Il piccolissimo
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Il piccolissimo
Il piccolissimo 1 EditorialE Mentre Carlo sta ridendo abbiamo pensato bene di scrivere l’editoriale. Vi starete chiedendo: “ma c’è il giornalino?” Sorpresona! Siamo ben in dodici baldi giovani(Don compreso) pieni di buoni propositi. Nostro desiderio è offrirvi un giornalino leggibile, simpatico, aperto a tutti e che speriamo vi interessi e vi invogli a partecipare. Sono le 16.20 e ci rimane giusto il tempo per darvi una comunicazione di servizio: se volete contribuire e/o contattarci potete scrivere a [email protected] Tanti auguri e al prossimo numero! Ci scusiamo infine con il ritardo con cui è uscito questo numero, ma ci sono state alcune cause di forza maggiore che ci hanno impedito la puntualità. Nonostante il ritardo il significato dell’editoriale rimane sempre quello, aggiungendo infine un grande abbraccio a tutte le persone colpite dal terremoto di Haiti. COPERTINA E ILLUSTRAZIONI A CURA DÌ NICOLA FRESCHI SOMMARIO Buon natale……3 Fenomeno facebook…….4 Nucleare e fonti energetiche rinnovabili...5 Le nuove ecologic car …..6 Cinema e musica……8 La fotografia…..12 Libri e dintorni……14 Eventi passati e futuri..15 Signori ridete…..17 Fiocchi di neve 3D…….18 Oroscopo……..19 Angolo posta…..20 2 da tutta la redazione Cade la neve candida imbianca il cuore Buon Natale con amore. Auguro a chi non sogna un nuovo sogno. A chi non spera una nuova speranza. A chi odia la capacità di amare. A tutti quanti un sereno Natale. Un caldo augurio in un freddo Natale. In occasione delle Feste, ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile il nostro la sopravvivenza del nostro giornalino. Buon Anno e Felice Anno Nuovo. E adesso un po’ di auguri nelle lingue più parlate nel mondo: Arabo - I'D Miilad Said ous Sana Saida Catalano - Bon Nadal i feliç any nou! Cheyenne - Hoesenestotse & Aa'e Emona'e Corsico - Bon Natale e Bon capu d' annu Danese - Glædelig Jul og godt nytår Egiziano - Colo sana wintom tiebeen Esperanto - Gajan Kristnaskon & Bonan Novjaron Tedesco - Fröhliche Weihnachten und ein glückliches Neues Jahr! Greco - Kala Christougenna Ki'eftihismenos O Kenourios Chronos Hawaiiano - Mele Kalikimaka & Hauoli Makahiki Hou Hindi - Shubh Naya Baras Irlandese - Nollaig Shona Dhuit Giapponese - Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto Latino - Pax hominibus bonae voluntatis Macedone - Srekan Bozik I Nova Godina Mandarino - Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan Maori - Kia orana e kia manuia rava i teia Kiritimeti e te Mataiti Ou Polacco - Wesolych Swiat i Szczesliwego Nowego Roku. Portoghese - Boas Festas e um feliz Ano Novo Russo - Pozdrevlyayu s prazdnikom Spagnolo - Feliz Navidad y Próspero Año Nuevo Turco - Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun Zaza - Newroz'a tu Piroz be 3 di Carlo Zorzin Facebook è stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg (nella foto in basso), Andrew McCollum e Eduardo Saverin. Il nome del sito si riferisce agli annuari con le foto di ogni singolo membro che i college e le scuole preparatorie statunitensi pubblicano all’inizio dell’anno accademico e distribuiscono ai nuovi studenti ed al personale delle facoltà come mezzo per conoscere le persone del campus. Lo scopo appunto del sito era far conoscere e mantenere in contatto tra loro tutte le persone di una stessa università, solamente dall’11 settembre 2006, chiunque abbia più di 12 anni può parteciparvi. In Italia perché facebook diventi un vero e proprio fenomeno bisogna aspettare il 2008, fino a raggiungere 18 milioni di utenti a settembre 2009. La forza del sito sta in due fattori: il sito è gratuito ma soprattutto unisce le funzionalità classiche del social network come la chat, le foto alla possibilità di giocare online con giochi che ormai sono diventati famosissimi come Farmville o Petsociety. Diversi problemi sono sorti riguardanti l’uso di facebook come un mezzo di controllo e come miniera di dati. Due studenti del MIT (Massachusetts Insitute of Tecnhology) riuscirono a scaricare più di 70000 profili di facebook utilizzando uno shell script automatico. Nel maggio 2008 un programma della BBC, Click, mostrò che era possibile sottrarre i dati personali di un utente e dei suoi amici con applicazioni maligne. Problemi che non sembrano preoccupare gli utenti che, nonostante tutto sono in costante aumento, secondo i dati forniti dal sito stesso, nel novembre 2009 il numero degli utenti attivi ha raggiunto quota 350 milioni in tutto il mondo. Facebook è ormai diventato un fenomeno e molti utenti fanno addirittura a gara per mostrare il maggior numero di amici nella propria lista come se fosse una gara di pubbliche relazioni e da questa moda si evince anche come milioni di persone amino mostrare agli altri quelli che prima di facebook erano semplicemente segreti. 