Il piccolissimo

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Il piccolissimo
Il piccolissimo
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EditorialE
Mentre Carlo sta ridendo abbiamo
pensato bene di scrivere l’editoriale. Vi
starete chiedendo: “ma c’è il
giornalino?” Sorpresona! Siamo ben in
dodici baldi giovani(Don compreso) pieni
di buoni propositi. Nostro desiderio è
offrirvi un giornalino leggibile, simpatico,
aperto a tutti e che speriamo vi interessi
e vi invogli a partecipare. Sono le 16.20 e
ci rimane giusto il tempo per darvi una
comunicazione di servizio: se volete
contribuire e/o contattarci potete
scrivere a
[email protected]
Tanti auguri e al prossimo numero!
Ci scusiamo infine con il ritardo con cui è
uscito questo numero, ma ci sono state
alcune cause di forza maggiore che ci
hanno impedito la puntualità.
Nonostante il ritardo il significato
dell’editoriale rimane sempre quello,
aggiungendo infine un grande abbraccio
a tutte le persone colpite dal terremoto
di Haiti.
COPERTINA E ILLUSTRAZIONI A
CURA DÌ NICOLA FRESCHI
SOMMARIO
Buon natale……3
Fenomeno facebook…….4
Nucleare e fonti
energetiche rinnovabili...5
Le nuove ecologic car …..6
Cinema e musica……8
La fotografia…..12
Libri e dintorni……14
Eventi passati e futuri..15
Signori ridete…..17
Fiocchi di neve 3D…….18
Oroscopo……..19
Angolo posta…..20
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da tutta la redazione
Cade la neve
candida
imbianca il cuore
Buon Natale con
amore.
Auguro a chi non sogna
un nuovo sogno.
A chi non spera
una nuova speranza.
A chi odia
la capacità di amare.
A tutti quanti un sereno
Natale.
Un
caldo
augurio
in un
freddo
Natale.
In occasione delle Feste, ringraziamo tutti coloro che hanno reso
possibile il nostro la sopravvivenza del nostro giornalino. Buon
Anno e Felice Anno Nuovo.
E adesso un po’ di auguri nelle lingue più parlate nel mondo:
Arabo - I'D Miilad Said ous Sana Saida
Catalano - Bon Nadal i feliç any nou!
Cheyenne - Hoesenestotse & Aa'e Emona'e
Corsico - Bon Natale e Bon capu d' annu
Danese - Glædelig Jul og godt nytår
Egiziano - Colo sana wintom tiebeen
Esperanto - Gajan Kristnaskon & Bonan Novjaron
Tedesco - Fröhliche Weihnachten und ein glückliches
Neues Jahr!
Greco - Kala Christougenna Ki'eftihismenos O
Kenourios Chronos
Hawaiiano - Mele Kalikimaka & Hauoli Makahiki Hou
Hindi - Shubh Naya Baras
Irlandese - Nollaig Shona Dhuit
Giapponese - Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto
Latino - Pax hominibus bonae voluntatis
Macedone - Srekan Bozik I Nova Godina
Mandarino - Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan
Maori - Kia orana e kia manuia rava i teia Kiritimeti e
te Mataiti Ou
Polacco - Wesolych Swiat i Szczesliwego Nowego Roku.
Portoghese - Boas Festas e um feliz Ano Novo
Russo - Pozdrevlyayu s prazdnikom
Spagnolo - Feliz Navidad y Próspero Año Nuevo
Turco - Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun
Zaza - Newroz'a tu Piroz be
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di Carlo Zorzin
Facebook è stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg (nella foto in
basso), Andrew McCollum e Eduardo Saverin. Il nome del sito si riferisce agli
annuari con le foto di ogni singolo membro che i college e le scuole preparatorie
statunitensi pubblicano all’inizio dell’anno accademico e distribuiscono ai nuovi
studenti ed al personale delle facoltà come mezzo per conoscere le persone del
campus. Lo scopo appunto del sito era far conoscere e mantenere in contatto tra
loro tutte le persone di una stessa università, solamente dall’11 settembre 2006,
chiunque abbia più di 12 anni può parteciparvi. In Italia perché facebook diventi
un vero e proprio fenomeno bisogna aspettare il 2008, fino a raggiungere 18
milioni di utenti a settembre 2009.
La forza del sito sta in due fattori: il sito è gratuito ma soprattutto unisce le
funzionalità classiche del social network come la chat, le foto alla possibilità di
giocare online con giochi che ormai sono diventati famosissimi come Farmville o
Petsociety. Diversi problemi sono sorti riguardanti l’uso di facebook come un
mezzo di controllo e come miniera di dati. Due studenti del MIT (Massachusetts
Insitute of Tecnhology) riuscirono a scaricare più di 70000 profili di facebook
utilizzando uno shell script automatico. Nel maggio 2008 un programma della
BBC, Click, mostrò che era possibile sottrarre i dati personali di un utente e dei
suoi amici con applicazioni maligne. Problemi che non
sembrano preoccupare gli utenti che, nonostante
tutto sono in costante aumento, secondo i dati forniti
dal sito stesso, nel novembre 2009 il numero degli
utenti attivi ha raggiunto quota 350 milioni in tutto il
mondo. Facebook è ormai diventato un fenomeno e
molti utenti fanno addirittura a gara per mostrare il
maggior numero di amici nella propria lista come se
fosse una gara di pubbliche relazioni e da questa
moda si evince anche come milioni di persone amino
mostrare agli altri quelli che prima di facebook erano
semplicemente segreti.
