testo progetto - Portale Trasparenza Comune di Pomigliano D`Arco

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testo progetto - Portale Trasparenza Comune di Pomigliano D`Arco
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Comune di Pomigliano d’Arco
Informazioni aggiuntive per i cittadini:
Sede centrale: Comune di Pomigliano d’Arco
Indirizzo: Piazza Municipio 1, 80038 Pomigliano d’Arco (NA)
Tel: 081-5217160/081-5217169
Fax : 081-5217206
Email: [email protected]
Sito Internet: www.comune.pomiglianodarco.gov.it
Responsabile locale dell’Ente accreditato: Raffaele Russo
2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ 05608
3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Regione Campania – classe 4^
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) TITOLO DEL PROGETTO: Pomigliano e il cerchio della vita 2015
5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA:
Settore: Educazione e Promozione culturale
Area di intervento: Animazione culturale verso i minori
Codifica: E02
6) DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE E/O SETTORIALE ENTRO IL QUALE
SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE,
RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI
DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO:
6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con
relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza:
Il progetto “Pomigliano e il cerchio della vita 2015” è rivolto a minori di età compresa tra i 3
mesi e i 5 anni, residenti nel comune di Pomigliano d’Arco.
Pomigliano d’Arco è situata a est di Napoli e a nord del Vesuvio. Conta 40167 abitanti
(19288 uomini, 20879 donne), e ha un’elevata densità abitativa: 3.443,01 abitanti per km². Si
tratta di un comune demograficamente giovane: 8126 cittadini hanno un’età inferiore ai 18
anni, costituendo ben il 20% della popolazione totale.
La tabella sotto riportata consente di avere un’idea più chiara della composizione per età dei
minori residenti nel territorio di riferimento.
1
Fasce d’età
Maschi
Femmine
Totale
0
207
172
379
1
173
188
361
2
210
221
431
3
201
199
400
4
184
207
391
5
215
204
419
6-10
1115
1070
2185
11-14
863
869
1732
15-18
960
868
1828
Totale minori
4128
3998
8126
* dati istat 2013
Nonostante l’alta percentuale di minori nel territorio, è necessario rilevare che l’Ambito 12,
ambito territoriale a cui appartiene il Comune di Pomigliano d’Arco, e del quale esso
costituisce il comune capofila, rispetto a circa un quindicennio fa ha subito una flessione
delle nascite alquanto evidente (seppure contenuta rispetto ai dati di altre realtà territoriali).
Tale calo ha avuto origine non solo nell’emancipazione del lavoro femminile, seguito
all’aumento del grado di istruzione che le donne hanno acquisito (dato che riguarda l’intera
nazione italiana), ma anche nella scarsità di servizi presenti sul territorio.
Infatti, in corrispondenza del fenomeno dell’aumento del lavoro femminile non si è registrata
una corrispondente crescita di interventi di sostegno alle madri lavoratici, né l’aumento di
servizi e strutture che agevolino le possibilità di crescita equilibrata del minore.
E questo a partire dai primi anni di vita dei bambini: basti pensare che gli asili nido comunali
presenti nell’Ambito accolgono un’utenza di soli 60 bambini, lasciando, per così dire, irrisolta
la domanda di circa 2.500 minori coetanei; solo circa il 4% dell’utenza è dunque accolto
in queste strutture.
Nel Comune di Pomigliano d’Arco sono presenti un asilo nido comunale, tredici plessi di
scuola dell’infanzia, otto plessi di scuola primaria, cinque plessi di scuola secondaria di 1°
grado, cinque istituti superiori e una fondazione - la Fondazione Pomigliano Infanzia – che
comprende tre scuole dell’infanzia e un asilo nido: l’offerta formativa a favore dei minori in
età prescolare pertanto vede la presenza di 14 strutture pubbliche.
Le scuole dell’infanzia del comune di Pomigliano d’Arco contano complessivamente circa
1100 iscritti: anche in questo caso dunque meno del 50% dei bambini di Pomigliano
usufruisce di un servizio pubblico tout court.
Un altro fenomeno da prendere in considerazione in questo breve excursus sulla realtà di
riferimento è quello della numerosità familiare: nonostante i dati a livello nazionale rivelino un
crescente numero di famiglie con un solo componente e una minore frequenza di famiglie
numerose, la provincia di Napoli, con 1.043.954 famiglie risulta essere ancora la prima
provincia per numerosità familiare.
2
Nell’Ambito Territoriale 12 è il comune di Pomigliano d’Arco ad avere la quota più elevata di
famiglie: ben 12.722. Qui però si riscontra un valore medio relativo al numero di componenti
per famiglia più basso rispetto agli altri comuni dell’Ambito, con un numero pari a 3. Per
quanto riguarda la distribuzione dei cosiddetti “genitori soli”, il cui fenomeno è in aumento
negli ultimi anni non solo nelle età avanzate ma anche tra i giovani, a Pomigliano presenta
dati corposi soprattutto con riferimento alle donne/madri (a confronto il fenomeno dei “padri
soli” appare decisamente più esiguo) come illustra la seguente tabella.
coppie con figli
coppie senza figli
madri con figli
padri con figli
1824
7723
1207
236
* dati del Piano sociale di zona triennale 2010 – 2012 – Ambito territoriale n. 12
Per quanto riguarda particolari categorie di minori, provenienti da situazioni di disagio
possiamo osservare la seguente tabella:
tipologia
Pomigliano
Numero minori senza famiglia assistiti
1
Numero minori senza dimora assistiti
2
Numero minori disabili assistiti
37
Numero minori problematici/a rischio
9
assistiti
* dati del Comune di Pomigliano d’Arco
Ambito
n.12
20
13
70
40
Secondo una ricerca dell’UNICEF nei comuni italiani sono presenti almeno un milione di
bambini che vivono in condizioni disagiate e che crescono in situazioni di difficoltà.
Un numero altrettanto considerevole di minori vive altre tipologie di disagio ed
emarginazione: la solitudine in famiglie monoparentali, l'isolamento dovuto al tipo di
abitazione e alla insostenibile organizzazione di tempi e di spazi della vita moderna, la
mancanza di luoghi di incontro e socializzazione.
Lo svantaggio socio-culturale è uno stato di disagio che dovrebbe essere combattuto ed
eliminato al fine di non compromettere le potenziali capacità d'apprendimento e di relazione
del bambino.
A fronte di tali situazioni lo scopo del progetto “Pomigliano e il cerchio della vita 2015” è
quello di favorire una crescita equilibrata per i bambini del territorio attraverso la proposta di
attività ludico-educative da svolgere in gruppo, in modo da creare momenti di socialità sin
dalla tenera età.
Quello che il Comune di Pomigliano d’Arco vive come priorità della propria scuola
dell’infanzia e degli asili nido collocati sul territorio è, in sostanza, la necessità di creazione di
sinergie tra diverse risorse, le quali possono produrre una sorta di “apprendimento sociale”,
sulla base del quale si può affinare la competenza di una comunità ad auto-mobilitarsi
attorno a particolari situazioni di disagio; quindi le interazioni relazionali sono generatrici di
forme e di organizzazioni, di una “forza gravitazionale” che agisce da moltiplicatore degli
effetti di singole relazioni.