4 di Giulia Comerio Un tema che è saltato nuovamente agli onori della cronaca e che, nonostante la serie infinita di dibatti inerenti ad esso che sono stati fatti, è sempre attuale, è certamente quello dell’energia nucleare. Questa forma di produzione di energia è stata abbandonata in Italia fin dal lontano 1987, ma è tornata più che mai in primo piano negli ultimi mesi. La questione questa volta ci riguarda ancor più da vicino perché nei giorni scorsi si era ipotizzato che Monfalcone potesse essere uno dei siti per la costruzione di una centrale nucleare. Ipotesi per il momento abbandonata anche perché il referendum non è ancora passato. Come spesso succede, quando si parla di nucleare la risposta di tutti, qualora non fosse totalmente negativa, è sempre “Si ma non qui nelle vicinanze!” … Tipico. Ma siamo sicuri che il nucleare sia il futuro? Obiettivamente anche se il programma iniziasse subito, non riusciremmo certo a colmare il divario che ci separa dagli altri paesi che già impiegano questa forma di energia e c’è da dire inoltre che quella nucleare non è annoverata tra le fonti di energia rinnovabili. Senza contare il problema delle scorie. La cosa veramente importante ora come ora è guardare al futuro ma in maniera seria e concentrarci su fonti di energia alternative, rinnovabili ed eco-compatibili. A questo riguardo su Wikipedia si può leggere che per lungo tempo la produzione energetica italiana è stata in larga parte rinnovabile, grazie in particolare alle centrali idroelettriche dell'arco alpino e, in misura minore, dell'Appennino. Oggi tuttavia, a causa dell'accresciuta richiesta di energia, nonché al quasi esaurimento della possibilità di nuove grandi installazioni idroelettriche, le rinnovabili rappresentano solo quote marginali della produzione. Dopo l’elaborazione dei dati raccolti nel 2006, l'Italia risulta essere il quarto produttore di elettricità da fonti rinnovabili nell'UE seppur ancora lontana dagli obiettivi comunitari previsti, che prevedono la produzione del 22% di energia richiesta da fonte rinnovabile entro il 2010. È da notare che negli ultimi anni la produzione rinnovabile italiana è cresciuta molto poco o si è mantenuta pressoché stabile, nonostante una forte crescita della fonte eolica, a causa di una sostanziale stasi della preponderante produzione idroelettrica. Inoltre, nonostante gli incentivi, l'Italia deve anche fare i conti con ritardi legislativi e di adeguatezza delle reti di distribuzione. 5 di Daniele Esposito Da anni le industrie investono ingenti capitali nello sviluppo di energie alternative, usando risorse idriche, eoliche, e il sole; il fine di tutti questi studi e ricerche è di trovare una soluzione che non inquini o inquini meno delle attuali emissioni dannose per il nostro pianeta. La questione ambientale ha assunto negli ultimi anni una sempre maggiore rilevanza, sia a livello di opinione pubblica che istituzionale. Queste energie pulite toccano tutti i campi da quello edilizio a quello automobilistico uno dei settori economici che maggiormente sono toccati da questa crescente attenzione. Anche in Europa il livello di attenzione nei confronti dell’ambiente sta progressivamente crescendo. Recentemente é stato raggiunto, non senza difficoltà, un accordo a livello comunitario per la regolamentazione delle emissioni di CO2 delle autovetture. Il processo di limitazione delle emissioni dovrebbe avvenire in due tappe: tra il 2012 e il 2015 le emissioni di CO2 di tutte le auto nuove dovranno essere inferiori a 120 g/km, per poi scendere a 95 g/km entro il 2020. La crisi che sta colpendo l'economia mondiale ha inoltre determinato un'accelerazione del processo di ringiovanimento del parco auto. Gli aiuti dei governi al settore automobilistico prevedono, infatti, incentivi alla rottamazione se si acquistano vetture a basse emissioni di CO2, o all'acquisto, anche senza rottamazione, di auto a gas, elettriche, ibride o a carburanti tradizionali purché rispettino il limite dei 120g/km (questo nel caso specifico dell’Italia). Diverse case automobilistiche hanno progettato e immesso nel mercato i loro modelli ,per puntare con forza in questo business nascente, vari esempi sono la tedesca Smart Fortwo Electric Drive o la Citroen C-Zero. Adesso anche l’ Italia dà il suo contributo all’ecologia da strada, e lo fa con l’ aiuto del designer più autorevole nel campo dell’auto, colui che per anni ha disegnato i veicoli migliori, tra cui molti modelli Ferrari e Fiat, stiamo parlando di Pininfarina. 