LA LETTERATURA TANG I poeti Tang, fra tradizione e innovazione

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LA LETTERATURA TANG I poeti Tang, fra tradizione e innovazione
LA LETTERATURA TANG
唐朝
Sotto la dinastia Tang (
tángcháo) fu il genere poetico a godere di una fioritura senza
precedenti, tanto che il periodo è considerato come “l’età d’oro della poesia cinese”.
Questo sviluppo è da ricondurre principalmente a quattro fattori:
1. Il Medioevo (中世纪 zhōng shìjì) aveva già dato vita a componimenti di altissimo livello,
che costituirono una base d’eccezione per gli artisti dell’epoca successiva.
2. Il sistema di reclutamento dei funzionari imperiali prevedeva una rigida preparazione in
vista degli esami imperiali. Il fulcro della formazione era rappresentato dal componimento
poetico, perciò un gran numero di letterati si cimentò nella versificazione. Questa
innovazione fu di grande aiuto alla divulgazione e al miglioramento qualitativo del genere
poetico.
3. Gli imperatori Tang erano mecenati, soprattutto Xuanzong (
Xuán Zōng 685 – 762). La
corte imperiale radunò attorno a sé un gran numero di artisti e divenne quindi un
ambiente fertile per la produzione di arte.
4. Il sincretismo ideologico. I Tang diedero vita alla teoria delle
Sincretismo: tendenza a
“Tre Dottrine” (
sānjiào), ossia Confucianesimo, Buddhismo, conciliare elementi
Taoismo, ognuna delle quali contribuiva, nella sua originalità, culturali, filosofici o
alla formazione dell’unità culturale dell’impero Tang. religiosi eterogenei
L’ideologia imperiale non fu più, quindi, il solo Confucianesimo. appartenenti a due o più
culture o dottrine diverse.
Questo portò gli intellettuali ad ampliare i loro orizzonti, infuse
vigore al loro spirito; l’apertura di vedute favorì l’espressione artistica e letteraria,
contribuendo alla grande varietà delle tematiche affrontate dalla poesia.
玄宗
三教
I poeti Tang, fra tradizione e innovazione
I Tang ripresero e svilupparono alcuni stili e generi già esistenti in precedenza:
律诗 lǜshī poesia codificata, con otto versi di cinque o sette sillabe. I versi 3-4 e 5-6 hanno una
struttura parallela.
古 诗 gǔshī (o 古体诗 gǔtíshī) stile antico, poesia tradizionale, spesso narrativa, che comprende i
poemi yuefu (乐府 yuèfǔ, lett.: ufficio della musica) , ossia canti popolari di argomento politico.
Inoltre diedero vita a nuovi metri e generi poetici:
绝句 juéjù “versi troncati” conta una sola strofa di quattro versi, di cinque o sette caratteri,
caratterizzati da una perfetta simmetria tonale e grammaticale. In quanto molto breve,
il jueju, per potere essere efficace, è allusivo e suggestivo, dipingendo, in pochi
caratteri, uno scenario, uno stato d’animo, etc.
排律 pái lǜ “versi concatenati codificati, poesie molto lunghe, composte da versi disposti in fila
(排 pái = disporre in righe).
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La rielaborazione del lüshi (律诗 lǜshī), jueju (绝句 juéjù) e pailü (排律 páilǜ) sono riassunti nel
termine 近体诗 jīntíshī = stile moderno.
辞 (词) cí “canzone” di carattere prettamente lirico, con tematiche prevalentemenete amorose,
lo ci è un componimento di lunghezza variabile adatto ad essere cantato sulle arie di
canzoni centroasiatiche. Esistevano circa seicento modelli di canzoni, il poeta
sceglieva una fra queste e scriveva un testo che le si adattasse. Perciò potevano
esistere più componimenti, diversi fra loro, per una stessa aria. Il nome del
componimento era il titolo dell’aria, quindi potevano esistere testi diversi aventi uno
stesso titolo.
Nel tempo le arie sulle quali erano eseguiti i testi degli ci andarono perdute. Oggi ci
rimangono soltanto i componimenti in caratteri.
Le tematiche delle poesie Tang sono le più varie, soprattutto legate ad eventi significativi della vita
di un burocrate: feste, vita di corte, incontri e addii con amici e colleghi, viaggi di ritorno nella
capitale, visite ad eremiti, etc.. L’amore (ma solo dal punto di vista nostalgico) e la
descrizione/contemplazione del paesaggio sono presenti, ma con minore frequenza. Il tema
politico viene espresso sotto forma di yuefu, come già detto, dando alle lagnanze dei poeti la
forma della parlata del contadino o del soldato.