In conclusione, i legami di rete sono produttori di altri legami ed essendo le famiglie i soggetti
primari di queste relazioni, appare fondamentale promuovere un sistema di community care
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mirato a sostenere, a sua volta, le capacità d’iniziativa, associazione e di rafforzamento del
potere della comunità.
6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1
CRITICITA’/BISOGNI
Criticità 1
Insufficienza di iniziative e di sinergie tra
le diverse risorse del territorio che aiutino
i minori della fascia 3 mesi – 5 anni a
crescere e a vivere positivi momenti di
ricreazione e socializzazione
INDICATORI MISURABILI
Numero di scuole coinvolte in progetti di sostegno
a minori provenienti da situazioni di disagio
Numero di minori che partecipano alle attività
ludico/educative
Numero di laboratori attivati nel territorio
6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto:
6.3.1 destinatari diretti
I destinatari diretti del progetto saranno n. 500 bambini di età compresa tra i 3 mesi e i
5 anni delle scuole dell’infanzia e degli asili nido del comune di Pomigliano d’Arco,
con una particolare attenzione ai minori provenienti da situazioni familiari disagiate.
6.3.2 beneficiari indiretti
Le 500 famiglie dei minori (destinatari diretti) saranno i maggiori beneficiari indiretti, poiché
essi riceveranno un supporto nella crescita e nell’educazione dei propri figli.
Altri beneficiari indiretti saranno gli asili nido e le scuole dell’infanzia interessate dal progetto
e, più in generale, l’intera comunità di Pomigliano che si gioverà dei nuovi e/o ulteriori input
culturali ed educativi che il progetto innescherà sul territorio.
In particolare, gli asili nido e le scuole dell’infanzia interessate dal progetto e individuate dal
Comune di Pomigliano d’Arco saranno le seguenti:
Asilo Nido Comunale S.Rocco
Scuole dell’infanzia delI’Istituto Comprensivo Falcone – Catullo
Asilo Nido Buonpensiero
Scuola dell’infanzia Andreina Caiazzo
Scuola dell’infanzia Italo Calvino
Scuola dell’infanzia Duchessa Elena d’Aosta
6.4. Soggetto attuatore ed eventuali partners
Il soggetto attuatore è il Comune di Pomigliano d’Arco.
Il comune, in quanto appartenente all’Ambito territoriale N12, svolge a favore dei minori le
seguenti attività:
- Servizio “Nido di mamma”, ha lo scopo di accogliere bambine e bambini da 0 a 3 anni in
relazione ai tempi lavorativi e/o ai bisogni relazionali della coppia. Il servizio offre all’utenza
un quadro di attività alternative ed integrate, per una implementazione delle relazioni tra
bambine/bambini e i loro genitori e/o gli adulti di riferimento. Si tratta di un servizio educativo
integrativo e non sostitutivo dell’asilo nido. In particolare, il servizio sostiene le famiglie nella
cura dei figli e si pone l’obiettivo di accrescere la consapevolezza, nei genitori, della loro
funzione educativa e delle loro responsabilità familiari rispetto ai minori e agli altri
componenti della famiglia, di ridurre le difficoltà delle donne nel conciliare lavoro e famiglia.
Il servizio “Nido di mamma” è stato parzialmente implementato nell’anno 2012 grazie al
positivo supporto dei sei volontari di servizio civile partecipanti al progetto “Laboratori
d’infanzia 2011”, presentato dal Comune di Pomigliano d’Arco e finanziato dall’UNSC
4
- Il Servizio “Affido familiare” è rivolto ai minori temporaneamente privi di un ambiente
familiare idoneo alla loro crescita. Esso prevede l’inserimento del minore in un nucleo
familiare diverso da quello di origine, per un periodo di tempo limitato e necessario al
superamento del momento di disagio e/o di difficoltà del nucleo familiare di origine. E’ da
intendersi come uno strumento per la tutela dei diritti dei minori che interviene sia all’esterno
che all’interno del nucleo familiare di origine.
- Il Servizio “Mediazione familiare” offre un supporto alle famiglie in crisi che vivono
situazioni di separazione e/o di divorzio. E’ finalizzato a sostenere la coppia nel continuare
ad assolvere il proprio ruolo genitoriale all’interno di un contesto relazionale sano,
salvaguardando le esigenze affettive dei figli.
6.5. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio
Nel comune di Pomigliano d’Arco è appena sufficiente la presenza di altri attori e soggetti
operanti nel settore del progetto, in modo particolare riguardo alla fascia di età di riferimento.
Infatti, mentre numerose sono le iniziative per bambini di scuole elementari e, soprattutto,
medie e superiori, scarse sono quelle per il target prescolare di nostra competenza (3 mesi –
5 anni).
Si ricorda l’attività della Cooperativa Irene ’95: con sede in Marigliano, la cooperativa è attiva
anche nel comune di Pomigliano d’Arco. Svolge attività di animazione territoriale per i minori
e la famiglia (centri di aggregazione per minori, centri di sostegno alla genitorialità, centri
socio-educativi diurni, ecc…) con attenzione ai soggetti socialmente più deboli
Rispetto alle problematiche dei minori che vivono in situazioni di disagio o in situazioni a
rischio bisogna citare l’operato del Tribunale per i minorenni di Napoli (competente per
territorio), il Tribunale Civile di Nola, il reparto materno - infantile dell’ASL NA4 – distretto 71.
A fronte infine, come detto nel box 6.1, di 12 strutture pubbliche operanti nell’ambito della
scuola dell’infanzia , vi sono 7 istituti cd “paritari” autorizzati.
7) OBIETTIVI DEL PROGETTO:
7.1 Gli obiettivi di cambiamento riferiti al contesto territoriale:
Sede
Comune di
Pomigliano
d’Arco
Contesto territoriale
Nel Comune di Pomigliano
d’Arco solo il 4% dei
bambini in età da asilo, e
meno del 50% dei bambini
in età prescolare
usufruisce dei servizi
scolastici comunali.
Criticità/bisogni
Criticità 1
Insufficienza di
iniziative e di sinergie
tra le diverse risorse
del territorio che aiutino
i minori della fascia 3
mesi – 5 anni a
crescere e a vivere
positivi momenti di
ricreazione e
socializzazione
Obiettivi
Potenziamento delle
attività educative e
formative (tutoraggio
scolastico e delle attività
laboratoriali) negli asili
nido e nelle scuole
dell’infanzia, utili ad
arricchire l’offerta
formativa e a promuovere
un sistema di community
care mirato a sostenere le
capacità d’iniziativa,
associazione e di
rafforzamento del potere
della comunità.
5
7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto
Sede
Comune di
Pomigliano
d’Arco
Istituti beneficiari
indiretti del
progetto
Obiettivo
Potenziamento delle attività
educative e formative
(tutoraggio scolastico e delle
attività laboratoriali) negli asili
nido e nelle scuole
dell’infanzia, utili ad arricchire
l’offerta formativa e a
promuovere un sistema di
community care mirato a
sostenere le capacità
d’iniziativa, associazione e di
rafforzamento del potere della
comunità.