6 La Pininfarina Bluecar è un auto che punta a rivoluzionare non solo il concetto di auto, ma anche di vendita. Infatti la Bluecar non si compra ma si noleggia. La piccola elettrica costerà al proprietario 330 euro al mese, un ottimo prezzo da leasing calcolando che i costi di alimentazione sono molto bassi grazie all’alimentazione elettrica. Prima di vedere nello specifico le caratteristiche di questa vettura, bisogna dire che le sue prenotazioni sono già salite a 6.600, riscuotendo un ottimo successo del pubblico e critica. I pezzi che compongono l’ auto però non sono tutti nostrani. Infatti la batteria sarà francese, progettata dalla compagnia Bollorè. Il modello definitivo sarà progettato per avere quattro posti, un incrocio tra l’auto presentata da Pininfarina al salone dell’auto di Ginevra nel marzo scorso e il Boxy Blue Car inaugurata dalla stessa Bollorè due anni fa. Guardando un po’ di dati tecnici possiamo dire che la bluecar è lunga 3,65 metri ed ha un autonomia di 250 chilometri. Questa è garantita dalle batterie al Litio da 30 kHw a 410 volt che a loro volta hanno un volume di 300 litri, quest’ultime saranno prodotte dall’azienda BatScap. La Bluecar rappresenta quindi l’ennesimo segnale che il futuro delle utilitarie è elettrico. …. Anche la casa Audi ha dichiarato per il 2012 verrà realizzata e lanciata nel mercato di un nuovo modello sportivo con alimentazione prettamente elettrica,però saranno disponibili in tutto solo 1.000 esemplari. I tecnici Audi realizzeranno il telaio utilizzando un alluminio particolarmente leggero, e doteranno la vettura di quattro motori elettrici, tutti alimentati da batterie agli ioni di litio. 7 di Anita Miceu Personalmente mi affascinano molto il cinema e la musica, ma ancor di più tutto ciò che ci sta dietro. Vi siete mai chiesti a cosa si riferisce un determinato film, se l' avvenimento di cui parla è realmente accaduto così come ce lo fanno vedere, oppure per quale motivo una canzone è stata scritta, a che evento o episodio si riferisce? Qui vi voglio proporre un film e una canzone che tra loro non hanno niente in comune, ma che hanno una storia alle spalle che mi ha molto colpito e sono convinta che potrebbe lasciare senza parole anche voi. Ultimamente è uscito al cinema un film il cui titolo mi ha fatto molto sorridere: “L' uomo che fissa le capre”; incuriosita sono andata subito a vederlo e proprio nelle prime scene vi è scritto che è stato tratto da una storia vera. Mi sono chiesta: “come può essere una cosa così assurda, realmente accaduta?” Non so se tutti conoscete la trama perciò ve la propongo in poche righe: Bob Wilton, un giornalista pavido e impacciato, abbandonato dalla moglie e a caccia dello scoop della vita, si reca in Iraq nel tentativo disperato e maldestro di attirare l'attenzione della consorte; qui incontra lo stralunato Lyn Cassady, soldato Jedi e monaco guerriero appartenente alla New Earth Army, un'unità sperimentale dell'esercito americano che vuole "combattere" le guerre col flower power. In grado di attraversare i muri e di fermare con lo sguardo il cuore di una capra, abili nel leggere nel pensiero del nemico e nel dissolvere le nuvole nel cielo, l'esercito hippy, fondato dallo stupefacente Bill Django, accoglie tra le sue fila il giornalista, iniziandolo al lato nobile della Forza. Tra rapimenti, vagheggiamenti e dosi massicce di LSD, Bob Wilton scriverà il suo articolo e ristabilirà l'equilibrio nella Forza. Ora, chi può mai aver creduto che con uno sguardo si potessero uccidere delle capre? Non vi sembra abbastanza assurdo? Eppure con lo scoppio della Guerra Fredda, negli anni cinquanta, gli Americani, dopo aver scoperto che lo facevano già da anni i Russi, cominciarono ad impiegare con successo tecniche di spionaggio telepatico. Negli anni settanta Jim Channon, tenente colonnello dell'esercito americano, 8 frustrato per le perdite subite e per gli orrori a cui aveva assistito durante la guerra in Vietnam, propose al Pentagono un nuovo metodo di combattimento: voleva fondare un ordine di monaci guerrieri, da utilizzare come forze di pace nelle aree di conflitto. Attraverso il suo “Manuale del primo battaglione terra”, testo bellico di ispirazione new age-hippie-zen, Channon crede di poter addestrare interi battaglioni a fare guerra senza utilizzare la violenza fisica. Sembra assurdo, ma c'è stato qualcuno che ci ha creduto. Il Pentagono, e con lui CIA e FBI, ha permesso che giovani soldati venissero addestrati a impietosire i nemici tenendo in braccio teneri agnellini, a ingannarli con messaggi subliminali nella musica, all’utilizzo di LSD per scopi