto comprendono i disinfettanti più
propriamente definiti, i detersivi e i candeggianti. Questi arrivano ad esercitare la
disinfezione mediante un’azione combinata e di sinergia cooperativa.
I composti sopra citati sono sempre adeguati alla tipologia di sporco e alla tipologia di
tessuto ed inoltre non comportano alcun rischio chimico per i lavoratori, ai sensi del Titolo
IX del D.Lgs. 81/08.
I prodotti tessili escono dalla lavanderia puliti in modo visivo e microbiologico.
L’espulsione dell’acqua sporca rispetta la vigente legislazione delle acque reflue (D.Lgs.
152/99), in modo tale da non provocare una contaminazione ambientale (fogne, falde
acquifere, acque superficiali).
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Descrizione della suddivisione in aree, l’organizzazione ed i flussi di lavorazione
LA CELE è nettamente suddivisa In due zone distinte: ZONA SPORCAe ZONA PULITA.
In 4 DIVERSE AREEE:
e in 8 REPARTI
AREA RICEVIMENTO/CERNITA/DISINFEZIONE
RICEVIMENTO/CERNITA/DISINFEZIONE
DEPOSITO ROLL
LAVAGGIO DIVISE
LAVAGGIO BIANCHERIA PIANA
STIRATURA DIVISE
STIRATURA BIANCHERIA PIANA
RIPOSIZIONAMENTO
CONFEZIONAMENTO
AREA LAVAGGIO
ZONA STIRATURA
ZONA IMBALLAGGIO E CONFEZIONAMENTO
come sinteticamente descritto nell’immagine sotto riportata:
DEPOSITO ROLL
RICEVIMENTO / CERNITA /
DISINFENZIONE
LAVAGGIO BIANCHERIA PIANA
ZONA SPORCA
LAVAGGIO DIVISE
AREA
RICEVIMENTO/CERNITA/DISIN
FEZIONE
AREA LAVAGGIO
ZONA STIRATURA
CONFEZIONAMENTO
STIRATURA DIVISE
STIRATURA BIANCHERIA
PIANA
ZONA PULITA
POSIZIONAMENTO
ZONA IMBALLAGGIO E
CONFEZIONAMENTO
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Il processo produttivo tipico della lavanderia LA CELE si riassume nelle seguenti fasi:
Ricevimento e CERNITA
DISINFEZIONE
LAVAGGIO PIANA
LAVAGGIO DIVISE
IDROESTRAZIONE
ESSICAZIONE
STIRATURA AL
MANGANO E
PIEGATURA
STIRATURA E PIEGATURA
PIEGATURA E
CONFEZIONAMENTO
CONSEGNA
Tutte queste fasi concorrono, secondo le proprie caratteristiche, all’igiene del prodotto in uscita e
devono essere gestite in modo da privilegiare la qualità, così da monitorare, nel migliore modo
possibile, l’iter produttivo.
È quindi necessario effettuare un’attenta gestione del rischio biologico, così da individuare i punti
critici del processo produttivo.
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Altrettanto importanti sono le attività di analisi e controllo del comportamento del personale
addetto alle lavorazioni e le attività che riguardano l’adeguamento delle strutture dei reparti.
Elenco dei macchinari
Nr. 1 LAVACENTRIFUGA LA TECNICA 200KGMODELLO LTLC200
Nr. 1 LAVACENTRIFUGA LA TECNICA 100KGMODELLO MR0201-0006
Nr. 1 LAVACENTRIFUGA IMESA 11 KGMODELLO S11IMIHWS58XXB
Nr. 1 LAVACENTRIFUGA IMESA 30 KGMODELLO S30IMIWS58XXA
Nr. 1 LAVACENTRIFUGA IMESA 50 KGMODELLO S55IMIVD58XXA
Nr. 2 LAVACENTRIFUGA RENZACCI 24 KG MODELLO KS22
Nr. 1 MANGANO LA TECNICAMODELLO MR0701-006
Nr. 1 ESSICATOIO ROTATIVO A GAS IMESA MODELLO ES 34 KG 40
Nr. 1 ESSICATOIO ROTATIVO A GAS MIELEMODELLO AUTOMATIC 15248
Nr. 2 ESSICATOIO ROTATIVO RENZACCI A GASMODELLO D110 KG 55
Nr. 1 ESSICATOIO ROTATIVO RENZACCI A VAPOREMODELLO RX 55 PLUS 25 KG
PER LO STIRO DIVISE e CAPI PERSONALI:
Nr. 1 MACCHINA DA STIRO CAROSELLOMODELLO 507.88-8522
Nr. 1 PRESSA PER STIRO CASACCHE/CAMICI A DOPPIO MANICHINO
Nr. 1 TOPPER ELETTROPNEUMATICOMODELLO 321.15
NR. 6 TAVOLI DA STIRO SEMIAUTOMATICI
Potenzialità produttiva
La Lavanderia industriale con l’attrezzatura sopra indicata può produrre giornalmente oltre 50
q.li/giorno.