Indicatori numerici
Numero di scuole coinvolte in progetti di
sostegno a minori provenienti da situazioni
di disagio: 6
Numero di minori che partecipano alle
attività ludico/educative: 500
Numero di laboratori attivati nel territorio. 9
7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo
Sede
Comune di
Pomigliano/Istituti
beneficiari indiretti
del progetto
indicatori
Indicatore 1.1.1.1
Numero di scuole
coinvolte in progetti di
sostegno a minori
provenienti da
situazioni di disagio
Comune di
Indicatore 1.1.1.2
Pomigliano/Istituti Numero di minori che
beneficiari indiretti partecipano alle attività
del progetto
ludico/educative
Comune di
Pomigliano/Istituti
beneficiari indiretti
del progetto
Indicatore 1.1.2.1
Numero di laboratori
attivati
Ex ante
Ex post
2
6(+300%)
100
500(+400%)
3
9(+200%)
7.4 Obiettivi rivolti ai volontari:
Il progetto intende raggiungere anche verso i giovani di SCN che opereranno in questo
progetto una serie di obiettivi, quali:
- formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione
alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33);
- apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato
alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla
realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo
del lavoro;
- fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine
di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile;
- crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto,
attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.
6
- crescita individuale dei partecipanti attraverso lo sviluppo di una consapevole integrazione
ed interazione con il sistema sociale:
• autostima,
• capacità organizzativa, relazionali, di operare in gruppo,
• confronto,
• forme di auto imprenditorialità
La presenza di volontari in servizio civile nazionale sarà fondamentale per il raggiungimento
dei suddetti obiettivi, perché essi rappresenteranno quel valore aggiunto in termini di idee e
operatività necessario all’Amministrazione Comunale per proseguire e ampliare il percorso di
promozione culturale e sociale insito nello stesso progetto.
Il Comune di Pomigliano d’ Arco offre ai giovani volontari in servizio civile la possibilità di
vivere un anno importante, secondo un percorso che consentirà loro di arricchire le proprie
competenze e abilità. Nello specifico, si prevede di garantire loro:
Acquisizione di competenze di base sui processi di progettazione sociale partecipata.
Sperimentare metodologie quali la “Scala della Partecipazione” di R. Hart, attraverso
laboratori pratici e teorici.
la possibilità di lavorare in un ambiente dinamico e propositivo con gli altri operatori
degli istituti coinvolti.
l’acquisizione di tecniche di tutoraggio e sostegno scolastico per minori con difficoltà
di apprendimento.
L’acquisizione, attraverso adeguata formazione e le attività pratiche di “leggendo
giocando”, di tecniche di animazione, di affabulazione e gestione del gruppo.
La somministrazione di questionari e di test di autovalutazione, in itinere e a fine progetto,
rileverà indici di acquisizione delle competenze e di livello di soddisfazione e coinvolgimento
dei volontari partecipanti al progetto.
8 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN
MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ
LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Descrizione dell’ideazione e delle azioni precedenti l’avvio del progetto
All’inizio del 2014 l’ente proponente ha valutato positivamente la possibilità di inserire le
specificità di un progetto di SCN nelle finalità e nelle modalità organizzative proprie.
In un secondo momento l’ente ha provveduto a raggiungere un accordo con Arci Servizio
Civile, Ente nazionale di 1^ classe per l’acquisizione delle professionalità necessarie alla
progettazione e alla copertura dei servizi di accreditamento.
Si è dunque organizzata, di concerto con Arci Servizio Civile, la fase di costruzione del
progetto e relativamente alle informazioni raccolte nel punto precedente, l'equipe progettuale
si è riunita per definire:
una ricognizione sul territorio per registrare la situazione di partenza, utile a
individuare i punti critici e i bisogni emergenti
gli obiettivi da raggiungere con tale progetto di SCN
il numero dei ragazzi in SCN necessari per la tipologia di progetto (box 9).
le risorse umane ed economiche da destinare (box 16/box 23)
le azioni da intraprendere (box 8)
le attività da sviluppare
Il programma di formazione generale e specifica (box 29/34 – box 35/41)
7
la metodologia di verifica (box 19)
la definizione dell'equipe che insieme al progettista dovrà elaborare e seguire il
progetto.
la definizione dei luoghi di servizio e le figure che dovranno seguire il progetto.
Il tutto verrà costruito per sviluppare le attività che scaturiscono dall’obiettivo che si intende
raggiungere.
Azioni di supporto al progetto:
Le azioni di supporto al progetto prevedono i seguenti momenti:
a) ACCOGLIENZA E FORMAZIONE GENERALE
Durante il primo mese, i volontari del servizio civile nazionale entreranno in contatto con la
realtà organizzativa dell’ente in cui svolgeranno le loro attività.
In particolare, il personale dell’Ente attuatore illustra ai volontari i luoghi, gli uffici e gli
eventuali laboratori educativi presenti, nonché il piano di organizzazione dei ruoli
professionali. Lo scopo, chiaramente, è garantire massima ospitalità a coloro che si
apprestano a dedicare un anno della loro vita al volontariato. Non solo, tale presentazione, è
altresì utile affinché i ragazzi possano conoscere le iniziative formative che l’ente ha
promosso in passato, ed indirizzarsi ad operare per il presente ed il futuro. Inoltre attraverso
Arci Servizio Civile viene fornita la formazione generale, in modo tale da poter cominciare ad
operare coerentemente secondo i principi del Servizio Civile Nazionale. La formazione
generale sarà realizzata entro i primi 5 mesi di servizio dei volontari; i suoi contenuti sono
riportati nello specifico Box 34.
b) ATTIVITA’
Una volta inseriti, i volontari in SCN svolgono le attività seguendo un piano di lavoro
concordato con l’Ente attuatore. Questo viene stabilito con il coinvolgimento degli stessi
volontari, tenendo conto anche delle loro competenze e, attitudini personali. Le azioni
vengono riportate dettagliatamente nei paragrafi 8.2 e 8.4.
In relazione alle azioni descritte nel successivo punto 8.1 i volontari in SCN saranno
impegnati nelle attività di seguito descritte, cosi distribuiti nelle sedi di attuazione:
- le azioni 1.1.1 e 1.1.2 saranno svolte presso la sede centrale del Comune e presso
l’Informagiovani in quanto strutture munite di specifici spazi e strumentazione (computer,
stampanti, linee telefoniche, connessione wifi, etc) idonea a mettere in condizione i volontari
e il personale del Comune a svolgere le attività di mappatura, verifica dei questionari,
predisposizione della progettazione, progettazione dei laboratori, e ogni ulteriore attività
prevista
- l’azione 1.1.3 e le sue correlate attività saranno invece svolte presso la sede della
Biblioteca e della Città educativa.
In determinate circostanze quali festività religiose, o in occasione di rappresentazioni teatrali
(es:”i nonni raccontano il cerchio della vita, attività 1.1.3.7), o in particolari situazioni, i
volontari svolgeranno alcune delle attività previste presso le scuole beneficiarie indirette del
progetto
c) FORMAZIONE SPECIFICA
La formazione specifica è un momento di fondamentale importanza per la preparazione dei
volontari alle attività progettuali. L’obiettivo è difatti quello di sensibilizzare i volontari,
trasferirgli le conoscenze inerenti al settore di intervento, ai contenuti e alle modalità di
svolgimento degli interventi del progetto di SCN. I volontari hanno così la possibilità di
studiare i vari contesti operativi, apprendere le tecniche e le metodologie proprie dell’Ente
attuatore, imparare ad utilizzare i software e le attrezzature necessarie, visionare tutto il
materiale didattico. I contenuti e le modalità della formazione specifica sono riportati nei box
39,40 e 41.