personali e non, ovviamente, per provocare la morte con il solo sguardo. Vi chiederete sicuramente che c'entrano le capre in tutto questo: i primi esperimenti di tipo psichico, infatti sono stati condotti in un Goat-Lab, un laboratorio di capre. Negli stessi anni, lo scienziato ed artista Ingo Swann divenne piuttosto noto come Esper (cioè persona dotata di ESP, Extra-Sensorial Perceptions, percezioni extra sensoriali). Aveva compiuto alcune prove sperimentali sui propri poteri di visione a distanza con l’ASPR (American Society for Psychical Research) di New York, in collaborazione con il dr. Karlis Osis e la sua assistente Janet Mitchell. I risultati, più che soddisfacenti, convinsero poco più tardi Hal Puthoff, fisico dello Stanford Research Institute, che in passato aveva lavorato prima per l’Intelligence della Marina e poi per la National Security Agency, a sottoporre personalmente Swann ad alcuni test. Puthoff non credeva granché ai poteri psichici, ma desiderava verificare alcune sue teorie sulla fisica quantistica, che si basa sulla probabilistica. Durante i test, nel 1972, Swann lavorò unicamente sulla scorta di alcune coordinate: Puthoff, cifrando un immenso atlante, gli forniva longitudine e latitudine del pianeta e solo concentrandosi su questi dati l’Esper riusciva a fornire una descrizione dettagliata del luogo che vedeva. Swann definì questo tipo di operazione “Remote Viewing”, ossia visione a distanza. Ebbene, Swann percepiva e descriveva correttamente le località una dopo l’altra, includendo particolari che solo l’acquisto di un atlante più dettagliato avrebbe rivelato esatti al 100%. Poco tempo dopo Puthoff venne avvicinato da due agenti della CIA che conoscevano i suoi trascorsi di Intelligence e lo consideravano elemento fidato. Gli confidarono che i Russi erano molto più avanti di loro in questo campo e gli chiesero di organizzare qualche test da sottoporre a Swann a porte chiuse. L’esperimento andò bene, e venne dato il via al progetto pilota governativo SCANATE che continuò fino al 1976. Questo progetto prevedeva di esaminare le capacità parapsicologiche umane ma ,ovviamente direi, non ebbe successo. Almeno tutti gli sforzi di Jim Channon e di tutti coloro che credevano in questi esperimenti 9 non sono stati del tutto inutili: pensate che oggi alcuni prigionieri di Abu Ghraib o di Guantanamo vengono torturati secondo le tecniche teorizzate da Jim Channon nel suo manuale. Un esempio: alcuni di questi, per essere costretti a confessare vengono chiusi in container di metallo nel bel mezzo del deserto legati e bendati, e bombardati per ore e ore dalle canzoncine di Barney il dinosauro viola, popolare personaggio di un programma per bambini americano ( tipo Teletubbies o Albero Azzurro). L'omonimo libro di Jon Ronson da cui è stato tratto il film “L'uomo che fissa le capre” è un lucido resoconto su alcuni aspetti della guerra che, spesso e volentieri, rimangono ben nascosti. Tra una conversazione e l’altra dell’autore che narra in prima persona, fanno capolino affermazioni tali, che, se a prima lettura fanno sorridere, riflettendoci sopra diventano quasi inquietanti. Il peggio è che a formularle sono sempre alti ufficiali, soldati, membri di qualche agenzia governativa, insomma, tra le persone più potenti al mondo, o comunque al loro servizio. “Musica per bambini! Così i prigionieri saranno più propensi a rivelare la posizione delle loro truppe, e la guerra finirà prima! Bene, dannazione!” è l’entusiasta reazione del colonnello Channon, messo al corrente della tortura citata sopra come esempio. Spero che ora, informati di tutto ciò, andrete a vedere questo film con un altro occhio; quello di cui riderete guardandolo è realmente accaduto, in diverso modo probabilmente, ma c'è stato. Cambiando argomento, vi propongo una canzone e la sua storia, che a loro volta mi sono stati proposti da un mio compagno di classe. Si tratta di “Jeremy” dei Pearl Jam, una canzone che consiglio agli amanti del rock. Divenne una delle canzoni più famose dei Pearl Jam e ricevette la nomination ai Grammy come Best Rock song e Best Hard Rock Performance nel 1993. Lo stesso anno, il video di "Jeremy" ricevette quattro premi agli MTV Video Music Awards, tra i quali Best Video Of The Year. La canzone fu ispirata da un articolo di giornale che trattava di un sedicenne chiamato Jeremy Wade Delle da Richardson, Texas, che si sparò sotto gli occhi della sua classe la mattina dell'8 gennaio 1991 alle 9:45 circa. Delle venne descritto dai compagni di scuola come "veramente calmo" e conosciuto per "fingersi triste". Dopo essere venuto a lezione in ritardo quella mattina, a Delle fu chiesto di recarsi