testo progetto - Portale Trasparenza Comune di Pomigliano D`Arco
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testo progetto - Portale Trasparenza Comune di Pomigliano D`Arco
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Comune di Pomigliano d’Arco Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Comune di Pomigliano d’Arco Indirizzo: Piazza Municipio 1, 80038 Pomigliano d’Arco (NA) Tel: 081-5217160/081-5217169 Fax : 081-5217206 Email: [email protected] Sito Internet: www.comune.pomiglianodarco.gov.it Responsabile locale dell’Ente accreditato: Raffaele Russo 2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ 05608 3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Regione Campania – classe 4^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) TITOLO DEL PROGETTO: Pomigliano e il cerchio della vita 2015 5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA: Settore: Educazione e Promozione culturale Area di intervento: Animazione culturale verso i minori Codifica: E02 6) DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE E/O SETTORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO: 6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: Il progetto “Pomigliano e il cerchio della vita 2015” è rivolto a minori di età compresa tra i 3 mesi e i 5 anni, residenti nel comune di Pomigliano d’Arco. Pomigliano d’Arco è situata a est di Napoli e a nord del Vesuvio. Conta 40167 abitanti (19288 uomini, 20879 donne), e ha un’elevata densità abitativa: 3.443,01 abitanti per km². Si tratta di un comune demograficamente giovane: 8126 cittadini hanno un’età inferiore ai 18 anni, costituendo ben il 20% della popolazione totale. La tabella sotto riportata consente di avere un’idea più chiara della composizione per età dei minori residenti nel territorio di riferimento. 1 Fasce d’età Maschi Femmine Totale 0 207 172 379 1 173 188 361 2 210 221 431 3 201 199 400 4 184 207 391 5 215 204 419 6-10 1115 1070 2185 11-14 863 869 1732 15-18 960 868 1828 Totale minori 4128 3998 8126 * dati istat 2013 Nonostante l’alta percentuale di minori nel territorio, è necessario rilevare che l’Ambito 12, ambito territoriale a cui appartiene il Comune di Pomigliano d’Arco, e del quale esso costituisce il comune capofila, rispetto a circa un quindicennio fa ha subito una flessione delle nascite alquanto evidente (seppure contenuta rispetto ai dati di altre realtà territoriali). Tale calo ha avuto origine non solo nell’emancipazione del lavoro femminile, seguito all’aumento del grado di istruzione che le donne hanno acquisito (dato che riguarda l’intera nazione italiana), ma anche nella scarsità di servizi presenti sul territorio. Infatti, in corrispondenza del fenomeno dell’aumento del lavoro femminile non si è registrata una corrispondente crescita di interventi di sostegno alle madri lavoratici, né l’aumento di servizi e strutture che agevolino le possibilità di crescita equilibrata del minore. E questo a partire dai primi anni di vita dei bambini: basti pensare che gli asili nido comunali presenti nell’Ambito accolgono un’utenza di soli 60 bambini, lasciando, per così dire, irrisolta la domanda di circa 2.500 minori coetanei; solo circa il 4% dell’utenza è dunque accolto in queste strutture. Nel Comune di Pomigliano d’Arco sono presenti un asilo nido comunale, tredici plessi di scuola dell’infanzia, otto plessi di scuola primaria, cinque plessi di scuola secondaria di 1° grado, cinque istituti superiori e una fondazione - la Fondazione Pomigliano Infanzia – che comprende tre scuole dell’infanzia e un asilo nido: l’offerta formativa a favore dei minori in età prescolare pertanto vede la presenza di 14 strutture pubbliche. Le scuole dell’infanzia del comune di Pomigliano d’Arco contano complessivamente circa 1100 iscritti: anche in questo caso dunque meno del 50% dei bambini di Pomigliano usufruisce di un servizio pubblico tout court. Un altro fenomeno da prendere in considerazione in questo breve excursus sulla realtà di riferimento è quello della numerosità familiare: nonostante i dati a livello nazionale rivelino un crescente numero di famiglie con un solo componente e una minore frequenza di famiglie numerose, la provincia di Napoli, con 1.043.954 famiglie risulta essere ancora la prima provincia per numerosità familiare. 2 Nell’Ambito Territoriale 12 è il comune di Pomigliano d’Arco ad avere la quota più elevata di famiglie: ben 12.722. Qui però si riscontra un valore medio relativo al numero di componenti per famiglia più basso rispetto agli altri comuni dell’Ambito, con un numero pari a 3. Per quanto riguarda la distribuzione dei cosiddetti “genitori soli”, il cui fenomeno è in aumento negli ultimi anni non solo nelle età avanzate ma anche tra i giovani, a Pomigliano presenta dati corposi soprattutto con riferimento alle donne/madri (a confronto il fenomeno dei “padri soli” appare decisamente più esiguo) come illustra la seguente tabella. coppie con figli coppie senza figli madri con figli padri con figli 1824 7723 1207 236 * dati del Piano sociale di zona triennale 2010 – 2012 – Ambito territoriale n. 12 Per quanto riguarda particolari categorie di minori, provenienti da situazioni di disagio possiamo osservare la seguente tabella: tipologia Pomigliano Numero minori senza famiglia assistiti 1 Numero minori senza dimora assistiti 2 Numero minori disabili assistiti 37 Numero minori problematici/a rischio 9 assistiti * dati del Comune di Pomigliano d’Arco Ambito n.12 20 13 70 40 Secondo una ricerca dell’UNICEF nei comuni italiani sono presenti almeno un milione di bambini che vivono in condizioni disagiate e che crescono in situazioni di difficoltà. Un numero altrettanto considerevole di minori vive altre tipologie di disagio ed emarginazione: la solitudine in famiglie monoparentali, l'isolamento dovuto al tipo di abitazione e alla insostenibile organizzazione di tempi e di spazi della vita moderna, la mancanza di luoghi di incontro e socializzazione. Lo svantaggio socio-culturale è uno stato di disagio che dovrebbe essere combattuto ed eliminato al fine di non compromettere le potenziali capacità d'apprendimento e di relazione del bambino. A fronte di tali situazioni lo scopo del progetto “Pomigliano e il cerchio della vita 2015” è quello di favorire una crescita equilibrata per i bambini del territorio attraverso la proposta di attività ludico-educative da svolgere in gruppo, in modo da creare momenti di socialità sin dalla tenera età. Quello che il Comune di Pomigliano d’Arco vive come priorità della propria scuola dell’infanzia e degli asili nido collocati sul territorio è, in sostanza, la necessità di creazione di sinergie tra diverse risorse, le quali possono produrre una sorta di “apprendimento sociale”, sulla base del quale si può affinare la competenza di una comunità ad auto-mobilitarsi attorno a particolari situazioni di disagio; quindi le interazioni relazionali sono generatrici di forme e di organizzazioni, di una “forza gravitazionale” che agisce da moltiplicatore degli effetti di singole relazioni. In conclusione, i legami di rete sono produttori di altri legami ed essendo le famiglie i soggetti primari di queste relazioni, appare fondamentale promuovere un sistema di community care 3 mirato a sostenere, a sua volta, le capacità d’iniziativa, associazione e di rafforzamento del potere della comunità. 