8
d) MONITORAGGIO E VERIFICA FINALE
Per valutare il percorso effettuato sono previsti momenti di verifica in itinere e alla
conclusione del progetto. Ciò avverrà mediante l’utilizzo di schede, questionari e colloqui. Si
effettuerà così una costante verifica del grado di soddisfazione dei volontari in SCN, delle
abilità e competenze acquisite durante e alla fine dell’espletamento delle attività previste dal
progetto.
Azioni specifiche del Progetto
Obiettivo 1.1.
Potenziamento delle attività educative e formative (tutoraggio scolastico e delle
attività laboratoriali) negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, utili ad arricchire
l’offerta formativa e a promuovere un sistema di community care mirato a sostenere le
capacità d’iniziativa, associazione e di rafforzamento del potere della comunità.
Azione 1.1.1 Analisi del target di riferimento
Al fine di meglio delimitare il bacino di utenza si realizzerà uno screening del target sul
territorio, necessario a porre le basi per la costruzione di un sistema integrato di fonti
informative, basato su un insieme di strumenti, metodi e procedure utili ad acquisire, a vari
livelli territoriali e amministrativi, i dati necessari.
Attività 1.1.1.1 Mappatura dei bisogni
Partendo dai dati già in possesso dell’Amministrazione Comunale (e sopra esposti
soprattutto nei punti sub 6.1, 6.3, 6.5 e 7.3.), circa il contesto, il numero di scuole coinvolte e
da coinvolgere, il numero di bambini destinatari dell’intervento, si procederà al rilevamento di
bisogni specifici per i minori beneficiari del progetto e alla predisposizione di eventuali
interventi mirati.
Attività 1.1.1.2 Somministrazione di questionari
La definizione delle azioni da attuare nei confronti dei singoli minori beneficiari del progetto, e
la loro consistenza numerica verranno mappati aggiungendo ai dati già conosciuti ulteriori
informazioni attraverso questionari da somministrare alle famiglie beneficiarie indirette del
progetto.
Azione 1.1.2 Progettazione e organizzazione di attività laboratoriali
Progettare e realizzare interventi di animazione sociale e di organizzazione del tempo libero,
per promuovere la valorizzazione dei soggetti costituenti il target composito attraverso la
partecipazione ad attività culturali, ricreative, educative e ludiche.
Come anticipato in premessa, la programmazione non sarà rigida né procederà per schemi,
ma sarà improntata da una notevole elasticità:
Ciascun bambino/a viene concepito come un essere “in fieri”, in continuo cambiamento nei
diversi archi temporali che vanno dall’arco della giornata al corso delle settimane dei mesi, e
al corso degli anni.
Sarà compito del dirigente, dei responsabili, delle educatrici e delle insegnanti adeguare le
attività e le routine alle esigenze mutanti dei piccolissimi, sia perché ogni bambino presenta
un ritmo di sviluppo che può essere diverso da quello di altri, sia perché in ogni bambino
possono insorgere bisogni imprevisti cui è necessario, di volta in volta, adattare il
programma.
Attività 1.1.2.1 Progettazione laboratori
Alla luce dei dati emersi dall’azione 1.1.1 si procederà allo studio di specifiche proposte di
intervento a carattere ludico, ricreativo, laboratoriale da erogare sulla base dei bisogni
rilevati, per favorire la socializzazione e lo sviluppo emotivo e comunicativo dei minori.
9
Attività 1.1.2.2 Organizzazione laboratori
I laboratori saranno strutturati ovviamente per fasce di età, e per numero di bambini.
Si prevede pertanto che ciascun laboratorio preveda la partecipazione contemporanea di
massimo 15 bambini.
Ciò sta a significare che ciascun laboratorio sarà diviso in più sottoclassi, di modo da
consentire a tutti i bambini di partecipare a tutte le attività laboratoriali per essi previste.
Si calendarizzeranno dunque gli incontri, e si prepareranno i materiali per le diverse attività
laboratoriali.
Va da sé che le attività analiticamente descritte per ciascun laboratorio (azione 1.1.3)
saranno calibrate sull’età dei bambini partecipanti
Azione 1.1.3: Il cerchio della vita - Realizzazione delle attività laboratoriali
La realizzazione delle attività laboratoriali per facilitare la lettura e la loro finalità, vengono
elencate separatamente; in realtà si svolgeranno spesso contemporaneamente, data la loro
forte correlazione.
Attività 1.1.3.1 Nel magico mondo dei colori
I bambini destinatari del progetto sono in una età privilegiata in cui i poteri espressivi e
creativi si esercitano con audacia e fantasia, addirittura aggressività, in quanto essi sono
desiderosi di affermarsi nelle loro relazioni attive con le cose e con l’ambiente.
Questa attività nasce dunque dal desiderio di lavorare con il COLORE, perché è un mezzo
educativo di notevole importanza che permette di cogliere quel mondo sotterraneo fatto di
emozioni che il bambino non riesce ancora ad esprimere compiutamente con la parola.
Saranno offerti ai bambini tempere liquide, fogli bianchi, pennelli di varie dimensioni, le cui
capacità di trattenere il colore soddisfano il bambino al momento dell’utilizzo sul foglio e
fanno scoprire nell’uso le differenze che derivano dalla pressione con cui lo si schiaccia e lo
si muove sul foglio.
Si proporrà ai bambini successivamente l’uso di spugne, carta stropicciata, macchie di
colore, tecnica a spruzzo.
Grazie al laboratorio avverranno la graduale scoperta e il riconoscimento dei colori,
l’affinamento della coordinazione oculo-manuale, la possibilità di creare autonomamente con
colori in modo autonomo e creativo, la valorizzazione del linguaggio espressivo a sostegno
della comunicazione verbale.
Attività 1.1.3.2 Laboratorio psico-motorio
E’ un laboratorio dove il bambino, in presenza dell’adulto, attraverso il piacere di muoversi in
un contesto di spazio organizzato morbido e sicuro, rafforza e sviluppa il coordinamento
motorio, affina la percezione dello spazio, comunica emozioni e piaceri, supera le sue paure
e impara a rispettare piccole regole. Al bambino viene data la possibilità di passare da un
gioco individuale ad uno di gruppo e viceversa nel rispetto dell’altro, delle regole, del
materiale e dello spazio comune. Questa attività prevede l’uso di materiali diversi quali:
cuscini, coni, palline, cerchi, cubi, tunnel, musica, etc. Tutto questo gli permette di esprimere
il proprio piacere, le proprie emozioni e di giocare in modo costruttivo e fantasioso.
Attività 1.1.3.3 Viaggio al centro della terra
Questa attività nasce dall’esigenza di sviluppare fin dalla prima infanzia processi sempre più
ampi di attenzione e responsabilizzazione nei confronti dell’ambiente.
Lo sviluppo della capacità di osservazione dell’ambiente e degli elementi naturali consente di
sviluppare anche le basi per la formazione di un metodo scientifico in quanto i bambini
vengono abituati a riflettere e formulare semplici ipotesi relative alle esperienze vissute.