Le certificazioni possedute
La Lavanderia industriale ha in corso il processo per le seguenti certificazioni di sistema:
• UNIEN ISO9001:2008;
• UNI EN 14065:2004 - Il controllo della qualità microbiologica dei tessili trattati in
lavanderia (Tale norma può essere assimilata alla Analisi dei Punti Critici di Controllo
(HACCP), normalmente impiegata nell’industria alimentare)
Il trasferimento nella nuova Sede di Via XXV Aprile, 2 in San Zeno Naviglio ha reso necessario il
riesame e la ridefinizione dei principi generali che ne definiscono il cuore, ma possiamo dichiarare
che le procedure utilizzate sono già conformi alle direttive sopra citate.
Procedura per il ricondizionamento della biancheria piana
Descrizione delle modalità operative di Lavaggio della biancheria piana, confezionata e delle
divise
AREA RICEVIMENTO, CERNITA e DISINFEZIONE
• Ricezione dei prodotti tessili sporchi
Il ritiro dei carrelli che contengono i sacchi della biancheria sporca presso l’Ospedale avviene
tramite furgoni appositamente predisposti con scomparti ermeticamente separati ed aventi
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accessi distinti in modo che la biancheria sporca non venga mai a contatto con quella pulita
durante il trasportonella sede produttiva della lavanderia.
La sanificazione dell’automezzo dopo il trasporto di materiale sporco, é parte integrante del
processo e, pertanto, è stata adottata la procedura di “sanificazione notturna” con l’utilizzo
degli appositi dischetti di zolfo.
• La cernita della biancheria sporca prima del lavaggio.
La biancheria sporca ancora contenuta nei diversi sacchi non staziona mai per un periodo
superiore a 1 giorno e, in ogni caso, é mantenuta nell’apposito locale, per evitare che si
sviluppino muffe difficilmente eliminabili.
I sacchi passano attraverso il tunnel di lettura perché tutta la biancheria é microcippata; in
questo modo, alla fine della lettura da parte del tunnel, verrà inviata in automatico una e-mail
con il rapporto della quantità di biancheria arrivata in lavanderia. La biancheria sporca verrà
separata in base al colore e alla tipologia della stessa.
I sacchi contenenti biancheria potenzialmente infetta non verranno aperti ma predisposti per
l’immediato lavaggio speciale.
• La disinfezione della biancheria sporca prima del lavaggio.
La biancheria sporca dopo essere stata tolta dai vari sacchi e depositata in appositi carrelli
ROLL verrà decontaminata e disinfettata attraverso l’utilizzo di un nebulizzatore che
permetterà di trasformare il liquido disinfettante in aereosol le cui gocce si depositeranno sulla
biancheria sporca. Il tempo di contatto necessario per svolgere la funzione disinfettante
dipende dal prodotto utilizzato.
GLI OPERATORI ADDETTI A QUESTA AREA indossano sempre, Dispositivi di Protezione
Individuale (DPI) adeguati; in particolare: guanti, indumenti e dispositivi di protezione delle vie
respiratorie (facciali-filtranti), in modo da proteggersi dai rischi derivanti da eventuali
contaminazioni.
Descrizione delle modalità operative di Disinfezione pre-lavaggio (o contestualmente al
lavaggio) della biancheria e delle divise potenzialmente infette
AREA LAVAGGIO
Il cuore del processo della lavanderia industriale si pone , ovviamente, il lavaggio.
Nel nostro caso abbiamo volutamente scelto di non utilizzare le cosiddette apparecchiature “lava
continua” ovvero un tipo di lavaggio che, pur risultando più veloce, genera un sistema incorporato
di riutilizzazione dell’acqua. La nostra lavanderia utilizza invece un sistema di lavaggio differente,
ovvero macchine lavacentrifughe che permettono di lavare separatamente i vari tipi di biancheria
(con l’utilizzo di sistemi computerizzati), scegliendo di volta in volta i tempi, le temperature, e i
prodotti più adeguati al tipo di biancheria sporca, garantendo un ottimo livello di igiene e
l’abbattimento della contaminazione.
Tale sistema permette inoltre di mantenere separati i capi provenienti dai diversi committenti.
Tunnel di lettura
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Area lavaggio Divise
Area lavaggio biancheria piana
Ammollo
Si effettua con l’impiego di una grande quantità
di acqua, ad una temperatura inferiore a 35°C
per la durata compresa tra 3-5 minuti, con
l’obiettivo di eliminare completamente lo
sporco superficiale, quello solubile e quello che
si coagulerebbe se sottoposto ad una
temperatura superiore a 35°C (ad esempio lo
sporco dovuto a proteine, sali e zuccheri). Nel
lavaggio ospedaliero l’ammollo è un
trattamento indispensabile e, in questo caso,
può essere ripetuto anche più di una volta.