6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1 CRITICITA’/BISOGNI Criticità 1 Insufficienza di iniziative e di sinergie tra le diverse risorse del territorio che aiutino i minori della fascia 3 mesi – 5 anni a crescere e a vivere positivi momenti di ricreazione e socializzazione INDICATORI MISURABILI Numero di scuole coinvolte in progetti di sostegno a minori provenienti da situazioni di disagio Numero di minori che partecipano alle attività ludico/educative Numero di laboratori attivati nel territorio 6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto: 6.3.1 destinatari diretti I destinatari diretti del progetto saranno n. 500 bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 5 anni delle scuole dell’infanzia e degli asili nido del comune di Pomigliano d’Arco, con una particolare attenzione ai minori provenienti da situazioni familiari disagiate. 6.3.2 beneficiari indiretti Le 500 famiglie dei minori (destinatari diretti) saranno i maggiori beneficiari indiretti, poiché essi riceveranno un supporto nella crescita e nell’educazione dei propri figli. Altri beneficiari indiretti saranno gli asili nido e le scuole dell’infanzia interessate dal progetto e, più in generale, l’intera comunità di Pomigliano che si gioverà dei nuovi e/o ulteriori input culturali ed educativi che il progetto innescherà sul territorio. In particolare, gli asili nido e le scuole dell’infanzia interessate dal progetto e individuate dal Comune di Pomigliano d’Arco saranno le seguenti: Asilo Nido Comunale S.Rocco Scuole dell’infanzia delI’Istituto Comprensivo Falcone – Catullo Asilo Nido Buonpensiero Scuola dell’infanzia Andreina Caiazzo Scuola dell’infanzia Italo Calvino Scuola dell’infanzia Duchessa Elena d’Aosta 6.4. Soggetto attuatore ed eventuali partners Il soggetto attuatore è il Comune di Pomigliano d’Arco. Il comune, in quanto appartenente all’Ambito territoriale N12, svolge a favore dei minori le seguenti attività: - Servizio “Nido di mamma”, ha lo scopo di accogliere bambine e bambini da 0 a 3 anni in relazione ai tempi lavorativi e/o ai bisogni relazionali della coppia. Il servizio offre all’utenza un quadro di attività alternative ed integrate, per una implementazione delle relazioni tra bambine/bambini e i loro genitori e/o gli adulti di riferimento. Si tratta di un servizio educativo integrativo e non sostitutivo dell’asilo nido. In particolare, il servizio sostiene le famiglie nella cura dei figli e si pone l’obiettivo di accrescere la consapevolezza, nei genitori, della loro funzione educativa e delle loro responsabilità familiari rispetto ai minori e agli altri componenti della famiglia, di ridurre le difficoltà delle donne nel conciliare lavoro e famiglia. Il servizio “Nido di mamma” è stato parzialmente implementato nell’anno 2012 grazie al positivo supporto dei sei volontari di servizio civile partecipanti al progetto “Laboratori d’infanzia 2011”, presentato dal Comune di Pomigliano d’Arco e finanziato dall’UNSC 4 - Il Servizio “Affido familiare” è rivolto ai minori temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo alla loro crescita. Esso prevede l’inserimento del minore in un nucleo familiare diverso da quello di origine, per un periodo di tempo limitato e necessario al superamento del momento di disagio e/o di difficoltà del nucleo familiare di origine. E’ da intendersi come uno strumento per la tutela dei diritti dei minori che interviene sia all’esterno che all’interno del nucleo familiare di origine. - Il Servizio “Mediazione familiare” offre un supporto alle famiglie in crisi che vivono situazioni di separazione e/o di divorzio. E’ finalizzato a sostenere la coppia nel continuare ad assolvere il proprio ruolo genitoriale all’interno di un contesto relazionale sano, salvaguardando le esigenze affettive dei figli. 6.5. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio Nel comune di Pomigliano d’Arco è appena sufficiente la presenza di altri attori e soggetti operanti nel settore del progetto, in modo particolare riguardo alla fascia di età di riferimento. Infatti, mentre numerose sono le iniziative per bambini di scuole elementari e, soprattutto, medie e superiori, scarse sono quelle per il target prescolare di nostra competenza (3 mesi – 5 anni). Si ricorda l’attività della Cooperativa Irene ’95: con sede in Marigliano, la cooperativa è attiva anche nel comune di Pomigliano d’Arco. Svolge attività di animazione territoriale per i minori e la famiglia (centri di aggregazione per minori, centri di sostegno alla genitorialità, centri socio-educativi diurni, ecc…) con attenzione ai soggetti socialmente più deboli Rispetto alle problematiche dei minori che vivono in situazioni di disagio o in situazioni a rischio bisogna citare l’operato del Tribunale per i minorenni di Napoli (competente per territorio), il Tribunale Civile di Nola, il reparto materno - infantile dell’ASL NA4 – distretto 71. A fronte infine, come detto nel box 6.1, di 12 strutture pubbliche operanti nell’ambito della scuola dell’infanzia , vi sono 7 istituti cd “paritari” autorizzati. 7) OBIETTIVI DEL PROGETTO: 7.1 Gli obiettivi di cambiamento riferiti al contesto territoriale: Sede Comune di Pomigliano d’Arco Contesto territoriale Nel Comune di Pomigliano d’Arco solo il 4% dei bambini in età da asilo, e meno del 50% dei bambini in età prescolare usufruisce dei servizi scolastici comunali. Criticità/bisogni Criticità 1 Insufficienza di iniziative e di sinergie tra le diverse risorse del territorio che aiutino i minori della fascia 3 mesi – 5 anni a crescere e a vivere positivi momenti di ricreazione e socializzazione Obiettivi Potenziamento delle attività educative e formative (tutoraggio scolastico e delle attività laboratoriali) negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, utili ad arricchire l’offerta formativa e a promuovere un sistema di community care mirato a sostenere le capacità d’iniziativa, associazione e di rafforzamento del potere della comunità. 5 7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto Sede Comune di Pomigliano d’Arco Istituti beneficiari indiretti del progetto Obiettivo Potenziamento delle attività educative e formative (tutoraggio scolastico e delle attività laboratoriali) negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, utili ad arricchire l’offerta formativa e a promuovere un sistema di community care mirato a sostenere le capacità d’iniziativa, associazione e di rafforzamento del potere della comunità. Indicatori numerici Numero di scuole coinvolte in progetti di sostegno a minori provenienti da situazioni di disagio: 6 Numero di minori che partecipano alle attività ludico/educative: 500 Numero di laboratori attivati nel territorio. 