in segreteria per avere un permesso. Lasciò la classe e ritornò con un revolver 357 Magnum. Delle camminò di fronte la classe e disse: "Professoressa, ecco ciò per cui sono realmente venuto". Si mise la canna dell'arma da fuoco nella sua bocca e premette il grilletto prima che la sua insegnante o i compagni di classe potessero reagire. Una ragazza chiamata Lisa Moore, la quale conosceva Jeremy grazie al programma scolastico di sospensione, dichiarò che aveva letto dei suoi appunti nei quali scriveva che avrebbe 10 voluto parlare delle sue cose e della sua vita, mentre un lunedì scrisse ciò che stava per compiere, ma la ragazza non immaginava potesse accadere realmente. Quando fu chiesto a Eddie Vedder notizie su questa canzone, egli dichiarò: “L'idea viene da un paragrafo su un giornale il cui senso era: ti uccidi e fai un grande vecchio sacrificio cercando di ottenere la tua vendetta. Questo è ciò che finisci per ottenere, un paragrafo su un giornale. Diciassette gradi e nuvole in un quartiere suburbano. Questo è l'inizio del video e questa è la stessa cosa che si vede alla fine, non fa differenza... niente cambia. Il mondo continua e tu non ci sei più. La miglior vendetta è vivere e mettere alla prova te stesso. Sii più forte di quelle persone. Così puoi fargliela vedere. È più o meno quello che ho fatto io.” Eddie Vedder chiarisce ulteriormente la genesi del brano in un'intervista del 1991: “Effettivamente ho conosciuto qualcuno alle scuole medie, a San Diego in California, che ha fatto la stessa cosa, beh, quasi, non si è tolto la vita, ma ha finito per sparare in una sala oceanografica. Ricordo che stavo nell'atrio e di aver sentito e avevo avuto delle discussioni con questo ragazzo in passato. Ero un tipo ribelle il primo anno e credo che avemmo dei litigi o cose simili. Quindi il brano è un po' su questo ragazzo chiamato Jeremy e anche un po' su un ragazzo chiamato Brian che avevo conosciuto.” Nel video Jeremy viene mostrato come schernito dai compagni di classe a scuola, in corsa in una foresta e urlante con i suoi genitori mentre cenano. Sullo schermo appaiono frequentemente scritte parole come "problem", "peer", "harmless", "bored", "ignored" e "child". Come la canzone diventa più frenetica, i comportamenti di Jeremy diventano sempre più agitati. Le luci aiutano a rendere inquietudine alle scene. Jeremy viene mostrato con le braccia alzate a forma di V (come viene cantato nella canzone) di fronte una parete di fiamme. Successivamente viene mostrato in camera sua coperto da una bandiera degli Stati Uniti, circondato dal fuoco. La scena finale del video mostra Jeremy che entra in aula camminando a grandi passi, gettando un pezzo di carta accartocciata all'insegnante e stando in piedi davanti ai suoi compagni. Si china e prende una pistola dalla sua tasca. L'arma non appare mai sullo shermo, ma la spalla di Jeremy è visibilmente piegata per il suo peso. Il video fa un estremo primo piano al volto del ragazzo e come chiude gli occhi, dopo un flash la scena diventa nera. L'immagine successiva è una panoramica della classe, che mostra gli alunni con il sangue di Jeremy addosso, colpiti da orrore. Dopo Jeremy, la band non rilasciò altri video sino al 1998. Nel 1996 alla Frontier Junior High School di Moses Lake, Washington, Barry Loukaitis uccise 3 persone dichiarando che fu influenzato dalla canzone. Dopo il massacro alla Columbine High School nel 1999, il video fu bandito per un certo tempo. Da allora, MTV e VH1 hanno raramente mandato in onda il video. È comunque disponibile su internet, su siti come YouTube.Solo una parola: IMPRESSIONANTE. Impressionante quello che può portare a fare la solitudine, la mancanza di amici, la tristezza. 11 COME MIGLIORARE I PROPRI SCATTI IN POCHE E SEMPLICI REGOLE di Sara Sorella Il termine fotografia deriva da due parole greche: phos (luce) e graphis (scrivere), quindi “scrivere con la luce”. Esistono due tipi di fotografia: analogico e digitale. Nel primo caso, attraverso la luce, l’immagine viene impressa sulla pellicola; ne consegue lo sviluppo in camera oscura. Nel secondo caso l’immagine, attraverso sensori, viene registrata nella memoria e in seguito trasferita su un computer. Esistono pro e contro in tutti e due i casi, anche se la maggior parte dei fotografi professionisti tende all’analogico. Ma ora passiamo alla pratica: ecco qualche consiglio per migliorare i propri scatti, che siano in analogico o in digitale. Cominciamo con il decidere cosa vogliamo fotografare. Può sembrare banale, ma bisogna sempre stare attenti ad avere un soggetto nella foto, ed evitare la tentazione di "farci stare dentro tutto". Quindi fotografando un