È importante sottolineare che i sentimenti espressi nelle poesie non sono frutto di stati d’animo
personali, ma sono assolutamente convenzionali e codificati: gioia alle feste di corte per la virtù
della casa regnante; lamenti per la transitorietà della vita agli addii o perché il talento e i meriti
non vengono riconosciuti; depressione e nostalgia in occasione di viaggi; ammirazione per
l’eremita che si è ritirato dal mondo; “cogliere l’attimo” nelle feste con gli amici.
I critici cinesi tradizionali distinguono quattro fasi della poesia Tang, paragonate alle stagioni. I
contenuti delle quattro fasi sono sempre gli stessi, ma cambia il tono dei componimenti: si
sviluppano passando dal vigore della giovinezza alla maturità serena e malinconica fino
all’abbandono.
1) 初唐 chū táng = inizio, corrisponde alla primavera, 618-705 d.C. circa, gli albori della
dinastia Tang e della letteratura
2) 盛唐 shèng táng = fiorente, un periodo eccellente per la poesia Tang, corrisponde all’estate,
700.755 d.C. , coincide storicamente con il periodo migliore della dinastia, il lungo regno di
Xuanzong, fino alla rivolta di An Lushan (安禄山 ānlùshān)
3) 中唐 zhōng táng = media, corrisponde all’autunno, 755-810-15 d.C. circa, ad una fase di crisi
letteraria causata dagli eventi storici
4) 晚唐 wǎn táng = tarda, corrisponde all’inverno, 810-906 d.C. circa., a livello letterario, la
poesia risulta troppo ricercata e palesemente artificiosa.
La poesia Tang fu pubblicata nella quasi totalità nel Quan Tang Shi (全唐诗 quán táng shī Raccolta
completa delle Poesie Tang), ma più studiato e conosciuto, anche in occidente è il Tang shi sanbai
shou (唐诗三百首 sān bǎi shǒu Trecento poesie Tang). In entrambe troviamo le opere degli autori
che seguono, che insieme a Hányù (768-824), Liú Zhōngyuán (o Zongyuan, 773-819), Yuan Zhen
(779-831), Lǐ Shāngyín (813-858 d.C.) sono i poeti più rappresentativi dell’epoca.
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Wáng Wéi (王维 7-761) buddhista, confuciano e taoista. Poeta, pittore e bravo musicista. Ebbe
una brillante carriera burocratica. È famoso soprattutto per la poesia paesaggistica: per lui
contemplare la natura è un modo di prendere parte alla sua pace e alla sua serenità.
Il padiglione tra i bambù
ù
竹里馆
Zhúlǐ guǎn
独 坐 幽 篁 里,
Seduto solo fra i bambú,
Dú zuò yōu huáng lǐ,
弹 琴 复 长 啸。
Pizzico la cetra e fischio,
Tán qín fù cháng xiào.
深 林 人 不 知,
Nella foresta, scordato dagli uomini.
Shēnlín rén bùzhī,
明 月 来 相 照。
S’è avvicinata la luna: chiarore.
Míngyuè lái xiāng zhào.
Li Bai o o Li Po ( 李白 Lǐ Bái, 701-762), il più noto poeta tang in occidente. Era taoista, alchimista e
grande bevitore: il vino era lo strumento positivo per elevarsi ad uno stato di
coscienza adatto alla composizione. Compose in ogni forma, preferiva scrivere in stile
antico, i temi da lui trattati furono innumerevoli: la caducità della vita, le tecniche per
il raggiungimento dell’immortalità, la guerra, l’ebbrezza, l’amore, la comunione con la
natura, etc.
In un famosissimo jueju la lingua è semplicissima, senza forma d'erudizione, la scelta cade sempre su
termini di uso comune. Egli cattura un momento, una sensazione particolare, riuscendo però a farne
una categoria dell'anima, adatta a molte situazioni, in cui ci si può facilmente rispecchiare:
静夜思
Pensieri in una notte quieta
床前明月光,
Dinanzi al letto un luminoso raggio lunare
Chuáng qián míng yuèguāng,
疑是地上霜,
sulla terra sembra essere brina brillare.
Yí shì dìshàng shuāng,
举头望明月,
Si solleva il capo guardando la luminosa luna,
Jǔ tóu wàng míngyuè,
低头思故乡。
si china il capo pensando al paese natale.
Dītóu sī gùxiāng,
Du Fu (杜甫 Dù Fú 712-770) confuciano, è considerato il più grande poeta Tang
per avere codificato nella forma più completa dei canoni poetici. È considerato
il saggio dei poeti. In contrasto a Li Bai, utilizza uno stile complesso, talvolta
allegorico e ambiguo. Burocrate, quando scoppia la rivolta di An Lushan, rimane
senza lavoro. È un periodo di generale malessere. In molti componimenti (come
nel lüshi che segue) egli descrive la sofferenza di chi parte e di chi resta
aspettando che i guerrieri tornino a casa. Du Fu preferiva scrivere in stile
moderno (jintishi).