9 7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo Sede Comune di Pomigliano/Istituti beneficiari indiretti del progetto indicatori Indicatore 1.1.1.1 Numero di scuole coinvolte in progetti di sostegno a minori provenienti da situazioni di disagio Comune di Indicatore 1.1.1.2 Pomigliano/Istituti Numero di minori che beneficiari indiretti partecipano alle attività del progetto ludico/educative Comune di Pomigliano/Istituti beneficiari indiretti del progetto Indicatore 1.1.2.1 Numero di laboratori attivati Ex ante Ex post 2 6(+300%) 100 500(+400%) 3 9(+200%) 7.4 Obiettivi rivolti ai volontari: Il progetto intende raggiungere anche verso i giovani di SCN che opereranno in questo progetto una serie di obiettivi, quali: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33); - apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro; - fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; - crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. 6 - crescita individuale dei partecipanti attraverso lo sviluppo di una consapevole integrazione ed interazione con il sistema sociale: • autostima, • capacità organizzativa, relazionali, di operare in gruppo, • confronto, • forme di auto imprenditorialità La presenza di volontari in servizio civile nazionale sarà fondamentale per il raggiungimento dei suddetti obiettivi, perché essi rappresenteranno quel valore aggiunto in termini di idee e operatività necessario all’Amministrazione Comunale per proseguire e ampliare il percorso di promozione culturale e sociale insito nello stesso progetto. Il Comune di Pomigliano d’ Arco offre ai giovani volontari in servizio civile la possibilità di vivere un anno importante, secondo un percorso che consentirà loro di arricchire le proprie competenze e abilità. Nello specifico, si prevede di garantire loro: Acquisizione di competenze di base sui processi di progettazione sociale partecipata. Sperimentare metodologie quali la “Scala della Partecipazione” di R. Hart, attraverso laboratori pratici e teorici. la possibilità di lavorare in un ambiente dinamico e propositivo con gli altri operatori degli istituti coinvolti. l’acquisizione di tecniche di tutoraggio e sostegno scolastico per minori con difficoltà di apprendimento. L’acquisizione, attraverso adeguata formazione e le attività pratiche di “leggendo giocando”, di tecniche di animazione, di affabulazione e gestione del gruppo. La somministrazione di questionari e di test di autovalutazione, in itinere e a fine progetto, rileverà indici di acquisizione delle competenze e di livello di soddisfazione e coinvolgimento dei volontari partecipanti al progetto. 8 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Descrizione dell’ideazione e delle azioni precedenti l’avvio del progetto All’inizio del 2014 l’ente proponente ha valutato positivamente la possibilità di inserire le specificità di un progetto di SCN nelle finalità e nelle modalità organizzative proprie. In un secondo momento l’ente ha provveduto a raggiungere un accordo con Arci Servizio Civile, Ente nazionale di 1^ classe per l’acquisizione delle professionalità necessarie alla progettazione e alla copertura dei servizi di accreditamento. Si è dunque organizzata, di concerto con Arci Servizio Civile, la fase di costruzione del progetto e relativamente alle informazioni raccolte nel punto precedente, l'equipe progettuale si è riunita per definire: una ricognizione sul territorio per registrare la situazione di partenza, utile a individuare i punti critici e i bisogni emergenti gli obiettivi da raggiungere con tale progetto di SCN il numero dei ragazzi in SCN necessari per la tipologia di progetto (box 9). le risorse umane ed economiche da destinare (box 16/box 23) le azioni da intraprendere (box 8) le attività da sviluppare Il programma di formazione generale e specifica (box 29/34 – box 35/41) 7 la metodologia di verifica (box 19) la definizione dell'equipe che insieme al progettista dovrà elaborare e seguire il progetto. la definizione dei luoghi di servizio e le figure che dovranno seguire il progetto. Il tutto verrà costruito per sviluppare le attività che scaturiscono dall’obiettivo che si intende raggiungere. Azioni di supporto al progetto: Le azioni di supporto al progetto prevedono i seguenti momenti: a) ACCOGLIENZA E FORMAZIONE GENERALE Durante il primo mese, i volontari del servizio civile nazionale entreranno in contatto con la realtà organizzativa dell’ente in cui svolgeranno le loro attività. In particolare, il personale dell’Ente attuatore illustra ai volontari i luoghi, gli uffici e gli eventuali laboratori educativi presenti, nonché il piano di organizzazione dei ruoli professionali. Lo scopo, chiaramente, è garantire massima ospitalità a coloro che si apprestano a dedicare un anno della loro vita al volontariato. Non solo, tale presentazione, è altresì utile affinché i ragazzi possano conoscere le iniziative formative che l’ente ha promosso in passato, ed indirizzarsi ad operare per il presente ed il futuro. Inoltre attraverso Arci Servizio Civile viene fornita la formazione generale, in modo tale da poter cominciare ad operare coerentemente secondo i principi del Servizio Civile Nazionale. La formazione generale sarà realizzata entro i primi 5 mesi di servizio dei volontari; i suoi contenuti sono riportati nello specifico Box 34. b) ATTIVITA’ Una volta inseriti, i volontari in SCN svolgono le attività seguendo un piano di lavoro concordato con l’Ente attuatore. Questo viene stabilito con il coinvolgimento degli stessi volontari, tenendo conto anche delle loro competenze e, attitudini personali. Le azioni vengono riportate dettagliatamente nei paragrafi 8.2 e 8.4. In relazione alle azioni descritte nel successivo punto 8.1 i volontari in SCN saranno impegnati nelle attività di seguito descritte, cosi distribuiti nelle sedi di attuazione: - le azioni 1.1.1 e 1.1.2 saranno svolte presso la sede centrale del Comune e presso l’Informagiovani in quanto strutture munite di specifici spazi e strumentazione (computer, stampanti, linee telefoniche, connessione wifi, etc) idonea a mettere in condizione i volontari e il personale del Comune a svolgere le attività di mappatura, verifica dei questionari, predisposizione della progettazione, progettazione dei laboratori, e ogni ulteriore attività prevista - l’azione 1.1.3 e le sue correlate attività saranno invece svolte presso la sede della Biblioteca e della Città educativa. In determinate circostanze quali festività religiose, o in occasione di rappresentazioni teatrali (es:”i nonni raccontano il cerchio della vita, attività 1.1.3.7), o in particolari situazioni, i volontari svolgeranno alcune delle attività previste presso le scuole beneficiarie indirette del progetto c) FORMAZIONE SPECIFICA La formazione specifica è un momento di fondamentale importanza per la preparazione dei volontari alle attività progettuali. L’obiettivo è difatti quello di sensibilizzare i volontari, trasferirgli le conoscenze inerenti al settore di intervento, ai contenuti e alle modalità di svolgimento degli interventi del progetto di SCN. I volontari hanno così la possibilità di studiare i vari contesti operativi, apprendere le tecniche e le metodologie proprie dell’Ente attuatore, imparare ad utilizzare i software e le attrezzature necessarie, visionare tutto il materiale didattico. I contenuti e le modalità della formazione specifica sono riportati nei box 39,40 e 41. 