Prelavaggio
Si effettua con acqua alla temperatura di 45 – 55°C per una durata compresa tra i 7-10 minuti e
con una quantità ridotta di detersivo. In questa fase inizia la rimozione dello sporco grasso grazie
ai tensioattivi e si completa la rimozione dello sporco proteico e solubile.
Lavaggio
Avviene con acqua ad una temperatura fino a 95°C per una durata compresa tra i 10-15 minuti. In
alcuni casi vengono utilizzati prodotti specifici per la disinfezione, oppure del detersivo completo
di sostanza candeggiante, così da eliminare completamente lo sporco residuo dai tessuti e dare un
certo grado di candore alla biancheria.
Risciacquo
Eseguito con acqua ad una temperatura decrescente da 45 a 35°C, ha lo scopo di eliminare i
residui dei prodotti utilizzati per il lavaggio. Nell’ultimo risciacquo, grazie all’uso di coadiuvanti
chimici, viene eliminato l’effetto antistatico; tali prodotti contribuiscono anche ad ammorbidire la
biancheria.
Idroestrazione
Quest’ultima fase avviene mediante centrifuga.
La temperatura alla quale viene eseguito il lavaggio è molto importante in quanto il calore ha un
forte potere disinfettante nei confronti di microrganismi e spore. Tuttavia, non volendo sempre
sottoporre i tessuti a temperature di lavaggio eccessivamente elevate, risulta necessario (come
sottolineato nella descrizione del lavaggio) associare all’azione termica anche l’utilizzo di idonei
prodotti per la disinfezione.
Ciascun programma di lavaggio è identificato dalle seguenti variabili: tempo, temperatura,
prodotti chimici e relativi dosaggi utilizzati.
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Descrizione delle modalità operative di stiratura e piegatura della biancheria piana e delle
divise, confezionamento
AREA STIRATURA E PIEGATURA
Attraverso l’utilizzo di una serie di CESTONI i tessili puliti vengono avviati alle linee di stiratura,
dove sono presenti gli operatori che hanno il compito di estrarre i capi e di inserirli in macchine
specializzate, i cosidetti introduttori. I punti critici della fase
di stiratura sono rappresentati dalla manipolazione
dell’operatore che, in questa fase, è costretto a toccare più
volte il capo prima cercandolo estraendolo dal mucchio e
poi inserendolo nell’introduttore. Altro punto critico può
essere costituito dall’involontario contatto dei capi mediograndi con il pavimento. Pertanto, è molto importante
effettuare dei controlli microbiologici del personale, oltre
che ambientali, così da garantire che la biancheria già
disinfettata non venga nuovamente contaminata. La
stiratura viene eseguita sottoponendo il capo a
temperature superiori a 170°C per circa 10 secondi. In questo modo l’alta temperatura applicata
nel corso di questo procedimento eliminerá definitivamente eventuali microrganismi. I capi piani
dopo essere stati stirati vengono piegati da apposite macchine, le cosidette piegatrici,
apparecchiature che svolgono automaticamente il processo, riducendo cosí il lavoro manuale e
quindi la manipolazione dei capi. La biancheria dopo essere stata piegata deve essere imballata
prima di essere posta in spedizione. Il trasporto dei capi dalla piegatrice alla macchina imballatrice
può essere effettuato con l’impiego di carrelli o manualmente. Per evitare il rischio di
ricontaminazione gli operatori indosseranno i Dispositivi di Protezione Individuale appropriati,
come i guanti e il facciale filtrante.
Per quanto riguarda le divise, anch’esse seguono le stesse procedure del ciclo produttivo della
biancheria piana, ad eccezione della stiratura che può avvenire in maniera automatica o manuale,
ovvero effettuata con macchine tecnicamente diverse.
La lavanderia ha optato per una SOLUZIONE MANUALE che prevede l’utilizzo di una o più
macchine, ognuna delle quali è azionata da un operatore che predispone il capo alla stiratura.
Elenco clienti
Di seguito un sintetico elenco dei nostri graditi clienti:
NOMINATIVO
LOCALITA’
1
2
3
4
5
6
7
8
9
CLINICA CASTELLI
GRUPPO HABILITA
GRUPPO HABILITA
GRUPPO HABILITA
VILLA SAN MARCO
RSA “MADRE TERESA DI CALCUTTA”
FATEBENEFRATELLI
FATEBENEFRATELLI
OTIUM CENTRO BENESSERE
BERGAMO
SARNICO
ZINGONIA
ALBINO
PONTIDA
SAREZZO
CERNUSCO S/NAV.
SAN COLOMBANO
SAN ZENO NAVIGLIO
TIPO
H
H
H
H
RSA
RSA
H
H
Healthcare
SERVIZIO
PIANA
PIANA + OSPITE
PIANA + OSPITE
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