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di Giulia Comerio
Un tema che è saltato nuovamente agli onori della cronaca e che, nonostante la
serie infinita di dibatti inerenti ad esso che sono stati fatti, è sempre attuale, è
certamente quello dell’energia nucleare. Questa forma di produzione di energia è
stata abbandonata in Italia fin dal lontano 1987, ma è tornata più che mai in
primo piano negli ultimi mesi. La questione questa volta ci riguarda ancor più da
vicino perché nei giorni scorsi si era ipotizzato che Monfalcone potesse essere
uno dei siti per la costruzione di una centrale nucleare. Ipotesi per il momento
abbandonata anche perché il referendum non è ancora passato. Come spesso
succede, quando si parla di nucleare la risposta di tutti, qualora non fosse
totalmente negativa, è sempre “Si ma non qui nelle vicinanze!” … Tipico. Ma
siamo sicuri che il nucleare sia il futuro? Obiettivamente anche se il programma
iniziasse subito, non riusciremmo certo a colmare il divario che ci separa dagli
altri paesi che già impiegano questa forma di energia e c’è da dire inoltre che
quella nucleare non è annoverata tra le fonti di energia rinnovabili. Senza contare
il problema delle scorie. La cosa veramente importante ora come ora è guardare
al futuro ma in maniera seria e concentrarci su fonti di energia alternative,
rinnovabili ed eco-compatibili. A questo riguardo su Wikipedia si può leggere che
per lungo tempo la produzione energetica italiana è stata in larga parte
rinnovabile, grazie in particolare alle centrali idroelettriche dell'arco alpino e, in
misura minore, dell'Appennino. Oggi tuttavia, a causa dell'accresciuta richiesta di
energia, nonché al quasi esaurimento della possibilità di nuove grandi
installazioni idroelettriche, le rinnovabili rappresentano solo quote marginali
della produzione. Dopo l’elaborazione dei dati raccolti nel 2006, l'Italia risulta
essere il quarto produttore di elettricità da fonti rinnovabili nell'UE seppur ancora
lontana dagli obiettivi comunitari previsti, che prevedono la produzione del 22%
di energia richiesta da fonte rinnovabile entro il 2010. È da notare che negli
ultimi anni la produzione rinnovabile italiana è cresciuta molto poco o si è
mantenuta pressoché stabile, nonostante una forte crescita della fonte eolica, a
causa di una sostanziale stasi della preponderante produzione idroelettrica.
Inoltre, nonostante gli incentivi, l'Italia deve anche fare i conti con ritardi legislativi
e di adeguatezza delle reti di distribuzione.
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di Daniele Esposito
Da anni le industrie investono ingenti capitali nello sviluppo di energie
alternative, usando risorse idriche, eoliche, e il sole; il fine di tutti questi studi e
ricerche è di trovare una soluzione che non inquini o inquini meno delle attuali
emissioni dannose per il nostro pianeta. La questione ambientale ha assunto
negli ultimi anni una sempre maggiore rilevanza, sia a livello di opinione pubblica
che istituzionale. Queste energie pulite toccano tutti i campi da quello edilizio a
quello automobilistico uno dei settori economici che maggiormente sono toccati
da questa crescente attenzione.
Anche in Europa il livello di attenzione nei confronti dell’ambiente sta
progressivamente crescendo. Recentemente é stato raggiunto, non senza
difficoltà, un accordo a livello comunitario per la regolamentazione delle
emissioni di CO2 delle autovetture. Il processo di limitazione delle emissioni
dovrebbe avvenire in due tappe: tra il 2012 e il 2015 le emissioni di CO2 di tutte
le auto nuove dovranno essere inferiori a 120 g/km, per poi scendere a 95 g/km
entro il 2020.
La crisi che sta colpendo l'economia mondiale ha inoltre determinato
un'accelerazione del processo di ringiovanimento del parco auto. Gli aiuti dei
governi al settore automobilistico prevedono, infatti, incentivi alla rottamazione
se si acquistano vetture a basse emissioni di CO2, o all'acquisto, anche senza
rottamazione, di auto a gas, elettriche, ibride o a carburanti tradizionali purché
rispettino il limite dei 120g/km (questo nel caso specifico dell’Italia).
Diverse case automobilistiche hanno progettato e immesso nel mercato i loro
modelli ,per puntare con forza in questo business nascente, vari esempi sono la
tedesca Smart Fortwo Electric
Drive o la Citroen C-Zero. Adesso
anche l’ Italia dà il suo contributo
all’ecologia da strada, e lo fa con
l’ aiuto del designer più
autorevole nel campo dell’auto,
colui che per anni ha disegnato i
veicoli migliori, tra cui molti
modelli Ferrari e Fiat, stiamo
parlando di Pininfarina.