paesaggio dobbiamo cercare il dettaglio, se la vista è troppo vasta o "dispersiva", per poter trasmettere qualche sensazione anche nella fotografia che ne risulterebbe. Fotografando persone, dobbiamo privilegiare il ritratto, con una persona alla volta o poche insieme. Evitare la foto del gruppo di amici, in cui ognuno è rigorosamente dedito a farsi i fatti propri: invece di una foto "spontanea", uscirebbe una foto del tutto indifferente. Inoltre cerchiamo di far fare qualcosa al nostro personaggio, in modo da non creare una foto statica e innaturale, ma interessante. In seguito bisogna fare attenzione agli elementi estranei: a parte in qualche eccezione, tutto quello che si può escludere dall'inquadratura va escluso. In questo modo si dà maggior valore al soggetto, e si evita la dispersione dello sguardo nella foto. Fate attenzione inoltre al taglio che date al soggetto ! Le opzioni sono due: si crea un taglio artistico, in cui si decapita una sostanziale parte del soggetto, oppure si fa attenzione a non tagliarlo minimamente. 12 Controllare la luce: che non sia troppo poca o troppo forte per non creare una foto sottoesposta (molto scura) o sovraesposta (molto chiara). Inoltre stare attenti alle ombre inquadrate nella foto: non devono essere troppo evidenti e non devono distogliere lo sguardo dal soggetto. Un errore che si commette spesso è distorcere l’orizzonte. Dateci sempre un’occhiata e controllate che sia dritto! E per dare più dinamicità alla foto non ponetelo al centro, ma ad un terzo dall’alto o dal basso dell’inquadratura. Attenzione anche alla posizione del soggetto: non deve mai essere posto al centro (a meno che non occupi tutta l’immagine). Supponiamo di dividere la foto in una scacchiera con 9 caselle: situate il soggetto in una delle caselle, ma non in quella centrale. A questo punto manca l’ultimo passo, fondamentale in ogni foto: controllate l’inquadratura nel mirino o nel minischermo. È una bella composizione? Non c’è niente che distoglie dal soggetto? Lo sfondo è semplice? La luce è giusta?..Si?? Allora si scatta! 13 di Carlo Zorzin In un numero del giornalino dell’anno scorso, parlando del libro “La cattedrale del mare”, ho scritto: “Complimenti all'autore, nella speranza che possa ancora regalarci un'altro romanzo al pari de "La Cattedrale del mare" anche se sappiamo tutti che ripetersi è sempre molto difficile”. Ed eccomi qua, a parlare dell’ultimo libro di Idelfonso Falcones, che devo dire la verità con questo si è ripetuto alla grande. Il romanzo è ambientato nel 1568 nei villaggi di Alpujarras. Tra i musulmani in rivolta spicca il protagonista Hernando. Il giovane di sangue misto, poiché di madre musulmana e padre cristiano subisce il rifiuto della sua gente. La rivolta è la sua occasione di riscatto: grazie alla sua generosità e al coraggio, conquista la stima di compagni più o meno potenti. Ma c’è anche chi, mosso dall’invidia, trama contro di lui. E quando nell’inferno degli scontri conosce Fatima, una ragazzina dagli immensi occhi neri a mandorla che porta un neonato in braccio, deve fare di tutto per impedire al patrigno di sottrargliela. Inizia così la lunga storia d’amore tra Fatima ed Hernando, un amore ostacolato da mille traversie e scandito da un continuo perdersi e ritrovarsi. La mano di Fatima si distingue per l’accurata ricostruzione storica, la densità di avvenimenti, la narrazione imperniata sulla vicenda di un uomo di fronte alle eterne passioni, l’odio, l’amore, le disillusioni e le speranze coltivate all’ombra del potere oscuro dell’Inquisizione e della nobiltà. Ma è anche la storia, attualissima, di uno scontro fra religioni calato nell’epopea di un intero popolo: un mosaico di personaggi alle prese con innumerevoli colpi di scena capaci di emozionarci sino all’ultima pagina. 14 Di Anita Miceu in collaborazione con Elettra Zuliani A differenza di qualche anno fa, noi giovani possediamo una notevole fortuna, e forse non ce ne rendiamo neanche conto. Internet infatti permette una velocissima circolazione di informazioni, che nel mondo reale non sarebbe possibile. Con un click si può accedere ad informazioni che non circolano normalmente sui canali televisivi e/o sulle onde radio. Grazie ad Internet, e magari persino ai social network come Facebook, possiamo confrontarci tra di noi, possiamo scambiarci le opinioni, possiamo dibattere, possiamo passarci le informazioni, ma soprattutto possiamo organizzarci. Abbiamo in mano il più potente mezzo di comunicazione che le generazioni passate potevano solo sognarsi. Ed è forse per pigrizia, forse per superficialità o forse per ignoranza che noi giovani non siamo in grado di sfruttare a pieno