8 d) MONITORAGGIO E VERIFICA FINALE Per valutare il percorso effettuato sono previsti momenti di verifica in itinere e alla conclusione del progetto. Ciò avverrà mediante l’utilizzo di schede, questionari e colloqui. Si effettuerà così una costante verifica del grado di soddisfazione dei volontari in SCN, delle abilità e competenze acquisite durante e alla fine dell’espletamento delle attività previste dal progetto. Azioni specifiche del Progetto Obiettivo 1.1. Potenziamento delle attività educative e formative (tutoraggio scolastico e delle attività laboratoriali) negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, utili ad arricchire l’offerta formativa e a promuovere un sistema di community care mirato a sostenere le capacità d’iniziativa, associazione e di rafforzamento del potere della comunità. Azione 1.1.1 Analisi del target di riferimento Al fine di meglio delimitare il bacino di utenza si realizzerà uno screening del target sul territorio, necessario a porre le basi per la costruzione di un sistema integrato di fonti informative, basato su un insieme di strumenti, metodi e procedure utili ad acquisire, a vari livelli territoriali e amministrativi, i dati necessari. Attività 1.1.1.1 Mappatura dei bisogni Partendo dai dati già in possesso dell’Amministrazione Comunale (e sopra esposti soprattutto nei punti sub 6.1, 6.3, 6.5 e 7.3.), circa il contesto, il numero di scuole coinvolte e da coinvolgere, il numero di bambini destinatari dell’intervento, si procederà al rilevamento di bisogni specifici per i minori beneficiari del progetto e alla predisposizione di eventuali interventi mirati. Attività 1.1.1.2 Somministrazione di questionari La definizione delle azioni da attuare nei confronti dei singoli minori beneficiari del progetto, e la loro consistenza numerica verranno mappati aggiungendo ai dati già conosciuti ulteriori informazioni attraverso questionari da somministrare alle famiglie beneficiarie indirette del progetto. Azione 1.1.2 Progettazione e organizzazione di attività laboratoriali Progettare e realizzare interventi di animazione sociale e di organizzazione del tempo libero, per promuovere la valorizzazione dei soggetti costituenti il target composito attraverso la partecipazione ad attività culturali, ricreative, educative e ludiche. Come anticipato in premessa, la programmazione non sarà rigida né procederà per schemi, ma sarà improntata da una notevole elasticità: Ciascun bambino/a viene concepito come un essere “in fieri”, in continuo cambiamento nei diversi archi temporali che vanno dall’arco della giornata al corso delle settimane dei mesi, e al corso degli anni. Sarà compito del dirigente, dei responsabili, delle educatrici e delle insegnanti adeguare le attività e le routine alle esigenze mutanti dei piccolissimi, sia perché ogni bambino presenta un ritmo di sviluppo che può essere diverso da quello di altri, sia perché in ogni bambino possono insorgere bisogni imprevisti cui è necessario, di volta in volta, adattare il programma. Attività 1.1.2.1 Progettazione laboratori Alla luce dei dati emersi dall’azione 1.1.1 si procederà allo studio di specifiche proposte di intervento a carattere ludico, ricreativo, laboratoriale da erogare sulla base dei bisogni rilevati, per favorire la socializzazione e lo sviluppo emotivo e comunicativo dei minori. 9 Attività 1.1.2.2 Organizzazione laboratori I laboratori saranno strutturati ovviamente per fasce di età, e per numero di bambini. Si prevede pertanto che ciascun laboratorio preveda la partecipazione contemporanea di massimo 15 bambini. Ciò sta a significare che ciascun laboratorio sarà diviso in più sottoclassi, di modo da consentire a tutti i bambini di partecipare a tutte le attività laboratoriali per essi previste. Si calendarizzeranno dunque gli incontri, e si prepareranno i materiali per le diverse attività laboratoriali. Va da sé che le attività analiticamente descritte per ciascun laboratorio (azione 1.1.3) saranno calibrate sull’età dei bambini partecipanti Azione 1.1.3: Il cerchio della vita - Realizzazione delle attività laboratoriali La realizzazione delle attività laboratoriali per facilitare la lettura e la loro finalità, vengono elencate separatamente; in realtà si svolgeranno spesso contemporaneamente, data la loro forte correlazione. Attività 1.1.3.1 Nel magico mondo dei colori I bambini destinatari del progetto sono in una età privilegiata in cui i poteri espressivi e creativi si esercitano con audacia e fantasia, addirittura aggressività, in quanto essi sono desiderosi di affermarsi nelle loro relazioni attive con le cose e con l’ambiente. Questa attività nasce dunque dal desiderio di lavorare con il COLORE, perché è un mezzo educativo di notevole importanza che permette di cogliere quel mondo sotterraneo fatto di emozioni che il bambino non riesce ancora ad esprimere compiutamente con la parola. Saranno offerti ai bambini tempere liquide, fogli bianchi, pennelli di varie dimensioni, le cui capacità di trattenere il colore soddisfano il bambino al momento dell’utilizzo sul foglio e fanno scoprire nell’uso le differenze che derivano dalla pressione con cui lo si schiaccia e lo si muove sul foglio. Si proporrà ai bambini successivamente l’uso di spugne, carta stropicciata, macchie di colore, tecnica a spruzzo. Grazie al laboratorio avverranno la graduale scoperta e il riconoscimento dei colori, l’affinamento della coordinazione oculo-manuale, la possibilità di creare autonomamente con colori in modo autonomo e creativo, la valorizzazione del linguaggio espressivo a sostegno della comunicazione verbale. Attività 1.1.3.2 Laboratorio psico-motorio E’ un laboratorio dove il bambino, in presenza dell’adulto, attraverso il piacere di muoversi in un contesto di spazio organizzato morbido e sicuro, rafforza e sviluppa il coordinamento motorio, affina la percezione dello spazio, comunica emozioni e piaceri, supera le sue paure e impara a rispettare piccole regole. Al bambino viene data la possibilità di passare da un gioco individuale ad uno di gruppo e viceversa nel rispetto dell’altro, delle regole, del materiale e dello spazio comune. Questa attività prevede l’uso di materiali diversi quali: cuscini, coni, palline, cerchi, cubi, tunnel, musica, etc. Tutto questo gli permette di esprimere il proprio piacere, le proprie emozioni e di giocare in modo costruttivo e fantasioso. Attività 1.1.3.3 Viaggio al centro della terra Questa attività nasce dall’esigenza di sviluppare fin dalla prima infanzia processi sempre più ampi di attenzione e responsabilizzazione nei confronti dell’ambiente. Lo sviluppo della capacità di osservazione dell’ambiente e degli elementi naturali consente di sviluppare anche le basi per la formazione di un metodo scientifico in quanto i bambini vengono abituati a riflettere e formulare semplici ipotesi relative alle esperienze vissute. Attraverso l’esplorazione guidata e la continua scoperta, egli potrà acquisire conoscenze sempre più ampie in relazione alla realtà ambientale e alle sue componenti. 