Attraverso l’esplorazione guidata e la continua scoperta, egli potrà acquisire conoscenze
sempre più ampie in relazione alla realtà ambientale e alle sue componenti.
10
L’attività prevede una parte esplorativa-informativa in cui le attività saranno centrate sul
problema rifiuti nel territorio di Pomigliano, e una parte laboratoriale in cui i bambini verranno
stimolati al riutilizzo ed al riciclaggio dei materiali, attività tese a favorire l’iniziativa personale
ma anche la collaborazione, l’esplorazione e la sperimentazione.
Saranno utilizzati materiali di facile consumo, di recupero, libri illustrati, televisione,
videoregistratore, bacinelle e contenitori di varia forma e dimensione, carta di vario tipo,
cartone, colori a tempera, acquerelli, colori a matita e a cera e colla.
Attività 1.1.3.4 Laboratorio Sensorial-mente
Questa parola per noi vuol dire che i canali percettivi sono sempre in contatto con la mente
(sviluppo cognitivo) che aiuta il bambino ad apprendere e a rielaborare i vissuti. Nei primi
mesi di vita, grazie ai vari stimoli con cui il bambino viene a contatto, si sviluppano i sensi del
gusto, olfatto, vista, udito, tatto che poi con il tempo, man mano che il bambino cresce, si
affinano.
Cogliendo il suggerimento offerto dai “Diritti naturali dei Bambini” ed in particolare dal “Diritto
alle Sfumature” possiamo affermare che tutte le esperienze che vengono fatte con i bambini
sviluppano ed affinano i 5 sensi.
Pertanto è importante sapere che ogni cosa si intreccia con l’altra ed aiutano il bambino ad
imparare, a pensare, a sentire le sensazioni, a parlare, a fare, a muoversi. I bambini
lavoreranno utilizzando materiali diversi: stoffe lisce, ruvide, morbide, fagioli, lenticchie,
zucchero e sale, sviluppando in questo modo la percezione tattile anche di altre parti del
corpo. Inoltre effettueremo passeggiate in giardino stimolando l’udito e la vista perché i
bambini verranno guidati alla scoperta dei cambiamenti che avvengono in natura durante i
cambi di stagione.
Attività 1.1.3.5. in viaggio per nutrilandia!
L’attività in oggetto non solo mira ad educare alla salute il bambino, ma prelude
all’attivazione di un sano e consapevole stile di vita, nel rispetto del proprio corpo e delle sue
relazioni con l’ambiente.
L’attività prenderà spunto dalle favole di Gianni Rodari “Le avventure di Cipollino”, attraverso
le quali i bambini saranno condotti alla scoperta del gusto e di una corretta alimentazione
utilizzando percorsi sui linguaggi che condurranno il bambino alla scoperta degli alimenti, alla
esplorazione degli alimenti, alla creazione delle produzioni alimentari.
Per questa attività determinante sarà il supporto dei papà e delle mamme, i quali saranno
invitati a cucinare delle ricette creative, ideate insieme ai loro bambini, nonché a riproporre
alcune delle ricette della loro infanzia.
Attività 1.1.3.6 Filastrocche in cielo e in terra
L’attività “Filastrocche in Cielo e in Terra”, in tema con il Diritto Naturale alle Sfumature, ha lo
scopo di avvicinare i bambini, attraverso le filastrocche di Gianni Rodari, all’esplorazione e
all’approfondimento di alcuni fenomeni naturali tramite un approccio ludico-scientifico. Ciò
nasce dalla consapevolezza del fatto che gli argomenti trattati sono oggetto di forte curiosità
da parte dei bambini. Attività di lettura, memorizzazione e rappresentazioni grafico-pittoriche,
daranno origine a lavori dai quali, grazie soprattutto alla libera interpretazione dei bambini,
emergeranno le conoscenze e le competenze acquisite.
Attività 1.1.3.7 i nonni raccontano… il cerchio della vita.
Questa attività si pone non a caso ultima nell’ordine cronologico previsto.
Riprendendo il leit motiv del film per bambini ”Il re leone” infatti, in questa attività i bambini
saranno condotti per mano dai loro nonni (ma li potranno anche condurre loro) in un
percorso che costituisce il cerchio della vita.
“Il Cerchio della vita” sarà infatti il titolo della recita che i bambini porteranno in scena.
I nonni parteciperanno all’ideazione della storia da mettere in scena, che si baserà su piccole
situazioni di vita da loro vissuta: i nonni come figli della guerra, il lavoro, la casa, la
Pomigliano di una volta raccontata con gli occhi di un ex bambino, la gioia di diventare
genitori e poi nonni.
11
I bambini saranno i protagonisti delle piccole storie, e saranno chiamati a interpretare le
scene “create” dai nonni di Pomigliano come piccoli “attori”.
Il laboratorio teatrale è per i bambini una grande esperienza formativa e socializzante.
Il teatro è difatti uno strumento che permette di avvicinarsi alla sensibilità dei bambini, può
facilitarli nel comprendere come canalizzare le loro risorse emozionali e creative, lasciando
emergere lentamente un interesse verso il proprio corpo.
Azioni trasversali per il SCN
Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella
specifica, (box 35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno inserite anche altre attività
che permetteranno ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate
direttamente dall’ente, (box 28). I volontari del SCN saranno altresì coinvolti nelle azioni di
diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 17). Il complesso di tutte le attività
previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di “contribuire alla
formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1 della
legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale.
Cronogramma
mesi
Azioni
Ideazione sviluppo e avvio
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
x
OBIETTIVO 1.1
Azione 1.1.1. analisi del target di riferimento
Attività 1.1.1.1
x
Attività 1.1.1.2
X
Azione 1.1.2. progettazione e organizzazione
di attività laboratoriali
Attività 1.1.2.1
X
Attività 1.1.2.2
X
Azione 1.1.3. il cerchio della vita – realizzazione
delle attività laboratori ali
Attività 1.1.3.1
x
Attività 1.1.3.2
Attività 1.1.3.3
x
x
X
x
x
x
X
x
x
X
X
x
X X
x
Attività 1.1.3.4
Attività 1.1.3.5
Attività 1.1.3.6
Attività 1.1.3.7
X X x
X
X
x
x
X
x
x
X
Azioni trasversali per il SCN
Accoglienza dei volontari in SCN
Formazione Specifica
X
X X X
12
Formazione Generale
X X X X x
x
X X x
x
Informazione e sensibilizzazione
Inserimento dei volontari in SCN
Monitoraggio
x
x
x
X X
x
x
x
x
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Attività del progetto
Tutte le attività
Professionalità
Responsabile dell’ufficio
di piano dell’ambito
territoriale n. 12 - Servizi
Sociali
Ruolo nell’attività
Coordinamento delle attività
Numero
1
Attività 1.1.1.1
Assistenti sociali
Mappatura dei bisogni
Attività 1.1.1.2
Somministrazione dei
questionari
Attività 1.1.2.1
Educatrici asili nido
Progettazione laboratori
Attività 1.1.2.2
Organizzazione laboratori
Attività 1.1.3.1
Nel magico mondo dei
colori
Attività 1.1.3.2
Laboratorio psico motorio
Attività 1.1.3.3
Viaggio al centro della terra
Attività 1.1.3.4
Laboratorio sensorialmente
Attività 1.1.3.5
In viaggio per nutrilandia!