3
春望
chūn wàng
国破山河在
A primavera uno sguardo
La patria è in rovina, restano i monti, i fiumi
guó pò shān hé zài
城春草木深
e nelle città a primavera, alberi e fitte erbe
chéng chūn cǎo mù shēn
感时花溅泪
commossi dagli eventi anche i fiori grondano lacrime
gǎn shí huā jiàn lèi
恨别鸟惊心
nel dolore degli addii anche agli uccelli spaurisce il cuore
hèn bié niǎo jīng xīn
烽火连三月
i fuochi delle sentinelle ardono da tre mesi ormai
fēng huǒ lián sān yuè
家书抵万金
e una lettera da casa costa diecimila once d’oro
jiā shū dǐ wàn jīn
白头搔更短
sulla mia testa canuta sempre più radi i capelli
bái tóu sāo gèng duǎn
浑欲不胜簪
al tatto e più non trattengono lo spillone
hún yù bù shēng zān
Bai Juyi (白居易 Bái Jūyì 772-846). Superò il più alto esame burocratico a 27 anni ma dopo qualche
tempo fu esiliato per la sua eccessiva sincerità. Scrisse 2800 poesie ma
soprattutto componimenti lunghi pailü. I più noti sono “Chang hen ge” (长恨歌
chánghèn'gē Canto dell’eterno rimorso), che parla degli amanti e si riferisce
all’imperatore Xuanzong e alla sua concubina Yang Guifei e “Pipa xing” (琵琶行
pípaxíng La ballata del liuto ), che narra l’incontro del poeta con la moglie.
Nella maggior parte degli scritti, il suo linguaggio è semplice, fatto per essere
compreso da tutti. Scrisse anche nuovi yuefu in stile popolare, che contenevano
satire dei mali sociali e politici del momento.
Estratto da:
琵琶行
La ballata del liuto
Pípá xíng
浔阳江头夜送客,枫叶荻花秋瑟瑟。
Xún yángjiāng tóu yè sòng kè, fēngyè dí huā qiū sèsè.
主人下马客在船,举酒欲饮无管弦。
Zhǔrén xiàmǎ kè zài chuán, jǔ jiǔ yù yǐn wú guǎnxián.
醉不成欢惨将别,别时茫茫江浸月。
Zuì bùchéng huan cǎn jiāng bié, bié shí mángmáng jiāng jìn yuè.
Una notte d’autunno sul fiume Yangze
dico addio ai miei amici su una barca
il fruscio dolce del vento tra canne e
foglie d’acero
Io, il proprietario, scendo e gli ospiti
salgono a bordo
con le coppe in mano beviamo vino
senza musica
Bevo con il cuore depresso vedendo i
miei amici andare via mentre la luna
si bagna nel fiume.
4
Scrivi i caratteri corrispondenti ai diversi generi e stili di poesia.
ci
Jintishi
Jueju
yuefu
lüshi
pailü
gushi
Sapresti dire a quale genere fra quelli sopra elencati appartiene ogni poesia?
1
王維
鹿柴
2
白居易
长恨歌
长恨歌
3
杜甫
对雪
空山不見人,
但聞人語響。
返景入深林,
復照青苔上。
漢皇重色思傾國,御宇多年求不得。
楊家有女初長成,養在深閨人未識。
天生麗質難自棄,一朝選在君王側。
回眸一笑百媚生,六宮粉黛無顏色。
春寒賜浴華清池,溫泉水滑洗凝脂。
侍兒扶起嬌無力,始是新承恩澤時。
……
战哭多新鬼
愁吟独老翁
乱云低薄暮
急雪舞回风
瓢弃尊无绿
炉存火似红
数州消息断
愁坐正书空
La prosa Tang: pianwen, guwen e chuanqi.
Agli inizi della dinastia Tang prevalse la composizione di tipo pianwen (骈文 piān wén prosa
simmetrica, parallela), che si serviva del parallelismo fra proposizioni consecutive sia sul piano
sintattico che semantico per realizzare testi di facile lettura. Il parallelismo sintattico riguardava la
funzione equivalente delle parole, mentre quello semantico riguardava la similarità di significato
fra le parole. Una prosa così fatta era facile da memorizzare e questo serviva a superare con
maggiore facilità gli esami. Il lato negativo del pianwen erano la sua rigidità e l’artificiosità. La
prosa parallela, nota già dall’epoca Han, fu adoperata soprattutto per la redazione di manifesti,
documenti, proclami e memoriali. Caratteristiche della prosa parallela sono le frasi brevi di circa
sei caratteri).