10 L’attività prevede una parte esplorativa-informativa in cui le attività saranno centrate sul problema rifiuti nel territorio di Pomigliano, e una parte laboratoriale in cui i bambini verranno stimolati al riutilizzo ed al riciclaggio dei materiali, attività tese a favorire l’iniziativa personale ma anche la collaborazione, l’esplorazione e la sperimentazione. Saranno utilizzati materiali di facile consumo, di recupero, libri illustrati, televisione, videoregistratore, bacinelle e contenitori di varia forma e dimensione, carta di vario tipo, cartone, colori a tempera, acquerelli, colori a matita e a cera e colla. Attività 1.1.3.4 Laboratorio Sensorial-mente Questa parola per noi vuol dire che i canali percettivi sono sempre in contatto con la mente (sviluppo cognitivo) che aiuta il bambino ad apprendere e a rielaborare i vissuti. Nei primi mesi di vita, grazie ai vari stimoli con cui il bambino viene a contatto, si sviluppano i sensi del gusto, olfatto, vista, udito, tatto che poi con il tempo, man mano che il bambino cresce, si affinano. Cogliendo il suggerimento offerto dai “Diritti naturali dei Bambini” ed in particolare dal “Diritto alle Sfumature” possiamo affermare che tutte le esperienze che vengono fatte con i bambini sviluppano ed affinano i 5 sensi. Pertanto è importante sapere che ogni cosa si intreccia con l’altra ed aiutano il bambino ad imparare, a pensare, a sentire le sensazioni, a parlare, a fare, a muoversi. I bambini lavoreranno utilizzando materiali diversi: stoffe lisce, ruvide, morbide, fagioli, lenticchie, zucchero e sale, sviluppando in questo modo la percezione tattile anche di altre parti del corpo. Inoltre effettueremo passeggiate in giardino stimolando l’udito e la vista perché i bambini verranno guidati alla scoperta dei cambiamenti che avvengono in natura durante i cambi di stagione. Attività 1.1.3.5. in viaggio per nutrilandia! L’attività in oggetto non solo mira ad educare alla salute il bambino, ma prelude all’attivazione di un sano e consapevole stile di vita, nel rispetto del proprio corpo e delle sue relazioni con l’ambiente. L’attività prenderà spunto dalle favole di Gianni Rodari “Le avventure di Cipollino”, attraverso le quali i bambini saranno condotti alla scoperta del gusto e di una corretta alimentazione utilizzando percorsi sui linguaggi che condurranno il bambino alla scoperta degli alimenti, alla esplorazione degli alimenti, alla creazione delle produzioni alimentari. Per questa attività determinante sarà il supporto dei papà e delle mamme, i quali saranno invitati a cucinare delle ricette creative, ideate insieme ai loro bambini, nonché a riproporre alcune delle ricette della loro infanzia. Attività 1.1.3.6 Filastrocche in cielo e in terra L’attività “Filastrocche in Cielo e in Terra”, in tema con il Diritto Naturale alle Sfumature, ha lo scopo di avvicinare i bambini, attraverso le filastrocche di Gianni Rodari, all’esplorazione e all’approfondimento di alcuni fenomeni naturali tramite un approccio ludico-scientifico. Ciò nasce dalla consapevolezza del fatto che gli argomenti trattati sono oggetto di forte curiosità da parte dei bambini. Attività di lettura, memorizzazione e rappresentazioni grafico-pittoriche, daranno origine a lavori dai quali, grazie soprattutto alla libera interpretazione dei bambini, emergeranno le conoscenze e le competenze acquisite. Attività 1.1.3.7 i nonni raccontano… il cerchio della vita. Questa attività si pone non a caso ultima nell’ordine cronologico previsto. Riprendendo il leit motiv del film per bambini ”Il re leone” infatti, in questa attività i bambini saranno condotti per mano dai loro nonni (ma li potranno anche condurre loro) in un percorso che costituisce il cerchio della vita. “Il Cerchio della vita” sarà infatti il titolo della recita che i bambini porteranno in scena. I nonni parteciperanno all’ideazione della storia da mettere in scena, che si baserà su piccole situazioni di vita da loro vissuta: i nonni come figli della guerra, il lavoro, la casa, la Pomigliano di una volta raccontata con gli occhi di un ex bambino, la gioia di diventare genitori e poi nonni. 11 I bambini saranno i protagonisti delle piccole storie, e saranno chiamati a interpretare le scene “create” dai nonni di Pomigliano come piccoli “attori”. Il laboratorio teatrale è per i bambini una grande esperienza formativa e socializzante. Il teatro è difatti uno strumento che permette di avvicinarsi alla sensibilità dei bambini, può facilitarli nel comprendere come canalizzare le loro risorse emozionali e creative, lasciando emergere lentamente un interesse verso il proprio corpo. Azioni trasversali per il SCN Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella specifica, (box 35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno inserite anche altre attività che permetteranno ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate direttamente dall’ente, (box 28). I volontari del SCN saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 17). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1 della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale. Cronogramma mesi Azioni Ideazione sviluppo e avvio 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 x OBIETTIVO 1.1 Azione 1.1.1. analisi del target di riferimento Attività 1.1.1.1 x Attività 1.1.1.2 X Azione 1.1.2. progettazione e organizzazione di attività laboratoriali Attività 1.1.2.1 X Attività 1.1.2.2 X Azione 1.1.3. il cerchio della vita – realizzazione delle attività laboratori ali Attività 1.1.3.1 x Attività 1.1.3.2 Attività 1.1.3.3 x x X x x x X x x X X x X X x Attività 1.1.3.4 Attività 1.1.3.5 Attività 1.1.3.6 Attività 1.1.3.7 X X x X X x x X x x X Azioni trasversali per il SCN Accoglienza dei volontari in SCN Formazione Specifica X X X X 12 Formazione Generale X X X X x x X X x x Informazione e sensibilizzazione Inserimento dei volontari in SCN Monitoraggio x x x X X x x x x 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Attività del progetto Tutte le attività Professionalità Responsabile dell’ufficio di piano dell’ambito territoriale n. 12 - Servizi Sociali Ruolo nell’attività Coordinamento delle attività Numero 1 Attività 1.1.1.1 Assistenti sociali Mappatura dei bisogni Attività 1.1.1.2 Somministrazione dei questionari Attività 1.1.2.1 Educatrici asili nido Progettazione laboratori Attività 1.1.2.2 Organizzazione laboratori Attività 1.1.3.1 Nel magico mondo dei colori Attività 1.1.3.2 Laboratorio psico motorio Attività 1.1.3.3 Viaggio al centro della terra Attività 1.1.3.4 Laboratorio sensorialmente Attività 1.1.3.5 In viaggio per nutrilandia! Attività 1.1.3.6 Filastrocche in cielo e in terra Attività 1.1.3.7 I nonni raccontano…il cerchio della vita Raccolta e analisi delle informazioni Individuazione dei bisogni 2 Progettano, organizzano e realizzano i laboratori 10 Attività 1.1.2.1 Insegnanti di scuola Progettazione laboratori dell’infanzia Attività 1.1.2.2 Organizzazione