Attività 1.1.3.6
Filastrocche in cielo e in
terra
Attività 1.1.3.7
I nonni raccontano…il
cerchio della vita
Raccolta e analisi delle
informazioni
Individuazione dei bisogni
2
Progettano, organizzano e
realizzano i laboratori
10
Attività 1.1.2.1
Insegnanti di scuola
Progettazione laboratori
dell’infanzia
Attività 1.1.2.2
Organizzazione laboratori
Attività 1.1.3.1
Nel magico mondo dei
colori
Attività 1.1.3.2
Laboratorio psico motorio
Attività 1.1.3.3
Viaggio al centro della terra
Attività 1.1.3.4
Laboratorio sensorial-
Progettano, organizzano e
realizzano i laboratori
10
13
mente
Attività 1.1.3.5
In viaggio per nutrilandia!
Attività 1.1.3.6
Filastrocche in cielo e in
terra
Attività 1.1.3.7
I nonni raccontano…il
cerchio della vita
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
In relazione alle azioni già descritte nel precedente punto 8.1, e come già premesso , i
volontari in SCN saranno impegnati nelle attività di seguito descritte, cosi distribuiti nelle sedi
di attuazione:
- le azioni 1.1.1 e 1.1.2 saranno svolte presso la sede centrale del Comune e presso
l’Informagiovani in quanto strutture munite di specifici spazi e strumentazione(computer,
stampanti, linee telefoniche, connessione wifi, etc) idonea a mettere in condizione i volontari
e il personale del Comune a svolgere le attività di mappatura, verifica dei questionari,
predisposizione della progettazione, progettazione dei laboratori, e ogni ulteriore attività
prevista
- l’azione 1.1.3 e le sue correlate attività saranno invece svolte presso la sede della
Biblioteca e della Città educativa.
In determinate circostanze quali festività religiose, o in occasione di rappresentazioni teatrali
(es:”i nonni raccontano il cerchio della vita, attività 1.1.3.7), o in particolari situazioni, i
volontari svolgeranno alcune delle attività previste presso le scuole beneficiarie indirette del
progetto
Azioni
Azione 1.1.1
Analisi del target di riferimento
Azione 1.1.2
Progettazione e
organizzazione di attività
laboratoriali
Azione 1.1.3
Il cerchio della vita Realizzazione delle attività
laboratori ali
Attivita’
Attività 1.1.1.1
Mappatura dei bisogni
Attività 1.1.1.2
Somministrazione dei questionari
Attività 1.1.2.1
Progettazione laboratori
Ruolo
I volontari saranno di supporto
nell’analisi dei dati, nella
somministrazione e raccolta dei
questionari
I volontari collaboreranno con i
referenti del Comune alla
progettazione dei laboratori
Attività 1.1.2.2
Organizzazione laboratori
I volontari si occuperanno della
calendarizzazione degli incontri e
della preparazione dei materiali.
Attività 1.1.3.1
Nel magico mondo dei colori
Attività 1.1.3.2
Laboratorio psico motorio
Attività 1.1.3.3
Viaggio al centro della terra
Attività 1.1.3.4
Laboratorio sensorial-mente
Attività 1.1.3.5
In viaggio per nutrilandia!
Attività 1.1.3.6
Filastrocche in cielo e in terra
Attività 1.1.3.7
I nonni raccontano…il cerchio della
vita
Affiancheranno le insegnanti nella
realizzazione dei laboratori.
Ai volontario spetteranno compiti
relativi all’implementazione delle
capacità comunicative e di
socializzazione dei minori
attraverso un modo di lavorare con
i bambini, trasversale,
interdisciplinare, creativo ed
espressivo.
14
Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle
competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare
gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro
partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 7, sezione “obiettivi dei volontari”
che viene qui riportato:
- formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida
della formazione generale al SCN
- apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità
pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e
successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro;
- partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo
box 17.
9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO: 20
10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 0
11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 20
12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 0
13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE
ANNUO: 1400
14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 5
15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI
SERVIZIO:
Le giornate di formazione generale potrebbero essere svolte anche nelle giornate del sabato.
I volontari in servizio civile seguiranno turnazioni di lavoro pomeridiani e/o mattutine, a
seconda del calendario che sarà redatto in collaborazione con gli olp e gli altri operatori
coinvolti nelle attività.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E
RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO:
Allegato 01
17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO
CIVILE NAZIONALE:
Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del
Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato.
I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno
direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile
nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso:
- associazioni, precipuamente giovanili con cui il comune di Pomigliano d’Arco
organizza attività di informazione e promozione
- luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri
aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della
propria attività istituzionale.
Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in
SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze
acquisite durante la formazione generale.
15
Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i
volontari del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta)
le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene.
L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività
continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti
fasi:
- informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente
nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione
sociale)
- sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi
presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le
associazioni suddette)
- diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla
partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione)
Comunicazione sociale: bando di servizio civile, testo del progetto, modalità di
partecipazione, modulistica occorrente per la partecipazione, la pubblicazione del calendario
dei colloqui dopo la scadenza del bando, nonché delle graduatorie saranno pubblicati sul sito
internet dell’ente a partire dalla data di pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale, e
fino a 30 giorni dopo la pubblicazione sul sito (www.comune.pomiglianodarco.gov.it) delle
graduatorie.
Il Comune dedicherà una pagina specifica del proprio sito istituzionale
(www.comune.pomiglianodarco.gov.it) al servizio civile nazionale.
Anche Arci Servizio Civile , come ente che fornisce al Comune criteri autonomi di selezione e
accreditamento, nonché formazione e monitoraggio, diffonderà attraverso le proprie pagine
facebook il progetto, il bando e ogni altra informazione utile alla cittadinanza.
Sarà diffuso materiale informativo presso circoli culturali, negozi e scuole del Comune, che si
farà inoltre carico della diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti
nel proprio territorio.
18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI:
Ricorso a sistema di selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del
Servizio Civile Nazionale Ufficio per il Servizio Civile Nazionale da ente di 1° Classe Arci
Servizio Civile come descritto nel modello:
- Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione
19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO
(EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO
ACQUISITO IL SERVIZIO):
Si
Arci Servizio Civile Ente di 1° Classe – NZ00345
20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO
DELLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso il Dipartimento della
Gioventù e del Servizio Civile Nazionale Ufficio per il Servizio Civile Nazionale descritto nel
modello:
Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
16
Arci Servizio Civile - Codice Accreditamento NZ00345
Si
22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDIDATI PER LA PARTECIPAZIONE AL
PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64:
I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di
partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di
Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore.