questa possibilità, questa fonte di libertà che è in grado di donarci Internet. “Quando uno si informa è molto più difficile prenderlo per il culo”, così Marco Travaglio ha risposto ad una ragazza dal volto colmo di rabbia, che si è alzata in piedi di fronte al teatro comunale di Cormons pieno di gente, sabato 12 dicembre. La ragazza chiedeva al dott. Travaglio cosa pensasse della situazione in cui vivono i giovani d'oggi, e cosa sarebbe possibile fare per dare un taglio a questa politica che li penalizza, a come muoversi per ribaltare la situazione e far sì che siano loro il futuro su cui investire. Così Travaglio, come spesso aveva già ribadito, ha sottolineato l'importanza dell'informazione e della comunicazione, come basi sulle quali ergere un'organizzazione autonoma e pacifica da parte della società civile, per ribaltare la situazione. Il mio non vuole essere un discorso di parte perchè mi rendo conto che all'interno di una scuola di 500 e passa studenti, possano esistere 500 e passa opinioni; il mio discorso vuole focalizzarsi sulla necessità di far circolare informazioni, perchè solo una società colta, una società che non ha paura di sapere, una società attiva che si impegna per il proprio futuro e non si nasconde dietro alle opinioni degli altri, può veramente cambiare le cose. 15 di Giulia Capoleva Vi propongo alcuni eventi che potrebbero interessarvi durante il periodo Natalizio a Monfalcone e dintorni. Come tutti già saprete il 23 dicembre 2009 ci sarà la festa del liceo a Turriaco nella sala dell’ Arci alle ore 21.30. Per gli appassionati del Natale, i giorni 26 dicembre 2009 e 2 gennaio 2010 sarà possibile partecipare ad una visita guidata ai presepi di Grado. La partenza è fissata alle ore 15.30 dalla piazza Biagio Marin di Grado (GO). A Trieste invece, in questo periodo, ci sono i mercatini di Natale presso Cavana e Piazza Unità. Nella Galleria d’ Arte Contemporanea di Monfalcone dal 4 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010 saranno presenti due mostre: la prima, “la meglio gioventù” a cura di Andrea Bruciati e Eva Comuzzi, consiste nel lavoro di ventinove giovani artisti della nostra regione, la seconda è dedicata a Ferruccio Patuna, un’ artista delle nostre terre nato a Gradisca d’ Isonzo nel 1886. La Galleria è aperta da mercoledì a sabato dalle 16.00 alle 19.00, domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00, resterà chiusa i giorni 25 e 31 dicembre 2009 e 1 gennaio 2010. L’ ingresso è libero. Per chi volesse passare le vacanze di Natale stando in compagnia, il 26 dicembre 2009 ci sarà come ogni anno la Sagra di Santo Stefano a Vermegliano (Ronchi dei L.), in cui si svolgerà la solita “cantada” e si potranno consumare prodotti tipici nei chioschi. Il 5 gennaio come da tradizione saranno molti i paesi in cui si accenderanno i fuochi propiziatori per l’ arrivo del nuovo anno e per onore dell’ Epifania. Questi sono: Tarcento, un paese posto sulle colline alle spalle di Udine dove si potrà assistere al cosiddetto “pignarul” (il fuoco ) ma ci saranno anche sfilate con costumi medievali e per finire una fiaccolata. Cassacco, sempre in provincia di Udine dove si accende il fuoco più alto e Piancavallo, provincia di Pordenone, per mettere assieme l’ Epifania e la montagna. 16 Le Migliori battute del prof Zampini a cura di Carlo Zorzin In italia ci sono molte persone colte: poche colte sul serio; molte colte sul fatto. Una coppia ha avuto un figlio e ha deciso di chiamarlo Gastone. Da quando è arrivata la crisi hanno cominciato a chiamarlo Tone per risparmiare sul gas. Un uomo muore e va in paradiso, ma non viene accettato in quanto ha commesso un peccato capitale. Gli viene concesso però di scegliere in quale parte dell’inferno stare, arriva all’inferno e nel primo girone vede un diavolo che frusta i peccatori, decide di andare avanti e vede dei peccatori a cui viene rovesciata della pece bollente addosso. Arriva a una porta dalla quale esce un odore fortissimo però sentendo i peccatori ridere decide di aprire la porta e vede tutti i peccatori immersi nella c***a fino al collo, ma tutti ridono lo stesso, allora decide di fermarsi. Non appena si immerge arriva un diavolo suona una campana e dice:“Signori la ricreazione è finita, sedetevi!” striscia a cura di Nicola Freschi 17 Arriva il natale e arriva anche il momento di addobbare case, alberi … e per farlo niente di più facile che cominciare da fogli di carta e forbici. Per creare un fiocco di neve 3D c’è bisogno di ricavare 6 quadrati di carta da 3 fogli a A4. Successivamente si prende uno dei quadrati di carta ,lo si piega a metà nel verso della diagonale e poi si ripiega nuovamente a