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La Pininfarina Bluecar è un auto che punta a rivoluzionare non solo il concetto di
auto, ma anche di vendita. Infatti la Bluecar non si compra ma si noleggia. La
piccola elettrica costerà al proprietario 330 euro al mese, un ottimo prezzo da
leasing calcolando che i costi di alimentazione sono molto bassi grazie
all’alimentazione elettrica. Prima di vedere nello specifico le caratteristiche di
questa vettura, bisogna dire che le sue prenotazioni sono già salite a 6.600,
riscuotendo un ottimo successo del pubblico e critica. I pezzi che compongono l’
auto però non sono tutti nostrani. Infatti la batteria sarà francese, progettata
dalla compagnia Bollorè. Il modello definitivo sarà progettato per avere quattro
posti, un incrocio tra l’auto presentata da Pininfarina al salone dell’auto di
Ginevra nel marzo scorso e il Boxy Blue Car inaugurata dalla stessa Bollorè due
anni fa. Guardando un po’ di dati tecnici possiamo dire che la bluecar è lunga
3,65 metri ed ha un autonomia di 250 chilometri. Questa è garantita dalle
batterie al Litio da 30 kHw a 410 volt che a loro volta hanno un volume di 300
litri, quest’ultime saranno prodotte dall’azienda BatScap. La Bluecar rappresenta
quindi l’ennesimo segnale che il futuro delle utilitarie è elettrico. …. Anche la casa
Audi ha dichiarato per il 2012 verrà realizzata e lanciata nel mercato di un nuovo
modello sportivo con alimentazione prettamente elettrica,però saranno
disponibili in tutto solo 1.000 esemplari. I tecnici Audi realizzeranno il telaio
utilizzando un alluminio particolarmente leggero, e doteranno la vettura di
quattro motori elettrici, tutti alimentati da batterie agli ioni di litio.
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di Anita Miceu
Personalmente mi affascinano molto il cinema e la musica, ma ancor di più tutto ciò
che ci sta dietro. Vi siete mai chiesti a cosa si riferisce un determinato film, se l'
avvenimento di cui parla è realmente accaduto così come ce lo fanno vedere,
oppure per quale motivo una canzone è stata scritta, a che evento o episodio si
riferisce? Qui vi voglio proporre un film e una canzone che tra loro non hanno niente
in comune, ma che hanno una storia alle spalle che mi ha molto colpito e sono
convinta che potrebbe lasciare senza parole anche voi. Ultimamente è uscito al
cinema un film il cui titolo mi ha fatto molto sorridere: “L' uomo che fissa le capre”;
incuriosita sono andata subito a vederlo e proprio nelle prime scene vi è scritto che
è stato tratto da una storia vera. Mi sono chiesta: “come può essere una cosa così
assurda, realmente accaduta?” Non so se tutti conoscete la trama perciò ve la
propongo in poche righe: Bob Wilton, un giornalista pavido e impacciato,
abbandonato dalla moglie e a caccia dello scoop della vita, si reca in Iraq nel
tentativo disperato e maldestro di attirare l'attenzione della consorte; qui incontra
lo stralunato Lyn Cassady, soldato Jedi e monaco guerriero appartenente alla New
Earth Army, un'unità sperimentale dell'esercito americano che vuole "combattere"
le guerre col flower power. In grado di attraversare i muri e di fermare con lo
sguardo il cuore di una capra, abili nel leggere nel pensiero del nemico e nel
dissolvere le nuvole nel cielo, l'esercito hippy, fondato dallo stupefacente Bill
Django, accoglie tra le sue fila il giornalista, iniziandolo al lato nobile della Forza. Tra
rapimenti, vagheggiamenti e dosi massicce di LSD,
Bob Wilton scriverà il suo articolo e ristabilirà
l'equilibrio nella Forza. Ora, chi può mai aver
creduto che con uno sguardo si potessero uccidere
delle capre? Non vi sembra abbastanza assurdo?
Eppure con lo scoppio della Guerra Fredda, negli
anni cinquanta, gli Americani, dopo aver scoperto
che lo facevano già da anni i Russi, cominciarono
ad impiegare con successo tecniche di spionaggio
telepatico. Negli anni settanta Jim Channon,
tenente colonnello dell'esercito americano,
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frustrato per le perdite subite e per gli orrori a cui aveva assistito durante la guerra
in Vietnam, propose al Pentagono un nuovo metodo di combattimento: voleva
fondare un ordine di monaci guerrieri, da utilizzare come forze di pace nelle aree di
conflitto. Attraverso il suo “Manuale del primo battaglione terra”, testo bellico di
ispirazione new age-hippie-zen, Channon crede di poter addestrare interi battaglioni
a fare guerra senza utilizzare la violenza fisica. Sembra assurdo, ma c'è stato
qualcuno che ci ha creduto. Il Pentagono, e con lui CIA e FBI, ha permesso che
giovani soldati venissero addestrati a impietosire i nemici tenendo in braccio teneri
agnellini, a ingannarli con messaggi subliminali nella musica, all’utilizzo di LSD per
scopi personali e non, ovviamente, per provocare la morte con il solo sguardo. Vi
chiederete sicuramente che c'entrano le capre in tutto questo: i primi esperimenti di
tipo psichico, infatti sono stati condotti in un Goat-Lab, un laboratorio di capre. Negli
stessi anni, lo scienziato ed artista Ingo Swann divenne piuttosto noto come Esper
(cioè persona dotata di ESP, Extra-Sensorial Perceptions, percezioni extra sensoriali).