(http://europass.cedefop.europa.eu)
23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO
SPECIFICO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:
-
Personale specifico coinvolto nel progetto e
non attinente all’accreditamento (box 8.2)
Sedi ed attrezzature specifiche (box 25)
Utenze dedicate
Materiali informativi
Pubblicizzazione SCN (box 17)
Formazione specifica-Docenti
Formazione specifica-Materiali
Spese viaggio
Materiale di consumo finalizzati al progetto
Altro (materiale per i laboratori)
€17.000
€
0
€ 500
€ 500
€ 900
€ 1.500
€ 500
€ 400
€ 5.000
€ 9.000
TOTALE
€35.300
24) EVENTUALI
PARTNERS):
RETI
A
SOSTEGNO
DEL
PROGETTO
(COPROMOTORI
E/O
25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL
PROGETTO:
I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale
dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi
di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del
progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed
adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore:
Obiettivo 1.1: Potenziamento delle attività educative e formative (tutoraggio scolastico e delle
attività laboratoriali) negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, utili ad arricchire l’offerta
formativa e a promuovere un sistema di community care mirato a sostenere le capacità
d’iniziativa, associazione e di rafforzamento del potere della comunità.
Azione: 1.1.1/1.1.2
Risorsa
Locali del Comune (stanze n.5, 3
tavoli, 20 sedie)
5 Computer con connessione
internet wifi
2 Telefoni-fax
Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzata a:
.
ospitare computer e altre risorse utili alla realizzazione delle
attività 1.1.1.1 e 1.1.1.2, nonché 1.1.2.1. e 1.1.2.2 previste dal
progetto
reperire e elaborare dati previsti dalle attività 1.1.1.1 e 1.1.1.2,
nonché a progettare e calendarizzare i laboratori come previsto
dalle attività 1.1.2.1.e 1.1.2.2
Reperire e elaborare dati e questionari utili alla definizione
dell’obiettivo, secondo le attività 1.1.1.1 e 1.1.1.2
17
1 Scanner
Reperire e elaborare dati e questionari utili alla definizione
dell’obiettivo, secondo le attività 1.1.1.1 e 1.1.1.2
1 Stampante
Reperire e elaborare dati e questionari utili alla definizione
dell’obiettivo, secondo le attività 1.1.1.1 e 1.1.1.2
1 Fotocopiatrice
Reperire e elaborare dati e questionari utili alla definizione
dell’obiettivo, secondo le attività 1.1.1.1 e 1.1.1.2
Azione: 1.1.3
Risorsa
Locali del Comune e delle scuole
beneficiarie indirette del progetto.
Per il Comune: 5 stanze, 3 tavoli, 20
sedie.
Per le 8 scuole beneficiarie
dell’intervento:
complessivamente 30 stanze, 10
lavagne, 100 sedie, 100 banchi.
Tre delle scuole beneficiarie sono
inoltre dotate di un giardino esterno,
nel quale saranno svolti alcuni
momenti delle attività 1.1.3.3, 1.1.3.4
1 Stampante
Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzata a:
.
Indispensabili per ospitare le attività del progetto di cui
all’azione 1.1.3, per l’accoglienza dei volontari all’avvio del
progetto, per i momenti formativi e di monitoraggio rivolti ai
volontari di SCN
Stampare disegni, locandine e altro materiale utile alla
realizzazione dell’azione 1.1.3
1 Fotocopiatrice
Fotocopiare disegni, pagine di libri, altro materiale utile alla
realizzazione dell’azione 1.1.3
30 pacchi di Tempere liquide da 10
tubetti ciascuno, 20 risme di fogli a4,
1000 pennelli, 150 spugnette, 150
asciugamani, 15 pacchi di salviette
di carta
30 Tappetini morbidi, 50 cerchi, 150
coni, 50 palline di gomma piuma, 10
giochi “tunnel”, 25 pacchi di cubi; 3
stereo mp3
1 tv con videoregistratore, 50 libri
illustrati per la prima infanzia, 25
bacinelle e altri contenitori di varia
forma e dimensione, 10 risme di fogli
a4, 10 pacchi di cartone pressato,
materiale vario da riciclo (carta,
plastica e cartone), 20 pacchi di
matite, 20 pacchi di colori a cera, 10
tubetti di colla vinilica atossica, 10
pacchi di colori a tempera liquida,
1000 cartoncini colorati
10 Stoffe di varia consistenza - lisce,
ruvide, morbide; 3 pacchi di fagioli,
lenticchie, zucchero, sale.
Pacchi di alimenti; libri illustrati; 10
copie del libro di Gianni Rodari “Le
avventure di Cipollino”
10 copie di libri di filastrocche di
Gianni Rodari
Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.1 –
nel magico mondo dei colori
Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.2 –
laboratorio psicomotorio
Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.3 –
viaggio al centro della terra
Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.4 –
laboratorio sensorial-mente
Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.5 –
in viaggio per nutrilandia!
Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.6 –
filastrocche in cielo e in terra
18
Scenografie di cartapesta, 5 risme di
carta a4, costumi occorrenti alla
rappresentazione teatrale, 1
videocamera per la ripresa dello
spettacolo
Azioni trasversali del SCN
Schemi per elaborazioni statistiche
Schede per la somministrazione di
monitoraggi
Materiale pubblicitario da usare
durante le campagne informative
Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.7 –
i nonni raccontano…il cerchio della vita
Materiale per elaborazione e costruzione monitoraggi atti al
progetto, da utilizzare durante i monitoraggi interni per le
verifiche dell’andamento del progetto, materiale da utilizzare
nella fase della promozione e sensibilizzazione del SCN
(Azioni trasversali del SCN)
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI:
27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI:
28) COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE
L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO, CERTIFICABILI E VALIDI AI FINI DEL CURRICULUM
VITAE:
Tale certificazione verrà rilasciata dal Comune e potrà essere inserita nel curriculum
formativo - professionale e utilizzata dal volontario in future collaborazioni professionali negli
ambiti attinenti al servizio prestato.
INDICAZIONE DELLE CONOSCENZE E COMPETENZE ACQUISIBILI
- Conoscenza dei servizi alla persona nell’ambito della normativa di riferimento Nazionale e
Regionale,
- Procedure amministrative per l’accesso ai servizi e per la gestione da parte degli enti
pubblici;
- Competenze connesse alle professioni sociali, con particolare riferimento alle
funzioni di assistenza a minori, interventi di animazione rivolti all’infanzia, nell’ambito delle
mansioni svolte durante il servizio;
- Sperimentazione e potenziamento delle proprie competenze individuali nel lavoro di
gruppo, nella comunicazione, nell’assunzione di responsabilità e nella condivisione e
raggiungimento degli obiettivi.
Formazione generale dei volontari
29 ) Sede di realizzazione:
La formazione generale dei volontari verrà effettuata da Arci Servizio Civile Nazionale,
attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di
realizzazione del progetto. Di norma questa formazione avverrà presso la sede dell’ente
accreditato indicata al punto 1 del presente progetto. Eventuali variazioni dell'indirizzo
saranno comunicate tempestivamente.
3 0 ) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’ente con servizi acquisiti da enti di Servizio Civile Nazionale di I Classe
con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli:
- Mod. FORM
- Mod. S/FORM
19
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
Arci Servizio Civile – Codice Accreditamento NZ00345
Si
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono:
•
•
•
lezioni frontali - LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione
e discussione di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento
diretto dei partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per
non meno del 30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di
formazione con prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a
28 partecipanti in aula.
dinamiche non formali – DNF- (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di
socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni
progettuali). Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte
ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente
metodologia non formale si possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula.
formazione a distanza - F.A.D. - (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito
test di verifica, allocati su piattaforma e-learning dedicata, con contenuti video, audio,
forum e simili, letture, dispense, strumenti collaborativi).