laboratori Attività 1.1.3.1 Nel magico mondo dei colori Attività 1.1.3.2 Laboratorio psico motorio Attività 1.1.3.3 Viaggio al centro della terra Attività 1.1.3.4 Laboratorio sensorial- Progettano, organizzano e realizzano i laboratori 10 13 mente Attività 1.1.3.5 In viaggio per nutrilandia! Attività 1.1.3.6 Filastrocche in cielo e in terra Attività 1.1.3.7 I nonni raccontano…il cerchio della vita 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto In relazione alle azioni già descritte nel precedente punto 8.1, e come già premesso , i volontari in SCN saranno impegnati nelle attività di seguito descritte, cosi distribuiti nelle sedi di attuazione: - le azioni 1.1.1 e 1.1.2 saranno svolte presso la sede centrale del Comune e presso l’Informagiovani in quanto strutture munite di specifici spazi e strumentazione(computer, stampanti, linee telefoniche, connessione wifi, etc) idonea a mettere in condizione i volontari e il personale del Comune a svolgere le attività di mappatura, verifica dei questionari, predisposizione della progettazione, progettazione dei laboratori, e ogni ulteriore attività prevista - l’azione 1.1.3 e le sue correlate attività saranno invece svolte presso la sede della Biblioteca e della Città educativa. In determinate circostanze quali festività religiose, o in occasione di rappresentazioni teatrali (es:”i nonni raccontano il cerchio della vita, attività 1.1.3.7), o in particolari situazioni, i volontari svolgeranno alcune delle attività previste presso le scuole beneficiarie indirette del progetto Azioni Azione 1.1.1 Analisi del target di riferimento Azione 1.1.2 Progettazione e organizzazione di attività laboratoriali Azione 1.1.3 Il cerchio della vita Realizzazione delle attività laboratori ali Attivita’ Attività 1.1.1.1 Mappatura dei bisogni Attività 1.1.1.2 Somministrazione dei questionari Attività 1.1.2.1 Progettazione laboratori Ruolo I volontari saranno di supporto nell’analisi dei dati, nella somministrazione e raccolta dei questionari I volontari collaboreranno con i referenti del Comune alla progettazione dei laboratori Attività 1.1.2.2 Organizzazione laboratori I volontari si occuperanno della calendarizzazione degli incontri e della preparazione dei materiali. Attività 1.1.3.1 Nel magico mondo dei colori Attività 1.1.3.2 Laboratorio psico motorio Attività 1.1.3.3 Viaggio al centro della terra Attività 1.1.3.4 Laboratorio sensorial-mente Attività 1.1.3.5 In viaggio per nutrilandia! Attività 1.1.3.6 Filastrocche in cielo e in terra Attività 1.1.3.7 I nonni raccontano…il cerchio della vita Affiancheranno le insegnanti nella realizzazione dei laboratori. Ai volontario spetteranno compiti relativi all’implementazione delle capacità comunicative e di socializzazione dei minori attraverso un modo di lavorare con i bambini, trasversale, interdisciplinare, creativo ed espressivo. 14 Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 7, sezione “obiettivi dei volontari” che viene qui riportato: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN - apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro; - partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo box 17. 9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO: 20 10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 0 11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 20 12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 0 13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE ANNUO: 1400 14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 5 15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Le giornate di formazione generale potrebbero essere svolte anche nelle giornate del sabato. I volontari in servizio civile seguiranno turnazioni di lavoro pomeridiani e/o mattutine, a seconda del calendario che sarà redatto in collaborazione con gli olp e gli altri operatori coinvolti nelle attività. CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO: Allegato 01 17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato. I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso: - associazioni, precipuamente giovanili con cui il comune di Pomigliano d’Arco organizza attività di informazione e promozione - luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. 15 Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi: - informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) - sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) - diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione) Comunicazione sociale: bando di servizio civile, testo del progetto, modalità di partecipazione, modulistica occorrente per la partecipazione, la pubblicazione del calendario dei colloqui dopo la scadenza del bando, nonché delle graduatorie saranno pubblicati sul sito internet dell’ente a partire dalla data di pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale, e fino a 30 giorni dopo la pubblicazione sul sito (www.comune.pomiglianodarco.gov.it) delle graduatorie. Il Comune dedicherà una pagina specifica del proprio sito istituzionale (www.comune.pomiglianodarco.gov.it) al servizio civile nazionale. Anche Arci Servizio Civile , come ente che fornisce al Comune criteri autonomi di selezione e accreditamento, nonché formazione e monitoraggio, diffonderà attraverso le proprie pagine facebook il progetto, il bando e ogni altra informazione utile alla cittadinanza. Sarà diffuso materiale informativo presso circoli culturali, negozi e scuole del Comune, che si farà inoltre carico della diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. 18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI: Ricorso a sistema di selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale Ufficio per il Servizio Civile Nazionale da ente di 1° Classe Arci Servizio Civile come descritto nel modello: - Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione 19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si Arci Servizio Civile Ente di 1° Classe – NZ00345 20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO: Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale Ufficio per il Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): 16 Arci Servizio Civile - Codice Accreditamento NZ00345 Si 22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDIDATI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64: I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. (http://europass.cedefop.europa.eu) 23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO SPECIFICO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: - Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento (box 8.2) Sedi ed attrezzature specifiche (box 25) Utenze dedicate Materiali informativi Pubblicizzazione SCN (box 17) Formazione specifica-Docenti Formazione specifica-Materiali Spese viaggio Materiale di consumo finalizzati al progetto Altro (materiale per i laboratori) €17.000 € 0 € 500 € 500 € 900 € 1.500 € 500 € 400 € 5.000 € 9.000 TOTALE €35.300 24) EVENTUALI PARTNERS): RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI E/O 25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO: I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore: Obiettivo 1.1: Potenziamento delle attività educative e formative (tutoraggio scolastico e delle attività laboratoriali) negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, utili ad arricchire l’offerta formativa e a promuovere un sistema di community care mirato a sostenere le capacità d’iniziativa, associazione e di rafforzamento del potere della comunità. Azione: 1.1.1/1.1.2 Risorsa Locali del Comune (stanze n.5, 3 tavoli, 20 sedie) 5 Computer con connessione internet wifi 2 Telefoni-fax Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzata a: . ospitare computer e altre risorse utili alla realizzazione delle attività 1.1.1.1 e 1.1.1.2, nonché 1.1.2.1. e 1.1.2.2 previste dal progetto reperire e elaborare dati previsti dalle attività 1.1.1.1 e 1.1.1.2, nonché a progettare e calendarizzare i laboratori come previsto dalle attività 1.1.2.1.e 1.1.2.2 Reperire e elaborare dati e questionari utili alla definizione dell’obiettivo, secondo le attività 1.1.1.1 e 1.1.1.2 17 1 Scanner Reperire e elaborare dati e questionari utili alla definizione dell’obiettivo, secondo le attività 1.1.1.1 e 1.1.1.2 1 Stampante Reperire e elaborare dati e questionari utili alla definizione dell’obiettivo, secondo le attività 1.1.1.1 e 1.1.1.2 1 Fotocopiatrice Reperire e elaborare dati e questionari utili alla definizione dell’obiettivo, secondo le attività 1.1.1.1 e 1.1.1.2 Azione: 1.1.3 Risorsa Locali del Comune e delle scuole beneficiarie indirette del progetto. Per il Comune: 5 stanze, 3 tavoli, 20 sedie. Per le 8 scuole beneficiarie dell’intervento: complessivamente 30 stanze, 10 lavagne, 100 sedie, 100 banchi. Tre delle scuole beneficiarie sono inoltre dotate di un giardino esterno, nel quale saranno svolti alcuni momenti delle attività 1.1.3.3, 1.1.3.4 1 Stampante Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzata a: . Indispensabili per ospitare le attività del progetto di cui all’azione 1.1.3, per l’accoglienza dei volontari all’avvio del progetto, per i momenti formativi e di monitoraggio rivolti ai volontari di SCN Stampare disegni, locandine e altro materiale utile alla realizzazione dell’azione 1.1.3 1 Fotocopiatrice Fotocopiare disegni, pagine di libri, altro materiale utile alla realizzazione dell’azione 1.1.3 30 pacchi di Tempere liquide da 10 tubetti ciascuno, 20 risme di fogli a4, 1000 pennelli, 150 spugnette, 150 asciugamani, 15 pacchi di salviette di carta 30 Tappetini morbidi, 50 cerchi, 150 coni, 50 palline di gomma piuma, 10 giochi “tunnel”, 25 pacchi di cubi; 3 stereo mp3 1 tv con videoregistratore, 50 libri illustrati per la prima infanzia, 25 bacinelle e altri contenitori di varia forma e dimensione, 10 risme di fogli a4, 10 pacchi di cartone pressato, materiale vario da riciclo (carta, plastica e cartone), 20 pacchi di matite, 20 pacchi di colori a cera, 10 tubetti di colla vinilica atossica, 10 pacchi di colori a tempera liquida, 1000 cartoncini colorati 10 Stoffe di varia consistenza - lisce, ruvide, morbide; 3 pacchi di fagioli, lenticchie, zucchero, sale. Pacchi di alimenti; libri illustrati; 10 copie del libro di Gianni Rodari “Le avventure di Cipollino” 10 copie di libri di filastrocche di Gianni Rodari Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.1 – nel magico mondo dei colori Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.2 – laboratorio psicomotorio Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.3 – viaggio al centro della terra Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.4 – laboratorio sensorial-mente Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.5 – in viaggio per nutrilandia! Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.6 – filastrocche in cielo e in terra 18 Scenografie di cartapesta, 5 risme di carta a4, costumi occorrenti alla rappresentazione teatrale, 1 videocamera per la ripresa dello spettacolo Azioni trasversali del SCN Schemi per elaborazioni statistiche Schede per la somministrazione di monitoraggi Materiale pubblicitario da usare durante le campagne informative Materiali necessari per la realizzazione dell’attività 1.1.3.7 – i nonni raccontano…il cerchio della vita Materiale per elaborazione e costruzione monitoraggi atti al progetto, da utilizzare durante i monitoraggi interni per le verifiche dell’andamento del progetto, materiale da utilizzare nella fase della promozione e sensibilizzazione del SCN (Azioni trasversali del SCN) CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI: 27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI: 28) COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO, CERTIFICABILI E VALIDI AI FINI DEL CURRICULUM VITAE: Tale certificazione verrà rilasciata dal Comune e potrà essere inserita nel curriculum formativo - professionale e utilizzata dal volontario in future collaborazioni professionali negli ambiti attinenti al servizio prestato. INDICAZIONE DELLE CONOSCENZE E COMPETENZE ACQUISIBILI - Conoscenza dei servizi alla persona nell’ambito della normativa di riferimento Nazionale e Regionale, - Procedure amministrative per l’accesso ai servizi e per la gestione da parte degli enti pubblici; - Competenze connesse alle professioni sociali, con particolare riferimento alle funzioni di assistenza a minori, interventi di animazione rivolti all’infanzia, nell’ambito delle mansioni svolte durante il servizio; - Sperimentazione e potenziamento delle proprie competenze individuali nel lavoro di gruppo, nella comunicazione, nell’assunzione di responsabilità e nella condivisione e raggiungimento degli obiettivi. Formazione generale dei volontari 29 ) Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari verrà effettuata da Arci Servizio Civile Nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di realizzazione del progetto. Di norma questa formazione avverrà presso la sede dell’ente accreditato indicata al punto 1 del presente progetto. Eventuali variazioni dell'indirizzo saranno comunicate tempestivamente. 3 0 ) Modalità di attuazione: In proprio presso l’ente con servizi acquisiti da enti di Servizio Civile Nazionale di I Classe con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli: - Mod. FORM - Mod. S/FORM 19 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: Arci Servizio Civile – Codice Accreditamento NZ00345 Si 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: • • • lezioni frontali - LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e discussione di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del 30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula. dinamiche non formali – DNF- (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali). Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula. formazione a distanza - F.A.D. - (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di verifica, allocati su piattaforma e-learning dedicata, con contenuti video, audio, forum e simili, letture, dispense, strumenti collaborativi). 33) Contenuti della formazione: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit. I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del 13/07/2013) prevedono: 1 “Valori e identità del SCN” a. b. c. d. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo Dall’obiezione di coscienza al SCN Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta La normativa vigente e la Carta di impegno etico 2 “La cittadinanza attiva” a. b. c. d. La formazione civica Le forme di cittadinanza La protezione civile La rappresentanza dei volontari nel servizio civile 20 3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile” a. b. c. d. e. Presentazione dell’ente accreditato, finalità, struttura, soci, settori di intervento Il lavoro per progetti L’organizzazione del servizio civile e le sue figure Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti 34) Durata: La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale Ufficio per il Servizio Civile Nazionale questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI 35) SEDE DI REALIZZAZIONE: Presso le sedi di attuazione di cui al punto 16. 36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente, con formatori dell’ente 37) NOMINATIVO E DATI ANAGRAFICI DEL FORMATORE: Formatore: Cleopatra Antonio nato il: 09/03/1953 luogo di nascita: Pomigliano d’Arco (NA) 38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL FORMATORE: In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei singoli formatori ritenute adeguate al progetto: Formatore: Cleopatra Antonio Titolo di Studio: Laurea in Sociologia Ruolo ricoperto presso l’ente: Dirigente del settore Affari sociali; Coordinatore dell’Ufficio di Piano dell’Ambito territoriale N.12 Responsabile per la sicurezza per il Comune di Pomigliano d’Arco Esperienza nel settore: Dirigente del settore Servizi sociali ed educativi del comune di Pomigliano d’Arco (1996- 2001); Dirigente del settore Affari sociali del comune di Pomigliano d’Arco (2001-2011) Competenze nel settore: Formulazione e gestione dei servizi alla persona (minori, famiglie, disabili, anziani). Direzione, programmazione sociale, progettazione e gestione dei servizi: affido familiare di ambito; nido di mamma; mediazione familiare; comunità educativa di tipo familiare. 21 Ha rivestito la qualifica di OLP e formatore per i progetti di servizio civile “Laboratori di infanzia 2010” e “Laboratori di infanzia 2011”, presentati dal Comune di Pomigliano d’Arco, e approvati e finanziati dall’Ufficio Nazionale Servizio Civile 39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base; Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi. 40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: Sezione 1 FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI Il Comune di Pomigliano d’Arco in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle ore da svolgere, un modulo per complessive 6 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”. Il modulo sarà a cura del responsabile per la sicurezza del Comune, dott. Antonio Cleopatra. MODULO A Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SCN, si reputa adatto e necessario predisporre un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore CONTENUTI: - Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza - cos’e’, - da cosa dipende, - come può essere garantita, - come si può lavorare in sicurezza - Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) fattori di rischio sostanze pericolose 22 dispositivi di protezione segnaletica di sicurezza riferimenti comportamentali gestione delle emergenze - Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza codice penale codice civile costituzione statuto dei lavoratori normativa costituzionale D.L. n. 626/1994 D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche Formatore dei moduli: Cleopatra Antonio Azione/Attività: Azioni 1.1.1 – 1.1.2 Raccolta dei dati e mappatura dei bisogni Modulo 1 : Argomento principale:I servizi sociali per i minori Durata: 24 ore Temi da trattare: - Evoluzione dei Servizi Sociali (I’Assistenza in Italia — quadro storico/culturale/normativo) - 1890 "Legge Crispi" (Il ventennio fascista) - Le politiche statali del Welfare (dalla Costituzione agli anni ’60) - Le politiche locali del Welfare (gli anni ’70 ed il decentramento amministrativo; il D.P.R. 616/77) - Le politiche e le leggi di "settore" - La filosofia della L. 285/-97 (processi e sistemi di promozione dei diritti deII’infanzia e deIl'adolescenza) - Le Aree d’Intervento dei Servizi Sociali Integrati (Infanzia ed Adolescenza, Famiglia) - Politiche e Servizi Sociali oggi “destinatari, finalità, obiettivi, buone prassi, metodologia rete, integrazione, individualizzazione” - Gli attori del Sistema Integrato degli Interventi e dei Servizi Sociali istituzioni pubbliche, il "terzo settore", i privati, le OO.SS., i cittadini e le loro organizzazioni - L’Impresa Sociale (forme giuridiche, mission, settori d’intervento) - Le Risorse in campo - risorse umane (titoli e profili professionali), risorse finanziarie (fondi europei, nazionali e locali), le risorse della rete informale (la sussidiarietà nel sistema sociale) - I Processi del Sistema dei nuovi Servizi Sociali “partecipazione cittadinanza attiva, integrazione pubblico/privata, socio—sanitaria, socio—educativa, concertazione, pianificazione, programmazione, progettazione, modelli di gestione, valutazione monitoraggio, verifica, ri-definizione degli interventi, controllo e impatto, sistema della qualità sociale, sistema informativo dei servizi sociali, carta dei servizi, formazione e aggiornamento” Azione/Attività: Azioni 1.1.2 – 1.1.3 Progettazione, organizzazione e realizzazione dei laboratori Modulo 2 : Argomento principale: L’aggregazione Durata: 24 ore Temi da trattare: - relazione e comunicazione; - il mondo dell’infanzia - competenze tecniche su giochi di gruppo e attività laboratoriali; - tecniche di conduzione di piccolo e grande gruppo. 23 Azione/Attività: Azioni 1.1.2 – 1.1.3 Progettazione, organizzazione e realizzazione dei laboratori Modulo 3 : Argomento principale: Metodologie dell’educazione ai minori Durata: 24 ore Temi da trattare: Ruolo dell’educatore e dell’animatore: l’ educatore come regista dei contesti di apprendimento e non come in-formatore di tecniche applicative; Tecniche di animazione; Giochi cooperativi: giochi manuali, fare teatro, il prodotto comune. 41) DURATA: La durata complessiva della formazione specifica è di 72 ore, con un piano formativo di 12 giornate, anche questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto stesso. ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 42 ) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Formazione Generale Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale Ufficio per il Servizio Civile Nazionale descritto nei modelli: - Mod. S/MON Formazione Specifica Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede: - momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e follow-up con gli OLP - note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede pre-strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN Data Il Responsabile Legale dell’Ente/ Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale 24