metà. Prendendo come base del triangolo il lato più lungo si tagliano delle strisce parallele a questo lato, distanziandole ugualmente l’una dall’altra, facendo attenzione a scegliere il lato con due pieghe, facendo anche attenzione a non arrivare fino in fondo. Si apre il quadrato e si dovrebbe presentare questa situazione. Si prendono i due lembi centrali e si ripiegano verso l’altro formando un tubo, e si fermano con un punto di spillatrice. Si gira il quadrato e si prendono gli altri lembi e si fermano nuovamente con un punto di pinzatrice; e si continua così fino a che non finiscono le strisce. Si dovrebbe presentare così, ed è un petalo del fiocco di neve. Per gli altri cinque quadrati si seguono le stesse procedure iniziali. Dopo aver terminato tutti e sei i petali, si uniscono con punti di pinzatrice. Sarebbe meglio unire prima 3 petali poi altri 3 e unirli successivamente. Ed ecco formato il fiocco di neve 3D. 18 di Matteo Tossut Dopo aver a lungo osservato le costellazioni, aver letto il futuro nella mia sfera magica ed essermi consultato con numerosi esperti al riguardo, sono riuscito finalmente a scoprire ciò che il cielo ha in serbo per voi in questo mese. Quindi iniziamo: Per i nati sotto il segno della pietra( dal 1 gennaio al 31 dicembre alle 18): in questo mese sarete poco tenuti in considerazioni dagli altri, anche i vostri pianeti protettori non vi considereranno, non vedo perché dovrei farlo io, quindi passiamo oltre. Rombo(dall'età della pietra in poi...): navigherete nell'oceano scuro dell'incertezza non vi preoccupate ci sono molti pesci in mare solo che la sfortuna pescherà solo voi. Mandingo(da marzo a marte): confidate troppo del prossimo!In questo mese incontrerete un mago che prevede il futuro ma nn vi preoccupate non vi fregherà!non è un impostore!Infatti dopo che gli avrete dato tutti i vostri averi per la lettura prevederà con precisione che a causa di un uomo avido e astuto vivrete in povertà Pistacchio(da ora in poi) Nuove stelle brillano nel firmamento dell'amore. Il futuro si prospetta radioso. Inizia un periodo di felicità, allegria, successo, ricchezza, gioia, serenità e giornate indimenticabili per tuo fratello. borraccia blu(da quando in qua): Brutte notizie. Scoprirete che la voce che vi ha fatto innamorare è quella di una segreteria telefonica: se non siete un citofono,potreste provare una punta di delusione, soprattutto se l'avete intensamente corteggiata nella fascia oraria di punta. Brugola(da quando lo prendi a piacere) Possibili novità tra gennaio e il 31 dicembre. giove in ottima posizione, seguito da marte a tre secondi e saturno fermo ai box per cambiare anelli 19 Cricetessa gigante(dal Sahara in giù) ottimo periodo! vi spetta una lunga serie di conquiste sentimentali guadagni improvvisi e straordinari colpi di fortuna, interrotti solo dal suono deglia sveglia. Tubetto di colla(dal 2 gennaio al 2 di picche) le vostre preghiere saranno presto esaudite: vostro cugino troverà il modo di vivere con un lavoro onesto : il vostro! Wombato(da 50 a 80) l'oculista vi farà molto male togliendovi un dente senza anestesia, la vostra famiglia andrà a Gardaland dimenticandovi chiuso a chiave in uno scantinato in compagnia di elefanti in cerca di coccole. Ma a parte questo non aspettatevi grandi cose. Tutto tranquillo. pupazzo di gomma(da lì a la) Sarete schiacciati dalle avversità. Comunque mettersi strane idee in testa non è una soluzione per evitare il parrucchiere. Formaggio(dall'inizio alla fine) Un wombato cercherà di venirvi addosso occhio ai colpi bassi! Una bilancia non si lascerà mettere sotto i piedi: non datele peso. QUESTO SPAZIO DEL GIORNALINO A RISERVATO AD ALUNNI E PROFESSORI CHE VOLESSERO CONTATTARCI ALL’INDIRIZZO E-MAIL [email protected] A.A.A. CERCASI URGENTEMENTE Il nostro giornale bandisce per conto della professoressa Musina due concorsi: Uno per creare il logo del nostro liceo che a differenza di tantissimi altri istituti non lo possiede. L'altro per trovare un nome al coro del liceo, che nonostante vada a cantare in giro per tutta l'Europa non ne possiede uno vero e proprio. Vi sembra giusto che il nostro liceo e il nostro famoso coro siano sprovvisti l'uno di un vessillo e l'altro di un nome? Per cui invitiamo Chiunque abbia piacere o interesse a partecipare a questi due importanti progetti. Non ci sono restrizioni o regole a parte ovviamente l' originalità del lavoro proposto, si può partecipare anche a gruppi. I lavori verranno valutati da una commissione composta da alunni, docenti e ata. Per chiunque volesse partecipare contattare la redazione del giornalino in 4AS o l'indirizzo di posta elettronica [email protected] 20