33) Contenuti della formazione:
La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1
della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari.
Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni storici e
sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di
formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività
in ambito no-profit.
I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione
generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento
Gioventù e SCN del 13/07/2013) prevedono:
1 “Valori e identità del SCN”
a.
b.
c.
d.
L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
Dall’obiezione di coscienza al SCN
Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta
La normativa vigente e la Carta di impegno etico
2 “La cittadinanza attiva”
a.
b.
c.
d.
La formazione civica
Le forme di cittadinanza
La protezione civile
La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
20
3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
a.
b.
c.
d.
e.
Presentazione dell’ente accreditato, finalità, struttura, soci, settori di intervento
Il lavoro per progetti
L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
34) Durata:
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione,
verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non
formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni
del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN”
del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale Ufficio per il Servizio Civile
Nazionale questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il
180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti
ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI
35) SEDE DI REALIZZAZIONE:
Presso le sedi di attuazione di cui al punto 16.
36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE:
In proprio presso l’ente, con formatori dell’ente
37) NOMINATIVO E DATI ANAGRAFICI DEL FORMATORE:
Formatore: Cleopatra Antonio
nato il: 09/03/1953
luogo di nascita: Pomigliano d’Arco (NA)
38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL FORMATORE:
In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze
dei singoli formatori ritenute adeguate al progetto:
Formatore: Cleopatra Antonio
Titolo di Studio: Laurea in Sociologia
Ruolo ricoperto presso l’ente: Dirigente del settore Affari sociali; Coordinatore dell’Ufficio di
Piano dell’Ambito territoriale N.12
Responsabile per la sicurezza per il Comune di Pomigliano d’Arco
Esperienza nel settore: Dirigente del settore Servizi sociali ed educativi del comune di
Pomigliano d’Arco (1996- 2001); Dirigente del settore Affari sociali del comune di Pomigliano
d’Arco (2001-2011)
Competenze nel settore: Formulazione e gestione dei servizi alla persona (minori, famiglie,
disabili, anziani). Direzione, programmazione sociale, progettazione e gestione dei servizi:
affido familiare di ambito; nido di mamma; mediazione familiare; comunità educativa di tipo
familiare.
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Ha rivestito la qualifica di OLP e formatore per i progetti di servizio civile “Laboratori
di infanzia 2010” e “Laboratori di infanzia 2011”, presentati dal Comune di Pomigliano
d’Arco, e approvati e finanziati dall’Ufficio Nazionale Servizio Civile
39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE:
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che
favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento
effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza.
Le metodologie utilizzate saranno:
Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le
disparità di conoscenze teoriche;
Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base;
Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in
autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo
scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la
consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo”
Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si
presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si
simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi.
Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE:
Sezione 1
FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI
VOLONTARI
Il Comune di Pomigliano d’Arco in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto
160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel
computo del totale delle ore da svolgere, un modulo per complessive 6 ore sulla
“Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”.
Il modulo sarà a cura del responsabile per la sicurezza del Comune, dott. Antonio
Cleopatra.
MODULO A
Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina
dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si
svolgono i progetti di SCN, si reputa adatto e necessario predisporre un modulo omogeneo
per tutti i volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro.
DURATA: 6 ore
CONTENUTI:
- Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in
sicurezza
- cos’e’,
- da cosa dipende,
- come può essere garantita,
- come si può lavorare in sicurezza
- Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di
prevenzione e protezione
concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di
tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza)
fattori di rischio
sostanze pericolose
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dispositivi di protezione
segnaletica di sicurezza
riferimenti comportamentali
gestione delle emergenze
- Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza
codice penale
codice civile
costituzione
statuto dei lavoratori
normativa costituzionale
D.L. n. 626/1994
D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Formatore dei moduli: Cleopatra Antonio
Azione/Attività: Azioni 1.1.1 – 1.1.2 Raccolta dei dati e mappatura dei bisogni
Modulo 1 :
Argomento principale:I servizi sociali per i minori
Durata: 24 ore
Temi da trattare:
- Evoluzione dei Servizi Sociali (I’Assistenza in Italia — quadro storico/culturale/normativo)
- 1890 "Legge Crispi" (Il ventennio fascista)
- Le politiche statali del Welfare (dalla Costituzione agli anni ’60)
- Le politiche locali del Welfare (gli anni ’70 ed il decentramento amministrativo; il D.P.R.
616/77)
- Le politiche e le leggi di "settore"
- La filosofia della L. 285/-97 (processi e sistemi di promozione dei diritti deII’infanzia e
deIl'adolescenza)
- Le Aree d’Intervento dei Servizi Sociali Integrati (Infanzia ed Adolescenza, Famiglia)
- Politiche e Servizi Sociali oggi “destinatari, finalità, obiettivi, buone prassi, metodologia rete, integrazione, individualizzazione”
- Gli attori del Sistema Integrato degli Interventi e dei Servizi Sociali istituzioni pubbliche, il
"terzo settore", i privati, le OO.SS., i cittadini e le loro organizzazioni
- L’Impresa Sociale (forme giuridiche, mission, settori d’intervento)
- Le Risorse in campo - risorse umane (titoli e profili professionali), risorse finanziarie (fondi
europei, nazionali e locali), le risorse della rete informale (la sussidiarietà nel sistema
sociale)
- I Processi del Sistema dei nuovi Servizi Sociali “partecipazione cittadinanza attiva,
integrazione pubblico/privata, socio—sanitaria, socio—educativa, concertazione,
pianificazione, programmazione, progettazione, modelli di gestione, valutazione
monitoraggio, verifica, ri-definizione degli interventi, controllo e impatto, sistema della
qualità sociale, sistema informativo dei servizi sociali, carta dei servizi, formazione e
aggiornamento”
Azione/Attività: Azioni 1.1.2 – 1.1.3 Progettazione, organizzazione e realizzazione dei
laboratori
Modulo 2 :
Argomento principale: L’aggregazione
Durata: 24 ore
Temi da trattare:
- relazione e comunicazione;
- il mondo dell’infanzia
- competenze tecniche su giochi di gruppo e attività laboratoriali;
- tecniche di conduzione di piccolo e grande gruppo.
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Azione/Attività: Azioni 1.1.2 – 1.1.3 Progettazione, organizzazione e realizzazione dei
laboratori
Modulo 3 :
Argomento principale: Metodologie dell’educazione ai minori
Durata: 24 ore
Temi da trattare:
Ruolo dell’educatore e dell’animatore: l’ educatore come regista dei contesti di
apprendimento e non come in-formatore di tecniche applicative;
Tecniche di animazione;
Giochi cooperativi: giochi manuali, fare teatro, il prodotto comune.
41) DURATA:
La durata complessiva della formazione specifica è di 72 ore, con un piano formativo di 12
giornate, anche questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del
monte ore.
La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata ai
volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
42 ) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Formazione Generale
Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del
Servizio Civile Nazionale Ufficio per il Servizio Civile Nazionale descritto nei modelli:
- Mod. S/MON
Formazione Specifica
Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede:
- momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di
formazione e follow-up con gli OLP
- note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle
schede pre-strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in
SCN
Data
Il Responsabile Legale dell’Ente/
Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale
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