Aveva compiuto alcune prove sperimentali sui propri poteri di visione a distanza con
l’ASPR (American Society for Psychical Research) di New York, in collaborazione con
il dr. Karlis Osis e la sua assistente Janet Mitchell. I risultati, più che soddisfacenti,
convinsero poco più tardi Hal Puthoff, fisico dello Stanford Research Institute, che in
passato aveva lavorato prima per l’Intelligence della Marina e poi per la National
Security Agency, a sottoporre personalmente Swann ad alcuni test. Puthoff non
credeva granché ai poteri psichici, ma desiderava verificare alcune sue teorie sulla
fisica quantistica, che si basa sulla probabilistica. Durante i test, nel 1972, Swann
lavorò unicamente sulla scorta di alcune coordinate: Puthoff, cifrando un immenso
atlante, gli forniva longitudine e latitudine del pianeta e solo concentrandosi su
questi dati l’Esper riusciva a fornire una descrizione dettagliata del luogo che
vedeva. Swann definì questo tipo di operazione “Remote Viewing”, ossia visione a
distanza. Ebbene, Swann percepiva e descriveva correttamente le località una dopo
l’altra, includendo particolari che solo l’acquisto di un atlante più dettagliato
avrebbe rivelato esatti al 100%. Poco tempo dopo Puthoff venne avvicinato da due
agenti della CIA che conoscevano i suoi trascorsi di Intelligence e lo consideravano
elemento fidato. Gli confidarono che i Russi erano molto più avanti di loro in questo
campo e gli chiesero di organizzare qualche test da sottoporre a Swann a porte
chiuse. L’esperimento andò bene, e venne dato il via al progetto pilota governativo
SCANATE che continuò fino al 1976. Questo progetto prevedeva di esaminare le
capacità parapsicologiche umane ma ,ovviamente direi, non ebbe successo. Almeno
tutti gli sforzi di Jim Channon e di tutti coloro che credevano in questi esperimenti
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non sono stati del tutto inutili: pensate che oggi alcuni prigionieri di Abu Ghraib o di
Guantanamo vengono torturati secondo le tecniche teorizzate da Jim Channon nel
suo manuale. Un esempio: alcuni di questi, per essere costretti a confessare
vengono chiusi in container di metallo nel bel mezzo del deserto legati e bendati, e
bombardati per ore e ore dalle canzoncine di Barney il dinosauro viola, popolare
personaggio di un programma per bambini americano ( tipo Teletubbies o Albero
Azzurro). L'omonimo libro di Jon Ronson da cui è stato tratto il film “L'uomo che
fissa le capre” è un lucido resoconto su alcuni aspetti della guerra che, spesso e
volentieri, rimangono ben nascosti. Tra una conversazione e l’altra dell’autore che
narra in prima persona, fanno capolino affermazioni tali, che, se a prima lettura
fanno sorridere, riflettendoci sopra diventano quasi inquietanti. Il peggio è che a
formularle sono sempre alti ufficiali, soldati, membri di qualche agenzia governativa,
insomma, tra le persone più potenti al mondo, o comunque al loro servizio. “Musica
per bambini! Così i prigionieri saranno più propensi a rivelare la posizione delle loro
truppe, e la guerra finirà prima! Bene, dannazione!” è l’entusiasta reazione del
colonnello Channon, messo al corrente della tortura citata sopra come esempio.
Spero che ora, informati di tutto ciò, andrete a vedere questo film con un altro
occhio; quello di cui riderete guardandolo è realmente accaduto, in diverso modo
probabilmente, ma c'è stato.
Cambiando argomento, vi propongo una canzone e la sua storia, che a loro volta mi
sono stati proposti da un mio compagno di classe. Si tratta di “Jeremy” dei Pearl
Jam, una canzone che consiglio agli amanti del rock. Divenne una delle canzoni più
famose dei Pearl Jam e ricevette la nomination ai Grammy come Best Rock song e
Best Hard Rock Performance nel 1993. Lo stesso anno, il video di "Jeremy" ricevette
quattro premi agli MTV Video Music Awards, tra i quali Best Video Of The Year. La
canzone fu ispirata da un articolo di giornale che trattava di un sedicenne chiamato
Jeremy Wade Delle da Richardson, Texas, che si sparò sotto gli occhi della sua classe
la mattina dell'8 gennaio 1991 alle 9:45 circa. Delle venne descritto dai compagni di
scuola come "veramente calmo" e conosciuto per "fingersi triste". Dopo essere
venuto a lezione in ritardo quella mattina, a Delle fu chiesto di recarsi in segreteria
per avere un permesso. Lasciò la classe e ritornò con un revolver 357 Magnum. Delle
camminò di fronte la classe e disse: "Professoressa, ecco ciò per cui sono realmente
venuto". Si mise la canna dell'arma da fuoco nella sua bocca e premette il grilletto
prima che la sua insegnante o i compagni di classe potessero reagire. Una ragazza
chiamata Lisa Moore, la quale conosceva Jeremy grazie al programma scolastico di
sospensione, dichiarò che aveva letto dei suoi appunti nei quali scriveva che avrebbe
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voluto parlare delle sue cose e della sua vita, mentre un lunedì scrisse ciò che stava
per compiere, ma la ragazza non immaginava potesse accadere realmente. Quando
fu chiesto a Eddie Vedder notizie su questa canzone, egli dichiarò: “L'idea viene da
un paragrafo su un giornale il cui senso era: ti uccidi e fai un grande vecchio
sacrificio cercando di ottenere la tua vendetta. Questo è ciò che finisci per ottenere,
un paragrafo su un giornale. Diciassette gradi e nuvole in un quartiere suburbano.