Alcuni autori incominciano a criticare il pianwen e proposero un ritorno alla prosa antica guwen
(古文 gǔ wèn = prose di epoca Han e pre-Han), con il movimento guwen yundong (古文运动 gǔ
wèn yùn dòng movimento per la prosa antica). Ne fu un acceso sostenitore il già citato Han Yu,
convinto confuciano e antibuddhista, che in prosa utilizzò parole schiette e asciutte. Non disdegnò
il parallelismo, ma cercò di limitarne l’artificiosità. Alcuni suoi testi sono di contenuto sociale
(critica alla schiavitù dei debitori), altri trattano di contenuti di stampo confuciano, come della
necessità di avere un maestro per una corretta formazione.
Liu Zongyuan (柳宗元 Liú Zōngyuán), burocrate e intellettuale, è conosciuto per la sua prosa
paesaggistica (di cui è considerato il padre), dove il paesaggio è strumento per parlare
dell’interiorità umana o affronta tematiche come l’esistenza della divinità e problemi di carattere
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sociale. È inoltre noto per gli apologhi, che hanno come personaggi gli animali presentati con
caratteristiche.
Il guwen yundong non riuscì comunque nell’intento di eliminare il pianwen.
Fiorisce in epoca Tang il genere chuanqi (传奇 chuánqí trasmissione del meraviglioso, racconti di
fatti straordinari). Questo genere si origina da aneddoti, scherzi, leggende e racconti del
soprannaturale, per poi svilupparsi in tre filoni:
- miracoli: storie tra l’umano e il sovrannaturale, che prevede l’incontro fra un letterato e una
creatura straordinaria, in forma di spirito volpe, fantasma, dea (come Gujing ji 古镜记 gǔjìngjì,
Resoconto sull’antico specchio, di Wang Du 王度 wáng dù)
- amore: vissuti di uomini e donne le cui esperienze private diventano materia di discussione, dove
si offrono varie interpretazioni del sentimento amoroso fra uomo e donna. Sullo sfondo c’è il 礼 lǐ,
il rito, seguendo il quale o a dispetto del quale si verificano le vicende narrate (come Renshi zhuan,
任氏传 rèn shì zhuàn, Storia della signora Ren, di Shen Jiji 沈既济 shěnjìjì)
- racconti d’avventura.
I chuánqí sono, di solito, testi lunghi e scritti in prosa classica (non in lingua volgare), all’interno
possono contenere altri generi letterari come piccoli fù genere poetico (poesia Han). Il loro scopo
è dilettare il lettore. Sono stati fonte inesauibile di storie per la narrativa, il teatro, le ballate.
La raccolta di chuánqí “Taiping guangji” (太平广记 tàipíng guǎng jì, Resoconti completi del periodo
cronologico Taiping Xingguo) della fine del X secolo ha il merito di raccogliere in un corpus unitario
e diviso per tema la maggior parte dei chuanqi prodotti.
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La prosa Tang: xiaoshuo, suijiang e bianwen.
Altro genere di prosa Tang è il xiaoshuo (小说 xiǎoshūo), il piccolo racconto. È certamente una
narrazione breve, ma il “小” si riferisce anche ai contenuti leggeri, non impegnati. Nato in epoca
Han, xiaoshuo negli annali Tang indica prose dal linguaggio semplice, fatti di appunti personali
non destinati al pubblico. Lo stile è letterario ma inferiore ai chuánqí, come il lessico, ci sono meno
riferimenti classici e vi è l’assenza di prosa parallela.
I monaci di epoca Tang, che predicavano ad un pubblico laico ricorrevano spesso all’uso di forme
sujiang (俗讲 sú jiǎng spiegazioni per i laici) e bianwen 变文(biàn wén testi in trasformazione).
I sujiang sono declamati da monaci, uno dei quali recita passi di sutra buddhisti, un altro fornisce
esaurienti spiegazioni in merito, infine un terzo recita versi ispirati a quanto detto in precedenza.
I bianwen sono testi narrativi (in prosa e/o versi), che potevano essere accompagnati da immagini,
che trattavano di argomenti cari al buddhismo, di episodi più o meno leggendari della storia cinese,
di valori confuciani, come la pietà filiale. Potevano essere rappresentati anche da intrattenitori o
attori.
李白简介
李白简介
李白(701--762),字太白,盛唐最杰出的诗人,也是中国文学史上继屈
原之后又一伟大的浪漫主义诗人,素有“诗仙”之称。他经历坎坷,思想复杂,
既是一个天才的诗人。儒家、道家和游侠三种思想,在他身上都有体现。“功
成身退”是支配他一生的主导思想。
李白留给后世人九百多首诗篇。李白很钟好古体诗,擅长七言歌行、 五言古
风和乐府诗。 在近体诗体裁中,李白擅长五言绝句、 七言绝句。李白的律诗
写的较少,五言律诗有几十 首,七言律诗只有十余首,但其中也有流传千古
的名作,如《登金陵凤凰台》。
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