Questo è l'inizio del video e questa è la stessa cosa che si vede alla fine, non fa
differenza... niente cambia. Il mondo continua e tu non ci sei più. La miglior vendetta
è vivere e mettere alla prova te stesso. Sii più forte di quelle persone. Così puoi
fargliela vedere. È più o meno quello che ho fatto io.”
Eddie Vedder chiarisce ulteriormente la genesi del brano in un'intervista del 1991:
“Effettivamente ho conosciuto qualcuno alle scuole medie, a San Diego in California,
che ha fatto la stessa cosa, beh, quasi, non si è tolto la vita, ma ha finito per sparare
in una sala oceanografica. Ricordo che stavo nell'atrio e di aver sentito e avevo avuto
delle discussioni con questo ragazzo in passato. Ero un tipo ribelle il primo anno e
credo che avemmo dei litigi o cose simili. Quindi il brano è un po' su questo ragazzo
chiamato Jeremy e anche un po' su un ragazzo chiamato Brian che avevo
conosciuto.” Nel video Jeremy viene mostrato come schernito dai compagni di classe
a scuola, in corsa in una foresta e urlante con i suoi genitori mentre cenano. Sullo
schermo appaiono frequentemente scritte parole come "problem", "peer",
"harmless", "bored", "ignored" e "child". Come la canzone diventa più frenetica, i
comportamenti di Jeremy diventano sempre più agitati. Le luci aiutano a rendere
inquietudine alle scene. Jeremy viene mostrato con le braccia alzate a forma di V
(come viene cantato nella canzone) di fronte una parete di fiamme. Successivamente
viene mostrato in camera sua coperto da una bandiera degli Stati Uniti, circondato
dal fuoco. La scena finale del video mostra Jeremy che entra in aula camminando a
grandi passi, gettando un pezzo di carta accartocciata all'insegnante e stando in piedi
davanti ai suoi compagni. Si china e prende una pistola dalla sua tasca. L'arma non
appare mai sullo shermo, ma la spalla di Jeremy è visibilmente piegata per il suo
peso. Il video fa un estremo primo piano al volto del ragazzo e come chiude gli occhi,
dopo un flash la scena diventa nera. L'immagine successiva è una panoramica della
classe, che mostra gli alunni con il sangue di Jeremy addosso, colpiti da orrore. Dopo
Jeremy, la band non rilasciò altri video sino al 1998. Nel 1996 alla Frontier Junior
High School di Moses Lake, Washington, Barry Loukaitis uccise 3 persone
dichiarando che fu influenzato dalla canzone. Dopo il massacro alla Columbine High
School nel 1999, il video fu bandito per un certo tempo. Da allora, MTV e VH1 hanno
raramente mandato in onda il video. È comunque disponibile su internet, su siti
come YouTube.Solo una parola: IMPRESSIONANTE. Impressionante quello che può
portare a fare la solitudine, la mancanza di amici, la tristezza.
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COME MIGLIORARE I PROPRI SCATTI IN POCHE E SEMPLICI REGOLE
di Sara Sorella
Il termine fotografia deriva da due parole greche: phos (luce) e graphis (scrivere),
quindi “scrivere con la luce”. Esistono due tipi di fotografia: analogico e digitale.
Nel primo caso, attraverso la luce, l’immagine viene impressa sulla pellicola; ne
consegue lo sviluppo in camera oscura. Nel secondo caso l’immagine, attraverso
sensori, viene registrata nella memoria e in seguito trasferita su un computer.
Esistono pro e contro in tutti e due i casi, anche se la maggior parte dei fotografi
professionisti tende all’analogico.
Ma ora passiamo alla pratica: ecco qualche consiglio per migliorare i propri scatti,
che siano in analogico o in digitale.
Cominciamo con il decidere cosa vogliamo fotografare. Può sembrare banale, ma
bisogna sempre stare attenti ad avere un soggetto nella foto, ed evitare la
tentazione di "farci stare dentro tutto". Quindi fotografando un paesaggio
dobbiamo cercare il dettaglio, se la vista è troppo vasta o "dispersiva", per poter
trasmettere qualche sensazione anche nella fotografia che ne risulterebbe.
Fotografando persone, dobbiamo privilegiare il ritratto, con una persona alla
volta o poche insieme. Evitare la foto del gruppo di amici, in cui ognuno è
rigorosamente dedito a farsi i fatti propri: invece di una foto "spontanea",
uscirebbe una foto del tutto indifferente. Inoltre cerchiamo di far fare qualcosa al
nostro personaggio, in modo da non creare una foto statica e innaturale, ma
interessante.
In seguito bisogna fare attenzione agli elementi estranei: a parte in qualche
eccezione, tutto quello che si può escludere dall'inquadratura va escluso. In
questo modo si dà maggior valore al soggetto, e si evita la dispersione dello
sguardo nella foto.
Fate attenzione inoltre al taglio che date al soggetto
! Le opzioni sono due: si crea un taglio artistico, in
cui si decapita una sostanziale parte del soggetto,
oppure si fa attenzione a non tagliarlo
minimamente.
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Controllare la luce: che non sia troppo poca o
troppo forte per non creare una foto sottoesposta
(molto scura) o sovraesposta (molto chiara).
Inoltre stare attenti alle ombre inquadrate nella foto: non devono essere troppo
evidenti e non devono distogliere lo sguardo dal soggetto.
Un errore che si commette spesso è distorcere l’orizzonte. Dateci sempre
un’occhiata e controllate che sia dritto! E per dare più dinamicità alla foto non
ponetelo al centro, ma ad un terzo dall’alto o dal basso dell’inquadratura.
Attenzione anche alla posizione del soggetto: non deve mai essere posto al
centro (a meno che non occupi tutta l’immagine). Supponiamo di dividere la foto
in una scacchiera con 9 caselle: situate il soggetto in
una delle caselle, ma non in quella centrale.
A questo punto manca l’ultimo passo, fondamentale in
ogni foto: controllate l’inquadratura nel mirino o nel
minischermo. È una bella composizione? Non c’è
niente che distoglie dal soggetto? Lo sfondo è
semplice? La luce è giusta?..Si??
Allora si scatta!
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di Carlo Zorzin
In un numero del giornalino dell’anno scorso, parlando del libro “La cattedrale
del mare”, ho scritto: “Complimenti all'autore, nella speranza che possa
ancora regalarci un'altro romanzo al pari de "La Cattedrale del mare" anche se
sappiamo tutti che ripetersi è sempre molto difficile”. Ed eccomi qua, a parlare
dell’ultimo libro di Idelfonso Falcones, che devo dire la verità con questo si è
ripetuto alla grande. Il romanzo è ambientato nel 1568 nei villaggi di
Alpujarras. Tra i musulmani in rivolta spicca il protagonista Hernando. Il
giovane di sangue misto, poiché di madre musulmana e padre cristiano subisce
il rifiuto della sua gente. La rivolta è la sua occasione di riscatto: grazie alla sua
generosità e al coraggio, conquista la stima di compagni più o meno potenti.
Ma c’è anche chi, mosso dall’invidia, trama contro di lui. E quando nell’inferno
degli scontri conosce Fatima, una ragazzina dagli immensi occhi neri a
mandorla che porta un neonato in braccio, deve fare di tutto per impedire al
patrigno di sottrargliela. Inizia così la lunga storia d’amore tra Fatima ed
Hernando, un amore ostacolato da mille traversie e
scandito da un continuo perdersi e ritrovarsi. La mano
di Fatima si distingue per l’accurata ricostruzione
storica, la densità di avvenimenti, la narrazione
imperniata sulla vicenda di un uomo di fronte alle
eterne passioni, l’odio, l’amore, le disillusioni e le
speranze coltivate all’ombra del potere oscuro
dell’Inquisizione e della nobiltà. Ma è anche la storia,
attualissima, di uno scontro fra religioni calato
nell’epopea di un intero popolo: un mosaico di
personaggi alle prese con innumerevoli colpi di scena
capaci di emozionarci sino all’ultima pagina.
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Di Anita Miceu in collaborazione con Elettra Zuliani
A differenza di qualche anno fa, noi giovani possediamo una notevole fortuna, e
forse non ce ne rendiamo neanche conto. Internet infatti permette una
velocissima circolazione di informazioni, che nel mondo reale non sarebbe
possibile. Con un click si può accedere ad informazioni che non circolano
normalmente sui canali televisivi e/o sulle onde radio. Grazie ad Internet, e
magari persino ai social network come Facebook, possiamo confrontarci tra di
noi, possiamo scambiarci le opinioni, possiamo dibattere, possiamo passarci le
informazioni, ma soprattutto possiamo organizzarci. Abbiamo in mano il più
potente mezzo di comunicazione che le generazioni passate potevano solo
sognarsi. Ed è forse per pigrizia, forse per superficialità o forse per ignoranza che
noi giovani non siamo in grado di sfruttare a pieno questa possibilità, questa
fonte di libertà che è in grado di donarci Internet.
“Quando uno si informa è molto più difficile prenderlo per il culo”, così Marco
Travaglio ha risposto ad una ragazza dal volto colmo di rabbia, che si è alzata in
piedi di fronte al teatro comunale di Cormons pieno di gente, sabato 12
dicembre. La ragazza chiedeva al dott. Travaglio cosa pensasse della situazione in
cui vivono i giovani d'oggi, e cosa sarebbe possibile fare per dare un taglio a
questa politica che li penalizza, a come muoversi per ribaltare la situazione e far
sì che siano loro il futuro su cui investire. Così Travaglio, come spesso aveva già
ribadito, ha sottolineato l'importanza dell'informazione e della comunicazione,
come basi sulle quali ergere un'organizzazione autonoma e pacifica da parte della
società civile, per ribaltare la situazione.
Il mio non vuole essere un discorso di parte perchè mi rendo conto che all'interno
di una scuola di 500 e passa studenti, possano esistere 500 e passa opinioni; il
mio discorso vuole focalizzarsi sulla necessità di far circolare informazioni, perchè
solo una società colta, una società che non ha paura di sapere, una società attiva
che si impegna per il proprio futuro e non si nasconde dietro alle opinioni degli
altri, può veramente cambiare le cose.
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di Giulia Capoleva
Vi propongo alcuni eventi che potrebbero interessarvi durante il periodo
Natalizio a Monfalcone e dintorni.
Come tutti già saprete il 23 dicembre 2009 ci sarà la festa del liceo a Turriaco
nella sala dell’ Arci alle ore 21.30. Per gli appassionati del Natale, i giorni 26
dicembre 2009 e 2 gennaio 2010 sarà possibile partecipare ad una visita guidata
ai presepi di Grado. La partenza è fissata alle ore 15.30 dalla piazza Biagio Marin
di Grado (GO). A Trieste invece, in questo periodo, ci sono i mercatini di Natale
presso Cavana e Piazza Unità.
Nella Galleria d’ Arte Contemporanea di Monfalcone dal 4 dicembre 2009 al 10
gennaio 2010 saranno presenti due mostre: la prima, “la meglio gioventù” a cura
di Andrea Bruciati e Eva Comuzzi, consiste nel lavoro di ventinove giovani artisti
della nostra regione, la seconda è dedicata a Ferruccio Patuna, un’ artista delle
nostre terre nato a Gradisca d’ Isonzo nel 1886. La Galleria è aperta da mercoledì
a sabato dalle 16.00 alle 19.00, domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle
16.00 alle 19.00, resterà chiusa i giorni 25 e 31 dicembre 2009 e 1 gennaio 2010.
L’ ingresso è libero.
Per chi volesse passare le vacanze di Natale stando in compagnia, il 26 dicembre
2009 ci sarà come ogni anno la Sagra di Santo Stefano a Vermegliano (Ronchi dei
L.), in cui si svolgerà la solita “cantada” e si potranno consumare prodotti tipici
nei chioschi.
Il 5 gennaio come da tradizione saranno molti i paesi in cui si accenderanno i
fuochi propiziatori per l’ arrivo del nuovo anno e per onore dell’ Epifania. Questi
sono: Tarcento, un paese posto sulle colline alle spalle di Udine dove si potrà
assistere al cosiddetto “pignarul” (il fuoco ) ma ci saranno anche sfilate con
costumi medievali e per finire una fiaccolata. Cassacco, sempre in provincia di
Udine dove si accende il fuoco più alto e Piancavallo, provincia di Pordenone, per
mettere assieme l’ Epifania e la montagna.
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Le Migliori battute del prof Zampini a cura di Carlo Zorzin
In italia ci sono molte persone colte: poche colte
sul serio; molte colte sul fatto.
Una coppia ha avuto un figlio e ha
deciso di chiamarlo Gastone. Da
quando è arrivata la crisi hanno
cominciato a chiamarlo Tone per
risparmiare sul gas.
Un uomo muore e va in paradiso, ma non viene accettato in quanto ha
commesso un peccato capitale. Gli viene concesso però di scegliere in quale
parte dell’inferno stare, arriva all’inferno e nel primo girone vede un diavolo
che frusta i peccatori, decide di andare avanti e vede dei peccatori a cui viene
rovesciata della pece bollente addosso. Arriva a una porta dalla quale esce un
odore fortissimo però sentendo i peccatori ridere decide di aprire la porta e
vede tutti i peccatori immersi nella c***a fino al collo, ma tutti ridono lo
stesso, allora decide di fermarsi. Non appena si immerge arriva un diavolo
suona una campana e dice:“Signori la ricreazione è finita, sedetevi!”
striscia a cura di Nicola Freschi
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Arriva il natale e arriva anche il momento di addobbare case, alberi … e per farlo
niente di più facile che cominciare da fogli di carta e forbici. Per creare un fiocco
di neve 3D c’è bisogno di ricavare 6 quadrati di carta da 3 fogli a A4.
Successivamente si prende uno dei quadrati di carta
,lo si piega a metà nel verso della diagonale e poi si
ripiega nuovamente a metà.
Prendendo come base del triangolo il lato più lungo si
tagliano delle strisce parallele a questo lato,
distanziandole ugualmente l’una dall’altra, facendo
attenzione a scegliere il lato con due pieghe, facendo anche attenzione a non
arrivare fino in fondo.
Si apre il quadrato e si dovrebbe presentare questa
situazione.
Si prendono i due lembi centrali e si ripiegano verso
l’altro formando un tubo, e si fermano con un punto di
spillatrice. Si gira il quadrato e si prendono gli altri
lembi e si fermano nuovamente con un punto di
pinzatrice; e si continua così fino a che non finiscono le
strisce.
Si dovrebbe presentare così, ed è un petalo del fiocco di
neve.
Per gli altri cinque quadrati si seguono le stesse
procedure iniziali. Dopo aver terminato tutti e sei i petali,
si uniscono con punti di pinzatrice. Sarebbe meglio unire prima 3 petali poi altri 3
e unirli successivamente. Ed ecco formato il fiocco di neve 3D.
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di Matteo Tossut
Dopo aver a lungo osservato le costellazioni, aver letto il futuro nella mia sfera
magica ed essermi consultato con numerosi esperti al riguardo, sono riuscito
finalmente a scoprire ciò che il cielo ha in serbo per voi in questo mese. Quindi
iniziamo:
Per i nati sotto il segno della pietra( dal 1 gennaio al 31 dicembre alle 18):
in questo mese sarete poco tenuti in considerazioni dagli altri, anche i vostri
pianeti protettori non vi considereranno, non vedo perché dovrei farlo io, quindi
passiamo oltre.
Rombo(dall'età della pietra in poi...):
navigherete nell'oceano scuro dell'incertezza non vi preoccupate ci sono molti
pesci in mare solo che la sfortuna pescherà solo voi.
Mandingo(da marzo a marte):
confidate troppo del prossimo!In questo mese incontrerete un mago che prevede
il futuro ma nn vi preoccupate non vi fregherà!non è un impostore!Infatti dopo
che gli avrete dato tutti i vostri averi per la lettura prevederà con precisione che a
causa di un uomo avido e astuto vivrete in povertà
Pistacchio(da ora in poi)
Nuove stelle brillano nel firmamento dell'amore. Il futuro si prospetta radioso.
Inizia un periodo di felicità, allegria, successo, ricchezza, gioia, serenità e giornate
indimenticabili per tuo fratello.
borraccia blu(da quando in qua):
Brutte notizie. Scoprirete che la voce che vi ha fatto innamorare è quella di una
segreteria telefonica: se non siete un citofono,potreste provare una punta di
delusione, soprattutto se l'avete intensamente corteggiata nella fascia oraria di
punta.
Brugola(da quando lo prendi a piacere)
Possibili novità tra gennaio e il 31 dicembre. giove in ottima posizione, seguito da
marte a tre secondi e saturno fermo ai box per cambiare anelli
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Cricetessa gigante(dal Sahara in giù)
ottimo periodo! vi spetta una lunga serie di conquiste sentimentali guadagni
improvvisi e straordinari colpi di fortuna, interrotti solo dal suono deglia sveglia.
Tubetto di colla(dal 2 gennaio al 2 di picche)
le vostre preghiere saranno presto esaudite: vostro cugino troverà il modo di
vivere con un lavoro onesto : il vostro!
Wombato(da 50 a 80)
l'oculista vi farà molto male togliendovi un dente senza anestesia, la vostra
famiglia andrà a Gardaland dimenticandovi chiuso a chiave in uno scantinato in
compagnia di elefanti in cerca di coccole. Ma a parte questo non aspettatevi
grandi cose. Tutto tranquillo.
pupazzo di gomma(da lì a la)
Sarete schiacciati dalle avversità. Comunque mettersi strane idee in testa non è
una soluzione per evitare il parrucchiere.
Formaggio(dall'inizio alla fine)
Un wombato cercherà di venirvi addosso occhio ai colpi bassi! Una bilancia non si
lascerà mettere sotto i piedi: non datele peso.
QUESTO SPAZIO DEL GIORNALINO A RISERVATO AD ALUNNI E PROFESSORI CHE VOLESSERO CONTATTARCI
ALL’INDIRIZZO E-MAIL [email protected]
A.A.A. CERCASI URGENTEMENTE
Il nostro giornale bandisce per conto della professoressa Musina due concorsi:
 Uno per creare il logo del nostro liceo che a differenza di tantissimi altri istituti non lo
possiede.
 L'altro per trovare un nome al coro del liceo, che nonostante vada a cantare in giro
per tutta l'Europa non ne possiede uno vero e proprio.
Vi sembra giusto che il nostro liceo e il nostro famoso coro siano sprovvisti l'uno di un
vessillo e l'altro di un nome?
Per cui invitiamo
Chiunque abbia piacere o interesse a partecipare a questi due importanti progetti. Non ci
sono restrizioni o regole a parte ovviamente l' originalità del lavoro proposto, si può
partecipare anche a gruppi.
I lavori verranno valutati da una commissione composta da alunni, docenti e ata.
Per chiunque volesse partecipare contattare la redazione del giornalino in 4AS o l'indirizzo di
posta elettronica [email protected]
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